Notre Dame de Paris
Da un idea di Emotion team
Adattamento di Barbara Rotolo, Stefano Branzini, Andrea Croce
PERSONAGGI
Gringoire: il poeta delle strade, amico di Frollo. A lui le donne non interessano affatto, si sposa di forza con Esmeralda alla corte dei miracoli. Saranno nozze bianche.
Clopin: capo della corte dei miracoli, luogo maledetto dove si ritrovano fuori dalle mura della città tutti gli esclusi, tutti i clandestini dell’epoca, e dove si rifugia Esmeralda della quale Clopin è il protettore
Frollo: arcidiacono di Notre –Dame, combattuto tra la fede del medio Evo e le nuove idee Rinascimentali. Vuole cacciare i clandestini. Il suo desiderio per Esmeralda lo farà impazzire.
Febo: bel capitano della cavalleria del re, incaricato della sicurezza della città . Fidanzato con una giovane del suo mondo, Fiordaliso, viene stregato da Esmeralda
Esmeralda: giovane zingara, che canta e danza sul sagrato di Notre – Dame. E’ la straniera nella città . La sua bellezza selvaggia strega tutti gli uomini. Ma lei sceglierà Febo….
Quasimodo:gigante di vent’anni, gobbo, zoppo e guercio. Campanaro di Notre – Dame e schiavo di Frollo. Il suo amore impossibile per Esmeralda, raggiungerà la sublimazione.
Fiordaliso: fidanzata di Febo. La sua gelosia per Esmeralda porterà quest’ultima al culmine della sua passione, ma Febo tornerà dalla sua promessa e la sposerà .
Clandestini
Guardie
Abitanti di Parigi
Le prostitute del “Val d’amore�
I campanari
Il Boia
SCENOGRAFIA:
La scena è dominata dalla facciata della cattedrale di Notre Dame; al centro di essa è presente un rosone con alle estremità laterali le sagome di due Gargoyle. In scena verranno utilizzati dei cubi in tre dimensioni che a seconda delle esigenze e della posizione sul palco, assumeranno utilizzi differenti; laddove è possibile, in alto sulla facciata, sarebbe opportuno praticare un’apertura da dove si affaccia Frollo; nel corso dello spettacolo inoltre, entreranno in scena vari elementi di scenotecnica: un carrello su cui si muove Quasimodo, la ruota delle torture, le sbarre della prigione, le transenne delle guardie e il patibolo di Esmeralda. Per finire, nella scena nelle strade di Parigi ci saranno dei bidoni in ferro con legna ardente.
SCALETTA GENERALE:
1 - TEMPO DELLE CATTEDRALI
2 - I CLANDESTINI
3 - INTERVENTO DI FROLLO
4 - ZINGARA
5 - ESMERALDA LO SAI
6 - LA FEDE DI DIAMANTI
7 - LA FESTA DEI FOLLI
8 - IL PAPA DEI FOLLI
9 - LA STREGA
10 - IL TROVATELLO
11 - LE PORTE DI PARIGI
12 - UN TENTATIVO DI SEQUESTRO
13 - LA CORTE DEI MIRACOLI
14 - LA PAROLA DI FEBO
15 - BELLO COME IL SOLE
16 - CUORE IN ME
17 - ANANÀNCE
18 - DA BERE!
19 - BELLA
20 - LA MIA CASA E LA TUA
21 - AVE MARIA PAGANA
22 - SE GUARDASSI DENTRO DI ME
23 - MI DISTRUGGERAI
24 - L�OMBRA
25 - IL VAL D�AMORE
26 - LA VOLUTTA
27 - FATALITÀ
Atto 2
28 - PARLAMI DI FIRENZE
29 - LE CAMPANE
30 - LEI DOV'E
31 - ALI IN GABBIA, OCCHI
SELVAGGI
32 - CONDANNATI
33 - IL PROCESSO
34 - LA TORTURA
35 - UN PRETE INNAMORATO
36 - MIO FEBO
37 - IO RITORNO A TE
38 - LA CAVALCATURA
39 - VISITA DI FROLLO A
ESMERALDA
40 - UN MATTINO BALLAVI
41 - LIBERI
42 - LUNA
43 - TI LASCIO UN FISCHIETTO
44 - DIO, MA QUANTO E'INGIUSTO
IL MONDO
45 - VIVERE PER AMARE
46 - L'ATTACO A NOTRE DAME
47 - DEPORTATI
48 - MAESTRO E SALVATORE
49 - DATELA A ME
50 - BALLA MIA ESMERALDA
51- Il tempo delle cattedrali
BUIO IN SCENAÂ
ØOverture
Durante l’Overture si apre il sipario e si intravedono in flash di luce, dietro il telo americano, la cattedrale e i clandestini che saranno sdraiati a terra sotto le coperte; su una pigna di legno a lato del palco, coperto dal mantello, ci sarà Clopin.
ØIl tempo delle cattedrali (Gringoire)
È una storia che ha per luogo
Parigi nell'anno del Signore
Millequattrocentottantadue
Storia d'amore e di passione
E noi gli artisti senza nome
Della scultura e della rima
La faremo rivivere
Da oggi all'avvenire
E questo è il tempo delle cattedrali
La pietra si fa
Statua, musica e poesia
E tutto sale su verso le stelle
Su mura e vetrate
La scrittura è architettura
Con tante pietre e tanti giorni
Con le passioni secolari
L'uomo ha elevato le sue torri
Con le sue mani popolari
Con la musica e le parole
Ha cantato cos'è l'amore
E come vola un ideale
Nei cieli del domani
E questo è il tempo delle cattedrali
La pietra si fa
Statua, musica e poesia
E tutto sale su verso le stelle
Su mura e vetrate
La scrittura è architettura
In questo tempo delle cattedrali
La pietra si fa
Statua, musica e poesia
E tutto sale su verso le stelle
Su mura e vetrate
La scrittura è architettura
Qui
crolla il tempo delle cattedrali
La pietra sarÃ
Dura come la realtÃ
In mano a questi vandali e pagani
Che già sono qua
Questo è il giorno che verrÃ
Oggi è il giorno che verrÃ
Alla partenza della canzone entra in scena da una quinta Gringoire, che inizierà a cantare, illuminato dall’occhio di bue; sul secondo ritornello, di spalle al pubblico, accompagnato da un suo gesto, si alzerà il telo americano, il palco si illuminerà mostrando tutti i clandestini; contemporaneamente due cubi sormontati dai Gargoyles, verranno mossi, e portati in primo piano dai campanari.
Alla fine della canzone Gringoire esce, i clandestini si animano e l’occhio di bue si sposta su Clopin, che sposterà il mantello che lo copriva mentre i Gargoyle ritornano al loro posto.
ØClandestini (Clopin)
Noi siamo gli stranieri
I clandestini
Noi uomini e donne
Soltanto vivi
O Notre Dame
E noi ti domandiamo
Asilo Asilo
Noi siamo gli stranieri
I clandestini
Noi uomini e donne
Di povertÃ
O Notre Dame
E noi ti domandiamo
Asilo Asilo
Noi siamo più di mille
Noi la città incivile
Per dieci diecimila
Per cento centomila
Noi siamo i tuoi milioni
E noi ci avviciniamo
A te
A te
Noi siamo gli stranieri
I clandestini
Noi siamo quel niente
Che conta zero
O Notre Dame
E noi ti domandiamo
Asilo Asilo
Noi siamo il formicaio
Che è sotto la cittÃ
Tu, uomo, dove sei?
Il mondo non è qua
Ma è qua che cambierÃ
E si mescolerÃ
E ricomincerÃ
Da qui
Noi siamo gli stranieri
I clandestini
Noi uomini e donne
Soltanto vivi
Noi siamo gli sconfitti
Battuti e vinti
E se noi perdiamo
Perdiamo niente
E niente è niente
Non conta niente
Noi siamo chi non ha
L'immunitÃ
Nel mondo noi siamo
La nullitÃ
Noi siamo figli e madri
E padri e figli
Noi siamo gli stranieri
I clandestini
Noi siamo gli esclusi
E gli abusivi
Noi siamo gli stranieri
Del mondo intero
Dovunque noi siamo
Noi siamo fuori
O Notre Dame
E noi ti domandiamo
Asilo Asilo
Noi
siamo gli stranieri
I clandestini
Noi uomini e donne
Soltanto vivi
O Notre Dame
E noi ti domandiamo
Asilo Asilo
Asilo Asilo
Sulle prime battute della canzone, coperto dal tetro cappuccio, da una quinta compare Frollo che guarda disgustato i clandestini; dopo qualche istante, urtato da Clopin, si allontana stizzito dando una spinta allo stesso.
