Psicosi delle 4 e 48

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PSICOSI DELLE 4 E 48

PSICOSI DELLE 4 E 48

(Un lunghissimo silenzio).

Di amici ne hai.

(Un lungo silenzio).

Hai un sacco di amici.

cosa offri ai tuoi amici per renderli cos premurosi?

(Un lungo silenzio).

Cosa offri ai tuoi amici per renderli cos premurosi?

(Un lungo silenzio).

Cosa gli offri?

(Silenzio).

Una coscienza antica abita dentro una buia sala da banchetti accanto al soffitto di una mente il cui pavimento si muove in diecimila scarafaggi quando entra un raggio di luce non appena tutti i pensieri riuniscono in un attimo di accordo un corpo che non espelle pi nulla gli scarafaggi comprendono una verit che nessuno osa nominare

Una notte tutto mi fu rivelato.

Come posso ancora parlare?

leilui, l'ermafrodito ferito che si credeva solo scopre che in realt la stanza brulica e prega di non svegliarsi mai dall'incubo

ed erano tutti l

tutti dal primo all'ultimo

e sapevano come mi chiamavo

quando scappai come uno scarafaggio lungo gli schienali delle loro sedie

Ricorda la luce e credi nella luce

Un attimo di chiarezza prima della notte terna

fate che non dimentichi

. . .

Sono triste

Sento che il futuro senza speranza e le cose non possono migliorare

Sono stufa e insoddisfatta

Sono un fallimento completo come persona

Sono colpevole, vengo punita

Vorrei uccidermi

Prima riuscivo a piangere ora sono oltre lacrime

Ho perso interesse negli altri

Non riesco a prendere decisioni

Non riesco a mangiare

Non riesco a dormire

Non riesco a pensare

Non riesco a vincere il senso di solitudine, di paura, di disgusto

Sono grassa

Non riesco a scrivere

Mio fratello muore, il mio amante muore, sono io che gli uccido

Galoppo verso la morte

Ho terrore dei medicinali

Non riesco a fare l'amore

Non riesco a scopare

Non riesco a stare da sola

Non riesco a stare con gli altri

Ho i fianchi troppo larghi

I miei genitali non mi piacciono

Alle 4 e 48

quando la disperazione mi fa visita

mi impiccher

al suono del respiro del mio amante

Io non voglio morire

mi sono depressa cos tanto al pensiero della mia mortalit che ho deciso di suicidarmi

Io non voglio vivere

Sono gelosa del mio amante addormentato e desidero ardentemente quel suo stato di incoscienza indotto

Quando si sveglia lui invidier la mia notte insonne di pensieri e discorsi non impastati dai farmaci

Ho deciso di consegnarmi alla morte quest'anno

Alcuni diranno che questa un'auto commiserazione

(sono fortunati a no sapere quanto vera)

Altri capiranno solo la sofferenza

Sta diventando la mia normalit

. . . .

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7

. . .

Non durato molto, non ci sono stata molto. Ma mentre bevevo caff nero amaro riconosco in una nuvola di vecchio tabacco quell'odore di medicinali e qualcosa mi tocca in quel punto ancora dolente e una ferita di due anni fa si apre come un cadavere e una vergogna a lungo sepolta grida il suo tremendo ripugnante dolore.

Una stanza di facce senza espressione osserva la mia sofferenza, cos priva di senso da essere frutto di una mente diabolica.

Il Dottor Questo e il Dottor Quello e il Dottor Come va che di passaggio e crede di poter piombare qui a prendere anche lui il culo. Mentre brucio in un tunnel rovente di delusioni, l'umiliazione definitiva: tremo senza ragione e inciampo nelle parole e non ho nulla da dire sulla mia "malattia" che in ogni caso consiste semplicemente nell'essere consapevole che nulla ha senso perch sto per morire. Sono a un punto morto:suadente, la voce della ragione dello psichiatra mi dice che c' una realt oggettiva in cui il mio corpo e la mia mente sono una cosa sola. ma io non sono qui e non ci sono mai stata. Il Dottor Quello accenna un mormorio di approvazione. Mi guardano, mi giudicano, annusano l'odore raggelante di fallimento che mi

trasuda dalla pelle, la disperazione che mi lacera e il panico spossante che mi inonda quando resto a bocca aperta terrorizzata dal mondo e mi chiedo perch tutti sorridono e mi guardano come se non conoscessero segretamente la mia dolorosa vergogna.

