Qualcosa rimane
di Giorgio Pompei
Sergio Scotti
Livia (moglie di Sergio)
Marco (figlio di Sergio e Livia)
Youssef (fidanzato di Stefania)
Stefano (prete amico di Sergio e Livia)
Ulisse (padre di Sergio)
Stefania (figlia di Sergio e Livia)
Gioia (figlia di Sergio e Livia)
Elisabetta (ragazza di Marco)
Nicoletta (sorella di Sergio)
Sandro Facci (cognato, socio di Sergio)
Francesco Longo (socio di Sergio)
agli amici assenti
Atto I Scena 1: Pindaro
Livia - Sergio
SIPARIO
(Interno domestico, soggiorno con a sinistra un tavolo con sedie e a destra un divano. Alla parete uno specchio ed uno scrittoio)
[Rumore di chiavi nella toppa]
(Si apre la porta ed entra un uomo con ventiquattrore e in mano una busta grande per radiografie)
Livia (Voce fuori scena) Sergio? sei tu Amore?
Sergio Si Livia, sono io
Livia Amore! resta l qualche minuto. Sto lavando a terra in corridoio. Resta l.
Sergio si
Livia Come?
Sergio Ho detto si, Livia!
(Luomo poggia la 24 ore sullo scrittoio e si siede sul divano, busta in mano, apparentemente affranto. Si passa la mano tra i capelli, estrae una radiografia dalla busta, si alza e va al lume davanti allo specchio per vederla in controluce. Poi alza la camicia fino a sotto il costato e si tocca. Quando sente dei rumori nel corridoio infila velocemente di nuovo la radiografia nella busta e la nasconde dietro lo scrittoio. Una donna arriva dallinterno della casa)
Livia Com andata oggi?
(lei lo bacia e lo abbraccia)
Sergio Bene, tutto bene
Livia Sto cucinando i pomodori col riso. Ricordi? Abbiamo Stefano a cena.
Sergio Ah gi
Livia Sergio, che hai?
Sergio Nulla, nulla. Sono solo stanco
(si stacca da lei)
Livia Vuoi che rinviamo? Chiamo Stefano e gli dico che sei stanco. Siete amici da quando eravate bambini, capir!
Sergio No, mi do una rinfrescata e star meglio.
Livia Sicuro? Ti vedo distrutto.
Sergio Si non ti preoccupare. Davvero. Che poi Stefano adora i tuoi pomodori col riso. Conoscendolo saranno giorni che ci fa la bocca.
Livia Guarda che capirebbe. Di cosa hai paura? Che, essendo prete, parli male di te al buon Dio?
Sergio (a mezza bocca) Qualcuno deve averlo gi fatto
Livia Eh?
Sergio Niente Marco?
Livia Marco? Tu lo sai tu dov tuo figlio? Io no davvero. Ora lo chiamo per sapere se ci degna di cenare con noi.
(lei fa per andare verso linterno di casa)
Sergio Ele due terroriste dove sono?
(lei si ferma per rispondergli)
Livia Devono ancora tornare. Stefania accompagnava la sua amica, Adele, che ha un esame, lo stesso che sta preparando lei, cos dice che si rende conto meglio di com il professore. Il succo che non cena con noi. E neanche Gioia che invece ha la lunga al lavoro.
Sergio Ancora una lunga? Ma sar la terza volta questa settimana?
Livia Forse. Non so.
Sergio A che serve ammazzarsi di lavoro cos? Eh? A che serve?
Livia Sergio ma sei nervoso?
Sergio No te lho detto, sono solo stanco.
Livia Non che per quel dolore alle costole che ti porti dietro da un mese? (dicendolo di avvicina nuovamente a lui) Mi devo preoccupare? Sei stato dal dottore? Quandera la visita?
Sergio Si ci sono andato, tutto a posto. Sono solo reumatismi. Reumatismi.
Livia E ti ha dato una cura?
Sergio una pomata.
Livia E te lha fatta la ricetta?Dammela che dopo scendo un attimo alla farmacia notturna qua sotto e te la compro io la pomata. Tu riposati e rinfrescati.
(lo abbraccia di nuovo)
Sergio No sono passato gi io in farmacia. Lho gi presa.
Livia Bravo. Devi avere cura di te. Che faccio io senza il mio polipo? Che pomata ? Fammela un po vedere?
Sergio no lho lasciata in macchina. E un gel. Non ricordo il nome.
Livia Scendo in macchina a prendertela?
Sergio Va applicata ogni 8 ore. E lho appena fatto in auto. Sai mi dava fastidio e allora lho messa subito
Livia Hai fatto bene. Ha funzionato? Passato un po il dolore?
Sergio Si si. Un po si.
Livia Ma non sar il caso di vedere uno specialista?
Sergio Per dei reumatismi?
Livia Appunto. Esistono appositi specialisti, si chiamano reumatologi, sai?
Sergio Ma quante cose sai! Pure di medicina te ne intendi? Non eri laureata in lettere antiche?
Livia Lho letto sulla nostra enciclopedia medica quando mi hai descritto il dolore che avvertivi tra le costole. Insegnano a leggere a lettere antiche sai?
Sergio Parli di quella stessa enciclopedia medica che hai insistito tanto per comprare lanno scorso e che stiamo ancora pagando?
Livia E che pagheremo per i prossimi 3 anni. Si proprio quella. D'altronde pareva che tuo figlio volesse fare medicina. Non colpa mia se alla fine ha cambiato idea. Poi una enciclopedia medica serve sempre in casa
Sergio Avremmo fatto meglio ad aspettare di vedere a quale facolt si sarebbe poi iscritto, alla fine.
Livia Perch? Tu sei sicuro che non cambier idea di nuovo?
Sergio Ormai iscritto a Sociologia! Ho pagato un sacco di soldi per la retta, adesso voglio vederlo con la laurea in sociologia. Non ci far nulla nella vita eh, per ormai sociologia ho pagato e sociologia far.
Livia (breve pausa) Sai che a sentirti, uno ti potrebbe quasi credere? Non fosse che per ventanni ti ho visto dargliele vinte sempre a Marco. Tu lo adori tuo figlio. Hai una venerazione assoluta per lui. Non ti credo quando fai il padre inflessibile. Se ti dir che vuole cambiare facolt tu allinizio borbotterai qualcosa, si, ma alla fine ti farai convincere da uno dei suoi funambolici ragionamenti.
Sergio Funambolici ragionamenti ... Lo sai quel ragazzo ha una testa straordinaria
Livia Pi che una testa, Ha una lingua straordinaria. Deve essere la reincarnazione di Pindaro.
Sergio Quello dei voli pindarici?
Livia Si, il poeta greco. Pindaro. Come nei suoi canti, tuo figlio parte da premesse che non centrano nulla con dove vuole andare a parare e, con un incredibile gioco di logica e ragionamenti astrusi, giunge a conclusioni sorprendenti su tuttaltra materia. Ieri ha convinto tuo padre a prestargli la macchina!
Sergio E allora?
Livia E allora? Sai da dove partito per chiedergli la macchina?
Sergio No, da dove partito?
Livia Da Argo.
Sergio Il cane di mio padre?
Livia Il cane di tuo padre. Gli ha detto che lo trovava nevrotico.
Sergio E quindi?
Livia E quindi: nonno ma non lo porti mai divertirsi con gli altri cani non lo fai socializzare
Sergio E che centra la macchina?
Livia Aspetta devi fargli incontrare altri cani devono odorarsi devono fare conoscenza deve capire che parte di una societ piena di altri cani e non solo di altri uomini. Altrimenti si convincer di essere un uomo e si stresser cercando di assomigliarci dammi retta, io le studio a sociologia queste cose
Sergio A sociologia pensavo si studiasse la societ umana, non quella canina. Ma comunque continuo a non capire che centra la macchina?
Livia lo so nonno che tu non hai tempo di portarlo al parco, per basterebbe che quando vai al circolo e lo porti con te ci andassi a piedi invece che in macchina
Sergio ahhh
Livia incontrerebbe gli altri cani per strada e sarebbe un buon inizio Insomma in un minuto di chiacchiere ha trasformato un sereno pensionato di mezza et in un essere pieno di sensi di colpa. Tuo padre alla fine guardava Argo con gli occhi gonfi di lacrime di Bruto che aveva appena accoltellato Cesare alla schiena!
Sergio povero pap
Livia Si, povero pap. Pindaro. Dovevamo chiamarlo Pindaro, non Marco.
Sergio Geniale per.
Livia Lo vedi? Tu ladori tuo figlio. Se non ci stiamo attenti io e te quello ci far fare una brutta fine. Finiremo internati in una casa di cura. Vedrai che ci chieder di cambiare da Sociologia a chiss che cosa. Vado a preparare. Tu riposati. Penso a tutto io.
(esce dal soggiorno e dalla scena verso linterno della casa. Rimasto solo torna allo specchio e mostra di avvertire dolore. Prende di nuovo in mano la busta delle radiografie e ne estrae dei fogli che legge sconsolato)
[Rumore di chiavi nella toppa]
Atto I Scena 2: Emiliano Zapata
Marco Sergio - Livia
(Sergio mette via i fogli in qualche modo. Si apre la porta ed appare un ragazzo che la richiude alle sue spalle)
Marco Ciao vecchio!
Sergio Ciao Marco. Proprio di te parlavamo io e mamma.
Marco Ah si? E dov la vecchia?
Sergio E in cucina a preparare i pomodori col riso.
Marco Viene Stefano?
Sergio E come hai fatto a capirlo? Ah gi Pindaro
Marco Pindaro?
Sergio Si un poeta greco che vabb lascia stare.
(Marco di siede sul divano con lui)
Marco Lo so chi era Pindaro. Ma che centra con me? Comunque volevo parlarti di una cosa.
Sergio Rimarrai a sociologia. Niente storie!
Marco Ma che vuol dire?
Sergio Che mi hanno messo in guardia dalla tua parlantina eh! non mi freghi, Marco, non mi freghi.
Marco E bello avere genitori che nutrono una cos grande fiducia in me.
Sergio Taglia corto e dimmi che vuoi. Ma salta premesse e voli pindarici. Vai al dunque.
Marco Volevo solo un tuo consiglio. Si vede che non il momento (Marco si alza per andarsene in camera)
Sergio No dai, scherzavo. Che consiglio volevi?
Marco Sei nervoso per quel dolore al petto? Non il caso di farti visitare?
Sergio E tutto a posto. Mi sono gi fatto visitare. Non niente, solo reumatismi. E poi non sono nervoso.
Marco Sar comunque vecchio volevo un consiglio a proposito di Elisabetta.
Sergio La tua ragazza?
Marco Si.
Sergio Vorrai mica parlare di sesso e contraccezione? Le api i fiori
(il ragazzo torna a sedersi a fianco al padre sul divano)
Marco Pap da quanto stai con la vecchia?
Sergio Da 21 anni. Ne avevo 24 quando ci siamo messi insieme.
Marco E quando nata Gioia?
Sergio Gioia ha quasi 21 anni.
Marco Quindi lhai messa incinta quasi subito, vi siete sposati che era incinta e poi avete avuto altri 2 figli nei due anni seguenti
Sergio Dovrei sentirmi in colpa per questo?
Marco No, assolutamente, dovresti dirmi per come ti viene in mente che io possa chiedere proprio a te di farmi un discorso su sesso e anticoncezionali. Non mi sembri autorevole in materia. Scusa se te lo dico.
Sergio Che volevi dirmi della tua fidanzata?
Marco Volevo un consiglio su come comportarmi.
Sergio A che proposito?
Marco Domani ha un esame. Ed molto nervosa.
Sergio E allora?
Marco Io domani avrei un incontro-dibattito su Emiliano Zapata e le rivoluzioni sudamericane.
Sergio E mi vuoi chiedere se puoi saltarlo per accompagnare Elisabetta al suo esame?
Marco No, non posso saltarlo. E non voglio. E neanche te lo dovrei chiedere nel caso.
Sergio Questo discutibile, se permetti.
Marco Il convegno mi interessa molto, viene un famoso politologo messicano. una occasione unica. Che poi, anche se Elisabetta la chiameranno per prima, perch vanno sempre in ordine alfabetico e lei ha il cognome che inizia per A, in teoria non ci sarebbe concorrenza tra i due eventi.
Sergio Cio?
Marco Il convegno finisce alle cinque, lei lesame ce lha alle cinque e mezza. I due campus non sono poi cos distanti. Se non perdo lautobus
Sergio Tua madre mi ha detto che hai sottratto con linganno lauto a tuo nonno. Usala no? Che ci vuole in macchina?
Marco Ma non lo so, non so neanche se il vecchissimo ha lasciato benzina nel serbatoio.
Sergio Domattina, prima di andare al convegno, passa a far benzina.
Marco No, arriverei tardi. Dovrei andarci subito.
Sergio Vai allora, che tanto mamma ne ha ancora per un po con la cena. Stefano lo sai che arriva dopo le funzioni serali. Non prima delle nove comunque.
