Quattro matrimoni e un funerale

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Adattamento Teatrale

di

Enzo Consoli

*

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P E R S O N A G G I

LE COPPIE

LAURA - ANGUS

LYDIA - BERNARD

CARRIE - HAMISH

HENRIETTA - CHARLES

GARETH - MATTHEW

SINGLES

TOM - ROSSELLA -FIONA - GERALD

I° PRETE - JOHN

(Uno stesso attore potrà interpretare: il I° Prete ed Hamish)

L A  S C E N A

La scena sarà divisa in quattro spazi. Due piani: q uello superiore che ospi-terà i vari interni e che chiameremo “Zona 1”. Quel lo inferiore che ospiterà la chiesa, della quale all’inizio vedremo solo la porta a due ante. Davanti ad essa c’è il luogo di riunione, con tavoli sistemati sulla destra e sulla si-nistra e uno al centro, degli sposi, che chiameremo “Zona 2”. In proscenio: a destra e a sinistra, due sedili da giardino dove i personaggi si riuniranno, di volta in volta, per i dialoghi più intimi e che chiameremo “Pro destro” e “Pro sinistro”. (Pro: abbreviazione di Proscenio) - La sala.

*

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LAURA & ANGUS

All’apertura del sipario, parte degli invitati saranno già in scena. Occupe-ranno la “Zona 2, il “Pro destro” e il “Pro sinistr o”.

(“Zona 2”)

INVITATI

(Brusio generico, risate, battute)

(Sala)

LAURA

(Entra dal fondo sala, in abito bianco e cammina verso il

palcoscenico seguita da Lydia)

Dimmi Lydia, non è che per caso mi pende il velo?

LYDIA

(Le aggiusta il velo) Ah che amore! Sei davvero incante-

vole.

(Pro destro)

TOM

Non so proprio cosa fare... sono tutti qui, e lui...

ANGUS

Forse dovremmo pregare il prete di... (Guarda verso il

fondo sala)

(Sala)

CHARLES

(Arriva dal fondo sala, attraversando il corridoio centra-

le. Camminando, si allaccia la cintura dei pantaloni, si

infila la giacca del tight)

ROSSELLA

(In fondo alla sala, segue Charles. Si tira giù la gonna di

veli che dispettosamente, ritorna su)

Cazzo!

CHARLES

(Disperatamente cerca di chiudere la cerniera dei panta-

loni)

Cazzo!

(“Pro sinistro”)

FIONA

(Rivolta a Charles) Nei tuoi ritardi, c’è sempre qualcosa

di grandioso.

CHARLES

(A ridosso del palcoscenico) Grazie... certi risultati si ot-

tengono solo con una severa applicazione.

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(“Pro destro)

TOM

(Ha un moto di rabbia) Ah!

CHARLES

(Sale sul palcoscenico e si avvicina a Tom ed Angus)

Sono terribilmente dispiaciuto Angus. Il mio comporta-

mento è imperdonabile, lo so. Mi ucciderò subito dopo la

cerimonia e se questo può consolarti, giuro che lo  farò!

TOM

Umh!

ANGUS

Non è così terribile. Se necessario, saremmo andati avanti

anche senza di te, sai. Tom era pronto a prendere il tuo

posto.

CHARLES

Grazie Tom, sei un santo. (Guarda i suoi capelli) Che ta-

glio spaventoso.

TOM

(Irritato) I gusti, sono gusti.

(“Pro sinistro”)

ROSSELA

(Si ferma accanto a Fiona e indica la sposa) Ah, non è

bellissima?

FIONA

Ma sei cieca, Rossella? Sembra una meringa alla panna!

(Al centro della Zona 2, le ante della chiesa si aprono,

rivelando l’altare. Tutti gli invitati affluiscono al centro,

sistemandosi su due colonne)

(“Pro destro”)

ANGUS

(A Charles) Spero che tu non abbia dimenticato gli anelli.

CHARLES

Oh, certo che no!

ANGUS

(Annuisce e va verso l’altare)

CHARLES

(Cambia espressione e prende a cercare affannosamente

nel taschino del gilet, nelle tasche della giacca e dei pan-

taloni. Intanto, l’organo intona con impeto possente, la

marcia nuziale)

(“Zona 2”)

PRETE

(Di spalle all’altare, invita Angus e Laura ad avvicinar-

si) Cari amici, è una grande gioia accogliervi nella casa

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del Signore, in questo giorno meraviglioso per Angus e

Laura...

(“Pro destro”)

CHARLES

(Fa dei cenni disperati a Rossella)

(“Zona 2”)

ROSSELLA

(Risponde con un gesto come a dire, “che vuoi?”)

PRETE

... ma prima di dare inizio alla cerimonia, vi invito a can-

tare il primo inno.

INVITATI

(Intonano l’inno)

(“Pro destro”)

CHARLES

(Fa cenno a Rossella di raggiungerlo. Lei si muove e ar-

riva in “Pro destro”)

ROSSELLA

Che c’è?

CHARLES

Gli anelli.

ROSSELLA

Non li avrai dimenticati.

CHARLES

Ho paura di sì.

ROSSELLA

Cazzo!

CHARLES

Cazzo.

ROSSELA

Non ti rimane che farti venire un’idea.

CHARLES

Non basta un’idea. Ci vogliono due anelli!

ROSSELLA

Insomma, fai vedere una buona volta che hai...

CHARLES

La tempra del lottatore?

ROSSELLA

No, le palle!

CHARLES

E così, troverò le fedi?

ROSSELLA

Beh, sbrigatela da solo. Le hai dimenticate tu! (Torna al

suo posto)

CHARLE

(Depresso va a sedersi sulla panchina)

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(“Zona 2”)

MATTHEW

(Smette di cantare e chiede qualcosa a Rossella che è

dietro di lui)

ROSSELLA

(Gli sussurra all’orecchio)

MATTHEW

(Si muove e raggiunge Charles in “Pro destro”)

PRETE

Cari fratelli, oggi siamo qui riuniti davanti a Dio e davan-

ti alla Chiesa, per unire quest’uomo e questa donna nel

sacro vincolo del matrimonio. Il matrimonio è... un patto

onorevole di vita comune, istituito... nei giorni in cui il

genere umano era innocente...

(“Pro destro”)

MATTHEW

Ma è vero?

CHARLES

Purtroppo sì. Li ho dimenticati.

MATTHEW

È un disastro!  (Va via rapido)

CHARLES

Dove vai?

MATTHEW

Fuori dalla chiesa ho visto un gruppo di ragazzi Pank...

loro sono sempre forniti di anelli...

CHARLES

Ma non avranno certo le fedi...

MATTHEW

Quelli, hanno di tutto. (Attraversando la “ Zona 2”, esce

sulla destra)

(“Zona 2”)

ANGUS

(Si gira disperatamente a cercare Charles)

PRETE

Se esiste qualcuno tra di voi che conosca una sola ragio-

ne valida per cui questo matrimonio non debba essere ce-

lebrato, parli ora... o taccia per sempre. (Rivolto ad An-

gus) Prometti tu di essere fedele a Laura, nella buona e

nella cattiva sorte, nella salute e nella malattia, di amarla,

di rispettarla, di onorarla, finché morte non vi separi?

ANGUS

Sì, lo prometto.

(“Pro destro”)

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CHARLES

(Sempre più depresso, si gira a guardare verso l’altare)

MATTHEW

(Lo raggiunge e lo prende per un braccio) Vieni, vieni...

(Si avviano verso l’altare)

(“Zona 2”)

CHARLES

Hai rimediato?

MATTHEW

In un certo senso.

PRETE

Prometti tu Laura di essere fedele ad Angus, nella buona

e nella cattiva sorte, nella salute e nella malattia, di amar-

lo, di rispettarlo, di onorarlo, finché morte non vi separi?

ANGUS

Sì, lo prometto.

PRETE

(Ad Angus) Prometti tu Laura di essere fedele ad Angus,

nella buona e nella cattiva sorte, nella salute e nella ma-

lattia, di amarlo, di rispettarlo, di onorarlo, finché morte

non vi separi?

ANGUS

Sì, lo prometto.

PRETE

Potrei avere le fedi?

CHARLES

(Precipitandosi, gli porge i due oggetti che ha in mano)

PRETE

(Prende entrambi gli anelli con le punte della dita e li

solleva. Uno è un cuore di plastica coloratissimo. L’altro

raffigura un teschio degli Hell’s Angeles, di metallo ar-

gentato)

INIVITATI

(Reazioni, risatine)

PRETE

(Irritato, deglutisce e scuote il capo) Ripeti, Angus: Con

questo anello io ti sposo.

ANGUS

(Furente) Con questo anello io ti sposo.

PRETE

Ripeti Angus: Ricevi questo anello in segno del mio a-

more.

ANGUS

Ricevi questo anello in segno del mio amore.

LAURA

(Scoppia a ridere senza potersi trattenere)

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PRETE

Ripeti Laura: Ricevi questo anello in segno del mio amo-

re.

LAURA

Ricevi... questo anello... (Ride) in segno del mio amore.

(Continua a ridere. Si gira verso Charles e ride ancora

di più)

ANGUS

(Le da una leggera gomitata)

LIDIA

(Si domina)

(Il rito continua. Si sentono le note di “You know  I can’t

live without you”. Intanto gli sposi si alzano e tr a ap-

plausi ed ovazioni vanno al centro della “Zona 2” -   Le

due ante della porta della Chiesa si chiudono)

TOM

(Macchina fotografica a tracolla, Raggruppa della gente

per la fotografia) In posa, per favore! Un bel sorriso...

grazie. (Pausa) Allora, che ne dite di stringervi ancora un

pochino? (Pausa) Ancora un po’, per favore...  (Pausa)

Verrà una bella foto, e come...

(Alcuni invitati prendono posto ai due lati della “ Zona

2”. Alcuni vanno nel “Pro sinistro)

INVITATI

(Battute)

(“Pro destro”)

CHARLES

(Avanza, seguito da Matthew)

MATTHEW

(Sbuffa) La solita noia.

CHARLES

Già... la solita società trita e ritrita.

MATTHEW

Perché ci veniamo, dico io...

CHARLES

E sì, ci siamo fatti incastrare di nuovo. Ma tu sei fortuna-

to, non rischi di esserne coinvolto direttamente. (Si bloc-

ca vedendo passare Carrie accanto a loro)

CARRIE

(Sorride a Charles)

CHARLES

Bel cappello...

CARRIE

Grazie. L’ho comprato per l’occasione. (Va in “Zona 2”

e si mischia alla folla)

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CHARLES

(La segue con lo sguardo)

MATTHEW

(Sorride e fa un saluto con la mano)

CHARLES

Sì... ci vediamo dopo.

FIONA

(Si avvicina a Charles)

CHARLES

Oh Fiona, sei uno schianto come sempre. Volevo dirtelo

già in chiesa.

FIONA

Grazie Charles. (Lo osserva mentre sta fissando Carrie)

Si chiama Carrie.

CHARLES

Oh, un nome carino...

FIONA

Americana.

CHARLES

Interessante.

FIONA

Una troietta.

CHARLES

Davvero?

FIONA

Una volta lavorava per Vogue, come giornalista di moda.

Ora vive in America... si muove solo nei circoli più e-

sclusivi, molto al di sopra delle tue possibilità.

CHARLES

Beh,  grazie  dell’incoraggiamento.  (Si  dirige  verso  la

“Zona 2”)

FIONA

(Sorride e si sposta ... in “Pro sinistro”)

(“Zona 2”)

TOM

(Scatta l’ennesima foto)

Bene, anche questa sarà bellissima.

BERNARD

(Si avvicina a Tom. Insieme si avviano verso il “Pr o sini-

stro”)

TOM

Splendida cerimonia...

BERNARD

Umh...

TOM

A te, com’è sembrata?

BERNARD

Magnifica, davvero magnifica. E tu, che ne dici?

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TOM

Te l’ho detto... splendida... (Lo guarda) Davvero...

(“Pro sinistro”)

FIONA

Ci faresti una fotografia?

TOM

Sicuro... mettetevi in posa... ecco, no, no... siete troppo

lontani... (Indietreggia verso la quinta di sinistra fino a

scomparire)

BERNARD

Ma dove sei finito?

