Punti di vista

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PUNTI DI VISTA

PUNTI DI VISTA

di Antonello Coggiatti

PERSONAGGI

DANIELA

FILIPPO

 

  Musica, apertura sipario. BUIO in scena. Grida, rumore di piatti rotti, poi sirene della polizia. Cono di luce su Daniela. Commissariato

DANIELA: buongiorno signor commissario

  cono di luce su Filippo

FILIPPO: commissario buonasera! Sempre qui?! Lo dice come se fosse tutti i giorni!

DANIELA: grazie per avermi ricevuta. Dopo la litigata di ieri sera non ce la faccio più

FILIPPO: basta! Non si può andare avanti così

DANIELA: ah, lui mi ha denunciata?

FILIPPO: e su quale base mi denuncia?

DANIELA: questa volta io non c’entro nulla!

FILIPPO: ha iniziato lei

DANIELA: anzi, a dirla tutta io non c’entro mai nulla

FILIPPO: inizia sempre lei

DANIELA: è un orso

FILIPPO: è una strega

DANIELA: fa di tutto per rendermi la vita impossibile

FILIPPO: mi massacra anche se respiro

DANIELA: e poi è permaloso da morire, non gli si può dire nulla

FILIPPO: la prende sempre male anche se le fai un complimento

DANIELA: è puntiglioso

FILIPPO: distratta

DANIELA: lento

FILIPPO: frenetica

DANIELA: precisino

FILIPPO: disordinata

DANIELA/FILIPPO: basta! Siamo troppo diversi!

DANIELA: no, non si può fare pace

FILIPPO: troppo tardi. Siamo arrivati al punto di non ritorno

DANIELA: certo che sono sicura, non sarei qui altrimenti

FILIPPO: è stata una decisione dura

DANIELA: ma è giusto così

FILIPPO: sì, è giusto così

DANIELA: cosa vuole che le dica?! Sono una persona semplice, ho un carattere mite, profondamente devota. Ecco, non sono mai rimasta con le mani in mano: per esempio durante gli studi per laurearmi ho sempre lavorato. Non lo dico per farle un bel quadretto di me ma per far vedere la differenza! … Come con chi? Con lui! Fa il meccanico ma sono più le ore che passa al bar di quelle che passa in officina

FILIPPO: tutto mi si può dire ma non che io sia sfaticato! Commissario non si faccia convincere. Lo sa anche lei come sono le donne: quelle ti incastrano il cervello con le parole … Al bar?! Ma come faccio a passare tutto il giorno al bar? Affitto dell’officina, affitto di casa, rata della macchina, assicurazione: come faccio a pagare se sto tutto il giorno al bar?

DANIELA: e poi è uno schifoso! Fa sempre commenti sulle donne senza pensare che ci sono io … No, non mi ha mai tradita che io sappia, però anche il “guardare non toccare” non è bello!

FILIPPO: io sono una persona talmente morigerata che dai! Da quando io e Daniela stiamo insieme neanche con gli amici faccio commenti sulle ragazze! (la luce su Filippo si spegne, esce)

DANIELA: avrei dovuto capirlo subito! Ci siamo conosciuti nel ristorante in cui io lavoravo

  Ristorante (Punto di vista Daniela)

FILIPPO: (entra in scena, si siede al tavolo) cameriera!

DANIELA: buonasera

FILIPPO: me lo porta il menù o lo devo prendere da solo?!

DANIELA: subito! (esce, rientra portando il menù)

FILIPPO: e la carta dei vini?

DANIELA: sì, mi scusi. (esce, rientra portando la carta dei vini) È solo?

FILIPPO: quindi?

DANIELA: nulla. Era per chiedere

FILIPPO: chiedere, chiedere! Sono io che devo chiedere! Una bistecca!

DANIELA: cottura?

FILIPPO: al sangue. Se respira è anche meglio!

DANIELA: bene. Contorno?

FILIPPO: che avete?

DANIELA: patate o cicoria

FILIPPO: patate no?!

DANIELA: al forno o fritte?

FILIPPO: sembro un tipo da patata fritta?

DANIELA: no

FILIPPO: ah, non sono un tipo da patata fritta?

DANIELA: ma che ne so! (esce)

  Commissariato

FILIPPO: vede commissario, il nostro primo incontro è stato uno scontro. Io ero andato a un ristorante da solo perché un amico mi aveva appena dato buca

  Ristorante (Punto di vista Filippo)

DANIELA: (entrando) che porto?

FILIPPO: buonasera

DANIELA: che porto?

FILIPPO: potrei avere il menù?

DANIELA: (sbuffa. Esce, rientra portando il menù e lo tira sul tavolo) che porto?

FILIPPO: ehm…

DANIELA: che porto?

FILIPPO: (si comincia ad agitare) non so…

DANIELA: che porto?

FILIPPO: forse…

DANIELA:  e dai!

FILIPPO: (sempre più agitato) una bistecca

DANIELA: e ti serviva il menù? Sangue?

FILIPPO: prego?

DANIELA: la cottura!

FILIPPO: sì, al sangue grazie

DANIELA: contorno?

FILIPPO: cosa c’è?

DANIELA: patate o cicoria!

FILIPPO: patate!

DANIELA: forno o fritte?

FILIPPO: al forno grazie

DANIELA: nient’altro?

FILIPPO: avete del vino …

DANIELA: pure?!

FILIPPO: a posto così!

  Commissariato

DANIELA: ha fatto bene a vedere prima me, lui le darebbe una sua versione dei fatti tutta distorta. E che non lo conosco?! Sa quante volte incontrando un amico comune mi sono sentita dire che io avevo fatto questa o quell’altra cosa? Tante, tantissime volte. È un bugiardo, un meschino bugiardo!

FILIPPO: sincero fino alla morte! Questo dicono di me i miei amici! Sono un uomo tutto d’un pezzo, quando prendo un impegno lo porto fino in fondo. Pensi che ho iniziato a fare il meccanico da quando stavo al liceo. Il pomeriggio andavo ad aiutare Augusto, un amico di papà. Per me era un gioco, come le costruzioni dei bambini: smonta e rimonta! Dopo il liceo sono stato assunto a tempo pieno e quando Augusto è andato in pensione l’officina l’ho presa in mano io

DANIELA: un altro bel fenomeno Augusto! Oltre alla professione gli ha trasmesso i vizi! Pensi che il giorno dopo lo spiacevole incontro al ristorante mi si ruppe la macchina; mi indicarono l’officina più vicina e ovviamente era la sua!

  Officina (Punto di vista Daniela)

FILIPPO: (rivolgendosi a una passante) a bella! Registratina alle valvole? Te la darei una manata sul carburatore! Che dici lo usiamo sto spinterogeno?

DANIELA: (si avvicina, lui non la vede) mi scusi?!

FILIPPO: (girandosi) dica! (la vede) Ah, ma guarda un po’ chi abbiamo qui?!

DANIELA: chi abbiamo?

FILIPPO: non sei la cameriera di ieri sera?

DANIELA: perché?

FILIPPO: ma allora ti sono piaciuto! Come hai fatto a trovarmi? (le comincia a girare intorno)

DANIELA: mi si è fermata l’auto!

FILIPPO: hai fatto bene!

DANIELA: ho fatto bene? Ma si è rotta!

FILIPPO: tranquilla, non c’è bisogno di usare questi espedienti. Ormai ho capito (la prende)

DANIELA: capito cosa?

FILIPPO: che mi vuoi!

DANIELA: ha le mani sporche!

FILIPPO: dammi del tu!

DANIELA: hai le mani sporche!

FILIPPO: immagina che sia un olio per massaggi molto sexy!

DANIELA: ma è grasso per motori

FILIPPO: e tu immagina!

DANIELA: fa schifo!

