Picasso ha dormito qui

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PICASSO HA DORMITO QUI

PICASSO HA DORMITO QUI

di

Robin Hawdon

tratta da una commedia di Pierre Lacroix

Traduzione di Mariella Minnozzi.


PERSONAGGI

GERARD, un avvocato

MAURICE, il suo socio

NICOLE, sua moglie

DANIELLE, la moglie di Maurice

MITZI, la proprietaria dell’appartamento

FLEUR, una cliente

La scena rappresenta il soggiorno di un attico a Montmarte, a Parigi. Soffitto basso e irregolare, mobili alla moda, ma non vistosi, atmosfera intima e d’epoca. Sul fondo scena, al centro, c’è la porta d’ingresso, mentre a destra c’è la porta della cucina/sala da pranzo. A sinistra la porta della camera, dalla quale si accede al bagno. In fondo a sinistra c’è una vetrata che dà sul balcone sovrastante i tetti di Montmartre. Il balcone continua anche in camera da letto. In fondo a destra, vicino alla porta d’ingresso, c’è un armadietto praticabile.

I mobili sono: un divano al centro, di fronte al quale c’è un tavolinetto, una credenzina con i bicchieri, un grande quadro in stile Picasso, che può vagamente rappresentare un nudo di donna e la scultura, in bronzo o marmo, di un nudo femminile su un tavolinetto in un angolo.


ATTO I

Sera. L’appartamento è al buio. La porta si apre. Vediamo Maurice e Nicole. Maurice accende la luce. E’ molto teso e ha con sé una cartella da avvocato. Nicole è calma e padrona della situazione. Si guarda intorno, curiosa.

MAURICE  Beh, hm... ecco, hm... è questo.

NICOLE  Oh la la! Sarà meglio che l’ispettore delle tasse non lo veda.

MAURICE  Perché no?

NICOLE  Ufficio di rappresentanza! Non ho mai visto un rifugio d’amore più accogliente.

MAURICE  Si, beh... Dicono che Picasso abbia dormito qui una volta. (Posa la cartella.)

NICOLE  (Guardando il dipinto.) Ha pagato l’affitto con quello?

MAURICE  E’ stato tuo marito a trovare questo posto.

NICOLE  Ci scommetto. Chi è il proprietario?

MAURICE  Una donna. E’ un’anziana che vive al seminterrato e affitta gli altri appartamenti come... beh, tipo pied-à-terre.

NICOLE  E non chiede come sono utilizzati. (Studia la scultura del nudo femminile.) E lei che compito ha negli affari?

MAURICE  Oh, Nicole, non hai idea di quanto ho aspettato questo momento. (Cerca maldestramente di baciarla.)

NICOLE  Calma, animale!

MAURICE  Oh - hm...

NICOLE  A una donna piace essere corteggiata prima.

MAURICE  Non sono tanto bravo in queste cose, temo.

NICOLE  Sei sicuro che qui non corriamo rischi?

MAURICE  Rischi?

NICOLE  Non c’è pericolo che Gerard arrivi all’improvviso?

MAURICE  Assolutamente no.

NICOLE  Come fai a esserne sicuro?

MAURICE  Abbiamo delle regole. Lui usa l’appartamento nei giorni dispari. Io nei giorni pari.

NICOLE  Molto scientifico. Scommetto che è stata un’idea sua.

MAURICE  Si.

NICOLE  Tipico di Gerard. Un comodo nido d’amore, nel centro di Montmarte, tutto a spese della ditta, e al sicuro dagli sguardi indiscreti delle vostre mogli.

MAURICE  Oh Dio! Sembra così decadente.

NICOLE  Solo un avvocato poteva concepire un piano del genere. E fa anche in modo di usarlo più di te.

MAURICE  (Indignato.) Che vuoi dire?

NICOLE  Se lui ha i giorni dispari, ha un giorno in più in ogni mese che ha trentuno giorni.

MAURICE  (Pensieroso.) Si. Imbroglione!

NICOLE  (Con affetto.) Non importa, caro. In ogni caso, non mi aspetto che approfitti di tutti i giorni a tua disposizione.

MAURICE  Non l’ho mai usato fino a adesso.

NICOLE  Neanche una volta? Sono sei mesi che avete l’appartamento!

MAURICE  Sei la sola donna che voglio, Nicole. Avresti dovuto sposare me.

NICOLE  Beh, se avessi saputo che donnaiolo è...

MAURICE  E’ un bastardo! Un porco! Un...

NICOLE  E’ il tuo più vecchio amico. E’ il tuo socio.

MAURICE  Non me ne frega niente! Quando penso a come ti tratta... Ogni giorni dispari del mese!

NICOLE  Non proprio tutti i giorni dispari. (Prende la sua agenda.) Vediamo la mia agenda... Il 7 febbraio, Gerard non c’è. Il 13 febbraio, Gerard non c’è. Il 19 febbraio, Gerard non c’è. Il 25 febbraio... (Furibonda.) Bastardo! Porco!

MAURICE  Esattamente.

NICOLE  Dov’è la camera da letto?

(Lei lo bacia con passione e cadono sul divano.)

MAURICE  (Sollevandosi per prendere aria.) Oh, Nicole, pensi che dovremmo farlo?

NICOLE  E’ quello che vuoi, no?

MAURICE  Più di qualunque altra cosa - è solo...

NICOLE  Hai diritto alla tua parte dell’uso dell’appartamento, no?

MAURICE  Penso di si - ma...

NICOLE  Beh, sei un uomo o un topo?

MAURICE  (Balzando in piedi e strappandosi di dosso la giacca e la cravatta.) Si! Va bene allora! Forza allora! Facciamolo! Facciamolo!

NICOLE  (Impressionata.) Oh, Maurice!

MAURICE  La camera da letto è da quella parte.

(L’afferra per la mano e la conduce di corsa verso la camera da letto. Si ferma.)

Il letto è orribile. Sembra un’orchestra sinfonica.

NICOLE  Questo frena Gerard?

MAURICE  No!

(La trascina in camera. La porta viene chiusa con violenza. Forte rumore dalle vecchie molle del letto. La porta dell’appartamento si apre ed entra Gerard. Allegro e sicuro di sé. Sta fischiettando allegramente, ha con sé una ventiquattrore, una busta con la cena e una bottiglia di champagne incartata. Chiude la porta con un calcio. Dalla camera da letto non si sente più nessun rumore. Gerard si ferma, pensando di aver sentito qualcosa. Poi fa un passo di danza posando la ventiquattrore e la borsa della spesa, scarta lo champagne e lo mette in posizione prominente. Va all’armadietto, tira fuori due flute e li mette vicino allo champagne. Prende la borsa della spesa e a passo di walzer va a metterla in cucina.

La porta della camera da letto si apre e Maurice fa capolino, con prudenza. Avanza nella stanza di un paio di passi.)

MAURICE  Ehi?

(Si sente un rumore di cocci rotti in cucina.)

C’è qualcuno?

(Gerard torna nella stanza.)

GERARD  Maurice!

MAURICE  Gerard!

(Svelto chiude la porta della camera dietro di sé.)

GERARD  Che ci fai qui?

MAURICE  Che ci fai tu qui?

GERARD  E’ la mia sera!

MAURICE  E’ la mia sera!

GERARD  I giorni dispari sono i miei.

MAURICE  I giorni pari sono i miei.

GERARD  Oggi non è giorno pari.

MAURICE  E’ giorno pari.

GERARD  E’ un giorno dispari!

MAURICE  E’ il 2 di marzo - è giorno pari.

GERARD  E’ il primo marzo - giorno dispari.

MAURICE  Come fa a essere il primo marzo? Sabato era il 28 febbraio.

GERARD  E allora?

MAURICE  Perciò ieri era il primo marzo.

GERARD  Ieri era il 29 febbraio.

MAURICE  Febbraio non ha 29 giorni, stupido!

GERARD  Negli anni bisestili si, idiota!

(Silenzio.)

MAURICE  Anno bisestile?

GERARD  Si.

MAURICE  Quest’anno è bisestile?

GERARD  Si.

MAURICE  Allora è il primo marzo?

GERARD  Si.

MAURICE  Oh Dio!

GERARD  Esatto.

MAURICE  (Gettando un’occhiata alla porta della camera.) Ma io... cioè... Oh Dio!

GERARD  Maurice - c’è qualcuno lì dentro?

MAURICE  No! Cioè... beh, io... insomma, io...

GERARD  (Sorridendo.) Diavolaccio! Maurice, hai un’amante!

MAURICE  No! Voglio dire, non è... insomma, non abbiamo fatto niente.

GERARD  Ma stavate per farlo. Volevi sedurre una donna.

MAURICE  No!

GERARD  Come lo chiameresti allora?

MAURICE  Beh, hm...

GERARD  Non l’hai portata qui per giocare a Trivial Pursuits. Vecchio furbacchione! Mi sembrava di aver sentito le molle del letto scricchiolare.

MAURICE  Oh Dio!

GERARD  Bene, bene, congratulazioni, Maurice! Finalmente sei dei nostri.

MAURICE  Non sono assolutamente dei vostri! Questa è una cosa molto diversa dalle tue... dalle tue... scappatelle.

GERARD  Dove sta la differenza? Vuoi farlo a testa in giù? In cima all’armadio?

MAURICE  Non fare lo spiritoso!

GERARD  Alla fin fine si tratta della stessa cosa. Un tradizionale, sano, ormonale, organico coito!

MAURICE  Interrotto.

GERARD  Si, davvero. Chi è lei?

MAURICE  E’... è solo una che ho conosciuto.

GERARD  Beh, è ora che la conosca io.

MAURICE  No!

GERARD  Perché no? Sono il tuo più vecchio amico. Sono il tuo socio. Ho il diritto di conoscerla.

MAURICE  No, non ce l’hai.

GERARD  Voglio vedere se ti merita.

MAURICE  E’ troppo per me. E per te, se è per questo.

GERARD  Wow - deve essere speciale! Dai, voglio conoscerla.

MAURICE  Assolutamente no! Non puoi!

GERARD  Perché no?

MAURICE  E’... è... beh, è sposata.

GERARD  (Con un fischio.) Maurice! Hai fatto le cose per bene! Una donna sposata! Chi è il marito? Lo conosco?

MAURICE  Hm... è possibile.

GERARD  Beh, dovrò comunque incontrarla.

MAURICE  Perché?

GERARD  E’ la mia sera. Voglio la camera da letto. Dovrai farla uscire.

MAURICE  (Nel panico.) Ma non posso!

GERARD  Perché no?

MAURICE  Noi... noi siamo arrivati per primi.

GERARD  Le regole sono regole. Hanno valore legale.

MAURICE  Stronzate!

GERARD  Contratto verbale. I giorni dispari sono miei.

MAURICE  Ma non capisci - lei... non vuole che nessuno la veda.

GERARD  Perché no?

MAURICE  E’ terrorizzata al pensiero che il marito lo scopra.

GERARD  Non glielo dirò.

MAURICE  Non vuole che nessuno lo sappia.

GERARD  Perché? E’ qualcuno in particolare?

MAURICE  Una specie.

GERARD  Qualcuno importante?, eh?

MAURICE  In un certo senso.

GERARD  Non sto nella pelle! Diavolaccio. Me lo dovrai dire prima o poi.

MAURICE  Non adesso.

GERARD  Va bene, ma voglio comunque l’appartamento.

MAURICE  Oh Dio!

GERARD  Stasera viene una nuova e ho preparato tutto per il grande momento.

MAURICE  Chi è?

GERARD  Una cliente.

MAURICE  Una cliente!

GERARD  Unisco gli affari al piacere. Vuole che mi occupi del suo divorzio.

MAURICE  Si occuperà lei del tuo se non stai attento. Sei incredibile!

GERARD  Lei è incredibile. (Con trasporto.) E’ da mangiare!

MAURICE  (Con disgusto.) Da mangiare?

GERARD  Squisita. E ho in programma una bella cenetta tutta per noi. Champagne, un hors d’oeuvre dilettevole, un primo prelibato... (Assaporandolo.) e alla fine un dessert molto, molto succulento.

MAURICE  Niente formaggio?

GERARD  Perciò, mi dispiace, ma dovrai portare la tua bella signora da qualche altra parte.

MAURICE  Dove?

GERARD  In un hotel. E visto che è un’occasione così speciale, puoi metterlo a conto della ditta.

MAURICE  Beh, io... tu... non uscirà se pensa che qualcuno la vedrà.

GERARD  Va bene, vado a preparare la cena. Ma è meglio che ti sbrighi. La mia arriverà a momenti.

MAURICE  Oh Dio! (Va alla porta della camera. Indica a Gerard di andare via.) Vai, su.

(Gerard si avvia verso la porta della cucina, poi si gira e scuote la testa, sorridendo.)

GERARD  Vecchio sporcaccione!

MAURICE  Fuori!

(Escono tutti e due, ognuno per la sua porta. Passa un momento, poi Maurice esce svelto dalla camera, trascinando Nicole per mano.)

MAURICE  Svelta!

NICOLE  (Fermandosi.) Non così in fretta.

MAURICE  Che c’è?

NICOLE  Che ci fa mio marito qui?

MAURICE  E’ un anno bisestile - ho sbagliato i giorni.

NICOLE  Si, ma che sta combinando?

MAURICE  Lui, hm... lui...

NICOLE  Sta aspettando qualcuno, vero?

MAURICE  No, no, lui...

NICOLE  Non cercare di prendermi in giro, Maurice. Tocca a lui usare l’appartamento e sta aspettando qualcuno.

MAURICE  Non è vero...

NICOLE  Non ho nessuna intenzione di andare via.

MAURICE  (Inorridito.) Cosa?

NICOLE  Non me ne vado finché non ho scoperto che sta combinando quel maiale.

MAURICE  Nicole, non puoi rimanere qui!

NICOLE  (Tornando verso la camera.) No, rimango qui. Stavolta lo voglio cogliere con le mani nel sacco!

MAURICE  (Trascinandola freneticamente.) Il che significa che coglierà noi due con le mani nel sacco!

NICOLE  Ben gli sta! Così saprà cosa si prova.

MAURICE  Ma non abbiamo ancora fatto niente!

NICOLE  Allora non hai niente di cui preoccuparti.

MAURICE  Nicole...

NICOLE  Non preoccuparti, tesoro, lo riterrò legalmente responsabile di qualunque cosa ti faccia.

MAURICE  (Sarcastico.) Oh bene, allora è tutto a posto. Ma che faccio adesso?

NICOLE  Puoi andartene o rimanere a guardare i fuochi d’artificio. (Va in camera da letto.)

MAURICE  (Agitatissimo, nel panico.) Oh Dio!

(Gerard entra indossando un grembiule da cucina e mescolando qualcosa in una ciotola.)

GERARD  Se n’è andata?

MAURICE  No! No, sta... sta sistemando le sue cose.

GERARD  Si sta vestendo, vuoi dire.

MAURICE  No, lei...!

GERARD  Vecchio sporcaccione! Beh, dille di sbrigarsi - non posso rimanere in cucina tutta la sera.

(Torna in cucina. Maurice tentenna.)

MAURICE  Oh Dio - non so che fare! Si, lo so. Andarmene.

(Prende la cartella, va verso la porta dell’appartamento e la apre. Mitzi è lì, con la mano sollevata per bussare.)

MITZI  Salve.

(Lui le chiude la porta in faccia.)

Oh Dio!

(Bussano alla porta. Lui si fa il segno della croce e la apre.)

MITZI  Ho detto solo salve.

MAURICE  Mi dispiace, mi ha spaventato.

(Lei entra. E’ una ragazza sensuale, con un grande seno, sui 35 anni.)

MITZI  Chi è lei?

MAURICE  Hm... Maurice.

MITZI  Maurice?

MAURICE  Il socio di Gerard.

MITZI  Oh si, mi ha parlato di lei.

MAURICE  Si.

MITZI  Quello addormentato.

MAURICE  Quello cosa?

MITZI  A me non sembra addormentato. (Tendendo la mano.) Sono Mitzi.

MAURICE  (Stringendole la mano.) E a me ha parlato di lei.

MITZI  Si?

MAURICE  Quella da mangiare.

MITZI  Come, scusi?

MAURICE  Hm... la sta aspettando.

MITZI  Oh bene. Dov’è?

MAURICE  Sta preparando la cena.

MITZI  La cena?

MAURICE  Per lei.

MITZI  Non mi aveva avvertito.

MAURICE  No?

MITZI  Di solito andiamo a cena fuori.

MAURICE  Ah. Beh, stavolta ha in programma un dessert molto speciale.

MITZI  Che depravato! Fa sempre così.

MAURICE  Cosa?

MITZI  All’improvviso si fa vivo e si aspetta che io lasci tutto.

MAURICE  (Stupito.) Pensavo che fosse nuova?

MITZI  Nuova in che senso?

MAURICE  Hm... nuova nella vita di Gerard.

MITZI  Oh, lo sono - relativamente. E’ veloce.

MAURICE  Decisamente.

MITZI  Ma lei che ci fa qui?

MAURICE  Io?

MITZI  Oggi è un giorno dispari.

MAURICE  Oh, lo sa.

MITZI  So molte cose di lui.

MAURICE  E’ molto veloce.

MITZI  Decisamente.

MAURICE  Ho confuso le date. Sto andando via.

MITZI  Che peccato.

(Vediamo Nicole sul balcone, sullo sfondo delle luci della città, che fa capolino nella stanza. Mitzi la vede.)

E quella chi è?

MAURICE  (Indicando a Nicole di andarsene.) Sta andando via anche lei.

