Per favore, lascia che ti ammazzi!

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TITOLO_ E LA VITA CONTINUA

ALDO LO CASTRO

PER FAVORE, LASCIA CHE TI AMMAZZI!

Commedia in due atti

MARZO 2007

PERSONAGGI:

ANGELA

TOMMASO, il defunto marito

GOFFREDO, il secondo marito

ORNELLA, lavvocatessa

LEDA, la cameriera

ATTO PRIMO

Salotto di appartamento molto raffinato. Porte a destra e a sinistra. Sul fondo, una parete attrezzata nella quale hanno trovato posto, fra le altre cose, un impianto stereo e parecchi libri. Uscita comune sul fondo, a sinistra. Larredamento appare molto curato: pochi ma eleganti mobili. Alcune poltrone, un tavolinetto e, al centro, un divano.Sulla parete di destra, un pregiato orologio. Allapertura del sipario, in scena, Angela e Ornella, lAvvocatessa.

Ornella in piedi, a braccia conserte. Angela, sprofondata sul divano, sospira rumorosamente.

ANGELA E dunque?

ORNELLA Mi spiace debba essere io a

ANGELA Falla corta!

ORNELLA Tommaso, purtroppo, negli ultimi tempi, ha dovuto risolvere mille problemi per evitare il fallimento dellazienda

ANGELA Ornella, i dettagli amministrativi dellazienda, al momento, non minteressano minimamente. Andiamo al nocciolo della questione.

ORNELLA Capisco. Tuttavia, ho il dovere professionale di renderti nota la situazione

ANGELA Avresti dovuto pensarci prima a rendermi nota la situazione!

ORNELLA Quando prima?

ANGELA Prima! Prima che lui morisse.

ORNELLA Punto a: limprovvisa morte di tuo marito che aveva solo un lieve problema vascolare ha colto di sorpresa tutti, me compresa. Punto b: tuo marito ovvero il mio datore di lavoro mi aveva categoricamente proibito di rendere pubblica la condizione deficitaria in cui versava lazienda. Ergo, la consegna di mantenere il segreto riguardava chicchessia, ivi inclusi mogli, parenti, consanguinei e affini.

ANGELA Ne hai ancora per molto?

ORNELLA Punto c e ultimo: probabilmente, consentimelo, se tu fossi stata pi vicina a Tommaso

ANGELA Punto a: non accetto lezioni di comportamento coniugale. Punto b: considerando la tua estrema vicinanza fisica e spirituale a Tommaso, non puoi non sapere che io e lui eravamo praticamente separati in casa. Punto c e ultimo: sto realizzando, non senza orrore, che la mia eredit pressoch uguale a zero centesimi. Ergo, gentile avvocato nonch ex amministratore, ti chiedo: confermi il punto c?

ORNELLA Confermo.

ANGELA Bene si fa per dire.

ORNELLA A parer mio, gi una fortuna che tu non ti sia ritrovata in una posizione debitoria non indifferente.

ANGELA Che culo!

ORNELLA Tommaso, infatti, per far fronte agli impegni coi creditori, ha avuto appena il tempo di liquidare il patrimonio aziendale e azzerare i debiti. E ti assicuro che se non fosse successa la disgrazia Insomma, a parer mio, fra un anno o poco pi, sarebbe ritornato a galla alla grande.

ANGELA (tra s) A saperlo!

ORNELLA Sapere cosa?

ANGELA Eh? No, dico io sono sempre stata lultima a sapere le faccende che riguardavano mio marito, mentre tu, invece

ORNELLA Io ero il suo amministratore, Angela. E ovvio che io sia a conoscenza di tutto, ti pare?

ANGELA (con malcelata ironia) Gi. Assolutamente ovvio.

ORNELLA Negli ultimi giorni, mi aveva anche illustrato un progetto a dir poco geniale. E le banche erano gi disponibili a finanziare in toto

(Rapido cambio luci. Un occhio di bue su Angela, assorta a rievocare recenti ricordi. Una musica ad hoc anticiper la materializzazione del ricordo. Buio per un istante. Quando la scena sar nuovamente illuminata, non vediamo pi Angela e Ornella. Ora, sul divano, v seduto Tommaso che legge nervosamente un giornale. Entra Angela).

2-

ANGELA Hai gi fatto colazione?

TOMMASO S.

ANGELA (si siede in poltrona e accende una sigaretta) Anchio.

TOMMASO Anchio cosa?

ANGELA Anchio ho fatto colazione.

TOMMASO Non dovresti fumare, lo sai, vero?

ANGELA S, lo so.

TOMMASO E allora perch continui a fumare?

ANGELA Perch ne ho voglia.

TOMMASO Non una ragione.

ANGELA E lunica ragione. E comunque, nessuno dovrebbe fumare a sentire le raccomandazioni dei medici ma fumano quasi tutti, compresi i medici e compreso te.

TOMMASO No. Io ho smesso.

ANGELA Da quando?

TOMMASO Da mezzora.

ANGELA Riconosco che sei tenace.

TOMMASO Ma tu non mi aiuti di certo!

ANGELA Aiutarti? E in che modo, scusa?

TOMMASO Non fumando, per esempio.

ANGELA Che centro io con la tua decisione di smettere di fumare?

TOMMASO Vedo te che aspiri con volutt il fumo della sigaretta e allora

ANGELA Se pu esserti di aiuto, aspirer il fumo fingendo che mi faccia schifo.

TOMMASO Ma non questo il punto! Va bene! Dove ho messo le sigarette? Hai vinto tu. (Da un cassetto, tira fuori il pacchetto di sigarette e ne accende una)

ANGELA Io avrei vinto?! Sei tu che hai perso.

TOMMASO E non ti chiedi perch abbia perso?

ANGELA Dovrei?

TOMMASO La colpa tua. Fumare sotto i miei occhi Che idea!

ANGELA La prossima volta che decidi di smettere di fumare, avvertimi in tempo: accender ugualmente la sigaretta ma fumer con un tale disgusto da provocarti il vomito.

TOMMASO (sospira) Angela, sforziamoci di passare questa domenica in modo tranquillo senza litigare.

ANGELA Sono daccordo. Fumiamo in santa pace.

(I due, in silenzio, continuano a fumare)

TOMMASO Come mai non esci con le tue amiche, oggi?

ANGELA Pi tardi, forse, se ne avr voglia. E tu non vai a giocare a tennis con la tua preziosa avvocatessa?

TOMMASO Al punto in cui ci troviamo, questa gelosia fuori posto.

ANGELA La mia non gelosia ma ironia.

TOMMASO Trovo che anche lironia sia assolutamente inopportuna.

ANGELA Comunque, non hai risposto alla mia domanda.

TOMMASO Che domanda?

ANGELA Se vai a giocare a tennis con Ornella.

TOMMASO No, non vado a giocare a tennis con Ornella n con altri. Adesso mi spieghi perch mai vuoi saperlo?

ANGELA Semplice curiosit.

(Tommaso si alza)

Dove vai?

TOMMASO Che cavolo ti succede? Perch tanto interesse nei miei confronti, oggi? Sputa il rospo. Cosa c sotto?

ANGELA Chiss Potrebbe essere un tentativo per recuperare il nostro matrimonio.

TOMMASO Ridicolo. Dovresti invece valutare seriamente la mia proposta di divorzio. E da mesi che ne parliamo.

ANGELA Odio listituto del divorzio esattamente quanto quello del matrimonio.

TOMMASO Affermazione contraddittoria e insensata.

ANGELA - E perch? Subisco con estrema sofferenza, la sacralit del matrimonio e non approvo affatto il ripiego al divorzio. Tutto qui. Lo trovi contraddittorio e insensato?

TOMMASO Ma Dio Santo, se esiste una scappatoia per recuperare la nostra serenit e la nostra indipendenza, perch rifiutarla?

ANGELA Tommaso, ti prego di non discuterne pi. Noi non divorzieremo mai. Mettitelo bene in testa. Piuttosto, ti ammazzo.

TOMMASO Cosa?!

ANGELA Ti ammazzo.

TOMMASO Ma sei impazzita? Ti senti bene?

ANGELA Ottimamente.

TOMMASO (tra il serio e il faceto) Daccordo. Procurati unarma, allora. Il morituro taspetta nello studio. (Via)

3-

ANGELA (fredda e determinata) Lho gi procurata larma, caro il mio morituro. E unarma rapida, discreta, inodore, insapore, incolore, invisibile e, quel che pi conta, non lascia la minima traccia. Non v autopsia che tenga.

(Versa un po dacqua in un bicchiere. Da un cassetto tira fuori una bottiglietta e lascia cadere qualche goccia del contenuto nel bicchiere).

(Chiama) Leda!

LEDA (entra) S, signora, comandi.

ANGELA (le consegna il bicchiere) La medicina di mio marito. Portagliela: il signore nel suo studio. Fosse per lui, la dimenticherebbe regolarmente.

LEDA S, signora. Gliela porto subito.

ANGELA Assicurati che la prenda fino allultima goccia.

LEDA Va bene. Stia tranquilla. (Esce)

ANGELA (sembra attendere che accada qualcosa) Leffetto dovrebbe essere immediato. Vediamo se vero. Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci Adesso!

(Da f.s. si sente la voce disperata di Tommaso che chiama la moglie).

Verissimo: leffetto immediato.

