Quiz per fare il carabiniere

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Belmonte Mezzagno, 09, Novembre 2007

QUIZ PER FARE IL CARABINIERE

di Rocco Chinnici

Cosa non si farebbe per non morire di fame e quindi avere un lavoro che possa permettere vivere dignitosamente e senza tanti pensieri? La famiglia di Biagio le inventa tutte purch Pietro, il figlio, possa vincere un concorso fatto nellarma dei carabinieri. Un concorso strano e con un quiz a sorpresa; tanto che Biagio ne approfitta e sinventa una burlesca domanda che possa permettere lassunzione del figlio. Cose che a raccontarle ci sarebbe da morire dalle risate, tanto che

PERSONAGGI:

Biagio capo famiglia

Consolata moglie

Pietro figlio

Giulia figlia

Cosimo vicino e compare

Concetta moglie di Cosimo

Fiorino maresciallo

Crivello appuntato

PRIMO ATTO

(Scena di soggiorno con mobili poveri)

BIAGIO

Ora dico io, vuoi dirmi cosa dobian fare con questo signorino di tuo figlio che dorme tutta la santa giornata? E mai possibile che la notte deve farla giorno e il giorno notte? E mai possibile che le gambe devo solo rompermele io, mentre egli deve continuare a fare il (ironico) nobiluomo? Anzi, non riesco a spiegarmi come ancora non ha chiamato per il caff; la cosa mi stranizza. (Guardando in aria implora il Supremo) Signore, oh Signore, con te parlo! Dammela sempre sta forza di sopportare!

CONSOLATA

Sentitelo! Lui parla! E io? Cosa dovrei dire, io, di quellaltra nobildonna di tua figlia, che da quando s presa la licenza di ragioniera, vuole essere servita a bacchetta? E come se non bastasse, vuole comprati gli indumenti di marca; capisci? Di marca! Mentre io la veste sempre la stessa, devo continuarmela a girare davanti e dietro per sembrare sempre nuova! E lei le cose di marca! E fortuna che non ha ancora capito che di marca i vestiti hanno solo letichetta, una semplice imitazione detichette che vendono in un negozietto specializzato in oggetti taroccati. Perch, se avessi dovuto star dietro alle sue richieste, con quello che prendi di pensione, non sarebbe bastato ad esaurirle. Ogni tanto anche suo fratello ha di questi capricci, e allora io vado dalla signora del negozietto e vado a comprare la marca o meglio letichetta, glielappiccico nellindumento richiestomi e accontento anche lui.

BIAGIO

Uno di questi giorni sentiremo bussare alla porta qualche finanziere.

CONSOLATA

Un finanziere? Perch? E scaduto il bollo dellauto? O che forse siamo in ritardo con labbonamento della Raitiv?

BIAGIO

Alla televisione vuoi dire? (Preoccupato) Senti, non che paghiamo anche labbonamento alla RAI? Come! Non vedi che porcate che fanno? Che programmi scandalosi? E poi: giochi, quiz e giochi, giochi, quiz e giochi! E telenovelless a mai finire! Il grande fratello, la grande sorella, la grande puttana di sua madre! Cosa vuoi che devono apprendere i nostri figli? Che appena sposati, gi pensano a come separarsi? Li vedi sempre l, davanti quelle macchinette rubba soldi, con la speranza di vincere! E questa la cultura che diffonde la televisione, cosa credi! Nemmeno il tempo di sposarsi diciamo, sposarsi, ora si convive dicono; prendi tuo figlio che da casa non pensa proprio duscire, certo, qui come in albergo! Dorme quanto vuole, si alza allora di pranzo i vestiti li ha pure di marca cosa vuoi di pi?

CONSOLATA

Si, ma la finanza? Non ho ancora capito il discorso della finanza.

BIAGIO

Ah, non lhai ancora capito?

CONSOLATA

E continua, oh! Ti pare che me lo spiega il motivo!

BIAGIO

Dimmi: io, che lavoro faccio?

CONSOLATA

Limpiegato comunale.

BIAGIO

Oh! E quanto prendo di stipendio?

CONSOLATA

Giusto quelli per non morire! Senti una cosa, oggi che giornata di esami che stai facendomi tutti questi quiz?

BIAGIO

E taci, sciocca, e rispondi!

CONSOLATA

Mille euri al mese.

BIAGIO

Oh! Ora dimmi: quanto costano un paio di pantaloni di marca?

CONSOLATA

Volendo prendere quello meno costoso circa duecento euri.

BIAGIO

E una veste?

CUNSULATA

Lo stesso prezzo, allincirca.

BIAGIO

E che tutti e due farebbero quattrocento euri.

CONSOLATA

Sentiamo dove si va a parare.

BIAGIO

Senza mettere: scarpe, calze, camicie, sottane, vestaglie, trucchi perch, se non si trucca, la signorinella, non che esce di casa; e tantaltre cose che tu sai meglio di me. Vuoi dirmi, se la Finanza cominciasse a fare controlli a tappeto, facendo i conti in tasca ad ogni singolo per quello che guadagna e quello che spende, se non come ti dico io? Quattrucento, pantaloni e veste, trecento daffitto di casa

CONSOLATA

Aspetta, quanto mi siedo, tanto ho capito che la storia lunga.

BIAGIO

Altri cento euro al mese ci vogliono per: gas, luce, acqua, immondizia, telefono (evidenziato) a-bbo-na-men-to Raitiv! E tante altre cavolate che non mi saltano in mente; a quanto siamo arrivati?

CONSOLATA

Che faccio, prendo carta e penna?

BIAGIO

Siamo gi alla bellezza di ottocento euro; e, volendo anche far finta che i rimaneti duecento bastano per i viveri, gi siamo giusti con quelli che prendo al mese

CONSOLATA

E allora cosa deve venire in casa a fare la Finanza, se bastano giusti a quanto prendi di stipendio?

BIAGIO

Ah, bastano dici? Grandissima gnoccolna che non sei altro, come fanno a bastare?

CONSOLATA

Oh, guarda che stai facendo tutto da te: domande e risposte.

BIAGIO

Dimmi un po, tu ed io camminiamo col culo di fuori? La macchina ce la mantiene tua sorella? E tutte le altre cose che non abbiamo elencate ce li d lOpera Pia? Per fortuna che la Finanza questi controlli non li fa, e i tuoi figli dormono pensando che i soldi arrivino per virt dello Spirito Santo, se no

CONSOLATA

Senti, invece di fare sempre le solite prediche che rodono il cervello, perch non vedi se il sindaco assume tuo figlio al comune, invece di perderti sempre in chiacchiere inutili; cos il ragazzo smette di dormire ed io non ti sento pi brontolare?

BIAGIO

Il sindaco! Da dove le tiri fuori certe fandonie? Cosa credi che il sindaco il padrone del municipio e pu fare ci che vuole?

CONSOLATA

Ah, no! Siccome si da la fatalit che a lavorare al municipio sono quasi tutti parenti del sindaco, credevo e tu, dimmi un po, come sei stato assunto? Hai forse qualche filo di parentela che ti unisce a lui, o

BIAGIO

Oh! Cosa credi che in questo mondo non c pi gente onesta? Devi sapere, cara mogliettina, che per avere un posto di lavoro, e non solo al municipio, bisogna: prima di tutto partecipare ad un concorso, superarlo, e dopo, solo dopo, finalmente si assunti. Questa la regola; poi

CONSOLATA

Aspetta, aspetta un po, mi pare gi daver capito che tu sei la eccezione, Vero? Non cos?

BIAGIO

Ah, ma allora vero dici! Io non sono leccezione, sono la regola! Hai capito?

PIETRO

(Entra morto di sonno e in pigiama) Mamma, non che ti trovi dieci euro da prestarmi che mi son finite le sigarette?

CONSOLATA

(Alludendo, allarmata) Zitto, che dici figlio mio! Che pu sentirci la Finanza, e se ci scopre

BIAGIO

Sai che questi li avevo dimenticati di metterli in conto? (Pietro guarda meravigliato i due, e capisce tuttaltra cosa).

PIETRO

La finanza? Perch, che forse (alla madre) pap, fabbrica soldi falsi? Ecco perch... io e mia sorella non siamo riusciti a spiegarci come mai e dicevamo: se nostro padre ha quattro soldi di stipendio al mese, come fanno a comprarci anche le cose di marca?

