QUADRILLE A’
LA FEYDEAU
ATTO PRIMO
Salotto di casa patrizia fine ‘800. Sul fondo (dipinto su tela calata a metà palcoscenico) una grande portafinestra che dà sul salone principale della casa nella quale si sta svolgendo una festa danzante; a destra, un buffet, con varie bottiglie di liquore, a sinistra una chaise-longue con sopra alcuni cuscini, al centro un tavolino. Sulla sinistra e sulla destra due porte che collegano con il salone. Musica di quadriglia in sottofondo, proveniente ovviamente dal salone. A sinistra, Julie cammina nervosamente, con l’aria di aspettare qualcuno che è evidentemente in ritardo. Entra Charles, che va verso le bottiglie senza curarsi di Julie e fa per servirsi da solo.
SCENA I - Charles e Julie
Julie
Finalmente!
Charles
Aaaahhh!! E voiè!?! E voI, c? Chi siete?
Julie
Ma come sarebbe a dire chi sono? Volete prendermi in giro?
Charles
Io? Prendervi in giro? E perché? Non vi conosco nemm…
Julie
avvicinandosi e afferrandolo per il bavero
Non mi conoscete?
Charles
gridando
Julie!
Julie
Ssshhh! Volete che vi sentano tutti?
Charles
sottovoce
Mi avete fatto paura!… Che ci fate qui?
Julie
Come, che ci faccio… vi stavo aspettando!
Charles
Davvero? Stavate aspettando me? E perché?
Julie
Perché? Ma come: perché? Vi eravate per caso scordato del nostro appuntamento?
Charles
Appuntamento?
Julie
Ecco, l’avevate scordato!
Charles
Ma figuratevi se l’avevo scordato! Noi… avevamo… un appuntamento… qui.
Julie
lentamente, come spiegando ad un bambino
Bravo! Avevamo un appuntamento qui stasera, perché io…
Charles
Perché voi…
Julie
Perché io… vi dovevo…
Charles
Mi dovevate…
Julie
Vi dovevo…
Charles
Soldi! Mi dovevate dei soldi!
Julie
Ecco! Ma no, sciocco, ma quali soldi! Vi dovevo una risposta!
Charles
Appunto, stavo proprio per dirlo! Mi dovevate una risposta…
a parte
Ma qual era la domanda?
a Julie
Forza, sbrigatevi, brucio di impazienza… qual è la risposta?
a parte
Ma che le ho chiesto?
Julie
Ebbene mio caro… accetto!
Charles
Oh, come sono felice! Accettate… E ora che si fa?
Julie
Che si fa? Ma si può sapere che avete? Ieri eravate così impaziente, così… e ora, sembra quasi che non vi ricordiate neppure del vostro… del nostro progetto.
Charles
con aria svagata
Dimenticato io? Ma come potete credere una cosa del genere?
a parte
Ma che le ho chiesto?
Julie
Ora basta! Il vostro atteggiamento mi delude profondamente! Io vengo qui, rischiando di farmi cogliere in flagrante adulterio da mio marito, per dirvi che accetto il vostro invito, e voi menate il can per l’aia! Bah! Credo che il nostro incontro di domani al Sol d’Oro rimarrà solo nei vostri sogni!
fa per andarsene
Charles
Ecco cos’era!
la rincorre, prendendole una mano
No, vi prego, non fate così! E’ stata l’emozione… il pensiero di quello che succederà domani…
Julie
Non siate audace adesso, o mi farete pentire della mia decisione.
Charles
Ma no, ma no, e poi…
ricordandosi improvvisamente
ho già prenotato la stanza!
Julie
Le due stanze!
Charles
Due? E perché? Qualcuno viene con voi? Credevo volessimo restare soli, per quel nostro progettino…
fa gesti allusivi
Julie
interrompendolo
Ma Charles, ve ne prego!!!
a parte
Bifolco, oltre che sciocco… se non fossi così decisa a farla pagare a mio marito…
di nuovo a Charles
Eppure ve lo avevo spiegato bene, no? Nel caso avessi accettato… stanze separate! Ero stata chiarissima! Ma alla mia reputazione, al mio buon nome voi non ci pensate? Voi uomini siete tutti uguali, volete soltanto…
finge di mettersi a piangere
Charles
inginocchiandosi davanti a Julie
No, no… vi prego, non piangete così, che mi commuovo pure io…
scoppia in singhiozzi, tira fuori il fazzoletto e si soffia rumorosamente il naso, mentre Julie lo guarda, fra il meravigliato e lo scocciato
E adesso che facciamo?
Julie
riprendendo in mano la situazione
Ve lo spiego io, che cosa faremo: ascoltatemi bene, e state attento, d’accordo? Domani, verso le due, arriverò con una carrozza nelle vicinanze del Sol d’Oro; voi vi farete trovare già lì, un po’ discosto dall’albergo, affinché nessuno ci veda, con la chiave della mia stanza; poi farete allontanare il portiere mentre io entrerò senza farmi vedere; più tardi verrete voi da me, cercando di farvi notare il meno possibile; busserete piano e io vi aprirò. Ah, un attimo: voglio essere sicura che siate voi e non qualcun’altro… mmmh… useremo un codice. Voi busserete una volta, poi una pausa, poi altre due volte rapidamente…
fa la dimostrazione sulla testa di Charles che è ancora inginocchiato davanti a lei
cosi sarò sicura che si tratta proprio di voi. Avete capito?
Charles
rialzandosi, e massaggiandosi la testa
Certo, credete che io sia uno sciocco?
Julie
Io? Ma cosa ve lo fa pensare?!
sospirando
Bene, ora vado, non vorrei che mio marito venisse a cercarmi. A domani!
esce
SCENA II - Charles, poi Richard
Charles
passeggiando nervosamente
Oddio, adesso questa vuole due stanze… e chi se lo ricordava? Dovrei prenotare un altra camera, ma ormai per oggi è tardi, non farei più in tempo… dovrò arrivare prima, domani… e speriamo che non ci siano problemi; io non lo conosco neanche, quell’albergo… me l’ha consigliato un amico, e la prenotazione l’ho fatta con un telegramma… vorrei fosse già domani sera, e che fosse tutto finito… oddio, ora che ci penso… con Therese non ho ancora parlato… e come faccio ora? Se provo a dirle che me ne sto fuori tutto il giorno quella mi fa a pezzettini… ma se domani non mi trova al Sol d’Oro, Julie non vorrà vedermi mai più; che guaio… dovrei trovare una scusa… il funerale di nonna! No, questa l’ha già sentita, e poi temo di averne già ammazzati cinque o sei, di nonni; se un giorno o l’altro fa l’inventario… Mah…
Richard
entrando
Un cognac, il mio regno per un cognac; oh, perbacco, io queste feste non le sopporto proprio. Ah, cara la mia mogliettina, non mi ci incastri più, non mi ci incastri!
si ferma improvvisamente ed osserva attentamente Charles, che nel frattempo ha continuato il proprio soliloquio
Ma io vi conosco; non mi chiamo più Richard De Cornillet se voi non siete… se tu non sei…
Charles
che si è voltato verso Richard senza interrompere il filo dei propri pensieri
Prego!?!
Richard
Charles, Charles, sei proprio tu! Vecchia canaglia, ma dove eri finito?
Charles
si guarda intorno perplesso, cercando la persona a cui Richard si rivolge, poi, pian piano, realizza che sta parlando con lui
Dite a me?
Richard
Sempre il solito vecchio fesso, eh? Gli anni non ti hanno cambiato!
Charles
Fesso a chi? Ma con chi credete di parlare, voi? E poi, chi siete?
Richard
E su, Charles, Sedan, il 5° Granatieri, quel rompiballe del sergente Delaroche…
con tono allusivo
il Caffè di Madame Maissonier…
Charles
riconoscendolo, con tono gioioso
Richard? Richard, sei proprio tu, vecchio filibustiere…
rabbuiandosi improvvisamente
che fine hanno fatto i miei pantaloni? E il mio portafoglio?
Richard
tagliando corto
Su, via, bando ai ricordi, raccontami tutto, saranno vent’anni che non ci vediamo… vivi anche tu a Parigi, adesso?
Charles
Già, mi sono trasferito qui dopo il matrimonio…
Richard
Ah, sei sposato, dunque!
Charles
quasi fra sé
Purtroppo!
Richard
Purtroppo?
Charles
Come sarebbe a dire, purtroppo?
Richard
Ma l’hai detto tu!
Charles
Io? Tu hai detto: purtroppo!
Richard
Vedo che non sei cambiato affatto! Comunque non preoccuparti; anch’io sono nella tua stessa situazione.
Charles
sulla difensiva
Quale situazione?
Richard
Ti ho detto di stare tranquillo, ti capisco benissimo: anch’io sono sposato ad una strega! Credo che tutti gli uomini siano sposati ad una strega!
Charles
Problemi, eh?
Richard
Altroché; siamo sposati da solo un paio d’anni, e già non ce la faccio più: non mi lascia un attimo in pace, non posso liberarmi di lei per neanche cinque minuti: “E dove vai?” “E dove sei stato” “A caccia con gli amici, ma sei pazzo?” E così via, e così via, e così via…
Charles
Ma guarda! Siamo sposati con la stessa donna…
Richard
Eh sì! Poveri noi! Se ogni tanto non ci prendessimo una boccata d’aria…
Charles
Che vuoi dire?
Richard
Su, siamo fra amici, no? Abbiamo fatto il militare assieme! Hai capito benissimo!
Charles
Ah, ho capito, adesso: una boccata d’aria… E ci vai spesso in… montagna?
Richard
Eh caro mio, cosa vuoi… quando si può…
Charles
Ma va’!?! E anche in questo periodo sei… diciamo così… in vacanza?
Richard
Charles, sono un gentiluomo!
Charles
Eh, come no! Il solito vecchio Ganimede di sempre! E chi sarebbe la fortunata?
Richard
Una dolce e bellissima fanciulla che mi ama alla follia, e che bacia la terra dove cammino! E che, oltretutto, è sposata con un deficiente che le rende la vita impossibile: farebbe qualsiasi cosa, per me!
Charles
Come l’hai conosciuta?