4

(Il ricordo si esaurisce qui. Buio per un istante. Poi, in scena, ancora Angela, seduta, e Ornella).

ORNELLA Ma mi stai ascoltando?

ANGELA S, s ho capito il progetto Ma cosa vuoi che me ne freghi, ormai?

ORNELLA Parliamoci chiaro, Angela. Il progetto che ti ho appena esposto, fa parte delleredit di Tommaso.

ANGELA In che senso?

ORNELLA Nel senso che potresti realizzarlo tu.

ANGELA Ma nemmeno per sogno! Non sono unimprenditrice, io. Non saprei nemmeno da dove cominciare.

ORNELLA Avresti, ovviamente, la mia consulenza e la mia assistenza.

ANGELA No, grazie, laffare non minteressa.

ORNELLA Pensaci bene.

ANGELA Ci ho gi pensato: no.

ORNELLA Mi spieghi come farai a vivere? Se si eccettua questa casa sulla quale peraltro graverebbe una piccola ipoteca

ANGELA Graverebbe o grava?

ORNELLA Grava.

ANGELA In parole povere, mi stai parlando di roba da pagare?

ORNELLA Naturale.

ANGELA E quanto?

ORNELLA Lipoteca di 300.000 euro

ANGELA Cosa?!

ORNELLA Non timpressionare. Resta solo da estinguere il debito residuo.

ANGELA E cio?

ORNELLA 20.000 euro.

ANGELA Che bastardo!

ORNELLA Chiaramente, ti riferisci al defunto?

ANGELA Ma guarda in quali casini mi ha cacciato, lo stronzo!

ORNELLA Angela, ti prego, un po di rispetto per chi non c pi!

ANGELA Un po di piet, invece, per chi c ancora!

ORNELLA Se mi dai ascolto, se mi dai lincarico di procedere, a tuo nome, alla realizzazione di quel progetto

ANGELA E insisti col progetto?!

ORNELLA Bada che ti offro una fonte di guadagno rilevante.

ANGELA E tu? Cosa ci guadagneresti, tu?

ORNELLA Solo la mia parcella di consulente e il trenta per cento sugli utili.

ANGELA Troppo poco.

ORNELLA E sufficiente.

ANGELA Realizzalo da sola, il tuo geniale progetto e sar tuo il cento per cento degli utili.

ORNELLA Figurarsi! Io sono soltanto un avvocato!

ANGELA Ed io soltanto una vedova.

ORNELLA Appunto. La vedova di Tommaso Anselmi. Ti basterebbe uno schiocco di dita per ottenere qualsiasi credito.

ANGELA Io vorrei tanto che mi bastasse uno schiocco di dita perch tu la piantassi con questo tormentone!

ORNELLA E va bene. Come vuoi. Il mio era solo un tentativo di aiutarti visto che ti trovi in difficolt.

ANGELA Me la caver, non preoccuparti.

ORNELLA Non so come ma se a te va bene cos

ANGELA Quel cazzo di debito i 20.000 euro, dico, in quanto tempo dovr pagarli?

ORNELLA In due anni. La prossima rata di 10.000 scadr fra un anno esatto.

ANGELA In un anno pu accadere di tutto.

ORNELLA Gi. Bene. Io vado, allora.

ANGELA Aspetta. Una raccomandazione.

ORNELLA S?

ANGELA Bada che vige ancora la consegna del silenzio.

ORNELLA A cosa ti riferisci?

ANGELA Desidero che nessuno sia a conoscenza della mia reale condizione economica. Chiaro?

ORNELLA A me sta benissimo ma posso chiederti la ragione per cui tu

ANGELA Affari miei. E comunque, non sopporto la commiserazione ipocrita della gente. Preferisco si continui a pensare che la sottoscritta navighi in acque pi che tranquille. .

ORNELLA Daccordo. Da me nessuno sapr nulla. Adesso, ti lascio. Per qualsiasi problemi, sai come rintracciarmi.

ANGELA Va bene, ti ringrazio.

ORNELLA Ciao e buona fortuna.

ANGELA Ne avr bisogno. Ti accompagno.

ORNELLA Non preoccuparti, conosco la strada. (Esce)

5

(Angela rimane da sola, pensierosa. Accende nervosamente una sigaretta. Poi chiama Leda, la cameriera che entra subito dopo).

LEDA Comandi, signora.

ANGELA Siedi. Devo parlarti.

LEDA (siede) S, signora.

ANGELA Leda, purtroppo la mia nuova situazione Insomma, credo che io non sia pi in grado di permettermi una domestica. Almeno per il momento. Lo so, spiacevole per tutte e due ma non posso decidere altrimenti. Comunque, non preoccuparti, ho diversi amici facoltosi. Vedrai che non mi sar difficile trovarti un nuovo impiego e

LEDA Non occorre che mi cerchi un altro impiego, signora, perch io resto qui. A meno che lei voglia cacciarmi via.

ANGELA Ma che cacciarti! Allora non hai capito. Non posso continuare a pagarti. Non ho un centesimo. Ascolta, voglio essere sincera con te, anche perch so che quel che ti dir non uscir da queste mura: mio marito non mi ha lasciato un soldo. Anzi, per dirla tutta, mi ritrovo persino con i debiti. Ti chiara la faccenda, adesso?

LEDA S, signora, perfettamente.

ANGELA E sei disposta a restare ugualmente?

LEDA In questi cinque anni, ho messo da parte una discretta sommetta. Tirer avanti con quella. Anzi se lei permette spero non si offenda Voglio dire, se ha dei problemi, conti pure su di me.

ANGELA Mi daresti persino del denaro?!

LEDA Ne sarei onorata. Veda, signora, dopo tanti anni, ci si affeziona Sono molto legata a questa casa, a lei al signore, poverino quandera in vita e quindi

ANGELA Ho capito e non ho parole. Ti ringrazio, Leda, sei molto cara. Credo, comunque, che non sar necessario tu mi presti dei soldi (Pausa. Riflette per qualche istante) Ho gi in mente dintraprendere unattivit sufficientemente redditizia.

LEDA Lei, signora, una donna intelligente e capace. Sono certa che se la caver benissimo. Posso chiederle cosa ha intenzione di fare?

ANGELA La puttana.

LEDA La che?

ANGELA La puttana. E la professione che mi riesce meglio. Del resto, non saprei fare altro.

LEDA Ma signora Lei sul marciapiedi di notte?!

ANGELA Ma che marciapiedi! I miei clienti stanno pi in alto: grattacieli, ville, palazzi nobiliari, alberghi di lusso!

LEDA Capisco.

ANGELA E nella mia agenda, i porci e i maniaci facoltosi abbondano.

LEDA Ci ripensi, signora Io non credo sia una scelta felice

ANGELA Di pi: una scelta del tutto infelice ma non ne ho altre. Bere o affogare, non ho altre vie duscita.

LEDA E lei ha deciso di bere.

ANGELA S. E in ossequio al detto Chi ha tempo, non aspetti tempo, meglio darsi da fare fin da subito. Vado a fare qualche telefonata, giusto per sondare il mercato. (Via)

6

(Leda rimane da sola, per qualche istante, a riflettere. Improvvisamente, appare il fantasma di Tommaso. Leda non sembra affatto sorpresa n turbata).

TOMMASO Brava.

LEDA Mi spiace, signore, io non credo che insomma, io rinuncio, signore.

TOMMASO Ti ho gi detto di non chiamarmi signore.

LEDA E labitudine, signore

TOMMASO Nel mio mondo non ci sono signori. Siamo tutti dei trapassati, punto.

LEDA Mica posso chiamarla Trapassato!

TOMMASO Sar sufficiente Tommaso.

LEDA Va bene: Tommaso. Ebbene, Tommaso, io non me la sento.

TOMMASO Forse non hai afferrato, Leda: tu non hai alternative. Devi condurre a termine la missione che ti ho affidato.

LEDA Ma perch proprio io?

TOMMASO (senza rispondere) Bada che noi trapassati, alle volte, diventiamo cattivi, vendicativi Tremendamente vendicativi. Non ti darei pace ovunque ti trovassi: n di giorno n, soprattutto, di notte!

LEDA Io vorrei aiutarla, signore cio, Tommaso ma non credo di esserne capace, ecco.

TOMMASO Hai gi cominciato benissimo, sta tranquilla. Del resto, il tuo compito non presenta alcuna difficolt. Devi soltanto eseguire le mie istruzioni con molta scrupolosit, sintende.

LEDA E se posso esprimere la mia opinione, il suo piano, sign Tommaso, mi sembra piuttosto disdicevole.

TOMMASO Disdicevole? No, laggettivo pi adatto letale.

LEDA Appunto.

TOMMASO Leda, tu dimentichi. La signora puttana che in questo momento impegnata a procacciarsi clienti, mi ha leggermente assassinato. Per denaro. Giudichi il piano di mia moglie meno disdicevole?

LEDA Altrettanto disdicevole.

TOMMASO Direi!

LEDA Anche se non sono del tutto convinta che la signora abbia davvero voluto ucciderla, signo

TOMMASO Ma allora, sei scema!

LEDA Quando stato eseguito lesame necroscopico sul suo con tutto il rispetto cadavere, non stata trovata la ben che mimima traccia di veleno.

TOMMASO Ovvio. Durante il suo ultimo viaggio in Brasile, a mia insaputa, sera procurata una sostanza micidiale quanto invisibile. Entra in circolo nel sangue e viene assorbita rapidamente non lasciando, appunto, alcuna traccia.

