Quando mi chiamavo Pasquale

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FRANCESCA

    

                                           COLLANA TEATRO UNO

                      SALVATORE PIPARIELLO

    ‘’QUANDO MI CHIAMAVO   PASQUALE ‘’          

                                             

                                      

                                             Commedia in due atti

                                                 La copertina

                             Personaggi

Pasquale Lopecchi- dipendente comunale

Maria Grazia - moglie di Pasquale

Francesca- figlia di Pasquale

Roberto- figlio di Pasquale

Ciccuzzo- Braccie e’ Fierro

Luisella- moglie di Ciccuzzo

Antonio Figura-o’ prufessore

Zio Manuele-il mago

Filomena- collaboratrice domestica

Eduardo Galletti- Cape e’ Melone

Alberto Squaglietti- L’ avvocato

Saverio Trepalli- o’ Santone

Abdul- aiutante del santone

Giggiotto o’ robot- guardaspalle e’ Cape e’ Melone 

Atto primo

E’ la storia del ragioniere Pasquale Lopecchi dipendente comunale. Sposato con Maria Grazia (casalinga) da circa venticinque anni. Da questa felice unione sono nati Roberto ora studente di architettura e Francesca già diplomatosi da qualche anno in ragioneria.

Pasquale è un uomo tranquillo,come si suole dire tutto casa e lavoro,il suo unico svago e quello di trascorrere con gli amici qualche oretta presso il circolo musicale dove attualmente ricopre la carica di presidente.

(Casa Lopecchi, abitazione modesta,  è sabato mattina,sono circa le dieci,al centro della grande camera da pranzo Maria Grazia discute animosamente con la figlia Francesca).

FRANCESCA                                   - Marco ha deciso di sposarmi anche contro la volontà dei genitori….

MARIA GRAZIA                 - ….Tu contro la volontà di tuo padre….sai che bel matrimonio?...

FRANCESCA                                   - Già! Mio padre….dimenticavo che non vuole.

MARIA GRAZIA                 - Avrà le sue buone ragioni….

FRANCESCA                        - Ma quali ragioni? Io posso capire i genitori di Marco, vista la loro posizione economica invidiabile. Ma papà che tene ‘a s’opporre visto comme stammo cumbinate?…..

MARIA GRAZIA                  - Ma perche’? Ti manca qualcosa?

FRANCESCA                        - Tutto! Mamma’, tutto.

MARIA GRAZIA                  - Ma tutto che? Io nun te capisco…Non ti abbiamo fatto mancare mai nulla….

FRANCESCA                        - E io ‘o ssapevo: Mo’ attacchi cu ‘a solita canzona. Jammo, dici: Ce ammo levato ‘o ppane ‘a vocca…p’’o da’ a te…Avimmo fatto tanta sacrifici….Ja’ dici….

MARIA GRAZIA                  - Io nun te rispongo proprio che è meglio!...

FRANCESCA                        - Scusa mammà per quello che ho detto….ma sto troppo nervosa. Mammà, perche’ nun vide d’’o cunvincere tu a papa’?...In fondo che tene ‘a perdere?....

PASQUALE                           - La dignità! Tanto per cominciare! Riguardo ai sacrifici che abbiamo fatto per te…è la verità….Pure se forse non ne è valsa la pena….

FRANCESCA                        - Ci risiamo…

MARIA GRAZIA                  - In nome del Padre del Figliuolo e dello Spirito Santo…

PASQUALE                           - Amen Maria Gra’! Ammenn!!!

MARIA GRAZIA                  - Anche questo sabato mattina sei stata capace di fare svegliare il vesuvio….Ma l’eruzione t’’a vide tu a mamma’. Io scendo a fare la spesa…..

PASQUALE                           - La spesa puoi farla pure piu’ tardi. Mo’ assiettete tu e tue figlia e guardate ‘o Vesuvio come illumina la casa….

FRANCESCA                        - Non puoi farcelo vedere oggi pomeriggio, che adesso abbiamo da fare?....

MARIA GRAZIA     - E poi non devi scendere giu’ al circolo per i festeggiamenti del trentesimo    anniversario dalla nascita?

PASQUALE                           - Impossibile! Avete mai visto o sentito che i vulcani si svegliano a comando? Quelli lo fanno al momento…Quando non ne possono piu’…eruttano!

MARIA GRAZIA                  - E allora erutta ampressa….che gia’ ‘e rutto abbastanza.

PASQUALE                           - Quando si tratta di difendere i figli….mi diventi sempre nemica, ma non importa. (poi alla figlia)… Nenne’, stu vestito che tengo ‘ncuollo, m’’o facette per la tua prima comunione…Non ne tengo altri…E non me ne posso permettere…. Ma a vuie non ho fatto mai mancare niente……

ROBERTO                             - Vedo che oggi la predica è iniziata prima….

PASQUALE                           - Chisto n’è nato Maria Gra’…..peggio della prima…Nun te preoccupà, ca nun t’’e perzo niente. A te ancora devo arrivare…

ROBERTO                             - A me?...E io che c’entro? Io non ho fatto niente….Mo mi sto svegliando..

PASQUALE                           - A quest’ora?...Ma perche’ nun vide chello che ‘a fa’?... Sempre azzeccato ‘o computer… Tu e Internet….Ma che fai tutta a notte? Invece ‘e se truva’ na guagliona…..

MARIA GRAZIA                  - Ma nun capisco che fa di male stu guaglione.

PASQUALE                           - Niente!...Ed è appunto questo che mi preoccupa. Non si è trovata ancora una ragazza….

ROBERTO                             - E secondo te che faccio tutta ‘a notte su internet?... Sto cercando proprio la mia anima gemella….

PASQUALE                           - ‘Ncoppo a internet?...

ROBERTO                             - Papa’ ma tu che ne vuoi capire. Io su internet la notte “chatto”

PASQUALE                           - Che faie?...

ROBERTO                             - Chatto…..Chatto….Cha-tto!

PASQUALE                           - Ma chisto è scemunuto?.....

ROBERTO                             - Va buo’ papa’.. cu te è inutile parlare…(va via)

FRANCESCA                        - Papa’?... Su internet si conoscono un sacco di persone… e prima o poi chattando chattando, troverà quella che fa per lui….

PASQUALE                           - Ma che è stu’ chatta…chattando….io nun capisco….(campanello interno).

FRANCESCA                        - Cosi’ si dice…..Chattare con una persona,  cioe’: parlare con una persona…(va ad aprire la porta) Chattare è uguale a parlare….Capisci?

PASQUALE                           - Ho capito…. E’ un termine nuovo: Io chatto tu chatti egli chatta… Poveri a nuie… dove andremo a finire…

FRANCESCA                        - (Torna seguita da Cicuzzo e da Luisella)…Entrate, entrate….

CICUZZO                              - (Detto Braccio di Ferro per la protesi che sostituisce il suo braccio sinistro perso anni prima per un incidente sul lavoro. Entra seguito da Luisella, la sua fidanzata. Luisella è una donna alquanto brutta, e questo lascia un po’ interdetti i presenti.)…Buongiorno a tutti, Maria Grazia… Pasquale….

FRANCESCA                        - E la signora?... Non ce la presentate?...

CICUZZO                              - E come no?...Luise’?.... Presentati…

LUISELLA                            - ( Timida)..No, no, me metto scuorno….(azione dei presenti)… dincello tu….

CICUZZO                              - ( A Luisella a bassa voce)…Ma scuorno ‘e che?.... Pascale per me è un fratello… Maria Grazia è na sora…. Francesca come una nipote…

LUISELLA                            - (Guarda i tre. Poi da ebete)… Sono la fidanzata…..

CICUZZO                              - Ah! Finalmente te si’ deciso Cicu’…

FRANCESCA                        - L’ eterno scapolone….

MARIAGRAZIA                   - ( Con ironia)….C’’e miso ‘o ppoco ‘e tiempo, ma alla fine hai saputo scegliere…..Bravo!

CICUZZO                              - Vi piace?!....

PASQUALE                           - E lo chiedi?..... Non se ne vedono tante in giro di donne cosi’…

FRANCESCA                        - Per fortuna…..

MARIAGRAZIA                   - E come vi chiamate?

LUISELLA                            - Luisella Sconforto.

PASQUALE                           - Tene ‘o stesso cugnomme d’’a faccia

CICUZZO                              - Ci siamo conosciuti allo scasso….

MARIAGRAZIA                   - Mo’ se spiega….

CICUZZO                              - Da qualche giorno nell’area davanti allo scasso hanno messo le giostre. Io ero andato un po’ per distrarmi…Ho comprato un po’ di gettoni e mi sono fatto un paio di giri…Poi mi era rimasto l’ultimo gettone è sono entrato nell’ autoscontro…

PASQUALE                           - Sarebbero ‘e machine tozzi tozzi….

CICUZZO                              - Esattamente…..Metto il gettone, parto con la macchinina…. Quando si dice il destino:…. Passa lei…..

MARIAGRAZIA                   - E ll’’e menata ‘a sotto…..

CICUZZO                              - Noooh!... Lei stava fuori….. Io l’ho vista….Patapa’…. Sono rimasto fulminato…..

PASQUALE                           - Pure noi….

CICUZZO                              - … Dite voi, come facevo a non innamorarmene all’istante…

LUISELLA                            - Per me è stata la salvezza. Io mi trovavo alle giostre per puro caso. Ma vi devo dire che non mi sentivo tranquilla…. Mi sentivo gli occhi addosso… sentivo che mi guardavano tutti quanti….

CICUZZO                              - Lloro!....E io che ce stevo a ffa’?.... Aggio penzato subito: Quella donna deve essere mia a tutti i costi….Sono sceso dalla macchina tozzi tozzi…

LUISELLA                            - Si è avvicinato….

CICUZZO                              - Le ho chiesto: Sei sola?.....

LUISELLA                            - Io aggio risposto ‘e si….

CICUZZO                              - A quest’ora vai in giro da sola?...

LUISELLA                            - …Io non ho paura di andare in giro da sola…

PASQUALE                           - Voi no, ma chi era per strada si…

CICUZZO                              - In che senso?...

PASQUALE                           - (Riprendendosi)…Nel senso che è coraggiosa… a quell’ora fa paura pure a me di camminare da solo per strada…. E poi in quella zona…

CICUZZO                              - E cosi’…Siamo usciti qualche sera….

MARIAGRAZIA                   - E vi siete conosciuti meglio….(con intenzione)…

LUISELLA                            - Per adesso solo qualche bacetto…Poi più in la si vedrà…

PASQUALE                           - Brava….Questo significa essere donne serie….Tanto, il tempo ci sta, meglio non fare le cose in fretta….

FRANCESCA                        - Come si dice: ‘A gatta pe ghi’ ‘e pressa facette ‘e figlie cecate…

CICUZZO                              - Beh….Ora le presentazioni le abbiamo fatte, veniamo a noi Pasca’. Vogliamo scendere giu’ al circolo per i festeggiamenti?...

PASQUALE                           - Quanno fernesco ‘e me vestere….(poi a MariaGrazia e Francesca).. Poi il discorso lo riprenderemo oggi pomeriggio. (entra nella sua camera)

CICUZZO                              - (Intuendo)… Sempre le stesse discussioni del sabato?....

FRANCESCA                        - Si, si… Mo’ doveva farci assistere all’eruzione del vesuvio…

CICUZZO                              - L’eruzione del vesuvio…. Mi volete sfottere… Io tengo ‘o braccio ‘e fierro… ma ‘a capa è ancora bona…(campanello interno. Francesca va ad aprire)…

MARIAGRAZIA                   - …Mo’ incomincia la processione. Se mio marito non scende giu’… saglieno cca’ ‘ncoppa tutte quante…..(A Luisella) Voi non c’entrate, ma capirete… noi dobbiamo rassettare la casa….

LUISELLA                            - ….Troppo giusto….

FRANCESCA                        - (Entra annunciando)… Il professore….

PROFESSORE                       - Signori a tutti…(Da la mano a tutti, poi arrivato a Luisella rimane pietrificato e chiede)… La signora?

CICUZZO                              - La mia fidanzata.

PROFESSORE                       - Bravo, ti sei deciso finalmente…. Tieni un’età….a chi aspettave?

CICUZZO                              - E’ stato il destino a farci incontrare…

MARIAGRAZIA                   - Prufesso’? Indovinate dove si sono conosciuti?

PROFESSORE                       - ‘O scasso….

CICUZZO                              - E voi che ne sapete?

PROFESSORE                       - Ma perche’? ‘O vero ll’avite pigliata dint’’o scasso?

FRANCESCA                        - Prufesso’, ma che dicite?.. Volevate dire annanz’’o scasso… fuori..

PROFESSORE                       - Ma perche’ manco ‘o scasso se l’ha pigliata?.....

MARIAGRAZIA                   - (Cercando di riparare)… Prufesso’ e nun pazziate comm’’o ssolito vuosto….. Annanzo ‘o scasso hanno miso e giostre… e il caso li ha fatti incontrare lì….

CICUZZO                              - Dint’’e giostre….

LUISELLA                            - Dint’’e machine tozzi tozzi…

PROFESSORE                       - E siete stata investita?

LUISELLA                            - In che senso?.....

PROFESSORE                       - (Si riprende)… Voglio dire siete stata investita dai sentimenti, dalla passione…

CICUZZO                              - ..Ma pure io prufesso’….. Appena l’ho vista nunn’aggio capito niente chiù….(I due sospirano)

PROFESSORE                       - (A MariaGrazia)… E don Pasquale? Sapete i festeggiamenti stanno per iniziare…. E po’ aggia vede’ pure a don Luigi Piscelli pe’ cerca’ ‘e lle vennere n’atu quadro….. Uno l’ho venduto gia’ a Papèle ‘o surdo…. E così aggio apparata ‘a jurnata….

LUISELLA                            - (Con candore a Cicuzzo)… Ah, questo è l’amico dei quadri appezzottati?....