FILIPPO: silenzio piccola. Non roviniamo questo momento magico con le parole

DANIELA: tu sei tutto matto (si divincola)

FILIPPO: sì, matto di te! (si lancia verso di lei, lei si sposta e lui va a vuoto)

  Commissariato

FILIPPO: il giorno che è venuta in officina ho perso la testa per lei: quella ragazza che la sera prima al ristorante mi aveva trattato come una pezza da piedi mi piaceva. In quell’occasione sono stato io quello brusco, è vero, ma fu più forte di me

DANIELA: quello stesso giorno ci siamo messi insieme … Non lo so. Sarò stato il fascino del selvaggio. Mi piaceva, ecco tutto!

FILIPPO: inizio a razzo

DANIELA: mai successa una cosa del genere

FILIPPO: abbiamo passato un primo periodo fantastico!

DANIELA: eravamo inseparabili, i classici piccioncini

FILIPPO: coccole, carezze, baci

DANIELA: un sogno

FILIPPO: tutto perfetto … Dopo la perfezione è arrivata la perversione. Così, di botto, senza il minimo preavviso. Si ricorda commissario la prima volta che io e lei ci siamo incontrati? Due giorni ho passato qui in commissariato! Ora finalmente posso dirglielo il perché: è stata lei! Lei mi ha costretto con uno squallido ricatto morale!

  Supermercato(Punto di vista Filippo)

DANIELA: (entra con un carrello della spesa) ah, sei qui! È dal reparto surgelati che ti ho perso!

FILIPPO: cercavo il tonno al naturale

DANIELA: e lo cerchi qui? Non vedi che ci sono solo biscotti?!

FILIPPO: sì, infatti

DANIELA: comunque l’ho già preso io

FILIPPO: scusa ma te l’ho detto che io con i supermercati …

DANIELA: sì, sì! Lascia perdere. Senti, ho fatto un conto veloce: con i soldi non ci arrivo, ho preso qualcosa di troppo

FILIPPO: non c’è problema, pago io …

DANIELA: no, no!

FILIPPO: lasciamo qualcosa e torniamo a prenderla dopo?

DANIELA: non faccio viaggi a vuoto

FILIPPO: allora che vuoi fare?

DANIELA: (prende un pacco di biscotti dal carrello e lo da a Filippo) mettilo sotto al maglione!

FILIPPO: cosa?!

DANIELA: mettilo sotto, sbrigati!

FILIPPO: ma non si fa. È rubare!

DANIELA: bravo, ruba!

FILIPPO: ma sei impazzita?

DANIELA: ruba ho detto!

FILIPPO: Daniela non puoi chiedermi di fare una cosa del genere

DANIELA: e invece te la chiedo

FILIPPO: ti prego

DANIELA: prega chi vuoi ma non me! Ci tieni a me?

FILIPPO: sì

DANIELA: mi vuoi bene?

FILIPPO: sì che ti voglio bene

DANIELA: davvero?

FIIPPO: certo! Che domande

DANIELA: allora ruba

FILIPPO: Daniela …

DANIELA: (urla) ruba!

FILIPPO: sh! Non strillare! Va bene, va bene. Che prendo?

DANIELA: i biscotti!

FILIPPO: ma costano due euro e cinquanta, te li pago io!

DANIELA: non sono i soldi, è il gesto. Se davvero ci tieni a me te li metti sotto al maglione, altrimenti tra noi è tutto finito!

FILIPPO: no, no! Tutto finito no!

DANIELA: e allora dai! Sotto al maglione

FILIPPO: ma si vedranno

DANIELA: se li sistemi bene non sembra un pacco di biscotti, sembra che sei ciccione

FILIPPO: entro magro e esco grasso?

DANIELA: lo sanno tutti che il supermercato è come la televisione: ingrassa!

FILIPPO: lo sanno tutti eh?!

DANIELA: e dai!

FILIPPO: (si infila il pacco di biscotti sotto al maglione) va bene così?

DANIELA: sì. Adesso fa finta di nulla. Ci vediamo fuori (fa per andarsene)

FILIPPO: mi lasci solo?

DANIELA: da solo passi inosservato. Aspetta che io sia uscita e poi vieni

  Daniela esce. Filippo rimane solo, si guarda intorno, cerca di sembrare tranquillo senza riuscirci. Fischietta, comincia ad avvicinarsi all’uscita ma gli cade a terra il pacco di biscotti. Si guarda intorno agitato, va prima da una parte, poi dall’altra, esce. Gridano “Al ladro!”, sirene della polizia

  Commissariato

FILIPPO: capisce commissario? Io: onestissimo professionista trattenuto in commissariato come un ladro per un pacco di biscotti da due euro e cinquanta! … Che tra l’altro neanche erano buoni … No, scusi. Mi è uscita così. Era per dire che io sono stato trattenuto in commissariato per un furtarello quando non ho mai preso neanche una multa

DANIELA: in auto con lui è puro terrore! Prima di tutto andare in macchina con lui vuol dire diventare sordi, poi se è inverno sicuro ti raffreddi! Inoltre se ha il cuore debole signor commissario non salga, guida come se partecipasse a un rally!

  Automobile (Punto di vista Daniela)

FILIPPO: andiamo?

DANIELA: sì

FILIPPO: (entra in auto, aspetta un po’, la guarda) non sali?

DANIELA: non apri la portiera a una signora?

FILIPPO: quale signora?

DANIELA: io …

FILIPPO: dai monta!

  Daniela entra in auto delusa. Filippo abbassa i finestrini, rumore di finestrini elettrici

DANIELA: ma non hai freddo con i finestrini abbassati?

FILIPPO: no!

DANIELA: io sì!

FILIPPO: copriti!

  Filippo avvia il motore, guarda lei, sorride, Daniela ricambia il sorriso. Filippo accende la radio, musica a tutto volume, lei cerca di parlare ma non si sente nulla. Filippo da un paio di colpi di acceleratore, poi inserisce la prima e parte a razzo. Daniela è incollata al sedile con gli occhi sbarrati

  Commissariato

FILIPPO: guida pericolosa? Ma si figuri! Le sembro il tipo?! … Sì eh? L’apparenza inganna! L’abito non fa il monaco! A caval donato non si guarda in bocca! … Infatti non c’entra niente. A che punto eravamo?

DANIELA: mi ha voluto presentare i suoi amici!

FILIPPO: perché non conoscerli? Ormai era un po’ che ci frequentavamo, mi sembrava fosse arrivato il momento giusto

  Casa di Daniela(Punto di vista Filippo)

FILIPPO: ciao amore!

DANIELA: ciao

FILIPPO: c’è tua madre?

DANIELA: perché?

FILIPPO: chi mi ha risposto al citofono?

DANIELA: io!

FILIPPO: ah … Abbiamo appuntamento alle sette con Luca

DANIELA: Luca chi?

FILIPPO: come chi? Quel mio amico di cui ti ho parlato

DANIELA: e perché abbiamo appuntamento con lui?

FILIPPO: lo passiamo a prendere così andiamo insieme. Sandro, Flavio e Monica vengono direttamente al locale

DANIELA: quale locale?

FILIPPO: al ristorante greco, quello che sta …

DANIELA: e con chi andiamo?

FILIPPO: amore ma se è una settimana che ne parliamo! Questa sera usciamo con i miei amici così te li presento!

DANIELA: ne parliamo chi? Sarai tu che ne hai parlato. Con me non lo hai fatto!

FILIPPO: ma io…

DANIELA: non ho nessuna intenzione di uscire con gente che non conosco

FILIPPO: sono amici miei, te li presento. E poi è un po’ che non li vedo!

DANIELA: e ci sarà un motivo no?!

  Commissariato

FILIPPO: alla fine non ci andammo, li chiamai dicendo che non mi sentivo bene. Non so perché l’ho fatto. Vede, io sono così. Ho sempre pensato prima a lei e poi a me

DANIELA: lui, solo lui, lui e basta! Non c’è definizione migliore per descrivere come la pensa. Ha sempre anteposto se stesso agli altri, soprattutto a me. Ci sono state delle eccezioni ma proprio poche! Una volta per esempio ha rinunciato al suo sabato pomeriggio davanti al televisore

FILIPPO: motocross! Ne vado matto. Il fine settimana seguo tutte le gare in televisione. Ma quando ne ho la possibilità prendo i biglietti e lo vado a vedere dal vivo. Mi piace sentire il rombo dei motori, l’odore del fango, le grida della gente

DANIELA: mia madre era stata investita sulle strisce da un motociclista …

  Officina (Punto di vista Daniela)

FILIPPO: che moto era?

