Okkio a Pinokkio!!!

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SALVATORE NASTRO

Autore iscritto SIAE 188079 del 14.10.2008

OKKIO A PINOKKIO!!!

(versione ridotta)

PROLOGO

Il sipario è chiuso e sulla sinistra del proscenio c'è un leggio in legno con su un grosso librone molto spesso.

Entra il NARRATORE vestito con un frac nero e papillon con capelli  impomatati e fa inchini di riverenza al pubblico.

Il Narratore sarà un personaggio con molto aplomb e parlerà con una impeccabile dizione tipica da attore di scuola d'arte drammatica.

NARRATORE: Buonasera al nostro gentile pubblico da Pasquale Grillo. Beh, non crediate che io

                        sia parente di quel Beppe Grillo della televisione perchè in quel caso vi stareste sbagliando profondamente. Io sono un attore, un attore con la A maiuscola uscito dall'esimia Accademia d'arte drammatica dove per anni ho studiato fonetica, dizione e ortoepia cercando di dare espressione, ritmo e grinta ai tescti che leggo...ed infatti sono richiesto molto per la mia bravura di narratore. La mia voce forte e chiara (incalzante), pacata ma decisa, energica e sicura dal timbro portentoso riesce a penetrare negli animi di chi mi ascolta dando corpo e colore a ciò che leggo. (Pensa e con lo sguardo alto e fiero, parla tra sè e sè) ...ma che belle parole e che finezza di pensiero...e come l'ho pronunciata bella la parola "pensieeeero" (marca molto sulla "e" aperta e poi ritorna in sè dopo una parentesi d'estasi) Ah, scusate, ero esterrefatto e attonito della musicalità della "mia" voce. Comunque dicevo, sono lieto che siete accorsi qui in tanti in questa sede per ascoltare l'entusiasmante lettura di Pinocchio.

Il momento è....è.... solenne!!

 (Legge)C'era una volta in un paese lontano, un vecchio falegname molto povero che però, nonostante la sua povertà, quando non seppe da dove gli venne quel figlio lo accettò come fosse stato suo...-Sia fatta la volontà del Signore- disse e così lo allevò con amore. Non disse nulla neppure quando si accorse che era un bambino molto strano che faceva cose isolite, ma nonostante tutto lo amava come fosse figlio suo. Il piccolo cominciò ad allontanarsi da casa, prima due, poi tre giorni e quando raggiunse i suoi 33 anni, insieme ai discepoli.......(si rende conto dell'equivoco, alza lo sguardo verso il pubblico, pausa lunga, sorriso di circostanza con occhi sgranati) ah, scusate, leggevo il giornalino della Parrocchia! (estrae il foglietto che stava leggendo erroneamente e lo stropiccia, poi abbassa lo sguardosul libro e farfuglia sottovoce) Ih che figura 'è niente!!!!! (imposta ora sapientemente la voce e comanda) Atmosfera!! (INIZIA CON TONI SOMMESSI L'OUVERTURE) C'era una volta in un paese che fu, un vecchio falegname solo e molto povero....il suo nome era Geppetto e...................

(L'OUVERTURE AUMENTA E SI APRE IL SIPARIO)

Scena 1

(GEPPETTO- NARRATORE- MASTRO CILIEGIA)

Al centro della scena un semplice tavolo da lavoro con tanto di attrezzi: sega, pialla, ecc., due sedie impagliate sono accanto al tavolo. Lavora GEPPETTO un oggetto in legno agitando le braccia come un direttore d'orchestra per tutta la durata dell'OUVERTURE.

Finisce l'Ouverture e Geppetto posa l'oggetto sul tavolo, si libera le mani ed estraendo un fazzoletto dalla tasca si asciuga il sudore.

GEPPETTO: (Con dire molto soddisfatto) Ah! E com'è bella! Che bel lavoro che ho fatto: taglia,

sega, lima ed incolla e alla fine ce l'ho fatta!

(lo rimira) Sono proprio soddisfatto!

(BUSSANO ALLA PORTA DI DESTRA 2 VOLTE MA GEPPETTO E' INDIFFERENTE)

NARRATORE: (dalla postazione-leggio) Geppetto bussano la porta!

(BUSSANO ALLA PORTA DI DESTRA ANCORA 2 VOLTE; GEPPETTO C.S.)

(Intanto Geppetto non ha sentito e continua a fare le cose sue, sparecchia il tavolo)

NARRATORE: (si avvicina a Geppetto lasciando la postazione-leggio)Ehilà Geppetto, bussano la                       porta!

GEPPETTO: (Si desta) Ah, buongiorno buon uomo chi è lei!

NARRATORE: Buongiorno. Sono Grillo Pasquale!

GEPPETTO: Cosa?? (Non sente ed intanto prende dal suo camice da lavoro un piccolo corno

                     acustico e lo pone al suo orecchio per ascoltare)

NARRATORE: (ripete) Sono Pasquale Grillo e faccio il narratore!

GEPPETTO: (lo guarda e poi compiaciuto) Ah, bravo fate il muratore e ditemi buon uomo da me

                     che volete!

(BUSSANO ANCORA 2 VOLTE LA PORTA)

NARRATORE: Vi bussano la porta!

GEPPETTO: Ah! V'hanno scassato 'a porta? e ditemi dove abitate che vengo e ....

NARRATORE: (insistendo) No! Non avete capito! Vi bussano la porta!!

GEPPETTO: Vi devo fà na torta? E avete sbagliato palazzo. Questa non è una pasticceria, è una

                     falegnameria!

(BUSSANO 2 VOLTE LA PORTA)

NARRATORE: Ma aspettate un secondino....

GEPPETTO: Vi devo fà nu comodino? Ve lo posso fà!

NARRATORE: Ascoltatemi un attimo!!

(Intanto il narratore fa le mosse per far capire a Geppetto che fuori bussano)

GEPPETTO: Vi devo  fà n'attico, e non posso, non ho gli strumenti necessari!Ma che facite, tenite

                    nu tic!!Ma volete parlare, siate chiaro.....sono tutto orecchi!!!

NARRATORE: (esaurito va VIA) Questo m'esaurisce a me!

GEPPETTO: In questo mondo non si capisce più niente! Non c' è più comunicazione.....la gente

                      non parla più.... ed io del resto con chi dovrei parlare...sono solo...sempre solo! Mai

                      nessuno che viene e che bussa quella porta!

CILIEGIA: (entra nervoso trascinando un tronco) Giorno Geppetto della malora!

GEPPETTO: (contrariato della sua presenza) Uè Mastro Banana e non si bussa quando si entra!!

CILIEGIA: E' mezz'ora che sto bussando!

GEPPETTO: Ah, state insieme a Ferdinando?

CILIEGIA: Comunque ci conosciamo da tanti anni e ancora non avete capito come mi chiamo:

                  Ciliegia, mi chiamo Mastro Ci-lie-gia

GEPPETTO: E io c'aggio ditto: Mastro Al-bi-co-cca. Qual buon vento vi porta allora, caro mastro

                    Nocepesca!

CILIEGIA: Ciliegia, no Nocepesca!!!

GEPPETTO: E cumme sta nervuso stu mastro fruttaiolo!

CILIEGIA: Comunque mio caro Geppetto vi ho portato quel tronco che mi avevate chiesto!

E’ di un legno pregiato!!

GEPPETTO: Ehm, e chi l’ha appicciato?

CILIEGIA: Che cosa?

GEPPETTO: Il legno!

CILIEGIA: Hanno appicciato il legno?? Veramente?

GEPPETTO: Mastro Limone l’avete detto voi!!M’avete portato un pezzo di legno appicciato, bruciato!!

CILIEGIA: (Resta immobile,guarda al pubblico, pausa lunga di riflessione) Ma voi che avete                    

capito? (Scandisce teatralmente) Ho detto un tro - nco di le - gno Pre – gia – to!!

GEPPETTO: (Facendogli il verso) Ma che te pienzi che stai parlando cu Tarzan!!Aah  Mastr’

Ananasso voi non vi fate capire! Parlate tra i denti!!

CILIEGIA: Stu rimbambito!!

GEPPETTO: Uè rimbambito a me!

CILIEGIA: Mò ce siente eh!! Comunque il legno sta qua!! Arrivederci!! (Fa per andare via)

GEPPETTO: Chi va a Lecce?

CILIEGIA: Eeeh Statte buono!! (Va via)

GEPPETTO: Ah! On Antuono se ne va a Lecce! E bravo! E io sto sempre qua, non mi muovo mai!

Sempre e solo io! (osserva il tronco)  Però, questo tronco è proprio di un bel legno, si potrebbero fare tante cose...

(lampo di genio, ha avuto la brillante idea, si spalancano gli occhi)

(risoluto) Questo legno è proprio quello che cercavo!

 (Prende alcuni attrezzi e inizia a lavorare il tronco)

NARRATORE: (F.C)....e così Mastro Geppetto si mise all'opera lavorando quel semplice pezzo da

 catasta con una bravura e con una pazienza d'animo, ma soprattutto con una speranza che solo un padre può avere in un figlio......

