RICCARDI di W.Shakespeare e Paolo Borasi
Adattamento a monologo di Paolo Borasi
Sono affetto da dismorfosi laterale del rachide da C1 a C6, deviato a destra, con apposizione superiore di tessuto osteo-cartilagineo ….in una parola sono gobbo, nessuno tra i miei familiari od antenati lo è, io sì. Ma da piccolo non mi rendevo conto di cosa avrebbe significato nel prosieguo della mia vita; i miei genitori mi volevano bene, fin troppo, mi colmavano di regali, di giocattoli, avevano nei miei confronti un’attenzione ed un affetto maggiori di quanto ne avessero per i miei fratelli. Quando mi portavano in giro, pochissimo per la verità, alle mie domande sulla differenza tra me e gli altri bambini, rispondevano, con involontario umorismo: “ vedrai, tutto si appianerà” ,ed invece no,non si appianava, anzi la gobba, od il gibbo,(termine scientifico),cresceva , più di me, fino ad opprimermi con il suo peso ed a farmi camminare chino; nel frattempo ho anche cominciato a zoppicare, anche questo dovuto al dismorfismo, etc., etc.: così a circa 5 anni mi sono reso conto che non avrei mai potuto essere come gli altri. La scuola, poi…non avrei voluto che la maestra fosse così gentile con me,era stata avvertita, e così i miei compagni, loro, tranne un paio di scemi che come mi vedevano si mettevano a ridere, facevano i giochi che a me erano vietati quasi vergognandosene, lanciandomi occhiate piene di pietà che mi ferivano di più delle risate degli idioti. Una volta,in cortile,giocavano a pallone, dissi: “mettetemi in porta, tanto che ci vuole? Dopo un silenzio imbarazzato dissero:” va bene ,certo, Riccardo”: per un po’ andò tutto bene, poi mentre arrivava un pallone che rotolava lentamente verso di me, ancora oggi non riesco a capire come sia successo, persi prima l’equilibrio con la gamba zoppa,e poi con tutta la schiena ,e , quasi al rallentatore, caddi sulla gobba(ormai la chiamavo già così).Sentii la ghiaia penetrarmi nella schiena e la spina dorsale torcersi, un lampo di dolore, è vero che si vedono le stelle, prima che diventasse tutto nero, e mi svegliassi nell’infermeria della scuola con papà, mamma, ed il preside.” Prometti che non farai più cose del genere fino a quando non sarai guarito, caro”, mi fa la mia mamma. Guarito!Non si guarisce dalla gobba. Una volta a catechismo,la suora ci aveva regalato un bellissimo cuore rosso di Gesù di stoffa col pizzo attorno, e ci diceva: “ Gesù ha dato la vita per salvarci, per liberarci dai nostri peccati” io, ho alzato l’unica mano che ormai potevo sollevare in alto,, fino al cielo, e ho detto: ”ma Gesù sarebbe stato così buono se fosse stato come me?”
Divenni un adolescente studioso e riservato, a scuola andavo bene, molti copiavano i compiti da me,ero davvero un modello per tutti, tranne che per un fatto….una volta c’era una ragazza bionda a cui i compagni facevano cadere i libri apposta: come era bella con le calze bianche come la camicetta e la gonna a pieghe rosse. .La amavo da lontano, (cosa credete? anche gli scherzi di natura amano), le avevo rivolto la parola due o tre volte, era la mia dea; così quella volta fu più forte di me e andai da quei due e dissi:” smettetela subito” e loro:”cosa credi di fare,gobbo di merda? Non ti picchiamo perché ci fai pena” caddi in ginocchio piangendo,di colpo mi sentivo nel cuore un fiume di dolore, di amarezza, e di rabbia contro il mondo, contro Dio, allora(incredibile!) ci credevo ancora.