Vergogna vergogna vergogna.

Annegate nella vostra vergogna del cazzo.

Dottori imperscrutabili, dottori sensibili, dottori completamente di fuori, dottori che scambieresti per pazienti se non ti dimostrassero il contrario, fanno le stesse domande, mi mettono le parole in bocca, mi offrono cure chimiche per combattere un'angoscia congenita e si parano il culo gli uni con gli altri finch non mi viene voglia di gridare disperatamente per te, l'unico dottore che mi ha toccata di sua spontanea volont, che mi ha guardata negli occhi, che ha riso delle mie battute macabre pronunciate con voce da oltretomba, che mi ha presa per il culo quando mi sono rasata la testa, che mi ha mentito ed ha detto che gli faceva piacere vedermi. Che ha mentito. E ha detto che gli faceva piacere vedermi. Ti ho creduto, ti ho amato, e non il fatto di perderti che mi fa star male, ma le tue sfacciate bugie del cazzo quelle buffonate spacciate per prescrizioni mediche.

La tua verit, le tue bugie, non le mie.

Io credevo che tu fossi diverso e che magari la provassi quell'angoscia che certe volte ti traversa il volto e minacciava di esplodere, e invece tu ti paravi il culo. come ogni altro povero stronzo mortale.

Per la mia mente questo un tradimento. E il soggetto di questi frammenti confusi la mia mente.

Niente potr mai placare la mia rabbia.

E niente potr mai restituirmi la fiducia.

Questo non un mondo in cui ho voglia di vivere.

. . .

- Hai deciso cosa fare?

- Mi faccio un'overdose, mi taglio le vene e poi mi impicco.

- Tutto insieme?

- cos non potranno dire che era una richiesta di aiuto.

(Silenzio).

- Non funzioner.

- E invece si.

- Non funzioner. comincerai ad addormentarti dopo l'overdose e non avrai la forza di tagliarti le vene.

(Silenzio).

- Star in piedi su una sedia con un cappio intorno al collo.

(Silenzio).

- Se fossi sola pensi che potresti farti del male?

- Ho paura di si.

- Magari la paura pu proteggerti, no?

- Si. la paura che mi tiene lontana dalle rotaie dei treni. Cazzo spero per Dio che la morte sia la fine di

tutto. Mi sembra di avere ottant'anni. Sono stanca della vita e la mia mente vuole morire.

- una metafora, non la realt.

- una similitudine.

- Non la realt.

- Non una metafora, una similitudine, ma anche se fosse, la caratteristica tipica della metafora che

reale.

(Un lungo silenzio).

- non hai ottant'anni.

(Silenzio).

Dico bene?

(Un silenzio).

Dico bene?

(Un silenzio).

Dico bene si o no?

(UN lungo silenzio).

- Disprezzi tutte le persone infelici o me in particolare?

- Non ti disprezzo. Non colpa tua. Sei malata.

- Non vero.

- No?

- No. Sono depressa. La depressione rabbia. cosa hai fatto, chi c'era e a chi dai la colpa.

- E tu a chi dai la colpa?

- A me.

. . .

Corpo e anima non possono essere veramente uniti

Ho bisogno di diventare chi sono gi e grider in eterno contro questa incoerenza che mi ha condannata

all'inferno

Le speranze infondate non riescono a tenermi a galla

Annegher nella disforia

nel freddo e nero stagno del mio io

la tomba della mia mente immateriale

Come posso ritrovare una struttura

se non ho pi un pensiero strutturato?

