Oro becchino

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Farsa

di Lucio De Felici

da COSA DITE?

Editrice Tusculum Frascati

PERSONAGGI:

Carla

Franca

Battista

Un pretore

ORO BECCHINO

Scena: salottino ammobiliato con gusto, in fondo la co­mune.

Battista     (entra, a Franca che si trova già in scena a legge­re una rivista)  Signora, una sua amica chiede di con­ferire con lei. Mi scusi, ma non ricordo bene il nome.

Franca      Un' amica? Ah, si mi ha telefonato poco fa!

Carla         (entrando quasi di corsa)    Ciao, Franca!

Franca      Ciao, Carla! (Si abbracciano con effusione ecces­siva due volte mentre Battista esce) Guarda chi si rivede! Carla... Carla Pelletti.

Carla         (pausa sconcertante)  Ti sbagli, Franca. Sono... Carla Anselmi.                                                                 

Franca      Già, Anselmi, che stupida! Allora dimmi, dimmi... Vieni avanti, siediti, non fare complimenti. Vuoi qualcosa?                                                                             

Carla        Grazie. Non posso prendere niente.                         

Franca       (in tono di scherzo)  Dunque... non sei morta?

Carla        Ma no, no,... che dici!

Franca      È proprio vero?

Carla        Cara Franca, tu sai bene che se fossi morta non l'avrei nascosto proprio a te (Ridono).

Franca      Giusto, simpaticona cara!

Carla        Sapessi quanto tempo c'è voluto prima di riu­scire a trovarti.

Franca       Eh, l'immaginavo! Come hai fatto, piuttosto?

Carla        Con l'elenco telefonico, semplice!

Franca      Già, che stupida!

Carla        Soltanto che di Franca Rossi ce n'erano un cen­tinaio, ecco tutto!

Franca      Capisco, cento telefonate e infine-zac-l'hai trovata! (Pausa tono) Eh, come passa il tempo, cara Carla! Dimmi, parlami di te! Ti sei sposata?

Carla        Dieci anni fa, cara Franca!

Franca      Figli?

Carla        Cinque femmine!

Franca      Accidenti! Un istituto femminile! E sei contenta?

Carla        Non posso dire il contrario.

Franca      Dicono che i matrimoni più felici siano quelli di persone che posseggono qualità opposte.

Carla        Proprio così. È per questo che ho sposato un ra­gazzo ricco.

Franca      Sei sempre la stessa simpaticona!

Carla        A parte gli scherzi, non posso affatto lamentarmi.

Franca      Immaginavo! Chissà quanto è bello tuo marito!

Carla        Non posso dire il contrario.

Franca      Quanti anni hai adesso, cara Carla?

Carla        Non saprei dirti con esattezza. Ho faticato tanto a entrare nella trentina, che adesso non riesco più ad uscirne fuori.

Franca      Non cambi mai, eh?

Carla        Tu, piuttosto, cosa fai? So che stai bene, hai fatto molta fortuna.

Franca      Non posso lamentarmi.

Carla        Ti sei sposata?

Franca       (velocissima)  Due anni fa, tre maschi, mio marito è un amore, ha quasi trenta anni. Stanno tutti a Cor­tina!

Carla        Una villeggiatura alquanto anticipata!

Franca      No, no, viaggiano tutto l'anno. Desidero anzi che frequentino i migliori alberghi e le migliori località Per loro mio marito non bada a spese, desidera solo che si divertano... Vedi questo bracciale in platino massiccio tutto intarsiato con ornamenti di diamanti grossissimi? Un regalo di mio marito.

Carla        Gli sarà costato un capitale!

Franca      Non bada a spese! L'essenziale è che io sia con­tenta. Il resto non conta. I milioni non servono che a fare contente noi donne.

Carla        Speculazioni in borsa, eh?

Franca      No, no. L'azienda di mio marito.

Carla        Ah, capisco! Bene.