PROFESSORE                       - Come come?.. I quadri appezzottati?  A me i quadri appezzottati. (guarda con intenzione Cicuzzo)… M’he fatto ‘sta pubblicità?... Comunque signurì… Qua se ci sta qualcuno appezzottato è Cicuzzo. (si riferisce al braccio) Riguardo ai quadri non sono per niente appezzottati…Sono originali e firmati…. E i miei clienti….

CICUZZO                              - ‘O so scieme, o so’ pazze…

PROFESSORE                       - Che vuo’ dicere? So’ pazze….

CICUZZO                              - Pe s’accatta’ ‘e quadre tuoie… o anna essere pazze o scieme…

PROFESSORE                       - Tu, invece fusse ‘o deritto…

CICUZZO                              - Lo potete ben dire. Io quadre ‘a mano a vuie non ne ho mai comprati. Io ll’uocchie nfronte ‘e ttengo…. Ci vedo benissimo.

PROFESSORE                       - ( Alludendo a Luisella)… Ma ‘e llente m’’e mmettesse ‘o stesso si fosse a te.

CICUZZO                              - ‘E sorde p’’e quadre vuoste nunn’’e spennesse mai……

PROFESSORE                       - E se capisce. Tu ‘e sorde t’’e spienne tutte quante ‘o banculotto… E nun te truove niente…

PASQUALE                           - (Rientra in scena)… Invece si t’accattasse ‘e quadre d’’o prufessore, un domani ti troveresti un capitale, è così?

PROFESSORE                       - Esattamente!

CICUZZO                              - No, no, Pascà…preferisco giocare e perdere tutto anziché passare per fesso……

PASQUALE                           - Jammo Cicu’….Allora chi ama l’arte è fesso e chi gioca è intelligente?... Allora io che non ho mai giocato in vita mia sono un fesso?.....

MARIAGRAZIA                   - Ih che discorse filosofici ‘e sabato a matina…. Pascà, mo te danno na medaglia al valore per non aver rischiato mai una lira al gioco…

PASQUALE                           - Cu ‘a furtuna che tengo io… se avessi giocato come fa Cicuzzo, a quest’ora stessemo ‘nterr’’e ggrare ‘e na chiesia a chiedere l’elemosina…

MARIAGRAZIA                   - Ma che significa?... Nun me dicere che nun t’’e pigliato mai ‘o ccafe’dint’’o bar?...Un caffe’ in meno…ti giocavi una schedina e chissa’….

PASQUALE                           - Dici tu……un miracolo….

ZI’ MANUELE                      - ( E’ lo zio di Pasquale. Gli manca una rotella e crede di essere un mago) Miracolo? Miracolo?....Nessun miracolo signori…ma solo Magia!!! Magia Pura. Attenzione attenzione….prego prestare la massima attenzione…(copre la testa di Cicuzzo con un foulard)..Ora signori e signore…in meno di dieci sicondi…trasformerò questa capa di morte.. in una capa….(Gli altri lo zittiscono prima che questi vada avanti)….Ch’è stato?.... Non mi distraete…Dunque, trasformerò questa capa di morte in una caloa normala….

PROFESSORE                       - E allora ‘o vero ce vo’ nu miracolo…..

ZI’ MANUELE                      - Silenzio!! (comincia a colpire Cicuzzo in testa con una “cucchiarella di legno”)….(Soggetto)….Et Voila’….

CICUZZO                              - Puozza passa’ nu guaio….(Gli altri ridono ed applaudono)

LUISELLA                            - Ti ha fatto male, amoruccio mio?

CICUZZO                              - No, no…è niente!

PROFESSORE                       - Ma quello nun se puteva fa mai male….perche’ la capa….non la tiene proprio…

MARIAGRAZIA                   - ( Scherzosa) Mo, però, zi’Manue’…avisseve a fa’ un altro bello esperimento….Aviseve a fa’ scumparì a tutte quante perche io e Francesca avimm’’a fa’ duie servizie….

ZI’ MANUELE                      - Mi dispiace…. Ma non mi è possibile….Ho finito il fluido…M’avess’’a j’ nu mumento a ricarica’…. Se aspettate duie minute…‘o tiempo e scennere abbascio e saglì…

MARIAGRAZIA                   - Mo se fa’ nu litro ‘e vino dint’’a cantina e se mbriaca…..

PASQUALE                           - Speriamo ca s’addorme. Beh amici miei, vogliamo scendere?... Credo ca mancammo sulo nuie abbascio…( E a soggetto esce insieme al professore Cicuzzo e Luisella).

MARIAGRAZIA                   - (Rimasta sola con la figlia.) France’?....Ma che è stu musso luongo che tiene?

FRANCESCA                        - Ma che è, nun ‘o ssaie?...Ma pecche’ tene ‘a capa accussi’ tosta? All’inizio nunn’era accussi’ contrario… ma che sarra’ succieso bell’e buono?

MARIAGRAZIA                   - Embe’, ‘o vuo’ sape’?... E mo’ t’’o dico. La colpa è di tuo suocero.

FRANCESCA                        - Di mio suocero?... Ma perche’ ch’ha fatto?

MARIAGRAZIA                   - Ha avuto la pessima idea di presentarsi sopra all’ufficio di tuo padre con una cartella esattoriale di tasse e multe non pagate per un ammontare di 20.000 euro e gli ha chiesto se poteva fare qualcosa, e per giunta l’ha dato ‘mmano una bustarella anche abbastanza sostanziosa…Figurate a pateto…Onesto fino alla cima dei capelli… Insomma pateta l’ha denunciato per tentativo di corruzione a pubblico ufficiale….

FRANCESCA                        - Ma Marco lo sa?

MARIAGRAZIA                   - Questo non te lo so dire….

FRANCESCA                        - Ma allora papa’ non vuole la mia felicità…Non poteva abbozzare?

MARIAGRAZIA                   - Gue’…. Nun te permettere manco d’’o penzà…. Se tuo padre vuleva essere comme dici tu, nun c’era bisogno d’aspettà a tuo suocero… Tu devi essere fiera di tuo padre… come lo sono io…

ROBERTO                             - (Che sara’ entrato qualche attimo prima e avrà sentito il discorso) Mamma’, ma che papa’ è onesto miezo a tanti mariuole…Nun serve a niente….

MARIAGRAZIA                   - Tu è meglio ca nun parle proprio…. Se pateto ti dice delle cose è per spronarti ‘o vuo’ capi’….

ROBERTO                             - Ma chillo me fa sempe na schifezza… pure annanze ai miei amici, non è giusto…. (Dalla comune entra Filomena.)

FILOMENA                           - Mamma mia, e quanta mazzate ca se stanno danno fore ‘o circolo…

MARIAGRAZIA                   - Ma chi?

FILOMENA                           - Tutte quante, compreso vostro marito…. Pe nun parla’ ‘e Cicuzzo Braccio di Ferro… mazzate ‘a cecate…..

MARIAGRAZIA                   - Uh Gesu’! Robe’ va vide nu poco…(Roberto via per la comune) Filumè, ma pecche’ se stanno vattenno?

FILOMENA                           - Se ho capito bene, ‘o prufessore, qualche giorno fa, ha vennuto cierti quadre a Capa ‘e Mellone.

MARIAGRAZIA                   - A capa ‘e mellone?.... ‘O criminale?... Ma allora ‘o prufessore ‘e asciuto pazzo?

FILOMENA                           - E si nun è ancora pazzo, mo sicuramente addeventarra’ scemo cu è mazzate c’’o stanno danno ‘e guardiaspalle ‘e capa ‘e mellone….

MARIAGRAZIA                   - Ma Pascale mio che ce azzecca?

FILOMENA                           - Niente!... Ma s’e miso miezo isso e Cicuzzo p’’e spartere e ha abbuscato di riflesso. Chilli nun guardano ‘nfaccia a nisciuno… Figurateve, hanno vattuto pure a na femmena…Na certa Luisella…  L’hanno cumbinata malamente… Chella secondo me quanno si rimette, dopo ave bisogno ‘e nu chirurgo plastico,, l’hanno cumbinata brutta….

MARIAGRAZIA                   - Allora nun l’hanno fatto niente…. Chella è proprio accussi’….. Riguardo ‘o chirurgo plastico….. la’ ce vulesse nu carruzziero…

DALLA COMUNE ENTRANO, SORREGGENDOSI A VICENDA, PASQUALE, CICUZZO, IL PROFESSORE, LUISELLA E ROBERTO. A SOGGETTO PRENDERANNO POSTO SUL DIVANO.

MARIAGRAZIA                   - Pare che state turnanno ‘a na guerra….. Guarda lla’ gua’…(nota il vestito di Pasquale strappato in piu’ punti)… Mo nun ce sta proprio chiu’ niente ‘a fa’… Il tuo guardaroba si riduce ad un pigiama ed un cappotto…. Voglio vede’ come vai in ufficio…

PASQUALE                           - Invece di fare la spiritosa…. Vedete ‘e piglia’ nu poco d’acqua p’’o prufessore….

CICUZZO                              - E dentro metteteci un poco di veleno accussì ce ‘o luvammo a nanze a ‘st’imbecille…. Va a vennere ‘e quadre a Capa ‘e Mellone… Dicite vuoie se è normale…..

PASQUALE                           - (Al professore)… ‘O vero, ma comme v’è passato p’’a capa?....

PROFESSORE                       - Chille erano è meglie quadri che io abbia mai avuto…

PASQUALE                           - Figurammece chello ca ve ponno cumbinà gli altri vostri clienti….

CICUZZO                              - Amo’…. Comme te siente?....

LUISELLA                            - Niente di grave…. Qualche leggera ammaccatura….

FILOMENA                           - ( a Maria Grazia )Ah!!! Pircio’ avite ditte ca ce vuleva ‘o carruzziere? ( Poi notando le condizioni pessime del professore), Si, ma pure ‘o prufessore sta cumbinato malamente eh?....

PASQUALE                           - Chillo ha avute chelli mazzate… llà, si nun ce mettevemo nuie miezo a spartere, ‘o vero ‘o ccedeveno…

CICUZZO                              - Pascà, se l’è meritata sta leziona……

FRANCESCA                        - (Rientrando con un bicchiere d’acqua)… Ma vuie nunn’è ca state meglio….

CICUZZO                              - Ma almeno qualche mazzata io e Pasquale l’abbiamo data… qualche danno l’hanno subito anche loro, nun ve credite….

PASQUALE                           - E mica stevemo a guardà… Avisseve avuta vede’, come s’è dato da fare il nostro Braccio di Ferro…..

FILOMENA                           - ( Alludendo a Luisella)…. E Olivia?... Che faceva?....

LUISELLA                            - Come sarebbe a dire Olivia?

FILOMENA                           - Volevo dire, a signurina cca’….. collaborava?....

LUISELLA                            - E che ce azzecca Olivia?

FILOMENA                           - Non vi offendete…. Se lui è Braccio di Ferro, voi siete Olivia…

MARIAGRAZIA                   - (Spiegando) Olivia è la moglie di Braccio di Ferro….

PASQUALE                           - Il suo era come un augurio…. Per un vostro probabile e imminente matrimonio….

LUISELLA                            - (Rabbonita a Filomena)… Ah!....Volevate dire questo?...Allora va bene….

FILOMENA                           - E certo che era un augurio. (Poi con intenzione).. Voi non vi dovete fare brutta.. non dovete essere permalosa…..

PROFESSORE                       - ( Ancora intontito)… Ih che suddisfazione ca m’aggio pigliato… E quanta mazzate ca ll’aggio dato…

PASQUALE                           - Doie pezze ‘nfose ‘nfronte… ca sta delirando…..

PROFESSORE                       - Ll’ aggio cumbinate comme Santu Lazzaro… Poveri maronne, ma non mi sono saputo controllare…..

MARIAGRAZIA                   - Ma ‘e chi sta parlanno?

CICUZZO                              - ‘E chilli ca l’hanno cumbinato accussì….

PROFESSORE                       - … Ma pecche’ se so’ mmise mmiezo?.... Io vulevo vattere sulo a Cape ‘e Mellone… Eh, ma appena scengo ‘a ccà… è meglio ca nun se fa vede’……(Poi cambia tono)… Mamma mia ‘a capa…..(e sviene. Gli altri lo soccorrono fino a quando rinviene)… Ma ch’è stato? Dove mi trovo?... Mamma mia che ce hanno cumbinato…. Fuimmo fuimmo……

PASQUALE                           - Mo s’è ripreso. Va buo’ io vado a spogliarmi….

MARIAGRAZIA                   - Perche’, mo’ stai vestito?....

PASQUALE                           - …Un po’ strappato… ma una piccola sarcitura….

FILOMENA                           - Na sarcitura?......’On Pascà… vuie a n’atu ppoco state annudo…..

PASQUALE                           - E tu non guardare allora….

FILOMENA                           - Io?... E che ce sta a guarda’?.. Scusate Maria Gra’….

MARIAGRAZIA                   - Prego prego…. Quello mio marito pure l’ha avuta qualche botta ‘ncapo…

FILOMENA                           - Permettete allora, io me ne scendo…. S’è fatto mezzogiorno e ancora nunn’ aggio cumbinato niente….(ed esce)

CICUZZO                              - Certo ca chiste so’ nnummere…. Uno va ad una festa e corre ‘o rischio ‘e i’ ‘ospitale…..

PASQUALE                           - Vulisse juca’ ‘e nummere di’ ‘a verità…..

CICUZZO                              - Perche’ no?.... E se fossi in voi ne approfitterei per giocare.. me sento ca chesta è a vota bbona…( caccia di tasca un blocchetto e comincia  a scrivere) Dunque vediamo….

PASQUALE                           - Niente: è chiù forte d’isso… se non gioca se sente ‘e muri’….

MARIAGRAZIA                   - Ma a te che te ‘mporta?.... Solo perché non giochi tu, nunn’avessa juca’ nisciuno?

PASQUALE                           - E chi lo puo’ difre?   Puo’ essere che questa volta ti faccio contenta, pero’ invece di giocare al lotto, gioco al superenalotto….

PROFESSORE                       - Mica è fessa ‘a penzata. Il montepremi questa settimana è salito a 30 milioni di euro…. Qualcosa comm’a 60 miliardi delle vecchie lire…

MARIAGRAZIA                   - Mamma mia… ce penzate?.... Allora si che potrebbe cambiare la nostra vita….

