Niente panico, bambini!

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NIENTE PANICO, BAMBINI

NIENTE PANICO, BAMBINI !

Attori e Personaggi in ordine di apparizione:

Attori:                  Personaggi:                            Attori:                  Personaggi:        

Mohamed          Lorenzo                         Serena                 Caterina

Laila                             Gaia                              Nicola                  Davide       

Matteo                 Gnafà                            Marco                 Gnafò                 

Desiré                  Solin                                       Giulia                  Soletto       

Paolo                   Il Buio                           Silvia                   Signora delle paure

Valentina            Strega                            Giovanni             Paura di recitare

Nicolò                  Paura del confronto      Giuseppe             Paura del temporale

Danilo                 Qualcuno                      Gloria                  Qualcosa             

Sara                   Madama Brulicosa                 Filippo                 Fantasmino         

Christian             Vampiro                       Federico              Dracula               

Valeria               Peste                             Alice                    Fuoco        

Scenografia ed oggetti di scena

Cartelli per la manifestazione,

Indicazione “bosco oscuro”

- Senza fondale –

Musiche:

Mike Olfield – Tubolar Bells  Halloween Pink panter

Campanello

Costumi:

Un poncho di stoffa bianca o una maglietta da dipingere con colori e immagini diverse per ogni paura. I bambini disegneranno il davanti della loro maglietta. Dietro scriveremo il nome della paura. Ogni paura può aggiungere degli accessori o elementi aggiuntivi (rimediati da vari costumi di carnevale o altro) es. mantello per il buio, cappelli vari ecc...          I 4 bambini sono vestiti normalmente.

Scena I°

Mohamed, Serena, Laila, Nicola.

Matteo, Marco.

(Campanello, entrano in scena dei bambini per l’intervallo e si mettono a giocare poi dopo qualche secondo vanno a sedere tra il pubblico (usare i bambini di terza). Rimangono solo Lorenzo, Caterina, Davide e Gaia che si trovano al centro mangiando una merendina.)

Lorenzo:     Gaia... a te, chi ti viene a prendere?

Gaia:          La mamma, anche se non è mai puntuale!

Lorenzo:     E a te, Caterina?

Caterina:    Non so ... e tu lo sai?

Davide:       Qualcuno. Mi dicono sempre così.

Caterina:    Beh, ma almeno ti dicono qualcuno e qualcuno poi arriva...

Gaia:          Perché, a te ti hanno lasciato qui?

Caterina:     Si. Delle volte si dimenticano... il papà crede che sia venuta la mamma e lei pensa che sia venuto lui.

Lorenzo:     E’ brutto restare a scuola dopo le quattro? Vero?

Caterina:     Si. E poi si arrabbiano con me perché me la sono presa  “In fondo ti siamo venuti a prendere!”

Gaia:           Si, si! e poi dicono “ti sarai divertita con le tue amichette” ed invece sono stata li ad aspettarli con la bidella Crudelia!

Davide:       Basta adesso! Giochiamo a guardia e ladri? Io faccio il ladro!

Caterina:     No, si fa la conta... il primo che esce, scappa.

Lorenzo:     ...”CONTA”...uno, due, tre, cinque, otto...

Gaia:           Hai sbagliato! Uno, due, tre, quattro, sei, nove...(piagniucolosa) Ecco, non mi riesce mai niente!

Gnafà:        (voce da fuori) ...non va...

Ganfò:        (Voce da fuori)...lascia perdere...

Tutti:          Chi è stato?!

(entrano Gnafà e Gnafò con le movenze di due folletti dispettosi)

Gnafà:        Sono Gnafà.

Gnafò:        Sono Gnafò,  la paura di non farcela...

Gnafà:        Non fate quella faccia adesso... ci avete chiamato voi!

Davide:       Noi?!

Caterina:     E quando ?

Gnafò:        (indica Gaia)Quando lei ha avuto paura di non farcela.

Gaia è terrorizzata e Caterina la consola. Lorenzo gira intorno a Gnafà.

Lorenzo:     Per essere delle paure non siete tanto spaventosi...

Gnafò:        Anche se d’aspetto io ti sembro innocuo...

                   So cucinarti a fuoco lento, meglio di un cuoco!

Gnafà:        Incomincio con un dubbio piccolino

E tu già pensi: “Che io sia un cretino?”

Gnafò:        Poi ti convinco che non ci sai fare

E ti butteresti a picco in mare,

Gnafà:        ti senti un infelice, hai bisogno di carezze..

