Regalo di nozze

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Regalo di nozze

Valerio Di Piramo

Commedia in due atti

Personaggi

5 donne e 3 uomini

Vincenzo Martini,        capofamiglia;

Adriana,                       sua moglie;

Laura,                          figlia maggiore;

Erika,                            figlia minore;

Rita,                             amica delle figlie;

Ilaria,                            amica delle figlie;

Oscar,                          ex fidanzato di Laura;

                            Atso,                                    monaco tibetano.                                

Sabato mattina; salotto elegante in casa Martini, ma un po’ in disordine, vista l’eccezionalità del caso: Erika, la figlia minore, è in procinto di sposarsi quella stessa mattina, e quindi tutta l’azione sarà segnata da frenesia estrema. Necessario un telefono. Tre le entrate in scena: sul fondo, verso l’esterno, a destra (vista pubblico) verso le camere, a sinistra verso la cucina.

Atto Primo

Scena I

Laura, Adriana, Rita,Vincenzo.

All’aprirsi del sipario Laura è intenta a truccarsi; sul tavolo davanti a lei tre o quattro trousse di trucchi aperte, col contenuto sparpagliato in modo disordinato. Entrerà Adriana, ma per tutto il colloquio Laura continuerà a truccarsi, come se la cosa non la riguardasse minimamente.

Adriana         Entra da destra, in fretta Laura, hai visto la mia trousse per i trucchi? Non riesco a trovarla…santo cielo, è così tardi! Passa davanti al tavolo ed esce da sinistra, per rientrare dopo cinque o sei secondi Non è neppure in cucina…già, e perché dovrebbe essere in cucina? Il suo posto è… vede la sua trousse aperta sul tavolo davanti a Laura, col contenuto completamente sparpagliato; indicando col dito LAURA! CHE COS’E’ QUELLA?

Laura             Una trousse.

Adriana         La mia trousse?

Laura             La tua trousse.

Adriana         Che ci fa su questo tavolo?

Laura             Mi serviva il viola.

Adriana         Non potevi usare il tuo, di viola?

Laura             Finito.

Adriana         E perché non me l’hai chiesto?

Laura             Non c’eri.

Adriana         NON C’ERO? MA COME NON C’ERO! SE SONO SEMPRE STATA DI LA’!

Laura             Appunto, non c’eri. Eri di là.

Rita                Entra da destra Laura, hai per caso un po’ di viola?

Laura             Serve a me.

Adriana         Laura, mi spiace ricordartelo, ma tra meno di due ore tua sorella si sposa; quindi, cara la mia figliola, sarebbe meglio che tu dessi a Rita il viola, così potrà finire di truccare Erika. Anche perché quel viola è il mio viola!

Laura             Spingendo in malo modo i colori verso Rita E va bene, tieni… ma quando hai fatto riportamelo, così finisco di truccarmi anch’io…con stizza O forse oggi deve essere bella solamente la sposa?

Rita                Madonnina mia santa, come sei irritabile!

Adriana         Spingendo Rita verso destra Vai, Rita, vai… e cercate di fare un bel lavoro…

Rita                Non preoccuparti…Ilaria quando trucca è un vero portento…non dimenticare che è la truccatrice ufficiale della sua compagnia teatrale…Esce da destra

Adriana         Cercando di riordinare la sua trousse Vado a finire di prepararmi…hai per caso visto papà?

Laura             Sì.

Adriana         Dopo un po’ di silenzio. Ecco. Ma sì cosa? Sì, e poi?

Laura             Uffa! E’ uscito mezz’ora fa. Vuoi sapere altro?

Adriana         Dopo un bel sospirone per calmarsi Vorrei sapere, se lo sai e se fossi così gentile da dirmelo, dove è andato.

Laura             Ha detto che faceva un salto da Mario per vedere se è pronta la macchina.

Adriana         Ma certo che è pronta! Figuriamoci, Mario tiene più alla Mercedes che a sua madre…E poi è così pignolo! Tuo padre è davvero scemo…si perde dietro alle cavolate, quando ci sono cose molto più importanti da fare... Vado su in camera a vedere Erika…e poi comincerò a truccarmi anch’io. A proposito, hai poi saputo se la zia Vanda e lo zio Alfredo verranno al pranzo?

Laura             Non ne ho idea. E se proprio vuoi saperlo non me ne frega un bel niente.

Adriana         Miseria cane come sei irritabile!

Laura             Questo l’ha già detto la Rita…cerca almeno di essere un po’ originale!

Adriana         Non capisco perché cerchi sempre il modo di litigare con tutti…ma si può sapere con chi ce l’hai?

Laura             NO! NON SI PUO’ SAPERE! E FALLA FINITA DI VOLERE A TUTTI I COSTI INDAGARE SULLA MIA VITA! SONO MAGGIORENNE GIA’ DA DIVERSI ANNI, E FACCIO QUELLO CHE MI PARE! Si alza stizzita ed esce da sinistra; nello stesso momento dal fondo entra Vincenzo

Scena II

Adriana, Vincenzo, Ilaria

Vincenzo      Mi sono perso qualcosa?

Adriana         Ora non ti ci mettere anche tu…c’è già tanto di quel nervosismo…

Vincenzo      E perché amore? Il giorno che si sposa mia figlia minore non dovrebbe essere un giorno di gioia e non dovrebbero suonare le campane?

Adriana         Tesoro, è proprio questo il problema.

Vincenzo      Le campane?

Adriana         No, che tua figlia sia la minore. Laura non riesce a digerire questo fatto.

Vincenzo      Sarà meglio che se ne faccia una ragione. Bisognerà farle intendere che Erika è minore perché è nata sei anni dopo.

Adriana         Ma insomma, chi ho sposato io, lo scemo del villaggio? Ma è possibile che tu non capisca mai nulla? A Laura non va giù che la prima a sposarsi sia sua sorella…e poi, dopo quella storia con Oscar finita male…erano quasi tre anni che convivevano…

Vincenzo      ‘Azzo! Certo che voi donne siete davvero strane, eh?

Adriana         E non dire quella parola!

Vincenzo      Scusami amore, è un riflesso incondizionato…lo sai che non lo faccio apposta…

Adriana         Io lo so, ma la gente no. Ti rendi conto di che figura abbiamo fatto ieri quando è venuto lo zio prete a portare il regalo? E tu, quella parola… l’avrai ripetuta almeno tre volte!

Vincenzo      Quattro. Mi dispiace, Adriana…ti prometto che cercherò di controllarmi…devi ammettere però che anche tuo zio non ha fatto una gran figura…il regalo…

Adriana         Pover’uomo, è già tanto se si è ricordato…

Vincenzo      POVER’UOMO? Ma stiamo parlando della stessa persona? Di quel tuo zio prete, fratello della tua povera mamma, che possiede tre appartamenti e due negozi in centro? Di lui stiamo parlando?

Adriana         Che c’entra! Tu e la tua mania di prendere le misure a tutti! Ognuno fa quel che può, a seconda delle sue possibilità.

Vincenzo      Quel che può? Figuriamoci se non avesse potuto! Ma ti rendi conto? Ha dato una busta a Erika con venti euro dentro! Dico, venti euro! AZZO!

Adriana         VINCENZO!

Vincenzo      Eh no cara mia, quando ci vuole ci vuole…praticamente ha fatto l’elemosina a tua figlia…già…fa parte della tua famiglia, quindi cosa ci si poteva aspettare?

Adriana         COSA HAI DETTO? LA MIA FAMIGLIA?!? E ALLORA TUA SORELLA? TUA SORELLA, QUELLA CIALTRONA, CHE HA MANDATO A DIRE CHE NON VIENE AL MATRIMONIO ALTRIMENTI SI COMMUOVE? E COSI’ NON HA FATTO NEANCHE UNO STRACCIO DI REGALO A ERIKA!

Vincenzo      AH SI’? E TUO FRATELLO AMILCARE? QUELLO E’ SOLO BUONO A FARE LE CORNA A SUA MOGLIE! Ilaria entra da destra e resta un attimo basita dalla litigata dei due

Ilaria               Scusate, non volevo disturbare…

Adriana         Tranquilla Ilaria, tranquilla…noi quando parliamo abbiamo il vizio di alzare un po’ la voce…cercavi qualcuno?

Ilaria               Sì, ma…Laura è andata via? Avevo bisogno di altri colori per finire di truccare Erika.

Adriana         Quello che c’è è tutto qui sul tavolo…prendi pure ciò di cui hai bisogno.

Ilaria               Allora vediamo…ecco, il rosa pallido…e un po’ di celeste…grazie, ora vado a finire.

Adriana         Sorridente Vai cara, vai…mentre Ilaria esce da destra …e cercate di non fare stancare troppo la mia povera bambina…è così delicata! Continuando la conversazione di prima CHE COSA C’ENTRA MIO FRATELLO AMILCARE?

Vincenzo      TUO FRATELLO C’ENTRA SEMPRE! QUEL VAGABONDO! TE LO RICORDI QUANDO MI CHIESE TRECENTO EURO IN PRESTITO? CREDI CHE ME LI ABBIA RESTITUITI?

Adriana         E PERCHE’ GLIELI HAI DATI? BEL MARITO AFFARISTA CHE MI RITROVO! EPPURE LO SAI COM’E’ AMILCARE!

Vincenzo      MA SEI SCEMA? TUO FRATELLO NON MI RENDE I SOLDI E LA COLPA E’ MIA?

Adriana         E TUO FRATELLO LUIGI ALLORA? A QUELLO SI’ CHE GLI MANCAVA UNA ROTELLA!

Vincenzo      E PERCHE’? SENTIAMO, PERCHE’?

Adriana         PERCHE’? TI SEMBRA NORMALE UNO CHE LASCIA IL SUO IMPIEGO IN BANCA E SPARISCE IN ASIA? E NON FA PIU’ AVERE NOTIZIE DI SE’? TI PARE NORMALE?

Vincenzo      CHE C’ENTRA LUIGI, ADESSO! SONO PASSATI PIU’ DI TRENT’ANNI…E POI COME FAI A GIUDICARLO SE LO CONOSCI APPENA?

Adriana         LO CONOSCO QUANTO BASTA PER CAPIRE CHE NELLA TUA FAMIGLIA CI DEVE ESSERE STATA UNA EPIDEMIA DI NEURONI!

Vincenzo      AZZO! ORA STAI DAVVERO ESAGERANDO!

Adriana         E NON DIRE QUELLA PAROLA!

Vincenzo      AZZO AZZO E AZZO! Suonano alla porta; Suonano…chi potrà essere?

Adriana         Forse la polizia che ti viene ad arrestare per schiamazzi diurni!

