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Ethan Frome

PUTTANE

DRAMMA IN DUE ATTI

DI

ANGELO ROJO MIRISCIOTTI

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Edizione R & C 2013

 PUTTANE

DI

ANGELO ROJO MIRISCIOTTI

*********

PREFAZIONE INTIMIDATORIA.

Non si può guadare un fiume senza bagnarsi i piedi…….

Non si  può  guadare un fiume senza  bagnarsi i piedi…….!!

Non si può guadare un fiume senza bagnarsi i piedi…….!!!

A quei due o tre incauti che volessero (civetteria manzoniana) per soperchia amicizia avventurarsi tra le aride pagine del presente,sia di monito la soprastante iterata premessa intimidatoria.In fondo anche nei treni del nostro paese bisogna per cautela attenersi a qualche severo monito intimidatorio : “Non sporgersi dai finestrini ”,recita imperiosa una frase ribadita in (solo) altre tre lingue europee.La Rete Ferroviaria italiana è per questo zeppa di cinesi,ucraini e lapponi decapitati perché non avevano trovato l’intimidazione giusta accanto al finestrino……

Dunque,dicevo,a quei due o tre incauti lettori,sia di viatico e consiglio fraterno la suddetta intimidazione….Anche perché così la farisaica coscienza di chi scrive soggiace tranquilla ed appagata : io vi ho avvisati, dulcissime rerum,..mo fate vobis…maggiorenni e vaccinati lo siete…ergo…jate annanze a vostro cosciente rischio.

E quale sarebbe il rischio?- dirà il solito curiosone.

Vengo,e come suol dirsi,..mi spiego.

Ab inizio incipimus.

Cominciamo dal titolo: Puttane. Dico: Puttane, non Dame di San Vincenzo.

Mi sembra evidente che con questo titolo non ci si accinga a varcare  con il giglio in mano il beatificato portone di un Santuario.Puttane dissi e promisi e puttane vi do!

 Sia chiaro, : non è la prima volta che lo faccio.Già in altre mie operine si manifestò,come lieve malattia esantematica,il singolare e pruriginoso argomento.

Stavolta però è diverso,….stateve accorte!

La’…pria….le predette venditici di sesso erano osservate con l’affetto e la curiosità dello zoologo che alleva…che so’…delle “Saturnia Minore” ed attende impaziente che partoriscano da esse delle rosee larvette che poi si mutino in eccellenti farfalle....

Insomma, allora dicevo : “guardate amici che esistono al mondo pure queste curiose creature…osservatele un poco -in vitro- con scientifica simpatia e poi scordatevele pure perché fanno parte di un sistema socio-solare a noi parallelo…”…ce dispiace…nun tenimme ‘e spicce…!

Questa volta non è così.Questa volta il fracchettino e le ghette da congressista le lasciamo a casa ed,a piedi nudi,ci infiliamo consapevolmente nel mondo vero,fangoso e lercio delle suddette signore.

Ordunque, stavolta niente benevolo sguardo di comprensione, niente occhioni languidi di compassione. La realtà è questa, signori, e ce la godiamo in “visione integrale” senza sconti o censure vietate ai minori di cento anni.

Ecco dunque l’intimidazione !Levate mano adesso,- nchiudete ‘o libbro d’’a messa  e stracciate ‘e figurelle - se la sostanza  e la forma procurano allo stomaco una lieve vomitazione acida.Se però decidete di andare avanti,ricordatevi che la macchina fotografica non ha specifiche colpe...: è anidra,asettica,sincera,perfettamente e scientificamente cinica quando ci rimanda in KODAK CROME le immagini dei bimbi sventrati in Kossovo o degli esangui zombies africani che si mangiano per cena le loro croste !!.

Il mondo da indagare è dunque quello della prostituzione.

Ma attenti, non quella di alto bordo che prospera in dorate alcove,in lussuose limousine,in glittering swimming pools tra patinate e platinate conigliette….

No,questa mia attuale zoccolagine si consuma ‘miezo ‘a munnezza della periferia di Napoli lato, mettiamo, di Casoria,di Barra,di San Giovanni,di  Pozzano etc etc. tra topi scamazzati e vecchi copertoni appicciati…..laddove vive,opera,si dispera e muore un’umanità diversa,sconosciuta,estranea ai più…vera comunità aliena tra i benpensanti . Altro che incontri ravvicinati del terzo tipo..!!!!

“Talia argomenta sunt”. E se gli argomenti sono questi ci dobbiamo prefigurare e beccare pure gli annessi ed i contributi degli stessi.Dunque,nessuna concessione al comune senso della morale ed al buongusto,monete sconosciute la’ dove andiamo a parare.Dunque,nessuna censura. Pertanto,le signore più gentili e delicate sono pregate di condurre altrove i  loro vezzosi nasini francesi rifatti col laser : la dove andiamo tutto puzza stranamente di profilattici usati,di urina e di paura.

Il linguaggio,poi,degli alieni in parola  non conosce alata sintassi, frasi di garbo,ne tantomeno figure retoriche….tutto il lessico è sporco,volgare,violento come lo è la realtà che questa gente,a tre passi dal nostro culo,subisce in ogni istante.

NON SI PUO’GUADARE IL FIUME SENZA BAGNARSI I PIEDI !

Dunque, o arrecettate ‘e fierre mo’ e chiudite a bancarella oppure vi sporcate di brutto,consapevolmente.E sporcandovi,guardate bene perché le macchie più grosse non si formano per gli strappi alla lingua,bensì alle pieghe dell’anima.

E stateve accorte...!Attenti,infatti, perché mentre leggete,compunti e dolenti,dall’altro lato della pagina ‘A Masta, Gianna ‘a secca, Salomè e Marcela vi stanno guardando,stanno spiando la vostra espressione per capire se avete capito oppure no.

Anche Maria,la piccola dolcissima Maria vi osserva oltre le spalle del suo mostro.Se non riuscite ad affrontare i suoi occhi,se abbassate vergognosi per l’impotenza i vostri,beh,forse avete ancora qualche leggera speranza di redenzione.

Altrimenti,come diceva l’immenso Raffaele Viviani che di queste cose se ne intendeva : “…Lassamme sta’......pensammo a fa’ ammuina….”.

Si,facciamo altro mentre tutto succede,pensiamo ad altro : ci volessimo intossicare la giornata ?Facciamo finta di non sapere che nelle realtà reale delle delle mie Puttane,di quelle vere per capirci,non arriva mai nessun Santo con l’aureola a fare il miracolo né tantomeno alcun biondo cavaliere con pennacchio e cavallo per salvare in extremis la povera verginella in pericolo.

Maria va dove deve andare,va dove la sua vita ha deciso che vada.Va dove vanno le mille  piccole e dolcissime Marie che vi sorridono attraverso le laide schermate di Internet, divaricando in un gioco curioso che non capiscono, le loro magre gambine.E sorridono…sorridono…come solo i bambini sanno sorridere e aspettano…aspettano un gesto d’amore….qualunque esso sia.

Peppino Marotta,the great,lasciò scritto “Coraggio guardiamo” un piccolo capolavoro di verità :…e allora guardiamo…e poi parliamo…e poi facciamo qualcosa….!

Ah,mi raccomando,dopo ripulitevi prima di entrare in casa perché,si sa…..:

non si puo’guadare il fiume senza bagnarsi i piedi !

Io vi ho avvertito.Bonne chanse………!!!!

                                                                    

                                                                              

                                                   Angelo Rojo Mirisciotti

P.S. Vorrei tanto che le mie figlie,cresciute in un cartone di Disney insieme a Bamby ed ai Sette Nani non avessero mai a leggere la “realtà” che queste pagine rimandano. Ma tant’è……a chi ‘o dico..???

    

Napoli,5 Marzo 2000                             

                                                                                  Ciao !!


" Puttane "

Commedia in due atti

di

Angelo Rojo Mirisciotti

Personaggi

 e           Tipi

Milka

prostituta slava

Gianna,'a Secca

prostituta

'A Masta

prostituta anziana

Salomè

prostituta di colore

Gaetano,detto Curtiello

protettore delle due

Dragan

protettore Albanese

Mischa

suo guardaspalle

Vittorio

professore in pensione

Savino

suo figlio

Maria 'e Rachele

figlia di una puttana

Casillo

primo cliente laido

Maiello

altro cliente laido

Marcela

un "viado"

  Chiappetta

Maresciallo dei CC

Ciccone

Appuntato

  Armando Salatiello

un soldatino

'A Scigna

giovane canaglia

Yo Yo

suo degno compare

Comparse

due Carabinieri


" Puttane "

Commedia in due atti

di

Angelo Rojo Mirisciotti

LA SCENA RAPPRESENTA UN VIALE DELLA PIU' VIETA E SQUALLIDA PERIFERIA NAPOLETANA, VERSO CASORIA. CI SONO UN PAIO DI ALBERI STRIMINZITI, UN BIDONE VUOTO, ALCUNE CASSETTE DI LEGNO DA FRUTTA USATE, DEI COPERTONI, QUALCHE MUCCHIETTO DI SPAZZATURA. SUL FONDO SI INTRAVEDONO ALCUNI PALAZZACCI, LONTANI, ALVEARI NOTTURNI DI UN MONDO MISERABILE E FUORI MANO. SONO LE UNDICI DI UNA SERA UGGIOSA. FA FREDDO, SOPRATTUTTO PER CHI, PER MESTIERE DEVE STARE PIUTTOSTO SCOPERTA. AL SIPARIO 'A MASTA, UNA CORPULENTA PROSTITUTA DI  55 ANNI E GIANNA, GIOVANE MA SFIORITA E MAGRISSIMA. NELL'ANGOLO OPPOSTO UN  VIADO  SUDAMERICANO “MARCELA” CHE SI SCALDA AD UN COPERTONE ACCESO INSIEME AD UNA DONNA DI PIACERE SENEGALESE CHE CHIAMANO SALOME'.POI,GAETANO DETTO “CURTIELLO”,GIOVANE E BELLO,PROTETTORE DELLE DUE PUTTANE NOSTRANE.

'A Masta :

......E insomma, comme l'è truvata ? ......Comme sta ?...

Gianna:

E comm'adda sta......??... So' viche ca nun spontano....... oramai nun se ricunosce......:  ‘nu scheletro.....! senza capille...... senza diente........ sulo l'uocchie...... se so' fatte tante....... e te guardano...... te guardano...... e cercano aiuto.......

'A Masta :

Povera figlia...... ma  'e miedece che dicene ?

Gianna :

E che ponno dicere....... 'nu mese..... duie e ferenesce 'e suffri'....... l'ADDIESSE non perdona a nisciuno...... è 'na malatia senza arricietto......

SI SOFFIA IL NASO IN UN FAZZOLETTINO

‘A Masta

Ma quante vote ce l'avevo ditto...... quante vote ce l'avevo raccumandato 'e ausa' sempe ’a prutezione....... ma essa niente! perchè,..diceva...ca a carna annura le devano 'na diecimila lire 'e cchiù..... " Aggia  pensa' 'a criatura mia " me respunneva...... " 'E sorde nun abbastano maie "......... " 'E veste...... 'o duttore....... 'a scola privata.....”……E se l'ha guaragnata ‘a riecemimalire 'e cchiù  !!!...... mo' chesto se trova....... Tutto pe'  chella figlia...... e mo' che ne sarrà..... addò va ?? Maria ‘a poco ha fatto dudece anne....... Ma pariente ne tene ?

Gianna :

Nun tene 'a nisciuno...... Perciò Rachele...... primma ch''a salutavo..... m' ha pigliato 'e mane mmano...... me l'ha stritte e cu l'occhie chiene 'e lacreme m'ha priato comme se preja  a na' Santa : " Pigliatavella vuie a Maria......... pensatece vuie ....  'a chella figlia..... mia...... Giura,Giannì..!!! Giura..!! Giura ca a Maria ce piensate tu e tutte 'e cumpagne.....!!. " Cuncè, che l'aveva risponnere...... ? Aggio ditto " Si….! " e po' me ne so' fuiuta chiagnenno 'a llà 'ncoppa......