E intanto ti smantello tutte le certezze!

Gnafò:        Alla fine sei un nulla, uno zero, aria fritta

Ti butteresti via, in spazzatura o in soffitta...

Gaia:          Caterina, ho paura...

Caterina:    Piantala ! Sei stato cattivo, cattivo, cattivo!

Gnafà:        Gnafà. Gnafà, gnafàaa!

Gnafò:        Gnafò, gnafò, gnafòoo!

(Gnafà e Gnafò escono di scena)

Scena II°

Mohamed, Serena, Laila, Nicola.

Desiré, Giulia, Paolo.   VOCE FS    Marco

Suona il campanello, è finito l’intervallo.

Davide:       Dai ragazzi, entriamo!

Gaia:           Aspetta Davide...non riesco a muovermi! (piagnucolando e tirando su col naso)

Caterina:     Ma così restiamo soli... (con le lacrime agli occhi) guarda, sono andati tutti dentro!

Gnafà:        ( VOCE FUORI SCENA) Ben presto compagnia ci sarà, gnafà, gnafà, gnafàa.

Entrano Solin e Soletto e vanno da Caterina

Lorenzo:     E voi chi siete? Siete i nuovi bidelli?

Solin           :        Noi dei bidelli? Nooooo... siamo la paura di essere abbandonati.

Soletto:       Come Hansel & Gretel... li conoscete vero? Quelli che sono stati abbandonati nel bosco...

Solin:                   Il mio nome è Solin

Soletto:       Ed il mio Soletto. Piacere di conoscervi bambini smarriti.

Davide:       Non siamo bambini smarriti... quelli erano gli amici di Peter Pan

Solin :         Non siete smarriti? Rimediamo subito, siamo qui per questo... la nostra Agenzia Soli - solitari vi mette a disposizione, nientepopodimeno che...

Soletto:       ...un bosco! Un vero grande boscoscuro. Già vedete calare le tenebre intorno a voi...

(Musica di atmosfera) Entra Buio

Caterina:     Ma io ho paura del buio. (cammina all’indietro e va a sbattere contro buio)Ah!

Lorenzo:     Ehi, attenta... questo chi è così nero?

Solin:          Il buio, naturalmente!

(Solin e Soletto escono di scena)

Il buio:        Calano d’un tratto ombre tenebrose,

Gli alberi diventano sagome mostruose.

Hanno i denti lunghi e gli artigli,

bloccano sul nascere tutti gli sbadigli.

Caterina:    Lorenzo, ho paura!

Lorenzo:     No! Non dirlo più... non hai capito? Tutte le paure che abbiamo diventano vive e vengono qui... dobbiamo cercare di stare tranquilli.

Scena III°

Mohamed, Serena, Laila, Nicola

Silvia, (coro) Valentina, Giovanni, Nicolò, Giuseppe, Valeria, Alice.

Signora :     E’ qui la festa? Che bellezza! Venite, venite paure! (entrano le paure del coro da una parte e Gnafò, Gnafà, Solin e Soletto dall’altra)

Bambini:     Oh, no! (scappano e si mettono in un angolo)

Gnafò:        Ben arrivata, Signora.

Solin :         Benvenuta tra noi, Signora.

Signora:      A chi dobbiamo questa festa?

Gnafà:        A quei quattro bambini.

Soletto:       Un pò smarriti.

Il buio:        E tremanti.

(le paure del coro verso il pubblico)

Peste:          Di tutte le paure è la regina,  

la puoi sentire pure la mattina,

Recitaz:       Di tutte le paure è la Signora,

ti par che sia venuta la tua ora,

Confronto:  Quando c’è lei, ti prende per la gola,       

non puoi dir neppure una parola,

Strega:        Invece di gridare, boccheggi come un pesce,

                   vorresti pur scappare e non ti riesce...

Fuoco:        Di tutte le paure lei è la regina

                   Più di tutte le altre ti rovina

Temporale: In un attimo vi cattura...

                   Sapete voi qual’è, questa paura?

Lorenzo:     La paura della ... morte?

La Signora: No, sono più forte ed ancora più sgradita, perché sono misteriosa ed indefinita...

Confronto:  Di tutte le paure è la regina... avanti, chi indovina?

Gaia:           La paura della ... paura!

Signora:      Oh, hai indovinato... il mio potere hai dimezzato! E’ la conoscenza che mi uccide... lo sento, c’è già qualcuno che ride.

(la Signora e tutte le sue paure escono)

Davide:       Brava Gaia, una in meno!

