Primo giorno di scuola

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PIERINO

L’utilizzo di tale copione non è soggetto a diritti SIAE. Vi chiedo solo di citare l’autore e mandare un e-mail per farmi sapere della messa in scena della farsa

jomathan@libero.it

Spero comunque che non venga usato per scopo di lucro, in tal caso vi chiedo che parte dell’incasso (che lascio a voi quantificare) venga dato in beneficienza o destinato ad opere di bene.

Fate in coscienza !!!!.

PRIMO GIORNO DI SCUOLA

Personaggi:          La maestra Persona seria, normale

                             Gloria         Sapientona, vanitosa, antipatica

                   Samuele      Sempliciotto

                   Mirco :       Ridicolo, ignorante ma furbo

                   Il padre di Mirco: Contadino Grezzo.

Un una classe … tre alunni, tre banchi, una cattedra  una lavagna …

(il soggetto che rende comicissima questa scenetta è Mirco, il quale deve paralre un dialetto di quello dei nonni (a voi il compito di tradurre la sua parte nel vostro dialetto) , deve essere un ragazzo spigliato e sfrontato. Gli altri invece parlano tutti in italiano, a parte Samuele, che parlerà un italiano con qualche “scivolata” di qualche parola in dialetto insomma, il suo  itlaiano deve essere un po’ rovinato dal dialetto ) 

Entrano i tre ragazzi in classe visibilmente svogliati. Samuele Gloria e Mirco.(un po di spintoni e risate tra i ragazzi… poi si metton ai loro banchi)

Sami: Che infelicità … sono finite le vacanze…

Glo:   Io invece sono felice, perché torno a scuola e qui si imparano molte cose

Mir:   Io spero che la maestra faccia sciopero!

Glo:   Perché? Anche a te non piace la scuola?

Mir:   Mi fa crescere la Barba… Mio nonno quando non gli piace una cosa, dice sempre: “Uffa Che Barba”.

Maestra: (Entra mentre i bambini si alzano in piedi) Seduti. Oggi è il primo giorno di scuola, dopo le belle vacanze. Sarete certamente lieti di ritrovarvi qui, dove continuerete ad imparare cose nuove.

Mir:   (Singhiozzo… quasi un abbaiare)

Maes:         Hai detto qualcosa?

Mir:   Scusi, signora maestra, ho la frittata ferma sullo stomaco….

Maest.- Oggi parleremo di molte cose,. ma prima voglio sentire Come avete passato le vostre vacanze.

Gloria- Io con la mia famiglia sono andata alle Baleari. E' stato bellissimo. Il mare era di un azzurro stupendo...

Maest.- (Rivolta a Samuele) E tu?

Sami -Io ho fatto il campo scuola,. in montagna, con tanti bambini e gli animatori della Parrocchia. Abbiamo fatto tante passeggiate nei boschi...

Maest.- E tu Mirco, dove sei andato?

Mirco –(Secco e deciso) Da mio nonno a raccogliere fagioli nel campo !

Maest.- Ma avrai fatto pur qualcosa di bello, di interessante? ..

Mirco – (sempre secco e deciso) Si,. ciò! Gli ho tirato il collo al gallo di mia nonna...

Maest.- Perchè hai fatto questo?

Mirco -Perchè veniva sempre a dormire sul fico che era appena fuori dalla finestra dove dormivo, e tutte le mattina (puntualizzando con la mano ) elle 4 precise si metteva a cantare: “Chicchirìcchi! Chicchirìcchi"!... Ed io una sera ho lasciato la finestra del balcone aperta, e così una notte ho allungato la mano e ... "zàc" gli ho dato una tirata al collo e poi l’ho nascosto nelle fascine del solaio

Maest.- E tua nonna, quando non ha più visto il gallo?

Mirco –Disperata ! Tùtto il giorno che a chiamare : "Gildo... Gildo..."!

Lei lo chiamava così! .

Maest.- E poi com'è andata a finire?

Mirco -Màle, ciò! 3 giorni dopo lo vedo in mezzo al cortile con il colo storto a penzoloni ..

Maest. -E' morto poi.?

Mirco -No, no: E’ guarìto! Ma non è piu venùto a dormire sul fico !

Maest. -In campagna bisogna abituarsi al "vocio" delle bestioline da cortile.

M1.rco –Io quando sono a letto voglio dormire e quando fanno cagnara mi danno fastidio. Pòi  dovèva sentirle al tempo dèlle votaziòni, facevano perfino comizio elettorale

Maest. -Ma cosa dici?