TOM

(Fuori scena) Da qui vi prendo tutti.. Ecco... oh, no!

BERNARD

Che hai fatto?

TOM

(Rientra osservando il fondo delle scarpe)

Ehi, nessun altro ha calpestato una merda di vacca?

FIONA BERN GARETH (Ridono)

TOM

No, eh? Già, lo immaginavo. Scusate un momento.  (Si

pulisce le scarpe sul ferro del sedile)

FIONA

(A Gareth) Pensi che lo odierei tanto se non fosse mio

fratello?

GARETH

(Ride)

TOM

Non voglio compromettere la possibilità di un i ncontro

galante, solo perché ho le scarpe che puzzano di letame.

(Tom si avvia verso la “Zona 2”)

FIONA

Dove sono finiti gli sposi?

GARETH

Li ho visti prima assieme ai genitori, sovrastati dalla fol-

la.

FIONA

Sono già così popolari?

GARETH

Gli auguri di rito...

FIONA

Ah Dio, non so mai cosa dire ai genitori...

GARETH

Ma è semplice. Abbracciali e dì loro che la sposa ha

l’aria di essere incinta.

FIONA

Non c’è niente di più carino?

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GARETH

No, se ci si attiene alla tradizione. Oppure... potresti tro-

vare qualcosa come: ’Dovete essere molto fieri’.

FIONA

Che il cielo ci protegga!

(Fiona e Gareth vanno in “Zona2”. Gareth va a seder

si

con Tom al secondo tavolo di sinistra mentre Fiona siede

al  primo  tavolo  di  destra,  accanto  a  Gerald.  -  Dalla

“Zona 2” arriva Carrie seguita da John. Si Fermano

in

“Pro destro”. Carrie siede sulla panchina. Charles   dalla

“Zona 2” li vede e si avvia verso di loro)

(“Pro destro”)

JOHN

Le andrebbe una coppa di Champagne?

CARRIE

Volentieri...

JOHN

(Sta per alzarsi e vede Charles)

Salve, Charles.

CHARLES

Ciao, John. Vi conoscete già?

CARRIE

No.

CHARLIE

Permettete che vi presenti... questa è... (A Carrie) Chiedo

scusa ma non conosco ancora il suo nome...

CARRIE

Carrie.

CHARLES

Questa è Carrie...

JOHN

Molto lieto, io sono  John.

CARRIE

(Ridendo) Piacere, John.

(Dopo un silenzio imbarazzante)

CHARLES

Ehi, John... come sta la tua meravigliosa fidanzata?

JOHN

Oh, lei... non è più la mia fidanzata.

CHARLES

Ah, peccato. Ma non farne un dramma. A dar retta alle

chiacchiere, mentre stava con te si scopava il vecchio

Toby de Lisle, tanto per mettere le mani avanti in caso tra

voi finisse in un  niente di fatto.

JOHN

(Serio) È... è diventata mia moglie.

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CARRIE


(Scoppia in una risata)


CHARLES


Oh... eccellente, davvero eccellente... Con... congratula-zioni. I miei più calorosi auguri.


CARRIE


(Si alza) Scusate. (Si avvia in “Zona 2” - Charles e Mat-thew si guardano)


CHARLES


E bambini, niente? Si sente già in casa... lo... emh... scal-piccio di... piccoli piedi?


JOHN


(Lo fissa in silenzio)


CHARLES


No? Ma certo, c’è ancora tempo, vero? Non... c’è nessu-na fretta.


JOHN


(Si alza e se ne va verso la “Zona 2”)


CHARLES


(Affranto. Si da un pugno sulla fronte)


(“Zona 2”)- I° tavolo di destra


FIONA


Lo sa cosa mi è sempre piaciuto di più nella Chiesa?


GERALD


Emh, no.


FIONA


Ecco, trovo straordinario quando i bambini strillano al momento del battesimo. Mi dà sempre l’impressione c he parlino. Come se dicessero. “E falla finita con que sta la predica!”


GERALD


(Imbarazzato) Oh, davvero...


FIONA


Mi dica... di che cosa si occupa?


GERALD


Oh, fra poco sarò ordinato sacerdote.


FIONA


Dio del cielo! Celebra anche matrimoni?


GERALD


No... non ancora. Ma lo farò, naturalmente. (Sospira) Ho già paura dell’emozione che proverò. È piuttosto sn er-vante, il solo pensarci. (Porta la coppa alle labbra)


FIONA


Già, dev’essere come la prima volta che si fa


del sesso.


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GERALD

(Tossisce,  spruzzando  via  lo  Champagne)  Emh...  sì.

(Pausa) Suppongo di sì.

FIONA

Però, ci si sporca molto meno e soprattutto n on c’è biso-

gno di preservativi.

GERALD

(Tossisce) Mi scusi, devo bere un po’ d’acqua.  (Si dile-

gua verso il fondo)

(Gli sposi entrano tra le ovazioni di tutti. Siedono al ta-

volo centrale. Accanto a loro, siede anche Charles)

TOM

(Gli si avvicina, passando) Allora, come ti va?

CHARLES

Ti ricordi quella volta che hai messo in moto la barca di

mio padre e l’elica mi ha ferito la gamba? Qui è peggio.

II° tavolo a destra.

FIONA

Hai visto qualcuno che somigli a un uomo passabile?

MATTHEW

No, non ci ho fatto caso...

FIONA

E già... tu non hai occhi che per Gareth.

MATTHEW

In fondo, è così.

FIONA

È davvero una gran fortuna, non dover usare t roppo gli

occhi.

MATTHEW

Davvero?

FIONA

Io me li sto sciupando a forza di guardare in giro...

MATTHEW

Possibile che tu non riesca a trovare nessuno?

FIONA

Non so se sono io a non trovarli oppure sono loro a non

trovare  me.  Il  fatto  è  che  non  ci  si  trova  mai

all’appuntamento.

I° tavolo di sinistra.


ROSSELLA


(A John) Ciao, mi chiamo Rossella. Non farmi bere trop-po, okay? Se no, divento subito piuttosto sporcacciona.


JOHN


Sono così depresso...


ROSSELLA


Oh, poverino. (Lo bacia sulla guancia)


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JOHN

Ormai niente può consolarmi.

ROSSELLA

Dici? Comincia col versarmi del vino...

(Entrano i camerieri con le portate)

INVITATI

(Ovazioni - commenti)

TOM

Charles, prima il discorso.

INVITATI

Discorso, discorso... Su, su, facci sentire Charles...

CHARLES

(Con aria modesta distribuisce sorrisi a tutti)

Signore e signori...

INVITATI

(Il brusio si attenua)

CHARLES

Mi spiace distrarvi dallo squisito piatto che avete davanti.

TUTTI

(Reazioni, mostrando di non gradire il piatto che hanno

davanti)

CHARLES

Ebbene... ci sono una o due cosette che come testimone

dello sposo, ritengo mio dovere dire. È la seconda

volta

che mi trovo a fare da testimone e spero... beh, spero

d’essere stato all’altezza della situazione, già la

prima

volta. La coppia in questione continua a rivolgermi la pa-

rola. Purtroppo però, non parlano più fra loro. Il  divorzio

èstato pronunciato un paio di mesi fa.

INVITATI(Ridono)


CHARLES


(Sorride a Carrie)


CARRIE


(Ricambia il sorriso)


CHARLES


Però mi hanno assicurato che io non c’entro affatto. Evi-dentemente... Paula sapeva che Piers era andato a letto con sua sorella minore, prima che lo dicessi io al ban-chetto di nozze. (Risate) Invece, il fatto che fosse andato a letto anche con la madre è stata una vera sorpresa...


INVITATI


(Le risate interrompono Charles)


CHARLES


Comunque non credo che sia stata questa la causa diretta di quell’incubo di recriminazioni e violenze in cui si sono trasformate le quarantotto ore del loro matrimonio.


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INVITATI

(Si sbellicano dalle risate)

CHARLES

Ma ora basta. Oggi Angus mi ha pregato di parlare un po’

della sua vita privata davanti a Laura e... beh, per farla

breve vi dico che... non ci sono scheletri nell’armadio...

(Pausa) Li ha messi da un’altra parte.

INVITATI

(Ridono)

CHARLES

Per  ora  dovrete  accontentarvi  di  questa  informazione.

Vorrei soltanto aggiungere una cosa. Ecco, io sono come

sempre sconcertato di fronte a chiunque sia capace di as-

sumersi un impegno come quello che Angus e Laura si

sono assunti oggi. Io non credo che ci riuscirei e, beh,

trovo semplicemente ammirevole che loro siano in grado

di farlo. (Leva in alto il bicchiere) E ora, signore e signo-

ri, brindiamo a questa coppia meravigliosa!

INVITATI

Viva gli sposi!

ANGUS

Molte grazie, Charles. Auguro a tutti voi buon diverti-

mento. Prevedo che balleremo fino all’alba.

TUTTI

(Cominciano a mangiare, dando segno della nefasta riu-

scita di quanto è nel loro piatto)

(Mentre  le  luci  si  abbassano  spostando  l’azione  verso

l’imbrunire, un rock’n’roll spinge diversi invitati  ad alzarsi

dalle sedie. Tom e Rossella vanno al centro della “ Zona 2” e

cominciano a ballare. Gareth invita Laura e comincia a vol-

teggiare sulla pista.  John va a invitare Carrie e ballano

mentre Charles li osserva e poi se ne va in “Pro de stro”. Lo

segue Matthew)

(“Pro destro”)

MATTHEW

Sai, la prima volta che ho visto Gareth su una pista da

ballo, ho avuto paura che ci rimanesse.

CHARLES

(Sorride mentre continua a guardare in direzione di Car-

rie)

MATTHEW

(Segue il suo sguardo) È carina la piccola. Vedo che non

riesci a staccarle gli occhi di dosso. È amore a pr ima vi-

sta?

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CHARLES

Oh Dio, no, no, no... Guardo il tizio con cui balla. Al

college eravamo nella stessa squadra di rugby e ora non

riesco a ricordare in quale ruolo giocasse, tutto qui.

MATTHEW

(Sguardo ironico)

CHARLES

Mettiamo il caso che a un matrimonio qualcuno, tanto per

fare un’ipotesi, incontri qualcun altro che gli piace... in-

somma, credi che esistano davvero uomini capaci di av-

vicinarsi  a  una  donna e dirle:  ‘Ciao  bella, mi  chiamo

Charles. Oggi è il tuo giorno fortunato’?

MATTHEW

Beh... se esistono, non sono certo inglesi.

CHARLES

Infatti... solo per decidermi ad abbordarla, mi ci vorreb-

bero almeno tre settimane.

(Si accendono le luci della sera. Gli invitati continuano a

scemare)

“Zona 2”

LAURA

(In piedi accanto al tavolo centrale, abbraccia Tom)

Ti voglio bene... mi sei sempre piaciuto... (A John) Non

so chi tu sia ma mi piaci anche tu... (A Gareth) Oh tu,

poi... sono pazza di te.

GARETH

(L’abbraccia e ride)

ANGUS

(A Tom)

È meglio non farci caso. È ubriaca.  (Pausa) Almeno spe-

ro. Altrimenti mi darà del filo da torcere.

LAURA

(A tutti) E mi piacete tutti quanti, ve lo assicuro... Voglio

bene a tutti. (Ride e barcolla)

ANGUS

Andiamo, andiamo... la Rolls ci sta aspettando. (Si avvia-

no salutando)

(I° tavolo di sinistra)

BERNARD

Come va, Lydia?

LYDIA

Di merda, grazie.

BERNARD

Mi dispiace. Qual è il problema?

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LYDIA


Tutti mi avevano promesso tanto sesso. Mi dicevano: quando farai la damigella d’onore, vedrai quanto sesso. Dovrai scrollarteli di dosso. Ma a quanto pare... non c’è un maschietto disponibile nel raggio di un chilometro.


BERNARD


(Si schiarisce la gola) Be’ insomma, voglio dire, se haiproprio voglia... io poteri...


LYDIA


Non dire sciocchezze, Bernard. Non sono disperata fino a questo punto!


