REGINE
di
Giacomo Carbone
PERSONAGGI:
Isolde
Cerentola
Giulietta
Mamì
Figlia
Virginio
Diego
Ispettore
Gustavo
Paulo
La storia si svolge in un tempo ed in luoghi imprecisati. Tuttavia i costumi
delle protagoniste dovrebbero risalire preferibilmente ai primi anni del '900,
in modo tale da ancorare le vicende ad un passato tutt'altro che recente.
Le protagoniste, pur essendo delle prostitute, dovrebbero evitare una
recitazione particolarmente eccentrica o volgare.
I° ATTO
La scena è costituita da un unico ambiente, dotato soltanto di un tavolino con
specchio e di una poltroncina, e tappezzato di drappi rosso scuro. In fondo
sulla sinistra un palchetto da teatro, sulla destra una balconata da cortile.
In proscenio completamente di lato una vecchia panchina.
I° SCENA
Buio. Musica dolce e suggestiva, con sottofondo il rumore del mare. Si accende
una luce laterale, ed un lampioncino posto sulla panchina. Entra la Figlia
seguendo il fascio di luce. E' vestita con un cappotto vecchio ed ha una
vecchia valigia. Subito dopo la metà del palco si arresta. Inizia una musica da
fiera. Sul fondo in un cerchio di luce compaiono Isolde e Giulietta con dei
pacchetti in mano, ridono e scherzano. La Figlia si volta a guardarle per un
attimo. Poi va verso la panchina e si stende, addormentandosi. La luce laterale
e quella del lampioncino si spengono
ISOLDE: Quanta roba abbiamo comprato!
GIULIETTA: Non vedo l'ora di indossare il vestito rosa
ISOLDE: E la collana? La collana che hai preso mi fa impazzire
GIULIETTA:Quell'asino di Matteo, voleva estorcermi tutto il denaro
ISOLDE:Alla fine l'hai pagata quattro soldi
GIULIETTA:Ed un battito di ciglia
ISOLDE:Si è fatto tardi. Mamì sarà in pensiero
GIULIETTA: Sei stata due ore a misurare il vestito da sposa
ISOLDE:Mi piaceva tanto sentirmelo addosso.
GIULIETTA:Ancora devi trovare marito e già ti misuri il vestito
ISOLDE: Se è per questo, guardo anche i vestitini dei neonati
GIULIETTA:Oh Signore! Che sorella che mi ritrovo!
ISOLDE:Credi che un giorno riuscirò ad avere dei figli?
GIULIETTA:Perchè ci tieni tanto? Sono così noiosi.
ISOLDE: Come mi piacerebbe!
GIULIETTA:Sogni. Non fai altro che sognare.
ISOLDE: E tu? Non sogni mai?
GIULIETTA Non dei figli però.
ISOLDE:E cosa?
GIULIETTA:Vorrei aprire un ristorante. Avere alle dipendenze due o tre serve. E
stare alla cassa ad aspettare i soldi che arrivano. E contarli. Stare sempre
seduta a contare il denaro.
ISOLDE:Ti basterebbe?
GIULIETTA:No. Vorrei ingrassare. Non avere bisogno d'essere bella.
ISOLDE:E non vuoi sposarti?
GIULIETTA: Sì, con un uomo brutto. E grasso. Che non stia lì a pretendere. Che
lasci ingrassare anche me.
ISOLDE:Sei bella e vuoi diventare brutta, chi ti capisce
GIULIETTA:Non ho detto questo. E poi è soltanto un sogno, in realtà faccio di
tutto per mantenermi splendida. Anche tu dovresti.
ISOLDE:Secondo te Cerentola è bella?
GIULIETTA:Quella lì? E'...è così misera, priva di classe. Anche se fosse bella
nessuno se ne accorgerebbe.
ISOLDE:Per me è bellissima
GIULIETTA:Piace soltanto ai marinai.
Escono.
II° SCENA
Si accende la luce in scena. Cerentola si guarda allo specchio, spazzolandosi i
capelli. Si trucca il viso. Cerentola è carponi, reciterà sempre così, quasi
strisciando, come se fosse invertebrata, fino al II° atto, scena VII. Spesso
salirà sulla sedia, restandoci accovacciata, come un animale. Dietro il
mobiletto, sarà riposta una bottiglia di rum, che Cerentola dovrà bere spesso.
Dovrà essere arrogante, sempre con un atteggiamento provocatorio e
menefreghista.
Entrano Isolde e Giulietta.
GIULIETTA (avventandosi contro Cerentola con estrema violenza) Sgualdrina. Sei
una lurida sgualdrina! (Le spiaccica i trucchi sul viso) Come ti permetti? Vuol
giocare a fare la raffinata, questa piccola troia. Sei buona soltanto per i
marinai. E per prenderlo dai balordi del porto. Ecco che sei.
CERENTOLA: Bastarda!
GIULIETTA (La prende per i capelli, la tira a sè) Tu sei la bastardina di casa.
Chiedi perdono. Ti ho detto mille volte di lasciar stare i miei trucchi. Ladra,
chiedi perdono.
ISOLDE : Basta adesso!
GIULIETTA:Tu di che ti impicci? Me la vedo io con questa qui.
ISOLDE: Giulietta calmati.
CERENTOLA:Calmarsi! Isterica com'è.
GIULIETTA (Le riprende i capelli): Ripetilo. Ripetilo se hai il coraggio
ISOLDE : Ti prego Giuli..
GIULIETTA: Striscia ai miei piedi, vipera. Non meriti niente. Tanto prima o poi
mamì si stancherà di te e ti getterà in mezzo ad una strada.
CERENTOLA: Meglio che restare in questa casa di merda.
GIULIETTA: Sputi nel piatto dove mangi.
CERENTOLA (Le sputa addosso) Fottiti!
GIULIETTA (rimasta immobile, come folgorata):Questa me la paghi. Giuro che me
la paghi. Guardati. Come al solito sei piena di rum. E puzzi Puzzi sempre. Ma
perchè non ti lavi?
CERENTOLA:Vuoi farti una goccio? Ti fa bene ai nervi.
GIULIETTA:Un giorno le sconterai tutte.
ISOLDE (sedendosi):Perchè non provate ad andare d'accordo?
CERENTOLA: Ha iniziato lei.
GIULIETTA:Come va con i tuoi clienti? Preferiscono sempre il culo?
CERENTOLA:E tu duchessa? Come lo fai?
GIULIETTA:Non ne hai idea, tesoro. Roba per palati fini. Non fa per te.
CERENTOLA:Quei ricconi depravati che per farglielo rizzare ci vorrebbe un
argano.
GIULIETTA:Tu non ci riusciresti nemmeno con quello.
ISOLDE:Attente che vi sente Mamì
GIULIETTA: Isolde perchè non ti chiudi in un convento? Che ci fai qui? Sei
fuori posto
ISOLDE: Litigate sempre
CERENTOLA:E tu fai sempre quello che ti dice Giulietta
ISOLDE:Non è vero
GIULIETTA:Vorresti comandare tu?
CERENTOLA:L'hai sottomessa
GIULIETTA:E tu me la sobilli sempre contro
ISOLDE: Adesso mi mettete pure in mezzo
CERENTOLA:Sei troppo buona Isolde. Con questa...
GIULIETTA (avventandosi di nuovo):Dillo. Avanti dillo.
ISOLDE :E poi siamo tutte sorelle!
CERENTOLA:Sorellastre Isolde. Voi per me siete delle sorellastre.
GIULIETTA:Ubriacona....
CERENTOLA: Tu sei astemia vero?
ISOLDE:Dovreste smettere entrambe
GIULIETTA:Non rompere Isolde.
CERENTOLA:Ha ragione, invece
GIULIETTA:Ti sta leccando il culo.
CERENTOLA:Non le lecco il culo, lei è stupenda ed io la amo.
GIULIETTA:Lo dici soltanto per tirartela dalla tua parte.
CERENTOLA:La adoro invece. Ci andrei anche a letto.
GIULIETTA (rivolta a Isolde) Ti fai incantare. Un giorno te ne accorgerai.
ISOLDE:E' solo più sfortunata di noi.
GIULIETTA (ironica): Che pena che mi fa...
CERENTOLA:Isolde non sprecare il fiato con tua sorella. Lei ha il cuore duro,
tutto il contrario del cazzo dei suoi amanti.
GIULIETTA: Mi avete stufato. Vado a salutare Mamì ed a farle vedere quello che
ho comprato. Le racconterò ogni cosa. Non ti illudere.
CERENTOLA:E chi si illude.
ISOLDE:Giulietta, non te la prendere
GIULIETTA:Isolde...tu non sei un angelo. Sei solo una succhiacazzi, come noi
due.
Giulietta esce
III SCENA
ISOLDE:Ti diverti tanto a provocarla?
CERENTOLA:La odio
ISOLDE: Ma lasciala stare. Lo sai che Mamì ascolta soltanto lei. Ti conviene
tenertela buona.
CERENTOLA: Ormai è troppo tardi per farmela amica.
ISOLDE: Lei vuole che ognuno faccia la sua parte.
CERENTOLA:E stia al proprio posto.
ISOLDE:E' così.
CERENTOLA:E tu ci stai sempre
ISOLDE:Sarebbe facile anche per te.
CERENTOLA:Non riesce a godere in modo normale, per questo è sempre
isterica..
ISOLDE:Tu..tu ci riesci?.
CERENTOLA:Certo.
ISOLDE:Anche con i clienti?
CERENTOLA:A volte. Se mi piacciono molto E se ci sanno fare.
ISOLDE:Io soltanto con Diego.
CERENTOLA:Ancora innamorata di lui?
ISOLDE:Ieri ha mandato 12 rose
CERENTOLA:Non le ho viste. Dove le hai messe?
ISOLDE:Mamì le ha buttate. Ha detto che puzzavano di cadavere, che forse le
aveva raccolte in un cimitero
CERENTOLA:Che fesseria. Rose in un cimitero.
ISOLDE:Mamì dice che i militari lo fanno sempre.Per risparmiare.
CERENTOLA: Non lo credo. Diego non è il tipo.
ISOLDE:E' dolcissimo.
CERENTOLA:Un giorno ti porterà via da qui.
ISOLDE:Che non ti senta Mamì. Quella è capace di non farlo entrare più.
CERENTOLA:Non vuole perdere la sua Isa. Il gioellino di casa Mamì.
ISOLDE:Magari lo fossi. La più richiesta è sempre Giulietta, io faccio soltanto
la mia parte.
CERENTOLA: Mi chiedo cosa trovino in Giulietta i clienti.
ISOLDE: E' per come si aggiusta. Gli accessori che usa. E' così spregiudicata.
CERENTOLA:La immagino. Mentre usa il frustino a nove code.
ISOLDE:Due sere fa, l'ha voluto il Signor Procuratore. Mi ha raccontato Giuli
che si è fatto frustare fino a sanguinare.
CERENTOLA:E lei ci godeva, vero? Non riesce più a farsi una scopata normale, te
lo dico io.
ISOLDE:Prima lo ha incatenato all'anello del muro. Lui indossava un cappuccio
nero in testa, senza fessure, quasi soffocava.
CERENTOLA:E lei?