(INIZIA LA MARCETTA "COSTRUZIONE DEL BURATTINO")

(Per tutta la durata della marcetta Geppetto inizia ad impugnare scalpello e martello e lavorare il tronco fin spostarsi e mettersi totalmente davanti al pezzo di tronco coprendolo. Quando la marcetta finisce, Geppetto si sposta mostrando un burattino di legno seduto sul bordo del tavolo)

GEPPETTO: Ecco fatto!!! Ho partorito mio figlio!

 (Soddisfatto, ma anche stanco, asciugandosi il sudore col fazzoletto)

E che fatica! Neanche l'avessi sgravato veramente! (si siede sulla seggiola accanto al tavolo) Però adesso devo darti un nome.....vediamo....Pinocchio!! Sai, questo nome ti porterà tanta fortuna. Ho conosciuto una famiglia intera di Pinocchi: Pinocchio il padre, Pinocchia la madre, Pinocchione il nonno e Pinocchietti i ragazzi e tutti se la passavano bene; il più ricco di loro....chiedeva l'elemosina!!! Più ti guardo e più mi rassomigli! Sei il figlio che ho sempre desiderato.......Per te voglio il meglio di questo mondo!

 (con una pausa di commozione, Geppetto guarda Pinocchio e poi lo prende a sè) Pinocchio io....io...ti voglio bene!!!!

(Si alza contento e dando uno strattone alla radiolina sul tavolo inizia

 IL VALZER DEI SOGNI DI GEPPETTO)

(Geppetto accenna passi di valzer stringendo Pinocchio al suo petto, l'atmosfera diventa surreale)

GEPPETTO: (Voce preregistrata con effetto eco che rappresenta il suo animo) Pinocchio, adesso

 che ci sei, io conto solo su di te! Sei la mia ancora di salvezza, il mio bastone della vecchiaia, con te non mi sentirò mai più solo. Sono finite oramai le mie sofferenze. Con te sono il padre più felice di questo mondo........Ti voglio bene! Chiamami papà, dammi questa gioia....chiamami papà, ti prego....dimmi che mi vuoi bene....dimmi che mi vuoi beneeeeee (fade-out con eco maggiore)

(La voce sfuma, il valzer finisce e le luci fanno si che si torni all'atmosfera reale che si respirava prima del ballo)

GEPPETTO: (PAUSA LUNGHISSIMA- Dapprima rimane immobile e poi il suo volto passa da

 un'estrema contentezza ad un'incontenibile delusione) "Dimmi che mi vuoi bene"! Ma un burattino non può rispondermi...per giunta è di legno, però...

(lo stacca dal suo abbraccio e lo guarda in volto) io sento che me ne vuoi anche se non puoi dirmelo.

(Lo posa sulla sedia dietro il tavolo e lo copre con una lunga coperta -Gioco sostituzione attore-) Adesso copriti, sta al caldo e stammi bene....(allontanandosi verso sinistra) ...che sei riuscito a farmi sognare.....anche se per pochi secondi. Buonanotte Pinocchio. (fa per uscire) Come vorrei che fossi un bambino vero!

(VIA a sinistra)

NARRATORE: (Entra e va al leggìo) E così quella notte qualcuno lassù da qualche parte

                      pare che ascoltò quel desiderio di Geppetto.... e quella fu una notte davvero.....magica!

 

Scena 2

(FATINA- NARRATORE (Grillo)- LUPO CATTIVO- PINOKKIO)

Inizia il jingle: "L'ENTRATA DELLA FATINA", intanto le luci diventano via via celestiali dando quel senso di magico fino al punto che un getto secco di fumo a destra indica l'arrivo della fatina.

FATINA: (entra immersa nel getto di fumo, tossisce per il tale) Mi riuscisse mai una buona volta

 quest'effetto, sbaglio sempre il dosaggio! Troppo fumo!

  (si accomoda il vestito turchino e poi imposta la voce)

  Sono la fata dai capelli turchini!

NARRATORE: Beh, tanto turchini non mi sembrano! piuttosto castani!

FATINA: (Si tocca e guarda i capelli) Uh! Per fare presto me la sono scordata, ultimamente sto un

                  Po’… Ma a proposito sei nuovo? Come ti chiami?

NARRATORE: (impostandosi e schiarendo la voce) Grillo!.....Pasquale Grillo!

FATINA: Ah...Grillo Pasquale!!! (pronuncia "Pasquale" con la sh)

NARRATORE: (correggendo l'erronea dizione della fatina) Passsssquale.....Pas-quale!

FATINA: E come sei permaloso, mamma mia! Pash-quale, Passquale...è sempre 'a stessa cosa!

NARRATORE: No!! Pas-quale è con la dizione!

FATINA: E io 'o ddico c'a sottrazione! (adirandosi) E pè piacere, eh! Pashquale, Pashqualeeeh!

NARRATORE: (insistendo a correggere) Pas- Pas- Pas......

FATINA: (risolutiva e veloce) .....E pass nu poco allà, oì! (lo spintona facendolo ritornare al

leggio,  acciaccato, poi la fatina si avvicina a Pinokkio adottando dei toni molto dolci e soavi) Ehi, Pinokkio, sai ho sentito il desiderio del tuo babbo e sono decisa ad esaudirlo e però siccome, so che tu sarai avvezzo a qualche monelleria io ti darò una coscienza che ti correggerà proprio come fa stu scemo 'e Pascale 'o narratore! (occhiataccia di sfida)

Che ne dici Passsssquale (detto con "s" sorda, molto ironico) di fare tu la coscienza?

NARRATORE: No-o!

LUPO CATTIVO:Aaaargh! (entra da destra, la fata lo guarda e il narratore ne approfitta e scappa

                  a sinistra) Sono il lupo cattivo!

FATINA: (incuriosita) E tu che ci fai qua?

LUPO: Ma perchè nun è Cappuccetto Rosso?

FATINA: E io te paro Cappuccetto Rosso? Tutt'al più putess'essere Cappuccetto blu!

LUPO: Allora, sit'a nonna? Ma come ho fatto a non riconoscervi, complimenti per la vestaglia da notte!

FATINA: E ch'è sta cunfidenza!Ma addò è asciuto stu lupo! Uè vide cà te songo a bacchetta

                    n'capa! Questo è Pinokkio, hai sbagliato favola!

LUPO: (uscendone deriso) Ah scusate! (VIA)

FATINA: Ma guarda nu poco!(si volta verso il narratore) E mò addò sta 'o narratore! (lo vede

                   nascosto dietro la quinta di sinistra) Uè vieni qua!

NARRATORE: (F.C) No, non esiste proprio! Tu mi fai fare la coscienza di Pinocchio!

FATINA: Embè? E che c'è di male? Tu porti di cognome Grillo, sì nu scassacacchio , chi la

                    potrebbe fare meglio di te?

NARRATORE: NO! Non la farò....mai!

FATINA: Ah, si! (Si arrabbia e agitando la bacchetta nella sua direzione) Alacazam!

(EFFETTO AUDIO DI STELLINE)

NARRATORE: (entra con un frac verde, con tanto di cravatta verde e antennine . PAUSA LUNGA) Passi pure per il vestito ma le corna no! Le corna, no! E' questione di dignità!

FATINA: E ja! Non fare l'orso, che poi del resto non sei brutto.....(voltandosi) ma poco ce manca! (si avvicina a Pinokkio) e allora  mio piccolo Pinokkio adesso è giunto il momento del tuo incantesimo..... e ricordati che a mezzanotte dovrai essere di ritorno.....

GRILLO: Ti stai sbagliando...quella è Cenerentola!

FATINA......e ricordati, non andare per il bosco, và per la strada!

GRILLO: Ma ti stai rincoglionendo, quella è Cappuccetto rosso!

FATINA: (imitando una voce cavernosa) ...e allora tu lavorerai con gran sudore e partorirai con

                gran dolore!.....

GRILLO: E' tutta un'altra cosa!

FATINA: Sim, sala.....bim!

GRILLO: (stanco di ripetere le cose tante volte) Quello è un altro mago!

FATINA: (pensa e poi sbotta) Bibbidi, bobbidi...

GRILLO: Bu!

FATINA: (incuriosita) Bravo, la conosci pure tu?

GRILLO: Quella è un'altra fata!

FATINA: Ah, ecco ora mi ricordo! (con toni ancestrali e lenti) Sega, sega, Mastu Ciccio....a panella

                  e 'o sasiccio....'o sasiccio c'o mangiammo e 'a panella c'a stipammo...

GRILLO: (continua come una tiritera) C'a stipammo p'è Natale a quanno veneno 'e

                  zampugnare.....ma che schifo 'e formula!

FATINA: (agitando su Pinokkio la bacchetta) Questa è quella giusta! (toni dolci e soavi)E adesso

                 mio caro Pinokkio ti ho donato la vita e…… una coscienza!!!

(Uno spruzzo di fumo fa sì che la fatina vada via con il grillo)

LA SCENA RESTA VUOTA, C'è solo Pinokkio immobile nascosto sotto la coperta) 

scena 3

(GEPPETTO- PINOKKIO- LUPO CATTIVO- GRILLO)

Inizia la musica: "IL MATTINO" ed intanto da notte diventa giorno.

Entra poi, alla fine della musica Geppetto con il barattolo della vernice in mano.

