Non fare ad altri

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BUFFONATA IN UN ATTO.

di "ROBERTO BRACCO"

ATTO UNICO

Il gabinetto del Commissario di polizia: - scrivania, scaffali, seggiole, ecc.

(Il Commissario -un uomo non vecchio ma col capo completamente depelato – è seduto alla scrivania con aria grave. Ritti, innanzi a lui, stanno il BRIGADIERE MALOMONE, che è molto grasso, fornito di foltissimi mustacchi, di foltissime sopracciglia, di occhi truci, e la GUARDIA FASANISI, un omino striminzito. Tutti e due in uniforme ) .

IL COMMISSARIO (ai due)  Continuate, dunque, continuate.

IL BRIGADIERE     Erano circa le undici quando io attraversavo per caso quella via...

IL COMMISSARIO Questo particolare me lo avete già favorito parecchie volte.

IL BRIGADIERE     E mi trovavo a una quarantina di passi dal luogo del disastro.

IL COMMISSARIO Quale disastro ?

IL BRIGADIERE     La caduta dell'uomo dall'alto del muricciolo.

IL COMMISSARIO Voi accorreste al tonfo...

IL BRIGADIERE     Al tonfo?. .  (Riflette)  Al tonfo?.. Non lo so.

IL COMMISSARIO Ma che cosa non sapete ?

IL BRIGADIERE     (con stupida ponderazione) Non so se fu proprio un... tonfo.

IL COMMISSARIO Non sentiste cadere I' uomo?

IL BRIGADIERE      Feci di piú, signor Commissario: sentii e vidi; ma, quanto al tonfo, in coscienza, non posso dire nulla di preciso.

IL COMMISSARIO Bestia!

IL BRIGADIERE      (con sostenutezza)  Signor Commissario, anch'io adopero volentieri questa parola... quando occorre. " Siete una bestia!"  (qui il Commissario ha un moto di sorpresa)  dissi alla guardia Fasanisi, perché non s'era trovata puntualmente un poco prima al posto dove l'uomo doveva cadere. Un buon piantone certe cose le prevede i ieri sera - questo è certo - Fasanisi stava di piantone alla strada che rasenta il giardino appartenente alla Signoria Vostra.

IL COMMISSARIO Ed egli accorse con voi, che..., come mi avete fatto, notare, attraversavate...

IL BRIGADIERE e IL COMMISSARIO

(insieme)  ... per caso quella via.

LA GUARDIA          lo accorsi prima di lui.

IL COMMISSARIO Andate avanti, Malomone!

IL BRIGADIERE     Sí, signor Commissario: sempre avanti!

IL COMMISSARIO  Che pensaste quando vedeste quell'uomo precipitato giù dal muro che separa la strada dal giardino di casa mia? 

IL BRIGADIERE      Io subito pensai: quest'uomo... è un uomo precipitato giù dal muro che separa la strada dal giardino del signor Commissario di polizia.

IL COMMISSARIO Evidentemente egli, dal giardino, voleva uscire di nascosto...

IL BRIGADIERE      Ed io, senza perdere tempo, gli domandai: perché volevate uscire di nascosto dal giardino del signor Commissario di polizia ?

IL COMMISSARIO L' uomo s'imbarazzò?

IL BRIGADIERE     (riflette)  Non lo so... perché era ancora disteso a terra

IL COMMISSARIO E che rispose?

IL BRIGADIERE      Rispose:  (riflette)  "Ho un fianco rotto." Allora io gli dìssì. "voi siete un ladro." Allora egli mì disse: " sí, sono un ladro. " Allora io gli dissi: " voi siete in arresto. " Allora egli mi disse: " sí, sono in arresto. "

IL COMMISSARIO Non oppose resistenza ? 

IL BRIGADIERE      Signor Commissario, si lasciò arrestare come un galantuomo qualunque. lo e Fasanisi, gentilmente, lo afferrammo per il collo e andammo a depositarlo in guardina.

IL COMMISSARIO Cammin facendo, che aspetto aveva?

IL BRIGADIERE     (riflette)  Signor Commissario, nessun aspetto!

IL COMMISSARIO Dìo buono, voglio intendere: che contegno serbò ?

IL BRIGADIERE     Ah! il contegno non lo so.