Caterina:     Credi che se facessi amicizia col buio, ci lascerebbe in pace?

Lorenzo:     Forse... possiamo provarci!

(entrano Buio, Solin e Soletto con il cartello “bosco oscuro”)

Solin:          Venite bambini, avete un bosco tutto per voi, non capita tutti i giorni!

Caterina:     Ma non si vede niente!

Il Buio:       Certo! E’ o non è, un boscoscuro? Da questa parte, Signori, prego...

(Il buio esce)

Lorenzo:     Allora andiamo?

Solin:          Ehi, guardate chi arriva! Lasciamoli soli.

Gnafà:        Si, sono in buone mani!

(Solin e Soletto escono di scena)

Scena IV°

Mohamed, Serena, Laila, Nicola.

Danilo, Gloria

Caterina:     Ragazzi, sta arrivando qualcuno!

(entra Qualcuno)

Qualcuno:   Chi mi ha chiamato?

Gaia:           Lorenzo, ho sentito qualcosa!

(entra Qualcosa)

Qualcosa:   Chi mi ha chiamato?

Lorenzo:     Noi no!

Qualcosa:   Ci avete chiamato proprio voi!

Qualcuno:   Mi presento, sono Qualcuno.

Qualcosa:   Mi presento, sono Qualcosa.

Qualcuno:   Siamo la coppia più vaga del mondo.

Qualcosa:   A noi non piace sapere, non sopportiamo gli orari

Qualcuno:   Meglio gli accordi imprecisi e gli appuntamenti saltuari!

Davide:       Non capisco?

Qualcosa:   E’ quasi  ora di cena, ma non c’è niente in cucina e voi domandate “che si mangia stasera?”

Qualcuno:   E ti rispondono “qualcosa”

Qualcosa:   “Domani torni a casa da solo, tanto hai le chiavi”

Qualcuno:   Ma tu ti chiedi “chi trovo”?

Qualcosa:   E ti rispondono “qualcuno”

Qualcuno:   Ti senti spaesato, perso, non amato

Qualcosa:   Senza punti di riferimento, né certezze...

Lorenzo:     Io ho paura quando non so cosa succederà...

Gaia:           Anch’io, non mi piace quando non mi dicono le cose.

Q.uno/osa:  (cantando ed uscendo di scena) Siamo la coppia più vaga del mondo, ed amiamo il caos, il non sapere, il non capire ...

Scena V°

Mohamed, Serena, Laila, Nicola.

Sara, Filippo  VOCI FS: Valentina, Nicolò, Valeria, Alice.

Caterina:     Sono andate meno male... e noi che facciamo? (schiaccia qualcosa con le mani) ma cos’è? Ah, che schifo un ragno!

Davide:       Sssss, sta arrivando qualcuno!

Gaia:           Ancora?

Davide:       Nascondiamoci!

(i bambini escono di scena)

Entrano Madama Brulicosa e Fantasmino

Brulicosa:   Ehi! Ti ricordi quella volta, ai centri estivi, quando abbiamo spaventato un’intera camerata? Tutti ad urlare: “Aiuto, gli scarafaggi! Mamma mia i ragni pelosi!”

Fantasmino:         Si! Io ho fatto bagnare il letto a tutti e trenta i bambini!!(presentandosi) Io sono quel fantasmino che ad ogni bambino, che sia brutto o carino, faccio fare nel letto, un po’ qui e un po’ lì… un quintale di pipì!!

Brulicosa:   Solo trenta bambini? Io ne ho spaventati molti di più!

Fantasmino:         (accorgendosi dei bambini) Ehi, guarda un po’ là! Diamoci una mossa, ci sono delle vittime…

Brulicosa:   Aspetta! Devo sistemarmi gli scarafaggi nei capelli e la mia tarantola!? Dove ti sei cacciata? Tarantola! Tarantola!

Fantasmino:         Eddài, io vado…

Brulicosa:   No, lascia fare a me. Sono più brava! Largo alla Brulicosa… delle paure la più spaventosa!!

(lancia un po’ di insetti dietro la quinta dove sono nascosti i bambini che escono con strilli, grida e grattate isteriche)

Caterina:     Aiuto, che schifo…!

Lorenzo:     Ma chi è questa? Via brutte bestie!

Davide:       Questa è tutta matta…

Brulicosa:   Sono Madama Brulicosa, la paura degli insetti, la paura più schifosa!

Davide:       Scappiamo! Di là!

(I bambini attraversano il palco e vanno a sbattere contro fantasmino)

Gaia:          Mi scappa la pipì!