Marco Tanto inutile, a questora aperta solo la pompa di benzina col distributore automatico.
Sergio E allora?
Marco Non da il resto ed ho solo un pezzo da 100. Ci faccio il pieno a 3 auto
Sergio Ti do la mia carta di credito. Metti 20 e me li dai in contanti. (cos dicendo gli da la carta di credito. Marco si alza)
Marco Grazie. Tanto nel week end andremo a cena. Quando cambio i soldi poi ti rid i tuoi 20.
Sergio Veramente intendevo che me li avresti dati subito i contanti.
Marco Hai il resto di 100? (Non ricevendo risposta, fa spallucce ed esce di casa, Livia torna in soggiorno)
Livia Allora? Marco? Non era lui? Dov andato?
Sergio (un attimo di silenzio) Allora appena successo.
Livia Cosa?
Sergio Tuo figlio
Livia Che ha fatto?
Sergio E partito chiedendomi un consiglio sulla sua ragazza Pensavo volesse che gli facessi il discorso da padre a figlio sul sesso e sulla contraccezione.
Livia Beh meno male che non glielo hai fatto. Alla sua et non facevi neanche in tempo a sfilarti i pantaloni che gi mi mettevi incinta. Secondo me i preservativi non li mettevi dove andavano messi
Sergio Grazie per la stima eh.
Livia Grazie per i tre figli in tre anni piuttosto. I miei professori alluniversit mi chiedevano tutti: sono 3 anni che la vedo incinta. 3 anni per una gravidanza non sono troppi? Lo vuole fare gi diplomato? Comunque Marco partito con un consiglio sulla sua ragazzaed finito come?
Sergio Che andato via con la mia carta di credito e lauto di mio padre
Livia Et voil! Finiremo internati, te lo dico io. Almeno ancora uno studente di sociologia?
Sergio Si, ancora uno studente di sociologia. Anzi, era entusiasta per un convegno di domani mi pare su Emiliano Zapata e le rivoluzioni sudamericane
Livia Ma quella non materia di Scienze Politiche?
Sergio Oddio. Non dirmi cos. Magari interessa anche sociologia.
Livia Come no?
Sergio No, no come dico io. Infatti il suo problema che la sua ragazza, Elisabetta, sta in un campus distante da quello dove si tiene il convegno
Livia Elisabetta fa anche lei sociologia. Quindi, mio caro, il convegno che interessa tuo figlio NON E al campus di sociologia.
Sergio Ecco
Livia Rivoluzioni sudamericane. Pu essere Scienze Politiche, o Storia, Filosofia o perch no? Lingua spagnolo!
Sergio Non ci voglio pensare a questa cosa. Vado a farmi una doccia.
Livia Ieri Marco canticchiava La cucaracha la cucaracha roba politica! Preparati. Nella casa di cura non ci faranno portare che un solo trolley a testa.
Sergio Ma che politica e politica, La cucaracha una canzonetta popolare, un inno alla marijuana no? La cucaracha, la cucaracha ya no puede caminar, porque no tiene, porque la felta MARIJUANA che fumar
Livia Veramente un mezzo inno della rivoluzione messicana. Cucaracha significa scarafaggio. Si dice che alluda allauto del generale Pancho Villa e a tutta la sua corte di vizi e lussuria
Sergio Taci! Menagrama! Avr un figlio sociologo!
Livia Con qualcunaltra. Io altri figli non ne faccio. Sfilati i pantaloni lontano da me e dalle mie ovaie! Pussa via!
(Livia esce verso linterno. Sergio dopo un po recupera le radiografie e la segue)
Atto I Scena 3: Lesbia vs. Silvia
Livia Youssef Sergio - Stefano
[Suonano alla porta]
(Livia entra nel soggiorno dallinterno e va ad aprire. Alla porta c un ragazzo)
Livia Si?
Youssef Buonasera signora, sono Youssef, un amico di Stefania
Livia Ah Youssef. Entra pure.
Youssef Sua figlia in casa? (entrando)
Livia No, allUniversit con la sua amica Adele.
Youssef Ah non sa quando torna?
Livia Scusa Youssef non fai prima a telefonarle? Cos sai tutto direttamente da lei!
Youssef Cosa dovrei sapere? Che deve dirmi Stefania?
Livia Ma non lo so Youssef, parla con lei! Non hai detto che siete amici?
Youssef Si solo che non lo so
Livia Non lo sai se siete amici?
Youssef No! Quello lo so! fa niente. Riprovo pi tardi
Livia Davvero non capisco perch non le telefoni. Vuoi che la chiamo io e te la passo? (va verso il telefono)
Youssef No no no! Per favore no!
Livia Ma che hai?
Youssef Nulla signora vado
Livia Siediti! (si siede sul divano e invita Youssef a fare altrettanto)Tu non me la racconti giusta!
Youssef Io? Le assicuro che
Livia Siediti! (lui si siede) Tu non sei solo amico di mia figlia
Youssef Come io
Livia Fate allAmore?
Youssef Cosa? Noi mai!
Livia State insieme!
Youssef Si, ma non facciamo allAmore! Glielo giuro signora! Mai!
Livia Scusa che dalle mie parti fare allAmore vuol dire stare insieme.
Youssef Ah ecco. Allora si
Livia Lo so gi che state insieme. Stefania me lo ha detto. Ma perch non fate lAmore?
Youssef Ma se le ho appena detto che si e anche lei che stiamo insieme
Livia Nel senso di stare insieme si, ma tu avevi capito nel senso di avere rapporti sessuali e hai negato con forza.
Youssef Assolutamente! Noi mai!
Livia Perch?
Youssef Perch cosa?
Livia Ma perch non fate lAmore?
Youssef lAmore Amore?
Livia Ohh ragazzo! Perch tu e mia figlia non scopate?
Youssef Ma Signora!
Livia Non essere imbarazzato. Ho idee molto aperte in materia di sesso. Sono solo curiosa di capire perch hai negato cos decisamente di fare sesso con Stefania
Youssef Perch la verit!
Livia Ti credo. Ti credo. Ma proprio per questo sono cos curiosa. Hai un modo di fare che dimostra che ci tieni davvero a mia figlia. Che ne sei innamorato. Per non fai altro che ripetere che non avete rapporti sessuali. Cos? Non ti piace?
Youssef No Si! Volevo dire si!
Livia E allora? Mica sarai uno di quelli tutto casa e religione convinto che bisogna arrivare vergini al matrimonio eh
Youssef No non quello
Livia No perch se quello sappi che per Stefania tardi.
Youssef E tardi?
Livia Eh si
Youssef E tardi? Devo andare?
Livia Ma che hai capito? tardi nel senso che mia figlia ha gi avuto le sue esperienze
Youssef Ah
Livia Non tante quante avrei sperato io una ragazza cos complicata! Contorta!
Youssef Si, molto
Livia E tu?
Youssef Io? No non sono cos contorto
Livia No, volevo dire: hai fatto le tue esperienze?
Youssef Ah io? Mai!
Livia E perch? Sei un bel ragazzo non ti mancheranno le occasioni
Youssef Occasioni? A me interessa solo Stefania
Livia A maggior ragione! Vi volete bene, siete giovani dateci dentro!
Youssef No
Livia Non ti capisco ragazzo mio
Youssef Ho altri problemi da risolvere prima con Stefania
Livia Quali problemi?
Youssef E complicato
Livia Senti io non ho molto tempo per parlare ora che sto preparando una cena, ho ospiti. Anzi vuoi restare pure tu a cena con noi?
Youssef No grazie e poi non riuscirei a mangiare.
Livia Comunque magari parte dei problemi che avete dipendono proprio dal fatto che non fate lAmore. (lui la guarda strano) Nel senso di scopare!
Youssef Glielha detto Stefania?
Livia No Stefania non mi ha detto niente di questo. Ma conoscendo mia figlia ho limpressione che lei non sia cos convinta del vostro rapporto. Tutto qui.
Youssef Lei mi conferma una mia sensazione. Che lei appunto non convinta fino in fondo del nostro rapporto.
Livia E secondo te perch?
Youssef Non lo so. A dire il vero quello che ero venuto a chiederle.
Livia Non ti sei fatto una tua idea?
Youssef Non lo so davvero.
Livia E non pu essere che manchi qualcosa al vostro rapporto?
Youssef Che cosa?
Livia Magari proprio il sesso!
Youssef Se cos fosse perch Stefania non me lo dice chiaramente?
Livia Ma ragazzo mio. Ti manca proprio lA.B.C.! Anche se non mi piace, donne e uomini abbiamo ancora i nostri rispettivi ruoli. Noi siamo quelle che ce lhanno e ci comportiamo come se ce lavessimo solo noi. Voi siete quelli col chiodo fisso sempre allupati. Stefania, come tutte le donne di questo mondo, si aspetta che tu le metta le mani addosso. Se non lo fai magari pensa di non piacerti abbastanza. Che magari ami la sua testa ma che non ti piace il suo corpo.
Youssef Dice?
Livia Ti piacciono le sue tette?
Youssef Eh?
Livia Ti piacciono le tette di Stefania?
Youssef Si!
Livia Le hai mai toccate?
Youssef Io
Livia (insieme a Youssef) Mai!
Youssef Dice che dovrei? Oddio mi sembra cos strano fare questi discorsi con lei
Livia Ma ti piacerebbe toccargliele?
Youssef Signora senta parliamo daltro davvero
Livia Ti piacerebbe o no?
Youssef Ma si ma si devono creare i presupposti.
Livia Che presupposti?
Youssef Non che cos mentre parliamo piglio e gli metto le mani addosso ci vuole il momento, latmosfera, deve crearsi la situazione
Livia Youssef, mica ti ho detto che devi chiederle la mano! Stiamo parlando della vecchia, sana palpata di tette! Mica vorrai Uto Ugni al violino e il tramonto di Sorrento per farlo!
Youssef Quanto difficile
Livia Ma che c di difficile? A te piacerebbe, ti assicuro che a lei piacerebbe lo stesso oh poi se qualcosa non va dille che ti ho suggerito io di farlo. Dai la colpa a me!
(arriva Sergio dallinterno della casa)
Livia Amore, questo Youssef. Fa allAmore con Stefania (lui si alza)
Youssef Nel senso che stiamo insieme! Solo quello!
Sergio Ciao Youssef
Livia Cercava tua figlia ma lei alluniversit. Hanno dei problemi da risolvere.
Sergio Ah si? Guarda se Stefania come sua madre hai tutta la mia comprensione Youssef
Youssef beh io andrei .
Livia Non scopano!
Youssef Devo proprio andare!
Livia Gli ho consigliato di zomparle addosso
Youssef Arrivederci! (apre la porta ed esce)
Sergio Se continui a traumatizzare cos gli spasimanti di tua figlia, finir che rimane zitella e ci tocca sopportarla tutta la vita
Livia E che questi ragazzi di oggi in teoria hanno tutta la libert che noi non abbiamo avuto, in pratica si fanno mille problemi e si complicano la vita da soli. Fare lAmore cos bello perch non farlo?
Sergio Si, ma c modo e modo di dire questa cosa. Sentirselo dire dalla madre della propria ragazza pu mettere in imbarazzo. Guarda lui. E scappato via neanche fosse inseguito da uno sciame dapi assassine!
Livia E che a scuola gli leggono troppo Leopardi e troppo poco Catullo. Li educano a spiare le donne da dietro una fratta invece che a trombaresele. Te lo dico io: Lesbia era molto pi felice e appagata di Silvia. E godeva di pi! Pensa che questo ingenuo a tua figlia neanche le ha sfiorato le sise ancora!
Sergio Ma fatti gli affari tuoi!
Livia (lo abbraccia) Ehhh quelli come te non li fanno pi. Tu neanche mi salutavi che mi trovavo le tue mani dappertutto. Un polipo eri!
Sergio Non eri tu che poco fa si lamentava di tre gravidanze in tre anni?
Livia Di la verit, dopo tutti questi anni puoi confessarlo: tu il preservativo dove te lo mettevi?
[Suonano alla porta]
(Livia va ad aprire, alla porta appare un prete)
Livia Stefano! (lo fa entrare e richiude la porta alle sue spalle)
Stefano Ho portato del buon Vermentino di Gallura (esibisce una bottiglia)
Sergio E un prete ma bussa sempre coi piedi! Bisogna ammetterlo.
Livia Stefano ma quando andavate a scuola insieme tu e il polipo, prima di farti prete, qualche ragazza lhai castigata?
Stefano Mi hai gi fatto questa domanda altre volte e ti ho gi risposto di si
Livia Esperienza terribile se poi hai deciso di farti prete e far voto di castit!
Stefano Ed hai anche gi fatto questa battuta altre volte e te lho gi perdonata e te la perdono di nuovo!
Sergio E innegabile per che alla fine hai sposato il buon Dio e non una di quelle ragazze
Stefano Quando io e il Buon Dio ci siamo sposati nessuno dei due aveva il pancione.
