di Bertolt Brecht
Titolo originale Im Dickicht der Stàdte
Traduzione di Paolo Chiarini
Giulio Einaudi Editore Torino 1970
PERSONAGGI
Shlink un malese, commerciante di legname
George Garga
John Garga suo padre
Mae Garga sua madre
Marie Garga sua sorella
Jane Larry sua amica
Skinny un cinese, segretario di Shlink
Collie Couch, detto il Babuino un magnaccia
J. Finnay, detto il Verme proprietario d'albergo
Pat Manky pilota
Un missionario dell'Esercito della Salvezza
L'uomo dal naso all'insù
Il padrone del bar
C. Maynes proprietario di una biblioteca circolante
Camerieri
Operaidelle ferrovie
Vi trovate a Chicago, nel 1912, ed assistete all'inspiegabile lotta di due uomini e alla rovina di una famiglia, che dalle savane è venuta nella giungla della metropoli. Non tormentatevi il cervello per scoprire i motivi di questa lotta, ma interessatevi alle poste umane in gioco, giudicate imparzialmente lo stile a-gonistico dei due avversari e concentrate la vostra attenzione sul finale.
I.
Biblioteca circolante di C. Maynes a Chicago.
Mattina dell'8 agosto 1912.
Garga è dietro il banco. Facendo squillare il campanello entrano Shlink e Skinny.
skinny Se abbiamo letto bene, questa è una biblioteca, circolante. Vorremmo prendere un libro.
garga Che genere di libro?
skinny Un libro grosso.
garga Per lei?
skinny (che ogni volta, prima di rispondere, guarda Shlink) No, non per me: per questo signore.
garga Nome?
skinny Shlink, commerciante in legnami, Mulberry Street numero 6.
garga (scrive) Cinque cents alla settimana ogni volume. Scelga pure.
skinny No, scelga lei.
garga Questo è un romanzo poliziesco, non è un buon libro. Questo qui è migliore, un libro di viaggi.
skinnyLei dice senz'altro che quello è un cattivo libro?
shlink (avvicinandosi) È una sua opinione? Vorrei comprare questa sua opinione. Bastano dieci dollari?
garga Ma io gliela regalo.
shlink Vuol dire che lei muta la sua opinione e lo considera un buon libro?
garga No.
skinny Con questi soldi potrebbe comprarsi della biancheria nuova.
gargaQui non ho che da incartare libri.
skinnyCosì allontana i clienti.
gargaChe cosa vuole da me? Io non la conosco, non l'ho mai vista.
shlinkLe offro quaranta dollari per la sua opinione su questo libro, che io non conosco e che mi è indifferente.
gargaPosso venderle le opinioni di Mister V. Jensen e Mister Arthur Rimbaud, ma non le venderò la mia opinione in proposito.
shlinkE anche la sua opinione è indifferente, a parte il fatto che la voglio comprare.
garga Io, però, mi concedo il lusso di avere opinioni personali.
skinny Lei appartiene a una famiglia di milionari d'oltre Atlantico?
garga La mia famiglia si nutre di pesce fradicio.
shlink (in tono lieto) Un lottatore, dunque! Giacché dalle sue labbra ci si dovrebbero aspettare parole capaci di farmi piacere e di aiutare la sua famiglia a non mangiar pesce.
skinnyQuaranta dollari! Un mucchio di biancheria per lei e per la sua famiglia!
gargaNon sono una prostituta.
shlink (in tono umoristico) Non credo di violare l'intimità della sua anima offrendole cinquanta dollari.
garga Questo aumento della sua offerta è una nuova offesa, lei lo sa.
shlink (ingenuo) Bisogna sapere cosa è meglio: una libbra di pesce oppure un'opinione e roba del genere: due libbre di pesce oppure l'opinione.
skinny Caro signore, non s'impegni troppo!
garga Io la faccio buttar fuori.
skinny Lei non ha capito nulla della vita: ecco perché ha delle opinioni.
shlink Miss Jane Larry dice che lei vorrebbe andare a Tahiti!
garga Mi piacerebbe sapere come fa a conoscere Miss Jane Larry.
shlinkDa quando non le pagano più le camicie che cuce, tira avanti la vita coi denti. Sono già tre settimane che lei non si è più fatto vedere da Jane.
Una pila di libri sfugge di mano a Garga.
skinny Attenzione! Lei qui è un impiegato! garga Lei mi perseguita ed io non posso far nulla.
shlink È povero.
garga Mi nutro di riso e di pesci, lo si sa.
shlink Dunque, vendere!
skinny Per caso è il re del petrolio, lei?
shlink Quelli della sua strada la compatiscono, no?
garga Non posso far fuori tutti gli abitanti di una strada.
shlink La sua famiglia, venuta qui dalla pianura...
garga Dormono in tre vicino a uno scarico rotto. La sera, per poter dormire, fumo. Le finestre restano chiuse, perché a Chicago fa freddo, se questo può divertirla.
shlink Certo, la sua ragazza...
gargaCuce camicie a due dollari l'una. Guadagno netto: dodici cents. Gliela raccomando. Passiamo insieme la domenica. La bottiglia di whisky costa ottanta cents, non uno di più né uno di meno, se questo la diverte.
shlink Lei non mette in tavola il suo vero pensiero.
garga No.
shlink Posto che con dodici cents di guadagno netto non si campa.
gargaCiascuno si sceglie le distrazioni a gusto proprio. C'è chi ama Tahiti, se lei non ha nulla in contrario.
shlinkVedo che è ben informato. La vita, laggiù, è semplice. Al Capo Hay ci sono ancora tempeste, ma più a sud s'incontrano le Isole del Tabacco, verdi campi frusciami. Si fa la vita delle lucertole.
garga (guardando fuori della finestra, secco) Novantaquattro gradi all'ombra. Rumore dal ponte di Milwaukee. Il traffico. Una mattina come tutte le altre.
shlink E in questa mattina che non è come tutte le altre io apro le ostilità contro di lei. Le apro scuotendo la sua piattaforma. (Campanello. Entra Maynes). Il suo impiegato fa sciopero.
maynes Perché non serve i signori, George?
skinny (tagliente) Non è in buoni rapporti con noi.
maynes Che vuol dire?
skinny La sua biancheria bisunta ci faceva schifo.
maynes In che condizioni si presenta al negozio, Garga? L'ha preso per una mensa popolare? Non accadrà più, gentlemen.
skinny Eccolo che dice qualcosa, mugugnando fra i denti! Perché non parla con la voce che Dio le ha dato?
garga La prego di procurarmi dell'altra biancheria, Mister Maynes. Con cinque dollari la settimana non posso aprire un bordello.
shlinkVada a Tahiti. Laggiù non ci si lava.
garga La ringrazio. La sua premura è commovente. Manderò mia sorella in chiesa a pregare per lei.
shlink Sì, la prego. Tanto, non ha nulla da fare. Manky, che per sua sorella sarebbe l'uomo adatto, si consuma le suole degli stivali a forza di correrle appresso, e la ragazza non batte ciglio mentre i suoi genitori vanno in malora.
garga Ha un ufficio investigativo, lei? Spero che il suo interesse per noi sia tale da lusingarci.
shlink Continua a bendarsi gli occhi! La catastrofe della sua famiglia è inevitabile. Lei è l'unico a guadagnare, e si permette il lusso di avere delle opinioni, mentre potrebbe fare un viaggio a Tahiti. (Gli mostra una carta nautica che ha con sé).
garga Io, lei, non l'ho mai visto in vita mia.
shlink Ci sono due linee di navigazione.
garga L'ha appena comprata, la carta, vero? È nuova.
skinny Pensi un po': l'Oceano Pacifico!
garga (a Maynes) Faccia uscire questi signori, la prego. Non comprano nulla. Allontanano i clienti. Mi hanno spiato. Io non li conosco.
Entra J. Finnay, detto il Verme. Skinny e Shlink si fanno da parte, senza dar segno di averlo riconosciuto.
verme È questa la biblioteca circolante di C. Maynes?
maynes In persona.
verme Un posto maledettamente tetro.
maynes Desidera libri, riviste, francobolli?
vermeQuesti dunque son libri? Che lurido mestiere! A che servono? Di bugie, ce n'è anche troppe. « II cielo era nero, nubi correvano verso est». E perché non verso sud? Cosa non riesce a ingoiare, questa gente!
maynes Le incarto il libro, signore?
skinnyPerché non lo lascia rifiatare? E poi, scusi, il signore ha proprio l'aria del topo di biblioteca!
gargaQuesto è un complotto.
vermeDavvero! «Quando mi baci, - dice lei, - vedo sempre i tuoi bei denti». Come si può vedere, quando si bacia? Ma è fatta cosi. I posteri dovranno saperlo. Bestia lussuriosa. (Si mette a calpestare i libri coi tacchi).
maynes Ohé, signor mio, lei mi pagherà tutte le copie rovinate!
vermeLibri! A cosa servono? Le biblioteche han forse arrestato il terremoto di San Francisco?
maynes Vada a chiamare lo sceriffo, George.
vermeIo ho uno spaccio di acquavite: quello è un lavoro rispettabile.
gargaNon è ubriaco.
verme Fremo da capo a piedi, come una fronda di pioppo, quando incontro dei perdigiorno come costoro!
garga È tutto predisposto. Ce l'hanno con me.
Entra Couch, detto il Babuino, con Jane Larry. Il Verme si fa da parte, senza dar segno di averli riconosciuti.
babuino Entra pure, mia bianca pollastrella. Questa è la biblioteca circolante di C. Maynes.
gargaChiuda il negozio, Maynes. Una strana fauna sta invadendo le sue carte. Le riviste rischiano di tarmarsi.
verme Guardare la vita nel bianco degli occhi; ecco il mio motto!
babuino Via la faccia di là! Non posso vedere la carta. E neppure i giornali.
gargaPrenda il revolver!
shlink (facendosi avanti) La prego di vendere.
garga (scorgendo Jane) No!
jane Questo è il tuo negozio, George? Perché mi guardi con quegli occhi? Ho fatto solo una giterella con questo signore.
gargaContinua la giterella, Jane.
babuino Be', questo è un po' sgradevole! Ha motivo di dubitare? Ecco, per l'eccitazione ho fatto a pezzi que-st'altro libro. Continua a dubitare?
maynes Se dubita, la licenzio. I miei libri vanno in malora! garga Torna a casa, Jane, ti prego. Sei ubriaca.
jane Non capisco cos'hai, George. I signori sono tanto gentili con me. (Beve da una bottiglia che il Babuino le porge) Mi hanno offerto dei cocktails. Fa caldo, oggi: novantaquattro gradi. È come una scossa elettrica che ti attraversa il corpo, George.
gargaAdesso torna a casa. Verrò stasera.
jane Sono tre settimane che non vieni da me. Non tornerò più a casa. Non ne posso più di starmene in mezzo alle camicie.
babuino (tirandosela sulle ginocchia) E non ne avrai più bisogno.
jane Oh, mi fa il solletico... La smetta, adesso! A George non piace!
babuino In poche parole: questa ragazza ha un corpo che vale qualche dollaro. Lei può pagarli, signore? Si tratta di amore, e si tratta di cocktails.
vermeVorrebbe che la signorina si conservasse casta? Che pulisse le scale? Che diventasse una lavandaia?
skinny Vuol trasformare in angelo una buona pernice bianca?
garga (a Shlink) Cosa vuole, lei? Che ci mettiamo a fare il Far West? Coltello? Revolver? Cocktails?
vermeAlto là! Lei non abbandonerà il suo posto. Un essere umano rischia di far naufragio. Venda, dunque!
gargaStrano. Tutti sono al corrente, tranne me... Jane!
babuino Rispondigli!
jane Non guardarmi cosi, George! Forse non mi capiterà più un'altra occasione. Sei in grado di pagarmi dei cocktails, tu? Oh, non è per via dei cocktails. È che ogni mattina mi guardo nello specchio, George. Sono due anni, ormai. Tu ogni volta te ne vai e lavori per quattro settimane. Quando non ne potevi più e avevi bisogno anche di bere, allora veniva il mio turno. Ma adesso non ce la faccio più. Le notti, George! Non sono cattiva per questo, no. È ingiusto che mi guardi a quel modo!
babuino Parole sagge. To', bevi, diventerai ancora più saggia.
gargaIl whisky ti ha dato al cervello. Senti ancora quel che ti dico? Io ti dico: andiamocene via! Insieme! A Frisco. Dovunque vorrai. Non so se un uomo possa amare sempre, ma bada, io ti prometto che non ti lascerò.
jane Impossibile, mio piccolo George.
garga Io posso tutto. Posso anche far denaro, se si tratta di questo. Ho un sentimento per te. Sono cose che non si esprimono a parole! Ma c'intenderemo di nuovo. Verrò questa sera, questa sera stessa!
jane Lo sento, sai, quello che dici! Non c'è bisogno che gridi a questo modo, non c'è bisogno che tu dica a questi signori che non mi hai amato. Quello che dici adesso è quanto di più amaro sai dire, e naturalmente devo ascoltarlo. Lo so, e lo sai anche tu.
vermePagliacciate! Gli dica semplicemente che oggi, dalle nove alle dieci e mezzo, è stata a letto con questo egregio signore.
jane Forse non è bene. Ma è bene tu sappia che non si è trattato né del whisky né del caldo.
shlink Venda, dunque! Raddoppio ancora il prezzo. È spiacevole.
garga Non conta nulla. Cosa sono due ore di fronte a due anni?
shlink Le assicuro che per me duecento dollari sono una sciocchezza. Quasi non oso offrirglieli.
garga Vuole avere la bontà di congedare i suoi amici?
shlinkS'immagini! Tenga presente, la prego, come vanno le cose sul nostro pianeta, e si decida a vendere.
maynesLei è un pazzo, uno straccio bagnato, un flemmatico lacchè. Ma consideri un po'...
skinny I suoi genitori innocenti, stroncati dai dispiaceri!
verme Sua sorella!
babuino La sua amica! Questa graziosa ragazza!
garga No! No! No!
shlinkTahiti!
garga Rifiuto.
maynes Lei è licenziato!
shlink I suoi mezzi di vita! Stia attento! La sua base economica vacilla!
garga Questa è la libertà. Eccovi la mia giacca! (Se la toglie) Dividetevela! (Prende un libro da uno scaffale) «Idolatria! Menzogna! Lussuria! Sono una belva, un negro. Ma posso esser salvato. Voi siete dei falsi negri, voi maniaci, feroci, avari. Commerciante, sei negro, magistrato, sei negro; generale, sei negro; imperatore, vecchia lebbra, sei negro: hai assaggiato un liquore non tassato della marca di Satana! Gente ispirata dalla febbre e dal cancro!» (Beve) «Io non sono esperto di metafisica, non intendo leggi, non ho morale, sono un bruto. Voi v'ingannate!»1.