Vincenzo      Io? E te allora?

Adriana         Insomma, se vai ad aprire forse lo scopriremo.

Vincenzo      Uffa!  Va ad aprire la porta d'ingresso

Scena III

Adriana, Vincenzo, Anso.

Entra Anso. Ricorda un monaco tibetano, o calvo o con i capelli molto corti, con una tunica arancione; ha un tascapane a tracolla, e in mano una scatola di medie dimensioni, rincartata a regalo. Sarà sempre sorridente.

Vincenzo      Al pubblico Ecco, ora mancava solo questo…Al monaco Ascolti brav’uomo, io non so a quale setta religiosa appartenga, ma è capitato davvero nella mattinata sbagliata… se potesse tornare, diciamo, tra un paio di giorni… Il monaco continua a guardarlo sorridendo, porgendogli il pacco Ecco, allora, forse non mi sono spiegato bene. Non m’interessa il contenuto di quel pacco…Ah, ho capito, ho capito…Si fruga in tasca, e tira fuori una banconota da cinque euro; gliela porge Ecco, tenga, questo per il disturbo di essere venuto fin qui… Il monaco prende velocemente la banconota e la fa sparire nel tascapane che porta a tracolla. Via, allora arrivederci… Il monaco continua a guardarlo sorridendo, sempre porgendo il pacco… Vincenzo comincia a perdere la pazienza Mi ascolti, piccolo asceta arancione: o se ne va da solo o sarò costretto a buttarla fuori a calci…HA CAPITO?

Adriana         Vincenzo! Prendi quel pacco e falla finita! Dopotutto l’hai anche pagato…

Vincenzo      Prende il pacco Dia qua. C’è un biglietto, infilato nel nastro…Senta, monaco, questo è per me? Lo devo leggere? Il monaco annuisce sorridendo; Vincenzo apre il biglietto.

Adriana         Allora? Che aspetti?

Vincenzo      Scorrendo il biglietto O mamma mia… non ci posso credere…ma dai! Ma te pensa…è anche firmato!

Adriana         Allora? Posso sapere qualcosa anch’io?

Vincenzo      Incredibile. E’ incredibile. Ne stavamo parlando ora…Non indovinerai mai chi ha scritto questo biglietto!

Adriana         Il Dalai Lama?

Vincenzo      Macchè Dalai Lama! Luigi! Mio fratello Luigi!

Adriana                     Luigi? Quello con i neuroni moribondi che andò in Asia? Accidenti, e che dice?

Vincenzo      Leggendo  “Caro Vincenzo, non mi chiedere come, ma ho saputo due giorni fa che mia nipote (che io non ho ancora conosciuto) si dovrebbe sposare questa mattina. Uso il condizionale per una ragione ben precisa, che capirai tra poco più di un’ora. Quindi ho deciso di farle un regalo di nozze che ti porterà tuo nipote. Sì, hai capito bene, quel tipo vestito d’arancione che in questo momento ti sta sorridendo è mio figlio, nato ventotto anni fa da una relazione con un'indigena del Tibet, dove abito tuttora. Parla poco, ma se questo dovesse accadere ascoltalo attentamente, perchè dice delle verità profonde, assolute.

                        Ti prego di ospitarlo un paio di giorni, ma di trattarlo meglio di come trattavi me, brutta carogna che non sei altro che mi rubavi sempre i soldatini e li nascondevi perché non li ritrovassi. Questo sarà probabilmente l’ultimo contatto che avremo, quindi auguro buona vita a te e a quella scimmia di tua moglie, sempre che tu sia riuscito a tenerla con te per tutto questo tempo. “

Adriana         Come…come mi ha chiamato?

Vincenzo      Riguardando il foglio Aspetta che cerco…ehhhh….contatto….ecco qua…”scimmia di tua moglie”.

Adriana         Ma come si permette? Al monaco E tu, cos’hai da guardare con quel sorriso idiota stampato sulla faccia?

Vincenzo      Via, Adriana, non te la prendere con lui…è solo un ragazzo…

Adriana         Ma che ragazzo! Ha ventotto anni! E poi è il figlio di tuo fratello Luigi! Che, guarda caso, MI HA DATO DELLA SCIMMIA!

Vincenzo      Avrei giurato che ti conoscesse meno…

Adriana         VINCENZO!

Vincenzo      Eh! Calmati! Era solo una battuta! E poi le colpe dei padri non possono ricadere sui figli…specie se il figlio è un asceta, uno che dice solo profonde verità…

Adriana         Ti confesso che la cosa mi incuriosisce…non vedo l’ora di sentire finalmente una frase intelligente in questa casa…senta, signor…accidenti, non sappiamo neppure come si chiama…non c’era scritto sul biglietto?

Vincenzo      No.

Adriana         Mamma mia! E ora come si fa?

Vincenzo      Credo che la cosa più semplice sia chiederglielo.

Adriana         Chiedilo tu. A me mette un po’ soggezione…

Vincenzo      Senta…anzi, senti, penso che darsi del “tu” sia la cosa più giusta…credo che sia il momento di fare le presentazioni. Dunque, io sono zio Vincenzo, fratello di tuo padre, e questa è mia moglie Adriana… il monaco continua a guardarli sorridendo. Vorremmo sapere come ti chiami…così, tanto per comunicare… forse non capisci la nostra lingua? Ad Adriana O forse è timido…Il monaco porge la mano verso Vincenzo, come a chiedere qualcosa O questa?

Adriana         Mah, sarà un’usanza del suo paese…prova a dargli qualche euro…

Vincenzo      Frugandosi in tasca e tirando fuori cinque euro Ecco…ho trovato cinque euro…

Atso                Li prende e velocemente li fa sparire nel tascapane; Atso.

Adriana         Ma che fa, dice le parolacce? E’ proprio tuo nipote!

Vincenzo      Allora, nipote mettiamo subito le cose in chiaro: in questa casa le parolacce le posso dire solo io!

Atso                Io…indicandosi Atso.

Adriana         Dai! Non si può chiamare così!

Vincenzo      Allora…tu…ti chiami…Asso?

Atso                No Asso. Atso.

Vincenzo      Capito. Atso.

Asso               Sorridendo sempre di più Sì! Atso! Io Atso!      

Scena IV

Adriana, Vincenzo, Atso, Laura.

Laura                         Rientra da sinistra; scrutando Atso Non ci posso credere! Papà, hai fondato una setta vestita d’arancione che dice le parolacce?

Vincenzo      Laura! Ma che ti viene in mente? Questo è tuo cugino!

Laura             Che cos’è?

Adriana         Tuo cugino…ti ricordi Luigi, quello zio fratello di tuo padre che non hai mai conosciuto?

Laura             E come faccio a ricordarmelo se non l’ho mai conosciuto?

Vincenzo      Ma dai! Se n’è parlato tante di quelle volte…quello che andò in Tibet…

Adriana         …che lavorava in banca, e poi decise di cambiare vita….

Vincenzo      …e che tutti dicevano che pendesse un po’ dall’altra parte perché non era mai stato visto con una donna…

Laura             Va bene, va bene…e allora?

Adriana         L’ha cambiata davvero la vita.

Vincenzo      E non pendeva affatto. Ecco qua. Suo figlio. Tuo cugino.

Laura             Vestito così sembra uno sformato di zucca…e perché dice le parolacce?

Adriana         Non dice le parolacce. E’ semplicemente il suo nome.

Laura             Cosa? Si chiama…

Vincenzo      Atso. Si chiama Atso.

Atso                Io Atso! Io Atso! Atso!

Adriana         E basta! Abbiamo capito!

Laura             Ridendo Atso? Come…come si fa a chiamare una persona Atso?

Vincenzo      Che c’entra! Si vede che in Tibet è un nome normale, come per noi lo è Mario, o Carlo…

Laura             Parla?

Adriana         Sì, ma poco.

Vincenzo      Pare che dica solo profonde verità.

Laura             Ah, ecco. E quel pacchetto?

Adriana         E’ il regalo di nozze di tua sorella.

Laura           Le ha fatto il regalo? Ma se non la conosce nemmeno! Come ha fatto a sapere che si sposa?

Vincenzo      Questo non s’è capito. C’è un biglietto, ma non dice molto. Comunque, già che sei qui, ti spiacerebbe portare il regalo a tua sorella mentre noi facciamo vedere ad Atso la camera degli ospiti?

Laura             Resta qui?!?

Adriana         Solo un paio di giorni. Il tempo di venire al matrimonio e riprendersi dal viaggio. Vieni, …Atso, vieni che ti facciamo vedere la tua camera…Via tutti e tre da destra.

Scena V

Laura, Erika, Ilaria, Rita

Laura                         Prende il pacchetto e lo rigira tra le mani Se ho capito bene quello zio doveva avere una rotella fuori posto… eh sì, questo è certo…per chiamare “Atso” suo figlio… Mah! Chissà cosa ci sarà dentro… scuote il pacchetto, e il campanello che c’è all’interno tintinna O mamma mia!  Ma che cos’è?

Erika              Entra da destra, vestita da sposa, seguita da Ilaria che continua a sistemarle i capelli e da Rita che la fotografa continuamente Laura, hai visto mamma? A Ilaria con un gesto di stizza E smettila! Ma non lo vedi che capelli che ho? Fanno schifo! Sono tutti elettrizzati, e più li tocchi e peggio è!

Ilaria               Ma no, ma no…che dici…ti stanno benissimo…

Rita                Scusa Erika, ti puoi spostare verso destra? Così sei in controluce….

Laura             Mamma mia! Si sposa Grace Kelly!

Erika              Senti Laura, non cominciare con le tue solite battutine sceme perché non è giornata.

Laura             Non è giornata? Accidenti! Ti sposi tra due ore e non è giornata?

Erika              Piuttosto, Oscar non è ancora tornato dall’aeroporto?

Laura             Aeroporto? Che aeroporto? Che Oscar? Il mio Oscar?

Ilaria               Intanto Oscar non mi sembra che sia più di tua proprietà…è andato a prendere Paolo che torna da un viaggio d’affari.

Rita                Continuando a fotografare Spostati, Ilaria, altrimenti non vedo Erika…

Laura             Ma come, lo sposo torna ora da un viaggio? La mattina del matrimonio?

Erika              Eh sì, povero Paolino…quanto lavora! Sono già sei giorni che è all’estero…doveva concludere un affare importante… ma x mi ha detto che da oggi si prende un mese di riposo tutto per noi! E finalmente, dopo il matrimonio, andremo in Canada!

Ilaria               Mamma mia come t’invidio! In Canada…è sempre stato il mio sogno….

Laura             Beh, non resta che sposarti anche a te…a Rita Dai retta, Rita, ma non smetti mai di fare foto?

