PATRIZIA NEL METRÒ
di
LEONARDO FRANCHINI
Personaggi:
GUGLIELMO, BILLY disc jockey
PATRIZIA, PATTY donna delle pulizie
OMERO regista radiofonico
Scena: una carrozza di metrò, di notte
Omero - (entrando nel metrò) Ah, meno male, c'èposto.
Billy - Cinquemila volte.
Omero - Cioè?
Billy - Quante volte hai ripetuto questa idiotissima battuta. In quindici anni.
Omero - Ah. Beh, vuol dire che c'era posto, sempre.
Billy - E chi vuoi che ci sia, a quest'ora, nel metrò?
Omero - Il macchinista, spero.
Billy - Ah, ah.
Omero - Altrimenti finiamo la corsa subito.
Billy - Ah, ah.
Omero - Sei scarsastico, stasera.
Billy - «Sarcastico»,
Omero - «Carsico».
Billy Cosa?
Omero - Pieno di buchi.
Billy - Ma va' a quel paese.
Omero - E scarso di parole.
Billy - Sono stanco. Ho sonno. Omero Dormi di piùla mattina.
Billy - Devo andare in giro per i provini.
Omero - Ancora? Non ti sei stufato?
Billy - Domani devo andare a parlare con quelli di Radio DJ
Omero - Allora non c'èproblema. Se riesci a ridere delle loro cazzate, sei assunto.
Billy - Magari. Il problema vero èche non sai mai quando parlano sul serio.
Omero - Solo quando vanno a Crema. Come Bossi.
Billy - Ma lui non va a benzina verde?
Omero - Se spari queste battute ti assumono direttamente alla RAI. Dicono che radio DJ sia la squadra giovanile di via Mazzini,
Billy - Ma si puòstare qui a raccontarsi stupidaggini a quest'ora della notte?
Omero - Già. Me lo domando anch'io. Da tanti anni.
Billy - Quindici.
Omero - Diciotto.
Billy - Quindici.
Omero - Ah, beh. Per te la vita ècominciata allora.
Billy - Èfinita. Caro mio, èfinita.
Omero - Stessa cosa. Significati paralleli.
Billy - Cominciare e finire?
Omero - Capire. Quando capisci la vita, non ha piùsenso.
Billy - Ho cercato.
Omero - Naturale. Tutti lo fanno.
Billy - Ma non ho trovato.
Omero - (in coro) Ma non ho trovato.
Billy - Quaesivi et non inveni.
Omero - Vabbé, datti delle arie. Tanto a me che mi frega. Basta che passino le fermate.
Billy - Èil titolo di un libro. Un tizio come tanti. Ma non hai l’impressione che a quest'ora il metrò vada piùlento?
Omero - Saràperchésennòal macchinista gli fanno fare un’altra corsa. E lui vuole andare a casa
dalla sua Rosina.
Billy - Quale Rosina?
Omero - Sua moglie, la sua donna, che ne so?
Billy - PerchéRosina?
Omero - Rosina, Rosetta... che differenza fa? Non si chiamano cosìtutte le donne di quassù?
Billy - Già. E se invece si chiamasse Maria. (canticchia). «Una donna di nome Maria .... èarrivata col treno del Sud... »
Omero - Cioè?
Billy - Secondo me sono tutti meridionali, i macchinisti che fanno la notte.
Omero - Magari hai ragione. Appena arrivano, li sbattono. Tanto non c'èbisogno di sapere le strade.
Billy - (ride) Hai ragione! Oh, cribbio, hai ragione. Non c’èbisogno di sapere le strade, con il metrò.
Omero - (contento del successo della battuta) A parte gli scambi, naturale.
Billy - Scambi di persona?
Omero - Ma non avevi sonno?
Billy - Non riesco a dormire.
Omero - Da quindici anni.
Billy - Come fai a saperlo?
Omero - Sembri il ritratto di tuo nonno.
Billy - Già. Da quindici anni.
Omero - Sei uno scemo.
Billy - Te la ricordi?
Omero - Vagamente. Una scema che voleva spararsi. L'ha fatto, poi?
Billy - Non lo so. Non ho avuto Il coraggio di guardare i giornali per settimane, dopo.
Omero - Ma cosa c'entravi tu?
Billy - Ero l'unica luce accesa nel bosco, per quella povera ragazza. Patrizia ...
Omero - Sei uno scemo. E poi si chiamava Patty, Patty la droghina.