Shlink, Skinny, il Verme e il Babuino si sono fatti intorno a Garga e applaudono come a uno spettacolo.
shlink (fumando) Come si riscalda! Non le succederà nulla.
jane (abbracciata a Garga) È cosi grave, George?
garga Eccovi i miei stivali! Lei sta fumandosi un sigaretto bruno, signore? Potrebbe colarle la bava dall'angolo della bocca. Prenda il mio fazzoletto. Si, metto all'asta questa donna! Vi butto in testa questa cartaccia! Chiedo i campi di tabacco della Virginia e un biglietto per le isole. La mia libertà, chiedo la mia libertà. (Esce di corsa in maniche di camicia e pantaloni).
shlink (gli grida dietro) Mi chiamo Shlink. Shlink, commerciante in legnami! Mulberry Street numero 6!
skinny Come corre! Quanto per tutta questa carta?
verme Vuol pagare davvero?
maynes Ci sono libri per dieci dollari.
skinny Eccone venti.
babuino(a Jane, che piange) Ah, ah! Adesso ci svegliamo! Puoi andartene a piangere sul marciapiede.
verme La vita, bisogna guardarla nel bianco degli occhi!
shlink Quanto costa questa roba?
maynesI vestiti? La giacca? La cravatta? Gli stivali? In realtà non sono in vendita. Dieci dollari.
skinnyÈ uscito finalmente dalla sua pelle. Portiamocela via.
Shlink è uscito lentamente dal fondo. Dietro di lui Skinny col fardello degli abiti.
II.
Ufficio del commerciante in legnami C. Shlink, Chicago.
Sera del 22 agosto, prima delle sette.
Shlink è davanti a un tavolino.
voce di skinny(dal fondo, a sinistra) Sette vagoni del Kentucky.
verme(dal fondo) Arrivati.
skinnyDue carichi tagliati male.
verme C'è uno che vuol parlare con Mister Shlink.
shlinkChe entri.
verme Ecco Mister Shlink!
Entra Garga.
shlink (soddisfatto) Eccola qui, dunque. Ecco i suoi vestiti. Se li rimetta.
garga Mi aspettava? Ha portato qui i miei vestiti? Luridi stracci. (Dà un calcio al fagotto degli abiti)
Shlink batte su un piccolo gong.
marie(entrando) George!
gargaTu qui, Marie?
marie Dove sei stato, George? Eravamo molto in pena per te. E che aspetto hai!
gargaCosa fai qui?
marie Mi occupo della biancheria. C'è di che viverne. Perché mi guardi a quel modo? Hai l'aria di chi l'ha passata brutta. Io, qui, me la cavo bene. Dicevano che sei stato messo alla porta.
gargaMarie! Prendi la tua roba e fila a casa! (Gira per la scena) Non so che intenzioni abbiano con me. Mi hanno uncinato. Tirato, mi hanno. Ci sono lacci da ogni parte, a quanto pare. Io mi terrò a lei, signore - ma lasci mia sorella fuori causa!
shlink Come preferisce. (Rivolto a Marie) Prenda però dell'altra biancheria pulita per lui, e un vestito, se per lei fa lo stesso.
marieMio fratello, che io non capisco, dice che devo lasciarla.
shlink E io la prego, dopo di ciò, di andare a casa. Non m'intendo di biancheria. (Marie esce). Ha bevuto qualcosa?
garga Se ciò è contrario alle sue intenzioni, la prego di dirmelo.
shlink Ho soltanto arak. Ordinerò il liquore che lei preferisce. Preferisce cocktails?
garga Io liquido tutto in una volta. Bere, amare e fumare, tutto in una volta, per qualche settimana: sono abituato cosi.
shlinkE sfogliare l'enciclopedia...
gargaA lei non sfugge nulla...
shlink Quando ho saputo le sue abitudini, ho pensato: ecco un buon avversario.
garga Ci vuol tempo, per questa biancheria!
shlinkMi scusi!... (Si alza e batte sul gong).
marie(entrando) Ecco la biancheria, George, e gli abiti.
garga Aspettami, ce ne andiamo via insieme. (Si cambia dietro un paravento).
marieIo la saluto, Mister Shlink. Non sono riuscita a finire tutta la biancheria. Grazie per l'ospitalità che mi ha dato in casa sua!
garga (da dietro il paravento) Il vestito è senza tasche. (Shlink fischia. Garga esce fuori) A chi fischiava? Desidero che per le ultime settimane che le rimangono, lei smetta di fischiare ad altri uomini.
shlinkAi suoi ordini!
garga Lei ha instaurato la legge della prateria. Io l'accetto. Lei mi ha tolto la pelle per divertimento. Con una pelle nuova, però, non aggiusterà nulla. La faccio finita con lei. (Impugna il revolver) Occhio per occhio, dente per dente.
shlink Accetta la lotta?
gargaSì! Naturalmente, senza impegno.
shlink E senza domandarne la ragione?
garga Senza domandarne la ragione. Non m'importa sapere perché lei abbia bisogno di battersi. Senza dubbio si tratta d'una ragione cattiva. A me basta che si consideri il più forte.
shlink Bene, riflettiamo un po'. La mia casa e la mia azienda di legnami, ad esempio, mi metterebbero in grado di scatenarle i cani addosso. Il denaro è tutto. Bene. Ma la mia casa è sua e la mia azienda le appartiene. Da oggi, Mister Garga, io affido il mio destino nelle sue mani. Io non la conosco. A partire da oggi io sarò la sua creatura. Ogni cenno dei suoi occhi mi metterà in agitazione. Ogni suo desiderio, anche ignoto, mi troverà condiscendente. Le sue preoccupazioni saranno le mie, la mia forza sarà la sua. I miei sentimenti saranno rivolti soltanto a lei, e lei sarà cattivo.
garga Accetto il suo impegno. Spero che non avrà motivo di riderne.
Entrano in silenzio il Babuino, Skinny e il Verme. Garga osserva ghignando che i loro abiti sono simili al suo.
shlink Questa casa e questa azienda di legnami, che nei registri catastali di Chicago sono intestate a me, passano oggi in proprietà di Mister George Garga di Chicago.
garga (a Shlink) Sono io. Bene. Esistono tronchi scortecciati in magazzino? Quanti?
shlinkNon so, mi pare quattrocento.
skinnyAppartengono alla Broost & Co., Virginia.
gargaChi ha venduto i tronchi?
vermeIo, detto il Verme, proprietario dell'albergo cinese nel quartiere del carbone.
gargaLi venda un'altra volta.
verme Vendere due volte! Ma è una frode.
garga Sì.
verme Chi risponde di quest'ordine?
garga Spedisca il legname a Frisco a nome della ditta Shlink e consegni il denaro a Mister Shlink, che lo conserverà per me fino a quando lo pregherò di darmelo. Ha nulla da obiettare, Mister Shlink?
Shlink scuote la testa.
vermeQuesta è una frode bella e buona, che ci metterà lo sceriffo alle costole.
gargaQuando?
shlink Entro sei mesi al massimo. (Va a prendere il libro mastro per Garga).
babuino Ci siamo ficcati in un bel pantano.
gargaLe cicogne ci vivono, nel pantano.
babuino Meglio lavorare con un rasoio che con carta macera. Chicago è fredda, ve lo dimenticate?
garga Lei pensava veramente alla sua azienda, Shlink? Immobili, merce, inventario?
shlinkSì. Ecco il libro mastro.
garga Ci versi sopra l'inchiostro! Avanti!
skinny Io?! (Shlink gli porge il calamaio. Skinny sul libro) Tutta la contabilità! Tutti gli affari!
garga Su, versi!
Skinny versa l'inchiostro con cura.
babuino Buon pranzo!
vermeVent'anni di lavoro, e finire così. Ma sapete che è bella! Io non ci capisco niente. Ecco: questa fu un'azienda di legname.
garga E adesso fermate le seghe, e dell'azienda non se ne parli più!
babuino Bene, padrone! (Esce).
Fuori, il rumore delle seghe cessa. Tutti si rimettono le giacche e si allineano contro la parete. Garga scoppia in una sonora risata.
marie Cosa fai, George?
gargaTaci! Signor Shlink, liquidi il giovanotto!
shlinkPuoi andartene.
skinny Andarmene? Ad aprile faranno vent'anni che sono entrato nell'azienda!
shlinkSei licenziato.
marie Non credo sia ben fatto quello che fai, George!
garga Ma, ti prego di andartene a casa.
marieE io ti prego di venire con me. Finirai per metterti nei pasticci, restando qui! Lo lasci andare, Mister Shlink!
shlinkAi suoi ordini, Garga!
garga Certo. Adesso che qui per lei, Shlink, non c'è più nulla da fare, la prego di organizzare una piccola partita a poker con i suoi vecchi collaboratori.
Shlink e gli uomini si siedono intorno al tavolo da gioco.
marieTu vieni a casa con me, George. È tutto un gioco, ma tu non lo capisci.
garga Siamo cresciuti nella pianura, Ma. Qui siamo a una vendita all'asta.
marie Noi? Cosa vogliono da noi?
garga Ti ripeto, non si tratta di te. Vogliono soltanto tirarti in ballo. Sono venuto a regolare un conto con il tizio che due settimane fa mi sputò un nocciolino di ciliegia in un occhio. Nella tasca dei pantaloni ho una pistola. E mi trovo davanti degli inchini, delle mossette sfuggenti. Mi offre la sua azienda di legname. Io non ci capisco nulla, ma accetto. Sono solo nella prateria e non posso fare nulla per te, Ma.
verme(dal fondo, ai due) Gioca come un Dio. Giuro che bara.
garga (a Shlink) Non capisco nulla, Sir; mi sento come un negro, sono venuto con una bandiera bianca, ed ecco che adesso la spiego per l'attacco. Mi consegni i titoli che costituiscono la sua ricchezza, i suoi mezzi privati, che io me li metta in tasca!
shlinkLa prego di non disprezzarli per la loro esiguità.
Shlink e Garga escono.
skinny Be', uno qui se la passava sempre male, e non sapeva mai quel che gli poteva capitare, ma un licenziamento è sempre un'ingiustizia.
vermeNon dire fesserie. (Canzonandolo) Continua a non capire come stanno realmente le cose.
skinny Io l'amo, gentilissima. Ha un modo di porgere la mano...
vermeSenti questo! Non ha più il letto, e ci vuol portare una signora.
skinny Venga con me. Lavorerò per lei. Venga con me. babuino (si fa avanti anche lui) Miseria! Ce n'è di nere, di gialle, di bianche come la scorza delle mele! Negre, ci sono! Dritte come fusi, dai fianchi alla punta dei piedi! Cosce tonde, diavolo, non due stecchini come questa qua! Oh Papuasa! Quaranta dollari per la Papuasa!
shlink (sulla porta, grida verso il fondo) Sì, è tutto!
vermeNo, tu sei un barbaro, un ingrato! La signorina è innocente, e fuma la pipa? Non è esperta, ma chi può dire che non abbia fuoco? Quaranta dollari, e tutto per questa donna!
skinnyQualunque somma, per lei!
babuino Senza cipria, naturalmente, nuda e cruda. Guarda che gradi di latitudine! Settanta dollari, e l'affare è fatto.
marie Mi protegga, Mister Shlink!
shlinkSono pronto a proteggerla.
marie Lei dice che devo appartenergli?
shlink Qui, nessuno l'ama. Lui, sì.
Entra Garga.
garga Ti piace il mercato? C'è un mucchio di legna qui e adesso va all'asta anche qualche libbra di carne! E quest'arte piacevole, non è vero, si chiama jiu-jitsu?
shlink (gli si avvicina, inquieto) Dica, non se la figura forse un po' troppo facile?
marie(a Garga) Dovevi aiutarmi, tu. Vieni via subito con me, George, è accaduta una cosa terribile. E forse, non è neanche finita se adesso me ne vado. Devi esser proprio cieco per non vedere che avrai la peggio.
Nel fondo, strepito di due chitarre e un tamburo; coro delle fanciulle che cantano Gesù accoglie i peccatori.
garga Vedo che vuoi proprio perderti. Ecco la palude che t'inghiottirà. Ecco qualcosa per te, Marie, ecco l'esercito della salvezza che ti marcia incontro, Marie! (Si alza dal tavolino e va verso il fondo) Ehi! Olà! Esercito della salvezza!
verme(a Marie) Qua hanno aperto gli argini di un fiume e di notte ci vagano gli spiriti dei topi affogati. Vada dai suoi genitori!
garga Rigovernare! Via il whisky! (Shlink obbedisce. Marie lo aiuta). Entrate, ragazzi!
Shlink ha spalancato la porta di legno con un profondo inchino.
Entra un giovane iscritto all'esercito della salvezza, seguito da due ragazze con chitarre e da un vecchio peccatore con tamburo.
giovane Mi avete chiamato?
verme Alleluia! L'esercito della salvezza!
garga Non ho nessuna considerazione della sua attività. Se ha bisogno d'una casa, si prenda questa.
giovaneDio la benedica.
garga Può darsi. (A Shlink) Questa casa e i titoli, lei li ha avuti in eredità?
shlinkNo.
gargaAllora ha lavorato quarant'anni?
shlink Con le unghie e coi denti. Mi concedevo soltanto quattro ore di sonno.
gargaEra povero, quando è giunto qui?
shlinkAvevo sette anni. Da allora ho sempre lavorato.
garga Ha solo questo?
shlinkSolo questo.
garga (al giovane) Dunque io le dono la proprietà di quest'uomo a condizione che lei, per amore degli orfani e degli ubriachi cui essa servirà da ricovero, si faccia sputare nella sua insopportabile faccia.
giovane Sono un missionario.
gargaRagione di più per non rifiutarsi.
giovaneNon mi è consentito.
gargaNevica sugli orfani. I bevitori crepano in massa. E lei risparmia la sua faccia.
giovaneSono pronto. Ho mantenuto puro il mio volto; ho ventun anni; lei avrà le sue ragioni. Mi capisca, la prego: dica alla signora di voltarsi.
marie Se accetta, la disprezzerò.
giovaneNon aspetto altro. Ci son facce migliori della mia, ma non ce n'è nessuna che sia troppo buona per questo.
gargaGli sputi in faccia, Shlink, se non le dispiace.
marie Non sta bene, George; io direi proprio di no.
gargaDente per dente, se non le dispiace.