CONSOLATA

Stai zitto, ancora parli?

PIETRO

(Meravigliato) Ah, perch allora vero? E allora sai che fai, dammene cento di euro, scusa, eh, listampa!

BIAGIO

(Alla moglie) Senti che fai invece, dagli una banconota da duecento. (Al figlio) Questa notte, mentre tu e tua sorella dormivate, le abbiamo stampate tutte da duecento, non lo stesso per te? Giusto cento devono essere?

PIETRO

(Quasi ci crede, si da due colpetti in faccia, e poi in silenzio...) Ma, non che quei peperoni di ieri sera mi sono rimasti sullo stomaco e sto dormendo? Pap, dici sul serio allora?

BIAGIO

Dimmi, piuttosto, ma che marca di sigarette fumi per costare dieci euro? E poi, pensi che sia pi importante la sigaretta, o salutare prima dogni cosa tuo padre e tua madre?

PIETRIO

Su, pap! Non pensavo fosse tanto grave!

BIAGIO

Tu e tua sorella, con questa storia di pensare che a tutto non fa niente e che nulla grave, andata a finire che fate solo i vostri porci comodi, tanto il resto niente!

PIETRO

E cos, pap, il segno della croce di buon mattino?

BIAGIO

(Adirato) Pure! Scommetto che hai dimenticato pure gli anni che porti, dico bene? Non penzi che sia arrivata lora di alzarti il culo dalla sedia e cercarti un lavoro?

PIETRO

Pap, ancora non ho trovato nessun genenere di lavoro che mi piace; colpa mia, ora, se non si presenta quello giusto? E poi, dico non posso aiutarti a stampare?

BIAGIO

(Adirato) Quale stampare e stampare! (Alla moglie) Hai sentito? Questo vero crede che Vai a lavorare, pigrone!

PIETRO

Ancora! Come, sto appena dicendoti che aspetto quello giusto di lavoro! Quindi, non vero che stampi?

BIAGIO

E continua! (Ironico) Allora tu... aspetti il lavoro quello giusto che fa per te? E io che non riuscivo a capire il perch del tuo oziare; e certo, se non si presenta quello che fa per te? E Senti unaltra cosa, i pantaloni, invece che di marca, perch non le dici a tua madre di comprarteli come quelli che usiamo mettere noi? Qua lo capisci ci ch giusto?

PIETRO

Tu guarda un po quante storie che spuntano fuori per quanto mi son finite le sigarette!

CONSOLATA

Basta, basta, finiamola, su! Che ora Pietro comincia col cercarsi un lavoro, e in attesa di quello giusto; comincia col fare concorsi, vero, Pietro?

PIETRO

E da cinque anni che faccio concorsi a destra e a manca, per di risposte ancora niente; per dove devo ancora farli non lo so proprio! (Dispiaciuto) Solo per il cimitero mi resta da farlo

CONSOLATA

Su, su figlio mio, non dire queste cose, non avvilirti pi di tanto che mi fai sentir male; che centra augurarsi la morte, ora? Perch, per il lavoro che non riesci a trovare?

PIETRO

(Toccandosi) La morte, Dio me ne scanzi! Che morte e morte!

CONSOLATA

E allora perch parlavi di cimitero?

PIETRO

Perch? Perch vorrei farlo anche per becchino, il concorso! La morte si! Tu credevi che avessi desiderato di morire solo perch non riesco a trovar lavoro? Meglio di come sto, scusa! E lavorando che a volte stanco, si finisce di desiderarla la morte. Lhai mai sentito un dottore dire o prescrivere allammalato di prendersi un po di giorni di lavoro, no! Consiglia sempre riposo, giorni di riposo, e a me, ringraziando Iddio, qui dentro non manca proprio niente.

BIAGIO

E certo! (Ironico) Diglielo a mamma! Qui, se c una cosa che ti manca solo quella di trovare una persona che sappi adoperare il mantice quanto riesce a soffiarti quando senti caldo. Anzi, senti che fai, quando sei a letto e capisci desser stanco, stando sempre dun fianco, chiama che vengo a girarti dallaltro fianco. (Alla moglie) Lui, a noi fa morire!

CONSOLATA

Che fai, ricominci? Io son convinta che a Pietro, quanto prima, gli arriver una bellissima chiamata!

BIAGIO

Una chiamata si! Dal manicomio, forse!

PIETRO

Magari! Lho presentata gi da tanto tempo anche li, ma (A sua madre) Sai che fai, mamma, giacch lo hai capito pure tu che a breve mi chiameranno a lavorare, mi presti i soldi che vado a comprarmi finalmente le sigarette, che come prendo a lavorare te li torno subito, va bene cos? Guarda un po che sorta di brutta giornata per le sigarette!

BIAGIO

Vuoi darglieli questi soldi, prima che la brutta giornata la dia a me? (Consolata va a prendere i soldi dal cassetto) Ah, senti non dimenticare a toglierti il pigiama se esci a comprare le sigarette.

CONSOLATA

Prendi, prendi qua. Attento che sono cinque euro, e il resto mi serve per comprare altre cose; e adesso vai a cambiarti che mi sembra dessere in un ospedale con te e tua sorella sempre in pigiama. (Esce Pietro ed entra Giulia).

GIULIA

(Stiracchiandosi) Ciao papy! Mamma!

BIAGGIO

Oh, eccoti la professoressa!

GIULIA

Gradirei, mamma, un sandwich con un po di Ketchup!

CONSOLATA

(Che non capisce) Mettili in padella che li friggiamo.

BIAGIO

(Alla moglie, meravigliato) Ma che cazzo ha detto?

GIULIA

Lo sapevo! In questa casa non mi capisce nessuno. Io mi sforzo di parlare con parole semplici e voi (si sente il postino chiamare).

VOCE F.S.

Posta, mastro Biagio!

BIAGIO

Mastro si! (Alla figlia) Vai, vai a vedere cosha questaltro, e cerca di non sforzarti tanto, che le emoroidi ti possono venir fuori.

GIULIA

Cos devo andare, papy? Non vedi che sono in pigiama?

BIAGIO

E allora! Ti cadono le brache?

V. F. S.

(Il postino, non vedendo arrivare nessuno, riprende a chiamare) Sveglia, mastro Biagio, che ho il giro lungo da fare questoggi!

CONSOLATA

(Nessuno si muove) Ho capito, con questa lagna di dibattito, devo correre sempre io.

V .F .S .

(Adirato) E allora? Viene o no, mastro Biagio?

CONSOLATA

Arrivo, arrivo!

BIAGIO

Speriamo che non sono rogne da pagare, se no a chieder lelemosina possiamo andare. (Entra Consolata, che cerca di capire cosa ci sia scritto in quella lettera raccomandata). Una raccomandata! Chiss chi a voler soldi, stavolta!

CONSOLATA

I carabineri! E cosa vogliono questi? (Riflettendo) Non che invece della finanza, mandano loro per quel discorso? (Alla figlia che guarda e non capisce)

GIULIA

Di che discorso parli?

CONSOLATA

No, niente, una storia che ho con tuo padre.

GIULIA

Di, mamma, non che avete in mente di separarvi?

CONSOLATA

(Ridendo) Separarci, hai sentito questa? Su su leggi la lettera; chi pensi che possa prendersi cura di tuo padre, cos brontolone com? Tieni, tieni, e leggi, su! (Gliela porge a Giulia che comincia a leggere).

BIAGIO

(Alla figlia intenta a leggere. Preoccupato) Senti, signorinella col cciappi (Ketchup), non che a te, o a tuo fratello hanno fatto qualche verbale i carabinieri, ed io ora dovrei pagare? Perch sia ben chiaro, io non intendo sentir ragione; e, se cos fosse, tu e to fratello ve ne potete andare a lavare scale nei condomini per pagare

GIULIA

(Apre la busta, ed esplode di gioia) Evviva! Evviva! A Pietro forse lo chiamano nellarma dei carabinieri!

CONSOLATA

(Al marito) Vedi! Che ti dicevo? Me lo sentivo, me lo sentivo che stava arrivando qualcosa di buono per Pietro! E leggi, leggi, figlia mia! Che dice, che dice la lettera?

