Ninetta o Amore e musica

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Ninetta o Amore & Musica

Carlo Di Leginio

(liberamente tratto da Weilhac, Milland e Scarpetta)

Personaggi

Suor Palletta

del Collegio Rondinelle

Cannone Rachele

Superiora Collegio Rondinelle

Cannone Angelo

Suo fratello, Maggiore di Fanteria

Prof. Leo Tromba

Musicista, maestro di canto

Fratel Carletto

Organista

Michela

Domestica del Collegio

Giggi

Cuoco del Collegio

Anna Fiori / Ninetta

Collegiale

Spada Eugenio

Tenente di Fanteria

Artemisia

Primadonna

Carmela

Attrice & Corista

Teresa

Attrice & Corista

Amelia

Attrice & Corista

Elvira

Attrice & Corista

Nicola

Impresario

Felicello

Marchesino gagà

Luigi

Attore & Corista

Carluccio

Attore & Corista

Ciccio

Macchinista di scena e Buttafuori

Vincenzina

Guardiana del teatro

 

Introduzione e Trama

La vicenda si svolge nel rinomato Collegio delle Rondinelle, a Parma,

educandato per figlie di papà. La vita trascorre serena, e parte dello studio

è dedicata al canto e alla musica, grazie alla valentìa del prof. Tromba,

compositore ed esperto di violino, coadiuvato dall'anziano insegnante, ormai

cieco, fratel Carletto.

Il prof. Tromba ha una seconda attività, segreta. Ha composto un'operetta

giudicata molto buona dall'impresario del locale teatro. Detta Operetta

è stata messa in calendario e le prove ormai volgono a termine.

Il nostro prof. è costretto ogni sera, quando suore ed educande di ritirano,

a scavalcare il cancello per andare a teatro ad assistere alle prove.

La sera della prova generale, viene invitato dalla primadonna Artemisia

ad andare a casa sua a provare separatamente alcuni duetti.

Questa quasi-scappatella si risolve in un dramma, perché sul più bello

capita in casa l'innamorato della primadonna, il Maggiore Cannone, che,

per fortuna del prof., non riesce nella penombra a vederlo in faccia, ma

riesce a rifilargli un calcione.

Il prof. Tromba rientra così al collegio, stavolta alle 5 del mattino anziché

a mezzanotte come al solito, dato il fuoriprogramma, e, purtroppo per lui,

riceve il non gradito assalto del cane dei vicini.

Con questo rientro mattutino inizia la commedia.

Nel riordinare le proprie carte musicali, non trova più lo spartito dell'operetta.

Al momento delle prove di canto, viene a scoprire che le ha prese Ninetta

la migliore allieva, bravissima in musica e canto, la quale ha imparato nel

frattempo tutta la parte della protagonista dell'operetta, aiutata dall'organista.

Nella stessa mattinata viene al collegio proprio il Maggiore dell'avventura

notturna, che è il fratello della Superiora, per chiedere un colloquio fra un

Tenente suo amico e la collegiale Ninetta, a scopo fidanzamento: il Tenente

è infatti amico d'uno zio della ragazza e ne ha sentito parlar bene.

Il prof. Tromba cerca d'evitare l'incontro col maggiore, mentre il colloquio

fra Tenente e fanciulla viene accordato, ma con un paravento che impedisse

la vista. Questo colloquio è seguito dall'arrivo di un telegramma dello zio della

ragazza: andare a Roma proprio per conoscere questo ragazzo ed eventual-

mente fidanzarsi.

Questo fatto sorprende un po' tutti, la ragazza per prima, non molto propensa

a fidanzarsi con uno sconosciuto, ma nello stesso tempo curiosa di vedere

il mondo esterno al collegio.

Viene incaricato il prof. Tromba come accompagnatore... e al poveretto prende

un colpo: dover andare a Roma ad accompagnare quella smorfiosa proprio

il giorno della prima rappresentazione della sua operetta?

La ragazza non ha molta voglia d'andare a Roma, lui meno che mai... lasciano

trascorrere il tempo fino a perdere il treno. E' costretto a portarsela a teatro.

 

Nel secondo atto la scena si svolge dietro le quinte del teatro dell'opera, con

Attori e Attrici che si congratulano a vicenda dopo il primo atto andato molto

bene, con la guardiana che è costretta a tenere alla larga spasimanti e affini,

specialmente un marchesino insistente.

L'autore, atteso da pubblico e artisti, non si vede ancora e la primadonna, che

ormai ha accettato la sua corte e ne è gelosa, comincia a sospettare.

Nei pettegolezzi dietro le quinte, viene a sapere che è stato visto in compagnia

d'una ragazza al ristorante e in gelateria S'ingelosisce sempre più e quando

il prof. Tromba finalmente si presenta, gli pianta una chiassata, si riveste e

abbandona il teatro. Autore e impresario la inseguono invano per convincerla                  I I I

a restare.

Nel frattempo piombano dietro le quinte il tenente Eugenio, abituale frequenta-

tore dell'ambiente, e Ninetta. Abbandonata dal prof. in un palco di 4° ordine, è

stata mandata via dal personale perché senza biglietto e, vagando vagando,

s'è ritrovata nel retropalcoscenico, fra artisti avviliti per l'abbandono della

primadonna e l'impresario sull'orlo della disperazione.

In questa circostanza conosce il tenente Eugenio, per il quale prova una naturale

simpatia. Nessuno dei due riconosce l'altro (s'erano parlati col paravento).

Conversando, lei lo informa di conoscere tutta l'operetta a memoria, e

di saperla cantare, specialmente la parte della primadonna.

In tutti nasce l'idea di farle far da sostituta e, un po' recalcitrante, alla fine accetta.

Tutti vanno in scena, e sul retroparco rientrano man mano l'Autore e la prima-

donna venuta a godersi i fischi e la sua vendetta. Invece si sentono scrosciare

gli applausi, l'autore viene chiamato in scena e la serata per lui sarebbe

eccezionale, se non dovesse sorbirsi un pugno vendicativo dalla primadonna

e gettarsi alla fuga per l'improvviso arrivo del maggiore ex-fidanzato di questa.

 

Il terzo atto ci porta di nuovo al Collegio. Maestro ed allieva sono rientrati in

piena notte scavalcando il muro. Al mattino, alla superiora meravigliata di

trovarli qui (avrebbero dovuto stare a Roma) raccontano che avevano preso

sì il treno per Roma il giorno avanti ma, appena arrivati la ragazza - sentendo

parlare di matrimonio - aveva insistito per ripartire immediatamente per il

Collegio col treno della notte. La superiora abbocca alla scusa e già pregusta

l'adozione di una futura badessa, quando si presentano Maggiore e Tenente.

Quest'ultimo avrebbe dovuto stare a Roma anche lui e giustifica la mancata

partenza dicendo d'essersi innamorato d'una attrice.

Avendo saputo che anche Ninetta è là, viene organizzato un colloquio di

saluti e scuse (sempre col paravento). Seconché i due finiscono per riconoscersi

e rivelare agli altri il loro amore e l'intenzione di sposarsi sul serio.

Su questo lieto fine si chiude la commedia.

 

 

 

I°       A T T O

 

 (Salotto Collegio delle Rondinelle, qualche quadro, un paravento chiuso in fondo vicino a un

 mobile decorativo qualsiasi, una sedia a destra (guardando dal pubblico), una tastiera a sinistra

con banchetto o sedia davanti per suonare. Il fondo semichiuso, che lascia intendere la presenza

nascosta d'una porta finestra. Si entra/esce dal fondo, a sinistra verso l'interno e a destra verso

le cucine, l'ingresso e l'esterno)

Scena 1^:

Michela , poi Giggi

Michela

Cominciamo n'altra giornata!

Non me la sento più! Mica me posso alzà sempre

così presto come quando avevo 20 anni.

 

Adesso  ho sessant'anni, 4 mesi e 5 giorni..eh, e

appena me lamento co Madre Rachele, la superiora,

 

glie pigliano l'attacchi de rabbia...

 "Quando ci alziamo dobbiamo trovare tutto pulito!"

 

E alzate te a quest'ora! Stamattina, per la stanchezza

 

mi sono riaddormentata in terra.

 

Sta facendo giorno..

Ieri l'ho detto al confessore: "Non me la sento più, che

 

devo fare?"

E lui: "Fa piano piano, non ti strapazzare, quando sei

 

stanca siediti !... basta che non dici le parolacce"

E bravo! Se faccio piano la Superiore strillà come 'na

 

papera. Se dico le parolacce, si mette a strillà come

 

un gallinaccio! Porca pupazza! Tanto non sente.

Ma non potrebbe scopà un'altra? No, devo fallo io.

 

 (piglia la sedia, la mette in mezzo e continua da seduta)

Oh, finalmente! Riposiamoci!

 

Una volta in un'ora pulivo tutto il collegio, adesso

 

non basta una giornata..e poi senza parolacce

 

diventa più difficile.

 

Diamo una pulita vicino alla porta del maestro, sennò lo

 

senti.

 

Ste sedie pesano sempre di più, sarà l'umidità!

 

 

Giggi

 (entra da destra, la vede e attacca a ridere)

Ma che fai

 

 

Michela

Sto spazzando, non lo vedi?

 

 

Giggi

Da seduta?

 

 

Michela

Che t'importa, è fatto il caffè?

 

 

Giggi

Tutto pronto

 

Scopatora...67

 

Michela

Sta sempre a fa n'arte co sti numeri

 

Giggi

Miché, se mi dai retta ci sistemiamo. Ho tre numeri pronti,

 

 50000 lire per uno, un terno secco e sono 400 milioni

 

 

Michela

Ma sta zitto..non hai mai preso niente

 

 

Giggi

Sst, stavolta è sicuro. Senti, stanotte stavo affacciato

 

alla finestra... un silenzio...a un certo momento è passato

uno a cavallo.. clop clop clop  . Diceva:

 

"Che voglia di mettemi a letto".

 

Dopo mezz'ora è passata 'na donna che diceva:

"Avevo 59 castagne, n'ho mangiate 5. Ne so rimaste 54"

 

Pensa: 5 è il letto, 54 è uomo a cavallo, 21 la donna che

ha pronunciato proprio i numeri 5 e 54.

CHE TERNO !!  CHE COMBINAZIONE!!!

 

Michela

CHE SCEMO!! Come! La gente parla e tu fai i numeri?

 

 

Giggi

Certo, così si pigliano i terni.

 

Ti ricordi l'ambo del mese scorso col  27  e  46 ?

 

Ho preso 25.000 lire!!            

Suor Palletta venne in cucina e disse:  

Sto sugo fa schifo, mettici meno pomodoro e più zucchero

 

Zucchero  27  e pomodoro  46

 

 

Michela

Mi ricordo..

 

 

Giggi

E n'amico mio, cuoco pure lui, fu bastonato da un nobile

 

perché mancava 'na posata d'argento. Lui non  aveva

 

colpa, ma si giocò:   38  le botte  e  69  il nobile.

 

Prese un ambo secco: 250.000 lire

 

 

Michela

Che gli servirono pe paga' il dottore

 

Ma guarda! Interessante, altroché se interessante

 

 

Giggi

Questi sono fatti, no parole

 

 

Michela

Adesso mi metto a fa i numeri pure io

 

 

Giggi

Allora giochi a metà? 50.000 lire

 

 

Michela

Ma non bastano 1000 lire?

 

Giggi

E che pigliamo! Forza, non mi fa dì parolacce

 

 

Michela

No', le parolacce no. Eccoti 50.000 lire

 

 

Giggi

Va bene, fra mezzora le ragazze verranno a colazione

..fa presto !   Ssst  ...zitta!

 

Uno, due, tre, quattro, cinque, sei ,sette

Quanti n'abbiamo oggi?

Michela

Diciannove

 

 

Giggi

Sette e diciannove, più quelli de prima,, giocamo la

 

cinquina, dammi  altre mille lire

 

 

Michela

Ti do la scopa in testa se non te ne vai

 

 

Giggi

Donna di poca fede

 

Michela

Per  levarti i soldi s'attacca a tutto

 

 

Che sono 'sti cani?

Qui finisce che si svegliano tutte prima della campanella.

Scena 2^:

Michela e Leo, poi Rachele e Palletta

Leo

 (entra dalla tenda di fondo, con vestito scuro e pantalo-

 

ne con uno strappo su una natica)

 

Passa là, mannaggia li cani, vi venisse il cimurro.

 

Ma chi l'ha sciolti. Ahio il sedere

 

Michela

Maestro

 

 

Leo

Ah, stai qui?

 

Per favore, mettimi un punto qui dietro...ahi che male,

 

Cane maledetto, m'ha addentato e m'ha strappato tutto

 

 

Michela

Ecco, si metta qui, per traverso

 

 

Leo

Piano per favore

 

 

Michela

Buono eh? Buono!

Mamma che strappo, metto qualche punto un po'

 

alla meglio, poi sti calzoni ve li levate e me li date

 

 

Leo

Ahi!!! Ma stai cucendo pure la pelle, ahi!

 

 

Michela

Eh, non ci vedo più come 'na volta.

Beh basta !!!   Vado a suona' la campanella per la

 

colazione.

Leo

Che dolore! Fossero solo ste punture e i denti del

cane, mi so pure preso un calcione di quelli!

