Commedia in tre atti di Robert Thomas
Traduzione e adattamento televisivo
di Roberto Cortese
Personaggi
(in ordine di entrata in azione)
Signora CHANEL
LOUISE
MAMY
SUZON
GABY
AUGUSTINE
CATHERINE
PIERRETTE
MARCEL1
LA FAMIGLIA
GABY, la madre. Bella donna di 45 anni, elegante, raffinata, la perfetta borghese. Ama molto la comodità, poco le sue figliuole... e pochissimo suo marito...
SUZON, la sua figlia maggiore, 20 anni, graziosa, fresca, simpatica. Studia in Inghilterra, cosa che fa tanto chic...
CATHERINE, sua figlia minore, 17 anni, birichina, molto "nouvelle vague", adora i romanzi polizieschi che legge di notte... Il clown della famiglia! Da non presentare alle conoscenze mondane!
MAMY, la nonna, provinciale, sorpassata dagli eventi, pensa alle sue rendite, alle sue comodità, si è fatta ospitare nella casa, adora la sua famiglia (dice lei!).
AUGUSTINE, sorella di Gaby, aspetto acido. Si lamenta di tutto, sempre, con tutti. Ha cercato invano un marito che non ha trovato, Fa pagare questo insuccesso alla famiglia. Trascorre lietamente le feste di Natale perché è ghiotta.
I DOMESTICI
SIGNORA CHANEL, simpatica donna di 50 anni. Ha tirato su le bambine. Fa quasi parte dalla famiglia. Deve sapere non pochi segretucci che non rivelerà mai. Una brava donna ... (senza dubbio?).
LOUISE, la nuova cameriera, 25 anni, bella ragazza, alquanto insolente e perversa... Non si lascia pestare i piedi... E' come dinamite.
E... QUELLA CHENON SI ASPETTAVA...
PIERRETTE una bella donna di 35 anni. Possiede discrete anche, un volto grazioso, riflessi. ''Ex ballerina nuda", dicono queste signore... "Pura come un giglio e vittima degli uomini", dice la signora Chanel.
ATTO PRIMO
La scena - unica per i tre atti - rappresenta il salotto-biblioteca di una bella, elegante ed accogliente dimora provinciale. Rivela un certo buon gusto (un po' provinciale, forse) ma ricco.
Grande canapè dinanzi ad un fuoco a legna acceso in un bel caminetto. Una poltrona da riposo, tavole e tavolini, poltrone e sedie, una scrivania, alcuni quadri di famiglia, una grande biblioteca. Sul fondo, una larghissima vetrata si apre sulla terrazza e la campagna. E' inverno. Gli alberi del grande parco sono ammantati di neve. Al centro della vetrata, una porta dai vetri colorati che è l'ingresso principale.
In faccia a questa porta, dopo un piccolo spazio che rappresenta una "hall", una scala porta alle camere del primo piano. Tale scala è in legno lustrato a cera, assai larga, ed occupa tutto il fondo della scena, poiché fa un gomito verso il pubblico, e poi arriva ad un corridoio. Una porta è posta in faccia, a metà altezza, su di un piccolo pianerottolo. (è la camera del padre)
Si può uscire da questo salotto-biblioteca per recarsi in tutte le diverse parti della casa per mezzo di tre uscite (fornite di belle porte con tendaggi): a sinistra, verso la stanza da pranzo; sul fondo, verso un fumoir ed infine, a destra, verso il tinello.
Mattino d'inverno, un pallido raggio di sole fa brillare i cristalli. Atmosfera calda e provinciale. Il fuoco scoppietta. In qualche parte della casa una pendola suona le dieci.
Mamy, la nonna s'introduce nel salotto e va alla biblioteca. Si sposta su di una poltrona a rotelle...1 Guarda a destra ed a sinistra, poi fa scattare una molla fra i libri e si apre lo sportello di un nascondiglio. Ma sente del rumore, allora chiude tutto e fugge.
La Signora Chanel discende la scala. si sofferma alla porta del padre e ascolta un attimo.
Improvvisamente,dall'esterno, si sente il clacson di un'automobile.
La Signora Chanel finisce di discendere la scala e corre alla vetrata asciugandosi le mani al grembiule.
S.RA CHANEL (pazza di gioia) Eccola!... Eccola!
Fa dei grandi gesti verso il parco, poi torna verso il basso della scala e grida:
Arriva Suzanne! Ecco Suzon! Il maltempo non ha fatto ritardare il treno.
In cima alla scala compare Louise, la cameriera, con un vassoio in mano.
Eccola, signorina!
LOUISE Sì, sì!... Ho sentito!
S.RA CHANEL Ah! se sapeste come mi fa piacere rivedere la mia Suzon. Sono io che l'ho cresciuta. Dieci anni fa, eravamo due amiche inseparabili...
LOUISE Lo so...
S.RA CHANEL Ma gli anni passano e la mia Suzon ha ormai venti anni! Da quando è andata in quel collegio inglese, non la vedo più che due volte l'anno. Passeremo un bel Natale!
LOUISE (poco convinta) Sì... certo!
S.RA CHANEL E' un po' come se fosse la mia nipotina... Ah, l'albero!
Si dirige verso un grosso pacco del quale cerca di sciogliere lo spago.
LOUISE Da due mesi che sono qui, ripetete sempre la stessa storia.
Louise si mette a sbarazzare la tavola ingombra di tazze.
S.RA CHANEL Quando si lavora in una casa da quindici anni, si finisce col credere di essere in casa propria e che i ragazzi sono nostri! ...Vedrete!
LOUISE Se credete che voglia passare la vita a fare la servetta!
S.RA CHANEL E' un mestiere che non vi piace?
LOUISE Non molto.
S.RA CHANEL Allora, perché lo fate?
LOUISE (interdetta, poi) Bisogna pur vivere...
S.RA CHANEL Qui, siete capitata in una buona casa...
LOUISE Trovate?
S.RA CHANEL Ah, ai miei tempi!... Voglio dire ai tempi che Suzon era qui, era tutto più allegro!
LOUISE Lo credo! E' la mia fortuna...
S.RA CHANEL Passeremo della meravigliose feste di Natale!
La Signora Chanel fruga nella scrivania cercando delle forbici.
LOUISE (sgranocchiando lo zucchero rimasto) Proprio! La veglia a lume di candela!... Cos'altro volete che facciamo? Siamo a cinque chilometri dal paese e, con tutta la neve che è caduta stanotte, non potrò nemmeno andare a ballare. Che Domenica! Non c'è nemmeno la televisione!
S.RA CHANEL La televisione? Bah! non perdete niente, è roba che fa male agli occhi!..
Louise alza le spalle.
Era la colazione del signore quella che avete portato su?
LOUISE No, era quella della piccola.
S.RA CHANEL Avete avvertito il signore che la macchina è arrivata? La signora è andata a prendere Suzon alla stazione...
LOUISE Il signore mi ha detto ieri di non svegliarlo,
S.RA CHANEL Non svegliarlo quando la sua figliuola torna per le vacanze di Natale! Andate a portargli la sua colazione...
Finalmente la Signora Chanel ha trovato le forbici e si mette a tagliare lo spago del pacco.
Avvertite anche Mamy e la signorina Augustine.
LOUISE (ridacchiando) Oh! State tranquilla, la signorina Augustine è certamente già al corrente! Altrimenti sarebbe inutile che ascoltasse alle porte!
S.RA CHANEL Non siate così insolente. Non mi piacciono le vostre osservazioni.
LOUISE Ed a me non piace che mi si diano delle lezioni di morale! Perché la morale!...
Esce dalla porta del tinello.
S.RA CHANEL (sola) Con quella là non faremo mai niente di buono! Mi piaceva più Gisèle! Finalmente!...
E' riuscita a tagliare le corde del pacchetto. ne trae un albero di natale che sistema su di un mobile.
MAMY (entra sulla sua poltrona) E' già qui, mia buona Chanel?
S.RA CHANEL Sì, signora, la vostra nipotina sta arrivando... Guardate che bell'abete. Lo addobberemo in modo magnifico!
MAMY Vi fa piacere, vero?
S.RA CHANEL Oh, sì!
MAMY Ah, siete buona, voi!
S.RA CHANEL Perché "io"? Ma qui tutti sono buoni con voi!
MAMY Sì, certo! Io sono contenta che Marcel mi abbia ospitata qui con mia figlia Augustine... Però, sapete, non siamo comunque in casa nostra...
Una voce di ragazza chiama dall'esterno.
Eccola! I cani l'hanno riconosciuta, non hanno nemmeno abbaiato...
S.RA CHANEL E' un record, per quegli sbraitoni...
Dalla vetrata si vede giungere Suzon. Entra, depone la valigia e si getta nelle braccia di Mamyche la bacia.
SUZON Mamy!
MAMY La mia Suzon! La mia nipotina!
SUZON (vedendo la signora Chanel) Chanel! La mia grossa Chanel!
S.RA CHANEL (ridendo) Sempre tanto grossa!
SUZON Permetti che ti baci?
S.RA CHANEL Certamente, mia cara Suzon!... Col permesso della signora!
MAMY Prego!
La Signora Chanel e Suzon si abbracciano e si baciano.
Entra Gaby. Bella donna, con unmantello di pelliccia.
GABY E' magnifica, non è vero?
MAMY E' proprio una ragazza da marito!
SUZON (ridendo) Sono completamente del tuo parere... Da maritare prestissimo, Mamy...
MAMY Tuo padre sarà felice di vederti. Lui che si prende tanto pensiero di te. E' stato avvertito, signora Chanel?
S.RA CHANEL Sembra che abbia dato ordine di non svegliarlo!
SUZON Come? Alle undici, non è ancora sceso?
MAMY Ieri ha dovuto lavorare in camera sua sino a tardi.
S.RA CHANEL Sì, deve essere stanco. Si ammazza dal lavoro!
GABY Si ammazza dal lavoro! Senza dubbio avrà letto tutta la notte.
Gaby esce per deporre il mantello di pelliccia.
Unsilenzio. Mamy e la Signora Chanel si scambiano un'occhiata.
SUZON Come "senza dubbio"? Stanno in camere separate?
S.RA CHANEL (per dire qualcosa) E questa Inghilterra com'è?
SUZON Very interesting with many people.
S.RA CHANEL Cosa?
SUZON E' inglese!
S.RA CHANEL Oh, io, l'inglese! Tutto quello che so dire è: "Good bye", "God save the Queen" e "Kiss me".
SUZON Come "kiss me"? Hai già detto "kiss me" ad un inglese?
S.RA CHANEL Certamente. Come tutti, alla Liberazione, al primo che ho visto... per avere lo chewing-goom.
Ridono tutte e tre.
Rientra Gaby e allora la Signora Chanel si riprende.
Ma io sto qui a raccontare la mia vita e dimentico la colazione!... (esce rapidamente verso il tinello)
SUZON Ah, come è bello ritrovarsi in casa propria! Cara vecchia casa!
GABY Oh, la tua cara vecchia casa! Una bella imbiancatura, da cima a fondo, non le farebbe male... Ma a tuo padre piace così ed allora...
Entra Louise che viene a prendere i bagagli di Suzon.
Questa è Louise, la nostra nuova cameriera.
SUZON Buon giorno, Louise.
LOUISE Buon giorno, signorina. Mi auguro che la signorina abbia fatto buon viaggio...
SUZON Buonissimo. Malgrado il tempo spaventoso! Attraversando la foresta, poco fa, il vento faceva cadere la neve dagli alberi. Che solitudine, sembra di essere in pieno cielo!
GABY In pieno cielo? In pieno deserto, vuoi dire! Bisogna fare cinque chilometri per vedere qualcuno. Senza il telefono e la macchina, cosa saremmo? Dei Certosini! Però, tuo padre tiene più a questa casa che al nostro parere... Qui trova il riposo dopo il lavoro, sembra! Si dimentica che lui sta fuori tutta la giornata e che noi, qui, si muore di noia! Insomma, è così...
Gaby si siede, fumando una sigaretta di tabacco biondo, sfoglia giornali, spoglia la corrispondenza.
LOUISE Posso sbarazzare, signora? Quando debbo svegliare il signore?
GABY Fra qualche minuto.
SUZON E se ci andassi subito?
GABY No, lascialo riposare ancora un po'. Se ha chiesto di non svegliarlo...Grazie, Louise!
Louise esce portando via il soprabito e la borsa di Suzon.
SUZON E' per bene, quella ragazza.
GABY Sì, molto per bene... Ne sono contenta!
MAMY (come a malincuore) Sì, molto per bene...
GABY Ad accettare di venire arinchiudersi qui! Per noi è stata una fortuna!
MAMY Una fortuna... sì!
SUZON (distendendosi sul canapè) Sempre così confortevole...
MAMY Non farci la ginnastica sopra come tua sorella! Se sapessi come è divenuta turbolenta Catherine!...
GABY E' la sua età, mamma! (chiama verso la scala) Catherine, alzati!
In cima alla scala appare Augustine: stile zitella senza età, capelli tirati, vestito ordinario.
GABY Ah, sei tu? Catherine si sta alzando?
AUGUSTINE E che ne so?
SUZON (andandole incontro) Buon giorno, zia Augustine. Come stai?
AUGUSTINE Sempre uguale... Come posso... I reni, il cuore... e poi la neve risveglia i miei reumatismi... Insomma! (abbraccia e bacia Suzon) Allora, già di ritorno?
SUZON Perché dici "già"?
SUZON Ma no, al contrario, ho dei buonissimi voti!
AUGUSTINE Lo so... Tua madre ci ha fatto vedere la tua pagella... Solo che - una pagella - si può truccare!
MAMY Ma perché dici questo? Non è gentile...
AUGUSTINE Arriva la mia nipote ed io non posso domandarle se si è portata bene?
SUZON Appunto per questo ti dico: va tutto bene!
GABY (canzonatoria) Eccone una, almeno, che è contenta del suo stato!
AUGUSTINE Lo dici per me?
GABY Io dico che mia figlia è contenta, ecco tutto... Questo è l'essenziale!
AUGUSTINE (seccata) Allora!... Poiché è l'essenziale!
SUZON (gentilmente) Hai dei fastidi, zia Augustine?
GABY (incisiva) No, ma se li crea...
AUGUSTINE Cosa? Me li creo? Che cosa mi creo?
MAMY (interponendosi) Figliuole... vi prego... Non ricominciate!
AUGUSTINE Sono felice, io? Questa è nuova!
MAMY Augustine... non possiamo lamentarci... Sii calma... Gaby ci ha accolte qui, gentilmente... Grazie a lei...
AUGUSTINE Non grazie a lei! Grazie a tuo padre, Suzon, che ci stima secondo il nostro giusto valore, che sa rispettare una signora anziana ed inferma come tua nonna, una donna virtuosa e retta come me! Grazie a Marcel...
MAMY Grazie a loro due, insomma...
SUZON (prende delicatamente Augustine per un braccio) Zia Augustine, non rattristarti. Noi ti vogliamo tutte bene, qui, senza eccezione. Non farci dispiacere...
AUGUSTINE (toccata) Scusami... Stanotte non ho potuto dormire... Scusami, Gaby, mia cara, grazie a te io sono felice e mi posso sfamare.
Un momento d'impaccio. La Signora Chanel entra col vassoio della colazione.
S.RA CHANEL Ecco la colazione!
SUZON Il caffè di Chanel si riconosce da lontano...
Suzon si accomoda per mangiare. Augustine si avvicina...
AUGUSTINE Oh, le brioches belle calde!... Non ho diritto che al pane arrostito, io!
S.RA CHANEL Come tutti, signorina Augustine... Queste brioches sono il mio regalo personale a Suzon, alla mia Suzon che è tornata fra noi... (esce, tutta felice)
SUZON (porgendole il piatto) Zia, se ti fa piacere...
AUGUSTINE Oh, sì!... (si precipita sulle brioches) Adoro le brioches. Grazie. Ho della cioccolata su, in camera mia... Vado a prenderla. I dolci, sono sempre migliori col cioccolato... (scompare tutta allegra)
MAMY (molto commossa) Bisogna essere indulgenti, è una vera monella! Tua madre è molto buona a tollerare le sue piccole manie senza adirarsi...
GABY Tu le chiami manie? Miprovoca continuamente, mamma! (a Suzon) Ma poiché tuo padre la tollera...
SUZON Papà è un uomo adorabile...
MAMY (che lavora a maglia) Sì, sempre allegro, sempre di buon umore! Eppure i suoi affari non vanno come vorrebbe!
SUZON Ah!
GABY Sembri meglio informata di me circa le preoccupazioni di Marcel, mamma! Anzi, ignoro addirittura se ne abbia!
MAMY (barbuglia) Cioè... per caso...
GABY Va benissimo così! Io ho i miei problemi, lui ha i suoi e non ne parliamo mai... Meglio così!
MAMY Gli ho chiesto consiglio, ultimamente, per la vendita dei miei titoli... e, incidentalmente, mi ha detto alcune cose...
GABY E li hai venduti, i tuoi titoli?
MAMY (esita, poi) No... Marcel mi ha consigliato di aspettare...
GABY (canzonatoria) Serbali, hai ragione! Non si sa mai... (va verso la scala) Catherine!
CATHERINE (di dentro) Sì?
GABY Su, alzati! E' arrivata tua sorella!
SUZON E' buona, Catherine?
GABY Sì, molto.
SUZON Come va a scuola?
GABY Sì, può andare... E' cresciuta molto, sta bene, questa è la cosa più importante.
MAMY Molto esuberante, come la nuova generazione...
GABY La preferiresti nevrastenica come Augustine? Ha sedici anni!
In alto alla scala compare Catherine. e' in pigiama. Ha l'aspetto di una gattina selvaggia. Ha le treccine.
CATHERINE Salve, madri! Salve, sister!
Scavalca la ringhiera della scala. Si lancia su Suzon e l'abbraccia sbatacchiandola allegramente.
MAMY Attenzione alle tazze...
GABY Ma lasciale un po' tranquille!
CATHERINE Mi hai portato un regalo per Natale?
SUZON Sì, delle cioccolate...
CATHERINE Ah, davvero... Non ti sei certo lambiccata il cervello!
SUZON Credevo che, a quindici anni, piacessero le cioccolate.
CATHERINE Quindici anni! E il resto! Ne avrò sedici in febbraio.
SUZON ...Senti, dovresti bussare alla porta di papà...
CATHERINE Non si è ancora svegliato? Che dormiglione! Andiamo a buttarlo giù?
MAMY (urtata) Catherine! Va bene che in questa casa il rispetto...
CATHERINE (interrompendo) Oh, ma io lo rispetto, mio padre! A modo mio, ecco tutto! E, soprattutto, lo ammiro. Si veste come a Londra, è allegro, guida come un asso del volante, rimesta fortune come se fosse un cercatore d'oro... Abbiamo fortuna, Suzon... Nostro padre, è un eroe da romanzo... Lo sai che mi ha promesso d'insegnarmi a guidare?... Ci s'intende bene, noi due... Siamo due complici... Eppoi è il solo uomo della casa!
Risata generale.
Ricompare Augustine.
Toh, ecco la più bella!
AUGUSTINE Ah! ti prego, sono molto scontenta...
CATHERINE (scherzando) Per che cosa, "baronessa"?
AUGUSTINE Hai lasciato la luce accesa fino non so a che ora e, attraverso la porta vetrata, mi ha impedito di dormire! Senza dubbio stavi ancora leggendo quei tuoi abominevoli libri!
SUZON Che "libri abominevoli" ?
CATHERINE (ridendo) La zia Augustine chiama "libri abominevoli" i romanzi polizieschi, di spionaggio, di avventure...
AUGUSTINE Non sono adatti alla tua età!
CATHERINE Ah, la mia età…
GABY (sentenzia, nascosta dietro il giornale) Lèggere non fa torto a nessuno... Ma andare cinque volte in bagno, durante la notte, sveglia chi è vicino...
AUGUSTINE (Va da Gaby, le abbassa il giornale. Si vede Gaby col sorriso sulle labbra.) Sì, ci sono andata proprio io, precisamente.
GABY Non ti sentivi bene?
AUGUSTINE Non potevo dormire... Sono andata a bere. Scusami.
GABY Non è niente di grave ...
Le due donne si guardano.
Louise attraversail salotto con la colazione di Marcel.
LOUISE Posso andare a svegliare il signore?
GABY Sì, per favore...
Louise sale la scala e bussa alla porta del padre.
AUGUSTINE Ti regalerò un abat-jour per il tuo lume, Catherine... Così potrò dormire! .
CATHERINE Grazie, però tu mi sceglieresti "Cappuccetto rosso" oppure "La bella addormentata nel bosco"... Dammi il denaro ed andrò a comperarlo da me.
AUGUSTINE Come vuoi...
LOUISE (che bussa invano) Signora... Il signore non risponde...
GABY Entrate pure, Louise...
LOUISE Bene, signora...
Louise bussa di nuovo ed entra lasciando la porta socchiusa.
AUGUSTINE Ha una bella fortuna a poter dormire... con tutto il chiasso che facciamo. Io, non appena sento suonare una pendola all'altro capo della casa, sobbalzo... Ah, gli uomini... hanno i nervi diversi da noi!...
Dalla camera, in alto, giunge un grido ed il rumore del vassoio che cade a terra.
Oh, quella sventata! Hai avuto proprio una buona idea assumendo quella ragazza! C'è da domandarsi dove abbia imparato il suo mestiere !
Louise esce dalla stanza, sconvolta, tremante... ha in mano il vassoio vuoto. Poi grida subito, come una pazza:
LOUISE Signora!... Signora!
GABY Che c'è?
LOUISE (come in delirio) Il signore... il signore... è orribile...
Tutti si guardano. Louise discende i gradini.
Il signore è morto... nel letto... Un coltello nelle spalle... Il sangue...
La sostengono.
GABY Voi siete pazza... Ma che dite?
LOUISE Il signore è morto... c'è del sangue dappertutto...
Catherine si lancia su per la scala e scompare nella camera. Le altre fanno sedere Louise e tutte le donne rimangonoin gruppo attorno a lei.
