Notte fonda

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NOTTE

FONDA

atto unico

di

Matteo Tibiletti

PERSONAGGI

Nina

Una donna molto pratica di circa trent'anni

Laura

Sua coetanea, di bell'aspetto e molto ingenua

Roberto

Trent'anni. Un collega di lavoro di Laura

Dott. Riva

Sessant'anni circa. Capo di Laura e Roberto

Sinossi

Nina, dai trascorsi tormentati e oscuri e Laura, giovane e ingenua impiegata, stanno aspettando Roberto, giovane collega di lavoro di quest'ultima, per quella che dovrebbe essere una normalissima cena tra amici. Gli eventi però prenderanno presto una piega imprevista e tra gags comiche e situazioni surreali, si precipiterà lentamente in un dramma dai risvolti torbidi che riporterà a galla il passato di Nina e l'impossibilità, spesso, di combattere con i demoni del nostro passato.

Titolo |Notte Fonda

Autore | Matteo Tibiletti

Numero Siae| 213623

Email | tibilettimatteo@gmail.com


Scena 1

OGGI.

La scena è illuminata solo sul lato sinistro. Due donne sulla trentina, Nina e Laura sono sedute ad un tavolo. Sono molto trascurate nell'aspetto e sono come sotto ipnosi. Non si guardano tra loro: Laura sta guardando fuori dalla finestra. Nina sta fumando una sigaretta. I movimenti sono lenti e stanchi. E' notte fonda.

LAURAHa smesso di piovere.

NINADavvero?

LAURAGuarda.

NINAOra non mi va.

Silenzio

LAURADovremmo andare alla polizia, non credi?

NINANo. Non ancora.

LAURAPotrebbe essere pericoloso.

NINAPer chi?

LAURANon so. Per noi.

NINANo...

LAURASì, però...

NINANon c'è nessuna fretta.

Silenzio.

NINAChe ore sono?

LAURASono le quattro e un quarto.

NINAIl tuo orlogio è sempre indietro.

LAURALe quattro e mezza.

Silenzio

NINAArriverà. Fidatevi.

Silenzio. Buio.


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Scena 2

IERI.

La scena si illumina completamente: E' una sala da pranzo. Siamo a casa di Nina e Laura. Stanno fervendo i preparativi per una cena. Le due fanno avanti e indietro dalla cucina con tovaglia, posate, bicchieri e tutto l'occorrente per la preparazione della tavola. Laura è molto nervosa. Nina è rilassata e sorridente. Il dialogo che segue sarà ritmato dalle continue entrate e uscite di scena delle due protagoniste.

LAURAIl pane lo hai comprato?

NINASì, certo.

LAURAChe significa, certo? Noi non lo mangiamo mai! Ti sembrava una domanda ovvia?!

NINASì, l'ho considerata una domanda ovvia!

LAURAE perchè, scusa?

NINAPerchè quando abbiamo ospiti, compriamo il pane. Lo facciamo sempre, da sempre. Anchequando i nostri ospiti, esattamente come noi, non mangiano il pane. LAURA (sorridente) Io ho comprato il vino!

NINALo so.

LAURALo sai?

NINALo so.

Silenzio. Laura smette di sorridere.

LAURAAllora se sai tutto, posso anche smettere di parlare, dico bene?

Silenzio.

LAURAMa sì, la smetto! In questa casa ci sto solo per condividere le spese, vero?

Silenzio.

LAURAQuando c'è da scambiare due parole, è come se non esistessi, giusto?

Accorgendosi di qualcosa

LAURAMa...ho scongelato il pesce?!

NINAL'ho scongelato io.

LAURAEcco. A riprova che non servo a niente, vero?

Nina rientrando in scena, si blocca davanti a Laura.


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LAURADimmelo! Dimmi che non mi sopporti! Perchè non mi dici chiaro e tondo che sono solo... NINA (interrompendola) ...una rompicoglioni. Sì, sei una gran rompicoglioni, ma non per i motivi chestai elencando.

LAURAAh no? E per quali, allora?

NINAPerchè ogni volta che invitiamo a cena qualcuno, tu vai regolarmente nel panico più totale.

Soprattutto se questo qualcuno lavora con te.

LAURANon lavora con me!

NINANon nel tuo reparto!

LAURAEsatto, non nel mio reparto! Lui è commercialista...

NINALo so, mentre tu temperi le matite e fai le fotocopie.

LAURANon dire così!

NINANon lo dico mai! Sei tu che dici di te queste cose.

LAURABe', io posso!

NINASta di fatto che non l'ho invitato io, Roberto.

LAURACome lo hai chiamato?

NINANon si chiama Robeto?

LAURASì, ma...

NINAMa?

LAURAMa tu ancora non lo conosci, perchè lo chiami per nome?!

NINACome cazzo lo dovrei chiamare?

LAURALui è Roberto Pollini. Chiamalo "il signor Pollini". Non lo conosci, non è giusto che tu gli diadel tu.

NINAMa io non gli sto dando del tu! Lui non è qui! Quando sarà qui, gli darò del LEI, del VOI, del

COLORO se preferisci! Sai quanto mi frega!

LAURAAh! Sai quanto frega a me!

NINAOh, sì, a te frega! E frega moltissimo!

LAURAMa cosa dici?!

NINADico che ti conosco fin troppo bene! E' un mese che mi parli di Rob...del signor Pollini! LAURA E con questo?

NINATu non mi parli mai di nessun'altro al di fuori di te! Se mi parli di qualcuno è perchè ti interessae parecchio!

LAURADavvero pensi che io non parli mai altro che di me?

NINAE' quello che stai facendo proprio adesso.

LAURAMa che cosa c'entra adesso?

NINALaura, adesso o dopo fa poca differenza! Tu parli sempre di te. Sto solo dicendo che sono feliceche per una volta ci sia qualcuno che ti interessa più di te stessa.

Silenzio

LAURAE' così difficile stare con me?


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NINANo. Lo rendi noioso, a volte.

LAURAMi dispiace, Nina. Davvero.

NINANon ti devi preoccupare! Sei la migliore coinquilina che mi sia mai capitata.

LAURASono l'unica che si sia offerta di venire a vivere qui!

NINA(uscendo)Appunto! La migliore e l'unica.

Suonano alla porta. Laura comincia a respirare affannosamente. Ha una crisi d'ansia. Sviene. Nina rientra in scena con un vassoio di affettati, vede l'amica a terra, sbuffando appoggia il vassoio sul tavolo, poi va ad aprire. Mentre Laura rimane a terra, svenuta, sentiamo la voce di Nina fuori campo.

NINACiao, tu devi essere Roberto:accomodati.

Rientrano in scena Laura e un giovane di poco più grande di loro, Roberto. Roberto è un ragazzo dai lineamenti delicati e dall'aspetto curato. Porta con sè una bottiglia di vino e un mazzo di fiori. Entrando vede Laura a terra.

NINANon preoccuparti per lei, tra un paio di minuti sarà tutta tua.

