Qui va tutto all’incontrariu

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ITALO CONTI

UIRARTNOCNI ‘LLA UTTUT AV IUQ QUI VA TUTTU ALL’INCONTRARIU

COMMEDIA BRILLANTE IN DUE ATTI

ITALO CONTI

POSIZIONE SIAE 135763 TEL 393-92.71.150 oppure 328- 41.71.523 E’ GRADITA COMUNICAZIONE IN CASO DI RAPPRESENTAZIONE


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UIRARTNOCNI ‘LLA UTTUT AV IUQ

“Poiché non siamo stati capaci di far si che tutto ciò che è giusto sia forte, abbiamo fatto in modo che tutto ciò che è forte sia giusto!” (Pascal)

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

Personaggi:

MARZIANO BOMBA TRITAPEPE                                            Cavaliere squattrinato

ARISTIDE STIRACIANCHE                                                         Medico di famiglia

CAROLINA QUATTROCCHI                                                       La serva

ANTONIO QUATTROCCHI (detto Tracanna)                      Fratello di Carolina

ANGELO TROMBETTA                                                                  Voce del popolo

ARTEMISIA BOMBA TRITAPEPE                                            Sorella di Marziano

MARGHERITA PEZZACALLA                                                   Giovane fiamma del Cavaliere

GUIDO SINISTRO                                                                              Perito assicurativo

ORLANDO PIANO                                                                             Responsabile del teatro

Scenografia:

La scena si svolge nell’ arrangiato salotto della famiglia Bomba Tritapepe. E’ una casa condominiale moderna che però per via dei pochi soldi che girano non è molto curata… è arredata con cose nuove e cose vecchie. Il Cavaliere è squattrinato perché ha sperperato. Non sono indigenti per via della sorella che ha ancora la sua parte ma certo devono fare sacrifici. Guardando il palco vediamo: Un porta al centro che da sull’ingresso e nella strada. Quinta a sinistra alta zona notte cavaliere, Quinta a destra bassa zona notte signore. L’arredamento lasciato allo scenografo: Serve certamente tavolo, seggiole.. divano… specchio… una credenza con sopra portaoggetti. L’azione si svolge ai giorni nostri. Destra o Sinistra si intende sempre guardando il palco.

PRIMO ATTO

Parte il brano “svegliatevi poeti” versione corta. Poco dopo il termine del cantato si spengono le luci in sala e durante la parte strumentale si apre il sipario e tutta la compagnia è in fila tenendosi per mano come si fa quando si saluta al termine della commedia. Si tengono per mano tutti testa alta fanno due passi avanti guidati dal centrale si fermano e fanno un inchino tutti insieme. Restano chinati contando fino a 3 poi si rialzano e sorridenti e felici guardano il pubblico e applaudono. Tutta la compagnia fa due passi indietro sempre applaudendo il pubblico mentre il protagonista centrale saluta felice verso gli spalti. Dietro di lui gli altri fanno di nuovo un inchino all’unisono restando chinati fino a 3 e poi si alzano di nuovo applaudendo che il sipario non si chiude definitivamente. Il tutto dura 1 minuto. Le luci si riaccendono nel teatro e dal sipario chiuso sbuca fuori, spalle al pubblico, Marziano ironico e sorridente:


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1° QUADRO PREMESSA DI MARZIANO E FRASE DI PASCAL

MARZIANO          (A sipario aperto dalle quinte) Che commedia la vita… quanno dice de annattetuttu all’incontrariu… Hai voja tu a addrizzalle le cose… Nun so se me spiego… come disse ©u paracadute!

Noi ce ridemo… ma ce starebbe da piagne: è propiu ©u monno che va cusì…!

(Pausa)  Vai tutto impauritu da ©u medicu e je dici: dottò c©ho 30 secundi de

vita… essu, senza guardatte su ©a faccia, te risponde: “Aspetteme ©n minutu”!….

(Entra in scena) A me certe vorte me pare che a pustu de la capoccia ce tenemola cassetta de l©elemosina…! È ©a comunicazione che nun filaaaaaaa (pausa) li proverbi presembiu…

"Chi fa da sè fa per tre…" "Rosciu de sera bel tempo se spera… " Dicono ©a saggezza popolare… po’ la vita te nzegna: che chi fa da sé se fa un mazzu tantu … e rosciu de sera è annata a focu ©a montagna andru che cauli…

E allora, come dicea Pascale ©u filosofu: “Nun semo stati bboni a fa in modo che le cose giuste fossero quelle più forti? Emo stabbilitu che quello che è più forte e giustu pe’ forza!”

2° QUADRO MARZIANO VEDE IL PUBBLICO E PARLA CON ANGELO E ORLANDO

MARZIANO          (Guarda il pubblico… imbarazzo… poi) E voi chi sete? (pausa) Bonasera eh!

ANGELO                 Buonasera…!

MARZIANO          Scusate ma… chi va fattu entrà?

ANGELO                 Perché?

MARZIANO          Eh… Ve sete messi tutti li assettati…stete commodi? (Pausa)

ANGELO                 (Non ad altissima voce) Si grazie!

MARZIANO          E so’ contento …(pausa) (Alzando la voce) Pure a ‘u botteghinu fanno come ji

pare? (Pausa) Non eo dettu che non voleo nissuno durante ‘e proe…?

ANGELO                 (Alzandosi di scatto dal posto verso il palco) Le prove? Come le prove? Noi

abbiamo pagato per vedere lo spettacolo.

MARZIANO          La sola che v’hanno tiratu è ‘no spettacolu! (ridendo) Ete pagatu pe vedè le proe!

(poi rivolgendosi dal palco ad un tecnico in sala della compagnia) Gianni per favore me chiami un responsabbile? (Gianni Parte e va a chiamarlo)

ANGELO                 E adesso che facciamo?

MARZIANO          Aspettamo che arrivi quarcunu!

ANGELO                 Qui così…senza fare niente?


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MARZIANO


C’ho ‘e carte de llà… se voli ce potemo fa ‘na scopetta!


ANGELO


(Un po’ alterato) Si giusto una scopetta! (indicando il pubblico) Noi abbiamo pagato per vedere lo spettacolo e vogliamo fruire…


MARZIANO


(Interrompendolo) Scusa tanto è signore… com’è che te chiami?…


ANGELO


Angelo, Angelo Trombetta perché…


MARZIANO


(Gestualizzando con la mano) Perché sarai ‘u primu a fruì de fori…


ANGELO


(Alterato) Ma come sarebbe…


MARZIANO


Sarebbe che mettendo un piede avanti all’andru… con calma t’avvii verso l’uscita.


ANGELO


Ma non si può tarpare la voce…


MARZIANO


A una trombetta?… Come no… basta metteje la surdina…


ANGELO


(Piu’ alterato) Ma come si permette!! Io, io sono la voce del popolo…


MARZIANO


(enfatizzando    e


gesticolando)


Aaaah,


me


cojoni!



Semo


arrivati


all’autoelezione!


ANGELO


Ma che fa prende in giro....? Io, io voglio parlare con un Responsabile e poi vediamo!


MARZIANO


Arriva sta tranquillo… in testu monnu i responsabili nun mancano mai finchè va tuttu bene…, ma come crecchia che cosa, spariscono…!! Comunque, mo, appena che arriva, molto gentilmente, fruisci verso l’uscita. (rivolto al pubblico) … Insieme al resto della gentile platea… (rivolto al pubblico) Scusate è ma ‘u spettacolu ci sta domani, oggi famo solu ‘e proe.


ANGELO


(Indicando con il dito) Caro signore lei non ha neanche la più pallida idea di chi si trova davanti…


MARZIANO


Questo è vero… ma ‘na mezza idea me la so’ fatta…


ANGELO


E sentiamo sentiamo… sono proprio curioso!


MARZIANO


Eh beh... Voce de popolo… fai parte de Radio Serva…!


ANGELO


Lei è un villano screanzato e maleducato… arriva questo Responsabile si o no?


ORLANDO


(Percorrendo la sala e avvicinandosi al palco parla in italiano) Arrivo arrivo eccomi … che cos’è tutta ‘st’ agitazione? (Giunto sul posto) Eccomi qua… mi volete spiegare che succede…


ANGELO


(allungando una mano) Permette… Angelo Trombetta...


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ORLANDO


(Allungando una mano) Piacere Orlando Piano...


MARZIANO


(Ironico indicando Angelo e il pubblico) Tu sì Orlando Piano… invece ‘u signore sta “Urlanno Forte” me pare!


ANGELO


(Irato) Altro che forte … Qui si sta cercando di sbattermi fuori senza considerare che io, come tutti… ho pagato un regolare biglietto per assistere ad uno spettacolo!


ORLANDO


Mi faccia vedere signore… (guarda il biglietto)


ANGELO


Guardi guardi pure!


ORLANDO


Mi sembra tutto regolare!


MARZIANO


A me me pare propiu de no …


ORLANDO


Come no?


MARZIANO


Nun t’eo dettu de non fa entrà estranei durante ‘e proe… ?


ORLANDO


Si…


MARZIANO


(Stupito) Ah… Si?


ORLANDO


Si… l’ha detto a me.


MARZIANO


E l’ammetti cusi’… candidamente…


3° QUADRO ORLANDO PARLA DEL CLUB VTA


ORLANDO


Certo… perché i signori che sono qui seduti non sono estranei…


ANGELO


(Ancora un po’ agitato) Visto?… siamo qui a pieno titolo…!


MARZIANO


(Ad Angelo) Scusa ‘n minutu… (poi ad Orlando) nun so’ estranei?


ORLANDO


No!


MARZIANO


E chi so’? Perché io nun ce sbajiocco tantu bbene, ma me pijasse un corbu se n’arconoscu uno!


ORLANDO


I signori sono tutti soci del club!


ANGELO


(Battendo il dorso della manno destra nel palmo della sinistra) Soci paganti!


MARZIANO


(Confuso  ad  Angelo)  T’ho


dettu


aspetta


‘n


minutu…


(poi


di


nuovo


al


Responsabile) Soci de che..?


ORLANDO


(Rassicurante) Si… soci onorari del club V.T.A.!


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MARZIANO


(Rivolto ad Angelo) Dice che sete soci onorari… tutti, come noi attori?


ANGELO


Tutti certo… nessuno escluso…


MARZIANO


(Al Responsabile) E scusa è… ma ‘u sociu onorario paga pe’ entrà?


ORLANDO


E come no? Esse soci onorari è un titolo di merito… mica un buono sconto!


MARZIANO


In testo casu arzo le mani e chiedo scusa… in qualità de “onorari” potete armanè… nui giustu dovemo fa un’andrà proa … (preparandosi) e visto che è tutto risolto potemo partì.


4° EPILOGO DELLA CONVERSAZIONE ED INIZIO DELLA COMMEDIA


ANGELO


…. Ah.. tutto risolto…!! Risolto che?


MARZIANO


Che c’è che no va mo?


ANGELO


(Agitando il biglietto) Allora non ce siamo capiti: Io pensavo di vedere una commedia vera… non le prove…!!!


MARZIANO


E allora?


ANGELO


(Sventolando il biglietto) Allora ci dovete rimborsare il biglietto!


MARZIANO


Mancu se piagni in arabbu… però te posso fa ‘na proposta…


ANGELO


Che genere de proposta


MARZIANO


Vistu che sì socio onorario e rappresenti “La voce del popolo”, se nun te vergogni di salì sul palco… famo recità anche a te…


ANGELO


(Salendo deciso) Io vergognarmi? Guardi, se pensa di mettermi in imbarazzo, ha proprio sbagliato persona…


MARZIANO


Allora vieni su che ‘na parte… per “La voce di popolo”… c’è sicuramente!


ORLANDO


(Mentre Angelo sale sul palco) Io me ne posso andare?


MARZIANO


Ma certamente: tu poli pure annà…! Gentile pubblico: jemo a cumincià…


Scusateme se prima io ho ‘nzistitu

pe’ fa’ le proe senza spettatori,

ma testa è ‘na commedia avrai capitu,

che dà la voce solo a quell’ attori…


che c’hanno disegnatu su’ ‘a pelle

‘u marchiu de ‘u clebbe VTA

e è initule allungasse urteriormente…

solu chi è iscrittu ‘stu privileggiu cià!

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(Gesticolando a mo di Arlecchino)

Se spengano le luci ne’ la sala…

e ognuno se prepari a recità

cusì che quanno ‘u sipariu arcala

se mischi su: finzione… e reartà.

Fa un inchino e attende l’applauso. Aspetta che le luci si spengano e si ritrae dietro le quinte Si apre il sipario e in scena c’è Carolina e ‘Ndonio (alticcio). Sono quasi le 12.00 e ‘Ndoniu sta finendo di mangiare ub frugale pasto, mentre Carolina si affretta a sparecchiare.

5° QUADRO CAROLINA E ANTONIO IN SCENA

CAROLINA           Movite Ndo’, te ne devi annà prima che arriva quarcuno…

ANTONIO              ‘N goccettu Caruli… che la carne m’è jita giù, ma ‘ste patate nun le strozzo?

CAROLINA           (Versando il vino e accorgendosi che è finito) Che vinu te do, che te lu si scolatu

tutto. (Comincia a sparecchiare tutto il resto)

ANTONIO              E pija un’andra buttija no?

CAROLINA           E finitu… ‘u vino non ce sta più!

ANTONIO              Porteme l’aceto allora!

CAROLINA           Nun ze usa drento sta casa….

ANTONIO              Caruli… stritola ‘n mattone, ma famme beve che cosa de rosciu.

CAROLINA           Abbrucete ‘Ndo… pe’ forza te jamano Tracanna…

ANTONIO              E che ce sta de male a bee un goccettu… come dici tu: (Battendosi sulle guace)

“Meju faccia roscia, che trippa moscia!”

CAROLINA           E si va beh, ma mo te ne devi annà, se sanno che te faccio entrà pe’ magnà, me

licenziano.

ANTONIO              E tu famme entrà pe’ bee no?… Cusì nun rischi gnende.

CAROLINA           Che nun se sa….! Daje Ndo’ movite!

ANTONIO              Finisco ‘sta lacrima e me ne vado… se nun me metto in forze nun me reggio.

CAROLINA           E ‘nvece quanno sei ‘mbriacu, te reggi!

ANTONIO              Penno un po’… ma nun casco!

CAROLINA           Ma te vidi come si ridottu, eh?… Pari un vecchiu de 70 anni e invece ce n’hai 10

meno de me…


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‘ANTONIO             Allora va bene… tu ne dimostri 80!

CAROLINA           Ah ah ah … quantu sì ‘ncitoso! ‘Ndò... nun va bene pe gnende… Te tocca datte

‘na regolata… pe ‘a salute, pe ‘u laoru, e.... anche pe ‘e femmine…

‘ANTONIO             C’ho ‘a fila de ‘e femmine…

CAROLINA           Eh… tutte appresso a te vengono… ‘Ndooooooo parlamoce chiaru… io so tu

sorella e te vojio bene… ma tu stai a retti sensi, e po’mancu tantu…, solu i feriali da le 8 alle 2…

‘ANTONIO             Come sarebbe mancu tantu…?

CAROLINA           Come ‘u chiami unu che svota ‘a ramazza drento ‘a machina scappottata de ‘u

sindacu?

‘ANTONIO             E’ stata ‘na svista … s’era fermatu vicinu a ‘u cassonettu e nun me ne so

accortu… pò capità!

CAROLINA           Ah si… e quanno hai attaccatu ‘u bidone de ‘a monnezza invece che a lu camion

de li rifiuti all’autobusse?

ANTONIO              E va beh, Caruli… sbaja chi laora…

CAROLINA           Sbaja chi sta ‘mbraicu… dimola com’è! Fanno 10 giorni oggi che stai in

convalescenza dopo ‘u giramentu de capoccia…

‘ANTONIO             ‘Lla vorda è statu ‘u callu…

CAROLINA           E’ statu ‘u vinu che porti in corpu…!! In tutti i modi ‘Ndò, te tocca daje ‘na

piantata: non pòi continuà a sperperà ‘llu pocu che guadagni in vino e in femmine…me domanno che je piacerà de te a ‘lle porette?

6° QUADRO ANTONIO SI VANTA DELLE SUE DOTI E MOSTRA IL VIAGRA

ANTONIO              (Alludendo) Ammirano le mie doti nascoste…

CAROLINA           Si…. e domenica fa la luna! (Portando via tutto) Famme sparecchià e arzate da

sta sedia che ho da da ‘na scopata pe’ terra.

ANTONIO              (Alzandosi col bicchiere in mano) Guarda che io ‘u dovere mio l’ho sempre

fattu… (orgoglioso) e pure bene!

CAROLINA           (Ironica) Ce credo... co’ l’arcole che c’hai in corpu, vai come ‘n treno!

ANTONIO              (Fatale) ‘U trenu l’aiuta la scienza… l’arcole non c’entra

CAROLINA           (Spazzando) Moite, scienza!, scappa da casa, è mejiu che nun te ce troano!

ANTONIO              Perché vurristi di’ che ‘a scienza nun aiuta pure a te?


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CAROLINA           A me?

ANTONIO              A te si… fatte contu.... quanno sporveri sopre ‘n mobile e non c’arrivi: non piji

‘u scalandrinu?

CAROLINA           Beh, mo che c’entra?

ANTONIO              (Tirando fuori un tubettino di medicine e scotendolo) ‘A scienza ha ‘nventatu ‘u

scalandrinu pure pe’ me!

CAROLINA           (Stupita) Ah! Sta robaccia piji?

ANTONIO              Robaccia?… Costa più dell’oro e me ‘a chiami robaccia?

CAROLINA           (Strappandogli la confezione dalle mani) Fa vede’… Viagra… che te diceo

robaccia…( e le poggia sul tavolo)

ANTONIO              Testo è quellu che dicono tutti… ma po’ de niscostu…

CAROLINA           Sì propiu ridottu male… quanno arrivi a ‘ste schifezze… stai a la frutta.

‘ANTONIO             Veramente steo a le patate, ma tu c’hai prescia de mannamme via…

CAROLINA           Ciò prescia si… nun ce lo sai che se potesse ‘u Cavaliere te sparerebbe co’

l’elasticu?

‘ANTONIO             Come sarebbe co’ l’elasticu?

CAROLINA           Che quanno artorni indietro te rispara ‘n’ andra vorda e cusì all’infinitu!

‘ANTONIO             Che javrò fattu mai a ‘u Cavaliere?

CAROLINA           Quello che j’ho fattu io..

‘NDONIO                Cioè?

CAROLINA           Niente! Non ce pole sopportà de razza (spostandolo di peso verso l’uscita) e

comunque ‘u padrone è essu e quindi mo te ne devi annà, hai capitu… (sillabando) Te – ne - de- vi - annà…

A questo punto Carolina ha finito di riassestare. Manca solo da mettere a posto il bicchiere di Antonio e le pillole di Viagra rimaste sul tavolo ma lo farà al suo rientro in scena.