MITZI  Che ci fa lì fuori?

MAURICE  Si sta dando una raffreddata. No! Hm... sta guardando il panorama.

MITZI  Non potete farci compagnia?

MAURICE  Non - non credo, grazie.

MITZI  Sarebbe divertente.

MAURICE  Non per quello che ha in mente lui, hm... non ci sarebbe spazio, hm... non c’è abbastanza dessert...

MITZI  Lei è molto dolce. Mi piace.

MAURICE  Grazie.

(Gerard entra dalla cucina.)

GERARD  Maurice, sei ancora qui...!

MITZI  (Girandosi.) Gerard!

GERARD  (Inorridito.) Mitzi!

(Lei lo abbraccia e lo bacia.)

MITZI  Tesoro! Sono secoli che non ci vediamo.

GERARD  Si?

MITZI  Beh, almeno due sere.  Ma perché non mi hai chiamato?

GERARD  Beh, io... hm...

MITZI  Magari non riuscivo a liberarmi.

GERARD  A liberarti?

MITZI  Non importa - il tuo socio mi ha detto cos’hai organizzato.

GERARD  Si?

MITZI  Il dessert speciale!

GERARD  Maurice, che...?

MITZI  Avresti dovuto avvertirmi, angelo mio.

GERARD  (A Maurice.) Che le hai... ?

MITZI  Comunque, sei fortunato. E’ la sera del back gammon per mio marito.

MAURICE  Tuo marito?

MITZI  Mi sembrava di aver sentito gente per le scale, così sono venuta a dare un’occhiata.

MAURICE  A dare un’occhiata?

MITZI  Sapendo che era un giorno dispari.

MAURICE  (A Gerard.) Chi... ?

GERARD  (A denti stretti.) E’ proprio il caso di chiederlo.

MITZI  Ma perché non me l’hai detto?

GERARD  (Debolmente.) Volevo farti una sorpresa.

MITZI  Me l’hai fatta!

MAURICE  Decisamente!

GERARD  Hm... Mitzi, angelo mio, adesso che sei qui, non è che potresti dare un’occhiata al mio poulet chasseur. Non sono sicuro di averlo fatto bene. (La porta verso la cucina.)

MITZI  (A Maurice.) Probabilmente non ha diviso il petto dalle cosce. (Va in cucina.)

GERARD  (Girandosi furioso verso Maurice.) Che le hai detto?

MAURICE  Chi è?

GERARD  Chi pensavi che fosse?

MAURICE  La donna che aspettavi.

GERARD  La donna che aspettavo?

MAURICE  Quella appetitosa.

GERARD  Scemo! Ti sembra appetitosa?

MAURICE  Abbastanza per quello che vuoi.

GERARD  E’ la padrona di casa!

MAURICE  La padrona di casa?

GERARD  La nostra padrona di casa!

MAURICE  La donna dello scantinato?

GERARD  Si.

MAURICE  Che strano modo di andare a chiedere l’affitto.

GERARD  Perché credi che l’affitto sia così basso?

MAURICE  Vuoi dire che... ti fai anche lei?

GERARD  Si.

MAURICE  Accidenti, Gerard - dovresti avere una banca del seme invece di un ufficio legale!

GERARD  E’ successo.

MAURICE  Avevi detto che era vecchia.

GERARD  Non volevo che lo sapessi.

MAURICE  Perché no? So tutto delle altre.

GERARD  Si, ma lei era diversa. In pratica mi è caduta tra le braccia...

MAURICE  Bel modo di girare la cosa.

GERARD  Mentre eravamo in trattative per il contratto c’è stata una specie di scarica elettrica tra noi, una... radiazione magnetica... una specie di contatto a alta tensione... così, hm...

MAURICE  L’hai fatta andare in corto circuito.

GERARD  Si.

MAURICE  E siete rimasti in corto circuito da allora.

GERARD  Si.

MAURICE  Sempre nei giorni dispari.

GERARD  Beh, ogni volta che riesco a venire a Parigi.

MAURICE  Le parole rete elettrica nazionale hanno assunto un nuovo significato.

GERARD  Beh, adesso hai causato un completo sovraccarico di tensione! Come faccio con tutte e due?

MAURICE  E’ un problema tuo. Avresti dovuto pensare ai problemi della locazione multipla prima di iniziare una storia con la padrona di casa.

(Nicole appare di nuovo sul balcone, guardando dentro.)

GERARD  (Camminando avanti e indietro, disperato.) Oh Dio, sono un disastro! Perché non so dire di no?

MAURICE  (Distratto dalla presenza di Nicole.) Buona domanda.

GERARD  E’ che le amo così tanto! Adoro la specie intera.

MAURICE  (Cercando di allontanarlo dalla vetrata.) Ma non puoi avere la specie intera, Gerard - sono troppe.

GERARD  Lo so, lo so.

MAURICE  (Indicando con la mano a Nicole di andarsene, il tutto dietro le spalle di Gerard.) Dovrai spiegarle la situazione.

GERARD  A quale delle due?

MAURICE  Alla padrona di casa. Capirà.

GERARD  No - è molto possessiva.

MAURICE  Possessiva? E’ sposata!

GERARD  E’ questo il problema. Il marito è gelosissimo e lei in dieci anni non ha mai avuto la possibilità di sgarrare. Pensa che io sia un dono del cielo. (Maurice ride forte.) Non è divertente!

MAURICE  Scommetto che gli dei in cielo stanno ridendo. (Fa dei cenni a Nicole.)

GERARD  E non voglio perderla.

MAURICE  Perché no? Ne hai una nuova.

GERARD  Non voglio perdere nessuna delle due. Sono infatuato di entrambe.

MAURICE  Come puoi tenerle tutte e due in questa situazione?

GERARD  Non lo so - nessuna idea?

MAURICE  Santo Dio, usa la testa!

GERARD  (Scuotendo il capo.) Non funziona.

MAURICE  Non è divertente, Gerard!

GERARD  No, non lo è. Che faccio?

MAURICE  Beh... potresti preparare un altro dessert.

GERARD  Non è divertente, Maurice! (Si gira verso la finestra.)

MAURICE  (Afferrandolo.) No, non lo è. Non è divertente, Gerard.

(Fa dei cenni frenetici a Nicole, che scompare.)

GERARD  (Girandosi di nuovo, sentendo che sta succedendo qualcosa alle sue spalle.) Che stai facendo?

MAURICE  Hm... c’è una vespa. (Finge di tentare di acchiappare una vespa.)

GERARD  Ah - ce l’ho!

MAURICE  (Guardando per aria.) Dove?

GERARD  La soluzione.

MAURICE  Cosa?

GERARD  Certo - è semplice.

MAURICE  Si?

GERARD  Puoi essere ti il compagno di Fleur per stasera.

MAURICE  Fleur?

GERARD  Si.

MAURICE  Chi è Fleur?

GERARD  La ragazza nuova.

MAURICE  Non ho una ragazza nuova.

GERARD  La mia nuova ragazza, scemo!

MAURICE  La tua...?

GERARD  Si.

MAURICE  No!

GERARD  Si!

MAURICE  No!

GERARD  Si!

MAURICE  No, no, no! (Indica la camera da letto.) Ce l’ho già una nuova ragazza.

GERARD  Se n’è andata, no?

MAURICE  No, lei... si, se n’è andata.

GERARD  Ecco, vedi.

MAURICE  Devo andarmene anch’io. Da lei.

GERARD  Dove?

MAURICE  Hm... hm...

GERARD  Dove?

MAURICE  A casa sua.

GERARD  (Aggrottando la fronte.) E’ sposata.

MAURICE  Suo marito è fuori città.

GERARD  Va bene, allora. Puoi chiamarla e dirle che c’è un imprevisto.

MAURICE  Un imprevisto?

GERARD  Puoi andare da lei solo più tardi.

MAURICE  Come più tardi?

GERARD  In tempo per la parte più importante.

MAURICE  Non posso presentarmi a mezzanotte al nostro primo appuntamento e dirle, eccomi, dov’è la camera da letto!

(Nicole appare di nuovo dietro la vetrata. Lui le fa dei cenni con la mano, freneticamente.)

Comunque, perché questa Fleur dovrebbe voler cenare con me?

GERARD  (Cammina su e giù e pensa.) Troveremo una ragione.

(Gli altri due continuano a farsi segnali. Gerard ha un’idea e si gira.)

Ci sono!

(Maurice si gira, Nicole scompare.)

MAURICE  Dove?

GERARD  E’ semplice. Spieghiamo che Mitzi è la mia padrona di casa, che è vero, e che si è invitata da sola a cena, che è vero, e che sei arrivato inaspettatamente anche tu, che è vero, e che lei non approva che gli avvocati abbiano relazioni extra coniugali...

MAURICE  Che mucchio di cazzate! Ce l’ha anche lei un amante!

GERARD  Ma Fleur non lo sa. Quindi lei deve fingere di essere la tua compagna stasera - e Mitzi già pensa che tu abbia un’amante!

MAURICE  Si?

GERARD  No?

MAURICE  Si, ma...

GERARD  Vedi - è tutto sistemato!

MAURICE  E’ un casino pazzesco! Non voglio entrarci!

GERARD  Devi, Maurice - sei stato tu a mettermi in questa situazione...

MAURICE  E puoi tirartene fuori da solo...

GERARD  (Puntando i piedi.) Devi, devi!

MAURICE  (Puntando i piedi.) No, no!

(Bussano alla porta. Rimangono pietrificati.)

GERARD  (Bisbigliando.) E’ arrivata!

MAURICE  Sto per vomitare.

GERARD  (Vagando incerto tra la porta della cucina e l’ingresso.) Oh Dio... !

(Bussano di nuovo.)

Tieni Mitzi in cucina!

MAURICE  (Indeciso tra la porta della camera e quella della cucina.) Oh Dio...!

(Gerard apre la porta di casa. Fleur entra. Vicina ai 30 anni, bionda, chic.)

FLEUR  Gerard!

GERARD  Fleur!

(Si abbracciano.)

FLEUR  Sarà una serata indimenticabile!

GERARD  Questo è sicuro!

MAURICE  Questo è sicuro!

FLEUR  (Vedendolo.) Oh - lui chi è?

GERARD  Hm... è il mio socio, Maurice. Maurice, lei è Fleur.

MAURICE  (Stringendole la mano.) Piacere.

FLEUR  (A Gerard.) Non mi avevi detto che ci sarebbe stata una festa.

GERARD  Hm... abbiamo un problemino, tesoro...

(Maurice sbuffa e si ricompone.)

Maurice è dovuto venire a Parigi all’improvviso...

MAURICE  Per affari.

GERARD  Per affari...

MAURICE  (Pungente.) E adesso ho finito.

GERARD  Ma vorrebbe rimanere a cena...

MAURICE  No, non lo vorrebbe.

GERARD   Beh, io vorrei che rimanesse a cena...

FLEUR  Perché?

GERARD  Prima di tutto perché voleva conoscerti...

MAURICE  No, non volevo conoscerla.

GERARD  E secondo perché ci aiuterà con un problemino...

MAURICE  No, non lo farà.

GERARD  Vedi, la nostra padrona di casa, che è molto rigida sul fatto che l’appartamento deve essere usato solo per affari...

MAURICE  Hah!

GERARD  (Gli lancia un’occhiataccia.) E che gli uomini sposati non devono andare con altre donne...

MAURICE  Huh!

GERARD  Si è autoinvitata, in un certo senso, a cena...

MAURICE  Heh!

GERARD  Il che rende le cose un po’ difficili per noi due...

MAURICE  Hooo!

GERARD  (Furioso.) Senti, ti dispiace non fare quei versi!

MAURICE  Scusa.

(Nicole compare di nuovo sul balcone e sbircia dentro. Maurice è distratto dalla sua presenza.)

GERARD  Così abbiamo pensato che la soluzione ovvia sia di fare una bella cenetta tutti insieme, con te in coppia con Maurice...

FLEUR  (Girandosi verso Maurice.) Cosa?

MAURICE  (Mettendosi svelto davanti alla vetrata per nascondere Nicole.) Hm... si, esatto...

GERARD  Così non sospetterà niente tra me e te.

MAURICE  Tra lui e te...

FLEUR  E allora tra me e lui?

MAURICE  Si - esatto!

GERARD  Lui è divorziato...

MAURICE  Come?

GERARD  Beh, separato. Quindi lei non avrebbe nulla in contrario.

MAURICE  Grazie tante!

GERARD  E sarà un compagno affascinante. Solo finché non saremo di nuovo soli.

(Maurice sta freneticamente facendo cenno a Nicole di andarsene, cosa che lei fa, con riluttanza.)

Che ne dici?

FLEUR  Beh... (Si gira a guardare Maurice.) Perché sta facendo dei cenni fuori dalla finestra?

MAURICE  (Girandosi.) Hm... Ho visto un’amica... di sotto... per strada.

GERARD  Ah - era l’amica?

MAURICE  Come?

GERARD   Quella che speravi di vedere più tardi?

MAURICE  Hm... si, esatto.

GERARD  (Con sottintesi.) Beh, prima finiamo di cenare, prima puoi andare da lei.

MAURICE  No. Molto gentile a invitarmi, Gerard, ma preferirei...

GERARD  (Prendendolo per il braccio e parlando a denti stretti.) Maurice, una parola...

MAURICE  Quante lettere?

GERARD  Non ti chiedo spesso dei favori, ma Fleur ed io ti saremmo molto grati se ci aiutassi per un paio d’ore, vero, Fleur?

FLEUR  Hm - beh, se lo dici tu...

GERARD  Dopo tutto, un giorno potresti aver bisogno dello stesso favore da me.

MAURICE  No, non ne avrò bisogno.

GERARD  Come fai a saperlo?

MAURICE  (Sibilando.) Sono separato, non ti ricordi? Sono libero di fare quello che mi pare.

GERARD  (Sibilando in risposta.) Potresti anche essere separato, bello mio, se tua moglie scoprisse quello che è successo.

MAURICE  (Sibilando in risposta.) La cosa vale anche per te!

FLEUR  Perché parlate sottovoce?

GERARD  Hm...

(Mitzi entra dalla cucina.)

MITZI  Gerard, che stai...? (Vede Fleur e si ferma.) Oh.

FLEUR  Salve.

GERARD  Ah... eccola! Mitzi, ti presento Fleur, la ragazza di Maurice...

MAURICE  No, non lo è!

MITZI  Come?

MAURICE  (Impappinandosi.) Non è... lei non... Io non...

GERARD  Vuole dire che non dovremmo ancora chiamarla così. Si frequentano da poco tempo.

MAURICE  Molto poco.

GERARD  E non vuole affrettare le cose.

MITZI  Sembrava si fossero affrettati parecchio quando sono arrivata.

GERARD  Come?

MITZI  Lei aveva già visitato la camera da letto.

FLEUR  (Offesa.) No!

GERARD  (Confuso.) L’avevi già vista?

MITZI  Beh, solo sul balcone.

MAURICE  (Svelto.) Vuole dire dal  balcone.

MITZI  (Guardando interrogativamente Fleur.) Strano - avrei giurato che fossi bruna.

MAURICE  (Svelto.) Si, è buio fuori. Molto buio.

FLEUR  (Confusa.) Non ci capisco niente.

GERARD (Svelto.) Non preoccuparti. Senti, Mitzi, non ti dispiace se Maurice e Fleur cenano con noi, vero?

MITZI  Oh.

GERARD  Volevano andare a cena fuori, ma ce n’è abbastanza per tutti e quattro, così gli ho suggerito di restare con noi.

MAURICE  Senti...

MITZI  Sarebbe divertente. E’ ora che conosca i tuoi soci in affari. (Con sottintesi.) Visto che per l’esercizio della tua professione ci si sarà molto esercizio qui. Non è vero, Maurice?

MAURICE  Non chiederlo a me - Sono fuori esercizio.

GERARD  (Borbottando.) Beh, questa è la serata giusta per farne un po’. Allora, ragazze, perché non andate in cucina a occuparvi della cena...

MITZI  Mi era sembrato che fossi tu quello che offriva a noi la cena.

GERARD  Sono un pessimo cuoco. Voi lo farete molto meglio. Io e Maurice apparecchiamo.

MAURICE  Senti...

GERARD  Poi apriremo lo champagne, dopodiché potremo cominciare a divertirci. Che ne dite?

MAURICE  Quello che dico io è...

GERARD  Nessuno ti ha chiesto niente!

MITZI  Vieni, Fleur. (Si avviano in cucina.)

GERARD  (Fermandole.) A proposito, Mitzi, volevo solo dirti che è un piacere per noi invitare a cena la nostra padrona di casa, con cui abbiamo un rapporto così onorevole e di lavoro, insieme al mio più vecchio amico e collega, il quale, nell’ora del dolore, dopo la separazione dalla moglie, speriamo che trovi sollievo nella compagnia di una ragazza così affascinante e rispettabile come Fleur, specialmente visto che io stesso sono un uomo felicemente sposato che non ha mai deviato dalla retta via. (Pausa.) Spero che tu capisca quello che sto dicendo.

(Lunga pausa.)

MITZI  (A Fleur.) Tu lo capisci quello che sta dicendo?

FLEUR  (Spremendosi le meningi.) Penso di si...

MITZI  (Spremendosi le meningi anche lei.) Si, penso di capirlo anch’io...

FLEUR  Bene. Beh, sono sicura che una di noi deve aver capito.

(Escono in cucina.)

GERARD  (Con un sospiro di sollievo.) Fin qui tutto bene!

MAURICE  Fin qui? La serata non è neanche cominciata!

