Nun ‘incuità l’aldilà

Stampa questo copione

NUNNCUIT.DOC

Commedia comicissima  in due tempi

Di

  Umberto Castaldi

 


Personaggi

(in ordine di entrata)

Massimo Gargiulo

Giuliana                                                            Sua moglie

Armando                                                           Padre di Massimo

Margherita                                                     Sua moglie

Nadia                                                                 Sorella di Giuliana

Roberto                                                           Suo marito

Lola                                                                  Cameriera di casa Gargiulo

Madame Sibil                                                   Medium

Turiddu                                                             Amatore siciliano

Ermengarda                                                    Fantasma

Maresciallo Piccioni                                   Funzionario di Polizia

Miseno                                                              Fantasma

Ciro Scognamiglio                                         Fantasma

ATTO PRIMO

La scena rappresenta il soggiorno della villa di Giuliana, architetto benestante. L’arredamento è del tutto personale e piuttosto strambo. Sul fondo la comune, nella quale a dx e sn vi sono delle uscite. Quella di destra va alla porta d’ingresso, mentre quella di sinistra alle altre stanze della villa. A sinistra trovano posto due panche messe a V con il vertice sul fondo decentrato a sinistra. Sulla destra un tavolo a treppiede con sedie. Tra le stranezze dell’arredamento troviamo oggettistica che evidenzia la passione per l’esoterico ed altra senza alcun senso o nesso con il resto. Sulle note di un’allegra musichetta si apre il sipario. Giuliana, donna piacente di 25-30 anni è seduta sul divano: ha lo sguardo assente fisso nel vuoto ed un’espressione beata; è come se vivesse un momento meraviglioso. È in estasi, fuori del mondo e sembra sognare ad occhi aperti senza avere intenzione di ritornare alla realtà. Massimo, suo marito, di pari età, entra dal fondo, la chiama.

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

SCENA I  (Massmo – Giuliana)

Massimo              Giuliana….Giuliana….(La vede, è contrariato) Ero certo di trovarti qua:….hai visto i miei occhiali? (Giuliana, sempre in trance, non risponde. Massimo, meravigliato, la chiama) Giuliana! (Non ottiene risposta; la guarda preoccupato, le passa la mano davanti agli occhi; Giuliana non reagisce. Massimo sembra preso dal panico, non sa cosa fare, poi implorante) Giuliana, che ti è successo... Perché stai così... Ti prego, rispondi, di’ qualcosa!

Giuliana              (Si rianima) Cretino!

Massimo              (Incredulo) Come?

Giuliana              Hai capito bene: cretino!

Massimo              Bella riconoscenza! Ti vedo ‘nzallanuta più del solito, mi preoccupo, ti prego di dirmi qualcosa e mi dai del cretino! Potrei sapere perché?

Giuliana              Ah, non l’hai capito, imbecille!

Massimo              E  so’ ddoje! Alla terza...

Giuliana              (Senza dargli il tempo di continuare) ...Che mi fai, ti licenzio e te ne vai... Uffà!

Massimo              Alla terza ingiuria, dimentico di essere un galantuomo, te scasso amorevolmente ‘na seggia areto ‘e rine e ti assicuro che pe’ vedè quel che rimane delle tue costole  ci vorrà ‘na lente d’ingrandimento!

Giuliana              Galantuomo, pfui! Può mai essere considerato galantuomo chi pensa di alzare le mani, non per carezzare, non per un gesto d’amore, ma per ridurre a mosaico le costole di una fanciulla sola e indifesa che, guarda caso, è anche colei alla quale ha giurato eterno amore, fedeltà e protezione per tutta la vita!

Massimo              Su di una fanciulla sola e indifesa non mi permetterei mai, ma su di una vipera con la lingua biforcuta si!

Giuliana              Vipera io? E allora senza pietà, copri di lividi ed ecchimosi questa pelle che amorevolmente e gelosamente dovresti proteggere,  coprila ‘e mulignane, riempi...

Massimo              ...Di acido solforico la vasca da bagno per immergerti e frizionarti col vetriolo dopo averti fatto ingurgitare, con l’imbuto , una gustosa bibita a base di soda caustica, mista ad acido prussico!

Giuliana              Ecco, hai rivelato il tuo io, il tuo carattere manesco!  Sono  una vipera? (Allarga la scollatura) Allora colpisci al cuore!

Massimo              (Preso dall’invitante scollatura di Giuliana) Però... Quasi quasi.….(Abbraccia Giuliana, la bacia, ridono) La vogliamo finire di dire idiozie?

Giuliana              (Si svincola) Quelle che tu chiami idiozie sono il frutto di laboriose riflessioni atte a recuperare la mia identità che, standoti vicino, nun saccio che fine ha fatto!

Massimo              La conclusione è una! Anche se sei sveglia, il tuo cervello sta ancora durmenno!

Giuliana              Come al solito (Dice un proverbio) Prendi ‘o coppo ‘e ll’aulive pe’ ‘o campanaro de’ ‘o Carmine!

Massimo              ‘A coppa ‘o campanaro te vuttasso abbascio!

Giuliana              Il mio cervello non dormiva, era beatamente in trance!

Massimo              Un modo pulito per dire addurmuto.…. La sostanza non cambia.

Giuliana              (Marcando) Beatamente in trance, quindi in estasi! Tu nel tentativo di essere una volta tanto affettuoso, non hai capito che dimenticandomi delle idiozie,  ero riuscita ad abbandonarmi a pensieri felici.

Massimo              Ora tutto è chiaro! Hai rivisto quella vecchia pazza che si atteggia a medium e, chissà che t’ha miso dint’a ‘sta capa che si rivela sempre più ‘nu carusiello ‘e scemità!

Giuliana              Madame Sibil non è una vecchia pazza! È una donna meravigliosa che ha poteri soprannaturali e dalla quale prendo lezioni; la sua è una materia che mi piace, anche se non tutto mi è  chiaro:…..Ora è ancora presto, ma dopo averla organizzata, spero di presiedere una seduta spiritica. Sai che sfizio se riuscissi a fa’ scennere qualche allegro fantasmuccio col quale parlare e fare amicizia pe’ capì che succede llà ‘ncoppa! (Mostra il cielo)

Massimo              (Ha ascoltato tutto tra l’incredulo ed il divertito, poi sfottente) C’era bisogno di Madame Sibil? Ci penso io…….!

Giuliana              Non farmi ridere! Ho il medium in casa e nun ‘o saccio!?

Massimo             Non proprio, ma hai un marito esasperato che vuole accontentarti!

Giuliana              Che vuoi dire?

Massimo              (Scherzoso, fa cenno con le mani di volerla affogare) Ti  ammazzo, te levo ‘a tuorno e raggiungi il tuo scopo. Sai quanti allegri fantasmucci troverai llà ‘coppa pe’ fa dduje ‘nciuce?

Giuliana              (Più divertita che offesa) Non ti rispondo e vado a prepararmi per la seduta.

Massimo              Senti a me rimani in piedi!

Giuliana              (Sulle sue, ma vezzosa) Sciocco! (Sta per andar via)

Massimo             (La ferma) Tesoro, fernimmola ‘e pazzià!….. Siente a me: “NUN ‘NCUITA’ L’ALDILA’!”

Giuliana              (Fa le spallucce e va via)

Massimo              Giuliana aspetta, ragioniamo...(Rimasto solo) Uffà! Ci voleva solo la seduta! Ora basta, io sono il capo di casa e se voglio...(Scoraggiato)....Nun pozzo fa’ niente! Me vesto ‘e carattere? E chella me caccia ‘a via ‘e fora……mi fa tornare da mammà... La casa è sua, ‘e denare pure,  le rendite sono sue, l’attività commerciale è sua... Io sono solo...

SCENA II (Armando –Massimo)

Armando            (È il padre di Massimo. Entrando ha sentito l’ultima battuta) ...Un mantenuto!

Massimo              Papà, che ci fai qua?

Armando            Sono uscito con tua madre per fare due passi  e abbiamo notato che in paese non si parla d’altro che della seduta spiritica organizzata da Giuliana: tua madre s’è subito eccitata e s’è miso ‘ncapo che vuole partecipare anche lei!

Massimo              Mammà?….Ed ora dove sta?

Armando            E’ in arrivo: il tempo di fare quattro ‘nciuce con una malcapitata che ha incontrato!

Massimo              Puverella, non la invidio certo!…. Vieni, accomodati…

Armando            (Esegue) Come ti è saltato in mente di fare una cosa del genere?

Massimo              A me? Perché conto qualcosa in questa casa?

Armando            Colpa tua: ti è piaciuta la moglie ricca per fare il benestante?

Massimo              Benestante? Come potrei con quei quattro soldi che mi da per farle da amministratore?

Armando            Da rapinatore, è più esatto.

Massimo             Come? Che staje dicendo?

Armando            La verità! ‘A gente parla e si dice che i conti dell’entrate, ma soprattutto delle uscite ‘e faje a modo tuo! Fa  attenzione a non esagerare!

SCENA III (Margherita e detti)

Margherita        (È la mamma di Massimo; ha ascoltato, non vista, le ultime battute ) Mio figlio un ladro? Il sangue del mio sangue ‘nu mariuolo? Chi sono questi calunniatori? I nomi, i nomi e  ‘e combino ca manco ‘e cane l’addorano!

Armando            Buonanotte, stiamo a posto, stasera già ne parlano ‘e giurnale!

Margherita        Vorresti insinuare che sono una pettegola?

Armando            Non insinuo, ne ho la certezza!

Margherita        (Piange, melodrammatica) È questo che pensi di me? Mammà... Mammà..., perché mi hai fatto sposare st’animale, pecché….. pecché?

Armando            Pe’ ‘a schiuvazione de’ peccati mieje!

Margherita        (Al figlio) Lo senti, lo senti? Tu non fai niente per difendere a mamma tua, niente? Te si’ scurdato chi ti ha messo al mondo, chi ti ha insegnato i primi passi, chi t’ha allattato...

Armando            Mannaggia chi t’ ha allattato!

Margherita        Te si’ scurdato  che è solo merito mio quello se sei quello che sei?

Armando            Finalmente hai confessato! (Al figlio) Ora sai su chi te le ‘a piglià!

Massimo              Papà, adesso basta! Da quando sei entrato non hai fatto altro che insultarmi! Mo te miette a sfruculià pure  a ‘sta povera femmena…..

Margherita        Povera femmena a me? Chiariamo una volta e per tutte che io so’ ‘na grande femmena, primogenita della più grossa personalità di Acquappesa...

Armando            ...L’uomo che era la più grande  potenza economica del paese...

Massimo              ....Che aveva in mano il destino dei paesani: Pasquale Chitarrella, meglio conosciuto come...

Armando            (Insieme a Massimo)Pasquale ‘o ‘mpignatore detto ‘O carugnone!

Margherita        (Marcando) L’uomo del banco dei pegni!

Massimo              (Sfottente) Rod Steiger! Ora però basta: io tengo tanti guai già per conto mio, ci mancate solo voi! Se volete bisticciare facitelo ‘a casa vosta!….. Ma….come mai da queste parti?

Armando            Te l’ho già detto...

Margherita        ...Tua moglie ha organizzato una seduta spiritica e non ci ha invitato: io l’ho saputo lo stesso ed eccomi qua!

Massimo              Pure a te piacciono ‘sti cose?

Margherita        No….. ma non vorrei perdermi l’occasione!

Massimo              Di fare che?

Margherita        Di evocare l’anema ‘e mammà e farmi dare sei numeri per il superenalotto!

Massimo              (Sfottente) Un cinque più uno nun te basta?

Margherita        Sai com’è…. uno si trova …e po’ se uno deve chiedere un  piacerino, è meglio ca ‘o cerca bbuono!

Armando            (Alla moglie) Si’ sempe ‘na squarciona!

Margherita        E tu, ‘nu morto ‘e famma!

Massimo              Finitela! (Prevenendo una qualsiasi risposta) …Speriamo solo di non avere anche la graditissima visita anche dei miei suoceri!

SCENA IV (Nadia – Roberto e detti)

Nadia                   (È la sorella di Giuliana; entra dal fondo insieme con Roberto, suo marito)E’ un  piacere che non potrai avere…..In compenso ci siamo noi!

Massimo              (Sorpreso) La cara cognatina con il marito…..

                            (Scambio di saluti  tra i presenti: si siedono)

Massimo              (A Roberto sfottente)Oh dottore, stasera non ha nessun ultimo respiro da raccogliere?

Roberto             No, ma se vuoi ti visito ‘a capa ‘o pede e ti do una cura miracolosa che te fa’ campà cient’anne!

Massimo              Per carità, non voglio morire nel fiore degli anni! E mammina e papà?

Nadia                   Sono in vacanza ad Acapulco!

Margherita        Ad Acapulco? (Sfottente al marito) Dove mi porterai tu la prossima estate?

Armando            (Disorientato) Ma…..non so….secondo le mie possibilità, sicuramente andremo da qualche parte….

Margherita        Al mappatella beach più vicino!

Tutti                   (Ridono)

Massimo              Che bella serata che mi aspetta! (Contrariato) Come sono contento che siate

                            venuti pure voi!

Nadia                   Veramente? Invece dai l’impressione di aver passato un guaio!

Massimo             Quando mai! Solo, non mi aspettavo la vostra graditissima visita! (Scherzoso) Queste sorprese inaspettate fanno sempre piacere...

Nadia                   È vero, te lo leggo negli occhi: vorresti affogarci!

Armando            (Ride insieme con gli altri) Sempre simpatica questa bella ragazzina!

Nadia                   (Ricambia il complimento) E sempre un giovanotto arzillo e sfottente il caro don Armando!

Margherita        (A Nadia) Il mio caro maritino  s' illumina sempre, quando ti vede!

Armando           (Sfottente ala moglie) Se sape! E’ ‘na bella guagliona  e mi trasmette ‘a corrente pe’ me fa appiccià!

Margherita        Solo con me hai le pile scariche!

Armando            (Colpevolizzandola)…… tu  tieni il carica batteria ca nun serve cchiù!

                            (Risata generale)

Massimo             Noto con piacere che s’è creata un’atmosfera goliardica. (Ai cognati) Anche voi per la seduta?

Nadia                   Si, anche noi. Non capisco però, perché Giuliana l’abbia organizzata...

SCENA V  Giuliana e detti)

Giuliana              (Entrando sull’ultima battuta e andando incontro ai nuovi arrivati) Pecché me so’ sfasteriata della vita vuota, che ‘stu grand’ommo (Indica il marito) non è capace di riempire in alcun modo; la necessità di un po’ di svago, di cose nuove, di allegria!

Roberto             E te miette a ‘ncuità l’aldilà? Sai che allegria!

Giuliana              Sempre più di quella che riesce a trasmettermi (Indicando Massimo) la mia dolce metà!

Nadia                   Fin da quand’era bambina...

Roberto             …Pazziava cu ‘e cascettelle pe’ ‘e muorte! (Risata generale un po’ soffocata)

Giuliana              (Piagnucolando) Ti ci metti anche tu cognatino….

Nadia                   (Va incontro alla sorella) Mio marito, non capisce mai quando deve mordersi la lingua! (Abbraccia Giuliana)

Roberto             (Va anche lui ad abbracciare la cognata) Nun se po’ manco pazzià….ancora non mi hai dato un bel bacione!

Giuliana              (Ricambia l’abbraccio, lo bacia) Ecco fatto! Ora sedete. (Siedono tutti)

Nadia                   Giuliana è vero che queste cose affascinano pure me, ma spiegaci il motivo di questa seduta!

Roberto             Perché tanta fretta?

Giuliana              Perché stasera c’è la luna piena...

Massimo              ...Ed escono i lupi mannari...

Giuliana              (Contrariata) Se la cosa non ti interessa, vattene, quella è la porta!

Massimo              Se fossi sicuro della venuta dei lupi per sbranarti, me ne jesse ‘e corsa...Rimango solo per farmi quattro risate ed evitare che tu possa fare cretinate!

Margherita        (Imperiosa) Falla parlà! Dunque stavi dicendo, stasera c’è la luna piena e...

Giuliana              ...E ci sono molte probabilità che Ermengarda, se evocata in una sera di luna piena, possa far sentire la sua presenza qui.

Armando            Scusa Giuliana, ma chi è Ermengarda?

Massimo              Quella dalle trecce morbide sparse sull’affannoso petto!

Giuliana              Non dategli retta! Pare che cento anni fa, Ermengarda abitasse in questa casa. La leggenda vuole che, se evocata nel centenario della morte in una notte di luna piena, non solo possa far sentire la sua presenza, ma

                            addirittura farsi vedere, se in casa sente aleggiare un po’ d’amore.

Massimo              Allora se ne fuje ‘e corsa!

Giuliana              (Marcando) Amore per lei, comprensione per il gran sacrificio che ha fatto!

Nadia                   (Interessata) Cosa ha fatto?

Giuliana              (Estasiata) Ha sacrificato la vita, trapiantandola nel suo uomo!

Massimo              Gli ha donato qualche organo vitale?

Giuliana              (Sempre più rapita) Si, il cuore!

Nadia                   (Al marito) Cento anni fa già si facevano i trapianti di cuore?

Giuliana              (Previene Roberto) No! Si fece strappare il cuore dal petto, in modo figurato...