Gaby fa un passo verso la scala ma Catherine esce dalla camera urlando come unapazza esbattendo la porta. si precipita nelle bracciadi sua madre.
GABY Come? Eri salita...? Bambina mia... cara...
MAMY Che spettacolo orribile per questa bambina!...
AUGUSTINE Nervosa com'è!
GABY Occupatevi di lei...
Gaby sale la scala lentamente. Tutte, immobili, la seguono con lo sguardo. Gaby trema. Essa si appoggia alla ringhiera, improvvisamente pietrificata dalla paura...
Suzon va verso la madre, la trattiene per un braccio.
SUZON Non entrare, mamma... Aspetta un momento...
Gaby fa uno sforzo su se stessa e raggiunge la porta.
CATHERINE (subito) Mamma!... "Nessuno" deve entrare nella camera!
GABY Cosa dici?
CATHERINE Dico quello che tutti, qui, dimenticano di dire... Nessuno deve toccare niente in quella camera prima dell'arrivo della polizia...
GABY Ma, bambina...
SUZON Ha ragione, mamma! E' molto grave... Non entrare nella camera..
AUGUSTINE La polizia?
GABY Non vuoi mica dire che io non posso entrare... per vedere Marcel?... (una pausa) Ma insomma... dite qualcosa...
Tutte si guardano.
MAMY Gaby, io non so... Forse Catherine ha ragione...
AUGUSTINE I giornali lo dicono sempre... Di non toccare niente... per le impronte...
SUZON (raggiungendo sua madre) Mamma... vieni!... (vuole trascinarla in basso)
GABY No... no... Debbo entrare.
Va risoluta verso la porta ma non riesce ad aprirla.
Come? La porta è chiusa? Catherine, che cosa hai fatto? Hai chiuso Hai preso la chiave? .
Tutte si voltano verso Catherine.
CATHERINE (brandendo la chiave) La darò solo al commissario. Nessuna di voi entrerà in quella camera. Ecco!
(abbattuta da tale rivelazione, crolla scoppiando in pianto)
Un silenzio.
SUZON (preoccupata, va verso la sorella) Catherine... hai veduto "qualcosa"... che "qualcuno" potrebbe far sparire?
Catherine non risponde. Le donne si guardano, inquiete.
Catherine, dammi la chiave... Tu sei troppo impulsiva!
CATHERINE Tieni!... Fanne ciò che vuoi...
Catherine da' la chiave a Suzon e poi va a piangere come una bestiola ferita fra le braccia di Chanel.
Suzon sale la scala seguita da Gaby ed Augustine.
GABY Suzon, avresti il coraggio di?...
SUZON Sì, mamma. Dobbiamo vedere.
Suzon giunge presso la porta, apre: esse vedono lo spettacolo. Rimangono impietrite sul pianerottolo.
Repentinamente Catherine, come un'isterica, balza su e si attacca alle tre donne, urlando.
CATHERINE E' una terribile imprudenza!... Forse l'assassino è ancora nella camera!
AUGUSTINE Ha ragione!... Sì, sì! Chiudiamo! Chiudiamo in fretta!
Le tre donne si buttano sulla porta e la chiudono ma allora Gaby si abbandona.
Oh! si sente male!... Gaby!... Gaby!...
S.RA CHANEL Povera signora!
SUZON Presto! Portiamola sul divano...
AUGUSTINE Adagio!... Piano!...
Portano giù Gaby mentre Catherine e' corsa verso il tinello.
S.RA CHANEL Louise! Fate qualcosa!... Venite con me... Andate a cercare i sali nella stanza da bagno...
Salgono e scompaiono al primo piano.
AUGUSTINE Adagio!... Ecco!... Stendetele le gambe... Gaby!... Gaby!...
CATHERINE (torna con un tovagliolo bagnato) Ecco, per la testa...
AUGUSTINE No! Sulle tempie!
MAMY (dopo una pausa) I suoi affari andavano troppo male... Si è suicidato!
SUZON Macché suicidato! Ho visto bene... Il coltello è conficcato "nelle spalle".
MAMY Oh!
La Signora Chanel ridiscende con un cuscino e Louise con i sali.
S.RA CHANEL Ma... un coltello come?
LOUISE Una specie di pugnale.
S.RA CHANEL Un pugnale con il manico di corno?
LOUISE Sì.
S.RA CHANEL Il signore me lo aveva chiesto per tagliare del cartone.
AGUSTINE Del cartone?... Che cosa ci faceva, col cartone?
Sotto l'effetto dei sali e sollevata dal cuscino, Gaby riprende conoscenza.
GABY Bisogna telefonare alla polizia...
SUZON Subito?
S.RA CHANEL Abbiamo tardato anche troppo...
Catherine prende il telefono e lo passa a Suzon che aziona lo scatto più volte.
SUZON E' muto. Non funziona!
Improvvisamente lo sguardo di Catherine fissa qualcosa. Guarda il filo, lo tira a sé. Le resta in mano, tagliato di netto. Sensazione generale.
CATHERINE Hanno tagliato i fili del telefono!
GABY Chi?
SUZON ...Qualcuno!
Un silenzio. Il vento fa sbattere un'imposta, la serranda della finestra si muove.
AUGUSTINE (con un fil di voce) Credete che... "qualcuno"... sia ancora qui in casa?
MAMY Ascoltate! Sento del rumore da quella parte...
Suspense. Louise apre improvvisamente la porta dietro di lei, caccia un grido ma conclude:
LOUISE No... niente!
S.RA CHANEL Oh! ma è il vento!... La vostra immaginazione!
CATHERINE Che cosa faremo, se il commissario non viene?
GABY (si alza) Verrà! Vado a prenderlo con la macchina...
SUZON Sì, mamma...
GABY Louise, il mio mantello!
LOUISE (fa unpasso, poi si ferma improvvisamente) Signora... i cani!
SUZON Cosa "i cani"...
LOUISE Non hanno abbaiato in tutta la notte!
AUGUSTINE E allora?
LOUISE Mordaci come sono, avrebbero abbaiato se...
Unsilenzio.
GABY Se, cosa?
SUZON Volete dire: se un estraneo fosse entrato nella proprietà?
LOUISE Sì, è così!
AUGUSTINE Ma, se nessuno è venuto dall'esterno... ciò vuol dire ... che...?
Unsilenzio.
Il vento fa improvvisamente cadere la serranda della finestra con un rumore secco. Grida. sgomento generale. Poi fanno "uff"... La nonna afferra il braccio di Chanel... che urla dalla paura. Poi:
MAMY Così non si può più andare avanti... Bisogna che andiate a vedere!
S.RA CHANEL Eh?... Sì, bisogna... che... la "signora"... vada a vedere.
GABY (poco vaga, si volta verso Suzon) Si, bisogna che qualcuno prenda questa iniziativa...
SUZON Sì... Bisogna... (fissa Augustine)
AUGUSTINE (guaisce) Io sono cardiaca!
MAMY Io non posso camminare ...
Guardano Louise che si mette a singhiozzare.
GABY Se ho ben capito, nessuno osa muoversi!
La Signora Chanel ha un piccolo gesto di spavento che si ripercuote sulle altre.
SUZON (netta) Che cosa è accaduto ieri sera?
GABY Niente di particolare. Tuo padre è rincasato verso le otto... Abbiamo pranzato... Poi si è ritirato nella sua camera, per lavorare...
SUZON Ha ricevuto qualcuno?
GABY No.
Approvazione generale.
Col tempo che fa! Ci vuole del coraggio per salire la collina!
SUZON Nessuna telefonata?
GABY No, almeno che io sappia.
S.RA CHANEL Si sarebbe udito la suoneria...
MAMY E' certo un vagabondo, un ladro che si è introdotto... e che...
AUGUSTINE Ascolta quel che si dice, Mamma ! Louise dorme sopra al garage. In tal caso avrebbe sentito abbaiare i cani...
LOUISE Non si sono mossi, ne sono sicura.
MAMY Ma allora?... Sarebbe qualcuno che noi conosciamo? Uno di casa?
SUZON (dopo breve pausa) Chi ha telefonato per ultima? (silenzio) Chi ha telefonato per ultima?
S.RA CHANEL Io!
SUZON Ebbene, ditelo!
S.RA CHANEL Ebbene, lo dico! Stamattina... verso le sette e mezzo, ho ordinato la carne dal macellaio... (dinanzi allo sguardo accusatore di Mamy) ... Un cosciotto, ecco!
SUZON Dunque, stamattina alla sette a mezzo l'assassino era ancora qui. I fili del telefono li ha tagliati dopo.
Terribile silenzio.
Bisogna arrendersi all'evidenza... Gli affari di papà procedevano bene?
GABY Sì... Tu sai come era tuo padre... Un affarista, un uomo di azione ... Intelligentissimo!... Personalmente, non mi ha mai detto che non andasse bene. E poi è mirabilmente aiutato dal signor Farnoux.
SUZON Il signor Farnoux?
GABY Sì, il suo nuovo socio nell'officina.
SUZON Ah sì!... Codestosignore è già venuto qui?
GABY No! (si riprende) Sì... una volta o due, forse... Non ci frequentiamo per niente... Insomma, molto poco!
S.RA CHANEL Mi ricordo che i cani, il giorno che lui è venuto a trovare il signore, lo hanno quasi gettato a terra... perché il signor Farnoux ha un cane anche lui ed i nostri lo avevano sentito...
SUZON Quindi, bisogna deporre l'idea che questo signore... avrebbe...
GABY Certamente! E' inverosimile!
SUZON Conoscete qualcuno che potesse voler del male a papà?
S.RA CHANEL Nessuno!
AUGSTINE Si fa presto a dirlo! Quando andava a Parigi, nonsi sa mica chi frequentasse...
GABY Ma che cosa vai fantasticando? Un estraneo che taglia il telefono, qui, nel nostro salone, alle otto?... e nessuno lo vede!
MAMY Ti rendi conto che cosa significa questo, Gaby, per noi tutte che siamo qui?
SUZON (dopo una pausa) Chi eredita le sostanze di papà?
GABY Io!... Voglio dire, noi... Insomma, in questo caso si vende l'officina e si divide tra i figli e la moglie .Alla moglie tocca la metà e... I notai sanno tutte queste cose... io non ci capisco niente. Danno a ciascuno di noi del denaro liquido... Insomma! (s'ingarbuglia e, finalmente, piange) Catherine, vammi a prendere un fazzoletto!
CATHERINE ...Bisognerà avvertire la sorella di papà...
Catherine sale al primo piano.
GABY (sussultando) La sorella di tuo padre? Che razza d'idea! Una donna simile!
SUZON Già, mi hai scritto che ultimamente era venuta ad insediarsi nella casa vicino al paese. Perché?
GABY Senza dubbio nella segreta speranza di riavvicinarsi con Marcel... Dopo la vita dissoluta che ha condotto a Parigi, ha cercato di rifugiarsi presso suo fratello ricco... Io non ho voluto minimamente influenzare tuo padre, lasciandolo libero di ricevere codesta Pierrette che, dopo tutto, è sua sorella... Ma lui ha capito benissimo che non sarebbe stato conveniente e non ce l'ha mai presentata. Grazie a Dio, quella donna non ha mai messo piede nella nostra casa!
La Signora Chanel e Louise si guardano come impacciate.
Catherine ridiscende e dà il fazzoletto a Gaby.
SUZON Papà ha forse rivisto sua sorella in città?
GABY No, sicuramente...
SUZON Com'è?
GABY E che ne so, io? Non l'ho mai vista.
MAMY A me l'hanno indicata da lontano... E' una bella donna... assai strana.
SUZON Di cosa vive?
GABY Mistero!
SUZON Mi piacerebbe parlarle...
GABY Parlale pure dove vuoi, ma non in questa casa.
SUZON Andrò a trovarla.
GABY Lascia fare alla polizia, è suo compito fare le domande. Non il tuo!... Louise, il mio mantello!
Louise fa uno sforzo ma non esce, ascoltando il seguito.
SUZON (alquanto sconvolta) Sono assente da un anno... Vedo tutto con occhi nuovi. E' incredibile come, in un anno, i volti cambiano! GABY Trovi che sono invecchiata?... (si morde le labbra) Però questa catastrofe s'incaricherà di farlo! Marcel... ci comprendevamo, eravamo teneramente uniti...
AUGUSTINE (sordamente , ma con durezza) Al punto di fare camere separate!
GABY (fronteggiando Augustine) Marcel talvolta rincasava tardi, lavorava spesso di notte, allora mi aveva chiesto di occupare provvisoriamente la camera del secondo piano. Hai qualcosa da aggiungere?
AUGUSTINE (sostenendo lo sguardo di Gaby) Per il momento, no.
MAMY Figliuole mie ... calmatevi. Non si può restare senza aiuto... Va via con la macchina, Gaby... Sbrigati!
S.RA CHANEL (facendosi avanti) Signora, non si può lasciare quel povero signore così solo. Se la signora me lo permette, salirò...
CATHERINE (interrompendo, terrorizzata) E se l'assassino fosse ancora lì?
S.RA CHANEL No, non fare un romanzo, bambina... Non ci ha certo aspettate. E' fuggito!
LOUISE Dalla finestra della camera si può saltare sul tetto del garage...
S.RA CHANEL (accasciata) Ma no! Se n'è dovuto andare dalla porta, com'è venuto... L'assassino è più forte di quanto si creda... Più vicino... più...
Un silenzio.
GABY Cosa intendete dire?
S.RA CHANEL ... Lo so io!
Chanel sale e giunge alla porta della camera.
La chiave non è nella serratura... Chi ha preso la chiave? Voi, signora?
GABY No! Chi ha la chiave? Augustine, la chiave l'hai tu?
AUGUSTINE No!... Non ho la chiave. L'ha Suzon.
SUZON No!...
GABY Ma, insomma, chi ha la chiave? E' inverosimile! Chi l'ha potuta prendere?
Le donne incominciano a sgomentarsi.
S.RA CHANEL "Voi", signora!
GABY Io?... se mi sono svenuta!
AUGUSTINE (impaurita) Io reggevo Gaby!
SUZON Anch'io... Del resto, siamo passate tutte dinanzi a quella porta: Louise è andata a cercare i sali, la Signora Chanel un cuscino, Catherine un fazzoletto...
MAMY Io non mi sono mossa... Aaaah!
Mamy apre le mani e constata.
E' stata messa nel mio lavoro a maglia! (porge la chiave)
GABY Non approfondiamo !... Signora Chanel, ho completa fiducia in voi. Voi siete forse la sola, in questa casa, alla quale darò la chiave senza secondo fine...
AUGUSTINE Piacevole per le altre.
GABY Signora Chanel, poiché voi siete la più coraggiosa, eccovi la chiave. (gliela porge)
S.RA CHANEL Grazie, signora!
Chanel sale i gradini.
AUGUSTINE (a Gaby) Avresti potuto interpellare anche le altre, no?
GABY Faccio ciò che credo essere mio dovere.
AUGUSTINE Il tuo dovere!
GABY Non lasciate entrare nessuno, signora Chanel.
AUGUSTINE (scattando) Ah, allora no! Se entra la Signora Chanel, dobbiamo entrare tutte.
LOUISE E' evidente. O nessuno o tutte.
MAMY Non si deve toccare niente!
LOUISE Per via delle impronte...
S.RA CHANEL (inchiodata sul posto, dinanzi alla porta) Volete insinuare, signore, che io ho chiesto la chiave a codesto scopo?
Assoluto silenzio.
Benissimo. In questo caso...
Chanel ridiscende.
MAMY Oh, Signora Chanel, non siate così suscettibile...
S.RA CHANEL (con sguardo duro) Io non sono mai stata suscettibile. E' per questo che servo in questa casa da quindici anni... Mi si può dire ciò che si vuole. Per me fa lo stesso. Sono qui per guadagnarmi il pane. E' tutto... D'altronde, preferisco non essere entrata... Ve lo posso ben dire... Ho paura come voi... (brandisce la chiave) Allora, questa chiave, chi la vuole?... Nessuno? Bene... la poso qui!
Chanel depone la chiave sulla mensola del caminetto e, furibonda, torna a sedersi. Silenzio... Ci si allontana da quella maledetta chiave.
LOUISE (improvvisamente) Quell'uomo si aggira, forse, qui attorno a noi...
S.RA CHANEL Un uomo? Perché un uomo?
MAMY Chi altri può essere stato?
S.RA CHANEL Ma... una donna!
Mute e impressionate ledonne si guardano.
AUGUSTINE (stridente ) E' una vergogna. Avete l'aria di accusarci!
GABY (ironica) Quando si ha la coscienza tranquilla...
AUGUSTINE (con freddezza) Mi detesti, vero?
GABY No. Mi sei indifferente!
AUGUSTINE La sentite?
MAMY Augustine, mia cara, taci!... Gaby, scusala...
GABY Evidentemente tu la coccoli, la tua beniamina!
AUGUSTINE (esplodendo) Ma sì, mamma, dai ragione a Gaby... Ora lei è ricca... molto ricca e ci può mettere alla porta... Allora, falle la corte, mamma, salva il tuo pane... Non osate dirle niente perché siete tutte delle vigliacche... Ma io, io dirò certe cose alla polizia... Certe cose che io so...
GABY Quali cose?
AUGUSTINE E' affar mio.
SUZON Non si calunnia qualcuno senza prove... Sta' attenta...
Frastuono generale di approvazione e di furore.
AUGUSTE E' una coalizione contro di me! Tua madre mi attacca di fronte .
GABY Preferisci attaccare "alle spalle", tu?
Tremendo silenzio.
AUGUSTINE (che prorompe in pianto) Quanto sono disgraziata... Tutti dicono che sono una idiota, uno scarto, unfrutto secco... Mache cosa ho io al mondo come consolazione, ditemelo?... Ditemelo... Non ho né l'età né il fisico per darmi alla bella vita...
LOUISE Oh, questo...
AUGUSTINE (si volta verso Louise che vede ridacchiare) ...né la mentalità...
LOUISE (di rimando) Non piangete! Voi avete la poesia!
AUGUSTINE La poesia?
LOUISE Sì, spesso, dalla finestra della mia camera, la notte, vi vedo percorrere il parco a grandi passi recitando dei versi... (alle altre) Parola!...
MAMY Non dovevate farci caso, Louise .
LOUISE Ci sono così poche distrazioni in questo luogo sperduto! La signorina Augustine che sta declamando... la sera, nel parco... E' la mia televisione!
Augustine ha una crisi di nervi.
GABY Calmati... Vuoi bere qualcosa per rilassarti?
AUGUSTINE Mi fa ribrezzo bere quando non sono a tavola...
GABY Toh, guarda!... Credevo chestanotte ti fossi alzata cinque volte per bere...
AUGUSTINE A letto, è diverso... Sono molto malata... Sono cardiaca.
MAMY Vai a prendere dei "cachets" per calmarti!
AUGUSTINE (alzandosi) Ecco, sì... i cachets! Ebbene, prenderò tutta la scatola in una sola volta... così sarete sbarazzate di me... (esce gridando)
MAMY Scusatela!... Povera figliuola...
Improvvisamente la nonna si alza e lascia la poltrona a rotelle.
Le altre donne sono spaventate.
Mamy fa tre passi.
TUTTE Cammina!... Ma allora!... Cammina!
GABY Mamma! Che cosa succede? Le tue gambe?
MAMY (mugola, altera) Va bene così!
Mamy va dietro ad Augustine perraggiungerla.
Costernazione ed inquietudine... L'orologio suona la mezza.
SUZON Ma come? Cammina?
GABY Evidentemente, bisogna crederlo! Valeva proprio la pena di acquistarla una poltrona a rotelle! E' stato tutto organizzato fra lei e la sua Augustine... Sono nauseata!
Una pausa.
S.RA CHANEL Che cosa si fa, signora?
GABY Io vado... Louise, il mio mantello, per favore... E' la terza volta che ve lo chiedo...
Louise esce.
S.RA CHANEL ...Vado a mettere un ciocco sul fuoco... (esce)
GABY (siede) E' spaventoso...
SUZON (le si avvicina, teneramente) Mamma, parlami di papà, di ciò che ha fatto dopo la mia partenza, dopo che avete accolto in casa Mamy e zia Augustine...
GABY Tuo padre era la bontà personificata... Tu lo sai bene quanto me... Meglio, senza dubbio, perché gli raccontavi tutto prima ancora che lo sapessi io!
SUZON Mamy e zia Augustine andavano d'accordo con lui?
GABY Lo spero! Con quello che mangiano, dovrebbero avere almeno la riconoscenza dello stomaco!... (con una punta di perfidia) Talvolta si sono bisticciate con lui, ma per niente di grave...
SUZON Bisticciate? A proposito di cosa?
GABY Sciocchezze... Augustine fa un dramma di nulla e Mamy dorme con i suoi titoli sotto il guanciale...
SUZON La nonna ha dei titoli nascosti sotto il guanciale?
GABY Sì, che difende come fa un cane col suo osso. Le ho detto mille volte di darli a Marcel perché li adoperasse nei suoi affari... E' una cosa normale, no? Ma lei li cova!
SUZON Quei titoli potevano essere utili a papà?
GABY Sì, quindici giorni fa per una scadenza alla quale doveva fare fronte.
CATHERINE (inquieta) Gli andavano male gli affari?
GABY (disinvolta) Mia cara, una scadenza è una scadenza!
SUZON Non ti sarebbe importato niente che Mamy disponesse di quel danaro? Perché una parte è tua.
GABY Appunto, io ho dato la mia parte a Marcel dopo averla letteralmente strappata dalle mani della nonna! Naturalmente, Augustine se n'è immischiata... La battaglia ha ripreso quando...
SUZON Perché mi dai tutti questi dettagli?... E' cosa grave?
GABY No, ma tu sai che loro sono adirate...
SUZON (con logica mordente) Non lo so. Me lo hai detto tu...
GABY A farla breve, è una cosa da nulla! Mamy ed Augustine sono divise fra la riconoscenza che ci debbono... e la loro avarizia.
SUZON Cosa vuoi, loro non hanno trovato un marito ricco...