Rita                            Un giorno mi ringrazierete. E poi, con le macchine digitali non si spende nulla.

Laura             Non ho capito perché è andato proprio Oscar.

Erika              Niente di personale, Laura. E’ andato lui perché è il suo migliore amico. E come sai, anche il suo testimone.

Laura             Lo so. Era già un po’ che te lo volevo dire. Potevi anche risparmiartelo.

Erika              E come facevo? Non l’ho mica deciso io….Vedendo il pacchetto in mano di Laura Che cos’è?

Laura             Un regalo per te.

Erika              E chi l’ha portato?

Laura             Atso.

Erika              LAURA! Ma che dici?

Laura             Semplicemente che questo regalo l’ha portato una persona che si chiama Atso.

Ilaria               Davvero?

Rita                Atso? E chi è?

Laura             Nostro cugino.

Erika              Ma che stai dicendo? Quale cugino?

Laura             Uno vestito d’arancione che è il figlio di nostro zio Luigi che trent’anni fa scappò in Tibet lasciando il suo lavoro in banca. E ora, se non hai altre domande, vado in cucina perché c’è l’acquaio pieno di piatti sporchi da lavare…con intenzione e qualcuno dovrà pur farlo…Via da sinistra

Erika              Avete sentito Avete sentito? L’ammazzerei! Sembra nata per farti sentire in colpa…Ma chi si crede d’ essere? Cenerentola?

Rita                Dai, Erika, cerca di capirla… era già tutto pronto…stavano per sposarsi, lei e Oscar…

Ilaria               Ma di preciso, che cosa andò storto?

Erika              Non lo sa nessuno. Neppure io che sono sua sorella. La versione ufficiale fu “incompatibilità di carattere”. Scuote il pacchetto; suono tintinnante Ma che c’è qui dentro?

Rita                Dai, aprilo…

Erika            Scartandolo Vediamo… Lo scarta completamente e tira fuori un campanellino; Ma che cos’è?

Ilaria               Un campanellino tibetano. Ho visto un servizio alla Tv. Hanno delle proprietà particolari….

Erika              Eh? Che proprietà?

Ilaria               Mah, nel documentario che vidi io si diceva che in Tibet si crede che la persona che lo suona sia costretta a dire la verità.

Erika              La verità? Allora lo dovevano regalare ai politici, mica a noi! Figuriamoci! Bisogna essere davvero scemi per credere a questa sciocchezza! Posa il campanello sul tavolo Andiamo, dai, che devo ancora finire di truccarmi!

Via tutte e tre da destra; due o tre secondi di pausa.   

Scena VI

Vincenzo, Adriana, Oscar

Vincenzo      Entra da destra, seguito da Adriana Secondo te gli è piaciuta la camera?

Adriana         Ma sì che gli è piaciuta! Hai visto com’era stanco? Si è addormentato subito!

Vincenzo      E il letto? Gli è piaciuto il letto?

Adriana         Ma dai! Sicuro!

Vincenzo      E allora perché si è addormentato in un angolo della stanza con le gambe incrociate?

Adriana         Te l’ho già spiegato, benedett’uomo…perché nel Tibet fanno tutti così. E’ l’usanza.

Vincenzo      Ah. L’usanza…Vede il campanello; lo prende E questo che cos’è? Vede anche il pacchetto scartato Guarda, il regalo di zio Luigi!

Adriana         Mio zio prete venti euro, ma anche tuo fratello non è che si sia sforzato poi così tanto…

Vincenzo      Che c’entra! Questo è un oggetto caratteristico del Tibet…chissà…potrebbe essere anche un oggetto di valore….ma suona? Lo agita; mentre il campanello suona dirà la frase seguente, guardando Adriana; finita la frase cesserà di agitare il campanello. Accidenti! Ma lo sai che oggi hai la pelle più avvizzita del solito? Hai delle rughe che ricordano il Gran Canyon!

Adriana         VINCENZO! CHE COSA STAI DICENDO?

Vincenzo      Smettendo di suonare e posando il campanello Perché? Che ho detto?

Adriana         Ascolta, svanitello, se hai intenzione di litigare hai trovata la giornata adatta…

Oscar             Entra dalla porta di fondo Scusate…la porta era aperta…

Adriana         Ciao Oscar… vieni, vieni… ma… non dovevi essere all’aeroporto a prendere Paolo?

Oscar             Infatti. L’aereo è arrivato, ma Paolo non c’era.

Vincenzo      Non c’era? Come sarebbe a dire non c’era?

Oscar             Sarebbe a dire che dalla scaletta dell’aeroplano Paolo non è sceso.

Adriana         O mamma mia! Cosa sarà successo?

Vincenzo      Ora non cominciamo con le tue solite tragedie greche… avrà perso l’aereo e arriverà con quello successivo…

Oscar             Mi sono informato. Il prossimo aereo in arrivo da Londra è tra due ore esatte.

Vincenzo      Addio matrimonio.

Adriana         Da Londra? Che c’entra Londra? Non era in India?

Oscar             Sì, ma la sua linea aerea fa scalo a Londra, quindi…

Vincenzo      Quindi addio matrimonio!

Adriana         VINCENZO! E poi sono io che faccio le tragedie greche! Se arriva col prossimo aereo…dunque guardando l’orologio al polso…il matrimonio è alle undici…facciamo alle undici e mezzo, tanto si ritarda sempre…fa in tempo. Per dodici minuti ma fa in tempo.

Vincenzo      Accidenti! Dodici minuti? Tutto il tempo di darsi una lavatina sotto le ascelle…e forse ha anche il tempo di cambiarsi i calzini e le mutande!

Adriana         VINCENZO!

 

Scena VII

Vincenzo, Adriana, Oscar, Ilaria, Rita.

Ilaria                           Entra da destra Ma urlate sempre in questa casa? Ha detto Erika se Oscar è… ah sei qui! E’ arrivato Paolo?

Oscar             Ecco…veramente…

Adriana         Sì, sì, l’ha lasciato a casa…si starà preparando…vero Oscar?

Oscar             Sì…

Ilaria               Ti è sembrato stanco?

Oscar             Beh, un pochino…

Vincenzo      Con ironia Che vuoi, il viaggio è stato lungo…

Ilaria               Bene. Vado a riferire… Esce da destra.

Oscar             Accidenti! Signora Adriana, ma perché ha detto che Paolo è arrivato?

Adriana         Per far stare tranquilla Erika. Tu non conosci mia figlia…se gli avessi detto la verità avrebbe iniziato a frignare…e si sarebbe rovinato il trucco. E’ molto emotiva, povera piccola…

Vincenzo      Già. Così è tutto a posto e siamo tutti tranquilli…manca solo una cosuccia, un piccolo dettaglio da nulla…

Adriana         Che cosa?

Vincenzo      Lo sposo. Speriamo bene….E poi, insomma Adriana, non ti facevo così bugiarda. Eppure ti dovrei conoscere, dopo trent’anni che stiamo insieme.

Adriana                     Uffa! Come la fai lunga! Non è una bugia. E’ solo un’anticipazione della verità.

Vincenzo      Un’anticipazione della verità?

Adriana         Certamente. Paolo arriverà col prossimo aereo, tutto sarà risolto e questa piccola bugia svanirà come neve al sole.

Oscar             O mamma mia! Mi viene in mente ora che devo passare anche a prendere le fedi!

Adriana         E dove sono?

Oscar                         Dal gioielliere. Siamo rimasti d’accordo che stamani sarei andato a prenderle. Accidenti, il negozio è dalla parte opposta dell’aeroporto! Non farò mai in tempo…

Rita                Entra da destra Oscar, Erika mi ha mandato a chiederti se sai perché Paolo non risponde al cellulare. Ha già provato tre volte a chiamarlo, ma non è raggiungibile.

Oscar             Il cellulare? Ah sì, il cellulare! Forse quando è sceso dall’aereo si è dimenticato di riaccenderlo.

Rita                Bene. Proprio quello che pensavamo. Si avvia verso destra, ma sulla soglia si gira Oscar, Erika vuol sapere anche se ti sei ricordato di prendere le fedi.

Oscar             Se mi sono….le…fedi?!? Ma certo che mi sono ricordato…l’ho ritirate stamani…dille pure che stia tranquilla…

Rita                Bene. Vado a riferire. Esce da destra.

Vincenzo      Accidenti! Tre bugie in due minuti! A voi due Pinocchio vi fa un baffo!

Adriana         Ma smettila! Avete sentito? Non risponde al cellulare!

Vincenzo      E allora?

Adriana         Un demente. Ho sposato un demente. Allora vuol dire che in questo momento Paolo è sull’aereo! E il cellulare l’ha dovuto spengere!

Oscar             E ora come si fa? O vado all’aeroporto o vado a prendere le fedi….

Vincenzo      Va bene, va bene…calma e sangue freddo…a prendere le fedi ci vado io…tu vai all’aeroporto…

Adriana         Spingendolo Vai, Oscar, vai, e fai in fretta….Oscar esce; a Vincenzo E tu cosa aspetti?

Vincenzo      Il nome del gioielliere.

Adriana         Forza! Veloce! Chiedilo a Oscar, che è ancora lì fuori! E torna subito! Lo spinge fuori Santo cielo che giornata!

Scena VIII

Adriana, Atso, Erika, Rita, Ilaria.

Atso                            Entra da destra, sempre sorridente, saluta Adriana con un cenno della testa, poi tranquillamente si dirige verso la parete di sinistra, appoggia le mani e comincia a pregare  AHMMMMMMMMMMMMMMMM…………………….

Adriana         Accidenti, si è già svegliato?

Erika              Entra da destra con un cellulare in mano e vede immediatamente Atso E’ quello il mio nuovo cugino?

Adriana         Proprio lui. Il figlio di zio Luigi, che tu non conosci.

Erika              E che fa, mugola?

Adriana         Credo che stia pregando….tempo fa vidi un documentario che parlava del Tibet, e c’era gente vestita come lui appoggiata al muro che faceva proprio quei versi lì…

Erika              Dai! Troppo forte! Questa la devono vedere…aspetta che chiamo Rita e Ilaria… va sulla porta di destra RITA! ILARIA! VENITE GIU’! C’E’ UNA COSA CHE DOVETE ASSOLUTAMENTE VEDERE!

Atso                Smette immediatamente di mugolare, si gira e va nel centro della stanza; si siede con le gambe incrociate, rivolto al pubblico, con le braccia tese di lato con l’indici ed i pollici disposti in modo da formare due cerchi; sempre sorridente.

Adriana         Ma cos’avrà da ridere?

Rita                Entra da destra, seguita da Ilaria Che succede? Vede Atso Dai! Quello sarebbe…

Erika              Mio cugino Atso.