Billy - Lasciala in pace.
Omero - Lo ripeto. Era una drogata che voleva fottersi. Bene, si èfottuta. Luce nel bosco o meno.
Billy - Avevo diciotto anni, Omero.
Omero - Non parliamo di età.
Billy - Siamo ancora lì.
Omero - Tu hai tutto tutto quello che potevi. Sei un DJ, mica telefono amico.
Billy - Non ho liuto niente. Anche per colpa tua.
Omero - Colpa. Mi fai ridere. Ho ancora attacchi di bile se ci penso. Una scena cosìdrammatica, il sogno di ogni giornalista, la morte in diretta, e c'erano quattro ciuffoli ad ascoltare. Come i vulcani su Giove.
Billy - Cosa c'entrano?
Omero - Ho letto che fanno un casino della malora, quando esplodono. Ma non c’è nessuno a sentirli. Scoregge atomiche nel deserto.
Billy - Ma saràGiove?
Omero - O Marte, chi se ne frega? lo sono del segno del Toro.
Billy - Bravo, hai le corna.
Omero - E le palle. Ma non servono néle prime néle seconde. Qui sono e qui rimango. Ogni notte, ore 0.55, metrò. Se èin orario. Peròc'èsempre posto. Hai uno spray?
Billy - Per la gola?
Omero - Ma no, scemo. Sempre a pensare alla tua voce. Dicevo, per scrivere sulle pareti.
Billy - Ah, sei di quelli?
Omero - Fino a stasera no. Ma si puòsempre cominciare.
Billy - Uh. Cosa vorresti scrivere?
Omero - Non ci ho pensato, ancora. Èuna questione di ispirazione. Cosa ne diresti di «La vita è come il trespolo nel pollaio: corta e piena di merda».
Billy - Sembra filosofia pura.
Omero - Oppure: « Non scendere alla prossima fermala: scopri quello che c'èdopo. »
Billy - Giàmeglio. Un pensiero positivo. Peccato che siamo solo noi due. Almeno ci fosse una ragazza.
Omero - Magari «lei».
Billy - (rassegnato) Magari lei.
Omero - Non ti sei arreso?
Billy - A che cosa? Èdentro di me, non fuori. Non posso nemmeno liberarmene.
Omero -(a nessuno) Ma sentite un po' se ha un minimo di senso. Quindici anni fa una ragazza gli telefona in diretta che vuole ammazzarsi. Parlano un po' e lui si sente responsabile di non averle impedito di usare pistola.
Billy - Aveva la pistola?
Omero - E che ne so? Magari si sparava con un Kalashnikov. Allora era di moda
Billy - No, non credo. Era disperata.
Omero - Va bene. Adesso piantala. Ma non ferma mai questo carrettone?
Billy - Già, volevo dirlo io. Fino ad ora ho visto solo buio della galleria.
Omero - II buio.
Billy - Ci sono delle lucette gialle, ogni tanto. Chissàa cosa servono.
Omero - Un mio amico le conta. Dice che sa a memoria quelle di tutti i tratti del metrò.
Billy - E a cosa gli serve?
Omero - Soffre di claustrofobia. Dice che in questo modo riesce a sapere qual’èla stazione più vicina nel caso il treno si fermasse in mezzo alla galleria. Sa dove dirigersi a piedi.
Billy - Oh, cribbio. E tu che faresti? Se Se si ferma il treno, dico.
Omero - A quest'ora? Dormo finchénon riparte.
Billy - E in un altro momento?
Omero - E che ne so? Di giorno vengo allo studio in autobus. È piùcomodo, la fermata giusto sotto casa mia. Ma la sera smette alle 0.12 minuti. Giusto un po' prima che io riesca a prenderlo. Cosìmi tocca aspettare mezz'ora e scarpinare fino al metrò. Poi, dal metròfino a casa. La storia della mia vita.
Billy - E non succede mai niente.
Omero - Tranne quell'unica volta ...
Billy - Smettila, Omero.
(Si sente il rumore che rallenta e un altoparlante che brontola lontano, senza lasciar capire nulla - i due hanno uno scossone quando il treno si ferma. Le porte si aprono. Passi stanchi, entra qualcuno.)
Omero - Ehi.
Billy - Che c'è?
Omero - Abbiamo visite. Hai una biro?
Billy - Perché?
Omero - Mi faccio una nota per il diario. Giorno tal dei tali. Un passeggero sale sul mio vagone dd metro.