DANIELA: cosa te ne importa, si è fatta male

FILIPPO: peccato

DANIELA: beh, sì …

FILIPPO: neanche il marchio?

DANIELA: no!

FILIPPO: oh beh, sono cose che succedono

DANIELA: sempre nel momento sbagliato però

FILIPPO: se conosci le moto lo capisci a colpo d’occhio cos’è

DANIELA: ma …

FILIPPO: bene! Che ore sono?

DANIELA: mi accompagneresti in ospedale, sono troppo scossa per guidare

FILIPPO: ho chiesto che ore sono! Sei sorda?

DANIELA: le due

FILIPPO: è ora di andare allora! Si chiude l’officina, il motocross mi aspetta!

DANIELA: non mi accompagni allora?

FILIPPO: ma dove?

DANIELA: in ospedale

FILIPPO: ti senti male? Ti chiamo l’ambulanza?

DANIELA: da mamma!

FILIPPO: ma dai! Starà bene. Cosa vuoi che le sia successo?!

DANIELA: amore è stata investita

FILIPPO: è ancora viva mi sembra!

DANIELA: ti prego …

FILIPPO: è così importante?

DANIELA: è mia madre!

FILIPPO: appunto!

DANIELA: sì!

FILIPPO: e va bene, andiamo!

DANIELA: grazie

  Ospedale

DANIELA: ciao mamma … Hai visto, c’è anche Filippo!

FILIPPO: (si guarda intorno a disagio) salve

DANIELA: come stai? Come ti senti? … Eh infatti … Ma si è fermato? … Ah, almeno quello!

FILIPPO: (distratto) sì, sono cose che succedono, cose terribili (rimane in disparte, tira fuori una cuffia auricolare dalla tasca e la infila nell’orecchio)

DANIELA: che ti ha detto il medico? È grave? … Un mese?

FILIPPO: solo?

DANIELA: come?

FILIPPO: (giustificandosi) sembrava più grave (torna indietro e continua ad ascoltare la radio)

DANIELA: hanno già fatto tutti i controlli?

FILIPPO: (alla radio) no, non ci voleva!

DANIELA: (senza guardarlo) è vero, non ci voleva proprio … E papà è già venuto? No?!

FILIPPO: (alla radio) ma no, non si fa così!

DANIELA: (si gira) avrà avuto da fare

FILIPPO: eh?

DANIELA: sai che lavoro fa, magari non è riuscito a liberarsi

FILIPPO: ma chi?

DANIELA: papà

FILIPPO: ah, sì infatti!

DANIELA: (alla madre) però adesso mi devi promettere che stai tranquilla e ti riposi. Che ti volevo chiedere poi? … Mi sono dimenticata

FILIPPO: (alla radio) e no! Non mi puoi cadere così proprio ora

DANIELA: amore capita

FILIPPO: ma non così! Dai!

DANIELA: non farla tragica, se mi viene in mente glielo chiedo

  Commissariato

DANIELA: capisce che tipo di persona che ho avuto al mio fianco? Mamma era in quel letto d’ospedale e lui con le cuffiette alle orecchie!

FILIPPO: la mia è soltanto sana passione sportiva! Lo sa commissario cosa non è sano? La gelosia! È gelosa! Gelosa da morire! Mi fa passare per un maniaco. Io che avevo occhi solo per lei …

  Negozio di abbigliamento (Punto di vista Filippo)

DANIELA: (entra con le numerose buste dei negozi in cui sono già stati in mano) amore che guardi?

FILIPPO: niente

DANIELA: (dandogli le buste) tieni queste che almeno fai qualcosa

FILIPPO: sì. Abbiamo finito?

DANIELA: finito?! Siamo appena arrivati! … Non vedo la commessa

FILIPPO: è passata prima, sarà andata di là!

DANIELA: ah, l’hai guardata!

FILIPPO: ho visto che andava …

DANIELA: e com’era? Era bella?

FILIPPO: chi?

DANIELA: la commessa era bella? Era più bella di me?

FILIPPO: ma amore …

DANIELA: ma amore un corno! Cos’è?! Non ti basto?

FILIPPO: io veramente non ho detto …

DANIELA: cosa? Cos’è che non hai detto? Dimmelo!

FILIPPO: niente

DANIELA: me lo devi dire!

FILIPPO: ma non ho detto niente!

DANIELA: è possibile che ti vuoi portare a letto tutte quelle che incontri? Dimmi: è possibile?

FILIPPO: amore lo sai che tu sei l’unica per me!

DANIELA: non ci casco. Troppe volte hai fatto così!

FILIPPO: quando mai ho fatto così?

DANIELA: sempre! Stai sempre a guardare: la ragazza del bar, quella della pizzeria, la segretaria della tua palestra, l’insegnante di salsa e ora anche la commessa del negozio!

FILIPPO: come faccio a guardare le altre se sto con la donna perfetta?!

DANIELA: e chi sarebbe questa?

FILIPPO: … tu!

DANIELA: ma per favore! Dammi queste cose (prende le buste, esce)

  Commissariato

DANIELA: dice sempre che sono gelosissima ma lui è peggio! È uno di quelli non gelosi che deve far vedere di essere geloso!

FILIPPO: lei è gelosa, pure io un po’. Non ai suoi livelli, ma non vuol dire che non lo sia. Daniela però tende a sminuire quei miei momenti di gelosia, peraltro giustificata!

DANIELA: finto geloso e pure senza motivo! Pensava mi facesse piacere vedere quelle scene di finta gelosia?

FILIPPO: il caso più eclatante è stato alla sua laurea!

  Università(Punto di vista Filippo)

DANIELA: allora come sono andata?

FILIPPO: bene! Centodieci con lode e toccata di culo!

DANIELA: toccata di cosa?

FILIPPO: hai capito benissimo

DANIELA: non capisco a che ti riferisci

FILIPPO: a quel tizio che t’ha abbracciata e baciata

DANIELA: Enrico?!

FILIPPO: non so il nome

DANIELA: ma Enrico è l’assistente del professore

FILIPPO: e ti può mettere la mano sul culo?

DANIELA: si voleva congratulare

FILIPPO: quindi adesso tutti quelli che si vorranno congratulare con te ti daranno una palpata?

DANIELA: non mi ha palpata!

FILIPPO: non sono cieco, ho visto

DANIELA: visto cosa?

FILIPPO: la sua mano su di te

DANIELA: smettila dai!

FILIPPO: ma smetto cosa?

DANIELA: non ci crede nessuno

FILIPPO: ma se hanno visto tutti!

DANIELA: quanto sei carino quando provi a fare il geloso

FILIPPO: sono geloso!

DANIELA: e va bene: sei geloso!

FILIPPO: ci prova?

DANIELA: no!

FILIPPO: ci sei uscita?

DANIELA: beh …

FILIPPO: che significa “beh”?

DANIELA: non da sola. Eravamo un gruppo di persone che andavano a cena. Cosa c’è di male?

FILIPPO: tutto se c’era anche quello!

DANIELA: perché, cos’ha che non va?

FILIPPO: ti ha palpato il culo!

DANIELA: ma sarà stato di sfuggita, per sbaglio!

FILIPPO: sì eh?! (tira fuori la telecamera) Non volevo arrivare a questo ma visto che matti così … Guarda un po’! (le mostra il filmato)

DANIELA: mah! Da quest’angolazione non si può dire …

FILIPPO: è chiarissimo!

DANIELA: ma dai che era una cosa amichevole!

FILIPPO: amichevole un paio di palle!

