Otto donne

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Commedia in tre atti di Robert Thomas

Traduzione e adattamento televisivo

di Roberto Cortese

Personaggi

(in ordine di entrata in azione)

Signora CHANEL

LOUISE

MAMY

SUZON

GABY

AUGUSTINE

CATHERINE

PIERRETTE

MARCEL1


LA   FAMIGLIA

  

GABY,                la madre.   Bella   donna  di   45   anni,   elegante,   raffinata,  la perfetta  borghese.   Ama  molto   la   comodità,    poco    le    sue   figliuole... e   pochissimo   suo  marito...         

SUZON,           la sua figlia maggiore, 20 anni, graziosa, fresca, simpatica. Studia in  Inghilterra, cosa che fa tanto chic...

CATHERINE,   sua figlia minore, 17 anni, birichina, molto "nouvelle vague", adora  i   romanzi polizieschi che legge di notte... Il clown della famiglia! Da non   presentare alle conoscenze  mondane!

MAMY,              la nonna, provinciale, sorpassata dagli eventi, pensa alle sue rendite, alle   sue comodità, si è fatta ospitare nella casa, adora la sua famiglia (dice    lei!).       

AUGUSTINE,   sorella di Gaby, aspetto acido. Si lamenta di tutto, sempre, con tutti.   Ha cercato invano un marito che non ha trovato, Fa pagare questo   insuccesso alla famiglia. Trascorre lietamente le feste di Natale   perché è ghiotta.        

I   DOMESTICI

        

SIGNORA CHANEL, simpatica donna di 50 anni. Ha tirato su le bambine. Fa quasi parte dalla famiglia. Deve sapere non pochi segretucci che non rivelerà mai.   Una brava donna ... (senza dubbio?).

LOUISE,           la   nuova   cameriera,   25  anni,   bella   ragazza, alquanto insolente e perversa... Non si lascia pestare i piedi... E' come dinamite.

E... QUELLA CHENON SI ASPETTAVA...

PIERRETTE      una bella donna di 35 anni. Possiede discrete anche, un volto grazioso, riflessi.  ''Ex ballerina nuda", dicono queste signore... "Pura come un giglio e vittima degli uomini", dice la signora Chanel.

ATTO PRIMO

La scena - unica  per i tre atti - rappresenta il salotto-biblioteca di una bella, elegante ed  accogliente   dimora  provinciale.  Rivela  un  certo   buon  gusto   (un po' provinciale, forse)   ma  ricco.

Grande  canapè  dinanzi ad un fuoco a legna acceso in un bel caminetto. Una  poltrona   da  riposo,   tavole e tavolini, poltrone e sedie, una scrivania, alcuni quadri di famiglia, una  grande biblioteca. Sul fondo, una larghissima vetrata si apre sulla terrazza e la campagna. E' inverno. Gli alberi del grande parco sono ammantati di neve. Al centro della vetrata, una porta dai vetri colorati  che  è   l'ingresso  principale.      

In faccia a questa porta, dopo un piccolo spazio che rappresenta una "hall", una  scala  porta  alle   camere del primo piano. Tale scala è in legno lustrato a cera, assai larga, ed occupa tutto il   fondo della scena, poiché fa un gomito verso il pubblico, e poi arriva ad un corridoio. Una porta è   posta in faccia, a metà altezza, su di un piccolo pianerottolo.  (è la camera del padre)                                                      

Si può uscire da questo salotto-biblioteca per recarsi in tutte le diverse parti della casa per  mezzo di tre uscite (fornite di belle porte con tendaggi): a sinistra, verso la stanza da pranzo;   sul fondo, verso un fumoir ed infine, a destra, verso il tinello.  

Mattino d'inverno, un pallido raggio di sole fa brillare i cristalli. Atmosfera calda  e provinciale.   Il fuoco scoppietta. In qualche parte della casa una pendola suona le dieci.

                              Mamy, la nonna s'introduce nel salotto e va alla biblioteca. Si sposta  su di una poltrona a rotelle...1 Guarda a destra ed a sinistra, poi fa scattare una molla fra i libri e si apre lo sportello di un nascondiglio. Ma sente del rumore, allora chiude tutto e fugge.  

La Signora Chanel discende la scala. si sofferma alla porta del padre e ascolta un  attimo.   

Improvvisamente,dall'esterno, si sente il clacson di un'automobile.  

La Signora Chanel finisce di discendere la scala e corre alla vetrata asciugandosi le mani al grembiule.   

S.RA CHANEL (pazza di  gioia)   Eccola!... Eccola!

Fa dei grandi gesti verso il parco, poi torna verso il basso della scala e grida:

Arriva Suzanne! Ecco Suzon! Il maltempo non ha fatto ritardare il treno.

In cima alla scala compare Louise, la cameriera, con un vassoio in mano.

  

Eccola,   signorina!

LOUISE           Sì, sì!... Ho sentito!

S.RA CHANEL Ah! se sapeste come mi fa piacere rivedere la mia Suzon. Sono io che l'ho cresciuta. Dieci anni fa, eravamo due amiche inseparabili...

LOUISE           Lo so...                                                                   

S.RA CHANEL  Ma gli anni passano e la mia Suzon ha ormai venti anni! Da quando è andata in quel collegio inglese, non la vedo più che due volte l'anno. Passeremo un bel Natale!

LOUISE           (poco convinta) Sì... certo!

S.RA CHANEL  E' un po' come se fosse la mia nipotina... Ah, l'albero!

Si dirige verso un grosso pacco del quale cerca di sciogliere lo spago.

LOUISE           Da due mesi che sono qui, ripetete sempre la stessa storia.

Louise si mette a sbarazzare la tavola ingombra di tazze.

S.RA CHANEL Quando si lavora in una casa da quindici anni, si finisce col credere di essere in casa propria e che i ragazzi sono nostri! ...Vedrete!

LOUISE           Se credete che voglia passare la vita a fare la servetta!

S.RA CHANEL  E' un mestiere che non vi piace?

LOUISE           Non molto.                                           

S.RA CHANEL  Allora, perché lo fate?

LOUISE           (interdetta, poi) Bisogna pur vivere...

S.RA CHANEL Qui, siete capitata in una buona casa...

LOUISE           Trovate?

S.RA CHANEL Ah, ai miei tempi!... Voglio dire ai tempi che Suzon era qui, era tutto più allegro!

LOUISE           Lo credo! E' la mia fortuna...

S.RA CHANEL Passeremo della meravigliose feste di Natale!

La  Signora Chanel fruga nella scrivania cercando delle forbici.  

LOUISE           (sgranocchiando lo zucchero rimasto) Proprio! La veglia a lume di candela!... Cos'altro volete che facciamo? Siamo a cinque chilometri dal paese e, con tutta la neve che è caduta stanotte, non potrò nemmeno andare a ballare. Che Domenica! Non c'è  nemmeno la televisione!

S.RA CHANEL  La televisione? Bah! non perdete niente, è roba che fa male agli occhi!..                     

Louise alza le spalle. 

  

Era la colazione del signore quella che avete portato su?

LOUISE           No, era quella della piccola.                                              

S.RA CHANEL Avete avvertito il signore che la macchina è arrivata? La signora è andata a prendere Suzon alla stazione...

LOUISE           Il signore  mi  ha  detto ieri di non svegliarlo,

S.RA CHANEL Non svegliarlo quando la sua figliuola torna per le vacanze di Natale! Andate a portargli la sua colazione...

Finalmente la Signora Chanel ha trovato le forbici e si mette a tagliare lo spago del pacco.           

Avvertite anche Mamy e la signorina Augustine.

LOUISE           (ridacchiando)   Oh! State tranquilla, la signorina Augustine è certamente già al corrente! Altrimenti sarebbe inutile che ascoltasse alle porte!

S.RA CHANEL Non siate così insolente. Non mi piacciono le vostre osservazioni.

LOUISE           Ed a me non piace che mi si diano delle lezioni di morale! Perché la morale!...

Esce dalla porta del tinello.  

 

S.RA CHANEL  (sola)   Con quella là non faremo mai niente di buono! Mi piaceva  più Gisèle! Finalmente!...

E'   riuscita a tagliare le corde del pacchetto. ne trae un albero di natale che sistema su di un mobile.  

MAMY              (entra sulla sua poltrona)  E' già qui, mia buona Chanel?

S.RA CHANEL  Sì, signora, la  vostra nipotina sta arrivando...  Guardate che bell'abete. Lo addobberemo in modo magnifico!  

MAMY              Vi fa piacere, vero?

S.RA CHANEL  Oh, sì!

MAMY              Ah, siete buona, voi!

S.RA CHANEL  Perché "io"?  Ma qui tutti sono buoni con voi!

MAMY              Sì, certo! Io sono contenta che Marcel mi abbia ospitata qui con mia figlia Augustine...  Però, sapete, non siamo comunque in casa nostra...

Una voce di ragazza chiama dall'esterno.

Eccola! I cani l'hanno riconosciuta, non hanno nemmeno abbaiato...

S.RA CHANEL  E' un  record, per quegli sbraitoni...

Dalla vetrata si vede giungere Suzon. Entra, depone la valigia e si getta nelle braccia di Mamyche la bacia.

SUZON            Mamy!      

MAMY              La mia  Suzon! La mia  nipotina!        

SUZON            (vedendo la signora Chanel)   Chanel! La mia  grossa Chanel!

S.RA CHANEL (ridendo) Sempre tanto grossa!       

SUZON            Permetti che ti baci?                                                      

S.RA CHANEL Certamente, mia cara Suzon!...  Col permesso della signora!

MAMY              Prego!

La  Signora Chanel e Suzon si abbracciano e si baciano.  

Entra Gaby. Bella donna, con unmantello di pelliccia.  

GABY               E' magnifica, non è vero?        

MAMY              E' proprio una ragazza da marito!        

SUZON            (ridendo) Sono completamente del tuo parere... Da maritare prestissimo, Mamy...    

MAMY              Tuo padre sarà felice di vederti. Lui che si prende tanto pensiero di te.   E' stato avvertito, signora Chanel?

S.RA CHANEL  Sembra che abbia dato ordine di non svegliarlo!

SUZON            Come? Alle undici,  non è ancora sceso?     

MAMY              Ieri ha dovuto lavorare in camera sua sino a tardi.

S.RA CHANEL  Sì, deve essere stanco. Si ammazza dal lavoro!

GABY               Si ammazza dal lavoro!  Senza dubbio avrà letto tutta la notte.

Gaby esce per deporre il mantello di pelliccia.

                   

Unsilenzio. Mamy e la  Signora Chanel si scambiano un'occhiata.

SUZON            Come "senza  dubbio"? Stanno in camere separate?    

S.RA CHANEL  (per dire qualcosa)  E questa Inghilterra com'è?

SUZON            Very  interesting with many people.

S.RA CHANEL Cosa?                                            

SUZON            E' inglese!

S.RA CHANEL  Oh, io, l'inglese! Tutto quello che so dire è: "Good bye", "God save the Queen" e "Kiss  me".

SUZON            Come "kiss  me"? Hai già detto "kiss me" ad un inglese?

S.RA CHANEL Certamente. Come tutti, alla Liberazione, al primo che ho visto... per avere lo chewing-goom.

Ridono tutte e tre.

Rientra Gaby e allora la Signora Chanel si riprende.

Ma io sto qui a raccontare la mia vita e dimentico la colazione!...  (esce rapidamente verso il tinello)               

SUZON            Ah, come è bello ritrovarsi in casa propria! Cara vecchia casa!

GABY               Oh, la tua cara vecchia casa! Una bella imbiancatura, da cima a fondo, non le farebbe male...  Ma a tuo padre piace così ed allora...                                               

Entra Louise che viene a prendere i bagagli di Suzon.  

Questa è Louise, la nostra nuova cameriera.

SUZON            Buon  giorno,   Louise.

LOUISE           Buon giorno, signorina. Mi auguro che la signorina abbia fatto buon viaggio...

SUZON            Buonissimo. Malgrado il tempo spaventoso! Attraversando la foresta, poco fa, il vento faceva cadere la neve dagli alberi. Che solitudine, sembra di essere in pieno cielo!

GABY               In pieno cielo? In pieno deserto, vuoi dire! Bisogna fare cinque chilometri per vedere qualcuno. Senza il telefono e la macchina, cosa saremmo? Dei Certosini! Però, tuo padre tiene più a questa casa che al nostro parere... Qui trova il riposo dopo il lavoro, sembra! Si dimentica che lui sta fuori tutta la giornata e che noi, qui, si muore di noia! Insomma, è così...

        

Gaby si siede, fumando una sigaretta di tabacco  biondo, sfoglia giornali, spoglia la corrispondenza.

LOUISE           Posso sbarazzare, signora? Quando debbo svegliare il signore?

GABY               Fra qualche minuto.

SUZON            E se ci andassi subito?

GABY               No, lascialo riposare ancora un po'. Se ha chiesto di non svegliarlo...Grazie,   Louise!

Louise esce portando via il soprabito e la borsa di Suzon.

                                              

SUZON            E' per  bene, quella ragazza.

GABY               Sì, molto per bene... Ne sono contenta!                        

MAMY              (come a malincuore)   Sì, molto per bene...       

GABY               Ad accettare di venire arinchiudersi qui! Per noi è stata una fortuna!

MAMY              Una  fortuna... sì!         

SUZON            (distendendosi sul canapè)   Sempre così confortevole... 

MAMY              Non farci la ginnastica sopra come tua sorella! Se sapessi come è divenuta turbolenta Catherine!...                  

GABY               E' la sua età, mamma!  (chiama verso la scala)  Catherine, alzati!

In cima alla scala appare Augustine: stile zitella senza età, capelli tirati,  vestito ordinario.  

GABY               Ah, sei tu? Catherine si sta alzando?                                        

AUGUSTINE    E che ne so?                                                                                 

SUZON            (andandole incontro)   Buon giorno, zia Augustine. Come stai?

AUGUSTINE    Sempre  uguale... Come   posso... I reni, il  cuore... e poi la neve risveglia i miei reumatismi... Insomma!  (abbraccia e bacia Suzon)  Allora, già di ritorno?

SUZON            Perché dici "già"?                                                                                                                                      

SUZON            Ma no, al contrario, ho dei buonissimi voti!

AUGUSTINE    Lo so... Tua madre ci ha fatto vedere la tua pagella... Solo che - una pagella - si può truccare!

MAMY              Ma   perché   dici   questo?   Non   è   gentile...

AUGUSTINE    Arriva la mia nipote ed io non posso domandarle se si è portata  bene?

SUZON            Appunto per questo ti dico: va tutto bene!

GABY               (canzonatoria)   Eccone una, almeno, che è contenta del suo stato!

AUGUSTINE    Lo dici per me?

GABY               Io dico che  mia figlia è contenta, ecco tutto... Questo è l'essenziale!

AUGUSTINE    (seccata)  Allora!...  Poiché è l'essenziale!

SUZON            (gentilmente) Hai dei fastidi, zia Augustine?

GABY               (incisiva)   No, ma se li crea...         

AUGUSTINE    Cosa?  Me li creo?  Che cosa mi creo?

MAMY              (interponendosi)   Figliuole... vi prego... Non ricominciate!

AUGUSTINE    Sono felice, io? Questa è nuova!

MAMY              Augustine... non possiamo lamentarci... Sii calma... Gaby ci ha accolte qui, gentilmente... Grazie a lei...    

AUGUSTINE    Non grazie a lei! Grazie a tuo padre, Suzon, che ci stima secondo il nostro giusto valore, che sa rispettare una signora anziana ed inferma come tua nonna, una donna virtuosa e retta come me! Grazie a Marcel...

MAMY              Grazie a loro due, insomma...

SUZON            (prende delicatamente Augustine per un braccio)   Zia Augustine, non rattristarti. Noi ti vogliamo tutte bene, qui, senza eccezione.  Non farci dispiacere...

AUGUSTINE    (toccata)   Scusami... Stanotte non ho potuto dormire... Scusami, Gaby, mia cara, grazie a te io sono felice e mi posso sfamare.

Un momento d'impaccio. La Signora Chanel entra col vassoio della colazione.

S.RA CHANEL Ecco la colazione!                                             

SUZON            Il caffè di Chanel si riconosce da lontano...       

Suzon si accomoda per  mangiare. Augustine si avvicina...

 

AUGUSTINE    Oh, le brioches belle calde!... Non ho diritto che al pane arrostito, io!

S.RA CHANEL Come tutti, signorina Augustine... Queste  brioches sono il mio regalo personale a  Suzon, alla mia Suzon che è tornata fra noi... (esce, tutta felice)

SUZON            (porgendole il piatto)   Zia, se ti fa piacere...

AUGUSTINE    Oh, sì!... (si precipita sulle brioches)  Adoro le brioches. Grazie. Ho della cioccolata su, in camera mia... Vado a prenderla. I dolci, sono sempre migliori col cioccolato... (scompare tutta allegra)

MAMY              (molto commossa)   Bisogna essere indulgenti, è una vera monella! Tua madre è molto buona a tollerare le sue piccole manie senza   adirarsi...

GABY               Tu le chiami manie?  Miprovoca continuamente, mamma! (a Suzon) Ma poiché tuo padre  la tollera...                        

SUZON            Papà è un uomo adorabile...       

MAMY              (che lavora a maglia)   Sì,  sempre allegro, sempre di buon umore! Eppure i suoi affari non vanno come vorrebbe!

SUZON            Ah!

GABY               Sembri meglio informata di me circa le preoccupazioni  di Marcel, mamma! Anzi, ignoro addirittura se ne abbia!

MAMY              (barbuglia)  Cioè... per caso...      

GABY               Va benissimo così! Io ho i miei problemi, lui ha i suoi e non ne parliamo mai... Meglio così!        

MAMY              Gli ho chiesto consiglio, ultimamente, per la vendita dei miei titoli...  e, incidentalmente, mi ha detto alcune cose...

GABY               E li hai venduti, i tuoi titoli?

MAMY              (esita, poi) No... Marcel mi  ha consigliato di aspettare...

GABY               (canzonatoria) Serbali, hai ragione!  Non si sa mai... (va  verso la  scala) Catherine!

CATHERINE     (di dentro)   Sì?                                          

GABY               Su, alzati! E' arrivata tua sorella!

SUZON            E' buona, Catherine?

GABY               Sì, molto.

SUZON            Come va a scuola?

GABY               Sì, può andare... E' cresciuta molto, sta bene, questa è la cosa più importante.

MAMY              Molto esuberante, come la nuova generazione...

GABY               La preferiresti nevrastenica come Augustine? Ha sedici anni!

In alto alla scala compare Catherine. e' in pigiama.  Ha l'aspetto di una gattina selvaggia. Ha le treccine.

CATHERINE     Salve, madri! Salve, sister!

Scavalca la ringhiera della scala. Si lancia su Suzon e l'abbraccia sbatacchiandola  allegramente.

MAMY              Attenzione alle tazze... 

GABY               Ma lasciale un po' tranquille!

CATHERINE     Mi hai portato un regalo per Natale?

SUZON            Sì, delle cioccolate...

CATHERINE     Ah, davvero... Non ti sei certo lambiccata il cervello!

SUZON            Credevo che, a quindici anni, piacessero le cioccolate.

CATHERINE     Quindici anni! E il resto! Ne avrò sedici in febbraio.

SUZON            ...Senti, dovresti bussare alla porta di papà...

CATHERINE     Non si è ancora svegliato? Che dormiglione! Andiamo a buttarlo giù?

MAMY              (urtata)   Catherine! Va bene che in questa casa il rispetto...

CATHERINE     (interrompendo)   Oh, ma io lo rispetto, mio padre! A modo mio, ecco tutto! E, soprattutto, lo ammiro. Si veste come a Londra, è allegro, guida come un asso del volante,  rimesta fortune come se fosse un cercatore d'oro... Abbiamo fortuna, Suzon... Nostro padre, è un eroe da romanzo... Lo sai che mi ha promesso d'insegnarmi a guidare?... Ci s'intende bene, noi due... Siamo due complici... Eppoi è il solo uomo della casa!

Risata generale.

Ricompare Augustine.  

Toh, ecco la più bella!

AUGUSTINE    Ah! ti prego, sono molto scontenta...

CATHERINE     (scherzando)   Per che cosa, "baronessa"?

AUGUSTINE    Hai lasciato la luce accesa fino non so a che ora e, attraverso la porta vetrata, mi ha impedito di dormire! Senza dubbio stavi ancora leggendo quei tuoi abominevoli libri!

SUZON            Che "libri abominevoli" ?

CATHERINE     (ridendo) La zia Augustine chiama "libri abominevoli" i romanzi polizieschi, di spionaggio, di avventure... 

AUGUSTINE    Non sono adatti alla tua età!                                                                        

CATHERINE     Ah, la mia età…

GABY               (sentenzia, nascosta dietro il giornale)    Lèggere non fa torto a  nessuno... Ma andare cinque volte  in bagno, durante la notte, sveglia chi è vicino...

AUGUSTINE    (Va da Gaby, le abbassa il giornale. Si vede Gaby col sorriso sulle labbra.)   Sì, ci sono andata proprio io, precisamente.

GABY               Non ti sentivi bene?       

AUGUSTINE    Non potevo dormire... Sono andata a bere. Scusami.                          

GABY               Non è niente di grave ...                                          

Le due donne si guardano.   

Louise  attraversail salotto con la colazione di Marcel.

LOUISE           Posso andare a svegliare il signore?

GABY               Sì, per favore...

Louise sale la scala e bussa alla porta del  padre.  

AUGUSTINE    Ti regalerò un abat-jour per il tuo lume, Catherine... Così potrò dormire!                         .                                                                         

CATHERINE     Grazie, però tu mi sceglieresti "Cappuccetto rosso" oppure "La bella addormentata nel bosco"...  Dammi il denaro ed andrò a comperarlo   da me.

AUGUSTINE    Come vuoi...

LOUISE           (che bussa invano) Signora... Il signore non risponde...

GABY               Entrate pure, Louise...

LOUISE           Bene, signora...    

Louise bussa di nuovo ed entra lasciando la porta socchiusa.

AUGUSTINE    Ha una bella fortuna a poter dormire... con tutto il chiasso che facciamo. Io, non appena sento suonare una pendola all'altro capo della casa, sobbalzo... Ah, gli uomini... hanno i nervi diversi da noi!...                                                 

                                          

Dalla camera, in alto, giunge un grido ed il rumore del vassoio che cade a terra.

Oh, quella sventata! Hai avuto proprio una buona idea assumendo quella ragazza! C'è da domandarsi dove abbia imparato il suo mestiere !

Louise esce dalla stanza, sconvolta, tremante... ha in mano il vassoio vuoto. Poi grida subito, come una pazza:

LOUISE           Signora!... Signora!

GABY               Che c'è?

LOUISE           (come in delirio)  Il signore... il signore... è orribile...

Tutti si guardano. Louise discende i gradini.

                        Il signore è morto... nel letto... Un coltello nelle spalle... Il sangue...                                                     

La sostengono.

 

GABY               Voi siete pazza... Ma che dite?

LOUISE           Il signore è morto... c'è del sangue dappertutto...

Catherine si lancia su per la scala e scompare nella camera.  Le  altre fanno  sedere Louise e tutte le donne rimangonoin gruppo attorno a lei.    