PASQUALE                           - Io ho qualche dubbio…. I soldi non danno sempre la felicità… in special modo quando sono tanti….

MARIAGRAZIA                   - Uh! Guardate…. E allora nun ghiuca’…. Va a fernì che vinci e po’ te ‘ntuosseche…. Pasca’ nun ce sfottere….

FRANCESCA                        - Ca ‘è vvote a stiento riuscimmo a mettere ‘o piatto a tavola...

PASQUALE                           - Ma lo mettiamo…. Ci sta gente che neanche ci riesce….

MARIAGRAZIA                   - Niente nun ce sta niente a fa’…. Ce vulesse sulo nu miracolo p’’o fa’ cagna’ ‘e cervelle a pateto…..

ROBERTO                             - Ma a proposito ‘e miracule… Zi’ Manuele nunn’ è sagliuto ancora?

MARIAGRAZIA                   - Starra’ durmenno dint’’a cantina… annanzo ‘a na butteglia ‘e vino….

LUISELLA                            - Nooh! Che dicite?... Chillo pur’isso s’è menato ‘mmiezo ‘e mmazzate….

PASQUALE                           - Uh, Dio!... L’avessere mannato ‘ospitalo?....

ZI’ MANUELE                      - (Entra dalla comune anche lui malconcio)…Attenzione attenzione… Guardateme buono…. Attenzione attenzione….(Piagnucoloso).. M’hanno struppiato… (si accascia su una sedia)

PER QUALCHE ATTIMO SCENDE IL BUIO IN SCENA. Al RIACCENDERSI DELLE LUCI, IN SCENA PASQUALE IN PIGIAMA SI ACCINGE A SORSEGGIARE UN BUON CAFFE’ ACCANTO AL TAVOLO. DALLA STRADA SI ODONO VOSI CONCITATE E CONFUSE.

PASQUALE SI FERMA E PRESTA ATTENZIONE. DOPO ALCUNI SECONDI SUONANO RIPETUTAMENTE ALLA PORTA.

PASQUALE                           - Ma che sta succedenno? (va ad aprire. Torna seguito da Cicuzzo)… Ma ch’è stato Cicù?.... Che d’è st’ammuina?....

CICUZZO                              - Non mi dire che non sai ancora niente? Non mi dire che non hai sentito il giornale radio? Non hai visto il telegiornale….

PASQUALE                           - E chi s’’e vede?... Nunn’abbastano ‘e guaie mieie?....

CICUZZO                              - Pasca’, è uscito il sei al superenalotto…..

PASQUALE                           - Embe’?.... Hai vinto tu? Te staie sbattenno ‘e chesta manèra…

CICUZZO                              - No, ma sono stati vinti nel nostro quartiere. Pascà, so’ asciute ‘e nummere d’’e mazzate d’aiere…. Io ‘o dicette?...

PASQUALE                           - E tu? Non mi dire che non hai giocato?...

CICUZZO                              - Ho giocato si!!!! Ma non li ho giocati bene… ‘e capi’?

PASQUALE                           - (Con ironia)… Ma come? Proprio tu che conosci “la smorfia” come  la “Bibbia”… Non hai saputo giocare i numeri?

CICUZZO                              - Bravo, hai capito. E’ proprio per questo che sono venuto da te. Per chiederti un piacere…

PASQUALE                           - Non capisco….

CICUZZO                              - Pasca’: Sputeme ‘nfaccia….

PASQUALE                           - Sono tentato… ma si’ troppo ‘n’amico….. Piuttosto: si sa il vincitore chi è?

CICUZZO                              - Come no? Hanno gia’ miso ‘e manofeste pe’ tutt’’e strade… C’è stato pure il passaparola…. Ma comme Pasca’? E’ mai possibile ca nu crestiano vence 60 miliarde e dice: Signori e signore ho vinto al superenalotto trenta milioni di Euro?...

PASQUALE                           - Ah! Già. E i numeri? Quali sono?

CICUZZO                              - 55 la musica, 24 l’anniversario, 66 ‘a truffa….

PASQUALE                           - ‘A truffa?.... Quale truffa?

CICUZZO                              - Quale truffa?... ‘O quadro ca ‘o prufessore vennette a Capa ‘e Mellone….

PASQUALE                           - M’ero scurdato….

CICUZZO                              - Poi sono usciti 27 ‘appicceco, 38 ‘e mazzate.. e questi li ho presi..

PASQUALE                           - E l’ultimo numero?....

CICUZZO                              - L’ultimo numero ha spiazzato un poco tutti quanti perche’ è uscito 71 che sappiamo bene che significa…. Invece quasi tutti hanno preferito giocare 90 la paura che s’erano messi quanno ascetteno fore ‘e pistole….

PASQUALE                           - Ma tu vide nu poco… Nuie ch’avimmo pigliato tanti mazzate niente, e invece qualcuno che ha assistito….E che sape fa’ ‘e nummere… piglia chilli solde….Speriamo almeno che ha vinto qualche povero Dio…

CICUZZO                              - .. Questo è certo… Parche’ la schedina vincente è costata un solo euro….

PASQUALE                           - Ih che culo!... Scusa Cicu’, ma quando ci vuole ci vuole….

CICUZZO                              - Figurati. Sono pienamente d’accordo con te….Io me joco tutti ‘sti solde e chisto cu n’euro vence 60 miliardi…. Non c’è proporzione….

PASQUALE                           - Nun te piglià collera Cicu’… Diceva mia nonna: “ Nun chiammà triste ca peggio te vene “…

CICUZZO                              - Nooh! E ch’’o dici a fa’… Specie mo’ ca me so’ quase accasato… Pasca’ ma tu ci hai fatto caso come i detti di una volta non falliscono mai?  Piglia a me: Sfortunato al gioco, fortunato in amore….(si avvia per uscire)

PASQUALE                           - Già! Già!....( Cicuzzo esce di scena)( Rimasto da solo Pasquale comincia a tradire un certo nervosismo. Prende il biglietto con i numeri usciti dal tavolo)… 55, 24, 66….27…38…e 71….Addo’ sta’ chillu fuglietiello d’aiere? (Questa scena è da concertare con l’attore in scena. Alla fine trova il “foglietiello nella tasca dei pantaloni che aveva il giorno prima e confronta i numeri segnati con quelli sul biglietto che ha portato Cicuzzo. I numeri coincidono. Cambia espressione piu’ volte.)… Ma… speriamo che li ha giocati… (entra nella stanza dove dorme Roberto. Ne esce quasi subito rovistando nelle tasche del vestito di quest’ultimo)… Io lle dicette d’’e ghiuca’….ma chillo cu ‘a capa ca tene….Speriamo che non si è dimenticato… (finalmente trova il biglietto giocato.)… Mamma mia… oiccànno…(controlla i numeri giocati. Il vincitore dei sessanta miliardi è proprio lui)…Signore mio io ti ringrazio di aver bissato solo per me uno dei tuoi miracoli più famosi……La moltiplicazione dei pani e dei pesci…. Per me hai moltiplicato gli euro… Un euro trenta milioni di euro…Meglio così…. A me ‘o pesce nun me piace….(Sente girare la chiave nella porta di ingresso. Siede al tavolo tentando di assumere un atteggiamento tranquillo. Non ci riesce. Alla fine finge di mettere i pantaloni di Roberto)

MARIAGRAZIA                   - Nun me dicere ch’’he deciso ‘e ‘sci’ cu ‘o vestito ‘e Roberto?

PASQUALE                           - …Solo per scendere giu’ al circolo ‘na mez’oretta…

MARIAGRAZIA                   - Ma chillo è piccerillo, nun te va….

PASQUALE                           - Ll’aggio visto ncopp’’a seggia ccà fore e mi è venuto il pensiero… Ma effettivamente è piccerillo….

MARIAGRAZIA                   - Se sarrà spugliato ccà ffore…. Chisa’ a che ora è turnato stanotte?... Pascà…. Ma che è? Io nun saccio comme te veco?...

PASQUALE                           - Sto’ penzanno a chillo ch’ha vinciuto ‘o supernalotto….

MARIAGRAZIA                   - Ah, hai saputo?.... L’ha vinciuto uno d’’o quartiero…

PASQUALE                           - Me l’ha detto Cicuzzo….

MARIAGRAZIA                   - Già è stato ccà?.... Isso mettette ‘mmiezo ‘e fa ‘e nummere, e po’ nun s’’e ghioca?

PASQUALE                           - Ha sbagliato a giocarli…. Proprio fesso….( suonano alla porta. MariaGrazia va ad aprire e torna in scena seguita da una agitatissima Filomena)…. Ma ch’è stato Filume’?

FILOMENA                           - Faciteme assetta’… Io mo’ moro…..

MARIAGRAZIA                   - Ma ch’è stato se po’ sape’?...

FILOMENA                           - Mo subbeto v’’o dico…. Pero’ prima….. don Pasca’?... No vui no. Vuie MariaGra’:… Sputatemi in faccia!!

PASQUALE                           - Ma che è diventato nu lavoro a domicilio. Prima Cicuzzo e mo’ Filumena…..Pure tu hai sbagliato a giocare?....

FILOMENA                           - Sbagliato? Sbagliato?.... Io era meglio ca murevo ‘e latte…. Guardate ccà…. (prende un biglietto dalla tasca del camice e lo da a Pasquale)… Vuie avite capito niente?

PASQUALE                           - Era meglio si ca murive ‘e latte figlia mia….’He capito MariaGra’? Per un punto ha perso il sei… 55, 24, 66, 27, 38 e 71…. Essa tene: 56, 25, 67, 28, 39 e 72…..

MARIAGRAZIA                   - Nientemeno?

FILOMENA                           - Avite visto?... Dicite vuie: aggio ragione ‘e chiagnere o no?....

PASQUALE                           - E va buo’, mo te fai veni’ na cosa…

FILOMENA                           - … Ma come si fa a indovinare sei numeri? Io non ne ho idea…

PASQUALE                           - Ci vuole fortuna…..

MARIAGRAZIA                   - Mo’ accussì se chiamma? Fortuna?... Pascà, pe’ vencere sissanta miliardi ce vo’…..

PASQUALE                           - ….Ah….Non essere volgare!…..Ci vuole fortuna si, ma un poco pure bisogna saper giocare…. Vedi Filome’ tu è vero che hai giocato i sei numeri che venivano dopo quelli che sono usciti….Ma in fondo i tuoi numeri non c’entrano niente con quelli usciti….

MARIAGRAZIA                   - Guardate chi parla…. Tu non hai mai giocato niente… mo se ne vene cu chest’Arca ‘e scienza…..

PASQUALE                           - Non ho mai giocato ed ho fatto bene…. Alla fine sommando tutti i soldi che non ho giocato, è come se avessi vinto ti pare?

FILOMENA                           - Belli fatte! Ma chi vi dice ca nunn’avisseve vinciuto qualche volta?

PASQUALE                           - E chi vi dice, invece, che di nascosto non ho giocato qualche volta e ho pure vinto?

MARIAGRAZIA                   - E poi io nunn’’o sapevo?

PASQUALE                           - Se giocavo di nascosto, comme ‘o ssapive?

FILOMENA                           - E intanto mo chisto c’ha vinciuto tutti ‘sti solde chi sa’ che sta facenno…..

PASQUALE                           - Po’ essere pure ca è muorto cu ‘n’infarto che te cride?...

FILOMENA                           - Trenta milioni di euri…..don Pasca’, ma quanto so’ 30 milioni di euri?

PASQUALE                           - 30 Milioni di EURI?!?! Paricchi, paricchi…..

MARIAGRAZIA                   - Euro, no Euri….

FILOMENA                           - Uno euro…ma tanti EURI…

MARIAGRAZIA                   - Chesto pure è ‘o vero: ancora nun se sape se si deve dire euri o euro.

FILOMENA                           - Vuie che facisseve si vincisseve tutte sti solde?...

PASQUALE                           - Io?... Se avessi vinto questi soldi? Niente!!! Perfettamente niente. Chiaramente non lo direi a nessuno…..

FILOMENA                           - Nemmeno a vostra moglie?

PASQUALE                           - Nemmeno a lei.

MARIAGRAZIA                   - Filome’?... Hai visto in che considerazione mi tiene mio marito?

PASQUALE                           - Ma lo farei per te. MariaGra’, se io ti dicessi di aver vinto 30 milioni di euro, o euri comme cacchio se dice… Tu potresti anche morire sul colpo….

ZI’ MANUELE                      - ( Dalla sua stanza)… Oggi mi sento come un leone. Mi sento veramente in forza. Ieri m’hanno pigliato all’improvviso…. Stevo nu poco stunato… ma fra poco scendo e faccio scomparire tutti i Filistei.

FILOMENA                           - Allora dovreste trasformarvi in Sansone?...

ZI’ MANUELE                      - Filume’? Ma stai durmenno…..Ma perche’ cosi’ chi sono?

FILOMENA                           - Sansone?

ZI’ MANUELE                      - Eh! Ma perche’ non mi hai riconosciuto? Non li vedi i muscoli? (poi sottovoce) Tu non è che devi vedere proprio veramente i muscoli di Sansone…Te li devi immaginare… Tutti i maghi tengono il palo hai capito?  Mo te faccio n’ata vota ‘a domanda: Filomena chi sono io?

FILOMENA                           - Sansone!!!!!

ZI’ MANUELE                      - Brava! Come l’hai capito?

MARIAGRAZIA                   - Zi’ Manue’ per piacere: Nun mettite in croce a sta povera Filumena.

ZI’ MANUELE                      - Mettere in croce…. Volete dire che sono un centurione romano?

MARIAGRAZIA                   - No! Site nu scassambrella…. Scendete a farvi una bella passeggiata.

ZI’ MANUELE                      - Non posso ancora… Aspetto Dalila…aggia asci’ cu essa… Chiamatemi quando viene (ed entra di nuovo nella sua stanza)

MARIAGRAZIA                   - Chisto peggiora sempre di piu’…Non ti offendere eh Pasca’? (suonano alla porta) Filome’ ti dispiace?