ISOLDE:Elengatissima. Come una dama dell'alta società. Mentre lui rantolava e
godeva, gli ha ridotto il culo a brandelli.
CERENTOLA:Che porci.
ISOLDE:E' così che ottiene successo.
CERENTOLA:Come quando piscia in testa al Notaio Oliveira.
ISOLDE:Quello poi!Una volta l'ha chiesto anche a me... non mi veniva...
CERENTOLA:I miei clienti certe cose neppure le sognano.
ISOLDE:sono sicura che saresti bravissima. E poi sei la più bella di tutte,
ancora non ti fai apprezzare, ma sento che sta per arrivare il tuo momento.
CERENTOLA: Tua madre e Giulietta mi considerano come una puttana africana. Di
quelle che stanno sulle banchine del porto. Fin da quando ero piccola, e mi
facevano pulire i cessi dopo che i clienti andavano via.
ISOLDE:Non gridare, potrebbero sentirti.
CERENTOLA:E chi se ne importa. Prendo quattro soldi di percentuale. Pensi sia
una vita facile?Ogni sveltina dura sì e no dieci minuti. Mi montano sopra 15 o
20 caproni a sera., e faccio la fame. Sono ancora giovane, ma se continua così
tra due o tre anni chi mi vorrà più? Mi stanno squartando. Perderò il lavoro
ISOLDE: Ma no, vedrai che le cose si aggiusteranno.
CERENTOLA:Fai presto a parlare, hai Mamì che ti protegge. Io non ho santi in
Paradiso. Sai bene la crisi che c'è, tutti vogliono fare questo mestiere e le
case vanno fallendo. Siamo troppe e nessuno ha più voglia di scopare.
ISOLDE:Credi che io sia contenta? Mi sento così stanca di questa vita. Devo
sorridere sempre. Anche se non ho voglia. E risultare simpatica. Odio risultare
simpatica, eppure ci riesco sempre. Sono amabile perchè non ho altri mezzi per
conquistare gli altri. Ma vorrei esser odiosa.
CERENTOLA:Una puttana antipatica non ha mai fatto carriera
ISOLDE:Non posso dire quello che penso veramente. Che penso a fare se devo
sempre mentire? A volte ascolto le mie parole, e mi chiedo come possano uscire
dalla bocca se io non le sto pensando. Eppure continuo.
CERENTOLA:Sei una puttana. Funziona così.
ISOLDE:Le puttane non possono pensare?
CERENTOLA:Sì, ma devono parlare d'altro.
ISOLDE:E devono essere sempre gentili?
CERENTOLA: E' il loro mestiere.
ISOLDE:Beati i dottori o gli avvocati, che possono fare quello che gli pare.
CERENTOLA:Vorresti essere un avvocato?
ISOLDE:La moglie di un avvocato. O la sposa di una grande professore della
medicina. Pensa che delizia, non mentire mai!
CERENTOLA:Invece sei una puttana
ISOLDE:Sono una puttana. Dico bugie come una puttana. Ho un sorriso da puttana
stampato perennemente sulle labbra. Un fottutissimo sorriso buono per ogni cliente.
E scopo come una puttana. Non quando mi va, come le brave donne della società
perbene, ma quando devo.
CERENTOLA:Credi che lì fuori ognuno scopi quando gli va?
ISOLDE: Non lo so. Non lo so. E mi mancano i bambini. Sentirli piangere. Mi
mette allegria il pianto dei bambini.
CERENTOLA: Bè nelle case rosse, l'unica cosa che non senti sono i bambini.
ISOLDE:Pensa che prima che mia madre sposasse tuo padre, vivevamo in un
villaggio di pescatori. Io ero ancora piccola per questo mestiere, e lavoravo come
balia dei figli di quelle che avevano i banchi al mercato. Erano bellissimi,
piangevano sempre, ed io li adoravo lo stesso.
CERENTOLA:E poi?
ISOLDE:Poi mamì incontrò tuo padre. Sai come è andata.
CERENTOLA:E' morto così presto.
ISOLDE: E lei ci ha portato tutte qui. Con i soldi ereditati da tuo padre ha
messo su la casa, la manodopera se la trovava già.
CERENTOLA: E' passato così tanto tempo. Che malinconia. Bisogna mettersi a
lavoro.
ISOLDE:Ho una fiacca. Questa mattina sono uscita prestissimo.
CERENTOLA:Come mai?
ISOLDE:Dovevo incontrare Diego, ma non s'è fatto vedere e così sono rientrata
quasi subito.
CERENTOLA:L'avranno trattenuto in caserma.
IV SCENA
Entrano Mamì e Giulietta. Mamì è su una sedia a rotelle. E' paralizzata dalla
vita in giù
MAMI': Allora siamo pronte? Tra un po' si apre.
ISOLDE:Va bene, ora ci prepariamo.
MAMI':Cerentola, batti sempre la fiacca. Oggi dovevi pulire le camere e non lo
hai fatto.
CERENTOLA:Ma se ho spolverato dovunque.
MAMI' (incalzandola con la sedia a rotelle): Non dire fesserie. I mobili sono
pieni di polvere, per non parlare dei pavimenti.
CERENTOLA:Scommetto che te lo ha fatto notare Giulietta
MAMI': Anche i bicchieri, dovrai risciaquarli tutti, sono pieni di manate.
CERENTOLA:Qualcuno si sarà divertito a maneggarli di nuovo.
GIULIETTA:Che vorresti alludere?
CERENTOLA:Invece di maneggiare qualcos'altro.
MAMI':Basta così. Comunque potrai pulire domani, tanto non apriremo.
CERENTOLA:Perchè? E' la festa nazionale delle puttane?
MAMI':Non fare la spiritosa. Si va da Virginio. Cerca una nuova regina per il
suo locale, ci sarà una selezione.
ISOLDE:Una regina?
CERENTOLA:Una nuova regina?
MAMI':Proprio così.
ISOLDE: Ma Greta?
MAMI': Greta è morta. La regina è stata assassinata questa mattina.
ISOLDE:Hanno ucciso la regina?
CERENTOLA:E chi è stato?
MAMI':E che volete che ne sappia? Virginio cerca una sostituta. La bella
stagione è alle porte e non può rimanere senza regina. Ci sarà la migliore
merce della regione. Per te (rivolta ad Isolde) e Giulietta è un'occasione
irripetibile.
GIULIETTA:Tutte vorrebbero lavorare come regina nella casa di Virginio.
ISOLDE:A me andrebbe bene anche un posto da precaria.
GIULIETTA:Guarda che da Virginio le precarie vengono cambiate continuamente.
Guadagni, ma dopo due mesi devi cercarti un'altra casa.
ISOLDE Ma ti prendono subito ovunque. Una che ha lavorato con Virginio non ha
certo difficoltà a farsi assumere.
MAMI':Certo che sì, ma essere la regina di Virginio è diverso. Vuol dire essere
la migliore di tutto lo stato. Il prodotto più raffinato nella casa più
prestigiosa che esiste. Tutti sono disposti a pagare qualsiasi cifra per
andarci a letto. Virginio garantisce la massima qualità possibile, ma si fa
pagare, e paga. La regina se ci sa fare dura in carica anche quattro anni,
guadagnando tanto di quel denaro che quando smette può ritirarsi a vita
privata., a fare la signora.
GIULIETTA: Ma diventarci è difficilissimo.
ISOLDE:La selezione è aperta a tutte, vero?
MAMI':Certo. E voi parteciperete. Cerentola rimarrai qui, e ne approfitterai
per pulire tutta la casa. E' inutile che tu venga alla selezione. Virginio
vuole soltanto ragazze di classe.
CERENTOLA:Puttane di sangue blu?
GIULIETTA:Eccola che sputa veleno un'altra volta.
ISOLDE:Ma come...
MAMI':Tu non intrometterti.
ISOLDE:Ma lei ha diritto come tutte!
MAMI':Le riderebbero dietro.
ISOLDE:Non è giusto
MAMI':Tanto non avrebbe la minima possibilità di vittoria.
ISOLDE:Perchè noi invece..
GIULIETTA:Parla per te.
V SCENA
Entrano l'Ispettore e l'agente Paulo
ISPETTORE:E' permesso?
MAMI':Oh! Ispettore. Che piacere. Ragazze salutate l'Ispettore.
GIULIETTA ed ISOLDE:Buongiorno Ispettore
CERENTOLA:Agente Paulo
PAULO: Signorina
ISPETTORE:Vi conoscete?
PAULO:Di vista. Durante un controllo
CERENTOLA:Approfondito
ISPETTORE:Prego?
CERENTOLA:Il controllo dico. Fu molto approfondito.
MAMI':Cerentola non interessa. Ispettore vuole della menta?
ISPETTORE:No, siamo in servizio. Non possiamo accettare.
MAMI':Se vuole passare quanto stacca. Noi siamo sempre qui, anche se i miei
informatori dicono che lei preferisce la casa di Virginio.
ISPETTORE:Che vuoi, Virginio è..è il massimo. Sempre ragazze nuove, qualcuna
anche vergine. E poi la raffinatezza, il lusso che c'è. Io amo il lusso.
CERENTOLA:Soprattutto se è gratis.
ISPETTORE:Come?
CERENTOLA:Niente. Niente.
MAMI': La lasci perdere. Ha la lingua troppo lunga.
ISPETTORE:Hai detto gratis?
CERENTOLA: L'ho detto.
ISPETTORE:E perchè dovrei pagare? Lo sai che tu lavori, che voi tutte lavorate
grazie a me che ve lo permetto. Potrei farvi chiudere quando voglio. Non
rispettate nessuna norma. Tenete aperto oltre l'orario stabilito. Fate entare
clienti minorenni, corrompete i dottori ai controlli medici, smerciate oppio e
rum di contrabbando, ma io sono buono, e vi faccio campare. E non avrei diritto
ad una scopata gratis?
CERENTOLA:Ed io che ho detto? Gratis.
ISPETTORE:Vuoi essere sbattuta in mezzo ad una strada ragazzina? Anzi, se mi
gira ti chiudo in galera, tanto lo so dove compri il liquore.
MAMI':Ispettore, le assicuro che nel mio locale.....
ISPETTORE:Smettila mamì, che mi prendi per scemo? La tua cagnetta non sa stare
senza. (Prende la bottiglia dalle mani di Cerentola, versando del liquore sui
piedi di lei) Scommetto che se ne spargessi un poco sul pavimento, sarebbe
capace di leccarsela. Vero? Vero che ti leccheresti tutto?
MAMI': Cerentola! Rispondi all'Ispettore.
CERENTOLA:Tutto quello che desidera, Ispettore. Ogni sua voglia.
ISOLDE:Ehm..Ispettore?
ISPETTORE:Che altro c'è?
ISOLDE:So che ha avuto un bambino bellissimo.
ISPETTORE:Devo riconoscere che mio figlio è il più bel bambino che abbia mai
visto. Ha quattro mesi e sembra già un principino. Pensa che alla nascita
pesava già quattro chili e mezzo!
MAMI': Che meraviglia!
GIULIETTA:Come lo ha chiamato?
ISPETTORE:Gregorio, come il nostro santo protettore.
GIULIETTA:Che bel nome.
ISOLDE:Sua moglie avrà bisogno d'aiuto, con un bimbo così piccolo.