Gaby fa un passo verso la scala ma Catherine esce dalla camera urlando come unapazza esbattendo la porta. si precipita nelle bracciadi sua madre.  

GABY               Come? Eri salita...? Bambina mia... cara...

MAMY              Che spettacolo orribile per questa bambina!...

AUGUSTINE    Nervosa com'è!

GABY                Occupatevi di lei...

Gaby sale la scala lentamente.  Tutte, immobili, la seguono con lo sguardo. Gaby trema. Essa si appoggia alla ringhiera, improvvisamente pietrificata dalla paura...

Suzon va verso la madre,  la trattiene per un braccio.  

SUZON            Non entrare, mamma... Aspetta un momento...

Gaby fa uno sforzo su se stessa e raggiunge la porta.     

CATHERINE     (subito)  Mamma!... "Nessuno" deve entrare nella camera!

GABY               Cosa dici?

CATHERINE     Dico quello che tutti, qui, dimenticano di dire... Nessuno deve toccare niente in quella camera prima dell'arrivo della polizia...                                      

GABY               Ma, bambina...                                   

SUZON            Ha ragione, mamma! E' molto grave... Non entrare nella camera..

AUGUSTINE    La polizia?                                                  

GABY               Non vuoi mica dire che io non posso entrare... per vedere Marcel?... (una pausa)  Ma insomma... dite qualcosa...

Tutte si guardano.

MAMY              Gaby, io non so... Forse Catherine ha ragione...

AUGUSTINE  I giornali lo dicono sempre... Di non toccare niente... per le impronte...

SUZON            (raggiungendo sua madre)   Mamma... vieni!... (vuole trascinarla in basso)

GABY               No... no... Debbo entrare.

Va risoluta verso la porta ma non riesce ad aprirla.

Come? La porta è chiusa? Catherine, che cosa hai fatto? Hai chiuso  Hai preso la chiave?                                                        .

Tutte si voltano verso Catherine.

   

CATHERINE     (brandendo la  chiave)   La darò solo al commissario. Nessuna di voi entrerà in quella camera. Ecco!  

(abbattuta da tale rivelazione, crolla scoppiando in pianto)  

Un silenzio.

SUZON            (preoccupata, va verso la sorella)   Catherine...  hai veduto "qualcosa"... che "qualcuno" potrebbe far sparire?

Catherine non risponde. Le donne si guardano, inquiete.

Catherine, dammi la  chiave... Tu sei troppo impulsiva!

CATHERINE     Tieni!... Fanne ciò che vuoi...

Catherine da' la chiave a Suzon e poi va a piangere come una bestiola ferita fra le braccia di Chanel. 

Suzon sale la scala seguita da Gaby ed Augustine.                         

GABY               Suzon, avresti il coraggio di?...     

SUZON            Sì,  mamma. Dobbiamo vedere.

Suzon giunge presso la porta, apre: esse vedono lo spettacolo. Rimangono impietrite sul pianerottolo.

Repentinamente Catherine, come un'isterica, balza su e si attacca alle tre donne, urlando.

CATHERINE     E' una terribile imprudenza!... Forse l'assassino è ancora nella   camera!

AUGUSTINE    Ha ragione!... Sì, sì! Chiudiamo! Chiudiamo in fretta!

Le tre donne si buttano sulla porta e la chiudono ma allora Gaby si abbandona.

Oh! si sente male!... Gaby!... Gaby!...

S.RA CHANEL  Povera signora!

SUZON            Presto! Portiamola sul divano...

AUGUSTINE    Adagio!...  Piano!...

Portano giù Gaby mentre Catherine e' corsa verso il tinello.

   

S.RA CHANEL Louise! Fate qualcosa!... Venite con  me... Andate a cercare i sali nella stanza da bagno...         

Salgono e scompaiono al primo piano.

AUGUSTINE    Adagio!... Ecco!... Stendetele le gambe... Gaby!... Gaby!...

CATHERINE     (torna con un tovagliolo bagnato) Ecco, per la testa...

AUGUSTINE    No! Sulle tempie!

MAMY              (dopo una pausa) I suoi affari andavano troppo male... Si è suicidato!

SUZON            Macché suicidato! Ho visto bene... Il coltello è conficcato "nelle spalle".

MAMY              Oh!

La Signora Chanel ridiscende con un cuscino e Louise con i sali.

S.RA CHANEL  Ma... un coltello come?                           

LOUISE           Una specie di pugnale.                            

S.RA CHANEL   Un pugnale con il manico di corno?

LOUISE           Sì.                                                                                                      

S.RA CHANEL  Il signore me lo aveva chiesto per tagliare del cartone.

AGUSTINE      Del cartone?... Che cosa ci faceva, col cartone?

Sotto l'effetto dei sali e sollevata dal cuscino, Gaby riprende conoscenza.

GABY                Bisogna  telefonare   alla   polizia...

SUZON            Subito?                                           

S.RA CHANEL Abbiamo tardato anche troppo...       

Catherine prende il telefono e lo passa a Suzon che aziona lo scatto più volte.

SUZON            E' muto. Non funziona!

Improvvisamente lo  sguardo di Catherine fissa qualcosa. Guarda il filo,  lo tira a sé.  Le resta in mano, tagliato di netto. Sensazione generale.

CATHERINE     Hanno tagliato i fili del telefono!

GABY               Chi?             

SUZON            ...Qualcuno!                                                                             

Un silenzio. Il vento fa sbattere un'imposta, la serranda della finestra si muove.

AUGUSTINE    (con un fil di voce)   Credete che... "qualcuno"...  sia ancora qui in casa?

MAMY              Ascoltate! Sento del rumore da quella parte...

Suspense. Louise apre improvvisamente la porta dietro di lei, caccia un grido ma conclude:

LOUISE           No...  niente!

S.RA CHANEL Oh! ma è il vento!... La vostra immaginazione!

CATHERINE     Che cosa faremo, se il commissario non viene?

GABY               (si alza) Verrà! Vado a prenderlo con la macchina...

SUZON            Sì, mamma...

GABY               Louise, il mio mantello!                                        

LOUISE           (fa unpasso, poi si ferma improvvisamente)    Signora... i cani!

SUZON            Cosa "i cani"...

LOUISE           Non hanno abbaiato in tutta la notte!

AUGUSTINE    E allora?                                                   

LOUISE           Mordaci come sono, avrebbero abbaiato se...

Unsilenzio.

GABY               Se, cosa?

SUZON            Volete dire: se un estraneo fosse entrato nella proprietà?

LOUISE           Sì, è così!                                                                        

AUGUSTINE    Ma,  se nessuno è venuto dall'esterno... ciò vuol dire ... che...?

Unsilenzio.

Il vento fa improvvisamente cadere la serranda della finestra con un rumore secco. Grida. sgomento generale.  Poi fanno "uff"...  La nonna afferra il braccio di Chanel... che urla dalla paura. Poi:

                                                   

MAMY              Così non si può più andare avanti... Bisogna che andiate a vedere!                                                       

S.RA CHANEL  Eh?... Sì, bisogna... che...  la "signora"... vada a vedere.

GABY               (poco vaga, si volta verso Suzon)   Si, bisogna che qualcuno prenda questa iniziativa...

SUZON            Sì... Bisogna... (fissa Augustine)

AUGUSTINE    (guaisce)   Io sono cardiaca!                  

MAMY              Io non posso camminare ...     

Guardano Louise che si mette a  singhiozzare.

GABY               Se ho ben capito, nessuno osa muoversi!

La Signora Chanel ha un piccolo gesto di spavento che si ripercuote sulle altre.

SUZON            (netta)   Che cosa è accaduto ieri sera?

GABY               Niente di particolare. Tuo padre è rincasato verso le otto... Abbiamo pranzato...  Poi si è ritirato nella sua camera, per lavorare...

SUZON            Ha ricevuto qualcuno?                                                    

GABY               No.                                                            

Approvazione generale.

Col tempo che fa! Ci vuole del coraggio per salire la collina!

SUZON            Nessuna telefonata?

GABY               No, almeno che io sappia.                                             

S.RA CHANEL Si sarebbe udito la suoneria...        

MAMY              E' certo un vagabondo, un ladro che si è introdotto... e che...

AUGUSTINE    Ascolta quel che si dice, Mamma ! Louise dorme sopra al garage. In tal caso avrebbe sentito abbaiare i cani...          

LOUISE           Non si sono mossi, ne sono sicura.                     

MAMY              Ma allora?... Sarebbe qualcuno che noi conosciamo? Uno di casa?

SUZON            (dopo breve pausa) Chi ha telefonato per ultima? (silenzio) Chi ha telefonato per ultima?

S.RA CHANEL  Io!                                                 

SUZON            Ebbene, ditelo!

S.RA CHANEL Ebbene, lo dico! Stamattina... verso le sette e mezzo, ho ordinato la carne dal macellaio... (dinanzi allo sguardo accusatore di Mamy) ... Un cosciotto, ecco!

SUZON            Dunque, stamattina alla sette a mezzo l'assassino era ancora  qui. I fili del telefono li ha tagliati dopo.

Terribile silenzio.

Bisogna arrendersi all'evidenza...  Gli affari di papà procedevano bene?                                                               

GABY               Sì... Tu sai come era tuo padre...  Un affarista, un uomo di azione ... Intelligentissimo!... Personalmente, non mi ha mai detto che non andasse bene. E poi è mirabilmente aiutato dal signor Farnoux.

SUZON            Il signor Farnoux?                                               

GABY               Sì, il suo nuovo socio nell'officina.

SUZON            Ah sì!... Codestosignore è già venuto qui?

GABY               No! (si riprende) Sì... una volta o due, forse... Non ci frequentiamo per niente... Insomma, molto poco!

S.RA CHANEL Mi ricordo che i cani, il giorno che lui è venuto a trovare il signore, lo hanno quasi gettato a terra... perché il signor Farnoux ha un cane anche lui ed i nostri lo avevano sentito...

SUZON            Quindi, bisogna deporre l'idea che questo signore... avrebbe...

GABY               Certamente! E' inverosimile!

SUZON            Conoscete qualcuno che potesse voler del male a papà?

S.RA CHANEL Nessuno!

AUGSTINE      Si fa presto a dirlo! Quando andava a Parigi, nonsi sa mica chi frequentasse...

GABY               Ma che cosa vai fantasticando? Un estraneo che taglia il telefono, qui, nel nostro salone, alle otto?... e nessuno lo vede!

MAMY              Ti rendi conto che cosa significa questo, Gaby, per noi tutte che siamo qui?

SUZON            (dopo una pausa)   Chi eredita le sostanze di papà?

GABY               Io!... Voglio dire, noi... Insomma, in questo caso si vende l'officina e si divide tra i figli e la moglie .Alla moglie tocca la metà e... I notai sanno tutte queste cose... io non ci capisco niente. Danno a ciascuno di noi del denaro liquido... Insomma! (s'ingarbuglia e, finalmente, piange)  Catherine, vammi a prendere un fazzoletto!

CATHERINE     ...Bisognerà avvertire la sorella di papà...                   

Catherine sale al primo piano.

GABY               (sussultando) La sorella di tuo padre? Che razza d'idea! Una donna   simile!                                                                             

SUZON            Già, mi hai scritto che ultimamente era venuta ad insediarsi nella casa vicino al paese. Perché?

GABY               Senza dubbio nella segreta speranza di riavvicinarsi con Marcel... Dopo la vita dissoluta che ha condotto a Parigi, ha cercato di rifugiarsi presso suo fratello ricco... Io non ho voluto minimamente influenzare tuo padre, lasciandolo libero di ricevere   codesta Pierrette che, dopo tutto, è sua sorella... Ma lui ha capito benissimo che non sarebbe stato conveniente e non ce l'ha mai presentata. Grazie a Dio, quella donna non ha mai messo piede nella nostra casa!

La Signora Chanel e Louise si guardano come impacciate.

Catherine ridiscende e dà il fazzoletto a Gaby.

SUZON            Papà ha forse rivisto sua sorella in città?

GABY               No, sicuramente...          

SUZON            Com'è?                                                                                                       

GABY               E che ne so, io? Non l'ho mai vista.

MAMY              A me l'hanno indicata da lontano... E' una bella donna... assai strana.

SUZON            Di cosa  vive?

GABY               Mistero!                                                                             

SUZON            Mi piacerebbe  parlarle...                                                                                        

GABY               Parlale pure dove vuoi, ma non in questa casa.                          

SUZON            Andrò a trovarla.

GABY               Lascia fare alla polizia, è suo compito fare le domande. Non il tuo!... Louise, il mio mantello!

Louise fa uno sforzo ma non esce, ascoltando il seguito.

SUZON            (alquanto sconvolta)   Sono assente da un anno... Vedo tutto con occhi nuovi. E' incredibile come, in un anno, i volti cambiano! GABY Trovi che sono invecchiata?... (si morde le labbra) Però questa catastrofe s'incaricherà di farlo! Marcel... ci comprendevamo, eravamo teneramente uniti...                 

AUGUSTINE    (sordamente , ma con durezza) Al punto di fare camere separate!

GABY               (fronteggiando Augustine) Marcel talvolta rincasava tardi, lavorava spesso di notte, allora mi aveva chiesto di occupare provvisoriamente la camera del secondo piano. Hai qualcosa da aggiungere?         

AUGUSTINE    (sostenendo lo sguardo di Gaby) Per il  momento, no.

MAMY              Figliuole  mie ... calmatevi. Non si può restare senza aiuto... Va via con la macchina, Gaby... Sbrigati!

S.RA CHANEL (facendosi avanti) Signora, non si può lasciare quel povero signore così solo. Se la signora me lo permette, salirò...

CATHERINE     (interrompendo, terrorizzata)  E se l'assassino fosse ancora lì?

S.RA CHANEL No, non fare un romanzo, bambina... Non ci ha certo aspettate. E' fuggito!

LOUISE           Dalla finestra della camera si può saltare sul tetto del garage...

S.RA CHANEL (accasciata) Ma no! Se n'è dovuto andare dalla porta, com'è venuto... L'assassino è più forte di quanto si creda... Più vicino... più...                                                                                                                                                                                                                                                                       

Un silenzio.

GABY               Cosa intendete dire?                                             

S.RA CHANEL ... Lo so io!                                                                                          

Chanel sale e giunge alla porta della camera.

La chiave non è  nella  serratura... Chi ha preso la chiave? Voi, signora?

GABY               No! Chi ha la chiave? Augustine, la chiave l'hai tu?

AUGUSTINE    No!... Non ho la chiave. L'ha Suzon.

SUZON            No!...

GABY               Ma, insomma, chi ha la chiave? E' inverosimile! Chi l'ha potuta prendere?

Le donne incominciano a sgomentarsi.

S.RA CHANEL "Voi", signora!

GABY               Io?... se mi sono svenuta!

AUGUSTINE    (impaurita)   Io reggevo Gaby!

SUZON            Anch'io...  Del  resto,  siamo passate tutte dinanzi a quella porta: Louise è andata a cercare i sali, la Signora Chanel un cuscino, Catherine un fazzoletto... 

MAMY              Io non mi sono mossa... Aaaah!

Mamy apre le mani e constata.

E' stata messa nel mio lavoro a maglia! (porge la chiave)

GABY               Non approfondiamo !... Signora Chanel, ho completa fiducia in voi.  Voi siete forse la sola, in questa casa, alla quale darò la chiave senza secondo fine...    

AUGUSTINE    Piacevole per le altre.           

GABY               Signora Chanel, poiché voi siete la più coraggiosa, eccovi la chiave. (gliela porge)                                  

S.RA CHANEL Grazie, signora!       

Chanel sale i gradini.

AUGUSTINE    (a  Gaby) Avresti potuto interpellare anche le altre, no?

GABY               Faccio ciò che credo essere mio dovere.

AUGUSTINE    Il tuo dovere!                                                

GABY               Non lasciate entrare nessuno, signora Chanel.

AUGUSTINE    (scattando) Ah, allora no! Se entra la Signora Chanel, dobbiamo entrare tutte.

LOUISE           E' evidente. O nessuno o tutte.

MAMY              Non si deve toccare niente!

LOUISE           Per via delle impronte...

S.RA CHANEL (inchiodata sul posto, dinanzi alla porta) Volete insinuare, signore, che io ho chiesto la chiave a codesto scopo?

Assoluto silenzio.

Benissimo. In questo caso...

Chanel ridiscende.

MAMY              Oh,  Signora Chanel,  non siate così suscettibile...

S.RA CHANEL (con sguardo duro) Io non sono mai stata suscettibile. E' per questo che servo in questa casa da quindici anni... Mi si può dire ciò che si vuole.  Per me fa lo stesso. Sono qui per guadagnarmi  il pane. E' tutto... D'altronde, preferisco non essere entrata... Ve lo posso ben dire... Ho paura come voi... (brandisce  la chiave)  Allora, questa chiave, chi la vuole?... Nessuno? Bene... la poso qui!

Chanel depone la chiave sulla mensola del caminetto e, furibonda, torna a sedersi. Silenzio... Ci si allontana da quella maledetta chiave.

LOUISE           (improvvisamente)  Quell'uomo si   aggira, forse, qui attorno a  noi...                                                     

S.RA CHANEL Un uomo? Perché un uomo?

MAMY              Chi altri può essere stato?

S.RA CHANEL  Ma... una donna!

Mute e impressionate ledonne si guardano.

AUGUSTINE    (stridente ) E' una vergogna. Avete l'aria di accusarci!

GABY               (ironica)  Quando si ha la coscienza tranquilla...

AUGUSTINE    (con freddezza)   Mi detesti, vero?                             

GABY               No. Mi sei indifferente!        

AUGUSTINE    La sentite?

MAMY              Augustine, mia cara, taci!... Gaby, scusala...         

GABY                Evidentemente tu la coccoli, la tua beniamina!

AUGUSTINE    (esplodendo)  Ma sì, mamma, dai ragione a Gaby... Ora lei è ricca... molto ricca e ci può mettere alla porta... Allora, falle la corte, mamma, salva il tuo pane... Non osate dirle niente perché siete tutte delle vigliacche... Ma io, io dirò certe cose alla polizia... Certe cose che io so...

GABY               Quali cose?                                                       

AUGUSTINE    E' affar mio.                                                

SUZON            Non si calunnia qualcuno senza prove... Sta' attenta...

Frastuono generale di approvazione e di furore.

AUGUSTE        E' una coalizione contro di me! Tua madre mi attacca di fronte .

GABY               Preferisci attaccare "alle spalle", tu?

Tremendo silenzio.

AUGUSTINE    (che prorompe in pianto)   Quanto sono disgraziata... Tutti dicono che sono una idiota, uno scarto, unfrutto secco... Mache cosa ho io al mondo come consolazione, ditemelo?... Ditemelo... Non ho né l'età né il fisico per darmi alla bella vita...

LOUISE           Oh, questo...

AUGUSTINE    (si volta verso Louise che vede ridacchiare) ...né la mentalità...

LOUISE           (di rimando) Non piangete! Voi avete la poesia!

AUGUSTINE    La poesia?

LOUISE           Sì, spesso, dalla finestra della mia camera, la notte, vi vedo percorrere il parco a grandi passi recitando dei versi... (alle altre) Parola!...      

MAMY              Non dovevate farci caso, Louise .

LOUISE           Ci sono così poche distrazioni in questo  luogo sperduto! La signorina Augustine che sta declamando...  la sera, nel parco... E' la mia televisione!

                                                                      

Augustine ha una crisi di nervi.

GABY               Calmati... Vuoi bere qualcosa per rilassarti?          

AUGUSTINE    Mi fa ribrezzo bere quando non sono a tavola...

GABY               Toh, guarda!... Credevo chestanotte ti fossi alzata cinque volte per bere...

             

AUGUSTINE    A letto, è diverso...  Sono molto malata... Sono cardiaca.

MAMY              Vai a prendere dei "cachets" per calmarti!  

AUGUSTINE    (alzandosi)  Ecco, sì... i cachets! Ebbene, prenderò tutta la scatola in una sola volta... così sarete sbarazzate di me...  (esce gridando)

MAMY              Scusatela!... Povera figliuola...      

Improvvisamente la nonna si alza e lascia la poltrona  a rotelle. 

                                                                         

Le altre donne sono spaventate.

Mamy fa tre passi.

TUTTE             Cammina!... Ma allora!... Cammina!                        

GABY               Mamma! Che cosa succede? Le tue gambe?                                                                 

MAMY              (mugola, altera)   Va bene così!

Mamy va dietro ad Augustine perraggiungerla.

Costernazione ed inquietudine... L'orologio suona la mezza.

SUZON            Ma come? Cammina?

GABY               Evidentemente, bisogna crederlo! Valeva proprio la pena di acquistarla una poltrona a rotelle! E' stato tutto organizzato fra lei e la sua Augustine... Sono nauseata!

Una pausa.

S.RA CHANEL Che cosa si fa, signora?                                 

GABY               Io vado... Louise, il mio mantello, per favore... E' la terza volta che ve lo chiedo...

Louise esce.

S.RA CHANEL  ...Vado a mettere un ciocco sul fuoco... (esce)

GABY               (siede)   E' spaventoso...

SUZON            (le si avvicina, teneramente)   Mamma,  parlami di papà, di ciò che ha fatto dopo la mia partenza, dopo che avete accolto in casa Mamy e zia Augustine...

GABY               Tuo padre era la bontà personificata... Tu lo sai bene quanto me... Meglio, senza dubbio, perché gli raccontavi tutto prima ancora che lo sapessi io!

SUZON            Mamy e zia Augustine andavano d'accordo con lui?

GABY               Lo spero! Con quello che mangiano, dovrebbero  avere almeno la riconoscenza dello stomaco!... (con una punta di perfidia) Talvolta si sono bisticciate con lui, ma per niente di grave...

SUZON            Bisticciate? A proposito di cosa?

GABY               Sciocchezze... Augustine fa un dramma di nulla e Mamy dorme con i suoi titoli sotto il guanciale...

SUZON            La nonna ha dei titoli nascosti sotto il guanciale?

GABY               Sì, che difende come fa un cane col suo osso. Le ho detto mille volte di darli a Marcel perché li adoperasse nei suoi affari...  E' una cosa normale, no? Ma lei li cova!

SUZON            Quei titoli potevano essere utili a papà?

GABY               Sì, quindici giorni fa per una scadenza alla quale doveva fare fronte.

CATHERINE     (inquieta)   Gli andavano male gli affari?

GABY               (disinvolta)   Mia cara, una scadenza è una scadenza!

SUZON            Non ti sarebbe importato niente che Mamy disponesse di quel danaro? Perché una parte è tua.

GABY               Appunto, io ho dato la mia parte a Marcel dopo averla letteralmente strappata dalle mani della nonna! Naturalmente, Augustine se n'è   immischiata... La battaglia ha ripreso quando...

SUZON            Perché mi dai tutti questi dettagli?... E' cosa grave?

GABY               No, ma tu sai che loro sono adirate... 

SUZON            (con logica mordente)  Non lo so. Me lo hai detto tu...

GABY               A farla breve, è una cosa da  nulla! Mamy ed Augustine sono divise fra la riconoscenza che ci debbono... e la loro avarizia.

SUZON            Cosa vuoi, loro non hanno trovato un marito ricco...