Billy - Come, sul tuo?
Omero - Insomma su quello dove viaggio anch'io.
Billy - (stanco) Non e un passeggero.
Omero - Eh, già. È la Madonna. Eccola che appare nel metrò. Era l'unico posto dove non si era
ancora fatta vedere.
Billy - Non dire stupidaggini… Ma guarda... èuna ragazza. Incinta.
Omero - L'ho vista. Bruttina, anche.
Billy - Ma no.
Omero - Saràche non ci vedi bene.
Billy - Non e brutta. Èsolo sformata dalla maternità. Vorrei vedere te, col pancione.
Omero - Ah, io no. Io sono per la procreazione cosciente.
Billy - Cretino. Cosa vuoi dire, che non rimani incinta?
Omero - Giusto. Sto molto attento. Tutti metodi legittimi, però.
Billy - Giusto, l'unico illegittimo sei tu. Dovrebbero radiarti.
Omero - Giàmi mandano, per radio.
Billy - Ah, ah. Spiritoso. Ha l'aria stanca.
Omero - Perchénon le offri una bibita?
Billy - Ho solo delle mentine.
Omero - Offri quelle. Ma prima mangiane un paio. Hai un alito che sembra una porcilaia.
Billy - Grazie. Ma forse hai ragione. Tutto quel parlare al microfono.
Omero - Secondo me, sono i piatti precotti che ti ostini a mangiare. Se ti facessi qualche piatto di spaghetti, ogni tanto.
Billy - Come te?
Omero - Come me. Dieta mediterranea. Guardami qui: pomodoro, aglio, olio, poco pecorino, e sono slanciato come un ventenne. Altro che quella là.
Billy - Ma chi sarà?
Omero - Chiediglielo.
Billy - Sì, ora lo faccio. Ha un viso dolce. Magari si chiama Maria. Sembra una del sud.
Omero - Viso dolce del sud? Ma cosa ti salta in mente? Quelle del sud partoriscono solo carabinieri, poliziotti e banditi.
Billy - Ma tu, non sei del sud?
Omero - Appunto, so di che cosa parlo.
Billy - E a quale categoria appartieni?
Omero - Illegittimi, l'hai detto tu.
(La ragazza ha un lamento)
Billy - Ehi, sei stato tu?
Omero - Che cosa?
Billy - Quel grido.
Omero - Ma mi prendi per scemo?
Billy - Allora èstata lei.
Omero - Lei chi?
Billy - Quella ragazza.
Omero - Saràstata una frenata.
Billy - Hai sentito una frenata?
Omero - A quest'ora io sono in anestesia. Pronto per farmi trapiantare.
Billy - Il cervello.
Omero - Anche. Purchésia di uno piùfurbo di te.
Billy - Magari sta male.
Omero - Ma cosa ti salta in mente? Sei della protezione civile?
Billy - No, èche ...
Omero - Ah. Già, il telefono amico.
Billy - Ma non essere sempre così...
Omero - Realistico?
Billy - Imbecille.
Omero - Va bene. Allora alzati, va' da lei e chiedile: «Le prude il pancione, signora? »
Billy - Non so ...
Omero - Sei timido? Di colpo?
Billy - In metrò, a quest'ora
Omero - Pensi che ti prenda per il maniaco della carrozza sette? Quello che le vuole incinte e con grandi tette?
Billy - No... ma ècosìgiovane. Una bambina.
Omero - Ma va’a quel paese.
Billy - E va bene, ci vado.
(Passi - va verso la ragazza)
Billy - Signora.
Patty - Mmmm.
Billy - Signora.
Patty -(acida) Cosa vuole?
Billy - Si èlamentata, poco fa?
Patty - No.
Billy - Scusi. Mi sembrava di aver sentito.
Patty - Ma cosa vuole da me?
Billy - Niente, niente.
Patty - Non vede che sto male?
Billy - Sì, e per questo ...
Patty - Sto male, e lei mi rompe l'anima.
Billy - No... no. Non volevo. Se posso fare qualcosa.
Patty - Lei fa l'ostetrica?
Billy - Cosa?
Patty - E allora cosa vuol fare?
Billy - Ma perché?
Patty - Sono alla fine. Sto andando al pronto soccorso.
Billy - Con la metropolitana?
Patty - Me li dai tu i soldi del taxi?
Billy - Ma qualcuno da casa che l'accompagna, non c'è?
