due atti
di Franco Brusati
Personaggi
Lee Harvey Oswald
Luca
Anna
Greta, madre di Luca
Orazio, patrigno di Luca
Riccardo, fratello di Luca
Isa, moglie di Riccardo
"Papà", suocero di Riccardo
Zio Pietro
Zia Maria
Un prete
Una ragazza
Un amico di Oswald
Camerieri
Successione degli ambienti suggeriti nella commedia
Primo tempo: 1) Il collegio di Oswald bambino. 2) La casa di Luca. 3) La casa di Riccardo. 4) La casa di Luca. 5) La terrazza di un ristorante. 6)La casa degli zii di Anna. 7) La pensione di Luca.
Secondo tempo: 1) La casa di Luca e Anna. 2) L'interno di un ristorante. 3) La casa di Luca e Anna. 4) Il cimitero. 5) La casa di Luca e Anna. 6) Dintorni e città di Dallas.
Avvertenza
Questa commedia è la storia di un giovane italiano intrecciata a quella di Lee Harvey Oswald, presunto assassino del Presidente Kennedy, ucciso a Dallas il 22 novembre 1963. Le due storie disegnano un unico personaggio. Il problema della colpevolezza di Oswald (l'autore indica solo da quale parte, secondo lui, potevano stare i mandanti) esula però dal testo di Pietà di novembre, che è soprattutto opera morale, non storica: il ritratto di un uomo che si rifugia nel delirio della violenza per non dover constatare la propria mediocrità e il proprio fallimento. Innumerevoli episodi posteriori al 1966 si sono poi incaricati di dimostrare quanto quel ritratto fosse probabile e, sotto certi aspetti, addirittura profetico.
Atto primo
All'aprirsi del sipario, un solo fascio di luce, scende in mezzo alla scena.
Avanza dal fondo un ragazzino sui tredici anni, in maglietta e blue-jeans. Ha buttato sulle spalle una toga romana, una coronci-na di foglie gli cinge il capo. Si ferma in piena luce,, la testa protesa con fierezza verso l'alto. E resta immobile così, senza parlare, mentre gli altoparlanti diffondono per lui una voce infantile.
voce dagli altoparlanti "I vili muoiono molte volte nella vita / I coraggiosi non muoiono che una volta / Di tutte le stranezze ch'io abbia udito / La più strana mi sembra la paura / Poiché la morte, inevitabil fine... (Un prete è apparso alle spalle del ragazzo, e conclude)
prete ... Verrà quando verrà''. (Il ragazzo trasale e si volta. Il prete viene avanti. Tutta la scena deve avere un che di magico, di irreale, come si svolgesse in un sogno) E così eccolo qua, il nostro Lee Harvey Oswald, infatuato di Shakespeare, che si pavoneggia davanti allo specchio in un ruolo non suo...
oswald Padre...
prete Zitto! È vero o no che hai persuaso il tuo amico Voegel a scambiare con te la parte di Cesare, dicendo che ero stato io stesso ad ordinarlo?
oswald Sì; signore.
prete Perché l'hai fatto?
oswald Perché quella di Bruto non mi piaceva.
prete Dovevi dirlo a me!Forse non t'avrei accontentato, ma sarebbe stato almeno leale.
oswald Io non volevo essere leale, signore. Volevo solo recitare Giulio Cesare.
prete Non ricorrendo alla menzogna! La menzogna è indegna di un giovane americano. Anche di un adulto, naturalmente... È la colla dei sogni, la trappola in cui l'uomo, credendo di volare più alto, s'impiglia e soffoca, come un aquilone nel suo stesso filo... (Con forza) E noi invece vi vogliamo liberi! Capito, mio piccolo Lee?
oswald Sì, padre.
pretf Liberi!... Resterai chiuso in camera tua fino all'ora di cena, e per penitenza dirai dieci Ave Maria.
oswald Io non sono cattolico, signore.
prete Tu no, ma il collegio sì! Ave Maria!
oswald Sì, padre. (Il prete si avvia. Il ragazzo chiama timidamente) Padre. (Il prete si volta)
prete Cosa c'è, Oswald?
oswald Quando potrò fare Giulio Cesare? (Il prete sorride, bonario)
prete Quando sarai grande.
Sulla parola "grande", luce e musica si spengono di colpo, mentre s'illumina un angolo del proscenio. Un giovane ufficiale di marina, in uniforme estiva, sta ritto sulla soglia di una stanza. Regge con la destra una valigia, sulla spalla ha buttato un impermeabile. Ora depone la valigia e avanza piano, mentre tutto l'ambiente si illumina di una luce realistica e concreta. Ma la scena - adesso e in seguito - rimarrà essenzialmente neutra, salvo quel pochi elementi di volta in volta necessari. Si ode il carillon di una pendola. Il giovanotto si avvicina all'altra estremità del proscenio, come contemplasse il quadrante. Affannosa, quasi di corsa, sulla soglia appare una donna. Il giovane si volta di scatto. I due si guardano in silenzio, mentre la pendola batte le ore.
madre Luca...
luca (prevenendola) No, mamma, ti prego!... Niente violini! Non ho scritto, cosi... perché non ho scritto. Viaggiavo! Facevo all'amore! Vi dimenticavo! (Ride) No, questo no, magari... Lo riconosco già, l'odor di casa. Un misto di confetti e rosmarino. Sempre quello... Cambiatelo, tesoro. Eh? Cambia divani, cambia colori, cambia spilla... Se non avessi due giorni soli di licenza, penserei io a metter ordine, qua dentro! (Sulla soglia è apparso un ometto di mezza età).
orazio Buongiorno, Luca.
luca Ma no!... Orazio... Ancora vivo!?
orazio (con un triste sorriso) A te che sembra?
luca Be'... Invecchiato.
orazio (c.s.) Lo vedi?
luca Eh!... Pari un topo.
orazio Gli anni passano.
luca (alla madre, buffone) Quante volte te l'ho detto, mamma! Non avremmo dovuto sposarlo! Fa tristezza, qua dentro!... (A Orazio, indicando la madre) Non ride. Neanche a prenderti in giro. Si vede che c'è qualcosa... (Alla madre) Eh? Cosa c'è, scimmietta? Non salti, non corri... Che succede"? (Enfatico) Io ho due giorni soli di licenza, ragazzi! Due giorni! Esigo delle feste, quando torno a casa... Orario!!
orazio (timidamente) Volevamo avere tue notizie...
luca E allora?
orazio Ti ho cercato per telefono, e mi ha risposto un tuo compagno di corso.
(Luca cambia tono, come si fosse sgonfiato di colpo. Chiede piano)
luca Quando?
orazio Ieri mattina.
luca Capisco... (Si allontana, e butta il berretto. Un breve silenzio)
orazio Perché fingere, con noi?
luca (come in sogno) Perché no?
orazio Ma è pericoloso!
luca Che cosa?
orazio L'uniforme!,..
luca L'hai pagata tu?
orazio Che c'entra... (Luca scatta rabbioso, un po' folle)
luca Non m'hanno cacciato via! Sono stato io, ad andarmene!... La metto o la smetto come pare a me, l'uniforme! Le scarpe, il berretto, e le mutande! Va bene?
orazio Tua madre...
luca Lascia perdere, mia madre! Pensa alle serve.
orazio (stupefatto) Che serve?...
luca Le serve, le serve. Le tue serve. (Indica la madre, istrione) L'hai fatta soffrir poco, quella donna!... Guardala lì. Sembra uno straccio.
orazio Ma non è vero! Greta, io ti giuro...
luca (c.s.) Ah, ah! La domenica. lungomare...
orazio Cosa succede, lungomare?...
luca Sorridi. Passi, e sorridi.
orazio Io?! Ma se ho cinquant’anni!
luca (indicando la madre) Per questo l'hai sposata. Speravi che ti curasse. (Orazio ci casca del tutto, e grida, quasi in lacrime)
orazio E lei, allora? Perché mi ha sposato. lei?... Perché credeva ch'io Tossi ricco!! (Luca spalanca le braccia, come a proteggere la madre da una simile calunnia)
luca Mamma!
madre Luca... (Si abbracciano)
orazio Ah be', ecco... Io... lo perdo la testa. Sono io il colpevole, adesso!... Va bene, va bene. Ho torto. Chiedo scusa, e mi ritiro. (Ma è appena uscito, che Luca scoppia a ridere, un po' crudele, come un ragazzo alle spalle del maestro)
madre (sgranando gli occhi) Non era vero?
luca (ridendo) E su, mamma! A chi vuoi che sorrida, poveretto?...
madre Però mi ha insultata.
luca No. Quello, era vero.
madre Luca...
luca Via, via!... L'hai messo ai posto di papà sperando che salvasse la baracca. Non l'ha salvata, e non è morto.
madre Io ti assicuro...
luca (incalzante) Allora ti piaceva?
madre A me?
luca Santo cielo! Ci sarà bene un motivo per cui ce lo siam trovati in casa, 'sto tizio!
madre Ma Io... (Vorrebbe reagire, poi cambia idea, buttandola sull'affetto) Oh tesoro... Come si può discutere, con te?... Sei troppo forte! (Sorride, complice) Era stato proprio lui, sai. a spaventarmi... "Luca ha lasciato il Corso d'allievo ufficiale - ha fatto un colpo di testa - Dio sa cosa succede...".
luca (allegrone) Niente, succede! Si prende l'uniforme e la si butta via.
madre (sgranando gli occhi) Via?
luca (c.s.) Ai cani!
madre (deliziata) Ai cani?!.., (Ride. Luca l'abbraccia)
luca Oh, mamma!... Non ci sei che tu, al mondo, per darmi questa sicurezza, quest'allegria... (Siede per terra, le spalle appoggiate alla poltrona di lei) Un'altra donna avrebbe fatto delle storie, si sarebbe preoccupata...
madre Io non mi preoccupo mai, quando mio figlio torna a me!
luca Avrebbe pensato a un processo...
madre Che processo?
luca Be', sai... qualche volta succede. Agli ammiragli secca, di non trovar più l'equipaggio.
madre E io dico che hanno torto! Tu hai il diritto, di decidere la tua vita.
luca Un tempo non la pensavi così.
madre Perché fuggivi la famiglia, e questo è male. Poi eri un ragazzo, quando sei partito! Credevi alle avventure, alla guerra, a Dio sa cosa... Non sei stato mica tu, a decidere. Ma la città in cui vivevi, l'esempio di tuo padre, e la tua età.
luca Mentre adesso...
madre Sei libero!
luca Di fare cosa?
madre Quello che vuoi! (Luca sì alza e si allontana. Dice con calore, intenso, appassionato)
luca lo sento tali forze, dentro di me... Un'ambizione!... Ma non di cose volgari eh... Di cose buone, alte, generose! Vorrei essere una guida, rendermi necessario... (La madre batte le mani, felice)
madre Dio Dio! Come ti riconosco!
luca ...Che il mondo potesse dire di me, un giorno: "Ecco, quello era un uomo!",
madri- Lo dirà, Luca!
luca L'ha già detto. Shakespeare, Giulio Cesare, atto quinto. (La madre resta male, ma cerca di riprendersi)
madre Che importa... Son cose che si possono sempre ripetere.
luca E lei insiste, a darmi ragione.
madre (con forza) Perché ho fiducia, in te! So cosa vali!
luca Oh, mamma... Come ti si può credere? Vivi in un sogno.
madre Io? !
luca Ti nutrì, ti ubriachi, ti droghi, di sogni.
madre Però sono stata io, questa "sognatrice", che vi ha salvato col mio lavoro alla morte di papà.
luca E quando mai?!...
madre Quando mi sono impiegata.
luca Volevi farlo!
madre Be'... Ho scritto.
luca Certo! Ricordo anche la risposta ''Alle sue condizioni, cara signora, saremmo lietissimi di farci assumere noi da lei",
madre Ma bene! Si fruga la mia posta, adesso?
luca (sorridendo) Adesso no. Allora. Vivevo, in camera tua!
madre E ci stavi così bene, così caruccio... (fiera) Hai dormito nel mio letto fino a tredici anni! (Luca le si avvicina, si piega sulle gi-nocchia. Dice piano, non si capisce bene se è gioco o rimprovero)
luca Tredici anni, mamma!
madre (candida) Colpa mia, se dopo non hai più voluto? (Ma scoppia a ridere per prima, tutta contenta d"'avergliela fatta". Luca scuote la testa, sconfitto)
luca Sei un mostro,
madre E tu uno sciocco! Che sì ostina a buttar via, a disperdere, a trascurare, i doni ricevuti dal Signore!
luca San Malico, 25, 14.
madre Quello che vuoi!... Non ho la tua cultura, né la tua intelligenza.
luca Memoria, mamma.
madre Eh, altro!... Chi era il più vivo, nella tua classe? 11 primo nella lettura? Negli sport? Nelle domande?... Ci mettevi in imbarazzo tutti, coi tuoi "perché"!
luca Mi studiavo prima le risposte.
madre (trionfante) Ma ora le sai! (Gli punta un dito contro) Le sai, le sai, le sai!
(Luca la guarda e ridacchia, come non potesse fare a meno di arrendersi all'evidenza. Poi le si avvicina e le fa una carezza. Lei gli afferra la mano, e vi strofina contro la guancia. Luca la bacia. La breve scena d'adulazione è finita, ancora una volta i due interpreti sono soddisfatti l'uno dell'altra. Luca si stacca e urla, allegro).
luca Orazio!
(Orazio appare immediatamente, come il diavolo da una scatoletta).
luca (stupefatto) La Madonna!... Dove stavi nascosto? Sotto il di-vano?
orazio Aspettavo.
luca Che cosa?
orazio Volevo far pace. Ho preparato... tre bicchierini.
luca (sempre più sorpreso) E bravo lui. Dacceli.
orazio Ecco! (Si rigira, e porge un vassoio, fulmineo)
luca Però. (Prende un bicchiere) Tieni, mamma, (A Orazio) To'.
orazio Grazie.
(Luca fa oscillare il liquido nel terzo bicchiere, pensoso, come scrutasse il futuro. Chiede piano)
luca Che giorno è, oggi?
orazio Nove giugno.
luca Oggi, nove giugno, nella città dove son nato, fra mia madre e mio patrigno, io decido... (Con un sorriso) Non credo che sia tardi... (Riprende) D'incominciare a vivere. In un certo senso, dico anche addio alla giovinezza, e a tutto ciò ch'essa comporta di vago, dì esaltante. È tempo d'agire. (Alla madre) Aiuterò anche te, vi farò cambiar casa, oserò tutto quello che mio padre avrebbe voluto, e non ha fatto. Il primo passo... (Alla madre) E non piangere, adesso! Anneghi tutto con le tue lacrime...
orazio (sorridendo) No, no, Luca... Battezza. (Luca riprende)
luca Il primo passo, sarà... Mio fratello!
(La madre s'illumina tutta, come non osasse credere)
madre Oh Dio, Luca!
orazio Ma dopo la storia del...
luca (scattando) Che ne sai, tu?!
madre Se non c'eri neppure!
orazio Dico così... Perché mi avete parlato voi, del coltello!
madre Che coltello!... Cosa da ragazzi! Cent'anni fa... (Al figlio, eccitata) Continua, continua!
luca Siete ancora in rapporto?
madre Certo !
luca (scaldandosi) Allora puoi avvisarlo tu. Gli telefoni.
madre Quando vuoi!
luca Gli spieghi che sono qua, e che ho bisogno dì parlargli.
orazio (scettico) Per dirgli cosa?
luca E sta' zitto un momento!... (Riprende, esaltato) Poi mi presento io. Così, eh. Senza pasticci, senza preamboli. Suono il campanello "Eccomi qua - gli faccio - Posso entrare?".
(In fondo alla scena, è apparso un uomo in maniche di camicia, più alto e più robusto di Luca. Esclama asciutto)
riccardo Figurati, Luca. Vieni.
(Luca si volta, turbato. Poi si avvicina, mentre la madre e Orazio escono)
luca Eh?...
riccardo Entra.
luca Così?...
riccardo Cerio. (Un silenzio. Riccardo ride) Oh Dio, fratellino!... Che ti aspettavi?... Di ritrovarci eguali?...
luca No, no! Anzi...
riccardo Ti ho pensato, qualche volta. "C'è un tizio in giro col mio stesso sangue - mi dicevo - e io non ne so nulla. Dov'è, cosa fa, come lo tratta...".
luca (sorridendo) L'ho trattato bene.
riccardo Speriamo. (Indica il proprio cuore, scherzoso) Qui, sai, si raffredda...
(Luca protesta, ridendo).
luca Non è vero!
(Anche Riccardo ride).
riccardo Taglia un po' il dolce, va'!... Io cerco qualcosa da bere. (Gli spinge davanti un carrello con una torta, e si allontana verso il fondo).
luca Ti ha chiamato, la mamma?
riccardo Sì.
luca Cosa ha detto?
riccardo Non so, non la capisco mai. Come se al posto suo parlassero gli uccelli appollaiati sui fili del telefono. (Si volta) Del resto... C'è ancora, la mamma? O è solo una voce?
luca C'è ancora.
riccardo Con Orazio?
luca Sì.
riccardo Sempre chiusa nella sua conchiglietta?
(Luca comincia a irritarsi).
luca Non è una conchiglìetta.
riccardo Poi lei è sorda... Non lo sentirebbe lo stesso, il rumor del mare.
luca Riccardo...
riccardo Mi sbaglio?
luca Certo !
riccardo Ci sente? Ci vede? Capisce?
luca Più di quello che credi!
riccardo Da quando?
(Luca ha uno scatto di rabbia).
luca Oh Dio ! Che noia ! (Butta il coltello col quale stava tagliando il dolce. Un silenzio) Scusami.
(Riccardo si china a raccogliere il coltello).
riccardo Mi spiace d'averli offeso.
luca No, no... Conosco ì difetti della mamma quanto te.
riccardo Eravate molto uniti.
luca E noi no?..,
riccardo Be'... Fra noi c'è sempre stato qualcosa. (Mostra il coltello, con un lieve sorriso. Anche Luca sorride)
luca Questa volta l'ho buttato prima... (Con improvviso slancio) Oh, Riccardo!... Com’è difficile spiegarsi!... Io non avevo niente contro di te! Anzi... Era invidia, la mia! Ammirazione!
riccardo Per me?
luca Succede sempre che il fratello più giovane si misuri sull'altro!,.. Tu eri già uomo, io brancolavo ancora fra le sottane di mia madre come un battello nella nebbia... E questo mi dava un'ansia, una disperazione! Perfino le cose che m'insegnavi, i libri che mi facevi leggere, cadevano dall'alto, su me, erano pietre!... Oggi è diverso. Sono io, che ti offro la mano. Non ho più rancori.
riccardo Insomma mi perdoni.
luca Sì!
riccardo La tua coltellata.
luca (sorridendo) In un certo senso... (Una pausa)
rjccardo E cos'è che t'insegnavo?
luca Be'... tutto. (Piano, con pudore) "Questo silenzio fermo nelle strade / Questo vento indolente, che ora scivola / Basso tra le foglie morte o risale / Ai colori delle insegne straniere"...