Sul finale della canzone entra Esmeralda che raggiunge Copin e, alla fine, mentre tutti, spalle al pubblico sono rivolti alla cattedrale, dalla finestra sul fondale ricompare Frollo.
ØIntervento di Frollo (Frollo, Febo)
Frollo:       a voi Febo di Chateaupers, capitano degli arcieri del re, io do l’ordine di bloccare quella melma là , una banda di miserabili, di straccioni, non può turbare la quiete così al buon popolo di Parigi
Frollo esce
Febo:                 (entrando da una quinta) sarà fatto Monsignor Arcidiacono, se necessario scateno un massacro in nome di Dio farò pulizia di questo miscuglio di nullitÃ
Entrano le guardie che disperdono i Clandestini e, mentre essi iniziano a fuggire, Esmeralda cerca aiuto da Clopin; Febo quindi si avvicina a loro, spinge Clopin e prende la donna per un braccio; per qualche istante si studiano; lei inizialmente estrae il pugnale, ma lo ripone subito dopo capendo che non ha nulla da temere.
ØDa dove vieni bella straniera (Febo)
Febo:Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â (avvicinandosi a Esmeralda) da dove vieni bella straniera, viso di cielo misto a terra, fantasia di paradiso, che vieni a fare qui?
ØZingara (Esmeralda)
Mia
madre amò tanto la Spagna
Come se fosse il suo paese
Amò i briganti di montagna
Sui monti dell'Andalusia
Sui monti dell'Andalusia
Â
Io non
ho più padre né madre
E' qui a Parigi il mio paese
Ma sopra un mare immaginario
Viaggio e me ne vado via
Sui monti dell'Andalusia
 Zingara
Qui
nessuno sa niente di me
Zingara
E' la strada la madre mia
Zingara, Zingara
Non si sa come amo né chi
Zingara, Zingara
La mia mano sa tutto di me
Â
La mia mano sa tutto di me
Sulla canzone, Clopin, accorgendosi degli approcci di Febo, rientra e lo allontana da lei; entrambi si dispongono ai lati del palco seduti sulle pigne di legno; durante la canzone entreranno in scena delle donne che interagiranno con Esmeralda che inoltre “giocherà � anche con entrambi i protagonisti che sul finire della musica le saranno accanto mentre le donne escono.
ØEsmeralda lo sai (Clopin)
Clopin:      Esmeralda lo sai, nell’uomo c’è un demonio, stà attenta quando corri, sui campi e sulla via, ma oggi non è ieri, tu non sei più com’eri, capisci che oramai hai l’età dell’amore
Esmeralda: ho l’età dell’amore
All’inizio della musica, Clopin trascina con la forza Esmeralda a lato del palco, mentre Febo si allontana raggiungendo Fiordaliso che nel frattempo è entrata da una quinta.
PIOGGE SULLE DUE COPPIE
Sul finale della canzone Clopin ed Esmeralda escono e Febo e Fiordaliso raggiungono il centro del palco.
ØLa fede di diamanti (Fiordaliso, Febo)
PIOGGIA SULLA COPPIA
Fior.:                 la vita che ho davanti è per te, la fede di diamanti è per me, se menti i giuramenti che fai, non mi tenterai
Febo:                 il cuore nel tuo petto è per me, la bocca da bambina è per me, tu sentirai le stelle lassù, brillare dentro te.
Fior.:                 tu cavaliere ed io ti chiamo amore mio e ti amerò di più di quanto credi tu.
Febo:                 Se ancora non lo so, lo so dagli occhi tuoi, che fanno già con me l’amore che tu vuoi.
Fior.:         e non cercare più
Febo: Â Â Â Â Â Â Â tu sei qua
Fior.: Â Â Â Â Â Â Â Â per sempre sarai tu.
Febo: Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â tu sei qua
Fior:         Io moglie e tu marito per me nient’altro al mondo c’è.
Mentre la coppia si giura amore eterno entra Gringoire e sulle parole finali lancia su di essi dei petali di fiori.
ØLa festa dei folli (Gringoire)
Gringoire/Coro
La festa dei folli
La festa dei folli
La festa dei folli
La festa dei folli
Gringoire
Lasciate che sia mia
La voce che da’ il via
E spinge l’allegria
Folle alla follia
Gringoire/Coro
La festa dei folli
La festa dei folli
Gringoire
E che il piu’ brutto sia
Trovato efatto Papa
In piazza per la sua
Fisionomia pazza
E quello che fara’
Piu’ onore con la sua
Mostruosita’ sara’
Eletto e cosi’ sia
Gringoire/Coro
Il Papa e’ lui
Il Papa e’ lui
E quello che sara’
Piu’ orrendo regnera’
Il Papa e’ lui
E’
La’
E’
Lui
Ma lui chi e’
Che fa, cos’e’
E’ lui che va
Di qua, di la’
Ma lui chi e’?
Gringoire
Ma qiello la’ chi e’?
Quel mostro che laggiu’
Mascosto se ne sta
Nel suo mostroso buio
Gringoire/Coro
Il Papa e’ lui
Il Papa e’ lui
E’ quello che ci fa
Piu’ orrore e regnera’
Il Papa e’ lui
Gringoire
E’ il campanaro e ha
La gobba su di se’
Piu’ brutto non ce n’e’
E’ lui. Quasimodo
E guarda come guarda
La gonna di Esmeralda
E’ gobbo e zoppo e orbo
E orrendo regnera’
Gringoire/Coro
Il Papa e’ lui
Il Papa e’ lui
E’ orrendo e regnera’
E’ orrendo e regnera’
Qua-si-mo-do
E’ orrendo e regnera’
E’ orrendo e regnera’
Il Papa e’ lui
E’ orrendo e regnera’
E’ orrendo e regnera’
Qua-si-mo-do
Il Papa e’ lui
Sulla partenza della musica, la coppia trovatasi in mezzo a tutti questi sconosciuti, esce, ed entreano i popalani che eseguono il balletto; a metà canzone, dopo l’entrata in scena di due carrelli spinti dai ballerini, dapprima nella finestra e poi dall’entrata centrale compare Quasimodo che spaventato si posiziona al centro del fondale fino a che non viene fatta la passerella con i carrelli; a quel punto avanzerà sul secondo carrello e verrà trasportato dai folli al centro del palco dove riceverà la corona da Esmeralda, appena entrata in scena. Alla fine Gringoire esce.
ØIl papa dei folli (Quasimodo)
Oggi no
Tutti i giorni ma oggi no
Non scherzate su di me
Ragazze non ridete
Il Papa e’ qui’
E sono io
E’ il giorno della festa
Dell’epifania
E’ per un giorno su ogni testa ho
Signoria
Mi amerai?
Mia Esmeralda
Mi amerai mai?
T’importa assai
Mia Esmeralda
T’importa assai
Che il Papa e’ qui’
E il Papa sono io
Pazzo di te
Io sono un re
La canzone viene cantata da Quasimodo che viene sollevato con il carrello; si rivolge ad Esmeralda che non lo considera se non con qualche sguardo sfuggente. Sul finale della canzone da una quinta compare Frollo che ascolta sdegnato e indica Esmeralda.
ØLa strega (Frollo)
Attenzione! L’inferno e’ con lei
E’ una zingara, e’ una straniera
E’ una strega, una cagna, una gatta
Va scalza alludendo alla sua nullita’
E’ un peccato mortale, e’ magia
Dovrebbe vivere in gabbia
Che lei non possa strappare
I nostri cuori onesti
Incatenati a Notre Dame
Frollo raggiunge Quasimodo e gli strappa la corona accusando di stregoneria Esmeralda, la quale si avvicina a lui, gli sputa ma viene trattenuta da due clandestini e trascinata fuori insieme a tutti gli altri.
