P I N O C C H I O
di C.Collodi
libera riduzione
di Lelio Ottorino
P I N O C C H I O
Personaggi: Grillo – Geppetto – Mastro Ciliegia – Pinocchio – Carabiniere - Volpe – Gatto – Fatina – Portantini - Gufo – Corvo – Topo – Becchini – Lucignolo – Mangiafuoco – Burattini – Ragazzacci – Omino di Burro – Marmottina - Tamburaio
(entra il grillo parlante – tutto vestito di bianco – narratore-fantasma)
Narratore Ciao piccoli amici…crì !!! Sapete chi sono io?...veramente ero un grillo, prima
che qualcuno mi schiacciasse la testa, ora sono la coscienza di un personaggio
che ho conosciuto più di centotrenta anni fa…crì !! Oggi voglio raccontarvi la
sua storia. Che,come tutte le storie inizia così: c’era una volta… un re, diranno
subito molti di voi, invece no, avete sbagliato….C’era una volta un pezzo di
legno, non era un legno di lusso ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che
d’inverno si mettono nelle stufe o nei caminetti per scaldare le stanze. Un bel
giorno questo pezzo di legno capitò nella bottega di Mastro Ciliegia, così
chiamato per via della punta del suo naso sempre rossa e paonazza (esce Mastro
Ciliegia). Mastro Ciliegia aveva un vicino di casa, falegname “come lui” anziano
e terribilmente solo, “proprio come lui” (esce Geppetto).. I due pur essendo
molto amici, si beccavano spesso, ma ciò che faceva andare più nelle furie
Mastro Geppetto, era il sentirsi chiamare “polentina” soprannome che i discoli
del paese gli avevano dato per via del suo parrucchino giallastro, (Geppetto si
toglie il parrucchino e si gratta la testa) dato che Mastro Ciliegia aveva un grosso debito con
Mastro Geppetto, pensò di sdebitarsi portandogli quel pezzo di legno in regalo.
Ma ecco che arriva Mastro Ciliegia, e io…crì !!! Me ne vado… (via)
(casa di Geppetto)
M.Ciliegia (cercandolo perché orbo) Salve mastro Geppetto, che fate di bello costì ?
M.Geppetto (sta aggiustando una sedia) Ehi, dove guardate, sono qui!
M.Ciliegia (girandosi) Dicevo, che fate di bello costì ?
M.Geppetto Insegno l’alfabeto alle formiche !.Chi vi ha portato da me compare Ciliegia ?
M.Ciliegia (seccato) Le gambe!... Sono venuto per pagarvi il mio vecchio debito.
M.Geppetto Abito? Quale abito?
M. Ciliegia Debito! Ho detto debito!...Quindi vi ho portato questo bel pezzo di legno che
Ho trovato nei pressi del castello fatato.
M. Geppetto …Bacato ?
M. Ciliegia Ho detto fatato ! Sordo !
M. Geppetto Bacato…sorcio…?
M. Ciliegia Insomma !...Vi ho portato questo pezzo di legno! (glielo mostra)
M.Geppetto Eh non c'è bisogno di urlare, ci sento benissimo! Mi avete portato un pezzo di
legno ? e non potevate dirlo subito ?
Ciliegia E’ mezz’ora che ve lo stò dicendo!
Geppetto Comunque, avete fatto proprio bene, avevo bisogno di un po’ di legno per
riprendere la mia vecchia attività, proprio stamani mi è piovuta nel cervello una
splendida idea
Ciliegia E quale ?
Geppetto Ho pensato di fabbricarmi un burattino che sappia ballare, tirare di scherma, e fare
i Salti mortali.
M. Ciliegia Un burattino ? E che ci volete fare con codesto burattino ?
M. Geppetto Ci voglio girare tutto il mondo, tanto per buscarmi un tozzo di pane e un buon
Bicchiere di vino…che ne pensate ?
Pinocchio (da dentro il tronco) Bravo polentina!
M. Geppetto (a Ciliegia) Perché mi offendete ?
M. Ciliegia Chi vi offende ?
M. Geppetto Voi, mi avete chiamato polentina!
M. Ciliegia Non sono stato io.
M. Geppetto Sta un po a vedere che sono stato io.
M. Ciliegia Io non sono stato.
M. Geppetto E invece siete stato voi.
M. Ciliegia No!
M. Geppetto Si !
M. Ciliegia Basta ! Me ne vado, con voi non si può ragionare. (per andare)
M. Geppetto Mangiare ? Qui non c’è nulla da mangiare.
M. Ciliegia (tra se) Sordo, sempre più sordo… (forte) beh, addio! (per andare)
Pinocchio (dal tronco) Polentina!!!
M. Geppetto (furioso) Ancora osate chiamarmi così! Badate che se perdo la pazienza a voi vi
Chiamerò naso a patata.
M. Ciliegia Naso a patata a me ? Non vi permettete di offendere il mio naso, o d’ora in poi vi
Chiamerò, vecchio polentone.
M. Geppetto A me brontolone ?
M. Ciliegia Ho detto polentone!
M. Geppetto Non mi fate arrabbiare, se nò vi stacco quel naso a proboscide. (lottano)
M. Ciliegia Polentina, polentina…(lottando cadono a terra-si aiutano poi a vicenda a rialzarsi)
M. Geppetto Caro Mastro Ciliegia, siamo un po’ troppo vecchi per fare la lotta.
M. Ciliegia E’ vero, comunque la nostra amicizia sarà eterna.
M. Geppetto La lanterna…quale lanterna ?
M. Ciliegia (fa cenno che è sordo) Ora vi devo proprio salutare, a domani Mastro Ciliegia.(via)
M. Geppetto A domani. (riprende il lavoro)
Pinocchio (dal legno) Polentina !!!
