Non facciamo brutte figure

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NON FACCIAMO BRUTTE FIGURE

Due Atti

di

Salvatore Macri

Autore Posizione SIAE 184727 - Codice Opera SIAE 905264A

mail: macrisa@libero.it - anno 2012

PERSONAGGI:                                 

·Roberta               D            

·Andrea                                U

·Luciana                D

·Lucilla                   D

·Don Ligio                             U

·Catriona              D


Atto primo, scena prima: Roberta, Andrea

Roberta                     (entra, si toglie il soprabito e lo butta sul divano, si lascia cadere su una poltrona e si toglie le scarpe)

Andrea                       (entra, chiude la porta, toglie il soprabito, lo appende; prende il soprabito di Roberta, sistema anche quello e va a sedersi al tavolo) Tesoro… ti fanno male i piedi?

Roberta                     Tutta quella strada! Io non capisco, già un funerale è quel che è, poi ci mettono anche lo strazio del corteo… su quelle strade così rovinate! Per studiare dove mettere le scarpe senza farsi male… si perde la concentrazione!

Andrea                       Vero… però la concentrazione serve se uno vuole pregare… non per discutere con le amiche!

Roberta                     Come fai a non parlare di uno come lui? Che uomo… che uomo! Io sapevo che avesse alcuni incarichi, ma non sapevo di tutti quei titoli, quelle onorificenze… sua moglie può essere orgogliosa di lui!

Andrea                       Io neppure io sapevo tutto… però la moglie… avrebbe forse dovuto pensare di più alla perdita del marito… anziché a pavoneggiarsi… a stendere la mano a chiunque per farsela baciare… quando si è limitata alla mano.

Roberta                     Ma che dici? Adesso tra un minuto… mi dici che avrebbe anche potuto piangere? Le lacrime portano via il trucco, lo sai? Avrebbe fatto un’orrenda figura!

Andrea                       Ohé, le è morto il marito! Non trovi normale che una moglie… diventata improvvisamente sola… sia almeno triste? E invece tutto era, tranne che una cerimonia religiosa, trascendente… quel funerale sembrava… una sfilata di moda! Hai notato Luciana? Ti sembra bello che si sia messa quel cappello giallo di un metro, vestita quasi da spiaggia e con quel balenottero a quattro zampe al guinzaglio?

Roberta                     Povero Frullo! Allora non avrebbe dovuto godere anche lui della bella giornata?

Andrea                       (si alza e passeggia sul palco) Ma noi non siamo andati a passeggiare! Era un funerale!

Roberta                     E Frullo era invitato anche lui a portare il suo sostegno alla povera Elvira…

Andrea                       Un cane? E che sostegno può dare un cane a una cerimonia religiosa?

Roberta                     Ahhh! Quello non è un cane! E’ come una persona! Hai visto che le ha leccato la guancia, per consolarla?

Andrea                       Che schifo! Se solo penso a quella lingua bavosa…

Roberta                     Mica era colpa sua, se ha fatto caldo! Era delizioso, con quella livrea! (rimette le scarpe, lamentandosi, poi si alza e lo squadra da vicino) Aspetta… alzati un poco… girati…

Andrea                       (esegue)

Roberta                     Pensavo una cosa… quando capiterà anche a te… cosa diremmo… prima dell’inumazione? Tu… sei solo un misero impiegato…

Andrea                       (facendo gli scongiuri) Veramente… se lo hai dimenticato… io sono un funzionario, nella mia ditta…

Roberta                     Già… la tua ditta… ma è ridicolo! Non va bene!

Andrea                       Che cosa non va bene?

Roberta                     Come può essere che, durante il servizio funebre si parli di una Cartiera… o sui manifesti… si scriva il nome della tua ditta? E’ assurdo, improponibile!

Andrea                       Veramente è un argomento che… mi mette a disagio… comunque, cosa c’è di strano in “Cartiera Filipponi”?

Roberta                     Tutto! Immagina se invece si scrivesse “Ambasciatore di Sua Maestà”, oppure “Funzionario della Real Tesoreria”?

Andrea                       Svegliati, cara! Siamo in una Repubblica, il Re non c’è più, è passato mezzo secolo… se non di più!

Roberta                     Che importa? Io parlo della… nobiltà… della musicalità del nome… no, senti… tu ti devi licenziare! Devi cambiare Azienda! Ti devi trovare un altro lavoro con un nome degno!

Andrea                       Io… mi dovrei licenziare… perché si scriva qualcosa di bello… sul mio manifesto funebre? Ma che dici?

Roberta                     Esatto! Ma questo non basta nemmeno… “funzionario”… è troppo poco! Dovremmo scrivere “Presidente”… o “Amministratore Indelicato”! Perché non ti fai nominare almeno Direttore?

Andrea                       Prima di tutto si dice “Delegato”… poi… ti ripeto che non mi fa molto piacere parlare di questo… mi sa di malaugurio!

Roberta                     Che c’entra? Nessun malaugurio… solo uno si prepara… alla dipartita, tu mi capisci… alla fine… anche tu… (gesto per esprimere la dipartita)

Andrea                       Io non capisco niente! (infervorandosi) Sono sano, in perfetta forma, nella mia famiglia non ci sono malattie ereditarie, e non sono sul letto di morte! Non mi voglio preparare a niente!

Roberta                     Comunque devi essere pronto per l’evento! Dev’essere tutto perfetto, non possiamo fare una brutta figura! Allora… adesso ci penso io, faccio tutto io…

Andrea                       Tu non farai proprio niente! Questa è crudeltà mentale! Io… voglio il divorzio!

Roberta                     Non è possibile! Che cosa direbbero le mie amiche? Faremmo brutta figura! (lo blandisce) Dai… che ti costa… è solo una… predisposizione! Faremo una cosa… graduale, mica ho detto che domani mattina…

Andrea                       Che cosa succede? L’esecuzione è rimandata? Ah, capisco… Sua Maestà ha concesso la grazia!

Roberta                     Come sei spiritoso!

Andrea                       Veramente non sono in vena… mi sento molto colpito… se il mio povero amico sapesse che razza di funerale ha avuto… ascoltami bene… se dovesse capitare anche a me un guaio del genere… tu mi capisci… (scongiuri) cani al funerale non ne voglio! E neppure sfilate di moda, suonatori negri di jazz e bara di ghiaccio! Mi meraviglio che il prete non ha fatto storie!

Roberta                     E che doveva dire? La bara era sistemata in un’altra di legno, i suonatori hanno cantato i Gospel in chiesa, c’erano i fiori, le luci… insomma… tutto secondo le loro regole!


Atto primo, scena seconda: Roberta, Andrea, Luciana

(bussano)

Roberta                     Fermati! Non fare niente! Vado io! (corre alla porta e fa entrare Luciana, vestita in modo chiassoso)

Luciana                       Carissima! (le getta le braccia al collo e si abbracciano con entusiasmo) Come stai? Ti sei ripresa da quell’estenuante cerimonia?

Andrea                       Salute, Luciana…

Luciana                       (fa un distratto cenno di saluto ad Andrea)

Roberta                     Entra e siediti! Complimenti per il vestito, carissima… sei sempre un fiore! Ah, dov’è Frullo?