GIULIA

(Inizia a leggere) Egregio

CONSOLATA

(Che non capisce) Di gi! Senza ancora entrare?

GIULIA

(Che sera fermata guardando la mamma, meravigliata) Senza entrare, cosa? Coshai capito, mamma?

CONSOLATA

Che gi a tuo fratello lo hanno fatto egregio!

GIULIA

Ma... mamma! Egregio vuol dire che una persona distinta!

BIAGIO

Dicon questo, perch ancora non lo conoscono tuo fratello.

GIULIA

Allora, devo continuare o chi-u-do la le-tte-ra?

CONSOLATA

Ih, e che cosa! Neanche se fossimo da Maria De Filippo? Leggi, leggi e faci sentire ci che dice la lettera!

GIULIA

Allora, Egregio signor

BIAGIO

Pure!

GIULIA

(Riprende guardando suo padre) Candurra Pietro; siamo lieti comunicarle davere accolto la sua richiesta di voler far parte a larma dei carabinieri, pertanto la informiamo che deve recarsi, nel pi breve tempo possibile, presso la caserma di via della Ventura, numero eccetera eccetera. Il concorso semplicissimo, e consiste nel porre una domanda, una domanda a suo piacimento al maresciallo Fiorino. La preghiamo quindi di venire preparato su quanto chiestole. La informiamo inoltre che pi difficile la domanda, pi si ha possibilit di essere scelti; mentre chi ricever risposta immediata dal maresciallo, alla domanda posta, sar scartato al momento stesso. Distinti saluti Il comandante Colonnello Abramo Morsetti.

BIAGIO

Come come? Ho capito bene? Quindi tutto sta nella domanda!

GIULIA

Certo! E se il maresciallo non in grado di dare risposta, il candidato in questo caso Pietro, pu considerarsi assunto!

CONSOLATA

Mi fate capire bene?

GIULIA

In sostanza, pi difficile la domanda e pi si ha possibilit di essere assunto.

BIAGIO

E la domanda, su cosa la si pu fare non lo spiega? Leggi, leggi un po.

GIULIA

(Leggendo) Largomento libero e si pu fare su ci che si vuole.

BIAGIO

Su ci che si vuole ci che si vuole?

GIULIA

Certo! E scritto cos chiaro!

BIAGIO

E allora, Pietro sicuramente dentro!

CONSOLATA

(Fraintende) E gi arrivato da comprare le sigarette?

BIAGIO

Ma quale sigarette e sigarette! Dico dentro nel senso di essere stato assunto, vincitore di concorso, insomma! Perch io la domanda da fare ce lho gi bella e pronta per il maresciallo. E ne ha di che scervellarsi per la risposta, non la trover nemmeno se si mette col culo a ponte.

CONSOLATA

Si, ma la domanda Pietro ha da farla al maresciallo, mica tu!

BIAGIO

Certo che deve farla Pietro, ma a dargliela sar io! (Si sente arrivare Pietro).

PIETRO

Cos questo discorso della domanda?

CONSOLATA

(Contenta) Pietro, figlio mio, ti hanno scritto i carabinieri per quel concorso. Hai visto?

GIULIA

Forse ti assumono! Lo capisci? E, studiando, potrai anche fare carriera e diventare famoso, un Generale, magari!

BIAGIO

Senti, tu entrando li, diventerai famoso comunque, e a breve sei sulla bocca di tutti!

CONSOLATA

Lascialo perdere tuo padre, trova sempre di che ridire.

GIULIA

Sicuramente papy si riferisce alle barzellette. Vero?

BIAGIO

Brava! Vedrai che a giorni mi sentir dire: La sai quella di Pietro il carabiniere?

CONSOLATA

Su, lascialo stare tuo padre, non dargli ascolto, ogni tanto si diverte a dar numeri.

BIAGIO

Numeri, si! Intanto, sei vuoi entrare a far parte dei carabinieri, a me che devi rivolgerti, perch solo io so come aiutarti.

PIETRO

(Meravigliato) Oh, che mi venisse un colpo se ho capito una parola! E poi, perch dovrei rivolgermi a te? Hai forse la bacchetta magica?

BIAGIO

Perch? Ma perch ho io la chiave (lidea) perch tu possa entrare!

PIETRO

Cornuto, se ne ho capito una sola parola! Perch, hanno, forse, mandato anche la chiave della caserma?

BIAGIO

La chiave della caserma, si! Per te non ci sarebbe stato nemmeno bisogno di farla la domanda, tavrebbero dovuto assumere in quattro e quattrotto!

GIULIA

(Pietro continua a non capire) Lascia perdere e ascolta. Scrivono che, per entrare nellarma dei carabinieri, occorre sapere una domanda che non abbia facile risposta; quindi pi difficile la domanda e pi hai capito?

BIAGIO

Ed io ho gi la domanda che fa per te e che il maresciallo non in grado anche se si facesse un viaggio col culo di fuori da Padre Pio, di poter dare risposta. Hai capito, ora, la chiave, o ancora no?

PIETRO

Mi pare di cominciare a capire. E come si fa a sapire qual la domanda difficile? Non pu essere che questa, alla quale ti riferisci, invece facilissima? Certo che questo maresciallo ha da essere uno scienziato per saper dare risposte a tutte!

BIAGIO

Scienziato, si! Perch tu credi che fosse stato scienziato lavrebbero assunto nei carabinieri? E comunque, anche se cos fosse oh, badiamo bene, pu anche essere che sia Frankistain

GIULIA

Che Frankistain! Einstein!

BIAGIO

E si, si, anche questo! Lo stesso non sarebbe stato in grado di dar risposta! Nix! Capito nix?

CONSOLATA

Senti, mi vuoi dire qual questa misteriosa domanda, che sta tormentandomi tanto?

GIULIA

Certo! Anchio aspetto con ansia.

PIETRO

E io, cosa dovrei dire, io, che sono il diretto interessato?

BIAGIO

E allora, senti; intanto, quando arrivi in caserma e ti chiama il maresciallo, tu entri tranquillo anzi devi mostrarti scherzoso, e gli dici: pronto, signor maresciallo, / ho per lei un indovinello. / Egli, sicuramente ti dir: Mi dica, mi dica, non aspetto altro! Perch, egli, sicuramente convinto daver pronta zamt! La risposta; e li arriva il bello!

CONSOLATA

(Stizzita) Ma non che si rompe il collo e ci dice qual questa domanda, no! Dobbiamo spirare in lenta agonia!

BIAGIO

E zitta tunaltra! Allora, tu, arrivati a questo punto, che fai? (Stanno tutti in ansia su quanto dice Biagio)...

CONSOLATA

(Silenzio) E allora? Che fa?

BIAGIO

Fai pressione sulla pancia, ti sforzi a rischio duscirti gli occhi dalle orbite, fai una grossa scoreggia e gli dici: (indicandosi il culo dov uscita la pernacchia) signor maresciallo risponda a me, / sa dirmi di che colore ? (Rimarranno tutti impietriti).

GIULIA

(Esclamando di gioia) Sai papy che sei un genio? Vorrei proprio vederla la faccia di questo maresciallo, quando saccorger di non avere nessuna risposta.

PIETRO

E certo! Come fa a sapere il colore? Sapete che vi dico, corro e ci vado subito in caserma; voglio togliermi questo pensiero, e prendermi il piacere di aver preso in giro questo Einstein, prima ancora dentrare (fa per avviarsi).

BIAGIO

Pietro, mi raccomando! Lhai capito ci che devi fare?

PIETRO

Come mi dice: Prego mi faccia la domanda. Io, presso sulla pancia, mi sforzo, mi contorcio e come parte la scoregia, gli dico: di che colore era, signor Einstein? volevo dire maresciallo! (Si strofina le mani per la gioia).

BIAGIO

Eh, no! In poesia, in poesia, glielo devi dire! Ti presenti da letterato, hai capito?

PIETRO

Maresciallo, risponda a me, / sa dirmi di che colore ?

BIAGIO

Bravo! Proprio cos. (Esce).

GIULIA

Papy! Cos non esser letterato! Nella frase c un: risponda a me: basta solo dire: risponda!

