Pinocchio dei 4 gatti

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                  PINOCCHIO dei 4 GATTI

-Sipario chiuso: si sentono solo rumori del bosco e si vedono i lampi

  La Fata Turchina e alcuni bambini avanzano tra il pubblico verso il proscenio. Si fermano sul palco davanti al sipario chiuso, la fatina si siede su uno sgabello, i bambini seduti attorno per terra. La fatina apre un librone ed inizia a raccontare: 

SCENA 1° ( La fata Turchina)

TURCHINA – . Questa è  una storia fantastica…!(siede tra i due e prosegue). Tutto ebbe inizio in una foresta, nel bel mezzo di un temporale, quando un fulmine, abbattendosi su un  vecchio pino, lo fece schiantare a terra. … (riprende). C’era una volta un pezzo di legno…anzi…no! Partiamo dall’inizio… C’era una volta un vecchio albero di mille anni che viveva in una foresta . Durante una tempesta un fulmine abbattendosi su quel vecchio pino, lo ruppe in mille pezzi .Ma non tutto riuscì a portare via il vento e, per fortuna, come si sa, dopo la tempesta torna la quiete e, tra quei rami bagnati dalla pioggia battente, ce ne fu uno che chiese ed ottenne aiuto dalla luna. Quel pezzo di legno venne trovato da un falegname, detto Mastro Ciliegia per via del suo naso tutto rosso. Voleva costruirsi  un tavolo con quel pezzo di legno, ma poi incontrò un uomo buono e generoso, anche lui un falegname . Mastro Ciliegia si ricordò che aveva un debito con quel falegname e  non avendo altro da dargli , gli donò quel misero pezzo di legno. Sapete… quell’uomo si chiamava Geppetto! Ora  venite con me…vedremo come si salverà quel pezzo di legno e sapremo anche come finirà questa fantastica storia…(prende per mano i bambini ed escono).

 SCENA 2° (Laboratorio di Geppetto)

Si apre il sipario, il laboratorio è tutto pronto:

Barbara con la macchina da cucire,Francescosistema i barattoli sugli scaffali, Luca ramazza, Geppetto e Carlo stanno lavorando sul banco con una sega gigante.

La mattina successiva. Il laboratorio è un incrocio tra una falegnameria ed una tappezzeria. Gli operai sono al lavoro. Entra correndo l’operaia Erika e portando delle stoffe che va ad appoggiare sul tavolo di Barbara.

OPERAIA – Erika:  Geppetto, hai sentito che temporale?

GEPPETTO  - Filippo: Non ho chiuso occhio tutta la notte. Sempre alla finestra!… lampi… tuoni!

Operaio – Francesco:  (Annusa) Che buon odore! Mi ricorda qualcosa…

GEPPETTO : E' il pino che stava all'inizio del bosco… quello grande.

Centrato in pieno da una saetta… per poco non mi sfondava il tetto!

OPERAIO – Carlo:  Noi siamo rimasti tre ore al buio!

Lucignolo entra, correndo, inseguito dalla madre.

LUCIGNOLO – Marta:  (Ostinato)      No…! No…! Non ci voglio andare!

MADRE – Jessica:  (Sfinita)       Fermati, monellaccio!

Lucignolo si mette a correre intorno per sfuggire alla madre. Tutti lo guardano divertiti

LUCIGNOLO :    No… No! Io a scuola non ci vado!

Lucignolo annaspa in avanti con le mani e travolge Geppetto, facendo cadere i barattoli.

MADRE : (Strilla) Visto cos’hai  combinato?!

GEPPETTO:  (Tollerante) Lucignolo, sempre la stessa storia!

LUCIGNOLO : (Raccoglie stizzito) Al diavolo i libri… i maestri… la scuola… Io non ci sono portato…   non c'è niente da fare!

MADRE : (Lagnosa) E' un ribelle… uno svogliato… le ho provate tutte… regali… carezze…botte… tutte!

GEPPETTO : (Si china ad aiutare il ragazzo) Meno la pazienza! …Un figlio si conquista con le parole… la confidenza…

MADRE : (A tutti) Geppetto sarebbe un padre ideale. (A lui) Perché non ci provi?     

GEPPETTO : (Leggermente imbarazzato) Be'… devo dire che io… ad un figlio… qualche volta ci ho pensato… solo che… ecco… dovrebbe essere un figlio speciale… un figlio…

TUTTI  : Perfetto!

LUCIGNOLO:  (Polemico) Sarebbe a dire?

TUTTI :  Diverso da te…

LUCIGNOLO : Sai che noia!

GEPPETTO : Io so come lo vorrei…( sognante) si … si… ce l’ho in testa: ecco ! Un figlio perfetto ti ascolta, sta zitto, non sporca e non costa!

LUCIGNOLO : (Risentito) Ma cosa stai dicendo?! Questo non è un figlio! Questa è… una cosa da comandare… un burattino!

GEPPETTO : (Sorpreso) Un burattino?!

MADRE : Non male! Anche un burattino andrebbe bene per cominciare…

GEPPETTO : (Riflette) Un burattino, sì! Certo lo saprei fare… (Autoconvincendosi) Un burattino…?! Sì! Mi piace l'idea!

DONNE:  Allora che aspetti?

UOMINI: Datti da fare!

MUSICA  per preparare il burattino ( stoffe)

GEPPETTO UN FIGLIO PERFETTO E‟ UN AMICO HA SEMPRE STAMPATO UN SORRISO

NON VUOLE GIOCARE COL FUOCO

SA DOVE NON METTERE IL NASO SU ( Geppetto Prende la misura della gamba di Lucignolo con l’aiuto di Fabio )

UN FIGLIO PERFETTO E‟ UN SIGNORE

NON TIRA SASSATE SUI VETRI

NON FA‟ FARE BRUTTE FIGURE

CON DUE CANZONETTE LO NUTRI

E‟ QUESTO IL PROGETTO DI UN FIGLIO PERFETTO

Geppetto prende un pezzo di legno. Tutti si mettono a lavorare.

UN FIGLIO PERFETTO NON NASCE PER SBAGLIO, DEV‟ESSERE ESATTO IN OGNI DETTAGLIO,

PER DARE LA MASSIMA SODDISFAZIONE, MA SENZA BISOGNO DI MANUTENZIONE.

UN FIGLIO PERFETTO È UN SOGGETTO EDUCATO,  sul tavolo

RISPONDE SOLTANTO QUAND‟È INTERROGATO,

TIRANDO LA SOMMA DI PREGI E DIFETTI, È IL FIGLIO CHE SOGNANO TUTTI.