ROBERTOMa...sta bene?

NINASì, ha deciso di chiudere un poco gli occhi. Voleva essere in forma per il tuo arrivo. ROBERTO Riposa spesso sul pavimento?

NINAOh sì, dice che fa benissimo alla spina dorsale.

ROBERTODavvero?

NINACredo di sì. O forse le piacciono le cose molto dure su cui sdraiarsi.

Esce.

NINA(fuori campo)Torno subito.

Roberto si avvicina a Laura che riprende proprio in quel momento conoscenza.

ROBERTOLaura!

LAURAOh mio dio! Roberto! Sei già qui io...

ROBERTONon preoccuparti, Nina mi ha detto che ti stavi riposando.

LAURARiposando?

ROBERTOSì, insomma...che avevi bisogno di chiudere un po' gli occhi. Sei molto stanca? LAURA Io...be'...ecco...

ROBERTOTi do una mano ad alzarti?

Silenzio. Laura non risponde e guarda Roberto, cercando di far mente locale.

ROBERTOLaura?


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LAURARoberto?

ROBERTOChe c'è?

LAURANon saprei, mi hai chiamato per nome...

ROBERTOOh...be'...

Laura si lancia su Roberto e lo bacia con passione, in quel momento entra Nina con un vassoio di tartine. Silenzio. Buio.

Scena 3

CINQUE ANNI FA.

Le luci si alzano solo sul proscenio. E' una luce notturna. E' notte fonda. Dalla destra entra Nina. Indossa abiti pesanti e un cappotto che arriva fino alle ginocchia. Porta una borsa stracolma a tracolla e trascina a fatica una grossa valigia. Si guarda attorno spaesata.

NINANon è proprio il Grand Hotel...

Squilla il cellulare. Nina abbandona la valigia e comincia a frugare nervosamente nella borsa a tracolla. Estrae un cellulare e risponde.

NINAPronto? (la linea è caduta)Fanculo!

Nina guarda il display. Riconosce il numero da cui è stata chiamata. Sbuffa. Il telefono squilla di nuovo.

Nina risponde.

NINAChe vuoi?! No! Hai capito? Devi lasciarmi in pace! Da oggi in poi io non esisto più per voi! No!Sono ancora in viaggio, va bene? Piantala! Va bene, mamma?! Devi smetterla! No! Non dirgli niente! Ti prego, mamma... Sai benissimo perchè! Sono stufa di essere manovrata da altri! Sì, sì, altri, mamma! E urlo quanto mi pare, va bene? Se sono dovunque, che mi sentano e che vengano a prendermi anche qui, se vogliono!

Nina si guarda attorno con il timore che, effettivamente, qualcuno possa sentire.

NINAMamma... (le trema la voce) mamma vieni via anche tu! Ti prego! Dì che sono svanita. Sparita,va bene? Io per loro non devo esistere più. No, neanche per papà! Soprattutto per papà.

Silenzio. Singhiozzi.

NINATi voglio bene, mamma. Pronto? Pronto?!


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Nina ha una crisi di pianto. Estrae con rabbia la scheda dal telefono e la getta via. Si asciuga le lacrime. Riprende la valigia e la trascina fuori, sulla destra, svanendo sullo sfondo. Buio.

Scena 4

OGGI.

La scena torna ad essere scarsamente illuminata. Sedute al tavolo ci sono Nina e Laura.

LAURAPensi che ci saranno conseguenze?

NINACredi di no?

LAURANon saprei.

Silenzio.

NINAHo finito le sigarette.

LAURACosa c'entra questo?

NINANon riesco a pensare.

LAURASenza sigarette, tu non pensi?

NINANon ci riesco.

LAURABe', dovrai sforzarti allora!

NINANo, potresti andare tu a comprarmene un pacchetto.

LAURACosa?!

NINAPrendi la macchina. Il distributore automatico all'incrocio.

LAURAMa sei impazzita?

NINANo.

Dal buio, sulla destra, arriva la voce di Roberto.

ROBERTOSe volete, vado io.

Silenzio. Roberto spunta dal buio e si avvicina al tavolo. Nina e Laura si girano a guardarlo.

NINANo. Ci deve andare lei.

LAURARoberto...

ROBERTOTra poco farà giorno.

NINAGià.

ROBERTOSono quasi le sei.

LAURAOh mio dio...

Buio.


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Scena 5

QUATTRO ANNI FA.

La scena è buia. Luce in proscenio. Sulla destra compare Laura, infreddolita e avvolta in un pesante piumino. Dalla sinistra arriva Nina, anche lei in abiti pesanti, come già vista nella scena 4.

NINASei tu Laura?

LAURASì. Nina?

Si stringono la mano.

NINAPiacere di conoscerti.

LAURAIl piacere è mio.

Silenzio. Nina guarda con un largo sorriso Laura, che ricambia con ingenuità. Nina estrae una sigaretta e l'accende. Fa un cenno a Laura che scuote la testa.

LAURAHo letto l'annuncio...

NINALo so...

LAURAQuello per l'appartamento in condivisione...

NINALo so.

LAURAE allora ti ho chiamato...

Nina ride

NINALo so, Laura...c'ero anche io, quando mi hai chiamata.

LAURAOh...sì, lo so, scusa... è che... non sapevo da dove cominciare...e allora...

NINAE allora hai iniziato dalla parte più difficile: rompere il ghiaccio.

LAURAEh, già..in effetti fa un po' freddo...

NINANo, io intendevo dire che...

LAURACosa?

NINANon fa niente.

Sorride.

LAURA(risentita) Perchè ridi?

NINANon sto ridendo...

LAURAOh, sì invece! Guarda lì che sorrisone! Ti sembro buffa? Perchè ridi?

NINAMi dispiace Laura, non intendevo offenderti e non stavo ridendo di te. Ho sorriso. LAURA Be', allora perchè hai sorriso?


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NINAPerchè hai uno sguardo molto dolce. Sembri un po' disorientata...

LAURAE' che non sono abituata... io ho sempre vissuto con i miei... non so da dove si comincia. NINA Si comincia sempre dall'inizio. E come inizio posso dire che mi sembri proprio una bravapersona.

LAURAAnche tu...

NINA(seria)Davvero?

LAURAQuando non ridi di me, sì.

NINATi chiedo scusa, davvero.

LAURAE' da molto che vivi nell'appartamento?

NINAUn paio d'anni. Si sta molto bene. I vicini si fanno i fatti propri. Il quartiere non è dei migliori,certo...ma basta non uscire a tarda notte...non si rischia di fare brutti incontri. LAURA Brutti incontri?

NINASì. Ogni tanto c'è gente poco raccomandabile.

LAURADavvero? Io ho paura della gente poco raccomandabile. Mi viene l'ansia, comincio a respirarecon affanno e qualche volta mi è capitato di svenire.

NINASul serio? Svieni perchè vedi la gente poco raccomandabile?