GEPPETTO: Buongiorno Pinocchiuccio mio, dormito bene? (toglierà la coperta dal burattino

 scoprendo così un Pinokkio attore ma immobile come fosse un burattino) Ehilà figliuolo e come sei cresciuto? Neanche se t'avessi dato gli omogeneizzati modificati geneticamente saresti cresciuto così. Bah! Ecco, ti ho preparato la vernice per dipingerti meglio le labbra!

(prende lo sgabello e si avvicina a Pinokkio)

PINOKKIO: No, babbo, vanno bene così.....sono Pinokkio mica Valeria Marini!

GEPPETTO: (continuando a lavorare) Certo che hai imparato a parlare presto! Eh, a pensare che

 fino a ieri eri un pezzo di legno e adesso invece parli e ti muovi come un bambino vero! Un bambino vero??? (si rende conto della sua deduzione, guarda il pubblico, cercando una conferma di ciò che ha pensato...e poi deglutendo, guarda Pinokkio con paura, lui gli sorride vistosamente e sonoramente e perdendo i sensi cade a terra svenuto)

PINOKKIO: (accorrendolo, inginocchiandosi accanto) Ma babbo cosa fai scherzi? Svegliati!

GEPPETTO: (rinviene ma è fortemente stordito) Chi sono, dove sono? (guarda Pinokkio) E tu chi

                       sei?

PINOKKIO: Come, chi sono? Sono Pinokkio...(intanto Geppetto impaurito sgrana gli occhi e

                        indietreggia per paura appoggiandosi sui gomiti)

GEPPETTO: (terrorizzato) Ma tu parli!!

PINOKKIO: Certo!

GEPPETTO: (ancor più terrorizzato) Ma tu ti muovi?!!!!

PINOKKIO: Certo! C'ho le gambe per questo! Stanotte è venuta 'na tipa strana tutta vestita di blu

                        come la sorella di Grande Puffo e mi ha fatto diventare quello che desideravi tu!

GEPPETTO: (Implora al cielo) Ma è un miracolo!....Miracolo! Miraaaacolo!(inizia a passeggiare

                   per la stanza come un dannato implorando al cielo e intanto anche Pinokkio lo segue)

LUPO: (entra da destra con aria cattiva) Aaaaargh! (si accorge della dinamica di Geppetto e per

                       chiedere a Pinokkio cosa stia succedendo si accoda anche lui) Ma cos'è successo!

GEPPETTO: (in estasi mistica) Mio figlio si è alzato e ha camminato......

LUPO: Ah! siete il padre di Lazzaro, bravo! Piacere Lupo Cattivo!

                      (fa per stringere la mano a Geppetto)

GEPPETTO: (non sentendo ciò che dice il Lupo) Stringimi forte amico! (lo abbraccia dandogli

                        sonorissime pacche dietro la spalla)

PINOKKIO: (al pubblico) Ma addò sò capitato ccà! Ma tu, lupo, scusa ma qua che ci fai?

LUPO: Aspetto la nonna!

PINOKKIO: Qua' nonna?

LUPO: Ma perchè questa non è la favola di Cappuccetto Rosso?

PINOKKIO: No!

LUPO: ....Ma perchè questo (indicando Geppetto) non è il marito della nonna?

PINOKKIO: No!

LUPO: (mortificato toglie il disturbo) Ah, scusate! Aggio sbagliato n'ata vota! (VIA a destra).

GEPPETTO: (ancora incredulo) Pinokkio, ci pensi, sei un burattino vero perciò ora devi andare a scuola…

PINOKKIO: Cos’è la scuola?

GEPPETTO: La scuola è un posto molto bello dove si va per studiare, infatti il primo giorno di scuola

c'è il maestro che viene....a leggersi il giornale, poi il secondo giorno inizia lo sciopero dei termosifoni anche se fa un caldo torrido e un'afa bestiale ma, intanto, come dicono i ragazzi è meglio iniziare a scioperare adesso , sennò poi ci troviamo indietro col programma. Lo sciopero dei termosifoni finisce il 20 novembre. Il 21 novembre è domenica. Il 22 novembre inizia l'autogestione. Poi è occupazione fino al 20 dicembre ed iniziano le feste di Natale. Si ritorna il 7 gennaio ma per solidarietà ai metalmeccanici gli studenti scioperano fino al 13 febbraio. il 14 febbraio è San Valentino e si sa, è la festa dei fidanzati, e tutti gli studenti quel giorno...stranamente...sono fidanzati. Il 15 febbraio si vede un topolino per l'istituto e inizia così una via crucis di scioperi come se nenche avessero visto un dinosauro aggirarsi per le aule e questo durerà fino al 25 marzo, il 26 marzo è Pasqua e poi Pasquetta, Pasquina, Pasquona; feste fino al 12 aprile. Poi sarà periodo di gite. Gli Scavi di Pompei ci sono sempre, oramai gli studenti se li sognano anche la notte. Poi il 25 Maggio si fa finalmente lezione e quindi.....protesta!!!! Fino a che si arriva a cospargere la scuola di creolina e la scuola resterà chiusa fino al 7 giugno. L'8 giugno è l'ultimo giorno di scuola, perciò per bontà, il direttore vi farà fare solo 2 ore di lezione, ma siccome è entrata in vigore l'ora legale, si entra un'ora dopo facendo una sola ora di lezione che guarda caso sarà: educazione fisica! Questa è la scuola!! Che ne dici! Allora vuoi andarci?

PINOKKIO: Mitico! Voglio andarci subito! (si alza)

GEPPETTO: Lo sapevo che avresti accettato! (si alza e si allontana per prendere l'abbecedario a

 sinistra in cucina) Sono sicuro che tu sarai la mia consolazione. Tieni questo e và, fà presto altrimenti suona la campanella e rischi di fare tardi. Dammi un bacetto (Pinokkio glielo dà) e in culo alla balena!

PINOKKIO: Aggie pacienza!

GEPPETTO: (euforico, lo sospinge fuori a destra) In bocca al lupo, buona fortuna!

NARRATORE: (entra da sinistra e si fa sul proscenio mentre il sipario dietro di lui si chiude)

scena 4

INTERMEZZO

(A SIPARIO CHIUSO)

NARRATORE (grillo)- PINOKKIO-  EUGENIO

NARRATORE: (Legge,  intanto da destra entra EUGENIO, un bambino molto

 furbo che è nell'atto di aspettare qualche malcapitato che gli passi a tiro)

E così Pinokkio col suo abbecedario...prese la strada che portava alla scuola e strada facendo fantasticava nel suo cervellino mille ragionamenti e mille castelli in aria....

PINOKKIO: (entra da sinistra passandogli dietro, poi ad un dato punto si volta verso il Narratore

E cerca di ricordare)...la tua voce mi ricorda qualcuno!

NARRATORE: Pinokkio! Sono io grillo Pasquale!

PINOKKIO: Il grillo Pashquale?! La mia coscienza!! (cadenzando le parole) Ma sei brutto davvero!

NARRATORE: (canzonandolo) E tu sei scemo davvero! Hai mai visto grilli belli! Sono un grillo,

                         mica un fotomodello!

(Inizia in toni sommessi una MUSICHETTA DA TEATRINO e Eugenio si avvicina indifferentemente)

PINOKKIO: (interrompendo) Zitto! Cos'è questa musica!

EUGENIO: (come se il fatto non fosse suo, con toni lapidari e altezzosi) E' il gran Teatro Dei

                          Burattini!

PINOKKIO: (incredulo e contento) Il teatro dei burattini?!!? Accipicchia!

GRILLO: (solenne e paterno) Pinokkio, ti vedo pensare! Ricorda la promessa a Geppetto!!!Chi non ascolta la voce dei genitori avrà il più amaro castigo e non avrà mai bene in questo mondo!!! (lentamente VIA a sinistra portandosi il leggìo)

PINOKKIO: Stu grillo 'o schifo sempre chiù assaie!!!Comunque, scusa, come ti kiami?

EUGENIO: Eugenio!

PINOKKIO: E mi dispiace Eugenio ma faccio tardi e devo andare a scuola!

                        (fa per uscire a destra sorpassando anche Eugenio)

EUGENIO: (malizioso dando le spalle a Pinokkio) A scuola?!! Peccato, al teatro ti saresti divertito

  di più! (Pinokkio fa dietro front cambiando anche idea e ascoltando attentamente quello che dice l'amico) Sai, è molto divertente c'è tanta musica, e addirittura ci sono le burattine con le gambe nude!

PINOKKIO: (allettato dal discorso) Beh!....quasi quasi m'intrattengo, per andare a scuola c'è

                   sempre tempo!

GRILLO: (F.C. con toni da richiamo) Pinokkio!!!!

PINOKKIO: (Repentinamente, si volta verso sinistra) Accirete!! (A Eugenio con sorrisi da

                     circostanza) E quanto si paga per entrare?

EUGENIO: (sporgendosi sul proscenio) Lì, vedi! (indica un posto libero in prima fila libero) c'è un

                    posto libero, te lo cedo se mi vendi il tuo abbecedario!

PINOKKIO: (subito) Volentieri, è tuo!