Luciana                       (Roberta e Luciana si siedono) Che tedio, che noia! Il mio povero piccolo è dalla pettinatrice, lo sta coccolando un poco… sai, è stato traumatico, per lui! Niente giochi, niente corse, non ha potuto neppure giocare con la sua palla… e poi chissà come si è annoiato ad ascoltare il panegirico di… come si chiamava? Ah, che testa… (schioccando le dita) il marito di Mariuccia!

Andrea                       (tristemente) Si chiamava Nicola… era anche mio amico… un mio vecchio amico… molto caro…

Roberta                     Senti Andrea… perché non ordini qualcosina al bar? Io non voglio sacrificare neppure un momento del mio tempo con Luciana! A proposito, cosa gradisci?

Luciana                       Prenderei volentieri un the verde, freddo!

Roberta                     Ottima idea! Anche a me fa piacere, dopo tutto quel sole… lo stavo sognando… allora puoi telefonare, Andrea? Facci mettere tanto ghiaccio… ed anche il secchiello con i cubetti a parte!

Andrea                       Andrò personalmente, ho bisogno di prendere aria, di muovermi… di sentire che sono ancora vivo! Con il tuo permesso, Luciana, torno tra poco! (esce)

Roberta                     (accostandosi con la sedia a Luciana) Senti, Luciana… ho avuto un’idea meravigliosa… a te lo posso dire… voglio preparare una commemorazione per Andrea!

Luciana                       Commemorazione… mica stai pensando…

Roberta                     Ma certo! Cominciando in anticipo, non sfugge nulla… sarà una cerimonia… perfetta!

Luciana                       L’ho visto un poco dimesso… ma non mi sembra che stia per… è malato?

Roberta                     No, sta bene… fin troppo! Però… tu capisci… essere pronti non è peccato!

Luciana                       Hai ragione, bisogna essere pronti a tutto, le malelingue sono sempre in agguato! Lo sai, per le persone importanti preparano in anticipo i necrologi quando c’è qualche sentore, o qualche pericolo… li chiamano coccodrilli!

Roberta                     (battendo le mani) Che bello, mi piace! Lo faccio anch’io! Mi vuoi aiutare a fare il… coccodrillo per Andrea?

Luciana                       C’è solo un problema… scusami, ma non penso che ci sia nulla di gran che nella sua vita!

Roberta                     E qui sta il punto! Lo so che, se si dovesse fare adesso… così com’è lui ora, farei una bruttissima figura! Però quello che non è, lo diventerà! Ci mettiamo insieme, scriviamo una bella paginetta… e pian pianino, gli farò fare tutto quello che è necessario!

Luciana                       Però se lui tornasse subito, non vorrei che se ne avesse a male…

Roberta                     Hai ragione! Recentemente è diventato più permaloso… oggi, poi, non ne parliamo! Se si accorge di qualcosa, diremo che è per qualcun altro… già morto! (va a prendere in un cassetto dei fogli e un paio di penne) Mi piace, cominciamo subito!

Luciana                       (comincia a scrivere) Allora… per comodità lo chiameremo Antonio… e poi?

Roberta                     Beh, non nasce da nobile famiglia, ma questo non lo possiamo cambiare… meglio sorvolare!

Luciana                       Peccato… cominciamo a parlare dei successi scolastici…

Roberta                     Che non ci sono stati… sorvoliamo!

Luciana                       Ha fatto beneficenza, è Presidente di qualche Associazione… (guarda la faccia di Roberta) lo sospettavo… sorvoliamo! Vediamo… colleziona francobolli, scrive poesie, gioca a scacchi… no, eh?

Roberta                     Sorvoliamo!

Luciana                       Sarà uno sportivo, amante degli animali, filantropo, igienista, almeno vegetariano… (guarda la faccia di Roberta) neppure… ma come si fa? Si deve pur cominciare a scrivere qualcosa di… vero, di certo, per poi lavorare di fantasia! Mi stai facendo venire un dubbio… ma perché lo hai sposato?

Roberta                     Io sono rimasta affascinata da come ballava… ci siamo incontrati per caso a una festa, mi ha invitato… e ballando mi ha baciata… non ho capito più nulla, e ho accettato di fidanzarmi con lui… poi le cose sono venute di conseguenza…

Luciana                       Ferma! Stop! Allora sa ballare! E’ un artista dello spettacolo!

Roberta                     Era… poi ha cominciato a lavorare alla Cartiera Filipponi… ed ha smesso.

Luciana                       Ma insomma, che faceva… cioè che fa, durante il giorno?

Roberta                     Lavora! Si alza presto e va in azienda, mangia lì, fa sempre straordinari; quando torna a casa, verso le nove, è ridotto uno straccio, mangia qualcosa di freddo che si fa da solo… sai, io mica posso stare appresso ai suoi orari! Poi vede la posta in internet… paga le bollette con quel coso lì… mi ripara qualcosa… lo sai che c’è sempre qualcosa da aggiustare o da cucire, poi magari… lava quei pochi piatti, sapessi com’è disordinato! Anche se non cucina, certe volte ha tante di quelle pentole da pulire! Non ti dico com’è maniaco, per le sue camicie… se le stira lui… e va a dormire! Non vede neppure la televisione, niente radio, non ascolta musica, non legge!  E’ un vero disastro!

Luciana                       Ma come fai a sopportarlo? Sei una martire, povera, cara, dolce amica mia!

Roberta                     Vedo che tu mi capisci… come si fa a vivere, a parlare di uno come lui? Non è iscritto a nessun circolo, non riceve amici, non sa giocare a carte, non partecipa ai caffè letterari, non è famoso…


Scena terza: Andrea, Roberta, Luciana

Andrea                       (entra con un vassoio con due bicchieri di the e il secchiello del ghiaccio) Roberta, vi ho portato il the! (poggia il vassoio sul tavolo)

Roberta                     Ma… che cosa è questo?

Andrea                       E’ il the verde freddo, come hai chiesto tu… insieme al ghiaccio a parte!

Roberta                     Ma quando mai? Chi ha detto freddo?

Luciana                       In effetti qui in casa fa freschino… vedere tutto questo ghiaccio mi fa… rabbrividire!

Andrea                       Ho capito… inutile recriminare… come il solito.

Roberta                     Ecco, bravo… chiama il bar, dici che si riprendano tutto! Mi è passata la voglia! Anzi, riportaglielo tu! Ma oggi… non vai al lavoro?

Andrea                       Buona idea… scendo, riporto questa roba al bar… e vado al lavoro! Mi ero preso un permesso… credo però che lavorare mi aiuti… povero Nicola…

Luciana                       Aspetta… (prende un bicchiere e lo beve d’un fiato) era peccato riportarlo senza consumare niente!

Andrea                       Roberta… non è che anche tu ci hai ripensato?

Roberta                     Guarda… lo faccio solo per farti contento! (prende l’altro bicchiere e lo beve d’un fiato anche lei)

Andrea                       Non fate complimenti… vorreste sgranocchiare anche il ghiaccio, per caso?