BERNARD


Va bene, scusa. Come non detto.


LYDIA


(Abbandona il capo sul tavolo)


(“Pro destro”)

(Charles è ancora seduto sulla panchina, raggomitolato

su se stesso. Arriva Tom)

TOM

Dove passerai la notte, Charles?

CHARLES

Oh beh... Rossella e io abbiamo prenotato in non so quale

pub, il Big Boat o qualcosa del genere. Non alloggiamo

tutti lì?

TOM

No.  Un  piccolo  cambiamento  di  programma.  Gli  altri

vengono a casa mia. Sveglieremo Nancy che forse ci pre-

parerà un paio di uova col bacon. Hai voglia di uni rti a

noi?

CHARLES

Oh sì... sarebbe fantastico. Ti ringrazio di cuore. Emh...

c’è posto anche per Rossella?

TOM

Ma certo. Ci sono esattamente centotrentasette camere.

CHARLES

Ah! Dimmi un po’ Tommy, sei tu per caso l’u omo più

ricco d’Inghilterra?

TOM

Oh, no, no, no... Credo di essere... hm, al settimo posto.

CHARLES

Oh...

TOM

Naturalmente la Regina è molto più ricca. E poi c’è Bran-

son che guadagna un sacco di soldi... eh, sì... Bene sono

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contento che veniate. Vado a dirlo a Rossella. (Si avvia,

si ferma e si gira verso Charles)

Comunque puoi sempre cambiare idea, se trovi di meglio.

CHARLES

(Annuisce)

TOM

(Se ne va. Intanto arriva Carrie)

CARRIE

Ciao.

CHARLES

Ci... Ciao... anzi, doppio Ciao. Io... credevo se ne fosse

andata.

CARRIE

E invece, no... (sorride) Mi stavo chiedendo dove passerà

la notte.

CHARLES

Oh... eh, già... ecco, avevo prenotato in u n pub che si

chiama... aspetti un momento... Luchy... e poi, Boat o

qualcosa di simile...

CARRIE

Il Lucky Boatman.

CHARLES

Esatto! Ma ... ecco, ora pernotterò in... i n casa di amici

con... emh, altri amici. Ma ecco, io dico casa ma emh... la

definizione più appropriata sarebbe ‘Castello’.

CARRIE

Ah, peccato. Perché io sto al Boatman.

CHARLES

Oh!

CARRIE

Eh, sì. (Sorride) È stato un piacere fare... quasi la sua co-

noscenza. A proposito, niente male il discorso... il brindi-

si, oggi pomeriggio.

CHARLES

Grazie.

CARRIE

Beh, ecco... devo andare adesso. (Fa per allontanarsi)

CHARLES

No! No, no, ancora un secondo. Potremmo rifarci... in-

tendo, fare conoscenza adesso. (Raggiante)

CARRIE

Sappiamo tutti e due che questa è una bugia bella e buo-

na. (Se ne va)

CHARLES

(Da solo) Merda!

Z ONA 2

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(Tom, Gareth, Matthew, Fiona, Rossella, entrano dalla quinta di sinistra e si avviano verso quella di destra. Ve-dendo Charles, si fermano)

GARETH

(Va verso Charles) Ehi Charles...

il castello ci aspetta.

CHARLES

Sapete...  dovete  scusarmi,  ma...

credo  che  stanotte  sia

meglio per me dormire al pub.

TOM

E per quale motivo, in nome del cielo?

CHARLES

Ecco... io sto svolgendo delle ricerche per una disserta-

zione scientifica sui pub che hanno la parola ‘boat’ nella

loro insegna. Ho deciso di mettere una parola definitiva

sull’argomento e...

TOM

D’accordo, come vuoi tu.

CHARLES

Lo so, ecco... è una storia stupida...

TUTTI

Ciao, Ciao... (Escono sulla destra)

CHARLES

(Tra sé)Sì, molto stupida.

(Scende il Buio su tutta la scena mentre la zona 1, per la

prima volta si illumina. - Alcuni elementi, raffigurano

una camera d’albergo. Il letto, al centro, sul fondo. Due

poltrone. Carrie è seduta su una di esse e sfoglia una ri-

vista. Bussano alla porta)

CARRIE

Avanti. (La porta si apre e appare Charles)

Ciao.

CHARLES

Ciao... Ciao. È... è saltato fuori che a ca sa del mio amico

non c’era abbastanza posto per tutti e così...

CARRIE

Ma non aveva detto che era un castello?

CHARLES

Sì... emh, no. Cioè, è un castello. Ma... ma solo che è

molto, molto piccolo. Una sorta di miniatura. Addirittura

minuscolo. Solo una stanza al primo piano e una al pian-

terreno. Un’autentica rarità.

CARRIE

(Ride)

CHARLES

(Dopo un silenzio) Lei... se ne sta sempre, per conto suo?

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CARRIE


Assolutamente, no!


CHARLES


Io, di solito, non mi considero un tipo appartato ma, ec-co... Non sapevo se lei... tu?


CARRIE


Tu!


CHARLES


Sì ecco, tu...


CARRIE


Perché non chiudi la porta e vieni a sedertiqui?


CHARLES


Oh già... sì, ecco...

rie)


(Chiude la porta e si avvicina a Car-


CARRIE


(Gli indica la seconda poltrona) Siedi pure....


CHARLES


Oh sì, grazie... (Siede)


CARRIE


(Dopo un silenzio) Ho notato che lo sposo e la sposa inchiesa non si sono baciati. Mi è sembrato strano. Nel mio paese baciarsi è un’usanza molto praticata.


CHARLES


Davvero?


CARRIE


Davvero.


CHARLES


E sì, hai ragione... probabilmente noi inglesi siamo piut-tosto riservati. Infatti, “Ora può baciare la sposa ”, è una frase che non compare nel messale della Chiesa anglica-na.


CARRIE


Beh sai, anch’io ho sempre una gran paura di trascendere, di lasciarmi trascinare dalla foga del momento.


CHARLES


Ah! Qual è, l’esatto significato che dai alla parola Tra-scendere?


CARRIE


Beh, non saprei... forse... (Lo bacia sulla guancia)

Questo, potrebbe renderti meglio l’idea.


CHARLES


(Impalato) Sì, comincia... a rendermela.


CARRIE


Ma no so... forse, era un po’ troppo freddo. Magari così è... (Lo bacia sulle labbra) un tantino meglio?


CHARLES


Molto, molto meglio. Ma ecco, io penso... che trascende-re oltre, potrebbe diventare pericoloso. Voglio dire...


21


CARRIE


(Gli getta le braccia al collo e lo bacia appassionata-

mente)

Di questo, che te ne pare? Indica forse che la cosa ci sta

sfuggendo di mano?


CHARLES


Direi di sì. Sa già di luna di miele, più c he di una parteci-pazione a una cerimonia nuziale.


CARRIE


Secondo te, perché si chiama luna di miele?


CHARLES


Mah, non so... Miele, perché è dolce come li miele... e luna, perché puoi vedere per la prima volta il fondo schiena della tua donna.


CARRIE


Umh... è poco romantico ma essenziale. (Lo bacia di nuovo con passione)


CHARLES


Intendevi forse questo... con il termine “t rascendere?”


CARRIE


Solo in parte. (Ride - Riprendono a baciarsi)


(Un cambio di luce e il sottofondo musicale, indicano il passaggio di tempo sino al mattino dopo. - Carrie già ve-stita, chiude la cerniera della valigia che è sulla poltro-na. Il rumore, sveglia Charles)


CHARLES


Che stai facendo?


CARRIE


Devo andare.


CHARLES


Dove?


CARRIE


In America.


CHARLES


(Stupito) Questa sì che è una tragedia.


CARRIE


Solo una cosa, prima di partire. Quando avresti intenzio-ne di annunciare il fidanzamento?


CHARLES


Scusa, di che ... di quale fidanzamento parli?


CARRIE


Il nostro. Visto che siamo andati a letto... ho dato per scontato che ci saremmo sposati. Non sei dello stesso av-viso?


22


CHARLES

Ah beh

... io... oh Dio, sai è... beh...

bisogna pensarci be-

ne. Io...

emh, naturalmente sono...

(Sorride) Stai scher-

zando!

CARRIE

(Scoppia a ridere)

CHARLES

Dio! E io che pensavo già di trovarmi nella  situazione di

“ Attrazione fatale”, e tu... tu che eri... Glen Cl ose... men-tre io tornando a casa, trovavo il coniglietto in pentola.

CARRIE                    (Ride di nuovo) Penso soltanto che ti sei appena lasciatosfuggire una fantastica occasione. Stammi bene. (Esce)

CHARLES              (Rimane interdetto) Perché non le corro dietro a gridarle“ti amo”, stringendola tra le braccia? Umh, ecco pe rché. Primo, non siamo a Hollywood... e secondo, su una fac-cenda così seria devo riflettere a fondo. Come minimo, tre settimane.

(BUIO)

23


BERNARD E LYDIA

(Ancora nel buio, l’organo intona la marcia nuziale di

Mendelsson)

GERALD

In nome de Padre, del Figlio... (La “Zona 2” si illumina

lentamente) e dello Spirito Santo.

INVITATI

(Sono in piedi su due colonne, in “Zona 2”. Gerald   ha

davanti a sé Bernard e Lydia)

CHARLES

(Arriva trafelato percorrendo il corridoio centrale della

sala. Raggiunge la “Zona 2”)

Scusate per il ritardo... ma con questo traffico non si rie-

sce mai ad arrivare puntuali.

GERALD

Preghiamo. Padre, Tu hai santificato il matrimonio, sim-

bolo dell’amore di Cristo per la sua do... per la sua Chie-

sa. Accogli la nostra preghiera per Bernard e Lydia, per il

tramite di Tuo... Tuo... Figlio... Sì, Figlio... di Tuo Figlio

Gesù Cristo nostro Signore... che vive e regna con Te e

con lo spri.. spi... split... no, spir?

MATTHEW

Spirito... Spirito Santo! (Agli amici) È il suo primo ma-

trimonio. E poi, è un amico di famiglia.

CHARLES

Fortunata combinazione.

GERALD

Bernard e Lydia... ora vi chiederò se intend ete contrarre

liberamente  il  vincolo  del  matrimonio.  Bernard,  ripeti

con me: giuro solennemente...

BERNARD

Giuro solennemente...

GERALD

Di non essere a conoscenza di alcun impedimento...

BERNARD

Di non essere a conoscenza di alcun impedimento...

GERALD

Per cui, io Lydia...

BERNARD

Per cui, io Bernard!

GERALD

Oh, chiedo scusa... per cui io Bernard Geoffrey Saint-

John  Delaney...  non  possa  contrarre  matrimonio  con

Lydia  John Hibbot...

BERNARD

Non possa contrarre matrimonio con Lydia Jane Hibbot!

24


GERALD

Appunto. (Si schiarisce la gola) Lydia, ripeti con me...

giuro solennemente...

LYDIA

Giuro solennemente...

GERALD

Di non essere a conoscenza di alcun impedimento...

LYDIA

Di non essere a conoscenza di alcun impedimento...

GERALD

Per cui io... Lydia Jane Hibbott...

(Sorride)

LYDIA

Per cui io, Lydia Jane Hibbott...

GERALD

Non possa contrarre malattie

...

LYDIA

Non possa contrarre, matrimonio!

GERALD

Matrimonio.  Umh...

con...

con...

con  Bernard...  Geof-

frey... Sssss   Jo......

LYDIA

No, no...

GERALD

Del... Dely...

LYDIA

No, no...

GERALD

Delà!

LYDIA

Con Bernard Geoffrey Saint- John Delaney.

GERALD

Sì. (Sospiro. Si rivolge a Bernard) Ripeti: Chiamo a te-

stimoni i fedeli qui riuniti...

BERNARD

Chiamo a testimoni i fedeli qui riuniti...

GERALD

Che io Bernard   De......

De...

Delaney...

BERNARD

(Con voce strozzata) Che io Bernard Delaney...

GERALD

Prendo te, Lydia Jane Abbott...

BERNARD

Prendo te, Lydia Jane Abbott...

GERALD

Come mia illegittima sposa.

BERNARD

Come mia legittima sposa.