Atso                Io! Io Atso, io!

Adriana         Va bene, va bene, abbiamo capito, non importa ripeterlo continuamente!

Ilaria               Ma che cos’è, un monaco?

Adriana         Non si sa.

Rita                E non possiamo chiederglielo?

Adriana         Non risponde. E anche se dovesse parlare direbbe solamente profonde verità.

Erika              Dai Rita, fai qualche foto…mi metto qui accanto a lui…non capita spesso che il giorno del matrimonio di qualcuno ci sia un monaco Tibetano in casa!

Rita                Li fotografa da tutte le parti Va bene, va bene…. Sorridete…ecco, bravi…

Atso                Guarda a destra e a sinistra solo girando gli occhi e apre bocca come per parlare; ma poi la richiude e continua a sorridere.

Ilaria               Ha detto qualcosa?

Rita                Io non ho sentito niente.

Erika              Che fa, parla in playback? Atso apre ancora la bocca; stessa scena di prima.

Adriana         Forse ho capito…Erika, prendi cinque euro in quel barattolino sopra il mobile…

Erika              Cinque euro? Perché?

Adriana        Prendili, prendili… Erika va, li prende e li porge ad Adriana, la quale li prende e li dà ad Atso, che li fa sparire velocemente nel tascapane.

Rita                Li ha presi!

Adriana         Certo che li ha presi…vedrete che ora finalmente ci dirà una verità profonda.

Erika              Ma che cos’è, un Juke box?

Atso                Maestro di vita Dalai Lama dice: sii gentile con terra. E ricorda che per quanto tu provi a tirarlo su’, sacco vuoto non in piedi. Lui cadere. Si alza. Traballa. Si avvia verso sinistra; sempre sorridendo Quando si mangia?

Ilaria               E questa sarebbe la profonda verità?

Rita                Poveraccio, forse non ha nemmeno fatto colazione…

Adriana         Vieni con me in cucina che ti preparo qualcosa… si avvia a sinistra seguita da Atso.

Erika              Una cosa è certa: questo non sarà sicuramente un matrimonio come tutti gli altri…via, riproviamo a telefonare a Paolo… compone il numero, poi, con il telefono all’orecchio si avvia verso destra andiamo, mi voglio finire di preparare….esce seguita da Rita Niente, non è raggiungibile…suona un cellulare; Erika guarda il suo.

Ilaria               No, Erika, è il mio…andate pure, vi raggiungo subito…Erika e Rita escono da destra; mentre risponde prende il campanellino in mano Pronto? Ciao Marcella… alle undici, Marcella… ecco, brava, la seconda a destra dopo il parcheggio quello grande…suona il campanellino ma sai che non capisci nulla davvero? Te l’avrò detto cinquanta volte dov’è la chiesa…ma sei dura come un’incudine…e se proprio lo vuoi sapere, sei anche la persona più antipatica che conosca! Smette di suonare il campanellino; ascoltando al telefono Accidenti! Ma perché mi tratti così? Pronto? Pronto Marcella? Ha riattaccato…ma che le è preso? Neanche l’avessi offesa…mah…com’è strana la gente…suona il telefono fisso Ecco, mancava solo il telefono…e ora che faccio? Chiama Telefono! Suona ancora TELEFONO! Va be’, sentiamo chi è…. Alza la cornetta Pronto? Chi? Ciao Paolo! Ma dove sei finito? Ilaria, sono Ilaria! Vuoi Erika? Te la vado a chiam… Sì, ascolto, ascolto…in silenzio, sì…ma aspetta un attimo…non sei a casa? Ah no? E allora dove sei? DOVE?

                        Man mano che passa il tempo Ilaria sarà sempre più sconvolta; si appoggerà dove può, farà fatica a stare in piedi. ODDIO! Butta giù la cornetta e si appoggia con tutte e due le mani al telefono; entra Laura da sinistra;

                         

Scena IX

Ilaria, Laura, Adriana, Rita, Erika, Vincenzo, Atso.

Laura                         Ma questa gente del Tibet non dovrebbe essere moderata in tutto? Ha già mangiato una baguette intera con la nutella e bevute due tazze di … Vede Ilaria Santo cielo, Ilaria, ma che ti succede? Sei bianca come un lenzuolo!

Ilaria               Girando per la stanza Oddio, e ora come si fa?

Laura             Come si fa cosa?

Ilaria               E soprattutto, chi avrà il coraggio di dirglielo?

Laura             Dire che cosa? E a chi? Ilaria! Spiegati una buona volta!

Ilaria               Mamma mia…stavolta non c’è proprio rimedio…che catastrofe!

Laura             Vuoi stare un  po’ ferma? E non essere così pessimista! Ricordati che tutto si aggiusta. Che cosa è successo? Chi era al telefono?

Ilaria               Paolo. Era Paolo.

Laura             Meno male… Che dice?

Ilaria               Dice che non torna più. E’ in Tibet, e ha trovato la sua anima gemella. S’è sposato tre giorni fa con rito buddista con un’americana di New York conosciuta a Bombay.

Laura             CHE COSA?

Ilaria               Dice che non torna più. E’ in Tibet, e ha trovato la sua anima gemella. S’è sposato tre giorni fa con rito buddista…

Laura             HO CAPITO, HO CAPITO, NON SONO MICA SORDA! Ma sei sicura?

Ilaria               Sicurissima. Me l’ ha ripetuto due volte.

Laura             O madonnina mia santa! E ora che si fa? Comincia a girare anche lei per la stanza; entra Adriana da sinistra contemporaneamente a Rita da destra; Rita va verso la cucina, e si fermano tutte e due a guardare Laura e Ilaria che camminano nervosamente per la stanza parlottando a voce bassa.

Adriana         Cosa sta succedendo?

Rita                Sarà un nuovo tipo di ginnastica preventiva per mantenere la linea…in previsione di tutte le calorie che dovremo incamerare col pranzo di nozze…

Laura             Nozze? Quali nozze?

Ilaria               Già, quali nozze?

Adriana         Ma siete diventate sceme? Tra due ore si sposa Erika!

Laura             Difficile.

Ilaria               Anzi, impossibile.

Rita                Ma insomma, ci state un po’ ferme?

Adriana         Perché impossibile?

Laura             Non c’è più lo sposo.

Rita                COSA?

Adriana         INSOMMA, VI VOLETE SPIEGARE UNA BUONA VOLTA? DOV’E’ PAOLO?

Ilaria               Dice che non torna più. E’ in Tibet, e ha trovato la sua anima gemella. S’è sposato tre giorni fa con rito buddista con un’americana di New York conosciuta a Bombay.

Rita                CHE? E tu come lo sai?

Laura             Ha telefonato ora.

Adriana         Ma non è possibile! Avrai capito male…

Ilaria               Due volte. Me l’ha ripetuto due volte.

Adriana         Comincia a girare anche lei per la stanza seguita da Rita; Santo cielo! E ora chi lo dice a Erika?

Rita                E’ così sensibile…bisogna usare tutto il tatto possibile…

Laura             Se volete, vado io.

Adriana         Per carità! Lo conosco, io, il tuo tatto!

Ilaria               Insomma, bisogna decidersi…qualcuno lo dovrà pur dire a Erika.

Rita                Forse possiamo scriverle un biglietto e passarlo sotto la porta della sua camera…

Laura             Brava! Che idea meravigliosa! E cosa ci scriviamo sopra? “Mi dispiace tanto, ma siccome il suo amato fidanzato si è sposato con un’altra donna, per oggi siamo a posto così, provi a ripassare domani?”

Adriana         Laura ha ragione, è un’idea stupida…

Erika              Entrando da destra in completo abito da sposa, pettinata, perfetta. Eccomi qua! Fa un giro su se stessa per fare ammirare il vestito

Tutte               Fermandosi di scatto AH!

Erika              Che succede? Guardate, non è uno schianto questo vestito? Mamma, hai visto se avevo ragione? Ne valeva la pena o no?

Adriana         No…sì…insomma, è proprio bello…

Rita                Che peccato…

Erika              Peccato?

Ilaria                           Sì…no…Rita voleva dire…peccato tenerlo addosso tanto tempo prima della…della…

Adriana         …della cerimonia…si sgualcisce…prende delle pieghe….

Rita                E poi sulle fotografie si vedono tutti i difetti…  

Ilaria               Dai retta, Erika, vallo a togliere…te lo rimetti tra un po’…

Erika              Tra un po’? E quando? Tra un’ora e mezzo mi sposo!

Rita                Eh! Che parola grossa!

Laura             Si fa presto a dire “Mi sposo!”

Erika              Sei diventata matta? Cosa vorresti dire?

Adriana         No, niente niente…lo sai com’è tua sorella…

Rita                Che peccato però…un così bel vestito…

Ilaria               Chissà se lo riprenderanno indietro…

Erika              Indietro? Ah, ho capito! Mi volete fare uno scherzo! E brave, le mie amiche del cuore! Questa è la punizione per non avervi portato a cena per l’addio al nubilato…Accidenti, ma lo sapete che non c’è stato tempo…Paolo è così impulsivo! Mi ha chiesto di sposarlo solo quindici giorni fa…Però avete ragione, me lo merito…e vi prometto che appena io e Paolo torniamo dal Canada vi porterò a cena nel migliore ristorante della città…perché questo è uno scherzo, vero? Vero che è uno scherzo, mamma? Nessuno parla, e tutte abbassano gli occhi. Mamma? Che succede, mamma? C’è forse qualcosa che devo sapere, mamma? Ti prego, mamma, dimmelo…è  successo un incidente, mamma? Dov’è Paolo, mamma?

Adriana         Figlia mia, devi essere forte. A volte la vita ci riserva…

Erika              MAMMA!

Adriana         Va bene, va bene… diglielo tu, Laura.

Laura             E perché io? La telefonata l’ha ricevuta Ilaria!

Erika              ODDIO E’ CASCATO L’AEREO!

Adriana         Ma no, ma che aereo!

Erika              E allora? Pausa INSOMMA, QUALCUNO MI DICA QUALCOSA!

Ilaria               Ho parlato con Paolo al telefono.

Erika              Meno male! Allora sta bene! E’ a casa?

Adriana         No. Prima ho detto una bugia per farti stare tranquilla…lo sai come sei emotiva…ma perché non ti siedi?

Erika              PERCHE’ SONO NERVOSA! E ANCHE PERCHE’ SI SGUALCISCE IL VESTITO! DOV’E’ PAOLO?

Ilaria               Tutto d’un fiato Dice che non torna più. E’ in Tibet, e ha trovato la sua anima gemella. S’è sposato tre giorni fa con rito buddista con un’americana di New York conosciuta a Bombay.