UN FIGLIO PERFETTO LO FAI SU MISURA,

L‟IDEA DI UN CONFLITTO NEMMENO LO SFIORA,

STA DOVE LO METTI, NON PIANTA CASINO E' PROPRIO UN GRAN BEL BURATTINO.

UN BEL BURATTINO…UN BEL BURATTINO…

È PERFETTO.

Geppetto mette in piedi il burattino “nudo”. (dietro al burattino è nascosta Roberta)

GEPPETTO:  Fatto! Che ve ne pare?

Tutti - Complimenti, Geppetto!

OPERAIA - Barbara:  E' bellissimo!

OPERAIO - Luca :Viene voglia di adottarlo!

MADRE: ( Ironica)   Geppetto, facciamo uno scambio!

LUCIGNOLO : (Ride) Bello scambio davvero!!! Un pezzo di legno con quella faccia  buffa! Almeno incartatelo. Nudo così è buono solo per bruciare!

OPERAIA – Erika:  Lucignolo ha ragione. Facciamogli un vestito!

 

MUSICA

Le operaie fanno un vestito al burattino, improvvisato con stoffe da tappezzeria; intanto altri lo dipingono.

Francesco con un pennellino dipinge la faccia del burattino, sembrano dei tocchi magici

GEPPETTO : Vedi, Lucignolo… questo è un figlio che non mi farà dannare.

LUCIGNOLO : E questo figlio che non ti farà dannare, come lo chiamerai?

GEPPETTO : (Dubbioso) Ma… Si merita un nome importante. Napoleone!

OPERAIO – Fabio : Lancillotto!

OPERAIO – Carlo: Zorro!

OPERAIA –Barbara : Sandokan!

OPERAIO  - Luca: Sponcebob!

Tutti lo fulminano

GEPPETTO  : Ti chiamerò… …..PINOCCHIO!

TUTTI: Siiiiii

Il burattino- Roberta  ora è vestito; tutti lo circondano osservandolo.

Si apre il pezzo di legno e si vede Roberta

OPERAIO – Angelo:   (Rompendo il ghiaccio)     Mamma mia!

OPERAIA – Barbara: (Sorpresa)          Mamma mia,ma è bellissimo.

MADRE:  Sembra un bambino vero!  E’un miracolo!                                                        

LUCIGNOLO : (Avvicinandosi) Vestito è ancora più ridicolo di prima. (Divertito si rivolge a Pinocchio)              Mi dispiace, Pinocchio, ma ora sei un pezzo di legno con una faccia buffa vestito da pagliaccio!!

MAMMA : (Contraddicendolo) Pinocchio è un bellissimo burattino!

LUCIGNOLO:  Ma per essere un vero burattino ha bisogno dei fili! Dovete mettergli i fili alla testa, i fili alle gambe, i fili alle braccia, i fili…

MADRE:  Lucignolo!!! Ma cosa hai fatto!!!!

PINOCCHIO- Roberta: ( Finora è rimasta fermissima. Alla battuta di Lucignolo Pinocchio dà uno schiaffo a Lucignolo.

Giù le luci.    BUIO

 SCENA 3°

(Casa Geppetto)

E’ povera di arredo: un letto,una sedia,una cassapanca e un tavolino.sul fondo camino, pentola e fumo disegnati sul muro. Geppetto agitato va ad accendere un lume. Pinocchio si muove come un burattino.

GEPPETTO: - Pinocchio, questa è la nostra casa! Una casa vuol dire riparo, famiglia, protezione… (Premuroso) Pinocchio, dovrai imparare che c’è un’ora per dormire, un’ora per svegliarsi, un’ora per lavarsi, un’ora per mangiare, un’ora per lavorare, un’ora per giocare… Insomma, un’ora per tutte le cose. Questa è una buona regola, vedrai! (Solleva la coperta) Adesso mettiti qui! (lo appoggia  sul letto)                             Io mi metto sulla sedia.   (Commosso) Buonanotte, Pinocchio…. ( fa per andarsene) Pinocchio, vuoi dirmi… Buona notte papà?

PINOCCHIO: Buona notte papà! ( e si tira su le coperte. Geppetto queste parole sembra  non sentirle.)

GEPPETTO:  ( Sognante)  Che bello sarebbe, domani, svegliarmi e trovarti  bambino.

Movimenti scenici . Orologi che suonano. Pupazzi che si muovono

Durante la notte appare la fatina radiosa all’interno della casa di Geppetto. Si rivolge a Geppetto e poi a Pinocchio mentre dormono)

FATINA : Geppetto, tu hai dato tanta gioia agli altri. Meriti che il tuo desiderio si avveri! E tu Pinocchio , diventerai un bambino vero se dimostrerai di diventare bravo  e coraggioso . E ricordati Pinocchio, siì buono e ascolta sempre la tua coscienza!!

La fatina scompare in una nube di fumo.

Si sente uno strano rumore. Il burattino balza a sedere sul letto, poi si alza e ascolta. Controlla, inutilmente, che il rumore provenga da sotto al letto. Pinocchio si avvicina ad una cassapanca. Il rumore proviene da lì. La apre di scatto e ne esce il Grillo.

SCENA  4°

GRILLO : Oh basta! E’ troppo!

PINOCCHIO :(Stupito) E tu chi sei?

GRILLO - ELISA: ( saltella intorno a Pinocchio dandogli quasi fastidio)                      Grillo è l’apparenza. Ben diversa la sostanza.

Per te sono una presenza, non potrai mai farne senza.

Tu lo voglia o non lo voglia mangerò sempre la foglia.

Un insetto ripugnante?

No! Sono un Grillo?? Ma… parlante.

PINOCCHIO:  (Sottovoce) La smetti di gridare? Noi stiamo dormendo!

GRILLO: Oh , non preoccuparti, solo tu mi puoi sentire. Perdona l’invadenza, ma io sarò la tua coscienza!

PINOCCHIO:  La mia co… cosa?!

GRILLO: Ti informerò su tutto quello che non sai. Se mi dai retta, ti allontanerò dai guai.

PINOCCHIO: Ma insomma chi sei?

GRILLO: Sono  un grillo parlante e sapiente!

PINOCCHIO : Risparmia il tuo lavoro , io so cavarmela da solo. E non mi servono i tuoi consigli!

GRILLO : Impossibile! Sono la tua coscienza! E tu non mi puoi evitare.

PINOCCHIO:  (Tentando) Senti ma…. Ma… non potrei farne a meno?

GRILLO : Rilassati! Io comunque resto qui! E ricordati che non puoi fare come ti pare! Andrai a scuola, imparerai tante cose… ho qui una lista di cose da fare.                   Ascolta un Grillo che sa stare al mondo…

Pinocchio tira una padellata in testa al Grillo che stramazza al suolo.

PINOCCHIO : Ma che tormento! Stai zitto un momento!! Sei insopportabile!