Richard
Le ho offerto il mio ombrello in un pomeriggio di pioggia, poi un passaggio sulla mia carrozza… sai com’è… quella scintilla che scocca fra due sconosciuti, fra due navi che si incontrano nella notte, come dice Shakespeare. Pensa, l’atmosfera fra noi due era così magica, così irreale, che abbiamo deciso di inventare l’uno per l’altra dei nomi speciali, che fossero solo nostri… per me lei è e sarà sempre e solo Dafne, ed io il suo Apollo!
Charles
Vuoi dire che non conosci neppure il suo vero nome?
Richard
No, ma che bisogno c’è di nomi, quando sono i nostri cuori, che si chiamano?
Charles
Quale romanticismo! E avete già… ehm…
Richard
Non ancora, ma è come se fosse già tutto fatto!
Charles
Che vuoi dire?
Richard
Domani avremo il nostro primo… ehm, incontro, in una locanda di campagna a pochi chilometri da qui, e domani sera a quest’ora… Su, bello mio, invidiami!
Charles
Ti invidierei molto di più se non fossi nella tua stessa situazione, mio caro!
Richard
Che vuoi dire? Ah, anche tu in montagna? E bravo, Charles, chi l’avrebbe mai detto? E da quanto…
Charles
Anch’io la conosco da pochi giorni, ma lei è già pazza di me, e tu non ci crederai, ma anche noi domani…
ripete il gesto allusivo di poco prima
Richard
Stai scherzando.
Charles
Ti giuro!
Richard
E’ incredibile! E come hai fatto ad agganciare una tale fanciulla? Non ti ricordavo tanto intraprendente!
Charles
Beh, sai, è successo che io… che lei… cioè, noi… Insomma, mi ha aiutato ad uscire da una buca nella quale ero caduto qualche giorno fa!
Richard
Una buca?
Charles
Già, una buca; c’erano dei lavori in corso, e io stavo guardando proprio lei… pluff…mi ha dato una mano a tirarmi fuori, ci siamo guardati e ci siamo piaciuti subito… due scintille che si incontrano nella notte, come dice coso…
Richard
Shakespeare.
Charles
Appunto, lui. Beh, l’ho invitata a prendere un caffè, due chiacchiere e… e poi, lei ha cominciato a dire che il suo matrimonio era una prigione, che stava soffocando, che avrebbe avuto bisogno di un cavaliere senza macchia e senza paura che la salvasse… tu sai che tipo sveglio sono; ho colto la palla al balzo e le ho detto: questo è il momento di compiere una follia che cambi le nostre vite, dobbiamo rompere le sbarre che ci imprigionano le catene che ci legano, i ceppi che ci vincolano…
Richard
impaziente
E allora?
Charles
Insomma, in men che non si dica le ho proposto una fuga d’amore, un’intera giornata da trascorrere insieme, fra romanticismo e passione… beh, mi ha chiesto un po’ di tempo per pensarci, e mi ha dato appuntamento qui, a questa festa, per la risposta… non ci crederai, ma ha accettato!
Richard
sorpresissimo
Anche lei è qui?
Charles
Che vuol dire: anche lei?
Richard
Beh, amico mio, questa sera le coincidenze impazzano; anche la mia Dafne partecipa a questa festa…
Charles
Oh, questa poi… la vita a volte può essere ben strana… del resto, tutta la Parigi che conta è qui stasera … in fondo, chi se ne importa? L’importante è che domani…
soliti gesti allusivi
Richard
Già, domani è il gran giorno…ma dimmi, tanto per la curiosità, che scusa hai trovato con tua moglie?
Charles
Eh, dunque, cioè…
Richard
Ancora sulla stessa barca, eh, amico mio? Anch’io non ho ancora trovato nulla, e non so proprio che cosa diavolo inventare.
Charles
Eh, neanch’io. Sto cercando di farmi venire un’idea…
Richard
a parte
Sì figurati…
a Charles
Facciamo così: continuiamo a pensarci tutti e due. Il primo che trova una scusa buona, salva anche l’altro.
Charles
Giusto! Magari ci ritroviamo tra un po’ e ne parliamo; ora devo proprio tornare nel salone, son qui da troppo tempo, e mia moglie starà già mettendo la casa a ferro e fuoco; a tra poco, fratello!
esce
SCENA III - Richard, poi Julie
Richard
Già, una scusa plausibile, come se fosse facile; mia moglie è molto più dura del sergente Delaroche, e molto più sveglia, ahimè! Fregare lei è più complicato che ottenere un prestito da uno scozzese… o un’idea intelligente da Charles! Ma domani è troppo importante, non posso rinunciarci: un giorno intero con la mia Dafne, e in un posto così romantico… ah, il Sol d’Oro… quanti ricordi… ci portavo tutte le mie fidanzate… volevo perfino andarci in luna di miele… no, non posso permettere che mia moglie mi rovini tutto… ci vorrebbe qualcosa di geniale…!
entra Julie
Julie
vedendo Richard
E tu che ci fai, qui?
Richard
voltandosi
Chi è?
vedendo Julie
Ah, sei tu? Mi cercavi?
preoccupato
Che ho fatto di male?
Julie
guardandosi intorno preoccupata, cercando Charles
Eh? Cosa?
riprendendosi
Che hai fatto di male? Hai intenzione di lasciarmi sola tutta la sera? Potrei trovarmi una compagnia migliore!
Richard
a parte
Magari!
Julie
Che hai detto?
Richard
Ho detto: mi dispiace! Il fatto è che io in tutta questa confusione non mi ci ritrovo, mi fa andar via di testa!
imbastendo senza molta convinzione la scusa che stava cercando
e non è solo stasera, è tutto un periodo che non sto bene, il lavoro… le preoccupazioni… avrei proprio bisogno di un periodo di vacanza, ma non un gran periodo, non tanto, cioè per dire… mi basterebbe… non so… ecco, anche un giorno solo, tanto per dire… cioè, per assurdo… anche domani, magari, no, cioè, lo so che dico sciocchezze, però era tanto per fare un esempio…, so che domani non si può, però…
Julie
cogliendo la palla al balzo
Perché no?
Richard
Perché no cosa?
Julie
Perché domani non potresti?
Richard
colto in evidente contropiede
Non potrei cosa?
Julie
Prenderti la tua giornata di vacanza! Sai, sono un po’ preoccupata per te: da un po’ di tempo a questa parte la tua faccia non mi piace proprio!
Richard
cominciando a preoccuparsi
Perché, che cosa c’è che non va nella mia faccia?
Julie
Ma guardati! Colorito verdognolo, sguardo spento, denti giallastri, alito, come sempre, disgustoso… pelle che si squama…
Richard
Pelle che si squama?
accasciandosi sul divano
Allora sto proprio male…
Julie
Ma è quello che mi stavi dicendo, no? Ti senti male ed hai bisogno di un po’ di vacanza; un’intera giornata a spasso per i boschi, respirando aria pura, chiacchierando con gli amici, ammazzando fagiani… proprio quello che ci vuole per rimetterti in forma!
Richard
Dici sul serio? Sembro malato?
Julie
Malatissimo! C’è di che preoccuparsi!
facendolo alzare dal divano e accompagnandolo all’uscita
Anzi, forse è meglio che tu vada a prendere una boccata d’aria, così ti riprendi. Vai, vai! Io mi rinfresco il trucco, e poi ti raggiungo.
Richard esce
Scena IV - Julie, poi Therese
Julie
alla porta
Ci vediamo più tardi, caro!
al pubblico
Mio Dio che genio quell’uomo! Bene, per domani è tutto a posto; non credevo fosse così facile tradire il proprio marito! Me lo diceva sempre la mamma: indicami un uomo, ti mostrerò un fesso! Prima di incontrare Richard credevo esagerasse!
entra Therese, agitando un ventaglio
Therese
Mio Dio, che caldo!
a Julie
Cara amica, versatemi qualcosa da bere, che mi sento svenire!
va a sedersi sul divano
Julie
seccata
Io vi conosco?
Therese
Mah, credo di no, ma che importanza ha? Versatemi quello che volete voi, carina!
Julie
Ma siete impazzita? Che state dicendo? Mi avete preso per una domestica?
Therese
Eh!? Ma no, figuratevi; così bella ed elegante come siete… avete ragione, io straparlo, ma è che sono così nervosa, non riesco a controllarmi!
Julie
C’è qualcosa che non va? Chiamo qualcuno?
Therese
No, no, vi prego, fermatevi, non mi serve nulla, ho solo bisogno di parlare; permettete che mi presenti? Madame de Rousset. Therese.
Julie
perplessa
Onorata di fare la vostra conoscenza; io sono Madame de Cornillet. Julie.
Therese
Vi prego di perdonarmi se mi prendo delle libertà nei vostri confronti, ma ho bisogno di sfogarmi con qualcuno, e… vi prego, volete essere mia amica? Posso confidarvi un segreto?
Julie
sempre più perplessa
Mio Dio, voi mi confondete… perché pensate di potervi fidare di me al punto di confidarmi un vostro segreto?
Therese
Perché se non parlo con qualcuno scoppio, e perché qui ci siete solo voi.
Julie
Oh, che carina! Beh, se proprio non resistete…
a parte
Io li adoro, i segreti!
va a sedersi sul divano
Therese
Bene! Dunque, ascoltatemi bene: seduta qui, su questo divano, c’è quella che domani sarà… una moglie infedele!
Julie
schizzando in piedi
Come diavolo fate a saperlo?
Therese
Come sarebbe a dire: come faccio a saperlo; ormai è tutto pronto, lui ha preparato tutto, e domani sarà il gran giorno!
Julie
E quel disgraziato è venuto a raccontare tutto a voi?
Therese
Certo che mi ha raccontato tutto; a chi altri doveva raccontarlo se non a me?
Julie
E perché, voi chi siete?
Therese
Come chi sono: sono la sua amante, no?
Julie
Cosa vuol dire la sua amante? L’amante di chi?
Therese
Ma come, l’amante di chi? Se non mi lasciate parlare, come faccio a spiegarvi? Volete stare zitta un attimo? Allora: io, dopo tre anni di matrimonio ho deciso di tradire mio marito!
Julie
Ah, VOI avete deciso di tradire vostro marito!
Therese
Ssshhh!!! Che cavolo avete da strillare tanto? Volete farvi sentire da tutti? Certo che l’ho deciso io! Di chi altri stavamo parlando?
