Ninetta o Amore & Musica |
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Carlo Di Leginio |
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(liberamente tratto da Weilhac, Milland e Scarpetta) |
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Personaggi |
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Suor Palletta |
del Collegio Rondinelle |
Cannone Rachele |
Superiora Collegio Rondinelle |
Cannone Angelo |
Suo fratello, Maggiore di Fanteria |
Prof. Leo Tromba |
Musicista, maestro di canto |
Fratel Carletto |
Organista |
Michela |
Domestica del Collegio |
Giggi |
Cuoco del Collegio |
Anna Fiori / Ninetta |
Collegiale |
Spada Eugenio |
Tenente di Fanteria |
Artemisia |
Primadonna |
Carmela |
Attrice & Corista |
Teresa |
Attrice & Corista |
Amelia |
Attrice & Corista |
Elvira |
Attrice & Corista |
Nicola |
Impresario |
Felicello |
Marchesino gagà |
Luigi |
Attore & Corista |
Carluccio |
Attore & Corista |
Ciccio |
Macchinista di scena e Buttafuori |
Vincenzina |
Guardiana del teatro |
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Introduzione e Trama |
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La vicenda si svolge nel rinomato Collegio delle Rondinelle, a Parma, |
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educandato per figlie di papà. La vita trascorre serena, e parte dello studio |
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è dedicata al canto e alla musica, grazie alla valentìa del prof. Tromba, |
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compositore ed esperto di violino, coadiuvato dall'anziano insegnante, ormai |
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cieco, fratel Carletto. |
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Il prof. Tromba ha una seconda attività, segreta. Ha composto un'operetta |
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giudicata molto buona dall'impresario del locale teatro. Detta Operetta |
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è stata messa in calendario e le prove ormai volgono a termine. |
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Il nostro prof. è costretto ogni sera, quando suore ed educande di ritirano, |
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a scavalcare il cancello per andare a teatro ad assistere alle prove. |
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La sera della prova generale, viene invitato dalla primadonna Artemisia |
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ad andare a casa sua a provare separatamente alcuni duetti. |
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Questa quasi-scappatella si risolve in un dramma, perché sul più bello |
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capita in casa l'innamorato della primadonna, il Maggiore Cannone, che, |
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per fortuna del prof., non riesce nella penombra a vederlo in faccia, ma |
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riesce a rifilargli un calcione. |
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Il prof. Tromba rientra così al collegio, stavolta alle 5 del mattino anziché |
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a mezzanotte come al solito, dato il fuoriprogramma, e, purtroppo per lui, |
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riceve il non gradito assalto del cane dei vicini. |
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Con questo rientro mattutino inizia la commedia. |
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Nel riordinare le proprie carte musicali, non trova più lo spartito dell'operetta. |
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Al momento delle prove di canto, viene a scoprire che le ha prese Ninetta |
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la migliore allieva, bravissima in musica e canto, la quale ha imparato nel |
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frattempo tutta la parte della protagonista dell'operetta, aiutata dall'organista. |
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Nella stessa mattinata viene al collegio proprio il Maggiore dell'avventura |
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notturna, che è il fratello della Superiora, per chiedere un colloquio fra un |
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Tenente suo amico e la collegiale Ninetta, a scopo fidanzamento: il Tenente |
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è infatti amico d'uno zio della ragazza e ne ha sentito parlar bene. |
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Il prof. Tromba cerca d'evitare l'incontro col maggiore, mentre il colloquio |
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fra Tenente e fanciulla viene accordato, ma con un paravento che impedisse |
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la vista. Questo colloquio è seguito dall'arrivo di un telegramma dello zio della |
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ragazza: andare a Roma proprio per conoscere questo ragazzo ed eventual- |
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mente fidanzarsi. |
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Questo fatto sorprende un po' tutti, la ragazza per prima, non molto propensa |
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a fidanzarsi con uno sconosciuto, ma nello stesso tempo curiosa di vedere |
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il mondo esterno al collegio. |
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Viene incaricato il prof. Tromba come accompagnatore... e al poveretto prende |
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un colpo: dover andare a Roma ad accompagnare quella smorfiosa proprio |
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il giorno della prima rappresentazione della sua operetta? |
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La ragazza non ha molta voglia d'andare a Roma, lui meno che mai... lasciano |
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trascorrere il tempo fino a perdere il treno. E' costretto a portarsela a teatro. |
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Nel secondo atto la scena si svolge dietro le quinte del teatro dell'opera, con |
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Attori e Attrici che si congratulano a vicenda dopo il primo atto andato molto |
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bene, con la guardiana che è costretta a tenere alla larga spasimanti e affini, |
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specialmente un marchesino insistente. |
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L'autore, atteso da pubblico e artisti, non si vede ancora e la primadonna, che |
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ormai ha accettato la sua corte e ne è gelosa, comincia a sospettare. |
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Nei pettegolezzi dietro le quinte, viene a sapere che è stato visto in compagnia |
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d'una ragazza al ristorante e in gelateria S'ingelosisce sempre più e quando |
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il prof. Tromba finalmente si presenta, gli pianta una chiassata, si riveste e |
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abbandona il teatro. Autore e impresario la inseguono invano per convincerla I I I |
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a restare. |
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Nel frattempo piombano dietro le quinte il tenente Eugenio, abituale frequenta- |
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tore dell'ambiente, e Ninetta. Abbandonata dal prof. in un palco di 4° ordine, è |
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stata mandata via dal personale perché senza biglietto e, vagando vagando, |
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s'è ritrovata nel retropalcoscenico, fra artisti avviliti per l'abbandono della |
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primadonna e l'impresario sull'orlo della disperazione. |
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In questa circostanza conosce il tenente Eugenio, per il quale prova una naturale |
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simpatia. Nessuno dei due riconosce l'altro (s'erano parlati col paravento). |
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Conversando, lei lo informa di conoscere tutta l'operetta a memoria, e |
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di saperla cantare, specialmente la parte della primadonna. |
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In tutti nasce l'idea di farle far da sostituta e, un po' recalcitrante, alla fine accetta. |
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Tutti vanno in scena, e sul retroparco rientrano man mano l'Autore e la prima- |
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donna venuta a godersi i fischi e la sua vendetta. Invece si sentono scrosciare |
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gli applausi, l'autore viene chiamato in scena e la serata per lui sarebbe |
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eccezionale, se non dovesse sorbirsi un pugno vendicativo dalla primadonna |
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e gettarsi alla fuga per l'improvviso arrivo del maggiore ex-fidanzato di questa. |
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Il terzo atto ci porta di nuovo al Collegio. Maestro ed allieva sono rientrati in |
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piena notte scavalcando il muro. Al mattino, alla superiora meravigliata di |
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trovarli qui (avrebbero dovuto stare a Roma) raccontano che avevano preso |
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sì il treno per Roma il giorno avanti ma, appena arrivati la ragazza - sentendo |
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parlare di matrimonio - aveva insistito per ripartire immediatamente per il |
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Collegio col treno della notte. La superiora abbocca alla scusa e già pregusta |
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l'adozione di una futura badessa, quando si presentano Maggiore e Tenente. |
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Quest'ultimo avrebbe dovuto stare a Roma anche lui e giustifica la mancata |
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partenza dicendo d'essersi innamorato d'una attrice. |
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Avendo saputo che anche Ninetta è là, viene organizzato un colloquio di |
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saluti e scuse (sempre col paravento). Seconché i due finiscono per riconoscersi |
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e rivelare agli altri il loro amore e l'intenzione di sposarsi sul serio. |
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Su questo lieto fine si chiude la commedia. |
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I° A T T O |
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(Salotto Collegio delle Rondinelle, qualche quadro, un paravento chiuso in fondo vicino a un |
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mobile decorativo qualsiasi, una sedia a destra (guardando dal pubblico), una tastiera a sinistra |
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con banchetto o sedia davanti per suonare. Il fondo semichiuso, che lascia intendere la presenza |
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nascosta d'una porta finestra. Si entra/esce dal fondo, a sinistra verso l'interno e a destra verso |
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le cucine, l'ingresso e l'esterno) |
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Scena 1^: |
Michela , poi Giggi |
Michela |
Cominciamo n'altra giornata! |
Non me la sento più! Mica me posso alzà sempre |
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così presto come quando avevo 20 anni. |
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Adesso ho sessant'anni, 4 mesi e 5 giorni..eh, e |
appena me lamento co Madre Rachele, la superiora, |
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glie pigliano l'attacchi de rabbia... |
"Quando ci alziamo dobbiamo trovare tutto pulito!" |
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E alzate te a quest'ora! Stamattina, per la stanchezza |
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mi sono riaddormentata in terra. |
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Sta facendo giorno.. |
Ieri l'ho detto al confessore: "Non me la sento più, che |
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devo fare?" |
E lui: "Fa piano piano, non ti strapazzare, quando sei |
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stanca siediti !... basta che non dici le parolacce" |
E bravo! Se faccio piano la Superiore strillà come 'na |
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papera. Se dico le parolacce, si mette a strillà come |
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un gallinaccio! Porca pupazza! Tanto non sente. |
Ma non potrebbe scopà un'altra? No, devo fallo io. |
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(piglia la sedia, la mette in mezzo e continua da seduta) |
Oh, finalmente! Riposiamoci! |