EUGENIO: (avidamente lo prende e fa per andare a destra) Và Pinokkio prendi posto che lo

 spettacolo sta per iniziare, io intanto vado a scuola, sai mi serviva proprio questo abbecedario, grazie!! (VIA a destra)

PINOKKIO: (sorridente e allegro, ingenuamente va a sedersi in platea) Grazie Eugenio e salutami                     il maestro!!

scena 5

BURATTINI DANZANTI- ARLECCHINO- COLOMBINA- PULCINELLA- PINOKKIO- MANGIAFUOCO

Inizia in toni maestosi il BALLO DELLE MASCHERE.

Alla fine dell’esibizione.

PINOKKIO:(applaude l'esibizione in maniera sguaiata, tanto da attirare le maschere)Grandi!

                     Braaavi! (fischia) Grandissimi!

PULCINELLA: Ma chi è stu cafone c'allucca!

COLOMBINA: (sporgendosi per guardare) x'è Pinocio! El buratin!!!

(tripudio e urla di giubilo da parte degli attori presenti)

PULCINELLA: Viè Pinokkio! Viè a ballà cu nnuie! (gli stende il braccio e Pinokkio si arrampica

                       sul palco)

Intanto la musica scorre e Pinokkio balla anche lui con le maschere fino alla fine.

Alla fine della musica.

MANGIAFUOCO: (F:C) Ma cosa sta succedendo?

1° BURATTINO: E' Mangiafuoco! Via, via, scappiamo!

 (i 4 burattini scappano 2 a destra e 2 a sinistra)

COLOMBINA: X'è il paron! Nascondite Pinocio!

ARLECCHINO: Ma che nascondiamo, dopo se Mangiafuoco se ne accorge ci piglia bastonate!

PULCINELLA: Statte zitto  e aiutammo stu povero guaglione! (Pinokkio si nasconde dietro

                        Pulcinella, Arlecchino e Colombina che gli fanno da scudo)

COLOMBINA: Nascondite, altrimenti il te fa mal!!

MANGIAFUOCO:(Entra da sinistra con un grosso scudiscio in mano; appena entra, i burattini

non osano alzare lo sguardo e tremano follemente)Ma chi è venuto a portare scompiglio nel MIO teatro? (nessuno risponde, allora guarda i tre stringersi vistosamente) Cosa nascondete lì dietro!

COLOMBINA: (intimorita) No, paron, x'è niente!

PULCINELLA: (rincara la dose) No, capo, niente, stevemo pazzianno e poi c'a pigliate 'a mano e....

MANGIAFUOCO:(insistendo) Perchèèèèè non si rispetta più il copione!Perchè?

                    (PAUSA....osserva Arlecchino estremamente tremante) Ma Arlecchino, tu perchè non                       parli?

PULCINELLA:(pestandogli un piede) Non pò parlà....tene male 'e mola!

MANGIAFUOCO: Spostati tu!(allontanando Pulcinella e parlando con Arlecchino con crescente

 crudeltà e ira) Nascondi qualcosa? Tra me e te non ci sono mai stati segreti, lo sai! (aspetta che risponda e dopo con una calma paradossale)

se non parli di te ne farò segatura e....(ira funesta) la butterò sulle feci dei cavalli con la diarrea!”!

ARLECCHINO: (al colmo del terrore) Noooo! Questo no! Vedete, qui c'è Pinokkio! (si sposta

facendo vedere Pinokkio rannicchiato su sè stesso, impaurito con gli occhi chiusi fino a che se ne accorge e viene allo scoperto)

PINOKKIO: E-eccomi qua!

MANGIAFUOCO: (osservandolo bene) Ma tu sei un burattino di legno. Bene! (con aria di chi sta

                            tramando qualcosa) (con tono di comando guardando verso sinistra) Trono!! (un burattino porta un tono ove si siede Mangiafuoco) Vieni qua Pinokkio!

PINOKKIO: No, devo andare! (fa per andare)

ARLECCHINO: (lo sospinge con cattiveria verso Mangiafuoco) Và da Mangiafuoco che ti vuole,

                        vai, non farti pregare!

MANGIAFUOCO: (appena Pinokkio è giunto al suo cospetto e Arlecchino si allontana) Allora Pinokkio sai che ora devi ripararmi lo spettacolo che mi hai rovinato….

PINOKKIO: (confuso, impaurito) ma io??

MANGIAFUOCO: Si tu!! Vai al centro scena e fammi vedere cosa sai fare…. Altrimenti anche te……….. segatura!!!!!!!!!!

PINOKKIO: (Viene gettato al centro scena) Aaaaaaaaaaaaah!  (tutti i burattini si mettono a semicerchio indietro) E cosa faccio adesso? Ehm…. Musica maestro!!

(COREOGRAFIA TOTO’ RAP)

MANGIAFUOCO: E bravo Pinokkio!! Non credevo che eri così bravo!

PINOKKIO: Grazie ma io adesso vorrei andare, devo ritornare dal babbo. Sarà in pensiero a quest’ ora se non mi vede arrivare!

MANGIAFUOCO: Si, si e per ringraziarti voglio darti 5 zecchini d’oro!!

PINOKKIO: Grazie!! Li darò al mio babbo!E allora ci vediamo Mangiafuoco…. arrivederci...(intanto

 Pinokkio va verso il proscenio mentre il sipario dietro di lui si chiude con l'immagine di M.Fuoco che saluta contento)

 (a sipario chiuso) Ritornando in sè, guardando i soldi che ha in mano) però, caspita ho guadagnato 5 zecchini d'oro! E adesso voglio fare una bella sorpresa a babbo. (e con un sorrisetto da buon proposito esce giocando con le monete a sinistra)

scena 6

INTERMEZZO

A SIPARIO CHIUSO

NARRATORE- GATTA- VOLPE- PINOKKIO

NARRATORE: (entra narrando percorrendo tutta la scena per poi uscire)

Ma le avventure per Pinokkio non erano finite lì, infatti lungo la strada per il ritorno a casa

si sarebbe imbattuto nella famigerata Gatta e Volpe.....

GATTA: (Entra da destra con Volpe; quest’ultima è vestita con abiti lunghi dalle ampie frange

 pendenti scure, col soprabito di pelliccia e i capelli tutti tirati, Volpe invece, è un tipo molto particolare con gli occhialetti scuri, coppola siciliana molto larga ed un largo cappotto di lana con lunghissima sciarpa pendente ed un sacco sulle spalle, leggermente claudicante)

Lo sapevo che potevo contare su di te! E dimmi un pò dove sei stato?

VOLPE: Ho fatto un colpo degno di un grande ladro!!

GATTA: E allora fammi vedere cos'hai preso!

VOLPE: (mette in evidenza il sacco e fa per prendere l'oggetto, ma poi si ferma) E' una cosa molto

                antica che...non si trova più da nessuna parte!

GATTA: (estasiata già dalla sola descrizione, molto lentamente) Un oggetto d'antiquariato???!!

VOLPE: (sorridendo) Brava!

GATTA: (come Volpe) Ti sottovalutavo, Bravo!!

VOLPE: (ripetendo) Bravo!

GATTA: E allora di che si tratta di tanto antico?

VOLPE: (si guarda attorno, poi abbraccia la Gatta e molto lentamente) E' un quadro del 500.

GATTA: (al culmine dell'estasi...PAUSA) O Dio! Un quadro del 500!! Ma è un colpo degno del              miglior ladro…(con ansia) e fammelo vedere questo quadro del 500

VOLPE: (estrae dal sacco un contachilometri di una vecchissima Fiat cinquecento, Gatta resta

              immobile e allibita, Volpe invece è sorridente e zompettante)E' bello, eh!!?? E non se ne               trovano più, ma nascondilo, non facciamo vederlo a nessuno....se ce lo vendiamo sò sicuro che faremo i soldi a palate!

GATTA:Io chelle te desse; nu sacco 'e palate! Guarda lì, (Entra da sinistra  Pinokkio con le sue monete che casualmente le fa cadere a terra e, quindi si china per raccoglierle, appena Gatta le avvista, gli occhi gli brillano e va verso Volpe) c'è un bambino con delle monete, guarda!!! (Volpe non le presta attenzione)

             Ha delle monete...d'oro!!

VOLPE: Coooosa?

GATTA & VOLPE: E' il nostro giorno fortunato!!!

GATTA: Ho in mente un piano, ascolta! (gli parla all'orecchio)

(Inizia il rondò "L'ADESCAMENTO DI PINOKKIO",tale musica adesso ricoprirà tutte le seguenti azioni            ---movimenti coreografici---

·Gatta parla nell'orecchio a Volpe, il quale è particolarmente entusiasta;

·Pinokkio ha raccolto tutte le monete e per proseguire si imbatte nei due figuri, i quali gli iniziano a parlare;

·Gatta comincia a girare attorno a Pinokkio, gli chiede cos'ha in mano, e Pinokkio le fa vedere i soldi;

·a questa visione una crisi di nervi assale Volpe che non riesce a credere ai suoi occhi, Gatta cerca di calmarlo ed intanto parla con Pinokkio

·Gatta cerca in tutti modi di non dare risalto alle movenze assurde di Volpe e continuano a parlare

·Volpe si riprende e inizia a fare capolino una volta a destra e un'altra a sinistra di Pinokkio disturbandolo, il quale infastidito gli dà una scoppola che lo stende a terra;

·Gatta prende sottobraccio Pinokkio e ridendo e scherzando lo trascina a sinistra fin uscire;

·Volpe rimasto da solo, li segue, prima guarda il pubblico, poi si sfrega le mani, ride e poi Via anche lui a sinistra

Finisce il rondò.