GERARD  No, beh...

MAURICE  Che farai con tutte e due dopo cena - dopo aver diviso il petto dalle cosce?

GERARD  Beh...

MAURICE  E non guardare me! Non ho intenzione di continuare ad aiutarti a uscire da questo casino.

GERARD  Sei stato a mettermici.

MAURICE  Assolutamente no!

GERARD  Non sei stato tu a sbagliare data?

MAURICE  Ah, si, ma...

GERARD  Non sei stato tu a scambiare una donna per un’altra prima ancora di sapere chi era chi e chi stava dove?

MAURICE  Ah, si, beh....

GERARD  Non sei stato tu a invitare quella sbagliata a cena senza neanche chiedere il mio permesso, visto che è la mia cena?

MAURICE  Si, ma è stato...

GERARD  Ergo - è evidente che tu sei responsabile del fatto che io abbia due donne tra le mani contemporaneamente!

MAURICE  In effetti tre.

(Pausa.)

GERARD  Come?

MAURICE  Hm. Senti Gerard...

GERARD  Che hai detto?

MAURICE  C’è una cosa che penso dovresti sapere.

GERARD  Che cosa?

MAURICE  Beh, io, hm... Non so come dirtelo...

GERARD  Cosa?

MAURICE  E non te lo direi se non pensassi che è assolutamente necessario...

GERARD  Cosa?

MAURICE  Ma per il tuo bene, e per il bene del tuo matrimonio, penso di dover...

GERARD  COSA??

MAURICE  Anche tua moglie è qui.

(Pausa.)

GERARD  Cosa?

MAURICE  In camera da letto.

GERARD  Che vuoi dire?

MAURICE  Tua moglie è venuta qui, hm... prima, e non è andata via e perciò è ancora qui.

GERARD  (Basito.) E’ venuta qui?

MAURICE  Si.

GERARD  Quando?

MAURICE  Quando, hm... quando eri in cucina e io ero qui, e la mia, hm, la mia amica stava uscendo e Mitzi stava salendo e Fleur era per strada e... e...

GERARD  Mia moglie?

MAURICE  Si.

GERARD  E’ qui... ?

MAURICE  Si.

GERARD  Là...?

MAURICE  Si.

GERARD  Maurice - lo sai che è il primo marzo e non il primo aprile?

MAURICE  Si.

GERARD  E affermi sotto giuramento che la mia legittima consorte... è fisicamente presente in camera da letto... in questo preciso momento... e aspetta che io compaia fisicamente...

MAURICE  Si.

(Gerard lancia un urlo strozzato, sbatte la testa sul tavolo e cerca di mangiare un cuscino. Finalmente si riprende.)

GERARD  Come ci è arrivata in camera?

MAURICE  Non lo so.

GERARD  Che cosa vuole?

MAURICE  Non ne ho la più pallida idea.

GERARD  Che ci fa qui?

MAURICE  Beh, hm... ha detto qualcosa sul...

GERARD  Cosa?

MAURICE  Prenderti con le mani nel sacco.

GERARD  Lo sapevo!

MAURICE  No, non lo sapevi.

GERARD  Sospetta di me!

MAURICE  Non mi sorprende.

GERARD  Strega sospettosa!

MAURICE  Non puoi certo dare la colpa a lei.

GERARD  Come si permette!

MAURICE  Come si permette lei?

GERARD  Spiarmi in questo modo! E’ offensivo!

MAURICE  Beh, si, abbastanza.

GERARD  E’ imperdonabile!

MAURICE  Potresti chiedere il divorzio per questo.

GERARD  Non voglio divorziare!

MAURICE  Perché no?

GERARD  Perché... perché...

MAURICE  Allora?

GERARD  L’amo, stupido!

MAURICE  L’ami!

GERARD  Certo che l’amo.

MAURICE  Come puoi dirlo quando non fai che collezionare amanti per tutta Parigi?

GERARD  Quello è sesso, Maurice - non ha niente a che fare con l’amore.

MAURICE  Oh, scusa - pensavo ci fosse un collegamento.

GERARD  Tu ami tua moglie, no?

MAURICE  Lascia mia moglie fuori da questa storia!

GERARD  Bene, ma non farmi la predica quando... (Si interrompe.) Aspetta un momento.

MAURICE  Che c’è?

GERARD  Mia moglie ha incontrato la tua ragazza?

MAURICE  Certo che no.

GERARD  Ha incontrato Mitzi?

MAURICE  No, naturalmente.

GERARD  Ha incontrato Fleur?

MAURICE  No, natural... Dove vuoi arrivare?

GERARD  Perché non si sono incontrate?

MAURICE  Perché?

GERARD  Quando sono arrivato tu eri lì dentro e mia moglie non era ancora arrivata e quando tu sei uscito dalla camera, la tua ragazza era ancora lì dentro e mia moglie ancora non c’era e quando è arrivata Mitzi, tu eri qui e la tua ragazza era là fuori (Indicando il balcone.) e quando è arrivata Fleur...

MAURICE  Deve essersi nascosta.

GERARD  Come?

MAURICE  Mentre gli altri andavano in camera e venivano qui, lei deve essersi nascosta.

GERARD  Dove?

MAURICE  (Aprendo l’armadio guardaroba all’ingresso.) Qui dentro?

GERARD  Ah - è possibile. Ma in quel caso, come ha fatto a uscire di lì e entrare...?

MAURICE  Senti, Gerard, vogliamo restare qui tutta la sera a parlare dei movimenti degli ospiti mentre tua moglie è... ?

GERARD  Si, si, va bene. (Camminando a gran passi.) Che facciamo?

MAURICE  Che facciamo?

GERARD Come usciamo da questo pasticcio?

MAURICE  Gerard, sei tu quello che è nei pasticci.

GERARD  Non cercare di tirartene fuori, Maurice - tu sei complice del fatto.

MAURICE  Dio, scommetto che Picasso non ha mai avuto questi problemi!

GERARD  Ah, ci sono! E’ semplice.

MAURICE  (Esausto.) Oh bene.

GERARD  E’ una cena di lavoro.

MAURICE  Una che?

GERARD  Tu ed io siamo qui per passare la serata con queste nuove clienti...

MAURICE  (Sarcastico.) Oh si - ci crederà di sicuro!

GERARD  (Elaborando il piano.) Ognuna di loro è socia maggioritaria di una prospera ditta...

MAURICE  Quelle due conigliette - molto verosimile!

GERARD  E le due ditte stanno pensando di fondersi...

MAURICE  Penseranno che è una cosa che si fa dal dentista.

GERARD  In un corpo unico...

MAURICE  Ah, questo è già più il loro linguaggio...

GERARD  E vogliono che noi organizziamo la fusione...

MAURICE  Meglio ancora.

GERARD  (Trionfante.) Ed è per questo che siamo tutti qui a cena insieme!

MAURICE  Non funzionerà mai! E’ una follia! Non ci crederà mai!

GERARD  Perché no?

MAURICE  Che quelle due sono grandi imprenditrici? Scommetto che di affari ne sanno quanto il mio spazzolino da denti!

GERARD  Maurice, come avvocato dovresti sapere che i fatti sono irrilevanti - quello che conta è come vengono presentati.

MAURICE  Esatto! E sarai sbattuto fuori dall’aula alla prima udienza.

GERARD  Perché?

MAURICE  Gerard, pensaci. Tu speri di passare l’intera serata a convincere tua moglie che la tua ragazza è solo una cliente, a convincere la tua ragazza che la tua amante è solo la padrona di casa, a convincere la padrona di casa che la tua ragazza è la mia amante, a convincere la mia amante che la padrona di casa è un’imprenditrice, a convincere te stesso che puoi continuare a scoparti tutte e tre senza che ti facciano a pezzettini!

(Pausa.)

GERARD  La tua amante?

MAURICE  Come?

GERARD  Hai detto la tua amante.

MAURICE  Quando?

GERARD  In mezzo a tutto quel discorsetto ho sentito distintamente che nominavi la “tua amante”.

MAURICE  Si?

GERARD  Si.

MAURICE  Esatto - la tua amante. Una delle tante.

GERARD  No. Hai detto la tua amante.

MAURICE  Non è possibile. Un lapsus. Hai sentito male. Io non ho nessuna amante. La mia amante non era qui...

GERARD  Esatto. Allora perché...?

MAURICE  (Urlando.) Per l’amor di Dio, Gerard, che hai intenzione di fare con Nicole?

(Nicole entra dalla camera da letto.)

NICOLE  Cosa stavate dicendo di me?

(Pausa di terrore.)

GERARD  Nicole...

MAURICE  Nicole...

NICOLE  (Dolce.) Buona sera.

GERARD  Tesoro! Che piacere vederti!

NICOLE  Anche per me è un piacere vederti, Gerard. E Maurice.

(Maurice si schiarisce la gola, forte.)

GERARD  Che ci fai qui?

NICOLE  Beh, ho fatto un salto a Parigi per lo shopping e ho pensato di passare qui a vedere il nuovo appartamento della società. Non l’avevo mai visto.

GERARD  No, certo!

MAURICE  No, certo.

NICOLE  E tu che ci fai qui?

GERARD  Oh, affari.

NICOLE  Affari?

GERARD  Si, affari.

NICOLE  Mio marito è così - sempre impegnato.

GERARD  Ma che stavi facendo in camera? Maurice mi appena detto che eri qui.

NICOLE  Oh, ti eri dimenticato di me, Maurice?

MAURICE  Ho tante cose per la testa.

NICOLE  Mi stavo solo rinfrescando nel tuo delizioso bagno.

GERARD  Ah.

NICOLE  E ho dato un’occhiata alla tua incredibile collezione di dopobarba.

GERARD  Ah si, beh dobbiamo fare buona impressione sui clienti - ha, ha.

NICOLE  Naturalmente. Allora, quali clienti vuoi affascinare stasera?

GERARD  Oh, sono clienti molto importanti. Di élite, potremmo dire. Vero, Maurice?

MAURICE  Molto in vista.

GERARD  E’ un lavoro molto remunerativo.

MAURICE  Altamente gratificante.

GERARD  Ma difficile.

MAURICE  Estremamente rischioso.

NICOLE  Ah, beh mi piacerebbe restare a vedere.

GERARD  Oh, beh, tesoro - non sono sicuro che sia possibile.

MAURICE  E’ decisamente sconveniente.

GERARD  Capisci, è molto confidenziale.

MAURICE  Strettamente privato.

GERARD  (Controllando la sua rabbia.) Maurice, perché non vai a vedere come va in cucina?

MAURICE  Bene. (Si avvia in cucina.)

GERARD  (Tagliente.) Le signore potrebbero aver bisogno di consigli su come portare avanti la trattativa.

MAURICE  Si.

NICOLE  Le signore?

(Maurice esita.)

GERARD  Si.

NICOLE  I clienti?

GERARD  Esatto... due donne d’affari molto in gamba.

NICOLE  Davvero?

GERARD  No, Maurice?

MAURICE  Molto potenti.

GERARD  Come tante altre donne nella società di oggi che stanno trovando il loro giusto posto.

MAURICE  La posizione che gli compete.

NICOLE  Incredibile.

GERARD  Vai, Maurice.

MAURICE  Va bene. (Si gira verso la cucina, ma Fleur e Mitzi escono prima che lui entri.) Ah.

MITZI  Ci sentivamo sole di là. Stavamo...

MAURICE  (Indicando Nicole.) Shhh!

MITZI  Oh.

FLEUR  Oh.

MITZI  Un’altra.

NICOLE  Un’altra cosa?

GERARD  (Intervenendo tempestivamente.) Mitzi, Fleur - vi presento Nicole. Mia moglie.

(Pausa.)

FLEUR  Tua moglie?

MITZI  Tua moglie?

GERARD  Si. Mia moglie.

FLEUR  Oh.

MITZI  Ah.

NICOLE  Piacere.

FLEUR  (Riprendendosi dallo stupore.) Salve.

MITZI  Salve.

GERARD  E’ passata un attimo a salutarmi...

FLEUR  Capisco.

NICOLE  Beh, in effetti...

GERARD  Cosa?

NICOLE  Speravo di restare a cena.

GERARD  Ah, beh... tesoro, è un po’, hm...

NICOLE  Non mi intrometterò nei vostri affari, ve lo prometto.

MITZI  Affari?

GERARD  Si, ma è una cosa confidenziale, capisci, e...

NICOLE  Solo la discrezione personificata, te l’assicuro.

GERARD  Si, ma...

NICOLE  Non è vero, Maurice?

MAURICE  (In un borbottio.) Lo spero.

NICOLE  E dopo tutto sono tua moglie.

GERARD  Si, ma hm... non è professionale e, hm...

NICOLE  Le signore cosa ne dicono?

MITZI  (Guardando dietro di sé.) Noi?

NICOLE  Sarei d’intralcio?

FLEUR  (Preoccupata.) D’intralcio?

NICOLE  Alle vostre trattative?

MITZI  Trattative?

NICOLE  Perché continuano a ripetere quello che dico?

GERARD  Sai che ti dico, tesoro, fammi parlare un momento in privato con loro e se non hanno nulla in contrario, sono sicuro che possiamo sistemare tutto.

NICOLE  Sarebbe carino. Capite, lo vedo così poco. Cosa che non tutti possono dire.

GERARD  (Facendole rientrare in cucina, velocemente.) Andiamo in cucina, signore. Maurice, tu resta con Nicole. Penso che sia ora di aprire lo champagne, no?

MAURICE  (Sollevato.) Ottima idea.

(Gerard fa uscire le ragazze. Maurice apre lo champagne.)

NICOLE  Bene - qual è?

MAURICE  Cosa?

NICOLE  Qual è la sua amante?

MAURICE  Hm...

NICOLE  Clienti! Chi crede di prendere in giro?

MAURICE  No, no, sono clienti - davvero.

NICOLE  Mi prendi per stupida?

MAURICE  No, certo, ma...

NICOLE  Quelle due pupattole - potenti donne d’affari!

MAURICE  Le apparenze possono essere ingannevoli...

NICOLE  Di solito voi mandate le clienti importanti a preparare la cena in cucina?

MAURICE  Beh, stavano solo, hm... aiutandoci e...

NICOLE  Maurice, voglio sapere la verità. Chi di loro è la sua amante? E comunque quell’altra che ci fa qui?

MAURICE  Beh, hm... è, hm... un po’ complicato. (Le dà un bicchiere.) Bevi un po’ di champagne.

NICOLE  Ti avverto, Maurice, voglio sapere... (Bussano alla porta. Tutti e due rimangono immobili.) Chi è?

MAURICE  Picasso?

NICOLE  Pensi che sia un’altra?

MAURICE  Visto l’andazzo, è più che possibile.

(Bussano di nuovo.)

NICOLE  Beh, vai ad aprire.

MAURICE  (preoccupato.) In effetti, preferirei di no.

NICOLE  (Andandoci lei.) Ci vado io.

(Apre la porta. Entra Danielle.)

DANIELLE  (A braccia aperte.) Oh, Nicole!

NICOLE  Oh, Danielle!

MAURICE  Oh, cazzo!

(Le due donne si baciano.)

DANIELLE  Non è strano? Avevo la sensazione che ti avrei trovata qui.

NICOLE  Si?

DANIELLE  E anche mio marito. Che coincidenza. Ciao, tesoro.

MAURICE  (Rassegnato al fato.) Ciao.

DANIELLE  Sorseggiando champagne insieme. Bene, bene, proprio come immaginavo.

NICOLE  Che cosa immaginavi, cara?

DANIELLE  Avevo una strana sensazione. Un indizio qui, una battuta là.

MAURICE  Che vuoi dire?

DANIELLE  Eri così nervoso oggi quando sei partito per Parigi, angelo mio. E hai dimenticato la cartella e l’agenda, con tutti gli appuntamenti di oggi.

MAURICE  Oh, signore.

DANIELLE  Non è da Maurice, ho pensato. Specialmente visto che l’appuntamento di stasera era annotato con un punto esclamativo.

MAURICE  Oh, accidenti.

DANIELLE  Così ho telefonato in ufficio e mi hanno detto che Gerard non c’era - non si sapeva dove fosse. Poi ho telefonato a casa tua, Nicole, e la cameriera mi ha detto che anche tu eri andata a Parigi. Così ho fatto due più due - beh, in effetti solo voi due - e ho pensato di fare un salto in città per vedere se avevo ragione.

NICOLE  Ma Danielle...

DANIELLE  E che ti trovo? Un bel tete-a-tete, con champagne che scorre a fiumi, un delizioso profumo che si spande dalla cucina...

MAURICE  Danielle...

DANIELLE  (Guardandosi intorno.) E che intimo nido d’amore, vero? Solo per lavoro, vero Maurice? Molto appropriato.

NICOLE  Danielle...

DANIELLE  (Andando verso la camera da letto.) Questa è la cucina o...? (Dando una sbirciatina.) La camera da letto - naturalmente! Con un bel lettone matrimoniale. Molto confortevole.

MAURICE  Danielle...

DANIELLE  E’ quella che avrebbe usato Picasso? Sembra abbastanza vecchia.

NICOLE  Danielle...

DANIELLE  Ha sempre avuto un debole per te, Nicole. Sai, penso che avrebbe sposato te se Gerard non fosse arrivato prima.

MAURICE  Danielle...

DANIELLE  Ma in realtà non c’è bisogno di sposarsi, no - con Gerard sempre in giro per lavoro ed è così facile incontrarsi a Parigi per voi due...

(Mitzi entra dalla cucina.)

MITZI  (Vedendo Danielle.) Oh.