'A Masta :

Ma tu si tutta pazza..... 'e mo'..... e mo' che facimmo ? Va truova chi aiuta a nuje..... già facimme 'sta vita 'e merda...... ce vo' pure 'na criatura annanz''e piere......

Marcela :

[Che ha ascoltato tutto con commosso interesse, interviene] .....Ed ahora..la nigna donde està ?

Gianna :

'O vico 'a Neve...... dint' 'o vascio d' 'a mamma..... Ce sta 'na vecchia d''o vico ca 'a fa ‘o poco ‘e mangia' e 'a porta a scola....... ma nu'n po' dura'....... 'a vecchia mo’ sta pure  buono malata e nun s' aize quase cchiù....

Marcela :

Se puede buscare l'Assistenza Social......Può essèr che la prendono in un Orfanatrofio.......

'A Masta :

L'Orfanatrofio ?!.... 'O carcere......!.... Chella è accussì delicata e doce...... 'nu cardillo speruto 'e campà........dint’’e cancelle  'a fanno murì int' 'a niente......

Curtiello :

[Entra da destra Curtiello : è un giovane belloccio e prestante, protettore delle due donne] E allora....... cca se perde 'o tiempo a pepetià...... envece 'e faticà........jamme belle.....

Gianna :

Ce steve cuntanno 'o fatto 'e Rachele......

Curtiello :

Che ce ne fotte a nuje...... c'abbastano 'e guaie ca tenimmo....... si staie cu a faccia dint' 'a merda nun arapì a vocca.......! Chelle ‘o guaio se l'ha jute cercanno......

'A Masta :

Ma tene pure 'na figlia.....

Curtiello :

Peggio pi essa...... ce pensava primma......

'A Masta :

Embe', Curtie', tiene proprio 'o core 'e 'nu cane.....!!

Curtiello :

(Mollandole un manrovescio)...... E' pe' chesto ca te so' sempe piaciuto...... e mo basta........ chiurite ‘sti saittelle e pensate a fatica'............

Gianna :

Ma nu passa nisciuno..... nisciuno c'ha addurate stasera.....

Curtiello :

So' cacchie d' 'e vuoste..... a me, si nun me passate 'nu milione prima 'e dimane mattina ve 'ntof'o 'e santissime mazzate........

(Si poggia ad un palo ed inizia a pulirsi neghittosamente le unghie con la lunga molletta)

SALOMÈ COMINCIA A CANTARE UNA NENIA SENEGALESE..........

Curtiello :

Guè...... a te...... statte zitta cu’ ‘sta litania......

Salomè :

E' canzone di mio Paese.....

Curtiello :

E proprio pe' chesto....... a me me fai schifo tu e 'o Paese tuoio chine 'e nire 'e merda..!

Salomè :

A mio Paese si muore....c'è guerra..... io venuta qua per lavorare.......

'A Masta :

E l' 'e truvato 'o lavoro...... si fernuta a fa 'e marchette...... ma nu' te  preoccupa'...... canta...... stu chiaveco fa 'o razzista ma nun è accussi carogna...... E che dice 'sta canzone.......??

Salomè :

Parla d'amore........ Amore di animale...... C'è carestia......niente cibo.... e allora una leonessa dà piccolo morto per far mangiare suo maschio leone......suo amore.....

Gianna :

E che cacchio......... pure dint'a l'animale ce stanne 'e ricuttare.....

Curtiello :

E' la legge della vita....... perciò zitte, aizate ‘a veste e faticate.....per me..[ridacchia] Ah..Ah…….per  il masculo leone.... Siente..... Zitte, zi..... sta arrivanno 'nu mutore....... clienti......!!!

'A Maesta :

Ma qua cliente..... so' chelle figlie 'e zoccola d' 'e ricuttare Albanese..... starranno accumpagnanno a chella guagliona...... comme se chiama........

D' UN TRATTO, IL ROMBO DI DUE MOTO CHE COMPAIONO TRA IL FUMO: SULLA PRIMA DRAGAN, UN PROTETTORE ALBANESE CON SUL SELLINO DI TRAVERSO UNA POVERA RAGAZZA, SLAVA; SULL'ALTRA MOTO, IL GUARDASPALLE MISCHA, ANCHE EGLI DELINQUENTE BALCANICO. DRAGAN GIUNTO AL CENTRO DEL PALCOSCENICO SCARAVENTA DALLA MOTO LA RAGAZZA IN TERRA:

'A Masta :

[Sottovoce a Gianna]..... Nun ce abbastaveneno 'e chiaveche nuoste....... ce vulevano pure sti figli 'e mappina  'e Albanese......

Gianna :

[Sempre sottovoce]...... Pe' carità....... nu' te fa' sentere...... chiste accidene pe' 'na guardata storta......

Curtiello :

[Sarcastico,ai due nuovi venuti] ...... E ch' è stato, ne' guagliu'...... un incidente.......? Ch' è gliuta sotto a 'nu trammme ?

Dragan :

Da...... uno incidente...... lei investita....... molte volte....... uno grande incidente...... [Ride ]..Ah.... Ah....

Mischa :

Si,uno incidente...... ma lei fortunata....... lei non morta...... ancora...... e lei imparato molto....... Ah.... Ah.... [Le da un ulteriore calcio facendola gemere]...... lei ora non sbaglia più.......

Dragan :

Sicuro....... Lei capito lavora........ se vuole vivere sta attenta........ ora solo qualche osso rotto e piccolo taglio su corpo......

'A Masta :

[A Gianna]....... 'A prossima vota...... 'a passano dint' 'o tritacarne......

Dragan :

[Che ha sentito]..... 'No! Prossima volta non è !...... Prossima volta, lei morta subito.....!!!

Curtiello :

Hai ragione....... condivido...... ma ch'ha fatto sta zoccola ? Se n' è fuijuta...... ?……V’ha denunziato..?

Mischa :

Ah.... Ah.... no...... no...... no possibile questo......No, lei portato troppo poco..... perché lei rifiutato cliente.....uno vecchio...... lei dice uno malato...... poco soldi...... lei ora capito......lei va con tutti…

Curtiello :

E però accussi....... s’arruvina 'a merce...... e chi 'a date roppo tutta ciaccata...... e si ve more 'nmano ?

Dragan :

Nema problema......! Una muore..... cento prendo in Albania, Kossovo..... Macedonia..... Nema problema......!

Curtiello :

Pe' tramente mo' nu' po' faticà..... chi se l'aiza accussi...... 'o stesso avite perzo 'a giurnata.....

Dragan :

Nema problema...... Dobro è.....Altre puttane vede e impara..... come dire..... è lezione...... per tutte..... anche per tue donne...... Idemo Mischa...... Ah....... E non aiutate lei..... lei sola...... lei deve stare sola...... Idemo......

TRA ROMBI E FUMO LE DUE MOTO RIPARTONO. APPENA A DEBITA DISTANZA..... GIANNA SI ACCOSTA ALLA POVERETTA PER SOCCORRERLA

Curtiello :

Ma che fai....? Si pazza...... si chilli te vedono..... po' m'aggia acurtella' io..... pe' mezzo tuoio.... lasse sta !.....

Gianna :

Ca ire ‘nu diece ‘e fetente senza core 'o sapevo..... ma che ti mettive paure 'e l'Albanese nun' mo' sarria mai aspettato....

Curtiello :

Che centra..... paura..... ...è che nu' voglio accumincià 'na guerra..... Po' l'avimma sulamente accidere a tutte quante..... io so' pa’ pace internazionale.......

'A Masta :

'O sacc' io tu pe' chi si Curtie'.... ma nu' te preoccupa'..... ce pensammo nuje....... tu miettete 'e guardia e si tornano a veni' chilli chiaveche ce avvise....

CURTIELLO SI ACCENDE UNA SIGARETTA E SI METTE DI GUARDIA PIU' DISCOSTO. GIANNA E 'A MASTA e SALOME’ SOCCORRONO MILKA.....

'A Masta :

Guarda cca' che l'anno cumbinata...... Damme 'nu fazzuletto...... famme ferma' 'o sanghe [Le tampona un profondo taglio sul viso]......

Gianna :

[Porge il fazzoletto poi sciaquandole le ferite con una bottiglia d'acqua]..... Sta china 'e muligname.... e me pare ca l'hanno pure spezzato 'o vraccio...............

Milka :

[Geme pietosamente].... Ah..... Ah......

'A Masta :

Curaggio....... piccere'...... mo te purtammo 'o spitale....

Milka :

No...... io prego voi..... no Ospedale...... vi prego........

Gianna :

Ma tu tien 'nu braccio rutto..... sulo  'o spitale te ponno cura'......

Milka :

No...... Ospedale c'è Polizia...... Mandano me a mia casa....... a Kossovo.... no..... no.....io prego...no Ospedale !!!

Salomè :

Lei ha ragione..... in ospedale prima curano e poi chiamano Polizia e mettono in prigione....... e dopo cacciano in Kossovo...... venite...... portiamo in mia roulotte..... è qua dietro.....

Marcela :

Ma tu es loca......! Slavi ti tagliano a pezzi....

Salomè :

No..... loro paura di miei protettori..... uomini molto cattivi di Senegal...... grandi..... loro anche mangiano fegato di nemico  ucciso...a volte quando ancora vivo.....

'A Masta :

Mamma d' 'o Carmine, e che fetiente...... e che s' è arredutto 'stu mestiere nuosto...... E nun era meglio dint' 'e Casine comme 'o passato...... acqua corrente..... penicillina.....se faticava 'o cavero e ‘o cupierto......

Curtiello:

 'E già, accussì, mie  ricuttare ce muraveme 'e famma.....

'A Masta :

E muriveve 'e famme...!!.. Meglio mo' ?..., ca ogni mumento è buono pe' 'na curtellata Africana o 'na botta Albanese..... ma 'o saije ca tu faie pietà a fronte  a chisti chiaveche.......

Curtiello :

'A Masta

[Le molla un nuovo manrovescio]..... A chi faccio pietà.....? 'Sta  zoccola....! Hai ragione ca mo' tengo 'a buona cundotta e nun pozzo troppo sgarrà ... si no' mo levavo 'nu sfizio [Accarezza il cortello]...... e te arricamavo 'a faccia......

...è tropp'onore.....!!

Gianna :

Basta......mo' v'avite appiccecà...?? Chesta ha perzo già troppo sanghe...... Jamme purtammela dint’’a rulotta.....

Salomè :

[A Curtiello].....Tu ha macchina..... tu può portare lei con noi.....

Curtiello :

A chi ? Accusi m'aggia sulo spanza' cu' chilli fetiente.....

Gianna :

...Aità..!!!?

Curtiello:

Mannaggia chella mamma ca me facette venì 'o munno !! ....Chi v' è muorto.....! .....Vuie me vulite fa passa nu guaio......

'A Maesta :

..Aità..!!!

Curtiello :

Gianna

Curtiello :

Gianna  :

Salomè  :

..Mannaggia chelli zoccole sfunnate d'è mamme voste......!! …E va buo'..... Ma arricurdateve ca 'o faccio sulo pe' ghi 'nculo all'albanese..... non pecchè tengo pietà 'e 'sta muccosa..... e 'sta zingara......

 ‘o sapevo ca tenive ‘o core buono…Salomè,pigliala p’e piere….Aità, tu tienele ‘a capa aizata….