IL COMMISSARIO Perché forse era ancora disteso a terra?

IL BRIGADIERE     No. Cammin facendo, non era piú disteso a terra, Era. . .

IL COMMISSARIO In piedi ...

IL BRIGADIERE     Nemmeno. Era... zoppiccante.

IL COMMISSARIO (alla guardia)  E voi, Fasanisí, avete altro da aggiungere?

LA GUARDIA          Si. signor Commissario.

IL COMMISSARIO Aggiungete!

LA GUARDIA          (a voce alta)  Io accorsi prima di lui.

IL BRIGADIERE     Non è vero!

LA GUARDIA          (alzando viepiú la voce)  lo accorsi prima di lui.

IL COMMISSARIO  Basta cosí, Fasanisi! Il brigadiere ha sempre ragione, perché è vostro superiore. E questo è tutto ciò che avevate da aggiungere?

LA GUARDIA          Questo. (Continua a dire per conto suo, borbottando:)  lo accorsi prima di lui... Io accorsi prima di lui...

IL COMMISSARIO  Ora è necessario  (scrivendo frettolosamente un biglietto)  ch'io sappia che cosa è riuscito a rubarmi quel farabutto. Fasanisi, questo biglietto a casa mia. (Glielo consegna.) Presto, eh!

LA GUARDIA          (va via borbottando ancora)  io accorsi prima di lui..

IL COMMISSARIO  Perbacco! Un ladro che va a rubare nella casa del Commissario di polizia deve essere un bel cretino! Che ne dite, Malomone?

IL BRIGADIERE    Ecco, signor Commissario. Una volta mi avvenne un fatto simile. Un mariuolo, senza curarsi che ero un brigadiere di polizia, mi rubò il fazzoletto dalla tasca!

IL COMMISSARIO Imbecille!

IL BRIGADIERE     chi?

IL COMMISSARIO Voi!

IL BRIGADIERE     (piantandosi da bravo militare.)  Per l'appunto! L'imbecille è il derubato!

IL COMMISSARIO  (disinvolto, sorvola.)  Malomone, introducete l'arrestato. (Il brigadiere esce.)  E adesso facciamo la conoscenza di quest'altro bell'arnese   (Pensando e ricordandosi)  Sicuro! Alle undici pomeridiane, io entro in casa.. . E' evidente: il ladro teme di essere sorpreso, si dà alla fuga, e patapuffete! giú dal muricciolo. Si lascia arrestare perché... ha un fianco rotto, e, cammin facendo, serba, come assicura Malomone, un contegno... zoppìcante. Tutto mi è completamente chiaro, e con me non c'è troppo da scherzare…….

IL BRIGADIERE      (entra, tirando pel braccio Oscar Gentiletti, che è un bel giovine sulla trentina, vestito con eleganza). Ecco il malfattore!

OSCAR                      Eh ! non c'è bisogno di trascinarmi cosí...

IL COMMISSARIO (a Oscar, in tono burbero e dignitoso)  Avanzatevi!

OSCAR                      (zoppicando lievemente si avanza e s'inchina cortesissimo)  Servo suo, cavaliere.

IL COMMISSARIO (con orgogliosa compiacenza)  Ma come fate a sapere che sono cavaliere? OSCAR                      Le si legge in fronte.

IL COMMISSARIO  La ringrazio.  (Dopo averlo guardato attentamente da capo a piedi, chiama il brigadiere:)  Malomone, venite qua. (Il brigadiere gli si accosta).  Sentite.  (Sottovoce, all'orecchio)  Siete certo d'avere introdotto l'individuo che arrestaste ieri sera?

IL BRIGADIERE     Vostra Signoria mi crederebbe capace d'introdurre un individuo per un altro?

IL COMMISSARIO No, ma gli è che quegli abiti... quel volto... quel... quel. . .

IL BRIGADIERE     Gli si vede súbito il delinquente, signor Commissario.

IL COMMISSARIO Credete che gli si 'veda súbito? Quand'è cosí, (disponendosi a scrivere) procediamo all' interrogatorio. (A Oscar, bruscamente)  Ehi! dico, il vostro nome ?

OSCAR                      Oscar Gentiletti.

IL COMMISSARIO Età ?

OSCAR                      Trent'anni.

