Pinocchietto
Commedia in due atti
Di
Giuseppe Fazio
PERSONAGGI
Pinocchio
Mastro Geppetto
Mastro ciliegia
Grillo
Fata Turchese
Gatto
Volpe
Mangiafuoco
Lucignolo
Smeraldo
Giocondo
Lunetto
Maestra
Domatore
ATTO I
SCENA I (Mastro Ciliegia e Geppetto)
(Casa di Mastro Ciliegia)
MASTRO CILIEGIA (Porta un pezzo di legno sul banco da lavoro)
Ecco qua, questo pezzo di legno fa proprio a caso mio, vi farò 4 belle gambe da tavolo! Orsù, mettiamoci all’opera. (gli da un colpo d’ascia)
PINOCCHIO (f.s.)
Ei tu mi hai fatto male!
MASTRO CILIEGIA (guarda per la stanza)
Chi è? (va all’uscio) Mah! Sarà il vino che mi è andato alla testa! (gli da un altro colpo d’ascia)
PINOCCHIO
Smetti mi fai male!
MASTRO CILIEGIA
Per tutti i trucioli, ma c’è qualcuno nascosto sotto il banco! (si abbassa) Ma qui non c’è nessuno! Devo cominciare a pensare di smettere col vino, anche perché con l’ascia posso farmi anche male! Allora vediamo un po’! (gli da un altro colpo d’ascia)
PINOCCHIO
Ai!
MASTRO CILIEGIA
Oi, oi, oi, ma questo pezzo di legno parla, che storia è questa?
GEPPETTO
Mastro Antonio! ... Mastro Antonio! ... Mastro Antonio! ...
MASTRO CILIEGIA
Ma è la solita vocina o c’è qualcuno?!
GEPPETTO (bussando violentemente)
Mastro Antonio! ...
MASTRO CILIEGIA
C’è qualcuno e a quanto pare vuole buttar giù la porta. Chi è, avanti.
GEPPETTO (entrando)
Mastro Antonio, siete diventato sordo?!
MASTRO CILIEGIA
Mastro Geppetto, venite, ero intento a lavorare questo pezzo di legno. Ditemi pure!
GEPPETTO
Stamane mi è venuta una brillante idea. Vorrei fabbricarmi un bel burattino che sappia ballare, saltare, tirar di scherma e far le capriole. Con questo burattino vorrei girare il mondo per guadagnarmi un tozzo di pane e un bicchiere di vino.
MASTRO CILIEGIA
Lasciate stare il vino!
GEPPETTO
Perché?
MASTRO CILIEGIA
No, niente dicevo cosi per dire! Stavate dicendo?
GEPPETTO
Dicevo che vorrei fabbricarmi un burattino che sappia ballare, saltare, tirar di scherma e far le capriole, per guadagnarmi un tozzo di pane e un bicchiere di vino. Che ve ne pare?
PINOCCHIO
Ottima idea mastro gessetto!
GEPPETTO
Come avete detto?
MASTRO CILIEGIA
Io non ho parlato!
GEPPETTO
Come no? Ho sentito benissimo, mi avete chiamato mastro gessetto!
MASTRO CILIEGIA
Vi giuro che io non ho parlato!
GEPPETTO
A no, e chi ha parlato il pezzo di legno?!
MASTRO CILIEGIA
Avete bevuto del vino anche voi per caso?!
GEPPETTO
Ah, volete darmi dell’ubriacone?!
MASTRO CILIEGIA
No, quando mai! Solo che è successo anche a me prima di sentire una vocina!
GEPPETTO
A si, e che diceva questa vocina?
PINOCCHIO
Mastro gessetto!
GEPPETTO (gli salta addosso e lo colpisce)
Di nuovo! Questa volta ho sentito benissimo che siete stato voi e quindi non mi resta altro che conciarvi per le feste. Ubriacone che non siete altro. Vi chiamano ciliegia per via del vino che vi fa arrossire le guance! Ed io adesso vi farò arrossire il resto a furia di cazzotti e scapaccioni!
MASTRO CILIEGIA (cercando i pararsi i colpi)
Ai! Ai! Fermo, basta mi fate male. Non sono stato io. Basta, basta, facciamo pace!
GEPPETTO
Pace? E la smettete di chiamarmi mastro gessetto?
MASTRO CILIEGIA
Ma io non v’ho chiamato affatto!
GEPPETTO
Ah no!? Ancora insistete!?
MASTRO CILIEGIA
D’accordo facciamo pace. (si stringono la mano)
GEPPETTO
Allora stavo dicendovi, che stamane mi è venuta la brillante idea di fabbricarmi un burattino...
MASTRO CILIEGIA
Si, si questo l’ho capito, quello che non ho capito è cosa volete da me?
GEPPETTO
Avete per caso un pezzo di legno che fa al caso mio?
MASTRO CILIEGIA
Cascate proprio a pennello! Vi piace questo qui?
GEPPETTO (lo guarda)
Si. Potrebbe andare! Allora me lo date?
MASTRO CILIEGIA (va per porgerglielo ma il legno salta e finisce negli stinchi di Geppetto)
Si, prendete qua!
GEPPETTO
Ai. Ma allora ce l’avete con me!?
MASTRO CILIEGIA
Non sono stato io, è stato il pezzo di legno!
GEPPETTO
Certo che è stato il pezzo di legno, ma l’avete tirato voi!
MASTRO CILIEGIA
No, io no, si è tirato da solo!
GEPPETTO
Ubriacone che non siete altro avete la sfacciataggine di mentire spudoratamente. Adesso vi insegno io le buone maniere. (Gli salta addosso e lo percuote)
MASTRO CILIEGIA
Basta, basta, mi fate male!
GEPPETTO
E voi col pezzo di legno negli stinchi pensate di avermi fatto bene?
MASTRO CILIEGIA
Basta, basta, facciamo pace!
GEPPETTO
Pace! (si danno la mano) E la smettete di tirarmi il legno addosso?
MASTRO CILIEGIA
Ma non sono stato io?
GEPPETTO
Lasciamo perdere! Allora lo posso prendere?
MASTRO CILIEGIA
Se ci riuscite...
GEPPETTO (interrompendolo)
Cosa vorreste dire che non ho la forza di portarlo sulle spalle?!
MASTRO CILIEGIA
No, se ci riuscite...
GEPPETTO (c. s.)
Cosa vorreste dire che non sono capace di fabbricarmi un burattino?!
MASTRO CILIEGIA
No. Se mi lasciaste parlare vorrei dire che se mi togliete questo pezzo di legno dai piedi mi fate un grandissimo favore! Oh!
GEPPETTO
D’accordo, vi accontento subito! (lo prende e lo carica sulle spalle)
MASTRO CILIEGIA
Mastro gess...petto, me lo fate vedere?
GEPPETTO
Che cosa?
MASTRO CILIEGIA
Il burattino, quando l’avrete finito me lo fate vedere?
GEPPETTO
Sarete accontentato. Sarà lui stesso a farvi visita. Vi saluto. (si avvia all’uscio)
MASTRO CILIEGIA
E ve n’andate cosi?
GEPPETTO
E come me ne dovrei andare?
MASTRO CILIEGIA
Almeno potreste ringraziarmi per avervi dato il pezzo di legno!
GEPPETTO
Almeno potreste scusarvi per avermi dato la legnata negli stinchi! (esce)
MASTRO CILIEGIA
Che permaloso sto mastro gess...Geppetto, non gli si può dire nulla. Comunque per oggi è meglio chiuder bottega, ho abbastanza traveggole in testa.
Buio
SCENA II (Geppetto)
(Casa di Geppetto)
GEPPETTO (Geppetto entra col legno sulle spalle lo mette sul banco)
Ecco qua. Questo pezzo di legno ha già un bel naso per il mio burattino. Mettiamoci subito all’opera, voglio finirlo il più presto possibile. (Comincia a lavorarlo)
Buio
SCENA III (Geppetto e Pinocchio)
(Geppetto intento a lavorare su Pinocchio che sta seduto sul banco dando le spalle al pubblico)
GEPPETTO
Ecco fatto. Un ultimo ritocco agl’occhi ed il mio burattino è finito. Fatti vedere alla luce! (gira il banco verso il pubblico, Pinocchio ha il naso lungo) Sei proprio bello! Adesso manca solo il nome. Quindi, vediamo un po’, tu ti chiamerai... Finocchio! No, finocchio no, si possono creare dei malintesi! Ti chiamerai...finocchietto! No, non mi piace, vediamo un po’...
PINOCCHIO
Gessetto!
GEPPETTO (girandosi di scatto come per cercare qualcuno)
Mi è sembrato di sentire mastro ciliegia! No, mi sbagliavo. Allora, ti chiamerò...ti chiamerò...che Santo è oggi? Vediamo un po’. S. Giuseppe, no è un nome troppo comune, vediamo, Cornelio, Girolamo, Serafino, Albino, Crispino, Faustino, Lucino, Guglielmino...
PINOCCHIO
Pinocchio!
GEPPETTO
Finocchio no!
PINOCCHIO
Pinocchio!
GEPPETTO (c.s.)
...Ci sarà mastro ciliegia che mi sta beffando. Mah! Comunque ti chiamerai...Pinocchio!
PINOCCHIO
Finalmente hai capito!
GEPPETTO (meravigliato)
Mah! Non sarai stato mica tu a parlare!?
PINOCCHIO
E chi se no?
GEPPETTO (incredulo)
E come hai fatto?
PINOCCHIO
Con la bocca no!
GEPPETTO
Ah già! (in disparte) Per 1000 balene, parla pure! Ho fatto un burattino che parla! (gli si avvicina) Senti un po’, quindi tu sai dire tutto!
PINOCCHIO
Certo! Infatti ti vorrei dire di allentare la vite dietro la nuca! È troppo stretta e non posso girare la testa!