LAURANo, in realtà l'ansia mi viene quando mi agito. E quando vedo gente poco raccomandabile miagito per forza...va da sè che qualche volta comincia a girarmi la testa e...BUM...mi risveglio per terra con un grosso bernoccolo!

NINAAccidenti! Allora ci vorrà qualcuno che stia attento a te!

LAURAGià. Da quando i miei genitori non ci sono più, quando capitava era mia nonna a svegliarmi elo faceva in un modo dolcissimo...

NINAE' venuta a mancare anche tua nonna?

LAURAMmm...(tira su con il naso)

NINAE un ragazzo, non ce l'hai?

LAURANo.

NINAMi dispiace.(Silenzio)Se ti può consolare, siamo sole al mondo tutte e due.

LAURADavvero?

NINASì. E da oggi faremo in modo che questo non sia un punto a nostro sfavore!

LAURADici sul serio?

NINACerto! Tu sai cucinare?

LAURANo.

NINAIo sì.

LAURABene! Io sono molto ordinata! (sorride). Nell'ufficio in cui lavoro non c'è mai una penna fuoriposto!

NINAHai visto? Ci siamo già divise i compiti! Io ti farò ingrassare di qualche chilo e tu terrai in ordineil mio disordine!

LAURAE il mio capo, una persona molto strana a dir la verità, richiama sempre tutti all'ordine. A me,mai! Mi guarda sempre in maniera...non so come dire... mi guarda e alza un sopracciglio. NINA Davvero?


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LAURASì, mi guarda è fa così (mima l'espressione e alza il sopracciglio). Però è proprio unpersonaggio particolare. Ha una voce profonda...sai come quelle dei mostri nei film dell'orrore? Ti piacciono i film dell'orrore? A me no...spaventano tantissimo! E il mio capo è così. NINA (seria)Ti spaventa?

LAURASì, ma non per quello che fa...ma per come lo fa! E' come se si muovesse sempre alrallentatore e quando ti guarda con quegli occhioni da mostro...be'... a me viene la pelle d'oca! Anzi, guarda (le porge il braccio): ho i peli tutti dritti solo a parlarne! NINA Conosco la sensazione...

LAURATratta male tanti miei colleghi... per fortuna, non l'ha ancora fatto con me. D'altra parte s'è

trasferito da poco tempo.

NINADavvero?

LAURASì, lavorava in un'altra città ma...o lo hanno cacciato o se n'è andato lui, non l'ho ben capito.Comunque deve essere una persona poco raccomandabile, anche lui. Lo vedo spesso al bar con dei tizi strani, vestiti tutti di nero. Anche d'estate, quando fa caldo sono vestiti tutti di nero. Non so, a me sembrano proprio dei brutti tizi.

NINABe', allora è strano che non abiti assieme a loro in questo quartiere.

Ridono.

LAURAGià! Meno male, piuttosto! Non uscirei più di casa, se abitassero qui!

NINATe l'ho detto: stai tranquilla...l'importante è rispettare il coprifuoco! (ride)

LAURAGià. Sembri davvero una brava persona, tu.

NINAMmm...mmm...

LAURAOh, sì! Sì che lo sei! Io lo capisco subito. Ho questo dono, diciamo.

Silenzio. Si guardano. Nina sorride. Laura anche.

NINAAllora, vuoi vedere l'appartamento?

LAURASì, sì! Ti prego.

NINASignorina, da questa parte!

Le fa strada. Escono sulla destra.

Scena 6

IERI.

Nina, Laura e Roberto sono seduti a tavola e stanno mangiando.

NINAAllora, signor Pollini...


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ROBERTOChiamami Roberto! Scusa, ma mi scappa da ridere sentirmi chiamare per cognome! Non

siamo al lavoro...

LAURAInfatti, Nina, quanto sei sciocca! Lui è Roberto! Non il signor Pollini! Che ridere!

NINASì. Va bene. Roberto, tu e Laura vi conoscete da molto?

LAURABe', no...

ROBERTOBe', sì...

Silenzio.

NINAAvete bisogno di una riunione prima di deliberare la risposta esatta?

LAURANo, la verità è che...

ROBERTOEcco, il fatto è che...

NINAChe?

ROBERTONoi ci conoscevamo già prima...

LAURACi conosciamo da qualche anno.

Silenzio. Nina guarda Laura con sospetto.

NINAMa davvero? Be'... e come mai sei saltato fuori solo ora? Voglio dire, Laura di solito mi parla

parecchio di sè e poco degli altri, ma è solo da un paio di mesi che il tuo nome è venuto fuori. Cos'è

stato? Un colpo di fulmine con effetto ritardato?

LAURAColpo di fulmine? No, macchè!

ROBERTOAssolutamente no!

NINAAh, no?

LAURAMa ci mancherebbe! Puah!

ROBERTOFossi matto!

Silenzio imbarazzante. Nina, sentendosi presa in giro, si alza da tavola e in silenzio ritira posate e piatti e poi esce di scena.

LAURANina ma che ti prende?!

ROBERTOCos'ha? Mi avevi detto che era una a posto!

LAURALo è! Cioè di solito non è una che fa scenate! Non capisco! Aspetta.

Laura esce.

LAURA(f.C.) Si può sapere cosa ti è preso?

NINA(F.C.) Cosa mi è preso?

LAURA(F.C.) Sì, cosa ti è preso?!

NINA(F.C.) Te lo spiego subito!


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Rientra in scena, seguita a breve distanza da Laura.

NINASicchè voi due non scopate?!

Silenzio imbarazzante.

NINAAllora?!

LAURAMa, Nina...

NINA"Ma, Nina..." un cazzo, va bene?! Perchè io ti sopporto tutti i giorni, ma una cosa ti ho sempre

chiesto: voglio sincerità! Va bene?! Sennò per quel che mi riguarda puoi prendere le tue quattro cose e

andartene via!

ROBERTOOh, cielo!

NINAZitto, tu! Come ti permetti di guardarla come se avesse la lebbra! Dico, hai visto che tette?

Gliele hai fatte vedere, almeno?! Ma anche se non te le avesse fatte vedere, voglio dire...basta guardarla!

Guarda che figa!

ROBERTOCerto, è una bella ragazza...

LAURALo stai mettendo in imbarazzo, Nina...

NINAIn imbarazzo?! Dico, lo conosci da qualche anno... ora lo porti qui... o questo è scemo e non ha

capito che è ora di scopare, o siete entrambi due bambini! Cosa siete venuti a fare, qui?! Non vorrete

giocare a monopoli tutta la sera! Dove cazzo ha messo il suo pigiama?! Tu, giovane...dove hai messo il

tuo trolley?

LAURAIl suo...?

ROBERTOIl mio Trolley?!