25


GERALD

Già... Possa Dio Onnipotente benedirvi tutti ! Nel nome

del Padre, del Figlio e dello Spiritoso Santo... emh... Spi-

rito... Spirito Santo!

GARETH

Bravo! (Applaude)

TUTTI

(Applaudono)

GERALD

(Sorride) È il mio debutto.

TUTTI

(Ridono)

GERALD

E ora, gli anelli...

TOM

(Si fa avanti) Eccoli... eccoli.

GARETH

(Mentre la cerimonia continua in sottofondo, Gareth e-

sce dal gruppo e allargando le braccia, respira a pieni

polmoni.  Si  dirige  verso  il  “Pro  sinistro”, seguito   da

Matthew)

MATTHEW

Ma dove vai, non è finita?

(“Pro sinistro”)

GARETH

(Siede sulla panchina) Voglio risparmiarmi l’ossessiva

ripetizione dell’evento. ... È sempre meno eccitant e.

CHARLES

(Esce dal gruppo e raggiunge Gareth e Matthew. Siede

accanto a loro) Sempre la stessa solfa.

MATTHEW

Si diceva appunto questo.

GARETH

Ho una nuova teoria sul matrimonio. ... Due persone sono

innamorate, vivono insieme e poi ecco che un giorno,

tutt’a un tratto, non hanno più niente da dirsi.

CHARLES

Ah...

GARETH

Ma proprio niente.

CHARLES

Ah.

GARETH

Sì. Quello che intendo dire è che non sanno più che cosa

dirsi. E allora... panico! Finché alla fine, ma proprio alla

fine, lui ha un’idea. Esiste un solo modo per uscire da

quel vicolo cieco.

26


CHARLES

E quale sarebbe questa via d’uscita?

GARETH

Semplicissimo. Lui chiede a lei se vuole sposarlo così a-

vranno una buona volta qualcosa di cui parlare per il re-

sto della loro vita.

CHARLES

Quindi tu sostieni... che il matrimonio non è altro che il

tentativo di ovviare a un’imbarazzante pausa nei rapporti

personali?

GARETH

Quando riesce. Sì, in tal caso, diventa l’un ico modo per

rompere il ghiaccio.

(“Zona 2”)

(L’organo riprende imperiosamente a suonare mentre le

ante della chiesa vengono chiuse. Gli invitati si muovono

in “Zona 2”. Circondano gli sposi e si esibiscono i  n ova-

zioni e frasi fatte. Tom si dirige in “Pro sinistro ”)

(“Pro sinistro”)

GARETH

Ehi Tom, a che punto sei con il discorso?

TOM

Ah, verrà piuttosto bene, credo. Ce n’è per tut ti: lacrime e

risate.

GARETH

Eccellente!

TOM

(Si sposta in Zona 2 e va a dare man forte al fotografo)

CHARLES

Non c’è che dire... la tua teoria ha dei pregi, Gareth...

GARETH

Naturalmente, esiste anche un’altra teoria. Ma in questo

caso abbiamo a che fare con l’amore vero.

CHARLES

Anche questa è un’idea. Vado a prendere un drink e poi

avrei anch’io una teoria da sottoporre alla vostra atten-

zione.

GARETH

Vengo anch’io... e tu, Matthew?

MATTHEW

Certo, andiamo...

CHARLES

(Si blocca vedendo arrivare Carrie)

CARRIE

Ciao...

27


CHARLES


(Con gioia) Ciao!


MATTHEW


Noi siamo al buffet... se vuoi, ci puoi raggiungere.


GARRETH


Sono curioso di conoscere la tua teoria. (Si allontanano mentre Charles e Carrie si spostano in “Pro destro” )


CARRIE


Come stai?


CHARLIE


Bene, davvero bene. Sono molto felice di vederti. (Rea-gendo alla timidezza) Eri in Chiesa?


CARRIE


No, in Chiesa no. Sono arrivata in ritardo. Non ce l’ho fatta.


CHARLES


Santo cielo. Ma tu arrivi sempre in ritardo in Chiesa!


CARRIE


Sì, è vero. Chissà se questo ha un significato più profon-do.


CHARLES


Mio Dio com’è bello vederti. Vado a prenderti qualcosa da bere ma tu, per favore, non ripartire subito per l’America, d’accordo? Torno fra due secondi.


CARRIE


Charles... vorrei presentarti una persona.


CHARLES


D’acc... bene, sì. Chi è?


CARRIE


Un attimo. (Si allontana in “Zona 2” e prende sotto braccio Hamish. Insieme tornano in “Pro destro”) Hamish... il mio fidanzato. (Ad Hamish) Lui è Charles.


HAMISH


Salve Charles.


CHARLES


Buongiorno, Hamish... (Tossisce) Piacere di fare la sua conoscenza. Che bella sorpresa rivedere Carrie nel nostro paese.


HAMISH


Già, ce l’ho dovuta mettere tutta per convin cerla. Vieni, tesoro. Ho detto a James che sarei venuto a prenderti. Penserà che non riesco a tenerti sotto controllo. (A Char-les) Ci vediamo dopo.


CHARLES


Umh... sì, a dopo.


CARRIE


Ciao, ciao...


CHARLES


(Siede sul sedile, affranto. Arriva Matthew)


28


MATTHEW


Come va, Charles?


CHARLES


Oh, non mi sento tanto in forma. (Pausa) Non so che co-sa... voglio dire, che cosa c’è che non va, esattamente. Come mai vado sempre ai matrimoni ma non sono mai quello che si sposa?


MATTHEW


Probabilmente perché sei un po’ trasandato. Oppure... non dipenderà dal fatto che non hai ancora incontra to la donna giusta?


CHARLES


Non so. Forse l’ho incontrata, forse incontro sempre donne giuste. Da molto tempo ormai, sono convinto che la colpa è solo mia.


MATTHEW


Ah, sciocchezze.


nizia il pranzo)


MATTHEW


Andiamo. Scommettiamo che a tavola incontrerai la don-na dei tuoi sogni?


CHARLES


(Sorride. Insieme si muovono in “Zona 2”. Charles s iede al 3° tavolo a sinistra, vicino a Rossella, Fiona, Angus e Laura. Matthew al 1° tavolo a destra accanto a Gare th, Carrie e Hamish.)


(“Zona 2”) - 2° tavolo di sinistra.


ROSSELLA


(A Fiona) Ma tu, dici mai di essere sposata?


FIONA


No.


ROSSELLA


E non ti prendono per lesbica?


FIONA


Santo cielo, no! Perché, dovrebbero pensarlo?


ROSSELLA


Beh, è una delle possibilità che restano alle donne quan-do non si sposano. Ed è molto più interessante far credere di esserlo che dire: “Peccato, non ho ancora trovat o l’uomo giusto per me”, non ti pare?


FIONA


Già... meglio lesbica che zitella.


ROSSELLA


Infatti.


29


FIONA


La verità è che ho già trovato l’uomo giusto ma non è in-namorato di me. E finché non smetterò di amarlo, non ci sarà posto per nessun altro.


ROSSELLA


Ah, una vera disgrazia!


FIONA


Già, non è vero? (Pausa) Sai, una volta ho avuto un’esperienza lesbica, a scuola, ma solo per quindici mi-nuti. Pensi che conta?


ROSSELLA


(Ride)


FIONA


(Ride)


(“Zona 2”) - 3° tavolo di sinistra.


ANGUS


Esistono 400 tipi differenti di tè. Senza contare poi le va-rianti dei cosiddetti tè alla frutta. Il Natale scorso ho por-tato Laura in India. Ah, quelle piantagioni sono davvero impressionanti.


CHARLES


Ah sì?


ANGUS


Se non sbaglio, Lydia è stata in India anche con te.


CHARLES


Sì, è vero.


LAURA


Charles è stato spregevole. Io stavo malissimo, eppure lui aveva la spudoratezza di continuare a fare battute di spi-rito.


CHARLES


Cercavo solo di tirarti su il morale, Laura.


ROSSELLA


Ah, allora eri tu quella Laura!


LAURA


Perché?


ROSSELLA


Charles mi raccontò del suo viaggio in Ind ia con una cer-ta Laura che vomitava in continuazione.


CHARLES


Non mi ricordo di averne parlato.


ROSSELLA


Ma se sei l’uomo più indiscreto d’Inghilte rra.


CHARLES


Esageri sempre.


30


LAURA


Nient’affatto. Mi ricordo ancora quando frequentavi quella ragazza... Helena... si chiamava così. Sua madre ti fece delle avance...


ROSSELLA


Me ne ricordo anch’io. Non sapevi che pesci prendere ma ti sembrava scortese ignorare i suoi approcci.


LAURA


Helena era una porcellina... e sua madre, di conseguenza, una gran porcellona.


ROSSELLA


Madre e figlia, dimagrirono molto in quell’occasione...


CHARLES


Io credo che si tratti di un totale equivoco.

(È richiamato dal brusio generale. Vede alzarsi Tom , al

tavolo centrale)

Ah, bene... il discorso.


ROSSELLA


CHARLES


No... non ho fatto le porcherie con la porcellona.


(Tavolo centrale)

TOM                             Quando... quando Bernard mi disse che voleva fidanzarsi con Lydia, mi congratulai subito con lui perché le sue precedenti ragazze, senza alcuna esclusione, erano delle vere befane.


BERNARD


Ma dai...


TOM


E tuttavia devo dire che sono felice nel constatare che tante ex ragazze di Bernard, abbiano trovato il tempo di venire qui a festeggiare con noi.


TUTTI


(Ridono)


TOM


Sono particolarmente lieto di vedere Camilla. Forse molti di voi ricorderanno che è stata la prima alla quale ha chiesto di diventare sua moglie. Ma non tutti ricorderan-no che lei gli rispose con un netto: “Vaffanculo”.


TUTTI


(Ridono)


TOM


Ma fu una vera fortuna per Lydia che Camilla abbia ri-sposto così.


31


BERNARD


Ora smettila, Tom.


LYDIA


Stai calmo, Bernard... non è detto che prima o dopo, non ti ci mandi anch’io.


TUTTI


(Ridono)


(Una musica mielosa, invade l’ambiente. Alcune coppie vanno al centro di “Zona 2” e iniziano a ballare)


(“Zona 2”) - 3° tavolo di sinistra.


GARETH


(Avvicinandosi al tavolo, si rivolge a Charles)

Al nostro tavolo era seduta una ragazza incantevole. Si

chiama Carrie. Il suo fidanzato ha la puzza sotto il naso.

Pare che dipenda dal fatto che possiede mezza Scozia e

pensa di essere un vero pezzo grosso. Si sa che spocchia

possono avere certe persone. E a te com’è andata?


HENRIETTA


(Arrivando, si mette alle spalle di Charles)


CHARLES


Mi sembra di essere in un girone dell’inferno. Dovunque mi volti vedo i fantasmi delle mie ex fidanzate. Se m’imbatto in Henrietta, l’incubo sarà completo.


HENRIETTA


Ciao, Charles.


CHARLES


Ciao Henrietta, come stai?


HENRIETTA


(Scoppia in lacrime)


CHARLES


Oh Henrietta, io...


HENRIETTA


(Singhiozzando fugge verso la “Zona 2”)


LAURA


E lasciala in pace quella povera ragazza. Non l’hai fatta soffrire abbastanza?


CHARLES


Ma io... (Si alza in piedi) Comincio a pensare che secon-do certe persone io dovrei sparire. Vado a meditare sulla cosa. (Si dilegua attraversando la “Zona 2”)


(La luce scende sulla scena, lasciandola in penombra)

32


“Zona 1”

(Contemporaneamente si illumina la “Zona 1” - Alcu  ni

elementi, un letto, un armadio, raffigurano la camera di

un albergo)

CHARLES

(Entra e siede a una poltrona. È giù di corda. Sosp ira)

Quell’orribile scozzese... (Fa il verso a Carrie) “Ti pre-

sento Hamish, il mio fidanzato... (Sente aprire la porta.