.La ragazza , si chiamava Emanuela, si è chinata su di me e mi ha abbracciato,ha abbracciato questa gobba, piangeva anche lei, e mi ha detto: vuoi fare i compiti con me oggi pomeriggio? Iniziava così per me il solo periodo di felicità della mia vita, eravamo inseparabili,ridevamo un sacco e mi trattava senza nessuna compassione, anzi a volte scherzavamo addirittura sulla mia deformità, la chiamavamo”la zucca fatata” o “il foruncolone”.Eravamo soprannominati “la bella e la bestia”. Le chiedevo: “e quando ti sposerai?” e lei :”chissà, magari sposerò te, mi sono sempre piaciuti i ragazzi fuori dal comune, e poi potremmo fare dei figli, i sette nani…. Felicità assoluta: il cuore che bruciava di dolcezza, riuscivo perfino a guardarmi allo specchio. Naturalmente neanche un bacio, era un amore platonico, favolistica, disneyano, quasi ortopedico.
Ed aveva ragione lei,non mi lasciò per sposare un altro. Morì poco dopo. Camminava tranquilla sul marciapiede quando un’auto impazzita la travolse uccidendola sul colpo. Mentre andavo a trovare la salma per il Rosario ,prima dei funerali, tremavo tutto, compresa la “zucca fatata”, ad un tratto presi a lacerarmi il viso con le unghie,volevo cavarmi gli occhi, mi misi a correre in tondo mentre ridevo e bestemmiavo in inglese, francese, e tedesco. Mi riaccompagnarono a casa. Non tornai più a scuola.. Superai la maturità da privatista con il massimo dei voti. Mi iscrissi a Lettere e mi laureai, con una tesi,indovinate su chi? Ovviamente Giacomo Leopardi, e quando il mio socio di Recanati scrive: “che speranze, che cori,, o Silvia mia…. Quando sovvienmi di cotanta speme un affetto mi preme, acerbo e sconsolato, e tornami a doler di mia sventura” la gobba mi doleva tremendamente, più che non quando cambiava il tempo,, così andai a cercare un crocifisso in fondo ad un cassetto e lo guardai bruciare nella stufa.
L’insegnamento non faceva per me. Ormai ogni poesia, anche solo i primi versi, mi faceva singhiozzare. Sto in casa. Quando esco, raramente, a volte qualcuno mi sfiora furtivamente la gobba perché dicono porti fortuna; io lo lascio fare: magari è vero…in fondo mi chiamo come Riccardo Cuor di Leone, e poi un Riccardo gobbo è anche diventato re, no?Riccardo III di York…..
Le luci si spengono lentamente
Buio
Tenda di Riccardo
Riccardo: ma senti cosa scrivono quegli effeminati dei miei luogotenenti:
Rotto dalla fatica, io m'affretto a mettermi a letto, dolce asilo
di riposo per membra stanche dal viaggio; ma allora comincia
un altro viaggio entro la mia testa, che fa lavorare
la mia mente,esaurito che sia il lavoro del. corpo.
poichè allora i miei pensieri,o dal luogo lontano ove mi trovo,
vengono in alacre pellegrinaggio a te, e tengono aperte le mie
palpebre cascanti, intente a scrutar la tenebra che i ciechi vedono.
Se non che l'immagine vista dell'anima mia adduce l'ombra
di te al mio sguardo senza vista, ed essa, simile a una
gemma pendula nella notte spettrale, fa bella quella notte nera
e ne ringiovanisce il volto antico.
In tal modo le mie membra di giorno, la mia mente di
notte, per cagion mia e per cagion tua non trovano pace
Ha!Ha!non trovi pace,chissà tra poco forse troverai la pace eterna,coniglio di un Lord!
Il lacrimare come bambini non ancora allattati dalla generosa nutrice non è adatto alla feroce battaglia, e non promette nulla di buono per domani, ecco il mio pianto!(urina sul foglio)
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ma basta ora con queste ciarle da comari,buone tutt’al più , quando le nostre fronti saranno cinte da ghirlande di vittoria, per infilarsi nel letto lascivo di una dama compiacente
Ora devo fare in modo di non essere tradito,e che i cospiratori ,che ho nutrito come serpi nel mio caldo petto siano resi innocui, che gli vengano strappati i denti portatori di morte e nequizia,e vengano calpestati dal mio valoroso tallone.
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Entra Stanley.
Riccardo:Ah, e così vorresti andare a raggiungere i miei nemici, Stanley. non mi fiderò di te.