Massimo              Facendo ‘na figura ‘e niente!

Roberto            Giulià’, è vero che le intelligenti battute di tuo marito ci disorientano, ma anche tu, non  ci stai facendo capire molto!

Giuliana              (Indica il marito) Se questo showman ci fa parlare senza interrompermi, può darsi che riesco a dirvi tutto prima dell’arrivo di Madame Sibil.

Massimo             Me hanno da taglià ‘a lengua se  apro più bocca!

Giuliana              Passasse ll’angelo e dicesse “Amen!” Dunque: Ermengarda era felicemente sposata con Eufrate...

Armando            Il fiume indiano?

Giuliana              No, l’Oceano Pacifico! Ha finito  lui  ed incominci tu! Ti prego...

Armando            Sto zitto, sto zitto!

Giuliana              (Mentre Massimo segue divertito, senza interrompere, il racconto della moglie) Ermengarda era felicemente sposata con Eufrate; il loro era un amore idilliaco, ma anche violento, passionale e viscerale!

Massimo              (Fra sé) Si facevano spesso sotto!

Armando            (Alza il dito come a chiedere la parola)

Giuliana              Cosa c’è ancora?

Armando            Scusa se ti interrompo, ma la domanda sorge spontanea: come fa un amore ad essere idilliaco e nello stesso tempo passionale?

Tutti                   Eh?

Giuliana              (Ai limiti della sopportazione, quasi piangendo) Nun ‘o saccio... Così vuole la leggenda! Vi prego, accettiamola così com’è!

Tutti                   Accettiamola!

Giuliana              Grazie. Il loro era un grande amore, ma come tutti gli altri fu offuscato dal peccato: un’altra donna...

Nadia                   Una cocotte d'alto borgo...

Margherita        ….. ‘Na zucculona!

Giuliana              Mammà! Un’altra donna entrò nella vita di Eufrate, lo fece invaghire di sé, ed una sera, approfittando dell’assenza di Ermengarda, stavano consumando il peccato nel letto della povera ignara che, si trovava proprio in questa stanza.

Roberto             Nel letto dell’ignara!

Margherita        All’anema de’ zuzzuse!

Massimo              In casa mia? (Melodrammatico) Che vergogna!

Giuliana              Uffà! (Riprende il discorso) I loro sensi erano al massimo dell’esplosione, quando entrò Ermengarda...

Margherita        Se ‘nfunnette ‘a miccia e l’esplosione fece fetecchia!

Giuliana              Proprio così! Ermengarda, rendendosi conto di essere stata, senza volerlo, la causa della figuraccia del marito, si mortificò...

Nadia                   Che animo nobile!

Margherita        I’ l’avesso accisa ‘e mazzate!

Giuliana              Si mortificò, chiese scusa e si offrì di collaborare per aiutare il marito a riscattarsi.

Armando           Brava Ermengarda! Se facette ‘a partita a tre!

Giuliana              Ma tutto fu inutile! Eufrate non ritrovò il suo vigore...

Margherita        E apparaje ‘na figura ‘e quatto solde cu’ tutte e doje!

Giuliana              Fu allora che si compì il sacrificio: Ermengarda, sempre consapevole di essere stata la causa del degrado strumentale del consorte, si uccise per far sì che gli adulteri potessero riprendere con nuovo vigore la sinfonia interrotta. Giurò che sarebbe tornata per ricongiungersi col marito quando questi, esaurita ogni velleità lussuriosa, avrebbe avuto bisogno solo di amore etereo e…...

Roberto             …..Quindi, stasera, secondo le teorie di Madame Sibil, lo spirito di Ermengarda, una volta evocato, potrebbe materializzarsi qui per riprendersi quello del marito che, ormai purificato dal peccato e ancora residente da queste parti, potrebbe finalmente ricongiungersi a lei!

Giuliana              Bravo! E tu che ne sai?

Roberto             .….Conosco la  storia!

SCENA VI  (Lola e detti)

Lola                    (Entra e nell’offrire caffè, tè, biscotti ed altro ha ascoltato i discorsi. Vorrebbe parlare ma non osa, finalmente si decide) Signora scusatemi, vorrei qualche ora di permesso!

Giuliana              Quando?

Lola                    Stasera.

Giuliana              Proprio stasera... E perché?

Lola                    Perché... Perché... (Non riesce a trovare le parole) Perché...(Piange) Me metto paura!

Giuliana              Paura? E di che?

Lola                    Dei fantasmi! Voi stasera volete invitare lo spirito ‘e chella femmena in questa casa, e io me metto paura!

Massimo              Ed ha ragione!

Giuliana              Stai zitto per piacere! Lola, vieni qua (Cerca di rabbonirla, le dà un fazzoletto per asciugarsi le lacrime) Stasera la tua presenza è indispensabile: noi saremo impegnati con la seduta e tu dovrai...

Massimo              ...Offrirle la sedia! (Accenno generale di risata)

Giuliana              (Indispettita, a tutti) Dategli corda, ridete delle sue idiote battute, non la finirà più! (A Lola) Dunque, tu dovrai  curarti della casa, intervenire qualora vi fosse un imprevisto...

Lola                    E questo mi fa paura! Signora, pensatece bbuono! I morti devono stare al posto loro... Chi più, chi meno, quelli già hanno sofferto tanto... Mo’ so’ spiriti, e nun è bello si ‘e gghiammo a sfruculià!

Massimo              Vedi? Lola ragiona meglio di te!

Giuliana              Ti pare bello, mortificarmi davanti a chicchessia!

Lola                    Signò’, nun ve pigliate collera! Io vi voglio bene... Voi fate una vita che non vi piace, vicino ad un uomo che non vi capisce, che non vi dà soddisfazioni: è logico che cercate di fare qualche cosa per sentirvi viva, che ve fa sta cchiù allegra!

Massimo              E se mette a pazzià cu ‘e muorte! (Alla moglie) Poi sei tu quella che riceve mortificazioni  (Scimmiottandola)davanti a chicchessia...

Roberto             (Cerca di uscire da questa situazione tesa) Lola, perché vi preoccupate? Siamo in tanti, perché dovrebbe succedere qualcosa proprio a voi?

Lola                    Perché...

Giuliana              Aspetta, non stare in piedi, siediti vicino a me. (Lola si siede)

Massimo              Ah, ah! La seduta è fatta!

Giuliana              Non so se ridere o piangere per le tue battute.

Massimo              Fai tu!

Giuliana              Dunque Lola, perché hai paura?

Lola                    Ieri donna Rosa, la levatrice che conosce tutte le storie del paese, mi ha detto di starmi attenta, perché quando Ermengarda tornerà sulla terra, oltre a voler  riprendersi lo spirito di Eufrate, cercherà di portarsi llà ‘ncoppa anche una fanciulla illibata per far piacere al marito...

Massimo              La cosa incomincia a farsi interessante... (Nessuno replica e Lola continua)

Lola                    ...Ed io signò ... (Piange) Sono casta e pura!

Armando            Lola, ma è solo una leggenda!

Margherita        (Inviperita) Qua’ leggenda? ‘A nennella ha ragione! (Guarda il marito)  ‘O saccio sulo io i signori uomini ca se fidano ‘e fa’ quando acchiappano ‘na figliola sola, indifesa, casta e pura! (Al marito) Puorco!

Armando            ‘O cetrulo gira gira e…..’o sapevo ca ce jevo ‘j pe’ sotto!

Lola                    La signora si che mi ha capito….Po’ stanotte ho fatto un brutto sogno!

Margherita        ‘Nu suonno? Ai sogni bisogna credere, perché a volte sono messaggi ca ce manneno chi ce vo’ bene! (Interessata cambia tono) Che avete sognato?

Armando           ‘A vi’ lloco ‘a ‘mpechera!

Margherita        (Sguardo fulminante al marito)

Lola                    (Come a ripetere una lezioncina) Ho sognato che era una notte buia e tempestosa...

Massimo              La solita perturbazione proveniente dai Balcani...

Giuliana              Massimo, per piacere... (A Lola) Continua!

Lola                    Dunque, era una notte buia e tempestosa, ed in cielo splendeva la luna piena...

Massimo              Chiedo scusa. (A Giuliana) Poi dici che interrompo... Qui qualcosa non quadra. (A Lola) Come fa ad essere una notte buia e tempestosa se in cielo splende la luna piena?

Lola                    E io che ne saccio!

Nadia                   Scusate se mi intrometto, ma questa volta Massimo ha ragione. Lola, decidetevi: era una notte buia e tempestosa, o in cielo splendeva la luna piena?

Lola                    Tutte ‘e due le cose!

Roberto             Non è possibile!

Tutti                   Eh!

Lola                    (Quasi piangendo) Ed io che ne saccio, ‘o suonno accussì accumminciava....

Massimo              Sicuramente colpa del regista! Va bene, continua!

Lola                    Come volete. Allora: era...

Margherita        (Stizzosa)....Una notte buia e tempestosa ed in cielo splendeva la luna piena...Chesto l’avimmo capito, andate avanti!

Lola                    (Rapita) Nell’aria si sentiva un canto affatato che pareva la voce di Nino D’Angelo! Le nuvole si aprivano...

Nadia                   Ed appariva la luna piena! Ecco spiegato l’arcano...(Sguardo di rimprovero di tutti)

Lola                    E dietro a questa nuvola  ‘nce stevo io  con un vestito bianco pieno di fiori colorati: sembravo...

Massimo              ...La Primavera del Botticelli... (Tutti lo ignorano)

Lola                    (Continuando) Parevo ’na sposa, e di fronte a me ci stava Alain Delon (Va pronunciato Alèn Delòn. Deve dare l’impressione del campanello dei supermercati prima di un comunicato commerciale)

Massimo              (Come ad avvalorare quanto sopra) Al quarto piano saldi di attori in quiescenza…..

Lola                    (Infastidita per essere stata interrotta ripete marcando il nome)…Alén Delòn  ed insieme facevamo....

Massimo              Il bello e la bestia...

Lola                    …..Facevamo per andare l’uno incontro all’altra, quando si apriva un’altra nuvola e dietro ci stava...

Massimo              ‘O mammone!

Lola                    Ce steva ’nu  mostro con tre teste che si assomigliavano, una cchiù brutta ‘e n’ata! Ogni capa era piena di corna, teneva ‘o  naso comme ‘na mulignana e ‘nfaccia tutte aulive e chiapparielle…

Massimo              Ce facimmo ‘na mulignana a scarpone!

Lola.                   Se vi fa piacere... Sapete a chi somigliavano quei mostri?

Tutti                   A chi?

Lola                    Al signor Massimo!

Roberto             ‘E capito? Tiene ‘e corna, il naso che sembra una melanzana, e la faccia piena di olive e capperi! (Tutti ridono)

Giuliana              Bravo, ti metti pure a turbare i sogni delle fanciulle caste e pure!

Massimo              Non farmi ridere!

Giuliana              Andremo a fondo alla cosa! (A Lola) Come finiva il sogno?

Lola                    Il signore mi acchiappava, mi toglieva tutti i fiori di dosso, i vestiti, (vergognosa) la biancheria d’intimità  e insieme…(piangendo) sparivamo dietro le nuvole.

Massimo              The end! È finita la pellicola.

Giuliana              Maniaco, sadico e mostro, anche nei sogni non ti smentisci mai! (A Lola) Stai tranquilla, non ti succederà nulla, trascorreremo una serata piacevole.

Lola                    Speriamo!

Margherita        (Contraddicendo a quanto ha detto prima) Non vi preoccupate, è solo ‘nu suonno, che po’ significà…

Armando            Ca si’ tutta ‘nzallanuta!

Roberto             (Senza dare a Margherita il tempo di rispondere)Avrei una proposta alternativa.

Giuliana              Quale?

Roberto             Andiamo a cena fuori, offro…anzi offre Massimo!

Massimo              Te pareva….. il solito scroccone, comunque l’idea non è malvagia.

Nadia                   Da tempo non mangio un piatto di spaghetti a vongole...

Margherita        Ed io ‘na zuppetella ‘e  pesce!

Armando            Allora andiamo, m’aggio ‘a fa’ na panza tanta!

Margherita        Chella ca tiene nun te abbasta?

                            CAMPANELLO

Giuliana              (Soddisfatta) Troppo tardi, ecco madame Sibil! (A Lola) Va ad aprire, va!

Lola                    (Va verso la  comune, facendosi il segno della croce)S. Pancrazio mio, Tu che tutto puoi, aiuta ‘sta figliola …..(Strilla piangendo)…..casta e pura! (Via)

Nadia                   Portiamo anche Madame Sibil a cena fuori!

Roberto             Dove andiamo?

Giuliana              (Come a voler troncare il discorso; si indica) Da Giuliana, cucina casereccia...

Massimo              Si spende tanto e si mangia una schifezza!

Giuliana              (Tenta di rispondere ma è preceduta da Lola che annuncia)

SCENA VII (Turiddu e detti)

Lola                    (E’ turbata)Il signor Turiddu Viganò!

Massimo              E chi è?

Roberto             (Dopo un attimo di smarrimento) Il figlio di un nostro lontano parente siciliano: Calogero Viganò!

Massimo             E che vò’?

Giuliana              Riceviamolo e lo saprai! (A Lola) Fai entrare!

Lola                    Subito! (Via)

Massimo              Ora siamo al completo: mancava solo Turiddu, Lola già c’è…..

Armando            Abbiamo fatto compare Turiddu e donna Lola (Nessuno ride e cerca di darsi un contegno)

Massimo              Speriamo abbia lasciato la lupara a casa!

Turiddu              (Entra dal fondo preceduto da Lola)

Lola                    (Guarda estasiata Turiddu….è come paralizzata, a mala pena riesce a dire) A…Accomodatevi…(Sospira) Ah!

Turiddu              (E’ il classico siciliano: moro, capelli lisci e impomatati e baffi. Ha con sé un astuccio di violino. Ha sentito le ultime parole di Massimo) Un siciliano che si rispetta, non si separa mai dall’unico amico che mai lo tradirebbe! (Mostra l’astuccio)

Massimo              Il violino?

Turiddu              Il fucile a canne mozze, meglio conosciuto come la signoria vostra , prima chiamato l’ha: ‘A lupara! Come il violino suona, ma altre sinfonie… Sentire  qualche nota volete, ah?

                            (Disagio di tutti)

Massimo              No, per carità.…in cosa possiamo servirvi?

Turiddu              Favorirmi sempre!…Prima di ogni cosa, baciamo le mani!

Tutti                   Buonasera!

Giuliana              Accomodatevi, Lola una sedia al signore!

Lola                    (Sempre incantata da Turiddu, non risponde)

Massimo              (Gridando) Lola svegliati, una sedia al signore!

Lola                     (Si scuote) Si subito! (Porge una sedia a Turiddu, sospira)  Ah!  (Via)

SCENA VIII  Roberto – Turiddu – Giuliana – Massimo – Armando – Margherita - Nadia)

Roberto             Avete fatto colpo sulla cameriera!

Turiddu              La mia bellezza strage di fimmine fa….Non è la prima volta che succede!

Massimo              Siete un uomo fortunato, nonché modesto…Ora però ci dica in cosa possiamo esserle utile!

Turiddu              Prima di tutto, una breve storia della mia visita di fare mi consenta!

Giuliana              Cerchi di essere breve, aspettiamo visite!

Turiddu              (Come a volerla rimproverare) La fretta cattiva consigliera è! (Offeso si alza)  Sta forse dicendo che ospite gradito non sono, ah?

Massimo              Ma cosa dice? (Alla moglie) Giuliana ti prego, il signore ha dei validi argomenti! (Cerca goffamente di attirare la sua attenzione sull’astuccio con la lupara, senza farlo notare al siciliano)

Turiddu              (A Massimo) Male si sente, Attacco improvviso di mossa epilettica?

Massimo              (Cercando di essere naturale) Solo un po’ di prurito allergico! Vada avanti!

Turiddu              Grato le sugno….megghio  subito tutto chiarire: quando pallo interrotto  essere non voglio!

                            (Le prossime battute rivolte a Turiddu vanno dette a ritmo incalzante)

Giuliana              Pendiamo dalle sue labbra….

Massimo              .…Non ci tenga sulle spine…..

Nadia                   ….Ci parli, ci parli di lei…

Roberto             …Siamo ansiosi di conoscere la sua storia….

Armando            ….Cosa lo ha spinto a venire qui….

Margherita        ...E in cosa possiamo esserle utile….

Turiddu              Basta! (Li guarda con sufficienza) Curiosi siete…

Massimo              Per usare un termine partenopeo: ‘Mpechieri!

Turiddu              Non capii, ma in ogni caso, bene lo stesso va!

Giuliana              Meno male!

SCENA IX (Lola e detti)

Lola                    (Rientra e si ferma in disparte ad ascoltare Turiddu)

Turiddu              Breve sarò!….. Fin dal tempo dei Bobboni….

Tutti                   Eh!(Gli fanno cenno con le mani di stringere)

Turiddu              …….Quando Al Capone…..

Tutti                   ….Viganò (Stesso gesto con le mani)

Turiddu              (Va al dunque con disappunto)…..Di Licata nativo, appartenente ad onorata famiglia, cresciuto tra regolamenti di conti di famiglie onorate, altra strada presi: quella dell’amore!

Armando            La cosa vi fa onore!

Turiddu              Non m’ interrompa!