Erika                          Dopo cinque secondi di impassibile silenzio; poi, con voce incolore

Bene. Perché con rito buddista?

Adriana         Ma perché era in Tibet, bambina mia…

Erika              Bene. E perché con un'americana?

Laura             Perché dice che è la sua anima gemella.

Erika                          Bene. Mi vado a togliere il vestito. Si avvia verso destra Anzi, no. Prima vado a mangiare qualcosa. Mi è venuta fame. Esce da sinistra; non appena è uscita le quattro ricominciano a vagare per la stanza.

Rita                O madonnina santa! O madonnina santa! O madonnina santa! O maddon….

Laura             E BASTA RITA, SMETTILA!

Adriana         L’avete visto con che calma ha appreso la notizia?

Ilaria               Quella non era calma. Era lucida follia.

Atso                Entra da sinistra. Di là c’è donna con vestito bianco che guarda muro.

Rita                Guarda un muro?!?

Vincenzo      Entra dal fondo, trionfante Ecco qua le fedi! Visto? Sono stato un fulmine!

Laura             Bravo papà. Riportale dal gioielliere, non servono più a nessuno.

Vincenzo      Cosa stai dicendo? E perché siete tutte qui? E dov’è Erika?

Rita                In cucina.

Vincenzo      In cucina? Come sarebbe a dire in cucina? Cosa ci fa in cucina?

Ilaria               Guarda un muro.

Vincenzo      Guarda un muro? Che cosa vuol dire guarda un muro? E STATE UN PO’ FERME!

Adriana         E TU SMETTILA DI FARE DOMANDE IDIOTE!

Erika              Da sinistra; appena entra, tutte si fermano. Calmissima Dov’è Paolo? Poi, cambiando voce Dice che non torna più. Bene. E’ in Tibet, e ha trovato la sua anima gemella. Bene. S’è sposato tre giorni fa con rito buddista con un’americana di New York conosciuta a Bombay. Bene.

Fa una risata isterica, pazza, si mette il dorso di una mano sulla fronte e sviene, ma le donne fanno in tempo a sorreggerla, dicendo frasi di circostanza, mentre Vincenzo resta in mezzo alla stanza come inebetito; Atso va alla parete.

Atso                           Io prega per Karma di donna vestita di bianco. Si appoggia al muro AHMMMMMMM………………………………………………………………….

Fine atto primo

Atto Secondo

Scena I

Adriana, Laura, Erika

Primo pomeriggio del solito giorno; All’aprirsi del sipario la scena è vuota, ed è tutto in ordine: non c’è più traccia di trousse; il campanellino sarà ancora là  dove era stato lasciato la mattina; naturalmente tutti i personaggi, ad eccezion fatta di Atso, non avranno più i vestiti da cerimonia, ma indosseranno abiti normali.

Adriana         Entra da sinistra; si dirige verso il telefono, prende in mano la cornetta; in quel momento entra da destra Laura; Adriana depone la cornetta.

                        Che fa? Dorme ancora?

Laura             Come un sasso. Russa come un trombone. A chi stavi telefonando?

Adriana         Ho preparato un piatto di spaghetti al ragù a tuo cugino Atso, ed ora è in cucina che mangia. Poi mi è venuto in mente di chiamare Rita e Ilaria. Quando Erika si sveglierà sarebbe meglio che le sue migliori amiche fossero qui con lei.

Laura             Non importa che tu telefoni, mamma…mi hanno chiamato poco fa sul cellulare. Sono già partite da casa, tra poco saranno qui. Dov’è papà?

Adriana         E’ dalle dieci e mezzo che è fuori. Ora sono quasi le due…Poverino! E’ da stamani che è in giro, insieme a Oscar. Hanno dovuto aspettare gli ospiti, rimandarli via, dare spiegazioni, andare a disdire il ristorante…

Laura             Il dottore quando torna?

Adriana         Dice che la fase critica ormai è passata, e di lasciarla dormire. Finché dorme non ci sono problemi.

Laura             Già. Non ci sono problemi. E quando si sveglia? Già è isterica a cose normali…

Adriana         Laura! Prova a metterti nei suoi panni…

Laura             Mamma, ci sono stata nei suoi panni. Oscar e io ci siamo lasciati dopo tre anni di convivenza, ricordi?

Adriana         Sì, va be’, ma non è la stessa cosa…

Laura            Non è la stessa cosa?!?! NON E’ LA STESSA COSA? Certo, Erika poverina è la più piccola, così sensibile…tutti a consolarla…forza, facciamo gara a chi le asciuga più lacrime! Dopotutto ha solamente ventiquattro anni!

Adriana         No, volevo dire…

Laura             Lo so benissimo cosa volevi dire! E l’hai anche detto! Essere abbandonate così, due ore prima di sposare…invece è meglio che la cosa finisca dopo tre anni che stai con una persona…tre anni…milleenovantacinque giorni che ti svegli la mattina con qualcuno accanto…ventiseimila ore a parlare di futuro insieme…centocinquanta week-end al mare…

Adriana         Andando verso di lei e abbracciandola Vieni qui, bambina mia, vieni qui…lo sai che non volevo dire questo…è vero, forse non ti siamo stati troppo vicini quando hai vissuto tutto questo…ma anche tu dovrai riconoscere che eri diventata schiva, trattavi tutti male, rifiutavi ogni forma di aiuto che io e tuo padre avremmo voluto darti…

Laura             Ero così disperata! Ci voleva tanto a capirlo?

Adriana         A me sembra che tu lo sia ancora…dimmi la verità…lo ami sempre?

Laura             Non ho mai cessato un attimo di amarlo. Per me Oscar è tutto. E’ la mia aria, la mia ragione di essere. E sono sicura che anche lui mi ama.

Adriana         E allora, se tu lo ami e lui ti ama, perché vi siete lasciati?

Laura             Vuoi sapere una cosa buffa? Non lo so. E non lo sa neppure lui. Ci siamo trovati a fare sempre le stesse cose, dire sempre le stesse cose…sempre tutto uguale...non abbiamo saputo rinnovare e tenere fresco quel sentimento che ci lega…e  piano piano ci siamo stancati di questa monotonia, e abbiamo deciso di continuare la nostra vita ognuno per la propria strada…

Erika              Entra da destra, visibilmente assonnata, con una vestaglia addosso Ah, siete voi…bene…credo di essermi addormentata un paio di minuti…vado in bagno a lavarmi le mani, e dopo mangerò qualcosa…A proposito, che ci fate tutte e due in casa mia? E Paolo? Dov’è Paolo? E’ già andato al lavoro?

Laura             Casa tua?

Adriana         Pa…Paolo?!?

Erika              Paolo, sì, Paolo, sai quell’uomo che ho sposato?

Laura             Ah, Paolo…sì, sì, è andato al lavoro…

Erika              Bene. Vado in bagno. Esce da destra.

Adriana         O mamma mia! Hai sentito?

Laura             Santo cielo, crede di essersi sposata! E crede che questa sia la sua casa!

Adriana         Ma com’è possibile? Il dottore non aveva detto che poteva succedere una cosa del genere! Lo chiamo subito. Si avvicina al telefono

Laura             Aspetta, mamma, aspetta…può darsi che si tratti di una forma leggera di allucinazione…

Adriana         Leggera? Ma hai sentito cosa ha detto?!?

Laura             Va bene, ma aspettiamo…forse è una cosa passeggera, e tra poco si renderà conto…Si ode un urlo disumano da destra. Visto? E’ già tornata alla realtà!

Erika              Appare sulla porta a destra, con gli occhi sgranati. Mamma!

Adriana         Coraggio figlia mia, coraggio…lo so, è dura…a volte la realtà è così difficile da accettare…

Erika              Toccandosi il dito Mamma, non trovo più la mia fede.

Adriana         La…fede?

Erika              Sì. Mi si deve essere sfilata questa notte…la dovrò fare restringere…vado a vedere se mi è caduta in camera. Esce da destra

Adriana         Si avvicina al telefono Chiamo il dottore. Alza la cornetta.

Scena II

Adriana, Laura, Vincenzo, Oscar, Erika.

Vincenzo      Entra dal fondo Maledetto! Tremila euro, ha voluto! Tremila!

Laura             Chi?

Vincenzo      Il proprietario del ristorante. E ha detto che mi ha trattato bene, e che mi ha fatto pagare solo il prezzo della roba che aveva cucinato per il pranzo di nozze… questa è stata la ciliegina sulla torta. Prima sono andato alla chiesa, e ho aspettato gli ospiti, per avvertirli che il matrimonio era saltato. Naturalmente ho dovuto dire la verità riguardo alla faccenda, anche perché se poi si viene a risapere… Tutti dispiaciuti…e quasi tutti hanno detto che verranno presto a trovarci, così si riprenderanno il loro regalo di nozze!

Adriana         Posando la cornetta del telefono Beh, è una cosa normale…

Laura             Normale un corno! I regali non si devono mai riprendere!

Adriana         Sì, ma questo è un caso particolare…mettiti nei loro panni…

Laura             Va bene. E chi ha dato la busta con i soldi?

Adriana         Riavranno i loro soldi. Non dobbiamo fare la figura degli spilorci.

Vincenzo      Ma ci pensate? Ci costava meno se Erika si sposava! Azzo!

Adriana         Non è il caso di imprecare. Ormai è andata così, e queste sono le conseguenze. Pensiamo piuttosto a quella povera figliola…

Oscar             Entrando dal fondo  Scusate, non riuscivo a trovare un posto per la macchina.   Oggi è sabato, c’è il mercato…ho dovuto parcheggiare vicino al campo sportivo. Come sta Erika?

Adriana         Non troppo bene.

Vincenzo      Non troppo bene? Ma si è svegliata?

Laura             Sì, è sveglia….

Adriana         A proposito, Vincenzo, le fedi ce le hai ancora?

Vincenzo      Sì, sono passato per restituirle, ma il gioielliere era già chiuso…ci andrò in serata.

Adriana         Bene. Vieni con me in bagno, che dobbiamo fare una cosa.

Vincenzo      In bagno? Che c’entra il bagno?

Adriana         Vieni e lo vedrai. Esce da destra trascinando Vincenzo per un braccio.

Oscar             E’ strana tua madre.

Laura             Se devo essere sincera, è da stamani che in questa casa succedono cose strane…prima il cugino monaco, poi il matrimonio che non si fa più, ora Erika che s’è svegliata in questa maniera…

Oscar             Perché? Come si è svegliata Erika?

Laura             E’ convinta di essersi sposata. E che Paolo sia andato al lavoro. E che questa casa sia la loro casa.

