Prendi il largo

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MAIGRET E IL PAZZO DI BERGERAC

          

PRENDI

IL

LARGO

di

 Giancarlo Ripani

da un'idea di

suor Alberta Camatta

14 gennaio 2017

terza versione


Personaggi  (in ordine di apparizione)

MASSIMO                               primo narratore

VALERIA                           secondo narratore

GIOVANBATTISTA      padre

BARTOLO                           commesso

ELVIRA                              levatrice

GIUSEPPE                 figlio

GIOVANNI                 figlio

CAMILLO                  medico

ROSA                                   amica

ANGELA                              amica

MARIANNA                               amica

EMMA                                 amica

LUCA                        sacerdote

CENCIA                                       reclusa

TUTA                                   reclusa

NINA                                     reclusa

FLAMINIA                         reclusa

PIETRO                                      capitano

FRANCESCA                      suora

ABELARDO                                vescovo

BOSCO                                sacerdote


Le proiezioni:    Proiez.1    filmato 1 Titoli di testa + prima narrazione                           

                             Proiez.2    cucina Frassinetti                                                                                                         Proiez. 3    filmato 2 seconda narrazione

                                     Proiez.4    spianata santuario                                                        

                                     Proiez.5    filmato 3 terza narrazione                                                       

Proiez.6    cucina Frassinetti                                             

Proiez.7    filmato 4 quarta narrazione                                                    

Proiez.8    cucina Frassinetti          

Proiez.9    filmato 5 quinta narrazione

Proiez.10  cucina Frassinetti

Proiez.11  filmato 6 sesta narrazione

Proiez.12  piazza di paese

Proiez.13 filmato 7 settima narrazione

Proiez.14  radura di montagna

Proiez.15 filmato 8 ottava narrazione

                                     Proiez.16casetta di Quinto

                                     Proiez.17filmato 9 nona narrazione

                                     Proiez.18terrazzino della casetta di Quinto

                                     Proiez.19filmato 10 decima narrazione

                                     Proiez.20cortile di carcere

                                     Proiez.21filmato 11 undicesima narrazione

                                     Proiez.22 ingresso convento

                                     Proiez.23 filmato 12 dodicesima narrazione

                                     Proiez.24 (ingresso convento)

                                     Proiez.25 filmato 13 tredicesima narrazione

                                     Proiez.26 cella convento

                                     Proiez.27 filmato 14 quattordicesima narrazione

Le Musiche:     M1 titoli di testa

                                   M2 Madonnina mia

                                     M3 Dal monte Moro

                                     M4 Non ti vogliamo qui parte prima

                                     M5 Non ti vogliamo qui parte seconda

                                     M6 Girasole

                                     M7 Il frassino

                                     M8 Ringraziamenti                                     

Le Luci:             Pz1  interno notte cucina

                                   Pz 2 esterno giorno spianata

                                   Pz3 interno giorno  cucina

                                   Pz4 esterno giorno piazza

                                   Pz5 esterno giorno radura

                                   Pz6  interno casetta

                                   Pz7 esterno terrazzino

                                   Pz8 esterno cortile carcere

                                   Pz9 esterno ingresso convento

                                   Pz10 interno cella

                                   Pz11 il frassino

                                   Pz12 ringraziamenti


Sipario

Buio

Parte M1

Proiez.1 (filmato 1)

 Su di uno sfondo di cielo con un volo di uccelli si formano le parole recitate dei narratori.

 

 

Con partecipazione.

mas:

(F.C.) Dio ha scelto una creatura debole di fronte al mondo e le ha comunicalo la sua forza.

 

 

 

Con partecipazione.

val:

F.C.) Dio ha scelto una creatura di poco conto di fronte al mondo.

 

 

 

Con partecipazione.

mas:

F.C.) Di famiglia modesta per realizzare i suoi progetti.

 

 

 

Con partecipazione.

val:

F.C.) Dio ha scelto una donna semplice davanti al mondo. una giovane senza cultura.

 

 

 

Con partecipazione.

mas:

F.C.) Per confondere la presunzione del secolo dei lumi.

 

 

 

Con partecipazione.

val:

F.C.) E suscitare nella Chiesa un fermento nuovo.

 

 

 

Con partecipazione.

mas:

F.C.) Che riproponesse alla gioventù i valori pedagogici del Vangelo.

 

 

 

Con partecipazione.

val:

F.C.) Dio ha scelto Paola Frassinetti.

 

 

Titoli di testa

Alla fine dei titoli

Stop M1

Stacco sul primo narratore.

 

 

 

Colloquiale.

mas:

Cari genitori, cari nonni, cari zii ... insomma cari tutti.

 

 

Stacco sul secondo narratore.

 

 

Con enfasi.

val:

Oggi è arrivato per noi il gran giorno !

 

 

Stacco sul primo narratore.

 

 

Consoddisfazione.

mas:

Il giorno in cui,  finalmente, si invertiranno le parti.

 

 

Stacco sul secondo narratore.

 

 

Concompiacimento.

val:

Infatti saremo noi, bambini alunni dell'Istituto Santa Dorotea, a prendervi per mano !

 

 

Stacco sul primo narratore.

 

 

Ammonendo.

mas:

E voi dovrete essere bravi a fare silenzio e seguirci nel racconto !

 

 

Stacco sul secondo narratore.

 

 

Con ammirazione.

val:

Il racconto della vita di una persona super straordinarissima !

 

 

Stacco sul primo narratore.

 

 

Sottolineando.

mas:

Altro che Batman o Spiderman !

 

 

Stacco sul secondo narratore.

 

 

Con convinzione.

val:

La nostra eroina è una che i miracoli li ha fatti per davvero !

 

 

Stacco sul primo narratore.

 

 

Esprimendo ammirazione.

mas:

E non poteva essere diversamente, visto che si tratta di una Santa con la esse maiuscola !

 

 

Stacco sul secondo narratore.

 

 

Con forza.

val:

Vogliamo raccontarvi la vita di Santa Paola Frassinetti.

 

 

Stacco sul primo narratore.

 

 

Gaiamente.

mas:

Lo faremo alla maniera nostra, in allegria !

 

 

Stacco sul secondo narratore.

 

 

Precisando.

val:

Alternando alle parole alcune bellissime canzoni.

 

 

Stacco sul primo narratore.

 

 

Con un po' di preoccupazione.

mas:

A noi è toccato l'ingrato compito dei narratori.

 

 

Stacco sul secondo narratore.

 

 

Avvertendo.

val:

Ma non solo !

Saremo anche i vostri maestri, attenti alla disciplina !

 

 

Stacco sul primo narratore.

 

 

Ironicamente minaccioso.

mas:

Ragion per cui non vogliamo sentire volare una mosca !

 

 

Stacco sul secondo narratore.

 

 

Esortativa.

val:

Applausi sì e tanti, tanti !

Fatti con il cuore !

 

 

Stacco sul primo narratore.

 

 

Deciso.

mas:

Adesso facciamo basta con le chiacchiere e cominciamo la nostra storia.

 

 

Stacco sul secondo narratore.

 

 

Precisando.

val:

È  il tre marzo 1809.

 

 

Stacco sul primo narratore.

 

 

Puntualizza.

mas:

Una fredda mattina in cui l'inverno non ha lasciato ancora posto alla primavera.

 

 

Stacco sul secondo narratore.

 

 

Con trasporto.

val:

A casa di Angela e GiovanBattista Frassinetti, sta per accadere un fatto straordinario !

 

 

Stacco sul primo narratore.

 

 

Autoritario.

mas:

Si accendano le luci !

 

 

Proiez.2 (cucina Frassinetti)

Al centro un tavolo rustico con attorno alcune sedie impagliate.

Su di una è seduto GiovanBattista che morde nervosamente un sigaro.

In sottofondo si sentono i lamenti di una partoriente.

Luci in Pz1 (interno notte)

 

 

GiovanBattista si alza e misura a grandi passi la stanza.

 

 

Impaziente.

GBA:

Ma quanto ci sarà ancora da aspettare  ?

 

 

Da sinistra entra Bartolo.

 

 

Con deferenza.

bar:

Buona sera Giobatta, sono arrivate quelle balle di lana che aspettavamo.

 

 

 

Infastidito.

GBA:

Bartolo, ma vi sembra questo il momento di venirmi a parlare di lavoro ?

 

 

 

Interessato.

bar:

Dalla cicogna ancora nessuna buona nuova ?

 

 

 

Inquieto.

GBA:

Sono più di cinque ore che mia moglie la sta aspettando, ma ancora niente !

 

 

 

Rassicurante.

bar:

La signora Angela è una donna forte e paziente.

 

 

 

Pensieroso.

GBA:

Quello che mi preoccupa è che l'Angela non è di grande salute.

 

 

 

Esprimendo sicurezza.

bar:

Pazienza, vedrete che andrà tutto bene !

 

 

 

Poco convinto.

GBA:

Per Giuseppe e Giovanni la cicogna è arrivata quasi subito !

 

 

 

Con slancio.

bar:

Si vede che questa volta porta un carico speciale.

 

 

 

Perplesso.

GBA:

Voi pensate ?

 

 

 

Citando.

bar:

Dice il proverbio: "Non è importante quanto aspetti, ma chi aspetti !"

 

 

 

Quasi convinto.

Riflessivo.

GBA:

Forse avete ragione voi !

Angela mi ha raccontato uno strano sogno che ha fatto ieri notte.

 

 

 

Esortativo.

bar:

Vi va di dirlo anche a me ?

 

 

 

Scettico.

GBA:

Lasciamo perdere, i sogni sono solo fantasie !

 

 

 

Insistendo con forza.

bar:

Non sono d'accordo, spesso nascondono grandi verità, solo che bisogna saperle cercare.

 

 

 

Remissivo.

Narra con partecipazione.

GBA:

Se proprio insistete !

Dunque: Angela ha sognato di essere in un bellissimo giardino con tanti alberi che le sembravano dei frassini ...

 

 

 

Fornendo la sua spiegazione.

bar:

Ma è lampante, è il vostro giardino, non vi chiamate voi Frassinetti ?

 

 

 

Poco convinto.

GBA:

Sì, ma non vedo che cosa c'entri !

 

 

 

con sicurezza.

Invitando a proseguire.

bar:

C'entra, c'entra, vedrete che c'entra !

Andate avanti.

 

 

 

Racconta sullo stesso tono.

GBA:

C'era un alberetto, piccolo, appena germogliato ...

 

 

 

Interrompe, con sicurezza.

bar:

Vostro figlio in arrivo !

 

 

 

Racconta sullo stesso tono.

GBA:

Quando dal cielo scendono due  bellissime colombe che gli si vanno a posare sopra ...

 

 

 

Con ammirazione.

bar:

Che stupendo presagio !

 

 

 

Infastidito.

GBA:

Se continuate ad interrompermi non la finirò mai !

 

 

 

Rammaricato.

bar:

Scusate !

 

 

 

Racconta sullo stesso tono.

GBA:

Allora il piccolo albero comincia a crescere, a crescere e si riempie di tanti bellissimi frutti ...

 

 

 

Impressionato.

bar:

Signor Giobatta mi state facendo accapponare la pelle !

 

 

 

Contrariato.

GBA:

State zitto una buona volta !

 

 

 

Remissivo.

bar:

Giuro che non parlo più !

 

 

 

Racconta sullo stesso tono.

bar:

Intorno a quell'albero accorrono tanti, tanti bambini e bambine che mangiano i suoi frutti e danzano felici.

Va a  capire cosa significa !

 

 

 

Con entusiasmo.

bar:

Ma è chiaro !

Vostro figlio o figlia, è destinato a grandi cose !

 

 

 

Riflettendo.

GBA:

L'unica cosa che spero è che mi aiuti a mandare avanti la baracca !

 

 

E1 (pianto di un neonato).

 

 

Imperativo.

bar:

Zitto !

Avete sentito ?

 

 

 

Entusiasta.

GBA:

È nato ! È nato !

 

 

Entra da destra Elvira.

 

 

Puntualizzando.

elv:

Vi sbagliate: è nata !

 

 

 

Elettrizzato.

GBA:

Finalmente una femmina !

Le nostre preghiere sono state esaudite !

 

 

 

Curioso.

bar:

E com'è, com'è ?

 

 

 

Perplessa.

elv:

Un batuffolino rosa, un po' piccolina, per la verità !

 

 

 

Allarmato.

GBA:

C'è da preoccuparsi ?

 

 

 

Rassicurante.

Con ammirazione.

elv:

Nemmeno per sogno  !

Ha sette spiriti: nemmeno era nata che già cercava il seno della mamma !

 

 

 

Interessato.

GBA:

A proposito l'Angela come sta ?

 

 

 

Tranquillizzante.

elv:

Stanca, ma benone anche lei !

 

 

 

Con slancio.

GBA:

Non vedo l'ora di poterle abbracciare tutte e due !

 

 

 

Frenando l'entusiasmo.

elv:

Calma, Giobatta, ancora qualche minuto e potrai andare da loro.

 

 

 

Incalzante.

bar:

Avete già pensato al nome ?

 

 

 

Sopra pensiero.

GBA:

A dire il vero no.

 

 

 

Fa la sua proposta.

bar:

Visto che è piccolina che ne dite di chiamarla Paola che in latino vuol dire, appunto, piccola.

 

 

 

Con ammirazione.

GBA:

Ma ne sapete una più del diavolo voi, Bartolo !

 

 

 

Spiegando.

bar:

Che volete, quando ero chierichetto, il buon parroco mi ha dato qualche lezione di latino.

 

 

 

Precisa con partecipazione.

elv:

Paola è stata una delle prime sante romane, era una donna dolce e al tempo stesso molto decisa.

 

 

 

Colto da un pensiero.

GBA:

Ma non è la patrona delle vedove ?

 

 

 

A mo di rimprovero.

elv:

Giobatta non sarai mica superstizioso ?