Stanley :potentissimo sovrano, non avete ragione di dubitare della mia amicizia : non sono stato e non sarò mai un traditore
Riccardo: bene andate a radunare i vostri uomini; ma lasciate qui vostro figlio Giorgio. badate di di mantenere saldo il vostro impegno d’onore,altrimenti non sarà salda la sua pur giovane testa.( Stanley esce)
R::Il sole,stanco,ha avuto un tramonto d’oro e la striscia lucente del suo carro di fuoco annuncia per domani una bella giornata; ora voglio dormire un poco,affinché domani non cali sui miei occhi un velo di piombo ,quando salirò alato alla vittoria.
(Riccardo dorme un sonno agitato prima della battaglia. .lo visitano gli spettri delle persone che ha ucciso:
Spettro1: Ricorda Edoardo che pugnalasti nel fiore della giovinezza: domani peserò sul tuo cuore,perdi la speranza e muori!)
Spettro2:Domani peserò fortemente sulla tua anima! Fui sommerso nel vino nauseabondo,io tuo fratello,fui messo a morte per le tue insidie.. domani in battaglia,ricordati di me,e cada spezzata la tua spada. Dispera e muori!
Spettri3:sogna i tuoi nipoti trucidati nella Torre! Saremo pianto nel tuo petto,Riccardo, e ti trascineremo alla rovina, all’infamia alla morte. Questo ti augurano le anime dei tuoi nipoti: dispera e muori!
Spettro 4: io la tua infelice moglie Anna,che mai ebbe un’ora di sonno tranquillo con te, ora riempio il tuo sonno d’inquietudine. Sogna, sogna sanguinose azioni di morte,cadi nella disperazione e, disperato,rendi l’ultimo fetido respiro.(Riccardo si sveglia)
R:datemi un altro cavallo,fasciate le mie ferite! Gesù, perdono, .calma non è stato che un sogno,è solo mezzanotte.(R .va all’apertura della tenda,la solleva).i fuochi bruciano azzurri,la battaglia è ancora lontana. é l’ora notturna in cui le streghe incantano ,in cui i cimiteri sbadigliano,e l’inferno soffia il suo contagio di terrore sul mondo.
Di che ho paura?di me stesso? Potrei davvero avere paura di me stesso perchè sono un assassino,un traditore,: . sono così avanzato nel sangue da non potere più tornare indietro,ma ho deciso io di essere malvagio,io privo di ogni simmetria nel corpo,deforme imperfetto storpio, mai avuto teneri svaghi d’amore,mai ho avuto altro piacere che seguire la mia ombra al sole e meditare sulla mia deformità …. ho scelto io di tramare ed uccidere, Quante volte mi ha sfiorato il viso l’angelo della vita che usciva ancora caldo dalle bocche di coloro che uccidevo,mentre affondavo il pugnale nel loro fragile corpo per cacciarvi fuori l’anima come una volpe braccata… Mia madre mi ha maledetto con queste parole:” maledetto grembo mio , letto di morte! Sei venuto sulla terra per fare della terra il mio inferno. Una grave sofferenza fu per me la tua nascita,irata e caparbia la tua infanzia,feroci selvaggi e disperati i tuoi giorni di scuola , temeraria avventurosa,disperata la tua sfrenata giovinezza, insinuante,falsa e sanguinaria e insuperabile nell’odio la tua maturità di avida superbia.. Ho generato un serpente che uccide col suo occhio inesorabile!Prendi su di te la mia maledizione: e che nel giorno della battaglia ti opprima più dell’armatura che indosserai!L’infamia accompagna la mia vita ed attende la tua morte.”
Maledetti siano i cani che mi ringhiano contro quando passo vicino a loro zoppicando
(.Rientra nella tenda:sul letto c’è Lady Anna,sua moglie e seduti al tavolo,suo fratello Giorgio Duca di Clarence, i nipoti,i duchi che ha fatto uccidere,tutti spettri)
R: le persone che ho spedito al creatore sono venute ad augurarmi la buona sorte per domani.