M. Geppetto (guardando dove è uscito Ciliegia) Mi ha chiamato ancora polentina ? è insolente Quell’uomo…
comunque mi ha portato un bel pezzo di legno…voglio subito mettermi all’opera per costruire
il mio burattino (lavorando canta)…ne farò un bel burattino…(fatto il viso) beh, che hai da
guardarmi così ?...e smettila di ridere …(tra se) che viso insolente ! ( Pinocchio tira fuori la
lingua) Oh! (la ritira subito dentro) Che strano mi era parso di vedere…(Pinocchio ripete
l’azione – Geppetto alza gli occhiali e si stropiccia gli occhi – Pinocchio gli prende gli occhiali e
se li mette sul naso) Dove sono finiti i miei occhiali (li cerca – poi li vede sul burattino) ma come
diavolo hanno fatto a finire lì…succedono cose strane oggi. (lavora girando intorno al
burattino che gli toglie la parrucca tenendola sospesa finchè Geppetto se la trova davanti)
Ma cosa(velocemente gliela rimette in testa) mi è sembrato di vedere la mia parrucca volare.
(perplesso) Bah, ora portiamo via questi avanzi…(mentre va via Pinocchio gli affibbia un
calcione e subito si ricompone) Ma chi?...dev’essere quel birbante di Mastro Ciliegia, mi fa
sempre i dispetti quel vecchiaccio…(via con gli avanzi)
Pinocchio (prova a muovere le braccia, le gambe e la testa – poi si blocca)
M. Geppetto (entra e lo guarda) E’ proprio un bel burattino, però gli manca qualcosa…ah sì, un Bel berrettino
ne avevo uno che mi ero dilettato a fare con del pane bagnato…(va di la-poi torna) eccolo qui
(glielo mette) adesso sì, che è un vero burattino e a questo punto non mi resta che trovargli
un nome…come potrei chiamarlo ? Beh, dato che l,ho fatto con del legno di pino, potrei
chiamarlo ….Pinetto…no…forse è meglio Pinotto…anzi, lo chiamerò Pinocchio, questo mi
sembra proprio un bel nome. (a Pinocchio) Ti piace il nome Pinocchio ?...certo, non mi può
rispondere, comunque questo burattino mi farà molta compagnia. Ora controlliamo se ho
costruito bene le articolazioni…tira su questo braccio (prima fatica poi il braccio si molla e
finisce sul naso di Geppetto) Ohi…che male al naso. Pinocchio! Cerca di controllare meglio i
tuoi Movimenti…ora vediamo se funzionano bene le gambe…tira indietro questa e…
(Pinocchio gli affibbia un calcione) Ohi…
Pinocchio Polentina ! Polentina ! Polentina ! Ciao, ciao polentina. (gli fa la lingua e scappa)
Geppetto Come ?...(rialzandosi) A me polentina, polentina. (inseguendolo) Pinocchio,
M. brutto discolo, torna indietro, dove vai… (via)
Grillo (entra con piccoli salti) Crì…Geppetto si diede a rincorrere quel biricchino
di Pinocchio per strada finchè lo raggiunse e tentò di riportarlo a casa, ma
questi tanto urlò, tanto gridò, che un carabiniere che passava da li, credendo
che Geppetto volesse fare del male al burattino, lo arrestò e lo portò in prigione.
Carabiniere (portando Geppetto) Vieni con me brutto vecchiaccio! Ora tìinsegnerò io a non maltrattare i
poveri burattini.
Geppetto Ma io non ho fatto niente, volevo solo...
Carabiniere E non ti permettere di replicare, se no' dalla galera non ne uscirai molto facilmente. (via)
Grillo …crì…nel frattempo Pinocchio tornò a casa e li…crì…(via)
Pinocchio (entra canticchiando) La larallalallalà… (ride) ah ah ah…credeva Geppetto di farla
in barba a me, ma io sono più furbo di lui e... strano, non capisco... mi è venuto
come un vuoto nella pancia e…questa è... è fame... ho una fame terribile,
devo trovare qualcosa…(cerca) ma non c’è proprio niente in questa casa,
il babbo Geppetto è davvero povero. E va bene, penserò domani a mangiare ora..
Grillo (da dentro) Crì!!!
Pinocchio (si guarda intorno-poi riprende) La larallalallalà…
Grillo (come sopra) Crì!!!
Pinocchio (con un filo di voce-guardingo) Chi è là?
Grillo (entrando a balzi in scena) Crì…crì…crì…(resta in angolo)
Pinocchio Chi mi chiama ?
Grillo Sono io Pinocchio…crì !
Pinocchio Io chi ? non vedo nessuno.
Grillo Guarda in quest’angolo e mi vedrai…
Pinocchio (si avvicina guardando a terra-poi dai piedi sale osservandolo tutto)
Grillo Sono il grillo parlante…crì !
Pinocchio (balzando indietro per lo spavento) E cosa vuoi tu qui ?
Grillo Tu non lo sai, ma io abito in questa casa da più di cento anni.
Pinocchio Oggi però questa casa è mia, quindi vattene via subito.
Grillo Io non me ne andrò, se prima non ti avrò detto una grande verità. Crì!
Pinocchio Dimmela e spicciati.
Grillo Guai Pinocchio, a quei ragazzi che si ribellano ai genitori e abbandonano la
casa paterna, prima o poi avranno a pentirsene.