Shlink si avvicina freddamente al giovane e gli sputa in piena faccia. Il Verme emette una breve risata belante, il peccatore pentito percuote il tamburo.
giovane(scuote i pugni, piange) Mi scusi.
garga(gli getta i documenti) Ecco l'atto di donazione. Per l'esercito della salvezza. E questa è per lei. (gli porge la pistola) E adesso fuori. Lei è un porco!
giovaneLa ringrazio a nome della mia missione. (Esce con un goffo inchino).
Il coro si allontana con sorprendente rapidità.
gargaLei mi ha guastato tutto il piacere. La sua brutalità non ha limiti. Mi terrò una parte del denaro liquido. Non resto qui. Perché adesso viene la botta finale, Mister Shlink di Yokohama: io me ne vado a Tahiti.
marie Questa è vigliaccheria, George. Quando il missionario è andato via, l'hai sbirciato, me ne sono accorta. Sei proprio alla disperazione!
gargaSono venuto qui spogliato fino all'osso. Tremo ancora dalle sregolatezze intellettuali di queste ultime due settimane. Gli ho sputato in faccia: parecchie volte. Lui ha ingoiato. Io lo disprezzo. Fine.
marieVergogna!
gargaTu m'hai piantato in asso. Dente per dente.
marie Ah, con me, adesso, vuoi continuare la lotta? Sei sempre stato eccessivo. Dio ti punirà. Non ti chiedo altro che di lasciarmi in pace.
garga E di guadagnare il pane per i tuoi genitori facendo la puttana. E vendere fin l'odore di selvatico del tuo corpo, dicendo: non sono io! Ti auguro buona fortuna nel letto e lunga vita sulla terra. (Via con gli altri). marie Io non la capisco bene, Mister Shlink. Ma lei può andare in quattro direzioni mentre gli altri ne hanno una sola, non è vero? Un uomo ha molte possibilità, non è vero? Vedo che un uomo ha molte possibilità.
Shlink alza le spalle, si volta ed esce dal fondo. Marie lo segue.
III.
Stanza d'abitazione della famiglia Garga.
Il 22 agosto, alle sette della sera.
Una sordida mansarda. Nel fondo una tenda nasconde un'altalena. John Garga, Mae. Manky canta una canzone.
john Qui è successo qualcosa di cui non è facile parlare.
manky Si dice che vostro figlio George sia implicato in una di quelle faccende che non finiscono mai. Dicono che abbia una storia con un giallo. Un giallo avrebbe a-vuto a che fare con lui.
mae Nessuno ha il diritto di ficcarci il naso.
john Se l'hanno licenziato, che mangiamo, noi? Muffa.
mae Fin da bambino non sopportava imposizioni.
manky Dicono anche che non avreste dovuto mettere vostra figlia Marie al servizio di quel giallo.
mae Sì. Anche Ma, ormai, son due settimane che manca da casa.
manky E non si può a meno di notare che tutte queste cose sono in relazione tra di loro.
mae Quando nostra figlia se ne andò, disse d'aver trovato un posto in un'azienda di legnami: dieci dollari la settimana semplicemente per tenere in ordine la biancheria.
mankyFigurarsi: la biancheria di un giallo!
john In città come queste non ci si vede da qui alla casa vicina. Lei non sa che conseguenze possa avere leggere un determinato giornale piuttosto che un altro.
mankyOppure comprare un biglietto.
john Quando la gente viaggia con queste vetture elettriche, forse ci ricava...
manky Il cancro allo stomaco.
john Non si sa. Negli Stati il frumento cresce d'estate e d'inverno.
manky Ma tutt'a un tratto lei, senza che nessuno l'avverta, si trova a non poter mangiare. Cammina coi suoi figli per la strada, osservando con cura il quarto comandamento, e a un tratto si trova soltanto con la mano di suo figlio o di sua figlia nella mano, mentre figlio e figlia sono già sprofondati fino al collo in un ghiaione apertosi improvvisamente.
johnEhilà! Chi è?
Garga è apparso sulla soglia.
gargaSempre a far chiacchiere, eh?
john Finalmente! Hai portato il denaro per queste due settimane?
garga Sì.
john Hai ancora il tuo posto, o l'hai perduto? Una giacca nuova! Ti avranno pagato bene qualche lavoro, no? Ecco tua madre, George. (A Mae) Perché te ne stai lì come la moglie di Lot? È arrivato tuo figlio. Nostro figlio è venuto per invitarci a pranzo al Metropolitan Bar. Lo trovi pallido, il tuo caro figlio? Un po' brillo, eh? Venga, Manky, andiamo. Fumiamoci la pipa per la scala.
I due escono.
mae Dimmi, George, ti prego, hai fastidi con qualcuno?
gargaÈ venuto qualcuno, qui?
mae No.
garga Dovrò andarmene.
mae Dove?
gargaDa qualche parte. Ti spaventi sempre!
mae Non andartene!
garga Sì. Un certo uomo ne offende un altro. Questo è spiacevole per lui. Ma un certo uomo, in determinate circostanze, cede un'intera azienda di legname per poter offendere un altro uomo. Questo, naturalmente, è ancora più spiacevole. In simili casi l'offeso dovrebbe partire, ma poiché ciò sarebbe troppo piacevole per lui, forse neppur questo è più possibile. In ogni caso dev'essere libero.
mae E tu non lo sei?
garga No. (Pausa). Noi non siamo liberi. Comincia col caffè del mattino e con le botte che si ricevono quando si è uno scimmiotto ; le lagrime della madre fanno da sale al pasto del bimbo, e il suo sudore gli lava la camicia, e si sta sicuri fino all'epoca glaciale e la radice affonda nel cuore. E quando si è cresciuti e si vuol fare qualcosa mettendoci tutto l'impegno, ecco che si è pagati, iniziati, bollati, venduti ad alto prezzo, senza neppure avere la libertà di morire.
mae Dimmi dunque: cosa ti addolora?
gargaTu non puoi aiutarmi.
mae Io posso aiutarti. Non abbandonare tuo padre. Come faremo a vivere?
garga (le dà del denaro) Mi hanno licenziato. Ma eccoti del denaro per sei mesi.
mae Siamo preoccupati perché non sappiamo più nulla di tua sorella. Speriamo che abbia sempre il suo posto.
garga Non lo so. L'ho consigliata di non rimanere più a lungo con quel giallo.
mae Io so che non posso dirti nulla di quello che direbbe un'altra madre.
garga Ah, tutta l'altra gente, tutta la brava gente, tutta l'altra e brava gente, che se ne sta al tornio e si guadagna il pane e fabbrica i molti buoni tavoli per i molti bravi mangiapagnotte! Tutti i molti fabbricanti di tavoli e mangiapagnotte con le loro brave e buone famiglie, tante famiglie, schiere di famiglie, e nessuno gli sputa nella minestra, e nessuno gli dà un buon calcio per spedirli all'altro mondo, e nessun diluvio universale viene a sommergerli: «Notte di tempesta, rugge il mar profondo!»
mae Oh, George!
gargaNo, non dire a me: Oh, George! Non lo sopporto, non voglio più sentirlo.
mae Tu non vuoi più? Ma io? Come devo vivere, io? Guarda come son sporche le pareti; e la stufa non reggerà più un altro inverno.
garga Oh, mamma, è evidente che non si può più andare avanti a lungo, né con la stufa né con le pareti.
mae E sei tu che lo dici! Sei diventato cieco?
garga E neppure col pane nella credenza e col vestito sul corpo, e neppure con tua figlia si può più andare avanti a lungo!
mae Sì, grida pure! Fa' che tutti lo sentano. Di' che tutto è inutile e che tutto è troppo, tutto quello che costa fatica, e che dopo si è più poveri di prima! Ma io come devo vivere? E io vivrò ancora tanto tempo.
garga Perciò, se è così brutto, di' chiaramente di chi è la colpa.
mae Tu lo sai.
garga Sì, è così.
mae Ma come lo dici? Cosa credi che io abbia detto? Non voglio che tu mi guardi a quel modo, io ti ho partorito e nutrito col latte e poi col pane e ti ho picchiato, e tu mi devi guardare in un'altra maniera. Un uomo vive come vuole, io non gli dico nulla, ha lavorato per noi.
garga Ti prego di partire con me.
mae Cosa dici?
garga Ti prego di partire con me per il Sud. Avrò lavoro laggiù: posso tagliare gli alberi. Costruiremo una casetta di tronchi e tu mi farai da mangiare. Ho bisogno assoluto di te.
mae A chi le dici, queste cose? Al vento? Ma quando tornerai, potrai venire a vedere dove abbiamo vissuto gli ultimi giorni che ci erano concessi. (Pausa). Quando parti?
gargaSubito.
mae Non dir nulla, a loro. Ti preparerò tutto, nasconderò il fardello sotto la scala.
gargaGrazie.
mae Così va bene.
Escono entrambi
Il Verme entra circospetto e va cercando tutt'intorno nella stanza.
mankyOlà, chi è? (Entra con John).
vermeIo, un gentleman. Mister Garga? Mister John Garga, suppongo?
mankyCosa vuole qui?
vermeIo? Nulla! Posso parlare con suo figlio? Voglio dire, se ha già fatto il bagno.
john Di che si tratta?
verme(scuotendo tristemente la testa) Che modo di ricevere gli ospiti! Ma dov'è il suo esimio figliolo, se questa domanda non la impegna troppo?
john È uscito. E lei se ne vada un po' al diavolo! Questo non è un ufficio d'informazioni!
Entra Mae.
vermePeccato! Davvero peccato! Suo figlio ci manca e-normemente, signore. Si tratta anche di sua figlia, se la cosa può interessarla.
mae Dov'è?
vermeIn un albergo cinese, Milady, in un albergo cinese.
john Cosa?
mae Vergine santa!
mankyChe significa? Cosa ci fa laggiù?
vermeNulla; mangia. Mister Shlink mi incarica di comunicare a lei e a suo figlio di andarla a riprendere: è troppo cara, ci vuole un patrimonio. Ha un appetito invidiabile e non fa un passo. Ci perseguita con profferte sconvenienti, insomma discredita l'albergo e ci metterà la polizia alle calcagna, signore.
mae John!
verme(gridando) Per farla breve, ne abbiamo abbastanza.
mae Gesù mio!
mankyDov'è, che la vado a prendere subito?
vermeGià, prenderla. È un cane da tartufi, lei? Che ne sa dov'è l'albergo? Eh, ragazzino! Non è una cosa tanto semplice. Doveva tenerla d'occhio, la signorina. Tutta la colpa è di vostro figlio. Deve venire lui a riprendersela, quella cagna, deve aver lui la bontà di occuparsene ur. po'. Domani sera mettiamo in moto la polizia. mae Signore santo! Ma ci dica dunque dove sta. Io non so dove sia mio figlio, se n'è andato, abbia un po' di pietà! O Ma! O John! Pregalo! Cosa è successo a Ma? Che mi sta succedendo? George! John, che città è mai questa; che uomini mai sono questi! (Esce).
Appare sulla porta Shlink.
verme(atterrito, borbotta) Sì, io ho... la casa ha due uscite... (Se la svigna).
shlink (con tono leale) Mi chiamo Shlink. Un tempo ero commerciante di legnami, adesso acchiappo le mosche. Non devo provvedere a nessuno. Potrei avere un posto dove dormire? Pagherò la pensione. Sulla targa dabbasso ho visto il nome di un uomo che conosco.
manky Lei si chiama Shlink? È lei che tiene in custodia la figlia di questa gente.
shlinkChi sarebbe?
john Marie Garga, Sir, mia figlia, Marie Garga.
shlinkNon conosco. Non conosco sua figlia.
john Il signore che era qui un momento fa...
mankyPer suo incarico, suppongo!
john Che se l'è svignata al momento che lei è entrato...
shlink Non conosco quel signore.
john Ma mio figlio ha con lei...
shlink Lei sta pigliando in giro un pover'uomo. Naturalmente, mi si può offendere senza alcun timore. Mi son giocato tutta la mia sostanza, spesso non si sa come vanno le cose.
manky Io invece dico che conosco il fondo, quando entro in porto col mio trabaccolo.
john Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.
shlink Rimasti soli per inettitudine pratica, a un'età in cui bisogna calar le vele perché il vento non le strappi, io vi vedo abbandonati dal vostro sostegno. Non sono senza cuore, e il mio lavoro, così, avrebbe un senso.
john Le buone ragioni non riempiono la pancia. Noi non siamo dei mendicanti. Non ci si può nutrire di teste d'aringa. Ma la sua solitudine non troverà in noi dei cuori di pietra. Lei desidera appoggiare i gomiti sulla tavola insieme a una famiglia. Noi siamo poveri.
shlink Mi piace tutto, il mio stomaco digerisce anche i ciottoli.
john La camera è stretta. Ci stiamo già come sardine.
shlink Dormirò per terra, mi basta uno spazio metà della mia altezza. Se ho il groppone al riparo del vento, sono felice come un bambino. Pagherò metà della pigione.
john Bene, capisco. Non vuole aspettare al vento davanti alla porta. Venga dunque sotto il nostro tetto.
mae (entra) Devo andare in città prima che faccia notte.
john Sei sempre via, quando ho bisogno di te. Ho dato alloggio a quest'uomo. È solo. Tuo figlio se n'è andato, e così un posto è libero. Dagli la mano.
mae Noi, di origine, siamo della pianura.
shlinkLo so.
john Cosa fai lì nell'angolo?
mae Sistemo il mio letto nel sottoscala.
john Dove ha la roba, lei?
shlink Non ho nulla. Dormirò sulla scala, Madame. Non voglio fare l'invadente. La mia mano non la toccherà: è di pelle gialla, lo so.
mae (freddamente) Le do io la mia.
shlink Non la merito. Quello che ho detto lo pensavo veramente. Ma lei — scusi — non intende la pelle.
mae La sera apro sempre la finestra sopra la scala. (Esce).
john È una buona pellaccia.
shlink Dio la benedica. Sono un uomo onesto, non cerchi di strapparmi parole dalla bocca, ci ho soltanto i denti.
IV.
Albergo cinese.
Mattino del 24 agosto.
