PRETE PER VOCAZIONE
commedia brillante in due atti
di Calogero Maurici
e di Rosanna Maurici
Personaggi
Bartolomeo Giannetto (il sacerdote)
Nicola Giannetto (il padre)
Rita (la madre)
Fabiana (linnamorata di Bartolomeo)
Silvia Mazzagatti (la madre di Fabiana)
Concetto Mazzagatti (il marito di Silvia)
Lucillo Cardullo (vicino di casa)
Giacinto Cardullo (il fratello di Lucillo)
Padre Roberto (il parroco del paese)
(elaborata da Rosanna Maurici)
titolo originale
Parrinu Pi Vocazione
commedia brillante in due atti
(di Calogero Maurici)
(tel. Autore- abit. 090/638009
cell- 3393359882
Non nascondo lemozione con la quale inizio a scrivere questo nuovo lavoro per due motivi:
Il primo per il tema e la storia che gi ho in mente di raccontare, perch ringrazio Dio di
questa creativit donatomi e fra i tanti lavori che ho scritto e tanti temi trattati, mancava
proprio il tema delle vocazioni. Il secondo oltre allemozione, sento uneuforia per una
soddisfazione bella, pulita, ma con umilt sapere gi a Luglio del 2004 che nel 2005 sar
nuovamente per il quarto anno consecutivo il pi rappresentato della Sicilia, e per chi ama il
teatro e per un autore il massimo; e quando per un motivo qualsiasi smetter di fare il
regista o di fermarmi perch quella creativit inizia la sua crisi, io ringrazio e ringrazier per
sempre tutte quelle persone con le quali ho avuto a che fare teatralmente anche chi fra quanti
non stato lesempio di correttezza nei miei confronti, poich per natura voglio ricordare
solo i momenti belli; ma soprattutto ringrazio il Signore che mi ha dato la possibilit che
anche fra tanti anni, potr assaporare con un sorriso e magari raccontarlo a chi proprio in
quel momento capisco che ha la stessa passione o meglio un grande amore per il teatro.
Quanti di noi, si sono congratulati con un sorriso folgorante ripetendo auguri con quei
genitori di chi il figlio diventato sacerdote. Ci pensiamo se a questa chiamata rispondesse
un nostro figlio? Per questa grazia si dovrebbe gioire!Sembra che ormai nessuno ci
fa caso e che in quasi tutte le famiglie si accetterebbe senza nessuna remora e con amore la
scelta del proprio figlio. Forse pensiamo che sia un tema di molti anni fa, quando lignoranza
raggiungeva un tasso molto elevato per diversi motivi purtroppo. Anche se oggi il
tasso di ignoranza si notevolmente abbassato, tuttavia siamo rimasti ancora per certi aspetti
radicati ad un modo di pensare, di agire che non si discosta molto ad alcuni anni f, e che fa
parte della nostra cultura. Sono sicuro che ancora oggi nella gran parte delle famiglie
lannuncio di un figlio o di una figlia che con gioia immensa risponde alla vita ecclesiale,
concentrando la propria vita al Signore, viene vista come una quasi disgrazia.
Ecco perch ancora una volta cerco di raccontare nella sua tragica comicit un altro
spaccato di vita che evidenzia il problema delle vocazioni visto per molti di noi moderni e
con un titolo di studio ancora oggetto di discussioni o riflessioni quasi filosofiche: ma chi
gli e lha fatto fare non sa cosa si perde della vita magari ridacchiando e facendo
capire che noi abbiamo fatto la scelta giusta. Lunica nota confortante che di fronte ad una
circostanza simile, non solo il popolo siciliano o il sud in generale a reagire oserei dire
stupidamente, ma da nord a sud la vocazione del proprio figlio non d gioia. Purtroppo
ancora nel 2004 il rispetto reciproco, il rispetto per le scelte altrui, manca.
Auspichiamo nel 3004!.. La scena unica, rappresenta una porta centrale per le entrate e
uscite, due porte laterali rispettivamente a destra e a sinistra per accedere alle stanze, sedie
tavolo, quadri sparsi nelle pareti, divanetto e tutto ci che lo scenografo ed il regista
ritengono opportuno.
( prima di accendere le luci sigla iniziale musica n.1)
S C E N A I
(Nicola, Rita, Silvia, Concetto)
Nic. Rita, ma io non capisco come mai tuo figlio a queta et che dovrebbe mangarsi
le femmine dalla mattina alla sera, non fidanzato e manco ne parla.
Rit. Nicola, Bartolemeo da quando si lasciato con Rosetta rimasto traumazzato.
Nic. Traumazzato! Ma deve uscire da questo traumazzimento se no gli viene
leusarimento e limpazzimento.
Rit. Per ora tutto dedicato allo studiovuole arrivare, vuole riuscire, vuole fare
strada lunga si vuole laureare al pi presto.
Nic. Vuole arrivarima se sempre fermo si vuole lauriare, per si deve anche
svagarema poi dimmi una cosa, l figlia di Silvia e Concetto Ammazzagatti
dice che lo guarda sempre
Rit. Prima di tutto si chiama Mazzagatti e non ammazzagatti
Nic. Sempre gatti ammazza
Rit. E poi l figlia della signora Silvia, ci puo restare la guardataPerch
Bartolomeo rimasto due mesi con lei ora non la vede proprio.
Nic. Mi pare che non vede ne a lei n ad altre
Rit. Bartolomeo, che nome lungo, perch gli abbiamo messo questo nome di tuo
padre
Nic. Perchi non bello. Bartolo-meo- meo- meo- si capisci di pi che figlio-
meo- meo.
Rit. Quasi quasi io lo chiamerei Bartolo, pi bello e pi corto.
Nic. (ride) BartoloBartolomi pare un nome di un pretepadre Bartolo (ride)
Pittosto, cerca di scoprire perch non si interessa di ragazza e fallo
cominciara a scaltrire, non dicu che deve essere preciso come me quando ero
(atteggiandosi) giovincello, per si deve dare da faretutti nella mia famiglia
siamo stati peggio di don Giovanni e la tradizione non si deve perdere.
Rit. Ma se prima di fidanzarti co me non ti guardava manco la scimmia(bussano)
( entrano Silvia col marito Concetto sottomesso dalla moglie) Prego signora
SilviaConcetto sta per sedersi prima, la moglie gli lancia unocchiata e si
Alza precipitosamente perch prima si deve sedere lei)
Silv. Scusate, io dovrei parlare con voi di una cosa di una certa importanza.
Eda podi tempo, per ora diventata pesante e di sicuro giustu che voi
ne siate a conoscenza.
Rit. Signora Silvia, prego di cosa si tratta.
Silv. Mia figlia Fabiana da quasi un mese che ha perso lappetito.
Con. E non lo trova.
Nic. Lha perso in qualche viuzza? E noi lo possiamo trovare?
Siv. Nicola voi scherzate, per voi mi potete aiutare
Rit. Ma come mai lha perso!
Silv. Per vostro figlio Bartolemeo.
Nic. E come gli e lha fatto perdere lappetito.
Siv. Nicolaper amoreamore
Con. Nicola a te mai capitava che quando eri fidanzato perdevi lappetito?
Nic. Io mangiavo sempre!
Silv. Lo pensa sempre, lo guarda sempre, ma lui dice che non la guarda proprio
Con. E dire che mia figlia una bella ragazza.
Rit. Ma non si tratta di bella o brutta
Silv. Forse ha ancora in testa quella ragazza di prima niente da paragonare con mia
figlia.
Rit. No, se le scordata completamente.
Nic. Mi pare che tutto si sta scurdando.