Massimo              Papà!

Armando            Io mezza parola aggio ditto!

Turiddu              Di troppo!

Lola                    Di troppo!

Armando            Non vi preoccupate, me coso ‘a vocca!

Massimo              Papà. Te vuò sta’ zitto?

Turiddu              Silenzio lo dico io!

Lola                    (Sempre in siciliano) Silenzio lo dice lui!

Giuliana              Scusate un attimo! Lola va a fare il caffè!

Lola                    (Contrariata esce)

SCENA X (Gli stessi meno Lola)

Giuliana              (A Turiddu) Prego!

Turiddu              Benissimo! La strada dell’amore presi e tutte le donne che le mie prestazioni volevano, amai! Amatore di professione ricchissimo diventai!

Roberto             (Incredulo) Volete dire che vi facevate pagare le vostre prestazioni amorose?

Turiddu              Logico mi sembra!

Armando            (A parte)Che mazzo!

Massimo              (Che ha sentito, guarda a mo’ di rimprovero il padre) Papà ricordati il violino!

Turiddu              La cosa durare non poteva, perché tutti mariti, invece d'essere grati perchè le loro mogli felici facevo, in fronte prurito e allungamento di corna  incominciarono a sentire e vendicarsi volevano: così ‘nno  continente dovuto venire sono!

Massimo              Da noi cosa volete?

Turiddu              Lavoro!

Massimo              Bene…e oltre a quello che …avete fatto finora, cosa sapete fare?

Turiddu              Niente!

Massimo              Allora non so proprio come possa aiutarvi!

Turiddu              Voi gente ricca siete e altra gente ricca conoscete e…come si sa, le signore ricche sempre annoiate, insoddisfatte e desiderose d’affetto sono! Presentatemele e brutta figura fare non vi farò!

Tutti                   (Sguardo incredulo) Che?

Roberto             (A Massimo sfottente) Mo’ ti metti a fare pure  ‘o ruffiano!

Turiddu              Naturalmente se il prodotto promozionare devo, prestazione gratuita disposto a fare con le signore sono!

                            (Azione mimica tra Armando e Turiddu)

Massimo              (Tra incredulo divertito e sfottente) Siete una cara persona e di cuore! Sentite signor Turiddu, questo tipo di lavoro non è ricercato tra le persone che conosciamo...quindi non possiamo esservi utili.

Turiddu              (Minaccioso) Voscienza aiutare non mi vuole, ah? (Senza dargli il tempo di rispondere) Allora far cantare il violino devo? (Mostra l’astuccio) Inoltre ad avvisare “COSA NOSTRA” costretto sarò!

Massimo              No, per carità!

Turiddu              Allora aiutare mi deve….Qualsiasi altro lavoro disposto a fare sono!

Massimo              Datemi qualche giorno, parlerò con qualche amico e vi farò sapere! (Si alza) Ora, se volete scusarci…

Turiddu              …Via vado….Tra qualche giorno  di nuovo sentire mi farò e, spero…per voi che una buona notizia mi darete!…Baciamo le mani(Via)

                            (Tutti si guardano e nessuno riesce a parlare; sono increduli ed inebetiti)

Massimo              Mentre vi riavete dallo stupore, vado a fare una telefonata.(Via dal fondo)

Armando            Cose da non credere….Roberto, pure con “COSA NOSTRA” avete rapporti? Avete proprio dei bei parenti…

Roberto             Lontani…

Margherita        (Come a volerlo giustificare)….. Stanno in Sicilia…

Roberto             …Lontani nel senso che forse non sono neppure parenti….

Margherita         (Non vuole ammettere la gaffe) Sempre in Sicilia stanno!

                            (CAMPANELLO)

SCENA XI (Lola e detti)

Lola                    (Attraversa la scena e va ad aprire la porta)

Giuliana              Basta con questa storia….sicuramente sarà madame Sibil!..…Ora concentriamoci solo sulla seduta!

Lola                    (Entra insieme alla medium)Madame Sibil! (La guarda, piange e scappa via)

SCENA XII (Sibil e detti meno Lola)

Sibil                     (E’ una donna di media età, veste in modo eccentrico e parla un miscuglio di lingue: ogni tanto travisa le parole) Eccomi qua!

Giuliana              (Radiosa, le va incontro, la bacia) Oh Madame Sibil…. finalmente! Accomodatevi. Permettetemi di presentarvi i miei suoceri, mia sorella, mio cognato. (Scambio di saluti e convenevoli)

Sibil                    E suo marito?

Giuliana              Viene subito, il tempo di fare una telefonata!

Sibil                     Che bella famiglia! Sicuramente trascorreremo una serata incantevole, oltre che interessante. Scusate il ritardo, ma mentre stavo per uscire ho ricevuto una visita: una vedova che, prima di intraprendere una nuova relazione, ha voluto l’assenso del defunto: era innamoratissima di suo marito e mai avrebbe fatto cose di sesso senza consenso….

Margherita        Cose di  sesso senza consenso? …E da vivo?

Sibil                    Con consenso e senza alcun compenso! Da……

Margherita        Che ciorta!

Armando            Che Curnuto!

Tutti                   (Soffocano una risata)

Sibil                    Anche da vedova, non vuol mutare comportamento. In questo modo continua a rispettarlo.

Margherita        (Sfottente)Quando una è  onesta!

Sibil                     Cosa vuole, è una donna ancora giovane e la vedovanza l’ha ridotta in uno stato di prostata senza alcun interesse per la vita. Il tempo è lento, quando si è soli!

Nadia                   Parole sante! E da quanto tempo è vedova la poverina?

Sibil                    Già da tre giorni!

Roberto             Alla faccia del ca …(Si riprende) caro estinto, nun se vo’ perdere l’occasione!

Nadia                   Non lo ha neanche sepolto e già si sente sola?

Margherita        E che diavolo! So’ appena tre giorni... Io non sono vedova, ma sono sola per lo meno da dieci anni... (Provocatoria)Mio marito può confermare!

Armando            (Risentito) Ma qua’ sola! E’ sempre insieme ai suoi dolori, le sue maschere idratanti al cetriolo, i suoi bigodini…. Quando viene a letto, mi dovete credere, me pare Carnevale e se non me la presentano nun 'a riconosco!

Nadia                   Anche mio marito è di gran compagnia, specialmente a letto... Il suo russare è una compagnia insostituibile!

Roberto             Ma tu che vuo’: sei in dolce compagnia del televisore, no?

Margherita        E quella si lamenta perché è sola da tre giorni...

Sibil                    Per il tempo è tutto relativo, carissime signore! Voi ne siete una prova: vi sentite sole pur avendo un compagno, ma comunque il tempo passa; la nostra cara invece è sola da appena tre giorni e il tempo non passa mai...

Giuliana              Quanta saggezza in queste parole! Alla fine la vedova è riuscita a mettersi in contatto con il marito?

Sibil                    Certamente! Chi si rivolge a Madame Sibil, ottiene sempre quello che vuole!

Giuliana              (Interessata) Ha avuto l’autorizzazione dal defunto?

Sibil                     No, solo un’abbondante quantità di secrezione salivare in viso!

Margherita        Nun aggio capito…

Armando            Gli ha sputato in faccia, fantasma e buono!

Tutti                   Che?

Sibil                    Proprio così! Essendo morto solo da tre giorni, il suo spirito vagava ancora per la casa, ed alla richiesta della moglie, tramite il fluido ectoplasmatico del mio richiamo, è riuscito a materializzare lo sputo.

Nadia                   Ha fatto proprio bene!

Armando           Sentite: non siamo venuti certo per parlare d’e prurimienti di una vedova...

Roberto            ...Né della solitudine delle nostre mogli! Vogliamo pertanto rientrare nel tema che ci ha spinto a riunirci qui stasera?

Giuliana              Cara madame, come vogliamo articolare la serata?

Sibil                    Prima di tutto dobbiamo creare un’atmosfera distesa... Quest’elettricità che aleggia nell’aria non favorisce certo la riuscita dell’esperimento: sgombriamo pertanto la mente da ogni pensiero e rilassiamoci. Qualche esercizio di carattere respiratorio ci farà sentire più leggeri... Qualche flessione che, appesantendo i muscoli, aiuterà la mente a non pensare... Il cervello, pulito da ogni problema, non si rifiuterà di accettare quello che ci accingiamo a fare.

Tutti                   (Dissentendo) Ma...

Giuliana              Niente proteste, facciamo quel che dice Madame Sibil!

                            (CAMPANELLO)

Massimo              (Entra dal fondo. si rivolge a Giuliana) Aspetti ancora qualcuno?

Giuliana              No…..non immagino proprio….Vieni ti presento madame Sibil (A Sibil) Mio Marito!

Sibil                    Il caro e indomabile scetticone!

Massimo              Già!

SCENA XIII (Lola – Turiddu – e detti)

Lola                    (Dalla comune.- Rapita) Il signor Turiddu Viganò!

Turiddu              (Entra)

Massimo              Ancora Voi, non vi sembra di esagerare? Cos’altro volete?

Turiddu              Una bedda fimmena, anche se non giovanissima entrare vidi! Pensavo:….non è che bisogno ha di prestazioni affettuose ah?

Massimo              Come vi permettete, andate via!

Sibil                    No, lo lasci entrare….(Anche lei è affascinata da Turiddu e lo dimostra: gli va incontro in modo languido)

Lola                    (Reazione di stizza)

Sibil                    (Invitante) Venga si accomodi…..

Lola                    E’ meglio ca me ne vaco….

Sibil                    No… .(A Giuliana)…anche la ragazzuola serva…

Lola                    ……Collaboratrice domestica prego….

Sibil                    Come vuoi tu, ma rimani…..(annusa)…hai un intenso odorino ectoplasmatico!

Lola                    (A parte) ’A chesta, maga e bona, ‘a scippo ‘a faccia!

Giuliana              Madame non voleva offenderti, rimani!

Lola                    Va buono, ma sulo pe’ cuntrullà a chisto! (Scortese) Assettateve lloco e non date fastidio! (Si siede vicino a Turiddu)

Sibil                    Su, tutti in piedi….(fa posizionare Turiddu e Lola sul fondo)  ripetete quel che faccio io! Aspirare profondamente con il naso ed espirare con la bocca... Uno aspirare...(Tutti eseguono) Due espirare...(Tutti c.s.) Uno...Due...Uno...Due...(Roberto ed Armando nell’espirare alitano sul viso delle rispettive mogli che reagiscono come se fossero asfissiate)

Nadia                   (Si siede disgustata) Oh my God…….. c’è una fuga di gas!

Margherita       (Si siede anche lei. Al marito) Quanto aglio hai mangiato?

Armando            (Mortificato) Sai, per tenere costante la pressione...

Margherita        Allora nun m’espirà ‘nfaccia!

Nadia                   (A Roberto) La stessa cosa vale anche per te!

Sibil                    Stoppalo please!

Armando            (Insieme a Margherita)All right!

Lola                    (E’ vicino a Turiddu, mano nelle mani..Sembrano innamorati)

Sibil                    Jammo bello jà, di nuovo in piedi! (Stizzosa rivolta a Lola e Turiddu)Anche Giulietta e Romeo (Tutti si alzano) Con un saltello gambe divaricate e braccia in alto... (Brontolando eseguono) Con la punta delle dita della mano destra toccare la punta della scarpa sinistra...(Tutti tentano di eseguire con movimenti impacciati) Ed ora con la punta delle dita della mano sinistra toccare la punta della scarpa destra. (Tutti eseguono. Gli uomini malvolentieri e brontolano)

Armando            (Esausto siede) Basta, non ce ‘a faccio cchiù!

Roberto             (Sfinito anche lui, siede) Così può venire pure un infarto!

Margherita        Madam cercate ‘e  j’ ‘nu poco cchiù cuoncio….

Nadia                   (E’ l’unica che continua a fare i movimenti) Che pappamolle…..fate un po’ di palestra….di fitness e vedrete che non vi stancherete tanto presto (continua i movimenti) Hop…hop…..

Margherita        Pare ‘na cavalla!

Sibil                    Stoppalo tu e….

Margherita        …Soreta

Sibil                    Ora sedetevi tutti intorno al tavolo...(Eseguono) Poggiate le mani formando un cerchio badando bene di non accavallare le dita...(Eseguono) Fatto?

Tutti                   Si!

Sibil                    (Con enfasi) Liberiamo le nostre menti dai pensieri terreni: non pensate a

                            nulla!

Tutti                   (Assumono un’espressione da ebete)

Sibil                    (Cantilenando) Ora spengo la luce del lampadario ed accendo quella del lume... (Esegue) Un po’ di musica ci aiuterà:(Prende dalla borsa un registratore) cantando, mi posizionerò tra Giuliana e Massimo, entrerò in trance, e parlerò solo col mio spirito guida! (Accende il registratore, si sente la musica della canzone “Al di là”. Dopo qualche istante comincia a cantare) “Al di là del bene più profondo ci sei tu... Al di là dei limiti de mondo ci sei tu... Al di là della volta infinita, al di là della vita... (Va a sedersi) Ci sei tu... Al di là... (Cambia tono, parla) Ci sei tu per me?” (Cessa la musica, è in trance) Ci sei? (Forte rumore) Ci sei…… e chi sei?

Turiddu              (E’ lui che ha fatto rumore battendo i piedi per terra: ha paura)Turiddu Viganò!

Giuliana              (A voce sussurrata)Non disturbate la seduta, madame già è in trance..

Massimo              (Scimmiottando la moglie, con lo stesso tono)Cos’altro volete?

Turiddu              (A voce bassa, vergognoso) Mi scappa la pipì…

Lola                    (Premurosa) Povero creaturo…. .venite, vi faccio vedere dov’è il bagno!

Nadia                   No, la seduta non può essere interrotta…

GiulianA             Ovvio!

Turiddu              Come faccio?

Margherita        Faciteve sotto!

Giuliana              Ssssss…….

Sibil                    (Sempre in trance) Allora chi sei? (Dice frasi sconnesse in puteolano) Sei solo? Devo chiederlo a lei? Ciao! (Con voce grave) Ed or che aneli a ritornare quaggiù, su, parla e dimmi: “Cosa vuoi tu?”

Sibil                    (Madame Sibil  lancia un grido, cade per terra,  e sempre in trance, con voce flebile, ma molto giovanile, canta) “Torna, ‘sta casa aspetta a te... Torna, ca smanio ‘e te vede’... Torna, torna, torna, ca si ‘nce tuorne tu, nun ‘ce lassammo cchiù! (Altro grido ed ammutolisce. Gli astanti si alzano, si guardano terrorizzati, vorrebbero parlare ma non ci riescono. Finalmente Giuliana)

Giuliana              (Timorosa) Madame Sibil... Madame Sibil.....(Cerca di darsi coraggio) Madame Sibil... Oh, Dio, non si sveglia... E se fosse morta? (S’inginocchia vicino alla medium, cerca di rianimarla, la scuote) Madame Sibil... Madame Sibil…..

Turiddu              ( esce  furtivamente per la comune seguito da Lola)

SCENA  XIV  (Gli stessi meno Turiddu  Lola – Ermengarda voce fuori campo)

Roberto            (La ferma) Piano, piano; se questa muore, andiamo tutti in galera per associazione a delinquere...(La scuote leggermente) Madame... Madame... Come si sente? (Si ode una voce strana, come se venisse da lontano)

Voce                   Sta bene, fra poco si riavrà!

Massimo             Chi ha parlato?

Roberto             Nessuno, perché?

Massimo             Qualcuno ha detto: “Sta bene, fra poco si riavrà!”

Giuliana              Cos’è, uno dei tuoi soliti scherzi di cattivo gusto?

Massimo              Ma ti assicuro.…(Agli altri) Nessuno ha sentito?

Tutti                   No!

Roberto             Ho capito, ti sei lasciato coinvolgere emotivamente e la fantasia ti ha giocato un brutto scherzo...

Voce                   Non é la tua fantasia, fra poco te ne renderai conto!

Massimo              Di nuovo? Questa volta l’avrete sentita!

Margherita        Non abbiamo sentito nulla!

Voce                   Falli andar via, amore... Sono trascorsi tanti anni e sono tornata per portarti via con me, Eufrate!

Massimo              Basta, basta con questa pagliacciata! (Va vicino l’interruttore della luce. La scena s'illumina. Esasperato)Appicciammo ‘a luce (Esegue) Nun ce ‘a faccio cchiù….  La seduta è finita! (Scuote la medium) Madame Sibil…..... Svegliatevi! (Si alza)

Sibil                    (Incomincia a dare segni di vita) Oooh... Oooh...

Giuliana              Si riprende!

Sibil                    (Apre gli occhi, si alza) Mi sento leggera come una libellula…..Cosa è successo?

Armando           Lei è caduta in trance ed ha cantato “TORNA”!

Sibil                    “TORNA”?!

Margherita        Si, una canzone napoletana!

Sibil                    ‘Na saccio!

Roberto             Eppure l’avete interpretata molto bene...

Nadia                   (Accenna il motivo) Torna, ‘sta casa aspetta a tte...

Roberto             (Continua) Torna, ca io smanio ‘e te vede’...

Armando           (C.s.) Torna, torna, torna...

Margherita        Ca si ‘nce tuorne tu...

Tutti                   Nun ‘nce lassammo cchiù!