Skinny, il Babuino, Jane.
skinny (sulla porta) Davvero, non pensate ad aprire una nuova azienda?
babuino(è disteso su un'amaca; scuotendo la testa) Il capo va a passeggio sul molo d'imbarco, non controlla più che i passeggeri in partenza per Tahiti. Un giovanotto è sparito con tutta la sua anima e tutte le sue sostanze: forse è andato a Tahiti. È lui che cerca. Ha raccolto tutti i suoi avanzi, fino alle cicche per così dire, e li ha messi in luogo sicuro. (Indicando Jane) Questa gli spilla il mangiare gratis già da tre settimane. Anche la sorella del ragazzo ha sistemato qui. Quel che ne voglia fare, mistero. Spesso parla con lei per intere notti.
skinny E voi vi siete lasciati buttare per la strada, e adesso gli pagate le spese e per di più quelle del seguito?
babuinoI pochi dollari che guadagna trasportando carbone, li passa alla famiglia del giovanotto, presso cui ha preso alloggio, ma non ci può abitare, perché non lo vedono di buon occhio. Il giovanotto lo ha semplicemente spolpato. Si è procurato un viaggio a Tahiti a buon mercato e, a lui, gli ha sospeso un tronco sulla testa, che ad ogni momento gli può cascare addosso: perché entro cinque mesi al massimo dovrà rendere conto davanti al tribunale di aver venduto il legname due volte.
skinnyE voi nutrite un simile rottame?
babuinoAveva bisogno di uno svago. A uno come lui si da credito. Se il giovanotto non si fa più vedere, lui nel giro di tre mesi è di nuovo al primo posto nel commercio del legname.
jane (semivestita, sta truccandosi) Ho sempre pensato che avrei fatto questa fine: in un alberguccio cinese.
babuinoTu non sai ancora assolutamente nulla delle intenzioni che hanno nei tuoi confronti.
Si odono due voci dietro un paravento.
mariePerché non si decide mai a toccarmi? Perché porta sempre addosso questo sacco affumicato? Ho un vestito per lei, come quelli che portano gli altri signori. Non riesco a dormire; la amo.
jane Sst! Eccoli di nuovo.
shlink Sono un essere indegno; non ne capisco niente, di fanciulle. E poi, da anni so che quelli della mia razza hanno un odore particolare.
marie Sì, è cattivo; cattivo, certo.
shlink Non si tormenti a questa maniera. Vede, il mio corpo è come sordo, perfino la mia pelle è diventata insensibile. La pelle umana, allo stato naturale, è troppo sottile per questo mondo, perciò l'uomo procura d'ispessirla. Il metodo sarebbe inoppugnabile se si potesse fermar la crescita. Un pezzo di cuoio conciato, per esempio, resta tale e quale: ma la pelle cresce, diventa sempre più spessa.
marie Dipende dal fatto che lei non trova avversari?
shlink In un primo stadio, per esempio, il tavolo ha ancora degli spigoli; poi — e questo è il lato poco simpatico — il tavolo sembra gomma; ma nello stadio della pelle spessa, non c'è più né tavolo né gomma.
marie Da quanto tempo le è venuta questa malattia?
shlink Da quando, ancora giovane, remavo sulle giunche lungo lo Yang-tse-kiang. Lo Yang-tse tormentava le giunche. Le giunche tormentavano noi. Un uomo, ogni volta che passava sul banco dei rematori, ci appiattiva la faccia a calci. La notte eravamo troppo pigri per nascondere la faccia. Quell'uomo, invece, stranamente non era mai troppo pigro. Noi, in compenso, tormentavamo un gatto, che annegò mentre volevamo insegnargli a nuotare, benché fosse lui a mangiarci via i topi di dosso. Tutti costoro avevano la malattia.
marie Quando ha vissuto sullo Yang-tse-kiang?
shlink Al mattino presto ce ne stavamo sdraiati fra i canneti e sentivamo crescere la malattia.
verme(entra) Il giovanotto s'è perso nella nebbia. In tutta Chicago neppure la minima traccia.
shlinkF arebbe bene a dormire un poco, signorina. (Uscendo da dietro il paravento) Ancora nulla? (Si allontana).
Attraverso la porta aperta si ode il rumore della città che si desta: le grida dei lattai, il rotolare dei carri che trasportano la carne.
marieAdesso Chicago si desta col grido dei lattai e il sonoro rotolare dei carri che trasportano la carne e con i giornali e l'aria fresca del mattino. Sarebbe bello partire, è piacevole lavarsi nell'acqua, e la savana e l'asfalto hanno qualcosa di buono. In questo momento, per esempio, ne sono sicura, un vento fresco soffia nella savana, dove un tempo vivevamo.
babuino Ricordi sempre il tuo piccolo catechismo, Jane?
jane (urlando) Tutto va di male in peggio, di male in peggio, di male in peggio. (Comincia a riordinare, a rialzare le gelosie, a sistemare le stuoie).
mariePersonalmente, sono un po' a corto di fiato. Voglio andare a letto con un uomo e non so come si fa. Di donne ce n'è come cani, di gialle e di nere, e io non posso. Mi sento come fatta a pezzi. Queste pareti sembrano di carta, non si riesce a respirare, bisogna dar fuoco a tutto. Dove sono i cerini, una scatola nera, che possa entrare l'acqua. Oh, se mi portassero via le onde, si vedrebbero due parti che nuotano in due direzioni diverse.
jane E lui, dov'è andato?
babuinoA scrutare le facce di quelli che partono, di quelli che trovano troppo crudele la vita a Chicago.
jane Soffia vento dell'Est. Le navi per Tahiti levano l'ancora.
V.
Lo stesso albergo.
Un mese più tardi, il 19 o 20 settembre.
Sordida stanza da letto. Un corridoio. Una saletta-bar chiusa da una vetrata. Il Verme, George Garga, Mankyboddle, il Babuino.
verme(parlando dal corridoio verso la saletta-bar) E invece non ha preso il largo. L'arpione è piantato più a fondo di quanto credessimo. Pensavamo che la terra l'a-vesse ingoiato, il giovanotto. E invece eccolo lì, nella stanza di Shlink, che si lecca le ferite.
garga (nella stanza da letto ) «Nei miei sonni lo chiamo il mio sposo infernale», Shlink, il cane! «Non dividiamo più la tavola né il letto, e lui non ha più camera. La sua fidanzatina fuma virginia e guadagna qualcosa da mettersi nelle calze». Sono io! (Ride). manky (nella saletta-bar, dietro la vetrata) La vita è una cosa strana. Io, per esempio, ho conosciuto uno che era davvero un uomo di prim'ordine, ma che però amava una donna. La famiglia di lei faceva la fame. Lui ci aveva duemila dollari, ma lasciò che la ragazza morisse d'inedia sotto i suoi occhi. Questo perché coi duemila dollari in tasca poteva amare la donna, mentre, senza, non l'avrebbe avuta. È una mascalzonata, ma che lui sia in colpa non si può dire.
garga «Guardatemi! Sono un peccatore. Amavo il deserto, i frutteti riarsi, le botteghe scolorite, le bevande intiepidite. Voi v'ingannate. Sono un piccolo uomo». Non ho nulla a che fare con Mister Shlink di Yokohama!
babuinoTo', per esempio, quel commerciante in legnami. Non aveva mai avuto l'ombra di un cuore. Ma un giorno, per via di una passione, l'intera azienda gli è andata a catafascio. E adesso è laggiù al porto che trasporta carbone, mentre un tempo aveva in mano tutto il quartiere.
vermeL'abbiamo accolto qui come un cane di razza sfiancato. Ma se adesso non molla quell'osso cosi fortunosamente riapparso, anche la nostra pazienza ha un limite.
garga «Un giorno sarò la sua vedova. Nel calendario, senza dubbio, il giorno è già segnato. E io, vestita con biancheria nuova, andrò dietro al suo funerale camminando a gran passi nel sole».
marie(entra con un paniere) George!
garga Chi è? (La riconosce) Come sei ridotta! Sembri uno straccio insozzato!
marie Lo so.
verme(parlando verso la saletta-bar) È ubriaco fradicio. E adesso è venuta sua sorella a trovarlo. Lui le ha già detto che è insozzata. Dov'è il vecchio?
babuinoVerrà in giornata. Ho fatto venire qui Jane. Come esca, probabilmente. Match senza esclusione di colpi.
jane (scuote la testa) Non vi capisco. Datemi da bere. Gin.
marieMeno male, avevi evidentemente una migliore opinione di me, sennò non ti saresti meravigliato di vedermi qui. Anch'io ti ricordo il tempo in cui eri l'orgoglio delle donne, quando il sabato sera ballavi lo shimmy e il ragtime: i tuoi pantaloni avevano una piega impeccabile, e i tuoi unici vizi, del resto permessi a un uomo, erano il tabacco, il whisky e le donne. Vorrei che te ne ricordassi, George. (Pausa). Come vivi?
garga (in tono leggero) Fa freddo la sera, qui. Vuoi qualcosa? Hai fame?
marie(con lo stesso tono, scuotendo la testa e guardandolo in viso) Oh, George, da un po' di tempo ci girano gli avvoltoi sopra la testa.
garga (leggero)Quand'è che sei stata a casa per l'ultima volta? (Marie tace). Mi han detto che frequenti questo albergo.
marie Ah, sì? E chi si occupa di loro, a casa?
garga (freddamente) Posso rassicurarti. Ho sentito dire che qualcuno si occupa di loro. E so anche che mestiere fai. So anche qualcosa di un certo albergo cinese.
marieÈ piacevole avere tanto sangue freddo, George? (Garga la guarda). Non mi guardare in faccia. So che sei cattolico.
garga Comincia!
marie Lo amo. Perché non dici nulla?
gargaAmalo! Cosi s'indebolisce!
marieTi prego, non guardare sempre il soffitto. Non riesco a conquistare il suo amore.
gargaMalissimo!
marieLo so. Oh, George, sono cosi straziata, perché non riesco a conquistare il suo amore. Tremo dentro i vestiti, quando lo vedo, e non gli dico le parole giuste.
garga Non posso insegnartele io. Una donna che si fa disprezzare! Ne avevo una che non valeva una bottiglia di rum, eppure era esperta nell'arte di attirare gli uomini! Si faceva pagare. Conosceva anche il suo potere.
marieLe tue parole sono dure, mi nuotano nel cervello come un alcool. Sono anche buone? Devi saperlo tu, se sono anche buone. Ma adesso ti capisco.
Shlink entra nel corridoio.
vermeGlielo dico per esperienza: tutta questa umanità villosa e callosa è vittima di sogni fasulli. E niente è tanto fasullo quanto la vita reale!
Marie Garga si volta e urta Shlink.
shlinkLei qui, Miss Garga?
marieUna donna che rivela il suo amore ad un uomo non rispetta le buone usanze. Vorrei dirle che il mio amore per lei non dimostra nulla. Non voglio nulla da lei. Non mi è facile dirle tutto questo, forse è ovvio.
garga (uscendo dalla stanza da letto) Rimani qui, Ma. Siamo stati sbattuti in una città con le nostre facce da gente della pianura. Non devi procedere con leggerezza. Devi fare soltanto quello che vuoi.
marie Sì, George.
garga Le cose stanno così: lui sgobba come un mulo, e io mi crogiolo nell'assenzio.
shlink I conquistatori del mondo amano starsene sdraiati sulla schiena.
garga Ma quelli che lo possiedono, lavorano.
shlink È preoccupato?
garga (a Shlink) Quando la guardo in viso, vedo che mi sta sempre valutando... Forse ha puntato sul cavallo sbagliato? Il suo viso è diventato vecchio...
shlink La ringrazio di non avermi dimenticato. Pensavo quasi che fosse nel Sud. La prego di scusarmi. Mi son permesso di aiutare la sua sfortunata famiglia con il lavoro delle mie mani.
garga È vero, Ma? Non lo sapevo. Lei si chiude nella sua corazza, eh? Si bea della sua sfrontatezza nel sostentare la mia famiglia? Ma io me la rido di lei! (Ritorna nella stanza da letto a sinistra, si sdraia, ride).
shlink (seguendolo) Rida, rida! Amo il suo riso. Il suo riso è il mio sole: era così triste, qui. Era una pena non vederla. Già da tre settimane, Garga.
gargaTutto sommato, sono stato contento.
shlinkGià, vive come nel miele!
garga Solo che la mia schiena, a forza di stare sdraiato, si è fatta sottile come una lisca di pesce.
shlink Triste cosa, la vita. Si vive nel miele, e il miele è cattivo.
gargaHo ben altro da fare nella vita, che rompermi gli stivali a furia di darle calci.
shlink La prego di non farsi scrupoli né per la mia povera persona né per le mie intenzioni. Però, sono qui. Se lei deve rinunciare alla lotta, non può abbandonare il ring come se nulla fosse.
garga Ma io rinuncio. Sciopero. Getto la spugna. Crede che non possa più staccarmi da lei? Lei è una piccola, dura noce di betel che bisognerebbe sputare, tanto si sa che è più dura delle mascelle, è un semplice guscio.
shlink (in tono lieto) Io mi sforzo di produrre tutta la luce di cui lei ha bisogno per questo. Mi colloco sotto tutte le luci possibili, Mister Garga. (Si colloca sotto la lampada).
garga Adesso vuol mettere all'asta la sua anima butterata? È temprato, lei, contro le sofferenze? Indurito?
shlinkMorda, morda la noce.
garga Lei si ritira sulle mie posizioni! Lei incomincia una lotta metafisica e si lascia alle spalle un banco da macellaio!
shlink Vuole alludere alla faccenda con sua sorella? Io non ho immolato nulla su cui lei abbia posto la sua mano.
garga Ma di mani ne ho solo due. Quello che per me è un essere umano, lei lo inghiotte come un pezzo di carne. Mi indica una risorsa e nello stesso momento me la ostruisce; trasforma in risorse i membri della mia famiglia; vive delle mie riserve: io divento ogni giorno più sottile; finisco nella metafisica! E lei ha ancora il coraggio di venire a vomitarmi tutto questo in faccia!
marieTi prego, George, potrei andare? (Indietreggia verso il fondo).
garga (riportandola avanti) Al contrario! Abbiamo cominciato proprio adesso a parlare di te. Proprio adesso il mio occhio è caduto su di te.
shlink Ho la sfortuna di calpestare punti delicati, e faccio marcia indietro. Lei riconosce il valore delle sue inclinazioni solo quando i loro oggetti si trovano all'obitorio; e io sento il bisogno di renderla edotta delle sue inclinazioni. Ma continui, prego: la intendo perfettamente.
gargaPerò io faccio dei sacrifici. Mi rifiuto, forse?
marie Ti prego, lasciami andare. Ho paura, qui.
garga Venga, lei! (Corre nel corridoio) Creiamo una famiglia!
marie George!
garga Rimani! (Verso l'interno) Si comporti da uomo, Signore!
shlinkNon mi rifiuto nemmeno per un istante.
gargaTu ami quest'uomo? E lui resta passivo?