Pinocchio Canta pure grillo mio, ma io so, che prima di domani voglio andarmene da
qui, se nò, rischio di fare la fine di tutti gli altri bambini.
Grillo E quale ?...crì
Pinocchio Mi manderanno a scuola, e io di andarci non ne ho proprio voglia. Mi diverto
di più a giocare a salire sugli alberi e prendere gli uccellini dal nido.
Grillo Povero grullo! Non lo sai che così facendo diventerai un somarello e tutti si
prenderanno gioco di te.
Pinocchio Bada grillaccio del malaugurio, che se mi fai arrabbiare…
Grillo Se non ti garba andare a scuola, perché non impari un mestiere almeno ?
Pinocchio Perché fra tutti i mestieri, ce n’è uno solo che mi và a genio.
Grillo E quale ? crì!
Pinocchio Mangiare, bere e divertirmi dalla mattina alla sera.
Grillo Povero Pinocchio, mi fai proprio compassione.
Pinocchio (sorpreso) Perché ti faccio compassione ?
Grillo Perché sei un burattino. E quel che è peggio, perché hai la testa di legno.
Pinocchio (infuriato) Ora ti sistemo io brutto grillaccio. (prende il martello)
Grillo (fuggendo fuori scena) Cri ! cri ! cri !
Pinocchio (gli tira il martello) Prendi questo.
Grillo (da dentro) Criiiiiiiiiiiii…
Pinocchio Così impari grillo della malora! I tuoi consigli potevi darli a qualcun altro. Io non voglio
paternali e stupidi discorsi, io voglio fare quello che mi piace. Bene, ora che quel seccatore non
c’è più…mi è rimasta la fame e... e fa anche freddo… per fortuna qui c’è un braciere, mi
metterò coi piedi qui al calduccio …ora quasi quasi mi addormento…(si addormenta – dopo
un po) Sento odor di bruciato…(si guarda i piedi) Aiuto, aiuto i miei piedi bruciano…
M. Geppetto Meno male che mi hanno rilasciato subito e…
Pinocchio Aiuto, aiuto babbino…
M. Geppetto Pinocchio, Pinocchino mio cosa ti è successo ?
Pinocchio I piedi babbino! I miei piedi si sono tutti bruciati.
M. Geppetto (gli toglie i piedi dal braciere) Non temere Pinocchio, ora il tuo babbino te li rifarà
Come nuovi (prende gli attrezzi e glieli fa) Ecco vedi, sono tornati come prima.
Pinocchio (si alza) E’ vero, cammino,posso ancora camminare, che bello!
Geppetto Comunque ti sei comportato molto male Pinocchio, da te una cosa simile non me La sarei mai
aspettata. Da domani andrai a scuola, e speriamo che almeno lì ti Insegnino un pò di educazione.
Pinocchio Va bene babbo, andrò a scuola.
M. Geppetto Dimmi un po’, hai fame ?
Pinocchio Oh sì, ho tanta fame.
M. Geppetto Allora, vieni di là, che ho due pere lasciate dalla cena di ieri sera.
Pinocchio Poi, ho anche sonno.
M. Geppetto Non preoccuparti, ti darò il mio lettino. (via insieme)
Grillo Crì!...L’indomani, bardato di tutto punto, Pinocchio si avviava per la prima volta a scuola.
Il suo babbo Geppetto, sacrificando i suoi ultimi risparmi e vendendo la sua misera
casacca, era riuscito a comprargli l’abecedario, cioè, il suo primo libro scolastico e la
merenda. Questo era per Pinocchio un giorno molto importante perché, da pezzo di legno
qual’era stato, frequentando il mondo degli umani entrava a farne parte di pieno
diritto. Quindi era molto curioso di vedere come ne sarebbe stato accolto e anche disposto
ad accettare dei consigli. Ma per la strada una strana coppia di personaggi lo stava
aspettando…eccoli che arrivano, e hanno un’aria poco raccomandabile…crì ! (via)
(entrano il Gatto e la Volpe portando in scena un albero dietro al quali si nascondono)
Volpe (al Gatto) Vieni qua, che stà arrivando il gonzo.
Gatto (facendo eco) …onzo.
Pinocchio (passando) Ciao gente.
Volpe Ciao Pinocchio.
Gatto …occhio. (Pinocchio si ferma stupito)
Volpe Dove vai di bello ?
Gatto …ello
Pinocchio Vado a scuola.
Volpe (ride) In quel posto inutile.
Gatto …utile.
Pinocchio Perché inutile?
Volpe Non lo sai che ci sono modi migliori per diventare ricchi senza far fatica
Gatto …ica.
Pinocchio Ma voi chi siete e come mai mi conoscete ?
Volpe Permetti, monsieur la Volpè, e madame le Chat.
Gatto …le Chat.
Pinocchio Piacere signor la Volpè, saluti madama la chiatta.
Volpe Le Chat, vuol dire la gatta, non la chiatta! (al Gatto) com’è ignorante questo burattino.
Gatto …tino.
Volpe (a Pinocchio) Di un po’, hai qualche soldino con te ?
Gatto …con te.
Pinocchio Sì, il babbo me li ha dati per comprare l’abacedario e la merenda.
Volpe Fammi vedere. (Pinocchio esegue) molto, molto interessante, non è vero compare?
Gatto …pare.
Pinocchio Cosa è interessante ?
Volpe La fortuna che hai avuto nell’incontrare noi.
Gatto …noi.
Pinocchio Perché fortuna ?
