Ricovero coatto

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RICOVERO COATTO

di Giovanni De Moliner

Genere: Brillante

Atti: 3

Durata: 1h e 40’

Attori: 7 M e 3 F

                                                       TRAMA

Gigio Tre Scarpe, nato picchiatello e che fa la vita del barbone, viene ricoverato presso la Clinica Pelagalli, diretta dal Professor Sapienza che, fatalità della vita, gli assomiglia come una goccia d’ac-

qua.

I Militi della Pubblica Assistenza che lo ricoverano, però, scopriranno malgrado loro quanto sia vero l’antico adagio che “manicomio è scritto fuori”: saranno, infatti, imprevisti e “disservizi” di o-

gni tipo a convincere, alla fine, sia loro che parte del personale dell’Ospedale che Gigio non è l’uni-

co ad avere bisogno di un ricovero coatto.

E sarà lo stesso Gigio a dirla lunga, alla fine, sul come si è trovato in Ospedale !!

ATTENZIONE: i ruoli in dialetto genovese possono essere adattati in qualsiasi altro dialet-

to e/o in Italiano.

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RICOVERO COATTO

                          Commedia brillante in tre atti di Giovanni DE MOLINER

IL PROFESSOR SAPIENZA - Primario tutta Scienza /GIGIO TRE SCARPE - Senz'arte ne parte

MICHELA ARDENZA - Assistente del Sapienza -

PIPPU da SAGRA - Amico del Viagra -

MARGHERITA - Infermiera ardita -

CARLUSO - Infermiere ottuso -

MARIA AMATO - Moglie di un ricoverato -

L'ingegner AGOSTO - Imprenditore ben disposto -

PRIMO MILITE - Croce Nera di Monte Morto -

SECONDO MILITE - Croce Nera di Monte Morto -

IVO – Inserviente un po’ tardivo.

                                        LA SCENA

E' l'astanteria di un reparto Ospedaliero: ci sono due entrate, una da destra e una da sinistra, alcune sedie sul fondo, in un angolo sul fondo un armadio chiuso che contiene carte varie, sull'altro angolo, vicino

all'uscita di sinistra, un altro armadio stracolmo di scatole di medicinali e materiale sanitario.

Nell'angolo a sinistra, verso il pubblico, c'e' una scrivania con dietro una sedia e davanti altre due.

Il sipario si apre con in scena Gigio Tre Scarpe seduto su una delle sedie centrali poste sul fondo e i due Militi della Croce Nera di Monte Morto: uno passeggia intorno a lui un po' nervoso, l'altro lo osserva in piedi con le braccia conserte.

Gigio e' seduto immobile, lo sguardo assente fisso nel vuoto, gli occhi spalancati ed un sorriso spento sul volto.

Siamo in inverno e lui indossa una pesante marsina con tasche enormi.

1 - PRIMO MILITE - (Al collega che continua a passeggiare nervosamente) "Di, se non la smetti di andare avanti-indietro, mi fai venire il mal di mare !!"

2 - SECONDO MILITE - (Si ferma, sbuffa, allarga le braccia) "Ma porca vacca, l'e' mez'ua che semmu chi !! Gh'eu tantu a guanta-a st' anghesu...." (Indica Gigio piuttosto ingrugnito) "....e metilu in gaggiia !?!?"

2 - PRIMO MILITE - (Un po' contrariato) "Ma dai, su, non essere dispotico !!" (Lo redarguisce) "In fondo, e' una persona malata !!"

3 - SECONDO MILITE - (Si blocca, strabuzza gli occhi) "Chi....!?!?" (Indica nuovamente Gigio) "Le....!?!?" (Ha un gesto di stizza verso il collega) "Ma famme u piaxei !!" (Sbuffa pesantemente, riprendendo a passeggiare nervosamente) "Gigiu u l'e' nasciu mattu !!" (Si ferma voltandosi verso il collega e facendo il segno dello svitato con il dito contro la tempia) "Ciutostu...." (Riprende con foga) "L'e' chi dentru che nu ghe semmu !!"

4 - PRIMO MILITE - (Cerca di rabbonirlo) "Vabbe' ma...calmati !! Sara' questione di un minuto !!"

5 - SECONDO MILITE - (Per niente rabbonito) "M'acarmu in cornu !! Semmu l'unica squaddra, in sede nu gh'e' nisciun. Se ghe fisse n'emergensa...."

6 - PRIMO MILITE - (L'interrompe: rassicurante) "Se mai, abbiamo il telefono....."

E' interrotto dallo squillo di un cellulare proveniente dalle tasche del Secondo Milite.

7 - SECONDO MILITE - (Rassegnato, alzando gli occhi al cielo) "Apuntu: gh'emmu u telefunu !!" (Rivolge uno sguardo truce al collega che ridacchia sornione sotto i baffi, poi risponde) "Pronto, Cruxe Neigra de Munte Mortu !!" (Fa' una breve pausa) "Servissi ?? Sci, scignua, ca digghe...." (Pausa: strabuzza gli occhi, decisamente alterato) "Nu ne femmu servissi funebri, rabelemmu i vivi !!!" (Chiude con rabbia la comunicazione e ripone il cellulare in tasca quasi con furia) "N'asidente che te porte, oca !!"

8 - PRIMO MILITE - (Ride di gusto) "E' il solito scherzo cretino !!"

9 - SECONDO MILITE - (Per nulla divertito) "E cun tuttu quellu che g'ho da pensaa me g'amanca i schersci, a mie !!" (Ricomincia a passeggiare nervoso qualche istante, poi si ferma di colpo: con veemenza, al collega, tendendo le braccia e agitando convulsamente le mani) "A gente a l'e' scemma: in t'en paize cu se ciamma Munte Mortu, ti metti sciu' na Cruxe e cumme ti a ciammi ?? Cruxe Neigra, me paa giustu !!"

10 - PRIMO MILITE - (Cerca di giustificare) "Beh, associato al nome del paese, e' ovvio che te lo ricordi bene...."

11 - SECONDO MILITE - (Si volta furibondo) "N'assidente !! Bezeugna esse scemmi !!" (Trasalisce: scatta di corsa verso Gigio, gli si ferma davanti e, a muso duro) "Gigiu, ti le miga missa sciu ti a Cruxe a Munte Mortu ??"

Gli occhi di Gigio si illuminano: sul suo viso compare un ghigno beffardo: sta' per rispondere qualcosa ma e' interrotto dal telefono cellulare che squilla nuovamente.

12 - SECONDO MILITE - (Sacramenta in tasca, sbuffando nervosamente) "E tou chi turna !!" (Sbotta alla fine: poi risponde) "Pronto, Cruxe Neigra de Mun...." (S'interrompe: si blocca un attimo pensoso, allontanando il cellulare dall'orecchio, poi, di botto, riavvicinandolo) "Pronto, Cruxe Neigra e basta !!!" (Pausa: trasale) "U sentudixeuttu...!!!" (Tutto d'un fiato, dopo una brevissima pausa) "E scie, de Munte Mortu.....!!!" (Decisamente irritato) "Perche', ti ne cunusci de atre Cruxe Neigre, chi in giu !?!?" (Ancora pausa. Preoccupato) "N'incidente !?!? E duve ??" (Pausa: il Primo Milite si avvicina preoccupato a sua volta) "A Ca' de Seppe !?!? Ma figurite...." (Si sorprende) "Se ghe passa due macchine l'annu....!!" (Pausa: si incupisce) "Ah: e due de quest'annu sun pasee anch'eu !" (Ancora pausa: trafelato) "E nue che nu puemmu !!"(Si infervora) "Semmu in centru, a-a clinica Pea-pulli pe in ricoveru coatto e....."

13 - PRIMO MILITE - (Inorridisce) "Pelagalli...!!!" (Gli suggerisce a mezza voce "Clinica Pelagalli.....!!!!"

14 - SECONDO MILITE - (Lo guarda un attimo interdetto, poi stacca il cellulare dal l'orecchio e, con insofferenza, quasi feroce) "Pulli o Galli che seggen, i peen u meximu !!" (Riattacca il cellulare all'orecchio) "Cumme ghe diva, semmu chi a-a clinica...." (Fa' un attimo di pausa) ".....du pula-a: duvemmu lasciaghe Giggiu tre scarpe, ma pa-a che se seggen scordee che spetemmu !!" (Pausa: poi, seccatissimo) "Ma cumme lascieghelu e anee...." (Ancora pausa) "Ah....semmu i unici in zona...." (Allarga le braccia: con rassegnazione) "E va ben, eu dii che faieimu cusci'. Partimmu subetu !!" (Chiude il telefono, lo ripone e, all'altro milite) "Nemmu, dai, ca ne tucca !!"

15 - PRIMO MILITE - (Sorpreso) "Ma....come andiamo: cos'e' successo ??"

16 - SECONDO MILITE - (Rassegnato) "Incidente stradale, a Ca' de Seppe !!"

17 - PRIMO MILITE - (Stupitissimo) "A Ca' de Seppe !?!?" (Poi, ridendo incredulo) "Ma se ci passano due auto all'anno, e per di piu' una alla volta...." (Mima l'azione) "...che non c'e' spazio per passare insieme nei due sensi !!"

18 - SECONDO MILITE - (Fatalista) "Quest'annu sun pasee insemme...." (Mima a sua volta la scena) ".....un-a in t'en sensu, l'atra in te l'atru !!" (Porta a collisione le mani: sentenzia...) "Bum !!"

19 - PRIMO MILITE - (Ancora con sorpresa) "Ou balette chi !!" (Ferma il collega che sta' per avviarsi verso destra) "Ma tu glielo hai detto che siamo alla clinica Pelapoll...." (Si confonde) "Spenna gall....." (Non riesce a correggersi: glissa) "Insomma, qui in Ospedale a ricoverare Gigio !?!?"

20 - SECONDO MILITE - (Con ovvieta') "E sci, eh....!!!"

21 - PRIMO MILITE - (Con avida curiosita') "E cos'hanno risposto ??"

22 - SECONDO MILITE - (Sconsolato) "Che u lascemmu chi e pasemmu doppu pe i timbri, che intantu Giggiu...." (Lo indica) "....nu l'eu mancu u diau !!"

Si avviano verso l'uscita di destra, ma il Primo Milite si ferma ancora: si volta indietro e guarda Gigio, che non si e' scomposto minimamente.