ANTONIO              (Scolando il bicchiere rimasto mentre lei lo accompagna all’uscita) Me ne vado

si…… me ne vado… che modi…! C’arvedemo pe’ cena Caruli’…?

CAROLINA           (spingendolo) Nun lo so Ndo’…

ANTONIO              Vengo versu le sei Caruli… che io quanno se tratta de magnà…

CAROLINA           E soprattutto de bee… Te do ‘no squillu più tardi.


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ANTONIO


Va bbene … damme ‘n baciettu


(Si sentono dei sospiri… dei fiotti… sta per entrare qualcuno)


CAROLINA


Fila movite… che se te troano qui so’ dolori…


NDONIU


(Sollevando il bicchiere e facendo boccuccia) Un bacettu su… non sarà che non pozzo salutà mi’ sorella…


CAROLINA


(Strappandogli il bicchiere dalle mani e spingendolo fuori dalle spalle) Vattene ‘Ndoooo… ma me voli fa licenzia?


NDONIU


(Opponendo resistenza) Ohhh chiameme è?


CAROLINA


Si, si ma vattene mo …


NDONIU


Aspetto ‘u squillittu…


CAROLINA


(Facendolo sparire dietro la quinta) Va bene… fila…


Rientra veloce… e parte il 2° Brano. C’è la contrapposizione della tristezza del brano con la velocità di assestamento delle cose. Carolina non dice una parola mette a posto il bicchiere che le è rimasto in mano, poi si da una guardata in giro e scopre che Antonio ha lasciato il viagra sul tavolo. Mima un atteggiamento di stupore come per dire “guarda tu che cosa ha lasciato” lo prende e cerca un posto sicuro dove nasconderlo. Lo riporrà dentro un porta oggetti in vista su un mobile… mette in ordine le sedie controlla che non ci sia grosso disordine e sparisce dalla quinta opposta a dove sta per entrare Marziano dopo 40 secondi.

MARZIANO entra e ha ancora 25” di sola musica che lo accompagna silenzioso verso lo specchio. Entra in scena ben vestito ci tiene all’etichetta. Si è appena svegliato e si sta finendo di abbottonare i polsini della camicia. È di umore variabile… entrando si dirige verso lo specchio e quando il brano termina lui è li davanti che si assesta e si autovisita allargando gli occhi e specchiandosi.

7° QUADRO MARZIANO IN SCENA SI SPECCHIA E SI LAMENTA DI CAROLINA

MARZIANO

Nun ce capisco gnende: ‘e pupille so’ normali (Pausa) L’occhi un bo©rossi.......

la lingua.....

? (la tira fuori con una boccaccia rumorosa) amara come ‘u fele......

pe’ forza co©tutte ‘lle patate che me fa magnà? (dirigendosi verso una sedia)

Maledetta Carolina

...... patate a colazione, patate a pranzu, patate a  merenda,

patate a cena… dorge de patate… sprimuta de patate… caffè de patate… mo sta

a provà a fa un liquore novu… “‘u Patatinu…”  dice che fanno bbene perché

contengono ferru… e io ‘ntanto arrugginisco. (Si siede)

‘Mbo

‘u

porzu......

(Pausa guardando l’orologio) bassu è bassu… lentu è

lentu.....

la pressione è al minimo…… che me doveo aspettà: drento ‘e vene me

ce scorre

acqua de patate......

Maledetta Carulina!!

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8° QUADRO IL TU INSOPPORTABILE ED I PROVERBI Entra in scena Carolina

CAROLINA           Hai jamatu Cavaliè

MARZIANO          None

CAROLINA           Me parea d’avè senditu

MARZIANO          Hai senditu male!

CAROLINA           Me parea…

MARZIANO          Se vede che nun hai recchiatu bene...

CAROLINA           Io… recchiatu? ma quanno mai?

MARZIANO          Allora che saristi vinuta a fa?

CAROLINA           Ago senditu ‘n lamentu…

MARZIANO          None Caruli… nun me lamentavo… (pausa)

CAROLINA           Allora che erano ‘lli discursi de ‘a lingua, ‘e patate e ‘lle maledizioni?

MARZIANO          Ah tu saristi quella che nun recchia?

CAROLINA           Come dice ‘u proverbiu?: “La bonafede gnende sente e gnende vede.”

MARZIANU          E con questo?

CAROLINA           Cavaliè, ‘e patate so’ un cibo genuino e fortificante…!, e se te senti cusì debole,

‘e patate nun c’entrano, è ‘a capoccia… all’età tua certe cose ‘e dovresti da lascià perde… e daji e dajie… t’e’ vinutà la febbretta …

MARZIANO          Te la do io ‘a febbretta… e po’ smettila co’ stu tu… ce lo sai che nu lo sopporto.

CAROLINA           Te lo pijo ‘u termometru…?

MARZIANO          Nun vojo nessun termometru… piuttostu vojo…

CAROLINA           Un’aspirina?

MARZIANO          None… Vojo..

CAROLINA           Un antidolorificu?

MARZIANO          Nooooooneeeeeeeee…. Vojo

CAROLINA           Un anargesicu?


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MARZIANO CAROLINA MARZIANO CAROLINA MARZIANO CAROLINA MARZIANO


Caruli… hai svaliggiatu ‘a farmacia?

Inzomma che te deo portà…

Un vermuth!

(Sbottando a ridere sulla faccia di Marziano incredulo) Ma che dici Cavaliè….

‘n travaso d’arcole de prima matina…

Ma se è quasi mezzogiorno…?

Si ma te si arzatu da 5 minuti… è come se fosse prima matina…

(Arrabbiandosi) E basta co sto tu?… mantenemo le distanze… Ma perchè m’ho

da ‘rmagnà ‘u fegatu cusì?


9° QUADRO CAROLINA TENTA DI PROPINARE GLI AVANZI DELLA CENA


CAROLINA MARZIANO CAROLINA MARZIANO CAROLINA MARZIANO CAROLINA MARZIANO CAROLINA MARZIANO CAROLINA MARZIANO CAROLINA MARZIANO CAROLINA MARZIANO


A proposito de magnà: te preparu ‘u pranzu!…

Lascia perde nun c’ho fame… !

Te ripasso ‘n padella l’avanzi de jer sera!

Caruli? Se se jamano avanzi ce starà ‘n motivu?

Un motivu?

(Indicando il pomo d’Adamo) ‘O vedi questu?

‘U pomu d’Adamo?

None… a furia de magnà patate… è diventatu ‘u gnoccu de Marzianu …

Ma che cosa la devi pure magnà Cavaliè… nun ‘o vidi come si ridottu?

Che c’ho che nun va?

Pari un’ombra…

Per favorè è… nun te ce mettessi pure tu oggi…

Daje te le porto… sardate in padella…

Eh beh sendi Caruli’… se te presenti co’ ‘e patate, quant’è vero che me jamo

Marzianu Bomma Tritapepe te faccio volà da ‘u quartu pianu.

Ma se stemo a pianterrenu…

T’aspetto quanno vai a stenne ‘i panni in terrazzu.


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CAROLINA


Eh..., mica c’hai corpa tu..., io che me preoccupo!!


MARZIANO


Ecco bava… non te preoccupassi


10° QUADRO ENTRA GUIDO SINISTRO IL PERITO ASSICURATIVO Suona il campanello di casa


CAROLINA


Io ‘o dico pe’ te…


MARZIANO


E basta co’ sto tuuuuuuuuuuuu… l’hai capitu o no?


CAROLINA


Come te pare barò… vado a oprì?


MARZIANO


(Ironico) No.. lascialu ‘lla de fori…


CARULINA


Come voli tu… allora nun apro!


MARZIANO


Carulì.. ma che c’hai stamattina… te voli move?….


CARULINA


(Avviandosi) E... vado … vado…


MARZIANO la guarda uscire e commenta


MARZIANO


(Rivolto a Carolina) Ma vedi tu si che sfacciataggine deve sopportà ‘n poro cristianu! Sì serva, comportete da serva e porta rispettu no!! Sempre co’ sto tu… tutta sta confidenza… me fa pija l’urticaria… ma unu de sti giorni pijio ‘n mano ‘a situazione e po’ vedi se che succede drento sta casa… do’ un arpulita… (Poi ausculandosi il polso) …


Che te lo dico a fa’… mancu la rabbia pò gnente contro l’acqua de papate… è lento … lentu… una strattata ogni mezz’ora pe’ forza che no je la faccio…


CARULINA


Venga venga s’accomodi!


11° QUADRO CAROLINA PRESENTA GUIDO IN MODO AULICO

GUIDO resta dietro a Carolina entrambi in scena all’ingresso della quinta e MARZIANO guarda stupito la scena:


CARULINA


(Entrando con l’ospite alle spalle si ferma e bussando con i piedi 5 volte a terra immettendosi aulica) A ‘u cospettu de ‘u Cavaliere Marzianu Bomba Tritapepequi presente … (rivolta all’ospite) come te jami?


GUIDO


Guido Sinistro


CARULINA


(Mimando un “aspetta” e ripetendo la scena da capo…. Ribussando con i piedi) A ‘u cospettu de ‘u Cavaliere Marzianu Bomba Tritapepe, qui presente è Guido Sinistru… piritu ‘ssicurativu…!! S’accommodi prego! (ribussa tre volte con i piedi poi si gira ed esce di scena impettita e pestando i piedi come una marcia)


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(I due la guardano in silenzio, MARZIANO la indica e attendendo l’applauso)


MARZIANO


(Pausa) C’ho ‘na serva sonata… nun ce facessi casu...


GUIDO


(Entrando e stringendo la mano) Nessun problema non si preoccupi … è vero!


MARZIANO


Chiedo scusa pe’ la confusione ma aspettao ‘u medicu: accommodate... prego!


12° QUADRO L’UMIDO SINISTRO


GUIDO


Solo qualche minuto… è vero… per sbrigare l’umido sinistro segnalato tempo fa… (apre la 24 ore)


MARZIANO


L’umidu sinistru?


GUIDO


Si… la chiazzettina d’acqua che ha provocato il danno… è vero!


MARZIANO


Chiaz-zet-ti-na? … pe ji in cantina toccava pija ‘u sommergibile…


GUIDO ARZIANO


Questo è un problema vostro… è vero… potevate farla riparare …

Oh oh oh… ‘n attimu…!! Che problema nostru…?? ‘U collega tuo m’ha dettu:

“Nun toccassi niente… che venimo a fa ‘n soprallogu… ”


GUIDO


E allora?


MARZIANO


Allora c’ete messu ‘n anno pe soprallocà… la chiazzittina è diventata ‘u lagu de Piedilucu…


GUIDO


Eh ma vede Cavaliere… la legge… è vero… le consente di fare comunque i lavori, indipendentemente da ciò che le viene consigliato…


MARZIANO


Ma ho capitu bbene? Me stai dicenno che la legge consente a me de nun da’ retta a le bucie che dite…, ma nun obbliga a voi a dì ‘a verità… ?


GUIDO


Non so che dirle… io sbrigo solo atti amministrativi… è vero… domanda di rimborso è stata attentamente esaminata…


e la sua


MARZIANO


Ah bene…


GUIDO


Non direi… abbiamo trovato un così detto: “aggravamento del rischio”… vero… dovuto a cause non prevedibili…


è


MARZIANO


Se la causa è previdibbile la evito, nun te pare?? A che me serve assicuralla…?


GUIDO


Il punto è che è stato sostituito il flessibile del bagno … è vero


MARZIANO


(Complice   intrigante)


Sa


com’e’…


nun


voleamo


allargacce


più


la


de


Piedilucu…!


14


13° QUADRO AGGIUSTARE E NON SOSTITUIRE ARTICOLO 234

GUIDO                     Capisco… ma avreste dovuto aggiustare… non sostituire… è vero!

MARZIANO          Me sfugge la differenza

GUIDO                     La differenza… è vero… è che aggiustando lei fa manutenzione… mentre

sostituendo dichiara, implicitamente, che l’oggetto non può essere riparato…

MARZIANO          Me sfugge sembre la differenza …

GUIDO                     Mi spiego meglio… (mostrando la polizza) Legga qui…

MARZIANO          Qui dove…

GUIDO                     Ecco... (vago) Articolo 234

MARZIANO          Nun ‘o vedo… aspetta che metto l’occhiali… (si infila gli occhiali) c’ho ‘na

certa età e senza occhiali nun ce sbajiocco più tantu bbene, specie da vicinu… Allora ‘ndo ‘stà?

GUIDO                     (Indicando) Ecco qui… dove c’è scritto “Articolo 234”

MARZIANO          (Cercando) Articolo 234… dunque… io nun ‘o vedo…

GUIDO                     Ma come no… sotto la dicitura clausole…

MARZIANO          (Spostando la visuale per inquadrare meglio) Dove… Ah… ‘sta cacatella de

mosca (questo granello di polvere d’inchiostro) sarebbe l’articolo 234…

GUIDO                     Legga pure cosa dice

MARZIANO          Leggo? E che leggo… ce vole ‘u microscopiu (prendendo gli occhiali e usandoli

a  mo   di   lente   di   ingrandimento)  “L’assicurato    dichiara   sotto   la    sua

responsabilità che ogni parte atta al trasporto dell’acqua condotta è fun-zio-

nan-te”(pausa) Beh… va bene… ho dichiarato che ‘i tubi funzionavano eallora…?

GUIDO                     Allora… è qui… l’aggravamento del rischio… è vero

MARZIANO          Oh senti… io continuo a non capicce gnente… è vero

GUIDO                     Vede Cavaliere, se una cosa funziona, quando si rompe, può essere aggiustata.

MARZIANO          Ovvio

GUIDO                     Sostituirla, invece di aggiustarla, è come ammettere che non funzioni e questo

contrasta con quanto dichiarato inizialmente e consente alla compagnia di non effettuare il rimborso…

MARZIANO          (Alzandosi e sbraitando) Oooooooh, ma che ce semo ‘mpaciti tutti qua drento?


15


GUIDO MARZIANO GUIDO MARZIANO GUIDO MARZIANO GUIDO MARZIANO GUIDO MARZIANO GUIDO MARZIANO GUIDO MARZIANO GUIDO MARZIANO GUIDO MARZIANO GUIDO MARZIANO GUIDO MARZIANO GUIDO


(Mettendo a posto la 24 ore e alzandosi) Questo dice la legge!

‘A legge? ‘a legge fatta all’incontrariu… Praticamente dichiarando che i tubi

dell’acqua erano funzionanti, io avrei dichiarato il falzo?

Dicesi dichiarazione mendace... è vero!

Ma come dichiarazione mendace… i tubbi hanno retto pe’ 40 anni, se vede che

funzionavano!

Questo la compagnia non è tenuta a saperlo…

Ah ecco… e ‘nvece io doveo buttà giù i muri pe vedè in che stato steano ‘i tubbi?

Non so cosa dirle… per noi la pratica è chiusa… è vero

Ho capito! Dopo ‘n annu de allagamentu pe’ ‘a rottura de ‘n flessibbile e relativi

danni in cantina… l’assicurazzione non caccia ‘n centesimu…

Con grande dispiacere… e vero… ma è così.

Eh lo vedo quantu sì addoloratu… (battendogli una mano sulla spalla) Su fiju

mia, fatte forza…, ripijate a volu, che disdicemo la polizza…

Ah no… non è possibile… lei ha l’obbligo di versamento decennale…

Ma scusa… l’assicurazione nun considera ‘a dichiarazione mia mendace?

E allora?

E allora sulla base de ‘na bucia, crolla ‘u contratto: tant’è vero che nun pagate

Si ma la decennalità dei premi deve essere comunque versata!

Ho capitu… crolla da una parte sola…!!! In andre parole la legge ve consente de

incassà le bucie…ma nun pagà la verità!

(Avviandosi all’uscita) Signor Cavaliere io purtroppo non posso farci niente…

Fortuna… che se ce facei pure che cosa… me toccava pagattece su sopre…

Prepareremo un’appendice che assicurerà il nuovo impianto… è vero!

Io nun caccio manco ‘n centesimu…

Non serve… si chiama adeguamento…

Ecco brau… te adeguate, ma io nun caccio ‘n centesimo.

L’ impianto sarà totalmente assicurato…


16


14° QUADRO IL GUASTO FERIALE E IL GUASTO FESTIVO

MARZIANO          Mo che è novu è? E se’u guasto capita de giorno feriale?

GUIDO                     Non capisco

MARZIANO          Scrittu picculu picculu… nun ce starà ‘n articolo 234, che distingue tra guastu

feriale e guastu festivu?

GUIDO                     Non vedo la differenza…

MARZIANO          Te la spiego io la diferenza: de giorno fistivu… (complice) io me vado a fa ‘na

partitella co l’amici al bar… mi sorella va a ‘u clebbe “Volontari dell’assistenza” e la serva va a trova lu fratellu…

GUIDO                     E che c’entra?

MARZIANO          (ironico) C’entra perché ‘u giorno festivu drento casa non ce sta gniciuno e…

come se dice… ‘na pisciatella… se fa un po’ qua e un po’ la… (poi serio d’un

fiato) Ma li giorni feriali ce stemo tutti, e lu sciacquone ce serve… semo

assicurati da Lunedì a Sabbato?

GUIDO                     (Alzandosi) Comprendo la sua delusione, ma io sono solo un impiegato… è

vero

MARZIANO          E lo chiedi a me se è vero?… Se non ce lo sai tu…!

GUIDO                     Faccio preparare l’appendice poi quando passa in agenzia le do una copia…

MARZIANO          De rimborso nun se ne parla eh? (cenni di diniego con la testa di Guido) Non c’è

speranza? (c.s.) Propriu nun è possibile? (Guido continua a fare no con la testa anche quando Marziano ha terminato di parlare)

MARZIANO          (Seguendo il no della testa di Guido) Fermate co’ sta capoccia! Ho capitu… ma

ce nascete cusì o ve c’alleano? Meju che te faccio accompagnà che sennò me scoppia ‘u fegatu… (fa per chiamare prende un respiro entra Carolina)…

CAROLINA           Hai jamatu Cavaliè??…

MARZIANO          (Sgonfiandosi indicando il pomo d’Adamo) None… m’è armastu quine …

GUIDO                     (Allungando una mano) La saluto Cavaliere… le farò avere la variazione…

MARZIANO          Accompagnalu Carulì…

GUIDO                     (Uscendo insieme a Carolina) Ossequi a sua sorella… e a presto è vero


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MARZIANO          (Riconquistando il centro della scena e mettendosi seduto) E’ vero… è vero… ‘n

par de   cojoni!!…   Qui va tutto all’incontrariu… pure st’incazzatura ce volea

stamattina... giustu me sento tantu bbene!!! Oh, ma ce penzi si che assurdità?…

Cambio ‘n sifone e implicitamente dichiaro che nun se pò aggiustà… e siccome

pe’ legge quello che funziona se pò aggiustà… implicitamente dichiaro che nun

funziona; l’assicurazione implicitamente nun pagà… e io implicitamente me la

so pijata ‘n der culo!!… Tiè… quanno ce vò ce vò!

