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RAGAZZO

PRIVACY

Di Duccio Camerini

RAGAZZO

ARCANGELI

APOSTOLO

EDOARDO

ZOE

Tre luoghi:

uno studio,   un deposito provvisorio,   un locale vuoto.

             

        

        

          

           

           

P   R   I   V   A   C   Y

Privacy :  intimità, discrezione, ma se vogliamo anche  segretezza,  individualismo, egoismo.

Per molto tempo gli uomini l’hanno difesa con le unghie e con i denti, la loro privacy,  ma  oggi  forse suona come un atteggiamento che fa parte di un mondo passato, oggi 

si  avverte il bisogno di  un’apertura mentale verso gli altri, verso le diversità degli altri.

Un  patrimonio che il mondo ci regala ogni giorno.

Privacy  è  l’undicesimo copione che scrivo per il teatro,  ma  è il copione che avrei voluto sempre saper  scrivere. E’  (una commedia, un dramma)  sul tempo, cioè sul destino degli uomini, una specie di  Saga raccolta tra poche mura, narrata  sotto forma di giallo, perchè credo che la vita che tutti viviamo  si possa definire un giallo, un murder-mistery  di cui per molto tempo  (talvolta per  sempre) ignoriamo il colpevole.  Avevo scritto anche prima qualcosa che si avvicinava a questi temi,  Primavere su primavere  ad esempio,  o Cinque,   ma qui la forma mi sembra messa più  a fuoco nella direzione che cercavo.  Mi sono sforzato di scrivere qualcosa che non  presentasse unità di tempo, di luogo, nè tantomeno di azione. In fondo Privacy sono più  copioni in uno, dove ciascuno dei  personaggi  è  portatore di un proprio intreccio che urta contro quello degli altri  e dove il procedere del racconto è spesso allusivo, associativo. Devo dire che scrivere ponendosi dei limiti così precisi e crudeli

è stato faticoso ma entusiasmante; anche perchè  sentivo sempre di più che chi scriveva doveva rassegnarsi  a guardare in faccia i  propri limiti, quelli innati e quelli che da solo si è messo,  perchè Privacy era appunto una  storia sui limiti. I  personaggi infatti (anche stavolta cinque) dovevano comunicare una  profonda ignoranza di sè, che  è un pò il problema che  più  ci  tormenta, ovvero l’incapacità di definirsi nello spazio e nel tempo, di assumere una precisa identità, di sapere chi si è, quanto grandi o quanto piccoli. Vogliamo illuderci di vivere in un unico, chiaro  ambito  e non  vogliamo sentir  parlare del fatto che  per ognuno di noi  gli ambiti della  vita sono molti di più, forse infiniti.  Siamo troppo abituati a un modo di vivere  passato  e  fatichiamo ad  accettare di essere tanti in uno solo...

Uomini, insomma, che non  possono far  altro che vivere in  un  modo vecchio  per difendersi  dal nuovo.      

Duccio  Camerini

                                     

    

SCENA 1

LOCALE VUOTO

RAGAZZO Ah, mò ti ci stai zitto...   Nervoso... Ansioso?... Incazzato, proprio.

Che ne so perchè. Non posso contare su nessuno. Tanto per cambiare. Tu sei un minorato mentale... sì, sono ansioso, bravo,

         hai vinto una bamboletta... Che, mi  devo  vergognare?

    

Armeggia su un pannello  elettrico che ha appena fissato al muro.

Si avvicina a un tubo aperto che scende dal soffitto.

        

         Mi senti o no!

VOCE     (dal tubo)  Ti sento. Non urlare.

RAGAZZO       S’è accesa la spia verde?

VOCE     No...

RAGAZZO       (pausa)  Che mi significa...?

VOCE     No.

RAGAZZO       Per chi mi prendi? Questo è un no che sfotte.

VOCE     Ho detto solamente no.

RAGAZZO  Non ti fidi di me?...Bè, via, aria, smammare, sei tu che m’hai chiesto lavoro... non stiamo partendo male, stiamo partendo peggio!... tu  ti  pensi che non sono all’altezza, lo sento, porca merda!... tu  critichi, mica collabori... che ti frega, eh,  se

la spia verde non si  accende...Come cristo fa a non accendersi!

VOCE     (pausa) S’è accesa.

RAGAZZO       (pausa)  E me lo dici così?

VOCE          Non volevi che ti interrompevo...

RAGAZZO       (pausa) S’è accesa...che fa, lo decide da sola? Quando gli gira s’accende? Com’ha fatto ad accendersi se prima era spenta!

        

VOCE     Beh, una lampadina s’accende se prima sta spenta....

RAGAZZO  ... zitto, per carità, che sennò ti caccio....continua a grattare, gratta, fatti la stanza là di sopra col caminetto... te li sei   levati quei  cazzo di  occhiali da  sole?

VOCE     Senti, domani  lavoriamo di notte...

RAGAZZO       Non darmi ordini, comando io. Di notte?...Vabbè. Basta che ci vedi       mentre lavori. La stanza che ti sei fatto ieri era piena di bitorzoli...Hai lasciato quei muri che parevano borsette di coccodrillo...

Ce lo  devi perdere, più tempo!...Intanto io combatto qua sotto coll’impianto di riscaldamento... che or’è, che o’rè?

VOCE     Le cinque...Non è meglio che ci sbrighiamo?, facciamo il grosso...

RAGAZZO  (pausa) Sette mesi...(bussa sul  tubo) ricevuto?, e qui sarà pieno di      gente...Ma non di handicappati come te, gente sveglia !... il             Club del Gioco Multicodice/Intercodice, infatti è proprio...

VOCE     Dài, mò non  metterti a pensare alla concorrenza...

RAGAZZO       Demente! Sei un subnormale!...Il Club del Gioco                  Multicodice/Intercodice siamo noi! NOI!... IO... sto trasformando questo cesso nel Club del  Gioco Multicodice/ Intercodice... ma per farlo pago le autorità - e non esca da questo tubo - così chiudono      un occhio  sui lavori che facciamo... Quindi con i soldi che             fuoriesco      voglio che il Club del Gioco Multicodice/Intercodice             venga  su  micidiale, mi spiego? Il più  grosso casinò multimediale       d’Europa,     d’accordo?, niente  bitorzoli, occhei? Anche perchè             figure del    cazzo con lo sponsor non  le faccio...mi mandano gli        ultimi ritrovati; video-giochi che ti ci vedi dentro, roulette ologrammi-laser,  slot-machine interattive, lo scopone elettronico, i  dadi             virtuali.... (bussa sul tubo)

VOCE     Posso fare una domanda?

RAGAZZO No!

VOCE          Se c’è tanta fretta, chiamiamo una ditta, degli operai...In due siamo          pochi.

RAGAZZO       E’ un consiglio, questo. E non mi servono consigli grazie... Non           mi serve nessuno a      me. Faccio tutto con queste mani. C’ho talento          per organizzare le cose.... Tutte, le cose... Talento.... L’ho preso da  mia madre....  (pausa) Tu non m’hai ancora capito a me... Epperò        mi conosci da un pezzo... bè, ti dico una cosa che non t’ho detto        mai, così t’impari ... io sono uno che... non sono venuto al mondo          come voi...esatto, prima c’erano dei segni... del destino...               parlavano di  me... Ah, mò ti ci stai zitto... tu non sai niente di me. 

                           

SCENA 2

STUDIO

Arcangeli  è assorto, in poltrona.

La porta si apre, spingendo dentro musica e chiacchiere della festa di là.

L’apostolo entra e richiude.

APOSTOLO Disturbo?

ARCANGELI (pausa) Avanti.

APOSTOLO Perchè quell’espressione di disgusto?

ARCANGELI E’ la mia faccia... E in più, vorrei partire.

APOSTOLO Partire? Ora?

ARCANGELI Ultimamente voglio sempre partire... lontano, lontano... Ma non          riuscirei a sopportare il distacco dai miei oggetti... Mi cercano?

APOSTOLO ...perchè hai dato un  cocktail, se non ti andava?

ARCANGELI Mi piace avere gente intorno... ci  sono nato a Villa Dionisia, e la       preferisco gremita di viventi, anzichè di fantasmi...troppe memorie        di antiche ere gloriose e, qui...Come diceva Flaiano: coraggio,il meglio è passato...  Coraggio, tu devi parlarmi. Lo percepisco....

APOSTOLO Forse sì... vedi, ecco...

ARCANGELI E  percepisco anche dell’altro...(pausa) un sogno...fatto stanotte...        si ricompone ...un uomo...che  si macchia di un’azione orrenda...    della  più    orrenda, delle azioni... contro  natura...è in pericolo... lo           vedo...lo vedo...ma  so che  non posso fare  più  nulla per lui ...è perduto!... Perduto!...  (si alza, vacilla)

APOSTOLO (gli prende un braccio) Stai  bene?...

ARCANGELI Perduto...

APOSTOLO Ce la fai, da solo?...

ARCANGELI Cosa vuoi!  (si divincola)

APOSTOLO ... devo parlarti.

ARCANGELI (pausa)  Mi stai sempre attaccato, tu. Aderisci...Gli altri miei accoliti come dicono sui giornali? La mia corte, i miei apostoli... gli    altri  miei apostoli sono più discreti.Sarà perchè sono giovani. Tu sei  vecchio e scalpiti. Sai che ti resta meno tempo.

APOSTOLO Mi interessa una donna. E’ di là.

ARCANGELI (distratto) Che ore sono?

APOSTOLO Le cinque...

ARCANGELI Scopatela.

APOSTOLO Vorrei sapere chi è.

ARCANGELI Scusami, non per recensirti il look, ma hai dei  pedalini  fuori tonalità.

APOSTOLO Fuori...?

ARCANGELI Radicalmente, fuori.

APOSTOLO Non sapevo che il celebre Arcangeli  fosse passato dalla critica letteraria a quella...di costume.

ARCANGELI Battuta fiacca. Resta il pedalino errato.

La porta viene riaperta da qualcuno che ci urta contro: i rumori della festa tornano vicini.

Arcangeli si  avvicina alla porta, scruta il salone. L’apostolo  lo imita.

                                

APOSTOLO Non...non la vedo...aspetta...

ARCANGELI Dio dei cocktails, perdonami...chi ho invitato?...

APOSTOLO L’avevo incontrata altre volte, qui...

ARCANGELI ...sono lugubri,e grevi...Sembra un funerale di periferia...

APOSTOLO In effetti...troppe soubrette, troppi critici... troppi apostoli...

ARCANGELI Buono... non  scalpitare...C’è stato un tempo in cui mi sarei tagliato un  braccio per diventare un opinion-maker, un intellettuale,     sì, un critico... Oggi, ho  l’impressione di non avere che lo stretto indispensabile alla sopravvivenza.

APOSTOLO ...Eccola!...Laggiù!...porta un cappello nero, con piume di struzzo... e un filare di perle grosse attorno al collo...la vedi!  Chi è!

ARCANGELI (pausa) Chiudi la porta.

APOSTOLO Un pò appariscente, forse... (chiude)

ARCANGELI (riaccende il sigaro) Lungi da me una condotta censoria... ma ho paura che non ci sia niente da fare, con lei.

APOSTOLO Frigida? Lesbica? Transessuale?

ARCANGELI E’  la cameriera.

APOSTOLO Non parliamo della stessa persona...