Non potrei tollerare un avita cos

Loro mi ameranno per ci che mi distrugge

la spada nei miei sogni

la polvere dei miei pensieri

la malattia che mi cresce nelle pieghe della mente

Ogni complimento mi ruba un pezzo di anima

Un vecchio ronzino espressionista

Bloccato tra due buffoni

Non sanno nulla-

Ho sempre cavalcato libera

Ultima di una lunga serie di cleptomani letterari

(un tempo professione onorata)

Il furto un atto sacrosanto

Sul cammino tortuoso che porta all'espressione

Un eccesso di punti esclamativi racconta di un crollo nervoso imminente

Basta una parola su una pagina ed subito dramma

Io scrivo per i morti

i non nati

Dopo le 4 e 48 non parler pi

Sono arrivata alla fine di questa tragica e ripugnante storia il cui senso nascosto dentro una carcassa estranea emarginata dal fantasma maligno della morale comune

Sono stata morta per molto tempo

Torno alle mie radici

Canto senza speranza al confine

. . .

RSVP ASAP (RSVP: repondez s'il vous plait - ASAP: as soon as possible).

. . .

Certe volte mi giro e sento il tuo odore e non riesco ad andare avanti cazzo non riesco ad andare avanti senza esprimere questo terribile cazzo tremendo fisicamente doloroso cazzo questo desiderio che ho di te. E non ci credo che io sento questo per te e tu non senti nulla. non senti nulla?

(Silenzio).

Non senti nulla?

(Silenzio).

Ed esco alle sei di mattina e inizio a cercarti. se ho sognato qualcosa su una strada o un pub o una stazione vado l. E ti aspetto.

(Silenzio).

Sai, mi sento veramente manipolata.

(Silenzio)

Nella mia vita non ho mai avuto problemi a dare agli altri ci che volevano. Ma nessuno mai stato capace di fare lo stesso per me. Nessuno mi tocca, nessuno mi vicino. Ma tu mi hai toccata da qualche parte cos a fondo cazzo da non credere e ora io non riesco a fare lo stesso con te. Perch non riesco a trovarti.

(Silenzio)

Com' lei?

Come far a riconoscerla quando la vedo?

Morir, morir, morir anche lei cazzo.

(Silenzio).

Credi che sia possibile che una persona nasca nell'era sbagliata?

(Silenzio).

Vaffanculo. Vaffanculo. Vaffanculo perch mi rifiuti non essendoci mai, vaffanculo perch mi fai sentire una merda con me stessa, vaffanculo perch fai morire dissanguati il mio amore e la mia vita, vaffanculo a mio padre perch si fottuto per bene la mia vita e vaffanculo a mia madre che non l'ha lasciato, ma pi di tutti, vaffanculo a Dio che mi ha fatto amare una persona che non esiste,

VAFFANCULO VAFFANCULO VAFFANCULO

. . .

- Tesoro che hai fatto al braccio?

- Mi sono tagliata.

- un gesto da persone immature, in cerca di attenzioni. Ti ha dato sollievo?

- No.

- Ti ha allentato la tensione?

- No.

- Ti ha dato sollievo?

(Silenzio).

Ti ha dato sollievo?

- No.

- Non capisco perch l'hai fatto.

- Allora chiedimelo.

- Ti ha allentato la tensione?

(Un lungo silenzio).

Posso guardare?

- No.

- Vorrei guardare, per vedere se si infettato.

- No.

(Silenzio).

- Lo sapevo che l'avresti fatto. Lo fa un sacco di gente. Allenta la tensione.

- Tu l'hai mai fatto?

- ...

- No. Figuriamoci troppo sano troppo sensibile. Non so dove l'hai letto, ma non allenta la tensione.

(Silenzio).

Perch non mi chiedi PERCHE?

PERCHE mi sono tagliata il braccio?

- Ti va di dirmelo?

- Si.