Ecco. Finalmente stai zitto!

Il Grillo rimane immobile e Pinocchio si preoccupa.

Grillo… Grillo, non fare lo scemo… (Lo scuote disperato) Grillo! Grillo, io non volevo…forse ho esagerato… mi è scappata di mano… io non volev…

 ( Il Grillo geme debolmente.)   Ah… non sei morto!                                                       (Il grillo si alza e si allontana zoppicando)

GRILLO: Addio. Uno di questi giorni magari ci vediamo…

SCENA 5°

Geppetto si sveglia a causa del frastuono. Pinocchio torna a dormire ma non sulla cassapanca, ma per terra.

GEPPETTO :(Assonnato) Chi è là! Pinocchio, sei sveglio?

PINOCCHIO : Sì, babbo!

GEPPETTO  : (Sognante e rassicurato torna a dormire , non avverte la sua voce e, rimanendo ancora con gli occhi socchiusi, rapidamente) Ho fatto un sogno bellissimo…  (sbadiglia)  tu eri già più grande e andavi a scuola, studiavi, eri il primo della classe… portato come esempio da tutti i professori. “Il burattino di Geppetto è il migliore!”. Oh, che gioia! Che soddisfazione per il mio cuore…!

PINOCCHIO: Sono quì!

GEPPETTO: Chi è là!

PINOCCHIO: Sono io!

GEPPETTO: Ah ! è lui!   ( Geppetto sconcertato si gira di soprassalto)  C’è qualcuno nella stanza… potrebbe saltarmi addosso da un momento all’altro… chissà dove si sarà nascosto.

PINOCCHIO: Eccomi qui!!.

Geppetto fa un balzo spaventato a morte, vede Pinocchio per terra.

GEPPETTO : Oh Pinocchio come hai fatto a cadere giù dalla panca?!

PINOCCHIO: Ho inciampato!

GEPPETTO:  Ah è così… Uno mentre dorme, cade dalla cassapanca …. E inciampa… come non saperlo….oooohhhhh… ma parli!!!

PINOCCHIO: Sì si. E so anche muovermi!

GEPPETTO: Nononononono è impossibile! Io sto sognando. Svegliatemi Svegliatemi. (  si butta una caraffa d’acqua sul viso.Vedendolo cresciuto è stralunato) No! Ma allora non è stato solo un sogno…è vero…il mio sogno si è avverato: Sei un bambino vero!

PINOCCHIO : Sì! E io voglio uscire, correre… guardare!

GEPPETTO :  Ma no, Pinocchio…i bambini non vanno mai in giro da soli, queste sono le regole.

PINOCCHIO :Allora cambiamo le regole! …E poi io sono un burattino.

GEPPETTO : Burattino  o bambino le regole sono uguali. (Va ad infilarsi la giacca).

PINOCCHIO : Ma…

GEPPETTO : Ora devo uscire… Non muoverti di casa… non toccare niente… fai il bravo… ti metti seduto tranquillo… magari leggi un libro… (Si tocca la testa) Che sbadato: devi ancora imparare a sillabare… Insomma, fai il bravo e quando torno ti porto una sorpresa…

PINOCCHIO : (Interessato) Che sorpresa?

GEPPETTO:  (Misterioso) Ho in mente una cosa… Eh, vedrai…vedrai…

PINOCCHIO: Ma che cosa?!

GEPPETTO:  È una sorpresa.

(Geppetto gli chiude quasi la porta in faccia ed esce).

SCENA 6°

Pinocchio, trovando la porta chiusa, esce dalla finestra. Suono di una campana

PINOCCHIO:  Che bellezza, mamma mia! Qui è un paradiso!( Tra se e se) Sì… mi hanno detto “ Non fidarti. Che poi ti pentirai”. Ma cosa può succedermi?! Questa città è bellissima!

Il paese si anima .A voci sostenute .

DONNA – Erika:  Suona la campana!

DONNA  - Jessica:  Sono  le sette di mattina!

MADRE: Stare in piedi a quest’ora è una gran fortuna!

DONNA – Barbara:  Buon giorno al nuovo giorno …E a chi arriva da lontano…     

DONNA  - Erika: …. Prenderà la vita per il verso buono!.

PINOCCHIO :(Alla gente per strada) Ma dove state andando?  Cosa succede?                 Perché siete tutti così allegri.

UOMO – Francesco: Non succede nulla, Pinocchio. E’ solo un nuovo giorno e come ogni giorno andiamo a lavorare.

UOMO – Carlo:  E chi  rimane ancora a letto sono solo i sordi.

UOMO – Luca:   Tu dovresti stare già a scuola sai.    Non c’è posto in questo mondo per chi non lavora.     

Pinocchio fa le spallucce

Suonando all’angolo della strada, il Gatto e la Volpe chiedono l’elemosina. Lucignolo è inseguito dalla madre.

PINOCCHIO : Voi non andate a lavorare?

GATTO- Pino:  Noi stiamo lavorando!

VOLPE – Chiara:  (Annoiata) E lavoriamo tutta la settimana.

 PINOCCHIO : Settimana? Che cos’è una settimana?(Nessuno risponde)                       Che cos’è una settimana ?                          

(Insiste energicamente) Oh, mi volete dire che cos’è?!

VOLPE:  Questa gente ha un chiodo fisso:  scuola e lavorare.

GATTO  : Tutta roba da evitare, non ti far fregare.

LUCIGNOLO: Non far niente tutto il giorno  è la cosa giusta. Alfabeto, scuola sono solo noia, noia, noia e basta!

MADRE:  (severa) Lucignolo! Fila a scuola e lascia stare Pinocchio! Cominci bene la settimana!

LUCIGNOLO : Vieni, Pinocchio ti spiego cosa succede durante la settimana: qui si lavora un sacco!      Ma ti insegno un trucco per arrivare subito a Domenica.                     Per cominciare partiamo da Lunedì poi continui a contare rapidamente i giorni…così passa Martedì…passa Mercoledì…passa Giovedì…passa Venerdì…poi passa Sabato…ed è già Domenica ! Capito?!

Pinocchio non capisce

MADRE : Lucignolo!!!

(Geppetto, rientrando a casa  verso sera, vede Pinocchio in piazza tra la gente che pian piano escono di scena ).

                                                                                                                                                                                                                                                                 GEPPETTO :(irritato) Pinocchio, cosa fai in mezzo alla strada!?

PINOCCHIO:  (sorpreso) Non sto facendo niente di male…

 GEPPETTO :Ti avevo detto di restare a casa. Così non va bene ! Cominciamo male ! (lo riprende. Si siedono sul proscenio)   Ma siediti meglio…! (Pinocchio guarda il pacco che Geppetto ha in mano e tenta di impadronirsene)

PINOCCHIO : Quelli sono per me?