IL COMMISSARIO (piano, al brigadiere)  Malomone, trent'anni! Non li dimostra,

IL BRIGADIERE     (con ostilità e convinzione)  Ma li ha!

IL COMMISSARIO (a Oscar)  Domicilio?

OSCAR                      Strada San Petronio, numero sette, primo piano, appena quindici gradini, porta a destra.

IL COMMISSARIO Professione ?

OSCAR                      (pronto)  Ladro.

IL COMMISSARIO  (annotando, tra sé)  Evviva la franchezza!  ( Con disgusto )  Voi avete dedicata la vostra vita...

OSCAR                      A rubare.

ILCOMMISSARIO  (vivamente)  Vergogna!

OSCAR                      (con delicatezza insinuante)  Scusi, cavaliere, abbia la cortesia di astenersi da qualunque commento o rimbrotto. Veda, è questione di vocazione: lei fa il Commissario di polizia, io faccio il ladro. E in questo momento, ne sono tanto piú lieto, in quanto, essendo ladro, io ho il piacere di poterle offrire la mia servitú.

IL COMMISSARIO  (imbarazzato)  Troppo buono... Accomodatevi... si accomodi... prego... segga... deponga il cappello. 

OSCAR                      (sedendo e posando il cappello)  Per accontentarla.., lo depongo.

IL COMMISSARIO  Dunque., signor ladro.., voi confessate... lei confessa che ieri sera s'intromise nel giardino di casa mia per...

OSCAR                      (con zelante chiarezza)  Per commettere un furto.

IL COMMISSARIO Ma ...

OSCAR                      (con risentimento)  Dubiterebbe della mia parola?

IL COMMISSARIO  No, no, tutt'altro! Le pare! Ma.., ed ecco ciò che stavo per dire.. , come va, egregio signor ladro, come va che le saltò il ticchio di commettere un furto proprio in mia casa, in casa del Commissario di polizia?

OSCAR                      I pubblici funzionari sono la mia specialità.

IL COMMISSARIO  Ah! me ne compiaccio. E… perdoni che l'importuno con tante domande... D'altronde, sa, se io non domandassi, lei non risponderebbe... Sicché, dicevo: come fece per intromettersi nel giardino? 

OSCAR                      In un modo semplicissimo: sfuggendo alla vigilanza d'una guardia.. . che dormiva, e scavalcando il muro dove questo è molto basso.

IL COMMISSARIO (al brigadiere)  Malomone, sentite, eh?

IL BRIGADIERE     Sento, signor Commissario.

IL COMMISSARIO La guardia dormiva,

IL BRIGADIERE      Signor Commissario, quella guardia che dormiva era la guardia Fasanisi. Potevano essere circa le undici quando io attraversavo.

IL COMMISSARIO e IL BRIGADIERE

(insieme) ... Per caso quella via.

IL COMMISSARIO  Lo so. Tacete,. ora.  (A Oscar)  E..., se non sono troppo indiscreto.., perché poi, nella fuga, ella andò a scavalcare il muro dove questo è piú alto?

OSCAR                      Capirà che non avevo mica l'intenzione di capitombolare. Gli è che non ero pratico del giardino. Era la prima volta che ci mettevo il piede, e, nel buio,correndo, sbagliai la strada. Un' altra volta, starò piú attento... _Pardon... dico per dire...

IL COMMISSARIO  (alzandosi)  E se dice per fare, s'inganna a partito, perché, sa, con tutto il rispetto dovuto a un ladro per bene come lei, la giustizia provvederà.

OSCAR                      Torniamo a bomba. cavaliere. Su questo, siamo d'accordo. Io m'intromisi nel suo giardino per commettere un furto.

IL COMMISSARIO  Benone! ( Con furberia e intìmità, sedendogli accanto) Dal giardino, ella passò nel salottíno…

OSCAR                      Appunto: in quel grazioso salottino esotico.. . con quei ventaglioni... queì tappeti... quelle anfore... quel microscopico scrignetto di madreperla...

IL COMMISSARIO  Sí, lo scrignetto è carino. L'ho comperato all'Esposizione dì Milano, e ci tengo.

OSCAR                      Ha,ragione! ... E tutta quella varietà di gingillì! Quella varietà di colori! ... Oh, un salotto delizioso!