15° QUADRO L’OSTE VOCE DI POPOLO

CARULINA           (rientra) Cavaliè?

MARZIANO          Che vòi?

CARULINA           Ci sta l’oste de qua, ha dettu che te vole parlà…

MARZIANO          No, per carita, stamatina pure l’oste no…! Dije che nun ci sto…

CARULINA           (Girandosi verso la quinta ad alta voce) Sor Angelo… ha dettu ‘u Cavaliere che

nun ci sta….

ANGELO                 (Entrando in scena scanzando Carolina) Ah bene.. a questo semo arrivati… al

punto de fasse negà?…

MARZIANO          Bon giorno sor Angelo… ce mancherebbe che me faccio negà? E’ lla fera de ‘a

serva, che se me facesse fini de parlà…

CARULINA           ‘Lla fera sarebbe io?

MARZIANO          Co’ tutte ‘e scuse pe’ ‘e bestie, si!!!: Dije che nun ci sto… oggi co’ ‘a capoccia…

(rivolto a Carulina) Fila, sparisci, dileguate, dissorvite… (Carolina esce, poi ad Angelo) Scusa eh… ma testa me manna fori de capoccia…

ANGELO                 Faccio prestu, ce metto solu du’ minuti… anche perché m’aspettano li l’osteria…

MARZIANO          Sentimo

ANGELO                 Dunque ce sarebbe da saldà ‘llu conticinu…

MARZIANO          Ci sarebbe, o c’è?

ANGELO                 C’è! c’è!

MARZIANO          Che conticinu?

ANGELO                 40 litri de vino per la vostra cantina …

MARZIANO          40 litri de che?

ANGELO                 De vino: fanno giusto 200 euri! Ecco è tutto segnato qui! (fa vedere un foglietto)


18


MARZIANO          Che hai cambiatu mestiere sor A’?

ANGELO                 No… so trent’anni che faccio sempre l’oste…

MARZIANO          Sicuro?… me pare che sì diventatu giojelliere?

ANGELO                 Come sarebbe a dì?

MARZIANO          E c’ete i stessi prezzi dell’oro…  no dico, se nun me sbajo, 20 euru a litru ‘stu

vinu…

ANGELO                 (Ridendo) Ma nooooooo… ete capito male…. Che 20 euro a litro: 40 litri… 200

euro, fanno 5 euro a litru.

MARZIANO          No no… fanno 20 euri, perché su un litro, ¾ so’ acqua…

ANGELO                 Come, ‘u vino mio annacquato?… Offendete ‘a nostra amicizia… Parlate..

parlate con ‘a gente e sentite che dice ‘a “Voce del popolo” de ‘u vino mio … è ‘u mejo de Narni!!

MARZIANO          Te la canti e te la soni come te pare… la voce de popolu si tu…!

ANGELO                 Sarà! comunque questo dice ‘a gente…

MARZIANO          ‘Gni modo te tocca ripassà… i rapporti con il vil denaro li tene mi sorella…

ANGELO                 Lo so…

MARZIANO          E se lo sai che vai cercanno?

ANGELO                 Niente… vista la nostra amicizia me piacea che ‘sto conticinu lo facesse vedè a

vostra sorella, cusì capace che stasera vedo i sòrdi…

MARZIANO          Va bene...., mi farò portavoce della tua ambascia?

ANGELO                 Che farete?

MARZIANO          Je dico che si passatu…

ANGELO                 Ah, ma nun fa gnente è… nun è cusì importante!

MARZIANO          Decidite...eh! Je lo devo dì o no?

ANGELO                 Si si… ma potete anche fa a meno de dije che so’ passato… basta che je date ‘u

contu….!

MARZIANO          Quanno se dice ‘u disinteresse, eh Angelo! E’ propiu veru oh…       chi coltiva

l©amicizia con calore, ha da tene contu dell©effettu serra… comunque ce penzo io da qua… (prende il foglio di carta) ‘u lavoru come va?

ANGELO                 Mah… c’è ‘n po’ de calo come in tutte le cose…


19


MARZIANO


Nun ci stanno più l’ubriachi de ‘na vorta, eh… c’è ‘rmastu giustu ‘Ndonio Tracanna, ‘n omu tutto de ’n pezzu… anzi, tutto de ‘n fiatu…


ANGELO


Ma nun è solo quello… nun ‘a senti ‘a gente, ‘u popolo, che se lamenta de ‘i servizi e de le tasse… e po’ da quanno mi’ socera è venuta a sta co’ noi, nun se campa più…


MARZIANO


Si eh!!?


ANGELO


Beh ve dicu solu questo Cavaliè!! Se mi’ socera e ‘u commercialista mio stessero affogà e ciavessi ‘u modo de sarvanne solo uno… beh, ce lo sai che sarei ‘ndecisu se annà al ristorante o al cinema?


MARZIANO


Addirittura?


ANGELO


Fanno certi casini… e po’ quanno te guardano co’ ‘n certu sorrisettu…, sta tranquillu che hanno già pensatu a chi dà ‘a colpa.


MARZIANO


Te capisco Angelo…!! Praticamente è ‘u stessu problema che c’ho io co’ mi’ sorella e Carulina…


CARULINA


(Entrando in scena) Hai jamatu Cavaliè…


MARZIANO


Tu sì ‘n fenomenu Caruli… ‘n fenomenu…


CARULINA


Stavorda nun me c’hanno fattu ‘e recchiè eh… stavorda t’ho senditu propiu…


MARZIANO


Ma a te ‘e recchie nun te ce fanno mai…!! (rivolto ad Angelo) Senti un po’ ma li l’osteria nun te servirebbe una cusì?


ANGELO


Chi... Carulina?


MARZIANO


Guarda che sarebbe mondiale eh… t’arporterebbe pe filu e pe segno a fine giornata…


ANGELO


Li cunti dell’incassi?


MARZIANO


No… ‘e chiacchere de ‘a gente!


ANGELO


Per questo modestamente basto e avanzo io… e a proposito de avanzo… nun ve dimenticate lu conticino…


MARZIANO


Eh...! ho capitu … nun è che mo, ‘gni 10 minuti, me lo devi sta a ricordà eh…


ANGELO


Cavaliè... prima ho vistu ch’è ‘ntrato Guido, l’assicuratore!! ‘A gente dice che co’ esso tocca tenè l’occhi bene aperti, se no te frega annà e venì!! State all’erta!! Cavaliè, allora io vado... (e si dirige all’uscita)


MARZIANO


Grazie del consiju Angelo... ma già me ne so’ accorto!! Accompagnalu Caruli…


20


Entra il dottore ARISTIDE Stiracianche

ARISTIDE               (Entrando) Bongiorno a tutti… era aperto… posso?…

MARZIANO          Vieni vieni Ari’!! Bon giorno… t’spettao…

ANGELO                 (A Carlina sottovoce) Ma che c’ha ‘u Cavaliere, nun se sente bbene…?

CARULINA           Io niente vedo e niente sento…

ANGELO                 E su Carulì, a me me lo pòi dì... che a me....

CARULINA           Come no… cusì tra du’ minuti sta su tutti i giornali…

ANGELO                 (Indicando l’orecchio) Ma che dici: ce lo sai che a me da qui me entra…

CARULINA           (Indicando la bocca) E da qui te scappa… (ed escono)

MARZIANO          (ad Aristide) Ce n’hai messu de tempo pe’ arrivà!!

ARISTIDE               E beh, c’avessi solu te…!! Ma pare che adesso c’è un’ epidemia de influenze…

MARZIANO          Sarà tutta sta robaccia che buttano per’ aria… tantu a me, nun me lo leva nissuno

da ‘a capoccia…

ARISTIDE               Che?

MARZIANO          Che tutte ste malatie ‘e mettono ‘n giru ‘e case farmaceutiche…

ARISTIDE               Eh mo, addirittura…

MARZIANO          Eh, je manca ‘a faccia!

16° QUADRO IL TU DI CAROLINA E LA FRAINTESA MALATTIA DI MARZIANO.

CARULINA           (rientrando in scena) C’hai bisognu de andru Cavaliè?

MARZIANO          (Rivolto a Carolina)… Te la devi smette co’ sto tu… hai capitu si o no?

CARULINA           E quantu sì sofisticu…

MARZIANO          (Rivolgendosi ad Aristide) Ma ‘a sendi si che rispettu?

ARISTIDE               Lascia corre Marzìa…

MARZIANO          Lascio corre… questa me darebbe del tu anche se me venisse a troa ‘u Presidente

de ‘a Repubblica…

CARULINA           (Sbotta a ridere) Ahahahahahahahahaha

MARZIANO          Che c’hai da ride


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CARULINA           (Serissima) E ‘u Presidente de ‘a Repubblica giustu a te vene a troa!

MARZIANO          Ma che c’entra era un presembiu….

CARULINA           (Serissima) Essu, manco pe presembiu ce vene…

MARZIANO          (Rivolto ad Aristide) Io ‘a strozzo,.... visto che nun ‘a pozzo licenzia’!

ARISTIDE               Su Marzià lascia perde…

MARZIANO          (Rivolto a Carolina) Vattene… sparisci… vidi se mi’ sorella s’è arzata… e

soprattutto nun te mettissi a recchià…

CARULINA           (Proverbio uscendo di scena) ‘Na recchia sorda… secca cento lingue….”

Uscita di scena CAROLINA, MARZIANO mima ad ARISTIDE di sedersi e poi con un sospiro….

MARZIANO          (Irato  verso  Carolina)  ‘A  bocca  de  ‘a  saggezza  popolare…  (poi  verso

ARISTIDE) A me questa me manna via de brocca…

ARISTIDE               Ma lascia corre… non te la pijassi…

MARZIANO          Parla a proverbi, nun ‘a senti… ‘a scienziata!

ARISTIDE               Non te la pijassi…!

MARZIANO          Io nun me la sarebbe pijata… me l’ha imposta mi’ sorella…!! Dice che quella

che c’era prima me facea bolli’ ‘u sangue pe’ quant’era bbona…

ARISTIDE               Era vero…

MARZIANO          Sci! Ma questa che me ‘u fa bolli’ pe’ quantu è stupita… Sempre sangue che

bolle è!

ARISTIDE               Inzomma, al telefono, mezz’ora fa, sembrai in pericolu de vita..... invece mo te

vedo arzillu e pimpante…

MARZIANO          Nun è tutto oro quellu che luccica!!

ARISTIDE               Che t’è successo?

MARZIANO          E©la terza!......Ari©....... la terza! capisci, la terza !!!!........

ARISTIDE               La terza che?

MARZIANO          La malattia....

ARISTIDE               La terza malattia…? Ma quella ce l’hanno i potti, tu è ‘n pezzu che sì criscutu.

MARZIANO          Ma che centra…

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ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISITDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE


Che te senti…?

C’ho ‘n torcibudello, co’ no stimolo che nun so resiste…

(Accondiscendente) Ho capitu….

(Non convinto, tenta di ripetere) Te diceo ‘n torcibudellu…

(Mettendo una mano sulla spalla bonario) Ho capitu …

Ma io nun t’ho dettu gnende…

Ma io so medicu e ho capitu!

Hai capitu…?

Certo…

Tu sì un geniu…

Ma che genio… è un caso normale

Daero?

Sicuro… tipico di una certa età …

E ci sta rimediu?

Certu che ce sta…

Un geniu…!! Du’ parole te so’ bastate pe inquadrà ‘u problema… Allora

sendimo stu rimediu !

Un torcibudello e uno stimolo che non sai resiste…

Esattattu… che rimediu ce sta?

Un pannolone

(Pausa lunga) Ari’…!

Eh…

Ma va a murì ammazzatu!

Ma perché ch’ ho fattu?

Nun hai capitu ‘na mazza…

Nun c’hai ‘a cacarella?


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MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE


Ma chi …?

Tu

Io?

M’hai dettu: ‘n torcibudello e ‘no stimlo che nun sai resiste…

E allora hai penzatu che me cacao sotto?

Eh beh..., ma ‘lli sindomi so’ propio quelli de ‘a cacarella…

Io nun lo so’ se chi è ‘llu scemu che t’ha datu ‘a laurea…

Nun c’hai ‘a cacarella?

Te dispiace…? Se vòli me magno 5 chili de brugnoli cusì te faccio contentu…

Ma no che centra… ‘nsomma, ce l’hai o no sta cacarella ?

None…. Noneeeeeeeeeeee, se me fai parlà… !

E sentimo…

Diceo: me sento ‘n torcibudello e ‘no stimolo che nun so resiste… (pausa)

(Caustico) Li senti ‘i puntini de sospensione? ….

(Con sufficienza) Continua…

Col core che me se agita a tutta callara…

Aritmia cardiaca… devi fa l’elettrocardiogramma…

Si... su ‘u cervellu tuo...

Ma se te sbatte ‘l core…

Significa che ancora campo… Ma mica me fai finì è?

E finisci…

‘U torcibudello… (pausa) ‘L core che s’ agita… (Pausa) ...e pare che non ardò

fiatu!

Allora ce vole una spirometria polmonare!


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17° QUADRO MARZIANO INIZIA A TEORIZZARE SULLA COMUNICAZIONE

MARZIANO          (Alzandosi sconsolato, allargando le braccia) … e che te lo dico a fa? Io certe

vorde me paro propiu ‘n Marziano su sta terra… Marziano de nome e de fattu…

ARISTIDE               Ma perché dici cusì’

MARZIANO          Ma come perché … capisci tutto all’incontrariu …

ARISTIDE               Capisco quello che me dici…

MARZIANO          None…. Capisci quello che te pare… io sto a dì ‘na cosa… e tu ne capisci

un’andra… prima parlao co’ Carulina… Appena nominata entra in scena Carolina

CARULINA           Hai jamatu cavalie’…

MARZIANO          (Rivolto ad Aristide) ‘O vedi… nun chiamo e essa entrà…. Je dico basta co’ ‘stu

tu…. e pocu ce manca che me jiamerà pe’ nome… se nun è tutto all’incontrariu

testu!… (Rivolto a Carolina) Non t’ho cercatu… artorna da do’ si venuta…

CARULINA           Ho ‘nteso ch’hai nominato Carolina…

MARZIANO          Da dietro la porta…

CARULINA           Da ‘a stanza de ‘a signora…

MARZIANO          Ma pensa tu fino a che puntu se pò spigne ‘a ‘recchia umana…

CARULINA           Che te dispiace Cavaliè, se ce sento bene?

MARZIANO          Nooo.. è che me ‘mpressiona ‘u fatto che tu co’ tre muri de mezzo e co’ ‘e porte

chiuse… tu senti che sussurro ‘u nome tuo.

ARISTIDE               Ce pò esse stata ‘na propagazione d’onda…

MARZIANO          Eccone un’andra… ma tu le penzi de notte ste fesserie?

CARULINA           ‘A signora Artemisia ha sentitu ‘u Dottore e m’ha dettu de offrije che cosa.

MARZIANO          Ari’… le vòi du’ patate ripassate in padella… nun sa a chi vennele…

ARISTIDE               (Schifato) A quest’ora?

MARZIANO          (Rivolto a Carolina) Nun vole gnente, Caruli…! Vattene…

CARULINA           (Avviandosi all’uscita) Va bene, allora se me vòi chiamame… arrivo subbito!!

MARZIANO          (Ironico) Ehhhhhhh…. Ce lo so che arrivi subbitu… basta che sussurro…


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CARULINA                  (Proverbio- uscendo di scena) Mercante e porcu… se pesa doppo mortu!

Esce di scena Carolina.

18° QUADRO MARZIANO SPIEGA LA COMUNICAZIONE AL CONTRARIO

MARZIANO          (Rivolto ad Aristide) Ma ‘a senti… offenne pure… (Poi alzandosi irato verso la

quinta) Chi sarebbe ‘u porcu?… (Poi torna a sedersi)

ARISITDE               Ma che te ce la piji a fà… nun ce lo sai che è cusì?… Piuttosto, me vòi di che te

senti?

MARZIANO          E’ mezz’ora che ce sto a proà… ma tu spari diagnosi a ronciu…

ARISTIDE               E sarà come dici tu…

MARZIANO          Ma mica è corpa tua… è ‘u monno che va cusì e noi je ‘nnamo dietro…

ARISTIDE               (Poco convinto) In che sensu?

MARZIANO          La gente… le leggi … la comunicazione… Tutto all’incontrariu…

ARISTIDE               Pure la comunicazione?

MARZIANO          Certu …come tutto ‘u meccanismu.

ARISTIDE               Pure la comunicazione… Nun te capisco…

MARZIANO          Eh... come fai a nun capì!!... Nun ‘o senti cche dicono, presembiu, quanno fanno

‘a reclame a quello che se magna?

ARISTIDE               Che dicono?

MARZIANO          (Aulico) Senza grassi, senza conservanti, senza polifosfati, senza ossidanti.

ARISTIDE               Beh…! Che c’è che non va?

MARZIANO          (Serio) Come che c’è? Tantu pe’ comincià… perché deo pagà ‘na cosa pe’ quello

che non c’ha… (pausa) Che me ne frega a me de quello che non c’ha… tu famme paga quello che c’ha… (pausa)

ARISTIDE               ‘U solitu esaggeratu …

MARZIANO          Perchè ‘a comunicazione data cusì, per te va bene.

ARISTIDE               Non ce vedo gnende de male.

MARZIANO          Allora fa ‘na cosa… su ‘a targa de ‘u studio tuo scrivice: “Dottor Aristide

Stiracianche… non sono pediatra, non sono ginecologo… non sono ortopedico e nemmeno cardiologo” Vedi un po’ in quanti capiscono quello che si!


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19° QUADRO IL DOTTORE SALUTA MARZIANO CHE SPIEGA LE 3 DEFAILLANCE

ARISTIDE               (Alzandosi per andare via) Tu c’hai vojia de scherzà…, come sempre…, e io nun

c’ho tempo da perde, come sempre…!! ce sentimo ‘n’andra vorda…

MARZIANO          (Tenendolo fermo sulla sedia) Ma allora sì mattu…?

ARISTIDE               Ma che mattu,... Marzià c’ho da fa…

MARZIANO          Ma t’ho dettu che me sento male…

ARISTIDE               Ma che male … stai su bellu drittu…

MARZIANO          (Prendendogli le mani) Magari… magari… stessi drittu…!! No Ari… sto propiu

stesu! (fa dei gesti)

ARISTIDE               Non caspisco

MARZIANO          (Sempre facendo gesti) Supino!… Defunto!

ARISTIDE               E te capisco sempre meno

MARZIANO          No io... è mi’ fratellu più piccolo... supino... defunto…!