Istintivamente va a nascondersi dietro la tenda della fi-

nestra. Bernard e Lydia sgattaiolano nella stanza)

BERNARD

Vieni qui, vieni... Sono pazzo dite... sì, sono proprio paz-

zo di te. Vieni, voglio vederti, voglio toccarti, mia bellis-

sima Lydia. Su, facciamolo. Ho proprio perso la testa per

te!

LYDYA

(Continua a lanciare gridolini mentre Bernard la trasci-

na sul letto lacerando per la bramosia il suo candido ve-

stito. A un tratto lei lo afferra, lo mette giù e gli monta

sopra a cavalcioni, cominciando a gridare e gemere)

CHARLES

(Uscendo dalla tenda, tenta qualche passo tenendo la

schiena attaccata alla parete)

LYDIA

(Miagolando)  Aspetta,  aspetta...  così  non  c’è  gusto.

(Prende a spogliare Bernard) Voglio vedere com’è fatto

il mio meraviglioso maritino.

CHARLES

(Continua a muoversi a piccoli passi, attaccato alla pa-

rete)

BERNARD

Oh sì, così... (Urla) Io... amo... mia moglie!!!

LYDIA

(Urla) E io... mio... marito!!!!

CHARLES

(È come paralizzato, sempre attaccato alla parete)

LYD+BERN

(Respirano affannosamente dopo l’orgasmo)

BERNARD

Credi che dovremmo tornare di sotto?

LYDIA

(Ridendo) No, ascolta... aspettiamo un paio di minuti e

poi lo rifacciamo.

CHARLES

(Alza gli occhi al cielo in una muta imprecazione)

33


BERNARD             Piccolo demonio!

CHARLES              (Improvvisamente, si ricompone e va verso la poltrona)

LYD+BERN          (Sussultano)

CHARLES              (Sfila da una tasca la penna stilografica. La alza mo-strandola)

L’ho trovata! (Fa un inchino ai due ed esce dalla stanza)

(“Zona 2”) - 3° tavolo di sinistra.


FIONA


Ma davvero non ce l’hai uno straccio di fidanzato?


ROSSELLA


Io, no e tu?


FIONA


Oh... ebbene, sì.


ROSSELLA


E come si chiama?


FIONA


Dolph. È... è... un campione di ping-pong. Ma tu, neppure un flertino, che so, uno smanagement tocca e fuggi... niente?


ROSSELLA


No, purtroppo.


FIONA


E perché, no?


ROSSELLA


Non ne ho idea. Probabilmente quelli che mi piacciono credono che io sia stupida... e banale, così si accontenta-no di scoparmi e poi mi piantano. Mentre quelli che tro-vano qualcosa in me, sono dei veri cessi, e non mi viene mai voglia di scopare con loro. Già, da qualunque l ato la consideri la mia situazione sembra un tantino incerta.


FIONA


Non è vero che ho... insomma del campione di ping-pong.


ROSSELLA


Peccato. Almeno così, in un modo o nell’al tro, avresti po-tuto giocherellare con le palle.


(“Pro sinistro”)

34


(Charles arriva e si siede. Poco dopo arriva anche Hen-rietta)


HENRIETTA


Charles... Charles, dobbiamo parlare.


CHARLES


Sì?


HENRIETTA


Il fatto è che ho parlato di te con molti amici.


CHARLES


Oh, mio Dio.


HENRIETTA


E tutti hanno dovuto ammettere che sei davvero nei pa-sticci, Charles.


CHARLES


Ah, davvero?


HENRIETTA


Sai il problema è che sei una specie di monogamo seriale: collezioni una ragazza dopo l’altra, ma non riesci ad a-marne nessuna, perché non ti lasci mai coinvolgere .


CHARLES


Al contrario, Henrietta. Io penso di...


HENRIETTA


Tu sei caro, sei dolce...


CHARLES


Ti ringrazio...


HENRIETTA


Sei stato dolce persino con me. Anche se devo esserti sembrata un’idiota.


CHARLES


No, niente affatto.


HENRIETTA


E invece, sì. Ero convinta che gli U2 fossero un modello di sommergibile!


CHARLES


Beh in un certo senso avevi ragione. La loro musica, ha qualcosa di acquatico.


HENRIETTA


Parliamo seriamente, una buona volta, Charles.


CHARLES


Va bene.


HENRIETTA


Devi offrire agli altri una possibilità. Non devi metterti in testa che sposarsi è un fatto ineluttabile. Ma non puoi pensare fin dall’inizio di ogni nuova storia che il matri-monio non rientra proprio nei tuoi programmi.


CHARLES


Henrietta... mi conosci... sai che per la maggior parte del tempo, io evito di pensare. Lo sai che vivo alla giornata.


35


HENRIETTA

Charles... oh, come mi guardavi all’inizio... ho creduto

fossi presa di me e invece ho soltanto frainteso. Per tutto

il tempo ho creduto che tu volessi chiedermi di sposarmi

e invece stavi pensando a come scaricarmi. (Piange)

CHARLES

No, non è andata così.

HENRIETTA

Dio, quanto mi sento ridicola. (Fugge via)

CHARLES

Henrietta... Henrietta!

HENRIETTA

No! (Si rifugia in “Zona 2”)

CHARLES

(Scuote il capo. Alle sue spalle arriva Carrie)

CARRIE

Hai passato una bella giornata?

CHARLES

Ehhhh... (La  guarda)  La cerimonia più divertente alla

quale abbia assistito. Dopo la morte di mio padre.

CARRIE

(Scoppia a ridere)

CHARLIE

Ma non te n’eri andata?

CARRIE

No... Hamish, doveva partire per Edimburgo, in vagone

letto. (Respiro profondo) Ora devo andare. Mi accompa-

gni?

CHARLIE

Sei sicura?

CARRIE

Oh, sì. Credo che possiamo rischiare. Sono ragionevol-

mente sicura di riuscire a resisterti. Non sei poi così affa-

scinante. (Si alzano e attraversano la “Zona 2” Mentre

scende la sera. Tra i pochi invitati che sono rimasti, un

paio di coppie ballano sulle note di una musica langui-

da)

(Si illumina la “Zona 1” - Stanza di albergo)

(“Zona 1”)

(Carrie e Charles entrano)

CARRIE

Vuoi una tazza di tè, di caffè oppure... unfiltro d’amore?

CHARLS

Che specie di filtro?

36


CARRIE

Uno   che   faccia   avverare   i   desideri   più   nascosti

dell’uomo.

CHARLES

Non puoi spiegarti in modo più chiaro?

CARRIE

No.

CHARLES

Perché, no?

CARRIE

Perché non ho intenzione di realizzare i tuoi desideri.

Dovrai accontentarti di un tè o di un caffè, prima di an-

dartene.

CHARLES

Come fai a sapere che sei tu, l’oggetto dei miei desideri?

CARRIE

(Sorride) Sono piuttosto presuntuosa.

CHARLES

E vorresti stregarmi con il tuo filtro?

CARRIE

So che potrei.

CHARLES

Io invece so che mi hai già stregato senza  il tuo speciale

elisir. (Le si avvicina)

CARRIE

(Chiude gli occhi)

CHARLES

(La bacia)

CARRIE

(Lo stringe tra le braccia e poi, tenendolo per mano lo

trascina fino al letto)

BUIO

FINE PRIMO ATTO

37


SECONDO ATTO

CARRIE E HAMISH

(Si illumina soltanto la “Zona 1”, che stavolta raf  figura

l’appartamento di Charles e Rossella. Un tavolo centrale, un

divano, un paio di poltrone. Un piccolo arco che separa la

cucina, in parte visibile)

ROSSELLA

(Entra dalla cucina recando un vassoio sul quale, oltre

alla teiera, pane e marmellata c’è anche la posta. È già

vestita per uscire)

La colazione è servita! (Mette il vassoio sul tavolo) Pur-

troppo il pane è un po’ bruciacchiato.

CHARLES

(Passando in rassegna la posta) No, no... è magnifico.

ROSSELLA

Che fai oggi?

CHARLES

Mah, non so che dirti... per la prima volta in vita mia mi

ritrovo ad avere un sabato libero, senza matrimoni, quin-

di non posso permettermi di arrivare in ritardo da mio

fratello David. Abbiamo un appuntamento alle dieci.

ROSSELLA

Vado a presentarmi per un posto di lavoro. C’è un nuovo

negozio che si chiama Spank. Cercano una commessa. È

come se fossi nata per quel lavoro.

CHARLES

(Alza e osserva una busta bianca di carta vergata)

ROSSELLA

Vendono dei curiosi indumenti di gomma...

CHARLES

Oh, no! Un altro invito a un matrimonio. (Sventola un fo-

glio di carta) È la lista dei regali di nozze... ma che bel-

lezza.

ROSSELLA

A quanto pare, la gomma è l’ideale per i pervertiti... vo-

glio dire, quando ci fai delle macchie sopra puoi toglierle

semplicemente strofinando. Quindi... (Guarda Charles)

Non ti senti bene?

CHARLES

Sì, sì...  (Legge) Caroline e Hamish. Cappella di Glen-

thrist Castle Perthshire, Scozia. Ah, questa è di Carrie. La

conosci, no? L’americana.

38


ROSSELLA


E già... il nome completo è Caroline... certo, Caroline: Carrie. (Ride) Io potrei farmi chiamare Rossy... Perché mi guardi in quel modo?


CHARLES


Che modo?


ROSSELLA


Ho visto nei tuoi occhi come un lampo omicida.


CHARLES


(Guarda davanti a sé, assorto)


ROSSELLA


Ho già fatto tardi, è meglio che mi metta in moto..


CHARLES


Buona fortuna.


ROSSELLA


Ciao... vado a tuffarmi nella gomma. (Esce)


CHARLES


(Osserva la lista) Umh... costeranno una fortuna. Capirai,la lista di uno che possiede mezza Scozia. Magari troverò qualcosa sulle cinquanta sterline. ... Macché... èuna cifra che circolerà come mancia, nel giro dei Banks... (Si sente suonare alla porta. Charles va ad aprire e rimane come paralizzato davanti ad essa)


CARRIE


È bello rivederti.


CHARLIE


È bello rivedere te.


CARRIE


(Vede che lui ha in mano la lista) Questa faccenda deiregali è pazzesca. Hai già comprato qualcosa?


CHARLIE


Veramente, ho appena ricevuto l’invito.


CARRIE


Non dartene pensiero. Puoi evitare la lista e prendere qualcosa da qualche altra parte. A cosa pensavi?


CHARLIE


Non so... vedrò di trovare, che so... un ba stone da pasto-re...


CARRIE


Un bastone?


CHARLIE


Così, lì in Scozia, ci potrai pascolare le pecore.


CARRIE


Non essere villano!


CARRIE


Scusami, sono un po’ geloso. Se penso che dopo, non dormirai più con nessuno... ( La guarda) È così, no?


39


CARRIE


Certo. Mai più, dopo che mi sarò sposata. Ho anche detto ad Hamish che lo ucciderei se si rivelasse infedele.


CHARLES


Più che giusto.


CARRIE


E poi penso di aver già avuto la mia parte.


CHARLES


In che senso?


CARRIE


Di uomini ne ho avuti... e anche più di uno.


CHARLES


Ah, sì?


CARRIE


Col primo, quello che non si scorda mai, è stato piacevo-le. Il secondo... aveva la schiena pelosa. Poi, aspetta... il terzo, o era il quarto... no, il sesto... Ah, col terzo, sì... fu il giorno del mio compleanno.


CHARLIE


Quale compleanno?


CARRIE


Il diciassettesimo.


CHARLES


Oh, avevi appena diciassette anni?


CARRIE


Sono cresciuta in campagna. E lì, ci si svezza presto nel fienile.


CHARLES


Continua.


CARRIE


Fino al numero sette, è nebbia totale. Il numero otto! Oh, quello fu un vero shock. Con il nove... (Ride) lo facemmo appoggiati a una staccionata. Molto scomodo, te lo scon-siglio.


CHARLES


Lo terrò a mente.


CARRIE


Il numero dieci. Ah, quello fu fantastico. Semplicemente divino. Particolarmente... oh, fu magnifico.


CHARLES


Lo odio. (Ride)


CARRIE


(Ride) L’undicesimo, in confronto al decimo fu una delu-sione. Poi, dal numero dodici al diciassette... beh, sono gli anni dell’università. Tipi sensibili, seducenti , intelli-genti. Sul piano sessuale, zero assoluto.