Guarda comme l’hanna cumbinata….Però...... è bellella...... 'sta stronza............struppiata e bona tene  nu piao d'oucchie verde ca parlano..... va buò.......[Non vuol mostrarsi intenerito e diventa aggressivo] Jammuncenne....Solomè,aizele ‘sti cazze ‘e piere.. ...fa chiano.....[Alla Masta ed a Gianna] E vuie faticate ca tiempo nu' se n' adda perdere...... ma ca vengo voglio vedè 'o culore de’ cientemilalire …. si no' vedite 'o russo d' 'a currea mia.......

...e si tornano 'e ricuttare suoie..???

io so...tu dice che è passato polizia e portata via lei ferita...per uno...incidente.....

CURTIELLO  E  SALOME'  ESCONO SORREGGENDO MILKA.DOPO QUALCHE ISTANTE DALLA PARTE OPPOSTA ENTRANO VITTORIO E SAVINO, PADRE E FIGLIO I QUALI PASSANO ATTRAVERSO LA SCENA OSSERVANDO, L'UNO ATTENTAMENTE E L'ALTRO TIMIDAMENTE, LE PROSTITUTE PRESENTI. VITTORIO E' UN ANZIANO DISTINTISSIMO PROFESSORE A RIPOSO : OCCHIALINI, CAPPOTTO LISO MA DI BUONA FATTURA, PIZZETTO BIANCO. SAVINO E' UN GIOVANE SUI VENT'ANNI, MAGRISSIMO ALLUCINATO CHE SI MUOVE IN MODO POCO COORDINATO. NEL SUO ATTEGGIAMENTO, NEI GESTI E NELLO SGUARDO SI LEGGONO I RIFLESSI DEL SUO HANDICAP CHE E' UNA VIA MEDIANA TRA LA SCHIZOFRENIA E LA DEPRESSIONE.I DUE SI ARRESTANO IN UN CANTO.

Vittorio :

[A Savino]...... Tu aspettami qua...ma non ti allontanare... e copriti ......papà mo' torna [Si accosta alla Masta]........ Signora, permettete una parola ?Vi dovrei chiedere una grande cortesia.....

'A Masta :

[Lo guarda lo soppesa come cliente potenziale]........ Si avita chiedere sconti...... jate cchiù lla..... Cu' me so' cinquantamila..... ‘A tariffa è una cinquanta 'a botta, diece minute .....e via.....

Vittorio :

...... Veramente ci sarebbe mio figlio......

'A Masta :

.....Cinquanta pe' duie so' cientemila.....

Vittorio :

...ma veramente....

'A Masta .

Aggio capito..... afforza vulite sparagnà.... E va bene sconto comitive : Ottantamila...... Però, uno 'a vota..... a me 'sti schifezze 'e pate e figlie 'nzieme  nun me piacene...è chiaro ???

Vittorio :

[Timidamente]...... Veramente...... io non sarei previsto...... l'interessato...... il cliente..... è lui..... mio figlio....

'A Masta :

Embè...... e nun sape parla' isso..... tene a faccia 'e ì cu 'na femmena e nu' tene chillo 'e parla'....... Jamme chiammatelo......

Vittorio :

Signora..... vi prego...... abbiate pazienza..... mio figlio..... vedete..... non è troppo normale..... è un poco malato............

'A Masta :

E' malato......? E ghiate a alleggerì a chella parte........ Vo' purta'      'o malatiello a me......... E che tengo scritto " Ospedale Fatebenefratelli " 'ncoppa 'o pietto ?..... Jate a lla..... jate a cammenà........

Vittorio :

Signora...... Savino mio....... non ha malattie contagiose......... pericolose...... è solo un po’sofferente nella testa.....

'A Masta :

Peggio !! Accussi chillo caccia 'nu curtiello e me  fa 'a pelle...... Ma ve ne jate o no ?

Vittorio :

'A Masta :

Vittorio :

No...... per carità...... quale pelle..... Savino è dolcissimo, mite....... un coniglietto....... solo che..... non sa...... non ha mai....... come dire...... lui vorrebbe...... magari con una fanciulla potrebbe........ ma non può......  con voi invece...... che so...... può darsi che la vostra esperienza....... la sua inesperienza..... che so...... con un po' di pazienza........

e pacienza ca nun ne tenimmo.....

[insistendo]...se lo volesse fare per carità...?

'A Masta :

[Arrabiatissima]..... Guè...... Titò....... e mo m' è scucciata...... 'a carità...'a pacienza....... l'esperienza....... e mo' ve n'ata i a fa' 'nculo tutti 'e duje...... Ma tu 'o saje a me comme me chiameno cca.......    'A Masta......pecchè 'mparo 'e correre 'e strunze comm'a vuie......Jate..Jatevenne primma ca ve struppeio e bonanotte........ ......E si...... mo ce mettimme 'a fa a scola 'e criature........ Cammenate...... Cammenate....... cca tenimme 'a che fa'...... Jate....... Jate a cunzulà a quaccheduno a chella parte !!'.....

VITTORIO MORTIFICATISSIMO SI TOCCA IL CAPPELLO E VOLTATOSI, RAGGIUNGE MESTAMENTE IL FIGLIOLO CHE ERA RIMASTO IN SPERANZOSA ATTESA...... RAGGIUNTOLO FA CENNO COL CAPO CHE L'AFFARE NON SI E' POTUTO COMBINARE. GLI AGGIUSTA LA SCIARPA E, PRESOLO SOTTO BRACCIO, ESCE CON LUI A PASSO LENTO....

 

Marcela   :        ...ma che passò...?? Che cercava quel vecchio ?..

'A Masta  :           .....ma, che saccio.?..'O figlio è malato...però vò fottere....'o pate  assiste....ma iessero 'o spitale..'sti Die 'e scieme....

Marcela   :           ...es tutto un mondo di locos...pazzi...tutti pazzi.....

ENTRA ARMANDO SALATIELLO UN GIOVANE PROVINCIALE DELLE MONTAGNE AVELLINESI ED ORA MILITARE A NAPOLI. E’ SPERDUTO  E FRASTORNATO DALLA CIRCOSTANZE COSÌ DIVERSE CHE LA CITTÀ GLI OFFRE, TANTO DIVERSE  DA QUELLE DEI SUOI MONTI FREDDI E PURI. SI ACCOSTA  DEFERENTE A GIANNA “ ‘A SECCA.”

Gianna:

Guè ... ‘e cca sta pure l’Esercito Italiano ... Jamme surdatie’ .... famme vedè si ‘o fucile ‘e tuosto ....

Salatiello:

[ingenuo,non intende]..‘o fucile mio sta dentro alla caserma ... non ce lo fanno  uscire  la  sera ...

Gianna:

 ma che cacchio capisce  ....? ‘O fucile tuoio l’avissa tenè sempre appriesso .....mmiez’’e cosce...

‘A Masta:

...po' essere ca ‘nce mancano ‘e palle ... pe’ sparà Ah ... Ah ...          [ ridono tutti ] .

Salatiello:

[ frastornato  .... ridacchia pure lui ] ... nun ve so’ troppo  capito ... a ogni maniera .... senza offesa …io vulesse parlà  un  minuto a sulo cu vuie in perzona, signorina Gianna .....

Gianna:

[aprendosi la camicetta] vuò parlà a sulo cu me?.... e Gianna toia sta cca .... tutta ‘nfucata sulo pè te. Jamme ... jamme a vede’ ca saije fa ....che saie fa ?

Salatiello:

io pe’ mestiere songo pastore .... però saccio fa pure ‘o  sanapurcelle.....me chiammane pe’ tutt’ li Paise vicino a Mirabella..........

 

‘A Masta:

Jamme buono ... chisto è n’atu strunz’ …stasera è ‘a serata  lloro  .... Neh, ... ‘o Scè .... cca nun se po’ perdere ‘o tiempo .... O futte o te ne vaie … [ minacciosa ] ... ‘e capito ...'o sanapurcelle.....!

Salatiello:

[Salatiello intimorito fa per andarsene ] ... Scusateme assaie ......

Gianna:

Aspè  ... addo vaie? Chella pazzea ....[alla compagna] Voglio vede quann’ ‘a fernisce ‘e me fa fuì tutte ‘e cliente .... [ al giovane ]  ... e allora ...? Comm‘è ca sai ‘o nomme mio,eh ....? Ce si stato già cca? Io  nun me pozzo ricurdà  .... cu tanta surdate ca ce venene...Spuogliete ..... famme vede si te cunosco..

Salatiello:

[impacciato]..con il permesso vostro,....senza offesa..io già venetti qua .... sabato passato  con gli amici sordati Carbone, Panetta e il caporale Bugli .....

Gianna:

ah,ma  allora già si pratico ... Ja, ca stasera si ‘o primmo  .... viene cca addereto ca ‘ncignamo ‘a  caurara....! Ja,famme vedè quanta m’’a faie scarfà….[lo prende per la cintola]….

 

Salatiello:

....veramente  io .... venetti sabato ma non tenni il coraggio di fare all’amore comme a l’altri amici miei ... io vi guardetti solamente.........

Marcelo:

bueno..... es un guardone ...!!!!

Salatiello:

no ... io vi guardetti prima e dopo  ... e solo nella faccia ....

Gianna:

Ne ma che staie accucchianno ...? Nella faccia ...? Che vo’ significà ?Ma tu fusse scemo overo o me vuò piglia pè culo .....?

Salatiello:

Gianna  :

Salatiello :

[Tirandola delicatamente verso un angolo] ... Signorina Gianna ... voi mi sfrocoliate perché non sono di qua e non mi saccio tanto spiegare  .... però ... senza offesa.... io dopo che sabato vi vedetti nella faccia e pure negli occhi,bellissima,come a una femmina della televisione....... non vi avete  a male .... io da sabato  ... vi ho pensato sempre ... notte e giorno ... come penso a mamma mia ...come penso alla Madonna di Monte San Michele ... io senza offesa ....signorina Gianna, penso che ... che vi volessi già bene ... senza offesa... e che un poco pure già vi amassi .....

....ma che staie dicenno...?

che vi amassi...e che se volite,io  scrivessi a casa mia di voi...Al paese tengo una piccola masseria...e trentadue pecore tutte mie,...mammà poi stesse con noie....se volete.....

GIANNA E’ RIMASTA SENZA PAROLE .... E’ CONFUSA, ...STRANITA....

PERPLESSA GUARDA E RIGUARDA QUELLO STUPIDO PROVINCIALE  CHE LE HA, CON POCHE E INGARBUGLIATE PAROLE, SCOMBUSSOLATO L’ANIMA, RICORDANDOLE CHE FORSE ANCHE PER LEI, CHISSA’ DOVE E CHISSA’ QUANDO, CI POTEVA ESSERE UN AMORE SINCERO, PULITO:

Gianna:

Salatiello  :

Gianna  :

....'A casa ...? e,mi portassi a  casa tua ...? Con le...trentadue pecore...e  cu mammà......

...si,se mi pigliate....Io vi sposo....

[Cambia repentinamente espressione.Ha realizzato l'impos-sibilità della cosa e da confusa diviene rabbiosa.Allora molla un ceffone fortissimo al ragazzo]... 'Stù Dio 'e strunzo ...! E comme te permiette ...!!? A me .... a Gianna  “a secca”, a me me viene a dicere ‘stì cose ...?

Marcelo:

Che te disse esto marrano? ..... Tienes bisogno de aiuto .... [cacciando un punteruolo] .... Hei .... nigno, guarda che io te mato ....

Gianna:

no .... lassa ‘o sta .... mo' vech’io .... Guè .... a te .... Esercito Italiano  ‘e sfaccimma, si nun si venuto pè fottere .... gira  ‘o ciuccio e va fa ‘nculo o a n’ata parte! ‘E capito ....?!?Vattenne... Vattenne ...! Si tiene ‘e sorde cca ce stanno bloggion, stutacannele, e minette quante ne vuò .... po’ riesto, .... avimmo chiuso l’esercizio ... ‘e capito .?....E tiene ‘e sorde,eh  ??