ARCANGELI Sì, un’eccentrica fan, che supplicava di vivermi alle costole; spesso la sorprendo in biblioteca a divorare libri senza capirli... quando       invece dovrebbe sgrassare casseruole, ò percuotere tappeti,     estinguere  quella polvere  che appunto il suo frivolo amore  per la cultura  fa prosperare. La odio. La vorrei morta... hai visto, in  società  si vergogna di fare la  cameriera, la stronza, e indossa toilettes demodè. Stronza. Stronza. Merda. Vaffanculo.

APOSTOLO Prima girava col vassoio dei  rustici... però teneva a precisare che era un’amica di famiglia che dava una mano in assenza dei     domestici... perchè non la mandi via?

ARCANGELI Non le ho mai pagato i contributi... Mi ha incastrato. Puttana.

APOSTOLO Potrei liberartene, la assumo io.

ARCANGELI (pausa; aspira il sigaro) Vuoi avere una relazione con una cameriera. A ... Andiamo, cosa stai dicendo! La vita è una, ed è lotta, conquista. Ambizioni, piccolo uomo, ambizioni!... (pausa) Già che ci  sei ,dammi una mano...(socchiude la porta)...La mia domestica  fuma con gli invitati parlando di politica... dovremo provvedere noi  due  a servire i drink...

APOSTOLO Noi due?...

ARCANGELI Anzi, senti...ci sono dei giornalisti, sarebbe meglio...

APOSTOLO Già, non è l’ideale che tu ti metta la crestina in testa...ci penso io.

ARCANGELI Grazie... Mi  porteresti  qualcosa di forte?

APOSTOLO (si avvia, poi si rivolta) Ma...dopo che avrò servito tutti...

ARCANGELI Sì?

APOSTOLO ... parliamo un pò...

ARCANGELI (lo guarda)  Di  che?

APOSTOLO Un pò...

                                

        

                       

SCENA  3

        

DEPOSITO PROVVISORIO

L’ambiente è pieno di  scatole, mobili, arredi e addobbi sparsi alla rinfusa. Edoardo  è perplesso.

EDOARDO  Non esiste.

ZOE      (da fuori)  Non ti sento...

EDOARDO  Io non  prendo uno spillo.

ZOE      (c.s.) ...Sai l’ora?

EDOARDO  Faccio le cinque...Eppoi, il nome  non  è il mio, scusa.

ZOE      (c.s.) Parla anche di te, quando scrive delle persone che qua c’hanno  vissuto... (entra)   Il taglierino?  Le forbici non tagliano.

EDOARDO  (glielo passa, Zoe esce) Zoe, sono quasi vent’anni che manco da          questa  casa... sì, tu l’avevi  conosciuto da poco, ma se non altro l’avevi conosciuto...io  non  sapevo più niente di lui...fratelli, ma troppo  diversi, e  divisi...lui  qui, io  in città...  sei anni  che  non lo vedevo nè lo sentivo... Per me era  già morto.

ZOE      (si affaccia)  Questa è una brutta cosa da dire.

EDOARDO  La vita andata è andata...sì, certo, ora  sono qui, tu mi hai chiesto di starti vicino, ma  la settimana prossima tra me e  questo posto finita. Chiuso.

ZOE      (rientra) Che  t’ho chiesto io?

EDOARDO  Di...restare, no?

ZOE      No. Sei restato da te, non te l’ho chiesto io. (esce) Insomma non vuoi niente.

EDOARDO  Non c’è più niente che mi lega a questo posto.  Eh,  triste, lo so...

ZOE      rientra con un quadro incartato) ...devo fare un  nodo, dammi un dito......

EDOARDO  No, sennò ti prendi tutto il braccio.

ZOE      gli prende il dito)  Edoardo, non cazzeggiare...qua la roba è troppa... io la devo smaltire.

EDOARDO  Non c’è bisogno che adoperi questo linguaggio... Smaltisci. Che     vuoi  da me.

ZOE      Ti  porti via  qualche cosa...a lui gli farebbe piacere... sei cresciuto con lui, in questa casa...

EDOARDO  Questa ora è casa tua. Se posso riavere il mio dito, grazie...

ZOE      Uhmm...e io che   faccio ? Butto tutto?

EDOARDO  Butta, non mi riguarda.         

ZOE      Non me la sento, no? ... non mi metto mica a giudicare i  rimasugli di un morto... tuo fratello è  ancora caldo...non te ne puoi fregare!...   eppoi questa casa  scoppia... io in  teoria ci dovrei  vivere e mi serve  spazio... perchè forse non  sarò  manco sola... e comunque         ci sono da  preparare le  visite guidate, la mostra... Ecco, prenditi i quadri. (lo tocca)

EDOARDO  Prego?

ZOE      E...quelle sedie, forza. Levamele di torno.

EDOARDO  Non ci penso proprio. In città ho un appartamento  piccolo. Vivo solo.

ZOE      (lo tira per un braccio) Cambi casa, cambi vita!...Sedie e quadri fanno  sempre comodo.

EDOARDO  Zoe, Zoe ...che tocchi? Per favore, giù le manine...  ognuno al posticino suo, eh?... chi  ti conosce, scusa...Fino a un mese fa non sapevo neanche che esistevi, e  tu  tocchi, smanacci...

ZOE      E’ un mese e quattro giorni, che è morto.

EDOARDO  (pausa) I quadri...se è per  aiutarti, prendo quelli... li brucerò sull’autostrada... Sei sicura che  non  vuoi tenerli?

ZOE      No, sono croste. Prenditeli tu.

EDOARDO  Grazie...imitazioni di De Chirico, falsi.

ZOE      Eeh  su, per ricordo.

EDOARDO  Di chi, del falsario?

ZOE      Il  comò!...Ti prendi  pure quello.

EDOARDO  Io prendo i quadri, e se insisti neanche quelli.

ZOE      Ti gonfierei di botte, possibile che sei tanto deficiente!

EDOARDO  ...cosa dici ,che gonfi, quasi non ci conosciamo, non si parla così ad un estraneo.Buonina lì.

ZOE      ...qui ci sta un’eredità, c’è gente che si sbranerebbe per un cerino, e tu che sei della famiglia... (gli dà una pacca)

EDOARDO  E basta!...Sempre con ‘ste mani addosso!... (pausa)... già non mi piace, casa mia, in città... e tu me la vorresti riempire con tutta questa roba morta...!

ZOE      Perchè non ti piace casa tua?

EDOARDO  Non ti impicciare, sono fatti miei, non ci conosciamo abbastanza.

ZOE      Perchè vivi solo? Hai dei problemi?

EDOARDO  Ma che cos’è tutta questa confidenza...  

ZOE      L’hai detto te che non ti piace la vita che fai.

EDOARDO  Non ho detto questo!

ZOE      Non ti piace casa tua, è lo stesso. Non ti piace là,non ti piace qua...

EDOARDO  Che ne sai  di me! Che t’importa di quello che mi piace!...

Si  vive ugualmente.... anche se non  ti  piace una casa... si vive,         anche  senza QUESTA casa... ho fatto una  fatica, anni fa, per            scappare... e mi ci vuoi far  tornare  dentro?...Ho preso una stanza

in albergo con vista sul lago. Non ti dispiace  restare sola, vero?

ZOE      Ah,  figurati, io  qua  ci  sto una favola.

EDOARDO  Non ne dubito... senza mio fratello tra i piedi.

ZOE      Non sembri dispiaciuto, eh?...

EDOARDO  (pausa)  Che notizie ci sono.

ZOE      Nessuna...stanno sempre con quello che ha detto la guida che l’ha          trovato:  forse è scivolato, salendo al rifugio...

EDOARDO Sì, di notte, sulle montagne... con le scarpe di vernice.

ZOE      Beh, non hanno  ancora capito se...

EDOARDO  Se si è ammazzato?

ZOE      Diciamo: com’è morto.

EDOARDO  Non di morte naturale, da quello che ho visto all’obitorio.

ZOE      ... certo, spiaccicato in fondo a un burrone, è una brutta morte...

EDOARDO  Sì, brutta.

        

SCENA 4

LOCALE VUOTO

RAGAZZO  Sssst!...hai sentito?...Cos’era?... Oh, datti una svegliata, che era!...

VOCE     (dal tubo)  Cosa?

RAGAZZO  Voci...rumori...

VOCE     Qua sopra no.

RAGAZZO  ...non è la prima volta...pareva che c’era qualcuno...Invece siamo         soli, no?...  no?

VOCE     ...lo vedi, sei  stanco... qua i giorni passano e non puoi fare tutto da      solo...

RAGAZZO  E’ tutto mio, comando io!, che  mi  devo vergognare?

VOCE     ...non  puoi  rifare la facciata senza un disegno... Chiamiamo uno che ha studiato. Altrimenti crolla tutto.

RAGAZZO  Studiato, eh, disegni, scuole, università...Non ci crede più nessuno!...cosa parli, tu, che  per un pelo non sei mongoloide?...Già mi fai venire a lavorare di  notte...Io  ti caccio a calci nel culo e continuo         da me!  Tanto il fisico mi regge. Non c’ho paura di niente.

VOCE     ...e  fai  troppi danni...hai segato quegli alberi  là fuori...

         peccato, me li ricordavo da bambino...

RAGAZZO  Platani. Li odio, i platani... Dovevo fare posto al cantiere.

VOCE     ...rompi tutti quei vasi, quei muri antichi...

RAGAZZO  Uuuh, cocci, ruderi... è pieno!  Che c’entro io se la casa l’hanno costruita sopra vecchie rovine! Dobbiamo distruggerle ’ste macerie, sennò niente Club del Gioco Multicodice/Intercodice e fai ciao con          la manina ai soldi... (pausa) Non parli più...Proprio vero che sono una mosca  bianca davanti a voialtri, dubbi, dubbi...lo sai che sei tu?  Un fallito, sei ...

VOCE     Perchè...?  E tu, tu che...che...

RAGAZZO  Io  c’ho il Club del Gioco Multicodice/Intercodice. E non fare paragoni, che  sei più vecchio di dieci anni.

VOCE     Sei uguale a quand’eri ragazzino...

RAGAZZO  Certo, perchè ero già grande....Nessuno  era come me.E oggi è uguale, sì, non faccio parte di gruppetti, congreghe, sono un pezzo unico.

VOCE      ...cioè  sei figlio unico?

RAGAZZO  Che era, una battuta? ...(pausa)  E comunque sì, lo sai, no?...

VOCE     ...non ti vedevo da una vita...e quand’eri  piccolo...non eravamo veri amici.

RAGAZZO  Ah no...?

VOCE     Eravamo amici  solo  perchè  abitavo qua vicino...

RAGAZZO  Figlio unico... Embè?, e con questo? Dici che sono viziato!?... certe volte l’avrei ammazzata, mia madre...  ripeteva che ero speciale, speciale, speciale!...poi ho capito che c’aveva ragione...    (pausa) Non mi va di parlare di lei...e non mi vanno quei segni, se ci ripenso...segni del destino, prima che nascevo...Lei me li faceva imparare come il vangelo. Diceva che erano  il nostro vangelo.

VOCE     (pausa) Tua madre ci viene quando apriamo il Club ?

RAGAZZO  Eh...se fa in tempo a rinascere. E’ morta.

VOCE     Oh....mi dispiace...

RAGAZZO (pausa) ...pensa se rinasce dentro un platano...e io lo sego...!     Dài, non  perdiamo tempo, zitto e lavora.

VOCE     E tuo padre?

RAGAZZO  Che.

VOCE     Tuo padre ce lo fai venire?

RAGAZZO  (pausa) Ce l’ho scritto in faccia che c’ho un  padre?  M’hai mai     visto con mio padre?

VOCE     No... non  lo so, era  morto?