NINAOh, Cristo! Ma si può sapere da dove uscite tutti e due, da una comune?! Il sesso è bello, èlibertà! Portatela in camera e falle vedere le stelle in pieno giorno, caro il mio Roberto! Ah, se queste mura potessero parlare! C'è stato un periodo che in questa casa non si sentivano altro che mugugni di piacere! Non faccio per vantarmi, ma ho avuto un bel po' di esperienze... e non erano tutte belle come lei!...cioè, voglio dire... ed è ora che anche Laura ne faccia, di esperienze intendo! Il sesso è importante! Non sciupate tutto con il matrimonio! Già, perchè...non sarai qui per chiederle la mano, vero?! Io sono contraria a queste cose! Lo si sappia! Non ho nessuna intenzione di farvi da testimone. Cerca di capire, Laura, io ti voglio bene...ma in chiesa non ci metto piede! Non per vederti giurare una cosa per la vita quando so che è inumano chiedere ad un essere vivente di rimanere legato a qualcosa o qualcuno per l'intera esistenza! Insomma, se lo vuo,i lo fai...senza che ci sia bisogno che qualcuno ti obblighi, giusto?

Silenzio imbarazzante.

NINAGiusto?

LAURANina, temo ci sia stato un equivoco...

NINAUn...?

ROBERTOUn equivoco...


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NINASei già sposato? Sono corna che stai facendo a tua moglie, queste?

ROBERTONo!

LAURALui non è sposato!

NINAAh, no? E allora quale sarebbe il problema? Che ci fa qui, questo pupazzo?

ROBERTOIo...

LAURALui ha derubato il capo!

NINAEh?!

LAURAHa rapinato il mio capo...il nostro capo. Mio e suo.

Silenzio.

ROBERTOForse è meglio farla sedere.

NINAQuesta è casa mia, se voglio, mi siedo io.

Si siede.

LAURAHai capito?

NINALui ha derubato il capo.

ROBERTOEsatto.

NINAEsatto.

LAURAGià.

NINAE...chi se ne frega? Cosa ci fa qui?

LAURABe'...ecco...

ROBERTOCome dire...

LAURAIo gli ho dato le chiavi dell'ufficio.

NINAOddio mi sento male! Tu cosa?! Ma perchè?!

LAUR ASe mi fai parlare te lo dico...

NINASicuramente avrai lasciato un servizio di impronte digitali! Io lo so già come va a finire questa

storia...

ROBERTOCinquantamila euro.

NINA...Non è possibile! Io che ti dico anche "Portalo pure a cena"!... e invece...oh, dio! Oh, dio!

LAURAHai sentito cosa ha detto?!

NINANo.

ROBERTOCinquantamila euro.

Silenzio.

LAURAHai capito, Nina?! Cinquantamila! Cinquantamila euro!

NINAE quanto fa in anni di carcere?


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ROBERTOQuello stronzo ha un bel po' di scheletri nell'armadio! Il fatto meno grave di tutti èproprio relativo ai quei soldi: li ha rubati! Fidati! Io seguo la parte commerciale! E' uno stronzo!Ha speculato sui risparmi dei dipendenti, ne ha mandati a gambe all'aria la metà e gli altri li ha obbligati a fare silenzio! Questa non è una rapina, questa è giustizia!

LAURACapisci? Lui aveva bisogno di qualcuno che avesse le palle per affrontare la situazione.

Qualcuno con cui condividere la responsabilità di quest...

NINA....furto...

ROBERTONo!

LAURANon è un furto! E'stata un'operazione di recupero crediti!

NINAMa come cazzo parli, si può sapere?! Recupero crediti?

ROBERTOBe', più o meno...

NINANel senso che adesso restituirete ai piccoli risparmiatori il mal tolto?

ROBERTOAssolutamente no!

LAURAMa va! Non siamo così stupidi!

NINAAh, no?

Silenzio.

NINASentite, io vorrei solo sapere una cosa: per quale motivo siete venuti qui?! Perchè ho dovuto

saperlo?! Con cinquantamila euro potevate prendere un aereo e andare a fare in culo alle Maldive. Mi

sarebbe bastata una cartolina, davvero!

LAURAIl fatto è che le cose non sono andate proprio proprio come sperato...

ROBERTOEh, no...purtroppo...

NINAAh, no?

ROBERTOEcco io... ieri notte...quando sono entrato nell'ufficio...come dire... ho dimenticato di

disattivare le telecamere di sicurezza...

NINAE allora?

LAURAIl fatto è che non si è dimenticato solo di disattivare le telecamere...

NINAChe c'è ancora?

ROBERTOSono entrato a volto scoperto.

NINAOh, Cristo!

ROBERTOE siccome non ci vedevo un cazzo, ho acceso la luce...

NINAPure?!

LAURAPoi ha dovuto attaccare il trapano alla corrente...

NINAIl trapano?!

ROBERTOBe', sì...per scassinare la cassaforte...

LAURAil fatto è che accendendo l'interruttore della corrente, è partita anche la radio dell'ufficio.

ROBERTOSul momento ho trovato appropriato ascoltare un po' di musica mentre lavoravo... ma poi

mi sono reso conto che in questo modo avrei destato i sospetti della sorveglianza...

LAURAGià.


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NINAEh, già...e quindi cosa hai fatto? Hai invitato anche la polizia al party di mezzanotte?!

LAURANo!

NINAAh, meno male!

ROBERTOHo spento la radio, ho forato la cassaforte, come avevo visto fare in un tutorial suYoutube...

NINATu hai seriamente guardato un tutorial per aprire una cassaforte?!

LAURABe' da qualche parte bisogna pur comincaire!

Nina è sbigottita.

ROBERTO...Ho aperto la cassaforte e ho tirato fuori un pacchettino, convinto che fossero i soldiche avevo visto metter via al capo qualche giorno fa.. LAURA E invece non erano i soldi!

NINAAh, no?

ROBERTONo!

Buio.

Scena 7

OGGI.

Torniamo alla situazione precedente: Luce fioca.

ROBERTODovrebbe essere qui a momenti.

NINABene.

LAURANina, mi dispiace...

NINAOra non conta più. Ora è una questione personale.

ROBERTODobbiamo farlo in nome della gisutizia.

NINANiente affatto! Questa non è giustizia, ma una cosa giusta.

Silenzio

NINAQuando smetterai di ragionare come un ragazzino, capirai che tra le due cose c'è una gran belladifferenza.

Silenzio.

NINAPortatemi qualcosa da bere, per favore.

LAURAUn bicchier d'acqua?

NINAWhisky.


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ROBERTOPuoi usare il mio bicchiere. Non ho malattie.

NINADatemi la bottiglia.

ROBERTOMa Nina, ci servi sobria!

NINAIo...vi servo?! E no, ragazzino! Quando avrete fatto quello che vi ho detto, è meglio che ve neandiate, d'accordo?

ROBERTOCosa?

NINANon vi voglio in mezzo alle palle quando sarà qui.

LAURAMa è pericoloso!

ROBERTODobbiamo rimanere uniti! Solo così potremo fargliela vedere!