Livia Ecco, confrontate le vostre esperienze, cos il polipo capisce cosa sbagliava nelluso del preservativo. Ma dopo cena. Ora scusatemi ma devo seguire i pomodori! Sergio, mi dai una mano?
Atto I Scena 4: Brad Pitt
Stefano - Gioia
(Livia e Sergio vanno verso linterno della casa lasciando Stefano da solo, Stefano si accomoda sul divano)
[Rumore di chiavi nella porta]
(Gioia entra in casa)
Stefano Ciao Gioia
Gioia Ciao Stefano
(si abbracciano)
Stefano Tua madre non mi aveva detto che avresti cenato con noi
Gioia Infatti cos. Non rimango per cena. Anzi, vado via subito. Sono passata solo per lasciare lauto (mostra le chiavi a Stefano), che domani serve a mamma.
Stefano Un ragazzo?
Gioia Come?
Stefano Dico esci con un ragazzo?
Gioia Padre sono una ragazza morigerata. Non ho nulla da confessarle. Beh quasi!
Stefano ah ah
Gioia No, che siamo a fine mese, registriamo i bilanci dei clienti e prepariamo i flussi per il fisco
Stefano Detto cos non sembra molto coinvolgente
Gioia No non poi cos male. A me piace. Oddio non che adori registrare fatture e note di credito, ma mi piace vedere come vanno le aziende dei nostri clienti, immaginare possibili evoluzioni, suggerirle magari!
Stefano Messa cos quasi meglio che uscire con un ragazzo
Gioia Dipende dal ragazzo
Stefano Dipende dal ragazzo. Fammi indovinare alto, bello, occhi azzurri, atletico, spiritoso, rassicurante un Brad Pitt?
Gioia Ehi io sono Gioia, ti ricordi di me?
Stefano Uhm vero. Hai ragione. Allora Misterioso? Colto? Tenebroso? Profondo? George Clooney?
Gioia Ma falla finita. George Clooney ...
Stefano Ah ma sei incontentabile! Che tipo di ragazzo ti piace allora?
Gioia Dai fammi andare che faccio tardi
Stefano Eh voi donne quando vi si fa una domanda troppo personale ve la date a gambe.
Gioia (lei lo guarda per qualche secondo indecisa sul da farsi) Non so se faccio bene a dirtelo ma il mio ideale di uomo onesto, sensibile, leale ... laspetto secondario.
Stefano E perch hai il dubbio di non fare bene a dirmelo?
Gioia Perch sei tu
Stefano Ma dai! Grazie dei complimenti comunque. Ma hai ragione: Onesto, sensibile e leale tipi come me non ne trovi altri.
Gioia Non lhai capito?
Stefano Cosa dovrei capire?
Gioia Te lho detto: che sei tu
Stefano Ma smettila!
Gioia Non te ne sei mai accorto vero? Voi uomini avete una speciale abilit per non accorgervi di certe cose. Vivete in un mondo tutto vostro!
Stefano Ma accorgermi di cosa Gioia?
Gioia Davvero non hai sentito il mio sguardo fisso su di te per ore ogni volta che venivi a cena da noi? E tutte le volte che sono venuta a trovarti in Chiesa, al Refettorio, al Catechismo
Stefano Ma Cosa stai dicendo? Hai hai avuto una cotta per me?
Gioia Che ci sarebbe di strano?
Stefano Che sono un prete? Che sono molto pi vecchio di te? Che tuo padre il mio migliore amico?
Gioia E siccome sei un prete quanto importante per te essere onesto con gli altri ma soprattutto con te stesso?
Stefano Oggi difficile seguirti
Gioia Non importa. Ho fatto male a dirtelo?
Stefano No no. Almeno credo. Adesso ti passata?
Gioia Certe cose non passano mai. Credo rimangano per la vita. Una poi si adegua. Passa oltre. Continua, va avanti. Sono giovane. E capitato a tutti. A te no? Mamma dice che per una delusione damore che sei prete.
Stefano Tua madre devo farci due chiacchiere.
Gioia Io non mi faccio suora. Non ci contare! Dai! Sul serio, devo scappare.
Stefano Gioia un secondo sono sono confuso. Non so che dire. Mi verrebbe da dire che mi dispiace ma forse una frase stupida. E forse neanche del tutto vera.
Gioia In che senso non sarebbe vera?
Stefano No no. E solo che tu sei una persona meravigliosa. Dovrebbe farmi piacere piacerti. Oh mamma che discorsi strani. Sono confuso, te lho detto.
Gioia Me lo puoi dire?
Stefano Cosa?
Gioia Perch ti sei fatto prete?
Stefano Certo. Ma un discorso lungo.
Gioia Ed io ho i bilanci che mi aspettano.
Stefano Lo riprendiamo il discorso.
Gioia Si?
Stefano Nel senso solo che ti racconto la mia vocazione.
Gioia E a quale altro senso credevi io alludessi?
Stefano Non c possibilit
Gioia Mai dire mai!
Stefano Ricorda che io sono quello onesto sensibile e leale!
Gioia Giusto
Stefano Una sola cosa non mi va gi.
Gioia Cosa?
Stefano Com che hai detto? onesto sensibile e leale, laspetto secondario? sono cos messo male?
Gioia Ciao!
Stefano Guarda che essere preti non vuol dire rinunciare a un po di sano orgoglio maschile!
(Gioia esce di casa, dopo qualche secondo arriva Livia dallinterno)
Livia Con chi parlavi?Mi sembrava di aver sentito la porta
Stefano Si, era Gioia. E passata a lasciarti la macchina.
Livia Ed scappata via?
Stefano Dice che ha le scadenze fiscali al lavoro
Livia Almeno una figlia con le idee chiare ce lho. E tutta lavoro e lavoro. Troppo seria forse per me. Dovrebbe pensare un po di pi a godersela la vita. Invece va solo a grandi passioni.
Stefano Dici il lavoro?
Livia Non solo. Lo sai che ha avuto una bella cotta? Non me lha mai detto, ma lho capito da sola. Conosco i miei polli.
Stefano Ah si? Per chi?
Livia (attimo di silenzio) Tutti uguali voi uomini. Ma per te, pirla!
(torna verso la cucina)
Atto I Scena 5: Robert Frost
Livia Sergio Stefano - Ulisse
(La tavola viene apparecchiata da Livia e Sergio che poi siede con Stefano, mentre Livia serve le portate)
Sergio E mio padre?
Livia E in bagno a lavarsi le mani. Arriva subito.
Stefano E un bel po che non lo vedo lAvvocato Poeta
Sergio Non lo chiamare cos per carit! Altrimenti, lo sai, cominciamo male. Chiamalo col suo nome, Ulisse
Stefano Ulisse. Oggi nessuno da pi nomi come questo ai propri figli.
(Ulisse arriva proveniente dallinterno della casa)
Ulisse Caro Stefano! Hai ragione. Ho pure il nome antico! Superato! Daltri tempi!
Stefano Ma no! Lei ancora giovanissimo. (alzandosi per salutarlo) Ulisse un nome importante. Storico! Letterario! E poi i nomi rari sono pi affascinanti no?
Livia Ecco qua. Mi sa che sono venuti buoni questi pomodori col riso! (sedendosi al suo posto)
Ulisse E i miei nipoti?
Livia Sono tutti in giro. Gli ho lasciato da mangiare in frigo. Ormai con loro non abbiamo pi orari.
Ulisse Eh ma questa colpa vostra! Tua e di mio figlio.
Sergio Oddio pap. Mangia!
Ulisse Cio non vuoi che ti faccia la mia arringa sul modo anarchico e folle con cui avete gestito leducazione dei vostri figli?
Sergio Esatto pap. Niente arringhe. Sei in pensione, non sei pi avvocato da tre anni e questo non un tribunale.
Ulisse Facciamo almeno finta che te lho fatta la mia arringa? Cos ho la coscienza a posto?
Sergio Si, facciamo cos.
Stefano Che si metta a verbale! Cancelliere
Livia Mi oppongo!
Stefano Non puoi opporti sei il cancelliere!
Livia E chi la difesa allora?
Stefano Lui! (indica Sergio)
Sergio No, la difesa affidata a mio figlio Marco, ma assente e quindi rinviamo ludienza.
Stefano Ma tuo figlio Marco non pu competere con un Principe del Foro come lAvvocato Poeta (Sergio lo guarda male)
Livia Ma se se lo infinocchia quando vuole!
Ulisse A me?
Livia Si, a te, proprio a te.
Ulisse Ma che dici?
Sergio Scusa dov Marco?
Ulisse Lo chiedi a me? Non ti ho appena arringato che
Sergio E in giro con la macchina di chi?
Ulisse La mia, ma che centra? A me non serviva e lho prestata a lui.
Livia Ah non ti serviva?
Ulisse No, non mi serviva
Sergio Fino a ieri ti serviva tutte le sere, ora non ti serve pi?
Ulisse Non ho detto che non mi serve pi. Ho detto che non mi serve stasera.
Sergio Perch? Stasera non vai dove vai tutte le sere? Al circolo?
Stefano Quale circolo, se posso?
Ulisse Il circolo Robert Frost, e ci vado a piedi
Stefano Robert Frost? Un famoso avvocato?
Ulisse Robert Frost il famoso poeta. Conoscer certamente La strada non presa
Stefano non mi sembra
Ulisse Divergevano due strade in un bosco ingiallito
(Sergio e Livia mostrano segni di disperazione)
Ulisse e spiacente di non poterle percorrere
entrambe, essendo uno solo, rimasi a lungo ad osservarne una
finch potei
Poi presi laltra che era altrettanto bella,
e aveva forse laspetto migliore,
perch era erbosa e meno segnata;
sebbene il passaggio
le avesse rese simili
ed entrambe quella mattina erano l, uguali,
con foglie che nessun passo aveva annerito
Oh, quellaltra lasciai ad un altro giorno!
pur sapendo bene che strada porta a strada
dubitavo che mai sarei tornato indietro
Questa
storia racconter con un sospiro
chiss dove tra molto, molto tempo:
Divergevano due strade nel bosco e io
io presi la meno battuta,
e di qui tutta la differenza venuta
(Stefano applaude)
Ulisse Eh ai miei tempi caro il mio Stefano, le arringhe di questo rigurgito, rimasuglio dAvvocato che sono ora, erano famose. Erano tutte piene di citazioni poetiche. Accusa di corruzione? Citavo Verlaine. Accusavano un mio assistito poliziotto di violenza? Gli servivo Pasolini.
Stefano Ma vero che la chiamavano lAvvocato Poeta? (Sergio fulmina Stefano con lo sguardo)
Ulisse E vero si
Sergio Divergevano due strade in un bosco ingiallito, e siccome mio nipote Marco lo sa che son rincitrullito, a lungo passeggiai, mentre lui vroooom! E pure la benzina gli pagai! Anzi quella lho pagata io
Livia Passiamo oltre?
Stefano Prima ho visto vostra figlia!
Ulisse Ma dai, Stefania?
Stefano Gioia. E scappata in ufficio per chiudere i bilanci dei clienti.
Livia E tornata solo a lasciarmi la macchina
Stefano Ma che orari fa? Sta ancora al lavoro da stamattina?
Livia Oggi aveva la lunga.
Ulisse La lunga? Ma non lavora in uno studio fiscale?
Livia Si, ma tempo di bilanci, fanno 12 ore, a volte anche 14. Torna a casa stravolta. Sar cos almeno per un mese.
Stefano Oh poverina! Spero almeno la paghino bene.
Sergio E che importa?
Stefano Beh, mi fai sgobbare 12 ore, voglio sperare che mi fai ridere poi(fa il segno dei soldi con le dita)
Sergio Ma che razza di prete sei?
Stefano Che ho detto di male?
Sergio Dovresti propugnare altri valori, o mi sbaglio?
Stefano Non ho parlato di valori
Sergio Ha 21 anni, si alza la mattina alle 6 e torna alle 10 di sera. Si sta perdendo il meglio della sua giovinezza. E per cosa? A parte che la pagano malissimo, ma spiegami che ci farebbe con i soldi se anche non fosse cos?
Stefano Non so
Sergio Che fa? Li ricompra questi anni? Potr ricomprare quello che si sta perdendo? Dai, dimmelo
Livia Amore
Stefano Ho solo pensato a voce alta. Sar anche un pensiero stupido, ma chi non ne fa?
Sergio (guarda Livia) Che c?
Livia Stiamo chiacchierando tra amici. Lo riconosci? Lui Stefano. Lo conosci da 40 anni.
Sergio Lui ha pensato ad alta voce e io ho reagito ad alta voce. E tutto sbagliato. Tutto sbagliato. Lavori per fare i soldi, per pagare un mutuo, o per pagare le rate di unauto, o per mandare a scuola i figli. E intanto il tempo passa. E arriva il giorno che ti fermi, pensi a quello che hai fatto e vedi tutto quello che ti sei perso. Hai una casa, unauto, una moglie, dei figli e quello che volevi essere o fare? Che ne stato?