ARISTIDE               Supino… defunto… (Intuendo)  Famme capì… stai tentando de dimme che è la

terza volta che provi a …. e niente…?

MARZIANO          Niente… non s’arza una paja… Tre fallimenti sull’ urdime tre battajie.....

praticamente...... ho perzu ‘a guerra!

ARISTIDE               Per questo c’ei ‘u groviju de panza , ‘u core che sbatte e ‘u fiatu che ‘n’ardà?

MARZIANO          E te pare pocu?

ARISITIDE             Ma ringrazia Dio che hai retto fino a st’età!!

MARZIANO          Pure…! Guarda che fino a pocu tempu fa, faceo l’amore anche per ‘n’ora e ‘n

quarto de fila…

ARISTIDE               Si… ‘u giorno a cavallo dell’ora legale…

MARZIANO          Fa ‘u spiritosu tu… e metteo ‘a televisione a tutto volume…

ARISTIDE               E che centra?…

MARZIANO          Pe’ nun fa sindì a Carulina l’anzimi de ‘a passione…

ARISTIDE               Si va bbè… come se quella stesse sempre a recchià…


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MARZIANO          Quella…? Quella recchierà anche 15 gg dopo morta, incollata co’ ‘e recchie a la

cassa, te lo dico io…! Fattu sta che so tre vorde che ce provo… e tre vorde che nun risponne…

ARISTIDE               Capita, nun te la pijassi!

20° QUADRO MARZIANO SPIEGA LA SUA DEBOLEZZA A CAUSA DELLE PATATE

MARZIANO          Quelle so’ ‘e patate… a furia de magnà solo patate so’ diventatu moscio come

‘na gomma americana ciancicata.

ARISTIDE               Le patate?

MARZIANO          Ma armeno ‘e facesse bbone… cucina cusì male… ma cusì male… che pure ‘a

pattumiera c’ha l’urcera.

ARISTIDE               Addirittura…

MARZIANO          Ma scherzi? La cucina pe’ Carulina nun è cucina…

ARISTIDE               Noo?… è che è?

MARZIANO          “Una sofisticata forma de omicidio intenzionale”!!.

ARISTIDE               Ma famme lu piacere…

MARZIANO          (Complice) Allora senti questa: per dieci-anni m’ha servito solo avanzi. ‘U pastu

originale nun è mai stato trovatu.

ARISTIDE               Senti a me…. C’hai penzatu de sfuggita che potrebbe esse l’età…?

MARZIANO          Dici…?

ARISTIDE               E’ ‘na possibbilità…

MARZIANO          Ah beh, allora sto piu’ tranquillo… testu è ‘n problema che se risorve…

ARISTIDE               E certu… scalamo una trintina d’anni…eeeh!!    (pausa) Marzià, rassegnate!…

ricordate ‘i tempi belli e rilassate.

MARZIANO          Si famme rilassà de più!! Bellu medicu che c’ho…!

ARISTIDE               Oh, Marzia’ nun è colpa mia, se c’hai l’età che c’hai…

MARZIANO          Ho capitu… In stu monno ‘ndo tutto va all’incontrariu… io… solu io… deo

lascià che la natura vada pe’ drittu…

ARISTIDE               Io nun te capisco sa…


28


21° QUADRO MARZIANO CHIEDE UN RIMEDIO E PARLA DEL CLUB VTA

MARZIANO          Vojio annà all’incontrariu come tutti… pure io so iscrittu a ‘u clebbe come socio

onorariu.

ARISTIDE               De che club stai parlanno?

MARZIANO          De ‘u clebbe VTA…. Vivi Tuttu All’incontrariu

ARISTIDE               ‘U club VTA…ma è ‘no scherzu?…

MARZIANO          Nun so’ statu mai cusì seriu… so’ iscritti 6 mijardi de gente i-gna-ra…

ARISTIDE               A ‘u clebbe VTA?

MARZIANO          Si…

ARISTIDE               E che tocca fa’ pe’ fanne parte?

MARZIANO          Tocca  impara  a  vive  all’incontrariu,  tantu,  tutto  quello  che  fila  drittu  e

automaticamente sbajatu.

ARISTIDE               Ma insomma che voli da me…

MARZIANO          Un rimediu contro natura…

ARISTIDE               Contro natura addirittura… e che rimediu sarebbe ?

MARZIANO          Vojio sapè se pozzo pijà ‘lle pillolette blu che più le manni jù…. e più te tirano

su…

ARISTIDE               (Alzandosi) Ahhhhhhhhhhhh eccolo… mo ce semo capiti… nun le poi pija… te

saluto

MARZIANO          (Alzandosi e seguendolo) E perché no ?

ARISTIDE               (Avvicinandosi sempre all’iscita) Perché c’hai ‘u cuore ballerino…

MARZIANO          Cercherò de nun fallu in discoteca…

ARISTIDE               Nun scherzà Cavaliè… ce se tirano ‘e zampe… ce pòi murì… ciao!

MARZIANO          Ma io so già mortu, ‘o capisci…!! Se sto co’ ‘na femmina e nun pozzo espeltà

l’istintu de maschiu… è come se fossi già mortu…!! Tantu vale…

ARISTIDE               Lasciacce ‘e penne?… e no… come amicu e come medicu te dico no.

MARZIANO          Ho capitu… nun m’aiutà… m’ajuto da solo…!! T’accompagno a la porta…!!

ARISTIDE               (Continuando verso l’uscita) Non facessi fesserie!!


29


MARZIANO          Nun te preoccupà… mejo ‘n giorno da leone, che cent’anni da cojione…

ARISTIDE               (Impaurito) Va beh... vedo se c’ho ‘n sostegnu che pòi pijà… te lo manno… ma

non facissi fesserie!

MARZIANO          (Inginocchiandosi e baciando la mano) Grazie… salvatore della patria…!!!

ARISTIDE               Lascia annà Marzià… non è il caso…

MARZIANO          Sarvatore de ‘a bandiera…

ARISTIDE               Lassame annà via che è tardi su… (ed esce)

MARZIANO          Oggi me lo manni…

ARISTIDE               Oggi si … ciao… (e se ve va)

MARZIANO          (Sporto dalla quinta della porta di uscita) Ce conto… salvatore… (non si

accorge che nel frattempo è entrata la sorella e la serva che restano a

guardarlo)… m’hai ardatu ‘a gioia de vive e de affrontà nove primavere…

(rientra in scena allargando le braccia e recitando)… e volà felice su cieli

azzurri e verdi prati… come ‘n uccello… (e girandosi si accorge de la sorella e

de la serva e bloccandosi di colpo)… Ecco fattu… hanno apertu la caccia!

(pausa che venga o no l’applauso)

22° QUADRO ARTEMISIA E CAROLINA LO RIPORTANO ALLA REALTA’

ARTEMISIA          Chi sarebbe sto Salvatore che fa volà l’uccello?

CARULINA           Nun ho potuto senti de che se trattava …

MARZIANO          Ma fatela finita tutte e due…

ARTEMISIA          Cambi discorso perché te c’ho ‘cchiappatu?

MARZIANO          Ma ch’ hai chiappatu…? L’ucellu era ‘na metafora pe di che so felice! Va beh?

ARTEMISIA          E de che saristi felice?

MARZIANO          ‘U medicu m’ha dettu che esiste ‘na pillola che rimette a posto ‘u core

CARULINA           E ce lo so io, che core te rimette a posto Cavaliè…

MARZIANO          Senti, di ‘n po’ quello te pare… me ne vado! (e si dirige nella sua stanza)

CARULIA               (Proverbio) Chi c’ha ‘u pepe… accunnisce ‘e rape… chi nun ce l’ha… le magna

sciape!

MARZIANO          (Raggiunta la quinta d’uscita) Tu non te preoccupà de ‘u pepe mia… ancora ce

l’ho da venne!


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ARTEMISIA MARZIANO ARTEMISIA MARZIANO ARTEMISIA CARULINA MARZIANO ARTEMISIA CARULINA ARTEMISIA MARZIANO ARTEMISIA MARZIANO ARTEMISIA MARZIANO ARTEMISIA MARZIANO ARTEMISIA MARZIANO ARTEMISIA MARZIANO ARTEMISIA MARZIANO ARTEMISIA


(Rivolta al fratello) Mo ‘ndo vai..?

In camera a piaja ‘u portafoju… o scappo senza ?

Perché scappi?

Che serve ‘n permessu papale? (sempre vicino alla quinta)

Cammina Cammina

(Facendo una faccia perfida) Va, va Cavaliè!

Oh…voi due sete cusì brutte che se scappate da casa ‘nsieme, manco i piccioni

ve cagano su ‘a capoccia?

Il solito maleducato!

Non ce faccessi caso, signo’…(Proverbio) Le cerque… non hanno mai fattu

melograni! (Ed esce)

Vengo anche io Carolina!

Nun me capacito perchè a te te jama signora e a me me da del tu…

Perchè io sono una signora

Ah ecco… io invece che so’…

Un Cavaliere senza sordi

So’ contento che, come ‘u solito, c’e’ dialogo tra noi due…

Oggi pomeriggio ce stai a casa?

Perché?

Se Carolina va a fare la spesa… a casa chi ci rimane?

(Sulla quinta) A parte che casa c’ha paura quanno voi ce state, ma che scappi

pure tu?

Approfitto per andare dall’estetista.

Non te n’approfittassi troppu…

Che vuoi dire?

So’ sordi buttati via…! Prova con l’esorcista…

Sono miei soldi!! (ed esce)


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MARZIANO


E chi discute… (si ferma sulla quinta pensando e poi) … Co’ l’esorcista erano solo spesi meju! (ed esce per andare in camera sua).


23° QUADRO ENTRA ANTONIO IN CERCA DEL VIAGRA (Se c’e’ applauso attendere la fine comunque fare una piccola)


‘NDONIU


(Bussa, è ubriaco) E’ permessu… Se pò…. So’ ‘Ndoniu Quattrocchi dettu Tracanna… (s’affaccia dalla quinta) Pozzo entrà…. (entra sospettoso ) So’ venuto solu pe’ ‘e pasticche… (si accorge che nessuno lo sente si tranquillizza e abbassa la voce) L’ho lassate qui… sopre ‘u taulinu… (Ma si accorge che non ci sono)Ma nunci stanno piu’…


(Parte il brano musicale 3 mentre lui le cerca nella stanza)

‘NDONIU                Se me troano qui, so’ dolori …ch’ha da fa ‘n cristiano pe’ arpià ‘a robba sua!

Da ‘che parte l’avrà pure messe no?… Propiù oggi che ceo ‘n incontru galante… Vidi si che figuraccia me tocca fa è?

(Sempre cercando) L’esse messe qua drento… (apre il posto dove stanno le pillole) Eccole infatti che culo…

(Per Antonio il momento è concitato… prende le pillol,e ma anche il coperchio del portaoggetti… fa per uscire dalla porta ma si accorge del coperchio e torna indietro per riporlo… non sa se scappare o no… è anche alticcio e non connette benissimo tutto questo accade quando sente le voci di MARZIANO e MARGHERITA)


MARZIANO


(Da fuori scena sotto voce) ‘U portafoju l’ho pijatu….si!! Veloce Margherì prima che mi’ sorella rompe…


MARGHERITA


(sottovoce) Va bene Marzià, basta che non ci stanno problemi!


MARZIANO


(Alusivo) Daje che dopo te faccio ‘n regalucciu… (entrano in scena e si accorgono di Antonio a allora velocemente MARZIANO fa ritrarre MARGHERITA dietro la quinta) (Rivolto ad Antonio) Bongiorno… che faristi tuqui?


‘NDONIU


(Con le pillole in mano alzando le braccia) Gnente Cavaliè… te ‘o giuro… so’ venuto solu pe’ ‘e pasticche…


MARZIANO


(Tra l’imbarazzato e il perplesso) ‘E pasticche… già? Aspetta cusì come stai, e nun te move pe nessun motivo!!


Rientra in quinta e parlano con MARGHERITA mentre Antonio è in scena sempre a mani in alto


MARZIANO


Margherì… nun è ‘u momentu pe’ scappà…


MARGHERITA


In che senso?


32


MARZIANO          Nun se po’ passà… nun semo soli!

MARGHERITA    Tu’ sorella?

MARZIANO          No… c’è ‘u fratello de Carulina…. ‘Ndoniu Tracanna

MARGHERITA    Ah… e allora?

MARZIANO          Allora sì bbona…!! Hai aspettatu fino a mo… damme ‘u tempo de sbolognallu…

MARGHERITA    Va bene Marzià… ma non ti mettere a fare discussioni…!

MARZIANO          Ma che discussioni si… pòi discute co’ ‘n fax? … Tu dici pronto… e quellu

fischia…. Che discuti? Co’ Nndoniu Tracanna è la stessa cosa!

MARGHERITA    Va beh... però me raccomando lo stesso… che dopo ti senti male…

MARZIANO          Ma si, si… sta tranquilla su! Aspetteme qui e nun te fa vedè… che te jamo io!

Rientra in scena e trova ancora Antonio a mani alzate.. riallacciando il discorso:

MARZIANO          Allora… ce lo sai che io dentro sta casa nun te ce vojio vede…! Nun  basta tu’

sorella… ce manchi tu!! Che saristi venutu a fa qui?

‘NDONIU                (Con le pillole in mano alzando le braccia) Gnente cavaliè’… te ‘o giuro… so’

venuto solu pe’ ‘e pasticche…

MARZIANO          Che pasticche?

‘NDONIU                (Agitando la scatola e perdendo un po’ l’equilibrio) Teste Cavaliè…!

MARZIANO          Che robb’è?

N’DONIU                E’ Viagra …

MARZIANO          (Pensando che fossero per lui avvicinandosi e abbracciandolo) Sccccccccccc…

zittu… te l’ha date ‘u medicu?

‘NDONIU                No… ‘u farmacista…

MARZIANO          Si va beh ‘u farmacista… da qua! (e gliele strappa di mano)

‘NDONIU                (Cercando di riprenderle) No Cavaliè ‘e pasticche…

24° QUADRO DOPPI SENSI SULLA PATATA

(Qui iniziano una serie di doppi sensi)

MARZIANO          (felice) Finarmente… da oggi ‘a patata nun me sdivilirà più…

‘NDONIU                (Sempre avvicinandosi cercando di prendere le pasticche) In che senzu?


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MARZIANU          Cominciò una nuova vita… senza patata!

‘NDONIU                (Fraintendo) Che nun te piace ‘a patata Cavaliè?

MARZIANO          Me fa schifu…

‘NDONIU                (Indicando le pillole) Eh… ma se te fa schifu… pocu te ce fa l’accunnime?

MARZIANO          E infatti c’è pocu da accunnì… gira gira, sempre patata è…

‘NDONIU                E m’hai dettu gnente …

MARZIANO          Una, cento, mille vorte… e farebbe venì ‘a nausea pure a te…

‘NDONIU                Noneeeeeeeeee … che nausea si…!! A me ‘a patata me piace !!!!

MARZIANO          E se vede che non l’hai magnata quanta l’ho magnata io…

‘NDONIU                Testu nun lo so … ma io pure, sa… me so datu da fa, Cavaliè…

MARZIANO          E si ma.... a colazione, a pranzo, a cena…

‘NDONIU                Anche a merenna ‘a magnerebbe io…

MARZIANO          Ma come c’hai tutto st’attacamentu a la patata?

‘NDONIU                (Allargando le braccia) Sarà l’istintu?

MARZIANO          Se dessi retta all’istintu… le farebbe sparì da ‘a faccia de la terra…!

‘NDONIU                Ma che si paciu Cavaliè’… e senza patata come se fa?

MARZIANO          Come, come se fa??!! Ce s’arrangia co quarcos’andru….!

‘NDONIU                Oddio… pe’ arrangiasse uno s’arrangia pure… ma mica è la stessa cosa però!

MARZIANO          Ma te pare giusto che io, 365 giorni l’anno, me deo surbi’ ‘a patata.

‘NDONIU                Magari capitasse a me ….ma come fai?

MARZIANO          E come faccio… un po’ ce ne stanno tante…

‘NDONIU                Testo è vero…

MARZIANO          Un po’ me la danno pe’ forza…!

‘NDONIU                Ammazza che culo…!!! A me nun me la danno, manco se prego in arabu…

MARZIANO          (Gestualizzando) A me me piacerebbe cambia’… come se dice …

‘NDONIU                (Rifacendo le mosse) E.... come se dice ?…


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MARZIANO ‘NDONIU MARZIANO ‘NDONIU MARZIANO NDONIU MARZIANO ’NDONI MARZIANO NDONIU MARZIANO ‘NDONIU MARZIANO ‘NDONIU MARZIANO ‘NDONIU MARZIANO ‘NDONIU MARZIANO ‘NDONIU MARZIANO ‘NDONIU MARZIANO ‘NDONIU MARZIANO


(Serio) Vorrebbe daje un taju… (e fa il gesto) Zac…

(Coprendosi i genitali e piegandosi) Oddio noooooooooo ….

(Continuando il discorso non accorgendosi del gesto di Antonio) Ma te le

portano qui già belle e pronte…

Ah, perché, te le preparano pure…

Ce mancherebbe andru, che me le preparassi da solu…

E.... e.... come te le preparano?

Me le riscallano ….

Azzo!…. T’arriano già belle e cotte?…

E certu…!! Po’ certe vorde me le ripassano pure…

‘Orca paletta… ma a me ste fortune mai eh !!?

Me le portano de tutti i tipi …

Si è?

Gialle… Rosce…

(Mordendosi una mano) Che te pozzano Cavaliè…. Beatu a te…

Ma io ormai, so’ arrivatu a ‘n puntu che... nun ‘e sopporto più!!

Passale a me Cavaliè…!! Te do ‘na mano io!!

L’urdima vorda, pre esmpio, me l’hanno portata che era lessa!!

(Schifato) Ahhhhhhh lessa no… me fa schifu anche a me…

Ohhhhhhhhhh allora vedi che me dai raggione!

Lessa te do raggione si…!! Ma voli mette quella scrocchiarella?

La patata scrocchiarella? … Mah! Basta che lu bastuncinu non è mosciu!

De questo pòi sta sicuro, Cavaliè…

Ma de che?

‘U bastoncinu… come dici tu… sta su, bellu drittu!

Beh...., testo dipende … mica sempre…


35


‘NDONIU


Tu parla per te … ‘u bastuncinu mio sta bene!


MARZIANO


Vedi… non sarebbe mancu tantu pe la patata in se…


NDONIU


No è…


MARZIANO


No… è pe’ come me te ‘a danno…


NDODIU


Perchè.... come te ‘a danno…


MARZIANO


Senza ‘n pelu de grazzia… me la sbattono su ‘a faccia!


NDONIU


Ah propiù... cusì.... a bruttu musu!