 

 

 

Insistendo.

bar:

Sentite, perché non ci mettete vicino il nome della mamma.

 

 

 

Con approvazione.

GBA:

Paola Angela, suona bene !

 

 

 

Colta da un'ispirazione.

elv:

Aggiungete anche Maria, così che la Madonna la protegga sempre !

 

 

 

Acconsentendo.

Invitante.

GBA:

Mi avete convinto !

Appuntamento per tutti: parenti e amici, domenica prossima, alla parrocchia di Santo Stefano per il Battesimo.

 

 

 

Rassicurante.

bar:

Non mancheremo !

 

 

 

Aggiunge con devozione.

GBA:

Dopo il Battesimo saliremo, secondo la tradizione, al Santuario della Madonnetta.

 

 

 

Assentendo.

elv:

Giusto, così la piccola Paola Angela Maria potrà essere consacrata alla Vergine.

 

 

 

Conclusivo.

bar:

Affinché la faccia crescere sana e timorata di Dio.

 

 

Buio.

Proiez.3 (filmato 2 seconda narrazione)

 

 

Conclusiva.

val:

E così è stato fatto !

 

 

 

Precisando.

mas:

È una limpida giornata di primavera.

 

 

 

Con un tono di ammirazione.

val:

Dalla spianata del santuario della Madonnetta si gode un panorama mozzafiato.

 

 

 

Con un tono di ammirazione.

mas:

Il mare è di un azzurro che più azzurro non può essere ...

 

 

 

Con un tono di ammirazione.

val:

Le paranze dei pescatori si cullano al tiepido sole ...

 

 

 

Con un tono di ammirazione.

mas:

In lontananza la Lanterna domina, con la sua mole,  il porto di Genova.

 

 

 

Conclusivo.

val:

Mentre tutti ammirano quelle meraviglie della natura ...

 

 

 

Di slancio.

mas:

Un gridolino della piccola Paola rompe il silenzio.

 

 

 

Con partecipazione.

val:

Come richiamate da quel grido, due colombe, bianche, come la neve, scendono dal cielo.

 

 

 

Con tono misterioso.

mas:

Per andare a posarsi ai lati della carrozzina.

 

 

 

Conclusiva.

val:

Paola agita le sue manine e le due colombe con un frullo d'ali tornano nell'azzurro.

 

 

Proiez.4 (spianata santuario)

Luci in Pz2 (esterno giorno)

Al centro della scena, seduti du di una panchina con a fianco una carrozzina da neonato, Angela e GiovanBattista.

 

 

Incitativo.

GBA:

Dai Angela alziamoci, che stanno andando via tutti !

 

 

 

Con tono lamentoso.

ang:

Aspetta ancora un momento che, oltre a essere stanca morta, mi fanno male i piedi !

 

 

 

A mo di dolce rimprovero.

GBA:

Hai voluto mettere le scarpe nuove e, come si dice: "chi bella vuole apparire un poco deve soffrire !"

 

 

 

Piccata.

ang:

Era il minimo che potessi fare per farti fare bella figura !

 

 

 

Soddisfatto.

GBA:

Però, che bella cerimonia !

 

 

 

Associandosi.

ang:

Anche il parroco ci ha messo del suo con quella bella predica sulla conversione di San Paolo.

 

 

 

Con una punta di orgoglio paterno,

GBA:

Brava anche la Paolina, che non ha fatto un fiato, quando l'hanno immersa nell'acqua benedetta !

 

 

 

Compiaciuta.

ang:

Sembrava quasi che le piacesse !

 

 

 

Scherzosamente.

GBA:

Vorrà dire che imparerà presto a nuotare !

 

 

 

Improvvisamente seria.

ang:

Giobatta, te lo ricordi il sogno che ti ho raccontato ?

 

 

 

Spazientito.

GBA:

Ancora con quel sogno !

Ma è una fissazione la tua !

 

 

 

Con fare pensieroso.

ang:

Le due colombe sono tornate, reali questa volta, e le hai viste anche tu posarsi ai lati di Paolina !

 

 

 

Sdrammatizzando.

Fornisce la sua spiegazione.

GBA:

Coincidenze !

Questo pianoro è pieno di colombacci, che c'è di strano se due vengono a beccare vicino a noi !

 

 

 

Perplessa.

Riflessiva.

ang:

Sarà ?

Ma io ho un presentimento: strano e bello allo stesso tempo !

 

 

 

Bruscamente.

GBA:

Adesso fai basta con le fantasticherie !

 

 

 

Offesa.

ang:

Guarda che non sono pazza, quello è stato un segno del destino !

 

 

 

Spazientito.

GBA:

Insisti, sa !

 

 

 

Con una punta di angoscia,

ang:

Il  cielo non voglia che la nostra Paolina un giorno se ne voli lontano come quelle due colombe !

 

 

 

Con convinzione.

GBA:

Vorrà dire che tu saprai dissuaderla.

 

 

 

Drammatica.

ang:

Può darsi che non sarà così.

 

 

 

Allarmato dal tono di Angela.

GBA:

Cosa vuoi dire ?

 

 

 

Con un sospiro.

ang:

Niente, solo un po' di malinconia.

 

 

 

Invitante.

Allegramente,

GBA:

Caccia via la malinconia !

Oggi è un giorno di festa: Paolina è entrata a far parte del popolo del Signore !

 

 

 

Assentendo.

Apprensiva.

ang:

Hai ragione tu.

Però promettimi una cosa.

 

 

 

Galante.

GBA:

Lo sai che non ti posso negare nulla !

 

 

 

Molto seriamente.

ang:

Promettimi che sarai un buon padre per i nostri figli e che veglierai sempre su di loro.

 

 

 

Mettendo una mano sul cuore.

Apprensivo.

GBA:

Promesso.

Ma adesso andiamo, che tra un po' qui comincerà a fare freschetto e non vorrei che Paolina prendesse il suo primo raffreddore.

 

 

 

Preoccupata.

ang:

Non sia mai !

Andiamo !

 

 

GiovanBattista e Angela che spinge la carrozzina escono da destra.

Buio.

Proiez.5 (filmato 3 terza narrazione).

 

 

Puntualizza.

mas:

Sono passati nove anni da quel giorno.

 

 

 

Con tono lieto.

val:

La cicogna ha bussato altre due volte in casa Frassinetti.

 

 

 

Sullo stesso tono.

mas:

Ha portato altri due maschietti: Francesco e Raffaele.

 

 

 

Allegramente.

val:

Angela e Giobatta si godono i loro cinque figli come un dono del cielo.

 

 

 

Con compiacimento.

mas:

La casa è riempita dai loro giochi turbolenti e dalle loro grida gioiose.

 

 

 

Seriamente.

val:

Paolina fa eccezione: è già una donnina assennata.

 

 

 

Aggiunge.

mas:

Aiuta la mamma nelle faccende domestiche.

 

 

 

Scherzosamente.

val:

E non si tira indietro quando c'è da rimettere in riga i fratellini più piccoli.

 

 

 

Drammatico.

mas:

Ma un brutto, bruttissimo giorno ...

 

 

Proiez.6 (cucina Frassinetti)

Luci in Pz3 (interno giorno)

GiovanBattista è seduto al tavolo con la testa tra le mani, accanto a lui è seduto Giuseppe.

 

 

Impaziente.

GBA:

Ma quanto ci mette Giovanni a tornare con il dottore ?

 

 

 

Cercando di calmare GiovanBattista.

GIU:

Papà, sta calmo, saranno qui da un momento all'altro !

 

 

 

Cupo.

GBA:

Sono preoccupato, tanto preoccupato.

 

 

 

Rassicurante.

GIU:

Vedrai che sarà un'altra crisi passeggera e la mamma si rimetterà presto !

 

 

 

Angosciato.

GBA:

Non ho mai visto l'Angela soffrire così, lei che non si lamenta mai di nulla !

 

 

 

Rincuorante.

GIU:

La Elvira dice che è normale nelle sue condizioni.

 

 

 

Riconoscente.

GBA:

Meno male che ci sia lei ad assisterla che è una donna esperta.

 

 

Entrano da sinistra Giovanni e Camillo, il medico, trafelati.

 

 

Trafelato.

gio:

Abbiamo fatto il prima possibile !

 

 

 

Implorante.

GBA:

Dottore vi scongiuro aiutate mia moglie.

 

 

 

Professionale.

cam:

Giobatta, ti do la mia parola che farò quanto possibile per la nostra Angela.

 

 

Camillo esce da sinistra.

 

 

Preoccupato a Giovanni.

GIU:

Paolina come l'ha presa ?

 

 

 

Sconcertato.

gio:

Non lo so, non la vedo dall'ora di pranzo.

 

 

 

Allarmato.

GIU:

Ma non è venuta con te a chiamare il dottore ?

 

 

 

Dissentendo.

gio:

No, pensavo che fosse nella stanzetta a giocare !

 

 

 

Impensierito.

GIU:

Mannaggia la miseria, dove mai sarà finita ?

 

 

Entra Paola da destra.

 

 

Chiamando.

pao:

Papà !?

 

 

 

Con velato rimprovero.

gio:

Paolina, ma dove ti eri cacciata ?

 

 

 

Candidamente.

pao:

Ero a far compagnia alla mamma !

 

 

 

Sconcertato.

GBA:

Tu eri ...

 

 

 

Sullo stesso tono.

pao:

Sai, le ho portato il rosario della mia prima comunione e lo abbiamo recitato assieme !

È stato bellissimo !

 

 

 

Di slancio.

GBA:

Piccola mia !

 

 

 

Seriamente.

pao:

La mamma mi ha detto che dovrà partire per un lungo viaggio.

 

 

 

Colpito.

GIU:

Oh, mio Dio !

 

 

 

Candidamente.

pao:

E mi ha pregato di dirvi che, anche se non potremo più vederla, lei continuerà a vegliare su tutti noi !

 

 

Entrano da destra Camillo e Elvira.

 

 

Addolorato.

cam:

Giobatta mi dispiace ...

 

 

 

Atterrito.

GBA:

Dottore state dicendo che ...

 

 

 

Triste.

cam:

Angela si è spenta serenamente.

 

 

 

Con voce rotta dal pianto.

elv:

Stringendo tra le mani il rosario che le aveva portato Paolina !

 

 

 

Prende, con dispiacere, congedo.

cam:

Scusate, ma io devo andare, purtroppo la professione mi chiama altrove.

 

 

 

Riconoscente.

GBA:

Dottore, grazie di tutto !

 

 

 

Mestamente.

cam:

Dovere, Giobatta, un doloroso dovere.

 

 

Camillo esce da sinistra.

 

 

Con tristezza,

elv:

Io torno di là, che purtroppo c'è ancora bisogno di me.

 

 

 

Con gratitudine.

GBA:

Grazie anche a te Elvira, sei stata un angelo a starle vicina sino alla fine.

 

 

 

Schernendosi.

elv:

Non mi ringraziare, dopo che avevo assistito ai suoi cinque parti, eravamo diventate amiche.

 

 

Elvira esce da destra.

 

 

Con voce rotta dal pianto.

GIU:

La mamma non c'è più, non c'è più !

 

 

 

Abbattuto.

GBA:

Angela, Angela mia !

 

 

GiavanBattista scoppia a piangere imitato da Giovanni e Giuseppe.

 

 

Con dolce rimprovero.

pao:

Papà, fratelli miei, non piangete che la mamma non lo avrebbe voluto !

 

 

 

Disperato.

GBA:

Come faremo senza di lei !

 

 

 

Con ferma decisione.

pao:

Sarò io a occuparmi della casa come avrebbe fatto la mamma !

 

 

 

Con slancio.

GBA:

Abbracciami, piccola mia !

 

 

Luci in Pz (dedicata Paola)

Parte M2 (Madonnina mia).

 

 

Canta.

pao:

Madonnina mia, tu ricordi ?

Sono stata al tuo santuario,

con la mamma e i fratelli tempo fa.

Ti ho donato un cuoricino,

era d'argento ma piccino

ed io, quel giorno, il mio cuore ho dato a te.

Tu sei la madre,

sei la donna che ci insegna amore

Madonnina mia,

eccomi a te.

Ti sarò devota e luce tu sarai per me.

Madonnina mia,

io son figlia tua !

Sempre nel tuo esempio questa vita io vivrò.

Madonnina adesso la mia mamma non c'è più.

Il Nostro Signore l'ha portata via con se.

Tu che sei la nostra madre.

Tu sei sempre in mezzo a noi.

Ti prego aiutami a capire il perché.

Avrei voluto averla sempre accanto a me,

ma adesso ho te.

Madonnina mia,

eccomi son tua.

Prenderò ogni croce come un dono Suo per me.

Madonnina mia,

io son figlia tua !

sempre con il sorriso e nel tuo esempio io vivrò.

Madonnina mia,

io son figlia tua !

e vivrò per Tuo Figlio morto sulla croce,

e accanto a Dio sarò !

 

 

Stop M2

Buio.

Proiez.7 (filmato 4 quarta narrazione).

 

 

Mestamente.

val:

Sono passati tre anni da quel triste giorno.

 

 

 

Affermando.

mas:

Paolina si è fatta grande.

 

 

 

Con trasporto.

val:

E come promesso al padre e ai fratelli ha preso su di se i compiti della mamma.

 

 

 

Elenca.

mas:

Cucina per tutti, lava, stira, mette in ordine.

 

 

 

Con orgoglio.

val:

Insomma è diventata proprio una brava piccola massaia.

 

 

 

Sospesa.

mas:

Ma ...

 

 

 

Constatando.

val:

Nella vita c'è sempre un ma, piccolo o grande che sia !

 

 

Proiez.8 (cucina)

Luci in Pz 3 (interno giorno)

Attorno alla tavola sono seduti GiovanBattista, Giuseppe e Giovanni.

 

 

Interrogativo.

giu:

Papà hai visto come si è fatta grande la Paolina?

 

 

 

Compiaciuto.