Silv. Per ora sta passannu un mumentu di crisi Bartolomeo, ma sar una crisi
leggera.
Nic. A me pare che troppo pesante
Silv. Comunque, noi adesso andiamo, vedete voi se ci potete venire allincontro.
Nic. Se ci veniemo allincontro sbattiamo ( Concetto si alza prima, la moglie
gli lancia uno sguardo fulminante e si risiede perch prima si deve alzare lei,
poi salutano ed escono)
S C E N A II
(Nicola, Rita, Bartolomeo)
Nic. Poverini mi hanno fatto pena, ma perch non prova a mettersi, se poi dopo non
la vuole pi la lasciaintanto si diverte.
Rit. Tu parli cosi perch non hai figlie femmine
Nic. Se avevo figlie femmine era diverso, ma il figlio maschio maschio. Senti
vedi se puoi capire quello che ha e poi me lo dici, altrimenti ci parlo io e gli
faccio capire che a questa et si deve divertire oltre che studiare, e quale
divertimento c meglio di quello delle femmine(esce)
Rit. Mamma mia, io non gli do sazio, ma mio figlio da un paio mesi che mi
pare troppo strano(entra Bartolomeo)
Bar. Mamma
Rit. Bartolomeoha finito di studiari la materia
Bar. Veramente non ho studiato la materia
Rit. E cosa hai fatto l dentro sempre a leggere
Bar. Mamma, ho studiato la bibbia
Rit. Ma che ti vuoi fare testimone di Genova?
Bar. Ma che dici mamma
Rit. E allora che ti vuoi fare evingelista?
Bar. Evangelista....ma quale evangelista
Rit. E dimmelo che ti vuoi fare baddista? O mirmone? O Musulmano.
Bar. Mamma, da due mesi che la notte non dormo, e finalmente ho capito che
Cosa devo fare e dove devo andare.
Rit. Mamma mia a mamma te ne vuoi andare da questa casa?
Bar. Mammadevo andare me ta fo ri ca mente.
Rit. Met fuori e met nella mente?!
Bar. Mamma, senti te lo dico chiaroio mi voglio fare prete
Rit. Che ha detto?
Bar. Hai sentito bene...
Rit. Preteprete (si accascia su una sedia)
Bar. E tu mi devi aiutare, fai in modo che pap non se la prenda pi di tanto.
Perch una mamma sempre una mamma
Rit. Mamma mia che delusione
Bar. (adirato) Mamma non lo dire mai pi e chiedi perdono a Dio.
Rit. Senti Bartolomeo, io non s come dirlo a pap, gli viene una botta di
sange, ma sei sicuro a mamma, pensaci bene, lo sai che non ti puoi sposare
Bar. Basta mamma, pensavo che tu almeno avresti capito, ma mi sbagliavo,
se non mi aiuti complichi le cose, se mi aiuti, io lo ricorder per sempre,
che mia madre mi ha sostenuto nel momento pi complicato e pi bello della
mia vita. (rientra nella sua stanza)
Rit. Madonna Santa, madonna delle grazie, madonna del rosario (entra Nicola e si
ferma vicino la porta) madonna della catena, madonna delle lacrime, Madonna
della Vergine
Nic. Ma che ti dici il Rosario sola?
Rit. Madonna della grotta e della festa.
Nic. ( Al pubblico) Che le venga una botta nella testa .
Rit. Nicola, tuo figliotuo figlio(balbetta) ti ti deveti de veti deve
papaparlparl
Nic. Madonna del balbbettio
Rit. Tuo figlio ti deve parlare
Nic. Calmati e che successo una disgrazia
Rit. In confronto una disgrazia non niente. Peggio di una disgrazia.
Nic. Che ha perso lo stomaco? (entra Bartolomeo)
Bar. Pap
Nic. Dimmi Bartolomeo.
Bar. Pap titide..devo parlare
Nic. Sono cose di uomini? Tua mdre pu sentire?
Bar. Lei gi lo sipap da due mesi che non posso dormire.
Nic. Bello mio, per questo sei cosi con gli occhi infossati, strano e senza forza.
Qualche pillola te la puoi prendere
Bar. E da due mesi che mi sento chiamare la notte
Nic. Chiamare la notte!?e che tieni la finestra aperta?
Bar. La finestra chiusa e sento lo stessoBartolomeoBartolomeo
cosi mi chiama...
Nic. E chi quiesto disgraziato!
Rit. Io vado a piangere l dentro (entra nella stanza)
Bar. Pap prima non capivo ma poi pian piano ho capito.
Nic. E dimmelo subito che gli scippo la lingua a questo disgraziato che non fa
dormire le persone la notte.
Bar. Non ti arrabbiare pap...
Nic. Se ti chiama Bartolomeo, vuol dire che ti conosce , sar qualche amico.
Bar. Mi conosce bene, ed pi di un amico, un padre, un padre per tutti.
Nic. Un padre?! Allora grande , ma questo un cretino...un maniaco.
Bar. Mi chiamami chiamaogni notte!
Nic. Ma questa voce da dove viene.
Bar. (f segnale verso lalto) Da s
Nic. Dal piano superiore?
Bar. Pi in alto (alza le braccia e il viso verso lalto) Dallalto!..
Nic. E che si mette sopra il tetto questo disgraziato?!
Bar. Continuava a chiamarmi ed io ho risposto.
Nic. E tu ha sbaglaitoi, non dovevi risponderedovevi chiamare subito me.
Bar. Lho conosciuto e ho capito che dovevo rispondere alla sua chiamata.
Pap lui mi ha aperto (pieno di gioia apre le braccia) il suo cuore!...
Nic. Mamma mia, lui ma tu maschio sei, tu devi aprire il cuore alle femmine
Bar. Pap io lho accolto e lho fatto entrare dentro di me
Nic. Da dove dalla finestra? O mamma mia!
Bar. Pap, ancora non hai capito, io da due mesi sono diverso
Nic. O mamma mia! Rita, o Rita (entra Rita) tuo figlio diverso, non gli
Piacciono pi le femmine (Bart. atteggiamento dolce, gioioso)
Rit. Ma che dici, magari era questo!...peggio peggio di peggio
Bar. Pap, continui a non capire, io mi faccio Preteprete
Nic. Ah! Menomale! (ancora preso dalla confusione di prima, poi capisce)
Bar. Prete per vocazione
Nic. (grande espressivit e mimica) O mamma mia!..
Rit. (alzando gli occhi e le braccia verso lalto) Madonna dello Scoglio!...
Nic. (anchegli come sua moglie verso lalto) Mi sento scoglionato!..
Rit. Madonna Consolata!...
Nic. Mi sento sconsolato!
Rit. Madonna senza peccato!
Nic. Bartolomeo mi ha rovinato!
Rit. OH Ges Bambino!
Nic. Mio figlio diventato cretino!
Rit. Signore siamo caduti nella rete!
Nic. Mio figlio si vuole fare prete
Bar. Pap vedrai che io ti aiuter con le preghiere a superare
Nic. PretePretepreteprete (stordito)
Rit. Madonna Santa un icx gli sta venendo
Nic. Pretepreteinuquello con la tunica lunga e scura
Tu ti vuoi fare prete per delusione.(arrabbiato)
Bar. Io mi faccio Prete per vocazione con la V maiuscolaVocazione.
Prete Per VocazioneIl signore mi ha chiamato io ho sentito e ho risposto.
Nic. (al pubblico) Ma non poteva nascere sordo e muto!
Rit. Lunico figlio, senza nipotini e senza nuorauna nuora che mi poteva aiutare
A lavare i piatti la biancheria.