(Un silenzio).
riccardo Nient'altro?
luca "Forse l'ansia di dirti una parola / Prima che si richiuda ancora il cielo / Sopra un altro giorno, forse l'inerzia / Il nostro male più vile"...
riccardo II nostro male più vile...(Con altro tono) Non c'era anche una bestia, nella poesia?...
luca (sorridendo) "O mia dolce gazzella"...
riccardo "Io ti ricordo quel geranio acceso"...
luca (con slancio) Lo vedi?!...
riccardo Già, già. Era una gazzella. (A Luca) Che memoria.
luca Anche tu.
riccardo Poi c'era la politica, l'ansia di rifare il mondo...
luca (con forza) Per quello, sono qui!
riccardo (ironico) Ah, perdio. Nientemeno.
luca Riccardo...
riccardo E la Marina? Dove la ficchiamo?
luca Credevo tu sapessi...
riccardo Che l'hai lasciata?
luca Certo!
riccardo O l'han buttato fuori? (Luca sta per reagire, poi ci ripensa, e sorride. Anche Riccardo ridacchia, complice, ma sempre un po' ironico) Cos'è stato, questa volta? Una bomba? Un siluro?
luca (fiero) Un pugno.
riccardo Però. Ti umanizzi.
luca Avessi visto, Riccardo! Gliel'ho tirato qua, in mezzo all'osso!
riccardo Molto sangue?
luca Perché?
riccardo Vedo che ti rallegri...
luca Qualche goccia.
riccardo Non si può aver tutto. (5/ allontana di qualche passo, poi si volta, serissimo) Ah, fratellino!... II "mondo" che devi "rifare" con impegno, è solo il tuo. Una casa, una moglie dentro, e un figlio dentro tua moglie. Tutto il resto - ambizione, sogni, ricordi... È chiacchiera.
(Luca scatta, furioso).
luca Per te!
riccardo Voglio aiutarti, Luca...
luca Non te l'ho chiesto!
riccardo Aspetta d'aver paura.
(Luca urla, quasi folle).
luca lo non ho paura! ! (Ma subito si volta, con un gemito, e nasconde la faccia tra le mani. Non si può dire che pianga, la sua angoscia ha qualcosa di bestiale, di agghiacciante).
(Una lunga pausa).
riccardo Mi dispiace... Ogni volta che ci s'incontra, noi due, scoppia la guerra. Io volevo solo indicarti delle mete facili, umane... Che tutti possono raggiungere.
(Luca scuote la testa).
luca Io no.
riccardo Perché?... Vali meno di un altro, adesso?
luca (piano, appena udibile) Io ho un demonio, dentro... Che mi porta lontano.
(Riccardo ride).
riccardo Sciocchezze! Nessuno ha demoni, dentro... Li hanno inventati i preti a corto dì messe.
luca (c.s.) Quanto guadagni, al mese?
riccardo Molto.
luca Chi hai sposato? (Lo previene) Ah, sì sì... La ricordo. Vi rivedo ancora assieme.
riccardo Noi due?...
luca Che bella casa hai. (Si alza) Ti prego, Riccardo!... Voglio andar via. (Si ode il campanello d'ingresso) Chi è? (Riccardo non risponde. Tende l'orecchio, inquieto, come se avesse perso di colpo tutta la sua sicurezza) Tua moglie? (Riccardo fa cenno di sì) Perché non apri?
riccardo E sta' zitto!
(Si odono dei passi, poi una donna giovane, vestita in modo chiassoso, appare infondo alla scena. Riccardo le va subito incontro)
Oh, tesoro!... Avevo sentito, sai, il campanello... Ma non ti aspettavo a quest'ora, e così... (Le dà un bacio sui capelli, poi presenta "disinvolto") Mio fratello Luca.
(Quasi suo malgrado, Luca esclama con forza)
luca Ma non è lei!
riccardo Lei chi?
luca Io ricordavo...
riccardo (ridendo) Le tue memorie non c'interessano affatto!... Vero, Isa?
(La donna osserva Luca. Al marito)
isa Sembra più giovane di te.
(Luca si fa avanti. Qualcosa dentro di lui sta passando dall'angoscia ad una eccitazione ironica, sfottente).
luca Sono nato dopo.
isa Ah, ecco. (Al marito, stupidamente) Questo non me l'avevi mica spiegato!
riccardo Isa...
isa D'accordo, d'accordo!... Tu ti tieni i tuoi segreti, e io mi tengo i miei. (A Luca) Non trova?
luca Fa benissimo.
isa (fiera) Avevo perfino un nipote, io, che si chiamava Luca!
luca Nooo? (ha fa cenno di sì, ridendo e coprendosi la bocca con la mano)
isa Si figuri che una volta... (S'interrompe, guardando il marito) Cosa c'è, adesso?
riccardo Niente, amore.
isa Vedo che osservi...
riccardo Ti ascolto.
isa Lo sai che papà ha avuto un guasto? Dice di passarlo a prendere subito con la tua macchina. (A Luca) Papà ha avuto un guasto.
luca Oh Dio! S'è rotto?
isa Sì. (Al marito, impaziente) E sbrigati, allora!
(Luca batte le mani. Sta scivolando in un'allegria feroce).
luca E su, Riccardo! Non hai sentito? Galoppa!
isa (a Luca) È d'un pigro, sapesse!...
luca (stesso tono) Sempre stato...
isa Anche bambino?...
luca Peggio, peggio!...
(Isa si porta la mano alla bocca, ridendo).
isa Dio, che vergogna!... (Al marito, villana) Riccardo! Insomma!... (Riccardo prende la giacca e si avvia, chiedendo a Luca)
riccardo Vieni con me?
(Luca continua a rivolgersi a Isa, evitando di guardare il fratello).
luca Se la signora non mi vuole...
isa No, no... Lei resta. Così almeno mi tira su, scusi!
luca Con gioia.
isa Facciamo della musica.
luca Un concerto!
riccardo (a Isa) Addio, amore.
isa (distratta) Ciao, tesoro. Torna subito. (A Luca) Cosa vuoi sentire? (Riccardo esce)
luca Niente.
isa Come, niente?
luca Voglio prima gustare quest'aria di casa... Il tepore della famiglia, benedetta fin dai tempi di Cristo.
isa (ridendo) Che modo di parlare!
luca Lei non ci crede?
isa A che cosa?
luca Alla famiglia.
isa (con forza) Certo che ci credo!... È il rifugio!
luca Prego?
isa (stupidamente) Il rifugio. Contro le avversità della vita.
luca Ah, ecco.
isa Quelli che non sono sposati, vede, è come se stessero fuori dal mondo. Non possono dire di essere proprio uomini. (Aggiunge con slancio) E neanche donne, naturalmente!
luca (concludendo) Non possono dir niente!
isa Niente!
luca Adesso capisco perché hanno l'aria così triste.
isa Mi sta prendendo in giro?
luca Io?
isa. Non afferro mai quando parla sui serio e quando scherza.
luca (fissandola) Riccardo mi ha detto che aspettava un bambino.
isa Cosa?!
luca L'unica soluzione - Ina detto - è una casa propria, con una moglie dentro e un figlio dentro tua moglie. (Isa ride, un po' triste, scuotendo il capo) Non è vero?
isa Lui vorrebbe!
luca E lei no?
isa Un figlio!... Per farne cosa?
luca Potreste sempre rivenderlo.
(Isa gli punta un dito contro, trionfante).
isa Adesso scherza!
luca Adesso sì.
isa (amara) Vuole sapere come ci siamo sposati, Riccardo e io?
luca Certo! (Isa gli fa posto sul divano)
isa Venga qui, e glielo dico.
(Luca accenna alle bottiglie in fondo alla scena).
luca Vorrei prima offrirle da bere...
isa Non c'è bisogno! (Ci ripensa) Cos'ha, dì buono?
luca Non so. È casa sua.
isa Allora niente!... Venga qui.
luca Eccomi.
(Isa incomincia, grave).
isa Non è mica una storia allegra, sa?
luca Chi può dirlo?
isa Io, posso dirlo! Io io io... Suo fratello... Non lo ripeta, eh!... Mi raccomando! (Gesto di Luca) Dica "giuro".
luca Giuro.
(Isa si china verso di lui, confidenziale, sfregando fra loro il pollice e l'indice)
isa Con questi!...
luca Che significa?
isa Io gli volevo un bene, sapesse!.,. Certi pianti!... "Brutta, stupida, volgare", le amiche ti riferiscono sempre quel che si dice di te. E poi neanche... Non mi vedeva, ecco! Pro aria, per lui!... Allora sa che faccio?
luca Mette quest'abito.
isa lo?!... Ma se è nuovissimo!
luca Oh, mi scusi.
isa Caruccio, vero?
luca Molto.
isa (riprendendo) No, no... Sono andata da mio padre.
luca "Papà".
isa Sì. Mi aveva sempre dato tutto quel che volevo, fin da bambina... (Con un triste sorriso) E lo fece anche allora.
luca Riccardo.
isa (correggendo) Papà.
luca (spazientito) Papà comprò Riccardo!
isa Sì! (Luca comincia a ridere) Lo trova così buffo?
luca Lei no?
isa Non posso mica stimarlo, un uomo così!
luca Se l'ha voluto lei!
isa Prima!
luca E adesso più? (Isa tace) Riccardo lavora? (Isa alza le spalle)
isa Va in ufficio da mio padre, ha tutti i soldi che vuole, purché non apra mai bocca... (Conclude melanconica) Sta lì!
luca Con lei e gentile.
isa Per forza!... (Le lacrime le affollano gli occhi)
luca Non ha amici?
isa Chi?
luca Lei. Un amico più comprensivo degli altri, più affettuoso...
(Isa sbotta, candida)
isa Certo che ce l'ho!... (Sottovoce) Ma non glielo dico!
luca (deliziato) A Riccardo?
isa Perché rattristarlo, scusi? Piango già io...
luca Ha ragione!
isa (Precisando) Mica sempre, eh...
luca Qualche volta,
isa (sorridendo fra le lacrime) Un po' si piange, un po' si ride...
luca È la vita!
isa La vita!
(Il tono sale, in un 'allegria chiassosa e un po' isterica).
luca Ci hanno umiliato abbastanza, no? Ci hanno avvilito abbastanza!
isa Anche lei?
luca M'avesse visto, poco fa!
isa Con Riccardo?!...
luca Dov'è, questa musica? Dov'è?
(Isa corre al grammofono).
isa Eccola!
luca Attacchi! Via!
isa Cosa devo mettere?
luca Quello che vuole! Purché sia Torte!
isa D'accordo...
luca Ora tocca a noi, una rivincita!
isa Giusto!
luca Siamo noi, ì migliori!
isa I migliori! (Esplode una musichetta leggera, forse cantata, mentre Luca, in fondo alla scena, rovista fra le bottiglie) Così?
luca Più forte!
(La musica aumenta di volume).
isa Così?
luca Più forte!
(Ora la musica è talmente assordante, che non si ode nemmeno più quel che dicono i due. Li vediamo solo gestire, ridere, versare qualcosa nei bicchieri, gridarsi l'un l'altra delle frasi che non afferriamo. In fondo alla scena compaiono Riccardo e "Papà". A vederli così sorpresi, Isa è indotta per un attimo a ridere più forte. Ma si riprende, e corre a spegnere la musica)
isa Scusa, papà...
(Il vecchio avanza, "indulgente").
papà Figurati, tesoro. A me piace che i giovani si divertano. (A Riccardo, indicando Luca) E' lui, il ragazzo?
isa Sì, papà... Luca.
(Il vecchio lo squadra, poi annuncia)
papà Io sono il padre di Isa.
(Luca allarga le braccia, impotente a soccorrere tanta sciagura).
luca Posso darle un cognac...
riccardo (allarmato) Luca!
isa (che non capisce) Sta facendo gli onori di casa, Riccardo.
luca (sorridendo) "Onore" è una parola grossa...
papà Grossa come?
luca Prego?
papà (fissandolo) Prima mi offre un cognac come volesse consolarmi d'essere suo padre...
isa Ma cosa dici?!
papà Adesso ci insegna a parlare... Lo sa, vero, che questa è casa mia?
luca Ho letto il suo nome sulla porta. E non capivo come mio fratello...
papà (interrompendo) Ora ho capito. (A Isa) Un'aranciata, tesoro,
isa Subito, papà!... La tua poltrona.
papà Grazie. (Si abbandona in una specie di sedia a dondolo, e intanto esclama soddisfatto) Io ci sto volentieri, coi giovani. Però esigo il rispetto. (A Luca, conciliante) Sapesse cosa darei, per avere la sua età!
luca Ce l'ha ancora.
papà Non mi lamento.
luca Solido, pieno di vita.
papà Ringraziando Iddio. (Isa torna con l'aranciata) Oh brava, tesoro.
luca Spesso?
papà Prego?
luca Lo ringrazia spesso?
papà Chi?
luca Iddio.
papà Quando capita.
luca Ah, ecco.
riccardo Senti, Luca...
papà (con un gesto) Fermo, tu! (A Luca) Io ho bisogno di riposarmi, la domenica, e a messa magari ci vado poco. Però mi vanto - capisce? - mi vanto di non essermi staccato dalla Chiesa... Mai!
luca Lo ricordo.
papà Che cosa?
luca Giocavo da ragazzo lungo i viali dell'Annunciata. E ogni sera, dietro la chiesa, vedevo la macchina sua.
papà Mia?
luca Era diversa dalle altre, la riconoscevo subito.
papà Senta...
luca Blu, col tetto nero.
papà (colpito) Perbacco...
luca (amabile) Chi l'avrebbe detto, allora, che saremmo diventati parenti?
isa (entusiasta) Ma è straordinario!
luca Un volo di rondini, le campane del Vespro, i ragazzi che giocano attorno a un'auto sconosciuta...
papà Mica tanto, "sconosciuta".
luca (ridendo) Ha ragione! Provavamo un'invidia...
papà Per i miei quattrini?
luca Certo! Lei era già famoso...
papà Sapesse invece la malinconia, dentro di me!
isa (sorpresa) Tu?...
papà (a Isa) Anche adesso, al tramonto. (A Luca) Quanti anni aveva?
luca Ho detto che "giocavo", ma non e esatto. Era già l'età, mi capisce... (Il vecchio ride, divertito)
papà Oh Dio! Nei boschetti?
luca Sì.
papà Dietro la chiesa?
luca Appunto.
papà E dove le portava, le sue puttane?
(Isa si finge scandalizzata).
isa papà!...
luca In nessun posto. Ero troppo giovane, e troppo povero.
papà Restavan quattro soldi, ragazzo mio!
luca Lo so, ma... Ci voleva la macchina. (I due si guardano. Un breve silenzio, e subito Luca riprende, allontanandosi) Poi io leggevo, allora!... Più di ogni altra cosa, leggevo! (Si volta) Tutto ciò che capitava, eh! Alla rinfusa! Saggi, romanzi...
papà Marx... (Luca lo fissa)
luca Anche.
papà Bravo. Marx, e puttane!
luca (c.s.) Non avevo il suo senso religioso.
papà Né quello della Patria, immagino! Né quello della Famiglia!
(Ma Luca non gli bada più. S'interroga, appassionato).
luca Dove ho perso, la strada?
riccardo Luca...
luca Perché sono tornato? A cosa?
riccardo Smettila, adesso.
luca (infervorandosi) È da là, che bisognava ricominciare! Dove s'è rotto il filo!...
riccardo Ne parliamo dopo.
luca Fedeli a se stessi, non agli altri! (Per la prima volta da quando il fratello è rientrato, Luca sì volta verso di lui) Oh, Riccardo. So quanto sembri confuso, detto così, e anche ridicolo... Ma in quest'attimo... Ecco! In quest'attimo, io sento che qualcosa torna a soffiare... Come un gran vento. Una speranza.
isa Che speranza?
(Luca si volta verso di lei).
luca Mi scusi...
isa Io vorrei rimettere il disco.
luca Abbia pazienza! (A papà, con slancio) E anche lei, la supplico!... Credevo di odiarvi, poco fa, ora capisco che non è colpa vostra. L'aria è morta, che respiriamo! Sporca, guasta, vile... Perfino io! Perfino io, se restassi qua! Mi scioglierei a poco a poco, senz'accorgermene... In un sabato come questo.
papà Sa pure il giorno.
luca Le idee più assurde, i progetti più ingenui... (A Riccardo, sorridendo) Ricordi, no? Andare in Russia... Anzi, neppure! Al nord, come operai! (Serio) Sembrano veri, adesso, semplici, naturali. .. Perché questo, è irreale! Questo, è falso! (Riccardo lo fissa) Non dovremmo uscirne? O almeno tentare? (Riccardo gli volta le spalle e si avvicina al grammofono) Chi può impedircelo? (Riccardo tace) Un lampo di coraggio, Riccardo! Uno slancio! (Riccardo tace) Riccardo...
(Riccardo avvia il grammofono. Arietta e voce si al/argano di nuovo, un po' sciocche, nell'aria della stanza. Luca continua a fissare il fratello, aspettando invano un gesto o una parola. Riccardo è immobile, di spalle. papà si dondola sulla sedia, fumando. Scompaiono nel buio. La musica continua per qualche secondo, fino a dissolversi nel trillo di un telefono. Si illumina un angolo del proscenio, attorno a un tavolino con telefono. Entra Grazio, affannoso e un po' furtivo).
orazio Pronto!... Pronto. (Nessuno risponde) Sono io, Orazio!... Pron... (Trasale, soffocando un grido, e riaggancia in fretta. Fa il gesto di accendere la luce. Tutta la scena s'illumina. Luca sta semisdraiato in una poltrona, le gambe sul bracciolo. Sembra di. ottimo umore) Che spavento! Avevo visto qualcosa nel buio... Sei rientralo adesso?
luca Sì.
orazio Tua madre è a cena da un'amica.
luca (a se stesso, pensieroso) Come può essere bella, la vita, per chi sa scegliere! Non tutte le strade possibili, eh...Una sola.
orazio Che strada?
luca La tua.
(Orazio si stringe nelle spalle).
orazio Io sono Ispettore al Comune.
luca Bisogna farsi ciechi e sordi, per correre dritto...
orazio Io non corro mai. In parte perché ho mai di cuore, e in parte... In parte perché non saprei proprio dove andare. (Luca ride) Sei allegro,
luca Sì.
orazio (inquieto) Ho visto le me valigie, in anticamera.
(Luca si alza).
luca Le mie ali, Orario! (Si corregge) No, no... La mia zavorra. Se vuoi te le lascio.
orazio (impallidendo) Parti?
luca Sì.
orazio Ancora?!... (Disperato) Lo sapevo! Lo sapevo, che non avresti dovuto rivedere tuo fratello!...
luca Se tu fossi mio padre, ti lascerei qualcosa da custodire. (Gira gli occhi per la stanza) Le malinconie di un bambino, attimi di felicità che mi attraversavano come correnti d'aria... (A Orazio) Ma così...
orazio (con slancio) Io avrei voluto conoscerti meglio! Quando facevo la corte a i.ua madre, siamo andati a passare una domenica in campagna... Tutti e tre! Ricordi?
luca No.
orazio Come no? Mi ero presentato a bordo d'un calessino, con un cavallo...
luca Ricordo il cavallo.
orazio C'ero io, sopra!
luca Ah, perbacco.
orazio Io! Io! Sembravi così contento...
luca Ricordo il cavallo, e ricordo d'aver vomitato per via di un sigaro.
orazio (fiero) Mio anche quello! Te l'ho dato io!
luca Il sigaro?
orazio Certo!
luca Avevo tredici anni...
orazio Per conquistarti!
luca Capisco. (Solenne) Ti devo il mio primo vomito. Orazio!
orazio Eri stato male anche in viaggio.
luca Allora due!... Te ne devo due. (Si avvia)
orazioLuca! (Luca si ferma) Aspetta un momento. So di non contare nulla né per te né per tua madre. Ma prima di morire...
luca Ah no! Basta!
orazio Luca...
luca Lo prometti da dieci anni!
orazio Mi sto allenando...
luca Forse è quello, che t'ha reso cosi robusto. Meglio, va'!... La mamma non resterà soia.