CHARLES


Capisco.


40


CARRIE


Il numero diciotto, mi ha spezzato il cuore. E così poi, sono venuti gli anni della nostalgia.


CHARLES


Mi dispiace.


CARRIE


Il numero venti... mio Dio! Non riesco a credere di essere arrivata già a venti. Poi il ventuno. Una lingua co me una proboscide. E il ventidue si addormentava sempre: era il mio primo anno in Inghilterra.


CHARLES


Ne sono mortificato.


CARRIE


Il ventitré e il ventiquattro: insieme. Chenumero!


CHARLES


Sul serio?


CARRIE


E già. Il ventisette invece fu un vero error e.


CHARRIE


Un errore, in che senso?


CARRIE


Mi faceva scenate in continuazione. Al punto... al punto che non volevo più saperne di sesso. Per fortuna poi Spenser mi ha fatto cambiare idea. Lui è stato il numero ventotto. E suo padre il ventinove.


CHARLES


Il padre di Spenser?!


CARRIE


Umh, umh... Il numero trenta... Un disastro! Il trentuno, idem. Invece il trentadue, è stato meraviglioso. E poi è arrivato il mio fidanzato, il numero trentatré.


CHARLES


Finalmente sei riuscita a fidanzarti.


CARRIE


E già.


CHARLES


Ma allora... io sono venuto dopo il tuo fidanzato?


CARRIE


No, tu sei il numero trentadue.


CHARLIE


Oh...


CARRIE


Insomma... in fondo ne ho avuti meno di Madonna e più di Lady D. Almeno spero. (Pausa) E tu?


CHARLES


Io... cosa?


CARRIE


Con quante donne sei andato a letto?


41


CHARLES


Oh Dio... non sono tante. Forse sono addirittura sotto la media. Rispetto a te, soprattutto. Non so cosa ho fatto del mio tempo, a dire la verità. Lavoro. Il lavoro, pro babil-mente. Sì, il lavoro, il lavoro. Ho lavorato parecchio. (Di-venta serio) Avrei dovuto chiamarti. Ma neanche tu mihai mai telefonato.


CARRIE


(Sospira)


CHARLES


Sei venuta a letto con me due volte e non mi hai telefona-to.


CARRIE


Ora devo andare. (Suona il campanello del citofono)


CHARLES


Santo cielo, David! Sono già le dieci e tre nta! Avevo ap-puntamento con lui alle dieci. (Il citofono suona)


CARRIE


Io vado.


CHARLES


No, ti prego aspetta. Almeno avrò una scusa plausibile. Ecco io ... volevo dirti che... se in fondo, ecco... può es-serci ancora una possibilità per... per noi due. Ma no, no, lo so... sono soltanto un imbecille che è andato a letto con appena nove donne. Ma ugualmente volevo chiederti, in poche parole... condensando in versione sinossi... ecco, e per usare le parole di David Cassidy... nella serie: La fa-miglia Partridge... “Credo di amarti”. Capisci io.. . mi ero chiesto se tu avessi accettato... oh, niente, niente... (Il ci-tofono) Credo di aver perduto un fratello... (A Carrie) Miero chiesto, appunto se... ma no, no... io sono solo un i-diota, ecco. Mentre lui è ... fantastico... meraviglioso... lui è... (Il citofono. Prende il ricevitore) Vieni su! (A Carrie) Scusa lo sfogo ma...


CARRIE


Sei stato così romantico. (Sorride) Devo proprio scappa-re. (Esce)


CHARLES


Oh, merda!


BUIO

(La luce alzandosi, illumina la “Zona 2”, mentre le ante della chiesa si chiudono. Gli invitati festeggiano Carrie in abito da sposa ed Hamish in tight)


CHARLES


(A Carrie) Hai un aspetto favoloso.


42


CARRIE


Grazie. (Fuori dalla scena si sente il suono di una cor-namusa)


CHARLES


Cos’è?


GARETH


(Mentre Carrie si allontana) È il tradizionale Brigadoon.È un autentico reel tratto da Brigadoon. (Si avvia in “Pro destro, seguito da Charles)


(“Pro destro”)

(Arrivano anche Matthew , Tom, Fiona e Rossella)

GARETH

(Alza il bicchiere che ha in mano)

All’amore!! Come ben sapete, sono sempre stato orgo-

glioso del fatto che nessuno di noi porta la fede al dito.

Ma col passare del tempo comincio seriamente a preoc-

cuparmi. Mi piacerebbe andare al matrimonio di qualcu-

no a cui tengo davvero.

TOM

Non guardare me. Ho fatto proposte di matrimonio a tutte

le donne che conosco.

ROSSELLA

A me, non lo hai chiesto.

TUTTI

(Ridono)

TOM

Davvero?

ROSSELLA

No!

TOM

Beh, allora... emh... Rossella, vuoi sposarmi?

ROSSELLA

No, grazie. Ma sei stato carino a chiedermelo.

TOM

È stato un piacere. Ma sappi che ci riproverò.

GARETH

(Applaude) Magnifico, Tom. Magnifico! Questo è lo spi-

rito giusto. E ora... per stasera... questi sono gli ordini:

andate e coniugatevi. Trovate mogli e mariti!

TOM

Un programma eccellente. (Si rivolge a Fiona) Tu che ne

pensi, sorella? Hai già individuato un potenziale m arito

tra la folla?

FIONA

Vaffanculo, Tom!

43


GARETH


Un brindisi! Prima di dare inizio alla caccia, brindo alla ricerca del vero amore, sotto qualsiasi forma si possa pre-sentare. Con l’augurio che un giorno, se la vecchiaia non ci avrà fatto perdere la memoria, si possa dire: “A nch’io una volta sono stato amato follemente!”


TUTTI


Al vero amore... ecc. (Si muovono tutti verso la “Zona 2”, tranne Charles. Arriva Henrietta)


HENRIETTA


Ciao.


CHARLES


Oh, Henrietta! No, no... senti, per favore... oggi non me la sento di sopportare un‘altra scenata. Noi... noi possiamo discutere su ogni argomento ma...


HENRIETTA


(Sorride) Oh... mi sono comportata in modo così atroce,l’ultima volta?


CHARLES


Eh, sì! Ricordi la scena della doccia in Psycho?


HENRIETTA


Sì.


CHARLES


È stato peggio. vanno le cose?


(Pausa) Sono così depresso.. E a te, come


HENRIETTA


Splendidamente. Oh, sono davvero felice. Sono riuscita a dimagrire e ho un ragazzo veramente divino.


CHARLES


Forse avevi ragione tu... avremmo dovuto sposarci.


HENRIETTA


Oh santo cielo, no! Così avrei dovuto sposare anche i tuoi amici. E io Fiona non la sopporto.


CHARLES


Fiona ti ammira.


HENRIETTA


Fiona mi chiama “faccia di chiulo”.


CHARLES


Io non gliel’ho mai sentito dire.


HENRIETTA


Senti tesoro, vieni a mangiare da me, qualche volta. Tele-fonami, d’accordo? (Gli da un bacio sul collo. Poi, tra sé)Dio, com’è carino. (Si allontana in “Zona 2”. Arriva Fiona)


FIONA


Come sta “faccia di chiulo?”


CHARLES


In gran forma. Oggi è meno pazza del solito.


44


(“Zona 2”)

ANGUS                     Signore e signori, la sposa e lo sposo!

(“Pro destro”)

CHARLES

(Osserva Carrie)

FIONA

Ti piace tanto, vero?

CHARLES

Sì. È così strano che sia successo. Voglio  dire, che lei

abbia sposato un altro... (Pausa) Com’è andata, Fiona?

Hai già catturato il futuro compagno della tua vita ?

FIONA

Non mi serve.

CHARLES

Come?

FIONA

È già molto tempo che sono innamorata di un u omo.

CHARLES

Davvero? E chi è?

FIONA

Tu.

CHARLES

Cosa?!

FIONA

Ti ho sempre amato, Charles. Fin dalla prima volta che ti

ho conosciuto. Oh, sono già passati tanti anni ma l ’avevo

capito fin dal primo momento. Eravamo a un ricevimen-

to... o forse, no. Credo fosse al St. James’s Park.

CHARLES

Oh, Fiona... non ... non dev’essere stato facile per te, ve-

ro?

FIONA

No. Ma fa come se non ti avessi detto niente... Si vede

che non era destino.

CHARLES

(Mugugna imbarazzato. Arriva Matthew)

FIONA

Mettew, tesoro. Dov’è Gareth?

CHARLES

Sta tampinando le americane.

FIONA

È il suo forte.

45


MATTHEW


Una gli ha chiesto se conoscesse Oscar Wilde.


CHARLES


E lui che le ha risposto?


MATTHEW


“Non di persona... ma conosco qualcuno che procurarle il numero di fax”. (Arriva Gareth)


potrebbe


GARETH


(A Fiona) Allora, c’è qualche anello al dito?


FIONA


Gareth... non sai che fortuna è la tua. Cercare qualcuno da sposare è un’impresa piuttosto spinosa.


(“Zona 2”)

ANGUS

Onorevoli Milord, signore e signori... per favore tenete

pronti i bicchieri. Per prima parlerà la sposa.

(“Pro destro”)

GARETH                 Magnifico! Adoro quella ragazza.

(“Zona 2”)

CARRIE

Grazie. Per prima cosa vorrei ringraziare tutti quelli che

sono venuti fin qui dagli Stati Uniti. Ne sono veramente

commossa. E... per quanto riguarda gli altri, avrei scom-

messo che la presenza in questo luogo di tanti americani,

fosse una buona scusa per non venire. Se mio padre fosse

stato qui, avrebbe fatto questo discorso al mio posto e so

cosa avrebbe detto: “Hai un bellissimo vestito, bam bina

mia... Ma perché diavolo sposi quel cretino con lagonna?


HAMISH e TUTTI


(Ridono)


CARRIE


E io avrei dato a mio padre la stessa risposta che ora do a voi: Perché l’amo. Come sosteneva John Lennon, che è morto nello stesso anno di mio padre: “L’amore, è l a ri-sposta. E lo sapete anche voi”.


HAMISH


(Le si avvicina e la bacia tra gli applausi di tutti)


46


CARRIE


Oh, un momento. Ancora una cosa. Qualcuno dei presen-ti mi ha detto a quattr’occhi che nel caso con Hamish non dovesse funzionare, sarebbe pronto a prendere il suo po-sto. (Minacciosa) Ciò che gli rispondo è: (Pausa) Grazie, lo terrò presente.


TUTTI


(Ridono)


ANGUS


E ora Milord, signore e signori... Sir Hamish Banks!


TUTTI


(Applausi)


HAMISH


Grazie, grazie... Negli ultimi vent’anni chiunque si sia occupato di politica, si è dovuto abituare a vedersi rubare la scena da sua moglie.


TUTTI


(Ridono)


HAMISH


Ma non mi aspettavo che a me succedesse già dal giorno del matrimonio.


TUTTI


(Risatine)


HAMISH


Comunque, devo confessare che sarò molto fel ice di far-mi rubare la scena da questa donna per il resto dei miei giorni.


TUTTI


(Applausi) Bravo!


GARETH


(Cadendo improvvisamente, si trascina dietro un vaso di fiori)


HAMISH


Ci sono delle contestazioni?


TUTTI


(Ridono)


HAMISH


Noi politici siamo abituati anche a questo.


CHARLES


(Si precipita su Gareth, seguito da Tom e dagli altri)

Ci vuole un medico, Matthew...


MATTHEW


Ci penso io... lascia fare a me. (Si accuccia accanto a Gareth e gli accosta l’orecchio alla bocca) Portiamolonell’altra stanza.


CHARL, MATT, TOM (Sollevano Gareth e lo portano fuori scena a sini-stra)

47


HAMISH


(Ignaro di tutto, prosegue) Prima di tutto, vorrei ringra-ziare le damigelle della sposa. Avete assolto al vostro compito in modo impeccabile. E d’ora in poi ho intenzio-ne di ricorrere ai vostri servigi, tutte le volte che mi spo-serò.