 

M'ha ntronato tutto. Andiamoci a cambia'...se mi vede

 

la Superiora mi licenzia.

 

Che nottata..e che calcione!

 

 

Rachele   (fuori)

Va bene, va bene, verrò subito!

 (entra fondo sinistra seguita da SUOR Palletta)

Già arriva gente in cappella per sentire cantare le mie

 

ragazze. Ma oggi non c'è Coro.

Ormai s'e' sparsa la voce che al Collegio delle Rondinelle

si fa la musica migliore.

 

Merito del nostro Maestro, eccezionale!

Palletta

Formidabile

Rachele

Signor Maestro!

Leo

Chi è

 

 

Rachele

Sono io, la Superiora, buongiorno!

 

Volevo ricordarvi che oggi non c'e' esibizione, ma solo

lezione. Possiamo entrare?

 

 

Leo

No! No! Che sono senza pantaloni. Mandatemi Michela

 

 

Palletta

Allora entriamo!

Leo

Noooo!!

Rachele

Non entriamo, non entriamo! Che sant'uomo. Michela!

Palletta

Michelaaaa!

Michela

Che c'è, porcaccia pupazza?

 

 

Rachele

Non dire parolacce, senti che vuole il Maestro. A dopo.

 

 

Palletta

Non dire parolacce, senti il Maestro, uhm!

Michela

Sembrano il gatto e la volpe.

Leo

 (esce e consegna dei pantaloni spiegazzati, mentre

 alla meglio si sta allacciando quelli appena messi)

 

Ecco i pantaloni da cucire, grazie.

 

 

Michela

Dia qua... ma come, me li dà con tutte le mutande?

 

 

Leo

Me l'hai cucite assieme! Guarda se c'e' rimasto cucito

pure un pezzo di pelle!

 

 

Michela

Ahò! Non si contenta mai nessuno! Provvederò!

 

 

 

 

Leo

Ho ripreso fiato... meno male che nessuno m'ha visto

scavalcare il muretto...Michela è rimbambita, chissà che

 

ha capito...sennò la facevo buona la figura: mi licenziavano.

 

E non voglia mai il cielo che si sapesse che io, il Maestro

 

di Canto delle Rondinelle, ho scritto un'operetta che sarà

 

rappresentata al teatro regio: La Figlia dell'Imperatore.

 

Stasera ci sarà "la prima"! Ho usato per prudenza un nome

 

d'arte. Sul manifesto c'è: interverrà l'autore Arturo Verdi.

 

Lo spartito sta lì, in mezzo a quei fogli...nessuno sa niente.

 

Ieri sera hanno fatto la prova generale: tutto benissimo.

 

Poi Artemisia, la prima donna, m'ha invitato da lei a cena

 

ed a provare il duetto...bah! si fosse innamorata di

 

me? Basta, mentre inginocchiato facevo la parte del tenore

 

 "T'amo mia Flora..." s'è spenta la luce e m'è arrivato

 

dietro un calcio, ma un calcio numero uno che ancora mi

fa male...Per il contraccolpo sono finito attraverso la porta

 

aperta per le scale e sono ruzzolato giù!.

Intanto una voce urlava:  "Vile  fellone, marrano, arrenditi.!"

 

E' uscito il portiere in pigiama e m'ha detto: Corra, scappi

perché è arrivato il maggiore Cannone, fidanzato della

 

signora... quello spara.!    Ho corso come un matto.

 

Menomale che lei, vedendo la porta che s'apriva ha

 

spento la luce...quello manco m'ha visto in faccia.

 

Sennò stasera a teatro chi ci andava!

Scena 3^:

Leo, Angelo e Michela

Angelo

 (parla da fuori)

Grazie, grazie. Non ho bisogno di tante cerimonie.

 

 

Leo

La voce di stanotte...il maggiore...Cielo, aiutami

 

        (si addossa all'organo,  entrano Angelo e Michela, da destra)

Angelo

Annunciami a mia sorella, la superiora. Sono il maggiore

Angelo Cannone.

 

 

Michela

Provvedo subito, il fratello maggiore

 

 

Angelo

Ma che fratello maggiore, sono l'Ufficiale Angelo Cannone,

 

maggiore, fratello minore. Hai capito donzella?

 

 

Michela

Io non ho capito niente. Ci pernserà la Superiora.

 

Quant'è antipatico!

 

 

Leo

E' il fratello di Madre Rachele?

 

 

Angelo

Buongiorno... buon uomo

 

 

Leo

Pace e bene...possi schiattà

 

 

Angelo

M'hanno detto che siete maestro di canto, mezzo musicista

 

 

Leo

Indegnamente

 

 

Angelo

Approcciatevi...Su, approcciatevi!!!

 

 

Leo

Io...mamma mia

 

 

Angelo

Dite un po'... conoscete per caso un certo Arturo Verdi,

 

collega un po' sciapo compositore di bestialità...

No?  Eppure fra rammolliti schiacciatasti dovreste

conoscervi.

 

 

Leo

Beh..siamo tanti...e poi io sto sempre chiuso qui..e tratto

 

genere religioso...     ti venga il fuoco di S.Antonio.

 

Angelo

Certo.. certo..ma tanto l'acchiappo...mica se la spassa...

Io ho fatto 13 battaglie, tengo 43 ferite...so stato pure nella

 

Legione Straniera e adesso...Prima o poi lo stendo

 

Leo

Povero me

 

 

Angelo

Ma viene sta sorella o no...io non aspetto mai nessuno.

 

Tamburino, avvisi mia sorella che se non viene subito

 

me ne vado.

 

 

Leo

Questo è matto...subito, subito..

Angelo

Sangue di Bacco! Non riesco a mandà giù l'offesa...

da parte d'un imboscato maestro di musica da strapazzo...

A mezzanotte a casa d'Artemisia... provavano il duetto,

diceva lei. Te lo do io il duetto...ho fatto 13 battaglie

mica scherzi...La vedevo diversa negli ultimi giorni, più

fredda...me l'ha cambiata lui, sto Arturo Verdi.

Intanto gli ho fatto il ritratto de sto scarpone sul fondo

dei calzoni...e stasera, a teatro, glie do 'na cannonata

nelle gengive.

Mica si scherza con me!

Scena 4^:

Angelo, Rachele e Michela

Rachele

Angeli', ce l'hai sempre co qualcuno?           

                                                           (entrando con Michela)

Angelo

Cara sorella, alle corte, ti debbo parlare d'un affare

importante

Rachele

Ma tu come stai? Bene?

Angelo

Bene, bene... tu, donzella, puoi andartene

Rachele

Miché, quei pacchetti mettili sul tavolo laggiù

Michela    

Va bene...scusa Superiò, è tuo fratello?

Rachele

Si, è tutta la mia famiglia

Michela

E' un bel ragazzetto...     (piano)   da gonfià de schiaffi

Angelo

Grazie...se questa vita non mi rovinasse...sarei ancora

più bello... ho fatto 13 battaglie, so'  pieno di buchi.

Michela

No scolamaccheroni... Con permesso!           (esce destra)

Rachele

Non ti vedo mai

Angelo

Sono occupatissimo, non ho tempo per smancerie

Rachele

Sei tutto d'un pezzo...ma pieno di buchi... Senti, t'ho fatto

preparare un po' di pastarelle, di quelle che fanno le

nostre ragazze...ti piacciono?

Angelo

Così... (sospiro) Quante n'ho portate a quella disgraziata!

Rachele

Che c'è?

Angelo

Niente, affari miei.... Dimmi adesso, fra le tue ragazze c'è

una certa Anna Fiori?

 

Rachele

Ninetta! Si.

Angelo

Sappi che sono un amico della sua famiglia... degli zii

Rachele

E ' orfana. Possono essere orgogliosi di lei...un angelo, una

santarellina. Istruita, educata, conosce la musica alla

perfezione e ha pure una bella voce.

Angelo

Non me ne frega niente... si tratta di farla sposare a un

giovane ufficiale, il conte Eugenio Spada, di stimatissima

famiglia e grande amico mio. Sapendo che sono tuo

fratello, m'ha mandato a chiederti di fargli vedere la

ragazza.

Rachele

E come?

Angelo

Come! Viene qui e la vede!

Rachele

Come la fai facile...lo sai che qui non possono veni' uomini?

Angelo

E io che so, un bambolotto?

Rachele

Ma tu sei mio fratello

Angelo

Porca miseria...mi sono impegnato...che figura..mannaggia

Rachele

Angeli'

Angelo

Sangue di Giulio Cesare

Rachele

La pianti con le parolacce? Senti...solo per non farti fare

na brutta figura...fallo venire, lo faccio parlà co Ninetta, ma

senza vederla.

Angelo

Come!

Rachele

Lo so io, non posso fare di più..

Angelo

Adesso n'altra cosa...conosci il maestro Arturo Verdi?

Rachele

No

Angelo

Ahò, lo conoscesse qualcuno...mannaggia li pesci!

Rachele

Che t'ha fatto?

Angelo

Artemisia non m'ama più!

Per colpa sua!  Oh, se la vedessi ne "le Cloches de Boville"

o ne "La Vedova allegra"... che angelo !!  E poi ne

 "La donna perduta",     "La grande peccatrice"

Rachele

Angeli' !!!   Un'attrice!   O Signore, dagli lume.

Attento a quello che fai

Angelo

Non te 'mpiccià. Allora lo faccio veni?

Rachele

Solo per parlare, ricorda, tièh, prendi sto pacchetto.

Angelo

Grazie. Ciao!  (bacio)     A uno che ha fatto 13 battaglie si

fa 'na cosa del genere!... scusa, Raché, mi sono lasciato

andare...ma se lo trovo gli faccio mangià il cappello.

L'avessi vista in "Fiore di Genzano".....       (intona)

 "Mangiamose 'na porchettaaa...'

Rachele

Povero fratello mio, ha perso proprio la testa...

Scena 5^:

Leo e detta, poi Michela e Anna

Leo        (entra)

Madre, è l'ora del passeggio in giardino... bisogna

dare il segnale

Rachele

Ha ragione, Michela!!!

Michela

Comanda

Rachele

Il segnale del passeggio

Michela

Passeggio... che numero sarà.. io lo chiedo a Giggi!

Rachele

La campanella sta dall'altra parte

Michela

Devo chiede 'na cosa al cuoco

Rachele

Ma che cuoco e cuoco, vai a dare sti 4 rintocchi e non te

lo far ripetere 2 volte

E che diavolo!

Michela

Quattro, due e il diavolo che fa settantasette       (uscendo)

Leo

Ma dove sta la partitura dell'Operetta, qui è tutto fuori posto!

Rachele

Professore, come vanno le mie ragazze?

Michela

 (attraversa brontolando da sinistra a destra)

Leo

Ehm! Bene, bene! specialmente la signorina Anna Fiori!

E' un talento naturale

Rachele

Santarellina! Che angelo ... oh eccola qua! e il passeggio?

Anna

 (vestita da educanda, occhi bassi, va a baciare la mano alla Superiora)

Buongiorno Reverenda Madre

Rachele

Figlia mia, cara figlia mia

Anna

Bungiorno professore. Madre, vorrei chiedere un favore

Rachele

Dimmi, figlia

Anna

Di rinunciare al passeggio e restare a studiare musica

Rachele

Ma tu ami troppo lo studio... troppo

Leo

Troppo.. vatti a fa 'na passeggiata

Scena 6^:

Detti, di nuovo Michela e Carletto

Rachele

Permesso accordato figlia, sei l'orgoglio di questo

convento

Michela   

C'è un giovanotto. M'ha dato il biglietto da visita. (entrando)

Rachele 

 "Conte Eugenio Spada". E' già venuto... dove l'hai

fatto aspettare?

Michela

Sta in parlatorio

Carletto

 (entra  titubante, non ci vede molto bene)

Buongiorno Reverenda Madre

Michela

Bongiorno a tu nonno

Carletto

Che saporaccio di varecchina. Scusi, Reverenda Madre.

Rachele

Buongiorno. Tu Michela, fai aspettare quel signore,

offrigli un caffè... qualche pasta

Michela   

Va bene.

Rachele

Ah, adesso che c'è anche l'organista darete a questa

Santarella una lezione straordinaria.

Leo

Forse a quell'età gli farebbe meglio un po' d'aria in

giardino

Anna

Ma io preferisco studiare... tanto tanto, col mio professore

e col mio maestro

Rachele

Beh, torno fra poco, che cosa volete provare?

Anna

Vorrei ripassare il Gloria che dovremo cantare domenica

Caro organista, prego

Carletto

Scelta giusta, andiamo.

 (esegue un cammino abituale alla cieca...per sedersi

davanti alla tastiera... purtroppo la sedia non sta al posto

esatto e finisce in terra).

Ma mannaggia la miseriaccia zozza

Rachele

Maestro, le parolacce!!!  Beh, a fra poco.

Leo

Pronti? A posto con gli occhialoni?

Via!

Anna

Gloria, Gloria, in excelsis Deo

Leo

Maestro, non suonate a memoria, leggete

Carletto

E' 'na parola.

Leo

Ma che! Ma che!

Carletto

Qui sta tutto imbrogliato

Leo

Ma quello è il preludio del  I° Atto...ehm, datelo a me.