NARRATORE: (F.C.) Povero Pinokkio, non sapeva di essersi imbattuto in due veri imbroglioni che

 non volevano altro che i suoi zecchini d'oro. La Gatta e la Volpe per cucinarselo ben bene ed ingraziarselo lo portarono all'osteria del Gambero Rosso. E così Pinokkio dopo aver pagato una moneta d'oro per la lauta cena, s'incamminò alla ricerca della gatta e di Volpe ignaro della disavventura che gli sarebbe capitata. (declamando) Signori, il bosco di notte!

(Si apre il sipario)

scena 7

PINOKKIO- GRILLO- GATTA- VOLPE

E' il bosco di notte. Atmosfera spettrale

PINOKKIO(entra da sinistra tutto impaurito) Ma 'sti due che fine hanno fatto? Mi avevano detto

 che mi aspettavano con la macchina...ma loro la macchina non ce l'hanno!!! Mannaggia, mannaggia!

(Inizia il JINGLE del GRILLO)

Oilloco a chisto!! (contrariato della sua presenza) ma dove stai? Non ti fai vedere, hai paura, eh?

GRILLO: (F.C.) Piuttosto Pinokkio, voglio darti un consiglio. Ritorna indietro fin che puoi e porta i

                    tuoi zecchini al tuo povero babbo che ora sarà anche in pensiero per te!

PINOKKIO: Tu non preoccuparti, che domani il mio babbo sarà un gran signore perchè questi

                      zecchini diventeranno duemila me l’hanno detto i miei amici Gatta e Volpe.

GRILLO: Non ti fidare, ragazzo mio di quelli che promettono di farti ricco dalla mattina alla sera.

                 Sono imbroglioni! Dài retta a me...torna indietro.

PINOKKIO: Stu' grillo Pashquale, che noia!

GRILLO: Sei un asino...anzi un somaro! Mi chiamo Passsquale e non Pashquale, porca miseriaccia

 come ve lo devo dire!!(ritorna in sè) Comunque ricordati che i ragazzi che vogliono fare di loro capriccio e a modo loro se ne pentono....Buonanotte Pinokkio e che il cielo ti salvi dagli assassini (leggero eco)!!!!!!!

PINOKKIO:(quasi piangendo dalla disperazione) ma perchè??? ma c'aggio fatto 'e male pè merità

 stu grillo scaccacacchio! Dice sulo strunzate c'à vocca...(fa per ripetere il monito del grillo)-che il Dio ti salvi dagli assassini!- Io mò vulesse sapè chi, alle 4 di notte, se mette a ffà l'assassino dint'a nù bbosco sperso dal Padreterno invece di dormire bello bello nel suo letto. E se anche fosse, cosa ci farebbe un assassino qui, in un bosco solitario solo lui, a chi può uccidere che non passa mai nessuno; le mosche, le cavallette, i grilli? E quelli, i grilli, avess'accirere, soprattutto uno!!

(intanto entrano Gatta e Volpe nascosti travestiti con una lunga tonaca nera e cappuccio che copre i loro visi e si pongono rispettivamente ai due lati di Pinokkio, quest' ultimo non se ne accorge)

Gli assassini, mah, dove stanno gli assassini a quest'ora....

(si volta, si accorge dei due, raggela, rallenta a parlare, poi saluto di circostanza)

Ah! Buonasera è stato un piacere signori assassini, arrivederci. Via!!

 (scatta per scappare a destra)

GATTA: (A Volpe) Prendilo!!

Inizia la FUGA DI PINOKKIO dagli ASSASSINI, tale musica ricoprirà le seguenti azioni:

--- movimenti coreografici---

·Volpe raggiunge Pinokkio e lo mantiene stretto;

·Gatta si avvicina e con una grossa corda cerca di attaccargli i piedi mentre Volpe lo mantiene stretto;

·Pinokkio riesce a scappare a destra strisciando ma Gatta e Volpe lo riportano in scena tirandolo per la corda attaccata ai piedi;

·tirando tirando i 2 fanno troppa forza e fanno una sforbiciata all'indietro lasciando la presa della corda

·Pinokkio si libera della corda, la getta sui 2 figuri e scappa a destra

·i 2 si rialzano e lo rincorrono fin fuori scena.

TUTTO FUORI CAMPO E PREREGISTRATO

GATTA: Corri Volpe, altrimenti lo perdiamo!

VOLPE: (ripetendo) ...lo perdiamo!

GATTA: Non lasciamolo fuggire!

VOLPE: (c.s.) ...lasciamolo fuggire

GATTA: Ma si può sapere con chi stai!! Corriamo, i suoi zecchini sarano i nostri!

VOLPE: Mammamia e che corsa pè sti zucchini!

GATTA: Zecchini, deficiente, Corri e taci!

VOLPE: (affannato) Corri, corri,...non ce la faccio più! Ma è caduto, lo stiamo raggiungendo!

GATTA: Eccoti ti ho preso!

VOLPE: (c.s.) Ti ho preso!

GATTA: L'ho preso io, scemo! (A Pinokkio) Dacci i tuoi soldi!

PINOKKIO: Non li avrete mai!

GATTA: No, ma cosa fai?

VOLPE: Li ha ingoiati!! E' pazzo! Sai che dolore quando andrà in bagno! E adesso come si fa?

GATTA: Semplice! Issalo su questa quercia e tanto lo caleremo quando si deciderà a ridarcele!

PINOKKIO: No, ma cosa fai, mi fai male con questa corda, aiuto!!!

GATTA: Parla e ti risparmieremo!

PINOKKIO: No, mai!

GATTA: E allora su! Torneremo domani mattina e allora sarai morto ed avrai la bocca aperta e così

               ti porteremo via le monete che hai nascosto sotto la lingua

VOLPE: Oi-ssa! Oi-ssa!

Si accende l'occhio di bue sagomato che rappresenta la luna e la silhouettes di Pinokkio impiccato

GATTA: E adesso, via! via!

(PAUSA MUSICALE, l'atmosfera diventa triste)

PINOKKIO: (Pianto lungo)...O babbo mio, se tu fossi qui! (e continua a piangere)

Continua la musica e lentamente si chiude il sipario.

scena 8

(A SIPARIO CHIUSO)

1° COMARE- 2°COMARE- 3°COMARE- FATINA- PINOKKIO-

Atmosfera funerea e con luci basse.

Entrano 5 donne vestite a lutto.

Le ultime due sono particolarmente nascoste nei loro abiti tant’è che è impossibile vedere anche il loro volto.

1°COMARE:(Piangendo)Perchè, perchè me l'aie fatto! Perchè te ne sì gghiuto?....

                       (urlo di disperazione) Madòòòò!!!! (continua a piangere)

2° COMARE:Sono sempre i migliori che se ne vanno....(al cielo) Nu te putivi piglià a

                     socrema....no? invece tè pigliato a stu guaglione!! (urlando di disperazione)

                       Madòòòòòò!!!!

3°COMARE:(cerca di consolare le altre due) Cummà, e jà nun facite accussì!! Sullevateve nu

                       poco......(PAUSA e poi urla anche lei) Madòòòòòòò!!!!

1° e 2°COMARE: (guardano la 3° e urlano anche loro) Madòòòòòò!!!!

2° COMARE: (guardando verso il pubblico) Però, eh!

 Cumm'è bello! Pare cà parla! (Le donne iniziano a guardarla meravigliate, ma lei continua il suo indelicato discorso)...tene nà bellezza che fa resuscità pure 'e muorti!

 E' chiù bello muorto cà vivo!

3° COMARE: (ammonendolo) Ma che dicite!!

2° COMARE: Scusate, scusate! (e le tre donne continuano a lamentarsi) (lapidaria) Cummà...la vita è 'na rota, c'è chi nasce e c'è chi more, si nasce per morire

                      e primma o poi tocca a tutti quanti. Cumpà?

1° COMARE: Ch'è?

3° COMARE: Chissà che cocche juorno 'e chisto pure verimme 'a morta vosta!!

1° COMARE: A mia???

2° COMARE: Eh, a vosta!! E mica 'a mia! Io sò fresca e tosta!

3° COMARE: Ma com’è successo?

2° COMARE: Io nun sacio niente…. So solo che lo hanno trovato impiccato ad una quercia e

                  fino al momento che se ne sono accorti sarà passata tutta la nottata.

3° COMARE: Che tragedia di bibliche dimensioni!

TUTTE: (Si lamentano) Madòòòò!!!

Tutti iniziano a pregare farfugliando e lamentando parole indecifrabili escono di scena in processione le prime tre,cioè le recitanti)

PINOKKIO: (PREREGISTRATO) Ma cos'è successo qui? E questa gente perchè piange? Bah, forse

 sarà morto qualcuno...ma chi sarà? Ma sono io!...sono morto!...oddio...no, no, noooooooo!