(Orazio grida, disperato)
orazio Ma siamo soli!... Credi che bastino due tovaglioli, due guanciali, due asciugamani, per sommare due vite? Tua madre, ancora!... Ha i suoi fantasmi. Ma io sono terra! Tocco le cose, io!... Ed è una pena, sapessi, una miseria, vedere gli anni correre via senza neppur far finta di conoscerti... Gli artisti creano! Ma gli impotenti come me? Cosa fanno, gli impotenti, se non dei figli?!...
luca Adesso confondi.
orazio No, no! Non confondo... Solo che è tardi. Tua madre mi ha odiato fin dal primo giorno di matrimonio. Ma tu le camminavi vicino, ed io pensavo guardandola "Pazienza. Invece di averlo sulle labbra, il sorriso... Lo porta al fianco". (Ha detto le ultime parole con pudore, quasi vergognandosi. Luca lo guarda sorpreso. Orazio conclude, gli occhi bassi) Ti prego, Luca. Non andar via.
(Un silenzio. Il telefono riprende a suonare. Orazio si gira di scatto, quasi spaventato, ma non si muove).
luca Non rispondi?
orazio (imbarazzatissimo) So chi è...
luca E allora?
orazio Roba d'affari...
luca Di notte?
orazio Quand'è urgente...
luca Ragione di più.
orazio Ti annoierebbe!
luca Affatto. Rispondo io. (Orazio lo previene, con un grido)
orazio No! (Luca si ferma. L'altro sì torce, quasi in lacrime) Oh Dio, Luca!... Come si fa a spiegarlo?... Non sono affari, ecco!
luca Oh, oh.
orazio Ho bisogno anch'io di calore umano... Di conforto! (Luca lo guarda un attimo a bocca aperta, poi esplode, trionfante)
luca Le serve!!
orazio Eh?...
luca C'erano, le serve!... E io credevo d'essermele inventate!
(Orazio cerca di reagire).
orazio È una signora!...
luca Vedova!
orazio Sì.
luca Pure quella?!
orazio Che c'è di male?...
luca Hai ragione. Senza cadaveri non si ride.
orazio Tu storci tutto, sporchi sempre tutto...
luca (incalzante) E cosa fa?
orazio Niente... Suona.
luca Questo lo sento.
orazio L'arpa!... Suona l'arpa. (Il telefono tace. Orazio ha un sospiro di sollievo) Ora ha smesso.
luca Il telefono! Ma l'arpa?... Forse voleva trasmetterti un concerto.
orazio No...
luca È bella? Ricca?
orazio No.
luca Ha figli?
orazio Neppure.
luca Cos'ha, per piacerti?
orazio (con semplicità) È buona.
(Un silenzio. Luca scuote la testa).
luca Strambo Orazio. T'avessi conosciuto prima.
orazio (con slancio) Ma siamo ancora in tempo! Non è perduto nulla!... Fossi io, quello che riesce a ridarti il gusto della tua casa, del tuo ambiente!
luca Lo rappresenti bene,
orazio E tua madre? Tuo fratello?
luca Anche loro. Fanno il possibile.
orazio Giudichi! Corri! Condanni tutto un mondo per qualche esempio! Che ne sai, della nostra vita?
luca Dimmela.
orazio (smarrito) Eh?
loca (sedendosi) Raccontala.
orazio Io non ho vita.
(Luca si rialza).
luca Orazio...
orazio Aspetta! Voglio dire... Forse non ti piace. Io... lo ballavo, prima.
luca (esterrefatto) Che cosa?!
orazio Non per necessità, eh!... Per gusto. Ballavo il tip-tap. Poi è venuta la faccenda del cuore, e ho dovuto smettere. Allora mi guardo intorno. Avevo trentotto anni... Non avevo mai studiato... Non sapevo far nulla... (Deciso) Entro al Comune!
luca Bravo!
orazio Non mi credi?
luca E dove t'ha pescato, il sindaco? Al Varietà?
orazio Era amico di un'amica mia...
luca (interrompendo) Ti credo, Orazio!
orazio (entusiasta) Lo vedi? Lo vedi? Sapevo che ci saremmo intesi! Oh Luca, ragazzo mio! La vita è qui, fra coloro che ti vogliono bene! Lascia perdere le ubbie, gli ideali, la politica... Ci sono io, adesso! Ti posso aiutare io, come fossi tuo padre! Non dico di farti entrare al Comune, eh...
luca Non so ballare.
orazio Appunto... Ma inventerò mille altri modi, per farti felice!... Oh Dio! Che giornata, che giornata!... Mi sento già... Come fossi tutto, per te! La famiglia... La Patria... L'Occidente!! (Si guarda attorno, affannoso) Cosa possiamo trovare per... No, no! Niente brindisi! È roba da vecchi... Aspetta! Aspetta... (Allontana con un calcio una poltrona, e prima che Luca possa aprir bocca, accenna con foga alcuni passi di tip-tap)
luca Orazio?!
orazio (ballando) Vedi che non mentivo?
luca Sei formidabile!
orazio (c.s.) Trovi?
luca Un genio! (Batte le mani a ritmo) Forza. Orazio! Forza! Mostra quel che vali! (Orazio accelera)
orazio (c.s.) Non ho più il fiato...
luca Storie! Sembri un ragazzo!
orazio (c.s.) Trent'anni fa...
luca Anche adesso, anche adesso!... Balla, Nazione mia! Balla, mia Patria! Balla, Occidente! Balla!
(Orazio accelera ancora. Improvvisamente impallidisce. Luca ha appena il tempo dì balzare avanti, e di afferrarlo per i risvolti della giacca. Lo tiene in piedi cosi, afflosciato sulle ginocchia, ansante. Una pausa).
orazio (con un triste sorriso, scusandosi) Non è la volta buona, Luca... Sta passando.
luca Meglio, no? (Gli occhi di Orazio si riaprono a una debole speranza)
orazio Lo pensi davvero?
luca Ma certo!... Vieni... Vieni qua. (Lo trascina fino alla poltrona, e lo aiuta a sedersi. Il gesto lo porta con naturalezza a inginocchiarglisi accanto)
orazio Luca...
luca Zitto, adesso. Respira.
(Tutto il loro dialogo diventa un sussurro a voce bassissima, come una confessione).
orazio Se tu volessi...
luca (dolcemente) Non posso, Orazio. Non è questa, la solidarietà che cercavo. Io debbo combattere per una causa più grande della mia vita.
orazio Puoi farlo da qui...
luca Mia madre non capirebbe.
orazio Ti sbagli!... Sa che sei un uomo.
luca Orazio...
orazio Lavorerai come vuoi tu, nell'ambiente che vuoi tu...
luca Debbo tagliare i ponti.
orazio Non è necessario!... (Luca tende l'orecchio)
luca Zitto! (Si ode lo scatto d'una serratura, lo sbattere d'una porta) Sta rientrando. (Orazio gli afferra il braccio)
orazio Luca.
luca Sì?
orazio Promettimi che se tua madre dimostra di capirti, se ti dà anche un filo di speranza...
luca Non partirò.
orazio Giuralo.
luca Lo giuro.
(La madre appare infondo alla scena. Luca si rialza, ed esclama con allegria "disinvolta")
Buonasera!
madre Buonasera, tesoro. (Gli dà un bacio, ma lancia un 'occhiata sospettosa verso la poltrona) Cosa stavate complottando, voi due?
orazio Niente, mamma, Orazio s'era sentito male.
madre Ricatto, figliolo, ricatto... Non cascarci. (Siede, togliendosi il cappellino) Dio che stanchezza. Erano anni, che non uscivo a cena.
luca Ti sei divertita?
madre Abbiamo parlalo di te tutto il tempo. (Con voce carica di segrete promesse) Certi progetti!...
orazio (impaziente) Anche Luca ne ha.
(Lei guarda Orazio sorpresa, poi lo indica al figlio).
madre Parla, adesso?...
luca Perché? Non dovrebbe?
madre Se vi fa piacere...
luca Cercavamo il modo migliore per dirtelo. Vedi, mamma, io non ho lasciato la Marina per riprendere la vita...
orazio ...Borghese. Dillo!
luca Ecco, sì... Borghese, in un mondo borghese...
madre (sorridendo) Lo so benissimo, tesoro!
orazio (nervoso) Che cosa sai?
madre Tutto! (A Luca) Credi che la mamma non ti seguisse, quand'eri ragazzo? Che non abbia intuito?... Tu non sei fatto per le nostre piccole miserie. Tu sei giovane, idealista. Fatto per volare in alto... (A Orazio, acida) Sopra il Comune... (A Luca)... Fino a quel cielo azzurro dove tutti gli uomini sono fratelli e sì danno la mano.
(I due uomini si scambiano un'occhiata sorpresa).
luca (a Orazio, indicando la madre) Deve aver parlato con Riccardo.
madre Non ce n'era bisogno!
orazio Però gli hai parlato.
madre Devo chiedere il permesso a te, per telefonare a mio figlio?! (Tende le braccia verso Luca) Vieni, tesoro, vieni. La mamma aveva già capito... Certe idee sono nell'aria. È più che giusto, è bello, è santo, che i giovani vi aderiscano. A qualsiasi classe sociale appartengano, guarda!... Il nipote della Gavazzi è comunista, suo genero è comunista, tutti sono comunisti... E con questo? Hanno fatto dei bellissimi matrimoni!
(Orazio scatta, angosciato).
orazio Greta!!
madre Non gridare!
orazio Svegliati! Esci dalla tomba!
madre Senti chi parla!...
orazio Lo stai perdendo!
madre (terribile) Io? Chi?!
(Luca accorre verso di lei, l'abbraccia).
luca Nessuno, mamma, nessuno... Sono io che mi allontano, come un orsacchiotto in estate, La madre torna sull'albero, e lui trotta via.
(Greta ride, incredula).
madre Per andar dove?... (Luca la scruta serissimo, disperato)
luca È impossibile che tu non capisca... Non fino a questo punto!
madre Certo che capisco!
luca Forse fingi, forse non ti conosco bene...
madre Ma io sì! I tuoi amici sono qua, la tua famiglia è qua, la tua stanza l'aspetta... Se vuoi la tappezziamo di rosso.
orazio Greta, mio Dio!
madre (scattando) E smettila una buona volta! Cos'ha, quello, da urlare? !
luca (incalzante) Se tu m'avessi mentito sempre?... Qualche volta penso che tu m'abbia mentilo freddamente, coscientemente, tenendo altri giudizi in fondo al cuore, altri pensieri...
madre Io? Su che?
luca (c.s.) Non credi al mio talento, non credi che farò mai nulla...
madre (sdegnata) Questo è ingiusto!
luca (c.s.) Lo so, lo so! Lo ripeti!... Ma per farmi piacere, per legarmi a te!
(La madre si alza, amara).
madre S'è visto!...
luca Oh, mamma!... Dimmi la verità. Dimmi cosa nascondi dentro... Qualsiasi cosa, ti crederò, qualsiasi cosa, ti darò ragione...
orazio (alla madre) Aiutalo, Greta...
madre Non ho bisogno dei tuoi consigli!
orazio (a Luca) E tu parlale calmo, come facevi con me...
madre (amara) Ah, bene!... Vi siete messi d'accordo!...
(Luca reagisce di scatto, obbligandola a guardarlo).
luca No, mamma! No!... Questo non è vero.
madre E allora cosa vuoi da me? Che cosa mi chiedi?!...
(Luca la fissa a lungo negli occhi, poi dice piano).
luca Niente, mamma... Ti chiedo scusa.
(La madre scuote la testa, rasserenandosi).
madre Ragazzaccio... (Luca l'abbraccia con slancio, doloroso, appassionato. Anche lei lo bacia, ma non sembra accorgersi ch'è un addio. Si staccano) E adesso, voglio raccontarvi una bella storia!... (Torna a sedersi. Luca si allontana. Orazio Io segue attentissimo, il fiato sospeso) Dunque. Arrivo in casa Gavazzi... (A Luca) Cosa cerchi, caro?
luca La mia giacca... Ah, eccola.
madre Mi ascolti?
luca Certo.
madre (riprendendo) Dapprima non faccio molta attenzione. Buo-nasera buonasera, e i nomi come al solito non si capiscono mai. (Alle spalle della madre seduta. Luca gira per l'ultima volta gli occhi per la stanza, sempre seguito dallo sguardo teso e disperato di Orazio) C'è però una faccia che non mi riesce nuova. Un po' calvo, con la barbetta... Un bell'uomo.
(Gli occhi di Luca incontrano quelli di Orazio. Luca ha un debole sorriso, Orazio riesce appena a dominare un gesto, l'impulso di balzare avanti, mentre Luca si volta ed esce dalla stanza)
Perdiana, mi dico, questo l'ho già visto. E anche fui mi fissava, mi fissava...
(Giunge nettissimo, nella pausa, io sbattere della porta. Greta si interrompe di colpo, guardando Orazio. Poi gira la testa, e solo ora si accorge che Luca non c'è più. Torna a guardare Orazio, interrogativa. Orazio la fissa un attimo, poi si affloscia sul divano e comincia a piangere. Greta si alza lentamente, gli occhi di pietra. Orazio piange senza ritegno, a torrenti, per sé, per Luca, per lei, per la vita che passa e non si sa cosa voglia dire. Al pianto di Orazio si mischia la musica allegra di un juke-box, dapprima fievole, lontana, poi sempre più forte man mano che la scena scompare nel buio. La nuova scena suggerisce una giornata all'aria aperta, nelle immediate vicinanze di una città industriale. Non c'è sole, ma non piove, e la musica del juke-box, che arriverà a intervalli per tutta la scena seguente, può sembrare lieta o triste a seconda del nostro umore.
È la terrazza d'un caffè o di un ristorante. Invisibile a noi ma non ai personaggi, può esserci anche dell'acqua, attorno, come all'idroscalo di Milano.
Avanza dal fondo una donna giovane, vestita con semplicità fino eccessiva. Si guarda attorno, decide di sedersi a un tavolo. Luca entra con impeto, ma si ferma a un'estremità del proscenio, sorridendo. Lei io guarda con calma).
luca Eccomi. Sono in ritardo?
anna (indifferente) Per me... (Luca si avvicina. È passato un anno dall'ultima scena. Sembra più magro, eccitato, loquace)
luca Ho sbagliato autobus, poi ho scoperto che il tram girava in senso opposto... Come nei sogni, sa, quando sì corre immobili. Guardavo la città dai finestrini. A lei piacciono i giorni di festa? A me sì. La gente paria sottovoce, le automobili sono morte, allineate in file nere lungo i marciapiedi. È su questo silenzio ch'io mi .sento bene, come il diavolo di Notre-Dame. Lo conosce?
anna No.
luca Su un cornicione di Notre-Dame è scolpito il "Maligno". Si sporge sulla città, e tira fuori la lingua. Curioso, no? Da una chiesa!
anna Io non sono mai stata a Parigi.
luca Che ora è?
Anna Le quattro.
luca Ha fatto colazione qui?
anna Sì.
luca Presto sarà buio. I pomeriggi durano poco, ai Nord.
anna "Nord"!...
luca Rispetto alla città dove sono nato io, questo è Nord... (Si guarda attorno) Che strano. Siamo soli. Ai suoi concittadini non piace, l'aria aperta. Vero che non è più stagione... Hanno il calcio, adesso. Se non fosse per questa musica... Cos'è? Un juke-box?
anna Credo.
luca Potremmo sentire nel silenzio l'eco della folla dallo stadio. "Uuuh... Umili... Goal!". (Ridacchia} Sa cosa stavo per chiederle?
anna No.
luca L'ora. Un'altra volta. Non porto mai l'orologio, eppure non faccio che chieder l'ora. È male? (Anna tace) L'annoio? (Anna tace) Sa perché ho chiesto di vederla?
anna Voleva sapere l'ora.
luca (Ride, candido) No... Bastava telefonare.
anna Appunto. Al 161.
luca Ho chiesto di vederla... (Colto da un dubbio) Si ricorda di me?
anna Vagamente.
luca Un collega che lavora nella mia stessa fabbrica s'era schiacciato il polso, e io l'ho accompagnato all'ospedale. L'infermiera di turno era lei... Darè. Giulio Darè.
anna È un amico mio.
luca (con calore) Lo so, lo so... La conosce bene!
anna Ora è guarito.
luca Sì. È guarito. (Un silenzio) Perché non mi aiuta?
(Anna scatta).
anna Ma che vuole da me? Se ha qualcosa da dire, la dica!... Arriva con mezz'ora di ritardo, mi tira fuori il diavolo, il foot-ball, le automobili morte... Io vengo qua apposta, per stare tranquilla! Non sono fatta per le conversazioni... Non ho grazia, non sono civetta, non ho più l'età... Vada in giro, guardi! Balli! Passeggi! Entri in un cinema!... Avrei dovuto riagganciare, quando m'ha telefonato.
luca Mi scusi.
anna Ma che scusi!... Proprio me, doveva scegliere. Con tutte le belle ragazze che ci sono in giro!
luca Proprio lei.
anna E insiste!
luca Sì. (Anna sta per arrabbiarsi, ma improvvisamente le viene da ridere, quasi suo malgrado. Scuote la testa, mentre anche Luca sorride) Oh, oh.
anna (ridendo) Non rido per lei, sa...
luca Lo so.
anna (c.s.) Così scorbutica, alle volte! Così villana... Mica è il mio carattere!
luca No?
anna Un corno!... lo sono allegra, di natura, pasticciona, chiassosa!... Siamo in quattro, a casa, due maschi e due femmine. La maggiore più o meno riga dritto... Ma io! Certi schiaffi, da mio padre!... Ho passato due settimane, a luglio, in un posto che neanche ì miliardari... Tutte le sere, sa come succede, un invito da qualche parte. E quando veniva l'alba... (Si ferma, come se la molla fosse scaricata).
luca Quando veniva l'alba?...
(Anna mormora seria, stanca).
anna Niente. SÌ va a casa. (Si alza, Luca fa altrettanto).
luca Mi ascolti...
anna Non ho fratelli, né maschi né femmine. Non sono andata in nessun posto. Non so vivere, e non so mentire. (A Luca, amara) Mi dispiace.
luca (sorridendo) A me no.
anna Certo. A lei che gliene importa.
luca (con calore) Non è vero! Io sapevo già tutto... Lavora in ospedale, e nello stesso tempo frequenta l'università. Vive sola. Va alle riunioni del Partito Comunista. Due zii l'hanno tirata su, perché non ha mai conosciuto sua madre, e il padre le è morto undici anni fa.
anna Allegro, non trova?
luca (con slancio) Anche mio padre è morto!
anna Però.
luca (c.s.) Prima ancora del suo! Ero bambino!
anna Devo congratularmi?
luca Lo dico per farle capire che sono informato. E che forse abbiamo qualcosa, in comune...
anna Due tombe.
luca No, no! Un modo di vivere... Si sieda, la prego!
anna Fra poco sarà buio. L'ha detto lei.
luca C'è tempo...
anna Forse piove.
luca Non ancora!... È come se due lunghi fili si fossero tesi sopra i comignoli, la gente che dorme, che fa all'amore, pensa agli affari o piange... Per congiungersi qui, un piccolo nodo nel cielo della domenica. Non è bello?