BUIO – TELO AMERICANO
IL
TROVATELLO
QUASIMODO:
Se fui bambino anch'io
Fu perche fosti tu
La vita per me
Fu perche fosti tu
Quello che mi adotto
E che non mi chiamo
Mai mostro
Chi, e chi se non tu
Mi nutri, mi ascolto
Mi protesse e soffri
orse un poco per me
Chi mi diede la gioia
Le campane che io
Suonai
Con te, per te io parlai
E scrissi e lessi e mai
Nei tuoi pensieri entrai
Profondamente mai
Tu mi hai legato
Come un cane
E mai un cane
Ha tanto amato, mai
Io ti appartengo
Piu di un cane
E mai un cane
Ha tanto amato, mai
ØLe porte di Parigi (Gringoire)
Le porte di Parigi chiuse a stringere nel buio
I vizi coi sorrisi
E i desideri coi più struggenti amori
Sui letti sfatti di Parigi
Qui un filo di follia
Si annoda stretto col delirio
Qui su un ponte ho visto
Stasera un angelo e un sorriso
Rivolto a me
E questo basterÃ
Perché sparì
Io l’ho seguita ma
L’ho persa e non l’ho vista più
E cado nella notte e nei sorrisi
E nei suoi desideri
All’inizio della canzone entra Gringoire che passeggia davanti al telo americano; nel frattempo dietro il telo, si intravedono dei Flash della vita dei ghetti di Parigi: accattoni, storpi, ubriachi, prostitute etc.
SALE IL TELO AMERICANO
Compare Esmeralda che passeggia tra la gente mostrandosi completamente a suo agio.
ØUn tentativo di sequestro (Febo, Esmeralda)
Febo (alle sue guardie)
Adesso basta
Fermate quel gobbo infame
E’ una vergogna
Quel cane attacca le donne
Febo a Esmeralda
Io sono il capitano
La sicurezza e’ in mano a me
La tua incolumita’
Ora la decido io
Permettete che vi accompagni
Alle porte della citta’
Dove abitano gli zingari
E le zingare come voi
Esmeralda
Andate via
Fate un errore signore
Io, Esmeralda
Non do ai soldati l’amore
Febo
Forse tu vorrai
Domani forse tu verrai
Verrai non ti sbagliare
Ti aspetto al val d’amore
Esmeralda
Mi aspetta a val d’amore
Frollo
Amore al val d’amore
Entra Quasimodo che si avvicina a lei toccandola; Esmeralda si spaventa e inizia a scappare rifugiandosi tra le braccia di Gringoire. A questo punto entrano le guardie accompagnate da Febo che bloccano Quasimodo, e dopo averlo bastonato, lo portano via.
SCENDE IL TELO AMERICANO
Rimangono in scena solo Febo ed Esmeralda che esce alla battuta “ mi aspetta al Val d’amore� e sul finale della canzone durante la parte di Frollo, in contro luce compare la sua sagoma con un pugnale bene in vista.
BUIO - SALE IL TELO AMERICANO
LUCE
ØLa corte dei miracoli (Clopin, Esmeralda)
CLOPIN
Noi siamo il popolo eterno
Fratello della miseria
Non toccherete da noi nessun cielo né Inferno
Non c'è Inferno né cielo
C'è il marcio, ecco che c'è
In questo marcio ci siamo noi vermi di terra
Il sangue col vino noi lo mescoliamo
Tu sei dentro la Corte dei Miracoli
Facciamo l'amore come viene viene
Sei davanti alla Corte dei Miracoli
Briganti danzanti con i mendicanti
Trema forte alla Corte dei Miracoli
Dei pranzi del mondo siamo noi gli avanzi
Siamo noi questa corte dei miracoli
Si, siamo noi della corte dei miracoli
Noi siamo tutta una razza
Di gente svelta che passa
Noi non abbiamo bandiere e nemmeno la fede
Né bandiere né fede
Non abbracciamo che stracci
La mia pelle ha un colore e ha un colore la tua
Teppisti e Gitani, una è la canzone
Tu sei dentro la corte dei Miracoli
Noi siamo innocenti come i delinquenti
Sei davanti alla Corte dei Miracoli
Un solo bicchiere al ladro e all'assassino
Trema forte alla Corte dei Miracoli
A noi la giustizia ci passò vicino
Siamo noi questa corte dei miracoli
Si, siamo noi della corte dei miracoli
Poeta Gringoire
Tu sarai impiccato
Chi sei tu? Tu che sei penetrato nel ventre
Alla corte tra noi
Alla corte tra noi
GRINGOIRE
Alla corte tra voi qui nel ventre e non so
CLOPIN
Che solo una donna
Se ti sposa ti salva
Senti a me i poeti vanno solo impiccati
Con la corda alla gola
Con la corda alla gola
GRINGOIRE
Una donna dov'è, una donna dov'è?
CLOPIN
Guarda un po' chi si vede
La bella Esmeralda
Dimmi se te lo sposi, dimmi se te lo prendi
Quel poeta di niente
ESMERALDA
Se è per salvarlo, lo sposerò
GRINGOIRE
Voglio sposarmi o morirò
ESMERALDA
Moglie si, ma l'amore io non te lo do
CLOPIN
Il sangue col vino noi lo mescoliamo
Tu sei dentro la Corte dei Miracoli
Facciamo l'amore come viene viene
Sei davanti alla Corte dei Miracoli
Briganti danzanti con i mendicanti
Trema forte alla Corte dei Miracoli
Dei pranzi del mondo siamo noi gli avanzi
Siamo noi questa corte dei miracoli
Sulla partenza della canzone tutti i clandestini sono in scena mentre Clopin canta sospeso su una trave. Quando entra Gringoire, irride tutti i presenti, ma su ordine di Clopin, viene catturato messo in un sacco e sospeso in aria fino al momento in cui entra Esmeralda, che dichiara di volerlo sposare, lo salva; Gringoire viene quindi liberato e con Esmeralda si allontana su un lato del palco; sul finale della canzone, cala il telo americano, lasciando sul proscenio solo la coppia.
SCENDE IL TELO AMERICANO
LA PAROLA DI FEBO
ESMERALDA:
Potrei sapere adesso chi sei?
Con chi ho l'onore di essere in due?
GRINGOIRE:
Io sono il poeta Gringoire, l'aria lieta in questa citta
ESMERALDA:
L'aria lieta in questa citta
GRINGOIRE:
Non mi perdo in donne
ma tu, se ti va, se vuoi,
tu sarai musa e ispiratrice...ti va?
ESMERALDA:
Tu che vivi di poesia, tu che leggi e scrivi saprai
Febo che nome e...
GRINGOIRE:
Ma che nome afoso che ha�
Chi lo porta? Chi mai sara?
ESMERALDA:
E colui che amo e amero.
GRINGOIRE:
E latino, detto tra noi, Febo e il sole
e adesso lo sai
ESMERALDA:
Febo per me e il sole.
BELLO COME IL SOLE
ESMERALDA:
Febo e bello come il sole
Forse e un principe, un re
Sveglia in me l�amore che
In me non c�era e adesso c�e
Febo e bello come il sole
Forse e un principe, un re
Verra con me
FIORDALISO:
Febo e bello come il sole
E non ha moralita
E un soldato e scapperei
Ma piu mi stringe e piu mi attrae
Febo e bello come il sole
E non ha moralita
Verra con me
ESMERALDA, FIORDALISO:
Febo e bello come il sole,
Meraviglia d�uomo mio
E mi avra mi prendera
E per la vita mi amera
Febo e bello come il sole,
Meraviglia d�uomo mio
Febo e bello come il sole
Verra con me
CUORE IN ME
FEBO:
Cuore in me
Che sei così spezzato
Cuore in me
Che il corpo ha dilaniato
E separato in due
Due donne sono tue
Tu due metÃ
Cuore in me
Diviso tra due visi
Cuore in me
Tu che desideri
Prendi e non sai se c'è
In te più colpa o più
FelicitÃ
Con una al sole
Con l'altra di nascosto
Una è amore
E l'altra è sangue al cuore
Una è sempre
Come l'eternitÃ
Con l'altra il tempo è niente
E' vanitÃ
Cuore in me
Tu sei diviso in due
Cuori che
Sono due muscoli
Che mi conoscono
Sono schiacciato ma
La forza è mia
Cuore in me
Ti senti lacerato
Cuore in me
Che ami perché sei
Amato Tu lo sai
L'amore è farlo e tu
Quindi lo fai
Con una in cielo
Con l'altra nell'inferno
Una è miele
E l'altra è dolce fiele
Una ascolta
Le mie promesse al vento
E l'altra come mento
E le sconfesso
Cuore in me
Amato ma spezzato
Cuore in me
L'amore ti ha chiamato
E tu ti spacchi in due
Due donne sono tue
Tu cosa sei?