23 - SECONDO MILITE - (Si accorge dell'incertezza del collega: si ferma a sua volta e lo sollecita) "E ben, alua !?!?"

24 - PRIMO MILITE - (Si riprende) "Niente, niente....andiamo!" (Si ferma ancora un attimo) "Solo che....mi chiedevo....uno sbandato come Gigio che viene ricoverato in una clinica a pagamento e per di piu' di lusso come questa: mi sembra strano !!"

25 - SECONDO MILITE - (Sorride sornione) "Eehhh, u sou peu permette !! U l'e' u figgiu d'en grossu banchiere !! Pe de ciu' figgiu unicu. Sulu che....u nu l'e' sciortiu guei ben !! Seu pue, primma de mui, u l'ha missu tutti i seu fundi in sce in cuntu intestou a-a seu  banca, dandu mandatu ca ou curesse e mantegnisse fin cu le vivu, tuttu li'...!!" (Poggia una mano sul braccio del collega) "Tranquillu, cau: gh'e' chi paga !!" (Poi, uscendo da destra seguito dal collega che fa' ampi cenni di assenso con la testa) "Sedunca chi de badda nu l'orieiven mancu in scia porta !!"

La scena rimane ferma alcuni istanti, poi, d'improvviso, lo sguardo di Gigio si illumina.

Gli occhi spenti si aprono, lo sguardo assente diventa quello di un furetto, il sorriso ebete si trasforma in un ghigno beffardo.

26 - GIGIO - (Si scuote: parlando al vuoto) "Bungiurnu !! Sun Gigiu, mi....sci. Gigiu tre scarpe....." (Emette una risata sinistra, rintuzzandosi il collo fra le spalle) "Hihihi !!!"(Fa' una pausa: poi, ancora parlando al vuoto e gesticolando ampiamente) "Da garsun, anavu in bicicletta mie....." (Fa' ampi gesti affermativi con la testa. Fa' una breve pausa, poi...) "Sci, sci.....in bicicletta !!!" (Si blocca nuovamente, rimanendo immobile per un lungo istante, poi scatta convulsamente sulla sedia) "Finche' in giurnu...." (Alza il dito di una mano) "....ho beugiou na gumma !!" (Scuote la testa in senso affermativo, mettendosi le mani in grembo) "Sci, sci....na gumma...." (Riflette fra se'. Si ferma solo un attimo, abbassando la testa: poi scatta nuovamente, alzando l'indice dell'altra mano) "U bacan, quandu l'e' vegnu-u a pigiame, u m'ha ditu...." (Imperioso, quasi solenne) "Gigiu, pe anaa e biciclette deven avei due gumme !!" (Scuote nuovamente la testa in segno affermativo, rimettendo le mani in grembo. Poi scatta di nuovo, alzando entrambe le mani al cielo) "E mi, da alaua, de gumme....ne portu sempre tree....!!!" (Scatta in piedi come una molla, cavando da una delle grosse tasche una scarpa) "E sci....." (Urla a tutta voce alzando la scarpa al cielo) "....g'ho anche quella de scorta !!!!" (Si guarda un attimo in giro con fare circospetto, poi muove rapidamente verso l'uscita di sinistra) "Bezeugna che u digghe a tutti che gh'eu due gumme...." (Un attimo prima di uscire, alzando nuovamente la scarpa al cielo) ".....e che l'e' meggiu aveighe anche quella de scorta."

La scena rimane vuota per alcuni istanti: poi, da destra, fa' il suo ingresso in scena Carluso, l'infermiere ottuso. Ha in mano scatole che sembrano medicinali: ha un'andatura ancheggiante, e l'aspetto tirato e lucido di un tombeur de fammes.

27 - CARLUSO - (Fa' il suo ingresso in scena da sinistra: ancheggia seguendo goffamente il ritmo di una canzone di disco music che canta a piena voce in maniera grottesca, storpiandone le parole in un misto di dialetto siciliano ed inglese altamente maccheronico. Arriva fino a centro scena, si ferma, si liscia i capelli impomatati. Poi smette di cantare e la sua attenzione si sposta alle scatole.) "Dunque, vediamo...." (Alza una prima scatola: con accento smaccatamente siculo) "La lozione per i capilli c'e'...." (ne alza un'altra) "Dopobabba al profumo di muschio pure....." (Ripete l'operazione una terza volta: s'allarga in un sorriso) "Te' alle mannole di Trapani: attamente affrodesiaco!!" (con un sorriso soddisfatto) "Bene: tutto tengo, posso andare !" (Fa' per muovere verso destra, si blocca di colpo: battendosi la mano sulla fronte) "Bedda mace: il tonificante per i muscoli !!!" (Fa' dietro front e riparte verso destra. Prima di uscire, scuotendo la testa) "Dove o misi u cevello oggi.....!!"

Per qualche attimo, la scena rimane ancora vuota, poi, ancora da sinistra, si sentono le voci di due donne che discutono animatamente: sono Michela Ardenza, assistente del Professor Sapienza, e Margherita, l'infermiera ardita. Dietro di loro, munito di bastone e straccio, entra dopo un attimo an-

che Ivo, inserviente un po’ tardivo.

28 - MICHELA - (Da fuori, piuttosto concitata) "Ma e' incredibile, te ne rendi conto !?!?"

29 - MARGHERITA - (Con accento romagnolo e filosofia tipica di quelle zone) "Mo va bene, dotoressa, lo riportiamo giu', questione di un minuto !!"

30 - MICHELA - (Entra da sinistra, seguita da Margherita) "Ma non e' la questione del minuto, Margherita....." (Si ferma a centro scena: si gira imbufalita verso Margherita che la segue da vicino e, a muso duro) "Sulla cartella c'era scritto geriatria, non ginecologia !!" (Ancora furiosa, agitando muovendosi lo stetoscopio che ha appeso al collo) "Leggiamo le cartelle, porca miseria !!"

31 - MARGHERITA - (E' una bella giovane prosperosa che, da sotto il camice da infermiera, lascia indovinare abbondantemente la sua procacita'. Allarga leggermente le braccia, imperturbabile) "Mo che vuole, Carluso non e' che abbia grandi doti letterarie, ve' !!"

In quel mentre, da sinistra, fa’ il suo ingresso in scena Ivo

32 – IVO – (Entra da sinistra: le ignora. Munito di bastone, secchio e strofinaccio, senza dire una parola, comincia a lavare il pavimento.)

33 - MICHELA - (Ancora piu' furibonda) "Ma qui non si tratta di saper leggere o meno, si tratta di....." (S'interrompe: agitatissima, non trova piu' le parole. Scatta verso l'uscita di destra, si blocca proprio sull'uscita e, a tutta voce) "Carluso.....CARLUSO......!!!!!!"

34 - CARLUSO - (Rientra dalla parte opposta assolutamente tranquillo, pulendosi distrattamente le unghie di una mano usando il pollice: appena oltre l'entrata, fermandosi assorto completamente nell'operazione, con somma distrazione) "Siiii....!?!?

35 - MICHELA - (Si volta di scatto, sorpresa di trovarselo alle spalle) "Carluso !!" (Lo appostrofa malamente: dirigendosi verso di lui) "Ma si rende conto di quello che fa' o ha perennemente la testa su marte !?!?" (Deve evitare Ivo che e’ arrivato praticamente a lavargli i piedi. Sbuffa) “Accidenti !!”

36 - CARLUSO - (Ostentando meraviglia) "Pecche', che feci !?!?"

37 - MICHELA - (Si ferma a pochi passi da lui: agitando nervosamente le mani) "Rossi: era da portare in geriatria non in ginecologia !!!"

38 - CARLUSO - (Con somma tranquillita') "E io che ne sacciu ! Probabilmente sulla cartella, scritto sbagliato era !"

39 - MICHELA - (Inviperita) "Ma mi faccia il piacere !! Sulla cartella non c'era alcun errore: e' lei che e' tutto sbagliato !!" (Si ferma un attimo aspettando una reazione da Carluso che invece continua imperterrito la sua manicure: si ritrova ancora Ivo a lavargli le scarpe: decisamente imbufalita, prima a Ivo) “E aspetti un attimo, sto’ parlando !!” (Poi, a Carluso, con lo stesso tono)  "Ma insomma, Carluso, anche se la cartella fosse stata sbagliata, Rossi non poteva essere destinato a ginecologia: e' un uomo !!"

40 - CARLUSO - (Fa' spallucce: refrattario) "Sulla cartella, solo il cognome c'era."

41 - MICHELA - (Sempre piu' agitata) "Vabbe', ma lei lo avra' ben visto quando lo ha portato in reparto, no !?!?!?"

42 - CARLUSO - (Si ferma: la guarda un attimo, poi, solenne) "Dottoressa Ardenza, quando io li potto in reparto, ai pazienti...." (Agita l'indice della mano) ".....non ce chiedo i documenti, sa !?!?"

43 - MICHELA - (Imbestialita) "Ma un uomo da una donna sapra' distinguerlo anche senza la carta d'identita', no !?!?"

44 - CARLUSO - (Imperturbabile) "E manco c'abbasso i calzoni....."

45 - MICHELA - (Rimane un attimo interdetta: sta' per sbottare, poi si calma. Scuote la testa e, cercando di restare il piu' calma possibile) "Carluso....per favore.....vada su e lo porti al reparto giusto prima che arrivino i parenti o se ne accorga il professor Sapienza e scoppi un putiferio."

46 - CARLUSO - (Fa' ancora spallucce, annuisce: muovendo verso sinistra) "Come vuole, dottoressa."      

47 - MICHELA - (Lo blocca) "E si faccia aiutare da Margherita...." (La indica) "...non si sa' mai !!" (Poi, mentre Carluso esce e Margherita si avvia a seguirlo) "Un vecchietto quasi novantenne in ginecologia: roba da matti !!"

Michela resta ferma al centro, impietrita per la sequenza di prima. Si ritrova nuovamente Ivo fra i piedi che prosegue imperterrito a lavargli i piedi.

48 - MICHELA - (A Ivo, imbestialita) “Ma insomma, basta!! Non vede che mi sta sporcando scarpe e

pantaloni con quel maledetto strofinaccio …!?!? Io adesso ho da fare….” (Indicandogli l’uscita di sinistra) “Vada a finire di la’: qui, pulira’ dopo !!”

49 – IVO – (La guarda un attimo, fa spallucce: riprende i suoi attrezzi e, uscendo da sinistra) “Chi a funsiun-a cusci’, ma n’America ….!!!”