Davide:       Anche a me…!

(Escono. Fantasmino si avvicina a Madama Brulicosa)

Fantasmino:         Hai visto? Li ho messi in fuga!

Brulicosa:   Cosa? Io li ho spaventati a morte!

Fantasmino:         No, sono stato io!

Brulicosa:   Attento a te, paura da strapazzo!

Fantasmino:         Ma chi ti credi di essere…io sghignazzo!

Brulicosa:   Questo è troppo, adesso te ne pentirai!

Fantasmino:         Prendimi se ci riesci!

(Fantasmino esce seguito da Brulicosa, rientrano i bambini)

Lorenzo:     Se ne sono andati… hai visto che buffa quella madama Brulicosa ? (imitandola) Son Madama brulicosa, la paura degli insetti, la paura più schifosa…!

Gaia:           Ma se poco fa te la facevi addosso, dalla fifa!

Lorenzo:     Non è vero! A me scappava da ridere a vedere quei due litigare!

Caterina:     Adesso non mi dire che ti piacciono i ragni…

Lorenzo:     Beh, di sicuro non mi fanno schifo come prima…

Davide:       Che ridicolo quel fantasmino!          E’ la prima volta che rido di una paura!

(si sentono rumori, fischi e slogan di una manifestazione. Da fuori scena si sentono gli slogan.)

Confronto:  (leggendo) Vogliamo lavorare e tornare a spaventare!         

Strega:        (leggendo) Il telecomando annoia, noi preferiam che muoia!

Fuoco:        (leggendo) Paure indotte tornate nella notte!

Peste:                   (leggendo) Mostri, incubi televisivi… non siete per nulla creativi!”

Gaia:           Vengono di qua… presto, dove ci nascondiamo?

Lorenzo:     In mezzo a quei bambini!

(i tre si vanno sedere in prima fila)

Scena VI°

Christian, Federico, Paolo, Giulia, Desiré, Marco, Matteo, Gloria, Danilo, Valeria, Nicolò, Valentina.

Mimica: Giovanni, Giuseppe, Alice

Entrano le paure con dei cartelli con scritto sopra gli slogan

Paure:         Assemblea, facciamo assemblea!

Vampiro:    Le paure televisive sono delle vigliacche! Non hanno neanche il coraggio di farsi vedere fuori dallo schermo!

Il Buio:       Loro sono fatte così…colpiscono e svaniscono!

Solin:          Io sto sempre con i bambini lasciati soli davanti alla tv, e non è divertente vedere all’improvviso una di quelle paure…

Dracula:      Colpiscono a tradimento, senza una ragione.

Gnafà:        Noi invece, aspettiamo di essere chiamate dal bambino… e torniamo da lui più volte, in modo che ci possa riconoscere ed alla fine… dirci pure addio.

Soletto:       E poi siamo proprio quelle giuste per lui…quelle che servono a farlo crescere.

Dracula:      Quelle che escono dalla tv sono le paure di un sacco di gente... e sono tutti adulti!

Il Buio:       Noi cambiamo a seconda dei bambini. Io, per esempio, sono invincibile per i piccoli, ma chi è cresciuto sa … che basta una luce per cacciarmi.

Gnafò:        Andando avanti così…non avremo più lavoro!

Vampiro:    Non dirlo a me, grazie ai film dell’orrore ho una concorrenza spietata: nascono sette vampiri ogni nuova puntata!

Dracula:      Ma solo noi siamo quelli veri! Spieghiamolo ai bambini!

Il buio:        Spiegarlo a chi? (si guarda attorno) Io non vedo nessuno!

Solin:          Veramente qui intorno è pieno di bambini…(con voce triste e rassegnata)…che non si sentono affatto soli!

Gnafà:        E se restiamo senza lavoro?

Qualcuno:   Non ti preoccupare, troverai sempre qualcuno che ti aiuta!

Qualcosa:   Si trova sempre qualcosa da fare!

La Peste:     Potete riciclarvi, come faccio io! Da peste bubbonica a peste del duemila!

Confronto:  Questi bambini non ci lasceranno mai senza lavoro!

                   Guardate me, una volta ero la paura di essere ignorante! Ora mi sono trasformato nella paura di essere superato. Sono la paura del confronto.

Strega:        Perché ti scaldi i muscoli? Non c’è nessuna gara qui!