Patty - Non ero a casa.
Billy - Come non era ...
Patty - Ero a lavorare. Pulizie nello stabile di via Dante. (lamento) Ahhh. Quel complesso di uffici.
Billy - Come a lavorare, in quelle condizioni?
Patty - Io sono pagata a ore, mica a contributi. Èla cooperativa. Il lavoro sociale.
Billy - Va bene, ma fino all'ultimo momento?
Patty - E che ci dovevo fare a casa?
Billy - Ma suo marito?
Patty - Mio marito... èandato avanti... per il censimento.
Billy - Il censimento? Ma si fa ogni dieci anni.
Patty - Appunto, lui si èpreso in anticipo... per non perdere l'albergo.
Billy - Ma... mi sta prendendo in giro?
Patty - (si lamenta) Ah. No, no. Ci mancherebbe. Un ragazzo così bravo. No, stavo per spiegarle. Mio marito voleva essere tra i primi. Categoria «uomini scappati per non farsi
chiamare papà».
Omero - (ride fragorosamente) Billy, quella lìèdavvero in gamba, bravo Billy, l’hai trovata giusta, stavolta.
Billy - Ma non c'èuna categoria del genere, nel censimento.
Patty - Dovrebbero mettercela. Ce ne sono tantissimi.
Omero - Hai ragione. Mio padre, per esempio.
Patty - (lamento) Ah. Quanto tempo èpassato?
Billy - Da quando?
Omero - Dall'ultima doglia, scemo. Io non ho l'orologio.
Patty - Piùo meno di cinque minuti?
Omero - Piùo meno.
Patty - Ma va' al diavolo.
Omero - Già.
Billy - Posso fare qualcosa?
Omero - Tienile la mano.
Patty - Tienimi la mano, così ti senti piùtranquillo.
Billy - Lei potrebbe avere il bambino da un momento all’altro.
Omero - Giusto. Peccato che non è Natale. In quel periodo i giornali vanno a caccia di avvenimenti come questo. Ti immagini la notizia, domani? «Giovane donna partorisce in metròcon l'aiuto di due spregiudicati, mentre le campane intonano 'Bianco Natale'».
Patty - Siete pregiudicati?
Btlly - Ma no, no. Non gli dia retta. Èsempre stato uno che parla tanto per dire.
Omero - Io?
Patty - Ma cosa voleva intendere?
Omero - Che siamo spregiudicati. Che non ce ne frega niente. Tranne che a Natale.
Patty - Perché, allora siete piùbuoni?
Billy - No, perché...
Omero - (interrompe) Perchésiamo bravi a fare certe cose: lui, l'asino, io, il bue. Così abbiamo molte possibilitàdi trovare grotte accoglienti.
Billy - (come spiegazione) Èdel segno del toro.
Patty - Allora si capisce tutto.
Billy - Ma perchéfai le pulizie?
Patty - A Natale?
Billy - No, così, in generale.
Patty - Faccio parte del PIE, Pronto Intervento Ecologico. Vado pazza per il pulito. Sai come quegli omini della televisione che partono come Superman per pulire i cessi?
Billy - Fai cosìanche tu?
Patty - Adesso ho dovuto smettere. Non ho piùil fisico. Ahhh (lamento)
Omero - Hai visto ragazza? Te lo avevo detto che è straordinario a fare l'asino?
Billy - Quanto manca?
Omero - Alla fermata dell'ospedale? Manco so dov'è.
Billy - Al momento, volevo dire. Non so, come si dice?
Patty - Quanti minuti sono trascorsi?
Omero - Io non ho l'orologio. L'ho impegnalo per giocare ai cavalli.
Billy - Io... non ci ho fatto caso. Mi scusi.
Patty - Fa niente. Que seràserà. (lamento) Ahhh.
Omero - Oh, senti, fa la disc jockey anche lei.
Billy - Ma non puònascere qui.
Patty - Perché? Voi siete disc jockey? Di che radio? Tengo sempre la radio accesa, mentre faccio le pulizie.
Billy - (vergognoso) Radio 2000 Europa.
Patty - La sento! Tu sei Billy! Riconosco la voce.
Omero - Evviva! Hai vinto la maglietta della salute.
Billy - Sì, sono io... Davvero mi senti, ogni tanto?
Patty - Tutte le sere! La musica per i vecchietti.
Billy - Adesso ètornata di moda.