DANIELA: che dolce che sei! Guarda che a me vai bene anche se non sei geloso. Non c’è bisogno che ti sforzi!

  Commissariato

FILIPPO: commissario se c’è una cosa in cui mi sforzo è nel rimanere calmo

DANIELA: calma e attenzione! Queste le due doti che mancano a Filippo! Gli chiedo un favore? Lui risponde “sì”, “certo”, “vai tranquilla” … Ma sappiamo tutti che tranquilla non ha fatto una bella fine

  Doppio ambiente, cellulari (Punto di vista Daniela)

FILIPPO: (gli squilla il cellulare, risponde) ciao amore

DANIELA: amore dove sei?

FILIPPO: sono uscito ora dall’officina

DANIELA: ti posso chiedere un favore?

FILIPPO: un favore?

DANIELA: piccolo, piccolo

FILIPPO: e chiedi

DANIELA: passeresti al negozio di animali a prendere la sabbietta e le scatolette per il gatto che oggi non ho proprio avuto tempo?

FILIPPO: (mentre Daniela parla, vede un amico, toglie il telefono da vicino all’orecchio) ohi! Grande, come stai? … Io tutto a posto. Tuo fratello è tornato? … Salutalo! Ciao!

DANIELA: amore?! … Amore?

FILIPPO: (rimette il telefono all’orecchio) eh?!

DANIELA: ma stavi parlando?

FILIPPO: no!

DANIELA: mi hai sentita?

FILIPPO: certo che ho sentito

DANIELA: ok. Allora va bene?

FILIPPO: sì, sì che va bene

DANIELA: ci vediamo dopo?

FILIPPO: ci vediamo dove?

DANIELA: non passi a casa mia?

FILIPPO: a casa tua?

DANIELA: preferisci che ci vediamo da un’altra parte?

FILIPPO: no. Va bene casa tua. Ci vediamo dopo (chiudono la telefonata)

  Casa Daniela

FILIPPO: ciao amore

DANIELA: ciao (si baciano)

FILIPPO: come stai?

DANIELA: bene. Hai preso le cose?

FILIPPO: le cose?

DANIELA: non le hai prese?

FILIPPO: che dovevo prendere?

DANIELA: la sabbietta e le scatolette per il gatto!

FILIPPO: non me l’hai detto!

DANIELA: ma se t’ho telefonato!

FILIPPO: ma non me l’hai mica detto!

  Commissariato

DANIELA: basterebbe il cervello di un lombrico per mantenere l’attenzione quei due secondi necessari, ma è evidente che l’ho sempre sopravvalutato

FILIPPO: sono solo un po' distratto commissario, niente di ché … Domani?

DANIELA: come domani?

FILIPPO: tornare domani?

DANIELA: va bene, ma non pensavo ci volesse tanto tempo

FILIPPO: una soluzione alternativa dice?

DANIELA: non credo proprio sia il caso

FILIPPO: come le ho detto prima è tardi, siamo al punto di non ritorno

DANIELA: era inevitabile che succedesse. Stava andando avanti così da troppo tempo

FILIPPO: alle due qui? Va bene

DANIELA: allora ci vediamo domattina

  Fuori dal commissariato

FILIPPO: (prende il cellulare) Matteo ho bisogno di una mano! … Posso dormire da te questa notte? … Che è successo?! M’ha denunciato! … No lascia perdere. Sono cose che succedono … troppo buono? Veramente pure io l’ho denunciata … Infatti, non è proprio il caso che torni a casa … Grazie. Sei un amico

DANIELA: (al telefono) mamma questa sera dormo a casa tua … Sì, ho litigato con Filippo … Come “evvai”?! … No, non ci siamo lasciati. Non ancora … Però questa sera proprio non ci voglio tornare a casa … Sì. Senti nel pomeriggio devo fare qualche giro, ci vediamo per cena ok? … A dopo! Ciao

  Commissariato

DANIELA: buongiorno signor commissario

FILIPPO: commissario buon … Superato mezzogiorno si dice buonasera vero? Perché a me non viene mai di dire buonasera se c’è ancora il sole! … Sì, scusi!

DANIELA: quanto altro tempo ci vorrà? Tanto per sapere visto che sono due giorni che sposto appuntamenti a studio

FILIPPO: anche ieri ha detto che non ci sarebbe voluto molto … Beato lei che non ha fretta!

DANIELA: le racconto di quando siamo andati a vivere insieme …

  Casa Daniela e Filippo (Punto di vista Daniela)

DANIELA: (dolce e delicata) amore?! Amore ci sei? Amore mio? Amore mio dolce sei qui? (entra Filippo, si è appena svegliato) Amore!

FILIPPO: amore un cazzo!

DANIELA: amore cosa è successo?

FILIPPO: stavo dormendo!

DANIELA: oddio scusa!

FILIPPO: scusa che? Ormai mi hai svegliato!

DANIELA: non lo sapevo amore, mi dispiace

FILIPPO: ma se t’ho mandato un sms per dirti di non svegliarmi!

DANIELA: non l’ho visto (prende il cellulare) Scusa amore, avevo il silenzioso

FILIPPO: che vuoi?

DAIELA: nulla!

FILIPPO: è per questo che sono stato svegliato? Per niente?

DANIELA: ho fatto la spesa

FILIPPO: e dovevi fare l’annuncio?

DANIELA: volevo chiederti se mi aiutavi a portarla in casa

FILIPPO: portatela da sola!

  Commissariato

DANIELA: le pare una risposta carina?

FILIPPO: le ha raccontato di quella volta della spesa? Commissario non so cosa abbia detto ma mi faccia dire come sono andate le cose: erano due giorni che non riuscivo a dormire bene, quel giorno decisi di chiudere prima l’officina per riposarmi un po’. Le mandai un sms per dirglielo. Ho spento il cellulare, staccato il telefono di casa e tolto il cicalino dal citofono per essere sicuro che nessuno mi disturbasse, quando …

  Casa Daniela e Filippo (Punto di vista Filippo)

DANIELA: (entra, grida fortissimo e sguaiata) amore! Amore?! Ci sei? Se ci sei rispondi! Non farmi chiamare sempre cento volte! (entra Filippo) Ah, ci sei! Perché non rispondi quando chiamo?

FILIPPO: stavo dormendo!

DANIELA: e va beh! Ormai sei sveglio. Vai a prendere la spesa che sta in macchina!

FILIPPO: adesso?

DANIELA: no, domani! Certo che è adesso!

FILIPPO: quante cose sono?

DANIELA: che te ne importa?

FILIPPO: l’ascensore è rotto

DANIELA: saranno neanche dieci buste

FILIPPO: mi dai una mano così facciamo prima?

DANIELA: sempre a lamentarti!

FILIPPO: ma veramente …

DANIELA: sbrigati!

  Commissariato

DANIELA/FILIPPO: capisce la mia situazione?

FILIPPO: da quando siamo andati a vivere insieme si è scatenata! Sono uscite fuori cose che non sospettavo neanche lontanamente … Quando dobbiamo andare da qualche parte, improvvisamente, perde la cognizione del tempo

DANIELA: mi mette un’ansia! Dobbiamo uscire? Mi sta con il fiato sul collo. Modello avvoltoio!

FILIPPO: è possibile impiegare tre quarti d’ora per scegliere un paio di orecchini?

DANIELA: è possibile aspettare tre quarti d’ora in auto con il motore acceso?

  Appartamento Daniela e Filippo (Punto di vista Filippo)

FILIPPO: amore credo sia meglio che inizi a prepararti

DANIELA: e perché?

FILIPPO: dobbiamo uscire al massimo tra un’ora

DANIELA: hai detto nulla! Sai quante cose si fanno in un’ora?!

FILIPPO: però non hai ancora iniziato

DANIELA: adesso vado, stai calmo!

FILIPPO: sto calmo, sto calmo. Era solo per dire che di tempo non …

DANIELA: mi devo solo fare la doccia

FILIPPO: la doccia?

DANIELA: preferisci che vengo così?!