Avanti, l'introduzione al Gloria... leggendo

Carletto

Ce vorrebbero l'occhi de 'na volta

Leo

Ma questo è il canto d'amore di Flora... ehm, datelo

a me. Ma chi l'ha messi sti fogli qua sopra.

Anna

Sono  stata io

Leo

Tu

Anna

Beh, si... m'ero accorta che nascondevate certi spartiti...

mi sono incuriosita... e ho voluto vedere di che si trattava.

Leo

E l'hai visto?

Carletto

L'abbiamo visto!        "La Figlia dell'Imperatore"

Leo

Zitti, che mi rovinate... allora conoscete il mio segreto

Anna

Ogni sera, quando tutti dormivano, io e Fratel Carletto

siamo venuti qui a suonare e cantare l'operetta.

E' così carina.

Leo

Vi piace?

Carletto

Meglio de na bastonata in testa...

Anna

Ormai la conosco tutta a memoria          So tutte le parti.

Leo

Ma guarda... e... questo non si fa, ora lo dico alla Superiora

Carletto

Così te piglia a calci da qui a Milano

Anna

Ah Ah Ah

Leo

Non ridere!!! Voglio vedere a te che cosa ti farà!

Anna

Va bene, ditelo pure, dite che il Professore di musica del

Convento ha scritto un'operetta profana che stasera viene

rappresentata...

Leo

Zitta... e come lo sapete che si rappresenta stasera?

Anna

Lo sappiamo, perché il terzo atto stava dentro un ritaglio

di giornale con l'annuncio della "PRIMA". E' vero allora?

Leo

E' vero, ma non dite niente

Anna

E lei ci va?

Leo

E certo

Anna

E come!

Leo

Se ve lo dico, mi posso fidare?

Carletto

Come no!

Anna

Parola

Leo

Come ho fatto per 30 giorni di fila

Scavalco il muro, attraverso la fattoria dei vicini e

arrivo sulla strada...dove prendo un taxi

Anna

Che bello, vorrei scavalcare il muro pure io... ma porto

la gonna

Carletto

Ma tu sei scema

Anna

Perché? Volevo andare con lui a vedere l'operetta. La

conosco tutta, ma vederla deve essere bellissimo

Leo

Aho' levati sto pensiero dalla testa, sennò lo dico

alla superiora e... chi se ne importa!

Riprendiamo la prova.

Anna

E' una musica così bella... quel coro delle ninfe, così

malinconico e sognante

Leo

Vi piace?

Carletto

C'è stoffa

Anna

Forza maestro, il coro... quello dell'operetta.

Leo

Ahò, voi toccate un tasto che... come posso dirvi di no?

Piano piano.

Carletto/Leo

 (iniziano suonando un breve pezzo tra tastiera e violino, Allegato 2,

poi la fresca voce di Anna s'inserisce, aiutata dalle Attrici vestite

da educande che durante l'introduzione hanno preso posto)

Anna & Coro

 "Bosco delle fate che t'estendi nella valle,

 tu nascondi al mondo la delizia del mio cuore;

mille e più sentieri t'attraversano qua e là

forte del mio amore quello giusto scoprirò"

Scena 7^:

Rachele, Palletta e Detti,

  indi Michela e Eugenio

Rachele

Eccomi tornata Suor Pallettaaa!

                                                    (un attimo di confusione, poi)

Anna

Gloria, Gloria, in excelsis Deo.

                         (coro pieno, incluse le Attrici, che poi spariscono)

Rachele

Brava, brava figlia mia...adesso basta studiare

Palletta

Che belle melodie, c'era l'eco dapertutto

Rachele

Come si è comportata, maestri?

Leo

E' proprio in gamba

Rachele

Adesso lasciateci sole, debbo parlare con Santarella

Leo

Subito

Carletto

Santarella... sapessi che tiene dentro questa qui

 Andiamo, con permesso

Rachele

A Ferragosto riuscirà a baciarmi la mano

Anna

Che desiderate, madre mia?

Rachele

Ecco... fuori c'è un signore che desidera parlarvi

Palletta

Un bel gio... ahio!

Anna

Un signore?   No, No,  Madre mia.

Rachele

E io lo sapevo.

Ma non ti spaventare...è un ispettore del Ministero, una

persona anziana

Palletta

Addirittura anz...ahio!

Anna

Un vecchio?

Rachele

Sì,  vuole interrogare la nostra migliore allieva...tu

Sta per entrare

Palletta

Orrore!! e la regola? ahio!

Anna

Ma, la regola?

Rachele

Hai ragione, infatti tu non lo vedrai, ascolterete le vostre

voci, risponderai alle sue domande.

Anna

La vostra volontà

Palletta

Che santarella

Rachele

Che angelo, Michela!

Michela

Eccomi

Rachele

Porta qui quel paravento

Michela

Ahò... ma quello pesa

Rachele

Svelta, svelta

Palletta

Lavora, lavora

Michela

Mannaggia tutte le bistecche ammuffite, porca della

gran pupazza, che mi tocca fare

Rachele

Non imprecare e fai entrare l'ispettore

Michela

Vado

Rachele

Mettiti da quel lato e rispondi esattamente

Anna

Si madre mia

Rachele

Che perla

Palletta

Che brillante

Michela

Prego

Eugenio

 (elegante, con berretto in mano)

Rachele

E' là dietro... Fermo!!  buono, ma dove andate?

Ricordate il nostro patto.

Eugenio

Va bene...   (cambia voce)    Signorina, perdoni il disturbo.

So che è vietato l'ingresso agli uomini, ma io sono il più

anziano degli ispettori.

Anna

Avrà almeno 80 anni a giudicare dalla voce

Eugenio

Il Ministero m'ha incaricato di chiedere come trascorrete

la vostra giornata

Anna

Debbo rispondere?

Palletta

Coraggio

Anna

Qui non si perde tempo, da mattina a sera non facciamo

altro che pregare, studiare, studiare e pregare.

Sveglia alle sette, preghiera, colazione, studio, passeggio

in giardino, studio, pranzo, preghiera, studio, cena, bacio

alla mano della Superiora,  e a letto.

Eugenio

Che bella giornata.

Però che voce deliziosa. Voglio vederla.

Rachele

Statti buono là, e la promessa?

Eugenio

Ah, già, ma ha una vocetta... Posso continuare?

Rachele

Questo si

Palletta

Prego

Eugenio

Signorina

Anna

Signor Ispettore

Eugenio

Lo sapete che un giorno dovrete uscire?

Anna

Oh, che notizia triste

Eugenio

Non ci credo  (piano)...      E avete pensato al matrimonio?

Anna

Matrimonio!  Matrimonio??  Oh madre mia, avete inteso?

Rachele

Ma come v'è saltato in mente... Niente, figlia, niente

Palletta

Hai capito male

Anna

No, basta...me ne voglio andare in camera

Rachele

Un momento, facciamo uscire l'ispettore..   (abbassa tono)

Ma come v'è venuto in mente...Matrimonio

Eugenio

M'è scappato

Palletta

E non vi doveva scappà, adesso andate

Eugenio

Senza vederla nemmeno?

Rachele

I patti e le regole sono queste

Eugenio

Beh, la vedrò a Roma, a casa di suo zio. Ecco, questa

è una lettera per voi... è dello zio.

Grazie di tutto

Rachele

Niente, niente

Eugenio     

E' stata una gradevole esperienza interrogare la vostra

allieva. Signorina Anna Fiori? I miei rispetti

Anna

Ispettore

Eugenio

Arrivederci Madre, Sorella

Rachele

 (legge la lettera fra sè, il viso esprime rammarico)

Anna    

Non l'ho potuto vedè...ma non doveva essere vecchio

sennò perché mettevano il paravento?     

Rachele

Lo zio scrive che vuole riprendere la nipote, che oggi

stesso deve partire per Roma. Come mi dispiace!

Michela!

Scena 8^:

Michela e dette, poi Leo, alla fine Giggi

Michela

Superio'?

Rachele

Leva sto paravento, non serve più

Michela

Aridaglie co' ste fatiche, ma non c'è un uomo in casa?

Mannaggia li pesci fritti

Anna

E' andato?

Rachele

Si, è andato, m'ha lasciato sta lettera. E' di tuo zio, ti

riprende a casa

Anna

Possibile?

Palletta

Com'è dispiaciuta, povera figlia

Rachele

Mi prega di farti partire oggi stesso per Roma, accompa-

gnata da una persona di fiducia.

Anna

Oggi?

Rachele

Si, col treno delle tre e mezza.

Anna

E perché così presto?

Rachele

Povera innocente, come gli posso dire che è per sposarsi.

Palletta

E non glielo dite

Rachele

Da qualche parola che è sfuggita all'ispettore, credo che

voglia chiuderti in un altro convento più vicino a lui

Anna

Un altro!?

Rachele

Forse per farti piglià i voti. Bisogna ubbidire

Anna

E stai fresca

Palletta

Ubbidire

Anna

E stai fresca pure tu

Rachele

Da chi ti posso far accompagnare?

Ah, e chi meglio del professore?

Professore!  

Leo

Che c'è? Eccomi reverenda, sorella!

Rachele

Ecco, bravo, mi dovete fare un grosso favore. Ho

ricevuto una lettera dello zio di Ninetta, che la vuole con

urgenza a Roma.

Mi prega di farla accompagnare da persona di estrema

fiducia. Io ho pensato subito a lei!

Leo

A me?

Rachele

Certo. Stasera la consegnate e domani ritornate qui.

Leo

Che bella pensata! E come faccio?

Vedete... ecco, io...

Rachele

Ah, lei è l'unico! Non ho in mente nessun altro

Leo

Ma io devo assistere alla prima.... alla prima leziona

della giornata, non rientrerei in tempo

Rachele

Domani salteremo la lezione. Assolutissimamente lo

voglio              (piano) si tratta di matrimonio

Leo

 (complice) di matrimonio? E chi se la piglia?

Rachele

Sei contenta, figlia, che ti accompagna il professore?

Anna

La vostra volontà, madre

Palletta

Che santarella

Leo

Che assassina

Rachele

Andiamo a prepararle la roba, il treno parte alle tre e mezza

e non vorrei far figuracce con la famiglia. Andiamo

Anna

Che bello, professore, mi accompagnate fino a Roma

Leo

Mannaggia che guaio, ma io stasera debbo assistere

alla Prima dell'Operetta, sta scritto pure sul manifesto.

Che figura, penseranno che ho paura dei fischi.

Anna

Ssst, zitto... zitto!

Ho fatto 'na bella pensata.

Alle due e mezza usciamo e facciamo vede' che andiamo

alla Stazione. Invece ci prendiamo un taxi... o meglio, una

carrozzella e ci facciamo scarrozzare per tutta la città.

Poi ci fermiamo a una gelateria e m'offrite un gelato

grosso così!

La sera andiamo a teatro, che non ci sono mai stata, e

assistiamo al primo e secondo atto di quella bella

Operetta. Vi prendete tutti i battimani che vi spettano e

partiamo per Roma col treno di mezzanotte. Eh???

Leo

Già. E tuo zio, che ci aspetta stasera e non ci vede

arrivà, domani mattina piglia un bel bastone e ci addrizza

la schiena a tutti e due!

Anna

Macché, c'inventiamo 'na scusa... che mi son sentita male

e abbiamo perso il treno delle tre e mezza.

Leo

Ma sei terribile, tremenda... guarda che imbrogliona.

Poi la chiamano Santarellina.....

No, NO! Non mi posso mettere in questa situazione.

Rischiare che qualcuno ti veda a teatro...No.

Adesso dico tutto e chissene importa.

Superioraaa!

Anna

Ssst, zitto, va bene... facciamo come volete. Partiamo

alle tre e mezzo.

Fate sta bella figura... tutti diranno: Dov'è l'Autore?

Boh? Fuori l'Autore... applausi...L'autore non c'è...Ah si?

E perché non c'è? Aveva paura? E se aveva paura

perché ha scritto sul manifesto che sarebbe intervenuto?

Il pubblico s'indispone e piano piano comincia a

fischià: Sipario, sipario, che schifo!

Bell'onore! Dove andrete a nascondervi?

Invece, colla pensata mia, stasera onore e applausi,

domani ritornate a essere il bravo professore: voi

contento, io contenta, zio abbozza e la superiora

ringrazia....

Mah, andiamo a prepararci, partiamo alle tre e mezza.

Leo

Santarellina... questa è 'na diavolina...

Anna

Andiamo?

Leo

Va bene, facciamo come hai detto tu

Anna

Yahuuuuuu!!!!

Leo

Ssst, non ti far sentire, mi fai licenziare. Promettimi che te

ne starai buona in un palco di 4° ordine senza farti vedere

Anna

Me ne starò buona buona e ben nascosta.. allora mi

portate a teatro?

Leo

Si

Anna

Che bello, che bello, là là là, vado  a sentir la musica!

Palletta

 Va bene, verrà a salutarvi.       

Anna

 (si ricompone e inizia a piangere)  

Madre mia,, suor Palletta,  perché vi devo lasciare?

Rachele

Figlia, non piangere che mi fai venì 'na cosa nello

stomaco

Palletta

E a me 'na cosa nella coratella

 (si abbracciano e piangono tutte e tre)

Leo

Ahò, n'ho viste de assassine... ma come questa...