RAGAZZO  Difficile che muore uno che non esiste...

VOCE     Cioè?

RAGAZZO  Eh, cioè...mia madre...s’è fatta sbattere da qualcuno...a quanto pare... però a me m’ha raccontato un’altra storia.

                           

SCENA 5

STUDIO

ARCANGELI ...quindi  proprio in quanto gli artisti sono  ignari di sè, e per così dire incarnano l’inconscio della collettività, ne  risulta che il critico funge da Super-Io...capito?

APOSTOLO Sì, credo...

ARCANGELI Non  condividi?

APOSTOLO Non so, dovrei pensarci...

ARCANGELI Eh, pensaci...

APOSTOLO E’ per questo che hai stroncato il  mio primo  libro?

ARCANGELI Il tuo primo e  ultimo, libro. E a ragione , si avvertiva in te un   critico più che uno scrittore...

APOSTOLO Oh, ti ringrazio, ma non  hai bisogno di mentire...mi hai  preso con te  per  risarcirmi  della delusione...

ARCANGELI ...se dovessi  assumere  tutti quelli  che stronco...  

APOSTOLO Sì, ma forse pochi degli stroncati  ti ringraziano per quello che scrivi, pochi ammettono  che il loro  libro  è realmente  inutile...    io l’ho fatto... pochi  ammirano le tue parole di disprezzo, e pochi - credo - si rifugiano  in  te  chiedendo di...essere  cambiati...

ARCANGELI E  dunque?  Bando alle melanconie....

APOSTOLO Non sono più un ragazzo, non è facile cambiare vita alla mia età...

ARCANGELI Sì, lo  so questo, me lo hai  già detto... ma  ora passiamo  all’ordine del giorno. Il  premio “Il  romanzo  è morto, viva il  romanzo” - hai presente? -  cerca un rilancio. Serviva un presidente della giuria di un qualche prestigio, e  volevo conoscere il tuo parere...

APOSTOLO Hai suggerito il mio nome...?

ARCANGELI Ho imposto, il tuo nome.

APOSTOLO ...davvero?

ARCANGELI Come membro della giuria. Il presidente sono io. Che ne dici?, ho accettato la loro offerta fingendomi infastidito... la faccia mi aiuta... E ho posto, sì, una serie di condizioni....Tra queste, che uno dei giurati  fosse  persona  di  mia  fiducia...Tu, bla, bla, bla.

APOSTOLO Grazie. 

ARCANGELI Di che? Non posso affrontare a  petto nudo gli editori.

APOSTOLO Perchè, gli editori interverranno  sulla giuria?

ARCANGELI Negozieranno.

APOSTOLO Da quanti è formata la giuria?

ARCANGELI Sette noi compresi.

APOSTOLO Non avremo mai la maggioranza...!

ARCANGELI ...mi conosci, per veicolare le votazioni  posso ricorrere a...

APOSTOLO No. Stavolta no.

ARCANGELI Per  disinnescare  manovre ostili  ai  candidati  che             proteggiamo...

APOSTOLO Solo se ci vedremo costretti.

ARCANGELI Uhmm...che noia.

APOSTOLO Giuramelo.

ARCANGELI Senti, vai  un pò a fare in culo...Perchè  non dovrei ? Li conosco tutti, i giurati, mi limiterò a solleticarli  sui  loro punti deboli... a loro piace, non chiedono altro... (prende un foglio, lo avvicina all’apostolo) Ecco, vedi, a lui possiamo  promettere  un  articolo  sul figlio che è  musicista... a questo, beh, con questo  funzionano  solo  i soldi... a lei, vediamo... lei te la porti a letto...

APOSTOLO Io? Ma scusa fallo tu...

ARCANGELI Non è il mio tipo....ecco, questo è un duro, con lui  dovremo usare le maniere forti...sì, un ricatto, qualcosa  di sporco si trova sempre...    La vecchia invece...

APOSTOLO Me  la porto a letto?

ARCANGELI No, è sempre stata asessuata... no, la vecchia la aggiriamo...anche perchè lei non legge una riga, fa  leggere un suo amico, un paralitico... a lui ci penso io, lo porto da un dottore e gli faccio dire che è operabile... mi sembra che ci siamo, che dici?

APOSTOLO Francamente?

ARCANGELI ...francamente?

APOSTOLO ...sono  perplesso....Penso ai poveri  scrittori che concorrono al premio e che nulla  sanno di queste congiure... penso al vincitore, che si crederà premiato  in virtù della sua prosa...     Insomma, Arcangeli, non sono affatto convinto che  questo  sia il modo  migliore  di esercitare la critica letteraria, ecco!...

ARCANGELI Noioso...potessi partire, partire...

APOSTOLO Finora ho seguito i  tuoi insegnamenti...ma  ho il sospetto di averli praticati  per rivalsa....

ARCANGELI Contro chi?...Contro di me?

APOSTOLO No. Contro quelli che scrivono. Un tempo ero uno di loro.

ARCANGELI Puerilità, kinderheim...non ricercare negli eventi cause ed effetti...la vita è mescolanza.

APOSTOLO Dio, questi aforismi...(pausa) La critica dovrebbe essere una coscienza  estetica a disposizione degli artisti... interrogare l’anima dei tempi...Invece quanti critici  pensano solo a sè stessi... è  indispensabile scegliere, secondo me, o di qua o di là...non  può essere attendibile un critico che fa lo  scrittore, o è colluso con una casa editrice  e  riceve uno stipendio extra...Arcangeli, vi comportate come se non esistessero  regole, ma un solo fondamentale tabù:  non  avere potere...! (pausa) Ti ho offeso?

ARCANGELI (prende un  flacone con delle pillole  e una bottiglia di whisky) Sei un  moralista, astratto, fuori dalla realtà... seppur veemente, tremante... perchè tu tremi, lo sai? Spesso tremi.

APOSTOLO E’ la passione che metto...

ARCANGELI Troppa.

APOSTOLO La paura.

ARCANGELI Di  che?... (manda  giù diverse pillole con  lunghe sorsate di whisky) Circa l’inutilità che lamenti... secondo  Wilde, l’arte è inutile...dico, se è inutile l’arte, la  critica cosa sarà?... Spiacente di deluderti, questo mondo non sarò io a cambiarlo. Sono nauseato da me stesso, credimi.

APOSTOLO ...che  bisogno c’era adesso di...

ARCANGELI Eh?...

APOSTOLO ...lo sai che dopo stai male...

ARCANGELI Cosa?

APOSTOLO Me  ne  vado.

ARCANGELI ... vigliacco, non vale... prima  provochi e poi scappi...

APOSTOLO ...non mi piace vederti ridotto a quel  modo...non sei più tu...

ARCANGELI ...Oh, invece sono  proprio io... eccomi qua... guardami...

APOSTOLO Sì, Arcangeli...

ARCANGELI Mi hai trattato male...ma ora puoi  rimediare...c’è qualcosa  che          potrà  farmi piacere, tu lo sai...leggi  dentro di te...cosa potrà  farmi piacere... cosa? cosa?

APOSTOLO (pausa, senza volontà) Tu...tu...vuoi  che ti dica quello che chiedo...

ARCANGELI Quello che chiedi?... Quello che  chiedi  al ristorante?

APOSTOLO No... Quello che  chiedo alla mia vita.

ARCANGELI Ah...sì, interessante... cosa  chiedi  alla tua vita? Sentiamo.

APOSTOLO (pausa) Essere te.

ARCANGELI Ripetere, please...

APOSTOLO Essere te.

ARCANGELI Oooohh... ne ho prese troppe...comincio a non reggermi in piedi... (cade nella poltrona)

APOSTOLO Essere te.

ARCANGELI Che invidia... questo, non posso proprio chiederlo ...purtroppo, io sono già... ME.         

APOSTOLO Essere te.        

SCENA 6

DEPOSITO PROVVISORIO

ZOE      Lui. Parli continuamente  di lui. Allora  prenditi   la tua parte di eredità e vattene!

EDOARDO  (distratto)....non sono stato nominato nel  testamento, cercavo di farti capire quanto eravamo diversi...

ZOE      Sì, vabbè...quel lavoretto sui libri l’hai finito?

EDOARDO  E’ una prima lista...

ZOE  (la prende, la legge)  Libri con dedica.

EDOARDO  Da bambini, io e mio fratello non  potevamo immaginare come saremmo cambiati... io un dentista, e lui...(comincia a spostare mobili dal muro) 

ZOE      (legge) Prefazioni, postfazioni...che cerchi?

Edoardo sposta una specchiera,  scoprendo uno sportello nel muro.

EDOARDO  Toh...c’è ancora... lo sportello del montacarichi...

ZOE      Introduzioni... E con questo?

EDOARDO  ...l’aveva messo mio nonno per tirare su le scorte di vino dalla cantina...

ZOE      (legge) Libri commentati e annotati.

EDOARDO  ...mio fratello mi scriveva dei messaggi sul suo diario, e lo lasciava qua dentro... (prova  ad aprire lo sportello) ...non si apre...

ZOE      (legge) Dizionari. Enciclopedie.

EDOARDO  (lo forza) ...dev’essere...incastrato...

ZOE      (legge) Collezioni di riviste.

EDOARDO  Non c’è verso... E’ incastrato, lo sportello.

ZOE      Saggi di... (smette di leggere) ...ma che fai, chiami tuo fratello per cognome?

EDOARDO  Non mi viene di scrivere il nome.

ZOE      (legge)  Saggi di Arcangeli, saggi su Arcangeli....

EDOARDO  (pausa)  Lo sai  perchè ne parlo?

ZOE      Perchè sei un sentimentale fracico. E ti manca.

EDOARDO  Mi ha telefonato il giorno che è morto.

ZOE      E...   che t’ha detto?

EDOARDO  Niente. Stavo operando e avevo dato ordine di  non passarmi chiamate.

ZOE      Ma dopo non l’hai richiamato?

EDOARDO  Sì, appena finita l’operazione, due ore dopo... strano effetto,     sentire che mi aveva cercato...ho fatto il numero con un bel pò di sensi di colpa... Ma a quel punto - stando alla polizia- lui era già volato nel crepaccio. Il telefono suonava  libero... No, Zoe, non mi manca. Non l’ho mai amato.  Forse non voglio bene  neanche a me, ma so  di  essere un pò meglio di lui, anche  se non ho un posto “mio” ...Parlavo di lui perchè... è proprio vero, niente finisce, tutto ritorna, sempre, sempre...

ZOE      Che stai dicendo?...

EDOARDO  Il  problema è il tempo...Il tempo è Dio, e noi...noi siamo fuori... gli orologi  stanno al  tempo sì e no come... i tergicristalli di una macchina   stanno alla  formula  della benzina.

ZOE      Boh...  (legge) Rassegna stampa.

EDOARDO  Per questo vorrei che tu avessi  la forza di buttare via tutto.

ZOE      Ma và?... Ti ricordo che questa non è casa tua. Non  più.

EDOARDO  Appunto...e con tutti i lavori che ci hai fatto... sei tu l’erede universale, è universalmente saputo.

ZOE      Beh... se m’ha lasciato tutto, un motivo ci sarà...

EDOARDO  Chi dice il contrario  

ZOE      (pausa)  E  sarebbe?

EDOARDO  Scusa?

ZOE      Questo motivo, quale sarebbe?

EDOARDO  Se non lo sai tu...

ZOE      Eh... io mica lo so!...è stata una sorpresa, te lo giuro!...il cuore mi  batteva  a mille... No, non mi guardare   così...non  c’ho idea del perchè...

EDOARDO  Ah no?...