Michela lo guarda uscire stupefatta: rimane un lungo istante a fissare il vuoto allibita, poi si scuote

50 – MICHELA -.(Si scuote)  "Cose da manicomio !!" (Smoccola fra se' a mezza voce) "Veramente da non crederci !!" (Si riprende definitivamente: guarda l'orologio) "Uh mamma, fra un minuto arriva il Professore e qui' c'e' ancora tutto da fare...." (Si avvia a sinistra: prima di uscire) "Per di piu stamattina ha anche due appuntamenti !!"

La scena rimane vuota un attimo, poi, da sinistra, entra lentamente Pippu da Sagra

51 - PIPPU - (Entra da sinistra a passo lento, aiutandosi con una stampella: e' in pigiama, veste da camera e ciabatte ed ha un piede vistosamente fasciato. Zoppica parecchio ed avanza a passo lento parlando al telefono) "Cesira.....luxe du mee balou....caden-a du mee leugu....ti me vegni a treua staseia....??" (Si avvia stancamente verso le sedie: fa' una pausa, poi...) "Davei !?!? Eeeeee.....ti u porti u viagra ??" (Si siede stancamente, con farica: altra pausa, deciso) "Cumme nu gh'e' de lettu !?!? Semmu a l'Uspia, figurite in poo se nu gh'e' de letti !!" (Altra pausa: affranto) "Ma Cesira......!!!" (Ancora pausa: si riprende) "E va ben, va ben.....vedu in poo...." (Con enfasi) "Ma ti porta u viagra, eh: m'aracumandu !!!!" (Chiude la comunicazione: ripone il cellulare in una tasca sorridendo sornione, visibilmente soddisfatto) "Cesira, Cesira...." (Sospira fra se') "....quante ti m'amanchi !!" (Si fa' serio: perentorio) "Quexi quante u viagra !!"

In quel momento, da destra, fa' il suo ingresso in scena Maria Amato, moglie di un ricoverato.

52 - MARIA - (Fa' il suo ingresso in scena da destra: passo incerto, aria titubante, atteggiamento tipico di una persona che si trova in imbarazzo. E' vestita in modo scialbo, con borsetta e soprabito. Vede Pippu, che quando la nota si gira di scatto e le dispensa un largo sorriso, avanza verso le sedie con passo esitante ricambiandolo con un sorriso appena accennato. Lo saluta sommessamente) "Buo....buongionno signore !"

53 - PIPPU - (La osserva un attimo nel suo incedere: si scuote, ricambia il saluto) "Bungiurnu, scignua....!!" (Le indica la sedia accanto a lui: con un sorriso a tutta bocca) "Scia s'asette !!!"

54 - MARIA - (Si avvicina cautamente, accenna un mezzo sorriso in segno di saluto, fa' per sedersi vicino a lui, poi ci ripensa e si siede sulla sedia piu' lontana mormorando appena....) "Grazie..."

55 - PIPPU - (Garrulo) "E ghe manchieiva....!!!"

Rimangono un lungo attimo in silenzio con Pippu che la osserva, cercando di cogliere al volo il momento opportuno per attacar bottone e Maria che, ogni volta che incrocia il suo sguardo, lo rifugge gettando gli occhi a terra. Poi e' Maria che rompe gli indugi.

56 - MARIA - (Esitante) "Scusi...."

57 - PIPPU - (Prontissimo) "Sci....!?!?"

58 - MARIA - (Abbassando ancora di piu' lo sguardo) "Posso farle una domanda ??"

59 - PIPPU - (S'illumina) "Euhh....cumme nu !?!?" (A mezza voce, rivolgendo rapida-mente lo sguardo alla platea) "Nu spetava atru !!"

60 - MARIA - (Alzando lo sguardo giusto in tempo per formulare la domanda e riabbassandolo subito dopo) "E' gia' arrivato il professore ??"

61 - PIPPU - (Con naturalezza) "Nu, nu....u stan aspetandu tutti...." (Poi, piu' ruffia-no) "A ghe deve parlaa ??"

62 - MARIA - (Lapidaria) "Si."

63 - PIPPU - (La incalza) "Pe le ??"

64 - MARIA - (Ancora a monosillabi) "No."

65 - PIPPU - (Non molla) "Quarche seu parente ?"

66 - MARIA - (Sempre a monosillabi) "Si."

67 - PIPPU - (Persevera) "Ah!" (Fa' una breve pausa) "Ninte de grave speru !" (Aspetta invano una risposta da Maria che fa' spallucce e si richiude nel piu' rigoroso silenzio. Poi prosegue da se': sempre rivolto a Maria) "Eeehh....va beh, va beh !" (Altra piccola pausa: poi riprende) "U maa u l'e' na brutta bestia....." (Pontifica) "U l'ariva in carossa e u se ne va' cun a scrossua....!!" (Si indica il piede fasciato) "Ca l'amie in poo mi': pe curpa de n'ungia incarnaa cumme me sun ridottu!! A m'ha fetu infesiun...." (Spiega con rassegnazione) "E oua, duman o doppu, me deven tagia-a pe rimettime in sestu...." (Fa' un'altra breve pausa: poi, deciso e rassicurante) "Ma ca nu se preocupe: chi risarsiscen tuttu: e rimetten tuutu a postu cumme primma !!"

68 - MARIA - (Si scuote all'improvviso: alza lo sguardo fisso davanti a se' e, con speranzosa meraviglia) "Tutto....!?!?!?"

69 - PIPPU - (Con certezza inappellabile) "Sci, sci: tuttu !! Segu-u cumme l'ou !!!"

C'e' un momento di silenzio con Maria che rimane fissa immobile, lo sguardo fermo davanti a se' a guardare un punto nel vuoto e Pippu che cerca inutilmente di riattacare discorso senza trovare argomenti validi, bloccato dall'espressione marmorea che ha assunto Maria.

70 - PIPPU - (La guarda, sta' per parlare, si blocca, si volta verso la platea con una smorfia di stupore, si rivolta verso di lei alzando il dito indice della mano e aprendo bocca come per parlare ma senza riuscire a proferire verbo, si gira nuovamente verso la platea e, con un'espressione interrogativa della bocca) "Booh...!!!"

71 - MARIA - (Si rianima; lentamente lo sguardo si smuove, gli ochi si illuminano, la bocca si allarga in un sorriso sibillino. A Pippu, con decisione...) "Scusi...." (Gira di colpo lo sguardo verso di lui che sobbalza vedendone la smorfia) " Posso farle una domanda !?!?"

72 - PIPPU - (Stavolta e' lui ad esitare) "Sc...sci...euh....cumme....cumme nu !!"

73 - MARIA - (Di colpo, balza sulla sedia piu' vicina a lui) "Una cosa riservatissima !!"

74 - PIPPU - (Trasalisce: vorrebbe a sua volta passare piu' in la' ma si ferma accorgendosi in tempo che non ci sono altre sedie) "Mi...mi..." (Balbetta quasi) "Sun na tumba !!" (Agita la mano vicino a se' colpendo il vuoto: mima con la stessa il gesto del dire porca miseria non ci sono altre sedie) "Sun in campusantu !!"

75 - MARIA - (Alza la mano: con terrore) "Per carita': il camposanto no, eh !!"

76 - PIPPU - (In imbarazzo estremo, si agita sulla sedia) "A l'ha...." (Balbetta ancora, cercando disperatamente una via di fuga con lo sguardo) "A l'ha puia di morti ??"

77 - MARIA - (Fa' spallucce) "E noo... Comunque.... volevo domandarle.....e' sicuro che proprio TUTTO....." (Sottolinea la parola alzando il tono della voce e compiendo un ampio giro a semicerchio davanti a se' con una mano) "....rimettono a posto ???"

78 - PIPPU - (Ancora un po' in ambasce) "E sci eh: chi, ogni repartu a l'e' na specialitee....!!"

79 - MARIA - (Rinfrancata) "Ah: bene !" (Fa' una pausa durante la quale rimane immobile sotto lo sguardo interrogativo di Pippu, poi scatta di colpo afferrandogli un ginocchio con la mano) "Perche' sa'....."

80 - PIPPU - (Non se l'aspettava: sobbalza sulla sedia emettendo un gridolino fra lo stupito ed il terrorizzato) "Aaahhh....!!"

81 - MARIA - (Prosegue imperterrita serrandogli il ginocchio nella stretta) "Mio marito....in ventitre' anni di matrimonio....mai una sera manco'....."

82 - PIPPU - (La guarda stupefatto) "Vintitrei anni.....!?!?"

83 - MARIA - (Impassibile) "Si' !"

84 - PIPPU - (Interdetto) "Tutte e seie....."

85 - MARIA - (Conferma con un deciso segno del capo) "Si' !"

86 - PIPPU - (Esterrefatto, con un filo di voce) "Segnu, pezu di cuniggi !!"

87 - MARIA - (Non raccoglie: prosegue impererrita) "Finche' l'anno passato....alla vigilia del ventiquattresimo anniversario.....tutto di colpo.....più niente !!"

88 - PIPPU - (La guarda stranito) "Ninte....!?!?"

89 - MARIA - (Contrita) "Niente!!"

90 - PIPPU - (Non sa' che dire) "E beh, scignua....."

91 - MARIA - (Prosegue imperturbabile) "I medici che l'hanno visitato hanno detto che putroppo e' la prostata il problema; pero' mi dissero che qua potevano fare il miracolo. Sto' aspettando il professor Sapienza proprio per vedere se si puo' fre qualcosa. Mio marito e' ricoverato da due settimane e ha fatto  tutti gli esami : adesso si dovrebbe sapere.

In quel momento, da sinistra, fa' il suo ingresso in scena Margherita.

92 - MARGHERITA - (Entra da sinistra conpasso veloce e l'aria di chi e' piuttosto indaffarato: li vede, si ferma) "Mo voi cosa ci fate qui !?!?"

93 - PIPPU - (Colto in contropiede) "E mi....fava cumpagnia a-a scignua ca l'aspetava u prufesuu Sapiensa pe parlaghe !"

94 - MARIA - (Si alza in piedi: impettita) " Sono Maria Amato ....ho appuntamento....devo parlare col professore !!"