FILOMENA                           - P’ammor’’e Ddio! (va ad aprire. Torna quasi subito con una espressione a dir poco terrorizzata)

MARIAGRAZIA      - Ma chi è Filume…..Pare ch’he visto ‘o Diavolo…(Filomena fa segno che si è sbagliata di poco)… Fai entrare…( grande è la sorpresa di Maria Grazia nel vedere al di la dell’uscio Eduardo Galletti il famigerato ‘’Cape ‘e Melone’’con un grosso involucro  sotto il braccio)

CAPA ‘E MELLONE            - …Buongiorno!!! Diavolo proprio no… ‘O diavolo tene ‘e ccorne, ‘a coda….

MARIAGRAZIA                   - Ma io volevo dire in senso….

CAPA ‘E MELLONE            - Non dovete mica giustificarvi….(poggia sul tavolo il grosso involucro che porta con sé)…. Don Pasquale carissimo… alcuni amici mi hanno detto che ieri, durante quella piccola rissa davanti al circoletto, voi per mettere pace…. Ci avete rimesso l’unico vestito che avevate…. Io appena saputo… ho provveduto a favorirvi…

PASQUALE                           - Ah!.... Ma accomodatevi prego. Non capisco voi che c’entrate col mio vestito… Sono stato io uno sciagurato… Comunque non dovevate incomodarvi….

CAPA ‘E MELLONE            - … Per un vestito?... E che è? Mi sono permesso di scegliere io il taglio e il colore…. Guardate che è di grande marca… Voi difficilmente avreste potuto comprarlo….

MARIAGRAZIA                   - (Che ha letto il tono di sfida sia di Capa ‘e Mellone, sia di Pasquale, cerca di alleggerire la tensione)… Gradite una tazza di caffè?

CAPA ‘E MELLONE            - Posso mai dire di no ad una donna come voi…Un caffe’ non si puo’ rifiutare….E poi come lo fate voi…..

PASQUALE                           - Perche’ avete gia’ avuto il piacere di prendere un caffe’ in casa mia?.....

CAPA ‘E MELLONE            - No, è la prima volta… ma spero che non sia l’ultima. Voi siete persone squisite… che vanno conosciute un poco alla volta…. Persone come voi, e specialmente come vostra moglie, vanno conosciute fino in fondo… E’ giusto?

PASQUALE                           - Mia moglie va conosciuta fino in fondo?...

CAPA ‘E MELLONE            - Eh! Ma perche’? Non siete d’accordo?

PASQUALE                           - Certo, se fosse na zoccola come la vostra signora e come vostra sorella….

CAPA ‘E MELLONE            - …Non ho capito?!...

FILOMENA                           - Beh! Io me ne scendo… devo andare a messa….quella inizia alle 11

PASQUALE                           - E vai a quella di mezzogiorno…. Accussi’ te siente pure a supplica. (A capa ‘e mellone)… Dicevo che a differenza di mia moglie, che è una femmina onesta, tua moglie, insieme a tua sorella, è una zoccola, (Non da il tempo a Capa ‘e Mellone di realizzare che lo colpisce con uno schiaffo) Omm’’e mmerda!! (E poi con una rabbia che non gli appartiene lo riempie di schiaffi pugni e calci fino a farlo sanguinare)

RICHIAMATI DAL GRAN CHIASSO, DALLE LORO STANZE ESCONO FRANCESCA, ROBERTO E ZI’ MANUELE. ROBERTO CERCA DI FERMARE IL PADRE  COME FILOMENA E FRANCESCA CERCANO DI TENERE CAPA ‘E MELLONE. MA MARIAGRAZIA LO IMPEDISCE FACENDO IN MODO CHE PASQUALE CONTINUI A PICCHIARE IL MALCAPITATO.

CAPA ‘E MELLONE            - ( Che a stento si regge in piedi)…. Sta bene…. Mi hai preso di sorpresa… stai dint’’a casa toia… Ma non finisce qui… hai capito? Preparatevi a sfrattare… Tutte quante…. A poggioreale tutte quante, e a spese mie naturalmente….. (verso la comune)… Luvateve ‘a nanze, spustateve… faciteme passa’….(a soggetto via)

PASQUALE                           - ( Adesso anche lui si sente confuso. Non crede a quello che ha fatto. Tutti lo guardano in silenzio Un po’ con ammirazione un po’ sorpresi) Avete visto?.... Mo’ credo ca nun se farra’ vivo per un bel po’…( e si accascia su di una sedia accanto al tavolo)…

ZI’ MANUELE                      - Atenzione attenzione… questo è un miracolo… ma non l’ho fatto io, bensì mio nipote, che io qui, davanti a tutti voi nomino mio unico e degno erede…(Toglie di dosso a se tutto quello che ha e lo passa a Pasquale. Tutti ridono e applaudono sia Zi’ Manuele che Pasquale.)

FILOMENA                           - Beh! Adesso è meglio che me ne scendo… Se no me perdo pure a messa ‘e mieziuorno…. Complimenti don Pasqua’… me site piaciuto. (sotto la comune) Ih che ce teneva annascunnuto…(via)

MARIAGRAZIA                   - Pasca’?... Ma nun ce pienze a chello ch’’he fatto?..

ROBERTO                             - ‘O vero papa’…. ‘He ntiso ch’ha ditto?....

FRANCESCA                        - Addo’ ce iammo a mettere?....

ZI’ MANUELE                      - Non contate su di me… Ormai il mago è lui…..

PASQUALE                           - Nun ve ne ‘ncarricate…. Capa ‘e Mellone qua non tornerà per un bel pezzo… Doppo chello c’ha avuto non avrà il coraggio di farsi vedere per il quartiere….

MARIAGRAZIA                   - … Io nun ce credo…. Che ne sape ‘a gente ‘e chello ch’è succieso?

PASQUALE                           - Quanto sei ingenua…. Secondo te perche’ ho fatto rimanere pure Filomena?.... Chella mo’ ha gia’ informato tutto ‘o quartiere….

PROFESSORE                       - ( Entrando quasi di corsa dalla comune seguito da Cicuzzo e Luisella )… Buona domenica a tutti!!! Ma è ‘overo chello ch’ha ditto Filumena?...

CICUZZO                              - Pascale ha fatto niro niro a Capa ‘e Mellone?...

ZI’ MANUELE                      - ‘E bbi’ lloco ‘e Filistei…..

PASQUALE                           - No Zi’ Manue’…. Chisti songo ‘e cavalieri della tavola rotonda…

ZI’ MANUELE                      - E io chi so’?

PROFESSORE                       - Non potete essere che mago Merlino…

ZI’ MANUELE                      - No, nun me piace mago Merlino…. E poi adesso il mago è lui, l’aggio fatto mio erede….

CICUZZO                              - E allora siete Re Artu’!!!

ZI’ MANUELE                      - Re Artu’… si, me piace re Artu’….

LUISELLA                            - Don Pasqua’, complimenti anche da parte mia. Ma diciteme na cosa: io ieri vedendo come menaveve ‘e mazzate, anzi, comme ‘e pigliaveve tutt’’e tre o quatto…. Comm’è ca siete riuscito a fa’ stu’ ppoco?

PROFESSORE                       - ‘O vero: comme avite fatto?

CICUZZO                              - Addo’ ‘e pigliato a forza e ‘o curaggio?

ZI’ MANUELE                      - Allora non mi sono spiegato? E’ un mago….

PASQUALE                           - France’ a papa’… vide si ‘a porta sta chiusa buono…(Francesca esegue)…

CICUZZO                              - Gia’ stai facenno ‘e vierme mo’?

PASQUALE                           - Non voglio che quello che sto per dirvi ‘o putesse sentere qualcuno che non è dei nostri…( Li chiama intorno a sé)….Il biglietto vincente, l’ho giocato io, i sessanta miliardi…li ho vinti io…( Tutti ammutoliscono)… Ma che è? Non dite niente?...

CICUZZO                              - Pasca’? Ma ‘o ssai che ci ho quasi creduto?.... L’he fatta buono ‘a parta….

PROFESSORE                       - Pure io ci ho quasi creduto…. Pasca’ nunn’’è ciorta toia….

LUISELLA                            - Come potete vincere se non giocate mai?

PASQUALE                           - Robe’? Che ti ho dato ieri?

ROBERTO                             - Un euro per giocare al superenalotto… Nun me dicere che sono usciti?

PASQUALE                           - Tutt’’e sei…(caccia il biglietto dalla tasca) Ecco qua il biglietto… (Lo da a Cicuzzo)…

CICUZZO                              - (Controlla. Poi quasi senza voce.) E’ ‘o vero. Pasquale ha vinto…

DOPO UN ATTIMO DI SILENZIO IN CUI TUTTI SI GUARDANO NEGLI OCCHI, ESPLODE UNA GIOIA GENERALE. TUTTI ABBRACCIANO PASQUALE COMPLIMENTANDOSI CON LUI E NESSUNO SI ACCORGE CHE AL LATO SINISTRO DELLA SCENA, DA SOLA, MARIAGRAZIA CERCA DI DIRE QUALCOSA MA NON CI RIESCE E SVIENE. IN QUESTA CONFUSIONE GENERALE CALA LA TELA.

                                                        FINE PRIMO ATTO

 

 

SECONDO ATTO

Stessa scena del primo atto ma la casa  non è più la modesta abitazione di prima bensì la casa di un miliardario,  arredata  diversamente e che ostenta ricchezza in ogni angolo. Sono trascorsi tre anni dalla vincita al superenalotto, e come previsto da Pasquale, i soldi, specie se tantissimi, non danno sempre la felicita’. Infatti Francesca contro il volere del padre ha sposato Marco ma dopo appena sei mesi ha divorziato. Roberto, coi soldi regalatigli da Pasquale è partito per fare il giro del mondo e ogni tanto manda una cartolina o una lettera da un posto diverso. MariaGrazia per la gioia della vincita, ha avuto un ictus, fortunatamente in forma leggera, ma che le ha in qualche modo recato danni alla gamba sinistra costringendola a camminare con una gruccia. Pasquale stesso ha avuto problemi con la legge e si trova ora agli arresti domiciliari. In scena il professore e l’avvocato Squaglietti. Quest’ultimo difende Pasquale dall’accusa di bancarotta fraudolenta ed associazione a delinquere.

PROFESSORE                       - Avvoca’? Voi fate un grosso errore. State rinunciando ad un’opera del grande maestro Scippetti…..La quotazione oggi è intorno ai 20.000 euro… Io per tremila euro v’’o sto’ regalanno….

SQUAGLIETTI                     - E io stu’ regalo non lo voglio. Prufesso’ mi sembra giunto il momento di calmarvi un poco. Io nun saccio chiu’ addo’ l’aggia mettere ‘e quadre vuoste… Stanno perfino in cantina….

PROFESSORE                       - Voi avete ragione. Chi vi dice di no?  Ma ragionate:… Un’altra occasione così quando vi capita più? Uno Scippetti a 3000 euro… Avvoca’? Togliete qualche altra bottiglia dalla cantina e ‘nfizzatece pure ‘o Scippetti…

SQUAGLIETTI                     - Prufesso’….io stu’ Scippetti nunn’’o voglio proprio… Nun me piace va be’?

PROFESSORE                       - Nun ve piace!?!

SQUAGLIETTI                     - Nun me piace!

PROFESSORE                       - ‘O Scippetti?!?

SQUAGLIETTI                     - ‘O Scippetti!!

PROFESSORE                       - Va bene. Se è così, rispetto la vostra posizione.

SQUAGLIETTI                     - Bravo!....(Riprendendo a leggere i suoi appunti) E mo’ scusate….

PROFESSORE                       - (Lo guarda. Comincia a girare per la stanza. Poi torna alla carica)… Però….

SQUAGLIETTI                     - ( Gridando) Nunn’’o voglio!!!!!!!

PROFESSORE                       - Ehhhhh!... E c’è bisogno di gridare in questo modo?... Non vi piace? E basta dirlo….

SQUAGLIETTI                     - Mo v’’o scasso ncapo ‘o quadro e nun se ne parla chiù…

FILOMENA                           - ( Entrando portando il caffe’ per i due)… Prufesso’?... Ma addo’ ‘e pigliate tutte sti quadre? Nunn’è ca tenite pure vuie ‘a bacchetta magica comme a Zi’ Manuele?....

PROFESSORE                       - Ma a te chi t’’o fa fa’?... Vedete come va il mondo oggi giorno?... Una serva…

FILOMENA                           - Serva a chi? Io sono una donna di servizio semmai….

SQUAGLIETTI                     - O meglio ancora “ collaboratrice domestica”

FILOMENA                           - ( Sorpresa piacevolmente)… Ma chi io?...Io sono una… come si dice… una……colla…..colla…

PROFESSORE                       - Brava: Si’ nu  ‘cato e colla!!!!

FILOMENA                           - Prufesso’?.... Embe’ Cato ‘e colla a me?

PROFESSORE                       - Scherzavo…. Tu dicevi colla colla e io ho fatto la battuta…

FILOMENA                           - Ma nun avite fatto ridere a nisciuno… Io vulevo dicere comm’ha ditto l’avvocato…. Comm’è avvoca’?

SQUAGLIETTI                     - Collaboratrice domestica.

FILOMENA                           - Eh! Chesta cosa cca’… Io lo so che nun cagna niente… Sempe’ ‘e servizie aggia fa’…Ma mi sento più importante…

PROFESSORE                       - Comunque il fatto che ti senti piu’ importante nun t’adda fa fa’ a scustumata:… ‘E quadre…‘a bacchetta magica….Nunn’aggio capito.

SQUAGLIETTI                     - ( Intervenendo).. Va be’ Prufesso’, in fin dei conti, la domanda fatta da Filomena, in fin dei conti, non poggiava sulla questione critica, ma sull’abbondanza di questa vostra ricca e prosperosa attività. ( a Filomena) ... E’ questo che volevi dire?