GEPPETTO : Fermo, fermo, ordine…or-di-ne.. Devi imparare tante cose ancora, perciò ascoltami attentamente. Per cominciare…ecco: guarda. Ho pensato di vendere il mio vecchio cappotto per farti un regalo utile.

PINOCCHIO : E cos’è?

GEPPETTO :Ho comprato un abbecedario ed un vestito nuovo per te. Spero ti piaccia. Dovrai andare a scuola, imparare a leggere e tante altre belle cose…(pausa)  Hai capito Pinocchio? Ma ora mangia e subito a letto. Domattina andrai a scuola e… mi raccomando, sta attento a ciò che incontrerai per la strada. Vedrai, sarà una bella giornata, conoscerai i tuoi compagni e imparerai un sacco di cose. Ma poi starai sempre con me e mi seguirai dappertutto…sempre insieme!

Le luci si abbassano.    Fanno per uscire

SCENA 7°

In lontananza si sente un rullo di tamburo.                                                            Entra in scena il Banditore e il giullare)

BANDITORE – Luca:  Attenzione! Attenzione! (Rullo). E‟ arrivato in città il Gran Teatro dei Burattini.  (Rullo).    Divertimento assicurato, risate garantite.

 (Rullo di tamburo). Venite a vedere Arlecchino (rullo), Pulcinella (rullo), Colombina e Balanzone (rullo). Le nuove creazioni del maestro Mangiafuoco! (Rullo).E a chi muore dal ridere verrà rimborsato il biglietto! Attenzione! Attenzione!

Il banditore si allontana e Pinocchio lo segue incantato come un bambino dietro al giullare.

PINOCCHIO : (rivolto a una donna del paese) Cos’è quel baraccone?

DONNA-  Barbara: Non lo vedi? E’ il Gran Teatro dei Burattini!

PINOCCHIO:  E quanto si spende per entrare?

DONNA – Barbara:  Quattro soldi.

PINOCCHIO :  Mi daresti quattro soldi per questo Abecedario nuovo?

UOMO -  Carlo : (presente alla conversazione) Lo prendo io il tuo Abecedario…ecco i quattro soldi.

PINOCCHIO :  (Convinto di aver concluso un buon affare, rincorre il baraccone che si sta allontanando) Via, pista, eccomi!!!!

DONNA- Barbara:  Ehi ragazzino, dove vai?

PINOCCHIO:  Divertimento assicurato, risate garantite e se muoio dal ridere questi mi rimborsano anche il biglietto, è bellissimo!!

DONNA – Barbara:  Fermo, aspetta!!

PINOCCHIO: Non posso, faccio tardi allo spettacolo!

MADRE: Fermo, fermo, fermatelo!!!! (Tutti l’inseguono)

(entra il gendarme che ferma Pinocchio e parla con un accento veneto o sardo )

GENDARME – Stefano: Fèrmate Pinocchio!! Quei come ti, a  li tegno de ocio da un tocco!

PINOCCHIO:   Come sarebbe a dire?

GENDARME : Che te sì un fià birbante, no te ghe voja de far gnente, e no te concludi mai gnente!

 PINOCCHIO : E allora?

GENDARME : Fila dirito senò te conso par le feste>!!

PINOCCHIO: Ma come parla  questo , cosa vuole da me?!

GENDARME :  (Fa uno scattino come per rincorrerlo)

(nel frattempo che la piazza si svuota, Pinocchio si dilegua tra la folla)

PINOCCHIO – (mentre si allontana a voce alta verso nessuno )                                               Potete  anche andarvene se volete, io so badare benissimo a me stesso !

SCENA 8°

Piazza del paese-Gran Teatro dei Burattini. Pinocchio si trova tra il pubblico e si gode il teatrino

ARLECCHINO- Erika „Lustrissimi siori e graziosissime siore, favorime de vegnir da questa parte…Non se far caso alla veste del vostro umilissimo servitor che s’è tutta tacconi! Perché qua, s’è tanta grazia  e reverenza verso le vostre danarose persone. Per le vostre recie delicate, andaremo adesso a presentarve una storia che me vede al centro della scena a far da servidor de do‟ paroni… a tuti quanti umilissima reverenza…

Entrano altri tre attori-burattini con i fili. Oh, che bela compagnia! Oh, che bela conversazion!

PANTALONE- Pino :  Chi seu, amigo? Cossa comandeu?

ARLECCHINO : (A Pantalone, accennando a Colombina) Chi ela sta garbata signora?

PANTALONE : La xe mia fia.

ARLECCHINO : Me ne consolo. E me ne congratulo.

PANTALONE :Oh via, sior, a monte le cerimonie. Cosa voleu da mi? Chi seu? Chi ve manda?

ARLECCHINO: Adagio, adagio, colle bone… tre interrogazion in t‟una volta l‟è tropo per un poveruomo…

PANTALONE: Voleu dir chi sé, o voleu andar a far i fatti vostri?

ARLECCHINO :Son servitor del me paron.

PANTALONE :Mo chi xelo el vostro paron?

ARLECCHINO : L‟è un forestier che vorave vegnir a farghe una visita.

PANTALONE : Sto forestier chi xelo? Come se chiamelo?

ARLECCHINO :  Oh, le longa. La vorla saver ma no me ricordo più el so nome!          

Chi seu?

Quest’ultima battuta Arlecchino la dice rivolto al pubblico, bloccandosi con le braccia aperte e vedendo Pinocchio in platea. Nelle battute successive entrano altri quattro attori-burattini.

PANTALONE : (Credendo che Arlecchino continui a recitare) E chi xe queo…? Chi xe questo…?

COLOMBINA- Chiara:  Ma no sior padre , c‟è un burattino… là… Un burattino come noi?! (Indica la platea e tutti guardano).

PANTALONE : (Incredulo) No xe possibile…

ARLECCHINO : (A Pinocchio) Vien qua, monta sul palco…

PINOCCHIO : Eccomi!

Pinocchio dal fondo platea, a grandi balzi, conquista il palcoscenico.

ARLECCHINO : Chi siestu?

PINOCCHIO : Io sono Pinocchio!

ARLECCHINO : Ti xe un burattin?

PINOCCHIO : Sì!

COLOMBINA:  Ma non ha i fili!

ARLECCHINO : Non i gha! Non i gha!

PANTALONE  :Xe vero! Non li ga!

COLOMBINA  : Dove hai nascosto i fili?

PINOCCHIO  : I fili?! Cosa sono i fili?

PANTALONE:  (Incredulo) Ti sé proprio sempio! Non xe possibile! Tuti i buratin gha i spaghi!