ISPETTORE:Sta venendo Agnese, la moglie del fornaio.
ISOLDE:Ma la signora Agnese è anziana,non basterà.Ci vorrebbe una ragazza più
giovane, che sapesse trattare i bambini.
ISPETTORE:Mamì, la tua piccola è impazzita? Non dirmi che vorresti fare la
balia a mio figlio?
ISOLDE:Io...
ISPETTORE:Una troia! Dovrei fare accudire mio figlio da una troia? Mi hai preso
per un maiale?
ISOLDE:Dicevo per dire.
MAMI':Non sapete star zitte.
ISPETTORE:Comunque sono venuto per altre cose. Immagino che già sappiate che la
regina Greta è stata uccisa. L'hanno aggredita questa mattina, nel vicolo
dietro la vostra casa.
MAMI':Ed allora?
ISPETTORE:Forse una di voi ha visto. Forse è l'assassina.
MAMI':Ma che dice mai.
GIULIETTA:E come..
ISPETTORE:Le hanno fracassato il cranio. Con un corpo contundente, un pietra,
un bastone. Il cadavere è stato ritrovato alle sette e cinque di questa
mattina. C'era materia cerebrale dappertutto.
MAMI':E noi saremmo sospettate?
ISPETTORE:Come tutti gli abitanti di questo quartiere. Vale a dire soltanto
prostitute e ruffiani.
GIULIETTA:Perchè non un cliente?
ISPETTORE:Alle sette di mattina le case sono chiuse per davvero. In giro non ci
sono clienti.
ISOLDE:Eppure..
ISPETTORE:Eppure?
ISOLDE:Qualcuno gironzola sempre. Anche questa mattina..
ISPETTORE:Tu come fai a saperlo?Eri in strada?
ISOLDE:No, era soltanto un'ipotesi. Io questa mattina ho fatto tutto un sonno
fino alle nove.
CERENTOLA Ma se prima hai detto..
MAMI'(Interrompendo): E poi ci sono anche i camerierei, i fornitori...
ISPETTORE: (rivolto a Cerentola):Tu dov'eri?
CERENTOLA:Scopavo.
ISPETTORE:Scopavi?
CERENTOLA:Scopavo la casa, facevo pulizie.
ISPETTORE (a mamì)Vero?
MAMI':Se lo dice lei.
ISPETTORE: E tu (rivolto a Giulietta)?
GIULIETTA:Dormivo. Dormivo anch'io.
ISPETTORE:Eh no! No che non dormivi.
GIULIETTA:Come?
MAMI': Ma via Ispettore!
ISPETTORE:L'hanno vista..... è andata...
GIULIETTA:Al cimitero. Me ne ero dimenticata.
ISPETTORE:Già..al cimitero. Però dicono che ti sei fermata all'ingresso e te ne
sei tornata indietro. Non capisco la ragione per la quale una esce così presto
per andare al cimitero e poi neppure ci entra.
GIULIETTA:Volevo portare dei fiori ad una cara amica che non c'è più. Era
l'anniversario della sua morte.
ISPETTORE:Non mi hanno detto che portavi dei fiori.
MAMI':Certo ha degli informatori molto precisi, che fortuna Ispettore!
ISPETTORE: Una vera fortuna..almeno per me.
GIULIETTA:Comunque non portavo fiori perchè li avevo dimenticati a casa. Ecco
perchè sono tornata indietro.
ISPETTORE:E così vai al cimitero alle 7 di mattina.
GIULIETTA:E quando se no? Con la vita che faccio.
ISPETTORE:E tu mamì?
MAMI':Ero in cortile
ISPETTORE:In cortile?
MAMI': Mi mancava l'aria. La sa che dal giorno dell'incidente soffro con i
polmoni.
Senta Ispettore. Io non sono un'assassina Una prostituta, una tenutaria, ma non
organizzo omicidi.
ISPETTORE:Io vorrei sapere....
MAMI':Ma perchè non la smette con questo stupido interrogatorio e si rilassa un
poco? Le va un bel massaggio fatto da Giulietta?
ISPETTORE Sono in servizio.
MAMI':Dieci minuti che vuole che sia, offre la casa.
ISPETTORE:Dieci che siano dieci.
GIULIETTA:Dipende da lei...
ISPETTORE:Paulo..
MAMI' A Paulo ci penserà Isolde, vero cara?
ISOLDE:Ma certo.
MAMI':Forza allora, che aspettate.
GIULIETTA:Andiamo?
Escono l'Ispettore e Giulietta
ISOLDE:Andiamo anche noi? Seguimi
PAULO: Dovunque tu vada, tesoro.
Escono Isolde e Paulo
VI Scena
MAMI':Tu.
CERENTOLA:Si?
MAMI': Hai mentito. Non hai spazzato un bel niente questa mattina. Dov'eri?
CERENTOLA: Ero in cortile. Però mamì non c'era.
MAMI':Dove vado io non ti riguarda.
CERENTOLA:Non riguarda neppure l'Ispettore?
MAMI':Cerentola non fare la figlia di puttana.
CERENTOLA:Lo sono mamì.
MAMI':Dov'eri questa mattina?
CERENTOLA: Sono andata al mercato. Poi ho fatto un extra.
MAMI':Non prendermi in giro.
CERENTOLA: Giuro che è la verità.
MAMI':E con chi? Sentiamo.
CERENTOLA: Pascal.
MAMI':L’ubriacone?
CERENTOLA:Paga bene.
MAMI':Gli funziona ancora?
CERENTOLA:Fin troppo.
MAMI':Con tutto il rum che beve?
CERENTOLA:Proprio così.
MAMI':Non mi convinci per niente.
CERENTOLA:Eppure è così.
MAMI':Lo vedremo. Per ora inizia a preparati. Tra poco sarà l'ora di apertura.
Io vado sul retro, non vorrei arrivasse il Procuratore e si trovasse con
l'Ispettore.
CERENTOLA:E perchè sul retro?
MAMI':Perchè il Signor Procuratore entra sempre da dietro, per non farsi vedere
da nessuno
CERENTOLA: Magari con l'Ispettore si confidano le loro porcate.E si scambiano
le mogli.
MAMI':Che vai a pensare!
CERENTOLA:Il Procuratore ne sarebbe capace.
MAMI':Quello sì. E' il più perverso di tutti. Bene io vado..e non farmelo
ripetere ancora, lascia stare tua sorella Giulietta.
CERENTOLA:Non è mia sorella.
MAMI':E' come se lo fosse.
CERENTOLA:Per niente. Io sono per lei uno straccio da calpestare quando le
pare.
MAMI':Sarebbe diversa, se tu avessi un poco della sua classe.
CERENTOLA:Sempre obiettiva., eh?
MAMI'(avvicinandosi minacciosamente) Bada Cerentola, la mia generosità non è
infinita. Con te sono stata fin troppo paziente, se non fosse per il bene che
ho voluto a tuo padre.....
CERENTOLA:Fesserie. Mi tieni qui a farmi montare dai marinai perchè un'altra ti
costerebbe di più. Quanto al bene che volevi a mio padre...se è per quello..
MAMI':Che vorresti dire?
CERENTOLA:Non vai mai al cimitero.
MAMI':E credi che andarci voglia dire qualcosa? E' soltanto un simbolo.
CERENTOLA:Invece papà te lo porti sempre nel cuore? Senza bisogno di mostrare
il tuo dolore....
MAMI':Proprio così.
CERENTOLA:Come il giorno dopo il funerale che ti sei fatta scopare dal titolare
delle pompe funebri
MAMI'. Idiota. Ed impertinente. Che ingrata, tuo padre ha avuto un funerale
regale, il più lussuoso di tutta la città.
CERENTOLA:Chissà come sarà stato contento.
MAMI':Sei un'ingrata
Mamì esce
VII Scena
Entra un cliente mentre Cerentola si guarda allo specchio.
GUSTAVO:Buongiorno
CERENTOLA:Salve.
GUSTAVO:Non c'è nessuno?
CERENTOLA:Siamo ancora chiuse.
GUSTAVO:Non si potrebbe...
CERENTOLA:Mi dispiace. Le regole vanno rispettate. Mancano venti minuti
all'orario di apertura. Prima delle cinque non se ne fa niente.
GUSTAVO:Ma io pagherei un extra.
CERENTOLA:Non mettermi nei guai, proprio oggi.
GUSTAVO:Sai, ho una voglia...
CERENTOLA:Le mie colleghe sono occupate.
GUSTAVO:Ma tu sei libera
CERENTOLA:Vuoi me?
GUSTAVO: Non vedo altre.
CERENTOLA:Che ti va di di fare?
GUSTAVO: Non dire così..
CERENTOLA: Perchè?
GUSTAVO:Mi aumenta la voglia.
CERENTOLA:Embè? Sei qui per questo.
GUSTAVO:Si ma...
CERENTOLA:Vuoi scoparmi o no?
GUSTAVO:Non dirlo più, ti prego.
CERENTOLA:Non vuoi scoparmi...
GUSTAVO:Maledizione..non ce la faccio.
CERENTOLA:A montarmi?
GUSTAVO:Sono..... Hai visto che hai combinato? E' già finito..
CERENTOLA:Ma se non ti ho neppure toccato.
GUSTAVO:Non mi lasci spiegare.
CERENTOLA:Ho capito. Ti è bastato sentire la parola scopare.
GUSTAVO:Non dirlo di nuovo ti prego.
CERENTOLA:Non è possibile. Ti basta...e come avresti potuto farlo allora? Non
avremmo fatto in tempo a spoglairci.
GUSTAVO: Invece sì. Io mi eccito soltanto con le brutte parole. Se stai zitta,
non succede nulla.
CERENTOLA:Quindi saremmo dovuti rimanere in silenzio.
GUSTAVO: Non completamente. Altrimenti...
CERENTOLA:Ti resta moscio.
GUSTAVO: Ecco..è così.
CERENTOLA:Un bel casino. E' un lavoro di fino. Occorre trovare il giusto
equilibrio.
MAMI' (entrando) E proprio per questo non tocca a te. Il Sig. Gustavo è un
valente impiegato delle poste. Un nostro vecchio cliente che mancava da tanto.
Che piacere rivederla!
GUSTAVO. Mamì, sempre bellissima.
MAMI':Gustavo, come va? Si sente felice?
GUSTAVO: Sì, sono proprio felice.
MAMI':So che la cerimonia è stata bellissima.
GUSTAVO: Bè come tutti i matrimoni.
MAMI':Mi sembra incredibile. Lei sposato...ricordo quando è venuto la prima
volta qui. Era ancora..ancora...quanto tempo!
GUSTAVO: Per lei non passa mai!
MAMI':Magari! E sua moglie? E' una delizia. E' la donna più bella della
regione. Con il vestito bianco, doveva essere splendida.
GUSTAVO:Sembrava un angelo.
MAMI': Chissà quanti uomini la invidiano.
GUSTAVO:E poi è stato un matrimonio d'amore. Soltato d'amore.
MAMI':E' proprio fortunato. E che le posso offrire? Una cremolata di fragola?
GUSTAVO:No grazie.
CERENTOLA:Neppure con un po' di panna?
GUSTAVO:No davvero.
CERENTOLA:La panna con la fragolata ci sta benissimo.
