GENERE:Monologo 4 Quadri 1 Uomo
Arcangelo Conzo
Nel ristagno
Monologo in quattro quadri
Sinossi – Nel ristagno
Sul ciglio di uno stagno,si materializzano le immagini di un viaggio onirico. Tutto sembra fermo,la sveglia annuncia che il viaggio continua, le rane continuano a gracidare.
Carosino,2004/2008
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Nel ristagno – Arcangelo Con zo -
Scena scarna,fatta di pannelli di colore azzurro e sopra di essi verranno proiettate delle immagini: “Un immaginario,stagno a centro scena. Uno sfondo di nuvole. Un tendone da circo. Una piazza,con luminarie e gente.” Un uomo,in pigiama di cotone (Giacca e pantalone),è seduto per terra,con la testa fra le mani,parla con le rane,che saltano nello stagno. Di tanto in tanto si sente il loro gracidare. Il protagonista ,fa il verso ad esse.
PRIMO QUADRO
Crà … crà … crà! … E dai bella,salta,su! … Fammi vedere quanto sei agile.
Crà … crà …crà! Non è giornata? … Forse domani? … Forse sei stanca? … Forse … Forse … quanti forse … quanti dubbi … quante incertezze … forse … chissà … se avessi … se fosse … chissà … forse … (Si specchia nello stagno) Ho la barba,lunga … troppo lunga … da quanto tempo,non me la rado? … Mah,chi se ne frega! … (Si liscia la faccia) Con la barba o senza barba … Ci vorrebbe una ritoccatina qua,al naso. Lo vorrei all’insù,alla franscess! … Le borse,agli occhi … troppo grandi … via,ritocchino! Una stiratina alla pelle … ritocchino! … Il culo,in alto … le gambe,dritte … le mani affusolate … dentiera nuova … ecco fatto:Il pupazzo,è pronto! … Pronto,in bella mostra,in bella visione. “ Buongiorno,signore … cordialità … riverenza … disponibilità … simpatia … Buongiorno,signore! … Buongiorno,signori! … Dormito bene? … Gli affari come vanno? … Vorrei pvopovle un viaggio alle Maldive! … Solo andata … Come? … Il ritovno? … Se vuole può ritovnare a sue spese,o magavi resti lì … insieme a tutti quelli che hanno avuto la pvoposta di andave lì! … Come va? … Tutto bene? … Cambio l’auto,prendo un 2000 … si,nuovo … a rate … oggi è comodo comprare a rate. La benzina,rincara? … Ho sempre desiderato un 2000! … Si ammazzano per il petrolio? … Da bambino ,desideravo un 2000! … Bello,nuovo,fiammante … in tivù,guardo la Formula uno … sfrecciano come saette … no,non è rumore … è musica! … Quei motori lì,cantano … è come sentire un’opera lirica … la bella musica non muore mai!!! (Canta) … All’alba vincerò ……. ! “
Pezzo di coglione! (Guarda in aria,si alza) Che bello è il cielo!Mi piacciono le nuvolette,belle nuvolette … sembrano colpi di pennello,buttate lì da un abile pittore,mio cugino Piero,non saprebbe fare di meglio. Che bello dipingere le nuvole,bisogna coglierle prima del divenire. Corrono veloci,mutano,si
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contorcono,sfumano,si aggregano,anneriscono,minacciano temporali,si diradano … che bello è il cielo! … (Guarda in giù) Lo stagno … avrà piovuto,non me ne sono accorto … dov’ero? … Forse di là,con la testa nel frigorifero,cercavo cosa? … Un uovo,un po’ di formaggio … una birra … si,una birra! … Ho bevuto una birra,fresca. Avevo caldo,la gola secca,non riuscivo a parlare. Parlare … con chi? … Ero solo,solo e bevevo,aspettavo te che non venivi,era seduto sulla seggiola,lo sguardo perso oltre quella porta color senape,che divide la cucina dal giardino,il giardino dalla strada,la strada dal mio pensiero,sempre lo stesso … martellante,inesauribile! La strada,dalle tante strade che conducono a te,amore mio. Amore … t’amo,se t’amassi indosserei la maschera,e mi rivelerei a te. Tutto me stesso ti darei,anche la mia anima ,la mia volontà … sarebbero tuoi se solo volessi .La maschera del giullare,indosserei. Si,io sono giullare,jolly,buffone … (Prende una maschera di colore nero dalle quinte e si copre gli occhi) Alla vita,rido e di tutti i suoi misteri,rido. M’inchino alle incertezze e riverisco il dubbio … sono buffone e sacco di carbone … legna da ardere e fuoco per riscaldare. Ecco la mia maschera,amore mio!