Julie
Certo, certo, ora ho capito! Beh, è una decisione difficile da prendere!
Therese
Lo so, ma mio marito se le merita, le corna! Una vita d’inferno la mia! Mi trascura, si dimentica dei compleanni, mai una gentilezza, mai un gesto carino… voi cosa fareste, al mio posto?
Julie
Io? Che c’entro io? Perché lo chiedete a me?
Therese
Mah… così, per avere un po’ di comprensione, magari un consiglio…
Julie
a disagio
Eh no, così sui due piedi, senza pensarci su… magari vi direi la cosa sbagliata…
Therese
Ma no, vi prego… ho davvero bisogno del vostro aiuto… sono così confusa…
Julie
Beh, effettivamente non è una decisione facile… però, se una donna ha un marito con un pessimo carattere, che pensa solo ad andare al circolo per giocare a carte o a parlare con gli amici di caccia e di donnine allegre…
agitandosi ed alzando la voce
se poi suo marito la notte va a letto con orribili camicione da notte di flanella grigia, se ti da una buonanotte frettolosa con un alito che sa di fogna, se si gira subito dall’altra parte e si mette a russare…
Therese
Vi prego, calmatevi!
Julie
imbarazzata
Avete ragione, scusatemi! Ma mi avete chiesto un consiglio, e io… sentite, ora debbo tornare di là, mio marito mi starà cercando… magari ci vediamo dopo.. ne riparliamo… piacere di avervi conosciuta!
Julie esce
SCENA V Therese, poi Richard
Therese
fra sé
Che signora gentile; e come ha preso a cuore la mia causa! Mamma mia come sono nervosa, non vedo l’ora che sia tutto finito… povero Charles, quasi quasi mi dispiace … ma no, se lo merita! E poi Apollo è così forte, così deciso, così… maschio!
entra Richard, parlando fra sé
Richard
Se sto male, sto male: cosa posso farci? Devo trovare Dafne e disdire il nostro appuntamento! Mio dio, pelle squamosa… denti giallastri… deve essere il fegato, o forse la cistifellea… eh sì, sicuramente la cistifellea… mi serve una buona scusa,
tastandosi il polso
Ecco, lo sapevo, ho anche la febbre, adesso!
accorgendosi della presenza di Therese
Oh, oh… Dafne! Che sorpresa! Stavo cercando proprio voi!
Therese
correndogli incontro
Oh, caro Apollo… siete impaziente anche voi… io non vedo l’ora che arrivi domani…
Richard
ancora turbato per il precedente colloquio con Julie
Appunto, domani… sono proprio contento di avervi trovato… volevo parlarvi proprio di domani.
Therese
Vi prego, descrivetemi ancora una volta quel meraviglioso alberghetto in mezzo al verde… così romantico…
Richard
Sì, sì, l’albergo, ecco… il problema è proprio l’albergo!
Therese
Problema? Quale problema? C’è un problema?
Richard
Eh, mia cara, purtroppo c’è un problema, un grave problema…
Therese
tirandolo per il bavero della giacca
Su, forza, ditemi, raccontatemi tutto… forza!!!
Richard
Calma, calma, non fate così, ora vi spiego…
Therese
afferrandogli il papillon
E allora, volete decidervi? Che sta succedendo? Parlate dunque!
Richard
con voce sempre più strozzata
Sto soffocando… vi prego… non respiro…
liberandosi con uno strattone
Aahhh… volete uccidermi prima del tempo? Dunque, stavo dicendo… ah, l’albergo! Giusto! Dunque… il fatto è che ho appena ricevuto un telegramma dall’albergo… pare che il Sol d’Oro sia… infestato dalle pulci! Ecco, sì, c’è un’invasione di pulci, un finimondo di pulci, un’apocalisse di pulci! Non ci possiamo proprio andare, è fuori discussione, basta, chiudiamola qui!
Therese
scoppiando a piangere
Ma che vi ho fatto ora? Perché mi trattate così?
Richard
pentendosi
Oh no, Dafne, mia cara, non piangete, ve ne prego, non sopporto di vedervi piangere, lo sapete.
Therese
singhiozzando
E cos’altro potrei fare? Io sto qui, sognando di voi… di noi… e… e… e voi entrate, e… e mi trattate così… e… e io cosa vi ho fatto?
Richard
No, vi prego, smettetela!
a parte
Se non la pianta subito di piangere io impazzisco…
a Therese
Sentite, io ho scherzato, va bene? La storia delle pulci è fasulla, non è vero niente. E’ stato solo un piccolo scherzuccio, va bene?
Therese
abbozzando un sorrisetto
Davvero? Solo uno scherzuccio? Per farmi ridere?
Richard
Ma sì, ma sì, un innocente giochetto fra innamorati, per vedervi sorridere! Io lo adoro, il vostro sorriso.
Therese
dolcemente
Ah, vi piacciono i miei sorrisi, eh?
dandogli un calcio in uno stinco, e poi prendendolo a pugni
E le mie carezze? Vi piacciono le mie carezze? Deficiente, idiota, cretino!…
Richard
Ma Dafne, vi prego, non… non vi ho mai visto così!
Therese
Un altro scherzo del genere, e non mi vedrete mai più.
Richard
dolorante
Ah, non succederà mai più, ve lo giuro!
a parte
Non sopravviverei ad altre carezze…
a Therese
Perdonatemi, ve ne prego! Non so cosa mi sia preso…
Therese
sempre imbronciata
Bruto, cattivaccio, mi avete fatto piangere…
Richard
abbracciandola
Oh no, Dafne, mia cara, non piangete, ve ne prego, non sopporto di vedervi piangere…
Therese
spazientita
Lo so, lo so, me lo avete già detto prima!
riprendendo a piangere
E poi…
Richard
Ora basta piangere, basta. Non vorrete che qualcuno vi veda in queste condizioni. Ecco il mio fazzoletto, asciugatevi gli occhi e andate a rifarvi il trucco; non voglio che il vostro bel visetto venga sciupato dalle lacrime; su, su, andate!
spinge Therese fuori dalla stanza, poi torna indietro
Niente da fare, domani dovrò proprio andarci, al Sol d’Oro; e pensare che sono così ammalato… ma che posso farci se le donne non possono stare senza di me! Ah, Casanova, Don Giovanni, ora capisco le vostre sofferenze!
esce
SCENA VI - Charles e Therese
entra Charles, che trascina con sé una Therese riluttante, che guarda nervosamente nella stanza
Charles
Vieni, siediti qui, starai più comoda.
fa sedere Therese sul divano
Allora, che ti succede? Hai gli occhi lucidi, sembra tu abbia la febbre; stai male? Hai bisogno di qualcosa?
Therese
Senti, sei per caso tu, ad aver bisogno di qualcosa? Cosa sono tutte queste attenzioni? Da quando in qua ti preoccupi così per me?
Charles
si inginocchia vicino a lei
Ma no, cara, che dici? Sono sempre stato un marito pieno di premure, tu sai quanto conti per me!
Therese
mettendogli una mano sulla fronte
Febbre non è…
lo costringe ad aprire la bocca tappandogli il naso, poi annusa l’alito
Bere non hai bevuto…
sospettosa
Che cos’hai combinato? Hai perso al gioco? Ti hanno truffato un’altra volta? Che cos’hai comprato, stavolta? Il Palazzo di Versailles? Il Louvre?
Charles
Calma, calma, che vorresti dire? Pensi che io sia uno sciocco?
Therese
Io? Figurati. E’ che non sono abituata a tutta questa sollecitudine. Mi insospettisce.
Charles
preoccupato
Ma no, ma no, ma cosa vai a pensare… Il fatto è che sono un po’ preoccupato per la tua salute; stasera… ma non solo stasera; è da qualche giorno che non ti vedo tanto bene; sei così pallida.. e io mi preoccupo per te, anche se tu fingi di non accorgertene; io ci tengo alla tua salute, ed è proprio per questo che mi permetto di dirti quello che sto per dirti… di suggerirti quello che sto per suggerirti… di consigliarti quello che sto per cons…
Therese
interrompendolo
Vuoi piantarla di blaterare e arrivare al sodo? Cosa vuoi dirmi?
Charles
tutto di un fiato, rapidissimamente
Perchénontiprendiunavacanza?
Therese
Eh?
Charles
Penso che ti farebbe bene.
Therese
Che cosa?
Charles
Una vacanza!
Therese
Quale vacanza?
Charles
Quella che ti dovresti prendere.
Therese
Vorresti essere più chiaro?
Charles
Beh, quando si è ammalati… e siccome tu sei ammalata… una vacanza aiuta molto… in certi casi… non sempre… ma se tu volessi…
Therese
Ora ho capito! Tu mi stai consigliando di prendermi una vacanza, per rimettermi in salute! Era questo che volevi dirmi?
Charles
spaventato
No! Cioè, sì, ma… era così, per dire qualcosa… non è che io voglia importi nulla… no, volevo solo…
Therese
cogliendo la palla al balzo
Penso proprio che tu abbia assolutamente ragione!
Charles
sorpreso
Chi, io? E su cosa?
Therese
Sulla vacanza.
Charles
Quale vacanza?
Therese
Ricominciamo?
Charles
No, no, ho capito… davvero ho ragione? Oh, che bello! Bene, che ne diresti se io partissi… domani?
Therese
Se tu partissi?
Charles
Certo! Ah, no, scusa volevo dire tu, certo, se tu partissi domani, non io, no, io resterei a casa ad aspettare il tuo ritorno, figurati, che partirei a fare io? Io non sto mica male, tu stai male e quindi tu parti per le vacanze, certo, certo… E quanto penseresti di restar via? Un mese? Un anno?
Therese
Ma che sciocchezze dici? Io penso che una giornata in campagna dovrebbe rimettermi a posto… potrei andare da mia cugina… da mia cugina Julie, a Narbonne.
Charles
quasi strozzandosi
Julie? Non mi ricordo di una cugina Julie di Narbonne!
Therese
Tu non ti ricordi di aver visto l’acqua l’ultima volta che siamo stati al mare! Lascia perdere, è meglio. Resta ad aspettarmi a casa, e finiamola qui, d’accordo?