MARZIANO


Tu capisci io... io so’ abbituatu a ‘na certa etichetta…


NDONIU


E beh se sa…


MARZIANO


Me lo impone il rango…


NDONIU


Eh... certo Cavaliè… ‘u tango....


MARZIANO


Si… e ‘a mazzurca!!… Rango… no tango…!! (Riprendendosi…) E poi scusa è… ma a parte che c’hai ‘n fiatu che ‘mbriaca… ma che sarebbe stu tu…?? Forza… aria… (e lo spinge verso l’uscita)


25° QUADRO CHIUSURA PRIMO ATTO


‘NDONIU


(Facendo un po’ di resistenza) Che aria … e aria... ‘e pasticche…


MARZIANO


(Interrompendolo) Me l’hai portate… mo te ne pòi anche annà…!! Ce penzo io co’ ‘u farmacista… (continua a spingerlo)


‘NDONIU


(Continua la resistenza) No, no.... aspetta Cavaliè…aspetta...


MARZIANO


Continua… continua co’ sto tu, eh… che bellu vizziu de famija…


‘NDONIU


Cavaliè.. ‘e pasticche….


MARZIANO


Eccole... ce l’ho!.... Che te devo ringrazià??? Antonio fuori)


Grazie ‘Ndò... (e cerca di spingere


ANTONIO


Teste me l’ha date ‘u medico pe’ ‘n aiuto!!


36


MARZIANO          Lo so.... Grazie ‘Ndò...!

ANTONIO              Ma....

MARZIANO          Grazieeeee.... (Spingendolo definitivamente fuori) Grazie ‘Ndò. Grazie... mica

vorrai ‘na statua pe’ sto serviziettu!! Ma guarda si che ‘nvadenza!! (Rientra in scena baldanzoso)

Margherì, vèni fori che ce n’annamo!!

MARGHERITA    (Uscendo felice e abbracciandolo) Eccome Marzià…

MARZIANO          (Intendendo ben altre cose) Oggi te faccio ‘n regalone!

MARGHERITA    (Curiosa) Che regalone me fai?

MARZIANO          E’..... ‘na sorpresa…

MARGHERITA    E quanno me la fai?

MARZIANO          Dopo pranzu, a le 5 mi’ sorella va dall’estetista e tu vèni qui!!

MARGHERITA    A le 5?

MARZIANO          A le 5 si…!! ‘A pasticca la pijio a le 4....

MARGHERITA    Che pasticca?

MARZIANO          (Tirando fuori il barattolo e scuotendolo) Testa! un’oretta prima… e po’ vedrai

sicche regalu...

MARGHERITA    (Curiosa legge e capisce, poi impaurita…) Marzià… ma non ti farà male…

MARZIANO          (Fiero) Ma che male… me l’avrebbe mannate ‘u medicu se facea male?

MARGHERITA    … e se non funziona…

MARZIANO          Nun essi pessimista Marghiri…!

MARGHERITA    … si, ma se non funziona…

MARZIANO          Ma perché nun deve funzionà…

MARGHERITA    Visto l’ ultime tre vorde....

MARZIANO          E  annamo?     Nun  ficcassi  ‘u  ditu  dentru  ‘a  piaga…  (Accompagnandola

dolcemente) Vedemoce a le 5 e vedrai si che leone…

FINE PRIMO ATTO


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SECONDO ATTO

Si apre il sipario e in scena c’è Artemisia, Carolina, Aristide mesti che stanno parlando della disgrazia accaduta.

1° QUADRO PARLANO DELL’INCIDENTE

ARISTIDE                Signore… rendemoce contu che a ‘u medicu tocca a daje retta!!

ARTEMISIA            Eh... essu ha fattu sempre de capoccia sua!!…

CAROLINA              Troppo signo’… troppo….

ARTEMISIA            Ma po’ è successu cusì..., all’improvvisu…!!

ARISTIDE                Ma che all’improvvisu…!! Sò anni che je dava giu a rotta de collu…

ARTEMISIA            Cià raggione dottò…!! Nella vita tocca dasse ‘na regola!…

ARISTIDE                E se sa! Propiu oggi j’eo detto: nun facessi fesserie… ce se tirano ‘e zampe….

CARULINA              Se penzao che fosse ‘nnata a fini cusì, j’ avrebbe dettu che cosa anch’io …

ARTEMISIA            Ma per carità Caruli…!! E’ sembre statu duru come ‘n mulu…!

ARISTIDE                Nun ha dato retta neppure a me…!!

CARULINA              E’ propiu vero: è inutile ossigenà l’ippopotami, nun diventeranno mai ippocastani!!

ARISTIDE                L’hanno artroatu in posizione strana è vero?

CARULINA              Si... ginocchioni…

ARISTIDE                Ma guarda come dev’ esse ‘u monnu…

ARTEMISIA            Chi ha jamato l’ambulanza?

CARULINA              Ha telefonatu la signorina Margherita.

ARTEMISIA            Eh... beh...! Armeno ciavutu quella de coscenza…

CARULINA              Come dice ‘u proverbiu?: “Chi cià coscenza, nun s’arricchisce…”

ARTEMISIA            Dottò, dimme ‘n po’… ma lei, l’ha potuto vedè ?

ARISTIDE                Macchè… quanno so’ arrivato io l’eano già portatu via…

CARULINA              E beh,... ma ‘u medicu lo fanno entrà all’ospedale?

ARISTIDE                Se fosse statu in reparto, si…

ARTEMISIA            Perché ‘ndo l’hanno portatu, ‘n cantina?

ARISTIDE                Ma noooooo… che cantina…


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CARULINA              In terrazzu…

ARISTIDE                Si lì ‘u sgabbuzzinu de ‘e scope…

CARULINA              Iiih... poretti noi !

ARISTIDE                Carulì… ma lo possono mette drento ‘u sgabbuzzinu?

CARULINA              Noo?

ARISTIDE                 E me sa de no… che dici? Non l’ho visto perchè prima che finiscono tutti l’accertamenti

èimpossibile rintraccià ‘ndo stai.

(Pausa.   Parte il 6° brano musicale di sottofondo)

ARTEMISIA            Dunque... nessuna notizia!

ARISTIDE                Gnende de più de quantu sapete voi.

ARTEMISIA            Io nun riesco ancora a capacitamme…

CARULINA              Che vole fa signo’… ce vole ‘a santa rassegnazione…

ARISTIDE                 Eh no! Che vorda, tocca daje retta a ‘u medicu. Nun pòi fa sempre come te pare… prima

o poi paghi pegnu!

CARULINA              E’ stato l’istintu… nun se potea trattenè!!

ARISTIDE                Eh...., ho capitu, ma che vorda tocca sapesse anche regolà…

CARULINA              Dovemo solo aspettà signo’… solu aspettà!

Sospirando i tre assumono una postura contrita e finito il brano entra in scena Marziano

2° QUADRO SI SVELA L’EQUIVOCO ENTRA MARZIANO

MARZIANO             Che state a ricità ‘u requiemme?

Restano tutti stupiti

MARZIANO    Oh, se ve faccio st’effettu, me ne posso anche annà!

Carolina si alza di scatto: mano sulla bocca, piange, esce di scena…Marziano la segue con lo sguardo ignaro.

ARTEMISIA            (Alzandosi per soccorrere Carolina) Sì sempre ‘u solitu inopportuno…

MARZIANO             Perché ch’ ho fattu?

ARTEMISIA            (Indicando Carolina uscita) Nun te ne sì accortu se ch’ hai fattu?

MARZIANO             So’ entratu drento casa mia… ‘a porta era aperta…

ARTEMISIA            Ma vattene va…!! (poi rivolta a Carolina) Carolì scusalo… ma l’ignoranzità nun cià

limiti! (Esce di scena)


39


MARZIANO ARISTIDE MARZIANO


(stupito) ‘ste due chi le capisce è brau!! (poi rivolto ad Aristide) Già che ci stemo m’hai

da di’ che cosa anche tu?

Nun hai saputu se che è successu?

No… spara!


3° QUADRO LA SIGNORINA MARGHERITA E L’INCIDENTE


ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE MARZIANO


La signorina Margherita…

(Preoccupato) Che j’è successo a Margherita?

Gnente.... a essa, gnente!!

Come niente… perché l’hai nominata allora?

Per ditte quello che è successu…

Allora lo vidi che è successu chiccosa a Margherita… Che me nasconni?

Ma gnente che te nasconno….!! La signorina Margherita… Cia avuto.... ‘n incidente…

(Drammatico) Ecco lo sapeo io… non me dite le cose perché c’ ho ‘u core ballerinu…

(comincia a fibrillare e si accascia su una sedia) Oh, Madonna mia…. Madonna mia

cara aiuteme tu…!

(Prestando soccorso) Marziaà... nun è successo niente…

Dici bene tu…!! Pora Margherituccia mia… cusì giovane… cusì bella….

Ooooh, ripijete!! Nun j’è successo gnendeeeeeeeee!

Gnende dice… gnende…!! Còrda nel fiore dell’anni, e portata via cusì…

Ma portata via de che? Nun s’e’ fatta gnende… Marzià…

(riprendendosi) Mancu ‘n graffiu…?

No!

(Riprendendosi) ‘N…tajettu…

Niente

(Riprendendosi sempre meglio un po’ adirato) Unu scorticu!

Nienteeeeeee…

(Riprendendosi ancora meglio sempre adirato) ‘Na pellecchia

Gnente de gnente !!

(Pausa, lucido allungando la mano) Giura!!


40


ARISTIDE                (Dandogli la mano destra) Giuro!!

4° QUADRO MARZIANO PARLA DELL’ ERRATA COMUNICAZIONE

MARZIANO             (Affera la mano di Aristide e l’addenta) Mhhhhhhhhhhhhhhhhhhh

ARISTIDE                (Alzandosi di scatto dolorante) Ma te sì ‘mpacitu?

MARZIANO             Te la cionco ‘lla mano… Me fai pijà ‘n infartu…!!! Se danno cusì ‘e notizie…?

ARISTIDE                (Scocciato) Perché come te la deo da ‘a notizia?

MARZIANO             Te còrga ‘n fulmine!! Anche te come tutti hai ‘mparatu a parlà all’incontrariu…!

ARISTIDE                Ma che stai a di?

MARZIANO             S’è fatta niente Margherita?

ARISTIDE                Ma no….

MARZIANO             E tu pe’ dimme che nun s’e’ fatta niente… ‘ncominci dicenno che cià avutu un

incidente?

ARISTIDE                E da do’ dovevo incomincià?…

MARZIANO             Dimme quello che è successu, no quello che nun è successu!

ARISTIDE                Ho capito, allora: Margherita… ha presu sotto ‘Ndoniu co’ ‘a macchina!

MARZIANO             ‘U fratellu de Carolina?

ARISTIDE                Esattamente….

MARZIANO             E ‘a machina che s’è fatta?

ARISTIDE                Ma come... te preoccupi de ‘a macchina?

MARZIANO             Perché… me dovrebbe preoccupà de ‘a botte… ?

ARISTIDE                Brucete Marzià…, quantu sì maligno!!

MARZIANO             Ah ecco??!! Ete sempre dettu: “Omo de vinu, nun vale ‘n quatrinu”?? E mo ve

preoccupate?

ARISTIDE                E beh, ma davanti ad un incidente, scusa eh…!!

5° QUADRO AIUTARSI NELLA DISGRAZIA E CONSIDERARSI NELLA NORMALITA’

MARZIANO             Hai capitu mo perché io su sta terra nun ciò mai campatu bene? C’ete tutti ‘a stessa

mentalità…! Se ce ‘ncontramo pe’ strada nun ce salutamo mancu se ce conoscemo… ma davanti a ‘na disgrazia tutti uniti nel dolore…

ARISTIDE                Quindi uno nun se dovrebbe aiutà?

MARZIANO             Ma ho detto questo io? ‘U punto nun è dasse ‘na manu in casu de disgrazia… che è

giustu per carita… ma è aiutasse in casu de normalità…


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ARISTIDE


Quello che dici nun fa parte della natura umana, purtroppo!


MARZIANO


E che natura è quella che fa sta assieme l’omini solu ne le disgrazie? Nun sarebbe meju da ‘na mano a quarcuno prima che je pija ‘n corbu…?


ARISTIDE


Nun lo dì a me… io lo faccio pe’ mestiere…


6° QUADRO LA FIGURA DI ANTONIO TRACANNA E LA DINAMICA DELL’INCIDENTE


MARZIANO


E’ cusì… oggi è toccatu a Tracanna!!.


ARISTIDE


Che soprannome oh…! Lo chiamano cusì perché bee?


MARZIANO


Ah beh: Un uomo che pesa 70 kg… e 60 è votu a perde, tu che dici, bee?... ‘Nsomma, a la fine, che s’e’ fattu?


ARISTIDE


Ancora nun lo sapemo…


MARZIANO


Ma com’ è successo?


ARISTIDE


‘A gente dice ch’ha attraversato ‘a strada all’improvvisu…


MARZIANO


All’improvvisu pe’ essu è normale! Basta vedellu ‘a sera quanno va a casa: abbita a 500 metri dall’osteria… fa puntualmente 3 km e mezzu.


ARISTIDE


Sbaja strada?


MARZIANO


No… su ‘a strada giusta ce lu mettono... (poi facendo anzi gesti a zig zag) è essu che allunga a furia de zigghe, zagghe.


ARISTIDE


E allora in uno de testi zigghe zagghe come dici tu… sembra sia cascatu.


MARZIANO


Sembra?…


ARISTIDE


Eh… quanno Margherita l’ha jappatu sottu, stea ginucchiuni…!! Eeh, retta, nun je sarebbe successu, però! Me j’ero ‘rcomannatu: co’ scombussolatu, nun bevessi, ‘Ndò?


se m’esse datu ‘u  stommicu


MARZIANO


E come di al sole de nun sorge! Bee ju tutto. (Pausa) Basta che è rosciu, bee anche ‘u miniu.


ARISTIDE


E si ma io je lo dittu … se continui cusì vai all’alberi pizzuti…


7° QUADRO MARZIANO RINGRAZIA IL MEDICO PER LE PILLOLE


MARZIANO


(Cambiando discorso) Aaaah, a propositu de alberi pizzuti… te voleo ringrazià…


ARISTIDE


Me voli ringrazià?? e de che…?


MARZIANO


(Riferendosi alle pillole) De quello ch’ hai fatto pe’ me ….


ARISTIDE


Ma io nun ho fatto propiu gnente…


MARZIANO


Come gnente… m’hai ridatu la vita, anzi… (alludendo) M’hai rappizzutatu l’alberu!


42


ARISTIDE                (Non capendo) Ch’ho fattu?

MARZIANO             Nun facessi ‘u modestu… ‘u mestiere tuo ‘o sai fa… e io te rinnovo ‘a mia stima come

amicu e come medicu…

ARISTIDE                E io te ringrazio prima come amicu e po’ come medicu… ma nun ho fatto niente de più

de quello che devo… e ‘sta storia dell’alberu pizzutu propiu nun l’ho capita…

MARZIANO             Ma   nun  te   ricordi   che   parlassimo  de   quell’aiutinu…   Pe’  via   che   c’era   ‘llu

problemucciu… ( Aristide nun comprende)… (a gesti) Arì… ‘llu problemucciu… de ‘u torcibudello… ‘u core che sbatte e ‘u fiatu che n’ ardà…

ARISTIDE                 (Ricordando) Aaahhhhhhhh, si certo… come no… l’aiuto che t’avevo promesso… beh?

MARZIANO             Beh te volevo ringrazià…. ancora nun ho presu gnente… ma, ce lo sai che, solu ‘u

pensieru, già m’ha smossu tuttu?

ARISTIDE                E me fa piacere, hai vistu… tante vorde mancu serve pijalle ‘e medicine pe’ sta meju…

Suonano alla porta di casa…  Entra in scena Carolina trafelata per uscire subito e andare ad aprire.

CARULINA              Hanno sonato da sotto!! E’ ‘a signorina Margherita e ‘Ndoniu, mi’ fratello! (e va ad

aprire)

ARISTIDE                Aspetta Caruli’… vengo anche io, se serve aiutu…

Entra anche Artemisia

8° QUADRO MARZIANO ED ARTEMISIA PARLANO DEL MOMENTO DRAMMATICO

MARZIANO             (Verso Artemisia) Ohhhhhh, finarmente emo ardunato ‘a famijia…

ARTEMISIA            Adesso nun te mette a fa ‘u stupitu, come solitu tuo eh…specie in un momentu cusì!

MARZIANO             In un momento cusì come?

ARTEMISIA            Drammaticu!

MARZIANO             Drammaticu? Ma drammaticu sarebbe se fosse mortu… invece sta qui de fori...

ARTEMISIA             Inzomma… evita le solite arzate… che dopo’ dovemo parlà anche de ‘sta Margherita…

MARZIANU             (Ironico) Ecco… questo si ch’è ‘n’argomentu giustu in un momentu cusì drammaticu!

ARTEMISIA            Nun faccissi l’ironicu… che c’entri tu co’ Margherita?

MARZIANO             Io?.. Gnente… all’urdime elezioni mancu ho votatu!

ARTEMISIA            Ma no Margherita ‘u partitu…!! Margherita Pezzacalla…

MARZIANO             Eh… che c’entro io co’ Margherita Pezzacalla?

ARTEMISIA            Sto aspettanno,... che c’entri?

MARZIANO             Semo amici… che nun se pò?


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ARTEMISIA            Che tipu de amici?

MARZIANO             Amici… amici intimi… allora…?

ARTEMISIA            Sempre ‘u solitu libertino

MARZIANO             Ma io nun ho capitu… Ma perché… nun me posso esse innamoratu?

ARTEMISIA            Tu, si!!

MARZIANO             E allora?

ARTEMISIA            Ma essa pure?

MARZIANO             Che vorristi di…

ARTEMISIA            Che c’avrà troatu mai…!

MARZIANO             Daje… rilassate… e cambiamo discurzu

ARTEMISIA            Allora?

MARZIANO             Ma allora che?

ARTEMISIA            Vojio sapè se pure essa è innamorata?

MARZIANO             Ma perché nun po’ esse?…

ARTEMISIA            Po’ essè? A guardatte pare propiu de no…!

MARZIANO             Ah no? Che ciò tre occhi.. dodici dita… otto recchie…che ciò?

ARTEMISIA            No no all’apparenza si normale…

MARZIANO             Ah! Perché ne la realtà?

ARTEMISIA            Si u solitu libbertinu…

MARZIANO             E ce rifai…! Ma che t’arvene su l’acidu de la zitella?

ARTEMISIA            Mancu pe’ gnente caro mio: Io so’ sigle pe’ scelta!

MARZIANO             Sci… dell’andri!

ARTEMISIA            Guarda che se avessi voluto… quann’era ora se capisce… potevo sceje de famme una

famija

MARZIANO             E perché non ha scerdu…perché? Io mo me ne poteo sta da solu in pace…

ARTEMISIA            E che magnavi?