FILIPPO: è che di solito ci metti almeno mezz’ora a fare la doccia

DANIELA: abbiamo un’ora intera

FILIPPO: poi ti devi vestire, fare i capelli, truccare …

DANIELA: sei veramente fastidioso quando fai così. Non posso avere le mie esigenze, i miei tempi?

FILIPPO: certo!

DANIELA: allora cosa?

FILIPPO: magari però inizia per tempo

DANIELA: ecco! Ecco che vado! Non muore nessuno se facciamo cinque minuti di ritardo

FILIPPO: l’ultima volta tua madre c’è rimasta male

DANIELA: e che te ne importa?! Non la puoi vedere mia madre!

FILIPPO: mi dispiace farla aspettare

DANIELA: non è vero! A te non importa nulla della mamma! Tu fai così perché sei un maniaco dell’orologio! Tu godi nello spaccare il minuto!

  Commissariato

FILIPPO: mi sento dire queste cose solo perché sono l’unico dei due che fa attenzione all’orologio!

DANIELA: mi prendo le mie responsabilità signor commissario: quando mi preparo ho i miei tempi, ma d’altronde quale donna non li ha? Io chiedevo solo un po’ di comprensione: immagini di avere una persona che ti sta addosso tutto il tempo mentre ti prepari!

  Appartamento Daniela e Filippo (Punto di vista Daniela)

FILIPPO: ma ancora così stai?! Vatti a preparare!

DANIELA: amore calmo, c’è tempo

FILIPPO: ma che c’è tempo? Guarda che ore sono: tra nemmeno un’ora dobbiamo uscire!

DANIELA: va bene amore, vado a prepararmi

FILIPPO: ancora stai qui però!

DANIELA: non ti arrabbiare, stai calmo per cortesia

FILIPPO: sto calmo se ti sbrighi

DANIELA: vado, vado

FILIPPO: dove?

DANIELA: a fare la doccia amore!

FILIPPO: ecco! Mezz’ora buttata!

DANIELA: preferisci che non la faccia?

FILIPPO: (annusa l’aria) no, meglio che la fai. Ma sbrigati!

DANIELA: tranquillo, c’è tempo …

FILIPPO: mezz’ora per la doccia, mezz’ora per vestirti, mezz’ora per farti i capelli, mezz’ora per truccarti: tra sei ore siamo pronti ad uscire

DANIELA: cerco di sbrigarmi. Ma amore lo sai che ho i miei tempi

FILIPPO: e perché non hai iniziato a prepararti prima?!

DANIELA: scusa, non ho fatto attenzione all’ora

FILIPPO: quella strega di tua madre sì però! E poi se la prende con me: quella mi odia!

DANIELA: mamma non ti odia!

FILIPPO: sì che mi odia. Dice che godo nell’arrivare tardi!

  Commissariato

DANIELA: mamma l’ha sempre trattato come un figlio: il figlio maschio che non ha mai avuto … sì, ho un fratello, ma che c’entra?!

FILIPPO: la lentezza nel prepararsi è solo uno dei tanti problemi commissario. E tutti insieme questi piccoli problemi formano il grande problema che ci ha portati qui

DANIELA: siamo qui forse per una cosa banale, ma è solo l’ultima delle tante. Spero che non si faccia incantare da quella sua aria da cucciolo abbandonato (si spegne la luce su di lei, esce)

FILIPPO: (fa l’espressione da cucciolo abbandonato) commissario può anche credere che lamentarsi di una donna che impiega tanto a prepararsi sia un luogo comune, ma le sto solo esponendo i fatti per come sono. Un altro fatto?! Il suo disordine! E non mi dica che anche questo è un luogo comune. Di solito sono gli uomini i disordinati e le donne devono corrergli dietro per riordinare; invece sono io quello che corre dietro a lei! (corre via)

  Appartamento Daniela e Filippo (Punto di vista Filippo)

DANIELA: (entra senza scarpe, cerca in giro mentre canticchia “il cielo in una stanza”) amore hai visto le mie scarpe nere? … Amore? … Ho chiesto se hai visto le mie scarpe nere!

FILIPPO: (entrando) amore mi hai chiamato?

DANIELA: e sarebbe anche il caso che tu rispondessi visto che sto facendo tardi!

FILIPPO: scusa amore stavo …

DANIELA: non importa cosa stavi! Hai visto le mie scarpe nere?

FILIPPO: quali?

DANIELA: quelle nere!

FILIPPO: amore le tue scarpe sono tutte nere

DANIELA: dai che hai capito

FILIPPO: ma dici lo stivaletto …

DANIELA: ma che stivaletto?! Ti avrei detto lo stivaletto! Dai quelle così (fa un gesto poco chiaro)

FILIPPO: (non capendo) ah, sì quelle … Dovrebbero stare in camera?

DANIELA: ma no! In camera ci sono quelle nero fumo! Io cerco quelle nero antracite! Come fai a scambiarle?

FILIPPO: beh, un po’ sono …

DANIELA: ma non c’entrano nulla!

FILIPPO: dicevo quelle a tronchetto

DANIELA: quelle a tronchetto? Ma quelle sono nero damasco!

FILIPPO: nero damasco …

DANIELA: eh!

FILIPPO: magari le hai lasciate in bagno

DANIELA: vammi a controllare

FILIPPO: io?

DANIELA: altrimenti avrei detto: “vado a controllare”

FILIPPO: va bene amore, vado (esce)

DANIELA: “io”. Che domande! (si guarda intorno canticchiando “il cielo in una stanza”)

FILIPPO: (rientra con in mano tre paia di scarpe) amore ma è esplosa una bomba in bagno?

DANIELA: (girandosi a guardarlo) perché?

FILIPPO: ci sono centinaia di vestiti. I vigili del fuoco sono ancora alla ricerca di superstiti

DANIELA: ma come siamo spiritosi! (prende una delle tre paia di scarpe) Lo sai che devo uscire di corsa. Quando torno metto a posto

FILIPPO: sì?!

DANIELA: certo! Come se non lo avessi mai fatto

FILIPPO: veramente poi tocca sempre a me mettere a posto

DANIELA: ma sentilo come si lamenta per una volta che ha sistemato una maglietta

FILIPPO: non era proprio una maglietta …

DANIELA: sì, stiamo anche a puntualizzare!

FILIPPO: scusa

DANIELA: io vado, ci vediamo dopo

FILIPPO: intanto io per usare il bagno …

DANIELA: ma che ne so! Devo sempre fare tutto io? Lo vuoi usare? Usalo!

FILIPPO: ma …

DANIELA: pulisci! (esce)

FILIPPO: ma avevi detto … Pulisco!

  Commissariato

FILIPPO: e ho pulito! Come sempre. Se non ci fossi io quella casa sarebbe un schifo!

DANIELA: è rozzo! Sarà anche pulito e ordinato ma è la persona più indelicata che abbia mai conosciuto; e non lo ammette! Guai fargli notare di aver detto una cosa poco delicata. Un errore lui non lo ha mai ammesso e mai lo ammetterà!

  Officina (Punto di vista Daniela)

FILIPPO: comunque tua madre è sfigata. Dovrebbe stare lontana dalle strade: sta sempre a fare incidenti!

DANIELA: dice che l’auto non ha frenato

FILIPPO: si è visto, non è che lo dice e basta! Sembra che ha provato a entrare nel bagagliaio di quello davanti. Ma non se n’è accorta?

DANIELA: ha detto che ha provato a frenare, ma la macchina ha continuato a camminare

FILIPPO: secondo me nel panico si è confusa e ha spinto la frizione

DANIELA: ma no

FILIPPO: ma sì

DANIELA: lo sa qual è la frizione, saranno trent’anni che guida!

FILIPPO: è ora che smette!

DANIELA: sei cattivo!

FILIPPO: la vita è cattiva!

DANIELA: … senti … Ma i freni non li avevi controllati tu?

FILIPPO: io?

DANIELA: l’altra settimana

FILIPPO: è possibile

DANIELA: non ti ricordi?