ZOE      Guarda che tra me e Arcangeli  non  c’era  assolutamente niente... e se lo vuoi sapere,  non è che io non  volevo, è stato lui a dire di no, da quel  signore che era... forse non  gli piacevo...

EDOARDO  Ci sarai rimasta male.

ZOE      Una cosa  media... però...stare qua era bello lo stesso...sì, anche    se facevo la cameriera... la gente per casa, i libri, tutti quei discorsi... non riuscivo a  farmi una ragione  che si poteva vivere in quella maniera...quello era il mio sogno... proprio  quello che dicevano  Le Sorelle della Luce, farsi  sempre le Domande Opportune...

EDOARDO  (ridacchia)  Le sorelle della luce?...

ZOE      Non ti sei mai fatto le Domande Opportune?...  “Voglio essere felice? Voglio essere importante per qualcuno? Sto cercando l’energia giusta che mi illuminerà? Non mi voglio fare queste      domande e poi pentirmi dopo?...

EDOARDO  (si volta a guardarla, senza ridere)                        

SCENA 7

STUDIO

Arcangeli  è  in  poltrona,  esanime. L’apostolo  è  in fibrillazione

APOSTOLO Non c’è nessuno in casa?!...Aiutatemi!...   Arcangeli, rispondi... rispondi !...Lo sapevo... Non ti  sopporto quando lo fai... oppure va bene, fallo, ma  rispondimi....le altre volte  ti  riprendevi  prima .... Arcangeli, non volevo  dirti quelle cose... mi pento, parlami... (prende il telefono, fa un numero)   Perchè... perchè...che c’entro io coi  tuoi  giochetti... e se non sono giochetti, non  me ne sto a guardare  mentre  tu...no, questo  no... Pronto!...  senta, mi serve un’ambulanza  per... un mio  amico... non  so, non mi risponde...cosa?...no, non credo... gli era già  successo, non  è così  grave ... però  sbrigatevi....

ARCANGELI Eh...oho...che cazzo fai, idiota... attacca quel telefono.

APOSTOLO Ah!...Ha parlato in  questo  momento!... sta bene...!  Bene!...

ARCANGELI Portami a vomitare.

APOSTOLO (al telefono) Sentito?, altro che  morto...glielo dicevo che non poteva essere morto... Lo conosco. Questo ci seppellisce a tutti... anzi, sa  cosa le dico... adesso che ci penso...  spero di morire  prima di  lui.

 

                                

SCENA 8

LOCALE VUOTO

Il  ragazzo è buttato per terra, vicino al tubo.

RAGAZZO  I soldi li trovo...li trovo...i soldi li trovo, vedrai ...non possiamo  darla vinta a dei  burocrati....

VOCE     (dal tubo)  Ma come farai?...stiamo in ritardo...

RAGAZZO  Eh?...non basta la polizia a fermarmi, possono appiccicare tutti i sigilli che vogliono al cantiere... io li trovo i soldi, li trovo !!...

VOCE     Ma...i pezzi grossi, non stavano dalla parte tua?

RAGAZZO  Eeeh! ... pure lo sponsor  se la  fila,  dice che  non ci  viene a giocare un cane, qua... che questa è una fogna!...   bè, andassero a  spiegarglielo a  quegli  altri dei beni  culturali, che  c’hanno  bloccato i lavori  per quei quattro sassi... che  cos’è, una gara a chi ci  blocca per primo?... io sto solamente  ristrutturando...e (pausa, bussa sul tubo) Sta’ a sentire, noi non ci   fermiamo ...  per il momento  non  costruiamo....dopo nove crolli, non  ci  vedono  di buon occhio... però vai avanti, avanti, fai, fai !, una cosa  qualsiasi... avvita le  maniglie, le lampadine, porta le saponette  nei  cessi... così, tanto per dare fumo negli occhi... Io mi  devo  riposare, non c’ho più forze, arrivo subito...

VOCE     Te lo dicevo che  facevamo  più  danni  che  altro...

RAGAZZO  Zitto e lavora... zitto... mi volete mettere i dubbi, eh?... che non sono capace  a tirare su il Club del Gioco  Multicodice/Intercodice  tutto da me... (pausa) Allora  sai che c’è?...Non parlo più con nessuno. Così  v’imparate. Sciopero !... 

SCENA 9

DEPOSITO PROVVISORIO

EDOARDO  (si volta)  Chi  è?...

ZOE      Eh?

EDOARDO  C’è qualcuno...? 

ZOE      Chi ci deve stare...

EDOARDO  ...è successo anche  giorni  fa... mi sono sentito sfiorare... e  sentivo  parlare, camminare... invece la casa era vuota...   Eh, questa casa è decrepita. Figurati che  vicino alle fondamenta      hanno trovato i resti di una masseria del rinascimento, una chiesa romanica e un tempio pagano...E  tu adesso ci vuoi fare la fondazione, il museo... Non è fuori mano, un museo  in questo paesetto?

ZOE      (con fastidio)  Arcangeli  abitava a Villa Dionisia. Dove lo dovrei... fare... ah....

EDOARDO  E per lo studio cos’hai deciso? Lo sposti di sopra, nella stanza col caminetto?

ZOE      Edoardo, piantala  con le domande...! Ah...

EDOARDO  Che hai?

ZOE      Niente... sono stanca.

EDOARDO  Infatti, sei  pallida.

ZOE      (lo guarda, pausa) .... perchè sei rimasto?

EDOARDO  Per me, parto anche subito.

ZOE      ...no, perchè rompi, fai le ripicchette, mi tiri giù...  mi ci vorrebbero parole più... importanti, ecco.

EDOARDO  Mio fratello è morto.

ZOE      Da quando sei arrivato non  vuoi “vedere”... ti basta quello che sai già, che è il meno, non  conta... tutto sotto  controllo, cerchi continuamente il trucco... e se il trucco non c’è?... quando una cosa non la capisci  te la fai  sotto,  e il  risultato è  quell’aria  sfigata, perchè  -  mò  dimmi  che sono cafona, non mi  frega  -  perchè lo   sai  che non  capisci un  cazzo  e ti  senti  stronzo  e ti arrendi !... (pausa) Invece  no... tutto può  essere, niente è impossibile... Edoardo, io  devo fare una cosa, e  tu mi stai facendo perdere tempo. Se vuoi rimanere, lavora e zitto.

EDOARDO  Sì, sì...

ZOE      Vado a buttarmi sul letto. (si avvia)

EDOARDO  ...Ah, Zoe...

ZOE      Che c’è?

EDOARDO  Volevo dirti...

ZOE      Che.

EDOARDO  (pausa) Ieri sera... in giardino... ho visto... delle... luci... nel cielo... luci colorate, intermittenti... si muovevano... erano belle.

ZOE      Luci?

EDOARDO  Sì.

ZOE      Stelle?

EDOARDO  No...non stelle.

ZOE      E allora che erano?

EDOARDO  (pausa)  Mah... avevo bevuto... forse è stato il fegato...No, niente.

ZOE      Eh?

EDOARDO  Niente. Va’ a riposare....Niente, davvero. Niente.

SCENA 10

LOCALE VUOTO

Il ragazzo è buttato per terra, come prima.

VOCE     (dal  tubo) Ci  sei? Ci sei?...Oooh !... (il ragazzo non risponde) Perchè non  mi  parli?...  Guarda  che mi piglio strizza...  scendo          giù? Eh? ...Scendo?...

RAGAZZO  No, non mi serve niente. Stattene di sopra... Ce  l’avete  con  me... (pausa)  Prendetevela un pò con mia madre, grandissima troia!... ‘Sta villetta era sua, io l’ho soltanto ereditata!...  Una  troia. La più troia delle troie. E io... un figlio di troia... anzi, manco era  sua...del  professore, lei faceva la serva, questo è  schiattato e gli  ha     lasciato la villetta... e che ci va a fare, mammina?  Un museo!...     Pazzesco, invece di capitalizzare!... Una troia!...  Il  museo chiude subito  perchè non frega, ma a lei non gl’avete detto una parola, e a me mi venite a  sindacare i  coglioni...  perchè!...  Il Club del Gioco è un’idea grandiosa, che porta soldi per tutti...  Ah, ma io vi faccio zompare  per aria!... Le  bombe, vi metto... Le bombe!...     (pausa)  E’ una grande idea... datemi una possibilità, fate i bravi... Una.

                                

                                

SCENA  11

DEPOSITO PROVVISORIO

Edoardo parla con Zoe, che è in un’altra stanza.

EDOARDO  ...No,  va tutto bene. Scusami Zoe, non volevo svegliarti... per un attimo mi sono scordato che riposavi  ...Ti ricordi che ti parlavo di quelle luci?...  Le vedo anche stasera -  eccole - dalla finestra...  tutto qui... sai che ti dico, mi fermo ancora un pò... vado avanti coi cataloghi, così ci  avvantaggiamo... (guarda fuori)...  Strane, che sono...volteggiano nel  cielo, si confondono con le stelle...capisci, Zoe?... Non volevo  svegliarti... è che quando le  ho riviste, la voce mi è uscita da sola...  Non volevo gridare.

SCENA 12

STUDIO

Arcangeli è alla scrivania, lavora.

Zoe entra di colpo.

ZOE      Posso entrare !

ARCANGELI Sei dentro.

ZOE      Ti  prego, stammi a sentire, insomma...

ARCANGELI Sto lavorando.

ZOE      E guardami in faccia!

ARCANGELI Sei la domestica. Non puoi dirmi cosa devo fare.

ZOE      C’ho un guaio grosso. E che s’ingrossa. Non mi vedi che  sto tutta quanta smaniosa?....

ARCANGELI Voglio sperare non si tratti  ancora del tuo approccio nei miei confronti...

ZOE      No, per quello...mi  sono messa l’anima in pace, tranquillo... è  un casino... altrochè. E non si spiega.

ARCANGELI ...già averti come cameriera mi imbarazza, se in più dovessimo aggiungerci una tresca...

ZOE      Non fare lo stronzo !...

ARCANGELI Dovresti darmi del lei. E placarti. Sei in orgasmo.

ZOE      Io? Che zozzata, però.

ARCANGELI Bene Zoe...visto che tra noi c’è il Nulla, poichè gli amori ancillari non si addicono alla mia età....

ZOE      No, non mi  trattare  male...!

ARCANGELI Chi mi è toccata... Una scombinata, quello che più aborro... Una di quelle che hanno un’idea al giorno e finiscono per aprire erboristerie.

ZOE      Sono incinta. Tantovale che t’incazzi subito.

ARCANGELI (la guarda, pausa)

ZOE      Che è, t’è cascata la faccia?

ARCANGELI Incinta...

ZOE      Bè, io  te l’ho detto. Prima o poi te ne accorgevi.

ARCANGELI Uhm... e  adesso che lo so?... (pausa)  Il padre... lo conosco?

ZOE      No... è  lui, il guaio...!

ARCANGELI ...  è contro l’aborto?

ZOE      No, no... sono io che non voglio abortire.

ARCANGELI Ah, sei cattolica?

ZOE      Più che altro sono vergine.

ARCANGELI ....Ascendente?

ZOE      Macchè... sono vergine vergine. Vergine... sotto.

ARCANGELI (pausa) Eri, vergine.

ZOE      Sì, la fai facile...scusa, fammi parlare... se ti dico che sono vergine...

Insomma, mi sono ritrovata incinta senza aver combinato niente!

ARCANGELI (pausa)  Spiegati in lingua italiana.

ZOE      Eh...sono vergine.  Ma sono pure incinta. Che c’è da capire...     Più chiaro di così.