Nic. Senza Nipotini per potergli dire(si immedesima come se parlasse con il
nipotino appena nato) di chi questo nasinodi chi bello del nonno
Bar. Pap avrai pi di un nipotino
Rit. Perch, poi ti vuoi spogliare e ti sposi?
Bar. Io avr tanti bambini.
Nic. Come li fai questi bambini per virt dello spirito santo!
Bar. I bambini della parrocchia, sono tutti figli miei e nipoti vostri
Nic. Tutti questi nipoti meglio che se li tengono i propri nonniIo non voglio
sentire pi niente, se ti fai prete, non mi cercare pi, io non sono tuo padre tu
non sei mio figlio.
Bar. Pap, quado si fatto prete il figlio di Giuseppe, lamico tuo, gli hai fatto
Gli auguri ed eri contentoe mi hai detto: questo figlio gli riuscito!
Nic. Con i figli degli altri unaltra cosaScordati questa casa, tanto hai trovato
un altro padre!.. (esce)
Rit. Bartolomeo, sei ancora in tempo per dari una gioia ai tuoi genitori e non un
dolore cosi forte, pi forte di dolure di testa e di schienaIo vado appresso a
tuo padre perch puo fare una fesseriasperiamo appena ritorniamo che il
Signore ti fa cambiare idea. (esce) (musica n. 2)
S C E N A III
(Bartolomeo, Fabiana)
Bar. Signore tu mi hai chiamato, aiutami, fai che superano questo che per loro
dovrebbe essere una gioia invece un dolorefai che mia mamma cominci
subito ad essere pi comprensiva, anche se mio padre lo diventi col tempo.
(entra Fabiana)
Fab. Ciao, Bartolomeonon ti disturbo vero?
Bar. No, siediti, ho proprio voglia di parlare
Fab. Vero? Mi aspettavi allora? Perch prima mi guardavi e ora pi di due
mesi ca non mi guardi pi, pare che manco esisto. Sei ancora innamorato di
quella di prima?
Bar. Ma che dici
Fab. Pensi che lei pi bella di me
Bar. Ma che dici
Fab. Pensi che le baciava meglio?
Bar. Ma che dici (si alza)
Fab. Io ti posso dimostrare che s baciare meglio di lei(si alza e gli si
avvicina, ma Bart. si svincola e si risiede anche Fab. si risiede)
Bar. Ma che dicila verit che io
Fab. Che tu
Bar. Che io ( si rialza)
Fab. (si alza e le mette una mano sulla spalla, Bart. glie la toglie e si scosta)
Hai vistopensi sempre a lei, meglio che me lo dici chiaro
(musica n. 3 ) Tutto accetto ma non che pensi ancora a lei.
Bar. Accetti tuttoproprio tutto(Fabiana annuisce) Io mi faccio prete
Fab. (alcuni secondi lo guarda fisso ed incredula) Prete! Prete per delusione!
Bar. Pure tuIo mi faccio Prete per vocazione
Fab. (si v a sedere disperata) Tu non mi puoi fare questo, io da due mesi che
non dormo, pare che ogni notte mi sento chiamarechiamare da te
Bar. Anchio da due mesi che non dormo, e ogni notti mi sento chiamare
Fab. Hai visto, anche tu, ti sentivi chiamare da mehai visto
Bar. Ma non eri tu che mi chiamavi
Fab. A si, e chi eraa sempre leilei...lei.
Bar. No, non era leiera il Signore
Fab. Se tu, ti fai prete per vocazione, io mi faccio monaca per delusione, e mi
faccio trasferire sempre dove sei tuu(mentre esce lo ripete) dove sei tu.
(musica n. 4) (diminuire appena inizia a parlare)
Bar. Un sacerdote dovrebbe portare gioia, invece porta doloreper tutto
allinizio, poi questo dolore si tramuta in grande gioia e questa gioia sar
cento, mille volte pi forte di questo dolore. (esce) (aumentare la musica n.4)
S C E NA IV
(Rita, Nicola, Lucillo, Giacinto)
(prima di entrare Nicola e Rita diminuire gradualmente la musica)
Rit. BartolomeoBartolomeoa unni potti iri, nisciu.
Nic. Sicuro andato in chiesa a spegnere le candele!
Rit. Nicola, sai ti devo una cosa che manco io s come te lo devo dire.
Nic. Ti vuoi fare monaca?
Rit. Quando sono uscita e abbiamo lasciato solo luimi sono sentita chiamare
Era una voce strana, il cuore mi batteva forte forte come se mi sentivo in
colpa di qualchi cosami sentivo chiamarechiamarepare che mi
chiamavano col cuore
Nic. A Madonna era!
Rit. Ma tu mai ti senti chiamare?
Nic. A me quando mi chiamano mi chiamano con la bocca no col cuore(bussano,
entrano Lucillo Cardullo col fratello Giacinto, vicini di casa molto strani e pessimisti)
(Appena Rita va ad aprire musica n. 5) (ogni entrata ed uscita stessa musica)
Luc. (appena sono davanti al divano diminuire e finire) Buongiorno
Nic. Oh! Signor Lucillo Cardullo e fratello, quantavi chi non li vidia(possono
essere anche due fratelli: Giacinto e Lucillo, vestiti uguali, stessi movimenti, stessa
camminata)
Luc. Ma che dicise fino a ieri siamo venuti tre volte
Nic. Tre volte manco me lo ricordo
Luc. Ma come tte lo sei scordato, parlavamo della vita, abbiamo fatto una
riflessione lunga sulla Vita, ti ho detto che campi a fare quando sai che devi
morireche fai sopra questa terra quando sai che prima o poi arriva qualche
malattia di quella fulminante e ti ritrovi al camposanto prima di certi vecchi
che a centanni buttano salute di tutti i lati( Nicola si tocca e fa scena)
Rit. Signora Lucillo, per ora si scorda tuttoabbiamo tanti cosi per la testa
Gia. E non ci pensate! Un Prete pi un prete in meno, non possono fare tutti
gli altri mesteri, un prete oggi giorno guadagna pi di un dotture.
Rit. Gi lo sanno
Gia. Noi labbiamo saputo subito dopo che uscita Fabiana piena di lacrime
poverina, piangeva come quando c un diluvo, comu quando pive a
dorotto e ci sono accazzoni, origni, timpisti e timpirali se non era per noi
che le asciugavamo tutti quelle, pensa sei pacchi di fazzoletti di carta ci sono
voluti, menomale che erano quelli dei marocchini
Nic. Menomale che ci sono questi accazzoni, accazzetti e accazzini
Rit. Allora gi in paese lo sanno tutti
Luc. Le notizie cattive arrivano sempre prima di quelle buone! Certu dispiace,
perch un figlio maschio per giunta unico, si poteva sposare, portare una bella
nuoraPer sono sicuro che se si sposava, la nuora era cattiva, e sempre che
litigava con voi, poi podarsi (lo chiama forte e trasalta) Nicola in un
momento di nervosismo ti dava un colpo di bottiglia in testa, te la spaccava,
correvi per lospedale e trenta punti di sutura erano assicurati!
Nic. Che sono felice!...
Gia. E poi poteva capitare che si scordavano pure la garza dentro la testa e
dovevano operarti unaaltra volta
Nic. Sono piu felice di prima!