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Una volta in un'ora pulivo tutto il collegio, adesso |
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non basta una giornata..e poi senza parolacce |
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diventa più difficile. |
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Diamo una pulita vicino alla porta del maestro, sennò lo |
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senti. |
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Ste sedie pesano sempre di più, sarà l'umidità! |
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Giggi |
(entra da destra, la vede e attacca a ridere) |
Ma che fai |
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Michela |
Sto spazzando, non lo vedi? |
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Giggi |
Da seduta? |
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Michela |
Che t'importa, è fatto il caffè? |
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Giggi |
Tutto pronto |
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Scopatora...67 |
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Michela |
Sta sempre a fa n'arte co sti numeri |
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Giggi |
Miché, se mi dai retta ci sistemiamo. Ho tre numeri pronti, |
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50000 lire per uno, un terno secco e sono 400 milioni |
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Michela |
Ma sta zitto..non hai mai preso niente |
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Giggi |
Sst, stavolta è sicuro. Senti, stanotte stavo affacciato |
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alla finestra... un silenzio...a un certo momento è passato |
uno a cavallo.. clop clop clop . Diceva: |
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"Che voglia di mettemi a letto". |
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Dopo mezz'ora è passata 'na donna che diceva: |
"Avevo 59 castagne, n'ho mangiate 5. Ne so rimaste 54" |
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Pensa: 5 è il letto, 54 è uomo a cavallo, 21 la donna che |
ha pronunciato proprio i numeri 5 e 54. |
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CHE TERNO !! CHE COMBINAZIONE!!! |
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Michela |
CHE SCEMO!! Come! La gente parla e tu fai i numeri? |
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Giggi |
Certo, così si pigliano i terni. |
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Ti ricordi l'ambo del mese scorso col 27 e 46 ? |
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Ho preso 25.000 lire!! |
Suor Palletta venne in cucina e disse: |
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Sto sugo fa schifo, mettici meno pomodoro e più zucchero |
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Zucchero 27 e pomodoro 46 |
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Michela |
Mi ricordo.. |
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Giggi |
E n'amico mio, cuoco pure lui, fu bastonato da un nobile |
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perché mancava 'na posata d'argento. Lui non aveva |
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colpa, ma si giocò: 38 le botte e 69 il nobile. |
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Prese un ambo secco: 250.000 lire |
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Michela |
Che gli servirono pe paga' il dottore |
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Ma guarda! Interessante, altroché se interessante |
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Giggi |
Questi sono fatti, no parole |
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Michela |
Adesso mi metto a fa i numeri pure io |
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Giggi |
Allora giochi a metà? 50.000 lire |
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Michela |
Ma non bastano 1000 lire? |
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Giggi |
E che pigliamo! Forza, non mi fa dì parolacce |
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Michela |
No', le parolacce no. Eccoti 50.000 lire |
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Giggi |
Va bene, fra mezzora le ragazze verranno a colazione |
..fa presto ! Ssst ...zitta! |
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Uno, due, tre, quattro, cinque, sei ,sette |
Quanti n'abbiamo oggi? |
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Michela |
Diciannove |
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Giggi |
Sette e diciannove, più quelli de prima,, giocamo la |
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cinquina, dammi altre mille lire |
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Michela |
Ti do la scopa in testa se non te ne vai |
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Giggi |
Donna di poca fede |
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Michela |
Per levarti i soldi s'attacca a tutto |
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Che sono 'sti cani? |
Qui finisce che si svegliano tutte prima della campanella. |
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Scena 2^: |
Michela e Leo, poi Rachele e Palletta |
Leo |
(entra dalla tenda di fondo, con vestito scuro e pantalo- |
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ne con uno strappo su una natica) |
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Passa là, mannaggia li cani, vi venisse il cimurro. |
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Ma chi l'ha sciolti. Ahio il sedere |
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Michela |
Maestro |
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Leo |
Ah, stai qui? |
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Per favore, mettimi un punto qui dietro...ahi che male, |
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Cane maledetto, m'ha addentato e m'ha strappato tutto |
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Michela |
Ecco, si metta qui, per traverso |
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Leo |
Piano per favore |
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Michela |
Buono eh? Buono! |
Mamma che strappo, metto qualche punto un po' |
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alla meglio, poi sti calzoni ve li levate e me li date |
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Leo |
Ahi!!! Ma stai cucendo pure la pelle, ahi! |
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Michela |
Eh, non ci vedo più come 'na volta. |
Beh basta !!! Vado a suona' la campanella per la |
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colazione. |
Leo |
Che dolore! Fossero solo ste punture e i denti del |
cane, mi so pure preso un calcione di quelli! |
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M'ha ntronato tutto. Andiamoci a cambia'...se mi vede |
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la Superiora mi licenzia. |
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Che nottata..e che calcione! |
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Rachele (fuori) |
Va bene, va bene, verrò subito! |
(entra fondo sinistra seguita da SUOR Palletta) |
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Già arriva gente in cappella per sentire cantare le mie |
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ragazze. Ma oggi non c'è Coro. |
Ormai s'e' sparsa la voce che al Collegio delle Rondinelle |
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si fa la musica migliore. |
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Merito del nostro Maestro, eccezionale! |
Palletta |
Formidabile |
Rachele |
Signor Maestro! |
Leo |
Chi è |
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Rachele |
Sono io, la Superiora, buongiorno! |
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Volevo ricordarvi che oggi non c'e' esibizione, ma solo |
lezione. Possiamo entrare? |
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Leo |
No! No! Che sono senza pantaloni. Mandatemi Michela |
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Palletta |
Allora entriamo! |
Leo |
Noooo!! |
Rachele |
Non entriamo, non entriamo! Che sant'uomo. Michela! |
Palletta |
Michelaaaa! |
Michela |
Che c'è, porcaccia pupazza? |
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Rachele |
Non dire parolacce, senti che vuole il Maestro. A dopo. |
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Palletta |
Non dire parolacce, senti il Maestro, uhm! |
Michela |
Sembrano il gatto e la volpe. |
Leo |
(esce e consegna dei pantaloni spiegazzati, mentre |
alla meglio si sta allacciando quelli appena messi) |
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Ecco i pantaloni da cucire, grazie. |
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Michela |
Dia qua... ma come, me li dà con tutte le mutande? |
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Leo |
Me l'hai cucite assieme! Guarda se c'e' rimasto cucito |
pure un pezzo di pelle! |
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Michela |
Ahò! Non si contenta mai nessuno! Provvederò! |
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Leo |
Ho ripreso fiato... meno male che nessuno m'ha visto |
scavalcare il muretto...Michela è rimbambita, chissà che |
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ha capito...sennò la facevo buona la figura: mi licenziavano. |
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E non voglia mai il cielo che si sapesse che io, il Maestro |
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di Canto delle Rondinelle, ho scritto un'operetta che sarà |
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rappresentata al teatro regio: La Figlia dell'Imperatore. |
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Stasera ci sarà "la prima"! Ho usato per prudenza un nome |
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d'arte. Sul manifesto c'è: interverrà l'autore Arturo Verdi. |
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Lo spartito sta lì, in mezzo a quei fogli...nessuno sa niente. |
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Ieri sera hanno fatto la prova generale: tutto benissimo. |
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Poi Artemisia, la prima donna, m'ha invitato da lei a cena |
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ed a provare il duetto...bah! si fosse innamorata di |
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me? Basta, mentre inginocchiato facevo la parte del tenore |
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"T'amo mia Flora..." s'è spenta la luce e m'è arrivato |
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dietro un calcio, ma un calcio numero uno che ancora mi |
fa male...Per il contraccolpo sono finito attraverso la porta |
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aperta per le scale e sono ruzzolato giù!. |
Intanto una voce urlava: "Vile fellone, marrano, arrenditi.!" |
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E' uscito il portiere in pigiama e m'ha detto: Corra, scappi |
perché è arrivato il maggiore Cannone, fidanzato della |
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signora... quello spara.! Ho corso come un matto. |
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Menomale che lei, vedendo la porta che s'apriva ha |
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spento la luce...quello manco m'ha visto in faccia. |
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Sennò stasera a teatro chi ci andava! |
Scena 3^: |
Leo, Angelo e Michela |
Angelo |
(parla da fuori) |
Grazie, grazie. Non ho bisogno di tante cerimonie. |
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Leo |
La voce di stanotte...il maggiore...Cielo, aiutami |
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(si addossa all'organo, entrano Angelo e Michela, da destra) |
Angelo |
Annunciami a mia sorella, la superiora. Sono il maggiore |
Angelo Cannone. |
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Michela |
Provvedo subito, il fratello maggiore |
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Angelo |
Ma che fratello maggiore, sono l'Ufficiale Angelo Cannone, |
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maggiore, fratello minore. Hai capito donzella? |
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Michela |
Io non ho capito niente. Ci pernserà la Superiora. |
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Quant'è antipatico! |
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Leo |
E' il fratello di Madre Rachele? |
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Angelo |
Buongiorno... buon uomo |
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Leo |
Pace e bene...possi schiattà |
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Angelo |
M'hanno detto che siete maestro di canto, mezzo musicista |
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Leo |
Indegnamente |
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Angelo |
Approcciatevi...Su, approcciatevi!!! |
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Leo |
Io...mamma mia |
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Angelo |
Dite un po'... conoscete per caso un certo Arturo Verdi, |
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collega un po' sciapo compositore di bestialità... |
No? Eppure fra rammolliti schiacciatasti dovreste |