Oscar             Povera Erika…Vede il campanellino Quello è il famoso campanellino che viene dal Tibet?

Laura             Sì. Bisognerà restituire anche quello, dopotutto è un regalo.

Oscar             Prendendo il campanellino Deve essere di ottone…o forse di bronzo…suonandolo Mi piacerebbe sapere perché io e te ci siamo lasciati. Siamo proprio scemi! Io ti amo, e scommetto che anche tu mi ami. Smette di suonarlo Bello. Ha anche un bel suono. Che ne dici?

Laura             Visibilmente scossa Oscar?

Oscar             Dimmi Laura.

Laura             Tu…tu mi hai detto…

Oscar             Che il campanellino ha un bel suono. Perché, non è forse vero? Suona ancora il campanellino Accidenti, che voglia che ho di abbracciarti e baciarti! Smette di agitare il campanello Erika! Perché hai gli occhi sgranati come se avessi visto un fantasma?

Laura             Freneticamente Torno subito. Devo chiedere una cosa ad Atso…si avvia verso sinistra Scusa Oscar, non hai mica cinque euro da prestarmi?

Oscar             Cinque euro? Aspetta che guardo…si mette una mano in tasca e tira fuori una banconota da cinque euro Ecco qua…

Laura             Prendendoli Grazie. Esce da sinistra

Oscar             Beh, la situazione è già molto strana, ma qui tutti ci mettono del suo per ingarbugliare ancor di più le cose…

Adriana         Rientrando da destra seguita da Vincenzo Ecco fatto…dov’è Laura?

Oscar             Di là. Ha detto che doveva chiedere una cosa ad Atso.

Vincenzo      Ce li aveva cinque euro?

Oscar             Glieli ho dati io. Ma che c’entrano i cinque euro?

Vincenzo      Ad Adriana Perché abbiamo messa la fede di Erika sul lavandino?

Adriana         Perché io credo che sia questo il modo giusto di comportarsi…almeno finchè non si sveglia da questa sua fantasia… cerca la fede? E noi le facciamo trovare la fede… Assecondiamola, vedrai che presto uscirà da questo finto mondo che si è creata intorno.

Vincenzo      Mah…speriamo che tu abbia ragione…io comunque rimango dell’idea che la miglior cosa da fare sia quella di chiamare un dottore…che so, uno psichiatra…

Adriana         Macché psichiatra! Mancherebbe anche lo psichiatra, adesso!

Erika              Entra da destra Mamma! Papà? Oscar? Ma che ci fate tutti in casa mia?

Vincenzo      Ciao Erika…siamo passati a vedere come stai…

Erika              Come sto? E perché? Ti sembro forse malata?

Vincenzo      No, che c’entra…dicevo per via dello stress…la chiesa, il prete…

Erika              Chiesa? Prete? Papà, ma ti senti bene?

Vincenzo      Ma perché…tu non…non sei sposata?

Erika              Papà! Mi prendi in giro? Certo che lo sono!

Adriana         Ecco…e non ti ricordi la…la chiesa?

Erika              Mamma! Ma che cos’è, uno scherzo? Sembra quasi che vi siate dimenticati che io e Paolo ci siamo sposati con rito buddista!

Adriana         Rito…buddista?

Erika              Mamma, per favore, basta con questa farsa…anzi, ricordati di dare a quel monaco che ci ha sposato…come si chiama…ah sì, ricordati di dare ad Atso il giusto compenso.

Vincenzo      Meno male, almeno su questo punto si risparmia: con cinque euro si sistema la faccenda.

Adriana         Per quanto riguarda la tua fede…

Erika              Fede? Che fede?

Adriana         La fede, l’anello matrimoniale…non l’avevi perduto?

Erika              Perduto? Mamma, ma ti senti bene? Io non ho mai avuto un anello matrimoniale…mi sono sposata con rito buddista!

Vincenzo      Ad Adriana Si è sposata con rito buddista!

Adriana         Già, già, scusami Erika…è che tutte queste emozioni una dietro l’altra…

Erika              Ti capisco mamma, ti capisco…via, vado in bagno a finire di truccarmi…

Adriana         NO!

Erika              Come no!

Adriana         VINCENZO! HAI IL MAL DI PANCIA!

Vincenzo      Eh? Chi, io?!? Realizzando Ah, sì, scusami Erika, ma sono un po’ indisposto…ahi…ahi…vado in bagno…solo un momento, scusami…ahi… Mentre dice la battuta si regge la pancia ed esce da destra.

Erika              Com’è che a papà viene la diarrea a comando?

Adriana         Poverino, è tutto il giorno che gli fa male la pancia… solo che a volte se lo dimentica…

Vincenzo      Rientra da destra, trionfante Eccomi qua! Tutto fatto!

Erika              Tutto fatto? Ma fatto cosa? Sei uscito cinque secondi fa!

Vincenzo      Era un falso allarme.

Erika              Siete davvero strani, voi due…ora posso andare in bagno?

Adriana         Ma certo, piccola mia, vai, vai…. Erika esce da destra; a Vincenzo

                        Allora? L’hai ripresa la fede?

Vincenzo      Certamente.

Scena III

Adriana, Vincenzo, Oscar, Laura, Atso

Oscar             Accidenti! Sembra una cosa seria.

Adriana         No, macché seria…

Vincenzo      Adriana, devi riconoscere che tanto bene non sta…ora ci mancava anche il rito buddista…ma com’è poi questo rito buddista?

Adriana         Beh, abbiamo in casa tuo nipote, che di professione fa il monaco… chiediamolo a lui.

Vincenzo      Già, chiediamolo a lui…prepariamo cinque euro…Si fruga in tasca. Eccoli qua…una bella banconota nuova fiammante.

Oscar             Ma insomma, che cos’è questa storia dei cinque euro?

Laura             Entra da sinistra, seguita da Atso che ha un piatto in mano pieno di sugo e sta facendo la scarpetta con una fetta di pane.

Vincenzo      Ma quanto mangia questo?

Adriana         Ah, eccolo qui…ascolti, signor Atso, le devo chiedere una cosa…

Atso                Tutto ciò che Atso può fare farà. Quello che Atso non può fare non farà. Se Atso saprà risposta a domanda di parente anziana risponderà.

Adriana         ANZIANA UN CORNO!

Atso                Tu chiedi che io rispondo subitissimamente ora.

Vincenzo      Gratis?

Atso                Sì. Finito è il tempo del denaro. Ora inizia epoca di contemplazione mistica e di ricerca di noi stessi medesimi.

Vincenzo      E della scarpetta col sugo…

Adriana                     Ecco…vorrei sapere come si fa a sposarsi con rito buddista…tu ce lo puoi dire?

Atso                Sì che posso. Posa il piatto sul tavolo e si mette seduto in terra con le gambe incrociate, con le braccia aperte e sorridente. Poi con la mano fa il gesto di dare soldi guardando Vincenzo.

Vincenzo                  Ma come…non hai detto che è cominciata l’era della contemplazione mistica?

Atso                Infatti. Ciò essere vero. Ma essere vero anche che campane di Ghiozzon dovere essere cambiate.

Laura             Ghiozzon?

Atso                Sì. Monastero dove vivo con papà mio e sette capre. Le campane ruotanti che suonano fedeli sono incrinate.

Vincenzo      Ho capito, ho capito…Mette in mano a Atso cinque euro che spariscono immediatamente nel tascapane…e ti pareva…

Atso                Ahmmmmmmmm……………………………

Vincenzo      Accidenti! Appena presi i soldi…è proprio un Juke-box!

Oscar             Ma che fa? Mette in moto?

Laura             Zitti, si sta concentrando…

Atso                Rito buddista matrimonio prevede che sposi  legganoHoben e il Jgage, poi qualche minuto di Daimoku. Dopo sposi e testimoni bevono tre sorsi di saké da tre tazze, che saranno le tre esistenze di passato, presente e futuro. Gli invitati faranno gli auguri agli sposi. La cerimonia finisce con lettura di tre pagine del Daimoku. Questo è tutto.

Vincenzo      Ecco. Non ho capito un accidente. Cinque euro buttati via.

Adriana         VINCENZO! Volevi sapere come è il rito buddista? Bene, ora lo sai!…senti, andiamo a rimettere i regali nelle scatole…sono sicura che tra poco gli invitati verranno a riprenderseli. Esce da sinistra seguita da Vincenzo.

Oscar             Io devo fare un salto a comprare il pane, altrimenti mia madre mi ammazza…torno tra poco…ciao Laura.

Laura             Ciao…ma torna, ti aspetto… Oscar esce dal fondo.

Atso                Tu molto innamorata di esso. Ed esso molto innamorato di te stessa medesima.

Laura             Si vede tanto?

Atso                Atso vede. Atso sa. Atso…

Laura             Va bene, va bene, ma dimmi del campanellino.

Atso                Lui avere proprietà di fare dire verità a tutti quelli che non sapere di proprietà.

Laura             Allora di là in cucina avevo capito bene…il campanellino ha effetto solamente su chi non ne conosce le facoltà…e poi chi lo ha suonato non ricorda nulla di quello che ha detto…

Atso                Brava. Proprio così la cosa sta. Tu avere capito. Ora io potere andare in cucina a nutrire mio povero corpo ormai diventato tutto pelle e ossa?

Laura             Aspetta, aspetta…un’ultima domanda. Come facevate tu e lo zio Luigi a sapere del matrimonio di mia sorella?

Atso                Due giorni fa arrivato sposo Paolo in Tibet.

Laura             Paolo?!?!

Atso                Sì, lui era. Aveva con lui una bella americana. Lui detto a noi di matrimonio. Anche papà rimasto sorpreso dopo aver saputo che cosa riguardava sua famiglia.

Laura             Accidenti! Trovare proprio voi, con tutta la gente che c’è nel mondo! Che combinazione!

Atso                No essere combinazione. Essere destino. Tutto è scritto nel grande libro di vita…

Laura             Ma…si sono fermati in Tibet? E di che vivono? Lui fa il rappresentante…

Atso                Non avere più bisogno di lavorare. Americana bionda ricca come miniera di oro. Paolo dice che volere girare mondo…ora Atso potere andare in cucina?

Laura             Sì, vai, vai…Atso esce da sinistra.

Scena IV

Laura, Rita, Ilaria, Erika

Rita                            Entra dal fondo, seguita da Ilaria Ciao Laura…qui fuori abbiamo incontrato Oscar…ci ha detto che Erika non sta troppo bene…

Ilaria               …che ha le allucinazioni, e che pensa di essere sposata.

Rita                Povera Erika! Essere abbandonata così…

Ilaria               …due ore prima del matrimonio…

Rita                …non ha retto. La sua testa non ha retto.