GUSTAVO:Mi fa acidità allo stomaco.
CERENTOLA:Io invece la adoro. Sentirla in bocca così cremosa, dolce.
GUSTAVO:Le piace?
CERENTOLA:Adoro schiacciarla con la lingua sul palato, e poi lasciarla
scivolare piano in gola.
GUSTAVO: Scivola..
CERENTOLA:Anche le labbra restano scivolose.
GUSTAVO: Non dica così.
CERENTOLA:e la lingua...
MAMI':Cerentola smettila.
GUSTAVO:Troppo tardi!.
MAMI':E'...
GUSTAVO: Sì, sì maledizione.
MAMI':Hai visto cosa hai combinato?
CERENTOLA:Non volevo. Come potevo immaginare?
MAMI':Se ha bisogno del bagno.
GUSTAVO:Ma certo che ne ho bisogno.
MAMI':Prego.. vada.. di là
Gustavo esce
MAMI':L'hai fatto apposta. Ti sei divertita.
CERENTOLA:Tu no?
MAMI':Sei una stupida. E' inutile cercare di insegnarti qualcosa, non
diventerai mai come tua sorella. Rimarrai sempre una buona soltanto per i
marinai.
CERENTOLA:almeno quelli scopano ancora.
MAMI':Come i cani. Lo fanno come si accoppiano i cani
CERENTOLA:Guarda che certi giochini, li saprei fare anche io, se me ne dessi la
possibilità.
MAMI':Oh adesso vuole un'opportunità, la puttana rampante!
CERENTOLA:Che credi? Che solo Giulietta sappia frustare un culo secco?
MAMI':Non è semplice come pensi. La gavetta è lunga.
CERENTOLA:Ti ho appena dimostrato, che mi basta poco per far morire di piacere
le persone.
MAMI':Con Gustavo sarebbe buona chiunque.
CERENTOLA:Portamene un altro.
MAMI':Non se ne parla.
CERENTOLA:Hai paura di mettermi alla prova.
MAMI':Mi rovineresti la clientela.
CERENTOLA:Ci sarebbe la fila.
MAMI':Ti manca la classe. E la fantasia
CERENTOLA:Che ne sai? Eh? (Alterata)
GUSTAVO:Ecco fatto (rientrando)
MAMI':Tutto a posto?
GUSTAVO:Diciamo di sì.
MAMI':Sono venti.
GUSTAVO:Come sono venti.
MAMI':Bè Gustavo lei deve capire. Questa è un'azienda che vende piacere, lei il
piacere l'ha raggiunto, quindi...
GUSTAVO:Non l'ho neppure toccata!
MAMI':Questo non mi riguarda. Quello che cercava le è stato fornito
CERENTOLA:Due volte.
MAMI':Come due volte?
CERENTOLA:Anche prima....
GUSTAVO.Non ditemi che ne volete quaranta?
MAMI':Facciamo così. Uno lo abboniamo. D'accordo?
GUSTAVO.E va bene. Ma la prossima volta..
MAMI':Chieda di Giulietta. Verra che rimarrà soddisfatto.
GUSTAVO:Arrivederci allora.
MAMI':E di nuovo auguri per il suo matrimonio.
GUSTAVO:Grazie. Grazie (esce).
MAMI':Hai visto? Ho dovuto fare lo sconto a quel deficiente. Vuol dire che le
venti abbonate le sconterò dalle tue percentuali.
CERENTOLA:Non è giusto.
MAMI':Così impari. (Uscendo) Cosa credevi? La strada per diventare una gran
puttana è lunga, cara mia. Ci vuole sacrificio. Sacrificio. Ma alla fine si
viene ripagati.!
FINE I° ATTO
II ATTO
Stesso ambiente, sul lato destro un grande cuscino rosso
I SCENA
Isolde, Giulietta e Mamì, entrando
MAMI':Prima della selezione non voglio scandali. Dopo ne riparleremo.
GIULIETTA:Come vuoi Mamì.
MAMI':Quella sgualdrina non mi convince. E' senza un alibi per ieri mattina.
GIULIETTA:Ha detto all'Ispettore di aver spazzato casa e non è vero. Era tutto
sporco.
MAMI': A me ha confessato di essersi andata a fare un extra con Pascal.
Figurarsi! Sfaticata com'è! Un extra alle sette del mattino.
ISOLDE:Magari dice la verità.
GIULIETTA:Quella la verità non la dice mai.E' una bugiarda nata.
MAMI':Una bugiarda.
ISOLDE:Ma non un'assassina.
MAMI':Sarebbe capace di tutto.
ISOLDE:E che motivo doveva avere per uccidere Greta?
MAMI':Lo scopriremo, stanne certa
GIULIETTA:Isolde, devi smetterla di difenderla sempre.
MAMI':Giulietta ha ragione. Mi hai stancato. Cerentola è una bastarda che non
merita niente. Devi mettertelo in testa.
ISOLDE:Va bene. Va bene.
GIULIETTA:Dice va bene, poi fa come le pare.
MAMI':Isolde se ti sento ancora accorrere in suo aiuto, ti rompo la faccia.
GIULIETTA: Lo vedete? Riesce anche a seminare litigi tra di noi.
MAMI': Quella vipera...
GIULIETTA:Isolde non dirmi che ti pare possibile, che Cerentola esca alle sette
del mattino per farsi un extra con Pascal. Non ci crederei neppure se la
vedessi! Quella dormigliona.
ISOLDE:Magari ci va per farsi regalare una bottiglia.
MAMI':Pascal che regala una bottiglia in cambio di una scopata. Quello per un
po' di rum se lo farebbe mozzare!
GIULIETTA:E' così Isolde. Ci ha imbrogliate.
II Scena
Entra l'Ispettore
ISPETTORE:Buongiorno
MAMI':Ispettore..
ISPETTORE: Ho disturbato?
GIULIETTA: Lei non disturba mai.
ISPETTORE:Pronte per la selezione da Virginio?
GIULIETTA:Lo sa anche lei?
ISPETTORE:La legge sa sempre tutto. Volete lasciarmi solo con vostra madre?
Dovrei parlarle un momento.
ISOLDE: Certo.
GIULIETTA: A presto..... (Escono)
MAMI':Ispettore se è per l'orario di chiusura..
ISPETTORE:Mamì..mamì.
MAMI':Io cercherò di stare attenta a non oltrepassarlo..è che a volte i clienti
insistono.
ISPETTORE:Oggi ho trovato un biglietto alla mia porta.
MAMI':un biglietto?
ISPETTORE:Anonimo. Mi suggeriva di accertarmi se fosse vero che ieri mattina tu
...
MAMI':Io ?
ISPETTORE:Ieri nessuno t'ha visto in cortile. Mi hai raccontato una bugia. Non
si raccontano le bugie all'Ispettore.
MAMI': Le giuro che..
ISPETTORE: Mamì, io ti conosco da tanto tempo. Non mi hai mai dato noie, e io
ti ho lasciata sempre in pace. Ma questa è una faccenda seria. Greta oltre ad
essere la regina di Virginio era la preferita del Giudice Barrera. Era anche
l'amante del Sindaco. Mi capisci. Ho continue pressioni. Non posso chiudere un
occhio.
MAMI':Non sono stata io, lo giuro
ISPETTORE:Non basta mamì. Voglio il tuo alibi. Non posso andare dal Procuratore
e dirgli che il tuo alibi è un giuramento.
MAMI':Sono una donna d'onore.
ISPETTORE:Ma sei una ruffiana. Il giuramento di una ruffiana non conta molto.
MAMI':Se fossi la moglie del Procuratore..
ISPETTORE:Non lo sei.
MAMI':Quella viziosa che ogni sabato viene a farsi leccare da Isolde.
ISPETTORE:Farò finta di non aver sentito.
MAMI':Vuole il mio alibi? Quello vero?
ISPETTORE:Sto aspettando.
MAMI':E va bene, lo dico. Ogni..ogni tanto, di nascosto alle ragazze faccio un
extra, per integrare gli incassi.
ISPETTORE:Nelle tue condizioni?
MAMI':Cosa crede? Ci so ancora fare. E poi c'è poco lavoro in questo periodo,
non è facile, le spese sono tante, bisogna arrangiarsi.
ISPETTORE:E con chi l'avresti fatto questo ...
MAMI':Con Pascal.
ISPETTORE:L'ubriacone?
MAMI':Proprio lui.
ISPETTORE:Alle sette di mattina?
MAMI':In un altro orario le ragazze se ne sarebbero accorte..
ISPETTORE: Per questo mi hai mentito ieri.
MAMI':Alla presenza delle ragazze, non potevo dirle la verità.
ISPETTORE:Capisco..capisco.
MAMI':Mi costringerà.....
ISPETTORE:Soltanto se sarà strettamente necessario.
MAMI':Grazie. Grazie.
ISPETTORE:Niente trucchi mamì!
III Scena
Sul cuscino. Si distendono Giulietta e Cerentola
In un cerchio di luce, come fosse un altro ambiente.
GIULIETTA:Cerentola
CERENTOLA:Sì?
GIULIETTA:Se pensi che finiremo in prigione...ti sbagli.
CERENTOLA:Io non penso niente.
GIULIETTA:Dopo la selezione vedrai. Certo non andrò in galera al tuo posto.
CERENTOLA: Guarda che io non c'entro nulla.
GIULIETTA:Non ci credo. Anzi scommetto che semini indizi contro di noi.
CERENTOLA:Sei impazzita?
GIULIETTA:Se ti scopro ti uccido.
CERENTOLA:Attenta a tua madre piuttosto.
GIULIETTA:Che vorresti dire?
CERENTOLA:Hai capito benissimo.
GIULIETTA: Vuoi mettermi contro di lei?
CERENTOLA:Sai cosa mi ha detto?
GIULIETTA: Cosa?
CERENTOLA:Che tu al cimitero non avevi nessuna intenzione d'andarci
GIULIETTA: E perchè?
CERENTOLA:Perchè i fiori quel giorno non li avevi neppure comprati.
GIULIETTA:Ed allora? Volevo prenderli per strada.
CERENTOLA: All'ispettore hai raccontato che li avevi già presi.Racconti bugie.
GIULIETTA:L'ispettore mi ha creduto.
CERENTOLA:Ha fatto finta.
GIULIETTA:Mamì gli ha detto qualcosa?
CERENTOLA:Hanno parlato così fitto.
GIULIETTA:Perchè mamì dovrebbe mettermi nei guai?
CERENTOLA: Questo non lo so. Ma io starei in guardia.
GIULIETTA: Tu...tu vuoi farmi intendere che ti preoccupi di me? Invece stai
tentando di metterci l'una contro l'altra.
CERENTOLA:Fai come credi. Io ti ho avvertita.
GIULIETTA: Sei una serpe, bugiarda.
CERENTOLA:E come facevo a sapere dei fiori?
GIULIETTA: Non ti credo.
CERENTOLA: Sto cercando di tenderti una mano, ma non la vuoi.
GIULIETTA:Da te non voglio niente. Non mi interessa quello che racconti.
CERENTOLA:Forse all'Ispettore interesserà.
GIULIETTA:Guarda che io sono innocente.