- Allora dimmelo.

- CHIEDI

ME

LO.

(Un lungo silenzio).

- Perch ti sei tagliata il braccio?

- Perch fortissimo cazzo. Perch straordinario cazzo.

- Posso guardare?

- Puoi guardare. Ma non toccare.

- (Guarda) E secondo te sei malata?

- No.

- Io credo di si. Non colpa tua. Ma devi diventare responsabile delle tue azioni. Per favore non lo rifare.

. . .

Mi spaventa la mancanza di quella lei che non ho mai sfiorato l'amore mi tiene schiava in una gabbia di lacrime

Mi mastico questa lingua con cui non posso mai parlare

Sento la mancanza di una donna che nonn mai nata

Sono anni che bacio una donna che dice non ci incontreremo mai

Tutto passa

Tutto muore

Tutto viene a noia

il mio pensiero si allontana con un sorriso omicida

lasciando che un'angoscia stridente

gridi dentro la mia anima

Nessuna speranza Nessuna speranza Nessuna speranza Nessuna speranza Nessuna speranza Nessuna speranza Nessuna speranza

Una canzone per la mia amata, che sfiori la sua assenza

il battito del suo cuore, le briciole del suo sorriso

Tra dieci anni sar sempre morta. Quando avr imparato a conviverci, a cavarmela, quando passer qualche giorno senza che ci pensi, lei sar morta. Quando sar una vecchia che vive per strada e non si ricorda come si chiama lei sar sempre morta, lei sar sempre morta, cazzo

proprio

finita

devo stare da sola

Amore mio, amore mio, perch mi hai abbandonata?

lei il giaciglio su cui non mi allungher mai

e la vita non ha senso alla luce di questa perdita

Nata per essere sola

per amore chi non c'

Trovami

Liberami

da questo

dubbio angosciante

lamento inutile

orrore a riposo

Posso riempire uno spazio

riempire una giornata

ma niente pu riempire il vuoto del mio cuore

Il bisogno vitale per cui morirei

Crollo nervoso

. . . .

- Niente se e ma.

- Non ho detto se o ma, ho detto no.

- Non posso devi mai sempre non voglio devi no.

Niente trattative.

Non oggi.

(Silenzio).

- Per favore. Non spegnete la mia mente cercando di mettermi a posto. Ascoltate e capite, e se provate

disprezzo non fatelo capire, o almeno non a parole, o almeno non a me.

(Silenzio).

- Io non provo nessun disprezzo.

- No?

- No. Non colpa tua.

- Non colpa tua, l'unica cosa che sento dire, non colpa tua, una malattia, non colpa tua, lo so che non colpa mia. Me l'avete detto tante di quelle volte che comincio a pensare che sia colpa mia.

- Non colpa tua.

- LO SO.

- Ma sei tu che lo permetti.

(Silenzio)

Dico bene?

- Non c' nessun farmaco sulla terra che pu dare senso alla vita.

- sei tu che permetti questo stato di disperata assur5dit.

(Silenzio)

Tu lo permetti.

- Non sarei capace di pensare. Non sarei capace di lavorare.

- Niente pu ostacolare il tuo lavoro pi di un suicidio.

(Silenzio)

- Ho sognato che andavo dal dottore e lui mi dava otto minuti di vita. Sono stata seduta in quel cazzo di sala

di attesa per un'ora e mezzo.

(Un lungo silenzio).

Okay, va bene, mi faccio le medicine, mi faccio la lobotomia chimica, radiamo le funzioni pi sofisticate del mio cervello, forse cos sar un p pi capace di vivere cazzo.

Va bene.