Massimo              (Che non ha partecipato alla canzone, ma ha continuato a bere) E invece noi ce avimmo ‘a lassà al più presto! Jatevenne!

Giuliana              Finiscila e smettila di bere!

Sibil                    Continuo a non capire...(Lancia un grido) Ecco, ci sono! Ho evocato qualcuno che conosce quella canzone... (Invasata) Ma si, è così... Sento un forte fieto di ectoplasma!

Massimo              Io invece sento solo un fieto!

Giuliana              Massimo asserisce di aver sentito parlare qualcuno...

Massimo              (Sempre bevendo) Ma no, ho scherzato!

Sibil                    Il suo comportamento, mi consenta, è stato di pessimo gusto! In ogni caso sono certa di essere riuscita nel mio intento. Ce ne accorgeremo al più presto... Ora scusatemi, devo andare. Nel caso dovesse esserci qualche novità...

Massimo              Le faremo un a mail.....

Sibil                    (Esce borbottando parole incomprensibili)

Giuliana              Massimo. ...

Massimo              Si, hai ragione, ma sono stanco... Vorrei pertanto pregarvi di aggiornare la discussione a data da destinarsi... Vorrei andare a letto.

Nadia                   Non potevi trovare un modo più cortese per ribadirci: fuori dei piedi!

Roberto             E nuje nce ne jammo!

Massimo              (Tra il serio ed il faceto, alzando gli occhi al cielo) Sia lode a Te, o Signore!

Giuliana              Ancora?

Armando            Lascia stare, Giuliana... Si è fatto tardi. Dobbiamo andare via comunque.

Margherita        (Guarda il marito. Con tono estasiato….) A trascorrere n’ata nuttata tra ‘na  ‘nzerta d’aglio ed un russare porcino!

Armando            Te lamiente sempe!

Margherita        (Si siede: è chiaro che non vuole andare via)

Giuliana              Vi accompagno! (Sguardo rassegnato con Roberto e Nadia, coi quali esce dalla comune, parlottando)

Armando            (Cerca di convincere la moglie ad andare via)

Margherita        (Non lo ascolta: è preoccupata perché il figlio è agitato)

Massimo              (Passeggia nervosamente, si accende una sigaretta , continua a bere. Va a sedersi sul divano assorto nei suoi pensieri)

Scena XV (Armando  - Margherita- - Massimo)

Armando            (Alla moglie, implorante) Ce ne vogliomo andare pure noi?

Margherita        No, guarda com’é nervoso! (Va e sedersi vicino a Massimo)

Massimo              (E’ inebetito, non reagisce alle parole della mamma)

Margherita        (Gli prende una mano tra le mani) Nun te preoccupà, mamma toja nun te lassa: ti metto a letto, ti rimbocco le coperte…..

Armando            …..(Con lo stesso tono) Te da ‘o biberò, ti racconta la tavoletta e te canta ‘a nonna nonna!

Massimo              (Si scuote, si alza) Che so’ ‘nu creaturo? Tengo 35 anni!

Margherita        Pe’ ‘na mamma ‘nu figlio è sempe ‘nu creaturo, pure a cient’anne!

Massimo              (Implorante) Andate, vi prego…..

SCENA XVI (Giuliana e detti)

Giuliana              (Entra e si ferma ad ascoltare)

Margherita        Sei così nervoso….e se ti serve qualche cosa?

Giuliana              (Facendosi avanti) Ci sono io!

Margherita        (Acida)E chesto me preoccupa!

Armando            (Risoluto va vicino alla moglie) Jammucenne (La prende per le spalle e la costringe a seguirlo)

Massimo              Andate, andate….Vi assicuro che sto benissimo…Ho solo bisogno di andare a letto!

Armando            (Strillando) Jammucenne, nun ce ‘a faccio cchiù!

Margherita        (Si lascia condurre verso la comune. Si ferma e con tono melodrammatico) Vedite ‘na mamma cu’ quale pena dint’o core se ne adda j’!

Armando            (Strattona la moglie ed insieme escono)

SCENA XVII (massimo Giuliana – Ermengarda Voce fuori campo) i

Massimo              (Continua a bere. Volge le spalle alla moglie)

Giuliana              (Rientra dalla comune. È furibonda, inveisce) Il tuo comportamento è stato a dir poco scandaloso!

Massimo              (Sobbalza) Chi è? (Beve tutto d’un fiato) Ma tu che vuò…. lasciami in pace!

Giuliana              Sembri ‘na pila elettrica! Cerca di calmarti e non bere tanto: se ti ubriachi, la serata è completa!

Massimo              Bevo per dimenticare!

Giuliana              Cosa, se è lecito?

Massimo              Che ti ho sposato!

Giuliana              Sempre gentile il caro maritino... Si può sapere perché sei così eccitato?

Massimo              Io eccitato? Sono solo contrariato per aver dovuto fare una cosa contro la mia volontà: la tua seduta!

Giuliana              Un modo come un altro per trascorrere una piacevole serata.

Massimo              Chiamala piacevole!

Giuliana              Se non lo è stata è solo colpa del tuo comportamento e dei tuoi soliti scherzi da adulto deficiente!

Massimo              Un modo per porre fine ad una pagliacciata! (Beve)

Giuliana              (Rendendosi conto che Massimo è quasi ubriaco, cerca di rabbonirlo) D’accordo, ma ora posa quel bicchiere e vieni a letto...

Voce                   Non darle retta, vieni con me!

Massimo              (Sobbalza impaurito) Fossi matto... Vattene, vattene! Non voglio più sentire questa odiosa voce, non ce ‘a faccio ccchiù!

Giuliana              (Offesa) Odiosa voce? Va bene... Io vado a letto, ma non azzardarti a fare altrettanto. Dormirai qui, sul divano! (Senza dargli il tempo di rispondere va via e chiude a chiave la porta)

Massimo              Aspetta, non l’ho con te... (Alla voce) E tu, chi sei, cosa vuoi? (Continua a bere: è ubriaco)

SCENA XVIII  (Ermengarda – Massimo)

Voce                   Sono Ermengarda, e sono tornata per portarti via con me!

Massimo              No, no! (Eccitato beve quel che resta dalla bottiglia. Esausto si siede sul divano,  si stende e si addormenta. Russa. Scendono le luci. Sulle note della canzone “TORNA” appare Ermengarda: ha un vestito lungo color argento, così come la pelle ed i capelli, come a voler significare che non è un essere vivente)

Ermengarda      Povero caro, non ha retto all’emozione... (Quasi con rammarico) ma è ancora vivo! (Gli va vicino, lo scuote) Eufrate, amore, ritorna in te...(Lo accarezza)

Massimo              (Si sveglia, si scuote, straluna gli occhi, se li stropiccia) Allora è vero! È tutto così assurdo... Tu sei il fantasma di...

Ermengarda      ...Ermengarda!

Massimo              Cosa vuoi ?

Ermengarda      Che tu mantenga la parola data: devi ritornare da me!

Massimo              Chi te sape, addò si asciuta?

Ermengarda      Eufrate!

Massimo              Ma quale Eufrate, io sono Massimo!

Ermengarda      Il tuo corpo, ma la tua anima è quella di Eufrate!

Massimo              Tu sei pazza, fantasma ma pazza! Ah, ho capito: sei uno spirito birbantello e ti piace giocare: allora facimmoce ‘na bella resata e po va a fa ‘nc….

Ermengarda      Eufrate!

Massimo              Va’ a fa’ ‘o viaggio ‘e ritorno all’aldilà e famme sta cuieto!

Ermengarda      Non parlavi così, quando mi giuravi eterno amore!

Massimo              Non per essere scortese, ma se  avessi parlato d’amore e per di più eterno, me ne ricorderei... Forse durante tutti questi anni l’aria rarefatta di lassù ti ha ossidata la memoria e mi scambi per un altro!

Ermengarda      Allora mi spiegherò meglio. Hai mai sentito parlare di metempsicosi?

Massimo              Quell’assurda teoria secondo la quale un’anima può trasmigrare in un altro corpo?

Ermengarda      Appunto! Solamente che non è un’assurda teoria, ma la realtà.

Massimo              E allora, secondo te...

Ermengarda      L’anima del mio Eufrate si è trapiantata nel tuo corpo.

Massimo              E l’anima mia che fine ha fatto?

Ermengarda      Nessuna, tu non l’hai! Il tuo corpo...

Massimo              ...È solo un vuoto a perdere!

Ermengarda      Come se... Ma ora non perdiamoci in chiacchiere! Eufrate... o Massimo, come più ti piace... Aiutami: fa’ ‘si che il tuo corpo possa cessare di vivere e liberi l’anima di Eufrate affinché si possa ricongiungere a me. Non mi negare questo piacerino...

Massimo              Non è solo il mio corpo, un vuoto a perdere...

Ermengarda      E cos’altro?

Massimo              ‘A capa toja, pecché è vacante!

Ermengarda      Con questo vuoi farmi capire che mi neghi questo piccolo piacere?

Massimo              Ma ragiona: io, per accontentarti, dovrei rinunziare alla vita…

Ermengarda      …..Del corpo! Rifletti: che cos’è un corpo? Una massa disomogenea di cellule maleodoranti che, col tempo, andranno tutte in putrefazione!

Massimo              Col tempo...

Ermengarda      Su, non farti pregare, ritorna con me! Pensa, ti ho perdonato l’adulterio, ho controllato tutte le tue trasmigrazioni: ho vegliato su di te e sulla tua anima irrequieta e vagante! Anche quando sei stato quindici anni nel corpo di un asino non ti ho abbandonato!

Massimo              Pure ciuccio so’ stato?

Ermengarda      Si. (Sospirando) E con che attributi!

Massimo              (Orgoglioso) Mò mi spiego tante cose...(Divertito) E poi dove ho abitato?

Ermengarda      Un po’ qua e un po’ là... Sei sempre stato un nomade... Ti avevo perso di vista e, se non fossi stata evocata stasera, ti avrei perso per sempre! Devo ringraziare Madame Sibil...

Massimo              (Amareggiato) Madame Sibil...

Ermengarda      È grazie a lei che ti ho ritrovato...

Massimo              ...E tutto un pezzo mi  ha inguaiato!

Ermengarda      Eufrate, chiarisci in me questo dubbio amletico: sei felice?

Massimo              Te lo dissipo tosto: lo sono tanto, che potrei morire per overdose di felicità!

Ermengarda      E allora sbrigati, ti voglio tutto per me!

SCENA XIX (Giuliana e detti)

Giuliana              (Rientra dalla camera da letto. È in camicia da notte. Non vede Ermengarda che è visibile solo a Massimo) Massimo, vieni a letto...

Massimo              (Risponde ad Ermengarda) Fammi il piacere di ritornartene da dove sei venuta e lasciami in pace!

Giuliana              Bella riconoscenza! Mi preoccupo che sei ancora alzato e tu mi tratti in questo modo!

Ermengarda      Non darle retta!

Massimo              (Sempre ad Ermengarda) Non mi scocciare e fatti i fatti tuoi!

Giuliana              Massimo. Dimme ‘a verità, sei impazzito?

Massimo              Non sto parlando con te... Nun te ce mettere pure tu!

Giuliana              E di grazia, con chi stai parlando?

Massimo              Con Ermengarda!

Giuliana              Massimo, è chiaro che non ragioni! Forse sei esaurito... o forse solo ubriaco. (Con calma) Vieni qui, siediti vicino a me, parliamone. (Lo afferra per un braccio e vanno a sedersi)

Ermengarda      (Si siede anche lei vicino a Massimo) Stai attento, ti vuole circuire! (Gli mette un dito nell’orecchio. Giuliana cerca di abbracciare Massimo ma questisi svincola e risponde ad Ermengarda)

Massimo              Statte ferma!

Giuliana              (Cercando di rabbonirlo) Sto ferma, ma anche tu cerca di calmarti! Ora, bravo bravo, te ne vieni con me a letto...

Ermengarda      Vuole portarti nel suo letto lussurioso...

Massimo              Uffà, tu e questo letto!

Giuliana              Su, caro, andiamo...

Ermengarda      Io non ci andrei.

Massimo              Perché?

Giuliana              Solo per farti riposare, non fraintendermi... Su, andiamo, e domattina chiamiamo Roberto.

Massimo              Non ho bisogno di Roberto né di nessun altro medico!

Giuliana              D’accordo. Ora, però, andiamo a riposare.

Massimo              Non ho bisogno di riposo, ma di aiuto.

Giuliana              Sono qui per questo.

Ermengarda      Vuole metterti la camicia di forza!

Massimo              (A Giuliana) Senti che sta dicendo?

Giuliana              Chi?

Massimo              Ermengarda!

Giuliana              Ogni bel gioco dura poco. Finiscila!

Massimo              Non sto pazzianno: è lì, non la vedi?

Giuliana              No! Non la vedo perché non c’è!

Massimo              Invece c’è! È lì, e sta ridendo di noi!

Giuliana              Ah, ride? Cara Ermengarda, non so dove tu sia in questo momento, ma se ti mostri e mi fai un sorriso ti garantisco una dentiera nuova. Chella ca tiene è obsoleta: tene cient’anne!

Massimo              (Ad Ermengarda) Ti prego, fatti vedere pure da lei!

Ermengarda      Non posso! Solo l’amore che provo per te mi consente di rendermi visibile, ma a te solo.

Massimo              E allora fa’ qualcosa, convincila della tua presenza!

Ermengarda      Va bene! (Prende un vaso di fiori, lo porta per la stanza e lo fa cadere ai piedi di Giuliana)

Giuliana              (Isterica) Come hai fatto? È un trucco, un ignobile trucco per ridere alle mie spalle!

Massimo              (Calmo) Non è un trucco: Ermengarda, cerca di essere più convincente.

Ermengarda      Bene! (Schiocca le dita: si accende la radio, si sente suonare la canzone “TORNA”, prende una sedia, la alza e comincia a ballare)

Giuliana              (Impaurita) Allora è vero? Aiuto, aiuto! (Esce correndo)

Massimo              (La rincorre) Giuliana, aspetta...Ragioniamo...

Ermengarda      (Rimasta sola) Quasi quasi, invece di portarmelo via, chiedo l’autorizzazione a trasferirmi qua. È così divertente, e sicuramente emozionante...(Si versa del liquore, si siede sul divano e canta) Torna, amore aspetto a te... Torna, ca io smanio ‘e te vede’... Torna, torna, torna...

Calano lentamente le lucied altrettanto lentamente si chiude il sipario

Fine primo atto

ATTO SECONDO

La scena è quella del primo atto. Lola sta spazzando; improvvisamente si mette a cantare e  ballare, abbracciandosi la scopa.

SCENA I (Giuliana Lola)

Lola                (Canta  balla senza voltarsi) Tu si ‘na malatia ca me dà ‘na smania ‘ te vedé…si’ tutta ‘a vita mia…(Mentre canta fa qualche giro e si scontra con Giuliana che entra dalla sinistra. Cerca di scusarsi, è mortificata)Uh, scusate signò….

Giuliana         (Indossa una vestaglia: è sicuramente giù di morale) Non scusarti, anzi mi fa piacere che, per lo meno tu, non sei condizionata da quello che sta  succedendo in questa casa dopo….(Con la voce rotta dal pianto) quella maledetta seduta!  (Si siede sul divano)Mio marito sembra impazzito, parla da solo e vuole farmi credere  che lo fa perché sta rispondendo al fantasma di quella…quella….(Piange)

Lola                Calmatevi…(Va a sedersi vicino a Giuliana e affettuosamente le prende le mani tra le mani)…. Ve vulite fa’ venì ‘nu moto? Quello il signor Massimo è pazziariello e ‘a  ‘nu mumento ‘a n’ato  dice una di quelle  sue battute spassose, tutto fernesce  e ve facite ‘na bella risata.

Giuliana         Speriamo, pecché nun ce ‘a la faccio cchiù!

Lola                (Sembra essersi improvvisamente estraniata. Sorride)

Giuliana         (La guarda stupita)  Tu invece sei serena, sembri addirittura felice, che ti è successo?

Lola                (Scuotendosi) Mi sono innammorata!

Giuliana         Sono contenta per te…. chi è il fortunato?

Lola                (Con gli occhi bassi) Turiddu Viganò!

Giuliana         (Sorpresa) Ah! (Marcato) Il prostituto siciliano?

Lola                No, non è il sostituto, perché primma nun favevo ammore….(Vezzosa)è proprio lui!

Giuliana         (Soffoca una risata) Brava Lola! Dimmi…ricambia i tuoi sentimenti?

Lola                Certamente! Ieri sera siamo usciti e tutta la serata non ha fatto altro che parlarmi d’amore…..al ristorante, in discoteca e…(Sospira) Ah… alla rotonda sul mare!

Giuliana         Bravo il siciliano! (Sospettosa)…Chi ha pagato?

Lola                Lui!….Sapisseve con che  delicatezza, con che signorilità ha pigliato il portafoglio …….dalla mia borsa ed ha pagato!

Giuliana         ‘O sapevo! Dimmi la verità: (Alludendo ai soldi) Veramente nun t’ha cercato niente?

Lola                No, anche se il poverino ha bisogno di soldi soprattutto….pe’ me fa’ tanti regali!….Pensate che per una serata come quella trascorsa con me, in Sicilia, una donna avrebbe pagato 300.000 lire!