GEPPETTO
Oh, scusa allento subito. (esegue) Va meglio?
PINOCCHIO (muovendo la testa)
Direi proprio di si!
GEPPETTO
E come hai imparato a parlare?!
PINOCCHIO
Ascoltando tutti quelli che venivano sotto l’albero a fare i comodi loro!
GEPPETTO
Sotto l’albero?!
PINOCCHIO
Ti ricordi che sono un pezzo di legno? E il legno da cosa è fatto?
GEPPETTO
Già dall’albero! (Pinocchio si stira e muove le braccia) Mah...sai già muovere le braccia?!
PINOCCHIO
E anche le mani vedi?! (Pinocchio salta giù dal banco e cammina come un burattino)
GEPPETTO (Geppetto resta con la bocca aperta, poi meravigliato)
Mah... sai già camminare?!
PINOCCHIO
Devi fare cosi ogni volta che faccio qualcosa?!
GEPPETTO
No, è che non me l’aspettavo che facessi già tutte queste cose!
PINOCCHIO
Sono un burattino, mica un pezzo di legno!
GEPPETTO
Certo, un burattino, il mio bel burattino. Pinocchio figlio mio!
PINOCCHIO
Figlio tuo?! Tu eri l’albero a cui ero attaccato?
GEPPETTO
No, non sono l’albero, sono colui che ti ha dato la vita, quindi tu sei mio figlio!
PINOCCHIO
D’accordo gessetto!
GEPPETTO
Ah! Come sai il mio soprannome?!
PINOCCHIO
N’altra volta? Stavo attaccato all’albero, e sotto l’albero oltre a fare i vostri bisogni parlavate pure! Hai capito!
GEPPETTO
Ho, capito, ma io mi chiamo Geppetto, anzi, mi farebbe molto piacere se mi chiamassi papà.
PINOCCHIO (provando a camminare)
Va bene! Papà! Mi sa che devi stringere la vite di questo ginocchio, ciondola un po’ troppo e non posso camminare bene! Papà! Papà! (gli si avvicina e gli da un calcio) Papà!
GEPPETTO (sentendosi chiamato papà va in estasi)
Aia!
PINOCCHIO
Te l’ho detto che ciondola troppo!
GEPPETTO
Sai, mai nessuno mi ha mai chiamato papà!
PINOCCHIO
Se vuoi ti chiamo gessetto! Scherzetto! Stringi la vite!
GEPPETTO (esegue)
Ecco fatto, va meglio?
PINOCCHIO (Prova a camminare)
Si. Senti papà, avrei un certo languorino!
GEPPETTO
Hai fame?
PINOCCHIO
Non è proprio fame, la mia è voglia di qualcosa di buono!
GEPPETTO
Aspettami qui, vado subito a procurare qualcosa da mangiare! (esce)
PINOCCHIO (cercando per la stanza)
Vediamo se c’è uno specchio, sono curioso di vedere che faccia mi ha fatto. (esce) Ballo fata
SCENA IV (Pinocchio e Fata Turchese)
PINOCCHIO (Improvvisamente la stanza si riempie di fumo)
Al fuoco, aiuto, al fuoco, aiuto!
FATA TURCHESE (compare all’improvviso)
Pinocchio, stai tranquillo non c’è nessun fuoco sono io!
PINOCCHIO
Tu chi?
FATA TURCHESE
Io, la fata turchese?
PINOCCHIO
La fata turchese!?
FATA TURCHESE
Si, lo so, tutti mi conoscono come fata turchina ma a me non piace, non trovi che turchese sia più signorile. Turchina ... mi sembra da turco. Comunque tu chiamami semplicemente fatina.
PINOCCHIO
Va bene! Ma come mai c’era il fumo?
FATA TURCHESE
Ero io!
PINOCCHIO
Ma sei scema?! Non sai che io sono di legno e posso bruciare in un baleno?!
FATA TURCHESE
Certo che lo so, pinocchietto! Ma stai tranquillo non c’è fuoco, sono io che fumo!
PINOCCHIO
Fumi? E il tuo babbo lo sa?
FATA TURCHESE
No, non sono io che fumo, il fumo sono io!
PINOCCHIO
Eh?!
FATA TURCHESE
Lasciamo stare ti spiegherò un’altra volta. Senti un po’ io e te dobbiamo parlare!
PINOCCHIO
Sai invece dove posso trovare uno specchio?
FATA TURCHESE
Che devi farci?
PINOCCHIO
Vorrei guardarmi, non so neanche che faccia ho!
FATA TURCHESE (esce uno specchio dalla tasca)
Ecco qua! Lo porto sempre con me, non si sa mai può servire. E poi io ci tengo a tenermi sempre in ordine. (si specchia, fanatica) Specchio specchio delle mie brame chi è la fata più bella del reame? Non ho sentito? Specchio specchio delle mie brame chi è la fata più bella del reame? (lo porta all’orecchio) Oh, adesso ho sentito che sono io! (continua a specchiarsi)
PINOCCHIO
Quando hai finito se mi fai dare una sbirciatina!
FATA TURCHESE
Tieni, guardati pure! (glielo porge)
PINOCCHIO (si specchia e al vedersi gli cade lo specchio dalle mani)
Ah! Che naso!
FATA TURCHESE (raccogliendolo si accorge che è rotto)
Ma che hai fatto? Mi hai rotto lo specchio delle mie brame! Ma sei proprio una testa di legno!
PINOCCHIO
Ha scoperto l’America! Sono tutto di legno!
FATA TURCHESE
Meno male che io ne porto sempre uno di riserva! Non si sa mai! (lo esce dal vestito) Allora non ti piace il tuo naso?
PINOCCHIO
No!
FATA TURCHESE
Bene pinocchietto!
PINOCCHIO
Per prima cosa mi chiamo pinocchio e poi il mio naso non mi piace!
FATA TURCHESE
Pinocchietto mio, lasciami parlare. Allora, oltre ad essere la più bella del reame, io sono anche la fata più bona del reame! Volevo dire buona, quindi se tu prometti di obbedire al tuo babbo, di non dire bugie, di studiare, di comportarti come si deve, insomma di fare il bravo bambino..
PINOCCHIO
Bambino! Io sono un burattino!
FATA TURCHESE
E basta, lasciami parlare! Allora, dicevo che se tu prometti che farai il bravo, burattino, che ubbidirai a Geppetto, andrai a scuola, farai i compiti non dirai le bugie, e tutto il resto, io non solo ti accorcerò il naso, ma ti trasformerò in un bel bambino! Che dici?
PINOCCHIO
Si!
FATA TURCHESE
Prometti che ubbidirai sempre!
PINOCCHIO
Si!
FATA TURCHESE
Lo prometti?
PINOCCHIO
Si!
FATA TURCHESE
Lo prometti?
PINOCCHIO
Sei sorda?! Ho detto si!
FATA TURCHESE
Lo prometti? Devi dire lo prometto! Oh! E che sei un somaro!
PINOCCHIO
Ok. Lo prometto!
FATA TURCHESE
Oh! Bene! Guarda che anche tu adesso farai del fumo!
PINOCCHIO
L’importante che non prenda fuoco!
FATA TURCHESE (inavvertitamente si specchia)
Abracadabra! Bim sala bim! Ammazza che bella fatin!
PINOCCHIO
Hai fatto? Sbrigati che non respiro più con sto fumo!
FATA TURCHESE (agitando la bacchetta magica)
Aspetta devo ancora dire tutta la sequenza magica! Abracadabra, bim sala bim, bibidi bobidibu, adesso un bambino diventerai tu! Ecco fatto!
PINOCCHIO (toccandosi il naso)
Che bello, non c’è più il nasone! Posso muovermi, correre come un vero bambino! (esegue)
FATA TURCHESE
Certo, adesso sei un bambino! Guardati allo specchio!
PINOCCHIO
Però! Niente male! Specchio delle mie brame, chi è il più bello del reame? (mette lo specchio all’orecchio) Non parla!
FATA TURCHESE
È timido! Dai qua! Specchio delle mie brame chi è la più figa ... bella del reame? (mette lo specchio all’orecchio) Lo sapevo che avresti risposto me! Allora pinocchietto!
PINOCCHIO
Pinocchio!
FATA TURCHESE
È uguale, pinocchietto, ricordati di mantenere le promesse, e di non dire le bugie, altrimenti ritornerai burattino e ritornerà anche il naso che ti crescerà ad ogni bugia che dirai!
PINOCCHIO
No, il naso no!
FATA TURCHESE
Tu comportati bene e non succederà. E bada, io ti vedo anche se tu non mi vedi!
PINOCCHIO
È un indovinello? Quante lettere?
FATA TURCHESE
È un avvertimento per metterti in guardia! Adesso devo andare a rifarmi il trucco. Bye bye!
PINOCCHIO (fumo e la fata scompare)
Caspiterina quanto fumo! Come sono contento di essere un bambino! (Ballo, Pinocchio)
SCENA V (Pinocchio, Grillo e Geppetto)
GRILLO (apparendo all’improvviso)
Pinocchietto! Pinocchietto!
PINOCCHIO
Chi è?
GRILLO
Pinocchietto son il gri gri gri gri grillo!
PINOCCHIO
E chi chi chi chi chi chi ti conosce! Intanto io mi chiamo Pinocchio hai capito!
GRILLO
Lo so, ma a me piace chiamarti pinocchietto!
PINOCCHIO
A me no! E come fai a sapere il mio nome?
GRILLO
Eh, io so tutto, sono la tua coscienza!
PINOCCHIO
Coscienza? E chi c’è l’ha?
GRILLO
Prima non c’è l’avevi che eri un burattino, ma adesso che sei un bambino ce l’hai!