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conoscervi. |
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Leo |
Beh..siamo tanti...e poi io sto sempre chiuso qui..e tratto |
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genere religioso... ti venga il fuoco di S.Antonio. |
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Angelo |
Certo.. certo..ma tanto l'acchiappo...mica se la spassa... |
Io ho fatto 13 battaglie, tengo 43 ferite...so stato pure nella |
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Legione Straniera e adesso...Prima o poi lo stendo |
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Leo |
Povero me |
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Angelo |
Ma viene sta sorella o no...io non aspetto mai nessuno. |
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Tamburino, avvisi mia sorella che se non viene subito |
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me ne vado. |
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Leo |
Questo è matto...subito, subito.. |
Angelo |
Sangue di Bacco! Non riesco a mandà giù l'offesa... |
da parte d'un imboscato maestro di musica da strapazzo... |
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A mezzanotte a casa d'Artemisia... provavano il duetto, |
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diceva lei. Te lo do io il duetto...ho fatto 13 battaglie |
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mica scherzi...La vedevo diversa negli ultimi giorni, più |
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fredda...me l'ha cambiata lui, sto Arturo Verdi. |
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Intanto gli ho fatto il ritratto de sto scarpone sul fondo |
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dei calzoni...e stasera, a teatro, glie do 'na cannonata |
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nelle gengive. |
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Mica si scherza con me! |
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Scena 4^: |
Angelo, Rachele e Michela |
Rachele |
Angeli', ce l'hai sempre co qualcuno? |
(entrando con Michela) |
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Angelo |
Cara sorella, alle corte, ti debbo parlare d'un affare |
importante |
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Rachele |
Ma tu come stai? Bene? |
Angelo |
Bene, bene... tu, donzella, puoi andartene |
Rachele |
Miché, quei pacchetti mettili sul tavolo laggiù |
Michela |
Va bene...scusa Superiò, è tuo fratello? |
Rachele |
Si, è tutta la mia famiglia |
Michela |
E' un bel ragazzetto... (piano) da gonfià de schiaffi |
Angelo |
Grazie...se questa vita non mi rovinasse...sarei ancora |
più bello... ho fatto 13 battaglie, so' pieno di buchi. |
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Michela |
No scolamaccheroni... Con permesso! (esce destra) |
Rachele |
Non ti vedo mai |
Angelo |
Sono occupatissimo, non ho tempo per smancerie |
Rachele |
Sei tutto d'un pezzo...ma pieno di buchi... Senti, t'ho fatto |
preparare un po' di pastarelle, di quelle che fanno le |
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nostre ragazze...ti piacciono? |
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Angelo |
Così... (sospiro) Quante n'ho portate a quella disgraziata! |
Rachele |
Che c'è? |
Angelo |
Niente, affari miei.... Dimmi adesso, fra le tue ragazze c'è |
una certa Anna Fiori? |
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Rachele |
Ninetta! Si. |
Angelo |
Sappi che sono un amico della sua famiglia... degli zii |
Rachele |
E ' orfana. Possono essere orgogliosi di lei...un angelo, una |
santarellina. Istruita, educata, conosce la musica alla |
|
perfezione e ha pure una bella voce. |
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Angelo |
Non me ne frega niente... si tratta di farla sposare a un |
giovane ufficiale, il conte Eugenio Spada, di stimatissima |
|
famiglia e grande amico mio. Sapendo che sono tuo |
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fratello, m'ha mandato a chiederti di fargli vedere la |
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ragazza. |
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Rachele |
E come? |
Angelo |
Come! Viene qui e la vede! |
Rachele |
Come la fai facile...lo sai che qui non possono veni' uomini? |
Angelo |
E io che so, un bambolotto? |
Rachele |
Ma tu sei mio fratello |
Angelo |
Porca miseria...mi sono impegnato...che figura..mannaggia |
Rachele |
Angeli' |
Angelo |
Sangue di Giulio Cesare |
Rachele |
La pianti con le parolacce? Senti...solo per non farti fare |
na brutta figura...fallo venire, lo faccio parlà co Ninetta, ma |
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senza vederla. |
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Angelo |
Come! |
Rachele |
Lo so io, non posso fare di più.. |
Angelo |
Adesso n'altra cosa...conosci il maestro Arturo Verdi? |
Rachele |
No |
Angelo |
Ahò, lo conoscesse qualcuno...mannaggia li pesci! |
Rachele |
Che t'ha fatto? |
Angelo |
Artemisia non m'ama più! |
Per colpa sua! Oh, se la vedessi ne "le Cloches de Boville" |
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o ne "La Vedova allegra"... che angelo !! E poi ne |
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"La donna perduta", "La grande peccatrice" |
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Rachele |
Angeli' !!! Un'attrice! O Signore, dagli lume. |
Attento a quello che fai |
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Angelo |
Non te 'mpiccià. Allora lo faccio veni? |
Rachele |
Solo per parlare, ricorda, tièh, prendi sto pacchetto. |
Angelo |
Grazie. Ciao! (bacio) A uno che ha fatto 13 battaglie si |
fa 'na cosa del genere!... scusa, Raché, mi sono lasciato |
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andare...ma se lo trovo gli faccio mangià il cappello. |
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L'avessi vista in "Fiore di Genzano"..... (intona) |
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"Mangiamose 'na porchettaaa...' |
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Rachele |
Povero fratello mio, ha perso proprio la testa... |
Scena 5^: |
Leo e detta, poi Michela e Anna |
Leo (entra) |
Madre, è l'ora del passeggio in giardino... bisogna |
dare il segnale |
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Rachele |
Ha ragione, Michela!!! |
Michela |
Comanda |
Rachele |
Il segnale del passeggio |
Michela |
Passeggio... che numero sarà.. io lo chiedo a Giggi! |
Rachele |
La campanella sta dall'altra parte |
Michela |
Devo chiede 'na cosa al cuoco |
Rachele |
Ma che cuoco e cuoco, vai a dare sti 4 rintocchi e non te |
lo far ripetere 2 volte |
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E che diavolo! |
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Michela |
Quattro, due e il diavolo che fa settantasette (uscendo) |
Leo |
Ma dove sta la partitura dell'Operetta, qui è tutto fuori posto! |
Rachele |
Professore, come vanno le mie ragazze? |
Michela |
(attraversa brontolando da sinistra a destra) |
Leo |
Ehm! Bene, bene! specialmente la signorina Anna Fiori! |
E' un talento naturale |
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Rachele |
Santarellina! Che angelo ... oh eccola qua! e il passeggio? |
Anna |
(vestita da educanda, occhi bassi, va a baciare la mano alla Superiora) |
Buongiorno Reverenda Madre |
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Rachele |
Figlia mia, cara figlia mia |
Anna |
Bungiorno professore. Madre, vorrei chiedere un favore |
Rachele |
Dimmi, figlia |
Anna |
Di rinunciare al passeggio e restare a studiare musica |
Rachele |
Ma tu ami troppo lo studio... troppo |
Leo |
Troppo.. vatti a fa 'na passeggiata |
Scena 6^: |
Detti, di nuovo Michela e Carletto |
Rachele |
Permesso accordato figlia, sei l'orgoglio di questo |
convento |
|
Michela |
C'è un giovanotto. M'ha dato il biglietto da visita. (entrando) |
Rachele |
"Conte Eugenio Spada". E' già venuto... dove l'hai |
fatto aspettare? |
|
Michela |
Sta in parlatorio |
Carletto |
(entra titubante, non ci vede molto bene) |
Buongiorno Reverenda Madre |
|
Michela |
Bongiorno a tu nonno |
Carletto |
Che saporaccio di varecchina. Scusi, Reverenda Madre. |
Rachele |
Buongiorno. Tu Michela, fai aspettare quel signore, |
offrigli un caffè... qualche pasta |
|
Michela |
Va bene. |
Rachele |
Ah, adesso che c'è anche l'organista darete a questa |
Santarella una lezione straordinaria. |
|
Leo |
Forse a quell'età gli farebbe meglio un po' d'aria in |
giardino |
|
Anna |
Ma io preferisco studiare... tanto tanto, col mio professore |
e col mio maestro |
|
Rachele |
Beh, torno fra poco, che cosa volete provare? |
Anna |
Vorrei ripassare il Gloria che dovremo cantare domenica |
Caro organista, prego |
|
Carletto |
Scelta giusta, andiamo. |
(esegue un cammino abituale alla cieca...per sedersi |
|
davanti alla tastiera... purtroppo la sedia non sta al posto |
|
esatto e finisce in terra). |
|
Ma mannaggia la miseriaccia zozza |
|
Rachele |
Maestro, le parolacce!!! Beh, a fra poco. |
Leo |
Pronti? A posto con gli occhialoni? |
Via! |
|
Anna |
Gloria, Gloria, in excelsis Deo |
Leo |
Maestro, non suonate a memoria, leggete |
Carletto |
E' 'na parola. |
Leo |
Ma che! Ma che! |
Carletto |
Qui sta tutto imbrogliato |
Leo |
Ma quello è il preludio del I° Atto...ehm, datelo a me. |
Avanti, l'introduzione al Gloria... leggendo |
|
Carletto |
Ce vorrebbero l'occhi de 'na volta |
Leo |
Ma questo è il canto d'amore di Flora... ehm, datelo |
a me. Ma chi l'ha messi sti fogli qua sopra. |
|
Anna |
Sono stata io |
Leo |
Tu |
Anna |
Beh, si... m'ero accorta che nascondevate certi spartiti... |
mi sono incuriosita... e ho voluto vedere di che si trattava. |
|
Leo |
E l'hai visto? |
Carletto |
L'abbiamo visto! "La Figlia dell'Imperatore" |
Leo |
Zitti, che mi rovinate... allora conoscete il mio segreto |
Anna |
Ogni sera, quando tutti dormivano, io e Fratel Carletto |
siamo venuti qui a suonare e cantare l'operetta. |
|
E' così carina. |
|
Leo |
Vi piace? |
Carletto |
Meglio de na bastonata in testa... |
Anna |
Ormai la conosco tutta a memoria So tutte le parti. |
Leo |
Ma guarda... e... questo non si fa, ora lo dico alla Superiora |
Carletto |
Così te piglia a calci da qui a Milano |
Anna |
Ah Ah Ah |
Leo |
Non ridere!!! Voglio vedere a te che cosa ti farà! |
Anna |
Va bene, ditelo pure, dite che il Professore di musica del |
Convento ha scritto un'operetta profana che stasera viene |
|
rappresentata... |
|
Leo |
Zitta... e come lo sapete che si rappresenta stasera? |
Anna |
Lo sappiamo, perché il terzo atto stava dentro un ritaglio |
di giornale con l'annuncio della "PRIMA". E' vero allora? |
|
Leo |
E' vero, ma non dite niente |
Anna |
E lei ci va? |
Leo |
E certo |
Anna |
E come! |
Leo |
Se ve lo dico, mi posso fidare? |
Carletto |
Come no! |
Anna |
Parola |
Leo |
Come ho fatto per 30 giorni di fila |
Scavalco il muro, attraverso la fattoria dei vicini e |
|
arrivo sulla strada...dove prendo un taxi |
|
Anna |
Che bello, vorrei scavalcare il muro pure io... ma porto |
la gonna |
|
Carletto |
Ma tu sei scema |
Anna |
Perché? Volevo andare con lui a vedere l'operetta. La |
conosco tutta, ma vederla deve essere bellissimo |
|
Leo |
Aho' levati sto pensiero dalla testa, sennò lo dico |
alla superiora e... chi se ne importa! |
|
Riprendiamo la prova. |
|
Anna |
E' una musica così bella... quel coro delle ninfe, così |
malinconico e sognante |
|
Leo |
Vi piace? |
Carletto |
C'è stoffa |
Anna |
Forza maestro, il coro... quello dell'operetta. |
Leo |
Ahò, voi toccate un tasto che... come posso dirvi di no? |
Piano piano. |
|
Carletto/Leo |
(iniziano suonando un breve pezzo tra tastiera e violino, Allegato 2, |
poi la fresca voce di Anna s'inserisce, aiutata dalle Attrici vestite |
|
da educande che durante l'introduzione hanno preso posto) |
|
Anna & Coro |
"Bosco delle fate che t'estendi nella valle, |
tu nascondi al mondo la delizia del mio cuore; |
|
mille e più sentieri t'attraversano qua e là |
|
forte del mio amore quello giusto scoprirò" |
|
Scena 7^: |
Rachele, Palletta e Detti, |
indi Michela e Eugenio |
|
Rachele |
Eccomi tornata Suor Pallettaaa! |
(un attimo di confusione, poi) |
|
Anna |
Gloria, Gloria, in excelsis Deo. |
(coro pieno, incluse le Attrici, che poi spariscono) |
|
Rachele |
Brava, brava figlia mia...adesso basta studiare |
Palletta |
Che belle melodie, c'era l'eco dapertutto |
Rachele |
Come si è comportata, maestri? |
Leo |
E' proprio in gamba |
Rachele |
Adesso lasciateci sole, debbo parlare con Santarella |
Leo |
Subito |
Carletto |
Santarella... sapessi che tiene dentro questa qui |
Andiamo, con permesso |
|
Rachele |
A Ferragosto riuscirà a baciarmi la mano |
Anna |
Che desiderate, madre mia? |
Rachele |
Ecco... fuori c'è un signore che desidera parlarvi |
Palletta |
Un bel gio... ahio! |
Anna |
Un signore? No, No, Madre mia. |
Rachele |
E io lo sapevo. |
Ma non ti spaventare...è un ispettore del Ministero, una |
|
persona anziana |
|
Palletta |
Addirittura anz...ahio! |
Anna |
Un vecchio? |
Rachele |
Sì, vuole interrogare la nostra migliore allieva...tu |
Sta per entrare |
|
Palletta |
Orrore!! e la regola? ahio! |
Anna |
Ma, la regola? |
Rachele |
Hai ragione, infatti tu non lo vedrai, ascolterete le vostre |
voci, risponderai alle sue domande. |
|
Anna |
La vostra volontà |
Palletta |
Che santarella |
Rachele |
Che angelo, Michela! |
Michela |
Eccomi |
Rachele |
Porta qui quel paravento |
Michela |