Giuliana         Manco se fosse Richard Geere!

Lola                (Brivido) Che uomo, che fuoco, che serata! Chi se ’a scorda!….(Maliziosa)(Sospira) Ah! Pensate che…

Giuliana         (Sempre più divertita) Rispiarmiami i particolari! 300.000 lire….(Guarda Lola sospettosa) Di, la verità, gliele hai date?

Lola                (In imbarazzo) No, trecentomila no….

Giuliana         (Sguardo scettico)

Lola                (Abbassa gli occhi e con un fil di voce) Cinquecentomila!

Giuliana         (Meravigliata) Cinquecentomila?

Lola                Si, ma valeva molto di più!

Giuliana         (Divertita e contrariata)Contenta tu!…..(Cambia argomento)Vado a vestirmi ed a fare una telefonata a mia madre…..Beata lei che sta ad Acapulco!

Lola                Dove un giorno andrò con il mio Turiddu!

                       

CAMPANELLO

Giuliana         (Ride)Va, va ad aprire la porta!

Lola                (Languida) Subito….(Sospira) Ah….(Esce)

Giuliana         Per lo meno è riuscita a mettermi di buon umore! (Via a sinistra)

SCENA II  (Lola – Turiddu)

Lola                (Entra dalla comune, alle sue spalle Turiddu) Che si’ venuto a fa’?

Turiddu         Fimmina ingrata, la trascorsa serata d’amore, già dimenticasti?

Lola                E comme  putevo? Mò però sto lavorando e...(Guarda Turiddu che ha assunto un atteggiamento languido) nun me guardà accussì, se no non ragiono più!

Turiddu         Così ti vogghio, fimmina calda e sensuale….I sensi perdere devi vicino al mascolo tuo! (Tenta di abbracciarla)

Lola                (Si sottrae all’abbraccio) Se perdo i sensi e vengono i padroni miei, perdo pure ‘o posto e nun ce ‘o putimmo permettere, pecché ‘nce avimmo ‘a spusà!

Turiddu         (Si calma) Ragione hai…. ma il corpo tuo caldo e vellutato, la testa girare mi fa! Di essere uomo dimentico e….la bestia che dentro di me sta, fuori esce!

Lola                No per carità tiene ‘a bestia  ‘o posto suojo!

Turiddu         Ogni tuo desiderio un ordine è…(Le prende le mani, la guarda negli occhi) ….Promettimi che questa sera mia sarai!

Lola                (Invitante) Ma io so’ già d’a toja, anima e soprattutto corpo… (Si rende conto di essere stata troppo audace Si rifugia dietro una sedia) No fermati…ci vediamo stasera, dopo cena e, allora….. ‘a bestia po’ fa chello ca vo’!

Turiddu         Benissimo, i minuti che ci separano dal nostro incontro conterò!

Lola                (Languida)Io pure i secondi!(Si riprende) Ora è meglio ca te ne vaje!

Turiddu         Come vossia comanda! Ma….bacioeconomy, con tariffa ridotta, 24 ore su 24 a me non desideri dare?

Lola                Stasera, stasera….mo  vattenne!

Turiddu         Via vado! (Va verso la comune)

Lola                (Lo blocca) No, non uscire da là! La signora aspetta visite ed è meglio ca nun te vede nisciuno: vattene per il giardino!

Turiddu         Ragione hai! (Le prende le mani tra le sue) A stasera, mia pignolata al limone!

Lola                A stasera, cannolo alla siciliana ricotta e cioccolata! (Sospira) Ah! (Esce dalla comune per andare ad aprire la porta)

Turiddu         (Rimasto solo) Il soggiorno partenopeo incomincia a farsi interessante! (Sogghigna) Ah…ah..ah… (Via a destra)

SCENA III  ( Lola - Armando –  Margherita )

Lola                (Entrando dalla comune) Prego accomodatevi….la signora sta parlando a telefono con la mamma, che sta (Marcando)ad Acapulco….vado ad avvisarla che state qui! (Via fondo)

Margherita   ‘E Capito? (Con lo stesso tono di Lola)……ad Acapulco…Ma pure quando sta fuori, ‘sta femmena é sempe ‘ntridice?

Armando        Siente chi parla…..

Margherita      Io non capisco pecché certe mamme devono essere così azzeccose….Stai in vacanza e pensa a te spassà…..’A nennella sta bona, è ‘o figlio mio ca…

                            (Piange)

Armando            …Ca nun è muorto ancora……Nun fa’ ‘o malaugurio, non piangere…

Margherita        Hai ragione, (Melodrammatica) mi chiudo nel mio dolore…. 

Armando            Non capisco che siamo venuti a fare….Tutto ciò che ci ha detto Massimo è solo frutto di una grossa sbronza……hai visto pure tu comme aveva  bevuto …

                       

                        CAMPANELLO

Lola                (Entra dal fondo ed esce per la comune)

Margherita   Eh, ma so’ preoccupata lo stesso, va bene…so’ ‘a mamma….

Armando        …Ca ‘na vota tanto s’adda fa ‘e fatte suoje!

SCENA IV (Nadia – Roberto e detti)

Lola                (Entra seguita da Nadia e Roberto) Accomodatevi, la signora subito viene, sta parlando con vostra madre a telefono…(Guarda sfottente Margherita) da Acapulco….(Indica Margherita e Armando)La stanno aspettando pure i signori….(Via dal fondo)

                        (Scambio di saluti)

Roberto        Scusate l’intrusione ma mia moglie è preoccupata per la sorella…..

Margherita   Che vi preoccupate a fare, mica siete la mamma…

Nadia              Perché solo le mamme si possono preoccupare?

Margherita   Certamente…

Armando        Invece no, la signorina è la sorella e ha pienamente diritto di essere preoccupata….

Margherita   (Sguardo fulminante al marito)

Nadia              Bravo, voi si che siete giusto ed oculato! Quanto pagherei per avere vicino un uomo come voi!

Roberto           (Divertito) Possiamo sempre fare uno scambio alla pari!

Armando       A nennella per la ufera? (Come lo direbbe un prete) Sinite parvulas ad me…. Affare fatto!(da la mano a Roberto)

Roberto             (Segue la scena divertito)

Nadia                   Anch’io ci sto!

Margherita        Che ve ne facite, voi siete giovane, bella e chillo invece è vecchio e…nzallanuto…!

Nadia                   Mi è sempre piaciuto il fascino del brizzolo…

Margherita        Brizzolo va a braccetto con gruzzolo e chillo in quanto a brizzolo tene sulo….chilli quatto pile……per quello che riguarda il gruzzolo è piombo!

Nadia                   Avrà ben altre qualità, anche se nascoste!

Armando            (Gongolando) Tengo ‘e qualità nascoste….

Margherita        ….Così bene che nun l’aggio maje viste!

Nadia                   Sono solo dettagli, chi si contenta gode!

Margherita        Allora vi faccio godere….Pigliatavillo, è tutto ‘o vuosto e senza scambio: ve tenite pure a vostro marito e ve facite a partita a tre comme Ermengarda!

Armando            (Borioso e Soddisfatto) Ma che ci faccio io alle donne!

Margherita        ‘Na cosa dint’o stomaco!

Nadia                  (Sfottente ai due) Sembrate due  micetti innamorati che fanno le fusa.

SCENA V (Giuliana e detti)

Giuliana            (Entra dal fondo e va incontro ai quattro) Finalmente! (Si salutano, vanno a     sedersi)Grazie di essere venuti. Massimo è fuori e potremo parlare liberamente. Roberto, dimmi la verità, è una cosa grave?

Roberto             Già ne abbiamo parlato tanto….. tuo marito è un po’ esaurito...

Margherita        (Pungente a Giuliana) E se sape! Dopo tanti anni vissuti vicino ad una estrosa come te!

Armando            (Alla moglie) Non essere scortese con Giuliana! Anche nostro figlio, in quanto ad estro, ne ha da vendere...

Nadia              Sono sempre più affascinata dalla vostra saggezza…..

Margherita      (Reazione di disgusto)

Nadia                   ….Cerchiamo però di dare una spiegazione logica per tutte quelle cose che abbiamo visto e sentito durante la seduta….

Roberto             Suggestione, suggestione collettiva!….Madame Sibil trasmette, agli altri, ciò che immagina, come se fosse realtà…..Vi è  riuscita maggiormente con Massimo perché esaurito e quindi emotivamente più vulnerabile. Fallo riposare un po’ in più, assecondalo, ma senza esagerare.

Margherita        Lo porto a casa mia. Solo cu mamma soja potrà ritrovare pace e tranquillità, (A Giuliana) Cose che non potrai mai dargli tu, con il carattere che hai!

Nadia                   Signora, ricominciamo con l’offendere? Il figlioletto è sempre stato uno squilibrato ed ora la colpa è di questa sventurata…..... (Conforta Giuliana)

Roberto             La colpa è dei figli che pure quanno so’ cresciuti, continuano a stare sott’a pettola ‘e mammà....

Nadia                   (Guarda Margherita) Che quando diventa suocera non si sopporta più!

Armando            (Rivolto alla moglie) Chella è nata suocera e perciò insopportabile dalla nascita! Suocera il nemico pubblico numero uno..…suocera, ‘na vita senza te……

Roberto             …..è una rosa senza spine...

Nadia                   …..una vita felice!

Margherita        (Contrariata) Comme so’ bellelle ‘e tre scignetelle!

                            (Imbarazzo dei tre)

Giuliana              (Risoluta)Per cortesia finitela…..Una cosa è certa: anch’io ho  visto un vaso che si spostava da solo, ho sentito la radio accendersi all’improvviso…..Madame Sibil non c’era, chi trasmetteva?

Roberto             Massimo!

Tutti                   Massimo?

Roberto             Certo. Una volta condizionato da Madame Sibil, pure lui, anche se non con la stessa intensità, riesce a trasmettere, tramite il campo ipnomagnetico che sprigiona dai suoi occhi, quelle immagini che crede di vedere, anche se inconsciamente.

Margherita        (Come a voler giustificare Massimo)….Inconsciamente..…e po’….(Risentita) ‘o creaturo mio, il campo….insomma quel campo  nun ‘o tene!

Armando            Statte  zitta! Non sai neanche di che si tratta...

Margherita        (E’ a disagio) Il campo….(Non riesce a dire ipnomagnetico)….come avete detto voié…(Temporeggia)….

Nadia                   (Senza dare il tempo agli altri di rispondere)….E’ come una telecamera che, tramite il ripetitore Massimo, trasmette a Giuliana quelle immagini che la sua mente esaltata vede (Soddisfatta a Margherita)Tutto qui!

Armando            (Alla moglie) Prendi, pesa incarta e porta a casa, ignorante!

Margherita        (Fa le spallucce) Si nun me date manco ‘o tiempo ‘e parlà….

Giuliana              Finitela per favore….sono stanca e vorrei ritrovare un po’  di pace…..

Armando        …  Che aggio perso ‘a quanno ho incontrato.…(Guarda la moglie) chi saccio io!

Giuliana             (Implorante)Papà ti  prego, non ne posso più…..

Armando            Va bene, va bene….

Nadia                   Analizziamo con calma la situazione: che ha fatto di tanto grave Giuliana? Stiamo facendo un dramma per una sciocchezzuola!

Giuliana              Nelle mie intenzioni doveva essere solo una serata allegra!

Margherita        (Irata) Pazzianno cu’ ll’anema ‘e…(Si riprende) …evocando i morti comme a ‘na diavulessa! (Agli  altri) GuardatevI intorno, pure ‘a casa s’é fatta comme ‘a ‘na strega…..

Giuliana              …Qui tutto riflette il mio estro creativo…sono un’estrosa.…

Margherita        …Troppo estrosa…

Giuliana              Credetemi vorrei non averlo fatto e per quello che ho visto e sentito, ho paura e sto diventando pazza….

Margherita        (Sfottente) Sta diventando….(cambia tono) Tu lo sei già, perché solo una pazza poteva organizzare la seduta: se lo   avessi saputo prima, te lo avrei detto: “ Nun ‘a fa’ ”!

Armando            Sei ipocrita e bugiarda! Eri così felice di poter chiedere i numeri a mammà...

Roberto             Qui i numeri li stiamo dando noi! Si ‘e gghiucammo, vinciamo il superenalotto!

Margherita        (Cambia discorso)Addò è gghiuto ‘o nennillo mio?

Giuliana              Ha accompagnato Ermengarda alla grotta della Sibilla, pare  che lì alloggi una sua vecchia amica.

Roberto             (Ride) E’ il caso di dirlo: “Cose ‘e ll’atu munno!”  Speriamo che nun le passa pe’ ‘a capo di invitarla a pranzo e a porta ccà!

Nadia                   Un fantasma party, ce lo invidierebbero tutti!

Armando            Con i fantasmucci e la ufara? Sai che sfizio? (Cambia discorso)Quello che non capisco è perché questa Ermengarda s’ è miso ‘ncapa di voler portar via l’anima di Massimo, se il suo grande amore è stato Eufrate!

Giuliana              E’ la leggenda che si avvera: secondo Ermengarda, l’anima di Eufrate sarebbe trasmigrata nel corpo di Massimo.

Armando            (Ride) Ah, ah... Chesta è bona: l’anima di Tizio se sfasterea  del corpo di Caio e va in quello di Sempronio alla ricerca di nuove emozioni... Inconcepibile!

Margherita        Secondo la metempsicosi no!

Armando            (Incredulo) La me tem psi co si? Che cos’è?

Margherita        (Prevenendo tutti)E’ un’antica credenza, comune ad alcune religioni orientali, secondo cui l’anima, liberatasi con la morte corporale, trasmigrerebbe in altri corpi di persone o di animali. (Al marito) Piglia, pesa  incarta e porta a casa, ignorante!

Tutti                   (Attimo di silenzio in cui tutti si guardano increduli!)

Armando            (Stralunato) Tu non sei mia moglie o, al limite, sei la dimostrazione lampante, che la metempsicosi è realtà perché un altro cervello se ne è gghiuto ‘e casa ‘ncapo a te! Tu a stiento sai che i peperoni in quanto ortaggi non hanno anima e mo’ci spieghi che cos’è la metempsicosi.

Margherita        (Previene qualsiasialtro intervento) Le notizie più certe probabilmente le fornisce Platone (al marito che la guarda inebetito) che non è ‘o canteniere ‘o puntone ‘o vico ma il filosofo greco vissuto tra il 427 e il 347 A.C....e che non fu il primo ad occuparsi di metempsicosi: già Pitagora che tu conosci comme a chillo d’a tavole d’e nummarielle,  lo aveva fatto! (Come un imbonitore) Nun ce scurdammo inoltre di Orfeo che non é quello del circo, ma il famoso poeta della Tracia, ca cantava e sunava accussì bello ca faceva ‘ncantà! (Sospira) Ah, quello si che era un vero uomo, grande amatore... Beata la sua Euridice!

Armando            (Inebetito) No, nun è possibile: sto ‘mbriaco senza aver bevuto! ‘Da quanto tempo saje ‘sti cose?

Margherita        D’e tiempe belle de ‘a scola…..belli pecché nun te cunuscevo ancora!

Roberto             Cos’e pazze!

Armando           Scetateme ‘a stu’ suonno!

Giuliana              Allora se così fosse, Massimo dice la verità!

Roberto             Vorrei solo sottolineare che la signora Margherita, forse volutamente,  ha evitato di citare un’antica credenza secondo cui  le anime malvagie si reincarnavano in animali feroci o  nelle donne.

Armando            (Melodrammatico) Nelle donne? Che destino ‘nfamo!

Roberto             (Ride insieme ad Armando mentre le due donne mostrano indifferenza)

Nadia                   (Ad Armando, fatale) Anche se fosse una donna come me!

Armando            (Galante) In quel caso: “Viva le donne!”

Margherita        (Al marito) Mo’ è meglio ca ce ne jammo, vummecuso! (Tra i denti) ‘A casa te scommo ‘e sango!

Nadia                   (Si alza) Anch’io credo che  sia ora di andare via...

Roberto             Mi raccomando, tienici informati...

Giuliana              Va bene, ma voi non mi abbandonate!

Nadia                   Sta’ tranquilla, ti telefonerò continuamente e...

Roberto            …..Io pago!

Margherita        Io come posso vado e vengo…ma se vuoi, (Indica il cellulare) sai come rintracciarmi...

Armando            Una telefonata a “Chi l’ha visto?” (Risate di tutti e disappunto di Margherita. Saluti, baci ed abbracci. I quattro escono dalla comune)

SCENA VI  (Lola – Giuliana)

Lola                    (Entra dal fondo)Io nun ce resisto cchiù dint’a ‘sta casa….

Giuliana              Che altro c’è?

Lola                    Signò, vi volevo dire che nun s’adda sapé niente ‘e chello che sta succedendo, perché se arriva all’orecchio del fidanzato mio, quello è geloso, è siciliano e fa una...(Cerca la parola)...una carne in officina!

Giuliana              Cosa?

Lola                    Accide a tutti quanti!

Giuliana              (Ridendo) Ho capito: una carneficina!

Lola                    Si, e ci fa andare a tené cumpagnia a Ermengarda llà ‘ncoppa (Via a destra)

Giuliana              (Divertita) Ci manca solo Otello...