LEDA Ma se lei ignorava lesistenza di questo veleno, come fa a sapere che

TOMMASO Lo ignoravo da vivo ma adesso, so. I morti sanno tutto, cretina.

LEDA Ah, gi, dimenticavo.

TOMMASO Basta con le chiacchiere, ora. Ora, bisogna organizzarsi. Ti ho gi parlato di quel tizio, mi pare

LEDA Cento volte. Si chiama Goffredo ed um ex fidanzato della signora.

TOMMASO Bene. Mi piaci perch sei sveglia.

LEDA Grazie, sign Tommaso.

TOMMASO Fra un minuto, Goffredo entrer in questa casa. Sai perfettamente come regolarti. Ecco, sta per suonare alla porta. A dopo. (Scompare)

(Si sente suonare alla porta)

LEDA Ma come faceva a sapere che stava per suonare

VOCE DI TOMMASO I morti sanno tutto

LEDA (lo anticipa) cretina.

VOCE DI TOMMASO - cretina!

7

(Leda va ad aprire la porta. Un momento dopo, rientra con Goffredo)

LEDA Si accomodi pure, signor Goffredo.

GOFFREDO (strabiliato) Come come fa a conoscere il mio nome?

LEDA Ah, beh La signora, da qualche tempo, non fa che parlare di lei. Le dir, anzi, che in un certo senso, laspettavamo.

GOFFREDO Davvero stupefacente! Non avrei mai immaginato Insomma, stento a credere che dopo dodici anni, Angela

LEDA E cos: non lha mai dimenticata. Ma faccia conto che io non glielo abbia detto e di non saperne nulla. La signora troppo orgogliosa per ammetterlo e non mi perdonerebbe di averle rivelato le sue confidenze: mi licenzierebbe in tronco ed io non posso permettermelo.

GOFFREDO Stia tranquilla, non le dir nulla.

LEDA La ringrazio. Anzi, quando la signora, nel vederla, finger meraviglia, lei stia al gioco.

GOFFREDO Naturalmente.

LEDA Mi auguro solo che le sue intenzioni, signore, siano serie e oneste.

GOFFREDO In che senso?

LEDA E inutile nasconderlo: la signora ha ereditato un enorme patrimonio dopo la dipartita del povero signor Anselmi.

GOFFREDO Beh, questo lo immaginavo...

LEDA -Ma io sono certa che a lei non interessano affatto le ricchezze della signora.

GOFFREDO Ah, no, assolutamente! Lo posso giurare davanti Insomma, lo posso giurare. Ma davvero cos consistente il patrimonio Anselmi?

LEDA Direi proprio di s.

GOFFREDO Ah, ma non importa! Ricca o povera, io sono stato da sempre innamorato di Angela ed ora, se possibile, pi di prima!

LEDA La sincerit una virt rara. Noto con piacere che lei la possiede. Senta Lei, Goffredo, mi sta simpatico. Mi permette di darle un piccolo consiglio?

GOFFREDO Ma certo.

LEDA Io non conosco le sue condizioni economiche

GOFFREDO Le sue della signora o le sue, le mie?

LEDA Le sue sue

GOFFREDO Le mie, volevo ben dire giacch quelle della signora, labbiamo gi assodato, sono floride, giusto?

LEDA Pi che floride, lo ribadisco. Dunque, le dicevo, seppure lei fosse lultimo degli spiantati, beh, non lasci trapelare alcunch. Un uomo come lei, in uno slancio di franchezza, potrebbe lasciarsi sfuggire qualcosa Insomma, faccia intendere dessere sufficientemente ricco

GOFFREDO Lei crede che sia

LEDA Indispensabile, s. Bene. Adesso, vado ad annunciarla

VOCE DI ANGELA Leda, come avevo previsto, stato semplice come bere un bicchier dacqua: tre appuntamenti gi concordati

8

ANHELA (entra) Che ti dicevo? (Saccorge di Goffredo e rimane stupita) Tu?!

GOFFREDO Ciao, Angela.

LEDA Il signore appena arrivato, signora. Stavo giusto per annunciarlo Se la signora non ha bisogno di me

ANGELA S, va pure, Leda, grazie.

(Leda, via).

GOFFREDO Ciao, Angela.

ANGELA Ma da dove salti fuori, tu?

GOFFREDO Premetto che se, adesso, mi cacciassi da casa tua, non potrei biasimarti Avresti tutte le ragioni di questo mondo

ANGELA Non detto che non lo faccia. Ma prima di sbatterti fuori, sono curiosa di sapere il motivo della tua ingiustificata e inaspettatissima visita.

GOFFREDO E giusto Mi consenti, per, preventivamente, una domanda? Da quando diciamo cos, ci siamo persi di vista, hai mai pensato a me?

ANGELA Mai. O meglio, s, ti ho pensato

GOFFREDO Volevo ben dire

ANGELA E stato dodici anni fa al come cacchio si chiamava quel bar?

GOFFREDO Il Green Bar.

ANGELA S, il Green Bar. Avevamo un appuntamento, al Green Bar, noi due

GOFFREDO Esattamente alle 11.

ANGELA Scopro, non senza stupore, che la tua memoria, come il vino, alquanto migliorata, col passare del tempo. Peccato che dodici anni fa, fossi cos svanito!

GOFFREDO Se non venni a quellappuntamento se sono sparito improvvisamente avr avuto dei buoni motivi, non credi?

ANGELA Ah, non ne ho alcun dubbio.

GOFFREDO Un giorno ti racconter tutto.

ANGELA E chi ti dice che un giorno io voglia saperlo?

GOFFREDO Ti capisco, sai? Ai tuoi occhi, io non sono che uno sciagurato idiota

ANGELA Sciagurrato, forse Idiota, certamente.

GOFFREDO - Ma sei proprio sicura di non avermi mai pensato, in tutto questo tempo?

ANGELA E insisti?! Vuoi che te la dica tutta? Ebbene, se escludiamo le due ore dopo le 11 di quel fatidico giorno durante le quali tavrei ucciso ho assolutamente dimenticato e sottolineo assolutamente il tuo nome e la tua effigie! T chiaro il concetto, ora?

GOFFREDO Eppure ero certo che

ANGELA Eri certo di che? Che io, in tutti questi anni, non abbia fatto altro che sbavare per te?

GOFFREDO Non dico questo n per tutto il tempo Magari ti sar scappato di pensarmi un p, dopo la morte di tuo marito

ANGELA Ma di, sei scemo? Chi ti ha messo in testa queste balordaggini?

GOFFREDO Ma allora quella che cazzo mi ha detto?

ANGELA Non ho capito Che stai bofonchiando?

GOFFREDO Angela, ti prego, dimentichiamo ogni cosa Io, adesso, sono qui, con te!

ANGELA Lo vedo. Ma trascuri un piccolo particolare: sei in ritardo! Di dodici anni! E io tengo parecchio alla puntualit.

GOFFREDO Dodici anni, lo so e ti chiedo perdono per il mio spregevole comportamento. Guarda, in ginocchio (esegue) Ti chiedo perdono in ginocchio. Che altro posso fare?

ANGELA Risparmiati questa ridicola sceneggiata. Insomma, alzati, imbecille!

9

(Appare Tommaso, non visto dai presenti, naturalmente)

TOMMASO (si rivolge a Goffredo) Cambia strategia, amico mio.

GOFFREDO (sembra quasi aver sentito. Si alza lentamente) Hai ragione tu Sono imperdonabile. E anche uno stupido illuso. A questo punto, credo sia pi opportuno andar via

ANGELA No! Non prima di avermi chiarito perch mai, improvvisamente, salti fuori dalle viscere del passato e piombi in casa mia!

GOFFREDO Davvero non riesci ancora a capirlo?

ANGELA No. Evidentemente non brillo per intelligenza.

GOFFREDO Io non ti ho mai dimenticata, Angela

TOMMASO Coraggio, continua!

ANGELA E allora?

GOFFREDO E allora credo di non aver mai smesso di amarti.

ANGELA (ride) Scusami ma la faccenda talmente comica

TOMMASO Attento, non demordere!

GOFFREDO E buffo, vero? Buffo che, dopo cos tanto tempo, io possa essere ancora innamorato di te

ANGELA S, lo trovo buffo e singolare oltre che inverosimile.

GOFFREDO Forse meglio che tu sappia tutto. Perch credi che io sia sparito?

ANGELA Perch il mio ciclo mestruale continuava a tardare.

GOFFREDO Mi credi veramente cos ignobile e disonesto?

ANGELA S.

GOFFREDO Quella mattina, fui letteralmente scaraventato a bordo di un aereo diretto a Los Angeles.

ANGELA Ma guarda! Trovati unaltra scusa Questa non funziona!

GOFFREDO E la verit. Zio Carlo era improvvisamente morto ed io, il suo unico erede, fui costretto a catapultarmi negli Stati Uniti. Non stato davvero semplice rendermi conto, in pochissime ore, della sua situazione patrimoniale, prendere le redini di un mucchio di societ che facevano capo allo zio Insomma, consigli di amministrazione a raffica su questioni a me del tutto sconosciute: bilanci, fondi di ammortamento, investimenti, azioni, plusvalenze Non so nemmeno come sia riuscito a cavarmela.