FILIPPO: ma ne girano tante di auto in officina che non me le posso ricordare mica tutte

DANIELA: quella di mamma te la ricordi?

FILIPPO: mi sembra di avergli dato uno sguardo

DANIELA: mi chiedevo …

FILIPPO: ecco che inizia a chiedere! Ma deve essere per forza colpa mia? Non è colpa mia va bene?

DANIELA: amore non ti sto accusando. Sto solo chiedendo se …

FILIPPO: se cosa? Basta con tutti questi “se”, tutte queste domande! Ha fatto un incidente? Può succedere! Ci pensa l’assicurazione ai danni! Sempre con questa cosa che io odio tua madre e gli manometto la macchina per farla andare a sbattere! E basta!

  Commissariato

FILIPPO: no commissario, non ho mai avuto difficoltà ad ammettere le cose

DANIELA: è un vigliacco

FILIPPO: semplicemente alcune cose non sono importanti

DANIELA: e ha giurato di essere sempre sincero

FILIPPO: non è una questione di sincerità, non sono bugie. A volte bisogna omettere alcune cose per proteggersi, per sopravvivere. Per esempio quando ho ricevuto un sms dalla mia ex. Io che c’entravo? Niente! La colpa di chi era? Mia!

  Appartamento Daniela e Filippo. Suoneria sms (Punto di vista Filippo)

FILIPPO: di chi è?

DANIELA: tuo!

FILIPPO: (prende il cellulare) hum …

DANIELA: chi è?

FILIPPO: no, niente

DANIELA: che vuol dire “no, niente”?

FILIPPO: non è nessuno

DANIELA: allora dì che non è nessuno!

FILIPPO: non è nessuno

DANIELA: però ti è arrivato un messaggio

FILIPPO: sì

DANIELA: qualcuno te lo dovrà aver mandato!

FILIPPO: è pubblicità

DANIELA: perché non lo hai detto subito?

FILIPPO: così!

DANIELA: che pubblicità?

FILIPPO: pubblicità!

DANIELA: fai vedere

FILIPPO: eh?!

DANIELA: fai vedere!

FILIPPO: perché?

DANIELA: mi interessa

FILIPPO: ma non credo proprio possa interessarti …

DANIELA: non vuoi farmelo vedere?

FILIPPO: ma no

DANIELA: allora dai!

FILIPPO: io veramente …

DANIELA: tu cosa? Fammi leggere quel messaggio!

FILIPPO: amore …

DANIELA: amore cosa?! Cos’è che mi vuoi nascondere?

FILIPPO: niente

DANIELA: dammi il cellulare!

FILIPPO: (le da il cellulare. Implorante) non ti arrabbiare

DANIELA: (prende il cellulare. Legge, poi grida) sei un bastardo! Perché questa vacca ti manda messaggi?

FILIPPO: ma è un messaggino innocente!

DANIELA: col cavolo! Lo so io quella cosa vuole!

FILIPPO: ma che vuole?! Mi ha solo chiesto se stavo bene

DANIELA: da “stai bene” a “andiamo a prendere un aperitivo” il passo è breve, e il ritorno di fiamma è istantaneo!

FILIPPO: Dani ma che dici?

DANIELA: cosa dico?! Che sei un fedifrago schifoso!

FILIPPO: io non ho fatto niente!

DANIELA: le carceri sono piene di assassini che prima di uccidere erano persone normali!

  Commissariato

FILIPPO: per pura protezione! Ecco perché non vanno dette certe cose!

DANIELA: alla lunga un rapporto ne risente se non c’è totale trasparenza

FILIPPO: la trasparenza non è sempre un bene, soprattutto nel mio caso!

DANIELA: è importante! Da subito vanno messe in chiaro tante cose, altrimenti si rischia di arrivare a litigare anche per stupidaggini … la prima volta che è venuto a cena a casa mia gli ho cucinato fegato con carciofi, la mia specialità! Si è pulito piatto e padella; gliel’ho dovuta togliere dalle mani! Solo un anno dopo ho saputo che …

FILIPPO: il fegato mi fa schifo! Sì! Non ne sopporto neanche l’odore, figuriamoci mangiarlo. Quel giorno lo mangiai solo per farle piacere. Mi sembrava brutto non toccare niente la prima volta che cucinava per me

DANIELA: capito che cretino? E non solo quella volta, con il cibo, no! Con tante altre cose: i programmi televisivi!

  Appartamento Daniela e Filippo. Filippo è a gambe divaricate e braccia incrociate, fronte pubblico. Sta guardando la televisione, rumori di gara di motocross in sottofondo (Punto di vista Daniela)

DANIELA: ciao amore!

FILIPPO: ciao

DANIELA: cosa guardi?

FILIPPO: non iniziare eh! Oggi proprio non ti voglio sentire

DANIELA: ho solo chiesto cosa guardi

FILIPPO: e la domanda successiva sarà “facciamo un giro dei canali?”, io chiederò “perché?” e tu risponderai “per vedere cosa c’è” e allora, quando avrai preso il possesso del telecomando, ti fermerai a guardare qualche telenovella scadente o qualche stupido programma di cucina

DANIELA: tutto questo perché ho chiesto cosa guardi?!

FILIPPO: come se non ti conoscessi

DANIELA: stai esagerando amore

FILIPPO: ah sto esagerando?! Sai benissimo che il sabato pomeriggio c’è la motocross!

DANIELA: lo so

FILIPPO: e allora perché fai sempre così? Lo sai che per me è importante

DANIELA: scusa amore. Non chiederò più cosa guardi

FILIPPO: ecco! Mi hai fatto perdere la qualificazione di Philippaerts!

DANIELA: oddio no! Amore Philippaerts è quello che piace a te

FILIPPO: e che non lo so?!

DANIELA: scusa

FILIPPO: vuoi il telecomando? (le da il telecomando) Ecco, prendi il telecomando. Forza prendilo

DANIELA: no, amore io …

FILIPPO: prendilo!

DANIELA: non lo voglio

FILIPPO: no?! Hai fatto tanto per averlo e adesso non lo vuoi? Ci penso io! (cambia canale) Ecco qui! Reality show su cuochi dilettanti. Va bene? Oppure aspetta … (cambia canale) Ecco una di quelle fantastiche telenovella in cui puoi perdere anche venti puntate ma non perdi il filo del discorso perché tanto non è successo niente di nuovo! Questo va bene?

DANIELA: amore no

FILIPPO: allora andiamo sul complicato. Devo cercare meglio!

DANIELA: amore rimetti la gara

FILIPPO: erano le qualificazioni!

DANIELA: va bene le qualificazioni. Le puoi rimettere

FILIPPO: ho il tuo permesso?!

  Commissariato

FILIPPO: è autoritaria. Nelle decisioni importanti io non sono mai contemplato, anche quando chiede la mia opinione, e lo fa per farmi credere che le interessa, dicevo: anche quando chiede la mia opinione, mi ascolta ma non la considera e fa di testa sua. Sempre

DANIELA: sono una di quelle persone che valuta tutte le alternative prima di decidere una cosa importante per noi

FILIPPO: credo sia anche colpa del suo lavoro

DANIELA: finalmente il lavoro per cui ho studiato

FILIPPO: psicologa … Servirebbe a lei! Una brava però! Il lavoro lo porta a casa un po’ troppo spesso. Non riesce a staccarsi

DANIELA: so distinguere il lavoro dalla vita privata

  Ristorante (Punto di vista Filippo)

FILIPPO: buonasera … Sì, abbiamo prenotato … (a Daniela) A che nome?

DANIELA: e che ne so!

FILIPPO: amore hai prenotato tu!