PINOCCHIO
E a che serve?
GRILLO
Serve a tante cose, soprattutto a farti fare le giuste scelte della vita. Comunque io sarò sempre con te per ricordarti di usarla! (Ballo Pinocchio e grilletti)
PINOCCHIO
Non c’è bisogno! Non ti voglio in mezzo ai piedi! Ti saluto, vado a divertirmi un po’ in giro!
GRILLO
Ah, ah, ricordati di mantenere le promesse fatte alla fatina!
PINOCCHIO
Come fai a conoscere la fata?
GRILLO
Ti ho appena detto che io so tutto!
PINOCCHIO
Va beh! Non m’importa come lo sai, ti saluto! E non seguirmi! Addio!
GRILLO
Pinocchietto, non fare birbonate!
PINOCCHIO
Non so neanche cosa vuol dire ma io faccio quello che mi pare!
GRILLO
Pinocchietto no!
PINOCCHIO
E smettila di chiamarmi pinocchietto, grillaccio del malaugurio! (gli lancia un pezzo di legno)
GRILLO
Cri. Cri! (scompare)
PINOCCHIO
Ecco fatto, cosi la smetti di scocciare!
GEPPETTO (entrando, ha un involucro in mano )
Pinocchio! ... (accorgendosi del bambino) E tu chi sei?
PINOCCHIO
Pinocchio!
GEPPETTO
Non può essere, Pinocchio è un burattino!
PINOCCHIO
Prima, adesso sono un bambino! Babbo!
GEPPETTO
Babbo?!
PINOCCHIO
Si, è stata la fatina a trasformarmi in un bambino!
GEPPETTO (commosso)
Pinocchio! Figlio mio! (L’abbraccia)
PINOCCHIO
Babbo mio! Hai portato qualcosa da mangiare?
GEPPETTO (glielo porge e va per sedersi)
Ecco qua. … Adesso ci metteremo a tavola e mangeremo assieme come una vera famiglia!
PINOCCHIO (nel frattempo avrà divorato tutto)
Ah! Buonissimo! (gli porge l’involucro)
GEPPETTO (con un po’ di dispiacere)
L’hai finito tutto?! (Pinocchio annuisce) Bravo! Tanto non avevo fame! (prende una briciola)
PINOCCHIO
Ciao, io vado!
GEPPETTO
Dove vai?
PINOCCHIO
Vado a spasso!
GRILLO (f.s.)
Pinocchio!
PINOCCHIO (cercando il grillo con lo sguardo)
Vado a...vado a... ha detto la fata che devo andare a scuola! Ciao!
GEPPETTO
Aspetta, a scuola si va con l’abbecedario!
PINOCCHIO
E cos’è?
GEPPETTO
Il libro per imparare a leggere!
PINOCCHIO
Non fa niente ci vado senza! Ciao!
GEPPETTO
Non sia mai! Nessuno deve dire che Pinocchio il figlio di Mastro Geppetto non ha l’abbecedario! Aspettami qui, vado a procurarne uno. Pinocchio, figlio mio, quanto ho sognato questo momento. Sarai il più bravo della scuola. (esce)
PINOCCHIO (c.s.)
Si, si! Dove sei? Ti ho sentito grillaccio! Non sei morto?
GRILLO (appare)
Ti sarebbe piaciuto?! Invece no! Sono qui a ricordarti i tuoi doveri!
PINOCCHIO
E quali sarebbero?
GRILLO
Prima di tutto quello di studiare!
PINOCCHIO
Io non voglio studiare!
GRILLO
I bambini che non vogliono studiare diventano dei somari.
PINOCCHIO
Non m’importa, io non voglio studiare.
GRILLO
Se non vuoi studiare impara un mestiere e vai a lavorare!
PINOCCHIO
L’unico lavoro che voglio fare è quello di divertirmi.
GRILLO
Cosi facendo farai una brutta fine!
PINOCCHIO
Se non la smetti anche tu farai una brutta fine! (gli mostra un pezzo di legno)
GRILLO
Caro Pinocchietto!
PINOCCHIO
E smettila di chiamarmi Pinocchietto!
GRILLO
Carissimo pinocchio ...(Ballo, Pinocchio, grillo e grilletti)
GEPPETTO (entrando di corsa, in maniche di camicia, con l’abbecedario)
Brrr che freddo! ... Ecco qua l’abbecedario per il mio bambino!
PINOCCHIO
Babbo e la giacca?
GEPPETTO
L’ho venduta, sentivo caldo!
PINOCCHIO
Contento tu. Io vado. (si avvia)
GEPPETTO
E l’abbecedario? (Pinocchio va a prenderlo e va per uscire) E non saluti il tuo babbo?
PINOCCHIO
Ciao.
GEPPETTO
E non dai un bacino al tuo paparino?
PINOCCHIO
Uffa! (lo bacia)
GEPPETTO
Mi raccomando fai il bravo e studia. (Pinocchio esce) Ah che bello avere un figlio, e quante soddisfazioni mi darà! Devo andare da mastro ciliegia! Adesso quello mica mi crederà che da un pezzo di legno ho tirato fuori un bambino! (esce) (Ballo piazza)
Buio
SCENA VI (Pinocchio, Lucignolo, Smeraldo, Giocondo e Lunetto)
(Piazza del paese, i 4 sono intenti a guardare la locandina del teatro dei burattini)
V.F.C.
Venite, al teatro dei burattini. Venite, il divertimento è assicurato, venite lo spettacolo sta per cominciare.
LUCIGNOLO
A che ora inizia?
SMERALDO
È scritto non vedi?
GIOCONDO
Non ti ricordi che non sa leggere!
SMERALDO
Già mi ero dimenticato. Comunque tra poco inizia!
LUNETTO
E come facciamo per entrare?
LUCIGNOLO
Non lo so! Devo trovare ancora il modo!
GIOCONDO
Io direi di fare cosi. Uno distrae Mangiafuoco e gli altri entrano di nascosto!
SMERALDO
Cosi quello se ne accorge e ci butta fuori tutti!
LUCIGNOLO
Ci butta fuori dopo averci mangiati!
LUNETTO
Se ci mangia come ci butta fuori?
GIOCONDO
Già, semmai ci butta dentro!
LUCIGNOLO
Ci butta e basta!
SMERALDO
Dobbiamo trovare un’altra soluzione per entrare!
LUCIGNOLO
La soluzione era che dovevate procurare i soldi per i biglietti!
SMERALDO
Io ciò provato!
GIOCONDO
Anch’io!
LUNETTO
Pure io ciò provato! Tu invece ci hai provato?
LUCIGNOLO
Che centra, io sono il capo!
PINOCCHIO (entra canticchiando, ha l’abbecedario sottobraccio)
La, la, la, la. Ciao!
LUNETTO
Ei, tu chi sei?
PINOCCHIO
Pinocchio!
LUCIGNOLO
E da dove vieni?
PINOCCHIO
Da casa!
LUCIGNOLO
Quale casa!
PINOCCHIO
Quella di Geppetto!
LUCIGNOLO
E come mai io non ti ho mai visto?
SMERALDO
Neanche io?
GIOCONDO
Neanche io!
LUNETTO
Neanche io!
LUCIGNOLO
Mah! Non capisco questo da dove sbuca fuori!
PINOCCHIO
Da un pezzo di legno!
LUCIGNOLO
Da un pezzo di legno? Bella questa! Ahahah!
SMERALDO
Da un pezzo di legno! Ahahah! (ridono tutti)
PINOCCHIO
Se non ci credete peggio per voi! Io vado ciao Lucignolo!
LUCIGNOLO
Ei, ma come sai il mio nome!
PINOCCHIO
So anche quello di Smeraldo, Giocondo e Lunetto!
SMERALDO
Ma io non mi ricordo di averti mai visto!
GIOCONDO
Neanche io!
PINOCCHIO
Voi no, ma io si! Quand’ero ancora albero!
LUCIGNOLO
Quand’ero ancora albero! Bella questa! Ahahahah!
SMERALDO
Si, proprio bella. Ahahah! (ridono tutti)
LUCIGNOLO
Comunque mi piaci, sarai un ottimo amico.
PINOCCHIO
Ok. Adesso devo andare a scuola!
LUCIGNOLO
A scuola! Deve andare a scuola! Bella questa! Ahahahah!
SMERALDO
Si proprio bella! Ahahah!
GIOCONDO
A scuola! Ahahah!
PINOCCHIO
Perché voi non venite?
LUCIGNOLO
Noi? Quando mai! Noi adesso andiamo...andiamo....andiamo al teatro dei burattini!
GIOCONDO (a parte)
Ma se non abbiamo i soldi per i biglietti!
LUCIGNOLO
Zitto!
PINOCCHIO
E che c’è da vedere al teatro dei burattini!
LUNETTO
Bella questa! Ahahah! Al teatro dei burattini ci sono da vedere i burattini no!
LUCIGNOLO
Uno spettacolo magnifico, divertentissimo, da non perdere. Anzi noi andiamo prima che inizi!
SMERALDO
Ma come...
LUCIGNOLO
Andiamo! Ciao Pinocchio! (vanno per andare)
PINOCCHIO
Ma...che fa se a scuola ci vado domani?
GRILLO (f.s.)
Pinocchio!
PINOCCHIO
Stai zitto!
LUCIGNOLO
E chi ha parlato!
PINOCCHIO
Non parlavo con te! Ma con un grillo maledetto che non si fa gli affari suoi!
LUCIGNOLO
Un grillo! E dov’è?
PINOCCHIO
Niente è una storia troppo lunga!
GRILLO
Pinocchio ricordati le promesse alla fatina!
PINOCCHIO
Parla quanto vuoi tanto non ti ascolto più!
LUCIGNOLO
Domani ci andremo anche noi a scuola! Vieni con noi al teatro dai!
