‘O mago de’Zoz

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41° Circolo didattico di Napoli

L’agenzia di produzione teatrale


presenta

‘O mago de’Zoz

di Mauro Palumbo

Commedia in due atti

liberamente tratta dal romanzo di Lyman F. Brown (The Wizard of Oz)

Anno scolastico 2006-2007

Genere: Commedia musicale per ragazzi

Atti: due

Personaggi: 48

durata: un'ora e 15 minuti


Personaggi:

Il grande mago Zoz

La piccola Dora

Il fratellino muto, Teo

Pascatolo

Aurelio ‘e Fierro

Rocco ‘o Buttiglione

Pietrapak

Augusta la busta

Paolegna

Tivù

Quotidiana

Giancartastraccia

Zia Emma

Zio Enrico

La buona strega Maestrale

La cattiva strega Ponente

La buona strega Scirocca

I guardiani della Città di Zozzonia (2)

Smeraldina

3 Magnababà

Tre scimmie volanti

La Regina dei topi

10 topi

Gli abitanti di Zoz, ‘e zuzzuse (10)

Presentazione

La storia che stiamo per raccontare è avvenuta in una città italiana con tanti problemi: Napoli. Ai piedi del Vesuvio non succede mai nulla che sia normale: persino gli uccellini evitano di sorvolare la bocca del vulcano, che negli ultimi tempi cela uno strano segreto.

Il vento, sempre più spesso, arriva ululando ed alzando un tremendo e misterioso fetore: ormai, il forte vento puzzolente si è sostituito all’originario odore di ginestre, tipico fiore che cresce sul Vesuvio. E’stata la mano dell’uomo, ancora una volta, a rovinare ciò che la natura ha creato: non avendo più dove riporre i rifiuti prodotti dalla città, i governanti hanno deciso di riempire la bocca del vulcano: il Vesuvio è stato trasformato in una discarica a cielo aperto.

In un angolo alle pendici del vulcano vivevano, ignari, lo zio Enrico e la zia Emma, con i loro dolci nipotini Dora e Teo. Il più piccolo dei due, Teo, dopo la morte dei genitori, aveva smesso di parlare ed era praticamente muto. La sorellina maggiore cercava in tutti i modi di stargli accanto e, quando il piccolo era triste, gli cantava delle belle canzoni.

Tutto procede come al solito fino a quando il Vesuvio, luogo bellissimo divenuto una discarica a cielo aperto, ha un’improvvisa eruzione, che causa lo sprofondamento della casa di Dora e Teo. A provocare l’evento, si scoprirà che sono stati gli abitanti di un paese magico, che esiste sotto le pendici del vulcano: ‘e zuzzuse. Questi, guidati dal Mago Zoz, stanchi per la quantità enorme di rifiuti prodotti dall’uomo e mal smaltiti, decidono di restituire al mondo esterno tutta la spazzatura che gli umani hanno accumulato nel vulcano. Dal viaggio di Dora e Teo in questo mondo magico del sottosuolo, i bambini recupereranno valori perduti dagli adulti, tra i quali,  accettarsi semplicemente per quello che si è.


ATTO I

SCENA PRIMA

Sullo sfondo il paesaggio del Vesuvio; circa al centro la casetta. Si vedono cumuli di spazzatura e di scatoloni. Poco distante, Dora gioca con il fratellino Teo.

DORA (1)      E dai Teo, dimmi qualcosa. E’ da quando non ci sono più mamma e papà che non hai detto più una parola…

Teo non risponde e siede innervosito su una sedia

DORA(1)      Dai, non ti arrabbiare… Guarda! L’arcobaleno! Abitiamo in questo posto che è sempre così magico… Non tutti hanno la fortuna di vivere ai piedi di un vulcano! Forse, un giorno accadrà una grande magia e potremo cantare insieme come una volta… Ti ricordi la canzone che ci cantava sempre la mamma?

Teo annuisce con la testa, ma è triste

DORA(1)       La vuoi sentire?

Teo annuisce ancora con la testa. Dora, allora, comincia a cantare

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CANZONE 1: “‘NGOPP’ALL’ARCOBALENO ”

(Rit.)

‘Ngopp’all’arcobaleno,

che ce sta?

Là, nu suonne ca’ suonne

po’addivinì realtà.

‘Ngopp’all’arcobaleno,

può vulà.

E ancora chiù ‘ngopp,

chissà po’ che ce sta…

(Strofa)

Nu juorno vulesse je‘ngopp’a na’ stella,

addò manco ‘na nuvola ce sta.

Addò ‘e guaie nun pozzeno arrivà,

e ‘llacreme addiventano felicità.

(Rit.)

‘Ngopp’all’arcobaleno,

che ce sta?

Io sto ‘cca ‘ngopp’a terra,

ma nun smetto ‘e sunnà…

Intermezzo musicale durante il quale si risvegliano i rifiuti differenziati e cominciano a ballare e cantare la stessa canzone

(Rit.)

‘Ngopp’all’arcobaleno,

che ce sta?

Là, nu suonne ca’ suonne

po’addivinì realtà.

‘Ngopp’all’arcobaleno,

può vulà.

E ancora chiù ‘ngopp,

chissà po’ che ce sta…

(Strofa )

Nu juorno vulesse je‘ngopp’a na’ stella,

addò manco ‘na nuvola ce sta.

Addò ‘e guaie nun pozzeno arrivà,

e ‘llacreme addiventano felicità.

(Finale)

‘Ngopp’all’arcobaleno,

che ce sta?

Io sto ‘cca ‘ngopp’a terra,

ma nun smetto ‘e sunnà…

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SCENA SECONDA

Dora si è andata a nascondere impaurita, durante la canzone, vedendo che i rifiuti differenziati si sono rianimati. Teo, invece, sembra molto divertito da questi strani, ma simpatici personaggi

PASCATOLO (3) (Appare molto contento) Ah! Da quanto tempo avevo voglia ‘e cantà ‘na bella canzone!

PIETRAPAK  (4)  Peccato ca’ si stunato forte, Pascatolo! Comm’a ‘na campana!

AUGUSTALABUSTA (5)  Brava: è una campana di cartone! E gli somiglia pure!

PASCATOLO (3)  Statte zitto tu ! Sacchetta…

AUGUSTALABUSTA (5)  Screanzato!

PASCATOLO  (3)  Mica tutti possiamo avere la voce di Aurelio ‘e Fierro, ‘ccà!

AURELIO’E’FIERRO (7)   ‘O può dicere forte, Pascatolo!

ROCCO’O’BUTTIGLIONE  (6) Ma pecchè, esistono pure le campane di cartone?

GIANCARTASTRACCIA  (8) (Prendendolo in giro) Certamente: tutte le campane sono di cartone!

ROCCO’O’BUTTIGLIONE  (6)  (Credendoci) Davvero?!?

Tutti si guardano e scoppiano a ridere

TUTTI    (Ridendo) Ah, ah, ah!

AURELIO’E’FIERRO (7)   Rocco, je n’aggio conosciuti ‘e buttiglioni, ma scemo comm’a ‘tte, maje!

PAOLEGNA (9)   (A Rocco) Che facevano ‘e campane ‘e cartone?!?

ROCCO’O’BUTTIGLIONE  (6)   Ma, me lo ha detto lei…

QUOTIDIANA  (10)  Tu, ti devi svegliare! Mica puoi prendere tutto quello che ti dicono come oro colato?!?

ROCCO’O’BUTTIGLIONE  (6) (Pausa di perplessità) Non ho capito…

PASCATOLO (3)  Uuh! E’ proprio abbunato!

PIETRAPAK (4) E non lo trattate così. Rocco, che sei abbonato tu?

Pausa di perplessità del bottiglione, nella quale guarda Aurelio per avere un suggerimento per la risposta. Aurelio gli fa cenno di si con la testa, allora lui risponde

ROCCO’O’BUTTIGLIONE  (6) (Deciso) Si!

TIVU’ (11)  Allora se è abbonato, fatelo parlà cu ‘mmè… Glielo spiego io, vi prego…

AURELIO’E’FIERRO (7)   Overo? E pecchè?

PASCATOLO (3)  Lassa stà: poverella, a Napoli nun ce capita mai ‘e essere guardata ‘a n’abbonato autentico!

AURELIO’E’FIERRO (7)   Ah, va buò!

TIVU’ (11)  Rocco, non sempre devi credere a tutto quello che ti dice la gente. E neanche a tutto quello che vedi…

PAOLEGNA (9) (Indicando Tivù) Soprattutto chelle ca’ vedi ‘ca dinto!

QUOTIDIANA  (10)  E neanche a tutto quello che leggi, senti a me: sapessi quante sciocchezze sono stata costretta a sopportare solo per essere venduta…

ROCCO’O’BUTTIGLIONE  (6) Ma allora non mi devo fidare di nessuno?

PASCATOLO (3) Ojoco’oj! L’avite fernuto ‘e ‘nzamà! Nonsignore, a questo mondo, a qualcuno, ogni tanto ce può pure credere…

GIANCARTASTRACCIA  (8) Agli amici veri, per esempio…

PIETRAPAK (4) Alla famiglia!

AUGUSTALABUSTA    Giusto! Credi solo a chi sei sicuro che ti vuole bene disinteressatamente…

PASCATOLO  (3) (Da una pacca sulla spalla ad Augusta) E brava ‘a sacchetta!

AUGUSTALABUSTA (5)  Cafone… 

PAOLEGNA (9)  (Indicando) Ehi, amici: i due ragazzini si sono spaventati…

PASCATOLO (3)  (Corre a nascondersi, impauriuto) Ragazzini?!? Ci sono due ragazzini?!? Si salvi chi può!

AUGUSTALABUSTA (5)  Che codardo!

PASCATOLO (3)  Vulesse vedè a te! Sai quanti parenti ho avuto scamazzati per colpa d’e scugnizzi di questa città!

PIETRAPAK (4)  Ma questi non sono scugnizzi: sembrano dei bambini così dolci…

TIVU’ (11)  Ehi, ragazzina! Si, dico a te: non aver paura!

AURELIO’E’FIERRO (7)   Forza, voi due, ascite fore: mica vi metterete appaura di alcuni poveri rifiuti indifferenziati…

DORA (1)  (Uscendo dal nascondiglio, seguita dal fratellino) Indifferenziati?!? Che vuol dire?

QUOTIDIANA (10)  Vuol dire che la gente ci butta via senza criterio!

AURELIO’E’FIERRO (7)   Indifferentemente…

GIANCARTASTRACCIA  (8)   Noi dovremmo avere una raccolta a parte ed essere differenziati dai rifiuti comuni, ma quasi nessuno a Napoli lo fa!

PAOLEGNA  (9)   E accussì, siamo costretti a stare mischiati l’uno con l’altro, insieme alla munnezza comune…

DORA (1)   E perché?