GABY               E' colpa mia?... E dire che ho fatto di tutto perché Marcel le accogliesse qui! Tuo padre non le poteva vedere... Tuo padre ha sempre amato... la gioventù!

Entra Louise col mantello di Gaby che aiuta ad indossarlo mentre:

SUZON            Louise, da quanto tempo, esattamente, siete a servizio in questa casa?

LOUISE           Perché me lo domandate?                                           

GABY               Louise è qui da ottobre...

LOUISE           Ho delle buone referenze... Ho lavorato due anni in casa di un notaio che poi si è ritirato... Potete verificare...

SUZON            Non è compito mio...

Louise fa un passo per uscire. Suzon la raggiunge.

Louise, siete proprio sicura del silenzio dei cani?

LOUISE           Sicurissima! Stanotte ho dormito male... Avevo un presentimento, ieri... Il signore aveva un brutto aspetto quando gli ho portato la sua tisana.

GABY               (incuriosita)   Vi aveva chiesto una tisana?  

LOUISE           Sì. Verso mezzanotte.                                             

GABY               A che ora? 

LOUISE           Mezzanotte.                    

SUZ0N             Era una  sua  abitudine?             

GABY               No!  Perché una tisana?

LOUISE           Lavorava, doveva avere avuto sete o male allo stomaco. Ha  veduto che c'era ancora  la luce in cucina, ha suonato. Sono salita, mi ha chiesto il tiglio, sono discesa a farglielo e gliel'ho portato...                                                       

SUZON            Siete rimasta a lungo in camera di mio padre?       

LOUISE           No, sono tornata via subito,                                

CATHERINE     Dite un po', come va che non ho visto il vassoio della tisana nella  camera, poco fa?                                                                           

LOUISE           L'ho riportato via ieri sera...

SUZON            Perché avete detto che eravate tornata via subito?                     

LOUISE           Perché è la verità. Ha bevuto alla svelta, ecco tutto.

Si sente  urlare Augustine.

Compare Mamy che va verso Gaby, trascinandola con sé.

MAMY              Gaby, vieni un momento! Non riesco a calmarla... Vuole inghiottire tutta la scatola dei cachets!

GABY               E' un ricatto, è certo! La tua cocchina!

Mamy esce seguita da Gaby. Si sentono gli scoppi di voce di Augustine.

LOUISE           Posso andare?

SUZON            Ditemi una cosa: quando avete fatto la tisana, la signora Chanel era ancora in casa?                                         

LOUISE           Era già andata via... Abita nel padiglione di caccia in fondo al parco... Per la sua libertà, dice lei.

SUZON            Lo so, è una buona "tata" piena di vecchie abitudini.

LOUISE           E' nel suo diritto. Dopo una  giornata di  lavoro, si è liberi di fare ciò che si vuole...  (perfida)   E giocare a carte non ha mai fatto male a nessuno!  (attende la reazione delle ragazze osservandole con la coda dell'occhio)

SUZON            (sbalordita)   Ah?... La  signora Chanel gioca a carte, adesso?

LOUISE           La signorina non lo sapeva? Oh! diamine, ho commesso una gaffe.

SUZON            (che non sa più cosa dire)   Niente affatto... So benissimo che alla  signora Chanel piace giocare a carte... Ma con chi gioca?

LOUISE           (tace)

CATHERINE     Con qualcuno di casa?

LOUISE           (dopo una pausa)   Non mi piace fare la spia...

CATHERINE     Diteci con chi gioca e noi non lo diremo a nessuno.

LOUISE           (che cura l'effetto) Gioca  con... E poi, caspita... me ne infischio... Gioca con la signorina Pierrette, la sorella di vostro padre!      

CATHERINE     Ma come!                                                                                  

SUZON            Come lo avete saputo?

LOUISE           Le ha viste Mamy! Me lo ha detto lei, un giorno che era in vena di confidenze per avere bevuto un bicchiere di più... C'è sempre la sua brava bottiglia nella camera di Mamy...                    

Louise e Catherine scambiano un sorriso di complicità. Suzon è sempre più stupita.

SUZON            E com'è mia zia Pierrette?                    

LOUISE           Non so, non ha mai messo piede qui. "Ex ballerina nuda", dicono queste signore... "Artista di talento e pura come un giglio", dice la Signora Chanel...

SUZON            Ma come fa, Pierrette, ad andare sino al padiglione di caccia della Signora Chanel?

LOUISE           Fa dell'auto-stop sino alcrocicchio con la strada  nazionale.

SUZON            Però, dalla strada nazionale a qui, ci sono altri due chilometri!...

LOUISE           Li fa a piedi...

Entra Chanel con una teiera ed una tazza su di un vassoio.

S.RA CHANEL Dov'è la signorina Augustine?

SUZON            Di là...

S.RA CHANEL (a Louise)  Portatele questo!

Dà  il vassoio a Louise e la spinge verso l'uscita. Poi:

Che commediante, vostra zia Augustine! La si sente urlare dalla cucina. Comunque, le ho fatto un decotto di tiglio...

SUZON            Perché hai dettocommediante?                        

S.RA CHANEL Non è mai stata ammalata! E' il suo numero...

SUZON            Che cosa pensi di Mamy eAugustine, che conoscevi poco?

S.RA CHANEL  Garbate tutte e due, ma ingombranti!  La vostra mamma non è più in casa sua. Le fanno continuamente delle osservazioni, della morale... Non c'è che una cosa sulla quale hanno ragione, è l'educazione di Catherine...

CATHERINE     Cos'ha  la  mia  educazione?

S.RA CHANEL  Parli  male, mangi lo "chewing-gum" a tavola, fumi di nascosto, leggi  romanzi sconcertanti con copertine  macabre.

CATHERINE     Oh, via!... Come sei   "vieille   vague"!  (e legge un romanzo dalla copertina mostruosa)

S.RA CHANEL Suzon era più buona, tu...                                            

SUZON            Abbiamo due caratteri diversi, ecco tutto!                                           

S.RA CHANEL Mie povere bambine...                                                            

Un silenzio opprimente.

CATHERINE     (perfidamente) Chanel! A che ora sei andata via, ieri sera?

S.RA CHANEL Verso mezzanotte.                                                         

CATHERINE     Sei andata a  spasso?

S.RA CHANEL Vuoi scherzare! Con un tempo simile?

CATHERINE     Hai avuto visite?

S.RA CHANEL (dopo un attimo d'imbarazzo)  Visite?... Sono dieci anni che non ne ricevo!             

                  

Catherine e Suzon si guardano.

(scattando improvvisamente) Catherine, ti  ho stirato le mutande in guardaroba... Vai a vestirti come si deve!

CATHERINE     Sì... Ci vado! (esce verso il tinello sogghignando)                        

SUZON            Chanel, Louise lavora bene?

S.RA CHANEL  Oh! su questo argomento,  ti dirò ciò che penso: Louise è una sgualdrina che va di posto in posto con la speranza di coricarsi col padrone!... Quanto alle altre!...

 

Mamy e' ritornata senza fare rumore. Ha udito le ultime frasi di Chanel.

MAMY              Quanto alle altre, me ne incarico io!                                          

  

Allora Chanel esce dignitosamente composta.

La nonna mette un dito sulle labbra: "silenzio!" e, con aria da cospiratore, trascina Suzon in un angolo.

MAMY              Bisogna assolutamente che ti faccia una confidenza... Non ho fiducia che in te... Ecco... Tuo padre non aveva più denaro! Nessuno lo sa, all'infuori di me!

SUZON            Ma è importantissimo.  Spiegati... 

MAMY              (bassissimo,  presto)   Ho voluto dare a Marcel, per riconoscenza della sua ospitalità, delle azioni che mi aveva lasciato tuo nonno, il colonnello. Marcel le ha rifiutate e mi ha detto: "Tenete il vostro denaro! Non servirebbe a salvarmi dal fallimento..." Allora, per non tradirlo, dinanzi alla famiglia ho recitato la parte di quella che rifiuta di dare i suoi titoli...

SUZON            Dopo, che cosa hai fatto?                               

MAMY              Niente. Ho tenuto le azioni. Non a lungo, perché...                     

SUZON            Perché?                                                         

MAMY              (tremante)   Perché mi sono state rubate, due giorni fa...

SUZON            Rubate?

MAMY              Hanno drogato il mio porto!... Sì, un bicchierino di porto dopo pranzo fa bene... ai miei dolori! Mi hanno drogata, sono entrati nella mia camera e mi hanno derubata! Qualcuno che conosceva il nascondiglio!

SUZON            Sotto il tuo guanciale...

MAMY              (soffiato)   Sotto il mio?...  E come lo sai,  tu?       

SUZON            Sembra che lo sappiano tutti...     

MAMY              (esaltandosi)   Tutti!... Ah, banda di ladri! Al ladro! (urla) All'assassino! Al ladro!                                     

Attirate dalle grida ricompaiono tutte le donne, una dopo l'altra.

GABY               Che cosa c'è, mamma?  Hai perduto la testa!                                               

MAMY              No, la testa no!

SUZON            La nonna mi ha detto che le hanno rubato i suoi titoli, di notte, due giorni fa...

AUGUSTINE    (avventandosi)   I titoli!... Ah, bugiarda! Li hai venduti di nascosto e non mi vuoi dare la mia parte!... La mia parte!... La mia parte!        

Gaby la trattiene.

MAMY              Me li hanno rubati!            

GABY               Sentiamo, chi te li avrebbe presi?                                                    

MAMY              Io non esco mai dalla mia camera...

AUGUSTINE    Oh! ti sento muovere, tutte le notti! Sento scricchiolare il tuo "parquet"!    

MAMY              Ma tu non dormi mai?

AUGUSTINE    Mai!... Ascolto! Passo la notte ad ascoltare! E, se le bambine non fossero qui, vi direi io che cosa mi è capitato di sentire.

GABY               (sprezzante)   Mia povera Augustine!

AUGUSTINE    Ci sono! Sei stata tu a rubare i titoli della mamma, rendili!

Salta addosso a Gaby.  Battaglia.

TUTTE             (insieme)   Augustine!... Sii calma... Non sai ciò che dici!... ecc.

Gaby ed Augustine vengono separate. Nel silenzio che segue si sente il riso di Louise che osservava la battaglia.

GABY               Cosa?

LOUISE           Oh, scusate !

GABY               Che nessuna si muova. Prendo la macchina...                            

Esce rapidamente dalla terrazza.

LOUISE           Signora! La vostra borsa! Le chiavi della macchina!

Louise corre con la borsa di Gaby e scompare a sua volta in giardino.

SUZON            (con rimprovero)   Zia Augustine! Che vergogna!

AUGUSTINE  (aggressiva)   Sono stata troppo infelice, con la mamma, prima di venire qui!... Troppo povera!...

MAMY              Troppo povera! Quando, alla morte di tuo padre, mi sono trovata sola con tua sorella e te da tirar su... è stato necessario che io lavorassi!... Una donna sola, è orribile... Gaby le proverà anche lei, adesso...  La vita si ripete sempre, non inventa nulla.

AUGUSTINE    Spero che Gaby, "lei", non faccia parzialità con le sue figliuole! Fra quella che è già una donna e l'altra che passa per una buona a niente.

CATHERINE     (che passeggia sulla poltrona di Mamy) Non ti preoccupare per me. I complessi  non mi riguardano.

AUGUSTINE    Aspetta! Verrà il giorno. Per me è cominciato al ballo: non m'invitava mai nessuno!                     

CATHERINE     Io odio il ballo!                                                                             

AUGUSTINE    Anch'io! Però ci andavo lo stesso. Per fare come le altre. Per crearmi delle "conoscenze"!  Ma non ne ho mai fatte... Allora, un giorno, ho deciso di non andarci più. Era finita. Sono rimasta con la mamma. Abbiamo cercato di non bisticciare troppo...

MAMY              Augustine...      

AUGUSTINE    Ti voglio bene, mamma, qualunque cosa tu pensi... Io voglio bene a tutti! Ma nessuno comprende il mio modo di amare. Si crede che sia odio...       

CATHERINE     Come il buon vino che non si beve... diventa aceto!

SUZON            Catherine... sta' zitta! Abbiamo tutte le nostre pene e le nostre scuse... (ad Augustine) Ora bisogna dimenticare le piccole cose e far fronte alle grandi... E le grandi...

AUGUSTINE   (che si esalta)   Ah!... Il giorno del tuo arrivo!... Assassinato! Un coltello nella schiena!

SUZON            Sta' zitta!     

AUGUSTINE    Io dico le cose come sono... Tu hai detto il vero: l'assassino è in casa...                                                                  

Catherine si mette a gemere nelle braccia di Chanel.

S.RA CHANEL Fate impaurire la piccina!                                         

AUGUSTTNE   (basso a Suzon, rapida) Quella figliuola è una squilibrata ed è tutta colpa di tua madre. Le lascia leggere non importa quale libro sino all'alba, con la luce che m'impedisce di dormi re! Insomma... io non voglio infierire adesso sulla mia povera sorella, perché...

SUZON            Perché?

AUGUSTINE    Perché ciò non mi riguarda! E non lo dirò! No... non dirò che... (molto svelta)   Gaby pretendeva sempre, con strepito, del denaro da Marcel... E se lei lo spendeva a vanvera e Dio sa con chi,  questo non mi riguarda e... non lo dirò nemmeno! Tuo padre un uomo così buono! Quando le faceva un’osservazione, pam! lei lo picchiava! Un uomo simile! Tutto ciò che ha fatto per me... Per noi! Non mancava mai di portami delle cioccolate, del le caramelle... Averci ospitate, malgrado la cattiva volontà di tua madre, è....  (sta per piangere)

Improvvisamente torna Gaby seguita da Louise.

LOUISE           No, no, e no! Così è inutile che dica alla signora che le do gli otto giorni.

GABY               Credete che sia questo il momento?

LOUISE           Ne avevo già abbastanza di tutti anche prima!                                  

SUZON            Ma che cosa succede?

GABY               L'automobile non parte! Hanno staccato tutti i fili del motore !

Sbalordimento  generale.

LOUISE           (sogghignando) "Hanno" strappato!... Chi "hanno"?

GABY               Non dite insolenze!

LOUISE           Non sono insolenze, sono constatazioni.

GABY               Al primo interrogatorio della polizia, sarò costretta a dire che uscite molto spesso la sera, ragazza mia, e che tutti lo sanno!

LOUISE           Al primo interrogatorio della  polizia, sarò costretta a dire che voi uscite molto spesso la sera, signora... e che  tutti lo ignorano!

GABY               Esistono delle leggi contro le false testimonianze.

LOUISE           Vi sono anche delle leggi per ereditare!                

GABY               Che significa?                                   

LOUISE           Che bisogna avvertire il notaio.      

GABY               Il  notaio, perché?

LOUISE           Per l'eredità. Lo sapete bene: "A chi giova il delitto?"

GABY               Non capisco.    

CATHERINE     Ma sì, la persona che eredita dall'assassinato è per forza l'assassino.Tutti i libri polizieschi lo dicono!      

GABY               Faresti meglio ad imparare la geografia!

Gaby da' uno schiaffo a Catherine.

AUGUSTTNE   Questa è proprio la prima volta che ti occupi dei suoi studi!

SUZON            Mamma... non c'è che una soluzione: andare a piedi... Ci vado io.

GABY               Vengo con te...

SUZON            No, mamma, correrò sino alla strada nazionale...

GABY               Allora fa' presto, questo isolamento non è più tollerabile!

Suzon si slancia ma si sente subito del rumore.

LOUISE           Ascoltate!... Guardate!... Qualcuno cammina... nel giardino...

GABY               Ssst!

Tutte ascoltano terrorizzate. rumore di passi. Tutte battono in ritirata verso il fondo della stanza, dalla parte opposta alla vetrata d' ingresso.

LOUISE           E' l'assassino che ritorna...

S.RA CHANEL State zitta!                                                                             

AUGUSTINE    Mi sento male...  mi sento male!...

GABY               Guardate...

Un'ombra è apparsa dietro la tapparella abbassata della vetrata. E' una donna che indossa un ampio mantello. Guarda attraverso la vetrata.

Il gruppo delle donne si e'stretto e nessuna si muove.

Pierrette apre allora la porta ed entra. E' una bella  donna di 35 anni circa. Guarda attorno a sé, avanza con prudenza e scorge ad un tratto il gruppo delle donne. Sorpresa, getta un piccolo grido di spavento.

PIERRETTE      (molto commossa)  Mi scuso, signore... Non mi sarei mai permessa di venire qui, in casa di mio fratello, senza essere invitata e, soprattutto, con un tempo simile! Ma... le circostanze... So bene che vi sembro ridicola, ma... ho ricevuto, un'ora fa, una telefonata... Senza dubbio un orribile scherzo... Mi hanno detto: "Venite subito, vostro fratello è stato assassinato?"... ed hanno riattaccato. Allora ho chiamato subito qui... ma il vostro apparecchio deve essere guasto. Tutt’a un tratto, scioccamente, ho avuto paura... Il fornaio mi ha lasciata giù, sulla strada e...        

Le donne le fanno cerchio.

Perché mi guardate tutte così? E' uno scherzo, non è vero?  Rispondete!        

Pierrette si rende conto che deve essere vero e getta un grido di terrore. Poi sale la scala correndo e tenta di aprire la porta della camera di Marcel.

(voltandosi, livida)    Perché la camera di mio fratello è chiusa?

GABY               Come fate a sapere che è la sua camera, se non siete mai venuta qui?

PIERRETTE      Fissate tutte questa porta... (scuote la maniglia, poi  bussa) Marcel! Marcel! Aprimi! Sono Pierrette! Che cosa accade, Marcel!

GABY               Non gridate, vi prego. Marcel è morto.

PIERRETTE      Morto?... Allora è vero...  è vero...?

LOUISE           Un coltello nelle spalle...

Pierrette, livida, sfigurata, scende alcuni scalini e si abbandona sulla ringhiera singhiozzando.                   

GABY               (che è andata a porsi dinanzi a lei)  Vorrete ammettere che, in conseguenza della vostra irruzione, io sia obbligata a farvi alcune domande...                                        

PIERRETTE      Lasciatemi, vi prego...

GABY               Avete riconosciuto la voce di chi vi ha telefonato?

PIERRETTE      No, ha parlato così poco...

GABY               Una voce d'uomo?

PIERRETTE      No. Di donna!

Un silenzio.

GABY               Non credo molto a quella telefonata...

PIERRETTE      A che scopo l'avrei dovuta inventare?

GABY               Per avere un pretesto per venire qui stamattina. Ma che dico, per rivenirci! Perché voi siete già venuta qui, non è vero?

PIERRETTE      Mai !

GABY               Allora, perché i cani non hanno abbaiato? Sembra che vi conoscano.                                                                      

PIERRETTE      Che ne so, io?   (pausa)   Perché la porta è chiusa?

GABY               Per impedire a chiunque di toccare qualcosa.                                

PIERRETTE      ... Chi ha la chiave?

GABY               Tutte noi.                                                                                                  

PIERRETTE      Voglio vedere Marcel. Datemi la chiave. Voglio  entrare.

GABY               Per fare scomparire qualcosa che vi avete lasciato, senza dubbio?                                                                                       

PIERRETTE      (gridando)   Datemi la chiave o sfondo la porta! GABY Prendetela voi stessa...

Gaby le mostra la chiave sulla mensola.

Pierrette  esita, poi attraversa la stanza per prendere la chiave;  le altre donne si scansano al suo passaggio. Pierrette s'impadronisce della chiave e si avventa sulla porta che cerca di aprire... Invano.

PIERRETTE      Ma... questa chiave non apre!                                            

GABY               Come?                                                                                                                

PIERRETTE      Provate anche voi...

Gaby sale e tenta a sua volta, poi:     

GABY               Questa non è  la sua chiave... E' stata cambiata!

Tutte si guardano, interdette.

CATHERINE     Niente telefono, niente macchina e niente più chiave...

AUGUSTINE    Qui c'è  una che lavoracontro di noi. Non è più possibile dubitarne.                                                                                                                                                                                                             

MAMY              Ah, per pietà! Vi supplico di riflettere a ciò che dite... E' molto grave... I nostri nervi non potranno resistere a lungo!

SUZON            Cosa vuoi che dicano, nonna? Anch'io suppongo il peggio... Abbiamo girato tutte attorno a quella chiave. Chiunque di noi l'ha potuta cambiare con un'altra. Per impedirci di entrare da papà. Compreso la zia Pierrette che, salendo, ha potuto fare la sostituzione dietro le spalle.

E' troppo! Pierrette si scaglia verso l'esterno  ma tre donne le sbarrano la strada.

PIERRETTE      Ma no! Dite un po'! Mi tenete prigioniera?  

GABY               Chiamatelo come vi pare.                     

Allora Pierrette  si rassegna e ridiscende verso il centro della stanza, dondolando il suo mantello qua e là.

PIERRETTE      Bene!... Prima di tutto, chi siete voi tutte?

SUZON            Io sono vostra nipote, Suzon.

CATHERINE     Io, Catherine...       

MAMY              Io sono Mamy e...

GABY               (attaccando)   Quando avete veduto mio marito per l'ultima volta?

PIERRETTE      Siamo adirati, lo sapete bene...

GABY               Non venite a dirmi che non lo vedevate mai, tanto non vi crederei...

PIERRETTE      Sì... Ho visto Marcel una volta o due, per caso, in città... Mi voleva molto bene e gli dispiaceva che voi mi rifiutaste l'accesso alla casa...

GABY               E' il colmo!

SUZON            In ogni modo, adesso nella casa ci siete!

PIERRETTE      Sì... quella telefonata sembra che mi abbia voluto unire a voi. E' chiaro!          

SUZON            Per quale ragione il delinquente vi avrebbe avvertita?           

GABY               E' inverosimile...                                               

PIERRETTE      (stridula, astiosa)   Comunque sia, mio fratello è morto ed io sono decisa a sospettarvi tutte, in linea di massima!

GABY               Siete molto più sospettabile di noi!

PIERRETTE      Ah, trovate?

GABY               Sì. Il fatto che abbiate voluto fuggire prova che siete colpevole!                                                                   

PIERRETTE      Andavo ad avvertire lapolizia. La morte di Marcel mi priva di tutto quanto mi rimaneva al mondo. Perdendolo, io sono più sola che mai... Mentre per voi...  è la libertà, la ricchezza!

GABY               Mi accusate di questo delitto?                               

PIERRETTE      Perché  no?

Le due donne sono faccia a faccia.

MAMY              (interponendosi)   Stiamo perdendo la testa...  Sono la suocera di Marcel ed ecco l'altra mia figliuola, Augustine. Noi eravamo ospitate da mio genero, vostro fratello. Avevo del denaro, signorina, e l'altra  notte, figuratevi, me lo hanno rubato...

AUGUSTINE    Mamma!

MAMY              Tanto vale mettere subito la signorina al corrente.

PIERRETTE      (che fissa Augustine)   Allora, Augustine siete voi?  Ero curiosa di conoscervi.

AUGUSTINE    (sdegnata)  Per quale ragione,  scusate?

PIERRETTE      Perché noi siamo abbonate alla medesima biblioteca circolante.

MAMY              Sei abbonata ad una biblioteca circolante? Non me lo avevi mai detto.

PIERRETTE      Scusatemi, ho commesso una gaffe.  