Salatiello:

[caccia dalla saccoccia ventimila lire stropicciate e le porge alla donna] .....Adesso...tenessi solo questi.....

Gianna:

Salatiello :

[prendendo i soldi e dandogli una serie di spintoni] .... Avimmo chiuso l’esercizio ... vattenne .!.. vattenne e nun te fa fa chiù vedè ...!!

..Gianna....?!???

Gianna  :  [gridando fortissimo..]....vattenne !!!!

IL GIOVANE FUGGE DELUSO ED ATTERRITO DA QUELLA REAZIONE SENZA CAPIRE CHE LA DONNA LO HA SALVATO DA UN GRAVE PERICOLO E DA UN ABISSO SENZA SPERANZA ....

Gianna:

[ reprimendo un singhiozzo flebilmente] ... vattene...!!...

Marcela:

[ tirandogli dietro un sasso .... ] va via,animal .....!!

‘A Masta

Ma che ghieve truvanno chillu cafone 'e merda...?

Marcela                 [ scaldando sopra ad un cucchiaio un po’ di polverina bianca e poi    procedendo ad inocularla in una vena del piede] Yo so’...qualche porcheria nueva....una cosa de’ malati schifosi...Yo conocco bien   estos militar....sono todos puercos ...voleva una malatia,es vero..

 Gianna                  si,è overo.....vuleva na’ cosa nova... esagerata....e io..[si   asciuga un po’ di rimmel che cola ]....io nunn ci’a putevo cchiù da...

A’Masta                 Ogne ghiuorno ne ‘nventene una...’sti zuzzzuse....[A Marcela] Guè...  e manco ‘a fernisce cu sta munnezza ......Tu te stai avvelenanno tutt’ ‘o sanghe cu ‘sta robba...

Marcela               [ Ridacchia amaro] ..e no......è il mio sangre che avvelena esta

                                eroina purissima,de prima qualità,...chieres provar...?  

‘A Masta                 Lè,......lete a loco........                

                                  

ENTRANO DUE LAIDI GIOVANI, 'A SCIGNA E YO YO, TEPPISTELLI DI MEZZATACCA, DROGATI, VIOLENTI. VESTONO CON GIUBOTTI E JEANS : HANNO IL CRANIO PARZIALMENTE RASATO E NUMEROSI PERCING SUL VISO. DOPO AVER OSSERVATO E SNOBBATO 'A MASTA E GIANNA PERCHE' RITENUTE POCO ATTRAENTEI, RIVOLGONO LA LORO ATTENZIONE SU MARCELA IL VISTOSO VIADO SUDAMERICANO.

 

Yo Yo :

'A sci'..... e nu' guarda' 'stu cesso viecchio e chella mazza..….cammina cca…    tiene mente 'e zizze ca tene chesta zoccola  .....  

 

'A Scigna :

e' overo.... 'e che so’ mellune cantalupo?….Famme sentì quanto so’ toste… [Protende le mani ed agguanta con veemenza le poppe del trans].....

Marcela :

[scostandolo]..E che tocas ?.......Lleva las manos,cichito...... per toccar prima se paga.....

ALLA VOCE PROFONDA DEL TRANS I DUE TEPPISTELLI REALIZZANO L'EQUIVOCO.

Yo Yo :

Ma chist' è 'nu femmeniello.....?! Chi schifo...... [Gli da uno spintone]......E tu nce pure tuccate 'e zizze..[all'amico] Ricchiò..!

'A Scigna:

Marcela

‘A Scigna

'E overo...chi schifo... io  l'aggio  pure  maniato 'e  zizze ........ ‘O sputasse ‘nfaccia…Puhh! [Realmente sputa con ribrezzo addosso al giovane travestito]….

 Schifoso…che sputa…?.marramo schifueso…hico de puta…

A chi figlio ‘e puttana,eh? Vuo’ vedè comme te schiatt’’e zizze?

Yo Yo tiene mente…..mo  'nce schiatto !!    [ cava  di  tasca  un  temperino ]  vieni  acca ....... ca mo' te faccio a plastica!!

Yo Yo:

'A Scì,scusela pure 'a faccia ... voglio vedè ò sanghe ‘e ‘stu femmeniello [da dei veementi spintoni al malcapitato]

Marcela:

Gianna

'A Masta  :

[Raccogliendo velocemente da terra un bastone ] Bandidos  !!... Dos contro una muher.... Però io ve mato……

neh,ma o lassate sta o no.....?!!!!! [ Tra se].......Chiste overo fanno.......[Grida]....Curtiello….Curtiè..!!!

guè...ma ve ne iate...? Uh,sti disgraziate...Lassat''o sta...

Nasce una breve COLLUTTAZIONE nella quale il travestito ha rapidamente la peggio per cui dopo pochi colpi viene atterrato.

Yo Yo:

[trae di tesca un coltello a trincetto]…'A Sci ..... mantienele fermo ca mo ‘nce taglio  tutto  chelle  ca  trovo cca sotto.....

'A Scigna:

vai Yo Yo t’’o manteng’io ..[ Al povero viado immobilizzato che geme impotente ] .... Fermo accussì…!! C’avissa pure ringrazia,merdaiuo' …te facimme sparagnà  pur'e sorde a Casablanca  .... Jamme, taglia !!

'A Masta:

guè,ma che siti pazze..? lassate  'o sta !Chiaveche..Sfaccimme...!

[Interviene cercando di bloccare il delinquente ma ne riceve un  formidabile spintone] Curtiè,aiuto..Aiuto,...!!!!....accidene a Marcella....….  Curtiè..!!

Yo Yo:

Zitta, stronza! doppo ce sta pure 'o riesto pe’ te ....

Gianna:

Maronna .. chisti c'accirene a tutte quante. Aiuto ... Aiuto ! ... currite ...! Gaità ….!!  Curtiè..!!

IL TRANS SI DIBATTE DISPERATAMENTE MA NON PUO' RESISTERE ALLA VIOLENZA TERRIBILE DEI DUE TEPPISTI  ABBRUTITI DALLA DROGA  E INFEROCITI DALLA LORO STESSA FURIA ANIMALE. MENTRE STANNO PER COMPIERE L'ORRENDO MISFATTO DA SINISTRA VELOCE COME UN FULMINE ARRIVA CURTIELLO RICHIAMATO DALLE URLA DELLE SUE PROTETTE.

Curtiello:

Uommene ‘e merda....Co' state facenno...?. Lassat''o sta!

Yo Yo :

...... e tu chi cazzo sì…....?....... che cazzo vuò ...?

A' Scigna

Chisto è n'ato ca vo murì ! .... [ cava la pistola e lo affronta, ma Curtiello  è più rapido: con un calcio gli fa volar via l’arma  e con due pugni ben assestati atterra il delinquente].

Yo Yo:

Pà Maronna ... [ lasciando andare il trans ] mò t'acciro ...!! [ si lancia verso Curtiello, ma viene intercettato da Marcela che con uno sgambetto lo fa cadere.... E’ un attimo: le due prostitute e poi Marcela gli sono addosso e lo riempiono di botte ..... ]

Yo Yo:

Basta ..... aiuto! ..... Lassateme ..... aiuto ... ‘A'Sci ... aiuto ...!!

Curtiello:

Mò basta .....! Ha avuto chello ca se mmeretava… Lassato ò sta ....Guè…Marcè…lass’’’o sta..!!

 

Marcela:

No ... le devo cavar los ocos ....! Estos dos hicos de puta non devono vedere mas plus .... [ Con le lunghissime unghie scava il viso di uno dei due cavandone rivoli di sangue ]

Curtiello:

[ afferrandola per i capelli e lanciandola lontano ] Aggio ditto  basta!! 'A lezione ‘nce bastata[ Dando a Yo Yo sonori ceffoni ] E' vero ca v'è bastata? .... O ne vulisseve n'atu poco ...? Rispunne..!![Ceffone! Il malcapitato fa segno che ne ha abbastanza ] Allora hai capito .... Nun ce viene chiù ‘a  chesti parti,è ovè ? [ ceffone: il malcapitato ancora annuisce] .... va bene, ...  piccerè ..... questi amici hanno deciso che è meglio per loro ì a fa l’ummene ‘e merda ‘a n’ata parte  .... qua l'aria pe’ loro fete ..... [ Minaccioso ] .... Jatavenne !! E ora ....via !!!

[ Con un ultimo calcio al più vicino se ne libera.I due malcapitati fuggono rapidamente atterriti dalla severa lezione ]

Gianna:

[ abbracciandolo al torace ] ... quanno fai ‘sti cose me faie squaglià 'ncuorpo .... me sento 'e tremmà ...... e capisco pure pecchè nun pozzo fa a meno ‘e te…e nu’  pazzo comme a te

[gli passa sensuale le mani tra i capelli]

Curtiello:

[ la bacia sulla bocca, poi se ne stacca] se va buo’ .... va buo’ [ a Marcela ] a te, bambulé. Tutt'’a posto ....??

Marcela:

si, gracias .... [ tenta di baciare la mano ] .... Gracias, multas gracias amigo  .... La mia vida es tua ... se te serve il mio corason da esto momiento es tuo ....[cerca anche lei di baciarlo]…

Curtuello:

Lè…Lèè….[Ridacchia]..nunn’è ancora ‘o mumento…[Stringe però la mano che il travestito gli porge]…Mo’ basta ...... è fermuto tutte cose…ja, .... mo jate  à fatica..’a nuttata fernesce ambressa…[Si accende una sigaretta]….

'A Masta:

…..e ‘a guagliona ..... comme sta ?

Curtiello:

s'è addormentata. L'amme date a mmericina e 'nfasciato 'o vraccio ..... s'è addormentata tranquilla ....

SOPRAVVIENE ANCHE SALOME’ DALLA SUA TANA ED  HA ASCOLTATO LE ULTIME PAROLE DI CURTIELLO….

Salomè:

si .... lei ora  dorme .... e sogna .... sogna il bello Gaitano......

Gianna:

ma che cacchio dice ‘sta nera ???......

Curtiello:

Zitta!!Chiure 'stu furno fetente !!

Salomè:

io capito .... A Gaitano piace la piccola Milka  ... io visto come lui carezzare quando curare .... delicato come vero innamorato .... voi due [ sfottente ] adesso tiene corna ....

Curtiello:

 (piccato perché  colto sul vivo) si nun te ne vaie .... Avimmo da cunto puro a ‘sta cessa nera ......

'A Masta:

Gaità, si è overo nu t'ò perdono  ....  n'ata femmena no ... io e sta  scorteca d’ ‘a Secca te putessemo abbastà ......

Curtiello:

[ dandole un lieve ceffone ] .... embè ... e quanno ma avite fatto chesto ....?.. ‘o sapite ca io posso guardà tutte 'è femmene d'ò munno e vuie nu m’avita  rompere 'e palle .... Avite capito!? ... Avite Capito ??!![ strattonando la donna] Avite capite buono .si…..??!!!.

Gianna:

[ interviene per fermarlo ] ....Gaità, tu te può fa  tutte 'è femmene d'ò munno ma ... delicato ... doce  doce nun può tuccà a nisciuna ..... 'e capito !? Lassece ammacare sulo chesto…

Nuie t’avimmo dato 'a vita nostra .... 'e capito ?!

Curtiello:

Lete à loco .... ‘a vita vosta pe’ me non vale niente .... [ si pettina strafottente, poi alla Masta ] attizza ‘stu fuoco .... Oi loco ..... si sta venenno  ‘nu buono cliente .....Ghià,aizate ‘a vesta

 

Chiappetta, MARESCIALLO in borghese avanza in scena ed osserva con fare INTERESSATO LE DONNE IN ATTESA. pOI COME COLPITO DALL'AVVENENZA DI SALOME' LA INTERPELLA .