Mirco -è vero, glielo dico io  cominciavano le faraòne (imitando un po’ il verso) : "Votè, votè, votè" , e i pulcini (anche qui imitando il verso) : "Perchi perchi, perchi..."!e il gallo (sempre imitando il verso) :”Per i comunisti … per i comunisti …”  e le razze: "Màt, màt, màt. .." !

Maest. Hai molta fantasia!

Mirco –Così è il concerto del cortile

Maest. –E il gallo, dopo quel colpo, riusciva ancora a cantare? . ,

Mirco –Meglio e più forte di prima. Si vede che la tirata di collo, gli ha pulito il gozzo.

Maest. -Va bene, va bene! Ora parliamo di cose serie. Ooggi cominciamo una lezione sui verbi …. Vedremo intanto alcuni verbi , alcuni più usati altri meno … allora…. Prendete il quaderno e scrivete questo verbo: ”avere”. Questo è uno dei verbi più importanti nella lingua italiana … spesso questo verbo viene usato come ausiliare …significa in parole povere che accompagna un altro verbo: per esempio aver mangiato, aver parlato … accompagna perfino se stesso per esempio nel tempo gerundio passato il verbo avere fa : “avendo avuto”. Allora vediamo chi è così bravo da farmi una frase con il verbo avendo avuto??

Gloria:  (alza la mano) … ….avendo avuto una  macchina nuova, avrei venduto la vecchia …

Maestra:  bene … vediamo qualche altro …

Samuele:  (euforico …) io.. io.. io…

Maestra:  dimmi Samuele

Samuele:  Io ha casa ho una bicicletta vecchia …

Maestra:  a parte che ti prego di parlare in italiano …. Ma non vedo il verbo …

Samuele: Ripeto: io ha casa ho una bicicletta vecchia … A VENDO,  AVUTO ????

Maestra: mhhh Samuele … non è proprio questo l’esempio più appropriato .. proviamo con un altro verbo … Studiare … allora io studio … tu studi .. egli studia .. noi studiamo … voi studiate  essi studiano … che tempo è ??

Mirco: Tempo perso  signora maestra …

Maestra:  Mirco !!! dai… non fare lo sciocco …   Gloria dillo tu che tempo è

Gloria Presente signora maestra …

Maestra:  Bravo Gloria … ora invece vediamo un verbo molto difficile e poco usato … il verbo Mescere . Il verbo mescere significa versare, è un sinonimo di versare. Quindi io posso dire … L’oste mesce il vino…sulla caraffa … che significa allora ?

Gloria: Significa che l’oste versa il vino sulla caraffa.

Maestra:  Brava! Adesso provate voi a fare una frase di senso compiuto con il verbo mescere.

Gloria: la Mamma mesce il latte nel pentolino..

Maestra:  Bravo !!! Mirco su dai … prova anche tu …

Mirco:  (svogliato…) la mamma mi ha fato i pantaloni troppo corti …

Maestra:  e allora? Cosa centra col verbo mescere?

Mirco:  Perbacco se c’entra… Con i pantaloni corti… M’esce una chiappa…(facendo vedere i pantaloni corti ..)

Maestra:  mmmmhhh  …mi sembra che con i verbi non ci siamo molto …  e sforzati di parlare italiano . Proviamo a cambiare elemento: vediamo un avverbio : “Probabilmente”. Chi sa farmi una bella frase vera, della vostra esperienza quotidiana .. con questo avverbio ?

Gloria: Stamattina ho sentito la Roll Roice di mio papà che non partiva … probabilmente avrà preso la Ferrari …

Maestra:  Bene …. E complimenti per le vetture del tuo papà  … sentiamo un altro …

Gloria: La nostra domestica questa mattina ha rotto un vaso di cristallo…molto costoso …probabilmente mia mamma si arrabbierà molto con lei .

Maestra:  Bene … anche tu Mirco fai una frase  …

Mirco:  Stamattina ho visto mio papà passeggiare con la gazzetta sotto il braccio …

Maestra:  e l’avverbio ?

Mirco:  Probabilmente andava in gabinetto.

Maestra:  Intanto si bice Bagno (in quanto la frase precedente è in dialetto) Ma Scusami … tuo papà ha l’abitudine di andare a leggere i giornali in bagno?