(Anna lo guarda incuriosita).
anna Come si chiama?
luca Luca.
anna Ah, già,., (Torna a sedersi) Io mi chiamo Anna.
luca (eccitato, febbrile) Ho lasciato la casa, e un ambiente borghese, per venire qui al nord a lavorare come operaio. È passato un anno. Non sono pentito, eh! Affatto!... Pure... Non è quello che speravo! Vedo nei miei compagni indifferenza, egoismo... Piccoli desideri, ambizioni mediocri. Dov'è lo slancio? La rabbia? La rivolta?... Cosa succede, se al posto dell'Ideale mettiamo un frigorifero?
anna Fa più fresco.
luca (sorpreso) Anna...
anna Ne ho conosciuti pochi, del suo stampo! Calano fra noi come Dame di San Vincenzo, ansiosi di trovare una bella rivoluzione per montare a cavallo e farci la loro figura. E invece cosa scoprono? Dei poveracci che vogliono vivere, e - guarda caso - vogliono viver bene. Non è triste?
luca Lei mi ha frainteso...
anna Può darsi.
luca Eppure è lei, che cercavo, è di lei, che ho bisogno!... Mi dia la mano. (Anna esita) Stia tranquilla. Non voglio sedurla.
(Anna allunga la mano, ironica).
anna Ne ero certa.
luca ...Io chiedo la sua amicizia, proprio perché lei, a differenza degli altri, ha avuto il coraggio della solitudine, la forza di rinunciare a se stessa. Mi darà un po' della sua fede quando la mia impallidisce... Le sono corsi dietro in tanti ma non s'è legata a nessuno!
(Anna ritira la mano).
anna No.
luca Lei è indifferente, alle sciocchezze dell'amore!
anna C'era un ragazzo, anni fa, che frequentava il mio corso. Intelligente, vivo. Delle mani... Non posso spiegarle! Grandi, leali, nette come uno sguardo... Mi voleva bene.
luca (generoso) Lo credo.
anna (con una punta di ironia) Può succedere, no?...
luca (c.s.) Certo!
anna (riprendendo) Poi prese la laurea...
luca (allegrone) E addio! Senza rimpianti!
anna L'ho rivisto.
luca Quando?
anna Poco fa, aspettando lei. Stavo appoggiata ai vetri del ristorante. Lui ha fermato la macchina al limite del prato, ed è sceso con la moglie.
luca (allegro) Vecchia e goffa!...
anna Giovane.
luca Non era la moglie!
anna (senza badargli) Tenevano un bambino, in mezzo, attenti a non farlo pesare troppo sulle gambe... È medico, certo vuole che suo figlio cresca dritto. Gli spariva metà braccio, nella mano del padre... (A Luca, quasi con sfida) Le mie giornate, il lavoro, l'orgoglio, il Partito Comunista, tutto, tutto... Avrei dato tutto, per essere quella donna! (La voce le si è strozzata in gola. Finalmente Luca capisce. Si alza adagio. Lei apre la borsa e ne cava una sigaretta)
luca Anna, io... (Si ode un tuono lontano, l'orizzonte s'illumina di lampi. Luca gira un animo la testa, poi torna a guardare Anna, che accende la sigaretta. Il gesto proietta attorno a lei un alone di solitudine. Luca sente una rabbia cupa crescergli dentro) Mi son sbagliato anche con lei...
anna Non è colpa sua.
luca Le sembrerò un pagliaccio! Un Don Chisciotte!
anna Perché?... Sono io, che la deludo. Più piccola di quel che credeva. (Prende la borsa e si alza, scrutando il cielo) Ora dobbiamo scappare.
luca Vivo troppo isolato... Deformo la realtà a modo mio...
anna (avviandosi) Si muova, o prenderà la pioggia! (Tuoni e lampi si avvicinano. Anna si ferma e si volta. Lei è in fondo alla scena, Luca al proscenio) Io vado ogni domenica a salutare gli zii. È gente semplice. Un vecchio operaio che forse assomiglia al suo ideale di comunista. Vuol conoscerlo? (Luca non risponde, immerso nei suoi pensieri. Anna chiama) Luca! (Luca si scuote, infastidito)
luca Eh? Cosa vuole?...
(Lampi e tuoni raggiungono il massimo d'intensità, immergono la scena nei buio. Entra dal fondo una donna matura, un tipo di popolana affettuosa e cordiale, i capelli grigi ravviati con cura sulle tempie. La scena cambia).
zia maria Anna!... (Si abbracciano)
anna Dov'è lo zio? A caccia?
(Entra zio Pietro in maniche di camicia).
zio pietro No no, son qua... Ti sei bagnata?
anna Salva per miracolo! (Si abbracciano. Tuoni e lampi a poco a poco si attenuano fino a scomparire del tutto. Anna rimprovera affettuosa, accarezzando le guance dell'uomo) Dio, che barba...
zio pietro È festa, e faccio sciopero!... Tu piuttosto sta' in guardia. Sei dimagrita.
anna (ridendo) Lo dici sempre... (Annuncia allegra) Ho portato un ospite, con me! (Si volta) Venga, venga avanti. Non la mangiano mica. (Luca esce dall'ombra, scontroso) Questo è zio Pietro, e questa è zia Maria! Quanto al nostro giovanotto... (Ma s'interrompe, osservando Luca e zio Pietro che si scrutano, ritti in piedi uno dì fronte all'altro) Che c'è? Vi conoscete?
luca Sì.
anna (sorpresa) Da quando?...
(Zio Pietro si allontana, è ovvio che l'incontro non gli piace).
zio pietro Lavorava nella nostra fabbrica, mesi fa... Cosa possiamo offrirvi? (Luca esclama a voce alta, in tono dì sfida)
luca Secondo lei, non lavoravo,
zio pietro C'è del caffè, del tè... E del vino, che può riscaldarvi.
(Alla moglie) Sul tavolo della cucina.
zia maria Ci penso io. (Esce)
zio pietro Accomodatevi.
luca Dentro, o fuori?
zio pietro Che significa?...
luca Anche l'ultima volta, mi ha detto di "accomodarmi".
zio pietro (bonario) Senti, figliolo. Sei venuto qua con mia nipote, sei un ospite, e quindi il benvenuto... Parliamo d'altro.
luca (con forza) Toccava a lei, impedire che mi licenziassero!
zio pietro (scocciato) No!... Io difendo gli interessi degli operai, perché è mio dovere, e perché sono uno di loro. Ma di quelli che sgobbano, non di quelli che chiacchierano.
luca (scaldandosi) lo facevo della propaganda! (Zio Pietro ha un
gesto vago. Luca insiste, aggressivo) Non è vero, forse? (Anna
cerca d'intervenire, costernata) anna Luca, la prego...
zio pietro (a Luca) D'accordo d'accordo, come vuoi... Nessuno te l'aveva chiesto.
luca (scattando) Perché siete degli sciocchi!
anna Luca!!
luca (a zio Pietro) Ero venuto tra voi carico di affetto, di simpatia, di zelo... Non chiedevo medaglie, eh! Nessuno ci pensa... Ma che sapeste usare le vostre truppe, o almeno riconoscerle, questo sì! Io vi portavo ben altro, dei calli alle mani! Portavo cultura, intelligenza, educazione... Un borghese? Tanto meglio! Sono sempre stati i borghesi, a fare le rivoluzioni, non voi! Voi seguite dopo, come le pecore!
zio pietro (ad Anna) Io ti aspetto di là. (Esce)
luca Vada, vada! Quando non sanno cosa rispondere, c'è il "nobile silenzio"... (Ad Anna) Sdegnosi, dignitosi, aristocratici, 'sti proletari... Bisogna amarli contro di loro, a loro dispetto! Finché un giorno ti riconoscono, e allora ci si perdona... (Torna a gridare, rivolto verso l'invisibile cucina) Si ricordi, di me! Non mi dimentichi! Perché io farò cose tali, da farvi piangere lacrime di sangue, per ogni lacrima mia! (Si volta) E poi, che lacrime!... Sono dei bambini, bisogna capirli... (Un silenzio. Anna ha continuato a fissarlo, immobile. Luca gira la testa verso di lei, forse t'aveva dimenticata) Cos'ha? La scandalizzo?
anna No.
luca Lavoro altrove, sa. Anche meglio.
anna Lo credo.
luca Debbo chieder scusa?
anna (dolcemente) Non tocca a lei. Tocca a me. (Luca la guarda sorpreso) lo ero così occupata di me stessa, quando ci siamo incontrati, che l'ascoltavo appena, non sono andata oltre la sua faccia... Adesso mi accorgo che c'era ben altro. Un oceano vuoto, una tempesta atroce perché fatta di nulla... Sono le più dolorose.
luca Brava.
anna Se ora mi prendesse la mano, non la ritirerei.
luca Maturale, fa l'infermiera.
anna Cerchi di capire, come cerco io...
luca (scattando) Non ho bisogno della sua pietà!
anna Luca...
luca (urlando) Mi lasci solo!!!
(Anna esita, esce. Luca è tutto teso, ansante, mentre la scena, attorno a lui, si muove e muta. Vi sarà un telefono, e un letto. Luca si slaccia la cravatta, apre il colletto della camicia, come stesse rientrando adesso nella camera della sua pensione. Improvvisamente s'immobilizza, tendendo l'orecchio, ed esclama ad alta voce) Cosa c'è ora? Chi bussa alla porta?
(S'illumina il fondo della scena, e appare Orazio. È voltato verso Luca, ma non si guardano, come parlassero attraverso una porta chiusa)
orazio Sono io... Orazio.
luca (come in sogno) Orazio?...
orazio (festoso) Sapessi che fatica, trovare il tuo indirizzo! Sto in viaggio da due giorni... (Luca butta la giacca su di una sedia) Luca.
luca Cosa vuoi?
orazio Non aprì la porta?
luca No.
orazio (sorpreso) Perché? !
luca Perché non abbiamo nulla da dirci. (Orazio reagisce, esasperato)
orazio Ma questo è assurdo! Sono venuto apposta per... Luca! Ti prego!
luca Abbassa la voce.
orazio Io mi pianto qua, e non mi muovo finché non ti vedo! (Luca non risponde. Orazio riprende, lamentoso) Ma perché reagisci così? Cosa ti ho fatto? (Luca esclama con improvvisa, infinita stanchezza)
luca Niente, Orazio, niente... Lasciami in pace.
orazio Stai bene?
luca Sì.
orazio Sei felice?
luca Sì sì sì!... Vattene, Orazio. Torna dalla mamma.
orazio lo non vivo più con tua madre. (Luca gira la testa di scatto)
luca Cosa?!...
orazio Ci siamo separati. Abito in pensione, adesso, come te. Lei invece si dà da fare, compra e vende appartamenti... Non credo che soffra. (Un silenzio. Luca si abbandona sul letto, supino) Le hai mai scritto?
luca No.
orazio In questo fai male. È sempre tua madre. Non vuoi aprire la porta?
luca No.
orazio Se mi fai entrare, ti racconto com'è finita con la signora... Sai, quella che suonava l’arpa.
luca Non m'interessa.
orazio Come vuoi... (Riflette) Certo che devi essere ben forte, per resistere così! (Con affettuosa invidia) Avessi avuto io, il coraggio di scegliermi una vita e di percorrerla sino in fondo! Realizzare se stessi! Trovare la dignità! La pace! (Luca si copre le orecchie e si rigira sul letto, disperato) Che il cielo ti assista sempre, figliolo! Cheti dia tutte le belle, le grandi cose alle quali aspiri!... (Cava di tasca un cartoncino) Ecco, qui c'è il mio indirizzo. Se un giorno tornerai nella tua città, ricordati che Orazio e ancora là... Sempre pronto, a spalancarti le braccia! (Fa scivolare il cartoncino sotto la porta) Così... E adesso vado. Addio, Luca! (Luca tace) Io vado! (Luca tace) Vado... (Esce).
(Luca resta immobile per qualche secondo, poi balza dal letto e corre alla porta, pensando di richiamare Orazio. Ma non lo fa. Si china, e raccoglie il cartoncino. Lo scorre con gli occhi, poi scuote la testa, guardando la platea)
.
luca S'è sbagliato... È una réclame. (Ridacchia) Meglio!... (Butta il cartoncino) Così i legami si allentano, e la memoria impallidisce. Ogni ricordo, ogni tentazione di vita, sono pericolosi, a questo punto! Possono interrompere la mia stanchezza senza guarirla... (Con forza) Un "no" è un "no"! Non devo giustificarmi! Non devo dar ragioni! Neanche a me stesso... "Una tempesta fatta di nulla", ecco! Come ha detto lei... (S'interroga, si risponde) È sufficiente?... Certo! Poiché se la tempesta è fatta di nulla, anche l'uomo che soffre per combatterla, dev'esser fatto di nulla... Io portavo delle cose, dentro di me! Le porto ancora!... Se il mondo le rifiuta, la migliore vendetta è proprio questa: sottraigliele! (Ridacchia) Babbo Natale passa oltre, e la calza resta vuota... (Disperato) Tutta la gente che non si riesce ad amare! A distinguere!... Lo sconosciuto che aspetta all'angolo dì una strada, e poiché tu non arrivi, torna via solo... Avevi un appuntamento, con lui, ma non lo sapevi... (Deciso) Basta! Basta! Chiudere porte e finestre! Il gas è un amico!... Mi diano pure del vigliacco, dopo! Chi se ne frega? Forse è solo immaturità... (Rapito, quasi con gioia) L'ultima coda della cometa - ch'era la mia adolescenza - entra come una spada nell'uomo adulto, e lo fa a pezzi!
(Si volta con impeto. In quel momento il telefono suona, come un richiamo fastidioso della realtà. Luca lo guarda irritato, è incerto se rispondere o no. Finalmente si decide, e stacca il ricevitore. Una luce si accende in fondo al palcoscenico e appare Anna, in piedi accanto a un telefono. Parleranno senza guardarsi, volti entrambi verso la platea).
anna Luca.
luca Cosa vuole ancora?! Perché mi telefona?
anna Io credevo...
luca È da un mese che spia, fruga, insiste... Ho fatto le mie scuse! Non vi basta?
anna (dolcemente) Telefonavo per me, non per gli zii. Vorrei vederla.
luca Io no! (Cerca di controllarsi) Oh, Anna. Mi piacerebbe lasciarle una parola gentile...
anna (trasalendo) Lasciarmi?
luca ...Una di quelle frasi da ripiegare nel cuore finché non seccano. Ma non ne trovo. Non ho niente da offrire tranne il silenzio!... Ed è tardi, anche per quello. (Anna è angosciata, ma cerca di apparire leggera, sorridente)
anna Che significa? Pensa alla morte?
luca La sorprenderebbe?
anna No. Solo che lei crede di sopravvivere, alla sua morte, e di potersela contemplare :'dopo". Attento, Luca... Non succede. (Una pausa)
luca Quanti consigli!
anna Me ne ha dati anche lei.
luca Quanti consigli, che non sapremmo seguire!
anna Posso venire a trovarla?
luca No.
anna Un attimo...
luca A che scopo?!
anna Gliel'ho detto. Vorrei vederla.
(Luca esita, poi si volta con gesto ampio, spalancando le braccia).
luca Ecco! Mi guardi!
(Anna viene avanti, sforzandosi di sembrare più naturale e disinvolta che può. Lo osserva).
anna Pallido. Un po' dimagrito.
luca Parla come suo zio. (Anna gira lo sguardo attorno) Cosa cerca? Non ho liquori.
anna (ridendo) Per me...
luca C'è uno studente, nella camera accanto, con dei dischi. Ma poiché gli ho detto che mi scocciava, adesso aspetta l'ordine... (Si volta e urla) Suona, è un ordine! (Non si ode nulla. Luca torna a voltarsi) Mi spiace. È morto.
anna Anche lui!... Si scompare giovani, da queste parti.
luca A che età possiamo andarcene senza rischiare di offenderla?
anna Quando si è vecchi.
luca No! Le dirò io quando, e perché. Quando si è letto troppe volte che l'inverno è precoce, la pace in pericolo, e l'esodo di Ferragosto eccezionale... Si muore di questo, non d'altro.
anna Si vive anche, di questo. Io trovo che agosto è un mese bellissimo, perché faccio vacanza.
(Luca la guarda, poi esclama serio)
luca Se ne vada, Anna. La prego.
anna (sgomenta) Luca...
luca Detesto il suo coraggio, l'intuito, l'equilibrio, il modo discreto di porgere aiuto...
anna Non avevo altro da offrirle.
luca Ho chiesto qualcosa?!
anna (scattando) Sì! Sempre! A tutti! Quando urla, quando tace... E un pagliaccio che recita la disperazione, ma la disperazione è sincera... Come vorrei, strappargliela di dosso!
luca E allora mi sposi.
anna (esterrefatta) Come? !...
luca Sposami, Anna.
(Anna lo guarda sconvolta, si allontana, si volta, torna a guardarlo. Luca ha un risolino sarcastico).
anna (quasi in lacrime) Non ridere, idiota!... Non è di te che ho paura... Se faccio quel che ho evitato per anni... Se mi sposo... Dev'esser vero! Deve durare!
luca (feroce) Io non ti lascerò in pace mai.
anna Chi può dirlo?
luca Ti sarò addosso con tutta la rabbia che disperdevo altrove...
anna Non basta.
luca I giorni perduti, le ambizioni, gli errori...
anna Non basta, non basta...
luca (urlando) La mia debolezza!! (Anna lo guarda, disarmata. Luca l'abbraccia con impeto) Oh, Anna!... Può essere così semplice? (Anna sorride fra le lacrime, accarezzandolo)
anna No...
luca Avrà pure un prezzo! anna Certo...
luca Io non lo pagherò da solo!
anna Son qui per questo...
(Si abbracciano di nuovo, a lungo, appassionati. Si staccano, ed è un altro giorno. Le luci mutano).
luca Va'. Vestiti.
(Anna si guarda attorno, smarrita).
anna È già l'ora?
luca Sì.
anna Che giorno è?
luca Dieci settembre.
anna Non s'era detto...?
luca No. Dieci settembre.
anna Ma tu...
luca Per lo sposo basta un fiore all'occhiello. (Prende una giacca, in cui è già infilalo un rametto bianco) Ecco.
anna Non ci saranno parenti...
luca No.
anna Mi sento goffa, ridicola...
luca Anch'io.
anna Ho soltanto un velo...
luca Mettilo. (Anna esce fra le quinte, mentre Luca torna ad avvicinarsi all'immaginaria parete che separa la sua camera da quella dello studente. Grida festoso) E tu suona, imbecille! Suona! Oggi son io, che te lo chiedo!... (Silenzio) Ma guarda!... Le notti che m'ha tenuto sveglio, 'sto mascalzone!... E adesso che...
voce di anna Luca.
luca (voltandosi) Sì?
(Anna riappare, impacciata. Ha in testa un velo bianco, fermato da una coroncina di fiori. Luca le si avvicina, adagio, le si ferma davanti. Si guardano in silenzio, commossi. Poi Luca dice sorridendo) Tutto qui?...
anna (sorridendo) Tutto qui.