Luciana                       Non sia mai! Potrebbe danneggiare la mia dentatura!

Andrea                       Va bene… (prende il vassoio ed esce) i miei rispetti, signora Luciana… a più tardi, Roberta.


Atto primo, scena quarta: Roberta, Luciana

Roberta                     Ecco, vedi quel che ti dicevo? E’ così… piatto, banale, insignificante… addirittura saluta anche quando va via per un poco… lo fa apposta per irritarmi! Mi dà un fastidio terribile!

Luciana                       E’ un osso duro… ma ce la faremo!

Roberta                     Tu hai un’idea…

Luciana                       Sì, ecco comincio subito… (prende carta e penna e inizia a scrivere) ascolta e dimmi che ne pensi… “Il Cavalier Antonio…”

Roberta                     Ma non è Cavaliere! Ci vuole il Decreto del Presidente… bisogna fare la trafila, un sacco di tempo…

Luciana                       E chi ti ha detto che sarà Cavaliere della Repubblica? Lo iscriveremo a uno degli Ordini Templari moderni… dopo un po’ arriva la conferma e Andrea è nominato!

Roberta                     Quindi dicevi…

Luciana                       Aspetta, prima che dimentico tutto… non mi ricordo come si chiama quell’Ordine… (scrive qualcosa, poi prende il foglio e legge) “Il Cavalier Antonio De Angelis del Sacro Ricostituito Perenne Ordine Cattolico dei Nobili Cavalieri Con Gran Cordone, Custodi del Tempio di Terrasanta…

Roberta                     (esitando) Scusa… ma esiste quest’ordine?

Luciana                       E che ne so, io? Sarebbe strano, visto che l’ho inventato adesso!

Roberta                     Ma allora non c’è! No, no… se lo scoprono, che figura ci farei io… povera vedova abbandonata?

Luciana                       Non ti preoccupare di questi dettagli! Nessuno avrà la faccia così tosta da chiedere cos’è… tutti assentiranno, come se fosse un nome che non ha bisogno di commenti, per non rischiare di essere chiamati ignoranti! E se questo non esistesse, non è un problema! Ne cercheremo uno che abbia un nome del genere e faremo noi per lui la domanda di ammissione!

Roberta                     (battendo le mani) Sì, sì, mi piace… è un nome veramente altisonante!

Luciana                       Allora, continuiamo… “dopo una vita di intenso e proficuo lavoro”…

Roberta                     Ma no… quello in ufficio non fa niente! Figurati… mi chiama tutti i giorni, anche due volte il giorno, per sapere se ho mangiato, se è tutto a posto…

Luciana                       Che curiosone! Ma che lavoro fa, effettivamente?

Roberta                     Aspetta che ci penso… roba riservata… qualcosa come gli acquisti… o forse riguarda le vendite… insomma non ricordo!

Luciana                       Bene! Se è riservato, saranno in pochi a sapere che fa… però lo saprà il suo capo… pensavo di classificarlo in un certo modo… niente da fare!


Atto primo, scena quinta: Roberta, Lucilla, Luciana

(bussano)                

Roberta                     Andrea, apri! Ah, già… è uscito! (si alza e va ad aprire, brontolando) Quando serve in casa, non c’è mai…

Lucilla                          (entra e abbraccia Roberta, poi Luciana; porta una macchina fotografica a tracolla) Cara Roberta! Come stai? Oh, Luciana, che piacere, vieni, fatti abbracciare!

Roberta                     Grazie Lucilla, accomodati!

Luciana                       Ciao Lucilla, tutto bene?

Lucilla                          (siede anche lei) Sì, tutto a posto! Che mi dite della cerimonia? Vi è piaciuta?

Roberta                     Avete visto il vestito della Stroppoli?

Luciana                       Che figura... (ridacchia) la stoffa era uguale a quella della “mise” di Frullo!

Lucilla                          Ecco il vero motivo per cui ha evitato di farsi fotografare vicino a lui!

Luciana                       Non mi meraviglio… sulle foto sarebbe stato troppo evidente!

Roberta                     Quando si stamperà il tuo servizio?

Lucilla                          Appena possibile… (accarezzando la macchina fotografica) ho già le prenotazioni per alcuni book… e poi lo vedrete sul giornale!

Luciana                       Non mi dire che hai ripreso anche la tomba?

Lucilla                          Ma quando mai? Sarebbe stata un’inquadratura… stonata! L’unica cosa che mi sono concessa è stata una panoramica delle aiuole…

Roberta                     Quelle sono bellissime! Voglio un book anch’io!

Lucilla                          Cara amica mia… lo avevo già previsto, non ti preoccupare… ti ho fatto una bella inquadratura con il Presidente della Squadra, addirittura quando aveva Frullo in braccio… lui c’è riuscito a sollevarlo, è sempre rimasto atletico! Ah… in una foto che ho fatto a Frullo è capitato per caso anche tuo marito!

Roberta                     Sai… a proposito… è in ottima salute, ma… gli stiamo facendo lo stesso un… coccodrillo!

Lucilla                          Veramente? Poverino, che dispiacere… che dolore! Voglio partecipare anch’io! Devo dimostrare la mia vicinanza! Ditemi tutto!

Luciana                       C’è tutto da costruire… diciamo che la parte degli ascendenti è a posto! Manca solo il resto… hai qualche idea?

Lucilla                          Ma certamente! Dopo la prima frase di circostanza, bisognerà magnificare le sue qualità!

Luciana                       E’ quel che dico anch’io! Allora dici, io prendo appunti!

Lucilla                          Solo degli spunti… scrivi che la sua socievolezza è solo minore del suo altruismo…

Luciana                       (scrive)

Lucilla                          … che, pur avendo pochi amici e compagni, ha saputo dimostrare in ogni occasione la sua nobiltà d’animo, consolando coloro che erano afflitti o colpiti dalla sfortuna…

Roberta                     Questo è giustissimo! Figurati… oggi l’ho visto veramente triste!

Lucilla                          Vero, eh… era così mogio… lui che è di solito attivissimo… si vede che è stato colpito anche lui in modo particolare! Ha anche asciugato le lacrime di Elvira, leccandole il viso…

Roberta                     Come sarebbe? Che schifo! Se lo avessi visto, gli avrei dato un ceffone!

Luciana                       Che dici, Roberta? Era così dolce!

Roberta                     Ma non si deve permettere! Specie in pubblico! Che figura ci faccio, io?

Lucilla                          Scusa… ma che c’entri tu con Frullo?

Roberta                     Frullo? Io parlavo di mio marito!

Lucilla                          Uh… pensavo che il coccodrillo fosse per Frullo!

Luciana                       Fosse per lui! Sarebbe più facile! Frullo è socievole, simpatico… un vero amico!

Lucilla                          Infatti… ritiro tutto quel che ho detto! Roberta… non ti offendere, ma tuo marito è un poco… introverso!

Roberta                     Lo so bene… ma io non potrò fare brutta figura quando lui… insomma, mi capisci!