ARLECCHINO : Ti me par vivo! Pinocchio fa una capriola. Come ti fa?

PANTALONE : L‟andarà co la molla, opur co‟ le pile!

PINOCCHIO : No no.

COLOMBINA: (Smorfiosa) Dai, dimmi come fai!  (Lo tocca) Sei fatto anche tu di legno?

PINOCCHIO : : Eh sì, sono anch’io di legno

ARLECCHINO :  Ma come hai fatto ciò.  Insegnalo anche a noi.

PINOCCHIO : Liberatevi dai fili!

MUSICA

I burattini, dopo un momento di esitazione, si liberano dai fili ed esultano. La musica sottolinea l’azione.

Si sente il rumore di una saetta e dal fondo, rompendo il fondale, entra Mangiafuoco su di una poltrona/trono molto alta. Mangiafuoco è un uomo molto grande, quasi un gigante.

MANGIAFUOCO : AAhhhh!!!!  Che cos’è questo trambusto?! >C’è una festa qui ? Che cos’è questo trambusto!! E chi è quel bellinbusto che taglia i fili come fosse a casa sua…! Qui la legge sono IO!!! Sei venuto a cercare guai? Bene bene…. Nel fuoco te ne andrai!!!

PINOCCHIO : No, no, nel fuoco No! Non voglio.

 (Mangiafuoco ha un attimo di furore ,ma subito starnutisce.).

MANGIAFUOCO.:  Etciùùù!

PINOCCHIO: Salute!

MANGIAFUOCO : Etciùùù!

PINOCCHIO: Salute!

MANGIAFUOCO: Ma perché?! Perché sono così buono?! E mi basta un niente e subito mi commuovo!!  E va bene! Vieni qua!

PINOCCHIO : Oh! Grazie, grazzissime Signor Mangiafuoco!

MANGIAFUOCO : Ha una voce talmente gentile. Ma dimmi, Pinocchio…chi ti ha dato i soldi per venire…a teatro?! Hai rubato in casa?! Scippato per strada?! Rispondi!!!

 (Pinocchio si nasconde dentro il mantello di Mangiafuoco)

PINOCCHIO:  (Balbetta) Ho venduto i libri di scuola!!

MANGIAFUOCO : …ETCIuuùùù!!!!!

PINOCCHIO : Salute!

MANGIAFUOCO: Ma perché?! Perché sono così buono?!.. Torna a casa burattino, qui nessuno ti brucerà, ma non vendere più i libri per venire al luna park

PINOCCHIO:  ...Prometto. Sì si, lo prometto! Giuro, prometto.

MANGIAFUO: Non posso lasciarti andare a mani vuote… non ce la faccio. (Indulgente suo malgrado) Prendi!Ricompra i libri che hai venduto… (Gli dà monete) le Una, due, tre… quattro…aiuto! Fermatemi! Mi sono troppo affezionato… cinque!

ARLECCHINO : Xe uno spreco… uno sempio! Xe uno spreco! Uno sempio!

PINOCCHIO: - (guardando le monete, incantato) Mamma mia….

TUTTI:  Mamma mia… Mamma mia…

SCENA 9°

 (COCOMERAIO)-

L’insegna di un cocomeraio. Ci sono tavolini, sgabelli, panche e anche degli ombrelloni. Pinocchio passa vicino al Gatto e alla Volpe.

DONNA- Barbara:  (Gioviale) Ciao, Pinocchio.

GATTO : Ehi, Pinocchio, come mai da queste parti?

VOLPE:  (Con aria di sufficienza) Che domande fai?!

GATTO: . Che domande faccio?

VOLPE. : (Sfottente) Si capisce all‟istante! Guardagli il colore della faccia… sta andando a scuola!

GATTO : (Entra nel gioco)    E‟ vero!     (Ridacchia)     Verde obbedienza!

VOLPE:  (Sospira) Poverino! E‟ un verde senza speranza…

GATTO:  E‟ il colore di chi non sa godersi niente!

VOLPE:  (Ironica) Vai, vai a scuola Pinocchio!

PINOCCHIO : (Punto sul vivo) A scuola?! Io non ci penso neanche! Figurati! Oggi poi sono ricco sfondato!

GATTO:  (Interessato) Davvero?

VOLPE:  (Ride) Lascia perdere… ci credi? E‟ solo un burattino bugiardo … un caso disperato!

PINOCCHIO :(Mostra le monete) Allora queste che sono?

GATTO:  …Mmm! Cinque monete d‟oro?!

VOLPE:  (Simula indifferenza) E… chi te le avrebbe date?

PINOCCHIO:  (Dandosi delle arie) E‟ una storia lunga… ho i miei giri!

VOLPE:  Sicuramente sono false.

GATTO : Sicuramente.

VOLPE : I grandi fregano sempre i piccoli come te… è una legge universale… non c‟è niente da fare.

GATTO : (Impaziente) Fammi vedere… (Ne mette una sotto i denti e poi alla Volpe) …Mmm!   Sembrano buone.

VOLPE: (Con indifferenza) Vedere. (Controlla la moneta) Anche belle nuove… perfette per germinare…

GATTO: (Spiazzato, alla Volpe) Germinare?!

VOLPE :(Logica) Le sotterri… aspetti una notte… le annaffi…

GATTO :(Sempre più spiazzato) Annaffi?!

VOLPE:  Certo… senza annaffiare non cresce niente

GATTO:  Certo, se annaffiate bene…

VOLPE:  Proprio qui vicino, oltre quel giardino ,c’è un terreno raro e strano, e se pianti i soldi……Crescono monete d’oro.                              

PINOCCHIO: Ma insomma, che devo fare?

VOLPE :Seminarle nel Campo dei Miracoli…, ma mi raccomando , devi andarci di notte.

GATTO :Perché è di notte che avvengono i miracoli!

PINOCCHIO: (Felice) Ricco! Ricco! Sarò ricchissimo! Mi sento già la ricchezza addosso! (Al Gatto e alla Volpe)

I clienti si allontanano.

COCOMERAIO – Carlo : . Pinocchio, torna a casa!

PINOCCHIO:  Sì, ma prima devo andare al Campo…

VOLPE:  (Tappandogli la bocca) Shhhh! (Con fare complice)

PINOCCHIO:  Ma dove… dove si trova il Campo dei… (Pianissimo) Miracoli?

VOLPE :(Con il sorriso più volpesco che si possa immaginare) E' facile… sempre dritto per questa strada…

GATTO : È un segreto! Acqua in bocca! (Ride con la Volpe).

Il Gatto e la Volpe se ne vanno lasciando solo Pinocchio.

PINOCCHIO :(Entusiasta) Che bello! Vado al campo dei miracoli e divento ricco!