95 - MARGHERITA - (Sbrigativa) "Si, si ma....non adesso eh !?!?" (La prende sottobraccio e l'accompagna verso l'uscita di sinistra) "Mo venga di la' con me che poi la chiama lui eh !!" (A Pippu che e' rimasto imbambolato a guardarla) "E lei, mo ve' torni iin corsia che il professore comincia il giro e se non la trova se la prende con me poi." (Esce da sinistra con Maria che la precede interdetta. Passa un secondo, ricompare sull'uscita: piccatissima, a Pippu che non accenna a muoversi) "E sbrigati, sorbole, che senno' te la taglio io la gamba !!"

96 - PIPPU - (La guarda sparire oltre l'uscita, poi si alza a sua volta: avviandosi zoppicante e prima di uscire da sinistra) "Segnu, pasiensa !!"

La scena rimane vuota alcuni istanti, poi, da destra, fa' il suo ingresso in scena il Professor Sapienza che precede di pochi passi l' Ingegner Agosto.

97 - SAPIENZA - (Entra da destra con passo imperioso: camice bianco inappuntabile, camicia e cravatta, pantaloni di gran marca, scarpe alla moda, sguardo fiero e severo davanti a se'. Ha in mano una serie di cartelline di cartone e SOMIGLIA COME UNA GOCCIA D'ACQUA A GIGIO TRE SCARPE !!! Avanza con passo cadenzato, poi si volta e allarga il braccio facendo segno all'ingegner Agosto, che lo segue a breve, di entrare) "Prego ingegnere...." (Lascia che lo affianchi, poi gli indica le sedie davanti alla scrivania) "Si accomodi !"

98 - AGOSTO - (E' a sua volta vestito in maniera elegante. Avanza verso la scrivania con passo piu' incerto, lo sguardo un po' teso di chi e' sofferente.) "Grazie, professore......." (Si siede: preoccupato) "Mi dica, e' grave ?"

99 - SAPIENZA - (Ha un'espressione interlocutoria) "Oddio....." (Si siede a sua volta, allargando leggermente le braccia) "....non le nascondo che siamo ad uno stato gia' avanzato, maaa....." (Allunga la parola con fare studiato, lasciando pesare per un po' nell'aria il resto della frase per tenere sulla corda l'interlocutore) ".....non dobbiamo disperare !!" (Con gesti misurati apre una delle cartelline che, nel frattempo, ha posato sulla scrivania.) "L'ecografia......" (Toglie un foglio e lo mette davanti ad Agosto: continuando a scorrere il resto dei fogli) ".....ha riscontrato tre grossi calcoli nella cistifellea…(Toglie un altro foglio: tenendolo sospeso in aria) "....che vanno rimossi chirurgicamente in tutta fretta al fine di evitare...." (Posa il secondo foglio davanti ad Agosto che, man mano che parla, assume un'espressione sempre piu' terrorizzata) ".....un empiema biliare acuto cronico grave, invasivo a livello gastro ulcero duodenale con irreversibile compromissione dei dotti biliari subretali e ghiandolari....." (Prende un terzo foglio) "Pero'...." (Lo pone davanti ad Agosto ormai in completa trance) ".....la resecazione radiale della cistifelia senza una preventiva pulizia locale puo' provocare l'esplosione delle fisse paraboliche mediali ghiandolari con conseguente aspersione intestinale e purulenza della materia viva…

100 - AGOSTO - (In totale angoscia, con un filo di voce) "Aaahhh.....!!"

101 - SAPIENZA - (Lo guarda dritto negli occhi: con sguardo da Jack lo Squartatore...) "Eeh...!!!"
102 - AGOSTO - (Terrorizzato, si passa una mano sul viso) "Ma allora, Professore....e' decisamente grave !!"

103 - SAPIENZA - (S'allarga in un sorriso) "Ma no, ma nooo....!!!" (Prorompe in una risata forzata: allungando la mano e poggiandola sulla spalla di Agosto) "Noi, qui...." (Alzando contemporaneamente al cielo lo sguardo e la mano che aveva poggiato sulla spalla di Agosto agitandola) "......facciamo miracoli !!!" (Chiudendo la cartella, con fare molto rassicurante) "Ho gia' fatto convocare la mia miglior assistente, la dottoressa Michela Ardenza: la seguira' passo a passo, come un figlio !!"

In quel momento, da destra, rifa' il suo ingresso in scena la Dottoressa Ardenza.

104 - MICHELA - (Entra da destra, lo sguardo un po' corrucciato: li vede, si rivolge a Sapienza allargandosi in un sorriso un po' forzato) "Buongiorno, professore, mi ha fatto cercare ?"

105 - SAPIENZA - (Allarga il braccio verso di lei: con un sorriso a tutta bocca) "Dottoressa....!!!" (Rivolto ad Agosto) "Ingegnere, come si dice....lupus in fabula !!!" (Poi, alzandosi, sempre rivolto ad Agosto che si alza a sua volta) "Le presento la Dottoressa Michela Ardenza, la migliore fra i miei assistenti !" (Rivolto a Michela) "L'ingegner Agosto, luminare nel campo dell'edificazione urbana !!"

106 - MICHELA - (Ad Agosto, con un sorriso di convenienza, tendendogli la mano) "Ingegnere...."

107 - AGOSTO - (Si illumina, stringendogli la mano: con enfasi) "Dottoressa, fortunatissimo….!” (Estasiato) "Sono certo che la sua presenza accanto a me contribuira' in maniera determinante alla mia guarigione !!"

108 - MICHELA - (Con un mezzo sorriso) "Ingegnere, sono un medico non un'odalisca!"

109 - SAPIENZA - (Interviene : rivolto a Michela) "Dicevo all'ingegnere che sara' lei ad occuparsi del suo caso, cara dottoressa....." (Esce da dietro la scrivania, inframezzandosi fra i due) "Non le nascondo che il caso si presenta di per se' complicato, trattandosi di una colecistosi acuta con rischio di empiema biliare, complicata in modo grave dalla presenza di una stipsi occulta recidiva cronica dei dotti biliari...." (Si accalora nel suo dire, sotto lo sguardo perplesso di Michela che non capisce) ".....interni ed esterni del condotto esofageo principale....." (Guardando Michela con sguardo feroce) "Alla luce di cio', penso convenga con me' che un intervento chirurgico immediato, seppur a rischio, sia l'unica soluzione possibile del problema !!"

110 - MICHELA - (Stupita e perplessa) "Ma....si, certo....pero'...." (Non sa' che dire: tossicchia leggermente, si riprende. Con un sorriso forzatissimo) "Ritengo che forse un piu' attento esame dei riscontri diagnostici e degli esami clinici, unitamente ad una accurata visita del paziente potra' darci un quadro piu' chiaro e completo della situazione...." (Implorandolo quasi con lo sguardo) "Non crede, professore....!?!?"

111 - SAPIENZA - (Poggiandole una mano sul braccio, con fare confidenziale) "Ma certo, mia cara !!" (Poi, cingendo alle spalle Agosto e cominciando a trascinarlo verso l'uscita di destra) "Cosa le dicevo, ingegnere !?!? la Dottoressa, ha gia' inquadrato alla perfezione il suo caso !! Non si preoccupi, e' in buone mani !! (Indicandogli l'uscita con l'altro braccio) "Prego, ingegnere le faccio strada." (Rivolgendosi poi a Michela che e' rimasta ferma immobile a bocca aperta dietro di loro) "Dottoressa, ci segue anche lei ??"

112 - MICHELA - (Risponde con un accenno di sorriso, smozzicando le parole) "Ssssssii....si, certo…....!!"

113 - SAPIENZA - (Spingendo quasi fuori a forza Agosto che e' rimasto con un sorriso ebete dipinto in faccia e lo sguardo incollato a Michela) "E vai, pirla !!"

114 - MICHELA - (Aspetta che siano usciti, seguendoli a passi lenti, come un automa: fermandosi sull'uscita, alla platea) "Santo cielo: HA BEVUTO !!" (Sottolinea la parola alzando il tono della voce. Fa' per uscire, ci ripensa, si volta ancora verso la platea: prima di uscire, sconsolata) "Almeno spero....!!!!"

La scena rimane vuota alcuni istanti, poi, sa sinistra, rifanno il loro ingresso in scena i Militi della Croce Nera.

115 - SECONDO MILITE - (Rientra da sinistra con dei fogli in mano: rivolto al Primo milite, che lo segue a pochi passi) “Tou li’ che anche questa l’emmu missa a postu !!” (Sacramentando fra se’, mentre entrambi si dirigono verso centro scena) “E oua pensemmu a Gigiu che…..” (Si blocca: guarda verso la sedia dov’era seduto) “E dunde u l’e’ anetu, oua !?!?”

116 - PRIMO MILITE - (Subito dietro di lui, rassicurandolo) “L’avranno accompagnato in reparto no? Dopo tutto un po’ di tempo ce l’abbiamo messo !!” (Indicandogli l’uscita di sinistra) “Andiamo a far timbrare il servizio, dai….” (Si avviano entrambi, il Primo tranquillo, il Secondo perplesso: uscen-do a sinistra) “Vedrai che lo troviamo di la’ !!”

La scena rimane vuota alcuni attimi, poi, da sinistra, rifa’ il suo ingresso Ivo: questa volta ha in mano secchio e scopa. Posa il secchio e comincia a scopare dal fondo.

Un attimo dopo fanno la loro comparsa, sempre da sinistra,  Carluso e Pippu da Sagra: stanno discutendo animatamente.

117 - PIPPU - (Rientra per primo da sinistra: e’ decisamente agitato. Volgendosi verso Carluso che lo segue a pochi passi con una cartella ed una scatola in mano) “Ma alantun, se peu savei cose uei faa !?!? Me tagei, me cuxii, me risarsii….!?!?!?”

118 - CARLUSO - (Rientra dietro a Pippu: flemmatico, masticando una gomma e osservando distrattamente la cartella che ha in mano) “E che ne sacciu io: il professore lo decide !!”

119 - PIPPU - (Arranca zoppicando fino a centro scena: si ferma, smoccolando fra se’ alzando gli occhi al cilo, a mezza voce) “Ma bella Madonna ca-a da Guardia !!” (Poi, ancora a Carluso) “Carluso, euggiu sulu savein quande ve decidei a dame recattu a st’ungia che ma fa’ in maa da matti….” (Si indica il piede: poi, deciso) “Nint’atru !”

120 - CARLUSO - (Lo guarda stranito) “Unghia….!?!?” (Guarda la cartella che ha in mano, riguarda sempre piu’ sorpreso Pippu, poi, al pubblico) “Boh !!” (Riprende un tono vagamente professionale: ancora a Pippu, tassativo) “Coumque, solo cosa supposta e’.”