AUGUSTALABUSTA (5)  Perché? Per ignoranza, per abbandono, per menefreghismo, per pigrizia…

PASCATOLO (3)  Per piacere, facite parlà a ‘mme!

AUGUSTALABUSTA (5)  Maleducato!

PASCATOLO (3)  (A Dora) Ciao, piccerè! Io sono Pascatolo: ‘o guapp’e tutti gli indifferenziati d’o Vesuvio!

TIVU’  Eh! ‘O guapp’e cartone!

PASCATOLO   Embè?!? Per qualsiasi cosa posso esserti utile batti pure un colpo su di me, ma chianu chiano ca so’fragile!

DORA   Piacere…

ROCCO’O’BUTTIGLIONE  (6)   Invece ricordati: io sono Rocco ‘o buttiglione…

AURELIO’E’FIERRO (7)   ‘O chiù fesso d’o rione! Quando ti serve qualcuno tosto overamente chiama me: io so’ Aurelio ‘e fierro! Mi piego, ma non mi spezzo!

DORA (1)  Molto piacere…

PAOLEGNA (9)  Sta presentazione è ‘na schifezza! Fate largo, io sono Paolegna, non so se mi spiego: io mi spezzo, ma non mi piego!

AURELIO’E’FIERRO (7)   Cupiona!

PAOLEGNA   (9)  Si, ma vaco a migliorà, però!

GIANCARTASTRACCIA (8) E’ giusto: mette ‘a coppa! Ciao, io sono Giancartastraccia…

AUGUSTALABUSTA (5)  E io sono la vera signora, qui, ma sono costretta a subire tutti questi stracciati: sono Augusta, la busta…

DORA  (1)    Incantata…

QUOTIDIANA(10)  Io sono Quotidiana…

PIETRAPAK (4)  Cioè, sta sempe ‘cca!

QUOTIDIANA(10)   E’colpa mia se non mi ritirano mai?

PIETRAPAK   Io sono Pietrapak… E che devo dire io: non sono neanche riciclabile!

TIVU’ (11)   E io sono tivù!

DORA (1)  Piacere… Davvero: piacere di conoscervi tutti!

PASCATOLO (3)  Che ha il ragazzo: è un po’ silenziosetto…

DORA  (1) Lui è Teo, è mio fratello. Fa così da quando i nostri genitori non ci sono più…

AURELIO’E’FIERRO (7) Oh, bella: e vivete da soli qui sul Vesuvio?

DORA (1)  No, viviamo con gli zii in quella casetta laggiù… Oh, a proposito, eccoli che arrivano!

ROCCO’O’BUTTIGLIONE (6)   (Urlando a gli altri) Umani a babordo!

PASCATOLO (3)  (Fuggendo) Arrivano gli umani!

DORA (1)    Ma no, dove andate?!?

GIANCARTASTRACCIA (8)  Si salvi chi può!

QUOTIDIANA (10)   Scappiamo!

I rifiuti indifferenziati fuggono a lato della scena prima che entri Zia Emma

SCENA TERZA

Entra la zia di Dora e Teo. Dopo poco entrerà anche lo zio Enrico

ZIA EMMA  (12)    (Chiamando da sinistra e poi entrando) Dora… Teo… Siete qui piccoli nipotini adorati!

DORA (1)         Si: ciao zietta… (La bacia allegramente)

ZIA EMMA (12)    Che puzza! Si è alzato il solito vento di scirocco ed il solito fetore… Eppure, nonostante la puzza, oggi è meglio non stare in casa…

DORA (1)      Perché?

ZIA EMMA (12)    Piccola mia: ci sono state altre due scosse di terremoto da stamattina…

Da destra entra lo zio Enrico con una zappa. Si ferma e porta una mano sulla schiena

ZIO ENRICO (13)  A-ja-ja-ja-jà!

ZIA EMMA (12)   (Entrando da sinistra) Povero Enrico! Sei stanco!

ZIO ENRICO (13)  Per forza, Emma: questa terra si fa tutti i giorni più arida! E’ diventata tosta n’accidente!

DORA   (1)     Ciao zio Enrico! (Lo bacia come in precedenza con la zia)

ZIO ENRICO (13)   Ciao piccola Dora, ciao Teo… (Alla moglie) Come farà quella bambina a rimanere così allegra?

ZIA EMMA (12)   E’ l’unica che sembra non accorgersi della puzza e dei terremoti! (Guardando la casetta) Com’era bella la nostra casetta, dipinta di fresco, tanti anni fa!

ZIO ENRICO (13)  Ora quello strano vento puzzolente l’ha tutta scrostata e appestata…

ZIA EMMA (12)     Chissà come mai? Questo è un mistero… Una volta, qui sul Vesuvio, si sentiva solo il dolce profumo delle ginestre.

ZIO ENRICO  (13)   Cara moglie, i tempi sono cambiati! La mano dell’uomo ha rovinato tutto ciò che c’era di bello qui.

Enrico riprende il lavoro. Teo e Dora stanno giocando a palla vicino alla casa

ZIO ENRICO (13)    Però, potrebbe anche andare peggio…

ZIA EMMA (12)    E come!?

ZIO ENRICO (13)  Beh, tutti questi terremoti qualcosa vorranno dire: è un bel po’ che non abbiamo un’eruzione…

Si sente un rumore cupo e sinistro. Zia Emma si volta verso il pubblico sconsolata

ZIO  ENRICO  (13)    Oh-oh!

ZIA EMMA (12)   (Gridando) Dora, presto, il vulcano sta per esplodere! Scappiamo…

I rumori diventano sempre più forti. La scena si fa buia.

DORA (1) Eccomi, zia! Corri, Teo… Vieni, dove scappi?! Non andare in casa, è pericoloso!

Zia Emma e Zio Enrico escono di scena. Dora entra in casa correndo dietro a Teo. Le luci si spengono, il rumore è sempre più forte entrano in scena due personaggi vestiti con sacchetti neri di plastica che sollevano la casetta e la fanno vibrare

Sipario

SCENA QUARTA

Sulla destra c’è la casetta di Dora, depositata all’interno del vulcano. Accanto ad essa, delle scarpette d’argento, Pascatolo, Aurelio‘e fierro e Rocco‘o bottiglione, privi di sensi. Entrano in scena, due da sinistra e uno da destra, tre Magnababà. Si accorgono della casetta, le si avvicinano e le girano intorno incuriositi.

PRIMO MAGNABABÀ (14)    E questa casa da dove salta fuori?

TERZO MAGNABABÀ (16)    Prima non c’era…

PRIMO MAGNABABÀ’ (14)     Questo maledetto abusivismo edilizio: mo’ costruiscono pure dentro al vulcano?!?

SECONDO MAGNABABÀ (15)    Ma no, sciocco! L’eruzione avrà aperto una crepa sul fianco del vulcano ed è caduta all’interno…

TERZO MAGNABABÀ (16)    Ehi, guardate! E’ precipitata proprio nel posto giusto!

SECONDO MAGNABABÀ (15)    E’ vero!

Si sente dall’interno della casa la voce di Dora. I Magnababà si scostano spaventati sulla sinistra e ascoltano.

DORA (1)  Che bella dormita ho fatto!

TEO (2)      Pure io… E che sogno incredibile…

DORA (1)  Teo. Ma tu parli! L’eruzione ti ha sbloccato!

TEO (2)     Eruzione?!? Allora non era un sogno!

DORA (1)  Che bello, fratellino mio (Lo abbraccia) Possiamo parlare un’altra volta come facevamo da piccoli! Secondo te cosa è successo? Dove siamo?

TEO (2)  Ora comincio a ricordare… Siamo sprofondati in una crepa che si è aperta nel vulcano.

DORA (1)   Quindi siamo sotto terra! (Guardandosi attorno) Wow! Siamo all’interno del Vesuvio!

TEO (2)     Proviamo a chiedere informazioni a quei tre laggiù…

DORA (1)   Oh! Buon giorno signori! Potrei sapere chi siete? E… questo paese… Come si chiama?

PRIMO MAGNABABÀ (14)   Accetta i nostri rispettosi omaggi, cara fatina venuta dal cielo!

DORA (1)   Io non sono una fatina, cosa dite?!

TERZO MAGNABABÀ (16)    Allora chi sei?

DORA (1)   Io sono Dora, e questo è mio fratello Teo. Siamo dei poveri bambini trascinati qui dentro dall’eruzione… Ma dove siamo capitati?

SECONDO MAGNABABÀ (15)   Sei nel paese dei Magnababà!

TEO (2)   Dei Magnababà…? Che strano nome… Mai sentito. E dove si trova questo paese?

Entra da destra la Strega del Nord. I Magnababà si inchinano profondamente e si dispongono ai lati della scena.

STREGAMAESTRALE (17) Si trova nel Regno del grande Zoz, piccini miei!

DORA (1)   Nemmeno questo l’ho mai sentito.

TEO (2) Neanche io…

DORA (1) Ma…sono sveglia o sto sognando? (Teo le dà un pizzicotto). Auh! Sì, non c’è dubbio, sono sveglia!

TEO (2) Ma si può sapere perché siete così gentili con noi?!?

STREGAMAESTRALE (17) E’ semplice: cadendo giù dal cielo con la tua casetta, hai ucciso la malvagia Strega Levante! La perfida Strega dell’Est.

PRIMO MAGNABABÀ (14)    Una strega cattiva e maligna…

SECONDO MAGNABABÀ (15) Pensate, si serviva delle paposce d’argento per tenerci sotto i suoi piedi!

TERZO MAGNABABÀ (16)  Proprio come schiavi!

DORA  (1) E così, noi avremmo ucciso una strega?!?

TEO (2)  Ma siete matti?!? Noi non abbiamo ucciso proprio nessuno!

STREGAMAESTRALE (17) E invece sì. Guardate sotto la vostra casetta: si vedono ancora i piedi della strega, calzati con le potenti paposce d’argento.

DORA  (1) Oh, poveri noi! Noi non volevamo uccidere nessuno! Vogliamo solo tornare nella nostra città, Napoli, dalla zia Emma e dallo zio Enrico. (Singhiozza).

TEO (2) Lo so che sul Vesuvio c’è una puzza terribile, ma la nostra casa è lassù e vogliamo tornarci…

STREGAMAESTRALE (17) Guarda che la puzza che si respira fuori al vulcano tutto sommato è colpa vostra!

DORA  (1) Colpa nostra? E perché?

PRIMO MAGNABABÀ (14)    Un bel giorno, non avendo più dove mandare la vostra spazzatura…

SECONDO MAGNABABÀ (15) Voi napoletani avete deciso di riempire la bocca del Vesuvio come una gigantesca discarica…

TERZO MAGNABABÀ (16)  Fino a quando, la malvagia strega Levante, non ha deciso di fare eruttare il Vesuvio e di restituire all’esterno tutto il marciume che avete accumulato quaggiù!

DORA (1) Vi chiedo scusa: noi non ne sapevamo niente…  Vogliamo solo tornare a casa!