FILOMENA                           - ( BREVE PAUSA)…. Ma fate voi avvoca’…. Io mi fido…

SQUAGLIETTI                     - (Al Professore)… Quindi la risposta non va sull’ignoranza,che si presume tale, della suddetta qui presente, ma bensi’ sulla provenienza di tanta profiqua produzione.

FILOMENA                           - (Allibita)… Mamma d’’o Carmeno…. Don Pasquale s’ha scigliuto ‘o vero nu grande avvocato….(campanello interno. Filomena va ad aprire)

SQUAGLIETTI                     - Ma che?... Cosa ho detto di tanto eclatante? Ho semplicemente fatto presente che la questione poggiava su basi diverse…Quest’è!!!

PROFESSORE                       - Come dite voi avvoca’. Ma rispetto alla produzione prolifica… Tengo a precisare che tutti i quadri che vendo sono firmati da artisti di chiara fama. E basta guardare e leggere i vari cataloghi per rendersene conto. Certo ci sta pure il quadro commerciale.. diciamo….

CICUZZO                              - (Dalla comune seguito da Luisella. I due sono di ritorno dal viaggio di nozze)… Appezzottato….

PROFESSORE                       - Gue’… Guarda chi ce sta….. Cicuzzo e Luisella… I freschi sposi… Bentornati (Saluti a soggetto)… Filome’… avverti gli altri….

CICUZZO                              - Avvoca’….. Vi ha venduto un altro pezzotto?

PROFESSORE                       - Ma qua’ pezzotto?! Nun si’ manco arrivato…..

CICUZZO                              - Ma quello l’avvocato lo sa: E’ legge di natura, non tutti i cavalli sono purosangue… ci sono anche quelli da tiro….che poi sono anche piu’ importanti dei primi… e gia’, perche non avendoli pagati molto, quando li rivendono ci guadagnano abbastanza…. Prufesso’, manco ‘a vulite ferni’ cu ‘sti quadre…

PASQUALE                           - (Dalla destra aiutato da Filomena sorreggono MariaGrazia)… ‘E spuse belle….(saluti con tutti)… Cicu’, nun si’ manco arrivato… già t’’emiso a duetta’ cu ‘o prufessore….

CICUZZO                              - MariaGra’?... Come va?...

MARIAGRAZIA                   - Come mi vedete….

PASQUALE                           - Oggi ha un’altra visita… Un Santone guaritore… vedimmo si è ‘a vota bona….

CICUZZO                              - Pasqua’… indovina?.... Finalmente ho vinto al lotto…

PASQUALE                           - Manco t’’o lieve ‘o vizio d’’o gioco?... Mo sei ammogliato….

LUISELLA                            - E che fa?... Lui puo’ giocare quando vuole…. Io sono una moglie ubbidiente e fedele… e cosi’ devo essere sempre…. ‘O dicette pure ‘o preveto ca ce spusaie…..

FILOMENA                           - E’ proprio ammaestrata…

LUISELLA                            - Professo’ questo quadro pure lo vendete?

PROFESSORE                       - Perche’…..vi puo’ interessare?..... Vi faccio fare un affare…

LUISELLA                            - Cioe’… quanto mi costerebbe?....

PROFESSORE                       - Solo 4000 euro…. È uno scippetti….

LUISELLA                            - E io spengo 4000 euro pe cummiglia’ nu scippo cu nu scippetto?

PROFESSORE                       - Non ho capito?!....

LUISELLA                            - No, siccome ‘a casa, nfaccia ‘o muro d’’a stanza ‘è pranzo ci sta un pezzo di parato strappato…. ‘o vulevo cummiglia’ cu nu quadro…. Ma costa troppo….(tutti ridono)….

CICUZZO                              - Prufesso’, nun ve pigliato collera… gliel’ho detto io per farvi uno scherzo…. Pe ce fa’ na resata….

PROFESSORE                       - Ma ‘a putisseve pure ferni’ mo’….. Nun ‘o vulite ‘o quadro, nun v’’o pigliate… Ma pensate a tutti i grandi affari che avete fatto con me…. Avvocà?.... Dite voi, quanti regali vi ho fatto coi miei quadri…

SQUAGLIETTI                     - Professo’…. Per i regali, come li chiamate voi…. Io finora ho speso una fortuna…. Anzi per ogni regalo fattomi da voi ho sempre pagato piu’ del valore dell’opera stessa, per cui non si puo’ parklare proprio di regalo….

PASQUALE                           - Ma di Pacco! E’ questo che volevate dire avvoca’?....

SQUAGLIETTI                     - In un certo senso….

PASQUALE                           - (Agli altri)… Beh, adesso perdonatemi, ho da dire delle cose all’avvocato…(Si apparta con l’avvocato mentre gli altri parlano fanno gruppo tra di loro e parlano a bassa voce)… Allora, Avvoca’? Ci sono novità?

SQUAGLIETTI                     - Tra non molto cadra’ sicuramente l’accusa nei vostri confronti di associazione a delinquere, poiche’ al momento dell’irruzione dei carabinieri in casa vostra eravate solo con Peppino Lofierro… infatti i due pregiudicati che riuscirono a squagliarsi non sono stati mai presi e quindi non ci sono testimoni … in pratica vuol dire che voi con Peppino Lofierro potevate anche prendere semplicemente il caffe’… mi sono spiegato?

PASQUALE                           - Insomma…… Ma io vulesse sape’ ch’aggio fatto ‘e male….

SQUAGLIETTI                     - Avete vinto 60 miliardi….questo è tutto….

PASQUALE                           - Embe’?... A chi aggio acciso?

SQUAGLIETTI                     - Materialmente a nessuno…. Ma moralmente…. Avete fatto una carneficina…. L’invidia don Pasqua’…. Avete detto niente?... Le gelosie… nascono gli inciuci…. Passa la parola… passanno passanno ‘e parole cagnano…. E alla fine arriva tutta un’altra cosa… controlli, spie, appostamenti…. E finisce che se incontrate per la strada un delinquente qualsiasi e lo salutate…. Chillo ‘o juornio appriesse fa na rapina… voi avete parlato con lui…. E risultate suo complice… prove, controprove…. Nun se fernesce chiu’….

PASQUALE                           - Pe’ saluta’ a nu crestiano?.... Ma siamo arrivati veramente ca nun se po’ chiu’ campa’?....

SQUAGLIETTI                     - Ma fortunatamente ci sono io per voi….. Dovete pazientare solo pochi giorni ancora…..

PASQUALE                           - E speriamo bene…. Io nel frattempo nun saluto chiu’ a nisciuno… Saccio chi me vo’ bene e chi me vo male?....

SQUAGLIETTI                     - Bravo!... Ah mo me scurdavo….. Capa ‘e Mellone è uscito da galera proprio ieri… Io fossi in voi mi aspetterei una sua visitina…. Non credo proprio che abbia digerito la faccenda di tre anni fa…. Stateve accorto Pasqua’….

PASQUALE                           - E se mi viene a fare visita io qua sto. Gli offro lo stesso caffe’ dell’altra volta…anzi questa volta glielo do’ corretto….

SQUAGLIETTI                     - Io vi ho avvisato per mettervi sul chi va la!... Adesso vi lascio che devo correre in tribunale…

PASQUALE                           - Vi accompagno alla porta….(Squaglietti saluta gli altri ed esce con Pasquale dalla comune)

LUISELLA                            - ( Mostrando delle foto a MariaGrazia e agli altri)… Ecco qua… qua stavamo in Egitto…. Guardate a Ciuciu’ mio ncopp’’o cammello… quant’era bello….

MARIAGRAZIA                   - Bello overo…Filume’ guarda comm’è bellella chesta scignetella arèt’’a Cicuzzo…

FILOMENA                           - Che dicite? Zitta, chella è Luisella….

MARIAGRAZIA                   - Nientemeno?... Cu chella pezza ncapa nun l’avevo riconosciuta….

LUISELLA                            - Ciuciu’? Te ricuorde che risate quanno se struppaie o cammello pecche’ involontariamente ‘o cugliste cu ‘o vraccio ‘e fierro?...

PROFESSORE                       - Struppiaste ‘o cammello?...

LUISELLA                            - Chillo svenette….

PROFESSORE                       - ‘O cammello svenette…

CICUZZO                              - No, no ‘o cammello..’o beduino…

FILOMENA                           - Che d’’e mo’ stu beduino?

LUISELLA                            - ‘O padrone d’’o cammello…..

PROFESSORE                       - ‘O cammello acchiappaie ‘a botta e ‘o beduino svenette?

MARIAGRAZIA                   - Forse p’’o dispiacere….

FILOMENA                           - ….O se mettette paura….

LUISELLA                            - Nossignore!... ‘O beduino steva  arèt’ ‘o cammello…. Ciuciu’ mio colpette ‘o cammello?... ‘O cammello p’’o dulore menaie nu cavece e cugliette ‘o beduino…. E chisto svenette…

PROFESSORE                       - Secondo me, quanno avete lasciato l’Egitto avranno appicciato ‘e cannele annanzo ad Allah…. Vui site duie castighe ’e Ddio…

CICUZZO                              - E che è colpa nostra?... Ma vuie siete mai andati sul cammello… Chilli te fanno veni’ avutamiente ‘e capa e ‘avutamiente ‘e stommaco… te pare ‘e sta dint’’a na varca miez’’o mare in tempesta. Un movimento sbagliato ‘e lle dette ‘o vraccio arèta ‘a capa… Il resto lo sapete…..(campanello interno)

LUISELLA                            - …Beh!.. E mo’ ce ne vulimm’j’ ciuciu’? S’è fatto tarde… ‘O riesto ce ‘o cuntammo ‘a prossima vota…

FILOMENA                           - Ce facimmo ‘ati doie resate…

FRANCESCA                        - ( Annunciando).. E’ arrivato ‘o Santone…

CICUZZO                              - Aspettammo che dice ‘o Santone e poi ce ne andiamo…

SAVERIO                              - (Indossa una lunga tunica bianca. Ma dal suo modo di parlare si capirà subito che si tratta di un ciarlatano. Entra sorridente, seguito da Abdul suo assistente.) Pace e bene…. Bene e pace… A tutti i presenti ma anche agli assenti che anche se assenti non significa che non sono qui….

ABDUL                                  - Stanno ccà…. Stanno llaà…. Stanno a llà… stanno accà…

PASQUALE                           - Indovina dove sta…. Accuminciammo buono…

MARIAGRAZIA                   - Finalmente siete arrivato…. Si se trattava d’’o Papa, non si faceva attendere come voi…

SAVERIO                              - Ma isso viaggia cu l’elicottero… nuie a ppere…

ABDUL                                  - …E ‘a strada è longa….longa è ‘a strada….mica è corta….corta nunn’è….

PASQUALE                           - (A Saverio)… Lui è il vostro assistente?

SAVERIO                              - Non si vede?

ABDUL                                  - Sono l’assistente o non sono l’assistente?... Chi lo puo’ dire? Chi lo può dire?.....

FILOMENA                           - Va buo’ nun fa niente… Site vuie o nun site vuie….Mo’ fa’ n’at’’indovinello….

MARIAGRAZIA                   - Comunque vi aspettavamo piu’ presto…

SAVERIO                              - Ve l’ho detto noi veniamo a piedi…. Tengo i piedi pieni di vesciche (ad Abdul) Mo’ ca ce ne jammo ‘a cca’, passammo p’’o miedeco…

PASQUALE                           - Passate addo’ ‘o miedeco?

SAVERIO                              - Eh si…. Me conviene…. Lui gia’ sa quello che deve fare…

PASQUALE                           - Ma come? Vuie guarite a ggente e ghiate addo’ miedeco?

SAVERIO                              - Che c’entra? A me se tratta ‘e na cosa ‘e medicina… una pomata, un unguento… chillo è d’’o mestiero… Invece io intervengo con i miei poteri quando la medicina non puo’… E’ chiaro?

PROFESSORE                       - Giusto! Pasca’ ave ragione ‘o Santone.

PASQUALE                           - Ma cu stu problema che tenite nun dico ca v’avissev’’attrezzà come fa il Papa…cioè con l’elicottero… ma non so, un motorino?

SAVERIO                              - A duie nun se po’ ghi’..

ABDUL                                  - E po’ ce vo’ ‘o casco…

FILOMENA                           - Cu ‘e monopattine…. Mo’ s’aùsa…

MARIAGRAZIA                   - Sentite, ma mo’ avite fa’ sti discussione?... Che ne dicisseve è me guarda’ nu poco ‘a coscia?

SAVERIO                              - .. E comme no?.... V’’a voglio guarda’ ‘a coscia…..

ABDUL                                  - E pure io….

PASQUALE                           - Pure vuie avit’’a guarda’?....

ABDUL                                  - Io sono l’assistente e devo assistere…..

SAVERIO                              - Io direi di procedere senz’altro….(Dopo aver fatto distendere MariaGrazia, a soggetto eseguirà delle azioni tipiche da Santone.Poi, alla fine.)… Comme se chiamma ‘a signora?....

PASQUALE                           - Mariagrazia….

SAVERIO                              - … Mariagrazia, alzati e cammina…..

PROFESSORE                       - L’avite pigliata pe’ Lazzaro?...

ABDUL                                  - Silenzio! Il maestro sa quello che fa….

SAVERIO                              - Se con questo non abbiamo ottenuto alcun risultato… vuol dire che ci vuole solo un miracolo….

PASQUALE                           - E noi per questo vi abbiamo chiamato.

SAVERIO                              - E che faccio ‘e miracule io?... Io sono un guaritore…

ABDUL                                  - Lui fa i miracoli?... No, lui non fa i miracoli… e se lui non fa i miracoli…. Chi puo’ fare i miracoli? Dite voi…

PROFESSORE                       - Ma chisto ne fa tutti indovinelli….

ABDUL                                  - (Gridando all’orecchio del Professore)… Il Padreterno!!!!

PROFESSORE                       - .. Ca nun te fa passa’ nu guaio…. Vide che zumpo ca m’ha fatto fa’?.....