Franca      Ho comprato un quadro del Tintoretto e uno del Tiziano. Non mi ricordo più il nome: non importa. Ciò che conta è l'investimento. Sai, sono acquisti che non rivestono rischi... tutto sicuro...

Carla        Chissà che favola ti saranno costati!

Franca      L'azienda di mio marito! Tutto da lì! Natural­mente a tutt'e due i quadri ho fatto cambiare cornice! Ho fatto venire appositamente un orefice da Berlino...

Carla        Addirittura delle cornici in oro?

Franca      In oro lavorato, certo. Pensa, due cornici pesano più di cinquanta chili!

Carla        Perbacco! E... anche questo?...

Franca      L'azienda, sì. Tutto da lì.

Battista     (entrando)  Signora, mi scusi.

Franca      Sì?

Battista    Il calzolaio.

Franca      Cosa?

Battista    Desidera il saldo del suo conto, per le ripara­zioni eseguite questa settimana.

Franca      Che indiscreto! Ti ha detto quanto devo?

Battista    Tremilacinquecento.

Franca      Senti, Carla, scusami se... mi faresti il favore di prestarmi...

Carla         (con entusiasmo smodato)  Ma certo... Figu­rati, per così poco! (Toglie dalla borsetta il denaro e glielo da) Tieni.

Franca       (a Battista, dandogli il denaro in questione)  Toh, e digli che è un gran maleducato!

Battista    Riferirò. (Via)

Franca      Ti stavo dicendo, dunque, che... che ho intenzione di farmi un guardaroba rarissimo...   (Tono)   Scusami, sai, se ho osato!...

Carla        Lascia andare, per così poco...

Franca      Ti renderò tutto domani, o anche questa sera.

Carla        Non c'è fretta, Franca.

Franca      Debbo ancora andare in banca. Mi sono alzata da poco.

Carla        Capita. Anch'io mi sono trovata molto spesso sen­za spiccioli!

Franca      Altro che spiccioli! Non ho neppure una lira in tasca. Mi credi?

Carla        Ti credo, ti credo...

Franca      Sono stata ieri notte al Casinò, mi hanno letteral­mente pulita. Mi sono giuocata l'osso del collo. Non ri­cordo bene quanti assegni ho spiccato!... Quando ne sono rimasta sprovvista, sono uscita!

Carla        Sfortuna nera!

Franca      Oh, mi rifarò questa sera, stai sicura!

Carla         (sorridendo)  Tanto... c'è l'azienda!

Franca      Non bisogna mai dare troppa importanza né alle vincite né alle perdite. I milioni vanno e vengono come se niente fosse. Ci si fa l'abitudine, capisci?

Carla        Lo immaginavo!

Battista     (entrando)  Signora, è venuto il macellaio!

Franca      Che significa?

Battista    Dice che è sabato, desidera che gli sia liquidato il conto.

Franca      Che fastidiosi, questi macellai!

Battista    Dice che ha piuttosto fretta!

Franca      Ha fretta, ha fretta... Che aspetti, imbecille! Quan­to vuole?

Battista    Diecimila.

Franca       (guarda Carla con aria significativa)  Scusami, sai...

Carla         (togliendo il danaro dalla borsetta)  Ci manche­rebbe altro! Figurati! Tra amiche!

Franca      Ti restituirò tutto domani. Non dubitare. Grazie.

Carla        Cose che capitano!

Franca       (a Battista)  Tieni. E procura di non scocciar­mi più.

Battista    Procurerò. (Via)

Franca      Davvero, una seccatura. Avrei fatto bene a tener­mi due milioni in tasca... li ho buttati, così, senza pen­sare alle conseguenze... Devo aver perso una trentina di milioni, ieri sera.

Carla        Accidenti!

Franca      Sì, sì, non esagero! Forse più che meno.

Carla        Una buona azienda, a quanto pare, quella di tuo marito.

Franca      Un giro d'affari, cara Carla, di milioni e milioni al giorno. Credo che, in tutta Italia, sia difficile trovare una azienda come la sua.

Carla        Lo credo bene.