Luc. Certo c da dire che vi mancheranno i nipotini, ma pensanndoci bene,
il nipote della signora Caterina poverino a tre anni se lo sono messi di sotto
una macchina (Nic. continua a fare scena) Nicola (lo chiama forte e Nicola
trasalta) io mi chiedo, mi domando, mi interoggo e mi rispondo, a che serve
un nipoteio per questo non mi sono sposato, gran parte degli uomini che
restano vedovi, manco passano tre anni e moiono appresse alle moglie
(mettendo la mano sopra la spalla di Nicola)
Gia. E gran parte delle donne che restano sule, perdono la fame, la sete, non
Dormono pi, i dolori sono pi forti e nel giro di tre mesi si ritrovanu dentro
Una bara. (mano sopra Rita)
Luc. (poi lo chiama di nuovo forte e Nicola salta spaventato) Nicola(poi piano)
Nicola, per ora pensi, cammini, piangi
Gia. Mangi, dormi
Luc. Vedi, ridi
Gia. Ti lamenti, gioisci
Luc. Ma mi chiedo mi domando e minterrogo a che serve, non serve a ninete
Perch appena muori non puoi fare niente piquindi non ci pensareora
andiamo, perch il maritu della signora Rossella dici che da un periodo che
gli viene sempre da ridiri, e sua moglie vuole si ci possiamo andare io e mio
fratello per aiutalrlo a fallo piangere un poco.
Gia. Che dici Nicola ci riusciamo?
Nic. (molto espressivo) Sicurissimo, siete specializzati.
Luc. Appena Bartolomeo se ne v, dillo che veniamo a salutarlo. Mi hanno
Messo Lucillo, perch sono la luce degli occhi di tuttidi cognome vado
Cardullo, perch lascio un trastullo(musica n.5 per 20 secondi circa) (escono
ridendo)
S C E N A V
(Nicola, Rita, Bartolomeo)
Nic. Di nome si chiama Lucillo perch con chi parla diventa un brambillo. Di
cognome si chiama Cardullo perch lascia la marca da bollo. Figli di
bona madre, se mentre nasce un bambino, e sentissi parlare a questi, il
nascituro direbbe al ginecologo: scusate, non voglio nascere pi, a che
serve nascire si poi devo morire, se ne entrerebbe di nuovo prima di
usciretanto l dentro sta al calduccioe a che serve nascere per sentire
freddo!
Rit. Mamma mia sono pi pesanti di un palazzo di trenta piani.
Nic. Ma che diciil palazzo di trenta piani, me lo carico sopra la spalla con una
manoa loro manco il palazzo li tengono, il palazzo cadrebbequando
parlano e mi guardano con quei occhi, mi viene un bruciore
Rit. E tu non li guardare
Nic. Ma il bruciore non mi veni negli occhi, mi viene nne sedere
Rit. Nicola, vedi che i preti non sono tutti con la tunica, certi preti si vestono con i
pantaloni e giacca
Nic. Ah! Sie si mettono pure a cravatta? Senti tu mi pari che ti stai
ammorbidendo, io non voglio sapere niente, faccio finta che figli non ne ho.
(entra Bartolomeo)
Bar. Pap
Nic. (si gira dallaltro lato) Chiama c a chi ti ha chiamato finora.
Bar. Mamma ora che io vada, ho parlato con padre Roberto e lui mi aiuter
a studiarealcune materie che ho dato servono anche per il seminario.
Pap pensavo che avresti capito e mi avresti aiutato
Nic. (di scatto) Si me lavissi detto a me quando questo ti chiamava, io ti avrei
aiutato
Bar. E come!
Nic. Ti facevo mettere i tappi grossi dentro gli orecchi cosi non sentivi.
Bar. Ma lui mi ha chiamato dal cuore entrato dal mio cuore.
Nic. E tu gli dicevi che sei sofferente di cuore che avevi una tichecardia
Bar. Quanto dovr pregarevedrai pap, ritornerai da me, ed io ti aspetter
a braccia aperte.
Nic. Se esci da questa porta non entrerai piscordati di tutto
Bar. Ciao mamma, vedrai, il tempo medico impassibile guarir ogni dolore.
(sta per arrivare alla porta)
Rit. Figlio mio, ricordati che tua madre c sempre.
Bar. (si ferma di spalle per qualche attimo, poi si gira e v ad abbracciare la madre poi esce)
Nic. Tua madre c sempre ma tuo padre non ci sar pi. (musica n. 6)
Rit. (iniziando la litania cantata) Era meglio che nasceva una figlia femmina
uniicaaa!..
Nic. Cosi si mettevaa prima la tuniicaaa!..
Rit. Ges Giuseppe e Maria, fategli trovari la giusta viiaaa...
Nic. Ges Giuseppe e Maria, fatelo stare a cento chilometri lontano da miiaaa
Rit. Chiss come sembra quando dice la meeeessasaaaa
Nic. Sono sicuro che parei un pezzo di feeessaaa
Rit. La sua fidanzata rimasta soolaaa!
Nic. E rovinao a Nicoolaaa! (fine rosario)
Rit. Nicola abbiamo perso un figlio
Nic. Non ti preoccupare podarsi che si spoglia prima di diventare prete
Rit. Nicola abbiamo perso un figlio
Nic. Non ti preoccuparei, facciamo appello al vescovo
Rit. Nicola abbiamo perso un figlio
Nic. Non ti preoccupare, quando lo vuoi veddere ti vesti da monaca e lo vedi
Rit. Nicola abbiamo perso un figlio...
Nic. Non ti preoccupare a forza di perderlo lo troviamo
Rit. (ormai sfasata chiama Rita il marito) Rita abbiamo perso un figlio
Nic. Nicola non ti preoccupare podarsi che nel secondo atto lo ritroviamo.
Rit. E se non lo troviamo nel secondo atto che facciamo il terzo atto
Nic. No bastano e avanzanu due atti, e poi non ci credo che se la passa senza
PASSERINA! (Musica n. 7)
S E C O N D O A T T O
S C E N A VI
(Nicola, Rita, Silvia, Concetto, Padre Roberto)
(Dopo cinque anni)
(musica n.8)
Rit. Nicola, quasi quattro mesi che prete, da tre mesi che ha spedito una
lettera e non labbiamo letta manco una voltaio non vedo lora di vederlo, io
lho perdonato ma forse lho sempre perdonato, da cinque anni che non lo
vediio quel giorno cero e almeno lho visto da lontano e tu non sei
entratoNicola, prendi questa lettera, dove lhai nascosta, sentiamo cosa ci ha
scritto, se pentito, se felice, se ha a qualcuna e vuole qualche consiglio tuo
(Nicola comincia ad assumere un altro atteggiamento)
Nic. Aspetta, la vado a prendere(entra nella stanza)
Rit. Solo dicendogli cosi glie la potevo fare prendere(musica n. 9)
(diminuire quando Rita inizia a parlare) veramente non vedo lora di
abbracciarlo, chiss quando, mio marito vuole. (aumentare musica per circa 10
secondi e finire)
Nic. (entra Nic.) Leggila tu
Rit. Cara MammaNicola ha cominciato con cara.
Nic. E a mea me caro me lha scritto?
Rit. Caro pap pure a te caro, per scritto tra parentesi caro pap
Nic. Tra parentesi? E che significa!
Rit. Forse per farlo risaltare di pio forse perch ti calcola di meno!