GBA:

Già è una vera donnina di casa.

 

 

 

Con ammirazione.

Gio:

Senza di lei con ce l'avremmo fatta a tirare avanti dopo la morte della mamma.

 

 

 

Confermando.

GBA:

Sono d'accordo con te.

 

 

 

Perplesso.

giu:

A proposito dov' è andata ?

L'ho cercata ma non è in casa.

 

 

 

Esplicativo.

GBA:

 È andata a Messa come tutte le mattine !

 

 

 

Con stupore.

Gio:

Così di buon ora ?

 

 

 

Perplesso.

GBA:

Dice che anche gli ebrei si alzavano all'alba per raccogliere la manna !

 

 

 

Impaziente.

giu:

Però dovrebbe essere già qui, la Messa è finita da un pezzo !

 

 

 

Giustificando.

GBA:

Si sarà fermata a farsi spiegare qualche passo del Vangelo dal parroco.

 

 

 

Assentendo.

Gio:

Nulla di più facile, anche a noi lo chiede spesso.

 

 

 

Timidamente.

giu:

Papà, permettici di dirti una cosa.

 

 

 

Sulle sue.

GBA:

E quando mai vi ho proibito di parlare.

 

 

 

D'un fiato.

Gio:

Ecco, noi pensiamo che sia arrivato il momento che Paolina vada a scuola.

 

 

 

Con decisione.

GBA:

Non se ne parla neppure !

 

 

 

Spiacevolmente sorpreso.

giu:

Ma papà, a noi ci hai permesso di andare in seminario.

 

 

 

Sicuro del fatto suo.

GBA:

Il posto della donna è in casa, non per nulla è chiamata l'angelo del focolare !

 

 

 

Con pazienza cerca di convincere il padre.

Gio:

Papà ascolta, ai nostri giorni un minimo di istruzione, anche per una donna, è indispensabile!

 

 

 

Con tono che non ammette replica.

GBA:

Vorrà dire che le insegnerò io a leggere e a scrivere.

 

 

 

Puntualizzando.

giu:

E a far di conto.

 

 

 

Assentendo.

GBA:

Giusto, anche a far di conto e voi mi aiuterete.

 

 

 

Determinato.

Gio:

Su questo ci poi contare !

 

 

 

Entusiasta.

giu:

Cominceremo oggi stesso !

 

 

 

Congedandosi.

GBA:

Bene, io vado in città per alcuni affari, sarò di ritorno per il pranzo.

 

 

GiovanBattista esce da sinistra.

 

 

Con l'acquolina in bocca.

Gio:

A proposito di pranzo, chissà che ci preparerà di buono la Paolina ?

 

 

 

Ammirato.

giu:

È un vero asso in cucina !

 

 

 

Faceto.

Gio:

Non glielo dire, sennò si monta la testa !

 

 

 

Con sicurezza.

giu:

Paolina ?

Ma quando mai, quella è la modestia personificata !

 

 

Paola entra da sinistra.

 

 

Allegramente.

Pao:

Buon giorno a tutti !

 

 

 

Contento di vedere  Paola.

giu:

Eccoti qua sorellina !

 

 

 

Con fare misterioso.

Gio:

Da oggi per te c'è una grande novità !

 

 

 

Messa in curiosità.

Ansiosa.

Pao:

Davvero ?

Presto ditemela subito !

 

 

 

Scherzando.

giu:

Non essere impaziente, che la gatta presciolosa fece i figli ciechi !

 

 

 

Infastidita.

Pao:

Non la fate tanto lunga !

 

 

 

Burlandosi dell'impazienza di Paola.

Gio:

Pazienza, piccola furia, pazienza !

 

 

 

Ricattatoria.

Con determinazione.

Pao:

Bene se voi non parlate, io non cucino.

Oggi resterete a bocca asciutta !

 

 

 

Atterrito.

giu:

Sia ! Cediamo al ricatto !

 

 

 

Soddisfatta.

Pao:

Alla buonora !

 

 

 

Con slancio,

Gio:

Da oggi ti insegneremo a leggere e a scrivere !

 

 

 

Aggiungendo.

giu:

E a far di conto !

 

 

 

Entusiasta.

Pao:

Evviva !

 

 

 

Frenando l'entusiasmo di Paola.

Gio:

Prima però ci devi dire dove sei stata dopo la Messa

 

 

 

Serenamente.

Pao:

Sono andata a sedermi sugli scogli.

 

 

 

Sconcertato.

giu:

A fare cosa ?

 

 

 

Sognante.

Pao:

A guardare le navi che prendono il largo e a pensare a cosa farò da grande !

 

 

 

Curioso.

Gio:

E che vorrai fare ?

 

 

 

Perplessa.

Sicura di ciò che afferma.

Pao:

Ancora non lo so.

Sarà il signore a guidarmi.

Di una cosa, però, sono sicura: anche io prenderò il largo !

 

 

Buio.

Proiez.9 (filmato 5 quinta narrazione).

 

 

Costatando.

Mas:

Il tempo corre veloce, sono passati altri cinque anni.

 

 

 

Con ammirazione.

val:

Paolina, che ormai e diventata signorina, seguita a sfacchinare da mattina a sera per mandare avanti casa Frassinetti.

 

 

 

Con una nota triste.

Mas:

Però da qualche tempo la sua salute non è più la stessa.

 

 

 

Esprimendo preoccupazione.

val:

Continua a deperire a vista d'occhio.

 

 

 

Con inquietudine.

Mas:

La sera, appena si mette a letto, è assalita da violenti attacchi di una tossa stizzosa.

 

 

 

Perplessa.

val:

Anche il suo umore è mutato.

 

 

 

Impensierito.

Mas:

Si è fatta taciturna, quasi avesse un tarlo che la consuma dentro.

 

 

 

Con inquietudine.

val:

Il padre e i fratelli sono seriamente preoccupati.

 

 

 

Conclusivo.

Mas:

Tanto che hanno deciso di chiamare il medico di famiglia.

 

 

Proiez.10 (cucina)

Luci in Pz1 (interno notte)

Al tavolo sono seduti Giovanni e Giuseppe, mentre GiovanBattista passeggia nervosamente per la stanza.

 

 

Preoccupato.

giu:

Papà, smetti di fare avanti e indietro !

 

 

 

Celiando.

gio:

Tra un po' avrai consumato il pavimento della cucina !

 

 

 

Rassicurante.

giu:

Calma, vedrai che con una curetta ricostituente Paolina tornerà quella di prima !

 

 

 

Agitato.

GBA:

Fate presto voi a dire di star calmo !

Ma non lo vedete come è deperita vostra sorella?

 

 

 

Esprimendo la sua opinione.

gio:

Il fatto è che per lei è diventato troppo pesante il doversi occupare di tutta la casa.

 

 

 

Rincarando la dose.

giu:

Mettici poi che, pignola com'è, non tralascia nulla, e tutto deve essere fatto a regola d'arte !

 

 

 

Fatalista.

gio:

Aspettiamo di sapere quello che ha da dirci il dottore !

 

 

 

Impaziente.

GBA:

Ma quanto ci mette a visitarla ?

È più di mezz'ora che lui e Elvira sono da lei !

 

 

 

Calmo.

giu:

Pazienza !

 

 

Da destra entrano Camillo e Elvira.

Al loro arrivo Giuseppe e Giovanni si alzano e poi fanno accomodare Camillo al tavolo.

 

 

Ansioso.

gio:

Allora dottore  ?

 

 

 

Minimalista.

cam:

Bah, a dire il vero, io non ho riscontrato nulla di allarmante.

 

 

 

Insistendo.

giu:

Ma quella tosse, tutte le notti ?

 

 

 

Tranquillizzante.

cam:

Null'altro che una comunissima bronchitella.

 

 

 

Sollevato.

gio:

Meno male.

 

 

Camillo estrae il ricettario e scrive la prescrizione.

 

 

Con tono professionale.

cam:

Vi sto scrivendo la ricetta: sciroppo per la tosse tre volte al giorno e, prima che vada a letto, un bel suffumigio con un asciugamano che le copra la testa.

 

 

 

Non ancora rassicurato del tutto.

giu:

E per il suo deperimento ?

 

 

 

Minimizzando.

cam:

Nulla di patologico, solo un problemino di crescita, Paolina è diventata donna.

 

 

 

Sollevato.

gio:

Grazie dottore.

 

 

 

Deferente.

GBA:

Per il vostro onorario ?

 

 

 

Glissando.

cam:

Ne parleremo quando Paola sarà guarita.

E tenetemi informato.

 

 

Camillo esce da destra.

 

 

Seriamente.

elv:

Giobatta, permettimi una parola.

 

 

 

Acconsentendo.

GBA:

Sono tutto orecchi.

 

 

 

Con tono intrigante.

elv:

Credo di sapere io ciò che fa star male Paolina.

 

 

 

Stupito.

GBA:

Tu ?

Come fai a saperlo ?

 

 

 

Sullo stesso tono.

elv:

La piccola si è confidata con me in gran segreto.

 

 

 

Impaziente.

gio:

Allora dite, non ci fate stare con l'animo sospeso.

 

 

 

D'un fiato.

elv:

Paolina vuole farsi suora !

 

 

 

Allibito.

GBA:

Che ?

 

 

 

Insistendo.

elv:

Vuole consacrare la sua vita al Signore.

 

 

 

Determinato.

GBA:

Se lo togliesse dalla testa !

Il suo posto è qui !

 

 

 

Perplesso.

giu:

Perché non ci ha detto mai nulla ?

 

 

 

Esplicativa.

elv:

Proprio perché temeva questa reazione di vostro padre.

 

 

 

Con uno scatto di nervi.

GBA:

Ma che reazione e reazione, il fatto è che io comincio a diventare vecchio !

 

 

 

Buttandola sullo scherzo.

gio:

Vecchio tu, ma quando mai !

 

 

 

Con ostinazione.

GBA:

E ho bisogno che qualcuno badi a me quando non lo potrò più fare da solo !

 

 

 

Con tono materno e rassicurante.

elv:

Tu, caro Giobatta, sei forte come un toro e ne dovrà passare d'acqua sotto i ponti prima che  arrivi quel momento !

 

 

 

Non dandosi per vinto.

GBA:

Sia pure e allora parliamo di Paolina, ma vi sembra nelle condizioni per affrontare la dura vita di un convento !

 

 

 

Conciliante.

giu:

Senti papà, diamo tempo al tempo !

Intanto Paolina potrebbe venire a stare un po' con me a Quinto.

 

 

 

Acido.

GBA:

Ti serve una nuova perpetua per la tua parrocchia ?

 

 

 

Non raccogliendo.

giu:

Tranquillo quella già l'abbiamo.

 

 

 

Riflettendoci.

gio:

Non è una cattiva idea, a Quinto il clima è più mite che qui a Genova.

 

 

 

Associandosi.

elv:

E poi l'aria è molto più salubre, con tutti quegli uliveti.

 

 

 

Rincarando la dose.

gio:

Non c'è mai quel ventaccio che soffia da queste parti !

 

 

 

Interrompe con forza.

Prendendo la decisione.

GBA:

Basta !

Paola andrà da Giuseppe a Quinto, quanto al resto si vedrà !

 

 

Buio.

Proiez.11 (filmato 6 sesta narrazione).

 

 

Compiaciuta.

val:

L'aria buona di Quinto ...

 

 

 

Aggiungendo.

mas:

E le amorevoli cure del fratello don Giuseppe ...

 

 

 

Sollevata.

val:

Hanno fatto il miracolo !

 

 

 

Soddisfatto.

mas:

La nostra Paola, che ormai ha diciannove anni, è tornata in buona salute.

 

 

 

Lascia sospeso.

val:

Finalmente può uscire dalla canonica ...

 

 

 

Concludendo.

mas:

E godersi un bel sole.

 

 

 

Con tono intrigante.

val:

La voce dell'arrivo di Paola ha fatto il giro del paese.

 

 

 

Sullo stesso tono.

mas:

Tutti sono smaniosi di conoscere la sorella dello stimatissimo arciprete.

 

 

 

Sullo stesso tono.

val:

Specialmente un gruppetto di coetanee è smanioso di vedere di che pasta è fatta la Paola.

 

 

Proiez.12 (piazza di paese)

Luci in Pz4 (esterno giorno)

Da sinistra entra: Rosa che rincorre  Angela per poi raggiungerla.

 

 

Con voce affannata.

ros:

Presa !

 

 

 

Sulle sue.

ANG:

Senti un po' Rosa, non ti sembra che siamo ormai troppo grandi per giocare a acchiapparella ?

 

 

 

Allegramente.

ros:

Forse hai ragione tu Angela, ma io mi sento ancora una bambina !

 

 

 

Seriamente.

ANG:

Non è più quel tempo e quell'età !

Abbiamo altre cosa a cui pensare.

 

 

 

Interessata.

ros:

Cosa vuoi dire ?

 

 

 

Timidamente.

ANG:

Beh, per esempio, a incontrare il ragazzo giusto con cui mettere su famiglia.

 

 

 

Pudica.

ros:

Adesso mi fai arrossire !

 

 

 

Messa in curiosità.

ANG:

Ah, ah, tu non me la racconti giusta.

C'è qualcuno che ti fa il filarino ?

 

 

 

Esitante.

ros:

A dire il vero Pasqualino mi guarda in un certo modo ...

 

 

 

Incalzante.

ANG:

E a te piace ?

 

 

 

Intimidita.

ros:

Ma che dici !

È pieno di brufoli !

 

 

Da destra entra Marianna.

 

 

Gaiamente.

MAR:

Ehi, ragazze, come vi butta ?

 

 

 

Con contentezza.

ANG:

Ciao Marianna, è un pezzo che non ti fai viva !

 

 

 

A mo di giustificazione.

MAR:

Ho dovuto aiutare i miei in campagna: una sfacchinata che non vi dico !