Cuore in me
Osceno più del sesso
Cuore in me
Per le due donne che
Ami e non sai se c'è
In te più colpa o più
FelicitÃ
Cuore, che
Cuore sei?
Cuore in me
Che sei così spezzato
Cuore in me
Che il corpo ha dilaniato
E separato in due
Due donne sono tue
Tu due metÃ
Cuore, che
Cuore sei?
Cuore in me
ØAnanche (Frollo, Gringoire)
Frollo
Chi è lei che viene
A farci vedere
Le sue danze oscene
Davanti a Notre Dame
Gringoire
Questa ragazza è sposata con me
Me l’ha data il re dei gitani
Frollo
Dimmi se l’hai toccata
E se ti ha assatanato
Gringoire
nemmeno l’ho sfiorata
Frollo
E mai lo farai
Gringoire
Quasimodo che fa?
Gli è capitato un guaio
Frollo
Si è fatto arrestare l’idiota
Che cosa ha combinato?
Entra Frollo che canta ed Esmeralda fugge; sul finale della canzone, dietro il telo americano si intravede Quasimodo legato alla ruota.
SALE IL TELO AMERICANO
ØDa bere (Quasimodo)
Frollo/Coro
Tu guercio zoppo gobbo
Sordo!
Tu maledetto campanaro!
Frollo
Pregate per lui, e’ un peccatore
La tua pieta’ per lui
Signore
Quasimodo
Pieta’ per il povero Quasimodo
Che e’ solo un peso sulla terra
Col suo peso sulle spalle
E che non vi domanda
Che una goccia d’acqua
Datemi da bere
Bella, Bella
Mentre escono Gringoire e Frollo, in scena compaiono Quasimodo legato alla ruota tenuta dalle guardie e i popolani che assistono; alle parole “pietà per chi soffre sulla ruota�, Esmeralda gli porta da bere in una ciotola. Alla fine della canzone le guardie stendono la ruota (alla quale Q resta legato solo per un piede) e si dispongono in riga dietro di essa.
ØBella (Guasimodo, Frollo, Febo)
QUASIMODO
Bella
La parola Bella è nata insieme a lei
Col suo corpo e con i piedi nudi, lei
E' un volo che afferrerei e stringerei
Ma sale su l'inferno a stringere me
Ho visto sotto la sua gonna da gitana
Con quale cuore prego ancora Notre Dame
C'è
Qualcuno che le scaglierà la prima pietra?
Sia cancellato dalla faccia della terra!
Volesse il diavolo, la vita passerei
Con le mie dita tra i capelli di Esmeralda
FROLLO
Bella
E' il demonio che si è incarnato in lei
Per strapparmi gli occhi via da Dio, lei
Che ha messo la passione e il desiderio in me
La carne sa che paradiso è lei
C'è in me il dolore di un amore che fa male
E non m'importa se divento un criminale
Lei
Che passa come la bellezza più profana
Lei porta il peso di un'atroce croce umana
O Notre Dame, per una volta io vorrei
Per la sua porta come in chiesa entrare in lei
FEBO
Bella
Lei mi porta via con gli occhi e la magia
E non so se sia vergine o non lo sia
C'è sotto Venere e la gonna sua lo sa
Mi fa scoprire il monte e non l'al di lÃ
Amore, adesso non vietarmi di tradire
Di fare il passo a pochi passi dall'altare
Chi
È l'uomo vivo che potrebbe rinunciare
Sotto il castigo, poi, di tramutarsi in sale?
O Fiordaliso, vedi, non c'è fede in me
Vedrò sul corpo di Esmeralda se ce n'è
QUASIMODO, FROLLO, FEBO
Ho visto sotto la sua gonna da gitana
Con quale cuore prego ancora Notre Dame
C'è
Qualcuno che le scaglierà la prima pietra?
Sia cancellato dalla faccia della terra!
Volesse il diavolo, la vita passerei
Con le mie dita tra i capelli d'Esmeralda
Di Esmeralda
Sulla partenza della canzone escono tutti tranne Quasimodo che canta legato alla ruota per le mani, Esmeralda che è seduta in un angolo del palco mentre Febo e Fiordaliso, in disparte, amoreggiano. Durante la parte di Frollo, quest’ultimo entra improvvisamente dal centro del fondale mentre Esmeralda si avvicina al pozzo e si rinfresca. Sulla parte di Febo, questi, dopo un ultima occhiata a Fiordaliso, si avvicina ad Esmeralda, mentre la sua donna lo guarda tristemente. Sul finale della canzone, Esmeralda inizia a girare tra i tre, e termina sdraiata al centro del palco.
LA MIA CASA E LA
TUA
QUASIMODO:
Questi mostri di pietra
che sono amici miei
Non ti faranno male,
ti puoi fidare, sai
Vivono qui con me,
non farti impressionare
Resta qui, stai tranquilla,
e qui l'asilo
Notre Dame e la mia
e il mio mondo, il mio letto
Il mio nido, il mio tetto
e tutto qui il mio affetto
e il grido e la canzone
La follia, la ragione
Mia passione e prigione
Ci sei tu, illusione
ESMERALDA:
Questi mostri di pietra
sono anche amici miei
Mi fanno compagnia
se un poco io mi annoio
Tu sei cosi, sei caro,
tu sei un po' come loro
Ma come loro, scusa,
mi fai un po' paura
QUASIMODO:
Questa casa fara
Bello il tempo che fa
Fuori tremi e qui no
Fuori bruci e qui no
Vieni qui quando vuoi
La stagione che vuoi
La mia casa se vuoi
E' anche casa tua
Se tu non trovi pace, se sei sola
Vieni qui, stai tranquilla, e qui l'asilo
QUASIMODO, ESMERALDA:
Questa casa fara
Bello il tempo che fa
Fuori tremi e qui no
Fuori bruci e qui no
QUASIMODO:
Tu verrai quando vuoi
Tutto il tempo che vuoi
Questa casa se vuoi
E' anche casa tua
ESMERALDA:
Io verro quando vuoi
Tutto il tempo che vuoi
Questa casa se vuoi
E' anche casa mia
AVE MARIA PAGANA
ESMERALDA:
Ave Maria
Perdonami
Non so che ho fatto ma tu
Lo sai
Ave Maria
Questa terra è una terra straniera
Ave Maria
Io sono sola
Se sei madre e conosci il dolore
Qui c'è la tua bambina
Ave Maria
Questo è un mondo di pazzi e non l'amo
Ave Maria
Io non ho pace
Fammi dolce e più caro l'amaro
È questa la mia preghiera
Ave Maria
Parlo a te come amica pagana
Ave Maria
Io amo un uomo
Tu proteggilo come io l'amo
Ave Maria
SE GUARDASSI DENTRO DI ME
QUASIMODO:
Se guardassi dentro di me
tu,
Esmeralda,
vedresti
che, per te, io sono il solo
ad amarti con il cuore,
ma tutti gli altri,
no
vogliono il tuo dolore.