DANIELA: (le squilla il cellulare, a Filippo) scusa. (risponde) Flavia buonasera! … Certo, dimmi tutto (cammina parlando al telefono)

FILIPPO: (al cameriere) scusi! … Sì è un tavolo per due … Per due c’è solo questo? Sarà il nostro! A che nome è stato prenotato? … Nonna papera?! Sì, è sicuramente il nostro … No, è che si diverte a prenotare con nomi … particolari (si va a sedere al tavolo e lo indica a Daniela)

DANIELA: (continuando a parlare al telefono) va bene Flavia. Chiamami quando vuoi. È importante che me ne parli. Ciao (si va a sedere, poggia il cellulare sopra al tavolo)

FILIPPO: tutto a posto?

DANIELA: sì, sì

FILIPPO: nonna papera?

DANIELA: ah, ecco come ho prenotato!

FILIPPO: mi hanno detto che qui fanno una tagliata di manzo …

DANIELA: (le squilla il cellulare, risponde) buonasera, Elio! … Non mi disturbi … Certo! … Hai fatto bene a chiamarmi ieri notte!

FILIPPO: (sarcastico) sì infatti!

DANIELA: (gli fa segno di stare zitto) bravo Elio!

FILIPPO: (si alza, va in proscenio. Al cameriere) scusami, intanto potresti portare una bottiglia d’acqua e un antipasto misto? … Niente di esagerato … Liscia! (torna a sedersi)

DANIELA: (sempre al telefono) … se il gatto salta di nuovo sul letto chiamami, la affronteremo insieme questa situazione! … Va bene. Ciao Elio, ciao!

FILIPPO: questo è quello che è paura dei gatti?

DANIELA: che te ne importa a te?! Questo è il mio lavoro. Vengo mai in officina a chiederti dei tuoi clienti?

FILIPPO: no …

DANIELA: e allora non chiedere dei miei pazienti!

FILIPPO: ho soltanto detto …

DANIELA: (squilla il telefono, risponde) buonasera Luca! … Un presentimento? Che presentimento? … Rilassati, cerca di ricordarti quello che ci siamo detti mercoledì … Proprio così! Ci sono tutti i presupposti perché la serata con Cinzia vada bene! … E se va male pazienza, sarà per un’altra occasione

FILIPPO: Luca e Cinzia … Ma è Luca, Luca?!

DANIELA: (facendo di sì con la testa e poi di non parlare) sì, sì ho capito. Luca cerca di stare rilassato ok?

FILIPPO: Luca l’amico mio? (a bassa voce)

DANIELA: (fa cenno di non parlare) va bene. Ciao Luca. A presto (chiude la chiamata) Beh?! Non mi può chiamare un tuo amico per chiedere un consiglio?

FILIPPO: gli hai parlato come a un tuo paziente

DANIELA: Luca è molto fragile in questo momento, ha bisogno di qualcuno che lo ascolti, io l’ho solo invitato a chiamarmi qualora ne avesse avuto bisogno

FILIPPO: e vi siete sentiti anche mercoledì?

DANIELA: certo! Il mercoledì lui viene a studio!

FILIPPO: tutti i mercoledì?

DANIELA: tutti i mercoledì!

FILIPPO: non dirmi che …

DANIELA: è in terapia con me!

FILIPPO: analizzi i miei amici?!

DANIELA: solo se me lo chiedono! (squilla il cellulare) buonasera Sandro!

  Commissariato

DANIELA: sesso? Cosa intende?

FILIPPO: non va male. Cioè andava, non andava male

DANIELA: discreto

FILIPPO: ha le sue fissazioni! … Però a parte quello avevamo una buona intesa

DANIELA: è risaputo che in una coppia se non funziona a letto è difficile che funzioni il resto. No, non era il nostro caso. Era per dire

FILIPPO: lei ha sempre avuto meno voglia di me

DANIELA: lui, come tutti gli uomini, ha solo quello in testa

FILIPPO: è successo che abbiamo litigato sul numero delle volte che lo facevamo

DANIELA: ma io capisco: è una questione di ormoni! Per gli uomini è tutta una questione ormonale

FILIPPO: abbiamo litigato anche su quando farlo!

DANIELA: la mattina proprio no!

  Appartamento Daniela e Filippo. Lui la prende, la bacia sul collo (Punto di vista Daniela)

DANIELA: (cerca di divincolarsi) amore … Amore dai! Amore per cortesia! (si riesce staccare da lui)

FILIPPO: che c’è?!

DANIELA: dai amore è mattina

FILIPPO: ho visto! (la prende di nuovo)

DANIELA: amore basta!

FILIPPO: ma che hai?

DANIELA: ho detto che è mattina!

FILIPPO: ho capito che è mattina. Quindi?

DANIELA: non mi sento … accogliente

FILIPPO: ma che sei un albergo?

DANIELA: amore cerca di capire …

FILIPPO: ma che devo capire?

DANIELA: mi sono appena svegliata, mi devo lavare i denti, i capelli … tutto! Devo lavare tutto! Mi devo truccare, magari vestirmi carina …

FILIPPO: mi sono perso qualcosa?! Credevo dovessimo fare roba non andare da qualche parte

DANIELA: ecco, poi se dici così rovini la magia

FILIPPO: perché fino adesso c’era la magia?

DANIELA: volevo dire che io la mattina sono già molto inibita, se dici anche così …

FILIPPO: la mattina?

DANIELA: sì, la mattina!

FILIPPO: la sera: “No amore ho sonno!” E quindi no! Il pomeriggio: “No amore, sono appena tornata dal lavoro!” E quindi no! La mattina: “No amore non sono accogliente!” E quindi no! Non c’è mai il momento giusto!

DANIELA: il momento non si decide, quando viene, viene!

FILIPPO: ma quando?!

DANIELA: lo so che magari pensi sia stupido, ma io voglio che quando lo facciamo sia speciale

FILIPPO: noi facciamo, poi vedi che diventa speciale!

DANIELA: non puoi aspettarti che di colpo mi accenda come una lampadina. Vorrei anche poesia

FILIPPO: e leggi Neruda! Ti piace tanto

DANIELA: perché tra di noi non può essere sempre come la prima volta?

FILIPPO: … impacciati?

DANIELA: amore sto cercando di dirti che non voglio solo un crudo atto fisico!

FILIPPO: no?!

DANIELA: perché a te basta?

FILIPPO: per iniziare non sarebbe male!

 Commissariato

DANIELA: ecco a cosa si riduce il nostro rapporto

FILIPPO: sesso! Non è una parolaccia. Non è un delitto volerlo fare con la propria ragazza

DANIELA: passeggiate romantiche? Cenette a lume di candela? Fiori e cioccolatini? Macché!

FILIPPO: non sono una bestia, ma neanche uno sdolcinato!

DANIELA: tentare una soluzione amichevole? Signor commissario come può parlare di pace?

FILIPPO: no, commissario. Non si può risolvere in altro modo!

DANIELA: mai!

FILIPPO: niente da fare!

DANIELA: il punto?

FILIPPO: commissario sono due giorni che stiamo facendo il punto … Ah dice il motivo della lite dell’altra sera

DANIELA: il motivo che ci ha portati a questa … “maratona” al commissariato può sembrare banale

FILIPPO: stupido

DANIELA: una sciocchezza

FILIPPO: una cazzata

DANIELA: ma non lo è!

FILIPPO: se lo fosse noi non saremmo qui!

DANIELA: le pare?! Glielo racconto?

  Appartamento Daniela e Filippo (Punto di vista Daniela)

FILIPPO: ho una fame che mangerei anche il tavolo

DANIELA: a chi lo dici?!

FILIPPO: a te! Ancora non hai cucinato?

DANIELA: no amore, sono rientrata in questo momento

FILIPPO: ma non hai ancora iniziato a preparare!

DANIELA: faccio subito! Ti va una pasta veloce?

FILIPPO: pasta, pasta, pasta! Sempre pasta!

DANIELA: non ti va?

FILIPPO: fai come ti pare, basta che ti sbrighi!

DANIELA: amore calmati. Adesso vado a cucinare (esce)

FILIPPO: eh! Calmati mi dice. Lo sa che quando ho fame mi si apre tutto, mi viene la tremarella; e lei mi dice calmati!

DANIELA: (rientrando) amore arrabbiata?