CERENTOLA (Esce strascinando via il cuscino e canzonando) Su e giù per il
cimitero
GIULIETTA: Maledetta (Si accende una sigaretta e si appoggia al muro)
IV Scena
Isolde sulla balconata Diego sotto in cortile
DIEGO:Isolde non ce la faccio più.
ISOLDE: Piantala Diego.
DIEGO:Non voglio che continui a lavorare in questo posto.
ISOLDE: Sposami allora.
DIEGO: Sai bene che la paga che mi passa l'esercito basta a malapena per me e
mia madre.
ISOLDE: Lo vedi?
DIEGO: Cambia lavoro.perchè non cambi lavoro?
ISOLDE: Fai presto a parlare. Come se fosse facile trovarne un altro.
DIEGO: Con quanti uomini vai ogni giorno? Eh? Dimmelo!
ISOLDE:Su non ricominciare. Tanto queste discussioni non risolvono un bel
niente.
DIEGO:Chissà quante porcherie ti chiedono...
ISOLDE: Quelle le fa Giulietta. Te l'ho già detto. Sempre gli stessi discorsi.
Ed intanto non mi hai ancora fatto una proposta seria.
DIEGO: Appena mi promuoveranno Tenente, scatterà un aumento di paga
ISOLDE: Potremmo intanto fidanzarci.
DIEGO: Non ho neppure i soldi per comprarti l'anello.
ISOLDE:Te li presto io.
DIEGO: Adesso mi faccio prestare i soldi dalla mia fidanzata per regalarle
l'anello. Ci mancherebbe.
ISOLDE:Ogni scusa è buona.
DIEGO: Non stai con uno senza midollo. Io sono un militare, per me l'onore
viene prima di tutto, come dice sempre il Signor Capitano.
ISOLDE: Chi Marsilio?
DIEGO: Tu come lo conosci?
ISOLDE:E' cliente di Giulietta.
DIEGO: Ci sei andata a letto.
ISOLDE: Giuro che no.
DIEGO: Ricordati il patto, niente militari. Se scopro che sei andata con un
collega...
ISOLDE:Sei geloso. Vieni qui. Amore mio.
DIEGO: Certo che lo sono. Ho il mio onore che..
ISOLDE:Basta con questo onore. Vieni qui, che devo chiederti un piccolo favore.
DIEGO: Di che si tratta?
ISOLDE: Stasera ci sarà la selezione da Virginio.
DIEGO:Sì lo so.
ISOLDE: A che ora devi rientrare in caserma?
DIEGO: A mezzanotte. Perchè?
ISOLDE: Allora dovresti..Vieni.....(Isolde scompare mentre Diego gira dietro la
balconata)
V Scena
Commissariato (Oppure in proscienio. In un cerchio di luce dove L'ispettore
pone una sedia)
ISPETTORE: Giulietta...
GIULIETTA:Ispettore
ISPETTORE:Questo interrogatorio, mi rendo conto, potrebbe essere, sarebbe....un
po' ...ecco imbarazzante.
GIULIETTA:Perchè mai Ispettore? (si siede a cavalcioni sulla sedia)
ISPETTORE: Dopo quanto è successo ieri..
GIULIETTA: Già dimenticato Ispettore.
ISPETTORE: Ti assicuro che non mi era mai succeso.
GIULIETTA:Sarà colpa dell'indagine, che la tiene nervoso.
ISPETTORE:E' vero l'indagine... non sai le pressioni.
GIULIETTA: Anche il desiderio ne risente.
ISPETTORE: Ma io ti desidero tanto.
GIULIETTA: Lo vede, era solo nervoso, e magari anche emozionato...
ISPETTORE:Emozionato. Sì emozionato. La tua bellezza mi confonde. Ma se mi
concedi un' altra opportunità.
GIULIETTA: Anche subito, Ispettore.
ISPETTORE:Ora non posso. Devo farti alcune domande. E poi vado di fretta.
L'omicidio di Greta...
GIULIETTA:Oh! L'omicidio..
ISPETTORE. Ecco...io non ho capito bene la faccenda dei fiori.
GIULIETTA: Vede, era l'anniversario della morte di questa mia cara amica. Non
so se la ricorda? Annina...la cilena. Quela della casa del Sig. Domiguez. E'
morta così giovane. Di cuore, all'improvviso, l'anno scorso.
ISPETTORE: Non la ricordo proprio.
GIULIETTA:Era così buona. Comunque per onorarne la memoria decisi di andare
sulla sua tomba a portare dei fiori..
ISPETTORE:Ed invece arrivata al cimitero hai cambiato idea.
GIULIETTA:Le ho già spiegato che avevo dimenticato i fiori a casa.
ISPETTORE: E questo che non capisco. Uno va al cimitero per portare dei fiori,
e dimentica proprio i fiori.
GIULIETTA:E che altro avrei dovuto dimenticare?
ISPETTORE: Che ne so... L'ombrello!
GIULIETTA: Ma non pioveva. Come potevo dimenticarlo?
ISPETTORE: Ah già! Non pioveva.
GIULIETTA.Non mi sarebbe servito. Non si dimenticano le cose che non servono.
ISPETTORE:Sei è una persona distratta?
GIULIETTA:Tanto Ispettore. Sto sempre con la testa tra le nuvole. (Si alza e si
avvicina seducente all'Ispettore)E sogno. Sogno sempre
ISPETTORE: E cosa sogni?
GIULIETTA: Di cambiare vita. Un uomo forte, deciso, che mi porti via. Uno come
lei Ispettore.
ISPETTORE: Giulietta, non dire così.
GIULIETTA: Ma sì. Un uomo di legge. Un membro dellla polizia. Sogno un bel
membro del polizia.
ISPETTORE: Un bel membro..della polizia.
GIULIETTA:Che mi sposi. E mi faccia abbandonare questa vita, che non fa per me.
ISPETTORE: Ah no? Eppure non si direbbe.
GIULIETTA: Mi creda. Io ho l'inferno dentro. Il mio viso è una maschera.
ISPETTORE:Bè..non solo il viso.
GIULIETTA: Il corpo. Quello lo uso. E' uno strumento. Per vivere. Ma
nell'animo, nell'animo sogno una famiglia, un focolare.
ISPETTORE: Però dimentichi i fiori.
GIULIETTA: Che c'entra scusi?
ISPETTORE: Non capisco.Sei tornata indietro a casa per riprendere i fiori. Però
poi al cimitero non sei andata.
GIULIETTA: Si era fatto tardi.
ISPETTORE: Ma se da casa al cimitero sono cinque minuti.
GIULIETTA:Io cammino lenta.
ISPETTORE:Lenta.... quanto?
GIULIETTA:Senti Ispettore, perchè non riprendiamo un altro discorso (Lo spinge
verso la sedia)
ISPETTORE: Sono in servizio.
GIULIETTA:Anch'io. (Lo spinge sulla sedia e ci si siede in braccio)Con te
vorrei esserlo sempre.
ISPETTORE:Giulietta...mi fai violare..
GIULIETTA:Dieci minuti. (Si alza prendendolo per mano)Il tempo di togliersi un
dubbio, un sassolino dalla scarpa.
ISPETTORE:Dieci minuti che siano dieci.
Escono.
VI Scena
Isolde sullla balconata Mamì sotto in cortile.
MAMI':Isolde
ISOLDE:Sì mamì?
MAMI': Hai pensato che vestito mettere questa sera?
ISOLDE:No mamì
MAMI': E che aspetti?
ISOLDE: Tanto, per le speranze che ho.
MAMI': Un poco di fiducia figlia mia. Sei giovane.
ISOLDE:Ci saranno ragazze più giovani di me.
MAMI': Sei bella.
ISOLDE:Giulietta lo è di più.
MAMI':Mai hai un fascino particolare. Sei così amorevole.
ISOLDE: Sembro una madre di famiglia.
MAMI': Vedrai che sarà una serata meravigliosa
ISOLDE: Ci vengo soltanto per curiosità. Voglio vedere le altre ragazze.
MAMI': Comunque ti voglio elengatissima. Ne va dell’onore della famiglia. Mi
raccomando.
ISOLDE:Va bene.
MAMI':Andiamo a scegliere il vestito.
Escono
VII Scena
Salone della casa. Cerentola è accovacciata sulla poltrona.
ISPETTORE:E' così ci ritroviamo.
CERENTOLA:Magari succederà altre volte.
ISPETTORE:tua madre ha ragione. Hai la lingua troppo lunga.
CERENTOLA:Non è mia madre.
ISPETTORE:La tua matrigna, va bene così?
CERENTOLA: Così va bene.
ISPETTORE:allora ieri amttina...........
CERENTOLA: Potrebbe non essere un difetto.
ISPETTORE: Cosa?
CERENTOLA:Ma una splendida virtù
ISPETTORE: Non capisco.
CERENTOLA: La lingua lunga.
ISPETTORE:Se credi di incantarmi.
CERENTOLA:Oh no. So bene che lei ha occhi solo per Giulietta.
ISPETTORE:Tua sorella ha un fascino che...
CERENTOLA:Non è mia sorella.
ISPETTORE:Comunque io e lei abbiamo un'intesa particolare.
CERENTOLA:Secondo me è amore.
ISPETTORE:Bè addirittura chiamarlo amore.
CERENTOLA:Non potrebbe esserlo Ispettore? E poi solo l'amore può essere
platonico.
ISPETTORE:Soltanto l'amore...come fa a..
CERENTOLA: In questa casa non abbiamo segreti.
ISPETTORE: Un incidente può capitare a chiunque.
CERENTOLA: Ma quando si ripete.
ISPETTORE: Sa anche che si è ripetuto?
CERENTOLA: Mi sbaglio?
ISPETTORE:Andavo di fretta.
CERENTOLA: Lei è sempre così occupato
ISPETTORE:Non sono qui per parlare di questo.
CERENTOLA:Non vuole parlaere dei suoi amplessi mancati?
ISPETTORE: (la prende per i capelli)Ragazza, mi stai provocando di nuovo, vuoi
metterti nei guai? A me interessa l'omicidio di Greta. Hai detto che ieri mattina
presto hai pulito casa.
CERENTOLA:Ho detto così
ISPETTORE: Tuttavia ieri, prima di andare via, ho fatto un sopralluogo, e la
casa mi è parsa tutt'altro che appena pulita.
CERENTOLA: Dopo essere stato con Giulietta ha fatto un sopralluogo?
ISPETTORE:Proprio così.
CERENTOLA:Immagino quanto fosse stanco, ha avuto anche la forza di...
ISPETTORE (Le dà uno schiaffo gettandola a terra). Ragazzina. Ti avevo
avvertita. Non devi canzonarmi.
CERENTOLA:Te l'ha consigliato Giulietta di fare il sopralluogo, vero?
ISPETTORE: Le domande le faccio io, ragazzina.
CERENTOLA: Giulietta, non te lo fa neppure rizzare, perchè non provi con me, io
sono sicura di...
ISPETTORE (La prende di forza e la sbatte di nuovo sulla sedia) Ragazzina....
devi dirmi cosa hai fatto ieri invece di spazzare.
CERENTOLA:Ho detto la verità. Ma sono una sfaticata e le pulizie non le faccio
bene.
ISPETTORE: E sbagli. Nel lavoro occorre essere precisi.
CERENTOLA: Nel mio vero lavoro lo sono.