Livia Non so se mi piace questo discorso. Io e i tuoi figli ti abbiamo impedito qualcosa? Sei pentito?
Stefano Non credo proprio volesse dire questo. Come diceva lAvvocato prima, sono scelte. Due strade. Ne scegli una. Ottieni qualcosa e perdi qualcosaltro.
Livia E cosa avresti perso? (rivolta a Sergio) Spiegamelo.
Stefano Stava parlando di Gioia non di s stesso
Sergio Non lo so cosa ho perso. So quello che ho. Ma non posso sapere cosa avrei potuto avere.
Livia Sono rimpianti quelli che sento? Quello che hai non ti basta?
Sergio Io ho scelto. Ho quello che ho scelto per la mia vita. La mia strada nel bosco tra le tante che potevo prendere.
Ulisse e di qui tutta la differenza venuta
Livia Non mi vuoi rispondere.
Sergio Che risposte vuoi? Come faccio a sapere che ne sarebbe stato della mia vita se avessi fatto scelte diverse? Rimpianti? No. Non si pu rimpiangere ci che non si conosce.
(Livia torna a mangiare visibilmente contrariata)
Sergio Oh insomma! Ha 21 anni! 21 anni!
Livia Non stavamo pi parlando di lei. Lasciamo stare. (Si alza, raccoglie i piatti e li porta in cucina)
Atto I Scena 6: Circe
Sergio Stefano - Ulisse
(Stefano siede sul divano sorseggiando vino e Sergio si alza e guarda fuori dalla finestra. Ulisse sparecchia e porta in cucina)
Stefano Da quanto ci conosciamo io e te?
Sergio Uh serata nostalgia?
Stefano No, no. Volevo dire che, per quanto ci conosciamo da tanti, troppi anni, non ricordo una sola occasione in cui ti abbia visto essere cos poco attento alla sensibilit di tua moglie.
Sergio Non penso di aver detto nulla di cos grave!
Stefano Mah, forse no. Ma, appunto, dette da uno come te certe frasi sembrano pi pesanti
Sergio Da uno come me?
Stefano Si, tu sei sempre stato un fatalista, non ti avevo mai visto fare riflessioni, cos pessimistiche poi, sul senso della vita.
Sergio Ma cosa ho detto? Che mi sembra stupido che mia figlia si sbatta cos per poi ritrovarsi ad aver perso gli anni migliori. Per cosa?
Stefano E la sua vita Sergio. Sono sue scelte. Evidentemente pensa che questo le garantir una vita migliore. Non so. Forse.
Sergio E io, che sono suo padre, ho diritto o no di pensare che sia un tragico errore?
Stefano Certo, ma due cose non vanno: uno, che non ne avevi mai parlato in termini cos pessimisti delle scelte che facciamo nella nostra vita, due che hai fatto un caso che sembrava tanto un rimpianto personale. E non lo hai fatto in privato con me, il tuo amico e confidente, lhai fatto a tavola alla presenza della tua scelta di vita pi importante: tua moglie. (si alza e si avvicina a Sergio). Che succede? Qualcosa che non so? State litigando? Siete in crisi?
Sergio Sei qui almeno una volta a settimana, sei limpiccione numero uno di questa citt, pensi che ti potrei nascondere una cosa del genere? Se io e Livia fossimo in crisi lo sapresti gi e mi staresti gi facendo i tuoi predicozzi.
Stefano E allora che succede?
Sergio Ma niente, niente. Si vede che invecchio e mi vengono riflessioni pi alte diciamo, meno fataliste, come dici tu. Chiedo scusa.
Stefano Fammi un esempio di queste riflessioni. Sono pur sempre in contatto diretto con lAltissimo, posso darti il mio parere autorevole.
Sergio (va a sedersi sul divano) Lho detto. Quando uno fa un bilancio e misura le colonne dare e avere, scopre che quello che ha dato non ha prodotto poi molto di durevole.
Stefano Dipende da cosa intendi per durevole. Che poi non mi sembra un grande aggettivo eh. Quello che mi interessa veramente non convincerti che il tuo bilancio in nero e non in rosso. Quello che mi interessa capire perch TU ORA faccia questi bilanci.
Sergio Che c di male?
Stefano Nulla. Ma i bilanci si fanno alle scadenze o in occasione di grandi cambiamenti o chiusure. Per questo ti chiedo di dirmi cosa succede. E guarda mi stai gi mentendo. Non lo fare. Preferisco che parliamo daltro piuttosto che vedere che mi menti.
(si guardano per qualche secondo)
Stefano Si rimane tra me e te.
Sergio Non sto bene (Stefano fa una smorfia interrogatoria) sto facendo delle analisi, degli esami
Stefano Quella cosa al costato? (Sergio annuisce) E si sa a che dovuta?
Sergio Beh ci sono delle ipotesi non tutte simpatiche. Di quelle che il medico fa un sacco di premesse prima di dirle, usa un sacco di magari sbaglio, di non detto Insomma domani ho lesito di un prelievo e sapremo di che mo sapremo di che si tratta.
Stefano Ti accompagno. Vengo con te domani.
Sergio Ma se tu li odi gli ospedali! Quella volta che ti sei rotto la gamba a calcetto ricordi? Hai chiesto al 118 se era proprio indispensabile andare al Pronto Soccorso, se non potevano farti il gesso a casa!
Stefano Questa volta non si tratta di me, ma di te. Ti accompagno.
Sergio No, preferisco ascoltare da solo la giuria che emette il suo verdetto. Ti chiamo subito per.
Stefano A Livia cosa hai detto?
Sergio Una balla. Che sono reumatismi. Lo so, lo so. Ma inutile impensierirla ora. Appena avr questa sentenza, nel caso, le dico tutto subito. Devo?
(rientra Ulisse)
Ulisse Sai cosa disse Einstein una volta?
Sergio Pap per favore, tu mi fai odiare la poesia!
Ulisse Ho detto Einstein. Ti risulta che Einstein fosse un poeta? Era un valente fisico! Studiava linfinitamente piccolo e linfinitamente grande.
Sergio Lo so chi era Einstein e so pure che non c verso di impedirti di dirmi cosa disse quella famosa volta
Ulisse Disse: due cose sono infinite. LUniverso e la stupidit umana. Ma
Stefano (anticipandolo) Sulluniverso ho ancora i miei dubbi
Ulisse ed io a tavola ho appena avuto la conferma della stupidit umana. Ti ha forse dato di volta il cervello?
Sergio Mettiti in fila che il buon Stefano gi mi stava rampognando lui
Ulisse Mettiamo agli atti pure questa arringa? Diciamo che te lho fatta?
Sergio Registrata e messa agli atti. Comunque al di l dei modi e delloccasione che ho scelto per discutere di questa cosa io sono sicuro di avere ragione. O la vita un bene troppo prezioso per sprecarla in attivit che non portano certo alla felicit, oppure, diciamolo, solo sofferenza e allora chi se ne frega di tutto.
Ulisse Mi sono perso qualcosa?
Stefano Da uomo di Fede ti dico che non c differenza. Che la vita sofferenza ma che anche per questo preziosa.
Sergio Ma su! Stefano! Questa troppo ecumenica pure per te. E una di quelle frasi fatte, come quando durante la tua orazione alla messa per i 25 anni dalla morte, dicesti che dovevamo essere contenti che non fosse pi con noi
Stefano Non ho mai detto una cosa del genere. Ho detto che nel dolore e tu lo sai quanto volessi bene a tua madre cera almeno la gioia di sapere che era con Dio. Lo penso ancora.
Sergio Bella gioia! Ha vissuto solo 30 anni, gli ultimi 5 a combattere contro la malattia. Non si potuta godere i figli, la casa
Ulisse E allora? Dove vuoi arrivare?
Sergio Ha messo al mondo due figli, me e mia sorella, che non ha potuto veder crescere e sappiamo bene quanto stato difficile e pericoloso per lei metterli al mondo. Ha studiato tanti anni per una laurea in legge ma non ha mai potuto esercitare. Ha progettato, disegnato, costruito una casa nella quale non ha mai fatto in tempo a vivere.
Ulisse E quindi?
Sergio Beh a che serve vivere una vita cos? Ti ammazzi di lavoro, di studio, di sacrifici e alla fine di tutto cosa ti resta in mano?
Stefano Pensi che lei potendo tornare indietro non rifarebbe tutto quanto pur sapendo di morire cos giovane?
Sergio Non lo so. Io forse al posto suo no. (guarda il padre) Pap lasciamo stare sono solo pensieri in libert. Oggi cos. (Ulisse fa per rispondere ma viene interrotto con un gesto) Mi passer. (Cos dicendo Sergio raggiunge la moglie).
Stefano Sa avvocato che la prima volta che vidi sua moglie feci una di quelle figure ero piccolo e me lero appena fatta sotto
Ulisse Anchio feci una figuraccia la prima volta che la vidi.
Stefano Davvero?
Ulisse Seguivamo insieme Diritto Romano. Le dissi: piacere, Ulisse. E lei: piacere, Penelope. Feci: ah, ho capito. E mi allontanai. Pi tardi seppi che si chiamava davvero Penelope. Era scritto.
Stefano In effetti una coincidenza straordinaria. Lei ora cha pure il cane che si chiama Argo come quello dellOdissea ci manca solo la casa al Circeo
Ulisse E che centra il Circeo con lOdissea?
Stefano Beh Circeo, la maga Circe
Ulisse E solo una somiglianza. La leggenda nasce da una confusione che forse fecero antichi marinai greci. Il nome Circeo viene da Kirkaion. Si chiamava cos il promontorio, secoli prima di Cristo.
Stefano Lei ha una cultura straordinaria Ulisse.
Ulisse Stefano, cosha mio figlio?
Stefano Ma niente
Ulisse E questi discorsi strani allora? Ha tirato in mezzo pure la madre. Erano anni che non lo sentivo parlare di lei.
Stefano Come si dice? Si fa vecchio. Comincia a fare discorsi da vecchio.
Ulisse Lo sai cosa mi disse Penelope allultimo? Mi disse: Grazie. Ho avuto solo trentanni, ma sono stati felici. Di venti devo rendere grazie ai miei genitori, ma di questi ultimi dieci devo ringraziare te. (segue un lungo silenzio)
Stefano Frequento la vostra famiglia da tanti anni ormai. Ed ogni volta una emozione, una lezione di vita. Mi sento molto fortunato. Molto fortunato.
Ulisse Argo deve fare la sua passeggiata. Sai a forza di vedere solo esseri umani potrebbe pensare di esserlo pure lui. E importante che incontri altri cani, che si senta parte di una societ canina, altrimenti finir per cercare di assomigliarci. E non giusto.
Stefano Certo senta mi saluti lei Sergio e Livia. Penso sia meglio lasciare che si chiariscano. Semmai domani li chiamo. Arrivederci (uscendo) Cera una poesia di Ungaretti sul viaggio che deve riprendere la trover. Arrivederci. (Esce)
Ulisse E subito riprende il viaggio/come dopo il naufragio/un superstite lupo di mare (Ulisse va verso linterno di casa)
Atto I Scena 7: Tomas e Tereza
Stefania Nicoletta - Livia
[Rumore di chiavi nella toppa]
(Si apre la porta ed entrano due donne, una ventenne ed una pi grande)
Stefania Ma zia ti giuro che non c niente da dire! (lasciando cappotto e borsa)
Nicoletta Guarda che tua madre mi ha detto di questo berbero Sussuf Assuf
Stefania Youssef! E non berbero, libanese. Ma poi che ti ha detto mamma?
Nicoletta Che un bel ragazzo, un ragazzo serio. Che fate lamore
Stefania Eh magari!
Nicoletta Perch? Non ci fai allamore?
Stefania Ma guarda che sei una impicciona!
Nicoletta Sono sempre tua zia, la sorella di tuo padre. Avr diritto a sapere tutti i dettagli o no?
Stefania No! E comunque non ci sono grandi dettagli
Nicoletta Io per ti dico sempre tutto di me e di Sandro!
Stefania Tutto, tutto?
Nicoletta Tutto, tutto. (si siede sul divano)
Stefania Ah si? Vediamo quando avete fatto allamore lultima volta tu e zio?
Nicoletta Tz! Stamattina!
Stefania Ah si? un caso o zio Sandro si sveglia sempre ... lancia in resta diciamo?
Nicoletta Non sempre spesso.
Stefania Hai capito zio Sandro
Nicoletta Adesso dimmi di questo Assan
Stefania Youssef! Comunque non labbiamo ancora mai fatto.
Nicoletta Ma state insieme o un film che si fatto tua madre?
Stefania Si si, stiamo insieme
Nicoletta Per? Non ti piace?
Stefania No, al contrario. E un bel ragazzo, generoso, simpatico. Molto serio. Troppo serio!