BIAGIO

Ah, si! E... la forma? La libert poetica? Oh, e finalmente, Pietro ha un lavoro! (Alla moglie) Si pu sapere come hai fatto? Lo hai chiamato questo posto di lavoro? Sai che fai? Concentrati ancora un po e sistemi (allusivo) la signorinella.

GIULIA

Piuttosto, mamma, com finita col sandwich e Ketchup?

CONSOLATA

Cosa sono, figlia mia, queste cose delle quali parli? Trucchi, medicinali, nuove marche di vestiti (bussano).

BIAGIO

E chi ora?

GIULIA

Quali vestiti e medicinali! Sono (bussano ancora).

CONSOLATA

E mai possibile che ad aprir la porta devo correre sempre io? (Va ad aprire. E Cosimo, compare e vicino di casa) Oh, compare Cosimo! (Guardandolo preoccupata) Cosha per essere cos avvilito?

COSIMO

Eh, se sapesse, comare!

BIAGIO

Compare non ci Tenga sulle spine e parli. Che le capit? Dove fu? A che ora fu? Chi fu?

COSIMO

(Confuso) La smetta compare, con tutti questi fu, perch mi fa confondere pi di quanto gi lo sono.

GIULIA

(Preoccupata) La zia Rosa dov? Non che sta male sua moglie? (Bussano).

CONSOLATA

Di nuovo bussano? E chi ora? Sentite, non ricominciamo ancora, padre e figlia, col dibattito; ma piuttosto rompetevi legambe e andate ad aprire la porta, perch io sono di la (Esce).

BIAGIO

(Neanche stavolta, padre e figlia sincaricheranno dandare ad aprire) Che sta male la comare? (Bussano).

GIULIA

No, non credo non sarebbe venuto qua, sarebbe andato con lei dal dottore! (Bussano).

COSIMO

Compare, bussano.

BIAGIO

(I due non si curano di ci che dice Cosimo e riprendono a parlare padre e figlia)) Certo, puo essere (Bussano ancora animatamente. Padre e figlia continuano a parlare).

COSIMO

Compare, la porta stanno scardinando.

V. F. S.

Comare, la aprite questa benedetta porta? (Bussano, gridando. Padre e figlia continuano a parlare comese nulla fosse, e Cosimo costretto ad andare adaprire).

COSIMO

Questa non la voce di mia moglie? (Apre ed entra Concetta preoccupata).

CONCETTA

(Meravigliata) Ah, qui sei! Si puo sapere quello ch accaduto? C il paese intero che non parla daltro! Ma coshai combinato?

BIAGIO

(Preoccupato) Ch successo, comare?

CONCETTA

A me? A lui deve chiederlo se ha il coraggio di raccontarlo!

GIULIA

(Gli porge la sedia) Si sieda zio Cosimo. Non si avvilisca pi di tanto, e ci racconti laccaduto.

CONSOLATA

E allora, com finita? Io (saccorge della comare) comare! Lei qui?

COSIMO

Compare, consumato sono! Aiutatemi.

CONCETTA

Consumato tu sei? Consumato il tuo collega ! E che bel regalo gli hai fatto! Racconta, raccontaglielo!

COSIMO

(Quasi piangendo) E basta, adesso!

GIULIA

(Cerca di sedare lanimo di Cuncetta) Zia Concetta, lo lasci stare non vede quanto abbattuto?

CONCETTA

(Stizzita) E smettila, pure tu, con questa noia di zia! Non siamo mica parenti!

BIAGIO

(Risentito) Senta comare, non ch venuta a casa mia ad attizzar fuoco? Perch s cos, le ordino di alzare i tacchi e di uscire da dove entrata; ma guarda un po!

CONSOLATA

(Va a confortare, Concetta) Su, finitela, che storia questa! Cos grave poi quanto successo al compare?

CONCETTA

(Al marito afflitto) E parla, parla tunaltro! Si puo sapere almeno come fu?

BIAGIO

(Alla moglie che non capisce dellaccaduto) Vai a prendere un po dacqua con lo zucchero al compare, che stai aguardare in bocca? (Consolata esce). Aspetti, compare, che si beve un sorso dacqua e subito si riprede.

CONSOLATA

Tenga. (Cosimo beve).

BIAGIO

Quando si sente di poter parlare, parli.

COSIMO

(Sempre addolorato) Che fui pazzo, ad andare a quella festa di pensionamento?

CONSOLATA

Chi andato in pensione?

CONCETTA

Il signor Luigi. Che brava persona, poverino; era meglio se rimaneva in servizio.

COSIMO

Dico io, vuoi stare zitta!

CONSOLATA

E lo lasci parlare!

COSIMO

Era da tempo che diceva a tutti i colleghi dellufficio di voler fare una festa, e di invitare tutti in campagna nella sua nuova casetta, da poco finita, e mangiare insieme il giorno del suo pensionamento. E comera contento. Finalmente, il giorno tanto atteso, arriv, e decise quanto aveva stabilito. Mentre sua moglie e sua figlia erano indaffarati a preparare gli ultimi accorgimenti in attesa che arrivassimo tutti, lui si mise sul vialetto, che conduce dal cancello dingresso alla casetta, a finire di spianare quel po di ghiaia rimastagli dai lavori di muratura. (Si ricorda laccaduto con dispiacere) Dico, io, non potevo rompermi le gambe e rimanere a casa, demonio infame!

BIAGIO

Vuole ancora dellacqua?

COSIMO

Lasci perdere, che se lei sapesse ci che vorrei in questo momento Poi, dico, non potevo essere lultimo ad arrivare; no, il primo di tutti! Appena arrivato davanti al cancello, mia figlia, che mi accompagn, si ricord davere impegni e di dover tornare subito in paese, quindi per evitare di perdere tempo a parlare con la famiglia del signor Luigi, la aiutai a fare inversione li, davanti al cancello. Il tempo di vedere partire mia figlia e maccorgo del mio collega Luigi, aggrappato al palo della luce che tremava cos (fa il verso; si mette con le mani appoggiate al muro come fosse il palo della luce, e, col culo un po in fuori e il piede destro alzato, comincia a tremare muovendo di pi il piede alzato come a voler fare uscire qualcosa dalla scarpa). E tremava, tremava! Allora subbito mi son messo in pensiero e senza indugiare guardo se vicino al cancello cera da dove poter staccar la corrente, niente! E allora che faccio, prendo a correre, pensando: appiccicato al palo rimasto!

CONSOLATA

poverino!

CONCETTA

Poverino? Aspetti, prima di dirlo!

COSIMO

(Guarda la moglie in cagnesco e continua a narrare laccaduto, sempre dispiaciuto) E allora che ho fatto, potevo toccarlo e tirarlo con le mani? Subbitu ho pensato di no! Sarei rimasto appiccicato anchio, mi dissi!

BIAGIO

E meno male! Che non lha fatto! Sa quanto ci sarebbe voluto a rimanere incollato anche lei al palo! No, no, meglio cos!

GIULIA

Certo!

COSIMO

Ho visto subito, buttata li per terra una vanga, la presi e gliene carico, con tutta la forza che avevo, un colpo sulla spalla per spostarlo; la paura che mero preso fu cos tanta che le forze si centuplicarono, tanto che lo mandai a sbattere sul muretto del viale, poverino.

CONSOLATA

E va bene, compare, meglio un colpo di vanga che rimanere incollato al palo della luce!

GIULIA

Quindi s salvato, alla fine?

CONCETTA

Si salv? Fortuna che subito sono arrivate le prime macchine e lo hanno accompagnato durgenza al pronto soccorso! Non gli hanno riscontrato la rottura della spalla in quattro posti! E hanno dovuto ricoverarlo in terapia intensiva per il trauma causato da quella forte paura di quel colpo di vanga inaspettato!

BIAGIO

Su, comare! E allora? Intanto il compare gli ha salvato la vita al signor Luigi!

COSIMO

Quale vita vita!

CONSOLATA

(Preoccupata) Allora morto?

COSIMO

Io, la vita, gliela stavo togliendo, compare! (Guardano tutti meravigliati) Il Signor Luigi era messo cos e siccome aveva messe un paio di scarpe aperte estive, faceva col piede cos (ri fa quanto aveva fatto prima, facendo capire quanto egli non aveva capito), per fare uscire dalla scarpa una pietruzza che gli era entrata mentre lavorava. (Si guardano tutti attoniti) Ha capito, ora, il danno che ho fatto? Quale appiccicato e appiccicato! Tremava perch si muoveva per fare uscire la pietruzza dalla scarpa

BIAGIO

Minchione! Certo che quel povero cristo come si visto arrivare quel gran colpo di vanga e senza ragione, gli sar sembrata una vincita al lotto!