MI DISTRUGGERAI
FROLLO:
Io so cos'è la passione
Ma non lo so se è veleno
Io non so più cosa sono
E se ragiono o se sogno
Annego e il mare è lei
Sento i sentimenti miei
Che non ho sentito mai
L'onda che non affrontai
Mi distruggerai, mi distruggerai
E ti maledirò finché avrò vita e fiato
Mi distruggerai, mi distruggerai
Tu mi hai gettato nell'abisso di un pensiero
fisso
Tu mi distruggerai, mi distruggerai
Mi distruggerai
Io cado in te, tentazione
E tutto al diavolo va
La scienza e la religione
E virtù e castitÃ
Io guardo un orlo di gonna
E vedo abissi di donna
La gonna gira e mai
Mai per me la toglierai
Mi distruggerai, mi distruggerai
E maledico te perché di te non vivo
Mi distruggerai, mi distruggerai
Ti abbraccio in sogno tutto il giorno e sto, di
notte, sveglio
Tu mi distruggerai, mi distruggerai
Mi distruggerai
E quel mio cuore d'inverno
E' un fiore di primavera
E brucia dentro l'inferno
Come se fosse di cera
Sei tu che soffi sul fuoco
Tu, bella bocca straniera
Ti spio, ti voglio, t'invoco
Io sono niente e tu vera
Mi distruggerai, mi distruggerai
E ti maledirò finché avrò vita e fiato
Mi distruggerai, mi distruggerai
Tu mi hai gettato nell'abisso di un pensiero
fisso
Tu mi distruggerai, mi distruggerai
Mi distruggerai
Mi distruggerai
Mi distruggerai, mi distruggerai
Mi distruggerai
BUIO – SCENDE IL TELO AMERICANO
ØL’ombra (Febo, Frollo)
Febo
Chi è quell’uomo?
Se non è spettro credo sia
Soltanto un’ombra
L’ombra mia
Ma io non ho
Non ho mantello addosso
Né cappello in testa
E quello si
Chi siete voi?
Che fate qui?
Voi qui per me?
Voi qui perché?
Frollo
Sono la tua coscienza
Ascoltami
O presto morirai
Qui adesso morirai
Soldato via
Va via da qui
O tu da qui
Tanto lontano non andrai
Febo
Soldato! Certo! Si!
Ma ditemi perché
Inseguite me?
Perché qui?
Non siete forse
Uomo di Dio?
Per Dio
Febo illuminato dall’occhio di bue si rivolge ad un’ombra proiettata sul telo americano (quella di Frollo); sul finale della canzone l’ombra si allarga sempre di più e impugna un coltello.
BUIO - SALE IL TELO AMERICANO
ØVal d’amore (Gringoire)
Gringoire
Un po nascosto il posto è qui
Il benedetto posto è qui
E le candele vanno su
Più il sole cala e scende giù
Ci vieni un giorno e hai nostalgia
Di ritornare e tornerai
Al Val d’Amore troverai
L’amore e tutti i suoi viavai
Gringoire/Coro
Al Val d’Amore tu ti fai
Fare l’amore come vuoi
Non oro ne gioellli , no
Discorsi no, dolcezze no
Con qualche soldo chi vuoi tu
Ti fa l’amore sotto e su
Qui Andalusi, Mori, Ebrei
Da tutti i porti sono qui
Dal mare Egeo,dai Pirenei
Qui se la spassano così
I trafficanti e i bottegai
Qui nei dolcissimi carnai
Gringoire
Donne d’amore orecchie a me
Un trovatore piange qui
Parole e lacrime di chi
Per mal d’amore viene qui
Gringoire /Coro
Battete sui tamburi che
Al Val d’Amore amore c’è
Nessun pericolo che sia
Amore che ti porti via
Qui sul velluto che si va
E sotto c’è la sazietÃ
Febo
Se la mia febbre è frenesia
Mi vengo a rinfrescare qua
In questa calda fonderia
Del nudo con l’intimitÃ
Ragazze chiedo scusa a voi
Ma oggi c’è Esmeralda e poi
Lei crede che il suo corpo sia
Già scritto nella mano mia
Gringoire /coro
Qui sono i gemiti e il fruscio
È qui l’oblio e lo scialacquio
E la bella malavita è qui
Equi rinasce chi morì
Rinasce chi d’amore morì
Poi dentro il vino annegherÃ
È al Val d’Amore che verrÃ
All’alba quella sazietÃ
Se al Val d’Amore tu ti fai
Fare l’amore come vuoi
Non oro né gioielli No
Discorsi no, dolcezze no
Se vuoi l’amore il posto è qua
Al Val d’Amore il posto è qua
Gringoire compare cantando, in compagnia di prostitute e avventori; inizialmente il telo americano si alza solo per metà , lasciando in vista solo le gambe delle donne; G, spesso si abbassa per sbirciare oltre esso fino al momento in cui si alza del tutto; durante il balletto ci saranno dei flash in controluce rappresentanti scene di sesso: Febo inizierà a passeggiare tra le ballerine alla ricerca di Esmeralda che entra successivamente e, vedendolo, gli si avvicina: Mano nella mano si allontanano disponendosi in un angolo.
BUIO – SCENDE IL TELO AMERICANO
Â
ØLa voluttà (strumentale) (Esmeralda, Febo)
Esmeralda: Â Â Â Â Â Â Â Â Mio Febo
Febo: Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Esmeralda
Sulla musica i due si avvicinano al letto e amoreggiano, ma durante la passione compare l’ombra di Frollo che, in contro luce, mima il gesto della pugnalata; a quel punto Febo cade tra le braccia di Esmeralda.
ØFatalità (Gringoire)
Gringoire
FatalitÃ
Ha il tuo destino in mano
FatalitÃ
La trovi sulla tua via
FatalitÃ
Tu sei nessuno o sei un dio
FatalitÃ
Tu sei puttana o sei re
FatalitÃ
La vita la devi a lei
FatalitÃ
FatalitÃ
FatalitÃ
Mentre Esmeralda si dispera sul corpo di Febo, Gringoire entra cantando ed, uno alla volta, dietro il telo americano, compaiono i protagonisti, illuminati da una pioggia, con il seguente ordine: Frollo, Fiordaliso, Clopin.
Atto II
PARLAMI
DI FIRENZE
FROLLO:
Parlami di Firenze
E della Rinascenza
Novità di Bramante
E di Stilnovo e Dante
GRINGOIRE:
Si racconta a Firenze
Che la terra è rotonda
E che c'è un continente
Alla fine del mondo
FROLLO:
Navi vanno laggiù e cercano nel vento
Il nuovo orientamento della rotta alle Indie
C'è Lutero che inventa un Nuovo Testamento
E noi siamo all'alba di un mondo che si scinde
GRINGOIRE:
Si dice che Gutemberg
Cambia il modo di capire
FROLLO:
Con le presse a Norimberga
Sta stampando l'avvenire
GRINGOIRE:
Sulla carta poesie
Tesi, satire, eresie
FROLLO, GRINGOIRE:
L'aria nuova farÃ
Nuovo chi la vivrÃ
GRINGOIRE
Ogni piccola cosa ucciderà le grandi
Il libro ucciderà altari e cattedrali
FROLLO:
La stampa imprimerà la morte sulla pietraLa
Bibbia sulla Chiesa e l'uomo sopra Dio
E questo uccide quello
FROLLO, GRINGOIRE:
Navi vanno laggiù e cercano nel vento
Il nuovo orientamento della rotta alle Indie C'è
Lutero che inventa un Nuovo Testamento E noi
siamo all'alba di un mondo che si scinde L'aria
nuova farÃ
Più nuovo chi vivrÃ
LE CAMPANE
GRINGOIRE:
Non sento più le campane
La cattedrale è muta
Si è ammalato Quasimodo
Forse è un uomo innamorato
FROLLO:
E' da tre giorni che
Non suona le campane
Sta soffrendo, è triste
E non ragiona più
FROLLO, GRINGOIRE:
Vive e muore l'amore in lui
QUASIMODO:
Io suono le campane
I miei amori, le mie amanti
E le vorrei abbracciare
Farle ballare, farle cantare
Se nevica o piove
Se c'è vento o c'è il sole
Io suono le campane
Coi miei tormenti e le mie gioie
Le campane per chi
Nasce e chi se ne va
Di mattina o di giorno o di notte per chi
Prega o piange e per chi
S'alza presto e sta qui
Quando è l'ora per la messa del popolo mio
Per le Palme o perché
E' Natale, e poi c'è
L'Assunzione, Ognissanti, e l'Epifania
Perché l'Angelo andò
A parlare a Maria
Per un anno che è già qua mentre il vecchio va
via
E per le processioni
E le celebrazioni
Per la Pasqua e le sue rose e un bel sole per me
Giorno pieno di re
E di felicitÃ
Per la Pentecoste accesa di fiamme di Dio
E per le comunioni
E le confermazioni
Per i santi protettori da tutti dolori
E Domeniche che
Sono piene di sé
Per gli Osanna, gli Alleluia e l'immortalitÃ
Ma quelle che preferisco
Tra queste mie donne di ferro
Sono le tre Marie
Le mie migliori amiche
Maria la più piccolina
Per i bambini seppelliti
Maria, la grande Maria
Che manda in mare i marinai
Ma quando suono la grossa Maria
Per chi si sposa e poi va via
Non resto tanto allegro io
Mi sento triste e morirei
Vedo tutta la gioia
E la felicitÃ
Che nessuna donna mai nei miei occhi vedrÃ
Io li vedo volare
Su nel cielo e sul mare
E felici come stelle li vedo brillare
Suono io le campane
Kyrie Eleison
Alleluia, Osanna, Dies Irae, Dies Illa
Le campane d'amore
E di festa e dolore
Le campane che non hanno suonato per me
Campane amiche mie
Voglio sentire come mi amate
Suonate e dite che
Vive Esmeralda e vivo anch'io
Per dire al mondo che Quasimodo ama
La sua Esmeralda
LEI DOV'È
FROLLO:
Dimmi, poeta, tua moglie dov�è
Non la vediamo più ballare
A Notre Dame
GRINGOIRE:
Sono poeta e non ne so nulla
Voi siete prete e sulla donna
Qui siamo a un crocevia:
Di là la religione
Di quà la poesia
FROLLO:
Ma dov�è
La tua Esmeralda
Ci manca e qui c�è
Tristezza profonda
GRINGOIRE:
Lei è sola
Al freddo e nel buio
Chiusa e accusata
Di stregoneria
FROLLO:
Smettila poeta
La tua lingua è en mistero
Cosa fai, ci prendi in giro?