SAVERIO                              - Adesso solo il tempo puo’ dire la sua. Se avete fede potete sperare… Noi adesso andiamo perche’ altri sofferenti ci aspettano…

PASQUALE                           - E per il disturbo quanto vi dobbiamo?

SAVERIO                              - Ma quale disturbo?

PASQUALE                           - No, che significa?... Dite cosa dovete avere…mica lavorate gratis..

SAVERIO                              - Appunto. Io dicevo: Quale disturbo?! Azzo’ ‘o disturbo… Io a n’atu ppoco m’abbruciavo tutt’’e mmane… il Disturbo….

PASQUALE                           - Va bene dite….

SAVERIO                              - Sono duemila…

PASQUALE                           - Duemila?...Duemila cosa?

MARIAGRAZIA                   - Ma come che cosa Pasca’? Duemila euro… Che avive capito? Duemila lire?

PASQUALE                           - Duemila Euro pe te mania’ nu poco ‘a coscia…. E si te faceva aiza’, quanto ce vuleva?....(Dando i soldi a Saverio)… Voi certamente appartenete a quella categoria di Santoni che preferiscono quasti biglietti alle candele e ai fiori, è vero?

SAVERIO                              - Ma perche’? Voi mangiate fiori e candele?

ABDUL                                  - Mangiate fiori e candele o mangiate carne e pesce e pasta asciutta, certamente mangiate carne certamente mangiate pesce certamente mangiate pasta asciutta….

PASQUALE                           - Nenni’, mo’ t’aviss’’a sta’ zitto pero’…. Me stai attaccanno ‘e cervelle….(poi a Saverio)… Io nun capisco che v’’o purtate a fa’ appriesso… Ma a che ve serve?

SAVERIO                              - E’ Per le coreografie….

FILOMENA                           - Ah! Isso fa ‘e coreografie?.... Io tengo ‘a prenotazione p’’a settimana prossima ‘e Pellegrini… Nun m’’a putisseve fa vuie mo?...

SAVERIO                              - Per che cosa?

FILOMENA                           - M’aggia fa’ ‘a coreografia ‘e rine….

PROFESSORE                       - Io m’aggia fa’ a tarantella ncapo… Ma che dici?

CICUZZO                              - L’ha pigliato pe’ Raffaella Carra’… jammucenne Luise’ ja’

LUISELLA                            - Andiamo… Statevi bene….(si avviano per la comune)

PASQUALE                           - Statte buono Cicu’…Ce vedimmo dimane…

SAVERIO                              - Beh! Noi andiamo…(si avvia per la comune. Arrivato sotto l’uscio si gira e dice ai presenti).. Pace e bene….Bene e pace…( Abdul esce seguito da Cicuzzo e Luisella)

PROFESSORE                       - (Lo raggiunge)… Maestro aspettate…Volete fare un affare? Guardate qua’, uno scippetti autentico….Nun facite senti’ a nisciuno.. Solo mille euro..

SAVERIO                              - Solo mille euro?!... Stu quadro?...

PROFESSORE                       - Ebbene si! Solo mille euro…prezzi di saldi…..ma perche’ siete voi eh?

SAVERIO                              - Se capisce!....Prezzi di saldi…solo mille euro….uno Scippetti…. E si era n’appendicite quanno vuliveve….

PROFESSORE                       - Ma veramente….

SAVERIO                              - Ma jatevenne nun me facite ridere…..(Lascia il Professore di stucco e va via)

MARIAGRAZIA                   - ‘He ntiso Pasca’?... Solo il Padreterno mi puo’ salvare…. Ma doppo ‘a vincita che t’ha fatto piglia’ mo nun te po’ fa’ pure chist’atu piacere…

PASQUALE                           - Mariagra’? Ma che dici… Ma come, il Signore fa ‘e piacere… Ma che stai ncopp’’o Municipio?

FRANCESCA                        - Mamma’? So’ arrivate doie lettere ‘e Roberto… Vengono dal Congo….(Le da alla mamma)

PASQUALE                           - Dal Congo?... Mo’ sta in Africa… Ma chillo quanno se ferma?... Cu na mugliera prossima a partorire… ‘a fa sbattere ‘e chella manèra?... Liegge ad alta voce…. Fance sentere pure a nuie… (siede al tavolo con il professore)

MARIAGRAZIA                   - Doie lettere?....E perche’?... Ah sono numerate…1 e 2…(leggendo) Aprire prima la numero uno altrimenti se aprite prima la numero due, è inutile aprire poi la uno... Nun ha perzo ‘o vizio ‘e sfottere…Apriamo la numero uno…. (Comincia a leggere)…. Cari mamma e papa’, cara Francesca, spero che questa mia vi trovi bene in salute. Mamma’? Come va la gamba? E comme adda’ i’ figliu mio… è venuto pure nu guaritore…momo’ se n’è ghiuto ma nun ha pututo fa’ niente….

FRANCESCA                        - Mamma? Ma cu chi stai parlanno? Roberto nun ce sta…Tu ‘o rispunne?

MARIAGRAZIA                   - Ma vuie vedite ‘a capa?.... Aggiate pacienza….

PROFESSORE                       - Quella è stessa l’emozione… nun ve preoccupate…..

PASQUALE                           - Continua MariaGra’…

MARIAGRAZIA                   - ….Dunque…..Come va la gamba?....Spero meglio….Adesso attenzione:  Se non state seduti sedetevi perche’ ho da farvi un annuncio fenomenale… (Intuendo comincia a singhiozzare)… No, nun ce a faccio…liegge tu France’ a mamma’…

FRANCESCA                        - (Continuando)…Ho da farvi un annuncio fenomenale… Da due giorni anche se non ve ne siete accorti, siete diventati nonni di un bel maschietto…

PASQUALE                           - Si!!!! Si, si, si si!!!! Ale’ oh oh! Ale’ oh oh!.. (stretta di mano col professore, baci con MariaGrazia e Francesca)… Continua a Papa’…

FRANCESCA                        - E tu, Francesca sei diventata zia…. Ora pero’ vi dico pure che appena il bimbo sara’ in grado di viaggiare tornero’ da voi…

MARIAGRAZIA                   - Figlio mio bello… Nun ce ‘a fa chiu’ a sta luntano d’’a casa…

FRANCESCA                        - …. Spero, quando ci rivedremo di essere in qualche modo perdonato da voi e in particolar modo da Papa’… con quel suo carattere particolare…..

PASQUALE                           - Che significa?...Non ho capito le ultime parole… Perdonare… ma di che cosa?

MARIAGRAZIA                   - Forse p’’o fatto ca se spusaie in Svezia?...

PASQUALE                           - Ma gia’ glielo scrissi che l’avevo perdonato… E po’ na bella guagliona:….. Continua France’…cercammo ‘e capi’…

FRANCESCA                        - …Certamente adesso papa’ dira’ che gia’ mi ha perdonato per il matrimonio….ma è un’altra cosa di cui spero mi vorra’ perdonare…Ma che signiifica?....

PASQUALE                           - Dai a me: Leggo io…..( Francesca consegna la lettera al padre)… Dunque: …ma è un’altra cosa di cui spero vorra’ perdonarmi….Siete seduti?....Sicuro?... Se la risposta è affermativa, cioè siete seduti, aprite pure la seconda lettera…..

FILOMENA                           - Me pare na caccia al tesoro……(poi curiosa) Iammo MariaGra’ arapite ‘a lettera….

MARIAGRAZIA                   - ( Come avesse un brutto presentimento)… No, sono troppo emozionata. France’, arape tu. (Francesca prende la lettera e comincia ad aprirla lentamente)…

PASQUALE                           - E ghiammo bello figlia mia…. Ce po’ sta mai na bomba?...

FRANCESCA                        - (Apre la busta e tira fuori alcune fotografia) ….Sono fotografie…

PASQUALE                           - (Felice, al professore)… Fotografie… Percio’ ha chiesto si stevemo assettate…. P’’a paura ca putevemo sveni’ vedenno ‘o neputiello nuosto….( A soggetto ballera’ per la stanza coinvolgendo anche il professore)

MARIAGRAZIA                   - ( Con Francesca e Filomena avrà guardato le foto e come loro rimane inebetita.) Mamma d’’o Carmeno….(Sviene)

FRANCESCA                        - Mamma’…mamma’…..Filume’, nu poco d’acqua facite ampressa… (Filomena corre a prendere l’acqua)

PASQUALE                           - (Si accorge della moglie svenuta)… Avite visto prufesso’?... E’ svenuta… L’emozione è veramente forte…( Si avvicina alla moglie) MariaGra’?.. Gue’… Iammo bello ia’….ripigliati…( A Francesca)… Voglio’ vede’…damme ‘e fotografie… voglio vede’ pure io… (Prende le foto dalle mani di Francesca e comincia a scorrerle a soggetto.)… Mamma d’’o Carmeno…. (sviene anche lui)….

PROFESSORE                       - Ma ch’è stato? (prende le foto e le guarda. Rimane di sasso. Poi a Francesca)… E come è possibile?.....

CALA IL BUIO IN SCENA PER ALCUNI SECONDI. IL TEMPO DI DAR MODO AGLI ATTORI DI USCIRE DI SCENA. AL RIACCENDERSI DELLE LUCI IN SCENA SI TROVA ZI’ MANUELE IN TENUTA DA MAGO CON RELATIVA BACCHETTA MAGICA.

ZI’ MANUELE                      - ( Ad una pianta che si troverà su una colonna)…Abra cadabra…frittura ca nunn squaglia… corna e bicorna  ‘o cunto ca nun torna…ossa e fico secco, circa ‘e nun fa ‘o fesso…. Chesta pianta tu m’’e a fa’…na riggina addeventa’…

LUISELLA                            - Et voila’…

ZI’ MANUELE                      - E tu addo’ si’ ‘sciuta?

LUISELLA                            - (Stando al gioco)… Ma voi mi avete chiamata…

ZI’ MANUELE                      - Io a te?.... Perche’ addo’ stive?

LUISELLA                            - Oh bella: nella pianta… dove volevi che mi trovassi…

ZI’ MANUELE                      - Quindi tu fusse ‘a riggina?...

LUISELLA                            - Ma certo…. La regina delle rose…….

ZI’ MANUELE                      - E’ meglio ca cagno pianta…..

LUISELLA                            - Perche’ questa nunn’è piu’ buona?

ZI’ MANUELE                      - No! S’è seccata!

LUISELLA                            - E nunn’’a putite arracqua’?

ZI’ MANUELE                      - No… nun c’è acqua…

LUISELLA                            - Ma comme? Dint’’a cucina?...

ZI’ MANUELE                      - La pompa non ci arriva..

LUISELLA                            - ‘A pompa… Ma perche’ nun se po’ purtà ‘a pianta lla’…

ZI’ MANUELE                      - Tu si!... Ma io che figura ce faccio?... Un mago come me?... Potrei fare in modo ca chiuvesse dint’’a casa…. Allora si…sarebbe una bella magia….

LUISELLA                            - E allora? Cosa aspettate?... Fatela questa magia…

ZI’ MANUELE                      - Faccio veni’ a chiovere?....

LUISELLA                            - Si…..

ZI’ MANUELE                      - Dint’’a casa?

LUISELLA                            - Eh!

ZI’ MANUELE                      - Accussi’? Bell’’e buono? Cu sta bacchetta magica… io faccio veni’ a chiovere dint’’a casa?.....

LUISELLA                            - La vostra piu’ grande magia….

ZI’ MANUELE                      - Nenne’…. Tu me vuo’ sfottere?... E poi nunn’è possibile…. Questa pianta ormai… (squadrandola dalla testa ai piedi)… S’hadda’ ‘itta’… Anzi, mo cerco ‘e te fa scumpari’ a te  e a essa…. Abracadabra, frittura ca nun squaglia… corna e bicorna… chesta è meglio ca nun torna… ossa e gelsumine… fa a chesta piglia’ ‘a via…Chesta grazia tu m’’he ‘a fa’…. E stavota nun sbaglia’…

CICUZZO                              - ( Entrato poco prima si sostituisce a Luisella)…Eccomi qua!

ZI’ MANUELE                      - E tu chi si?...

CICUZZO                              - Il Re!

ZI’ MANUELE                      - Se n’è ghiuta a riggina è venuto ‘o Re…E che Re sareste….

CICUZZO                              - Il Re di spade….

ZI’ MANUELE                      - Ehh…’o Re ‘e bastone….

CICUZZO                              - Mo’ ce facimmo na scopa.. Cosa hai capito…. Ho detto sono il Re… e la spada?... non mi hai dato una spada… nun m’’e dato ‘o cavallo…

ZI’ MANUELE                      - Comme iuoche?.... Hai ragione…

CICUZZO                              - …E po’: ‘o scettro…’e scarpe…. ‘a curona….. Io comm’’o faccio ‘o Rre?

ZI’ MANUELE                      - Provvedo subito… Adesso con un’altra magia… faccio accomparire tutto l’occorrente… Abracadabra…frittura ca nun squaglia… corna e bicorna…. Riggina va e rre torna…senza spada, senza curona… Mo accumparisceno annanze a me….Re reggina e finanche il Trono…. (Cicuzzo va via cosi’ come prima ha fatto Luisella. Dalla comune entra il professore)… Ma ch’è stato? Cca’ accumpare chello ca nun’’avess’’a accumpari’, e scumpare chello ca invece avesse rimmane’ ca’?... (Alla bacchetta).. Nenne’? E’ arrivato ‘o mumento ‘e te cagna’…..(Via a sinistra)

PROFESSORE                       - ( Da solo)… Ma ch’è stato?... Ma chisto è ‘o manicomio….

CICUZZO                              - ( Viene fuori con Luisella)… Ma chillo ‘overo è nu spasso….

LUISELLA                            - Isso e chella bacchetta magica…..abracadabra ‘a riggina ‘o Rre…

CICUZZO                              - Prufesso’… nun ve preoccupate, si trattava di uno scherzo che gli abbiamo fatto…

PROFESSORE                       - Vulevo dicere… Io mo’ sto’ trasenno d’’a porta…

GIGIOTTO                             - ( Entra dalla comune con Filomena)… Nenne’, ma si se tratta ‘e ‘spetta’ assaie….io nun tengo tiempo ‘a perdere….