Ahò... ma quello pesa |
Rachele |
Svelta, svelta |
Palletta |
Lavora, lavora |
Michela |
Mannaggia tutte le bistecche ammuffite, porca della |
gran pupazza, che mi tocca fare |
|
Rachele |
Non imprecare e fai entrare l'ispettore |
Michela |
Vado |
Rachele |
Mettiti da quel lato e rispondi esattamente |
Anna |
Si madre mia |
Rachele |
Che perla |
Palletta |
Che brillante |
Michela |
Prego |
Eugenio |
(elegante, con berretto in mano) |
Rachele |
E' là dietro... Fermo!! buono, ma dove andate? |
Ricordate il nostro patto. |
|
Eugenio |
Va bene... (cambia voce) Signorina, perdoni il disturbo. |
So che è vietato l'ingresso agli uomini, ma io sono il più |
|
anziano degli ispettori. |
|
Anna |
Avrà almeno 80 anni a giudicare dalla voce |
Eugenio |
Il Ministero m'ha incaricato di chiedere come trascorrete |
la vostra giornata |
|
Anna |
Debbo rispondere? |
Palletta |
Coraggio |
Anna |
Qui non si perde tempo, da mattina a sera non facciamo |
altro che pregare, studiare, studiare e pregare. |
|
Sveglia alle sette, preghiera, colazione, studio, passeggio |
|
in giardino, studio, pranzo, preghiera, studio, cena, bacio |
|
alla mano della Superiora, e a letto. |
|
Eugenio |
Che bella giornata. |
Però che voce deliziosa. Voglio vederla. |
|
Rachele |
Statti buono là, e la promessa? |
Eugenio |
Ah, già, ma ha una vocetta... Posso continuare? |
Rachele |
Questo si |
Palletta |
Prego |
Eugenio |
Signorina |
Anna |
Signor Ispettore |
Eugenio |
Lo sapete che un giorno dovrete uscire? |
Anna |
Oh, che notizia triste |
Eugenio |
Non ci credo (piano)... E avete pensato al matrimonio? |
Anna |
Matrimonio! Matrimonio?? Oh madre mia, avete inteso? |
Rachele |
Ma come v'è saltato in mente... Niente, figlia, niente |
Palletta |
Hai capito male |
Anna |
No, basta...me ne voglio andare in camera |
Rachele |
Un momento, facciamo uscire l'ispettore.. (abbassa tono) |
Ma come v'è venuto in mente...Matrimonio |
|
Eugenio |
M'è scappato |
Palletta |
E non vi doveva scappà, adesso andate |
Eugenio |
Senza vederla nemmeno? |
Rachele |
I patti e le regole sono queste |
Eugenio |
Beh, la vedrò a Roma, a casa di suo zio. Ecco, questa |
è una lettera per voi... è dello zio. |
|
Grazie di tutto |
|
Rachele |
Niente, niente |
Eugenio |
E' stata una gradevole esperienza interrogare la vostra |
allieva. Signorina Anna Fiori? I miei rispetti |
|
Anna |
Ispettore |
Eugenio |
Arrivederci Madre, Sorella |
Rachele |
(legge la lettera fra sè, il viso esprime rammarico) |
Anna |
Non l'ho potuto vedè...ma non doveva essere vecchio |
sennò perché mettevano il paravento? |
|
Rachele |
Lo zio scrive che vuole riprendere la nipote, che oggi |
stesso deve partire per Roma. Come mi dispiace! |
|
Michela! |
|
Scena 8^: |
Michela e dette, poi Leo, alla fine Giggi |
Michela |
Superio'? |
Rachele |
Leva sto paravento, non serve più |
Michela |
Aridaglie co' ste fatiche, ma non c'è un uomo in casa? |
Mannaggia li pesci fritti |
|
Anna |
E' andato? |
Rachele |
Si, è andato, m'ha lasciato sta lettera. E' di tuo zio, ti |
riprende a casa |
|
Anna |
Possibile? |
Palletta |
Com'è dispiaciuta, povera figlia |
Rachele |
Mi prega di farti partire oggi stesso per Roma, accompa- |
gnata da una persona di fiducia. |
|
Anna |
Oggi? |
Rachele |
Si, col treno delle tre e mezza. |
Anna |
E perché così presto? |
Rachele |
Povera innocente, come gli posso dire che è per sposarsi. |
Palletta |
E non glielo dite |
Rachele |
Da qualche parola che è sfuggita all'ispettore, credo che |
voglia chiuderti in un altro convento più vicino a lui |
|
Anna |
Un altro!? |
Rachele |
Forse per farti piglià i voti. Bisogna ubbidire |
Anna |
E stai fresca |
Palletta |
Ubbidire |
Anna |
E stai fresca pure tu |
Rachele |
Da chi ti posso far accompagnare? |
Ah, e chi meglio del professore? |
|
Professore! |
|
Leo |
Che c'è? Eccomi reverenda, sorella! |
Rachele |
Ecco, bravo, mi dovete fare un grosso favore. Ho |
ricevuto una lettera dello zio di Ninetta, che la vuole con |
|
urgenza a Roma. |
|
Mi prega di farla accompagnare da persona di estrema |
|
fiducia. Io ho pensato subito a lei! |
|
Leo |
A me? |
Rachele |
Certo. Stasera la consegnate e domani ritornate qui. |
Leo |
Che bella pensata! E come faccio? |
Vedete... ecco, io... |
|
Rachele |
Ah, lei è l'unico! Non ho in mente nessun altro |
Leo |
Ma io devo assistere alla prima.... alla prima leziona |
della giornata, non rientrerei in tempo |
|
Rachele |
Domani salteremo la lezione. Assolutissimamente lo |
voglio (piano) si tratta di matrimonio |
|
Leo |
(complice) di matrimonio? E chi se la piglia? |
Rachele |
Sei contenta, figlia, che ti accompagna il professore? |
Anna |
La vostra volontà, madre |
Palletta |
Che santarella |
Leo |
Che assassina |
Rachele |
Andiamo a prepararle la roba, il treno parte alle tre e mezza |
e non vorrei far figuracce con la famiglia. Andiamo |
|
Anna |
Che bello, professore, mi accompagnate fino a Roma |
Leo |
Mannaggia che guaio, ma io stasera debbo assistere |
alla Prima dell'Operetta, sta scritto pure sul manifesto. |
|
Che figura, penseranno che ho paura dei fischi. |
|
Anna |
Ssst, zitto... zitto! |
Ho fatto 'na bella pensata. |
|
Alle due e mezza usciamo e facciamo vede' che andiamo |
|
alla Stazione. Invece ci prendiamo un taxi... o meglio, una |
|
carrozzella e ci facciamo scarrozzare per tutta la città. |
|
Poi ci fermiamo a una gelateria e m'offrite un gelato |
|
grosso così! |
|
La sera andiamo a teatro, che non ci sono mai stata, e |
|
assistiamo al primo e secondo atto di quella bella |
|
Operetta. Vi prendete tutti i battimani che vi spettano e |
|
partiamo per Roma col treno di mezzanotte. Eh??? |
|
Leo |
Già. E tuo zio, che ci aspetta stasera e non ci vede |
arrivà, domani mattina piglia un bel bastone e ci addrizza |
|
la schiena a tutti e due! |
|
Anna |
Macché, c'inventiamo 'na scusa... che mi son sentita male |
e abbiamo perso il treno delle tre e mezza. |
|
Leo |
Ma sei terribile, tremenda... guarda che imbrogliona. |
Poi la chiamano Santarellina..... |
|
No, NO! Non mi posso mettere in questa situazione. |
|
Rischiare che qualcuno ti veda a teatro...No. |
|
Adesso dico tutto e chissene importa. |
|
Superioraaa! |
|
Anna |
Ssst, zitto, va bene... facciamo come volete. Partiamo |
alle tre e mezzo. |
|
Fate sta bella figura... tutti diranno: Dov'è l'Autore? |
|
Boh? Fuori l'Autore... applausi...L'autore non c'è...Ah si? |
|
E perché non c'è? Aveva paura? E se aveva paura |
|
perché ha scritto sul manifesto che sarebbe intervenuto? |
|
Il pubblico s'indispone e piano piano comincia a |
|
fischià: Sipario, sipario, che schifo! |
|
Bell'onore! Dove andrete a nascondervi? |
|
Invece, colla pensata mia, stasera onore e applausi, |
|
domani ritornate a essere il bravo professore: voi |
|
contento, io contenta, zio abbozza e la superiora |
|
ringrazia.... |
|
Mah, andiamo a prepararci, partiamo alle tre e mezza. |
|
Leo |
Santarellina... questa è 'na diavolina... |
Anna |
Andiamo? |
Leo |
Va bene, facciamo come hai detto tu |
Anna |
Yahuuuuuu!!!! |
Leo |
Ssst, non ti far sentire, mi fai licenziare. Promettimi che te |
ne starai buona in un palco di 4° ordine senza farti vedere |
|
Anna |
Me ne starò buona buona e ben nascosta.. allora mi |
portate a teatro? |
|
Leo |
Si |
Anna |
Che bello, che bello, là là là, vado a sentir la musica! |
Palletta |
Va bene, verrà a salutarvi. |
Anna |
(si ricompone e inizia a piangere) |
Madre mia,, suor Palletta, perché vi devo lasciare? |
|
Rachele |
Figlia, non piangere che mi fai venì 'na cosa nello |
stomaco |
|
Palletta |
E a me 'na cosa nella coratella |
(si abbracciano e piangono tutte e tre) |
|
Leo |
Ahò, n'ho viste de assassine... ma come questa... |
Michela! Michela! |
|
Michela |
Comandi |
Leo |
Cappello e bastone.... e corri! |
Michela |
Subito ... corri.. hai detto facile |
Anna |
Mi scriverete? |
Palletta |
E chi ti potrà dimenticare |
Rachele |
Figlia mia |
Giggi |
Che è successo? Professò, che succede |
Leo |
(pianto finto) La più buona se ne va, alle 15 e 30 |
Michela |
Ecco servito |
Anna |
Andiamo, voglio bacià tutte le compagne mie |
Rachele |
Si, ma non piangere, andiamo |
(escono Rachele, Palletta e Anna, Leo dietro) |
|
Michela |
Povera creatura, se ne va |
Giggi |
M'ha fatto spezzà il cuore, col treno delle |
15 e 30 ... n'altro ambo, dammi altre 1000 lire |
|
Michela |
(se lo scrolla) Te dò 1000 calci nel sedere |
Giggi |
Aiuto! |
Michela |
Ndo scappi? Ti piglio eh? Disgraziato! |
SIPARIO - FINE I° ATTO |
|
I I ° ATTO |
|
(La scena rappresenta il retro del palcoscenico del Regio Teatro. Le quinte sono tutte porte con varie |
|
scritte: PRIMADONNA centrale destra, DIREZIONE avanti-destra, BOYS ultima-sinistra, |
|
COMPARSE centrale-sinistra... |
|
La tenda in fondo è chiusa a metà e s'intravvede un arco. Immette nel palco direttamente, Vari |
|
oggetto sono sparpagliati in scena: sedie accatastate, corde, scopa, ecc. |
|
E' la sera dello spettacolo, il primo atto è finito e sta andando bene!) |
|
Scena 1^: |
Nicola, Attori, Vincenzina |
Vincenzina |
(è l'unica in scena, in fondo, seduta, dorme abbracciata a una scopa) |
Nicola |
(entra dal fondo sinistra, vestito scuro) |
Che bello, che bello, due bis al finale del I°Atto |
|
E Leo non si vede. Questo non si chiama successo, si |
|
chiama successone. |
|
Su, rialzate il sipario, il pubblico non può attendere... |
|
e so già 3 chiamate! Tre chiamate al primo atto! Che |
|
colpo che ho fatto.. Vincenzì, VINCENZI' |
|
Vincenzina |
Che è, chi rompe l'anima? |
Nicola |
Svegliate, che te licenzio, chi rompe l'anima! |
Vicenzina |
Mica dormivo |
Nicola |
No, ronfavi. Non fa passà estranei, capito? Sennò ti multo |
Vincenzina |
E va bene |
Nicola |
E sta in piedi... su, su |
Artemisia |
(con mazzo di fiori e tenuta da operetta, entra dal fondo-tenda) |
Caro impresario...un furore, un furore!! |
|
Nicola |
Cara primadonna, avete cantato come un angelo... |
lo sapevo...grazie, grazie a nome dell'arte e dell'umanità |
|
Artemisia |
E l'autore dov'è? |
Nicola |
Arriverà, arriverà, potrebbe mai mancare? Non ci pensate, |
l'avranno trattenuto |
|
Attori/Attrici |
(entrano alla spicciolata da fondo-tenda, truccati da pierrot o maschere |
veneziane, le donne ciascuna con un mazzo di fiori) |
|
Amelia |
Impresario, siamo state magnifiche, vero? |
Elvira |
Adesso ci spettano i gelati |
Teresa |
Io voglio una limonata |
Carmela |
E io un'aranciata... l'avevate promesso |
Amelia |
E ogni promessa è debito |
Nicola |
Va bene, ho promesso e mantengo... alla fine del |
secondo atto faccio arrivare tutto, gelati, limonate e |
|
aranciate |
|
Artemisia |
Io voglio un tramezzino e un bicchiere di champagne, |
altrimenti mi si abbassa la voce |
|
Nicola |
Per carità, trattiamola bene sta voce...fra poco avrete tutto |
Carluccio |
Impresa', e a noi i sigari, belli toscanacci |
Nicola |
Va bene... andatevi a cambiare per il secondo atto |
Luigi |
Andiamo, svelto, non perdiamo tempo |
Nicola |
Ragazze, per l'autore ho preparato 'na sorpresina...! |
Artemisia |
Che cosa? |
Nicola |
Ho fatto 'na grossa corona di fiori e alloro, l'ho fatta |
mettere sotto al cielo... quando, alla fine del II° Atto, il |
|
pubblico chiama alla ribalta l'autore, il macchinista |
|
scioglie le cordine e gliela fa cadere proprio sulla testa... |
|
Donne |
Benissimo! |
Nicola |
Che vi sembra? |
Artemisia |
Un'idea splendida |
Nicola |
Ciccio! Ciccioooo! Ahò, ma che è diventato sordo. |
Ciccio!! |
|
Ciccio |
Che c'è? |
Nicola |
Stappati l'orecchie |
Ciccio |
Scusate impresà, ho avuto il raffreddore e m'ha lasciato |
un po' d'otite...non ci sento tanto bene |
|
Nicola |
E fatti curà! Non ti scordà quello che ho detto, all'autore |
bisogna fà 'na bella festa. |
|
Ciccio |
Ci penso io a daglie un bel pugno in testa |
Nicola |
Curati! Ho detto una bella festa. Tutto dev'esse organizzato |
Ciccio |
Ma vacci tu |
Nicola |
Dove |
Ciccio |
A morì ammazzato |
Nicola |
Mo t'arriva un pizzardone... sturati l'orecchie, quando al |
secondo atto chiamano l'autore, spezza i cordini, ok? |
|
Ciccio |
Gli spezzo le reni! |
Nicola |
No, i cordini (urlando) |
Ciccio |
I cordini, va be, non sono mica sordo! (esce) |
Nicola |
Dio ce la mandi buona... primado', v'andate a cambià? |
Artemisia |
E' appena finito il primo atto! |
Nicola |
Avete ragione... sono un po' teso, il teatro così pieno. |
Vorrei che tutto andasse bene. Vado a controllare |
|
Elvira |
I gelati, ci raccomandiamo tanto i gelati |
Teresa |
Non vi scordate la limonata |
Nicola |
Va bene, va bene, provvederò. |
Vincenzì, non dormì, non fa passà nessuno sennò |
|
ti multo. (urla) Capito???? |
|
Vincenzina |
(soprassalto) E che strilli scemo, m'hai fatto zompà |
Nicola |
Ti faccio zompà dalla finestra |
Macchinisti, pronti... comparse, accelerate il trucco, |
|
buttafuori...allora? |
|
Teresa |
Se continua così gli piglia un coccolone |
Elvira |
E quando l'ha mai visto un teatro così pieno! |
Amelia |
Dice che finora ci ha rimesso 8 milioni |
Carmela |
S'è salvato co "La figlia dell'imperatore" |
Teresa |
Se non trovava st'Autore, era rovinato |
Amelia |
Già! Chissà come mai Arturo ancora non è venuto? |
Artemisia |
E che è sta confidenza? Arturo! |
Il maestro Arturo Verdi |
|
Amelia |
E chi te lo tocca Arturino tuo! |
Artemisia |
Doveva star qui dall'inizio! Quando viene mi faccio |
sentire |
|
Amelia |
Arturino tuo... tutto innamorato! |
Artemisia |
Penso che vi sbagliate... mi fa delle gentilezze perché |
canto la sua musica |
|
Carmela |
No, no! E' proprio innamorato |
Teresa |
E sappiamo pure che stanotte c'è stato uno scontro |
coll'altro vostro innamorato |
|
Elvira |
Capitan Fracassa |