Nic. Continua a leggere
Rit. Cara mammacara mammacara mammacara mamma
Nic. Ma sempre cara mamma c scritto
Rit. No, una volta sola, e con lemozione che mi viene di ripeterlo
Nic. Non ti emozionare e continua
Rit. Cara mamma, da circa tre mesi che celebro (musica n.10)
Rit. La celebrazione della prima messa stata fantastica, pensavo di non
reggere allemozione dellomelia ma il signore ha fatto in modo che io
superassi tuttoIo ti voglio un bene dellanima, pap a te penso notte e
giorno, non vedo lora di vederti e anche se tu ancora vuoi essere lontano
da me, sappi che io ti sono vicino e aspetter con gioia il tuo abbraccio
quellabbraccio che ho sempre voluto, cercato, desiderato anche nel
giorno della mia ordinazione. Vi cercavo in mezzo a quella folla piena di
mamme e pap, vi cercavo ma non vi vedevo, in ogni volto di una
mamma vedevo la mia mamma. (fine musica) Giorno (dire mese e giorno
ed ora di ogni rappresentazione) io avr tre giorni liberi, voglio passarli con
voi Nicola, ma giorno oggi, oggi ne abbiamo.mamma se non
avessimo letto questa lettera oggi non sapevamo nientecara mamma, caro
pap
Nic. Caro pap sempre tra parentesi scritto?
Rit. No, stavolta tra virgolette
Nic. Ma che puo significare!
Rit. Se non siete pronti a ricevermi, io capir, datemi almeno la gioia di
vedervi e se anche non dovessi abbracciarvi vi abbraccer lo stesso
dentro di me. (piange) mamma mia che commovente, Nicola io sono
prontissima, fra poco arrivaNicola, perdonalo pure tu(entra Silv. e Conc.)
Sil. Buongiorno
Rit. Silvia, a momenti arriva Bartolomeo
Nic. Padre Bartolomeo
Con. Pure mia figlia a momenti arriva
Nic. Perch si laureata gi
Rit. E un paio di anni che non la vedosperiamo che ha trovato un ragazzo
e che si puo sistemare
Sil. Si, molto che non viene, finora sempre noi siamo andati a trovarla
Oggi arriva
Rit. Proprio quando arriva mio figlio
Nic. Che coincidenza
Sil. Sar una sorpresa per voi e per lui
Rit. Sorpresa! Ma non che si sposata
Con. Si, si sposata ha fatto un bel matrimonio, adesso andiamo e accogliamo
mia figlia come merita(escono)
Rit. Si sposata senza che nessuno sapeva niente
Nic. I figli di altre mamme pensano a sposarsi, solo mio figlio ha pensato di
rovinarsi.
Rit. Ma lui si sposato con Ges
Nic. Bello matrimonio! (bussano entra P. Roberto, parroco del paese)
P.R. Nicola, vedi che oggi arriva tuo figlio, mi ha telefonato, perch se per caso la
lettera ancora non lavite letta, voii ancora non sapevate niente
Rit. Grazie Padre Roberto, proprio oggi labbiamo letta e gi siamo preparati, oggi
lo facciamo mangiare bene, si fa una bella doccia, la sua camera bella
sistemata, domani mattina fa colazione con il latte
P. R. Vostro figlio non ha bisogno di queste cose, lui ha bisogno di una carezza,
di un abbraccio forte forte specialmente da suo padreRita tu labbraccerai
vero?
Rit. Non vedo lora
P.R. E allora Nicola, sei proprio tu che devi pensare.
Nic. Che devo pensare, lui doveva pensarei prima poteva viaggiare, sposarsi,
godersi la vita
P. R. Per pensare bene, bisogna agire benesoltanto i buoni sentimenti possono
legare lun laltroamare significa viaggiare, correre con il cuore verso
loggetto amato, ricordati che chi ci ama, corre viaggia gode e vola.
Nic. Per me questo stato un dispiacere
P.R. Non c uomo senza dispiaceri; e se ce n uno, non un uomo(musica n. 11)
Il Dio che tuo figlio ha cercato e voluto, un bene infinito una felicit eterna:
i soldi, i piaceri, le fortune di questo mondo, al suo confronto, sono frammenti
di bene e momenti effimeri di felicite poi tu non hai perso un figlio, non
un drogato dal quale non pu pi uscirne, non un malato inguaribile, non ha
avuto un incidenteNicola non lhai perso ma lhai avuto sempre accanto a
te in ogni momento della tua vita in questi cinque anni, solo che tu non te ne
sei mai accorto facendo chiudere anche gli occhi a tua moglie. Nicola non sei
tu che hai perso lui, ma sei tu che ti sei perso. Ora io mi nni vaiu, e si non vidu
quellabbraccio io non sacciu cchi a quali santo rivolgermi, anzi mancu to
figghiu ti po salvarima ricordati che hai ancora una porta aperta, una
finestra aperta, un soffio di vento, uno spiffero di cuore aperto.(esce, subito
Rita starnutisce)
Rit. Mi raffreddavo.
Nic. Con tutte queste cose aperte che ha lasciato questo!
S C E N A VII
(Nicola, Rita, Lucillo, Giacinto)
Rit. Nicola mi ha fatto rabbrividire P. Roberto
Nic. Lui parla perch non ha figli prete e difende i preti
Rit. Nicola, non possiamo perdere altri cinque anni
Nic. Gicinque anni, per ora farei giocare qualche nipotino
Rit. Nicola, che pensi che arriva con la tunica o con giacca e pantaloni
Nic. Io preferirei che arrivasse in pantaloncini corti, occhiali da sole, camicia
auvaiana, con due maschietti e un pezzo di femmina e chi dicesse: Pap ti
presento a Nicola e Nicolino: i tuoi nipotini
Rit. Ma non ha sentito qualche mesi fa, che quel onorevole alla stanza dei
deputati
Nic. Alla stanza!.. Alla camera
Rit. O stanza o camera sempre lo stesso ti ricordi dissi che non giusto che
i preti non si sposanoperch tanto se lo devono fare lo fanno lo stesso
quindi meglio allaperto che di nascosto
Nic. Ma ci sono preti e preticerti preti hanno sei sette figliCerti preti si danno
da farema certi non si ammorbidiscono manco di fronte ad una biondona o
mora con occhi azzurri o scuri, sguardo fulminante che ti accecano subito,
lampade di settimila kw che fanno resuscitare pure i morti, uno di questi preti
BartolomeoBartolomeo troppo parrineo! Io voglio lasciarti libera, ma
non cercare di convincire me(musica n.5) (bussano entra la signora Lucillo col fratello)
Luc. Ecco Lucillo, picchi sugnu la luce degli occhi
Gia. Ecco Giacinto a unni trasu trasu c apertura e non labirinto
Luc. Buon giorno, dov il prete, non arrivato
Gia. P. Roberto lha dettoi a tutti, dobbiamo fargli una festaRita siamo contenti
Nic. Ci stiamo divertendo!
Rit. Signor Lucillosono emozionata
Luc. Per ora prete normale, per ricordatevi che puo fare carriera
Rit. Vero? Dopo prete che c cardinale?
Nic. Si, il sacrestano !
Luc. Prima viene prete, poi arciprete, poi vescovo, poi arcivescovo, poi cardinale
Rit. (veloce e contenta) Poi arcicardinale
Gia. Nopoi PAPA
Nic. Poi Arcipapa
Rit. Nicola, ma ci pensi se diventa papa, o pap come si dici
Nic. Non ci diventato con i figli, almeno ci diventa con questi passaggi, si dice
papa
Rit. Ma il papa deve stare per forza con la tunica bianca
Nic. No, lui ogni tanto sta in pantaloncini
Luc. Per pensandoci bene anche se capitasse tutto questoa che serve pensando
che poi deve moriripapa Luciani, ve ricordate, il papa del pianto, dopo
trenta giorni mortoma!..di quante cose insicure ci sono nella nostra vita
umana, una sola dicu una sola sicura
Gia. LA MORTEEEEEEE!!!(con una certa inquietudine)
Luc. E tutti si lamentano di questa cosa sicuraNicola ma tu chi pensi di questa
cosa unica e sicura.