MARZIANO             Come sarebbe che magnavo…?

ARTEMISIA            Ne la vita si statu bbonu solu a spenne… se non ci steo io che magnavi?

MARZIANO             E invece mo che ce stai hai capitu se che magno?… Patate!


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ARTEMISIA


Pure troppu !


MARZIANO


Pure…!


ARTEMISIA


E se capisce!… Te conosco mascherina… se non tiro lu frenu io qui dentro u vizziu de la bestia non cambia!


MARZIANO


Grazie pe’ u comprimentu… e quale sarebbe u vizziu?


ARTEMISIA


Scialacquà tuttu co le amichette: oggi Margherita… domani….


MARZIANO


No no… ferma… co’ Margherita la cosa è seria


ARTEMISA


(Ironica) Stu discurzu l’ho sinditu armeno una ventina de vorde si u soluti libbertinu!


MARZIANO


Penzala un po’ come te pare… io nun credo che ce sta gnende de male se dui se vojiono bene, e comunque mo me ne vado in cammera mia… già sopporto pocu Carulina… figuramoce anche ‘u fratellu… me vène fòri l’urticaria!.


ARTEMISIA


Un romitu ecco quello che si un romitu… ma uno de sti giorni li faremo i conti…


9° QUADRO MARZIANO E ARTEMISIA PARLANO DELL’OSTE


MARZIANO


(Tornando sui suoi passi) No No li famo subbitu invece… scuci 400 euri…


ARTEMISIA


400 botte su li denti… no scuci… che scuci… che ce devi fa’ co 400 euri?


MARZIANO


E’ passatu Angelo! (Artemisia non capisce)… Voce de popolo… (Artemisia non capisce) L’oste….


ARTEMISIA


Ahhhhh Angelo…


MARZIANO


Ahhhhh finalmente!


ARTEMISIA


E che voleva?


MARZIANO


400 euri voleva…


ARTEMISIA


400 euri?…


MARZIANO


Eh… dice che emo consumatu 80 litri de vinu!


ARTEMISIA


80 litri ?…


MARZIANO


80 litri sci!


ARTEMISIA


De vinu?


MARZIANO


Artemi’… quillu l’oste fa… che voli che ce porta?


ARTEMISIA


Sci ma 80 litri?


MARZIANO


Oh nun guardassi a me eh… dentro sta casa chi ciuccia da ‘a buttija e non so certu io…


ARTEMISA


E chi è?


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MARZIANO


Che fai finta de nun sapello? Carulina nun l’allatta ‘u fratello?


ARTEMISIA


Ma 80 litri de vino…?


MARZIANO


Se vede che u pottu è criscutu e suga de più!


ARTEMISIA


Almeno te l’ha datu ‘u conto?


MARZIANO


Beh… che so’ nato sottu ‘n canestro!!? Je dò 400 euri e nun me faccio da ‘u contu…!


ARTEMISIA


No! Io je do 400 euri… te nun ciài ‘n centesimo…


MARZIANO


Intenneo che ce semo messi d’accordu che je li portavo io…


ARTEMISIA


Sempre i sòrdi mii je porti… ‘Ndo sta lu contu?


MARZIANO


Eccolu nun te fidi?… (e lo da alla sorella)


ARTEMISIA


Esatto… lo pòi di’ forte… Ma ‘stu bijettu è tuttu correttu…


MARZIANO


E che voli da me? Quellu è menzu anarfabbeta… anzi che l’ha scrittu…!! Scuci su… (e allunga la mano)


ARTEMISIA


(Tira una cordicella che ha appesa al collo e sale una specie di sacchetto dove dentro c’e’ un rotolo di carte da 100 euro… lo apre) Scucio? E scucio si... me pare d’essediventata ‘na banca… (sfila le banconote contandole) 1 ….. 2…. 3…. 4 …. (Ripone le altre e rimette a posto)


MARZIANO


Nun te sbajà eh…!! Te ne scappasse una de più…


(Artemisia si volta scrollando le spalle)


MARZIANO


(Mettendo i soldi in tasca e dirigendosi verso la sua camera) Sai quello che me piace de te che è Artemi?… Lu dialugu che se crea e la dispunibbilità che traspare sempre da ogni gestu… Non ci sta gnende da fa… se vede propiu che semo fatti uno pe’ l’andru…


ARTEMISA


Ma mo che fai? Te ne vai de là per davero?


MARZIANO


(Sulla quinta di uscita) Nooo!… e solu ‘n impressione…


ARTEMISIA


Un impressione? A me me pare propiu che te ne stai annà…!


MARZIANO


(Uscendo) Appunto: te pare… ma nun è vero (Salutando con la mano) Unu pe’ l’andru semo fatti… (ciao ciao, intermezzata a leggero gesto dell’ombrello esce dalla quinta) Ce vedemo!


10° QUADRO SISTEMAZIONE DI ANTONIO

Rientrano Carolina, Aristide, Margherita, ‘Ndoniu e Angelo” la voce di popolo” che porta il referto medico in mano.


ANTONIO


Pianu… fate pianu pe’ carità… che i dolori che sento, li so solu io…


CAROLINA


Mettite qui ‘Ndo’… che paura che m’hai fattu pijà… (ma Antonio resta in piedi)


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ANGELO                  Te sì impaurita tu, che mancu c’eri?

ANTONIO                Io dovrebbe esse mortu allora…

ANGELO                  Infatti me meravijo! … Ma ‘a gente l’ha detto subito che s’è trattato d’ un miracolo!!

CAROLINA              Stranu, perchè quanno se parla de ‘Ndoniu Tracanna, ‘a diagnosi è bella che fatta…

ANGELO                  Arzamentu cronicu de gumitu!

CAROLINA              Esatto, è propiù cusì!! E po’ se sa “I pesci grossi… nun stanno giu i fossi!”

ANTONIO                Io starebbe giu ‘u fossu?

ANGELO                  Beh... considerata ‘a scala sociale… nun je stai cusì lontanu!

ARISTIDE                Do’ te fa male Anto’…

ANTONIO                Faccio prima a ditte do’ nun me dole…

ARISTIDE                Chi l’ha preso il referto medico?

ANGELO                  (Dando il referto al medico) Io dotto’… eccolo…

ARTEMISIA            Ma tu come te trovavi all’ospedale?

ANGELO                  E beh sa com’è: “La voce de popolo”… ‘ste notizie corrono veloci e io, quanno l’ho

saputo nun ho potuto fa a meno de vedè se ch’ era successu.! 11° QUADRO LA DINAMICA DELL’INCIDENTE MARGHERITA Io invece nun l’ho propiu vistu se che è successu!

CAROLINA              In che senzu?

MARGHERITA       Ho sentitu solu la botta!

ANTONIO                Io pure… ‘na lecca!

MARGHERITA        So’ scappata pianu da ‘a curva dell’osteria… piano perché ‘steo al cellulare co Mafarda

ARTEMISIA            Beh?

MARGHERITA       ‘u telefoninu m’è scappatu da ‘e mano e me so’ distratta p’acchiappallu ....

ARISTIDE                T’è ‘nnata bene…! Potei ammazzatte!

ANTONIO                Ohhhhhh… che potea ammazzà a me no eh?

MARGHERITA       ‘Nsomma, pe’ ‘a botta ‘a macchina s’e’ smorzata.

ANGELO                  ‘N vero miracolu…! Cià propiu ragione ‘a gente!

ARTEMISIA            Pe’ strada nun ci stea gnicunu…?

‘NDONIU                 Nun passaa ‘n’anima via!


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MARGHERITA ANGELO ANTONIO


Quanno so’ calata ci stava lui carponi ‘n mezzo a la strada…! Io nun me so’ accorta de

gnente.

E’ stato ‘u destinu!!

Pò pure esse..., ma nun capisco perché ‘u destino, ogni volta che se’nventa ‘na sfiga

nova, ‘a prova subito co’me!!


12° QUADRO CHIEDONO SPIEGAZIONI AD ANTONIO IPOTIZZANDO LE CAUSE

ARISTIDE                (Distogliendo gli occhi dalla lettura del referto) Ma, ‘Ndò, perché stei in ginocchioni

per terra?

CAROLINA              Eri cascatu?

ANTONIO                No…

MARGHERITA       T’ha spinto qualcuno…?

ANTONIO                Nooo... nun m’ha toccatu nessuno...

ARISTIDE                (Sempre distogliendo gli occhi dal referto) Allora eri ‘mbriacu…

ANTONIO                Maccheeeeeé!!!

ANGELO                  Beh ‘nsomma … ‘che svampatella de arcole se sente pure mo!

ANTONIO                Ma nun eo biutoooo! Carponi me ce so’ messu apposta…

ARISTIDE                (Osservando una lastra) Un comportamento inusuale...!

ANTONIO                Steo arcojenno ‘a buttijetta de ‘u cognacche…

ARISTIDE e ARTEMISIA (si girano scrollando le spalle facendo un) Aaaaahhhh!!

N’DONIU                 Eh m’era scivolata da ‘e mano!

CARULINA              E nun te potei piegà come tutti?

ANTONIO                Come no? Se me piego, me girava ‘a capoccia e casco …

ANGELO                  (Mimando il colpo battendo le due parti basse del palmo della mano tra di loro) E

‘nvece se te ‘nginocchi … pemmmmmmm… te tranvano…!!

ANTONIO                E vero oh!… unu nun sa più come s’ha da mette…

ARTEMISIA            A la fine te annata anche troppo bene…

ARISTIDE                (Agitando il referto del pronto soccorso che sta rimettendo a posto) Per come potea

annà, nun è successo niente!!

MARGHERITA       Che dice il referto, dotto’?

ARISTIDE                Niente.. nun s’e’ fattu niente…

48


ARTEMISIA            (Spingendo Antonio) Ma allora che dolori ciài! (a Carolina) Caroli’ io ciò bisogno

d’arpijamme co ‘n caffè…

MARGHERITA       Se nun è troppo disturbo lo prenderei anche io volentieri!!

CAROLINA              Lei dottò…?

ARISTIDE                Eh… un goccio volentieri…

CAROLINA              Ce penso io! Voi accomodatevi ‘n saletta… 5 minuti ed è pronto!

(Escono Artemisia, Margherita, Aristide, Carolina e restano Angelo e Antonio)

ANTONIO                So tutto ndulitu.

ANGELO                  Eh le voci nun sbajiano… se ‘a gente parla de miraculu ‘n motivu ci sta!! (Poi

riflettendo) Ma a quantu sarà ‘nnata mai Margherita…? No perché de solitu va cusì

piano che se passa davanti a ‘n autovelox ‘nvece de scattaje ‘na foto je fa direttamente ‘n

quadru a oliu.

ANTONIO                So’ statu sfigatu, vacca boja…. Io ce so’ nato sfigatu… tu penza che da picculu…

quanno trovao ‘e conchije e le metteo su ‘e ‘recchie pe sentì ‘u rumore del mare… me dava sempre occupato!

ANGELO                  Eh... quanto le spari grosse...!!! Ndo… tocca esse ottimisti nel futuro…

ANTONIO               Come no... io quanno guardo ‘u futuro, ‘o vedo cusì splendente che me ce bruciano

l’occhi

ANGELO                  No no no… ce vole fiducia ne la providenza...

13° QUADRO PROVVIDENZA E VOCE DI POPOLO

ANTONIO                La provvidenza?…

ANGELO                    Certamente… ‘a mano de ‘a provvidenza nun t’abbandona mai… tant’ è vero che a te te

l’ha stesa…!!!

ANTONIO                In che senzu me l’ha stesa?

ANGELO                    I requisiti principali per ‘a grandezza de ‘n omo… due so: O mori, e allora sì compiantu

da tutti… o campi e allora nun sì consideratu da nessuno, a meno che…

ANTONIO                A meno che?

ANGELO                  Beh, a meno che… nun succede che fattu novu, che cambia ‘e cose...  (Pausa) Perché

vidi, se fossi mortu, se sarebbe parlatu de te come un brav’omo… che nun ha mai fattu

male a ‘na mosca… un pacificu … (Antonio assume l’aria soddisfatta e orgogliosa,

mentre   Angelo   dice   questo)…    Sembre   sorridente,  amicu   dell’amici…   sverdu,

sirvizievole….

ANTONIO                (Pomposo) E ‘nvece da vivo?

ANGELO                  Da vivo sì ‘n imbriacone!

ANTONIO                (Irato) Ah, è cusì…?


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ANGELO


E certu…


ANTONIO


Allora nun beo più…!! Da oggi Antonio Tracanna chiude co’ ‘u vinu…. E quanno me sarò arpijatu…


ANGELO


Diranno che eri ‘n ex arcolizzatu.


ANTONIO


Ma allora, nun c’è speranza…!??


ANGELO


‘A gente, caro Antonio, crede solo in quello che vede… e tu che je fai vedè?


ANTONIO


Che je faccio vedè?


ANGELO


‘N poro cristo cenciosu… pe’ forza che doppo si Tracanna... in testu monnu apparì… è 100.000 vorde più impotante che esse…


ANTONIO


E io che posso fa?


ANGELO


Poli fa ‘n cambiamento da cima a fonno!!


ANTONIO


Praticamente?


ANGELO


Praticamente piji ‘a tessera de lu club V.T.A.


ANTONIO


Sci come no… giustu su un clebbe me fanno entrà a me…


ANGELO


Da solu no je la fai è vero… ma “La voce de popolo” che ci sta a fa? Vedrai si che carriera! Te pijo da le quinte come fa una tromba d’aria e te sparo ‘a la ribalta come ‘n tappu de spumante, cusì…puuuum! In un attimo...


14° QUADRO IL CATTOLICO E LE PATATE

(Rientrano Margherita e Aristide dalla loro quinta e Marziano dalla sua)


MARGHERITA


Carulina s’è scordata de comprà ‘u caffè…


ARISTIDE


Beh..., co’ quello che è successo tocca capilla, noh!


MARZIANO


Eh… che te pòi aspettà da Carulina…


Entra Carolina


CARULINA


Hai chiamatu Cavaliè?


MARZIANO


Carulì, sì ‘na persecuzione: nun te se po’ nominà’ che compari…! Quanno sì nata a te non t’ha portatu la cicogna ma l’ avvortojo?


CARULINA


“Dio te sarvi da ‘u cane rabbiosu, e dall’omo sospettosu”


MARZIANO


Ma ‘u mio, nun era ‘n sospettu, era ‘na certezza matematica: l’avvoltojo t’ha portatu!


CARULINA


“’U vinu bbonu… nun cià bisogno de frasche”


MARZIANO


E beh senti… quanno parli a proverbi t’ammazzerebbe…!! me fai pija ‘n nervosu… ma ‘n nervosu…!! Ma perché, ‘nvece de sta dì stupidaggini, nun prepari ‘a cena pe’ tutti?


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CARULINA


E che ce vole … metto su du’ patate….


MARZIANO


Te le magni tu du’ patate… io so’ cattolicu e credente…


ARISTIDE


E perché scusa… ‘n cattolicu credente nun pò magnà ‘e patate?


MARZIANO


No… nun le pò magna!


CARULINA


E perché…?


MARZIANO


Perché nun so se ‘n vegetarianu… se pò rincarna’ (rivolto a Carolina) quindi: pija i sòrdi che ‘a signora scuce, va a comprà un po’ de carne… vinu.... (si gira verso angelo e lo squadra)... bbonu…e prepara ‘a cena … forza… (e la spinge nella quinta)


CARULINA


(Uscendo) Che modi da villano: e’ propiù veru “L’erba nun cresce su la strada maestra”.


15° QUADRO IL CONTICINO


ANTONIO


Scusateme… me spostate su ‘u divanu, che sto ‘n po’ piu’ comodo? ( commentando a piacere Margherita lo fa sedere sul divano) (Sedendosi) Ohhhh… qui è tutta ‘n’andracosa.. grazie Margheri’…


ARISTIDE


(Imbarazzato) Me sa che me ne vado pure io allora…


ANGELO


Io vengo con lei… vojio venì a vedè come va ‘a pratica dell’assicurazione…


MARZIANO


Nun me parlassi d’assicurazione, che sto avvelenatu da stamattina…


ANGELO


Ah! Se no me passa e me ne scordo: ‘llu conticino de ‘u vino je l’ha fatto vedè a la signora Artemisia?


MARZIANO


Ciò i sordi in saccoccia… Marziano Bomba Tritapepe, una parola sola cià!


ANGELO


Allora volemo saldà?


MARZIANO


Saldamo… L’hai portati l’elettrodi?


ANGELO


Cavaliè... saldamo nel senzo che me dai i sòrdi!!


MARZIANO


(Tirando fuori due carte) E ho capitu…. Manco ‘n po’ d’ironia se pò fa più…. Eccoli qui… 200 euri… l’acqua mejio pagata del monnu…


ANGELO


E ridaje co’ ‘st’acqua…


MARZIANO


Manco ‘na visita guidata a le cascate del Niagara costa tantu!!


ANGELO


Nun raccojo… (prendendo i soldi)


MARZIANO


Raccoji raccoji… ciài du’ mano che parono du’ tentacoli!


ANGELO


E beh è lavoro mio… deo pure campà… noh!


MARZIANO


E certu…! Comunque tornanno a bomba… che sarebbe stu fattu dell’assicurazione?


16° QUADRO LA PRATICA ASSICURATIVA E IL DANNO FISIOLOGICO

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ANGELO ARISTIDE ANGELO MARZIANO ANGELO MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ANGELO MARZIANO ARISTIDE MARZIANO ARISTIDE ANTONIO MARZIANO ARISTIDE ANTONIO ARISTIDE MARGHERITA MARZIANO ARISTIDE MARGHERITA ANGELO MARZIANO


Beh...’n caso de ‘ncidente è ‘a regola!!

E già... quanno c’è un’incidente l’assicurazione vole sapè come è successu, pe verificà

se deve o no liquidà ‘u danno!

Per poi aprì ‘a pratica de rimborso…

Ah... perché ‘Ndoniu ‘u rimborsano?

Certo… accusa dei disturbi alla testa che sicuramente nun potranno essere accertati… e

di solito, le assicurazioni pagano subito, per evità complicazioni successive…!! Fanno

tutti così!

Ma se nun s’e’ fattu gnente…!

Il fatto che il danno nun si vede … nun vol dì che il danno nun c’è…

Propiu come ‘u cessu mio!

Come?

No, aspetta nun capisco ‘na cosa…

Che?

Vòi dì che un’ assicurazione nun paga ‘n danno che se vede…. ma ne paga ‘nvece uno

che nun se vede?

E si… in campo medico si chiama “Danno fisiologico” (rivolto ad Antonio) Anto’ come

te senti…?

Tutto rottu dotto’…

(Pensando ad alta voce) “Danno fisiologico” … bella idea!