Patty - A me piace. Sai quella sera... cosa saràstato... due settimane fa? Quando hai mandato in onda tre volte. «When a man loves a woman», beh, sono stata contenta. Cosìfelice... come non ero mai stata.
Billy - Sono contento anch'io di averti fatto piacere.
Patty - Se... se si potesse, avrei voluto chiedere all'ospedale che la facessero suonare mentre partorivo. «Quando un uomo ama una donna»... come se ci fosse stato uno, lì, a tenermi la mano ...
Omero - Ah, facilissimo. Lui ce l’ha sempre con sé, quelle cassette; e il walkman, naturalmente. Per i compiti a casa, Basta ceh gli chiedi di fartela sentire.
Billy - Beh,èvero ...
Party - Davvero, verresti con me nella sala, voglio dire... mi terresti la mano ...
Omero - Non fa praticamente altro.
Billy - Io... non so... credo che... avrei paura
Patty - Sarebbe bello, bellissimo. Io al bambino voglio bene, ma... gliene vorrei anche di piùse potessi pensare 1che èun dono d’amore, capisci.
Billy - D'amore? Però, non sarebbe, ecco, io…Come puoi pensare davvero ad una ...
Patty - Oh, lo so che non sarebbe vero. Ma tu sembri una brava persona. Potremmo fare finta. (lamento) Ahhhh. Il bambino non se ne accorgerebbe. Forse nemmeno io ...
Billy - Non capisco ...
Patty - Èsemplice. Stai lìe fingi di volermi bene.
Omero - Non badargli ragazza. Sono le uniche cose che capisce chiamano zucchero e miele, alla radio.
Billy - A lui, invece, aceto e fiele
Patty - (lamento) Ah... il nome. Come lo chiameremo?
Billy - Chi?
Patty - Il bambino.
Billy - Non so
Omero - Tu, ragazza, come ti chianti?
Patty - Patrizia, ma tutti mi chiamano Patty.
Billy - COSA?
Omero - Dici sul serio?
Billy - Ma non sei morta?
Patty - Sei matto?
Billy - Omero, hai sentito?
Omero -(per la prima volta, con la voce rotta) Sì... ho sentito.
Patty - Allora... verrai?
Billy - Io ..
Omero - Verremo…tutti e due.
Patty - Davvero?
Omero - Davvero. Dobbiamo esserci.
Patty - E ci saràla canzone?
Omero - Ci sarà.
Billy - Omero, allora …anche tu…
Patty - Cosa? (lamento) Ahhh.
Omero - Piantala. Non vedi che sta per arrivare.
Billy - Chi?
Omero - Il bambino.
Patty - Ho paura di sì.
Billy - Qui? Sul metrò?
Omero - Già. Tu sarai l’asino…
Patty - E tu il bue…
Omero - Che Che ti scaldano e ti aiutano. Anche se non èNatale, e non abbiamo grotte a portata di mano.
Patty - (lamento) e come lo chiameremo ...
Omero - Alessandro. Billy tira fuori il tuo walkman. Quella cassetta, accidenti.
Patty - (lamento) Perché Alessandro?
Billy - Ecco la cassetta. Sapevo di averla, ecco, ecco.
Patty - PerchéAlessandro?
Omero - Perchévuol dire salvatore di uomini. L'ho letto sul libro dei nomi.
Party - Ahhhh…E…lui…Ahhhh…Salverà degli uomini?
Bill - Sì, sì….
Omero - Lo ha giàfatto…
Patty - Ahhhhhhh
Omero - Due li ha già…
Patty - Ahhhhh
Billy - Salvati. (scatto del walkman, cominciano le prime note di «When a man loves a woman»)
Patty - Ahhhh, tienimi... la mano.
Billy - Sono qui...
Omero - Billy, tienila stretta.
Billy - Omero, sai, non ho piùpaura.
Omero - Meglio per te. Io invece stavo pensando ...
Billy - Che sei cambiato... anche tu.
Patty - Ahhhh
Omero - No, non cambiamo mai. Stavo pensando, guarda che bello ...
Billy - Il bambino?
Omero - No, volevo dire, se quando questo maledetto treno si ferma, trovassimo alla stazione una televisione che ci riprende e ci facesse diventare famosi, eh?
Interfono - Capolinea, scendere, capolinea, signori passeggeri, capolinea.
Patty - Ahhhhhhh
Cassetta -«When a man loves a woman»
FINE