SCENA VII (Giuliana – Massimo - Ermengarda)

Massimo              (Entra dalla comune, è sfinito) Che ghiurnata! (Si abbandona sul divano)

Giuliana              Perché non vai a farti una doccia mentre ti preparo qualcosa?

Massimo              Ch’è succiesso, come mai così affettuosa? Sei certa di star bene?

Giuliana              Stamme a sentì: è inutile bisticciare: tutti sono convinti che il problema non esiste perché tu sei esaurito e coinvolgi anche me.

Massimo              Ah, questo pensano?

Giuliana              Si, ma io sono sicura che non è così: ti credo perché ti amo e so che sei sincero, lo sento. Cerchiamo di unire le nostre forze per uscire da questa situazione. (Lo guarda con affetto) Ci stai?

Massimo              Posso mai dirti di no? Speriamo che tutto vada per il meglio!

Giuliana              Vedrai che alla fine ci sembrerà tutto un brutto sogno.(Si abbracciano)

Ermengarda      (Entra dalla comune, vede i due abbracciati ed ha un moto di stizza; va alle spalle di Massimo e gli fa il solletico)

Massimo              (Si accorge di Ermengarda)Te staje ferma o no?

Ermengarda      (Incalza)

Massimo              Ma quanti mane tiene? (Nel tentativo di sottrarsi al solletico, spinge Giuliana)

Giuliana              Ricominci? È così che vuoi il mio aiuto?

Massimo              Non ce l’ho con te, mi rivolgevo a lei. (Indica Ermengarda)

Giuliana              Ah, a lei? (Cercando di mantenere la calma) Dove sta?

Massimo              (Le indica il punto) Sta qua!

Giuliana              (Con calma) Senti Ermengarda tu mi vedi, io  invece no.…Miettete ‘ncapo però che lotterò per farti tornare da dove sei venuta. Massimo è mio e ama me e non te!

Ermengarda      Invece ama me!

Massimo             Non dire fesserie! Solo una pazza può affermarlo!

Giuliana              Come?

Massimo             (Indica Ermengarda) Rispondevo a lei! (Le va vicino, le prende le mani) Non fare caso a quello che dico... È lei che si intromette nei nostri discorsi pe’ ce fa appiccecà!

                            CAMPANELLO

Lola                    (Passa sul fondo per andare ad aprire la porta)

Giuliana              Va bene, spero solo di non sbagliarmi.

SCENA VIII (Lola e detti)

Lola                    (Entra agitatissima) Signò’, è venuta Madame Sibil!

Giuliana              Meno male, capita a proposito! (A Massimo) Io le vado incontro, tu manda via quella là! (Esce insieme a Lola)

Ermengarda      Me ne vado, non preoccuparti, ho da fare e poi non ho troppa simpatia per quella fotocopia sbiadita di caricatura di  medium: mi perseguita, mi fa sorvegliare dal suo spirito guida e sta facendo di tutto per mandarmi via…Ma non ci riuscirà, ne puoi star certo,…sono più forte di lei: é una principiante e se voglio me la bevo in un bicchiere d’acqua!…Uh, uh... Bye, bye... (Via)

Massimo              Bye, bye...E cerca ‘e nun turnà….di non farti vedere più...

SCENA IX (Giuliana – Sibil – Massimo)

Giuliana              (Entra con Sibil) Entri, si accomodi….come mai….

Sibil                    (Ha un borsone con sé) Cattivi, cattivi... E’ inutile che fa finta di nulla, tanto so già tutto: tenermi all’oscuro di un fatto così importante! (Sguardo interrogativo di Massimo e Giuliana)

Giuliana              Di cosa sta parlando?

Sibil                    Figliola, ma per chi mi prendi? Ti sembra possibile che sarei rimasta all’oscuro di un evento simile? Ermengarda è qui... (Invasata) Ermengarda è qui! Dov’è, dov’è? Che io possa inebriarmi con il suo profumo e, tramite il mio ectoplasma, materializzarla!

Massimo              Come ha saputo?

Sibil                    Me lo ha detto, il mio spirito guida: Miseno, figlio del Dio Eolo  e trombettiere del mitico Enea…..Ha rinunciato alle prove con la banda per informarmi dell’evento!

Massimo              Allora, visto che sa, faccia la performance inversa e mandi via Ermengarda!

Sibil                    Dobbiamo prima leggere  i tarocchi, poi chiedere del suo futuro alla  Sibilla! Solo allora deciderò se mandare via Ermengarda con la procedura semplice o segreta!

Giuliana              Allora facciamo presto…..

Sibil                    (Fruga nel borsone) Sto qua per questo….I tarocchi li ho portati, (Li poggia sul tavolino) il globo anche…..(Con orgoglio) Sa chi mi regalato questa palla?

Giuliana              No!

Sibil                    Il mago di OZ!

Massimo             Azz’!

Scena X (Lola e detti)

Lola                    (Entra ed ascolta)

Sibil                    Abbassiamo le luci per Affinché possa concentrarmi…..

Lola                    (Interviene) Signò, scusate se mi permetto…..Nun ve vulevo di’ niente pe’ nun ve fa mettere paura, ma visto che madàm mediùm sta n’ata vota ccà e chissà che ato cumbina, stateve accorta pecché stanotte….

Massimo              Te si fatta n’atu suonno!..…Cosa vuoi che ci importi!

Lola                    No, signor Massimo, nun è stato ‘nu suonno! Stavo nel mio letto con gli occhi aperti, quando improvvisamente ho avuto una percochizione…

Massimo              Con il vino bianco o rosso?

Giuliana              Questa non l’ho capita!

Massimo              La percochizione, ovvero fellata di pesche gialle, ancor più nota come percoche nel vino! (Ride compiaciuto)

Sibil                    Io non riderei tanto, signor Massimo. Se ho ben capito,  Lola ha avuto una precognizione e si sa che ogni tanto si avverano….

Giuliana              (Decisa) Lola continua.....

Lola                    Ho visto a Ermengarda, quella della leggenda, che cercava di afferrare per la mano il signor Massimo (a Massimo) Voi non volevate e allora vi ha acchiappato per una parte ca me fa scuorno ‘e dicere e….

Massimo              (Terrorizzato) E se ne è venuto tutte cose!

Lola                    No, ha mancato la presa, la signora s’é miso mmiezo pe’ ve aiutà…. e a questo punto Ermengarda ha afferrato alla signora e tutte e due sono state zucate da una tromba d’aria... E così, sono sparite nel cielo di una notte buia e tempestosa, sotto i raggi della luna piena!

Massimo              (Soddisfatto) Tutte e due? Io rimanevo qua solo?

Lola                    Si! (Piange)

Giuliana              (Tra il serio ed il faceto) Guardate come se arrecrea!

Sibil                    (A Lola) Allora tu hai paura che la precognizione possa avverarsi e che possa succedere qualcosa di spiacevole alla signora, vero carina?

Lola                    Si! (PiangeSi asciuga gli occhi, strilla) Povera signora! (Via dalla comune)

SCENA XI (Margherita – Armando – Giuliana – Massimo -  Sibil)

Margherita        (Entra come una furia, seguita da Armando) Massimo, mò mamma tua mette tutto a posto! (Vede Sibil: é Contrariata)Ah, c’è anche la medium!

Armando            Sono mortificato: ho tentato di fermarla e convincerla a farsi i fatti suoi, ma ‘a capa è tosta  e…

Margherita        …Devo dire due paroline a mio figlio, se mi è concesso! (Si sposta in prima quinta con Massimo)

Armando            (Va verso Giuliana e Sibil. Si posizionano a dx e parlottano)

Massimo              Mammà, ti sembra il momento…..

Margherita        Ho parlato con donn’Amelia ‘a fattucchiera e me ha ditto comme aggio ‘a fa’ pe caccià ‘a chella llà…la fantasmessa!

Giuliana              (Decisa) Allora, avete finito di confabulare? Madame Sibil ha fretta: ora papà e mamma ci scusano, vanno via e così possiamo continuare con madame…

Armando            Jammucenne, è ora di pranzo e ho fame!

Sibil                    No, possono restare: più siamo, meglio è.

Margherita        Va be’ (Scettica) Vedimmo ca se fida ‘e fa’…….

 Sibil                    Prima di tutto vediamo cosa dicono tarocchi…… ora mescolo le carte…..(Lo fa in modo strano, come se agitasse il panierino della tombola)

Margherita        (Rimane in disparte seduta sul divano. Tutto quello che dirà, come se facesse un’estrazione della tombola, durante la lettura dei tarocchi, non viene recepito dagli altri) Uhè, ca io ‘o tiro….

Sibil                    (Alza la mano e la agita)

Margherita        Chesta è ‘a mano…

Sibil                    (Scopre il primo tarocco e lo mette sul tavolino) Uomo robusto…

Margherita        88…Isso!

Sibil                    (Altro tarocco) Donna che piange…..

Margherita        72…Essa…

Sibil                    (C.s) Donna che ama…

Margherita        78….’A malamente…..

Sibil                    (C.s) Donne che combattono….

Margherita        61…..Tutt’e ddoje ca se scippano ‘e capille……

Sibil                    (C.s) Donna con la falce….(Grave) La morte!

Margherita        89 ’A morte….(Riflette un attimo – poi strilla) ‘A morte? Neh, madame, ma che state dicenno?….

Giuliana              (Terrorizzata) Morte, a chi si riferisce?

Sibil                    Non si preoccupi….un momento…(Guarda sullo scatola dei tarocchi) Uò, che distrazione…..(Legge) Dicembre 2000….I tarocchi sono scaduti, avariati….

Massimo              Ma che so’ purtualle? Madame levammo tutte cose ‘a miezo…

Sibil                    Non tema uomo scettico…Ora guarderemo il suo futuro nel globo….

Giuliana              (Sguardo implorante a Massimo)Massimo ti prego…

Massimo              (Rassegnato si siede

Sibil                    Ora mi metterò in comunicazione con la  Sibilla, tramite il mio globo…Per prima cosa faccio il concentramento….

Massimo              (A parte) In un campo di concentramento, te mannasse…..

Sibil                    (Si concentra sul globo nel quale si vedono delle luci ad intermittenza) Vedo vedo…..O no, (piange) Ecco spiegato la morte…….

Tutti                   (Con voce rotta dal pianto) Chi vi è morto?

Sibil                    La povera Rita…..

Giuliana              Una sua parente?

Sibil                    No, la moglie del portiere…..di un  “Posto al sole”!

Margherita        Io ‘a mettesse “Un posto sotto terra”…..

Armando            Mo’ have ragione…Madame siete in arretrato di trenta puntate: è morta a dicembre! Guardate pura ‘a palla è scaduta?

Massimo              Papà….

Sibil                    Riprendo il collegamento…..(Guarda nel globo che continua a lampeggiare)….. Vedo vedo vedo…No……proprio adesso!

Massimo              Che altro è successo?

Sibil                    Niente….Consigli per gli acquisti…

Armando            Madame, cagnate canale…

Sibil                    Ecco ci siamo, ci siamo…(Strilla)Sono in collegamento con la maestra (agli altri) E’ La Sibilla….(Dialoga con il globo) Come….Sa già tutto? Qual è il responso?….E’ in arrivo?

                            (Dall’alto cadono delle foglie come portate dal vento.  Effetti di luce. Come la leggenda vuole, la Sibilla scriveva i propri responsi sulle foglie che il vento disperdeva. Panico fra i presenti fino al quando il vento non si è calmato)

Massimo              (Va ad accendere la luce)Che so’ ‘sti foglie?

Sibil                    (Con aria di sufficienza) Non vuole sapere il suo futuro?

Massimo              Si, ma come?

Sibil                    Leggete cosa è scritto sulle  foglie che  ci ha inviato, come  sempre fa, la Sibilla!

                            (Tutti, compresa madame Sibil si affannano a raccogliere le foglie)

Massimo              Sono solo delle lettere dell’alfabeto….

Giuliana              Io non ci capisco niente….

Armando            Qualche cosa pure significheranno…

Margherita        Che ce ha fatto fesso n’ata vota!

Sibil                    Leggete da destra verso sinistra le lettere scritte sulle foglie che avete in  mano….Prima la donna giovane poi l’uomo giovane…..poi la vecchia……poi l’altro uomo….

Margherita        (Offesa) Vecchia a me…(Sta per avventarsi) ‘Sta mummia putrefatta e scuffata!

Massimo              (La trattiene) Mammà, per favore…leggiamo!

Giuliana              (Sillabando) Nu-n   c-e  s-t-a…. 

Massimo              Cc-hi-ù   n-i-e nte    ‘a  fa’…

Margherita        E-r-m-e-n- g-a-r-da 

Armando            A-dd-a   s-t-a’  c-c-à!

Sibil                    S-e   l-a    f-o-r m-u-l-a   s-e-g-r-e-t-a-   t-u-   n-o-n   d-i-c-i   d-a   p-o-e-t-a!    

Massimo              (Esasperato) Mo’ basta, nun ce ‘a faccio cchiù….(Fa per lanciarsi su Sibil, ma viene trattenuto da Armando e Margherita) Mo accido ‘a medium, A Giuliana e pure a Ermengarda…No a chesta nun le pozzo fa niente (Si calma esausto e rassegnato)

Sibil                    Non si preoccupi, non tutto perduto: manderemo via Ermengarda con una formula magica…terribile e segreta: ripetete appresso a me…Pronti? 

Tutti                   Si! (Si seggono sul divano)

Sibil                     (Spegne la luce del lampadario ed accende quella del lume) Ora io mi concentro….(Flette le ginocchia, chiude gli occhi e le mani: da l’impressione di sforzarsi: emette un mugolio)Uhhhh….

Margherita        (A parte) Mo’ se fa sotto! 

Sibil                    (Si scuote e dice)  Ambrabà, Ciccì Cocò……..Cà nisciuno ‘o ssaje te vo’….

                            Ambrabà Ciccì cchiù, chiù…….            Ermengarda non c’è più!

                           

                            (Tutti eseguono)

Sibil                    (E’ stremata ma soddisfatta) Ecco fatto, Ermengarda non c’è più!)

SCENA XII  (Ermengarda e detti)

Ermengarda      (Dal fondo si dirige verso Massimo)

Tutti                   (Soddisfatti meno Margherita che è scettica) Ermengarda non c’è più!

Sibil                    E’ contento?

Ermengarda      (E’ arrivata alle spalle di Massimo)Cucù….

Massimo              (Sobbalza, la vede) No…. puozze jttà ‘o sango!

Ermengarda      (Si allontana sul fondo)

Armando            (Rimprovera il figlio) Guagliò embé?……Te dispiace che finalmente la fantasmessa se n’è gghiuta….

Massimo              (Indica Ermengarda, riesce a mala pena a dire) ‘O che? Sta llà…sta llà!

Ermengarda      (Via dal fondo)

SCENA XIII (Gli stessi meno Ermengarda)

Giuliana              (Con Madame Sibil) Chi?

Massimo              Ermengarda!

Giuliana              (Reazione di sconforto)

Margherita        ( Reazione di Soddisfazione)

Massimo              (Con rimprovero) Neh, Madame Sibil…..

Sibil                    (Come a giustificarsi) In una brillante e fulgida carriera, costellata di successi, vi può pur essere un piccolo neo...

Massimo              E il piccolo neo, proprio a me aveva capità?(A Madame Sibil)

Sibil                     Stia calmo, signor Massimo, e non si preoccupi. Ora vado dal presidente dell’Accademia e prometto, che risolveremo il suo problema con un parcella minima….

Massimo              Grazie per lo sconto, siamo in tempo di saldi!

Sibil                    Vado, l’interpello, torno e risolvo. Good bye! (Via)

                            (Tutti e quattro avviliti e sfiduciati vanno a sedersi)

SCENA XIV  (Giuliana – Margherita – Armando – Massimo)

Giuliana              Speriamo che riesca a fare qualcosa!

Margherita        Ma che adda fa’ chella, mo’ ce penso io, saccio io che aggio ‘a fa’!

Armando            Qualche altro guaio! Ma comme non è riuscita la medium, hai la presunzione….

Margherita        SI! (Gag sputo in occhio) Donna Amalia,  a fattucchiera m’ha detto come devo fare!

Giuliana              (Rassegnata) Cosa vorresti fare?

Margherita        Quello che ha fatto ‘a Sibilla, ma con una formula magica sicura, che  mi è stata detta in gran segreto e non conosce nessuno!

Armando            Facimmoce ‘sti quatto resate, basta ca nun me faje fa’ ‘a ginnastica e po’ finalmente, andiamo a mangiare!

Margherita        Non ti preoccupare, foglia moscia, nessuna ginnastica: Dobbiamo fare tre giri intorno al tavolo e ripetere insieme a me la formula magica…

Giuliana              Qual’è ‘sta formula?

Margherita        ‘Nu mumento quella è difficile…Ah si ecco:(Si concentra, si alza)

Cu sale, pepe e aglio

‘sta fattura certo ‘a quaglio,

Ermengarda mo’ se a squaglia,

e llà ‘ncoppa se ne saglie

                            (Dopo un attimo di smarrimento e stupore tutti si mettono a ridere)

Armando            Chesta è ‘a formula segreta e sicura? I ne saccio una ancora più segreta e sicura che m’ha dato il mago del lago d’Averno!

Margherita        (Scettica) Qual’è?