CONSOLATA

E certo! Come la manna scesa dal cielo!

CONCETTA

Il bello di tutto ci, ora, qual ? Che devo guardarmi pure io di lui! Perch a secondo della posizione che assumo lavorando c la paura che potrebbe arrivare anche a me la manna dal cielo, comare! (Si sente arrivare qualcuno. E Pietro).

PIETRO

Oh, avreste dovuto vederlo! Cazzo, lho fottuto in pieno! E rimasto secco cos, come (facendo la statua col viso sbalordito) un pesce stocco appeso alla trave! E io sapete che ho fatto? Appena uscito fuori, lho raccontato a tutti quelli che aspettavano desser chiamati, il discorso della scoregia. Oh, la prima prova labbiamo passata tutti! Tanto che stasera mi hanno invitato a mangiare fuori, al ristorante; che faccio, non ci vado? (Cosimo e Concetta non capiscono).

CONSOLATA

(Mentre Giulia e suo padre fanno finta di parlare) Niente, sa cos? Che lhanno chiamato a fare gli esami di un concorso per carabiniere, e, a quanto pare, la prima prova gli andata bene (pensierosa) Ma senti un p, non era sola una prova?

GIULIA

Certo! Quindi hai superato gli esami?

PIETRO

E questo il bello! Si, la domanda era una; ma la prova labbiam passata tutti, solo che, non potendo assumere tutti, domani si rif lesame.

BIAGIO

Per, visto che il maresciallo non stato in grado di dare risposta a nessuno dei concorrenti, domani si pu rifare la stessa domanda o no?

GIULIA

Certo! Per come fanno, se il maresciallo non risponde per la seconda volta, assumono tutti? Mi sembra un po strano.

PIETRO

Come infatti il maresciallo era incazzato nero, e ha detto che entro domani cercher a qualsiasi costo la risposta a questa domanda. Sono sicuro che smuover tutto lo stato maggiore, per capire quale pu essere la risposta giusta.

GIULIA

Ora dico io, ma chi te lo ha fatto fare di svelare agli altri la tua domanda? Io, al posto di papy, non ti suggerirei pi un bel niente anzi, sai che ti dico: arrangiati!

BIAGIO

E certo! Ha ragione tua sorella! Perch hai svelato la domanda agli altri? Il concorso era per un solo posto, no per una operativa! E tu, a questora lavresti gi vinto! Capisci coshai combinato?

COSIMO

Compare, noi ce ne andiamo; scusate tanto per il disturbo recatovi (si avviano).

CONSOLATA

Quale disturbo! Aspetti che (si sente arrivare confusione da fuori) Cos questo vociare?

PIETRO

Anchio, venendo a casa ho visto uno strano movimento in strada, per non ho capito bene cosa era successo; qualcuno diceva di un tizio rimasto attaccato ad un palo della luce, rimasto appiccicato per la corrente diceva qualche altro. Unaltro ancora parlava di marziani che han fatto scendere gi dal cielo un badile e che ha preso in pieno la spalla di un signore se devo dire la verit, non credo che i marziani abbiano gli stessi nostri badili. Faranno causa ai marziani? Per quello ch strano che quello sfortunato signore si trova ora in terapia intensiva.

BIAGIO

Aspettate quanto guardo un po e vediamo il da farsi, perch mi sembra di sentire gente non del vicinato; lasciatemi guardare (va a guardare, e rimane meravigliato). Nervo! Compare, ho una strana impressione... (facendo segno di avere le manette ai polsi). Ci son qui fuori i carabinieri; non che la cercano per condurla in (allusivo) colleggio?

CONCETTA

Ci piacere se son venuti per te! Cos impari che la vanga serve per dissodare la terra, e no per

COSIMO

(Stanco di sentire rimproveri dalla moglie, si adira e cerca di prenderla) Dico io la vuoi finire, uccelo di malaugurio? La vuoi finire di dare sentenze? La vuoi finire di fare tutte queste recite? Giuro Iddio che se mi trovassi ad avere in mano quella vanga che ho dato sulla spalla a quel povero cristo, vero te la darei sul muso per farti cadere quei pochi denti fradici che ti son rimasti (la insegue, mentre gli altri cercheranno di trattenerlo), grandissima vipera che non sei altro! Lasciati prendere, che te la do io una bella lezione, grandissima zoccolona che non sei altro! Qua, qua devi venire! (Girano aper la stanza mentre va chiudendo il sipario).

FINE PRIMO ATTO

SECONDO ATTO

(Ufficio di una caserma: un divanetto, alcune sedie, una piccola scrivania con una macchina da scrivere, un tavolinetto basso con dei giornali riguardante larma appesi a muro, alcuni opuscoli dei carabinieri e altre cose che rendano pi fattibile lufficio.)

MARESCIALLO

(Facendo avanti e in dietro nervosamente) No, non pu essere che tutti avrebbero fatto la stessa domanda, sicuramente stato quel Pietro... Candurra; si Candurra mi pare che si chiami; stato il primo ad essere chiamato e che mi ha posto questo maledetto enigma. Sicuramente lavr detto agli altri e Ma devo trovarla la risposta, e si perch sicuramente mi rifaranno ancora quella di domanda. E come faccio, come faccio? (Ripensa alla domanda) Che colore la scoreggia! La scoreggia...; ma da dove gli venuta questa maledetta domanda? (Entra lappuntato Crivello).

CRIVELLO

Maresci, ma che pensa ancora alla scoreggia?

MARESCIALLO

Dico io, mai possibile che una scoreggia debba farmi diventare il sangue acqua? E mai possibile che non debba farmi dormire neanche la notte?

CRIVELLO

Marasci, questa opera di Pietro Candurra, in paese non si parla daltro; vuol saperlo quello che si dice in giro?

MARESCIALLO

Questo paese mormora sempre. Sentiamo, sentiamo che si dice.

CRIVELLO

Lei deve scusarmi, sa, ma... solo per il suo bene che lo faccio; perch io

MARESCIALLO

Su, Crivello, non stia a formalizzarsi!

CRIVELLO

Gesu mio! Una scoreggia fu peggio di una fucilata! Cos dicono; mentre poi ci son quelli pi come dire che ci sguazzano sopra, che (silenzio).

MARESCIALLO

E allora?

CRIVELLO

Vuol proprio che glielo dica? (Il maresciallo annuisce) Al maresciallo Fiorino, / pur avendo il naso fine, / come quello dun levriero, / lammazz la scoreggia di Piero.

MARESCIALLO

Va beh, va beh! Lasciamo andare ora questo discorso, quanto mi distraggo un po e non rischio dimpazzire! Passiamo ad altro. Vediamo di battere quella lettera.

CRIVELLO

(Non capisce) Quale, maresci?

MARESCIALLO

Quella sul tavolo, pronta per essere battuta; cerchiamo di farlo bene, che intanto prendo il verbale (esce).

CRIVELLO

(Fraintende la battitura scritta, prende la lettera la posa a terra, e col bastone comincia a batterla animatamente) Meglio di cos, credo non si possa fare; aspetta che la giro. (La gira dallaltro lato e ricomincia, entra il maresciallo e lo guarda meravigliato) Oh, finalmente!

MARESCIALLO

Crivello! Che stai facendo?

CRIVELLO

Maresci, il tempo in ogni cosa ci vuole! Non che ho il battiscopa elettrico!

MARESCIALLO

Battiscopa elettrico! Di cosa parli?

CRIVELLO

Non mi ha detto di batterla bene la lettera?

MARESCIALLO

Quale battere e battere! Io intendevo, battere la lettera con la macchina da scrivere!

CRIVELLO

Ah! Con la macchina da scrivere? Ma... sicuro Maresci?

MARESCIALLO

Certo! (Crivello, lascia a terra la lettera e va aprendere la macchina da scrivere per battere ancora la lettera). E perch non prendi la lettera da terra?