DANIELLE  Per voi tre. (Pausa.) Bene, questo è uno sviluppo interessante. Che posto occupa nello scenario questa signora?

NICOLE  Danielle...

DANIELLE  Non sarà un ménage a trois, no? Non è nelle corde del mio Maurice, timido e conservatore.

MAURICE  Danielle...

DANIELLE  Magari ha confuso le date e si è ritrovato con tutte e due insieme? Nel qual caso, come ha sistemato le cose per tutti e tre...?

(Fleur entra dalla cucina.)

FLEUR  Oh.

DANIELLE  Per tutti e quattro. (Pausa.) Penso di essere a corto di spiegazioni a questo punto.

NICOLE  Danielle...

DANIELLE  Non so che stai combinando, Maurice. Lo spirito di Picasso ti ha ispirato a darti alle orge su larga scala?

MAURICE  Danielle...

DANIELLE  O c’è una strana ragione che spiega la presenza di tutti e quattro...?

(Entra Gerard.)

GERARD  Oh.

DANIELLE  Tutti e cinque. (Lunga pausa.) Qualcuno potrebbe illuminarmi?

GERARD  Danielle - che bella sorpresa! Che ci fai qui?

DANIELLE  La domanda, Gerard, è che ci fai tu qui?

GERARD  Beh, hm...

MAURICE  Danielle, penso che tu abbia preso un abbaglio...

DANIELLE  Di sicuro qualcuno ha preso un abbaglio, ma non sono sicura chi.

GERARD  Beh, Danielle, hm... come stavamo dicendo a Nicole, voi due siete capitate proprio nel bel mezzo di una importante riunione d’affari con due clienti piuttosto speciali - Mitzi...

MITZI  Salve.

GERARD  E Fleur.

FLEUR  Piacere.

DANIELLE  Clienti?

GERARD  Esatto.

DANIELLE  Riunione d’affari?

MAURICE  Esatto.

DANIELLE  Tu l’hai bevuta, Nicole?

NICOLE  No.

DANIELLE  Neanch’io.

GERARD  Sono sicuro che le nostre clienti saranno molto offese nel sentire una tale ingiuria prima facie sulla loro integrità. Spero solo che inter alia non le spinga a portare i loro affari bona fide da un’altra parte - ad hoc!

FLEUR  Come, scusa?

MITZI  Potremmo farlo.

FLEUR  Si.

DANIELLE  Qual è questo affare così importante da richiedere champagne e una cena in un appartamento privato a quest’ora?

GERARD  E’ una transazione estremamente delicata e confidenziale che richiede una lunga discussione in privato. Vero, Maurice?

MAURICE  Si.

GERARD  In altre parole è esattamente il tipo di occasione professionale per cui abbiamo preso questo appartamento. Vero, Maurice?

MAURICE  Assolutamente.

GERARD  E siamo entrambi molto sconcertati dal fatto che voi travisiate le nostre azioni, le nostre ragioni e le nostre intenzioni. Vero, Maurice?

MAURICE  Estremamente.

DANIELLE  Forza allora.

GERARD  Forza allora cosa?

DANIELLE  Continuate la vostra delicata e confidenziale transazione.

GERARD  Hm...

NICOLE  Si, continuate.

GERARD  Beh, la partecipazione di estranei è assolutamente irregolare...

DANIELLE  Noi non ce ne andiamo. Vero, Nicole?

NICOLE  No.

GERARD  In questo caso...

NICOLE  Si?

GERARD  Visto che siete così inflessibili e dal momento che le nostre clienti non hanno obiezioni... (Guarda Fleur e Mitzi.)

MITZI  No!

FLEUR  No!

GERARD  Faremo come dite voi.

DANIELLE  Si?

MAURICE  (Apprensivo.) Si?

GERARD  Maurice, penso che a tutti farebbe piacere un po’ di champagne per rinfrescarci.

MAURICE  Per che cosa?

GERARD  La cena sarà pronta dopo le delibere preliminari - anche se, visto che non ci aspettavamo tutte queste persone, dovremmo farla bastare per tutti in qualche modo...

MAURICE  (Borbottando mentre versa lo champagne.) A chi lo dici!

GERARD  (Prendendo la sua cartella.) Quindi, se volete accomodarvi, possiamo cominciare.

MAURICE  Dove?

(Tutti si siedono in semicerchio intorno al divano. Gerard tira fuori dalla cartella dei documenti e li consegna a Mitzi e Fleur.)

GERARD  (Nel suo miglior stile legale.) L’ordine del giorno preliminare e un sommario dei punti.

FLEUR  Divertente!

(Nicole tende la mano per avere una copia. Lui non gliela dà.)

GERARD  Mi dispiace - possono vederli solo i clienti.

(Si siede al centro del cerchio con la sua copia e beve un grosso sorso di champagne.)

Pronto, Maurice?

MAURICE  Emozionatissimo.

GERARD  (Facendo un grosso respiro.) Bene allora - come stipulato al punto uno, sezione A, paragrafo due, in conformità alla Legge sulle società del 1956, sezione ventitré, articolo sette, la prima parte, cioè la persona alla mia destra (Indicando Mitzi) essendo adulta e sana di mente e cittadina della repubblica francese e detentrice di un passaporto della Comunità Europea ed essendo la concessionaria ed unica azionista di maggioranza, come specificato nell’Appendice A, lista uno, della impresa legalmente costituita e delle proprietà come indicato nell’Appendice B, elenco due, e considerata la passata attività della suddetta società, come descritto formalmente nel resoconto ufficiale allegato all’Appendice C, così come delle prospettive future indicate nel bilancio di previsione dei revisori nell’Appendice C2 e del patrimonio della società descritto nell’Appendice C3, e prendendo atto degli interessi suoi e degli eredi designati così come degli azionisti di minoranza e dei membri del consiglio di amministrazione elencati nell’Appendice D, tabella due, con il presente contratto accetta, fatta salva la riserva di far valere altri diritti, l’offerta di acquisto descritta nell’articolo due, sezione B, del suddetto azionariato al prezzo concordato riportato nell’Appendice E, tabella uno, basato sul prezzo di mercato corrente come stipulato nella tabella due, riferentesi alla data e al momento specificati nella tabella tre, insieme ad una reciproca offerta di azioni della società acquirente come descritto nell’Appendice F, tabella uno, essendo anch’essa una impresa legalmente costituita e proprietaria della quale la controparte, vale a dire la persona alla mia sinistra (Indicando Fleur), essendo anch’essa adulta e sana di mente e cittadina della Repubblica Francese, detentrice del passaporto della Comunità Europea, è l’unica ed autorizzata proprietaria del pacchetto di maggioranza delle azioni come specificato nell’Appendice G, tabella tre, e considerata la passata attività anche di detta società, come descritto nel resoconto ufficiale allegato all’Appendice H, così come delle prospettive future indicate nel bilancio di previsione dei revisori nell’Appendice H2 e del patrimonio della società descritto nell’Appendice H3, e prendendo ugualmente atto degli interessi suoi e degli eredi designati così come degli azionisti di minoranza elencati nell’Appendice I, tabella uno, la quale transazione deve essere condotta e conclusa alla data e nel luogo descritti nell’Articolo Tre, sezione A, sotto gli auspici dell’ufficio legale specificato nell’Appendice J, tabella due, del quale io stesso e la parte alla mia destra (Indicando Maurice) siamo legittimi soci e rappresentanti. (Pausa.) Siamo tutti d’accordo fin qui?

(Silenzio sbalordito.)

FLEUR  (Dopo un po’) Potresti ripetere, per favore?

GERARD  No, non posso.

(Ulteriore pausa.)

MITZI  A me sembrava che  andasse tutto bene.

GERARD  Bene. Fleur?

FLEUR  Fantastico.

GERARD  Maurice?

MAURICE  (Rauco) Bene.

GERARD  Volete che esamini i dettagli più particolareggiati adesso?

MITZI  (Svelta) No, grazie.

FLEUR  Va bene così.

MAURICE  Penso che possiamo considerarli come già esaminati.

(Nicole fa un lento applauso.)

NICOLE  Di grande effetto, caro.

GERARD  Grazie.

NICOLE  E’ interessante vedere il proprio marito nel suo ruolo professionale. Lo svolge così bene, vero Danielle?

DANIELLE  Un’interpretazione notevole.

NICOLE  Uno sfoggio meraviglioso.

DANIELLE  Non credo che Maurice l’avrebbe fatto altrettanto bene, vero Maurice?

MAURICE  Ne sono sicuro.

NICOLE  (Alzandosi.) Beh, penso che dopo di ciò, io e Danielle dovremmo ritirarci in cucina per un momento, per riorganizzarci, vedere come va la cena e consultarci sullo stato dei fatti - se capite cosa voglio dire. Che ne dici, Danielle?

DANIELLE  Ottimo suggerimento.

NICOLE  C’è altro champagne, Maurice? Ha tutto l’aspetto di essere una lunga serata.

GERARD  In frigo.

NICOLE  Bene. (Sorride dolcemente.) Ci vediamo dopo.

(Vanno in cucina. Maurice quasi sviene per il rilascio di tensione.)

GERARD  Penso che l’abbiamo scampata fin qui.

MAURICE  Non credo che il mio cuore possa reggere un’altra scena del genere.

GERARD  Dobbiamo liberarci di loro, Maurice.

MAURICE  Come? Le buttiamo dal balcone?

GERARD  Dobbiamo convincerle ad andare da qualche altra parte.

MAURICE  Beh, se continui a recitare così, le avremo qui per tutta la sera. E’ meglio che all’opera!

GERARD  Non posso continuare ancora per molto. (Raccoglie i fogli dalle ragazze.) Ridatemeli.

MAURICE  Cosa sono?

GERARD  Le mie polizze dell’assicurazione.

MAURICE  Ah - potresti averne bisogno.

GERARD  Non mi coprono per gli assalti fisici di mia moglie!

FLEUR  Scusami...

GERARD  Che c’è angelo... hm... angelica amica di Maurice?

FLEUR  C’è una cosa che non capisco.

GERARD  Che cosa?

FLEUR  (Indicando Mitzi.) Beh, se lei è solo la padrona di casa...

GERARD  Si?

FLEUR  (Indicando Maurice) E io sono solo una nuova amica sua...

GERARD  Si?

FLEUR  (Indicando la cucina) E lui è separato dalla moglie...

GERARD  Si?

FLEUR  Perché ci diamo tanto da fare?

GERARD  Ci diamo tanto da fare?

FLEUR  A fingere che siamo tue clienti.

GERARD  Ah.

MAURICE  Una buona osservazione, Gerard.

FLEUR  E comunque perché le vostre mogli sono venute qui?

GERARD  (Impappinandosi) Si... beh, hm... vedi, Fleur... il fatto è... beh, in effetti... tutto dipende dal fatto... che sono molto gelose.

FLEUR  Le vostre mogli?

GERARD  Si. La moglie di Maurice è sconvolta per la separazione - vero, Maurice?

MAURICE  Non vuole accettare che è successo.

FLEUR  Oh.

GERARD  E mia moglie sospetta di tutto - vero, Maurice?

MAURICE  E’ paranoica.

FLEUR  Ah.

GERARD  Perciò se una o l’altra pensasse che ci sia la pur minima possibilità che uno di noi due stesse anche solo guardando una di voi due - beh, ci scapperebbe il morto!

MAURICE  Hem!

FLEUR  Oh.

GERARD  Anche solo sapere che una donna attraente come Mitzi è la nostra padrona di casa e che una bella ragazza come te è una semplice amica potrebbe mettere entrambe in pericolo.

MAURICE  Per non parlare di noi due.

FLEUR  Capisco.

GERARD  Perciò dobbiamo a tutti i costi convincerle a tornare a casa e a lasciarci passare la serata come avevamo progettato.

MAURICE  Dobbiamo?

GERARD  Cosa?

MAURICE  (Con una precisa allusione.) E’ quello che vogliamo veramente - viste, hm... le complicazioni che sono sorte?

GERARD  Ah.

MITZI  Quali complicazioni?

GERARD  Me le ero scordate.

FLEUR  Quali complicazioni?

GERARD  E’ successo tanto tempo fa.

MAURICE  Ma sempre problematiche sono.

MITZI  Di che state parlando?

GERARD  Hm... è solo una cosa tra me e Maurice.

MAURICE  Niente che vi riguardi.

GERARD  (Camminando a gran passi.) Devo pensare...

MAURICE  Preferire di no, Gerard.

GERARD  Ah! Certo!

MAURICE  Cosa?

GERARD  Ci sono!

MAURICE  Oh Dio.

GERARD  La risposta a tutti i nostri problemi!

MAURICE  Non oso chiedere.

GERARD  In un colpo solo risolviamo tutti i problemi! Maurice, ho bisogno del tuo aiuto.

MAURICE  Pensavo che ti sarebbe servito.

GERARD  Hai il cellulare?

MAURICE  Il cellulare?

GERARD  Si.

MAURICE  Nella mia cartella.

GERARD  (Prendendo il suo.) Ce l’ho anch’io.

MAURICE  E allora?

GERARD  Ecco cosa faremo. Le facciamo tornare qui...

MAURICE  Oh cazzo...

GERARD  Tu mi chiami quando non ti guardano...

MAURICE  Oh no.

GERARD  Io rispondo e fingo che siano i mariti di queste due.

MAURICE  Oh Dio!

MITZI  I nostri mariti?

FLEUR  I nostri mariti?

GERARD  Dirò che vogliono venire qui per vedere come va la transazione.

MAURICE  (Confuso.) Vogliono venire qui?

GERARD  Ma visto che c’è tutta questa gente qui, suggerisco di vederci al ristorante.

MAURICE  E poi?

GERARD  Poi lasciamo qui Nicole e Danielle...

MAURICE  Qui?

GERARD  A cenare insieme...

MAURICE  E?

GERARD  Portiamo a cena fuori Fleur e Mitzi...

MITZI  Così va meglio!

GERARD  In un ristorantino intimo...

FLEUR  Molto meglio!

GERARD  Dove possiamo divertirci finché le mogli non saranno tornate a casa.

MAURICE  E poi?

GERARD  Beh, poi sarà così tardi che riaccompagnerò Mitzi dal marito...

MITZI  (Delusa) Oh no.

GERARD  E tu riaccompagnerai Fleur da... (Con una precisa allusione) dovunque debba andare.

FLEUR  (Contenta) Oh si!

MAURICE  Poi vai a dormire in cortile - grazie tante!

GERARD  Non può non funzionare!

MAURICE  Non l’ho già sentita questa?

GERARD  Non fare il disfattista, Maurice! E’ una soluzione perfetta.

MAURICE  (Perdendo la calma.) Gerard, ogni volta che trovi la soluzione perfetta per qualche guaio, ci mette in un guaio peggiore di quello originale, poi esci fuori con una soluzione migliore della prima il che ci mette in un guaio più grosso dell’ultimo! Non voglio averci niente a che fare!

GERARD  Allora, Maurice, dimmi, come ci tiriamo fuori da questo problema?

MAURICE  Non è un problema mio, è un problema tuo!

GERARD  Il mio problema è il tuo problema! Siamo tutti parte dello stesso problema!

MAURICE  Lo so - se tu risolvi il tuo problema, io risolvo il mio problema, è questo che mi preoccupa!

MITZI   Ragazzi, ragazzi - calmatevi. Sono sicura che possiamo risolvere tutti i vostri problemi.

(Nicole e Danielle rientrano.)

FLEUR  (Non vedendole.) Penso che il piano di Gerard sia ottimo.

NICOLE  Quale piano, se posso chiederlo?

FLEUR  Oh Dio.

GERARD  Hm... piani d’affari, tesoro.

DANIELLE  Oh, quella vecchia storia. Non avete ancora finito?

GERARD  Si, si, stiamo solo definendo gli ultimi dettagli. Vero, Maurice? (Indica a Maurice di usare il suo cellulare.)

MAURICE   Si - le ultime sciocchezze.

NICOLE  Ah si - mio marito è molto bravo con i dettagli.

DANIELLE E anche il mio non se la cava male.

GERARD  (Intenzionalmente.) Adesso ci serve solo che Maurice sommi i numeri...

MAURICE  Hm...

GERARD  (Facendo cenni furibondi a Maurice.) Sistemi gli ultimi agganci...

MAURICE  Va bene...

(Furtivamente prende il suo cellulare dalla cartella e fa il numero.)

GERARD  E siamo a posto. (Distraendo l’attenzione delle due donne.) Allora, come va la cena là dentro, tesoro?

NICOLE  Bene, ma non c’è molta roba.

GERARD  No?

NICOLE  Non basta neanche per voi quattro.

GERARD  Oh Dio. Beh, hm... in questo caso, hm... (Suona il suo telefonino) Oh, il mio telefono! Scusatemi. (Risponde.) Pronto? Si, sono io. (Esagerando con l’affabilità) Oh, salve, salve! Che piacere sentirla! Grazie per aver chiamato! Ho sentito tanto parlare di voi!

MAURICE  (Alzando gli occhi) Oh!

GERARD  Si, le vostre mogli sono tutte e due qui. Abbiamo praticamente finito con le decisioni preliminari. Mi dispiace che siate dovuti essere in absentia... (Con grande esagerazione) Ma certo che possiamo! Ne sono assolutamente felice! Che bello!

MAURICE  Erghh!

GERARD  E’ solo che qui è un po’ problematico. C’è troppa gente e manca lo spazio... Oh, che magnifico suggerimento! Molto gentili. Ne saremmo felici!

MAURICE  Uah!