TEO (2) Lo so che spesso Napoli è una città invivibile, lo so che gli zii sospirano sempre e non ridono mai… Ma noi gli vogliamo bene! Chissà come saranno in pensiero per noi!

STREGAMAESTRALE (17) Vi capisco, piccini, e cercherò di aiutarvi. Vedi, anch’io sono una strega.

DORA (1) (sobbalzando): Tu?!!!

STREGAMAESTRALE (17) Sì, ma una strega buona!

PRIMO MAGNABABÀ (14)     Lei è Maestrale, la buona strega del Nord…

SECONDO MAGNABABÀ (15)  Sorella di Scirocca, la buona Strega del Sud.

TERZO MAGNABABA’(16) Nonché cugina del grande mago Zoz!

TEO (2) Insomma… ‘Na cosa in famiglia, stu paese!

STREGAMAESTRALE (17) (Raccoglie le pantofole e le porge a Dora). Ecco, indossa le paposce d’argento della Strega Levante. Non conosco il loro potere, ma deve essere davvero grande (Dora osserva le pantofole e poi le calza). Tu, piccolo (A Teo), lascia che ti baci sulla fronte così la forza del bene ti accompagnerà e nessuno oserà farti del male (Lo bacia e sulla fronte del bambino rimane un’impronta).

DORA (1) Ma… dove dobbiamo andare?

STREGAMAESTRALE (17) Alla capitale del Regno: la Città di Zozzonia, dal grande mago Zoz. Solo lui potrà aiutarti. Potrete chiedere al mago Zoz quello che volete…

TEO (2)  Ti prego, vieni con noi!

STREGAMAESTRALE (17) Non posso, devo tornare dai miei sudditi. Ma non temere: i doni magici che hai ricevuto ti aiuteranno. Segui quella strada gialla e vai fiduciosa dal grande Zoz. (Rivolgendosi ai Magnababà) Venite, amici, salutiamo i ragazzi.

PRIMO MAGNABABÀ (14)    Addio, Dora! Addio, Teo!

SECONDO MAGNABABÀ (15) Fate buon viaggio! E grazie di averci liberato dalla strega Levante!

TERZO MAGNABABÀ (16)  Prendete questo cestino. Dentro ci sono un po’ di provviste per il viaggio.

STREGAMAESTRALE (17) Addio piccini miei, e grazie ancora!

La strega Maestrale ed i Magnababà escono.

DORA (1) Addio amici…

TEO  (2) Speriamo di rivederci! Andiamo, Dora: mettiamoci in marcia!

SCENA QUINTA

Mentre i due si incamminano, entrano in scena tre dei differenziati conosciuti prima

PASCATOLO (3)  Ohi, ohi, ohi… Me sento tutto ammappuciato!

AURELIO’E’FIERRO (7)   E io tutto ammaccato

ROCCO’O’BUTTIGLIONE  (6)  Ed io tutto stonato…

PASCATOLO (3) (A Rocco) Allora, tu stai come al solito!

TEO (2)  Ehi, ci siete anche voi?

AURELIO’E’FIERRO (7)   Uè, stanno pure ‘e piccirille! E ‘o guaglione parla pure!

ROCCO’O’BUTTIGLIONE  (6)  Perché, prima ‘o guaglione non parlava?

PASCATOLO   (3)  Certo che non parlava: Rocco, tu stai peggiorando!

DORA (1) E gli altri differenziati?

AURELIO’E’FIERRO (7)   Li abbiamo persi di vista nel fuja-fuja generale…

ROCCO’O’BUTTIGLIONE  (6)  Si, ma ora dove siamo?

DORA (1)   L’eruzione ci ha trascinato dentro al vulcano!

PASCATOLO (3)   Caspita! E mo’comme ‘a mettimmo a nomme?

TEO  (2)  Andremo dal Mago Zoz: lui ci aiuterà!

PASCATOLO (3)     Voi parlate del grande mago Zoz: il capo assoluto delle popolazioni magiche che abitano sotto il Vesuvio?

TEO & DORA   Sii!

AURELIO’E’FIERRO (7)  Voi parlate del grande mago Zoz: quello che può far avverare ogni tuo desiderio?

TEO & DORA   Sii!

ROCCO’O’BUTTIGLIONE  (6)  Voi parlate del grande mago Zoz: quello che ti fa vincere al superenalotto?

TEO & DORA   No!

PASCATOLO (3)   Chill’è ‘o mago Otelma!

AURELIO’E’FIERRO (7)   E, tra parentesi, nun ha maje ‘ngarrato nu nummero!

ROCCO’O’BUTTIGLIONE  (6)  (Riflette) Cosa volete? Tutti i buttiglioni sono ignoranti. Non abbiamo neanche un po’ di cervello! Mi piacerebbe tanto essere un sapientone, un… Intelligentone, un… Ministrone, ecco! Ma senza cervello, comme se fa?

TEO (2)  Beh, non mi sembra un problema insolubile! Il grande Zoz potrebbe dartene un po’, non ti pare? Altrimenti, che mago è?

ROCCO’O’BUTTIGLIONE  (6)  Dici davvero? Anch’io putesse avè nu cervello?

DORA (1) Io penso di sì! Vieni con noi e, quando arriveremo, lo saprai.

ROCCO’O’BUTTIGLIONE  (6)  Ma certo! Male che va, che teng ‘a perdere?!? (Salta di gioia, cade e Dora e Teo lo aiutano a rialzarsi). Mi sento già un po’ sapiente. Sentite: 7x8 fa 88… 7x10… 110!

TEO (2)   (Ridendo) Ma no, è tutto sbagliato! (Lo prendono sottobraccio) Andiamo, è bello essere in tre!

S’incamminano Dora, Teo e Rocco

PASCATOLO   (3)  Ehi, fermi, dove andate?!?

DORA (1)   A Zozzonia!

PASCATOLO   (3)   Questo mago Zoz di cui parlate deve essere davvero potente…

TEO (2)   Sì, il grande mago Zoz, se vuole, può esaudire tutti i desideri…

PASCATOLO   (3)   Tutti i desideri? Anche il mio?

DORA (1)   Cosa desideri?

PASCATOLO  (3)   Il Coraggio: tutti mi dicono che song nu guapp’e cartone…

TEO (2)   Ma tu sei davvero così fifone?

PASCATOLO  (3)   Io ho sempre paura che qualcuno mi possa calpestare e farmi diventare un cartone pressato…

DORA (1)   Unisciti a noi, Pascatolo: hai trovato la compagnia giusta!

TEO (2)   Si… Vieni anche tu dal grande Zoz!

ROCCO’O’BUTTIGLIONE  (6)  Si, dai! Vieni anche tu dallo Zozzone! (Vede che tutti lo guardano) Volevo dire dal grande Zoz!

TUTTI  Aaah… (Incamminandosi)

AURELIO’E’FIERRO (7)   E che fate, mi lasciate da solo qui?

DORA (1)   Perché stai li impalato, perché non vieni anche tu?

AURELIO’E’FIERRO (7)   Non posso…

TEO (2)   E perché?

AURELIO’E’FIERRO (7)   (Fa il gesto di dover bere) M-mmh!

DORA (1) Credo che abbia sete: diamogli un po’ d’acqua.

PASCATOLO  (3)   No! No! Per carità! L’acqua no! Rischieremmo di ucciderlo…  Ci vuole qualcosa per le sue giunture!

TEO (2)   Ah! Vuole olio, ho capito! Sfido io! E’ tutto arrugginito.

Prendono una boccetta d’olio dal cestino che ha dato loro la strega Maestrale e gli ungono le giunture. Aurelio, felice, fa una piccola danza per riprendere i movimenti.

AURELIO’E’FIERRO (7)   Grazie, compare, mi hai salvato la vita. Infatti l’acqua è mia mortale nemica. E grazie anche a tutti voi…

TEO (2)  Oh, non preoccuparti…

AURELIO’E’FIERRO (7)   Sentite amici, potrei unirmi a voi? Anch’io ho qualcosa da chiedere.

DORA (1) Davvero? Anche tu? E cosa?

ROCCO’O’BUTTIGLIONE  (6)  Forse un oliatore gigante. Oppure 100 anni di siccità per evitare la pioggia?!

AURELIO’E’FIERRO (7)   Per carità, niente di tutto questo! Voglio chiedere un cuore.

TEO (2)   Un cuore?

PASCATOLO  (3)   Un cuore?! E cosa se ne fa di un cuore un uomo di latta!

AURELIO’E’FIERRO (7)   Ma pecchè: che se ne fa del coraggio un uomo di cartone?!?

PASCATOLO  (3)   Uè, e che tenessi ‘a dicere?

DORA (1) Basta basta, non litigate! Piuttosto, spiegaci il perché del tuo desiderio…

AURELIO’E’FIERRO (7)   (sospirando) La mia è una storia molto triste. Un tempo io ero un uomo in carne ed ossa ed ero un cantante! Amavo una bella fanciulla che mi ispirava tutte le canzoni. Ma la perfida Strega Levante mi tagliò a metà e mi strappò il cuore. Un bravo stagnino mi salvò la vita costruendomi quest’armatura. Ma io, senza un cuore, non posso più amare, e se non posso amare, nun pozzo manco chiù cantà…

TEO (2)   (piangendo con gli altri in modo grottesco) Che storia commovente!

PASCATOLO  (3)   E io che pensavo che eri uno di quei robot che cantano, che qualche bambino t’aveva buttato ind’a munnezza…

ROCCO’O’BUTTIGLIONE  (6)  Devi togliere sempre la poesia, Pascà…

DORA (1) Vieni anche tu, con noi, dal grande Zoz. Andiamo!

ROCCO’O’BUTTIGLIONE  (6)  Oh! Meglio tardi che a primavera… No, volevo dire: tanto va la gatta al lardo che le viene il vizio… No… A lavare la testa all’asino se perde l’uovo oggi e la gallina domani…

PASCATOLO (3)  Ah ‘fforza vo’parlà! Nun ‘o’ttiene ancora ‘o cervell! ‘O vuò capì?

TEO (2)    Forza, allora, muoviamoci… Tutti dal grande Zoz!

Escono accompagnati da una musichetta.

SCENA SESTA

REGINADEI TOPI (18) (Entra in scena e suona un fischietto) Forza, miei sudditi, adunata!

TOPO1  (19) Subito, maestà!

TOPO2  (20) Corriamo!

TOPO3  (21) Eccoci!

TOPO4  (22) Manca qualcuno?

TOPO5   (23) E che ne so?!?

TOPO6   (24) Ecco gli altri!

TOPO7   (25) Ci siamo, maestà!

TOPO8   (26) Scusate il ritardo…

TOPO9   (27) Ci siamo tutti!

TOPO10 (28) Eccoci qua!

REGINADEI TOPI (18)  Miei cari topini… E’la vostra Regina che vi parla… Avete visto com’è bella zoccolandia senza rifiuti per le strade?