Amarti,
un giorno solo .
Amarti,
per amarti.
Amo il teatro della vita,il teatro senza sipario ,senza attori,senza copione. Carpe diem,scriveva Orazio … carpe diem,a te sprofondato nel tuo passato,nelle tue memorie,nel tuo scordato senso pratico delle cose … carpe diem … cogli l’attimo,buffone … cogli l’attimo impalpabile … sfuggito nell’attimo in cui lo pronuncio … e allora colgo l’attimo e il battito del mio cuore lo insegue nella tana della talpa … cieco,lo inseguo sulle rotaie del treno,sulla scia di un aereo,negli occhi dei miei figli … e vorrei fermarlo come un fotogramma … buffone! … Sei giullare e non puoi,non devi pensarci! … Dietro un attimo c’è un altro attimo … carpe diem. (Si toglie la maschera) Mah,si!Chi se ne frega,di questo cazzo di tempo che scorre. (Butta via la maschera)
(Si fa buio)Fine primo quadro.
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SECONDO QUADRO
(Si accendono le luci,il nostro protagonista,si è spostando ad un lato del palco e guarda intorno:Con effetti di luce e di immagini proiettate sullo sfondo,ci sembra di essere immersi nelle nuvole)
Ho voglia di una mela! … Rossa,gialla … dolce,gustosa … attraente mela. In questo momento,non ci sono mele … tutto è vago. Solo alberi,stagni … ristagno … tutto è fermo. La mia irrequietezza,mi dice di non stare fermo,devo muovermi,sgranchirmi,camminare … ecco cosa ci vuole :Camminare a più non posso! … Stancarsi … fermarsi … ripartire … non ho una meta,non ho mai avuto una meta,non mi hanno mai dato una meta! … Ora voglio una mela e una meta! … Si,è quello che voglio!!!
(Cammina sul palco ,guarda per terra,in alto,intorno)
Dove posso trovare una mela … non certo per terra … (Si ferma) … Ma perché proprio una mela? … mi basterebbe un frutto qualunque … un’arancia,un grappolo d’uva … gustosa,inebriante … come inebriante è il suo succo … ecco,voglio brindare col vino,a questo strampalato giorno! (Continua a girare la testa) … Non vedo nessuno … nessuno che mi possa dire dove sono,dove posso trovare del vino … (Chiama) Ehi,abitanti di questo nebuloso posto,sapete indicarmi la strada? Vi scongiuro … Mah,qui sono fra le nuvole! … Mi sono perso fra le nuvole … avevo la testa per aria ed ora eccomi qui! … Certo,certo non si sta male,ma ora basta … sono abituato a toccare con i piedi,la terra! Elfi,divinità dell’aria,fatemi scendere! (Cammina) Qui tutto è leggero,evanescente … ho sempre desiderato stare tra le nuvole,ed ora? … Ora ho paura,paura di questo vuoto,di questo silenzio … freddo! … Ho freddo,quassù l’aria è gelida:Elfi,dove cazzo siete? … Datemi almeno una coperta,qualcosa per coprirmi … (Si affaccia dietro le quinte) … una coperta … come fa a trovarsi dentro le nuvole? … (Se la poggia sulle spalle) … I brividi,sono passati … il senso del vuoto,no. Il silenzio,mi da i brividi,il vuoto mi da i brividi. Ho paura,mi manca il respiro … (Con affanno) soffoco … soffoco … (Si mette le mani a tenere la gola) aria … aria … sono nell’aria e sto male … respiro a pieni polmoni e sto male … non va bene,non va bene!Ci deve essere una soluzione! … Ecco,sono
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intossicato,intossicato dallo stress,dal vivere moderno. Devo stare nel frastuono,la quiete devo solo desiderarla … non fa più per me. Io,come tanti,tutti intossicati. Cerco gli elfi,e poco dopo li rifiuto,è troppo forte il tran – tran .(Pausa) Se mi organizzassi metterei sulle nuvole una pista da ballo … (Si ode della musica) … delle slot machine … (Si sentono delle slot machine,in funzione) … oppure farei delle sfilate di alta moda … beh,si!Così mi sentirei bene,starei in compagnia … in mezzo all’effimero,al lusso,al vizio … ah,mi sentirei bene!Vizio,belle donne … e … (Ha dei brividi) Brrr,che freddo!Mi ritorna il vuoto! … Devo spostarmi … devo sedermi … (Si siede con le mani a tenere il mento)… Non posso stare così fermo,inattivo … ci deve essere un modo per sfuggire a questa noia.(Si alza) Devo tuffarmi nel lavoro … lavorare … quale lavoro? … Si,potrei impacchettare l’aria e venderla agli intossicati che,stanno di sotto,giù.(Pausa) No,non funzionerebbe! … Però se la comprimessi ,la venderei tipo cioccolata,a tavolette. Aria in tavolette,ogni prodotto che si può toccare che è tangibile,fa effetto sul pubblico. Prodotto commerciale!Mi ritorna il freddo,di nuovo il vuoto mi prende. Brrr,che freddo! … Commerciare,vendere,guadagnare,accumulare … innalzare … palazzi … case … ville … guadagnare … accumulare … (Le mani alla testa) Voglio un frutto,accomodarmi lo stomaco … mi basta un frutto … non posso stare tra le nuvole,ho da sbrigare tante cose. La mia donna,si,lei è brava a stare tra le nuvole,ci è abituata. A lei,tutto scorre liscio,non ha affanni,non ha iniziative,aspetta che tutto le cada dalle nuvole:Gocce pesanti,rugiada del mattino … e se il tempo minaccia sereno,si lagna. Dispensa maledizioni,rantola,agonizza … lei,si che è brava,ha un punto di riferimento:Le nuvole!