Luciana                       Lucilla, il caso è difficile… quel poverino ha solo lavorato nella vita…

Roberta                     E paga pure tutte le tasse!

Lucilla                          Davvero? Questo è proprio un caso disperato, da sole non ce la possiamo fare! Abbiamo bisogno di rinforzi!

Luciana                       Mica stai pensando a… lei?

Roberta                     No, per favore… Catriona, no! Non mi parlare di quella! E’… lugubre, spaventosa… con quel lavoro che fa, mi meraviglio che abbia ancora amici!

Lucilla                          Roberta, lei è l’unica che può aiutarti a raggiungere il tuo scopo! E’ una professionista… la conosco bene, lo sai che lavora con me… fa un sacco di soldi con la pubblicità sul suo sito internet!

Luciana                       Si è anche fatto un sito?

Lucilla                          Certamente! Dovete vederlo! All’inizio c’è il famoso epitaffio di Byron… anche se la pubblicità di biancheria intima e viaggi esotici sono un poco invasive, si legge bene!

Roberta                     Quella è una menagramo!

Lucilla                          Senti, tu vedi prima il sito e poi mi dici… l’ho letto tante volte che ho imparato a memoria quelle frasi… ascoltate! (si mette in posa e declama)

Qui sono sepolti i resti

di chi possedeva bellezza senza vanità

forza senza insolenza

coraggio senza ferocia

e tutte le virtù dell’uomo

 senza i suoi vizi.

Luciana                       Bella, meravigliosa… si sente che l’ha scritta un grande poeta! Rivela caratteri nascosti di Byron! Hai visto, Roberta? Già quasi ci siamo con tuo marito! Non è che utilizziamo questa?

Lucilla                          Peccato che la conoscono tutti… e poi è stata scritta per… il suo cane terranova! (si asciuga una lacrima) Gli voleva molto bene, povera bestia!

Roberta                     Attenta al trucco, Lucilla! Non ti emozionare così, ti prego!

Luciana                       Comunque sento che questa è la strada giusta…

Roberta                     Ma io non voglio inserire un epitaffio a pagamento…

Lucilla                          Non si paga, tesoro! Tutti quelli che hanno una… dipartita in famiglia, possono inserire lì foto, poesie, frasi… oltre ai personaggi famosi che mette Catriona… sapessi quanti ce ne sono… e quante persone celebri muoiono, ogni giorno! Lei è prodiga di consigli e certe volte scrive anche lei gli epitaffi tombali… cioè non tombali, sempre per internet! Le spese le recupera con la pubblicità! E poi… ogni volta che vuoi, puoi stampare la pergamena ricordo della celebrazione… che so, dopo un mese, un anno…

Roberta                     Sapevo del suo lavoro al giornale… ma non pensavo che fosse entrata anche in internet!

Lucilla                          Povera cara! Tu ti devi affrancare da quel bruto di tuo marito che ti schiaccia, ti impedisce di essere libera… scusa, ma mi è scappato! Vedi che risultati ha raggiunto Catriona?

Roberta                     Quindi mio marito entrerebbe tra le celebrità… gli potrei far mettere dei fiori virtuali… ceri istoriati… fargli disegnare una tomba faraonica… stampare e mettere tante pergamene commemorative alle pareti… però l’epitaffio dev’essere bello!

Luciana                       Beh, comporre questo è più semplice che fare un coccodrillo! Basta qualche parola che sottintenda tensione verso la bontà… ad esempio… che so…”La mia voglia di lavorare per voi non morirà mai”!

Lucilla                          Roberta, dimmi… se succedesse il… fattaccio… su internet saresti pronta… e nella realtà?

Roberta                     Cielo, che schifo! Intendi dire proprio… il cadavere fisico? Che bruttura…

Lucilla                          Suggerisco la cremazione… e la dispersione delle ceneri!

Roberta                     (contenta, batte le mani) Sì… è una grande idea! Così potrò concentrarmi sulle esequie virtuali!

Luciana                       Però la festa in chiesa… pardon, volevo dire il rito… ci dovrebbe essere in ogni caso!

Roberta                     Ma certamente! Solo che poi, invece di andare al cimitero… (singhiozza) lo accompagneremmo al forno crematorio! Povero Andrea!

Luciana                       (abbraccia Roberta) Sii forte, cara, non ti far travolgere da questa immane sciagura! Tu sei ancora giovane!

Lucilla                          (si asciuga una lacrima e abbraccia Roberta) Condoglianze, tesoro!


Atto primo, scena sesta: Andrea, Roberta, Lucilla, Luciana

Andrea                       (entra silenziosamente e va vicino alla tre, ancora abbracciate) Scusate… Roberta…

Roberta                     (strilla e si rifugia dietro il tavolo)

Lucilla                          (esce urlando) Aiuto!

Luciana                       (segue Lucilla urlando) Il fantasma! Aiutate anche me!

Andrea                       (molto dimesso) Ma… quale fantasma… Roberta… ho bisogno di aiuto, mi sento male…

Roberta                     (fronteggia Andrea) Stai male? Allora vai a letto… ma non ti permettere di tirare le cuoia proprio adesso! Io non sono pronta!

Andrea                       Pronta… per che cosa, tesoro? Hai perso il numero del medico?

Roberta                     Ah, perché tu vuoi anche che chiami il medico? Ma non si fa! Disturbare un professionista… faremmo una brutta figura!

Lucilla e Luciana      (sporgono la testa dalle quinte)

Luciana                       (timidamente) Roberta… tutto a posto?

Roberta                     Quasi… questo… dice che sta male!

Lucilla e Luciana      (tornano in scena, esaminano Andrea)

Lucilla                          Ma è bianco come un… un latticino!

Luciana                       Andrea… vai a letto?

Andrea                       Direi di sì, mi fa male dappertutto, ho vampate di calore e freddo… credo che mi stia venendo la febbre…

Roberta                     Prima di andare a letto, fatti la barba! Non si sa mai cosa può succedere… e non possiamo fare la brutta figura che chi viene a visitarti veda come ti sei ridotto!

Luciana                       Davvero! E già che ci sei… Roberta, perché non gli fai mettere un poco di fondo tinta… guarda… sembra già quasi un cad… cioè, voglio dire che ha un colorito… poco vivace!

Andrea                       Ho capito… vado a radermi… mi faccio lo shampoo, metto i bigodini, mi trucco un poco e dopo che vi ho accontentate, telefono al medico, poi vado in farmacia a prendermi le medicine… e già che ci sono, dopo vado anche al cimitero a piedi! Così non disturbo nessuno!

Roberta                     Come sei spiritoso!

Lucilla                          (inquadrandolo con la macchina) Mi raccomando Andrea, usa prodotti non riflettenti, le foto non verrebbero bene!

Andrea                       Vado a letto… dove hai lasciato il telefono cordless?

Roberta                     Che ne so… cercalo!

Andrea                       (va alla base del telefono e preme il pulsante di ricerca) Ecco. Questo… (tende l’orecchio) non risponde… è scarico! Ma quante volte ti devo dire di rimetterlo… vabbè… userò il cellulare… (esce)

Lucilla                          Roberta, plaudo alla tua nobiltà d’animo e alla tua incrollabile forza!

