Ona cravatta de seda artificial

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IL COPIONE

Ona cravatta de seda artificial

(... e il test el vegn de conseguenza)

tre atti di

Alberto Balzarini & Marisa Occhiuto

Personaggi (in ordine di entrata) :

Alina «Momi »Smith

Adriana Somariva

Daria Clerici

Luisella Somariva

Sibilla Nessi ved. Somariva

Paola Somariva

Alessio Cima

Riccardo Trezzini

Ippolito Somariva

Teodoro Stella

Federico Fontana

Ettore Pestagalli

A pochi chilometri da Milano, oggi.

La scena: grande sala terrena d'una vecchia villa a pochi chilometri da Milano. Nel [ondo una                    vetrata ampia, aperta sul porticato che conduce nel giardino. Due porte a destra; a sinistra la          comune. Tutto l'ambiente ha un chè di conventuale; l'arredamento pare, nei suoi diversi stili,         che sia venuto completandosi col succedersi delle generazioni.

            All'aprirsi del sipario, appare dal giardino fino al limitare della vetrata, Alina «Momi »                       Smith; guarda nell'interno; il suono improvviso di un campanello agitato a mano, la                              costringe a fare un passo indietro.

Adriana - (entra reggendo un vassoio; tazze, bricco del caffè, vaso del latte, zuccheriera, cremonesi,         burro, panini, campanello con manico; appoggia il tutto sul tavolo; non si accorge della                 presenza di Momi; si versa del caffè) La colazione èpronta!

            (prende il campanello e lo agita)

            Latte e caffèdiventano freddi!

            (vede Momi, una ragazzina piuttosto abbronzata, ma non nera, immobile sul limitare della vetrata) Oh, Santo Cielo! E tu, chi sei? Vuoi vedere che.., (chiama) Paola... Paola... è               arrivata...

            (sempre piùagitata)

            Daria, Luisella, mamma, èarrivata!

            (si avvicina a Momi) Ti hanno accompagnata? Come hai fatto ad entrare?

            (Momi si limita a sorridere)

            Sei in anticipo!... Ma non importa... anzi, meglio così!

            (verso l'interno)

            Avete sentito?.. E' arrivata la ragazza delle isole Figi!

Daria - (entrando senza scomporsi) Adriana, non gridare …

            Calmati... eravamo tutte al corrente del suo arrivo... L’aspettavamo... Non ti agitare!

Paola - (da dentro) Doveva arrivare in serata... Avevo predisposto ogni cosa!

Luisella - (entrando) Se anche questa mattina vi siete scordate le cremonesi, io rinuncio alla                       colazione... (si avvicina al tavolo e si serve una tazza di latte; sembra intenzionata a berlo,         ma poi rinuncia; scoperchia il vaso, riversa il contenuto della tazza e si mesce del caffè) Che         sbadata! Avevo promesso a me stessa che compiuti i sedici anni, col latte, avrei chiuso...                       Oggi èil mio compleanno, quindi solo caffè...

Adriana - (a Luisella) Ora non èil caso, ma questa tua idea non mi convince... Piùtardi, saràbene             approfondire questa tua decisione....

Luisella - (disponibile) Non problema, mamma.

Sibilla - (entrando; èsistemata su una sedia a rotelle; in testa un turbante) L'èpront el caffè? Perché         avìminga sonàa el campanin?

Adriana - Ho il braccio tutto indolenzito, per il gran suonare che ho fatto. Se non senti...

Sibilla - Mi senti i mosch a volà!... I casi sono due: o te ghe i brascitt de pasta frolla o l'èora de                 cambiàel campanin!

Adriana - (indicando la ragazzina) E' arrivata!

Sibilla - (si avvicina a Momi, le fa una carezza sulla guancia) Buongiorno, carina. (Momi sorride)

            Fatto buon viaggio?

            (Momi accenna una piccola riverenza)

            Vedo che sei ben educata... Devi essere molto dolce timida (alle altre) Non osa neanche                rispondere.

Paola - (entrando) Per forza l'avete spaventata! L'avete tempestata di domande... Magari, non è               neanche lei... E' cosìin anticipo... (la esamina) Vuoi dirci chi sei? (Momi sorride) Rispondi, non aver timore...

Sibilla - Diamole qualche cosa da mangiare «panscia piena facilita el discors »!

Paola - (acida) Due cremonesi, un po' di latte, un goccio di caffèe tutto si risolve tu, non ti                       scomponi mai, vero? Cascasse il mondo.

Adriana - Troverebbe il verso di non farsi male mentre tu sicuramente, periresti sotto le macerie.

Paola - «Operare sempre con prontezza»questo èil segreto di ogni mia attività...

Sibilla - Per questo ti ho incaricata di occupar ti della servitù.

Daria - (che ha fatto colazione e ora sta fumando) E per questa ragione siamo rimaste per sei mesi             senza domestici.

Luisella - L'adorabile Daria, ha detto la sua!

Sibilla - Sospendiamo i frizzi... evitiamo di molestarci e interessiamoci del cioccolatino, piuttosto...

Paola - (rimproverando) Mamma!!!

Daria - (stesso tono) Zia!

Adriana - Un po' di delicatezza.

Sibilla - Ho detto cioccolatino Hoo minga dit «scorbatt ». Possibile che non capiate mai niente di             quello che dico? Tutti i volt che dervi bocca corri el ris'c de vess condanna da a la                               fusilazion!... Cossa gh'ède pussee belI d'on cioccolattin l'èona vera delizia, dall'involucro al     contenuto Ebben mi hoo paragonaa sta tosetta a on cioccolattin, gh'hoo faa on compliment,    l'hoo minga offesa. La vostra... l'ètutta invidia... si gelos perchénissun v'ha mai ciamaa «       cremino»«gianduiotto ».

Paola - Mamma, mamma, ti prego, smettila... i tuoi ragionamenti mi rendono nervosa... mi                         scombussolano... mi confondono...

Sibilla - Guzza el cervell, che l'èora!!! Passen i ann ma te miglioret no!

Luisella - Nonna, solo il vino migliora con gli anni!

Sibilla - Te ghee reson, el vin battezzaa el diventa matt!

Paola - (offesa) Da mia madre non posso piùsperare niente... ma da mia nipote esigo piùrispetto!             Ora faccio una telefonata. Devo parlare con Don Luigi!

Sibilla - Lassa in pas quell sant'omm!

Paola - Che abbia molti meriti, nessuno lo nega... ma io sono per l'esattezza... amo la precisione... e            lui invece èun disordinato, un arruffone... La ragazzina (indica la giovane, che come sempre    risponde con un sorriso timido e dolce) doveva arrivare questa sera alle venti. Sono le nove    di mattina ed ègiàqui!

Sibilla - Meglio undici ore prima che mezz'ora dopo!

Paola - (contrariata, frettolosamente va al telefono; foro ma il numero ed attende) Pronto... Pronto... Don Luigi... sono io. Come, chi io? Sono Paola... Quale, Paola? L'unica Paola del paese...

Sibilla - Te fee minga pussee prest a digh el tòcognom?

            O te decis de fa l'enigmatica?

Adriana - Smettila, altrimenti non capisce...

Sibilla - Quando mai l'ha capii on quai coss quella lì?

Paola - (indignata) Vogliamo smetterla? (Cambiando tono) No, Don Luigi, non dicevo a lei...                    Adesso mi ha riconosciuta? Sì, sì, sono proprio Paola Somariva... Certo, per la ragazzina...       Dovevo andare a prenderla alla stazione... No, non ci sono andata... lo, dovevo andare questa          sera... Ma ègiàqui!!! Da sola... Cosa? (copre il ricevitore ai presenti) Vuol sapere perché      non sono andata alla stazione! (al telefono) Non sono andata perchéla ragazzina èarrivata     con undici ore di anticipo... Sì, sì, d'accordo: la puntualitàèsinonimo di diligenza... ma...             Ah!, E' lei che forse ha fatto un po' di confusione? Con i bulbi coperti da squame carnose              della contessa Verderba Mori? I fusti dovevano arrivare stamattina e la ragazzina questa                        sera... Ah, questo era quello che credeva lei... invece... invece èstato il contrario... Ho quasi   capito. Come? Uno piùuno meno... Grazie Don Luigi, a presto. (depone il ricevitore)                  Immagino, non ci sia bisogno di molte spiegazioni... Però... strano... prima di salutare, Don Luigi, mi ha chiesto come ho superato l'altro ostacolo...

Luisella - Ti avràscambiata per una cavalla da «crosscountry»!

Adriana - Luisella, ti èstato chiesto di non prenderti certe licenze...

Luisella - Certo che per una ragazza senza nonne, mamme, zie, cugine, la vita deve essere ben                   monotona.

Sibilla - Che ne direste se ci occupassimo...

Adriana - (tossicchia)

Paola - Mamma!

Daria - Zia!

Sibilla - Della ragazzina... Dunque carina... che tu sia un po' disorientata, ècomprensibile... Ti                    abbiamo ricevuta in qualche modo... ma non devi preoccuparti, siamo delle brave persone...             sempre in contraddizione... un po' incoerenti... ma ripeto: brave persone! Cominciamo con le presentazioni... lo sono la padrona di casa... Sibilla Nessi vedova Somariva... Questa è              Adriana Somariva, moglie di mio figlio, perciòmia nuora... anche se in momentaneo stato           vedovile...