ARCANGELI Non sei  andata a letto con nessuno?

ZOE      Embè, qua ci sta chi ci  fa il prezioso...

ARCANGELI ...Non hai mai avuto un rapporto sessuale in vita tua?

ZOE      Ho pomiciato.... ma non ci si resta incinta, no !?

ARCANGELI Stai dicendo... che l’imene è ancora intatto?

ZOE      Che domanda indiscreta.

ARCANGELI Zoe... irrompi nel mio studio, mi coinvolgi in una storia ai  confini       della realtà... Tu non sei deflorata?

ZOE      E  direi ! Non ho fatto niente con nessuno!

ARCANGELI Non è possibile... (una pausa) Quando hai scoperto di essere incinta?

ZOE      Un giorno mi sono svegliata con un malditesta, che m’è durato quasi una settimana... mi scoppiava la testa!...poi, Il ciclo mi si è interrotto; allora ho comprato quei  cosi in farmacia... sai, “Predictor”, “Mamma sì mamma no”, bè, è venuto fuori che sto incinta.

ARCANGELI E... perchè ti saresti mantenuta vergine fino alla tua età?

ZOE      Che, sono vecchia?

ARCANGELI Non di primissimo pelo.

ZOE      Lo dici sempre... faccio troppi bordelli, c’ho le idee confuse, sono tutta arrovugliata...

ARCANGELI “Arrovugliata” io non posso averlo detto.

ZOE      ...intorcinata... volevo che “quello” fosse diverso...io per certe cose  mi vedo ancora piccoletta... aspettavo il momento buono... guarda che m’è  andato a capitare, mannaggi’ai paperi...

ARCANGELI Perchè non  vuoi ammetterlo? ...hai fatto la porca.

ZOE      Me ne sarei accorta, No?!

ARCANGELI Potresti essere  frigida...e non aver  afferrato bene la situazione...

ZOE      Sì, però qualcuno sopra di me l’avrei incontrato, tu che dici?... Ti  pensi che  non  mi  sono  spremuta le  cervella?... ho ripensato a  quello che ho fatto ogni giorno, ma niente. Per esempio, niente bagni in piscina...No, sai, se prima di te  c’è stato  uno che ha fatto una porcheria, o  che c’ha le perdite, potrebbe... Lo vedi, a  tutto  ho pensato.

ARCANGELI E  sei certa di non esserti  sdraiata con un uomo!...  prova a ricordare... Un uomo, nudo... un atto che forse la tua inesperienza  ti porta a sottovalutare,  e che invece  ha un nome: coito.

ZOE      Insomma, oltre che vergine e incinta, mi devo essere pure rincoglionita?...Mi vuoi aiutare, senza farmi  ‘ste interrogazioni? Non  ci capisco niente... però mi  pare chiaro che una cosa  così non la prendi alla leggera... non capita tutti i giorni...  non   posso abortire... E’ un  segno  del destino.

ARCANGELI Un segno...?   Ma che dici, sei una fanatica...

ZOE      Capito, ti prendo un appuntamento  dal mio ginecologo. Mi ha visitata quindici giorni fa che ero vergine, d’accordo, mi segui? Ecco, in  queste due settimane non sono andata a letto nemmanco      con la  borsa dell’acqua calda!

ARCANGELI Contenta tu...

ZOE      Non lo so se sono contenta, ma è vietato abortire...  Perchè... è una magìa. Un miracolo. E i miracoli  comandano  loro.

ARCANGELI Miracolo, eh? ...Sì, per carità, niente di nuovo...In Galilea se non sbaglio accadde qualcosa di simile... per non citare la      Partenogenesi...

ZOE      E  parla come mangi !...

ARCANGELI (estrae un volume dalla libreria, lo sfoglia) “Partenogenesi...nascita    da una vergine”...

ZOE      Il caso mio...!

ARCANGELI “Riproduzione di alcune piante e animali... inferiori... in cui lo sviluppo dell’uovo avviene senza che questo sia stato fecondato...”

ZOE      Bravo...!

ARCANGELI “Più che altro diffusa tra gli Imenotteri, gli Emitteri, gli Omotteri, gli Eterotteri.”

ZOE      ...e, delle ragazze non  parla? Non dice se  è  ereditario?  Il parto è       uguale agli altri parti?  Davanti alla  legge come mi metto?...

ARCANGELI (chiude il volume)  Vattene. Stiamo perdendo tempo.

ZOE      Che, mi cacci?

ARCANGELI La tua presenza mi  annoia. Vattene di là. E dato che ci sei, lavora.

ZOE      Spolvero la biblioteca...?

ARCANGELI No!!!...Perchè sennò  ti metti a leggere i libri, ed  è  perfettamente inutile, in quanto non capisci un cazzo !  Vai a cucinare!  Lava i vetri!  Rifammi il letto!...

ZOE      (pausa) Sono incinta. Niente lavori pesanti.

Zoe esce. Arcangeli solo. 

                                

SCENA  13

LOCALE VUOTO

RAGAZZO  ...perchè non l’ho coperto?...

VOCE     (dal tubo)Eh.

RAGAZZO  Qua, sulla parete, ci sta uno sportello... perchè non l’ho coperto? Chi lo doveva coprire: lo dovevo coprire io, lo dovevi coprire tu?... qualcuno lo doveva coprire...è colpa mia?...Forse non l’ho coperto... perchè  ero preso dal  lavoro ...eh, preso...non ho combinato  niente... C’è uno sportello, in  mezzo  alla parete...è brutto da vedere... Vabbè, adesso lo levo!...(si alza, lo tocca, prova   ad  aprirlo) Non viene via...non riesco a aprirlo, è incastrato... ‘spetta, che c’è una fessura... (guarda dentro) Si vede qualcosa... (riprova) Non riesco a aprirlo, non ci riesco... non ci riuscirò  mai, mai, mai... bè, non  esageriamo... non mi devo buttare giù...  Accetto   la sfida... (allo sportello)  Ti apro.  (pausa) E se non   ci riesco?... come, non  ci riesco?... Sei uno sportello... uno sportello... Almeno  questo lo saprò  fare.

Attacca  a forzare  lo  sportello.  

                                

                       

SCENA  14

DEPOSITO PROVVISORIO

 

Zoe  si  accarezza  la  pancia  nuda.

ZOE      Sola  no... prima, casomai... no, non  sono  sola... ci sei tu... mi  aiuti tu quando sono stanca... me  la dai  tu la forza... eh, sei forte tu...    e  sai  che  la tua  mamma sta  facendo  tutto questo  per  te... non vedo l’ora che  vieni  fuori, ti devo  raccontare un sacco di cose ...

Entra  l’ Apostolo, le  si avvicina  senza  essere notato... le guarda  la pancia.

Sta per  parlarle, quando entra Edoardo. Zoe si accorge  di non essere  più sola, si ricopre. L’apostolo  distoglie  lo sguardo.

APOSTOLO Arcangeli non è morto. Egli nasce per noi  mediante i suoi oggetti ...dov’è  la  pipa di schiuma?... talvolta  me la faceva fumare...la Mont-Blanc?...quella era  un  mio regalo... e quelle  statuine safrichi... sacrificali? Le riportammo  da un  mitologico  viaggio in Messico... Oh, vi prego, disponete di  me. Caprar....cooperare, con  la  fondazione intitolata al mio  maestro, mi aiuterà a semprirlo sente...ventrirlo ven... sentirlo sempre vivo!...

EDOARDO  Sù, deve calmarsi...lo vede che s’impappina?

APOSTOLO Sono sgomento...

EDOARDO  ...vuole un  bicchiere d’acqua?

APOSTOLO Perdonatemi.

EDOARDO  Faccia conto di essere solo. Solo con il suo maestro.

APOSTOLO Grazie...

EDOARDO  ...Se le va, osservi qualche minuto di silenzio.

ZOE       (piano, a Edoardo) Non fare il cretino...

APOSTOLO Effettivamente, non stonerebbe, in ossequio a lui...

EDOARDO  Mi ha tolto le parole di bocca.

APOSTOLO Tornare qui, senza di lui...

EDOARDO  ...Si raccolga, non faccia complimenti...

APOSTOLO Sì, credo di averne bisogno.

EDOARDO  Si metta pure ginocchioni... come una suora. Può anche baciare il pavimento. Abbiamo lavato stamattina.

APOSTOLO ...  prego?

EDO­ARDO  Preghi, certo...anche ad alta voce. Preghi. Canti. Scelga lei.

APOSTOLO (a Zoe)   Non capisco...

ZOE      Edoardo, per favore... (all’Apostolo) E’ un ragazzino...  gioca.

APOSTOLO Sì?... (pausa)  Gioca coi fanti ma lascia stare i santi.

ZOE      Che dicevamo prima?...Ah, bè, sì, un suo aiuto mi servirebbe... si faccia un giretto per casa, prenda quello che vuole... Lei gli era così  vicino...

EDOARDO  Così  plagiato.

ZOE      Edoardo.

APOSTOLO Scusi se non mi diverto, risento parecchio della sua scomparsa.

EDOARDO  Si vede, è  tutto a scatti.

APOSTOLO Io  sono una persona sensibile!

EDOARDO  Che razza di uomo era mio fratello per ridurre la gente così?...

APOSTOLO Un grand’uomo!... Lei, a quanto vedo, non può capire.

ZOE      Edoardo, fuori, vattene... ci sono da comprare i chiodi.

EDOARDO  Sì, sì... e porto fuori questo scatolone...tra un pò dovrebbero passare i netturbini...

APOSTOLO Che...che fa...fermo...in quella scatola ci sono dei quadri..!

EDOARDO  Sono falsi. Croste.

APOSTOLO Lei fa il dentista. Lasci giudicare me... (apre la scatola) Ma...ma...    questa è pura follìa!....sono reliquie sacre... Arcangeli commissionò di persona  questi  falsi, era suo costume... Signorina Zoe, s’imponga! E’ lei la conservatrice di Villa Dionisia!...

ZOE      ...mica riesco a salvare tutto tutto...devo apparecchiare la casa-museo, mi serve posto...certa robetta l’ho dovuta buttare...

APOSTOLO ...Cosa? Vi prego, date a me ciò di cui  intendete liberarvi.

ZOE      Eh, se un pò di roba se la prende lei...

APOSTOLO Io, sicuro...religiosamente...non gettate nulla, non fatelo morire una seconda volta...Serbate perfino i ninnoli. Prenderò io il tutto, foss’anche una  catasta che s’innalzi  fino al cielo!...

EDOARDO  Pessima letteratura. Fortuna che è un critico.

ZOE      E’  colpa di  Edoardo, pensavo che qualche cosa se la  prendeva lui...

EDOARDO  Chi sono, un rigattiere?

APOSTOLO Potrebbe darsi. Lei è francamente digiuno di cultura.

EDOARDO  Con la fondazione  non voglio entrarci.

APOSTOLO Bravo;  è un dentista? Torni alle sue cure canalari.

ZOE      (a Edoardo) Già, è vero, non dovevi partire?

EDOARDO  Dipendesse da me, butterei.

APOSTOLO NON  dipende da lei. Lei è un dentista.

EDOARDO  Perchè ci vuole più coraggio a buttare.

APOSTOLO Ah, taccia!... Zoe, posso  vedere  la  Mont-Blanc, la pipa di schiuma e le  statuine  messicane?

EDOARDO  Difficile. Era tutto nel carico di ieri.

APOSTOLO Carico...?

EDOARDO  Una scatola che ho infilato nel cassonetto dei rifiuti.