Marie piange.
shlink Spero che lei non si affatichi troppo. (Torna di corsa nella stanza da letto).
gargaNon si preoccupi. Sarà un passo avanti. Oggi è giovedì sera, no? E questo è l'albergo cinese. E questa è mia sorella Marie Garga, non è vero? (Corre fuori) Vieni, Ma! Sorella mia! Ti presento Mister Shlink di Yoko-hama. Vuole dirti qualcosa.
marie George!
garga (va a prendere da bere) «Mi sono rifugiato nella periferia della città, dove in cespugli ardenti bianche le donne si acquattano con le loro bocche oblique color d'arancio».
marie Fa già buio, fuori; oggi voglio tornare a casa.
shlink Vengo con lei, se non le spiace.
garga «I loro capelli erano gusci di lacca nera, molto sottili, gli occhi cancellati dai venti della dissolutezza di una sera ebra e dei sacrifici sotto il libero cielo».
marie(a bassa voce) La prego di non chiedermelo.
garga «Gli abiti sottili come cangianti pelli di serpente schioccavano, quasi inzuppati di un'incessante umidità, contro le membra sempre eccitate».
shlink Gliel'ho chiesto sinceramente. Non ho segreti per nessuno.
garga «Essi le avviluppano fino alle unghie dei piedi, in cui è versato rame fuso; sì che ne impallidisce la Madonna che nelle nuvole veglia sulle sue sorelle». (Ritorna indietro, porge un bicchiere a Shlink) Non vuole bere? Mi sembra necessario.
shlink Perché beve? Chi beve mente.
garga È un piacere conversare con lei. Quando bevo, la metà dei miei pensieri scorre via dal cervello; li incanalo verso terra e li sento più leggeri. Beva!
shlink Preferirei di no: berrò solo se le fa piacere.
garga Io la invito, e lei si rifiuta...
shlink Io non mi rifiuto. Ma ho soltanto il mio cervello.
garga (dopo una pausa) Le chiedo scusa, facciamo a metà: lei riduca il suo cervello. Quando avrà bevuto, allora amerà.
shlink (beve come se compisse una cerimonia) Quando avrò bevuto, allora amerò.
garga (grida verso la stanza da letto) Vuoi bere un bicchiere, Ma? No? Perché non prendi una sedia?
babuino Sst! Zitto! Li ho sentiti parlare fino ad ora. A-desso tacciono.
garga (a Marie) Ecco la fossa nera. Ora passano quarant'anni. Io non dico di no. Il terreno sprofonda. Emergono le acque di rifiuto, ma i loro desideri son troppo deboli. Per quattrocento anni ho sognato i mattini sul mare, avevo il vento salmastro negli occhi. Come era calmo! (Beve).
shlink (con tono sottomesso) Le chiedo la sua mano, Miss Garga. Vuole che m'inginocchi umilmente davanti a lei? La prego di venire con me. Io l'amo.
marie(corre nella saletta-bar) Aiuto! Vogliono vendermi!
mankyCi son qua io, mia bella!
marie Sapevo che dove sono io, c'è anche lei.
garga Come all'opera: basta un soffio di vento a schiudere fessure nei tramezzi.
shlink (urla) Venga via dal bar, Marie Garga, se non le dispiace. (Marie esce dalla saletta-bar). La prego di non buttarsi via, Miss Garga.
marieVoglio entrare in una stanza completamente vuota. Ormai non desidero più avere molte cose. Le prometto, Pat, che non le vorrò più.
gargaShlink, difenda la sua chance!
shlink Pensi agli anni che non passano, Marie Garga, pensi che ora ha sonno.
manky Venga con me, posseggo quattrocento sterline, cioè un tetto per l'inverno, e le apparizioni non esistono altro che all'obitorio.
shlink Io la prego, Marie Garga, venga con me, se non le dispiace. La tratterò come mia moglie, la servirò e, se un giorno dovessi offenderla, senza far tanto chiasso, mi impiccherò.
gargaNon mente. Di sicuro non mente. Se vai con lui, avrai quello che dice, fino al centesimo. (Entra nella saletta-bar).
marie Io le domando, Pat: mi amerà, anche se io non la amerò?
mankyCredo di sì. E non sta scritto da nessuna parte fra cielo e terra che lei non mi amerà, bellezza mia.
gargaEccoti qua, Jane. Fai strage di cocktails? Ti vedo un po' cambiata! Hai già venduto tutto?
jane Toglimelo dai piedi, Babuino. Non mi piace la sua faccia. Mi dà fastidio. Anche se non sono più una che vive nel latte e nel miele, non ho l'obbligo di lasciarmi sfottere, Bab.
babuino Chiunque dica che sei una vecchia ciabatta, gli romperò il naso.
gargaTi hanno ingrassato anche te? La tua faccia è diventata come un gelato di limone troppo leccato. Diavolo, un tempo te ne andavi vestita di begli stracci, come una dell'opera, e adesso è come se fossi coperta di cipria nera. Ma io ti stimo molto perché non sei venuta di tua iniziativa quando erano solo le mosche a sporcarti, mia gallinella ubriaca.
marieAllora andiamo. Le avrei reso volentieri questo servigio, Shlink, ma non posso. Non si tratta di orgoglio.
shlink Rimanga, se lo desidera! Non ripeterò la mia offerta, se non è di suo gradimento, ma non si lasci inghiottire dalla fossa. Ci sono molti posti, lontano da un uomo.
garga Ma non per una donna. Rinunci, Shlink! Non vede dove vuole andare a parare? Se tu, Jane, avessi preferito il tetto per l'inverno, te ne staresti ancora seduta in mezzo alle tue camicie, no? shlink Beva prima di amare, Marie Garga! marie Venga, Pat, questo non è un posto come si deve. È tua moglie, questa, George? È tua moglie? Sono contenta di essere riuscita a vederla. ( Esce con Manky ).
shlink (le grida appresso) Io non l'abbandono! Ritorni, quando avrà capito!
babuino Una ciabatta troppo larga, gentlemen! (Ride).
garga (illuminando Shlink con una candela) Ha la faccia in ordine, lei. Io mi nutro della sua buona volontà.
shlink Le perdite sono notevoli per entrambe le parti. Di quanti battelli ha bisogno per andare a Tahiti? Devo issare la mia camicia come vela, o quella di sua sorella? Il destino di sua sorella sarà il suo carico. È stato lei ad aprirle gli occhi, facendole capire che sarà sempre un oggetto di desiderio tra gli uomini! Spero di non aver sventato nessun suo piano. Stavo per averla vergine; lei invece ha deciso di non lasciarmi che gli avanzi. E poi non dimentichi la sua famiglia, che lascia derelitta! Ha visto adesso cosa sta sacrificando.
garga Sì, ora voglio immolarli tutti. Lo so. Sono pronto a prevenire la sua azione. Capisco anche perché lei li ha ingrassati coi quattro soldi guadagnati a trasportar carbone. È uno spasso che non mi lascio rubare. Adesso prendo in consegna anche questa bestiolina che lei ha custodito per me.
jane Non permetto che mi si insulti. Sono sola al mondo e mi mantengo da me.
garga Ed ora la invito a consegnarmi il denaro ricavato dalla doppia vendita del legname; voglio sperare che me lo abbia conservato. Giacché il momento è venuto.
Shlink prende il denaro e glielo consegna.
garga Sono completamente sbronzo. Ma benché io sia completamente sbronzo, Shlink, ho una buona idea, un'idea coi fiocchi. (Esce con Jane).
babuinoErano i suoi ultimi soldi, signore. Da dove venivano? Un giorno gliene chiederanno conto. La Broost & Co. ha reclamato il legname che ha pagato.
shlink (senza ascoltarlo) Una sedia! (Gli altri hanno occupato le sedie e non si alzano). Il mio piatto di riso e un po' d'acqua.
vermePer lei non c'è più riso, signore. Non le facciamo più credito.
VI.
Lago Michigan.
Fine settembre.
Boschetto. Shlink. Marie.
marieI rami degli alberi sembrano carichi di escrementi umani, il cielo è quasi a portata di mano, — come mi lascia indifferente. Ho freddo. Sono come una quaglia mezzo congelata. Non so più che fare.
shlinkSe questo può esserle d'aiuto, io l'amo.
marie Mi sono buttata via. Che amaro frutto è diventato il mio amore. Altre, quando amano, vivono il loro tempo felice, mentre io qui sfiorisco e mi arrovello. Il mio corpo è insozzato.
shlink Ripeta che ha toccato il fondo: le recherà sollievo.
marieSono stata a letto con un uomo, che è come una bestia. Benché il mio intero corpo fosse sordo, mi sono data a lui più volte, ma non sono riuscita a scaldarmi. Negli intervalli, lui fumava virginia: un vero lupo di mare! Tra quelle stuoie io amavo lei in ogni istante, e questo mi esaltava a tal punto che lui, scambiandolo per amore, voleva frenarmi. Mi addormentavo in un sonno buio. Io non le devo nulla, e tuttavia la mia coscienza mi grida che ho insozzato il mio corpo, questo corpo che le appartiene, anche se lei l'ha schernito.
shlinkMi dispiace che senta freddo. Pensavo che l'aria fosse calda e scura. Io non so cosa dicano gli uomini di questo paese alle loro donne. Se questo può esserle d'aiu-to: io l'amo.
marie Mi sento cosi vile. Il mio coraggio è sparito con la mia innocenza.
shlink Troverà il modo di purificarsi.
marieForse dovrei scendere giù al lago, ma non posso. Non sono ancora pronta. Oh, questa disperazione! Il cuore che non si riesce a calmare! Sono ogni cosa solo a metà. Non amo neppure, è solo vanità la mia. Sento ciò che lei dice, perché non sono sorda e ho gli orecchi, ma cosa significa? Forse dormo e mi sveglieranno, forse invece sono fatta in modo che compio cose indegne per avere un tetto, e inganno me stessa e chiudo gli occhi.
shlink Andiamo, comincia a far freddo qui.
marieMa il fogliame è caldo e ci protegge dal cielo che è troppo vicino.
Se ne vanno.
manky (arrivando) Le sue tracce conducono in questa direzione! In questo settembre ci vuole una buona dose di umorismo. È il tempo che i gamberi si accoppiano, nel folto echeggia il grido d'amore dei cervi rossi, e si può cacciare il tasso. Ma le mie pinne sono ghiacciate e avvolgo in giornali le mie calze nere. Il più è sapere dove avrà preso alloggio. Se è sempre in quella lurida bettola, a sbattersi per terra come una lisca di pesce, non riuscirà più a mettersi una camicia pulita: troppe macchie! Oh, Pat Mankyboddle, io ti dichiaro fuori legge! Troppo debole per difendermi, passo all'attacco. La canaglia sarà inghiottita con tutte le penne, la digestione accelerata con le preghiere, gli avvoltoi verranno fucilati secondo giustizia e appesi nei musei di casa Mankyboddle. Brrr! Parole! Frasi senza denti! (Estrae di tasca una rivoltella) Ecco la risposta più fredda! Vaghi nella boscaglia alla ricerca di una donna, vecchio porco! Giù a quattro zampe! Maledizione, è una foresta di suicidi, questa qui! Sta' attento, piccolo Pat! Dove andrà a finire quella donna, quando di te non se ne parlerà più? Da' retta, Pat, lascia perdere, fatti una fumatina, mangia un boccone e rimettiti in tasca quel coso! Marsch! (Esce).
marie (torna indietro con Shlink) È una cosa che ripugna a Dio e agli uomini. Io non vengo con lei.
shlinkSono sentimenti rancidi, codesti. Dovrebbe dare un po' d'aria alla sua anima.
marie Non posso. Lei mi sacrifica.
shlinkLei ha bisogno di poter sempre tenere la testa sotto l'ascella di un uomo, non importa quale.
marie Io non sono nulla per lei.
shlink Non può vivere sola.
marie Con quanta sollecitudine mi ha presa, come se le sfuggissi! Come è simile a un sacrificio!
shlinkLei si è gettata come una cagna impazzita nella boscaglia e adesso come una cagna impazzita ne riesce.
marie Sono proprio come lei dice? Io sono sempre come lei dice. Io l'amo. Non perda mai di vista che amo lei. Amo come una cagna impazzita. È lei a dirlo. Ma adesso mi paghi. Si, ho voglia di essere pagata. Mi dia i suoi quattrini, vivrò di quelli. Sono una cocotte. shlink Ha il viso tutto bagnato! Lei, una cocotte! marie Mi dia il denaro e non mi canzoni. Il viso è bagnato per la nebbia, le lacrime non c'entrano. (Shlink le da il denaro). Io non la ringrazio, Mister Shlink di Yokohama. È un affare in pareggio, nessuno ha da ringraziare l'altro.
shlinkEsca di qua. Lei, qui, non ha nulla da guadagnare. (Via).
VII.
Stanza d'abitazione della famiglia Garga.
29 settembre 1912.
L'ambiente è riempito di mobilia nuova. John Garga, Mae, George, Jane, Manky, tutti vestiti di nuovo per il pranzo nuziale.
john Da quando l'uomo di cui qui non si parla volentieri, quello che ha una pelle diversa dalla nostra, ma che per una famiglia di sua conoscenza scende nel quartiere del carbone a lavorare giorno e notte, da quando quest'uomo dalla pelle diversa ci ha presi sotto la sua protezione, qui le cose migliorano di giorno in giorno, in ogni senso. Oggi, senza saper nulla del suo matrimonio, egli ha reso possibile a nostro figlio George un matrimonio degno del direttore di una grande ditta. Cravatte nuove, abiti neri, un po' d'odor di whisky fra i denti — e mobili di zecca!
mae Non è curioso che l'uomo del quartiere del carbone guadagni tanto trasportando carbone?
garga Sono io che guadagno.
mae Vi siete sposati da un giorno all'altro. Non è stato un po' troppo presto, Jane?
jane Quando la neve è squagliata, cosa rimane? E capita spesso che la scelta cada sull'uomo sbagliato.
mae Sbagliato o giusto, non è questo che conta: l'importante è non mollare.
john Chiacchiere! Mangia la tua bistecca e dai la mano alla sposa!
garga (le afferra il polso) È una buona mano. Mi sento molto bene qui. Anche se la tappezzeria si scolla, io mi rivesto a nuovo, mangio bistecche, sento odore di calce fresca, sono ricoperto d'intonaco, intonaco grosso un dito, e vedo un pianoforte. Appendete una corona intorno alla fotografia della nostra cara sorella Marie Garga, nata vent'anni fa nella pianura. Scegliete dei semprevivi sotto vetro. Si sta bene qui seduti, si sta bene qui sdraiati, il vento nero non giunge fino a qui.
jane (si alza) Cos'hai, George? Hai la febbre?
garga Mi sento bene quando ho la febbre, Jane.
jane Penso sempre: che intenzioni hai nei miei riguardi, George? !
garga Perché sei pallida, mamma? Il figliol prodigo è di nuovo sotto il vostro tetto, mi pare. Perché ve ne state contro la parete come statue di gesso?
mae Credo per via di quella lotta di cui tu parli.
garga Ci ho le mosche nel cervello, vero? Posso scacciarle. (Entra Shlink). Oh, mamma, prendi una bistecca e un bicchiere di whisky e offrili all'ospite benvenuto! Perché mi sono sposato, stamattina! Racconta, mia cara moglie!
jane Io e mio marito siamo andati dallo sceriffo appena alzati, e gli abbiamo detto: «Ci si può sposare, qui?» E lui ha detto: «Ti conosco, Jane; rimarrai sempre con tuo marito?» Io però ho visto che era un brav'uomo con la barba e che non aveva nulla contro dì me, e perciò ho risposto: «La vita non è precisamente come lei se l'immagina».
shlinkLe mie felicitazioni, Garga. Lei è vendicativo.
garga Vedo un'orribile paura nel suo sorriso! E non a torto. Non mangiate troppo in fretta, c'è tempo! Dov'è Marie? Spero che non le manchi nulla. La sua soddisfazione dev'essere completa! Purtroppo, al momento non c'è una sedia libera per lei, Shlink. Manca una sedia. Per il resto, la mobilia è stata rinnovata e completata. Osservi il pianoforte! Bello, bello. Desidero proprio trascorrere le serate in questa mia famiglia. Sono entrato in una nuova epoca della mia vita. Domani ritorno da C. Maynes, alla biblioteca circolante.
mae O George, non stai parlando troppo?
garga Ha sentito? La mia famiglia non desidera che io continui ad avere rapporti con lei. La nostra conoscenza è finita, Mister Shlink. È stata assai proficua, bastano i mobili a provarlo. Gli abiti della mia intera famiglia parlano un linguaggio molto chiaro. Il denaro liquido non manca. La ringrazio.