GABY E' colpa mia?... E dire che ho fatto di tutto perché Marcel le accogliesse qui! Tuo padre non le poteva vedere... Tuo padre ha sempre amato... la gioventù!
Entra Louise col mantello di Gaby che aiuta ad indossarlo mentre:
SUZON Louise, da quanto tempo, esattamente, siete a servizio in questa casa?
LOUISE Perché me lo domandate?
GABY Louise è qui da ottobre...
LOUISE Ho delle buone referenze... Ho lavorato due anni in casa di un notaio che poi si è ritirato... Potete verificare...
SUZON Non è compito mio...
Louise fa un passo per uscire. Suzon la raggiunge.
Louise, siete proprio sicura del silenzio dei cani?
LOUISE Sicurissima! Stanotte ho dormito male... Avevo un presentimento, ieri... Il signore aveva un brutto aspetto quando gli ho portato la sua tisana.
GABY (incuriosita) Vi aveva chiesto una tisana?
LOUISE Sì. Verso mezzanotte.
GABY A che ora?
LOUISE Mezzanotte.
SUZ0N Era una sua abitudine?
GABY No! Perché una tisana?
LOUISE Lavorava, doveva avere avuto sete o male allo stomaco. Ha veduto che c'era ancora la luce in cucina, ha suonato. Sono salita, mi ha chiesto il tiglio, sono discesa a farglielo e gliel'ho portato...
SUZON Siete rimasta a lungo in camera di mio padre?
LOUISE No, sono tornata via subito,
CATHERINE Dite un po', come va che non ho visto il vassoio della tisana nella camera, poco fa?
LOUISE L'ho riportato via ieri sera...
SUZON Perché avete detto che eravate tornata via subito?
LOUISE Perché è la verità. Ha bevuto alla svelta, ecco tutto.
Si sente urlare Augustine.
Compare Mamy che va verso Gaby, trascinandola con sé.
MAMY Gaby, vieni un momento! Non riesco a calmarla... Vuole inghiottire tutta la scatola dei cachets!
GABY E' un ricatto, è certo! La tua cocchina!
Mamy esce seguita da Gaby. Si sentono gli scoppi di voce di Augustine.
LOUISE Posso andare?
SUZON Ditemi una cosa: quando avete fatto la tisana, la signora Chanel era ancora in casa?
LOUISE Era già andata via... Abita nel padiglione di caccia in fondo al parco... Per la sua libertà, dice lei.
SUZON Lo so, è una buona "tata" piena di vecchie abitudini.
LOUISE E' nel suo diritto. Dopo una giornata di lavoro, si è liberi di fare ciò che si vuole... (perfida) E giocare a carte non ha mai fatto male a nessuno! (attende la reazione delle ragazze osservandole con la coda dell'occhio)
SUZON (sbalordita) Ah?... La signora Chanel gioca a carte, adesso?
LOUISE La signorina non lo sapeva? Oh! diamine, ho commesso una gaffe.
SUZON (che non sa più cosa dire) Niente affatto... So benissimo che alla signora Chanel piace giocare a carte... Ma con chi gioca?
LOUISE (tace)
CATHERINE Con qualcuno di casa?
LOUISE (dopo una pausa) Non mi piace fare la spia...
CATHERINE Diteci con chi gioca e noi non lo diremo a nessuno.
LOUISE (che cura l'effetto) Gioca con... E poi, caspita... me ne infischio... Gioca con la signorina Pierrette, la sorella di vostro padre!
CATHERINE Ma come!
SUZON Come lo avete saputo?
LOUISE Le ha viste Mamy! Me lo ha detto lei, un giorno che era in vena di confidenze per avere bevuto un bicchiere di più... C'è sempre la sua brava bottiglia nella camera di Mamy...
Louise e Catherine scambiano un sorriso di complicità. Suzon è sempre più stupita.
SUZON E com'è mia zia Pierrette?
LOUISE Non so, non ha mai messo piede qui. "Ex ballerina nuda", dicono queste signore... "Artista di talento e pura come un giglio", dice la Signora Chanel...
SUZON Ma come fa, Pierrette, ad andare sino al padiglione di caccia della Signora Chanel?
LOUISE Fa dell'auto-stop sino alcrocicchio con la strada nazionale.
SUZON Però, dalla strada nazionale a qui, ci sono altri due chilometri!...
LOUISE Li fa a piedi...
Entra Chanel con una teiera ed una tazza su di un vassoio.
S.RA CHANEL Dov'è la signorina Augustine?
SUZON Di là...
S.RA CHANEL (a Louise) Portatele questo!
Dà il vassoio a Louise e la spinge verso l'uscita. Poi:
Che commediante, vostra zia Augustine! La si sente urlare dalla cucina. Comunque, le ho fatto un decotto di tiglio...
SUZON Perché hai dettocommediante?
S.RA CHANEL Non è mai stata ammalata! E' il suo numero...
SUZON Che cosa pensi di Mamy eAugustine, che conoscevi poco?
S.RA CHANEL Garbate tutte e due, ma ingombranti! La vostra mamma non è più in casa sua. Le fanno continuamente delle osservazioni, della morale... Non c'è che una cosa sulla quale hanno ragione, è l'educazione di Catherine...
CATHERINE Cos'ha la mia educazione?
S.RA CHANEL Parli male, mangi lo "chewing-gum" a tavola, fumi di nascosto, leggi romanzi sconcertanti con copertine macabre.
CATHERINE Oh, via!... Come sei "vieille vague"! (e legge un romanzo dalla copertina mostruosa)
S.RA CHANEL Suzon era più buona, tu...
SUZON Abbiamo due caratteri diversi, ecco tutto!
S.RA CHANEL Mie povere bambine...
Un silenzio opprimente.
CATHERINE (perfidamente) Chanel! A che ora sei andata via, ieri sera?
S.RA CHANEL Verso mezzanotte.
CATHERINE Sei andata a spasso?
S.RA CHANEL Vuoi scherzare! Con un tempo simile?
CATHERINE Hai avuto visite?
S.RA CHANEL (dopo un attimo d'imbarazzo) Visite?... Sono dieci anni che non ne ricevo!
Catherine e Suzon si guardano.
(scattando improvvisamente) Catherine, ti ho stirato le mutande in guardaroba... Vai a vestirti come si deve!
CATHERINE Sì... Ci vado! (esce verso il tinello sogghignando)
SUZON Chanel, Louise lavora bene?
S.RA CHANEL Oh! su questo argomento, ti dirò ciò che penso: Louise è una sgualdrina che va di posto in posto con la speranza di coricarsi col padrone!... Quanto alle altre!...
Mamy e' ritornata senza fare rumore. Ha udito le ultime frasi di Chanel.
MAMY Quanto alle altre, me ne incarico io!
Allora Chanel esce dignitosamente composta.
La nonna mette un dito sulle labbra: "silenzio!" e, con aria da cospiratore, trascina Suzon in un angolo.
MAMY Bisogna assolutamente che ti faccia una confidenza... Non ho fiducia che in te... Ecco... Tuo padre non aveva più denaro! Nessuno lo sa, all'infuori di me!
SUZON Ma è importantissimo. Spiegati...
MAMY (bassissimo, presto) Ho voluto dare a Marcel, per riconoscenza della sua ospitalità, delle azioni che mi aveva lasciato tuo nonno, il colonnello. Marcel le ha rifiutate e mi ha detto: "Tenete il vostro denaro! Non servirebbe a salvarmi dal fallimento..." Allora, per non tradirlo, dinanzi alla famiglia ho recitato la parte di quella che rifiuta di dare i suoi titoli...
SUZON Dopo, che cosa hai fatto?
MAMY Niente. Ho tenuto le azioni. Non a lungo, perché...
SUZON Perché?
MAMY (tremante) Perché mi sono state rubate, due giorni fa...
SUZON Rubate?
MAMY Hanno drogato il mio porto!... Sì, un bicchierino di porto dopo pranzo fa bene... ai miei dolori! Mi hanno drogata, sono entrati nella mia camera e mi hanno derubata! Qualcuno che conosceva il nascondiglio!
SUZON Sotto il tuo guanciale...
MAMY (soffiato) Sotto il mio?... E come lo sai, tu?
SUZON Sembra che lo sappiano tutti...
MAMY (esaltandosi) Tutti!... Ah, banda di ladri! Al ladro! (urla) All'assassino! Al ladro!
Attirate dalle grida ricompaiono tutte le donne, una dopo l'altra.
GABY Che cosa c'è, mamma? Hai perduto la testa!
MAMY No, la testa no!
SUZON La nonna mi ha detto che le hanno rubato i suoi titoli, di notte, due giorni fa...
AUGUSTINE (avventandosi) I titoli!... Ah, bugiarda! Li hai venduti di nascosto e non mi vuoi dare la mia parte!... La mia parte!... La mia parte!
Gaby la trattiene.
MAMY Me li hanno rubati!
GABY Sentiamo, chi te li avrebbe presi?
MAMY Io non esco mai dalla mia camera...
AUGUSTINE Oh! ti sento muovere, tutte le notti! Sento scricchiolare il tuo "parquet"!
MAMY Ma tu non dormi mai?
AUGUSTINE Mai!... Ascolto! Passo la notte ad ascoltare! E, se le bambine non fossero qui, vi direi io che cosa mi è capitato di sentire.
GABY (sprezzante) Mia povera Augustine!
AUGUSTINE Ci sono! Sei stata tu a rubare i titoli della mamma, rendili!
Salta addosso a Gaby. Battaglia.
TUTTE (insieme) Augustine!... Sii calma... Non sai ciò che dici!... ecc.
Gaby ed Augustine vengono separate. Nel silenzio che segue si sente il riso di Louise che osservava la battaglia.
GABY Cosa?
LOUISE Oh, scusate !
GABY Che nessuna si muova. Prendo la macchina...
Esce rapidamente dalla terrazza.
LOUISE Signora! La vostra borsa! Le chiavi della macchina!
Louise corre con la borsa di Gaby e scompare a sua volta in giardino.
SUZON (con rimprovero) Zia Augustine! Che vergogna!
AUGUSTINE (aggressiva) Sono stata troppo infelice, con la mamma, prima di venire qui!... Troppo povera!...
MAMY Troppo povera! Quando, alla morte di tuo padre, mi sono trovata sola con tua sorella e te da tirar su... è stato necessario che io lavorassi!... Una donna sola, è orribile... Gaby le proverà anche lei, adesso... La vita si ripete sempre, non inventa nulla.
AUGUSTINE Spero che Gaby, "lei", non faccia parzialità con le sue figliuole! Fra quella che è già una donna e l'altra che passa per una buona a niente.
CATHERINE (che passeggia sulla poltrona di Mamy) Non ti preoccupare per me. I complessi non mi riguardano.
AUGUSTINE Aspetta! Verrà il giorno. Per me è cominciato al ballo: non m'invitava mai nessuno!
CATHERINE Io odio il ballo!
AUGUSTINE Anch'io! Però ci andavo lo stesso. Per fare come le altre. Per crearmi delle "conoscenze"! Ma non ne ho mai fatte... Allora, un giorno, ho deciso di non andarci più. Era finita. Sono rimasta con la mamma. Abbiamo cercato di non bisticciare troppo...
MAMY Augustine...
AUGUSTINE Ti voglio bene, mamma, qualunque cosa tu pensi... Io voglio bene a tutti! Ma nessuno comprende il mio modo di amare. Si crede che sia odio...
CATHERINE Come il buon vino che non si beve... diventa aceto!
SUZON Catherine... sta' zitta! Abbiamo tutte le nostre pene e le nostre scuse... (ad Augustine) Ora bisogna dimenticare le piccole cose e far fronte alle grandi... E le grandi...
AUGUSTINE (che si esalta) Ah!... Il giorno del tuo arrivo!... Assassinato! Un coltello nella schiena!
SUZON Sta' zitta!
AUGUSTINE Io dico le cose come sono... Tu hai detto il vero: l'assassino è in casa...
Catherine si mette a gemere nelle braccia di Chanel.
S.RA CHANEL Fate impaurire la piccina!
AUGUSTTNE (basso a Suzon, rapida) Quella figliuola è una squilibrata ed è tutta colpa di tua madre. Le lascia leggere non importa quale libro sino all'alba, con la luce che m'impedisce di dormi re! Insomma... io non voglio infierire adesso sulla mia povera sorella, perché...
SUZON Perché?
AUGUSTINE Perché ciò non mi riguarda! E non lo dirò! No... non dirò che... (molto svelta) Gaby pretendeva sempre, con strepito, del denaro da Marcel... E se lei lo spendeva a vanvera e Dio sa con chi, questo non mi riguarda e... non lo dirò nemmeno! Tuo padre un uomo così buono! Quando le faceva un’osservazione, pam! lei lo picchiava! Un uomo simile! Tutto ciò che ha fatto per me... Per noi! Non mancava mai di portami delle cioccolate, del le caramelle... Averci ospitate, malgrado la cattiva volontà di tua madre, è.... (sta per piangere)
Improvvisamente torna Gaby seguita da Louise.
LOUISE No, no, e no! Così è inutile che dica alla signora che le do gli otto giorni.
GABY Credete che sia questo il momento?
LOUISE Ne avevo già abbastanza di tutti anche prima!
SUZON Ma che cosa succede?
GABY L'automobile non parte! Hanno staccato tutti i fili del motore !
Sbalordimento generale.
LOUISE (sogghignando) "Hanno" strappato!... Chi "hanno"?
GABY Non dite insolenze!
LOUISE Non sono insolenze, sono constatazioni.
GABY Al primo interrogatorio della polizia, sarò costretta a dire che uscite molto spesso la sera, ragazza mia, e che tutti lo sanno!
LOUISE Al primo interrogatorio della polizia, sarò costretta a dire che voi uscite molto spesso la sera, signora... e che tutti lo ignorano!
GABY Esistono delle leggi contro le false testimonianze.
LOUISE Vi sono anche delle leggi per ereditare!
GABY Che significa?
LOUISE Che bisogna avvertire il notaio.
GABY Il notaio, perché?
LOUISE Per l'eredità. Lo sapete bene: "A chi giova il delitto?"
GABY Non capisco.
CATHERINE Ma sì, la persona che eredita dall'assassinato è per forza l'assassino.Tutti i libri polizieschi lo dicono!
GABY Faresti meglio ad imparare la geografia!
Gaby da' uno schiaffo a Catherine.
AUGUSTTNE Questa è proprio la prima volta che ti occupi dei suoi studi!
SUZON Mamma... non c'è che una soluzione: andare a piedi... Ci vado io.
GABY Vengo con te...
SUZON No, mamma, correrò sino alla strada nazionale...
GABY Allora fa' presto, questo isolamento non è più tollerabile!
Suzon si slancia ma si sente subito del rumore.
LOUISE Ascoltate!... Guardate!... Qualcuno cammina... nel giardino...
GABY Ssst!
Tutte ascoltano terrorizzate. rumore di passi. Tutte battono in ritirata verso il fondo della stanza, dalla parte opposta alla vetrata d' ingresso.
LOUISE E' l'assassino che ritorna...
S.RA CHANEL State zitta!
AUGUSTINE Mi sento male... mi sento male!...
GABY Guardate...
Un'ombra è apparsa dietro la tapparella abbassata della vetrata. E' una donna che indossa un ampio mantello. Guarda attraverso la vetrata.
Il gruppo delle donne si e'stretto e nessuna si muove.
Pierrette apre allora la porta ed entra. E' una bella donna di 35 anni circa. Guarda attorno a sé, avanza con prudenza e scorge ad un tratto il gruppo delle donne. Sorpresa, getta un piccolo grido di spavento.
PIERRETTE (molto commossa) Mi scuso, signore... Non mi sarei mai permessa di venire qui, in casa di mio fratello, senza essere invitata e, soprattutto, con un tempo simile! Ma... le circostanze... So bene che vi sembro ridicola, ma... ho ricevuto, un'ora fa, una telefonata... Senza dubbio un orribile scherzo... Mi hanno detto: "Venite subito, vostro fratello è stato assassinato?"... ed hanno riattaccato. Allora ho chiamato subito qui... ma il vostro apparecchio deve essere guasto. Tutt’a un tratto, scioccamente, ho avuto paura... Il fornaio mi ha lasciata giù, sulla strada e...
Le donne le fanno cerchio.
Perché mi guardate tutte così? E' uno scherzo, non è vero? Rispondete!
Pierrette si rende conto che deve essere vero e getta un grido di terrore. Poi sale la scala correndo e tenta di aprire la porta della camera di Marcel.
(voltandosi, livida) Perché la camera di mio fratello è chiusa?
GABY Come fate a sapere che è la sua camera, se non siete mai venuta qui?
PIERRETTE Fissate tutte questa porta... (scuote la maniglia, poi bussa) Marcel! Marcel! Aprimi! Sono Pierrette! Che cosa accade, Marcel!
GABY Non gridate, vi prego. Marcel è morto.
PIERRETTE Morto?... Allora è vero... è vero...?
LOUISE Un coltello nelle spalle...
Pierrette, livida, sfigurata, scende alcuni scalini e si abbandona sulla ringhiera singhiozzando.
GABY (che è andata a porsi dinanzi a lei) Vorrete ammettere che, in conseguenza della vostra irruzione, io sia obbligata a farvi alcune domande...
PIERRETTE Lasciatemi, vi prego...
GABY Avete riconosciuto la voce di chi vi ha telefonato?
PIERRETTE No, ha parlato così poco...
GABY Una voce d'uomo?
PIERRETTE No. Di donna!
Un silenzio.
GABY Non credo molto a quella telefonata...
PIERRETTE A che scopo l'avrei dovuta inventare?
GABY Per avere un pretesto per venire qui stamattina. Ma che dico, per rivenirci! Perché voi siete già venuta qui, non è vero?
PIERRETTE Mai !
GABY Allora, perché i cani non hanno abbaiato? Sembra che vi conoscano.
PIERRETTE Che ne so, io? (pausa) Perché la porta è chiusa?
GABY Per impedire a chiunque di toccare qualcosa.
PIERRETTE ... Chi ha la chiave?
GABY Tutte noi.
PIERRETTE Voglio vedere Marcel. Datemi la chiave. Voglio entrare.
GABY Per fare scomparire qualcosa che vi avete lasciato, senza dubbio?
PIERRETTE (gridando) Datemi la chiave o sfondo la porta! GABY Prendetela voi stessa...
Gaby le mostra la chiave sulla mensola.
Pierrette esita, poi attraversa la stanza per prendere la chiave; le altre donne si scansano al suo passaggio. Pierrette s'impadronisce della chiave e si avventa sulla porta che cerca di aprire... Invano.
PIERRETTE Ma... questa chiave non apre!
GABY Come?
PIERRETTE Provate anche voi...
Gaby sale e tenta a sua volta, poi:
GABY Questa non è la sua chiave... E' stata cambiata!
Tutte si guardano, interdette.
CATHERINE Niente telefono, niente macchina e niente più chiave...
AUGUSTINE Qui c'è una che lavoracontro di noi. Non è più possibile dubitarne.
MAMY Ah, per pietà! Vi supplico di riflettere a ciò che dite... E' molto grave... I nostri nervi non potranno resistere a lungo!
SUZON Cosa vuoi che dicano, nonna? Anch'io suppongo il peggio... Abbiamo girato tutte attorno a quella chiave. Chiunque di noi l'ha potuta cambiare con un'altra. Per impedirci di entrare da papà. Compreso la zia Pierrette che, salendo, ha potuto fare la sostituzione dietro le spalle.
E' troppo! Pierrette si scaglia verso l'esterno ma tre donne le sbarrano la strada.
PIERRETTE Ma no! Dite un po'! Mi tenete prigioniera?
GABY Chiamatelo come vi pare.
Allora Pierrette si rassegna e ridiscende verso il centro della stanza, dondolando il suo mantello qua e là.
PIERRETTE Bene!... Prima di tutto, chi siete voi tutte?
SUZON Io sono vostra nipote, Suzon.
CATHERINE Io, Catherine...
MAMY Io sono Mamy e...
GABY (attaccando) Quando avete veduto mio marito per l'ultima volta?
PIERRETTE Siamo adirati, lo sapete bene...
GABY Non venite a dirmi che non lo vedevate mai, tanto non vi crederei...
PIERRETTE Sì... Ho visto Marcel una volta o due, per caso, in città... Mi voleva molto bene e gli dispiaceva che voi mi rifiutaste l'accesso alla casa...
GABY E' il colmo!
SUZON In ogni modo, adesso nella casa ci siete!
PIERRETTE Sì... quella telefonata sembra che mi abbia voluto unire a voi. E' chiaro!
SUZON Per quale ragione il delinquente vi avrebbe avvertita?
GABY E' inverosimile...
PIERRETTE (stridula, astiosa) Comunque sia, mio fratello è morto ed io sono decisa a sospettarvi tutte, in linea di massima!
GABY Siete molto più sospettabile di noi!
PIERRETTE Ah, trovate?
GABY Sì. Il fatto che abbiate voluto fuggire prova che siete colpevole!
PIERRETTE Andavo ad avvertire lapolizia. La morte di Marcel mi priva di tutto quanto mi rimaneva al mondo. Perdendolo, io sono più sola che mai... Mentre per voi... è la libertà, la ricchezza!
GABY Mi accusate di questo delitto?
PIERRETTE Perché no?
Le due donne sono faccia a faccia.
MAMY (interponendosi) Stiamo perdendo la testa... Sono la suocera di Marcel ed ecco l'altra mia figliuola, Augustine. Noi eravamo ospitate da mio genero, vostro fratello. Avevo del denaro, signorina, e l'altra notte, figuratevi, me lo hanno rubato...
AUGUSTINE Mamma!
MAMY Tanto vale mettere subito la signorina al corrente.
PIERRETTE (che fissa Augustine) Allora, Augustine siete voi? Ero curiosa di conoscervi.
AUGUSTINE (sdegnata) Per quale ragione, scusate?
PIERRETTE Perché noi siamo abbonate alla medesima biblioteca circolante.