ISPETTORE: (la prende da dietro per i capelli) Ma anche quando si lucida, si
spolvera, si scopa, non bisogna tralasciare niente
CERENTOLA:Fatti scopare e vedrai se tralascio qualcosa.
ISPETTORE:Si rischia di finire nei guai (gli stringe il collo)
CERENTOLA: Mi stai facendo male.
ISPETTORE:La verità Signorina
CERENTOLA:Non respiro...
ISPETTORE:La verità.
CERENTOLA:Lasciami stare
ISPETTORE: Se lo fai quando ti stringono la gola, aumenta il piacere...
CERENTOLA:Perchè non lo fai allora?
ISPETTORE: E' un gioco pericoloso
entra Isolde
ISOLDE: Ispettore..
ISPETTORE: (lasciando Cerentola) Ecco l'altra sorellina
ISOLDE:Devo lasciarvi soli?
ISPETTORE: Si accomodi.
ISOLDE:Scoperto qualcosa Ispettore?
ISPETTORE: Chiedevo aiuto a Cerentola. Ma non me lo vuole dare.
CERENTOLA:Isolde, l'Ispettore non crede che io ieri mattina abbia scopato la
casa.
ISOLDE:Ma sì Ispettore. Confermo io l'alibi di mia sorella.
.
ISPETTORE:Sorellastre signorina. Altrimenti si offende.
ISOLDE:Comunque sia, ieri Cerentola stava spazzando casa.
ISPETTORE: L'hai vista con i tuoi occhi?
ISOLDE:L'ho sentita. Mi svegliava il rumore della scopa.
ISPETTORE: Ma quindi non l'hai vista pulire?
ISOLDE:E' lo stesso.
ISPETTORE:Eh no. E' differente.
ISOLDE:Era lei.
ISPETTORE:Questo è quello che tu credi.
ISOLDE:E chi altri poteva essere?
CERENTOLA: Non è mai contento Ispettore.
ISPETTORE: Sono preciso nel mio lavoro. Al contrario di te.
CERENTOLA:Non sono stata io. Non ci sono le prove.
ISPETTORE:Le troverò, stanne certa che le troverò. Arrivederci
ISOLDE:Arrivederci Ispettore.
L’Ispettore esce
VIII Scena
ISOLDE:Credi che questo finirà prima o poi?
CERENTOLA:Perchè me lo chiedi?
ISOLDE: Voglio andare via. Voglio una vita normale. Fare l'amore soltanto con
Diego.
CERENTOLA: Magari ti verrebbe a noia.
ISOLDE:Vorrei annoiarmi. Stancarmi di una vita noiosa. Terribilmente noiosa e
terribilmente felice.
CERENTOLA:Anche i nostri clienti sono stanchi. Sposati e terribilmente stanchi.
Entra Mamì
MAMI':Isolde.
ISOLDE:Sì mamì?
MAMI':Ancora a chiaccherare. Ti vuoi preparare sì o no?
ISOLDE:Vado, vado.
MAMI':Chi ti capisce. Invece di essere felice di partecipare alla
selezione.
ISOLDE:Te l'ho detto. Non me ne importa nulla.
MAMI':Sei senza ambizioni. Questa è la verità. Ma poi non lamentarti del tuo
destino.
ISOLDE:Non è un obbligo essere ambiziosi.
MAMI':Se vuoi sprecare la tua vita....
ISOLDE: Qui dentro è già sprecata.
MAMI':Ci sono ragazze che farebbero qualsiasi cosa per lavorare da me.
ISOLDE: Io non sono come loro.
MAMI': E come sei? Si può sapere?
ISOLDE:Non sono una puttana.
MAMI':Un po' tardi per deciderlo, non ti pare? Che tu voglia o no lo sei già
diventata.
ISOLDE:Allora non voglio continuare.
MAMI':Sei impazzita? Hai imparato un mestiere ormai. Lo fai anche bene. Vuoi
sprecare tutti questi anni? Ti ricordi quando hai iniziato? Eri una
sprovveduta. Ti ho fatto divenire una professionista, e questo è il
ringraziamento.
ISOLDE: Tu che ne sai di me, che ne sai?
MAMI':Sono tua madre. Ti conosco.Hai tante qualità, e se vedessi la vita con
più ottimismo riusciresti a farti un nome.
ISOLDE: Non è vero. Non ci sono tagliata.
MAMI':. Che vuoi andare a fare la serva o cosa?
ISOLDE:Non lo so..
MAMI':Sogni. Non bisogna inseguire i sogni.
ISOLDE:E quando sarò vecchia che dirò? Ho vissuto bene. Ma non era la vita mia.
Era quella di un'altra che mia madre ha creduto fosse mia?
MAMI': La vedi così perchè stai giù, sono momenti.
ISOLDE:Momenti. Momenti. Intanto trascorrono gli anni e non cambia nulla.
MAMI': E che dovrebbe accadere?
ISOLDE:Momenti che divengono anni. Anni! Gli anni sono miei, lo capisci? E li
butto via.
MAMI': Io capisco soltanto che la vicinanza di questa qui ti guasta il
cervello.
CERENTOLA:Io non c'entro affatto.
MAMI':Sei una vipera. E tu, Isolde, ne stai assorbeno il veleno.
ISOLDE:Lei non ha colpe. Sei tu che non ti accontenti di avermi generato.
MAMI':Che vuoi essere? Che vuoi essere?
ISOLDE: Non voglio essere. Voglio vivere. Come un cespuglio di ginestre,come
una lucertola. Mi accontento di esistere.
MAMI':Anche le parole difficili, adesso. Finirà questa storia (guardando
Cerentola)
ISOLDE:Non capisci.
MAMI':Preparati, voglio fare almeno una bella figura. (Uscendo) E poi capisco
ancora, sarò una vecchia ruffiana, ma capisco benissimo.
CERENTOLA:Mi dispiace
Isolde resta in silenzio
CERENTOLA: Non prendertela.
ISOLDE: La regina l'ho uccisa io.
Cerentola resta in silenzio
ISOLDE:Sono io l'assassina che tutti cercano.
CERENTOLA:E..e come?
ISOLDE: Ero uscita per andare alla funzione. L'ho incontrata nel vicolo bella e
sfrontata come sempre. Eravamo entrambe a ridosso del muro ed io non mi sono
scansata.
Mi ha detto "Cedi il passo, io sono la regina, e tu una sporca
puttanella".
CERENTOLA:E tu?
ISOLDE:L'ho fatta passare. Ma le ho gridato che non ero una puttanella.
CERENTOLA: E lei?
ISOLDE: Non mi ha risposto. Io le ho urlato di chiedermi scusa ma lei ha
proseguito.
CERENTOLA: E poi?
ISOLDE:E' stato come un fulmine che ha attravarsato la mia mente. Ho tolto una
scarpa,l'ho raggiunta e l'ho colpita alla tempia
Isolde tira fuori una scarpa da un nascondiglio.
ISOLDE: Con questa vedi? Ha un tacco così duro che aprirebbe una noce di cocco.
CERENTOLA:E ci hai aperto la testa della regina.
ISOLDE:Sì. L'ho fatto.
CERENTOLA:Hai ucciso la regina con una scarpetta.
ISOLDE:Ed un tacco
CERENTOLA: Ma ....è assurdo.
ISOLDE: (Ripone la scarpetta nel nascondiglio) Era odiosa. Si dava sempre delle
arie. E poi non doveva chiamarmi sporca puttanella, non doveva.
CERENTOLA:Ma era la regina.
ISOLDE:Non valeva niente. Tu sarai meglio, vedrai.
CERENTOLA:Io? Che c'entro io?
ISOLDE:Ma sì, l'ho fatto anche per te. Ora hai un'opportunità
CERENTOLA:Un'opportunità?
ISOLDE: Certo, era evidente che morta la regina, si sarebbe dovuto subito
trovarne un'altra.
CERENTOLA:Isolde sei impazzita?
ISOLDE:Ascolta. La selezione è l'occasione giusta per te. Quella che aspetti da
tempo.
CERENTOLA:Ma è stato un omicidio.
ISOLDE: Cerentola, io non ho il coraggio di cambiare la mia vita, non l'avrò
mai. Sprecherò i miei anni, e diventerò vecchia rimpiangendoli. Non voglio che
questo accada anche a te. Non lo meriti. Sei l'unica persona che mi ha sempre
capito, che mi vuole bene per quella che sono veramente. Voglio che tu vada
alla selezione, e vinca, e vinca anche per me.
CERENTOLA: Rischi di essere impiccata.
ISOLDE:Non lo scoprirà nessuno. Nominata la nuova regina, a chi vuoi che
importerà della fine che ha fatto la precedente.
CERENTOLA:Mamì non permetterà che io partecipi.
ISOLDE:Ho una piano, stai tranquilla. Mi sono procurata una parrucca ed un
vestito bellissimi. Li indosserai. Nessuno ti riconoscerà. Noi usciremo presto.
Mamì è ansiosa di andare. Ti dovrai truccare in un baleno. Verrà a prenderti
Diego. L'ho già avvertito. Parteciperai alla selezione e poi andrai via
immediatamente. Diego deve essere in caserma prima di mezzanotte e devi dargli
il tempo di riaccompagnarti a casa. A quell'ora in questo quartiere, non puoi
certo girare da sola. Sarebbe troppo pericoloso.
Se poi verrai a sapere di essere stata la prescelta, svelerai la tua vera identità,
altrimenti faremo finta che non sia successo nulla.
Funzionerà.
CERENTOLA:Chi ti dice che vincerò?
ISOLDE:Lo sento. Sei la più bella.
CERENTOLA: Sembri così decisa questa volta.
ISOLDE: Per la prima volta sono io a governare il destino.
CERENTOLA: (Per la prima volta si alza in piedi) Mi fai vedere il vestito?
ISOLDE: E' di là. Ma...tu, ieri mattina dov'eri?
CERENTOLA: Mi annoiavo a pulire, e me ne sono andata in cantina per dormire un
altro po'. Ma non dirlo a Mamì se non si arrabbia.
ISOLDE:Chi l'avrebbe pensato E se ti avessero arrestato?
CERENTOLA: Se dicevo la verità, Mamì e Giulietta m'avrebbero scuoiato viva.
ISOLDE: Hai preferito le ire dell'Ispettore.
CERENTOLA: Che idiota!
ISOLDE:Comunque vedrai che ho ragione io. Dopo la proclamazione della nuova
regina, questa indagine non interesserà più a nessuno.
CERENTOLA:Allora andiamo?
ISOLDE:Dove?
CERENTOLA:A vedere il vestito.
Escono
IX Scena
Entra Virginio guardandosi attorno. Poco dopo entra Mamì
MAMI':Quale onore, Virginio il meraviglioso nella mia umile casa.
VIRGINIO: Non fare la scena mamì.
MAMI': Come mai ti sei scomodato a venire fin qui?
VIRGINIO:La selezione. Parteciperai, vero?
MAMI': Certo tesoro, con le mie due splendide ragazze.
VIRGINIO:Non ci lavorano in tre in questa casa?
MAMI':Sempre informato su tutto eh?
VIRGINIO: Allora, non c'è anche la tua figliastra?
MAMI':Quella è una puttanella da quattro soldi, che utilizzo soltanto per le
sveltine ai marinai.