Franca      Tremila operai, centoventi impiegati, dodici ingegneri, quaranta tecnici... Un macchinario modernissimo! Tutto regolato ad arte, tutto registrato, automa­tismo perfetto.

Carla        Se debbo essere sincera, t'invidio!

Franca      Veramente, è proprio una situazione invidiabile, la mia!

Battista     (entrando)  Signora, mi scusi...

Franca      Ancora?

Battista    Ho insistito dicendo che lei non era in casa, non ci sono riuscito. Sta piantata sulla porta da questa mattina alle sei. Finché non viene pagata,non se ne andrà.

Franca      Chi è?

Battista    La sarta!

Carla         (controscena)  Che gente!

Franca      Imbecille! Ci sono cento sarte in tutta la città, proprio con questa cretina devo essermi imbattuta. Miserabile!   Per chi mi ha preso? Adesso che  scendo gliene dico due sul muso come se le merita.

Battista    Gliene dica pure quattro!

Franca       (a Carla)  Non ho forse ragione?

Carla        Certamente.

Franca      Presentarsi addirittura in casa! Ma non sa che mio marito possiede un'azienda che vale miliardi, dico! (tono) Quanto vuole?

Battista    Centomila.

Franca      Miliardi! (a Carla)  Carla hai per caso...  Non voglio affatto approfittare della tua cortesia. Può sem­brare eccessivo...

Clara        Ma no, figurati...

Franca      Sta’ sicura che...                            

Carla        Va bene, non preoccuparti...           

Franca      ...domani ti restituirò tutto......

Carla        ...fra amiche questo ed altro...        

Franca      ...sei davvero una cara amica...        

Carla        ...son cose che capitano...

(In silenzio sfila dalla borsetta centomila lire che dà a Franca, la quale a sua volta le dà a Battista)

Franca      Prendi. E bada: non tornare più a disturbarmi se non in casi eccezionali. Capito?

Battista    Va bene, signora. (Via)

Franca      Ti stavo dicendo dunque che... Oh, grazie tanto!

Carla        Niente, niente!

Franca      L'idea sarebbe quella di formare un guardaroba di grandi sarte e formato da modelli adatti ad ogni circostanza. Ecco, i modelli dovrebbero essere tali da essere validi nel tempo. Non so... un piccolo ritocco e si rinnovano. Non è un'idea brillante?

Carla        Senza dubbio.

Franca      Naturalmente ho già stanziato dei fondi!

Carla        Sei davvero in gamba! Basta l'idea, per te diven­ta subito realtà!

Franca      Che vuoi, cara Carla. Sono nata così, sono fatta così!

Carla        Quanto hai preventivato?

Franca      Per il momento soltanto cinque milioni. Natural­mente appena sufficienti per le spese iniziali, d'im­pianto e di pubblicità!

Carla        Una bella cifra!

Battista     (entra trafelato)  Signora, mi ascolti...

Carla         (di scatto si alza)  Tolgo il disturbo, me ne vado!...

Franca      Aspetta, Carla!

Carla        No, no, no, ho una fretta indiavolata! Debbo scap­pare! C'è mio marito che mi aspetta!... Sono rimasta con mille lire in tasca!...

Battista    Signora, di là c'è...

Franca       (trattiene Carla)  Un momento! (a Battista)  Insomma, chi c'è?

Battista    Di là c'è il giudice delegato e il curatore! È stato dichiarato il fallimento dell'azienda di suo marito!

Carla         (cade svenuta sulla poltrona)

Franca      Me l'immaginavo! Che gente inopportuna!

Battista    Vogliono perquisire l'appartamento! Vogliono perquisire!                                                                                    

Franca      Non farli entrare! Meglio...     

Pretore      (entrando)  Scusatemi, se mi permetto di entrare! Sono il pretore Minardi.

Battista    Avanti! Avanti!

Franca      Cosa desidera, prego?

Pretore     Vorrei sapere dove sta e chi è fallito!

Carla         (alzando la testa dalla poltrona)  Sono io, signor pretore! (e ricade giù di botto).