GERARD  E anche le vostri affascinati mogli. Si... Si... Si... Fantastico! Ci vediamo là. Arrivederci!

(Riattacca e sorride a tutti.)

NICOLE  Qualcuno che conosci?

GERARD  (A Mitzi e Fleur) Erano i vostri mariti, signore. Volevano sapere come andava la transazione.

MAURICE  Hah!

GERARD  La loro riunione è finita e hanno pensato che potremmo raggiungerli al ristorante. Ho detto che ne saremmo stati felici.

MITZI E FLEUR  (Insieme) Oh bene!

NICOLE E DANIELLE  (Insieme) Oh bene!

GERARD  Ah - voi no, mi dispiace, care.

NICOLE  Oh.

GERARD  C’è ancora molto di cui parlare e i loro mariti troverebbero molto sconveniente la presenza delle nostre mogli - vero Maurice?

MAURICE  Molto inappropriato.

DANIELLE  Oh.

GERARD  Ma non importa - ho un’idea.

NICOLE  Sorpresa, sorpresa.

GERARD  Perché non cenate qui prima di andare a casa? E’ tutto pronto e sarebbe un peccato sprecare tutto quel ben di Dio.

NICOLE  Oh. (Guardando Danielle.) Beh, hm...

GERARD  Vi divertirete molto di più a chiacchierare tra voi che a stare a sentire le nostre noiose trattative.

DANIELLE  Probabilmente è vero.

GERARD  (Allegro) Bene allora, è deciso! Venite signore. Maurice. (Li spinge delicatamente tutti verso la porta) Divertitevi voi due. Prendete quello che vi pare. L’appartamento è a vostra disposizione.

(Va ad aprire la porta. In quel momento bussano con forza. Gerard indietreggia.)

VOCE  (Fuori scena) Mitzi! Sei lì dentro?

MITZI  (Terrorizzata) E’ mio marito!

(Un altro colpo alla porta)

SECONDA VOCE  Fleur! Sei lì?

FLEUR  (Con orrore) E questo è mio marito!

NICOLE  (Asciutta) Sono stati veloci.

(Altri colpi alla porta)

VOCI  Aprite la porta!

GERARD  (Davanti alla porta) No! Andatevene!

(Un grosso pugno attraversa la porta. Tutti urlano.)

BUIO

SIPARIO
ATTO II

Scena prima

Diversi mesi dopo. L’appartamento è di nuovo vuoto e al buio. Una chiave gira nella toppa e la porta si apre. Maurice e Fleur entrano. Lui accende la luce.

MAURICE  Beh, ciao!

FLEUR  Beh, ciao!

MAURICE  Guarda chi si vede!

FLEUR  Dopo tutti questi mesi!

MAURICE  Ti trovo bene!

FLEUR  Anch’io ti trovo bene!

MAURICE  Bene, bene!

FLEUR  Bene, bene!

(Pausa)

MAURICE  Beh, eccoci qua.

FLEUR  (Guardandosi intorno) Oh si!

MAURICE  Non è cambiato molto.

FLEUR  Mi ero dimenticata com’era.

MAURICE  Sai, dicono che Picasso abbia dormito qui.

FLEUR  (Annuendo) E’ l’unica cosa che ricordo. (Con un risolino) Io sicuramente non sono riuscita a dormirci.

MAURICE  (Con una risatina nervosa) Nessuno ci è riuscito quella sera!

FLEUR  (Ridendo di più) Io non sono neanche riuscita a vederla la camera da letto!

MAURICE  (Ridendo di più) Che disastro!

FLEUR  (Con una risata isterica) Che catastrofe!

(Apoplessia generale)

MAURICE  (Tornando serio) All’epoca però non è stato divertente.

FLEUR  No.

MAURICE  Abbiamo dovuto ridipingere tutto l’appartamento.

FLEUR  Oh, Signore.

MAURICE  Una volta usciti dall’ospedale.

FLEUR  Mi dispiace.

MAURICE  Grossi - i vostri mariti.

FLEUR  Si.

MAURICE  Probabilmente ce lo meritavamo.

FLEUR  Cos’è successo dopo?

MAURICE  Dopo?

FLEUR  Tra te e Danielle?

MAURICE  Ci siamo lasciati.

FLEUR  No!

MAURICE  Si.

FLEUR  No!

MAURICE  In effetti era inevitabile dopo quello che era successo.

FLEUR  Gerard e Nicole?

MAURICE  Si sono lasciati.

FLEUR  No!

MAURICE  Si.

FLEUR  No!

MAURICE  In effetti era inevitabile dopo quello che era successo.

FLEUR  Gerard e Mitzi?

MAURICE  Stanno insieme.

FLEUR  No!

MAURICE  Si.

FLEUR  No!

MAURICE  Vivono insieme di sotto, a casa di Mitzi.

FLEUR  Tu e Nicole?

MAURICE  Ah beh, hm...

FLEUR  Vi vedete ancora?

MAURICE  Oh si.

FLEUR  Ah.

MAURICE  Qualche volta... ogni tanto... un po’ si un po’ no.

FLEUR  Ah.

(Si muove per la stanza e accarezza la statua del nudo.)

E avete ancora in affitto l’appartamento...

MAURICE  Rigorosamente per motivi di lavoro adesso.

FLEUR  Oh.

MAURICE  Dopo tutto quel casino io e Gerard ci comportiamo bene adesso.

FLEUR  Ah.

MAURICE  E tu?

FLEUR  Se mi comporto bene?

MAURICE  No, no. Stai da sola?

FLEUR  Si.

MAURICE  Ah.

FLEUR  Sono più felice così.

MAURICE  Bene, bene.

FLEUR  Sai, mi eri piaciuto all’inizio.

MAURICE  Io?

FLEUR  Gerard era troppo intraprendente per me.

MAURICE  Ah.

FLEUR  Preferisco gli uomini timidi.

MAURICE  Oh.

FLEUR  (Con intimità) Di solito sono più passionali sotto sotto.

MAURICE  Si?

FLEUR  Pensi che sia possibile...?

MAURICE  Che cosa?

FLEUR  Che potrei vedere la camera da letto stavolta?

MAURICE  (Debolmente) Oh... beh, hm... non vuoi, hm... mangiare qualcosa?

FLEUR  Mi farebbe piacere.

MAURICE  Bene allora, hm...

FLEUR  Cominciamo dal dolce.

(Lo porta verso la camera da letto)

MAURICE  Per gli affari... è destinato rigorosamente agli affari...

(Scompaiono. Si sente il rumore delle molle del letto. Poi la porta dell’appartamento si apre e Gerard entra con Danielle.)

GERARD  Eccoci qua.

(Chiude la porta. Le molle del letto tacciono. Gerard si ferma un momento, pensando di aver sentito qualcosa, poi si gira verso Danielle.)

Beh, ciao!

DANIELLE  Beh, ciao!

GERARD  Guarda chi si vede!

DANIELLE  Dopo tutto questo tempo!

GERARD  Ti trovo benissimo!

DANIELLE  Anche tu stai benissimo!

GERARD  Bene, bene.

DANIELLE  Bene, bene.

(Pausa.)

GERARD  Beh, eccoci qua.

DANIELLE  (Guardandosi intorno) Oh si!

GERARD  Non è cambiato molto.

DANIELLE  (Con una risatina) Immagino che abbiate dovuto ridipingerlo dopo quella sera?

GERARD  (Con una risatina) Praticamente l’abbiamo ricostruito!

DANIELLE  (Scoppiando a ridere) Povero Gerard - colto in flagrante con i pantaloni abbassati!

GERARD  (Scoppiando a ridere) Senza essermeli potuti togliere neanche una volta!

(Tutti e due ridono istericamente. Lui torna serio) All’epoca però non è stato divertente.

DANIELLE  No. (Indica il Picasso) Alla fine somigliavate tutti e due a quello lì.

DANIELLE  Ci siamo tutti liberati dei nostri partner altamente inadatti.

GERARD  Hai avuto la tua libertà e la tua bella casa.

DANIELLE  Maurice ha avuto Nicole e la tua bella casa.

GERARD  (Con un’occhiata maliziosa) E tutti ci siamo tenuti questo appartamento.

DANIELLE  Non sei cambiato per niente, Gerard!

GERARD  Ha, ha.

DANIELLE  E Mitzi?

GERARD  (Con aria innocente) Mitzi?

DANIELLE  La vedi ancora?

GERARD  Oh, qualche volta.

DANIELLE  Oh?

GERARD  Ogni tanto... un po’ si un po’ no.

DANIELLE  Ah.

GERARD  Ma non parliamo di lei. (Le mette un braccio intorno alle spalle) Mi sei sempre piaciuta in segreto, sai.

DANIELLE  Adulatore.

GERARD  Carina come sempre - la vita da single ti si adatta.

DANIELLE  Grazie.

GERARD  Che ne dici di un po’ di champagne e una cenetta?

DANIELLE  Qui?

GERARD  Ho sempre in frigo qualcosa - non si sa mai.

DANIELLE  Dov’è Mitzi?

GERARD  Mitzi? (Vago) Oh, è la sua serata del baccarat.

DANIELLE  E oggi è giorno dispari?

GERARD  (Accarezzandola) Non dobbiamo preoccuparci della data. Maurice adesso sta con Nicole.

DANIELLE  Uomo malvagio!

GERARD  Vieni ad aiutarmi ad accendere il forno.

(Vanno in cucina e chiudono la porta. La porta della camera da letto si apre e Maurice fa capolino, prudentemente. Dalla cucina proviene uno scoppio di risa.)

MAURICE  Ehi. (Rumore di qualcosa che si rompe in cucina.) C’è qualcuno?

(Gerard torna dalla cucina con una bottiglia di champagne.)

GERARD  Maurice!

MAURICE  Gerard!

(Tutti e due chiudono svelti le rispettive porte.)

GERARD  Un’altra volta, no! Che ci fai qui?

MAURICE  Che ci fai tu qui?

GERARD  Io ci vivo, ricordi?

MAURICE  Vivi di sotto.

GERARD  E allora? Posso salire. Tu vivi fuori città.

MAURICE  E allora? Posso venire in città.

GERARD  Mi sembrava di aver sentito qualcosa. C’è qualcuno in camera?

MAURICE  No, naturalmente.

GERARD  Maurice, vecchio sporcaccione! Ci sei cascato un’altra volta!

MAURICE  Che cazzate, certo che no.

GERARD  Allora chi è?

MAURICE  Non è nessuno - è...

GERARD  Chi?

MAURICE  E’...

GERARD  Chi?

MAURICE  Nicole naturalmente.

GERARD  Nicole?

MAURICE  Certo.

GERARD  Là dentro?

MAURICE  Naturalmente.

GERARD  Oh.

MAURICE  Siamo venuti a passare una serata in città.

GERARD  Allora perché non volevi dirmi chi era?

MAURICE  Lei... non voleva che tu lo sapessi.

GERARD  Oh.

MAURICE  Non voleva vederti.

GERARD  Ah.

MAURICE  Dopo tutto il rancore.

GERARD  Capisco.

MAURICE  Comunque, tu che ci fai qui?

GERARD  Beh, io... hm...

MAURICE  Tu hai qualcuno qui?

GERARD  No, certo.

MAURICE  (Indicando la bottiglia di champagne) Allora stai bevendo lo champagne da solo, vero?

GERARD  No, ma hm...

MAURICE  Sei sempre il solito! Chi è?

GERARD  E’ solo...

MAURICE  Chi?

GERARD  Mitzi naturalmente.

MAURICE  Mitzi?

GERARD  Naturalmente.

MAURICE  Ah.

GERARD  Chi altro?

MAURICE  E che ci fa qui?

GERARD  E’ la padrona di casa. Ha tutto il diritto di stare qui.

MAURICE  Si, ma perché state bevendo champagne qui?

GERARD  Stiamo festeggiando.

MAURICE  Che cosa?

GERARD  Che ci siamo conosciuti qui.

MAURICE  Oh.

GERARD  Qualche volta facciamo una cenetta nostalgica qui. Per ricordare quella sera.

MAURICE  E’ stata la serata peggiore della tua vita!

GERARD  Ah si, ma...

MAURICE  Ti ha distrutto il matrimonio, ti ha distrutto l’appartamento e ti ha distrutto il naso!

GERARD  E’ stato grazie a quella serata che ci siamo messi insieme.

MAURICE  Oh, capisco.

GERARD  Siamo molto grati a quella sera.

MAURICE  E allora perché non volevi dirmi che era lei?

GERARD  Beh, lei hm...

MAURICE  Si?

GERARD  Non voleva che tu sapessi che è qui.

MAURICE  Perché no?

GERARD  Sapendo che siete tutti e due qui. Si sentirebbe in imbarazzo.

MAURICE  Mitzi? In imbarazzo?

GERARD  A vederti con la mia ex moglie.

MAURICE  Oh. Allora, hm... che facciamo adesso?

GERARD  Hm... beh, ovviamente non possiamo dividere l’appartamento.

MAURICE  Ovviamente no.

GERARD  Quindi uno di noi due deve andarsene.

MAURICE  Noi siamo arrivati prima.

GERARD  E’ l’appartamento di Mitzi.

MAURICE  Potete andare di sotto.

GERARD  Ci sono gli imbianchini.

MAURICE  Gli imbianchini?

GERARD  E’ per questo che siamo usciti.

MAURICE  Ah.

GERARD  Quanti ne abbiamo oggi?

MAURICE  Gerard, non usiamo più quel sistema.

GERARD  Legalmente è ancora in vigore.

MAURICE  No.

GERARD  Si.

MAURICE  Beh, quanti ne abbiamo?

GERARD  Hm... il sette maggio.

MAURICE  Dispari!

GERARD  I giorni dispari erano i miei.

MAURICE  Erano i miei!

GERARD  Maurice - l’ultima volta il disastro è successo perché era il primo marzo.

MAURICE  Il due marzo.

GERARD  Era un anno bisestile.

MAURICE  E per questo avevo pensato che fosse il primo marzo!

GERARD  Il due marzo!

MAURICE  E’ la peggior controversia che abbia mai sentito!

GERARD  Facciamo a testa o croce.

MAURICE  Va bene. (Gerard lancia una moneta.) Testa.

GERARD  (Mettendo via la moneta.) E’ croce.

MAURICE  Era testa!

GERARD  Era croce! E comunque è un giorno dispari perciò è la mia serata!

MAURICE  (Acido) E’ ridicolo! Le uniche due sere della mia vita in cui voglio usare l’appartamento ci sei anche tu.

GERARD  C’est la vie. Lascia in ordine la camera da letto quando esci.

(Vanno ognuno verso la rispettiva porta e si girano.)

MAURICE  Vai.

GERARD  Va bene.

(Escono tutti e due e chiudono le porte. Pausa. La porta dell’appartamento si apre ed entra Mitzi, con uno zaino. Chiude la porta dietro di sé.)

MITZI  Ehi? Gerard?

(Maurice esce dalla camera da letto, guidando Fleur per mano. Vede Mitzi e svelto risospinge Fleur in camera e chiude la porta.)

MITZI  (Girandosi) Maurice!

MAURICE  Mitzi!

MITZI  Bene, bene - non sapevo che fossi qui.

MAURICE  Io invece lo sapevo che eri qui - ha, ha.

MITZI  Io sto sempre qui.

MAURICE  Si, certo.

MITZI  Cercavo Gerard.

MAURICE  (Indicando la cucina) Non è di là?

MITZI  Ah, probabilmente. Sono uscita un attimo.

MAURICE  Ah, capisco.

MITZI  Ma adesso sono tornata.

MAURICE  Lo vedo.

MITZI  Come sta Nicole?

MAURICE  Bene.

MITZI  E’ qui anche lei?

MAURICE  (Confuso) Si. Hm... non te l’ha detto Gerard?

MITZI  Non mi dice mai niente.

MAURICE  Oh.

MITZI  Probabilmente pensava che mi sarei sentita in imbarazzo.

MAURICE  Ah, si.

MITZI  (Ridendo) Io - in imbarazzo!

MAURICE  (Ridendo) Che sciocchezze.

MITZI  Allora - siete venuti a passare la serata in città?

(Fleur appare sul balcone e sbircia dentro. Maurice la vede.)

MAURICE  (Distratto) Si... solo per stasera. (Le fa cenno di andarsene.)

MITZI  Una cenetta intima per due, eh?

MAURICE  (Sempre facendo cenni a Fleur) Si... una cena per due...

MITZI  (Girandosi proprio mentre Fleur scompare dalla vista) Mi sembrava di sentire odore di cucinato.

MAURICE  (Mandando via con la mano un immaginario odore) Si - troppo aglio, direi.

MITZI  Cosa prevede il menu?

MAURICE  Non chiederlo a me.

MITZI  Oh, lasci fare a Nicole?

MAURICE  Fare che cosa?

MITZI  Cucinare.

MAURICE  Oh, no, no - non preoccuparti. Non ci fermiamo.

MITZI  No.

MAURICE  Ti stiamo liberando il campo.

MITZI  A me?

MAURICE  A te e Gerard. Non vogliamo intrometterci.

MITZI  In che cosa?

MAURICE  Nella vostra cenetta nostalgica.

MITZI  E’ quello che stiamo facendo?

MAURICE  No?

MITZI  Era la serata del baccarat.

MAURICE  Del baccarat?

MITZI  Si.

MAURICE  (Ridendo) Penso che abbia in mente qualcosa di più romantico.

MITZI  Romantico?

MAURICE  Si.

MITZI  Ma non sapeva neanche che era stato annullato.

MAURICE  Che cosa?