Teresa |
Il maggiore! Il povero maestro s'è preso un calcione |
nel didietro |
|
Artemisia |
Chi ve l'ha detto? |
Teresa |
L'ho saputo io, dal portiere tuo... nostro, non ti ricordi |
che abito alla mansarda sopra a te? |
|
Artemisia |
Si, il maggiore è entrato mentre provavamo il duetto... |
e gli ha dato sto calcio! Ne ho approfittato per levarmelo |
|
da torno |
|
Amelia |
L'hai licenziato? |
Artemisia |
Per ora ho detto al portiere di non farlo più salire |
Carmela |
E se viene qui? |
Artemisia |
Qui? Vincenzì, se viene il maggiore non lo fa passà, dì |
che l'impresario non vuole. |
|
Vincenzina |
(sbadiglia) Va bene, l'impresario non vuole. |
Amelia |
Artemì, io ti sono come una sorella, stammi a sentire. |
Non è che, per un'infatuazione co' 'sto maestro ti perdi |
|
una possibilità col maggiore? So che è ricco, ti vuole |
|
bene, ti sposa. |
|
Sto maestro, chissà se finito l'interesse per l'operetta |
|
si ricorda ancora di te. Non si fa vedere...poi qualcuno |
|
dice che l'hanno visto oggi pomeriggio in gelateria |
|
co 'na ragazzetta... |
|
Artemisia |
Una ragazzetta? |
Amelia |
E no? Carmela, dov'era l'autore oggi pomeriggio? |
Carmela |
Mio fratello l'ha visto al Caffè Italia co una signorina |
Artemisia |
Ah! Avete fatto bene a dirmelo, e adesso l'aggiusto io |
Intanto non mi cambio, faccio il secondo atto vestita |
|
così... se pure lo faccio |
|
Elvira |
Come v'è venuto in mente di raccontarlo |
Amelia |
Scusa, ma queste cose VANNO raccontate! |
Scena 2^: |
Marchesino e dette |
(mazzo di fiori, elegante e imbranato appare sul fondo venendo da dx) |
|
Felicello |
Hello, muchachas! Hello mi querida, soy qua! |
Bonsoir à tout le monde! |
|
(allarga le braccia, poi parte deciso e inciampa nella |
|
scopa che ha teso Vincenzina, va in terra, si rialza) |
|
Ahio! Caramba, vecchia rimbambita, come ti permetti? |
|
Vincenzina |
Non si può entrare |
Felicello |
Io sono il marchesino Felicello Sparisce, grande di Spagna |
e ramo bastardino dei d'Angiò...e sono sempre entrato! |
|
Vincenzina |
E chi se ne frega! Oggi non entri |
Felicello |
Mo te do no schiaffone... mbehhhh? Ciccia! |
Carmela |
Fallo passà, all'impresario ci parlo io |
Vincenzina |
Mi pagate pure la multa? |
Carmela |
Non ci pensare |
Felicello |
A tutte le multe provvedo io, coi soldi di mammà |
fossero pure milioni.... mbehhh? Ciccia! |
|
(scansa la scopa e passa, Vincenzina si riaddormenta) |
|
Mon amour, mes demoiselles! |
|
Carmela |
Hai portato i cioccolatini? |
Felicello |
I fiori... e pure i cioccolatini |
Ehm! te li dò un'altra volta, si so' squagliati in tasca, |
|
caramba! |
|
Amelia |
Vi', com'è bello! |
Carmela |
E mammà s'è decisa? Lo dà sto consenso? |
Felicello |
Ancora no, Carmeluzza mia, e io dalla disperazione |
m'insecchisco sempre di più ... mbehhh? Ciccia! |
|
L'altro giorno m'ha scoperto che sbaciucchiavo la foto tua |
|
e m'ha rinchiuso nel salone coi ritratti dei miei antenati. |
|
ciociaro |
Non potete credere che paura... c'era il visconte di |
Roccamazzetta, quello co l'occhiu cecato, che pareva |
|
mi guardava fisso co l'altro occhiu...come a rimproverarmi |
|
il tradimento. Che esperienza compassionevole! |
|
siciliano |
C'era il Barone Calogero di Aciforchetta, co' la spada |
sguainata verso un saraceno...me parevano due pupi |
|
come Orlando e Sacripante... quel saraceno somigliava |
|
a me: che esperienza fifevole. |
|
toscano |
C'era la hontessina Harlotta de' Honti di Hastiglion |
Fiorentino, he fu l'amante misteriosa di Harlo VIII quando |
|
venne a Firenze a sonar le trombe e il Happoni gli |
|
rispose he lui avrebbe sonato le hampane: il Happoni |
|
un c'aveva hapito niente quali trombe voleva sonà il |
|
Harletto VIII. La hontessina mi guardava hon occhio |
|
ammiccante di complicità quando girai lo sguardo e |
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romano |
vidi,... enorme, er quadro der Marchese der Trullo, |
capo dell'aristocrazia nera papalina ai tempi de Bonifacio |
|
VIII, quello che a Anagni se beccò 'no sganassone |
|
dall'altro antenato mio Sciarra Colonnese che giocava |
|
nella squadra ambrosiana de Pallacorda de Gaetano |
|
Moratti Sforza, allenata dal pittore fiorentino Filippo Lippi. |
|
Sembrava dimme: ma quanto sei scemo, manna a quel |
|
paese tu madre e fai come te pare. |
|
Si, dico io... e li soldi? Ce l'ha tutti lei! |
|
Carmela |
Ma perché ce l'ha tanto con mé? Per chi mi ha preso. |
Felicello |
Mammà è all'antica, pensa che le donne che fanno teatro |
sono tutte... |
|
Amelia |
Ahò! Attento a quello che dici! |
Felicello |
Mbehhh? |
Tutte |
Ciccia! |
Felicello |
(le guarda...) |
Tutte |
Ariciccia! |
Felicello |
Carmela, perché mi pigliano in giro? |
Carmela |
Ma no, scherzano |
Felicello |
Ce l'hanno co' me...appartiamoci mon amour |
sennò rispondo per le rime, mbehhh? Ciccia tiéh! |
|
Devi sapé che mammà vuole che sposi la contessina |
|
Genoveffa Birimbao, che tiene il sangue blu come noi. |
|
Carmela |
E com'è 'sta Birimbà |
Felicello |
Se si facesse la barba più spesso non sarebbe male |
Io faccio finta d'assecondare mammà per non perdere |
|
la paghetta settimanale |
|
Elvira |
E quanto ti dà |
Felicello |
Invidiose, mi dà 100.000 lire la settimana! |
Tutte |
Uhhh, ma quant'è ricco! |
Carmela |
Tutto qui? |
Felicello |
Si ma quando more mammà, fra cent'anni, sarò ricco e |
farò come mi pare |
|
Carmela |
E mi sposi, fra cent'anni? |
Felicello |
Mbehhh? Ciccia! E certo che ti sposo! |
Madamigelle d'onore saranno le mie due cuginette |
|
dei Conti Saccoccia di Caltagirone, due amori giovanili |
|
Carmela |
E bravo! E come si chiamano? |
Felicello |
Addolorata e Crocifissa. |
Ma tu... che sei tanto gelosa, perché non mi guardi dal |
|
palcoscenico? |
|
Carmela |
E dove stai? L'avete visto voi? |
Teresa |
E chi l'ha visto |
Felicello |
Sto in platea, 35^ fila |
Amelia |
Poteva sta fuori della porta |
Felicello |
Mbehhh? Ciccia,, quello ho trovato. |
Scena 3^: |
Eugenio e detti |
Eugenio |
E' permesso? Si puo? Chi dorme acconsente |
Amelia |
Carissimo Eugenio, prego |
Eugenio |
Grazie. Complimenti a tutte quante, stasera siete stupende |
e il primo atto è stato strepitoso |
|
Elvira |
Vi ho visto, state in prima fila |
Eugenio |
Per ammirarvi meglio |
Teresa |
Gira voce che siamo in partenza |
Elvira |
Davvero? |
Amelia |
Ci lasciate? |
Eugenio |
Purtroppo... debbo andare a Roma per un affare |
importante, importantissimo... |
|
Amelia |
Trasferimento? |
Teresa |
Io lo so, matrimonio |
Tutte |
Matrimonio!?! |
Eugenio |
Non vedo perché mentire... vado a Roma e mi sposo. |
Elvira |
E com'è la sposina, è bella? |
Amelia |
E' mora? |
Teresa |
E' bionda? |
Elvira |
E' rossa? |
Eugenio |
Non lo so |
Amelia |
Come! Non lo sapete? |
Eugenio |
No |
Amelia |
E non scherzate! |
Eugenio |
Non so se è bella, brutta, con l'occhi storti, con le gambe |
storte... non l'ho mai vista! |
|
Carmela |
E andate a Roma per conoscerla... e se non vi piace? |
Eugenio |
Certo non sarà mai bella e simpatica come te! |
Felicello |
Ehi, signor generale |
Eugenio |
Tenente, solo tenente modestamente |
Felicello |
Tenente, sergente o caporale... questa è la ragazza mia |
Eugenio |
Complimenti, è stupenda |
Felicello |
Se ribaci la mano un'altra volta ti faccio fucilare. |
Militare o non militare, il marchesino Sparisce non ha |
|
paura di nessuno |
|
Eugenio |
Ah Ah Ah, ma come sei buffo |
Felicello |
Buffo!? Buffo? Mbehhh? Ciccia! |
Esci fuori se sei uomo, te rovino. Spada, lancia, |
|
lotta giapponese o greco romana...te sbudello. |
|
Eugenio |
Ma sta zitto, cretino, che t'arrivano due schiaffi |
Felicello |
A me? Hai sentito Carmé? Avete sentito tutti? |
Due schiaffi a me! |
|
Eugenio |
A te! A chi sennò? |
Felicello |
Avete sentito? Ma dico... avete sentito? |
Carmela |
Basta, adesso su |
Felicello |
Basta? Tu, buffone, esci fuori... hai sentito? Esci fuoriii! |
Scena 4^: |
Nicola e detti |
Nicola |
Che succede, che è sto fracasso! Ho aperto un osteria? |
Mbehhhh? |
|
Tutti |
Ciccia |
Nicola |
Ciccia a voi....E quella dorme...AOhhhhh! Sveglia!!! |
Vincenzina |
Che c'è? Buono là, non si passa |
Nicola |
Un accidente, prima li fa entrà tutti e poi, proprio a me, |
dice che non posso passà! |
|
Signori, scusate, sul palcoscenico non si può stare. Lei chi è? |
|
Felicello |
Io sono il marchesino Sparisce |
Nicola |
Beh, sparisci. Che volevi qui? |
Felicello |
Sono venuto a trovà Carmeluzza mia |
Nicola |
E che è casa sua? |
Ragazze, ve lo ripeto, fidanzati e spasimanti non si |
|
ricevono. |
|
Amelia |
E che v'arrabbiate, fossero entrate 40 persone! |
Nicola |
E tu 40 ne volevi! Nessunooo!!! |
Eugenio |
Signor impresario, se è per me...lo dica chiaro |
Nicola |
Caro tenente, è la disciplina... non è per voi |
Eugenio |
Ah, viva la disciplina, andiamo...Signora Amelia |
Felicello |
Io sono qui per motivi diretti |
Nicola |
Diretti o storti, fuori! |
Voi ragazze andate a prendere i campanelli e preparatevi |
|
Teresa |
Carmela, Elvira... Andiamo |
Carmela |
Marchesino, statti bene... eccomi Teresì |
Felicello |
Ci vediamo alla fine |
Carmela |
Embehhh ma si, ciccia! |
Nicola |
Alla fine entrate, fate quello che vi pare, ma adesso no |
Giusto? |
|
Felicello |
E già |
Nicola |
Capisco che, come innamorato, vorreste star sempre |
con lei, ma non si può, giusto? |
|
Felicello |
E già |
Nicola |
Perché sennò... poi vorrebbero entrà tutti, giusto? |
Felicello |
E già |
Nicola |
E io poi che devo fare? Prendere l'innamorata vostra... |
e cacciarla via, giusto? |
|
Felicello |
E già |
Nicola |
E come siamo belli, tutti e due. Fuori, su |
Felicello |
Va bene, me ne vado... ma supponiamo la supposizione |
che io non me ne volessi andare... che fareste? |
|
Nicola |
E che farei? Ti piglierei a calci, giusto? |
Felicello |
E già |
Nicola |
Vincenzi', domani vado in Municipio e ti faccio licenziare. |
Io non posso litigare con tutti per colpa tua. |
|
Quando do un ordine, voglio essere obbedito. |
|
Vincenzina |
Ma se vogliono passà per forza |
Nicola |
Per forza? E io per forza ti metto 50.000 lire di multa |
|
|
Scena 5^: |
Leo e Vincenzina, poi Artemisia |
Leo |
Mamma che folla, che pienone. Non so come sia riuscito |
(entra da fondo-destra) |
a passare...al Bar certi signori dicevano che il primo atto |
è stato stupendo e che l'autore deve essere un giovane |
|
di talento. Io me li stavo a sentire... che soddisfazione. |
|
A se non fosse per quello stipendio sicuro delle Rondinelle |
|
... questa è la vita che vorrei fare. |
|
Quella diavolaccia de Ninetta m'ha obbligato a girare |
|
tutto il giorno, pranzo, passeggiata, gelati... e i soldi dei |
|
biglietti ce li siamo spesi...Adesso? |
|
L'ho messa in un palco di 4^ fila e le ho detto: Ferma qua. |
|
So andato a casa d'un amico a farmi imprestare sto |
|
vestito...abita isolato...andare e tornare a piedi, sono |
|
affannato, stanco, sudato e in ritardo. Non mi reggo più. |
|
Vincenzina |
No Alpitour? Ahi ahi ahi ahi |
Leo |
Ma lasciami in pace, fai la guardia nell'altro corridoio |
Artemisia |
Oh, eccellentissimo signor autore, state bene? |
Leo |
Non c'è male, grazie. Mi scuso, un amico m'ha trattenuto. |
Ho saputo che va tutto bene e tu sei un angelo. |
|
Artemisia |
Oh, nulla, stavo solo bene di voce...e non datemi del tu. |
Leo |
Ma perché, adesso non state bene? |
Artemisia |
No... solo un poco nervosa, ma tanto non mi cambio, |
il secondo atto resto così |
|
Leo |
Ma come... Flora al primo atto è contadina, al secondo |
diventa ricca perché l'imperatore se ne innamora... |
|
Artemisia, per carità, non tradiamo il libretto |
|
Artemisia |
Ve la prendete tanto perché si tradisce il libretto? |
Leo |
Mi farete avere una critica! |
Artemisia |
Io non mi cambio |
Leo |
Ma Artemisia |
Artemisia |
Vi proibisco di chiamarmi Artemisia |
Leo |
E come vi debbo chiamare? |
Artemisia |
Primadonna, come io vi ho chiamato autore |
Leo |
Ma che succede, pure stanotte per causa vostra mi sono |
preso quel calcione... ho rischiato la vita! |
|
Artemisia |
Tutta colpa mia perché ho spento la luce. Avrei dovuto |
farvi riconoscere e sparare |
|
Leo |
Ma perché |
Artemisia |
V'ha trattenuto un amico eh? sicuro? |
Leo |
Sicuro, un amico |
Artemisia |
Zitto, so tutto. Chi era la ragazza che con voi pigliava |
il gelato? |
|
Leo |
Una ragazza... che ragazza? |
Artemisia |
Neghereste? |
Leo |
Nego... anzi ringrazio l'autore di questa calunnia, perché |
grazie ad essa ho potuto conoscere la vostra gelosia |
|
che è poi la prova che mi amate |
|
Artemisia |
Non ho capito niente. Insistete a negare? |
Leo |
Lo nego 100 volte |
Artemisia |
Va bene autore |
Leo |
Arturo |
Artemisia |
Va bene, Arturo, ma se avete mentito... guai!! |
Leo |
Fate quello che volete, non ho paura di niente. |
Scena 6^: |
Angelo e detti, poi Felicello |
Angelo |
(urla fuori scena) |
Sangue di Bacco, Corna di Belzebu, fammi passare |
|
Artemisia |
Il maggiore |
Leo |
L'anima tua ... e adesso? Viaaaa! |
Angelo |
M'hanno detto che il maestro è arrivato qui, sopra il |
(entra fondo dex) |
palcoscenico. Bene!!!! Stasera lo massacro. |
Sono stato da Artemisia, ma il portiere m'ha detto |
|
che non potevo salire per ordine della signora. |
|
A me! |
|
E pensare che ero andato per far pace, avevo pure |
|
portato ste pastarelle. |
|
Deve ora dirmi perché ha dato quest'ordine. |
|
Non so mica un picchiopacchio, un papurchio, io! |
|
Artemisia |
(esce di scatto dal camerino) |
E ci ricevo chi mi pare e piace. E se mi seccate ancora |
|
vi faccio mettere a posto. Capito? E' l'ultima volta che |
|
ve lo dico e che vi parlo. Non avete diritti su di me e |
|