Silenzio.
shlink Posso chiederle ancora una cortesia? Si tratta di una questione personale. Ho qui una lettera della ditta Broost & Co. Vedo che porta il timbro del tribunale dello stato di Virginia, e mi accorgo che non l'ho ancora aperta. Le sarei molto grato se lo facesse lei. Qualunque cosa sia, ogni comunicazione, anche la peggiore, sarà per me più piacevole se pronunciata dalle sue labbra. (Garga legge). Un piccolo suggerimento, adesso, da parte sua, mi faciliterebbe molto le cose in questa personalissima faccenda.
mae Perché stai zitto, George? Che cos'hai in mente, George? Dalla tua faccia si direbbe che stai rimuginando un nuovo progetto. Non c'è niente che mi faccia più paura. Voi ve ne state dietro i vostri pensieri sconosciuti come dietro una cortina di fumo. E noi attendiamo come animali da macello. Ci dite di aspettare un poco, ve ne andate, tornate e siete irriconoscibili, e noi non sappiamo che cosa avete fatto di voi stessi. Dimmi qual è il tuo progetto, e se non lo sai, confessalo, di modo che io mi possa regolare in conseguenza. Anch'io devo distribuire i miei anni. Quattro anni in questa città di ferro e di fango! Oh, George!
garga Vedi, gli anni peggiori sono stati gli anni migliori, e adesso sono finiti. Non ditemi nulla. Voi genitori, e tu Jane, moglie mia, ascoltatemi: ho deciso di andare in prigione.
john Che cosa dici? È questa la fonte dalla quale proviene il vostro denaro? Che saresti finito in prigione, lo portavi scritto in fronte sin da quando avevi cinque anni. Non ho mai chiesto cosa fosse accaduto fra voi due, ho sempre avuto la convinzione che fosse qualcosa di poco pulito. Avete perduto il terreno sotto i piedi. Comprare pianoforti e andare in prigione, trascinar qui intere ceste di bistecche e privare una famiglia dei mezzi di sussistenza, è per voi una cosa sola! Dov'è Marie, tua sorella? (Si strappa di dosso la giacca e la getta lontano) Eccovi la mia giacca, non l'ho mai infilata volentieri. Ma sono abituato a sopportare tutte le umiliazioni, per quante me ne possa riservare questa città.
jane Quanto durerà, George?
shlink (a John) Uno stock di legname è stato venduto due volte. Per questo delitto è prevista naturalmente la prigione, dato che lo sceriffo non si preoccupa delle circostanze. Io, che le sono amico, potrei spiegare molte cose davanti allo sceriffo con la stessa nettezza con cui la Standard Oil dichiara il suo imponibile. Sono pronto ad ascoltare suo figlio, Missis Garga.
jane Non lasciarti persuadere, George, fai quello che ritieni necessario, senza preoccupazioni. Io, tua moglie, penserò alla casa mentre sarai lontano.
john (ride sonoramente) Vuole pensare alla casa! Una che hanno raccolto ieri dalla strada! E noi dovremmo campare coi soldi del peccato!
shlink (a Garga) Lei mi ha fatto capire che il suo cuore è con la sua famiglia, lei desidera trascorrere le serate fra questi mobili. Spero che penserà qualche volta anche a me, all'amico impegnato a sgombrare dagli ostacoli il vostro cammino. Sono disposto a conservarla ai suoi cari.
mae Tu non puoi andare in prigione, George.
garga Lo so, mamma, che tu non capisci. Quanto è difficile danneggiare un uomo, annientarlo: addirittura impossibile. Il mondo è troppo povero. Dobbiamo sgobbare da matti per provvederlo di motivi di contesa.
jane (a Garga) Adesso ti metti a fare il filosofo, e intanto il tetto sta marcendo sulle nostre teste.
garga (a Shlink) Rastrelli pure tutta la terra: troverà dieci uomini cattivi e non una sola cattiva azione. Soltanto per futili motivi l'uomo va in rovina. No, adesso liquido. Tiro un frego sotto la lista, e me ne vado.
shlinkLa sua famiglia vorrebbe sapere se le è cara. Quelli che lei non vorrà sostenere, cadranno. Una parola, Garga!
garga A tutti loro dono la libertà.
shlink Marciranno, e sarà sul suo conto. Non sono più in moki, potrebbero aver voglia, come lei, di far piazza pulita, di lacerare la tovaglia sporca, di vuotar le tasche dai mozziconi di sigaro. Potrebbero avere tutti desiderio di imitarla: vivere liberi e scostumati dentro panni sudici.
mae Taci, George. Tutto quello che dice è vero.
garga Finalmente, socchiudendo gli occhi, vedo qualcosa in una luce fredda. Non il suo viso, Mister Shlink. Probabilmente lei non ce l'ha neppure.
shlink Ci si accorge che quarant'anni sono stati sporchi: sarà davvero una bella libertà.
garga È così. Voleva nevicare, ma faceva troppo freddo. Bisognerà di nuovo mangiare gli avanzi di cucina, di nuovo si troverà che non saziano, ed io ammazzerò il mio nemico.
john Scorgo in te solo debolezza, e nient'altro: da quando ti ho visto. Va' pure, abbandonaci. Perché non dovrebbero portare via i mobili?
garga Ho letto da qualche parte che le deboli acque sfidano intere montagne. E io desidero ancora vedere il suo volto, Shlink: il suo lattiginoso, maledetto, invisibile volto.
shlink Non ho più voglia di parlare con lei. Tre anni! Per un uomo giovane, il tempo di aprire una porta! Ma per me! Lei non mi ha recato alcun vantaggio, se questo può consolarla. Ma neppure lascia in me la minima traccia di rimpianto, ora che torno ad immergermi in questa città rumorosa e ad occuparmi della mia azienda come facevo prima. (Esce).
gargaNon mi resta che telefonare alla polizia. (Esce).
jane Me ne vado al bar cinese. Non mi va affatto di vedere la polizia. (Esce).
mae A volte penso che anche Marie non tornerà.
john Non ha che da prendersela con se stessa. Dovremmo aiutarli quando si abbandonano al mio?
mae E quando dobbiamo aiutarli, allora?
john Parli troppo!
mae (si siede accanto a lui) Volevo chiederti cosa intendi fare, adesso.
john Io? Nulla. È un tempo finito.
mae Hai capito che cosa vuoi fare George?
john Sì. Più o meno. Tanto peggio per noi.
mae E di che intendi vivere?
john Del denaro che ancora rimane, e della vendita del pianoforte.
mae Ma il pianoforte ce lo porteranno via, visto che è stato acquistato in maniera disonesta.
john Forse ritorneremo nell'Ohio. Qualcosa faremo.
mae (si alza) Volevo dirti ancora una cosa, John, ma è difficile. Io non ho mai creduto che un uomo possa da un momento all'altro essere dannato. È il cielo a deciderlo. È un giorno come un altro, niente che non sia come sempre: e da quel giorno uno è dannato.
john Ma cosa conti di fare?
mae Farò qualcosa di molto preciso, John, ho proprio una gran voglia di farlo; non pensare che ci sia sotto questo o quel motivo. Vado a mettere ancora un po' di carbone sul fuoco e preparo la cena in cucina. (Esce).
john Bada che non ci sia sulla scala lo spettro di un pescecane a divorarti!
cameriere(entra) Missis Garga ha ordinato qui sotto un grog per lei. Vuole bere al buio, o preferisce che accenda la luce?
john La luce, naturalmente.
Il cameriere esce.
marie(entrando) Risparmiati i discorsi! Ho portato soldi!
john Hai il coraggio di entrare in questa casa? Bella famigliola! Che aspetto hai!
marieBuon aspetto. Ma dove avete preso tutti questi mobili nuovi? Avete fatto soldi? Anch'io ho fatto soldi.
john Dove li hai presi?
marie Lo vuoi sapere?
john Da' qui! Mi avete fatto andare lontano, voi, con la fame.
marieDunque, il denaro lo accetti: malgrado i mobili nuovi. Dov'è la mamma?
john I disertori vengono messi al muro.
marie L'hai buttata sulla strada?
john Siate cinici, rotolatevi nel fango, bevete grog. Ma io sono vostro padre, non potete lasciarmi crepar di fame.
marie Dov'è andata?
john Puoi andartene anche tu. Ho fatto l'abitudine a essere abbandonato.
marie Quando è andata via?
john Alla fine dei miei giorni, sono condannato ad essere povero e a leccare gli sputi dei miei figli; ma non voglio aver nulla a che fare con il vizio. Non esito a scacciarti.
marie Ridammi il denaro. Non era destinato a te.
john Non ci penso neppure. Potreste chiudermi in un sacco e cucirmici dentro: chiederei ancora una libbra di tabacco.
marie Addio. (Esce).
john Tutto quello che hanno da dire a uno è detto in non più di cinque minuti: le loro bugie non durano di più. (Pausa). Sì, in due minuti si potrebbe passare sotto silenzio tutto quello che c'è da dire.
garga (rientra) Dov'è la mamma? È andata via? Pensava che non sarei più risalito? (Esce di corsa, poi ritorna) Ha portato con sé anche l'altro vestito. Non tornerà più. (Si siede al tavolo e scrive una lettera) « Al signor Procuratore. Desidero attirare la Sua attenzione su C. Shlink, un malese commerciante in legnami. Costui ha insidiato mia moglie, Jane Garga, e violentato mia sorella, Marie Garga, che era al suo servizio. George Garga ». - Di mia madre non scrivo nulla.
john È la liquidazione della nostra famiglia.
garga Scrivo questa lettera e mi metto qui, dentro la tasca, questo documento per poter dimenticare tutto. E fra tre anni (poiché tanto rimarrò in carcere), otto giorni prima della liberazione, consegnerò questo documento a un giornale, affinché quest'uomo sia spazzato via da questa città e non mi compaia più davanti agli occhi, quando tornerò a percorrere le sue strade. Ma per lui il giorno della mia liberazione sarà annunziato dalle urla dei linciatori.
VII.
Ufficio privato di C. Shlink.
Il 20 ottobre 1915, all'una del mattino.
Shlink. Un giovane segretario.
shlink (detta) Risponda a Miss Marie Garga, la quale ha chiesto un posto d'impiegata, che io non desidero avere più nulla a che fare né con lei né con qualsivoglia altro membro della sua famiglia. - Alla Standard-Immobiliare. Egregi signori, oggi che nessuna azione della nostra ditta si trova ormai più in possesso di società straniere e la nostra situazione commerciale è sana, nessun ostacolo si oppone più alla vostra offerta di un contratto quinquennale.
un impiegato(introduce un uomo) Ecco Mister Shlink.
l'uomo Hotre minuti di tempo per farle una comunicazione. Lei ha due minuti di tempo per rendersi conto della situazione in cui si trova. Mezz'ora fa è giunta in redazione una lettera proveniente dalle prigioni di stato e firmata da un certo Garga, il quale l'accusa documentatamente di tutta una serie di delitti. Fra cinque minuti saranno qui i reporter. Mi deve 1000 dollari.
Shlink gli dà il denaro. L'uomo esce.
shlink (preparando con cura una valigia) Continui a mandare avanti la ditta finché potrà. Spedisca le lettere. Io tornerò. (Esce rapidamente).
IX.
Bar di fronte al carcere.
28 ottobre 1915.