Esce saltellando dalla gioia

SCENA 10°

CAMPO DEI MIRACOLI

Il bosco di notte. Alberi

 PINOCCHIO : (Si ferma nel buio della scena intimorito) Qui… non si vede niente… nero… è tutto nero! Gatto? Volpe? …accidenti ho inciampato! Forse è troppo presto… forse é…

Spuntano il Gatto e la Volpe.

GATTO:  O la borsa…

VOLPE:  …O la vita!

PINOCCHIO:  Aiuto! Quale borsa, quale vita?!

GATTO:  Non fare lo scemo…

VOLPE : (Minacciosa) Dacci le monete o sei morto!

GATTO: Morto!

PINOCCHIO: Quali monete?! (Le mette in bocca).

GATTO:  Le ha messe in bocca! (Lo strattona furioso) Sputale! Sputale!

VOLPE :Io non voglio insistere, ma… proprio non le vuoi sputare?

PINOCCHIO :(Scuote la testa energicamente) Mmm…

VOLPE : (Dolcissima) Va bene, d'accordo… ti diamo tre secondi per pensarci.

GATTO : (Veloce) Uno, due, tre!

VOLPE : Le sputi?

PINOCCHIO: (Come sopra) Mmm…

VOLPE : Leghiamolo!

Mentre legano Pinocchio:

GATTO :Adesso ti leghiamo e poi torniamo…sì, domani mattina!

VOLPE: Quando avrai aperto la bocca naturalmente…

Il Gatto e la Volpe finiscono di legare Pinocchio all’albero e si allontanano.

GATTO:  Ci vediamo, Pinocchio…

VOLPE : (Ironica) Buonanotte, carino!

I due si allontanano.

PINOCCHIO : Aiuto… aiuto… oh, babbo, se tu fossi qui… aiuto… aiuto…

Pinocchio si lamenta. Una grande luna si alza in cielo.. supplichevole.                       Turchina!...Turchina! Aiutami, ti prego !

TURCHINA : (apprensiva, va  verso la voce) Pinocchio !

PINOCCHIO : (si lamenta) Aiuto, Turchina! Che male…!

TURCHINA : (premurosa, scioglie la corda) Calmati, Pinocchio…eccomi,sono qui.Ora ti porto a casa, ma intanto bevi questa  medicina.

PINOCCHIO :  (sospettoso) Dolce… o amara? Se è amara non la voglio!

TURCHINA :  Bevila …e ti farà star bene!

  PINOCCHIO: (beve la medicina)- Sto bene, incredibile…passato tutto! Ma come…? uno torna a   casa, e trova i briganti. “la borsa o la vita.  Legarmi per rubarmi cinque monete d’oro?!

 TURCHINA : Monete d’oro? .

 PINOCCHIO : Monete? Quali monete? Mai avuto monete e se le ho avute, le ho perse!

 TURCHINA :  Posso sapere come hai fatto a perdere le monete?

 PINOCCHIO : Mi sono cadute in terra quando mi hanno legato (il naso comincia ad allungarsi)

TURCHINA : ( ironica)Ovvio, come ho fatto a non pensarci prima…?

 PINOCCHIO: (Impaurito) Aiuto.!.il mio naso…cosa succede?!

 TURCHINA :  (sorride sorniona) Forse hai detto una bugia?

 PINOCCHIO : No. E’ che … mi sono sbagliato,ora ricordo:le avevo in bocca e le ho ingoiate con la     medicina.( il naso cresce ancora e Pinocchio grida terrorizzato). Aiuto! Questo bosco è stregato !

TURCHINA : Pinocchio, perché non provi a dire la verità?

PINOCCHIO : (Stizzito) Va bene… d‟accordo… ecco le monete… (porge le  monte, mentre si vede il naso di Pinocchio sparire).

TURCHINA:  (Divertita) La verità è uscita e il naso è rientrato…

Buio 

                                          FINE PRIMO ATTO

                                             

                                               SECONDO ATTO

SCENA 11° 

Durante la musica dell’inizio dell’atto si sente il rumore di un pullman. Quando si alza il sipario il rumore si fa più forte e vediamo un pullman pieno di ragazzi che cantano, dentro la vettura.

Lucignolo vede Pinocchio dai finestrini.

LUCIGNOLO : Ehi, ma quello è Pinocchio!  Il pullman frena.   Pinocchio, sono io, Lucignolo!

PINOCCHIO:  (Sorpreso) Lucignolo!

LUCIGNOLO : Dai, sali su!

UOMO- Francesco :  Lucignolo lascia perdere!

DONNA- Barbara:  Quello è troppo legnoso!

UOMO- Fabio:  Non perdiamo tempo dietro a Pinocchio!

LUCIGNOLO: Dai vieni con noi!

PINOCCHIO:  Ma dove andate?

TUTTI:  Nel Paese dei Balocchi!!!

PINOCCHIO:  No, noo!

LUCIGNOLO:  E‟ un‟ occasione unica.

 PINOCCHIO:  Mi dispiace io ho promesso….

DONNA – Barbara:  E dai…non ci frega niente delle tue promesse!

UOMO- Luca:  Pinocchio! Sei diventato una lagna vivente!

UOMO - Stefano:  Peggio!! Un legno ubbidiente!!

LUCIGNOLO : Pinocchio è un posto bellissimo, vedrai! Se poi ti annoi torni a casa. Nel Paese dei Balocchi fai quello che vuoi!

UOMO – Stefano: E dai, vieni con noi e poche storie!

PINOCCHIO : Mi dispiace , ma io non ci casco!

 LUCIGNOLO : Ma non sai cosa ti perdi!

UOMO- Angelo:  Se non ti piace , ritorni qui.

UOMO- Luca: Dai Pinocchio. Vieni con  noi! 

PINOCCHIO :(Pensieroso) Aspetta… un minuto… ci sto pensando…

Uffa! Il fatto è che… io…

No! (Esce e rientra) Sì, vengo!

Il pullman riparte. Durante il cantato seguente tutti  sulla vettura.

MUSICA

NEL PAESE DEI BALOCCHI,

SE TI PIACE LA LIBERTÀ… NEL PAESE DEI BALOCCHI, OGNI GIORNO UNA NOVITÀ!

C‟È TUTTO, PROPRIO TUTTO E DI PIÙ. (2 volte).

NEL PAESE DEI BALOCCHI, NIENTE STORIA, NÉ GEOGRAFIA, MURI PIENI DI SCARABOCCHI,

SE CI ARRIVI NON VAI PIÙ VIA.

 Il pullman frena di nuovo.   

LUCIGNOLO : Siamo arrivati, ragazzi.

La musica continua come sottofondo. I ragazzi scendono.                                  