quindi non mi seccate più. A non rivedervi. |
|
Angelo |
Va bene...va bene signora Artemisia, ce la vedremo |
(sbatte a terra le pastarelle e gira in tondo, arrabbiato) |
|
Adesso l'autore, me lo mangio a morsi, me lo mangio |
|
Felicello |
Io non capisco perché a certi si fanno i privilegi. Il |
(entra fondo destra) |
tenentino può entrare e io no. |
COMPARSE. Entriamo qui e vestiamoci da comparsa. |
|
Angelo |
Altolà, siete l'Autore forse? |
Felicello |
Nonsignore, sono una comparsa, mi vado a vestire |
Angelo |
E che vi vestite a fare, fra poco qui s'incendia tutto |
Felicello |
E chiamate i pompieri |
Angelo |
Va,, va, va fuori, vatte a vestì sennò ti mordo |
Felicello |
Vado, vado signor mastino napoletano |
Angelo |
Nessun diritto? E va bene, vedremo. |
Fa che chiamano fuori l'Autore, per l'applauso... almeno |
|
vedo chi è. Stesse ai margini delle quinte, vado a vedere |
|
Scena 7^: |
Nannina, poi Eugenio, indi Artemisia |
Ninetta |
(entra in abitino da viaggio e cappellino, da fondo destra) |
Mamma che folla, e che fiatone, avrò fatto 100 scalini. |
|
Stavo buona buona nel palco dove m'ha messo il maestro |
|
quando è venuto uno co' certi baffoni e m'ha detto: |
|
Qua non si può stare, il palco è prenotato |
|
Come prenotato? Mi ci ha messo l'autore |
|
Ah, io non so niente, è prenotato, fuori! |
|
E dove vado? |
|
Andate a casa, venite domani |
|
Si, vengo a Natale |
|
Ha fatto entrare certi signori e io, scendendo e girando, |
|
sono arrivata qua. Che paura, era meglio se non venivo. |
|
Dove sarà il maestro ora? |
|
Eugenio |
Che carina! Signorina, cercate qualcuno, l'impresario? |
Ninetta |
E che cosa è un impresario? |
Eugenio |
Come... è quello che comanda qui, in palcoscenico |
Ninetta |
Perché, questo è un palcoscenico!? Il posto degli attori? |
Eugenio |
Certo |
Ninetta |
Allora non posso stare qui, aspetterò l'Autore fuori |
Eugenio |
Ah, il signor Arturo Maletti? |
Ninetta |
Ma quale Arturo... ehm, già, il Signor Maletti, il mio profes- |
sore di musica |
|
Eugenio |
E brava! Siete una sua allieva!? Bene! L'Autore non tarderà |
...intanto, se posso essere utile... |
|
Ninetta |
No, no, grazie |
Eugenio |
Se volete dire a me quello che dovete dire all'autore... |
Ninetta |
Volevo chiedergli di farmi vedere l'Operetta. E' così bella! |
Eugenio |
Ah, la conoscete! Ve l'avrà insegnata per esercitarvi |
Ninetta |
Ecco, giusto! |
Eugenio |
E quali parti avete imparato? |
Ninetta |
Quali parti? Ma io la conosco tutta a memoria |
Eugenio |
Brava. Avete la vocazione per la musica, per l'arte |
Amate il teatro? |
|
|
|
Ninetta |
Non lo so, è la prima volta che ci vengo |
Eugenio |
E pensate di debuttare presto? |
Artemisia |
(esce dal camerino e rimane in ascolto, seminascosta) |
Ninetta |
Non lo so....che significa? Faccio tutto quello che dice |
il mio professore, l'Autore |
|
Eugenio |
Gli volete bene? |
Ninetta |
Tantissimo |
Eugenio |
Gli volete bene come professore, o come Arturo? |
Ninetta |
Mi chi è st'Art... ehm, ma sono la stessa cosa! e lui pure |
mi vuole tanto bene! |
|
Artemisia |
Ah brava! |
Ninetta |
S'è preso cura di me, oggi m'ha portato al ristorante, poi |
in carrozzella, a prendere il gelato, e poi m'ha lasciato |
|
il un palco di 4^ fila. |
|
Eugenio |
Ah, e allora perché siete venuta qui? |
Ninetta |
Perché m'hanno cacciato via |
Eugenio |
Oh, come mi dispiace... posso offrirvi il braccio? |
Ninetta |
E a che serve? |
Eugenio |
Prego, vedremo di trovare un posticino |
Non temete, sono un galantuomo e tu sei tanto simpatica. |
|
Sono il Conte Eugenio Spada, tenente di fanteria. E tu? |
|
Ninetta |
Io... mi chiamo Flora |
Eugenio |
Ma guarda! Lo stesso nome della protagonista dell'Opera |
Ninetta |
Non vi piace? |
Eugenio |
E' bellissimo! Quanto sei simpatica! Andiamo, coraggio |
Artemisia |
Ahhh! Assassino imbroglione, m'ha preso in giro. |
Il gelato assieme, eh? Mo' te lo do io, adesso ti concio |
|
per le feste. |
|
(adiratissima, rientra nel camerino - la scena è vuota) |
|
Scena 8^: |
Angelo, poi Nicola, Artemisia, poi Leo |
Angelo |
Non l'ho trovato, ho girato tutte le quinte, le seste e le |
(rientra dalla tenda-fondo) |
settime... so pure uscito fuori dal sipario per un momento... |
Se non era per un inserviente di scena che mi ha tirato |
|
indietro facevo sta bella figura, già era partito un applauso! |
|
Sono avvelenato... fatemelo trovà, fatemelo morde! |
|
Stesse da quell'altra parte... |
|
Nicola |
In scena, in scena... comparse, presto, in scena |
Artemisia |
(esce di corsa dal camerino, con cappello e mantello, si scontrano) |
Nicola |
Signora primadonna, che fate vestita così? |
Artemisia |
Me ne vado, non canto più, vado via |
Nicola |
Oh mamma mia! Oddio mi sento male! La pressione! |
Il colesterolo mi sale a mille... e come faccio! |
|
Signora primadonna, signora primadonnaaa!!! |
|
Leo |
Che succede? Che è? |
Nicola |
Ah, Leo, stai qui? |
Leo |
Se mi vedi, sto qui. Sono venuto poco fa. Che succede? |
Nicola |
Un guaio, una catastrofe, un terremoto, un cataclisma |
La primadonna è scappata via, non canta più |
|
Leo |
O ti pigliasse... un accidenti |
Nicola |
A te e a lei. Se entravi un attimo prima la vedevi andare |
Leo |
Ma perché? |
Nicola |
E chi lo sa! |
Leo |
E te la sei fatta scappà? Andiamo, raggiungiamola |
Leo/Nicola |
Primadonna! Primadonna! |
Scena 9^: |
Felicello, poi Eugenio & Ninetta, poi Luigi e Carluccio, |
poi le 4 attrici-coriste, poi Nicola, Ciccio, ecc. |
|
Felicello |
(rientra dalla quinta-COMPARSE vestito da carabiniere, ma |
con un elmo vichingo e parruccona rossa sotto di esso) |
|
Così combinato dovrei andare bene, e chi mi riconosce |
|
caramba! Mbe ciccia, potrò stare vicino a Carmeluzza. |
|
Eugenio |
Mi dispiace proprio, Flora |
Ninetta |
Che peccato, tutto pieno |
Eugenio |
Vi cederei la mia poltrona, ma starete sola in mezzo a |
tanti ufficiali |
|
Ninetta |
O no!! Cos'è questo campanello? |
Eugenio |
Il segnale del I I Atto. Vediamo di trovare un posto qui. |
Amelia |
(entra fonso-sin e va ad aprire il camerino d' Artemisia, le altre seguono...) |
Artemisia, presto, in scena... Artemi'...è vuoto, dove sta? |
|
(le donne sono in giacca-pantaloni-bastoncino) |
|
Elvira |
E che fine ha fatto? |
Teresa |
Ma come...lei è proprio nella prima scena! |
Amelia |
Volete vedere che n'ha combinata una delle sue e se |
n'è andata? |
|
Carmela |
Andata! Ma che dite, e come si fa? |
Eugenio |
Signora Amelia, un grande favore. Trovateci un posto |
qui, nel retro-palcoscenico, a me e alla signorina... |
|
sapete, un'allieva dell'Autore. |
|
Amelia |
Tanto piacere |
Ninetta |
Signora... |
Amelia |
Caro Conte, proprio non la vogliamo finire. Domani partite |
per l'affare che sapete e andate accompagnando allieve.. |
|
Eugenio |
Ma è la verità |
Carmela |
(vede il pacco con le paste, lo apre e comincia a mangiar- |
ne con Felicello, poi le dà alle altre) |
|
Amelia |
Ragazze, abbiamo l'onore d'avere fra noi un'allieva del |
nostro Autore |
|
Elvira |
Me lo chiedevo: chi sarà quella bella ragazza? |
Teresa |
Così simpatica? |
Carmela |
Fate proprio una bella coppia, prendete una pastarella |
Felicello |
Sono buonissime |
Carmela |
E chiudi la bocca, sempri una contraerea |
Ninetta |
Grazie, troppo buona |
Ma queste sono quelle che ho fatte io nel convento!! |
|
Eugenio |
Allora? |
Amelia |
Ma, non saprei proprio dove... |
Ciccio |
In scena, svelti in scena che si apre il sipario |
Nicola |
Buono con quel sipario! |
La prima donna non canta più, se n'è scappata. |
|
Tutti |
Scappata??? |
Ciccio |
S'è raffreddata. E dategli una pasticca |
Nicola |
Ti do una botta in testa |
Carluccio |
In scena, svelti in scena |
Luigi |
Dov'è la primadonna? In scena, svelti |
Nicola |
Buoni là. Tu, Ciccio, vai di la e aspetta ordini |
Ciccio |
Bene, apro il sipario |
Nicola |
(lo prende per il collo) |
Ciccio |
Ma questi so tutti matti |
Carluccio |
Allora? |
Nicola |
La primadonna se n'è scappata |
Luigi |
E co chi è scappata? |
Nicola |
Co tuo nonno.. co chi è scappata! |
Carluccio |
Poveri noi, e come si fa? |
Felicello |
E che ci vuole, si taglia la parte della primadonna |
Oppure la fa un uomo |
|
Nicola |
Questo chi è? Chi è? |
Carmela |
E' una comparsa, non vedete? |
Luigi |
E allora se stesse zitto, taglia la primadonna... che scemo |
Nicola |
Sentite il pubblico come rumoreggia, povero me, |
poveri figli miei |
|
Ciccio |
In scena che apro il sipario |
Nicola |
Ti apro come un armadio a due ante |
Ciccio |
Mamma mia |
Eugenio |
Un momento, impresario, un'idea. Questa signorina, se |
vuole, vi può salvare |
|
Nicola |
Questa... e come? |
Ninetta |
Io? |
Eugenio |
Ma sì, conosce tutta l'operetta a memoria, è un'allieva |
dell'Autore |
|
Carluccio |
E potrebbe rimpiazzare Artemisia? |
Luigi |
Ma nemmeno se lo vedo |
Nicola |
Zitti un po' |
Ninetta |
Ma per carità...io mi vergogno |
Nicola |
Signorina, salvatemi, vi do tutto quello che volete |
salvate la mia famiglia |
|
Amelia |
Salvate il nostro lavoro, fatevi coraggio, vi aiuteremo tutti |
Ninetta |
Ma io non l'ho mai fatto |
Elvira |
Coraggio, il pubblico è sempre generoso con i debuttanti |
Teresa |
Salverete noi, salverete l'Autore |
Nicola |
Già, salverete l'autore, salverete la compagnia, salverete |
ogni cosa... e per prima la faccia mia |
|
Carluccio |
Sento il pubblico che rumoreggia sempre di più, che si fa? |
Nicola |
Un momento |
Felicello |
Un momento |
Luigi |
Ma tu chi sei? Ma chi cavolaccio sei? |
Felicello |
Ma che te frega a te?! |
Nicola |
Dunque, signorina |
Felicello |
Signorina, fatelo per me |
Nicola |
Ma ti vuoi levar di mezzo, si o no? |
Ninetta |
E va bene... ma...così vestita? |
Amelia |
Ti aggiustiamo noi, andiamo ragazze, svelte |
(la spingono nel camerino d'Artemisia, vanno tutte) |
|
Felicello |
Andiamo, andiamo |
Luigi |
Tu dove vai? |
Felicello |
Volevo aggiusta pure io |
Nicola |
Mo t'aggiusto un paio di calci, buttatelo fuori |
Carluccio/Luigi |
(lo prendono di peso e lo portano fuori fondo-dex, poi rientrano) |
Felicello |
Aiuto, Carmela, aiuto, lasciatemi... |
Ciccio |
Impresario, il Commissario di servizio dice che se |
(si riaffaccia) |
non aprite il sipario entro un minuto, ci porta tutti in galera. |
Io ci sento poco, avevo capito Buonasera e quello |
|
per poco non mi mette le manette |
|
Nicola |
Un poco, digli che avesse un poco di pazienza |
Ciccio |
Va bene, gli dico di mettersi una mano sulla coscienza |
Nicola |
Di avere pazienza, un attimo e apriamo |
Ciccio |
Ce ne scappiamo? E quando ci prende, peserà 200 chili |
Nicola |
Apriamo, a p r i a m o capito?? |
Ciccio |
E mica so' sordo, adesso glielo dico |
Nicola |
Ragazze.. presto. |
Conte, dovremo annunciare la sostituzione, come si |
|
chiama la ragazza? |
|
Eugenio |
Flora... il cognome non lo so |
Nicola |
Lo dico io il cognome... Ciccio!!! CICCIO!!! |
Ciccio |
Ancora! Ha detto che se non apriamo entro due minuti |
ci manda ai lavori forzati |
|
Nicola |
Guadagna qualche secondo, affacciati al sipario e chiedi |
scusa del ritardo. Di' che la primadonna s'è sentita male. |
|
Ciccio |
E' scappata col generale |
Nicola |
S'è sentita male! E verrà rimpiazzata dalla debuttante |
signorina FLORA PROVVIDENZA |
|
E che sia una Provvidenza per tutti |
|
Ripeti, non vorrei rischiare l'ergastolo |
|
Ciccio |
Verrà sostituita dalla Sig.na Flora Provvidenza. Vado |
Felicello |
Impresario, impresario! |
Nicola |
Che succede? Che c'è? |
Felicello |
Niente. Allora, che si dice? |
Nicola |
Si dice che ti gonfio di botte |
Amelia |
Eccola qua |
(esce Ninetta in costumino a fantasia, un po' scollato e |
|
con una ghirlanda in testa... è un po' timida, dopo di lei |
|
escono le altre) |
|
Eugenio |
Bellissima |
Carluccio/Luigi |
Che fata!!! |
Nicola |
Bella, sì... Fata, sì ma presto! Presto, in scena, in scena |
(escono in tenda centro Eugenio, poi le donne a 2 a 2 con Ninetta in mezzo, |
|
poi Felicello ingombra l'uscita impacciando Luigi e Carluccio) |
|
Luigi |
E levati da mezzo |
Felicello |
Ma sei cecato, pezzo d'animale |
Luigi |
Animale sarai tu |
Carluccio |
Noi siamo attori famosi |
Felicello |
Voi siete due scarpari |
Impresario, tutti sono andati, e noi? |
|
Nicola |
Venga, prego, mi segua |
Felicello |
Ahio, ahio, i calci no, ahiiii |
Scena 10^: |
Leo e Artemisia e poi Nicola |
Artemisia |
(rientra da fondo-destra seguita da Leo) |
E' inutile, inutile, inutile. Io ho una parola sola: NON CANTO |
|
Leo |
Signora primadonna. vi supplico, fatelo per me, per |
i vostri colleghi, per quel morto di fame dell'impresario. |
|
E' la mia prima operetta...non la buttate nel cestino. |
|
E' vero che abbiamo preso il gelato insieme, ma senza |
|
secondi fini... |
|
Artemisia |
Mi avete ingannato mentendo, basta! Tutte le gentilezze, |
le svenevolezze, erano perché vi premeva la commedia |
|
e non per me |
|
Leo |
No, no, per voi |
Artemisia |
Ah si? E allora provatemi il vostro amore |
Leo |
Come, come? |
Artemisia |
Alla faccia l'operetta, partiamo per una vacanza, adesso! |
Leo |
E il pubblico? |
Artemisia |
Ma a chi tenete di più, alla primadonna o ad Artemisia? |
Leo |
Beh, a tutte e due. |
Artemisia |
Ah si? E invece no! Vi darò una bella lezione. Ve la siete |
spassata tutto il pomeriggio con lei, pranzo, carrozza e |
|
gelato, poi siete venuto qui, in ritardo, giusto per il |
|
manifesto e per dare il contentino a me, perché dovevate |
|
tenermi buona, perché io vi faccio fare bella figura con |
|
il pubblico, io vi porto gloria e applausi... beh, sapete che |
|
faccio io? Non canto e vi porto urla, boati e fischi. FISCHI! |
|
VOCI DI DENTRO |
BRAVA, BRAVI |
Leo |
Ma che succede? |
Artemisia |