TOMMASO Ottimo. Lha bevuta.

ANGELA (rimane in silenzio per qualche istante, palesemente colpita) Los Angeles, eh? E in questi dodici anni, tu sei rimasto laggi a gestire le societ di zio Carlo?

GOFFREDO Infatti.

ANGELA Incredibile. Lultima volta che ti vidi non avevi nemmeno i soldi per offrirmi un cappuccino e oggi sei diventato un ricco uomo daffari. Complimenti.

GOFFREDO Beh, ricco In ogni caso, non pi di te.

ANGELA Di me?! Figurati!

GOFFREDO Tuo marito era un grosso imprenditore, un uomo di successo

TOMMASO Lusingato ma qualche errore lho commesso anchio.

ANGELA Un uomo di successo, dici?

TOMMASO Attenta, non lasciarti sfuggire nulla!

GOFFREDO Tommaso Anselmi era un personaggio molto in vista nel mondo della finanza Chi non lo conosceva?

ANGELA Eppure tassicuro che la sua eredit

TOMMASO Sta zitta! Non essere stupida! Sfrutta questa insperata occasione, invece.

GOFFREDO La sua eredit? Continua.

ANGELA No, nulla. Pensavo che probabilmente il patrimonio ereditato da Tommaso ben poca roba se messo a confronto col tuo.

GOFFREDO Angela, devo farti una confessione.

TOMMASO Ehi! Che confessione?!

ANGELA Che confessione?

GOFFREDO Non mi stato facile trovare la forza e il coraggio di venire qui, a casa tua Temevo che il denaro il mio o il tuo sarebbe stato un ostacolo insuperabile Ora so che la tua indifferenza a far naufragare il mio sogno.

ANGELA Che sogno?

GOFFREDO Il sogno di starti accanto per il resto della mia vita.

TOMMASO (applaude) Bravo!

ANGELA Dammi una sola ragione per cui io debba crederti.

GOFFREDO Ho capito. Accetto la realt. Non mi resta che togliere il disturbo

ANGELA Non ti ho mica detto di andar via.

GOFFREDO Il tuo atteggiamento sufficientemente loquace. E dunque

ANGELA Di che cosa ti occupi esattamente, in America?

GOFFREDO Ah, beh di un po di tutto

ANGELA Ovvero?

TOMMASO Non perderti danimo

GOFFREDO Ma cosa vuoi che importi?

ANGELA Posto che non importi nulla, vorrei saperlo ugualmente.

TOMMASO (suggerisce) Tratto diversi affari

GOFFREDO Tratto diversi affari

TOMMASO - dalledilizia alle finanziarie, al petrolio

GOFFREDO - dalledilizia alle finanziarie, al petrolio

ANGELA Ne parli come se avessi un banco di frutta e verdura al mercatino rionale!

GOFFREDO Ma perch, adesso, tutte le mie ricchezze non hanno alcun interesse per me! Che me ne faccio dei milioni se se non posso avere ci che desidero davvero?

ANGELA Con i milioni, si pu ottenere tutto.

GOFFREDO Non lamore a quanto pare.

ANGELA (sospira) Non detto.

GOFFREDO (sospira) Beh, ti ho dato fin troppo fastidio, oggi (si alza)

ANGELA Siedi.

(Goffredo esegue in silenzio)

TOMMASO - E' fatta!

ANGELA Forse sono stata un po stizzosa, non lo nego.

GOFFREDO Chi non lo sarebbe, al tuo posto?

ANGELA E anche diffidente.

GOFFREDO Pi che ovvio. Una donna come te, una ricca vedova ha cento motivi per essere sospettosa

ANGELA Gi.

GOFFREDO Io, per, ti assicuro che non minteressano affatto i tuoi milioni n, tantomeno, i miei! Il denaro non tutto, nella vita.

TOMMASO Parole sante!

ANGELA Hai detto una frase bellissima, Alfonso

GOFFREDO Goffredo. Mi chiamo Goffredo.

ANGELA S, scusa, Goffredo una frase stupenda

GOFFREDO Quando mi riferivo ai tuoi milioni?

ANGELA No. Il denaro non tutto, nella vita. Mi hai commosso ecco.

GOFFREDO Lho detto perch lo penso veramente.

ANGELA Ed io mi sono commossa perch ne sono assolutamente convinta. (Ad arte, si asciuga gli occhi da improbabili lacrime)

GOFFREDO (le prende la mano) Angela, io io ti amo pi di ogni altra cosa al mondo

TOMMASO Che quadretto commovente! Quanta sincerit sgorga dai loro cuori, teneri e innamorati!

ANGELA (con laria di chi ancora commossa) E i tuoi affari come vanno?

GOFFREDO Ah, benissimo, naturalmente. E i tuoi? Voglio dire sei gi entrata in possesso delleredit?

ANGELA Ah, naturalmente.

GOFFREDO Ne sono felice per te. (Le bacia la mano con estrema galanteria)

ANGELA E quando conti di tornare a Los Angeles?

GOFFREDO C tempo. Ho deciso di staccare la spina per un po. Fra un mese o due, magari, ritorner in America con te, spero.

ANGELA Non correre, non correre, ti prego. Si vedr (Chiama) Leda!

10

LEDA (entra) Dica, signora.

ANGELA Il signore resta a cena, stasera. Provvedi, per favore.

LEDA Certamente, signora.

ANGELA Ah, Leda Credo che il signore sintratterr anche per la colazione di domani. Naturalmente, sei mio ospite, Gustavo

GOFFREDO (la corregge ancora una volta) Goffredo.

Sipario

ATTO SECONDO

Stessa scena del primo atto. Allapertura del sipario, Goffredo e Angela, sul divano. Lui, a torso nudo, lei coperta solo da una minuscola, seducente sottoveste. I due si scambiano sdolcinate ed esagerate effusioni, davanti ad un vassoio colmo di dolciumi).

ANGELA (gli accarezza la nuca, provocante fino al ridicolo) Non riesco ancora a crederci Sei mio marito!

GOFFREDO (sorride) Gi. Non hai pi scampo, ormai Dovrai fartene una ragione.

ANGELA Cattivo! Sei piombato improvvisamente nella mia vita e mi hai catturata! Cosaltro pu fare una povera preda come me, se non soccombere alla violenza e rassegnarsi alla schiavit? (Prende dal vassoio un dolcino e glielo accosta alla bocca) Mio signore e padrone, degnati di assaggiare questo delizioso bign

GOFFREDO (indugia a mangiarlo) Non lavrai, per caso, avvelenato? Non vorrai mica liberarti di me?

ANGELA Non ancora, amore mio. Verr la tua ora: morirai soffocato dai miei baci, stroncato dalle mie carezze (lo bacia sul collo)

GOFFREDO Ho la vaga impressione che, cos procedendo, quellora assassina giunger prestissimo Angela, ti prego, piet Labbiamo appena fatto

ANGELA (non desiste) E allora? Non mi negherai la gioia di ucciderti?

GOFFREDO Magari unaltra volta, eh? Sono davvero stremato, Angela!

ANGELA - Sii buono, per favore, lascia che ti ammazzi

2

TOMMASO (appare) Che amore travolgente! Quanta sincera passione! Se fossi ancora in vita, darei di stomaco!

GOFFREDO Pausa, ti scongiuro. Ho bisogno di tirare

ANGELA - le cuoia?

GOFFREDO No, il fiato. Rimettiamoci in forze, vuoi? (Le imbocca un dolcino) Uno a te

ANGELA Buonissimo. (Ora lei ad imboccarlo) E uno a te. Bravo, cos

(Loperazione dolcino viene ripetuta pi volte, in modo sempre pi svenevole).

GOFFREDO Amore ascolta

ANGELA (continua a far le fusa) Dimmi, tesoro.

GOFFREDO Dal giorno del matrimonio, non ci siamo mossi da qui Sono sette giorni che io e te Ti rendi conto?

ANGELA Se siamo rimasti chiusi in casa, la colpa tua. Hai voluto rinunciare al viaggio di nozze!

GOFFREDO Non ci ho rinunciato affatto. Ti ho solo chiesto di rinviarlo.

ANGELA Ma perch?

GOFFREDO Te lho gi spiegato. Sono stanco di aerei, stanze dalbergo, ristoranti Da due anni, per ragioni di lavoro, ho fatto il giramondo! Non sai quanto sia logorante. Ma ti prometto che lo faremo il nostro viaggetto di nozze. Ti andrebbe una crociera in Oriente?

ANGELA Mi andrebbe?! Lho sempre sognato lOriente! Per credo che tu debba tornare a Los Angeles, no? Per seguire i tuoi affari da vicino

GOFFREDO I miei affari sono in buone mani, per fortuna. Pago profumatamente una folta schiera di persone, capaci di tirare brillantemente la carretta anche senza di me. E dunque

ANGELA Sai cosa soleva dire il mio defunto marito? In amore e in affari, non mi fido di nessuno.

TOMMASO Non lho mai detto ma certamente avrei potuto.

GOFFREDO E non aveva torto. Ma quando si governa un impero, diventa indispensabile affidarsi a buoni vassalli. E i miei vassalli sono ottimi e fidati. Ma a proposito di tuo marito i tuoi legali hanno gi provveduto alla voltura di tutte le propriet Anselmi? Voglio dire: puoi disporre a tuo piacimento del patrimonio?