(Rivolto ad Antonio) Dovresti pijà l’antidolorifici che t’hanno segnatu lì a ‘u Prontu

Soccorsu…

Do’ stanno?

Dentro ‘a busta che t’hannno datu in ospedale…

Dentro la busta c’è la ricetta; faccio io un salto in farmacia!

(Sempre pensando ad alta voce) E certo… come nun ciò penzatu prima… ‘u “Dannu

fisiologicu”!

Io vado allora… Ciao Marzià… (più forte) Arrivederci Margherita!

Buona giornata, dotto’!!

Signori ve saluto anch’io e artorno tra ‘a gente… dove c’e’ più bisogno de me!

(Accompagnandoli a la porta) Annate, annate pure e bona gionata a tutti!!


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(e torna verso il centro della scena per accomodarsi vicino ad Antonio)

MARZIANO             (Ricordando) ‘U dannu fisiologiucu… e chi c’ea penzatu….

ANTONIO                Ohi ohi ohi, so’ tuttu scocciatu…

17° QUADRO MARZIANO CHIEDE SPIEGAZIONI AD ANTONIO

MARZIANO             Ma mancu l’arcole che ciài in corpu te fa da ‘nesteticu?

ANTONIO                Giuro che ho biutu solu ‘n bicchiere de vinu oggi alle 11.00!!

MARZIANO             E basta?

ANTONIO                E basta!

MARGHERITA       E la bottijetta de cognacche che t’era cascata?

ANTONIO                Quella l’eo appena comprata… Nun l’eo mancu messa su ‘a bocca che m’è scappata da

‘e manu…

MARZIANO             Hai capitu si che fortuna eh?

ANTONIO                Anch’io eo penzatu cusì quanno ho vistu che nun s’era rotta… me so inginocchiatu pe’

arcojela e…

MARZIANO             ‘Na scerda azzeccata! Complimenti!!

ANTONIO                Che tranvata ciò pijatu… come esse sparatu da ‘n cannone!!

18° QUADRO ORLANDO PIANO E LA DENUNCIA

Entra Orlando Piano, gli altri lo guardano con stupore girare per la stanza

ORLANDO                 Tutti ‘i cauli arriano a me… tantu io ciò ‘e spalle larghe, che je frega…! Vedo tutto io…

penso a tutto io… risorvo tutto io… e a la fine so’ io quello che ce va de mezzo, anche se nun c’entro niente…

E po’ mica te chiedono spiegazzioni! Mica s’informano prima de fa perde ‘u postu a ‘n

padre de famija. “A noi risulta un’irregolarità, se a lei no, ci porti le prove…” Capitu…,

vivemo su un monnu ‘ndo devi dimostrà de esse innocente…

MARZIANO             Scusa tantu se te disturbo è….

ORLANDO               Dimme dimme: tantu qui tocca sbaraccà tutto e ce ne annamo…!!

MARZIANO             Spero che tu ciabbia ‘n bon motivo pe’ interrompe ‘e prove cusì…

ORLANDO                 Uno?… ce n’ho unu per ogni capello che me manca: Valli a fa i favori... ecco come va a

finì…

MARZIANO             Senti Orlando…. Furioso…

ORLANDO               (Correggendo) Orlando Piano


53


MARZIANO              Si va beh… tu mo hai interrotto le prove: le cose so’ due… o sì paciu, e allora tocca fatte

portà via da ‘u simme, oppure ciai davero un motivu validu perche se non è cusì tocca fatte portà via lo stessu, ma da ‘u serviziu funebre!!.

ORLANDO               So’ stato licenziatu, va beh? Basta pe’ esse ‘ncazzati?

MARGHERITA       Come licenziato… perché?

ORLANDO               (Contro il pubblico) Perché quarcuno de i signori qui presenti, bontà sua,                m’ha

denunciato per via che qui c’è uno nun iscritto a ‘u clebbe…

MARZIANO             Come sarebbe?

ORLANDO               Sarebbe che io, pe’ colpa vostra…, ce vado de mezzu!!

MARGHERITA       Per colpa nostra?

ORLANDO               Eccola la lettera…leggi! ... oltre a ‘e multe de legge c’è anche ‘u licenziamento de ‘u

Responsabile… dunque signori… cominciate a sbaraccà che ‘u locale chiude e ‘u responsabile se spara.

MARZIANO             Sbaraccamo… te spari… Non  esagerassi che discorsi so’…! ‘Ntantu chi sarebbe

st’infiltratu…

ORLANDO               E me lo domanni? E’ più d’un’ora che lo state strombazzanno a gran voce…!! Pure chi

ha scrittu ‘u copione de ‘sta commedia non potea evità de daje tutto stu risaltu?

MARZIANO             Ma che fa parte de ‘a compagnia?

ORLANDO               Eccolo lì, ce l’hai sdrajatu lì su ‘u divanu…

MARGHERITA       (stupita) ‘Ntonio?

ANTONIO                Io..? che c’entro io ?

ORLANDO               Tu ancora nun sì sociu e quarcunu tra la gente presente s’e’ fatto pijà ‘u schiribbizzu de

denunciallu… (rivolto al pubblico) Perché se ‘l monnu va al contrariu è anche grazzie all’azioni vijacche de ‘stu genere…

MARZIANO             (Rivolto al pubblico) E cià raggione… cià raggione…!  Ma pure vui però che interesse

ciavevate a fa sta denuncia?

ORLANDO               E che ce vole l’interesse? A la gente je basta più un gustu che un casale… se te pole

rovinà è tutta contenta…

MARZIANO             E continua ad avecce raggione…

ORLANDO               Daje su… cominciamo a sbaracca…

MARZIANO             E aspetta ‘n minutu, che lu sgomberu cià effettu immediato?

ORLANDO               No… ma entro mezzanotte dev’esse tuttu sigillatu: quindi cominciamo subbitu che io

nun me vojio sparà troppu tardi.


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MARZIANO             (Prendendolo per le spalle) E daje co’ ‘stu sparà….! Senti un po’… veni qua… m’è

venuta ‘na mezza idea…

ORLANDO               Non ne basta una sana d’idea pe’ risorve… figuramoce mezza… comunque sentimo!

MARZIANO             Pensavo: Se noi oggi a furore de popolo… eleggemo Antonio socio del Club?

ORLANDO               Beh?

MARZIANO             Come beh! E’ la svorda no? Tu pòi fa ricorsu e dimostrà che è iscrittu…

ORLANDO               Sci… che cianno l’anello al naso? Doveva esse iscritto prima de sta qui a fa le prove…

MARZIANO             Beh ma scusa eh… ma unu pe’ iscrivese sempre qui deve veni no?

ORLANDO               E beh che vol di?

MARZIANO             Che se dovessero fa storie potemo sembre dì che queste nun erano prove… ma la

cerimonia d’iscrizzione! Che ne dici?

ORLANDO               (Pensando) Potrebbe annà, ce lo sai?

MARZIANO             Ma come potrebbe annà… va va..!! Sta tranquillu…

ORLANDO                 Si come no… tranquillu, tranquillu e ‘u giorno doppo era mortu…! E... se voi nun ce ‘u

fate socio?

MARZIANO             Se te dico sta tranquillu… sta tranquillo!!... che ciài da perde se aspetti ‘a fine de ‘e

proe?… se l’emo elettu stemo a postu, sennò vorrà di che smonteremo mezz’ora più tardi... Che te cambia ?

ORLANDO               Pocu e gnente!!… e va bene famo cusì…

MARZIANO             (Accompagnandolo verso la quinta) Allora mo tu va dietro ‘e quinte e mentre noi

continuamo parli anche co’ l’andri… ji spieghi se che è successu…e ji dici dell’idea che ciò avuto… ok?

ORLANDO               Va bene...! Tutt’al più… me sparerò co’ mezz’ora de ritardu!!. (ed esce)

MARGHERITA       Povero Orlando… è stato coinvolto ingiustamente

ANTONIO                La gente, l’affari sui, nun se li sa fa…

MARZIANO             No no, se li sa fa eccome… hai voja tu…! Cià raggione: vivemo in un monnu, caro

‘Ntonio, che se te pò rovinà, ce prova anche gusto… MARGHERITA Mo che famo allora?

MARZIANO             Continuamo da do semo stati interrotti….

19° QUADRO LA COMPILAZIONE DEL MODULO ASSICURATIVO Suonano alla porta

MARGHERITA       Va bene… allora io vado ad aprire e poi esco a prendere le medicine in farmacia (e va ad aprire)


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MARZIANO ANTONIO MARZIANO ANTONIO MARZIANO


‘Sta casa è diventata un porto de mare…

Ci ‘sta gente è vvero…Ma tanta gente fa allegria…

Tanta gente fa pure veja funebre…

Ah ah… famo ‘e corna anche coi piedi va.. nun se sa mai…!

Stai meju, stai meju… se vede che stai meju!! Stasera pòi levà ‘e tende e tornà a casa

tua!!


Rientra Guido


GUIDO MARZIANO GUIDO MARZIANO GIUDO MARZIANO GIUDO MARZIANO ‘NDONIO MARZIANO GUIDO MARZIANO GIUDO MARZIANO GUIDO MARZIANO GUIDO MARZIANO GUIDO MARZIANO


Chiedo scusa per l’intrusione… Buon pomeriggio a tutti… è vero…

A si tu che hai sonatu… che voli?…

Solo parlare con il signor Antonio e brigare una cosa velocissima…

E ce si vinutu qui a parlacce?

Veramente ero andato in ospedale… ma…

Non ce l’hai trovatu più è?…

Gia!

Che sfurtuna?

Perché sfortuna sor Marzia’?

(ironico) Eh beh… je ssè allungatu lu ggiru poretto…

Se disturbo me ne vado…

Ma ce mancherebbe… mo che stai qui te manno via?

Posso approfittare allora?

Ma certu… è lu mestiere tia… lu fai ccuci bene… guarda te dirò de più: come

t’apprufitti tu…

Ma in che senso?

Nel senso che te poli mette a sede…

Allora approfitto

Eh…. !…

Si tratta di una semplice formalità… è vero… la compilazione di un modulo con i

dati del signor Antonio che ha richiesto direttamente la sede centrale di Milano.

Ma perché… s’è saputu anche a Milano?


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GUIDO                             Diciamo che l’iter burocratico s’è mosso… è vero!

MARZIANO                   A ecco.. allora io me scanzo: Hai vistu mai che l’iter, pè spostasse, pija sotto propiu

a me?

GUIDO                             E che centra lei?

MARZIANO                   Niente… tu fa contu che io non ci sto…

GUIDO                             (Aprendo la 24 ore e tirando fuori la pratica) Allora se permette utilizzo anche il

tavolo così posso compilare… è vero

MARZIANO                   Utilizza utilizza!

GUIDO                             Molto  bene…  e  vero…  dunque  vediamo  un  po’…  Chi  è  il  signor  Antonio

Quattrocchi?

MARZIANO                   Ahhhhhh… Un inizio geniale cumplimenti…

GUIDO                             Perché scusi?

MARZIANO                   No dico: semo in tre dentro sta stanza… escudendo che ‘NDONIU si tu… co’ me

ciai parlatu fino a tre secondi fa… prova un po’ azzeccà chi ciarmane!!!

GUIDO                      Si ma è una domanda di rito… se il soggetto nun si dichiara davanti a me… è vero

l’atto nun è valido… dunque… Chi è il signor Antonio Quattrocchi?

ANTONIO                So’ io Antonio Quattrocchi!!

GUIDO                      (Iniziando a compilare il modulo) Così va bene: qualche domanda e abbiamo finito!

ANTONIO                Dimme pure

GUIDO                      Io intanto compilo: Signor... Antonio Quattrocchi.... nato a?

20° QUADRO NATO A … NEL… QUANDO

ANTONIO                Casa!!

GUIDO                      (Scrive Casa… poi cancella…) Caaa-sa….!!?? Come a casa?

ANTONIO                Ehhhh compà… ai tempi mia se partoriva a casa…

GUIDO                      No… nun ha capito nato a… si intende il posto!

ANTONIO                Vicolu de ‘a vite…

MARZIANO             Un nome,... un destino…

GUIDO                      Ma che è Vicolu de la Vite??

ANTONIO                ‘U postu do’ so natu

GUIDO                        Signor Quattrocchi capiamoci per favore, sennò nun ne veniamo a capo… è vero… nato

a… voglio sapere la città


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ANTONIO                E spieghete allora… parla italianu… dimme “natu do’ ”…

GUIDO                      In che città è nato?

ANTONIO                Narni

GUIDO                      Nel?

ANTONIO                … Salottu de casa vicinu a la finestra

GUIDO                      Nel… nel… significa… quando…!  Quattrocchi quanno chiedo “nato nel” è come se le

chiedessi: “quando è nato?”

ANTONIO                So’ natu quanno era tutto prontu…

GUIDO                      Che risposta sarebbe, quando era tutto pronto?

ANTONIO                Quanno erano pronte ‘e fasce !

GUIDO                      Nun è possibile… una cosa così in vita mia nun m’è capitata mai!

ANTONIO                Tu penza che mentre steo pe’ nasce, dice, che mi’ madre è svinuta…

GUIDO                      Quello che capiterà a me tra poco

ANTONIO                Fattu sta che portarono un po’ d’acetu… oh… appena l’ha annusato, so’ scappato fòri a

schizzu come ‘n tappu de spumante…

GUIDO                      Signor Quattrocchi mi segua attentamente… è vero: voglio sapere la sua data di nascita

ANTONIO                4 Maggio… ‘u giornu dopu de San Giovenale

GUIDO                      L’anno?

ANTONIO                L’hanno festeggiatu ‘u giornu prima…

GUIDO                      L’anno… L’anno… in che anno è nato…

ANTONIO                San Giovenale…?? Ah nun lo so... lo pòi domanna a ‘u prete…!!

GUIDO                      Nun San Giovenale… lei… lei in che anno è nato!

21° QUADRO LA DATA DI NASCITA

ANTONIO                  Ah io? Dunque.. ciò 10 anni meno de mi’ sorella… mi’ sorella 25 meno de mi’ madre e

mi’ madre 30 in meno de mi’ nonna… me ‘mpresti ‘a penna?…

GUIDO                      Le serve la penna per sapere quando è nato…?

ANTONIO                Se faccio ‘u contu c’arrivo… prestame la penna…

GUIDO                        (Si alza e gle la porta) Eccola… io sto sulla via del manicomio… è vero… una cosa così

è la prima volta che mi succede in vita mia… e penso proprio che sarà anche l’ultima…

ANTONIO                (Scrivendo sulla mano) Sette per otto 56 porto scrivo 6 e porto 5…


58


GUIDO                      (Ironico) E’ complicato… serve una calcolatrice…

ANTONIO                No, io quell’ attrezzi moderni nun li uso… 6 e 5, 11 e 8, 19…

GUIDO                      Abbiamo fatto?

ANTONIO                ‘N minutu che nun me torna… ah ecco perché, m’ero scordatu ‘u riportu…

GUIDO                      Eccerto… ora con il riporto ci siamo?

ANTONIO                Si

GUIDO                      Me lo dice il risultato per favore?

ANTONIO                (Vergognoso) No…

GUIDO                      Come no… perché no…

ANTONIO                Perché nun vojio che se sa…

MARZIANO             Oh… qua dentro, oltre a voi, ci sto solu io … figurate quanto me pò fregà de sapè

quant’anni ciài…

ANTONIO                Nun fa gnente… ognuno cià i segreti sui…!! (Mostrando il palmo della mano a Guido)

Te lo faccio legge… ma nun lo dicessi forte…

GUIDO                      Come vuole lei… (riprende la penna e torna al posto) ecco fatto… scrivo qui l’anno di

nascita e i dati li abbiamo messi… ora possiamo continuare?

ANTONIO                Io qui sto! A disposizione!

GUIDO                      Allora: … Antonio Quattrocchi, fu…

22° ANTONIO TRACANNA FU… QUARTINO E FOGLIETTA

ANTONIO                (Facendo le corna) Come fu?… mica so’ mortu…

GUIDO                      Fu… significa che mi devi dire come si chiamava tuo padre… è vero

ANTONIO                ‘U chiamavano Quartinu…

MARZIANO             ‘A quadratura del cerchiu

GUIDO                      Nun mi interessa come lo chiamavo… ma come si chiamava lui…

ANTONIO                Nun l’ho sentitu mai chiamasse da solu

GUIDO                      Nun so più come fare… sto perdendo ogni speranza…(poi rivolto ad Antonio) Il nome

di tuo padre era Quartino?

ANTONIO                Sissignore… Quartino Quattrocchi

GUIDO                      Ho capito fu Quartino e…

ANTONIO                E… che?


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GUIDO                      Tu’ madre ?

ANTONIO                Trinca Foglietta…

MARZIANO             Capirai… Quartinu e Foglietta, un amore a prima vista…

GUIDO                      Ciài fratelli?

ANTONIO                No

MARZIANO             Come no… e... Carulina?

Entra Carolina

CARULINA              Hai jamatu Cavaliè?… (pausa) Nun hai jamatu… (e riesce)

(La scena è solo muta e si svolge in modo rapidissimo… Il Cavaliere con la faccia scura ha il dito puntato contro Carolina e nun parla. Uscita Carolina abbassa braccio e dito)

GUIDO                      Allora li hai i fratelli…

ANTONIO                Ma che Carulina è mi’ fratellu?

GUIDO                      Fratelli in senso generico… rifaccio la domanda: hai fratelli… o sorelle?

ANTONIO                Una sorella: Carulina Quattrocchi!!

GUIDO                      Che lavoro fai?

ANTONIO                  “Operatore per la salvaguardia dell’ambiente nell’ambito de le competenze comunitarie

specializzatu nella riqualifica de ‘u scartu”.

GUIDO                      E che lavoro sarebbe?

MARZIANO             Fa ‘u monnezzaru in comune!

GUIDO                      Ah ecco … (mentre scrive) Dopo lunga e penosa malatia ce l’avemo fatta… è vero

ANTONIO                Servia solo questo…

GUIDO                      No! No no…  veramente servirebbe anche la meccanica dell’incidente… ma nun provo

neanche ad addentrarmi… è vero…: la ricostruisco da solo se nò stiamo qui fino a domani…

23° QUADRO LA PRATICA DI RIMBORSO

Rientra Margherita

MARGHERITA       Ho prese le medicine eccole… preparo tutto così le prende…

MARZIANO             Ma come mai tutta sta premura nel prendere i dati del sor Antonio?

GUIDO                      Dobbiamo rimborsare il sinistro…

MARZIANO             E’ successu du’ ore fa… e già rimborzate…


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GUIDO                      (Avvicinandosi ad Antonio con carta e penna) Perché qual’ è il problema?

MARZIANO             ‘U cessu mio ha aspettatu ‘n anno…!!

ANTONIO                E che so’ ‘n cessu io?