APOSTOLO (scoppia) Chiamiamo il Comune, il Sindaco, l’Assessore!...

EDOARDO  L’assessore alla nettezza urbana o quello alla cultura?

APOSTOLO Dobbiamo  scongiurare  la distruzione di quei  reperti!...

EDOARDO  Di solito, tempo due ore e inceneriscono tutto.

APOSTOLO Lei...Lei!...perchè non  è  morto lei, al posto suo!

EDOARDO  Io  sono un dentista.... (pausa, guarda fuori) Bè, si è fatto tardi.

APOSTOLO Se si aspetta che me ne vado, sta fresco!!..

EDOARDO  No, siccome fuori è buio...

APOSTOLO Io non ce la lascio qui. Assassino!

EDOARDO  Non  parlavo con lei... Me ne vado io, ho un  impegno.

APOSTOLO Chi la trattiene? Si eclissi. Io la faccio arrestare, un’altra volta che...

ZOE      Senta, non esageriamo, eh...

APOSTOLO Vorrei picchiarlo.

ZOE      Non  qui, io  c’ho  da fare.

EDOARDO  Ah, lo sai, Zoe... continuo a vedere quelle luci...

ZOE      Quali luci?

EDOARDO  Sopra il giardino, anche ieri sera, andandomene... luci intermittenti...creano strani disegni, come dentro un caleidoscopio...

APOSTOLO Che cazzo va cianciando?

ZOE      Senta, per favore...

APOSTOLO (a  Zoe) Che me ne importa a me? Io devo parlare  con lei!... 

EDOARDO  ... mi dispiacerebbe se fossero solo immaginazione ... io... io spero di  rivederle... (esce)

ZOE      (all’Apostolo) ....Con  me?

APOSTOLO Sono venuto apposta.

             

 

SCENA  15

STUDIO

Arcangeli è seduto alla scrivania.

Ai piedi, un paio di scarpe di vernice.

E’ al telefono.

ARCANGELI Il dottor Arcangeli, per cortesia... sono il fratello... sì,     abbastanza urgente... provo ad  attendere...

IL SUO PENSIERO    Lo schifo...per  Conrad  è l’orrore, per me lo schifo... forse sono malato?... potrei morire... mi  eviterebbe di ammazzarmi... no, sono condannato a  vivere, in  eterno...  a  vivere morendo...

ARCANGELI (al tel.) Sì, sono qui...d’accordo...resto in linea...

Prende un volume da uno scaffale.

                                

IL SUO PENSIERO    Il diario, mi calma... dove saranno finiti, i vecchi diari?... (scrivendo) “Il desiderio di partire non è già fine a sè stesso. E’ istinto di conservazione. Mi sento in pericolo... Oscuri presagi intorno a me... “

ARCANGELI (al tel.)  Pronto, Edoardo!...  (pausa)  No, non può richiamarmi...     preferisco attendere. 

                                

SCENA  16

DEPOSITO PROVVISORIO

APOSTOLO Ricorda quando ci siamo conosciuti?

ZOE      Al funerale di Arcangeli ?

APOSTOLO No, prima...  venivo a trovarlo, di tanto in tanto.

ZOE      Boh...non c’avrò fatto caso, sa, con tutta la villa da spicciare...

APOSTOLO Non ricorda neppure quel cocktail, lei sfoggiava una toilette assai sofisticata...

ZOE      Vagamente.

APOSTOLO E  mi servì dei  rustici, se non vado errato.

ZOE      Addirittura.

APOSTOLO (pausa)  Lei  può indovinare cosa mi univa ad  Arcangeli, profonda stima e gratitudine...In verità non mi sentivo tagliato per quel genere di vita. Il suo  era un mondo affascinante, ma che non capivo fino in fondo... O da cui  se preferisce non ero capito...

ZOE      Se è  così, come mai si è  fissato a conservare tutte le sue cose?...

APOSTOLO Mi sento solo... penso che lui è morto, e che non gliene importa più nulla di questi oggetti... (pausa) Zoe, io mi sono coltivato una privata  utopia in  questa società così  strillata... Miro ad essere una  persona  normale, senza  arrossirne. Normale, che parla di cose normali. Aurea mediocritas, dirà lei...Sì, nell’ombra  c’è rivelazione e  salvezza... ho riconosciuto  in lei i tratti della  mia sana  aspirazione. Lei mi è apparsa un pesce  fuor d’acqua in quell’ambiente... Mi dichiaro  innamorato. Sono pronto  a tutto.

ZOE      (ride)

APOSTOLO ...E’ di quest’uomo che ride?

ZOE      Eh, ha  fatto una grezza...

APOSTOLO Una cosa?

ZOE      Io qui a Villa Dionisia  non ci volevo sembrare un pesce fuori dall’acqua sua...e comunque ha sbagliato momento, sa?

APOSTOLO Credevo di essere stato tempestivo.

ZOE      Mica tanto. Sono  incinta.

APOSTOLO Imbarazzante... lei ha qualcuno?

ZOE      Eh già, un bambino che cresce.

APOSTOLO Sì, ma...un uomo?

ZOE      ... è  una faccenda complicata... No. Non ho nessuno.

APOSTOLO Sono indiscreto?...

ZOE      Vuole sapere con  chi ho fatto il bambino... e va bene, glielo dico...  Lei  m’ha fatto una confidenza, adesso gliela faccio io e stiamo pace... Mi va  di dirlo a qualcuno, neanche Edoardo  sa niente... Con chi  ho fatto il bambino? Nessuno.

APOSTOLO ....Nel senso?

ZOE      Vergine. E  tutt’a un botto mi sono trovata in questo stato...      E’ vero!... m’è  presa una paura, i  primi  giorni, anche  perchè mi sentivo  tutta  sfasata...certi  mal di testa... la testa mi scoppiava, come se avessi  fumato cento canne...

APOSTOLO ......

ZOE      Ho aspettato, per vedere se saltava fuori un  errore... Ma intanto qua lui  cresceva - me lo sento, che è maschio. A questo punto non m’interessa  più com’è  successo... sono  segni del  destino, io ci credo... come Arcangeli sfracellato, m’ha  dato la sua benedizione... e la mia vita è un’altra... (deglutisce, fa un  passo indietro)...un  pizzico di  nausea, non le vorrei  vomitare sulle scarpe... Non mi guardi male, mica  mi credo la   Madonna... casomai penso a uno  scherzo della natura, la Partogenesi, no?..... Mio figlio non  sarà uno  come tanti, non  nasce da una coppia, da uno di quegli uomini pelosi coi pedalini...non verrà su complessato... Mi dispiace, non  me n’è mai potuto  fregare di  meno di una  persona mediocre.

APOSTOLO (pausa)  Sono basito. Non so che dire.

ZOE      Può stare anche zitto.

APOSTOLO (pausa) Le auguro che suo figlio cresca forte.

ZOE      Grazie.

APOSTOLO Che sia armato contro la crudeltà, e non si faccia cogliere impreparato.

ZOE      Perchè parla così?

APOSTOLO Avrei potuto darle  molto.

ZOE      Non  mi serve nè molto nè poco.

APOSTOLO Tutti abbiamo bisogno degli altri.

ZOE      Io no!  Io un figlio me lo sono fatto da sola!

APOSTOLO Mi dica che  non le piaccio, me lo dica!... (grida) Ma la storia che racconta non sta in piedi!...Lei offende la mia intelligenza!

ZOE      Non avrò  mai  bisogno  di un uomo come lei.

Rientra Edoardo.

                                

EDOARDO  Ehiiii !!... sono lassù, nel cielo...le luci...lassù!... tutte le sere  nello stesso punto, non potevo essermele sognate... si accendono, si spengono, cosa potranno  essere?...

APOSTOLO Saranno aerei, no?   (esce)

EDOARDO  Eh, no!... sono troppe...  gli aerei  non ce l’hanno tutte quelle luci... eppoi sono troppo colorate, non  si tratta di aerei, lo escludo... e  troppo basse, si dovrebbe sentire  il rombo dei motori... invece là fuori  non si  sentiva  niente...  giusto il mio respiro... o  era il  vento?     

                                                            

                                

SCENA  17

STUDIO

Arcangeli  è ancora in attesa al telefono. Nel frattempo, scrive sul diario.

IL SUO PENSIERO    ... “Morte e deformità mi circondano... Mostri... Ho intravisto un bambino che vive non lontano da qui...   albino, con gli occhi bianchi, lievemente ritardato... non esce con la luce del giorno...dorme quando c’è il sole  e si sveglia al  tramonto... orribile...

ARCANGELI (al tel.)  Pronto!...Mi dia notizie, non mi lasci così appeso...sì, si... aspetto...

Riprende a scrivere sul diario.

                                

IL SUO PENSIERO    ...Questo bambino gioca di notte...  gioca fuori, con aquiloni, che lancia nel vento... per vederli nel buio, li  ha costellati di  lucine   colorate e intermittenti... i suoi aquiloni si stagliano nel cielo nero, e  incombono su di  me  come cattedrali volanti...

ARCANGELI (al tel.) Capisco... dica a mio fratello che ho chiamato...  prego?  Ah, lei è una mia fan...  desolato, buonasera. (attacca, di  scatto si volta)  Chi c’ è...  Zoe, sei tu...

IL SUO PENSIERO    No,  è la sua sera libera... e allora chi  è...

ARCANGELI C’è qualcuno?...

IL SUO PENSIERO    ... Voci, rumori, rimbombano...

ARCANGELI C’è qualcuno?

IL SUO PENSIERO    ...e  la casa  è  deserta...

Torna  al suo diario, lo chiude. Fa per riporlo in un cassetto.

IL SUO PENSIERO    No, non qui... torniamo all’antico... 

             

Toglie un quadro dalla parete: dietro, c’è lo sportello del montacarichi. Apre, infila il diario  e richiude lo sportello sbattendolo con violenza.

IL SUO PENSIERO    Parto subito. Posso farcela... ma devo fare presto...  non c’è più tempo...  merda... sangue...!

Si avvia  verso la porta, ma questa si apre di  colpo:  è l’Apostolo.

SCENA  18

DEPOSITO PROVVISORIO

Zoe  ha in mano una scultura raffigurante una  testa.

L’ambiente è in via di sgombero e risulta meno affollato.

                                

ZOE      T’intendi di sculture?

EDOARDO  Non ci ho mai pensato.

ZOE      Che dici di questa?

EDOARDO  Uhmm...  sembra di  Moore.

ZOE      Di?

EDOARDO  Moore. Un inglese.

ZOE      Ma  è famoso?

EDOARDO  Beh, sì...

ZOE      Allora  capace che vale  un sacco di soldi.

EDOARDO  Dipende, se la scultura è sua...potrebbe trattarsi  di un altro falso... Qui è tutto falso...

SCENA  19

STUDIO

ARCANGELI Piangi..?

APOSTOLO Io...

ARCANGELI Che  accade?

APOSTOLO Io...

ARCANGELI Hai sbagliato  momento. Sto partendo.

APOSTOLO Ho un  problema.

ARCANGELI Ne parliamo quando torno.

APOSTOLO Non ti lascio partire.

ARCANGELI Hai bevuto?

APOSTOLO Non riesco  a separarmi da te.

ARCANGELI Cazzate. Fammi  passare.

APOSTOLO E’ tardi, Arcangeli. Troppe parole spese, fatti condivisi... Non mi sento un uomo, mi sento due uomini;  te, oltre che me... non ho occhi, ho i tuoi  occhi...

ARCANGELI E’ questo il problema?  Bene, ti dispenso dal  frequentarmi.