 

 

 

Con disappunto.

ros:

Non me ne parlare, mia madre mi ha costretta a fare le pulizie di primavera !

 

 

Da sinistra entra Emma.

 

 

Chiamando.

MAR:

Emma, siamo qui !

 

 

Emma raggiunge le tre ragazze.

 

 

Soddisfatta.

Con fare pettegolo.

emm:

Proprio a voi cercavo.

Che ne sapete della sorella dell'arciprete che è venuta a stare in paese ?

 

 

 

Semplicemente.

ros:

So solo che si chiama Paola.

 

 

 

Precisando.

ANG:

L'abbiamo vista domenica scorsa a Messa.

 

 

 

Preoccupata.

MAR:

Mamma mia come era pallida !

 

 

 

Aggiungendo.

ros:

Magra come uno stecco !

 

 

 

Ammirata.

ANG:

Però pregava come un angelo !

 

 

 

Perplessa.

MAR:

Sono mesi che è qui e non ha messo mai il naso fuori di casa !

Chissà il perché ?

 

 

 

Con tono saccente.

emm:

Ve lo dico io il perché !

È stata molto malata, per questo è venuta a Quinto.

 

 

 

Colpita.

ros:

E tu come lo sai ?

 

 

 

Con fare furbesco.

emm:

Con la scusa di andare a trovare mia sorella, che aiuta don Giuseppe nelle faccende domestiche, ho fatto qualche domandina !

 

 

 

Acida.

MAR:

Sei la solita impicciona !

 

 

 

Piccata.

emm:

E tu la solita maligna !

 

 

 

Conciliante.

ros:

Su ragazze, ora non mettiamoci a litigare !

 

 

Paola entra da destra.

 

 

Tra se, con gratitudine.

pao:

Signore ti ringrazio per la bella giornata che mi hai regalato per la mia prima uscita.

 

 

 

Ammiccando alle altre.

ANG:

Ma non è lei quella ?

 

 

 

Confermando.

ros:

Ma sì è proprio lei !

 

 

 

Di slancio.

emm:

Chiamiamola, così ci facciamo dire !

 

 

 

Con acredine.

MAR:

Lo vedi che ho ragione: sei un'inguaribile ficcanaso !

 

 

 

Interviene decisa.

ANG:

Emma ha ragione, andiamo a fare la sua conoscenza.

 

 

 

Entusiasta.

ros:

Sì, sì, andiamo !

 

 

Le quattro ragazze si avvicinano a Paola.

 

 

Allegramente.

MAR:

Buon giorno !

 

 

 

Piacevolmente sorpresa.

pao:

Buon giorno a voi !

 

 

 

Inquisitoria.

emm:

Tu sei la sorella di don Giuseppe ?

 

 

 

Assentendo.

pao:

Esatto e voi chi siete ?

 

 

 

Stringendo la mano di Paola.

ANG:

Io sono Angela.

 

 

 

Stringendo la mano di Paola.

emm:

Io Emma.

 

 

 

Stringendo la mano di Paola.

MAR:

Io Marianna.

 

 

 

Stringendo la mano di Paola.

ros:

Io Rosa.

 

 

 

Soddisfatta.

pao:

Sono felice di conoscervi.

 

 

 

Confermando.

ANG:

Anche noi !

 

 

 

Con fare indagatorio.

emm:

È vero che eri molto malata ?

 

 

 

Confermando con riconoscenza,

pao:

Un pochetto, ma grazie alla Madonnina ora sono guarita.

 

 

 

Con entusiasmo.

ros:

Allora, domenica prossima, potrai venire con noi a monte Moro !

 

 

 

Confusa.

pao:

Che cosa ha di speciale questo monte Moro ?

 

 

 

Estatica.

ANG:

È un posto bellissimo !

 

 

 

Sullo stesso tono.

MAR:

Da lassù si vede tutto il golfo e la città !

 

 

 

Sullo stesso tono.

emm:

E c'è una pace !

 

 

 

Sullo stesso tono.

ros:

Quando sei lì, sembra di essere in paradiso !

 

 

 

Cogliendo la palla al balzo.

pao:

Allora sembra il posto adatto per pregare il Signore !

 

 

 

Perplessa.

ANG:

A questo non ci avevamo pensato.

 

 

 

Con sicurezza.

pao:

Mai dimenticare che dobbiamo  sempre ringraziarlo per le meraviglie che ci ha donato !

 

 

 

Con convinzione.

ros:

Mi sa che hai ragione !

 

 

 

Con fare trascinante.

pao:

Allora domenica tutte a monte Moro !

 

 

 

All'unisono.

tut:

Sììì !

 

 

Parte M3 (Dal monte Moro)

Luci in Pz

 

 

Cantano in coro.

cor:

Andiamo insieme sul monte Moro.

Nell'aria fresca del mattino,

profumo intenso della natura,

sentiamo Dio più vicino.

 

 

 

Canta.

pao:

Cantiamo insieme in armonia.

 

 

 

Canta.

mar:

Formiamo un coro con gli uccelli.

 

 

 

Canta.

ros:

È bello correre e giocare.

 

 

 

Canta.

emm:

E poi voltarsi verso il mare.

 

 

 

Cantano in coro.

cor:

Dal monte Moro si vede il mare.

Dal monte Moro si vede il mondo.

Il monte Moro è vicino al cielo,

ti fa sentire in braccio a Dio.

Sul mare azzurro davanti a noi,

vediam le navi che stan partendo,

verso paesi che non sappiamo,

ma forse un giorno conosceremo.

 

 

 

Canta.

ang:

Chissà se sempre resterò,

guardando verso l'orizzonte.

 

 

 

Canta.

pao:

Qualcuna un giorno partirà,

e lascerà questo bel monte.

 

 

 

Canta.

mar:

Vorrei andare fin laggiù,

scoprire il mondo che non so.

 

 

 

Canta.

pao:

Avrai la bussola con te,

sarà la volontà di Dio.

 

 

 

Cantano in coro.

cor:

Dal monte Moro si vede il mare.

Dal monte Moro si vede il mondo.

Il monte Moro è vicino al cielo,

ti fa sentire in braccio a Dio.

 

 

Buio.

Proiez.13 (filmato 7 settima narrazione).

 

 

Costatando.

mas:

Per le nostre ragazze le gite a monte Moro sono diventate un'abitudine.

 

 

 

Puntualizza.

val:

Tutte le domeniche, dopo la Messa, le cinque amiche salgono allegramente la stradina tra i boschi.

 

 

 

Precisando.

mas:

Si fermano sulla radura per consumare una piccola colazione.

 

 

 

Con serietà.

val:

Commentano il passo del Vangelo che hanno appena ascoltato.

 

 

 

Allegramente.

mas:

Poi danno inizio ai giochi.

 

 

 

Elenca.

val:

Nascondino, acchiapparella, ...

 

 

 

Elenca.

mas:

Campana, salto con la corda ...

 

 

 

Faceta.

val:

E chi più ne ha più ne metta !

 

 

 

Tornando serio.

mas:

Questa vicinanza rafforza la loro amicizia.

 

 

 

Con tono cospiratorio.

val:

Cominciano, così, a confidarsi i loro piccoli e innocenti segreti.

 

 

 

Precisando.

mas:

Ciascuna  mette a parte le altre dei propri progetti.

 

 

 

Conclusiva.

val:

Finché una bella domenica di maggio ...

 

 

Proiez.14 (radura di montagna)

Luci in Pz5 (esterno giorno)

Le quattro ragazze sono sedute in semicerchio.

 

 

Con voce affannata.

ros:

Basta correre, sono stanca morta !

 

 

 

Lamentosa.

ang:

A chi lo dici, sono zuppa di sudore !

 

 

 

Con tono di rimprovero.

emm:

Siete le solite sfaticate !

 

 

 

Indicando Paola, ammirata.

mar:

Prendete esempio da Paola che non si lamenta mai !

 

 

 

Con atteggiamento serio.

pao:

Ragazze, che ne dite di parlare di cose serie ?

 

 

 

Interessata.

ros:

Per esempio ?

 

 

 

La butta lì.

pao:

Cosa vogliamo farne del nostro avvenire.

 

 

 

Entusiasta.

ang:

Bell'idea !

Comincia tu !

 

 

 

Con tono grave.

pao:

Dovete sapere che io, fin da bambina, coltivo il desiderio di farmi suora e consacrarmi al Signore.

 

 

 

Associandosi.

mar:

Sapete che vi dico, anche a me piacerebbe dedicare la mia vita al servizio di Dio !

 

 

 

Associandosi.

ang:

E aiutare i più poveri !

 

 

 

Estatica.

ros:

Sarebbe una gran bella cosa !

 

 

 

Riflessiva.

ang:

I poveri non hanno bisogno di solo pane, ma anche di istruzione, di educazione !

 

 

 

Dubbiosa.

emm:

Ben detto, ma come li aiuteremo rinchiuse in un convento ?

 

 

 

Possibilista.

pao:

Non è detto che si debba finire in clausura.

 

 

 

Esortativa.

mar:

Se hai qualche idea, tirala fuori !

 

 

 

Timidamente.

pao:

Potremmo fondare una nostra comunità.

 

 

 

Prendendo le distanze.

ang:

Ma tu sei matta da legare !

 

 

 

Esprime il suo dissenso motivandolo.

emm:

Sono d'accordo !

Ma vi ci vedete, noi povere contadine, a fondare una nuovo istituto di suore ?

 

 

 

Decisa.

ros:

Non se ne parla neppure !

 

 

 

Definitiva.

ang:

Levatelo dalla testa !

 

 

 

Non lasciandosi scoraggiare.

pao:

Ragazze, voi state dimenticando una cosa fondamentale!

 

 

 

Interessata.

emm:

Sarebbe a dire ?

 

 

 

Con dolce tono indagatore.

pao:

Se questa è la nostra vocazione, siamo d'accordo che viene da Dio ?

 

 

 

Confermando.

mar:

Non potrebbe essere altrimenti !

 

 

 

Con determinazione.

pao:

Allora, se questa è la Sua volontà, nulla potrà fermarci !

 

 

 

Riflettendo.

ros:

Pensandoci bene, la proposta è allettante.

 

 

 

Possibilista.

ang:

Forse si potrebbe fare.

 

 

 

Sicura.

mar:

A me sta bene.

 

 

 

Non del tutto convinta.

emm:

Ammesso e non concesso, dovremmo trovare un nome.

 

 

 

Soddisfatta.

pao:

A quello ho già pensato io !

 

 

 

Con ammirazione.

ros:

Paola, la tua fede è incrollabile, come facevi a sapere che avremmo accettato ?

 

 

 

Con trasporto.

pao:

È proprio per la fede che ci accomuna ho pensato di chiamarci: "Figlie di Santa Fede".

 

 

 

Entusiasta.

ang:

Mi piace !

 

 

 

Con stima.

ros:

Sei forte Paola !

 

 

 

Esaltata.

mar:

Fortissima !

 

 

 

Remissiva.

emm:

Vada per "figlie di Santa Fede "!

 

 

 

Decisa.

pao:

Sì, ma non basta !

 

 

 

Allarmata.

ang:

Che altro c'è ancora !

 

 

 

Determinata.

pao:

Dovremmo fondare anche un nostro istituto per accogliere e istruire i bambini poveri.

 

 

 

Elettrizzata.

ros:

Grande idea !

 

 

 

Richiamando alla realtà.

emm:

Calma un istituto richiede una sede, un posto al coperto  !

 

 

 

Disillusa.

mar:

E dove lo andiamo a trovare ?

 

 

 

Frustrata.

ang:

Le nostre case bastano a malapena per le nostre famiglie !

 

 

 

Offrendo una soluzione.

ros:

Si potrebbe chiedere a don Giuseppe di ospitarci in canonica.

 

 

 

Dissentendo.

emm:

Ma se è un buco !

 

 

 

Rammaricata.

mar:

Allora siamo da capo a dodici !

 

 

 

Furbescamente.

pao:

Non esattamente !

Ho adocchiato, poco fuori Quinto, una casetta disabitata.

 

 

 

Realizzando.

ang:

Ho capito, è quella dove abitava il povero signor Gaetano.

 

 

 

Con soddisfazione.

pao:

Precisamente e i suoi eredi sono disposti a cedercela gratuitamente.

 

 

 

Dubbiosa.

emm:

Ma è mezza diroccata,

 

 

 

Confermando.

ang:

Diciamo pure che cade a pezzi !

 

 

 

Determinata.

pao:

E allora vorrà dire che noi la rimetteremo in sesto !

 

 

 

Esortante.

ros:

Olio di gomito ragazze !

 

 

 

Fremente.

mar:

Non vedo l'ora di cominciare !

 

 

 

Raffreddando l'entusiasmo.

emm:

Frenate gli entusiasmi che la cosa non è poi così semplice !

 

 

 

Allarmata.

ang:

Cosa vuoi dire ?

 

 

 

Spiega con sussiego.

emm:

Per mettere in atto i nostri propositi dovremo avere l'autorizzazione dall'autorità ecclesiastica.

 

 

 

Delusa.

ros:

Questo è un bel problema !

 

 

 

Perplessa.

mar:

Chi ci può aiutare ?

 

 

 

Decisa.

pao:

Per prima cosa voglio  parlarne a mio fratello.

 

 

 

Poco convinta.

ros:

Speriamo che don Giuseppe non ci rida dietro !

 

 

 

Con fervore.

pao:

Poi pregheremo il Signore che questo nostro sogno possa avverarsi !

 

 

 

Di slancio.

ang:

Siamo tutte convinte ?

 

 

 

In coro.

tut:

Sì !

 

 

 

Ispirata.

pao:

Il nostro motto sarà: "Chi più si sacrifica, più ama" !

 

 

Buio.

Proiez.15 (filmato 8 ottava narrazione).

 

 

Riflessiva.

val:

Sono passati tre mesi da quello storico incontro a Monte Moro.