. . . .

cos astratto da essere

spiacevole

inaccettabile

non ispirante

impenetrabile

irrilevante

irriverente

irreligiosa

incorreggibile

antipatica

spostata

incorporea

scomposta

Non mi immagino

(con chiarezza)

che un'anima

possa

voglia

debba

o desideri

e se l'hanno fatto

non penso (con chiarezza)

che un'altra anima

un'anima come la mia

possa

voglia

debba

o desideri

senza riguardo a

So quel che faccio

fin troppo bene

Nessun madrelingua

irrazionale

irriducibile

incorreggibile

irriconoscibile

deragliata

squilibrata

deforme

senza forma

oscura fino al punto di

Vera Giusta Corretta

Chiunque o qualunque

Ognuno ciascuno tutti

annegando in un mare di logica

questo orrendo stato di paralisi

sempre malata

. . . .

Sintomi: Non mangia, non dorme, non parla, nessun impulso sessuale, disperata, vuole morire.

Diagnosi: Stato di sofferenza patologico.

Sertralina, 50 mg. Peggioramento dell'insonnia, ansia grave, anoressia, (perdita di peso 17 kg.,) aumento di pensieri, intenzioni e progetti di suicidio. Terapia interrotta a seguito del ricovero.

Zoplicone, 7.5 mg. ha dormito. Terapia interrotta a seguito di una eruzione cutanea. La paziente tenta di lasciare l'ospedale contro il parere medico. Trattenuta da tre infermieri il doppio della sua taglia. La paziente minaccia e non collabora. Pensieri paranoidi - crede che il personale dell'ospedale stia cercando di avvelenarla.

Melleril, 50 mg. Collabora.

Lofepramina, 70 mg, aumentato a 140 mg, poi a 210 mg. Recupera 12 kg di peso. Perdita della memoria a breve termine. Nessun'altra reazione.

Lite con il dottore giovane che ha accusato di tradimento dopo di che si rasata la testa e si tagliata il braccio con una lametta.

La paziente viene dimessa e affidata alla comunit all'arrivo al pronto soccorso di un paziente in crisi psicotica acuta che ha pi bisogno di lei di un letto in ospedale.

Citalopram, 20 mg. Tremito mattutino. Nessun'altra reazione.

Lofepramina e Citalopram assunti in modo disordinato dopo che la paziente si stufata degli effetti collaterale e dell'assenza di miglioramenti tangibili. Sintomi di crisi di astinenza: vertigini e confusione. La paziente ha continuato a cadere, svenire e correre davanti alle macchine. Idee maniacali - crede che il terapeuta sia l'anticristo.

Fluoxetina cloridrato, nome commerciale Prozac, 20 mg, aumentati a 40 mg. Insonnia, appetito irregolare, (perdita di peso di 14 kg), ansia grave, incapacit di raggiungere l'orgasmo, pensieri omicidi nei confronti di molti dottori e produttori di medicinali. Cura interrotta.

Stato d'animo: Incazzata.

Sentimenti: Incazzatissima.

Trazina, 100 mg. Ha dormito. Pi calma.

Venlafaxina, 75 mg, aumentati a 150 mg, poi a 225 mg.

Vertigini, pressione bassa, emicranie. Nessun'altra reazione. Cessano.

La paziente rifiuta il Seroxat. Ipocondria - cita intermittenti e gravi perdite di memoria come segno di discinesia e demenza tardiva.

Ha rifiutato ogni ulteriore cura.

100 aspirine e una bottiglia di Cabernet Sauvignon Bulgaro del 1986. La paziente si svegliata in una pozza di vomito e ha detto: <<Dormi come un cane e ti sveglierai piena di pulci>>: Forti dolori allo stomaco. Nessun'altra reazione.

. . .

Lo sportello si apre

Luce fredda

la televisione parla

piena di occhi

i fantasmi del luogo

ed ora ho tanta paura

vedo delle cose

sento delle cose

non so chi sono

fuori la lingua

pensiero bloccato

il frammentarsi progressivo della mia mente

Da dove comincio?

Dove mi fermo?

Come comincio?

(visto che intendo continuare)

Come faccio a fermarmi?

Come faccio a fermarmi?

Come faccio a fermarmi?

Come faccio a fermarmi?