Adriana - Non ti permetto! E poi, sono capacissima di presentarmi da sola... Sono la nuora della                signora... di «Sua Signoria»(guardando le altre) Tanto lo sàanche lei che la chiamiamo                        così... Mio marito... èall'estero... in tournèe... concerti...

Sibilla - Da tre anni... un giro artistico senza fine...

Adriana - Questa èmia figlia Luisella.

Daria - Io, invece, son Daria, nipote di zia Sibilla...

Sibilla - Sì, ma figlia di nessuno...

Daria - Come sarebbe?…

Sibilla - Se mi lasciassi finire di parlare... stavo dicendo: figlia di nessuno delle presenti, in quanto             figlia di una mia sarella morta alcuni anni fa, in un incidente stradale... me lassìmai el temp             de spiegam! (a Momi)

            Questa invece 'èmia figlia Paola... non maritata «nubilona ».

Paola - Mamma!

Sibilla - Cossa dovevi digh? Zitellona? E' la nostra futura cameriera, se voeurum minga che la faga           confusion, dobbiamo dirle come stanno le cose...

Paola - Sì, ma con piùtatto!

Sibilla - Mi correggo... Questa èmia figlia Paola, in attesa del «Principe azzurro»... Va ben, inscì?            (Momi) In questa casa ci sono solo donne... quindi niente calzoni da stirare, calzini da                         rammendare... niente... Ci sono cinque donne senza uomini... e questo ètutto! Se hai inteso i   gradi di parentela... siamo a posto. (andando piùvicino alla ragazzina) E adesso... tocca a                    te... Prima di tutto come ti chiami?.. ( Momi sorride e non risponde) Oh, Signor come l'è                        timida! (a Momi) Allora, vuoi dirmi il tuo nome? (silenzio e sorrisi) Povera me, comincio a            preoccuparmi... Non saràmica sordo-muta (improvvisamente Sibilla lancia un urlo; tutti i   presenti, Momi compresa sussulano e sobbalzano).

Paola - Un nuovo attacco di demenza?

Adriana - Ti senti male?

Luisella - Nonna, cosa c'è?

Daria - Zia!!!

Sibilla - Calma, hoo faa on esperiment! Hoo traa on sgar per. vedèse di volt la gh'aveva el bombas           in di oregg... l'èsaltada via... de conseguenza l'èminga sorda!

Luisella - Ma, puòessere muta!

Paola - Ma perchédeve, per forza, avere qualche difetto...

Sibilla - Perché, secondo te, ènormale? Da quando èqui non ha detto ancora una parola...

Paola - Ma sorride che èun piacere... (rivolgendosi a Momi) Ti trovi in un ambiente nuovo... fra                gente che non conosci... ma non avere paura e rispondimi: Come ti chiami?…Niente…                      Idea!!! (prende un foglio e una matita e li porge aMomi) Sù, da brava scrivi il tuo nome...

Daria - Idea meravigliosa! Ogni volta che dovremo ordinarle qualche cosa, le manderemo un                     espresso!

Adriana - Lei non apre bocca, ma tu parli a vanvera!

Momi - (alla vista del foglio, estrae dalla tasca della giacca una lettera e la porge a Sibilla)

Sibilla - (prende e apre la lettera) E' del nostro Consolato. (legge) «Spettabile Famiglia Somariva.             Siamo lieti di comunicarvi, che le esaurienti informazioni forniteci da Don Luigi                                   Mescolanza ci consentono di soddisfare ed esaudire la vostra richiesta. Certi che Alina                         Smith, detta Momi, abbia requisiti e qualitànecessarie, ci pregiamo sottolineare (scoppiando        in una fragorosa risata) che la suddetta, pur non conoscendo la lingua italiana, tuttavia parla   correttamente l'inglese, (nuova risata) come da vostro espresso desiderio... (ripone la lettera) Seguono saluti... Ecco l'ostacolo che preoccupava Don Luigi!

Paola - No, no... Non èpossibile! avevamo chiesto che parlasse il francese, l'unica lingua che noi, bene o male, conosciamo... L'inglese lo escludevamo tassativamente!... Nessuna di noi ha           dimestichezza con questa lingua!

Adriana - (delusa) E noi noi, le abbiamo esposto tutta la situazione familiare.

Sibilla - (allegra) E voi, Voi... vi siete offese per le mie precisazioni...

Daria - E ora? Cosa ne facciamo?

Luisella - Che cosa ne facciamo? Non èmica una scopa da prendere e posare! Impariamo l'inglese,            ecco cosa facciamo!

Sibilla - Brava! Questa l'èona soluzione piena de giudizzi! L'hoo semper dìche te set on fior de                crapa! (a Luisella e Daria) Voi due imparate l'inglese e alla piccolina, noi, insegnamo                         l'italiano!

Daria - Non sòse ci riuscirò... Io...

Luisella - Tu, dubiti di te stessa... Non osi competere con me... lo ce la metteròtutta per imparare l'inglese... Momi, riusciràa imparare l'italiano, in brevissimo tempo... Non gettare la spugna    senza provare... Vedrai che anche tu, magari arrancando, prima o poi, ce la farai...

Daria - Zia, (a Sibilla) Non ti sembra che Luisella, oggi, sia piùpestifera del solito? Sembra che                 provi piacere a fare dispetti! (a Luisella) Cosa c'è? Sentiamo... se hai qualcosa da dire,                 dilla... e che sia finita!

Luisella - Grazie, per l'opportunità... faccio umilmente osservare che oggi èil mio compleanno,                  compio sedici anni, perciòsono diversa da ieri... Sì, ho un anno in più, e da oggi non voglio            piùessere considerata la «piccola di casa »(imitando) «Luisella, taci, sei troppo piccola

per intrometterti nei discorsi dei grandi ». Luisella, mangia il passato di verdura, non fare la bambina, ormai, sei grande »... Sono forse un elastico, che mi allungo e mi accorcio a secondo delle situazioni?... Da oggi, finalmente, questa solfa èfinita... «Sono grande e basta »!!!

Sibilla - Hai tutta la mia approvazione! Anch'io ho d'accampare alcuni diritti, e appena capiterà                l'occasione... Adess, vist che te see granda, ved de fàon piaséa la toa nonna... va in la mia            stanza, ciappa da la mia cassetta di gioi (le dàuna piccola chiave) on poo de danée e fa on             salt in paes... Compera all'edicola due corsi di inglese e uno di italiano... Sai quelle              dispense... e sta attenta el vocabolari l'ègratis... fatt minga imbroià!

Luisella - Stai tranquilla nonna...

Sibilla - E l'èminga finida... passa da la Giulia, quella che la vend gli elettrodomestici e compera   una di quelle trappole con scatoletta e cuffia...

Luisella - Io e Daria possiamo usare le nostre...

Sibilla - Benissim! Cosìvi incuffiamo tutte e tre e vederem cossa salta foeura! Per il tuo                             compleanno, in camera mia, ègiàpronta una bella sorpresa... vai, cara, vai...

Luisella - (mentre prende per mano Momi e s'avvia) Nonnona, ti voglio bene! (via con Momi)

Daria - Se pensate che io stia tuto il giorno in casa, con la cuffia in testa, vi sbagliate... io ho mille             impegni... Spesso devo rifiutare anche piacevoli inviti proprio per mancanza di tempo...

Adriana - Anche la volpe, non riuscendo a prendere l'uva, sosteneva che era acerba... Scusa magra            la mancanza di tempo... se sai di essere negata....

Daria - Sei peggio di tua figlia! (mentre si avvia). E' forse arrivata una nuova locandina? (esce senza         aspettare risposta)

Adriana - Che serpe velenosa! ( a Paola) E tu non dici niente? Cosa stai facendo?

Paola - Sei orba? Non vedi? Sto scrivendo una lettera.

            Rispondo al Consolato per ringraziare e per chiarire l'equivoco...

Adriana - Sì, così, quando, finalmente vi sarete intesi, tra burocrazia e disservizi postali, Momi, non          solo avràimparato l'italiano, ma anche il dialetto milanese di «Sua Signoria »

Paola - Uffa! Vuoi lasciarmi in pace!

Adriana - Certo, a te non si puòdire niente... mentre a me, vero?

Sibilla - Te la sei presa, perchéDaria ha menzionato la locandina?

Adriana - Tutta colpa tua! Sei stata tu, la prima, a chiamare «locandine»le lettere di mio marito...

Sibilla - E' vero! Ma non volevo fare dello spirito fuori luogo. Constatavo! Del resto, ne abbiamo anche riso tutte insieme... Sì, perché, le lettere di tuo marito sono veri e propri manifesti,                 manca solo il prezzo del biglietto... tutte uguali, cambia solo la localitàe il nome del teatro...             «Carissime, il pubblico sudamericano, entusiasta e affezionato, continua a reclamare la mia             presenza. Tutto questo, se da una parte mi lusinga, dall'altra mi impedisce di rientrare in              Italia. Il 15 prossimo saròa Lima, il 30 a La Paz, il lO Ottobre a Rosario... »«Ho ragione si     o no? Mai che dica in che albergo alloggia, con chi vive... Solo nomi di città, date... Ecco                come, senza malizia, ènata la storia delle locandine ».