Charles
D’accordo, d’accordo!
a parte
Che fortuna! È stato fin troppo facile!
a Therese
Ora sarà meglio che tu vada in bagno, ad incipriarti il nasino. Vieni, ti accompagno.
escono
SCENA VII - Charles, poi Richard
Charles
rientrando
Bene, bene, sembra che le cose si aggiustino, alla fine. Lo sapevo, quando mi metto in testa di risolvere un problema, non ci sono difficoltà che tengano; ora è tutto a posto; domani mattina faccio partire Therese, poi di corsa al Sol d’Oro per prenotare l’altra stanza e dopo…
soliti gesti allusivi
Accidenti, ed ora cosa dico a Richard? È ovvio che io abbia trovato un’ottima scusa per domani, però non ho capito bene quale sia… e a lui cosa racconto?
entra Richard
Richard
Ah, ecco Charles! E adesso, che faccio? È stato tutto così semplice che ancora non ho capito come ho fatto a liberarmi per domani. E se ora mi chiede quale scusa ho trovato con mia moglie che gli dico?
a Charles
Allora, caro amico, come va?
Charles
E come vuoi che vada? Come al solito, no? E tu, piuttosto? Come stai?
Richard
Io bene, grazie. E la famiglia?
Charles
Tutti bene grazie… Bella giornata, vero?
a parte
Lo sapevo: non ha trovato nulla, e sta aspettando che io lo salvi.
Richard
Eh sì, e pensare che ieri minacciava pioggia…
a parte
Lo sapevo: non ha trovato nulla, e sta aspettando che io lo salvi.
Charles
Del resto, con tutte queste nuove invenzioni, non si capisce più nulla…
a parte
Se spera che sia io a cominciare il discorso…
Richard
Già, questo cosiddetto progresso…
a parte
Se spera che sia io a cominciare il discorso…
Charles
Non si sa mai cosa potrà succedere domani…
a parte
Speriamo che capisca l’allusione…
Richard
Il domani è nelle mani degli dei…
a parte
Speriamo che capisca l’allusione…
Charles
L’importante è che non si cerchino delle scuse assurde…
a parte
Se non capisce stavolta…
Richard
E che si trovino dei buoni motivi per fare o non fare delle cose…
a parte
Se non capisce stavolta…
Charles e Richard si guardano a lungo, in cagnesco, senza più parlare, poi partono contemporaneamente
Charles e Richard
insieme
Non se ne fa nulla!
Richard
Cosa hai detto?
Charles
E tu, cosa hai detto?
Richard
L’ho chiesto prima io!
Charles
Che cosa?
Richard
Che cosa hai detto.
Charles
Ho detto: Che cosa hai detto?
Richard
Ma se ti ho appena detto che l’ho chiesto prima io!
Charles
Che cosa?
Richard
Che cosa… eh no, basta, finiamola con questo giochetto; quello che volevo dire è che… io non sono riuscito ad inventare nessuna buona scusa, e che quindi ho deciso di rinunciare ai miei progetti per domani… a meno che tu non abbia escogitato qualcosa di buono.
Charles
Ma guarda un po’ che coincidenza! Stavo proprio per dirti la stessa cosa anch’io…
Richard
Oh, che disdetta: una così bella occasione…
Charles
Già, che peccato! E allora, che vuoi farci… così è la vita… sarà per un’altra volta!
Richard
Già, per un’altra volta… Via, fratello, è il momento di salutarci; torno di là, da mia moglie; comunque, ora che ci siamo ritrovati, spero proprio che potremo rivederci presto… addio, Charles!
esce
Charles
E’ sempre il solito rompiscatole dei tempi del militare; beh, ora me lo sono tolto di torno, e spero proprio di non rincontrarlo mai più. E adesso… Sol d’Oro, arrivo! Julie, aspettami!
Soliti gesti allusivi, poi esce
FINE PRIMO ATTO
ATTO SECONDO
Atrio del Sol d’Oro: sul fondo, al centro, la reception dell’albergo; sul fondo, ai due lati, le due porte che danno sull’esterno; sulla sinistra e sulla destra, più avanti, due porte per lato, che danno su altrettante camere; al centro della stanza, sul proscenio, un divano con due poltrone, ed in mezzo un tavolinetto
SCENA I - Armand e Dafne
Armand
sta appoggiato alla reception, con in mano uno straccio per spolverare e sbadiglia
Aaah, Dafne, mia cara, una domenica così bella, e abbiamo solo due prenotazioni in tutto! Qui gli affari vanno a rotoli. Da quando Lulù e Colette hanno preferito il matrimonio alla… ehm… professione, le cose languono. E già prima le domeniche non è che fossero tanto movimentate.
Dafne
seduta su una delle poltrone, in vestaglia, si fa le unghie
Eh già. I mariti, la domenica, ormai se ne stanno tutti a casa, a gingillarsi in famiglia… non li fanno più gli uomini di una volta!
Armand
E se non lo sai tu, con tutti quelli che… ehm… conosci!
Dafne
Sei il solito gentiluomo!
Armand
E tu non fare l’ipocrita! Come se non li gestissi io, i tuoi… affarucci!
Dafne
Questo non ti autorizza ad essere maleducato. Comunque, una giornata di riposo non mi farà male; oltretutto, oggi deve arrivare Nanette.
Armand
Eh già, la cuginetta dal paesello, che viene in città per imparare il mestiere…
Dafne
E piantala, su! Poveretta, non è colpa sua se vive in un buco dimenticato da Dio e dagli uomini, e se ha voglia di scoprire un po’ il mondo…
Armand
Veramente, è il mondo, che ha una gran voglia di scoprire lei…
apre a Dafne la vestaglia
Dafne
Ehi, ma che hai oggi, la luna di traverso? Sei più acido del solito…
Armand
Te l’ho detto, odio la domenica, l’ozio mi innervosisce.
Dafne
Io invece lo adoro… anzi, penso che andrò a schiacciare un pisolino… se dovesse arrivare Nanette, chiamami, e… Armand, vacci piano! Non spaventarla subito, d’accordo?
va in camera sua
Armand
Spaventarla? L’accoglierò a braccia aperte, anzi! Un aiuto per Dafne è proprio quello che ci vuole, per dare una smossa agli affari! Toh, a proposito di affari, finalmente arriva qualcuno; proprio quello che ci voleva per tirarmi su il morale; su, bello, vieni da papà!
va dietro il banco della reception
SCENA II - Charles e Armand
entra Charles, che si ferma sulla porta, si guarda intorno confuso, senza vedere Armand dietro la reception
Charles
gridando
Ehi, di casa, c’è nessuno?
Armand
Signore? Signore, sono qui.
Charles
ancora gridando
Qui dove?
Armand
Qui, dietro di voi.
Charles
Ah, eccoti, dunque. Ti stavo cercando.
Armand
Sì. Me ne sono accorto. Desiderate?
Charles
Sono Charles De Rousset, ho prenotato una stanza qui da voi, per oggi.
Armand
Certamente, Monsieur De Rousset, abbiamo ricevuto il vostro telegramma, e questa è la chiave della vostra stanza, la n° 2, proprio quella, qui, davanti al vostro naso; il vostro bagaglio?
Charles
E’ fuori, nella carrozza, ora vado a prenderlo; ma prima, mio caro… mio caro…
Armand
Armand, signore.
Charles
Bene, Armand, devo chiederti una cosa.
Armand
Dite, signore.
Charles
Dunque, per ragioni che sarebbe troppo lungo spiegarti, e che riguardano essenzialmente la natura dei motivi per i quali mi trovo qui, ed avendo la necessità di… cioè… trovandomi in una situazione per la quale si rende necessario…
Armand
Signore?
Charles
Sì?
Armand
Che cosa vi serve?
Charles
Avrei bisogno di un’altra camera!
Armand
Visto? Ci voleva tanto?
a parte
Ma guarda, il giochetto delle due camere! L’amichetta deve essere una dama dell’alta società!
a Charles
Sarei felice di potervi aiutare, ma temo che l’albergo sia tutto pieno.
Charles
guardandosi intorno
Ma se non c’è nessuno!
Armand
Sembra che non ci sia nessuno. Il motto del Sol d’Oro è “discrezione”; i nostri clienti devono risultare invisibili, nel caso che qualcuno voglia ficcare il naso in affari che non lo riguardano.
Charles
Di questo sono felice, ma il mio problema rimane: ho proprio bisogno di quella camera; sei sicuro di non potermi aiutare?
Armand
Ho proprio paura di no, signore; riceviamo prenotazioni da molto in alto, voi mi capite, e se qualcuno non trova la stanza… è un rischio per la reputazione dell’albergo, e per la mia, oltretutto… dovrei trovare delle buone scuse, ci vorrebbero, come dire… dei buoni motivi, insomma.
Charles
perplesso
Buoni motivi? Quali buoni motivi?
Armand
Beh, signore… buoni motivi, ecco. Certo, se poteste aiutarmi voi a trovarli…
Charles
Che vuoi dire?
Armand sbuffa, poi, senza parlare, frega fra loro il pollice e l’indice, nel tipico segno che indica il denaro
Charles
Ah, ora capisco! Buoni motivi! E parla chiaro, no?
tirando fuori il portafoglio
Credi che dieci buoni motivi possano bastare?
Armand
Per dieci buoni motivi potrei trovarvi la stanza… facciamo per mercoledì prossimo.
Charles
Eh no, io ne ho bisogno oggi. Cinquanta buoni motivi?
Armand
Mio caro signore, la domenica è giornata di grande traffico; ho dovuto deludere persone che mi offrivano anche cento buoni motivi per aiutarli!
Charles
frugando nel portafogli
Temo di non poter arrivare oltre… i centotrenta buoni motivi. Ti prego, sii comprensivo!
Armand
fingendo di controllare il registro
Beh, guardando meglio, pare che la prenotazione della stanza n° 3, là, nell’angolo, non sia stata confermata, forse potrei favorirla…
Charles
Speravo in qualcosa di più… come dire… appartato.
Armand
Mi dispiace, signore, ma ci vorrebbero un po’ più di buoni motivi, per le villette nel bosco.
Charles
Temo proprio di aver esaurito i buoni motivi, per oggi; prendo quello che c’è.