ANGELA Ovvio.

GOFFREDO Ottimamente. Ti amo, Angela.

(Bacio esageratamente appassionato)

ANGELA Giusto per curiosit femminile: le propriet di zio Carlo sono tutte intestate a te?

GOFFREDO Naturalmente.

ANGELA Ti amo, Goffredo.

TOMMASO Fra poco, non potr che vomitare lanima!

ANGELA Ti va di uscire?

GOFFREDO Perch no?

ANGELA Allora, vado a fare una doccia e sono pronta. (Via)

3

(Goffredo resta pensieroso per qualche istante. Indossa una camicia. Accende una sigaretta).

GOFFREDO Credo proprio si debbano accelerare i tempi.

TOMMASO Lo credo anchio.

GOFFREDO La favola di Los Angeles non posso tirarla troppo per le lunghe E poi, sono rimasto senza un soldo Questo matrimonio del cavolo mi ha prosciugato (riflette) Dunque, dunque, dunque Pianificare. Bisogna pianificare. Leliminazione dovr avvenire in modo rapido e indolore

TOMMASO Perch indolore?

GOFFREDO La classica morte accidentale. Che so un filo elettrico scoperto, una scossa fulminante e paff! Tutto finito. (Accende nervosamente unaltra sigaretta) Oppure potrei mettere in atto ci che avevo progettato prima che mettessi piede in questa casa: il gas. Una fuga si gas. Lei accende un fiammifero Sarebbe sufficiente persino linterruttore di una lampada e puff! Salta in aria come un tappo di spumante!

TOMMASO Hai finito con queste stronzate? (Chiama) Leda!

GOFFREDO Tutte stronzate!

4

LEDA (entra) Il signore ha chiamato?

GOFFREDO Cosa? No, non ho affatto chiamato.

TOMMASO Leda, tocca a te.

LEDA Ho capito.

GOFFREDO Leda, ti ho detto che non ho bisogno di te Puoi andare, grazie.

LEDA Ne sicuro?

GOFFREDO Sicuro di che?

LEDA Di non aver bisogno di me.

GOFFREDO Non capisco

LEDA Io, invece, ritengo che il mio aiuto possa esserle di grande aiuto.

GOFFREDO Ma che stai dicendo?

TOMMASO E andata in tilt.

LEDA Sono andata in tilt perch questa storia non mi va proprio!

GOFFREDO Quale storia?

TOMMASO Leda, non farmi incavolare! I morti incazzati sono i peggiori! Tho gi avvertito.

LEDA E va bene stia calmo

GOFFREDO Perch credi che non sia calmo?

LEDA A chi si riferisce?

GOFFREDO A me! In questa stanza, siamo io e te soli, mi pare!

LEDA Magari!

GOFFREDO Leda, stai bene?

LEDA Sto bene, sto bene, mi scusi. lei che fra poco star male, malissimo praticamente morto.

GOFFREDO Morto?! Io?!

LEDA E chi se no?

GOFFREDO Tu, adesso, ti siedi qui, tranquilla, e mi spieghi tranquillamente che diavolo sta succedendo!

TOMMASO Hai sentito? Tranquillamente. Dunque, non tincartare.

LEDA S.

GOFFREDO Allora?

LEDA Senta, signor Goffredo, la situazione alquanto critica.

GOFFREDO La situazione critica?

LEDA E aggiungo: pericolosa.

GOFFREDO Pericolosa?

LEDA Ma perch continua a ripetere le mie parole?

GOFFREDO Non lo so.

LEDA (a Tommaso) Debbo proprio continuare?

TOMMASO Certo che devi.

GOFFREDO Certo che devi!

LEDA E va bene. La signora sta pensando seriamente di eliminarla.

GOFFREDO Eliminare me?!

LEDA Eliminare lei.

GOFFREDO Tu sei impazzita, non c dubbio!

LEDA E perci, se da questa casa non vuole uscire cadavere, le consiglio vivamente di stare in guardia. Molto in guardia.

GOFFREDO Non starai parlando seriamente, vero?

LEDA Io glielho detto. Adesso, faccia un po come crede. (Si alza per andar via)

GOFFREDO Aspetta un momento. Spiegami: per quale ragione la signora dovrebbe pensare di eliminarmi?

LEDA Perch lei, signor Goffredo, sufficientemente ricco.

GOFFREDO Ma io non sono affatto cio

LEDA Tutti e due sappiamo perfettamente che la storia di zio Carlo e delle propriet americane una suggestiva bufala

GOFFREDO E come faresti a saperlo con tanta sicurezza?

LEDA Ho i miei informatori.

GOFFREDO Tu resti un enigma, per me. E non capisco perch sto ad ascoltarti.

LEDA La signora Angela, invece, non ha il minimo sospetto: assolutamente certa che lei sia un facoltoso uomo daffari. E poich la signora, per indole e per professione, una cacciatrice di eredit beh, tragga le conclusioni.

GOFFREDO Ma smettila con queste sciocchezze! Angela gi sufficientemente ricca. Ha tanti di quei milioni che

LEDA I milioni non sono mai tanti e non sono mai abbastanza. Capir: le spese per vivere decorosamente, le tasse, linflazione Mi dia retta: stia sempre in campana, vigile e diffidente. Con permesso. (A Tommaso) Soddisfatto? (Via)

5

GOFFREDO (molto scosso) Un tipo parecchio strano, questa cameriera! Direi inquietante E se fosse vero? Se Angela stesse veramente meditando di togliermi di mezzo? Assolutamente plausibile. Lei crede che io sia pieno di soldi e dunque perch non impinguare ulteriormente le proprie casse? E quanto a suo marito, chi mi dice che non labbia ammazzato lei? Del resto, pare sia morto improvvisamente e in circostanze misteriose

TOMMASO Gi. In circostanze molto misteriose.

GOFFREDO - Insomma, una situazione grottesca: ciascuno di noi due pensa di eliminare laltro per ereditarne le sostanze. Se cos fosse, avrei una ragione in pi per agire subito.

(Non vista da Goffredo, entra Angela che per gioco gli si accosta alle spalle, in punta di piedi e lo bacia sul collo. Goffredo lancia un urlo pi di paura che di sorpresa)

ANGELA Beh? Ti ho soltanto baciato. Non ti ho mica reciso la carotide.

GOFFREDO Hai ragione, scusami ero soprappensiero mi hai colto di sorpresa.

TOMMASO La morte coglie sempre di sorpresa. Io ne so qualcosa.

ANGELA Perch soprappensiero? Problemi, forse?

GOFFREDO S cio no Riflettevo sullopportunit di chiamare Los Angeles

ANGELA E perch non lo fai? Non hai che da prendere il telefono.

GOFFREDO Ma a pensarci bene, in definitiva, non c ragione di preoccuparsi Laggi, fortunatamente, ho lasciato persone in gamba e molto scrupolose. E in ogni caso, qualora fosse necessario, sanno bene di potermi rintracciare sul telefonino, in qualsiasi momento

ANGELA Se posso darti un consiglio

GOFFREDO Va bene. Chiamer pi tardi.

ANGELA Adesso.

GOFFREDO Prima vorrei fare una doccia anchio. Vado. (Esce quasi di corsa)

6

ANGELA Si fida ciecamente dei suoi collaboratori! Niente di pi sbagliato oltre che pericoloso. Non vedo lora di sistemare questa faccenda. E ad esequie avvenute, quando le sue propriet saranno passate nelle mie mani, provveder a vendere tutto e con la massima sollecitudine. Ma per il momento, pensiamo al da farsi. E una cosa certa: devo accelerare i tempi.

TOMMASO Pienamente daccordo.

ANGELA Anche perch mi son rotta le scatole a recitare la parte della gattina innamorata. Fin troppo noiosa e stucchevole! Dunque, dunque, dunque Considerando che lintruglio brasiliano si rivelato ottimo, efficace e sicuro, non mi resta che riutilizzarlo.

TOMMASO Giusto: formula vincente, non si cambia!

ANGELA (si avvicina alla libreria e rovista tra i volumi) Dovrei averne ancora una buona scorta. I flaconcini erano qui, tutti e quattro. Li avevo nascosti io stessa... (continua a cercare)

TOMMASO Cerca bene, stronza. Sono nel secondo scaffale.

ANGELA Erano nel primo scaffale

TOMMASO Nel secondo.

ANGELA - accanto a questo libro: La vita dopo la morte, ricordo benissimo.

TOMMASO Ricordi malissimo. Il libro Delitto e castigo. Lavessi saputo quandero in vita, te li avrei fatti ingoiare, quei flaconcini di merda! Purtroppo, per, le porte della conoscenza e della verit ci vengono schiuse solo post mortem!

ANGELA (continua la sua ricerca) O forse (rovista sul secondo scaffale) Ma s, sono qui! (eccitata, stringe fra le mani le bottigliette) Questo lelisir della felicit! La mia, naturalmente.

TOMMASO Folle cogliona!

ANGELA (ripone due bottigliette al loro posto. Trattiene le altre due fra le mani) Mi serviranno molto presto. (Le conserva in una tasca) Spero solo di non imbattermi in altre sorprese sgradevoli dopo.

LEDA (entra con un vassoietto) La sua aranciata, signora.

ANGELA Ah, grazie, Leda. (Prende il bicchiere e sorseggia lentamente. A Leda che sta per uscire) Aspetta, Leda

LEDA S, signora.