Il Verme. Il Babuino. L'uomo dal naso all'insù. Il missionario dell'esercito della salvezza. Jane. Marie Garga. Clamori nella strada.
babuinoSente come urlano i linciatori? Sono giornate pericolose per il quartiere cinese. Otto giorni fa sono stati scoperti i crimini di un commerciante di legnami, un malese. Tre anni or sono aveva mandato in prigione un individuo, e per tre anni costui ha conservato il segreto: ma otto giorni prima del suo rilascio ha rivelato tutto in una lettera al procuratore.
uomo dal naso all'insù Il cuore umano!
babuinoIl malese, naturalmente, è uccel di bosco; ma per lui è finita.
vermeQuesto non si può mai dire di nessuno. Osservi un po' come vanno le cose a questo mondo! Un uomo non si liquida in una sola volta, ma per lo meno in cento. Ciascuno dispone di troppe possibilità. Ascolti per esempio la storia di G. Wishu, l'uomo-bulldog. Ho bisogno però di un piano meccanico. (Piano meccanico). Ecco dunque la vita del cane George Wishu. George Wishu nacque nella verde isola d'Irlanda. Un anno e mezzo dopo egli venne con un signore grasso nella grande città di Londra. La sua patria lo lasciò andare come uno sconosciuto. Qui egli cadde ben presto nelle mani di una donna crudele, che lo sottopose a orribili tormenti. Dopo aver molto sofferto, gli riuscì di fuggire in una zona dove, tra verdi cespugli, gli diedero la caccia. Gli spararono addosso con grandi e pericolosi fucili, e spesso cani stranieri lo tallonarono. Fu allora che perse una gamba, sì che da quel momento in poi zoppicò. Dopo che molte iniziative gli erano fallite, stanco di vivere e mezzo morto di fame trovò rifugio presso un vecchio, che divise con lui il proprio pane. Qui egli mori, con molta serenità e fermezza, all'età di anni sette e mezzo, dopo una vita piena di delusioni e avventure. La sua tomba è nel Galles. - Vorrei sapere come fa a conciliare tutte queste cose, signore.
uomo dal naso all'insù Chi è dunque il tipo che figura sul mandato di arresto?
vermeÈ il malese, quello che cercano. Aveva fatto bancarotta già una volta. Ma nel giro di tre anni, con ogni sorta di manovre, era riuscito a riprendere in pugno l'intera azienda, attirandosi cosi molto odio nel quartiere. Da un punto di vista giuridico egli sarebbe inattaccabile, se l'uomo della prigione non avesse rivelato i suoi delitti sessuali. (A Jane) Quand'è che tuo marito uscirà dal carcere?
jane Ma già: prima lo sapevo. Non pensino che io non lo sappia, signori: è il ventotto, ieri o oggi.
babuino Basta con le chiacchiere, Jane.
uomo dal naso all'insùE costei chi è, con questi abiti indecenti?
babuino È la vittima, la sorella dell'uomo in prigione.
jane Sì, è mia cognata. Fa finta di non conoscermi, ma quando ero sposata, non passava neppure una notte in casa.
babuino Rovinata dal malese.
uomo dal naso all'insùChe cosa sta mettendo nel secchio dei bicchieri?
vermeNon riesco a vedere. Sta anche parlando. Zitta, Jane!
marie(lascia cadere una banconota nel secchio) Allora, quando stringevo il denaro nelle mani, vedevo l'occhio di Dio posarsi su di me. Ho fatto di tutto per lui, dicevo. Dio distolse lo sguardo, è stato come un campo di tabacco che si mettesse a frusciare. Eppure l'ho messo da parte. Un biglietto! Un altro! Come mi rovino! Come sacrifico la mia purezza! Adesso il denaro non c'è più! Ma non per questo sto meglio...
Garga entra con C. Maynes ed altri tre individui.
garga L'ho pregata di venire con me, per convincerla di persona del torto che ho subito. Mi sono fatto accompagnare da lei, signor Maynes, perché qualcuno possa testimoniare che, tornando qui dopo tre anni, trovo mia moglie in un simile luogo. (Conduce gli uomini al tavolo di ]ane) Buongiorno, Jane. Come va?
jane George! Dunque, oggi è il ventotto? Non mi pareva. A momenti rimanevo a casa. Hai notato come fa freddo, laggiù? Hai pensato che, se sto seduta qui, è per riscaldarmi?
garga Questo è Mister Maynes, tu lo conosci. Riprenderò servizio nella sua biblioteca. E questi signori, che abitano nella nostra strada, si stanno interessando alla mia situazione.
jane Buongiorno, signori. Oh, George, è proprio terribile che io abbia dimenticato il tuo giorno! Chissà cosa penseranno di me i signori! Ken Si, servi i signori!
padrone del bar(all'uomo dal naso all'insù) È quello che stava in prigione, quello che l'ha denunziato.
garga Buongiorno, Ma. Mi aspettavi? Anche mia sorella è qui, come vedete.
marie Buongiorno, George. Te la passi bene?
gargaAndiamo a casa, Jane.
jane Oh, George, lo dici così. Ma se vengo con te, una volta a casa mi fai una scenata, e perciò preferisco dirtelo subito: non ho lavato i piatti.
gargaLo so.
jane Non è gentile da parte tua.
garga Non ti sgrido, Jane. Si ricomincia daccapo. La mia lotta è finita. Lo puoi già vedere dal fatto che ho addirittura cacciato il mio avversario dalla città.
jane No, George, nonostante tutto le cose andranno di male in peggio! Si dice che va meglio, e invece va sempre peggio, perché può andare peggio. Spero che questo luogo sia di vostro gradimento, signori. Potremmo andare anche altrove, si capisce...
garga Ma che cos'hai, Jane? Non sei contenta che sia venuto a prenderti?
jane Questo lo sai bene, George! Se non lo sai, non posso dirtelo.
gargaCosa significa?
jane Vedi, George, un essere umano è diverso da quel che tu credi, anche se per lui è finita. Perché ti sei fatto accompagnare da questi signori? L'ho sempre saputo, quello che mi sarebbe successo. Quando al catechismo mi dicevano che cosa capita ai deboli, ho subito pensato: cosi capiterà anche a me. Non hai bisogno di dimostrarlo a nessuno.
gargaDunque, non vuoi tornare a casa con me?
jane Non farmi domande, George!
gargaE io invece le faccio, cara.
jane Allora devo parlarti in maniera diversa. Guarda, ho vissuto con questo signore (indica il Babuino). Lo confesso, signori miei. A che scopo negarlo? E meglio, di certo, non andrà.
babuino È invasata, parola mia.
maynes Spaventoso.
garga Ascolta, Jane: è la tua ultima ancora di salvezza, in questa città. Sono pronto a dimenticare tutto. I signori sono testimoni. Torna a casa con me.
jane Molto gentile, George. Senza dubbio, questa è la mia ultima ancora di salvezza. Ma io non la voglio. Le cose tra noi due non sono a posto, lo sai. Me ne vado, George. (Al Babuino) Vieni!
babuino Buon appetito.
I due escono.
uno degli uominiQuello lì non ha proprio niente da ridere.
garga Lascerò aperto l'appartamento, Jane. Di notte potrai suonare il campanello.
verme(si accosta al tavolo) Forse lei se ne sarà accorto: in mezzo a noi c'è una famiglia, di cui continuano a esistere ormai solo i resti. Questa famiglia, che, per cosi dire, si è tarmata, sacrificherebbe con gioia i suoi ultimi soldi, se potesse sapere dove è finita la madre, chiave di volta della casa. In effetti io l'ho vista una mattina alle sette, lei donna di quarant'anni, far pulizia in un magazzino di frutta. Aveva cominciato un nuovo lavoro. Il suo vecchio volto era tranquillo.
garga Ma lei, signore, non era impiegato nell'azienda di legnami di quell'uomo, al quale attualmente stanno dando la caccia in tutta Chicago?
verme Io? Non ho mai visto quell'uomo. (Esce).
Uscendo, il Babuino ha gettato una moneta nel pianino meccanico, che si mette a suonare l'Ave Maria di Gounod.
missionario(seduto a un tavolino d'angolo, legge ad alta voce, con tono aspro, la lista dei liquori, assaporando ogni parola) Cherry-flip, cherry-brandy, gin-fizz, whi-sky-sour, Golden slipper, Manhattan cocktail, Curaçao extra-sec, arancio, maraschino Cusinier e la bevanda speciale di questo bar: Eggnogg, che da sola si compone di uovo, uovo crudo, zucchero, cognac, rum della Giamaica, latte.
uomo dal naso all'insùLei li conosce, questi liquori, Sir?
missionario No!
Risate.
garga (ai suoi accompagnatori) Lor signori comprenderanno che questa necessaria esposizione pubblica della mia dissestata famiglia ha per me qualcosa di umiliante. Ma avranno anche capito che questo essere dalla pelle gialla non dovrà più metter piede in questa città. Mia sorella Marie, come sanno, è stata per qualche tempo al servizio di Shlink. Parlandone, adesso, dovrò naturalmente comportarmi con la massima cautela; poiché essa o ha conservato, anche nella sua condizione di estrema miseria, una certa delicatezza di sentimenti! (Si siede accanto a Marie) Dunque, posso vedere la tua faccia?
marie Non ne ho più. Non sono io.
garga No. Ma io ricordo che una volta - avevi nove anni - dicesti in chiesa: a partire da domani egli dovrà venire da me. Noi supponemmo che si trattasse di Dio.
marie Ho detto questo?
garga Io ti voglio ancora bene, trasandata e insozzata come sei. Ma anche se io sapessi che tu sai che potresti degradarti fino all'ultimo, se ti dico: ti voglio sempre bene, ebbene, te lo direi ugualmente.
marie E mi guardi, mentre lo dici? Guardi questo viso?
garga Sì, questo. L'uomo rimane ciò che è, anche se il suo viso si sfascia.
marie(alzandosi) Ma io non voglio. Io non voglio che tu mi voglia bene cosi. Io mi voglio bene come sono stata. Non dirmi che non sono mai stata diversa.
garga (ad alta voce) Guadagni quattrini? Vivi solo del denaro che ti dànno gli uomini?
marieHai portato queste persone per farglielo sapere? Si può avere del whisky, qui? Con molto ghiaccio? Ebbene, lo dichiaro pubblicamente: mi sono data, ma poi ho chiesto denaro in ricompensa, subito dopo, perché si capisse chi sono, e perché potessi vivere di questo. Adesso è diventato un pacifico mestiere. Ho un buon corpo, non sopporto che si fumi in mia presenza, ma non sono più vergine e m'intendo d'amore. Qui ho del denaro. Ma ne guadagno di più, lo voglio sciupare, mi struggo di sciuparlo; quando l'ho guadagnato non voglio essere obbligata a metterlo da parte, eccolo qui, lo getto in questo secchio. Sono fatta cosi.
maynes Orribile.
un altro uomo Non si ha il coraggio di ridere.
missionario L'uomo è troppo resistente. Questo è il suo difetto principale. Può fare troppe cose di sé. È troppo difficile che vada in malora. (Esce).
maynese i tre uomini (alzandosi in piedi) Noi abbiamo constatato, Garga, che lei ha subito dei torti.
uomo dal naso all'insù(avvicinandosi a Marie) Cocottes! (Sghignazza) Il vizio è il profumo delle donne.
marie Già, cocottes! Cipria sul viso, che gli occhi non si distinguono più; e prima erano azzurri. Gli uomini che fanno affari coi farabutti, fanno all'amore con noi. Ven-ni diamo il nostro sonno, viviamo di maltrattamenti.
Si ode uno sparo.
padrone del bar Quel signore si è sparato in gola.
Gli uomini portano dentro il corpo del missionario, e loadagiano sul tavolo fra i bicchieri.
primo uomo Non toccatelo. Giù le mani!
secondo uomo Dice qualcosa.
primo uomo (si china su di lui: ad alta voce) Ha qualche desiderio? Dei parenti? Dove vuole che la portiamo?
missionario (mormora) «La montagne est passée; nous irons mieux».
garga(si china su di lui, ridendo) In più di un senso, ha fallito il colpo. Pensava che fosse la sua ultima parola, e invece è l'ultima parola di un altro; e poi, non è la sua ultima parola, poiché ha mirato male e non si è ferito seriamente.
primo uomo Davvero! Che disdetta! Lo ha fatto al buio, avrebbe dovuto farlo in piena luce.
marieLa sua testa è riversa all'indietro: mettetegli qualcosa sotto! Com'è magro. Adesso lo riconosco: è quello al quale lui sputò in faccia, una volta.
Tutti escono col ferito, tranne Marie e Garga.
garga Ha una pelle troppo spessa: incurva tutto quello che le si caccia dentro. Non ci sono lance che bastino.
marie Pensi sempre a lui?
garga Sì, a te posso dirlo.
marie Quanto avviliscono, l'amore e l'odio!
garga È vero. - Lo ami ancora?
marie Sì... sì.
gargaE nessuna speranza che il vento cambi?
marie Sì, qualche volta.
gargaVorrei aiutarti. (Silenzio). Questa lotta è stata una tale stravaganza, che oggi ho bisogno di tutta Chicago i per non doverla continuare. Naturalmente può darsi che anche lui non pensasse già più a proseguirla. Egli stesso accennò al fatto che alla sua età tre anni possono contare per trenta. Tenuto conto di tutte queste circostanze l'ho annientato, con un mezzo quanto mai brutale, senza mostrarmi nemmeno. Inoltre gli rendo semplicemente impossibile vedermi. Quest'ultimo colpo non verrà più discusso tra noi due, perché non avrà più modo di parlare con me. Oggi, nella città, ad ogni cantonata gli chauffeurs vegliano a che egli non si faccia più vedere sul ring nel momento in cui il suo knock-out è bell'e dichiarato senza che ci sia stato scontro. Chicago getta la spugna per lui. Non conosco il luogo dove si trova, ma lui lo sa.
padrone del bar In Mulberry Street dei depositi di legname stanno bruciando.
marie Hai fatto bene a sbarazzartene. Ma adesso me ne vado.
garga Io resto qui, al centro del linciaggio. Ma questa sera tornerò a casa. Abiteremo insieme. (Marie esce). Ricomincerò a bere caffè bollente al mattino, a lavarmi la faccia con l'acqua fredda, a vestire abiti puliti, cominciando dalla camicia. Al mattino pettinerò via molte cose dal mio cervello, molte cose accadranno intorno a me fra il chiasso allegro della città, ora che non ho più dentro questa passione che mi voleva trascinare alla rovina; ma molte cose mi restano da fare. (Apre completamente la porta e ascolta ridendo le urla della folla scatenata per il linciaggio, che si son fatte più forti).
shlink (entra; è vestito all'americana) È solo? Ho fatto fatica ad arrivare fin qui. Sapevo che oggi la dovevano liberare, l'ho già cercata a casa sua. Mi stanno alle calcagna. Presto, Garga, venga via!
gargaÈ pazzo? ! Sono stato io a denunziarla, per liberarmi di lei.
shlinkNon sono un uomo coraggioso. Tre volte son morto, venendo qui.
gargaGià, pare che sul ponte di Milwaukee la gente appenda i gialli come se fossero panni colorati!
shlinkRagione di più per far presto. Lei sa che deve venire con me. Tra noi due non è ancora finita. garga (con studiata lentezza, poiché ha compreso che Shlink ha i momenti contati) Purtroppo lei ha scelto un momento sfavorevole per avanzare la sua richiesta. Io mi trovo qui in compagnia di altre persone: mia sorella, Marie Garga, scomparsa improvvisamente nel settembre di tre anni or sono; mia moglie, Jane Garga, depravata in quegli stessi giorni; da ultimo, un uomo dell'esercito della salvezza, sconosciuto di nome, sputacchiato e poi liquidato benché senza importanza; ma in primo luogo mia madre, Mae Garga, nata nel 1872 negli Stati del Sud, scomparsa nell'ottobre di tre anni or sono, cancellata perfino dalla memoria, priva ormai di un volto che si è staccato da lei come una foglia morta. (Ascolta) Che urla!
shlink (intento lui pure ad ascoltare) Sì. Ma non sono ancora le urla giuste, le urla bianche. Allora saranno qui. Allora avremo soltanto un minuto di tempo. Ascolta adesso! Adesso sono quelle giuste! Le urla bianche! Andiamo!
Garga e Shlink escono rapidamente.