Volpe Che ne diresti se facessimo raddoppiare le tue monete ?
Gatto …nete.
Pinocchio Cioè ?
Volpe Le tue monete possono diventare dieci!
Gatto …dieci.
Volpe …cento!
Gatto …ento.
Volpe …mille!
Gatto …ille.
Pinocchio Magari, e come ? (lo prendono sottobraccio)
Volpe Vieni con noi.
Gatto …con noi. (effettuano una finta camminata)
Volpe Devi sapere che qui vicino c’è il paese dei Barbagianni.
Gatto …Gianni.
Volpe Lì, c’è un campo magico, se tu ci seminerai i tuoi soldi e gli darai da bere.
Gatto …ere.
Volpe Entro domani nascerà un albero tutto pieno di monete d’oro che potrai portare Al tuo babbo.
Gatto …babbo.
Pinocchio Dici davvero e dove si trova ?
Volpe (fermandosi) Eccolo, è qui ! (indica a terra)
Gatto …Qui.
Pinocchio E cosa si deve fare ?
Volpe Devi scavare una bella buchetta.
Gatto …etta.
Volpe Mettervi dentro i tuoi soldi.
Gatto …oldi.
Pinocchio E poi ?
Volpe Poi null’altro che aspettare.
Gatto …are.
Pinocchio Ma sei sicuro che cresceranno ?
Volpe (al Gatto) Dammi la sfera.
Gatto …era. (gli consegna la sfera magica)
Volpe (guarda nella sfera) Vedo, vedo, vedo che domani qui ci sarà una bella pianta
Gatto …anta.
Volpe Coi rami verdi.
Gatto …erdi.
Volpe Ed è piena di tintinnanti monete d’oro.
Gatto …oro.
Volpe Però devi piantarli subito e correre a prendere l’acqua per annaffiarli.
Gatto …fiarli.
Pinocchio Subito ! Li pianto subito (sotterra i soldi) e corro a prendere l’acqua. (fa per Andare i due fanno
per prendergli i soldi)…ma ! (i due si bloccano) ma a voi come farò per ricompensarvi ?
Volpe Non ti preoccupare, il nostro mestiere è proprio quello di trovare degli sciocchi…
Gatto …occhi.
Volpe Cioè…volevo dire della povera gente e l’aiutiamo a diventare più ricca.
Gatto …icca.
Pinocchio ( rassicurato) Che bello, divento ricco, divento ricco (via)
Volpe (raccogliendo i soldi) Che stupido.
Gatto …upido.
Volpe Che grullo. (fuggendo)
Gatto …ullo. (via insieme)
Grillo Crì! Tornato sul luogo dove aveva seminato i suoi soldi, Pinocchio non ritrovò ne questi né
il Gatto e la Volpe. Comprendendo così di essere stato imbrogliato e non avendo il
coraggio di presentarsi a Geppetto senza i soldi e senza il libro, si mise a fuggire e corse
tanto al freddo e alla pioggia che alla fine stanco e stremato…
Pinocchio (entra in scena correndo) Non ce la faccio più, sono tanto stanco e ho tanto, tanto
Sonno. (si addormenta per terra)
Fatina Un burattino di legno che sembra morto, lo porterò a casa mia e lì lo curerò.
(Fa un cenno e arrivano due portantini, lo caricano) (CASA FATINA)
(Pinocchio dorme) Ho fatto chiamare i più illustri dottori per sapere qual è
il suo male. (fa un cenno entrano il Gufo il Corvo e il Topo ) Illustri dottori,
vorrei sapere la vostra sapiente opinione, sulla salute del Burattino.
Gufo (tasta il polso a Pinocchio) A mio credere…Uuuuh…il burattino è bello che
morto…Uuuuh... ma se non fosse morto... vorrebbe dire che è vivo…Uuuuh...
Fatina (al corvo) E lei che ne pensa ?
Corvo Cra... Mi dispiace contraddire il mio illustre collega, ma secondo me, forse il burattino è
vivo…Cra…ma se per disgrazia non fosse vivo, allora vorrebbe dire che è morto. Cra...
Fatina (al Topo) E la sua illustre opinione qual'è ?
Topo Squitt...Io dico che quando un medico non sa cosa dire, squitt... la cosa migliore è
che stia zitto! Squitt...Del resto quel burattino io lo conosco bene! squitt... si
chiama Pinocchio ed è una birba matricolata, un monellaccio, un vagabondo
(Pinocchio si nasconde sotto il lenzuolo) squitt... un figliolo disubbidiente che
farà morire di crepacuore il suo povero babbo, squitt... (Pinocchio piange)
Gufo Uuuuh... Se il morto piange, vuol dire che stà per guarire
Corvo Cra... Mi dispiace contraddirla, ma quando il morto piange è perché gli dispiace
di morire.
Topo Non è così colleghi, io dico…Squitth!
Corvo …crà.!
Gufo …Uuuh… (se ne vanno disputando con il loro verso)
Pinocchio (si guarda intorno) Ma dove sono ?
Fatina Sei in casa mia.
Pinocchio E tu chi sei ?
Fatina Sono la tua buona fatina.
Pinocchio (lamentoso) Ohi, sto male, sto tanto male.
Fatina (gli porge un bicchiere) Bevi questa medicina e in pochi giorni sarai guarito.
Pinocchio E’ dolce o amara ?
Fatina E’ amara, ma ti farà bene.
Pinocchio Se è amara non la voglio.
Fatina Dai retta a me, devila.
Pinocchio A me l’amaro non piace.