Luciana                       Anch’io… ma come fai, tesoro? Hai una resistenza incredibile!

Roberta                     Grazie, care amiche mie… però ora c’è da lavorare… bisogna adeguare la stanza…

Lucilla                          Povera Roberta! Tu pensi che tuo marito… non sopravviverà?

Luciana                       Io l’ho visto davvero malridotto…

Roberta                     Anch’io… bisogna essere pronti a tutto, non voglio fare cattive figure… consigliatemi… il feretro lo mettiamo qui? Che ne dite?

Luciana                       Ottimo, così nessuno ficcherà il naso nella tua stanza da letto, Roberta!

Lucilla                          Jamais! State scherzando, vero? Mica vuoi esporre un… cadavere in pubblico? No, no… tuo marito… anzi il tuo ex marito… sarà trattato in modo riservato… per i visitatori, basterà il simbolo!

Roberta                     Quindi tu dici che…

Lucilla                          Chiama una Funeral House! Il morto se lo portano via, lo sistemano per chi voglia andare a visitare davvero un… defunto e si occupano loro di tutto… manifesti, certificati in comune, permessi, prenotazione rito, inumazione… nelle sedi hanno anche i punti di ristoro per gli ospiti, le sale relax con solarium, ampi parcheggi… poi si paga anche con comodo… hanno dei cataloghi molto vasti! Guarda… (tira fuori un pieghevole pubblicitario dalla borsa) questo me l’hanno dato oggi all’uscita dal cimitero… mi hanno anche detto che ci sono delle offerte speciali!

Luciana                       Perché non la chiamiamo adesso? Così la povera Roberta avrà il tempo di scegliere… prima che la cosa… diventi urgente!

Roberta                     Sentite… io non so che farei, se non ci foste voi… siete preziose come l’oro! Chiamo subito! (va al telefono e si accorge che la base è sempre vuota) Accidenti, chissà quello stupido dove l’ha cacciato!

Lucilla                          Tieni… (prende il cellulare dalla borsetta e glielo porge) usa questo!

Luciana                       E digli che si sbrigassero! E’ cominciato il caldo!

Roberta                     (prende il biglietto e il telefonino e compone il numero) Pronto? Sì… ho bisogno dei vostri servizi… è… per mio marito! (scoppia a piangere) Non ce la faccio… vi passo una mia amica! (porge il telefono a Lucilla e va ad abbracciarsi con Luciana)

Lucilla                          Sì, pronto… Siamo al Parco Paradiso, palazzo A, interno dodici. Sono un’amica di famiglia… famiglia De Angelis! Sì… no, vogliamo vedere le vostre offerte prima… lo so che fa caldo… ma la cosa non è poi così urgente… sì… è ancora in cura… almeno credo… non il medico non l’ho visto… non credo che l’abbia ancora redatto… hmmm… il fisico è asciutto… no, pensate voi anche a questo… no, cremazione… con dispersione delle ceneri… ma no, non in tono dimesso, assolutamente! Ci dev’essere lo stesso una cerimonia pubblica, palco decorato con nastri e festoni per le autorità, pallone frenato con il nome del defunto, discorsi commemorativi con amplificazione, platea con almeno un centinaio di sedie, musica adatta… dal vivo… sì un’orchestrina sinfonica su un palchetto… no, troppi! Basteranno dieci o dodici elementi… sì, anche il coro di voci bianche… palloncini bianchi per ciascun bambino, poi li faranno volare a conclusione! Ah… fiori in quantità… no… i ballerini classici no, sono noiosi! Anche quelle? Beh… penso che un centinaio… ma è mai possibile? Compratele, importatele, procuratele! Voglio cento colombe bianche, capito? E le ceneri… quanto tempo ci vuole? Addirittura tre ore? Ce la facciamo… è vero… se parlano quattro o cinque persone, poi la musica, il coro… anche la benedizione della salma prende il suo tempo… sì, avranno tempo di raffreddarsi… magari le mettete per un poco in una cella frigo! Ma non si usano bare facilmente combustibili? Allora… usate un bruciatore super rapido! Si fa  prima! Sapete… il caldo potrebbe far sciogliere il mascara e poi… portare le scarpe alte, per noi donne… niente, eh? Ah, vi occupate anche di questo? No, grazie, abbiamo una professionista che ci fornirà il servizio… allora vi aspettiamo… a presto!(chiude il telefono) Roberta… ti sei ripresa?

Luciana                       Sì, si sta riprendendo, povera cara… ne parlavamo adesso, mentre eri al telefono… ci facciamo venire un rinfresco dal bar… Lucilla, che ne dici di prendere anche tu un bel the verde, freddo?

Fine primo atto

Secondo atto, scena prima: Andrea, Roberta

Scena identica a quella del primo atto, con l’aggiunta di un vistoso manifesto funebre sistemato come un quadro sulla parete centrale, dove si devono poter leggere chiaramente dal pubblico le parole “Cavalier Andrea De Angelis”; al di sopra una sua foto sistemata su una mensola a muro, dove ci saranno anche lumini votivi. La mensola sarà sospesa tramite fili di nylon che, girando al di sopra dello scenario, siano accessibili dall’interno scena al fine di troncarli al momento opportuno.

Andrea                       (seduto, vestito di scuro e con occhiali da sole, sfoglia delle carte) Ma ci vuole ancora molto?

Roberta                     (entra, vestita di gramaglie, si siede a fianco di Andrea) Siamo in orario, tesoro… comunque eccomi, sono pronta… stiamo aspettando l’inizio della procedura… allora, l’ultimo dettaglio… sei sicuro che lì non ci vuoi proprio entrare?

Andrea                       Non ho intenzione di riprendere l’argomento! Ho detto “no” e così rimane!

Roberta                     Peccato… era pronta per l’uso… fatta su misura per te!

Andrea                       La regalerò personalmente alla tua amica Luciana o Lucilla… insomma a quella che ha avuto la brillante idea di questa cerimonia! Ci andranno benissimo anche loro!

Roberta                     Andiamo, caro… vedrai che sarà una validissima esperienza…

Andrea                       Hmmm… e se la ritieni così valida, perché non l’hai fatta tu direttamente?

Roberta                     Ma che c’entra… a parte che tu sei più vecchio di me di ben tre mesi, noi stiamo lavorando per il tuo lavoro e la tua gloria futura… Cavalier Andrea!

Andrea                       Io vorrei sapere ancora come ha fatto a sapere questa cosa il Commendatore! Se non avesse insistito lui, hai voglia che mi sarei prestato!

Roberta                     Il tuo capo è lungimirante… a parte la pubblicità che gli ritornerà, il successo è assicurato! Ma tu immagina… abbattere così il costo del funerale, facilitare il processo di… beh, mi capisci… inoltre è l’ideale per la cremazione! E poi se tutto va bene, ti nomina Direttore! Ci pensi?

Andrea                       Non si vive di solo pane, quando uno deve morire per vivere!

Roberta                     Ma che dici? Non ti capisco… e poi mica muori davvero!