TOPO1  (19)   Oh, si maestà!

TOPO2  (20)  Davvero bella!

TOPO3  (21)  L’eruzione ha spazzato via tutto!

TOPO4  (22)  Ci voleva proprio!

TOPO5  (23)  Non l’ho mai vista così!

TOPO6  (24)  E’stato un attimo: il Vesuvio è esploso e puff!

TOPO7  (25)  Neanche una carta!

TOPO8  (26)  Nemmeno una busta di plastica!

TOPO9 (27)   E’tutto pulito!

TOPO10 (28)  Over è bello maestà!

REGINADEI TOPI  (18) Oh, mi fa piacere che siete contenti, cari topini. Ma ora… Tocca a noi fare in modo che le strade che congiungono la nostra città a Zozzonia rimangano pulite…

TOPO1  (19)   Si, maestà!

TOPO2  (20)  E’giusto!

TOPO3  (21)  Più che giusto!

TOPO4  (22)  Giustissimo

TOPO5  (23)  Ci pensiamo noi!

TOPO6   (24)  Non temete…!

TOPO7  (25)  Vigileremo!

TOPO8  (26)  Con noi in giro…

TOPO9  (27)    Nessuno oserà sporcare!

TOPO10 (28)   Ci’o vedimmo nuje maestà!

REGINADEITOPI (18) Per fare questo, bloccheremo qualsiasi forestiero che voglia raggiungere Zozzonia. A meno che non sia un napoletano per bene! Di quelli puliti ed educati! E’ chiaro topini?

TOPO1   (19)  Certo, maestà!

TOPO2   (20)  E’chiaro!

TOPO3   (21)  Più che chiaro!

TOPO4   (22)  Chiarissimo!

TOPO5   (23)  Nessun produttore di spazzatura a tradimento potrà passare!

TOPO6   (24)  Non vi preoccupate!

TOPO7   (25)  Bloccheremo tutti!

TOPO8   (26)  E fin quando ci saremo noi…

TOPO9   (27)  Nessuno oserà passare!

TOPO10 (28)  State senza pensiero, maestà!

REGINADEITOPI (18)    Bravi, bravi topini! Oh, attenzione, arriva gente, nascondiamoci…

Entrano Teo, Dora, Rocco, Aurelio e Pascatolo

TEO (2)  Ecco, questa dovrebbe essere l’ultima città prima di Zozzonia!

ROCCO’O’BUTTIGLIONE  (6)  (Inciampa) Sono caduto, aiuto!

AURELIO’E’FIERRO (7)   Ti aiuto io, Rocco.

PASCATOLO  (3)   Ma puoi stare più attento?!

ROCCO’O’BUTTIGLIONE  (6)  Impossibile: come faccio senza cervello!

DORA (1) Forse sei stanco….

ROCCO’O’BUTTIGLIONE  (6)  No, no… Continuiamo il viaggio!

Entrano improvvisamente la Regina dei topi ed i sudditi

REGINADEITOPI (18)    Fermi, stranieri! Qui non si può passare!

DORA & TEO   Mamma mia!

TOPO1  (19)  ‘E sentito??

TOPO2  (20)  Comme, no?!?

TOPO3  (21)  Che hanno detto?!

TOPO4   (22)   Hanno detto: mamma mia!

TOPO5   (23)   Uh, che cosa strana!

TOPO6   (24)   Sono stranieri!

TOPO7   (25)   Non saranno di Napoli!

TOPO8   (26)   Allora, non passeranno!

TOPO9   (27)   Ma se po’sapè c’hanno ditto?!?

TOPO10 (28)   Mammà: hanno detto mamma mia!

REGINADEITOPI (18)   Certo che parlate strano veramente… Com’è che dite questo “mamma mia”?!? Non posso farvi passare! Solo ai napoletani per bene è consentito continuare il viaggio verso Zozzonia! Voi siete napoletani?!?

TEO  (2) Come no: nati e cresciuti a Napoli!

DORA (1)   Sul Vesuvio!

ROCCO’O’BUTTIGLIONE  (6)  Il Vesuvio? Allora chella già nun è Napoli!

PASCATOLO  (3)   Statte zitto, che qua nun ce fanno passà!

TEO (2)  Scusatelo, il nostro amico Rocco è un po’stupido: non sa bene quello che dice…

DORA (1)   Ma noi siamo di Napoli!

REGINADEITOPI (18)   Provatecelo e sarete liberi di continuare il vostro cammino per Zozzonia!

AURELIO’E’FIERRO  (7)  Avete sentito: tocca a noi, ragazzi! Ca’ce vò ‘na bella canzone!

TEO  (2)  Aurelio ‘e Fierro ha ragione: facciamogli sentire chi siamo!

I differenziati cominciano ad intonare una canzone, insieme ai topi ed a Dora e Teo

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CANZONE 2: Mamma mia, o mammà?

Usi termini in più, quando devi parlar

(Coro) Mamma mia, o mammà? Mamma mia, o mammà?

Devi levarne uno e l’accento spostar

(Coro) Mamma mia, o mammà? Mamma mia, o mammà?

Per carità,

‘o munno è libero,

fa quel che fa.

Ma io ti dirò

Provalo, quel dialetto che sai che so

Prova, dunque, a parlare con me

Nel dialetto più solare che c’è. Uo-oo

Mamma mia, ‘na parola sola:

Mammà!

Ma che c’è di meglio?

Mamma mia, ‘na parola sola,

Mammà!

Suona pure meglio!

Dilla e ti senti bene,

vedrai che ti conviene.

Mammà, ha un segreto magico-o.

Mamma mia, ‘na parola sola,

Mammà!

E ti senti energico-o!

Questa è proprio fortuna che son nato quaggiù.

(Coro) Mamma mia, o mammà? Mamma mia, o mammà?

Questa è proprio la lingua che diverte di più

(Coro) Mamma mia, o mammà? Mamma mia, o mammà?

Per carità,

‘o munno è libero,

fa quel che fa.

Ma io ti dirò

Provalo, quel dialetto che sai che so

Prova, dunque, a parlare con me

Nel dialetto più solare che c’è. Uo-oo

Mamma mia, ‘na parola sola:

Mammà!

Ma che c’è di meglio?

Mamma mia, ‘na parola sola,

Mammà!

Suona pure meglio!

Dilla e ti senti bene,

vedrai che ti conviene.

Mammà, ha un segreto magico.

Mamma mia, ‘na parola sola,

Mammà!

E ti senti energico-o!

Mamma mia, ‘na parola sola:

Mammà!

Ma che c’è di meglio?

Mamma mia, ‘na parola sola,

Mammà!

Suona pure meglio!

Dilla e ti senti bene,

vedrai che ti conviene.

Mammà, ha un segreto magico.

Mamma mia, ‘na parola sola,

Mammà!

E ti senti energico-o!

(Finale)

Mamma mia!

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REGINADEITOPI (18)   Come cantate bene… Siete proprio dei napoletani per bene: avanti, putite passà!

DORA (1)  Evviva, possiamo riprendere il cammino!

TEO     (2)  Zozzonia: stiamo arrivando!

Sipario

Fine I Atto


ATTO II

SCENA SETTIMA

I cinque amici sono arrivati alla Città di Zozzonia.

DORA (1)  (entrando da sinistra insieme ai suoi amici) Finalmente a Zozzonia. Guardate che mondo da favola!

TEO  (2)  E’ la cosa più bella che abbia mai visto!

AURELIO’E’FIERRO  (7)  Siamo sottoterra, eppure, guardate comme luccica tuttecose!

PASCATOLO  (3)   E grazie che luccica… E’ tutto fatto ‘e smeraldi e con la luce del magma all’interno del vulcano manda riflessi luminosi!

ROCCO’O’BUTTIGLIONE   (6)  E’ accussì bello che pare finto…

DORA (1)  Basta con le chiacchiere! Non ricordate più perché siamo venuti fin qui?

Entrano da destra i Guardiani di Zozzonia.

AURELIO’E’FIERRO  (7)   Guardate, ci vengono incontro due signori.

PASCATOLO  (3)   Devono essere i guardiani della città...

TEO (1)  Buon giorno, signori.

GUARDIANO1 (29)  Salute a voi, stranieri. Benvenuti a Zozzonia! GUARDIANO2 (30)  Che strana compagnia che siete! In tanti anni che faccio il guardiano non ho mai visto niente di simile.

GUARDIANO1 (29)  Che dici, non ti sembra il caso di chiamare il comitato di benvenuto?

GUARDIANO2 (30)  Oh, si: mi sembra proprio l’occasione adatta! Li vado a chiamare… (Esce lateralmente)

GUARDIANO1 (29)   Ebbene si: noi zozzosi siamo un popolo ospitale…

TEO  (2)  E chi sono mai questi zozzosi?

GUARDIANO1 (29)   Ma come, non lo sapete? Sono gli abitanti di Zozzonia!

GUARDIANO2 (30)   Ecco, arriva il comitato di benvenuto! Sedetevi comodamente e ascoltate!

ROCCO’O’BUTTIGLIONE  (6)   Comodamente? E dove?

GUARDIANO2 (30)   Sedete comodamente a terra! Noi zozzosi usiamo fare così!

PASCATOLO (3)  Comodamente: e meno male!  

AURELIO’E’FIERRO  (7)  So’zuzzuse overamente dint’a stu paese!

DORA (1)  Silenzio voi due: non fatevi sentire che li indispettite!

TEO (2)  Ecco, arriva il comitato…

SCENA OTTAVA

Entrano una decina di abitanti di Zozzonia, che cantano e ballano

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CANZONE 3: Comm’è bello stu monn

(Strofa 1)

Se tu guardi su,

se vede ‘o blu,

‘o si fa scuro,

quanti stelle vuò tu

(Ritornello)

E me pare nu suonn,

comm’è bello stu monn

(Strofa 2)

Guarda bene, c’è,

per vivere,

‘na terra addò,

stamme buono je e te

(Ritornello)

E me pare nu suonn,

comm’è bello stu monn

(Variazione)

Pe’chi sape guardà,

tanta gente ce sta,

ca’sorride, saluta,

e tene genio‘e pazzià,

e che vo’campà,

senza alluccà,

cu’ammore e pace,

 in libertà

(Strofa 3)

Se tu guardi su,

se vede ‘o blu,

‘o si fa scuro,

quanti stelle vuò tu

(Ritornello)

E me pare nu suonn,

comm’è bello stu monn

(Parte strumentale, poi finale)

E me pare nu suonn,

comm’è bello stu monn

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SCENA NONA

DORA (1)   Guarda Teo, ci sono i fuochi!

TEO (2)      Proprio all’interno del vulcano! E’incredibile!

ROCCO’O’BUTTIGLIONE   (6) Che bello! Signori zozzosi, grazie di cuore per l’ospitalità!

ZOZZ1   (31) Di niente, forestieri...