MARGHERITA       Sono due cose diverse Marzia’

GUIDO                      Certamente… sono due cose completamente diverse… è vero… (rivolto ad Antonio)

Firmi qui!

MARZIANO             Guardalu…. Guardalu come se sbriga!

GUIDO                      Ho una certa fretta… è vero… prima completiamo la pratica e prima c’è il rimborso…

firmi qui

ANTONIO                Cusì… senza legge…

MARZIANO             E che dei legge… ce pensa essu a riempì ‘u restu… stai dentro una botte de ferru…

ANTONIO                Quantu sarebbe ‘sto rimborso?

GUIDO                      (Guardando la pratica) Per chiudere subito … è vero… 10.000 euro!

ANTONIO                Fresca… damme ‘a penna… do’ deo firmà…!!

24° QUADRO IL PAGAMENTO DEL DANNO FISIOLOGICO

MARZIANO              Fermu… nun te move!! (poi rivolto a Guido) Famme capì… ‘u guastu de ‘n cesso che se

vede, nun lo pagate, ‘nvece ‘n dannu fisiologicu, che nun se vede lo pagate subito…!!

Ma questo vale pe’ tutti?

GUIDO                      E certo! Per tutti coloro che abbiano subito un danno fisiologico… è vero...

MARZIANO             Anto’… Margheri’…. Testimoni tutt’ e due, eh… !!

GUIDO                      Ma testimoni di che…

MARZIANO             Che ‘a legge prevede ‘n rimborsu pe’ i danni fisiologici…

GUIDO                      Ma non c’è bisogno confermo io!!

MARZIANO             Bene… allora me sa che ‘u cessu mio, me lo dovete pagà…

GUIDO                      Ma… a parte che quella pratica ormai è chiusa… è vero … e poi che c’entra il danno

fisiologico con la rottura del bagno…

MARZIANO             (Sempre spingendolo all’uscita) Nun ho potuto... (mimica) liberamme, vabbè!… Più

danno fisiologicu de questo?

GUIDO                      Ma per cortesia facciamo i seri…

MARZIANO             (Sempre spingendolo all’uscita) Ah io so’ serissimu… o me paghi ‘u cessu o aiutu

Antonio a favve causa fino all’urdimu gradu de giudizio…

GUIDO                      Addirittura in cassazione…


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MARZIANO


(Spingendolo verso l’uscita) Cassazione ? Fino a ‘u giudizziu universale!


GUIDO


Questo è un ricatto…


MARZIANO


(Spingendolo definitivamente fuori) … Rimborsu…, se jama rimborsu…


ANTONIO


Ma 10.000 euri, Cavaliè… so’ ‘n saccu de sòrdi!


MARZIANO


(Riprendosi la scena) Tranquillu ‘Ndo’… ‘n giudiziu nun ce vanno! A te ne danno20.000 e a me me ripagano ‘u cessu!


ANTONIO


Speramo Cavaliè…


25° QUADRO PRIMA E SECONDA VOCE DI POPOLO


MARZIANO


Come speramo… è sicuru…!! ‘U monnu va all’incontrariu mica pe’ gnente… e mo pija ‘e medicine su (e si avvicina con acqua e pillola)


ANTONIO


(Impaurito) … ‘e medicine?


MARGHERITA


(Antonio cerca di divincolarsi, MARGHERITA lo tiene e MARZIANO prova a fargliela prendere) Forza ‘Ndo’… la pasticca…


ANTONIO


(A bocca stretta) Nun poteate pija le punture…


MARGHERITA


T’hanno date queste de medicine...


ANTONIO


(Sempre a bocca stretta) Beh coll’acqua tocca pijalle?


MARZIANO


Se se poteano pija co’ ‘u cognacche eri guaritu! (Poi rivolto a MARGHERITA) Aspetta va… facemo cusì…!


Gli chiude il naso mentre MARGHERITA lo tiene gli infila una pasticca in bocca con un po’ d’acqua e colpendolo sulle spalle


MARZIANO


Forza giù… butta giu… giu… (ANTONIO sputa senza inghiottire e si alza dalla sedia di scatto tossendo e inveendo)


ANTONIO


(Gesticolando e aprendosi il colletto come per nun soffocare) Ma che sete paci…! L’acqua me volete fa beve…. Dopo me sento male…


MARZIANO


Guardalo… è zompatu su come ‘n grillo...!! Nun cià più gnente…


MARGHERITA


Come va ‘Ndo’…


ANTONIO


Solo ‘u sturbu che me steo pe bee l’acqua, m’ha fattu passà tuttu…


MARZIANO


(Mostrando la pillola) Nun hai pijatu ne acqua ne pasticca!


ANTONIO


Pe…  furtuna…!!


Da


picculu,


pe  quantu  ceo  paura  dell’acqua,


mancu  so


statu


battezzatu!!

Entra CAROLINA agitata


CARULINA


Ma che so’ sti strilli? Ch’è successu?…


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MARZIANO             E’ stato tu’ fratellu, ha litigato co’ l’acqua…!!

MARGHERITA       Ma mo se sente meju…

MARZIANO              ‘Ndo’… vòi passà attore professionista? Dicce ‘a verità ?

ANTONIO                Che verità…

MARZIANO             Nun c’essi paura, che tra soci ce capimo…

MARGHERITA       Ma quale verità Marzià?

MARZIANO             La verità sull’incidente…

ANTONIO                Propiu nun capisco…

Entra ARTEMISIA…

26° QUADRO TERZA VOCE DI POPOLO


ARTEMISIA MARZIANO ARTEMISIA CARULINA ARTEMISIA MARGHERITA ARTEMISIA ANTONIO MARZIANO ARTEMISIA MARZIANO CARULINA ARTEMISIA ANTONIO MARZIANO ANTONIO MARZIANO


(Agitata) M’ha telefonatu Annita…

Bona, non t’aggità…

E non t’aggità… fai prestu tu a parlà…. mica l’ha dettu a te…!

Ch’è successu signò?

Cose grosse… cose grosse…

Addirittura, e riguardo a che…

Riguardo a chi… vorrai di…

Riguardo a chi?

Nun l’hai capitu ‘Ndo’… stai sul giornale… godite ‘a fama…!!

Riguarda Antonio si… ma tu come fai a sapello?

E beh, ‘a vita che cosa m’avrà pure ‘nzegnatu…!!

Allora…. Allora… che dicono signo’?

Stanno facenno una petizione a ‘u vescovo pe’ portà Antonio in processione a Lourdes.

Ganzu... me piacerebbe… nun ce so’ mai statu…a Lourdesse!!

‘Ndo’…

Dimme Cavaliè

Ciò paura che nun te ce vonno portà come turista…!! Svejete … da oggi fai parte de un

clebbe che pò tutto… Angelo Ttrombetta t’ha baciatu


63


ANTONIO                Che schifu…

MARZIANO             E beh… pure se non è lu tipu tua da Rospu t’ha trasformatu comunque in principe! A

noi però… dicce ‘a verità.. !

CARULINA              Che hai cumbinatu ‘Ndo?

ANDONIO                Ma ‘a verità de che?

MARZIANU             (Rivolto ad Antonio) Margherita, co’ ‘a machina, ha pijatu sottu a te o ‘u cane lupo

dell’oste?

Silenzio

MARZIANO              Nun passava nessuno a quell’ora… ‘na distrazione… Margherita pija ‘u cane che scappa

via scanizzanno… ma tutto se confonne co’ ‘a botta… e tu ciài avutu l’idea… MARGHERITA Che idea…

MARZIANO             Sostituitte a la bestia per pija i sordi dell’assicurazione…

ARTEMISIA            E’ cusì ‘Ndo?

MARZIANO             Stessimo li io e Parmina…per casu è… e emo vistu tutto!

ANTONIO                Parmina?… Ma allora già ce lo sanno tutti… che figura de merda…!

MARZIANO              T’ha fattu un favore de gnente : Parmina ha smossu la tromba d’aria e Angelo Trombetta

sta facenno ‘u resto!

ANTONIO                Ecco....doppo st’ennesima figuraccia manco da casa posso scappà più....

MARZIANO             Ma che dici… questu è ‘u riscattu de ‘a vita tua…

27° QUADRO BENVENUTO NEL CLUB

(Tutti insieme, i presenti, con grande stupore di Antonio, applaudono e si complimentano con lui all’unisono)Benvenuto nel clebbe…(Strette di mano… Baci… Abbracci… congratulazioni)

ANTONIO                (Esterrefatto) Ma allora nun ce l’ete con me…?

MARZIANO             Ma scherzi?…. chi ce l’ha co’ te… anzi finalmente…

ARTEMISA              E si ‘Ndo’ finalmente !

CARULINA              Da oggi anche tu sarai quarcuno!!...

MARGHERITA       Nun si più Antonio Tracanna l’ubbriacone

ANTONIO                E che so ?

MARZIANO             Uno de li nostri…

(Gli altri riapplaudono)

ARTEMISIA            Bravu ‘Ndonio?


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MARGHERITA


Bravo.... barvissimo…


CARULINA


Che soddisfazione… ciò ‘n fratellu famosu…!!


‘NDONO


Io nun ce sto a capi’ gnente…


MARZIANO


Te spiego io… Fino a oggi eri una nullità!! Mo ‘nvece… sì un un furbo…‘nvidiato da tutti quelli che avrebbero volutu esse come te… e ‘n’occasione cusì nun j’è capitata mai! Vedrai mo come tutto succede de corsa: stai su ‘u palcu… e, te piace o nun te piace, te tocca recità…!!


Suonano alla porta


MARZIANO


Va a aprì Carulì… (CAROLINA si alza e va ad aprire)


MARGHERITA


Sta truffetta è stata la fortuna tua…


MARZIANO


In urdima analisi ‘Ndo… se sì ‘mbriaco e nun dai fastidiu, nun si nessuno…! Se, ‘nvece, sì furbo e truffaldinu, ciài tutte ‘e strade spianate…


ANTONIO


Io ancora mica c’arcapezzo tantu…


MARZIANO


Te ce abituerai, tranquillu, e anche a la sverda!


(CAROLINA rientra con GUIDO e ANGELO)

28° QUADRO IL PERITO ASSICURATIVO HA AGGIUSTATO LE PRATICHE


CARULINA


E’ ‘u piritu e Angelo Trombetta…


MARZIANO


(Rivolto a GUIDO) Novità…???


GUIDO


(Sventolando l’assegno) La nostra compagnia… è vero… ha accettato il suo … rimborso totale… ecco l’assegno firmato! (Marziano va a prendere l’assegno e lo legge)


CAROLINA


Hai visto che ‘ncazzatte t’è sirvitu Cavaliè? Come dice ‘u proverbiu…”Co l’acqua tiepida, nun s’è mai cottu gnente”


GUIDO


Poi però dovremo concludere con il signor Antonio…


MARZIANO


(Mettendo l’assegno in tasca) Non te preoccupassi tra ‘n po’ è tutto pe’ te…


ANGELO


Vengo proprio mo dall’ospedale e... c’e’ ‘na voce che gira…


MARGERITA


Che voce?


ARTEMISIA


Su Antonio scommetto


ANGELO


Un malato dicea de esse guarito dopo che l’ea sognato


CARULINA


Che soddisfazione avecce ‘n fratellu cusì


ANTONIO


Ma allora, sto propiu a diventà famosu…


entra ARISTIDE

65


ARISTIDE MARGHERITA


(Trafelato) Scusate… ho visto la porta aperta e nun ho sonatu… Vengo da piazza… Che è successo?


29° QUADRO ANTONIO SANTO: VOCE DI POPOLO VOCE DI DIO


ARISTIDE

ARTEMISIA

MARZIANO

ANGELO

ARISTIDE

GUIDO

MARZIANO

CARULINA

ARISTIDE

MARZIANU

ARISTIDE

MARGHERITA

‘NDONO

MARZIANO

ANTONIO

CARULINA

ANTONIO

ARISTIDE

MARZIANO

ANTONIO

ANGELO

ANTONIO


Ho ‘ncontratu Demetriu

(Stupita) Come ‘ncontratu…!

Saranno 10 anni che nun se move pe ‘u mal d’ossa…

Demetriu quello dell’edicola?

Vedessi come corre e zompetta…

Questa me la segno… l’assicurazione gli passava la malattia… è vero…

(Rivolto a GUIDO) Vai subito a recuperu, noh …!

Demetriu… !!nun ce posso crede…

Va spannendo la voce su ‘Nonio… vedessi quanta gente je se fa attorno… Ma voi nun

ete sentito gnente?

Se stemo qui.. come emo fattu a sentì…!?!

Beh, ‘nsomma, va dicenno che ha sentitu ‘n televisione, propiu co le recchie sue, ‘n

giornalista avanzà l’ipotesi de fallo Santu.

Addirittura…

Questa si che è grossa Cavaliè…

(Con una pacca sulle spalle ad ANGELO) Eh ma quando Angelo se move… (Pausa) se

move a la grande…

Si è?

Beh, nun hai ‘ntisu si che roba? In mezz’ora sì passatu, da ‘mbriacone a Santu!

Ma io so’ solu ‘nu scopino... nun so’ abbituatu a ste cose….

‘Ndonio… Se ‘u somaru acquistasse fiducia in se stesso, prima o poi, imparerebbe a

nitrire!!.

Questo è veru,... però tocca sta attenti eh… perché ‘a vita è un temporale, e piassella ‘n

der culo, è un lampu.

E’ quello che voleo di’ io…. Praticamente mo che pò succede…

Pò esse che quarcunu te chiede che miracolu?

Ohhhhh…. Ma semo seri… i miracoli so’ andri…


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MARZIANO             Questo ce lo sanno tutti ‘Ndo’!… E l©ignoranza de ‘a gente, che co’ l’anni che cià

dovrebbe essere moribonda, ‘nvece è sempre più arzilla!

ANTONIO                Io allora vojio artorna a esse quello che ero prima..

MARZIANO             Antonio Tracanna, l’umbriacone…?

ANTONIO                Si....

MARZIANO             Nun se pò… ormai è tardi…

ANTONIO                Perché?

MARZIANO             Eh... perché, perché… Angelo speigajelo un po’ perchè…

30° QUADRO IL MONDO AL CONTRARIO E L’ANGOLAZIONE

ANGELO                  Perché ‘a realtà dipende da come uno la vede!. (al pubblico) Da quassù, per esempio, è

tutta un©altra cosa…!! Se fosse possibile ve ‘nviterebbe a salì tutti, ma... credeteme, da quassù è proprio tutta un’altra cosa…

ANTONIO                Io nun ce sto a capì niente…

ANGELO                  (togliendosi gli abiti da oste) E ‘nfatti questa è un “angolazione” che nun tutti potemo

vede a ‘u stesso modu. Sto monno, con la violenza e con l©astuzia, ha generatu i miti, i sogni e dopo co ‘e leggi l’ha rinforzati. E’ quello ch’è successo a te.

ANTONIO                E io allora sarebbe diventatu ‘n mito?

ANGELO                  Beh nun lo so… tu che dici… da ‘mbriacu a santu…

ANTONIO                E che senzu cià …!

ANGELO                  Ah… beh è semplice…

ANTONIO                Semplice ‘n par de cifuli… a me me parete tutti paci…! Faceteme i discorsi facili che

me se ‘ntreccia ‘u cervello

ANGELO                  ‘Ndò stu monno va a rovesciu, perché cusì l’emo voluto!!

ANTONIO                Ma io nun ho voluto propiu gnende e, pe dilla tutta, a me mancu me pare che va a

rovesciu!

ANGELO                  No, eh?

ANTONIO                No!

ANGELO                  Allora cercherò de esse chiaro con un esempio:

ANTONIO                E mesà che è il caso…!

ANGELO                    E’ vero o no che ci stanno referendum che per dì si devi votà NO, e per dì no devi vota’

SI?

E’ vero o no che ‘a lingua più parlata in Europa è l©inglese e l©unica nazione che nun fa parte dell©Europa è l©Inghilterra?


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E’ vero o no

che ‘u razzismu é ‘na strana malattia che colpisce ‘i bianchi, ma fa fòri i

neri?

Te dicono o no che la banca se fida de te, e pe’ compilà un versamentu te presta ‘na

penna legata a una catena?

E’ vero o no

che ‘A vita è ‘no spettacolo, dove semo l’attori, ma dovemo paga ‘u

bijettu?

ANTONIO

Ho capitu… ho capitu, m’hai convintu…!! Ma allora, se va tutto all’incontrariu, da

Santu posso artornà ‘mbriacone come prima…

ANGELO

No ‘Ndò...no!! ‘Na vorda diventatu mitu… nun pòi più artornà indietro!!

ANTONIO

E chi me avrebbe fattu diventà un mitu a me?

ANGELO

(Fiero) Io! “La voce di popolo”… e come dice ‘u proverbiu:

CAROLINA

(Portandosi alla ribalta indicando il pubblico) e come dice ‘u proverbiu:  “Voce de

popolu… (alzando un dito in alto)… Voce de Dio!”

Parte il brano finale corto si prendono per mano e fanno l’inchino di saluto al pubblico esattamente come all’inizio ma solo un inchino e un saluto breve poi la musica sfuma.

EPILOGO

(La compagnia è tutta in fila lascerà lo spazio perchè entri Orlando)


MARZIANO


(Guardando il pubblico) Che commedia ‘a vita… quanno dice de ‘nnatte tutto all’incontrariu… Hai voja tu a addrizzalle ‘e cose…! Nun so se me spiego… come disse ‘u paracadute!


ORLANDO


(Entrando in scena) Noi ce ridemo… ma ce starebbe da piagne: è propiu ‘umonno che va cusì…!


ANGELO


Vai da lu

pasticche!


medicu pe’ dije che vòi provà a smette de fumà e lui te consija ‘e


‘NDONIO


Ma come fai a smette co’ ‘e pasticche?… Nun ardono!


GIUDO


A me certe volte me pare che a postu de ‘a capoccia ce tenemo ‘a cassetta de l©elemosina…!


CARULINA


È la comunicazione che nun filaaaaaaa (pausa) li proverbi presempiu… “Male comune, mezza festa”, “Se la montagna nun va a Maometto, Maometto va alla montagna…”!!


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ARISTIDE              Dicono ‘a saggezza popolare… po’ ne la vita t’accorgi che: Male comune… è ‘na

catastrofe antru che cauli…

ARTEMISIA          E allora, come dicea Pascale, ‘u filosofu: “Nun semo stati bboni a fa in modo che

le cose giuste fossero quelle più forti?

MARGHERITA    Emo stabilitu che quello che è più forte, è giusto pe’ forza!”…

MARZIANO          E quindi ricordateve sempre che se la montagna dovesse veni da vui, e vui nun

sete Maometto... scappate via che è una frana!

(fa l’inchino attende l’applauso e parte la musica si apre il sipario a compagnia schierata)

Finale


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