L�hai vista per davvero
CLOPIN:
Ma dov�è
La mia Esmeralda
La �Corte� non ha
Più la sua regina
GRINGOIRE:
Dov�è lei
La rondine che
Non vola perchè
Non ha più le ali
La troverai
In prigione a � La Sante �
Se non la salverai
Sarà giustziata
La corda è già su
CLOPIN:
Non mi dire di più
TUTTI:
Lei dov�è
La nostra Esmeralda
Ci manca e qui c�è
Tristezza profonda
Lei dov�è
La rondine che
Non vola perche
Non ha più le ali
BUIO – CHIUSURA SIPARIO
ØAli in gabbia, occhi selvaggi (Esmeralda, Quasimodo)
Esmeralda
Ali in gabbia, occhi selvaggi
Non potranno più volare
E l’infanzia dagli oltraggi
Tornerà mai ad amare?
Cosa ho fatto io di male?
Io ballavo per le strade
E cantavo per la gente
Quelle melodie gitaneDove sei mio campanaro?
Mio Quasimodo ti chiamo
Vieni qui a tirarmi fuori
Fammi uscire o morirò
Quasimodo
Ma dove sei Esmeralda?
Dove ti nasconderai?
In che vita sei caduta?
Brutto sogno è la realtÃ
Forse tu te ne sei andata
Col tuo amato capitano
Senza un vero matrimonio
Come in un rito pagano
Non mi dire che tu muori
Senza pianti e senza fiori
Non permettere che un prete
Metta in croce in te l’amore
Quasimodo
Ali in gabbia occhi selvaggi
Non potranno più volare
Insieme
E l’infanzia dagli oltraggi
Tornerà mai ad amare?
OCCHIO DI BUE SU ESMERALDA
Chiusa in una gabbia esterna al sipario, Esmeralda canta, mentre dalla parte opposta risponde Quasimodo.
APERTURA SIPARIO - LUCI
Sul palco saranno sistemate le sbarre rappresentanti la prigione.
ØCondannati (Clopin)
Clopin/Coro
Io che mi
Rivoltai
Ribellai
Rifiutai
Mi inchinai
Mi umiliai
Mi piegai
Mi spezzai
Pelle tua
Che non e’
Bella piu’
Della mia
Voce mia
Che non puo’
Dire che
Sia la tua
La citta’
Chemi fa
Male qua
E’ la tua
Come fare un
Mondo
Dove non c’e’ piu’
L’escluso?
Come fare un mondo
Senza poverta’
e frontiere?
Mi sbandai
Mi spaesai
Mi strappai
Mi dannai
Mi straziai
Mi angosciai
Soffocai
Lacrimai
Terra mia
Cuore mio
Malattia
Dell’addio
È la tua
Terra è
Forte che
Vive in me
D’alcun Dio
Che incontrò
L’aria che
Lo gelo’
Come fare un mondo
Senza poverta’ e frontiere?
Come fare un mondo
Dove non c’e’ piu’
L’escluso
Io che mi
Ribellai
Rivoltai
Rifiutai
Mondo che
Mi umilio’
MI piego’
Mi spezzo’
Condanno’
Condanno’
Durante la canzone tutti i clandestini ballano in contrapposizione alle guardie che cercheranno di bloccarli. Alla fine le guardie arrestano Clopin.
BUIO
ØIl processo (Frollo, Esmeralda)
FROLLO (da giudice)
Siete accusata e negate ma invano
d’aver ferito quel capitano
ESMERALDA
Febo è ferito ma allora è vivo
E se è vivo vorrei che lui fosse qui
FROLLO
Ma voi l’avete sedotto e stregato
E poi l’avete ferito voi
ESMERALDA
Sulla mia vita, io giuro: no
FROLLO
Su quel letto eravate sola con lui
ESMERALDA
C’è un prete infernale contro di me
Mi perseguita ovunque, io so chi è
FROLLO
Sono soltanto allucinazioni
È solo follia, solo immaginazione
ESMERALDA
Soltanto che lui somiglia a voi
FROLLO
Guardate gli occhi, c’è fuoco in lei
FROLLO / CORO
C’è il fuoco di una strega in lei
è pagana, gitana, straniera, lei
FROLLO
E via, confessate
Siete voi l’accusata
ESMERALDA
Sono vittima e lo sapete
Che non ho niente da confessare
Sulla parte iniziale della musica sul palco entrerà la gabbia alla quale è incatenata Esmeralda mentre Frollo è posto lateralmente..
LUCE
Durante la canzone Frollo accusa Esmeralda di stregoneria.
ØLa tortura (Frollo, Esmeralda)
Frollo
Con la tortura
Risolveremo il problema
Se per paura
Parla o resiste o se trema
Nella morsa il suo bel piede
E poi stringete
Stringete
Voi confessate?
Esmeralda
Che l’amo... Questo sì
Frollo
Con questo “Sì�
Tu hai detto Sì!
Esmeralda: Assassino! Assassino!
Frollo:       Ragazza zingara, avete confessato i reati di magia, prostituzione, persecuzione, lussuria e morte sulla persona di Febo di Chateaupers. Sarete condotta in camicia, a piedi nudi, la corda al collo, nella “Place de Grève� dove sarete strangolata per impiccagione al braccio di forca della città .
Durante la canzone entreranno delle guardie che le metteranno una morsa al piede iniziando a torturarla; dopo che lei urla “assassino�, le guardie la chiudono dentro la gabbia.
UN PRETE INNAMORATO
FROLLO:
Non conoscevo te ma un po' d'eternitÃ
Fu un mare per me la vasta castitÃ
Nella quale versai tutto il sangue
dell'adolescenza
Non avevo che due amanti, la religione e la
scienza
Oh! Sono un prete innamorato
Di te
La mia anima è il tuo fiato
Evitavo le donne, non mi facevo male
C'era in me la forza di una cattedrale
Poi ti vidi e sentii dentro me l'uragano
E un fuoco che svegliò il sonno di un vulcano
Oh! Sono un prete innamorato
Di te
La mia anima è il tuo fiato
La carne fatta a pezzi, tu non sai cosa sia
Tu subisci l'amore, mi prendo il tuo disprezzo
Io so la gelosia del mio cuore scoppiato
Io so che non sei mia, so che da te sono odiato
Oh! Sono un prete innamorato
Di te, sì, di te
La mia anima è il tuo fiato
Oh! Sono un prete innamorato
Con una mano toccami, torturami con l'altra
Sei più di Dio, io non più io
Con te sprofonderò, diviso mai
Con te l'inferno è il paradiso
Oh! Sono un prete innamorato
Di te, sì, di te
La tua anima è il mio fiato
Oh! Sono un prete innamorato
Di te
MIO FEBO
ESMERALDA:
Mio Febo
Se per fortuna vive ancora
Sono qui che l'amo ancora
Febo
Se tu mi senti vieni qua
Grida per me la verita
O Febo
Come potevo farti male?