FILOMENA                           - Vi ho detto ca mo’ subito v’’o chiammo…. (via a destra)…

GIGIOTTO                             - (Ai due in scena).. Ma che è? Voi non siete abituati a salutare?

CICUZZO                              - Veramente siete voi che siete entrato in casa….

LUISELLA                            - E quindi spettava a voi salutare…

PROFESSORE                       - Giusto!... Come fa il ciuccio quando trase dint’’a stalla?

LUISELLA                            - Acala la capa….

GIGIOTTO                             - Io fosse ‘o ciuccio?....

CICUZZO                              - Ma no…. Era un esempio…

GIGIOTTO                             - Nenni’…. Voi forse non avete capito di fronte a voi che ci sta…

LUISELLA                            - ‘O sicchio d’’a munnezza…

GIGIOTTO                             - Comme?...

CICUZZO                              - Di fronte a noi….Vedete noi abitiamo duie viche appriesso… e di fronte al palazzo nostro…. C’è il contenitore dell’immondizia….

GIGIOTTO                             - Ah Beh!... Però io volevo dire di fronte a voi adesso. Chi ci sta? Io, chi sono io?...Voi non lo sapete….

CICUZZO                              - Non abbiamo il piacere….

GIGIOTTO                             - Gigiotto ‘O Robot….

PROFESSORE                       - Siete di origine russa?

GIGIOTTO                             - No, sono di Napoli…

CICUZZO                              - E ve chiammate  ‘o robot?…

GIGIOTTO                             - “ ‘O Robot “ E’ il soprannome che mi hanno messo nell’ambiente…

PROFESSORE                       - Ho capito…. Forse per questo vostro difettuccio

GIGIOTTO                             - Quale difettuccio?...

PROFESSORE                       - I robot quando parlano hanno questo modo diciamo…. A scatti..

GIGIOTTO                             - Niente scatti…. Questo me lo fa quando comincio ad innervosirmi. Il soprannome “ ‘O Robot” me l’hanno messo per un altro motivo…

LUISELLA                            - E cioe’…

GIGIOTTO                             - … Perche’ quando mi arrabbio… o meglio quando mi fanno arrabbiare…. Io divento come un robot….. ma no quelli giocattolo, ca pazzèano ‘e criature… Quelli da cucina…. Quelli che dentro ci mettete un pezzo di pane secco e quello lo polverizza…. Ci mettete un cucuzziello e quello lo fa fella fella…. Ci mettete un pezzo di carne… E quello ne fa polpette….

PROFESSORE                       - Ho capito…Ce l’ho pure io a casa…. Ma lo uso solo per le polpette.

GIGIOTTO                             - Spero di essermi presentato.

CICUZZO                              - Meglio non potevate…. Ed è stato per noi un vero piacere….

PROFESSORE                       - E da Pasquale che cosa volete?

GIGIOTTO                             - Gli devo fare un’imbasciata da parte di Capa ‘e Mellone… Il mio capo….

PROFESSORE                       - Vi ha mandato Capa ‘e Mellone?.... Come sta? Me lo salutate tanto tanto….

GIGIOTTO                             - Non manchero’….

PASQUALE                           - (Dalla destra con Filomena).. Eccomi qua’…. Mi cercavate?

GIGIOTTO                             - Si…. Ho per voi un messaggio da parte di Capa ‘e Mellone…

PASQUALE                           - … Ah….E prego, dite, dite pure….

GIGIOTTO                             - Vi manda a dire che a partire da mezzogiorno di due giorni fa vi concede 48 ore per prepararvi a un viaggio…o meglio “al viaggio”… perche’ di quei viaggi se ne puo’ fare uno solo nella vita…

FILOMENA                           - Tanto che costa?...

PASQUALE                           - Scusate 48 ore di tempo scadono fra poco…sono gia’ le dieci e mezza… voi dovevate avvisarmi subito… no mo’….

GIGIOTTO                             - Lo so….Ma che volete.. io songo nu poco scurdariello… mi sono dimenticato… pero’ lo tenevo un pensiero in testa:…. Ma io aggia fa’na cosa…. Aggia fa’ na cosa…. Niente!... Non mi veniva… Stamattina mi sono svegliato…. N’ata vota stu penziero: Io aggia fa na cosa, io aggia fa na cosa….. Finalmente m’è venuto in mente….ed eccomi qua’….. Un’ora e mezza ce l’avete… non perdete tempo… preparatevi… Stateve buono… (si avvia per la comune)

PASQUALE                           - Scusate….Mo che scendete ricordatevi che dovete fare un’altra cosa

GIGIOTTO                             - Uh Dio!....Che m’aggio scurdato mo?

PASQUALE                           - V’ata ‘jtta’ sott’a nu tramm….

GIGIOTTO                             - Avete ragione che non posso togliermi io lo sfizio… Farei uno sgarro a Capa ‘e Mellone… Ma non vi preoccupate……Gigiotto ‘o Robot conosce la vendetta….Voi tenete un figlio maschio è vero? Benissimo…. Capa ‘e Mellone si toglie lo sfizio con voi e io con vostro figlio… Stateve buono(Via)

PASQUALE                           - (Sotto l’uscio)…. Mio figlio?.... E me facite nu piacere… Io poi dopo vi regalo… Figlio…. Chillo figlio a me?.... Deve essere stato un peccato di gioventu’ di mia moglie…..

MARIAGRAZIA                   - E’ meglio ca nun te rispongo….. Invece di essere contento di evere un figlio così…. Ch’aveva fa’?...

PROFESSORE                       - Ma si tratta sempre delle fotografie che vi ha mandato vostro figlio

CICUZZO                              - Le fotografie del vostro nipotino?

PASQUALE                           - Nipotino?... Ma nipotino a chi?...

MARIAGRAZIA                   - Ma nun te miette scuorno?.... ‘O saie ch’è peccato?

LUISELLA                            - Vostra moglie ave ragione…. E po’, stammo ancora a chesto?...

MARIAGRAZIA                   - …. Un bimbo nero…. Embe’?.... Non è sempre un essere umano?

FILOMENA                           - Don Pasca’… nun sapevo ch’ireve razzista…

PASQUALE                           - …Gue’…. Ma vuie che me state ammaccanno?... Per chi mi volete far passare a me…. Razzista? Razzista?....

MARIAGRAZIA                   - Razzista, si!!!. Razzista!

LUISELLA                            - E’ nato nero? Embe’ che fa’….

PASQUALE                           - Ma a me che me ne ‘mporta che è nero…. Nero bianco, russo… Ma mio figlio ca nun dice niente e se tene ‘a mugliera vicino…. Dopo chello c’ha fatto

FILOMENA                           - Ma perche’ ch’ha fatto?

PASQUALE                           - Comm’è ch’ha fatto?... E ch’aveva fa chiu’ d’’o mettere ‘e ccorne? E poi gia’ durante ‘o viaggio ‘e nozze….

LUISELLA                            - Ma chi vi dice che gli ha fatto le corna?

CICUZZO                              - Non ci sono prove….

PASQUALE                           - E il figlio? Chiu’ prova ‘e chella?...

PROFESSORE                       - Voi dite che è una prova?....

PASQUALE                           - Prufesso’?.... La moglie di mio figlio è svedese… Occhi azzurri capelli biondi…. Bianca comm’’a na muzzarella….

FILOMENA                           - Ma il fatto che sono stati in Africa nun vo’ dicere niente?... Nun saccio il sole forte… Nun po’ essere ca s’è abbronzato pure stando nella pancia della mamma….

LUISELLA                            - ‘O vero… Io dicesse d’aspetta nu pare ‘e mise… se diventa bianco vo’ dicere ch’era l’abbronzatura….. se rimane nero….

PASQUALE                           - Se rimane nero?...Perche’ ti fermi?... Continua: se rimane nero….

FILOMENA                           - Vostro figlio è cornuto…. Cu tutt’’o rispetto s’intende….

PASQUALE                              Mio figlio?......Qua’ figlio e figlio……e figlio a ‘esse(indica     Mariagrazia, la quale arrabbiatissima e sbuffando va in cucina seguita da Filomena)

SAVERIO                              - (Dalla comune)… Scusate…posso?

PASQUALE                           - Mo’ ce aggia appezza’ ati 2000 euro?....

SAVERIO                              - No, veramente sono venuto senza essere chiamato…..

ABDUL                                  - Nun l’hanno chiammato… isso è venuto…dicite vuie allora l’hanno mannato?   Nossignore ca nun l’hanno mannato, ma manco l’hanno chiammato….isso è venuto isso è venuto….

PASQUALE                           - Vi siete spiegato, spiegato vi siete…..

SAVERIO                              - (A Pasquale)… Avrei bisogno di voi don Pasqua’…

PASQUALE                           - Di me?.... Non capisco…

SAVERIO                              - Ecco qua: Dovete sapere che proprio ieri ho avuto notizia di avere ereditato una piccola proprieta’ dal padre di don Luigi Pallacorta… e così ho scoperto di essere fratellastro del suddetto…ed è stato per me un piacere... ma allo stesso momento è stato un dispiacere…

ABDUL                                  - Prima il piacere poi il dispiacere… è sempre così….

PASQUALE                           - Vi prego, faciteme sentì….

PROFESSORE                       - Facitelo parlà… Dispiacere perche’?

SAVERIO                              - Perche’ sono fratellastro di don Luigi… in quanto siamo figli allo stesso padre…capite?

PASQUALE                           - Siete figlio naturale del papa’ di don Luigi?

SAVERIO                              - Esatto!... Quindi ho appurato che papa’ è un cornuto e mamma’ na zoccola……

ABDUL                                  - Le disgrazie non vengono mai da sole… mamma zoccola e papa’ cornuto…. Papa’ cornuto e mamma zoccola…Ih che ciorta….

PROFESSORE                       - Va be’ su questo voi non potete farci niente…. Anzi ne avete avuto un beneficio…. La piccola proprietà… avite ditto niente?...

SAVERIO                              - E neanche questo è un piacere…….

CICUZZO                              - E perche’ scusate?...

LUISELLA                            - Una proprietà è sempre una proprietà….

ABDUL                                  - Accussi’ ve credite accussi vuie penzate, ma nun sapite, vuie nun sapite  che altro ha passato stu povero disgraziato….

PASQUALE                           - Sentite vuie avisseve ciuncà nu poco ‘a lengua…. Ma che v’’o purtate a ffa’ sempe appriesso?

ABDUL                                  - Gia’ ve l’ho detto sono il suo assistente… lo devo assistere, sempre….

PASQUALE                           - E assistete in silenzio…. Mettiteve lla’ ‘o vedite? E facitece parla’… Dunque? Dicevate?

SAVERIO                              - Don Luigi… ha impugnato il testamento…. E allora io ho pensato a voi….

PASQUALE                           - A me?... Ho capito, volete che vi presenti il mio avvocato?... Non c’è problema….

SAVERIO                              - Nooh!... Qua’ avvocato?.... Già ho parlato col vostro avvocato… Lui mi ha suggerito di venire da voi…Io ho bisogno di voi proprio… Insomma mi dovreste fare il piacere di parlare voi con don Luigi… capite… lo dovreste convincere a cambiare idea… capite…. E se non vuole fare carte…..capite…. voi fate come faceste con Capa ‘e Mellone….Capite?

PASQUALE                           - Ma vuie ‘o vero facite… Ma per chi mi avete preso?... Ma che songo ‘o Padrino?... Ma vuie vedite nu poco…..

SQUAGLIETTI                     - (Dalla comune)… Don Pasqua’?... Buone notizie….Il giudice ha riconosciuto la vostra estraneità nel concorso a delinquere… siete libero…( Poi vede Saverio) Vuie gia’ state cca’?... Don Pasca’, vi ha detto?....

PASQUALE                           - Mi ha detto mi ha detto…. Ma come ve vene pe’ capo avvoca’… Voi venite per dirmi che sono libero dell’accusa di associazione per delinquere e poi suggerite ad un vostro cliente di venire da me per intervenire….

SQUAGLIETTI                     - Ma che significa?.... Se anche dovesse andare storta… io che ce stongo a ffa’…. Vi ho tirato fuori una volta vi tiro fuori un’altra volta, è il mio mestiere dopotutto…..

PASQUALE                           - Ma per me non è la stessa cosa avvoca’…. Io faccio un altro mestiere….

CICUZZO                              - Beh Pasqua’… vedo che hai da discutere di cose private e non sta bene che noi rimaniamo qua’… Ti aspettiamo al bar per festeggiare…

LUISELLA                            - Dice bene ciuciu’ mio….Noi andiamo….(Si avvia per la comune con Cicuzzo)…

SAVERIO                              - Allora non potete proprio fare niente per me…. Io vi restituisco anche i 2000 euro dell’altra volta….

PASQUALE                           - E no!.... Di Pasquale ce ne deve stare solo uno… e devo essere io…

SAVERIO                              - Non capisco…

PASQUALE                           - E mi capisco io…. Andate pure…. Poi ci parlerà l’avvocato con don Luigi… e vedrete che qualcosa anche lui riuscirà ad ottenerla….

SAVERIO                              - Grazie lo stesso! Abdu’ iammucenne…E’ inutile a restà..

ABDUL                                  - Don Pascale nunn’o ffa’?….

SAVERIO                              - Nunn’’o ffa’, nunn’’o ffa’….

ABDUL                                  - E si don Pascale nunn’’o ffa’, chi lo fa’ chi lo fa’?

SAVERIO                              - E chi lo sa, chi lo sa…

PASQUALE                           - ( Con mimica, accompagnandoli all’uscita)… L’avvocato lo fara’.. l’avvocato lo fara’… mo però scennite a cca’, scennite acca’ scennita a cca’… pecche’ si nun ve dispiace nuie tenimmo che ffa’ che ffa’ che ffa’….(Poi all’avvocato)… Avvoca’ cercate ‘e nun fa’ chiu’ sti fessarie…

SQUAGLIETTI                     - Come volete voi…Io lo dicevo solo per risparmiere tempo e denaro, voi andavate da don Carlo…don Carlo capiva….e firmava…

PASQUALE                           - Avvoca’ insomma per gli altri i tribunali non servono, invece per me, che secondo voi tutto potrei solo parlando….. ci vogliono avvocati, giudici, carta bollata……

SQUAGLIETTI                     - Don Pasqua’ ma voi che volete?.... Io pure aggia campa’… A proposito ‘e campa’… Professo’ scusate… quel quadro che mi volevate vendere…

PROFESSORE                       - Lo scippetti?....