Confronto:  Mi tengo pronto… non si sa mai quando qualcuno…(Qualcuno si sente chiamare) ...mi vuole superare! (verso i bambini) Se avete paura di farvi superare, non c’è che un rimedio… muscoli caldi e… tenersi pronti a scattare! (e scatta in avanti)

Scena VII°

Tutti in scena

Qualcosa:   Paure! Non c’erano dei bambini poco fa?

Soletto:       Si, erano quattro, (con aria scocciata) tanto per stare in compagnia!

Solin:          Eccoli! Eccoli! (le paure vanno a prendere i bambini)

Lorenzo:     No, non siamo noi!

Caterina:     Dai lasciateci stare!

Entra la Signora delle paure con madama Brulicosa

Signora:      E’ qui la festa?

Brulicosa:   Che bellezza! Ci siamo tutti? No manca Fantasmino!

Paure:         Fantasmino!

Fantasmino:         Eccomi, eccomi!

Davide:       Mi scappa la pipì! Si stava meglio prima, tra il pubblico!

Caterina:     Pubblico? (si rende conto di essere su un palcoscenico) Ah, ma allora noi…(si blocca)

Lorenzo:     Caterina! Eddai, che ti prende?

Gnafà:        E’ diventata un blocco di sale, gnafà, gnafà, gnafàaa!

Recitare:     E..cc..eccomi! (entra di corsa)

Gaia:           E tu chi sei?

Recitare:     (balbettando e sfregandosi le mani) Io, ioioio…ioso…

Gnafò:        E’ la paura di recitare,… guardatelo (indicandola) E’ imbarazzato, lo sguardo basso, le mani sudate…

Caterina imita i gesti della paura di recitare

Lorenzo:     Caterina, reagisci!

Caterina:     …con tutta questa gente che mi guarda, ho le gambe che mi tremano…mi…mi manca la voce!

Davide:       No, no. Ascolta, manca poco alla fine…se ce l’hai fatta fino a qui…

Caterina:     Davvero ce l’ho fatta?

Davide:       si… e ce la faremo ad arrivare alla fine!

Gnafà:        (al pubblico) Ve lo dicevo che sarebbe arrivato il momento di salutarci.

Gnafò:        Ora non c’è più bisogno di noi! Ce la fanno da soli!

Paure:         E neppure di noi!

(escono tutte le paure tranne la Signora delle Paure)

Lorenzo:     Che bello! Abbiamo vinto noi!

Gaia:           Ma alla fin fine, voi paure a cosa servite?

Signora:      Che domande… serviamo a farvi crescere!

(una per volta entrano tutte le paure e si mettono in fila)

Brulicosa:   A farvi amare le creaturine!

Q & Q:       A rendervi consapevoli.

Fuoco:        A farvi stare attenti.

Temporale: A farvi stare al caldo.

Fantasmino:         A non farla addosso! Eh, eh, eh!

Solin:          A farvi stare in compagnia…

Soletto:       …di voi stessi.

Gnafà:        A farvi dire finalmente …

Ganfò:        …ce la faccio.

Vampiro:    A farvi tremare!

Confronto:  A farvi scattare.

Recitare:     Afa…a farvi sta…stare fermi! (e si immobilizza)

Signora:      Siete stati bravi e coraggiosi. Avete vinto l’incantesimo. (porge a Caterina una pergamena) Tenete la pergamena e leggete a voce alta.

Caterina:     (leggendo)Paure travolgenti, che ti fan battere i denti,

paurette da strapazzo, che ti fan uscire pazzo…

(passa la pergamena a Davide)

Brulicosa:   Paura brulicante

Fantasmino:         Paura imbarazzante

Qualcosa:   Paura indefinita

Peste:                   Paura garantita

Buio:          Paura di ogni cosa

Strega:        Paura spaventosa.

Davide:       Le puoi sentire all’improvviso.        Quando ti spengono il sorriso.

                   O come uova puoi covarle, fino a soffrire nel lasciarle…

(passa la pergamena a Gaia)

Recitare:     Paura balbettante

Confronto: Paura scattante

Signora:      Paura schizzofrenica

Dracula:     Paura…anemica!

Gnafà:        Paura dispettosa

Qualcuno:   Paura avventurosa.

Gaia:          Le abbiamo addosso tutti quanti, come le calze, o un paio di guanti.

E credi, non sono una sventura, ma compagne di vita e d’avventura.

(passa la pergamena a Lorenzo)

Lorenzo:     Se tu le osservi da vicino, vedrai che ti fanno l’occhiolino!

Paure:         (uscendo) Addio! Addio!

Saluti

FINE