Su quest'ultimo "nooo", si spengono tutte le luci improvvisamente e si riaccendono ma stavolta a giorno con tanto di canto di usignoli.

FATINA: (era la quarta donna che ora sfila il velo nero dal volto, sorridente come non mai) Hai avuto paura, eh?

PINOKKIO: (Anch’esso si toglie la veste; era la quinta donna; è spaventato) Ma cosa sono questi scherzi?

FATINA: Volevo divertirmi un po’… così come stai facendo divertire il tuo babbo con le tue

 monellerie… Sei sparito da una settimana, sapeva che eri andato a scuola e non sei più tornato.

PINOKKIO: Davvero il mio babbo è in pensiero per me?

FATINA: Certo! Vedi, nonostante tutto quello che hai combinato stavolta io ti ho perdono. La sincerità del tuo dolore mi ha fatto capire che tu hai il cuore buono: e dai ragazzi buoni di cuore c'è sempre da sperare che rientrino sulla vera strada.

(Lentamente esce la fatina di scena)

NARRATORE: (F.C.)(durante la chiusura del sipario) Queste parole toccarono profondamente

                     l'animo di Pinokkio il quale iniziò a pensare.

(Pinokkio è immobile in scena)

-----PREREGISTRATO------------------------------------------------------------------------

PINOKKIO: Io studierò, lavorerò e farò tutto quello che mi dirai, perchè sono stufo adesso di essere un burattino, sarebbe ora che diventassi uomo come tutti gli altri

FATA: (con leggero eco) E lo diventerai se saprai meritartelo...

PINOKKIO: Me lo hai promesso!

FATINA: (c.s) te l'ho promesso...e ora dipende da te!!

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scena 9

 (A SIPARIO CHIUSO)

PINOKKIO- GRILLO- LUCIGNOLO- OMINO BIANCO

Pinokkio si rianima e va verso a destra, esce ma rientra sospinto dal Grillo il quale ha un librone sotto braccio.

GRILLO: Buongiorno Pinokkio!

PINOKKIO: Quando vedo a te non è mai un buongiorno!

GRILLO: Dove sei stato tutto questo tempo? (inquisitore) Dì la verità hai fatto sega a scuola?

PINOKKIO: (PAUSA) No-o! Ci sono andato!

GRILLO: (Comincia a metterlo sotto torchio girandogli attorno) E allora dimmi...cos'hai imparato

               a scuola?

PINOKKIO: Ehm...(si trova in difficoltà) Per prima cosa abbiamo...ehm...ehm... abbiamo imparato                  a leggere!

GRILLO: (stuzzicandolo) Bravo! (Per ripicca, gli porge il libro) E qui cosa c'è scritto?

PINOKKIO: Ah! (pensa) ma oggi che giorno è?

GRILLO: Che c'entra? comunque è lunedì!

PINOKKIO: E mi dispiace il lunedì nun saccio leggere!

GRILLO: Ma smettila! A scuola, secondo me, tu, non ci sei andato! Male, ragazzo mio.

                  Per te saranno guai!

PINOKKIO: Ma tu che vuoi da me Pashquale!!

GRILLO: Sono Pas-quale e che sangue d'a marina!

(Intanto da destra è entrato LUCIGNOLO con una valigia)

Me facite cagnà nomme 'e disperazione! (Si calma) Torniamo a noi! Leggi qui che sta scritto!

LUCIGNOLO: (Con aria da "guappo") E nun pò leggere...s'è scurdato 'e llente 'a casa!

GRILLO: (risponde Lucignolo senza neanche degnarlo di uno sguardo; gli dà le spalle)

                 Gli occhiali non li ha mai portati! (si volta per la curiosità) E tu chi sei?

LUCIGNOLO: (stretta di mano possente) Piacere Romeo ma gli amici me chiammano

                       Lucignolo....(Pausa, poi guarda il Grillo) ma voi non li portate gli occhiali?

GRILLO: (Altezzoso) No! Ci vedo bene!

LUCIGNOLO: (lo prende sottobraccio e lo avvicina all'uscita di sinistra) Ma ci vedete bene, bene,

                       bene?

GRILLO: Si!

LUCIGNOLO: (scaraventandolo a sinistra fuori scena) E vide addò ten'j a jre!

                     (si pulisce le mani, per soddisfazione e estrae un lecca lecca dalla tasca già aperto e

                     lo lecca)

PINOKKIO: (che ha guardato la scena entusiasta) Uà grazie! Mi hai liberato!

LUCIGNOLO: Nun te preoccupà! Vulisse nu poco 'e lecca lecca?

PINOKKIO: (avvicinandosi) Volentieri!

LUCIGNOLO: E mi dispiace già me l'aggi'alleccato! Cumme te chiammi?

PINOKKIO: Pinokkio!

LUCIGNOLO: E dimmi 'nu poco addò stivi jenno?

PINOKKIO: Cosa?

LUCIGNOLO: (parla scandendo le parole) Addò-stiv-ienn!

PINOKKIO: Conosci pure l'inglese?!! (meravigliato)

LUCIGNOLO: (annoiato risponde, stavolta in italiano) Dove stavi...andante?

PINOKKIO: (ora capisce) Ah! Ritorno dal mio babbo, mi aveva mandato a scuola e... ma dove vai

                    con questa valigia?

LUCIGNOLO: A mezanotte parto pè nu paese troppo bello, addò è festa tutt'e juorne, nisciuno

va 'a scola, nisciuno pav'a 'e tasse, nun se rispettano 'e segnali stradale e se vottano 'e ccarte 'nterra!

PINOKKIO: ma vai a Napoli?

LUCIGNOLO: Scemo! Vado al Paese dei Balokki! Vulisse venì pure tu?

PINOKKIO: Noo! (impaurito e con aria diligente) Ho promesso alla fata di diventare un ragazzo

                   perbene e voglio mantenere la promessa...perciò addio e buon viaggio

                    (fa per uscire verso destra)

LUCIGNOLO: Là nun se va 'a scola!

PINOKKIO: (camminando per uscire fa un ellisse e va adesso verso Lucignolo) Veramente?

LUCIGNOLO: Si! E poi llà sai chi s'a cummanne? Io Lucignolo e si vieni nomino a te mio

                     luogotenente del Paese dei Balokki

PINOKKIO: (entusiasta della proposta) Siii! (subito si ricorda della promessa) No, devo andare

                     sennò il mio babbo mi sgriderà e...

LUCIGNOLO: E lascialo alluccà, quando avrà alluccato assaie se stanca e se sta zitto! Tra poco

                      passa 'a carrozza è quasi orario, resta che pariammo esaggeratamente!

PINOKKIO: (ancora titubante) Ma...ehm...non lo so! Ma...lì sicuro che non si studia?

LUCIGNOLO: 'E libbri l'usammo pè schiattà 'e scarrafune!

PINOKKIO: (risoluto e contento) E allora vengo anch'io!

LUCIGNOLO: E patete non grida?

PINOKKIO: (cercando di imitare Lucignolo nei gesti e nei toni di voce) E quando avrà gridato                   assaie se stanca e se sta zitto!

OMINO: (entra da destra) Ragazzi aspettavate me?

LUCIGNOLO:  Chisto è l'omino bbianco 'o cucchiere che ci porterà fin a destinazione.

 Jammo Pinokkio: Paese de'Balokki: tremma cà Lucignolo tuoio sta arrivanno!

(e mettendo una mano sulle spalle di Pinokkio escono a destra ridendo e scherzando sotto l'inquietante sguardo dell'omino)

OMINO: (Solo in scena, inizia a ridere) Cominciate a salire sul carro che adesso partiamo.

(Si avvicina al proscenio e parlando al pubblico con voce particolarmente inquietante e cattiva) Perdete ogni speranza o voi ch'entrate e aprite gli occhi che vi porto nel Paese dei....Balokki!!!!!!!!!!!!!

(e ridendo si aprirà velocemente il sipario, lui lo accompagnerà come fosse lui ad aprirlo e poi via a sinistra)

scena 10

 COMPARSE VARIE- PINOKKIO- LUCIGNOLO- EUGENIO-

LUPO- OMINO BIANCO- GRILLO

Non appena l'Omino aprirà il sipario inizierà la musica festosa  "IL PAESE DEI BALOKKI". La scena è neutra ma tanti sono i ragazzi che scorazzano allegri e contenti per la scena divertendosi.

Una grande insegna indica il trovarsi nel paese dei Balokki e tanti palloncini e stelle filanti già usate sono a terra.

                      ----COREOGRAFIA PAESE DEI BALOKKI----

Ad un certo punto della coreografia entra da destra Pinokkio e Lucignolo anch'essi con tanto di cappellini a festa. Lucignolo si appresta ad un duello di spade col 1° spadaccino e Pinokkio col 2° spadaccino, le due coppie di duellanti consumeranno il loro combattimento sul proscenio fino a che Lucignolo e Pinokkio toccandosi spalla- spalla parlano tra di loro guardandosi ma continuando a duellare; la musica cala un pò:

PINOKKIO: E' fantastico, che bella vita! E' un mondo eccezionale!