MITZI  Il baccarat.

MAURICE  (Confuso) Scusa - non ti seguo più.

(La porta della cucina si apre ed esce Gerard.)

GERARD  (Inorridito) Mitzi! (Sbatte la porta.)

MITZI  Ciao, tesoro.

GERARD  Sei tornata!

MITZI  E’ stato cancellato.

GERARD  Cancellato?

MITZI  Si. Così sono tornata.

MAURICE  (Perplesso) Da dove?

MITZI  Dal baccarat.

MAURICE  (Confuso) Non, hm...?

GERARD  (Svelto) Bene, bene - è stato cancellato, eh?

MITZI  Si.

GERARD  Che sfortuna!

MITZI  Non m’importa, davvero.

MAURICE  Hm... qualcuno potrebbe spiegarmi...

GERARD  (Svelto) Hai visto Maurice?

MITZI  Certo che ho visto Maurice.

GERARD  Ovvio - ha, ha. E avete parlato?

MITZI  Beh, non stiamo stati impalati a guardarci in faccia.

GERARD  Oh bene.

MITZI  Che c’è?

GERARD  Niente, niente, amore.

MITZI  Allora, cos’è questa storia della serata romantica?

GERARD  La serata romantica?

MITZI  Maurice ha detto che ne avevi una in programma.

GERARD  Ah! Si, beh, hm... sono venuti Maurice e Nicole, vedi, e hm... All’improvviso ho pensato che sarebbe stata divertente una, hm... rimpatriata tutti insieme nell’appartamento.

MAURICE  Eh?

MITZI  Perché?

GERARD  Per ricordare la serata che ci ha fatto mettere insieme.

MAURICE  Che cosa?

MITZI  Ma io dovevo essere al baccarat.

GERARD  Si, ma adesso sei qui e sarà anche meglio - ha, ha.

MAURICE  Non...

GERARD  (Svelto) Saremo di nuovo tutti insieme - no?

MAURICE  Si, ma pensavo...

GERARD  Maurice, perché non vai in cucina a controllare la, hm... cena?

MAURICE  La cena?

GERARD  Ci sono un paio di ingredienti a sorpresa.

MAURICE  Eh?

GERARD  Magari potresti dirmi la tua opinione su cosa fare poi.

MAURICE  (Disorientato) Ma pensavo che...

MITZI  (Andando verso la cucina) Ci penso io.

GERARD  (Bloccandola) No, no! (Sorride debolmente) No, tesoro, pensiamo noi al menu stasera. Vero, Maurice?

MAURICE  Si?

GERARD  Lascia fare a lui.

MITZI  Ma nessuno di voi due sa distinguere una padella da un vaso da notte!

GERARD  (Facendo freneticamente cenno a Maurice di andare in cucina) Aha - ma abbiamo studiato. Vogliamo che sia una sorpresa. Vero, Maurice?

MAURICE  Fino a adesso lo è stata.

GERARD  Fai un salto lì dentro a dare un’occhiata. Non vorrei aver rovinato tutto, se capisci quello che voglio dire.

MAURICE  No, non ho la più pallida idea di quello che...?

GERARD  (A denti stretti) Smettila di parlare per favore e vai a vedere quello che c’è da vedere! (Con un sorriso forzato a Mitzi) Io darò un bicchiere di champagne a Mitzi.

MAURICE  (Confuso) Se lo dici tu.

(Va in cucina. Gerard porta Mitzi verso il divano e la fa sedere.)

GERARD  Sono contento che tu abbia potuto unirti a noi, tesoro! Così la serata sarà completa.

MITZI  Perché vuoi ricordare quella sera spaventosa?

GERARD  Ci ha fatto mettere insieme, no?

MITZI  Si, ma perché vuoi cenare con la tua ex moglie? Non ti sentirai in imbarazzo?

GERARD  (Versando lo champagne) Oh, è tutto passato ormai. E’ ora che torniamo a essere tutti amici.

MITZI  Ti conosco bene, Gerard. Sta succedendo qualcosa di sospetto.

GERARD  (Dandole il bicchiere) No, è solo una cena.

MITZI  Quando cominci a spargere champagne, di solito significa che c’è qualcosa nell’aria.

GERARD  Beh, e perché no? E’ solo l’occasione per creare un’atmosfera romantica, eh...?

(Maurice torna dalla cucina, pallido. Si appoggia contro lo stipite della porta per trovare un sostegno.) Ah, Maurice, che ne dici? Come va lì dentro?

MAURICE  (Rauco) Un caldo!

MITZI  Come?

MAURICE  Hm... è un po’ troppo caldo per i miei gusti.

GERARD  Ah - nessuna idea su come raffreddare un po’ l’ambiente?

MAURICE  Neanche la più pallida idea.

MITZI  (Alzandosi) Andiamo a dare un’occhiata...

GERARD  (Risospingendola giù) No, no, tesoro - offriamo noi stasera, lascia fare a noi. Che ne pensi, Maurice? (Gli fa dei cenni frenetici dietro le spalle di Mitzi.)

MAURICE  Dovresti sapere cosa fare.

GERARD  Perché?

MAURICE  E’ la solita minestra a cui siamo abituati.

GERARD  Ma con ingredienti diversi stavolta, lo devi ammettere.

MAURICE  Beh, è la tua ricetta, Gerard. Lascio a te il compito di cucinarla.

(Si avvia verso la camera da letto. Gerard lo ferma.)

GERARD  (Sibilando) Non lasciarmi da solo, Maurice. Ho bisogno dei tuoi consigli.

MAURICE  (Sibilando di risposta.) Ficca tutto nella pentola, mescola e aspetta che bolla!

(Cerca di allontanarsi. Gerard lo afferra per il collo della giacca. Mentre stanno lottando, Mitzi si gira.)

MITZI  Che state facendo?

GERARD  (Togliendogli la giacca) Sto solo prendendogli la giacca.

MAURICE  (Riafferrandola arrabbiato.) Dammela!

GERARD  (Continuando a tenerla) Se mi aiuterai.

MAURICE  Va bene, ma che posso fare?

GERARD  Vieni in cucina e sistemeremo tutto insieme. (Va da Mitzi) Resta qui, tesoro. Ti riempio il bicchiere.

(Mentre lo fa, Fleur appare sul balcone e fa dei cenni a Maurice attraverso il vetro. Maurice fa dei cenni in risposta.)

GERARD  (Girandosi) Bene allora... (La vede) Oh Signore!

MITZI  Che c’è? (Fleur scompare)

GERARD  Non era...?

MAURICE  No!

MITZI  Che cosa?

GERARD  Era Fleur!

MITZI  Chi era?

GERARD  Hm... era un bocciolo. Sul balcone.

MAURICE  Era Nicole.

GERARD  Che diavolo ci fa là fuori?

MAURICE  Perché non dovrebbe starci?

MITZI  Si, perché non dovrebbe starci?

GERARD  Hm... è solo, hm... mi ha sorpreso - vederla lì fuori.

MAURICE  Si sta facendo venir fame.

MITZI  (Alzandosi) Comunque era ora che vedessi Nicole.

MAURICE  Come?

MITZI  Vado a incipriarmi il naso e a salutarla.

GERARD E MAURICE  (Insieme) Hm, no, no, non...

MITZI  Si. Non la vedo da un sacco di tempo. Voi continuate con questa famosa cena, noi vi raggiungiamo tra un momento.

(Va in camera. Fleur compare di nuovo sul balcone.)

GERARD  (Indicandola, furioso) Che ci fai con Fleur?

MAURICE  (Come sopra) E tu che ci fai con Danielle?

GERARD  Oh, per l’amor di Dio... ! Svelto - facciamole uscire tutte e due mentre Mitzi è di là!

(Corre in cucina, Maurice alla vetrata. Ognuno apre la rispettiva porta e fa cenni frenetici alle donne di avvicinarsi. Danielle e Fleur entrano e si vedono.)

DANIELLE  Fleur!

FLEUR  Danielle!

DANIELLE E FLEUR  (Insieme) Che ci fai qui?

GERARD  Non c’è tempo per le spiegazioni! Svelte!

DANIELLE  (Indicando Fleur) Maurice, tradisci Nicole adesso?

MAURICE  Io, hm...

FLEUR  (Indicando Danielle) Gerard, stai di nuovo correndo dietro alla moglie degli altri?

GERARD  Io, hm... Sentite, possiamo risparmiarci le spiegazioni per dopo? Dobbiamo andare...

(Gli uomini le sospingono impazienti verso la porta d’ingresso. Appena la raggiungono si sente bussare con forza. Esclamazioni e panico generale. Esitazione tra le varie porte. Bussano di nuovo. Gerard apre l’armadietto per i cappotti e tutte e due le ragazze sono spinte all’interno. Maurice apre la porta. Nicole entra.)

MAURICE  Nicole!

NICOLE  Ciao, tesoro. Avevo idea che ti avrei trovato qui.

GERARD  Nicole!

NICOLE  E anche Gerard! Bene, bene - proprio come ai vecchi tempi.

MAURICE  Che ci fai qui?

NICOLE  Che ci fai tu qui?

MAURICE  Sto solo, hm... hm...

NICOLE  (Vedendo lo champagne) Anche lo champagne! Proprio come ai vecchi tempi.

MAURICE  Come lo sapevi che ero qui?

NICOLE  Ho tirato a indovinare. Ma ho capito che c’era qualcosa che non andava quando hai telefonato per dire che saresti tornato tardi.

MAURICE  Qualcosa che non andava? In che senso qualcosa che non andava?

NICOLE  Maurice caro, ti fai sempre scoprire quando ti senti in colpa.

MAURICE  Come?

NICOLE  Ti metti a blaterare.

MAURICE  A blaterare? Come sarebbe a blaterare? Non c’era niente da blaterare quando ti ho chiamato. E comunque non blatero. Come sarebbe blaterare...?

NICOLE  Si, così. E anche Gerard si fa scoprire.

GERARD  Come sarebbe mi faccio scoprire?

NICOLE  Grattandoti l’orecchio.

(Gerard smette di grattarsi l’orecchio)

Si, così. Allora, che sta succedendo?

MAURICE  Che sta succedendo? Non sta succedendo niente. Cosa dovrebbe succedere? Non c’è assolutamente niente che...

NICOLE  Smettila di blaterare, Maurice.

MAURICE  (Riprendendo padronanza) E’ solo che dovevo stare qui fino a tardi per, hm...

GERARD  Lavoro.

MAURICE  Per lavoro. E Gerard è venuto a preparare, hm...

GERARD  La cena.

MAURICE  La cena - per lui e per me e, hm...

GERARD  Mitzi.

MAURICE  Mitzi. E adesso che sei qui anche tu, hm...

GERARD  Anche per te.

MAURICE  Anche per te... se sei libera... se hai fame...

NICOLE  Oh, che bello! Basta per tutti, Gerard?

GERARD  Penso di si - se riusciamo ad allungarla.

NICOLE  E c’è anche Mitzi?

GERARD  Si - è in, hm...

MAURICE  Bagno.

GERARD  Bagno. A incipriarsi, hm...

MAURICE  Il naso.

GERARD  Il naso.

NICOLE  Beh, allora sono contenta di essere venuta. Sarà una bella rimpatriata. (Si siede sul divano.) Allora, qualcuno mi versi un po’ di champagne.

GERARD  Si. (Facendolo) Hm... come stai, Nicole?

NICOLE  Bene, Gerard. Maurice si prende cura di me molto bene.

GERARD  Oh, bene.

NICOLE  E tu?

GERARD  Bene. Mitzi si prende cura di me molto bene.

NICOLE  Oh, bene. Quindi tutti si prendono cura di tutti molto bene. Non è bello? (Solleva il bicchiere) Salute.

GERARD E MAURICE  (Insieme) Salute.

NICOLE  Quindi niente più scheletri nell’armadio?

(A tutti e due va di traverso lo champagne)

GERARD  No, no...

MAURICE  No, no...

(Mitzi esce dal bagno)

MITZI  Nicole!

NICOLE  Mitzi!

MITZI  Eccoti! Mi chiedevo dove fossi finita.

NICOLE  (Accigliandosi) Come?

MITZI  Devi essere entrata da qui mentre io uscivo di là.

NICOLE  Come, scusa?

GERARD  (Svelto) Si, si! E’ appena entrata...

MAURICE  Da fuori...

GERARD  Quando tu sei uscita da qui...

MAURICE  Per andare di là...

NICOLE  Che cosa state dicendo?

GERARD  E’ arrivata appena in ritardo.

MAURICE  Di una frazione di secondo.

NICOLE  Sembra la liberazione di Khartoum.

MITZI  (Sedendosi vicino a Nicole sul divano) Allora, come mai a Parigi stasera?

NICOLE  Oh, ho solo sentito il bisogno di fare un salto a vedere cosa succedeva nella grande città.

(Gerard fa dei cenni a Maurice dietro le spalle delle ragazze. Tutti e due vanno verso l’armadio.)

MITZI  Non pensavi di certo alle passate avventure.

NICOLE  Oh, no. Mi aspetto che i ragazzi abbiano imparato la lezione al riguardo, no?

MITZI  Non oserebbero provare a fare quegli scherzetti infantili adesso, no?

(Dietro di loro, Gerard ha aperto la porta dell’armadio e Maurice sta spingendo Fleur e Danielle con forza verso la porta dell’appartamento.)

NICOLE  Dopo tutto, saremmo sicure di prenderli con le mani nel sacco.

MITZI  E loro lo sanno cosa gli faremmo.

NICOLE  Vero, ragazzi?

(Lei e Mitzi si girano giusto in tempo per vedere tutti e quattro agghiacciati sulla porta di casa.)

MITZI E NICOLE  (Insieme) Ahhh!

FLEUR E DANIELLE  (Insieme, gridando) Ahhhh!

GERARD E MAURICE  (Insieme, gridando) Ahhhh!

BUIO
ATTO II

Scena 2

Qualche minuto dopo. Gerard e Maurice sono seduti, in giudizio, sul divano. Le quattro donne sono schierate intorno a loro. Nicole cammina avanti e indietro come un pubblico ministero.)

NICOLE  Riesaminiamo la situazione. Non voglio essere pedante, capite, voglio solo enunciare i fatti in modo che siano chiari nella mia mente. (Lentamente e con precisione) Alcuni mesi fa Gerard, mio marito, che aveva una relazione con Mitzi, la sua padrona di casa, cercò di iniziare contemporaneamente una relazione con Fleur, la sua cliente, di cui stava trattando il divorzio per incarico del marito... mentre, allo stesso tempo persuadeva Maurice, il marito di Danielle, a fingere che fosse lui ad avere una relazione con Fleur, in modo che Mitzi non sospettasse di Gerard... durante questa procedura Maurice in effetti stava cercando di iniziare una relazione con me, la moglie del suo socio, Gerard. Di conseguenza ciò ha spinto Gerard, avendomi lasciata, e mentre viveva con Mitzi, che era stata lasciata da suo marito, a cercare di iniziare una relazione con Danielle, la moglie del suo socio, Maurice, mentre Maurice, che ormai viveva con me, stava cercando di iniziare una relazione con Fleur, che aveva lasciato il marito Dio sa dove! (Pausa) Tutto giusto fin qui?

GERARD  (Schiarendosi la gola) Più o meno.

NICOLE  Nessuno mette in dubbio i fatti così come li ho esposti? Maurice?

MAURICE  (In un sussurro) No.

NICOLE  Mitzi?

MITZI  No.

NICOLE  Fleur?

FLEUR  No.

NICOLE  Danielle?

DANIELLE  No.

NICOLE  Allora permettetemi di osservare che questo deve essere uno scenario ineguagliato negli annali dei rapporti eterosessuali fin dall’inizio dei tempi!

GERARD  (Protestando) Oh, senti adesso...

NICOLE  Questa è una saga delle seduzioni, dei tentativi di seduzione, delle seduzioni fallite, e delle pseudoseduzioni e perfino il precedente inquilino di questa casa, Picasso in persona sarebbe sbiancato a provarci!

GERARD  Beh, andiamoci piano eh...

NICOLE  Questa è una litania di attacchi all’integrità del genere femminile che merita poco meno di un’immediata castrazione senza anestetico!

GERARD  Aspetta! Frena! Bisogna essere in due per ballare, sai!

NICOLE  Tu stavi cercando di ballare con ventidue - tutte nello stesso momento!

GERARD  Eravate tutte responsabili quanto noi.

DANIELLE  Non direi.

MITZI  Ne dubito.

FLEUR  Noi non conoscevamo la vera situazione.

GERARD  Non vi abbiamo trascinato in catene qui dentro! Non vi abbiamo costrette a mangiare e bere champagne! Non vi abbiamo portate in camera da letto con l’inganno!

FLEUR  No, ma...

GERARD  Perché la colpa è sempre di noi uomini?

NICOLE  Perché siete voi uomini che create sempre i problemi.

GERARD  Cosa?

NICOLE  Oh, non neghiamo che qualche volta noi donne soccombiamo alle vostre avances...

GERARD  Oh, grazie!

NICOLE  Ma il motivo invariabilmente è che noi siamo in uno stato di solitudine e shock dopo essere state ingannate, tradite o abbandonate da un uomo.

DANIELLE  Esattamente!

GERARD  Oh, mi scusi vostro onore, mentre spargo una lacrima per le povere, oppresse testimoni! Che ipocrisia! Che doppiezza spudorata! Vi piace essere rincorse e corteggiate e scopate quando piace a noi farlo!