ANGELA Non mi hai ancora detto quali sono le tue impressioni sul signor Goffredo. Tu che ne pensi?

LEDA Non sta certo a me giudicarlo ma, visto che me lo chiede Beh, sembra una personcina per bene.

ANGELA Affidabile?

LEDA Credo di s ma perch me lo domanda?

ANGELA C qualcosa che non mi quadra Tu pensi che sia sincero?

LEDA Ha delle ragioni per dubitarne? A me pare molto innamorato e

ANGELA Non lo so Forse s e forse no.

TOMMASO (a Leda) Tira fuori un paio di argomemti rassicuranti. neutralizza i suoi sospetti.

LEDA Come se fosse semplice!

ANGELA Cosa?

LEDA No, dico alle volte non semplice valutare i sentimenti di una persona, me ne rendo conto Tuttavia, mi chiedo perch si dovrebbe diffidare del signor Goffredo. E affabile, premuroso

ANGELA Metti che mi abbia raccontato un mucchio di balle circa le sue presunte propriet in America!

LEDA Ma no, cosa va pensando, signora? Che idea! E a che scopo? Quali vantaggi potrebbe mai ricavarne? Nessuno, glielo dico io, nessun vantaggio. E poi, reputo assai improbabile che un uomo possa inventarsi bugie di tal fatta! Prima o poi verrebbe scoperto e

ANGELA Chi abituato a raccontare fandonie, va dritto come un treno ed sempre sicuro di non venire scoperto.

LEDA Posto che i suoi sospetti siano fondati, ribadisco il quesito utilizzando la sua metafora: verso quale stazione correrebbe il suo treno?

ANGELA Non una stazione ma una banca. Potrebbe mirare al mio denaro, non credi? E allora, per apparire innocuo e insospettabile, tira fuori la storia dello zio dAmerica!

LEDA Improbabile, mi consenta. Se avesse mirato davvero ai suoi soldi, prima di metter piede in questa casa, avrebbe indagato e scoperto le sue reali condizioni finanziarie.

ANGELA E come avrebbe fatto?

LEDA Semplice. E sufficiente rivolgersi ad un compiacente impiegato di banca per conoscere esattamente e al centesimo lammontare del conto intestato a chicchessia. Mi dia retta, signora, non si avveleni la vita con inutili congetture. Se la goda, invece, la sua vita e il suo bel maritino!

ANGELA (quasi convinta) Forse hai ragione tu. Grazie, Leda.

LEDA Di niente, signora mia. (Sottovoce a Tommaso) Non credo possa fare di pi. (Esce)

TOMMASO Sei stata abbastanza convincente, brava.

7

ANGELA Probabilmente ha ragione Leda. Per, negli ultimi tempi, lesperienza mi ha insegnato che fidarsi bene ma

GOFFREDO (entra) Eccomi qua, amore! Allora, vogliamo uscire?

ANGELA Uscire?

GOFFREDO Non ne hai pi voglia?

ANGELA Non questo

GOFFREDO Che c? Qualcosa non va?

ANGELA Ma no, va tutto benissimo.

GOFFREDO E allora perch quella faccia scura, improvvisamente? Hai ricevuto qualche brutta notizia?

ANGELA Non ancora. Cio, no, nessuna brutta notizia. A proposito di notizie, chiama Los Angeles.

GOFFREDO (in evidente imbarazzo) Los Angeles?

ANGELA Perch tanta meraviglia? Non a Los Angeles la sede centrale dei tuoi affari?

GOFFREDO S, certo ma non mi pare sia cos urgente

ANGELA Goffredo, da un mese non dai n ricevi notizie dai tuoi collaboratori e

GOFFREDO E segno che tutto va bene, non ti pare? Nessuna nuova, buona nuova.

ANGELA (perentoria) Chiama Los Angeles.

TOMMASO (a Goffredo) Mantieni la calma e improvvisa.

GOFFREDO (ad Angela) Come vuoi. (Prende il suo cellulare)

ANGELA Puoi usare il telefono di casa, se preferisci.

GOFFREDO No, chiamo col mio cellulare E pi comodo, visto che ho memorizzato tutti i numeri Provo con Walter, uno dei miei segretari personali Vediamo se risponde No, non riesco a prendere nemmeno la linea

TOMMASO Mio caro Goffredo, stai miseramente annaspando! Beh, vedo di darti una mano. Devo distrarre la mia vedova. (Si concentra)

ANGELA Forse se provi col telefono di casa

(Squilla il cellulare di Angela)

S? Chi ? Ah, Ornella, ciao No, sono a casa. Dimmi. Firmare, cosa?

GOFFREDO (approfitta che Angela sia impegnata e finge di parlare con un improbabile collaboratore. Le due conversazioni si sovrappongono) Fred! Finalmente sono riuscito a prendere la linea Come va, laggi? Nessun problema? Benissimo, amico mio, ne ero certo...

ANGELA -(contemporaneamente a Goffredo) Francamente, no, non ho capito un piffero! Di che voltura si tratta? Bah, comunque, mi spiegherai tutto quando verrai. Se vuoi anche adesso. Preferisco risolvere questa faccenda subito. No, non esco. Daccordo, ti aspetto.

GOFFREDO Ok, Fred, tienimi al corrente di tutto. Ti ringrazio. A presto.

(I due chiudono la conversazione contemporaneamente).

ANGELA Sei riuscito a parlare con qualcuno?

GOFFREDO S, con Fred, uno dei miei amministratori.

ANGELA E allora?

GOFFREDO Tutto a posto, come pensavo. una societ solida la mia, sai? E ben gestita. Ad esser franchi, il merito non mio ma di zio Carlo che riuscito a metter su una macchina organizzativa perfetta. Fosse stato per me

ANGELA Non devi sottovalutarti. Se gli affari continuano ad andar bene, anche merito tuo. (Lo bacia)

GOFFREDO Voglio festeggiare qui, in Italia, larrivo del nuovo anno e poi faremo una capatina a Los Angeles, vuoi?

ANGELA Ne sar felice.

GOFFREDO Poco fa, ti sentivo parlare al telefonino Qualche seccatura?

ANGELA Niente dimportante. Ornella, il mio avvocato, mi informava che dovrei firmare alcuni documenti

GOFFREDO Di che si tratta, esattamente?

ANGELA Una semplice formalit, a quanto pare Credo riguardi la voltura della macchina a mio nome.

GOFFREDO Ho capito. Dunque, bella signora, vogliamo uscire o no?

ANGELA Non ora, affascinante signore Sto aspettando proprio lei, Ornella. Mi tolgo questimpiccio e poi sono tutta tua!

GOFFREDO Daccordo.

LEDA (entra) Chiedo scusa, i signori hanno delle preferenze per la cena?

ANGELA No, grazie, Leda, stasera ceneremo fuori.

(Si sente suonare alla porta)

ANGELA Deve essere Ornella.

LEDA Vado io. (Esce per qualche istante e rientra con Ornella) Prego, avvocato. (Via)

8

ORNELLA Angela carissima!

ANGELA Ciao, Ornella.

(Le due si scambiano dei formali baci)

(a Goffredo) Ti ricordi di Ornella, vero?

GOFFREDO Come no? Ci siamo conosciuti al nostro matrimonio. (Stringe la mano ad Ornella) Come va?

ORNELLA Molto bene, grazie. Ma forse ho disturbato

GOFFREDO Nessun disturbo, per carit. E poi gli affari innanzitutto. Dico bene?

ANGELA Detto da te, suona alquanto strano. (A Ornella) A tutto pensa tranne che agli affari, credimi! (Ride)

GOFFREDO Per me diverso. Io posso contare sulle mie brave fate turchine che svolgono un ottimo servizio! Adesso, vi lascio in pace.

ANGELA Puoi restare, se vuoi. Io non ho segreti.

GOFFREDO Grazie ma mi sembra giusto che parliate da sole. A dopo. (Esce)

9

ORNELLA Molto discreto, tuo marito Mi simpatico. Sono certa che ti trovi benissimo con lui.

ANGELA S, cos. Goffredo una persona eccezionale anche se

ORNELLA Anche se?

ANGELA Non lo so Pu darsi che io sia diventata paranoica ma, in alcuni momenti, ho la sensazione che stia mentendo.

ORNELLA Riguardo a cosa?

ANGELA Mi ha sempre detto di possedere una grossa societ in America

ORNELLA E allora?

ANGELA Beh, a volte, come ti dicevo, temo che voglia ingannarmi, che siano tutte bugie

ORNELLA Come si chiama questa societ americana?

ANGELA La Colombo Society di Los Angeles.

ORNELLA Io credo che i tuoi sospetti siano inforndati ma se serve a tranquillizzarti, potrei fare qualche ricerca

ANGELA Forse, per, sto davvero esagerando Se lui venisse a sapere che non mi sono fidata Insomma, che figura ci farei? Senza contare che finirei col compromettere il nostro rapporto.

ORNELLA Sta serena, non sapr nulla da nessuno: io mi muovo sempre con assoluta discrezione e nella massima riservatezza. Ragione per cui se mi dai lincarico

ANGELA E va bene. Devo pur togliermi questo dubbio dalla mente.

ORNELLA Assolutamente legittimo. (Scrive su un blocchetto) Hai detto che si chiama Colombo Society, vero?