PINOCCHIO
Eh... ma io non ho i soldi per il biglietto!
LUNETTO
E neanche noi!
LUCIGNOLO
Zitto! Questo è un problema! Come si può fare! (riflette)
SMERALDO
Già, come possiamo fare?
GIOCONDO
Come facciamo!
LUNETTO (si avvicina a Pinocchio)
Mi fai vedere l’abbecedario!
LUCIGNOLO
Trovato, l’abbecedario! Vendiamo l’abbecedario!
PINOCCHIO
No, ma Geppetto me l’ha comprato per andare a scuola!
LUCIGNOLO
Ma chi lo usa! Ti insegnerò io le cose che sono la dentro!
SMERALDO
Già, t’insegnerà lui che cose, le cose, le cose che sa!
LUNETTO
Ma se non sa leggere!
LUCIGNOLO
Zitto! Allora lo vendiamo?
PINOCCHIO
Mah...
LUCIGNOLO
Deciditi, altrimenti noi andiamo.
PINOCCHIO
Va bene! E a chi lo vendiamo?
LUCIGNOLO
A questo penso io! Dai qua. Aspettatemi, arrivo subito! (esce)
V.F.C.
Venite, venite al teatro dei burattini. Venite, il divertimento è assicurato. Venite, lo spettacolo sta per cominciare.
SMERALDO
Speriamo che Lucignolo faccia presto, altrimenti perderemo lo spettacolo!
PINOCCHIO
Ma riuscirà a vendere l’abbecedario?
SMERALDO
Certo, Lucignolo quando dice una cosa la fa!
GIOCONDO
La fa e basta!
LUNETTO
E se non la fa ce la fa fare a noi!
SMERALDO
Eccolo che arriva, speriamo bene!
LUCIGNOLO
Ecco i soldi per i biglietti. Si va al teatro!
TUTTI
Evviva. Andiamo. Bravo Lucignolo! (escono)
(Ballo burattini)
Buio
SCENA VII (Detti e Mangiafuoco)
(Tutti i burattini sono fermi, terrorizzati da Mangiafuoco)
MANGIAFUOCO (Girando tra i burattini)
Bene, bene, bene! Vediamo oggi chi mi riempirà la pancia! Sarai tu? O forse tu? No, tu sei troppo piccolo, non mi basteresti, è meglio farti crescere un po’. Allora vediamo un po’. Facciamo a sorte. Ambarabà cicci coccò... etc. (fa la conta sui burattini)
No, anche tu sei troppo piccolo per il mio pranzo. Scelgo io e non se ne parla più. Tu! (indicando Lucignolo) Tu sarai il mio pranzo di oggi, e forse ne resterà anche per domani!
TUTTI
No!
MANGIAFUOCO
Vieni qui, ti preparerò per un bel stufato da leccarsi i baffi! (Va per prenderlo)
PINOCCHIO
Signor Mangiafuoco, io pensavo che lei mangiasse solo il fuoco!
MANGIAFUOCO
E ti sbagliavi!
PINOCCHIO
E allora perché la chiamano Mangiafuoco?
MANGIAFUOCO
Perché a me piace mangiare piccante come il fuoco! Contento adesso. E se non stai zitto mangio te al suo posto!
PINOCCHIO
Va bene mangi me!
TUTTI
No, Pinocchio no!
PINOCCHIO
State tranquilli io sono di legno, e non appena mi morderà si romperà i denti!
MANGIAFUOCO
Sei sicuro di volere prendere il suo posto?
PINOCCHIO
Si!
SMERALDO
Di legno ma che dici?! Smettila di scherzare!
PINOCCHIO
Oh, oh. Adesso non sono più di legno, sono un bambino!
MANGIAFUOCO
Vieni qua!
PINOCCHIO
Senta io ci ho ripensato!
MANGIAFUOCO
Basta, io ho fame e non voglio più aspettare! (lo prende sottobraccio)
GRILLO (apparendo)
Pinocchio, te l’avevo detto che ti saresti messo nei guai!
PINOCCHIO
Aiuto, aiuto!
TUTTI
Lascialo, lascialo!
MANGIAFUOCO
Fermi o vi mangerò tutti, a costo che mi venga un’indigestione!
GRILLO
Pinocchio! Per questa volta ti aiuterò, ma bada a te a non ficcarti in altri guai!
PINOCCHIO
Si, si, lo prometto.
GRILLO
Devi sapere che Mangiafuoco ogni volta che starnuta cambia carattere, se è buono diventa cattivo e viceversa. Adesso lo farò starnutire, cosi potrai andare a casa da Geppetto. Promesso?
PINOCCHIO
Si, promesso, promesso!
GRILLO
Cri cri! Mangiafuoco?
MANGIAFUOCO
Chi è che mi chiama?
GRILLO
Sono io! Qui, sono il grillo!
MANGIAFUOCO
E che vuoi?
GRILLO
Avvicinati un po’, devo confidarti un segreto che ti permetterà di abbindolare tutti i burattini che vorrai per il tuo teatro!
MANGIAFUOCO
Davvero?!
GRILLO
Si, vieni qui?
MANGIAFUOCO (va dal grillo che gli fa il solletico con una piuma e lo farà starnutire)
Sentiamo questo segreto! Etcciùùùù! (diventato buono) Avanti miei cari burattini, andate, per oggi abbiamo finito! (tutti escono felici e contenti, il grillo scompare)
PINOCCHIO (che ancora è trattenuto sottobraccio da Mangiafuoco)
Signor Mangiafuoco, può lasciarmi andare?
MANGIAFUOCO (lo lascia scendere)
Certo, dove devi andare?
PINOCCHIO
Dal mio babbo a casa!
MANGIAFUOCO
E che fa il tuo babbo?
PINOCCHIO
Costruisce i burattini come me!
MANGIAFUOCO
A si? Allora eccoti 5 monete d’oro e portale al tuo babbo. Digli di costruire un paio di burattini per me. Digli che poi passerò io stesso a ritirarli!
PINOCCHIO (mette le monete in tasca)
Grazie signor Mangiapiccante!
MANGIAFUOCO
Chi è mangiapiccante?
PINOCCHIO
Lei, ha detto che mangia sempre piccante!
MANGIAFUOCO
Ti sbagli a me non piace mangiare piccante! Etciùùùùù! (diventa cattivo) Ei tu, dove credi di andare? Andiamo, ti mangerò tutto d’un fiato, lo stomaco non la smette più di borbottare!
PINOCCHIO (stacca dei peli dalla barba di Mangiafuoco)
Signor Mangiafuoco, prima di mangiarmi le posso dire una cosa?
MANGIAFUOCO
Che c’è?
PINOCCHIO
Nell’orecchio!
MANGIAFUOCO
Uhm! Quante smancerie. (si abbassa e Pinocchio gli fa il solletico) Etciùùù! (diventa buono e lascia Pinocchio)
PINOCCHIO (gli da la mano)
La saluto signor Mangiafuoco!
MANGIAFUOCO
Stammi bene e salutami il tuo babbo! (esce)
Buio
SCENA VIII (Pinocchio, Gatto e Volpe)
PINOCCHIO
Ce mancato poco che non finivo mangiato! Però il rischio ne è valsa la pena, Mangiafuoco mi ha fatto diventare ricco!
VOLPE (entrando all’improvviso insieme al Gatto)
Pinocchio come va?
PINOCCHIO
Come sai il mio nome?
VOLPE
Siamo tanto amici di tuo padre!
GATTO
Già, mi ricordo quand’eri piccolo cosi! (fa il gesto)
PINOCCHIO
Ma io non sono mai stato piccolo! Mio padre mi ha fatto cosi!
VOLPE
Già, il gatto voleva dire cosi. (fa il gesto alla sua altezza) Abbiamo visto tuo padre.
PINOCCHIO
E dove l’hai visto?
VOLPE
Davanti casa, tremava dal freddo!
GATTO
Certo, era senza cappotto!
PINOCCHIO
Da domani ne avrà quanti ne vorrà, sono diventato ricco!
VOLPE
Ricco?
GATTO
Ricco?
PINOCCHIO
Ricco! Ciao vado! (si avvia)
VOLPE
Dove vai?
PINOCCHIO
A portare le monete al mio babbo.
VOLPE
Monete?!
GATTO
Monete?!
PINOCCHIO
Monete d’oro.
VOLPE
Monete d’oro?
GATTO
D’oro?!
PINOCCHIO
Si. Ciao!
VOLPE
E chi te l’ha date?
PINOCCHIO
Mangiafuoco! Adesso devo andare!
VOLPE
Aspetta, e come mai te le ha date!
PINOCCHIO
Così il mio babbo gli costruirà 2 burattini!
VOLPE
Ma il tuo babbo...non...
GATTO
Non le vuole!
VOLPE
No, dico non...non c’è più!
GATTO
È morto!
PINOCCHIO
Prima avete detto che l’avete visto?!
GATTO
Intravisto, ma visto proprio no!
VOLPE
Si, e poi mi sa che ho sentito dire che sia partito, vero?
GATTO
Si, ora che ci penso, penso che sia partito.
VOLPE
E quindi è inutile che vai a casa!
GATTO
Si, tanto non c’è a casa!
PINOCCHIO
E dov’è?
GATTO
Non lo sappiamo! (a parte) O lo sappiamo?
VOLPE
Sappiamo che è partito per cercarti!
GATTO
Si, ti cercava, e chi cerca trova... le monete!
PINOCCHIO
Comunque vado a cercarlo!
VOLPE
No, aspetta è inutile che lo cerchi anche tu!
GATTO
Già. Se ti cerca lui e lo cerchi anche tu vi cercate tutti e due e non vi trovate più! Giusto!
VOLPE
Giusto!