IL COMMISSARIO  Per ora, sa, è abbozzato. Bisogna che io faccia ancora delle spese... E se lei vorrà onorarmi... (correggendosi, ímbroglíandosi)  Cioè. no... Se vorrà... se vorrà rubarmi...

OSCAR                      (interrompendo premuroso)  Ma io ho già rubato, cavaliere! A scanso d'equivoci, dichìaro che ho rubato.

IL COMMISSARIO Intendo perfettamente. Ella vuol essere il vero reo confesso.

OSCAR                      Né piú né meno.

IL COMMISSARIO  Il che è lodevole, è simpatico, ed è anche spicciativo. Non sì rifiuterà, dunque, di farci sapere con precisione che cosa ha rubato.

OSCAR                      Ai suoi ordini.

IL COMMISSARIO I danari contenuti nello scrigno?

OSCAR                      In verità, no!

IL COMMISSARIO I ninnoli d'argento?

OSCAR                      No!

IL COMMISSARIO Gli oggetti d'avorio?

OSCAR                      No!

IL COMMISSARIO Il tamtam cinese ?

OSCAR                      No!

IL COMMISSARIO I ventagli? Le anfore? I tappeti? Le seggiole? I muri ?

OSCAR                      No! No!

IL COMMISSARIO (infuriato)  E allora, perbacco, che cosa ha rubato, lei?

OSCAR                      Già ! Che cosa ho rubato, io?

IL COMMISSARIO  Santa pazienza! ... Probabilmente, ella tentò di rubare e non poté consumare il furto.

OSCAR                      (si confonde)  Che ho da dirle? ...

IL COMMISSARIO (in tono confidenziale)  E sa lei perché non riuscí a consumarlo ?

OSCAR                      Non ne ho un ricordo esatto.

IL COMMISSARIO Lei non riuscí a consumarlo, perché verso le undici...

IL BRIGADIERE     …io attraversavo per caso quella via...

IL COMMISSARIO  Zitto, Malomone ! Non è questa la ragione.  (A Oscar)  Lei non riuscí a consumare il furto perché verso le undicì sentí un rumore.

OSCAR                      (di scatto)  Verissìmo!

IL COMMISSARIO Ebbene, (con alterigia)  quel rumore... ero io!

OSCAR                      Ahimé, cavaliere, ella giunse a tempo!

IL COMMISSARIO Tutto sommato, lei ritira la metà della confessione.

OSCAR                      Un momento!.. Mi lasci pensare...

IL COMMISSARIO  (ridiventando austero) Mentre lei pensa, sarà bene ch'io vada diritto fino in fondo! Torna, tronfio, alla (scrivania).  Malomone, procedete alla perquisizione dell'arrestato.

OSCAR                      Ma sono stato perquisito ieri sera.

IL COMMISSARIO Malomone, trovaste armi bianche?

IL BRIGADIERE     Bianche ? ... No, signor Commissario.

IL COMMISSARIO Da fuoco?

IL BRIGADIERE     Soltanto una scatola di fiammiferi.

IL COMMISSARIO Frugaste nelle saccocce? Sequestraste oggetti, carte, grimaldelli ?

IL BRIGADIERE     Non sequestrai, signor Commissario, perché non frugai.

IL COMMISSARIO Cosicché, è necessaria una seconda e minuta perquisizione.

IL BRIGADIERE     (s'avvicina a Oscar.) 

OSCAR                      (in orgasmo)  Le assicuro, cavaliere, che se avessi qualche cosa da esibire alla giustizia, mi farei un pregio di consegnarla a lei. Ma è inutile fare una perquisizione quando non c'è nulla da trovare...

IL COMMISSARIO  (con sussiego)  Le perquisizioni si fanno quasi sempre allo scopo di non trovare nulla! Malomone, perquísite.

IL BRIGADIERE     (mette le mani addosso a Oscar). 

OSCAR                      (ribellandosi)  Ah! questo non lo permetto. (Cerca di svìncolarsi).  

IL COMMISSARIO  ( con austerità e calore)  Signor ladro, lasciate che l'autorità competente eserciti pienamente le sue funzioni sulla vostra persona!

 OSCAR                     (convellendosi)  Ma mi fa il solletico!