Michela! Michela!

Michela

Comandi

Leo

Cappello e bastone.... e corri!

Michela

Subito ... corri.. hai detto facile

Anna

Mi scriverete?

Palletta

E chi ti potrà dimenticare

Rachele

Figlia mia

Giggi

Che è successo? Professò, che succede

Leo

 (pianto finto)    La più buona se ne va, alle  15  e  30

Michela

Ecco servito

Anna

Andiamo, voglio bacià tutte le compagne mie

Rachele

Si, ma non piangere, andiamo

                              (escono Rachele, Palletta e Anna, Leo dietro)

Michela

Povera creatura, se ne va

Giggi

M'ha fatto spezzà il cuore,  col treno delle

15 e 30 ... n'altro ambo, dammi  altre 1000 lire

Michela

 (se lo scrolla)                          Te dò 1000 calci nel sedere

Giggi

Aiuto!   

Michela

Ndo scappi? Ti piglio eh? Disgraziato!     

  SIPARIO -  FINE  I°   ATTO

 I I °   ATTO

 (La scena rappresenta il retro del palcoscenico del Regio Teatro.  Le quinte sono tutte porte con varie

 scritte: PRIMADONNA centrale destra, DIREZIONE avanti-destra, BOYS ultima-sinistra,

 COMPARSE centrale-sinistra...

La tenda in fondo è chiusa a metà e s'intravvede un arco. Immette nel palco direttamente, Vari

oggetto sono sparpagliati in scena: sedie accatastate, corde, scopa, ecc.

 E' la sera dello spettacolo, il primo atto è finito e sta andando bene!)

Scena 1^:

Nicola, Attori, Vincenzina

Vincenzina

 (è l'unica in scena, in fondo, seduta, dorme abbracciata a una scopa)

Nicola

 (entra dal fondo sinistra, vestito scuro)

Che bello, che bello, due bis al finale del I°Atto

E Leo non si vede. Questo non si chiama successo, si

chiama successone.

Su, rialzate il sipario, il pubblico non può attendere...

e so già 3 chiamate! Tre chiamate al primo atto! Che

colpo che ho fatto..  Vincenzì, VINCENZI'

Vincenzina

Che è, chi rompe l'anima?

Nicola

Svegliate, che te licenzio, chi rompe l'anima!

Vicenzina

Mica dormivo

Nicola

No, ronfavi. Non fa passà estranei, capito? Sennò ti multo

Vincenzina

E va bene

Nicola

E sta in piedi... su, su

Artemisia

 (con mazzo di fiori e tenuta da operetta, entra dal fondo-tenda)

Caro impresario...un furore, un furore!!

Nicola

Cara primadonna, avete cantato come un angelo...

lo sapevo...grazie, grazie a nome dell'arte e dell'umanità

Artemisia

E l'autore dov'è?

Nicola

Arriverà, arriverà, potrebbe mai mancare? Non ci pensate,

l'avranno trattenuto  

Attori/Attrici

 (entrano alla spicciolata da fondo-tenda, truccati da pierrot o maschere

 veneziane, le donne ciascuna con un mazzo di fiori)

Amelia

Impresario, siamo state magnifiche, vero?

Elvira

Adesso ci spettano i gelati

Teresa

Io voglio una limonata

Carmela

E io un'aranciata... l'avevate promesso

Amelia

E ogni promessa è debito

Nicola

Va bene, ho promesso e mantengo... alla fine del

secondo atto faccio arrivare tutto, gelati, limonate e

aranciate

Artemisia

Io voglio un tramezzino e un bicchiere di champagne,

altrimenti mi si abbassa la voce

Nicola

Per carità, trattiamola bene sta voce...fra poco avrete tutto

Carluccio

Impresa', e a noi i sigari, belli toscanacci

Nicola

Va bene... andatevi a cambiare per il secondo atto

Luigi

Andiamo, svelto, non perdiamo tempo

Nicola

Ragazze, per l'autore ho preparato 'na sorpresina...!

Artemisia

Che cosa?

Nicola

Ho fatto 'na grossa corona di fiori e alloro, l'ho fatta

mettere sotto al cielo... quando, alla fine del II° Atto, il

pubblico chiama alla ribalta l'autore, il macchinista

scioglie le cordine e gliela fa cadere proprio sulla testa...

Donne

Benissimo!

Nicola

Che vi sembra?

Artemisia

Un'idea splendida

Nicola

Ciccio! Ciccioooo!  Ahò, ma che è diventato sordo.

Ciccio!!

Ciccio

Che c'è?

Nicola

Stappati l'orecchie

Ciccio

Scusate impresà, ho avuto il raffreddore e m'ha lasciato

un po' d'otite...non ci sento tanto bene

Nicola

E fatti curà! Non ti scordà quello che ho detto, all'autore

bisogna fà 'na bella festa.

Ciccio

Ci penso io a daglie un bel pugno in testa

Nicola

Curati! Ho detto una bella festa. Tutto dev'esse organizzato

Ciccio

Ma vacci tu

Nicola

Dove

Ciccio

A morì ammazzato

Nicola

Mo t'arriva un pizzardone... sturati l'orecchie, quando al

secondo atto chiamano l'autore, spezza i cordini, ok?

Ciccio

Gli spezzo le reni!

Nicola

No, i cordini       (urlando)

Ciccio

I cordini, va be, non sono mica sordo!                   (esce)

Nicola

Dio ce la mandi buona... primado', v'andate a cambià?

Artemisia

E' appena finito il primo atto!

Nicola

Avete ragione... sono un po' teso, il teatro così pieno.

Vorrei che tutto andasse bene. Vado a controllare

Elvira

I gelati, ci raccomandiamo tanto i gelati

Teresa

Non vi scordate la limonata

Nicola

Va bene, va bene, provvederò.

Vincenzì, non dormì, non fa passà nessuno sennò

ti multo.     (urla) Capito????

Vincenzina

  (soprassalto)  E che strilli scemo, m'hai fatto zompà

Nicola

Ti faccio zompà dalla finestra

Macchinisti, pronti... comparse, accelerate il trucco,

buttafuori...allora?

Teresa

Se continua così gli piglia un coccolone

Elvira

E quando l'ha mai visto un teatro così pieno!

Amelia

Dice che finora ci ha rimesso 8 milioni

Carmela

S'è salvato co "La figlia dell'imperatore"

Teresa

Se non trovava st'Autore, era rovinato

Amelia

Già! Chissà come mai Arturo ancora non è venuto?

Artemisia

E che è sta confidenza? Arturo!

Il maestro Arturo Verdi

Amelia

E chi te lo tocca Arturino tuo!

Artemisia

Doveva star qui dall'inizio! Quando viene mi faccio

sentire

Amelia

Arturino tuo... tutto innamorato!

Artemisia

Penso che vi sbagliate... mi fa delle gentilezze perché

canto la sua musica

Carmela

No, no! E' proprio innamorato

Teresa

E sappiamo pure che stanotte c'è stato uno scontro

coll'altro vostro innamorato

Elvira

Capitan Fracassa

Teresa

Il maggiore! Il povero maestro s'è preso un calcione

nel didietro

Artemisia

Chi ve l'ha detto?

Teresa

L'ho saputo io, dal portiere tuo... nostro, non ti ricordi

che abito alla mansarda sopra a te?

Artemisia

Si, il maggiore è entrato mentre provavamo il duetto...

e gli ha dato sto calcio! Ne ho approfittato per levarmelo

da torno

Amelia

L'hai licenziato?

Artemisia

Per ora ho detto al portiere di non farlo più salire

Carmela

E se viene qui?

Artemisia

Qui? Vincenzì, se viene il maggiore non lo fa passà, dì

che l'impresario non vuole.

Vincenzina

 (sbadiglia)             Va bene, l'impresario non vuole.

Amelia

Artemì, io ti sono come una sorella, stammi a sentire.

Non è che, per un'infatuazione co'  'sto maestro ti perdi

una possibilità col maggiore? So che è ricco, ti vuole

bene, ti sposa.

Sto maestro, chissà se finito l'interesse per l'operetta

si ricorda ancora di te. Non si fa vedere...poi qualcuno

dice che l'hanno visto oggi pomeriggio in gelateria

co 'na ragazzetta...

Artemisia

Una ragazzetta?

Amelia

E no? Carmela, dov'era l'autore oggi pomeriggio?

Carmela

Mio fratello l'ha visto al Caffè Italia co una signorina

Artemisia

Ah! Avete fatto bene a dirmelo, e adesso l'aggiusto io

Intanto non mi cambio, faccio il secondo atto vestita

così... se pure lo faccio             

Elvira

Come v'è venuto in mente di raccontarlo

Amelia

Scusa, ma queste cose VANNO raccontate!

Scena 2^:

Marchesino e dette

 (mazzo di fiori, elegante e imbranato appare sul fondo venendo da dx)

Felicello

Hello, muchachas! Hello mi querida, soy qua!

Bonsoir à tout le monde!

 (allarga le braccia, poi parte deciso e inciampa nella

 scopa che ha teso Vincenzina, va in terra, si rialza)

Ahio! Caramba, vecchia rimbambita, come ti permetti?

Vincenzina

Non si può entrare

Felicello

Io sono il marchesino Felicello Sparisce, grande di Spagna

e ramo bastardino dei d'Angiò...e sono sempre entrato!

Vincenzina

E chi se ne frega! Oggi non entri

Felicello

Mo te do no schiaffone... mbehhhh? Ciccia!

Carmela

Fallo passà, all'impresario ci parlo io

Vincenzina

Mi pagate pure la multa?

Carmela

Non ci pensare

Felicello

A tutte le multe provvedo io, coi soldi di mammà

fossero pure milioni.... mbehhh? Ciccia!

 (scansa la scopa e passa, Vincenzina si riaddormenta)

Mon amour, mes demoiselles!

Carmela

Hai portato i cioccolatini?

Felicello

I fiori... e pure i cioccolatini

Ehm! te li dò un'altra volta, si so' squagliati in tasca,

caramba!

Amelia

Vi', com'è bello!

Carmela

E mammà s'è decisa? Lo dà sto consenso?

Felicello

Ancora no, Carmeluzza mia, e io dalla disperazione

m'insecchisco sempre di più ... mbehhh? Ciccia!

L'altro giorno m'ha scoperto che sbaciucchiavo la foto tua

e m'ha rinchiuso nel salone coi ritratti dei miei antenati.

                ciociaro

Non potete credere che paura... c'era il visconte di

Roccamazzetta, quello co l'occhiu cecato, che pareva

mi guardava fisso co l'altro occhiu...come a rimproverarmi

il tradimento. Che esperienza compassionevole!

                 siciliano

C'era il Barone Calogero di Aciforchetta, co' la spada

sguainata verso un saraceno...me parevano due pupi

come Orlando e Sacripante... quel saraceno somigliava

a me: che esperienza fifevole.

                  toscano

C'era la hontessina Harlotta de' Honti di Hastiglion

Fiorentino, he fu l'amante misteriosa di Harlo VIII quando

venne a Firenze a sonar le trombe e il Happoni gli

rispose he lui avrebbe sonato le hampane: il Happoni

un c'aveva hapito niente quali trombe voleva sonà il

Harletto VIII. La hontessina mi guardava hon occhio

ammiccante di complicità quando girai lo sguardo e

                   romano

vidi,...   enorme, er quadro der Marchese der Trullo,

capo dell'aristocrazia nera papalina ai tempi de Bonifacio

VIII, quello che a Anagni se beccò 'no sganassone

dall'altro antenato mio Sciarra Colonnese che giocava

nella squadra ambrosiana de Pallacorda de Gaetano

Moratti Sforza, allenata dal pittore fiorentino Filippo Lippi.

Sembrava dimme: ma quanto sei scemo, manna a quel

paese tu madre e fai come te pare.

Si, dico io... e li soldi? Ce l'ha tutti lei!

Carmela

Ma perché ce l'ha tanto con mé? Per chi mi ha preso.

Felicello

Mammà è all'antica, pensa che le donne che fanno teatro

sono tutte...

Amelia

Ahò! Attento a quello che dici!

Felicello

Mbehhh?

Tutte

Ciccia!

Felicello

 (le guarda...)

Tutte

Ariciccia!

Felicello

Carmela, perché mi pigliano in giro?

Carmela

Ma no, scherzano

Felicello

Ce l'hanno co' me...appartiamoci mon amour

sennò rispondo per le rime, mbehhh? Ciccia tiéh!

Devi sapé che mammà vuole che sposi la contessina

Genoveffa Birimbao, che tiene il sangue blu come noi.

Carmela

E com'è  'sta Birimbà

Felicello

Se si facesse la barba più spesso non sarebbe male

Io faccio finta d'assecondare mammà per non perdere

la paghetta settimanale

Elvira

E quanto ti dà

Felicello

Invidiose, mi dà 100.000 lire la settimana!

Tutte

Uhhh, ma quant'è ricco!

Carmela

Tutto qui?

Felicello

Si ma quando more mammà, fra cent'anni, sarò ricco e

farò come mi pare

Carmela

E mi sposi, fra cent'anni?

Felicello

Mbehhh? Ciccia!  E certo che ti sposo!

Madamigelle d'onore saranno le mie due cuginette

dei Conti Saccoccia di Caltagirone, due amori giovanili

Carmela

E bravo! E come si chiamano?