VIRGINIO:Delle altre due me ne hanno parlato bene.
MAMI':Ho una ragazza che è uno schianto.
VIRGINIO:Quale?
MAMI':La maggiore. Giulietta.
VIRGINIO: Giulietta.....vedremo.
MAMI':Vuoi da bere?
VIRGINIO:No grazie, vado di fretta.
MAMI':Fai il giro di tutte le case?
VIRGINIO:Qua e là.
MAMI':Stai indagando sull'assassinio vero?
VIRGINIO: Raccolgo le voci del villaggio.
MAMI':E che dicono?
VIRGINIO:Niente di preciso.
MAMI':Sospettano delle mie ragazze, vero?
VIRGINIO:Bè l'omicidio è avvenuto qui dietro.
MAMI':Infamie....
VIRGINIO:Me lo auguro Per te e soprattutto per le tue figlie.
MAMI':Se scoprissi qualcosa sono pronta a consegnarti la colpevole.
VIRGINIO: Consegneresti alla mia vendetta, le tue figlie?
MAMI':Loro sono innocenti
VIRGINIO: E la puttanella delle sveltine?
MAMI':Dammi due giorni. Soltanto due giorni.
VIRGINIO:Se è lei ad essere la colpevole,niente polizia, è roba mia.
MAMI':Saresti il primo a saperlo.
VIRGINIO: La farei pentire d'esser nata.
MAMI': Se lo meriterebbe.
VIRGINIO:E' un favore che non dimenticherei.
MAMI':Fidati di me.
VIRGINIO: E’ stata una visita..interessante..... Io vado, tra poco inizia la
cerimonia. Ci rivediamo presto.
MAMI':Virginio..
VIRGINIO:Sì?
MAMI':Un occhio di riguardo per Giulietta.
VIRGINIO:Sarà fatto. Ma tu trovami l'assassina.
MAMI':Puoi contarci.
VIRGINIO: A tra poco.
MAMI': Aiuta mia figlia ed avrai la tua vendetta.
Virginio esce
X Scena
MAMI': Ragazze! Ragazze!
GIULIETTA e ISOLDE entrano
MAMI':Siete pronte?
GIULIETTA:Eccoci.
MAMI':Quanto siete belle! Quella sfaticata di Cerentola dove è andata?
ISOLDE: E' giù. Sta pulendo la cantina.
MAMI':Allora ricordate le cose più importanti.
GIULIETTA:Sì Mamì.
MAMI':Camminate facendo sporgere tutto quello di cui siete ben fornite.
Sporgere capito? Non basta ondeggiare il culo.
GIULIETTA:lì farò impazzire.
MAMI':E quando sorridete, mostrate sempre un tanto di lingua, gli uomini
impazziscono per la lingua.
GIULIETTA:Stai tranquilla.
MAMI':Se capitate vicino a Virginio, sfilate lentamente il piede dalla scarpa e
sfioratelo, quello è un lurido feticista.
ISOLDE: Lo sappiamo, Mamì. Lo sanno tutti.
MAMI':IO vi ho allevato con fatica e sudore. Ho cercato di fare di voi delle
vere professioniste. Mi avete dato tante soddisfazioni, non posso lamentarmi.
Ma questa è la grande occasione. Non deve sfuggirci.
GIULIETTA: Ce la farò Mamì.
ISOLDE Ora è meglio andare che si fa tardi.
MAMI':Con classe. Questa è una selezione per donne di classe
Escono
XI Scena
Entra Cerentola già vestita a festa. Si mette la parrucca. Si guarda allo
specchio Si sente bussare
CERENTOLA:Chi è?
DIEGO: Sono io, Diego
CERENTOLA:Entra. Un attimo e sono pronta.
DIEGO: Eccomi qua.
CERENTOLA: Ti ha visto qualcuno?
DIEGO: Stai tranquilla
CERENTOLA: Bravo. Bravo Diego.
DIEGO:Isolde?
CERENTOLA:E' andata
DIEGO:Come era vestita?
CERENTOLA:Con il vestito di velluto nero. Era bellissima
DIEGO :Ci credo. Anche tu non sei male
CERENTOLA:Grazie.
DIEGO:Non ti avevo mai vista così
CERENTOLA:Ed infatti è la prima volta.
DIEGO:Li farai morire tutti di voglia
CERENTOLA:Ho anche piccoli trucchetti (alza la gonna e mostra una giarrettiera)
DIEGO:Così fai morire anche me
CERENTOLA: (avvicinandosi) Allora funziona
DIEGO:Non sai quanto
CERENTOLA:E cosa provi?
DIEGO:Mi riempio di desiderio
CERENTOLA:Vorersti essere il mio schiavo?
DIEGO: Sì. Ai tuoi piedi.
CERENTOLA:Ed il mio padrone..
DIEGO:Ti farei inginocchiare
CERENTOLA:Mi lascerei domare
DIEGO:Tutto ciò che voglio
CERENTOLA:Ogni frenesia.
DIEGO:Senti il mio desiderio?
CERENTOLA: Ti farei assaporare il mio..
DIEGO: (cercando di baciarla) Vieni..
CERENTOLA:Eh no (si distacca) , che si fa tardi.
DIEGO: Come..
CERENTOLA:Hai fatto una promessa, mi devi accompagnare alla selezione.
DIEGO:HAi giocato? Allora hai giocato.
CERENTOLA:Diego è tardi, e poi sei il fidanzato di Isolde.
DIEGO:Guarda che mi sono fatto anche Giulietta
CERENTOLA:Giulietta? Siete amanti?
DIEGO:No. E' stato una volta sola, per togliermi lo sfizio.
CERENTOLA:E..quando?
DIEGO:Ieri mattina. Alle sette,così non ci vedeva nessuno.
CERENTOLA:Ecco perchè mentiva
DIEGO:Come?
CERENTOLA:Niente. Diego, non avrai mica detto a Giulietta....
DIEGO: Non l'ho più incontrata, fidati.
CERENTOLA:Ma non sei innamorato di Isolde?
DIEGO:Anche lei va con i clienti, no? Vieni qui
CERENTOLA: E' tardi. Andiamo. Questa certo non è la serata giusta.
DIEGO:un'altra volta..allora
CERENTOLA:Ma sì, basta che andiamo
DIEGO: (mentre escono) E' una promessa.
XII Scena
Sul palchetto che dà sulla sala da ballo della casa di Virginio
GIULIETTA:Chi sarà mai quella lì?
MAMI':Deve venire da fuori. Non l'ho mai vista.
GUSTAVO:E' bellissima
GIULIETTA:Mi ricorda qualcuno
MAMì:ISolde che fina ha fatto? E' sparita
GUSTAVO: Non ho mai visto una donna così meravigliosa ed affascinante. Che
classe!
MAMI':E' una creatura strana.
GIULIETTA:Guardate scappa via
MAMI':Ha perso una scarpa
GIULIETTA:La seguo, per vedere dove va
esce Giulietta
GUSTAVO:Ma dov’ è...?
MAMì:Non la vedo, è sparita.
GUSTAVO:Virginio ha raccolto la scarpa.
MAMI':Andiamo a vedere che succede
Escono
XIII Scena
Cerentola entra in casa affannata. Ha una scarpa sola. Inizia a togliersi la
parrucca.
CERENTOLA:Maledizione! Chissà l'altra scarpa dov'è finita. E quello stupido di
Diego, sempre con le mani tra le mie cosce.
Mentre sta per slacciarsi il vestito, entra Giulietta
GIULIETTA:Sei una troia.
CERENTOLA: Tu?
GIULIETTA:credevi di gabbare tutti? T'ho seguita. L'avevo capito che sotto il
vestitino da principessina, c'era la mia mignottella.
CERENTOLA:Tu..tu non mi lasci mai stare. Anche questa volta.
GIULIETTA: Guardala! Tutta tirata a lucido. Chi ti ha dato il permesso di
venire alla selezione? Invece di pulire i cessi.
CERENTOLA: Ne avevo diritto anch'io.
GIULIETTA: Tu non hai diritti. Devi soltanto fare quello che ordiniamo io e Mamì.
(Gridando) Hai capito lurida troia?
CERENTOLA:Non gridare. Non gridare così.
GIULIETTA: Io faccio quello che mi pare, schifosa.
CERENTOLA:Smettila
GIULIETTA:puttanella da quattro soldi!
CERENTOLA:Giulietta smettila
GIULIETTA: Sei pure venuta a sfilare! Credevi che il vestito e la parrucca
bastassero a ripulirti? L'ho riconosciuto subito il tanfo delle tue ascelle.
CERENTOLA:Non è vero. M'ero lavata.
GIULIETTA:Lavata! Ma se puzzi da far schifo. Quando sei andata via hanno riso
tutti.
CERENTOLA:Non ci credo.
GIULIETTA:Virginio ha detto che finalmente si respirava.
CERENTOLA:Menti.
GIULIETTA:ti ha chiamato aringa ammuffita.
CERENTOLA:Non può essere
GIULIETTA:Ed i giudici han detto che il tuo alito ricordava quello degli
appestati.
CERENTOLA: Stai mentendo.
GIULIETTA:Credi che una sgualdrinella si potesse trasformare in principessina?
Magari speravi pure di essere la prescelta, invece sono io la favorita per la
vittoria finale. Lo dicono tutti.
CERENTOLA:Tu la favorita?
GIULIETTA: Proprio così. La tua recita è finita. Vado a chiamare Mamì, così te
la farà pagare.
CERENTOLA:Fermati, ti scongiuro.
GIULIETTA:SAi bene che Mamì diventa terribile, quando non si obbedisce agli
ordini
CERENTOLA:Maledetta.
GIULIETTA:Questa volta Isolde non potrà fare nulla per te (si gira per uscire)
CERENTOLA: Ti ho detto di fermarti!
GIULIETTA: La puttanella che voleva divenatre regina!
Cerentola si avvicina e le dà una scarpata sulla testa. Giulietta crolla a
terra morta.
CERENTOLA: Figlia di puttana. Maledetta figlia di puttana
Cerentola muove il corpo di Giulietta con i piedi per vedere se è viva.
CERENTOLA:Ed adesso? Hai finito di torturami. Sei solo un mucchietto di carne
ed ossa. Perchè non mi chiami puttanella eh? Rispondi troia! Hai visto la tua
puttanella? Ti ha fottuto il cranio.
Di spalle entra Virginio
VIRGINIO: Ti serve anche questa? (Mostrando l'altra scarpetta)
CERENTOLA:Che? ..Virginio..
VIRGINIO: Non è tua?
CERENTOLA:Sì..lo è.
VIRGINIO:. Una scarpa così può appartenere soltanto ad una regina..
CERENTOLA: L'ho persa alla selezione.
VIRGINIO:Ed io l'ho raccolta. E ti ho seguito per scoprire chi eri.
CERENTOLA:Giulietta.....
VIRGINIO: (SI avvicina al cadavere) E' morta...non possiamo farci più niente.
CERENTOLA:Io non dovevo partecipare..
VIRGINIO:(avvicinandosi)E chi se lo aspettava. La puttanella delle sveltine di
casa Mamì è un fiore raro. Raro e prezioso.
CERENTOLA:Io....
VIRGINIO:Vincerai la selezione.