NINA(Vedendo che nessuno le prende la bottiglia di Whisky, si alza e la va a prendere uscendo sulla sinistra. Rientrae si siede. Beve un lungo sorso.) Laura, tesoro: io ti voglio bene, ma se tu e questo idiota rimarrete qui anchedopo che vi avrò detto di andarvene, io vi ucciderò. E' chiaro?

LAURACosa?

NINAHai capito bene. Finito qui, prenderete i soldi che lo stronzo vi sta portando e poi ve ne andretelontano, ok?

ROBERTOMa dove?

NINADove vi pare.

LAURAMa io...

NINASilenzio! Non dovrete chiedere niente! Niente! E io non vi chiederò nemmeno un centesimo diquei cinquantamila, d'accordo?! Ve lo potrete godere come ricompensa di quello che mi avrete concesso di fare: questa è la mia percentuale. Siamo d'accordo?

Silenzio.

NINASe non farete quello che vi ho chiesto, vi denuncerò alla polizia appena farà giorno.

Silenzio. I due annuiscono.

ROBERTOIo vado a comprarti le sigarette...

Nuovo, lungo, silenzio. Nina beve ancora. Suonano alla porta. Tutti sobbalzano. Laura sviene. Buio.

Scena 7

IERI.

Luce piena.

ROBERTOHo aspettato ad aprire il pacchettino. Sono riuscito ad uscire dall'edificio e mi sono

infilato in macchina.

LAURAIo l'ho aspettato lì.


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NINATu eri in macchina mentre questo mentecatto rapinava il vostro capo a viso scoperto, con laradio a manetta e senza disattivare le telecamere?! E le telecamere del parcheggio? LAURA Le...cosa?!

ROBERTOOh, merda!

NINAGià, James Bond... le telecamere del parcheggio! Pensi che uno che fotte ai propri dipendentirisparmi per cinquantamila euro, facendola sotto il naso ai sindacati, non sia poi in grado di sorvegliare la propria azienda e i propri reali interessi? Ti rivelo una cosa: anche i supermercati hanno le telecamere all'interno e all'esterno! Pensa! Persino i distributori automatici di sigarette le hanno! Quindi stai attento, caro il mio Arsenio Lupin! La prossima volta cerca un tutorial su youtube su come fottere il tuo capo in maniera che lui non sia così intelligente da accorgersene!

Silenzio.

NINAInsomma cosa c'era nel pacchettino?

LAURAFagli vedere tutto, Roberto.

ROBERTONon so se è il caso...

NINANon è il caso?! Sei a casa mia! E finchè sei qui, fai quello che ti dico io, altrimenti leva i coglioni

da qui e vattene fuori!

ROBERTOOk, ok, vado a prendere il pacchettino. E' nel cappotto...

LAURAVai pure, è di là, l'ho appoggiato sul letto, in camera...

Roberto esce sulla destra.

NINAMa come cazzo ti è venuto in mente di...ah! Cristo!

LAURANon trattarci così, tu non puoi capire! Sul lavoro siamo costantemente vessati dai colleghi, daicapi reparto! Ci trattano tutti come degli idioti incompetenti! NINA Davvero?! Fatico a individuarne il motivo!

LAURAInfatti! E' assurdo! E' per questo che abbiamo atteso il momento adatto! Quando abbiamosentito i nostri colleghi dire dei risparmi persi, abbiamo capito che avremmo potuto risollevarci e diventare degli eroi anche agli occhi di chi ci ha sempre guardato male! NINA Ma che bella idea che avete avuto!

LAURAVero?

NINAStrano che non sia venuta agli altri!

LAURALascia stare! Sono tutti dei gran fifoni! Solo Roberto ha fegato per affrontare situazionidifficili!

NINAHo visto

LAURAE' vero! Lui è molto coraggioso! E ti dirò...è anche carino!

Nina guarda incredula Laura.


17


LAURANon guardarmi così! Non è successo mai niente!

NINAOra non stento a crederti

Roberto rientra.

ROBERTONon era sul letto! Ho dovuto cercare ovunque!

LAURAE dove l'ho messo?

ROBERTOEra dietro la porta! Non avevo visto l'appendiabiti..

LAURAE' vero, che sbadata che sono! E sì che l'appendiabiti è fatto proprio per appenderci gli abiti!

Chissà perchè mi è venuto spontaneo dirti che era sul letto!

ROBERTOChissà, forse perchè...

NINAScusate! Posso vedere questo cazzo di pacchettino?!

ROBERTOOh, sì, scusa...

Le passa un pacchettino. Lo apre.

LAURAIo non voglio guardare...

ROBERTONo, non guardare Laura. E' davvero una brutta cosa.

Laura nasconde il viso sul petto di Roberto. Roberto l'abbraccia. Nina, ancora incredula estrae dal pacchetto un mazzo di fotografie. Il suo sguardo raggela. Senza distogliere lo sguardo dalle foto prende una nuova e lunghissima sorsata dalla bottiglia di Whisky.

ROBERTOE' terribile, vero?

LAURAMi avvisi quando le hai messe via?

NINAPorta di là il Whisky, per favore.

Laura, senza alzare lo sguardo, prende la bottiglia dalle mani di Nina e la porta in cucina, sulla sinistra. Nina mette via le foto. Lei e Roberto si guardano in silenzio.

NINAPortami il telefono.

ROBERTOCosa vuoi fare?

NINAE' lì, sul sofà, accanto all'ingresso. Portami il telefono.

Rientra Laura.

ROBERTOHa detto che vuole il telefono.

LAURAChe ci devi fare?

NINATelefonare.


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Laura comincia a respirare affannosamente.

NINAPrendila al volo...

ROBERTOCosa?

Laura cade a terra, svenuta.

NINA Lei.

Roberto soccorre Laura, sollevandole le game per farla rinvenire. Nina schiocca le dita e gli fa cenno di recuperarle il telefono. Lui lascia cadere a peso morto le gambe di Laura e corre a recuperare il telefono. Nina sbuffa. Buio

Scena 8

UN ANNO FA.

Buio in scena. Proscenio illuminato. Sedute a bordo palco ci sono Nina e Laura. Stanno bevendo del caffè da delle grosse tazze di cartone. Fa molto freddo. E' tardo pomeriggio. La luce è bassa.

LAURANon mi hai mai detto niente a proposito dei tuoi genitori...

NINALo so.

LAURAOh, smettila con queste risposte! Ti odio, quando fai così! Io ti ho raccontato tutto di me! NINA So anche questo.

LAURAE io so che di te non so niente! Siamo amiche e coinquiline da quasi quattro anni! Possibileche tu non abbia un passato? genitori? amici? compagni di scuola? un fidanzato, magari? E' per problemi economici che sei scappata?

NINATutt'altro. E' forse l'unica cosa che non mi è mai mancata: il denaro. Vivevo in una villa con

piscina e giardino, sai?

LAURADavvero?

NINAVerissimo.

LAURAE poi? Racconta!

NINAE poi, notte fonda.

LAURAChe?

NINANotte fonda.

LAURANotte fonda?