ZOZZ2   (32) Noi a Zozzonia facciamo sempre così…

ZOZZ3   (33) Qualsiasi popolazione civile saluta decorosamente chi li va a trovare!

ZOZZ4   (34) Per noi è un occasione per cantare e ballare…

ZOZZ5   (35) E di farci conoscere da popoli molto lontani…

ZOZZ6   (36) Voi da dove venite?

PASCATOLO  (3)  Noi…

ZOZZ7   (37) Cosa vi ha spinto ad addentrarvi così all’interno?

PASCATOLO  (3)  Noi…

ZOZZ8   (38) Siamo almeno un chilometro nel sottosuolo qui, lo sapete…?

PASCATOLO  (3) Si, noi…

ZOZZ9   (39) Cosa volete?

ZOZZ10 (40) Che siete venuti a fare?

PASCATOLO  (3)  E nu mumento! Me facite parla?!?

AURELIO’E’FIERRO  (7)  Datece ‘o canzo ‘e rispondere!

DORA (1)  Ehm… Siamo tutti di Napoli…

TEO (2)    Ci siamo avventurati fin qui per parlare con il grande mago Zoz…

ROCCO’O’BUTTIGLIONE   (6)   ‘O Zozzone!  

ZOZZ1   (31) Non so voi, mai sono esterrefatto e sbalordito!

ZOZZ2   (32) Io sono sbalordito e esterrefatto!

ZOZZ3   (33) Pure io!

ZOZZ4   (34) Non sapete che il grande Zoz non riceve mai nessuno?

ZOZZ5   (35) Figuratevi che, in tanti anni, non l’ho mai visto in faccia!

ZOZZ6   (36) Neanche io…

ZOZZ7   (37) Che razza di pretese!

ZOZZ8   (38) Mi dispiace però: hanno fatto tutta questa strada per niente!

ZOZZ9   (39) Pazienza, tornate da dove siete venuti…

ZOZZ10 (40) Stateve buono!

I dieci zozzosi fanno per andare via, quando Dora e gli altri li richiamano.

DORA (1)  Ehi, ma dove andate?!?

TEO (2)    Così avremmo fatto tutta quella strada per niente?

PASCATOLO  (3)  Con tutti quei pericoli?!?

AURELIO’E’FIERRO  (7)  Con tutti quegli ostacoli?!?

ROCCO’O’BUTTIGLIONE   (6)  Co’ttutti quei pertusi a terra?!?  

ZOZZ1   (31) State calmi, non vi innervosite…

ZOZZ2   (32) Non è colpa nostra…

ZOZZ3   (33) Ehi, ma avete visto cos’ha ai piedi quella bambina?

ZOZZ4   (34) Uh, non le avevo viste!

ZOZZ5   (35) Neanche io!

ZOZZ6   (36) Sono le magiche paposce d’argento!

ZOZZ7   (37) E avete visto cos’ha in fronte il bambino?

ZOZZ8   (38) Non l’avevo notato!

ZOZZ9   (39) Neanche io!

ZOZZ10 (40) E’il bacio del bene!

AURELIO’E’FIERRO  (7)  Ne, ma vuje ‘a chi stiveve guardanno?!?

PASCATOLO  (3)  Ca’ non solo so’zuzzuse, ma so’pure cecate!

DORA  (1)  Allora che dite: il grande Zoz ci riceverà?

ZOZZ1 (31) Io credo proprio di si!

ZOZZ9 (39) Oh, guardate arriva la segretaria del Mago!

SCENA DECIMA

Entrano la segretaria personale di Zoz: Smeraldina. Con lei i tre guardiani

SMERALDINA (41) Eccomi, cosa desiderate? (Osservando i cinque) Che strana compagnia! Cosa fanno qui?

ZOZZ2 (32) Vogliono essere ricevuti dal grande Zoz!

SMERALDINA (41) Essere ricevuti dal grande e terribile Zoz?!?

GUARDIANO1 (29)  Ma certo! Osserva bene ‘o guaglione e ‘a guagliona!

GUARDIANO2 (30)  Credo proprio che il mago li riceverà!

SMERALDINA (41) Oh, ma come ho fatto a non rendermene conto prima! Signora, voi dovete essere una grande maga. E anche voi signore, siete sicuramente un mago affermato!

GUARDIANO1 (29)  Attenzione attenzione… Adunata dei sudditi! GUARDIANO2 (30)  Tutti in ginocchio: arriva il grande Zoz!

ZOZZ3 (33) Arriva Zoz…

ZOZZ4 (34) Il Grande Zoz!

ZOZZ5 (35) Cosa facciamo?

ZOZZ6 (36) Inginocchiamoci!

ZOZZ7 (37) Non credo ai miei occhi!

ZOZZ8 (38) E’proprio lui?

ZOZZ9 (39) Non c’è dubbio!

ZOZZ10 (40) Eccolo, eccolo!

GRANDEZOZ (42)  (Entra il grande Zoz, cantando) Me chiammo Zoz, terribilissimo; Guarda che Zoz, puzzo tantissimo; Bello, bellissimo, zozzo, zozzissimo; Faccio magie di qualità!

Ogni volta che il mago alza le ascelle i sudditi si piegano, sopraffatti dalla puzza, urlando tutti: aaah!

GRANDEZOZ (42)  Amati succubi! Cari sottoposti… (Alza le braccia) Stevo durmenno… Stavo dormendo. Me stevo facenno ‘na pennichella… (Alza le braccia, sbadigliando) Nu richiamino… Chi è che osa disturbare il mio quotidiano riposino?

SMERALDINA (41) Vostra nefandezza. Vengo ad annunciarvi l’arrivo di cinque visitatori…

GRANDEZOZ  (42) Cinque, visitatori?!? E qua abbiamo battuto tutti i record di presenze per la stagione… Amati succubi! (Alza le braccia) Attenzione, attenzione! Quest’anno a Zozzonia c’è stato un grande incremento del turismo!

TUTTI    Eeeeh!

GRANDEZOZ  (42) Va buò, tutt’apposto, me pozz’je ‘a cuccà n’ata vota… (Fa per andarsene)

DORA  (1) Ehi, ma dove andate?!?

TEO (2) Fermatevi un attimo….  

GRANDEZOZ  (42)  Chi è stato, chi ha osato mancare di rispetto proprio a me?!? (Alza le braccia) 

DORA  (1) Siamo noi: siamo i cinque turisti…

GRANDEZOZ  (42)  Ah, bravi, bravi: ancora ve ne dovete andare?

TEO (2)  Veramente no, grande Zoz…

GRANDEZOZ  (42)  Grande e terribile Zoz! E che volete, ancora?!?

DORA  (1)  Grande e terribile Zoz… Io, mio fratello e i miei compagni, abbiamo fatto un viaggio lungo e pericoloso per venire da te, perché non esiste al mondo un mago più potente di Zoz…

GRANDEZOZ  (42)  Ah, sì? Me fa piacere assai… Stateve buono… (Fa per andarsene)

AURELIO’E’FIERRO  (7)  Aspetta grande Zoz…

GRANDEZOZ  N’ata vota?!? Grande e terribile Zoz!

PASCATOLO  (3)   Si, si… Grande e terribile Zoz, noi siamo venuti a chiedere di esaudire i nostri desideri…

GRANDEZOZ  (42)  Seh? E quali fossero ‘sti desideri?

ROCCO’O’BUTTIGLIONE (6)  Io sono Rocco, ‘o buttiglione. Ogni volta che parlo dico fesserie, perché non tengo il cervello. Ma io amo le idee, i bei discorsi, le trovate intelligenti. Ti prego, dammi un cervello! E forse, un domani, potrei anche diventare un filosofo, e magari, buttarmi in politica!

GRANDEZOZ (42) E tu?!?

PASCATOLO  (3)   Io sono Pascatolo. Io volevo essere un guappo, ma per qualsiasi cosa comincio a tremare. I miei amici vanno dicendo che so’ nu guappo ‘e cartone… Ti prego, grande e terribile Zoz: dammi il coraggio!

GRANDEZOZ (42) Ho capito… Sentimmo che va truvanno ‘a buatta!

AURELIO’E’FIERRO  (7)  Io non sono un barattolo, grande e terribile Zoz, ma un cantante: il mio nome è Aurelio ‘e Fierro! La malefica Strega dell’Est, la strega Levante, mi ha trasformato così… Ma io sono un cantante, che vuole provare ancora sentimenti, commuovermi… Amare… E per fare questo mi serve un cuore. Perché a Napoli, chi vo’ cantà, adda cantà co’o core!

Tutti i sudditi applaudono Aurelio, gridando: “Sta bene”, Bravo”

GRANDEZOZ (42) Silenzio, silenzio… (Vede che nessuno lo ascolta ed alza le ascelle) Stateve zitto! (Ristabilito il silenzio) Andiamo avanti…

DORA  (1)  Io sono Dora, vorrei tanto riuscire a riabbracciare mio zio e mia zia: ti prego, facci tornare da loro…

GRANDEZOZ (42) Allora, vediamo… Il coraggio, un cervello, un cuore, tornare dagli zii… E chiste nun so’ desideri: so’na faticata! Smeraldì: ma fosse n’ata vota Natale?!?

TEO (2)  Ci sono anch’io… Io sono Teo. L’eruzione ha fatto sprofondare la nostra casa dentro al Vesuvio. Io vorrei che tutto tornasse come prima del terremoto! Ti prego: rimetti tutte le cose a posto…

GRANDEZOZ (42)  Aspettate, aspettate… Voi, allora, siete quelli che hanno fatto schiattare la cattiva strega Levante?!?

DORA  (1)  Si, siamo proprio noi! Ci puoi accontentare?

GRANDE ZOZ (42) Un momento… E’ vero che al grande e terribile Zoz tutto è possibile, ma il mio motto è questo… (Indica a Smeraldina di parlare)

SMERALDINA    ‘Ccà nisciuno è fesso!

GRANDE ZOZ (42)  Nonsignore: questo era il motto d’a semmana passata. Questa settimana il motto è: non dare mai niente per niente!

TEO (2)  Cosa vuoi dire?

GRANDE ZOZ (42)  Corpo di mille discariche! Pretendete da me tanti favori, e in cambio nun volite fa niente?!!

ROCCO’O’BUTTIGLIONE (6)  E cosa possiamo fare noi?

GRANDEZOZ (42) Silenzio! E ascoltatemi bene: questo paese aveva due grandi nemiche: la Strega Levante e quella Ponente. La prima, anche se nun saccio comme, è già stata uccisa, e se non sbaglio, proprio da te, bambina!

DORA  (1)  E’ vero, ma solo per errore, te lo assicuro. Io non volevo!

GRANDEZOZ (42) Nun fa niente, non essere modesta… L’importante è il risultato! Ora rimane la strega Ponente: la creatura più perfida, infida, maligna, disgustosa che si possa immaginare! Ebbene: va eliminata!