MAMY Sei abbonata ad una biblioteca circolante? Non me lo avevi mai detto.
PIERRETTE Scusatemi, ho commesso una gaffe.
AUGUSTINE (pallida) Niente affatto. Io vi sono iscritta ma non ci prendo mai niente.
MAMY A mia figlia non piace leggere.
PIERRETTE Ah, davvero? Invece la segretaria, che è ciarliera, mi ha detto che voi prendevate almeno cinque romanzi per settimana... E tutti romanzi d'amore!
AUGUSTINE Vi sbagliate.
PIERRETTE Può darsi! In ogni caso, otto giorni fa, voi avete letto "La gondola degli innamorati". No?
AUGUSTINE (perde la bussola) "La gondola degli innamorati"?... Non so proprio...
PIERRETTE Ho preso quel romanzo giusto dopo di voi... Per caso, o quasi! E sono stata soddisfatta. Fra le pagine del libro ho trovato qualcosa di vostro. E' stato così che ho incominciato ad interessarmi a voi.
SUZON Che cosa avete trovato in quel libro?
MAMY Se mia figlia vi ha dimenticato qualcosa, restituiteglielo e basta.
PIERRETTE Vi avevate dimenticato la brutta copia di una lettera indirizzata a mio fratello.
GABY A Marcel? Hai scritto a Marcel che vedevi tutti i giorni?
AUGUSTINE E' un'invenzione di questa donna.
PIERRETTE Un'invenzione? Non avete fortuna! Io conservo tutto, è una mia vecchia, ma molto vecchia abitudine!
Pierrette estrae dalla borsa un foglio che farà passare sottoil naso delle altre leggendolo ad alta voce.
"Caro Marcel, non mi devi serbare rancore perché ho fatto una scenata alla mamma in tua presenza, per via di quei titoli. Ero costretta a reclamare la mia parte perché lei non sospettasse il grande interessamento che ho per te. Se non fosse stato che per me, io te li avrei dati..." eccetera, eccetera, eccetera... quasi illeggibile... Ah! "Sappi che io sono capace di tutto per evitarti fastidi . Però smetti di farti beffe di me con Gaby. Infilo questo biglietto sotto la tua porta e ti bacio affettuosamente. Firmato: Augustine."
Augustine le strappa la lettera dalle mani e la strappa in minuscoli pezzi.
AUGUSTINE Non è vero! Non ho mai amato Marcel! Lo detestavo. Era un vitaiolo; aveva relazioni un po' dappertutto!... Ed io gli avrei dovuto dare i miei titoli perché li portasse alle sue amanti? Guardate sua sorella, col suo sorriso, e pensate che è della stessa famiglia.
MAMY Mia figlia non sa più quel che si dice.
AUGUSTINE (a Pierrette) Me la pagherete.
PIERRETTE Mi minacciate? Un movente per il delitto e delle minacce, sono troppo per una persona sola.
AUGUSTINE Non è vero! Non ho potuto uccidere! Non mi sono mossa dalla mia camera per tutta la notte.
GABY Scusa! Sei stata cinque volte in bagno.
AUGUSTINE In bagno? Che bagno?
Siccome non sa più cosa dire, singhiozza.
SUZON (riprendendo in mano la situazione) Brava zia Pierrette per questa diversione su Augustine! Siete molto forte. Soltanto, abbiamo da farvi qualche domanda.
PIERRETTE (va a sedersi, accendendo una sigaretta per dominare il suo nervosismo) Vi ascolto.
SUZON Siete già venuta qui?
PIERRETTE Mai.
PIERRETTE Mentite; ne abbiamo le prove.
PIERRETTE (voltandosi bruscamente verso la Signora Chanel) Chanel... Grazie!
S.RA CHANEL (sgomenta) Io non ho detto niente, Pierrette!
Pierrettesi morde lelabbra.
GABY Che cosa vuol dire questo?
SUZON Vuol dire che si conoscono, si vedono, ecco. Lo so... Adorano tutte e due giocare a carte.
GABY E dove si trovano?
PIERRETTE (dopo una pausa) A casa mia. In città! La sera! E' nostro diritto, no?
GABY A chi vorreste far credere che la Signora Chanel fa nove chilometri, di notte, per fare una partita a carte?
SUZON Sì, mentite ancora! Io vi ho chiesto se venivate "qui" di nasco sto e voi vi siete voltata verso "Chanel"! Dunque, voi venivate "qui" e "Chanel" lo sapeva! Meglio, vi accompagnava lei stessa in modo che i cani si abituassero a voi. Rispondete.
Un silenzio.
S.RA CHANEL Oh! tanto vale dirlo, Pierrette... (alle altre) La ricevevo nel mio padiglione dove passava spesso la notte...
GABY Ecco! E, dal padiglione alla casa, la distanza non è molta!
PIERRETTE Sì, un giorno sono venuta qui per trovare mio fratello. Bene! Avevo qualcosa d'importante da dirgli.
SUZON Era proprio così importante? Non se ne poteva incaricare la Signora Chanel?
Silenzio di Pierrette e di Chanel.
Sentite, le circostanze sono gravi... La polizia sta per arrivare!
AUGUSTINE Se verrà! Perché nessuno sembra deciso di andarla a chiamare!
SUZON Sì... La polizia userà molti meno riguardi di noi per scoprire tutte le verità che si nascondono in questa casa. Allora, cercate di sforzarvi a parlare...
GABY (acida) Veniva certamente a chiedergli del denaro.
PIERRETTE (si alza) Io non ho mai chiesto denaro a Marcel.
GABY Ma ve lo ha dato di sua spontanea volontà, vero?
PIERRETTE Esattamente. Ha capito che ero in strettezze e mi ha aiutata una o due volte.
GABY (si alza anche lei) E' inconcepibile!
SUZON Mamma, sta' zitta! Papà era libero di... Questo è pacifico!
GABY (riscaldandosi) Come! Questa ragazza spilla denaro a mio marito ed io non debbo aprir bocca? Ma quel danaro era mio, mi spettava di diritto...
PIERRETTE (bruscamente) Adesso è interamente vostro!
GABY Sì. Precisamente!
PIERRETTE Il vostro attaccamento per il danaro vi soffocherà, mia cara cognata...
GABY Sentite? Osa dirmi che...
SUZON (interrompendo, logica e netta) Dovevi tacere, mamma!
GABY Questa donna è spaventosa! (crolla) Non ne posso più... (piange nel fazzoletto)
CATHERINE (a Suzon) Allora, ispettore, questa inchiesta? Progredisce?
Catherine e' strapazzata da Mamy.
SUZON Sentite!... Si tratta di sapere esattamente ciò che tutte noi abbiamo fatto stanotte. Mamma, dove eri?
GABY In camera mia.... Che domanda!
SUZON Ne sei uscita?
GABY (turbata, sembrerebbe) No... Sì! una volta. Sono andata a vedere se Catherine non fosse indisposta, mi era sembrato di sentire sbattere la porta... Leggeva tranquillamente, allora sono tornata a coricarmi.
SUZON Non hai incontrato nessuno nel corridoio?
GABY Sì... No... Non ricordo più!
SUZON Catherine, ti sei alzata?
CATHERINE Sì, per andare in quel posticino, quando mi ha sentito la mamma. Non ho visto nessuno.
SUZON Hai sentito niente?
CATHERINE Sai, ero così presa dal mio libro, e non ho fatto attenzione. Zia Augustine, ad un certo momento, mi ha detto di spegnere la luce.
SUZON Le hai risposto?
CATHERINE Sì.
AUGUSTINE Sì. Una parolaccia... Piccolo demonio!
A questo ricordo Augustine graffia Catherine.
CATHERINE (urlando) Questa me la pagherai! Non volevo dirlo, ma tanto peggio per te! (alle altre) Ecco: nel momento in cui sono tornata a letto, ho udito uno strano rumore... Ho guardato in camera di Augustine attraverso il buco della serratura... e l'ho veduta, davanti allo specchio, con in mano qualcosa che brillava. Sul momento, non vi ho fatto caso. Ma adesso ne sono sicura: era un coltello! E lei lo affilava!
Grido generale.
AUGUSTINE Pazza che non sei altro, quelle tue letture ti hanno sconvolto il cervello!
CATHERINE E tu non leggi più di me, allora? "Gondola degli innamorati!"
AUGUSTINE Ciò che avevo in mano era il mio pettine bianco, di madreperla, che stavo pulendo...
GABY Alle tre del mattino?
AUGUSTINE (mugola) Per i pettini non c'è ora.
SUZON Zia Augustine, ti crediamo. (fa segno alle altre di tacere) Tu ci hai detto di essere andata cinque volte in bagno, non è vero?
AUGUSTINE Sì.
SUZON Hai incontrato qualcuno?
AUGUSTINE Nessuno.
SUZON Hai udito dei passi, sbattere qualche porta?
AUGUSTINE Non vi ho fatto caso.
GABY Scusa!... Tu non potevi dormire... Ora, uno che non può dormire, è nervoso ed il minimo rumore lo fa sussultare. Poco fa, hai detto di aver sentito Mamy che si alzava...
AUGUSTINE Sì. E' esatto.
GABY Mamy? Ti sei alzata?
MAMY No!
AUGUSTINE Ooooh!
MAMY (nervosa) Sì! Mi sono alzata verso il tocco. Ho lavorato a maglia in letto sino a molto tardi e ad un tratto ho pensato che la lana che mi occorreva era nel salone. Sono discesa a cercarla per poter lavorare stamani di buon'ora nel mio letto.
GABY Hai incontrato qualcuno?
MAMY No. C'era la luce accesa in camera di Catherine e di Augustine... Mi è sembrato udire degli scoppi di voce nella camera di Marcel... Ma non ho riconosciuto chi gridava e non me ne sono preoccupata... Ho pensato che fossi tu...
GABY Hai sentito gridare ed hai pensato che ero io? Grazie!
MAMY Gaby, scusami... Non volevo...
GABY Forse! Però fa piacere sentir dire dalla propria madre che si vive col marito mettendogli il coltello alla gola...
La parola fa effetto. Silenzio.
Insomma, sì, volevo dire...
Silenzio.
SUZON Louise, avete qualcosa da dire su quegli scoppi di voci che provenivano dalla camera di mio padre?
LOUISE No, quando gli ho portato la tisana, a mezzanotte, il signore era solo.
SUZON Avete incontrato qualcuno?
LOUISE Sì. La signorina Augustine.
Muso lungo di Augustine.
SUZON Toh? Zia Augustine, ci hai detto che non avevi incontrato nessuno.
AUGUSTINE Me n'ero dimenticata... Eroandata a bere...
GABY Ha passato tutta la notte a bere!
SUZON Louise, dove avete incontrato mia zia?
LOUISE Beh... Verso l'orologio antico.
SUZON L'orologio antico! Però, zia Augustine, se la mia memoria non falla, l'orologio antico non si trova tra la tua camera ed il bagno.
AUGUSTINE Eh?... Già, deve essere stato quando sono andata da Catherine per chiederle di spegnere.
GABY (si fa avanti) Ti aggiravi dalla parte della camera di Marcel... Che è successo?
SUZON Se tu non dormissi in camera separata, mamma, lo avresti saputo!
La battuta è stata sferzante come una frustata.
GABY (colpita, quasi a sé) Farsi giudicare dai propri figli, è orribile!
PIERRETTE (beffarda) E' proprio per questa ragione, mia cara, che non ne ho mai fatti!
GABY (contrattacca verso Chanel che vede sorridere) Signora Chanel, a che ora siete andata via?
S.RA CHANEL (sgomenta) Non ho guardato, signora, ma era vicino a mezzanotte.
GABY Prima o dopo la tisana?
S.RA CHANEL Presso a poco in quel momento. Ho sentito quando il signore l'ha ordinata e sono andata via poco dopo.
GABY Quanto tempo dopo? Cinque minuti?
S.RA CHANEL Un po' di più, perché quando Louise fa qualcosa in cucina mi occorre qualche minuto per rimetterla in ordine. "Soprattutto”... dopo che ha voluto fare la tisana "lei stessa"!
GABY Perché avete voluto farla voi, Louise, quella tisana?
LOUISE Il signore l'aveva ordinata a me, era normale.
GABY Gliela volevate portare su voi stessa?
LOUISE Perché mi dite questo, signora?
GABY E' un pezzo che ho mangiato la foglia, ragazza mia...
LOUISE Come volete, signora. Preferisco essere accusata di scostumatezza che di assassinio.
GABY (infastidita) Ah? Bene. (cerca ora chi attaccare e va verso Pierrette) Non mi resta più che chiedervi dove eravate, voi, Pierrette. Dove eravate ieri sera?
PIERRETTE Sono andata a fare una visita personale che riguarda soltanto me e che non ha alcun rapporto con ciò che ci sconvolge.
GABY Non avete veduto mio marito ieri sera? Davvero?
PIERRETTE Sì, davvero.
GABY Quindi, sino a prova contraria, l'ultima persona che ha visto vivo Marcel, siete voi, Louise.
Louise sembra presa da spavento.
LOUISE E' grave?... Posso essere accusata di assassinio?
GABY Non vi è dubbio.
LOUISE (borbotta qualcosa)
GABY Cosa?
LOUISE Non mi piacciono le seccature... (esita, poi si decide) Dirò tutto... Mi scuso, signorina Pierrette, ma è necessario.
PIERRETTE Me lo aspettavo.
LOUISE (alle altre) Ebbene, ecco: quando ho portato la tisana al signore, sua sorella era con lui.
Un pesante silenzio.
GABY Pierrette! Che cosa siete venuta a fare ieri sera da mio marito?
PIERRETTE (a testa bassa) Sono venuta a chiacchierare con lui, ero depressa...
SUZON Come mai la conversazione è stata così rumorosa?
LOUISE Perché il signore alzava la voce?
AUGUSTINE Vi siete litigati?
PIERRETTE No!... Abbiamo anche riso!
GABY E mia madre diceva di avere riconosciuto la "mia" voce! Bella testimonianza!
Faccia contrita di Mamy.
SUZON Allora, Louise, voi avete assistito alla conversazione fra mio padre e Pierrette?
LOUISE No, no! Me ne sono andata subito portando via il vassoio.
GABY E voi, Pierrette? Che cosa avete fatto dopo che Louise se n'è andata?
PIERRETTE Niente... Abbiamo parlato, poi ho lasciato mio fratello pochi minuti dopo...
LOUISE Sì, questo posso anche giurarlo: ho veduto passare la signorina davanti alla finestra di cucina.
SUZON Non vi ha detto niente, in quel momento?
LOUISE (esita) ...No.
GABY Avete esitato! State attenta, Louise, perché - se mentite - la polizia vi può arrestare per complicità. E' una cosa grave, sapete!
PIERRETTE (s'innervosisce) Lasciate un po' tranquilla questa ragazza!... E' un'assurdità!
GABY Vi tradite, Pierrette! Andando via avete detto qualcosa a Louise ad avete paura che si sappia.
LOUISE Sentite, vi dirò tutto, così mi lascerete tranquilla!... La signorina Pierrette, ritornando via, mi ha chiesto di non parlare della sua visita e mi ha dato cinquanta franchi.
PIERRETTE Che rimpiango molto, piccola sgualdrina...
LOUISE Come?... Dite un po'...
PIERRETTE (interrompendola) Ah, permettete! Non è mica un segreto! Siete stata l'amante di tutto il paese!
LOUISE Quindi come voi!... E poiché voi mentite per farmi avere delle noie, dirò anche perché mi avete dato i cinquanta franchi: perché, quando sono entrata nella camera, voi stavate dicendo al signore: "Se non mi dai quel denaro, ti uccido;"'
PIERRETTE E' falso! Io dicevo: "Mi uccido."
LOUISE No! Ti uccido!
Si accapigliano ingiuriandosi.
Ad un tratto l'imposta sbatte e le donne gettano un grido tutte assieme. Pausa.
GABY Sedute! E che nessuno si muova...
Seggono tutte, a malincuore.
MAMY Ma dove andiamo a finire? Qui perdiamo tutte la testa!
CATHERINE In tutti i buoni romanzi polizieschi è così. Io me ne intendo.
LOUISE Ne ho abbastanza!... Corro sino al crocicchio a chiamare una macchina! (esce correndo)
SUZON Sì, perché adesso non c'è più dubbio possibile! L'assassino è fra noi...
PIERRETTE (scatta) Provatelo!
SUZON Non può essere che una di voi sette... Questo è il mio parere. Punto e basta.
Silenzio.
L'orologio suona.
CATHERINE (avvicinandosi a Suzon) Di’ un po', Suzon... Non hai dimenticato d'interrogare qualcuno.
SUZON Chi?
CATHERINE Te.
SUZON Io?
CATHERINE Sì... Tu hai passato in rivista come noi sette abbiamo impiegato il nostro tempo ieri sera, ma ti sei dimenticata di parlarci "del tuo".
GABY Stai dicendo delle sciocchezze, Catherine... Tua sorella è discesa dal treno stamattina, sotto i miei occhi.
CATHERINE Errore, mammina, errore.
GABY Come "errore"?
CATHERINE (durando l'effetto) Sì. Suzon era qui in casa, ieri sera... L'hoveduta.
Stupore generale.
SUZON (con voce senza tono) Quando mi hai veduta?
CATHERINE Stanotte... Ho socchiuso la mia porta e ti ho veduta entrare da papà. Erano le quattro del mattino.
Sensazione. Le donne fissano tutte Suzon che s'impaurisce.
SUZON Non ho ucciso papà!... Lo giuro!
GABY Ma infine, Suzanne, spiegati. Questa rivelazione è sconvolgente!
SUZON Sì... Ho preso il treno con un giorno di anticipo. All'alba, sono entrata dalla porta di servizio... Sono andata su da papà e gli ho detto qualcosa di molto grave che volevo fosse il solo a sapere!... Se non mi avesse approvata, io non sarei mai più ritornata... E' stato di una gentilezza meravigliosa... Povero papà! Mi ha promesso il suo appoggio e mi ha consigliata di riprendere un treno tornandouna stazione indietro. Gli ho obbedito... Sono ripartita e così, stamani, sono arrivata col treno previsto!
GABY Cosa gli dovevi dire?
SUZON (ha dominato la sua emozione sino ad ora, scoppia in singhiozzi) Io... io...
Improvvisamente rientra Louise urlando.
LOUISE Signora! Signora!
GABY Che c'è ancora? Non siete andata via?
LOUISE (grida) Il cancello è chiuso!... Non si può uscire dal parco!... Siamo rinchiuse qui!
Tutte si guardano impaurite.
FINE PRIMO ATTO
ATTO SECONDO
Inizio del pomeriggio. Cielo coperto.
Le donne sono tutte in scena, silenziose, accasciate.
Gaby apre la radio. Dopo alcuni rumori dovuti a disturbi atmosferici:
ANNUNCIATORE "...meteorologiche... Le nevicate continuano. La tempesta in furia sulle montagne dove alcune strade sono impraticabili. La neve ed il freddo hanno mietuto numerose vittime..."
Gaby chiude la radio epoi sospira.
GABY Ebbene, signore!... Per ora non vi sono speranze...
Un silenzio opprimete. L'orologio suona le due.
S.RA CHANEL Già le due!... Dovreste prendere qualcosa... Ho servito, in sala da pranzo, un desinaretto freddo...
AUGUSTINE (ghiotta) Ah, sì? Che cosa c'è da mangiare?
MAMY Augustine!
AUGUSTINE Beh, non è mica detto che, se siamo tagliate fuori dal mondo, si debba morire di fame.
Mamy la guarda con disapprovazione. Augustine tace. la signora Chanel si allontana scoraggiataverso la vetrata.
Suzon si alza e passa dinanzi a sua madre, implorandone uno sguardo.
SUZON Mamma!
GABY Hai ancora il coraggio di guardarmi? Non hai mica qualche altra cosa da rivelarmi?
SUZON No, mamma, ti ho detto tutto.
GABY (esaltandosi) Una sgualdrina! Ecco cosa sei! Una sgualdrina!
PIERRETTE (che sta leggendo una rivista) Sono cose che capitano!...
GABY Nel vostro ambiente, certamente! Nel nostro, prima ci si sposa!
PIERRETTE Siete arretrata! Adesso non c'è più "ambiente "... E' il progresso!
GABY Quindi, bisogna che io le faccia i complimenti perché aspetta un bambino?
PIERRETTE Ma lasciatela un po' tranquilla! Fareste molto meglio a...
GABY Noi facciamo a meno dei vostri consigli!
PIERRETTE Oh, a me, per quel che me ne importa!
La Signora Chanel getta improvvisamente un grido dopo avere guardato in giardino attraverso la vetrata.
S.RA CHANEL Presto! Venite! I cani stanno morendo... Li ho visti, uno è stecchito, l'altro si sta contorcendo. Mi tremano le gambe... Venite!
Esce sulla terrazza, scompare.
GABY Sono morti i cani?
AUGUSTINE Avvelenati, è certo!
Gaby e Augustine seguono la Signora Chanel.
MAMY Non toccate niente!
LOUISE Il veleno per i topi!
Va nel tinello.
SUZON Mio Dio! Che cosa sarà di me?
PIERRETTE (a Suzon, molto gentile) Al punto in cui siamo, non dovete preoccuparvi troppo! Il tempo accomoda tutto...
MAMY (brontola da una parte lavorando a maglia) ...e ne farà indubbiamente una come voi! Bella prospettiva!
PIERRETTE Occupatevi delle vostre maglie e non della mia prospettiva!.. Capito?
Pierrette, scoraggiata, torna a leggere la sua rivista.
Suzon scorge alloraCatherine con la testa fra le mani. si getta su sua sorella e la stringe tra le braccia.
SUZON Catherine!
CATHERINE (che piange) Che orrore!... Lo avevo letto nei libri, ma non avrei mai creduto che facesse questo effetto!
SUZON E' impossibile crederle. (pausa) Ti voglio molto bene, Catherine, lo sai. Ho pensato molto a te...
CATHERINE Anch'io. Allora... avrai il bambino?
SUZON Sì.