LUCIGNOLO: O' saccio Pinò!! (si volta verso il suo avversario) Fatti avanti marrano!

                      (e continua combattere spostandosi sul fondo)

 

Adesso sul proscenio è rimasto solo Pinokkio col suo spadaccino ma scorge adesso Eugenio il quale lo ha ricoperto di coriandoli e stelle filanti; la musica cala di nuovo

PINOKKIO: Eugenio?!!(Meravigliato) Anche tu qui? Ma non dovevi essere a scuola?

EUGENIO: (diverso dal primo atto) Io?!!! Ma che me ne importa d'à scola a mme! Trallalà, trallalà!!

                   (e ballando si allontana, la musica si alza di nuovo)

Le coreografie continuano fino a che Lucignolo e Pinokkio escono di scena.

Tutte le comparse allegre e festanti escono di scena verso sinistra. Eugenio è l’ultimo ad uscire

LUPO: (entra da destra)Aaaargh! Scusate ragazzi!

EUGENIO: Dite, dite!

LUPO: Ma dove siamo, qui!

EUGENIO: E' il Paese dei Balokki!

LUPO: (estraendo una carta geografica dalla tasca, la guarda, la gira, rigira)

              Ah scusate, all'incrocio con “l’isola che non c’è” dovevo girà a destra! (esce a destra)

GRILLO: (entra da destra e recita la battuta camminando camminando)Ma è scritto nei

 decreti della sapienza, che tutti quei ragazzi svogliati che, pigliando a noia i libri, le scuole, i maestri, passando le loro ore a baloccarsi in giochi e divertimenti, debbano finire prima o poi col trasformarsi in tanti piccoli somari!

PINOKKIO:  (entrando con delle orecchie lunghe e disperandosi) Oddio, Oddio com'è successo?

Come posso fare! (iniziando a singhiozzare)

GRILLO: E' inutile che piangi. Bisognava pensarci prima! E’ la febbre asinina.

PINOKKIO: Ma la colpa non è mia: la colpa è tutta di Lucignolo!

GRILLO: (adirandosi) E tu perchè seguisti il consiglio di quel falso amico? Di quel cattivo

               compagno?

PINOKKIO: Ma adesso come faccio? Aiutami grillo, se il mio babbo mi vedesse così?

GRILLO: Stavolta cavatela da solo!! Addio Pinokkio! (esce a sinistra)

TUONI E FULMINI

PINOKKIO: (rimasto solo in scena) E adesso come faccio? (fa per mettere le mani in tasca, trova

 un fazzoletto con il quale si copre le orecchie attaccandoselo sotto il mento)

Ma se incontro Lucignolo gli farò vedere io!! (esce minaccioso a destra)

LUCIGNOLO: (entra da sinistra con le orecchie fasciate al medesimo modo di Pinokkio e fa l'atto

 di stringere il nodo del fazzoletto)

Ecco fatto!! (imbarazzatissimo) Che scuorno, che scuorno! A uno cumm'a mme!!

PINOKKIO: (entra da destra e vedendo Lucignolo rimane sorpresissimo) Lucignolo!!!!???

LUCIGNOLO: (come Pinokkio) Pinokkio!!!

PINOKKIO: (facendo finta che il fatto non fosse suo e non guardando Lucignolo in faccia)

                   Come stai Lucignolo?

LUCIGNOLO: (Anche lui, come se il fatto non fosse suo, facendo circonferenze a terra con la

                     punta del piede) Bene....e tu?

PINOKKIO: Io bene, grazie!! Come mai quel fazzoletto in testa!!

LUCIGNOLO: Ehm...io...Mi ho fatto male al cinocchio!! E tu?

PINOKKIO: IO...invece...ehm...ho un mal di denti (e finge di sentire dolore) Ah, ah, ahhh!

                   (subito però s'interessa d'altro) Ma tu Lucignolo hai mai sofferto di qualche malattia

                    agli orecchi? (minimizzando) ma te lo chiedo così, solo per curiosità!!!

LUCIGNOLO: Tu?

PINOKKIO: (sobbalza) Che strano! Vuoi farmi vedere i tuoi orecchi?

LUCIGNOLO: E tu fammi vedè primma 'e tuoie!

PINOKKIO: Facciamo una cosa;  leviamoci il fazzoletto tutt'e ddue insieme. Va bene?

LUCIGNOLO: (titubante) Va bene.

PINOKKIO: (Si mettono tutti e due di fronte) Uno, due, tre! (e si sfilano il fazzoletto mettendo in

                   mostra due paia di orecchie d'asino)

LUCIGNOLO: (Pausa) ma tieni ò stesso probblema m-ja! (raglio d'asino)

TUONI E FULMINI (L’atmosfera si rabbuisce)

PINOKKIO: (terrorizzato) Sei stato tu?!!

LUCIGNOLO: (anch'esso spaventato toccandosi dietro scopre la coda) E questa cos'è?

PINOKKIO: (spaventatissimo) E' una coda d'asino!!

LUCIGNOLO: Nun pazziammo!! (terrorizzato) teng'appaura! Mammina dove sei?

TUONI E FULMINI- Passa lungo il fondale Eugenio da destra verso sinistra con un ombrello

                    aperto che gli copre il volto

PINOKKIO: Eugenio! Eugenio, aiutaci tu!

EUGENIO: (alza l'ombrello, scoprendo il volto asinino emette un raglio) J-a!!

TUONI E FULMINI - Entra l'Omino bianco da destra restando sul fondale

PINOKKIO- LUCIGNOLO: (gridano spaventati e corrono tra le braccia dell'Omino che li stringe

                     forte al collo)

OMINO: (con aria crudele) Ma cosa ragliate miei piccoli?!!

PINOKKIO: Aiutateci omino bianco!

OMINO: Certo che vi aiuterò....adesso siete soltanto miei e io vi venderò

PINOKKIO: Cosa? (allontanandosi piano piano) Omino bianco salutateci 'o dash che

                      noi...scappiamo!

TUONI E FULMINI

Inizia la musica "L'OMINO BIANCO"

piano di fughe coreografico

·Pinokkio scappa a destra

·Lucignolo scappa a sinistra

·L'omino bianco indeciso segue poi Pinokkio. Via a destra.

·Il grillo si fa avanti e poi va verso Eugenio che si trova sul fondale.

·Eugenio guarda verso destra, scopre che sta arrivando l'Omino e ragliando impaurito scappa a sinistra; il grillo, anch'esso impaurito indietreggia sul fondale, entra correndo l'Omino da destra fin uscire a sinistra.

·Entrano correndo Lucignolo ed Eugenio rincorsi dall'Omino; i due scappano a destra, l'Omino si ferma sul proscenio brandisce lo scudiscio e riparte fin uscire a destra.

·Da destra entrano Pinokkio, Lucignolo, Eugenio. Escono a destra dopo aver fatto una circonferenza. Entra l'omino, si ferma sul proscenio e affannando si piega sulle ginocchia. Ha un'idea, ritorna a sinistra e rientra con un monopattino e li rincorre fin uscire a destra

·Il grillo si fa avanti verso il centro-scena e da sinistra rientrano Pinokkio, Lucignolo, Eugenio che girano impauriti attorno al grillo.

·Sul fondale passa da destra a sinistra l'omino che si accorge degli asinelli che girano attorno al grillo e li rincorre per tutta la scena.

Lentamente si chiude il sipario

scena 11

INTERMEZZO

NARRATORE

Entra da sinistra il Narratore

NARRATORE: Pinokkio fu acciuffato e venduto a degli infami mercanti

·Effetto frusta

·UOMO: Vai tira questa carretta, asino che non sei altro!!

·Effetto frusta + raglio lamentoso d'asino

Dura fu per lui quando disgraziatamente si azzoppò!!

·2°UOMO: Ha una gamba rotta!

·UOMO: Cosa? Non mi serve menomato! Gettatelo a mare!

·Effetto raglio lamentoso + tuffo in acqua

Pinokkio affondava, ma all'improvviso un pesciolino più azzurro e turchino degli altri gli girò intorno facendogli scomparire magicamente la sua pelle asinina ritornando ad essere un burattino com'era prima. Iniziò a risalire il fondo, quand'ecco uscir fuori dall'acqua e venirgli incontro un'orribile testa di mostro marino, con la bocca spalancata. Cercò di di fuggire, ma quell'immensa bocca gli veniva incontro con la velocità di una saetta;

·FATINA: Affrettati Pinokkio per carità!!

gridava il pesciolino blu e Pinokkio nuotava disperatamente con le braccia, col petto, con le gambe, coi piedi

·FATINA: Corri Pinokkio, il mostro si avvicina!!!

Ma oramai era troppo tardi! Il mostro lo aveva raggiunto; il mostro, tirando il fiato a sè si bevve il povero burattino e lo inghiottì con tanta violenza e con tant'avidità, che Pinokkio, cascando giù in corpo al Pesce-cane, battè un colpo così forte da restar sbalordito per un quarto d'ora.

(esce a destra e il sipario si apre)

scena 12

PINOKKIO- GEPPETTO- GRILLO- FATINA- LUPO

Il sipario si apre lentamente sul suono del mare in lontananza e di intermittenti gocciolii d'acqua.