Armand
Bene signore, ecco la sua chiave, quella della stanza n° 2…
con tono complice
ed ecco la sua chiave, la n° 3. Spero che sia tutto di suo gradimento; ora perdonatemi, ma ho da fare di sopra; arrivederci, signore.
esce
SCENA III - Charles, poi Dafne
Charles
Accidenti a Julie e alle sue fisime: centotrenta franchi per una stanza che ne costa venticinque; spero almeno che ne valga la pena. Tutta questa storia comincia a stufarmi; le avventure non sono fatte per me, non ci ho proprio il carattere, la predisposizione: ah, Therese, non ti tradirò mai più, lo giuro. Troppa fatica.
entra Dafne
Dafne
accorgendosi di Charles
Avevo sentito bene, c’è un cliente, e sembra solo… forse riesco a rimediare la giornata, dopo tutto.
a Charles
Buongiorno.
Charles
spaventatissimo
Chi è? Oh, sss… salve, buon giorno anche a voi.
Dafne
Speravo proprio di incontrare qualcuno, qui; mi sentivo così sola ed abbandonata…
Charles
Siete sola? Mi dispiace per voi. E ditemi, come mai?
Dafne
Eh, che volete. Mi trascurano…
Charles
Beh, è un vero peccato, Madame… madame…
Dafne
Dafne, chiamatemi Dafne.
Charles
Dafne? Che buffo, è un nome che ho già sentito, e di recente… chissà… beh, Dafne, ora vi lascio, ho da fare delle cose, e poi non vorrei disturbarvi…
Dafne
avvicinandosi a Charles
Ma voi non disturbate affatto, anzi, sarebbe carino se ci conoscessimo un po’ meglio, tesoruccio.
Charles
a parte
Tesoruccio?
Dafne
Raccontatemi qualcosa di voi, mio caro: che ci fate in questo posto tutto solo soletto?
Charles
Ma io non sono solo!
Dafne
guardandosi intorno
Ah, davvero?
Charles
Cioè, no, volevo dire… sono solo, solissimo, non c’è nessuno con me!
Dafne
Ah, ecco, mi pareva; beh, visto che siamo soli entrambi, potremmo tenerci compagnia per un po’; la mia cameretta è così vuota e fredda… potreste aiutarmi a scaldarla.
Charles
Non riuscite ad accendere il camino?
Dafne
Quale camino?
Charles
Quello della vostra stanza. Il segreto sta nel non mettere subito i legni grossi, di accend…
Dafne
Ma no, sciocchino, il camino non c’entra, è la solitudine che raffredda i cuori! Potremmo scaldarci assieme, vicini…
Charles
No, grazie, io non ho per nulla freddo, anzi…
Dafne
a parte
Che cretino!
a Charles
Insomma, non volete proprio soccorrere una fanciulla in difficoltà; siete un cattivaccio! E pensare che potremmo divertirci tanto insieme…
si avvicina a Charles e gli pizzica una guancia
Charles
Divertirci, e come?
capendo improvvisamente
Dafne, Madame! Siete impazzita? Ma vi sembra questo il comportamento di una signora? Va bene, siete travolta dal mio fascino, ma datevi un contegno, perdiana!
Dafne
Non riesco a crederci!
Charles
Vi prego, ricomponetevi…
le aggiusta la vestaglia
e tornate in camera vostra. Forse un po’ di acqua fredda sulle tempie e sui polsi vi calmerà… su, su…
la spinge a forza verso la propria camera, chiude la porta, poi torna indietro
Guarda un po’ l’effetto che ho su certe donne… sì, ma questa Dafne… Dafne? Ah, ora ricordo dove ho sentito questo nome… Apollo e Dafne… ah, le coincidenze; un nome così strano che sbuca due volte di seguito… e se fosse…? No, è impossibile… però Richard ha detto che oggi non sarebbe andato… e lei è qui da sola… ma cosa vado a pensare… meglio che vada ad accogliere Julie, se non mi trova quando arriva…
esce
SCENA IV - Therese e Richard, poi Armand
entrano Therese e Richard, guardandosi nervosamente intorno
Richard
Ehi, di casa, c’è nessuno?
Therese
Ssssh, che avete da urlare, volete che ci sentano?
Richard
con impazienza
Certo, che voglio che ci sentano; se vogliamo la nostra stanza, ci occorre la chiave, no? E se ci occorre la chiave, ci vuole qualcuno che ce la dia, giusto?
Therese
mettendosi a piangere
Voi continuate a trattarmi male, Apollo, ma che vi ho fatto?
Richard
prendendole le mani
Ma no, scusatemi, è che… che sono così nervoso… non vedo l’ora che noi…
Therese
allontanandolo bruscamente
Apollo, la vostra impazienza mi spaventa…
Richard
Oh Dafne, mia Dafne, che volete, è il fuoco dell’amore che mi fa bruciare!
a parte
E’ la febbre, altroché; se sto male, sto male, che posso farci… non ho dormito neanche un attimo, questa notte, una tosse… e se comincio a sputare sangue? Dovrei vedere un dottore… ma questa mi si è appiccicata addosso, e non so come liberarmene…
a Therese
Mia cara, spero che il portiere arrivi presto… non posso più aspettare…
Therese
Anch’io non posso più… Ehi, di casa, c’è nessuno?
Armand
entrando
Qualcuno mi chiama?
a parte
Toh, altri clienti. La domenica si fa interessante.
a Richard
Bene, eccomi qui; sono Armand, al vostro servizio; posso esservi utile in qualche modo?
Richard
Certo, certo; dunque, ci deve essere una camera prenotata a mio nome.
Armand
consultando il registro
Voi siete il signor…?
Richard
Signor…
a volume bassissimo
De Cornillet.
Armand
Prego?
Richard
ancora più basso, e velocissimo
De Cornillet.
Armand
Scusate, ma non riesco a capire quello che dite…
Therese
Apollo, che succede?
Armand
Ah, signor Apollo! Aspettate… Non trovo nessun Apollo qui… siete sicuro della vostra prenotazione?
Richard
Ma sì… cioè, no…
Therese
spazientita
Ma insomma, ci vuole ancora molto?
Richard
Un attimo…
a Armand, in un soffio
la camera è a nome De Cornillet.
Armand
ad alta voce
Ah, De Cornillet, Apollo De Cornillet.
Richard
No, solo De Cornillet.
Therese
Così vi chiamate? De Cornillet?
a parte
De Cornillet? Dove l’ho sentito?
Armand
Ah, eccola! La stanza n° 1 per Monsieur e… Madame De Cornillet! Ecco la chiave e… buona permanenza!
Therese
Madame De Cornillet… io questa l’ho già sentita…
Richard
spingendola verso la camera
Anch’io, anch’io! Andiamo, su!
entrano in camera
SCENA V - Charles e Armand, poi Julie
entra Charles
Charles
ad Armand
Salve … coso…
Armand
Armand, signore
Charles
Certo, Armand, certo… ehm, come va la vitaccia?
Armand
Prego?
Charles
Sì, voglio dire, il lavoro… è difficile gestire un albergo… avrai un sacco di cose da fare, con tante camere…
Armand
perplesso
Certamente, signore…
Charles
E questo significa che ti capiterà spesso di non essere qui, al tuo posto…
Armand
Beh, nei limiti delle mie possibilità, cerco di essere sempre a disposizione dei clienti…
a parte
Dove vuole arrivare?
Charles
Beh, però potrebbe succedere che tu debba andartene da un’altra parte, non so… ad esempio se io ti chiedessi di portarmi… un cuscino, ad esempio!
Armand
tirandone fuori uno da sotto il banco
Sempre a disposizione, signore!
Charles
E che me ne faccio di questo?
Armand
Me l’avete chiesto voi, signore.
Charles
Ma no, era solo così, per fare un esempio, avrei potuto chiederti, che so… una coperta…
Armand
tirandone fuori una da sotto il banco e mettendola sopra il cuscino
Al vostro servizio, signore.
Charles
spazientito
Ma la vuoi smettere di tirare fuori roba da lì sotto? Che ci hai, un mercato? E se ti chiedessi un elefante?
Armand si china sotto il bancone
Charles
spaventato
Fermo, fermo, scherzavo… volevo solo sapere se ti capita mai di allontanarti di tanto in tanto da questo banco, così da non accorgerti… non so, ecco… magari da non vedere qualcuno che entra!
Armand
a parte
Eccolo, il furbino! Vuole togliermi dai piedi per fare entrare di nascosto la sua bella. Ora lo servo io!
a Charles
Eh no, mio caro signore! È mio preciso dovere accogliere tutti i clienti al loro arrivo, e fornire tutta l’assistenza necessaria affinché il loro soggiorno qui sia il più confortevole possibile! Ne va del buon nome dell’albergo; nulla al mondo potrebbe farmi mancare ai miei doveri! Io sto qui, e aspetto che i clienti arrivino!
Charles
E non ti allontani mai, per nessun motivo?
Armand
Beh, signore, niente è impossibile quando ci sono buoni motivi.
Charles
perplesso
Buoni motivi?
Armand
E su! Buoni motivi. Li conoscete già, no?
Charles
Ah, quei buoni motivi!
Armand
Certo! Non ne esistono altri, signore!
Charles
Ma accidenti, non ne ho più, di buoni motivi, te l’ho già detto!
Armand
Mi dispiace, signore, ma le regole sono regole!
Charles
E che diavolo, Armand!
Armand
Signore?
Charles
Che c’è?
Armand
Forse posso aiutarvi…
Charles
Era ora; e che aspettavi? Dimmi.
Armand
Capita a volte che qualche cliente di passaggio arrivi qui un po’… sprovvisto, diciamo così, di buoni motivi…
Charles
E allora?
Armand
E allora provvede la direzione, in cambio di… diciamo, un piccolo impegnino…
tira fuori un foglio
Charles
Una cambiale? Vuoi che firmi una cambiale? E solo per allontanarti cinque minuti?
Armand
Se il signore preferisce la mia compagnia…
Charles
Dammi qui, sanguisuga!
con tono strozzato
Centocinquanta franchi? Ma sei impazzito? Stai cercando di strangolarmi?
Armand
Se il signore è d’accordo, possiamo restare qui a parlarne ancora un po’…
Charles
Tieni strozzino, e vattene da qui, prima che mi decida a firmare questa con il sangue… il tuo sangue.