Nic. Io penso meglio assai unu dura e respirare respirare aria pura
Luc. Certe volte neppure questa serve pensandoci che poi uno a che respira a che
Non respira piPer esempio Nicola, tu ogni tantu arrosti
Nic. Certo che arrosto
Gia. E quado finisci, tutta quella cenere la vedi
Nic. Certo che la vedo
Luc. E non ti fa pensare quella cenereche prima o poi diventi in quella maniera?
(Nicola fa scena) Ora mi chiedo, mi domando, mi interrogo e mi rispondo
a che serve arrostire?
Nic. Rita da domani in poi la carne solo in padella
Gia. Ma anche in padella che ti pare che megglio?
Nic. Meglio morire a digiuno allora
Luc. Bravo, a che serve morire sazio se poi i vermi ti rosicano
Nic. Signor Lucillo menomali che lei mi fa riflettere e mi apre gli occhi. (ironico)
Luc. Ma io mi chiamu Lucillo, perch sono la luce degli occhicomunque
appena viene Padre Bartolomeo vengo, ora dobbiamo andare, perch mi
viene fame ma fame...
Gia. E a me sete, ma sete(mentre se ne vanno)
Nic. Signora Lucillo, Giacinto, a che serve bere se poi va pisciare, e a che ci
serve mangiare, si poi va cacare
Gia. A me servea te non ti serve perch quando beve prima o poi le vie urinarie ti
si bloccano
Luc. E quando mangi prima o poi non vai pi perch ti viene un blocco
intestinale(musica n.5) (Nicola fa scena)
S C E N A VIII
( Nicola, Rita, Bartolomeo, Fabiana)
Nic. Disgraziati ogni volta mi fanno veniri un prurito in tutte le parti.
Rit. Nicola non ci fare caso tu
Nic. Quante cose non ci devo fare caso
Rit. Nicola se diventa papa tu ci fai il segretario, poi ce ne andiamo in vacanza nel
Trantino alto adgel c un fresco, ti rinfrescano tutte cose..
Nic. Si perch ho tutte cosi calde! (bussano, Rita apre ed entra Bartolomeo, in tunica o
giacca e pantaloni con una valigia)
Bar. (musica n. 12) Mamma
Rit. Bartolomeofiglio mio(si abbracciano fortemente) Come ti devo
chiamare Bartolomeo o Padre Bartolomeo(Nic. distaccato)
Bar. Mamma chiamami Bartolomeo, sono tuo figlioe poi non mi chiamano
Padre Bartolomeo.ma Bartolo, perch pi corto(Nic.f scena)
Bar. Pap(sta per andare ma Nicola con un passo avanti fa capire tutto e Bart. si ferma)
Pap
Nic. Ciaopadre Bartolo.
Bar. Pap io posso capirti, sai anche qualche altro genitore venuto da me perch
ha avuto lo stesso problemaprima non accettava, rifiutava ma poi ha capito
che lamore quellamore di cui tutti parlano, pochi sanno comprendere il
vero significato e anche chi lo comprende, solo la met di quei pochi lo
sanno dare
Rit. Ma poi che ha fatto il padre di questo collega.
Bar. Mamma, non puoi immaginare la gioia che hanno adesso, cento, mille volte
Perdono hanno chiesto al figlio
Nic. Io non devo chiedere perdono di niente e a ne ssu no!..
Bar. Pap , perch devi chiedere il perdono lo troveraiperch tu non sei quello
che appare ma quello che sei dentro
Rit. Come parli difficile a mamma
Nic. Rita, io esco pi tardi vengo (esce)
Rit. A mamma non ci fari caso, lui ancora arrabbiato, ma ci passer.
Bar. Non ti preoccupari mamma, lo s ci passerprima che me ne vado
succeder anche questo.
Rit. Sai a mamma, Fabiana si sposata
Bar. Vero e con chi? (in quel momento entra lei gi suora)
Fab. Proprio con chi ti sei sposato tu(rimangono stupiti)
Rit. FaFaFabiana ma sei proprio tu?
Bar. Fabiana ma tu sei suo
Fab. Suorasi suor Fabia
Rit. Suor fabia comu laqua minerale!(verso il pubblico)
Bar. Fabiana non sapevo
Fab. Avresti dovuto saperlo, te lavevo detto che se tu ti fossi fatto sacerdote, io
mi sarei fatta suora, anzi mi trasferiscono nel convento di fronte la tua
parrocchia
Rit. Io vado a prendere tuo padre(esce)
S C E N A VIII
(Fabiana, Bartolomeo)
Bar. (Bartolomeo si siede nel divano ancora incredulo) Non pensavo che il signore
avesse aperto il cuore anche a te.
Fab. Il Signore ha mantenuto il mio cuore sempre apertoaperto per te.
Bar. Fabiana, ormai la nostra vita non ci appartiene
Fab. La nostra! La mia mi appartiene e come se mi appartieneio per cinque
lunghi anni non ho fatto che pensare, pregare
Bar. Pregare...sono contento che hai pregato
Fab. Pregare che tu potessi avere un ripensamento e che saresti venuto a prendermi.
(si v a sedere accanto a lui) Bartolomeo, io sono sempre pronta a lasciare
tutto e renderti felice(Bartolomeo si alza svincolandosi)
Bar. Fabiana, ti prego, io sono un sacerdote e tu una suora ed anche se prima
eravamo legati entrambi da un sentimento adesso siamo legati al Signore
Fab. (si alza e v accanto a lui) Bartolomeo, nel convento dove sono io, anche
la madre superiora ha capito che sono suora per delusione
Bar. Ed io sono prete per vocazione
Fab. La madre superiora mi dice sempre: Suor Fabia come la capisco!
U sai picchi, picchi idda puru innamorata
Bar. E una peccatrice!
Fab. Non si considera peccatrice, soltanto una suora innamorata. Pensa puru so
matri era una suora innamorata di un sacerdote, che a sua volta era figlio di
un monaco francescano quando ha scoperto tutto questo, caduta in
depressione e si fatta suora
Bar. Era meglio ca continuava ad amare il suo innamorato e non si facia suora.
Ges Giuseppe e Maria!
Fab. E un convento di delusi e di innamoratimenomali ca il convento si trova
fuori paese, in aperta campagna, lontano da occhi indiscretie la notte
dopo le preghiere di rito, monaci, suore e parrini si divertono...ed io sola.
Bar. Io queste cose non li voglio sentireio sono padre Bartolomeo
Fab. (dolcemente) Pensa solo io l dentro non ho amoreperch penso sempre
a te
Bar. Suor Fabiana, un po di contegno siamo uomini di chiesa
Fab. Nel mio convento tutti sono di chiesa, ma tutti si amano, ognuna fa finta di
non vedere, n sentire
Bar. Santissimo che razza di convento, mi rifiuto di ascoltarti
Fab. Solo una suora si salvasuor Alfonsina.
Bar. Menomale, spero ca suor Alfonsina vi porti nella retta via.
Fab. Ma quale retta via, leisi salva perch ha pi di ottantanni, per fino a
Sessantasei anni si dava da fare con il vice parroco
Bar. (segno di croce) O ges Giuseppe e Maria.
Fab. Io sono sicura che il Signore dove vede vero amore perdonae lui vede
che io ti penso continuamente
Bar. E tu non mi pensare, pregaprega cosi ti illumini
Fab. Ma chi mi illumino e illuminosono piena di luce, mi vennu vampate
che se tu mi tocchi ti bruci(si avvicina sempre pi con tono e movimenti
sensuali) toccami Bartolomeo
Bar. O mamma mia! (girano attorno al tavolo) Io sono Padre Bartolo
Fab. Padre bartoloP. Bartolovieni, placa questi cinque anni pieni di desiderio.