A chi applaudono? |
VOCI DI DENTRO |
Au-to-re Au-to-re Au-to-re |
Nicola |
Ohé, ma tu stai lì |
Presto, alla ribalta, il pubblico ti reclama |
|
Leo |
E la parte di Flora chi l'ha fatta? |
Nicola |
Una signorinella che è uno zucchero, vai, vai |
A voi, principessa, siete tornata? Avete fatto sta bella |
|
azione e vi sta bene. La parte la fa un'altra e la fa 100 volte |
|
meglio. Thié (PERNACCHIA) |
|
Artemisia |
Che rabbia. Ma come è possibile? E chi è sta somara? |
Senti che applausi, ma a qualcuno la faccio pagare |
|
(entra furiosa nel suo camerino) |
|
Scena 11^: |
Leo e Anna, poi Nicola, Angelo, Eugenio, Felicello |
e gli attori/attrici |
|
Leo |
(entra dalla tenda tenendo Ninetta per mano, intimidita) |
Ma che cavolo hai fatto? |
|
Ninetta |
Perdono, mi ci hanno costretto |
Leo |
Come sei conciata, svergognata. Va a vestirti, se lo sa |
Suor Rondinella mi manda in galera |
|
Ninetta |
Non mi lasciate più |
VOCI DI DENTRO |
Au-to-re Au-to-re Au-to-re |
Nicola |
Leo, Leo, va, va, ti reclamano |
(entra di corsa, prende Leo e lo ributta dentro la tenda) |
|
Adesso è il momento dei fiori, Ciccio...CICCIO |
|
Spezza i cordini....Cicciooo! |
|
Angelo |
(di corsa entra dal fondo - dice la battuta - va dietro la tenda) |
L'ho visto, l'ho visto, ahhh, e dove scappa più??? |
|
Sangue di Bacco! |
|
Eugenio |
Signorina Flora, voi siete stata un angelo, io... vi amo |
Ninetta |
Per carità, lasciatemi in pace |
Eugenio |
Volevo cambiare vita, non frequentare più attrici e ballerine, |
ma voi... posso sperare? |
|
Ninetta |
Non posso, signore, stasera partirò per Roma alle 10,40 |
Eugenio |
Ma ormai quel treno l'avete perso |
Ninetta |
Vorrà dire che partirò domani |
Eugenio |
Benissimo, domani anch'io andrò a Roma... a domani... |
a domani |
|
Ninetta |
Pure questo ci voleva... ma com'è simpatico, mi piace! |
Leo |
(entra trafelato dal retro-tenda) |
Aiuto, il maggiore, meno male che non m'ha visto in faccia |
|
Svelta, scappiamo |
|
Ninetta |
Vestita così? e i panni miei? Sono là dentro |
Leo |
Svelta, vai... li prendo io nel camerino e ti raggiungo |
VOCI DI DENTRO |
Buffone, buffone |
Leo |
Signore aiutami |
Nicola |
(spinge Angelo fuori-tenda. Angelo ha una corona di |
fiori mezza infilata in testa, è seguito da attori/attrici che lo burlano) |
|
Fuori, fuorii! In palcoscenico non si può stare |
|
Angelo |
Voglio l'autore, datemi in mano l'autore che me lo mangio! |
Nicola |
Posate sta corona di fiori che non è vostra |
Angelo |
Gliela porto sulla tomba, gliela porto |
Dove sta l'autore? |
|
(va verso il fondo-destra e si scontra con.... |
|
Felicello |
... che entra con un cabareth) |
Ecco i gelati! |
|
Ah, adesso mi ripaghi tutto |
|
Angelo |
(si toglie i fiori e glieli dà in testa, poi scappa fuori, |
inseguito da tutti, urlanti) |
|
Comincia a prenderti st'anticipo |
|
Leo |
(esce sconvolto con un pacco in mano dal camerino) |
M'ha gonfiato di botte, ahio il naso, ohi che dolore |
|
Che giornata, scappiamo al convento. |
|
SIPARIO FINE I I ATTO |
|
I I I ° ATTO |
|
(Stessa scena del primo atto, il mattino seguente) |
|
Scena 1^: |
Leo e Ninetta |
Ninetta |
Presto professore, scavalcate |
Leo |
Presto un cavolo, mi si sono impicciati i pantaloni a un |
gancio... ahi, uno strappo |
|
Guarda se c'è qualcuno |
|
Ninetta |
(entra con cautela) |
Leo |
(entra anche lui, ha il naso incerottato, le da il pacco di vestiti) |
Tieni, vatti a cambiare, ahio che male sto naso |
|
Ninetta |
Cambiatevi anche voi, mica potete restare così. |
Però.... ah, ah... come siete curioso |
|
Leo |
Adesso ti do uno scappellotto ... coi guai che ho passato |
mi prende pure in giro... Ahio, mi sento tutto scombinato |
|
Ninetta |
Eh, no, professore... è importante che vi ricordate bene |
tutto quello che abbiamo COMBINATO di dire: |
|
Ieri alle 3 e mezzo siamo partiti per Roma |
|
Leo |
Per Roma |
Ninetta |
Appena arrivati a Roma, alle 10 e mezzo, mi avete |
parlato di matrimonio |
|
Leo |
Matrimonio, si |
Ninetta |
Allora io mi sono messa a strillare e ho fatto |
Leo |
Un grande casino |
Ninetta |
Il diavolo a quattro, insistendo per ripartire subito |
Abbiamo ripreso a mezzanotte il treno del ritorno |
|
e stamattina siamo arrivati a Parma. Non v'imbrogliate |
|
Leo |
E che m'imbroglio, fosse sta gran cosa |
Allora ieri siamo partiti alle 10 e mezza |
|
Ninetta |
Alle 3 e mezza |
Leo |
Va bene, alle 10 e mezza siamo arrivati al teatro |
Ninetta |
Ma che teatro, siamo arrivati a Roma |
Leo |
Appunto, a Roma. E lì, sapendo che si trattava del |
maggiore... |
|
Ninetta |
Si, del colonnello, di matrimonio! |
Leo |
Ah, di matrimonio. Hai fatto il diavolo e m'hai gonfiato |
il naso |
|
Ninetta |
Macché, sono voluta subito ripartire |
Leo |
Va bene, adesso lasciami stare... povero naso, se va |
in cancrena se ne casca pure |
|
Ninetta |
Mi vado a cambiare... dovete dire che ho pianto per |
tutto il viaggio di ritorno, nominando la superiora |
|
Leo |
Dammi quel mantello, non so come cambiarmi |
Ninetta |
Beh, voltatevi che mi vergogno |
Leo |
Adesso te lo dò...un pizzone,... t'hanno vista 2000 persone |
Ninetta |
Mi vergogno |
Leo |
Uffa, fai presto, può arrivare qualcuno |
Ninetta |
Conto fino a tre, ve lo indosso e me ne vado |
Leo |
Ariuffa |
Ninetta |
E non guardate... uno, due, due e mezzo |
Leo |
Tre meno un quarto |
Ninetta |
E tre. |
(toglie il mantello, glielo mette in testa e scappa) |
|
Non guardate |
|
Leo |
(si divincola, liberandosi del mantello e indossandolo) |
Alla faccia di tua madre e di tutta la stirpe |
|
Per colpa tua ho passato tutti quei guai...Artemisia |
|
m'ha aggredito quando sono entrato in camerino a |
|
riprendergli i vestiti, m'ha infilato le unghie nel naso e |
|
ha mosso le dita... avrà scavato chissà quanto. |
|
Sangue dentro e fuori, il farmacista quando m'ha vistoi |
|
m'ha chiesto se facevo l'allievo domatore di leoni. |
|
E quest'altra scema, ha voluto camminare a piedi |
|
tutta la notte per aspettà mattina e far credere d'essere |
|
arrivati col treno da Roma. |
|
Che stanchezza...non sono mica più un ragazzino! |
|
Andiamoci a restaurare |
|
Scena 2^: |
Michela, Giggi, Rachele e Palletta |
Michela |
(entra, seguita da Giggi, ha un diavolo per capello) |
Io non ritiro niente, sei ladro e fregarolo. Imbroglione |
|
Giggi |
Non ti fa sentire, e non farmi arrabbiare per Bacco |
Michela |
Sei ladro, ladrone e ladruncolo. E un'altra volta fregarolo. |
Io non ci credo che hai giocato 100.000 lire al lotto. |
|
M'hai fatto cacciare 50,000, ma sicuramente te le sei |
|
messe quasi tutte in tasca. |
|
Fammi vedere la giocata, dicevo, ... e tu con una scusa |
|
o l'altra non l'hai mai mostrata. |
|
Adesso te ne esci che non abbiamo fatto niente e |
|
per la rabbia l'hai strappata... ma chi ti crede! |
|
Quando si gioca a mezzi...non si strappa la ricevuta. |
|
Imbroglione. Te n'approfitti perché sei vecchio e non |
|
mi posso mettere con te. |
|
|
|
Giggi |
Vecchio? Esci fuori e facciamo a botte: ti gonfio come |
na zampogna |
|
Michela |
Ma falla finita, che nemmeno ti reggi in piedi, ladro |
Basta che soffio e ti sbatto per terra |
|
Giggi |
Uh uh uh! Ma piantala, va bene, la prossima volta ti |
faccio vedere la giocata... anzi la conservi tu |
|
Michela |
La prossima volta ti piglio a calci |
Giggi |
Attenta, deficiente, che a terra ci caschi da sola |
Vieni qua, ragioniamo... c'è andata male, ma per poco. |
|
Avevamo 5, ed è uscito 6. Avevamo 21, ed è uscito 31. |
|
Avevamo 54, s'è girato ed è uscito 45. Così abbiamo |
|
perso il terno. |
|
Poi avevamo 7 e 19, che praticamente abbiamo preso. |
|
Michela |
L'abbiamo presi? |
Giggi |
Come se l'avessimo presi, avevamo 7 e 19 e sono |
uscite le cadenze 17 e 39. |
|
Michela |
Mo te do 'na sediata in testa e te faccio cadenza dei |
quattro peli che ti sono rimasti |
|
Ridammi almeno 40.000 lire e mi calmo, sennòoooo.... |
|
Giggi |
Vuoi 40.000 lire? Sei già 'mbriaca di prima mattina? |
Michela |
Macché 'mbriaca, fuori li soldi, ladro! |
Giggi |
E ridagli col ladro, adesso mi scordo che sei donna, che |
sei vecchia, e ti piglio a cazzottoni |
|
Palletta |
Che cos'è, che succede? |
Michela |
Suor Pallé, mi deve dà 40.000 lire |
Palletta |
Silenzio. Parlate a bassa voce... come sarebbe? |
Giggi |
E' lei che strilla, io gliel'ho detto. Parla piano! |
Palletta |
E perché ste 40.000 lire? |
Giggi |
Abbiamo giocato al lotto 50.000 lire a testa...e siccome |
non abbiamo vinto, rivuole quasi tutti i soldi indietro |
|
Michela |
Perché non m'hai fatto vede' il biglietto!!! |
Palletta |
Non strillà, piano. Queste storie nel convento non si |
fanno... se si ripetono, chiamo la superiora e vi faccio |
|
cacciare via |
|
Giggi |
Ma veramente... |
Palletta |
Zitto e vai al posto tuo, in cucina |
Michela |
Tiéh! |
Giggi |
Va bene |
Palletta |
Anche tu vai a lavorare |
Michela |
(fa per uscire ma si scontra con Rachele che rientra con Giggi) |
Rachele |
Buongiorno suor Palletta, che succede |
Palletta |
Eh, madre, co sto cuoco bisogna far qualcosa... tutto quello |
che guadagna se lo gioca... |
|
Rachele |
Affari suoi, sta per andarsene in pensione... adesso prepara |
insieme a Michela il menu per la cena...per il pranzo siamo |
|
a posto, ma devo provvedere stamattina a far comprare |
|
quello che manca...il pomeriggio è tutto chiuso |
|
Giggi |
Va bene |
(si apparta con Michela, tirando fuori taccuino e penna) |
|
Rachele |
Suor Pallé, avete dormito bene stanotte? |
Palletta |
Non tanto, comincia a fare un caldo... |
Ho dormito sempre girata sulla destra |
|
Rachele |
Infatti. Avete la guancia destra |
che sembra... |
|
Giggi |
'Na scamorza affumicata |
Rachele |
(sguardo di rimprovero) |
Uno straccio spiegazzato, mentre la sinistra è... |
|
Giggi |
'Na mozzarella fresca |
Rachele |
Parlate più piano... la sinistra è liscia liscia, come |
il culetto di un neonato |
|
Palletta |
Che bell'esempio madre |
Rachele |
Però si vede che non avete dormito, gli zigomi |
sembrano... |
|
Michela |
Due panzarotti |
Palletta |
E fate piano... mi si gonfiano sempre |
Rachele |
Gli occhi invece.. chiudeteli un po' |
Ecco chiusi ricordano... |
|
Michela |
Due uova sode |
Rachele |
Mentre se li aprite... ecco, adesso sembrano... |
Giggi |
Due uova al tegamino |
Rachele |
Ahò... voi due potete andare, il menù s'è bello e capito |
Palletta |
Vado anch'io, comincio a preparare per il coro |
Va bene? |
|
Rachele |
Va bene, pensaci tu...sssst, zitta un po... |
|
Senti anche tu questo rumore che viene dalla camera |
del professore? |
|
Palletta |
Sarà qualche topo, il professore sta a Roma! |
Ci vediamo in cappella. |
|
Scena 3^: |
Rachele e Leo |
Rachele |
Topi? Che schifo. |
Chi c'è di là? Siete topi? |
|
Leo |
Sono io, madre, proprio io, |
Rachele |
E come mai? Potevate fermarvi a dormire a Roma, |
ritornare oggi con calma. |
|
Leo |
Io ho passato un mare di guai...Ninetta, appena arrivata a Roma, |
subito è voluta ripartire |
|
Rachele |
Ma no! E dove sta? |
Leo |
Qua... siamo rientrati alle 7, stanchi morti |
Rachele |
E... perché? |
Leo |
Mbeh...colpa mia |
Rachele |
Vostra? |
Leo |
Perché appena a Roma, m'è scappato di bocca che era per |
farla sposare. Appena l'ha sentito è diventata una furia, una |
|
indemoniata.. si strappava i capelli, piangeva, strillava: |
|
Voglio tornà dalla superioia mia, fuggiamo, fuggiamo... |
|
Che pena. |
|
Rachele |
Povera figlia mia |
Leo |
C'era un treno verso mezzanotte, ce l'ho messa sopra e siamo |
ritornati |
|
Rachele |
Avete fatto bene.. con lo zio provvedo io... gli scrivo che la |
ragazza vuole prendere i voti... che bella badessa diventerà |
|
Leo |
Eh! E io sempre l'ho detto, quella giusto badessa diventa |
Rachele |
Ma voi, professore, che avete sul naso? |
Leo |
Sul naso...ah.. eh eh...non ve l'ho detto? |
Rachele |
No |
Leo |
Quando Ninetta s'è infuriata, ha preso a correre avanti e |
indietro per il marciapiede e io...: "Fermati, dove vai? il maggiore.. |
|
Rachele |
Quale maggiore? |
Leo |
Dico, attenta a non cadere dal marciapiede maggiore |
... poi c'era Artemisia... |
|
Rachele |
Artemisia? |
Leo |
Si, non ve l'ho detto? Quella nuova grande strada che hanno |
fatto a Roma, che si dipana dal marciapiede maggiore... |
|
Via Artemisia Picchiaduro...è famosa...basta, non ho visto |
|
bene e ho sbattuto a un cartello pubblicitario e mi sono fatto |
|
questa ficozza sul naso |
|
Rachele |
Beh, speriamo sia cosa da niente |
Scena 4^: |
Michela, Angelo e detti, poi Nannina e di nuovo Michela |
Michela |
Prego, s'accomodi |
Madre superiò, il fratellino |
|
Rachele |
Oh, Angelino |
Leo |
Oh che piacere |
(volta le spalle, va all'organo e tira fuori note a casaccio, prende appunti..) |
|
Angelo |
Buongiorno Raché, sono venuto a parlarti di un affare |
Rachele |
Anzitutto come stai? |
Angelo |
Bene, benissimo. Non m'arrabbio più, sono stracalmo |
Ieri ho mandato una lettera ad Artemisia piena di parolacce. |
|
Non la voglio più vedere. |
|
Rachele |
Quante artemisie...e bravo, le mie preghiere hanno funzionato |
Angelo |
Una cosa m'è rimasta qui |
Non aver potuto pigliare a calci quell'Autore |
|
Leo |
GLORIA, GLORIA, in excelsis Deo |
Angelo |
Mbeh, quello scemo giusto adesso doveva cantà? |
Rachele |
Lascialo in pace, è un sant'uomo, fa sempre così |
Qual'è l'affare che dicevi? |
|
Angelo |
Ti ricordi quel tenente di ieri mattina? Mbeh, ci ha ripensato, non |
vuole sposarsi più |
|
Rachele |
Davvero? |
Angelo |
Davvero! Ho provato a convincerlo... macché! Adesso mi |
dispiace che la ragazza è partita per Roma appositamente |
|
Rachele |
La ragazza sta qui... se n'è ritornata |
Angelo |
Ohè? |
Rachele |