GATTO
Infatti ci ha detto, se Pinocchio mi cerca ditegli di non cercarmi che lo cerco io. Vero?
VOLPE
Si, e chi ha pregato di cercarti.
GATTO
E noi appunto ti stiamo cercando!
VOLPE
Prima lo cercavamo!
GATTO
Perché adesso non più?
VOLPE
Se l’abbiamo trovato! Che lo cerchiamo a fare?
GATTO
Già, ti abbiamo trovato, perché se non eri qua, eravamo ancora a cercarti e se eravamo ancora...
VOLPE (zittendolo)
L’abbiamo trovato e basta!
PINOCCHIO
In ogni caso io voglio andare a casa. E vedere se il mio babbo è tornato. (va per andare)
VOLPE
Quanta fretta.... (Ballo, Pinocchio, gatto e volpe)
Buio
FINE I ATTO
ATTO II
SCENA IX (Gatto, Volpe e Pinocchio)
(Gatto e Volpe discutono, sono ubriachi)
VOLPE
Sei stato tu a fartelo scappare!
GATTO
No, sei stato tu!
VOLPE (colpendolo)
No tu!
GATTO (colpendolo)
No tu!
VOLPE (c.s.)
No tu!
GATTO (c.s.)
No tu!
VOLPE
Sei stato tu a voler andare all’osteria del gambero rosso!
GATTO
E sei stato tu che hai ordinato il vino rosso, io volevo il bianco, lo sanno tutti che il vino bianco è come l’acqua che non ubriaca!
VOLPE
E perché l’hai bevuto!
GATTO
Non è vero io non ho bevuto, sono astemio!
VOLPE
Anch’io!
GATTO
E allora chi l’ha bevuto il vino, Pinocchio!?
VOLPE
Dov’è?
GATTO
Chi!
VOLPE
Pinocchio?
GATTO
Dov’è?
VOLPE
Chi?
GATTO
Pinocchio!
VOLPE
Si, ma dove Pinocchio?
GATTO
Che ne so, l’hai detto tu che c’era pinocchio!
VOLPE
No, l’hai detto tu!
GATTO
No tu!
ATTO II
VOLPE (colpendolo)
No tu!
GATTO (colpendolo)
No tu!
VOLPE
Tu! (I due sono intenti a colpirsi mentre passa Pinocchio) Pinocchio!
GATTO
L’hai detto tu che c’era pinocchio!
VOLPE
Infatti c’è?
GATTO (si gira e lo vede)
Pinocchio!
VOLPE
Dov’eri finito!
PINOCCHIO
Mi ero appisolato, mi avete fatto bere il vino, ma io sono astemio!
GATTO
È quello che ho detto poco fa alla volpe, che anch’io sono astemio! Ma se siamo astemi, come abbiamo fatto ad ubriacarci?!
VOLPE
Non importa! Le monete ce l’hai sempre con te!
PINOCCHIO
Si.
GATTO
Tutte?
PINOCCHIO
Una l’ho dovuta dare all’oste per il pranzo!
VOLPE
Noi, non abbiamo pagato per non fare gli spocchiosi!
GATTO
E che vuol dire?
VOLPE
Che ne so, l’ho sentito dire una volta!
PINOCCHIO
Adesso vado a casa, ciao. (esce)
VOLPE (il gatto vorrebbe trattenerlo ma la volpe lo ferma)
Ciao!... Ciao Pinocchio, anche noi andiamo a casa, tu di qua e noi di la. Addio.
GATTO (dispiaciuto)
Addio! ... Ma perché non l’abbiamo fermato?
VOLPE
Scsc. Ho un piano! Adesso lo deruberemo! Travestiamoci! (si abbassa il cappuccio)
GATTO
Chi sei?
VOLPE
Come chi sono? Sono io cretino!
GATTO (ironico)
Cosi travestito non ti avevo mica riconosciuto!
VOLPE
Forza copriti e andiamo.
GATTO
Ma sei sicuro che non ci riconoscerà?
VOLPE
È buio pesto vuoi dirmi come farà a riconoscerci?
GATTO
A già! ... E noi come faremo a riconoscere lui?
VOLPE
Muoviti, copriti e andiamo! (escono)
Buio
SCENA X (Lucignolo, Smeraldo, Giocondo e Lunetto)
(Entrando uno dopo l’altro)
LUCIGNOLO
Ma che fine avrà fatto Pinocchio!
SMERALDO
Secondo me Mangiafuoco se l’è mangiato!
GIOCONDO
Secondo me pure!
LUNETTO
E pure secondo me!
LUCIGNOLO
E se invece no?! Che facciamo andiamo a vedere?
SMERALDO
E se Mangiafuoco ci prende di nuovo!
GIOCONDO
E se ci mangia?
LUNETTO
E se ci fa arrosto?
LUCIGNOLO
Avete paura! Avete fifa?!
SMERALDO
Perché non ci vai tu?
LUCIGNOLO
Solo?!
GIOCONDO
Anche tu sei un fifone!
LUCIGNOLO (li guarda uno per uno e tutti abbasseranno lo sguardo)
O tutti o nessuno! ... Ho capito, nessuno. Andiamo a giocare! (escono tutti)
SCENA XI (Gatto e Volpe)
GATTO (entrando,si tiene la zampa monca)
Ai! Ai! Quel burattino è più astuto di una volpe!
VOLPE (lo guarda stizzita)
Ha messo le monete in bocca e non ce stato verso di fargliela aprire.
GATTO
L’ha aperta solo per staccarmi la zampa! Ai! Ai!
VOLPE
Non essere esagerato, vedrai che ti ricrescerà!
GATTO
Sono le unghie che ricrescono non le zampe!
VOLPE
Comunque te ne sono rimaste tre!
GATTO
Ma se nasciamo con quattro ci sarà un motivo?!
VOLPE
Vedrai che domattina quando sarà morto avrà la bocca aperta e noi potremo prendere le monete.
GATTO
Ma sei sicuro che i burattini muoiono impiccandoli!
VOLPE
Certo che sono sicuro! Piuttosto, teniamolo d’occhio, non sia mai quando avrà la bocca aperta qualche gazza ladra veda luccicare le monete e ci fa fessi. (guarda in quinta)
GATTO
Perché?
VOLPE
Come perché? La gazza ruba tutto quello che luccica e le monete luccicano, o no?
GATTO
Già! Che ladre queste gazze ladre!! Stai tranquillo, io che ci sto a fare? La prendo tra le mie grinfie, e la stritolo. Anzi con la sola grinfia che mi è rimasta! Ai che dolore!
VOLPE
Io faccio un pisolino, comincia tu a fare la guardia! (si sdraia)
GATTO
Io! E perché devo cominciare proprio io?
VOLPE
Perché il dolore non ti farebbe dormire in ogni caso. Buona guardia!
GATTO
D’accordo capitano! (si mette in prossimità della quinta. Dopo poco) Dormi?
VOLPE
Vorrei, ma mi sa che con te è impossibile!
GATTO
No, volevo solo sapere quando smonterò il mio turno di guardia!
VOLPE
Ma se neanche l’hai cominciato!
GATTO
Era per sapere!
VOLPE
Quando ti sarai stancato svegliami e continuerò io. Adesso zitto!
GATTO
Miao! (si stiracchia, e subito si addormenta)
Buio
SCENA XII (Fata, Pinocchio e Grillo)
(Ballo fata) (Pinocchio è tornato un burattino, sta male e la Fata lo accudisce)
FATA TURCHESE
E quante monete ti ha dato Mangiafuoco?
PINOCCHIO
4! (gli cresce il naso) Fatina il naso si è allungato!
FATA TURCHESE
È perché hai detto una bugia! Quant’erano le monete?
PINOCCHIO
5! (il naso scompare)
FATA TURCHESE
Visto che il naso è andato via?! E perché ti ha dato le monete?
PINOCCHIO
Per comprarmi tutto quello che voglio! (gli cresce il naso) Oh, oh, il naso!
FATA TURCHESE
Oh, oh, la bugia!
PINOCCHIO
Per portarli al babbo! (il naso scompare)
FATA TURCHESE
Ah! Dunque sono stati i ladri ad impiccarti alla quercia?
PINOCCHIO
No! (gli cresce il naso) Il naso!
FATA TURCHESE
E il naso, e il naso! T’ho detto che se dici le bugie te s’allunga! Sono stati i ladri?
PINOCCHIO
Si! (il naso scompare) Ma se sai già le risposte perché mi fai le domande?
FATA TURCHESE
Per vedere quando la smetti di dire le bugie. Sto allungare e accorciare mi da i nervi, chiaro!? E cosi ti hanno impiccato perché volevano rubarti le monete che tu tenevi in bocca?
PINOCCHIO
Si! Ma gli ho dato un morso ad una mano! Però quando l’ho sputata era una zampetta di gatto!
FATA TURCHESE
Sai che hai rischiato di morire?
GRILLO (appare)
Tanto non è mica la prima volta, anche con Mangiafuoco ha rischiato di finire arrosto!
PINOCCHIO
Zitto tu!
GRILLO
Non sto zitto affatto, sei un burattino cattivo e ci resterai perché non mantieni le promesse, dici le bugie e non ascolti i buoni consigli!
PINOCCHIO
Non voglio essere un burattino! (piange) Ahahahah!
GRILLO
Piangi quanto ti pare, resterai un burattino!
FATA TURCHESE
Grilletto mio, sono io che faccio le magie qui! Ti sei dimenticato che sono io la fata?
GRILLO
No!
FATA TURCHESE
Mi pareva! E chi sono io?
GRILLO
La fata più bella del reame!
FATA TURCHESE
Bravo, e adesso me la vedo io, scomparisci!
GRILLO
Scomparisci non si può dire!