FILIPPO: chi?

DANIELA: il sugo

FILIPPO: ma lo sai che con il pomodoro mi viene il reflusso

DANIELA: scusa, è il primo barattolo che mi è capitato

FILIPPO: ah perché è anche un sugo pronto?

DANIELA: sì … Ho capito amore, faccio altro

FILIPPO: e chissà quanto ci metti! Ve bene, ve bene. Fai quest’arrabbiata!

DANIELA: ok amore (esce)

FILIPPO: guarda se quando torno in officina non mi sento male!

DANIELA: (rientra con due pacchi di pasta in mano) amore …

FILIPPO: che vuoi ancora? È pronto?

DANIELA: no

FILIPPO: e allora?

DANIELA: è per la pasta: penne lisce o rigate?

FILIPPO: lisce! Che domande! Le penne all’arrabbiata devono essere rigorosamente lisce! Come t’è venuto in mente di farmi una domanda così stupida?!

DANIELA: pensavo potessi preferire le penne rigate

FILIPPO: in quale universo?

DANIELA: magari perché trattengono meglio il sugo!

FILIPPO: ma che trattengono?! Quella è tutta un’invenzione dei produttori di pasta per vendere il prodotto!

DANIELA: scusa amore non lo sapevo

FILIPPO: perché ancora a dare retta alle pubblicità? Perché questi comportamenti cretini?

DANIELA: amore, non mi dire così

FILIPPO: no?! E come ti devo dire se ti comporti da cretina?

  Commissariato

DANIELA: a quel punto non ci ho visto più. Io che ho sempre mantenuto il controllo, io che non ho mai chiesto nulla, io che ho sempre sopportato in silenzio sono esplosa. È finita per una pasta!

FILIPPO: non fu la pasta, fu tutto un insieme di cose

  Appartamento Daniela e Filippo (Punto di vista Filippo)

FILIPPO: ho una fame che mangerei anche il tavolo

DANIELA: a chi lo dici?!

FILIPPO: a te! Hai cucinato?

DANIELA: sono rientrata ora, secondo te ho avuto il tempo di cucinare?

FILIPPO: vuoi che cucini io?

DANIELA: no, è meglio che stai lontano dalla cucina. Faccio un po’ di pasta

FILIPPO: pasta?

DANIELA: che c’è, non ti va?

FILIPPO: no, va bene. È un piatto veloce

DANIELA: infatti! (esce)

FILIPPO: mamma mia, quando ho fame mi viene la tremarella

DANIELA: (rientra) arrabbiata!

FILIPPO: con chi?

DANIELA: sei proprio ottuso! Il sugo!

FILIPPO: amore possiamo fare qualcosa in bianco? Sai che io con il reflusso …

DANIELA: questo è venuto fuori quando ho aperto la credenza!

FILIPPO: sugo pronto?

DANIELA: beh?!

FILIPPO: qualcosa con meno conservanti?

DANIELA: e quante ne vuoi però! E ho fame, e fai presto, e questo no, e ho il reflusso!

FILIPPO: scusa amore, arrabbiata va benissimo!

DANIELA: lo so! (esce)

FILIPPO: spero di non sentirmi male in officina

DANIELA: (rientra con due pacchi di pasta in mano) senti

FILIPPO: è pronto?

DANIELA: ho capito che è un piatto veloce ma così non ti sembra troppo?

FILIPPO: (sorridendo) sì, scusa

DANIELA: pasta: penne lisce o penne rigate

FILIPPO: beh è l’arrabbiata: penne lisce!

DANIELA: perché?

FILIPPO: di solito si usano le penne lisce

DANIELA: quelle rigate ti fanno schifo?

FILIPPO: ma no. È sempre pasta

DANIELA: e allora facciamo quelle rigate! Trattengono anche meglio il sugo!

FILIPPO: su questo ti devo contraddire amore. Quella che trattengono meglio il sugo è una leggenda!

DANIELA: ah una leggenda? Quindi io sono la cretina che crede alle leggende?

FILIPPO: amore non ho mai detto una cosa del genere

DANIELA: dai, dillo ancora che sono una cretina. Dillo!

  Commissariato

FILIPPO: alla fine gliel’ho detto! Magari non sono stato elegante ma era tutta la sera che se la cercava!

DANIELA: il triste epilogo di una storia altrettanto triste

FILIPPO: accomodarsi?

DANIELA: accomodarsi dove? … No, non ho nessuna fretta

FILIPPO: beh, un po’ di fretta veramente …

DANIELA: signor commissario basta però con questa storia della soluzione

FILIPPO: non c’è altra soluzione glielo dico io

DANIELA: questa è la stanza?

FILIPPO: mi chiama lei commissario?

DANIELA: va bene. Allora io aspetto

FILIPPO: mi dica solo che non ci vorrà molto

  Commissariato, altra stanza

DANIELA: tu!

FILIPPO: io?! Tu!

DANIELA: che ci fai tu qui?

FILIPPO: che ci faccio io?! Che ci fai tu?

DANIELA: ma la smetti di ripetere le cose come un pappagallo! Ci deve essere stato un errore

FILIPPO: un errore bello grosso

DANIELA: (verso fuori) signor commissario apra! Apra!

FILIPPO: (verso fuori) commissario mi tiri fuori di qui

DANIELA: (verso fuori) tiri me fuori di qui!

FILIPPO: adesso chi è che ripete?

DANIELA: ma stai zitto!

FILIPPO: (verso fuori) qualcuno risponda!

DANIELA: ma guarda tu che situazione!

FILIPPO: questa volta proprio non puoi dare la colpa a me!

DANIELA: ah no? Chi è che ha cominciato l’altra sera?

FILIPPO: a cosa, guarda che sei tu che hai iniziato a strillare come una matta

DANIELA: ancora?

FILIPPO: ancora che? Tanto già mi hai denunciato!

DANIELA: perché tu che hai fatto?

FILIPPO: e ho fatto male?

DANIELA: vorrei sapere su quale base mi denunci tu?! Su bugie e cattiverie, ecco!

FILIPPO: bugie e cattiverie … Perché tu che hai fatto? Guarda che ho capito le cose che hai detto al commissario. Mi ha chiesto di raccontare delle situazioni che solo tu potevi avergli suggerito, facendomi passare per chissà quale mostro

DANIELA: ho detto solo la verità dei fatti

FILIPPO: ma quali fatti?

DANIELA: e tu invece gliel’hai infarcite bene le tue storielle?

FILIPPO: ho raccontato la mia versione è vero, ma sicuramente corrisponde alla verità più della tua!

DANIELA: ma sentilo il meccanico da quattro soldi con il suo superego!

FILIPPO: non tirare fuori termini da psicologa che lo sai anche tu di essere solo una mentecatta!

DANIELA: mentecatto ci sarai! Ignorante!

FILIPPO: strega!

DANIELA: troglodita!

FILIPPO: cretina!

DANIELA: stronzo!

FILIPPO: troia!

  Si baciano appassionatamente

FILIPPO: (rimanendo abbracciato a lei) queste cose non le pensi vero?

DANIELA: no, io non le penso. Sei tu che ogni tanto ti comporti come un bruto

FILIPPO: ma sta zitta va! (la bacia)

DANIELA: (si stacca) mi perdoni?

FILIPPO: tu devi perdonare me!

DANIELA: e che non lo so?!

FILIPPO: (staccandosi dall’abbraccio) che intendi?

DANIELA: da come ti comporti sempre è ovvio che sono io che devo perdonare te

FILIPPO: a sì?!

DANIELA: eh sì!

FILIPPO: allora vedi che faccio bene a comportarmi così?! Arrogante e presuntuosa

DANIELA: ricominci?

FILIPPO: mica è mai finita! Guarda che questo è solo l’inizio!

DANIELA: questo sarà pure l’inizio ma vedi che fine ti faccio fare!

  Mentre sfuma in BUIO sale la musica, gli insulti continuano fino a che la musica non li copre

  FINE