AUGUSTINE    (pallida)  Niente affatto. Io vi sono iscritta ma non ci prendo mai niente.           

MAMY              A mia figlia non piace leggere.                   

PIERRETTE      Ah, davvero? Invece la segretaria, che è ciarliera, mi ha detto che voi prendevate almeno cinque romanzi per settimana... E tutti romanzi d'amore!                                             

AUGUSTINE    Vi sbagliate.

PIERRETTE      Può darsi! In ogni caso, otto giorni fa, voi avete letto "La gondola degli innamorati". No?

AUGUSTINE    (perde la bussola) "La gondola degli innamorati"?... Non so proprio...

PIERRETTE      Ho preso quel romanzo giusto dopo di voi... Per caso, o quasi! E sono stata soddisfatta. Fra le pagine del libro ho trovato qualcosa di vostro.  E' stato così che ho incominciato ad  interessarmi a voi.                                     

SUZON            Che cosa avete trovato in quel libro?

MAMY              Se mia figlia vi ha dimenticato qualcosa, restituiteglielo e basta.     

PIERRETTE      Vi avevate dimenticato la brutta copia di una lettera indirizzata a mio fratello.             

GABY               A Marcel? Hai scritto a Marcel che vedevi tutti i giorni?          

AUGUSTINE    E' un'invenzione di questa donna.

PIERRETTE      Un'invenzione? Non avete fortuna! Io conservo tutto, è una mia vecchia, ma molto vecchia abitudine!

Pierrette estrae dalla borsa un foglio che farà passare sottoil naso delle altre leggendolo ad alta voce.

"Caro Marcel, non mi devi serbare rancore perché ho fatto una scenata alla mamma in tua presenza, per via di quei titoli. Ero costretta a reclamare la mia parte perché lei non sospettasse il grande interessamento che ho per te. Se non fosse stato che per me, io te li avrei dati..." eccetera, eccetera,  eccetera... quasi  illeggibile... Ah! "Sappi che io sono capace di tutto per evitarti fastidi . Però smetti di farti beffe di me con Gaby. Infilo questo biglietto sotto la tua  porta e ti bacio affettuosamente. Firmato: Augustine."      

Augustine le strappa la lettera dalle mani e la strappa in minuscoli pezzi.

AUGUSTINE    Non è vero! Non ho mai amato Marcel! Lo detestavo. Era un vitaiolo; aveva relazioni un po' dappertutto!... Ed io gli avrei dovuto dare i miei titoli perché li portasse alle sue amanti? Guardate sua sorella, col suo sorriso, e pensate che è della stessa  famiglia.

MAMY              Mia figlia non sa più quel che si dice.

AUGUSTINE    (a  Pierrette)   Me la pagherete.

PIERRETTE      Mi minacciate? Un movente per il delitto e delle minacce, sono troppo per una persona sola.

AUGUSTINE    Non è vero! Non ho potuto uccidere! Non mi sono mossa dalla mia camera per tutta la notte.

GABY               Scusa! Sei stata cinque volte in bagno.

AUGUSTINE    In bagno?  Che bagno?

Siccome non sa più cosa dire, singhiozza.

SUZON            (riprendendo in mano la situazione)   Brava zia Pierrette per questa diversione su Augustine! Siete molto forte. Soltanto, abbiamo da farvi qualche domanda.

PIERRETTE      (va a sedersi, accendendo una sigaretta per dominare il suo nervosismo)   Vi ascolto.

SUZON            Siete già venuta qui?

PIERRETTE      Mai.

PIERRETTE      Mentite; ne abbiamo le prove.

PIERRETTE      (voltandosi bruscamente verso la Signora Chanel) Chanel... Grazie!                  

S.RA CHANEL (sgomenta)   Io non ho detto niente, Pierrette!

Pierrettesi  morde lelabbra.

 

GABY               Che cosa vuol dire questo?                   

SUZON            Vuol dire che si conoscono, si vedono, ecco. Lo so... Adorano tutte e due giocare a carte.

GABY               E dove si trovano?

PIERRETTE      (dopo una pausa)  A casa mia. In città! La sera! E' nostro diritto, no?                                                                  

GABY               A chi vorreste far credere che la Signora Chanel fa nove chilometri, di notte, per fare una partita a carte?

SUZON            Sì, mentite ancora! Io vi ho chiesto se venivate "qui" di nasco sto e voi vi siete voltata verso "Chanel"!  Dunque, voi venivate "qui" e  "Chanel" lo sapeva! Meglio, vi accompagnava lei stessa in modo che i cani si abituassero a voi. Rispondete.       

Un silenzio.

S.RA CHANEL Oh! tanto vale dirlo, Pierrette... (alle altre) La  ricevevo nel mio padiglione dove passava spesso la notte...

GABY               Ecco! E, dal padiglione alla casa, la distanza non è molta!

PIERRETTE      Sì, un giorno sono venuta qui per trovare mio fratello. Bene! Avevo qualcosa d'importante da dirgli.

SUZON            Era proprio così importante? Non se ne poteva incaricare la Signora Chanel?

Silenzio di Pierrette e di Chanel.

Sentite, le circostanze sono gravi... La polizia sta per arrivare!

AUGUSTINE    Se verrà! Perché nessuno sembra deciso di andarla a chiamare!

SUZON            Sì... La polizia userà molti meno riguardi di noi per scoprire tutte le verità che si nascondono in questa casa. Allora, cercate di sforzarvi a parlare...                    

GABY               (acida)   Veniva certamente a chiedergli del denaro.

PIERRETTE      (si alza)   Io non ho mai chiesto denaro a Marcel.

GABY               Ma ve lo ha dato di sua spontanea volontà, vero?

PIERRETTE      Esattamente. Ha capito che ero in strettezze e mi ha aiutata una o due volte. 

GABY               (si alza anche lei)  E' inconcepibile!

SUZON            Mamma, sta' zitta! Papà era libero di... Questo è pacifico!

GABY               (riscaldandosi) Come! Questa ragazza spilla denaro a mio marito ed io non debbo aprir bocca? Ma quel danaro era mio, mi spettava di diritto...

PIERRETTE      (bruscamente)   Adesso è interamente vostro!

GABY               Sì.  Precisamente!

PIERRETTE      Il vostro attaccamento per il danaro vi soffocherà, mia cara cognata...                                                              

GABY               Sentite? Osa dirmi che...

SUZON            (interrompendo, logica e netta)   Dovevi tacere, mamma!

GABY               Questa donna è spaventosa!  (crolla) Non ne posso più... (piange nel fazzoletto)

CATHERINE     (a Suzon)   Allora, ispettore, questa inchiesta? Progredisce?

Catherine e' strapazzata da Mamy.

SUZON            Sentite!... Si tratta di sapere esattamente ciò che tutte noi abbiamo fatto stanotte. Mamma, dove eri?

GABY               In camera mia.... Che domanda!                                                                                           

SUZON            Ne sei uscita?      

GABY               (turbata, sembrerebbe)  No... Sì! una volta. Sono andata a vedere se Catherine non fosse indisposta, mi era sembrato di sentire sbattere la porta... Leggeva tranquillamente, allora sono tornata a coricarmi.

SUZON            Non hai incontrato nessuno nel corridoio?

GABY               Sì... No... Non ricordo più!

SUZON            Catherine, ti sei alzata?

CATHERINE     Sì, per andare in quel posticino, quando mi ha sentito la mamma. Non ho visto nessuno.

SUZON            Hai sentito niente?

CATHERINE     Sai, ero così presa dal mio libro, e non ho fatto attenzione. Zia Augustine, ad un certo momento, mi ha detto di spegnere la luce.

SUZON            Le hai risposto?

CATHERINE     Sì.                                                                             

AUGUSTINE    Sì. Una  parolaccia... Piccolo demonio!

A questo ricordo Augustine graffia Catherine.

CATHERINE     (urlando)  Questa me la pagherai! Non volevo dirlo, ma tanto peggio per te! (alle altre) Ecco: nel momento in cui sono tornata a letto, ho udito uno strano rumore... Ho guardato in camera di Augustine attraverso il buco della serratura... e l'ho veduta, davanti allo specchio, con in mano qualcosa che brillava. Sul momento, non vi ho fatto caso. Ma adesso ne sono sicura: era un  coltello! E lei lo affilava!

Grido generale.

AUGUSTINE    Pazza che non sei altro, quelle tue letture ti hanno sconvolto il cervello!

CATHERINE     E tu non leggi più di me, allora? "Gondola degli innamorati!"

AUGUSTINE    Ciò che avevo in mano era il mio pettine bianco, di madreperla, che stavo pulendo...

GABY               Alle tre del mattino?                                

AUGUSTINE    (mugola)   Per i pettini non c'è ora.

SUZON            Zia Augustine, ti crediamo. (fa segno alle altre di tacere)  Tu ci hai detto di essere andata cinque volte in bagno, non è vero?

AUGUSTINE    Sì.       

SUZON            Hai incontrato qualcuno?

AUGUSTINE    Nessuno.

SUZON            Hai udito dei passi, sbattere qualche porta?          

AUGUSTINE    Non vi ho fatto caso.

GABY               Scusa!... Tu non potevi dormire... Ora, uno che non può dormire, è  nervoso ed il minimo rumore lo fa sussultare. Poco fa, hai detto di aver sentito Mamy che si alzava...

AUGUSTINE    Sì. E' esatto.                                                            

GABY               Mamy? Ti sei alzata?

MAMY              No!                                                               

AUGUSTINE    Ooooh!                                          

MAMY              (nervosa)  Sì! Mi sono alzata verso il tocco. Ho lavorato a maglia in letto sino a molto tardi e ad un tratto ho pensato che la lana che mi occorreva era nel  salone. Sono discesa a cercarla per poter lavorare  stamani di buon'ora nel mio letto.

GABY               Hai incontrato qualcuno?       

MAMY              No. C'era la luce accesa in camera di Catherine e di Augustine... Mi è sembrato udire degli scoppi di voce nella camera di Marcel... Ma non ho riconosciuto chi gridava e non me ne sono preoccupata... Ho pensato che fossi tu...         

GABY               Hai sentito gridare ed hai pensato che ero io? Grazie!

MAMY              Gaby, scusami... Non volevo...          

GABY               Forse! Però fa piacere sentir dire dalla propria madre che si vive col marito mettendogli il coltello alla gola...

La parola fa effetto. Silenzio.

Insomma, sì, volevo dire...

Silenzio.   

SUZON            Louise, avete qualcosa da dire su quegli scoppi di voci che provenivano dalla camera di  mio padre?

LOUISE           No, quando gli ho portato la tisana, a mezzanotte, il signore era solo.

SUZON            Avete incontrato qualcuno?       

LOUISE           Sì. La  signorina Augustine.                                 

Muso lungo di Augustine.

SUZON            Toh? Zia Augustine, ci hai detto che non avevi incontrato nessuno.     

AUGUSTINE    Me n'ero dimenticata... Eroandata a bere...

GABY               Ha  passato tutta la notte a bere!

SUZON            Louise, dove avete incontrato mia zia?

LOUISE           Beh... Verso l'orologio antico.

SUZON            L'orologio antico! Però, zia Augustine, se la mia memoria non falla, l'orologio antico non si trova tra la tua camera ed il bagno.                    

AUGUSTINE    Eh?... Già, deve essere stato quando sono andata da Catherine per chiederle di spegnere.

GABY               (si fa avanti)  Ti aggiravi dalla parte della camera di Marcel... Che è successo?     

SUZON            Se tu non dormissi in camera separata, mamma, lo avresti saputo!

La battuta è stata sferzante come una frustata.

GABY               (colpita, quasi a sé)  Farsi giudicare dai propri figli, è orribile!

PIERRETTE      (beffarda)   E' proprio per questa ragione, mia cara, che non ne ho mai fatti! 

GABY               (contrattacca verso Chanel che vede sorridere)   Signora Chanel, a che ora siete andata via?

S.RA CHANEL (sgomenta)  Non ho guardato, signora, ma era vicino a mezzanotte.

GABY               Prima o dopo la tisana?

S.RA CHANEL Presso a poco in quel  momento. Ho sentito quando il signore l'ha ordinata e sono andata via poco dopo.

GABY               Quanto tempo dopo? Cinque minuti?                                           

S.RA CHANEL Un po' di più, perché quando Louise fa qualcosa in cucina mi occorre qualche minuto per rimetterla in ordine. "Soprattutto”... dopo che ha voluto fare la tisana "lei stessa"!

GABY               Perché avete voluto farla voi, Louise, quella tisana?

LOUISE           Il signore l'aveva ordinata a me, era normale.    

GABY               Gliela volevate portare su voi stessa?                       

LOUISE           Perché mi dite questo, signora?

GABY               E' un pezzo che ho mangiato la foglia, ragazza mia...

LOUISE           Come volete, signora. Preferisco essere accusata di scostumatezza che di assassinio.

GABY               (infastidita) Ah? Bene. (cerca ora chi attaccare e va verso Pierrette)  Non mi resta più che chiedervi dove eravate, voi, Pierrette. Dove eravate ieri sera?

PIERRETTE      Sono andata a fare una visita personale che riguarda soltanto me e che non ha alcun rapporto con ciò che ci sconvolge.

GABY               Non avete veduto mio marito ieri sera?  Davvero?

PIERRETTE      Sì, davvero.     

GABY               Quindi, sino a prova contraria, l'ultima persona che ha visto vivo Marcel, siete voi, Louise.  

Louise sembra presa da spavento.

LOUISE           E' grave?...  Posso essere accusata di assassinio?                  

GABY               Non vi è dubbio.

LOUISE           (borbotta qualcosa)              

GABY               Cosa?

LOUISE           Non mi piacciono le seccature... (esita, poi si decide) Dirò tutto... Mi scuso, signorina Pierrette, ma è necessario.        

PIERRETTE      Me lo aspettavo.         

LOUISE           (alle altre)   Ebbene, ecco: quando ho portato la tisana al signore, sua sorella era con lui.

Un pesante silenzio.

GABY               Pierrette! Che cosa siete venuta a fare ieri sera da mio marito?

PIERRETTE      (a testa bassa)   Sono venuta a chiacchierare con lui, ero depressa...

SUZON            Come mai la conversazione è stata così rumorosa?

LOUISE           Perché il signore alzava la voce?

AUGUSTINE    Vi siete litigati?        

PIERRETTE      No!... Abbiamo anche riso!

GABY               E mia madre diceva di avere riconosciuto la "mia" voce! Bella testimonianza!

Faccia contrita di Mamy.

SUZON            Allora, Louise, voi avete assistito alla conversazione fra mio padre e Pierrette?

LOUISE           No, no! Me ne sono andata subito portando via il vassoio.

GABY               E voi, Pierrette? Che cosa avete fatto dopo che Louise se n'è andata?        

PIERRETTE      Niente... Abbiamo parlato, poi ho lasciato mio fratello pochi minuti dopo...

LOUISE           Sì, questo posso anche giurarlo: ho veduto passare la signorina davanti alla finestra di cucina.                      

SUZON            Non vi ha detto niente, in quel momento?

LOUISE           (esita)  ...No.                                                                

GABY               Avete esitato! State attenta, Louise, perché - se mentite - la polizia vi può arrestare per complicità. E' una cosa grave, sapete!

PIERRETTE      (s'innervosisce)   Lasciate un po' tranquilla questa ragazza!... E' un'assurdità!

GABY               Vi tradite, Pierrette! Andando via avete detto qualcosa a Louise ad avete paura che si sappia.

LOUISE           Sentite, vi dirò tutto, così mi lascerete  tranquilla!... La signorina Pierrette, ritornando via, mi ha chiesto di non parlare della sua visita e mi ha dato cinquanta franchi.

PIERRETTE      Che rimpiango molto, piccola sgualdrina...

LOUISE           Come?...  Dite un po'...

PIERRETTE      (interrompendola) Ah, permettete! Non è mica un segreto! Siete stata l'amante di tutto il paese!               

LOUISE           Quindi come voi!... E poiché voi mentite per farmi avere delle noie, dirò anche perché  mi avete dato i cinquanta franchi: perché, quando sono entrata nella camera, voi stavate dicendo al signore: "Se non mi dai quel denaro, ti uccido;"'

PIERRETTE      E' falso! Io dicevo:  "Mi uccido."

LOUISE           No! Ti  uccido!

Si accapigliano ingiuriandosi.

  

Ad un tratto l'imposta sbatte e le donne gettano un grido tutte assieme.  Pausa.

GABY               Sedute! E che nessuno si  muova...                                          

Seggono tutte, a malincuore.

MAMY              Ma dove andiamo a finire? Qui perdiamo tutte la testa!                

CATHERINE     In tutti i buoni romanzi polizieschi è così. Io me ne intendo.

LOUISE           Ne ho abbastanza!... Corro sino al crocicchio a chiamare una macchina!  (esce correndo)                                                           

SUZON            Sì, perché adesso non c'è più dubbio possibile! L'assassino è fra noi...                                                                           

PIERRETTE      (scatta)  Provatelo!                                     

SUZON            Non può essere che una di voi sette... Questo è il mio parere. Punto e basta.

Silenzio.

 

L'orologio suona.

 

CATHERINE  (avvicinandosi a Suzon) Di’ un po', Suzon... Non hai dimenticato d'interrogare qualcuno.

SUZON            Chi?                                                  

CATHERINE     Te.                                                

SUZON            Io?    

CATHERINE     Sì... Tu hai passato in rivista come noi sette abbiamo impiegato il nostro tempo ieri sera, ma ti sei dimenticata di parlarci "del tuo".

GABY               Stai dicendo delle sciocchezze, Catherine... Tua sorella è discesa dal treno stamattina,  sotto i miei occhi.

CATHERINE     Errore, mammina, errore.

GABY               Come "errore"?

CATHERINE     (durando l'effetto) Sì. Suzon era qui in casa, ieri sera... L'hoveduta.

Stupore generale.

SUZON            (con voce senza tono)   Quando mi hai veduta?

CATHERINE     Stanotte... Ho socchiuso la mia porta e ti ho veduta entrare da papà.  Erano le quattro del mattino.

Sensazione. Le donne fissano tutte Suzon che s'impaurisce.

SUZON            Non ho ucciso papà!...  Lo giuro!

GABY               Ma  infine, Suzanne, spiegati. Questa rivelazione è sconvolgente!

SUZON            Sì... Ho preso il treno con un giorno di anticipo. All'alba, sono entrata dalla porta di servizio... Sono andata su da papà e gli ho detto qualcosa di molto grave che volevo fosse il solo a sapere!... Se non mi avesse approvata, io non sarei mai più ritornata... E' stato di una gentilezza meravigliosa... Povero papà! Mi ha promesso il suo appoggio e mi ha consigliata di riprendere un treno tornandouna stazione  indietro. Gli ho obbedito... Sono ripartita e così, stamani, sono arrivata col treno previsto!

GABY               Cosa gli dovevi dire?

SUZON            (ha dominato la sua emozione sino ad ora, scoppia in singhiozzi)   Io... io...

Improvvisamente rientra Louise urlando.

LOUISE           Signora! Signora!

GABY               Che c'è ancora? Non siete andata via?

LOUISE           (grida) Il cancello è chiuso!... Non si può uscire dal parco!... Siamo rinchiuse qui!

Tutte si guardano impaurite.

FINE PRIMO ATTO


ATTO  SECONDO

Inizio del pomeriggio. Cielo coperto.

Le donne sono tutte in scena, silenziose, accasciate.

Gaby apre la radio. Dopo alcuni rumori dovuti a disturbi atmosferici:

ANNUNCIATORE "...meteorologiche... Le nevicate continuano. La tempesta in furia sulle montagne dove alcune strade sono impraticabili. La neve ed il freddo hanno mietuto numerose vittime..."

Gaby chiude la radio epoi sospira.

GABY               Ebbene, signore!... Per ora non vi sono speranze...

 

Un silenzio opprimete. L'orologio suona le due.

S.RA CHANEL Già le due!... Dovreste prendere qualcosa... Ho servito, in sala da  pranzo, un desinaretto freddo...

AUGUSTINE    (ghiotta) Ah, sì? Che cosa c'è da mangiare?

MAMY              Augustine!

AUGUSTINE    Beh, non è mica detto che, se siamo tagliate fuori dal mondo, si debba morire di fame.                                                                          

Mamy la guarda con disapprovazione. Augustine tace. la signora Chanel si allontana scoraggiataverso la vetrata.

Suzon si alza e passa dinanzi a sua madre, implorandone uno sguardo.

SUZON            Mamma!

GABY               Hai ancora il coraggio di guardarmi? Non hai mica qualche altra cosa da rivelarmi?

SUZON            No, mamma, ti ho detto tutto.

GABY               (esaltandosi)   Una sgualdrina! Ecco cosa sei! Una sgualdrina!       

PIERRETTE      (che sta leggendo una rivista)   Sono cose che capitano!...

GABY               Nel vostro ambiente, certamente! Nel  nostro, prima ci si sposa!

PIERRETTE      Siete arretrata! Adesso non c'è più "ambiente "... E' il progresso!                

GABY               Quindi, bisogna che io le faccia i complimenti perché aspetta un bambino?

PIERRETTE      Ma lasciatela un po' tranquilla! Fareste molto meglio a...

GABY               Noi facciamo a meno dei vostri consigli!             

PIERRETTE      Oh, a me, per quel che me ne importa!

La Signora Chanel getta improvvisamente un grido dopo avere guardato in giardino attraverso la vetrata.

S.RA CHANEL  Presto! Venite! I cani stanno morendo... Li ho visti, uno è stecchito, l'altro si sta contorcendo. Mi tremano le gambe... Venite!

Esce sulla terrazza, scompare.

GABY               Sono morti i cani?

AUGUSTINE    Avvelenati, è certo!

Gaby e Augustine seguono la Signora Chanel.

MAMY              Non toccate niente!

LOUISE           Il veleno per i topi!

Va nel tinello.

SUZON            Mio Dio! Che cosa sarà di me?                    

PIERRETTE      (a Suzon, molto gentile) Al punto in cui siamo, non dovete preoccuparvi troppo!  Il tempo accomoda tutto...            

MAMY              (brontola da una parte lavorando a maglia) ...e ne farà indubbiamente una come voi! Bella prospettiva!       

PIERRETTE      Occupatevi delle vostre maglie e non della mia prospettiva!.. Capito?

Pierrette, scoraggiata, torna a leggere la sua rivista.

Suzon scorge alloraCatherine con la testa fra le mani. si getta su sua sorella e la stringe tra le braccia.

SUZON            Catherine!

CATHERINE     (che piange)   Che orrore!...  Lo avevo letto nei   libri, ma non avrei mai creduto che facesse questo effetto!

SUZON            E' impossibile crederle. (pausa)  Ti voglio molto bene, Catherine, lo sai. Ho pensato molto a te...

CATHERINE     Anch'io. Allora... avrai il bambino?                    

SUZON            Sì.

CATHERINE     Era meglio se, poco fa, non dicevo che sei venuta qui stanotte...

SUZON            No, hai fatto bene...

CATHERINE     Com'è il tuo fidanzato?

SUZON            Alto, biondo, con gli occhi verdi...

CATHERINE     Hai fortuna... Che cosa fa?

SUZON            Lavora in una banca.