NICOLE  Che eloquio delicato, Gerard. Ma non compiacerti. La tua idea di rincorrere e corteggiare è arrivare al dunque con la stessa velocità che ci vuole a stappare una bottiglia di champagne!

MITZI  Bene! Brava!

NICOLE  Se potessi desistere abbastanza a lungo dal tentare di dare a ogni donna quello che tu immagini appassionatamente che sia quello che vuole da un uomo scopriresti quello che vuole veramente da un uomo, così potresti scoprire che lei potrebbe darti quello che un uomo vuole veramente da una donna, qualunque cosa essa sia!

FLEUR  Bene! Brava!

GERARD  (Furioso) Che avete tanto da dire “Bene, brava”? Eravate tutte abbastanza contente di avere da noi uomini quello che voi volevate come donne!

MAURICE  Bene, bravo!

GERARD  Una dopo l’altra avete fatto tutte i salti di gioia all’idea di essere portate a cena, a bere champagne e a farvi rimbalzare fino al soffitto sulle molle del letto di Picasso!

MAURICE  Bene, bravo!

GERARD  Non ho mai sentito in vita mia un tale mucchio di cazzate ipocrite e bigotte!

MAURICE  Bene, bravo!

GERARD  Grazie, Maurice. E’ piuttosto chiaro da tutte le prove disponibili che quando un maschio della specie si rende libero, la femmina della specie, nonostante tutte le sue proteste di nobili principi e di purezza, si calerà le mutande in un batter d’occhio!

(Coro di proteste dalle donne)

In altre parole, è una legge di natura universale - quello che noi non possiamo fare a meno di cominciare, voi non potete fare a meno di consumare.

LE DONNE  (Insieme) Sciocchezze! Idiozie! Stupidaggini! (Ecc.)

NICOLE  Questo è distorcere i fatti!

DANIELLE  Illudersi!

MITZI  Sciovinismo!

FLEUR  E cazzate!

(Lui guarda di traverso)

GERARD  Molto bene, facciamo la prova.

NICOLE  Cosa?

MITZI  Che vuoi dire?

GERARD  Voglio dire, facciamo un esperimento scientifico per vedere chi ha ragione.

DANIELLE  Un esperimento?

MITZI  Scientifico?

FLEUR  Come?

GERARD  Finiamo quello che abbiamo iniziato. Io e Maurice vi inviteremo tutte a cena stasera come programmato...

NICOLE  Come programmato?

GERARD  Beh, quasi - solo che saremo il doppio di quanto programmato. Ma ignoriamo quello che è successo finora. Divertiamoci nel modo tradizionale - senza esclusione di colpi - e scommettiamo che prima che la serata sia finita almeno una di voi si sarà arresa a noi e a Madre Natura.

(Pausa)

MAURICE  Cazzo!

NICOLE  Fammi capire bene. Scommettete...?

GERARD  Si.

DANIELLE  Che con una cena e un paio di bicchieri di champagne...?

GERARD  Si.

MITZI  Accetteremo le vostre avances...?

GERARD  Si.

FLEUR  E vi daremo una ripassata?

GERARD  La tua terminologia è così raffinata, Fleur. Ma si, in effetti è questo che sto proponendo.

NICOLE  E’ una gemma mio marito, vero?

GERARD  Che c’è di male? E’ un esperimento per vedere se gli istinti carnali sono fondamentali per voi come lo sono per noi. La battaglia dei sessi in un microcosmo.

MAURICE  Aspetta, Gerard, Santo Dio! Non so che fare.

GERARD  Ci credi nelle leggi naturali di Darwin così come le abbiamo descritte oppure no, Maurice?

MAURICE  Le hai descritte tu - non io.

GERARD  O sei d’accordo o accetti l’accusa di essere uno sporco maschio sciovinista che ti hanno fatto le ragazze - non puoi tenere i piedi su due staffe.

MAURICE  Beh, si, ma...

GERARD  Ma cosa?

MAURICE  Quali dobbiamo corteggiare?

GERARD  Sta solo a te decidere. Hai qualche preferenza?

MAURICE  No...

NICOLE  Grazie, Maurice.

MAURICE  Voglio dire, sono tutte ugualmente attraenti...

DANIELLE  Grazie, Maurice.

MAURICE  Ognuna a modo suo...

FLEUR  Grazie, Maurice.

MAURICE  Ma come diavolo facciamo a combinare qualcosa con una di loro dopo questa piccola discussione?

MITZI  Esatto, Gerard.

MAURICE  Voglio dire, ci terranno tutte a un chilometro di distanza, no?

GERARD  Ah beh, penso che dovremmo stabilire delle condizioni che assicurino che l’esperimento sia serio.

MAURICE  Condizioni?

NICOLE  Condizioni?

GERARD  Si. Metteremo la clausola che... se nessuno soccombe stasera... allora concordiamo tutti sotto giuramento... a separarci, a divorziare dalle nostre mogli e a non vederci mai più... mai. (Pausa. Guarda il gruppo.) Così non è più un gioco, è una cosa seria.

(Pausa)

NICOLE  (Pensierosa) Fffiuuu!

DANIELLE  Dio mio!

MITZI  Signore!

FLEUR  Caspita!

(Pausa)

GERARD  Allora?

MAURICE  Un procedimento estragiudiziale direi, no? E’ un po’ inortodosso.

GERARD  E’ una sfida, Maurice. O accetti le loro accuse di essere uno sfruttatore di donne senza scrupoli...

MAURICE  Vorrei sapere come.

GERARD  O condividi la mia teoria che i loro istinti naturali vanno nella stessa direzione dei nostri.

MAURICE  E se non succede niente accettiamo tutti di separarci per sempre?

GERARD  Se non succede niente, è ovvio che non c’è niente che valga la pena di salvare nei nostri rapporti.

NICOLE  E’ giusto, Maurice.

GERARD  Tutti d’accordo, allora? Tutti accettano le condizioni stabilite? Sotto giuramento?

(Tutti si scambiano un’occhiata.)

NICOLE  Io sono d’accordo.

DANIELLE  Anch’io.

MITZI  Va bene.

FLEUR  Potrebbe essere divertente.

(Tutti la guardano)

GERARD  Bene allora, ceniamo. La corte è riunita, signore e signori. L’unica regola è - i primi che arrivano in camera da letto acquisiscono il diritto di non essere disturbati. Il fantasma di Picasso ci guarda!

FLEUR  Che eccitante!

(Tutti la guardano di nuovo, poi si avviano verso la cucina. Gerard guida le donne verso la cucina e passando parla a Maurice.)

GERARD  Una parola, Maurice. (Sorride alle donne) Vi raggiungo tra un momento. (Chiude la porta della cucina e si gira fieramente verso Maurice.) Tieni giù quelle manacce da Fleur!

MAURICE  Perché?

GERARD  L’ho vista io per primo.

MAURICE  Ma se sono mesi che non la vedi!

GERARD  E allora?

MAURICE  E tieni giù le mani da Danielle. E’ ancora mia moglie!

GERARD  L’hai lasciata per mia moglie.

MAURICE  E allora? Non avevi mai tempo per tua moglie.

GERARD  Beh, stasera ho tempo, perciò se vuoi tenertela, fa’ attenzione.

MAURICE  (Sospirando) C’è qualcosa che non va in questa storia, Gerard. Non so cosa pensi che proverà questo giochetto, ma io non credo che andrà come pensi tu.

GERARD  Forse, ma almeno sono riuscito a salvare qualcosa dal disastro di stasera.

MAURICE  Che cosa? Non crederai sul serio che staranno al gioco, vero?

GERARD  Dimentichi, Maurice - che i numeri sono dalla nostra parte.

MAURICE  Dalla nostra parte?

GERARD  Sono il doppio di noi.

MAURICE  E allora?

GERARD  E allora qualunque cosa pensino di noi, per ognuna di loro sarà una questione di orgoglio prenderci nella sua rete prima che lo facciano le altre.

MAURICE  Hah!

GERARD  Vedi, qualunque siano le loro intenzioni, la legge della giungla alla fine prenderà il sopravvento.

MAURICE  Non ne posso più della giungla. Una sdraio in giardino per me va benissimo!

(Fleur torna dalla cucina.)

FLEUR  Ragazzi! Che sta succedendo qui? Vi stiamo aspettando.

GERARD  (Spingendo Maurice) Vai ad aiutarle, Maurice. Arrivo subito.

MAURICE  Che vuoi...?

GERARD  (Prendendo Fleur per il braccio) Devo solo parlare un momento con Fleur.

FLEUR  (Sospettosa) Ah si?

MAURICE  Ah, ah. Attenta, Fleur!

FLEUR  Non credere che sia così facile, Gerard.

GERARD  No, no - niente del genere. Questa è una questione personale. Voglio solo parlarti un momento a quattr’occhi.

MAURICE  Questa è una nuova definizione.

GERARD  (Seccato) Sii un po’ discreto, Maurice. Vai in cucina e controlla la...

MAURICE  Minestra - lo so.

(Va in cucina. Gerard si chiude dietro la porta.)

GERARD  Allora, Fleur...

FLEUR  Non provarci, Gerard.

GERARD  Non capisci, Fleur. Per quanto sia doloroso per me, vorrei chiarire le cose tra noi due fin dall’inizio.

FLEUR  Che cosa?

GERARD  Volevo solo spiegarti, in modo che tu non ti offenda.

FLEUR  Non mi offenda?

GERARD  Si. Bevi un po’ di champagne. (Le versa dello champagne.)

FLEUR  Non ti servirà, Gerard.

GERARD  No, no, non capisci. Vedi, non è che non ti trovi una donna estremamente desiderabile...

FLEUR  Ma?

GERARD  In effetti mi tremano le ginocchia ogni volta che ti sono vicino...

FLEUR  (Sospettosa) Ma?

GERARD  Ma non voglio offuscare la serietà di quello che stiamo facendo con quello che dopo tutto è stato solo un flirt superficiale di qualche mese fa.

FLEUR  Superficiale?

GERARD  Dobbiamo rinunciare adesso e non farci distrarre da quello che avrebbe potuto essere - per quanto sensazionale avrebbe potuto essere. Capisci?

FLEUR  Bella tattica, Gerard.

GERARD  Come?

FLEUR  La mossa del rifiuto. Una tattica eccellente, ma temo che ci voglia qualcosa di più.

GERARD  (Prendendola per le spalle) No, no, sul serio, Fleur - mi stai fraintendendo.

FLEUR  Si?

GERARD  Ho una moglie di là, e un’amante di lunga data ed entrambi i rapporti sono in... in... com’è la parola?

FLEUR  Consumati?

GERARD  No, certo! In... irrisolti, si potrebbe dire.

FLEUR  Ah.

GERARD  C’è molto del mio passato in quella stanza e sarei un pazzo a buttar via tutto per un’attrazione puramente fisica, erotica - per quanto magnetica possa essere stato in quel momento...

FLEUR  Pensavo fosse questo lo scopo del gioco.

GERARD  Non è un gioco, Fleur.

FLEUR  Oh.

GERARD  (Sedendosi con lei sul divano) E’ un esperimento serio per scoprire qual è il senso della vita.

FLEUR  Ah.

GERARD  E per questo motivo non posso lasciarmi distrarre di nuovo solo perché sia dà il caso che la donna dei miei sogni sia in circolazione.

FLEUR  Ah.

GERARD  (Mettendole una mano sul ginocchio) Voglio che rifuggiamo da qualsiasi magnetica esperienza sessuale che avremmo potuto avere - in modo che possiamo concentrarci tutti e due su questioni più durevoli.

FLEUR  Vuoi dire - che nonostante quello che hai detto prima...

GERARD  (Vicino) Dimenticalo.

FLEUR  Dovremmo negare qualsiasi impulso fisico...

GERARD  Istinto animale...

FLEUR  (Più vicina) Compulsione erotica...

GERARD  (Molto vicino) Per questioni più importanti... (La bacia)

FLEUR  Oh, Gerard...

GERARD  Oh, Fleur...

(Il bacio si trasforma in un abbraccio. L’abbraccio si trasforma in un groviglio ansimante sul divano. Al culmine della passione Maurice entra con un bicchiere in mano.)

MAURICE  Gerard, che stai...? (Li vede) Cazzo!

(I due si sciolgono dall’abbraccio, in disordine)

GERARD  Santo Dio, Maurice!

MAURICE  Non perdi tempo, eh?

GERARD  (Furioso) Non le conosci le regole del gioco?

MAURICE  (Furioso anche lui) Non avevo capito che fosse iniziato così presto!

GERARD  Ti avevo detto che era senza esclusione di colpi quando abbiamo accettato di giocare!

MAURICE  Scusa - avresti dovuto fare un fischio, così avremmo capito tutti!

FLEUR  (Annuendo) Molto furbo, Gerard. Ci ero quasi cascata.

GERARD  No, no, Fleur...

FLEUR  Grazie, Maurice. Mi hai salvata appena in tempo.

GERARD  Fleur, non è così. Non l’avevo programmato. E’ stata una scintilla spontanea.

MAURICE  La prossima volta porterò un estintore.

FLEUR  Bene, avevi ragione, Gerard - appena i vecchi ormoni si mettono in moto, è difficile fermarli. I miei hanno solo preso la strada sbagliata.

GERARD  Bravo, Maurice! Bravissimo!

FLEUR  Non dare la colpa a lui, Gerard. E’ meglio così. Non sarebbe stato bello se avessi fatto perdere la mia squadra così in fretta, no?

GERARD  Si, beh, vado a vedere come se la cavano le altre.

MAURICE  Oh, non andare, Gerard - solo perché...

GERARD  E’ troppo tardi ormai, Maurice. Sei riuscito a spegnere le fiamme. Ma sei riesci a riaccenderle tu, non farci saltare in aria tutti!

(Va in cucina.)

MAURICE  Oh, Dio! Non ne faccio una giusta.

FLEUR  Mi hai salvato dal fare la figura della stupida. C’ero quasi cascata.

MAURICE  (Annuendo) Così sembrava. (Beve. Trova il suo bicchiere vuoto.)

FLEUR  Mi ha fregata dicendo che stava bluffando cercando così di bluffare. Che stupida!

MAURICE  Non prendertela con te stessa - per lui sono tutte uguali. Come fa?

(Prende la bottiglia di champagne)

Bevi un po’ di champagne.

FLEUR  Il mio bicchiere è ancora pieno, grazie.

(Lui si versa dello champagne, poi si siede disperato sul divano.)

MAURICE  Perché ho accettato questa idea assurda? Non sono bravo in questo. Rovino sempre tutto! (Beve)

FLEUR  Non è stata colpa tua.

MAURICE  E’ sempre colpa mia! Guarda com’è finita tra me e te. Ho mandato tutto a rotoli!

FLEUR  Non potevi sapere quello che sarebbe successo. E’ stata una cosa fatta d’impulso.

MAURICE  Gerard non l’avrebbe fatto d’impulso. Avrebbe programmato tutto. Io non potrei programmare neanche un incontro in un bordello! (Beve)

FLEUR  (Sedendosi vicino a lui) Hai altre qualità.

MAURICE  Quali?

FLEUR  Sei modesto, sei dolce, sei timido...

MAURICE  Sembra il ritratto di un criceto. Voglio ubriacarmi.

(Trova il suo bicchiere vuoto, così beve da quello di Fleur.)

FLEUR  Ehi, quello è mio! (Gli riprende il bicchiere.)

MAURICE  (Si prende la testa tra le mani) Oh, Dio! Perché sono così incapace con le donne?

FLEUR  (Con comprensione scherzosa) Ah.

MAURICE  Distruggo il mio matrimonio per Nicole. Distruggo tutto con Nicole per te. Distruggo tutto con te perché perdo la testa... (Quasi in lacrime) Rovino sempre tutto! Sono un incapace! (Beve dalla bottiglia. Lei gliela prende.) Dovrei essere rinchiuso!

(Lo stringe al petto, piena di comprensione.)

FLEUR  Buono, buono. Non farti prendere dalla depressione, Maurice. Sei una persona troppo dolce per preoccuparti di queste cose.

(Mitzi entra dalla cucina con un bicchiere in mano.)

MITZI  Oh, che vedo. Sta andando bene qui.

FLEUR  (Tendendo ancora abbracciato Maurice) No, no, Maurice è un po’ depresso, tutto qui. Sente che non riesce a inserirsi in questa situazione.

MITZI  (Cinica) Da questo angolo di visuale sembra molto ben inserito.

FLEUR  Gli stavo solo dando un po’ di comprensione, tutto qui.

MITZI  Si, beh, sai come vanno queste cose, tesoro. Comprensione - poi sinergia - poi sesso, nell’ordine. E’ la tattica più vecchia.

FLEUR  (Spingendo via Maurice, sospettosa.) E’ questo quello che cercavi di fare, Maurice?

MAURICE  (Piuttosto ubriaco ormai) No, no, certo che no. Ti ero solo grato per la comprensione.

MITZI  Che commovente!

MAURICE  (Con la bocca impastata) E’ così bello fare una discussione sincera e seria...

MITZI  Soprattutto con il suo naso tra i tuoi seni.

MAURICE  (Indignato) Era solo platonico e assolutamente innocente!

FLEUR  (A Mitzi) Ecco!

MITZI  Che bello!

MAURICE  (Torvo a Mitzi) Ma c’è troppa gente qui. (Si alza e barcollando cerca di portare Fleur con sé.) Continuiamo in camera da letto.

MITZI  Tombola!

FLEUR  (Allontanandosi da lui.) Oops! Scusa, Maurice, penso che tu abbia appena mandato tutto all’aria.

MAURICE  No, no, io... io...