TEO (2)  E perché non la elimini tu?

GRANDEZOZ (42) Uè, embè?!? E quanta confidenza? Che stai parlando cu frateto?!?

TEO (2)  Scusate, grande e terribile Zoz!

GRANDEZOZ (42)  E poi… Credi, forse, che non ci abbia provato? Credi che il grande e terribile Zoz non abbia usato magie, sortilegi, fatture, aglio, fravaglio, capariccia e caparaglio contro quella vecchiaccia? Ma tutto è stato inutile, perché solo delle creature innocenti come voi ci possono riuscire!

DORA  (1)  (con voce piagnucolosa): Io non voglio! Io non volevo uccidere neppure l’altra strega!...

GRANDEZOZ (42)   (Facendole il verso) Io non voglio! Io non volevo! Ma ci vuoi tornare sul Vesuvio, ‘o no? E voi volete che realizzi i vostri desideri, è vero?

TUTTI    Sì-sì, lo vogliamo!

GRANDEZOZ (42)   E allora filate! Via via! Non fatemi perdere altro tempo, che già mi sento stanco.... Quando avrete esaudito il mio desiderio, io esaudirò i vostri! Andate! (Vede che nessuno lo ascolta ed alza le ascelle) Ho detto andate! (Esce a destra insieme ai sudditi, che lo precedono)

SCENA UNDICESIMA

Dora si siede per terra e piange sconsolata Teo le si pone accanto e gli amici la circondano.

ROCCO’O’BUTTIGLIONE (6)  Che essere spregievole quel mago!

PASCATOLO  (3)   Guardate come ha ridotto la nostra povera Dora…

AURELIO’E’FIERRO  (7)  E’ proprio un mago senza scrupoli…

TEO (2)  Su Dora, non piangere…

DORA  (1)  Non torneremo mai più a Napoli, lo sento…

AURELIO’E’FIERRO  (7)  Ma no, non dire così! Ti aiuteremo noi, sconfiggeremo la strega, vedrai e, se sarà necessario, io rinuncerò al mio cuore per te!

PASCATOLO  (3)   Ma io ho paura…

TEO (2)  Per forza, il coraggio non l’hai ancora!

ROCCO’O’BUTTIGLIONE (6)  E io non so come fare…

AURELIO’E’FIERRO  (7)  Per forza, sei ancora senza cervello!

DORA  (1)   (Alzandosi e asciugandosi le lacrime) Ecco, mi è passata la tristezza! In fondo sono fortunata ad avere un fratellino come te e degli amici come voi!

PASCATOLO  (3)   Brava, Dora: così si parla!

DORA  (1)   Tenteremo anche quest’avventura!

ROCCO’O’BUTTIGLIONE (6)  Io per un cervello farei questo ed altro!

AURELIO’E’FIERRO  (7)  Ed io lo farei per un cuore! Facciamoci coraggio, dunque!

PASCATOLO  (3)   Aeh! Magari!

TEO (2)  Andiamo, allora, sbrighiamoci! Se non sbaglio, il ponente sarebbe l’ovest, cioè… Da quella parte (Indicando verso sinistra). Avviamoci.

S’incamminano. A destra si affaccia Smeraldina ed i Guardiani. Smeraldina li saluta con il fazzoletto mentre si allontanano.

SMERALDINA (41) Arrivederci, amici, tornate presto!

DORA  (1)  Addio, Smeraldina!

TEO (2)  Ma quale addio?!? Arrivederci!

GUARDIANO1 (29)  Arrivederci! Arrivederci!

Rimasti soli, i due guardiani, una volta uscita la compagnia dei 5 “turisti”da un lato e Smeraldina dall’altro.

GUARDIANO2 (30)  (Dopo una lunga pausa) Ma quale arrivederci… Addio!

Buio e Sipario.

SCENA DODICESIMA

L’abitazione della strega Ponente.

STREGAPONENTE (43)  Specchio, specchio delle mie brame… Guardiamo un po’ se tutto va bene nel reame… Schiavi che lavorano… Soldati che marciano… Oh-oh! Vedo arrivare qualcuno! Accidenti, l’immagine è sparita. Devo decidermi a far aggiustare quella maledetta antenna. (Agita un po’ lo speccchietto) Oh, rieccoli! Sono proprio degli intrusi nel mio territorio! Beh, tutto sommato sono un po’ a corto di servitù. Chi vedo… Un bello scatolone da trasporto farebbe tanto chic. E un cocchiere con la livrea luccicante di ferro? Che amore! E quel bottiglione? Non darà un tocco di classe al mio giardino? Ma i più carini sono i due bambini... Sai che figura quando invito le amiche a bere gli intrugli? Ora faccio un colpo di telefono a quelle stupide Scimmie volanti. Le voglio subito qua! (Componendo un numero sul suo cellulare) Uh-uh, uh-uh-uh! Pronto! Venite presto, anzi, immediatamente!

Entrano, da destra, le Scimmie volanti.

SCIMMIA1 (44) Maledizione, fra un’ora c’era il Grande Fratello Peloso! Chissà chi sarà nominato, nella tana!

SCIMMIA2 (45) Sai che problemi. Pensa a me! Uscire in queste condizioni… Lo sai da quanto tempo non mi faccio una ceretta?

SCIMMIA3 (46) E se vede! Comunque, di tutti i padroni che abbiamo avuto, la strega Ponente è ‘a chiù brutta e antipatica. Lei sì che tenesse bisogno ‘e ‘na brava estetista!

SCIMMIA2 (45) Nun te fa sentì, ti ricordi come ha conciato mia sorella Platinette?

SCIMMIA3 (46)  Mamma d’o Carmine, me n’ero quasi scurdato!

SCIMMIA1 (44)  Silenzio, ora, sorelle scimmie… (Alla Strega) Vostra mostruosità, ci ha chiamato?

STREGAPONENTE (43)  Uè! Embè?!? E quanta confidenza? Vostra mostruosità ad una strega irresistibile come me?!? Scimmie volanti che non siete altro! Proprio oggi che ho fatto pure la toletta?

SCIMMIA3 (46) E chella è tale e quale ‘a ‘na Toilette!

STREGAPONENTE (43)  Ti ho sentito! Guardate che mi avete proprio stancato: alla prossima che mi combinate vi faccio fare la fine dei vostri genitori e vi trasformo nei dirigenti della Lega Nord!

SCIMMIA2 (45) No, maestà, pietà!

SCIMMIA3 (46)  La lega nord no, vi prego….

STREGAPONENTE (43) Allora fate silenzio! Guardate qua nello specchio. Li vedete questi cinque incoscienti che si aggirano nei miei territori?

SCIMMIA2 (45)  Si, maestà!

STREGAPONENTE (43) Prendeteli e portateli da me.

SCIMMIA1 (44)  Obbediremo, vostra malvagità! (Allontanandosi) Forza, non perdiamoci in chiacchiere! Prima li prendiamo e prima potremo tornare davanti alla televisione...

Le Scimmie escono, di corsa, a sinistra. La Strega Ponente osserva attraverso lo specchio quanto succede.

STREGAPONENTE (43) (Guardando nello specchio) Godiamoci lo spettacolo... Ma cosa stanno dicendo? Che mi devono ammazzare? Oh, questa sì che è buona! Ehi, un momento! Quella bambina non è la famigerata Dora, quella che ha accoppato la mia sorellastra dell’Est? Sì sì, è proprio lei! La riconosco dalle paposce d’argento. Bel colpo! Questa è la volta che faccio fuori quel fetentone del mago Zoz, quell’orribile puzzone! Quando avrò le paposce ai piedi, vedremo chi sarà il numero uno!

Mentre la strega sghignazza, si sentono le voci fuori scena dei cinque amici, che entrano. Le Scimmie entrano da sinistra, con i prigionieri. Poi, davanti alla strega Ponente,  li sciolgono

DORA  (1)  Ehi, ma si può sapere cosa volete da noi?!

TEO (2)  Lasciami, brutta scimmiaccia dalle zampe pelose!

AURELIO’E’FIERRO  (7)  Lasciate stare i ragazzi!

ROCCO’O’BUTTIGLIONE (6)  Dove ci portate?

PASCATOLO  (3)   Mammà, che paura: me sento ‘e venì meno…

STREGAPONENTE (43) Bel lavoro ragazze! Ora andate…

Le scimmie escono da destra.

STREGAPONENTE (43) (Passeggiando avanti ai prigionieri)Bene, bene… E così voi volevate uccidermi?!?

PASCATOLO  (3)   Ma noi veramente…

STREGAPONENTE (43) Zitto tu! Ho stabilito che sarete i miei nuovi servitori. Lasciatevi guardare… Beh, per il momento… Tu, buatta, farai il lavandaio; tu, scatolo di cartone, baderai al fuoco del camino; tu, grande bottiglia, farai la guardia al mio palazzo…

DORA  (1)  No, brutta stregaccia! I miei amici non possono fare questi lavori! Sono un pericolo mortale per loro!

STREGAPONENTE (43) Poco male... Morti loro, troverò degli altri schiavi… Ma sai che le tue paposce colorate sono davvero carine? Se me le regali, vi libero tutti. Promesso!

TEO (2)  Non le credere, Dora! Non mi fido di lei!

STREGAPONENTE (43) Non vi fidate della mia parola?!?

DORA  (1)  Per niente!

STREGAPONENTE (43) E allora, piccola impertinente, prendi quel secchio e va a pulire tutte le stanze del palazzo! E voi, di corsa ai vostri lavori, schiavi! Avanti, marsc!

TEO (2)  Ti ha già detto che non possono farlo, lo vuoi capire sì o no?!?

STREGAPONENTE (43) Brutti sfacciati, come osate ribellarvi…

DORA  (1)  E questo è niente: rinfrescati un po’il cervello, tiè!

Le getta addosso una secchiata d’acqua.

STREGAPONENTE (43) No, l’acqua no, aiuto!!! (Le cade il cappello dalla testa) Piccola mocciosa, mi hai ammazzato… Povera me, è finita.

Esce barcollando da destra, mentre i cinque assistono alla scena sbalorditi.

DORA  (1)  E’ incredibile! Pare che abbia ucciso la Strega con un semplice secchio d’acqua…

TEO (2)  Ehi amici, sveglia, la Strega è morta! Siamo liberi!

PASCATOLO  (3)   Non sarà un trucco?

ROCCO’O’BUTTIGLIONE (6) Ma no, ha lasciato anche il cappello (Raccogliendolo da terra)

AURELIO’E’FIERRO  (7)  ma, allora: ce l’abbiamo fatta…!

TUTTI   (Festeggiando ed abbracciandosi) Eeh! Siamo liberi! Siamo liberi!

Entrano, da destra  le Scimmie volanti.

SCIMMIA1 (44)  E’ proprio morta? Non è un trucco!

SCIMMIA2 (45)  Si è liquefatta! Ma chi è stato?