Armando            (Si alza, va alle spalle della moglie, fa finta di concentrarsi e la scimmiotta)

Cu’ sale pepe e aglio

a Margherita mo’ te ‘a squaglio….

Cu’ Ermengarda ‘a votto ‘nfunno

e ‘nzieme ‘e manno all’atu munno!

Massimo              (Ride di gusto insieme a Giuliana)

Margherita        (Offesa) Quant’è spiritoso!

Armando            ‘A vuò fernì e fa ridere ‘e mosche?…’A formula segreta…..A questo punto avrei una proposta alternativa….

Tutti                   Andiamo a mangiare…

Armando            (Speranzoso) Eh….

Margherita        Nient’affatto, oggi non si mangia!

Armando            E io me ne vaco….

Massimo              No papà aspetta, lasciamola fare, non si può mai sapere…

Giuliana              (Acida) Lasciamola fare, perché è mammina!

Margherita        (Prende dalla borsa un piccolo contenitore)Questi sono gli ingredienti: pepe nero, sale e polvere di aglio!

Armando            Se Lola cuoce dduje spaghetti ce ‘e facimmo aglio, olio, sale e pepe!

Margherita        (Con superiorità) Che te risponno a fa’….(Agli altri, scimmiottando la medium) formate un cerchio intorno al tavolo e con un zumbetto incominciate a camminare e ripetete insieme a me:

Tutti                   (Formano il cerchio e camminano intorno al tavolo, dando l’impressione di una danza indiana intorno al totem

Cu’ sale, pepe e  l’aglio

‘sta fattura certo ‘a quaglio

Ermengarda mo’ se’ a squaglia

e llà ‘ncoppa se ne saglie!

Margherita        (Lancia in aria il pepe)

tutti                    (Starnutiscono)

                            (Lampi tuoni, vento rumori)

Ermengarda      (Fuori campo) No, no, no voglio rimanere ancora….aiuto…..

                            (Ancora rumori ed effetti di luce)

Ermengarda      Ahhhhhhh…..Addio!

                            (Forte botto e tutto torna alla normalità)

Massimo              (Incredulo) C’è riuscita….l’ho sentita gridare mentre volava via!

Giuliana              (L’abbraccia) E brava mammà…..

Armando            (Alla moglie, incredulo) Pure fattucchiera si’ addivintata!

Ermengarda      (Appare sul fondo: ha i capelli in disordine, l’abito sgualcito, come se avesse lottato)

Margherita        (Vezzosa a Massimo) E mo’ che dice a mamma toja?

Massimo              (Vede Ermengarda) Puozza passà ‘nu guaio, staje ancora ccà?

Margherita        (Offesa) Chesta è ‘a riconoscenza?

Tutti                   Eh!

Massimo              (Indicando il fondo) Sta llà….sta ancora ccà!

Armando            (Alla moglie) Me pareva strano!

Margherita        Tutti possono sbagliare…. (Scimmiotta la medium)In una brillante e fulgida carriera ci può anche stare un piccolo ciceruotto!(Cambia tono) Mo’ vaco addù donna Amalia e ‘a scippo ‘e capille a uno a uno! (Via dalla comune)

Armando            (La segue) Aspetta, nun fa ati guaje! (Via)

Massimo              (Si siede esausto sul divano)

Giuliana              (Va a sedersi vicino a Massimo, lo abbraccia) Sta tranquillo, vedrai che madame Sibil riuscirà a liberarci di Ermengarda!

SCENA XV (Ermengarda – Massimo – Giuliana)

Ermengarda      (Disgustata) Mi fate venire la nausea... Per poco tua madre non riusciva nel suo intento: devo ringraziare te ed il tuo scetticismo se sono ancora  qui!….Sono stanca, vado a riposare. Al mio risveglio ci metteremo d’accordo sul tuo trapasso. Ho fretta di ritornare lassù, ma con te!

Giuliana              Andiamo a fare un riposino...

Massimo              (Ad Ermengarda) Vacci insieme a quella santa donna di tua madre!

Giuliana              Anche ora rispondevi a lei?

Massimo              Certo!

Giuliana              Quando finirà questa storia?

Massimo              (Deluso si mette le mani in faccia, Giuliana cerca di consolarlo)

Ermengarda      Presto, molto presto, te lo assicuro, ma non nel senso che desideri tu, cara la mia Giuliana! Eufrate o se preferisci Massimo, è mio….mi appartiene da un secolo e tu, nulla potrai contro il volere del destino! Massimo non temere, secoli di felicità ci attendono! Decidi solo come preferisci morire, vieni! (Via)

Giuliana              (Si alza contemporaneamente alle ultime parole di Ermengarda)Vieni amore…

Massimo              …Va muor’’e subbeto primma ‘e mo!

Giuliana              E mo’ basta!

Massimo              Vuoi capire che non ce l’ho con te? Me vo’ accidere capisci, mi vuole ammazzare per portarmi con lei!

Giuliana              (Ha l’idea brillante) Denunciamola!

Massimo              Giusto! …ma che me faje dicere! Così ci portano in manicomio! Non voglio morire...(Piange, singhiozzando come un bambino)

Giuliana              Dai, non fare così...(Gli fa i vezzi come ad un bambino) È bello... È bello... Bello, bello, bello...

Massimo              (Smette repentinamente di piangere. Guarda la moglie come per dire: “Che stai facendo?”)Giulià fusse asciuta scema?

Giuliana              Eri così tenero mentre piangevi...

Massimo              Non ce ‘a faccio cchiù,….. Questa storia mi ha sfibrato!

Giuliana              Allora ascoltami: mentre tu riposi sul divano, io vado da Madame Sibil con la speranza che sia venuta a capo di qualcosa. Ciao! (Lo bacia e via)

Massimo              Ciao! (Prende dei cuscini, li poggia sul divano, si stende. Cerca di trovare la posizione migliore, sbadiglia, sta quasi per addormentarsi, quando entra Lola)

Scena XVI  (Lola – Massimo)

Lola                    (Entra dal fondo, non vede Massimo, strilla) Signor Massimo!

Massimo              (Sobbalza - Gag Karatè)  Se ti dico “Devi andare sotto un “Pendolino” mentre sta deragliando, ti faccio un augurio....Che c’è?

Lola                    Voi e la signora volete far credere pure a me che è tutto uno scherzo che state facendo con Madame Sibil , ma io l’ho capita la verità, e...poi  sento i vostri discorsi e…..

Massimo              Ci spii?

Lola                    Spià mo’ …ausuleo un poco!

Massimo              Insomma origli?

Lola                    (Offesa) Non parlate accussì ca me metto scuorno! Io so’ ‘na figliola perbene, pulita e saccio addò se fanno certi cose!

Massimo              (Divertito) Cosa hai capito? Insomma ausulei e,  allora?

Lola                    Allora aggio capito ca tutto è ‘overo! La fantasmessa ca ve vo’ purta all’atu munno ‘ce sta e io tremmo tutta quanta!

Massimo              Quando mai! È un gioco che stiamo facendo io e la signora per divertirci alle spalle degli altri... Non devi avere paura!

Lola                    È ‘na parola! Si era pe’ me, già me ne sarei andata, ma il mio fidanzato, non vuole. Dice che dobbiamo lavorare e risparmiare per poterci sposare. Un altro posto ‘e spicce ‘e spicce addò ‘o trovo? Così  ha detto che devo stare qua, però ve vo’ parlà!

Massimo              Va bene, gli parlerò uno di questi giorni. Ora però ho bisogno di riposare un po’! Lasciami solo e spegni la luce! (Si posiziona sul divano. Prende un plaid che sta su di una sedia e si copre)

Lola                    Va bene! (Esegue e via)

Massimo              (Subito si addormenta, russa)

SCENA XVII( Turiddu Massimo  lola)

Turiddu              (Entra dal giardino. A voce bassa ).Lola, Loluzza unne stai? Bisogno di parlarti ho.(Vede Massimo che sta dormendo sul divano e la scambia per Lola)

                            Meschina, stanca per la passata serata d’amore ancora è! (Va vicino a Massimo che nel frattempo si è seduto sul divano ma ha il plaid in testa) Qui c’è il mascolo tuo che sbranarti di baci vuole….

Massimo              (Lo prende per le spalle e fa uno strillo simile ad un ruggito) Ahhhhh.

Turiddu              (Si svincola) Aiuto…..Lola che voce rauca che hai….Un mascolo sembri!

Massimo              (Accende la luce)….Un  mascolo che sbranarti a muorze vuole!

Turiddu              (In evidente stato di imbarazzo) Oh signor Gargiulo, lei forse non ci crederà, ma la corriera.……aspettando stavo….

Massimo              Hanno messo una fermata nel mio soggiorno?

Turiddu              No….é che…..nell’attesa mi sono chiesto: “Turiddu, picché il signor Gargiulo a trovare non vai per vedere se novità ci sono?

Massimo              (Scortese) No, non ci sono novità…

Lola                    (Entra dal fondo e si spaventa)Oh…..E mo che succede?!

Turiddu              (Vede Lola) Allora, meglio essere sinceri é….Fortemente innamorato e ricambiato dalla qui presente fimmina casta e pura sugno….

Lola                    Turiddu,  ti avevo detto che avrei preferito dirlo io!

Turiddu              Zitta stai! In presenza di due uomini una fimmina cessa….

Lola                    Che?

Turiddu              …di parlare e in silenzio sta!(Le mostra una sedia) Accomodati e...(Pavoneggiandosi)  All’opera il mascolo tuo guarda!

Massimo              (Fino a quel momento ha seguito inebetito, con la bocca aperta, il dialogo dei due) Siediti, Lola, e fa come se stessi in casa del signore! In cosa posso esservi utile?

Turiddu              Favorirmi sempre! Non so se vossia l’ha capito, ma il mascolo di Lola sugno!

Massimo              Veramente? Grazie della precisazione...

Turiddu              Sono il promesso sposo di Lola, idda mi appartiene: ci siamo spiegati, ah?

Massimo              (Crede che “Ah” sia un’esclamazione di sofferenza) Cosa c’è, vi sentite male? (Si alza) Lola, porta un bicchiere d’acqua al signore...

Lola                    (Non si muove e risponde divertita) No, signor Massimo, sta benissimo, non lo vedete che è il ritratto della salute?

Massimo              (Con sconforto a Lola) Ma quello ha fatto “Ah”!

Lola                    E che vuol dire? In siciliano “Ah” significa “Hai capito?...T' è trasuto bene dinto ’e corna?”

Massimo              Ah significa “T’’ è... dinto’ e corna?” Simpatico!

Turiddu              Vidisti come ammaestrata bene l’ho?

Massimo              E che d’è ‘na scigna!

Turiddu              Dunque, io e la qui presente signorina abbiamo capito dal primo istante che visti ci siamo che le nostre vite unite devono stare! Con una battuta spiritosa continentale potrei dire: “Prima della preistoria, promessi sposi siamo!” (Ride compiaciuto. Lola lo guarda estasiata e ride anche lei)

Massimo              Il Manzoni ha preso spunto da voi per scrivere il suo romanzo...

Turiddu              (Non capendo) Che?

Massimo              Altra battuta continentale! (Ride compiaciuto come ha fatto Turiddu)

Turiddu              Silenzio!

Lola                    (Estasiata guarda il fidanzato) Quant’è bello!

Massimo              (A parte) Potrebbe fa’ ‘o Bambeniello ‘ncoppa ‘o presepe!

Turiddu              Allora, prima o poi le nostre esistenze unire dobbiamo!

Lola                    E non solo le nostre esistenze...(Abbassa gli occhi) Pure il resto… Ah!

Turiddu              (Compiaciuto) Ed anche il resto, fimmina passionale e voliosa del suo mascolo!

Massimo              (A  parte)Mo ‘e sputo ‘nfaccia!

Turiddu              Allora a nozze dobbiamo convolare e, molti piccioli ci vogliono! Pertanto Lola ed io dobbiamo lavorare…… Lola  lavorare deve e lasciare non può il posto picché vossia e la vostra signora con i trapassati ve mittite a pazziari!

Lola                    Eh!

Massimo              Non vi preoccupate, fra poco tutto tornerà a posto!(Si alza) Stateve fermo, mi voglio aizà!

Turiddu              Come volete. Allora ci siamo intesi... Bacio le mani! (A Lola) Bacia le mani anche tu!

Massimo              Non è il caso...

Turiddu              (Imperioso) Bacia le mani!

Lola                    Signor Massimo, per piacere, fatevi baciare le mani!

Massimo              (Rassegnato) Se vi fa piacere...(Lola esegue) A proposito, cosa vi siete messo a fare?

Turiddu              Il vigilante!

Massimo              Bene, e in quale azienda lavorate?

Turiddu              In nessuna, lavoro in proprio!

Massimo              (Meravigliato) E su cosa vigilate?

Turiddu              Sul bene più prezioso di tutta la mia vita: Lola! (La abbraccia)

Massimo              (Divertito) Bravo…..abbiate cura del vostro posto…...

Turiddu              Mizzeca, si capisce! Un uomo, per portare il pane alla famiglia, sacrificarsi deve! Signor Gargiulo, vi saluto. Baciamo le mani e... Vi raccomando! (Gli dà la mano, gliela stringe fino a fargli male e va via con Lola)

Massimo              (Riavendosi dal dolore) Devi fare la traversata dello stretto di Messina, a nuoto, inseguito da uno squalo tigre! Lavoratore indefesso, pfui!

SCENA XVIII (Massimo – Miseno)

Massimo:        Vorrei tanto riposare un po’!  (Si stende sul divano)

Miseno           (E’ lo spirito guida di Sibil. Entra dal fondo ed emette degli squilli di tromba)

Massimo        (Sobbalza) E’ una congiura, che altro è successo.

Miseno           (Avanza suonando)

Massimo        (Lo guarda, ha paura) Non è possibile, chi siete?

Miseno           Miseno, figlio di Eolo e trombettiere del mitico Enea!

Massimo        Mancavate solo voi, che volete?

Miseno           Nun ‘o ssaje?

Massimo        No!

Miseno           ‘Nu poco ‘e pace…..

Massimo        Allora siamo in due!

Miseno           E’ inutile ca facite ‘o spiritoso, l’avite ‘a fernì ‘e me turmentà!

Massimo        Io?

Miseno           Voi e chella capa svitata ‘e madama Sibil!

Massimo        Ma quella è lei…

Miseno           ‘O ssaccio, ma per colpa vostra! Io aggio perso ‘a pace: me chiama ogni minuto ‘e quarto d’ora, si me sto facendo ‘a barba, si sto facendo ‘e prove cu’ ‘a banda, se sto in intimità con la mia signora…è ‘nu turmiento!

Massimo        Pecché nun ve ‘a chiammate llà ‘ncoppa?

Miseno           Chi? Tenitavella cara cara, anze ditele da parte mia ca si nun ‘a fernesce,

vengo con la banda a fare le prove pe’ tre anne dint’a camera ‘e lietto soja!

Massimo        E fate bene!

Miseno           Stateve buono e mi raccomando….

Massimo        Non vi preoccupate, ma mo jatevenne, vorrei riposare un po’!

Miseno           Arrivederci (Si avvia sul fondo)

Massimo        Addio! (Si stende sul divano)

Miseno           (Si ferma sulla comune, emette un forte squillo di tromba e va via)

SCENA XIX ( Massimo – Margherita)

Massimo              (Quasi piagnucolando)  Fatemi riposare…..

Margherita        (Entra dalla comune:é nervosa, parla in fretta stando in piedi, girando intorno al figlio. Affanna ma non consente a Massimo di rispondere.) Guagliò, sienteme buono: sono andata da donn’Amalia la fattucchiera e mi ha detto c’o fatto non è gghiuto per colpa tua…perché non hai collaborato…

massimo              …ato

Margherita        Mo’ parlame chiaro: a quella, la vuoi mandare a casa sua o...(Con voce rotta dal pianto) te ne si’ nnammurato?

Massimo              …ato

Margherita        Giuliana tiene qualche difettuccio, ma è una brava moglie, chella ca ce vo’ pe’ te:…….sta chiena ‘e solde!

Massimo              (Sconfortato non accenna neanche a replicare)

Margherita        Nun rispunne eh? ‘A vuò lassà, e pe’ chi? per una senza carne e senza ossa? A chi te abbracce ‘o spirito? (Piange)

Massimo              (Cerca di rispondere) Ma….

Ermengarda      (Entra dal fondo e si ferma ad ascoltare)

Margherita        (Cambia tono) Sienteme bbuono: appena quel buon a nulla di tuo padre ha finito di mangiare, facciamo un’altra seduta…..Mo si nun ce miette intenzione, se non collabori, te manno cchiù ambresso a tenere compagnia alla tua Giulietta, mio caro Romeo……(Borbottando va via)

Massimo              (E’ inebetito, fissa il vuoto senza neanche muoversi)

SCENA XX (Ermengarda – Massimo)

Ermengarda      O Romeo, sei qui Romeo, rinnega il tuo nome e la felicità sarà tua amica per sempre!

Massimo              (Contrariato) N’ata vota tu…Ma che vuò? Dopo mia madre sei il più grosso guaio della mai vita! Sienteme buono Giulietta….o comme te chiam’ tu……

Ermengarda      (Speranzosa) Giulietta, hai detto bene! Sono la tua Giulietta e lo sarò per sempre, solo se tu lo vorrai, Eufrate!