Chiappetta:

Però .... si bona  ..... nu piezze ‘e  ciucculata nera,fondente  ..... E pe sapè .... quanto te piglie .....?

Salomè:

...trentamila  qua per terra ...centomila  si andiamo in roulotte

Chiappetta:

Ah ... tiene pure ‘a roulotte ....E si capisce....Centomila lire ..!!!... Calcolanne quatte,cinche cliente,so’miezu milione a sera...Io ‘e guaragno int'’a diece iuorne ‘e fatica  ...... e che vuò fa ?? Basta.... Jettammo ‘a maschera...Documenti ! Sono un Maresciallo dei Carabinieri.!! ….Dammi la  borsetta ....!!!!..

  

Marcela:

...es la Policia  !!!!...... Attencion ...... E’ la Polizia ..!!!.Los Carabineros…

Chiappetta:

[Fischia chiamando all’azione i suoi uomini]..Guagliù, venite fore ..... pigliatele  a tutte quante  ....... Levammo ‘nu poco è munnezza ‘a terra stasera.......

 

FISCHI, SIRENE, RICHIAMI, LUCI DI VETTURE E LAMPEGGIANTI . E' UNA SQUADRA DELLA BUON COSTUME IN AZIONE .

Chiappetta:

Ciccone  :

Esposito, copri il lato sotto del vallone ... [ ha immobilizzato Salomè ] .... tu statte ferma ,cionca cca....... Ciccò .......: appiccia tutte 'e rifletture .... Stasera 'e pigliammo a tutte quante .... ce sta pure  'o ricuttaro  ....... Dalle..nunnn’’o fa fuì...

( ottuso e deciso) Marescià.....nun ve ne ncaricate… cu chisto mo' vech'io...Fermo..!!......mani in alto....fermati o sparo....[lo insegue]

FUGGI FUGGI DI PROSTITUTE, ‘A MASTA POCO AGILE E' SUBITO ACCHIAPPATA E SI DIMENA; CURTIELLO INVECE CON GRANDE ABILITA’ SI E' REPENTINAMENTE ECLISSATO.

'A Masta:

Mariscià..... io sto è passaggio  ....... Sò ostetrica ......mi trovo di passaggio....Devo prendere uno sgravamento......vaco ‘e pressa..

Chiappetta:

Salomè

Chiappetta 

Ciccone

Chiappetta

Ciccone

Chiappetta :

[Bloccandola per un braccio con malagrazia] Hai ragione ....Vaie ‘e pressa...per lo “sgavamento”…. e mo to do  io ‘nu strappo  in sala parto !!

Segnor lasciatemi andare..lasciatemi andare..non voglio tornare al mio Paese…Là c’è guerra…..

E pecchè cà ce sta ‘a pace..Piglite a chesta nera…!!

Cicco’, jammo cu stu cellulare  ..... Stasera si ‘o Pateterno m’aiuta è ‘a serata ca me piglio encomio e aumento ..... jammo belle…! Ciccò,ma addo cacchio sì ghiuto...?

Maresciallo, sfortunatamente il renitente all'arresto,conoscendo i luoghi,dint'o scuro si eclissò dentro al cupo della boscaglia…!In ua parola : Si diede alla macchia!

 se n’è fuijuto...!! e parla comme t’a fate mammeta..!!!!!

:…Comandi!

eh,ma l’aggio conosciuto...’E chillo ricuttaro ca chiammano  “ Curtiello…”…Gaetano Frungillo detto “Curtiello”!! E bravo....ma nun te ne preoccupà...nunn’è stasera,  è dimane ..’o pigliammo..Addò fuie senza i mezzi di sostentamento...St’uommene ‘e merda se sperdene senza ‘e puttane loro...Senza ‘o petrolio ‘o lume se stuta....e io dint’’o scuro... l’aspetto !!...[Rimurginando]...Ma tu ‘e capito Cicco’...’Na zuzzosa ‘e cheste,s'abbusca miezu milione a sera...e io cu tre figlie di cui uno spastico e duie all’Università,stipendio,indennità,assegni familiari....io arrivo scarzo a due milioni e mezzo al mese ....e doppo trent’anne ‘e servizio sto ancora a piglia friddo pe’via ‘e 'sti zoccole...Jamme Gargiù,appiccia ' sirena e ghiammuncenno..!!

CALA LA TELA

Puttane "

                        II° ATTO

LA SCENA E' LA MEDESIMA DEL PRIMO ATTO. SONO PASSATI TRE,QUATTRO GIORNI DAGLI EVENTI DESCRITTI. E' SERA INOLTRATA: UNA GRANDE LUNA INDIFFERENTE ILLUMINA LA MISERABILE  ZONA PROIETTANDO BIANCHE LUCI CADAVERICHE  SU CIASCUNO DEI  PERSONAGGI. IN SCENA AL SIPARIO MARCELA, INTENTA A PREPARARSI UN CAFFE' CALDO SUL FORNELLETTO  A GAS,PIU’ IN LA  'A MASTA E GIANNA .

Marcela:

è una serata muy fria ...... Un caffè  vollente  è assolutamente necessario ..... [ versa il caffè nei bicchierini e lo serve alle due donne che infreddolite, bevono golosamente  ] ..... e Salomè ..?.

'A Masta:

Sta in attesa di rimpatriata .... 'A legge è chesta ..... prostituzione,adescamento .... niente documenti e chiaramente niente permesso ‘e soggiorno. Se n’dda  ì cu ‘na mana annanze e n’ata areto........

Gianna:

Povera Dia ....! Chissà se  ce fanno piglià  a roba soia dint'a roulotte ........

Marcela:

Già .... la roulotte ..... sa che sto pensando .... Adesso che se libera de Salomè .... nos tres la possiam pulir per bene e usarla per nostro lavoro .... Che dicen..?

'A Masta:

'sti femmenucielli tenene 'a cape cchiù furba ‘e nuije femmene ....  Ha ditto buono ......Ma pe’ mo nun se po’ fa niente, ce sta ancora chella slava,comme se chiamma…Milka... chella ca struppiaine l’Albanese…A proposito,ma comme sta?

 

Gianna:

‘A Masta

Ve pozze dicer’io ca sta meglio…S’è ripigliata buono…Aiere c’aggie purtato coccosa ‘e mangia…..Sta meglio…’O vraccio nunn’era rutto e se sta sananno….L’unica paura soia è ca l’albanese a putessero truvà…

 

Saccio ca ‘a stanno ancora cercanno pe’ mare e pe’ terra…..

Marcela:

Certo è che si quelle carogne la trovano la matano…..A proposito,digame…….[ insimante ] ..... son dos o tres dias che non vedo a "el Cuciglio "......

'A Masta:

Marcela

Gianna

 

Marcela

'A Masta

Gianna   :

'A Masta :

 Va fuienno , ma pecchè…che vuò dicere ...?....Nunn'o saie ca se ne fuiette....?....è latitante.....!!

 

Eppure pare che lo han visto no troppo lontano da achì......

Non lontano?...Ma si sta d''e parte 'e Manfredonia...o no? Neh,ma tu he saie,che t'ann'itto? Parla,Marcè..!!

jo no save nada…lo giuro su la Virgen de Guadalupe….

Ma nunn''o vide ca te sta sfuttenno..??' Sta capera s'è addunata ca sì gelosa..Fa ‘na cosa ..v'accatte tre birre e 'nu poco 'e pane addd'o Sorice...a me me faie mettere murtadella e provola...Ah,e pigliame pure ‘nu pacchetto 'e Mabboro....

E niente chiù...E preservative 'e chella sfunnnata 'e mammeta ‘e tiene..?                                                         ESCE

..è 'na bona guagliona.......

RIENTRANO  DA  SINISTRA  VITTORIO E SAVINO SEMPRE IN CERCA DI UNA SODDISFAZIONE SESSUALE PER IL RAGAZZO: SONO STANCHI E DELUSI PERCHE' SIN'ORA NON S' E' POTUTO COMBINAR NULLA PER LA DIFFIDENZA DELLE PROSTITUTE DEL VIALE NEI CONFRONTI DEL GIOVANE MALATINO.PASSANO MOGI MOGI  DAVANTI ALLA MASTA  SENZA OSARE DI REINTERPELLARLA

'A Masta

[Riconosce i due e forse alla luce degli ultimi accadimenti ha un moto di simpatia, ancora però diffidente] Guè....... e cca ce sta' 'o pate ca porta 'o figlio a fà ‘o cchiò cchiò......... Bell' 'O… ma ce l’avite cagnato stasera ‘o pannulino ‘o guaglione..?

Vittorio :

[Serissimo]...... Se servisse a qualcosa, farei anche quello...... così come lo lavo........ gli do da mangiare....... e faccio tutto quello che un essere umano può fare per un altro....... tutto quello che un padre può fare per un figlio........

'A Masta :

[Colpita dal tono e dall'amarezza dell'uomo]...... Ma...... faciteme capì......... 'stu fatto 'e purta' 'o guaglione addu 'na puttana nun è 'na malatia sensuale, 'na schifezza nova......?

Vittorio :

'Na schifezza......? [Amarissimo]....... Signora bella....... sta schifezza....... è l'unica cosa che può liberare il cervello di mio figlio dalle sue fissazioni, dalle perversioni che gli bruciano l'anima...... dalla terribile solitudine che a lui soffoca la vita e a me spezza il cuore.......

'A Masta :

Mamma mia bella..... ce stanno tutte sti cose  dint' a.... 'na chiav.... (Ravvedendosi che la volgarità non è  consona alla particolarità della situazione ) ......... 'na..... terapia.....? E dico accussì....... ma pecchè 'stu guaglione nun va' cu 'e cumpagnelle soje.?....... Chelle oggie so’ tutte 'na vranca 'e zucculelle......e po' isso è accussì bellillo......

Vittorio :

è bello Savino,vero? Grazie............ Perchè non va con le sue compagne...?? Con le coetanee......? E chi lo sa........ un po', certamente perchè lo prendono in giro...... le ragazze, quando vogliono sanno essere molto crudeli...... un po' perchè teme la derisione, data la sua inesperienza e un pò...... forse perchè con una..... scusate..... " donna di vita"....... può sentirsi, anche lui, l'uomo che compra..... che conquista....... che domina [Piange sommessamente]...... anche lui........ anche lui......

'A Masta :

 [Commossa] E che facite.....?.. Ve mettite a chiagnere.....?. all'età vosta........?! E ghia'....... fa brutto pure p’’o guaglione.......    [Il ragazzo piange per imitazione anche lui]....... 'O vedite...... ve vede  a vuje 'e chiagnere e chiagne pur’isso...!!!

Vittorio :

No,bello 'e papà,no...... non piangere....... papà scherzava........ questa bella signora è così gentile che ci sta ascoltando.......... su asciugati gli occhi...... mo' ce ne andiamo a casa nostra.......

'A Masta :

'E meglio....... purtatelo 'a casa add’a mamma soia.......

Vittorio:

La madre non ce l'ha..... E' morta quando era piccolo....... Io sempre a scuola per insegnare,....... lui prima in collegio...poi a casa sempre solo,triste,senza un solo amico...... mah..... sarà stato anche questo che.......

'Masta :

[Soffiandosi il naso commossa]...... Mannaggia 'a vesta e' Santa Pezzella..... e va' buo'....... Professo'...... se permettete..... c' 'o guaglione m''o vech' io........ delicatamente.......pure tutt' 'a nuttata......... v’o faccio asci' nuovo...... Jamme, picceri'....... stasera te faccio asci' pazzo.!! Uh,scusate,Prufessò…volevo dire: ...te faccio sanà.....( orgogliosa)… io so' sempe ‘a Masta...!