TUTTI


(Ridono)


HAMISH


Inoltre desidero ringraziare le signore della parrocchia che hanno realizzato le composizioni floreali per l’addobbo della chiesa. Questo edificio, antico e possen-te, oggi sembrava nuovo di zecca. Cosa purtroppo che non si può dire dello sposo, temo.


(“Pro sinistro”)

(Arriva Fiona, seguita da Charles. Si abbandonano af-franti sulla panchina)

(“Zona 2”)

HAMISH

Ricordo ancora la prima volta che ho visto Caroline... Ho

pensato che se per caso fosse stata miope... forse sarei

stato felice per il resto della mia vita... Per la prima volta

mi è sembrato di avere davanti a me il futuro. Un futuro

luminoso. Per tutti gli anni che abbiamo davanti a noi...

(“Pro sinistro”)

(Arriva Matthew con la faccia scura. Charles e Fiona si alzano in piedi)

MATTHEW           Gareth... è... (Scoppia a piangere)

BUIO

*

48


IL FUNERALE

(In “Zona 2”, la luce si alza lentamente. Le ante d ella Chiesa sono aperte. Il feretro è davanti all’altare. Gli in-vitati sono in piedi, sistemati in due colonne. - Tom e Fiona sono in Pro destro. Li raggiungono Charles e Ros-sella)

(“Pro destro”)

CHARLES

Siamo in ritardo?

TOM

Sì, ma oggi nessuno ha fretta.

CHARLES

È bello rivederti.

TOM

È magnifico rivedere te, Charles. Carissima Ros sella.

MATTHEW

(Si avvicina al gruppo)

CHARLES

Mi dispiace di essere arrivato in ritardo.

MATTHEW

Non c’è niente di cui scusarsi. Gareth si sarebbe offeso se

proprio oggi tu avessi infranto la tua tradizione persona-

le. (Si dirige verso la chiesa e gli altri lo seguono)

(“Zona 2”)

GERALD

Cari figlioli, rivolgo a tutti voi un caloroso benvenuto in

questa fredda giornata d’autunno. Fra un paio di minuti

comincerà il rito funebre ma ho pregato Matthew, co me

più intimo amico di Gareth, di dire prima qualche parola.

MATTHEW

(Va accanto al feretro) Gareth ha sempre preferito i fune-

rali ai matrimoni. Diceva che era più facile entusiasmarsi

per una cerimonia, di cui prima o poi si ha una remota

possibilità di diventare protagonisti.

CHARLES

(Tenta di soffocare una risata)

MATTHEW

Mentre preparavo questo discorso, ho telefonato a varie

persone, per farmi un’idea di che opinione avessero  di

Gareth quelli che lo avevano conosciuto. La parola più

49


usata per definirlo è stata ‘grasso’. Subito dopo, ai primi posti nella lista, figura la definizione ‘terribilmente scor-tese’. Quindi: ‘molto grasso e molto scortese’ è l’espressione di quelli che lo conoscevano appena. D’altra parte molti di voi sono stati così cari da telefonare per dirmi quanto gli volevano bene. E so che Gareth sa-rebbe stato immensamente felice di sentirlo dire. Certa-mente ricorderete la sua straordinaria ospitalità, i suoi ar-diti esperimenti culinari... (Sorride) La sua ricetta della lingua alla banana fortunatamente verrà seppellita assie-me a lui.


TUTTI


(Ridono garbatamente)


MATTHEW


Ma tutti ricorderete per prima cosa, la sua incredibile gioia di vivere. E l’allegria che esplodeva soprattutto quand’era ubriaco.


TUTTI


(Ridono garbatamente)


MATTHEW


E io spero che resterà nella vostra memoria , pieno di vita e di gioia e non chiuso dentro una bara. Immaginatelo con uno dei suoi panciotti preferiti e conservatelo così nel vostro ricordo. Come un uomo meraviglioso, pieno d’ironia, con un cuore grande... un cuore debole, come abbiamo potuto constatare. L’omosessuale più divertente che abbiate conosciuto. (Controlla la commozione) Forse vi chiedere che ricordo ho io di Gareth e che cosa pensa-vo di lui. Sfortunatamente mi mancano le parole, così preferisco rinunciare a esprimere i miei sentimenti per usare le parole di uno splendido poeta omosessuale. Wystan Auden... esprime quello che vorrei dire io stesso. (Si schiarisce la gola. Prende dalla tasca un foglio di carta e lo apre)


Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono, fate tacere il cane con un osso succulento, chiudete i pianoforti, e tra un rullio smorzato portate fuori il feretro, si accostino i dolenti.

Incrocino aeroplani lamentosi lassù

e scrivano sul cielo il massaggio: Lui è Morto,

allacciate nastri di crespo al collo bianco dei piccioni,

i vigili si mettano guanti di tela nera.

50


Lui è il mio Nord, il mio Sud, il mio Est ed Ovest,

la mia settimana di lavoro e il mio riposo la domenica,

il mio mezzodì, la mezzanotte, la mia lingua, il mio can-

to;

pensavo che l’amore fosse eterno e avevo torto.

Non servon più le stelle: spegnetele anche tutte; imballate la luna, smontate pure il sole; svuotatemi l’oceano e sradicate il bosco; perché ormai più nulla può giovare.

(Ripiega il foglio nel più completo silenzio)


ROSSELLA


(Si asciuga le lacrime mentre le ante della chiesa si ri-chiudono)


FIONA


Ti accompagno a casa?


ROSSELLA


Sai leggere nel pensiero?


FIONA


Qualche  volta,  quando  è  molto  chiaro. (Si


avvicina


a


Charles) Io riporto a casa Rossella, d’accordo?


CHARLES


Sì, cara Fiona. (La bacia sulla guancia)


(Fiona e Rossella, escono a sinistra)


CHARLES


(Si avvicina a Carrie) Sei stata molto cara a venire.


CARRIE


(Avanzando verso il “Pro sinistro) Già... Ho ripensato aquel tuo discorso... quando hai citato David Cassidy...


CHARLES


Ah sì... te ne chiedo scusa.


CARRIE


No, anzi... ti ringrazio per avermelo fatto. È stata la cosa più romantica che mi sia capitata in questi ultimi anni.


CHARLES


Ecco, io...


CARRIE


Ora, devo andare. (Lo bacia sulla guancia) Ciao.


CHARLES


Ciao...


51


TOM


(Gli si avvicina) Non avevo mai provato niente di simile.O meglio, forse è stato un po’ così con Jily, quando ero piccolo.


CHARLES


Jily?


TOM


Un labrador.


CHARLES


Ah. (Pausa) È strano, non credi? Per tanti anni siamo ri-masti liberi e fieri di esserlo. E non ci siamo accorti che due di noi... Gareth e Matthew... erano virtualmente spo-sati.


TOM


Due traditori in seno al gruppo. (Sorride) Sai, credo che quando uno muore siano i genitori a soffrire di più, non trovi? Io spero di morire prima dei miei figli.


CHARLES


Sai, Tom...


TOM


Cosa?


CHARLES


Io credo... insomma, lo trovo davvero...


TOM


Sì?


CHARLES


Beh insomma, te lo sei messo in testa tu che prima o poi ti sposerai. Voglio dire, e se non ti capitasse mai di in-contrare la donna giusta?


TOM


Come no?


CHARLES


Questa cerimonia ci ha dimostrato qualcosa. Che la cop-pia perfetta esiste davvero. Vedi, se non possiamo essere come Gareth e Matthew, forse ci conviene lasciar perde-re. Perché vuol dire che qualcuno di noi non è destinato a sposarsi.


TOM


Mah, non so Charlie... la verità è che io, diversamente da te, non mi sono mai aspettato il colpo di fulmine. Ho sempre sperato d’incontrare una ragazza gentile e cordia-le che mi piacesse. E che... non mi trovasse troppo repel-lente.


CHARLES


(Gli da una pacca sulla spalla)


52


TOM

Allora, appena troverò quella ragazza, le chied erò di spo-

sarmi. E vivremo felici e contenti. Con i miei genitori ha

funzionato. ... Beh, a parte il divorzio e tutto il resto.

CHARLES

Ti concedo sei mesi di tempo.

TOM

Grazie.

CHARLES

Forse... sì... questa attesa del vero amore è solo una perdi-

ta di tempo.

BUIO

*

HENRIETTA & CHARLES

(“Zona 1”)

(L’appartamento di Charles e Rossella. - Si sente suona-

re il citofono)

CHARLES

(Entra,  ancora  in  pigiama,  muovendosi  come  un  son-

nambulo. Risponde al citofono)

Ah ciao, vieni su.

(Apre la porta e va in cucina ad accendere il fuoco sotto

lo scalda acqua. Quindi, va a sedere accanto al tavolo)

MATTHEW

(Entrando) Ciao.

CHARLES

Matthew! Il testimone più attraente del mondo.

MATTHEW

Grazie.

CHARLES

Vorrei  che  fosse  qui  anche  Gareth.  Scommetto  che

l’avrebbe voluto anche lui.

MATTHEW

Mi spiace del ritardo. Gli altri stanno ancora cercando un

parcheggio.

CHARLES

Ritardo?

MATTHEW

Sì! Sono le dieci meno un quarto.

CHARLES

Cosa?! Le nove e tre quarti?

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MATTHEW


Certo... ancora tre quarti d’ora al sì.


CHARLES


Oh santo cielo. Quel furfante di Tom. Gli avevo detto di svegliarmi alle otto.


ROSSELLA


(Entra ancora assonnata e va in cucina ad armeggiare col tostapane)


MATTHEW


Ciao, Rossella.


ROSSELLA


Oh... ciao.


MATTHEW


Non sei ancora pronta?


ROSSELLA


Mi servono solo venti secondi.


FIONA


(Entrando) Buongiorno a tutti.


TOM


(Entrando) Anche da parte mia.


ROSSELLA


Ciao... Sarò pronta in un secondo.


TOM


Ma dov’è Charlie... sono le dieci passate.


CHARLES


(Rientra con i pantaloni infilati e il sopra ancora del pi-giama) Potrei sapere esattamente che ore sono?


MATTHEW


Lo vuoi sapere veramente?


CHARLES


Sicuro.


MATTHEW


(Ridendo) Le nove meno dieci.


TUTTI


(Ridono)


CHARLES


Maledetti idioti! Me la sono meritata. (Rientra in camera da letto)


FIONA


Avrei una cosuccia da dire.


ROSSELLA


Su avanti, che aspetti?


FIONA


Ecco... come molti di voi sapranno, sono anni che seguo con attenzione la vita amorosa di Charles... ma negli ul-timi anni mi ero sempre più convinta che in realtà lui fos-se già sposato, con tutti noi, solo che non gli avr emmo dato dei figli.


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TOM


Beh, io non ci giurerei.


CHARLIE


(Entra)


FIONA


Ma per fortuna, tutto è finito bene. Anche se quella ra-gazza è schizofrenica ed è forse per questo che luila ama. Vorrei quindi proporre un brindisi a questo tragico gior-no. A Charlie e alla sua bellissima ragazza. Siate felici e non dimenticatevi di noi. (Solleva il bicchiere) A Charles e a faccia di chiulo!


TUTTI


(Ridendo, bevono)


CHARLES


Io... ecco, vorrei ringraziare Fiona per le deliziose parole sulla mia futura moglie. E prima che abbia inizio questa giornata, vorrei cogliere l’occasione... per leggere a tutti voi un messaggio da parte sua. (Apre un foglio) Henrietta scrive... “Se qualcuno di voi si azzarderà ad avvic inarsi a casa mia, sguinzaglierò i cani!”


TUTTI


(Ridono)


CHARLES


Beh, lo trovo molto simpatico, no? Un tratto gentile se così lo si può definire. Non è vero?


FIONA


Splendido, davvero splendido.


TUTTI


(Vanno nella stanza attigua, uscendo di scena)


CHARLES


Fiona, sei bellissima.


FIONA


Come vedi ho deciso di rinunciare al mio tradizionale ne-ro.


CHARLES


Sì, infatti.


FIONA


Da oggi in poi porterò tutti i colori dell’ar cobaleno. E tanto per cambiare, mi innamorerò di qualcuno che s ap-pia ricambiarmi.