CRIVELLO

Aspetti che un attimo impiego. Dico... sicuro che viene bene?

MARESCIALLO

Si pu sapere dove stai andando con quella macchina? Io dicevo di battere, nel senso di scriverla la lettera!

CRIVELLO

Niente meno! Aspetti, aspetti che a momenti finiamo. (Rimette la macchina sul tavolo, si sistema un po per il troppo indaffaramento, e si siede infilando la carta nella macchina da scrivere). Pronto sono, maresci.

MARESCIALLO

E allora...

CRIVELLO

(Batte ripetendo le parole) E, allora...

MARESCIALLO

Dunque...

CRIVELLO

(Batte e ripete) Du- nque.

MARESCIALLO

Domenica, ore dieci...

CRIVELLO

(Non capisce e pensa che domenica) Domenica! Mia moglie a messa devo portare! Se no, a casa mia, succede una guerra mondiale!

MARESCIALLO

Messa, guerra! Di cosa parli?

CRIVELLO

Maresci, se la domenica non porto in chiesa mia moglie

MARESCIALLO

(Spazientito) Crivello, crivello! Io intendevo domenica come inzio di giornata in cui avvennero i fatti! Su sottoscriva! So-tto-scriva!

CRIVELLO

(Prende la macchina da scrivere e si mette a scrivere sotto il tavolo; il maresciallo che sera girato, non saccorge ) Pronto, maresci.

MARESCIALLO

Domenica, ore dieci, durante un sopralluogo...

CRIVELLO

(Ripete sempre a tempo di battitura) Domenica, ore dieci, durante un sopra... (chiede spiegazioni di sopralluogo) sopralluogo... si scrive attaccato, o staccato?

MARESCIALLO

Crivello! Crive... (Si gira e non vede pi nessuno, si avvicina alla porta e chiama fuori) Crivello! E dov? che sia andato a messa? Crivello!

CRIVELLO

(Fa per alzarsi e batte la testa) Puttana! Comandi, maresci!

MARESCIALLO

Ma... cosa fai sotto il tavolo?

CRIVELLO

Come! Non ha detto di mettermi sotto a scrivere?

MARESCIALLO

(Avvilito e con rabbia contenuta) Quando mai! Quando mai! E mai possibile che ogni volta per scrivere una lettera il mio cervello scappa, si va a nascondere ha paura di te!

CRIVELLO

Il fatto , maresci, che sino a quando lei non risolve il discorso della scoreggia, ne ha di che farsi le budella fradicie.

MARESCIALLO

No, no, caro mio! Io devo risolvere al pi presto il discorso della dattilografa. Qui occorre trovare uno o una che sappia scrivere bene a macchina.

CRIVELLO

Sa che una brava labbiamo in paese, ha finito da poco la scuola di ragioneria e si diplomata col massimo dei voti, non se la lasci scappare perch anche una bravissima dattilografa; solo che non appena lei sa chi , sicuramente dir

MARESCIALLO

Dir, dir! Dimmi chi , invece!

CRIVELLO

Si chiama Giulia; e non credo proprio che lei la faccia lavorare qui in caserma.

MARESCIALLO

Perch non scritta al collocamento, o perch ci sono altre prima di lei?

CRIVELLO

No, no! E solo lei in paese che ha questo titolo di ragioniera e di dattilografa, ed gi iscritta allufficio di collocamento.

MARESCIALLO

Ma a lei non sfugge proprio niente!

CRIVELLO

Maresci, il mestiere che mi porta a sapere quello che fa la gente; in bene e in male. E questa, se proprio vuol saperlo, una bravissima ragazza.

MARESCIALLO

E ci voleva tanto! Chiamiamola allora!

CRIVELLO

Chiamiamola anche se si chiama Candurra?

MARESCIALLO

Candurra, la sorella di questoPietro?

CRIVELLO

Eh, si! Per le assicuro che una brava ragazza.

MARESCIALLO

E va bene, che importanza pu avere s sorella di quel tizio. La chiami, cos vediamo di risolvere definitivamente il problema dello scrivere a macchina

CRIVELLO

Maresci, se no... non posso continuare ad allenarmi a scrivere?

MARESCIALLO

Qui non questione dallenamento, caro Crivello. Lo capisci, ogni volta che ci mettiamo per scrivere un verbale, quello che succede? Sudi! Mi fai ripetere cento volte le stesse cose; devo persino cercarti! Io credo che in un manicomio, e con un pazzo, mi sarebbe venuto pi facile, scriverlo questo verbale.

CRIVELLO

E va beh, come dice lei. Per io resto convinto che la causa di tutto solo quella scoreggia; perch da quel momento che lei non ha pi avuto tranquillit psicologica.

POSTINO V. F. S.

Posta!

MARESCIALLO

Vai, vai! Vediamo un po chi scrive. (Esce)

POSTINO V. F. S.

(Adirato) Appuntato Crivello, si muova perch io, oggi...

MARESCIALLO

...Ho il giro pi lungo da fare. Questo ha sempre il giro lungo da fare. (Rientra Crivello).

CRIVELLO

Minchia lha proprio sulla padella! Con questo postino bisogna stare pronto e dietro la porta, e come chiama correre subbito da lui! A questo, uno di questi giorni, gliela faccio passare io questa seccatura del giro lungo. Sa che fa, siccome ha linnamorata che laspetta, non vede lora di finire di distribuire la posta e correre subbito da lei. Una di queste mattine, mi presento con sua moglie in casa dellinnamorata e aspettiamo di vederlo arrivare, voglio vedere se la smette per una buona volta e per sempre con questa storia del giro lungo. Gli metto le manette e lo teniamo un paio di giorni al fresco, cos gli calmano queste vampate di calura.

MARESCIALLO

Lavessi saputo prima! Vedrai, che provvederemo quantomeno se laspetta.

CRIVELLO

Maresci, me ne deve venire un piacere! Questa che ogni mattina lo attende con ansia, era la mia innamorata, la donna che volevo sposare!

MARESCIALLO

Allora gelosia?

CRIVELLO

Quando mai! Non pi tempo, gli anni passano Per sa com?

MARESCIALLO

Crivello! Crivello! Occhio alla via! cos usate dire voi, qui, vero? Su, su, voltiamo pagina! Vediamo un po, oggi, chi scrive.

CRIVELLO

(Guardando la posta) La Gazzetta, un vaglia di Radio Maria, il metano da pagare... (Preoccupatissimo) Aaah! Il Comandante Colonnello Morsetti!

MARESCIALLO

Il colonnello! E che vorr mai? Dammi, dammi, su! (Apre la lettera e legge un po ad alta voce) Carissimo maresciallo, ho saputo di quel concorso andato a male e che ha fatto ridere mezzo paese, e non mi scandalizzerei pi di tanto se quanto accaduto diventasse spunto dunaltra barzelletta. (Riflette, pensando che ad informare il colonnello fosse stato Crivello) Dimmi, Crivello, non che tu

CRIVELLO

Io! Io che? Sicuramente in paese abbiamo qualcuno pi informato di me e che riferisce (sillabato) a-lla-lto!

MARESCIALLO

Cos dici? Indagheremo. Sentiamo intanto il colonnello. Carissimo Maresciallo, la risposta alla domanda che lei avrebbe dovuto dare con tanta facilit, come ha fatto in altre occasioni, era: colore trasparente; ora, dopo questa mia lettera, che non vuole essere certamente una strigliata, mi auguro che quanto avvenuto non venga pi a ripetersi... se non vuole essere rimosso dallarma, e cerchi di non risparmiare nessuno, come vanno entrando i candidati, specie quel... Pietro Candurra.

CRIVELLO

Minchia, pure questo sa! E chi questo informatore?

MARESCIALLO

Con laugurio che quanto avvenuto sia da esempio per i giorni a venire e per il suo di avvenire. Le porgo distinti saluti. Colonnello Morsetti. (Finita la lettera rimane meravigliato) E certo, certo! (Esclama) Colore trasparente! E pure era facile la risposta!

CRIVELLO

E ora, maresci?

MARESCIALLO

Senti che facciamo, tu cerca di battere... volevo dire scrivere! il verbale di quel tizio che ha preso il colpo di vanga...