IL BRIGADIERE     ( cacciandogli le mani nelle saccocce e palpandolo)  Taci, furfante!

OSCAR                      Ah ah ah... mi fa il solletico...

IL BRIGADIERE      (cavando fuori gli oggetti a uno a uno)  Signor Commissario, un orologio   (con misteriosa intenzione dopo averlo avvicinato all'orecchio)  che non cammina! Catena... idem! La suddetta scatola di fiammiferi! Un portasigari ... senza sígari! Un fazzoletto (annusandolo)  profumato, molto profumato...  (Porge tutto, al Commissario.) 

IL COMMISSARIO (annusando anche lui il fazzoletto)  Opoponax!

IL BRIGADIERE      (come per una straordinaria e allarmante scoperta)  Perdio  (Indì, continua a frugare.) 

OSCAR                      Basta, ora! Basta!,

IL BRIGADIERE      Taci, furfante!  (palpa ancora.)  E questo è un portafogli. .. gravido anzi che no !  (Lo consegna al Commisario. ) 

OSCAR                      (impallidendo, mormora) …è fatta!

IL COMMISSARIO Non c'è altro?.

IL BRIGADIERE     Non c'è altro.

IL COMMISSARIO  (con grande gravità)  Esaminiamo i reperti.  (Osserva l'orologio, la catena, la scatola, il fazzoletto, il portasigarí, brontolando)  Orologio, che non cammina - catena idem, - eccetera... eccetera...  ( Quindi, apre il portafogli e ne guarda il contenuto, mentre Oscar. affisandolo, allibisce e, senza fiatare, aspetta. - A un tratto, il Commissario, cavando una fotografia da una busta, spalanca gli occhi, e, con un gesto di raccapriccio, esclama tra sé)  :Il ritratto di mia moglie!

IL BRIGADIERE     (notando l'emozione)  Il signor Commissarío ha forse trovato... ?

IL COMMISARIO    (furibondo)  Un corno! 

IL BRIGADIERE     Del signor Commissario ?

IL COMMISSARIO Ritiratevi, voi!

IL BRIGADIERE     (andandosene)  Sarà un oggetto di gran valore! (Via.)

OSCAR                      (resta immobile, con gli sguardi fissi a terra) .

IL COMMISSARIO  (china la testa fra le mani, dopo una lunga pausa si risolve, dignitosamente e autorevolmente, a parlare.)  Questo, o signore, è il ritratto di mia moglie.

OSCAR                      No!

IL COMMISSARIO Come “no”? Non verrete voi a insegnarmi che faccia ha mia moglie!

OSCAR                      Orbene, ne convengo: questo è... presso a poco... il ritratto di sua moglie. Ma... l'ho rubato. Glie l'avevo detto io! Questa è la refurtiva.

IL COMMISSARIO  Finiamola! C'è la dedica che vi smentisce.  (legge) : Al mio Oscar - Betta E poi, piú sotto: “Ore dieci e mezzo, 25 ottobre 1883 la data di ieri.  (Continuando a leggere:)” Prologo del nostro amore. Orrore! ... Mi si rizzano i capelli!

OSCAR                      (a parte)  Se non ne ha! ...  (Al Commissario)  Via, cavaliere, non si turbi cosí! Che cos'è, poi, un prologhetto?!

IL COMMISSARIO  (con solennità)  Come vedete, o signore, voi non siete piú un ladro;  (con disprezzo) voi siete... un uomo! 

OSCAR                      Ne sono mortificato!

IL COMMISSARIO  Ed io non son piú il Commissario di polizia: no!  (con pari disprezzo)  Io non sono che un marito!  (Pausa.)  Prendete i vostri oggetti, signore.  (glieli rende.)  Questo ritratto mi basterà per fare arrossire quella donna!  (se lo caccia in una tasca interna del soprabito. )  Sarò inesorabile !

OSCAR                      Cavaliere, lei mi è testimone che io ho fatto tutto il possibile per salvarla. Le raccomando: glielo dica; mi giustifichi lei; non mi faccia fare una cattiva figura!

IL COMMISSARIO  Non dubiti! Lei non poteva regolarsi meglio. Io le esprimo la mia ammirazione.

OSCAR                      Grazie, cavaliere! Grazie!