Vittorio :

Davvero potrebbe?..(‘a Masta assentisce tenera) Grazie..gazie ( poi al ragazzo) Va bello 'e papà, va..... va tranquillo........ La signora è tanto brava è ed è una cara amica .......Và,.io ti aspetto qua....... [Scappellandosi]…Picazio....prof.Vittorio…Picazio...... fortunatissimo......

'A Masta :

Piacere mio prufessò...... se dopo volete approfittare pure voi....

Vittorio :

.....No..... grazie....... porto ancora il lutto….rispetto la Buonanima...... ma grazie....... non basta a ringraziare......

'A MASTA E SAVINO SI ALLONTANANO INSIEME. VITTORIO SI ASCIUGA GLI OCCHI  E POI,DISPIEGATO UN GIORNALE E SI SIEDE A LEGGERE IN PACIFICA ATTESA.DOPO POCO DALLA DESTRA,CIRCOSPETTO RIENTRA CURTIELLO.IGNORA IL PROFESSORE CHE SI SAREBBE PURE SCAPPELLATO,PUNTA SU MARCELA.

Curtiello  :  Marcè……!!

Marcela    : Gaitano.....(lo abbraccia)

Curtiello   :  Addò stanno 'e guaglione  ?

Marcela   : Stan trabahando....La Masta con el hico di questo hombre,Gianna andò a comperar sigarillos ..... Ma che pasa...?...Como stas..?Come stai  ..??

Curtiello  : buonostò buonoma tengo bisogno di soldi.......A Pulezzia me cerca...chill'ati  Duie 'e chiaveche e l'Albanese pure me vanno truvanno....Hanno saputo 'o fatto d'a piccerella......’e Milka...

Marcela  :  ..(curiosa)....che fatto  ?Digame……

Curtiello :  lassammo sta....Marcè,aggia fuì...tengo bisogno di soldi....quanto tieni pe' cuollo?

Marcela  : .....duecentoventimila lire...e,ecco,.. una bustina di cocaina...( ne darebbe una parte poi considera la disperazione dell’amico) tieni...prendes todo...!

Curtiello  : grazie,sei un amico...a Madonna t''o rende...A siente,nun dicere niente a chelli doije...meglio ca nun sanno niente....accussì nun ponno parlà....Torno domani sera ...magari e più tranquillo (abbraccia Marcela)

Marcela :  ...stai attento,Gaitano.....( prega tra i denti) Virgen mia del Pilar, aiutalo………..

CURTIELLO ESCE.DOPO POCO RIENTRANO SAVINO E 'A MASTA....

'A Masta

Tutt' a posto prufessò....... 'o cacciuttiello s' è fatto onore.....

Vittorio :

Davvero...... ? Davvero Savi' bello 'e papà........? Sì cuntento ? Sono tanto orgoglioso di te...... il maschione di papà suo....... Signora........non trovo le parole per per..... per ringraziarvi..per dirvi la riconoscenza......per porgervi...

'A Masta :

Vittorio  :

Lassate sta...... [A Vittorio che tende i soldi] Ma no…Lassate sta'...... chille è 'na criatura......

(Porgendole la mano)..grazie...grazie...anche da parte della Buonanima....Grazie..!!!Lasciate che vi baci le mani..Signora…

VITTORIO AGGIUSTA LA SCIARPA A SAVINO, SI RIMETTE IL CAPPELLO SI INCHINA E VANNO.

‘A Masta   :     Signora?!!  (gli grida dietro)  .......e tornate....Professò,tornate quando volete...io qua sto...Cos’’e pazze…quanta cose ca ce stann’ a stu munno…..

RIPRENDE A SCALDARSI AL FUOCO BORBOTTANDO TRA SE…..

dalla destra illuminata da una SOTTILE E CANDIDO RAGGIO  DI LUNA ENTRA LENTAMENTE UNA FIGURINA: E' MARIA, LA FIGLIA DI RACHELE. HA QUASI TREDICI ANNI .... è POCO PIù DI UNA BAMBINA ED INDOSSA,CIò NONOSTANTE DELLE SCARPE CON TACCO A PUNTA E UNA PARRUCCA BIONDA.DALLA PARTE OPPOSTA GIANNA CGHE HA SBRIGATO LE SUE COMMISSIONI.

Gianna:

Marì  !.....[ le va incontro ] .... e Tu che fai cca.....? Che si venuta  a fa .... Cuncè  ..... guarda chi ce sta .... E’ Maria .....!

'A Masta:

Marì ..... guè,  piccerè ... Ma che faie cumbinata accussì ? Neh,ma ch'è stato ...? Marì ....?! E parla .... Mammà?!

Maria:

[ con voce greve e rotta ]...... è morta stamattina!

'A Masta:

è morta Rachele .??!!.. Uh Madonna ...! e  nuie nun avimmo  saputo niente ..... [ si accosta alla ragazzina abbracciandola ]

Gianna:

povera criatura  ...... [ Piange ] Povera Rachele.......  ha fenuto  pur'essa  'e suffrì ...... povera creatura [abbraccia anch'essa  la fanciulla ] ....e.... 'o funerale ....??

Maria:

nun saccio niente ...nun voglio sapè niente... Quando so’ ghiuta 'o spitale, ‘a monaca m'ha ditto ca mammà era spirata 'e diece ... Io me sò mise 'a chiagnere e me po’ me ne sò fuijuta ......

'A Masta:

quand'è doppo ca fernimme ce jammo..Jamme ‘nu poco’ncopp  'a camera murtuaria .... e che  sanghe d'à Maronna ........ nun po' sta sola comme ‘nu cane .....

Marcelo :

vengo con vosotros ..... e porto los flores ........Ci saremo noi al funerale di tua madre,nigna, [ sarcastico ] ..... una ragazzina e tre puttane .......!!!

Gianna:

ce sta gente ca nun tene manco chesto ..... A voglio  vestì io però  ... A Rachele ‘a vulevo troppo bene .....

'A Masta:

E'  giusto  .... Ma mo'  che ce l'è ditto .... nennè cca nun può rummanè ... Jammo ... t'accompagno 'a casa ....

Marcela

 e se viene Gaitano .......?

'A Masta:

Va a fa ‘nculo pur'isso ... A  fronte d’a Morte  d'a cumpagna  nostra pure 'e ricuttare nun contano .... Jammo piccerè.......

Maria:

( determinata,serissima) no! Io sò venuta cca pe ‘nce restà ......

Gianna:

che dice chesta ??....... che cazzo va dicenno ?!?

Maria:

Io resto cca!! Qual'era 'o posto ‘e mamma mia ? Ca?..Vicino 'o bidone, è overo..?? ‘ A mò chisto è ‘o posto mio!

'A Masta:

Ma che si pazza ??...... Tu si ‘na criatura  ........ nun  è   a  fa chesta vita 'e sfaccimma .... [decisa e amorevolmente minacciosa]..Io nun t’o faccio fa, 'e capito ........ Io nun t'o faccio fa .... !

 

Maria:

Gianna

Maria

[Cercando in tasca e cavando un temperino] ..... nun t'accustà ‘a Ma’ .....Aggio deciso .... e chi s'avvicina .... l’acciro ....!!!

Lieve stu fierro a miezo e parla..che vuò fa..?...Che dice..?

L’ati mamme quanne morene,lasciano 'e figli ‘na casa,... è gioielle... 'a pensione: mamma mia mi ha lasciato ‘nu posto cca,  ‘nterra vicino 'o fuoco ....... è ‘o mio !!...... ( amara) Chesta è ‘a via mia !!!! ..... Chisto è 'o destino mio .....!!!

'A Masta:

Gianna ... chest'è pazza ... mò nu ce sta ‘o tiempo d'a cunvincere, cammina 'o spitale addu Rachele.Marcè .... accorta a ‘sta criatura ..... Si ‘nce succede quacche cosa si tu responsabile ….Quant’è vero Iddio ... si nu femmeniello muorto!!

LE DUE DONNE VANNO VIA FRETTOLOSAMENTE. MARIA SI SISTEMA SUL BIDONE. OSSERVA MARCELO per carpirne TUTTI I segreti della ambigua ma PROROMPENTE FEMMINILITA': SI AGGIUSTA IL TRUCCO, SI ACCORCIA LA GONNA SULLE GAMBE SCHELETRICHE,INSPIRA PER PROTENDERE IL MINUSCOLO SENO E POI RESTA IN ATTESA CHE ATTACCATA AD UNA SIGARETTA ACCESA , PASSI IL SUO AMARO ED INELUTTABILE DESTINO.

Marcela     : smettila...no facer esto...tu es una nina….una bambina..

Maria   :    io..? e tu che sei?.....quando sei diventata così,adesso...?solo adesso?

MARCELA ABBASSA LO SGUARDO COLPITA..RIPENSA FORSE ALLA SUA INFANZIA IN SUD AMERICA QUANDO PICCOLISSIMA FU ANCH’ELLA AVVIATA ALLA VITA DA QUALCHE FARABUTTO E DAL DESTINO..

DUE  UOMINI DI OLTRE  MEZZA ETA’, SCIALBI, GRIGI, PROVENGONO DA SINISTRA.SONO CASILLO E MAIELLO E CERCANO NELLA PENOMBRA DELLA SERA SODDISFAZIONE DEI LORO PIU’ LAIDI ED INCONFESSABILI DESIDERI.

Casillo:

Viene, Maiè .... a ‘sta parte ce sta coccosa ‘e buono .....

Maiello:

Ce credo poco .... fino a mò avimmo visto sulo munnezza ... Niente  meno ca chella pereta senza diente ha tenuto ‘o curaggio  e me cercà trentamila lire ...... cose ‘e pazze ......

Casillo:

a te ??..... e a me chella nera puzzulente vuleva  cientemila lire  pe fottere nterra l’evera....... e che ‘a teneva d’oro.?! Io, a verità ‘e sorde e vulesse pure spennere, ma avesse essere n’occasione .... che t’aggia dì ...... ‘na malatia.. ...

Maiello:

se capisce ... ‘na cosa perversa .... [ si  avvicina a Marcela ] cu nu coso ‘e chiste, per esempio ..... Un tabloid .... a tre .... co’ femmeniello .... Titò ... bella be’ ... a quanto ‘o vinne ?

Marcello:

in dos, ottanta mila... e cobierto col guanto, ... se intende .....

Casillo:

lè, lè .... quarantamila lire a capa pe’ ‘na mezza femmena.?? [ si avvicina a Maria ] ... Gue, marò ... è suonno o sto scetato? Maiè,  guarda  cca ... guarda che prunella acevera ...!

Maiello:

Casì, ma è ‘na criatura ... che  sfizio ce sta? O vvì ca nun tene ancora ‘o pietto ‘mpietto?

 

Casillo:

e la ce sta ‘o sfizio ..... Che sanghe d’a marina !....( Il lercio pedofolo,sbava)  è comme se te facisse ‘na nipote da toia .!... e quanno ‘o pruove cchiu...? [Alla ragazzina toccandola con malagrazia ] .... E allora ... a quanto ci’a daije ‘sta rusella è maggio?

Maria:

[vergognosa, intimidita ed anche impaurita da un’esperienza che si prospetta superiore al suo coraggio, non sa che rispondere] .....Io....voi....[china vergognosa la testa].....Io….........

Maiello:

Guè .... a te .... quanto vuò ....?

Marcela:

( accostandosi e frapponendosi) Valgame Dios…Basta!!! La nigna es vergine ... tiene solo dodici agnos .....

Casillo:

Marcela:

Dodici anni? Overo,e pure vergine ?! E allora qualunque cifra .... addò stà cchi ‘na virginella accussì .... ‘Na criatura ‘e latte ......[alla piccola] A te…Parla!!! Quanto vuò ???...... dice ‘na cifra ... io non bado a spese pe’ ‘ na vergine!