CRIVELLO

Marescia, cosa ne pensa di questaltro discorso? Una persona non pu nemmeno togliersi una pietruzza dalla scarpa che subito si vede arriavare un colpodi vanga!

MARESCIALLO

Intanto conviene dire che bisogna esser proprio scalognati a trovarsi in una coincidenza fortuita. Quindi quando scriverai il verbale, mi raccomando, non calcare la mano col signore che gli ha dato il colpo di vanga. E ora, come arrivano i primi... candidati, cerca di non far trapelare niente della risposta inviataci dal colonnello, che so io come trattare tutti, specie quel Pietro.

CRIVELLO

Sapesse come son contenti e convinti di essere gi tutti assunti. Ah, se sapessero quello che laspetta, che la risposta gi bella e pronta, e subito possono ritornarsene a casa come sono venuti. (Si sente suonare il campanello e va a guardare). Loro, loro sono! Vedesse come sono contenti! Hanno di che leccarsi le unghia, ora!

MARESCIALLO

Tu redigi quel verbale che io faccio in un attimo (entreranno ogni qualvolta verranno chiamati. Crivello, anzich stare a scrivere star attento a quanto accadr con i candidati). Iniziamo da Borgogna Leonardo. (Entra il primo) Dimmi, su!

CANDIDATO V. F. S.

(Si sentir prima la pernacchia) Di che colore era, maresciallo?

MARESCIALLO

Trasparente!

CANDIDATO

(Meravigliatissimo) Minchia, ha indovinato!

CRIVELLO

E questo il primo!

MARESCIALLO

Ora entra in questa stanza e aspetta che finisco con gli altri. (Entra nella stanza indicatagli). Caravello Luigi!

CANDIADATO V. F. S.

(Entra) Presente!

MARESCIALLO

Accomodati. Su, dimmi!

CANDIDATO V. F. S.

(Ride a crepapelle) Mi scusi signor maresciallo, se mi vien da ridere.

MARESCIALLO

Ora ti passer la risata, vedrai! Su, con la domanda!

CANDIDATO V. F. S

(Come prima, scoreggio... e parler ridendo, convinto che il maresciallo non conosce la risposta) Di che colore ? Mi scusi ancora ma...

MARESCIALLO

Trasparente!

CANDIDATO V. F. S

(Sorpreso, diventa serio dun colpo) E ora! Come, io credevo di essere gi assunto! Allora non entro pi, maresciallo?

MARESCIALLO

(Crivello mimer a soggetto) Intanto, comincia con lentrare in questa stanza che quando finiremo andrete via tutti insieme. (Si sentiranno sempre le porte). Gobbetti Giuseppe!

CANDIDATO V. F. S

Presente, maresciallo! La posso fare subito la domanda?

MARESCIALLO

Certo.

CANDIDATO

(Tutto come prima) Di che colore ?

MARESCIALLO

Trasparente!

CANDIDATO V. F. S

Minchia e agli altri fuori chi glielo dice ora?

MARESCIALLO

Entra in questa stanza che a momenti vi mando a tutti via. (Chiama) Candurra Pietro! Candurra Pietro!

CANDIDATO V. F. S

Marasciallo solo io ci sono! Pietro non venuto!

MARESCIALLO

Allora tu, sarai sicuramente... Mascolillo Gioacchino. Su, domanda!

CANDIDATO V. F. S

Maresciallo, gli altri gi tutti hanno superato la prova?

MARESCIALLO

Solo tu manchi a passare. Puoi fare la domanda.

CANDIDATO V. F. S

(Tutto come prima) Di che colore ?

MARESCIALLO

Trasparente!

CANDIDATO V. F. S

(Meravigliato) Minchia, e ora?

MARESCIALLO

Ora apro la porta agli altri amici tuoi e potete tornarvene a casa. (Apre la porta) Siete tutti liberi; la prova finita. (Si sentir un brusio di lamentele e poi chiudere la porta. Crivello si mette subito a scrivere).

CRIVELLO

E allora, maresci? Come ci son rimasti?

MARESCIALLO

Beh, non credo labbiano presa veramente tanto bene; ma le condizioni erano chiare... Aspetta, aspetta! Che ore sono?

CRIVELLO

Le undici meno un quarto, perch me lo chiede?

MARESCIALLO

Non dovevo farli andare, senza che venisse Pietro! E ora?

CRIVELLO

E gi! E se quelli gli vanno a raccontare tutto?

MARESCIALLO

Certo, pu succedere! A che ora scade lora della presentazione dei candidati?

CRIVELLO

Alle ore dodici. Cos c scritto sul bando.

MARESCIALLO

Ma si, anche se viene a saperlo, come vuoi che faccia a prepararsi una domanda cos difficile da non poter dare risposta? Piuttosto dove sei arrivato col verbale?

CRIVELLO

Quale verbale e verbale, maresci! Qui ci sono scritte certe parole difficili da volerci un vocabolario per capirle, ma com in inglese scritto?

MARESCIALLO

Va beh, soprassediamo.

CRIVELLO

(Non capisce) A che cosa?

MARESCIALLO

Al verbale!

CRIVELLO

(Va aprendere il verbale, lo posa sul divanetto e si siede sopra) Si, si, forse la miglior cosa da fare. Cos va bene?

MARESCIALLO

Che ti sei messo a covar le uova, Crivello? Soprassediamo... volevo dire che forse meglio... Va beh, va beh! Lasciamo perdere! Senti che fai invece, telefona alla famiglia Candurra e chiedi di sua figlia e se pu venire per quel discorso di dattilografa... ma non spiegarle il motivo della chiamata, dille solo che voglio parlarle. Cos con la scusa pu pure essere che viene subito il fratello e ci liberiamo definitivamente del concorso.

CRIVELLO

Come si dice, ne entra una e ne esce un altro. Il fratello, che era convinto dentrare nellarma, rimane fuori; mentre la sorella che in tutto questo non ci entrava niente, entra bella fresca fresca e pettinata; cos si dice da noi, mare sci.

MARESCIALLO

Certo che hai una terminologia!

CRIVELLO

(Non capisce e si allarma) Bih! E come ha fatto a saperlo? Quando vado in bagno, vero mi brucia un po lei pensa ch grave?

MARESCIALLO

Grave che cosa?

CRIVELLO

Leurologia.

MARESCIALLO

Crivello, Crivello! La cultura!

CRIVELLO

Ah, s per la cultura, avoglia! Zappo, poto, innesto ho persino seminato le lenticchie!

MARESCIALLO

Cultura, cultura! No coltura con la o! Senti, vedi di telefonare alla signorina, intanto che redigo questo verbale... e, mi raccomando, non dirle nientaltro.

CRIVELLO

(Alza la cornetta e fa il numero) Pronto, chi lei? Ah, vuole sapere chi sono io? E chi vuole che sia? Io! Io chi? Sempre io! E cercassimo (errori voluti) la famigghia Candorra!

MARESCIALLO

(Lo corregge) Candurra, Candurra!

CRIVELLO

Dice il maresciallo, Candurra... No! Qua non c nesun maresciallo Candurra! Si, si, io, cerco la famiglia Candurra! E vorrebbi parlare con la signorina Candurretta... no colonnetta! Candurretta! Sua figlia, si! (Mette la mano sulla cornetta perch dallaltro capo non possano sentire e parla col maresciallo) Minchia, maresci, ma questi sono duri a capire! (dallaltro capo chiamano) Si, pronto! la signurina Giulia? Sono lappuntato Crivello. Ho telefonato per dirci (Errori voluti) che ci vuole parrare il maresciallo, al pi presto possibile si, si, certo, pure ora! Allora aspettiamo? Ah, deve venire pure suo fratello? E va bene vuol dire che aspettiamo, ma suo fratello lo sa che il concorso scade alle ore dodici in punto? Ah, va bene, allora, se dice cos! Va bene, va bene, la saluto. (Attacca). Ho sudato per farmi capire!

MARESCIALLO

E allora?

CRIVELLO

La signorina era spaventata! Dice E cosa vuole da me il maresciallo? Eh, questa tutta in italiano stretto parla, non come suo fratello!

MARESCIALLO

Meglio, meglio, pu essere che cos serva daiuto anche a te sai, litaliano oramai bisogna parlarlo tutti, e bene! Soprattutto, bene.

CRIVELLO

Mi dicesse, io come lo parlo, strogoto?