Massimo              Ma lo vuoi capire che sono Massimo, MASSIMO!

Ermengarda      Un nome, che vuoi che sia un nome di  fronte all’amore, all’eternità!

Massimo              Senti cara Giulietta, o Ermengarda come preferisci, lasciami un po’ in pace……sono stanco e vorrei chiudere gli occhi.

Ermengarda      (Speranzosa)Per sempre, ti sei deciso?

Massimo              (Facendo le corna).……Nella speranza di poter schiacciare un pisolino!

Ermengarda       (Delusa) Ah! (Recita) Dormire, sognare e poi morire, anche se dormire è un po’ morire……..ma non è la stessa cosa! Dai deciditi: una corda, uno sgabello… un saltello….. solo qualche minuto di agonia e tutto è risolto!

Massimo              (Con la voce strozzata come se avesse il cappio al collo) Aiuto…..Aiuto….Soffoco….Giuliana… Giuliana……..

Ermengarda      A proposito come mai Giuliana non è qui a tormentarti?

Massimo              (Si riprende) Perché doveva fare una commissione, è uscita.

Ermengarda      (Agitata) Dove è andata?

Massimo              (Paziente) Da madame Sibil!

Ermengarda      (Sempre più agitata) Come è andata?

Massimo              Con la macchina.

Ermengarda      La tua macchina?

Massimo              Si, la sua è dal meccanico.…

Ermengarda      Presto, dobbiamo fermarla!

Massimo              Perchè?

Giuliana              (Entra dalla comune. È vestita e truccata come Ermengarda. Ha in mano il volante di una macchina ed una gomma infilata in un braccio) Vorrei sapere chi mi ha bucato la vaschetta del liquido dei freni!

Massimo              (Terrorizzato) Giuliana, amore, che ti è successo? (Capisce che è morta) No! (Ad Ermengarda) Sei stata tu, assassina!

Ermengarda      (Cercando di giustificarsi) Si, ma no era lei la predestinata... Eri tu... Tu... Tu... (Tu...Tu...Tu...” Va detto come il segnale di occupato del telefono)

Massimo              È occupato, richiama!

Ermengarda      Tu, che liberato da questo odioso corpo, dovevi tornare da me! (Piange)

Giuliana              Ah, sei stata tu? (Si avventa su Ermengarda)

Ermengarda      (Cerca di difendersi, poi scappa sul fondo a sinistra, inseguita da Giuliana)

Massimo              (Non sapendo più cosa fare) Ma si, acceriteve tutte e doje...(Riflette) E comme fanno? So’ già morte!

SCENA XXI (Sibil – Massimo)

Sibil                    (Entra dalla comune, è eccitata) Non dica nulla, non dica nulla, so già tutto!

Massimo              Come l’ha saputo?

Sibil                    Ho le mie conoscenze …(guarda in alto)…in alto loco!

Massimo              Ha visto in che guaio mi ha cacciato?

Sibil                    Guaio, guaio... E non pensa alla notorietà, alla fama internazionale che acquisirò io? Fotoreporter, cinema, televisione...

Massimo              ...Ed io ‘n galera!

Sibil                    Oh bella, in prigione, e perché?

Massimo              Per aver crivellato di colpi, accoltellato ed affogato con queste mani una medium irresponsabile! (Le mette le mani alla gola) Chiama, chiama il trombettiere….Te faje sunà ‘a marcia funebre!

Sibil                    Aiuto! Aiuto!

SCENA XXII  (Piccioni e detti)

Piccioni               (È un maresciallo di Pubblica Sicurezza, entra dalla comune) Fermo, fermo, in nome di Dio... Che sta facendo?

Sibil                    (Liberatasi dalla presa, va a sedersi su di una poltrona)

Massimo              Affari miei, lei chi è, che vuole?

Piccioni               Sono il maresciallo Piccioni. Sono venuto per darle notizia di un certo avvenimento ma, dopo quel che ho visto, sarò costretto ad incriminarla per tentato omicidio! Eh…Eh…Eh…

Massimo              Ah….ah… ah…! Tentato omicidio? Forse perché avevo le mani al collo della signora?

Piccioni               Perfettamente!

Massimo              Allora è tutto un equivoco! La signora è una vecchia amica di famiglia.…Ultimamente mi ha reso dei favori, lei non può neanche immaginare di che proporzioni, ed io per ricompensarla...

Piccioni               ...Voleva affogarla!

Massimo              Ma cosa dice... Voglio regalarle una collana e stavo prendendole le misure, perché la signora la preferisce a giro collo...

Piccioni               Questo è quanto dice lei...

Massimo              La signora può confermarlo!

Piccioni               (A Madame Sibil ) Conferma?

Sibil                    (Tituba, guarda Massimo che assume un atteggiamento implorante) Confermo!

Piccioni               Benissimo! Vorrei solo che i miei superiori vedessero la velocità con la quale risolvo i casi, ma... Veniamo al motivo della mia visita.

Sibil                    Beh, io vado via...

Piccioni               Un attimo, signora! (A Massimo) Oltre la qui presente c’é qualcun altro in casa?

Massimo              Lola, la cameriera.

Piccioni               Ed allora, signora, la prego di rimanere. Il signore avrà bisogno di una persona amica che lo conforti dopo quello che gli avrò detto!

Sibil                    Bene, rimango.

Massimo              Che ato è succiesso?

Piccioni               Sia forte e si segga. (Massimo si siede. Piccioni si rischiara la voce) Vede, signor Gargiulo, la vita spesso ci riserva delle spiacevoli sorprese, delle notizie.…terribili... (Si ferma) Lei oggi ne riceverà una!

Massimo              (Calmo) Dica, tanto ormai ci sono abituato.

Piccioni               Nella sfortuna lei è stato fortunato, sa?

Massimo              Vero? Perché?

Piccioni               Perché sono venuto io... Anche i colleghi mi reputano un assistente sociale nato! So come vanno dette certe cose...

Massimo              Meno male, dica!

Piccioni               Trattenga il respiro. Sua moglie è precipitata con l’auto in un burrone!

Massimo              In un burrone?

Piccioni               Non si preoccupi per l’auto…basterà  cambiare le portiere, i parafanghi e

                            fare raddrizzare tutta la lamiera e tornerà come nuova….

Massimo              (Prevedendo la risposta con faccia di circostanza) E mia moglie?

Piccioni               Se la caverà….

Massimo              (Incredulo) Eh?

Piccioni               ….con un funerale di prima classe, è morta!

Sibil                    Alla faccia dell’assistente sociale!

Massimo              (Senza alcuna reazione) Già, mia moglie è morta.

Piccioni               (Sorpreso) Sembra che la notizia non la colga impreparato!

Massimo              Merito del tatto, della squisitezza, della competenza con la quale mi ha informato del luttuoso evento. È solo merito suo se riesco ad accettare con serenità questo tragico avvenimento!

Piccioni               (Inorgoglito) Ma quale assistente sociale... Io sono un grande psicologo!

Sibil                    (Sfottente) Volendo minimizzare le sue capacità!

Piccioni               È simpatica ‘a signora! (A Massimo) Il corpo di sua moglie è stato trasportato all’ospedale, dove sarà sottoposto all’autopsia. Dopo, non so in quali condizioni e in quanti pezzi, le sarà restituito.

Massimo              (Con calma) Va bene!

Piccioni               Nel frattempo controlleremo l’auto per costatare se l’incidente è stato determinato da guasto o danno meccanico.

Massimo              (Sempre intontito) Ha perso l’olio dei freni dalla vaschetta bucata!

Piccioni               (Sospettoso) Lei come lo sa?

Massimo              (Si scuote) È buffo! Già, come lo so? (Guarda Madame Sibil per cercare aiuto)

Sibil                    (Cercando di risolvere la situazione) Ha avuto una precognizione!

Massimo              Mò stongo a’posto! (A Madame Sibil, contrariato) Grazie!

Piccioni               Precognizione? Io penso che la realtà sia diversa: omicidio preterintenzionale! (A Madame Sibil) Neanche lei me la conta giusta!

Massimo              (A Madame Sibil ) Quello è psicologo! Ma commissà...

Piccioni               Non faccia lo spiritoso! E poi, è inutile che tenta di commuovermi con una promuovendomi: sono maresciallo, io!

Massimo              E va bene... Sentite, maresciallo Colombo...

Piccioni               (Strillando) Piccioni!

Sibil                    In un momento come questo si mette a sottilizzare sul tipo di volatile, maresciallo? E poi, Colombo o Piccione, stiamo là...

Piccioni               Sbatto dentro tutti e due!

Massimo              Io non c’entro con la morte di mia moglie!

Sibil                    E neanche io!

Piccioni               Questo lo vedremo! Io vado via: si ritenga agli arresti domiciliari! (A Sibil) Ed anche lei!

SCENA XXIII  (Massimo – Sibil)

Massimo              (Quasi piangendo) Ha visto in che guaio mi ha messo? Ed ora come faccio, come faccio?

Sibil                    Non si preoccupi... Ho parlato con il presidente dell’Accademia medium, ho esposto il suo caso ed ho avuto assicurazione che se ne occuperà personalmente. Nel frattempo mi ha dato una nuova formula che già potrebbe risolvere tutto: se vogliamo tentare...

Massimo              (Rassegnato) Tentiamo....

Sibil                    (Azione mimica che va dall’ingresso di Ermengarda all’uscita di  Giuliana nella prossima scena. -  Fruga nel borsone: prende un notes , lo apre e muove le labbra come se stesse leggendo, poi chiude gli occhi e continua a muovere le labbra come se stesse ripassando quello che ha letto.)

SCENA XXIV (Massimo – Sibil – Ermengarda - Ciro)

Ermengarda(Entra dal fondo) Allora Eufrate, cosa vogliamo fare?

Ciro                (Entra dal fondo. E’ un altro fantasma. Si rivolge ad Ermengarda) Finalmente ti ho trovata!

Massimo         (Sconcertato) E chisto mo’ chi è? (Si rivolge a Ciro) il signore é….

Ciro                Il marito della qui presente signora!

Massimo        (Realizzando) Eufrate? (Sconcertato) L’anima mia?

Ciro                Nossignore, sono il fu Ciro Scognamiglio e (si indica) questa è l’anima mia!

Massimo        (Sempre più incredulo) Allora Ermengarda….

Ciro                Non è Ermengarda!

Massimo        E chi è?

Ciro                E’ Concetta Lo Cascio e….. (Con sguardo di rimprovero ad Ermengarda)  chesto va facendo….

Ermengarda  (A Massimo) Non ascoltarlo Eufrate, mente!

Massimo        (Scortese e perentorio) Statte zitta tu! (A Ciro) Allora?

Ciro                Questa bella signora ha avuto il pregio di farmi portare l’aureola a due pizzi ‘nfronte! (Fa il segno delle corna) Si va a informare sulle sedute spiritiche e, con qualche conoscenza, si sostituisce alle evocate per scendere sulla terra al loro posto…per avere qualche avventura, qualche emozione extra….Capitemi!

Massimo        Ho capito… e capisco pure a essa! Avete detto che è vostra moglie?

Ciro                Si!

Massimo        Allora scusate, tutti i torti non ha: qualche avventura, qualche emozione extra

se po’ scusà!

Ciro                Che v’aggia rispondere? (Ad Ermengarda)  Basta, jammuncenne!

Ermengarda  (A Massimo) Arrivederci, sogno di una notte di mezza estate!

Massimo        Addio incubo di una notte buia e tempestosa!

SCENA XXV (Massimo  - Sibil – Giuliana)

Massimo              (Si frega le mani contento) Questo è risolto! Ma ora chi mi ridà la mia Giuliana?

Giuliana              (Entra dal fondo)Nessuno! Anche io ti saluto Massimo, non posso restare oltre. Lassù qualcuno mi aspetta per decidere della mia sorte: spero di potermi reincarnare nella donna che, qualora decidessi, sposerai... Addio! (Via)

Massimo              Addio, Giulià addio!

SCENA XXVI  (Massimo – Sibil)

Sibil                    Allora cominciamo?

Masimo                (Contento) Non ce n’è più bisogno: sono andate via tutte e due, spontaneamente…..

Sibil                    (Pavoneggiandosi) Ha Visto? Madame Sibil non fallisce mai!

Massimo              (Vorrebbe inveire ma si controlla) …Beh, lasciamo perdere….ora non mi resta che convincere quell’idiota del maresciallo psicologo che io non c’entro con la morte di mia moglie.

Sibil                    Non sarà facile!

Massimo              Al contrario, non ci sono prove che possano incriminarmi!

Sibil                    Così tutto è risolto!

Massimo              Così sembra, non poteva andare meglio. (Mesto) Ho perso la moglie... Però... (Cambia tono) mi ritrovo suo erede universale!

Sibil                    Ogni medaglia ha il suo rovescio, mio caro! Comunque, volevo dirle... (Invitante) Lei ora è vedovo.…Io sono ancora giovane, piacente e disponibile... Orsù, se vuole rimpiazzare nel suo cuore Giuliana, non guardi troppo lontano...(Gli offre le labbra)

Massimo              (Deciso la sposta) ‘O che, nun tenesse che fa’…..cu’ ‘na vecchia pazza!

Sibil                    (Offesa gli risponde in napoletano) Vecchia pazza a me? Sciù pe’ ‘a faccia toja….(Si avvia verso la comune, dove si ferma e si gira) L’uommene comme a te, ‘ne faccio cuppetielle….(Via per la comune)

Massimo              Fanne chello ca vuò, l’importante è che me ‘aggio a vedè bene io solo’ de’ denare e Giuliana! Viaggi, vizi, stravizi e femmene a mappate!!

SCENA XXVII  (Massimo - Nadia – Roberto – Armando -  Margherita

Nadia                   (Dalla comune) Ah, è così, assassino! (Si fa sulla sinistra. Massimo tenta di scappare dalla comune, ma gli si para davanti Roberto)

Roberto             Assassino! (Massimo cerca di scappare sulla destra, ma si trova davanti Armando)

Armando            Assassino! (Massimo cerca di guadagnare l’uscita a sinistra, ma è bloccato da Margherita)

Margherita        Assassino!

Massimo              (Non sa cosa fare, indietreggia, tutti incalzano verso di lui)

Tutti                   (In modo cadenzato) A-ssa-ssi-no, a-ssa-ssi-no!

Massimo              (Indietreggia ancora, cade sul divano, riesce solo a dire) No, no! (Sviene)

SCENA XXVIII (Giuliana e detti)

(Buio poi le luci risalgono lentamente. Massimo ubriaco dorme sul divano; Giuliana è china su di lui e lo chiama. Tutt’intorno vi sono: Armando, Margherita, Roberto, Nadia)

Giuliana              (Cerca di scuoterlo) Massimo ... Massimo... È inutile, è così da stanotte... Massimo ...

Massimo              (Apre gli occhi,se li stropiccia, si guarda intorno, sobbalza, si siede, é incredulo) Dove sto?

Giuliana              A casa tua!

Massimo              Giuliana? (Non si rende conto) Ma tu sei viva?

Giuliana              Si. (Affettuosa) E dovrai sopportarmi ancora per molti anni!

Massimo              (A tutti) E voi che ci fate qui?

Nadia                   Ci ha chiamato Giuliana! Non trovandoti a letto ti ha cercato qui, nel salotto...

Margherita        ...Dove eri beatamente ubriaco disteso sul divano.

Armando            Non riuscendo a svegliarti, non sapendo cosa fare ha chiamato noi…

Roberto             (Sadico) Ed io con gioia sono corso…..

Massimo              Perché?

Roberto             (C.s) Ti avrei sottoposto ad una cura particolare con la quale non avresti avuto più problemi di salute...(Sghignazza) Eh…eh..eh…

Massimo              (Scherzoso a Giuliana ) Avevi programmato il delitto perfetto!

Giuliana              (Ride) Mi è andata male.…(A Roberto) Tieniti pronto per la prossima occasione…..la speranza è l’ultima a morire!

Massimo              (A Roberto) Non sarà mai tua cliente….Io non ci capisco niente! Allora Ermengarda e tutto il resto?

Giuliana              Hai sognato, Massimo!

Massimo              Un sogno... È stato tutto un sogno!

Scena XXIX (Sibil e detti)

Sibil                    (Entra dalla comune)Eccomi qua, ci sono novità?

                            (Improvvisamente si sente cantare)

Voce                   “Torna, ‘sta casa aspetta a tte….

Massimo              (Impaurito) Ancora? Ancora quella dannata voce? (A tutti) Naturalmente voi non la sentite!

Giuliana              Certo che la sentiamo: è Lola!

Massimo              Lola?

Giuliana              Si, lo sai che le piace cantare...

SCENA ULTIMA  (Lola – Turiddu – e detti)

Lola                    (Entra in quel momento con Turiddu) Torna...

Turiddu              (Canta insieme a Lola)….chistu picciotto aspetta a tia……

Massimo              (Lancia un grido disumano) Aaaahhhhh….

                            (I due smettono di cantare)

Massimo              (Vede i due)Lola, ah e c’è pure compare Turiddu! Ma io Ma io l’accido a tutt’e dduje! (Si lancia verso i due che scappano: gli altri cercano di mantenerlo, inseguendosi a vicenda)

BUIO-STROBO

SIPARIO