121 - PIPPU - (Scatta come morso da una tarantola) “E nu eh …!!!”(Fa’ un gesto di plateale diniego assoluto con le mani) “A MI’…” (Si indica, rafforzando la parola alzando il tono della voce) “…sciu.

….” (Fa’ un gesto emblematico con un dito) “…nu me ghe metei propriu ciu’ ninte…!!!” (Poi, desolato, allargando le braccia) “L’urtima che mei missu, ciu’ che na suposta a paiva na candeia da sepurtu !!”

122 - CARLUSO - (Fa’ spallucce) “Il solito esagerato !” (Poi, risoluto, indicandogli l’uscita di destra) “Andiamo ora: il clistere ci aspetta.”

123 - PIPPU - (Trasecola) “Turna !?!? Ma….u l’e’ u tersu in sei giurni !!”

124 - CARLUSO - (Invitandolo a precederlo all’uscita di destra) “Nommale e’: se e quando il chiruggo interviene, le budella pulite devono essere !!”

125 - PIPPU - (Protesta vibratamente) “E beleu chi !! Pe n’ungia!?!?”

126 - CARLUSO - (Sospingendolo verso l’uscita di destra) “Ninte sacciu, il protocollo devo segguire!"

127 - PIPPU - (Decisamente imbufalito) “N’asidente che te scavesse u collu !!!” (Tenta disperatamente di resistergli, mentre Carluso lo spinge a poco per volta fuori scena da destra) “Stu chi u nu l’e’ n’uspiaa, u l’e’ in lagher….!!!” (E’ quasi all’uscita sempre sospinto da Carluso che annuisce distrattamente con ampi cenni del capo) “Mi, staseia, fassu a valixe e me ne vaggu….”(Gia’ parzialmente fuori scena, sempre piu’ agitato) “Poi ve denunsiu….ve mandu in galea….!!” (Gia’ da fuori, mentre anche Carluso sta’ uscendo di scena, spingendolo fuori con sempre piu’ veemenza) “Agiutu…!! Cesira….CESIRAAAA…..!!!!!!”

126 - CARLUSO - (Uscendo a sua volta, decisamente imbufalito, a tutta voce) “E vattenne, cucuzzonu.…..!!!”

Ivo li guarda uscire senza particolari espressioni del viso, poi  prende i suoi attrezzi e si avvia a sua volta per uscire da sinistra

127 – IVO – (Prima di uscire a sua volta da sinistra, si ferma un attimo, guarda desolato la scena, scuote la testa e poi, risoluto) “Chi a funsiun-a cusci’….ma n’America….!!!!”

La scena rimane vuota alcuni attimi, poi, da sinistra rifanno la loro comparsa Margherita e i due militi della Croce Nera.

128 - MARGHERITA - (Rientra da sinistra, decisa, rivolta ai due militi che la seguono a poca distanza) “Mo ve’, ve l’ho detto: qui’ non c’era nessuno !!”

129 - SECONDO MILITE - (Decisamente agitato, con gli occhi fuori dalle orbite) “Ghe l’emmu lasciou in poo fa’ !!”

130 - MARGHERITA - (Sarcastica) “E poi, dove siete andati, a giocare a nascondino!?!?”

Il Secondo Milite fa’ per rispondere malamente, ma il Primo Milite, che fino ad allora ha assistito al colloquio senza intervenire lo blocca e lo anticipa

131 - PRIMO MILITE - (Bloccando il collega con uno strattone e rivolgendosi a Margherita nel modo piu’ conciliante possibile) “Ma no, signora…abbiamo avuto un’emergenza: ci ha chiamati il centodi-

ciotto per un’urgenza e siamo dovuti partire di corsa !!”

132 - MARGHERITA - (Ancora dura) “Sorbole !! E anche se era un’emergenza, avete mollato qui da solo un matto furioso, ve’ ?!?!”

133 - PRIMO MILITE - (Trattenendo nuovamente il collega che sta’ schiumando rabbia e anticipandolo nuovamente) “Suvvia, signora: Gigio sara’ anche fuori di testa ma e’ totalmente innocuo, non farebbe male ad una mosca !!”

134 - MARGHERITA - (Raddolcendosi un po’) “Mo spero bene…..per voi e per tutti !!” (Fa’ una pausa: poi, partendo verso destra) “Comunque non puo’ essersi squagliato…..” (Mima il gesto di un gelato che si scioglie) “Mica e’ un cono !!” (Uscendo da destra, seguita dai due militi) “Forza, che si va a vedere dove s’e’ infilato…..”

La scena rimane vuota per alcuni attimi, poi, da sinistra, rifanno il loro ingresso la Dottoressa Ardenza e l’ingegner Agosto.

135 - MICHELA - (Rientra per prima: voltandosi verso Agosto che la segue a pochi passi, con un sorriso di circostanza un po’ imbarazzato) “Via, Ingegnere, si rilassi: la situazione non e’ poi cosi’ terribilmente compromessa….!”

136 - AGOSTO - (Seguendola come un bambino segue la maestra) “Ma il professore…..sembrava assai preoccupato !!”

137 - MICHELA - (Gli fa’ cenno di precederlo) “Beh, non le nascondo che qualche difficolta’ infatti c’e’….” (Lo fa’ accomodare, appoggiandosi a sua volta alla scrivania) “Pero’ non la vedo proprio cosi’ triste….!!”

138 - AGOSTO - (Si e’ seduto: mogio, con un filo di voce e il capo chino) “Eeeehhh, lei no…..” (Fa’ una pausa) “….ma il professore…..”

139 - MICHELA - (Lo interrompe) “Ingegnere, il suo non e’ un intervento facile, su questo non si discute: e in questi casi e’ assolutamente normale che il professore usi ogni cautela anche nel prospettarle i rischi che lei potrebbe correre….” (Gli poggia una mano su una spalla, chinandosi rassicurante verso di lui) “Ma non e’ detto che poi lei questi rischi li corra veramente tutti !!!”

140 - AGOSTO - (Alza il viso: speranzoso, quasi pregando) “Davveroooo….!?!?”

141 - MICHELA - (Ancora rassicurante) “Ma si, ma siii….!!! Vede ingegnere….” (Si alxa, posizionandosi davanti a lui) “…..la macchina umana non e’ cosi’ sicura come potrebbe sembrare: cosi’ come capita che il chirurgo che esegue l’intervento si trovi davanti ad una situazione molto piu’ compromessa di quella accertata dagli esami clinici, succede molte volte che la situazione che si presenta sia invece molto meno peggio di quella prospettata: e vedendo i suoi esami, io sono convinta che la sua situazione sia molto meno precaria di quanto si possa credere.”

142 - AGOSTO - (Balza in piedi: raggiante) “Siiiii….!?!?!?”

143 - MICHELA - (Sorridendo lievemente) “Sinceramente, credo proprio di si.”

144 - AGOSTO - (Agitatissimo, scuotendo le mani) “Dottoressa….” (Non sta’ piu’ nella pelle) “Dottoressa lei….” (Fa’ una pausa, non trova le parole: poi, di getto) “Lei mi ha ridato la vita !!!”

145 - MICHELA - (Fa’ spallucce) “Suvvia, ingegnere, non esageriamo !!” (Agosto fa’ per andarle contro ma lei lo blocca tendendo verso di lui la mano aperta) “Intendiamoci: non sara’ uno scherzo......"

146 - AGOSTO - (Balza nuovamente verso di lei abbracciandola, mentre Michela si irrigidisce interdetta) “Grazie, grazie…..Io non so’ come ringraziarla !!!”

147 - MICHELA - (Superato l’attimo di stupore lo allontana dolcemente da se’) “Ingegnere, aspetti a ringraziarmi….” (Lo prende sottobraccio, avviandosi lentamente verso l’uscita di destra) “.. dobbiamo ancora intervenire, eh !!”

148 - AGOSTO - (Si ferma, bloccando anche lei) “Dottoressa, lei e’ un angelo!! (Michela risponde con un sorriso di circostanza e muove un passo avanti ma lui rimane fermo, costringendola a tornare indietro) “E a proposito di riconoscenza…..domani sera, sarebbe libera per cena ??”

149 - MICHELA - (Alza lievemente gli occhi al cielo poi, cercando inutilmente di riprendere la marcia verso l’uscita) “Ingegnere, io sono sposata: FELICEMENTE sposata !”

150 - AGOSTO - (La guarda un attimo, poi, impassibile) “Embe ?? Io no !!” (Fa’ una brevissima pausa: con tutta naturalezza) “E non sono neanche geloso !!!”

151 - MICHELA - (Sospira pesantemente: poi, riuscendo finalmente riprendere la marcia verso l’uscita, sempre con Agosto sottobraccio) “E allora mettiamola cosi’: nelle sue condizioni di salute, occorre mangiare leggero….” (Spingendolo delicatamente ma con decisione fuori da destra) “Una cena al ristorante, e’ decisamente da evitare….”

152 - AGOSTO - (Uscendo, con convinzione) “Si, si: ha ragione, ha ragione !!” (Da fuori, a tutta voce)“Lei e’ un angelo, il professor Sapienza e’ un genio !!!”

153 - MICHELA - (Lo guarda uscire: poi, sconsolata, alla platea, prima di uscire a sua volta) “Se sapessi che hai solo dei banalissimi calcoli al fegato, la penseresti diversamente !!”

La scena rimane vuota alcuni istanti poi, da destra, si sente nuovamente la voce di Michela Ardenza

154 - MICHELA - (Da fuori scena a destra, a tutta voce) “E’ inaudito…..!!!!”

155 - MARGHERITA - (Ancora da fuori) “Mo ve’, e’ stata roba di un minuto !!”

Passa ancora qualche istante e , da destra, Michela Ardenza si catapulta in scena, seguita a breve da Margherita e dai due Militi della Croce Nera.

156 - MICHELA - (Irrompe in scena da destra, e’ fuori di se’: a tutta voce, agitatissima) “E’ inaudito….e’ inammissibile….!!!!”

157 - MARGHERITA - (E’ subito dietro di lei) “Mo gliel’ho detto, Dotoressa: e’ stata roba un di minuto !!”

158 - MICHELA - (Si blocca a centro scena scontrandosi con Margherita che la segue da vicino e non fa’ in tempo a bloccarsi: ai due Militi, che sono subito dietro, scostando via da se malamente la povera Margherita che rischia di cadere) “E voi due dove eravate, a farvi una scampagnata !?!?”