Adriana - Non dimenticare, che il caro Ippolito, il gioiello di famiglia, èanche e sopratutto figlio               tuo...

Sibilla - Tronchiamo l'argomento! Evitiamo di farci il sangue amaro. Il mio pensiero lo conosci...   Ne abbiamo discusso e ridiscusso fino alla nausea...

Adriana - Eh, già! Se mio marito parte per una piccola tournée di venti giorni e dopo tre anni non ha         fatto ancora ritorno... la colpa èdella moglie! Non c'èbisogno della laurea in psicologia, per       capirlo... E' un caso da manuale!

Sibilla - Da manuale degli imbecilli! Ved de minga travisài mèparoll... Mi hoo semper sostegnuu e           sostegni, che se tì, dopo ses mes... ti fossi decisa a prendere un aereo e a raggiungerlo... i                  robb ades sarien molto divers... L'Ippolito el saria tornàa indree... tua figlia non soffrirebbe             per la lontananza del padre, mi sarìa... beh, lassem perd quel che sarìa mi... e questa casa                 non sarebbe piùchiamata dalla gente del paese: «L'antro delle vedove »!!!

Paola - «L'antro delle vedove »? Che idiozia! Come potrei essere vedova, se non ho mai voluto                 prendere marito?

Adriana - Continua la tua lettera... Consolati col Consolato... Scrivi al Capo della «Casa Bianca »,           intrattieniti con gli emissari dell'O. L.P., ma taci, ti prego, ci pensa giàtua madre a rendermi     la vita difficile...

Sibilla - Mi ragioni cont el coo! Ma... non vi rendete conto che da piùdi un anno, in questa casa,               non entra un uomo, neanche per sbaglio?

Adriana - E questo cosa vuol dire?

Sibilla - Vuol dire che tu sempre occupata a farti commiserare, dimentichi che in questa casa ci sono         anche delle ragazze giovani... La stessa Penelope, devota sposa dell'antichità... intant che la      spettava el mari, la gh'aveva la càpiena de Proci... Luisella, Daria...

Paola - E io?

Sibilla - Parlavo di ragazze «giovani ».

Adriana - Una ragazza... tu lo sei stata ora

Paola - Non mi risulta d'essere stata a Casablanca...

Sibilla - Finissela! Gli uomini non entrano in questa casa per... diciamo: per prudenza. L'altra sera ero a giocare dai Rampoldi... Era presente il vecchio notaio Ghislandi... noto in tutta la plaga, per la sua benignitàe affabilitàversi gli altri... Beh, mi ha quasi ignorata, per tutta la         sera... E sapete perché? Per evitare di riaccompagnarmi a casa... per paura che lo invitassi ad entrare, scapolo, ha pensato: «Se metto piede in quella casa, in men che non si dica, mi ritrovo con la fede al dito...! »Qui, non manca certo la scelta: tutte le etàsono rappresentate... Luisella ha molti amici... va a tante feste ma quando vuol contraccambiare l'invito... un mucchio di scuse e la festa la si fa altrove...

Paola - Per mancanza di domestici!!! lo, ieri sera sono stata a Milano, a teatro e sono tornata con tre,         dico tre... corteggiatori...

Adriana - Che ti hanno accompagnata fino al cancello... ma non sono entrati... Questo dimostra...

Paola - Che erano tre... Sfido qualunque ragazza a trovare tre accompagnatori...

Sibilla - Ne bastava vun soll... magari armato di buona volontà!

Paola - Tu hai la tua mentalitàe io ho la mia!'.. Gli uomini non sono indispensabili... Stiamo bene così... non chiediamo...

Adriana - Che di punzecchiarci dalla mattina alla sera...

Paola - lo non punzecchio nessuno! Ho ben altro a cui pensare... la Parrocchia, la famiglia... Il peso            di questa casa ètutto sulle mie spalle...

Adriana - (mordace, suggerisce) Come il reclutare la servitù...

Paola - Questo èuno dei compiti piùgravosi... Sapete anche voi, quanto sia difficile, al giorno                  d'oggi, trovare del personale qualificato!

Sibilla - Ohei, Agenzia Accapparramento COLF... guarda che hinn ses mes che semm senza                      camerera...

Paola - Ora però, il consolato ce l'ha data e... guai a chi ce la tocca!

Adriana - Non si tratta di toccarla, ma sperare che resista! Noi siamo delle donnette in balia di una            certa situazione... vero, mamma? Siamo dei caratteri irascibili spesso preda del nervosismo..,      Peròse il personale di servizio non rimane a lungo in questa casa... la responsabilità... la                 colpevole sei sempre tu... Di una presenza maschile, arrivata alla tua veneranda età, non                         sapresti piùche fartene... E allora come mai sei la piùinsopportabile di tutte? Sei così...                   così...

Paola - Scombinata... Sempre piùspesso fuori di testa!

Adriana - E questa èla diagnosi di una figlia... non di una nuora!

Paola - Non essere pignola, anno piùanno meno…rale... a sessantanni...

Sibilla - Cinquant'otto, prego!

Paola - Non essere pignola, anno piùanno meno...

Sibilla - Allora perchénon facciamo cinquantasei?

Paola - Non cominciare a divigare... lo fai apposta per confondermi. (Sibilla si accende una

sigaretta) E non fumare, il fumo mi fa male...

Sibilla - Invece a mi no!... Podi fa a men de tanti robb... ma al piacere del fumo non rinuncio!

Paola - Fissazioni... Dunque dicevo... Vedi, mi hai fatto perdere il filo... Ah, ecco! Alla tua età... è           normale che l'arteriosclerosi si faccia strada...

Adriana - E questo giustificherebbe tante cose... Per esempio la faccenda della sedia a rotelle!

Sibilla - La storia della sedia a rotelle ve l'ho spiegada milla volt... L'èona manera come on'altra per          minga contra div e per ammortizzàon capitaI... Ona question affettiva... moral...                           economica... La mia supposta arteriosclerosi la gh'entra nient! La sedia a rotelle èstata                acquistata da te per te (indica Adriana). Per una semplice slogatura alla caviglia... L'è                        costada on sacc de daneé(si alza) e l'éstada usada domàona setimana. Peròche scenna! La     povera vedova bianca, giàstraziata dal dolore per il prolungato abbandono maritale, gettata          dalle scale e azzoppata dalla suocera...

Adriana - E' la verità, la sacrosanta verità...

Sibilla - L'unica veritàl'èche ti te seret su la scala a lumaga.... al scur... cossa te credevet de ves a Roma a fa la scala santa in genoggion?.,. Mi da la mia stanza, hoo vist on fagott negher ch'el   se moveva pian pianin... l'hoo ciappàper quel cagnass, pien de pures, dei vicini... hoo pestài   pee per terra e poeu zacchete ona pesciada...

Adriana - E io sono precipitata... letteralmente precipitata dalle scale...

Sibilla - Senza grossi danni... on quai giboI... e la nos del pee foeura de post...

Adriana - E ti pare poco?

Sibilla - E allora sedia a rotelle... Te parevet la Liz Taylor... telefono sempre in funzione (imita)

«Ne avròalmeno per un mese di sedia a rotelle... »«Mi auguro di non rimanere menomata

per tutta la vita»... E giùun sospirone che sembrava la soffiata di un mantice... E tutt quest, per che robba? Per commuovere l'opinione pubblica... E infatti... Fiori... cioccolatini e coccole varie... In paese tutti ne parlavano... »«Quella povera Adriana, costretta all'immobilità... meschina... »E ogni volta che ti commiseravano, tu, crescevi di un chilo... Ma, tutto ha un termine... la sedia a rotelle, presto non fu piùun'attrattiva... E allora mi cossa hoo faa? Hoo           pensaa de usalla come mezzo de trasport Abbiamo un giardino tanto vasto, perchécamminàstracass? Mei passeggiàin carozzina... Non l'avessi mai fatto! «Ma sei impazzita? »«Hai il cervello in demolizione? »«Fingersi paralitica? Queste cose non si fanno! »Ma mi, hoo faa nanca ona piega... Ho usato e uso semplicemente, un oggetto costoso per evitare che finisca in solaio a tenere compagnia a tante altre cose utili, ma definitivamente abbandonate...

Adriana - Se questa non èsenilitàprecoce...

Sibilla - No, èbuon senso! Risparmio le gambe... evito di stancarmi...

Adriana - E intanto la gente, ormai, ti crede paralitica...

Sibilla - E mi cerchi de minga deludela... E poeu... se sont costretta a recitàsta part, la colpa l'è                vostra, minga mia... Mi dipingete come una centenaria... parlìde mi come de                                  Matusalemme... E la gent la s'èconvinta.

Paola - Che tu sia malata di cervello!

Sibilla - Sùquest gh'èminga de dubbi, se riessi a supportav in càmia, tutt e dò, senza ribellam, ma            con pazienza!