Ilaria               A proposito di abbandoni…insinuante che facevate qui da soli tu e Oscar?

Laura             Non è una cosa che ti riguarda.

Rita                Eh! Che caratterino!

Ilaria               Era solo per chiedere…

Rita                …informarsi e magari aiutare…

Laura             Sentite, voi due, mettiamo subito le cose in chiaro: siete amiche di Erika, non mie. Per oggi il vostro ruolo è quello di consolare Erika. Quindi se volete portare a termine la vostra opera di dame di carità prodighe di consigli e commozione siete pregate di andare in camera con lei e piangere quante più lacrime potete.

Ilaria               Ma no, Laura, io volevo solo… Entra Erika da destra, completamente vestita da sposa. O SANTO CIELO!

Erika              Rita, Ilaria, finalmente! Ma non dovevate arrivare un’ora fa?

Ilaria               Sì…no…ma che …che stai facendo con quel vestito addosso?

Erika              Ilaria, ma sei scema? Sembra che tu non abbia mai visto un abito da sposa! Come sarebbe a dire che sto facendo? Ti sei dimenticata che alle cinque in punto di oggi pomeriggio prendo marito?

Rita                Prendi…marito?

Erika              Prendo marito, sì!

Laura             Ma non dovevi sposare stamani?

Erika              Dai, Laura, non mi prendere in giro! Ma se sei stata proprio tu a dirmi che Paolo aveva perso l’aereo e avrebbe preso quello successivo, e quindi che il matrimonio sarebbe stato rimandato ad oggi pomeriggio!

Laura             Alle cinque.

Erika              Appunto, alle cinque. Spero almeno che qualcuno si sia presa la briga di avvertire il prete, il ristorante e gli invitati…

Laura             Sì, stai tranquilla, l’ha fatto papà.

Erika              Bene. Ilaria, hai portato la trousse per i trucchi?

Ilaria               La…trousse?

Erika              LA TROUSSE, SI’! Con cosa mi dovrei truccare, con del sughero bruciato? Ma che avete tutte, oggi?

Laura             Dando una gomitata a Ilaria. Sicuro che l’ha portata…vero che l’hai portata?

Ilaria               Sì, certo, certo…

Erika              E tu Rita dove hai messo la macchina fotografica? Lo sai che voglio che questo giorno sia immortalato in ogni suo attimo…figuriamoci…il giorno più bello della vita di una donna…foto, voglio tante foto, milioni di foto, miliardi di foto! Non voglio che vada perduto nemmeno un secondo di questa meravigliosa esperienza.

Rita                Sì…l’ho qui nella borsetta…Me la porto sempre dietro…

Erika              Un’altra cosa. Le fedi chi le doveva passare a prendere?

Laura             Oscar…le ha ritirate stamani…

Erika              Bene, allora è tutto a posto. Ci tengo molto a quelle fedi…dietro c’è incisa la data del giorno più bello della mia vita, e cioè di oggi…Allora vi aspetto in camera. Ilaria, ti dovrai mettere d’impegno, perché il trucco di stamani non esiste quasi più…ah, fatemi un favore, telefonate alla parrucchiera e ditele che venga a sistemarmi i capelli. Ormai la pettinatura è quasi andata…. esce da destra.

Rita                O madonnina santa! Non credevo che fosse così grave…

Ilaria               Ma non sarà meglio chiamare un medico?

Laura             Macché medico! Forza, forza, andate da lei…Ilaria, nel mobile del bagno sopra il lavandino c’è la mia trousse, prendi quella…e tu Rita fotografala a più non posso. Dobbiamo assecondarla, vedrete che presto ritornerà in sè.

Rita                O madonnina santa, io ho paura…

Ilaria               Mah, ti confesso che anch’io non sono tanto tranquilla…continuo a dire che sarebbe meglio chiamare un medico.

Laura             Ma che razza di persone siete? Erika è o non è la vostra migliore amica? E vorreste abbandonarla proprio ora che ha bisogno di voi? Ma brave!

Rita                Ilaria, Laura ha ragione. Volenti o nolenti dobbiamo aiutarla. Forza, andiamo. La prende per un braccio ed escono tutte e due da destra.

Scena V

Laura, Vincenzo, Adriana, Rita, Ilaria.

Vincenzo      Entra da sinistra Laura, andresti per favore ad aiutare tua madre? Sta rimettendo tutti i regali nelle scatole, per restituirli ai legittimi proprietari… ha detto che io non so fare niente, e che le servirebbe una donna…

Laura             Sì papà, ora vado, ma volevo farti una domanda.

Vincenzo      Una domanda? Ma certo, Laura, chiedi pure…

 Laura            Volevo sapere cosa pensi di questa faccenda. Ma sinceramente, senza falsi buonismi.

Vincenzo      Cosa penso? Penso che la vita è bella perché è varia, e che ognuno abbia diritto di scegliersi la strada che più gli aggrada. Ecco cosa penso.

Laura           Quindi non ce l’hai con Paolo che ha abbandonato tua figlia proprio alla vigilia delle nozze?

Vincenzo      Con Paolo? E perché dovrei avercela con Paolo? Ha trovato l’amore, pare un’americana… è un bravo ragazzo con la testa sulle spalle che ha sempre saputo cosa vuole dalla vita…spero che questa volta abbia fatto la scelta giusta…

Laura             Bene. Tu sei quello che si dice uno spirito nobile…chiunque altro lo avrebbe mandato a quel paese…

Vincenzo      Ma via! Sono cose che succedono…bisogna prenderle con calma e pacatezza…non sono questi i veri problemi della vita…

Laura             Mi fai un favore, papà? Mi passeresti quel campanellino? Voglio sentire che suono ha.

Vincenzo      Subito… prende il campanellino Ecco qua. Lo scuote, e continuerà a farlo per tutta la durata della frase seguente Accidenti a te, Paolo…ma guarda che razza di casino hai combinato per una zoccola d’oltre oceano! Smette di suonare Hai sentito che bel suono tintinnante che ha?

Laura             Ho sentito, ho sentito…

Vincenzo      Scuote ancora il campanellino Ti venisse la diarrea fulminante e perpetua! Smette di scuoterlo Tieni. Lo porge a Laura, che lo prende e lo mette sul tavolo. Beh? Che fai, non lo provi?

Laura             Dopo, papà, dopo…

Vincenzo      Macchè dopo! Prova a scuoterlo…secondo me quell’oggetto ha qualche proprietà nascosta…

Laura             Che vorresti dire, papà?

Vincenzo      Che dopo averlo scosso uno si sente più sereno, più leggero…è come…è come se si fosse sfogato, ecco.

Adriana         Entra da sinistra Laura, per favore, mi verresti a dare una mano con i regali? Non riesco a ricordare quali sono le scatole…e tu, Vincenzo, invece di stare lì impalato come un baccalà, vai a vedere se Erika ha bisogno di niente…

Laura             Non importa, papà, sono arrivate Rita e Ilaria…in quanto ad Erika…è cambiato ancora lo scenario.

Adriana         Cambiato lo scenario? Cosa vuol dire cambiato lo scenario?

Laura             Vuol dire che Erika non crede più di essere sposata.

Vincenzo      Meno male! Finalmente una buona notizia!

Laura             Aspetta papà, aspetta…quando voi due eravate di là è scesa Erika completamente vestita da sposa.

Adriana         O mamma mia!

Laura             Crede di doversi sposare oggi pomeriggio alle cinque. Si sta preparando. Ilaria la trucca, Rita la fotografa. Insomma, tutto come stamani.

Vincenzo      A questo punto non c’è altro da fare. Bisogna chiamare il dottore.

Adriana         Sì, lo credo anch’io.

Si ode un urlo fortissimo di Erika. Si sente calpestio di piedi provenire da destra, ed entra a corsa Rita seguita da Ilaria.

Rita                O madonnina mia santa!

Ilaria               Mamma mia che paura!

Laura             Cos’è successo?

Rita                Erika…Erika…

Adriana         Erika cosa?

Vincenzo      Insomma, vi volete spiegare?

Ilaria               Mentre la stavo truccando ha cambiato espressione, mi ha guardata con due occhi cattivi, ma così cattivi!

Laura             Dai, continua!

Ilaria               E poi mi ha detto: “ Perché sono vestita di bianco invece che di nero?”

Rita                Ed io gli ho risposto “Ma perché ti sposi, Erika cara!”

Adriana         E lei?

Ilaria               Ha detto: “ E con chi mi sposo?” e io : “Come con chi ti sposi! Ma ti sposi con Paolo, non ricordi?”

Vincenzo      E lei?

Rita                Ha gettato un urlo disumano….

Adriana         Abbiamo sentito…

Ilaria               Ha preso la trousse e me l’ha tirata dietro…

Rita                …poi ha cominciato a rincorrerci per tutta la camera…

Ilaria               E noi siamo corse via dalla paura!

Laura             Bell’amiche!

Rita                Insomma, Laura, curatela da sola tua sorella!

Ilaria               Brava Rita, ben detto! Vieni, andiamocene da questa casa…ma guarda che succede a voler fare del bene…

Laura             Sì, andate, andate…amiche come voi è meglio perderle che trovarle…

Ilaria               Non capisco cosa vuoi dire.

Laura             Voglio dire che l’unica ragione per cui siete qui è la curiosità…volete vedere come sta Erika per poi andare a spettegolare a destra e a manca, come faceste quando io e Oscar ci lasciammo.

Rita                Mamma mia, ma come ci consideri? Non siamo così cattive!

Laura             Va bene, va bene…Rita, mi passeresti quel campanellino per favore?

Rita                Certamente Prende il campanellino e lo scuote Non vedo l’ora di dire a tutte le mie amiche che la Erika è diventata matta! Chissà che risate ci faremo! Proprio come l’altra volta con Laura!

Ilaria               RITA! MA COSA STAI DICENDO?

Rita                Fermandosi col campanello Perché? Cosa ho detto?

Laura             Hai detto la verità. E ora, se vi volete togliere dalla mia vista ve ne sarei immensamente grata.

Rita                Ma si può sapere…

Laura             Te lo dico subito. Quello è un campanellino magico, che fa dire la verità a chi lo suona…e tu l’hai detta la verità…

Rita                Io? E cosa avrei detto?

Ilaria               Vieni via, Rita, vieni via… Esce dal fondo seguita da Rita.

Scena VI

Laura, Vincenzo, Adriana, Erika, Atso

Adriana         Campanellino magico? Non è il regalo che ha portato Atso?

Laura             Appunto. Ma niente paura, funziona solamente con chi ignora il suo potere.

                        E ormai noi lo sappiamo, quindi possiamo suonarlo tranquillamente.