159 - SECONDO MILITE - (Furibondo a sua volta) “A fase na scampagna-a a Ca’ de Seppe, in mezu ai lui-i !!” (Imbufalito, scattando verso di lei) “Ti, ciutostu: intantu che eimu chi asete-e a spetaa unde tiei!?!?!?”

160 - PRIMO MILITE - (Si frappone fra i due) “D’accordo…va bene….ma cerchiamo di mantenere la calma, eh !?!?”

161 - MARGHERITA - (E’ intervenuta a sua volta: cerca di rabbonire Michela) “Adesso si calmi, Dotoressa, che poi le viene il pate’ di fegato !!”

162 - MICHELA - (Irritata) “Si, e magari poi ce lo mangiammo con mezza baguette !!” (Apostrofa malamente Margherita: con un gestaccio della mano) “Margherita, per favore!!!”

163 - SECONDO MILITE - (Resta un attimo sorpreso: guarda l’orologio, poi, di getto) “Ou, pe mi vegne ben anche a simma a fette, eh !!”

164 - MICHELA - (Si rida’ un tono: decisamente piccata) “Beh, sta di fatto che abbiamo un pazzo schizzofrenico che vaga libero per l’ospedale: vediamo di trovarlo, e anche in fretta…..” (Guardando in cagnesco il Secondo Milite) “…..prima che invece della cima facciano noi a fette, altro che storie !” (Perentoria, ai due Militi) “Voi due….” (Indica l’uscita a destra) “….di la’ !!”

165 - SECONDO MILITE - (Scatta sull’attenti) “Cumandi….!!!” (All’altro Milite, esortandolo aseguirlo con un gesto del braccio, mentre entrambi escono da destra) “Anemu, Nan, che chi l’e’ pezu che in Germania !!”

166 - MICHELA - (Li guarda uscire, scuote la testa. Poi, a Margherita) “Noi due andiamo di la’….”(Indica con un cenno l’uscita di sinistra) “….e speriamo bene….” (Uscendo da sinistra, subito dopo Margherita che l’ha anticipata, con un moto di disperazione) “Se lo viene a sapere il Professore !!”

Passano alcuni istanti e, da sinistra, rifa’ il suo ingresso in scena il Professor Sapienza insieme a Maria Amato

167 - SAPIENZA - (Rientra da destra seguito da Maria: ha in mano una cartella. Subito dopo l’ingresso si sposta facendola passare e indicandole le sedie davanti alla scrivania) “Prego, signora….”(Con un largo sorriso) “….si accomodi !!”

168 - MARIA - (Ringrazia con un sorriso appena accennato e va’ ad accomodarsi davanti alla scrivania, mentre Sapienza si accomoda dietro la stessa) “Gra…grazie, professore !!”

169 - SAPIENZA - (Si siede, guarda per alcuni istanti la cartella, poi alza la testa verso Maria: con estrema tranquillita’, prima a se’ stesso) “No, no….e’ tutto in ordine.” (Poi a Maria) “Come le dicevo, signora, nessun problema: l’intervento verra’ eseguito entro un paio di giorni e il suo problema si risolvera’ definitivamente.”

170 - MARIA - (Si allarga in un sorriso: quasi incredula) “Professore, dice davvero!?!?!?”

171 - SAPIENZA - (Con ilare ovvieta’, allargando le braccia) “Ma certo, ci mancherebbe !!” (Poi, tranquillizzante) “Si tratta di un intervento banalissimo, di routine !!”

172 - MARIA - (Ancora perplessa) “I suoi colleghi che ho consultato però.....

173 - SAPIENZA - (Assolutamente tranquillo) “Per carita’ signora !!! Non ascolti simili cassandre.Qui da noi, alla Pelagalli, non esistono problemi a risolvere casi di triplice baypass coronarico in persone asmatiche, figuriamoci a staccare e ricostruire quello che si puo’ definire un semplice strato di cheratina !!”

174 - MARIA - (Sorpresissima) “Ah !! Perche’….di quello si tratta !?!?”

175 - SAPIENZA - (Alzandosi e raccogliendo i suoi fogli) “Ma certo, ma certo, una banalita’….!!” (Facendo il giro della scrivania e posando una mano sulla spalla di Maria che si e’ alzata a sua volta) “Su, su, signora, vada pure tranquilla…..” (Indicandole l’uscita a destra) “Vedra’ che nel giro di una decina di giorni, le restituiremo suo marito con la prestanza di un ventenne !!”

176 - MARIA - (S’illumina di nuovo) “Davvero…..!?!?!?” (Ritorna sospettosa)

 “Sicuro….!?!?”

177 - SAPIENZA - (Accomiatandola) “Talmente sicuro che se fossi in lei staccherei gia’ l’assegno per pagare intervento e degenza !!”

178 - MARIA - (Eccitatissima) “O, ma….sicuro, sicuro !!” (Lo guarda un attimo seria) “Quant’e’ la cifra ??”

179 - SAPIENZA - (Resta un attimo pensoso) “Beh….considerato che l’intervento e’ semplice e la degenza sara’ sicuramente inferiore al previsto…..” (Si passa una mano sul mento, meditabondo) “…..si puo’ fare una tariffa di riguardo: per dieci giorni, sono quarantamila euro.” (Guarda un attimo Maria che e’ rimasta un attimo interdetta) “Le sembra eccessivo !?!?”

180 - MARIA - (Si riprende) No, no….per carita’!!!” (S’illumina nuovamente) “Professore, io le devo la vita !!!” (esce da destra)

181 - SAPIENZA - (Con un sorrisetto compito) “Ma si figuri: e’ mio dovere !!” (La guarda uscire: scuote la testa e ride) “Pero’. ‘ste donne, valle a capire: preoccuparsi a questo modo per un’ unghia incarnita !!” (Muove per uscire a sua volta da sinistra, poi ci ripensa e torna indietro: uscendo da destra) “La cartella….meglio che la riporti in ambulatorio !!”

Passano diversi secondi, poi, ancora da destra rientrano in scena i due Militi della Croce di Monte Morto.

182 - PRIMO MILITE - (Rientra per primo) “Niente: chissa’ dove s’e’ infilato !!”

183 - SECONDO MILITE - (Rientra appaena dietro di lui: sbuffa pesantemente) “E chi u sa’!! E intantu che niatri stemmu chi a perde tempu a sercalu, u servisiu u l’aresta scuertu!!”

Passa un secondo e, da destra, si sentono le voci di Pippu da Sagra e di Carluso.

184 - PIPPU - (Da fuori scena, agitatissimo, a tutta voce) “Asascin, delinquente....stamme distante

…..!!!!”

185 . CARLUSO - (Anch’egli a tutta voce, irritatissimo) “Ca’ devi venire!!!”

I due si guardo un lungo istante esterrefatti, poi allungano lo sguardo verso destra: un attimo dopo, a tutta birra, zoppicando vistosamente con la sua stampella, da destra fa’ irruzione Pippu da Sagra.

186 - PIPPU - (Irrompe in scena da destra, gridando come un ossesso) “E nu, eh….e nu eh….!!!!” (Uscendo da sinistra il piu’ velocemente possibile, vista la sua andatura claudicante, sempre urlando a tutta voce) “Cesiraaaa…..agiuttu……chi me fan neu……!!!!!!!”

I due militi si guardano trafelati un lungo attimo, poi, lentamente, volgono lo sguardo verso sinistra proprio mentre da destra fa’ irruzione in scena a passo di carica Carluso, provocando in loro un sobbalzo.

 

187 - CARLUSO - (Irrompe da destra a passo di carica con una siringa  in mano: gridando come un forsennato e uscendo da sinistra sotto lo sguardo sempre piu’ tragicamente sorpreso dei due militi) “Acca’ devi venire, che anche questa devi fare!!!!”

I due restano ancora un attimo pietrificati: poi volgono lo sguardo l’uno verso l’altro molto lentamente ed e’ il Secondo Milite a parlare per primo.

188 - SECONDO MILITE - (Rivolgendosi al primo, con veemenza, agitando le mani) “E te l’aiva ditu che chi a l’e’ na gaggia de matti !!”

189 - PRIMO MILITE - (Abbozza: poi, deciso, al collega) “Beh, meglio che fra tanti matti cerchiamo di trovare il nostro, senno’…..!!!”

Si voltano per uscire ancora da destra ma, dopo un passo, proprio da destra rientra Sapienza.

190 - SAPIENZA - (Rientra da destra consultando delle carte. Li incrocia: distrattamente) “Buongiorno !”

191 - PRIMO e SECONDO MILITE - (Distrattamente anche loro, quasi contemporaneamente)

 “Buongiorno….”

Si bloccano, si scambiano uno sguardo incredulo, si voltano lentamente verso sinistra, lo guardano uscire: poi….

192 - SECONDO MILITE - (Incredulo) “Gigiu….!!!!”

193 - PRIMO MILITE - (Stupefatto) “Tre’ Scarpe….!!!” (Lancia ancora uno sguardo velocissimo al collega poi , proiettandosi verso di sinistra e uscendo di gran carriera) “Gigio….Gigioooo…..!!!!”

194 - SECONDO MILITE - (Rimane un attimo fermo, poi fa’ per lanciarsi anch’egli verso l’uscita di sinistra ma e’ bloccato a mezza strada dal suono del cellulare. Lo arraffa velocemente di tasca e risponde concitato) “Pronto, Cruxe Neigra de Munte Mortu !!!” (Pausa. Poi, seccatissimo) “Servisi funebri….!?!? Sci’ che i femmu !! E u primmu u l’e’ pe ti se nu ti l’acianti, lazagnun !!!”

Il Secondo Milite esce da sinistra a tutta velocita’. Un attimo dopo, sempre da sinistra, rifa’ il suo ingresso in scena il Professor Sapienza.

195 - SAPIENZA - (Rientra da sinistra con passo lento: e’ perplesso. Si ferma a centro scena, si volta lentamente verso destra: poi, interdetto) “Pero’……che strani tipi quei due dell’ambulanza…..: chissa’ cosa stavano cercando !” (Riprendendo la sua strada con passo piu’ spedito, prima di uscire da destra) “Boh…!!!!”