Felicello

Addolorata e Crocifissa.

Ma tu... che sei tanto gelosa, perché non mi guardi dal

palcoscenico?

Carmela

E dove stai? L'avete visto voi?

Teresa

E chi l'ha visto

Felicello

Sto in platea, 35^ fila

Amelia

Poteva sta fuori della porta

Felicello

Mbehhh? Ciccia,, quello ho trovato.

Scena 3^:

Eugenio e detti

Eugenio

E' permesso? Si puo? Chi dorme acconsente       

Amelia

Carissimo Eugenio, prego

Eugenio

Grazie. Complimenti a tutte quante, stasera siete stupende

e il primo atto è stato strepitoso

Elvira

Vi ho visto, state in prima fila

Eugenio

Per ammirarvi meglio

Teresa

Gira voce che siamo in partenza

Elvira

Davvero?

Amelia

Ci lasciate?

Eugenio

Purtroppo... debbo andare a Roma per un affare

importante, importantissimo...

Amelia

Trasferimento?

Teresa

Io lo so, matrimonio

Tutte

Matrimonio!?!

Eugenio

Non vedo perché mentire... vado a Roma e mi sposo.

Elvira

E com'è la sposina, è bella?

Amelia

E' mora?

Teresa

E' bionda?

Elvira

E' rossa?

Eugenio

Non lo so

Amelia

Come! Non lo sapete?

Eugenio

No

Amelia

E non scherzate!

Eugenio

Non so se è bella, brutta, con l'occhi storti, con le gambe

storte... non l'ho mai vista!

Carmela

E andate a Roma per conoscerla... e se non vi piace?

Eugenio

Certo non sarà mai bella e simpatica come te!

Felicello

Ehi, signor generale

Eugenio

Tenente, solo tenente modestamente

Felicello

Tenente, sergente o caporale... questa è la ragazza mia

Eugenio

Complimenti, è stupenda

Felicello

Se ribaci la mano un'altra volta ti faccio fucilare.

Militare o non militare, il marchesino Sparisce non ha

paura di nessuno

Eugenio

Ah Ah Ah, ma come sei buffo

Felicello

Buffo!?  Buffo?  Mbehhh? Ciccia!

Esci fuori se sei uomo, te rovino. Spada, lancia,

lotta giapponese o greco romana...te sbudello.

Eugenio

Ma sta zitto, cretino, che t'arrivano due schiaffi

Felicello

A me? Hai sentito Carmé? Avete sentito tutti?

Due schiaffi a me!

Eugenio

A te! A chi sennò?

Felicello

Avete sentito? Ma dico... avete sentito?

Carmela

Basta, adesso su

Felicello

Basta?  Tu, buffone, esci fuori... hai sentito? Esci fuoriii!

Scena 4^:

Nicola e detti

Nicola

Che succede, che è sto fracasso! Ho aperto un osteria?

Mbehhhh?

Tutti

Ciccia

Nicola

Ciccia a voi....E quella dorme...AOhhhhh!   Sveglia!!!

Vincenzina

Che c'è? Buono là, non si passa

Nicola

Un accidente, prima li fa entrà tutti e poi, proprio a me,

dice che non posso passà!

Signori, scusate, sul palcoscenico non si può stare. Lei chi è?

Felicello

Io sono il marchesino Sparisce

Nicola

Beh, sparisci. Che volevi qui?

Felicello

Sono venuto a trovà Carmeluzza mia

Nicola

E che è casa sua?

Ragazze, ve lo ripeto, fidanzati e spasimanti non si

ricevono.

Amelia

E che v'arrabbiate, fossero entrate 40 persone!

Nicola

E tu 40 ne volevi! Nessunooo!!!

Eugenio

Signor impresario, se è per me...lo dica chiaro

Nicola

Caro tenente, è la disciplina... non è per voi

Eugenio

Ah, viva la disciplina, andiamo...Signora Amelia

Felicello

Io sono qui per motivi diretti

Nicola

Diretti o storti, fuori!

Voi ragazze andate a prendere i campanelli e preparatevi

Teresa

Carmela, Elvira... Andiamo

Carmela

Marchesino, statti bene... eccomi Teresì

Felicello

Ci vediamo alla fine

Carmela

Embehhh   ma si, ciccia!

Nicola

Alla fine entrate, fate quello che vi pare, ma adesso no

Giusto?           

Felicello

E già

Nicola

Capisco che, come innamorato, vorreste star sempre

con lei, ma non si può, giusto?

Felicello

E già

Nicola

Perché sennò... poi vorrebbero entrà tutti, giusto?

Felicello

E già

Nicola

E io poi che devo fare? Prendere l'innamorata vostra...

e cacciarla via, giusto?

Felicello

E già

Nicola

E come siamo belli, tutti e due.   Fuori, su

Felicello

Va bene, me ne vado... ma supponiamo la supposizione

che io non me ne volessi andare... che fareste?

Nicola

E che farei? Ti piglierei a calci, giusto?

Felicello

E già

Nicola

Vincenzi', domani vado in Municipio e ti faccio licenziare.

Io non posso litigare con tutti per colpa tua.

Quando do un ordine, voglio essere obbedito.

Vincenzina

Ma se vogliono passà per forza

Nicola

Per forza? E io per forza ti metto 50.000 lire di multa

 

Scena 5^:

Leo e Vincenzina, poi Artemisia

Leo

Mamma che folla, che pienone. Non so come sia riuscito

          (entra da fondo-destra)

a passare...al Bar certi signori dicevano che il primo atto

è stato stupendo e che l'autore deve essere un giovane

di talento. Io me li stavo a sentire... che soddisfazione.

A se non fosse per quello stipendio sicuro delle Rondinelle

 ... questa è la vita che vorrei fare.

Quella diavolaccia de Ninetta m'ha obbligato a girare

tutto il giorno, pranzo, passeggiata, gelati... e i soldi dei

biglietti ce li siamo spesi...Adesso?

L'ho messa in un palco di 4^ fila e le ho detto: Ferma qua.

So andato a casa d'un amico a farmi imprestare sto

vestito...abita isolato...andare e tornare a piedi, sono

affannato, stanco, sudato e in ritardo. Non mi reggo più.

Vincenzina

No Alpitour?  Ahi ahi ahi ahi

Leo

Ma lasciami in pace, fai la guardia nell'altro corridoio

Artemisia

Oh, eccellentissimo signor autore, state bene?

Leo

Non c'è male, grazie. Mi scuso, un amico m'ha trattenuto.

Ho saputo che va tutto bene e tu sei un angelo.

Artemisia

Oh, nulla, stavo solo bene di voce...e non datemi del tu.

Leo

Ma perché, adesso non state bene?

Artemisia

No... solo un poco nervosa, ma tanto non mi cambio,

il secondo atto resto così

Leo

Ma come... Flora al primo atto è contadina, al secondo

diventa ricca perché l'imperatore se ne innamora...

Artemisia, per carità, non tradiamo il libretto

Artemisia

Ve la prendete tanto perché si tradisce il libretto?

Leo

Mi farete avere una critica!

Artemisia

Io non mi cambio

Leo

Ma Artemisia

Artemisia

Vi proibisco di chiamarmi Artemisia

Leo

E come vi debbo chiamare?

Artemisia

Primadonna, come io vi ho chiamato autore

Leo

Ma che succede, pure stanotte per causa vostra mi sono

preso quel calcione... ho rischiato la vita!

Artemisia

Tutta colpa mia perché ho spento la luce. Avrei dovuto

farvi riconoscere e sparare

Leo

Ma perché

Artemisia

V'ha trattenuto un amico eh? sicuro?

Leo

Sicuro, un amico

Artemisia

Zitto, so tutto. Chi era la ragazza che con voi pigliava

il gelato?

Leo

Una ragazza... che ragazza?

Artemisia

Neghereste?

Leo

Nego... anzi ringrazio l'autore di questa calunnia, perché

grazie ad essa ho potuto conoscere la vostra gelosia

che è poi la prova che mi amate

Artemisia

Non ho capito niente. Insistete a negare?

Leo

Lo nego 100 volte

Artemisia

Va bene autore

Leo

Arturo

Artemisia

Va bene, Arturo, ma se avete mentito... guai!!

Leo

Fate quello che volete, non ho paura di niente.

Scena 6^:

Angelo e detti, poi Felicello

Angelo

 (urla fuori scena)

Sangue di Bacco, Corna di Belzebu, fammi passare

Artemisia

Il maggiore

Leo

L'anima tua ... e adesso? Viaaaa!

Angelo

M'hanno detto che il maestro è arrivato qui, sopra il

                   (entra fondo dex)

palcoscenico.  Bene!!!!   Stasera lo massacro.

Sono stato da Artemisia, ma il portiere m'ha detto

che non potevo salire per ordine della signora.

A me!

E pensare che ero andato per far pace, avevo pure

portato ste pastarelle.

Deve ora dirmi perché ha dato quest'ordine.

Non so mica un picchiopacchio, un papurchio,   io!

Artemisia

 (esce di scatto dal camerino)

E ci ricevo chi mi pare e piace. E se mi seccate ancora

vi faccio mettere a posto. Capito? E' l'ultima volta che

ve lo dico e che vi parlo. Non avete diritti su di me e

quindi non mi seccate più. A non rivedervi.

Angelo

Va bene...va bene signora Artemisia, ce la vedremo

(sbatte a terra le pastarelle e  gira in tondo, arrabbiato)

Adesso l'autore, me lo mangio a morsi, me lo mangio

Felicello

Io non capisco perché a certi si fanno i privilegi. Il

               (entra fondo destra)

tenentino può entrare e io no.

COMPARSE. Entriamo qui e vestiamoci da comparsa.

Angelo

Altolà, siete l'Autore forse?

Felicello

Nonsignore, sono una comparsa, mi vado a vestire

Angelo

E che vi vestite a fare, fra poco qui s'incendia tutto

Felicello

E chiamate i pompieri

Angelo

Va,, va, va  fuori, vatte a vestì sennò ti mordo

Felicello

Vado, vado signor mastino napoletano          

Angelo

Nessun diritto? E va bene, vedremo.

Fa che chiamano fuori l'Autore, per l'applauso... almeno

vedo chi è.  Stesse ai margini delle quinte, vado a vedere

Scena 7^:

Nannina, poi Eugenio, indi Artemisia

Ninetta

 (entra in abitino da viaggio e cappellino, da fondo destra)

Mamma che folla, e che fiatone, avrò fatto 100 scalini.

Stavo buona buona nel palco dove m'ha messo il maestro

quando è venuto uno co' certi baffoni e m'ha detto:

Qua non si può stare, il palco è prenotato

Come prenotato? Mi ci ha messo l'autore

Ah, io non so niente, è prenotato, fuori!

E dove vado?

Andate a casa, venite domani

Si, vengo a Natale

Ha fatto entrare certi signori e io, scendendo e girando,

sono arrivata qua. Che paura, era meglio se non venivo.

Dove sarà il maestro ora?

Eugenio

Che carina! Signorina, cercate qualcuno, l'impresario?

Ninetta

E che cosa è un impresario?

Eugenio

Come... è quello che comanda qui, in palcoscenico

Ninetta

Perché, questo è un palcoscenico!? Il posto degli attori?

Eugenio

Certo

Ninetta

Allora non posso stare qui, aspetterò l'Autore fuori

Eugenio

Ah, il signor Arturo Maletti?

Ninetta

Ma quale Arturo... ehm, già, il Signor Maletti, il mio profes-

sore di musica

Eugenio

E brava! Siete una sua allieva!? Bene! L'Autore non tarderà

 ...intanto, se posso essere utile...

Ninetta

No, no, grazie

Eugenio

Se volete dire a me quello che dovete dire all'autore...

Ninetta

Volevo chiedergli di farmi vedere l'Operetta. E' così bella!

Eugenio

Ah, la conoscete! Ve l'avrà insegnata per esercitarvi

Ninetta

Ecco, giusto!

Eugenio

E quali parti avete imparato?

Ninetta

Quali parti? Ma io la conosco tutta a memoria

Eugenio

Brava. Avete la vocazione per la musica, per l'arte

Amate il teatro?

 

Ninetta

Non lo so, è la prima volta che ci vengo

Eugenio

E pensate di debuttare presto?

Artemisia

 (esce dal camerino e rimane in ascolto, seminascosta)

Ninetta

Non lo so....che significa? Faccio tutto quello che dice

il mio professore, l'Autore

Eugenio

Gli volete bene?

Ninetta

Tantissimo

Eugenio

Gli volete bene come professore, o come Arturo?

Ninetta

Mi chi è st'Art... ehm, ma sono la stessa cosa! e lui pure

mi vuole tanto bene!

Artemisia

Ah brava!

Ninetta

S'è preso cura di me, oggi m'ha portato al ristorante, poi

in carrozzella, a prendere il gelato, e poi m'ha lasciato

il un palco di 4^ fila.

Eugenio

Ah, e allora perché siete venuta qui?

Ninetta

Perché m'hanno cacciato via

Eugenio

Oh, come mi dispiace... posso offrirvi il braccio?

Ninetta

E a che serve?

Eugenio

Prego, vedremo di trovare un posticino

Non temete, sono un galantuomo e tu sei tanto simpatica.