LA GUARDIA          (di dentro)  è permesso ?

IL COMMISSARIO Entrate.

LA GUARDIA          (fermandosi sulla soglia)  Signor Commissario, ho consegnato il biglietto alla sua signora. Essa è qui!

OSCAR                      Lei !

IL COMMISSARIO Giunge a proposito. Favorisca mia moglie.

LA GUARDIA          (va via. ) 

BETTA                       (entra, spigliata)  Son venuta io stessa a...  (Sorpresa e Sconcertata, tra sé) Oscar!..'.  (Al Commissario, sforzandosi di nascondere la sua profonda trepidazione) Son venuta io stessa a...

IL COMMISSARIO (trattenendo l'ira)  A darmi gli schiarimenti che desidero.

BETTA                       Si tratterebbe d' un furto commesso in casa nostra. Mi pare che m'hai scritto cosí. Ma come? Ma quando? Non capisco. In casa ho rovistato dappertutto, e non manca assolutamente nulla.

IL COMMISSARIO  Ah sí ? Assolutamente nulla? Il caso è davvero singolare. Un ladro è, senza dubbio, penetrato in casa nostra poco prima delle dieci e mezzo di ieri sera; quindi, dandosi alla fuga, è cascato dal muro del giardino ed è rimasto...

BETTA                       (ansiosa)  E' rimasto?!

IL COMMISSARIO (sogghignando)  ... con un contegno zoppicante, nelle nostre mani!

BETTA                       (parlando a stento)  Ma era, poi, certamente un ladro?

IL COMMISSARIO Il signor Oscar Gentíletti, qui presente, ma lo ha confessato.

OSCAR                      Glie l'ho confessato.

BETTA                       (ha un sorriso di gratitudine.) 

IL COMMISSARIO  E, intanto, in casa nostra, non manca assolutamente nulla! Anzí, forse, chi sa, a cercar bene... ci sì troverebbe qualche cosa di piú!

BETTA                       E' strano!

IL COMMISSARIO  Stranissimo! Ma udite, udite, moglie mia, quest'altro particolare anche piú strano. Lo ho fatto perquisire il ladro... Ebbene, gli è stato trovato indosso...  (ringhiando) il vostro ritratto! (In fretta, cava di tasca una fotografia e gliela getta davanti.) 

BETTA                       (raccogliendo il ritratto e animandosi d'un súbito)  Il ritratto della nostra serva!! ?

IL COMMISSARIO (in un sussulto di rabbia e umiliazione, tra sé)  Maledetto!... Ho sbagliato! . . .

BETTA                       (ripigliando lena)  E c'è perfino una dedica, e che dedica! Firmata: ' Teresina (Legge:)  “Al mio amatisime cucù.”

IL COMMISSARIO (fingendo meraviglia)  Cucú!?

BETTA                       Cucù!

OSCAR                      Cucú!!

BETTA                       Ah! Ora mi raccapezzo! ...  (Con malizia)  Il signore... come si chiama ?.. insomma il signor Cucú... è un ladro di cuori. Ma è discreto. Si contenta di rubare quello delle serve.

OSCAR                      (tra sé, rallegrandosi)  Magnifico!

IL COMMISSARIO  (a Betta, fremendo)  Smettete, signora moglie! Il ritratto trovato indosso a lui è un altro...  (Rovista nelle tasche. ) 

BETTA                       (seria)  Ma badate, signor marito, che se possedeste il ritratto della vostra serva senza averlo trovato indosso a lui, sareste precisamente voi l'amatisime Cucú!

IL COMMISSARIO (con uno sforzo di prosopopea)  Non ho l'onore di comprendervi!

BETTA                       Mi spiegherò.

IL COMMISSARIO  (tonante)  Vi proibisco di spiegarvi!  (Suona il campanello violentemente. Il brigadiere comparisce.) 

IL COMMISSARIO Malomone , rimettete in libertà l'arrestato.

MALOMONE                       (attonito)  il ladro?!

IL COMMISSARIO ma che ladro!!....purtroppo egli è innocente.

BETTA                       (soddisfatta, resta a guardare il Commissario con dileggio. ) 

IL BRIGADIERE     (si affretta a stringere la mano a Oscar)  Le mie più sentite congratulazioni !