X.
Tenda per ferrovieri abbandonata nelle cave di ghiaia
del lago Michigan.
19 novembre 1915, verso le due del mattino
Shlink, Garga.
shlink Il frastuono ininterrotto di Chicago non si ode più. Per sette volte tre giorni sono impalliditi i cieli, e l'aria è diventata grigio-azzurra come grog. Adesso regna il silenzio che nulla nasconde.
garga (fuma) Per lei è facile lottare. Come digerire! Io rivedevo la mia infanzia. I campi di petrolio ricoperti di colza azzurra. Le puzzole negli anfratti e l'acqua leggera delle rapide.
shlink Appunto, tutto questo si leggeva nel suo viso! Adesso è duro come l'ambra, chiusi nella sua trasparenza si scoprono ogni tanto dei cadaveri d'animali.
garga Lei è rimasto solo?
shlink Quarant'anni.
garga E proprio adesso, dunque, verso la fine, lei soccombe al nero morbo di questo pianeta: la ricerca di un contatto.
shlink (sorridendo) Attraverso l'ostilità?
gargaAttraverso l'ostilità!
shlinkTu hai capito che noi siamo camerati, camerati di un'azione metafisica! La nostra conoscenza fu breve, per qualche tempo fu predominante, il tempo è corso via rapido. Le tappe della vita non sono quelle della memoria. La conclusione non è la meta, l'ultimo episodio non è più importante di qualsiasi altro. Ho diretto per due volte un'azienda di legnami, che da due settimane è registrata a suo nome.
gargaHa qualche presentimento di morte?
shlinkEcco il libro mastro della sua azienda; comincia là dove una volta fu versato inchiostro sulle cifre.
garga Se l'è portato sotto la camicia? Lo apra lei stesso. È certamente sporco. (Legge) Una contabilità davvero pulita: nient'altro che sottrazioni. Il diciassette: azienda di legnami, venticinquemila dollari per Garga. Prima, altri dollari per vestiti. Poi, una volta, ventidue dollari per Marie Garga, «nostra» sorella. Alla fine: l'intera azienda un'altra volta alle fiamme. - Non posso più dormire, sarò contento quando lei giacerà sotto uno strato di calce.
shlink Non negare il passato, Garga! Non guardare soltanto la contabilità. Ricordati della questione che ci ponemmo. Non lasciarti abbattere: io ti amo.
garga (osservandolo) Che schifo, sentirglielo dire! Lei è terribilmente poco appetitoso... una vecchia carcassa cosi!
shlinkPuò darsi che io non abbia risposta. Ma se tu avrai risposta, pensa a me, quando la mia bocca sarà piena di marcio. Che cosa sta ascoltando?
garga (pigramente) Ora fa un po' sfoggio di sentimento. Già, è vecchio!
shlink È tanto piacevole mostrare i denti?
garga Se sono buoni!
shlinkL'isolamento infinito dell'uomo rende l'ostilità una meta irraggiungibile. Ma neppure con le bestie è possibile un'intesa.
garga Il linguaggio non basta a intendersi.
shlink Ho osservato le bestie. L'amore, il calore proveniente dalla vicinanza dei corpi, è l'unica grazia a noi concessa nelle tenebre. Ma sola esiste l'unione degli organi, essa non annulla la disunione del linguaggio. I corpi si uniscono tuttavia per generare esseri capaci di assisterli nel loro disperato isolamento. E le generazioni si guarda-no fredde negli occhi. Se voi stipate una nave di corpi umani, tanto da scoppiare, vi sarà tale una solitudine in essa, che geleranno tutti. Mi ascolta, Garga? Sì, così grande è l'isolamento che non vi è neppure lotta. La foresta! Ecco di dove viene l'umanità. Villosa, con mascelle scimmiesche, buone bestie che sapevano vivere. Tutto era cosi facile. Si dilaniavano, ecco tutto. Li vedo chiaramente, mentre coi fianchi tremanti si fissano negli occhi, si mordono le gole, rotolano a terra - e chi moriva dissanguato fra le radici era lo sconfitto, e chi aveva frantumato più rami era il vincitore! Sta ascoltando qualcosa, Garga?!
gargaShlink! Sono ormai tre settimane che la sto ascoltando. Ho sempre atteso che la collera salisse in me, con qualsiasi pretesto, per piccolo che fosse. Ma adesso mi accorgo, mentre la guardo, che le sue chiacchiere mi irritano e la sua voce mi disgusta, Non è giovedì sera, oggi? Quanto siamo lontani da New York? Perché me ne sto a perdere tempo? Non sono tre settimane che siamo qui a far niente? Pensavamo che il pianeta sarebbe uscito dalla sua orbita! E invece, cos'è successo? Tre volte è piovuto, e una volta, di notte, ha soffiato il vento. (Si alza) Credo che ormai sia ora che lei si tolga le scarpe, Shlink. Si tolga le scarpe, Shlink, e me le dia! Perché, quanto a denaro, ormai deve star maluccio. Shlink, io concludo adesso la nostra lotta giunta al suo terzo anno, qui, nei cespugli sul lago Michigan, poiché la sua materia è consumata: in questo preciso istante essa è finita. Non posso concluderla con un coltello, non vedo l'utilità di grandi frasi. Le mie scarpe sono bucate e non saranno certo i suoi discorsi a riscaldarmi le dita dei piedi. La cosa è molto semplice, Shlink: vince il più giovane.
shlinkOggi, talvolta, si sono uditi fin qui i colpi di vanga degli operai della ferrovia. Ho notato che lei tendeva l'orecchio. Si alza, Garga? Se ne va, Garga? Mi tradisce?
garga (stendendosi pigramente) Sì, farò proprio così, Shlink.
shlink E questa lotta non avrà mai una conclusione, George Garga? Non ci sarà mai un'intesa?
gargaNo.
shlinkMa lei ne vien fuori con la sua vita nuda in tasca?
garga La vita nuda è migliore di qualsiasi altra vita.
shlinkTahiti?
garga New York. (Ridendo ironico) «Andrò laggiù, e ne ritornerò con membra di ferro, la pelle fosca, l'occhio furibondo: dal ceffo, mi si giudicherà d'una razza forte. Avrò dell'oro: ozierò e sarò brutale. Le donne prendono cura di questi feroci infermi reduci dai paesi caldi. Nuotare, calpestare l'erba, andare a caccia, soprattutto fu-mare; bere liquori forti come metallo fuso. Mi frammischierò nella vita, sarò salvo»1. Sciocchezze! Parole, parole, su un pianeta che non si trova al centro! Quando lei sarà seppellito da un pezzo, in virtù della naturale elimi-nazione di ciò che invecchia, io potrò scegliere i miei svaghi.
shlink Che contegno sta assumendo? La prego di togliersi la pipa di bocca. Se vuol dirmi che è diventato impotente, lo faccia con un'altra voce.
garga Come vuole.
shlink Quel gesto della mano mi dimostra che lei non è un degno avversario.
garga Mi sono limitato a lamentarmi del fatto che lei mi annoia.
shlink Ha detto che si è lamentato? Lei! Un pugilatore in affitto! Un venditore sbronzo! Uno che ho comprato per dieci dollari! Un idealista, incapace di distinguere le proprie gambe, uno zero!
garga (ridendo) Un giovane! Sia sincero.
shlink Un bianco, ingaggiato per abbattermi, per cacciarmi in gola un po' di schifo o di fango, perché io avverta sulla lingua il sapore della morte! Qui nel bosco, a duecento metri, posso trovare linciatori a iosa.
garga Sì, forse sono un lebbroso, ma che importa? Lei è un suicida. Cosa può offrirmi ancora? Mi ha ingaggiato, ma pagato no.
shlink Lei ha ricevuto quello che serve a tipi come lei. Le ho comprato il mobilio.
garga Sì, un pianoforte sono riuscito a strapparle, ecco tutto: un pianoforte che poi si dovette vendere. Una volta ho mangiato carne! Ho comprato un abito, e ho sacrificato il mio sonno alle sue chiacchiere.
shlink Il suo sonno, sua madre, sua sorella e sua moglie. Tre anni della sua stupida vita. E ora, che rabbia! Tutto finisce nella bassezza. Lei non ha capito di che si trattava. Lei voleva la mia fine, mentre io volevo la lotta. Non del corpo si trattava, ma dello spirito.
garga E lo spirito, come vede, non è nulla. Non è importante essere il più forte, ma sopravvivere. Io non posso vincerla: posso solo calpestarla. Esporrò la mia cruda carne alle gelide piogge, Chicago è fredda. Ritorno laggiù. Può darsi che sbagli. Ma ho ancora molto tempo davanti a me. (Via).
Shlink cade riverso.
shlink (alzandosi) Dopo che sono stati scambiati gli ultimi colpi di spada insieme alle ultime parole - quelle che ci venivano in mente -, io la ringrazio per interesse che ha dimostrato alla mia persona. Ci siamo spogliati di molte cose, sono rimasti appena i nudi corpi. Fra quattro minuti si alzerà la luna, e potranno essere qui i suoi linciatori! (Si accorge che Garga se n'è andato, e lo segue) Non andartene, George Garga! Non desistere perché sei giovane! Le foreste sono disboscate, gli avvoltoi sono ben sazi, e l'aurea risposta viene seppellita sotto terra! (Si volge. Un latteo chiarore sorge sulla boscaglia). 19 novembre! Tre miglia a sud di Chicago: vento dell'Ovest! Quattro minuti prima che spunti la luna, annegato mentre si dà alla pesca.
marie(entra) La prego di non scacciarmi. Sono un'infelice.
La boscaglia si fa più chiara.
shlink Ma le cose precipitano. Pesci che nuotano in bocca... Che luce assurda è mai questa? Ho molto da fare.
marie(togliendosi il cappello) Non sono più bella. La prego, non mi guardi: mi hanno morsicata i topi. Le ho trascinato qui quello che c'è ancora.
shlinkChe luce lattiginosa! Ah, ecco! Haut-goût! No?
marie Trova che ho la faccia gonfia?
shlink Lo sa che la linceranno, se la pescano qui?
marie Mi è indifferente!
shlink La prego di lasciarmi solo nel mio ultimo istante.
marieVenga, si nasconda fra i cespugli. Conosco un nascondiglio nella cava di pietra.
shlink Damned!È pazza? ! Non vede dunque che devo dare ancora un'occhiata in mezzo alla boscaglia? È per questo che spunta la luna. (Va verso l'ingresso).
marieIo vedo soltanto che il terreno le sfugge. Abbia pietà di se stesso!
shlink Non può darmi quest'ultima dimostrazione d'amore?
marieVoglio solo guardarla; ho compreso che il mio posto è qui.
shlink Può darsi! Rimanga, allora! (Lontano, un segnale). Le due. Devo mettermi al sicuro.
marie Dov'è George?
shlinkGeorge? Fuggito! Che sbaglio di calcolo: mettersi al sicuro! (Si strappa il fazzoletto dal collo) Le botti già puzzano. Pesci buoni, grassi, pescati da me! Ben seccati, chiusi in casse inchiodate! Salati! Seminati prima negli stagni, comprati, pagati uno sproposito, rimpinzati di cibo! Pesci ebri di morte, bramosi di suicidio, pesci che inghiottono gli ami come ostie. Puah! Presto, adesso! (Va al tavolo, si siede, beve da una bottiglietta) Io, Wang Yen, detto Shlink, nato a Yokohama nel Peiho del Nord sotto la costellazione della tartaruga! Io ho posseduto un'azienda di legnami, ho mangiato riso e ho trattato con ogni sorta di gente. Io, Wang Yen, detto Shlink, anni cinquantaquattro, finito tre miglia a sud di Chicago, senza eredi.
marie Che cos'ha?
shlink (seduto) Lei è qui? Le gambe mi diventano fredde. Mi getti un panno sul viso, abbia pietà! (Crolla a ter-ra).
Ansimate nella boscaglia. roche bestemmie nel fondo.
marieChe cosa ascolta? Risponda, dunque! Dorme? Ha ancora freddo? Io le sono tutta vicina! Che cosa diceva? Un panno? (In questo istante la tenda è lacerata da colpi di coltello. I linciatori s'introducono silenziosi all'interno. Marie va loro incontro) Andate via! È morto. Non vuole che lo si guardi.
XI.
Ufficio privato del fu C. Shlink.
Otto giorni dopo.
I resti dell'azienda di legnami incendiata. Tutt'intorno cartelli che dicono: «L'azienda è in vendita». Garga, John Garga, Marie Garga.
john È stata una sciocchezza da parte tua far distruggere tutto da un incendio. Adesso te ne stai qui in mezzo a travi carbonizzate. Chi vuoi che le compri?
garga (ridendo) Sono a buon mercato. Ma ora che farete ?
john Pensavo che saremmo rimasti insieme.
garga (ride) Io me ne vado. Tu lavorerai?
marie Lavorerò io. Ma non laverò scale come mia madre.
john Io sono un soldato. Abbiamo dormito nelle pile delle fontane. I topi che ci passeggiavano sul viso non pesavano mai meno di sette libbre. Quando mi tolsero il fucile, e fu finita, io dissi: d'ora in poi ciascuno di noi dormirà col berretto in testa.
gargaInsomma: tutti dormono.
marieAdesso andiamocene, babbo. Si fa buio, e io non ho ancora una stanza.
john Sì, andiamo! (Si guarda intorno) Andiamo! Un soldato al tuo fianco. Avanti verso la giungla della città!
gargaIo, ormai, l'ho superata. Hallò!
manky (entra col volto raggiante, le mani in tasca) Sono io. Ho letto la tua inserzione nel giornale. Se la tua azienda non è troppo cara, la compro.
gargaQuanto offri?
mankyPerché vendi?
garga Vado a New York.
mankyE io mi stabilisco qui.
gargaQuanto puoi pagare?
mankyDevo pur tenermi qualcosa per riattivare il commercio.
garga Seimila, se ti prendi anche la donna.
manky Bene.
marie Mio padre è con me.
mankyE tua madre?
marie Non c'è più.
manky (dopo una pausa) Bene.
marie Fate il contratto!
Gli uomini firmano.
mankyNoi facciamo uno spuntino. Viene anche lei, George?
gargaNo.
mankyLa troviamo ancora qui, al nostro ritorno?
garga No.
john Addio, George! Guàrdatela bene, New York! Puoi venire a Chicago, quando sarai con l'acqua alla gola.
I tre escono.
garga (riponendo il denaro) Si sta bene, da soli. Il caos è finito. È stato il tempo migliore.
1 Citazione da Une saison en enfer di Rimbaud [N. d. T.]
1 Citazione, con alcune modifiche, da Une saison en enfer di Rimbaud [N.d.T.].