CATHERINE Era meglio se, poco fa, non dicevo che sei venuta qui stanotte...
SUZON No, hai fatto bene...
CATHERINE Com'è il tuo fidanzato?
SUZON Alto, biondo, con gli occhi verdi...
CATHERINE Hai fortuna... Che cosa fa?
SUZON Lavora in una banca.
CATHERINE La banca è sua?
SUZON No!
CATHERINE (spaventata) Ma allora è al verde?
SUZON Tu credi ancora che il denaro sia la felicità?
CATHERINE Ha un fratello?
SUZON No.
CATHERINE (delusa) Peccato!
SUZON Scioccona, hai tutto il tempodi pensarci, a queste cose... Non hai l'età!
CATHERINE La mia età, la mia età, sempre il solito ritornello! Proibito leggere, proibito fischiare per strada, gettare sassi, fumare. Proibito... Proibito... E caspita, allora!
SUZON Catherine!
Gaby rientra dalla terrazza.
Pierrette si alza.
PIERRETTE Allora?
GABY I cani sono morti! E' spaventevole! Povere bestie!
MAMY Perché averli uccisi?
GABY Me lo domando anch'io.
PIERRETTE Ve lo dico io: l'assassino ha voluto vedere se il veleno per i topi uccideva anche esseri umani... Eccolo informato!... Allora, aspettiamoci di mangiarne anche noi nel più breve termine di tempo.
GABY (scattando) Ma non vedete, dunque, in che stato siamo?
Louise rientra dalla cucina.
LOUISE La scatola del veleno per topi è scomparsa!
GABY Chi lo ha fatto? Chi ha giurato di terrorizzarci sino a questo punto?
LOUISE Io, in ogni modo, non posso più respirare... Vado a fare le mie valigie.
PIERRETTE Ah, no! Aspettate. A partire da questo momento, è proibito lasciare questa stanza.
AUGUSTINE (che è ritornata con la Signora Chanel) Sono anche io del vostro parere; se noi ci sparpagliamo, l'assassino colpisce un'altra volta.
GABY Sembra di vivere un incubo! Il telefono tagliato, la macchina guasta, i cani avvelenati... Dite ciò che volete: non mi sembra normale! Cosa mi proponete di fare?
MAMY Si potrebbe gridare... o chiamare qualcuno sulla strada!...
GABY Attraverso il cancello? Con questa tempesta, chi volete che si fermi?
MAMY Figliuole mie, è un vagabondo... Non può essere stato che un vagabondo.
S.RA CHANEL Ma no! Bisogna arrendasi all'evidenza... E' una di noi otto! SUZON Propongo che restiamo in questo salotto finché... (si tace)
PIERRETTE Finché?...
CATHERINE Finché l'assassino si tradisca.
MAMY Per avere da piangere una vittima di più?
SUZON No... Riflettendoci bene, si deve trovare qualcosa.
GABY Mia povera piccina, tu passi il tempo a riflettere e, sino ad ora, senza risultato.
SUZON Noi sappiamo almeno a che ora è stato ucciso papà.
MAMY A che ora?
SUZON Dopo le quattro del mattino! Perché io l'ho lasciato verso quell'ora.
PIERRETTE Ah! ah! Graziosa maniera di piazzarvi, di nuovo, fuori del dramma!
SUZON Io ho lasciato mio padre "vivo", vorrei che mi si credesse.
PIERRETTE Vi crediamo! Soltanto che ciascuna si professa innocente e, tuttavia, fra queste quattro mura c'è una colpevole.
SUZON (scoraggiata) Sì. E'un cerchio chiuso....
CATHERINE Non vi sono cerchi chiusi nel meccanismo poliziesco! Qui fra noi, "una mentisce", ed è l'assassino, sì! E ciò che l'aiuta a nascondersi, è che anche "le altre mentiscono"... per altre ragioni che il delitto! Credetemi, per scoprire l'assassino, bisogna che, prima di tutto, voi scopriate...
Un pesante silenzio.
AUGUSTINE (aggressiva) Per ogni evenienza, prevengo l'assassina che io sono armata!
GABY La prevengo che... lo sono anch'io!
Gaby e Augustine assieme:
GABY e
AUGUSTINE In questo cassetto, c'è una rivoltella!
Folli, si precipitano tutte e due alla scrivania disputandosi.
AUGUSTINE Prima io! Ci ho pensato per prima!
GABY La rivoltella è di mio marito... Basta!
Gaby si piega, fruga nel cassetto. poi si alza, sconvolta dalla paura.
AUGUSTINE Cosa? (guarda a sua volta nel cassetto) Hanno rubato la rivoltella!
GABY Siamo perdute!!!
CATHERINE Vi ho detto e ve lo ripeto, che abbiamo la fortuna di essere recluse e voi non ne volete approfittare! Finché l'assassino è attorniato da sette testimoni, non farà niente! Siamo sette contro uno! Se ci disperdiamo, siamo f ritte... Ecco, avrete certo sentito parlare di Orazio che, per uccidere tranquillamente i tre Curiazi, li separò l'uno dall'altro? Vedi, mamma, ho imparato almeno questo con i miei studi. Ebbene, questo non è il momento di mettersi a fare i Curiazi e di farsi accoppare una dopo l'altra... Se una di noi lascia questa stanza... pfft ! siamo tre di meno in un quarto d'ora!
AUGUSTINE (all'improvviso) Sentite! Vi dirò una cosa...
E, patatrac, cade per terra lunga distesa.
MAMY Augustine!... Si sente male...
Le donne si precipitano verso Augustine.
SUZON (a Catherine ) Lovedi che cosa hai fatto?
CATHERINE Oh, là, là!... Che noiose. !
Le donne hanno disteso Augustine sul canapè.
MAMY E' il cuore. Bisogna farle la solita iniezione. Signora Chanel, fate bollire l'acqua per la siringa.
La Signora Chanel esce.
(a Suzon) Vai a prendere la scatola delle fiale.
SUZON Dov'è?
MAMY Nel cassetto della sua toilette.
Suzon si avvia verso la scala, ha un attimo di paura, non si muove.
GABY (indicando Augustine ) Non ci mancava che questa! (vede Suzon immobile) Valle a prendere, Suzon... Sbrigati!... Coraggio!
Suzon sale e scompare al piano superiore.
MAMY Con l'iniezione si riprenderà! Louise, andate a prendere la scatola di pronto-soccorso.
LOUISE Cosa? Ah, no! L'iniezione, io, non gliela faccio. Sono stata anche troppo buona sino ad oggi! Per l'ingratitudine che ne ho avuta per ricompensa...
MAMY Louise, voi non vi potete rifiutare di...
LOUISE Sbrigatevela voi! Io sono stata assunta qui come domestica, non come infermiera. Le ho fatto per piacere, ma solo perché mi andava di farlo. Ora non mi va più.
MAMY Non ci siete che voi, qui, a saper fare le iniezioni... Non vi potete rifiutare... E'un delitto!'
LOUISE Delitto o no, per me fa lo stesso. Ah, sarebbe troppo comodo! Mi si tratta come l'ultima delle donne! Mi si accusa! Mi si insulta! Tutto questo perché io sono la cameriera... E poi, tutto ad un tratto, crac, finito? Bisogna che io apra il mio cuore, che rianimi i morenti? Niente da fare. La signorina Augustine è stata troppo cattiva con me. Sbrigatevela voi!
GABY Mancata assistenza a persona in pericolo di morte, è il tribunale e la prigione. Lo sapete?
LOUISE Io ho dato gli otto giorni.
PIERRETTE Louise, riflettete. Vi addossate un brutto affare. Credetemi. Fate l'iniezione... E' unconsiglio d'amica.
LOUISE ... Bene... Va bene...
MAMY Grazie, Louise... Grazie...
LOUISE Oh, i ringraziamenti!...
Louise esce.
Suzon compare in alto alla scala.
SUZON In camera di Augustine non trovo niente !
MAMY Ha la mania di spostare ogni cosa... Vengo con te.
Mamy sale e scompare con Suzon.
CATHERINE Zia Augustine è molto pallida...
GABY Non aver paura, riprenderà i sensi... L'iniezione le farà bene..
CATHERINE Non sarà mica un trucco? E' proprio svenuta?
GABY Insomma, vuoi tacere?
Louise torna col pronto soccorso.
LOUISE Mimordo le mani per avere detto, quando sono venuta qui, che avevo il diploma di infermiera... Se la signorina Augustine muore in seguito, si dirà che le ho fatto male l'iniezione... Le mie pene non sono ancora finite. Il giorno in cui sono entrata qui, avrei fatto meglio a rompermi una gamba... Allora, queste fiale, arrivano?
GABY Ma che cosa fanno ?
CATHERINE Vuoi che vada a vedere?
GABY No, resta qui.
In alto alla scala appaiono Mamy e Suzon con l'aria inquieta.
SUZON Non troviamo niente!
MAMY Proprio non capisco. Nella camera di Augustine non c'è più nessuna medicina!
PIERRETTE Che cosa volete dire? Le medicine sarebbero state fatte sparire... volontariamente?
MAMY (ad Augustine) Bambina mia... Augustine...
GABY Può darsi che le abbia gettate via lei stessa...
MAMY No!... Sono state gettate via... Indirettamente, si è voluto uccidere Augustine.
SUZON Vado a cercare ancora.
Sale la scala.
PIERRETTE Fatele qualcosa! Bisognerebbe bagnarle la testa, no?
GABY Un panno bagnato!... E schiaffeggiatela!
AUGUSTINE (aprendo un occhio) Ti sento, Gaby, mi vuoi schiaffeggiare!
GABY Se mi senti, vuol dire che sei ancora in vita. Tanto meglio!
MAMY Piccina mia, come ti senti?
AUGUSTINE E' terribile. Ho il cuore fermo.
MAMY Non ti muovere. Riprenderà a camminare.
AUGUSTINE Voglio... voglio un'iniezione...
Guardano senza osare di parlare.
GABY Sì, sono andate a prenderle.
MAMY Sono nella toilette od in qualche altro posto?
AUGUSTINE Ne ho nella toilette, con tutti i cachets e poi anche nell'armadio a muro con tutto il resto...
MAMY Non le hai cambiate di posto?
AUGUSTINE Ma no... Che idea!
Le donne si guardano ancora.
La mia iniezione!
MAMY (mentendo) Non so proprio se ti farà bene...
AUGUSTINE Ma io morirò, mamma!
GABY Ma no che non morirai! Svieni due volte al giorno!
MAMY (ha un gesto d'impotenza verso le altre) Piccola mia...
Una pausa.
AUGUSTINE Che? Nessuno si muove? Nessuno parla? Ah!... ho capito! State a vedermi morire... Siete tutte d'accordo... Mi lascerete crepare come un cane randagio. Ah, allora no... Non toccarmi, mamma... Io vi seppellirò tutte... Louise, la mia iniezione.
PIERRETTE Lo vorremmo proprio, mia cara, ma tutte le vostre medicine sono scomparse!
AUGUSTINE Scomparse?
MAMY Non osavamo dirtelo...
AUGUSTINE (si getta nuovamente nelle braccia della madre con improvviso tono melodrammatico) Perfetto ! Così vi libererò la casa dalla mia presenza! Me ne andrò come ho vissuto, senza soccorsi, senza aiuto... Completamente sola! Sempre sola. Col mio cuore tanto ammalato e tanto vuoto... Qui, non c'era che Marcel di pulito... Lo avete ucciso con le vostre brutture! Ed anche per me è proprio finita...
Suzon giunge dall'alto con un grande foglio di giornale pieno di scatole di tutti i colori.
SUZON Ho trovato le medicine..
AUGUSTINE (felicissima, battendo le mani) Sono salva !... Sono salva!...
Suzon è in fondo alla scala.
Mamy le si precipita incontro e si mette a frugare nel mucchio.
MAMY Tieni, ecco le tue iniezioni... (ha trovato la scatola) Presto, Louise, la scatola del pronto soccorso... Signora Chanel, l'acqua bollita...
Le due donne si affrettano per eseguire gli ordini.
(ad Augustine) Vieni nella sala da pranzo, sul canapè.
Mamy sorregge Augustine e le due donne escono per la porta a sinistra.
Catherinefa per seguirle.
GABY Catherine, resta qui.
CATHERINE Voglio vedere come si fa a fare l'iniezione...
Scappa dietro alle altre due.
La Signora Chanel attraversa la stanza con una casseruola edun tovagliolo. Esce da sinistra.
LOUISE Che giornata!... Me la ricorderò per tutta la vita!
Manovra la siringa e s'infila nella porta a sinistra, invelenita.
PIERRETTE (mettendosi dinanzi a Suzon) Dove le avete trovate, le medicine?
SUZON Il furto non doveva risalire a più di un'ora fa perché Augustine, che era già stata nella camera, sene sarebbe accorta. Il ladro - ma che dico, la ladra! - non ha avuto più di due o tre minuti per agire. Così ha deposto il pacchetto dei medicinali dove gli è stato possibile. Ho frugato nelle camere. Era sotto un letto.
GABY Quale?
SUZON Il tuo, mamma.
GABY (soffocata dalla sorpresa) Sotto il mio?... E' incredibile!... Mi si è voluto compromettere...
SUZON (ambigua) Non vi è dubbio.
GABY Chi può volermi male sino a questo punto? Si tratta di un nemico della famiglia. Non si può spiegare altrimenti... "Chi non è della famiglia?"... Ecco il problema.
PIERRETTE E' molto simpatico nei nostri riguardi!
GABY Voi avete troppi interessi in questa casa. Ciò vi lega a noi.
PIERRETTE Interessi? Non ne vedo.
GABY Non fate l'ingenua. Sapete benissimo che Marcel, nel suo testa mento, ha pensato anche a voi!
PIERRETTE Ve lo ha detto lui oppure è una vostra supposizione?
GABY Me lo ha detto. Otto giorni fa. Mi ha detto che vi lasciava ventimila franchi. Nuovi, naturalmente.
SUZON Ma questa è una grande notizia, mamma! E non ci dicevi niente!
GABY Bah... non ci avevo più pensato...
PIERRETTE Quanto vi deve essere dispiaciuto!
GABY Oh, non quanto potete credere. Ero così soddisfatta di liberarmi di voi a quel prezzo!
PIERRETTE (commossa, sembrerebbe...) Allora Marcel ha fatto un gesto...
GABY (interrompendola) Ha fissato un appuntamentocol suo notaio, nei giorni seguenti... e quando voi avete avuto la sicurezza di quell'eredità...
PIERRETTE Vedete, la mia versione - invece - è diversa. Marcel non mi aveva ancora inclusa nel suo testamento, ma stava per farlo. Allora, voi avete agito... con tutta urgenza!
GABY Che orrore!
PIERRETTE Il testamento è stato fatto, sì o no? Se è stato fatto, i dubbi cadono su me. Ma... se non è stato ancora fatto, i sospetti cadono su voi.
SUZON Io sono in grado d'informarvi su questo punto. Il testamento non è stato fatto.
Pierrette, trionfante, si allontana sogghignando.
(a sua madre) Stanotte, quando ho visto papà... mi ha parlato di una cosa relativa ad un testamento. Mi ha detto: "Hai fatto bene a confessarmi tutto. Contavo di andare domani dal mio notaio... Penserò a te. Promesso."
GABY (esplodendo) Un modo ingegnoso per dire: "Io non ho ucciso mio padre perché l'indomani lui mi avrebbe incluso nel suo testamento", ed un modo ignobile di accusarmi del delitto! Sei un mostro se parli così a tua madre, Suzon!
SUZON Io non ti ho accusata, mamma! Ho detto ciò che era accaduto.
GABY Tu osi guardarmi e darmi delle lezioni nello stato in cui sei!... Io, almeno, posso ancora guardarti in faccia... (prende Suzon per un braccio) Guardami, guarda tua madre e osa ripetere ciò che hai detto.
SUZON (scoppiando in singhiozzi) Mamma... (le si stringe contro)
GABY Ah, non mi rimetterò mai dopo tutti questi orrori!
PIERRETTE (che ridacchia da lontano) Ben recitata questa scena di melodramma!
GABY Oh, voi!... Tacete... Diteci piuttosto: dove eravate la notte scorsa?
PIERRETTE Non è a voi che ne renderò conto, ma alla polizia. Una persona presso la quale mi trovavo, potrà testimoniare in mio favore.
GABY (sprezzante) Un uomo, certo....
PIERRETTE (sta per rispondere, poi) Me lo avete già chiesto e non vi ho risposto.
Pierrette risale verso la vetrata.
GABY Siete stata voi a mettere le medicine sotto il mio letto, per farmi del male. Voi mi detestate! E si vede!
Pierrette le lancia in faccia una boccata di fumo di sigaretta e se va dal fondo.
GABY (dopo un attimo di pausa) ...Suzon... Hai guardato sotto il mio letto?
SUZON (dopo una pausa) Sì, mamma. Ho veduto.
GABY Hai veduto?
SUZON Sì. Ho veduto le tue valigie. Pronte, piene zeppe. Contavi di fare un viaggio?
GABY Beh...
Un silenzio. Le due donne si guardano.
Louise esce dalla sala da pranzo.
LOUISE Fatto!... La fissata è sistemata!
Esce dalla porta del tinello.
GABY (che vuol cambiare presto discorso) Elei? Non credi che sia di una insolenza inquietante?
Catherinerientra dalla sala da pranzo seguita da Mamy.
CATHERINE Oh, sono una cosa formidabile, le iniezioni... Crac!... e ti senti subito meglio.
GABY (a Mamy) Lo sai, mamma, dove sono state ritrovate le medicine? Sotto il mio letto.
MAMY No?... E chi ha potuto fareuna cosa simile?
CATHERINE Chiunque, ecco... Poiché ci siamo sparpagliate tutte per la casa...
Louise rientra dal tinello.
MAMY (scorgendola) E Louise che si rifiutava di fare l'iniezione!?... Vi sembra una cosa normale?
CATHERINE Ma sì, ecco! Le avete detto delle stupidaggini... Nonostante ciò, è proprio una persona curiosa...
Catherine va verso Louise.
LOUISE (che indietreggia) Che c'è ancora di nuovo?
CATHERINE Louise, diteci i nomi dei giovanotti che vi scrivono qui... Ho visto un mucchio di lettere nel vostro cassetto...
LOUISE Bugiarda!
CATHERINE Una sera, vi ho seguito.
LOUISE (prossima a piangere) Mentite... Ma dirò anch'io tutto quello che so su voi!
CATHERINE E ditelo! "Dalla discussione scaturisce la luce".
LOUISE Sotto il vostro materasso ho trovato dei libri stranamente salaci, con illustrazioni.
GABY (scatta) Perché non mi avete detto niente?
LOUISE Ciò oltrepassa le mie attribuzioni. Mi sono contentata di confiscarli.
CATHERINE Ah, siete stata voi?
GABY Catherine, dove hai preso quei libri?
CATHERINE Li ho sgraffignati uscendo da scuola. Erano in mostra ad una rivendita di giornali. E'una vergogna! Hop! Né vista, né conosciuta!
MAMY (scagliandosi su Louise col suo bastone) E' Louise che fruga sotto i materassi, i guanciali!!!... Il mio denaro! Il mio denaro! Ladra!...
LOUISE (che indietreggia) Adagio!
MAMY Louise fruga sotto i letti... E ci dirà... tutto ciò che ha visto sotto questi letti...
Louise si volta verso Gaby. silenzio. Le due si guardano.
Attirata dalle grida e' entrata anche la Signora Chanel.
LOUISE Sotto i letti?
CATHERINE Parlate, Louise! Parlate pure! Nessuno vi punirà... Ah, se il Sindacato Domestici vi vedesse, creperebbe dalla gioia!
SUZON Se nessuno ha niente di preciso da rimproverare a Louise, potremmo lasciarla in pace, no?
MAMY (attaccando) Io ho da rimproverarle certe cose... Senza parlare dell'iniezione che non voleva fare ad Augustine... debbo dire che, un giorno, ho visto questa ragazza che apriva una lettera indirizzata a me!
LOUISE Ma si trattava di un errore!
MAMY Oh, sì!... Un errore...
S.RA CHANEL (intervenendo) Precisamente, un errore! Mi sento obbligata a testimoniare in favore di Louise. Da dieci anni, sono sempre io che vado a ritirare la corrispondenza dalla cassetta... Louise non si avvicinava nemmeno, quindi Louise non poteva trafugare niente. E' colpa mia se, un giorno, ho dato una lettera della signora a Louise, sembrandomi sua. Ecco tutto! Ci si può sempre sbagliare!
MAMY In quella lettera c'era un vaglia.
S.RA CHANEL E con questo? Ci si può sbagliare, si può consegnare una busta per un'altra! Tutti possono fare uno sbaglio... Di sbagli, io ne faccio spesso. Per esempio, un giorno ho sorpreso la vostra signora nonna che stava bevendo a garganella da una bottiglia di porto. Ebbene, si trattava di un errore! Lei me lo ha spiegato chiaramente: ciguardava dentro per vedere se la bottiglia era vuota!... non sono andata a raccontare attorno che eravate una ubriacona!
LOUISE Grazie, Chanel.
MAMY (contrattacca) Signora Chanel, poiché voi siete così onesta, ci spiegherete perché - mentre avete detto di essere andata via da qui verso mezzanotte - perché ho visto il vostro soprabito ed il vostro scialle attaccati nell'ingresso del tinello e ciò verso la una e mezzo, cioè quando sono discesa per prendere la mia lana in salotto... Voi che sapete replicare con facilità, rispondete!
Un silenzio.
Mamy trionfa.
MAMY Ma rispondete, dunque!
S.RA CHANEL (dopo una pausa) Sì, sono ritornata qui verso la una del mattino!
SUZON Perché non l'avevi detto?
S.RA CHANEL Non pensavo che le cose sarebbero arrivate a questo punto! Credevo che il colpevole sarebbe stato arrestato subito!
SUZON Perché hai sentito il bisogno di ritornare qui dopo mezzanotte?