CATHERINE     La banca è sua?                             

SUZON            No!                                                                

CATHERINE     (spaventata)   Ma allora è al verde?                                                             

SUZON            Tu credi ancora che il denaro sia la felicità?

CATHERINE     Ha  un  fratello?

SUZON            No.

CATHERINE     (delusa)  Peccato!                 

SUZON            Scioccona, hai tutto il tempodi pensarci, a queste cose... Non hai l'età!

CATHERINE     La mia età, la mia età, sempre il solito ritornello! Proibito leggere, proibito fischiare per strada, gettare sassi, fumare. Proibito... Proibito...  E caspita, allora!

SUZON            Catherine!                      

Gaby rientra dalla terrazza.

                     

Pierrette si alza.

                                              

PIERRETTE      Allora?                                                                                             

GABY               I cani sono  morti! E' spaventevole! Povere bestie!

MAMY              Perché averli uccisi?

GABY               Me lo domando anch'io.                                                                   

PIERRETTE      Ve lo dico io: l'assassino ha voluto vedere se il veleno per i topi uccideva anche esseri umani... Eccolo informato!... Allora, aspettiamoci di mangiarne anche noi nel più breve termine di tempo.

GABY               (scattando)   Ma non  vedete, dunque, in che stato siamo?

Louise rientra dalla cucina.  

LOUISE           La scatola del veleno per topi è scomparsa!

GABY               Chi lo ha fatto? Chi ha giurato di terrorizzarci sino a questo punto?

LOUISE           Io, in ogni modo, non posso più  respirare... Vado a fare le mie valigie.

PIERRETTE      Ah, no! Aspettate. A partire da questo  momento, è proibito lasciare questa stanza.     

AUGUSTINE    (che è ritornata con la Signora Chanel)  Sono anche io del vostro parere; se noi ci sparpagliamo, l'assassino colpisce un'altra volta.

GABY               Sembra di vivere un incubo! Il telefono tagliato, la macchina guasta, i cani avvelenati... Dite ciò che volete: non mi sembra normale! Cosa mi proponete di fare?

MAMY              Si potrebbe gridare...  o chiamare qualcuno sulla strada!...

GABY               Attraverso il cancello? Con questa tempesta, chi volete che si fermi?

MAMY              Figliuole mie, è un vagabondo... Non può essere stato che un vagabondo.

S.RA CHANEL  Ma no! Bisogna arrendasi all'evidenza... E' una di noi otto! SUZON Propongo che restiamo in questo salotto finché... (si tace)

PIERRETTE      Finché?...                                                                                 

CATHERINE     Finché l'assassino si tradisca.                                 

MAMY              Per avere da piangere una vittima di più?

SUZON            No... Riflettendoci bene, si deve trovare qualcosa.

GABY               Mia povera piccina, tu passi il tempo a riflettere e, sino ad ora, senza  risultato.             

SUZON            Noi sappiamo almeno a che ora è stato ucciso papà.

MAMY              A che ora?

SUZON            Dopo le quattro del mattino! Perché io l'ho lasciato verso quell'ora.

PIERRETTE      Ah! ah! Graziosa maniera di piazzarvi, di nuovo, fuori del dramma!

SUZON            Io ho lasciato mio padre "vivo", vorrei che mi si credesse.

PIERRETTE      Vi crediamo! Soltanto che ciascuna si professa  innocente e, tuttavia, fra queste quattro mura c'è una colpevole.

SUZON            (scoraggiata)   Sì. E'un cerchio chiuso....

CATHERINE     Non vi sono cerchi chiusi nel meccanismo poliziesco! Qui fra noi,  "una mentisce", ed è l'assassino, sì! E ciò che l'aiuta a nascondersi, è che anche "le altre mentiscono"... per altre ragioni che il delitto! Credetemi, per scoprire l'assassino, bisogna che, prima di tutto, voi scopriate...

Un pesante silenzio.

AUGUSTINE    (aggressiva)  Per ogni evenienza, prevengo l'assassina che io sono armata!

GABY               La prevengo che... lo sono anch'io!

Gaby e Augustine assieme:

GABY   e  

AUGUSTINE    In questo cassetto, c'è una rivoltella!

Folli, si precipitano tutte e due alla scrivania disputandosi.

AUGUSTINE    Prima io! Ci ho pensato per prima!

GABY               La  rivoltella è di mio marito... Basta!

Gaby si piega, fruga nel cassetto. poi si alza, sconvolta dalla paura.

AUGUSTINE    Cosa? (guarda a sua volta nel cassetto) Hanno rubato la rivoltella!        

GABY               Siamo perdute!!!

CATHERINE     Vi ho detto e ve lo ripeto, che abbiamo la fortuna di essere recluse e voi non ne volete approfittare! Finché l'assassino è attorniato da sette testimoni, non farà niente! Siamo sette contro uno! Se ci disperdiamo, siamo f ritte... Ecco, avrete certo sentito parlare di Orazio che, per  uccidere  tranquillamente i tre Curiazi, li separò l'uno dall'altro? Vedi, mamma, ho imparato almeno questo con i miei studi. Ebbene, questo non è il momento di mettersi a fare i Curiazi e di farsi accoppare una dopo l'altra... Se una di noi lascia questa stanza... pfft !  siamo tre di meno in un quarto d'ora!                                             

AUGUSTINE    (all'improvviso)  Sentite! Vi dirò una cosa...

E, patatrac,  cade per terra lunga distesa.

MAMY              Augustine!... Si sente male...

Le donne si precipitano verso Augustine.

SUZON            (a Catherine ) Lovedi che cosa hai fatto?

CATHERINE     Oh, là, là!... Che noiose. !                                  

Le donne hanno disteso Augustine  sul canapè.

MAMY              E' il cuore. Bisogna farle la solita iniezione. Signora Chanel, fate bollire l'acqua per la siringa.

La Signora Chanel esce.

(a  Suzon) Vai a prendere la scatola delle fiale.                     

SUZON            Dov'è?

MAMY              Nel cassetto della sua toilette.

Suzon si avvia verso la scala, ha un attimo di paura, non si muove.

GABY               (indicando Augustine )  Non ci mancava che questa!  (vede Suzon immobile)  Valle a prendere, Suzon... Sbrigati!... Coraggio!

Suzon sale e scompare al  piano superiore.

MAMY              Con l'iniezione si riprenderà! Louise, andate a prendere la scatola di pronto-soccorso.

LOUISE           Cosa? Ah, no! L'iniezione, io, non gliela faccio. Sono stata anche troppo buona sino ad oggi! Per l'ingratitudine che ne ho avuta  per ricompensa...

MAMY              Louise, voi non vi potete rifiutare di...       

LOUISE           Sbrigatevela voi! Io sono stata assunta qui come domestica, non come infermiera. Le ho fatto per piacere, ma solo perché  mi andava di farlo. Ora non mi va più.

MAMY              Non ci siete che voi, qui, a saper fare le iniezioni... Non vi potete rifiutare... E'un delitto!'

LOUISE           Delitto o no, per me fa lo stesso. Ah, sarebbe troppo comodo! Mi si tratta come l'ultima delle donne! Mi si accusa! Mi si insulta! Tutto questo perché io sono la cameriera... E poi, tutto ad un tratto, crac, finito? Bisogna che io apra il mio cuore, che rianimi i morenti? Niente da fare. La signorina Augustine è stata troppo cattiva con me. Sbrigatevela voi!

GABY               Mancata assistenza a persona in pericolo di morte, è il tribunale e la prigione. Lo sapete?                        

LOUISE           Io ho dato gli otto giorni.               

PIERRETTE      Louise, riflettete. Vi addossate un brutto affare. Credetemi. Fate l'iniezione... E' unconsiglio d'amica.

LOUISE           ... Bene... Va  bene...             

MAMY              Grazie, Louise... Grazie...

LOUISE           Oh, i ringraziamenti!...

Louise esce.                                     

Suzon compare in alto alla scala.

SUZON            In camera di Augustine non trovo niente !

MAMY              Ha la mania di spostare ogni cosa... Vengo con te.     

Mamy sale e            scompare con Suzon.

CATHERINE     Zia Augustine è molto pallida...

GABY               Non aver paura, riprenderà i sensi...  L'iniezione le farà bene..

CATHERINE     Non sarà mica un trucco? E' proprio svenuta?                             

GABY               Insomma, vuoi tacere?                                                                         

Louise torna col pronto soccorso.

LOUISE           Mimordo le mani per avere detto, quando sono venuta  qui, che avevo il diploma di infermiera... Se la signorina Augustine muore in seguito, si dirà che le ho fatto male l'iniezione... Le mie pene non sono ancora finite. Il giorno in cui sono entrata qui, avrei fatto meglio a rompermi una gamba... Allora, queste fiale, arrivano?

GABY               Ma che cosa fanno ?

CATHERINE     Vuoi che vada a vedere?

GABY               No, resta qui.                                

In alto alla scala appaiono Mamy e Suzon con l'aria inquieta.

SUZON            Non troviamo niente!                                                  

MAMY              Proprio non capisco. Nella camera di Augustine non c'è più nessuna medicina!

PIERRETTE      Che cosa volete dire? Le medicine sarebbero state fatte sparire... volontariamente?

MAMY              (ad Augustine)  Bambina mia... Augustine...

GABY               Può darsi che le abbia gettate via lei stessa...

MAMY              No!... Sono state gettate via... Indirettamente, si è voluto uccidere  Augustine.

SUZON            Vado a cercare ancora.                   

Sale la scala.

PIERRETTE      Fatele qualcosa! Bisognerebbe bagnarle la testa, no?

GABY               Un panno bagnato!... E schiaffeggiatela!

AUGUSTINE    (aprendo un occhio)  Ti sento, Gaby, mi vuoi schiaffeggiare!

GABY               Se mi senti, vuol dire che sei ancora in vita. Tanto meglio!

MAMY              Piccina mia, come ti senti?                                                 

AUGUSTINE    E' terribile. Ho il cuore fermo.

MAMY              Non ti muovere. Riprenderà a camminare.

AUGUSTINE    Voglio... voglio un'iniezione...

Guardano senza osare di parlare.

GABY               Sì, sono andate a prenderle.

MAMY              Sono nella toilette od in qualche altro posto?

AUGUSTINE    Ne ho nella toilette, con tutti i cachets e poi anche nell'armadio a muro con tutto il resto...

MAMY              Non le hai cambiate di posto?

AUGUSTINE    Ma no... Che idea!                        

Le donne si guardano ancora.

La mia iniezione!

MAMY              (mentendo)   Non so proprio se ti farà bene...

AUGUSTINE    Ma io morirò, mamma!

GABY               Ma no che non morirai!  Svieni due volte al giorno!

MAMY              (ha un gesto d'impotenza verso le altre)  Piccola mia...

Una pausa.

AUGUSTINE    Che? Nessuno si muove? Nessuno parla? Ah!... ho capito! State a vedermi morire... Siete tutte d'accordo... Mi lascerete crepare come un cane randagio. Ah, allora no... Non toccarmi, mamma... Io vi seppellirò tutte... Louise, la mia iniezione.

PIERRETTE      Lo vorremmo proprio, mia cara, ma tutte le vostre medicine sono scomparse!    

AUGUSTINE    Scomparse?                                                                                                                                                                                              

MAMY              Non osavamo dirtelo...

AUGUSTINE    (si   getta  nuovamente   nelle   braccia  della  madre  con improvviso tono  melodrammatico)  Perfetto ! Così vi libererò la casa dalla mia  presenza!   Me   ne   andrò   come   ho   vissuto,    senza   soccorsi, senza   aiuto... Completamente sola!   Sempre   sola.   Col  mio   cuore tanto   ammalato   e   tanto   vuoto...  Qui,   non   c'era   che  Marcel di   pulito... Lo   avete   ucciso   con  le  vostre  brutture!   Ed   anche per  me   è   proprio   finita...       

Suzon giunge dall'alto con un grande foglio di giornale pieno di scatole di tutti i   colori.

SUZON            Ho   trovato   le   medicine..                                                                              

AUGUSTINE    (felicissima,   battendo   le   mani)    Sono   salva !... Sono   salva!...

Suzon è in fondo alla scala.

Mamy le si  precipita incontro  e  si   mette a  frugare nel mucchio.

MAMY              Tieni,   ecco   le    tue   iniezioni...  (ha   trovato   la   scatola)   Presto, Louise,   la   scatola  del   pronto   soccorso... Signora  Chanel,    l'acqua   bollita...

Le due donne si affrettano per eseguire gli ordini.

(ad Augustine) Vieni   nella sala   da   pranzo,    sul   canapè.

Mamy sorregge Augustine e le due donne escono  per la  porta a sinistra.  

Catherinefa per seguirle.  

GABY               Catherine,   resta  qui.

CATHERINE     Voglio   vedere   come   si   fa   a  fare   l'iniezione...

Scappa dietro alle altre due.

La Signora Chanel attraversa la stanza con una  casseruola edun tovagliolo. Esce da   sinistra.

LOUISE           Che giornata!... Me la ricorderò per tutta la vita!

Manovra la siringa e s'infila nella  porta a sinistra, invelenita.

PIERRETTE      (mettendosi   dinanzi   a   Suzon)   Dove   le   avete    trovate,   le  medicine?

SUZON            Il  furto  non  doveva   risalire   a   più   di   un'ora   fa   perché   Augustine, che era già stata nella camera, sene sarebbe   accorta.  Il ladro - ma  che dico, la ladra! - non  ha  avuto più  di   due o tre minuti per agire. Così  ha  deposto il pacchetto dei   medicinali dove gli è stato possibile. Ho frugato nelle camere.   Era sotto un letto.                     

GABY               Quale?

SUZON            Il tuo, mamma.                

GABY               (soffocata dalla sorpresa) Sotto il mio?...  E' incredibile!...  Mi si è voluto compromettere...

 SUZON           (ambigua)  Non vi è dubbio.      

GABY               Chi può volermi male sino a questo punto? Si tratta di un nemico della famiglia. Non si può spiegare altrimenti...  "Chi non è della famiglia?"...  Ecco il problema.          

PIERRETTE      E' molto simpatico  nei  nostri riguardi!    

GABY               Voi avete troppi interessi in questa casa. Ciò vi lega a noi.

PIERRETTE      Interessi? Non ne vedo.                           

GABY               Non fate l'ingenua. Sapete benissimo che Marcel, nel suo testa mento, ha pensato anche a voi!

PIERRETTE      Ve lo ha detto lui oppure è una vostra supposizione?

GABY               Me lo ha detto. Otto giorni fa. Mi  ha detto che vi lasciava ventimila franchi. Nuovi, naturalmente.

SUZON            Ma questa è una grande notizia, mamma! E non ci dicevi niente!

GABY               Bah... non ci avevo più pensato...

PIERRETTE      Quanto vi deve essere dispiaciuto!

GABY               Oh, non quanto potete credere.  Ero così soddisfatta di liberarmi di voi a quel prezzo!

PIERRETTE      (commossa, sembrerebbe...)    Allora Marcel ha fatto un gesto...

GABY               (interrompendola)   Ha fissato un appuntamentocol suo notaio, nei giorni seguenti...  e quando voi avete avuto la  sicurezza di quell'eredità...                      

PIERRETTE      Vedete, la mia versione - invece - è diversa. Marcel non mi aveva ancora inclusa nel suo testamento, ma stava per farlo. Allora, voi avete agito... con tutta urgenza!   

GABY               Che orrore!                                                           

PIERRETTE      Il testamento è stato fatto, sì o no?   Se è stato fatto, i dubbi cadono su me. Ma...  se non è stato ancora fatto, i sospetti cadono su voi.                                          

SUZON            Io sono in grado d'informarvi su questo punto. Il testamento non è  stato fatto.

                                           

Pierrette, trionfante, si allontana sogghignando.

(a sua madre)  Stanotte, quando ho visto papà... mi ha parlato di una cosa relativa ad un testamento. Mi ha detto: "Hai fatto bene a confessarmi tutto. Contavo di andare domani dal mio notaio... Penserò a te. Promesso."

GABY               (esplodendo) Un modo ingegnoso per dire: "Io non ho ucciso mio padre perché l'indomani lui mi avrebbe incluso nel suo testamento", ed un modo ignobile di accusarmi del delitto! Sei un mostro se parli così a tua madre, Suzon!        

SUZON            Io non ti ho accusata, mamma! Ho detto ciò che era accaduto.

GABY               Tu osi guardarmi e darmi delle lezioni nello stato in cui sei!... Io, almeno, posso ancora guardarti in faccia... (prende Suzon per un braccio)   Guardami, guarda tua madre e osa ripetere ciò che hai detto.                                                  

SUZON            (scoppiando in singhiozzi)  Mamma...  (le si stringe contro)

GABY               Ah, non mi rimetterò mai dopo tutti questi orrori!

PIERRETTE      (che ridacchia da lontano) Ben recitata questa scena di melodramma!

GABY               Oh, voi!... Tacete... Diteci piuttosto: dove eravate la notte scorsa?

PIERRETTE      Non è a voi che ne renderò conto, ma alla polizia. Una persona presso la quale mi trovavo, potrà testimoniare in mio favore.

GABY               (sprezzante)   Un uomo, certo....

PIERRETTE      (sta per rispondere, poi)   Me lo avete già chiesto e non vi ho risposto.

Pierrette risale verso la vetrata.

GABY               Siete stata voi a mettere le medicine sotto il mio letto, per farmi del male. Voi mi detestate! E si vede!                                     

Pierrette le lancia in faccia una boccata di fumo di sigaretta e se va dal fondo.

GABY               (dopo un attimo di pausa) ...Suzon... Hai guardato sotto il mio letto?

SUZON            (dopo una pausa)   Sì, mamma. Ho veduto.

GABY               Hai veduto?                                                      

SUZON            Sì. Ho veduto le tue valigie. Pronte, piene zeppe. Contavi di fare un viaggio?                               

GABY               Beh...

Un silenzio. Le due donne si guardano.

Louise esce dalla sala da pranzo.

LOUISE           Fatto!... La fissata è sistemata!        

Esce dalla porta del tinello.

GABY               (che vuol cambiare presto discorso)   Elei? Non credi che sia  di una insolenza inquietante?            

Catherinerientra dalla sala da pranzo seguita da Mamy.

CATHERINE     Oh, sono una cosa formidabile, le iniezioni... Crac!...  e ti senti subito meglio.

GABY               (a Mamy)   Lo sai, mamma, dove sono state ritrovate le medicine? Sotto il mio letto.                                               

MAMY              No?... E chi ha potuto fareuna cosa simile?

CATHERINE     Chiunque, ecco... Poiché ci siamo sparpagliate tutte per la casa...                                                                          

Louise rientra dal tinello.

MAMY              (scorgendola) E Louise che si rifiutava di fare l'iniezione!?... Vi sembra una cosa normale?       

CATHERINE     Ma sì, ecco! Le avete detto delle stupidaggini... Nonostante ciò, è proprio una persona curiosa... 

Catherine va verso Louise.

                    

LOUISE           (che indietreggia)   Che c'è ancora di nuovo?                                                   

CATHERINE     Louise, diteci i nomi dei giovanotti che vi scrivono qui... Ho  visto un mucchio di lettere nel vostro cassetto...      

LOUISE           Bugiarda!                                                                  

CATHERINE     Una sera, vi ho seguito.                                            

LOUISE           (prossima a piangere)  Mentite... Ma dirò anch'io tutto quello che so su voi!

CATHERINE     E ditelo! "Dalla discussione scaturisce la luce".

LOUISE           Sotto il vostro materasso ho trovato dei libri stranamente salaci, con illustrazioni.

GABY               (scatta)  Perché non mi avete detto niente?

LOUISE           Ciò oltrepassa le mie attribuzioni. Mi sono contentata di confiscarli.

CATHERINE     Ah, siete stata voi?                                                                  

GABY               Catherine, dove hai preso quei libri?

CATHERINE     Li ho sgraffignati uscendo da scuola. Erano in mostra ad una rivendita di giornali. E'una vergogna! Hop! Né vista, né conosciuta!

MAMY              (scagliandosi su Louise col suo bastone)  E' Louise che fruga sotto i materassi, i guanciali!!!... Il mio denaro! Il mio denaro! Ladra!...                              

LOUISE           (che indietreggia)  Adagio!               

MAMY              Louise fruga sotto i letti... E ci dirà... tutto ciò che ha visto sotto   questi   letti...                                          

Louise si volta verso Gaby. silenzio. Le due si guardano. 

Attirata dalle grida e' entrata anche la Signora Chanel.

 

LOUISE           Sotto i letti?                      

CATHERINE  Parlate, Louise! Parlate pure! Nessuno vi punirà... Ah, se il Sindacato Domestici vi vedesse, creperebbe dalla gioia!         

SUZON            Se nessuno ha niente di preciso da rimproverare a Louise, potremmo lasciarla in pace, no?                                                  

MAMY              (attaccando)   Io ho da rimproverarle certe cose... Senza parlare dell'iniezione che non voleva fare ad Augustine... debbo dire che, un giorno, ho visto questa ragazza che apriva una lettera indirizzata a me!

LOUISE           Ma si trattava di un errore!   

MAMY              Oh, sì!... Un errore...

S.RA CHANEL (intervenendo)  Precisamente, un errore! Mi sento obbligata a testimoniare in favore di Louise. Da dieci anni, sono sempre io che vado a ritirare la corrispondenza dalla cassetta... Louise non si avvicinava nemmeno, quindi Louise non poteva trafugare niente. E' colpa mia se, un giorno, ho dato una lettera della signora a Louise, sembrandomi sua. Ecco tutto! Ci si può sempre  sbagliare!

MAMY              In quella lettera c'era un vaglia.             

S.RA CHANEL  E con questo? Ci si può sbagliare, si può consegnare una busta per un'altra! Tutti possono fare uno sbaglio... Di sbagli, io ne faccio spesso. Per esempio, un giorno ho sorpreso la vostra signora nonna che stava bevendo a garganella da una bottiglia di porto. Ebbene, si trattava di un errore! Lei me lo ha spiegato chiaramente: ciguardava dentro per vedere se la bottiglia era vuota!...  non sono andata a raccontare attorno che eravate una ubriacona!               

LOUISE           Grazie, Chanel.

MAMY              (contrattacca) Signora Chanel, poiché voi siete così onesta, ci spiegherete perché - mentre avete detto di essere andata via da qui verso mezzanotte - perché ho visto il vostro soprabito ed il vostro scialle attaccati nell'ingresso del tinello e ciò verso la una e mezzo, cioè quando sono discesa per prendere la mia lana in salotto... Voi che sapete replicare con facilità, rispondete!

Un silenzio.

Mamy trionfa.

MAMY              Ma rispondete, dunque!        

S.RA CHANEL (dopo una pausa)   Sì, sono ritornata qui verso la una del mattino!                                          

SUZON            Perché non l'avevi detto?         

S.RA CHANEL Non pensavo che le cose sarebbero arrivate a questo punto! Credevo che il colpevole sarebbe stato arrestato subito!

SUZON            Perché hai sentito il bisogno di ritornare qui dopo mezzanotte?

S.RA CHANEL Lasciando la casa sono andata direttamente al mio padiglione dove avevo lasciato Pierrette. C'era dalle nove di ieri sera... Contavamo di fare una partita a carte...  Quando, rientrata in casa mia, non ho trovato nessuno... ebbene, confesso che ho avuto paura...                                                      

SUZON            Paura?