Armand esce, mentre Charles va alla porta che dà sull’esterno
Charles
Pssst, pssst, Julie, Julie, venite, via libera.
entra Julie, spingendo via Charles
Julie
Alla buon’ora, credevo voleste farmi passare la giornata là fuori, al freddo, sotto la pioggia.
Charles
Non sta piovendo, e fa anche piuttosto caldo, per la stagione.
Julie
Non provate a contraddirmi, è meglio per voi.
Charles
Sentite, ci sono stati dei contrattempi, ma ora è tutto risolto; possiamo andare avanti con il nostro programmino…
Julie
Per ora datemi la chiave della stanza, e lasciatemi andare a riposare… e a farmi passare l’arrabbiatura, poi vedremo. Sbrigatevi, accidenti, volete che qualcuno mi veda? E… Charles, non venite subito, d’accordo? Vi conviene aspettare un po’ di tempo.
a parte
Ma cosa ci avrò visto, in questo idiota? Oh, Richard, sarai anche un rompiscatole, ma in questo momento mi manchi tanto…
Julie entra nella propria stanza, mentre Charles va a sedersi in una delle poltrone
SCENA VI - Charles, poi Richard
Charles
Che giornataccia! E pensare che doveva essere tutto così speciale… ah, Julie, Julie! Dove è finita la dolce Julie, che mi tirava fuori dalle buche con tanta grazia? Si è trasformata in un’arpia, ecco cos’è, un’arpia, nevrotica e prepotente; la mia Therese non è mai stata così… basta, ora vado a dire a Julie che non se ne fa più nulla!
fa per alzarsi, poi ricade sulla poltrona
Mmmmhhh… il codice; non mi ricordo più come devo bussare: com’era? Due volte, poi tre… no, sono troppe… allora una, poi tre… o forse due e poi una… o una e poi due… non riesco a ricordarmelo, per la miseria; già ce l’ha con me, se cerco di entrare senza il codice, quella mi uccide… oh, povero me!
Richard
entrando
Armand! Armand!
Charles
balzando dalla poltrona, urlando
Aaahhh! Richard!
Richard
Charles? Che diavolo… che diavolo ci fai qui?
Charles
Io? Tu, piuttosto, che ci fai? Credevo rimanessi a casa oggi!
Richard
E chi te l’ha detto?
Charles
Tu, me l’hai detto, ieri sera, alla festa.
Richard
La festa? Ah, la festa… ora ricordo! Sì, però non ho detto che non sarei uscito di casa; dovendo rinunciare a… quello che sai, ho deciso di fare una gitarella in campagna, ecco.
Charles
Sì, magari con tua moglie.
Richard
Ecco, esatto, una gitarella con mia moglie.
Charles
E siete venuti in un albergo per riposare un po’, tu e tua moglie.
Richard
Ehm… certo, eravamo stanchi e siamo venuti in albergo a… a… a proposito, tu che ci fai qui, in un albergo? Anche tu dovevi restare a casa, se non mi sbaglio!
Charles
Eh… io… cioè… dunque…
Richard
Basta, Charles, ho capito tutto; mi hai preso in giro, ieri sera, eh?
Charles
E tu, invece, no, vero? Tu sei in gita con tua moglie, eh?
Richard
D’accordo, d’accordo, ci siamo presi in giro a vicenda; a quanto pare siamo di nuovo sulla stessa barca, eh, vecchio mio?
Charles
Sì, pare proprio… a te va tutto bene?
Richard
Certo, perché? Hai qualche problema?
Charles
No, no, è tutto… meraviglioso… sto passando una domenica indimenticabile, io!
Richard
E io no? La mia Dafne è… divina, davvero!
Charles
Eh, già, la tua…
girandosi verso la stanza di Dafne
Dafne? Dafne? Eh, certo, tu sei qui… con la tua Dafne…
a parte
Oddio, la maniaca, il camino… era proprio lei!
Richard
Ehi, Charles, ma che hai? Parli da solo?
Charles
Niente, niente, dicevo solo, che siamo uomini fortunati, noi due.
Richard
Certo, certo, fortunatissimi. Anzi, visto che Armand non si vede, torno in camera ad approfittare della mia fortuna; tu, piuttosto, che fai, rimani nell’atrio?
Charles
Non ho fretta, io! Sai com’è: l’attesa aumenta il piacere!
Richard
Se lo dici tu… io intanto vado: stammi bene, fratello!
esce
SCENA VII - Charles, poi Dafne
Charles
guardando Richard che rientra in camera
Che pasticcio; Richard e quella… gentildonna…
girandosi verso la camera di Dafne
Ehi, ma se Richard è andato di là, perché Dafne…? Ah, ho capito, il giochetto delle due camere… Julie non è la sola che… sì, ma quella Dafne… dovrei avvertire Richard… povero Richard, due scintille che si incontrano… altro che scintille, quella va a fuoco!
Dafne
uscendo dalla camera
Toh, il tesoruccio è ancora qui, tutto solo; è un po’ tardo, ma forse, insistendo un po’…
a Charles
Signore?
Charles
girandosi di scatto
Eeehhh?!? Che c’è?
Dafne
Vi ho spaventato?
Charles
No, è… è che ero distratto…
Dafne
Sapete, sono uscita dalla mia cameretta così vuota e triste, e ho visto che eravate ancora qui, tutto solo…
Charles
preoccupato
E allora?
a parte
Eccola che riparte; ma è incredibile!
a Dafne
Sentite, mia cara… voi mi lusingate, certo, ma vi ho già detto che io… cioè, che voi… sì, è vero che io sono io, mica noi… però voi non siete solo voi… siete voi… cioè, siete voi e lui… e io so che lui… con voi…
Dafne
Che state dicendo? Giuro che non vi capisco!
Charles
Sto dicendo che… non si può, ecco! Che ne penserebbe Apollo? E poi non riesco a ricordare il codice… Cosa posso fare? Cosa posso fare?
corre nella sua camera
Dafne
Apollo? Ma che diavolo… Questo deve essere completamente impazzito… Mah…
rientra in camera
SCENA VIII - Therese, poi Julie
Therese
a voce alta, entrando
Un dottore, per favore! Apollo sta male… vi prego, c’è un dottore qui? Apollo è svenuto… ha appoggiato la testa sul cuscino, poi si è girato, ha visto quella macchia rossa, ha gridato: il sangue, il mio sangue… e pluff: è svenuto. Non ho neppure fatto in tempo a dirgli che era la mia tinta per le labbra, che avevo voluto lasciare un bacio sul suo cuscino… e ora non si riprende più… ma che piaga, Apollo… non ne posso più… appena si sveglia, gli dico di riportarmi subito a casa, che non se ne farà più nulla, che amo mio marito… povero Charles, pensare che lui se ne sta passando la domenica tutto solo a casa… ma mi farò perdonare, da domani sarò una mogliettina perfetta, dolce, amorevole… sì, ma per ora… c’è qualcuno? Per favore… oddio, mi sento svenire…
va a sedersi su una poltrona
Julie
entrando cautamente, guardandosi intorno, senza vedere Therese nascosta dallo schienale della poltrona
Charles? Dove sei finito?
Therese
Ehi, c’è qualcuno? Meno male, potete aiut… voi?!
Julie
Voi?!?
Therese
Che ci fate qui?
Julie
Che ci faccio qui? Voi, piuttosto…
Therese
Lo sapete benissimo, che ci faccio qui! Vi ho raccontato tutto, ieri sera, e ho fatto male, a quanto pare! Siete venuta a ficcare il naso negli affari miei, eh?
Julie
Io? No, cioè… in un certo senso…
Therese
E allora?
Julie
trovando una scusa
Ebbene sì, ho deciso di seguirvi per impedirvi di commettere una sciocchezza!
Therese
Che volete dire?
Julie
Ho pensato a lungo a quello che mi avete detto ieri sera, e ho capito dalle vostre parole che non eravate veramente decisa a compiere un passo così grave; avreste commesso un terribile errore, così ho deciso di intervenire e di fermarvi; vi ho seguita fino a qui… ed ecco tutto.
Therese
Ah, davvero? Mi suona tutto così strano…
Julie
Beh, che c’è di strano? Siamo amiche, no?
Therese
Certo, certo… siamo amiche… e allora, che facciamo?
Julie
Ora vi faccio chiamare una carrozza; voi tornate a casa e dimenticate questa brutta faccenda.
Therese
E Apollo?
Julie
Apollo? Si chiama così il vostro…
Therese
No, non è il suo vero nome… è quello con cui lo chiamo io; lui mi chiama Dafne.
Julie
Apollo e Dafne… che carini…
Therese
Sì, ma che ne facciamo di lui? Oltretutto sta male, non posso mica lasciarlo qui!
Julie
E perché no? Mandate qualcuno ad aiutarlo, e ve la filate alla chetichella!
Therese
pensierosa
Mmmhhh… No, non mi va… non mi sembra carino, ecco! Farò così: lo aiuterò a riprendersi, e quando si è rimesso in piedi… lo mollo, e me ne torno a casa! Sì, farò cosi! Per favore, mia cara amica, mentre io torno da Apollo, cercate aiuto, e mandatemelo in camera, d’accordo?
Julie
D’accordo, d’accordo…
Therese esce
SCENA IX - Julie, poi Armand
Julie
avvicinandosi alla reception
Ehi, c’è nessuno qui? Per favore, qualcuno può aiutarmi?
Armand
entrando, a parte
Oh, oh, è arrivata la cugina Nanette: accidenti, è più carina di quanto immaginassi… e che aria da gran dama… affari in vista! Meglio trattarla con i guanti!
a Julie
Finalmente sei arrivata! Avete fatto buon viaggio?
Julie
perplessa
Mi aspettavate?
Armand
Certamente! Dafne mi ha avvertito del tuo arrivo!
Julie
Dafne? Sapeva che sarei venuta qui? E come faceva a saperlo? E voi, piuttosto, come fate a conoscere Dafne?
Armand
Che fai, mi prendi in giro? Sono anni che la cara Dafne lavora qui!
Julie
Lavora qui? Che volete dire? Che significa: lavora qui?
Armand
Su, mia cara, non preoccuparti di me; io so tutto! Anzi, in un certo senso io e lei lavoriamo assieme…
strizzando l’occhio
e Dafne mi ha detto che anche tu saresti interessata a…
Julie
Ma di che state parlando?