Fatina Bevila, quando l’avrai bevuta ti darò una pallina di zucchero per rifarti la bocca.
Pinocchio Dov’è la pallina di zucchero ?
Fatina (gliela dà) Eccola. (Pinocchio la mangia) Ora bevi.
Pinocchio (infila il naso nel bicchiere) E’ troppo amara, non la posso bere.
Fatina Come fai a dirlo se non l’hai nemmeno assaggiata ?
Pinocchio L’ho sentita dall’odore.
Fatina Bada Pinocchio che la tua malattia è molto grave, se non prendi la medicina
potresti anche morire.
Pinocchio Piuttosto morire ,che prendere quella medicina cattiva.
Fatina Come vuoi, allora per te non posso fare più nulla. (fa un cenno entrano i Becchini con cassa da
morto – col metro lo misurano)
Pinocchio (spaventato) Cosa volete da me ?
Becchino 1 Siamo venuti a prenderti per portarti al cimitero.
Pinocchio Ma io non sono ancora morto.
Becchino 2 Ancora no, ma ti restano pochi minuti di vita, cri... avendo ricusato la
medicina che ti avrebbe guarito.
Pinocchio Aiuto! Presto fatina, dammi subito la medicina che non voglio morire. (la beve di botto)
Becchino 1 Uuuuh... Ehi, compare, siamo venuti fino a qua per niente ?
Becchino 2 Mi rivolgerò ai sindacati perché voglio essere ugualmente pagato. (via)
Fatina E ora dimmi , perché fuggivi così Pinocchio?
Pinocchio Perché il mio babbo è cattivo e mi picchia sempre. (si gira allunga il naso)
Fatina Davvero ?
Pinocchio Si, è un vero tiranno.
Fatina Bada Pinocchio, che nella vita ci sono due tipi di bugie, quelle che hanno le gambe
Corte e quelle che fanno crescere il naso.
Pinocchio (toccandosi il naso) E’ vero, è vero fatina, sono un bugiardo, il mio babbino è
tanto buono, ti prego fammi tornare il mio naso di prima, non lo voglio così lungo.
Fatina Va bene, (con un movimento toglie il naso lungo) ma ora dormi (Pinocchio si addormenta)
Presto ti rimetterai e tornerai a casa dal tuo babbo, che è tanto in ansia per te. E se riuscirai
ad essere buono e a non dire più bugie, un giorno farò di te un bel bambino.
SECONDO TEMPO
Grillo Crì! Pinocchio,rimase in casa della fatina fino a completa guarigione,
comportandosi sempre da bravo e ubbidiente burattino, finchè un giorno,
dopo aver riempito di buoni propositi la fatina, che gli comprò l’abecedario e
lo rimise a nuovo, s’incamminò tutto felice e contento per ritornare a casa dal
suo babbo. Ma per strada un altro incontro importante lo aspettava , un
incontro che…ma non stò a dirvi altro, altrimenti perdereste il gusto dello
spettacolo…per Collodi ! A me non mi si fa fesso ! Ascoltate e buon
divertimento. (ESTERNO CON TEATRO BURATTINI)
Lucignolo (con la fionda – minacciando e facendo boccacce) Attenti che se ci colpisco…
Pinocchio (passando) Ehilà, ciao…
Lucignolo Ehi tu ! Dove vai così di fretta ?
Pinocchio Sto tornando a casa dal mio babbo.
Lucignolo A casa dal tuo babbo ! Ma tu sei proprio suonato…sarà forse perché ci hai quel
naso così lungo e strano che ti vergogni a vivere come si deve.
Pinocchio Cosa vuoi dire ?
Lucignolo Se vuoi imparare a conoscere davvero la vita, ci devi venire con me.
Pinocchio Dove ?
Lucignolo Intanto li. (appare il teatrino e Mangiafuoco) Vedi, c’è un bellissimo teatrino dei
burattini che sembra che ce l’hanno messo apposta per noi perché ci si possa
divertire se tu ci hai li soldi, possiamo vederci il spettacolo.
Pinocchio I soldi li ho, ma sono per il mio babbo.
Lucignolo Ma cosa ti ci frega del tuo babbo ! Lui è vecchio e la vita l’ha già goduta, dai, tira
Fuori i soldi e non farci lo spilorcio.
Pinocchio E va bene…(si avvicinano al teatrino)
Mangiafuoco (con vocione) Siete venuti per vedere lo spettacolo ?
Lucignolo Si.
Mangiafuoco I soldi li avete ?
Pinocchio Eccoli. (glieli da)
Mangiafuoco (a Lucignolo) E tu ?
Lucignolo Paga lui.
Mangiafuoco Attenti a non disturbare, soprattutto tu monellaccio (a Lucignolo) (entra nel teatrino)
Lucignolo (a Pinocchio) Tu come ti chiami ?
Pinocchio Mi chiamo Pinocchio.
Lucignolo Che nome buffo Pi nocchio, Pi nocchio, è tutto da ridere.
Pinocchio E tu come ti chiami ?
Lucignolo Io ho un nome bellissimo, e scommetto che qui molti lo conoscono (al pubblico)
Diteglielo voi come mi chiamo…e Lucignolo è un nome bellissimo vero ?...hai
Sentito, hanno detto tutti di si. (esce con la testa dal teatrino Mangiafuoco)
Mangiafuoco Signore e signori, state per assistere al più bello spettacolo del mondo.
Lucignolo Bene ! bravo !
Mangiafuoco Silenzio! Trattasi dei burattini animati
Lucignolo Bene ! Bravo !