CHARLES


Oh, Fiona...


FIONA


(Scoppia a ridere)


CHARLES


(L’abbraccia)


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FIONA

(Lo bacia sulla guancia) Oh, rossetto! (Prende un fazzo-

letto di carta e lo pulisce) Non puoi andare in giro così.

(IL buio scende sulla “Zona 1” mentre si illumina “   Zona

2”, “Pro destro” e “Pro sinistro”.

(“Pro sinistro”)

(Entrano Tom e Matthew)

MATTHEW

Chi era quella ragazza?

TOM

Si chiama Deirdre... L’avevo già vista ma non r icordavo

quando. Me l’ha detto lei però.

MATTHEW

Quando, allora?

TOM

Venticinque anni fa.

MATTHEW

Ma come?

TOM

È la figlia di un mio cugino di secondo grado.  Harold.

MATTHEW

Allora, appartiene alla tua famiglia.

TOM

Sì ma alla lontana. Ecco, ora sto pensando che... “Il colpo

di fulmine!” È... è questo, il colpo di fulmine?!

MATTHEW

Hai bisogno di bere subito qualcosa. Andiamo.

TOM

Sì, sì... credo mi ci voglia proprio. (Si allontanano men-

tre Charlie e Bernard entrano in “Pro destro”)

(“Pro destro”)

CHARLES

Allora Bernard, come va?

BERNARD

Detto tra noi, sono proprio sfinito.

LYDIA

(Entrando) E finiscila... Ciao, Charles.

CHARLES

Ciao, Lydia.

LYDIA

(Al marito) Andiamo su, c’è ancora molto da fare.

BERNARD

Ormai sono la tua vittima, il tuo schiavo.

56


LYDIA


Su, su... andiamo! (Si allontanano)


CARRIE


(Arriva dalla “Zona 2”)


Ciao...


CHARLES


Ciao.


CARRIE


Sembri abbagliato. Ed è incredibile constatare la tua pun-tualità almeno a questo matrimonio. (Risatina maliziosa)


CHARLS


Già, sorprendente, non è vero? Come sta Hamish?


CARRIE


Oh... sta bene, per quanto ne so.


CHARLES


Per quanto ne sai?


CARRIE


Eh sì, non era l’uomo giusto per me.


CHARLES


Lo hai lasciato?


CARRIE


Sì, ci siamo lasciati.


CHARLES


E quando?


CARRIE


Oh, un paio di mesi fa. A marzo era già infe rno, aprile è stata un’autentica disperazione. Lo giuro, è l’ultima volta che sposo un uomo che ha tre volte la mia età.


MATTHEW


(Arrivando)


Charles...


Charles


è ora


che


ti


presenti


all’altare!


CHARLES


Sì, sì vengo... (Matthew torna in “Zona 2”) Ma perché non mi hai telefonato?


(A Carrie)


CARRIE


Ci ho pensato. Volevo chiamarti ma... stavo malissimo.

Ma ora, non voglio trattenerti. Ci vediamo dopo.


CHARLES


Sì... sì, bene... Aspetta! Ti accompagno. Ti accompagno al tuo posto.


CARRIE


No, preferisco di no. (Sorride) C’incontriamo sempre nei momenti sbagliati non è vero?


CHARLES


Peggio di così...


CARRIE


Un disastro. Sì, è stato un vero disastro.


CHARLES


Dio, come sono felice di vederti.


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CARRIE


Allora, buona fortuna. Sposarsi è facile. Devi soltanto ri-spondere di sì a tutte le domande. (Va in “Zona 2”)


CHARLES


Buon Dio... perdonami, ti prego, per quello che dirò fra poco in questo luogo destinato al tuo culto... (Stringe le mani) Coglione! Coglione! Coglione! (Un fiato. Poi, gri-da) Coglione!!


GERALD


(Passando) Shhh!!


CHARLES


Oh, scusi... stavo facendo dei vocalizzi.


GERALD


Ottimo! Lo faccio spesso anch’io... ma naturalmente non usando lo stesso frasario. Al massimo, mi abbandono a qualche Alleluia. (Va verso la chiesa mentre l’organo in-tona la marcia nuziale. Charles esce di scena a destra) (Arrivano Tom e Matthew)


MATTHEW


Ma era qui.


TOM


Oh, Dio Santo!


MATTHEW


La sposa è già arrivata.


TOM


Magnifico! Il fatto è che ci siamo persi lo sposo.


MATTHEW


Devi cercare di trattenerla... Io intanto, vedo se riesco a trovare Charles.


TOM


Va bene. (Va verso la chiesa)


MATTHEW


(Esce a destra)


(“Zona 2”)

(L’organo si interrompe. Gli invitati parlottano. Henriet-

ta continua a girarsi cercando Charles)

TOM

(Si avvicina ad Henrietta) C’è un piccolo problema con i

fiori...

HENRIETTA

Fiori?

TOM

Purtroppo pare che ci siano molti invitati che soffrono di

allergia e li avevano sistemati proprio vicino a quei ma-

ledetti fiori. Ma li stanno spostando. Non credo sia giusto

58


che lo scambio dei voti nuziali venga disturbato da raffi-che di starnuti.

(“Pro destro”)

(Rientra Matthew seguito da Charles)

MATTHEW

Tutto a posto?

CHARLES

Eh? Sì, sì... ma dimmi, Matthew... che ne pensi del ma-

trimonio?

MATTHEW

Oddio!! (Sospira) Beh, lo trovo giusto...

CHARLES

Ah, sì?

MATTHEW

Se... se si ama una persona con tutto il cuore.

CHARLES

Già, proprio così. Hai perfettamente ragion e. Sai, dopo

tanti matrimoni in questi anni... dopo tutto questo salmo-

ne e champagne... eccomi qui nel giorno delle mie nozze

e beh... sono tormentato dai ripensamenti.

MATTHEW

E posso chiederti a proposito di che cosa?

CHARLES

(Lo fissa) Eh, no. Credo sia meglio di no.

MATTHEW

Qual è il problema?

CHARLES

Oh, Dio... ho appena visto Carrie. Lo ha lasciato.

MATTHEW

Charles, è il giorno del tuo matrimonio!

CHARLES

Che cosa mi consigli?

MATTHEW

Umh... hai tre possibilità. La prima, vai f ino in fondo. La

seconda, vai lì e dici: “Sono desolato, gente. Ma n on se

ne fa più niente.

CHARLES

E la terza?

MATTHEW

La terza... la terza, non mi viene in mente. Dunque che

pensi di fare, rispetto alle prime due?

CHARLES

Andiamo! (Vanno in chiesa e Charles si mette a fianco di

Henrietta. L’organo riprende a suonare)

59


(“Zona 2” - Chiesa)


GERALD


Cari fratelli e sorelle in Cristo, oggi siamo qui riuniti da-vanti a Dio e davanti a questa congregazione per unire quest’uomo e questa donna nel sacro vincolo del matri-monio. Il matrimonio è una forma di legittima conviven-za istituita da Dio nei tempi in cui il genere umano era ancora esente dal peccato mortale e simboleggia l’unione mistica fra Cristo e la sua Chiesa. E dev’essere quindi... contratto in piena consapevolezza, non con leggerezza, sconsideratezza, o calcolo, ma ossequiosamente, discre-tamente, responsabilmente e sobriamente, con timore di Dio. Perciò, se qualcuno è a conoscenza di un motivo va-lido per cui quest’uomo e questa donna non possono es-sere uniti in legittimo matrimonio, che taccia ora... o non parli mai più... cioè, che parli ora o taccia per sempre!


MATHEW


(Alza la mano)


GERALD


Sì, che cosa c’è?


CHARLES


(A Matthew) Che cosa ti prende?


MATTHEW


Mi è venuta in mente la terza possibilità.


CHARLES


Qual è?


HENRIETTA


Ma insomma che sta succedendo?


CHARLES


Allora, parla!


MATTHEW


La terza possibilità è di dire come stanno le cose. E cioè,


TUTTI


(Brusio)


HENRIETTA


Che cosa?!


MATTHEW


Io credo che lo sposo ami un’altra.


HENRIETTA


Oh... oh...


MATTHEW


Non è così, Charles?


CHARLES


Beh, ecco...


60


MATTHEW

Charlie... ne va della tua vita! In fin dei conti, devi sposa-

re la persona che ami con tutto il cuore. E poi... poi... hai

la patta dei pantaloni aperta.

HENRIETTA

(Stizzita) Oh, no, no, no...

GERALD

Ha detto... ha detto...

HENRIETTA

Ha detto che lo sposo ama un’altra? È cos ì, Charles?

CHARLES

Sì... è così.

HENRIETTA

Oh... non puoi farmi questo... (Sviene)

TUTTI

(Trambusto - Brusio sbigottito. Su tutta la scena scende

il buio)

(“Zona 1”)

(Si illumina la “Zona 1” : l’appartamento di Charl  es e

Rossella)

FIONA

Povera ragazza... non nego di non poterla soffrire... ma

credo che tu oggi abbia commesso un’azione imperdona-

bile.

CHARLES

Non faccio che pensarci. Povera Henrietta, mi dispiace

tanto davvero.

TOM

Per quanto... siamo sinceri una buona volta. Voglio dire,

se non eri sicuro di volerla sposare... nemmeno nel gior-

no decisivo, il giorno delle tue nozze... credo che tu abbia

preso la decisione giusta.

FIONA

Ben detto, Tom!

(Suonano alla porta. Qualche secondo di silenzio)

TUTTI

Vado io!

CHARLES

No, no... vado io. ( Va alla porta e la apre) Oh, tu?

CARRIE

(Entra. È completamente bagnata dalla pioggia)  Ciao.

CHARLES

Ciao. Ma... sei tutta bagnata. Vieni, vieni ad asciugarti...

gli altri sono tutti qui... vieni...

CARRIE

No, preferisco di no.

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CHARLES

Allora, vengo io fuori... tanto, non ti puoi bagnare più di

così.

CARRIE

(Sorride) No, ti prego... volevo solo vedere come stavi...

se per caso avevi intenzione di suicidarti... Ma vedo che

stai bene, quindi... (Lo osserva) Stamattina, non sarei do-

vuta venire in chiesa. (Esce)

CHARLES

No, no... aspetta! (La segue)

TOM

Perlomeno è stata una cerimonia che non dimenticheremo

mai. Voglio dire, molti matrimoni fanno presto a sbiadire

nella memoria, non vi pare?

MATTHEW

Tanto più che non è stato celebrato affatto.

ROSSELLA

Oh, l’abito bianco, davvero favoloso. Sono certa che po-

trà indossarlo ai ricevimenti.

(Scende il buio sulla “Zona 1” mentre la luce va su   in

“Pro destro)

(“Pro destro”)

(Effetto pioggia. - Entrano Carrie e Charlie. Siedono sul-

la panchina)

CHARLES

È stata tutta colpa mia. Voglio dire, in qu esta faccenda il

balordo  sono  io.  Comunque,  se  non  altro,  una  cosa

l’abbiamo accertata. Ed è che il matrimonio e io non sia-

mo fatti l’uno per l’altro. E ho scoperto un’altra  cosa im-

portante. Me ne stavo lì in chiesa... e per la prima volta in

vita mia, mi è apparso chiaro che c’è una sola persona

che amo veramente... e non è quella che stava accanto a

me...  ma  quella  che  ho  davanti  adesso...  qui,  sotto  la

pioggia.

CARRIE

Perché, piove ancora? Io non me ne accorgo più.

CHARLES

La verità è che... ti ho amata fin dal primo momento in

cui  ti  ho  vista.  (Sorride)  Non  te  ne  andrai  più

all’improvviso, vero?

CARRIE

Non, perché affogherei... no, no...

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CHARLES


Bene... allora, torniamo su in casa. Ma prima lascia che ti chieda una cosa. Pensi... naturalmente dopo che ci sare-mo asciugati e avremo passato molto tempo insieme... che potresti accettare di sposarmi? E non so, pensi che sarebbe una soluzione... oserei dire, valida per te... se fosse, per il resto della tua vita?


CARRIE


Sì.


BUIO

MUSICA

F I N E

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