Armand
perdendo la pazienza
Eh no, ora basta! Non fare l’ingenua con me, carina! Se si vuole un lavoro in un postr… in un posto come questo, certi pudori bisogna lasciarli da parte; e poi, io sono il direttore qui, e non credere di poterti procurare clienti in questo albergo senza passare da me, chiaro? Credevo che Dafne ti avesse spiegato bene la situazione, ma a quanto pare mi sono sbagliato!
Julie
Clienti? Ma che razza di…
capendo improvvisamente
Aaah… quel lavoro! Dafne è una… una… Ma è incredibile…
Armand
Vuoi dire che Dafne non ti aveva detto nulla? Ma che strano, avrei giurato che… boh! Comunque, sì, mia cara, Dafne è una… e una delle migliori, direi! Vengono da tutta Parigi per lei! E, se devo essere sincero, credevo che anche tu fossi venuta qui… per imparare il mestiere, si potrebbe dire… e invece, a quanto pare, mi sbagliavo.
Julie
Sbagliarti? Ma no, ma no, non ti sbagliavi affatto! Certo che Dafne mi ha detto tutto! È solo che non… che non mi aveva parlato di te, ecco, e non sapendo chi tu fossi ho preferito tenermi sulle mie. Figurati, so tutto di Dafne; anzi, perché non mi parli un po’ meglio di questo posto? Se ci devo lavorare…
Armand
Ecco, brava, ora ci siamo! Bene, Nanette…
Julie
Nanette? Ah, sì, Nanette, certo!
Armand
Dunque, dicevo che il Sol d’Oro può a buon diritto essere considerato il miglior ritrovo della zona per le coppiette clandestine e per gentiluomini in cerca di… conforto, diciamo.
Julie
Ah, ecco, il Sol d’Oro è un… ritrovo…
a parte
Quando metto le mani su Charles…
a Armand
E Dafne lavora qui da parecchio…
Armand
Eh, anni! Ed ha un giro d’affari che, modestamente, ha pochi eguali.
Julie
E tu ti occupi dell’… organizzazione, immagino; e magari ti piacerebbe aumentare il volume di affari, se io fossi d’accordo.
Armand
Ragazza intelligente! Ultimamente c’era un po’ di crisi di… vocazioni, per così dire, ma adesso che ci sei tu… Senti, io ora ho da fare di sopra; qui c’è la chiave della stanza in cui abiterai per ora, all’ultimo piano, in fondo al corridoio. Ti troveremo più tardi una sistemazione più… consona. Se non ho sentito male, Dafne dovrebbe essere impegnata con un cliente; non è il caso di disturbarla per ora: vi vedrete dopo. Intanto riposati, e mettiti comoda; ci vediamo dopo, tesoro!
esce
Julie
Ma guarda quella faccia da santarellina: tutte quelle storie sull’emozione dell’adulterio, su Apollo, e su tutto il resto, e poi si scopre che è una professionista! Ah, ci sono proprio caduta come un’allocca! Ma questo è il meno; e così quel disgraziato mi ha portato in un postribolo! Che fosse deficiente me ne ero già accorta, ma che potesse essere anche un tal bastardo… ah, ma se gli metto le mani addosso… un postribolo per me, per Madame Julie De Cornillet; ah, ma se lo becco… già, e chissà dove è andato, l’idiota… mi conviene aspettarlo in camera, prima che qualcuno mi veda… ma quando arriva… ah, quando arriva!
rientra nella sua camera
FINE SECONDO ATTO
ATTO TERZO
Stessa scena del secondo atto. Dalla porta della stanza di Dafne, all’apertura del sipario, esce del fumo. Dafne esce tossendo
SCENA I - Dafne, Julie e Therese
Dafne
Aiuto! Aiuto! Al fuoco! Le tende … il camino… al fuoco! Armand!
Julie
precipitandosi nell’atrio contemporaneamente a Therese
Che succede?
Dafne
agitatissima
Il fuoco! Ho acceso il fuoco nel camino, e ho messo troppo olio sulla legna, così, quando ho accostato il fiammifero… bum! Una fiammata e le tende hanno preso fuoco, e io non riesco a spegnerlo; ho bisogno di aiuto! Dov’è Armand?
Julie
Di sopra, a sistemare le stanze, almeno credo.
Dafne
Vi prego, andate a chiamarlo, ditegli di correre qui! L’albergo sta andando a fuoco!
a Therese
E voi, venite con me. Se mi date una mano… e su, veloce!
trascina Therese nella propria stanza, mentre Julie sale di sopra
SCENA II - Charles e Richard
Charles
uscendo dalla sua camera
Ehi, c’è nessuno? Che strano, mi sembrava di aver sentito qualcuno gridare, e ora… boh! Comunque, finalmente mi sono ricordato: un colpo, poi una pausa, infine altri due colpi. Perfetto!
fa per andare verso la stanza di Julie
Richard
esce dalla sua stanza, lamentandosi e tossendo
Oh, povero me, il sangue, il mio sangue sul…
scorgendo il fumo
Charles, ma sei ancora qui,? Ehi, ma che succede? C’è fumo laggiù! Charles, hai visto? L’albergo va a fuoco! Andiamo, sbrigati!
Charles
D’accordo, arrivo!
accorgendosi del fatto che quella è la stanza di Dafne
Eh no, lì non ci vengo!
a parte
E’ la stanza di Dafne!
a Richard
E’ meglio che ci vada tu, sei uomo di azione più di me. Io vado a cercare aiuto.
Richard
Fa’ come vuoi, ma sbrigati!
entra nella stanza di Dafne
SCENA III - Charles, poi Dafne, poi Richard
Charles
Che caos! Non ne posso più. Ora dico a Julie che ce ne dobbiamo andare e via! Allora, com’era? Due colpi poi tre… no, un colpo poi due… accidenti, non mi ricordo più… uh, che nervi!
Dafne
uscendo dalla sua stanza, a Charles
Ma siete ancora qui, voi? Passate la giornata qui nell’atrio? Su, venite ad aiutarmi!
va a prendere Charles per un braccio.
Charles
Ma no, ma vi sembra il caso? C’è già lui lì dentro!
Dafne
Lui chi? E cosa importa? Uno in più non farà mica del male! Su, forza!
Charles
No, ho detto di no!
Charles e Dafne cominciano a tirare in opposte direzioni fino a creare una sorta di colluttazione, durante la quale si abbracciano; mentre sono così abbracciati entra Richard
Richard
a parte
Ma guarda, Charles si dà da fare anche in piena emergenza: un vero mandrillo!
ai due
Ehi! Ma vi sembra il momento, questo? L’albergo sta andando a fuoco e voi state a… e via!
Dafne
liberandosi di Charles
Avete ragione, devo salvare l’albergo… e i miei vestiti…
correndo verso la propria stanza
il mio boa di struzzo…
esce
Charles
Senti, Richard, non è come pensi tu…
Richard
Ah no? Sembrava tutto così chiaro…
Charles
Ma no, ti giuro! Non avevo mai visto quella donna prima d’ora.
Richard
Certo, certo, si vedeva benissimo! Ho subito pensato: ma guarda Charles e quella sconosciuta come si ignorano…
Charles
Ti prego, Richard, devi credermi!
Richard
spazientito
Ma si può sapere perché continui a giustificarti con me? Cosa vuoi che mi importi se te la spassi un po’? Anzi, sono felice per te…
Charles
Sei contento? Se me la spasso un po’ con…
a parte
Oh, questa è bella! La sua amichetta mi salta addosso ogni cinque minuti e lui è felice!
a Richard
Vuoi dire che proprio non ti importa se io e quella donna…
Richard
Se ti dico di no! Non capisco il perché, ma se è il mio permesso che vuoi, bene, ce l’hai! Contento?
Charles
Se sei contento tu…
Richard
Basta, adesso, d’accordo? C’è un lavoro da fare. Vieni?
Charles
No, no, vai avanti tu. Magari vi raggiungo.
Richard
Come vuoi.
va nella stanza di Dafne
Charles
Questa proprio non la capisco. La sua Dafne si mette a svolazzare di fiore in fiore, e lui mi fa le sue congratulazioni. C’è da diventar pazzi. Questo posto ha qualcosa di strano; meglio togliere le tende al più presto. Mi dispiace per Julie, ma oggi non ho più la testa per le romanticherie; anzi, di romanticherie di questo genere temo di essermene levata la voglia per sempre. Ora vado a dirglielo. Ah, Therese, se riesco a tornare a casa tutto intero… allora erano due più uno, giusto?
va verso la stanza di Julie e bussa, poi, a bassa voce
Julie, Julie! Ti prego, apri! Accidenti, non risponde, devo aver di nuovo confuso il codice! Forse erano due più due, o tre più uno…
SCENA IV - Charles, Julie e Armand
entra Julie, seguita da Armand
Julie
a Armand, indicando la stanza di Dafne
Là, l’incendio è…
vedendo Charles si zittisce, e comincia a fare gesti, come per dirgli di tacere
Charles
a Julie
Voi? Da dove arrivate? Credevo foste…
Julie
Ssshhh…
continuando a far segno di tacere, e indicando Armand
Armand
Vi conoscete?
Julie
No!
Charles
contemporaneamente
Sì!
Julie
continuando a far gesti
Ma che dite, signore, noi non ci conosciamo affatto!
Charles
Ma cara, che vi è preso? Perché fate cos…
capendo improvvisamente
Aaahh… certo, noi non ci conosciamo, ora ho capito… noi non ci siamo mai visti!
Julie
Ecco, bravo, appunto! E ora immagino abbiate da fare…
fa segno a Charles di uscire
… da un’altra parte…
Charles
Io? Veramente io devo parlare con…
indica la porta della stanza di Julie…
cioè con…
indicando Julie
Forse è meglio che vada.
rientra nella sua stanza
Armand
E brava Nanette!
Julie
Chi?
a parte
E rieccolo!
a Armand
Che c’è, adesso?
Armand
Credevo di essere stato chiaro! Qui comanda Armand, e le libere professioniste non sono gradite, d’accordo?
Julie
Che vuoi dire?
Armand
Voglio dire che se ti ripesco a procurarti clienti senza di me, ti prendo a calci in quel bel posteriore che ti ritrovi, e ti rimando al paesello dal quale sei appena arrivata, chiaro!?