S.RA CHANEL Lasciando la casa sono andata direttamente al mio padiglione dove avevo lasciato Pierrette. C'era dalle nove di ieri sera... Contavamo di fare una partita a carte... Quando, rientrata in casa mia, non ho trovato nessuno... ebbene, confesso che ho avuto paura...
SUZON Paura?
S.RA CHANEL No, non è la parola esatta... Voglio dire che ho pensato che ci si era incrociate, senza vedersi... e che Pierrette doveva esser venuta qui per parlare col signore... Temevo i loro incontri, le loro controversie, i loro litigi!
PIERRETTE (che rientra nella stanza d'un balzo, come un demonio) Aaah !... Brava signora Chanel! Dite piuttosto che siete tornata per necessità! La necessità di giocare! La passione per il poker è più forte di voi... vero?
S.RA CHANEL Se volete insinuare...
SUZON (le separa e prende Chanel per un braccio) Chanel, sei dunque andata su da papà verso la una?
S.RA CHANEL Sì.
SUZON E ci hai trovato Pierrette?
S.RA CHANEL Sì.
SUZON Che dicevano?
S.RA CHANEL Niente.
SUZON Come "niente"? Non dicevano niente? E che facevano, allora?
S.RA CHANEL Beh! ... Giocavano a carte!
GABY (salta su, sbalordita) Cosa dite? Anche mio marito giocava a carte?
S.RA CHANEL Sì, signora.
GABY Da quando?
S.RA CHANEL (indica Pierrette) Da...
PIERRETTE Da quando sono venuta qui, vero?
S.RA CHANEL Sì.
PIERRETTE E' falso! In tutti i suoi viaggi a Parigi, Marcel era un frequentatore assiduo delle bische. Ve lo posso dire con cognizione di causa... Ero io che lo pilotavo... Allora, non venite ad addossarmi i suoi difetti. E anche voi, certamente, è dal mio arrivo che siete stata presa da questa passione per le carte, il gioco, il totalizzatore, eccetera... Voi e Marcel, senza dubbio, eravate due innocenti ai quali ho contagiato il male?
S.RA CHANEL Oh, no! Io ho sempre giocato!... Solamente che, dopo il vostro arrivo, perdo più spesso... Ecco tutto.
PIERRETTE Avete divorato tutti i vostri risparmi e, adesso, volete dire che io baro e vi derubo?
S.RA CHANEL Io non dico niente. Perché...
PIERRETTE ... Perché, cosa?
S.RA CHANEL Perché non ho prove!
PIERRETTE Quando non si hanno prove, si sta zitti!
Pierrette si allontana, beffarda.
S.RA CHANEL (alle altre) Mettetevi un po' al mio posto: avevo due assi di cuori!!!
Capisce che si sta impantanando e si mette a piangerenascondendo la faccia tra le mani.
SUZON Chanel! Tu!
S.RA CHANEL Suzon... Ti giuro che sono incapace di aver fatto qualcosa di male! Non farmi il torto di credere di me una cosa simile, piccina mia...
MAMY Ma allora, Marcel, Pierrettee la signora Chanel, giocavano tutti e tre?
CATHERINE Rimpiangi di non aver fatto il quarto per giocare i tuoi titoli?
Catherine evita di precisione una bastonata di Mamy.
GABY Signora Chanel! Voi che avevate tutta la mia fiducia! Voi, alla quale ho fatto l'onore di allevare le mie figliuole...
S.RA CHANEL Bisognava bene che avessi l'onore di allevarle, signora! Se esse non avessero avuto chele vostre attenzioni, non avrebbero certo avuto gran cosa!
GABY Oh! è la prima e l'ultima volta che sento simili discorsi. Quando arriverà la polizia, non vi risparmierò, signora Chanel.
S.RA CHANEL Come vorrete, signora. Io non niente da nascondere, "io"!
SUZON (riprende Chanel per un braccio) Chanel, ieri sera hai giocato a lungo a poker con papà e Pierrette? Rispondi!
S.RA CHANEL Sì. Più di un'ora...
SUZON Hai vinto?... Perso?...
S.RA CHANEL Perso. Naturalmente!
SUZON Perso quanto ?... Perché suppongo che non giocaste di niente!.. Quanto?
PIERRETTE ...Tremila nuovi franchi!
SUZON Hai pagato?
S.RA CHANEL No... Me li sono fatti prestare.
SUZON Da chi?
S.RA CHANEL Dal signore...
Stupore generale.
Ma io l'ho lasciato ancora vivo! Non avrei mai potuto fare un orrore simile! Sono uscita lasciando il signore e Pierrette che proseguivano la partita. Lo giuro!
SUZON Pierrette, dunque voi siete rimasta sola con mio padre? Che cosa avete fatto?
PIERRETTE Niente. Abbiamo chiacchierato...
S.RA CHANEL (oltremodo arrabbiata) Non è vero! Avete riso! Vi ho sentito. Avete riso di me. Avete riso perché avevate barato tutti e due! Avete riso perché mi avevate rubato tremila franchi!
PIERRETTE (si alza, livida) E "oplà."! Vi siete tradita! Il dubbio non è più possibile. Siete stata "voi" ad uccidere Marcel!
S.RA CHANEL Io ho la coscienza tranquilla... Io non mi sono ritirata in provincia per tirarmi fuori da una brutta faccenda... io!
Pierrette e Chanel si affrontano con lo sguardo.
SUZON Chanel, li hai sentiti ridere? E allora? Che cosa hai fatto?
S.RA CHANEL Niente. Ho pianto. (nasconde il volto) Ed ora lasciatemi tranquilla! Non ho più niente da dire.
Sale la scala, piangendo, e scompare.
SUZON Pierrette, ormai è chiaro che siete stata voi l'ultima a vedere mio padre ancora vivo!
PIERRETTE Ah, no! Louise deve averlo veduto, più tardi... e ... più da vicino!
LOUISE Oh! Perché volete che io sia risalita a trovare il signore? E' una calunnia!
PIERRETTE Marcel e questa ragazza siconoscevano da cinque anni.
GABY Cosa dite?
PIERRETTE Sì... Cinque anni di garçonnière, di "week-end" clandestini... Questo inverno, qui, era libero il posto di cameriera. Louise si è fatta assumere... E' ciò che si chiama: installazione a domicilio!
LOUISE Fareste molto meglio ad occuparvi degli affari vostri! Sono piuttosto a mal partito...
GABY (pungente) Louise... Cosa dobbiamo pensare di ciò che abbiamo udito?
LOUISE Beh?...
GABY Conoscevate già da prima mio marito?
LOUISE Sì.
GABY Ed avete deciso, di comune accordo, che avreste fatto la cameriera?
LOUISE Sì.
GABY Perché?
LOUISE Perché... perché... noi... ci... piacevamo.
Louise si mette improvvisamente a piangere.
Si aprela porta ed entra Augustine, viva e verde, fregandosi le mani.
AUGUSTINE Ne ho sentite delle belle!... Senza bisogno di ascoltare alla porta, urlate tanto!
MAMY Come ti senti, Augustine ?
AUGUSTINE Non sono ancora sotterrata... Non è proprio bello-bello, tutto questo!... Povero Marcel!... Era proprio da compiangere a stare con tutte voi!
GABY (acida) Lo avresti consolato volentieri, non è vero?
AUGUSTINE Ma sì! Sfoga su di me la tua collera per mascherare il fatto che hai sorpreso assieme Marcel e Louise e che, più tardi, nella notte, ti sei vendicata... Pan!
GABY (sdegnata) Osi dire questo dinanzi alle mie figliuole?
AUGUSTINE Ah, le tue figliuole!... Belline!
CATHERINE Grazie!
AUGUSTINE Catherine è la malignità e la pigrizia riunite. I suoi romanzi le hanno fatto girar la testa. Non mi meraviglierebbe che preparasse da un pezzo qualche maldicenza a mio carico... e Suzon deve avere un bambino! Brava!
GABY Non spetta a te giudicare.
AUGUSTINE Però, me, mi si giudica! Suzon è incinta! Quando penso che ci ha interrogato tutte come se fosse stata la giustizia discesa dal suo piedistallo!... Ai miei tempi, si rispettavano le ragazze perché loro stesse sirispettavano. Adesso vanno al cinema, al caffè, fumano, portano i pantaloni, fanno del camping e si riducono a fare dei bambini... Tanto peggio per loro! La tua negligenza nell'educazione delle tue figliuole dà i suoi frutti.
GABY Poiché tu li sai così bene allevare i figli, perché non ne hai fatta una dozzina?
AUGUSTINE (ammantata di dignità) Perché mi hanno rispettata!
GABY Sì... Macon quale risultato!
Tutte sogghignano dellarisposta.
AUGUSTINE (non sa cosa rispondere)
MAMY (in collera) Non si merita che la trattiate così! Lei è sola ed io sono vecchia, ma vi avverto TUTTE che la prima che attacca ancora Augustine, l'avrà a che fare con me.
Gaby si alza e va verso sua madre.
GABY Se tu vedessi i tuoi occhi! Sei una collerica, mamma, ed un'ingrata. Avrei dovuto lanciarti marcire nella tua provincia.
MAMY Come?
Mamy ha improvvisamente vergogna e si lascia cadere in una poltrona.
Catherine va verso Mamy.
SUZON L'assassino è molto forte. Si nasconde dietro i nostri difetti, le nostre debolezze, le nostre menzogne...
Un silenzio assai lungo.
CATHERINE Che bel quadro di famiglia!
GABY Mia piccola Catherine, avrei dato qualunque cosa perché, oggi, tu non fossi qui con noi...
CATHERINE Oh! sai, non deturpo il lotto... Ma se riprendessimo la conversazione dal momento in cui si è svenuta zia Augustine? Io dicevo che, sparpagliandoci, l'assassino - come l'Orazio - poteva colpire. Noi ci siamo disperse...
SUZON ... E non è stato commesso nessun delitto!
CATHERINE E nessun delitto è stato ANCORA commesso!... Quindi è prossimo!...
PIERRETTE Non ha affatto torto. Una di noi può avere premeditato qualche minaccia.
SUZON Questa vita con addosso il terrore della propria vicina è intollerabile...
CATHERINE (perfida) Al tuo posto, zia Augustine, io sarei preoccupata... L'assassino ha sottratto le tue fiale e poi le ha nascoste male! Come se avesse voluto che le ritrovassimo presto... E tu ti ci sei fatta fare comunque l'iniezione! Sei coraggiosa...
LOUISE La fiala era intatta.
CATHERINE Non ho mica detto che voi abbiate messo del veleno nella siringa...
GABY (a Catherine) Vuoi stare zitta, di', vuoi stare zitta? Hai giurato di farci impazzire tutte? Stai zitta, sì o no?
AUGUSTINE (verde dalla paura) E' vero... Ho l'impressione che le mie iniezioni non mi facciano lo stesso effetto... Forse è stata aperta la fiala...
GABY Sta' zitta, anche tu!...
Un'improvvisa esplosione scuote l'aria. Grida e sbigottimento.
S.RA CHANEL (arrivando dal primo piano) E' scoppiato lo scaldabagno! Era stata spenta la fiaccola della "veilleuse"... Ho voluto riaccendere ed è scoppiata ogni cosa!... L'acqua sta allagando tutto il bagno. Non so più cosa fare... Datemi degli stracci... Non importa cosa! Dei giornali!
Lo sbigottimento aumenta, ciascuna cerca qualcosa.
Gaby prende un cuscino della poltrona e lo porge alla Signora Chanel.
GABY Prendete questo!
Mamy s'impadroniscedel cuscino.
MAMY Ah, no! Questo no... Non è possibile...
GABY Mamma, dammi codesto cuscino!
MAMY Ma è ridicolo, è nuovissimo!
Battaglia per il cuscino fra Gaby e Mamy. ciascuna tira dalla sua parte. finalmente il cuscino si strappa da un capo all'altro ed un nugolo di fogli rosa e blu vola per la stanza. tutte le presenti rimangono di sasso.
La Signora Chanel, scoraggiata, risale al primo piano.
Mamy, senza un grido, e' caduta in ginocchio e raccoglie i suoi titoli.
CATHERINE Oh, il malloppo della nonna!
GABY I tuoi titoli! Credevo che te li avessero rubati! Ed invece li avevi nascosti in codesto cuscino!
PIERRETTE Non molto solido come cassaforte, nonnetta!
AUGUSTINE (lanciandosi su Mamy) E la mia parte? Avara, bugiarda, assassina, ladra!
MAMY (respingendo Augustine) E' il MIO denaro! Se vivo ancora venti anni, chi mi darà da mangiare? Io VOGLIO vivere ancora vent'anni... (improvvisamente impaurita) Mi mancano delle azioni!
AUGUSTINE (che guarda i titoli) Ma... non valgono più niente! Le puoi gettare via!
MAMY (squittisce) Se si dovesse gettare via tutto ciò che non vale niente, conosco tanti che non sarebbero più di questo mondo!
AUGUSTINE E il denaro liquido dove lo hai nascosto, eh? I luigi d'oro di papà dove sono?
GABY Ma non vi vergognate !... E' una cosa tremenda! Sono due ore che non si è sentita una parola assennata...
La signora Chanel riappare in alto alla scala impressionando tutte le donne.
S.RA CHANEL Signora!... Signora!... Ho capito! Ho capito tutto!
Tutte si guardano, interdette.
GABY Ma che cosa è che avete capito ?
La Signora Chanel sta scendendo la scala. Guarda le donne in silenzio, poi guarda la porta di Marcel.
S.RA CHANEL Sì... capito tutto, insomma... quasi...
GABY Parlate!
S.RACHANEL Mi manca un'ultima prova. Voi, restate tutte costì... senza muovervi! Io esco un momento sulla terrazza per verificare qualcosa... Concedetemi qualche minuto ed vi dirò la verità sulla morte del signore... Mio Dio!... Possibile?... Mio Dio!
Chanel esce rapidamente sulla terrazza.
MAMY (dopo una pausa) Ci credete, voi, a quello che racconta?
PIERRETTE Indubbiamente, Chanel sa qualcosa.
AUGUSTINE Divaga... Dov'è andata?
LOUISE Vi faccio semplicemente notare che nessuno doveva uscire e che voi, invece, l'avete lasciata fare!
GABY E' vero...
AUGUSTINE Vedrete che fugge.
SUZON Allora, sarebbe lei?...
PIERRETTE Sì. Ne ero sicura da mezz'ora. Adesso, lei tenta di fuggire... Fate qualcosa!
AUGUSTINE Lo credo bene che sappia il nome dell'assassino... dal momento che è lei.
GABY La Signora Chanel cerca di compromettere una di noi! Nascondiamoci dietro le porte e sorvegliamola...
Scompaiono tutte in diverse direzioni lasciando le porte aperte. La scena resta vuota.
Poi, dalla terrazza, ritorna la Signora Chanel.
S.RA CHANEL E' proprio così. Io so tutto... tutto... (guardandosi attorno) Dove sono? Perché sono andate via?... Dove siete?... Dove siete?
La Signora Chanel fa qualche passo e si trova al centro della stanza.
Uno sparo rimbomba. La Signora Chanel porta la mano al cuore, barcolla e si abbatte a terra.
Si sentono delle grida e tutte le donne accorrono, ciascuna dalla propria parte, una dietro l'altra.
Quadro attorno alla Signora Chanel.
GABY Signora Chanel!
MAMY Mio Dio! Mio Dio!
LOUISE E' morta?
SUZON Perché sapeva...
Un silenzio opprimente, nessuna si muove.
GABY In ogni caso, noi, adesso siamo sicure.
PIERRETTE (voce velata) Sicure di cosa?
GABY L'assassina è una di noi sette.
FINE SECONDO ATTO
ATTO TERZO
E' già buio. I riflessi del fuoco a legna e le lampade accese hanno trasformato l'atmosfera della sala.
Suzon sta tirando le tende con aria timorosa mentre il solito orologio suona le sette.
Ad un tratto le luci hanno degli alti e bassi. fuori il vento soffia a raffiche.
Suzon, avendo sentito del rumore, sale al primo piano.
Entra Augustine, morta dalla paura.
Le luci palpitano ancora ed Augustine freme. Poi, ad un tratto, le luci si spengono... Non si vede più che il fondo del cielo scialbo ed il fuoco.
AUGUSTINE Bah! E' andata via la corrente.
Scende rapidamente verso il salotto da pranzo.
Fuori qualcuno sfrega un fiammifero e, nel chiarore, si vede una silhouette con un cappello da uomo che accende un sigaro.
L'ombra entra, si ferma, riprende a camminare... Poi si nasconde rapidamente dietro il canapè, perché Gaby, con una lampada tascabile in mano, attraversa il salone e scompare al primo piano.
Allora arriva Louise dalla cucina, con un vassoio pieno di tazze ed una candela accesa.
Augustine si riaffaccia e caccia un grido.
AUGUSTINE Siete voi, Louise?
LOUISE Sì... Siete voi, signorina Augustine?
AUGUSTINE Sì... Che cosa è successo?
LOUISE I fili debbono aver fatto contatto per via del vento: un corto circuito!
AUGUSTINE Ho tanta paura!
Torna la luce. Le due donne fanno sbuffano.
Che cosa fate?
LOUISE La signora mi ha detto di fare il caffè per tutte...
Le due donne vedono del fumo che sale da dietro il canapè. Impallidiscono.
AUGUSTINE (con un fil di voce) Vedete anche voi ciò che vedo io?
LOUISE Sì...
Dietro il canapè appare un cappello da uomo, poi una mano inguantata che regge un sigaro, infine una voce fa: "Cucù". E' Catherine che si mostra: e'vestita con un grande paletot da uomo.
Furore dellealtre due che l'ingiuriano.
Catherine, molto sicura di sé, si siede fumando il sigaro ed interroga.
CATHERINE Che cosa stanno facendo?
LOUISE Hanno disteso Chanel su di un letto.
AUGUSTINE Sì! Manon parla! Un deliquio... Non ne valeva nemmeno la pena! Il proiettile non l'ha nemmeno toccata!
LOUISE Fortunatamente !
AUGUSTINE Peuh!... Ah sì... fortunatamente!
LOUISE Avrei voluto vedere voi, se vi avessero sparato addosso!
CATHERINE L'assassino non voleva uccidere Chanel, ragazze mie... oppure è maledettamente miope... Sbagliare un bersaglio simile, è inverosimile! No. Ha voluto impressionare Chanel. Un ultimatum, un invito a tacere. La prova: Chanel non parla.
AUGUSTINE In ogni caso, se scoproqualcosa, sto zitta anch'io! La mia vita non è meravigliosa...
LOUISE Oh, no!
AUGUSTINE ...Ma, nonostante tutto, ci tengo!...
CATHERINE Tutti questi avvenimenti ti avranno almeno insegnato a vivere, ed è già qualcosa!
LOUISE Io sono accasciata... Voi no?
AUGUSTINE Oh, sì!
CATHERINE Io, invece, rifletto... (logica) Se Chanel parla, viene soppressa. E' la legge...
LOUISE E' orribile!...
CATHERINE Ma non leggete i giornali?
LOUISE Sì!
CATHERINE Un testimone imbarazzante, si liquida!
LOUISE Lo dite con una disinvoltura!
CATHERINE Sì, è strano, io sono più dura di voi tutte... e faccio lavorare il mio cervello... bisogna che io sappia.
LOUISE Avete un'idea?
CATHERINE Non una, disgraziatamente, ma cento.
LOUISE Sospettate una di?... (indica i piani superiori)
CATHERINE Sì... (a effetto) E voi due in più!
Augustine e Louise indietreggiano spaventate.
LOUISE La signorina mi vuol far paura?
AUGUSTINE Ma certo!... Che figliuola bizzarra! (pausa, poi battendo i piedi) Insomma, che cosa potremmo fare?
CATHERINE (che si sbarazza del soprabito) Abbiamo tutte bisogno di fare qualcosa... soprattutto l'assassina! Deve essere terribile! Deve fare uno strano effetto sparare con la rivoltella... Avete mai tirato, voi?
LOUISE No.
CATHERINE E tu, zia Augustine?
AUGUSTINE Ma che domanda!... Mai! Mi ci vedi, tu, a tirare con...?
CATHERINE Nemmeno io. Un giorno, c'è mancato poco. Alla fiera, papà tirava ai fiori ed io gli ho chiesto di porgermi la carabina... Ha rifiutato. Non era sempre gentile, papà. Esempre il solito ritornello: "Tu sei troppo piccola, troppo piccola". Ah! bella cosa aver venti anni !
LOUISE Anch'io avevo fretta di avere venti anni. Adesso posso fare ciò che voglio... ma non mi diverte più tanto.
Louise si è appoggiata alla biblioteca e ad un tratto... fa scattare la molla e apre il nascondiglio della nonna.
AUGUSTINE Un nascondiglio segreto?
CATHERINE Guardate!... Il porto della nonna!
Catherine tira fuori una bottiglia e dei bicchieri.
Beviamo un bicchiere?
Seggono tutte e tre ad un tavolino e si servono.
CATHERINE Siete una brava figliuola, Louise!
LOUISE Talvolta sono stata un po' brusca con voi, ma non dovete serbarmi rancore.
CATHERINE Non ve ne serbo affatto... tanto più che so benissimo di essere un vero mostro.
LOUISE Oh! un mostro, poi...
CATHERINE Sì, un mostro. Sono insopportabile.
AUGUSTINE (alla quale piace molto il porto) Taci, Catherine, taci... Sento che sta per accadere un'altra disgrazia... Sento la morte che si aggira qui attorno... Ho paura!
CATHERINE Ed io no!?
LOUISE Avete paura anche voi?
CATHERINE Eccome!!! Altrimenti, credete che farei tanto chiasso? Ascolta te bene quello che vi dico: entro un quarto d'ora al massimo, debbo sapere il nome dell'assassino di papà. E, quando saprò chi è, lo giustizierò. Io, da sola, senza l'aiuto di nessuno.
LOUISE Ma non ditelo nemmeno per scherzo!
CATHERINE Sì, lo dico. Con me, niente polizia... Io regolo le mie faccende senza intermediari...
LOUISE Avete dei sospetti concreti?