APOSTOLO ...mi hai strappato l’arbitrio, e l’hai gettato fuori dal  finestrino...E un altro, al posto mio, per te  sarebbe stato uguale... avresti  ridotto anche lui  un  fantoccio inanimato...

ARCANGELI Per trasformare un  UOMO in  ciò che dici  serve la sua collaborazione...a quanto pare, il tuo desiderio era quello. Quindi non    seccarmi.

APOSTOLO ...mi hai  sfilato l’anima da sotto il culo...e l’hai  spaccata in due, come un frutto tropicale... una  metà l’hai  mangiata, immergendoci il muso  e sporcandoti a furia  di succhiare, leccare...

ARCANGELI Che  linguaggio...

APOSTOLO L’altra metà la conservi  in frigo. Un giorno di questi avrai fame.

ARCANGELI ...che  libri stai leggendo?... E di chi è la colpa, se  anagraficamente sei un uomo  e psichicamente un  allievo? 

APOSTOLO “Psichicamente”!, che ne sai  tu  di psicologia?

ARCANGELI Un allievo. Ci  si nasce. E tu lo  rimarrai. Perchè ci  si  muore.

APOSTOLO Perchè chi ottiene  riscontri in un campo pontifica su qualsiasi aspetto della vita?  Perchè!...

ARCANGELI Fai  bene a chiedertelo. Di riscontri ne assaggi pochi, tu.

APOSTOLO Non guardarmi... mi appunti addosso quegli occhi ghiacciati, scavi con le pupille per scoprire punti vulnerabili...  Ne sono pieno, lo sai...è da quando ci conosciamo che mi parli vicinissimo, fissandomi...ne hai bisogno, aumenti la tua forza radiografando la mia debolezza...  ma tu sei debole!

ARCANGELI Hai  fantasia, ricomincia  a scrivere.

APOSTOLO Arcangeli...ti  bastò  un’occhiata  per intuire che sarei stato in tuo potere... che gusto c’è?  Io sono uno scarto.

ARCANGELI Vuoi che mi senta in colpa verso di te... ?!

APOSTOLO Sì, hai  finto di volermi valorizzare, al contrario  mi disprezzi...

ARCANGELI ... i veri peccati...li ho commessi contro me stesso.

APOSTOLO Stai zitto!... tu  dovevi cambiarmi, questa era la tua promessa...non l’hai fatto! Io sono lo stesso di prima!...

ARCANGELI Io  parto.

Arcangeli  cerca di scansare  l’Apostolo, ma questi  lo colpisce sulla testa con un posacenere di marmo.

Arcangeli cade dietro  la scrivania.

ARCANGELI che  fai

APOSTOLO Arcangeli.

ARCANGELI mi hai fatto male

APOSTOLO No.

ARCANGELI mi vuoi ammazzare

APOSTOLO Era un posacenere....Non si ammazza nessuno con un           posacenere.

ARCANGELI cosa

APOSTOLO Non ti ho fatto niente...  era un posacenere, non lo vedi... sono altre le cose che  fanno male...   (vede la scultura di  Moore sulla scrivania, la impugna e colpisce Arcangeli  alla testa)  Ecco, questo  fa male... (lo colpisce ancora)  dillo adesso, che  fa male...    adesso sono d’accordo... (lo colpisce ancora) questo fa male... (lo colpisce ancora)...non  parli?...ti  stai  pisciando addosso... (pausa) Vuoi  ridere di me ? ...ho paura. Sai perchè? Sono vivo.... e  avrò paura, a dirlo. E ad esserlo. Senza di  te.

SCENA  20

DEPOSITO PROVVISORIO

ZOE      Per favore, vai a buttare all’immondezzaio  le scatole di fuori... e... pure questa, forza, non mi piace... (indica la scultura  a forma di testa)

EDOARDO  (pausa)   Zoe.

ZOE      Che?

EDOARDO  Volevo dirti una cosa.

ZOE      Vabbè, dopo... adesso vai.

EDOARDO  Sta succedendo una cosa.

ZOE      Che?

EDOARDO  Un pò mi vergogno.

ZOE      Casomai  me lo scrivi, eh?

EDOARDO  Cominciano a diventare importanti, per me.

ZOE      Ma che... ?

EDOARDO  Quelle luci. Lassù.

ZOE      Ancora? Ma è una fissa... (si volta verso la finestra)

EDOARDO  ...No, si vedono solo quando è buio... in mezzo a quei due platani... ti riempiono gli occhi, ti senti  migliore... non mi era mai  capitato.

ZOE      Sono contenta... io che c’entro?

EDOARDO  Mi chiedevo  cosa  sono...da  parecchie sere,  e non l’ho  ancora capito... è naturale chiederselo...  sai cosa pensavo?...

ZOE      Eh, dimmelo.

EDOARDO  ...Non vorrei  apparirti  banale...

ZOE      Oddìo, che sfinimento.

EDOARDO  ...ti metterai a ridere...

ZOE      Edoardo, ti scervelli per capire che sono... Accontentati. Sono belle?  Non cercare di sapere altro.

EDOARDO  No, no, senti... proviamo così: queste luci  intermittenti qualcosa dovranno essere... e allora : qualcuno deve  avercele  messe... fin qui ci siamo.  Ecco, mettiamo che questo  “qualcuno”  non sia esattamente uno di noi... che  venga da lontano...

ZOE      Un  vu-cumprà?

EDOARDO  No... non lontano come siamo abituati a pensare...  lontano il cielo, lontano le galassie....

ZOE      (pausa)  ...ma che cazzo dici ?

EDOARDO  (esplode nella risata che aveva trattenuto finora, finchè riesce a riprendere)... Ti  prego, non mi sono mai sentito  tanto imbecille... cerca di  darmi una mano... io  queste cose  le leggevo sui giornali    e ci  ridevo...  Ma ora non posso fare a meno di  pensarci, è più forte di me... d’altronde, che  potrebbero essere?! ... lo dicevi tu; perchè  dobbiamo  andare subito alla conclusione  più razionale!... E’ almeno  possibile,  per il  calcolo delle probabilità “devono” esserci altre forme di vita, non spaventiamoci di un pensiero così...  sì, rivendico il diritto di dubitare - fino  a prova contraria - che quelle luci  siano...  “Loro”.

ZOE      Non stai correndo troppo?

EDOARDO  Perchè così scettica...  Proprio tu, con  le  Domande  Opportune, le  Sorelle del...

ZOE      Sì, vabbè... ma  che intenzioni  c’hai?

EDOARDO  (sorride)  Nessuna.  Volevo dirtelo. Non so se per me cambierà davvero qualcosa...(prende la  scultura, fa per uscire)Però sarebbe bello, non trovi?...  magari, eh?

ZOE      Ma magari cosa? ...dài, sbrigati.

EDOARDO  Magari, magari...

ZOE      Perchè  magari?

EDOARDO  Magari.   (esce)

SCENA  21

LOCALE VUOTO

Lo sportello  del montacarichi  cede.

Per tutto il tempo il ragazzo ha fatto leva con una sbarra di metallo. Accanto a lui, una cassetta degli attrezzi che era andato a prendere.

                                

RAGAZZO  OOOH!....Oòòh!...Oh !!!...Vittoria!... Ce l’ho fatta! Ce l’ho fatta!... Ho aperto questo figlio di puttana di sportello di merda!... Oooooh!... L’ho fatto! Sì!  Vittoria!!.. me lo sentivo, che ci sarei riuscito...ci dovevo, riuscire... quando mi metto una cosa in testa, io...L’ho fatto... l’ho  aperto... incredibile...  OOOOòòòòh !!!....

VOCE     (dal  tubo)  Che sportello?

RAGAZZO  ... uno come me ci si deve impegnare,  per non riuscirci, eh!...Bel colpo, bel colpo...!

VOCE     Che  sportello?

RAGAZZO  Lo sportello!...T’avevo parlato di uno sportello qua nel muro, no?

VOCE     A  me?

RAGAZZO  E a chi, scusa!  A te, sì. Siamo in due.

VOCE     ...non  mi  ricordo...

RAGAZZO  Peggio per te, che ti sei perso!...

VOCE     Perchè?  Che hai  fatto?

RAGAZZO  Te l’ho detto duecento volte, mi sono sgolato. Sveglia un pò!

VOCE     Buone notizie...? Levano i sigilli?

RAGAZZO  Ma no, non quello, che c’entra...

VOCE     Hai trovato i soldi?

RAGAZZO   No.....no.

VOCE     E  allora che è?

RAGAZZO  (pausa)  ...Vabbè, insomma, ho tirato via ‘sto sportello...l’ho strappato...l’ho ESTIRPATO, proprio, dal muro...

VOCE     E  perchè?

RAGAZZO  (pausa)  Tra tante domande, hai scelto la più stronza... che mi rappresenta “perché” ?

VOCE     Perchè.

RAGAZZO  Ah, insisti ?

VOCE     Eh, perchè...

RAGAZZO  Vuoi sapere perchè.

VOCE     Sì... non ho capito che ci frega a noi di questo sportello...

RAGAZZO  Che discorsi...non ci frega niente... solo  che era brutto da vedere, ecco  perchè.

VOCE     Brutto?

RAGAZZO  Brutto, sì... l’ho estirpato perchè era brutto...mi dava fastidio... e poi... c’è dentro un...coso, un affare...cazzo ne so...

VOCE     Dentro dove?

RAGAZZO  Dentro  lo sportello.

VOCE     Ma non  l’hai  strappato via?...

RAGAZZO  Dentro il buco, che stava dietro lo sportello!

VOCE     Ah, c’è pure un buco?

RAGAZZO  E sennò lo sportello ce lo mettevano per bellezza?

VOCE     ...e che ci sta  nel  buco?

RAGAZZO  Oooh!!...E basta!  Meno male che non te ne fregava niente!

VOCE     Ti sento tutto scalmanato...

Il ragazzo torna al montacarichi, guarda dentro, infila una mano, prende il diario di Arcangeli.

RAGAZZO  ...che cos’è ques... che, c’hanno nascosto... un vecchio...

VOCE     Che cos’è?  Che cos’è?

RAGAZZO  Ma niente... niente... chissà che mi pensavo... Boh...(apre il diario, lo sfoglia, legge)

    

                                

SCENA  22

DEPOSITO PROVVISORIO

ZOE      (sente un rumore dietro la porta socchiusa)  Edoardo... senti, pensavo  di dirti una cosa di me che ancora non t’ho detto...      è giusto, che te  la dico... però non ti devi mettere a ridere, eh?

La porta si apre, entra l’Apostolo. E’ su di giri, come ubriaco. Zoe fa un passo indietro.

APOSTOLO ...ciao...  la volta passata non ho avuto il coraggio di confessarti un segreto... Non  potevo perdonarmelo!...

ZOE      Calma....

APOSTOLO ...Hai  voluto provocarmi con  la favola del bambino  perchè sapessi di che pasta  sei fatta, eh?

ZOE      ...io  sono incinta.

APOSTOLO Suvvia, non hai il minimo accenno di gravidanza.

ZOE      Sono al secondo mese.

APOSTOLO E cosa ne pensa il  tuo ginecologo?

ZOE      Diceva che sono sverginata. Infatti  non è più il mio ginecologo.

APOSTOLO Zoe, ascoltami!...Ti ho lasciato credere che desideravo essere un uomo ordinario - per un periodo  sarà stato anche vero - ma ora devi  sapere dove il destino mi ha chiamato. Zoe, io ho ucciso Arcangeli. Un mese fa. Io.