FATA TURCHESE
Non si può dire ma si può fare! (da un colpo di bacchetta magica e il Grillo scompare)
PINOCCHIO (piangendo)
Ahahahah! Non voglio essere un burattino!
FATA TURCHESE
Zitto con sta lagna. (Imitandolo) Ahahaha! Adesso prendi la medicina cosi starai meglio ed io ti farò ritornare bambino!
PINOCCHIO
No, la medicina no!
FATA TURCHESE
Si la medicina si!
PINOCCHIO
È dolce o amara?
FATA TURCHESE
È amara ma ti farà bene!
PINOCCHIO
Se è amara non la voglio!
FATA TURCHESE
Prendila e poi ti darò una pallina di zucchero!
PINOCCHIO
Prima voglio la pallina di zucchero.
FATA TURCHESE
Ecco... (gli da una pallina di zucchero) Adesso prendi la medicina.
PINOCCHIO (odora il bicchiere)
È troppo amara non la voglio!
FATA TURCHESE
Come fai a dire che è amara se non l’hai assaggiato?
PINOCCHIO
L’ho sentito dall’odore. C’ho naso io!
FATA TURCHESE
Se non la bevi morrai! Addio!
PINOCCHIO
No, morrai no! La bevo! (assaggia) Accipiderbolina com’è amara! Poi mi darai la pallina?
FATA TURCHESE
Certo?
PINOCCHIO (la beve, poi fa una faccia schifata)
Dammi la pallina!
FATA TURCHESE (gli da una pallina da tennis)
Ecco la pallina!
PINOCCHIO
Accipicchia, è di zucchero?
FATA TURCHESE
No, è da tennis! ... Questa è di zucchero.
PINOCCHIO
E adesso fammi diventare bambino!
FATA TURCHESE
E dammi ‘nattimo de tregua. Tutti col fiato sul collo me state. Io sono una fata mica Berlusconi! Allora, riprometti che farai il bravo bambino, che andrai a scuola e tutto il resto?
PINOCCHIO
Si!
FATA TURCHESE
Si come l’altra volta! Voglio darti un’altra possibilità. Allora, specchio delle mie brame, no, mi sono sbagliata. Abracadabra, maga maghella, ammazza quanto so bella… bim sal bim, bibidi bobiti bu, adesso un bambino sarai tu. (fumo e Pinocchio torna Bambino)
PINOCCHIO
Grazie fatina mia! (va per baciarla)
FATA TURCHESE
Piano, che mi rovini il trucco! Forza adesso vai di corsa a scuola!
PINOCCHIO
Ma devo andare dal mio babbo a portare le monete?
FATA TURCHESE
Dopo la scuola andrai da Geppetto. Fila!
PINOCCHIO
Va bene. Ciao fatina. (fa per baciarla)
FATA TURCHESE
Niente bacio. Ciao!
PINOCCHIO
Ciao! (esce)
FATA TURCHESE
Non capiscono che i baci mi rovinano il trucco. (si specchia) Ammazza quanto so bona! Se non fossi io stessa, potrei pure innamorarmi di me!
Buio
SCENA XIII (Pinocchio, Lucignolo, Smeraldo, Giocondo, Lunetto, Maestra)
(Ballo alunni) (Tutti gli alunni seduti per terra)
MAESTRA
Allora bambini, chi sa dirmi quanto fa 3+2?
LUCIGNOLO
32!
MAESTRA
Lucignolo sei il solito spiritoso! Allora chi lo sa?
PINOCCHIO
5!
MAESTRA
Bravo pinocchio! E quanto fa 3x2!
SMERALDO (contando don le dita)
6!
PINOCCHIO
L’aveva chiesto a me!
SMERALDO
E l’ho detto prima io! (gli fa la linguaccia)
MAESTRA
Chi mi dice cosa sono i numeri decimali?
LUCIGNOLO
I numeri che iniziano con 10! Ahahahah! (Tutti ridono)
MAESTRA
Silenzio! Ditemi come sono composte le frazioni? Dal nu...nu...
LUCIGNOLO
Nulla e dal niente. Ahahah! (Tutti ridono)
MAESTRA
Lucignolo basta! Dal numeratore e dal deno...deno...
SMERALDO
Minatore!
LUCIGNOLO
Minatore? Ma il minatore non è in miniera?
MAESTRA
Ditemi in vece, qual è il plurale di uovo?
LUCIGNOLO
Uovi!
SMERALDO
Uove!
MAESTRA
No!
GIOCONDO
Ovi!
MAESTRA
No, nessuno lo sa?
PINOCCHIO
Uova!
MAESTRA
Si. E chi mi dice cos’è una potenza?
SMERALDO
Lucignolo!
MAESTRA
Lucignolo?
SMERALDO
Si, quando fa le puzzette è una potenza! (Tutti ridono)
LUCIGNOLO
Maestra, senta che potenza! (fa una scoreggia)
MAESTRA (lo prende per l’orecchio e lo porta fuori, escono Lunetto, Smeraldo e Giocondo)
Ora basta, quando è troppo è troppo! Adesso ti insegno l’educazione!
SCENA XIV
(Pinocchio, Lucignolo, Smeraldo, Giocondo, Lunetto, poi Gatto e Volpe)
(Piazza del paese, tutti in scena)
SMERALDO
Pinocchio vieni con noi a vedere il pescecane?
PINOCCHIO
No, devo andare a casa dal mio babbo!
GIOCONDO
Ci andrai dopo. Dice che è un pescecane enorme!
SMERALDO
Enormissimo. Dai andiamo!
PINOCCHIO
No, devo andare a casa!
LUCIGNOLO
Lasciatelo stare, ormai lui ascolta solo quello che gli dice la sua fatina!
SMERALDO
Si, la fatina che ti ha messo la gonnellina!
LUNETTO
La gonnellina!
PINOCCHIO
Non è vero. Facciamo cosi, vado a casa e poi vi raggiungo!
LUCIGNOLO
Andiamo, tanto non ci credo che verrà. (escono Lucignolo, Smeraldo, Giocondo e Lunetto)
PINOCCHIO
Certo che verrò! (si avvia ma entrano il Gatto e la Volpe)
GATTO
Pinocchio!
VOLPE
Pinocchio! Come va? Dove sei stato?
PINOCCHIO
Dalla fatina!
VOLPE
La fatina?
PINOCCHIO
Si, che mi ha salvato dagli assassini che mi avevano impiccato.
GATTO
Che assassini questi assassini!
VOLPE
E perché volevano assassinarti questi assassini?
PINOCCHIO
Per rubarmi le monete d’oro!
VOLPE
E la fatina ti ha salvato?!
PINOCCHIO
Si!
GATTO
Maledetta fatina! Volevo dire benedetta fatina!
VOLPE
Che gentaglia che c’è in giro!
GATTO
Meno male che hai incontrato noi!
PINOCCHIO (accorgendosi che ha la zampa monca)
Ma che hai fatto alla zampa?
GATTO
Mi hai dato un morso!
VOLPE
Il gatto voleva dire miao, ho dato un morso vero?
GATTO
Si! Miao dato un morso!
PINOCCHIO
E perché?
GATTO
Quante domande?
VOLPE
In pratica abbiamo incontrato un lupo morto di fame, e il buon gatto che è di una bontà infinita, ha fatto dare un morso al lupo affinché mangiasse qualcosa.
GATTO
Già, proprio così!
VOLPE
Dunque le monete ce l’hai ancora tu!
PINOCCHIO
Si, li sto portando al mio babbo!
VOLPE
Aspetta, ti ricordi che noi ti avevamo fatto una promessa? La moltiplicazione delle monete nel campo dei miracoli?
GATTO
Bene, andiamo a sotterrarli!
VOLPE
Noi manteniamo sempre le nostre promesse, soprattutto con un amico come te.
GATTO
Già!
VOLPE
A noi ci riempie di gioia aiutare gli amici, quindi vogliamo farti moltiplicare le monete tanto che non basterà neanche un carro per portarle a casa dal tuo babbo.
PINOCCHIO
Davvero?
VOLPE
Certo!
PINOCCHIO
Ma è lontano questo campo?
VOLPE
No, è proprio qui a due passi. (fa due lunghi passi) Ecco qua, arrivati!
GATTO (gatto comincia a scavare)
Ecco qua, sotterra le monete!
VOLPE
No, deve fare lui la buca, altrimenti non germoglieranno! Forza Pinocchio! (Pinocchio esegue, e i due sbavando guardano le monete ) Ecco fatto, adesso non ci resta che aspettare!
PINOCCHIO
Ma quanto si deve aspettare?
VOLPE
Una mezzoretta, però se tu li annaffi germoglieranno anche in un quarto d’ora!
PINOCCHIO
Si!? Allora li annaffio! Sapete dove posso trovare dell’acqua?
VOLPE
Dietro il sentiero c’è una sorgente!
PINOCCHIO
Vado e torno!
VOLPE
Pinocchio, noi andiamo via. Abbiamo mantenuto la promessa! Addio amico mio!
GATTO
Addio amico nostro.
PINOCCHIO
Ma se aspettate che nascano vi regalo un paio di monete!
VOLPE
No! Non sia mai! Noi lo facciamo senza pretendere nulla. È la nostra bontà che ci fa fare queste buone azioni. A noi ci ripaga già la tua soddisfazione! Addio. (escono)
PINOCCHIO
Addio! Sono proprio generosi i miei amici! Vado a prendere l’acqua! (esce)
VOLPE (si affacciano per vedere se Pinocchio sia uscito)
Dai forza scava!
GATTO (esegue)
Eccole qua!
VOLPE (gliele prende)
Forza andiamo!
GATTO
E se germogliassero davvero?