Mio Febo
Il mio pugnale e in mano a chi
Me l'ha rubato e ti colpi
O Febo
Un uomo nero ci segui
Tu mi abbracciasti e ti colpi lui
Febo
Col mio pugnale ti colpi
Mio Febo
Nel tuo ricordo pensa che
La tua Esmeralda e accanto a te
O Febo
Lei che ballava e poi non piu
Ma la sua vita ce l'hai tu
O Febo
Oh se tu mi portassi via
Sui mondi dell'Andalusia
Mio Febo.
IO RITORNO A TE
FEBO:
Ero sconvolto, ero distrutto, perso
Quella zingara mia aveva stordito
Ero ridotto male, un niente, un animale
Intrappolato in un gioco mortale
L'uomo che ti tradiva non ero io
Io ti dico "ti amo" e per te io vivo
Sono ferito nel cuore e nella carne
Ma pentito e tuo io ritorno a te
Ero sconvolto, ero intontito, perso
Quella zingara mi voleva spogliare
Ero ridotto male, un anima brutale
Ma oggi torno alla vita normale
Lei mi ha sconvolto, lei mi ha stregato e adesso
La zingara e condannata a morte
Lei mi ha fatto del male, il mio odio e totale
E adesso sono sicuro, ti amo
Io ti amo, lo giuro
E amo solo te
LA CAVALCATURA
FIORDALISO:
Tu, sulla tua cavalcatura
Smisurata creatura
Sei la più bella fioritura
Di un'eretta natura
Tu monti e sei la montatura
E un vanto per la lussuria
Cos'hai nell'armatura,
Un cuore con l'impugnatura?
Il mio è ancora chiaro e puro
E col mio cuore ti curo
Io farò mia
La tua avventura
Ti amerò se tu mi giuri
Ti amerò se tu mi giuri
Che impiccheranno la Esmeralda
I miei sogni appena nati
Caro, tu li hai soffocati
E adesso stammi a sentire
Io vengo e voglio venire
A rotolarmi nel fango
E allora stringimi
Le tue frasi sono ingiurie
E il tuo amore è impuro
Ma metto con le spalle al muro
Quel cuore in te più duro
E strappa via la mia cintura
Tu, vieni in me, lordura
Fammi sentire la lussuria
Ti amerò se tu mi giuri
Ti amerò se tu mi giuri
Che morirà la Esmeralda
Ti amerò se tu mi giuri
Ti amerò se tu mi giuri
Che impiccheranno la Esmeralda
Che morirà la Zingara
VISITA DI FROLLO A ESMERALDA
FROLLO:
Sono il prete
Che viene quando
è l�ora di morire
ESMERALDA:
Ho freddo...
Ho fame
Voglio solo uscire
Non ho mai fatto male a nessuno
FROLLO:
Ascolta la campana che suona
Sono le cinque della mattina
Presto si aprirà questa porta
Entro un�ora tu sarai morta
ESMERALDA:
Viene l�ora
Io starò bene
FROLLO:
Vedremo bene
Se balli ancora
Appesa alla forca
ESMERALDA:
Ma che cosa vi ho mai fatto?
Perchè voi mi odiate tanto?
FROLLO:
Non capisci
Quest�odio è che... ti amo
Ti amo!
ESMERALDA:
Ma che ho fatto
Per farvi innamorare di me?
Io povera gitana
E voi curato a Notre Dame.
UN MATTINO BALLAVI
FROLLO:
Un mattino ballavi...ti guardai e provai
una cosa che oso darmi i brividi e so
che al tuo corpo pensai.
Tu, ossessione, ballavi, io rimasi inchiodato
a te che non hai, non avrai mai pieta di me.
Che rabbioso ti amai e cosi mi dannai
ESMERALDA:
Sono qua, lui verra.
Febo e il sole per me.
Il mio amore sara meraviglia che e.
L'assassino sei tu, morirai... ma di piu,
sarai pazzo e geloso, ma tu non avrai
il mio amore, quel tesoro no
FROLLO:
E io non lo vorro, solo che voglio te.
E cosi scegli tu a chi tieni di piu.
al patibolo o a me, o la morte o l'amore,
impiccata o svestita
FROLLO, ESMERALDA:
Se la morte o la vita.
FROLLO:
E se dici di si te ne vai via da qui.
E se vuoi io verro con te all'Inferno
che e Paradiso per me
ESMERALDA:
Va via
Va via
Va via
Va via
ØLiberi (Quasimodo, Clopin, Gringoire, Esmeralda)
Quasimodo
Liberi
Siete voi
Uomini
Liberi
E con voi
Sono io
Che vi do
Liberta’
Quasimodo / Clandestini
Liberta’
Rabbia in te
Chiamala
Liberta’
LibertÃ
Fuoco in te
Chiamala
LibertÃ
Liberta’
Stringila
Vita in te
Vivila
Sogno in te
Sognala
Liberta’
Prendila
Quasimodo
Uomini liberi
Tornate liberi
Uomini, vi do io.....
Vi do la liberta’
Quasimodo/Clandestini
Liberta’
Rabbia in te
Chiamala
Liberta’
LibertÃ
Fuoco in te
Chiamala
LibertÃ
Liberta’
Stringila
Vita in te
Vivila
Sogno in te
Sognala
Liberta’
Prendila
Esmaralda
Liberta’
Vita in me
Sogno in me
Liberta’
Clandestini
Liberta’
Stringila
Vita in te
Vivila
Sogno in te
Sognala
Liberta’
Prendila
TUTTI
Liberta’
Liberta’
Liberta’
All’inizio della canzone, entra in scena Quasimodo che apre un varco nelle sbarre dal quale passa Clopin seguito dai clandestini; Clopin colpisce Frollo e libera Esmeralda mentre entra in scena Gringoire tutti insieme quindi partecipano al balletto che termina con una lunga fila sul proscenio.
LUNA
GRINGOIRE:
Luna
Luminosa e sola
Vola
Sopra i tetti vola
Guarda
Come d'amore si muore
Fai
Luce solitaria
Finché
Chiaro appare il giorno
Ma adesso
Se sei la luna di questa terra
Ascolta il grido
Di un uomo che si è perso
Perché
Tutto l'universo
Non vale
Il suo amore immenso
Per lei
Che mai l'amerÃ
Luna
Luna
Come sei lontana
Così
Silenziosa e vana
Ma qui
Ruggisce il cuore della bestia umana
Non vedi che
Quasimodo è pazzo
Non senti
I tormenti e il pianto
Un canto
Che violento va
Lassù
Dove in cielo ci sei tu
Luna
Sei
Sopra un mondo strano
Che lancia
Le sue voci in cielo
Luna
Mezza luna o piena
Serena
Passi e te ne vai
Guarda
Con che pena si muore
D'amore
Quaggiù
TI LASCIO UN FISCHIETTO
QUASIMODO:
Tu hai paura di me piccola Esmeralda?
ESMERALDA:
No, lo so che sei, il mio amico, per la vita
QUASIMODO:
Io ti lascio un fischietto per potermi chiamare
ESMERALDA:
Di giorno mi nasconderai qui,
ma potro andare in giro la notte
sui tetti della cattedrale, sotto le stelle
QUASIMODO:
Io per te se dormo sono sveglio
ESMERALDA:
Se per caso vedi il mio Febo
digli che venga a prendermi
QUASIMODO:
Esmeralda, anche negli occhi chiusi
tu lasci acceso il tuo sole.
DIO, MA QUANTO E'INGIUSTO IL MONDO
QUASIMODO:
Dio, ma quanto è ingiusto il mondo
Bello in lui e brutto in me
Io la luna te la prendo
Ma non strappo amore a te
Lui, con quella sua freddezza
Senza te nei suoi pensieri
Trova in te la tenerezza
LÃ , nei tuoi occhi neri
E tu gli aprirai il tuo corpo
Entrerà coi giuramenti
Tu l'ami, ma l'ami intorno
Non sai che non c'è niente dentro
Dio, ma quanto è ingiusto il mondo
Io nessuno e lui Signore
Ti dà , senza che domandi
L'universo dell'amore
Dio, ma quanto è ingiusto il mondo
Ama il tuo bel cavaliere
Tu sei liscia come un onda
E io sponda di miserie
Con la mia bruttezza insulto
La bellezza tua insolente
La natura sbagliò tutto
Mi ha fatto male, mi ha dimenticato
Dio, ma quanto è ingiusto il mondo
Zero a noi e tanto a loro
Se la nostra razza è immonda
Di che razza è il loro cuore?