Passa qualche istante, ancora da sinistra, irrompe in scena, agitatissimo, il Secondo Milite della Croce Nera

196 - SECONDO MILITE - (Irrompe in scena da sinistra a passo veloce, attraversandola per uscire da destra. E’ bloccato a centro scena dallo squillo del cellulare) “Pronto, Cruxe Neigra de Munte Mortu !!” (Pausa) “ Sentudixeuttu !?!? N’atru servisiu….!?!?” (Pausa) “E nu, nu puemmu anaghe…!!!” (Pausa: irritatissimo) “Perche’ semmu a preu a faa in ricoveru coattu !!!” (Sempre piu’ irritato) “Perche’ ghe metemmu cusci’ tantu !?!?!?” (Imbufalito, gesticolando con il braccio) “Perche’ semmu ‘na Cruxe SCABERCIA…..!!!!!” (Chiude il cellulare, lo ripone: uscendo da destra, a tutta voce) “Gigiu, vegni chi, n’assidente, che te metemmu in ta gaggia....!!!"

·S  I  P  A  R  I  O  -


SECONDO ATTO

  La scena e’ rimasta invariata: unica differenza e’ che sulla scrivania d’angolo e’ comparso unflaconcino con dentro delle pillole.

  All’apertura del sipario, il Professor Sapienza, alla scrivania, e Michela Ardenza stanno discutendo animatamente.

1 - MICHELA - (Passeggia nervosamente davanti alla scrivania dove sta’ seduto Sapienza, le mani dietro la schiena, il viso preoccupato: di botto, fermandosi davanti a lui e allargando le braccia) “Professore, ma si rende conto !?!? Sono normalissima calcoli alle vie biliari !! Basterebbe un banalissimo intervento in endoscopia e……”

2 - SAPIENZA - (E’ immerso nel controllo di alcune cartelle che vista di mano in mano e ammon

ticchia da una parte: senza interrompere il suo lavoro, con voce asettica) “Costa poco, quello puo’ pagare….”

3 - MICHELA - (Quasi con veemenza) “Ma Professore, un intervento in anestesia totale su una persona dell’eta’ dell’ingegner Agosto….” (Allarga le braccia, esasperata) “….lei m’insegna che puo’ essere pericoloso !!” (Si avvicina alla scrivania: con enfasi) “A volte, persino letale !!!”

4 - SAPIENZA- (HA finito il suo lavoro: sempre asettico) “Dottoressa….” (Si alza in piedi, raccoglie le cartelle: alzando appena lo sguardo verso di lei) “Si chiamano danni collaterali !!” (Esce da dietro la scrivania con il suo plico di documenti in mano avviandosi verso destra: si ferma davanti all’esterrefatta Michela) “Oltretutto, il paziente e’ gia’ convinto di doversi far operare in questo modo: vediamo di non deluderlo.”

5 - MICHELA - (Blocca Sapienza che sta’ per muoversi verso destra: posandogli una mano su un braccio e ritirandola immediatamente non appena si volta verso di lei) “Professore, ma….e’ comunque uno choc: se possiamo evitarglielo…..!!!”

6 - SAPIENZA - (Sbuffa appena) “Ascolti, se quello s’e’ convinto e vuole farsi tagliare....”(Perentorio) “….lei tagli: il resto, non mi pare sia un suo problema.” (Si avvia per uscire a destra: si ferma ancora, voltandosi verso l’attonita Michela) “E vediamo di fare le cose per bene, altrimenti dovro’ tagliare io….” (Uscendo, con un tono che lascia trasparire chiaramente il suo ultimatum) “…e NON chirurgicamente!!!”

Sapienza esce da destra, lasciando sola in scena Michela ancora visibilmente scossa.

7 - MICHELA - (Dopo alcuni attimi che Sapienza e’ uscito, riuscendo a scuotersi) “E’ incredibile

.….!!!” (Sillaba quasi a mezza voce: poi, con rabbia) “Tutto questo e’ incredibile !!!” (Batte le mani alzando gli occhi al cielo) “Sono finita in una gabbia di matti !!” (Gironzola alcuni attimi avanti-indietro per la scena, mugugnando a mezza voce) “Lei tagli o taglio io….!!!” (Si ferma: alzando un dito verso il cielo, con fare imperioso) “E non chirurgicamente !!” (Riprende a camminare nervosamente per la scena) “Intanto, poi, se succede qualcosa…..ho tagliato IO…..” (Rafforza la parola alzando il tono della voce) “….mica lui !!!” (Si blocca di colpo a centro scena) “E no, stavolta si sbaglia.….” (Uscendo piccatissima, a passo svelto, da destra) “Stavolta te lo sistemo io, il professor Sapienza !!!”

La scena rimane vuota alcuni attimi, poi, da sinistra, fa il suo ingresso in scena Ivo, inserviente un po’ tardivo: ha in mano un secchio una scopa, degli stracci, un piumino. Si guarda un attimo intorno, deposita i suoi attrezzi in un angolo, prende stracci e piumino, si dirige v3erso gli armadietti e co-

mincia a pulire

Passa qualche attimo e, ancora da destra, rifa’ il suo ingresso in scena Pippu da Sagra

8 - PIPPU - (Fa’ il suo ingresso da destra con un flaconcino del tutto identico a quello posato sulla scrivania in mano: si dirige zoppicando verso di essa, si siede affranto su una delle sedie di fronte alla stessa) “Madonna beneita caa da Guardia….!!!!” (Sbotta allungandosi sulla sedia e volgendo gli occhi al cielo) "Me sa’ che st’otta chi….a finisce propriu ma, attru che !!” (Sbuffa pesantemente) “Quel’inciastru de Carluso….le  i seu  cristerie e seu puntue….!!!!” (Fa’ spallucce) “L’ea troppu bellu...cun a me Cesira….in te quella stansia veua….!!!” (Allarga le braccia: poi, guardando il flacone con un filo di disperazione) “A l’aiva portou anche u viagra !!!” (Sconsolato, posando il flacone sulla scrivania) “E invece u l’e’ arivou le a ruiname tuttu: e in man, u te g’aiva in sciringun che….” (Fa’ un gesto eloquente con un braccio per quantificarne la misura: poi, desolato, a tutta voce) (Poi, agitando convulsamente le mani, con disperazione) “Me tucou scapaa de cursa, attru che viagra !!”

Ivo si volta un attimo, lo guarda perplesso, fa spallucce e ritorna al suo lavoro.

Un attimo dopo, da fuori scena, si sente la voce di Carluso

10 - CARLUSO - (Da fuori a destra, a tutta voce) “Pippo, grandissimo fetuso, unn’e’ che sei !?!?”

11 - PIPPU - (Sobbalza violentemente sulla sedia) “O mue caa….” (Si alza in piedi di scatto: agitatissimo, a tutta voce) “Tou turna chi….!!!!”

12 - CARLUSO - (Irrompe in scena da destra, ancora con un siringone in mano : lo vede, si blocca subito dopo l’ingresso: feroce) “Pippo….vieni acca’ che io te sistemo!!”

13 - PIPPU - (Guadagnando velocemente l’uscita di sinistra) “Nu possu, g’ho n’impegnu urgente!!”

14 – CARLUSO – (Con sguardo feroce, partendo all’inseguimento) “E femmati, grandissimo fetuso !!”

15 – PIPPU – (Prima di uscire da sinistra) “E sci, perche’ tie bellu !!”

16 - CARLUSO - (Guarda ancora un attimo interdetto  Pippo sparire a sinistra, poi, partendo di gran carriera, uscendo da sinistra) “E no, eh….….!!! ”

La scena rimane ferma qualche istante con Ivo che ha assistito interdetto allo svolgersi degli eventi. Poi, Ivo si muove.

17 – IVO – (Fa’ spallucce) “Boh !” (Raccatta i suoi attrezzi e, prima di uscire da sinistra) “Chi a fun-

siun-a cusci’….” (Con espressione convinta, uscendo a sinistra) “Ma n’America …!!!”

La scena rimane vuota qualche attimo, poi, da sinistra, rifa’ la sua comparsa Gigio Tre Scarpe.

 

18 - GIGIO - (Rientra in scena da sinistra. Il suo aspetto e’ cambiato: non e’ piu’ scapigliato, i suoi capelli sono pettinati e ordinati e indossa un camice bianco da medico. Ora, quello che lo distingue dal Professor Sapienza e’ solamente lo sguardo spiritato e la scarpa che spunta da una tasca del camice !!. Avanza circospetto fino alla scrivania, si porta lentamente a centro scena, si guarda piu’ volte intorno. Poi, improvvisamente, scatta. Alla platea) “Bungiurnu….” (Allargando le braccia) “Sun Gigiu Tre Scarpe….sci !!!” (Raggomitolandosi su se stesso, puntando in avanti il dito verso la platea) “Doppu tantu tempu che vegnu dai meghi….” (Scatta in piedi: a tutta voce, allargando le braccia) “Sun diventou megu…!!!!” (Raggiunge saltellando raggiante la scrivania, si siede su una delle sedie di fronte ad essa: poi, allungandosi in avanti, con fare dottrinale) “E oua che sun megu….” (Sentenzia) “….devu faa u megu !!!” (Si guarda qualche attimo in giro con fare circospetto: nota il viagra lasciato da Pippo) “Uuuuhhh…..e pillue !!!” (Prende in mano il flacone: estasiato) “Celesti….che belle….!!!!” (Nota l’altro flacone all’altra estremita’ della scrivania) “De atre …. !!!” (Posa il primo flacone al posto originale, prende l’altro: lo osserva alcuni secondi, poi “Celesti…!!!” (Commenta deluso. Riposa anche l’altro flacone nella posizione originale, li guarda entrambi interdetto, poi, sussiegoso) “U megu…u deve cangiaa e pillue…” (Si ferma: pensoso) “Ma chi cumme fassu !?!? Sun tutte celesti !!!” (Conclude perentorio. Allargando le braccia) “Mah…!!” (Sbuffa poi, allungandosi sulla sedia e rimanendo qualche attimo pensoso) “Capiu…!!”(Si riprende scattando in avanti con l’indice alzato) “Se nu se peu cangia e pilue…” (Inverte la posizione dei due flaconi sulla scrivania) “….se cangia e scatue…!!!” (Soddisfatto, alzandosi in piedi)“Oua sci che emmu fetu u megu !!” (Rimane un attimo fermo a pensare, poi, avviandosi e uscendo a sinistra) “Bezeugna che u digghe a tutti che Giggiu u l’ha fetu u megu !!!”