(Si fa buio)
Fine secondo quadro
(Le luci si intensificano,sullo sfondo appare un tendone di circo e si sente un suono di tromba,tipico del circo)
TERZO QUADRO
Le nuvole,sono alte ,troppo alte per toccarle,sfiorarle,non ci arrivo,non potrei mai arrivarci … bah,non ci penso!Penso solo al mio lavoro … comunico con la gente,la gente che ride di me e io di loro. Il circo,è la mia casa. Non so domare animali,so far ridere e rido di me,della mia altezza,della mia faccia strana e allora mi trucco e mi
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diverto a camuffarmi ed entro nel personaggio:Il mio! … Ogni sera mi vesto e mi svesto di me e ogni spettacolo è uno spettacolo nuovo,come è nuovo il mondo quando sono felice e come è vecchio il mondo quando ti tradisce un amico. Sprofondo giù,sempre più giù , il mondo mi è nemico e tu sei la mia nemica:Tristezza! … Cupa e solitaria tristezza,che ti muovi nei meandri oscuri del vivere. Mi risollevo a forza,ma mi risollevo e comincio a correre … corro … corro senza meta … corro e taglio la luna in due parti,una per me e l’altra la lascio dov’è. E corro,corro,prendo il sole,brucia,mi ustiono,lo sopporto come sopporto una bestemmia detta solo per abitudine e non posso … non piango … non ho lacrime … non ho occhi. Sono accecato dall’ira e non esce,è dentro più dentro di me. E’ nello sconforto,nell’agonizzare,nel represso gesto trattenuto a forza. (Cammina) Sono arrivato,lo penso,mi fermo,mi giro … c’è il mare,mi volto … il deserto … di là c’è una strada,dall’altra c’è il bosco … ho perso le scarpe … una formica,mi solletica il piede,ha perso la fila … gira fra le dita,la pianta,il calcagno … poi sale al polpaccio,ridiscende … cerca qualcosa una briciola,un pezzo di foglia … “ Vai via,riguadagna la fila”! … (Guarda in alto) Oilà,c’è nessuno? … (Si sente scrosciare la pioggia) Piove,mi hanno sentito! (Come se si lavasse) Levo la polvere,mi lavo la faccia,le orecchie,le mani … ora si!Ora piango! … Le lacrime,sono nascoste … ritornano le gocce pesanti,cadono macigni sulle spalle,sulla testa e mi inchino … sprofondo nell’acqua,la bevo con le mani e poi guardo … guardo al cielo … oilà,quest’acqua ci voleva,avevo sete! …
(Si fa buio)
Fine del terzo quadro
(Si sentono schiamazzi e rumori di festa. Suona la banda)
(Si illumina la scena e sul fondo si proiettano le immagini di una piazza,con luminarie e gente)
QUARTO QUADRO
Sento la banda! … E’ festa laggiù … mi passano davanti gli strumenti lucenti e le divise rosse di una banda … rumori,vociare:”Auguri!Buona festa!” … Mani che si toccano,guance che si baciano … “Auguri”! … La banda echeggia … più forte … le mani,le guance … il vociare … il frastuono! … Il vortice,la testa mi gira …. “Auguri”! … “Buona festa”! … Oilà,Fai presto! (Si sentono gracidare le rane)
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Quante siete? … Una,due,dieci,cento mille … schifose rane,vi piace saltare da ciottolo a ciottolo,eh? … Quanto tempo,è passato? … Crà … crà … crà …. Ecc. Ecc.
(Suona una sveglia)
Sono nel ristagno!
(Continuano a gracidare le rane,il sipario si chiude)
Fine