Sono nati nei merletti
Per far l'amore e la guerra
Ma anche a noi, stracci della terra
La vita piacerebbe bella
Ma da quale parte è Dio
Se ne sta con gli ostensori
O qui, dove lo prego io
Dal mattino fino a sera
Gesù Cristo che adoriamo
Quali figli preferì?
I Re Magi e il loro oro
O noi, che strisciamo qui?
Dio, com'è crudele un mondo
Che non sa legare i cuori
Sono brutto e tu sei bella
E mai mi amerai mai
VIVERE PER AMARE
ESMERALDA
E' così bella la notte
E mi sento così sola
Io non ho voglia di morire
Voglio ancora cantare
Ridere, ballare
Io non vorrei morire
Morire
Prima di aver amato
Vivere
Per amare
Amare
Quasi da morire
Morire
Dalla voglia di vivere
Vita
Che non sia vietata
Che non sia proibita
Dov'è questa vita ?
Vita
Anche senza patria
Anche senza Dio
T'amo, vita mia
Vivere
Per amare
Amare
Quasi da morire
Morire
Dalla voglia di vivere
I nostri mondi separati
Saranno un giorno uniti in noi
Ci voglio credere e vorrei
Dare la vita e la darei
La vita mia
Per cambiare la storia
Vivere
Per amare
Amare
Quasi da morire
Morire
Dalla voglia di vivere
Amare
Dare l'anima alla vita
Morire
Dalla voglia di vivere
Con la voglia di vivere
Attacco a Notre Dame (Clopin, Frollo, Febo. Esmeralda)
Clopin / Clandestini
Asilo
|
Asilo
Asilo
Asilo
Asilo
Asilo
Asilo
Asilo
Febo / le Guardie
Via                                                            Â
Spazzarli e via
Via
Spezzarli evia
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Via
Via
E pulizia
Via
Di polizia
Via
Via
Via
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Via
Spezzarli e via
Via
Via
Via
E pulizia
Via
Di polizia
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Via
Via
Spazzarli e via
Via
Spezzarli e via
Via
Via
Via
E pulizia
Via
Di polizia
Via
Via
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Noi siamo gli stranieri
I clandistini
Noi uomini e donne
Soltanto vivi
Noi siamo gli stranieri
I clandestini
Noi uomini e donne
Esmeralda / Clandestini
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I clandestini
Noi siamo quel niente
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Noi siamo gli stranieri
I clandestini
Noi siamo gli esclusi
E gli abusivi
Noi siamo gli stranieri
I clandestini
Dovunque noi siamo
Noi siamo fuori
Oh Notre Dame
E noi ti domandiamo
Asilo, asilo
Sull’attacco della musica l’immagine di Frollo compare sulla finestra e le guardie, avanzando con le transenne, cominceranno a bloccare i clandestini; quando tutti sono bloccati, Clopin rimane isolato e viene colpito a morte dalle guardie. A questo punto, vista la scena, Esmeralda, si avvicina a Clopin che le pronuncia le ultime parole; una volta morto, Esmeralda canterà sul proscenio, per poi tornare a piangere sul cadavere di Clopin ed essere presa dalle guardie.
ØDeportati (Febo)
Febo
In nome del re
La Corte di Parigi
Ha deciso così:
Condanna Esmeralda
All’impiccagione
Per il reato di stregoneria
Quanto a voi
Clandestini
Sarete
Febo/Le Guardie
Deportati
Isolati
Evitati
Cancellati
Rifiutati
Sterminati
Annullati
Annientati
Deportati
Le Guardie
Annullati
Annientati
Deportati
Sulla condanna di Febo, Esmeralda viene portata fuori mentre tutti i clandestini, spinti dalle transenne, usciranno piano piano di scena, seguiti dalle guardie e da Febo; sul suono delle campane, Esmeralda comparirà in penombra sul patibolo posto in un angolo del palco dove, il boia le metterà il cappio al collo, mentre alla finestra assistono Frollo e Quasimodo.
OCCHIO DI BUE SU FROLLO E QUASIMODO – PIOGGIA SU ESMERALDA
ØMaestro e salvatore (Quasimodo, Frollo)
Quasimodo
Tu Frollo!
Maestro e salvatore
Tu prete del signore
Avresti ancora un cuore
Frollo
Un cuore...
Quasimodo
Un cuore che amerÃ
Frollo
E ancora piangerÃ
Quasimodo
E che sanguinerÃ
Frollo
Allora ucciderÃ
E guardala!
La tua bella Esmeralda
Quasimodo, guarda lÃ
È lì che lei danzò, lì lei cantò
L’ho messa nelle mani del suo boia
Lei che non m’ha voluto dare gioia
Quasimodo
Questo No!
Tu!
Frollo
Come un Cristo in croce morirÃ
Quasimodo
Frollo!
Durante la canzone mentre Frollo, pronuncia la parola “ucciderà � si spegne la luce su Esmeralda (che viene impiccata) e sul finale Quasimodo, urlando “Frollo� lo spinge giù dalle scale uccidendolo.
BUIO
ØDatela a Me (Quasimodo)
Datela a me
In braccio a me
La voglio, è mia
È solo mia
Mia piccola Esmeralda
Non andar via
Resta con me
OCCHIO DI BUE SU QUASIMODO
Quasimodo comparendo dall’ingresso centrale si avvicina al corpo di Esmeralda che sarà al centro del palco.
ØBalla mia Esmeralda (Quasimodo)
Quando il tempo sarà passato
La terra scoprirÃ
I nostri due scheletri abbracciati
E il mondo lo saprÃ
Che Quasimodo amò Esmeralda
La raggiunse e la strinse a sé
Oltre i baci da respirare
Nella morte che dà la vita
All'amore che mai non muore
Il mio corpo l'ho abbandonato
Mangiatelo, avvoltoi
Che la morte ha già incatenato
I nostri nomi e noi
Così l'anima vola via
Via da un misero mondo perso
Questo amore sarà una scia
Tra le luci dell'universo
Tra le luci dell'universo
Balla, mia Esmeralda
Canta, mia Esmeralda
Balla ancora, amore mio
Mi sento solo da morire
Balla, mia Esmeralda
Canta, mia Esmeralda
Al di là dell'al di lÃ
L'amore non saprÃ
Morire
Balla, mia Esmeralda
Canta, mia Esmeralda
Con te io vivrò, con te
Perché con te non è
Morire
Cantata da Quasimodo sul corpo della donna amata mentre intorno, delle donne vestite di bianco eseguiranno un balletto.
BUIO - SCENDE IL TELO AMERICANO
Sulla parte finale della canzone sul telo vengono proiettate le parole finali del libro di Victor Hugo.
...Circa
due anni dopo gli ultimi
avvenimenti di questa storia nel sotterraneo
di Montfaucon furono trovati fra le orride
carcasse due scheletri di cui l'uno teneva
l'altro strettamente abbracciato.
Uno di quei due scheletri, appartenente
a una donna, aveva ancora attaccato
qualche brandello di una stoffa
che era stata bianca...
L'altro,
che teneva l'altro strettamente
abbracciato, era lo scheletro di un uomo.
Si notò che aveva la colonna vertebrale
deviata, la testa affondata nelle spalle
e una gamba più corta dell'altra...
La morte di lui non era avvenuta
per impiccagione. L'uomo cui quello
scheletro aveva appartenuto era dunque
venuto là , e vi era morto.
Quando
tentarono di staccarlo
dalo scheletro che teneva abbracciato,
si disfece in polvere".
Victor Hugo
ØIl tempo delle cattedrali (reprise)
Sulla parte iniziale della canzone Gringoire canta davanti al telo mentre tutti si dispongono dietro il medesimo; sul ritornello il telo si alzerà , e tutti avanzeranno verso il proscenio, fino al termine della canzone.
- FINE -