 

 

 

Con semplicità

mas:

Le ragazze hanno continuato la loro vita di tutti i giorni.

 

 

 

Ammonendo.

val:

Ma, non sono stati giorni come gli altri.

 

 

 

Con enfasi.

mas:

Nel loro cuore palpita una speranza nuova.

 

 

 

Con trasporto.

val:

La speranza di avere la possibilità di mettersi al servizio del Signore e aiutare il prossimo.

 

 

 

Meditativo.

mas:

Tutto dipenderà dalla risposta dell'autorità ecclesiastica.

 

 

 

Esplicativo.

val:

L'arciprete ha dato la sua benedizione e si è fatto portavoce dei loro propositi.

 

 

 

Con slancio.

mas:

Finalmente la risposta arriva !

 

 

 

Euforica.

val:

Le ragazze hanno avuto il sospirato consenso !

 

 

 

Con solennità.

mas:

Così il 12 agosto 1834, nel santuario di S. Martino in Albaro ...

 

 

 

Sullo stesso tono.

val:

Paola e sei  sue giovani amiche offrono a Dio la loro vita.

 

 

 

Precisando.

mas:

La Messa è celebrata da Don Giuseppe, ...

 

 

 

Puntualizza.

val:

Che le aveva preparate a quel passo così importante.

 

 

 

Con gaiezza.

mas:

Sono felici: di lì a qualche ora avrebbero cominciato a vivere in comunità.

 

 

 

Con compiacimento.

val:

Possono contare solo  su l'unica ricchezza che posseggono: l'Amore per Cristo.

 

 

 

Aggiungendo.

mas:

E la casetta di Quinto che hanno scelto come loro prima dimora.

 

 

 

Con slancio.

val:

È lì che le troviamo affaccendate a renderla vivibile.

 

 

Proiez.16 (casetta di Quinto.)

Luci in Pz6

Rosa sta passando lo straccio a terra.

 

 

Sfiduciata.

ros:

Accidenti, più pulisco e più sporco viene fuori !

 

 

Entra Angela da destra.

 

 

Associandosi.

ang:

Non lo dire a me che sono tre giorni che cerco di far funzionare il camino !

 

 

 

Scherzosamente.

ros:

A guardarti sembri un vero spazzacamino !

 

 

 

Con fare misterioso.

ang:

Già, mi sono dovuta infilare nella cappa per liberarla e indovina un po' cosa ci ho trovato '

 

 

 

Interessata.

ros:

Cosa ?

 

 

 

Di slancio.

ang:

Un nido di colombe !

 

 

 

Preoccupata.

ros:

Non mi dire che lo hai distrutto !

 

 

 

Rassicurante.

ang:

Assolutamente no !

Ho solo fatto in modo che il tiraggio funzioni.

 

 

 

Compiaciuta.

ros:

Brava !

Così la prossima primavera torneranno a nidificare.

 

 

 

Sollecita.

ang:

Vado, a finire di sistemarlo.

 

 

Angela esce da destra.

 

 

Sconsolata.

ros:

Ci avevano detto che la casetta era in cattive condizione, ma non fino a questo punto !

 

 

Entra Marianna da sinistra con un sacco pieno.

 

 

Indicando il sacco.

mar:

Ho portato la calce per imbiancare i muri.

 

 

 

Preoccupata.

ros:

Quella sarà un'altra faticaccia !

 

 

 

Laconica.

mar:

E non sarà l'ultima !

 

 

 

Curiosa.

ros:

Teresa che fine ha fatto ?

Aveva promesso di aiutarmi a pulire !

 

 

 

Fornendo la spiegazione.

mar:

È andata dal fabbro a far sistemare le serrature.

 

 

 

Incalzante.

ros:

E Maddalena ?

È sparita da più di due ore !

 

 

 

Spiega con pazienza.

mar:

Sta facendo il giro delle case di Quinto per chiedere qualche mobile che non usano più.

 

 

 

Lamentosa.

ros:

Certo che qui non la si finisce più di lavorare !

 

 

Entra Emma da sinistra con due sedie.

 

 

Con dolce rimprovero.

emm:

Sorelle non vi lamentate !

Ricordate il motto che Paola ha coniato per il nostro gruppo ?

 

 

 

Citando.

mar:

"Chi più si sacrifica, più ama".

 

 

 

Conclusiva.

emm:

Appunto, quindi silenzio e diamoci da fare !

 

 

Entra Paola da sinistra.

 

 

Emozionata.

pao:

Sorelle, una grande notizia !

 

 

 

Impaziente.

ros:

Presto dicci, non ci far stare sulle spine !

 

 

Entra, di corsa, Angela da destra.

 

 

Trafelata.

ang:

Aspetta che lo voglio sapere anch'io !

 

 

 

Con trasporto.

pao:

Don Giuseppe mi ha fatto incontrare alcune ragazze povere che vogliono frequentare la nostra scuola !

 

 

 

Euforica.

mar:

Evviva !

 

 

 

Determinata.

pao:

Dovrà essere pronto tutto per domenica prossima, quando il parroco verrà a benedire la nostra casetta.

 

 

 

Entusiasta.

ros:

E lunedì accoglieremo le ragazze !

 

 

 

Soddisfatta.

emm:

Così, finalmente, cominceremo la missione a cui ci siamo vocate !

 

 

 

Con tono di comando.

ang:

Sorelle, tutte in cucina che la cena è pronta !

 

 

 

Apprensiva.

emm:

Non mi dire che ci sarà di nuovo il brodo di nervetti !

 

 

 

Sconsolata.

ros:

Si mangia solo quello !

 

 

 

Ammonendo.

pao:

Ringraziamo il cielo che Dante, il macellaio, ce li da gratis, altrimenti solo brodo di rape !

 

 

 

Misteriosa.

ang:

Questa sera sorelle c'è una sorpresa !

 

 

 

Curiosa.

mar:

Quale ?

 

 

 

Incalzante.

emm:

Su dicci !

 

 

 

Con contentezza.

ang:

La signora Elvira ci ha portato un bel po' di tagliolini !

 

 

 

Riconoscente.

ros:

Sia benedetta la signora Elvira !

 

 

 

Insistendo sullo stesso tono.

ang:

E non basta !

Avremo anche il dolce !

 

 

 

Entusiasta.

emm:

Non mi dire !

 

 

 

Spiegando.

ang:

La pasticceria Doria ci ha mandato tutte le paste che non ha venduto !

 

 

 

Traendo l'insegnamento.

pao:

Sorelle, la generosità di questi nostri amici è un segno della Provvidenza.

Ringraziamo il Signore per la Sua benevolenza.

 

 

 

Invitante.

mar:

Preghiamo sorelle.

 

 

Tutte si fanno la Croce.

 

 

Iniziano a recitare il Pater.

tut:

Pater noster, qui es in cælis:
Sanctificétur Nomen Tuum ...

 

 

Entra Giuseppe da sinistra.

 

 

Timidamente.

giu:

Scusate, non volevo interrompere le vostre preghiere.

 

 

 

Allarmata.

ros:

Don Giuseppe, che succede ?

 

 

 

Preoccupata.

ang:

Avete una faccia !

 

 

 

Drammatico.

giu:

Una notizia terribile !

Il colera sta flagellando Genova !

 

 

 

Angosciata.

emm:

Oh mio Dio !

 

 

 

Accorato.

giu:

Le persone si ammalano e muoiono come mosche !

 

 

 

Ansiosa.

pao:

Non mi dire che papà e i fratelli sono ...

 

 

 

Rassicurante.

giu:

No, no, loro, per ora, l'hanno scampata.

 

 

 

Riconoscente.

pao:

Ringraziamo il Signore.

 

 

 

Con angoscia.

giu:

I lazzaretti sono strapieni, medici e infermiere non sanno come assistere i tantissimi malati !

 

 

 

Sinceramente addolorata.

mar:

Povera gente !

 

 

 

Rammaricato per l'impotenza.

giu:

Noi sacerdoti, anche se ci facciamo in quattro, non riusciamo a portare a tutti il conforto della fede.

 

 

 

Esortativa.

pao:

Sorelle, cosa aspettiamo !

 

 

 

Di slancio.

ros:

Andiamo a dare il nostro aiuto !

 

 

 

Determinata.

pao:

Dovunque ci sarà una donna ammalata, ci sarà una di noi a curarla e assisterla con amore!

 

 

 

Con foga.

ang:

Tutte a Genova !

 

 

 

Associandosi.

emm:

A Genova !

 

 

 

Prendendola alla larga.

giu:

Paola, ascolta, nostro padre era già contrario a alla tua scelta  di farti suora ...

 

 

 

Dispiaciuta.

pao:

Povero papà, non ha mai capito.

 

 

 

Preoccupato.

giu:

Se viene a sapere che curi anche i lebbrosi potrebbe fare uno sproposito.

 

 

 

Interviene offrendo la soluzione.

emm:

Paola, tuo fratello a ragione, lascia che siamo noi  a occuparci di quei poveretti.

 

 

 

Dissentendo.

pao:

Io non posso rimanere con le mani in mano di fronte a tanta sofferenza.

 

 

 

Cercando di convincere Paola.

mar:

Vorrà dire che ti darai da fare lavando i panni infetti ...

 

 

 

Cercando di convincere Paola.

ros:

Preparerai da mangiare per quei poverini e per noi ...

 

 

 

Cercando di convincere Paola.

ang:

E, soprattutto, pregherai, che il Signore ascolta le tue preghiere.

 

 

 

Propositiva.

emm:

Noi, quando torneremo la sera, ti racconteremo tutto !

 

 

 

Rassicurante.

mar:

Sarà come se fossi stata presente.

 

 

 

Associandosi.

giu:

Paola, dai ascolto alle tue sorelle e obbedisci a nostro padre.

 

 

 

Titubante.

pao:

Sono confusa ...

 

 

 

Ammonendo.

giu:

Ricorda che l'obbedienza è una grande virtù.

 

 

 

Remissiva.

pao:

E sia !

Farò come dite voi !

 

 

 

Con entusiasmo.

tut:

Tutte a Genova !

 

 

Buio.

Proiez.17 (filmato 9 nona narrazione).

 

 

Con rammarico.

mas:

Paola, suo malgrado, deve obbedire.

 

 

 

Con mestizia.

val:

Il cuore le sanguina quando, al mattino, le consorelle partono per andare ad aiutare i malati.

 

 

 

Con partecipazione.

mas:

Per alleviare le pene della sua anima e quelle dei poveri appestati,  prega ininterrottamente.

 

 

 

Ispirata.

val:

Il Signore fa calare su tutte le sorelle il mantello della Sua protezione.

 

 

 

Conclusivo.

mas:

Così che nessuna di loro prende il contagio.

 

 

 

Con dolore.

val:

Il colera flagella, in quel triste 1835, tutta la Liguria e gran parte dell'Italia settentrionale.

 

 

 

Mestamente.

mas:

Il morbo è particolarmente violento.

 

 

 

Drammatica.

val:

Tanto che a Genova, in un solo giorno, si contano più di ottocento morti.

 

 

 

Con sollievo.

mas:

Come Dio vuole il colera passa !

 

 

 

Con entusiasmo.

val:

Paola e le sue sorelle fanno ritorno a Quinto.

 

 

 

Con enfasi.

mas:

E si dedicano a quella che avevano eletto come loro missione.

 

 

 

Sospesa.

val:

Ma ...

 

 

 

Enigmatico.

mas:

C'è sempre, nella vita, quel benedetto ma.

 

 

Proiez.18 (terrazzino della casetta di Quinto.)

Luci in Pz7

Paola e le altre sorelle sono sedute per ammirare il tramonto.

 

 

Con un sospiro.

ang:

Che giornata sorelle !

 

 

 

Stancamente.

emm:

Sono distrutta !

 

 

 

Preoccupata.

ros:

Certo che le ragazze ci danno un bel da fare !

 

 

 

Con rassegnazione.

mar:

Come se non bastassero loro, oggi siamo dovute accorrere a casa della signora Clementina !

 

 

 

Dispiaciuta.

ang:

Il marito carpentiere è caduto dall'impalcatura e si è rotto un piede.

 

 

 

Partecipe.

emm:

Come soffriva il pover uomo !

 

 

 

Rincarando la dose.

ros:

E la cantina del signor Cremaschi, ve la siete scordata ?

 

 

 

Atterrita dal ricordo.

mar:

Madonnina mia, non sono bastate due ore per raccogliere tutta l'acqua !

 

 

 

Riflessiva.

ang:

Però è bellissimo stancarsi per aiutare il prossimo !

 

 

 

Rilassata.

pao:

Sorelle godiamoci questo bel tramonto !

 

 

 

Con ammirazione.

emm:

Il mare sembra fatto di stelle d'oro !

 

 

 

Soddisfatta.

ros:

E che bell'arietta !

 

 

 

Indicando avanti.

pao:

Guardate, c'è una nave che lascia il porto !

 

 

 

Sognante.

ang:

Chissà quali lidi lontani andrà a toccare ?

 

 

 

Pensierosa.

emm:

E la nostra di nave dove ci condurrà ?

 

 

 

Ammonendo con dolcezza.

pao:

Sorelle, dobbiamo fare in modo che la nostra nave sia sempre guidata dalla bussola della Fede.

 

 

 

Recependo il messaggio.

mar:

Così non ci areneremo mai negli scogli, che sicuramente la vita ci riserva.

 

 

Da destra entrano Giuseppe e Luca.

Le suore si alzano.

 

 

Con rispetto.

giu:

Scusate, speriamo di non disturbare.

 

 

 

Contenta della visita.

ang:

Ma che dite mai don Giuseppe, voi siete sempre il benvenuto.

 

 

 

Indicando Luca.

giu:

Permettetemi di presentarvi il mio confratello don Luca Passi.

 

 

 

Con calore.

luc:

Buona sera a tutte voi.

 

 

 

Cordiale.

emm:

Benvenuto padre !