Come faccio a fermarmi? Una dose di sofferenza

Come faccio a fermarmi? che mi fora i polmoni

Come faccio a fermarmi? Una dose di morte

Come faccio a fermarmi? che mi spreme il cuore

Morir

non ancora

ma ci siamo

per favore...

Soldi...

Moglie...

Ogni atto un simbolo

il cui peso mi schiaccia

Una linea tratteggiata sulla gola

TAGLIARE QUI

NON LASCIATE CHE QUESTA COSA MI UCCIDE

MI UCCIDERA MI SCHIACCERA E MI MANDERA ALL'INFERNO

Ti prego salvami da questa follia che mi divora

una morte preterintenzionale

Credevo che non avrei parlato mai pi

ma ora so che c' qualcosa di pi nero del desiderio

forse mi salver

forse mi uccider

un lugubre fischio che il grido di crepacuore attorno alla coppa diabolica

sul soffitto della mia mente

una coperta di piattole

ferma questa guerra

Mi sento le gambe vuote

Niente da dire

E questo il ritmo della pazzia

. . .

- Ho gassato gli Ebrei, ho ucciso i Curdi, ho bombardato gli Arabi, mi sono scopata dei bambini piccoli

imploravano piet, i campi minati sono miei, tutti hanno abbandonato il party per colpa mia, ti succhier via

quegli occhi di merda e li mander a tua madre in una scatola e quando muoio mi reincarner in tuo figlio

ma cinquanta volte peggio e come una pazza trasformer la tua vita in un inferno vivente NON VOGLIO

NON VOGLIO NON VOGLIO NON MI GUARDARE

- Tranquilla.

- NON MI GUARDARE

- Tranquilla. Ci sono io.

- Non mi guardare

. . .

Siamo anatema

i paria della ragione

Perch sono ferit?

Ho visto immagini di Dio

tutto passer

Mettetevi all'opera:

prima che siate ridotti in pezzi

tutto passer

Quando avrete visto la luce della disperazione

il bagliore dell'angoscia

sarete condotti nelle tenebre

se c' rovina

(ci sar rovina)

i nomi dei colpevoli saranno gridati dall'alto dei tetti

Temi Dio

e le sue perfide adunate

la dermatosi sulla pelle, l'agitazione nel cuore

la coperta di piattole su cui danziamo

questo infernale stato di assedio

Tutto passer

tutte le parole del mio fiato fetido

Ricorda la luce e credi nella luce

Cristo morto

e i monaci sono i estasi

Noi siamo gli abietti

che destituiscono i nostri capi

e bruciano incenso a Baal

Niente per sempre

(niente di niente)

frustare spremere colpire bruciare tremare sfiorare ondeggiare sfiorare tremare bruciare colpire bruciare lanciare sfiorare premere sfiorare spremere tremare ondeggiare frustare bruciare frustare colpire frustare premere frustare ondeggiare frustare tremare bruciare sfiorare

Vittima. Carnefice. SPettatore.

colpire bruciare ondeggiare tremare lanciare tremare bruciare frustare spremere premere sfiorare frustare lanciare tremare sfiorare tremare colpire tremare lanciare bruciare sfiorare premere tremare spremere premere colpire lanciare tremare bruciare tremare lanciare

il mattino porta la disfatta

spremere frustare colpire frustare ondeggiare tremare lanciare colpire spremere sfiorare tremare colpire frustare premere lanciare premere sfiorare tremare spremere bruciare tremare sfiorare lanciare sfiorare ondeggiare bruciare premere bruciare lanciare tremare frustare

dolce pena

che dice io esisto

tremare colpire frustare sfiorare spremere premere bruciare frustare premere frustare colpire tremare lanciare premere bruciare frustare sfiorare tremare ondeggiare lanciare tremare sfiorare premere bruciare frustare premere frustare colpire lanciare tremare bruciare

e una vita pi sana domani

. . .

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. . .