Mirco: Nooooo… !!! (Sottolineando di nuovo l’avverbio) Probabilmente mancava la carta igenica !

Maestra:  Usa il giornale come carta igienica?

Mirco: E mio zio Bruno, il meccanico? Lui era abituato con la carta vetrata…

Maestra:  (si mette una mano sulla fronte … ) … be’ se non altro l’utilizzo dell’avverbio è corretto. Allora .. prima di andare avanti avrei bisogno di sapere la via in cui abitate per completare il registro … così… probabilmente avremo l’occasione di parlare di qualche personaggio famoso … Allora Gloria, Dove Abiti ?

Gloria:  io abito in via Volta .

Maestra:  bene, vedi ecco … Volta era un grande scienziato sapete come si chiamava Volta ?

Samuele: io … io … io ….

Maestra:  Dimmi Mirco .  sai Dirmi il nome di Volta ?

Samuele: JONTRA …. Giontra Volta.

Maestra:  ahhh .. e questo è solo il primo giorno di scuola…  no… no ….  , il vero nome di Volta è Alessandro . Scrivetelo nel quaderno … (facendo lo spelling) A L E S S A N D R O cercate di ricordarvelo . Tu Samuele dove abiti?

Samuele: io abito in via Archimede Pistagorico…

Mirco:  si … io leggo sempre topolino … so chi è Archimede …

Maestra:  Non pistagorico .. ma  .. Pitagorico .. e poi non è quello dei fumetti … archimede era un’inventore – scienziato … e a lui si devono molte scoperte, in particolare una delle più famose scoperte è quella del principio grazie al quale un corpo galleggia.  Tale principio è detto infatti il principio di Archimede. Qualcuno sa il principio di Archimede ??

Mirco:  io … io …. Io …. È facilissimo …

Maestra:  (sorpresa) Mirco … mi stupisci .. tu sai il principio di Archimede ????

Mirco:  Si Signora maestra …il principio di Archimede è   “A”  ……

Maestra:  Come A

Mirco:  è sì archimede comincia per A … guardi che faccio  sempre e parole crociate io  …

Maestra:  … mmmmmhmhh  che classe … Facciamo un po’ di italiano … prima di leggere i temi che avete svolto a casa chiamiamo uno alla lavagna …  (la maestra apre il registro …. E Samuele e Mirco si nascondono sotto il banco …) Mirco …. (Mirco fa gesti di disappunto … ) Mirco dove sei finito …  vieni alla lavagna … (Mirco sconsolato va alla lavagna…) e … scrivi: “Il muratore fa il Camino”

Mirco:  (scrive) Il Muratore fa il Kamino

Maestra:  Mirco, ma perché hai scritto Camino con la K.

Mirco:  Signora Mastra ha mai visto un camino senza Kappa   ???

MAESTRA:  Mirco, non fare il furbo con me.

Mirco: Non mi permetterei mai , ma un camino senza cappa non funziona.

Maestra:  Perino !!!! Kamino va con la C no con la K …!!!

Mirco:  Come vuole signora maestra, … me se dopo fa fumo no la venga a lamentarsi con mei … sa … ?

Maestra:  vai a posto .. vai a posto … prendete  i quaderni dove avete svolto i temi che vi ho assegnato ieri…Allora il primo era: “Motta di Livenza finalmente passa il treno”. Allora Gloria come lo hai svolto?

Gloria:  …(prende il quaderno e legge …) Svolgimento : sono veramente felice che passi il treno, in quanto così la gente che va a Treviso più in fretta e ci sono meno macchine che girano e quindi meno inquinamento …”

Maestra:  bene… ora sentiamo  quello di Mirco

Mirco: Tema “Il treno” : Quando passa il treno …(pausa…)   io mi sposto …

Maestra: (A Mirco…) A si ?? e io stavolta ti do un bel tre  !!!  …

Mirco:  Be be … meglio un tre che finire sotto il treno …

Maestra: Meglio che sentiamo un’altro tema … prendiamo quello di Samuele

Sanuele: Maestra, io ho scelto di fare quello della festa del 1° novembre …

Maestra: bene, sentiamo…

Samuele:  …Titolo:  “Domani ricorrono i morti …”  svolgimento…. “Speriamo vinca mio nonno …”

Samuele: Ma … signora maestra, se i morti corrono, qualcuno arriverà pur primo.