(Un attimo, poi scoppiano a ridere, cascando l'una nelle braccia dell'altro).
luca (ridendo) È stato facile!...
anna (ridendo) Un lampo!...
luca (c.s.) Senza fiori, senza regali...
anna (c.s.) Senza parenti... (Luca si stacca)
luca E dalli, con 'sti parenti! Ci tenevi poi tanto?
anna (sorridendo) Gli voglio bene... È naturale.
luca Be'... Non li vedrai più.
anna Perché?
luca Perché partiamo, Anna. Questo mondo non è il mio. Torno dove son nato, ricomincio da zero. Ho vissuto... così... un'altra esperienza, un'evasione. Ora basta.
anna (serena) Come vuoi.
luca Non ti dispiace?
anna No.
luca Ripetilo.
anna No.
luca Ripetilo.
anna (ridendo) No no no!...
(Luca l'abbraccia, togliendole il velo che terrà in mano per la coroncina).
luca Oh, amore! Abbi fiducia!...
anna Ne ho...
luca Vorrei darti quest'allegrezza, questa gioia di vivere...
166
anna Sono le mie.., (Scoppia improvvisa, dalla camera accanto, una musica trionfale. Anna ride) Oh!...
luca Finalmen... (S'interrompe, arrabbiato) No no no! Questa è una marcia turca, che c'entra?... (Va alla parete e urla) Cambio!
anna Smettila, Luca...
luca Ma non è adatta!
anna E che ne sa, lui? Cambieremo noi...
luca Come, cambieremo? (Si mette in testa la coroncina di fiori, buffone) Così?
(Anna scoppia a ridere).
anna Magari...
(Luca si drappeggia il velo - o un lenzuolo se è a portata di mano - attorno al corpo).
luca O così?...
anna (ridendo) Che pagliaccio!...
luca Come sto? Ci guadagno?...
anna (c.s.) Molto!...
(Luca si mette a passeggiare, eccitato dalle risate di lei).
luca Sembro un arabo?...
anna (c.s.) No, no!... Sembri...
luca Cosa sembro? Dillo!...
anna (c.s.) Sembri... Non so... Un antico romano... Sembri Cesare! (Luca si gira di colpo, fulminato. Ma lei non si accorge che lo scherzo è finito, e continua a ridere) Davvero!... Così buffo... Così bambino...
(Dritto in fondo alla scena, con tutto quel bianco addosso, fissando immobile la moglie, Luca ha qualcosa di mostruosamente sinistro, di grottesco. Anna ride. La musica continua)
Atto secondo
Una musica lieve. Si accende una luce all'estremità del palcoscenico, e appare Greta. Un'altra luce si accende all'altra estremità, e appare Anna.
madre (trepida, sorridente) Io sono la madre di Luca.
anna Io sono Anna.
madre È pentita di ricevermi?
anna No...
madre Sapesse le notti, perdute a spiare la luce delle sue finestre! Vedevo lei, l'ombra di Luca, i gesti...
anna Non conosco i motivi che spingono mio marito ad evitarla.
(La madre avanza, drammatica. Tutta la scena sì illumina).
madre Nessuno, Anna! Mi creda!... Se Luca avesse voluto vedermi - anche una volta sola da che è tornato - noi due saremmo amiche, ci vorremmo già bene. (L'attira accanto a sé sul divano) Venga qua. Mi guardi. Si può temere qualcosa, da una vecchia come me?
anna Lei non è vecchia.
madre Trova?... (Improvvisamente realistica) Effettivamente sto meglio, in questi giorni... Dev'essere la dieta. (Col tono di prima) Ad ogni modo il dramma è qui! Vivo!... Un figlio che rifiuta di parlare alla madre!
anna Le voleva bene? (La madre scatta, offesa)
madre A me?!
anna Signora, io non...
madre Ah, perdio! È scesa presto, l'ora del silenzio!
anna Le giuro che...
madre Lo so, lo so! Lei non ha colpa... Però mi stupisce, ecco! E mi offende... Una parola, Luca poteva pur dirgliela. L'ha scelto lei?
anna Che cosa?
madre L'appartamento,
anna (sorpresa) No...
168
madre Mica è un bel quartiere, sa. E costa sempre troppo caro, per quello che offrono. (Guarda Anna, ride) Tesoro!... Mi fissa con certi occhioni... Sono contenta che Luca abbia sposato lei. Potremmo farci visita, il pomeriggio, scambiare consigli, aiuti, confidenze... Dov'è la bambina?
anna Sta dormendo.
madre La guardiamo dopo. Vede, figliola... Io provo una certa difficoltà - l'avrà notato - a fermare il pensiero... Dicono "gli anni". Ma non può essere, perché mi sento viva, allegra, piena di slanci e di interessi. Io porto nella borsa tutto ciò che serve alla mia giornata! Danaro, penna, fazzoletto... E il libro degli indirizzi - che uso solo in parte - è foltissimo. (Quasi a sfida) Poiché volere o volare, in questa città io ho abitato a lungo, e la mia vita è piena!... Perché mi fissa?
(Un silenzio, Anna le butta le braccia al collo, in un misto d'affetto e di pietà).
anna Mi perdoni!...
madre Che cosa?
anna L'ho accolta male, diffidavo di lei...
madre Ora ti faccio pena.
anna No, no! Affatto... Ma credevo che Luca avesse ragione, di temerla!
madre (scuotendo la testa) Bambina mia.
anna Torni vicino a lui!
madre Certo...
anna Da che siamo qua, lavoro io sola! Mantengo me stessa, la casa, nostra figlia... Di nascosto, perché lui si offende! Ma se gli offrono un impiego, lo rifiuta...
madre (sorridendo) Luca?
anna Un mare di menzogne, d'illusioni... Cosa dobbiamo fare, per aiutarlo?!
madre Nient'altro, figliola!... Nient'altro. Allontanare da lui miserie, volgarità, occupazioni umilianti... L'ho educato io, alla grandezza! Sono statala prima, a spingerlo in alto!... Lo so bene.
(Anna si alza lentamente, fissandola, il cuore stretto d'angoscia).
anna Oh Dio.
madre Digli che non è giusto, tenermi lontana!... Perché io non sono affatto un pericolo, per lui... Al contrario! (Interdetta) Cos'hai?...
anna Niente.
madre Pensi che capirà?
anna Me lo sto chiedendo.
madre Ascolti qualcosa...?
anna È il passo di Luca.
(La madre si gira di scatto. Guardano entrambe verso l'ingresso. Appare Luca, con un libro aperto in mano. Si ferma, e alza lo sguardo sulle due donne. Esita a lungo, fissando la madre. Alla fine butta via il libro, spalancando le braccia).
luca Mamma!
madre (illuminandosi) Luca!
(Si abbracciano e ridono felici, mentre Anna osserva impietrita).
luca Finalmente!!... Ce n'è voluto, per ottenere una visita!
madre Ma come?! Io...
luca D'accordo, d'accordo! La colpa è stata mia!... Mi perdoni?
(Greta gli fa il broncio, per gioco).
madre No.
luca (indicando Anna) Bada che quella signora ti caccia via...
(Greta gli butta le braccia a! collo, con impeto).
madre Perdonato! Perdonato!
(Ridono. Luca la solleva da terra).
luca Dio!... Come sei leggera!
madre Ho perduto cinque chili...
luca Giovane... Bella...
madre (schermendosi) Oh!... (Indica Anna) Lo dice anche lei...
luca Ah sì? E cosa stavate complottando?
madre Noi due?"...
luca "Complottando, complottando"... Questa l'ho già sentita... (Si ricorda, si illumina) Ma certo!... Orazio! Che ne hai fatto?
madre (imbarazzata) Luca...
luca Ti pare bello, buttare così gli uomini sulla strada?
madre (ridendo) Si vive meglio soli!
luca (indicando Anna) Non dirlo forte, che poi lei ci crede.
madre Oh! Noi abbiamo già fatto amicizia!...
luca Davvero?
madre Certo.
luca Durerà poco.
madre Perché?...
(Luca si volta verso la moglie).
luca Non le ho portato dei fiori, madama, in primo luogo perché non c'era nessun motivo di farlo, e in secondo luogo perché sono rimasto senza una lira... (Torna a voltarsi di scatto verso la madre) Mi hanno proposto un lavoro, oggi!
madre Ah sì? Che cosa?
luca Robetta. Non valeva la pena.
madre Non buttarti via, Luca! Non buttarti via!...
(Luca l'abbraccia di nuovo).
luca Mia droga, mia morte, mia assassina...
madre Ti volessero tutti bene, come me!
luca Hai visto mia figlia?
madre Sì, uno splendore!
(Luca si volta verso Anna).
luca L'ha vista?
anna No.
luca (alla madre) Perché menti, cialtrona? Quante volte bisogna ripeterti che non si dicon bugie?
madre L'avrei vista dopo!... (Ad Anna) Lei poteva star zitta, scusi!
luca Non ha parlato molto, fino adesso. (Si stacca dalla madre, fa un giro ampio col braccio) E questa è la casa! Che ti sembra?
madre (cauta) Be'... Meritate di più.
luca Lo so, ma il Palazzo Reale non era in vendita.
madre L'appartamento accanto sembra vuoto... Perché non l'affitti, tesoro? Potresti abbattere il muro, fare una casa sola...
luca E i soldi?
madre Non pensarci, adesso! Mira alto!
luca (tentato) Sarebbe bello...
madre Avresti la tua stanza, con i tuoi libri... La piccola dormirebbe con la balia...
luca Non c'è balia.
madri La prendiamo!... Così voi potreste ricevere gente, fare delle relazioni... Da cosa nasce cosa.
luca Eh, Io so...
madre Cinque finestre invece di due...
luca La bambina ha bisogno di aria...
madre Più sole, più luce...
luca Io poi sto male, nelle stanze piccole!
madre Non dico per me, sai...
luca Lo credo, lo credo! Un uomo è il suo ambiente, la vita che fa... (Indica Anna) Penso anche a lei...
madre Hai il dovere!
luca Tu poi sei esperta. Potresti discutere il contratto.
madre Certo !
luca Non troppo, eh! Non troppo... Tirare al massimo!
madre Figurati! Con me!...
luca Quattro soldi!
madre Anche meno!
luca Scommetto che ti verranno incontro... (L'esaltazione cresce)
madre Per forza! Coi locali vuoti!.,,
luca È interesse loro!
madre Lo stesso inquilino...
luca Niente fastidi...
madre Firmano domani, se possono!
luca No!... Firmano oggi!
(Sembra che stia per abbracciare la madre un'altra volta. Invece si ferma, e lentamente si risveglia. Gira la testa, da un 'occhiata smarrita alla moglie che non ha smesso un attimo di fissarli. Poi fa un cenno vago alla madre, si allontana, e dice piano) Bene, bene... Ne riparliamo.
madre Quando?
luca (nervoso) Un'altra volta, mamma... Abbi pazienza.
madre Ma Luca?! Un così bel progetto...
luca (irritandosi) Ti dico che ne riparliamo!... Chiamerò io.
madre Se non hai il telefono.
luca (scattando) Lo metterò!
madre Costa una fortuna, tesoro...
luca (urlando) Oh Dio! Mi farò regalare un gettone! A Natale!
madre Bada che questa volta non aspetterò un altr'anno...
luca Intesi, mamma, intesi... Va'.
madre Sarebbe umiliante, e poi la gente chiacchiera. (Prende la borsa) Addio, figliola.
anna Signora...
madre È stata gentile, con me. Gliene sono grata. (Al figlio) Ciao tesoro. A presto.
luca A presto, mamma... Addio. (La bacia in fretta, quasi spingendola fuori. La donna esce, Luca si volta) Parole, parole, parole... (Con tono "disinvolto", ma evitando di fermare gli occhi sulla moglie) C'è del latte, in cucina?
anna Sì.
luca Ho voglia d'un bel bicchiere!... (Si avvia verso la cucina, ma si ferma, sorpreso, osservando qualcosa fuori scena) Oh Dio. E quello cos'è?
anna Niente, caro.
luca (arrabbiandosi) Come, niente? Come, niente?! (Esce di corsa. Si ode la voce infuriata dalla cucina, lo sbattere di uno sportello) Arriva in casa 'sta roba, e io non ne so nulla! Da dove? In che modo? Chi paga?! (Riappare, furibondo)
anna C'era bisogno, di un frigorifero.
luca Un corno!
anna Non gridare. Sveglierai Giulia.
luca Si svegli! Cresca! Faccia qualcosa... Dorme da quando è nata!... Pensa un po' s'io seguissi l'esempio! (Torna a puntare il dito verso la cucina) Da dove viene? !
anxa È un regalo.
luca Di chi?
ansa Degli zii.
luca Ma bene! Ci mantengono i comunisti, adesso!... Digli pure ch'io non torno indietro!
anna Non lo vorrebbero.
luca Hanno ragione!... Questa volta mi presenterei col mitra. (Riprende) E digli ch'io non accetto in casa mia quello che non pago io! (Debole, amaro) Cosa pago, poi?... Come non sapessi, che tu lavori di nascosto.
anna (sorpresa) Luca?...
luca E colpa mia, se non mi hanno offerto nulla dì degno?! lo non ho doveri solo verso te o la bambina!... Credevo che l'amore fosse una risposta... E invece no! Fa nuove domande! Domande domande... (Indica il lato del palcoscenico dal quale è uscita la madre) Poi arriva lei... E io ci credo! Per un attimo, ho creduto realmente - lo giuro! - che avremmo ampliato la casa... Non dovevi lasciarla entrare, Anna. Sbarra la porta.
anna (illuminandosi) Amore mio...
luca Ma è finita, eh! Finita!... Vien qua. Vieni, angelo muto.
(Anna si avvicina, turbata).
anna Finita... con che cosa?
luca Col vento!... Sì atterra. Un amico d'infanzia mi ha invitato a cena con un grosso editore. Libri, giornali, politica... tutto quel che desidero! A scelta!
(Anna non osa credere).
anna Come lo sai?
luca Gli ha già parlato!
ansa E quello ha detto di sì?
luca Certo!... Vuole incontrarmi stasera.
anna È vero, Luca?
luca Lo vedrai da sola, perché vieni anche tu. (Un silenzio. Luca se la gode, allegro) Smarrita, eh!... E allora? Non si piange? (Anna scoppia a piangere, esausta. Luca ride, abbracciandola) Buona, adesso!... Buona. Non bisogna mai esagerare.
(Si ode una voce che chiama, da lontano).
voce Luca!...
(Luca alza di scatto la testa).
luca Sì? (Ad Anna, eccitato) Va', tesoro. Vestiti. Ti prego.
(Anna si stacca, asciugandosi gli occhi).
anna E la bambina?...
luca Fosse un'altra, le darei il cloroformio. Con lei è superfluo.
anna Chiederò alla portiera se può occuparsene lei...
luca D'accordo!... Sbrigati.
(Anna esce. Luca si dà un'occhiata frettolosa allo specchio).
voce Lu-ca!...
luca Eccomi, cialtrone! Arrivo! (Un tocco alla cravatta, e si avvia verso l'ingresso. Sulla soglia compare Orazio, vestito come lui ritiene sia il massimo dell'eleganza. Si fermano un attimo, guardandosi, poi cascano ridendo l'uno nelle braccia dell'altro. È la prima volta che Luca da sfogo, con lui, ad ima certa commozione. Si riprende) Vieni!... Vieni avanti. (Avanzano in piena luce, e Luca si ferma di colpo) Oh Dio!
orazio Che c'è?
luca Sembri Roosevelt.
orazio Non è morto?...
luca Roosevelt a Yalta. Ricordi?...
orazio Be'?...
luca Con quel plaid sulle spalle... Tutto tirato...
orazio Semi. Luca...
luca D'accordo, d'accordo!... Come non detto. (Una pausa) Però non stai bene. (Orazio scatta)
orazio Lo so!!!
(Luca gli balza quasi addosso, afferrandolo per il bavero).
luca Un corno!... Guai a te se mi lasci, Orazio.
orazio Che ti prende?!
luca C'è davvero, l'editore?
orazio O insomma!... Ho forse l'aria di un saltimbanco?! (Si rende conto che la frase è infelice, dati i suoi precedenti, e corregge) Adesso, dico!...
luca Gli hai parlato di me?
orazio (sospirando) Daccapo!... (Luca lo lascia andare)
luca Sì sì... Scusami. È tutto il giorno che ho una pena, addosso, come una macchia... (Si ferma dì botto, pensoso)
orazio Quale macchia?...
luca (smarrito) Eh?...
orazio Cosa dici?!
luca (riprendendosi) Niente... Ora sto meglio. Ho fiducia. (Allegro) È questo, il ristorante?
orazio Sì. (Luca grida, festoso)
luca Portate i tavoli, allora! Accendete le fiaccole! Luce! Luce! Luce!
(Le luci mutano. Entreranno i camerieri portando i tavoli. Si ode una musica)
Perdio! Anche l'orchestrina!
orazio (piano) Sì.
luca Bello, bello... È nuovo?
orazio Due anni.
luca (gioioso) Anche mia figlia, ha due anni! Tutto, ha due anni!
orazio lo no.
luca Anche tu! Non te n'accorgi, ma hai solo due anni! (Piroetta su se stesso, osservando il locale) Approvo, approvo, approvo!
orazio E tua moglie?
luca Adesso torna. È alla toilette.
orazio No, dico... Ti pare una buona idea, averla portata qua?
luca Perché?
orazio Un pranzo d'affari...
luca Meglio, no? Fa più serio.
orazio Eccola.
(Appare Anna. Ha indossato il suo miglior vestito).
luca (festoso) Prego, signora! Avanti! Dove gradisce accomodarsi? Qui? Qui? Qui?
anìva (sorridendo) Sono così imbarazzata. (A Orazio) I locali di lusso, per me...
orazio (sorridendo) A me succede la stessa cosa col treno. Ogni volta che prendo il vagone-letto. Penso sempre che debba arrivare il controllore a cacciarmi via.
luca Perché?
orazio Così... "Lei non ha la faccia giusta, lei non è degno"... Sa quelle impressioni.
anna (ridendo) La capisco!
luca E 'sto personaggio, dov'è? Arriva?
orazio Un po' di pazienza... Che diamine.
anna (a Orazio) Luca ci tiene molto...
orazio Lo credo! Occasioni come questa non capitano due volte.
(Mentre parlano, una ragazza carina dall'aria un po' equivoca, è entrata alle spalle di Orazio. S'è guardata attorno, ha visto Orazio e ora si dirige verso di lui, mentre dall'altra parie avanza un cameriere).
cameriere (a Orazio) II telefono, signore.
orazio (scattando) È lui!... Torno subito.
(Esce di corsa, senza vedere la ragazza che viene così a trovarsi sola, in piedi, accanto al tavolo. Luca ed Anna le lanciano un'occhiata sorpresa. La ragazza esita un po', ha un sorriso confuso. Poi si decide, e siede al tavolo).
luca (stupefatto) Cosa fa?
ragazza Mi siedo.
luca Qui?!
ragazza Non vorrà mica che mangi da sola.
luca Certo che voglio!
ragazza A parte?...
luca (scaldandosi) A parte, in compagnia, dove le pare! Non al nostro tavolo!
anna Lascia perdere, Luca...
luca Lascio perdere un corno! Siamo impazziti?
(Riappare Orazio, gridando).
orazio Arriva!... Fra due minuti! (Vede la ragazza) Oh, cara... Non sapevo. Vi siete presentati? Questa è Elisa... Il mio amico Luca, e signora.
ragazza (a Orazio) Volevano cacciarmi via.
luca Perché non la conoscevo! Se lei non apre bocca, scusi... (A Orazio) L'hai invitata tu?
orazio Certo.
luca Perché?
anna Luca...
luca (ad Anna, aspro) Fammi capire! (Alla ragazza) Non per lei, sa. signorina... (A Orazio) Ma... che c'entra?
orazio C'entra, c'entra... Ti spiego dopo.
luca È amica dell'editore?
orazio No.
luca E allora?