SCENA 12°

 (Facciata della scuola)

I ragazzi si trovano di fronte ad una scuola

LUCIGNOLO : (Tappando gli occhi a Pinocchio) Non guardare… Non guardare… (Gli leva le mani dagli occhi) Guarda! Ti presento il Paese dei Balocchi…

Pinocchio resta muto, a braccia allargate, di fronte a quell’imprevista visione.

PINOCCHIO: (Allibito) Questo?! Ma se fuori?!

LUCIGNOLO :(Ridacchia) Che c‟è? Non ti piace?

PINOCCHIO : Una scuola?! Addio Lucignolo. (Si avvia).

LUCIGNOLO : Aspetta! La scuola è solo una facciata… dentro è tutta un‟altra cosa…

PINOCCHIO:  No, mi prendi in giro… mi stai imbrogliando…

LUCIGNOLO: Giuro!

PINOCCHIO :…Anche tu come tutti gli altri. Ma questa volta non mi fregate. Magari ti sei messo d‟accordo con il Grillo Parlante… o con il Gatto e la Volpe

LUCIGNOLO:  (Ride) Ma cosa dici. Forza poche storie… entra… muoviti…

PINOCCHIO Nooo… nooo…

La scuola si apre e scopriamo una grande aula. La musica si tramuta in quella di “Sballo”. L’aula è piena di bambini che giocano e saltano.

Pinocchio è frastornato, non crede ai suoi occhi. Per un po’, mentre i bambinicantano e ballano, si guarda attorno e poi si unisce agli altri.                                                        

MUSICA

SBALLO! PROVA E VEDRAI CHE SBALLO!

QUEL CHE TI GIRA FALLO, SENZA NESSUN CONTROLLO! SBALLO! SENZA CRAVATTE AL COLLO!

FUORI DI TESTA È BELLO, BASTA CHE SIA DA SBALLO!

L‟EDUCAZIONE, LA PRECISIONE SON PER LA GENTE SNOB.

BATTI IL TAMBURO E SCRIVI SUL MURO. FAI DELLA SCUOLA UN PUB.

MANGIA COME LE SCIMMIE.BALLA COME UN MASAI.

FUORI SON TUTTE MUMMIE.

PENSA CHE SBALLO QUI NON SI CRESCE MAI!

NON SI CRESCE MAI!

SBALLO! PROVA E VEDRAI CHE SBALLO!

QUEL CHE TI GIRA FALLO, BASTA CHE SIA DA SBALLO! NON SI CRESCE MAI!

SBALLO! PROVA E VEDRAI CHE SBALLO!

QUEL CHE TI GIRA FALLO, BASTA CHE SIA DA SBALLO! SBALLO! SE IL SOLE SCOTTA IL COLLO

TUTTI A BUTTARSI A MOLLO

E DOPO L‟INTERVALLO LEZIONI DI BREAK…

Il numero finisce e i ragazzi si sparpagliano.

PINOCCHIO :(Eccitato) Che sballo! Che bello!

LUCIGNOLO :Che ti dicevo? Non è una scuola speciale?

PINOCCHIO : Grazie Lucignolo, non finirò mai di ringraziarti.

Apparizione del grillo             e potremo fare tutto quello che ci pare?

LUCIGNOLO : Tutto !!! Senza mai una regola o un adulto tra i piedi a comandare !

GRILLO:   TRA IL PUBBLICO  Non è vero Pinocchio! Non ascoltare!

PINOCCHIO:  Ah! E senza un grillo parlante a…a…a scocciare?!

LUCIGNOLO:  Non esistono i grilli parlanti!! Te lo sei inventato! o sognato!

PINOCCHIO :Sognato! A si certo, l‟ho sognato! È vero!

GRILLO : Non mi vede, non mi sente!!!

Lucignolo parla all’orecchio di Pinocchio che scoppia a ridere.

GRILLO : Pinocchio ha perso la coscienza e l‟innocenza… io non posso fare più niente… addio, burattino… (Esce).

Il Grillo si allontana malinconico.

 Arriva la stancchezza .Si addormentano. Carlo fa girare il tempo che passa -)

 Buio.  Fuori Lucignolo

SCENA 13°

PINOCCHIO a lato del palcoscenico

BALENA- GEPPETTO - TELO

 PINOCCHIO: ( Sembra svegliarsi da un lungo sonno. A testa china) Prima… ho visto Geppetto… che camminava da solo… era così triste che… Ma cosa mi è capitato, perché sono qui. ….Dov’è Lucignolo? …. Ma …qualcuno mi ha gettato in mare!?

 Si sentono i rumori del mare.

Sul fondo del mare la balena spalanca la bocca e lo inghiotte.  Durante il buio si sentono le battute di Pinocchio . Pian piano si avvicina arrotolandosi  a Geppetto .

 PINOCCHIO :Dove sono…? Che succede…? Cos‟è questo buio…?

Geppetto, dopo aver acceso una candela, finisce di costruire un burattino con i detriti che ha trovato in giro.                                                                                                      GEPPETTO:  Non sarai perfetto, però… un po‟ ci rassomigli al mio Pinocchio.                  (La voce s’incrina di commozione mentre sistema il burattino accanto ad un tristissimo albero natalizio).          Sai… oggi, secondo i miei calcoli, dovrebbe essere Natale… e Natale si passa bene in famiglia… (Scuote la testa) Non ho fatto neanche in tempo a spiegarti cosa vuol dire Natale!

PINOCCHIO : (Sorpreso di vedere Geppetto nel ventre della balena)                             Babbo?!Babbo?!

GEPPETTO : (Sobbalza) Oh… no! Non posso crederci… parli?! Anche tu parli! (Stringe il burattino che stava costruendo)

Se parli allora ti muovi!!! Vieni qui! Abbracciami forte…! Dimmi: “Buon Natale, Geppetto”.

PINOCCHIO:  Buon Natale, Babbo!

GEPPETTO:  (Capendo da dove viene la voce si volta, incredulo) Pinocchio!!!

PINOCCHIO: Babbo!!!

I due si abbracciano.

PINOCCHIO : Questa volta prometto, prometto davvero…! Non ti lascerò… mai! Anzi, ti dico una cosa…! Tu guardami sempre il naso… se cresce è segno che sto mentendo… finché non rientra… non mi credere mai.

GEPPETTO : (Confuso) Non capisco… che stai dicendo?

PINOCCHIO:  Niente, niente… Ma come sei finito qua dentro?

GEPPETTO : Ti stavo cercando… ho remato, remato e un giorno la balena ha inghiottito me e la barca… tutto assieme… all‟improvviso… luce e buio… non mi sono accorto di niente!

PINOCCHIO : Colpa mia… tutta colpa mia.