S.RA CHANEL No, non è la parola esatta... Voglio dire che ho pensato che ci si era incrociate, senza vedersi... e che Pierrette doveva esser venuta qui per parlare col signore... Temevo i loro incontri, le loro controversie, i loro litigi!

PIERRETTE      (che rientra nella stanza d'un balzo, come un demonio)   Aaah !... Brava signora Chanel! Dite piuttosto che siete tornata  per necessità! La necessità di giocare! La passione per il poker è più forte di voi... vero?                   

S.RA CHANEL Se volete insinuare...                

SUZON            (le separa e prende Chanel per un braccio)   Chanel, sei dunque andata su da papà verso la una?             

S.RA CHANEL  Sì.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         

SUZON            E ci hai trovato Pierrette?                                                                                                         

S.RA CHANEL Sì.

SUZON            Che dicevano?

S.RA CHANEL Niente.                   

SUZON            Come "niente"? Non dicevano niente? E che facevano, allora?

S.RA CHANEL Beh! ... Giocavano a carte!

GABY               (salta su, sbalordita) Cosa dite? Anche mio marito giocava a carte?                                                         

S.RA CHANEL Sì, signora.                                                                                                                         

GABY               Da quando?                                                                                                                                                                                                                                                                                                         

S.RA CHANEL  (indica Pierrette)  Da...                            

PIERRETTE      Da quando sono venuta qui, vero?

S.RA CHANEL Sì.            

PIERRETTE      E' falso! In tutti i suoi viaggi a Parigi, Marcel era un frequentatore assiduo delle bische. Ve lo posso dire con cognizione di causa... Ero io che lo pilotavo... Allora, non venite ad addossarmi i suoi difetti. E anche voi, certamente, è dal mio arrivo che siete stata presa da questa passione per le carte, il gioco, il totalizzatore, eccetera... Voi e Marcel, senza dubbio, eravate due innocenti ai quali ho contagiato il male?

S.RA CHANEL Oh, no! Io ho sempre giocato!... Solamente che, dopo il vostro arrivo, perdo più spesso... Ecco tutto.

PIERRETTE      Avete divorato tutti i vostri risparmi e, adesso, volete dire che io baro e vi derubo?                                                                           

S.RA CHANEL  Io non dico niente.  Perché...                                                                

PIERRETTE      ... Perché, cosa?                                                       

S.RA CHANEL Perché non ho prove!

PIERRETTE      Quando non si hanno prove, si sta zitti!

Pierrette si  allontana,  beffarda.          

S.RA CHANEL (alle altre)  Mettetevi un po' al mio posto: avevo due assi di cuori!!!                                                                                 

Capisce che si sta impantanando e si mette a piangerenascondendo la faccia tra le mani.

    

SUZON            Chanel! Tu!                                                          

S.RA CHANEL Suzon... Ti giuro che sono incapace di aver fatto qualcosa di male! Non farmi il torto di credere di me una cosa simile, piccina mia...

MAMY              Ma allora, Marcel, Pierrettee la signora Chanel, giocavano tutti e tre?

CATHERINE     Rimpiangi di non aver fatto il quarto per giocare i tuoi titoli?

Catherine evita di precisione una bastonata di Mamy.  

GABY               Signora Chanel! Voi che avevate tutta la mia fiducia! Voi, alla quale ho fatto l'onore di allevare le mie figliuole...

S.RA CHANEL Bisognava bene che avessi l'onore di allevarle, signora! Se esse non avessero avuto chele vostre attenzioni, non avrebbero certo avuto gran cosa!

GABY               Oh! è la prima e l'ultima volta che sento simili discorsi. Quando arriverà la polizia, non vi risparmierò, signora Chanel.

S.RA CHANEL Come vorrete, signora. Io non niente da nascondere, "io"!

SUZON            (riprende Chanel per un braccio)   Chanel, ieri sera hai giocato a lungo a poker con papà e Pierrette? Rispondi!

S.RA CHANEL Sì. Più di un'ora...                                                                         

SUZON            Hai  vinto?... Perso?...                 

S.RA CHANEL Perso. Naturalmente!

SUZON            Perso quanto ?...  Perché suppongo che non giocaste di niente!.. Quanto?                                                                           

PIERRETTE      ...Tremila nuovi franchi!       

SUZON            Hai pagato?                                                                                                                      

S.RA CHANEL No... Me li sono fatti prestare.                             

SUZON            Da  chi?                                                                                                                        

S.RA CHANEL  Dal signore...                       

Stupore generale.

      

Ma io l'ho lasciato ancora vivo! Non avrei mai potuto fare un orrore simile! Sono uscita lasciando il signore e Pierrette che proseguivano la partita. Lo giuro!              

SUZON            Pierrette, dunque voi siete rimasta sola con mio padre? Che cosa avete fatto?                                                              

PIERRETTE      Niente. Abbiamo chiacchierato...                   

S.RA CHANEL (oltremodo arrabbiata)   Non è vero! Avete riso! Vi ho sentito. Avete riso di me.  Avete riso perché avevate barato tutti e due! Avete riso perché mi avevate rubato tremila franchi!

PIERRETTE      (si alza, livida)  E "oplà."! Vi siete tradita! Il dubbio non è più possibile. Siete stata "voi" ad uccidere Marcel!

S.RA CHANEL  Io ho la coscienza tranquilla... Io non mi sono ritirata in provincia per tirarmi fuori da una brutta faccenda... io!

            

Pierrette e Chanel si  affrontano con lo sguardo.

SUZON            Chanel, li hai sentiti ridere? E allora? Che cosa hai fatto?

S.RA CHANEL Niente. Ho pianto.  (nasconde il volto)  Ed ora lasciatemi tranquilla! Non ho più niente da dire.                  

Sale la scala, piangendo, e scompare.

         

SUZON            Pierrette, ormai è chiaro che siete stata voi l'ultima a vedere  mio padre ancora vivo!                                                  

PIERRETTE      Ah, no! Louise deve averlo veduto, più tardi... e ... più da vicino!

LOUISE           Oh! Perché volete che io sia risalita a trovare il signore? E' una calunnia!

PIERRETTE      Marcel e questa ragazza siconoscevano da cinque anni.              

GABY               Cosa dite?                                                                                              

PIERRETTE      Sì... Cinque anni di garçonnière, di "week-end" clandestini... Questo inverno, qui, era libero il posto di cameriera. Louise si è fatta assumere... E' ciò che si chiama: installazione a domicilio!

LOUISE           Fareste molto meglio ad occuparvi degli affari vostri! Sono piuttosto a mal partito...

GABY               (pungente) Louise... Cosa dobbiamo pensare di ciò che abbiamo udito?                                                             

LOUISE           Beh?...                                                      

GABY               Conoscevate già da prima mio marito?                                                        

LOUISE           Sì.                   

GABY               Ed avete deciso, di comune accordo, che avreste fatto la cameriera?       

LOUISE           Sì.    

GABY               Perché?                                                                         

LOUISE           Perché... perché...  noi... ci... piacevamo.

Louise si mette improvvisamente a piangere.

Si aprela porta ed entra Augustine, viva e verde, fregandosi le mani.

AUGUSTINE    Ne ho sentite delle belle!... Senza bisogno di ascoltare alla porta, urlate tanto!                

MAMY              Come ti senti, Augustine ?

AUGUSTINE    Non sono ancora sotterrata... Non è proprio bello-bello, tutto questo!...  Povero Marcel!... Era proprio da compiangere a stare con tutte voi!

GABY               (acida)   Lo avresti consolato volentieri, non è vero?

AUGUSTINE    Ma sì! Sfoga su di me la tua collera per mascherare il fatto che hai sorpreso assieme Marcel e Louise e che, più tardi, nella notte, ti sei vendicata... Pan!

GABY               (sdegnata)   Osi dire questo dinanzi alle mie figliuole?

AUGUSTINE    Ah, le tue figliuole!... Belline!

CATHERINE     Grazie!                                                    

AUGUSTINE    Catherine è la malignità e la pigrizia riunite. I suoi romanzi le hanno fatto girar la testa. Non mi meraviglierebbe che preparasse da un pezzo qualche maldicenza a mio carico... e Suzon deve avere un bambino! Brava!

GABY               Non spetta a te giudicare.                                      

AUGUSTINE    Però, me, mi si giudica! Suzon è incinta! Quando penso che ci ha interrogato tutte come se fosse stata la giustizia discesa dal suo piedistallo!... Ai miei tempi, si rispettavano le ragazze perché loro stesse sirispettavano. Adesso vanno al cinema, al caffè, fumano, portano i pantaloni, fanno del camping e si riducono a fare dei bambini... Tanto peggio per loro! La tua negligenza nell'educazione delle tue figliuole dà i suoi frutti.

GABY               Poiché tu li sai così bene allevare i figli, perché non ne hai fatta una dozzina? 

AUGUSTINE    (ammantata di dignità)   Perché mi hanno rispettata!                     

GABY               Sì... Macon quale risultato!   

Tutte sogghignano dellarisposta.

AUGUSTINE    (non sa cosa rispondere)                           

MAMY              (in collera)  Non si merita che la trattiate così! Lei è sola ed io sono vecchia, ma vi avverto TUTTE che la prima che attacca ancora Augustine, l'avrà a che fare con me.

Gaby si alza e va verso sua madre.            

GABY               Se tu vedessi i tuoi occhi! Sei una collerica, mamma, ed  un'ingrata. Avrei dovuto lanciarti marcire nella tua provincia.

MAMY              Come?

Mamy ha improvvisamente vergogna e si lascia cadere in una poltrona.

Catherine va verso Mamy.

SUZON            L'assassino è molto forte. Si nasconde dietro i nostri difetti, le nostre debolezze, le nostre menzogne...

Un silenzio assai lungo.

                                                                                                                              

CATHERINE     Che bel quadro di famiglia!                                                     

GABY               Mia piccola Catherine, avrei dato qualunque cosa perché, oggi, tu non fossi qui con noi...                  

CATHERINE     Oh! sai, non deturpo il lotto... Ma se riprendessimo la conversazione dal momento in cui si è svenuta zia Augustine?  Io dicevo che, sparpagliandoci, l'assassino - come l'Orazio - poteva colpire. Noi ci siamo disperse...

SUZON            ... E non è stato commesso nessun delitto!

CATHERINE     E nessun delitto è stato ANCORA commesso!... Quindi è prossimo!...

PIERRETTE      Non ha affatto torto. Una di noi può avere premeditato qualche minaccia.

SUZON            Questa vita con addosso il terrore della propria vicina è intollerabile...

CATHERINE     (perfida)   Al tuo posto, zia Augustine, io sarei preoccupata... L'assassino ha sottratto le tue fiale e poi le ha nascoste  male! Come se avesse voluto che le ritrovassimo presto... E tu ti ci sei fatta fare comunque l'iniezione! Sei coraggiosa...

LOUISE           La fiala era intatta.     

CATHERINE     Non ho mica detto che voi abbiate messo del veleno nella  siringa...      

GABY               (a Catherine)  Vuoi stare zitta, di', vuoi stare zitta? Hai giurato di farci impazzire tutte? Stai zitta, sì o no?

AUGUSTINE    (verde dalla paura) E' vero... Ho l'impressione che le mie iniezioni non mi facciano lo stesso effetto... Forse è stata aperta la fiala...

GABY               Sta' zitta, anche tu!...                                                                

Un'improvvisa esplosione scuote l'aria. Grida e sbigottimento.

S.RA CHANEL (arrivando dal primo piano)   E' scoppiato lo scaldabagno! Era stata spenta la fiaccola della "veilleuse"... Ho voluto riaccendere ed è scoppiata ogni cosa!... L'acqua sta allagando tutto il bagno. Non so più cosa fare... Datemi degli stracci... Non importa cosa! Dei giornali!

Lo sbigottimento aumenta, ciascuna cerca qualcosa.

Gaby prende un cuscino della poltrona e lo porge alla Signora Chanel. 

GABY               Prendete questo!        

Mamy s'impadroniscedel cuscino.

MAMY              Ah, no! Questo no... Non è possibile...              

GABY               Mamma, dammi codesto cuscino!

MAMY              Ma è ridicolo, è nuovissimo!

                                           

Battaglia per il cuscino fra Gaby e Mamy. ciascuna tira dalla sua parte. finalmente il cuscino si strappa da un capo all'altro ed un nugolo di fogli rosa e blu vola per la stanza. tutte le presenti rimangono di sasso.

La Signora Chanel, scoraggiata, risale al primo piano.

Mamy, senza un grido, e' caduta in ginocchio e raccoglie i suoi titoli.  

CATHERINE     Oh, il  malloppo della nonna!

GABY               I tuoi  titoli! Credevo che te li avessero rubati! Ed invece li avevi nascosti in codesto cuscino!

PIERRETTE      Non molto solido come cassaforte, nonnetta!

AUGUSTINE    (lanciandosi su Mamy) E la mia parte? Avara, bugiarda, assassina, ladra!

MAMY              (respingendo Augustine) E' il MIO denaro! Se vivo ancora venti anni, chi mi darà da mangiare? Io VOGLIO vivere ancora vent'anni... (improvvisamente  impaurita) Mi mancano delle azioni!

AUGUSTINE    (che guarda i titoli)  Ma... non valgono più  niente! Le puoi gettare via!

MAMY              (squittisce) Se si dovesse gettare via tutto ciò che non vale niente, conosco tanti che non sarebbero più di questo mondo!

AUGUSTINE    E il denaro liquido dove lo hai nascosto, eh?  I luigi d'oro di papà dove sono?

GABY               Ma non vi vergognate !... E' una cosa tremenda! Sono due ore che non si è sentita una parola assennata...

La signora Chanel riappare in alto alla scala impressionando tutte le donne.

S.RA CHANEL Signora!...  Signora!... Ho capito! Ho capito tutto!

Tutte si guardano, interdette.         

GABY               Ma che cosa è che avete capito ?

La Signora Chanel sta scendendo la scala. Guarda le donne in silenzio, poi guarda la porta di Marcel.

S.RA CHANEL Sì... capito   tutto,   insomma... quasi...                                                     

GABY               Parlate!                   

S.RACHANEL   Mi manca un'ultima prova. Voi, restate tutte costì... senza muovervi! Io esco un momento sulla terrazza per verificare qualcosa... Concedetemi qualche minuto ed vi dirò la verità sulla morte del signore... Mio Dio!... Possibile?... Mio Dio!

Chanel esce rapidamente sulla terrazza.

MAMY              (dopo una pausa)   Ci credete, voi, a quello che racconta?

PIERRETTE      Indubbiamente, Chanel sa qualcosa.

AUGUSTINE    Divaga... Dov'è andata?                                                                        

LOUISE           Vi faccio semplicemente notare che nessuno doveva uscire e che voi, invece, l'avete lasciata fare!                                            

GABY               E' vero...

AUGUSTINE    Vedrete che fugge.                                                                                                      

SUZON            Allora, sarebbe lei?...                                                                                             

PIERRETTE      Sì. Ne ero sicura da mezz'ora. Adesso,  lei tenta di fuggire... Fate qualcosa!

AUGUSTINE    Lo credo bene che sappia il nome dell'assassino... dal momento che è lei.

GABY               La Signora Chanel cerca di compromettere una di noi! Nascondiamoci dietro le porte e sorvegliamola...

Scompaiono tutte in diverse direzioni lasciando le porte aperte. La scena resta vuota.

Poi, dalla terrazza, ritorna la Signora Chanel.

S.RA CHANEL E' proprio così. Io so tutto... tutto... (guardandosi  attorno) Dove sono? Perché sono andate via?... Dove siete?... Dove siete?

La Signora Chanel fa qualche passo e si trova al centro della stanza.

Uno sparo rimbomba. La Signora Chanel porta la mano al cuore, barcolla e si abbatte a terra.

Si sentono delle grida e tutte le donne accorrono, ciascuna dalla propria parte, una dietro l'altra.

                                                                                        

Quadro attorno alla Signora Chanel.

GABY               Signora Chanel!

MAMY              Mio Dio! Mio Dio!                                                                        

LOUISE           E' morta?                                        

SUZON            Perché sapeva...        

Un silenzio opprimente, nessuna si muove. 

GABY               In ogni caso, noi, adesso siamo sicure.

PIERRETTE      (voce velata)   Sicure di cosa?

GABY               L'assassina è una di noi sette.

FINE SECONDO ATTO


ATTO  TERZO

E' già buio. I riflessi del fuoco a legna e le lampade accese hanno trasformato l'atmosfera della sala.

Suzon sta tirando le tende con aria timorosa mentre il solito orologio suona le sette.

Ad un tratto le luci hanno degli alti e bassi. fuori il vento soffia a raffiche.

                              Suzon, avendo sentito del rumore, sale al primo piano.

Entra Augustine, morta dalla paura.

Le luci  palpitano  ancora ed Augustine freme. Poi, ad un tratto, le luci si spengono... Non si vede più che il fondo del cielo scialbo ed il fuoco.

AUGUSTINE    Bah!  E' andata via la corrente.

Scende rapidamente verso il salotto da pranzo.

Fuori qualcuno sfrega un fiammifero e, nel chiarore, si vede una silhouette con un cappello da uomo che accende un sigaro.

L'ombra entra, si ferma, riprende a camminare... Poi si nasconde rapidamente dietro il canapè, perché Gaby, con una lampada tascabile in mano, attraversa il salone e scompare al primo piano.

Allora arriva Louise dalla cucina, con un vassoio pieno di tazze ed una candela accesa.

Augustine si riaffaccia e caccia un grido.

AUGUSTINE    Siete voi, Louise?

LOUISE           Sì... Siete voi, signorina  Augustine?             

AUGUSTINE    Sì... Che cosa è successo?

LOUISE           I fili debbono aver fatto contatto  per via del vento: un corto circuito!

AUGUSTINE    Ho tanta paura!                         

Torna la luce. Le due  donne fanno sbuffano.

Che   cosa   fate?

LOUISE           La signora mi ha detto di fare il caffè per tutte...

Le due donne vedono del fumo che sale da dietro il canapè. Impallidiscono.

AUGUSTINE    (con un fil di voce) Vedete anche voi ciò che vedo io?

LOUISE           Sì...

Dietro il canapè appare un cappello da uomo, poi una mano inguantata che regge un sigaro, infine una voce fa:  "Cucù". E' Catherine che si mostra: e'vestita con un grande paletot da uomo.

Furore dellealtre due che l'ingiuriano.

Catherine, molto sicura di sé, si siede fumando il sigaro ed interroga.

CATHERINE     Che cosa stanno facendo?

LOUISE           Hanno disteso Chanel su di un letto.

AUGUSTINE    Sì! Manon parla! Un deliquio... Non ne valeva nemmeno la pena! Il proiettile non l'ha nemmeno toccata!

LOUISE           Fortunatamente !

AUGUSTINE    Peuh!... Ah sì... fortunatamente!

LOUISE           Avrei voluto vedere voi, se vi avessero sparato addosso!

CATHERINE     L'assassino non voleva uccidere Chanel, ragazze mie... oppure è maledettamente miope... Sbagliare un bersaglio simile, è inverosimile! No. Ha voluto impressionare Chanel. Un ultimatum, un invito a tacere. La prova: Chanel non parla.

AUGUSTINE    In ogni caso, se scoproqualcosa, sto zitta anch'io! La mia vita non è  meravigliosa... 

LOUISE           Oh, no!                                                     

AUGUSTINE    ...Ma, nonostante tutto, ci tengo!...

CATHERINE     Tutti questi avvenimenti ti avranno almeno insegnato a vivere, ed è già qualcosa!                                                                    

LOUISE           Io sono accasciata... Voi no?

AUGUSTINE    Oh, sì!                                                                                      

CATHERINE     Io, invece, rifletto... (logica) Se Chanel parla, viene soppressa. E' la legge...

LOUISE           E' orribile!...

CATHERINE     Ma non  leggete i giornali?                                                                       

LOUISE           Sì!                                       

CATHERINE     Un testimone imbarazzante, si liquida!

LOUISE           Lo dite con una disinvoltura!

CATHERINE     Sì, è strano, io sono più dura di voi tutte... e faccio lavorare il mio cervello... bisogna che io sappia.

LOUISE           Avete un'idea?

CATHERINE     Non una, disgraziatamente, ma cento.

LOUISE           Sospettate una di?...  (indica i piani superiori)        

CATHERINE     Sì... (a effetto)  E voi due in più!

Augustine e Louise indietreggiano spaventate.

LOUISE           La signorina mi vuol far paura?

AUGUSTINE    Ma certo!... Che figliuola bizzarra!  (pausa, poi battendo i piedi) Insomma, che cosa potremmo fare?            

CATHERINE     (che si sbarazza del soprabito)   Abbiamo tutte bisogno di fare qualcosa... soprattutto l'assassina! Deve essere terribile! Deve fare uno strano effetto sparare con la rivoltella... Avete mai tirato, voi?

LOUISE           No.

CATHERINE     E tu, zia Augustine?

AUGUSTINE    Ma che domanda!... Mai! Mi ci vedi, tu, a tirare con...?

CATHERINE     Nemmeno io. Un giorno, c'è mancato poco. Alla fiera, papà tirava ai fiori ed io gli ho chiesto di porgermi la carabina... Ha rifiutato. Non era sempre gentile, papà. Esempre il solito ritornello: "Tu sei troppo piccola, troppo piccola". Ah! bella cosa aver venti anni !

LOUISE           Anch'io avevo fretta di avere venti anni. Adesso posso fare ciò che voglio... ma non mi diverte più tanto.

Louise si è appoggiata alla biblioteca e ad un tratto... fa scattare la molla e apre il nascondiglio  della nonna.

AUGUSTINE    Un nascondiglio segreto?

CATHERINE     Guardate!... Il porto della nonna!                                                             

                                                                    

Catherine tira fuori una bottiglia e dei bicchieri.

Beviamo un bicchiere?                                                                     

Seggono tutte e tre ad un tavolino e si servono.

CATHERINE     Siete una brava figliuola, Louise!   

LOUISE           Talvolta sono stata un po' brusca con voi, ma non dovete serbarmi rancore.                  

CATHERINE     Non ve ne serbo affatto...  tanto più che so benissimo di essere un vero mostro.

LOUISE           Oh! un mostro, poi...

CATHERINE     Sì, un mostro. Sono insopportabile.                                                     

AUGUSTINE    (alla quale piace molto il porto)   Taci, Catherine, taci... Sento che sta per accadere un'altra disgrazia... Sento la morte che si aggira qui attorno... Ho paura!

CATHERINE     Ed io no!?      

LOUISE           Avete paura anche voi?

CATHERINE     Eccome!!! Altrimenti, credete che farei tanto chiasso? Ascolta te bene quello che vi dico: entro un quarto d'ora al massimo, debbo sapere il nome dell'assassino di papà. E, quando saprò chi è, lo giustizierò. Io, da sola,  senza l'aiuto di nessuno.

LOUISE           Ma non ditelo nemmeno per scherzo!

CATHERINE     Sì, lo dico. Con me, niente polizia... Io regolo le mie faccende senza intermediari...                    

LOUISE           Avete dei sospetti concreti?