(Orazio ha un gesto vago, guardando altrove).
ragazza Io sono nata in riva al mare.
luca Interessante.
ragazza Lei no?
luca No. Io no.
(Un silenzio. La ragazza indica Anna).
ragazza Neppure la signora.
luca (scartando) Nessuno! Siamo di terra ferma! Voglia scusarci! (A Orazio, aggressivo) Tu mi devi spiegare perché...
anna (intervenendo) Ti prego, caro!... Basta. (A Orazio, con un bel sorriso) Luca mi ha detto che siete amici di infanzia.
(Orazio e la ragazza scambiano un 'occhiata sorpresa).
luca Non voi due, idiota!... Noi.
(Orazio osserva Luca e Anna).
orazio Voi?...
luca (scattando) Noi due! Tu, e io!
orazio (sempre più smarrito) Ah... Noi.
luca (fissandolo) Sì!
orazio Appunto...
anna Mi sembra così curioso.
orazio Be'... In un certo senso... Vede...
(Il cameriere interrompe la disperata ricerca di una risposta plausibile).
cameriere (a Orazio) Telefono, signore.
luca (scattando) Daccapo!
orazio (al cameriere) Grazie. (Esce in fretta, mentre Luca gli grida dietro)
luca Digli che se vuole gliela mandiamo a casa, la cena! (Un silenzio. Luca guarda la ragazza, cupo. Dice piano, macchinalmente) Lei è nata in riva al mare.
ragazza Sì.
anna Non riesco a capire com'è possibile che tu e Orazio...
luca Oh Dio, Anna!... Amici della mia infanzia, ecco! Non della sua!... Orazio è mio patrigno.
anna (sorpresa) Come?!
luca Che c'è di male?
anna Non vedo perché mentire.
luca Si doveva pur trovare qualcosa...
anxa Bastava la verità.
luca (nervoso) D'accordo! Bastava!... (Una pausa) Se vuoi possiamo anche andarcene. (Rientra Orazio, festoso)
orazio Tutto a posto!... Vi fa le sue scuse, e arriva subito! (Ad Anna, evitando gli occhi di Luca) Mi sono permesso di ordinare io, il pranzo... Le dispiace?
anna (sorridendo) Affatto...
orazio Grazie. (Alla ragazza) Vuoi ballare?
ragazza (con entusiasmo) Sì! (Ballano, lentamente).
(Luca ed Anna guardano. Poi Luca, nervoso, spezza un fiore dal vasetto che è sul tavolo, e lo mette all'occhiello. Scherzosa, Anna allunga la mano in un gesto di preghiera. Luca prende un altro fiore, e glielo porge. In quel momento il cameriere rientra, e va a fermarsi accanto alla coppia che balla).
cameriere (a Orazio) Scusi, signore...
(Luca balza in piedi come un demonio).
luca Ah no, perdio! Basta! Ora gli rispondo io, a 'sto cafone!
(Orazio si scioglie precipitosamente dalla ragazza).
orazto Fermati, Luca!
luca Cosa crede che siamo? Dei mendicanti? Io me ne frego, del tuo pagliaccio!
(Orazio l'afferra per il braccio, cerca di trattenerlo).
orazio Non fare sciocchezze! Ti supplico!
luca (ai camerieri) Dov'è il telefono? Dov'è?!
orazio Lascia che gli parli io...
luca E piantala, Cristo! (Si libera con uno strattone e corre via, inseguito da Orazio).
orazio Luca!... Luca!...
(Anche Anna si è alzata, pallida, sgomenta, e ora segue con gli occhi i due che escono. All'altra estremità del tavolo, alle sue spalle, sì avvicina la ragazza. Chiede dolcemente).
ragazza Dove è nata, lei?
anna (voltandosi) La prego, signorina!... Non è il momento.
ragazza Non se la prenda. Agli uomini piace gridare, ma poi tutte le battaglie finiscono in gloria. Non so se mi spiego.
anna Qui stiamo parlando d'altro.
ragazza Sembra, signora!... Tocca a lei, riportare le cose sul terreno giusto. (Rientra Orazio, affranto)
orazio È finita... Ha guastato tutto. (Rientra Luca, furibondo con Orazio)
luca 'Sto buffone!,.. Ma la colpa è mia, eh! (Indica Orazio) Come ho potuto credere, pensare, che uscisse qualcosa di serio da un fallito?! (Indica la ragazza) Adesso capisco perché c'era anche lei! Serviva da merce di scambio! "Tu dai un impiego al mio figliastro, e io ti presento una sgualdrina"... (Indica Anna) Così Luca potrà mantenersi quest'altra!
(Anna si gira di scatto, come avesse ricevuto uno schiaffo).
ragazza Cosa dicevo, io?... È geloso.
luca (ad Anna) Siediti, adesso, che ho fame!... Si mangia. (Anna si avvia rapida verso l'uscita. Luca l'afferra per il polso, Anna si libera) Vieni qua! Anna!!
(Anna esce).
ragazza Penso io alla signora.
(Esce a sua volta, mentre Luca le grida dietro)
luca Brava! Me la tolga dal collo, quella pietra!... (A Orazio) E tu zitto! Pranziamo.
orazio (piano) No, Luca.
luca Perché? !
orazio Ho altro da fare.
luca Che cosa?!
orazio Sto morendo. (Fa per avviarsi, ma casca sulla sedia, appoggiandosi ai tavolo. Luca gli si avvicina, sgomento. È diventato più pallido di lui).
luca Orazio?!... Ora chiamo un dottore!
(Orazio gli abbranca il braccio, con un'autorità e una dignità insospettate. Parlerà quasi sempre senza guardarlo, gli occhi fissi davanti a sé, rigido sulla sedia).
orazio Sta' fermo!
luca Ma Orazio...
orazio Zitto! Lo chiamerò io appena sarò a casa.
luca Fammi chiedere un taxi, allora...
orazio Sì. (Luca grida ai camerieri)
luca Un taxi! Presto!
orazio Non gridare.
luca Scusa.
orazio E non piangere.
luca Orazio...
orazio Orazio Orazio Orazio... Ho passato la vita senza che nessuno mi chiamasse mai... (Con un sorriso amaro) E adesso siete in due.
luca (spaventato) Non è vero! Ci sono io solo...
orazio Sai una cosa, figliolo?
luca Sì?...
orazio La tua voce non è migliore dì quell'altra.
(Luca cerca di sviargli il pensiero).
luca Ho urlato come un pazzo, ti ho coperto d'insulti...
orazio E io ti frego. Scappo.
luca (quasi in lacrime) Orazio!...
orazio Però ti voglio bene.
luca Anch'io!
orazio Non sciupare la vita, fin che sei in tempo. È alla tua età che si decide..: 0 mai più.
luca Lo so, lo so! Ho reagito male, poco fa, perché avevo vergogna...
orazio No... Avevi paura. Paura di trovarlo veramente, un impiego.
luca Hai ragione... Forse è così.
orazio Tutti d'accordo, quando muori.
luca Ma hai ragione!
grazio A meno ch'io non ti sembri pazzo...
luca Affatto!
orazio Forse la morte è una forma dì pazzia.
luca La vita, lo è!... La vita!
(Orazio gira la testa verso di lui, lo guarda dritto negli occhi, e dice chiaro).
grazio Balle.
luca Sì, Orazio.
(Orazio torna a guardare davanti a sé).
orazio La vedessi di qua, come la vedo io!
luca Come, la vedi?...
orazio Tutta in verde. Sta dimenticando i colori.
luca (sforzandosi di sorridere) Anche il verde è un colore...
orazio No... È rabbia. (Rovescia indietro la testa. Un silenzio. Luca corre verso i camerieri)
luca Ma non arriva, 'sta macchina? Che ci vuole?!
orazio Luca.
luca Sì? (Si precipita di nuovo a sederglisi accanto)
orazio Parlami.
luca Di cosa?
orazio Quello che vuoi. Hai una voce tremenda, ma e sempre meglio che niente.
luca Domani veniamo a trovarti!
orazio Sai che allegria... Dimmi dei nomi.
luca Dei nomi?
orazio Tua figlia.
luca Si chiama Giulia.
orazio Altri.
luca Guido, Alberto, Sandro...
orazio Nomi di cose.
luca Tavolo fiore cavallo spiaggia...
orazio Ancora! Ancora!
luca Mobile... azzurro... tovaglia... Lampada... (Si confonde, balbetta, grida) Cuore!
orazio Che tatto.
luca (smarrito) Eh?...
orazio Vai avanti.
luca (disperato) Non so!... Non ne trovo!
orazio Ignorante.
luca Sedia tavolo amore... Il colore... Del terreno... La lampada... L'amore... (Ma non riesce a continuare. Appoggia le braccia al tavolo, nasconde la faccia tra le mani, e scoppia a piangere. Entra il cameriere)
cameriere È arrivato il taxi, signore.
(Luca rialza di scatto la testa).
luca Ti accompagno!
orazio (deciso) No!
luca Come vuoi...
orazio E fammi un piacere.
luca Sì?
orazio Mangia. (Poi si rivolge al cameriere) Il braccio.
cameriere Ecco, signore. (Gli porge il braccio. Orazio si alza a fatica, e si avvia traballando, ma pieno di dignità. Luca fa il gesto di alzarsi)
luca Orazio...
orazio (senza guardarlo) Addio, Luca. (Continua al braccio del cameriere. Quando sta per uscire, un avventore entra. I due evitano di urtarsi, ma Orazio non può fare a meno dì oscillare un po' qua e là, come un ubriaco) Oh!
signore Oh! (Il signore fa un mezzo giro cauto attorno a lui. Orazio butta là, con tutta la grazia amara dì cui è capace nella circostanza)
orazio Scusi il balletto, signore... Ma sto provando l'Ultimo Passo. (Ed esce a lesta alta, al braccio del cameriere. Il signore si gira per seguirlo con lo sguardo, ed ora lo riconosciamo. È "Papà", il suocero di Riccardo. Esclama sorpreso)
papà Ma quello non è Orazio?... (Istintivamente guarda verso il tavolo occupato, e vede Luca) To'!... Pure lui. Riunione di famiglia! (Luca non risponde. Il vecchio si avvia verso un altro tavolo, parlando a Luca) Mi avevano detto ch'era tornato, ma non mi aspettavo di trovarla qui...
(I camerieri gli sì avvicinano ossequiosi. L'orchestra suona. Un cameriere si avvicina a Luca).
cameriere Posso portare, signore?
luca Sì,
cameriere Per quanti?
luca Per uno.
cameriere Benissimo. (Si allontana, e così fanno gli altri che avevano attorniato Papà. Papà torna a guardare Luca).
papà Come vanno le cose, signor poeta?
luca Così.
papà Sempre marxista?
luca No.
papà Ah, perbacco. S'è sposato.
luca Sì.
papà Mi pareva... Ricca?
luca No.
papà Allora li ha fatti lei, i quattrini.
luca È la prima volta che vengo qui.
papà Capisco.
luca Io ho giusto di che mantenere la mia famiglia. Anzi, a voler essere sincero... Neppure quella.
papà Lei mira a cose più alte.
luca Non più.
papà Male! Non si deve sprecare un ingegno come il suo! Io non avevo niente da perdere, eh, perché non avevo la sua cultura... Ma ricordo che da ragazzo ho incontrato un tale molto più vecchio di me, E sa di che cosa gli sono grato? D'aver capito subito che se mi lasciava percorrere tutta la trafila, mi sarei perso a metà strada... M'ha fatto saltare le tappe, ed eccomi qua. Guai a perdersi nella robetta, figliolo!... Si diventa piccoli. (Luca lo guarda, colpito. Chiede gentilmente)
luca Posso sedermi al suo tavolo?
papà Certo!
(Luca si alza, mentre un cameriere si avvicina al suo tavolo portando il primo piatto).
cameriere Signore...
luca Via, via! Porti il resto.
(Il cameriere torna via. Luca siede al tavolo di Papà).
papà Dunque. Coi rossi, chiuso!
luca Chiuso.
papà Hai fatto bene.
(Luca sorride, vile).
luca Be', sa... Ho aperto gli occhi.
papà Cristo! Un ufficiale!...
luca Ho ripensato anche alle cose che ci siamo dette...
papà (candido, generoso) Quando?...
luca Noi due. 11 giorno che...
papà (c.s.) Niente, niente! Dimenticato!... Vuoi del prosciutto?
luca Grazie... Ora torno al mio tavolo.
papà Ricordo ch'eri d'ingegno vivace, questo sì! L'unico dubbio...
luca Dica.
papà Scusa, sai...
luca (servile) Si figuri!
papà Il sentimento. Senza sentimento non si riesce a nulla, neppure negli affari!
luca (c.s.) A me lo dice?!
papà Eh! Eh!
luca lo le assicuro...
papà O insomma! Chi l'ha piantata, tua madre! Tu o io?!
luca Ma lei non può sapere...
papà Non m'interessa! Qui c'è una madre, e basta!... Le vuoi bene, o te ne freghi?
luca Vede...
papà Perché frequenti Orazio?
(Luca esita un attimo, prima di affondare nella vigliaccheria).
luca È stato lui a cercarmi.
papà E tu sbattilo fuori!
luca (debole) Sta morendo...
papà Cosa?! Ma allora sei anche stupido!... Scusa, sai.
luca (amabile) Prego...
papà Mica per offenderti...
luca No, no...
papà Quello è ubriaco, e basta!
luca Forse ha ragione...
papà E dunque taglia! Via!
luca Lo farò, lo farò!... (Man mano che la sua vergogna cresce, assieme a una folle speranza, Luca diviene sempre più eccitato, confuso) Vede... lo... Io ho bisogno di parlare con lei... I suoi consigli mi possono essere molto utili... Lei ha esperienza, successo...
papà Zitto.
luca Prego?
papà Taci. (Tende l'orecchio ad ascoltare l'orchestrina e scuote la testa, commosso dalla propria sensibilità) Io non guarirà mai... La musica! (A Luca) Di', di'.
luca (riprende, disperato) Vede... Io mi accontenterei anche di situazioni modeste, in principio, se sapessi che in alto c'è chi mi conosce, mi segue...
(Si fa avanti il cameriere).
cameriere (a Luca) Scusi, signore.
luca (irritato) Che c'è?
cameriere Il pranzo...
luca (furioso) Porti via! Porti il resto! Mi lasci in pace!... Possibile, che non si riesca a parlare?! (Al vecchio, affannoso) Stavo dicendo...
papà Capito tutto.
luca Eh?
papà Ho capito tutto. E lasciami dire che ti sbagli. Mai perdersi nella robetta, figliolo!... Si diventa piccoli.
luca Ma come faccio?!...
papà Trova qualcuno. Appoggiati a qualcuno più in su di te.
luca Io ho stima di lei!
papà Anch'io ti stimo.
luca Un uomo di ferro, magari!... Ma con dei princìpi!
papà Senza princìpi non si arriva a nulla.
luca Se lei potesse...
papà Son qui per quello! E ti dico "Trova! Trova!". Hai tanta ricchezza, dentro di te! Tante possibilità! (Luca grida)
luca Non ora!...
papà E chi te lo dice?
luca Ma non vede la mia miseria?! Non mi vede qua, in ginocchio?!... Davanti a lei!!
(Anche il vecchio alza la voce. La scena sale, parossistica).
papà E io dico "Alzati!"
luca Mi ascolti...
papà Non c'è tesoro, come la giovinezza! Nulla che la valga! E va portata in alto, con dignità!
luca Senta...
(Il vecchio grida).
papà Dignità, perdio! Dignità!
(Luca apre la bocca, sconvolto. Ma non gli esce alcun suono, finché urla disperato, come una preghiera, un'invocazione, un grido d'aiuto).
luca Anna! Annaaa!!!
(La luce si spegne di colpo, e si accende in un altro angolo del palcoscenico, dove Anna sta aspettando nella notte. È in vestaglia, seduta, le mani sui braccioli di una sedia, la testa rovesciata all'indietro contro la spalliera. Ha un libro chiuso sulle ginocchia. Si ode ancora la voce che chiama) Anna! (E Anna raddrizza di colpo la testa).
Luca (entra affannoso, si ferma) Ah, sei qui... Ho fatto la strada di corsa. Che stupido... Dove potevi essere, se non in casa ma, vicino a tua figlia?... Quella dorme, immagino.
anna Sì.
luca Mi chiedo se riusciremo mai a sapere di che colore ha gli occhi. (Si allontana) Una serata così infelice... Piena di vento, dì presagi… Orazio muore. (Si volta) Muore, muore. Ero rabbioso perché lo sapevo, o è stato il suo cuore, a chiedermi un'ultima spinta? ... Chi sa. (Si avvicina ad Anna) Cosa leggi? (Prende i! libro, lo guarda, si china su Anna per darle un bacio. Anna si ritrae) Che hai? (Anna si alza e si allontana)
anna Niente.
luca Sei ancora offesa?
anna No.
luca E allora?
anna Sono stanca.
luca Di me? (Ripete, sforzandosi di sorridere) Eh? Di me? (Allunga la mano) Vien qua, mia tenerezza. È strano, ma finora ti ho visto bene solo a distanza. È quando non ci sci, che pesi di più. (Sorridendo) Vieni.
anna È tardi...
luca No. S'incomincia adesso.
anna (ironica) Che cosa? Un'altra vita?
luca Non sarebbe bello?
anna Infatti. Pensavo di tornare dagli zii.
luca (sgomento) Come?
anna Per qualche tempo. Vorrei prendere con me la bambina, e respirare un po'. Credo sia meglio.
luca Per te!
anna Non basterebbe?
(Luca si domina, torna a sorridere, le si avvicina).
luca Anna...
anna Ti prego.
luca Vieni qua.
anna Parliamo domani. Luca. Buonanotte.
luca (irritandosi) Vieni qua, ho detto!... (Anna sta ferma. Luca crolla, disperato) Ma perché?!...
anna Ti supplico, Luca! Basta!
luca Perché non devi essere tu quella che mi incoraggia, mi consola, quella che spiega al mondo chi sono?!...
anna Lo farò, un giorno.
luca (ironico) Oh! Sarà lusinghiero!...
anna Dirò che ti volevo bene, e non ha servito a nulla. Che avrei voluto passare con te giorni sereni, tranquilli, normali...
luca (c.s.) Mediocri...
anna Ma sei mediocre! (Luca si gira di scatto, come l'avessero colpito con uno schiaffo) E io non ti amo meno, per questo!...