La lucidit si trova nel centro di convulsione, l dove la follia viene consumata dall'anima spaccata in due.

Mi conosco

.

Mi vedo.

La mia anima persa in una ragnatela di ragioni

tessuta da un dottore per aumentare il numero dei sani.

Alle 4 e 48

dormir.

sono venuta da te per essere guarita.

Tu sei il mio dottore, il mio salvatore, il mio giudice onnipotente, il mio prete, il mio Dio, il chirurgo della mi anima.

Ed io sono la tua discepola verso la lucidit.

. . .

per realizzare traguardi e ambizioni

per superare gli ostacoli e raggiungere uno standard elevato

per far crescere l'autostima e mettendo a frutto il mio talento

per superare le resistenze

per aver controllo e influenza sugli altri

per difendermi

per difendere il mio spazio psicologico

per affermare il mio io

per avere attenzioni

per essere guardata e ascoltata

per eccitare, stupire, affascinare, scioccare, incuriosire, divertire, intrattenere o sedurre gli altri

per essere libera dalle restrizioni della societ

per fare resistenza alle coercizioni e alle costrizioni

per essere indipendente ed agire seguendo i miei desideri

per sfidare le convenzioni

per evitare il dolore

per evitare la vergogna

per cancellare le umiliazioni subite con nuove azioni

per mantenere il rispetto di me stessa

per reprimere la paura

per superare la debolezza

per essere parte di

per essere accettata

per risultare attraente ed essere felicemente corrisposta

per conversare in modo amichevole, per raccontare storie, scambiare sensazioni, idee,segreti

per comunicare, conversare

per ridere e fare scherzi

per guadagnarsi l'affetto dell'Altro desiderato

per saper accettare e rimanere fedele all'altro

per godere dei rapporti sessuali con l'Altro

per nutrire, aiutare, proteggere, coccolare, consolare, sostenere, curare o guarire

per essere nutrita, aiutata, protetta, coccolata, consolata, sostenuta, curata o guarita

per dar vita ad un piacevole, durevole, solidale reciproco rapporto con l'Altro, tuo pari

per essere perdonata

per essere amata

per essere libera

. . .

- Hai visto il peggio di me.

- Si.

- Non so nulla di te.

- No.

- Ma mi piaci.

- Mi piaci.

(Silenzio).

- Sei la mia ultima speranza.

(Un lungo silenzio).

- Sbagli veramente.

(Un lunghissimo silenzio).

- Di amici ne hai.

(Un lungo silenzio).

Hai un sacco di amici.

Cosa offri ai tuoi amici per renderli cos premurosi?

(un lungo silenzio).

Cosa offri ai tuoi amici per renderli cos premurosi?

(Un lungo silenzio).

Cosa gli offri?

(Silenzio).

Il nostro un rapporto professionale. Secondo me un bel rapporto. Ma di tipo professionale.

(Silenzio).

Sento il tuo dolore ma non posso prendere in mano la tua vita.

(Silenzio).

Starai bene. Sei forte. Sono sicuro che starai bene perch mi piaci e non pu piacere una persona se non si piace. Le uniche persone per cui sto in pensiero sono quelle che non mi piacciono perch si odiano cos

tanto che non permettono a nessuno di amarle. Ma tu mi piaci moltissimo. Mi mancherai. E sono sicuro che starai bene.

(Silenzio).

Quasi tutti i miei clienti vogliono uccidermi. Quando esco di qui alla fine della giornata ho bisogno di tornare a casa dalla mia donna e rilassarmi. Ho bisogno di stare con i miei amici davvero.

(Silenzio).

Cazzo io lo odio questo lavoro ho bisogno di amici sani.

(Silenzio).

Scusa.

- Non colpa mia.

- Scusa ho sbagliato.

- No. Non colpa tua. Scusa.

(Silenzio).

Stavo cercando di spiegare-

- Lo so. Sono arrabbiata perch capisco, non perch non capisco.

. . .