Julie
Senti, Armand, credo che sia ora di chiarire le cose; ti stai sbag…
Dafne
dalla propria camera
Armand, sei tu? Vieni qui, presto, sbrigati, o va tutto a fuoco!
Armand
Arrivo! E tu non te ne andare, che poi chiariamo tutto!
entra nella stanza di Dafne
Julie
Ci mancava anche questa! Grazie, Charles, grazie di tutto! Quando ti metto le mani addosso…
rientra in camera
SCENA V - Armand e Dafne
Armand
esce dalla camera trascinando Dafne per un braccio
È meglio che con tua cugina ci parli tu, ti dico!
Dafne
Ma i miei vestiti…
Armand
E piantala con questa storia! Il fuoco è quasi spento, ormai, e non c’è più pericolo. Allora, su, parlale.
Dafne
guardando la stanza vuota
A chi?
Armand
accorgendosi pure lui che la stanza è vuota
E dove è andata adesso? Dafne, la tua cuginetta sta cominciando a farmi arrabbiare per davvero. Alla faccia della campagnola, quella ci mette nel sacco tutti e due!
Dafne
Ma chi, Nanette? Ma dai, io la conosco, è un’ingenuotta di prima categoria!
Armand
Davvero? L’ingenuotta, come la chiami tu, in dieci minuti si era già procurata il suo primo cliente, e alle mie spalle, oltretutto! Dev’essere andata di sopra, in camera. Vieni con me!
escono
SCENA VI - Therese e Richard
Therese
completamente infradiciata
Siete un imbecille, ecco cosa siete! Guardate come mi avete ridotto!
Richard
Ma no, Dafne, non fate così, è stato un incidente, l’acqua volevo tirarla sulla tenda che stava bruciando, non su di voi!
Therese
Sì, ma è su di me che è arrivata! Questa si può davvero definire la goccia che fa traboccare il vaso! Non voglio vedervi mai più!
Richard
Ma, Dafne…
Therese
E basta con questa Dafne! Io non mi chiamo Dafne! Io mi chiamo Therese, Therese De Rousset, per servirvi. Dafne è morta, morta in questo momento e per sempre, chiaro!? Ora io me ne torno in camera per cercare di sistemare questo disastro, e dopo me ne torno a casa; da sola! Se avete ancora un briciolo di cervello in quella zucca vuota, cercate di non farvi più vedere da me, chiaro?
rientra nella sua stanza
Richard
De Rousset? Therese De Rousset? La moglie di Charles! Quella è la moglie di Charles! E chi poteva immaginarlo? Poveretto, aveva ragione quando diceva di essere sposato ad un’arpia. Oh Julie, cara Julie, tu sei la migliore delle mogli; non vedo l’ora di tornare a casa per poterglielo dire di persona! E ora che faccio? Meglio togliermi di qui. Se Dafne… se Therese esce e mi trova ancora nei dintorni… meglio andare a controllare se l’incendio è veramente spento… iiih, quante storie per un po’ d’acqua… ah, Julie si lascerebbe annegare, per me…
entra nella camera di Dafne
SCENA VII - Julie, poi Armand e Dafne, poi Richard, Charles e Therese
Julie
uscendo dalla propria camera
Bene, non c’è nessuno. Meglio sgomberare!
fa per uscire
Dafne
rientrando precipitosamente, seguita da Armand
Voglio vedere che fine ha fatto il mio boa di struzzo!
scorgendo Julie
Oh, salve.
Armand
Eccoti qui, finalmente. Allora, Dafne, spiega a Nanette le regole della casa.
Julie
Dafne?
Dafne
contemporaneamente
Nanette?
Julie
Ma lei non è Dafne!
Dafne
contemporaneamente
Ma lei non è Nanette!
Armand
Calma, calma, io non ci capisco più nulla! Che vuol dire: non è Nanette?
Dafne
Vuol dire che quella non è mia cugina! Quella donna io non l’ho mai vista in vita mia!
Armand
Ma se tu non sei Nanette, chi sei?
Julie
a Dafne
E tu saresti Dafne? La Dafne che… lavora qui?
Dafne
Certo che sono Dafne. Perché, avete qualche dubbio?
Julie
No, no… ma allora… oh povera Therese… che abbaglio che ho preso!
Armand
Insomma, signora, posso sapere chi siete e che ci fate nel mio albergo?
Julie
Che ci faccio io qui? Io… io…
Richard
uscendo dalla stanza di Dafne con un boa di struzzo fra le mani
Beh, almeno questo si è salvato!
Julie
Richard?
Richard
Julie?
Dafne
Il mio boa di struzzo?
corre a riprenderselo e lo coccola come un bambino
Richard
E tu, che ci fai qui?
Julie
Io? Tu, piuttosto! Non dovevi andare a caccia con i tuoi amici?
Richard
E infatti ci sono andato.
Julie
In un albergo? E con quell’arma? Cosa cacci… pollastrelle?
Richard
Ma no, cosa dici? Io ero a caccia… nel boschetto qui vicino, quando sono venuti a chiamarmi per aiutare a spegnere un incendio in questo albergo. Ecco come è andata!
Julie
Ah, davvero?
Richard
Non mi credi?
Julie
E secondo te, io dovrei credere ad una storia del genere?
Richard
Se non credi a me puoi chiedere a…
si volta verso Armand, che fa gesti di diniego, poi verso Dafne, che ha la stessa reazione, e infine verso Charles, che nel frattempo è uscito dalla stanza e osserva la scena, interdetto
… ecco, puoi chiedere a lui! Ti prego, Charles, spiega a mia moglie la situazione.
va verso Julie, e la frappone fra sé e Charles; poi cerca di spiegare a gesti a Charles quello che deve dire
Charles
con voce strozzata
Ah, questa sarebbe tua moglie? Quale situazione?
Richard
fa gesti di impazienza
Charles
Ah la situazione… dunque, noi…
Richard
finge di sparare
Charles
Noi… eravamo in guerra assieme…
Julie
E questo, che c’entra?
Charles
Ma nulla, non c’entra nulla, era solo per dire che ci conosciamo da tanto tempo…
Julie
Ah, ho capito… e allora?
Richard
mima il battere d’ali di un uccello, e poi ripete il gesto di sparare
Charles
Noi eravamo qui per fare un voletto insieme… e poi ci hanno sparato…
Julie
Vi hanno sparato?
Charles
mentre Richard indica sé stesso e Charles con foga, e poi ripete il gesto del volo
Sì… cioè no… noi abbiamo sparato… a uno che volava da queste parti… cioè no, ad un uccello… a caccia! Noi eravamo a caccia!
Julie
a Richard, con intenzione
Ma che bravo! Sei riuscito a trovare un amico più deficiente di te!
Richard
E tu sei venuta fino qua per insultarmi? A proposito, che ci fai da queste parti? Mi hai seguito?
Julie
Io? Seguire te? Ma figurati!
Richard
E allora?
Julie
Io… io…
indicando Therese, che nel frattempo è uscita dalla propria stanza ed è rimasta pietrificata sulla porta
…sono venuta ad accompagnare lei!
Charles e Richard
assieme
Lei?
Julie
Sì, lei. La mia amica Therese pensa che il marito la tradisca, ed è venuta in questo albergo per sorprenderlo!
Therese
cogliendo la palla al balzo, a Charles
Ebbene sì, Charles, lo so che mi tradisci!
Charles
Io? Io ti tradisco?
Julie
Lui? E’ lui vostro marito?
Therese
Perché, lo conoscete?
Julie
Io? Ma figuriamoci! Ma se oggi era in giro con mio marito…
Therese
Con chi?
Julie
indicando Richard
Con lui, con mio marito!
Therese
Lui? E’ lui vostro marito?
Julie
Certo! Che c’è di strano?
Therese
Niente, niente.
a Charles
E così voi eravate insieme…
Charles
A caccia, esatto!
Therese
In un albergo?
Charles
guardandosi intorno
Eh già, siamo in un albergo…
a Richard
E che ci facciamo in un albergo?
Richard
Ma su, dai, Charles, l’incendio…
Charles
Che incendio? Ah, l’incendio, giusto! È bruciato il bosco dove stavamo a caccia, e noi ci siamo rifugiati in questo albergo.
Richard
Ma no, Charles, l’albergo andava a fuoco, e ci hanno chiamato per spegnerlo!
Charles
E io che ho detto? L’albergo… il bosco… la caccia… insomma, è come dice lui.
Therese
Quindi non sei venuto in questo albergo per incontrarti con la tua amante?
Charles
Chi, io? Ma ti sembro il tipo da avere un’amante, io?
Julie
No, credo proprio di no!
Therese
Allora, ti ho proprio giudicato male! Povero Charles! Potrai mai perdonarmi?
Charles
Therese, tesoro! Sei e sarai sempre l’unica donna della mia vita! Torniamo a casa!
si abbracciano, si baciano ed escono insieme
Julie
Ma guardali, che carini! Fanno proprio tenerezza.
a Richard
E tu, dimmi, come stai?
Richard
Benissimo, mia cara. Una giornata all’aria aperta mi ha rimesso a nuovo, e sono pronto a ritornare alla nostra vita di sempre!
Julie
Alla vita di sempre?
Richard
Ma certo, amor mio, e per sempre!
Julie
Ah, che bella prospettiva! Andiamo, su!
prende Richard a braccetto ed escono insieme
Armand
E così tutto torna a posto!
Dafne
E l’amore, e l’ipocrisia, trionfano.
Armand
tornando dietro il bancone
E quelli, domani, a casa, passeranno la giornata a dire peste e corna di “quel covo di vizio e lussuria” nel quale hanno trascorso la domenica.
Dafne
avvicinandosi alla poltrona
E scandalizzandosi del fatto che gentiluomini e dame dell’alta società si siano dovuti mescolare, anche se per poco tempo, con “cocotte” e ruffiani. Quale disonore!
Armand
Cara, cara Dafne! Ed eccoci tornati alla nostra dolce, sonnacchiosa domenica… a proposito, dovresti spiegarmi meglio questa storia di Nanette…
Dafne
Eh no, ti prego, per oggi ne ho avuto abbastanza.
Armand
Ehi, mi sembra che stia arrivando qualcuno…
Dafne
crollando a sedere sulla poltrona
Oddio, si ricomincia?
musica di quadriglia, mentre si chiude il sipario