Paola - Forse siamo noi che sopportiamo te...

Adriana - Se tuo figlio tornasse, io sarei felicissima di           lasciare questa casa...

Sibilla - Meglio, peròse la lasciassi io, vero? (entrano Luisella e Momi; la ragazzina vedendo                     Sibilla in piedi, ha un sobbalzo; Sibilla se ne accorge). No, carina, non spaventarti... Non                   sono stata miracolata... Giàma cosa parlo a fare, tanto non mi capisci... (ai presenti)                         Lasciamo pure che creda al miracolo! (rivolta a Luisella e a Momi) Ragazze, se dovete                   andare in paese... nessuno vi trattiene... Luisella, mi raccomando, non dimenticare Momi da         qualche parte... (escono)

Paola - Mamma, non èun ombrello... non èun idiota... èsolo una ragazzina straniera...

Adriana - Di cui bisogna aver cura...

Sibilla - A proposito di cura... Devo telefonare al parrucchiere.... Ho deciso, mi faccio... bionda...              (entra Daria)

Paola - Ma sei impazzita, del tutto?

Adriana - Neanche per sogno... èun'idea ignobile!

Daria - Sembrerai un pagliaio!

Sibilla - Dite che sono vecchia?.. Quindi ho tutto il diritto d'ingiallire... E poi... Chi puòvietarmelo?

Paola - Io!

Adriana - Noi!

Daria - Ci mancava la tintura... artificiale...

Sibilla - Perchévoi, tutte naturali... vero? Tutte come mamma vi ha fatte... Ma fatemi il piacere! (va          al telefono, si siede, poi forma un numero) Pronto? Oscar? Buongiorno Sono S. S.! Sibilla        Somariva... sì, vorrei che mi mandasse la Renata... Come al solito? No, cambio tinta... basta        argento... voglio apparire giovane... Grazie, Oscar, sempre compito e galante... voglio farmi         bionda... no biondo cenere, no, troppo anonimo, voglio un biondo platino acceso. ;                      comunque chiarissimo: non quel canarino dorato che usa per mia figlia... grossolano... Oggi       pomeriggio? Va bene... Arrivederla... (appoggia il ricevitore) Il dado ètratto! (nell' alzarsi,             appoggia una mano tra cuscino e sponda della poltrona; trova un pezzo di stoffa che estrae            lentamente: èuna cravatta da uomo, non nuova; l'osserva attentamente, poi la porta al naso,      per scoprire eventuali profumi) Una cravatta... Ona cravatta de seda artificial!

Adriana –

In casa nostra?

Sibilla - Profumata... buon aroma... essenza forte... ma di primissima qualità...

Paola - Mamma, smettila di vaneggiare! non puòessere... una cravatta... Sotto il cuscino della                   nostra poltrona?

Daria - (posando il libro che stava leggendo) E' proprio una cravatta da uomo semi nuova; questa

            volta, la zia, non fantastica.

Sibilla - Grazie per la precisazione! Infatti, questa volta, come dite voi, non sragiono... Questa èuna         cravatta!

Adriana - In una casa, dove, da piùdi un anno, non entra un uomo... «Sua Signoria », trova una                cravatta... come puòessere?

Sibilla - Come puòessere, non lo so... ma questa èuna cravatta... Una striscia di seta artificiale che           portano gli uomini attorno al collo e che viene annodata sul davanti in vario modo!

Adriana - Ma, allora... un uomo sarebbe entrato qui... si sarebbe tolto la cravatta...

Daria - Sicuramente un maleducato... un uomo come si deve non si toglie la cravatta in casa di una           signora...

Paola - A meno che la signora in questione, non sia consenziente...

Sibilla - In pratica te set scarsa, ma in teoria, vedi, che te se difendet!

Adriana - Questo, allora, vorrebbe dire che ( guarda intensamente Daria, negli occhi) qualcuno...

Daria - Non mi fissare in quel modo... Anche tu rientri nel novero delle sospettate... Come tua figlia,        che ègiovane e bellina... quindi...

Sibilla - Hai meno cervello di una pulce! … Se il visitatore misterioso fosse un amico di Luisella...             non avremmo trovato una cravatta... ma on para de scarp de tennis... T'hee vist ona                   quai volta, on fioeu sotta a i vint' ann, in gir, con la cravatta?.. E poeu ier sera, sùquesta                        poltrona, de cravatt ghe n'era minga, sont stada quasi un'ora al telefono con la Mary                  Tibiletti... Come l'hoo trovada incoeu, l'avaria trovada anca ier sera... No, no, questa l'èona   cravatta notturna o... molto mattiniera...

Adriana - Che cosa vorresti insinuare?

Paola - Mamma, mi meraviglio ogni giorno di più...

            I tuoi pensieri sono offensivi...

Sibilla - Di pure: Scandalosi! lo mi limito a pensare, ma, qui qualcuno agisce... Sì, mie care, una di             voi ha permesso che un uomo entrasse in questa casa... e... quel che peggio... ha anche                  concesso che si togliesse la cravatta...

Adriana - Non accetto simili accuse...

Paola - Non permetto mi si consideri una... una signorina che riceve visite notturne...

Daria - Non voglio essere immischiata.

Sibilla - Avete perfettamente ragione... (torna alla sua sedia a rotelle, si accomoda, e comincia a                muoversi) A tutto c'èrimedio... Basta trovare la colpevole... sentire la sua versione...               crederle... giustificarla... e magari... perdonarla, (mentre s'avvia) lo, sono fuori causa, perché    vecchia, sclerotica e paralitica... Luisella, troppo giovane e di buon senso... Non rimanete                    che voi tre... tutte e tre in etàgiusta per queste cose... non siete belle... ma neanche brutte...    abbastanze sole... abbastanze annoiate... Vi auguro di risolvere il problema... Vi lascio il                      corpo del reato... buon lavoro... (esce)

Daria - lo vado a vivere da sola e la mollo...

Paola - Il primo cretino che mi chiede in moglie, accetto subito!

Adriana - Se, questa volta, mio marito non torna lo raggiungo anche in capo al mondo... lo metto              davanti alle sue responsabilitàe se fa tanto di trovare delle scuse... il concerto lo faccio io...      anzi, lo dirigo io!!!

Daria - (uscendo) Anche in un solo locale, ma sola... sola... (via)

Paola - Ho deciso... Prendo marito... mi sposo... cosìnon puòdurare... (via)

Adriana - Avete ragione! Cosìnon puòdurare! !! (via)

Luisella - (entra tenendo per mano Momi, hanno la cuffia e l'apparecchio in funzione; si sorridono)

Non c'ènessuno... possiamo andare    avanti ad ascoltare... (a Momi) WELCOME MOMI!

Momi - (faticosamente) lo sono... Molto felici!! (veloce si chiude il sipario)

FINE PRIMO TEMPO

Atto secondo

La scena: la stessa dell'atto precedente.

Daria e Adriana sono sedute. Luisella e Momi servono il tè.

Momi - (in cuffia, porgendo la tazza ad Adriana) Romi èla capitali d'Italia!

Adriana - (sarcastica) Il rammentarmelo, mi riempie di gioia!

Luisella - (in cuffia in inglese aMomi) What timeis it?

Momi - Sono le sei!

Daria - E tutto va male!

Luisella - Se fosse per te... andrebbe anche peggio

(via tenendo per mano Momi)

Adriana - Luisella smettila!

Daria - Lasciala dire, non la sento neppure!

Adriana - Perchénon sei presente... E' tutto il giorno che non facciamo altro che lanciarci occhiate

furtive, senza neanche vederci.

Daria - Tutta colpa di quella maledetta cravatta...

Adriana - Tutta colpa di chi ha fatto entrare un uomo in questa casa!

Daria - Hai qualche sospetto?

Adriana - Molti dubbi, nessuna certezza.

Daria - lo ho giàuna colpevole! Non ci vuole molta immaginazione! Chi rincorre da sempre un                  marito?

Adriana - Paola? Bisogna provarlo!

Daria - Andiamo per esclusione! Vedi zia Sibilla, tua suocera, ad indurre in tentazione un tale... al             punto che questi si sfili la cravatta?

Adriana - Potrebbe avergliela strappata lei... per trattenerlo... magari... Per ricordo!

Daria - Non si raccolgono «Souveninr»di battaglie perdute... no..., no, Sua Signoria èfuori dalla              mischia... Tua figlia? Troppo giovane senza malizia. èstato detto... E io sono d'accordo...

Adriana - Ti ringrazio...

Daria - Aspetta a ringraziarmi.. ; Facciamo il punto della situazione... in questa casa non entra un   uomo da piùdi un anno...

Adriana - La cravatta non ha gambe... quindi...

Daria - O èstata messa lì, ma non ne vedo lo scopo... e quindi escludo a priori questa eventualità...           o come èevidente, qualcuno ha fatto entrare un uomo in questa stanza... completamente                   vestito... e l'ha lasciato uscire senza cravatta...

Adriana - Fino a qui, c'ero arrivata anch'io...

Daria - Ma io ho ristretto il cerchio delle sospettate…ho escluso Sua Signoria e Luisella...

Adriana - Rimaniamo in tre...