 

 

 

Garbatamente.

pao:

Quale buon vento vi porta nella nostra umile dimora ?

 

 

 

Con fare solenne.

giu:

Don Luca ha da farvi una proposta.

 

 

 

Interessata.

ang:

Sentiamo !

 

 

 

Con tono di sincera ammirazione.

luc:

Vorrei, innanzitutto, esternarvi la mia ammirazione per la preziosa opera da voi svolta durante il colera.

 

 

 

Con modestia.

ros:

È stato per noi un privilegio poter alleviare le sofferenze dei poveri appestati.

 

 

 

Prosegue sullo stesso tono.

luc:

Inoltre, sono rimasto molto colpito dal vostro lavoro di educatrici delle ragazze bisognose di Quinto.

 

 

 

Puntualizza.

pao:

È lo scopo principale del nostro Istituto.

 

 

 

Con modestia.

luc:

Anche io, nel mio piccolo ho fondato un Istituto con il vostro stesso intento.

 

 

 

Con orgoglio.

giu:

L'ha chiamata: "la Pia Opera di Santa Dorotea".

 

 

 

Perplessa.

ang:

Complimenti, ma noi cosa c'entriamo ?

 

 

 

Con slancio.

luc:

Perché non uniamo le nostre forze per aiutare le giovani più povere e bisognose ?

 

 

 

Entusiasta.

emm:

È un idea magnifica !

 

 

 

Colta da un'ispirazione.

pao:

Sorelle da questo momento non ci chiameremo più "Figlie di Santa Fede" ma "Suore di Santa Dorotea" !

 

 

 

Allettata.

mar:

Che bel nome !

 

 

 

Convinta.

ros:

Mi piace !

 

 

 

Con ammirazione.

ang:

Che grande santa è stata Dorotea !

 

 

 

Precisa con rispetto.

emm:

Pur di non rinnegare la sua fede cristiana accettò il martirio !

 

 

 

Incalzante.

mar:

E il suo miracolo delle rose e del miele, lo ricordate ?

 

 

 

Contrita.

ros:

Purtroppo, no.

 

 

 

Racconta con foga.

mar:

Prima di morire, chiese ad un angelo di portare rose e miele al suo carnefice che l'aveva sfidata a farlo !

 

 

 

Con convinzione.

emm:

Non potevamo scegliere una santa protettrice migliore !

 

 

 

Riconoscente.

pao:

Grazie don Luca per il bel regalo che ci avete fatto !

 

 

Buio.

Proiez.19 (filmato 10 decima narrazione).

 

 

Interrogativa.

val:

Ricordate il detto: "tutte le strade portano a Roma" ?

 

 

 

Conclusivo.

mas:

Ebbene, anche quella di Paola la porta alla Città Eterna.

 

 

 

Rammaricato.

val:

I primi tempi sono molto difficili.

 

 

 

Sottolineando.

mas:

Per lei e per le consorelle che l'avevano seguita.

 

 

 

Specificando.

val:

Devono affrontare l'indigenza e l'umiliazione di dover vivere delle sole donazioni.

 

 

 

Mestamente.

mas:

A ciò si aggiunge il dolore per la prematura morte della più giovane delle suore.

 

 

 

Misteriosa.

val:

Quando un giorno di ottobre del 1844 il  segretario del cardinal Patrizi bussa alla loro porta.

 

 

 

Precisando.

mas:

Per consegnare a Paola una bolla di papa Gregorio sedicesimo.

 

 

 

Con trasporto.

val:

Il Santo Padre ha deciso di affidarle la direzione del Conservatorio di Sant Onofrio.

 

 

 

Lasciando sospeso.

mas:

Il conservatorio, che sorge sopra Trastevere, sul Gianicolo ...

 

 

 

Drammaticamente.

val:

Altro non è che un carcere per ragazze perdute.

 

 

 

Con tono intrigante,

mas:

È il quindici di ottobre e le ragazze recluse stanno aspettando la nuova direttrice.

 

 

Proiez.20 (cortile di carcere)

Luci in Pz8 (esterno cortile carcere)

Cencia, Nina e Tuta sono sedute a terra.

 

 

Amaramente.

cen:

Dentro 'sto postaccio infame pare che er tempo nun score mai !

 

 

 

Inviperita.

tut:

Lo dichi a me che so' du anni che sto qui e ce devo da restà per artri dua !

 

 

 

Rassegnata.

nin:

Si stamo qua se vede che se llo semo meritato !

 

 

 

Piccata.

Con orgoglio.

cen:

Parla pe' te !

Io so' pura come ll'acqua !

 

 

 

Ironica.

tut:

Si lallero !

 

 

 

Sfottente.

nin:

Ma si t'hanno preso co' lle mano ner sacco !

 

 

 

Precisando.

tut:

Avevi appena rubbato er portafojo a 'n forastiero !

 

 

 

Risentita.

Si giustifica con foga.

cen:

Ma quale rubbà e rubbà !

Quella era lla ricompenza, che quer burino me doveva pe' aveje fatto da cicerone tutto er zanto giorno !

 

 

 

Sarcastica.

nin:

Lli giudici, però, nun ll'hanno penzata a llo stesso modo !

 

 

 

Con risentimento.

cen:

Quei moriammazzati m'hanno rinfacciato che era lla quarta vorta che lli sbirri me se bevevano pe' ll'istessa raggione !

 

 

 

Lapidaria.

tut:

Accossì te llevi er vizzio !

 

 

 

Beffarda.

Aggressiva.

cen:

Senti chi parla !

Nun sei stata tu quella c'ha fatto assaggià er cortello a ll'oste de Panico ?

 

 

 

Fornendo la sua spiegazione.

tut:

C'avevo lle mi bone raggioni: er fetente erano du' settimane che nun cacciava lli bajocchi !

 

 

 

Con tono di auto commiserazione.

nin:

E allora che dovrei da dì io che so' finita a bottega pe' avé dato 'na spintarella a 'na sarapiga che me voleva passà davanti a lla fontanella !

 

 

 

Derisoria.

Divertita.

cen:

Chiamala spintarella !

Qua poveraccia s'è fatta du mesi a ll'ospedale de Tor de Nona !

 

 

Entra Flaminia, da destra, trafelata.

 

 

Con voce affannata.

Mettendo sull'avviso.

fla:

Regazze, regazze !

State appizzate, che sta p'arrivà lla direttrice nova !

 

 

 

Con disprezzo.

cen:

Sarà 'n'artra fija de bona donna, come quella che se n'è annata !

 

 

 

A mo di rimprovero.

nin:

E nun mette sempre er caro davanti a lli bovi !

 

 

 

Possibilista.

tut:

Po' esse che questa fusse mejo !

 

 

 

Per nulla convinta.

cen:

Nun ce credo nimmanco si è vero !

 

 

 

Curiosa.

nin:

Che se sa de llei ?

 

 

 

Minimizzando.

fla:

Poco e gnente, solo che è 'na monica come ll'artra e che viè da Genova.

 

 

 

Perplessa.

tut:

E in do sta, sta Genova ?

 

 

 

Con poca convinzione.

fla:

Me pare su ner norde !

 

 

 

Con spregio.

tut:

'Na magna polenta !

 

 

 

Riflessiva.

nin:

Si è vero quello che se dice su lli genovesi, stamo fresche !

 

 

 

Interessata.

fla:

Perché che se dice ?

 

 

 

Come se confidasse un segreto.

nin:

Pare che so' tutti così tirchi che lli giudii je fanno 'n baffo !

 

 

 

Allarmata.

tut:

Allora me sa che so' cavoli nostri !

 

 

 

Sconfortata.

cen:

Quella è capace de facce magnà pane e acqua tutti lli santi giorni !

 

 

Paola, con un vassoio di paste in mano, entra da destra, resta ferma sulla soglia di spalle come se continuasse una conversazione

 

 

Indicando a destra.

fla:

Ecchela ! È quella su lla soja !

 

 

 

Dubbiosa.

nin:

Sei sicura ?

 

 

 

Con stupore.

tut:

Pare 'na regazzina !

 

 

 

Acida.

cen:

Sì, 'na regazzina cor veleno de 'na vipera !

 

 

Paola avanza verso il gruppetto di ragazze che si alzano.

 

 

Garbatamente.

pao:

Buon giorno figliole.

 

 

 

Aggressiva, faccia a faccia con Paola.

cen:

Chiarimo subbito che io nun so' tu fija, io a mi madre nun ll'ho mai conosciuta !

 

 

 

Aggressiva, faccia a faccia con Paola.

tut:

Nimmanco io, semo tutte trovatelle.

 

 

 

Sinceramente rammaricata.

pao:

Mi dispiace.

 

 

 

Sulle sue.

cen:

A me sta bene così !

Meno rotture de zebbedei !

 

 

 

Riflessiva.

pao:

Vi sento un pochino prevenute nei miei confronti.

 

 

 

Laconica.

fla:

Te lla senti giusta !

 

 

 

Accattivante.

pao:

Che ne dite se ricominciamo tutto da capo ?

 

 

 

Disinteressata.

nin:

Fa 'n po' come te pare !

 

 

 

Con durezza.

tut:

Tanto er sugo nun cambia !

 

 

Parte M4 (Non ti vogliamo qui parte prima)

 

 

Canta.

pao:

Io sono qui per voi !

Potremo insieme noi

Capire che cos'è

avere fede in se e in Dio.

Rispetto e volontà,

lavoro e lealtà,

amore tra di voi,

da dare a tutti noi e a Dio.

 

 

 

Cantano in coro.

rag:

Ma chi sei, che cosa volii ?

Che ne sai tu qui de noi.

Noi vivemo a modo nostro,

semo da sempre in 'sto posto.

Chi sei tu per di' a noi,

che dovemo cambià vita ?

quel che volemo ditte è devi annattene da qui.

Va via !

 

 

 

Canta.

pao:

Ma se ascoltate me ...

 

 

 

Cantano in coro.

rag:

Nun te volemo qua !

 

 

 

Canta.

pao:

Sarete più serene.

 

 

 

Cantano in coro.

rag:

Nun te credemo sai !

 

 

 

Canta.

pao:

Il mio posto è qui con voi !

 

 

 

Cantano in coro.

rag:

Nun te volemo qua !

 

 

 

Canta.

pao:

Vi prego date retta, non cacciatemi così.

Da qui !

 

 

Stop M4

 

 

Con gentilezza.

pao:

Ragazze, buongiorno, sono la vostra nuova direttrice.

 

 

 

Sgarbata.

nin:

De questo se n'eravamo accorte.

 

 

 

Curiosa.

fla:

Che c'hai in quer fagotto ?

 

 

 

Aggressiva.

cen:

Le corde pe' legacce ?

 

 

 

Preoccupata.

tut:

Le fruste pe' menacce ?

 

 

 

Intimorita.

nin:

Lli ceppi pe' incatenacce ?

 

 

 

Con semplicità

pao:

È  solo  un vassoio di dolci.

 

 

 

Frastornata.

fla:

Lle pastarelle ?

Ma mica è Natale !

 

 

 

Invitante.

pao:

Mi farebbe piacere mangiarle assieme a voi !

 

 

 

Allibita.

tut:

Tu voresti ...

 

 

 

Con bonomia.

pao:

Perché no.

Visto che per un po' dovremo convivere sotto stesso tetto, serviranno per cominciare a fare amicizia.

 

 

 

Con foga.

Lapidaria.

cen:

Frena ! Frena !

Noi nun famo amicizzia co' lli carcerieri !

 

 

 

Con pacatezza.

pao:

Allora, è il momento di cominciare.

 

 

 

Accettando la proposta.

nin:

Io ce sto !

 

 

 

Associandosi.

tut:

E puro io !

 

 

 

Riflessiva.

fla:

Tutto sommato nun c'avemo gnente da perde.

 

 

 

Possibilista.

cen:

Male che va, se magnamo lle pastarelle a sbafo !

 

 

 

Soddisfatta.

A mo di promessa.

pao:

Brave !

Le paste le avrete tutte le domeniche, ma a un patto.

 

 

 

Con amarezza.

cen:

Te pareva che nun ce fusse lla fregatura.

 

 

 

Specifica le sue condizioni.

pao:

Vi comporterete bene: nessun litigio, verrete a Messa tutte le mattine, studierete e lavorerete con applicazione.

 

 

 

Preoccupata.

fla:

Ma io nun so ne legge e ne scrive !

 

 

 

Associandosi.

nin:

Nimmanco io !

 

 

 

Con sicurezza.

pao:

Insegnarvi sarà compito mio e delle mie consorelle.

 

 

 

Sognante.

fla:

Me piacerebbe tanto !

 

 

 

Con convinzione.

tut:

Ce se po' provà !

 

 

Parte M5 (Non ti vogliamo qui parte seconda)

 

 

Canta.

pao:

L'amore che c'è in voi,

vi prego più che mai,

non lo gettate via !

Insieme impareremo ad amare !

 

 

 

Cantano.

rag:

E va bè, resta puro.

Dicce de 'sto amore tuo,

come llo dovemo da usà,

che ne dovemo da fà.

Però adesso t'avviasamo:

'sta vita tua tra de noi,

te lla dovrai da sudà, noi nun t'ajuteremo mai.

Noi no !

 

 

 

Canta.

pao:

Va bene anche così !

 

 

 

Cantano.

rag:

Si sei contenta tu !

 

 

 

Canta.

pao:

So che mi aiuterete.

 

 

 

Cantano.

rag:

Tu penza quer che voli.

 

 

 

Canta.

pao:

Diventeremo amiche.

 

 

 

Cantano.

rag:

Cor tempo se vedrà !

 

 

 

Canta.

pao:

È già davvero grande questo dono fatto a me.

Da voi.

L'amore che c'è in voi,

lo vedo adesso qui.

Io lo so che fiorirà !

 

 

 

Cantano.

cor:

Insieme impareremo ad amare !