CATHERINE Sì...
LOUISE Che cosa posso fare per aiutarvi?
CATHERINE Andate a prendermi... la zuccheriera!
Louise, terrificata, corre in cucina. Da lontano giunge il gracchiare dei corvi.
CATHERINE (ad Augustine) Ascolta! I tuoi amichetti! I corvi!
la zitella, alla quale va di traverso il caffè che sta bevendo, fugge in sala da pranzo furibonda. catherine ride.
Suzon discende la scala.
SUZON Che cosa le hai raccontato?
CATHERINE Non grandi cose... Ho voluto scuoterla un po'. (beve il caffè)
SUZON (si lascia cadere in una poltrona) In questa giornata, credo di essere invecchiata di dieci anni.
CATHERINE Anch'io. E' bene.
SUZON Come?
CATHERINE E' bene essere una donna e non una ragazzina che non viene presa sul serio. Vi ascoltano, hanno anche paura di ciò che dite. Non vi si dice più: "Sta' lì, non è roba per la tua età!"
SUZON Comunque, potevi venire con noi per mettere in letto Chanel...
Catherine porge unatazza di caffè a Suzon che beve.
CATHERINE L'avete messa nella camera della mamma?
SUZON Sì! Ci guarda con gli occhi spalancati, senza parlare. Perché non parla?
CATHERINE O lei non PUÒ parlare... oppure NON VUOLE! Chanel difende qualcuno...
SUZON E' impossibile!
CATHERINE (incisiva) Di' un po', Suzon, hai già tirato con una rivoltella?
SUZON Ma lasciami stare...
CATHERINE Si direbbe che tu abbia paura a parlare di questo. Tuttavia, bisogna proprio che la verità sia conosciuta. Hai paura, tu, della verità?
SUZON Ma Catherine!?
AUGUSTINE (rientra dalla sala da pranzo) Voglio un'altra tazza di caffè... Non posso star sola...
Catherine le porge una seconda tazza.
Rientra Louise che deponesul tavolino la zuccheriera.
CATHERINE Avete preso il caffè, Louise?
LOUISE Sì, signorina, in cucina. Adesso corro in camera mia e mi ci sprango dentro, con l'armadio davanti alla finestra.
CATHERINE Forse l'assassino può essere nel vostro armadio! Chi lo può sapere?
Louise frena il suo slancio, non si muove più.
Gaby discende in silenzio.
GABY Ho lasciato Chanel... Non si riesce a tirarle fuori una parola, sembra fulminata...
AUGUSTINE (beve il caffè e piange) La morte, la morte ovunque!
GABY Augustine, non gridare...
AUGUSTINE Io non grido!
GABY (dopo una pausa) E Pierrette, dov'è?
CATHERINE Non lo so.
SUZON Nemmeno io.
LOUISE Non è salita su con voi?
GABY (lentamente) No... Purché non se ne sia andata!
BUZON Andata via?
AUGUSTINE Ci è sfuggita!
GABY Vi ho detto cento volte che quella donna era pericolosa... Non mi avete ascoltata! Non ha risposto nemmeno una volta alle nostre domande... Che cosa ha fatto la notte scorsa? Mistero! Ed ora, ecco fatto! Corretele dietro!
Entra Mamy, spingendo dinanzi a sé la poltrona a ruote.
MAMY Ne ho abbastanza di questa poltrona da infermi che mi avete comperata per umiliarmi! Allora? Che accade? Avete certi visi lunghi!
CATHERINE Zia Pierrette ha preso il volo.
MAMY Come ha fatto?
SUZON E' andata via...
MAMY Grazie... Certamente non può essere andata molto lontano: il cancello è chiuso e, per saltare il muro, c'è da rompersi l'osso del collo.
Mamy si siede nella poltrona a ruote.
CATHERINE Era stato convenuto che non doveva uscire nessuno...
SUZON ... ma non ci è riuscito!
GABY La sua roba è ancora qui?
LOUISE (indicando la borsa di Pierrette deposta su di un mobile) Sì... la sua borsa!
Suzon balza sino alla borsa, ma poi vi si ferma davanti.
AUGUSTINE Ebbene!... Frugala!
Suzon apre la borsa, vi fruga dentro e ne estrae una rivoltella.
SUZON Oh, una rivoltella!
Sbigottimento generale.
GABY Chi aveva ragione? Quando ripenso a tutte le accuse che mi è toccato subirà! La sostenevate- tutte contro di me! Finalmente è finita, provo un gran sollievo... Avevo talmente paura che fosse una di noi...
AUGUSTINE Sai, in fondo, non pensavo affatto le cose che ho dette... Ecco, bevi!
Augustine porge a Gaby unatazza di caffè.
GABY (beve e poi, sicura di sé) Ecco ciò che deve essere accaduto: ieri sera Pierrette si è litigata con Marcel. Poi è andata a coricarsi tranquillamente nel padiglione di Chanel. All'alba, è ritornata qui per ucciderà Marcel e, anziché tornare a casa ha sua secondo quanto ci ha detto, ha atteso pazientemente il momento di fare la sua riapparizione qui, adducendo il pretesto di una misteriosa telefonata!
SUZON Credi?
GABY Essendo sul posto, le è stato possibile mettere del veleno per i topi nella ciotola dei cani e rubare la rivoltella per sopprimere o intimidire la sua amica Chanel che sapeva troppo. Credetemi, tutto si concatena, tutto diventa chiaro... Louise, portate via le tazze e che tutte si mettano alla sua ricerca..
Louise prende il vassoio ma, improvvisamente, s'immobilizza come pietrificata.
LOUISE Signora... Oh! signora... (trema) Il caffè!
MAMY Cosa "il caffè"?
LOUISE Io... Adesso mi ricordo... Ho veduto la signorina Pierrette in cucina... prima che fuggisse... e l'ho lasciata sola davanti alla caffettiera!
AUGUSTINE (portando la mano alla gola) Siamo avvelenate!... Ed io che ne ho bevuto due tazze!
LOUISE Signora, credete che?...
MAMY Andate a cercare del latte... Presto!
Louise esce rapida.
AUGUSTINE Il cuore mi batte più forte... è il veleno...
MAMY No, è l'emozione... Sta' calma.
CATHERINE (urlando) Sento che sto per morire...
GABY Non gridare così, ci fai impazzire.
CATHERINE Io non voglio morire come i cani!
Rientra Louise con una bottiglia.
LOUISE Ecco il latte...
Le donne vi si gettanosopratutte assieme disputandosi la bottiglia.
Ad un tratto si sente il rumore di una porta chiusa con violenza. Tutte ascoltano.
La scena che segue e' bisbigliata.
GABY Che cosa è stato questo rumore?
AUGUSTINE E' stata chiusa una porta... Lassù... (indica il piano superiore)
CATHERINE E' Pierrette che ritorna... ritorna per ucciderci!
Catherine va a prendere la rivoltella dalla borsa di Pierrette e la punta verso la scala.
SUZON (le si lancia addosso) Posaquest'arma...
AUGUSTINE Lasciala fare, bisogna difendersi. Sotto, Catherine! Spara!
Suzon è riuscita a riprendere la rivoltella dopo breve lotta.
SUZON Non è il momento di fare delle sciocchezze... Non dimenticate che noi, su Pierrette, abbiamo solo dei dubbi i quali sono fondati sul fatto che lei sia andata via. Ma se non è andata via...
GABY Dopo tutto quello che ti ho detto, la credi ancora innocente?
SUZON Appunto, tu hai detto TROPPO.
GABY Cosa?
AUGUSTINE E la rivoltella nella sua borsa?
SUZON L'assassino ve la può aver messa dopo avere sparato sulla signora Chanel...
LOUISE E il caffè?
SUZON Per il momento siamo tutte vive... No?
MAMY (dopo una pausa) Cosa facciamo, allora?
SUZON (sbrigativa) Prima di tutto, facciamo scomparire la rivoltella.
Nasconde la rivoltella sotto un giornale illustrato.
Poi, ci sediamo tranquillamente e le offriamo il caffè. Se rifiuta di berlo, è una confessione.
GABY Non potrò restare calma, esco.
SUZON Resta, mamma, è meglio.
MAMY Resta, Gaby, è troppo grave accusare qualcuno così e poi...
GABY Tuttavia, non ti sei certoriguardata - tu - di accusarmi...
AUGUSTINE Via, state zitte!
MAMY Tu, Suzon, hai il coraggio di parlarle?
SUZON Proverò.
Un'altra porta che sbatte.
Attenzione! Sedetevi!
Le donne seggono. Quadro.
Pierrette discende. Va lentamente verso la vetrata.
SUZON Dove eravate, Pierrette?
PIERRETTE In bagno... non mi sento bene! Dov'è Chanel? Dove l'avete messa?
SUZON Sul letto della mamma.
PIERRETTE E' ... è morta?
GABY No. Fortunatamente l'assassino non l'ha colpita! Ha avuto solo un deliquio.
PIERRETTE Ha parlato?
GABY Rassicuratevi. Non ha detto niente.
SUZON Volete un po' di caffè?
PIERRETTE No, grazie... Sono già troppo nervosa!
Movimento generale delle donne che viene frenato da un cenno di Gaby.
Gaby prende una tazza di caffè e si dirige verso Pierrette.
GABY Pierrette, bevete questa tazza di caffè.
PIERRETTE Siete molto gentile, ma no, grazie.
GABY (si avvicina ancor più con la tazza) Bevete!
PIERRETTE (alzando la testa, incuriosita) Perché? Non ne prendo mai.
GABY Bevete questo caffè!... Bevete questo caffè!
PIERRETTE Ma perché ci tenete tanto a farmelo bere?
GABY E voi perché ci tenete tanto a non berlo?
PIERRETTE (livida) Ho capito, voi siete tutte complici! Avete assassinato mio fratello e adesso mi volete sopprimere come avete tentato di sopprimere Chanel. (indietreggia, spaventata) Perché mi volete uccidere?
GABY Noi non vogliamo uccidervi, ma accade che voi siete l'unica a non aver bevuto questo caffè... Vedete, ecco lì tutte le nostre tazze vuote. Noi abbiamo creduto che ve ne foste andata avvelenando il caffè.
PIERRETTE Io?
GABY Provateci il contrario bevendolo... (le porge la tazza)
PIERRETTE Se tutte voi lo avete bevuto, posso bere anch'io senza timore.
Pierrette, rassicurata, sta per bere quando...
CATHERINE Alt!
Tutte la guardano.
Non ha bevuto nemmeno Louise!
LOUISE Sì, in cucina!
CATHERINE Non ci sono prove... Bevete qui, davanti a noi tutte.
Catherine porge una tazza piena a Louise.
PIERRETTE (atterrita) Allora non lo avete bevuto TUTTE?
MAMY Avevamo dimenticato Louise...
PIERRETTE Questo lo chiamate "dimenticare", voi? Così, mi mandate all'altro mondo per una dimenticanza? Che roba!
Pierrette e Louise, ciascuna con una tazza in mano, si guardano.
GABY Ebbene, Louise, bevete. Che cosa aspettate?
LOUISE Berrò quando avrà bevuto lei. (silenzio) Ho paura. Non ho avvelenato il caffè, lo giuro, ma ho paura di morire... No , non ne voglio.
Louise depone la tazza e va più in là.
PIERRETTE Io non sono uscita dal bagno.
LOUISE Però prima, in cucina, eravate vicina alla caffettiera...
PIERRETTE Ma voi avete fatto il caffè, ed è molto peggio!
CATHERINE E se glielo facessimo bere per forza a tutte e due?
MAMY Smettila di dire sciocchezze...
CATHERINE Beh, lo bevete questo caffè?
Louise e Pierrette si guardano.
LOUISE No! Mi rifiuto.
CATHERINE llora, Pierrette, ce lo beviamo noi due?
Catherine prende la tazza lasciata da Louise e la beve. Allora anche Pierrette beve a sua volta.
GABY Catherine! Catherine! Perché non hai lasciato bere solo lei?
CATHERINE Ma io l'ho lasciata bere SOLA!
Catherinefa vedere che la sua tazza e' rimasta piena vuotandola nella caffettiera. Scoppia in una risata diabolica.
PIERRETTE Aaah! Sgualdrina! Cosa hai fatto?
Pierrette si prende la gola e si accascia impaurita sul canapè.
MAMY E' una cosa troppo penosa! Impazzisco! Non voglio veder morire qualcuno!
AUGUSTINE Non è niente, mamma! E' Pierrette !
MAMY Fa lo stesso! No! No! (si dibatte)
AUGUSTINE (a Gaby) Cosa ne facciamo?
GABY Sistemala... Mettila da parte !
Augustine, malgrado le proteste di Mamy, spinge la poltrona a rotelle nella sala da pranzo e chiude la porta a chiave.
AUGUSTINE Così, staremo tranquille.
MAMY (di dentro) Augustine! Ti maledico!
Faccia lunga di Augustine che si siede, demoralizzata.
SUZON (a Pierrette) Come vi sentite?
PIERRETTE Bene!... Bene! Però vorrei proprio sapere per quale ragione siete tutte contro di me.
GABY La ragione, eccola qua...
Gaby tira fuori la rivoltella di sotto il giornale illustrato.
Questa rivoltella che abbiamo trovata nella vostra borsa!
PIERRETTE Ce l'hanno messa! Ve lo giuro!
AUGUSTINE Naturalmente!
PIERRETTE Del resto, sarà facile provarlo! Quando la polizia la esaminerà non ci troverà le mie impronte... Mentre voi... voi l'avete maneggiata un po' tutte .
GABY (che ha la rivoltella in mano, sbigottita) Non ci avevo pensato!
Gaby depone svelta la rivoltella.
SUZON (con una certa energia) L'assassino ci ha isolate perché la polizia non possa essere avvertita. Quindi bisogna uscire da qui... E' questione di vita odi morte.
AUGUSTINE Ma se il cancello è chiuso!
LOUISE (pronta) Ebbene, passiamoci di sopra!... Prendete la scala dal giardiniere... Non so... tentiamo...
Louise scompare nel giardino dopo avere guardato le altre, che non si muovono.
AUGUSTINE Andiamoci, andiamoci anche noi!
Augustine esce trascinando Suzon.
CATHERINE (a voce bassa) Mamma, sorveglia Pierrette!
Esce anche Catherine.
Gaby e Pierrette rimangono sole.
GABY Ah! questo dramma mi ha annientata... Adesso non mi resta più che rintanarmi nella mia cittadina, ..
PIERRETTE (sogghigna) Graziosa cittadina!
GABY Cosa dite?
PIERRETTE Io non ho detto niente.
GABY Il vostro sorriso è ciarliero.
PIERRETTE Sono state dette molte cose sul mio sorriso, ma che sia ciarliero, mai!... e, poiché siamo qui, noi due sole, ringraziatemi e non ne parliamo più.
GABY Ringraziare per cosa?
PIERRETTE Perché ho tenuto la lingua a freno.
GABY A che proposito?
PIERRETTE A che proposito?... Vi ho veduta spesso da lontano e vi invidiavo.
GABY Di cosa?
PIERRETTE Ditenere il piede in due staffe.
GABY Non sono mai stata portata per gli indovinelli...
Pierrette le si colloca vicinissima.
PIERRETTE (le lancia in faccia) Voi avete un amante!
GABY Ho un amante? E' questa la vostra ultima scoperta?
PIERRETTE No, la prima. Lo so da un pezzo.
GABY (si alza, pallida) In altre parole, io ho ucciso mio marito perché ho un amante?
PIERRETTE Ah, no! Non ho detto questo... D'altronde, sarebbe troppo semplice. Se tutte le donne che hanno un amante uccidessero il loro marito, non vi sarebbero più mariti sulla faccia della terra!... Né amanti! Perché sono gli stessi! GABY E poi se io ho un amante, che cosa cambia? Non credo proprio che la cosa vi possa giovare, nessuno vi crederà.
PIERRETTE Ma io non ho mai avuto nessuna intenzione di dirlo.
GABY Allora, quale scopo perseguite?
PIERRETTE Nessuno. So che avete un amante. E' tutto.
GABY Ah, è un ricatto!
PIERRETTE No, curiosità.
GABY Se l'assassina sono io, non credete che la vostra curiosità, come quella di Chanel, potrebbe giocarvi un brutto tiro?
PIERRETTE Ne assumo il rischio.
GABY Coraggiosa!?
PIERRETTE No, paurosa per natura... (ha un riso di gola) Ma come è possibile che un uomo vi ami?
GABY Senza dubbio vi ritenete più desiderabile di me!
PIERRETTE Oh! in un uomo il desiderio non è, molto spesso, che un vizio ben coltivato, non è vero?
GABY Non credete che si stiaun po' deviando?
PIERRETTE (tono canzonatorio) Ah, se tutte le donne si prendessero per mano! Comanderebbero davvero il mondo! Già, perché noi crediamo di comandarlo... e gli uomini ci mantengono in tale illusione! Ma, fra loro, credetemi, sono d'accordo!
GABY Gli uomini vi hanno fatto, dunque, tanto male?
PIERRETTE Sì.
GABY Anche Marcel?
PIERRETTE (con voce sorda) Soprattutto Marcel! Del male fatto dagli altri uomini, me ne infischio: gliel'ho reso e bene... Però sono stata presto delusa, scoraggiata, quando sono voluta rientrare nella normalità. Mi restava un solo parente, mio fratello. E, quando sono giunta qui, si è dimostrato vile. Gli ho fatto paura. Gli rassomigliavo troppo! Mi ha chiusa la porta in faccia! Rimandata alle mie avventure... Questo, non lo dimenticherò mai. Allora, per scocciarlo, l'ho costretto a ricevermi di notte, a darmi del danaro. Louise ha sentito bene: "Se non mi dai quel denaro, io TI uccido!" Quando si ha una sorella che è nei guai e non la si aiuta a rimettersi a galla, è cosa che si paga!
GABY Tutto ciò che dite, vi accusa!
PIERRETTE (disinvolta) No, non si uccide la gallina dalle uova d'oro! Né voi, né io!
GABY Voi credete che io sia innocente?
PIERRETTE Sì. Certamente...
Gaby è prossima ad una crisi di pianto. si siede accanto a Pierrette.
GABY Vorrei ringraziarvi per la vostra discrezione... Non per me, per le mie figliuole...
PIERRETTE (ridacchia) Oh, le vostre figliuole!...
GABY Vi dirò qualcosa di peggio...
PIERRETTE Forza!
GABY A quest'ora avrei dovuto essere già lontana. Stanotte avrei dovuto abbandonare mio marito... Le mie valigie erano pronte...
PIERRETTE Abbandonavate Marcel?
GABY Sì... Quasi da non crederci, vero? Mio marito assassinato nella notte in cui lo lascio, è atroce!
PIERRETTE Marcel ha dubitato di qualcosa?
GABY Lo escludo assolutamente...
PIERRETTE Povero Marcel!... (si mette a ridere) Le ha sempre bevute tutte... (una pausa) E, adesso, che ne sarà di me?
GABY Pierrette, quel denaro che vi ha rifiutato Marcel, ve lo darò io .
PIERRETTE Ho mentito. Non me lo ha rifiutato,
GABY Ve lo ha dato? Perché non averlo detto, allora?
PIERRETTE Non potevo provarlo. Non l'ho più.
GABY Cosa ne avete fatto?
PIERRETTE L'ho regalato. A un uomo... che amo.
GABY Regalato?
PIERRETTE Sì... Qualche volta pago anch'io! Mi capita... Aveva bisogno di quel denaro per un viaggio...
GABY (impallidisce) Un viaggio?... Quanto vi ha dato Marcel?
PIERRETTE Mi occorrevano 2.OOO nuovi franchi.
GABY 2.OOO franchi? E ve li ha dati? (si alza)
PIERRETTE Sì... Ma che cosa avete? Siete pallidissima.
GABY Pierrette, chi è l'uomo al quale avete dato i 2.OOO franchi?... Ditemelo subito!
PIERRETTE Perché? Di cosa avete paura?
GABY Quei 2.OOO franchi erano dentro una busta?
PIERRETTE Sì, una grande busta gialla.
Gaby si precipita a prendere la sua borsa.
(la raggiunge) No! Non mi direte mica che?... E' impossibile! Chi è il vostro amante?
GABY Come, non lo sapete?
PIERRETTE No.
GABY E' il socio di mio marito!
PIERRETTE (atterrita) Jacques!
GABY Jacques Farnoux.
PIERRETTE Jacques è il vostro amante!
Gaby estrae la busta.
Sì, è la mia busta! E' il mio denaro... E' il denaro di Marcel, quello che vi ha dato Jacques!
GABY Potete riprendervelo!
Guarda la busta più vicino, poi la strappa.
Oh!la busta è vuota!... Il danaro non c'è più!... (pausa) Qualcuno lo sapeva!
PIERRETTE (come una tigre) Jacques! Me lo avete viziato col vostro sussiego! Con la vostra aria tranquilla di donna ben nutrita, ben curata... senza timore dell'indomani... La vita tranquilla... Ormai possiamo dirci tutto, no? Sì, io sono una borghese fallita, come voi siete una meretrice fallita...
Pierretteavanza verso Gaby.
Vorrei cavarvi gli occhi, strozzarvi... Perché non dovrei farlo?
GABY (terrorizzata) Aiuto! Aiuto!
S'impadronisce della rivoltella e la punta contro Pierrette.
PIERRETTE Lasciate stare codesta rivoltella!...
Le due donne sono faccia a faccia.
Ebbene, su... Sparate... E' affare di un secondo. Un po' di coraggio... Sparate!... Liquidatemi, come avete soppresso gli altri che vi erano d'incomodo...
Pierrette salta addosso a Gaby. Battaglia, corpo a corpo. Ad un tratto parte un colpo..
Gaby si accascia su di una poltrona. Allora Pierrette si scosta. La rivoltella cade per terra. Le due donne si guardano, inebetite.
PIERRETTE Non vi siete fatta niente?
GABY No... Niente... E voi?
PIERRETTE Niente... L'abbiamo scampata bella!... Dio ci ha protette...