ANGELA S con sede a Los Angeles.

ORNELLA (scrive) Los Angeles. Dammi solo un paio di giorni e sarai accontentata.

ANGELA Ti ringrazio, mi rendi un gran servigio.

TOMMASO Fossi in te, non ci conterei.

ORNELLA Adesso andiamo allaltra faccenda.

ANGELA S, certo. Spiegami meglio di che si tratta.

ORNELLA Lassicurazione sulla macchina ancora intestata a Tommaso. Ora, per ovvie ragioni, bisogna volturarla a tuo nome.

ANGELA Ho capito.

ORNELLA Se mi fai vedere la polizza, ci sbrighiamo in due minuti.

ANGELA Dovrebbe essere conservata nello studio, fra i documenti La vado a prendere. Scusami, faccio in un attimo.

ORNELLA Nel frattempo preparo le carte da firmare.

(Angela esce)

10

TOMMASO Spiacente, cara Ornella, ma non posso permetterti di mandare in aria il mio piano. (Si concentra per un istante poi fa schioccare le dita e appare allincredula e spaventata Ornella)

ORNELLA (paralizzata dalla paura, riesce solo a balbettare) To To To

TOMMASO Tommaso, s, sono proprio Tommaso. O meglio, tecnicamente, sono lo spirito di Tommaso. Ehi, stai bene?

ORNELLA (continua a balbettare) To To

TOMMASO Calmati respira profondamente ecco, cos E ora, sta bene attenta a quel che ti dir. Ti proibisco assolutamente di avviare qualsivoglia ricerca sullattivit di Goffredo. Mi hai sentito bene? Ad Angela riferirai che la Colombo Society vive e prospera felicemente e che Goffredo, il maggiore azionista, il presidente del consiglio di amministrazione. tutto chiaro? Rispondi! chiaro?

ORNELLA S.

TOMMASO Perfetto.

ORNELLA Ma potrei sapere pe perch?

TOMMASO No. Sappi solo che se mi combini qualche scherzo, avrai diciamo dei grossi problemi con qualche anima trapassata ovvero con me. E poich immagino tu voglia continuare a vivere serenamente, ti consiglio di eseguire le mie istruzioni. A tempo debito, capirai, forse. Stammi bene. Ah, Ornella bada: so perfettamente che la faccenda della voltura un semplice pretesto e che il tuo vero scopo quello di ottenere la preziosa firma di Angela in calce a un certo progetto che noi due conosciamo bene.

ORNELLA Ci che faccio solamente a fin di bene per Angela, soprattutto.

TOMMASO Daccordo, daccordo. Sei libera di agire come credi. La cosa non mi riguarda. Ti dir, anzi, che sta bene anche a me e, dunque, in bocca al lupo. Addio, Ornella e ti raccomando: non mi deludere o saranno guai per te.. (Un altro schiocco di dita e scompare alla vista di Ornella, non del pubblico, naturalmente).

11

ANGELA (rientra) Ecco qua, lho trovata, finalmente. Ma che hai? Sei pallida come un lenzuolo Sembra tu abbia visto un fantasma!

ORNELLA - (ancora pietrificata e con gli occhi sbarrati) Cosa?

ANGELA Ornella, ti senti bene?

ORNELLA Non proprio Ho ho avuto un lieve capogiro e

ANGELA Non cos lieve, a giudicare dagli effetti. Vuoi bere qualcosa?

ORNELLA No, ti ringrazio Adesso sto meglio.

ANGELA Sicura?

ORNELLA S, s, tutto a posto, non preoccuparti. solo un po di stanchezza. Dunque fammi controllare la polizza. (Legge o finge di farlo il documento) Va bene. Ora, firma queste carte, per favore. (Rapidamente le passa i documenti che Angela firma senza leggerne il contenuto) Ancora unaltra, qui, in calce e lultima, qui. (Durante tutto il tempo, non fa che guardarsi attorno, nel timore di rivedere il fantasma di Tommaso che chiaramente presente ma che lei non pu vedere).

ANGELA (si accorge del comportamento dellaltra) Sei strana e insolitamente nervosa, Ornella. Qualcosa non va?

ORNELLA (con un forzato sorriso di circostanza) Assolutamente no. Il problema che, negli ultimi tempi, ho lavorato troppo Ora, per esempio, sono sulle spine perch perch devo correre da un cliente Un appuntamento che avevo totalmente cancellato dalla memoria. Scusami, Angela, devo proprio scappare!

ANGELA Va bene, va bene. Ti accompagno.

ORNELLA (getta un ultimo sguardo nella stanza) S, grazie.

ANGELA Per quella faccenda, quando conti di darmi notizie?

ORNELLA Che faccenda?

ANGELA (un po stizzita) La Colombo Society!

ORNELLA Ah, s prestissimo.

(Le due donne escono)

12

TOMMASO Mi spiace aver turbato Ornella ma non avevo alternative.

ANGELA (rientra) Non capisco che cavolo le sia preso, improvvisamente

TOMMASO (condiziona e guida il ragionamento di Angela) Ornella sempre stata piuttosto strana.

ANGELA Bah Ornella sempre stata piuttosto strana.

GOFFREDO (entra) E gi andata via?

ANGELA S.

GOFFREDO Tutto sistemato?

ANGELA Tutto sistemato.

GOFFREDO Bene. E allora?

ANGELA Allora, che?

GOFFREDO Se vogliamo uscire, dovresti andare a prepararti, credo.

ANGELA S, certo. Faccio in un minuto.

GOFFREDO Ahi! Conosco bene il significato di quel minuto! Ma perch non dire le cose come stanno? Per ogni concetto, esiste la parola giusta. Anzich un minuto, di unora: pi corretto e anche pi leale.

ANGELA Hai finito, uomo di poca fede? E allora, ti dimostrer che sar pronta in non pi di quindici, venti minuti.

GOFFREDO Espressione ancora scorretta ma un po meno surreale.

ANGELA - (lo bacia) Lagnoso! (Esce)

13

GOFFREDO Questa situazione mi sta logorando!

TOMMASO Dillo a me!

GOFFREDO Devo farla fuori subito. Altrimenti sar lei a far fuori me lo sento. Lo percepisco nellaria

(Entra Leda)

TOMMASO (a Leda) Passiamo alla seconda fase. Datti da fare, Leda.

GOFFREDO Devi dirmi qualcosa, Leda?

(Leda, in silenzio, va alla libreria)

TOMMASO (la guida) Secondo scaffale Accanto a Delitto e castigo. Ne sono rimasti due, daglieli.

(Leda mostra i flaconcini a Goffredo)

GOFFREDO Beh?

LEDA Sa cosa contengono questi flaconcini?

GOFFREDO Non ne ho la minima idea.

LEDA Veleno.

GOFFREDO Ve veleno?

LEDA Una goccia sola di questo intruglio ucciderebbe un elefante.

GOFFREDO (alquanto turbato) Capisco.

LEDA Ed inodore, insapore e invisibile: se ne versa un po in un bicchiere, si solidifica al contatto col vetro e poich trasparente, non c modo dindividuarne la presenza. Quando, poi, nel bicchiere aggiunger un liquido qualunque, questa miracolosa sostanza torna a sciogliersi. Ma la sua peculiarit pi interessante che non lascia alcuna traccia nellorganismo del diciamo del malcapitato.

GOFFREDO Diciamo dellassassinato.

LEDA Diciamolo pure. Beh li tenga lei. E pi prudente. (Gli consegna le bottigliette)

GOFFREDO Ma tu ritieni davvero che la signora abbia intenzione di

LEDA Lei, no?

GOFFREDO Io? No, io no. Francamente stento a crederlo

LEDA Francamente non vedo perch. Tuttavia, se ritiene che ignorare il problema possa esserle di conforto, faccia pure. Quanto a me sono in pace con la mia coscienza. (Si avvia verso luscita poi si ferma) Mi auguro solo che la signora non sia in possesso di altri flaconcini come quelli ma conoscendola, ne dubito fortemente. Comunque buona fortuna. (Esce)

14

GOFFREDO (rigira nervosamente i flaconcini fra le mani) Senza rendersene conto, Leda mi ha procurato inaspettatamente larma che andavo cercando. Unarma assai affidabile, pare.

TOMMASO Confermo. Io ne sono la dimostrazione vivente, cio, la dimostrazione morente mortale Insomma, lo stronzo che c rimasto secco.

GOFFREDO S, sospetto anchio che di questa roba ce ne debba essere un bel po qui, in giro. Una ragione di pi per colpire in fretta. Non intendo fare la fine del mio predecessore. Dunque, diamoci da fare subito! (Versa del liquore in un bicchiere poi aggiunge qualche goccia di veleno. Freneticamente mescola il tutto con un dito che poi, istintivamente, si porta alle labbra. Si rende conto della pericolosit di quel gesto inconsulto ed entra nel panico) Ah! Fortuna che mi sono fermato in tempo! (Sputacchia diverse volte e si asciuga il dito col fazzoletto).

TOMMASO Leccarsi il dito: che imbecille!

(Entra Angela, vestita in modo assai appariscente e di pessimo gusto. Ha in mano un bicchiere).

ANGELA Non dirmi nulla, ti prego! Lo so: tho fatto aspettare troppo. Ma per farmi perdonare, ti ho preparato un ottomo drink!