 

 

Stop M5

Buio.

Proiez.21 (filmato 11 undicesima narrazione).

 

 

Enunciando.

mas:

Sono passati cinque anni, siamo nel 1849.

 

 

 

Pensierosamente.

val:

Sono stati cinque anni molto tormentati.

 

 

 

Precisando.

mas:

L'Italia, dal nord al sud,  è stata scossa dai fermenti indipendentisti.

 

 

 

Riflessiva.

val:

Suor Paola e le sue consorelle non sono uscite indenni dalla furia rivoluzionaria.

 

 

 

Con disappunto.

mas:

A Genova le Dorotee sono state costrette ad abbandonare l'abito monastico ...

 

 

 

Concludendo.

val:

E a tornare nelle case paterne.

 

 

 

Con contrarietà.

mas:

Paola, per volere dei triunviri della Repubblica Romana ...

 

 

 

Con contrarietà.

val:

Ha dovuto ospitare a Sant Onofrio quaranta ergastolane.

 

 

 

Con ammirazione.

mas:

Le suore, seguendo l'esortazione dell'Opera di Misericordia: "Visitare i carcerati" ...

 

 

 

Con ammirazione.

val:

Accolgono quelle reiette con gentilezza e carità.

 

 

 

Con meraviglia.

mas:

Tanto che molte di loro quando lasciano Sant Onofrio si sono convinte a cambiare vita.

 

 

 

Precisando.

val:

È l'alba del 3 giugno 1849 ...

 

 

 

Con tono drammatico.

mas:

Le truppe francesi hanno messo in assedio Roma.

 

 

 

Con tono drammatico.

val:

Proprio al Gianicolo sono in corso aspri combattimenti tra francesi e Garibaldini.

 

 

 

Con tono drammatico.

mas:

Le suore e le ragazze sono asserragliate dentro Sant Onofrio.

 

 

 

Con tono misterioso.

val:

Quando, una violenta bussata rompe il silenzio del mattino.

 

 

Proiez.22 (ingresso convento)

Luci in Pz9

Un bussare violento e ripetuto.

Francesca, intimorita, non sa che fare.

 

 

Implorante. si fa la Croce.

fra:

Signore, ti prego, non lasciare che quei senza Dio che ci facciano del male!

 

 

Entra Paola da destra.

 

 

Preoccupata.

pao:

Suor Francesca, che cosa succede ?

 

 

 

Sollevata si fa la Croce di nuovo.

fra:

Madre, sia ringraziato Iddio, voi siete qui !

Sono cinque minuti che non smettono di bussare alla porta e sentite con che violenza !

 

 

 

Con tono di comando.

pao:

Allora non ti rimane che  andare ad aprire !

 

 

 

Atterrita.

fra:

Ma, suor Paola, potrebbero essere dei soldati malintenzionati !

 

 

 

Con sicurezza.

Esortando.

pao:

Abbi Fede, Francesca, ci penserà il Signore a proteggerci.

Va !

 

 

 

Remissiva.

fra:

Come volete reverenda madre.

 

 

Francesca esce da sinistra.

 

 

Riflettendo tra se.

pao:

Viviamo in tempi bui, ma continuiamo a confidare nella Provvidenza che non ci ha mai abbandonate.

 

 

Entra Francesca da sinistra seguita da Pietro.

 

 

Intimorita.

fra:

Madre, c'è qui il ca ... capitano ...

 

 

 

Sull'attenti.

Bruscamente.

Pie:

Pietro, Pietro Manetti.

Voi siete la superiora ?

 

 

 

Modestamente.

pao:

Per volontà del Signore  !

 

 

 

Con tono imperioso.

Pie:

In nome della Repubblica Romana vi ordino ...

 

 

 

Dolcemente.

pao:

Pietro, possibile che non mi riconosci ?

 

 

 

Sconcertato.

Realizzando, con foga.

Pie:

Questa voce ...

Paola, Paola Frassinetti, la sorella dell'arciprete di Quinto!

 

 

 

Rivolta a Francesca, con affetto.

pao:

Suor Francesca, il capitano è il figliolo del maestro del mio paese.

 

 

 

Non del tutto rassicurata.

fra:

Piacere.

 

 

 

Malinconico.

Pie:

Quanto tempo è passato !

Quante cose sono cambiate da allora !

 

 

 

Costatando.

pao:

Già, io mi sono fatta suora e tu garibaldino !

 

 

 

Con convinzione.

Pie:

Abbiamo seguito i nostri ideali.

 

 

 

Interessata.

pao:

Il mio è ben chiaro: servire il Signore, ma il tuo, hai capito, qual è ?

 

 

 

Con orgoglio.

Pie:

Battermi e se necessario morire per l'unità della nostra Italia !

 

 

 

Poco convinta.

pao:

Potrebbe essere una buona cosa se fosse fatta senza il sacrificio di tante giovani vite.

 

 

 

Fatalista.

Pie:

Purtroppo, non è stato e non sarà così !

 

 

 

Con slancio mistico.

pao:

Pregheremo perché il Signore illumini le menti di chi comanda, al fine di porre termine a questo fratricidio.

 

 

 

Rammaricato, espone le sue ragioni.

Pie:

Ti chiedo perdono per il modo brusco con cui ho bussato alla tua porta, ma la vita di soldato  mi ha fatto dimenticare le buone maniere !

 

 

 

Dolcemente.

pao:

Pietro, cosa vuoi da noi povere suore ?

 

 

 

Di un fiato.

Fornendo la spiegazione.

Disperato.

Pie:

Acqua !

Sono due giorni che combattiamo e abbiamo finito le scorte di cibo e acqua !

Stiamo morendo di sete !

 

 

 

Con sincero dispiacere.

fra:

Poverini !

 

 

 

Implorante.

Pie:

Vi scongiuro, aiutateci !

 

 

 

Con tono di comando.

pao:

Suor Francesca, vai di corsa, a prendere qualche fiasco di vino.

 

 

 

Intervenendo.

Pie:

Acqua, sorella, solo acqua, vi prego !

 

 

 

Rammaricata.

fra:

Capitano anche noi siamo a corto d'acqua perché i francesi hanno tagliato le condutture.

 

 

 

Con malanimo.

Pie:

Carogne !

 

 

 

Giustificandosi.

fra:

Abbiamo un solo piccolo pozzo appena sufficiente per noi e le nostre ospiti.

 

 

 

Rassegnato.

Pie:

Capisco.

 

 

 

Decisa.

Con affetto.

pao:

Vorrà dire che divideremo l'acqua con i garibaldini !

Anche loro sono pecorelle del signore !

 

 

 

Ammirato.

Pie:

Tu sei una santa !

 

 

 

Ammonendo.

pao:

Pietro, lasciamo i santi in paradiso !

 

 

 

Con sollecitudine.

Pie:

Vado a chiamare un paio d'uomini perché mi aiutino ad attingere l'acqua dal pozzo.

 

 

 

Con tono severo.

pao:

Pietro Manetti, una sola raccomandazione: i tuoi uomini rispettino le ragazze.

 

 

 

Seriamente.

Pie:

Ti do la mia parola di ufficiale che nessuna sarà molestata.

 

 

 

Spronando Pietro.

pao:

Allora vai  !

 

Pietro esce da sinistra.

 

Esternando preoccupazione.

fra:

Reverenda madre, spero che la vostra bontà non ci debba costare cara !

 

 

 

Rassicurando Francesca.

pao:

Tranquilla sorella, il capitano ci ha dato la sua parola.

 

 

 

Non del tutto convinta.

fra:

Io non riesco a dimenticare le angherie che abbiamo dovuto subire dal triunvirato della Repubblica Romana !

 

 

 

Puntualizzando.

pao:

Cara Francesca, quelli, come tutti i politici, volevano affermare la loro autorità.

 

 

 

Con malanimo.

fra:

E i garibaldini sono i loro sgherri !

 

 

 

Con comprensione.

pao:

Ti sbagli, Francesca, i garibaldini sono giovani che combattono spinti da un ideale di libertà, giusto o sbagliato che sia !

 

 

 

Insistendo.

fra:

Però la loro libertà mal si concilia con la nostra Fede.

 

 

 

Serafica.

Ispirata.

pao:

Diamo tempo al tempo.

Chi può dire quali siano le mire del Signore ?

 

 

Entra Pietro da sinistra.

 

 

Con riconoscenza

Pie:

Reverende madri, abbiamo  attinto l'acqua.           I miei garibaldini ve ne sono grati  .

 

 

 

Modestamente.

pao:

Non abbiamo fatto altro che il nostro dovere di buone cristiane

 

 

 

Con una vena di rimpianto.

Pie:

Già, anch'io ero un buon cristiano !

Ma  adesso ...

 

 

 

Dolcemente.

pao:

Pietro ti ricordi quando studiavi  il catechismo ?

 

 

 

Rapito nel ricordo.

Pie:

E come potrei dimenticarlo, sono stati i giorni più belli della mia vita !

 

 

 

Interrogativa.

pao:

Cosa diceva la seconda opera di misericordia corporale ?

 

 

 

Recitando.

Pensieroso.

Pie:

"Dar da bere agli assetati"

Proprio come avete fatto voi !

 

 

 

A mo di congedo.

pao:

Adesso torna dai tuoi uomini.

 

 

 

Prendendo una decisione.

Pie:

Una cosa possiamo fare noi per sdebitarci

 

 

 

Interessata.

fra:

Sarebbe a dire ?

 

 

 

Con determinazione.

Pie:

Questa notte monteremo la guardia alla casa in modo che nessun malintenzionato possa venire a disturbarvi.

 

 

 

Riconoscente.

pao:

Ve ne siamo grate.

 

 

 

Timidamente.

Pie:

Madre, vorrei chiederti ancora una grazia.

 

 

 

Assecondando.

pao:

Se posso, chiedi pure.

 

 

 

Con commozione.

Pie:

Prega la Madonna perché mi dia il coraggio di morire da eroe.

 

 

 

Con slancio.

pao:

Noi tutte pregheremo perché tu e tuoi garibaldini  possiate tornare a casa sani e salvi.

 

 

 

Commossa.

fra:

Lo faremo con tutto il cuore !

 

 

 

Amaramente.

Pie:

Ci hanno traditi, ora siamo solo carne da macello !

 

 

Paola estrae dalla tasca una medaglietta.

 

 

Con grande dolcezza.

pao:

Pietro, fratello mio, mettiti al collo questa medaglietta della Vergine e Lei, sono sicura, che ti proteggerà.

 

 

 

Commosso.

Pie:

Grazie, la terrò come il bene più prezioso !

 

 

 

Con turbamento, congedando Pietro.

pao:

Addio Pietro !

 

 

Pietro fa per andare verso sinistra poi si ferma.

 

 

Si arresta.

Prendendo una decisione.

Pie:

Aspetta !

Non posso andarmene se prima non ti avrò confidato un terribile segreto.

 

 

 

Autoritaria.

pao:

Suor Francesca lasciaci soli.

 

 

 

Prendendo congedo.

fra:

Come volete reverenda madre.

 

 

Francesca esce da destra.

 

 

Con concitazione.

Pie:

Presto, prendi le suore e le ragazze e fuggite sin che siete in tempo !

 

 

 

Sconcertata.

pao:

Fuggire perché mai ?

 

 

 

Drammatico.

Pie:

Ho ricevuto l'ordine che domani, prima di ritirarci, dobbiamo distruggere e incendiare tutto, anche la questa casa.

 

 

 

Determinata.

pao:

Noi non ci muoveremo di qui !

 

 

 

Insistendo.

Pie:

Paola, ti scongiuro fa quello che ti dico !

Perché quando sentirò la tromba suonare tre volte, sarò costretto a obbedire.

 

 

 

Laconica.

pao:

Tu fai il tuo dovere che noi faremo il nostro.

 

 

 

Incuriosito.

Pie:

E qual è il vostro dovere ?

 

 

 

Estatica.

pao:

Pregare, fratello, pregare !

 

 

 

Colpito.

Di slancio.

Pie:

Pensavo di essere coraggioso, ma tu lo sei molto di più !

Posso baciarti la mano ?

 

 

Pietro bacia la mano di Paola.

Buio.

Proiez.23 (filmato 12 dodicesima narrazione).

 

 

Con partecipazione.

val:

Paola, passa tutta la notte in chiesa a pregare con quel terribile segreto nel cuore.

 

 

 

Con trepidazione.

mas:

E con l'orecchio attento a quei tre squilli di tromba.

 

 

 

Liberatorio.

val:

Che, come per miracolo, non arriveranno mai.

 

 

 

Precisando.

mas:

Arrivano invece le truppe francesi che hanno posto in fuga i garibaldini.

 

 

 

Con tono rasserenato.

val:

Il timore di papa  Pio Nono, che delle Dorotee sul Gianicolo non sarebbe rimasta nemmeno la polvere, non si è avverato.

 

 

 

Con convinzione.

mas:

La Madonna ha salvato Paola e le sue figlie.

 

 

 

Gaiamente.

val:

Ora facciamo un bel salto nel tempo.

 

 

 

Puntualizza.

mas:

Siamo nel 1866, sempre a Sant Onofrio al Gianicolo.

 

 

 

Con tono circospetto.

val:

Ancora una volta suor Francesca, l'ormai anziana portinaia, sente bussare con impazienza alla porta.

 

 

Proiez.24 (ingresso convento)

Luci in Pz9

Francesca, va verso sinistra.

 

 

Trafelata.

fra:

Vengo, vengo !

Non scappa mica Sant Onofrio !

 

 

Francesca, da destra, introduce Abelardo in abito dimesso.

 

 

Ossequioso.

abe:

Bom dia, reverenda Madre.

 

 

 

Spazientita.

Con fermezza.

fra:

Un altro !

Buon uomo siete fuori orario, la cena ai questuanti la serviamo alle sei !

 

 

Francesca sospinge fuori a sinistra Abelardo.