FLEUR  Avrebbe potuto funzionare, Maurice, se avessi aspettato ancora un po’. Ma così, non credo di essere ancora pronta per il grande passo.

MAURICE  Ma io non stavo... non volevo...

MITZI  Non potevi. Non in quello stato. Sono venuta a dirvi che la cena è pronta.

FLEUR  Non ho più fame. Scusatemi, vado in bagno a mettermi a posto.

(Va in bagno. Maurice crolla, disperato.)

MAURICE  L’ho fatto ancora! Ho rovinato tutto! Ho mandato tutto a puttane un’altra volta!

MITZI  Si, l’hai fatto.

MAURICE  Sono inutile! Sono un incapace! Dovrei essere soppresso!

MITZI  Beh, non esageriamo adesso.

MAURICE  Dimmelo tu, Mitzi. Tu sei una donna di mondo. Che faccio di sbagliato? (Prende il bicchiere di Mitzi e beve.)

MITZI  Forse non sei adatto per questa guerra animalesca, Maurice. Forse sei il tipo che ha bisogno di una donna sola e dovresti adeguarti.

MAURICE  Si, ma qual è questa donna sola? Le amo tutte.

MITZI  (Senza più speranza) Oh Dio, un altro!

MAURICE  Io cerco di concentrarmi su una per volta. Ma poi bevo un bicchiere di champagne, sento la folata di un nuovo profumo e sono spacciato!

MITZI  Hai ragione, dovresti essere soppresso.

MAURICE  Senti, Mitzi, ho bisogno dei tuoi consigli. (Con la mano dà dei colpetti sul divano, sul posto vicino a lui.) Siediti qui.

MITZI  Oh no, tesoro. Porto un profumo nuovo e non ho intenzione di cascarci.

MAURICE  No, no - voglio solo i tuoi consigli. (Le afferra la mano e la tira giù, facendola sedere vicino a lui.) Insomma, non c’è niente tra me e te, no?

MITZI  No e non ci sarà niente.

MAURICE  No, non c’è, così... (Annusa) Oh, buono quel profumo.

MITZI  (Cercando di alzarsi) Maurice!

MAURICE  (Ritirandola giù) No, no - non sto cercando di fare niente, te lo giuro. Dopo tutto...

MITZI  Cosa?

MAURICE  (Accigliandosi mentre pensa) Se ho ragione... penso di aver ragione... si, sono sicuro di aver ragione...

MITZI  Riguardo a cosa?

MAURICE  Tutti qui, tranne te e me, hanno cercato di andare a letto l’uno con l’altro, tranne me e te.

MITZI  Ah, si?

MAURICE  Si. Io e te siamo gli unici due qui che non ci hanno mai provato, non sono mai andati a letto insieme o hanno cercato di andare a letto insieme. Non siamo stati mai neanche sposati.

MITZI  Che stai dicendo, Maurice?

MAURICE  (Sempre più stordito) Sto dicendo... non lo so che sto dicendo.

MITZI  (Provando ad alzarsi) In questo caso io...

MAURICE  (Ritirandola giù) No, no - lo so che sto dicendo...

MITZI  Che cosa?

MAURICE  Non so dove sbaglio - giusto?

MITZI  Giusto.

MAURICE  Ma non ho mai fatto niente con te, di giusto o di sbagliato - giusto?

MITZI  Giusto.

MAURICE  Perciò se io dovessi provare a fare qualcosa con te, potresti dirmi che faccio di sbagliato o se faccio bene.

MITZI  Sbagliato. Non farai niente con me, Maurice - di sbagliato o di giusto. (Prova ad alzarsi)

MAURICE  (Ritirandola giù) No, no - non hai afferrato...

MITZI  No, e non lo farai neanche tu!

MAURICE  Sto solo dicendo che...

MITZI  Lo so quello che stai dicendo, Maurice, e...

MAURICE  Voglio solo che tu mi dica cos’è che...

MITZI  (Gridando verso la cucina) Gerard!

MAURICE  No, devi solo dire che cos’è che...

(Stanno lottando sul divano)

MITZI  GERARD!

MAURICE  Per favore, hai capito male - voglio solo...

(Gerard arriva di corsa)

GERARD  Fermi! (I due si separano) Che stai facendo, Maurice? Questo è un esperimento di seduzione, non di stupro!

MAURICE  Non stavo... non potrei...

GERARD  (Aiutando Mitzi ad alzarsi) Poteva?

MITZI  Non lo so, ma non ho intenzione di scoprirlo!

GERARD  Maurice, dovrei buttarti nella Senna!

MITZI  Un bagno freddo non gli farebbe male.

MAURICE  (Strascicando le parole) Mi dispiace, mi dispiace!

GERARD  (Indicando la cucina) Va’ in cucina e fatti passare la sbornia... prima di svenire!

MAURICE  (Andando in cucina) Si... va bene... scusa... (Si ferma) Stavo solo...

GERARD  Fuori!

MAURICE  (Va, poi si ferma di nuovo.) Non volevo...

GERARD  Fuori!

MAURICE  (Va e si ferma di nuovo. A Mitzi.) Mi piace il tuo profumo.

(Gerard va minacciosamente verso di lui e Maurice esce svelto.)

GERARD  E’ incredibile! E’ come un toro in calore!

MITZI  Senti chi parla.

GERARD  Io non sono così! Non ti salto addosso prima  ancora che ti sia seduta per cenare!

MITZI  No - tu salti addosso a qualcun altra prima ancora che io sia arrivata al tavolo del baccarat!

GERARD  Oh, Mitzi... mi dispiace. E’ successo solo per caso.

MITZI  Si, naturalmente - hai incontrato per puro caso la moglie del tuo socio, che per caso stava da sola, quando per caso io dovevo essere da un’altra parte... così per caso hai colto l’occasione al volo!

GERARD  Mitzi, lascia che ti riempia il bicchiere e dopo ne parleremo. (Le offre la bottiglia.)

MITZI  Non ci sperare! (Lo colpisce con la borsa da un lato della testa.)

GERARD  (Ritraendosi) Mitzi...

MITZI  (Colpendolo un’altra volta) Hai avuto tutte le possibilità con me, Gerard!

GERARD  (Ritraendosi dietro il divano) Ma Mitzi...

MITZI  Se pensi che ti lasci avere anche una mezza possibilità in questo gioco che hai voluto fare stasera, ti sbagli di grosso! (Lo colpisce un’altra volta.)

GERARD  (Indietreggiando) Va bene, va bene. Sono d’accordo, sono stato un porco! (Si china dietro il divano)

MITZI  (Facendo roteare di nuovo la borsa) Si!

GERARD  (Saltando su) Un vero bastardo.

MITZI  (Roteando la borsa) Si!

GERARD  (Saltando su un’altra volta) Un maiale calzato e vestito!

MITZI  (Roteando la borsa) Continua - mi piace.

GERARD  (Uscendo, strisciando, da dietro il divano) Mitzi, per favore, facciamo una tregua adesso, eh? Insomma, siamo stati bene insieme, no? Voglio dire, ci siamo divertiti, no?

MITZI  Hai rovinato tutto, Gerard. Ogni volta che stai bene con qualcuno, pensi che puoi stare altrettanto bene con la prossima, e ancora meglio con chiunque altra! Il problema è che non c’è tempo per tutto questo star bene.

GERARD  (Senza fiato) Lo so. Sono d’accordo con tutto quello che dici.

MITZI  Si?

GERARD  Ma d’ora in poi farò il bravo ragazzo - te lo prometto.

MITZI  (Scettica) Hah! C’è speranza.

GERARD  Non le guarderò più nemmeno le altre!

MITZI  Non ci riusciresti.

GERARD  Te lo giuro. Se faccio tanto anche solo di parlare con un’altra donna, puoi buttarmi fuori da casa tua a calci e non vedermi mai più.

MITZI  Promesso?

GERARD  Promesso.

MITZI  Beh...

GERARD  Appena avremo visto cosa potrebbe succedere qui stasera.

(Una pausa.)

MITZI  (Andando verso la porta) Addio, Gerard.

GERARD  Non andartene, Mitzi!

MITZI  Lascerò le tue cose nell’ingresso. Quando avrai deciso chi ha vinto stasera, puoi trasferirti dovunque tu abbia deciso di andare, con chiunque tu abbia deciso di stare, se lei ha deciso che ti vuole.

(Prova ad andarsene. Gerard la trattiene.)

GERARD  Mitzi, non puoi andartene adesso!

MITZI  Lasciami Gerard!

GERARD  Rimani almeno fino a dopo cena!

MITZI  Ci sono troppi cuochi!

(Fleur torna dalla camera da letto e li vede che lottano sulla porta.)

FLEUR  Usi metodi più sottili adesso, Gerard?

(Si allontanano e Gerard geme, disperato.)

MITZI  Grazie, Fleur - appena in tempo.

FLEUR  (A Gerard) Beh, Gerard, sembra che tu te la stia cavando molto bene fino a adesso!

(Lui crolla sul divano, disperato. Mitzi si rimette in ordine. Nicole e Danielle escono dalla cucina.)

NICOLE  Che sta succedendo qui? Pensavo che fosse una festa!

FLEUR  Gerard come al solito ha cercato di arrivare subito al dolce.

DANIELLE  Ci sentiamo tagliate fuori là in cucina!

MITZI  (Cinica) Sono sicura che molto presto toccherà a voi.

NICOLE  Sai, Danielle, in quanto moglie, ancora, di questa persona dovrei sentirmi estremamente offesa dal fatto che stasera ci abbia provato con tutte tranne che con me.

DANIELLE  Si, dovresti.

NICOLE  (Indicando la cucina) E anche tu, in quanto moglie di quella persona lì dentro dovresti sentirti altrettanto offesa per lo stesso motivo.

DANIELLE  Si, è vero.

NICOLE  Credo che sia ora che noi donne prendiamo il comando della situazione, giusto ragazze?

MITZI  Giusto.

FLEUR  Giusto.

GERARD  Che vuoi dire?

NICOLE  Hanno un desiderio così disperato di calarsi i pantaloni e dimostrare la loro virilità - eppure sembrano incapaci di ottenere quello che vogliono. Perciò perché non li aiutiamo noi, ragazze?

GERARD  (Preoccupato) Aiutarci? Che cosa...?

NICOLE  In effetti, perché non li aiutiamo a togliersi tutto, così possiamo veramente accertarci di quello che hanno da offrirci e decidere se ci interessa o no?

GERARD  No, sentite...

DANIELLE  Ottimo suggerimento, Nicole. E se la cosa non ci interessa, suggerisco di farli uscire in strada, così possono vedere se hanno più fortuna con qualche passante.

NICOLE  Idea eccellente. (Alle altre due) Che ne dite, ragazze?

MITZI  (Entusiasta) Si!

FLEUR  Si!

GERARD  (Veramente preoccupato a questo punto) Non state dicendo sul serio...

MITZI  Basta che non piova.

FLEUR  No, non vogliamo che si bagnino.

NICOLE  (Guardando fuori dalla finestra) E’ sereno. Una serata perfetta per fare una passeggiata per la strada. Con chi cominciamo?

GERARD  Sentite, non è divertente, ragazze...

DANIELLE  Beh, visto che Gerard è qui, perché non cominciamo con lui?

NICOLE  Si, perché no?

(Le quattro donne circondano minacciosamente Gerard)

GERARD  (Alzandosi e indietreggiando) Non parlate sul serio. (Urla) Maurice!

DANIELLE  Su, Gerard - stiamo solo entrando nello spirito del gioco. Togliteli adesso.

GERARD  No, no - questo è giocare sporco. Maurice!

NICOLE  Oh, ci stiamo attenendo alle regole, direi.

GERARD  Siete più di me. Maurice!

MITZI  Allora dovresti essere nel tuo elemento.

FLEUR  Quattro donne che vogliono spogliarti - è la tua idea di Paradiso, Gerard!

GERARD  (Nel panico) MAURICE!

(Un brillo Maurice appare sulla soglia della porta della cucina, con un bicchiere di nuovo pieno in mano.)

MAURICE  (Con voce impastata) Che c’è?

GERARD  Aiutami, Maurice! Vogliono i miei vestiti!

MAURICE Oh, bello spettacolo - posso guardare?

GERARD  Non startene lì impalato, fa’ qualcosa!

MAURICE  Perché - è quello che volevi, no?

GERARD  (Mentre le ragazze si avvicinano) Maurice, aiutami!

(Si gira e sfreccia in camera. Le quattro donne lo inseguono con un urlo di guerra. La porta si chiude dietro di loro. Un grido soffocato da Gerard.)

GERARD  (Fuori scena) Maurice!

(Maurice si siede comodamente sul divano.)

MAURICE  (Gridando) Coraggio, Gerard! (Beve.)

(Forte schianto dietro le quinte.)

GERARD  Maurice!

MAURICE  Fagli vedere chi sei, Gerard!

(Un grido da Gerard)

Dacci dentro, Gerard!

(Forte acclamazione dalle donne)

Così, Gerard!

(Altre grida da Gerard, acclamazioni dalle donne. Maurice si unisce al coro, alzando il bicchiere. Si sente sbattere una porta, poi Gerard appare sul balcone, nudo, coperto solo da un piccolo asciugamano che si tiene davanti. Bussa alla vetrata del balcone, Maurice si gira.)

Oh, ciao, Gerard!

(Gerard apre la vetrata e guarda dentro, spaventato.)

GERARD  (Livido) Bastardo!

MAURICE  (Alzando il bicchiere) Continua così - stai andando molto bene!

(Le ragazze entrano agguerrite dalla camera da letto. Gerard lancia un grido soffocato e si rifugia sul balcone, chiudendo a chiave la porta dietro di sé. Le ragazze prendono a pugni la vetrata.)

FLEUR  Si è chiuso fuori.

NICOLE  Non importa, rimarrà lì fuori finché non saremo pronte per lui. (Si gira verso Maurice) Allora, Maurice...

MAURICE  (Con gli occhi offuscati) Si?

NICOLE  Tocca a te, direi.

(Lo circondano. Lui le guarda, brillo)

MAURICE  A me? Che volete?

DANIELLE  I tuoi pantaloni, tanto per cominciare, Maurice.

MAURICE  Oh, aspettate un momento - ho solo questi.

FLEUR  Poi i calzini, Maurice.

MAURICE  Sono bucati.

MITZI  Poi la camicia, Maurice.

MAURICE  E’ un po’ freddo.

NICOLE  E per finire, le mutande, Maurice.

MAURICE  (Ridiventando sobrio) Oh, no, questo è troppo. (Si gira verso la finestra) Gerard!

(Gerard solleva il dito in un gestaccio. Maurice urla e si lancia verso la cucina. Le donne lo seguono. Nicole si ferma sulla porta e si gira verso Mitzi, indicando Gerard che sta guardando dalla finestra.)

NICOLE  Tu resta qui a tenerlo d’occhio.

(Mitzi annuisce e rimane. Le altre tre scompaiono in cucina.)

MAURICE  (Fuori scena) Gerard!

(Mitzi passeggia per la stanza, prende un bicchiere e lo solleva per fare un brindisi verso Gerard. Forte schianto dalla cucina e urla di Maurice.)

MITZI  Ecco fatto, Maurice!

(Altro schianto)

MAURICE  (Fuori scena) No, no, no!

MITZI  Coraggio, Maurice!

(Urlo soffocato di Maurice e acclamazioni delle donne.)

Dacci dentro, Maurice!

(La porta della cucina si apre e Maurice sfreccia fuori, nudo, coperto solo da una tovaglietta da tè che tiene dinanzi a sé. Mitzi va a sbarrare la porta della camera da letto mentre Maurice corre dietro al divano. Le altre donne escono dalla cucina. Fleur e Danielle rimangono a sbarrare l’ingresso alla cucina. Maurice costeggia il divano, rivolto verso il pubblico mentre Nicole lo segue.)

NICOLE  (Avanzando lentamente) Forza, Maurice - dammi la tovaglietta.

MAURICE  (Ormai completamente sobrio) No, no, non è giusto.

NICOLE   Fa parte del gioco, Maurice. L’hai voluto tu.

MAURICE  Questo non  è un gioco, è stupro!

NICOLE  Non fare lo stupido. Come possono delle fragili donne come noi stuprare uomini grandi e grossi come voi?

(Maurice ha fatto il giro del divano ed è finito di nuovo dietro la spalliera. Intanto Gerard, senza farsi notare, è entrato dal balcone e sta andando verso la porta d’ingresso, sempre tenendo l’asciugamano davanti a sé per coprirsi. Nicole lo vede.)

NICOLE  (Sorridendo) Gerard!

GERARD  (Saltando come un coniglio impaurito) Ahhh!

NICOLE  Sono contenta che ti sia unito a noi. Bene ragazze, sono nostri. Prendiamoli.

(Lentamente Nicole e Mitzi convergono sui due uomini da un lato e Fleur e Danielle dall’altro. Gerard e Maurice indietreggiano verso la porta dell’appartamento, sempre tenendo i piccoli asciugamani davanti ai genitali. Poi si girano, aprono la porta e corrono fuori. Il loro sedere che scompare è l’ultima cosa che il pubblico vede.

Le donne corrono alla porta, chiudendola. Poi si precipitano simultaneamente verso il balcone. Guardano giù, verso la strada, poi gridano con forza.)

DANIELLE  Fermate quegli uomini!

MITZI  Allo stupro! Allo stupro!

FLEUR  Polizia!

NICOLE  Agente, arresti quegli uomini!

(Il sipario si chiude lentamente mentre le donne urlano e lanciano grida di evviva nella notte.)

FINE