Sono il Conte Eugenio Spada, tenente di fanteria. E tu?

Ninetta

Io... mi chiamo Flora

Eugenio

Ma guarda! Lo stesso nome della protagonista dell'Opera

Ninetta

Non vi piace?

Eugenio

E' bellissimo! Quanto sei simpatica! Andiamo, coraggio

Artemisia

Ahhh! Assassino imbroglione, m'ha preso in giro.

Il gelato assieme, eh? Mo' te lo do io, adesso ti concio

per le feste.

                  (adiratissima, rientra nel camerino - la scena è vuota)

Scena 8^:

Angelo, poi Nicola, Artemisia, poi Leo

Angelo

Non l'ho trovato, ho girato tutte le quinte, le seste e le

      (rientra dalla tenda-fondo)

settime... so pure uscito fuori dal sipario per un momento...

Se non era per un inserviente di scena che mi ha tirato

indietro facevo sta bella figura, già era partito un applauso!

Sono avvelenato... fatemelo trovà, fatemelo morde!

Stesse da quell'altra parte...

Nicola

In scena, in scena... comparse, presto, in scena

Artemisia

 (esce di corsa dal camerino, con cappello e mantello, si scontrano)

Nicola

Signora primadonna, che fate vestita così?

Artemisia

Me ne vado, non canto più, vado via

Nicola

Oh mamma mia! Oddio mi sento male! La pressione!

Il colesterolo mi sale a mille... e come faccio!

Signora primadonna, signora primadonnaaa!!!

Leo

Che succede? Che è?

Nicola

Ah, Leo, stai qui?

Leo

Se mi vedi, sto qui. Sono venuto poco fa. Che succede?

Nicola

Un guaio, una catastrofe, un terremoto, un cataclisma

La primadonna è scappata via, non canta più

Leo

O ti pigliasse... un accidenti

Nicola

A te e a lei. Se entravi un attimo prima la vedevi andare

Leo

Ma perché?

Nicola

E chi lo sa!

Leo

E te la sei fatta scappà? Andiamo, raggiungiamola

Leo/Nicola

Primadonna! Primadonna!

Scena 9^:

Felicello, poi Eugenio & Ninetta, poi Luigi e Carluccio,

poi le 4 attrici-coriste, poi Nicola, Ciccio, ecc.

Felicello

 (rientra dalla quinta-COMPARSE vestito da carabiniere, ma

con un elmo vichingo e parruccona rossa sotto di esso)

Così combinato dovrei andare bene, e chi mi riconosce

caramba! Mbe ciccia, potrò stare vicino a Carmeluzza.

Eugenio

Mi dispiace proprio, Flora

Ninetta

Che peccato, tutto pieno

Eugenio

Vi cederei la mia poltrona, ma starete sola in mezzo a

tanti ufficiali

Ninetta

O no!! Cos'è questo campanello?

Eugenio

Il segnale del  I I  Atto. Vediamo di trovare un posto qui.

Amelia

 (entra fonso-sin e va ad aprire il camerino d' Artemisia, le altre seguono...)

Artemisia, presto, in scena... Artemi'...è vuoto, dove sta?

              (le donne sono in giacca-pantaloni-bastoncino)

Elvira

E che fine ha fatto?

Teresa

Ma come...lei è proprio nella prima scena!

Amelia

Volete vedere che n'ha combinata una delle sue e se

n'è andata?

Carmela

Andata! Ma che dite, e come si fa?

Eugenio

Signora Amelia, un grande favore. Trovateci un posto

qui, nel retro-palcoscenico, a me e alla signorina...

sapete, un'allieva dell'Autore.

Amelia

Tanto piacere

Ninetta

Signora...

Amelia

Caro Conte, proprio non la vogliamo finire. Domani partite

per l'affare che sapete e andate accompagnando allieve..

Eugenio

Ma è la verità

Carmela

 (vede il pacco con le paste, lo apre e comincia a mangiar-

 ne con Felicello, poi le dà alle altre)

Amelia

Ragazze, abbiamo l'onore d'avere fra noi un'allieva del

nostro Autore

Elvira

Me lo chiedevo: chi sarà quella bella ragazza?

Teresa

Così simpatica?

Carmela

Fate proprio una bella coppia, prendete una pastarella

Felicello

Sono buonissime

Carmela

E chiudi la bocca, sempri una contraerea

Ninetta

Grazie, troppo buona

Ma queste sono quelle che ho fatte io nel convento!!

Eugenio

Allora?

Amelia

Ma, non saprei proprio dove...

Ciccio

In scena, svelti in scena che si apre il sipario

Nicola

Buono con quel sipario!

La prima donna non canta più, se n'è scappata.

Tutti

Scappata???

Ciccio

S'è raffreddata. E dategli una pasticca

Nicola

Ti do una botta in testa

Carluccio

In scena, svelti in scena

Luigi

Dov'è la primadonna? In scena, svelti

Nicola

Buoni là. Tu, Ciccio, vai di la e aspetta ordini

Ciccio

Bene, apro il sipario

Nicola

 (lo prende per il collo)

Ciccio

Ma questi so tutti matti

Carluccio

Allora?

Nicola

La primadonna se n'è scappata

Luigi

E co chi è scappata?

Nicola

Co tuo nonno.. co chi è scappata!

Carluccio

Poveri noi, e come si fa?

Felicello

E che ci vuole, si taglia la parte della primadonna

Oppure la fa un uomo

Nicola

Questo chi è? Chi è?

Carmela

E' una comparsa, non vedete?

Luigi

E allora se stesse zitto, taglia la primadonna... che scemo

Nicola

Sentite il pubblico come rumoreggia, povero me,

poveri figli miei

Ciccio

In scena che apro il sipario

Nicola

Ti apro come un armadio a due ante

Ciccio

Mamma mia

Eugenio

Un momento, impresario, un'idea. Questa signorina, se

vuole, vi può salvare

Nicola

Questa... e come?

Ninetta

Io?

Eugenio

Ma sì, conosce tutta l'operetta a memoria, è un'allieva

dell'Autore

Carluccio

E potrebbe rimpiazzare Artemisia?

Luigi

Ma nemmeno se lo vedo

Nicola

Zitti un po'

Ninetta

Ma per carità...io mi vergogno

Nicola

Signorina, salvatemi, vi do tutto quello che volete

salvate la mia famiglia

Amelia

Salvate il nostro lavoro, fatevi coraggio, vi aiuteremo tutti

Ninetta

Ma io non l'ho mai fatto

Elvira

Coraggio, il pubblico è sempre generoso con i debuttanti

Teresa

Salverete noi, salverete l'Autore

Nicola

Già, salverete l'autore, salverete la compagnia, salverete

ogni cosa... e per prima la faccia mia

Carluccio

Sento il pubblico che rumoreggia sempre di più, che si fa?

Nicola

Un momento

Felicello

Un momento

Luigi

Ma tu chi sei? Ma chi cavolaccio sei?

Felicello

Ma che te frega a te?!

Nicola

Dunque, signorina

Felicello

Signorina, fatelo per me

Nicola

Ma ti vuoi levar di mezzo, si o no?

Ninetta

E va bene... ma...così vestita?

Amelia

Ti aggiustiamo noi, andiamo ragazze, svelte

                (la spingono nel camerino d'Artemisia, vanno tutte)

Felicello

Andiamo, andiamo

Luigi

Tu dove vai?

Felicello

Volevo aggiusta pure io

Nicola

Mo t'aggiusto un paio di calci, buttatelo fuori

Carluccio/Luigi

 (lo prendono di peso e lo portano fuori fondo-dex, poi rientrano)

Felicello

Aiuto, Carmela, aiuto, lasciatemi...       

Ciccio

Impresario, il Commissario di servizio dice che se

                  (si riaffaccia)

non aprite il sipario entro un minuto, ci porta tutti in galera.

Io ci sento poco, avevo capito Buonasera e quello

per poco non mi mette le manette

Nicola

Un poco, digli che avesse un poco di pazienza

Ciccio

Va bene, gli dico di mettersi una mano sulla coscienza

Nicola

Di avere pazienza, un attimo e apriamo

Ciccio

Ce ne scappiamo? E quando ci prende, peserà 200 chili

Nicola

Apriamo, a p r i a m o    capito??

Ciccio

E mica so' sordo, adesso glielo dico

Nicola

Ragazze.. presto.

Conte, dovremo annunciare la sostituzione, come si

chiama la ragazza?

Eugenio

Flora... il cognome non lo so

Nicola

Lo dico io il cognome... Ciccio!!!  CICCIO!!!

Ciccio

Ancora!  Ha detto che se non apriamo entro due minuti

ci manda ai lavori forzati

Nicola

Guadagna qualche secondo, affacciati al sipario e chiedi

scusa del ritardo. Di' che la primadonna s'è sentita male.

Ciccio

E' scappata col generale

Nicola

S'è sentita male! E verrà rimpiazzata dalla debuttante

signorina FLORA PROVVIDENZA

E che sia una Provvidenza per tutti

Ripeti, non vorrei rischiare l'ergastolo

Ciccio

Verrà sostituita dalla Sig.na Flora Provvidenza. Vado

Felicello

Impresario, impresario!

Nicola

Che succede? Che c'è?

Felicello

Niente. Allora, che si dice?

Nicola

Si dice che ti gonfio di botte

Amelia

Eccola qua

 (esce Ninetta in costumino a fantasia, un po' scollato e

 con una ghirlanda in testa... è un po' timida, dopo di lei

 escono le altre)

Eugenio

Bellissima

Carluccio/Luigi

Che fata!!!

Nicola

Bella, sì... Fata, sì   ma presto!   Presto, in scena, in scena

 (escono in tenda centro Eugenio, poi le donne a 2 a 2 con Ninetta in mezzo,

 poi Felicello ingombra l'uscita impacciando Luigi e Carluccio)

Luigi

E levati da mezzo

Felicello

Ma sei cecato, pezzo d'animale

Luigi

Animale sarai tu

Carluccio

Noi siamo attori famosi

Felicello

Voi siete due scarpari

Impresario, tutti sono andati, e noi?

Nicola

Venga, prego, mi segua

Felicello

Ahio, ahio, i calci no, ahiiii

Scena 10^:

Leo e Artemisia e poi Nicola

Artemisia

 (rientra da fondo-destra seguita da Leo)

E' inutile, inutile, inutile. Io ho una parola sola: NON CANTO

Leo

Signora primadonna. vi supplico, fatelo per me, per

i vostri colleghi, per quel morto di fame dell'impresario.

E' la mia prima operetta...non la buttate nel cestino.

E' vero che abbiamo preso il gelato insieme, ma senza

secondi fini...

Artemisia

Mi avete ingannato mentendo, basta! Tutte le gentilezze,

le svenevolezze, erano perché vi premeva la commedia

e non per me

Leo

No, no, per voi

Artemisia

Ah si? E allora provatemi il vostro amore

Leo

Come, come?

Artemisia

Alla faccia l'operetta, partiamo per una vacanza, adesso!

Leo

E il pubblico?

Artemisia

Ma a chi tenete di più, alla primadonna o ad Artemisia?

Leo

Beh, a tutte e due.

Artemisia

Ah si? E invece no! Vi darò una bella lezione. Ve la siete

spassata tutto il pomeriggio con lei, pranzo, carrozza e

gelato, poi siete venuto qui, in ritardo, giusto per il

manifesto e per dare il contentino a me, perché dovevate

tenermi buona, perché io vi faccio fare bella figura con

il pubblico, io vi porto gloria e applausi... beh, sapete che

faccio io? Non canto e vi porto urla, boati e fischi. FISCHI!

VOCI DI DENTRO

BRAVA, BRAVI

Leo

Ma che succede?

Artemisia

A chi applaudono?

VOCI DI DENTRO

Au-to-re  Au-to-re  Au-to-re

Nicola

Ohé, ma tu stai lì

Presto, alla ribalta, il pubblico ti reclama

Leo

E la parte di Flora chi l'ha fatta?

Nicola

Una signorinella che è uno zucchero, vai, vai

A voi, principessa, siete tornata? Avete fatto sta bella

azione e vi sta bene. La parte la fa un'altra e la fa 100 volte

meglio. Thié     (PERNACCHIA)

Artemisia

Che rabbia. Ma come è possibile? E chi è sta somara?

Senti che applausi, ma a qualcuno la faccio pagare

                                                              (entra furiosa nel suo camerino)

Scena 11^:

Leo e Anna, poi Nicola, Angelo, Eugenio, Felicello

e gli attori/attrici

Leo

 (entra dalla tenda tenendo Ninetta per mano, intimidita)

Ma che cavolo hai fatto?

Ninetta

Perdono, mi ci hanno costretto

Leo

Come sei conciata, svergognata. Va a vestirti, se lo sa

Suor Rondinella mi manda in galera

Ninetta

Non mi lasciate più

VOCI DI DENTRO

Au-to-re  Au-to-re  Au-to-re

Nicola

Leo, Leo, va, va, ti reclamano

 (entra di corsa, prende Leo e lo ributta dentro la tenda)

Adesso è il momento dei fiori, Ciccio...CICCIO

Spezza i cordini....Cicciooo!

Angelo

 (di corsa entra dal fondo - dice la battuta - va dietro la tenda)

L'ho visto, l'ho visto, ahhh, e dove scappa più???