Mangiafuoco Silenzio! o vi sbatto fuori: (scena dei burattini)
Colombina Salve, io sono Colombina, fra tutti i burattini la più carina.
Brighella E mi Brighella, quello che per la fame ghe xe strissa e buela.
Colombina Cossa xe che te voi da mì Brighella ?
Brighella Colombina mia passion, voggio farte una dichiarasion
Colombina Dei redditi ?
Brighella No, d’amor
Colombina Dime tosto, so’ impaziente, svela tutto immantinente.
Brighella Mi te amo, mi te adoro…come il pan col pomodoro.
Colombina Quanto che te sì romantego.
Brighella Te me piasi, te sì bella…come il cul de la padella.
Colombina Senti cossa che me dise drio, questo amante insemenio.
Brighella Vorrei darte una strizzada come fasso all’insalada
Colombina Tasi orsù brutto cialtron che no’ son ‘na colasion. Varda zò, piuttosto in sala tra la zente e i tosi
scaltri, ghe xe uno de no’altri.
Brighella Xe vera, xe vestio de beige e rosso, e me par che lo cognosso.
Colombina Varda ben e stai all’occhio.
Brighella Me ricordo ! Xe Pinocchio !
Lucignolo (a Pinocchio) Parlano di te ?
Pinocchio Ma, non so, non credo…
Mangiafuoco (esce con la testa dal teatrino) Ho ben sentito ! Tra gli spettatori c’è un nuovo Burattino
(guarda minaccioso) Ma chi è ?…dov’è ?
Lucignolo Presto scappiamo, se ti prende dovrai lavorare a vita. (via)
Pinocchio Gambe mie aiutatemi (via)
Mangiafuoco (gli grida dietro) E’ inutile che fuggi, ti ho riconosciuto Pinocchio, prima o poi ti Prenderò. (via)
Grillo Crì ! Pinocchio e Lucignolo corsero a gambe levate finchè riuscirono a far perdere le
proprie tracce – poi Lucignolo condusse Pinocchio in un luogo che conosceva assai bene e li. (SCENA BOSCO) (Ci sono un gruppo di ragazzi che aspettano)
Ragazzo 1 Ehi ragazzi, quando si decide ad arrivare la carrozza?
Ragazzo 2 Io sono due giorni che aspetto.
Ragazzo 3 Dai che poi potremo divertirci un mondo. Altro che la noia della scuola.
Lucignolo (Pinocchio e Lucignolo arrivano) Ciao ragazzi (batte il cinque) Quanto manca all'arrivo?
Ragazzo 1 Doveva essere gia qui.
Ragazzo 2 E' dannatamente in ritardo.
Ragazzo 3 Speriamo che arrivi presto
Pinocchio E ora cosa facciamo Lucignolo ?
Lucignolo Ci fermiamo qui e aspettiamo la carrozza per partire.
Pinocchio Ma dove volete andare ?
Lucignolo Parla piano, è un segreto che nessuno deve sapere.
Ragazzo 1 Noi siamo scappati da casa.
Ragazzo 2 E Proprio per prendere questa carrozza.
Pinocchio Ma dove vi porta questa carrozza ?
Ragazzo 3 Ci porta nel più bel paese del mondo, pensa che li, non si studia mai, non si lavora
Mai e non si ubbidisce mai, si gioca soltanto.
Pinocchio Che bel posto, e come si chiama ?
Lucignolo (ride) Che sciocco, tutti sanno come si chiama, vero…
Pinocchio (sognante) Dev’essere un posto bellissimo,
Ragazzo 1 Certo che è bellissimo e bisogna essere molto fortunati per poterci andare.
Pinocchio Beati voi che potete andarci.
Ragazzo 2 Tutti se hanno il coraggio possono andarci, perché non ci vieni anche tu ?
Pinocchio Non posso, ho promesso alla fatina di essere buono e ubbidiente.
Ragazzo 3 Una promessa ! Cosa vuoi che sia una promessa di fronte alla possibilità di
Passare tutta la vita divertendoti.
Pinocchio Lo so, solo che ormai ho promesso.
Lucignolo Fai quello che vuoi, pero non sai cosa ti perdi.
Pinocchio Ma come si passano le giornate in quel paese ?
Ragazzo 1 Giocando e divertendosi dalla mattina alla sera.
Pinocchio E’ una vita che farei volentieri anch’io.
Ragazzo 2 E allora dai, deciditi.
Pinocchio Ma sei sicuro che in quel paese non ci siano scuole ?
Ragazzo 3 Zitto ! Quella parola non la devi neanche pronunciare, nemmeno l’ombra
Pinocchio E nemmeno maestre ?
Lucignolo Anche questa è una parola che non ci devi dire, di quelle cose li, non ce n’è nemmeno una.
(rumore di carrozza) ecco, ecco la carrozza
Omino di B. (con bastoncino roteante ) O dolci e bei ragazzini, venite, venite con me,
avrete i divertimenti più belli del mondo, passerete le ore più spensierate, sarete
gai e felici tra dolci e balocchi, venite, venite. (gira intorno lo seguono)
Lucignolo (a Pinocchio) Presto deciditi o non sarai più in tempo.