NINAHai presente quando, di notte, ti scappa improvvisamente la pipì e devi andare dalla camera albagno?

LAURAIo accendo la luce.

NINAMai provato a fare il percorso a luci spente?

LAURAOh, no! Ho paura, io!

NINA(ride) Ok...


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LAURAE non ridere! Ti ho detto che mi dà fastidio!

NINAVa bene, va bene! Ad ogni modo... quando è notte e cerchi di raggiungere il bagno senzaaccendere le luci, il buio prende una forma. Non vedi niente ma gli occhi, in qualche modo, creano la consistenza del buio...come fosse una grossa palla nera e mentre cammini e come se ci passassi attraverso... Ed è strano: quando sei lì in mezzo, è come se fossi avvolto da una morbida coperta. Una coperta fredda, però. Che ti fa sentire un brivido. Capisci che c'è qualcosa che non va. Vorresti tornare a letto a chiudere gli occhi, ma il bisogno di andare in bagno, ti impedisce di fare marcia indietro. Una volta che arrivi al bagno e hai acceso la luce, quando cioè sei "uscito" da quella melma fangosa fatta di buio e notte, ti accorgi che alle tue spalle non c'è nulla ... perchè la luce s'è mangiata buona parte di quel denso fluido, ma se guardi attentamente oltre la sfera di luce della lampada, puoi ancora scorgerlo. E' lì che ti aspetta al ritorno. Prima o poi ci dovrai passare in mezzo di nuovo. Bene, il mio passato è così. E' una palla nera che ora vedo a malapena e che c'è ancora. LAURA E' così brutto, il tuo passato?

NINAE' peggio?

LAURASì ?

NINAIl mio passato è.... BU!

Laura urla e salta sul posto, rovesciandosi addosso il caffè. Nina scoppia a ridere.

LAURAGuarda cosa hai fatto!

NINAMi dispiace! Mi dispiace davvero, ma è stato più forte di me!

LAURAStronza!

NINAOh, no...no...non fare così!

La stringe a sè. Le bacia la fronte. Si guardano negli occhi. Silenzio.

LAURA(improvvisamente)Sarebbe bello conoscere i tuoi genitori, però.

NINA(facendosi scura in volto, improvvisamente)No.

Si alza e fa per andarsene.

LAURANina, aspetta! Stavo scherzando!

NINALo so, Laura. Ma non è divertente.

LAURAIl buio?

NINAGià.

LAURARientriamo? Accidenti, fa sempre più freddo e con questo parlare di pipì al buio...ora scappapure a me!

NINAOk. Proverai a fare il percorso senza accendere le luci?

LAURA Ma sei matta? Finisce che me la faccio nelle mutande durante il tragitto. La luce c'è per essere accesa!


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Nina Ride. Si alzano e si incamminano verso destra.

NINA(Uscendo)Questo posto è sempre freddo. Non è mai estate, qui.

LAURAE' vero!

Escono. Buio.

Scena 9

OGGI.

Luce fioca. Roberto è chino su Laura e rinvenuta ma è ancora per terra, Roberto le tiene in aria le gambe. Suonano alla porta.

ROBERTOCosa facciamo?

Nina si alza e va verso la quinta di destra. Laura si mette a sedere.

ROBERTOEhi, stai bene?

LAURANina dove vai?

NINAAllora, avete capito? Fate esattamente quello che vi ho detto. Non inventatevi nulla di più evedrete che andrà tutto liscio. Ve lo prometto.

Silenzio. Nina e Laura si guardano a lungo. Laura si alza a fatica e si avvicina a Nina con sguardo spaesato. Nina le si avvicina e l'abbraccia e la bacia sulla bocca. Laura rimane spiazzata dal bacio, ma ricambia l'abbraccio con affetto.

NINABuona fortuna, tesoro. (sorride)

LAURA  (Singhiozzando) Perchè ridi ?...

NINANon ridevo, stavo sorridendo.

LAURAPerchè sorridi?

NINAShhht... e ricorda: una volta fuori di qui, non tornate indietro per nessun motivo. LAURA Vieni via con noi, per favore!

NINATesoro, fidati: so quello che faccio. Quello stronzo avrà quello che si merita.

ROBERTOVieni, Laura. Dobbiamo fidarci di lei.

Suonano di nuovo.

NINAArrivederci, Roberto. Forza, aprite la porta e fate tutto quello che vi ho detto.

Nina esce sulla destra. Roberto e Laura si guardano, poi vanno ad aprire la porta. Entra il Dottor Riva, un uomo sulla sessantina, ben vestito.

ROBERTOEntri.


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LAURADottor Riva...

DOTT.RIVAMi scuserete se non sono particolarmente socievole, ma a quest'ora della mattina non mipiacciono le chiacchiere a vuoto. Voi avete qualcosa che è mio. Dovete restituirmelo. ROBERTO Lei sa cosa vogliamo noi.

LAURACinquantamila euro e avrà quel che vuole.

DOTT.RIVADimostratemi prima che avete quel che dite di avere.

ROBERTOE' lì.

Indica il tavolo, sul quale è appoggiato il pacchettino.

DOTT.RIVABene.

Estrae una pistola e la punta sulla fronte di Roberto che comincia a tremare.

LAURANon lo faccia, Dottor Riva: abbiamo già salvato una copia delle foto sul nostro spazio web DOTT.RIVA Cosa?

ROBERTOIl sistema è impostato in maniera tale da rendere pubbliche, sui social, tutte le foto entrole otto di questa mattina.

Il Dottor Riva guarda l'orologio.

DOTT.RIVAE se non fosse vero?

LAURANon penso le convenga rischiare così tanto...

DOTT.RIVANon lo so... hai programmato tu, la pubblicazione sui social?

ROBERTOForse.

LAURAForse abbiamo un complice.

DOTT.RIVAE se io uccidessi uno solo di voi due?

LAURANon uscirebbe vivo da qui.

DOTT.RIVAMa davvero? E voi chi sareste, Bonny & Clyde? Non vi facevo così coraggiosi, sapete? ROBERTO Non è venuto fin qui per prenderci in giro, credo...

DOTT. RIVASiete consapevoli immagino che se dovesse andare qualcosa per il verso sbagliato e sequei files dovessero realmente finire sui social, i problemi per voi si moltiplicherebbero e si ramificherebbero?

ROBERTOSi ramificherebbero?

DOTT. RIVAOh, sì... non si arriva nella mia posizione senza sapere come punire chi manca unaccordo preso...

LAURACosa intende dire?

DOTT. RIVA(Guarda Roberto) Mi riferisco sua madre Clarissa. O a suo nipote Filippo. Per te,ragazzina, dato che sei sola al mondo, potrei limitarmi a giocare con te. Adoro giocare. LAURA Giocare...


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ROBERTOOra basta, concludiamo questa cosa!

Dopo un lungo silenzio, il dottor Riva, ripone la pistola nella giacca e da un taschino interno estrae una busta colma di denaro.