Daria - lo sono innocente...

Adriana - Anch'io!... Oh, che disastro... che...

Daria - Lamentarsi non serve... Bisogna agire... Devi prendere una decisione... assumere le tue                   responsabilità... Se noi due siamo estranee al fato, chi èla colpevole? Pensaci... e poi                      comportati di conseguenza... Questa èanche casa tua... vivi con una ragazza giovane... certi     comportamenti potrebbero anche influire negativamente... svegliati... non essere sempre                      passiva... lo, ti ho indirizzata i mentr»si avvia) Ora prosegui tu! (via)

Adriana - (rimasta sola, monologa) Daria ha ragione...

            Solo Paola, puòaver fatto una cosa simile... Se la cravatta in prima serata non c'era, e al                 mattino l'abbiamo trovata... Chi èuscita? Lei, si, lei!... Ha detto di essere tornata da                        Milano... che l'hanno riaccompagnata in tre... e se invece di tre... fosse stato uno solo? Se                         fosse entrato un momento... :a bere qualcosa? (si spengono completamente le luci; un faro   illumina il solo divano. Paola èseduta vicino ad Alessio. Essendo una fantasia di Adriana,       l'attore che interpreta la parte di Alessio potràanche esagerare nella caratterizzazione del

suo personaggio)

Paola - Ora devi proprio andartene...

Alessio - Non ci penso neppure, piccola... Mi trovo troppo bene, qui, con te...

Paola - E' rischioso...

Alessio - Tu, ora, vai in camera tua... come se fossi sola... io, poi; ti raggiungo...

Paola - Alessio, no... non insistere... torna domani... domani, in pieno giorno... vieni a prendermi...            mia madre non avrànulla da obbiettare...

Adessio - Ti assicuro che il benestare di tua madre mi lascia del tutto indifferente... E poi, domani...         chissàdove saròdomani...

Paola - E' cosìche mi vuoi bene?

Alessio - Paola, non siamo piùdei ragazzini!... Non ti ho giurato eterno amore... lo non ho nessuna            intenzione di fidanzarmi, nétanto meno di sposarmi... siamo usciti insieme ti ho                                   riaccompagnata e tu mi hai offerto da bere Era sottinteso... Ma se la metti sùquesto tono                      Addio tesoro!

Paola - No, Alessio, no ti prego (si aggrappa alla cravatta)

Alessio - E adesso... cosa fai? (cerca strapparle la cravatta dalle mani)

Paola - Se rivuoi la cravatta, dovrai venire domani a riprenderla...

Alessio - Come sei infantile!!! Sei una sciocca... credere che una cravatta possa farmi cambiare                  idea... Uno come me non lo si convince certamente sottraendogli una cravatta... La vuoi? Te    la regalo ( avviandosi) Tienila come... rimpianto... (esce velocemente)

Paola - (rimasta sola, tiene la cravatta tra le mani, si abbandona sulla poltrona vicina. Il Faro si                   spegne. La scena rimane completamente al buio per permettere a Paola di rientrare fra le                      quinte. Si riaccendono le luci; Adriana ha ripreso la posizione che aveva durante il                  monologo).

Adriana - E' andata sicuramente così... scriteriata, poteva capitarle di peggio... Alessio èun uomo da        prendere con le molle... Paola ha agito con leggerezza, ma se l'ècavata a buon mercato...

Paola - (entrando) Ti sei ridotta a parlare da sola?

            Ti capisco... anch'io non sòpiùdove sbattere la testa... Pensare che mentre noi dormivamo...          uno sconosciuto andava e veniva indisturbato...

Adriana - Magari incoraggiato...

Paola - Navighiamo in pieno mistero!

Adriana - Paola, Paola, come puoi credermi tanto ingenua? Se fossi in te, direi la verità, dopo tutto           sei ultramaggiorenne e vaccinata... In amore e in guerra tutti i mezzi sono leciti... (si avvia)      permessi e... quasi onesti... (via)

Paola - (rimasta sola) Hai capito la furbona? Come fa presto a scaricare le colpe sulle spalle degli   altri! Invece mi sa che...

Daria - (entrando) Eccoti, finalmente! Dove sei stata?

Paola - (rude) a Monza sul tranvai! Sono                    libera e indipendente... mi sembra!

Daria - Come sei antipatica? E io che volevo metterti a parte delle mie conclusioni... Come non                 detto!

Paola - No, no, di pure... Arrivare ad una conclusione, sembra diventato il vostro chiodo fisso! A              furia di sentirmi sospettata finiròper credermi colpevole!

Daria - Ti ho forse accusata?

Paola - Ci mancherebbe altro! Anche per te e la cara cognatina, portare in casa un uomo, sarebbe               stato un gioco da ragazzi... anzi da ragazze!

Daria - Adriana ècertamente piùindiziata di me e di te... la lunga assenza del marito... l'età... il                 bisogno di protezione... di... tenerezza... di compagnia..

Paola - Adriana esce solo con le sue amiche", tutte donne sposate...

Daria - A fior di mariti...

Paola - Tenuti al guinzaglio e museruola... Adriana non avrebbe mai l'opportunitàdi rimanere sola             con uno di loro...

Daria - Mai sottovalutare le gatte morte!

Paola - Di maggiore libertà, godono invece i figli delle amiche...

Daria - Tutti ragazzi molto giovani.

Paola - A un bamboccio di vent'anni le donne come mia cognata...

Daria - Ma non dire eresie... Lo vedi, tu, un ragazzo, magari come Riccardo, corteggiare Adriana?

Paola - Certo che posso vederlo! Quanti studenti si innamorano delle loro insegnanti? Quanti                    ragazzi...

Daria - Non mettermi pulci nelle orecchie... se fosse così...

Paola - Sei tu quella delle congetture... delle conclusioni... (si avvia) Ti ho dato un'indicazione                   probabile... Vedi se ti riesce di renderla sicura! (via)

Daria - (rimasta sola, monologa) Certo che se fosse vero... la metterei a posto... Quella simulatrice,            con la sua aria vedovile tutta perbenismo! E' vero... èproprio da una cosìche ci si può                       aspettare di tutto... lo non sono stata, e su questo non ci piove... Paola, sembra sincera... Non   rimane che Adriana!... Riccardo, tempo fa, mi ha detto: «Non capisco quello sciocco d'un       concertista... lasciare, una donnina come Adriana, per tanto tempo sola... Se fosse mia                  moglie non la lascerei di sicuro... »Vuoi vedere che èproprio lui? Con tutte le sue arie da        uomo vissuto si èpreso una sbandata per la tardona!

            Ma, se ècosì, me la paga altro che passeggiate romantiche fin dal gelataio Sospiri languidi             sotto le mie finestre... Quello lì, veniva solo per vedere lei... E' evidente! (Buio completo.                      Un fascio di luce investe parte della vetrata, e il solito divano; la fantasticheria di Daria                      prende vita; Adriana èin vestaglia, graziosamente negletta)

Adriana - Cosa fai in giardino, tutto solo, a quest'ora?

            Vieni, vieni avanti, Riccardo...

Riccardo - (vestito con abito e cravatta, appare sconcertato, impacciato per essere stato colto in                 flagrante) Ecco, io...

Adriana - Accomodati... intanto ti preparo qualcosa da bere...

Riccardo - La ringrazio, signora, non si disturbi... Sto bene così...

Adriana - Stai bene? Dal pallora del tuo viso, non si direbbe. (gli accarezza la faccia)

Riccardo - (scostandosi) Ho pensato di abbreviare la strada... usufruendo del vostro viale e...                    scavalcando il muretto dei Zanotto...

Adriana - Ti sei fatto scoprire! Ti dispiace?.. Ti metto in soggezione?

Riccardo - No, no... non nsono certo un timido...

Adriana - Eppure... quando vengo dai tuoi... mi sono accorta, che tu trovi subito una scusa per                  uscire... se mi incontri in paese, fai finta di non vedermi... Giovane cucciolotto, bada, non ci   vuol molto a capire...

Riccardo - Non ci vuole molto, perchénon c'ènulla da capire... lo sono spesso con la testa fra le                nuvole, e se qualche volta non l'ho salutata èstato semplicemente perchénon l'ho vista...

Adriana - Alla presenza di Daria o di mia figlia Luisella, per non destare sospetti, non mi guardi...             non mi rivolgi la parola... ma io, intuisco... So!

Riccardo - Daria e Luisella sono mie amiche, c'èmolta familiarità, confidenza... dimestichezza...

Adriana - Invece, con me, solo riservatezza, circospezione... I giovani discreti, riguardosi, delicati...          mi piacciono... ma gli uomini devono anche saper chiedere...

Riccardo - Berrei volentieri un bicchiere d'acqua...

Adriana - Bel semplicione... (lo prende per la cravatta e piano piano gliela sfila, cercando di essere

seducente; Riccardo si scosta, la cravatta le rimane tra le mani) Sei anche spiritoso...