Omino di B. Vieni, vieni anche tu bel burattino, offro gioia, felicità, allegria…(via)
Pinocchio Io veramente…
Lucignolo Peggio per te, rimani qui ad annoiarti. (via)
Pinocchio (tra se) Cosa faccio, vado o non vado, la ci sono le giostre, i divertimenti…
aspettatemi ragazzi vengo anch’io. (via di corsa)
Grillo Crì ! Avete visto ? E’ partito…e dovete sapere che la carrozza su cui salirono era piena
di ragazzi svogliati e maleducati, il cui solo scopo era quello di sfuggire ad ogni impegno
sociale e familiare e passare la propria vita nel più assoluto disinteresse per se stessi e per
gli altri. Dietro alla carrozza c’erano due somarelli legati Pinocchio li osservò più volte
durante il viaggio e vide che i loro occhi erano pieni di lacrime, velati da una tristezza
infinita. Ma poi venne distratto da un gran rumore di festa, erano giunti nel paese dei…
balocchi!!! Qui essi passarono intere settimane nei più svariati divertimenti, il loro spasso
sembrava non avere mai fine, ma uno strano giorno (SCENA PAESE DEI BALOCCHI)
(Pinocchio e Lucignolo entrano in scena incrociandosi mogi mogi hanno un berrettone di lana)
Lucignolo (con imbarazzo) Sai che ieri sono stato tutto il giorno sulle giostre.
Pinocchio Io sulle montagne russe e al tiro a segno.
Lucignolo Poi sono andato a bere una buonissima cioccolata calda con la panna.
Pinocchio Anch’io.
Lucignolo Come mai porti quel berretto in testa ?
Pinocchio Me l’ha ordinato il medico perché…perché mi sono sbucciato un piede. ..e tu ?
Lucignolo Anche a me mi ce lo ha ordinato perché…
Pinocchio Perché ?
Lucignolo Eh, perché…
Pinocchio Perché ?
Lucignolo Come sei curioso…perché mi sono fatto male a questo ginocchio…ma ora vado Un po’ sulle
giostre, così non ci penso e magari il male mi passa, Ciao Pin…i…o… cchio…Ciao I…o…
cchio…I…oooo (via)
Pinocchio (che si era trattenuto) Ahi, ahi che male alle orecchie ! Aiuto ! Aiuto ! C’è nessuno di là ?
Marmottina (arriva di corsa) Fffffff…che cos’hai Pinocchio ?
Pinocchio Sono malato Marmottina mia, sono tanto malato.
Marmottina Vediamo..vediamo (gli toglie il berretto escono le orecchie da asino)
Pinocchio Mi sento la febbre.
Marmottina Inffffffffatti hai una gran brutta fffffffffebbre.
Pinocchio (preoccupato) Che febbre è ? che febbre è ?
Marmottina Una brutta notizia per te, hai la febbre del somaro caro Pinocchio.
Pinocchio E cioè ?
Marmottina Non hai voluto studiare e così ti trasformerai in un bel somarello con tanto di Orecchi e coda.
Pinocchio Io un somaro ?...non voglio, non è possibile, cosa devo fare ? Marmottina aiutami.
Marmottina Caro mio cosa ci vuoi fffffare ormai è destino ! … Sta scritto nei decreti della sapienza Che tutti
i ragazzi che non hanno voglia di studiare, né di lavorare, ma pensano solo a Divertirsi,
debbano prima o poi fffffinire col trasfffformarsi in tanti somarelli fff (via)
Pinocchio Oh povero me…io non voglio…non vogl…i…o ! I…ooo (comincia a piegarsi)
Omino di B. (entra con la frusta) Dove sei brutto asinaccio…l’ora del divertimento è finita (lo
Frusta) forza…trotta, trotta, trotta. (lo porta via)
Grillo Crì ! Una volta diventato somarello Pinocchio fù venduto ad un circo dove gli
venne Insegnato a ballare e a saltare. I bambini accorrevano a frotte per
vederlo, era diventato una vera attrazione, divertire i bambini era anche
bello, ma al termine dello spettacolo doveva rientrare nella sua triste realtà, e
certamente non è che gli piacesse molto mangiare fieno ed essere trattato da
asino. Ma un brutto giorno gli capitò un grave incidente, mentre saltava fece
una brutta caduta e una zampa gli si azzoppò Il padrone del circo fu quindi
costretto a disfarsene, lo vendette a un costruttore di tamburi, il quale, lo portò al fiume
per affogarlo, togliergli la pelle e farne per l'appunto un tamburo. (SCENA FIUME)
Tamburaio (entra tirando l’asino) E’ inutile che ti fai tirare e che fai resistenza, ti ho pagato
venti soldi e la tua pelle mi servirà per fare un bel tamburo, quindi non farti
tirare….ora leghiamogli questo bel sasso e buttiamolo giù nel fiume, così
annegherà più in fretta (dopo averlo buttato si siede-si accende la pipa) Aspetterò
che affoghi poi lo tirerò su…considerate le sue dimensioni credo che più di due
piccoli tamburi non potrò ottenerne, potrei poi farne qualche borsellino, una
cintura…(esce il coltello) devo solo stare attento a non rovinargli il manto…
Pinocchio (sale dalla sponda del fiume) Ehilà padrone .
Tamburaio Si ?
Pinocchio Questa è vostra (gli da la corda)
Tamburaio (perplesso) Mia…grazie burattino.