ROBERTODia a me.

DOTT.RIVAE se cambiassimo i termini dell'accordo? Se accordassi ad entrambi un posto da

manager in azienda?

LAURAUn posto da manager? Per noi?

ROBERTONo.

LAURABe', ma...

ROBERTOUna volta consegnate le foto non avrebbe più motivo di mantenere la promessa data e

probabilmente ci licenzierebbe in tronco, dico bene?

DOTT.RIVADici benissimo! Niente male, per uno che rapina luoghi sorvegliati a volto scoperto...

LAURAE' stata una disattenzione...

DOTT.RIVAUna grave disattenzione...

ROBERTOLo è stata anche la sua.

Silenzio.

LAURACome ha potuto?!

DOTT.RIVAPerchè dovrei spiegarlo a te?

ROBERTOInfatti, non serve. Non voglio spiegazioni! Ci dia i nostri soldi.

Il dottor Riva allunga la busta e Laura la prende. Roberto si fa in disparte e lascia che il dottor Riva raggiunga il tavolo e prenda il pacchettino.

DOTT.RIVABene, ora potete disattivare la pubblicazione automatica.

LAURALo faremo. Ma lei dovrà aspettare che noi si sia usciti di qui.

ROBERTOConti fino a cento e poi potrà uscire da questo posto.

DOTT.RIVAFino a cento? Sicuri che riuscirete ad uscire da questo palazzo senza perdervi per strada? LAURA Lei mi fa schifo! Si meriterebbe ben altra punizione che l'umiliazione pubblica!

DOTT.RIVAMia giovane ragazza, purtroppo per i tuoi istinti la tortura è stata abolita diverso tempo

fa...ma... ti ringrazio per il pensiero gentile...

ROBERTOAndiamocene!

DOTT.RIVAArrivederci, ragazzi! Spero di rivedervi molto presto! LAURA Non penso proprio sarebbe una buona idea! DOTT.RIVA Già...già...già...

Ride.


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ROBERTOLei non merita di vivere.

Roberto e Laura escono sulla destra. Sentiamo la porta chiudersi e la chiave girare nella serratura. Il Dott. Riva ha un sussulto.

DOTT.RIVAFiglio di puttana!

Corre verso la porta. Lo sentiamo imprecare e bussare alla porta.

DOTT.RIVACosa pensi di fare? Lo sai che stai solo peggiorando la tua situazione?Apri! Apri questaporta! Apri! Brutto pezzo di merda!

Arresosi, estrae il cellulare, manda un messaggio quindi torna verso il soggiorno, con l'intenzione di cercare qualcosa per forzare la serratura. In quel momento, dalla destra, con un piede di porco tra le mani, compare Nina che colpisce il Dott. Riva di spalle, alla base del collo, facendolo cadere a terra, svenuto. Buio.

Scena 10

OGGI.

E' giorno. La luce sul palco è fredda. Legato ad una sedia, c'è il dottor Riva. Davanti a lui, Nina, seduta su un'altra sedia, con le mani appoggiate allo schienale e le gambe divaricate. Nina sta fumando. Sbuffa il fumo in faccia al dottore che, improvvisamente, si sveliga tossendo. Alzando lo sguardo, il sangue di Riva si gela nelle vene. Nina sorride, cinica. Silenzio.

NINABuongiorno, papà.

(Silenzio)

DOTT.RIVANina... tu?

NINAIo.

DOTT.RIVASlegami, tesoro, fammi spiegare...

NINANo.

DOTT.RIVAMa non capisci? E' tutto un equivoco!

NINANo, papà.

DOTT.RIVANina, ti prego...

NINACome hai potuto?

DOTT.RIVANon è come pensi, te lo giuro!

Nina estrae dalla tasca alcune foto e gliele mostra, ponendole a pochi centimetri dal naso.

NINAAh, no? E allora perchè non mi spieghi questa, papà?!

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DOTT.RIVAOh, mio dio...

NINADimmi, papà...ridevi, quando hai scattato questa foto?

DOTT.RIVATesoro, ti prego...

Nina tira un pugno sul naso al Dottor Riva.

NINAMai! Non ti permettere mai più di chiamarmi così! Hai capito, pezzo di merda?! DOTT.RIVA Scusa...scusami, Nina...ma...

NINAQuante volte, eh papà?!Non hai mai perso il vizio, eh?! Le conservi ancora tutte? Conservianche quelle che hai fatto a me, per caso? E' passato tanto, tanto, tanto tempo, non è vero?!Posso sapere se per caso, quando ti sale la nostalgia , le riguardi come si fa con un vecchio album di famiglia?! DOTT.RIVA Nina, non sto bene...

NINANon stai bene? Me lo auguro! Spero che tu muoia qui, davanti ai miei occhi! Tra mille agonie etormenti!

DOTT.RIVA(con rabbia)Non puoi dire questo, Nina! Sono tuo padre!

NINATu non sei più mio padre! Non lo sei più da almeno cinque anni! Io ti avevo cancellato, vabene?! Mi fai schifo! E devi morire! Non credo ci sia persona che merita la fine più di te! Ma dato che nessuno avrà mai il coraggio di farlo, nella maniera più equa possibile, è giusto che tocchi a me, che sono...anzi che ero tua figlia!

DOTT.RIVA(ride maligno)Tale e quale a tua madre...

NINACosa?

DOTT.RIVAMi fai ridere! Sei tale e quale a tua madre! Anche lei adorava insultarmi, umiliarmi edirmi quanto le facessi schifo...ma neanche lei ha fatto a meno di me quando le è servito! E tu?! Sei sparita da un giorno all'altro senza lasciarmi detto nulla! Pensavi che avrei lasciato cadere la cosa nel vuoto? Così poco, mi conosci? E' da allora che ti cerco! Ti dirò anche la verità: stavo abbandonando le ricerche...quando loro mi hanno detto d'averti visto in compagnia di quella rincoglionita. Mai però avrei pensato che quei due avrebbero avuto il coraggio di fare una mossa del genere! Sfidare me! E' incredibile come tutto torni, ora. Attraverso quale strano intreccio di destini, non è vero, cara? Sarei arrivato a te comunque ed in maniera differente ma così...è tutto più eccitante. Ti conosco abbastanza bene da poter affermare che tu ci godi, ora. Puoi negarlo fino alla morte, se vuoi...ma io e te siamo molto simili. (Silenzio. Si guarda attorno) Ah, però! Bella questa casetta: l'hai comprata con i tuoi soldi, per caso? (ride) Che lavoro fai, per mantenerti?! Non mi dirai che vivi ancora sulle spalle dei tuoi genitori?! NINA Tu non ti devi permettere... Io ho guadagnato tutto quello che...

DOTT.RIVAEh, già! E' proprio questo il punto! Tu e le tue fughe d'amore! Nina dalla memoria corta!

Ami circondarti di persone come quell'idiota, vero?  E perchè, Nina? Dillo al tuo papà! Come sono

facili da manovrare i fili, vero? Quanto sei riuscita a manipolarla, fino ad oggi?...dimmi... l'hai già

convinta a lavorare con te?!