MARESCIALLO

(Non capisce) Stroche?

CRIVELLO

No, che! Goto, goto! Che alla fimminile significasse come quando uno parla e laltro non afferra la discussione (Il maresciallo, sbalordito, non capisce) Non ha capito, vero? Ecco, questo vorresse dire quando si parla strogoto.

MARESCIALLO

Ah, tu vorresti dire ostrogoto! Va beh, Lasci stare, Crivello, e mi dica cosa ha detto la signorina

CRIVELLO

Giulia! Giulia si chiama, ha detto che a momenti sar qua. E a suo fratello cosa gli deve dire?

MARESCIALLO

Niente, cosa vuoi che gli dica; lui invece che deve farmi la domanda e potere cos porre fine a questo concorso.

CRIVELLO

Allora questo concorso non si far pi? E laltro carabiniere che serve qui in caserma, da dove lo mandano?

MARESCIALLO

E certo, se qui non lha superato nessuno la prova! Vuol dire che rifaranno il bando in altra sede, e poi ce ne invieranno uno di fuori. E, oracome arriva questo furbastro, mi far due risate, per come sicuramente se le saran fatte di me. Voglio che anche la sorella deve assistere al concorso, lo far vestire di ridicolo. (Si sente suonare il campanello). Vada, vada ad aprire, saranno sicuramente loro (Crivello esce).

CRIVELLO V. F. S.

Oh, la signorina Giulia! E suo fratello non c?

GIULIA V. F. S.

Certo che c! Sta posteggiando la macchina e arriva.

CRIVELLO

Entri, entri, intanto, (entrano) che come arriva suo fratello ci apro (sempre errori voluti).

GIULIA

Buon giorno, maresciallo. Voleva parlarmi? Non che ha sbagliato, e cercava di mio fratello?

MARESCIALLO

No, no! Ho cercato lei! Ho saputo che ha conseguito un diploma di ragioniera e dattilografa.

GIULIA

Si.

MARESCIALLO

Siccome in caserma non abbiamo un addetto ai lavori dufficio, ci servirebbe qualcuno capace di espletare questo compito; a lei interesserebbe un lavoro dufficio? So ch anche iscritta alle liste di collocamento, quindi se lei dice si, entro ventiquattrore potrebbe essere assunta.

GIULIA

Maresciallo, non che ora devo fare anchio qualche domanda

MARESCIALLO

No, per questo tipo di assunzione non occore fare niente, solo una richiesta scritta dassunzione e basta mi dispiace invece per suo fratello che purtroppo devo dirle arrivato come si suol dire: al capolinea; ma pasienza, vuol dire che doveva andare bene a lei. (Suonano).

GIULIA

Sicuramente sar mio fratello. (Crivello va ad aprire).

PIETRO V. F. S.

Buon giorno appuntato! Dov mia sorella?

CRIVELLO V. F. S.

La dentro, la dentro ! (Pietro ha con se un pacco) E con questo pacco, cosa devi fare? Hai portato qualche bottiglia di vino al maresciallo? Entra, entra, su. (Entrano. Pietro ha un pacco sulle spalle).

PIETRO

Buon giorno maresci! Sono in tempo ancora per e mia sorella, mia sorella perch venuta? Le avete fatto, forse, qualche verbale?

CRIVELLO

Tu, col discorso di tua sorella, non centri; quella unaltra storia che ha col maresciallo.

PIETRO

(Che fraintende) Che cosa? (alla sorella) Tu queste cose?

GIULIA

Di che parli? Che storie e storie! Senta maresciallo, non che lei con questa mia asunzione vorrebbe prendersi gioco di me?

MARESCIALLO

Non mi permetterei mai! Le ho detto della sua assunzione a dattilografa, basta! Mi dispiace invece per suo fratello che oramai segnato come i suoi amici; ha voluto fare il furbo, e invece rimasto da fesso, e non vedo lora, credimi, di sentirmi fare questa domanda, e che, se vuoi, puoi anche farmi dinanzi a tua sorella. O hai creduto, forse, portando questo pacco che sar sicuramente un regalo, che io possa eh, no! Il concorso una cosa seria ha

PIETRO

Delle regole! Si, si lo so, lo dice spesso mio padre. E le regole bisogna rispettarle.

CRIVELLO

E allora perch le vuoi scavalcare queste regole, portandogli il pacco in regalo al maresciallo?

MARESCIALLO

Ecco, bravo!

PIETRO

Maresci, mi dica, mia sorella sicuro che gi come se fosse stata assunta? Non che a secondo di come vanno a finire a me le cose, lei dopo non lassume pi?

MARESCIALLO

Non essere in pena per lei, perch lei, tho detto ch gi come se lavorasse da tempo con noi. Pensa invece al tuo sogno che a breve vedrai svanire nel nulla. Anzi, se vuoi siediti e fammi la domanda; sapessi quanto ho atteso questo momento, ho contato le ore!

PIETRO

Veramente preferisco, se per lei va bene, fargliela allimpiedi la domanda.

CRIVELLO

Io, se fossi al posto tuo, mi siederei comodo comodo e mi terrei forte ai braccioli per non cadere.

PIETRO

Maresci, deve scusarmi se insisto, ma sicuro che non ci va di mezzo mia sorella?

MARESCIALLO

Non vedo perch tintestardisci tanto sul discorso di tua sorella, e se voi posso tenerti tranquillo prima ancora del tuo (guarda Crivello con un sorrisino ironico) esito. Guarda (prende un foglio e scrive): io sottoscritto maresciallo Fiorillo, dichiaro di assumere, con la legge numero. e al completamento della presentazione del certificato dellufficio di collocamento, anagrafe e via discorrendo la signorina Giulia Candurra. Maresciallo Fiorillo ecco, pure firmato, e (prende il timbro) col timbro messo!

PIETRO

E allora aspetti che prendolattrezzo per fare gli esami (i due si guardano meravigliati).

CRIVELLO

Attrezzo? E in cosa consiste stattrezzo?

MARESCIALLO

Lasciaglielo prendere, sar qualche porta fortuna, e, sapendo che ne avr tanto di bisogno (Apre il pacco ed esce un grosso colapasta con attacato ai manici un elastico, mentre i due rimangono sbalorditi.) Di un po, non che hai sbagliato concorso? O pensavi che tavremmo assunto con la qualifica di cuoco?

CRIVELLO

(Ride a crepapelle) Il colapasta! Pietro, oh Pietro! Non che lhai portato per coprirti la faccia dalla vergogna per la fine che stai facendo tu e i tuo amici?

PIETRO

Rida, si! Maresci posso infilarlo ?

MARESCIALLO

Si, certo! Se pensi che possa esser un buon amuleto.

CRIVELLO

Oh, Pietro, perch non ti sbrighi a fare questa domanda, quanto chiudiamo questo discorso del concorso, invece di raccontare tutte queste storielle?

PIETRO

(Si mette il colapasta in modo che gli copra il sedere, come se avesse messo il casco al suo culo). Maresci, pronto per la domanda? (Poi si rivolge a Crivello) E lei, appuntato, si sieda e si tenga forte ai braccioli per non cadere a terra.

MARESCIALLO

Su smettila adesso, e fammi questa domanda che non vedo lora di rispondere a te e alla tua scoreggia.

PIETRO

Cos dice?

MARESCIALLO

Fai la domanda!

PIETRO

(Si gira dando il sedere al maresciallo che guarda attentamente il colapasta, meravigliato. Si sforza, e) Ora che il gioco finito, / (fa la scoreggia) mi dica: da che buco uscito? (I due carabinieri si guardano attoniti e svengono. Giulia si premura ad abbassarsi e guardarli, mentre Pietro si avvicina al proscenio, e al pubblico dir) Signori, signorine e signorelli, / dopo questi fatti e fattarelli, / il gioco deve avere un senzo, / e ora che ci penso, / ve lo dico di botto / inquattro e quattrotto. / Quando companatico lappetito, / prende sapore anche linsipido. / E quando non c niente di che mangiarsi, / beato chi conosce larte dellarrangiarsi.(I due rimangono a terra svenuti, mentre Pietro e Giulia, a braccio, escono ridendo e sventolando il foglietto che aveva scritto il maresciallo).

FINE

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