Nicoletta E di che ti lamenti? Hai trovato un uomo serio! Ti rendi conto? come vincere al lotto. La maggior parte degli uomini un pene con un corpo intorno. Tu invece ne hai trovato uno che usa il cervello! Fermalo, sposalo, mettilo in cassaforte, fallo clonare!
Stefania Si ma lui mi riempie di attenzioni, mi dice subito che mi ama, che vuole vivere il resto della vita con me
Nicoletta Di gi? Da quanto vi frequentate?
Stefania Due mesi
Nicoletta E tutto questo Amore ti spaventa?
Stefania Non lo so da un lato mi piace, dallaltro penso di non essere cos decisa come lui. Mi piace il fatto di stare insieme, di pensarlo, che lui mi pensa i nostri baci ma lui troppo la prende troppo seriamente.
Nicoletta Preferiresti un rapporto pi libero?
Stefania Non nel senso che ognuno poi si fa i fatti suoi. No. Tu hai letto lInsostenibile leggerezza dellessere di Milan Kundera?
Nicoletta No ...
Stefania E quella lunga storia damore nella Praga occupata dai sovietici tra un medico, Tomas e una fotografa, Tereza. Lei vive il loro rapporto in modo completo, coinvolgente, tradizionale, esclusivo. Per Tomas questo insostenibile. La ama, le vuole bene ma boh. Forse non centra niente.
Nicoletta Domani me lo compro e lo leggo. Tu la vivi come quel Tomas? Ti senti soffocata? Vuol dire che non sei pronta.
Stefania E che a volte invece penso di esserlo. Anche prima al centro commerciale ... pensavo a lui. Mi mancava. E mi manca anche ora. Poi lo vedo lui mi dice quelle cose e io vorrei scappare!
Nicoletta Prenditi il tuo tempo. Gli hai detto di queste tue sensazioni?
Stefania E molto sensibile. Ogni mio tentennamento lo fa soffrire. Ecco io forse vorrei solo pi passione, pi fuoco, ma anche leggerezza, sorriso. Ci capisci qualcosa?
Nicoletta Sai che dice tuo zio Sandro di noi donne?
Stefania Lo posso immaginare.
Nicoletta Che noi donne non sappiamo cosa vogliamo, ma pretendiamo che i nostri uomini invece lo sappiano (quello che vogliamo noi). E siccome questo impossibile finisce che noi crediamo di capire quello che vogliamo veramente negando quello che gli uomini dicono di aver capito. Una cosa del genere.
Stefania Dici che hanno ragione?
Nicoletta Boh. Come finisce?
Stefania Cosa?
Nicoletta Ma il libro!
Stefania Ma se hai detto che lo vuoi leggere! La mia copia lho prestata ad una amica. Senn te lo davo io.
Nicoletta Dopo esco e vedo se alla stazione la libreria ce lha. Tanto aperta fino a tardi.
Stefania Serata di lettura visto che la ginnastica labbiamo fatta alla mattina? Niente bis?
Nicoletta Ma chi? Tuo zio? Un bis? Ma se stamattina alla fine ansimava come se avesse scalato il monte Everest lho stremato! Fammi andare vah salutami gli altri, tanto ripasso domani.
Stefania Ciao zia. A domani.
(Nicoletta esce di casa e Stefania si siede sul divano. Dallinterno della casa arriva Livia)
Livia Amore!
Stefania Ciao m!
Livia Sei arrivata ora?
Stefania Da qualche minuto, con la zia Nicoletta. Lho incontrata al centro commerciale e mi ha dato uno strappo a casa. Stefano? Finita la cena?
Livia Si (si siede sul divano) Finita.
Stefania Che c? I pomodori col riso non erano buoni?
Livia Buonissimi. E che tuo padre mi ha fatto arrabbiare.
Stefania Mio padre? Fare arrabbiare te? impossibile
Livia E invece si.
Stefania Ma se luomo pi buono del mondo. Guarda se divorziate avvisami, che me lo sposo io.
Livia E Youssef?
Stefania A proposito di Youssef, non ti posso dire nulla che zia Nicoletta lo viene subito a sapere. E lultima confidenza che ti faccio.
Livia Su, lo sai che Nicoletta la mia migliore amica. Comunque davvero carino Youssef.
Stefania E tu che ne sai? Lhai visto?
Livia E venuto a cercarti oggi. Abbiamo chiacchierato.
Stefania E quando? E di cosa avete chiacchierato?
Livia Stavo preparando la cena.
Stefania E che ti ha detto?
Livia Cose nostre! (si rialza) vado a dormire, sono stanca.
Stefania notte m!
(Livia esce dal salone, Stefania prende il telefono e chiama)
Stefania Ehi! dove sei? io a casa, non vedi il numero? mi ha detto mamma che sei passato e che vi siete conosciuti niente! Non mi ha detto niente di quello che vi siete detti. Perch? Che vi siete detti? niente? Solo formalit? Con mia madre? Impossibile dai. Mi nascondi qualcosa? ok ci vediamo domani? nel pomeriggio? notte Am! attacco prima io o prima tu? Ok. Ciao. (attacca)
[SIPARIO]
Atto II Scena 1: Le Corbusier
Sergio Sandro - Francesco
SIPARIO
[Rumore di chiavi nella toppa]
(Si apre la porta ed entra Sergio con una busta bianca in mano. Si libera del cappotto e si siede sul divano pensieroso. Prende il telefono in mano e compone un numero)
Sergio Sono io Stefano ... Ci sono delle novit si no non buone affatto ci vediamo pi tardi? Ok. A dopo. (attacca)
[suonano alla porta]
(Sergio apre ed entrano Sandro e Francesco)
Francesco Ehi ma dove eri finito? Sono ore che ti cerchiamo! Grandi novit socio!
Sandro Grandissime novit! socio-cognato!
(I due si siedono al divano)
Sergio Prego prego accomodatevi pure (ironico) Beh? Volete dirmele queste grandi novit?
Francesco (si rialza) Il museo
Sandro Pesenti-Blixen
Francesco Quello li lo progetter lo studio di Architetti riuniti Facci-Longo-Scotti che oh guarda un po siamo noi! Architetti Facci-Longo-Scotti, cio tu, tu ed io! Facci, Longo e Scotti.
Sandro Pi enfasi su Facci per favore. Che si tende a sorvolarlo il primo nome, si ricorda sempre meglio lultimo negli studi associati. Dolce e Gabbana. Nessuno fa caso a Dolce. Tutti ricordano Gabbana FACCI-Longo-Scotti
Sergio (si siede sul divano) Ma se ancora non abbiamo disegnato neanche una linea, se non abbiamo iniziato nessun progetto, come fate a dire che lo faremo noi il museo?
Francesco Perch oggi, con una telefonata, siamo stati invitati alla sede della Fondazione quella li per un brunch dalla inconsolabile vedova contessa Matilde Soncazzo di Velletri
Sandro MatildeCorvetto Pesenti vedova Blixen. Ti dico solo che la telefonata labbiamo ricevuta mentre facevamo i nostri soliti 15 chilometri di jogging al parco, stamattina. Sudati zuppi, in tuta e scarpe da ginnastica. Una doccia e siamo corsi dal barbiere, poi da Lucarelli al corso a comprare questi due vestiti
Francesco Mica ci potevamo andare conciati come eravamo al brunch con la contessa ... quella li! Lui aveva la t-shirt con scritto: chi mi accontenta gode! io invece quella con scritto: dammela e smetto di correre come uno scemo. Ma tu doveri a proposito? Ti abbiamo chiamato al cellulare a casa
Sergio Ero a farmi delle analisi, ve lavevo detto no?
Sandro Che analisi? Non ne sapevo nulla.
Sergio Boh Pensavo di avervelo detto.
Francesco Comunque ci siamo ripuliti, sbarbati, vestiti e
Sandro Un attimo Francesco, un attimo. Che a-na-li-si?
Sergio Controlli. Normali controlli. Sai quei dolori.
Sandro Risultati?
Sergio Li avr a giorni. Non ti preoccupare. Non nulla. Vecchiaia.
Francesco Insomma arriviamo l e la contessa Serbelloni Mazzanti Vien Dal Mare o come si chiama
Sandro Corvetto Pesenti vedova Blixen!
Francesco Proprio lei! Bravo! Beh ci dice (imita la voce della anziana) gli altri studi, vero, ci sembrato non abbiano sufficiente considerazione per lidea di un museo, vero, ove custodire la prestigiosa collezione darte di famiglia, e voi, vero, siete gli unici, vero, ad aver dimostrato reale interesse insomma se presentiamo un progetto conforme ce lo aggiudicano! TA-DAAAAA
Sandro Sicuro che stai bene?
Sergio Si, sto bene. Una sola domanda.
Francesco Spara
Sergio Che vuol dire se presentiamo un progetto conforme? conforme a cosa?
Francesco In che senso? un aggettivo
Sergio Un aggettivo che sottende una descrizione precedente, un obiettivo, un paragone. A cosa deve essere conforme il nostro progetto?
Francesco (sempre imitando la voce dellanziana contessa) ma alla collezione mio caro, al filo conduttore, vero, della collezione darte del mio compianto marito!
Sergio Francesco la collezione Pesenti-Blixen una raccolta eterogenea. C di tutto. Statue del Rinascimento e mobilio Dec, quadri di impressionisti e provocazioni avanguardiste. Conforme a quale di questi stili?
Sandro La vedova, la contessa ha usato laggettivo conforme, dopo aver illustrato il criterio scelto dal defunto conte per la selezione delle opere che hanno via via arricchito la sua collezione: classici rappresentativi di ogni stile, dice lei. Penso quindi che voglia un bel palazzo di marmo bianco con delle belle colonne davanti. Grandi scale, poca luce un classico palazzo delle esposizioni.
Francesco A met tra il MOMA e il Louvre. In piccolo. Ti rendi conto? Io, te e tuo cognato finora abbiamo realizzato solo qualche palazzo di borgata, un albergo a ore e per il resto progetti di interni. Finalmente la grande occasione! Il museo Fracassi-Cleenex
Sandro Pesenti-Blixen. Con tutte le sue stranezze la contessa pur sempre una sorta di moderna mecenate. Meglio dei palazzinari che abbiamo avuto come clienti finora. Meglio pure delle coppiette borghesi arricchite che ci chiedono di far sembrare i loro loculi in centro grandi come dei ranch.
Sergio E tutti quei discorsi che ci siamo fatti sulleredit di Le Corbusier? Sul fatto che avremmo provato a proporre una nostra rivisitazione delle sue idee per proiettarle nel nuovo millennio?
Francesco non non detto che dobbiamo rinunciare. Non necessariamente in antitesi con lidea della contessa.
Sergio Francesco ma che dici? Le Corbusier disegnava edifici a misura duomo. Luomo li deve usare e devono essere progettati per essere funzionali alle sue esigenze. Qui mi parlate di un edificio al cui centro ci sono le opere darte, che si accompagni ad esse, concepito su di loro non sulluomo che le deve ammirare. Mi parlate di marmo, e non di cemento, di inutili colonne e enormi scale, non di modernit e urbanesimo.
Sandro Vabb Sergio, abbiamo ridotto in poche frasi un concetto che dobbiamo sviscerare per bene e che magari riusciamo a tenere non troppo lontano dalle nostre idee.
Francesco Scusate ma non capisco. Tra unora io devo andare a casa di due idioti che hanno comprato un appartamento di due stanze, un bagno e un corridoio e che vogliono che io con la sola forza della mia matita riesca a trasformarlo in un lussuoso 3 stanze, due bagni, disimpegno e salone. Stamattina ci hanno detto che ci affidano il progetto della pi importante nuova istituzione darte del paese, cosa che ci consentir di farci conoscere, di diventare ricchi e prendere clienti di ben altro livello per il futuro. Mi dite cosa c che non va?
Sergio Voglio solo capire cosa vogliamo fare
Francesco Io lo so gi cosa vogliamo fare: gli architetti. I buoni architetti e magari un giorno i grandi architetti. Ma se per il momento ci accontentiamo di fare i buoni architetti e mettiamo nel nostro progetto un paio di colonne di marmo, turandoci il naso, non credo che lo spirito di un architetto svizzero naturalizzato francese morto 50 anni fa uscir dalla tomba per venirci a tormentare.
Sergio Facciamocelo fare dalla contessa direttamente lo schizzo da cui partire. Ci dica quante colonne vuole, la larghezza delle scale, quanti corridoi, quante sale dove vuole i vasi dei fiori ... se preferisce legno o alluminio per gli infissi
Francesco Ma cos uno scherzo? (rivolto a Sandro) Parlaci tu che io non lo capisco. Che poi se invece lo facciamo come piace a noi e non come voleva il defunto conte Ulderico Spielberg-Tampax o come cacchio si chiama, magari esce dalla tomba e UUUUUUHHH ci strappa lui i testicoli.