La scena è buia. Al centro scena un sagomatore illumina Pinokkio che senza sensi giace a terra come morto. Piano piano si riprende

PINOKKIO: (con un leggerissimo rimbombo) Dove sono finito? (ascolta il gocciolare dell'acqua)

 E cos'è questo silenzio? (si alza e quasi impaurito) C'è qualcuno? Mi sentite? (attende una risposta ma non l'ha)Oh, povero me! Il mostro mi ha inghiottito! (alzando la voce per farsi sentire) Non c'è nessuno che venga a salvarmi?

(attende invano una risposta) Non ci posso credere; sto nella pancia del mostro, al buio più buio, isolato dal mondo intero dove nessuno mi sente e l'unica cosa che vedo è....(alzando gli occhi al cielo)...la luna dallo sfiatatoio.

 (inizia a singhiozzare e a provare un pò di freddo) 

(Inizia il sottofondo "LUNA") Luna, almeno tu mi senti? tu che sei così bella, così bianca, così pura dammi una mano, lo so che non me lo merito, che sono stato tanto cattivo, ma tu sei tanto buona! Cosa ti costa aiutarmi; tu che puoi tutto, regina del cielo blu!(poi pensa) Blu....come il colore della mia buona fatina.

(PAUSA di Riflessione) Ecco perchè la mia fatina ha i capelli turchini ed è vestita come la luce perchè è...è...(quasi emozionato, le parole gli tremano in bocca)...è il tuo riflesso, perciò indicami la strada, dimmi il mio babbo dove sarà e  Pasquale... perchè adesso che dev'essere con me non c'è?

(quasi disperato) Luna....anzi fatina mia, non ti dispiace a vedermi solo e abbandonato da tutti? Ora che ho perso tutti che vuoi che io ci faccia più qui?! Allora voglio morire! (cercando di consolarsi) Pazienza, che almeno la mia disgrazia potrà servire di lezione a tutti i ragazzi disubbidienti e che non vogliono studiare.

(pensa e poi convinto) Si! Voglio morire!

(cade sulle sue ginocchia, guarda al cielo e scoppia a piangere supino a terra)

 Il momento è solenne, non si sente altro che il pianto di Pinokkio soffocato tra le sue braccia e la musica che lo accompagna, intanto nella zona del fondale a destra una mano misteriosa accende un fiammifero porgendolo alla miccia di una candela illuminando così progressivamente la scena. Questo illuminarsi della scena progressivo sarà accompagnato da un crescendo musicale fino a che quando la scena sarà totalmente illuminata si scorgerà Geppetto visibilmente invecchiato seduto su di uno sgabellino accanto ad una botte-uso tavolo con una scodella e una bottiglia con una candela dentro infilatagli. Una barca rovesciata, con delle reti è alla sua sinistra.

GEPPETTO: (a scena totalmente illuminata, facendo per guardare sul proscenio si alza

                       meravigliato) Ma...Pinokkio!!!!!!

PINOKKIO: (Alza il volto da terra, e sbalordito gaurda a destra e a manca) Babbo sei tu!!

                     (si volta e lo vede e Geppetto gli corre incontro; sul proscenio avverrà un abbraccio

                     lunghissimo e commovente: i due personaggi piangono dalla felicità)

                     Babbo non ti lascerò mai più!! Ti voglio bene!!!

GEPPETTO: Si, dimmelo!!(anche lui piangendo di commozione) Dimmelo ancora!

PINOKKIO: Ti voglio bene babbo mio!!!

GEPPETTO: (piangendo, lo guarda e lo riabbraccia ancora più forte) Pinokkio mio!!!

(La scena resterà muta ma sarà coperta solo dalla musica e dal pianto dei due, intanto da sinistra, lungo il fondale compaiono Fatina visibilmente compiaciuta e Grillo visibilmente commosso  con le braccia conserte reggendo un libro)

FATINA: (a Pasquale) Ma cosa fai piangi?

GRILLO: (Asciugandosi le lacrime con la mano) Mi commuovo, non ci posso fare niente!

PINOKKIO: Fatina anche tu qui! (corre ad abbracciarla)

GRILLO: Ci sono anche io Pinokkio!

PINOKKIO: (continuando a tenere abbracciata Fatina, molto freddo) Ciao Pasquale.

( riprende la gioia nei confronti della fatina) Fatina mia!!!

GRILLO: (contrariato, guardando il pubblico) Ha jettato ll'uosso ò cane!!

PINOKKIO: fatina mi perdoni per tutto quello che ho fatto. D'ora in avanti il mio unico motivo sarà

papà Geppetto, te  lo prometto!!

FATINA: Mi sa che questa volta hai proprio imparato la lezione!! Tu che ne dici Pashhquale?

GRILLO: Beh, si.......(si accorge della "sh") Forse non ci siamo spiegati; sò due ore, è dall'inizio

'e stu benedetto spettacolo ca sto dicenno ca me chiammo Pas-quale, pasquale e vuie cuntinuate a me chiammà Pash-quale, Pashquale (tic di nervosismo)

Pashquale me sa di chiochiero!!! mannaggia a a mammema quanno me chiammaie Pascale! Io me pigliasse a schiaffe!! A schiaffe me pigliasse!!

( va in escandescenze per tutta la scena assalito da una crisi di panico)

PINOKKIO: (Alla Fatina) ma che gli è preso? (stupito)

FATINA: Ultimamente è un pò stressato...Comunque, lo sapevo Pinokkio che tu eri cambiato e

allora adesso la fata dai capelli turchini restituisce al suo caro Pinokkio la sua grande anima e lo ringrazia tanto del suo buon cuore.

(lo prende sotto braccio e lo porta verso il proscenio)

Pinokkio: è il momento che tu diventi un bambino!! Ah!!

PINOKKIO: Ch'è successo?

FATINA: M'aggio scurdato 'a bacchetta magica!

PINOKKIO: (deluso) E adesso?

LUPO: (Entrando da sinistra) Aaargh! Sono il lupo cattivo!

PINOKKIO: Senza che chiedi......hai sbagliato un'altra volta!!!

LUPO: Ma manco ccà è Cappuccetto Rosso! Nun me ne va mai una bbona! Pensavo che 'o mestiere

 'e ll'attore 'o putevo fà e invece no....sbaglio sempre favola!

GEPPETTO: E allora Pinokkio cerchiamo di uscire di qui che domani devi andare a scuola, poi al

 ritorno devi andare alla Posta a pagarmi una bolletta che già è scaduta e poi devi andare dal dottore a fare la fila per farti prescrivere le medicine...e se ti resta un pò di tempo magari vai a fare qualche lavoretto e porti qualche soldo a casa!

GRILLO: E questa sarà la vita che ti aspetta, mio caro Pinokkio: Lavoro, studio, sacrifici  e tanta

fatica, tutte cose che ti renderanno nobile dentro.

PINOKKIO: E quindi diventando bambino “vero”……m'aspetta tutto stu poco??

FATINA: (rientrando da sinistra con la bacchetta magica) Uh Pinokkio, ecco la bacchetta, s'era

incastrata tra i denti del pesce cane. E allora sei pronto per diventare un bambino?

PINOKKIO: Un momento!! (terrorizzato) Quasi quasi c'avrei ripensato...sto bene così!!

GRILLO: ma che dici, su, su! Rispettiamo il libro; (aprendo il libro) qui dice "e Pinokkio diventò

 un bambino in carne e ossa"!

PINOKKIO: Ehm...(titubante e poi sbotta) Però usciamo prima fuori!

GEPPETTO: Piccolo mio è difficile a uscirne fuori...è un labirinto!

GRILLO: Non ci sono problemi...ci pensa la fatina con una sua magia!

FATINA: (sorrisetto di circostanza) Nun m'arricordo 'a formula!

GRILLO: E te pareva!!

PINOKKIO: Io invece una soluzione ce l'ho!!

GRILLO: E quale sarebbe?

PINOKKIO: (indicando a sinistra) Se di qua c'è l'entrata.....di lì (indicando a destra) c'è l'uscita!

GEPPETTO: Giusto!!! Come ho fatto a non pensarci prima!

PINOKKIO: E allora usciamo e poi quando saremo fuori a casa Dio ci pensa! Avanti march! Unò duè, unò duè...

Abbassandosi come stessero entrando in un cunicolo basso escono a destra Pinokkio che guida  amò di marcia Fatina, Geppetto e Grillo. A scena vuota, Pinokkio ricompare in scena marciando però all'indietro. Si ferma al centro scena, guarda con la mano sulla fronte verso destra.

PINOKKIO: Sempre più avanti!

GRILLO: (F.C) Ma qui è molto stretto!

PINOKKIO: Spingete!! (poi mette gli indici nelle orecchie per non sentire)

Un roboante peto echeggia in teatro, inizia in sordina la "PROMENADE DI PINOKKIO"

PINOKKIO: (corre al proscenio e confida la pubblico) Ih che ffine 'e mmerda!!

La promenade prende volume e chiudendosi il sipario, Pinokkio scende giù tra il pubblico salutandolo e stringendo le mani e si avvia verso l'uscita.

fine

(Durante i saluti finali Pinokkio entra in scena con un grembiule di scuola, segno d’avvenuta trasformazione)