Maestra:  Samuele  !!!!!!!! la mia pazienza ha un limite .. !!!i morti non corrono, Il tema riguardava la festa dedicata ai defunti, e di questo tu dovevi parlare!.

Mirco: (Tra se’) Io non capisco più niente: prima i morti corrono, dopo fanno festa, e fra poco magari andranno anche in discoteca… Mah!

Maestra:  Lasciamo stare i temi. Passiamo a Storia … Allora ieri abbiamo visto un popolo  antico …

Gloria: Si … io …  i Galli …

Maestra:  Bene … allora Samuele dove abitavano gli antichi galli ???

Samuele Bè maestra … a casa di mio nonno …

Maestra:  come a casa di tuo nonno …

Mirco:  si … negli antichi pollai … ne ha tanti lì mio nonno.   …

Maestra:  Siedi e sta zitto …

Mirco: (scocciato!) Oh, ma oggi non gli va bene proprio niente!!! (si siede)

 Maestra: Che classe  .. che classe ..  Gloria  rincuorami un po’ tu …per le vacanze, vi è stato assegnato anche di ripassare il 1.800 in Italia. Sai dirmi che cosa è successo nel 1807 … ti suggerisco…  pensa ad un personaggio famoso…

Gloria:  E’ nato Garibaldi signora maestra…

Maestra:  Bene …bene .. finalmente un po di soddisfazione …  Mirco .. e nel 1860 ??

Mirco:  be’…. Nel 1860 ….. (conta un po’ con le dita… poi soddisfatto) Garibaldi ha compiuto 53 anni..!!!

Maestra:  (scocciata)  Mirco! Sei un asino!!!…Garibaldi nel 1860 è partito da Quarto  … per sbarcare a marsala…

Mirco: cosa vuole che interessi alla gente uno che arriva quarto: Oggi o arrivi primo, o non sei nesuno !!! .

Maestra:  ma no .. no … quarto è un paese …. E a te Mirco sai che voto ti do’ in storia ?? …. 40 diviso 10 …cosa fa Mirco ?

Mirco (conta un po’..) … 6 ?

Maestra:  no, !!  4 così impari a studiare la storia … e 3 in matematica …  e a te Gloria do un bel 8 . (Mirco fa cenni di invidia) Mirco … guarda che sei la pecora nera della classe .. io alla tua età sapevo le tabelline .. leggere e scrivere correttamente …

Mirco:  si vede che aveva una brava maestra …

Maestra:  (Isterica) Mircooooo !!!!!

(suona la campanella ….) Drinnn drinn … drinn …  

Mirco: (esultante) Salvo anche oggi !!!!!

(tutti corrono fuori ...  Mirco incontra suo papà …)

Maestra: L’orario di scuola è terminato. Domani alla prima ora faremo “scienze”. Rimettete tutto nella cartella. Ci ritroviamo qui domani mattina, puntuali alle ore otto. Potete uscire!

(Tutti fuori, la maestra tra gli ultimi. Ultimissimo Mirco che si attarda, imbranato con la cartella ed i libri. Intanto entra suo papà… che parla dialetto ed è un po’ contadino anche lui… meglio se entra magari con un forcone o con atrezzatura da campi o da bestie… una vanga, un secchio.. qualcosa che faccia ridere)

Pa: Dai , scapestrato! Vuoi muoverti?  Sono tutti fuori oramai.

Mirco: E non sto uscendo anch’io?

Padre: … com’è andata oggi a scuola … ??

Mirco:  Bene .. papà .. per poco non prendevo un otto .

Pa: perché hai preso  7?

Mirco:  no .. lo ha preso un mio compagno di banco …

Pa: e tu? (con rimprovero) !!!…   …

Mirco:  (entusiasta …) Papà … ho fatto 13 !!!

Pa: (stupito) ..come 13 …avete giocato al totocalcio  ?…

Mirco:  no… 13 … 3 in italiano, 3 in matematica , 4 in storia … 3 in geografia …

Pa: (incredulo e sconsolato …) Sei peggio dell’asino che ho in stalla!

Mirco:  Papà… senti … cosa mi daresti se domani prendessi 10 in scienze ???

Pa: Be ti darei una bella mancia di 10 euro ..

Mirco:  be’ allora intanto dammene solo  4 ….

Papà: (esce rincorrendo il figlio che scappa ) Brutto .. somaro .. vien qua .. altro che 4 euro .. quattro calci sul culo … (sfumando i due escono e cala il sipario)

FINE

By Marco Bortolin