SQUAGLIETTI                     - Bravo! Proprio quello…. Ce l’avete sempre?....

PROFESSORE                       - Si… perche’ avete forse cambiato idea?... Volete fare l’affare?..

SQUAGLIETTI                     - Ma solo se mi dite la verità…..

PROFESSORE                       - Non capisco….

SQUAGLIETTI                     - ( A Pasquale) Don Pasqua’ permettete un momento?...

PASQUALE                           - Fate pure avvoca’… (Si mette in disparte, ma attento a quello che accade)

SQUAGLIETTI                     - Grazie!... (poi al professore portandolo in avanti)… Ditemi la verità: La firma sotto quel quadro….”Scippetti”… l’avete messa voi?....

PROFESSORE                       - ….Ma no… vedete…. Il quadro….

SQUAGLIETTI                     - ….La verita’ prufesso’…altrimenti non se ne fa niente….

PROFESSORE                       - Mannaggia ‘a morte mannaggia…. Avvoca’, mi dovete credere: è la prima volta che lo faccio….. Ma solo perche’ era senza firma… Chi volete che se lo compra un quadro senza firma….E allora voi capite…. Per venderlo…. Ma il quadro è bello, non lo potete negare.

SQUAGLIETTI                     - E’ bello, ma 3000 euro.. so’ assai…..

PROFESSORE                       - Ho capito… volete risparmiare… Siete un ottimo cliente….Fate voi il prezzo.

SQUAGLIETTI                     - Non piu’ di 500 euro…..

PROFESSORE                       - 500 euro?.. Mettitece n’ata cusarella…..

SQUAGLIETTI                     - Non siete mai contento…. Per uno scippetti falso… 500 euro sono piu’ che sufficienti….

PROFESSORE                       - E che vi devo dire?.... Va bene….

PASQUALE                           - ( Che ha seguito attentamente la scena)… Professo’… se lo vendete a me quel quadro… vi do’ 10000 euro…..

PROFESSORE                       - Non ho capito….

SQUAGLIETTI                     - Don Pasqua’, ma che dite? Il quadro l’ho comprato già io, non sta bene…

PASQUALE                           - Non l’avete ancora pagato…. Quel quadro mi piace… e voglio festeggiare la mia liberta’ facendomi un regalo….Professo’? Che dicite?

PROFESSORE                       - Io nun sto capenno niente. Ch’aggia dicere? 10000 euro? E’ vostro!

SQUAGLIETTI                     - Don Pasqua’, non sono azioni che si fanno…

PASQUALE                           - E chi lo ha detto…. Voi, se veramente volete quel quadro,… offrite di piu’

SQUAGLIETTI                     - Perche’? Me mettesse paura?... Professo’, se lo vendete a me vi offro 15000 euro…..

PROFESSORE                       - Ma vuie che dicite?.... Mo’ me vene na cosa… 15000 euro?...

PASQUALE                           - Mo si…. Avete visto basta offrire di piu’… Professo’? 20000 euro.

SQUAGLIETTI                     - Ma siete pazzo don Pasqua’?... 20000 euro?.... Un quadro?

PASQUALE                           - Mi piace ve l’ho detto…..

SQUAGLIETTI                     - Vi piacera’ pure….. ma il vostro comportamento non è leale nei miei confronti… Me ne vado don Pasqua’…. E per le vostre eventuali prossime cause trovatevi un altro avvocato…(Cosi’ dicendo si avvia per uscire)…. Statevi bene….(ed esce)

PROFESSORE                       - Don Pasqua’?   Ma ditemi la verità…E’ uno scherzo?

PASQUALE                           - Nessuno scherzo professo’….20000 euro in contanti…Pero’ ‘o quadro ‘o voglio mo’… ‘O voglio appennere stesso mo’…

PROFESSORE                       - ‘O tiempo d’arriva’ a casa e torno….(Di corsa via per la comune)

PASQUALE                           - Iate iate…e turnate ampressa…..(MariaGrazia attraversa la scenain silenzio e imbronciata)… Gue’ MariaGra’?..Ma che d’è? Io nun saccio comme te veco….

MARIAGRAZIA                   - Sei un mostro…. N’anema ‘e Ddio… Che colpa ne tene si è nato ‘e n’atu culore?...

PASQUALE                           - Ma allora nunn’’e capito?... Io, no uno, ma duie, tre, diece…me ne adotterei di quei bambini… Io esco pazzo p’’e criature… Ma chillu figlio d’’o tuoio… iammo….

ZI’ MANUELE                      - (E’ entrato a tempo per ascoltare le ultime battute)…. Mamma mia! Ancora cu sti discorse…..E io che ce sto a fa’?... Quanno veneno, ci penso io: Una piccola magia e avrete un nipotino svedese… V’’o faccio addeventa’ bianco con gli occhi azzurri….

PASQUALE                           - Zi’ Manue’ nunn’è proprio ‘o mumento….

ZI’ MANUELE                      - Ma state sempe arraggiate?... Iammo bello, facitavella na resata… la vita è bella…

FILOMENA                           - (Di dentro)… Ma che vulite…. Lasciate sta ‘a signurina…(viene fuori seguita da Capa ‘e Melone che tiene puntata una pistola alla tempia di Francesca)….

CAPA ‘E MELLONE            - Carissimo Don Pasquale…. Ci ritroviamo finalmente…

PASQUALE                           - Lassa sta’ a mia figlia…

CAPA ‘E MELLONE            - Statte zitto! In ginocchio! Tutte quante in ginocchio! Io lo dissi che ci saremmo rivisti… Che d’è? Che te credive? Ca io m’’o scurdavo? In ginocchio!

FRANCESCA                        - No papa’!! Nun te sottomettere….

PASQUALE                           - No, a papa’!.. Non posso… Mi inginocchio… Ecco qua’….

PROFESSORE                       - (Dalla comune col quadro)… Eccomi qua’…. Ma che sta succedenno?...

CAPA ‘E MELLONE            - In ginocchio pure tu…. Stai solo?

PROFESSORE                       - Sissignore….. sto io solo… Ma forse è meglio che me ne vado… Voi avete da fare….

CAPA ‘E MELLONE            - Addo’ vai?.... Nun te movere… Anze, mo’ chiudo ‘o cunto pure cu te…..

PROFESSORE                       - Aspettate!... Non mi sparate…. Io vi ripago di tutto quello che vi devo…. Vedete questo quadro?... Voi non sapete quanto vale… A proposito don Pasqua’, voi poi eh?... Ve piaceva di pagarlo 20000 euro….

CAPA ‘E MELLONE            - 20000 EURO? Chistu quadro?

PROFESSORE                       - 20000 Euro è il prezzo che voleva pagare don Pasquale…. Ma io ho appurato che questo quadro è un Renoir. Percio’ non era firmato. Me l’ha detto l’avvocato….

PASQUALE                           - Squaglietti?...

PROFESSORE                       - Proprio isso. E’ rimasto male che gli avete soffiato l’affare, e mi ha confessato il tutto… Ha ditto: Rutto per rutto nun faccio io l’affare, nun l’adda fa manco don Pasquale…. A meno che don Pasqua’, non siete disposto a pagare il giusto prezzo….

PASQUALE                           - E quale sarebbe il giusto prezzo?

PROFESSORE                       - L’avvocato Squaglietti mi ha detto che vale intorno ai 250000 euro, ma siccome è nu trastulante… io credo che questo quadro vale almeno il doppio…. Se non il triplo…..

PASQUALE                           - E allora?

PROFESSORE                       - E allora…. E allora…. Siccome non sono un caino…. Mi vanno bene i 250000 euro…..

CAPA ‘E MELLONE            - Un momento. Questo quadro lo voglio io…. Credo che nessuno tiene da ridire…. Pure perche’ m’’o putesse piglia’ anche gratis…Ma non voglio essere cattivo…. Allora io mi piglio il quadro, mi dimentico dei quadri che mi avete venduto in passato, mi dimentico dello sgarro di don Pasquale… (lascia andare Francesca)…. E me ne vado… Che ne dite?

PROFESSORE                       - Ma non mi sembra giusto…. Io ce vaco a perdere una fortuna…

CAPA ‘E MELLONE            - Sta a te decidere… Vuoi perdere il quadro?…. O vuoi i 250000 euro però pierde ‘a vita?....

PROFESSORE                       - Ma questo non è corretto…. (Capa ‘e Mellone gli punta contro la pistola).. Ma comunque…. Non sto a sottilizzare….(consegna il quadro nelle mani di Capa ‘e Mellone)….

CAPA ‘E MELLONE            - Benissimo!... E’ inutile dirvi che tutto questo rimane qui… Questo quadro, nessuno l’ha mai visto…. Avete visto un quadro?

TUTTI                                     - No, no!... Quale quadro?

CAPA ‘E MELLONE            - Bravi! Avete capito bene!... Questo quadro è come se non esistesse. Mo’ lo appendo dint’’a stanza ‘e lietto mia…. E la’ rimarra’….Per sempre. E’ stato un piacere… Statevi bene…..(avvicinandosi a Pasquale e puntadogli  la pistola contro)……Don Pasqua…..va vennut bona……Ringraziate o’ Pataterno…..(via per la comune)

PASQUALE                           - Anche questa è fatta!...

ZI’ MANUELE                      - Pero’ ce l’avimmo vista brutta….

PROFESSORE                       - Ma comme facite a essere allegri?... Io aggio perzo 250000 euro a mana a mana….

PASQUALE                           - No Prufesso’…. Voi avete guadagnato una nuova vita… (campanello interno. Filomena va ad aprire) Chillo ‘o vero ve sparava.

SQUAGLIETTI                     - ( Dalla comune)… Allora tutto è andato per il verso giusto. Aggio visto a Capa ‘e Mellone cu ‘o quadro sotto ‘o vraccio…. E come se steva accorto a nunn’’o fa’ vede’……

PASQUALE                           - Avvoca’, posso offrirvi un bicchierino?....

PROFESSORE                       - Doppo ‘o piattino ca v’ha cumbinato, gli offrite pure da bere….

PASQUALE                           - Come minimo!….. Prufesso’?... Quel quadro, non vale neanche dieci euro…..

PROFESSORE                       - Ma vuie che dicite? Un Renoir…

SQUAGLIETTI                     - Ma qua’ Renoir e Renoir… E’ stata tutta una finta… Certo poteva pure non riuscire…. Ma conoscendo Capa ‘e Mellone abbiamo rischiato….

PASQUALE                           - Cu tutt’’e quadre ca s’ha accattate ‘a mano a vuie, figurammece si nun ce cadeva cu nu Renoir…..

PROFESSORE                       - Ma vuie gia’ sapiveve ca veneva cca’?

PASQUALE                           - Certamente! Vi siete dimenticati che mi aveva dato un ultimatum? Gigiotto ‘o Robot come ha ditto?.... 48 ore…. Scadevano un ora fa. Io nun so’ ghiuto addu isso, isso è venuto cca’…..

MARIAGRAZIA                   - Quindi tu gia’ sapevi?... E hai rischiato che sparava a Francesca.

PASQUALE                           - No! Questo non era previsto. Francesca s’è truvata mmiezo per caso. Perciò ho avuto veramente paura….. Poi quando ho visto il professore…

PROFESSORE                       - Ma perche’ poi a me non avete detto niente?...

SQUAGLIETTI                     - Perche’?.. Perche’ ‘nzallanuto come siete… avisseve fatto capi’ tutto cose primma d’’o tiempo…..

ZI’ MANUELE                      - E bravo a Pasquale…. Sei nato proprio con la camicia….

PASQUALE                           - Tu dici?.... Cu tutte sti guaie ca me so’ capitate uno appriesso a n’ato, stammo ancora a parla’ ‘e furtuna?

PROFESSORE                       - Don Pasca’…. Non è da tutti giocare sei numeri… e vincere sessanta miliardi….

PASQUALE                           - Prufesso’, la vincita è stata una combinazione, non è stata fortuna. Infatti non si è ripetuta piu’. Invece, i guai, da quel giorno viaggiano come su una catena di montaggio, uno arèto ‘a n’ato… Dolori e pene in  continuazione… Tanto che spesso mi viene voglia di gridare con tutto il fiato che ho in corpo….

SQUAGLIETTI                     - Don Pasqua’… non mi dite che rimpiangete il vostro passato di impiegato?

PASQUALE                           - Se vi rispondessi di si…..Nessuno ci crederebbe…. Pero’ vedete: Tutti quanti, parenti ed amici, da quando uscì il sei…. Don Pasquale di qua…don Pasquale di la……invece , come dicevo prima, i guai sono arrivati a ripetizione…….(Verso la figlia)……na’ figlia spusata……..dopo sei mesi o’marito  ha lasciato…….(verso la moglie)……na’ mugliera…… pa’ gioa da vincita  a ‘ stevem perdenno  per colpa di un ictus……….nu’ figlio!!!!!........Ca’ se ne va po’ munno’ e fa’ e figlie a colori ……ed Io…… con tutti i miei guai con la legge……

SQUAGLIETTI                     - Don Pasqua’ non capisco….

PROFESSORE                       - Veramente don Pasqua’ che vulite dicere?

FILOMENA                           - Don Pasqua’ parlate…..

PASQUALE                           - Lo vedete? Don Pasqua’…don Pasqua’…don Pasqua’…. Tutti sti’  don…mi parene campane che sonano a ‘ muorte.

MARIAGRAZIA                   - Pasca’?.... Ma che stai accucchianno…

PASQUALE                           - Si, insomma….. Stevo assaie meglio “ quanno me chiamavo Pasquale”

FINE