ZOE      Arcangeli...

APOSTOLO Quaranta tramonti orsono una ferita sanguinante all’orizzonte... gli ho sfondato la testa... Dopo ho ripulito tutto, l’ho portato in montagna e  scaraventato giù per il crepaccio... fingevo un incidente,  o un suicidio... L’ho fatto  qui, il sangue è  schizzato qui...  Zoe, io ho ucciso. Non  sono un uomo come gli  altri. Io ho deviato il corso della critica letteraria europea, se lo stanno mangiando i vermi !... Non parli? Sei scioccata, è  comprensibile, e conquistata. Chiedevi un uomo speciale...  povera Zoe... amami. Sono io.

ZOE      (pausa)  Non mi dia del tu. Lo dia a sua sorella.

APOSTOLO Amami.

ZOE      Mi prende per il culo?

APOSTOLO Amami.

ZOE      S’è inventato tutto. Pensava  che ci  cascavo?

APOSTOLO Inventato?...

ZOE      Ma in che lingua glielo devo dire che non mi serve niente? Si levi dalle  palle.

APOSTOLO Zoe...

ZOE      Lei  mi  fa senso. Vada via!...

APOSTOLO (pausa)  ... proprio tu mi accusi di inventare?

ZOE      Fuori !!

APOSTOLO ...tu, ragazzetta  monomaniaca, mitomane, paranoide...

ZOE      E non si azzardi più a ficcare il naso in casa mia!

APOSTOLO ...lo diceva, Arcangeli... una squilibrata...

ZOE      Stia zitto, lei  non  si  può permettere manco di pensarlo, quel nome... (lo spinge verso la porta)

APOSTOLO Zoe... io ho ucciso!

ZOE      Io ho da fare.

APOSTOLO ... l’ho ammazzato qui !...

ZOE      Era un sogno.

APOSTOLO Aiutami... ho paura...

Zoe  gli  sbatte la porta in faccia.

    

                                

SCENA  23

STUDIO

Arcangeli  è  seduto, finisce di scrivere sul diario. Quindi rilegge. E  mentre rilegge, corregge.

ARCANGELI ...Trascorsa la vita a recensire storie altrui, ne propongo una mia, realmente accaduta... Ho una domestica;  Zoe. Una selvatica, da cui  mi sento attratto. Sarebbe stato facile proporsi,  alla ragazza - non so perchè -  piaccio. Tuttavia non  me la sono sentita, non sono mai stato un  campione di virilità, con una donna in stato di veglia....  Già, perchè...da un pò uso  drogare le  donne  che voglio con  un cocktail di mia  creazione a base di psicofarmaci, e congiungermi con  loro... le  poverine  si  risvegliano  con la testa che gli scoppia, e ignare di tutto... Questi, i  rapporti sessuali  che la natura matrigna mi concede. Così ho  narcotizzato  Zoe, l’ho posseduta tre  volte, ammirandone il corpo... innocuo... Senonchè la disgraziata  era vergine.E inconsapevolmente ha festeggiato il suo  Imeneo. E non è finita :  la sorte ha voluto che restasse incinta, che  cominciasse  a fare strani discorsi, quasi  aspettandosi di partorire in una  mangiatoia.... al cospetto di  un bovino, di  un   equino,  e  di  tre  extracomunitari...  L’ho nominata  erede universale. Per  sdebitarmi....  ma  avrei preferito che abortisse. Non mi solletica l’idea di  quell’embrione  che  le  si  gonfia  nella pancia.... Quello  che mi  riguarda  dovrebbe morire con me... E’ una  questione di  privacy.

                                

SCENA  24

LOCALE  VUOTO

Il  ragazzo chiude il diario. Un lungo silenzio.

RAGAZZO  ...senti...  senti...

VOCE     (dal  tubo)  M’hai chiamato?

RAGAZZO  ...sì, senti, oh...oh...

VOCE     Che c’è, stai male?

RAGAZZO  Non  bene.

VOCE     Scendo?

RAGAZZO  Non  adesso.

VOCE     Che  ti  piglia?

RAGAZZO  Lasciamo stare tutto.

VOCE     Che?

RAGAZZO  Mi sa che c’avevi  ragione. In due siamo pochi. Scusa.

VOCE     Ma... allora?

RAGAZZO  Basta. Ci fermiamo qua.

VOCE     ...me  ne torno  a casa?

RAGAZZO  No, no, aspetta...io ti voglio racconta... (pausa) ...sai che una volta         ho comprato uno  di quei libri che... che provano l’intelligenza... quelli  con  i  test , no?... rispondi alle domande, ogni risposta vale un numero...cinque, sette, due, tre.... secondo  mia madre  dovevo sfondare il punteggio...dieci, cento, mille... (pausa) Invece  ero sotto la media. Ho  rifatto il conto, ho pensato a uno sbaglio, la    matematica non è  il mio forte....ma quale cazzo è il mio forte?... ho rifatto il conto e quello era giusto. Lasciamo perdere, davvero...

VOCE     Che  c’è?

RAGAZZO  ...c’è un libro, pure adesso... l’ha scritto uno che... racconta una storia... (piange) che m’avevano già raccontato... ma finiva in un’altra maniera.

VOCE     Che stai dicendo...?

RAGAZZO  Che  è arrivato mio padre.

VOCE     ... sta lì con te?

RAGAZZO  Qua, in braccio a me... Papà.

VOCE     Avevi detto che non c’era...

RAGAZZO  Beh...ti prendevo in giro... un padre ce l’hanno tutti... sì, papà, abbracciami, fammi sentire che stringi... stringi forte... un  padre ce l’hanno  tutti, anche i cani... e io?  ... bravo, così, fammi  sentire il calore della famiglia... soffiami in faccia, papà...

VOCE     (pausa) ...no, non fare così, non  ci pensare, ti sei stancato troppo... Usciamo, andiamo in giardino, stasera ci divertiamo...Indovina  che ho  portato.

RAGAZZO  Che cosa...

VOCE     Gli  aquiloni ... Stasera c’è il vento buono.

RAGAZZO  Sì...

VOCE     Vedrai  che belli quando  volano nel cielo!... A te ti piacciono le cose che volano nel cielo?... a me mi piacciono le  cose che volano nel cielo.

RAGAZZO  ...come facciamo a vederli... è notte....

VOCE     Eh, ho appiccicato sugli aquiloni le lucette  dell’albero di natale, con una  batteria fina fina... lo facevo anche da ragazzino... di notte, perchè il sole  mi fa male  agli  occhi... tu non te  lo puoi ricordare, eri troppo piccolo... dài, vieni...!

RAGAZZO  Valli  a prendere... arrivo.... (pausa) Segni del destino... ormai non fa  niente, mamma... ma non c’erano misteri nella pancia... il morto spappolato nel  burrone... non c’entrava niente. E’ stato un caso... non c’entrava niente...niente... 

                                

                           

SCENA  25

Nella  stanza impiegata  provvisoriamente come DEPOSITO, Edoardo è alla finestra.

EDOARDO  Credete che non lo so?... Quaggiù rideranno di me... ma non m’importa... VOI  ed io sappiamo come stanno veramente le cose...VOI...! Non  chiedo che di  poter ascoltare le vostre parole, diverse dalle mie... e guardarvi...non  le  solite facce...  un  modo  “nuovo”... attraverso VOI  conoscerò qualcosa  che in questi  anni non ho osato immaginare... VOI  mi indicherete la strada...VOI  mi direte qual’è il  senso che  debbo cercare... voglio vedervi.... scendete...sono  solo, quaggiù... non avrò fallito come uomo, se  davanti a me  si  aprirà  La Strada  del Rinnovamento e della Conoscenza... a qualunque prezzo.  Anche di venire via con  VOI... Ve lo prometto, manterrò il segreto. Ma  VOI  ditemi... “quando”...

Entra Zoe con  una pila di schedari.

ZOE      Edoardo, ti prego, mi vieni a dare una mano...?

EDOARDO  Ah?.... sì, sì.... subito...  (le prende gli schedari, li ripone)

ZOE      (sbuffa)  Allora... vediamo un pò  di  fare il punto della situazione...

EDOARDO  Va  bene.

ZOE      Senti, ti  fermeresti  stasera?...Ho bisogno che m’aiuti, prima che      parti...

EDOARDO  Eh, proprio di questo...volevo parlarti...  io... Se ti va, avrei deciso di restare  per un pò... almeno, finchè...

ZOE      Finchè?

EDOARDO  Finchè non  mi si sblocca una situazione.

ZOE      La casa non ti  mette  più paura?

EDOARDO  Dovevo  ascoltarti.... mi  ha fatto bene tornare qui... Vado  in albergo e lascio la camera.

ZOE      Quante volte te l’ho dovuto  dire,eh?...  vabbè, meglio tardi che mai.

EDOARDO  Ti  fa piacere, sì?

ZOE      Vorrei vedere, qualcuno mi serve...___"

EDOARDO  Vado a prendere le valige.

ZOE      ...visto che rimani, sai che facciamo? Ci prendiamo la serata libera...!  (si siede)  Sono la  padrona, no?...

EDOARDO  Sì, però  tocca a me... tu non  devi  alzare un dito... stasera faccio tutto io... cucino, anche.... torno tra poco... ecco, fatti un pisolino...    (guarda verso la finestra)   Fuori  è  già  buio...  (esce)

Pausa.  Zoe  chiude gli occhi. Si tocca la pancia.

                                

ZOE      Mi senti... amore mio, mi senti... non ho bisogno di vederti... lo so come sei fatto... vedo  quello che hai nel cuore, quella è la tua vera faccia... sarà uguale negli  anni, senza rughe e pieghe... vieni a stare in  un  mondo triste, ma sto tranquilla, perchè lo so che c’hai carattere...io lo so chi sei...  molto più di chi sono io....

Nel LOCALE VUOTO, il ragazzo piange.

ZOE      ...hai già capito che, qua, le cose devi volerle con tutte le tue forze... quello che esiste, esiste soltanto perchè tu vuoi che      esiste...

RAGAZZO  ...mamma... mi sa che tocca ricominciare tutto da capo... ci provo... che altro mi resta ... Sto in ballo, e  ballo...

Nello STUDIO, Arcangeli  seduto alla scrivania, scrive sul diario.

ARCANGELI “...Era la prima volta, con una vergine... se non  fosse  che odio     procreare, recluterei  nuove vergini... che si   convincerebbero di      essere nuove  madonne, incinte di nuovi  poveri  cristi... “  

RAGAZZO       ... devo  fare pulizia... c’è da pulire un sacco, mamma ...  chissà cosa  troverò sotto lo sporco...

ZOE      ...  farai grandi cose... io lo so, perchè chi parte bene è  a metà del viaggio... e tu sei partito bene... nessuno, come te... buon viaggio, amore  mio....

Il  ragazzo  fa un singhiozzo più forte. Zoe apre gli occhi.

ZOE      Edoardo, sei tu?... (si volta)  Chi c’è?

ARCANGELI (si  volta)  Chi  è?...

RAGAZZO  (si  volta)  C’è nessuno?...

ZOE      C’è  qualcuno?

ARCANGELI Chi  è!

RAGAZZO  C’è  nessuno...

ZOE      C’è  qualcuno  sì o no?

ARCANGELI C’è  nessuno?

RAGAZZO  C’è  qualcuno...

Silenzio.

Zoe richiude gli occhi.

Arcangeli riprende a scrivere.

Il ragazzo  esce  dal  LOCALE  VUOTO...

                   Roma,  novembre 1994 -  gennaio  1997