TEO (2)  E’ stata mia sorella Dora!

SCIMMIA3 (46) Sei formidabile! Viva Dora, la nostra salvatrice!

TUTTI   (Festeggiando ed abbracciandosi) Eeh!

SCIMMIA1 (44)  Siamo liberi! Non lavoreremo più come schiavi! SCIMMIA2 (45)  Non faremo più delle malvagità! Viva Dora! Viva gli amici di Dora!

DORA  (1)  Grazie amici, grazie! Ma ora, potrei chiedervi un favore?

SCIMMIA1 (44)  Qualunque cosa! Ci hai finalmente liberati da quella maledizione! Lo sai quanti eventi televisivi ha fatto perdere?

SCIMMIA2 (45)  E’ vero. Ora ci faremmo tutto per te!

DORA  (1)  Vorrei solo che ci riaccompagnaste alla Città di Zozzonia. Il grande e terribile Zoz ci sta aspettando.

SCIMMIA3 (46) Subito Dora! Fidatevi di noi! Così magari nel viaggio mi dici che crema usi per il viso. Hai una pelle così luminosa!

Le tre scimmie pendono per mano i cinque amici ed escono

SCENA TREDICESIMA

Lo studio del mago Oz.

GRANDEZOZ (42)  (Piangendo) Buh, buuh… Sono quasi pentito di aver mandato quella bambina tra le grinfie della Strega. Ma cosa potevo fare?... Beh, è meglio non pensarci, tanto non rivedrò più né lei né i suoi sciocchi compagni… Buh, buuh…

Smeraldina entra da destra.

SMERALDINA (41) Posso entrare, vostra nefandezza?

GRANDEZOZ (42)   A quanto pare sei già entrata, ficcanaso di una serva! Si può sapere perché vieni sempre a importunarmi? Bricconcella… non ti sarai innamorata di me?

SMERALDINA (41) Non mi permetterei mai, vostra fognatura! (Fa una smorfia di disgusto verso il pubblico). Vengo ad annunciarvi il ritorno dei cinque turisti...

GRANDEZOZ (42)   Coosa?! Sono tornati?! Ma sei proprio sicura che siano loro?

SMERALDINA (41) Certamente. Sono qua fuori e aspettano di essere ricevuti dal grande e terribile Zoz.

GRANDEZOZ (42)   E’ proprio vero? E come ti sembrano? Ammaccati, avviliti, stupetiati…?

SMERALDINA (41) Al contrario! Sono contenti, allegri, ed anche un po’ esaltati!

GRANDEZOZ (42)   Overo?!? Vabbé, falli ‘ttrasì.

SMERALDINA (41) Venite amici, il grande e terribile Zoz vi aspetta ed è felice di ricevervi…

GRANDEZOZ (42)   Felice! Mò nun esagerà!

I cinque amici rientrano, mentre Smeraldina esce a destra.

DORA  (1)  Siamo tornati, eccellentissimo principe della magia. Abbiamo eseguito quanto ci avevi chiesto: la Strega Ponente è morta, defunta, schiattata!

GRANDEZOZ (42)   Non ditemi che in così breve tempo site jute, avete acciso ‘a strega e site turnate?!?

TEO (2)  Sì, maestà, perché il viaggio di andata e ritorno è durato un batter d’ali, a cavallo delle scimmie volanti!

ROCCO’O’BUTTIGLIONE (6)  A prova della nostra vittoria, ecco il cappello della perfida strega Ponente!

GRANDEZOZ (42)    (Tra sé) ‘O capiello? Ma, allora è schiattata veramente… (Agli altri) Oh, bravi: avete avuto proprio un bel coraggio! Accettate i miei complimenti! Ma proprio bravissimi! (Stringe loro la mano) Beh, ora si è fatto tardi… Arrivederci, stateve buono! (Fa per andare via)

DORA  (1)  Come arrivederci?!? Noi abbiamo mantenuto la nostra promessa. Adesso tocca a te mantenere la tua!

GRANDEZOZ (42)   Ma pecchè… Ho promesso quacche’ccosa?

AURELIO’E’FIERRO  (7)  (Arrabbiandosi) Come sarebbe a dire?!

PASCATOLO  (3)   E la promessa di esaudire i nostri desideri…?

GRANDEZOZ (42)    Io non mi ricordo. Comunque… Se proprio insistete… Con calma… Penserò al da farsi. Beh, ora devo proprio andare: ho molto da fare… (Fa per accompagnarli fuori).

TEO (2)  (Furibondo) Eh no, mago da strapazzo! Avevi promesso di aiutarci!

GRANDEZOZ (42)     (Gridando) Ora basta, maleducati! Il grande e terribile Zoz ha parlato e non si discute!

DORA  (1)  Ma allora vuoi prenderci in giro!

AURELIO’E’FIERRO  (7)  E’ vero, ‘e tiempo ne’e avuto pure assaie!

PASCATOLO  (3)   Bravo compà, me levato ‘e ‘pparole ‘a vocca!

GRANDEZOZ (42)     Andiamo, guagliù, nun facite accussì… Parliamone…

TEO (2)  Addosso!

Tutti circondano il mago, che cade e perde il travestimento.

ROCCO’O’BUTTIGLIONE (6)  E tu chi sei?

GRANDEZOZ (42)      (Rialzandosi da terra) Piacere, Gennaro Esposito… Mi sono inventato la storia del grande e terribile Zoz, un po’ perché avevo problemi di igiene personale, un po’per essere qualcuno… Non fatemi del male, vi supplico! (Si inginocchia)

DORA  (1)   (Indignata e piangente) Ma, allora… Non sei un grande mago! Ci hai ingannati!

GRANDEZOZ (42)      E’ vero, so’ sempe stato nu truffatore, fin da quando ero piccerillo…

TUTTI  (Gridando) Un truffatore?!?

GRANDEZOZ (42)      Non urlate, vi prego, se vi sentono, per me è la fine... E poi, questa gente tene bisogno ‘e uno comme ‘a me... A gente ‘e Napule pare che tene bisogno ‘e se fa ‘mbruglià! E poi, in fondo in fondo, song nu bravo’Rre! Cercherò di accontentarvi per quello che posso!

TEO (2)  E tu credi di cavartela cosi?

ROCCO’O’BUTTIGLIONE (6)  Che facciamo, lo smascheriamo davanti a tutti?

AURELIO’E’FIERRO  (7)  Ma no, perdoniamolo, è solo un poveraccio…

GRANDEZOZ (42)      Vi prego, non tradite il mio segreto! Sarei rovinato se si venisse a sapere…

PASCATOLO  (3)   Ma il nostro motto è non dare mai niente per niente: c’è l’hai insegnato tu! E tu, in cambio del nostro silenzio,  esaudirai i nostri desideri?

GRANDEZOZ (42)      (Rianimandosi) Beh, qualche magia la so fare veramente! Non ho scelto di fare il truffatore accussì, pe’ niente! Però, per il momento, potrò accontentare solo voi tre.

I TRE DIFFERENZIATI    E Dora e Teo?

GRANDEZOZ (42)      Il loro è un desiderio molto difficile da esaudire. Dovrò pensarci molto. Ma forse troverò qualcosa…

DORA  (1)   (Piangendo) Non rivedrò più i miei cari zietti! (A Teo) Fratellino mio, siamo perduti!

Tutti piangono, compreso Zoz.

TEO (2)  Dai, accontenta i nostri amici, io pazienterò.

Tutti ridiventano allegri, tranne Dora e Teo, che vanno in un angolo della scena. Il mago prende una sedia e un pentolone a destra.

GRANDEZOZ (42)      (Cercando nel pentolone) Bene bene! Mi è rimasto ancora del coraggio. Dov’è? Oh, eccolo qua! (Tira fuori una bottiglietta). Vieni qua, scatolone.

PASCATOLO  (3)   Che cos’è questa cosa?

GRANDEZOZ (42)      E’ un concentrato di coraggio: leggi!

PASCATOLO  (3)   “Pozione coraggifera”.  Ingredienti: scella di baccalà, friarielli, cavoluciore… Ma cosa devo fare?

GRANDEZOZ (42)      E’ semplice: devi berla!

PASCATOLO  (3)   (Annusa) Ma feta comm’a chè! (Assaggia, disgustandosi) Bleah! E fa pure schifo!

GRANDEZOZ (42)      Appunto! Se avrai il coraggio di berla, ti verrà il coraggio di fare tutto nella vita!

PASCATOLO  (3)   Tu dici?!? Allora mi appilo ‘o naso e m’ha bevo! (Beve tutto) Ecco fatto! Mi sento già coraggiosissimo! Mi batterei con i peggiori mostri!

Fa un giro sul palcoscenico tutto impettito, poi punta Aurelio.

PASCATOLO  (3)   Che d’è, tiene quaccosa ‘a dicere? Eh?!?

AURELIO’E’FIERRO  (7)  Noo!

PASCATOLO  (3)   E tu?

ROCCO’O’BUTTIGLIONE (6) E chi ha parlato?!? 

GRANDEZOZ (42)      Ora tocca a te, buttiglione. Vedi questo sacchetto? Qui c’è un’essenza di tutte le cose grigie che ho incontrato nel mio cammino. Siediti. Ti riempirò la testa di materia grigia. (Gli sistema il sacchetto nel cappello)

ROCCO’O’BUTTIGLIONE (6) Ora sì che sono un genio! Ascoltate! Matematica: 3x2… 32! Storia: i Longobardi… I Longobardi, so’ schiattati tutti quanti! Filosofia… Lui c’è, e nun tengo niente ‘a vedè!

GRANDEZOZ (42)      Basta con questo sfoggio di cultura! Ora vieni tu, Buattella. (Tira fuori dal pentolone un grande cuore dorato, aprendo e chiudendo il pugno come se battesse) Eseguiamo questo trapianto. Non ti farà male…

AURELIO’E’FIERRO  (7)  Non preoccuparti: so’ pronto a tutto.

GRANDEZOZ (42)       Benissimo, allora operiamo: colla… Metallo fuso… Fatto! Ora si può davvero dire che hai un cuore d’oro!

AURELIO’E’FIERRO  (7)  Amici, già mi sento meglio! (Comincia a cantare) ‘E figlie sa’ che so’, so’ piezz’e core! (Si guarda attorno) Sento che mi sto già innamorando. Dov’è Smeraldina? (Mentre cerca Smeraldina, vede Dora triste). Suvvia, Dora, non essere così triste. Mi spezzerai il cuore…

ROCCO’O’BUTTIGLIONE (6) Ora che sono un genio, risolverò io il tuo problema!

PASCATOLO  (3)   (Al pubblico) Allora penso che c’amma avvià a preoccupà!

GRANDEZOZ (42)      Sentite ragazzi… Se voi accettaste di restare con noi, sareste il principe e la principessa di Zozzonia…

DORA (1)  (Battendo un piede per terra e alzando la voce): Io voglio tornare a casa mia, non l’avete ancora capito?!