GOFFREDO Ma guarda! Anchio ti ho preparato qualcosa da bere ma per una ragione molto pi seria: per ringraziarti.

ANGELA E di cosa?

GOFFREDO Di esistere. Ti sembra poco?

ANGELA Che tesoro!

GOFFREDO No, sei tu il mio tesoro!

ANGELA Questa deliziosa coincidenza dimostra, amcora una volta

GOFFREDO S?

ANGELA - che ciascuno di noi due ha le stesse premure

GOFFREDO - le stesse attenzioni

ANGELA - gli stessi pensieri affettuosi

(Entrambi simultaneamente allungano il proprio bicchiere allaltro)

ANGELA GOFFREDO (rigorosamente insieme) Bevi!

GOFFREDO No, grazie, non mi va. Infatti, avevo preparato solo per te.

ANGELA Idem.

(I due ridono con laria pi stupida possibile).

GPFFREDO Andiamo?

ANGELA Prima dimmi se il mio vestitino ti piace!

GOFFREDO Da morire!

ANGELA (chiama) Leda!

LEDA (entra) S, signora?

ANGELA Noi usciamo.

LEDA Bene, signora.

ANGELA Cena pure quando credi. Noi mangeremo qualcosa fuori.

LEDA Buon divertimento signora. E si diverta anche lei, signore.

GOFFREDO Grazie, Leda.

(Angela e Goffredo escono).

15

TOMMASO Quei due stronzi stanno fiaccando le mie energie!

LEDA S, ho notato che ha laria stanca e una gran brutta cera, signor Tommaso.

TOMMASO Una brutta cera?!

LEDA S, un po smorto in viso

TOMMASO Un po morto, direi! Leda, se ti permetterai unaltra di queste battute idiote, non ti dar il tempo di pentirtene!

LEDA Mi perdoni, signore...

TOMMASO Siedi!

(Leda esegue in silenzio)

fino ad ora ti sei comportata egregiamente. Procedi cos e andremo daccordo. Del resto, il pi fatto. Siamo giunti, per fortuna, allepilogo.

LEDA Senta, signore, siamo ancora in tempo per

TOMMASO (aggressivo) Per far che?

LEDA Per evitare che accada ci che preferirei non accadesse.

TOMMASO Smettila con questa lagna!

LEDA Lasci questa casa al suo destino, signor Tommaso e vada

TOMMASO Allinferno?

LEDA Per carit, non intendevo dire questo

TOMMASO E invece proprio l che andr: allinferno! Andr allinferno se non avr compiuto la mia missione!

LEDA La missione?! Non vorr mica farmi intendere che lass le stato ordinato di

TOMMASO In un certo senso, cos.

LEDA Francamente, non lavrei mai sospettato. Io speravo che, almeno l, le cose andassero in un altro modo. Me lero figurato come il regno della misericordia e del perdono.

TOMMASO - e della giustizia! Ma tu credi veramente che tutto ci che accade nel vostro mondo venga provocato dalla volont degli uomini? E credi anche alla casualit degli accadimenti? Niente affatto. Ciascuna vicenda umana segue un percorso gi tracciato: immutabile, inarrestabile e ineluttabile.

LEDA In altri termini: nessuno pu sottrarsi al proprio destino. Con tutto il rispetto, signore, non mi svela nulla di nuovo.

TOMMASO E chi ti dice che io voglia o possa svelarti qualcosa di nuovo? Sappi, comunque, che noi trapassati siamo, per cos dire, i custodi di ci che tu chiami destino. Va a letto, adesso. Buona notte.

LEDA Buona notte, signore. (Esce)

(Buio per qualche istante. Quando le luci si riaccendono, la scena vuota. Lo stereo diffonde una musica particolarmente allegra: lultimo giorno dellanno.Entrano allegramente Angela e Goffredo).

16

ANGELA (ridendo rincorre Goffredo) E invece no, voglio vederlo subito!

GOFFREDO No! Dopo la mezzanotte!

ANGELA - Ti prego, muoio dalla curiosit!

(Si sente suonare il telefonino di Angela che risponde)

ANGELA Chi ? Ornella, come va? Dove passerai la notte di capodanno? Ah, bene. Divertiti, allora. Comunicarmi che cosa? Ah, s. Dimmi tutto. Bene, benissimo. Ad essere sincera, ne ero quasi certa. Grazie, Ornella, grazie di tutto. Tanti auguri anche a te! A presto!

GOFFREDO La tua amica avvocatessa?

ANGELA S. Mi ha informato che tutto in ordine.

GOFFREDO Tutto in ordine?

ANGELA Ornella amministra i miei beni. Lo hai dimenticato? Adesso dammi il regalino!

GOFFREDO E va bene. (Le porge uno scatolino)

ANGELA (apre lo scatolino e tira fuori un anello) Ma bellissimo! (Lo bacia) Grazie, amore!

GOFFREDO Di niente, tesoro mio.

ANGELA E ora tocca a me. Aspettami qui. (Esce per qualche istante)

(Goffredo approfitta dellassenza di Angela per versare alcune gocce di veleno in uno dei due calici posti sul tavolino. Poi si siede nella poltrona pi vicina allaltro calice: quello inoffensivo. Rientra Angela)

ANGELA (ha in mano una scatola) Spero ti piaccia!

GOFFREDO Mi piacer certamente. (Scarta la confezione) Un videofonino! Idea eccezionale! Sei il mio tesoro, tu! (La bacia) Oh! Ma quasi mezzanotte! Stappo lo champagne!

ANGELA Mancano due minuti esatti.

(Goffredo controllando lorologio appeso sulla parete, alle sue spalle, armeggia col tappo della bottiglia. Intanto, Angela, con mossa fulminea, versa il suo veleno nel calice, fino a quel momento, innocuo poi prende in mano laltro bicchiere che lei immagina pulito).

GOFFREDO (allunisono con Angela) Meno cinque, quattro, tre, due, uno (Il tappo salta via) Auguri! (Versa lo champagne e quindi prende in mano il suo calice, quello nel quale Angela ha appena versato il veleno. Cosicch i due bevono entrambi il letale champagne).

ANGELA Buon anno, Goffredo!

GOFFREDO E buon anno anche a te, Angela!

ANGELA (con intenzione vagamente sinistra) Lunga vita!

GOFFREDO (sorriso inquietante) Lunga vita!

(Un lampo rosso accecante investe la scena poi buio improvviso e il rumore amplificato di due bicchieri che si frantumano a terra. La musica allegra dello stereo va in distorsione quindi si spegne).

17

(Al riaccendersi delle luci, in scena, sedute sulle poltrone, Leda e Ornella).

ORNELLA Incredibile e inspiegabile.

LEDA Allucinante, caro avvocato.

ORNELLA Tutti e due colpiti da infarto e quasi nello stesso istante!

LEDA Avevo passato la notte di capodanno in casa di mia sorella. La mattina dopo, sono tornata qui e mi creda: una scena agghiacciante.

ORNELLA Lo immagino perfettamente.

LEDA Ho chiamato la Polizia Sono arrivati quelli della scientifica, un medico... Arresto cardiaco: cos, hanno detto.

ORNELLA -Questa faccenda mi sa di di paranormale (si guarda attorno ricordando lapparizione di Tommaso) e mi mette addosso i brividi

LEDA Paranormale? E chi pu dirlo? In ogni caso, io credo che, in questo nostro mondo, nulla accada per semplice casualit. Me lha insegnato un mio vecchio e saggio amico

ORNELLA Ne sono convinta anchio. La vita ben strana, cara Leda! Tu sai che la signora non aveva un soldo, vero?

LEDA S, ne ero a conoscenza.

ORNELLA Ma ignoravi che fra un paio di settimane avrebbe incassato mezzo milione di euro!

LEDA Mezzo milione?

ORNELLA S. Il risultato di una semplice ma fortunata speculazione edilizia. Un affare che ho curato personalmente, a sua insaputa.

LEDA E ora?

ORNELLA E ora, niente. Questa morte improvvisa ha vanificato il progetto. Mezzo milione di euro andato in funo! Cos la vita, che vogliamo farci? Beh, io vado. Immagino che anche tu

LEDA - S, certo. Ho gi sistemato la mia roba(indica la valigia che le sta accanto) Vado da mia sorella, per il momento.

ORNELLA Se avessi bisogno di me, chiamami pure: sar felicissima di aiutarti.

LEDA La ringrazio di cuore.

ORNELLA Bene. E allora, ciao, Leda e in bocca al lupo.

LEDA Arrivederla, avvocato. Laccompagno.

(Escono. Rientra, subito dopo, Leda. Saccorge di un giornale sulla poltrona)

Ha dimenticato il giornale... (Lo sfoglia distrattamente poi rimane colpita da una notiziaLegge) Muore in un incidente aereo il magnate italo-americano Carlo De Benedetti. Il suo impero economico, valutato in parecchi miliardi di dollari, passa nelle mani della fifglia Cristina e del nipote Goffredo De Benedetti unici eredi. I funerali (Rimane di sasso) Pazzesco!

TOMMASO (appare improvvisamente) Tutto casuale, vero?

LEDA (sobbalza poi si riprende) E no. No che non casuale.

TOMMASO Addio, Leda. (Scompare)

LEDA (Piega il giornale e lo ripone sulla poltrona. Prende la valigia e si avvia verso luscita) Addio Tommaso. (Spegne la luce ed esce).

SIPARIO

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