 

 

Risentita.

fra:

Non c'è verso di far capire loro il rispetto degli orari !

 

 

Bussata con forza.

 

 

Andando verso sinistra.

Irritata.

fra:

Ancora !

Ma è un bell'insolente costui !

 

 

Francesca introduce Abelardo.

 

 

Timidamente.

abe:

Reverenda Madre iria falar com, vorrei parlar con ...

 

 

 

Categorica.

A brutto muso.

fra:

Ho detto alle sei !

Capito, alle sei !

 

 

 

Finisce la frase.

abe:

Com a Mãe Superior, con la madre superiora ...

 

 

 

Sarcastica.

fra:

Staremo fresche se tutti gli accattoni di Roma avessero la stessa pretesa !

 

 

 

Negando con forza.

abe:

Eu não sou um mendigo.

Io non sono un mendicante !

 

 

 

Aggressiva.

fra:

Ah no ?

Allora si può sapere chi diamine siete e perché vi permettete di venire a importunarci  ?

 

 

 

Precisa con enfasi.

abe:

Estou Abelardo De Medeiros, vescovo de Olinda e Recife in Brazil.

 

 

 

Allibita.

Cerca di giustificarsi.

fra:

Madonnina mia che gaffe !

Chiedo perdono eccellenza, ma voi, vestito così. Al giorno d'oggi bisogna diffidare degli sconosciuti.

 

 

 

Comprensivo.

abe:

Non avete fatto nada che il seu dover, che il vostro dovere.

 

 

 

Riconoscente.

fra:

Troppo buono eccellenza !

 

 

 

Pressante.

abe:

Allora vorreste essere tanto gentil para ir a chiamar suor Paola ?

 

 

 

Prontamente.

fra:

Subito eccellenza.

 

 

Francesca esce velocemente da destra.

 

 

Con sicurezza.

abe:

È stata la Divina Provvidencia que me  guidò aqui !

 

 

Entrano Paola e Francesca da destra.

 

 

Rispettosa.

pao:

Eccellenza a che dobbiamo l'onore di avervi nel nostro istituto.

 

 

 

Con deferenza.

abe:

Sua Santidade, o Papa Pio Nono, mi ha confidato o grande stima che nutre por vos e per le vostre consorelle.

 

 

 

Con riconoscenza.

pao:

Il sommo Pontefice è troppo buono nei confronti delle sue umili servitrici.

 

 

 

Con ammirazione.

abe:

Ele também elogiou o vostro espírito de iniciativa nel fondare de outras casas em Génova e aqui em Roma.

 

 

 

Interviene precisando con orgoglio.

fra:

Se è per questo ne abbiamo un'altra a Napoli, un convitto a Bologna e un orfanotrofio a Recanati.

 

 

 

Palesando il proprio stupore.

abe:

Mas o que mais me impressionou, quello che mi ha più colpito, Reverenda Madre, è stato ieri, in Santa Maria in Trastevere, veder pregare o seu próprio grupo de meninas,  di ragazze.

 

 

 

Fornendo la spiegazione.

fra:

È una nostra consuetudine  di scendere in città a testimoniare la nostra Fede.

 

 

 

Sinceramente colpito.

abe:

Eles pregavano com un fervor e un' intensidade commoventi !

 

 

 

Sicura.

fra:

Lo facevano come dettava il loro cuore.

 

 

 

Con entusiasmo.

abe:

Então eu disse a mim mesmo, ho detto a me stesso: "Abelardo estas suore le voglio nella mia diocesi" !

 

 

 

Colta di sorpresa.

pao:

Eccellenza, voi mi state proponendo di inviare alcune mie consorelle in Brasile ?

 

 

 

Confermando.

abe:

Exatamente!

Lá temos uma grande scarsità di sacerdotes e di religiosos

 

 

 

Sognante.

pao:

Le Dorotee missionarie !

 

 

 

Con forza.

abe:

Abbiamo bisogno de uma lufada, una ventata de aria fresca, di persone che sappiano il fatto loro!

 

 

 

Estatica.

pao:

Signore, fino a dove arriverà la tua benevolenza per noi tue umili serve !

 

 

 

Sulle spine.

abe:

Então, allora, reverenda madre, accettate la mim   proposta ?

 

 

 

Con riconoscenza.

pao:

Sì, eccellenza, e vi siamo grate di offrirci la possibilità di rispondere al comando di Gesù: "Andate in tutto il mondo"!

 

 

 

Mette in chiaro.

abe:

Sinto-me obrigado a avisar que o caminho della missione sarà pieno de dificuldades e di tribolazioni !

 

 

 

Determinata.

pao:

Sono sicura che il Signore ci darà la forza !

 

 

 

Palesando la propria contentezza.

abe:

Este é um grande dia para mim e para a minha comunidade!

È un gran giorno per me e per la mia comunità !

 

 

 

Con tono di comando.

Con grande slancio

pao:

Francesca vai a radunare le consorelle.

Le Dorotee prendono il largo !

 

 

Buio.

Proiez.25 (filmato 13 tredicesima narrazione).

 

 

Con orgoglio.

mas:

Il dieci gennaio 1866, le prime sei missionarie Dorotee salpano alla volta del Brasile.

 

 

 

Con un tono melanconico.

val:

Paola avrebbe desiderato tanto andare con loro.

 

 

 

Giustificando.

mas:

Ma, non potendo lasciare Roma le affida a Dio che le porterà “sulle sue potenti braccia”.

 

 

 

Puntualizza.

val:

Come scrive in una lettera a loro diretta.

 

 

 

Con slancio.

mas:

Nello stesso anno, invia alcune suore in Portogallo.

 

 

 

Con rammarico.

val:

Dove sono state soppresse tutte le Congregazioni Religiose.

 

 

 

Specificando.

mas:

Le suore vi si recano in abito civile e sono costrette a operare in incognito.

 

 

 

Con fierezza.

val:

Non sono certo le difficoltà a fare indietreggiare Paola e le sue Dorotee !

 

 

 

Con ammirazione.

mas:

Passano ancora altri anni, che Paola dedica all'amore per Dio e per il prossimo.

 

 

 

Contestualizzando.

val:

Siamo agli inizi di un tiepido giugno del 1882.

 

 

 

Mestamente.

mas:

La salute di Paola sta lentamente declinando.

 

 

 

Con venerazione.

val:

Lei, con la forza e la serenità che le sono abituali, si prepara al momento dell'incontro con il Padre.

 

 

 

Con tono misterioso.

mas:

A confortare gli ultimi giorni di Paola, viene a farle visita un altra grande figura di Santo.

 

 

Proiez.26 (cella convento)

Luci in Pz10

Paola seduta su di una poltrona sta recitando il Rosario.

Entra Francesca da sinistra.

 

 

Timidamente.

fra:

Reverenda Madre ci sarebbe una visita per voi.

 

 

 

Rifiuta con serenità.

pao:

Cara suor Francesca, non ho più tempo per le cose terrene, mi devo preparare al grande viaggio.

 

 

 

Insistendo.

fra:

La persona che attende potrebbe esservi di conforto e di aiuto.

 

 

 

Incuriosita.

pao:

Chi sarebbe costui ?

 

 

 

Di un fiato.

fra:

Don Giovanni Bosco.

 

 

 

Con tono concitato.

pao:

Presto vai, i santi non si devono far attendere !

 

 

 

Obbediente.

fra:

Subito, reverenda Madre.

 

 

Francesca esce da sinistra.

 

 

Con grande umiltà.

pao:

Signore; ti ringrazio per quest'ultimo dono che hai voluto farmi.

 

 

Entra Bosco da sinistra, Paola fa per alzarsi.

 

 

Premuroso.

bos:

No !

No, vi prego Reverenda Madre non alzatevi !

 

 

 

Con riconoscenza

pao:

Don Giovanni è un grande onore che fate a questa povera suora.

 

 

 

Dissentendo con forza.

bos:

Il privilegio è il mio di poter finalmente conoscere, di persona, l'artefice di tante opere di Misericordia.

 

 

 

Modestamente.

pao:

Io ho solo voluto portare la Croce di Nostro Signore su questa terra.

 

 

 

Con ammirazione.

bos:

E si che di Croci ne avete dovute sopportare !

 

 

 

Con convinzione.

pao:

Io ho sempre ripetuto alle mie consorelle: "Voi amate tanto Gesù, e siccome non si può amare Gesù se non si ama insieme la sua croce, amate il patire" !

 

 

 

Conclude la citazione.

bos:

"Se il Signore vi fa tanto patire, vi dà il segno più sicuro che vi ama tanto, tanto". 
Conosco questo vostro motto !

 

 

 

Con sicurezza.

pao:

Volontà di Dio, paradiso mio !

 

 

Parte M6  (girasole)

 

 

Canta.

bos:

Ogni volta che vedo te,

io ti scopro volta al cielo.

La tua vita e il tuo pensiero

si nutrono solo di Dio.

Ogni donna che guarda a te,

ha un modello da imitare.

Come madre o religiosa

sai guidare con amore.

La tua forza e il tuo coraggio

sono un esempio per tutti noi.

Il tuo sguardo sempre vivo

è una luce da seguire.

Sei un girasole,

forte e vivace,

gaio e tenace tu

sei un girasole,

volto su al cielo,

volto al tuo Dio tu. 

 

 

 

Canta.

pao:

È in Lui che trovo la forza,

nel Suo Figlio crocifisso.

Egli ha fatto il più per l'uomo,

non dovrei io fare il meno ?

Grazie  del tuo conforto,

di questa presenza a me cara.

Vorrei davvero esser degna

di patir per il mio Signore.

 

 

 

Canta.

bos:

Sei un girasole,

forte e vivace,

gaio e tenace tu

sei un girasole,

volto su al cielo,

volto al tuo Dio tu. 

 

 

 

Canta.

pao:

Dio è la mia luce

Dio mi da pace

e mi fa capace.

Dio è la forza del mio amore,

guida il mio cammino,

io mi abbandono

sempre al Suo volere

e Gli do tutta me stessa.

 

 

 

Canta.

bos:

Sei un girasole,

forte e vivace,

gaio e tenace tu

sei un girasole,

volto su al cielo,

volto al tuo Dio tu. 

 

 

Stop M6

Buio.

Proiez.27 (filmato 14 quattordicesima narrazione).

 

 

Contestualizzando.

val:

È l’undici Giugno 1882 …

 

 

 

Con enfasi.

mas:

È arrivato per Paola il momento di entrare in quei cieli nuovi.

 

 

 

Con convinzione.

val:

Che, per tutta la vita, ha cercato di anticiparne un barlume sulla terra.

 

 

 

Pacatamente.

mas:

Si  conclude per Paola la tappa terrena.

 

 

 

Con sicurezza.

val:

Ma il seme da lei piantato continua a svilupparsi sino ai nostri giorni.

 

 

 

Sullo stesso tono.

mas:

Esso vive nel cuore e nell’impegno di più di un migliaio di Dorotee e di laici.

 

 

 

Sullo stesso tono.

val:

Che ne condividono la spiritualità !

 

 

 

Elencando.

mas:

Oltre che in Italia, in Spagna, Portogallo, Svizzera, Inghilterra ...

 

 

 

Elencando

val:

Malta, Nord America, Brasile, Perù, Argentina ...

 

 

 

Elencando

mas:

Angola, Mozambico, Isola di San Tomé ...

 

 

 

Elencando

val:

Taiwan, Albania, Azzorre, Cameroun, Filippine.

 

 

 

Con giubilo.

mas:

L'otto giugno del 1930, papa Pio undicesimo, proclama Paola Frassinetti: Beata.

 

 

 

Sullo stesso tono.

val:

L'undici marzo del 1984, papa Giovanni Paolo secondo la eleva alla gloria degli altari dichiarandola Santa.

 

 

Buio.

Parte M7  (il frassino)

Luci in Pz11

Tutti gli attori sono in scena.

 

 

Cantano.

uom:

Il sorriso sempre acceso,

e il coraggio di lottar,

il pensiero saldo e forte

e lo sguardo su di noi

 

 

 

Cantano.

don:

Lavorando tutti i giorni,

esortandoci a studiare,

con il gioco e la preghiera,

in ogni istante in ogni luogo.

 

 

 

Cantano.

d+u

Ci ha insegnato il coraggio che cos'è

 

 

 

Cantano.

don:

E quel mare che noi guardavamo da su,

poi il Frassino lo attraversò.

 

 

 

Cantano.

d+u

E il messaggio di Paola nel mondo arrivò,

con la forza dell'anima sua.

Sua ... sua !

 

 

 

Canta.

giu:

Dal Brasile al Portogallo,

fino in Spagna e in Perù.

 

 

 

Canta.

mar:

Dal Mozambico ed Angola,

Albania e Camerun.

 

 

 

Canta.

bos:

Inghilterra e Stati Uniti,

Argentina e anche Taiwan

 

 

 

Canta.

fra:

Poi le Azzorre e pure Malta,

Filippine e Sao Tomè !

 

 

 

Cantano.

d+u

Con lo sguardo verso il mare,

come quando c'era lei.

L'orizzonte è sempre aperto,

con il Frassino che cresce

in ogni terra in ogni cuore che vorrà.

 

 

 

Cantano.

don:

E quel mare che noi guardavamo da su,

poi il Frassino lo attraversò.

 

 

 

Cantano.

d+u

E il messaggio di Paola nel mondo arrivò,

con la forza dell'anima sua.

Sua ... sua !

 

 

 

Cantano.

don:

E quel mare che noi guardavamo da su,

poi il Frassino lo attraversò.

 

 

 

Cantano.

d+u

E il messaggio di Paola nel mondo arrivò,

con la forza dell'anima sua.

Sua ... sua !

 

 

Stop M7

Buio

Luci in Pz12

Parte M8 (ringraziamenti)

Ringraziamenti.

Alla fine dei ringraziamenti

Stop M8

Buio

Sipario.

 

 

FINE