(Luca le è già sopra, e la colpisce con violenza. Poiché Anna si sottrae, sconvolta, Luca la insegue e la percuote ancora. Anna cerca di difendersi. I colpi le arrivano addosso con furia disordinata. Infine le percosse si tramutano in abbracci, in carezze, in baci disperati per tutto il corpo, che Anna subisce senza più reagire, disfatta, esausta).
luca Basta, amore. Basta basta basta basta... È finita! Siamo fuori dal buio!... Ti do ragione, va bene?...-Mi arrendo, mi rinnego!... Cosa posso offrirti di più? Eh? Più di questo?... Me stesso, mia madre, le mie ambizioni... E lo faccio con gioia! Fiorirà quello che vuoi, se non mi lasci. (Affonda la testa nel corpo di lei, ripetendo) Se non mi lasci... (Rialzando la testa) Anna?!...
anna (piano) Sì, Luca.
luca Mi ascolti?
anna Non pensavo quello che ho detto.
luca (con calore) Lo so lo so!... Ma non conta! (Sorridendo) Non sarà neppure un sacrificio, per me! Avevo semplicemente dimenticato che fra tutte le vite possibili, c'è anche quella comune, ordinaria, quotidiana... (Un po' buffone) Oh, perdio! E non la provo? Tutti i vini della terra, e non una goccia d'acqua?!... Ha un sapore anche quella, no? È fresca, necessaria, pulita...
anna (dolcemente) Ti stancherà.
luca (c.s.) A me?! Non mi conosci!
anna La costanza non è il tuo forte.
luca (c.s.) E dove lo trovi, uno più tenace a sbagliare?!
anna I tuoi non sono sbagli.
luca (comico) 0 Gesù, adesso comincia lei!... E cosa sono allora?
(Anna lo scruta negli occhi, poi mormora in un soffio, scuotendo la testa).
anna Non lo so.
luca Credi che un impiego qualsiasi, fra gente qualsiasi, sia una cosa qualsiasi... per me!Ma è un'avventura!
anna No...
luca Inebriante, Anna! Straordinaria!
anna E dopo?
luca Dopo che?
anna Dopo, l'avventura.
(Luca sorride, un po' infantile)
luca Sarò vecchio.
(Anna scuote la testa)
anna Non tu.
luca Sarò morto!
(Anna lo stringe a sé, con impeto).
anna Oh, Luca! Ti prego!...
luca (sciogliendosi) Eh! Qui bisogna decidersi, signora. Se vuoi godere della mia saggezza, devi rassegnarti a sopravvivere.
anna Hai una figlia, per questo,
luca Quella dorme! Sai le russate che si farà, al mio funerale!
anna (sorridendo) Non la senti?
luca Chi?
anna Giulia.
(Luca tende l'orecchio. Poi s'illumina, esagerando apposta la sua reazione per divertire lei).
luca Ma è vero... È vero!... Anna! Sta piangendo! Vive!!
(Anna non può fare a meno di ridere, piano, stancamente).
anna Lasciala in pace, adesso...
(Ma Luca è già corso fuori scena, esclamando)
luca Eccoci, amore! Eccoci, bambola mia! Fani vedere!
(Anna lo segue, chiamando piano)
anna Luca... Luca...
(Nel buio che chiude la scena, quasi simmetrica a Quella di Anna si ode un'altra voce di donna. È una voce che chiama da lontano).
voce di donna Anna!... Anna!...
voce di anna Eccomi, zia!
voce della zia Dove stai?
voce di anna All'ultimo piano!... Salite!
(La scena s'illumina. Sulla soglia appaiono zia Maria e zio Pietro. Zia Maria chiama ancora).
zia maria Anna.
voce di anna Entra, zia! Entra!... Mi sto cambiando.
(I due vengono avanti).
zia maria (ansante) Dio che affanno... Potevano almeno mettere una targhetta sulla porta.
zio pietro (guardandosi intorno) Costa anche quella.
zia maria Non far lo stupido, adesso...
voce di anna Avete fatto buon viaggio?
zia maria Sì, sì, ottimo! Grazie!
voce di anna Lo zio come sta?
zio pietro Sto come un... come un... (Ma è sfiatato, e gli esce solo una mezza voce in falsetto. Si rivolge alla moglie) Diglielo tu, come sto.
zia maria (ad Anna) Come un leone!
voce di anna Quello non invecchia più!
zia maria (c.s.) Per forza! Ormai!...
zio pietro Molto spiritosa.
zia maria (ridendo) O Signore! Si scherza, no? (Gli stampa un bacio sulla guancia) To'!... (Entra Anna, radiosa di felicità, e si ferma, sorpresa)
anka Ma come?! Alla vostra età vi baciate ancora?...
zia maria (ridendo) No no! Era solo un perdono... (Spalanca le braccia) Anna!
anna Zia!
(Si abbracciano con impeto).
zia marta Cara, cara...
anna Zio!... (Si abbracciano) Vi trovo bene...
zio pietro Anche tu. Solo un po'...
anna e zia maria (in coro) "Dimagrita"... (Ridono. Zio Pietro si finge offeso)
zio pietro Quand'è così, non parlo più.
anna (con slancio) No, zio. No!... Parla, invece! Sapeste com'è bello rivedervi, sentire la vostra voce...
zio pietro (affettuoso) Be'?... Mica si piange, per questo!
(Anna si asciuga in fretta gli occhi. Zia Maria le porge un pacchettino).
ziamaria Questo è per Giulia.
anna Oh Dio! Cos'è?
zia maria La catenina.
anna La catenina!... Avete pensato anche a quella... Ma non dovevate!
zio pietroLo sappiamo noi, quello che dobbiamo fare. Dov'è tuo marito?
anna Sarà qui a momenti... Io sto aspettando il parroco. Volete vedere la bambina?
zia maria Direi quasi!
anna È di là che gioca... Venite. (Si avvia per precederli, ma zio Pietro non si muove)
zio pietro Anna.
anna (voltandosi) Sì?
(Zio Pietro allunga la mano)
zio pietro Aspetta.
(Zia Maria capisce al volo. Esclama allegra)
zia maria Io vi precedo, allora!... Cosi me la godo da sola!
anna D'accordo, zia!... Ti raggiungo subito.
(Zia Maria esce. Anna torna indietro, e prende la mano dello zio. Zio Pietro la scruta negli occhi),
zio pietro Allora. Felice?
anna Sì.
zio pietro Tutto vero?
anna Sì.
zio pietro Ma com'è potuto accadere? Così all'improvviso?!
anna Forse è stata la morte del patrigno... Forse ha avuto una crisi... (Ride) Forse starà invecchiando! Che so?... Certo che ha messo i piedi in terra. Ma non all'improvviso... A poco a poco. Con fatica.
zio pietro Lavora.
anna Sì.
zio pietro E guadagna?
anna Quanto basta.
zio pietro Il battesimo di Giulia?
anna Per quello sono stata io a insistere. Ma neanche tanto... Lui ha voluto solo che si Tacesse qui, invece che in chiesa. (Zio Pietro si stringe nelle spalle)
zio pietroBoh... S'io non fossi quello che sono, crederei a un miracolo. (Anna l'abbraccia con slancio)
anna Io credo solo ai miracoli!
(Sulla soglia è apparso il prete che abbiamo già visto nella prima scena della commedia. È invecchiato. Ha in mano una valigetta).
prete È permesso?...
(Anna si scioglie dall'abbraccio).
anna Oh, padre!... Aspettavamo lei. Venga, venga... Giusto in tempo per conoscere i padrini: questo è zio Pietro! (I due uomini si scambiano un cenno, molto freddino) Si accomodi, prego!
prete Grazie. (Siede in punta di sedia)
anna (a zio Pietro, allegra) II padre sa tutto, di te!
zio pietro Ah.
anna Quindi... Niente paura! (Ai prete) Ora chiamo la zia... Mi scusi.
prete Prego.
(Anna esce. Un silenzio imbarazzato).
zio pietro Conta di fermarsi molto?
prete Io?...
zio pietro Vedo che ha portato la valigia...
(Il prete ride, appena appena).
prete Oh. no!... Questa contiene solo l'occorrente del battesimo. Colta, stole, acqua lustrale, olio dei catecumeni, e crisma.
zio pietro Crisma?...
prete Olio benedetto dal Vescovo.
zio pietro Capisco. (Una pausa) Quanto olio, per una bambina così piccola!
voce di anna Zio!
zio pietro Cara?
voce di anna Vuoi dare un'occhiata in cucina, per favore?
(Riappare Anna, indaffarata a spiegare una grande tovaglia. Accenna col mento).
anna ...Di là. Ci sono due candele, sulla credenza. Vicino ai fiori e allo spumante.
zio pietro (uscendo) Subito!
anna Grazie. (Al prete) Sto preparando il tavolo come ha detto lei...
prete Brava. (Entra zia Maria)
anna Ed ecco la madrina!... Zia Maria.
(Il prete si alza).
prete Signora...
zia maria Comodo, comodo! La prego.
anna Con permesso...
(Nuovo rapido scambio di cenni e di sorrisi, Anna esce, e il prete resta solo con zia Maria. Nel silenzio imbarazzato, si ode un orologio lontano che batte le ore).
zia maria L'ora.
prete Già.
zia maria È stato gentile, a venire.
prete Dovere mio. La bambina avrebbe già dovuto essere battezzata molto tempo fa!
zia maria Lo so, padre. Ma sa come si dice: A caval donato...
(Si ode la voce dello zio Pietro).
voce di zio pietro Anna!
voce di anna Sì?
(Riappare zio Pietro).
zio pietroNon c'è niente, in cucina!
(Riappare Anna all'estremità opposta del palcoscenico)
anna Come sarebbe?!
zio pietroIo non vedo niente. Né candele, né fiori, né spumante.
(Un breve silenzio. Tutti si voltano interrogativi verso Anna. E a poco a poco, il sorriso scompare dalla faccia di lei, per far posto a un 'inquietudine strana, angosciosa).
anna Ma cosa dici, zio?'. Stavano là!...
(Zio Pietro ha un gesto vago).
Anna (Depone di scatto la tovaglia, attraversa di corsa la scena, e scompare in cucina, sempre seguita dagli occhi dei tre. Dopo un attimo riappare, smarrita, confusa. Alza uno sguardo impaurito sui presenti, come si aspettasse da loro una soluzione) Io... Io vi assicuro che c'erano!
(Zia Maria le si avvicina sorridente).
zia maria Anna cara... (Anna si sottrae, brusca)
anna Non sono mica pazza, perdio! Non sogno mica!
prete Forse c'è un errore di data...
anna Ma cosa dice?! Se lei è qui!...
prete To ho accolto il suo invito.
anna (indicando gli zii) E loro?!... E i bicchieri... guardate! Già pronti!... (Riflette) No no... Forse son io... Che mi imbroglio...
zia maria (rassicurante) Ma certo, tesoro!
zio pietro Zitti!
(Tutti lo guardano. Poi fanno come lui, e girano gli occhi verso l'ingresso. Si ode un fischiettare allegro avvicinarsi, finché appare Luca, ingombro di pacchi e pacchetti).
luca (festoso) Buongiorno a tutti! Chiedo scusa per il ritardo, ma più in fretta di così non potevo! (Alla moglie) Ecco, tesoro... Fiori, candele, e spumante!
(Un "Oh" di sollievo e risate varie escono dal petto dei presenti. Anna si butta felice al collo di Luca).
anna Che stupida! Che stupida!...
luca (sorpreso) Cos'è successo?
anna Niente, caro, niente!... M'ero proprio convinta d'aver già... (Agli altri, ridendo) Chiedo scusa, eh... Colpa mia!
zia maria Sei stanca, questa è la verità!
prete Tutto è bene quel che finisce bene.
anna (a Luca) Tu ricordi gli zii, vero?
(Luca li guarda, allegro).
luca Come no?... Indimenticabili.
anna (al prete) Ecco, padre... Mio marito!
(Luca si volta verso il prete).
prete (sorridendo) Molto piacere.
luca (stringendogli la mano) Piacere. (Lo guarda meglio, lo scruta. Chiede con altro tono, intenso, sommesso, come in sogno) Ma noi... Non ci conosciamo già?
prete (c.s.) Non so... Non ricordo. Se lei viene spesso In chiesa...
luca Mai.
prete E allora...
luca Forse ci siamo conosciuti in un'altra vita.
prete Improbabile. Su questa terra ne abbiamo una sola.
luca Ah già! Lei... (Con un lievissimo sorriso) Peccato. Poteva servire.
(Un silenzio. Anna si affretta ad intervenire).
anna Io direi che è meglio incominciare, no?
prete Senz'altro!
zio pietro Cominciamo! Cominciamo! Prendo io la roba.
zia maria Dai qua!
anna Chi risponde per Giulia alle domande del sacerdote?
zia maria Io, io!... Ho imparato tutto!
(Si passano pacchetti e valigia, si indicano la strada, si avviano. Quando stanno per uscire, Luca, che non si è mosso, chiama).
luca Padre.
prete Sì?
luca Non la prenda per una sgarberia, se non presenzio. Le sono più vicino di quel che crede.
(Un attimo di perplessità nei presenti, che il prete risolve con un sorriso).
prete È ciò che conta.
anna Ma Luca...
luca Ti prego, cara!
anna (sorridendo) Come vuoi. (Al prete) Prego.
(Escono tutti meno Luca. Luca si guarda attorno, nervoso. Il sorriso gli è scomparso dalia faccia. Decide di sturare una bottiglia per sé. Lontano, l'orologio batte le ore. Luca riempie un bicchiere. Giungono dall'altra stanza le voci del prete e della madrina).
voce del prete "Giulia, che cosa domandi alla Chiesa di Dio?".
voce di zia maria "La fede".
voce del prete "Che cosa ti procura la fede?".
voce di zia maria "La vita eterna".
voce del prete "Si igitur vis ad vitam ingredi, serva mandata. Di-liges Dominum Deum tuum ex toto corde tuo, ex tota anima tua, ex tota mente tua, et proximum tuum sicut teipsum"...
(Luca si è avvicinato, col suo bicchiere in mano. Infondo al lato opposto della scena, una figura si delinea lentamente sull'ingresso. È Riccardo, il fratello di Luca che già conosciamo. Ma non viene avanti. Si ferma a guardare da lontano, fumando, il fratello più giovane che gli volta le spalle. Improvvisamente, come avesse sentito lo sguardo nella schiena, Luca si volta).
luca Riccardo!?
riccardo Stanno già battezzandola?
luca Sì sì... Vieni avanti!
(Riccardo viene avanti. Luca gli muove incontro, ansioso) E allora?
riccardo Niente da fare.
luca (sgomento) Come sarebbe?!...
riccardo Non so chi ci è arrivato per primo... Se mia moglie o mio suocero. Ad ogni modo hanno scoperto che il danaro filava via troppo in fretta, e hanno chiuso.
luca Riccardo...
riccardo Neanche più una lira!
luca Ma cosa racconto, io?!...
(Riccardo allarga le braccia).
riccardo La verità!... Che l'impiego l'avevi perduto da un pezzo, e che era tutta una finta.
luca Non posso!
riccardo Eh!... Non è poi gran scandalo, essersi fatto mantenere da un fratello!... C'è di peggio. (Si guarda attorno, disinvolto) Io vorrei bere. (Torna a guardare Luca) Coraggio, su!...
(Luca si allontana in fondo alla scena, un po' nell'ombra. Riccardo si versa da bere. Si ode la voce del prete).
vocedel prete "...Perciò io ti comando, spirito immondo, di uscire e dì allontanarti da questa serva di Dio, Giulia. Dio stesso te lo comanda, Egli che camminò a piedi asciutti sul mare, e porse la mano a Pietro che stava per soccombere"...
luca Sai, Riccardo.
riccardo Si?
luca C'è qualcosa di dolce, nel cadere così in basso... Come un sole nero. Una pace.
(Riccardo prende una mandorla salata da un piattino, e se la ficca in bocca).
riccardo Risolveremo, risolveremo...
luca Io rifiutavo tutto ciò che non fosse straordinario... E non sono stato neppure all'altezza di un lavoro qualsiasi.
riccardo Adesso esageri,
luca Com'è lontana, la nostra giovinezza!
(Riccardo si volta, vivace)
riccardo Ma noi siamo ancora giovani!... Grazie al cielo.
(Luca ripete, quasi in sogno)
luca Com'è lontana...
rìccardo Tu ti abbatti troppo facilmente.
(Si ode uno scoppio allegro di voci dall'altra stanza) Oh Dio! Arrivano!... Non farti vedere così, Luca!... Ti prego... To'. Prendi.
(Gli porge il bicchiere che Luca aveva deposto da qualche parte, e glielo mette in mano. Luca obbedisce meccanicamente, senza badargli. Entra Anna, festosa, seguita dagli altri. Il prete indossa la cotta e la stola bianche).
anna (illuminandosi) Riccardo?!... Ma perché non è venuto di là?
riccardo Stavo chiacchierando con Luca...
anna Lei non deve dar retta a quel miscredente! Deve stare con noi!.., (Ride. Presenta) Mio cognato, ì miei zii, e il signor parroco! (Cenni di saluto) Oh! Vedo che state già bevendo...
riccardo Io mi scuso se...
anna Ma no! Ha fatto bene!.,. Il mio brindisi non perderà nulla del suo valore!... Tenga, padre. (Versa da bere)
prete Solo una goccia, signora... Solo una goccia.
anna Zia! Zio Pietro!
zia maria Faccio io, tesoro! Lascia... (Anna porge il bicchiere al prete)
anna Ecco.
prete Grazie. (Anna prende un altro bicchiere)
anna E questo è per me... Ho delle cose molto importanti,da dire! (Zia Maria, che verserà poi a se stessa e al marito, le riempie il bicchiere) Grazie. (Anna si guarda attorno) Allora? Tutti pronti?
zia maria Prontissimi!
anna Luca?... (Dal fondo della scena. Luca si limita a guardarla. Anna cerca le parole) Sembrava così facile... E adesso non so più come incominciare! (Ridono) Ad ogni modo, ecco qua: Io ringrazio lei, padre, zia Maria, zio Pietro, Riccardo, e tutti coloro che mi sono stati vicini in questo giorno... (Con un sorriso) Spero di non dimenticare nessuno.
prete Il Signore.
zio pietro D'accordo, padre, d'accordo! Quello c'è sempre!...
prete È bene ricordarselo. (Anna si affretta ad accontentarlo)
anna ...II Signore, è giusto! (Riprende) Ma subito dopo di Lui... (Al prete, cauta) Se così posso dire... (Riprende) Io ringrazio chi ha sacrificato convinzioni, tempo, sogni, alle necessità della sua famiglia. Chi ha avuto la forza di rinviare - oh! Solo rinviare! - tante bellissime cose che aveva in mente, e di cui sarebbe capace. L'ha fatto per un motivo solo: Perché ci ama...
(Dal fondo, si ode la voce di Luca dire calma, ferma, precisa).
luca No.
(Anna rimane con il bicchiere a mezz'aria, come !e avessero sparato nella schiena. Tutti guardano esterrefatti verso Luca, che si alza e viene avanti).
Non è vero. Un tempo, forse... Ora non più. (Ad Anna) E se interroghi il tuo cuore, scoprirai che in fondo in fondo lo sapevi benissimo. (A tutti) Vogliate scusarmi.
(Posa con calma il suo bicchiere, ed esce. C'è un attimo di silenzio e d'immobilità assoluti. Poi Riccardo fa appena in tempo a gridare)
riccardo Anna! (e a balzare avanti, mentre si ode il bicchiere di lei che scivola a terra e si spezza.
Il buio, e un vento impetuoso, fortissimo, avvolgono di colpo la scena.