TEO (2)  Ed anch’io voglio che torni tutto come prima…

GRANDEZOZ (42)    D’accordo, d’accordo…  Cara bambini, il vostro è un problema complesso... Mica è semplice come prendere in giro i vostri compagni…

ROCCO’O’BUTTIGLIONE (6)  Cosa?!?

PASCATOLO  (3)   E la pozione coraggifera, il cuore d’oro, la materia grigia…?

GRANDEZOZ (42)    Tutte invenzioni…

AURELIO’E’FIERRO  (7)  Vuoi dire che ci hai imbrogliati?

GRANDEZOZ (42)   Nessuno imbroglio! Io vi ho solo illuso di darvi tutto quello che voi volevate… Vedete… Tu, Pascatolo, hai bevuto quell’intruglio che ho chiamato “pozione” e subito ti sei sentito coraggioso.

PASCATOLO  (3)   E’vero!

GRANDEZOZ (42)   E tu, Aurelio, come ti ho dato quel finto cuore luccicante hai sentito il bisogno di cantare e di innamorarti…

AURELIO’E’FIERRO  (7)  Già!

GRANDEZOZ (42)   Per non parlare di te, Rocco, che appena hai avuto sotto il cappello la polvere grigia, subito hai creduto di essere un sapiente e, magari (Si mette a ridere), di diventare un politico!

ROCCO’O’BUTTIGLIONE (6) E questo che significa?

GRANDEZOZ (42)   Ancora non l’avete capito? Se ognuno accettasse di essere quello che è, starebbe molto meglio con se stesso e con il mondo. E poi, basta crederci davvero ed i sogni finiscono per avverarsi, quasi sempre… (Chiama i sudditi a raccolta) Sudditi, amati succubi: venite qui…

SCENA QUATTORDICESIMA

I sudditi, Smeraldina ed i Guardiani entrano in scena.

SMERALDINA (41)   Che succede, grande e terribile Zoz?

GRANDEZOZ (42)   Ho il nuovo motto della settimana! So’chelle che so’!

TUTTI      Siii!

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CANZONE 4: So’chelle che so’

So’chell’c’so’, so’ nu’modello originale!

Uè! Non stare giù, dillo anche tu, non farà male.

E’’o mio, stu mundo ‘e voglio aizà sta capa.

‘O mio, ‘e aggia sapè ‘e chelle che sape.

‘A vita è iniziata, comm’aggio alluccato:

So’chell’c’so’

So’chell’c’so’, so’ nu modello sensazionale!

Uè! Ogni tre guaje, ‘na cosa ‘bbona: fenomenale.

E’ mio stu mund‘e voglio usa’ sta capa.

‘O mio, po’ si è vuota ‘o è chiena, nun se sape.

‘A vita è vulata, comm’aggio alluccato:

So’chell’c’so’

So’chell’c’so’, so’ nu modello eccezionale!

Uè! Faje attenzione, guardate buono: particolare.

E’ mio stu mundo chiene ‘e differenze,

perciò tu ‘e sapè je comme a penzo.

‘A vita è cagnata, comm’aggio alluccato:

So’chell’c’so’

So’chell’c’so’, so’ nu’modello originale!

Uè! Non stare giù, dillo anche tu, non farà male.

E’’o mio, stu munno ‘e voglio aizà ‘sta capa.

‘O mio, ‘e aggia sapè ‘e chelle che sape.

‘A vita è cagnata, comm’aggio alluccato:

So’chell’c’so’

(Finale)

So’chell’c’so’

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I sudditi, Smeraldina ed i Guardiani escono di  scena.

SCENA QUINDICESIMA

GRANDEZOZ (42)   E ora, vediamo di risolvere il vostro problema, bambini… Cosa si potrebbe fare… Magari con una mongolfiera potremo cercare di raggiungere la bocca del vulcano… Già, ma considerando le correnti… Uhm, rischieremmo di finire a Milano…

STREGASCIROCCA (47) (Entrando) Milano?!? Non sia mai! Questo è proprio un lavoro per la buona Strega del Sud!

GRANDEZOZ (42)   Oh, Scirocca, carissima collega…

STREGASCIROCCA (47) Beh, collega… Senti, è un po’ che vi osservo dalla mia sfera magica digitale, e nonostante come mago sei un ciarlatano, hai detto cose molto intelligenti! Eppure, mi sembra impossibile che tu non ci abbia ancora pensato.

GRANDEZOZ (42)   A cosa?

STREGASCIROCCA (47)  Ma al potere delle paposce d’argento! Non dirmi che non conosci il segreto delle magiche pantofole!

GRANDEZOZ (42)   Veramente…

STREGASCIROCCA (47)  Che mago da strapazzo! Le paposce d’argento, se opportunamente usate, causano l’eruzione del Vesuvio. La perfida strega Levante l’aveva fatto per restituire tutta la spazzatura ai napoletani che l’avevano buttata nel vulcano!

DORA (1)  E come possiamo fare, allora per tornare a casa?

TEO (2)   Su, diccelo, buona strega Scirocca!

STREGASCIROCCA (47)  Battendo tre volte i tacchi e nominando il luogo in cui desidera andare, Dora e Teo, tenendosi per mano, daranno vita ad una nuova eruzione, che riporterà tutte le cose a posto…

Dorothy e i suoi amici, che hanno ascoltato tutto, esultano.

GRANDEZOZ (42)   Ma va?!? Scusami, toglimi una curiosità: se ci osservavi dalla sfera magica, perché non sei accorsa la prima volta che questi cinque si sono fatti vivi?

STREGASCIROCCA (47)  Eh già, e allora chi avrebbe fatto fuori quella megera della Strega Ponente? Se aspettavo te, razza di ciarlatano… (Minacciosa) A proposito, ora che si è scoperto chi sei veramente… Ora che si è scoperto che non sei più un mago… (Improvvisamente dolce) Ci possiamo finalmente sposare!

GRANDEZOZ (42)   Gia! Io, però, mi sono ricordato che devo andare a comprare le sigarette…. (Esce velocemente di scena)

STREGASCIROCCA (47)  Un momento… Tu non hai mai fumato!

DORA (1)  Hai sentito, Teo!

TEO (2)  Evviva! Rivedremo gli zii!

DORA (1)  Amici miei, è venuto il momento di salutarci.

ROCCO’O’BUTTIGLIONE (6) Oh, bambini, sono tanto felice per voi.... Addio!

AURELIO’E’FIERRO  (7)  Tu sei l’unica persona col cuore d’oro… Ti ricorderò per sempre!

DORA (1)  Ciao Rocco, ciao pascolo, Ciao Rocco…

PASCATOLO  (3)   Ciao Dora, ciao Teo. Sei stato così gentile con me… Addio!

TEO (2) (mettendosi al centro ella scena): Addio, amici, ci mancherete!

I RIFIUTI DIFFERENZIATI  Addio ragazzi, e buona fortuna!

Buio in scena. Solo Dora e Teo sono illuminati.

DORA (1)  Voglio tornare sul Vesuvio, dagli zii!

TEO (2) E tutto tornerà ad essere come prima!

Dora batte tre volte i tacchi. Buio completo, lampi, rumore dell’eruzione.

SCENA SEDICESIMA

Scena del Vesuvio. Terremoto. Entrano da destra e da sinistra i personaggi che interpretano il ciclone e depositano la casetta al suo posto. Il ciclone termina. Entrano, da sinistra, lo zio Enrico e la zia Emma, più curvi e grigi di prima.

ZIA EMMA  (12) Hai visto, Enrico? Sembrava lo stesso terremoto che ci ha portato via Dora e Teo…

ZIO ENRICO  (13)  Ma quella non è la nostra casetta?!

ZIA EMMA  E’ vero! E’ ritornata!

ZIO ENRICO    Magari fossero tornati i ragazzi, piuttosto…

Escono dalla casetta Dora e Teo.

DORA (1)    Zia Emma!!!

ZIA EMMA  Dora, Teo!!! Siete tornati!

DORA (1)    Zio Enrico!!!

ZIO ENRICO    Nipotini miei, quanto ci siete mancati!!!

DORA (1)  Teo, diglielo… Teo?!? Ma che c’è: non parli più? Oh, no: il desiderio, è vero… Tutto doveva tornare come prima dell’eruzione: e tu, allora, non parlavi! Come ho fatto a non pensarci…

ZIA EMMA   Ma perché: il piccolo Teo ha parlato?!?

DORA (1)  Oh si, zietti: era diventato un chiacchierone!

ZIO ENRICO    Mi sembra incredibile… Un sogno. Teo che parla…

TEO (2   (Pausa, in cui tutti lo guardano, poi improvvisamente) Ah, no: è proprio come dice Dora! E’tutto vero!

DORA (1)   Teo: tu parli?!? Ma come è possibile?!?

TEO (2)  Sorellina mia: ricordi il bacio del bene della strega Maestrale? E’stato quello che mi ha salvato la voce…

ZIA EMMA   Oh, che bello, Teo: tu parli davvero!

TEO  Certo, zietta… E dovreste vedere come canto! Anzi, già che ci sono, chiamo un po’ di amici! Forza ragazzi! Venite qui a salutare!

ZIO ENRICO    Evviva: Teo ha ritrovato la parola!

Entrano tutti i personaggi della commedia per la canzone ed il balletto dei saluti.

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CANZONE 1: “‘NGOPP’ALL’ARCOBALENO ”

(Rit.)

‘Ngopp’all’arcobaleno,

che ce sta?

Là, nu suonne ca’ suonne

po’addivinì realtà.

‘Ngopp’all’arcobaleno,

può vulà.

E ancora chiù ‘ngopp,

chissà po’ che ce sta…

(Strofa)

Nu juorno vulesse je‘ngopp’a na’ stella,

addò manco ‘na nuvola ce sta.

Addò ‘e guaie nun pozzeno arrivà,

e ‘llacreme addiventano felicità.

(Rit.)

‘Ngopp’all’arcobaleno,

che ce sta?

Io sto ‘cca ‘ngopp’a terra,

ma nun smetto ‘e sunnà…

Intermezzo musicale durante il quale si risvegliano i rifiuti differenziati e cominciano a ballare e cantare la stessa canzone

(Rit.)

‘Ngopp’all’arcobaleno,

che ce sta?

Là, nu suonne ca’ suonne

po’addivinì realtà.

‘Ngopp’all’arcobaleno,

può vulà.

E ancora chiù ‘ngopp,

chissà po’ che ce sta…

(Strofa )

Nu juorno vulesse je‘ngopp’a na’ stella,

addò manco ‘na nuvola ce sta.

Addò ‘e guaie nun pozzeno arrivà,

e ‘llacreme addiventano felicità.

(Finale)

‘Ngopp’all’arcobaleno,

che ce sta?

Io sto ‘cca ‘ngopp’a terra,

ma nun smetto ‘e sunnà…

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Sipario.

Fine