GABY Non meritiamo molto la sua indulgenza...
PIERRETTE Forse sì. Vede le cose dall'alto. Non dobbiamo essere molto belle a vedersi...
Pierrette si lascia cadere anche lei sul canapè.
Una dietro l'altra, arrivano tutte le donne.
SUZON Chi ha sparato un colpo di rivoltella?
GABY E' stato così, incidentalmente... E la scala? Nessuna di voi è potuta uscire utilizzando la scala?
AUGUSTINE E' impossibile scavalcare il muro.
SUZON E' troppo alto, c'è sopra la neve, si rischia di precipitare dall'altra parte...
LOUISE Io ho rischiato di farmi male...
Frattanto Augustine ha aperto la porta della sala da pranzo e ne esce Mamy. Sembra una pazza.
MAMY Ma fate qualcosa! Bisogna andare dalla polizia!
Mamy viene fatta sedere su di una sedia.
AUGUSTINE (sogghignando) La polizia! La polizia! Tutte ne parlano, ma si direbbe che ciascuna ha paura di vederla arrivare! L'assassina deve proprio ridere...
CATHERINE (con voce soffocata) E se non ci fosse nessuna assassina fra noi?
AUGUSTINE Cosa?
CATHERINE Se l'assassino non fosse una di noi sette? Ci avete pensato? Se l'assassino di papà, non fosse qui?
LOUISE Nessuno è potuto entrare, e nemmeno uscire!
CATHERINE E se l'assassino di papà fosse... Se fosse... Chanel?
SUSON Chanel?... Ma allora chi avrebbe tirato sudi lei?
CATHERINE Nessuno. Lei stessa... Immaginate la scena. (la mima) Noi, noi siamo tutte sparse qua e là... Lei torna, vede di essere sola. "Dove siete? Dove siete?"... Ha rubato la rivoltella di papà, e poi ha sparato in aria... Pan! nasconde la pistola nella borsa di zia Pierrette, che le capita sotto mano, quindi si distende per terra facendo la morta. Doveva solo attendere che ci si scannasse fra noi...
AUGUSTINE Tu sei pazza, questo è un romanzo che hai letto!...
CATHERINE ...Ascoltate! Chanel si alza, apre la porta, cammina adagio per il corridoio. Sta per apparirci, tanto per farci morire di paura...
Tutte le donne guardano Catherine che, di botto, si volta verso la scala.
Guardate... Eccola!
Tutte le donne si voltano atterrite.
Non appare nessuno. Allora Catherine scoppia in una risata.
PIERRETTE (scuotendola) Hai finito, pazzerella?
CATHERINE Ce l'avete, voi, una miglior soluzione da proporci? No?
PIERRETTE Siamo qui, rinchiuse, come bestie feroci... E' atroce.
GABY Se almeno si potesse uscire!
SUZON Catherine, c'è sempre quella siepe, verso il ruscello, quel passaggio fatto dai cani?
CATHERINE Sì, deve esserci ancora...
SUZON Vado a vedere. Cercherò di passare, mamma!
Scompare verso la terrazza rapidamente.
MAMY Sepuò uscire, siano salve!
AUGUSTINE Ma VORRA' uscire? Adesso diffido delle iniziative di ciascuna di voi...
CATHERINE La sorveglio da lontano... Non muovetevi. Mi nascondo nell'ombra.
Esce anche Catherine.
GABY (inquieta) Catherine, non andare nel parco, è buio...
Gaby apre la porta e scompare a sua volta.
AUGUSTINE (seguendo Gaby) La seguo, la spio... E' lei, è lei...
Esce anche Augustine.
MAMY ... Augustine, via... E' lo sfacelo... il panico...
PIERRETTE (trattenendo Mamy) Non lasciatemi sola qui... Vi prego... Restate con me.
MAMY Credete che?...
PIERRETTE E' meglio non separarci.
MAMY A meno che non siate voi che...
PIERRETTE Avete paura di me?
MAMY Certo, avete un'aria sospetta... Ma è piuttosto rassicurante... In ogni caso, è quello che dice Catherine!
PIERRETTE E' spaventevole, Catherine! E sarà lei che, alla fine, scoprirà l'assassino... Vedrete...
Improvvisamente Catherine attraversa la stanza come un razzo e poi scompare di nuovo nel parco.
AUGUSTINE (entra al suo inseguimento) Non avete mica visto Catherine? Mi è passata davanti come una freccia. Sembra che abbia fatto una scoperta sensazionale... Ma è così bugiarda!
MAMY Che scoperta?
AUGUSTINE Grida che sa chi è la colpevole...
PIERRETTE (scatta) Voi siete tutte quante incoscienti, ma questa ragazzina è idiota! Farà la stessa fine della signora Chanel... Lasciate che mi occupi di lei... Catherine!
MAMY Mio Dio! Mio Dio!
AUGUSTINE Che cosa potrà aver trovato?
MAMY Sento che accadrà una disgrazia! alla piccola Catherine!
Anche Mamy scompare a sua volta.
Augustine si accorge improvvisamente di essere rimasta sola e trema dalla paura. Vede poi la borsa di Gaby. Si guarda attorno, poi vi mette dentro la mano e fruga.
Entra Gaby.
GABY Ladra!
AUGUSTINE (a voce bassa) Approfitta dei tuoi ultimi momenti di libertà!
Catherine ha scoperto il nome dell'assassino... Hai perduto! Passerai il rimanente dei tuoi giorni in prigione... (ancor più basso) Non rivedrai mai piùil tuo amante... Non dimenticare che io ascolto alle porte..
GABY Rendimi il denaro della busta...
AUGUSTINE Che busta?
GABY Sporca ladra... Tu mi detesti... Mi fai pagare il fiasco della tua vita...
AUGUSTINE Assassina!
Le due donne si accapigliano.
Entra Mamy.
MAMY Non avete mica visto Catherine?
Gaby strappa con violenza la borsa dalle mani di Augustine.
MAMY Che altro c'è, ancora? Vi litigate?... Catherine è in pericolo di morte... non è proprio questo il momento...
Entra Louise.
LOUISE E' stata ritrovata, quella monella?
PIERRETTE (urla, di fuori) Aiuto! Accorrete! Presto! Qui.
Tutte si precipitano fuori, eccetto la nonna che si mette a pregare.
MAMY Mio Dio!... Fate qualcosa. Mio Dio, fate qualcosa.... Mio Dio!
D'un tratto il suo nascondiglio si apre da solo.
Ah, no!... Questo no!
Richiude rapidamente lo sportello.
Si vede tornare Pierrette e Louise che sorreggono Catherine svenuta. La stendono sul canapè.
AUGUSTINE E' morta?
GABY No, accoppata! Guardate che cosa c'era accanto a lei...
Gaby ha in mano un candelabro di bronzo.
PIERRETTE (indicando il candelabro) Quindi Catherine è stata seguita e poi colpita...
CATHERINE (si agita leggermente) Aaah... Mamma, mi fa male la testa... Aaah!
GABY Chi ti ha colpita? Hai veduto qualcuno?
CATHERINE Aaah!... Siete tutte qui.
GABY Sì.
CATHERINE ... ESuzon?
MAMY Ha dovuto trovare il passaggio nella siepe...
GABY Su, parla... Dicci quel che sai... Chi ti ha colpita?
CATHERINE (gemendo, incosciente) Suzon... Suzon... Suzon... Suzon...
GABY Suzon?... Vuoi dire che?...
Un silenzio.
AUGUSTINE Quando una è una ragazza madre, può essere capace di tutto...
PIERRETTE Sentite! Bisogna riconoscere che, nell'omicidio di Marcel, c'è un particolare flagrante... Perché quella morte abominevole, con quel coltello? Si sarebbe potuto benissimo avvelenare Marcel, senza rischio, senza pericolo... L'assassino avrebbe potuto preparare un delitto ben calcolato... e invece no!... Dunque, l'assassino si trovava da Marcel PER CASO ed ha agito IN FRETTA come ha potuto. Tutte noi andavamo da Marcel regolarmente, tutte, salvo una! La visitatrice imprevista... Suzon!
GABY Suzon?... Ma non è possibile... Un accesso di collera contro suo padre?
AUGUSTINE (che solleva Catherine che sta meglio) Comunque, non volevi mica che lui le desse la sua benedizione?
GABY Perché no?
MAMY Allora sarebbe stata Suzon?... La mia piccola Suzon?... Credete che vada realmente dalla polizia?
AUGUSTINE Non vi andrà... Ci dirà.... non importa cosa... che il passaggio dei cani era chiuso! Ecco tutto... Ehop, tutto rimane come prima!
Improvvisa apparizione di Suzon.
TUTTE Allora?
SUZON E'impossibile uscire! Il passaggio dei cani è stato richiuso con del filo di ferro spinato...
Tutte indietreggiano davanti a Suzon.
GABY (accasciata dal dispiacere) Bambina mia...
MAMY Suzon... E' possibile?
SUZON Avete trovato qualcosa?
CATHERINE Sì, la scatola del veleno per i topi. L'ho trovata nella tua "armoire".
SUZON (dopo una pausa, viene a porsi di faccia a Catherine) Sei tu che l'hai trovata?
CATHERINE Sì. E con questo?
SUZON Ti guardo... Non hai più il viso che mi era familiare... E' terribile. Mi sembra di averti perduta, di aver perduto anche te.
CATHERINE (mugola) Infatti, hai proprio rischiato di perdermi. La prossima volta, picchia più forte...
SUZON Sei un mostro... Ma, poiché mi accusi, dirò ciò che ho scoperto. Attaccato ai fili di ferro spinato, ho trovato un pezzo di stoffa... L'assassino, richiudendo il passaggio dei cani, vi ha lasciato il corpo del reato... Eccolo.
Porge un pezzo di stoffa.
E' un pezzo del tuo pigiama, Catherine... Cosa ne pensi della mia scoperta?
CATHERINE Vale la mia.
SUZON Rassicurati! Ormai la polizia sta per arrivare! Ho gridato ad un automobile che passava sulla strada di avvertire la gendarmeria. Non potranno tardare molto.
CATHERINE In ogni modo, adesso, le carte sono in tavola... E' una di noi due...
Improvvisamente, nel silenzio della notte, si sentono abbaiare i cani.
GABY I cani! Ma, allora, non sono morti?
TUTTE I cani sono vivi! I cani!
GABY Divento pazza... Aaah! Guardate!
In cima alla scala appare la Signora Chanel, pallida, che cammina appoggiandosi al muro. Fa un grande sforzo...
Pierrette si precipita incontro a Chanel che discende.
PIERRETTE Perché vi siete alzata? E' un'imprudenza.
S.RA CHANEL (voce debole) Bisognava che venissi qui... Bisogna che parli...
PIERRETTE Ecco... piano... Sedetevi qui.
La Signora Chanel, finalmente seduta, guarda le donne attorno a lei... Pausa.
GABY Ebbene, vi ascoltiamo..
S.RA CHANEL E'una strana storia... Catherine... bambina mia... Vieni qui accanto a me...
CATHERINE Tu sai tutto, Chanel, vero?
S.RA CHANEL Sì.
GABY Si potrebbe sapere, almeno, che cosa significano tutti questi misteri?
La Signora Chanel ha un gesto di incoraggiamento per Catherine.
S.RA CHANEL Su, Catherine!
CATHERINE Allora, ascoltate! Un bel racconto di Natale!... C'era una volta un uomo che era contornato da otto donne... Lui lottava, lottava... ma loro erano le più forti. Ieri sera, quel pover’uomo si è coricato... ancor più stanco, più rovinato, più ingannato del giorno avanti... E il girotondo della sue otto donne è ricominciato. Ma sua figlia Catherine, nascosta dietro la porta, ha visto e sentito tutto!
Catherine si alza.
Ed ecco ciò che è accaduto: alle dieci, primo quadro: sua suocera, che lui ha ospitato in casa sua, gli rifiuta i suoi titoli. Un atto di generosità può salvare quell'uomo, ma la vecchia è avara... Secondo quadro: alle dieci e mezzo, Augustine, la vipera di turno, va a fare la sua corte ed a blaterare sugli ultimi pettegolezzi... La zia non ha ucciso papà, lo ha soltanto nauseato, ma tutto questo non è una cosa grave!
Mamy ed Augustine si sono ritirate in disparte.
Alle undici, comincia l'offensiva... Sua moglie, mia madre, gli fa sapere che lo abbandona! Se ne va con l'uomo che ha rovinato suo marito. E via, è una cosa da nulla!
Un silenzio atroce.
Gaby si siede, livida.
Alle undici e mezzo, Louise fa la sua entrata di vamp... Povera idiota, volgare e interessata!... Poco dopo, ecco Pierrette. Viene a mungere la mucca: duemila franchi, buona caccia! Però il denaro non va troppo lontano... Ma questa è un'altra storia. Infine, per coronare il tutto, Suzon, sua figlia, arrivata clandestinamente dall'Inghilterra, gli confida, che è in stato interessante... E, con questo, buona notte! Ma, dopo, chi va a trovare papà? "That is the question"! Mi ascoltate? Ah, ora sì, vero?...Però, con voi, ho finito... Non resto più che IO !
SUZON Taci!... Taci!...
CATHERINE Povero papà! Sono andato a trovarlo stamattina alle sei... Piangeva!... Fa male al cuore un papà che piange... Non ne avete mai visti? Il suo naso aveva una grossa lacrima sulla punta... Mi ha detto: “Sei una cara bambina... Tu leggi troppo e non ti lavi le mani, ma io non ho più che te al mondo...” Ho giurato di farlo felice a qualunque costo... Lui piangeva sempre e ha detto: "Come si deve star bene quando si è morti!"...
Catherine ha il pianto nella voce e il suo tono va salendo d'intensità.
Allora, ho avuto pietà... Pietà, sì, pietà... E mi è venuta un'idea... L'idea di liberarlo...
Sussulto delle donne che indietreggiano, terrorizzate. Catherine le guarda.
GABY (con un filo di voce) Non... non vuoi mica dire che... che sei stata tu a ...
CATHERINE ...a uccidere papà? E chi parla di uccidere? (trionfante) PAPA' NON E' AFFATTO MORTO! (scoppia in una risata) Era questo che mi dava forza e che mi permetteva di giudicarvi con un certo umorismo! Papà non è affatto morto... E' VIVO... Dietro quella porta!
(prosegue rivivendo la scena della notte)
«...Ah, papy!... No!... Non piangere più! Le donne della fa miglia non ne valgono la pena... Senti, papy, organizzerò uno spettacolo in tuo onore... Dimmi, hai mai visto recitare "Il malato immaginario"? No? Ebbene, nel "Malato immaginario" un tale si finge morto per sapere ciò che pensano di lui sua moglie, sua figlia e tutta la servitù... Allora, guarda... Tu ti distendi sul letto... io metto questo tagliacarte, tipo pugnale,nel dorso del tuo pigiama... E rovescio dell'inchiostro rosso un po' dappertutto... (altro tono) Povero papà! Dapprima mi ha guardata in un modo curioso... Come se facesse la mia conoscenza proprio in quel momento! E poi si è messo a ridere... ma a ridere!... Però gli ha fatto bene quella risata!... E mi ha detto: "Creperanno tutte dalla paura, te lo assicuro!"
Catherine infierisce.
CATHERINE E così ho messo su questa enorme e macabra commedia contro di voi... Ho telefonato a Pierrette, tagliato i fili del telefono, addormentato i cani, guastato l'automobile, rubato la rivoltella e i duemila franchi di mammà... Ho portato via la chiave della camera di papà, perché potesse stare tranquillo! A farla breve, ho sistemato tutto, previsto tutto... Anche un attentato contro di me! E voi ci avete creduto! Soltanto Chanel, ad un tratto, ha sospettato qualcosa... Hai visto papà dietro la finestra, non è vero?
Chanel acconsente.
Ho dovuto farti paura. Scusami, mia grossa Chanel, ma era necessario che tu tacessi, che io potessi arrivare sino in fondo... Bisognava che tutta le verità venissero in luce... tutte quante! (pazza di gioia) Sì, da stamattina papà - vivo e verde dietro quella porta - non ha perduto una parola di tutto ciò che avete detto... Ed ora papà, liberato da tutte voi, aspetta che la sua piccola Catherine lo chiami per andarsene lontano... molto lontano... tutti edue assieme! (grida verso la camera) Ne hai sentite abbastanza, papà? Sei convinto? Allora, vengo!
Corre su per la scala. Giunta sul pianerottolo, dov'è la porta della camera, estrae di tasca la chiave che brandisce trionfalmente.
Ecco la tua libertà!
Improvviso, uno sparo dietro la porta.
Catherine ha un grido di bestia ferita.
CATHERINE Papà! No! No!... Era per ridere!
Arriva alla porta, apre con la chiave e resta pietrificata dallo spettacolo che si offre al suo sguardo... Stravolta, grida alle donne che sono immobilizzate dal terrore:
Questa volta, siete state proprio voi che lo avete ucciso!
FINE
Roberto CORTESE
Via Antonio Scialoia 21
FIRENZE
N.B. Le pagine 87-88-89 (in sostituzione delle precedenti 85-86) riguardano il finale adottato per l’edizione televisiva.
the question"! Mi ascoltate? Ah, ora sì, vero?...Però, con voi, ho finito... Non resto più che IO !
SUZON Taci!... Taci!...
CATHERINE Povero papà! Sono andato a trovarlo stamattina alle sei...
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La camera di Marcel. E' illuminata fiocamente dalla lampada posta sultavolino da notte. Letto, cassettone, scrivania, una poltrona. Marcel è seduto su quest'ultima, di spalle.
Entra Catherine.
CATHERINE (fuori campo) Piangeva!
Catherine si avvicina al padre, lo guarda, lo accarezza affettuosamente.
(c.s.) Fa male al cuore un papà che piange... Lo avete mai veduto? Il suo naso aveva una grossa lacrima sulla punta... Mi ha detto :
MARCEL (con voce rotta) Sei una cara bambina... Tu leggi troppo e non ti lavi le mani, ma io non ho più che te al mondo...
CATHERINE Oh, papà, voglio farti felice... a qualunque costo... Te lo giuro!
MARCEL (c.s.) Come si deve star bene quando si è morti!
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La solita scena, con le otto donne.
Catherine ha il pianto nella voce; il tono della voce va salendo.
CATHERINE Allora, ho avuto pietà di lui... Pietà! Sì, pietà... E mi è venuta un'idea... L'idea di liberarlo...
Sussulto delle donne che indietreggiano, terrorizzate. Catherine le guarda.
GABY (con un filo di voce) Non... non vuoi mica dire che... che sei stata tu a...
CATHERINE ...a uccidere papà? E chi parla di uccidere? (trionfante) PAPA' NON E' AFFATTO MORTO!
(scoppia in una risata) Era questo che mi dava la forza e mi permetteva di giudicarvi con un certo umorismo! Papà non è affatto morto... E' VIVO! Dietro quella porta!
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Camera di Marcel.
Catherine è dinanzi a lui.
CATHERINE Ah, papy!... No!... Non piangere più! Le donne della fa miglia non ne valgono la pena... Senti, papy, organizzerò uno spettacolo in tuo onore... Dimmi, hai mai visto recitare "Il malato immaginario"? No? Ebbene, nel "Malato immaginario" un tale si finge morto per sapere ciò che pensano di lui sua moglie, sua figlia e tutta la servitù... Allora, guarda... Tu ti distendi sul letto... io metto questo tagliacarte, tipo pugnale,nel dorso del tuo pigiama... E rovescio dell'inchiostro rosso un po' dappertutto...
Marcel e Catherine eseguono quanto indicato dalla ragazza mentre:
(fuori campo) Povero papà! Dapprima mi ha guardata in un modo curioso... Come se facesse la mia conoscenza proprio in quel momento! E poi si è messo a ridere... ma a ridere!... Però gli ha fatto bene quella risata!... E gli ho detto: (in azione) "Creperanno tutte dalla paura, te lo assicuro!"
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Il salotto con le otto donne.
Catherine infierisce.
CATHERINE E così ho messo su questa enorme e macabra commedia contro di voi... Ho telefonato a Pierrette, tagliato i fili del telefono, addormentato i cani, guastato l'automobile, rubato la rivoltella e i duemila franchi di mammà... Ho portato via la chiave della camera di papà, perché potesse stare tranquillo! A farla breve, ho sistemato tutto, previsto tutto... Anche un attentato contro di me! E voi ci avete creduto! Soltanto Chanel, ad un tratto, ha sospettato qualcosa... Hai visto papà dietro la finestra, non è vero?
Chanel acconsente.
Ho dovuto farti paura. Scusami, mia grossa Chanel, ma era necessario che tu tacessi, che io potessi arrivare sino in fondo... Bisognava che tutta le verità venissero in luce... tutte quante! (pazza di gioia) Sì, da stamattina papà - vivo e verde dietro quella porta - non ha perduto una parola di tutto ciò che avete detto... Ed ora papà, liberato da tutte voi, aspetta che la sua piccola Catherine lo chiami per andarsene lontano... molto lontano... tutti edue assieme! (grida verso la camera) Ne hai sentite abbastanza, papà? Sei convinto? Allora, vengo!
Corre su per la scala. Giunta sul pianerottolo, dov'è la porta della camera, estrae di tasca la chiave che brandisce trionfalmente.
Ecco la tua libertà!
Catherine apre la porta.
Marcel appare sulla soglia, vestito con eleganza, sorridente, con due valigie in mano.
Scende la scala senza curarsi dell'atteggiamento delle sette donne, ed attraversa la stanza con Catherine, tutta fiera al suo fianco.
Le altre sette donne svengono per lo stupore, la collera, la sorpresa, ecc. (ciascuna secondo il proprio carattere), una dopo l'altra, quasi come un gioco di birilli.
Il padre e la figlia scavalcano allegramente - sorridendosi - quell'aiuola di donne svenute e se ne vanno.
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Roberto CORTESE
Via Antonio Scialoia 21
FIRENZE
1 Personaggio che compare solo nell’adattamento televisivo.
1 NdA.: questa poltrona è facoltativa.