GEPPETTO :(Rassegnato) No… poteva andare peggio… (Sorride) Qua i pesci non mancano…però ..questa è l’ultima candela.

PINOCCHIO : Un momento?! Io ho un‟idea migliore!

GEPPETTO : Davvero?

PINOCCHIO : Sono di legno, mi puoi bruciare!

GEPPETTO : Pinocchio ma dai, no!

PINOCCHIO : Ma non tutto, magari un piede?! Senti, sono stato un asino zoppo, posso essere un burattino zoppo!

GEPPETTO : Tu sei stato un asino zoppo?

PINOCCHIO : Si, sì, è una storia lunga. (Veloce e ragazzino) Sapessi quante cose sono successe… dopo il Paese dei Balocchi… sono stato buttato in mare…..

La balena apre la bocca, emettendo un rumore dolce. Dalla bocca si vede il mare e una bellissima luna.     (Sorpreso)     Che succede?!

GEPPETTO :  Ha aperto la bocca! Di notte la balena sale in superficie a godersi un po‟ di luna… è vecchia… respira male e allora ogni tanto apre la bocca.

PINOCCHIO : Davanti abbiamo il mare, la libertà!!! Possiamo nuotare fino a riva e… Ti porto io… dovrei galleggiare… sono di legno!

GEPPETTO : No, no Pinocchio, Tu vai… vai… è giusto… io rimango qui… non ti preoccupare per me…

PINOCCHIO : (Adulto, determinato, vitale, commovente) No! No! Neanche a pensarci… io non voglio restare da solo un'altra volta… se resto solo m‟incasino… mi conosco… tu vieni con me! Staremo sempre insieme… Andiamo!                                           

GEPPETTO : Aspetta! Geppetto prende il burattino che c’è nella balena                                                                               

PINOCCHIO :Presto!

GEPPETTO : Pinocchio, io ho paura! (effetto sonoro del risucchio-una o due volte con rotolamento dei due- ed espulsione in mare. Dissoluzione della balena. La scena rimane vuota)

SCENA 14°

Gli abitanti del paese entrano in scena festosi.

UOMO- Francesco: Venite tutti, facciamo festa!!

DONNA- Barbara:  Oggi non si lavora!

UOMO - Fabio: Arriva Geppetto!!

MADRE : C’è anche Pinocchio!!

Pinocchio e Geppetto sono al centro festeggiati.

TUTTI: Evviva!!! Discorso, discorso…

GEPPETTO:  (Imbarazzato) Amici… sono felice di essere ancora qui in mezzo a voi… non sono mai stato uno di tante parole… (Commosso) vi dico solo che ho ritrovato un figlio e oggi questo per me è un giorno speciale… vorrei che lo fosse per tutti. Ho scoperto che Pinocchio è burattino e bambino assieme e che… in qualche modo ha un cuore!

TUTTI:  Viva, Geppetto!   Viva, Pinocchio!

Pinocchio vede Lucignolo e lo raggiunge.

PINOCCHIO :(Felice) Lucignolo!!!

Lucignolo si volta, veste in maniera più adulta. Pinocchio l’abbraccia con trasporto infantile. Lucignolo fa un po’ il sostenuto.

Come stai, amico?! (Ride)  Ti vedo bene sai … sembri un altro! Lo sai che quasi quasi non ti riconoscevo?

LUCIGNOLO: (Controllato) Ciao, Pinocchio.

PINOCCHIO: (Veloce e ragazzino) Sapessi quante cose sono successe… dopo il Paese dei  Balocchi… sono stato buttato in mare, però… figurati… non è servito a niente… anzi… proprio quando stavo per…

LUCIGNOLO: (Deciso) Io del Paese dei Balocchi non ricordo niente… scusa ma ora devo andare…

PINOCCHIO :Vengo con te.

LUCIGNOLO : (Un po’ a disagio) Non mi posso far vedere in giro con un burattino… sarebbe imbarazzante…ci farei la figura del cretino!

PINOCCHIO : (Accorato) Ma noi siamo amici… avevi detto: “sempre insieme”…

LUCIGNOLO: Sì… lo so… ma… uno cresce, cambia… insomma uno diventa grande e ragiona diversamente… mi spiace, però… così vanno le cose… addio, Pinocchio, non me ne volere! (Esce).

(Il sottofondo finisce).

Pinocchio resta solo e pensoso. Geppetto lo raggiunge e lo abbraccia  felice.

GEPPETTO : Forza, andiamo a casa, è tardi!

Pinocchio, per tutta risposta, si siede a terra a gambe larghe. (Affettuoso)                  Sei stanco? Vieni, ti porto sulle spalle!

PINOCCHIO:  (Serio) Cosa vuol dire crescere?

GEPPETTO : Vuol dire cambiare . (Con affetto) Per tua fortuna la cosa non ti riguarda.

PINOCCHIO : Perché?

GEPPETTO:  (Logico) Perché i burattini non crescono.

PINOCCHIO : (Appassionato) Io voglio crescere! Diventare grande… come Lucignolo… come tutti!

GEPPETTO : (A disagio) Pinocchio, se uno nasce burattino, resta burattino… Tutto di guadagnato! Meno preoccupazioni… meno fatica… responsabilità… dolori…!

PINOCCHIO: (Alzandosi) Non è vero! Io sto soffrendo!  (Rivolto a tutti )               Per voi… non sarò mai altro che un pezzo di legno, vero? Un burattino che  non può decidere… scegliere… una cosa buffa da muovere come vi pare! Bè… allora preferisco tornare albero… almeno un albero cresce… può sognare che a primavera gli spunteranno le foglie . Se la magia della mia vita è questa, scusate tanto, ma io non ci sto!!Chiederò alla luna di tornare indietro: Ero albero e lo ridiventerò!

 (Appare la grande luna assieme a Turchina .Pinocchio, attratto, si fa largo tra la gente, poi , sotto gli occhi di tutti, rivolge la sua preghiera alla luna.               

Luna, tu mi devi un ultimo regalo!

TURCHINA: Se sai quello che vuoi  e lo desideri veramente , puoi cambiare la sorte, perché la tua vita è un sogno, e anche se il tuo cuore è di legno, TU  sai amare.          E’ solo questo il segreto della vita Pinocchio!     Indica la luna

  Qualcosa sta per accadere… Pinocchio viene improvvisamente avvolto in una nuvola di fumo per poi sparire sotto gli occhi increduli di tutti.

Dalle quinte entra Cesare vestito con abiti normali , si avvicina a Geppetto.

BIMBO – Cesare:  Papà!!

lo fa voltare  Geppetto, senza parole, lo abbraccia forte a sé.

                                                        FINE

Musica per i ringraziamenti.