Sangue di Bacco!

Eugenio

Signorina Flora, voi siete stata un angelo, io... vi amo

Ninetta

Per carità, lasciatemi in pace

Eugenio

Volevo cambiare vita, non frequentare più attrici e ballerine,

ma voi... posso sperare?

Ninetta

Non posso, signore, stasera partirò per Roma alle 10,40

Eugenio

Ma ormai quel treno l'avete perso

Ninetta

Vorrà dire che partirò domani

Eugenio

Benissimo, domani anch'io andrò a Roma... a domani...

a domani

Ninetta

Pure questo ci voleva... ma com'è simpatico, mi piace!

Leo

 (entra trafelato dal retro-tenda)

Aiuto, il maggiore, meno male che non m'ha visto in faccia

Svelta, scappiamo

Ninetta

Vestita così? e i panni miei? Sono là dentro

Leo

Svelta, vai... li prendo io nel camerino e ti raggiungo

VOCI DI DENTRO

Buffone, buffone

Leo

Signore aiutami

Nicola

 (spinge Angelo fuori-tenda. Angelo ha una corona di

 fiori mezza infilata in testa, è seguito da attori/attrici che lo burlano)

Fuori, fuorii! In palcoscenico non si può stare

Angelo

Voglio l'autore, datemi in mano l'autore che me lo mangio!

Nicola

Posate sta corona di fiori che non è vostra

Angelo

Gliela porto sulla tomba, gliela porto

Dove sta l'autore?

   (va verso il fondo-destra e si scontra con....

Felicello

     ... che entra con un cabareth)

Ecco i gelati!

Ah, adesso mi ripaghi tutto

Angelo

 (si toglie i fiori e glieli dà in testa, poi scappa fuori,

inseguito da tutti, urlanti)

Comincia a prenderti st'anticipo

Leo

 (esce sconvolto con un pacco in mano dal camerino)

M'ha gonfiato di botte, ahio il naso, ohi che dolore

Che giornata, scappiamo al convento.

SIPARIO               FINE   I I    ATTO

 I I I °   ATTO

                                  (Stessa scena del primo atto, il mattino seguente)

Scena 1^:

Leo e Ninetta

Ninetta

Presto professore, scavalcate

Leo

Presto un cavolo, mi si sono impicciati i pantaloni a un

gancio... ahi, uno strappo

Guarda se c'è qualcuno

Ninetta

 (entra con cautela)

Leo

 (entra anche lui, ha il naso incerottato, le da il pacco di vestiti)

Tieni, vatti a cambiare, ahio che male sto naso

Ninetta

Cambiatevi anche voi, mica potete restare così.

Però.... ah, ah... come siete curioso

Leo

Adesso ti do uno scappellotto ... coi guai che ho passato

mi prende pure in giro... Ahio, mi sento tutto scombinato

Ninetta

Eh, no, professore... è importante che vi ricordate bene

tutto quello che abbiamo COMBINATO di dire:

Ieri alle 3 e mezzo siamo partiti per Roma

Leo

Per Roma

Ninetta

Appena arrivati a Roma, alle 10 e mezzo, mi avete

parlato di matrimonio

Leo

Matrimonio, si

Ninetta

Allora io mi sono messa a strillare e ho fatto

Leo

Un grande casino

Ninetta

Il diavolo a quattro, insistendo per ripartire subito

Abbiamo ripreso a mezzanotte il treno del ritorno

e stamattina siamo arrivati a Parma. Non v'imbrogliate

Leo

E che m'imbroglio, fosse sta gran cosa

Allora ieri siamo partiti alle 10 e mezza

Ninetta

Alle 3 e mezza

Leo

Va bene, alle 10 e mezza siamo arrivati al teatro

Ninetta

Ma che teatro, siamo arrivati a Roma

Leo

Appunto, a Roma. E lì, sapendo che si trattava del

maggiore...

Ninetta

Si, del colonnello, di matrimonio!

Leo

Ah, di matrimonio. Hai fatto il diavolo e m'hai gonfiato

il naso

Ninetta

Macché, sono voluta subito ripartire

Leo

Va bene, adesso lasciami stare... povero naso, se va

in cancrena se ne casca pure

Ninetta

Mi vado a cambiare... dovete dire che ho pianto per

tutto il viaggio di ritorno, nominando la superiora

Leo

Dammi quel mantello, non so come cambiarmi

Ninetta

Beh, voltatevi che mi vergogno

Leo

Adesso te lo dò...un pizzone,...  t'hanno vista 2000 persone

Ninetta

Mi vergogno

Leo

Uffa, fai presto, può arrivare qualcuno

Ninetta

Conto fino a tre, ve lo indosso e me ne vado

Leo

Ariuffa

Ninetta

E non guardate... uno, due, due e mezzo

Leo

Tre meno un quarto

Ninetta

E tre.

 (toglie il mantello, glielo mette in testa e scappa)

Non guardate

Leo

 (si divincola, liberandosi del mantello e indossandolo)

Alla faccia di tua madre e di tutta la stirpe

Per colpa tua ho passato tutti quei guai...Artemisia

m'ha aggredito quando sono entrato in camerino a

riprendergli i vestiti, m'ha infilato le unghie nel naso e

ha mosso le dita... avrà scavato chissà quanto.

Sangue dentro e fuori, il farmacista quando m'ha vistoi

m'ha chiesto se facevo l'allievo domatore di leoni.

E quest'altra scema, ha voluto camminare a piedi

tutta la notte per aspettà mattina e far credere d'essere

arrivati col treno da Roma.

Che stanchezza...non sono mica più un ragazzino!

Andiamoci a restaurare

Scena 2^:

Michela, Giggi, Rachele e Palletta

Michela

 (entra, seguita da Giggi, ha un diavolo per capello)

Io non ritiro niente, sei ladro e fregarolo. Imbroglione

Giggi

Non ti fa sentire, e non farmi arrabbiare per Bacco

Michela

Sei ladro, ladrone e ladruncolo. E un'altra volta fregarolo.

Io non ci credo che hai giocato 100.000 lire al lotto.

M'hai fatto cacciare 50,000, ma sicuramente te le sei

messe quasi tutte in tasca.

Fammi vedere la giocata, dicevo, ... e tu con una scusa

o l'altra non l'hai mai mostrata.

Adesso te ne esci che non abbiamo fatto niente e

per la rabbia l'hai strappata... ma chi ti crede!

Quando si gioca a mezzi...non si strappa la ricevuta.

Imbroglione. Te n'approfitti perché sei vecchio e non

mi posso mettere con te.

 

Giggi

Vecchio? Esci fuori e facciamo a botte: ti gonfio come

na zampogna

Michela

Ma falla finita, che nemmeno ti reggi in piedi, ladro

Basta che soffio e ti sbatto per terra

Giggi

Uh uh uh! Ma piantala, va bene, la prossima volta ti

faccio vedere la giocata... anzi la conservi tu

Michela

La prossima volta ti piglio a calci

Giggi

Attenta, deficiente, che a terra ci caschi da sola

Vieni qua, ragioniamo... c'è andata male, ma per poco.

Avevamo 5, ed è uscito 6. Avevamo 21, ed è uscito 31.

Avevamo 54, s'è girato ed è uscito 45. Così abbiamo

perso il terno.

Poi avevamo 7 e 19, che praticamente abbiamo preso.

Michela

L'abbiamo presi?

Giggi

Come se l'avessimo presi, avevamo 7 e 19 e sono

uscite le cadenze 17 e 39.

Michela

Mo te do 'na sediata in testa e te faccio cadenza dei

quattro peli che ti sono rimasti

Ridammi almeno 40.000 lire e mi calmo, sennòoooo....

Giggi

Vuoi 40.000 lire? Sei già 'mbriaca di prima mattina?

Michela

Macché 'mbriaca, fuori li soldi, ladro!

Giggi

E ridagli col ladro, adesso mi scordo che sei donna, che

sei vecchia, e ti piglio a cazzottoni

Palletta

Che cos'è, che succede?

Michela

Suor Pallé, mi deve dà 40.000 lire

Palletta

Silenzio. Parlate a bassa voce... come sarebbe?

Giggi

E' lei che strilla, io gliel'ho detto. Parla piano!

Palletta

E perché ste 40.000 lire?

Giggi

Abbiamo giocato al lotto 50.000 lire a testa...e siccome

non abbiamo vinto, rivuole quasi tutti i soldi indietro

Michela

Perché non m'hai fatto vede' il biglietto!!!

Palletta

Non strillà, piano. Queste storie nel convento non si

fanno... se si ripetono, chiamo la superiora e vi faccio

cacciare via

Giggi

Ma veramente...

Palletta

Zitto e vai al posto tuo, in cucina

Michela

Tiéh!

Giggi

Va bene

Palletta

Anche tu vai a lavorare

Michela

 (fa per uscire ma si scontra con Rachele che rientra con Giggi)

Rachele

Buongiorno suor Palletta, che succede

Palletta

Eh, madre, co sto cuoco bisogna far qualcosa... tutto quello

che guadagna se lo gioca...

Rachele

Affari suoi, sta per andarsene in pensione... adesso prepara

insieme a Michela il menu per la cena...per il pranzo siamo

a posto, ma devo provvedere stamattina a far comprare

quello che manca...il pomeriggio è tutto chiuso

Giggi

Va bene

 (si apparta con Michela, tirando fuori taccuino e penna)

Rachele

Suor Pallé, avete dormito bene stanotte?

Palletta

Non tanto, comincia a fare un caldo...

Ho dormito sempre girata sulla destra

Rachele

Infatti. Avete la guancia destra

che sembra...

Giggi

 'Na scamorza affumicata

Rachele

 (sguardo di rimprovero)

Uno straccio spiegazzato, mentre la sinistra è...

Giggi

 'Na mozzarella fresca

Rachele

Parlate più piano... la sinistra è liscia liscia, come

il culetto di un neonato

Palletta

Che bell'esempio madre

Rachele

Però si vede che non avete dormito, gli zigomi

sembrano...

Michela

Due panzarotti

Palletta

E fate piano... mi si gonfiano sempre

Rachele

Gli occhi invece.. chiudeteli un po'

Ecco chiusi ricordano...

Michela

Due uova sode

Rachele

Mentre se li aprite... ecco, adesso sembrano...

Giggi

Due uova al tegamino

Rachele

Ahò... voi due potete andare, il menù s'è bello e capito

Palletta

Vado anch'io, comincio a preparare per il coro

Va bene?

Rachele

Va bene, pensaci tu...sssst, zitta un po...

 

Senti anche tu questo rumore che viene dalla camera

del professore?

Palletta

Sarà qualche topo, il professore sta a Roma!

Ci vediamo in cappella.

Scena 3^:

Rachele e Leo

Rachele

Topi? Che schifo.  

Chi c'è di là? Siete topi?

Leo

Sono io, madre, proprio io,

Rachele

E come mai? Potevate fermarvi a dormire a Roma,

ritornare oggi con calma.

Leo

Io ho passato un mare di guai...Ninetta, appena arrivata a Roma,

subito è voluta ripartire

Rachele

Ma no! E dove sta?

Leo

Qua... siamo rientrati alle 7, stanchi morti

Rachele

E... perché?

Leo

Mbeh...colpa mia

Rachele

Vostra?

Leo

Perché appena a Roma, m'è scappato di bocca che era per

farla sposare. Appena l'ha sentito è diventata una furia, una

indemoniata.. si strappava i capelli, piangeva, strillava:

Voglio tornà dalla superioia mia, fuggiamo, fuggiamo...

Che pena.

Rachele

Povera figlia mia

Leo

C'era un treno verso mezzanotte, ce l'ho messa sopra e siamo

ritornati

Rachele

Avete fatto bene.. con lo zio provvedo io... gli scrivo che la

ragazza vuole prendere i voti... che bella badessa diventerà

Leo

Eh! E io sempre l'ho detto, quella giusto badessa diventa

Rachele

Ma voi, professore, che avete sul naso?

Leo

Sul naso...ah.. eh eh...non ve l'ho detto?

Rachele

No

Leo

Quando Ninetta s'è infuriata, ha preso a correre avanti e

indietro per il marciapiede e io...: "Fermati, dove vai? il maggiore..

Rachele

Quale maggiore?

Leo

Dico, attenta a non cadere dal marciapiede maggiore

... poi c'era Artemisia...

Rachele

Artemisia?

Leo

Si, non ve l'ho detto? Quella nuova grande strada che hanno

fatto a Roma, che si dipana dal marciapiede maggiore...

Via Artemisia Picchiaduro...è famosa...basta, non ho visto

bene e ho sbattuto a un cartello pubblicitario e mi sono fatto

questa ficozza sul naso

Rachele

Beh, speriamo sia cosa da niente

Scena 4^:

Michela, Angelo e detti, poi Nannina e di nuovo Michela

Michela

Prego, s'accomodi

Madre superiò, il fratellino

Rachele

Oh, Angelino

Leo

Oh che piacere

    (volta le spalle, va all'organo e tira fuori note a casaccio, prende appunti..)

Angelo

Buongiorno Raché, sono venuto a parlarti di un affare

Rachele

Anzitutto come stai?