CERENTOLA:Come.....
VIRGINIO:Ho deciso così.
CERENTOLA: Non può essere..
VIRGINIO:Hai partecipato di nascosto a Mamì vero?
CERENTOLA:Lei me lo aveva proibito.
VIRGINIO: Mamì voleva che vincesse Giulietta. Sapeva che eri una pericolosa
concorrente.
CERENTOLA:Mi ha tenuto sempre a fare sveltine.
VIRGINIO:Perchè era gelosa. Gelosa che tu fossi più bella delle sue figlie.
Che spreco! Tenere una perla simile per quattro marinai.
CERENTOLA: Giulietta...
VIRGINIO:L'hai uccisa perchè aveva scoperto il tuo gioco?
CERENTOLA: E' stato un incidente
VIRGINIO:Una scarpa che frantuma un cranio non è un incidente.
CERENTOLA:Mi denuncerai?
VIRGINIO:Hai ucciso così anche Greta?
CERENTOLA: Non sono stata io.
VIRGINIO: E chi allora?
CERENTOLA:Non lo so.
VIRGINIO:Non farmi perdere tempo, lo so che è stata qualcuna di questa casa.
CERENTOLA: Io non sono stata.
VIRGINIO:E' stata Mamì?
CERENTOLA: No.
VIRGINIO: Giulietta? Era stata lei?
CERENTOLA:No. Non credo.
VIRGINIO:Allora Isolde?.
CERENTOLA:No.
VIRGINIO:Isolde! Te lo leggo negli occhi!E' stata lei.
CERENTOLA:No. Non è vero.
VIRGINIO: (la prende per le braccia violentemente) Non farmi spazientire. Vuoi
andare in galera per tutta la vita? Oppure preferisci essere impiccata? Posso
fare la tua fortuna o rovinarti. Lo hai capito questo? C'è l'Ispettore qui
fuori di ronda. L'ho incontrato mentre ti seguivo. Per questo sono arrivato
dopo Giulietta. Mi basta fargli un fischio e ti sbatte in galera a marcire.
CERENTOLA:Diventerò regina?
VIRGINIO:Se io lo voglio, sì.
CERENTOLA:Che vuoi?
VIRGINIO:Obbedienza.
CERENTOLA:Ti obbedirò
VIRGINIO: E' stata Isolde?
CERENTOLA::E' stata lei.
VIRGINIO:La brava e buona Isolde. Mamì lo sa?
CERENTOLA:No. Io ero l'unica.
VIRGINIO:Come l'ha uccisa?
CERENTOLA(prende la scarpa che Isolde aveva nascosto) Con questa.
VIRGINIO: Con questa..va proprio a pennello.
CERENTOLA:Per cosa?
VIRGINIO: (mette la scarpa di Isolde vicino alla tempia di Giulietta, e fa
sparire la scarpetta di Cerentola) : Questa la tengo io.
CERENTOLA: Che vuoi fare?
VIRGINIO: Ora vedrai. Tu resta in silenzio.
CERENTOLA: Non capisco.
VIRGINIO (affacciandosi fuori) ISpettore! Ispettore!
CERENTOLA:Aspetta
VIRGINIO: Zitta ti ho detto.
CERENTOLA:Ma..
Entrano Mamì ed Isolde
MAMI':Che succede? Perchè gridate?
ISOLDE:Giulietta?
MAMI': Giulietta, che le è successo?
Virginio si frappone tra loro ed il cadavere
VIRGINIO:Aspettate. Aspettate
ISOLDE:E' morta?
MAMI':L'hanno uccisa?
ISOLDE: Chi è stato?
MAMI':Virginio rispondi!
VIRGINIO:Aspettate!
Entra l'Ispettore con Paulo
ISPETTORE:MA che...Giulietta!
MAMI':Guardi che mi hanno fatto.
ISPETTORE:Giulietta..chi ...tu lurida puttanella (rivolto a Cerentola) Tu che
la odiavi...
VIRGINIO: Ispettore, la Signora era con me.
ISPETTORE:Con lei... Questa .....
VIRGINIO: Sarà la nuova regina. Cerentola sarà la nuova regina. Ed io per lei
esigo il dovuto rispetto.
ISPETTORE:LA nuova regina?
ISOLDE:(rivolta a Cerentola) Hai visto?
MAMI':Dunque sei tu la fanciulla misteriosa..
VIRGINIO:Mamì. D'ora in poi Cerentola mi appartiene. Me la prendo.
MAMI':Mai.
VIRGINIO:Sai bene che non puoi impedirmelo. Ispettore glielo dica lei.
ISPETTORE:Mamì non puoi fare nulla. (Accostandosi a Cerentola le bacia la mano)
Regina...suo umile servitore
CERENTOLA:Grazie Ispettore
MAMI':Ed a Giulietta non ci pensate?
ISPETTORE: Ma certo Mamì. Troveremo il colpevole.
VIRGINIO: C'è una scarpa vicino al suo cranio.
ISPETTORE:Una scarpa..e di chi..
VIRGINIO:Forse dell'assassino..
ISPETTORE (raccogliendola) E' una scarpa da donna
ISOLDE: No....
ISPETTORE:Basterà trovare la proprietaria.
VIRGINIO: Non sarà difficile.
ISPETTORE:E ci sono attaccati anche dei capelli biondi., che non appartengono
di certo a Giulietta. Sembrano quelli di Greta. Signori abbiamo una sola
assassina, che ha ucciso con la stessa scarpa.
ISOLDE:Cerentola...
MAMI': Una stessa persona ha ucciso Greta e mia figlia? Mia figlia con la testa
fracassata da una scarpa?
ISPETTORE:Paulo, trascina di là il corpo di Giulietta. E' una scena starziante
Paulo porta via il corpo
ISPETTORE: Sono costretto a fare calzare questa scarpa a tutte le residenti
delle case. Inizierò da qui naturalmente. Se Virginio permette anche la
regina..
VIRGINIO:Ma certo ISpettore. Per prima!
ISOLDE:Cerentola....
CERENTOLA:Virginio...
VIRGINIO:Indossa la scarpa Cerentola.
ISPETTORE:Se vuole favorire (chinandosi)
CERENTOLA (alzando il piede e parlando lentamente) Non è mia.
ISPETTORE:Non è sua (provandogliela)
ISOLDE:Cerentola.....
VIRGINIO: Chiamala regina. Adesso è la vostra regina.
CERENTOLA:Virginio..
ISOLDE:Regina...
CERENTOLA:Virginio....
ISPETTORE: (da Isolde) : Isolde, capisco che è un brutto momento
ISOLDE:Cerentola...
VIRGINIO:Finisca la prova. Cosa aspetta? Così ci togliamo il pensiero
ISOLDE:Regina..
CERENTOLA:Virginio...
VIRGINIO:Proceda Ispettore
ISPETTORE: Isolde..il piede.
Cerentola rimane sempre di spalle ad Isolde
VIRGINIO: Forza che voglio andare a proclamare la nuova regina
ISOLDE:Regina...
ISPETTORE:Il piede...
MAMI':Isolde sbrigati.
ISOLDE:Mamì....
ISPETTORE:E'... è calzato perfettamente.
VIRGINIO:La dolce Isolde
MAMI':Isolde...
ISPETTORE: Isolde ti devo arrestare.
MAMI':Ma era con me.
ISPETTORE:Lo è stata tutta la serata?
MAMI':No ma.....
ISPETTORE:Non puoi salvarla. Non sei un buon alibi per lei. Sei la madre
MAMI':Hai la mia parola che lei..
ISPETTORE:Te l'ho già detto La tua parola non conta.
MAMI':Perchè sono una puttana?
ISPETTORE:Rassegnati. Le prove contro Isolde sono schiaccianti.
VIRGINIO:Che tragedia!
Isolde è come inebetita. Cerentola le dà sempre le spalle.
MAMI': MA si è allontanata per poco tempo.
VIRGINIO:Quello strettamente necessario.
ISPETTORE:Dovrò arrestare anche te Mamì. Paulo prendila in consegna. Eri tu la
responsabile di questa casa.
VIRGINIO:Chi se lo sarebbe aspettato.
MAMI':Ci godi troia? Ci godi!
ISPETTORE:Portala via. Non si insulta la regina.
ISPETTORE:Paulo, portala via..non si insulta la regina
MAMì: Maledetta
Escono Mamì e Paulo
ISOLDE:Cerentola....
ISPETTORE: Andiamo
L’Ispettore la trascina via
CERENTOLA:Sorellina mia
VIRGINIO:Ti farò regina e sposa.
CERENTOLA : Andiamo via di qui
Escono
Entra la figlia di Isolde, come se li inseguisse.
Cambio luce, si accende il facio laterale ed una musica uguale all'inizio. Si
sente in sottofondo il rumore del mare e la sirena di una nave
FIGLIA (Con tono dolce, leggermente commosso e non drammatico): A quel tempo
mia madre aspettava già una bambina, ma non lo sapeva ancora. Lo scoprì il
giorno dopo l’arresto.Era tardi per l’avverarsi del suo splendido sogno.
La mente era già stata completamente sconvolta dal tradimento.
Non fu neppure condannata, ma chiusa in una clinica per malattie mentali, dove
è morta, una sera di ottobre, di qualche anno fa.
Diego, il mio presunto padre, è stato trasferito, in una terra d’oltreoceano.
Non mi ha mai voluto riconoscere, e non credo si ricordi più di noi.
La nonna non riuscì a resistere al dolore per la morte di Giulietta. Le venne
un colpo quella sera stessa. Io rimasi sola, ancora prima di nascere.
Virginio e la zia partirono presto per un viaggio intorno al mondo. La zia fu
una regina meravigliosa, tutti la ricordano ancora, anche se rimase in carica
per poco. Virginio mantenne la promessa dopo qualche mese la sposò e la porto
via da qui. Io non l’ho mai incontrata.
Mamma, nei suoi rari attimi di lucidità, mi raccontava di quanto era bella, e
di come io le assomigliassi.
Era impossibile, non avevamo legami di sangue.
Ma lei non voleva sentire ragioni. “Sorelle” mi diceva, con tono sommesso.
“eravamo sorelle”.
Del suo tradimento me ne parlò una volta sola.
E’ strano, le era quasi grata.
Senza..senza di quello, non sarebbe riuscita a fuggire via.
Invece, così ..finalmente era riucita a sentirsi libera. Con la mente, si
capisce. Soltanto con la mente.
Ma era la prima volta, e le bastava.
Con tono drammatico
Mi guardava sorridendo
Mentre moriva, gelida.
“Muoio pazza, lo so”. “Ma non mi importa nulla”.
“Si soffre di più a morire savi, portandosi dietri i rimpianti”
pausa
Di nuovo con tono dolce
Non ho mai abitato nelle case rosse.
La colonia sta cambiando.
Dicono che scoppierà un’altra guerra.
Dicono che ci sarà una rivolta, e che le case verranno abolite.
Io faccio la sarta, e mi trascinano gli eventi.
Forse andrò in Francia.
In Provenza. Ho qualcuno che mi aspetta laggiù.
Dicono sia pieno di ginestre.
Io adoro le ginestre.
Io mi chiamo Cerentola.
Mamma ha voluto così, chissà poi perchè.
esce
FINE