CATHERINE     Sì...                                                                                             

LOUISE           Che cosa posso fare per aiutarvi?                     

CATHERINE     Andate a prendermi... la zuccheriera!

Louise, terrificata, corre in cucina. Da lontano giunge il gracchiare dei corvi.

                                                                         

CATHERINE     (ad  Augustine)   Ascolta! I tuoi amichetti! I corvi!

la zitella, alla quale va di traverso il caffè che sta bevendo, fugge in sala da pranzo furibonda. catherine ride.

Suzon discende la scala.

SUZON            Che cosa le hai raccontato?

CATHERINE     Non grandi cose... Ho voluto scuoterla un po'. (beve il caffè)

SUZON            (si lascia cadere in una poltrona)   In questa giornata, credo di essere invecchiata di dieci anni.                                             

CATHERINE     Anch'io. E' bene.

SUZON            Come?                                                                                                                              

CATHERINE     E' bene essere una donna e non una ragazzina che non viene presa sul serio. Vi ascoltano, hanno anche paura di ciò che dite. Non vi si dice più: "Sta' lì, non è roba per la tua età!"

SUZON            Comunque, potevi  venire con noi per mettere in letto Chanel...

Catherine  porge unatazza di caffè a Suzon che beve.

CATHERINE     L'avete messa nella camera della mamma?

SUZON            Sì! Ci guarda con gli occhi spalancati,  senza parlare. Perché non parla?

CATHERINE     O lei non PUÒ  parlare...  oppure  NON VUOLE! Chanel difende qualcuno...

SUZON            E' impossibile!

CATHERINE     (incisiva)   Di' un po', Suzon, hai già tirato con una rivoltella?                                                                                 

SUZON            Ma lasciami stare...                                                                      

CATHERINE     Si  direbbe che tu abbia  paura a parlare di questo. Tuttavia, bisogna proprio che la verità sia conosciuta. Hai paura, tu, della verità?

SUZON            Ma Catherine!?                                                            

AUGUSTINE    (rientra dalla sala da pranzo)   Voglio un'altra tazza di caffè... Non posso star sola...                             

Catherine le porge una seconda tazza.

Rientra Louise che deponesul tavolino la zuccheriera.

CATHERINE     Avete preso il caffè, Louise?                                                                    

LOUISE           Sì, signorina, in cucina. Adesso corro in camera mia e mi ci sprango dentro, con l'armadio davanti alla finestra.

CATHERINE     Forse l'assassino può essere nel vostro armadio! Chi lo può sapere?

Louise frena il suo slancio, non si muove più.

Gaby discende in silenzio.

GABY               Ho lasciato Chanel... Non si riesce a tirarle fuori una parola, sembra fulminata... 

AUGUSTINE    (beve il caffè e piange)   La morte, la morte ovunque!

GABY               Augustine, non gridare...                                                                                 

AUGUSTINE    Io non grido!

GABY               (dopo una pausa)  E Pierrette, dov'è?

CATHERINE     Non lo so.

SUZON            Nemmeno   io.                                                                                   

LOUISE           Non è salita su con voi?

GABY               (lentamente)   No... Purché non se ne sia andata!

BUZON            Andata via?

AUGUSTINE    Ci   è   sfuggita!            

GABY               Vi ho detto cento volte che quella donna era pericolosa... Non mi avete ascoltata! Non ha risposto nemmeno una volta alle nostre domande... Che cosa ha fatto la notte scorsa? Mistero! Ed ora, ecco fatto! Corretele dietro!

Entra Mamy, spingendo dinanzi a sé la poltrona a ruote.

MAMY              Ne ho abbastanza di questa poltrona da infermi che mi avete comperata per umiliarmi! Allora? Che accade? Avete certi visi lunghi!

CATHERINE     Zia Pierrette ha preso il volo.                 

MAMY              Come   ha  fatto?

SUZON            E' andata   via...                               

MAMY              Grazie... Certamente non può essere andata molto lontano: il cancello è chiuso e, per saltare il muro, c'è da rompersi l'osso del collo.              

Mamy si siede nella poltrona a ruote.

CATHERINE     Era stato convenuto che non doveva uscire nessuno...

SUZON            ... ma non   ci   è   riuscito!

GABY               La sua roba è ancora qui?

LOUISE           (indicando la borsa di Pierrette deposta su di un mobile)   Sì... la   sua borsa!

Suzon balza sino alla borsa, ma poi vi si ferma davanti.

AUGUSTINE    Ebbene!... Frugala!                                                                                                      

Suzon apre la borsa, vi fruga dentro e ne estrae una rivoltella.

SUZON            Oh, una rivoltella!

Sbigottimento generale.  

GABY               Chi   aveva  ragione?   Quando   ripenso   a   tutte   le   accuse   che   mi   è toccato   subirà!    La   sostenevate- tutte   contro   di   me!   Finalmente è   finita,   provo   un   gran   sollievo... Avevo   talmente   paura   che fosse   una  di  noi...

AUGUSTINE    Sai,   in  fondo,   non   pensavo  affatto   le   cose   che   ho   dette... Ecco, bevi!

Augustine porge a Gaby unatazza di caffè.

GABY               (beve e poi, sicura di sé)  Ecco   ciò   che   deve   essere   accaduto: ieri   sera   Pierrette   si è  litigata   con  Marcel.    Poi   è   andata   a coricarsi   tranquillamente   nel   padiglione   di  Chanel.   All'alba, è   ritornata   qui   per   ucciderà  Marcel   e,    anziché   tornare   a  casa ha sua   secondo   quanto   ci ha detto,    ha   atteso   pazientemente   il momento   di   fare   la   sua  riapparizione  qui,  adducendo   il   pretesto di   una  misteriosa   telefonata!

SUZON            Credi?

GABY               Essendo sul posto, le è stato  possibile  mettere  del  veleno per i topi nella ciotola dei cani e rubare la rivoltella per sopprimere o intimidire la sua amica Chanel che sapeva troppo. Credetemi, tutto si concatena, tutto diventa chiaro...  Louise, portate via le tazze e che tutte si mettano alla sua ricerca..

Louise prende il vassoio ma, improvvisamente, s'immobilizza  come pietrificata.

LOUISE           Signora... Oh! signora... (trema) Il caffè!  

MAMY              Cosa "il caffè"?

LOUISE           Io... Adesso mi ricordo... Ho veduto la signorina Pierrette in cucina... prima che fuggisse... e l'ho lasciata sola davanti alla caffettiera!     

AUGUSTINE    (portando la mano alla gola)   Siamo avvelenate!... Ed io che ne ho bevuto due tazze!

LOUISE           Signora, credete che?...

MAMY              Andate a cercare del latte... Presto!          

Louise esce rapida.

AUGUSTINE    Il cuore mi batte più forte... è il veleno...  

MAMY              No, è l'emozione... Sta' calma.                                        

CATHERINE     (urlando) Sento che sto per morire...

GABY               Non gridare così, ci fai impazzire.

CATHERINE     Io non voglio morire come i cani!                

Rientra Louise con una bottiglia.

LOUISE           Ecco il latte...

Le donne vi si gettanosopratutte assieme disputandosi la bottiglia.

Ad un tratto si sente il rumore di una porta chiusa con violenza. Tutte ascoltano.    

La scena che segue e' bisbigliata.

GABY               Che cosa è stato questo rumore?

AUGUSTINE    E'  stata chiusa una porta... Lassù... (indica il piano superiore)

CATHERINE     E' Pierrette che ritorna... ritorna per ucciderci!

Catherine va a prendere la rivoltella dalla borsa di Pierrette e la punta verso la scala.

SUZON            (le si lancia addosso)   Posaquest'arma...

AUGUSTINE    Lasciala fare, bisogna difendersi. Sotto, Catherine! Spara!

Suzon è riuscita a riprendere la rivoltella dopo breve lotta.

 

SUZON            Non è il momento di fare delle sciocchezze... Non dimenticate che noi, su Pierrette, abbiamo solo dei dubbi i quali sono fondati sul fatto che lei sia andata via. Ma se non è andata via...

GABY                Dopo tutto quello che ti ho detto, la credi ancora innocente?

SUZON            Appunto, tu hai detto TROPPO.

GABY Cosa?                                                                                                                        

AUGUSTINE    E la rivoltella nella sua  borsa?

SUZON            L'assassino ve la può aver messa dopo avere sparato sulla signora Chanel...

LOUISE           E il caffè?                                    

SUZON            Per il momento siamo tutte vive... No?                                             

MAMY              (dopo una pausa)   Cosa facciamo, allora?

SUZON            (sbrigativa)   Prima di tutto, facciamo scomparire la rivoltella.                                                                                                                                                       

Nasconde la rivoltella sotto un giornale illustrato.

Poi, ci sediamo tranquillamente e le offriamo il caffè. Se rifiuta di berlo, è una confessione.

GABY               Non   potrò restare calma, esco.

SUZON            Resta, mamma, è meglio.                                                                            

MAMY              Resta, Gaby, è troppo grave accusare qualcuno così e poi...

GABY               Tuttavia, non ti sei certoriguardata - tu - di accusarmi...

AUGUSTINE    Via, state zitte!

MAMY              Tu, Suzon, hai il coraggio di parlarle?

SUZON            Proverò.

Un'altra porta che sbatte.

Attenzione! Sedetevi!

Le donne seggono. Quadro.

Pierrette discende. Va lentamente verso la vetrata.

                               

SUZON            Dove eravate, Pierrette?

PIERRETTE      In bagno... non mi sento bene!   Dov'è Chanel? Dove l'avete messa?

SUZON            Sul letto della mamma.

PIERRETTE      E' ... è morta?

GABY               No. Fortunatamente l'assassino non l'ha colpita! Ha avuto solo un deliquio.                

PIERRETTE      Ha  parlato?                                              

GABY               Rassicuratevi. Non ha detto niente.

SUZON            Volete un po' di caffè?

PIERRETTE      No, grazie...  Sono già troppo nervosa!

Movimento generale delle donne che viene frenato da un cenno di Gaby.

Gaby prende una tazza di caffè e si dirige verso Pierrette.

GABY               Pierrette, bevete questa tazza di caffè.  

PIERRETTE      Siete molto gentile, ma no, grazie.                       

GABY               (si avvicina ancor più con la tazza)   Bevete!                          

PIERRETTE      (alzando la testa, incuriosita)  Perché? Non ne prendo mai.        

GABY               Bevete questo caffè!... Bevete questo caffè!

PIERRETTE      Ma perché ci tenete tanto a farmelo bere?                                       

GABY               E voi perché ci tenete tanto a non berlo?

PIERRETTE      (livida)   Ho capito, voi siete tutte complici! Avete assassinato mio fratello e adesso mi volete sopprimere come avete tentato di sopprimere Chanel. (indietreggia, spaventata)   Perché mi volete uccidere?                                                                        

GABY               Noi non vogliamo uccidervi, ma accade che voi siete l'unica a non aver bevuto questo caffè... Vedete, ecco lì tutte le nostre tazze vuote. Noi abbiamo creduto che ve ne foste andata avvelenando il caffè.                                       

PIERRETTE      Io?                       

GABY               Provateci il contrario bevendolo... (le porge la tazza)               

PIERRETTE      Se tutte voi lo avete bevuto, posso bere anch'io senza timore.

Pierrette, rassicurata, sta per  bere quando...

CATHERINE     Alt!                                                     

Tutte la guardano.

Non ha bevuto nemmeno Louise!

LOUISE           Sì, in cucina!

CATHERINE     Non ci sono prove... Bevete qui, davanti a noi tutte.

Catherine porge una tazza piena a Louise.

 

PIERRETTE      (atterrita)   Allora non lo avete bevuto TUTTE?                    

MAMY              Avevamo dimenticato Louise...

PIERRETTE      Questo lo chiamate "dimenticare", voi? Così, mi mandate all'altro mondo per una dimenticanza? Che roba!    

Pierrette e  Louise, ciascuna con una tazza in mano, si guardano.

GABY               Ebbene,   Louise, bevete. Che cosa aspettate?

LOUISE           Berrò quando avrà bevuto lei. (silenzio) Ho paura. Non ho avvelenato il caffè, lo giuro, ma ho paura di morire... No , non  ne voglio.

Louise depone la tazza e va più in là.

PIERRETTE      Io non sono uscita dal bagno.

LOUISE           Però prima, in  cucina, eravate vicina alla caffettiera...

PIERRETTE      Ma voi avete fatto il caffè, ed è molto peggio!

CATHERINE     E se glielo facessimo bere per forza a tutte e due?

MAMY              Smettila di dire sciocchezze...                    

CATHERINE     Beh, lo bevete questo caffè?

Louise e Pierrette si guardano.

LOUISE           No! Mi rifiuto.

CATHERINE     llora, Pierrette, ce lo beviamo noi due?

Catherine prende la tazza lasciata da Louise e la beve. Allora anche Pierrette beve a sua volta.

GABY               Catherine! Catherine! Perché non hai lasciato bere solo lei?

CATHERINE     Ma io l'ho lasciata bere SOLA!

Catherinefa vedere  che la sua tazza e' rimasta piena vuotandola nella caffettiera. Scoppia in una risata diabolica.

PIERRETTE      Aaah! Sgualdrina! Cosa hai fatto?

                       

Pierrette si prende la gola e si accascia impaurita sul canapè.

                       

MAMY              E' una cosa troppo penosa! Impazzisco! Non voglio veder morire qualcuno!                                                                                                               

AUGUSTINE    Non è niente, mamma! E' Pierrette !

MAMY              Fa lo stesso! No! No!  (si dibatte)

AUGUSTINE    (a Gaby)  Cosa ne facciamo?

GABY               Sistemala... Mettila da  parte !

Augustine, malgrado le proteste di Mamy, spinge la poltrona a rotelle nella sala da pranzo e chiude la porta a chiave.

AUGUSTINE    Così, staremo tranquille.

MAMY              (di dentro)  Augustine! Ti maledico!

Faccia lunga di Augustine che si siede, demoralizzata.

SUZON            (a Pierrette)   Come vi sentite?                                                                     

PIERRETTE      Bene!... Bene! Però vorrei proprio sapere per quale ragione siete tutte contro di me.

GABY               La  ragione, eccola qua...

Gaby tira fuori la rivoltella di sotto il giornale illustrato.

Questa rivoltella che abbiamo trovata nella vostra borsa! 

PIERRETTE      Ce l'hanno messa! Ve lo giuro!

AUGUSTINE    Naturalmente!

PIERRETTE Del resto, sarà facile provarlo! Quando la polizia la esaminerà non ci troverà le mie impronte... Mentre voi... voi l'avete maneggiata un po' tutte .

GABY (che ha la rivoltella  in mano, sbigottita) Non ci avevo pensato!

Gaby  depone svelta la rivoltella.

SUZON (con una certa energia)   L'assassino ci ha isolate perché la polizia non possa essere avvertita.  Quindi bisogna uscire da qui... E' questione di vita odi  morte.

AUGUSTINE    Ma se il cancello è chiuso!

LOUISE           (pronta)  Ebbene, passiamoci di sopra!... Prendete la scala dal giardiniere... Non so... tentiamo...

Louise scompare nel giardino dopo avere guardato le altre, che non si muovono.

AUGUSTINE    Andiamoci, andiamoci anche noi!

Augustine esce trascinando Suzon.

CATHERINE     (a voce bassa)  Mamma, sorveglia Pierrette!

Esce anche Catherine.

Gaby e Pierrette rimangono sole.

GABY               Ah! questo dramma mi ha annientata... Adesso non mi resta più che rintanarmi nella mia cittadina, ..

PIERRETTE      (sogghigna)   Graziosa cittadina!                   

GABY               Cosa  dite?                       

PIERRETTE      Io non ho detto niente.   

GABY               Il vostro sorriso è ciarliero.

PIERRETTE      Sono state dette molte cose sul mio sorriso, ma che sia ciarliero, mai!... e, poiché siamo qui, noi due sole, ringraziatemi e non ne parliamo più.      

GABY               Ringraziare per cosa?      

PIERRETTE      Perché ho tenuto la lingua a freno.

GABY                A che proposito?                                                                                                                    

PIERRETTE      A che proposito?... Vi ho veduta spesso da lontano e vi invidiavo.

GABY               Di cosa?                                                   

PIERRETTE      Ditenere il piede in due staffe.

GABY               Non sono mai stata portata per gli indovinelli...

Pierrette le si colloca vicinissima.

PIERRETTE      (le lancia in faccia) Voi avete un amante!

GABY               Ho un amante? E' questa la vostra ultima scoperta?

PIERRETTE      No, la  prima. Lo so da un pezzo.                                  

GABY               (si alza, pallida)  In  altre parole, io ho ucciso mio marito perché ho un amante?                                                                  

PIERRETTE      Ah, no! Non ho detto questo... D'altronde, sarebbe troppo semplice. Se tutte le donne che hanno un amante uccidessero il loro marito, non vi sarebbero più mariti sulla faccia della terra!... Né amanti! Perché sono gli stessi! GABY E poi se io ho un amante, che cosa  cambia? Non credo proprio che la cosa vi possa giovare, nessuno vi crederà.

PIERRETTE      Ma io non ho mai avuto nessuna intenzione di dirlo.

GABY               Allora, quale scopo perseguite?

PIERRETTE      Nessuno. So che avete un amante. E' tutto.                              

GABY               Ah, è  un ricatto!

PIERRETTE      No, curiosità.

GABY               Se l'assassina sono io, non credete che la vostra curiosità, come quella di Chanel, potrebbe giocarvi un brutto tiro?

PIERRETTE      Ne assumo il rischio.                                

GABY               Coraggiosa!?

PIERRETTE      No, paurosa per natura... (ha un riso di gola)  Ma come è possibile che un uomo vi ami?             

GABY               Senza dubbio vi ritenete più desiderabile di me!

PIERRETTE      Oh! in un uomo il desiderio non è, molto spesso, che un vizio ben coltivato, non è vero?

GABY               Non credete che si  stiaun po' deviando?                   

PIERRETTE      (tono canzonatorio)   Ah, se  tutte le donne si prendessero per mano! Comanderebbero davvero il mondo! Già, perché noi crediamo di comandarlo...  e gli uomini ci mantengono in tale illusione! Ma, fra loro, credetemi, sono d'accordo!

GABY               Gli  uomini vi hanno fatto, dunque, tanto male?

PIERRETTE      Sì.

GABY               Anche Marcel?

PIERRETTE      (con voce sorda) Soprattutto Marcel! Del male fatto dagli altri uomini, me ne infischio: gliel'ho reso e bene... Però sono stata presto delusa, scoraggiata, quando sono voluta rientrare nella normalità. Mi restava un solo parente, mio fratello. E, quando sono giunta qui, si è dimostrato vile. Gli ho fatto paura. Gli rassomigliavo troppo! Mi ha chiusa la porta in faccia! Rimandata alle mie avventure...  Questo, non lo dimenticherò mai. Allora, per scocciarlo, l'ho costretto a ricevermi di notte, a darmi del danaro. Louise ha sentito bene: "Se non mi dai quel denaro, io TI uccido!" Quando si ha una sorella che è nei guai e non la si aiuta a rimettersi a galla, è cosa che si paga!

GABY               Tutto ciò che dite, vi accusa!

PIERRETTE      (disinvolta) No, non si uccide la gallina dalle uova d'oro! Né voi, né io!

GABY               Voi credete che io sia innocente?

PIERRETTE      Sì. Certamente...            

Gaby è  prossima ad una crisi di pianto. si siede accanto a Pierrette.

GABY               Vorrei ringraziarvi per la  vostra discrezione... Non per me, per le mie figliuole...

PIERRETTE      (ridacchia) Oh, le vostre figliuole!...       

GABY               Vi dirò qualcosa di peggio...                                                            

PIERRETTE      Forza!

GABY               A quest'ora avrei dovuto essere già lontana. Stanotte avrei dovuto abbandonare mio marito... Le mie valigie erano pronte...

PIERRETTE      Abbandonavate Marcel?

GABY               Sì... Quasi da non crederci, vero? Mio marito assassinato nella notte in cui lo lascio, è atroce!

PIERRETTE      Marcel ha dubitato di qualcosa?

GABY               Lo escludo assolutamente...

PIERRETTE      Povero Marcel!... (si mette a ridere)  Le ha sempre bevute tutte...  (una pausa)   E, adesso, che ne sarà di me?

GABY               Pierrette, quel denaro che vi ha rifiutato Marcel, ve lo darò io .                       

PIERRETTE      Ho mentito. Non me lo ha rifiutato,

GABY               Ve lo ha dato? Perché non averlo detto, allora?                    

PIERRETTE      Non potevo provarlo. Non l'ho più.

GABY               Cosa ne avete fatto?

PIERRETTE      L'ho regalato. A un uomo... che amo.

GABY               Regalato?        

PIERRETTE      Sì... Qualche volta pago anch'io! Mi capita... Aveva  bisogno di quel denaro per un viaggio...

GABY               (impallidisce)  Un viaggio?... Quanto vi ha dato Marcel?

PIERRETTE      Mi occorrevano 2.OOO nuovi franchi.

GABY               2.OOO  franchi? E ve li ha dati?   (si alza)

PIERRETTE      Sì... Ma che cosa avete? Siete pallidissima.

GABY               Pierrette, chi è l'uomo al quale avete dato i 2.OOO franchi?... Ditemelo   subito!        

PIERRETTE      Perché? Di cosa avete paura?

GABY               Quei 2.OOO franchi erano dentro una busta?     

PIERRETTE      Sì, una grande busta gialla.

Gaby si precipita a prendere la sua borsa.

(la raggiunge)  No! Non mi direte mica che?... E' impossibile! Chi è il vostro amante?

GABY               Come, non lo sapete?

PIERRETTE      No.

GABY               E' il socio di mio marito!                      

PIERRETTE      (atterrita)   Jacques!

GABY               Jacques Farnoux.                

PIERRETTE      Jacques è il vostro amante!

Gaby estrae la busta.

Sì, è la mia busta! E' il mio denaro... E' il denaro di Marcel, quello che vi ha dato Jacques!                                                 

GABY               Potete riprendervelo!                                 

Guarda la busta più vicino, poi la strappa.

Oh!la busta è vuota!...  Il danaro non c'è più!... (pausa)  Qualcuno lo sapeva!

PIERRETTE      (come una tigre)  Jacques! Me lo avete viziato col vostro sussiego! Con la vostra aria tranquilla di donna ben nutrita, ben curata... senza timore dell'indomani...  La vita tranquilla... Ormai possiamo dirci tutto, no? Sì, io sono una borghese fallita, come voi siete una meretrice fallita... 

Pierretteavanza verso Gaby.

Vorrei cavarvi gli occhi, strozzarvi... Perché non dovrei farlo?

GABY               (terrorizzata)   Aiuto! Aiuto!      

S'impadronisce della rivoltella e la punta contro Pierrette.

PIERRETTE      Lasciate stare codesta rivoltella!...

Le due donne sono faccia a faccia.

Ebbene, su... Sparate...  E' affare di un secondo. Un po' di coraggio... Sparate!... Liquidatemi, come avete soppresso gli altri che vi erano d'incomodo...

Pierrette salta addosso a Gaby. Battaglia, corpo a corpo. Ad un tratto parte un colpo..  