Andrea                       Sapessi come mi sento adesso… va bene che è una simulazione… ma quei manifesti… avete scritto a caratteri troppo piccoli che è per il collaudo di una nuova… procedura! E poi, quel quadro, anche con le candele…! Ho dovuto staccare il telefono per non sentirmi porgere le condoglianze! Mi sento malissimo!

Roberta                     Tu la devi smetterla di sentirti male! Saresti capace di sabotare la cerimonia con questi sciocchi disturbi! E il quadro ci voleva, dev’essere tutto perfetto, non possiamo fare brutte figure! E adesso basta! (si alza) Ascoltami bene… se causi un minimo intoppo… io ti ammazzo, hai capito? Già abbiamo dovuto sopportare troppo! Quel povero Commendatore… privato della possibilità di sperimentare completamente la sua invenzione! (si asciuga una lacrima)


Atto secondo, scena seconda: Andrea, Roberta, Lucilla

(bussano)

Roberta                     Fermo! Tu non devi fare nulla! Se proprio non vuoi metterti disteso, almeno stai in silenzio e non muoverti! (va ad aprire e fa entrare Lucilla)

Lucilla                          (entra con macchina a tracolla, cinepresa, microfono e registratore, faretto con alimentazione a pile fissato sul cappello o comunque grande attrezzatura da reporter) Ciao Roberta! Ho fatto tardi! Lui dov’è… non è entrato ancora nella… vera?

Roberta                     No… quel sabotatore non ci vuole entrare! Eccolo lì!

Lucilla                          Ciao Cavaliere! Togli gli occhiali, per favore! (scatta alcune foto a volo a lui e al manifesto, poi armeggia con la sua attrezzatura) Parto subito con l’intervista! Da questo momento sei registrato! Non ti preoccupare, sono domande facili e poi c’è il montaggio, se ci fossero pause troppo lunghe o se qualcosa non andasse! (prende il microfono) Prova, prova… (si schiarisce la voce) via! Buongiorno, Cavalier De Angelis! Oggi per lei è una giornata memorabile… cosa si prova a essere il primo al mondo a sperimentare questo nuovo mezzo per le onoranze funebri? (gli pone il microfono davanti, incitandolo a rispondere)

Roberta                     (anche lei incita a rispondere con i gesti)

Andrea                       (guardando torvo entrambe) Buongiorno… no comment!

Roberta                     (disperandosi) Andrea, ma non può essere che tu non voglia collaborare! Possibile che non capisci l’importanza di questo supremo momento? Tutti vorranno sentirti, vedere le tue foto, leggere le tue ultime parole… cioè la descrizione di uno che… che dici?

Lucilla                          (a Roberta) Non ti preoccupare, tesoro… cambiamo argomento! (si schiarisce la voce) Per favore, Cavaliere ci dica qualcosa di questa nuova linea di prodotto! L’avete brevettata? Che ci dice del prezzo al pubblico?

Andrea                       Abbiamo… tutelato il prodotto… è ancora a livello prototipale, non è prevista ancora la vendita al pubblico… comunque non è un prodotto da dettaglianti.

Lucilla                          Tutti aspettano questa uscita ufficiale, per vederla… dica ai nostri ascoltatori, per favore… ma è proprio di carta?

Andrea                       Non carta comune… cartone riciclato, con bordature di legno per la chiusura con viti; i pannelli sono autoportanti e rinforzati da nervature, con spessore minimo non inferiore ai venti millimetri, giunta e incollata stabilmente a incastro, come vuole la legge. Il consumo del legno si riduce al cinque per cento del solito e poi, essendo composta con materiali di recupero, l’impatto ambientale è minimo e la… degradazione è completa e molto più rapida.

Lucilla                          Non ci rimane che fare i complimenti ai progettisti della Cartiera Filipponi per la geniale ideazione… ed attendiamo di vederla in fase di sperimentazione! Grazie Cavaliere! (posa il microfono) Grazie davvero, sei stato grande… adesso qualche altra foto… peccato che non ti ci vuoi mettere dentro… sarebbero foto fantastiche!

Roberta                     Ecco! Come al solito, Andrea, non perdi occasione per farmi fare brutte figure! (torcendosi le mani) Che vergogna, che vergogna! Lucilla, ti prego, non pensare male di me! La colpa è solo sua!

Andrea                       (alzandosi) Solo per capire… che cosa avrei fatto, questa volta?

Roberta                     Ti sembra bello che quando ti chiedo io una cosa la neghi, rifiuti di rispondere al microfono e mi tratti come una schiava cretina e deficiente? Invece con Lucilla sei tutto gentilezze e moine! Io non lo sopporto! Meno male che Lucilla ti conosce bene e sa che tipo di mostro sei! Mi hai rovinato l’esistenza e non perdi l’opportunità di farlo… anche in quest’ultima occasione! Despota! Tiranno!

Andrea                       Quindi, poiché io non ho voluto parlare delle mie impressioni di… agonizzante, tu ti sei sentita offesa? Addirittura al punto di pensare che ti abbia classificato in quel modo? Pensa invece se fossi tu al mio posto! Io provo… reticenze a descrivere come…

Lucilla                          Va bene, ora smettetela… (rivolgendosi a Roberta) vieni, tesoro! Guarda le foto in anteprima… e dimmi se ti piacciono!

Roberta                     (prende la macchina, ancora a tracolla di Lucilla, rischiando di farla cadere) Dammi qua, fammi vedere! Il manifesto! E’ mossa! E poi devi rifare questa… vedi? E’ uscito che sembra quasi… vivo!


Atto secondo, scena terza: Roberta, Luciana, Andrea, Lucilla, don Ligio

(bussano)

Roberta                     (lascia la macchina fotografica) Fermi tutti! Vado io! (corre alla porta e fa entrare Luciana, vestita in modo chiassoso) Luciana! (le due si abbracciano e poi si dirigono a centro palco) Lucilla… guarda chi c’è!

Luciana                       Uh, Lucilla… anche tu qui? Che bello! (lungo abbraccio collettivo)

Andrea                       (si schiarisce la voce) Buongiorno…

Lucilla                          Non mi dire che non hai portato Frullo! Oggi è una giornata meravigliosa!

Luciana                       L’ho lasciato fuori, non è voluto venire dentro, sono stata costretta a legarlo al cancello…

Roberta                     E ti fidi? Se te lo rubassero?

Luciana                       Ci provassero solo ad avvicinarsi… sapete… gli ho messo la "mise" di seta blu!

Lucilla                          Meravigliosa! Gli hai fatto fare anche un po’ di trucco?

Luciana                       Certamente! Ma solo un filo di eye liner… come il mio… guardate!

Roberta                     Complimenti per le ciglia, tesoro!

Luciana                       Ma tu hai un abito favoloso… però era adatto anche quello color salmone…

 (si sentono furiosi latrati fuori scena – nessuna delle tre reagisce)

Roberta                     Ma io quello non l’ho voluto indossare! Me lo hanno reso dalla lavanderia con una strinatura! Rovinato irrimediabilmente! Venite, ve lo faccio vedere! (escono insieme)

(altri furiosi latrati e ringhi fuori scena)

Andrea                       (andando alla porta) Le Tre Grazie sono in riunione… chissà che non arrivi anche Venere! Ma cos’è questo chiasso? (apre la porta; Don Ligio si precipita dentro, affannato, con tonaca, secchiello per benedizioni, stola e breviario; i latrati cesseranno quando la porta sarà chiusa.)