Sandro Secondo me ci stiamo avventurando in una discussione che non ha molto senso. Sappiamo cosa vuole il committente, mettiamolo insieme alle nostre idee e vediamo cosa ne esce fuori.
Sergio Secondo me sarebbe bene accennarle subito queste idee al committente. Per onest. Se dobbiamo continuare con i compromessi tanto vale continuare con le case di periferia e gli appartamenti da riadattare. Dov la differenza?
Francesco Ma come dov la differenza? Questo un grande lavoro. Il solo farlo, non importa quanto bello o con che stile, il solo farlo ci porter tanti soldi e nuovi clienti che ora neanche sanno chi siamo.
Sergio Francesco, nessuno si chiede chi larchitetto che ha progettato una brutta palazzina delle case popolari come quelle che abbiamo disegnato noi. Ma tutti si domandano chi larchitetto che ha disegnato un brutto palazzo importante come lAra Pacis di Meier. E non mi va che il nome di Sergio Scotti sia pronunciato tra le risate e i sogghigni di fronte ad un obbrobrio pacchiano di marmo bianco tutto colonne e scalinate come lAltare della Patria. Dai! Quella macchina da scrivere!
Sandro Ma noi non progetteremo nessun obbrobrio!
Sergio Fino a poco fa io sapevo che avremmo passato tutte le sere del prossimo mese a disegnare un edificio moderno, innovativo, funzionale, essenziale. Modernamente lecorbusiano. Avremmo fatto competere il nostro progetto con quello degli altri e se anche avessimo perso avremmo poi cercato di farlo pubblicare su qualche rivista perch sarebbe certamente stato un progetto straordinario. La summa di tutto quello che abbiamo mai sognato di disegnare insieme da quando ci siamo conosciuti al liceo tutti e tre. Cosa cambiato?
Francesco Te lo dico io cosa cambiato: cambiato lo scenario. Adesso corriamo da soli, ma il cliente ha espresso requisiti un po stringenti. Il progetto innovativo non ce lo possiamo permettere in questo caso. Lo proporremo pi in l, perch saremo quelli che hanno disegnato un museo importante e ci proporranno quindi altri lavori importanti.
Sergio Forse. Ma io non credo alle vie di mezzo. Lo sai. Un progetto un progetto se segue una idea, se ha una sua base concettuale. Se deve mediare tra cose troppo diverse viene un obbrobrio. Ci faremo i soldi forse, ma dubito che ne ricaveremo nuovi lavori.
Francesco Beh voto per i soldi. Sono ventanni che ci facciamo il cosiddetto mazzo e sono ventanni che tiriamo la cinghia. Voglio cambiare la macchina. Voglio fare un bel viaggio. Voglio vestire elegante. Voglio donne a mazzi!
Sergio Io credo che questa sia una occasione. Che possiamo disegnare come sognavamo, crederci. Fare un progetto dando il nostro meglio e proporlo alla contessa convinti fino in fondo e convincendo pure lei della giustezza delle nostre idee. E pi rischioso. Si. Ma se ce la facciamo avremo tutto quello che dici tu e anche la soddisfazione di aver lasciato qualcosa. Di aver messo la nostra piccola impronta sul panorama di questa citt. Saremo nelle cartoline, nelle foto dei turisti
Francesco Hai tutta questansia di lasciare qualcosa ai posteri?
Sergio Io si. Ho passato la vita a sognare e scarabocchiare su quei fogli bianchi stesi sul mio tavolo da disegno. Pi di ventanni di onorata professione, e cosa ho da far vedere ai miei figli? Palazzine di dopolavoristi, un motel industriale e nientaltro.
Francesco Siamo ancora giovani. Possiamo rimandare no? Pensi di riuscirci tu a far ragionare tuo cognato? (rivolto a Sandro)
Sandro Dai prendiamoci un po di tempo. Per ora c la buona notizia che il lavoro pu essere nostro. Pensiamoci e riparliamone domani. Con calma.
Francesco Con calma. Io intanto vado a vedere come allargare un loculo e come moltiplicare i metri cubi di un appartamento antico. Cho la matita ad espansione io. Ci vediamo domani.
Sandro A domani Francesco.
Sergio Ciao.
(Francesco esce)
Sergio Hai davvero una maglietta con scritto chi mi accontenta gode?
Sandro Me lha regalata tuo figlio, Marco. (pausa) Tu tu riesci sempre a disorientarmi.
Sergio Perch?
Sandro Perch mentre venivamo qui godevo allidea di darti questa buona notizia, di vederti felice.
Sergio Ti ho deluso?
Sandro Ma che deluso! Mi hai disorientato. Perch i tuoi argomenti sono validi. E che non me lo aspettavo. Sai li per li ci siamo fatti prendere dalleuforia. Ci devo pensare. Ne riparliamo domani. Ok?
Sergio Ciao.
(Sandro esce, Sergio mette un cappotto ed esce anche lui)
Atto II Scena 2: Il vetusto
Marco Elisabetta - Livia
[Rumore di chiavi nella toppa]
(Si apre la porta ed entrano Marco ed Elisabetta)
Marco C nessuno in casa? Vecchio? Vecchia? Vecchissimo? Coeve? Non c nessuno.
Elisabetta Coeve?
Marco Gioia e Stefania
Elisabetta Le tue sorelle!
Marco Eh e che ho detto Elisabetta? Le mie coeve.
(lei si siede sul divano, lui la segue, attimi di silenzio)
Elisabetta E curioso questo tuo modo di chiamare i tuoi familiari, tuo padre vecchio tua madre vecchia tuo nonno vecchissimo, le tue sorelle coeve
(segue qualche momento di silenzio)
Marco Hai ancora mal di stomaco?
Elisabetta Va e viene
(ancora attimi di silenzio)
Marco Facciamo lamore?
Elisabetta No
Marco Rileggiamo gli appunti su Emiliano Zapata?
Elisabetta Non mi va
Marco Tra quanto parte il tuo treno?
Elisabetta (guarda lorologio) poco meno di unora
(ancora attimi di silenzio)
Marco Pomiciamo per una quarantacinquina di minuti?
Elisabetta Meglio di no
Marco Sei indisposta?
Elisabetta Cio?
Marco Hai il ciclo?
Elisabetta No, no.
Marco Ma non manca tanto, forse ti sta per venire.
Elisabetta Veramente ora che ci penso doveva essermi gi venuto
Marco Allora per il mal di stomaco che non vuoi fare lamore
Elisabetta doveva venirmi qualche giorno fa
Marco E sempre per il mal di stomaco non vuoi baciarmi
Elisabetta una settimana o forse pi
Marco Gli appunti su Zapata non li vuoi rileggere perch la descrizione della sua morte nellimboscata molto macabra e col mal di stomaco
Elisabetta un bel ritardo
Marco Potremmo paccare
Elisabetta paccare?
Marco Si, possiamo strofinarci, toccarci, strizzarci, palparci, senza baciarci n trombare veramente. Porcheggiare.
(lei fa una faccia interdetta)
Marco Stando molto attenti a non incidere sul tuo mal di stomaco!
Elisabetta Non mi sento bene. Poi metti che tornano i tuoi? E ci trovano a porcheggiare? (ancora silenzio)
Marco Ti ho mai parlato del vetusto?
Elisabetta Tuo nonno Ulisse?
Marco Quello il vecchissimo. No il vetusto suo fratello maggiore. Prima cera anche larcaico, ma quello morto da anni.
Elisabetta Non sapevo tuo nonno avesse un fratello.
Marco Ne aveva due. Il vetusto comunque ha avuto due figli.
Elisabetta I cugini di tuo padre quindi.
Marco Uno di loro per anni ha fatto il marinaio di lungo corso, fino a che un giorno
Elisabetta ha fatto naufragio con la sua nave?
Marco No, ha conosciuto una ragazza napoletana
Elisabetta E per sposarla ha smesso di andar per mare?
Marco No, no. E ancora imbarcato. Lei era una bellissima ragazza.
Elisabetta E morta?
Marco Si imbruttita tanto.
Elisabetta Come mai?
Marco E invecchiata. Di almeno ventanni.
Elisabetta In quanto tempo?
Marco Almeno ventanni. Suo fratello lavora a Roma.
Elisabetta Il fratello di tuo zio il marinaio?
Marco Il fratello della fidanzata di mio zio
Elisabetta Quella napoletana
Marco Invecchiata
Elisabetta Di ventanni.
Marco Lavora a Roma.
Elisabetta Il fratello della fidanzata di uno dei figli del fratello maggiore di tuo nonno.
Marco Proprio lui.
Elisabetta Lavora a Roma.
Marco In una Farmacia.
(lungo silenzio)
Elisabetta Lontana da qui?
Marco No.
Elisabetta Sar aperta?
Marco Senza dubbio.
Elisabetta Dici che dovremmo andarci?
Marco Auspicabile.
Elisabetta E comprare un test di gravidanza
Marco Hai mal di stomaco, nausea e un bel ritardo del ciclo mestruale
(ancora silenzio)
Elisabetta Ce lhai davvero uno zio con un cognato farmacista?
Marco Probabile.
Elisabetta Forse ce labbiamo tutti credo un farmacista parente cos alla lontana.
Marco Forse.
Elisabetta Andiamo?
Marco Andiamo!
(escono di casa)
Atto II Scena 3: Milan Kundera
Livia Gioia - Stefania Nicoletta Sandro - Sergio
[Rumore di chiavi nella toppa]
(Si apre la porta ed entrano Livia, gioia e Stefania con delle buste. Livia ha anche delle lettere in mano)
Livia Non abbiamo speso poi cos tanto. (lei e Gioia lasciano le buste e il cappotto)
Stefania Beh mamma, neanche si pu dire che abbiamo speso poco (lascia anche lei buste e giacca)
Livia Poteva andare peggio. (sfoglia la corrispondenza)
Stefania Ah se vuoi usciamo di nuovo eh! Ne ho viste di cose che mi piacerebbe comprare!
Livia Tanto ho la carta di credito di vostro padre
Gioia Poverino!
Livia Poverino un corno
Stefania (rivolta a Gioia) E ancora arrabbiata con lui dalla cena di ieri con Stefano
Gioia Che centra Stefano?
Livia Niente Gioia, niente. Il tuo Stefano non centra niente
Stefania Il tuo Stefano? Mi sono persa qualcosa?
Livia Ma come non lo sai? Tua sorella Gioia infatuata del bel prete
Stefania O Santa Pupetta! E da quanto va avanti questa storia?
Gioia Non c nessuna storia! Lui neanche lo sapeva
Stefania Ma non un po passatello per te? Avr quarantanni e pi!
Livia Quarantadue per essere precise
Gioia Tu pensa al Berbero tuo!
Stefania Libanese! E libanese! Mamma! Ma c qualcuno cui tu non lhai detto?
Livia Oh che palle! Sentite, io non ci riesco a campare dovendo pensare, per ogni frase, se posso dirla o meno e a quale delle mie figlie eh! Non con le mie figlie. Per piacere! Quindi se non volete che dica allaltra qualcosa di voi non la dite neanche a me!
Gioia Insomma come si chiama?
Stefania Youssef!
Gioia Ed bello?
Stefania Chiedilo a mamma, lei lha visto. Com Youssef?
Livia E un bel ragazzo (Stefania fa cenno di vantarsi)
Gioia Ma il tuo ragazzo ragazzo?
Stefania Eh?
Gioia Ci fai solo ginnastica o una cosa seria?
Stefania Impicciona!
Livia Secondo tua sorella una cosa che troppo seria per i suoi gusti
Gioia Cio sorellina? Tu cerchi solo un uomo oggetto e lui invece cerca la donna della vita? Ahi, ahi, ahi! Vedo problemi allorizzonte!
Stefania Sempre minori di quelli che hai tu appresso un prete e per di pi pure anziano
Livia Ehi, piano con le parole! Io e Stefano abbiamo la stessa et. Anziani un corno!
Stefania Nostro fratello vi chiama vecchi e tu non gli dici mai di andare piano con le parole
Livia Lui maschio
Gioia E allora? Che fai? Questa discriminazione sessuale!
Livia Chiamala come vuoi, ho un debole per i maschi. Lho sempre avuto. E lho sempre pagata.
Gioia In che senso?
Stefania Pap lha fatta arrabbiare
Gioia Impossibile
Livia Perch dici che impossibile? E un uomo, quindi fatto male per principio.
Stefania Beh tanto fatto male non deve essere se poi ci hai fatto 3 figli
Gioia Gi
Livia Ah ma questa che ? La difesa dufficio? E iniziato il processo di beatificazione dellarchitetto Sergio Scotti? Oh cappero! Ho dimenticato di comprare lacetone. Vado e torno.
(indossa di nuovo il cappotto ed esce di casa)
Stefania Ma davvero tu e Stefano
Gioia No, veramente solo io
Stefania Ah
Gioia E tu veramente con Youssef vuoi solo
Stefania Non che voglio solo voglio anche
Gioia Perch lui non
[suonano alla porta]
(Stefania apre la porta. Sono sua zia Nicoletta ed il marito Sandro)
Stefania Ciao zia, ciao zio
Nicoletta Nipotine mie!