Gaby si accascia su di una poltrona. Allora Pierrette si scosta. La rivoltella cade per terra. Le due donne si guardano, inebetite.

PIERRETTE      Non vi siete fatta niente?                             

GABY               No... Niente... E voi?                                           

PIERRETTE      Niente... L'abbiamo scampata bella!... Dio ci ha protette...            

GABY               Non meritiamo molto la sua indulgenza...

PIERRETTE      Forse sì. Vede le cose dall'alto. Non dobbiamo essere molto belle a vedersi... 

     

Pierrette si lascia cadere anche lei sul canapè. 

Una dietro l'altra, arrivano tutte le donne.

SUZON            Chi ha sparato un colpo di rivoltella?                                          

GABY               E' stato così, incidentalmente... E la scala? Nessuna di voi è potuta uscire utilizzando la scala?

AUGUSTINE    E' impossibile scavalcare il muro.

SUZON            E' troppo alto, c'è sopra la neve, si rischia di precipitare dall'altra parte...

LOUISE           Io ho rischiato di farmi male...

Frattanto Augustine ha aperto la porta della sala da pranzo e ne esce Mamy. Sembra una pazza.

MAMY              Ma fate qualcosa! Bisogna andare dalla  polizia!

Mamy viene fatta sedere su di una sedia.

AUGUSTINE    (sogghignando) La polizia! La polizia! Tutte ne parlano, ma si direbbe che ciascuna ha paura di vederla arrivare! L'assassina deve proprio ridere...

CATHERINE     (con voce soffocata)   E se non ci fosse nessuna assassina fra noi?

AUGUSTINE    Cosa?

CATHERINE     Se l'assassino non fosse una di noi sette? Ci avete pensato? Se l'assassino di papà, non fosse qui?

LOUISE           Nessuno è potuto entrare, e nemmeno uscire!

CATHERINE     E se l'assassino di papà fosse... Se fosse... Chanel?

SUSON            Chanel?... Ma allora chi avrebbe tirato sudi lei?

CATHERINE     Nessuno. Lei stessa... Immaginate la scena. (la mima) Noi, noi siamo tutte sparse qua e là... Lei torna, vede di essere sola. "Dove siete? Dove siete?"... Ha rubato la rivoltella di papà, e poi ha sparato in aria... Pan! nasconde la pistola nella borsa di zia Pierrette, che le capita sotto mano, quindi si distende per terra facendo la morta. Doveva solo attendere che ci si scannasse fra noi...                                                                      

AUGUSTINE    Tu sei pazza, questo è un romanzo che hai letto!...                    

CATHERINE     ...Ascoltate! Chanel si alza, apre la porta, cammina adagio per il corridoio. Sta per apparirci, tanto per farci morire di paura...

 

Tutte le donne guardano Catherine che, di botto, si volta verso la scala.

Guardate... Eccola!          

Tutte le donne si voltano atterrite.

Non appare nessuno. Allora Catherine scoppia in una risata.

PIERRETTE      (scuotendola)   Hai finito, pazzerella?

CATHERINE     Ce l'avete, voi, una  miglior soluzione da proporci? No?

PIERRETTE      Siamo qui, rinchiuse, come bestie feroci... E' atroce.

GABY               Se almeno si potesse uscire!

SUZON            Catherine, c'è sempre quella siepe, verso il ruscello, quel passaggio fatto dai cani?

CATHERINE     Sì, deve esserci ancora...

SUZON            Vado a vedere. Cercherò di passare, mamma!

Scompare verso la terrazza rapidamente.

MAMY              Sepuò uscire, siano salve!                                         

AUGUSTINE    Ma  VORRA' uscire? Adesso diffido delle iniziative di ciascuna di voi...                                                                                                         

CATHERINE     La sorveglio da lontano... Non muovetevi. Mi nascondo nell'ombra.

Esce anche Catherine.

                                                                                                                               

GABY               (inquieta) Catherine, non andare nel parco, è buio...

Gaby apre la porta e scompare a sua volta.

AUGUSTINE    (seguendo Gaby)  La seguo, la spio... E' lei, è lei...                                                                                 

Esce anche Augustine.

                                                

MAMY              ... Augustine, via...  E' lo sfacelo...  il panico...      

PIERRETTE      (trattenendo Mamy)  Non lasciatemi sola qui... Vi prego... Restate con me.

MAMY              Credete che?...

PIERRETTE      E'  meglio non separarci.

MAMY              A meno che non siate voi che...

PIERRETTE      Avete paura di me?

MAMY              Certo, avete un'aria sospetta... Ma è piuttosto rassicurante... In ogni caso, è quello che dice Catherine!

PIERRETTE      E' spaventevole, Catherine! E sarà lei che, alla fine, scoprirà l'assassino... Vedrete...                                                              

Improvvisamente Catherine attraversa la stanza come un razzo e poi scompare di nuovo nel parco.

AUGUSTINE    (entra al suo inseguimento) Non avete mica visto Catherine? Mi è passata davanti come una freccia. Sembra che abbia fatto una scoperta  sensazionale... Ma è così bugiarda!

MAMY              Che scoperta?                                                                                               

AUGUSTINE    Grida che sa chi è la colpevole...      

PIERRETTE      (scatta) Voi siete tutte quante incoscienti, ma questa ragazzina è idiota! Farà la stessa fine della signora Chanel... Lasciate che mi occupi di lei... Catherine!                                      

MAMY              Mio Dio! Mio Dio!

AUGUSTINE    Che cosa potrà aver trovato?

MAMY              Sento che accadrà una disgrazia! alla piccola Catherine!

Anche Mamy scompare a sua volta.

Augustine si accorge improvvisamente di essere rimasta sola e trema dalla paura. Vede poi la borsa di Gaby. Si guarda attorno, poi vi mette dentro la mano e fruga.

Entra Gaby.

 

GABY               Ladra!

AUGUSTINE    (a voce bassa)   Approfitta dei tuoi ultimi momenti di libertà!

Catherine ha scoperto il nome dell'assassino... Hai perduto! Passerai il rimanente dei  tuoi giorni in prigione...  (ancor più basso)  Non rivedrai mai piùil tuo amante... Non dimenticare che io ascolto alle porte..

GABY               Rendimi il denaro della busta...

AUGUSTINE    Che busta?

GABY               Sporca ladra... Tu mi detesti... Mi fai pagare il fiasco della tua  vita...         

AUGUSTINE    Assassina!

Le due donne si accapigliano.

Entra Mamy.

MAMY              Non avete mica visto Catherine?

Gaby strappa con violenza la borsa dalle mani di Augustine.

                                    

MAMY              Che altro c'è,  ancora? Vi litigate?... Catherine è in pericolo di morte... non è proprio questo il momento...

Entra Louise.

LOUISE           E' stata ritrovata, quella monella?

PIERRETTE      (urla, di fuori)   Aiuto! Accorrete! Presto!  Qui.

Tutte si precipitano fuori, eccetto la nonna che si mette a pregare.

MAMY              Mio Dio!... Fate qualcosa. Mio   Dio, fate qualcosa.... Mio Dio!

D'un tratto il suo nascondiglio si apre da solo.

Ah, no!...  Questo no!

Richiude rapidamente lo sportello.

Si vede tornare Pierrette e Louise che sorreggono Catherine svenuta. La stendono sul canapè.

AUGUSTINE    E' morta?                                                                                                                       

GABY               No, accoppata!  Guardate che cosa c'era accanto a lei...

Gaby ha in mano un candelabro di bronzo.

PIERRETTE      (indicando il candelabro)  Quindi Catherine è stata seguita e poi colpita...                                                                                      

CATHERINE     (si agita leggermente)   Aaah... Mamma, mi fa male la testa... Aaah!                                           

GABY               Chi ti ha colpita? Hai veduto qualcuno?                                        

CATHERINE     Aaah!... Siete tutte qui.

GABY               Sì.                         

CATHERINE     ... ESuzon?

MAMY              Ha dovuto trovare il passaggio nella siepe... 

GABY               Su, parla... Dicci quel che sai... Chi ti ha colpita?

CATHERINE     (gemendo, incosciente)   Suzon... Suzon... Suzon... Suzon...

GABY               Suzon?... Vuoi dire che?...

Un silenzio.

AUGUSTINE    Quando una è una ragazza madre, può essere capace di tutto...

PIERRETTE      Sentite! Bisogna riconoscere che, nell'omicidio di Marcel, c'è un particolare flagrante... Perché quella morte abominevole, con quel coltello? Si sarebbe potuto benissimo avvelenare Marcel, senza rischio, senza pericolo... L'assassino avrebbe potuto preparare un delitto ben calcolato... e invece no!... Dunque, l'assassino si trovava da Marcel PER CASO ed ha agito IN FRETTA come ha potuto. Tutte noi andavamo da Marcel regolarmente, tutte, salvo una! La visitatrice imprevista... Suzon!

GABY               Suzon?... Ma non è possibile... Un accesso di collera contro suo padre?

AUGUSTINE    (che solleva Catherine che sta meglio)   Comunque, non volevi  mica che lui le desse la sua benedizione?

GABY               Perché no?

MAMY              Allora  sarebbe stata Suzon?...  La mia piccola Suzon?... Credete che vada realmente dalla  polizia?

AUGUSTINE    Non vi andrà... Ci dirà.... non importa cosa... che il passaggio dei cani era chiuso! Ecco tutto... Ehop, tutto rimane come prima!

Improvvisa apparizione di Suzon.

TUTTE             Allora?                                                                                                    

SUZON            E'impossibile uscire! Il passaggio dei cani è stato richiuso con del filo di ferro spinato...          

Tutte indietreggiano davanti a Suzon.

GABY               (accasciata dal dispiacere) Bambina mia...

MAMY              Suzon... E' possibile?

SUZON            Avete trovato qualcosa?

CATHERINE     Sì, la scatola del veleno per i topi. L'ho trovata nella tua  "armoire".                  

SUZON            (dopo una pausa, viene a porsi di faccia a Catherine) Sei tu che l'hai trovata?        

CATHERINE     Sì. E con questo?

SUZON            Ti guardo... Non hai più il viso che mi era familiare... E' terribile. Mi sembra di averti perduta, di aver perduto anche te.

CATHERINE     (mugola)  Infatti, hai proprio rischiato di perdermi. La prossima volta, picchia più forte...

SUZON            Sei un mostro... Ma, poiché mi accusi, dirò ciò che ho scoperto. Attaccato ai fili di ferro spinato, ho trovato un pezzo di  stoffa... L'assassino, richiudendo il passaggio dei cani, vi ha lasciato il corpo del reato... Eccolo.

Porge un pezzo di stoffa.

E' un pezzo del tuo pigiama, Catherine... Cosa ne pensi della mia scoperta?

CATHERINE     Vale la mia.

SUZON            Rassicurati! Ormai la polizia sta per arrivare! Ho gridato ad un automobile che passava sulla strada di avvertire la gendarmeria. Non potranno tardare molto.               

CATHERINE     In ogni modo, adesso, le carte sono in tavola... E' una di noi due...

Improvvisamente, nel silenzio della notte, si sentono abbaiare i cani.

GABY               I cani! Ma, allora, non sono morti?                          

TUTTE             I cani sono vivi! I cani!        

GABY               Divento pazza... Aaah! Guardate!

                                                    

In cima alla scala appare la Signora Chanel, pallida, che cammina appoggiandosi al muro. Fa un grande sforzo...

 

Pierrette si precipita incontro a Chanel che discende.

PIERRETTE      Perché vi siete alzata? E' un'imprudenza.

S.RA CHANEL (voce debole)   Bisognava che venissi qui... Bisogna che parli...

PIERRETTE      Ecco... piano...  Sedetevi qui.                                                                    

La Signora Chanel, finalmente seduta, guarda le donne attorno a lei... Pausa.

GABY               Ebbene,   vi   ascoltiamo..                                        

S.RA CHANEL E'una strana storia... Catherine... bambina  mia... Vieni qui accanto a me...                                                                             

CATHERINE     Tu sai tutto, Chanel, vero?

S.RA CHANEL Sì.             

GABY               Si potrebbe sapere, almeno, che cosa significano tutti questi misteri?

La Signora Chanel ha un gesto di incoraggiamento per Catherine.

S.RA CHANEL  Su, Catherine!                                                                                                              

CATHERINE     Allora, ascoltate! Un bel racconto di Natale!... C'era una volta un uomo che era contornato da otto donne... Lui lottava, lottava... ma loro erano le più forti. Ieri sera, quel pover’uomo si è coricato...  ancor più stanco,  più rovinato, più ingannato del giorno avanti... E il girotondo della sue otto donne è ricominciato. Ma sua figlia Catherine, nascosta dietro la porta, ha visto e sentito tutto!

Catherine si alza.

Ed ecco ciò che è accaduto: alle dieci, primo quadro: sua suocera, che lui ha ospitato in casa sua, gli rifiuta i suoi titoli. Un atto di generosità può salvare quell'uomo, ma la vecchia è avara... Secondo quadro: alle dieci e  mezzo, Augustine, la vipera di  turno, va a fare la sua corte ed a blaterare sugli ultimi  pettegolezzi... La zia non ha ucciso papà, lo ha soltanto nauseato, ma tutto questo non è una cosa grave!

Mamy ed Augustine si sono ritirate in disparte.

                                                               

                        Alle undici, comincia l'offensiva... Sua moglie, mia madre, gli fa sapere che lo abbandona! Se ne va con l'uomo che ha rovinato   suo  marito. E via, è una cosa da nulla!

           

Un silenzio atroce.

Gaby si siede, livida.

Alle undici e mezzo, Louise fa la sua entrata di vamp... Povera idiota, volgare e interessata!... Poco dopo, ecco Pierrette. Viene a mungere la mucca: duemila franchi, buona caccia! Però il denaro non va troppo lontano... Ma questa è un'altra storia. Infine, per coronare il tutto, Suzon, sua figlia, arrivata clandestinamente dall'Inghilterra, gli confida, che è in stato interessante... E, con  questo, buona notte! Ma, dopo, chi va a trovare papà? "That is the question"! Mi ascoltate? Ah, ora sì, vero?...Però, con voi, ho finito... Non resto più che IO !                               

SUZON            Taci!... Taci!...                                                                                     

CATHERINE  Povero papà!  Sono andato a trovarlo stamattina alle sei... Piangeva!... Fa male al cuore un papà che piange... Non ne avete mai visti? Il suo naso aveva una grossa lacrima sulla punta...  Mi ha detto: “Sei una cara bambina... Tu leggi troppo e non ti lavi le mani, ma io non ho più che te al mondo...” Ho giurato di farlo felice a qualunque costo... Lui piangeva sempre e ha detto: "Come si deve star bene quando si è morti!"...

Catherine ha il pianto nella voce e il suo tono va salendo d'intensità.

Allora, ho avuto pietà... Pietà, sì, pietà... E mi è venuta un'idea... L'idea di liberarlo...

Sussulto delle donne che indietreggiano, terrorizzate. Catherine le guarda.

GABY               (con un filo di voce)  Non... non vuoi mica dire che... che sei stata tu a ...                                                                         

CATHERINE     ...a uccidere papà? E chi parla di uccidere? (trionfante) PAPA' NON E' AFFATTO MORTO!   (scoppia in una risata)  Era questo che mi dava forza e che mi permetteva di giudicarvi con un certo umorismo! Papà non è affatto morto... E' VIVO... Dietro quella porta!

(prosegue rivivendo la scena della notte)

 

«...Ah, papy!... No!... Non piangere più! Le donne della fa miglia non ne valgono la pena... Senti, papy, organizzerò uno spettacolo in tuo onore... Dimmi, hai mai visto recitare "Il malato immaginario"? No? Ebbene, nel "Malato immaginario" un tale si finge morto per sapere ciò che pensano di lui sua moglie, sua figlia e tutta la servitù... Allora, guarda... Tu ti distendi sul letto... io metto questo tagliacarte, tipo pugnale,nel dorso del tuo pigiama... E rovescio dell'inchiostro rosso un po' dappertutto... (altro tono)  Povero papà! Dapprima mi ha guardata in un modo curioso... Come se facesse la mia conoscenza proprio in quel momento! E poi si è messo a ridere... ma a ridere!... Però gli ha fatto bene quella risata!... E mi ha detto: "Creperanno tutte dalla paura, te lo assicuro!"

Catherine infierisce.

CATHERINE  E così ho messo su questa enorme e macabra commedia contro di voi... Ho  telefonato a Pierrette,  tagliato i fili del telefono, addormentato i cani, guastato l'automobile, rubato la rivoltella e i duemila franchi di mammà...  Ho portato via la chiave della camera di papà, perché potesse stare tranquillo! A farla breve, ho sistemato tutto, previsto tutto... Anche un attentato contro di me! E voi ci avete creduto! Soltanto Chanel, ad un tratto, ha sospettato qualcosa... Hai visto papà dietro la finestra, non è vero?            

Chanel acconsente.

Ho dovuto farti paura. Scusami, mia grossa Chanel, ma era necessario che tu tacessi, che io potessi arrivare sino in fondo... Bisognava che tutta le verità venissero in luce... tutte quante! (pazza di gioia) Sì, da stamattina papà - vivo e verde dietro quella porta - non ha perduto una parola di tutto ciò che avete detto... Ed ora papà, liberato da tutte voi, aspetta che la sua piccola Catherine lo chiami per andarsene lontano... molto lontano... tutti edue assieme! (grida verso la camera) Ne hai sentite abbastanza, papà? Sei convinto? Allora, vengo!

Corre su per la scala. Giunta sul pianerottolo, dov'è la porta della camera, estrae di tasca la chiave che brandisce trionfalmente.

Ecco la tua libertà!

Improvviso, uno sparo dietro la porta.

Catherine ha un grido di bestia ferita.

CATHERINE     Papà! No! No!...  Era per ridere!                       

Arriva alla porta, apre con la chiave e resta pietrificata dallo spettacolo che si offre al suo sguardo...  Stravolta, grida alle donne che sono immobilizzate dal terrore:

Questa volta, siete state proprio voi che lo avete ucciso!

FINE

Roberto   CORTESE

Via  Antonio  Scialoia  21

FIRENZE

N.B. Le pagine 87-88-89 (in sostituzione delle precedenti 85-86) riguardano il finale adottato per l’edizione televisiva.

the question"! Mi ascoltate? Ah, ora sì, vero?...Però, con voi, ho finito... Non resto più che IO !                               

SUZON            Taci!... Taci!...                                                                                     

CATHERINE     Povero papà!  Sono andato a trovarlo stamattina alle sei...  

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La camera di Marcel. E' illuminata fiocamente dalla lampada posta sultavolino da notte. Letto, cassettone, scrivania, una poltrona.  Marcel è seduto su quest'ultima, di  spalle.

Entra Catherine.

CATHERINE     (fuori  campo) Piangeva!

Catherine si avvicina al padre, lo guarda, lo accarezza affettuosamente.

(c.s.)   Fa male al cuore un papà che piange... Lo avete mai veduto? Il suo naso aveva una grossa lacrima sulla punta...  Mi ha detto :                  

MARCEL           (con voce rotta)  Sei una cara bambina... Tu leggi troppo e non ti lavi le mani, ma io non ho più che te al mondo...

CATHERINE     Oh, papà, voglio farti felice... a qualunque costo... Te lo giuro!

MARCEL           (c.s.) Come si deve star bene quando si è morti!

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La solita scena, con le otto donne.

Catherine ha il pianto nella voce; il tono della voce va salendo.

CATHERINE     Allora, ho avuto pietà di lui... Pietà! Sì, pietà... E mi è venuta un'idea... L'idea di liberarlo...

Sussulto delle donne che indietreggiano, terrorizzate. Catherine le guarda.

GABY               (con un filo di voce) Non... non vuoi mica dire che... che sei stata tu a...     

CATHERINE     ...a uccidere papà? E chi parla di uccidere? (trionfante) PAPA' NON E' AFFATTO MORTO!

(scoppia in una risata) Era questo che mi dava la forza e mi permetteva di giudicarvi con un certo umorismo! Papà non è affatto morto... E' VIVO! Dietro quella porta!

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Camera  di Marcel.      

Catherine è dinanzi a lui.

CATHERINE     Ah, papy!... No!... Non piangere più! Le donne della fa miglia non ne valgono la pena... Senti, papy, organizzerò uno spettacolo in tuo onore... Dimmi, hai mai visto recitare "Il malato immaginario"? No? Ebbene, nel "Malato immaginario" un tale si finge morto per sapere ciò che pensano di lui sua moglie, sua figlia e tutta la servitù... Allora, guarda... Tu ti distendi sul letto... io metto questo tagliacarte, tipo pugnale,nel dorso del tuo pigiama... E rovescio dell'inchiostro rosso un po' dappertutto...

Marcel e Catherine eseguono quanto indicato dalla ragazza mentre:

(fuori campo) Povero papà! Dapprima mi ha guardata in un modo curioso... Come se facesse la mia conoscenza proprio in quel momento! E poi si è messo a ridere... ma a ridere!... Però gli ha fatto bene quella risata!... E gli ho detto:  (in azione) "Creperanno tutte dalla paura, te lo assicuro!"

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Il salotto con le otto donne.

Catherine infierisce.

CATHERINE     E così ho messo su questa enorme e macabra commedia contro di voi... Ho  telefonato a Pierrette,  tagliato i fili del telefono, addormentato i cani, guastato l'automobile, rubato la rivoltella e i duemila franchi di mammà...  Ho portato via la chiave della camera di papà, perché potesse stare tranquillo! A farla breve, ho sistemato tutto, previsto tutto... Anche un attentato contro di me! E voi ci avete creduto! Soltanto Chanel, ad un tratto, ha sospettato qualcosa... Hai visto papà dietro la finestra, non è vero?            

Chanel acconsente.

Ho dovuto farti paura. Scusami, mia grossa Chanel, ma era necessario che tu tacessi, che io potessi arrivare sino in fondo... Bisognava che tutta le verità venissero in luce... tutte quante! (pazza di gioia) Sì, da stamattina papà - vivo e verde dietro quella porta - non ha perduto una parola di tutto ciò che avete detto... Ed ora papà, liberato da tutte voi, aspetta che la sua piccola Catherine lo chiami per andarsene lontano... molto lontano... tutti edue assieme! (grida verso la camera) Ne hai sentite abbastanza, papà? Sei convinto? Allora, vengo!

Corre su per la scala. Giunta sul pianerottolo, dov'è la porta della camera, estrae di tasca la chiave che brandisce trionfalmente.

Ecco la tua libertà!

Catherine apre la porta.

Marcel appare sulla soglia, vestito con eleganza, sorridente, con due valigie in mano.

Scende la scala senza curarsi dell'atteggiamento delle sette donne, ed attraversa la stanza con Catherine, tutta fiera al suo fianco.

Le altre sette donne svengono per lo stupore, la collera, la sorpresa, ecc. (ciascuna secondo il proprio carattere), una dopo l'altra, quasi come un gioco di birilli.

 

Il padre e la figlia scavalcano allegramente - sorridendosi - quell'aiuola di donne svenute e se ne vanno.

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Roberto   CORTESE

Via  Antonio  Scialoia  21

FIRENZE   


1 Personaggio che compare solo nell’adattamento televisivo.

1 NdA.: questa poltrona è facoltativa.