Riccardo - Rinuncio anche al bicchiere d'acqua... io... non posso... trattenermi (si avvia) Senza                   cravatta mi sento a disagio... la prego, mi scusi... (esce a precipizio)

Adriana - Povero ragazzo, chissàcome soffre... A quell'etàcerte cotte sono disastrose... Come

posso   fare perchémi dimentichi? Perchénon mi cerchi più? (Buio completo, poi luce

piena, Adriana ètornata fra le quinte. Daria èal suo posto)

Daria - Senza giudizio! E lui sto cretino, non faceva prima a dirle la verità... Ma quello lì, quando si          sveglia? E' sempre in letargo! In compenso, lei, però... fulminea... sbrigativa. Lascia che mi      venga a tiro e poi la servo io, la vedova bianca!!! E zia Sibilla? Bel monumento di inutilità...             Si crede saggia... Un Nestore in gonnnella… suggerisce alla nuora di raggiungere il marito...          Quella sta bene qui!... Gioventùce n'ètanta... lei va a gonfie vele... ipocrita! (entrano                      Luisella e Momi, ridono a crepapelle Vi èscoppiata la stupidera? Cosa c'èda ridere?

Luisella - E' Momi che mi fa ridere...

Daria - Ti fa ridere in inglese o in italiano?

Momi - (che ha la cuffia, ripete quello che sente) Che cosa èquesta? Questa èla camera da letto!

Daria - Questa èuna sala!!!

Momi - (imparterrita) La cravatta dello zio Tomaso èdi nylon...

Daria - Non parlare di cravatte! (Momi si toglie la cuffia) Le cravatte in questa casa sono tabù(via)

Momi - (che non ha capito) Ta - - - bù?

Luisella - Proibite... Vietate... (indicando) Qui... niente cravatta!!

Momi - La cravatta dello zio Tom-aso...

Luisella - No, Momi... «La cravatta dello zio Tommaso»èsolo una frase della tua cassetta... Qui c'è        in ballo un'altra cravatta... lo mi sfiato... ma tu, non puoi comprendere... Eppure, a qualcuno           devo manifestare la mia opinione... fare sentire come la penso... Qui èentrato un uomo...                  Non ha toccato nulla... quindi non era un ladro... forse stanco, si èseduto per riposare...                       aveva caldo... si ètolto la cravatta... Perchéfarne un dramma? lo, se fossi un uomo, della               cravatta, non saprei proprio che farmene...

Momi - (che si èrimessa la cuffia, segue interessata le parole di Luisella ma non meno attenta,                   segue le frasi che le vengono trasmesse attraverso la cuffia) La ragazza ècandida e              innocente!

Luisella - Senti, Momi...

Momi - (ripete ad alta voce) La mamma èavveduta e sagace...

Luisella - Sei passata alla dodicesima lezione... Hai sbagliato cassetta... Ascoltami, per favore...

Momi - (ripete) Il padre di.

Luisella - Stop...! Speack... is forbidden!

Momi - (scoppia a ridere) Tui inglese essere ta-bù!

Luisella - Saràbuono il tuo italianno! And now... torniamo a noi!

Momi - Torniami...

Luisella - Sei una chiaccherona!

Adriana - (entrando) Interrompi le lezioni... Momi - Good-morning, missis Adriana.

Adriana - Ciao cara... Luisella noi due dobbiamo parlare... porta Momi in cucina...

Luisella - Mamma, non èuna bambola, che si porta dove dàmeno fastidio... E poi anche se rimane,          non puòcerto capire...

Adriana - Come vuoi... Tua nonna, una volta tanto, non ha torto... E' indispensabile che io

raggiunga tuo padre... Prenoteròsubito un posto sul primo aereo in partenza per Rio Una volta là, sono

            certa che riusciròa riportarlo a casa... (pausa) Non dici niente? La cosa ti lascia indifferente?

Luisella - Non si tratta di indifferenza... Mi meraviglia questa decisione improvvisa... Hai sempre tergiversato... e ora cosìd'un tratto... C'entra, per caso, la cravatta?

Adriana - Luisella!... Hai spiegato da sola la mia fretta... Stai crescendo e ogni giorno che passa                diventi sempre piùinsolente... sempre più... più... più, tua nonna... ecco cosa diventi.... E'               importante e tassativo che tuo padre ritorni e si prenda cura di te... ( avviandosi) lo vado a       preparare le valigie... Raggiungimi in camera mia... (via)

Luisella - Se questi sono gli effetti della cravatta...

Peccato, non sia comparsa prima! (esce dimenticandosi di Momi).

Momi - (seguendo Luisella) La ragazza èassorta in qualche pensiero. (via)

Daria - (entra con determinazione si dirige al telefono; forma un numero) Pronto, c'èRiccardo, per

            favore?... Si, sono Adri... Daria… Me lo passa?

Grazie!... Daria, chi vuoi che sia o aspettavi la telefonata di qualche signora?... Stupida? Stupido,             sarai tu!... Non sono per niente nervosa... sono semplicemente stanca... stanca dei tuoi                        appuntamenti sulla piazza del paese... lo ho una casa... Se vuoi che venga al cinema stasera      devi venirmi a prendere a casa... dentro casa... I miei non hanno mai mangiato nessuno...                    Cosa credi, che varcare il cancello di questa villa, significhi uscirne sposato?.,. E' ora di                 finirla!... Bisogna sfatare questa falsa leggenda!... Come?.. Non ti sei mai rifiutato?                     Aspettavi... Ci vieni... volentieri?.. Ma allora?.. Sì, sì... alle nove... ti aspetto... Ciao!                       (durante la telefonata Sibilla si èaffacciata alla porta)

Sibilla - T'hee sentùu la novità? Adriana, finalmente, la m'ha daa a trà... ha seguito il mio                           consiglio... Va a raggiungere suo marito e l'èsicura de riportal a cà!

Daria - Ha fatto di necessitàvirtù! Ormai la terra le scottava sotto i piedi... l'unica cosa che le                    rimaneva da fare era raggiungere il consorte «uccel di bosco »!

Sibilla - Ah, ecco! Perchésecondo te... èper via della...

Daria - Zia Sibilla, a volte, con tutta la tua     esperienza sei piùingenua d'una educanda... si capisce... il terreno frana sotto i piedi e allora ci si solleva... si prende il volo... (avviandosi) Non tutte siamo disposte ad essere messe da        parte da una fatalona dura ad ammainare bandiera! (via)

Sibilla - T'hee vist? L'èpussee bisienta del solit!

Paola - (entrando) Mamma, questa sera mi dòalla pazza gioia... ti prego, non mi demoralizzare                  come al solito... Sono stanca di stare qui a cercare di mettere ordine in una casa                               sconquassata come questa... lo ho un invito a cena e questa volta non dico con chi e dove                     vado... Esco e basta... tanto se ti vogliono mettere dei cappelli in testa, stai pure sicura che te             li mettono...

Sibilla - Devo aver perso una puntata... Mi s'eri rimasta a la cravatta... adess se parla dei cappei...   Divertiti, cara, ma non peccare!

Paola - Prendimi anche in giro! Mi fai una rabbia! (esce fuoriosa)

Sibilla - E anca questa l'èandada!! Come la diseva la mia povera nonna, Gelsomina!

Momi - (entra con Luisella: piccolo inchino) Missis Sibilla...

Luisella - La mamma ha trovato un posto su un aereo che parte tra tre ore... Sono felice... Sono                 sicura che convinceràpapàa tornare!

Sibilla - E noi, invece, stasera saremo sole... Zia Paola, cena fuori... Daria, va al cinema...

Luisella - (allegra) Programma di una bellissima serata: torta, frutta, gelato e per finire una partita a           Monopoli!

Sibilla - No, tesoro, non sacrificarti a giocare a Monopoli con me... Tu e Momi farete quello che più         vi piacerà... lo devo contraccambiare una cortesia che mi èstata fatta. Dovrei                             restituire...

Luisella - Un libro?

Momi - La cravatta dello zio Tomaso.

Sibilla - L'èminga dello zio Tommaso.

Però!... Mi sont la Sibilla... ma ti te set l'indovina delle Figi!

FINE II ATTO

Atto terzo

La scena: La stessa degli atti precedenti.

Da un altro locale della villa, echi di festeggiamenti. Ippolito che ha appena smesso di suonare entra in scena attorniato dai familiari e dagli invitati.

L'aspetto esteriore di Adriana ènotevolmente mutato. Paola si tiene vicina ad Alessio, che èmolto piùdistinto e meno caricaturale rispetto alla sua precedente apparizione. Daria si accompagna a Riccardo, anche lui diverso nel comportamento, nel vestiario/ Luisella e Momi non portano la cuffia. In Sibilla nessun apparente mutamento.

Ippolito - (parla con voce impostata, toni caldi e flautati, sembra ascoltarsi, spesso con                               compiacimento) Vi ringrazio. Siete tutti molto cordiali, affettuosi con me. I trionfi all'estero          sono una bella cosa, ma l'accoglienza degli amici gonfia il cuore...

Sibilla - Anche se vivere tanto tempo in mezzo ad eccessive e false lodi guasta la naturalezza...

Ippolito - Non ne sono consapevole, mamma... si fa tutto per istinto...

Sibilla - Certo, comprendo... l'artista èsempre l'artista...

Daria - Ippolito, mi pare un sogno!

Adriana - A me sembra che il tempo si sia fermato...