Il vento si attenua - ma non del tutto - man mano che si illumina, in un altro lato del palcoscenico, il volto di Greta, poi tutta la sua figura, e infine tutto l'ambiente. Ha in mano dei fiori, indossa un bell'abito primaverile, mormora sommessa una preghiera, li mondo comincia anche per lei ad essere una cosa remota, e ciò le conferisce una specie di seconda giovinezza. Entra Luca, fermandosi qualche passo dietro di lei. Lei volta appena la testa, e riprende la preghiera. Poi dice senza guardarlo).
madre Ho saputo che hai combinato un altro scandalo.
luca No...
madre Quando si ha un po' di coscienza, non si pianta in asso a quel modo una famiglia.
luca Come sei elegante, mamma.
madre Trovi?...
luca Non ti ho mai vista così.
madre Invecchiando mi sento più libera, ho più tempo da dedicare a me stessa...
luca È la tomba di papà, quella?
madre Certo.
luca Non sapevo che tu venissi ancora a visitarla.
madre lo mi trovo bene, qui. Un po' di preghiera sarebbe molto utile anche a te!
luca Io volevo solo dirti addio.
madre Oh! Tu e i tuoi addii... Mi sembra di non aver mai sentito altro. Prega, invece! Prega!... Che tifa bene.
luca D'accordo. (Viene avanti, e si inginocchia sulla tomba del padre) So che tu non mi puoi sentire, poiché sei cenere ed ossa. Ma è anche la prima volta, questa, che abbiamo l’occasione di trovarci assieme tutti e tre. e io penso che non dovremmo sprecarla.
madre Che modo d'incominciare!...
luca Mi rivolgo a te, il meno ricordato, il più sconosciuto dei padri...
madre Se te ne ho parlato tante volte!
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luca ...Perché tu mi faccia da interprete presso di lei. (Colto da un dubbio, gira la testa in su) Vi volevate bene?
madre Ci adoravamo!
luca Non Li picchiava, o tu picchiavi lui?...
madre Mai !
luca E la bagattella?
madre Che bagattella?
luca I vostri rapporti più...
madre (choquée) Luca! Ti pare il luogo?!
luca D'accordo, d'accordo!... Come non detto... (Alla tomba) Tutto a posto, insomma. Una vera famiglia. (Intenso, disperato) Aiutami, allora... Dille che la mia testa si confonde, a poco a poco... Dille che non è rimasto nulla - quasi più nulla... del ragazzino così vivace ch'io ero una volta... Così intelligente... (La madre scuote la testa, come si fa coi bambini che dicon bugie)
madre Eh! Eh!... (Luca si interrompe, senza però guardarla)
luca Cos'hai?
madre (bonaria) Siamo onesti, figliolo... Non è vero. Avevi una certa prontezza... Grande memoria... Ma non eri molto intelligente. (Per un attimo, Luca vede il mondo girargli vorticosamente attorno. Poi si copre (a faccia con le mani, appoggia la fronte alla pietra tombale, e comincia a piangere. La madre si china su di lui, affettuosa) Oh Dio, tesoro! Non fare così!... Non c'è niente di male. Che diamine!... Uno nasce in un modo, e uno in un altro. Credi ch'io non sappia che ci sono al mondo tante, tantissime donne più belle, più giovani, e più brillanti di me?... Mica ne faccio una tragedia. Accetto il mio ruolo con coraggio, e lo sostengo sino alla fine. L'importante è non mentirsi! Guardare in faccia la realtà! (Luca scopre il viso rigato di lacrime)
luca Lei, lo dice! Lei!... (La madre si raddrizza)
madre Lo dico perché lo so! Non farei il mio dovere, se mi rendessi complice dì un inganno troppo lungo. Mi hai allontanato tante volte dalla tua vita, e vedi ch'io non ti serbo nessun rancore! Anzi... Sento più che mai, in questo momento, l'obbligo di incitarti alla speranza, al coraggio, alla chiarezza...
luca (disperato) Mamma!!
madre "Mamma, mamma"... È così. (Luca appoggia le mani sulla tomba, con veemenza)
luca Diglielo tu! Diglielo, ombra maledetta!...
madre Luca! Ti proibisco di parlare a quel modo!
luca Diglielo, larva inutile!...
madre Guarda che chiamo gente, sai?
luca Diglielo, che io ho ancora molti anni, davanti a me! Che la mia vita comincia adesso, non finisce! Che le mie forze sono intatte, mentre le sue si spengono!
madre (risentita) Gentile!...
luca Diglielo, tu che sai il passato e il futuro... se sai qualcosa! Che sentirà ancora parlare di me!
madre Ma tesoro...
luca. Ch'io porterò il vostro sangue così lontano, da farvi penare d'avermi generato!
madre Basta, adesso! Basta!...
luca Marinaio imbecille! Ammiraglio che non ha mai navigato! Monta sulle mie spalle, ora! Il viaggio incomincia! (Si alza in piedi)
madre Io mi chiedo se tu non sia matto.
luca Vorrei che il vento soffiasse più forte, per riempire la vela! (Alla madre) Ma basterò io stesso! Vedrai!
madre Luca...
luca Addio, mamma! (Esce).
madre (chiama più forte) Luca!... (Poi si volge alla platea, con un sospiro) Tutta la vita! Tutta la vita così... Un soprassalto di slanci, di rabbia, di dolcezze... E adesso s'è pure offeso. Benedetto figliolo... È un problema, tenerlo in pugno. Mah... Ho avuto anch'io la mia croce. Però sono contenta d'esser donna, perché mi basta nulla... (Guarda in alto) Un giorno di sole... Un po' d'azzurro... Per ritrovare la mia gioia. (Depone i fiori sulla tomba) Ecco qua. Non arrabbiarti, vecchio mio, non arrabbiarti... I giovani sono quel che sono. Bisogna capirli. (Fa un ultimo sorriso alla tomba, ed esce).
(Buio. S'illumina la casa dì Luca e Anna. È sera. I mobili sono coperti di fodere. Qua e là casse imballate, trucioli di legno e fogli di carta. Entra zia Maria, trascinando a fatica un baule. Entra Anna).
anna Zia, ti prego! Basta!...
zla maria Bisogna pur raccogliere la roba, per spedirla...
anna (nervosa) Ma ci penseranno gli altri! Perché tu?
zia maria Se partiamo domattina...
anna (scattando) Appunto! Abbiamo tempo! (Anna ha perso quel che di leggero che aveva nelle ultime scene, ed è tornata ad assomigliare alla sua prima immagine solitaria, quale ci apparve nel ristorante all'aperto in una domenica d'autunno. Guarda la zia, si controlla)
Scusami.
(Zia Maria le fa una carezza)
zia maria Per carità, tesoro...
anna Chissà se Giulia e lo zio saranno già arrivati a Milano.
zia maria Eh! Da un pezzo!... Possiamo telefonargli, se vuoi.
anna Costa troppo.
zia maria Per una volta... Li chiami dal mio albergo,
anna Io non vengo, all'albergo.
zia maria (sorpresa) Come?!
anna Non subito, intendo.
zia maria Quando?
anna Non so... Fra un'ora, due...
zia maria Anna...
anna (nervosissima) Ti prego, zia! (Un silenzio. Zia Maria si arrende)
zia maria Come vuoi. (Anna riprende il discorso)
anna È strano che a Giulia non sia importato nulla d'andarsene. Non un pianto, non una lacrima... (Zia Maria dà un'ultima occhiata ai bagagli)
zia maria I bambini capiscono certe cose molto meglio dei grandi.
anna Dopotutto era cresciuta qui...
zia maria Sai che allegria! (Si guarda attorno) Be'... Mi pare che non ci sia altro. (Anna accende una sigaretta) Ti sei rimessa a fumare, adesso?!
anna Aiuta.
zia maria E rende ancor più nervosi!... (Una pausa) Io vado, allora.
anna Sì.
zia maria Ti aspetto all'albergo.
anna Bene.
zia maria Non fare tardi...
anna No.
zia maria Ciao.
anna (sorridendo) Ciao. (Zia Maria si avvia. Anna chiama) Zia. (L'altra si volta subito)
zia maria Dimmi?
anna (dolcemente) Grazie.
(Zia Maria tenta di sorridere. Ma prova una stretta al cuore, guardando la nipote. Si gira in fretta, ed esce. Anna resta immobile, fumando, gli occhi fissi alla sua casa deserta. L'orologio lontano batte le ore. Anna sì scuote, schiaccia la sigaretta, si da un 'occhiata rapida allo specchio, e va in fondo alla scena, come contemplasse, attraverso la porta d'ingresso, le scale a noi invisibili. Lentamente, di fronte a lei, compare Luca. Sono molto vicini l'uno all'altra).
luca Ciao, Anna.
anna Ciao, Luca.
luca Ho aspettato di veder uscire tua zia.
anna Hai fatto bene.
luca È buffo doversi incontrare di nascosto, come fosse la prima volta.
anna Era per te...
luca Sì sì, lo so!... Ti ringrazio.
anna Vieni avanti.
(Vengono avanti. Luca è molto cambiato, ma non ne! senso dell'età. Tranne qualche capello precocemente grigio, i suoi lineamenti, i suoi vestiti, tutta la sua figura, sembrano più che altro confusi, pasticcia/i, come avessero perduto una direzione. Al contrario, la voce, i gesti e il sorriso, paiono indicare un uomo quasi allegro, soddisfatto. Si guarda attorno, nota casse e bauli).
luca Oh! Vedo che hai già...
anna Si. Parto domattina.
luca Anch'io, sai! Anch'io!... Ho molto da fare in questi giorni.
anna Davvero.
luca Volevo anzi chiederti... Se non fosse di disturbo...
anna Accomodati.
luca Grazie. (Si siedono) Se non fosse di disturbo, dicevo... Attraverso un periodo difficile... E allora...
anna Dimmi.
luca Vorrei dormire qui. Per una notte.
anna Figurati, Luca. E casa tua. (Luca si schermisce, sorridendo)
luca Oh! Ormai... (Anna fa un cenno d'assenso)
anna È passato molto tempo.
luca Però ti trovo bene.
anna Anche tu.
luca lo credo davvero che ritornando dagli zii... Nella tua città... Nel tuo ambiente... Tu avrai uria vita molto felice!
anna (fissandolo) Credi.
luca Perdio, Anna! Guarda me... Sono rinato! L'armonia con se stessi, ecco il punto! Si poteva immaginare ch'io finissi nella rivolta, nell'anarchia, nel disordine... E invece no! Quelle son cose che appartengono al passato, ormai! Gli anni portano con sé equilibrio, saggezza, una visione più ampia delle cose... (Si china verso di lei, e abbassa la voce, confidenziale) Non per vantarmi, Anna... Ma credo di poter essere molto utile, al mio secolo!
anna Ah sì?
luca Fossi solo, non direi.... Ma siamo tutti un gruppo, e dietro a noi ci sta altra geme ancora più importante!
anna (sgomenta) Quale gente, Luca?
luca Non posso dirtelo. (Abbassa gli occhi, riflette) Vogliono che li aiuti a ripulire il mondo. E noi lo faremo... Bisogna pulire, Anna! Pulire!... Dov'è Giulia?
anna Eh?
luca Giulia.
anna È partita questa mattina.
luca Sola?!
anna Ha tre anni, Luca!...
luca Appunto, dico...
.anna È partita con zio Pietro. Io li raggiungo domani.
luca Peccato... Le avevo portato un regaluccio.
anna Tu?
luca Oh! Niente di speciale... Ma è qualcosa che l'aiuterà a ricordare suo padre... Non solo. A ricordare che era un uomo rispettato, e ascoltato. (Mette la mano in tasca. Anna lo guarda) C'è ancora il magnetofono?
anna Il che cosa?... Ah, sì sì. Sta lì. Puoi riprenderlo.
(Luca scuote la testa).
luca Dallo a Giulia. (Cava di tasca la scatoletta di un nastro magnetico) E dalle anche questo... È la mia voce. Incisa. (Anna lo prende)
anna Grazie, Luca. Le farà molto piacere.
luca Parlale di me, qualche volta.
anna Senz'altro...
luca Dille che la vita è difficile!
anna Sì...
luca Che bisogna affrontarla con dignità, con coraggio!
anna Sì Luca, sì... (Non resiste più, e si mette a piangere)
luca Anna?!... Bambina mia! (Si alza, stringe la lesta di lei contro il proprio fianco, protettivo) Cos'è 'sto pianto, adesso?!... La tempesta è passata! Siamo amici!
anna Ti manca... Ti manca un bottone.
luca Dove?
anna Alla giacca... (Luca controlla)
luca Ma già! È vero... Be', ci penseremo! Se adesso permetti, io... Io vorrei riposarmi, un po'! Sono mollo stanco.
anna Luca.
luca Sì?
anna Volevo dirti... Ch'io non ti serbo rancore.
luca Lo so.
anna L'unica cosa che non ti perdonerò mai è la vergogna... La sottile vergogna che proverò di me stessa in futuro. Se fossi una donna più grande, più forte, più generosa... Sarei forse capace di starti al fianco anche adesso, in quella specie di inferno che tu chiami paradiso. Ma io voglio tornare a vivere, veder crescere mia figlia, vederla ridere, giocare... Perciò io spezzo la promessa che ho fatto sposandoti, e mi allontano da te. So di averne il diritto. Ma so anche che ne proverò sempre una piccola, sottile vergogna... E questo non te Io perdono.
(Mentre Anna parla, l'espressione di Luca sì è fatta man mano sempre più buia, dura, ostile. Ora lui si sfila l'anello nuziale, e glielo lascia cadere sulla scatoletta del nastro magnetico. Poi esce rapido, senza aprir bocca. Anna gira gli occhi sperduti sull'anello. Poi guarda la scatoletta che ha in grembo. Si alza, infila il nastro nel magnetofono, avvia la corrente. Si ode amplificato il raschiare del nastro, varie fugge-voli voci, rumori. Anna torna al proscenio, gli occhi fissi alla platea. Lentamente, attorno a lei, la scena si è fatta più buia. E di colpo esplode fragorosa, rauca, deformata, spesso interrotta dalle grida e dagli applausi degli ascoltatori, la voce di Luca).
voce di luca Amici! Camerati! Io sento profondamente l'onore che mi fate consentendomi di parlare davanti a voi. Siamo ancora pochi, una sola stanza ci contiene... Domani, il mondo! (Grida) In Europa, in America, ovunque in Occidente, si stanno formando gruppi decisi come il nostro, bande d'audaci pronti a spezzare la marea della sovversione! Decisi a difendere quelli che sono i nostri valori tradizionali, la superiorità della nostra razza, della nostra religione, della nostra civiltà! Non facciamoci ingannare dai falsi messaggeri dì pace! Se il sangue è necessario, lo verseremo! (Anna si copre le orecchie in un moto d'orrore, chiudendo gli occhi) Tutti coloro che scendono a patti col nemico, siano essi Capi di Stato o intellettuali, sono dei tra-di-to-ri! (Grida) E come tali vanno trattati! Amici! Fratelli!...
(La voce e le grida si perdono in un gracidare confuso, e a poco a poco si attenuano, mentre la scena scompare nel buio, fino ad una perfetta oscurità e ad un completo silenzio.
Allora comincia a rischiararsi il cielo, si ode un pigolare d'uccelli, un gallo canta lontano. Man mano che l'alba si apre in un mattino radioso, pieno di sole, la scena acquista quel che di magico, d'irreale - o comunque di nettamente diverso dal resto della commedia - che ha già distinto la prima scena del primo atto. All'estremità del proscenio appare un giovanotto, e chiama)
amico Lee! Lee! (Pausa) Lee!... (In fondo al palcoscenico appare la sagoma di Oswald. Un controluce ci impedisce di vedere i suoi lineamenti, come non avesse faccia. Sotto il braccio ha un lungo pacco) Lee?... Non mi riconosci?
oswald Certo.
amico Ho pensato "Vado a prendere Oswald, e lo porto a Dallas con me! Così vediamo l'arrivo del Presidente".
oswald Il corteo è per le dodici.
amico Appunto... Cos'è quel pacco?
oswald Sono... (Non sa continuare. L'uomo gli si avvicina, e sillaba con chiarezza, come se gli ripetesse una lezione)
amico Sono stecche per tende.
oswald Sono stecche per tende.
amico Bravo!... Dai qua, che le metto nell'auto. (Protende le braccia, ma Oswald istintivamente s'è tirato indietro. L'altro si ferma, sorpreso) Be'?... (Adagio, esitante, Oswald gli allunga il pacco. L'altro lo prende con disinvoltura, ed esce esclamando) Sbrigati! Che ti aspetto!...
(Oswald resta immobile in fondo alla scena. Si ode il rumore di un 'automobile, e come se quello fosse l'avvio a un'intera orchestra, tulio un fragore di traffico sì sostituisce a poco a poco al canto degli uccelli, mentre alle spalle di Oswald, lungo l'arco del fondale, sorge dal nulla, si precisa, e infine risplende il panorama della città di Dallas. Ora la luce è fortissima. Oswald si muove e avanza a! proscenio, gli occhi fissi in giù verso la platea, come contemplasse, dall'alto del Book Depository, la folla nel triangolo compreso fra la Main, la Elm, e la Houston Street. Al rumore del traffico si sovrappongono ora, sempre più forti e festose, le musiche di varie bande che suonano allegramente. Grida dì folla, colpi di clacson, trombette, e ancora musica. Finalmente. Oswald apre la bocca e dice)
oswald Nessuno. Nessuno, in cima all'Everest o in corsa fra le stelle, sta così in allo, ora, come son io a questo quinto piano. La sommità dell'Universo è a Dallas!... Aperta su di un abisso vertiginoso, Ho aspettato per anni la mia grandezza. Ed ora è tale, da farmi chiudere gli occhi... (Chiude gli occhi. Si ode la musica) Io tengo solo un capo del filo! Ma tutto il resto, dipanato nei secoli, diverrà inutile, se la mia mano trema... (Con esaltazione) Io governo il passato! Decido la Storia!... (Si affloscia) Perché, allora, questa stanchezza?... Da casa mia fin qua! Solo dodici miglia!... Un po' di nausea, e la sua vita è salva?... O è il mio ultimo personaggio che mi lascia, portando via con sé il gusto dell'azione? (Colto da un dubbio agghiacciante) E se fosse il contrario?... Se fossi sempre stato io, a non esistere?... (Disperato) Oh Dio. Oh Dio. È così!... Io solo!... A me solo, in tutto il Creato - non ai cani, non ai serpenti, non alle pietre - ha gettato per odio questo "no"!... (Urla al cielo) Prendilo, Dio! Io te lo rendo!! (Si calma) Ma è falso... Anche gli altri svaniscono.
(Alla platea) I denti bianchi, la gioventù, il danaro, si afflosciano su di voi come sac-chi vuoti... Ecco, perché gridano! Perché applaudono! Vogliono darsi il suo coraggio, la sua lealtà, la sua intelligenza, la sua fortuna!... La moglie la bellezza il successo l'amore i figli, del Presidente!
(Alla platea, con scherno) Non li avete! Non sono i vostri!...
(Un vociare più alto della folla, una luce intensa. Oswald fissa gli occhi lontano, come avesse visto apparire la macchina fatale)
Eccolo!... Eccolo. (Piano, quasi pregando) Prendimi con te, giovane Eroe. Mi aggrappo al tuo mantello, mi imbarco sulla tua nave, io, che non ho vita, entrerò nella tua, che ne hai mille, più a fondo di qualsiasi altro. Entrerò nel tuo sangue... (Urla, folle) E nel tuo cranio! !
(Si odono tre spari, un grido alto della folla, poi silenzio assoluto. Il sole si è velato di colpo, e Oswald è caduto in ginocchio, tutto piegato su se stesso come un fantoccio. Dallas scompare. Oswald conclude piano).
Così nessuno potrà mai raccontare la tua storia, senza ripetere un poco anche la mia.