Ingrassata

Arenata

Scaraventata lontano

il mio corpo scompensa

il mio corpo vola in pezzi

pi nulla cui aggrapparsi

pi di quanto non abbia gi fatto

tu avrai per sempre un pezzo di me

perch hai avuto la mia vita tra le mani

quelle mani brutali

questo mi distrugger

credevo fosse silenzioso

finch non diventato silenzioso

come hai fatto a darmi questo dolore?

Non ho mai capito

cos' che non devo sentire

come un uccello in volo in un cielo gonfio

la mia mente tormentata dai lampi

mentre vola via dal tuono che li segue

Lo sportello si apre

Luce fredda

e Niente

Niente

non vedo Niente

Cosa sono?

la bambina dei no

da una camera della tortura all'altra

una terribile sequenza di errori imperdonabili

ogni gradino della via su cui sono caduta

La disperazione mi spinge al suicidio

Un'angoscia che i dottori non riescono a curare

E non vogliono capire

Spero che tu non capisca mai

Perch mi piaci

Mi piaci

Mi piaci

ancora quell'acqua nera

profonda come sempre

fredda come il cielo

ferma come il mio cuore quando non sente la tua voce

congeler all'inferno

certo che ti amo

mi hai salvato la vita

vorrei che non l'avessi fatto

vorrei che non l'avessi fatto

vorrei che mi avessi lasciato sola

un film in bianco e nero di si o no si o no si o no si o no si o no si o no

Ti ho sempre amata

anche quando ti odiavo

Come sono?

come mio padre

oh no oh no oh no

Lo sportello si apre

Luce fredda

inizia la rottura

non so pi dove guardare

Stanca di tutte queste ricerche

Telepatia

e speranza

Guardare le stelle

predire il passato

e cambiare il mondo con un'eclisse d'argento

l'unica cosa che eterna la distruzione

stiamo tutti per andarcene

cercando di lasciare un segno pi duraturo del mio

Non mi sono mai uccisa prima quindi non cercate precedenti

Ci che avvenuto prima fu solo l'inizio

un terrore ciclico

che non la terra

una rivoluzione

Caro Dio, caro Dio, cosa devo fare?

Vedo solo

neve

e nera disperazione

Non c' posto per una svolta

un'inutile sparata morale

l'unica alternativa all'omicidio

Per favore non tagliatemi tutta per scoprire come sono morta ve lo dico io come sono morta

Cento di Lofepramina, quarantacinque di Zoplicone, venticinque di Temazepam, e venti di Mellerin

Tutto quello che avevo

Gi in gola

Un taglio

Impiccata

E' fatta

guardatelo l'Eunuco

dai pensieri castrati

teschio

scarico

la cattura

il rapimento

la rottura

di un'anima

una sinfonia per uno strumento solo

alle 4 e 48

l'ora felice

in cui l'oscurit mi fa visita

dolce oscurit

che mi penetra negli occhi

Io non conosco peccato

questo il male del diventare grandi

questo bisogno vitale per cui morirei

essere amata

Muoio per una a cui non importa

Muoio per una che non sa proprio

mi stai spezzando

Parla

Parla

Parla

dieci metri di arena di fallimento

non mi guardare

La mia ultima tappa

Nessuno parla

Convalidatemi

Autenticatemi

Guardatemi

Amatemi

la mia ultima sottomissione

il mio ultimo fallimento

la pollastra balla ancora

la pollastra non si ferma

penso che tu pensi a me

come volevo pensassi a me

l'ultima fase

l'ultima tappa quella finale

pensa a tua mamma ora

pensa a tua mamma

Cade una neve nera

anche nella morte mi tieni

mai libera

Non ho nessuna voglia di morire

nessun suicida ne ha mai avuta

guardatemi scompaio

guardatemi

scompaio

guardatemi

guardatemi

guardate

Una me che non ho mai conosciuto, il volto impresso sul rovescio della mia mente

per favore aprite le tende

. . .

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