OSCAR                      (piano a Malomone, mentre si lascia stringere e gli stringe la mano)  Alle undici ieri sera stavate in colloquio amoroso con Teresina presso il giardino del commissario.

IL BRIGADIERE     (tremando e abbassando la voce)  Gli avete detto che mi vedeste!?

OSCAR                      (a parte)  Ora li servo io tutti e due.  (A Malomone)  Pan per focaccia, caro brigadiere! E se non vi díscolpate con lui, sono guai!

IL BRIGADIERE      (coraggiosamente risoluto, si rivolge al Commissari gridando:)  Signor Commissario!

IL COMMISSARIO (che ruminava assorto, salta dalla sedia) Cos'è ?!

IL BRIGADIERE     Erano circa le undici quando io... non attraversavo per caso quella via.

IL COMMISSARIO (infastidito)  Non me ne importa niente!

IL BRIGADIERE     Io debbo discolparmi, signor Commissario!

IL COMMISSARIO Discolpatevi, ma velocemente.

IL BRIGADIERE     Noi due ci... parlavamo, è vero; ma essa era dentro ed io ero fuori !

IL COMMISSARIO Essa, chi?

IL BRIGADIERE     Teresina

IL COMMISSARIO (trasalendo)  Teresina!?

IL BRIGADIERE      (piantandosi militarmente con la mano alla visiera, come se urgesse il saluto militare)  Signor Commissario. .. è la natura che lo vuole! Io sono giovane, essa è giovane, noi siamo giovani... Ci vedemmo, ci piacemmo, ci combinammo, ci amammo, ci... Non aggiungo altro.

BETTA                       Oh, questa è carina i Il brigadiere è il rivale di Cucú.

IL COMMISSARIO  (scoppiando)  Ed è così, Malomone, che la sera vegliate alla sicurezza della città? Voi mentite al Commissario di polizia, voi testimoniate il falso, voi disonorate la divisa di brigadiere. La vostra condotta, Malomone, è scandalosa.  (Suona, di nuovo, violentemente il campanello. Si avanzala guardia Fasanisi. )  Fasanisi, mettete in arresto il brigadiere Malomone.

LA GUARDIA          (indicando Oscar)  Insieme col delinquente?

OSCAR                      (ribellandosi)  “Delinquente” poi no!

IL COMMISSARIO  è un epiteto che non ha importanza.  (A Fasanisi) Il delinquente può andare a passeggiare.

LA GUARDIA          (a Malomone)  Brigadiere Malomone, in nome della legge io vi dichiaro in arresto.

IL BRIGADIERE      (consegnandogli la daga)  Teresina, tutto per te!  (A un cenno di Fasanisi, va via a passì gravi, col capo chino, le braccia piegate. ) 

LA GUARDIA          (seguendolo, maestoso)  Io accorsi prima di lui!...

OSCAR                      (cerimonioso, al Commissario)  Cavaliere, io vado a passeggiare... Scusi l'incomodo...

IL COMMISSARIO  (assorbito dall'íncidente di Teresina, automaticamente cerimonioso anche lui)  Ma che… Le pare!... Scusi lei...  (Stretta di mano, cordialissima.) 

OSCAR                      lo mi reputo ben fortunato d'averla conosciuta.

IL COMMISSARIO  (accompagnandolo alla porla)  La fortuna è stata mia ... Si conservi... Buona passeggiata! Buona passeggiata! ... Tanti ossequi! ...

OSCAR                      Grazie ... A rivederla...

IL COMMISSARIO A rivederla.

OSCAR                      (esce.) 

IL COMMISSARIO (cercando dì sfuggire a Betta, s'avvia energicamente verso la scrivania.) 

BETTA                       (lo ferma prendendolo per un braccio e, con un sorriso sardoníco, in tono amichevole, lo ammonisce:)  Quando amate sul serìo, caro Commissario, siete vendicativo coi vostri rivali. Avete punito il brigadìere... della serva; ma non avete sentito il bisogno di punire il ladro... della moglie.

IL COMMISSARIO  (solennissimo)  Signora! Vi prego dì credere... che la legge non è uguale per tutti! ... (Con un soprassalto) Ma no!... Che diavolo mi fate dire ! ...

(Sipario). 

Fine della farsa.