Quando ha saputo che il viaggio era per sposarsi, ha fatto la |
pazza, ha pianto...e è voluta ritornà... Maestro, dite a mio |
|
fratello quello che ha fatto? |
|
Leo |
(voce alterata, senza voltarsi, braccia al cielo) |
Cose tremende, cose terribili, cose che non si possono dire |
|
Gloria, Gloria, in excelsis Deo |
|
Angelo |
Mo a questo gli spacco quell'organo in testa |
... m'è dispiaciuto che sto matrimonio s'è scombinato...lei era |
|
bella, lui pure.. |
|
Rachele |
Beh, senti... lei ha reagito perché forse non è fatta per il |
matrimonio, ma lui... lui perché ha cambiato idea? |
|
Angelo |
Ci ha ripensato perché s'è invaghito d'una attrice |
Sangue di Bacco, ste attrici le dovrebbero brucià tutte |
|
Leo |
Possi finì sotto un camion |
Angelo |
Ierisera a teatro fecero un'operetta, 'na fesseria scritta da un |
somaro qualsiasi |
|
Ahò, fate piano, lasciateci parlà |
|
Rachele |
Allora? |
Angelo |
Na ragazza, na bella ragazza, dicono, perché non l'ho |
potuta vedere... ha sostituito la primadonna che se n'era |
|
scappata. Sto tenentino n'è rimasto così invaghito che non |
|
pensa che a lei ...me lo sono pure portato dietro, e sai perché? |
|
Rachele |
Perché? |
Angelo |
Volevo fa un ultimo tentativo, volevo che tu gli facessi un |
predicozzo, lo convincessi...come hai fatto con me, che le |
|
donne che fanno teatro so tutte... |
|
Rachele |
Non dì parolacce, Angelì |
Angelo |
Insomma, che tu lo convertissi |
Rachele |
Beh, ci provo...oh, ecco la nostra Ninetta, vieni figlia mia |
Ninetta |
(entra di corsa, va dalla superiora, e le bacia la mano) |
O madre mia, perdonatemi |
|
Rachele |
E di ché figlia? Tu sei lo specchio della virtù, una santarella! |
Hai fatto bene, scrivo io a zio. |
|
Spiegherò il motivi per cui non hai voluto sposare il Conte |
|
Eugenio Spada |
|
Ninetta |
Come? Eugenio Spada? Si chiama proprio Eugenio Spada? |
Angelo |
Certo, conte Eugenio Spada, ufficiale. Sta qui fuori, perché |
mia sorella adesso lo deve convertire |
|
Leo |
E stai fresco |
Ninetta |
Come!, convertire |
Angelo |
Certo, perché lui ama ora un'attrice, e sbaglia |
Ninetta |
E cos'è un'attrice? |
Rachele |
Angelo, tu me la rovini, gli vai a nominà la parola attrice! |
Comunque, figlia mia, è una che recita o canta a teatro |
|
Angelo |
Una certa Flora... magari sarà pure brutta... se n'è innamorato |
e la vorrebbe sposare... ma non può, giusto? Ci proverai? |
|
Rachele |
Cercherò di fare il possibile per convincerlo |
Ninetta |
Madre, un'idea! E se ci parlassi io con questo signore? |
Col paravento, s'intende |
|
Forse potrei trovare meglio le parole adatte... fra giovani |
|
Leo |
Poveri noi |
Rachele |
Che pensi, Angelì, ce la facciamo parlare? Per parte mia |
ho la massima stima, è una santa... vedrai come lo converte |
|
Angelo |
Lo vado a chiamare, sono ultra d'accordo... |
Leo |
Te n'accorgerai |
Rachele |
Michela, Michela! |
Michela |
Comandate |
Rachele |
Il paravento, svelta |
Michela |
N'altra volta il paravento! Ma non potrebbe spostarlo quel |
paravento di Giggi? |
|
Rachele |
Quante volte t'ho detto che non voglio sentire parolacce, lo |
sposti tu. |
|
Ho una mezza idea di cacciarti via... |
|
Michela |
No, per favore, lo sposto io |
Tra un mese vado in pensione, ci mancherebbe |
|
Ninetta |
Adesso che viene, lasciatemi sola con lui |
Rachele |
Si, figlia santa |
Scena 5^: |
Detti + Eugenio |
Angelo |
Prego tenente, la signorina Fiorelli vi vuole parlare un attimo |
Eugenio |
Sono pronto |
Rachele |
E' la dietro, ascoltatela bene e seguite i suoi consigli, mi |
raccomando |
|
Professore... dovrebbe uscire anche lei |
|
Leo |
Subito, obbedisco |
Ma che vuoi fare? |
|
Ninetta |
Fatti gli affari tuoi |
Leo |
Siamo al tu, andiamo bene, andiamo |
Rachele |
Andiamo Angelì, non gli diamo soggezione |
Angelo |
Si andiamo... Eugenio, ascoltatela, è un angelo mandato per voi |
Leo |
Un momento che esco |
(passa accanto a Eugenio, se lo scruta e finge d'uscire) |
|
Voglio curiosare... |
|
Eugenio |
Signorina |
Ninetta |
Signore |
Leo |
Come sono belli, tutti e due! |
Ninetta |
Io so che volevate sposarmi, senza avermi mai visto, perché |
vostro padre era amico di mio zio. Questo non è giusto, perché |
|
due persone debbono prima amarsi e poi sposarsi. |
|
Ho saputo poi che avete rinunciato, perché invaghito di un'altra... |
|
un'attrice, ho sentito. |
|
Eugenio |
Come somiglia la sua voce a quella di Flora |
Leo |
L'ha presa per una de fora |
Eugenio |
E' vero, vostro zio e mio padre avevano combinato tutto e io |
in un primo tempo avevo accettato, poi...insomma non posso |
|
più sposarvi, vi renderei infelice |
|
Ninetta |
E perché? |
Eugenio |
Perché amo un'altra...una che ho conosciuto ieri sera...non |
sarà certamente bella come voi, ma la sua voce, i suoi occhi... |
|
mi sono innamorato |
|
Ninetta |
Oh come sono contenta, perché...vedete... anche io ormai |
amo un altro signore |
|
Eugenio |
Un altro? |
Ninetta |
Si, proprio ieri sera ho conosciuto un giovane distinto, serio, |
affascinante ... e me ne sono innamorata. |
|
Invece d'andare a Roma...ho fatto una marachella |
|
Ho convinto il mio professore a portarmi a teatro, e lì ho |
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anche cantato...ho rimpiazzato la prima donna. |
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A questo giovane ho detto una bugia...ho detto di |
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chiamarmi Flora |
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Leo |
E salutame a soreta |
Eugenio |
(butta per aria il paravento) |
Ma allora sei tu...oh che felicità, abbracciami |
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Ninetta |
Eugenio |
Leo |
Ma che succede... Superiora, superiora!!! |
Rachele |
Che succede? |
Angelo |
Che urlate...che cos'è |
Eugenio |
Signor maggiore, io amo questa ragazza e me la voglio sposare |
Rachele |
Ma come! |
Ninetta |
Io ho convertito lui e lui ha convertito a me |
Rachele |
E tu anche lo vuoi sposare? |
Ninetta |
Si, madre mia, subito |
Angelo |
Benissimo, la soluzione migliore |
Rachele |
Mando subito un telegramma allo zio e oggi partirai per Roma |
Il professore t'accompagnerà un'altra volta |
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Leo |
Io? Ancora? |
Angelo |
L'accompagneremo insieme... tra noi uomini di mondo ci |
faremo compagnia...anzi, ho l'impressione d'avervi visto già |
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da qualche parte... chiariremo |
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Leo |
Uh povero me |
Ninetta |
Madre... Eugenio... è ora della preghiera e del coro. |
Adesso raggiungo le mie amiche in chiesa |
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Andiamo professore, andiamo a cantare il Gloria, poi |
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ci prepariamo e partiamo |
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Rachele |
Che angelo, che angelo... andiamo Angelì, tenente... |
Michelaaa!... raccogli il paravento |
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Scena 6^: |
Michela, Giggi, poi Carletto, Palletta e Ninetta |
Michela |
Raccogli...ma che raccogli... Giggi! Giggiii! |
Giggi |
Cos'hai da strillare, che vuoi? |
Michela |
Aiutami, non ce la faccio più |
Un altro mese, poi me ne vado in pensione, me ne torno |
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a Roma |
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Giggi |
Io pure vado in pensione fra una quarantina di giorni |
Hanno messo l'annuncio che cercano un cuoco e già si |
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presentano i candidati... io debbo esaminarli e decidere |
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chi prenderà il mio posto. Anch'io andrò a Roma. |
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Ho un appartamentino in periferia, s'è appena liberato |
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Michela |
Io invece una casetta me la dovrò cercare, non ho |
più nessuno |
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Giggi |
Vieni a stare con me |
Michela |
Scostumato, come ti permetti |
Giggi |
Ci possiamo sempre sposare, ci facciamo compagnia |
Michela |
Cerchi una che te fa le pulizie, così tu ti godi la pensione e io |
continuo a sgobbare |
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Giggi |
Ci aiutiamo uno con l'altro, facciamo la spesa, teniamo un |
po' pulito alla meglio, ma a cucinare ci penso io... |
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allora? |
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Michela |
Noo, non mi compri |
Giggi |
Ti faccio le tagliatelle coi porcini, le pennette all'arrabbiata |
Michela |
Bbone |
Giggi |
Pasta e fagioli, letticchiette di Castelluccio co le salsicce |
Michela |
Ahò, e buono! Non toccà certi tasti |
Giggi |
Ossibuco coi pisellii, carciofi alla giudìa, filetti de baccalà |
Michela |
Basta... non approfittare d'una fanciulla innocente e illibata |
Giggi |
Rigatoni co la pajata |
Michela |
Chissà a quante l'hai fatta sta proposta 56 |
Giggi |
Proprio non mi vuoi sposà? |
Bucatini all'amatriciana |
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Michela |
(lo piglia per il bavero e gli parla in faccia) |
T'ho detto non approfittare |
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(il colloquio si fa serrato...lui che tenta e lei che man mano cede) |
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Giggi |
Agnolotti |
Michela |
Zitto |
Giggi |
Pappardelle |
Michela |
Zitto |
Giggi |
Fritto de paranza |
Michela |
Basta |
Giggi |
Strozzapreti |
Michela |
Buono, che m'attizzi |
Giggi |
Facioli co le cotiche |
Michela |
Nooo... m'hai spinto al peccato, diavolo tentatore |
Va bene, ti sposo... ma prima del matrimonio non mi devi |
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sfiorare nemmeno con un dito...io sono una colombella |
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indifesa |
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Giggi |
E perché io? So un piccioncino timido timido |
Michela |
Tu sei un beccaccione prepotente... ma ti sposo |
Palletta |
Ho sentito bene? Si parla d'un altro matrimonio? |
Giggi |
Avete sentito bene, fra un mese ci saluteremo e finalmente |
avrete a che fare con personale più giovane e gagliardo |
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Michela |
Ma un buon ricordo di noi vi resterà sempre |
Palletta |
Certo, chi vi dimentica. Solo, vorrei raccomandarvi, non |
dilapidate tutto al gioco |
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Michela |
Ci penso io, massimo 5000 lire a settimana |
Tre numeri sulla Ruota di Roma |
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Giggi |
Sulla sacra Ruota |
Carletto |
Permesso? Bacio le mani madre Rachele |
(sbaglia bersaglio) |
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Palletta |
Non sono madre Rachele, e le mani l'hai baciate a Michela |
Carletto |
Solita puzza di varecchina...Non ci vedo più come una volta |
Palletta |
Non dovresti accompagnare il coro? |
(inizia il canto del Gloria) |
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Carletto |
Sentite? Fanno ormai senza di me... c'è un fraticello nuovo |
... senti come suona tranquillo e sicuro... Largo ai giovani! |
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Palletta |
Era tua quella musica o sbaglio? |
Carletto |
Non sbagli, ma mica è un vestito personale... è di tutti |
Dove vado, non mi servirà certo |
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Giggi |
Dove vai fratel Carletto? |
Carletto |
Vado all'ospizio dei fratelli da buttare... speriamo almeno |
di trovare persone gentili come voi |
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Palletta |
Voglio venirci anch'io |
Carletto |
Vado all'ospizio, sono tutti maschietti...tu, quando fra cento |
anni farai la stessa fine, andrai all'ospizia... femminile, dove |
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saranno tutte femminucce |
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Michela |
E' stato bello sentire il Gloria filtrato dai corridoi...è una musica |
che porterò sempre con me |
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Carletto |
(va verso l'organo, tocca alcuni tasti) |
Io invece ne porterò anche un'altra... mi ricorderà la nostra |
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santarellina |
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Le abbiamo voluto tutti bene, chissà se le persone sedute là |
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che l'hanno conosciuta stasera... se anche loro le hanno |
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voluto bene... |
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Ninetta |
Eccomi qua, sono venuta a salutarvi... io parto per Roma, |
mi sposo |
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Palletta |
Bella figlia cara, abbracciami |
(a soggetto, abbracci con Giggi e Michela) |
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Ninetta |
Addio fratel Carletto, grazie per avermi insegnato quella |
bella musica fatta dal professore... senza quella, non |
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avrei conosciuto l'amore e questa gioia. |
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(lo abbraccia) |
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Addio a tutti |
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Carletto |
(suona il cantabile dell'allegato 1, mentre si chiude il...) |
S I P A R I O - f i n e |
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