(musica n. 13)
Bar. Tu non sei una suora, tu sei il demonio, il demonio che mi tenta, ma io non
cado, non diventer la tua preda(continuano a girare attorno al divano o tavolo)
Fab. Va bene basta, ma sappi che io mi far trasferire sempre nel luogo dove
Tu andraifino a che non diventerai mio(esce)
S C E N A IX
(Bartolomeo, Rita, Nicola, Silvia, Concetto, )
Bar. Signore, fai che questa passione cosi fortemente accesa, le si spenga
e diventi una suora vera che rivolga il suo amore verso i deboli e i bisognosi.
Rit. (entra Rita) Bartolomeo, perch sei cosi seccato, forse ti venuta nostalgia di
Fabiana? Si fatta pi bella ancora, vero a mamma.
Bar. Si, per non mi aspettavo che si facesse suora
Rit. Ti ha detto che ti pensa pi vero
Bar. Meglio che non ci pensiamo pi nessuno di tutti e due
Rit. Ma dimmi a mamma, non capita che un prete hai desiderio di una moglie?
Bar. Puo capitare mamma, per la preghiera serve anche per questo. Senti mamma
Io mi vado a sistemare le cose e mi d una sciacquata(v)
Rit. Ho limpressione che lui a Fabiana la pensa ancora...(entra Nicola)
Nic. Dov il pretino.
Rit. Si sta sistimando
Nic. E da cinque anni che sistematoe si sistema ancora? Perci Fabiana monaca,
povera ragazza, pure a lei rovinaomi ha incontrato e mi ha detto: sig. Nicola
Buongiornoper ora lo chiamerei paped scappata piangendo
Rit. Per ti accorgi non sciupato per niente
Nic. Certo che pensieri ha
Rit. Nicola, manco gli abbiamo chiesto quanti chierichetti ha.
Nic. Ma chi mi interessa
Rit. Lo sai a Fabiana, la chiamano suor Fabia, rimasta un bel pezzo sola con lui,
sarei curiosa di sapere quello che si sono detti
Nic. Che si dovevano dire, podarsi che si sono detti il rosario (entra Silvia col marito)
Rit. Signora Silviabuongiornoma non me lo poteva diri che Fabiana si era
fatta
Con. Non lo sapeva nessuno, nessuno. Doveva essere una sorpresa per tutti
specialmente per Bartolomeo.
Sil. Senti Rita, mia figlia mi ha detto, che Bartolomeo ha ancora un sentimento
damore per lei, per non si vuole spogliare, non se la sente.
Con. Ma neppure mia figlia si vuole spogliarecome popremmo fare per aiutalli.
Rit. Ma vero? Pare che io avevo capito qualcosa, sono rimasti assai insieme.
Sil. Per mi ha detto, di fare in modo che noi no sappiamo nienteFabiana
non voleva che ve lo dicevo
Nic. Ma se per questo, aiutamoli a falli amari senza fare capire che noi
sappiamo e podarsi che poi si spogliano.
Con. Mi raccomando, fate in modo che Bartolomeo non capisca niente che noi
e voi sappiamoi ragazzi si vogliono podarsi che poi si spogliano e si
fanno una vita normale(escono)
Nic. Rita, forse si vergogna, sono un cretinu che non lho capito, ma io me lo
immaginavo che non poteva stare tutto questo tempo senza PASSERINA!
Rit. Mi raccomando, aiutalo e non ci fari capire preciso preciso che lo sappiamo
con discrezione facci capire che ha capito qualche cosina, praticamente gli e
lo devi fare capiri e non farglielo capire(musica n.5 finire appena si siedono)
Bar. (entra Barolomeo) Pap Mamma vado a trovare Padre Roberto.
Nic. Aspetta che ti devo parlareSenti Rita, lasciami solo un po con Bartolomeo.
Rit. Mi raccomando parlate sereni(Rita v)
Nic. Bartolomeo, ioiose tumi devi scusarecapisco che sei prete parrinu
E mashio!(con un certo tono)
Bar. Certu che sono prete e maschio
Nic. Questo volevo sentirti dirise tu voi il mio aiuto (riferendosi a ci che ha
raccontato la signora Silvia) iosonosempre tuo padrequeste sono cose
delicate io ho sbagliato ma non s niente nessuno vero?
Bar. Pap certe cose si tengono dentro il cuore, si soffre per
Nic. Ioio prima non capivoma ora sono pronto
Bar. (che capisce che lo vuole perdonare per il suo sacerdozio, e che non sa
esprimersi bene perch si sente in colpa) Papnon ti preoccupare
mi basta il tuo silenziocome sono felice (lo abbraccia)
Nic. Se questo tuo aaamorepoi diventa pi forte ancoraio
Bar. Pap ma gi forte, sempre stato forte, solo che prima da ragazzo non
riuscivo a capirlo, ma con gli anni ho capito che se sono amato cosi, grazie
al signoree lui ha capito che io lamo tanto
Nic. Lha capito pure lui? (continuano a fraintendersi)
Bar. Lui lha sempre capito
Nic. Ma ci ha pensato troppo tardi per
Bar. Per lui niente troppo tardi .
Nic. Ma non ci resta mali?
Bar. Quando si ama, il signore non pu che esserne contento. Pap col tuo
aiuto sono sicuro che sapr dare pi amore
Nic. Rita...Rita(entra Rita) Ci siamo spiegati cu Bartolomeo
Rit. Che sono contenta(abbraccia il figlio) Non ti preoccupare a mamma
da oggi in poi saremo discreti, silenziosi e facciamo finta di non vedere niente.
Bar. Siete sempre i miei genitori, e anche se vedrete sono sicuro che capirete.
vado a ringraziare Ges, tre patrenostro ed una ave Maria (v)
Nic. E un gloria nellalto dei cieli(musica n. 14) ma chi lo doveva dire pure
contento, e va a ringraziari ges!
Rit. Ha capito che siamo genitori modernicerto che prima o poi si veni a sapere
e saremo sulla bocca di tutti
Nic. Meglio sopra la bocca per questoUn prete e una monacachiss
quante candele spegneranno e quanti chierichetti dentro certi letti
Rit. Certo mi sarebbe piaciuto che si fossero sposati belli puliti
Nic. Il signore mi ha detto che ci ha pensato ora(entra Bartolomeo)
Ora noi andiamo a fare un po di spesa, tu mettiti in libert
Bar. Pap successo prima del previsto, non ci credevograzie per aver capito
che il mio cuore solo per(viene interrotto)
Nic. Eh! Caro figlio, a lungo non si po stare senza PassePasseggiare (Rita gli d
una spinta) Non c bisogno cdi dirlo pap Basta pap, limportante che
successo e ho capito(escono)
S C E N A X
(Bartolomeo, Fabiana, Rita, Nicola, Silvia, Concetto, P. Roberto)
Bar. Non ci credevo, ha capito tutto, ha capito che il mio cuore solo per te o mio
Signore era un po in difficolt per dirmi di aver capito grazie Ges
(entra Fabiana)
Fab. Ciao Bartolomeo
Bar. Ciaose devi dirmi qualcosa di importante e che non riguarda niente di
personale fallo, altrimenti ti prego di uscire..
Fab. Io sono venuta per dirti scusa, e di pregare per me(Bartol. cambia atteggiamento)
Certo non posso pi dimenticarti, ma sapendo che tu hai donato tutto te stesso
al Signore, io sapr consolarmi e sperare che anchio come te possa diventare
da oggi in poi una vera suora ti prego prega per me affinch la mia
delusione si tramuti in vocazionela tua preghiera metter pace dentro di me.