Vincenzo      Ecco, mancava solo un campanello magico…bene, ora sono sicuro che è venuto il momento di chiamare il dottore…

Adriana         Va bene, chiamalo. A questo punto…

                        Entra da destra Erika, pallidissima, completamente vestita di nero, con gli occhiali da sole scuri e un fazzoletto in mano.

Laura             ERIKA!

Vincenzo      O mamma mia!

Adriana         Erika! Bambina mia! Erika si butta tra le braccia della madre e piange; naturalmente piagnucola anche Adriana Su su piccola mia, fatti forza!

Erika              Smettendo quasi di colpo di piangere Però è stato un bel funerale, vero mamma?

Adriana         Fu…nerale?

Erika              Sì, lo so, in questi casi si vede tutto come attraverso un vetro opaco…i sentimenti ci coinvolgono, ed è così difficile analizzare ed essere obiettivi… però devo dire che un funerale così non si vedeva da tempo in città…tu papà cosa ne pensi?

Vincenzo      Non so che dire. Chi abbiamo sepolto?

Erika              PAPA’!

Adriana         VINCENZO! MA COME CHI ABBIAMO SEPOLTO! Coso, lì, come si chiama…ora mi sfugge il nome…

Erika              MAMMA! Chissà quanto soffre il povero Paolo a sentire questi discorsi dall’aldilà! Si getta tra le braccia della madre e ricomincia a piangere.

Vincenzo      Ah, Paolo! Sì, mi immagino quanto soffre dall’aldilà dell’oceano con quell’americana!

Laura             Su, Erika, su…

Erika              Quante volte glielo ripetevo…Paolo, cambia lavoro…non mi va che tu vada in giro per il mondo in aereo…non sono tranquilla…avete visto? E’ bastato un guasto da nulla, una vite allentata…tutti quei morti…e anche il mio Paolo non c’è più!

Vincenzo      Cercando di reggere il gioco, e facendosi trascinare Però è stato proprio un bel funerale…

Erika              Vero papà?

Vincenzo      Sì. Con tutta quella gente…

Erika              E sì. Hai visto? C’era anche il generale Buttiglione e la moglie…

Vincenzo      E il sindaco? Hai visto il sindaco?

Erika              Con la fascia tricolore…voleva così bene a Paolo…

Vincenzo      Quando poi la banda ha cominciato a suonare e tutti hanno cominciato a piangere e soffiarsi il naso anche io…

Adriana         VINCENZO!

Vincenzo      Che c’è? Non bisogna assecondare?

Laura             Sì, ma c’è un limite a tutto…

Erika              Ma chi era quella donna? Qualcuno di voi la conosceva?

Adriana         Quale donna?

Erika              Quella con la minigonna gialla…che colore per un funerale…quella con gli occhiali scuri che è scesa dalla Limousine arancione targata New York…

Adriana         Un’americana?

Vincenzo      Una Limousine arancione? Ma non esistono Limousine arancioni!

Erika              Eppure quella era proprio arancione. Me lo ricordo benissimo, anche perché le maniglie erano verdi pisello.

Vincenzo      Senti, Adriana, io telefono al dottore…

Adriana         Ma questa americana che è scesa dalla Limousine ha detto qualcosa?

Erika              No, niente, neanche una parola. Ma che signora, che portamento…mi sembrava che avesse in mano un fazzoletto, anch’esso arancione…mah, chi sa mai chi era…io non credo di averla mai vista…bene, ora vado a togliermi questo vestito di dosso…e poi credo che riposerò un po’…mi sdraio sul letto, ma mi raccomando, se viene qualcuno per le condoglianze chiamatemi…i telegrammi sono arrivati?

Adriana         Eh? Telegrammi? Ah sì, sì, sono di là in cucina…

Erika              E sono tanti?

Vincenzo      Una catasta alta così.

Erika              Bene, li leggerò dopo. Ora sono troppo stanca.

Laura             Vai tranquilla, Erika, se viene qualcuno ti chiamo subito. Erika Esce da destra.

Vincenzo      Ma lo sapete che ho quasi paura di cosa farà la prossima volta? Accidenti! Ma con tutte le famiglie che ci sono al mondo proprio a noi doveva succedere? AZZO!

Atso                Entra da sinistra con un grosso panino in mano Qualcuno chiamato Atso?

Adriana         No, era la solita imprecazione di mio marito…

Vincenzo      O mamma mia! Anche il panino adesso!

Atso                Atso mangia cibo per prepararsi lungo viaggio ritorno.

Laura             Te ne vai?

Atso                Sì. Domani mattina aereo per Tibet.

Adriana         Bene. Vado in camera con Erika. Non sono tranquilla. Esce da destra.

Vincenzo      Atso, vorrei chiederti qualche notizia riguardo a mio fratello Luigi…devo preparare i soldi o rispondi gratis? Attento a quello che dici, altrimenti ti preparo il conto di tutto quello che hai mangiato da stamani a ora.

Atso                Atso risponde gratis. Però di là, perché Atso deve bere, altrimenti tutto cibo dentro stomaco e Atso fa sogni brutti.

Vincenzo      Va bene, andiamo pure in cucina… Atso esce da sinistra seguito da Vincenzo.

Scena VII

Laura, Oscar

Oscar             Rientra dal fondo Ci crederesti? Non ho trovato nemmeno una panetteria aperta. Sono andato al supermercato a prendere un paio di baguette…novità?

Laura             Di tutto. Sta succedendo di tutto. Fai prima a chiedermi che cosa non è successo.

Oscar             E’ peggiorata?

Laura             Poco fa l’abbiamo sotterrato. Abbiamo sotterrato Paolo.

Oscar             Cosa?

Laura             Ma sì, per modo di dire…Erika si è messa nella testa che è morto, e che gli abbiamo fatto il funerale. E siccome ormai è opinione comune che la poveretta deve essere assecondata, abbiamo fatto finta di aver partecipato alle esequie.

Oscar             Ma dai! E ora dov’è?

Laura             A letto. Ha detto che era spossata, e che doveva riposare.

Oscar             Eppure…

Laura             Eppure cosa?

Oscar             Ti ricordi quel trattato di psicologia che mi regalasti l’anno scorso?

Laura             Sì, mi dispiace…

Oscar             Ti dispiace?

Laura             Non ricordi perché te lo regalai?

Oscar                         Al momento mi sfugge…

Laura             Perché un giorno mi facesti perdere la pazienza…ti ricordi? Fu quella volta che andasti a cena con Paolo e Antonio…

Oscar             Già, ora ricordo… e dimenticai che era il nostro anniversario.

Laura             Appunto. Ti regalai quel libro dicendoti che forse lì avresti trovato qualche nozione su come trattare le donne…

Oscar             ...e io mi arrabbiai e lo gettai in cantina….ma non è questo il punto. Ci crederesti? L’ho letto tutto!

Laura             L’hai letto?

Oscar             Fino all’ultima riga. E devo dire che l’ho trovato interessante. Ma non è questo il punto.

Laura             Santo cielo, Oscar, e allora qual è il punto?

Oscar             Il punto è che c’era un capitolo dedicato alla morte, diciamo così, “forzata”.

Laura             Forzata?

Oscar             Sì. Pare che le persone che hanno subito un grosso shock come Erika per tornare alla normalità facciano morire nella loro mente la persona responsabile della situazione…in questo caso Paolo.

Laura             Senti senti…e poi cosa succede?

Oscar             Succede che quella persona non esiste più. Morta. Volatilizzata. E possono finalmente ricominciare una nuova vita.

Laura             L’avessi saputo prima…

Oscar             Prima? Ma è successo tutto oggi!

Laura             Non sto parlando di Erika.

Oscar             No? E allora di… Si ferma, realizzando.            Silenzio. I due non sanno cosa dirsi. Poi ad un tratto tutti e due cominciano a parlare insieme, e questo per due volte, e dopo naturalmente iniziano a ridere.

Scena VIII

Laura, Oscar, Atso, Vincenzo, Erika, Adriana.

Atso                Entra da sinistra seguito da Vincenzo Ah, voi due…voi molto innamorati…

Oscar             Ma che sta dicendo?

Atso                Atso sa. Atso sente. Atso…

Vincenzo      …Atso mangia! E beve, anche! Una bottiglia di Chianti, si è trangugiato!

Atso                Atso da domani digiuno lungo lungo. Almeno sei giorni.

Erika              Entra da destra seguita da Adriana.

Laura             Erika! Ma tu…come stai tu?

Erika              Sto bene, sto bene, non preoccupatevi…

Adriana         Sì, sta bene. Abbiamo parlato a lungo.

Vincenzo      Ma…così? All’improvviso?

Atso                Guarigione non avverte mai. Lei viene, e basta.

Adriana         Finalmente una perla di saggezza!

Vincenzo      Ad Erika Erika, ma com’è successo?

Erika              Semplice, papà. Ho fatto morire Paolo. Nella mia mente, intendo…

Oscar             Visto?

Erika              …e siccome ho ventiquattro anni e tutta la vita davanti…

Adriana         Brava figlia mia, è così che si devono afrrontare le difficoltà della vita!

Atso                Atso pregherà per Karma di cugina Erika.

Vincenzo      Gratis?

Atso                Gratis. E poi Atso tornare in Tibet.

Vincenzo      Nel santuario con le campane incrinate.

Atso                Ghiozzon.

Vincenzo      Appunto, Ghiozzon. Quando hai detto che hai l’aereo?

Atso                Domani mattina. Ore undici. Dopo cena di stasera, spunto di mezzanotte, colazione di alba e merendina di mezza mattinata.

Vincenzo      Accidenti, ma questo non è un uomo, è un inceneritore! Meno male che parte domani! Ah, fammi il piacere, riportati via quel campanellino…non ne voglio stregonerie in questa casa!

Oscar             Campanellino? Stregonerie? Ma mi volete spiegare cosa sta succedendo?

Laura             Devi sapere che quello è un campanellino magico, che fa dire la verità a chi lo suona.

Oscar             Ma dai! Non ci posso credere!

Laura             Ora te lo dimostro Prende il campanellino e lo scuote Oscar, ti amo, e mi dispiace che ci siamo lasciati…ho voglia di abbracciarti, di baciarti… Smette di agitare il campanellino

Oscar             Laura! Sapessi com’è grande quell’appartamento senza di te! Torna con me, ti prego! Si abbracciano.

Vincenzo      No, così non vale! Lei lo sapeva, quindi…

Atso                Dandogli una gomitata Zitto, stupido uomo occidentale con tre metri di lingua! Questo non momento di parlare.

Vincenzo      Ah no?

Atso                No. Questo momento di amore. Sipario.

FINE