Cara moglie,fatti abbracciare….come,non volete? Devo sedurvi un’altra volta?vi fu mai donna conquistata in un così particolare stato d’animo? Io le uccido il marito ed il caro suocero ,e la conquisto al funerale mentre ha il cuore gonfio d’odio ,mentre maledice me , che sono felicemente sporco del sangue dei suoi cari?
“immondo demonio, vattene, e non tormentarci. Tu hai fatto della felice terra il tuo inferno,arrossisci,arrossisci,mucchio di lurida deformità,il cielo fulmini te,assassino, o la terra spalanchi una voragine per divorarti vivo come ora inghiotte il sangue di questo buon re massacrato dal tuo braccio spinto dall’inferno”
“divina perfezione di donna,lasciate che mi giustifichi in ogni punto dei delitti che mi attribuite,non sono stato io ad uccidere i vostri cari”
”infatti sono vivi,maledetto,non potete trovare altra scusa valida se non impiccandovi”
“è vero, ma fu la vostra bellezza la causa di questo effetto” ”ti dico ,assassino,che se credessi ciò, queste unghie strapperebbero dalle mie guance tale bellezza”
i miei occhi non potrebbero sopportare la rovina di così dolce bellezza, voi non potreste sciuparla se io vi fossi vicino perché io vi amo più di quanto lui vi amasse”
Anna sputa.”vorrei che fosse per te un veleno mortale”
“mai potè uscire un veleno da un così dolce luogo.
”mai è caduto veleno su un rospo più schifoso”
“Anna, ascoltate,mai ho pianto in vita mia, mai versato una sola lacrima,ora i tuoi occhi che mi uccidono di una morte vivente strappano amare lacrime di sangue ai miei; mia dea vi chiedo la morte(le porge la spada) “ se il tuo cuore esige vendetta e non può perdonare,trafiggi pure questo petto e fanne uscire l’anima che vi adora,su, non esitare,ho ucciso io il re Enrico, ma fu la tua bellezza a provocarmi, la tua bellezza che m’incitava nel sonno a dare la morte a tutto il mondo per poter vivere un’ora sola sul vostro petto, su presto,ho pugnalato io giovane Edoardo,ma fu il tuo viso celeste a spingermi.
(Anna esita e lascia cadere la spada)”riprendi la spada o rialza me.”
“accetta,mia stella polare,di portare questo anello”
”prendere non è dare”” guarda,come quest’anello racchiude il tuo dito, così il tuo petto racchiude il mio povero cuore…” con tutto il cuore sono lieta di vedervi così pentito.. ha!ha!E così è andata,lei con la sua coscienza ,Dio e tutte le difese contro di me, ed io con nulla per sostenere la mia preghiera se non il demonio e le mie parole menzognere.
Lei ha abbassato gli occhi su di me che ho falciato la dorata primavera del dolce principe,giovane,coraggioso,saggio,mite,amabile che mai la natura ci potrà regalare un uomo simile,su di me che non valgo la metà di suo marito,che zoppico e sono così deforme?da quel giorno mi sono sentito meravigliosamente bello,ed ho comprato specchi per rimirarmi e vestiti sontuosi,e sono giunto perfino ad amare il sole che per tutta la vita mi ha mostrato l’ombra della mia deformità sul terreno come un’odiosa meridiana.