NINATaci! Io non sono come te!

DOTT.RIVA Sicchè vorresti farmi credere d'essere innamorata di lei? Ma davvero?! Com'ècoraggiosa, adesso, la mia bambina! Come ringhia! Come graffia! Se fosse davvero così, è un vero


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peccato che anche quest'altra, che ti eri scelta con tanta cura, non sia all'altezza di un amore così grande, così particolare... come farai?! Dimmi, Nina... cosa farai,ora?

Nina lo picchia ancora con il piede di porco.

NINABasta, basta, basta!

DOTT.RIVASì, la smetto, la smetto... ma ricorda che se muoio io...se tu mi uccidi adesso, troveranno

anche il resto.

NINACosa?!

DOTT.RIVAIl resto. Non ricordi?

NINAMa...

DOTT.RIVA    Ricordi? Io conservo tutto. Conservo anche quello che forse pensavi fosse andato

perduto. La natura di certe persone non cambia al semplice cambiare il vento. E tu, anche in questo, sei

come me! (silenzio) Il resto, Nina... tutto il resto

NINAFai schifo!

DOTT.RIVASicura di non ricordare?

NINAIo...

DOTT.RIVAA volte la memoria è una gran bell'arma... mi spiace che tra tutte le tue virtù, non ci siaquesta.

Silenzio

DOTT.RIVANina, tesoro... facciamola finita con questa sceneggiata. Ti stanno aspettando tutti.Hanno bisogno di te. Eri la migliore. La migliore di tutti noi. L'affetto che ti circondava era enorme. E lo è ancora! Anche la mamma è a casa che non vede l'ora di rivederti. Ti sta aspettando. Ti aspettano tutti. E' da tanto che ti stiamo cercando. Anni. Loro non vedono l'ora di... (silenzio) E anche io. NINA Restituiscimi quel che è mio, è chiaro?

DOTT.RIVACerto, Nina. Ma non serve che io te lo restituisca. E' tutto a casa. Conservato nella tua

camera. A casa tua.

NINACasa mia è questa!

DOTT.RIVAAvanti, lo sai benissimo che questa non sarà mai casa tua! Il tuo posto non è qui e lo haisempre saputo.

Nina scoppia a piangere.

DOTT.RIVASlegami,Nina. Torniamo a casa. Lo sai bene anche tu che non ci lasceranno mai in pace.Non si può far parte di una famiglia per poi uscirne come se niente fosse. Lo capisci questo, vero? Dobbiamo fare la nostra parte e tu devi fare la tua. Quando io finirò i miei giorni, tutto passerà a te, capisci? Ma non è un regalo che ti faccio io: sono i sacrifici di una vita che non possono essere vanificati per un semplice capriccio.


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NINANon è vero. Non può essere vero, tutto questo.

DOTT.RIVAUsciamo di qui. Andiamo a bere qualcosa e poi torniamo dalla mamma. Domattina tisembrerà tutto diverso, vedrai. Ti sei nascosta per troppo tempo. Non puoi farcela senza di noi. Non puoi, Nina. Sai bene come andrà a finire se giochi male le tue carte. Non dimenticheranno mai. E non sai cosa ho dovuto promettere loro per far sì che lasciassero a me il compito di ritrovarti. E' una fortuna che il caso ci abbia riunito.

Silenzio.

DOTT.RIVASei stata brava, però...ti ho cercata dappertutto...mai più avrei potuto pensare che saresti

finita in un posto del genere.

NINAPerchè?

DOTT.RIVAPerchè questo posto non si intona a te... non si intona a noi.

Sorridono. Silenzio.

DOTT.RIVASlegami, Nina. Ho male ai polsi e credo che tu mi abbia rotto il naso.

Nina, in silenzio, slega il Dott. Riva. Lei sorride. Lui no.

DOTT. RIVANina, amore mio... è vero quel discorso sulla pubblicazione automatica sul web? Loronon sarebbero d'accordo. Finiremmo tutti in un gran brutto guaio, lo sai, vero? Se si arrabbiano, nemmeno io potrò fare molto e tutte le mie responsabilità ricadrebbero su di te. NINA No. Quei due non sarebbero stati capaci nemmeno di farne le fotocopie.

DOTT. RIVA(ride) Questo è vero... questo è proprio vero.

NINAPapà, però lasciali andare... (silenzio) lascia andare almeno lei.

DOTT. RIVAMa certo, tesoro mio. E' chiaro. Ora è tutto, estremamente, infinitamente chiaro.

Nina lo slega.

DOTT. RIVATorniamo a casa, ora: la mamma ti sta aspettando.

Silenzio. Nina si asciuga le lacrime.

NINAVado a prendere le mie cose.

DOTT. RIVATi aspetto qui.

Nina esce sulla destra.

DOTT.RIVA(tra sè)Cara Nina: la natura di certe persone non cambia al semplice cambiare del vento.


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Il Dott. Riva estrae il cellulare dal taschino. Compone un numero.

DOTT.RIVABuonasera signore. Sì, sono io. Bene. Molto bene. Anche le mie ricerche hanno portatoad un risultato inatteso. Sì, stiamo tornando a casa. Ho solo avuto un piccolo contrattempo. Li avete trovati? Tutti e due? All'aeroporto? (ride) ...Va bene. No, non intendo occuparmene direttamente: proceda pure come meglio crede. (Silenzio) Ottima soluzione, direi. Il loro silenzio, certo. E' importante. Quanto a me, ho interesse solo aver ad recuperato quanto era già mio. Nostro. Sì, ora torniamo a casa: ormai è giorno. Grazie della collaborazione. Buonasera, signore.

Rientra in scena Nina con la borsa a tracolla colma di vestiti stropicciati.

DOTT. RIVAE' tutto qui?

NINAIl resto non mi interessa.

DOTT. RIVASe ne occuperanno loro.

NINAPapà...

DOTT. RIVADimmi...

Silenzio. Si guardano.

NINANiente. Andiamo.

Escono sulla destra Buio.

Scena 11

Luce in proscenio. Roberto è in mezzo al palco. Stringe in mano il collo di una bottiglia di vino e un mazzo di fiori. E' nervoso. Si mangia le unghie.

ROBERTONon è proprio il Grand Hotel...

Improvvisamente appoggia a terra la bottiglia, si fruga furtivamente nel taschino interno del cappotto ed estrae un pacchettino. Lo guarda. Si guarda intorno circospetto. Deglutisce pesantemente. Rimette il pacchettino nella tasca interna. Riprende la bottiglia di vino. Esce, sulla destra. Si sente il suono del campanello dell'appartamento. Una porta viene aperta.

NINA (FC)Ciao, tu devi essere Roberto:accomodati.

La porta viene richiusa.

NINA (FC)Non preoccuparti per lei, tra un paio di minuti sarà tutta tua.

Buio.


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