Tu non sei mai partito...

Luisella - Ma tua figlia èdiventata grande!

Paola - Sai, Ippolito, Don Luigi, appena saputo che eri arrivato, lo ha detto in chiesa...

Ippolito - Ho notato che molte persone che non conosco, mi salutano per prime...

Adriana - Quanto sono felice, Ippolito.

Ippolito - Grazie, Adriana... Ormai tutto èpassato.

            Questi anni... una bufera. Ecco: una bufera! Ora ètornato il sereno. (ai presenti) Guardate             come èsereno!

Momi - (entrando) Posso servire qualche cosa?

Sibilla - Porta quello che vuoi, Momi... (Momi via) Oggi èsereno, anche l'acqua fresca avrebbe

successo... Non èvero?

Daria - Zia, sai che Riccardo, quest'anno non va al mare? Rimane qui...

Sibilla - Si vede, che finalmente, si èaccorto che il nostro èun paese non privo di attrattive!

Momi - (entrando) Missis Sibilla, c'èil dottor Quincy...

Sibilla - (correggendola) Il dottor Teodoro Stella!

            Quante volte te lo devo dire! Fai passare (Momi via) Tutta colpa de la televisione, la s'è                missa in coo de ciamal Quincy e gh'èpùnient de fà!

Teodoro - (entrando) Signora, buongiorno.. : Buongiorno a tutti... Ma quanta bella gent... Come                mai?

Ippolito - Si festeggia il ritorno del figliol prodigo!

            Finalmente ho il piacere di conoscerla, mia madre mi ha parlato molto di lei...

Teodoro - Con benevolenza, mi auguro.

Ippolito - L'ha descritta come la perla degli inquilini...

Teodoro - Cerchi de dàmen disturb che podi...

Alessio - Paola, che ne diresti se portassimo il giradischi, in giardino? Potremmo fare quattro salti...

Paola - Ma sei instancabile!... Va bene! Tanto sono sempre io quella che deve cedere...

Alessio - Ho un debole per le donne arrendevoli... docili... Riccardo, Daria, Luisella, signora Adriana, unitevi a noi... Con permesso!

Riccardo - Signora Sibilla, oggi, dopo la casa... le invadiamo anche il giardino...

Sibilla - Non preoccuparti, mi rimane sempre la casetta del dottore... (Adriana esce, preceduta dai             giovani)

Ippolito - (a Sibilla) Hai sempre tenuto molto a quelle quattro mura! Esimio, dottore, lei èstato                 fortunato! Mia madre, prima della sua venuta, si era sempre rifiutata di affittarla!

Teodoro - Ha avuto compassione d'on pover senza tecc! L'èona bella casetta... On poo piscinina per         la profession che foo mi... Sa, per via di bestioeu che devi curà... Ma quand sont rivàin stoo             paes, gh'era nanca on bus a disposizion... Ades de càn'hann costruìon fagott, ma des mes      fà...

Ippolito - Non faccia complimenti. Se ritiene che una costruzione piùgrande possa meglio                         soddisfare le sue esigenze, non si faccia scrupoli... mia sorella Paola sembra decisa a                sposarsi... lo, rimarrei in questa casa e mia madre potrebbe felicemente rientrare in possesso             della sua casetta... Come vede, nessun problema per noi, anzi...

Teodoro - Se i robb stann inscì... Mi avaria miss i oeucc sùona bella costruzion...

Ippolito - Benissimo, Lei èliberissimo di fare i suoi interessi. Ci mancherebbe, altro. Decida e mi faccia sapere, non c'èpremura...

Sibilla - Anca perché, mi prima voraria fav sentìel mèparer...

Ippolito - Ma certo, mamma, tu sei la maggiore interessata... Quella a cui spetta l'ultima decisione...          Tieni peròpresente che gli anni passano...

Sibilla - «Le mamme imbiancano »... Sono i versi di una canzone sciocca di molti anni fa... Però,   meno sciocca di quanto possa sembrare...

Ippolito - Mamma, tranquilla, adesso ci sono io...

Sibilla - (sempre rifacendosi alla canzone) I bimbi     crescono...

Ippolito - Per te, tutto si semplifica! Basta, dispiaceri!... Ti voglio bene, mamma! (cambiando tono)           Ora, se permettete... vado anch'io a unirrni ai giovanissimi... (esce)

Sibilla - E i decrepiti restino! Quest l'èquel che gh'èrimast sùla punta de la lengua...

Teodoro - La faga minga el process a i intenzion... In fond, che lee la senta el desideri de ritirass in           ona casetta men impegnativa... l'èuna robba normalissima... Con l'aiutt de la tosetta                  forestera, lee la saria pusses tranquilla e riverida...

Sibilla - Troppo tranquilla e poco riverida... Cambiàcàl'èno on mèdesideri... L'èla volontàdi                  alter... «Urge dare lo sfratto alla vecchia »!

Teodoro - Nissun se permett de ciamalla «veggia ».

Sibilla - L'èvera, me ciamen «Sua Signoria »... se l'èminga zuppa l'èpan bagnàa!

Teodoro - Magari... hinn in bonna fed... lee cont i sò…con le sue...

Sibilla - Stranezze?.. Eccentricità?

Teodoro - Mi... l'hoo minga dì...

Sibilla - Ma se l'èvos genera... me fann passàaddirittura per matta!

Teodoro - Che l'esagera no, andemm sciora...

Sibilla - La smetta di chiamarmi signora... E' superfluo!

Teodoro - Va ben, con t el sòpermess la ciamaroo anca mi «Sua Signoria »

Sibilla - El dev ciaman Sibilla... Sibilla e basta... Del rest gh'emm un segreto in comune, no? S'èmai          vist dùu soci de la birra che se dan del «lei»e che se ciamen «signora »?

Teodoro - Anca questa l'èona robba che voraria mett in ciar... Hoo ammòde capìla macciavellica...          Ecco, perchéme saria piasùfàquater ciacer cont el sòfioeu.

Sibilla - Cossa el voreva domandagh a l'Ippolito?

Teodoro - Se la mia cravatta l'era poeu quella gran    raritàche lee la credeva... I donn in materia de cravatt capissen on'acca!

Sibilla - E lù, l'avaria faa la soa bella asnada! Mi scusi... ma a questo punto ègiocoforza                             ricominciare a darci del lei e a chiamarci «signori »... Ma satanasso! Cont tanta gent che                gh'èin sta cà, propi al mèfioeu lùel voreva domandànotizi della cravatta?

Teodoro - Perché? L'era minga per el scior Ippolito?

E allora… a chi dovevi domandà... ?

Sibilla - Insomma, omm benedett... ma l'èpossibil che lùel sia inscìcandid? Se lei non si aggiorna,           se lei non si mette al passo con i tempi, anche gli agnelli un bel giorno la morderanno! El mè     fioeu el dev savènagotta... Mi, la cravatta...

Teodoroo - On moment... torniamo indietro un passo... lee la dev mettess in di mèpagn... On dìche         passavi... fresco fresco... Sotta càsoa... (occhiata di Sibilla) Se fàper dì... vedi la mia                        padrona de cà, cioèlei, seduta sùuna sedia a rotelle, in giardino... E lee, sciora Sibilla, senza           nanca rispond al mèsalud, la me domanda: «Quanto la costa la soa cravatta? »

Sibilla - Ch'el scusa, lù, quand el gh'ha bisogn d'on cappell coss'el fà? El domanda el prezzi di                   scarp?

Teodoro - Sciora, riessi minga a stagh andrée... Mi s'eri in gir néa comprànéa vend... Mi passavi de lì...

Sibilla - E molto gentilment ha ceduto alle insistenze d'ona donna che la s'era innamorada de la soa           cravatta... e che non potendo arivare in paese a comprarne una...

Teodoro - Perchéinferma... insd la m'ha faa cred...

Sibilla - Piccola asserzione contraria alla verità...        E poi, nemmeno bugia... Il mio animo non intendeva ingannarla... Lùalla mia richiesta l'ha             dit: «In paes gh'èon negozzi pien de cravatt... peròcapissi i sòdifficoltà... I sòcondizion »

Teodoroo - Per forza, fin dal primm dìla s'èpresentada in carozzina...

Sibilla - Ma io non ho mai detto a nessuno di essere inferma... Quell che pensen i alter de mi...

Teodoro - Sì, sì... lee, de colpa, ghe n'ha minga...

            Peròadess sont curios de savèche fin l'ha faa la mia cravatta... Ona robetta usada e nanca             bella, come la podeva servìal sòfioeu?... E poeu se l'era no paralitica, perchél'èminga              andada lee, in paes, a compran voeuna noeuva?

Sibilla - Perchédi una cravatta nuova non sapevo cosa farmene La sua era impregnata di buon

profumo maschile E poeu; sora a tutt, vorevi che i donn de stàcàse mettessen in riga...

Teodoro - E lee, l'èriussida nel sòintent?.., Ades, tutt l'ha ricominciaa a funzionàa dover?.. E tutt quest per merit de la mia cravatta? Podi minga credell!