Voglio ricordarti sempre con gioia e non con disperazioneperdona anche
mia madre
Bar. Tua madre perch?!
Fab. Ha cercato con linganno fino allultimo..didiperdonami(musica n.14)
(Bartolomeo gli si avvicina e labbraccia, in quel momento entrano Nicola e Rita e li
vedono abbracciati)
Nic. (Tossisce) Scusate( Bart. e Fab. si ricompongono) Capisco il momento,
per sta arrivando padre Roberto e non vorrei che vi vedesse
Bar. Non ti preoccupare pap padre Roberto sa tutto, lavevo avvisato
Rit. Speriamo che non dici niente
Bar. Quando gli lho detto, rimasto contento, mi ha detto a momenti vengo a
ringraziari tuo padre.
Nic. Ma chi preti modernie io che pensavo(entra P. Roberto)
P.R. Eccoci quaNicola, grazie per aver capito
Nic. Ma a me sembrava che eravate voi a non capiri
P.R. Nicola, io avevo capito sin dallinizioho cercato di fallo capire anche a te,
ma tu non riuscivi. Forse tua moglie aveva capito prima di te.
Rit. Solamente un poco prima di mio maritouna mamma capisce prima.
Nic. Padre Roberto ma non meglio che ogni tanto si vedono in sacrestia
questi ragazzi?
P.R. E perch in sacrestia
Nic. Perch a casa mia, entrano ed escono troppe persone
P.R. Non st capendo quali ragazzi
Nic. Il prete e la preta
Bar. Pap ma che stai dicendo
Nic. Come, a signora Silvia mi ha detto che vi a-ama-te
Bar. A signora Silvia?(a Fabiana) Ma ha parlato anche con i mei (entra Silvia
col marito)
Sil. Perdonatimi tuttiho tentato fino allultimo, ma mia figlia mi ha fatto capire
che ho fatto male
Con. Perdono vi chiediamo perdonoio non volevo ma mia moglie mi ha
convinto.
Rit. Nicola mi st confondendo
Nic. Io st fondendo
Fab. Bartolomeo te lo stavo dicendoperdonoti prego perdono
Bar. Madonna santa che equivoco
Nic. Allora tu sei sempre pretepretenon c n speranza.
Bar. Speranza, quale speranza pap, io avevo capito che tu mi avevi aperto il
tuo cuore, invece me lo hai chiuso di nuovo anzi pi di prima
Nic. Io desideravo molte cose da te
Bar. Quando non si desidera molto, anche le piccole cose ti sembreranno grandi
papnon ti preoccupari, la valigia gi pronta, mi nni vaiu subitu.
(entra a prendere la valigia)
P.R. Ora basta Nicola, cerca di stringere tuo figlio prima che stavolta lo puoi
Perdere per sempre
Rit. Nicola ti prego, non lo fare andare
Nic. Io non volevo un pretenon volevo...doveva ascoltare me.
P.R. Tu volevi comandare anche il suo cuore. Ma per saper comandare, bisogna
Saper obbedire! E tu non sai n comandare n obbedire! (entra Bartolomeo)
Sai ci sono molti modi per essere lontano da Dio: uno averlo sulla bocca
senza averlo nel cuore; o quando luomo nasconde le sue infamie dietro il
nome di Dio; ma quella pi forte , quellindifferenza che luomo pensa di
essere pi potente e che non ha bisogno di nessun Dio
Bar. (saluta Silvia e Giac. abbraccia Padre Roberto) signora Silvia, sig. Concetto
sarete perdonati; Fabiana, sono sicuro che sarai una suora piena di attenzioni
per il prossimo(labbraccia) Padre Roberto grazie di tutto e preghi per me.
Mamma ti voglio bene (cominciando a singhiozzare) te ne vorr sempre.
(musica .15) (labbraccia forte fortementre Rita piange Nicola dallaltro lato del
palco) Papsi mi voi dari lultimo abbraccio io sono qua(Nicola non
risponde) Pap capivu ca non mi voi vidiri cchima sappi che io
continuer a pregare per te(si sta per avviare )
Nic. Si esci da questa casa (Bartolomeo si ferma vicino la porta senza girarsi)
Bar. Si esco da questacasache fai pap non mi fai entrare pi
Nic. Si esci da questa casa(sta scoppiando a poco a poco)
Bar. Abbi il coraggio di dirlo papnon mi fai entrare pi
Nic. Si esci da questa casaioio
Bar. Non hai neppure il coraggio di dirlo che non sono pi tuo fighlio
Ma non ti aspettare che io ti dica che non sei pi mio padre, tu tu
seisarai per tutta la vita mio padre
Nic. Si esci ioio morir ti prego non te ne andare (piangendo, Bartolomeo si
gira di scatto con un sorriso di gioia e corre ad abbracciarlo ripetendo PAPA) Per la
prima volta dopo tanto tempo dissi: Signore Aiutamiin un minuto ho
sentito che non potevo perderti, il cuore mi batteva forteE vero, noi
genitori non possiamo condizionare la vita dei nostri figli, noi gli diamo la
vita, ma vero che certe volte ce la togliamoi figli sono nostri ma per
certi versi non ci appartengonoE vero, quando si fanno i figli degli altri,
preti gli facciamo gli auguri e magari pensiamo: mih! gli riuscito, per
(musica n.16) se a diventare prete un figlio nostro, non siamo contenti
sapete chi vi dico io questa grazia lho avuta, tanti non lhannoho
sbagliato per cinque anni, ma grazie a Dio, mi sono sono salvato in
tempotanti questa fortuna di salvarsi in tempu non lhanno e per la vita
sono divorati dal rimpianto e dal rimorso!
(aumentare musica al alto volume per circa 10 secondi e subito dopo diminuire)
LUCI SOFFUSE E OCCHIO DI BUE PER NICOLE E BARTOLOMEO
(singinocchia ai piedi del figlio, Bartolomeo gli posa la mano sul capo mentre gli altri
chinano tutti il capo. Mentre una voce fuori campo recita:
Cosa c di pi bello di un abbraccio cosi forte ed intenso fra un padre
ed un figlio. Un padre che pensava di aver perso un figlio, e che tentava
di ritrovarlo. Invece era Lui che si era smarrito ed stato ritrovato
proprio dal quel figlio.
LA RUOTA DELLA VITA GIRA, DIMOSTRANDO CHE COSA E
ESSENZIALE E CIO CHE E ININFLUENTE. NELLA GIOIA DI GODERE LE
COSE BELLE E GRANDI DELLA VITA!.. (chiudere le luci e mettere la sigla
Finale. Musica n.17)
(Per ogni rappresentazione necessaria lautorizzazione dellautore e degli elaboratori)
(elaborata , Rosanna Maurici e dallo stesso autore.
Cominciata a scrivere il 23/07 alle ore 14. 30 finito il primo atto alle ore 17,15
ripresa il 26/07/2004 alle ore 10.00 per il secondo atto fino alle 11.30,
continuato alle ore 16.00 e finito alle ore 18.15 il secondo.
A Pietro Barbaro e alla sua signora, attori poliedrici bravissimi ed a tutta la compagnia A. Maio.
A Biagio Pardo ed a tutta la compagnia Piccolo teatro citt di Gela
Rappresentata dai nuovi Orizzonti con la regia dello stesso autore vincendo premio come migliore regia e testo. Rappresentata in Calabria dalla Luna Gialla vincendo premio come migliore testo; rappresentta a Brescia vincendo premio come migliore regia. Rappresentata in provincia di Brescia;
in preparazione da diverse compagnie.
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