Angelo

Bene, benissimo. Non m'arrabbio più, sono stracalmo

Ieri ho mandato una lettera ad Artemisia piena di parolacce.

Non la voglio più vedere.

Rachele

Quante artemisie...e bravo, le mie preghiere hanno funzionato

Angelo

Una cosa m'è rimasta qui

Non aver potuto pigliare a calci quell'Autore

Leo

GLORIA, GLORIA, in excelsis Deo

Angelo

Mbeh, quello scemo giusto adesso doveva cantà?

Rachele

Lascialo in pace, è un sant'uomo,  fa sempre così

Qual'è l'affare che dicevi?

Angelo

Ti ricordi quel tenente di ieri mattina? Mbeh, ci ha ripensato, non

vuole sposarsi più

Rachele

Davvero?

Angelo

Davvero! Ho provato a convincerlo... macché! Adesso mi

dispiace che la ragazza è partita per Roma appositamente

Rachele

La ragazza sta qui... se n'è ritornata

Angelo

Ohè?

Rachele

Quando ha saputo che il viaggio era per sposarsi, ha fatto la

pazza, ha pianto...e è voluta ritornà... Maestro, dite a mio

fratello quello che ha fatto?

Leo

 (voce alterata, senza voltarsi, braccia al cielo)

Cose tremende, cose terribili, cose che non si possono dire

Gloria, Gloria, in excelsis Deo

Angelo

Mo a questo gli spacco quell'organo in testa

 ... m'è dispiaciuto che sto matrimonio s'è scombinato...lei era

bella, lui pure..

Rachele

Beh, senti... lei ha reagito perché forse non è fatta per il

matrimonio, ma lui... lui perché ha cambiato idea?

Angelo

Ci ha ripensato perché s'è invaghito d'una attrice

Sangue di Bacco, ste attrici le dovrebbero brucià tutte

Leo

Possi finì sotto un camion

Angelo

Ierisera a teatro fecero un'operetta, 'na fesseria scritta da un

somaro qualsiasi

Ahò, fate piano, lasciateci parlà

Rachele

Allora?

Angelo

Na ragazza, na bella ragazza, dicono, perché non l'ho

potuta vedere... ha sostituito la primadonna che se n'era

scappata. Sto tenentino n'è rimasto così invaghito che non

pensa che a lei ...me lo sono pure portato dietro, e sai perché?

Rachele

Perché?

Angelo

Volevo fa un ultimo tentativo, volevo che tu gli facessi un

predicozzo, lo convincessi...come hai fatto con me, che le

donne che fanno teatro so tutte...

Rachele

Non dì parolacce, Angelì

Angelo

Insomma, che tu lo convertissi

Rachele

Beh, ci provo...oh, ecco la nostra Ninetta, vieni figlia mia

Ninetta

 (entra di corsa, va dalla superiora, e le bacia la mano)

O madre mia, perdonatemi

Rachele

E di ché figlia? Tu sei lo specchio della virtù, una santarella!

Hai fatto bene, scrivo io a zio.

Spiegherò il motivi per cui non hai voluto sposare il Conte

Eugenio Spada

Ninetta

Come? Eugenio Spada? Si chiama proprio Eugenio Spada?

Angelo

Certo, conte Eugenio Spada, ufficiale. Sta qui fuori, perché

mia sorella adesso lo deve convertire

Leo

E stai fresco

Ninetta

Come!, convertire

Angelo

Certo, perché lui ama ora un'attrice, e sbaglia

Ninetta

E cos'è un'attrice?

Rachele

Angelo, tu me la rovini, gli vai a nominà la parola attrice!

Comunque, figlia mia, è una che recita o canta a teatro

Angelo

Una certa Flora... magari sarà pure brutta... se n'è innamorato

e la vorrebbe sposare... ma non può, giusto? Ci proverai?

Rachele

Cercherò di fare il possibile per convincerlo

Ninetta

Madre, un'idea! E se ci parlassi io con questo signore?

Col paravento, s'intende

Forse potrei trovare meglio le parole adatte... fra giovani

Leo

Poveri noi

Rachele

Che pensi, Angelì, ce la facciamo parlare? Per parte mia

ho la massima stima, è una santa... vedrai come lo converte

Angelo

Lo vado a chiamare, sono ultra d'accordo...

Leo

Te n'accorgerai

Rachele

Michela, Michela!

Michela

Comandate

Rachele

Il paravento, svelta

Michela

N'altra volta il paravento! Ma non potrebbe spostarlo quel

paravento di Giggi?

Rachele

Quante volte t'ho detto che non voglio sentire parolacce, lo

sposti tu.

Ho una mezza idea di cacciarti via...

Michela

No, per favore, lo sposto io

Tra un mese vado in pensione, ci mancherebbe

Ninetta

Adesso che viene, lasciatemi sola con lui

Rachele

Si, figlia santa

Scena 5^:

Detti + Eugenio

Angelo

Prego tenente, la signorina Fiorelli vi vuole parlare un attimo

Eugenio

Sono pronto

Rachele

E' la dietro, ascoltatela bene e seguite i suoi consigli, mi

raccomando

Professore... dovrebbe uscire anche lei

Leo

Subito, obbedisco

Ma che vuoi fare?

Ninetta

Fatti gli affari tuoi

Leo

Siamo al tu, andiamo bene, andiamo

Rachele

Andiamo Angelì, non gli diamo soggezione

Angelo

Si andiamo... Eugenio, ascoltatela, è un angelo mandato per voi

Leo

Un momento che esco

                                     (passa accanto a Eugenio, se lo scruta e finge d'uscire)

Voglio curiosare...

Eugenio

Signorina

Ninetta

Signore

Leo

Come sono belli, tutti e due!

Ninetta

Io so che volevate sposarmi, senza avermi mai visto, perché

vostro padre era amico di mio zio. Questo non è giusto, perché

due persone debbono prima amarsi e poi sposarsi.

Ho saputo poi che avete rinunciato, perché invaghito di un'altra...

un'attrice, ho sentito.

Eugenio

Come somiglia la sua voce a quella di Flora

Leo

L'ha presa per una de fora

Eugenio

E' vero, vostro zio e mio padre avevano combinato tutto e io

in un primo tempo avevo accettato, poi...insomma non posso

più sposarvi, vi renderei infelice

Ninetta

E perché?

Eugenio

Perché amo un'altra...una che ho conosciuto ieri sera...non

sarà certamente bella come voi, ma la sua voce, i suoi occhi...

mi sono innamorato

Ninetta

Oh come sono contenta, perché...vedete... anche io ormai

amo un altro signore

Eugenio

Un altro?

Ninetta

Si, proprio ieri sera ho conosciuto un giovane distinto, serio,

affascinante ... e me ne sono innamorata.

Invece d'andare a Roma...ho fatto una marachella

Ho convinto il mio professore a portarmi a teatro, e lì ho

anche cantato...ho rimpiazzato la prima donna.

A questo giovane ho detto una bugia...ho detto di

chiamarmi Flora

Leo

E salutame a soreta

Eugenio

 (butta per aria il paravento)

Ma allora sei tu...oh che felicità, abbracciami

Ninetta

Eugenio

Leo

Ma che succede... Superiora, superiora!!!

Rachele

Che succede?

Angelo

Che urlate...che cos'è

Eugenio

Signor maggiore, io amo questa ragazza e me la voglio sposare

Rachele

Ma come!

Ninetta

Io ho convertito lui e lui ha convertito a me

Rachele

E tu anche lo vuoi sposare?

Ninetta

Si, madre mia, subito

Angelo

Benissimo, la soluzione migliore

Rachele

Mando subito un telegramma allo zio e oggi partirai per Roma

Il professore t'accompagnerà un'altra volta

Leo

Io? Ancora?

Angelo

L'accompagneremo insieme... tra noi uomini di mondo ci

faremo compagnia...anzi, ho l'impressione d'avervi visto già

da qualche parte... chiariremo

Leo

Uh povero me

Ninetta

Madre... Eugenio... è ora della preghiera e del coro.

Adesso raggiungo le mie amiche in chiesa

Andiamo professore, andiamo a cantare il Gloria, poi

ci prepariamo e partiamo

Rachele

Che angelo, che angelo... andiamo Angelì, tenente...

Michelaaa!... raccogli il paravento

Scena 6^:

Michela, Giggi, poi Carletto, Palletta e Ninetta

Michela

Raccogli...ma che raccogli... Giggi! Giggiii!

Giggi

Cos'hai da strillare, che vuoi?

Michela

Aiutami, non ce la faccio più

Un altro mese, poi me ne vado in pensione, me ne torno

a Roma

Giggi

Io pure vado in pensione fra una quarantina di giorni

Hanno messo l'annuncio che cercano un cuoco e già si

presentano i candidati... io debbo esaminarli e decidere

chi prenderà il mio posto. Anch'io andrò a Roma.

Ho un appartamentino in periferia, s'è appena liberato

Michela

Io invece una casetta me la dovrò cercare, non ho

più nessuno

Giggi

Vieni a stare con me

Michela

Scostumato, come ti permetti

Giggi

Ci possiamo sempre sposare, ci facciamo compagnia

Michela

Cerchi una che te fa le pulizie, così tu ti godi la pensione e io

continuo a sgobbare

Giggi

Ci aiutiamo uno con l'altro, facciamo la spesa, teniamo un

po' pulito alla meglio, ma a cucinare ci penso io...

allora?

Michela

Noo, non mi compri

Giggi

Ti faccio le tagliatelle coi porcini, le pennette all'arrabbiata

Michela

Bbone

Giggi

Pasta e fagioli, letticchiette di Castelluccio co le salsicce

Michela

Ahò, e buono! Non toccà certi tasti

Giggi

Ossibuco coi pisellii, carciofi alla giudìa, filetti de baccalà

Michela

Basta... non approfittare d'una fanciulla innocente e illibata

Giggi

Rigatoni co la pajata

Michela

Chissà a quante l'hai fatta sta proposta                         56

Giggi

Proprio non mi vuoi sposà?

Bucatini all'amatriciana

Michela

 (lo piglia per il bavero e gli parla in faccia)

T'ho detto non approfittare

 (il colloquio si fa serrato...lui che tenta e lei che man mano cede)

Giggi

Agnolotti

Michela

Zitto

Giggi

Pappardelle

Michela

Zitto

Giggi

Fritto de paranza

Michela

Basta

Giggi

Strozzapreti

Michela

Buono, che m'attizzi

Giggi

Facioli co le cotiche

Michela

Nooo... m'hai spinto al peccato, diavolo tentatore

Va bene, ti sposo... ma prima del matrimonio non mi devi

sfiorare nemmeno con un dito...io sono una colombella

indifesa

Giggi

E perché io? So un piccioncino timido timido

Michela

Tu sei un beccaccione prepotente... ma ti sposo

Palletta

Ho sentito bene? Si parla d'un altro matrimonio?

Giggi

Avete sentito bene, fra un mese ci saluteremo e finalmente

avrete a che fare con personale più giovane e gagliardo

Michela

Ma un buon ricordo di noi vi resterà sempre

Palletta

Certo, chi vi dimentica. Solo, vorrei raccomandarvi, non

dilapidate tutto al gioco

Michela

Ci penso io, massimo 5000 lire a settimana

Tre numeri sulla Ruota di Roma

Giggi

Sulla sacra Ruota

Carletto

Permesso? Bacio le mani madre Rachele

                                                                                (sbaglia bersaglio)

Palletta

Non sono madre Rachele, e le mani l'hai baciate a Michela

Carletto

Solita puzza di varecchina...Non ci vedo più come una volta

Palletta

Non dovresti accompagnare il coro?

                                    (inizia il canto del Gloria)

Carletto

Sentite? Fanno ormai senza di me... c'è un fraticello nuovo

 ... senti come suona tranquillo e sicuro... Largo ai giovani!

Palletta

Era tua quella musica o sbaglio?

Carletto

Non sbagli, ma mica è un vestito personale... è di tutti

Dove vado, non mi servirà certo

Giggi

Dove vai fratel Carletto?

Carletto

Vado all'ospizio dei fratelli da buttare... speriamo almeno

di trovare persone gentili come voi

Palletta

Voglio venirci anch'io

Carletto

Vado all'ospizio, sono tutti maschietti...tu, quando fra cento

anni farai la stessa fine, andrai all'ospizia... femminile, dove

saranno tutte femminucce

Michela

E' stato bello sentire il Gloria filtrato dai corridoi...è una musica

che porterò sempre con me

Carletto

                                                      (va verso l'organo, tocca alcuni tasti)

Io invece ne porterò anche un'altra... mi ricorderà la nostra

santarellina

Le abbiamo voluto tutti bene, chissà se le persone sedute là

che l'hanno conosciuta stasera... se anche loro le hanno

voluto bene...

Ninetta

Eccomi qua, sono venuta a salutarvi... io parto per Roma,

mi sposo

Palletta

Bella figlia cara, abbracciami

 (a soggetto, abbracci con Giggi e Michela)

Ninetta

Addio fratel Carletto, grazie per avermi insegnato quella

bella musica fatta dal professore... senza quella, non

avrei conosciuto l'amore e questa gioia.

 (lo abbraccia)

Addio a tutti

Carletto

 (suona il cantabile dell'allegato 1, mentre si chiude il...)

   S I P A R I O      -       f i n e