Don Ligio                   (ansante) Presto! C’è un cane lì fuori che ce l’ha con me!

Andrea                       Prego… ma voi chi siete?

Don Ligio                   Sono don Ligio, mi hanno mandato dall’agenzia per la benedizione della salma! Scusate la mia incisività, ma ho molta fretta! Dov’è il defunto?

Andrea                       Ma… il defunto non c’è!

Don Ligio                   Non scherziamo con le cose sacre! Sono sicuro di non aver sbagliato! Ecco… vedo che avete anche qui il manifesto! L’agenzia funeraria mi ha mandato l’avviso per avviare la procedura, e se io non benedico la salma e non gli do il benestare, non si può iniziare! Voi siete un parente? Dov’è il cadavere di Andrea De Angelis?

Andrea                       C’è un problema… il servizio funebre è stato richiesto… ma per simulazione, per controllare un nuovo tipo di bara… e Andrea De Angelis sono io!

Don Ligio                   Che cosa? Ma siete diventati matti? Voi… volete scomodare la presenza dell’Onnipotente… per una simulazione? Io non sarò complice di questo sacrilegio! Vergognatevi! Vi potete sognare che io faccio la benedizione funebre ad un vivo! (torna alla porta e appena la apre riprendono i latrati; rientra, accosta la porta e i latrati cessano) Povero me! Ma di chi è quel dalmata enorme, lì fuori?

Andrea                       Ah, dev’essere Frullo! La sua padrona è qui! Adesso la chiamo, ma sapete perché ce l’ha con voi? (si avvia all’altra porta)

Don Ligio                   E che ne so? Io sono un tipo pacifico… pensavo che lo fosse anche lui… mi ha guardato sottocchio mentre entravo, girando alla larga da lui… poi ha cominciato a ringhiare… e appena l’ho oltrepassato, mi si è scagliato contro a tradimento! Meno male che è legato!

Andrea                       (si affaccia in quinta) Roberta! Per favore… dici a Luciana che venisse a calmare Frullo! Ce l’ha con un prete…

Luciana                       (si affaccia in scena dalla quinta guarda don Ligio) Ma cosa dici, Andrea… uhhh! Ragazze! Qui c’è il prete… il prete autentico! Evviva, comincia il rito!(esce)

Don Ligio                   Ma quella chi è?

Andrea                       E’ la proprietaria del cane!

Don Ligio                   Ho capito tutto… se la padrona è come il cane, sono sistemato! Ma devo per forza andarmene… ho molta fretta, mi aspettano per gli altri funerali!

Lucilla                          (entra con la macchina puntata) Fermo così…! (scatta alcune foto in rapida successione) Fatto grazie… la posso intervistare, don…?

Don Ligio                   Ma quale intervista? Dove sono capitato? Dite piuttosto alla padrona del cane di uscire e distrarre quel cane… io devo uscire e quella bestiaccia non mi consente di passare!

Roberta                     (entra, pavoneggiandosi in un abito dai colori vistosi) Lucilla, che ne dici di questo?

Luciana                       (entra con Roberta) Io dico che è migliore, si accorda con i fiori della tua corona!

Andrea                       Luciana, scusa… potresti tenere un momento Frullo? Il sacerdote qui… vuole andare via…

Roberta                     Avete già fatto tutto? Ma io non ho visto… volete ripetere, per favore? Sapete, ci servono anche le foto! E… non benedite anche noi e la casa?

Don Ligio                   Io non so se indignarmi o piangere… (urla) un funerale è una cosa seria, non una burletta! E costui è vivo, io non posso fare l’orazione funebre! Sarebbe sacrilegio!

Roberta                     Non potete proprio… neppure con un poco di anticipo?

Lucilla                          Uh, che peccato! Mancheranno queste importantissime foto!

Don Ligio                   Voglio andarmene subito da questo posto infernale! Tenete quel cane…

Luciana                       Ma se Frullo è un pezzo di pane… siete voi, che lo avete stuzzicato… confessate!

Don Ligio                   Io… dovrei confessare… a voi… di aver fatto una cosa… inesistente? Sentite… la mia pazienza ha un limite… non mi costringete a far intervenire la Forza pubblica, il Canile Municipale, i Pompieri… voglio andare via! Qualcuno deve tener fermo quel cane!

Luciana                       Va bene, non vi scaldate tanto, don Comevichiamate… vado io a fargli due coccole… seguitemi pure, vi farò vedere com’è dolce! Ragazze… torno subito! (esce)

Don Ligio                   Sia lodato nostro Signore! (esce)

Lucilla                          Vengo anch’io… le foto, aspettate! (esce)

Atto secondo, scena quarta: Roberta, Andrea

Roberta                     Che peccato che manchi la foto nella bara… anche la benedizione del feretro è saltata, tutto per colpa tua! Che ti costava… poco fa, potevi fingerti morto! Quello ti benediva, se ne andava… ed era tutto a posto! Invece no! Sempre una testa dura, non fai altro che ostacolarmi, impedirmi… tutto!

Andrea                       (si va a sedere) Sono stanco… veramente sto perdendo la voglia di continuare… mi sento esausto… completamente depresso…

Roberta                     Ecco… ti vuoi… distendere un pochino? Guarda, ti assicuro… quando verranno quelli… le viti non le faccio stringere, non ti preoccupare!

Andrea                       Non ci saranno viti da stringere… e non ci sarà il funerale! Quel prete mi ha parlato di una procedura… automatica… legata al suo benestare… che non ha dato, perciò le… esequie non si fanno!

Roberta                     Che cosa? E tu adesso me lo dici? Dopo che sono stati montati i palchi… (montando in collera) abbiamo invitato anche il Presidente, il Commendatore… che hanno preparato i loro discorsi… i musicisti, i bambini del coro, la banda pronta in paese… i fiori, e tutti quei piccioni e palloncini… tu vorresti mandare tutto a quel paese… a un’ora dall’inizio di tutto? Io una brutta figura di questo genere non la farò mai, hai capito? (si avvicina minacciosa) Io… ti ammazzo!

Andrea                       (riparandosi dietro il tavolo) Aspetta, Roberta… ragiona un minuto…

Roberta                     (urla) Io non ragiono! (cercando di raggiugerlo) Brutto assassino, tiranno, egoista!

 Andrea                      Lo so che non ragioni, ma pensaci solo un momento… basta che telefoniamo noi all’agenzia… gli diciamo di mandare lo stesso i… necrofori a prendere la bara vuota! La loro procedura automatica… la possiamo scavalcare…

Roberta                     (fermandosi di botto) E’ vero! Ho pensato! (batte le mani, contenta) Che bella idea ho avuto! (rivolgendosi verso la porta) Luciana, Lucilla… venite, presto!