Se osate de toccarla io ve.....

Maria:

[recupera il coraggio per parlare ... Ormai ha deciso quale deve essere la sua lercia vita e con sfrontata timidezza urla a Marcela] E tu me lasse sta,eh capito? Chi sì,pateme.?.No,tu nun me sì nisciuno..(poi con un soffio di voce)..............centomila....

Casillo:

Ok .....pe me va buono.... jamme lla dereto !!Cammina!

Maiello:

un momento ... addo vaije? E che tiene 'a privativa .... Io pe na virginella offro duecentomila  lire ... Piccere’ ... Viene cu me ....

Casillo:

Embè, tu me facisse scennere  tutt’’o Paraviso ‘n’ terra..... Che vuò fa .... vuo’ mettere a coppa? E va bene .... Io dico trecentomila lire .... Jammo,nennè..!!

Maiello:

[Tasta le scarne spalle della fanciulla, le infila una mano sotto la gonnella] ..... Aspetta .... Nennè ... io so nu commerciante importante .... unu gruosso!.... ‘O mercato me sanno tutte quante ..... ‘A puteca mia è tre vota ‘a soia ..... ca sta pure ‘o fallimento.

Casillo:

Tu si na carogna .....! Statte zitto..!

Maiello:

Statte zitto tu ca staie sotte ‘e riebbete. Allora .... ca ce stanno quattrocentomila lire e .... e .... st’aniello .... è oro .... che dice .... va bene.?!

Casillo:

Ma chi te dà ‘o diritto ‘e  fa chesto ... ‘A piccerella attocca a me: l’aggio vista io pe’ primma .... [prendendola per il braccio] .... attocca a me .....

 

Maiello:

Marcela

‘O deritto ... lassa ... ‘o deritto m’’o da’ chella cambiale toja ca io tengo suspeso : sei meliune!!Abbastano pe te luvà ‘a mmiezo…?.... [L’altro si calma avvilito e colpito] ....E allora ..? [ A Maria] te si decisa? Cammina!!

Maria ,cichita te prego no…no aser esto..Maria…no…

Maria:

[rassegnata] ..... si .......jamme..

I DUE SI ALLONTANANO VERSO IL FONDO, L’UOMO SPINGENDO LA RAGAZZINA,ELLA SOSPINTA IN REALTA’ DAL SUO DESTINO.

Casillo:

St’omme ‘e merda! ‘A cambiale .... ‘A caccia sempre fore quando m’adda fottere .!! ... Ah .. ma chesta m’’a pava ... mo’ ha fatto ‘o gruosso  ... Accumincianno a mò [ a Marcello ] .... Siente,Titò,.. quan’esce l’amico ce dice ca so’ dovuto scappare per impegni urgenti .... Accussi se fotte e sa fa ‘a pere fino a Napule .... ‘Stu chiaveco !!!.... ‘A cambiale....

C’a sconto buon’io ’a cambiale…………………………….....                                                                  [SI ALLONTANA  A PASSO SVELTO]

Marcela:

[Piangendo per quello che ha dovuto  vedere e che forse gli ricorda un altro momento disgraziato e disperato che appartiene al suo passato] Vastardo..!....Marrano.....Crepa!!

RIENTRANO IN SCENA DRAGAN E MISHA SEMPRE ALLA FRENETICA RICERCA DELLA GIOVANE PROSTITUTA MILKA CHE CURTIELLO HA NASCOSTO NELLA ROULOTTE DI SALOME’.

Dragan    :   Ehi tu….voglio sapere dove è mia ragazza…Milka…Noi lasciata qua 

                    ultima volta….lei non morta…però sparita…

Marcela   :   Yo no sè nada…..

Misha       Jebenti Boga!.curaz,tu sai e tu non dici…!!….Milka molto ferita…..no 

              possibile lei andata via sola…tu sai dove lei sta adesson [ Caccia un   

              grosso coltello e lo punta alla gola del viado]..Io te uccido se non parli

              Dov’è Milka….??????....Parla..!!!!

Marcela    :  io giuro…jo no sè......tu puoi uccidere me ma io non sé..!….

Dragan   :   Ceka(= aspetta) Misha…! Non sporca tuo coltello con sangue di questo schifoso froscio…..Adesso lui parla…..io so….Questo sacco di merda ha bisogno di droga……….Io so…tu stai in,come dire..? ....astinenza …tu ha bisogno di dose…adesso…..proprio adesso..!!!!

            (Tira fuori dal taschino una bustina di polvere)

Marcela    : no…no chiero droga ahora..no necessito.. ( al contrario alla vista della droga viene preso da sussulti,da un irrefrenabile tremore,balbetta) … no…non hay ne..necessidad..…

Dragan  :    no,…tu tremi …io solo detto di droga e tu tremi…!!!!1 .Ecco..tu 

               guarda…..Eroina…!  Buona…..finisssima….[mostra la bustina di

               immonda polvere e quando il viado fa per prenderla,rapido ritira la

               mano]..Ah,..Ah…Ah….no se può….ceka…calmo…Tu parla…io do..   

               guarda…è buona…..senti profumo [gliene passa un pò col dito teso

               sotto il naso]…haide..amico…io do subito....tu dici ..dov’è Milka…?

Marcela   :  Damelo!!! ..Dammela…!! ti prego…sto male…ti supplico…

Misha      :   [Prendenrolo per le spalle con simulata affettuosità]  Su…piccola    

              …bella  puttana….tu dici dov’e nostra cara bambina …prende droga e 

                dopo io fa amore…con te…si,bella…ayde bella…..lijepa..!!!

Marcela     [Trema per la crisi di astinenza ed anche per la paura di tutto quello che

                po’ succedere con questi due assassini]…Cosa….cosa….farete alla 

              nigna…??

Dragan   :  Niente…noi non fare niente…noi già perdonata….lei torna..e….tutto

              finisce…tutto Dragan dimentica…

Misha       :.lei nosto capitale..noi no rovinare nostro capitale..( ride osceno) noi volere fare ancora molti soldi con suo corpo….

Marcela   :   ( tremando) no..non è vero ….vo la volate matar..uccidere

Dragan     ..Adesso sono stanco di parlare,.. [Impugna una grossa pistola con la destra]…Ora basta…!!!!…..O tu prende

              droga… o tu muore,..qui,..adesso [Alza il cane del revolver] Parla !!

Marcela    :  …è…..sta……io credo….sta  ….non sono certa….

Dragan     :  Allora ?? [Infilandogli la canna delle pistola in bocca]

Marcela    : [Vinto dal terrore]…nelle roulotte di Salomè…la Senegalese….dietro

            binari del treno……..qua vicino ….cento metri…nella.. roulotte rossa…

Misha     :    Chi ha aiutato lei  ?

Marcela    :   Yo no save.....Basta…dammi la dose..!!

Misha       :   Chi..!!!???!!

Marcela   :  [ con un filo di voce]……. Gaitano......Curtiello……

Dragan     :…  Dobro  !!.Brava piccola puttana..questo noi già sapevamo e 

                   mangeremo anche suo cuore.....Idemo Misha…!!!

Marcela      :..la dose…..ho parlato……dammi..….la dose..!!!!

Dragan     : Giusto…ecco tua droga…adesso tu lecca…si,come cagna…!!!!

              [straccia unlembo della bustina e sadicamente ne lascia scorrere a terra  

               il  contenuto - Marcela si protende, poi si inginocchia e mentre i due  

              escono, piange tutte le sue lacrime e lecca, lecca il fetido suolo]

MENTRE IL VIADO RANNICCHIATO SULLA TERRA SCONTA IL DOLORE DEL MALE FATTO E DI QUELLO SUBITO PER VILTA’ E PER DEBOLEZZA,RIENTRANO MARIA ED IL LAIDO MAIELLO.MARIA E’ A SUA VOLTA SCONVOLTA PER LA TERRIBILE PROVA:RESTA IMMOBILE A GUARDARE IL COMPAGNO.DOPO ISTANTI E’ MAIELLO A ROMPERE IL SILENZIO DI PIETRA E DI GELO.

Maiello   :   Guè….ed il compagno mio dove sta….? Guè..addo stà…???.M’avesse

                   lassato a pere..?

MARCELA NON RISPONDE : SI ALZA LENTISSIMAMENTE  OSSERVANDO CON ODIO E LIVORE L’UOMO CHE ADESSO INCARNA AI SUOI OCCHI LA RAPPRESENTAZIONE  DI TUTTO IL MALE CHE LEI E GLI ALTRI POVERI ESSERI COME LEI STANNO SUBENDO DA TUTTA UNA VITA.GUARDA DI SOTTECCHI LA BAMBINA CHE SI TIENE LE MANINE SUL VENTRE DOLORANTE.POI MINACCIOSO,IERATICO, STATUARIO,DEFINITIVO SI MUOVE VERSO L’ESSERE SCHIFOSO.

Marcela   :[A Maria senza più guardarla]…ti ha fatto male..??

Maria    :  …….si…….

Maiello  :   ma che vuò….ne,ma fusse pazzo..? Che vaie truvanno ?Pecchè me guarde accussì’? Neh,fermate…..Piccerè..diccello tu pure….io l’aggie pavata..quattucientomilalire…’o giuro  ….è overo…dincello…guè..ma che vuò fa..?

Marcela     :  ……..te es una carogna….te es una mierda…..

Maiello    :   si,ma lasseme stà…nunn’aggio fatto niente…che vuò…che vuò fa  ..??!!

MARCELA HA RECUPERATO PER UN ISTANTE IL SUO CORAGGIO,LA SUA  PASSATA VIRILITA’,LA SUA DIGNITA’ DI UOMO PERSA TANTI ANNI E TANTE STRADE BUIE PRIMA.

IL VIADO APPENA E’ D’ACCOSTO AL MAIELLO,  GLI SFERRA IN VISO  UN COLPO VIOLENTISSIMO CON LA MANO AD ARTIGLIO.IL VISO DELL’UOMO SI RIGA SUBITO DI SANGUE COPIOSO...

Maiello      : aiuto..aiuto…me vonn’accirere....aiuto....m’accirono…!!

Marcela  : va…va via…..pero te rimane el ricordo de esta noce…anche a    

                   tigo…anche tigo….va, maldido marrano...va..!Desaparece!!!

MENTRE L’UOMO FUGGE LUI/LEI ABBRACCIA STRETTA STRETTA LA FIGURINA FERITA CHE GLI SI ABBANDONA STREMATA.

DALLA DESTRA RIENTRANO 'A SECCA E 'A MASTA,DI RITORNO DALL'OBITORIO DELL'OSPEDALE.

'A Masta    : ( a Maria abbracciandola con tenerezza)..Marì....'a  mamma toja l'avimmo accunciata nuie...io  l'aggie lavata.....l'aggie vestuta comme se fa cu ‘na figlia…...pare ca dorme…..…

Gianna    : ...e io l'aggie mise 'e ciure mmiez''e capille e 'na curuncina  'e Rusario 'mmano...quant'era bella ......pareva 'na figliulella.....

'a Masta    : …..'a robba soija sta ancora llà ‘ncopp’...che saccio ?..cierti anellucce ...’a meragliella d'oro cu' 'o Volto Santo che ci era tanta devota …che ato? Ah… quacche poco 'e biancheria....Però dice ca 'o danno sulo a te...Dimaìne ‘e dieci stanno 'e funerale....Te simme venute a piglia'..mo' jammo 'a casa toia...Te fai cinche,sei ore ‘e suonno po’ t'appripare tantu bello e ghiammo.....

LA FANCIULLA PERO’ E’ ASSENTE….GUARDA LONTANO CON UNA MANINA CHE COMPRIME IL VENTRE  

Gianna       : Marì,ma staje sentenno..?

Maria        :  (con voce intrisa di dolore)..si….