VOLPE
Andiamo rintontito! (escono)
PINOCCHIO (rientra con dell’acqua in una scarpa)
Ecco qua! (innaffia) Adesso aspettiamo un po’. (siede accanto e guarda con apprensione) Ma quanto ci vuole! ... Nel frattempo farò un pisolino. (diventa notte)
SCENA XV
(Pinocchio e Grillo)
(Ballo grilletti)
GRILLO (apparendo)
Pinocchio! Pinocchio!
PINOCCHIO (svegliandosi)
Chi è?
GRILLO
E chi può essere, colui che ti dice ciò che dovresti fare, ma non l’ascolti mai!
PINOCCHIO
Ma le monete non sono spuntate. (comincia a scavare)
GRILLO
Ma che cerchi a fare, ormai le monete sono nelle mani dei tuoi amici ladri!
PINOCCHIO
Non è vero, sono qui, sicuramente ho messo poca acqua. Adesso le troverò.
GRILLO
Si, cerca, cerca. Si dice che chi cerca trova, ma purtroppo tu non troverai niente!
PINOCCHIO (cercando)
Ma dove sono finite!
GRILLO
Sei una testa di legno! (scompare)
PINOCCHIO
Non ci sono più le mie monete. Mi hanno rubato le monete. (piange) Ahahah!
SCENA XVI
(Pinocchio, Lucignolo, Smeraldo, Giocondo, Lunetto)
(Pinocchio continua a cercare piagnucolando)
SMERALDO (Entrano uno dietro l’altro)
Pinocchio, perché piangi!
PINOCCHIO
Il gatto e la volpe mi hanno rubato le monete d’oro.
LUCIGNOLO
E chi te l’aveva date le monete?
PINOCCHIO
Mangiafuoco!
LUCIGNOLO (scoppia a ridere)
Ahahah! Mangiafuoco! Aahahah! Mangiafuoco non regala monete d’oro!
SMERALDO
Infatti. L’hai detta grossa!
GIOCONDO
Ma proprio grossa.
LUNETTO
Grossissima!
LUCIGNOLO
Andiamo a vedere il pescecane. Dice che è proprio grosso!
SMERALDO
Grossissimo! Dicono che ha inghiottito un vecchietto con tutta la sua barchetta.
TUTTI
Andiamo! (escono tutti)
Buio
SCENA XVII
(Fata, Grillo e Pinocchio)
(Pinocchio è tornato burattino, sdraiato mentre la fata lo accudisce)
FATA TURCHESE
Vediamo se stavolta hai imparato la lezione!
GRILLO
Questo non imparerà mai! Secondo me...
FATA TURCHESE
Secondo me devi stare zitto, altrimenti...
GRILLO
Scomparisco!
FATA TURCHESE
Giusto.
GRILLO
Sto zitto!
FATA TURCHESE
Caro Pinocchio, per poco non finivi mangiato dal pescecane o fritto in padella come un pesce?
GRILLO
Ringrazia Dio che sei un burattino!
FATA TURCHESE
Deve ringraziare anche me. Sono stata io a salvargli la pelle trasformandolo nuovamente in burattino! Stai...
GRILLO
Zitto!
FATA TURCHESE
Uhm! Pinocchio, Pinocchio, non so come fare con te! Hai promesso già tante volte ma non mantieni mai! Intanto adesso devi riprendere la medicina...
PINOCCHIO
No, la medicina no!
FATA TURCHESE
Si, la medicina si, e anche senza zucchero! Dopodiché sarà l’ultima volta che ti trasformerò in bambino, e se tu non andrai a scuola e ti comporterai come si deve saranno...
GRILLO
Zzi tuoi! (si tappa la bocca)
FATA TURCHESE
Esatto! Prendi la medicina!
PINOCCHIO
No.
FATA TURCHESE (gli da uno scappellotto)
E prendi sta medicina e stai zitto! (Gliela fa ingoiare a forza) Oh! Allora bibidi bobidi bu, un bambino torni tu. Ed ora dritto dritto a scuola se no le buschi di santa ragione sai. E la pazienza ha un limite!
GRILLO
Brava cosi mi piaci!
PINOCCHIO
Aia! Io chiamo il telefono azzurro!
FATA TURCHESE
Secondo te chi risponde al telefono azzurro?! Perché ho il vestito di questo colore, per moda? Vai a scuola e non combinare altri guai! E se farai il bravo bambino ti farò una gran festa...
PINOCCHIO
Un party?
FATA TURCHESE
Un party dove potrai invitare tutti i tuoi amici, e ci saranno tutte le leccornie di questo mondo!
GRILLO
Ci sarà anche il martini?
FATA TURCHESE
No martini, no party! Eh!
Buio
SCENA XVIII (Pinocchio, Lucignolo, Smeraldo, Giocondo e Lunetto)
(Piazza del paese, Lucignolo aspetta che arrivino i suoi amici)
PINOCCHIO
Ciao Lucignolo, senti domani faccio una festa, ci vieni?
LUCIGNOLO (sempre intento a guardare l’arrivo dei tre)
Domani sarò già nel paese dei balocchi!
PINOCCHIO
E che paese è?
LUCIGNOLO
Il paese del divertimento! Dove non esistono scuole e si gioca dalla mattina alla sera.
PINOCCHIO
Non esistono scuole!?
LUCIGNOLO
No. Lunedì non si va a scuola, martedì ci si consola, mercoledì si giocherà e al giovedì si smetterà, venerdì c’è sempre festa ed il sabato la siesta la domenica per finire la si usa per dormire. Questo è quello che si farà ogni settimana!
PINOCCHIO
No, ma dai, davvero?
LUCIGNOLO
Certo amico, che fai ci vieni?
PINOCCHIO
Ma non posso, ho promesso alla fata che sarò un bravo bambino, e che andrò a scuola!
LUCIGNOLO
Ah, ah, ah! Ma con chi andrai a scuola se tutti i bambini verranno nel paese dei balocchi?!
PINOCCHIO
Tutti?
LUCIGNOLO
Proprio tutti!
PINOCCHIO
Ma io l’ho promesso alla fata!
LUCIGNOLO
Fa come vuoi. Ecco che arrivano gli altri. (entrano Smeraldo, Giocondo e Lunetto)
SMERALDO
Ciao Lucignolo eccoci qua. Noi siamo pronti per partire!
GIOCONDO
Vieni anche tu Pinocchio?
PINOCCHIO
No, io devo andare a casa dalla fatina!
SMERALDO
Ma che t’importa della fatina?
LUCIGNOLO
Già, e poi mica lo saprà? Io non glielo dirò di sicuro!
GIOCONDO
Neanche’io!
SMERALDO
E neanche io!
LUNETTO
Io neanche la conosco!
LUCIGNOLO
Allora andiamo?
PINOCCHIO (dispiaciuto)
No... andate pure... verrò la prossima volta!
LUCIGNOLO
La prossima volta?! Non ci sarà una prossima volta!
SMERALDO
Non sai cosa ti perdi!
GIOCONDO
Non sai cosa ti perdi!
SMERALDO
L’ho già detto io!
LUNETTO
Non sai cosa ti perdi!
GIOCONDO
L’ha già detto lui!
LUCIGNOLO (si avvia)
Beh noi andiamo, ciao citrullo!
PINOCCHIO
Ma è lontano questo paese dei balocchi?
SMERALDO
Mica ci andiamo a piedi! Chi ce la farebbe?
LUCIGNOLO
A mezzanotte passa il carro per prendere tutti quelli che vogliono andarci!
GIOCONDO
Ci passa a prendere tutti.
LUNETTO
Proprio tutti!
SMERALDO
Allora vieni o no?
PINOCCHIO
No, vado a casa.
LUCIGNOLO
Ciao, stammi bene!
SMERALDO
Noi staremo sicuramente benissimo!
GIOCONDO
Benone!
LUNETTO
Benino!
SMERALDO
Ma che benino, cretino, li si sta da veri pascià!
LUCIGNOLO
Andiamo!
PINOCCHIO
Ma è lontano il posto dove ferma il carro?
LUCIGNOLO
Ma no, è vicinissimo!
SMERALDO
E proprio qui a 2 passi!
GIOCONDO
Si, è a 4 passi!
LUNETTO
Più o meno 6 passi!
LUCIGNOLO
Noi dobbiamo andare, prima che passi il carro. Ciao!
SMERALDO
Ciao e salutaci la fata! (Tutti lo salutano ed escono)
PINOCCHIO (indeciso, guarda verso la casa, riguarda i ragazzi)
Aspettatemi vengo con voi!
TUTTI
Bravo Pinocchio. Andiamo al paese dei balocchi! (Ballo balocchi)
Buio
SCENA XIX (Pinocchio, Lucignolo, Smeraldo, Giocondo e Lunetto)
(Paese dei Balocchi. Sono gioiosi e contenti di stare li)
PINOCCHIO
Avevi proprio ragione, stare qui è uno sballo!
LUCIGNOLO
Che ti dicevo?
SMERALDO
Si, non pensavo proprio che esistesse un paese cosi!
GIOCONDO
A chi lo dici?
LUNETTO
Non dirlo a me!
LUCIGNOLO
Non c’è un attimo in cui non ci si diverte! (rivolto a Pinocchio) E tu che non volevi venirci!
SMERALDO
Domani chissà cosa ci sarà da mangiare?
GIOCONDO
Ma se abbiamo appena finito di mangiare!
SMERALDO
Era cosi per sapere!
LUNETTO
Pensi sempre a mangiare tu!
SMERALDO
Sono fatti miei a cosa penso!
LUCIGNOLO
Che facciamo andiamo alle giostre un altro po’?
GIOCONDO
Si, andiamo. (escono) (Ballo trasformazione asini)
Buio
SCENA XX (Domatore, Pinocchio, Lucignolo, Smeraldo, Giocondo, Lunetto)
(Sono addormentati per terra, hanno già le orecchie)
DOMATORE (entra e toccando le orecchie di Pinocchio)
Ci siamo quasi! Tra qualche minuto saranno trasformati del tutto! (esce)
PINOCCHIO (si sveglia e si gratta la testa)
Mi prude la testa, secondo me ho preso i pidocchi!