Gioia Ciao
Sandro Ciao. Passavamo di qui in fondo abitiamo al piano di sopra, quindi ci siete di strada, diciamo.
Nicoletta (Rivolta a Stefania) Lho comprato!
Stefania Cosa?
Nicoletta Il libro di Kundera
Sandro Hai comprato un libro di Kundera? Quale?
Nicoletta LInsostenibile leggerezza dellessere, me lha consigliato lei (indica Stefania)
Gioia Lho letto. Bellissimo
Sandro E perch lhai comprato? Ce labbiamo gi!
Nicoletta E dov? Lho cercato ma non lho trovato!
Sandro Hai presente quello strano mobile quello che abbiamo in sala con tutti quegli scaffali e vetrinette pieni di libri quello che chiamiamo libreria? Se lo cerchi li, lo trovi. Sono in ordine alfabetico.
Nicoletta Ed io l lho cercato. Abbiamo un sacco di libri di autori che iniziano con la emme ma Milan Kundera non c.
Sandro Forse dovresti cercarlo tra gli autori che iniziano con la kappa di Kundera, non tra quelli che iniziano con la emme di Milan. Se cerchi tra Kipling e Kutuzov lo trovi.
Gioia Non pensavo, Stefania, potesse piacerti un libro come quello
Stefania E perch non doveva piacermi?
Gioia Troppo cerebrale
Stefania Ah perch secondo te io sono stupida?
Gioia Pensavo preferissi cose romantiche o al massimo fantasy. Hai letto venti volte Piccole Donne
Nicoletta Che non mi sembra propriamente un romanzo fantasy
Gioia Sicuramente pi facile di Kundera per
Sandro E che c di difficile nellInsostenibile leggerezza dellessere?
Nicoletta Beh io ho cominciato a leggerlo e allinizio c tutto quel pezzo filosofico sulla teoria delleterno ritorno o una cosa del genere.
Stefania Quello lho saltato. Era noioso.
Gioia Lo vedi?
[Rumore di chiavi nella toppa]
(Si apre la porta ed entra Sergio. I presenti si salutano)
Sandro Non vero che noioso, (poi rivolto a Sergio) parlavamo di un romanzo di Milan Kundera, lInsostenibile leggerezza dellessere. (di nuovo verso Stefania) In pratica tutto il libro si poggia su una verit basilare che fa parte della realt delle cose: che ogni nostro gesto, ogni nostra azione, ogni istante della nostra vita irripetibile. Lo viviamo una volta sola e non avviene pi. Noi non ci pensiamo neanche a questa cosa, o per trascuratezza o per vigliaccheria. Perch se ci fermassimo a riflettere su questa verit la nostra vita diventerebbe una paradossale nostalgia. La nostalgia del presente. Un concetto quasi banale, ma al contempo insostenibile.
(Sergio sembra colpito da quanto detto da Sandro mentre si toglie il cappotto)
Stefania Dovr rileggerlo, perch mi era sembrata solo una storia damore. Non ci avevo letto altro.
Gioia Certo che se quello che pi serio tu lo salti, anche se leggi la Teoria della Relativit di Einstein potr sembrarti banale no?
Sandro E un libro sulla impossibilit di essere felici. Perch la felicit in fondo desiderio di ripetizione o quanto meno di continuazione di alcuni momenti, situazioni, sentimenti. Per questo leghiamo il concetto di felicit a quello di eternit. Ma tutto questo impossibile. Sergio (Sergio arrivato alla porta che da verso linterno si volta verso Sandro). Volevo dirti che ho parlato con Francesco. Facciamo come vuoi tu, in fondo avevi ragione.
(Sergio esibisce un sorriso formale e lascia il salotto)
Sandro (rivolto a Nicoletta) Beh andiamo?
Nicoletta Io vado ad aiutare mio padre, stava trafficando in cantina
Sandro Ci passa le giornate in cantina Ulisse. Ciao ragazze.
Stefania Vengo anche io, faccio un salto in copisteria.
(si salutano poi Nicoletta, Stefania e Sandro escono di casa e Gioia va verso linterno lasciando il salotto vuoto)
Atto II Scena 4: John Lennon
Gioia Stefano Ulisse - Nicoletta
[Suonano alla porta]
(Gioia attraversa il salotto e apre. E Stefano)
Stefano Ciao Gioia
Gioia Ciao Stefano, accomodati
Stefano (entrando) Tuo padre?
Gioia Sta facendo una doccia. Dammi il cappotto. Ti posso offrire qualcosa?
(Stefano si sfila il cappotto che Gioia mette sullappendiabiti)
Stefano Senti, riguardo a ieri
Gioia Non c bisogno di chiarire nulla, ho sbagliato a dirtelo.
Stefano Non hai affatto sbagliato, parlare sempre la cosa giusta.
Gioia Non sempre. A volte inutile e pu anche rischiare di cambiare le cose
Stefano E quali cose pensi di aver cambiato ieri parlandomene?
Gioia Non con te, con me stessa
Stefano Cio?
Gioia Sai quando una persona coltiva questo tipo di sentimenti e se li tiene dentro, rimane accesa una piccola fiaccola. Un piccolo sogno impossibile. Che un giorno, per miracolo, possa accadere che anche laltro ti dice: ehi mi piaci. Dicendolo invece ho visto la tua reazione ed stata come una folata di vento, che ha spento ogni speranza. Ora ho un sogno in meno.
Stefano Gioia ma tu davvero pensavi che io
Gioia Te lho detto. Era un piccolo sogno impossibile. Mi spiace solo che adesso penserai che io sia una stupida.
Stefano Ma no penso ci sia voluto coraggio a dirlo come hai fatto tu.
Gioia O incoscienza. Comunque ora tutto diverso. La tua faccia rende tutto diverso.
Stefano La mia faccia che faccia ho?
Gioia Forse che faccia non hai. Quali emozioni potevo sperare di vedere e che invece non tradisci. Un amore non corrisposto insomma.
Stefano Non nella forma di amore che dici di provare tu
Gioia Che provo
Stefano Che provi. Ma ti amo lo stesso, diversamente.
Gioia Come una figlia. Ma non il tipo di amore che vorrei. Mi fa piacere e ti voglio bene anche io in questo senso. Ma non tutto quello che vorrei. Mi sono scelta un avversario troppo grande, col quale impossibile competere (indica lalto)
Stefano Capita a tutti. E capitato anche a me.
Gioia Sei stato innamorato?
Stefano Il grande amore non finisce mai. Si innamorati tutta la vita
Gioia Di Dio?
Stefano Di tua madre
Gioia Di mia madre?
Stefano La tua sincerit ed al tuo coraggio meritano altrettanta sincerit e coraggio.
Gioia E pap
Stefano Tuo padre lo sa. Tua madre lo sa. Siamo cresciuti insieme. Tua madre si innamorata di tuo padre e non di me. E andata cos.
Gioia Ed per questo che sei
Stefano Dio non un ripiego. I grandi amori durano per la vita. Ed io ho due grandi amori. Quando lho detto a Livia ho visto nei suoi occhi ci che tu dici di vedere ora nei miei. Quindi rimaneva solo un amore possibile nella mia vita, cui potevo dedicarmi completamente. E lho fatto.
Gioia Certo che ho una capacit straordinaria di scegliermi le storie semplici io non solo ho lAltissimo come avversario, ma addirittura anche mia madre. E non ti fa male continuare a frequentarci?
Stefano Siete la mia famiglia da tantissimi anni ormai. Non sono mai stato geloso di tuo padre. Per me come un fratello, forse pi di un fratello.
Gioia Io non so se ci riuscirei. Sono gelosa di natura. La mia canzone preferita Jealous Guy di John Lennon
[Rumori di chiavi nella toppa]
(entrano Ulisse e Nicoletta)
Ulisse Caro Stefano
Stefano Avvocato, Nicoletta
Nicoletta Stefano, che fai? Confessi mia nipote?
Stefano Parlavamo di gelosia
Nicoletta Ah io sono gelosissima. A Sandro gli dico sempre che al minimo sospetto ZAC! Glielo taglio.
Ulisse Sentimento antichissimo la gelosia. Nato con luomo. Pensate che il poeta Catullo 2000 anni fa impazziva di gelosia dietro ad una donnina allegra, tale Lesbia. Ed ha scritto: Con nessun altro uomo farei lamore/dice la mia donna, solo con te./Neppure se Giove in persona mi volesse./Lo dice, ma quello che dice una donna al suo amante impazzito/devi scriverlo nel vento/o sullacqua che rapida fugge.
Stefano Bellissima
Nicoletta Sergio?
Ulisse Gi, mio figlio?
Gioia Dovrebbe aver finito la doccia.Io se non vi dispiace vado a farmi una passeggiata al parco. Venite con me?
Ulisse Il tempo di fare due chiacchiere con Sergio e ti raggiungo.
Gioia A dopo allora. (raccoglie il suo cappotto ed esce)
Nicoletta Stefano sai nulla di Sergio. Pap mi ha raccontato di ieri. E anche io un po che lo vedo strano.
Stefano Chiedetelo a lui.
Ulisse Segreto del confessionale?
Stefano Non ho segreti per voi. Ma Sergio qui. Chiediamolo direttamente a lui.
(arriva Sergio)
Atto II Scena 5: Pandora
Ulisse Stefano Nicoletta - Sergio
Sergio Ehi
Stefano Proprio te cercavamo
Sergio Tutti e tre?
Ulisse Si, dobbiamo parlare e stavolta non facciamo finta che io abbia parlato, non mettiamo a verbale adesso si parla!
Sergio Io veramente avrei da parlare da solo con Stefano
Ulisse Ti confesserai unaltra volta
(Sergio si siede)
Sergio Va bene. Parliamo.
Ulisse Noi vorremmo gentilmente sapere che diavolo ti sta succedendo. Sono giorni che alterni lunghi momenti in cui sembri assente, ad altri in cui sembri posseduto da una sacra vis polemica. Non sei tu. Quindi: che diavolo ti sta succedendo?
Sergio (Rivolto a Nicoletta) Tu sorellina? Qualcosa da aggiungere?
Nicoletta Tu lo sai Sergio che il nostro rapporto sempre stato molto comodo. Non ti sono mai venuta a rompere o a chiederti conto di qualcosa. Ma ti voglio bene e voglio solo essere sicura che stai bene e non hai problemi. Altrimenti parliamone.
Sergio Tutto questo a seguito del minuscolo episodio di ieri a cena? Faccio una semplice domanda, per me quasi banale, e suscito tutto questo vespaio? Mia moglie non mi parla, mio padre mi urla e mia sorella si preoccupa?
Ulisse Una semplice domanda? Tu ieri hai fatto filosofia sul senso della vita rivelando una visione che non so potremmo definire figlia di Nietzsche. Che non serve sbattersi, impegnarsi, tanto alla fine non rimane nulla in mano. Sei arrivato perfino a parlare di tua madre.
Sergio Non le ho certo mancato di rispetto. Mi pare. Ho solo detto che lei ha studiato tanto per costruirsi una vita lavorativa che non ha potuto poi avere. Che ha creato una famiglia e fatto due figli che non si potuta godere.
Ulisse E allora? A parte il fatto che non poteva sapere di morire cos giovane, ma anche lo avesse saputo: doveva vivere aspettando la fine senza costruire nulla? Campare alla giornata tanto nulla servir a nulla?
Sergio Prima di andare avanti: ma se anche io avessi questa idea. La cosa ti preoccupa perch? Siete venuti tutti a parlarmi perch questo mio pensiero cos tanto preoccupante?
Stefano Perch non un pensiero da te Sergio. Ci si preoccupa di qualcuno quando lo si vede comportarsi molto diversamente dal solito. Tu hai costruito una meravigliosa famiglia, ti sei sbattuto tanto per mettere in piedi il vostro studio di architetti. Qualcosa cambiato per farti fare una riflessione cos poco da te.
Nicoletta Ma poi che idea ? Il fatto che uno faccia progetti non vuol dire debba aspettarsi di realizzarli comunque. Se non li realizza non ha fallito tutto nella vita. Ha vissuto. No?
Sergio Nicoletta ho fatto il caso di mamma. Tutti quei sacrifici resi vani. I suoi 30 anni avrebbe potuto goderseli molto meglio, pensare di pi a se stessa.
Ulisse Ed proprio qui che tu offendi il ricordo di tua madre! Godersi la vita per lei era fare due figli come voi, era dedicare ogni suo sforzo al vostro bene, alla nostra serenit. E come dice tua sorella. Il senso della vita viverla! Giorno per giorno. E tu lhai sempre pensata cos.
Sergio E tu pap?
Ulisse Ed io cosa?
Sergio Tu sei rimasto vedovo cos giovane, con due bambini. Io me lo ricordo il tuo dolore. Io ricordo benissimo quando ti sentivo chiuderti in camera e piangere. Mi ricordo bene i giorni in cui il vaso di Pandora era aperto.