Sibilla - L'evidenza se pòminga negalla! Qui le donne si erano afflosciate... Non avevano più                   nessun interesse... nessun scopo apparente... E' bastata una cravatta e si sono scatenate... Mia        nuora ha capito che era ora di darsi una scrollatina... di andare alla ricerca del tempo                  perduto... Mia figlia ha preso il coraggio a due mani e ha smesso di fare la mummia... «Male             non fare, paura non avere ». Però, viv, minga fàmuffa! Daria si èaccorta che fare la                preziosa, poteva essere un rischio... Arriva sempre una furbona, meno titubante, che in un        attimo ti soffia il fidanzato... Per i tosanett nissun problema, lor fortunatament non si sono            lasciate turbare... Per loro se qualcuno s'era tolto la cravatta, era solo per una questione di   caldo...

Teodoro - T'hee capìche robba! Gh'avevi ona cravatta che l'era mei de la lampada de Aladino, e mi          el savevi no!

Sibilla - Dedicas ai besti, l'èstada e l'èla soa fortunna... Troppo ingenuo per gli uomini!

Federico - (entrando) Disturbo, signora Sibilla?

Sibilla - Entra, Federico, Vieni avanti sono contenta di vederti, finalmente, in casa mia.

Federico - Mi manda lo zio... desidera un piacere da lei...

Sibilla - Se posso, ben volentieri... Conosci il dottor Stella? Il nostro veterinario?

Federico - Ho giàavuto il piacere... Il dottore ha curato il gatto dello zio...

Teodoro - On gatton de sacrestia... de quasi ses chili!

Sibilla - Sentiamo: che cosa vuole Don Luigi?

Federico - Vuole sapere se i bulbi esotici hanno attecchito... Se cosìfosse gradirebbe un paio di piantine per un innesto...

Sibilla - Federico, non ci siamo, io non ho ricevuto i bulbi esotici, ma la ragazzina esotica, Momi...             Che tu hai conosciuto all'oratorio.

Federico - Come previsto... la solita confusione... Non ho voluto contraddire lo zio, per non metterlo        in soggezione... ma, io avrei dovuto andare direttamente dalla contessa... Solo due famiglie, qui in paese, posseggono cose esotiche... I Somariva hanno Momi e i Verderba Mori i fiori...

Sibilla - Non te la prendere... piuttosto se vuoi... passa per il giardino e fermati a bere qualcosa con i             giovanissimi...

Federico - Grazie, signora Sibilla, non me lo faccio ripetere due volte... Sono le ultime giornate di             vacanza... A Milano, mi attende l'università... A proposito, ho saputo che forse anche                         Luisella, quest'anno si iscriveràa «Scienze Politiche »...

Sibilla - Sperem ch'el me fioeu el cambia minga idea…Ona esperta de politica in famiglia la guasta

mai, vera dottor?

Teodoro - Gh'èminga bisogn de universitàper la politica... e lée... l'èon esempi!

Federico - Se permettono... io vado in giardino... (via)

Teodoro - Ma el sòfioeu el voreva minga                  stabilis chi in sta villa?

Sibilla - Prima bisogneràsentìel responso de la Sibilla!

Ippolito - (entrando con Ettore) Illustre, avvocato... dài, lasciati chiamare avvocato... suona bene, ti          da tono...

Ettore - Non prendermi in giro... Laurearsi a quarant'anni! Solo una snob come mia moglie poteva             costringermi a fare una fatica simile... Signora Sibilla, come sta? La trovo veramente bene...             completamente ristabilita... dopo una cosìgrave batosta... Non posso che congratularmi con          lei...

Sibilla - Si congratuli con chi l'ha miss in gir stoo bollettino medico... minga con mi o con la mia                fibra eccezional... ghe garantissi che se sont stada malada, tutto èsuccesso a mia insaputa...

Paola - (entra seguita da Adriana; interviene nel discorso; ci si accorge che tutto èstato architettato          con cura) E' bene che tu minimizzi... ora che il peggio sembra scongiurato...

Adriana - Sei stata veramente stoica... quando le gambe ti cedevano mai un lamento, mai uno scatto

            di nervosismo.

Paola - Sei una donna eroica, hai dimostrato fino in fondo la tua generosità... e noi ne siamo                      orgogliose e felici...

Ippolito - Ma non possiamo sottovalutare questo spiacevole preavviso...

Ettore - Come èedificante vedere dei figli cosìpieni di affetto... d'amore!... Comprendo il vostro                         desiderio di vederla, finalmente, sistemata... senza troppa gente intorno... A suo agio, in un           posticino tranquillo, tutto per lei...

Sibilla - Lùl'èforsi andree a descriv la mia urna funeraria?

Paola - Mamma, non scherzare su queste cose... Mi fai piangere. Ti prego, sai quanto sono                         sensibile!

Adriana - Vuoi farci star male? Pensa ad Ippolito, povero caro... E' appena tornato, pieno di buoni            propositi... e tu lo fai sentire un egoista!

Sibilla - Gh'avi propi reson. i. gh'hoo de la matta che consolla... Non mi rendo conto del bene che             mi volete... se ved che l'arterio sclerosi la galoppa...

Ippolito - Ma, quale sclerosi! Qualche piccolo e sporadico sintomo... Flebili avvisaglie... niente di trascendentale... dopo i cinquanta èpiùche plausibile.

Sibilla - Se il limite d'etàècosìbasso... stai attento.

            io ti ho messo al mondo giovanissima... a soli diciotto anni... io, adesso ne ho cinquantotto,           quindi hai solo un decennio a tua disposizione... E, per te, èmolto piùpericoloso e                  deleterio... Pensa se tra un Mozart e un Ravel te scappas foeura «La bella Gigogin?

Ippolito - Devo confessarlo... una delle poche cose che mi mancava all'estero era il tuo «Humour »,           il tuo senso del comico.

Sibilla - Il tragico sarebbe lasciarsi mettere sotto i piedi...

Ettore - Cosa che a lei non capiteràmai... qui tutti la venerano... l'adorano...

Sibilla - E ardono che io prenda la via dell'esilio!

Teodoro - lo ho stipulato un contratto di quattro anni... se decidessi de lassàlibera la cà, domàalla            scadenza...

Sibilla - Mi saria costretta a minga moeuvom de chì!

Ippolito - Dottore, come le ho giàdetto... lei             ha tutto il tempo che vuole... certe decisioni vanno prese con quiete di spirito... l'avvocato Pestagalli èun amico di famiglia! Ne riparleremo!

Sibilla - Parlamone subito, invece!

Ippolito - Ma no, evitiamo... in una giornata armoniosa come questa, certe cose sarebbero solo una            terribile stonatura...

Sibilla - Come? Prima te invidett l'azzeccagarbugli fresco di giornata per dat una man... e poeu te fet marcia indrée? Comunque, niente paura... la soluzione si troverà... Oh, se si troverà!...                    Anca per la cravatta... pareva che...

Ippolito - Quale cravatta?

Paola - (prontissima) Una momentanea degenerazione delle arterie.

Adriana - Il solito indurimento passeggero...

Teodoro - La signora èin pieno sentore... podi garantil!

Sibilla - Ma dottore, lùel voeur savem pusse di mèfioeu... Lùel gh'ha domàona laurea in                         medesina, lor gh'hann l'amore filiale... l'affetto sincero...

Teodoro - (a Sibilla, sottovoce) Se fudessen mèghe ti rari a el coll!

Sibilla - (c. s. a Teodoro) Dovevi pensagh prima! (ai figli) Comunque visto che non c'èpremura... che èuna giornata particolarmente «serena »... via, fuori a divertirvi... Se ne riparlerà, in un     altro momento... (escono tutti, contenti almeno, di aver rotto il ghiaccio)

Teodoro - Eppure mi la capissi no... Perchéla permett che se disa certi robb?

Sibilla - Quali cose? Che sono arteriosclerotica? Che sono soggetta ad attacchi di senilitàprecoce?            E lùel cred che mi podaria contradii... Povero dottore... lùel dev...

Teodoro - Vegnìgiòde la pianta... smalizi armi... hoo capìi...

Sibilla - L'era ora!

Teodoro - Mi sont preoccupaa per lee... Come la faràa cavassela? Lor hinn in tanti... fioeu, tosa,               noeura... avocatt...

Sibilla - Certo che solla contra tutti... saràminga facil... Però, se me metti de puntili...

Teodoro - Mi diventi on empori! Avanti sentimm...

            Cossa podi fornigh questa volta?.. On para de guant?... On paltò? (titubante) Ona redingote?

Sibilla - (sorridente) Per la precision, se dis «finanziera »... vedi che lùin fatto de vestii de                        cerimonia, l'èon poo scarsin... ghe l'ha lùona finanziera?

Teodoro - Mi?… No!

Sibilla - Male, Gh'ècerti occasion in la vitta... el dìdel matrimoni, per esempi... ghe l'ha lùel                     smoking?

Teodoro - Gh'hoo on fumm de Londra... magari, on poo stringaa...

Sibilla - Fa nagott!... Per sta volta me contenti anca d' on vestii de disinpegn... (gli tende le braccia)          de strapazz! (si abbracciano mentre veloce si chiude il sipario)

FINE DELLA COMMEDIA