LUCIGNOLO
Che dormita ragazzi! (si stiracchia, poi vede pinocchio e scoppia a ridere) Ahahah. Altro che pidocchi, hai preso le orecchie! Ahahah! Hai le orecchie da asino! Ahahah!
PINOCCHIO (cercando di guardarsele)
Le orecchie?! (vede quelle di Lucignolo e ride) Ahahah! Anche tu sei un’orecchione! Ahahah!
LUCIGNOLO (toccandosele)
Ma cosa è successo? Ei, anche gli atri sono orecchiuti! Sveglia, svegliatevi!
SMERALDO (alzandosi)
Che c’è, possibile che non si possa dormire in pace? (al veder i ragazzi scoppia a ridere)
LUCIGNOLO
Ridi, ridi che ora ti passa!
SMERALDO
Avete visto che orecchie che avete? Ahahah!
PINOCCHIO
Non hai visto le tue?
SMERALDO (guardandosele)
Oh, oh! Ma che è successo?
GIOCONDO (alzandosi, guarda Lunetto)
Ahahah! Hai visto che orecchie che hai? Ahahah!
LUNETTO
Perché tu non ti sei visto le tue! Ahahah!
LUCIGNOLO
Silenzio, abbiamo tutte le orecchie lunghe.
SMERALDO
Secondo me abbiamo preso l’orecchioni!
LUNETTO (accorgendosi della coda)
E la coda non l’avete ancora vista?
TUTTI (si guardano la coda)
Abbiamo anche la coda!
PINOCCHIO
Mi sa che stiamo diventando somari! Hi, ho!
LUCIGNOLO
Ma che dici? Hii hoo?
SMERALDO
La voce sta diventando hii hoo!
GIOCONDO
Si, anche a me! Hii, hoo!
TUTTI (Cercano di parlare ma riescono a fare solo il raglio dell’asino)
DOMATORE (entrando, ha una frusta in mano)
Ecco fatto! Ora siete dei bei ciuchini pronti per essere addestrati! Forza andiamo! Forza! (i 4 disperati continuano a ragliare e girare per la stanza) Forza andiamo! ... Non sentite con le buone, vediamo se sentite con questa! (li frusta ed a poco a poco escono) Con le buone maniere si ottiene tutto!
Buio
SCENA XXI (Grillo e Domatore)
(Pinocchio, Lucignolo, Smeraldo, Giocondo e Lunetto sono i ciuchini del circo)
V.F.C.
Venite, venite a vedere il circo dei ciuchini addestrati. Venite, lo spettacolo sta per iniziare.
(Ballo mentre il domatore fa saltare i ciuchini)
GRILLO (appare)
Povero Pinocchio! Te l’avevo detto che saresti diventato un somaro! (Pinocchio raglia) Non posso aiutarti. Buona fortuna! (scompare)
DOMATORE (si accorge che Pinocchio zoppica)
Pinocchio, ti fa male la zampa? Vediamo un po’! (gli guarda la zampa) Mi sa che questa è una rottura che non ti permetterà di saltare più. E si, è arrivata la tua ora. Ti butterò in mare fin quando sarai affogato e poi con la tua pelle ci farò un bel tamburo! Almeno servirai anche da morto! (gli altri ciuchini, si agitano, ma il domatore li frusta e li tieni a bada) Ei, state al vostro posto altrimenti sono guai! (esce)
Buio
SCENA XXII (Pinocchio, Grillo e Geppetto)
(Ballo mare)
PINOCCHIO (piagnucoloso)
Dove sono? Che buio. Ho paura! Fatina dove sei? Grilletto dove sei?
GRILLO (appare)
Ah, adesso mi chiami grilletto? Prima ero un grillaccio! Ti sta bene!
PINOCCHIO
Grillo mio aiuto!
GRILLO
Mi dispiace ma non posso aiutarti.
PINOCCHIO
Ma dimmi almeno dove siamo?!
GRILLO
Dove siamo? Dove sei! Sei dentro la pancia di un pescecane. Adesso devo andare, ciao!
PINOCCHIO
Fammi uscire ti prego!
GRILLO
Non so come fare e poi devo andare ad aiutare un bambino che ha saputo ascoltare i miei consigli. Ciao ti saluto. (scompare)
PINOCCHIO
No! Ahahah! (piange) Ha ragione il grillo, dovevo ascoltarlo, ed anche il mio babbo Geppetto dovevo ascoltare. Babbo mio chissà dove sei? Babbo! (piange)
GEPPETTO (entrando con mezza candela accesa)
Chi è che piange? (avvicina la candela) Pinocchio!
PINOCCHIO
Babbo! (si abbracciano)
GEPPETTO
Pinocchio come sono felice di rivederti!
PINOCCHIO
Anch’io babbo sono felice! Ma che ci fai qui dentro?
GEPPETTO
Mi avevano detto che eri caduto in mare e sono andato a cercarti con una barchetta, poi invece questo grande pescecane mi ha inghiottito con tutta la barca.
PINOCCHIO
Eri tu il vecchietto!? È tutta colpa mia!
GRILLO (f.s.)
Si, è tutta colpa tua!
GEPPETTO
Ma no Pinocchio!
PINOCCHIO
Si, è colpa mia!
GRILLO
Si, è tutta colpa tua!
PINOCCHIO
Ma non eri andato via?
GEPPETTO
Ma con chi parli?
PINOCCHIO
Con un grilla…grilletto amico mio, che mi da sempre buoni consigli. Babbo ti prometto che da oggi in poi mi comporterò come si deve, andrò a scuola e farò sempre ciò che mi dirai!
GRILLO
Bravo, bisogna sempre ascoltare quello che dicono i genitori!
GEPPETTO
Oh, Pinocchio! Figlio mio! Sono molto contento della tua promessa, ma non so proprio come farai a mantenerla?
PINOCCHIO
Giuro papino che stavolta la manterrò!
GEPPETTO
Si, ma come farai se siamo dentro un pescecane?
PINOCCHIO
Ah, già non ci avevo pensato!
GRILLO (appare)
Pinocchio! Voglio darti ancora un ultimo consiglio prima di dirti addio per sempre. Più in la nella pancia del pescecane c’è un grande tonno, anche lui ha molta fretta di uscire. I pescecani di solito dormono con la bocca aperta. Quindi non appena si addormenterà, salirete in groppa al tonno e uscirete, e una volta in mare vi farete portare fino a riva. Mi raccomando Pinocchio, mantieni le promesse che hai fatto. Addio!
PINOCCHIO (triste)
Grilletto amico, mio non ci rivedremo più?
GRILLO
No, addio!
PINOCCHIO
Addio, amico mio!
GRILLO
Addio Pinocchietto! (scompare)
PINOCCHIO
Addio grilletto! Babbo, andiamo a cercare il tonno! (escono)
Buio
SCENA XXIII (Pinocchio, Geppetto, Fata Turchese e Grillo)
(Casa di Geppetto. Geppetto è a letto, tossisce, poi si addormenta )
PINOCCHIO
Povero babbo! Tutto quel tempo in mare ti ha fatto venire una brutta polmonite. Stai tranquillo, ti curerò come si deve. Dormi e riposati.
FATA TURCHESE (fumo)
Pinocchietto!
PINOCCHIO (felice)
Fatina mia!
FATA TURCHESE
Bravo il mio Pinocchio, adesso si che vedo un bravo bambino.
GRILLO (appare)
Eh, dopo tutto quello che ha combinato!
PINOCCHIO (contento)
Grilletto! Avevi detto che non ci saremmo visti!
GRILLO
Ho detto una bugia! Praticando con lo zoppo s’impara a zoppicare!
PINOCCHIO
Io non zoppicherò più!
FATA TURCHESE
Ed è per questo che noi siamo qua, per salutarti e dirti addio!
PINOCCHIO (triste)
Non ci rivedremo più?!
FATA TURCHESE
No, adesso che hai imparato la lezione, non avrai più bisogno di noi!
PINOCCHIO
No! Ci possiamo vedere ogni tanto?!
FATA TURCHESE
Pinocchio, allora non capisci! Questa è l’ultima volta che ci vedremo!
GRILLO
Ricordati tutti i miei...nostri consigli!
PINOCCHIO
Si!
FATA TURCHESE
Bene, è l’ora d’andare. Addio Pinocchio!
PINOCCHIO
Aspetta fatina mia, visto che non ci vedremo più, ti posso chiedere un favore?
FATA TURCHESE
E va bene! dimmi pure!
PINOCCHIO
I miei amici, Lucignolo e gli altri, erano ciuchini come me! Ci resteranno per tutta la vita?
GRILLO
Purtroppo si!
FATA TURCHESE
Quando imparerai a farti i ...
GRILLO
Fatti miei!
FATA TURCHESE
Esatto! Pinocchio, visto che hai trovato una fata buona... in tutti sensi, li farò ritornare bambini, a patto che non ti lasci traviare dai loro comportamenti, anzi che sia tu a trascinare loro a comportarsi come si deve! Me lo prometti?
PINOCCHIO
Si, promesso!
FATA TURCHESE
Bene, dopo quest’ultima promessa non mi resta che dirti addio.
PINOCCHIO (piagnucoloso)
Allora non ci vedremo mai più!
FATA TURCHESE
No. E non farmi piangere altrimenti rovino il trucco! Addio!
GRILLO
Addio Pinocchio!
PINOCCHIO
Posso abbracciarti, visto che è l’ultima volta?
FATA TURCHESE
Si! (si abbracciano, fumo) Ballo finale
FINE