Ulisse E con questo? Con questo? Ma che pensi? Se oggi mi proponessero di rivederla per un solo minuto, di poterle dire solo poche parole per poi perderla di nuovo, subito e soffrire di nuovo tutto quello che ho sofferto allora, tu credi che io rifiuterei? Beh sbagli! Per un solo minuto, per riaverla con me anche solo un minuto sono disposto a rifare la mia Via Crucis daccapo. Non ci credi? Chiedilo a chiunque sia passato per un lutto come il nostro. Chiedilo a loro (indicando il pubblico), chiedi a loro se non sarebbero felici di poter riavere anche solo per un attimo un loro caro, anche se questo poi significasse rievocare sofferenza e dolore. Accetterebbero tutti. Tutti. E lo faresti pure tu.
Sergio Una bella arringa pap. E io, guarda ti credo. Ma, con tutto il rispetto che ti prego di credere io ho per te e per la povera mamma, io il dubbio che se lei avesse potuto immaginare di non avere una vita davanti, magari avrebbe vissuto diversamente il tempo che ha avuto ce lho.
Nicoletta Sergio io e te di mamma abbiamo solo lontani ricordi. Labbiamo conosciuta poco, da questo punto di vista. Se pap dice che non cos non abbiamo motivo di non credergli.
Sergio E allora mettiamola cos: io, pensando a me stesso ed alla mia vita, se sapessi di non avere un domani (guarda Stefano), perderei il senso della mia vita.
Nicoletta Ma siccome solo un pour-parler io accetto senza problemi questo tuo pensiero. Mi preoccupa solo tantissimo capire da dove nasce questa riflessione. Perch non ti appartiene.
Ulisse Ci che da senso alla vita, figlio mio, non darsi obiettivi da raggiungere. E una vita non vale di pi o di meno a seconda se raggiunge o meno questi obiettivi. Darci uno scopo, un programma, un mezzo, non il fine. E una metodologia. Chi deve fare un viaggio si da degli obiettivi intermedi, delle tappe che non sono il fine del viaggio. Sono un modo per viaggiare, un sistema. Lo scopo del viaggio, il viaggio stesso. Lo scopo della vita viverla. Giorno per giorno. E conquistarsi ogni giorno il diritto, la fortuna di averne ancora.
(Cala il silenzio)
Ulisse Sono vedovo da tanti anni. Non lavoro pi. Non ho altro progetto che non risvegliarmi domattina e vivere la giornata di domani con tutto quello che porter con se: emozioni, immagini, suoni, affetto, arrabbiature. Ed ora vado a farmi una passeggiata al parco e se un infarto mi stroncher prima di uscire dal portone valeva comunque la pena di provarci (poggia una mano sulla spalla del figlio, poi si volta verso Nicoletta) vieni con me?
Nicoletta Si
Ulisse (al figlio) Pensaci
(salutano i presenti ed escono)
Stefano E come penso io?
Sergio E come ti accennavo al telefono. Rubando le parole a mio padre, qualunque piano io faccia che superi il limite temporale di qualche mese, rischia di non potersi compiere.
Stefano E questo un fatto certo? Definitivo?
Sergio Nessuno pu assicurarlo. Ma ho gi sentito tre diversi specialisti e nessuno particolarmente ottimista
Stefano E per quanto tempo vuoi continuare a nasconderlo agli altri?
Sergio Beh per ora ho smesso di nasconderlo a me stesso e guarda gi che danni immagina che succederebbe
Stefano Sergio, questo non importante. Livia ha messo la sua vita nel vostro progetto comune. Almeno a lei lo devi dire subito. Dovete affrontarla insieme.
Sergio Ed io e te?
Stefano La stiamo gi affrontando insieme. Io sono qui. E ci rimango. Ma devi portare a bordo anche tutta la tua famiglia.
Sergio Non facile. Prima devo capire io come questo cambia il mio modo di pensare perch lo sta cambiando.
Stefano E quello che sta succedendo. Ma se la affronti da solo, il tuo cambiamento sar incomprensibile per gli altri. Finir per allontanarvi, invece che unirvi.
Sergio E che non mi piace come sto cambiando. Mi piace quello che ha appena detto mio padre. Ma non ci credo. Non pi. E non mi piace quello che sto diventando. Ed ho paura che poi questa cosa cambier anche Livia e che potrebbe non piacermi ci che diventer. Che casino Devo pensare.
Stefano Io devo fare una commissione. Pensaci. Ti telefono pi tardi, o se ti va, usciamo dopo cena e ci andiamo a ubriacare!
Sergio Lultima volta che ci siamo ubriacati ceravamo quasi picchiati per Livia.
Stefano Che sbornia quella sera.
Sergio Tu la pensi come mio padre?
Stefano Beh io ci metto sopra anche un lieve strato teologico. C un po daltro senso per me, oltre a quello giustissimo descritto da tuo padre. Perci si. La penso anche come lui.
Sergio E tutto questo avrebbe un senso per te? Anche se non dovesse rimanere nulla?
Stefano Nulla? Sergio, se rifletti un po, quando queste prime sensazioni che stai provando saranno meno opprimenti, ti accorgerai che qualcosa rimane. A dopo.
(esce)
(Sergio va di fronte allo specchio e si guarda lungamente in silenzio)
Atto II Scena 6: Troia
Sergio Livia - Stefania - Youssef
[Rumore di chiavi nella toppa]
(entra Livia)
Sergio Ciao
Livia Ciao (si toglie il cappotto in silenzio)
Sergio Fatto spese?
Livia Si
Sergio Mi tieni ancora il muso?
Livia Ti tengo ancora il muso? E la mia faccia. Questa ho.
Sergio Mi tieni ancora il muso
Livia Ti meraviglia? Ne vogliamo finalmente parlare?
Sergio Si. Magari. Parliamone.
Livia Comincia tu.
Sergio E da dove comincio?
Livia Da dove vuoi.
Sergio (si alza) Da dove voglio. Non lo so Beh mettiamola cos io vi guardo in questi giorni, intendo guardo te e i nostri figli
Livia Ci guardi? E che vedi?
Sergio Vi vedo tutti decisi. Fate tutti il vostro percorso, la vostra giornata vi alzate dal letto gi con le idee chiare su cosa fare, quando farlo e soprattutto perch farlo. Io invece
Livia Tu invece?
Sergio Io invece sono un po in panne in questo periodo mi sento molto meno sicuro di quanto mi sembrate voi mi sento un po alieno da questo vostro piglio
Livia Piglio?
Sergio Piglio non il massimo vero? (sorridono) Erano solo pensieri confusi i miei, davvero.
Livia (si siede accanto a lui) Stai cercando di scusarti per le tue farneticazioni di ieri? Perch se lo stai facendo piglio fa un po pena
Sergio Non volevo offenderti ieri
Livia Mi hai offesa invece, e molto
Sergio Non era mia intenzione.
Livia E qualera allora la tua intenzione?
Sergio Non avevo nessuna intenzione. Sicuramente non di offenderti.
Livia E allora a che pensavi?
Sergio Ai nostri figli. Pensavo ai nostri figli.
Livia Dovrebbero essere sempre dei bei pensieri allora. Sono creature perfette.
Sergio Lo sono.
Livia Per?
Sergio Per pensavo ai nostri figli, si, e alle loro vite e mi domandavo insomma secondo te Livia cosa hanno preso da me? In cosa mi somigliano? Perch io non riesco a trovare nulla di me in loro.
Livia Ti giuro che sei tu il padre. Ricordi? Hai passato i nostri primi anni insieme a mettermi continuamente incinta.
Sergio Lo so. Ed stato bellissimo. E lo ancora. Ma li guardo e somigliano a te in tante cose. Non solo fisicamente. Ma a me? Mi somigliano?
Livia Ma che dubbi hai? Perch ora ti fai queste domande?
Sergio Te lho detto. Perch vedo che andate tutti ad una velocit diversa dalla mia. E allora sempre di pi faccio fatica a vedere qualcosa di me nei miei figli.
Livia Ma come fai a non vederlo? Per esempio stai facendo caso a quanto impegno sta mettendo Gioia sul lavoro? tale e quale a te da quel punto di vista. Non riesce a lavorare per il solo stipendio. Si data dei traguardi, ha dei sogni, ha delle grandi ambizioni, e le insegue con ferocia, come suo padre. Quanto a Stefania proprio in questi giorni sta rivelando la tua stessa carica passionale nel suo rapporto di coppia con quel suo ragazzo. Vive questa sua prima importante esperienza sentimentale con una tale carica sensuale come te alla sua et. Sono proprio figlie tue!
Sergio E Marco? (si alza) Eh? Allora Gioia lei ha la mia stessa ambizione sul lavoro. Va bene. Stefania lei vive le cose della vita con la mia stessa passione. Va bene. Ci sto. Ma Marco? Cosa ho in comune con mio figlio Marco? In cosa mi somiglia? Eh? Cosa ha preso da me? Cosa ha preso da me?
[Rumore di chiavi nella toppa]
(appare Marco)
Marco Vecchi! Ho una notizia buona e una cattiva da darvi
Sergio Cosa ha preso da me? (continua)
Marco Anzi una notizia sola
Sergio Cosa ha preso da me?
Marco Ho messo incinta Elisabetta. Diventer padre!
Livia Forse ho capito cosa ha preso da te (si alza e si avvicina al figlio) dimmelo tu Marco: voi maschi della famiglia dove ve lo mettete il preservativo?
Marco e anche se abbiamo solo 18 anni ne abbiamo parlato abbiamo deciso di tenerlo
Livia Dove ho gi sentito questa storia? (abbraccia Marco)
Sergio Ha ragione Stefano alla fine qualcosa rimane (si lascia cadere sul divano)
Marco Sei preoccupata vecchia?
Livia Un po Amore ma no, ce la caveremo. Guarda tuo padre. Ti stupir ma questa notizia, per motivi complicati da spiegare, probabilmente gli toglie un dubbio e gli fa capire qualcosa.
Sergio Qualcosa rimane Marco, Gioia dov?
Marco E gi col vecchissimo. Al parco.
Sergio E Stefania?
Marco Non lo so, credo alluniversit. Non lho vista oggi.
Sergio (si rialza) Andiamo anche noi al parco, raggiungiamo il nonno e Gioia, che devo dirvi una cosa
Livia Ma se sono appena rientrata! Diccela qui questa cosa!
Sergio E importante. Ti prego. Usciamo, non si discute. Devo dirvi una cosa a tutti, lo devo fare. E devono esserci anche loro.
Marco Anche tu anche voi (rivolto alla madre) sei incinta?
Livia No, no, ho gi dato. Le mie ovaie le ho portate al Monte dei Pegni. Che ci devi dire Sergio?
Sergio Una cosa che giusto sappiate ora, avrei dovuto dirvela gi ieri. Ma la voglio dire a tutti insieme, non sono sicuro di riuscire a dirla troppe volte (raccoglie il suo cappotto e porge a Livia il suo.)
Sergio Andiamo (Escono tutti. Passa qualche secondo e )
[Rumore di chiavi nella toppa]
(Si apre la porta ed entra Stefania che lascia il cappotto)
Stefania Ehi! C nessuno? (non riceve risposta) no non c nessuno! (fruga nella borsa ed estrae un libro) Troppo cerebrale bah (si siede sul divano a leggerlo)
[Bussano alla porta]
(Posa il libro e apre la porta: vede Youssef)
Stefania Youssef!
Youssef Ciao (lei lo bacia fugacemente)
Stefania Entra. Stavo per farmi un t. Lo vuoi?
Youssef No grazie (Stefania si siede sul divano e Youssef dapprima ci pensa poi lo fa anche lui) Siamo soli?
Stefania Si, non ho proprio idea di dove siano finiti tutti quanti (segue un po di silenzio)
Stefania (notando la palese agitazione di lui) Che hai? Sei nervoso?
Youssef No no
Stefania Lo sai che oggi con mia madre e mia sorella ci siamo date alle spese pazze?
Youssef Si?
Stefania Io ho comprato: una gonna jeans molto, molto bella
Youssef Blu?
Stefania Nera. Poi una camicetta a righine bianche e nere sottilissime, di cotone, un maglioncino dangora bianco
Youssef bello bianco chiss che bello
Stefania con un generoso scollo a V che esalta il mio seno, un paio di stivaletti in pelle con una fibbia stile ferro battuto (mentre parla lui improvvisamente le mette una mano sul seno. Seguono attimi di silenzio)
Stefania Beh mentre lo fai due sono le possibilit: o mi dici qualcosa di spinto o mi dai un bacio
Youssef (lui ci pensa un po) Troia!
Stefania (dopo una breve riflessione) Forse meglio un bacio (lui la bacia, lei lo afferra forte e lo stringe a se rendendo ancora pi passionale il bacio)
[SIPARIO]
FINE
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