Andrea                       Che altra idea ti è venuta in mente… adesso?

Roberta                     Come sei curioso! Fai il tuo dovere, siediti e stai zitto, non mi disturbare! Ma queste che stanno facendo, lì fuori? Luciana, Lucilla… ci siete? (esce)

Andrea                       (sedendosi di nuovo, dimostrando depressione) Stare zitto… scomparire davvero… se lo facessi… sarebbero tutti contenti… mia moglie e le sue amiche potrebbero dimostrare la loro commozione… il Commendatore risparmierebbe uno stipendio… quel prete… avrebbe qualcosa da benedire… nessuno farebbe brutta figura… forse l’unica cosa che mi resta da fare è proprio il suicidio!

(bussano)

Andrea                       Non c’è nessuno, in casa! E io sono morto! Andate via!

(bussano)

Andrea                       Ah, allora siete duri! Se siete i necrofori… vi concio io per le feste… (si alza e va ad aprire) Chi è?


Atto secondo, scena quinta: Catriona, Andrea

Catriona                     (entra, vestita completamente di nero, capelli corvini, cappello con veletta ed occhiali coprenti) Salve… sono Catriona Definis! Lei è il Cavalier Andrea, vero? Molto lieta! Io conosco Roberta, lavoro con Lucilla, mi hanno detto che c’era bisogno di me per una simulazione… ah, vedo che avete anche messo su un quadro votivo… bello…

(dall’interno si tagliano i fili di sostegno della mensola, causando la caduta del quadro e delle candele)

                                      ovvero, lo avevate messo!

Andrea                       Prego, si accomodi… (raccogliendo i lumini e cercando di accatastare tutto sul fondale) Che strano che sia caduto… Roberta e le altre sono fuori… a giocare col cane.

Catriona                     (si siede nel punto più distante dalla porta di destra e si guarda intorno) Le ho viste… ma non giocano… Luciana sta dando l’estremo saluto a Frullo… mentre venivo, ho notato che era legato male… povera bestia… si è impigliato in un modo tale… appena gli sono arrivata vicino, è morto! Lucilla ha cercato di rianimarlo… ma non c’è stato niente da fare!

Andrea                       (facendosi un segno di croce e allontanandosi un poco da Catriona) Povera bestia… ma ora che stanno facendo?

Catriona                     Adesso vengono, il tempo di rimettersi un poco… le ho detto di stare attente al guinzaglio… ma, mentre correvano, ci sono inciampate dentro e sono cadute entrambe!

Andrea                       Si sono fatte male? Vado ad aiutare, mi scusi… (avviandosi a destra)

Catriona                     Fermo!

(Andrea si blocca)

                                      Non hanno bisogno di aiuto… gliel’ho offerto io ma hanno declinato… non si sono fatte niente… sono solo cadute sulla… ehm, ehm… del cane… stanno finendo di ripulirsi… le assicuro che vengono subito!

Andrea                       (facendo degli scongiuri) Sempre che non capiti qualche altro inconveniente…

Catriona                     Ah, spero di no… piuttosto… io ho portato la bozza della sua epigrafe elettronica, per il benestare… chi meglio di lei me lo può dare?

Andrea                       Epigrafe… elettronica… mia? Ma… come… dove…

Catriona                     Nel mio cimitero elettronico delle celebrità, sul mio sito web, naturalmente! Ah… naturalmente non si compilerà… ancora… la data di morte!

Andrea                       (si siede) Non mi sento molto bene… ma chi ha chiesto… ho capito, non c’è bisogno… “Dev’essere tutto perfetto, non possiamo fare brutte figure”!

Catriona                     Su, su… la veda come un fatto scaramantico… lei mica ha paura?

Andrea                       Io… mi stanno facendo vivere il mio funerale… lei come si sentirebbe, al mio posto?

Catriona                     Che c’entra? Il funerale è il suo, mica il mio…


Atto secondo, scena sesta: Catriona, Andrea, Roberta, Luciana, Lucilla

(Roberta, Luciana e Lucilla entrano piangendo, abbracciate tra loro)

Luciana                       Ragazze… andate a… lavarvi le mani… (ad Andrea) sai, il povero Frullo… è deceduto… e loro lo hanno toccato, devono ripulirsi un poco… non hanno gli anticorpi… come me…

Roberta                     (piangendo sommessamente) Povero Frullo! Andiamo, Lucilla… (escono entrambe a sinistra; passando vicino a Catriona fanno un largo giro, guardandola timorose)

Lucilla                          (uscendo, singhiozza) Chissà il mio trucco come si è ridotto… facciamo presto…

Catriona                     Inutile dire che sono molto dispiaciuta, Luciana… Frullo era come un amico, per me… un compagno di feste, sempre pronto a gioire anche di un gesto, di una carezza…

Luciana                       Io… voglio che sia celebrato anche lui, nel tuo sito! Lo so che è solo per umani… ma a lui mancava solo la parola!

Catriona                     Ricordi male, Luciana… la prima pagina è per il cane di Byron!

Andrea                       E io dovrei avere un’epigrafe… vicino a un cane?

Catriona                     Era un cane famoso, celebrato con un’ode immortale… io stessa sarei onorata!

Luciana                       Però voglio che tu metta anche la foto! Povero Frullo… adesso bisognerà anche provvedere… a rimuovere i suoi resti…

Andrea                       (salta in piedi, allegramente) Evviva, evviva!

Luciana                       Ti prego, Andrea… non è il momento… io non so come fare, cosa fare…

Andrea                       Ma è semplicissimo! Abbiamo una bara libera! Chiamo i necrofori… il corpo di Frullo lo mettiamo lì… ed il funerale sarà il suo! Ci sarà la banda, e i canti, i discorsi… tutto per lui! E si potrà anche collaudare tutto il ciclo… (guardando Luciana) scusa, mi è scappato!

Luciana                       E’ vero… si potrebbe fare così… il mio povero Frullo sarebbe celebrato come mai nessun cane… sarebbe tutto perfetto…

(rientra Roberta con Lucilla)

Roberta                     Cosa sarebbe perfetto, in una giornata così disastrosa?

Luciana                       Il funerale di Frullo! C’è tutta l’organizzazione pronta, la useremo per lui!

Lucilla                          Ma allora… sì… anche questa è una notizia… bomba!

Catriona                     Anche la mia epigrafe si adatterebbe a lui…

Andrea                       Roberta… ti vedo pensierosa…

Roberta                     Non va bene!

Luciana                       Vorresti forse dire che il mio amato Frullo non è degno di questo?

Lucilla                          Forse ti preoccupi per i discorsi… vanno bene comunque, si parla di fedeltà, abnegazione, altruismo… tutte cretinate, insomma! Cioè… cose… neutre!

Roberta                     Non è questo…! Andrea… potresti fare un piccolo sforzo…

Andrea                       Ma cosa vorresti ancora?

Roberta                     Se non fossi più vedova… non potrei più mettere quel meraviglioso vestito nero che ho preso… dai, tesoro… fai un piccolo sforzo… dev’essere tutto perfetto… non facciamo una brutta figura… mettetevi entrambi nella bara!

Fine