(si rivolge allo spettro di Giorgio, suo fratello)”e tu ,fratellino caro?hai finito i tuoi giorni non contro la mia volontà,ma a causa mia .Io ho congiurato,sfruttando la vaneggiante profezia che un G sarebbe stato l’assassino degli eredi di Edoardo
“buon giorno,Giorgio , fratello mio,che significa questa scorta armata che vi trascina incatenato?,ciò è indegno del vostro rango e del mio affetto
“il re crede alle profezie ed ai sogni,ed afferma che un indovino gli ha detto che la sua discendenza verrà diseredata da un G,e poiché il mio nome comincia per G,ne segue nella sua mente che sia io il Predestinato”
“ma allora avrebbe dovuto accusare i vostri padrini,non è colpa vostra,o forse Sua Maestà intende farvi ribattezzare nella Torre. Inghilterra sei malata,i fetidi miasmi della follia ti corrompono fin nel midollo! Farò qualunque cosa per liberarvi”
“so che a voi dispiace quanto a me,
fratello mio caro,ho fatto un sogno funesto:mi sembrava di annegare e mentre cadevo nei vorticosi flutti dell’oceano ,vedevo migliaia di paurosi resti di naufragi,migliaia di uomini divorati dai pesci,e poi cumuli di perle ,pietre inestimabili,gioielli favolosi sparsi sul fondo del mare,ce n’erano alcuni sopra teschi umani e nelle cavità,dove un tempo vi erano gli occhi, si erano insinuate gemme risplendenti che sembravano schernire le ossa dei morti disseminate sul fondo fangoso dell’abisso,e più cercavo di rendere l’anima al creatore, più questa mi veniva ricacciata nel petto dal peso dei miei peccati che ho commesso per mio fratello, il Re, che ora mi ricompensa così…
“la vostra prigionia non durerà a lungo,vi libererò o prenderò il vostro posto,intanto abbiate pazienza” “
Poi ti ho aiutato a liberarti della tua anima immortale facendoti pugnalare ed affogare in un tino pieno di malvasia..In fondo al tino hai visto dunque questi immensi tesori? A proposito, ti è piaciuto il vino? malvasia al sangue, un po’ dolciastra,però,no?
si rivolge allo spettro di Buckingham)”:mio povero buon Buckingham,avete completato l’opera per me, mi avete fatto re agitando e sobillando la folla, ed io vi ho ricompensato non concedendovi le ricchezze che vi avevo promesso, ma facendovi tagliare la testa:come avete potuto fidarvi di me, voi che mi conoscevate così bene?nell’intrigo occorre essere scaltri!
(rivolto ai nipotini)cari,vi ho fatto uccidere perchè potevate aspirare al trono; devo dire che i sicari si commossero e piansero di tenerezza e delicata compassione mentre raccontavano il delitto: “è stata l’azione più barbara,il massacro più pietoso di cui questa terra si sia resa colpevole:così stretti l’uno all’altro si tenevano con le loro bianche braccia innocenti,le loro labbra tremanti formavano un fiore viola di paura:abbiamo distrutto la più perfetta opera che la natura abbia creato ed ora i principini sono due teneri compagni di gioco per la polvere e preda degli odiosi vermi distruttori..Le azioni dei malvagi non possono sfuggire agli occhi degli uomini;con tutto il suo sforzo la terra non riesce a cancellarle
Come è vero che voglio riparare e pentirmi,così mi sia favorevole la pericolosa impresa contro le armi nemiche.(si inginocchia).Oh sono putridi i miei delitti ed appestano anche il cielo.. lassù non ci sono scappatoie:l’azione si mostra così com’è e noi siamo posti faccia a faccia con le nostre colpe per renderne conto
O Tu, di cui mi considero ora capitano,guarda con occhio benevolo i miei soldati, metti nelle loro mani le mazze ferrate della tua collera, perché possano con colpi pesanti schiacciare gli elmi dei nostri avversari. A te affido la mia anima rinnovata prima di alzare questa tenda. Aiutatemi,voi angeli,andate all’assalto! (si rialza)
(esce)il sole non vuole farsi vedere oggi. sarà un giorno nero per qualcuno. e che importa?lo stesso sole che è accigliato con me guarda cupo anche i miei nemici.
Presto,mettete la gualdrappa al mio cavallo!
Combattete,gentiluomini d’Inghilterra,anche se non dobbiamo combattere nemici stranieri , dobbiamo estirpare l’odioso cancro di coloro che si sono ribellati contro il nostro regno;il nostro esercito è tre volte più numeroso: inoltre la presenza del re è una torre potente che manca a quelli della parte avversa: spronate duramente i vostri coraggiosi cavalli e galoppate nel sangue!
In battaglia, e che san Giorgio ci aiuti!
BUIO Rumore di battaglia
LUCE BASSA:Sono disarcionato!ho giocato la mia vita su un tiro di dadi…..un cavallo!un cavallo! Il mio regno per un cavallo!
LA LUCE SI SPEGNE LENTAMENTE
SIPARIO
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