Pinocchio Ora devo proprio andare, ciao ciao. (via di corsa)
Tamburaio …ciao ciao…(pensa poi va a vedere) l’asino non c’è più…ma cosa è successo…
L’asino è diventato un burattino o il burattino è diventato asino…allora mi hanno
Imbrogliato. Al ladro ! Fermate quel burattino, al ladro (via)
Grillo Crì ! Dopo essere tornato burattino, Pinocchio corse subito a casa nella
speranza di riabbracciare finalmente il suo amato babbo Geppetto, ma qui
apprese che il poveretto disperato per non averlo più visto tornare, si era
messo alla sua ricerca per terra e per mare e proprio in mezzo al mare le sue
tracce si persero. Così anche Pinocchio prese la via del mare…ma giunto al
largo, una grossa balena lo adocchiò e lo inghiottì, una volta nel ventre della
balena, Pinocchio cominciò a camminare verso un lumicino che gli sembrava
di scorgere a distanza. (INTERNO DELLA BALENA)
(c’è Geppetto che lavora – Pinocchio entra arrancando)
Pinocchio Mamma mia ! Che buio qui dentro…io ho tanta paura (piange)
M.Geppetto Chi è che piange così disperatamente (si avvicina facendosi luce con la lanterna)
Pinocchio, Pinocchino mio, finalmente ti ho ritrovato. (si abbracciano)
Pinocchio Babbo babbino, non vi lascerò più, mai piu.
M.Geppetto Ma sei proprio tu, i miei occhi mi dicono il vero, sei il mio caro Pinocchio ?
Pinocchio Se sapeste quanti guai ho passato per essere stato tanto cattivo e per avervi
disobbedito.
M.Geppetto Ma io ti ho sempre voluto bene lo stesso ti ho sempre perdonato.
Pinocchio Da quanto tempo siete qui ?
M.Geppetto Sono più di due anni che questro mostro marino mi ha inghiottito mentre per mare
Venivo alla tua ricerca.
Pinocchio Ma adesso dobbiamo pensare a fuggire.
M.Geppetto Si, ma in quale modo ?
Pinocchio Ci butteremo fuori dalla sua bocca mentre dorme.
M.Geppetto Sarebbe bello, ma io non posso, non so nuotare, vai tu, salvati almeno tu.
Pinocchio No, ora che ci siamo ritrovati non ci lasceremo mai più…(pensa) voi non sapete
Nuotare…idea ! Babbino, non ricordate, io sono un burattino e i burattini di cosa
Sono fatti ?
M.Geppetto Di legno.
Pinocchio E il legno nell’acqua galleggia, capito, voi salirete su di me e io vi porterò fino a
riva, nuoterò io per voi.
M.Geppetto Tentiamo Pinocchio…andiamo. (via entrambi)
Grillo Crì ! Riusciranno i nostri eroi a fuggire ? Ebbene si ! Pinocchio e Geppetto
accostarono all’enorme bocca della balena e allorché questa la spalancò si
buttarono tra le onde. Pinocchio nuotò con tutte le sue forze, trasportando il
suo amato babbo fino alla riva. Poi giunto a casa si ripromise di diventare
bravo e buono, di andare a scuola e di lavorare per aiutare il suo stanco e
vecchio babbo a rimettersi da tutte le sue vicissitudini. (CASA GEPPETTO)
Pinocchio (aiuta Geppetto e lo fa sedere) Riposati, riposati babbo che ora ci sono io a pensare a te.
M.Geppetto Bravo Pinocchio, ma bada di non stancarti troppo.
Pinocchio Non temere babbino, non temere.
Voci di dentro Pinocchio c’è da mungere la mucca-Pinocchio c’è da tirare il carretto-Pinocchio
C’è da tagliare l’erba – Pinocchio c’è da mietere il grano – Pinocchio la scuola –
Pinocchio – Pinocchio – Pinocchio – Pinocchio
(Pinocchio corre da un angolo all’altro – Geppetto dorme sulla sedia)
Pinocchio (lo sveglia) Ora babbino andate a dormire che ci sarà sempre il vostro Pinocchio a
Vegliare su di voi (lo porta fuori scena) Ora sono proprio stanco. (dorme)
Fatina (entra) Bravo Pinocchio, sei diventato proprio un bravo figliolo, ti meriti
un grande premio. (gli si pone davanti con azione magica – Pinocchio si toglie la
maschera e i guanti – poi la fatina se ne va)
(arriva mattina Pinocchio si sveglia e comincia a stropicciarsi gli occhi)
Pinocchio Ma…ma le mie mani non sono più di legno…(si tocca il viso) Io non sono più un
Burattino, sono un bambino, un bambino vero, posso saltare, posso giocare,
evviva Evviva non sono più un burattino…
M.Geppetto Che succede Pinocchio ?
Pinocchio Babbino guardate, non sono più un burattino.
M.Geppetto Pinocchio, Pinocchino mio, come sei bello, lasciati guardare.
Pinocchio Anche voi sembrate guarito…ma cosa è successo ?
M.Geppetto Questo prodigio è per merito tuo Pinocchio.
Pinocchio Perché, merito mio ?
M.Geppetto Perché quando i ragazzi cattivi, diventano buoni, hanno la virtù di rendere ogni
Cosa più bella, anche all’interno delle loro famiglie.
Pinocchio E il vecchio Pinocchio di legno che fine avrà fatto ?
M.Geppetto E’ vero, dove sarà finito e cosa sarà rimasto del vecchio Pinocchio di legno ?
Pinocchio Cerchiamolo.
M.Geppetto Eccolo li (indica un angolo) Ecco il vecchio Pinocchio che avevo costruito.
(rientra con il burattino di legno – lo mette a sedere sulla sedia)
Pinocchio (osservandolo) Com’ero buffo quando ero un burattino. (tutti si bloccano facendo quadro)
Grillo Crì ! Vedete bambini, le buone azioni vengono sempre ricompensate prima
o poi quindi se avete qualche dubbio, ricordatevi di Pinocchio e pensateci
molto bene prima di partire per il paese dei….
F I N E