Gianna       :  Gue'...(sospettando che qualcosa di terribile è accaduto durante la loro assenza)....ma  ca ch'è succiese,..?...Marì....parla...!! (guardando interrogativamente Marcela che adesso tiene stretta a se la bambina) ...Guè  a te,Marcè... ch'è succiese ca..?

Marcela        :   ....(con un sospiro).....todo.....tutto!

‘A Masta      : tutto..?!!...  Che buò ricere tutto ???....parla sfaccimme..!!!

Marcela       : un hombre......

Gianna    :  ...neh,......ma chesta che dice chesta pruvasa..?..?..... Marì...?!!!!??? Marì,parla..!!! Nuie simme mancate poco cchiù ‘e n'ora...ch'è stato...? Ch’è stato..???!!!!

MARIA ABBASSA LA TESTA……..

‘A Masta   : ( afferrando il viado per le spalle) l’è guardata ‘a criatura..?...Si? ..l’è guardata..???!!!

Maria      : isse nun ce trase ..so stat’io..isse nun c’ha pututo fa niente…

'A Masta  : niente?!!?...Ma pecchè..(strappandole la borsetta)…ch’è fatto,eh? …rispunne …ch’’e fatto???? Mentre nuie vesteveme 'a mammeta morta....…tu.......e tu (a Marcela)…che cazzo ce stive ‘a fa  ? Nunn’’a putive fermà…?(trova i soldi nella borsetta)…..quattuciente milalire…!!!…tanto vale l’anema,’o destino.. e ‘a vita ‘e ‘na criatura …..!!..quattucientemilalire…!!…Uommene 'e merda...Uommene ‘e merda!!!!!! (Poi strattona la ragazzina) Zoccola.. Zoccola!!

Marcela  : Lasciala stare….No tiene colpa...es el suo destino…es el nostro destino…..(cupa,rassegnata)…….Conmtra el Destino Non se puede hacer nada…..

Gianna   :   e basta ,mò..che parlammo a fa….jamme ‘a casa…Quann’è dimane pò 

              Parlammo cu ‘e Monache  ‘e l’Annunziata…e se trova ‘na via..'Nu

              ragiuniere 'e lla ncoppo è cliente mio...'a mettimmo all'Orfanatrofio....

Maria    :…. io nun ce vaco all’Orfanotrofio….io resto cca ….( decisa,incrollabile) Resto ’o posto ‘e mamma mia…

‘A Masta  : ‘o posto ‘e mamma toia mò sta ‘ncielo….vicino ‘a ‘stu lampione ce sta

              sulo munnezza….( Autoritaria,definitiva)..cammina ..jesce a casa..!!!

Maria        :   …no..!!!

DALLA SINISTRA,LENTA,PROVIENE UNA STRANA PROCESSIONE. DINMANZI A TUTTI IL MARESCIALLO CHIAPPETTA,POI L’APPUNTATO CICCONE CHE TIENE PER UN BRACCIO CURTIELLO IN MANETTE ED INFINE MILKA SORRETTA DA DUE GUARDIE. ’A MASTA HA APPENA IL TEMPO DI SPINGERE CON FORZA LA PICCOLA MARIA NEI CESPUGLI PRIMA CEH VENGA VISTA….

Chiappetta   :e cca ce sta ‘o riesto,ovvì….Ciccò,arrecettamme pure a 'sti zuzzose  

               e facimme unu viaggio…. Vestù (si rivolge al Carabiniere Vestuto)  cointrolla cca attuorno si ce sta quacc’ta carnetta..

IL CARABINIERI SCATTA SUILL’ATTENTI E SI INFILA TRA I CESPUGLI

Gianna      : (vedendo l’amato protettore)..Gaità…!

‘A Masta     :  Curtiè,…ma chè stato..? Brigadiè, ma pecchè ‘o purtate accussì

                  ammanettato…ch’è stato  ? Che ha fatto..?

Chiappetta   : niente….cose ‘e niente…solo duplice omicidio…..

Gianna      :…( che non ha capito) du..du…pli..??....Ma che significa..?

Chiappetta   : Che ha fatte duie muorte accise..!

Marcela      :  …omicidio….?....ma de chi…ma como..???

Chiappetta  :  Como..?!!  Ha squartato a duie fetiente jugoslave…ati duie belle piezze ‘e merda……..Ciccò,comme cacchio se chiammavene.....?

Ciccone      :  Michail Disdarevic detto "Mischa" e l'altro  Dragan Poderic 

                  soprannominato " La Jena” ........Sono quei due lenoni slave già

                  ricercati per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione….

                  rissa,lesioni,resistenza…una fedina penale lunga un metro………. insomma ati due belle carogne…!

‘A Masta    : Gaità, dincello ca nunn’è overo..dincello ca nunn'è fatto niente…

                Brigadiè,nunn’è stat’isso…!..Isso steve cu nuie quann’è succieso ‘o 

                fatto……vo’ giuro….è overo ‘a Sé..??!!

Ciccone      : ..e che ne saie tu di quando è successo?…dincello …fance sentì…!

Gianna       :    …è stato….è stato…..'A Mà, parla tu…..ce steve pur'essa....

Chiappetta :  Basta…!! Ma che accucchiate? Ma a chi vulite salvà….? A chest’ata chiaveca? Envece ‘e pensà che ve sìte liberate ‘e ‘nu fetente ‘e ricuttaro ‘o difendite…

 

Gianna     :  Curtiè….parla…dince quacche cosa…..

Marcela   :  (si accosta a Curtiello,lo guarda intensamente) Una vita con una vita se 

             paga.. (poi guarda il Maresciallo)..Maresciallo….io sono stata …si,io ho

             matato i due slavi….tutti hanno visto che me hanno picchiato…....tutti

             sanno che io li odiavo…io sono stato…Marcello Rios Navarro de Buenos Aires  en  arte..Marcela…portateme con vos otros……

Chiappetta  : però..’o vonno bene a ‘stu curnuto…..'a falsa testimonianza…’o

              femmeniello che arriseca l'ergastolo pe’ isso….Guagliù,Curtiello 

              vuosto ringrazia,ma nunn’è cosa….Flagranza..!L’avimmo pigliato cu  

             ‘e mane ancora sporche ‘e sanghe e cu ‘e duie muorte affianco…       

              dint’’a rulotte ca addereto….Ha acciso pe’ difendere ‘a vita d''a

              nnammurata soia..a vedite cca …’sta bella cursarella bionda…Milka…

‘A Masta    :  ‘A nnammurata soia..?....Curtiè…?????!!!!!!

Gianna     :   Gaità….????!!!!....Parla...!!Che dice chist?......è overo????

CURTIELLO ABBASSA IL CAPO.AL SUO POSTO PARLA MILKA.

Milka     :  si è vero….loro due venuti per uccidere me ….ma Gaitano era la

             nascosto per farmi amore….Quando loro hanno cominciato a picchiare  

             forte me lui uscito fuori e ucciso quelle bestie per salvare a me…perché  

             lui ama me…e io amo lui con tutta mie forze….Capito..? Lui ama solo 

             me…E io aspetto lui quando esce…anche tutta vita…io aspetto…..

Gianna   :   (cercando di aggredirla) …ma tu chi sì….ma che vuò…? 'Sta zoccola schifosa...! T'aggia caccià l'uocchie...!!

             MILKA SEBBENE TRATTENUTA REAGISCE

Milka    :  si lui ama me....quando esce me sposa ...lui ha promesso...lui è mio per  

              sempre perchè lui ha ucciso per me....

Ciccone  : ma che so’ gatte arraggiate..?…Ferma…!!!...e statte ferma…!M'ha scippato...E a vuò fernì…? (a fatica cerca di  ammanettarla)...resistenza a Pubblico... Ufficiale...e ferma...percosse...tre mesi te li fai pure tu....

'A Masta  :  ..e io quanto me faccio pe' chesto ?(gli sputa in viso) Tiè...! (sputa di 

                nuovo) ..e cheste so' l'aggravante...!

Chiappetta  : (bloccandole e torcendole un braccio con forza)...mò basta....Statte  

              sona...!

ESCE DAI ROVI IL CARABINIERE VESTUTO TENENDO PER LA COLLOTTOLA LA PICCOLA MARIA.

Chiappetta : Gesù,Gesù Gesù….Ciccò,tiene mente,ce sta pure 'na criatura....ma addò vulimmo arrivà....? Guè....? (alla piccola Maria)....e tu chi si..? che fai ca ‘e notte? Rispunne..!

'A Masta :..(intervenendo) no,pe’ carità…! No,chesta è ’na nipote d’a mia...! nunn'ha fatto niente....v''o giuro Marescià …‘ncopp' all’aneme 'e tutt'e muorte vuoste. ..'a guagliona è pulita..! è n'anema 'nnucente..Crediteme,.....me porta sulo 'o mangià quanne fa scuro...

Ciccone     : Vestita accussì cu ‘a vesta corta e ‘e scarpe a spillo…!!

Gianna : Mariscià…c’avita credere..è n’anema nnucente,…l’è morta pure ‘a mamma stammatina..cuntrullate…Rachele di Finizio…? morta stammatina ’o Cardarelle (il Maresciallo ha un attimo di perplessità) Marcè, portala 'a casa...!...a casa,'e capito? Portala add''a mamma soja.....!

Marcela   : ...si..andiamo a casa nina (la stringe)...Posso,Maresciallo...?

Chiappetta  : (Che forse ha capito e provato un attimo di pietà) ....Puortatella.... !

MARCELA ESCE TENERAMENTE ALLACCIATA ALLA BAMBINA

Ciccone      : Maresciallo,ma come..?....li fate andare via..?

Chiappetta:   'O femmeniello nunn'ha fatto niente.....'A criatura è criatura.......

                Ciccò,fai aprire il cellulare e carreate 'o riesto...Ma guardate che facce  

                ‘e merda ...Vanno ‘galera cu 'na diece ‘e strafuttenza.....chesta po’  

                (a Milka) è 'o massimo : ride..Ma che ride,..?..Mò te faccio passà io

                'a cuntentezza...damme 'e mane .....Ma che tiene 'nchiuso ?.....Arape     

                'a mano...! famme vedè .....(le torce con violenza le dita fino ad   

                aprirle a forza)... Maronna, e chesto che d’è..? (Esaminando il  

                reperto) No, non è  possibile...un dito...un dito umano..!!

Ciccone    :  Ad uno degli  slavi trovati morti nella roulotte ci mancavano tre dita della mano destra.........amputate da poco......

Chiappetta  :  San Gennaro mio aiutaci.....mò le ho viste proprio tutte......Chesta s’ha  mangiate ‘e deta ‘e chillu povero muorto!!...Ma che cazze site???  ....animale.....??..bestie...???!!!.....belve  feroce...???!!

 

‘A Masta   :..Si,Marescià....'Sta guagliona è ‘na belva feroce,è comm' a n’animale... Però,'o sapite pure vuie,...... nunn’è nata accussì.......l’hanna....l’hanna fatta addiventà accussì...Violenze,mazzate,mortificazione ‘e tutte specie....trattata sempe peggio d’'e cane ...e che meraviglia ve fa si n’anema ‘e Dio doppo tantu male addiventa n’animale overo…?Si, n’animale ca appena ce riesce, s’addifende cu l’ogne e cu’‘e diente. ..e male pe' chi ‘nce capita pe' sotto...Mariscià,...po’ male ca c’hanno fatto tutte quante...... ‘stu munno l’avessema straccià a muorze..!!!!

Chiappetta : Gesù,Gesù,Gesù......Cheste overo so’ iene....iene..!Cicco,dentro ! E  

             celle di isolamento...celle di isolamento...COMM’’E BESTIE…!!!!!

R & C marzo 2013

CALA LA TELA

                                                       Angelo Rojo Mirisciotti