La scena resta vuota ancora per qualche istante, poi, da sinistra, rifa’ il suo ingresso Pippu.

18 -  PIPPU - (Rientra da sinistra, zoppicando vistosamente e ansimando) “O mue caa….!!!” (Mugola quasi con filo di voce: si trascina  a fatica fino alla scrivania) “O…. muee…caaaaa….!!!” (Replica ancora, crollando sfinito su una delle sedie davanti ad essa) “Sta otta chi….” (Agita convulsamente una mano verso la platea, riprendendo fiato nel contempo) “….me sceuppa u cheu….!!!” (Conclude tutto d’un fiato, gemendo disperatamente. Riprende fiato brevemente, poi) “Stu toccu d’en salamme anetu a male….” (Indica l’uscita di sinistra) “Fin-a zu in ti fundi u m’e’ vegnu-u a preu !!” (Si ferma un attimo, appoggiandosi alla stampella per riprendere fiato. Poi riprende) “In fundu a l’urtimu curidu-u gh’ea na porta cun in cartellu - Atensione, sala autotica- : me ghe sun infiou dentru cumme in razzu e le…..a preu, anche li’. Gh’ea poca luxe, ho fetu in poo de bulezume, sensa uei ho urtou un di letin dunde gh’ea in simma de cose cuverte: nu te s’e’ arubatou zu’ n ommu….reuidu cumme in baccu, cun in brassu avertu….” (Mima su un suo braccio la spaccatura a meta’ dell’altro IN VERTICALE) “U paiva a morte cicca !!!” (Riprende ancora fiato: agitando nuovamente la mano verso la platea) “Nu l’e’ che me segge treuou puia, ma in cugiarin, l’ho persa !!” (Si ferma ancora un attimo, scuotendo la testa sconsolato. Poi, riattacca nuovamente) “Ho pensou ben de tialu sciu’, meschinettu….ma doppu n’attimu, nu te s’arve a porta !?!? U l’ea turna le !!!” (Allarga le braccia) “Me sun giou de curpu cun st’anghesu chi davnti che u rezeiva…..quande u l’ha vistu….!!!!” (Alla platea, agitando convulsamente le mani) “U s’e’ missu a criaa cumme in mattu….a fase u patri cun a mancin-a….” (Si fa’ il segno della croce con la mano sinistra: con enfasi) “In t’in cantu gh’ea na portin-a cun in cartellu: - Celle Frigorifere -. U se gh’e’ infiou dentru e u s’e’ tiou a porta a preu !!” (Con un ghigno soddisfatto, indicandosi) “E mi….” (Mimando la scena) “Ho pousou u stuchefisciu….ghe l’ho serou dentru..….e sun scapou de cursa !!!” (Fa’ una pausa un po’ piu’ lunga) “Cusci’ u l’impara !!” (Sentenzia soddisfatto, agitando l’indice. Si rilassa sulla sedia) “Aaahhh, che pru ….!!!” (Rinfrancato, si alza) “Ben, ben….ma oua anemmu, sedunca chie….” (Fa’per muovere verso destra, si ferma subito) “Beleu, u Viagra  !!” (Prende il flaconcino da dove lo aveva lasciato, ignaro che Gigio li ha nel frattempo invertiti: muovendo verso destra. Fermandosi un attimo prima di uscire, sornione) “Tantu Carluso oua u nu gh’e’: u l’e’ a preu a rinfrescase e idee….!!!”

 

La scena rimane vuota per alcuni momenti, poi, da sinistra, rifanno il loro ingresso in scena Michela Ardenza e l’ingner Agosto.

19 - MICHELA - (Rientra da destra, precedendo Agosto) “Suvvia, ingegnere, gliel’ho detto: non e’ il caso di farne un dramma….!”

20 - AGOSTO - (Rientra dietro di lei, mogio) “Va bene ma….io sono preoccupato !!”

21 - MICHELA - (Si dirige verso la scrivania, appoggiandovisi) “Certo, la capisco….ma le sue sono solo coliche intestinali. Il suo problema non aiuta.....”

22 - AGOSTO - (Si e’ avvicinato a lei: supplichevole) “Si ma….e’ fastidioso...molto fastidioso!!"

23 - MICHELA - (Sorride bonariamente) “Suvvia, ingegnere…., si calmi” (Lo guarda con aria imbo-

nitrice) “Vuole un bicchiere d’acqua ?”

24 – AGOSTO – (Fa’ ampi segni affermativi con la testa) “Grazie !!”

In quel momento, da sinistra, rifa’ il suo ingresso in scena Ivo: transita con in mano un pappagallo da vuotare: Michela lo vede e lo ferma

25 – MICHELA – (A Ivo, con cortesia) “Oh, Ivo, sia gentile: lo porterebbe un bicchier d’acqua...” (Indi-

ca il suo paziente) “….all’Ingegnere ? Grazie !!”

26 – IVO – (Non dice una parola: posa il pappagallo pieno sulla scrivania, proprio sotto il naso di Mi

chela, gira sui tacchi e esce nuovamente da sinistra)

27 – MICHELA – (Rimane stupefatta: abbozza, si riprende, leva il pappagallo dal tavolo con aria un po’ schifata e lo posa per terra, poi, con aria indifferente e convincente, ad Agosto, riprendendo il di-

scorso interrotto prima) “Vedra’ che porremo rimedio.” (Prende il flacone di pillole sul lato estremo della scrivania, ignorando anch’essa i  rimescolamenti effettuati da Gigio: allungandolo ad Agosto) “Prenda queste pillole con regolarita’, una volta al giorno, e vedra’ che i dolori si calmeranno!"

28 - AGOSTO - (Guardandola come fosse un oracolo, con un largo sorriso ebete) “Dottoressa, lei e’ un angelo, lei e’…..”

29 - MICHELA - (Lo interrompe) “Me lo ha gia’ detto, ingegnere: me lo ha gia’ detto.”

In quel momento, da sinistra, rifa’ il suo ingresso in scena Ivo: ha in mano una bottiglia d’acqua e un bicchiere di plastica

30 – IVO – (Entra da sinistra, vede il pappagallo per terra: posa il bicchiere sulla scrivania, prende il pappagallo in mano, guarda per un lungo attimo sia la bottiglia che l’altro attrezzo, fa per riposare il pappagallo sulla scrivania, ci ripensa, posa la bottiglia, prende il bicchiere, guarda nuovamente prima sia il bicchiere che il pappagallo, poi fa spallucce e comincia a vuotare il contenuto del pappagallo nel bicchiere sotto gli occhi attoniti di Michela e di Agosto che, all’atto del versare, scattano in piedi come molle, il primo ritirandosi schifato, Michela bloccando l’inserviente)

31 – MICHELA – (Bloccando Ivo, prendendolo delicatamente per un braccio) “Lasci stare, Ivo….intan

to l’ingenere stava andando via…” (Indicando l’uscita di destra, con un sorriso forzatissimo) “Vada pu

re, Ivo….grazie …!”

32 – IVO – (Rifa’ spallucce: partendo verso destra con pappagallo, bicchiere e passo deciso, prima di uscire, convintissimo) “Chi a funsiun-a cusci’….ma n’America….!!!!”

33 – MICHELA - (Ancora scossa, accompagnandolo verso l’uscita di destra) “Ora si tranquillizzi, inge

gnere: ci vediamo piu’ avanti per il controllo ….”

34 - AGOSTO - (Si lascia condurre docilmente verso l’uscita: si blocca poco prima) “Dottoressa, io….non so’ se riusciro’ mai a sdebitarmi con lei….” (Fa per muovere, sollecitato da Michela: si blocca nuovamente) “Lei……fuori a cena…..” (Scuote leggermente la testa) “No, eh…!?!?”

35 - MICHELA - (Scuote a sua volta leggermente la testa) “No, proprio no.” (Con un sorriso di circostanza) “Mi dispiace….”

36 - AGOSTO - (Uscendo impettito da destra) “Peccato: veramente un gran peccato !!”

Michela lo guarda uscire di scena, poi torna verso la scrivania con aria sconsolata. In quel momento da destra, rifa’ il suo ingresso in scena Margherita.

37 - MARGHERITA - (Entra da destra: e’ piuttosto preoccupata, ha in mano due o tre cartelline) “Dottoressa, mi scusi, ve’….”

38 - MICHELA - (Sconsolata) “Dimmi, Margherita: che c’e’ ancora…..”

39 - MARGHERITA - (Avanza fino alla scrivania, davanti a lei) “Carluso, dotoressa….” (Allarga le braccia desolata) “Non lo trovo piu’ !!!”

40 - MICHELA - (La raggiunge: rassegnata) “Non ti preoccupare: probabilmente e’ chiuso in qualche bagno a rifarsi il look….” (Poi, quasi preoccupata) “Ma perche’ lo cerchi, c’e’ qualche problema ??”

41 - MARGHERITA - (Spazientita) “Mo ve’, le cartelle cliniche !!” (Sbotta) “Le vuol fare lui, e poi, non ci si capisce brisa…!!!”

42 - MICHELA - (Ridendo sorniona) “Saranno scritte in Italiota, come sempre…” (Le prende in mano. le guarda per qualche momento interdetta “.Boh…!!!”

43 - MARGHERITA - (La segue da vicino: allarga le braccia, decisa) “Eh…!!!”

44 - MICHELA - (Va alla scrivania, vi poggia sopra le cartelle, comincia a scorrerle rapidamente piuttosto scettica) “Voglio proprio vedere qual è il problema….”

45 - MARGHERITA - (Quanto mai decisa) “Mo ce lo dico io, ve’….!! Sono scambiate!!”

46 - MICHELA - (Posa le cartelle: decisamente contrariata) “Margherita, per favore: vediamo di non dire sciocchezze !!” (Si gira di scatto verso di lei) “Vabbe’ che Carluso e’ da sempre l’infermiere ottuso, ma scambiare la cura di uno con quella di un altro….”

47 - MARGHERITA - (L’interrompe: con enfasi, decisamente piccato) “Mo va bene, se non mi crede, ci guardi lei allora !!!”

48 - MICHELA - (Fa’ spallucce: decisa anche lei) “E’ proprio quello che intendo fare…” (Le guarda

attentamente per qualche istante, poi, alzandosi) “Si effettivamente e’ meglio fare un controllo”

Michela parte decusa uscendo  da destra seguita da Margherita e la scena rimane vuota qualche attimo. Poi, da destra, rifanno la loro comparsa in scena i due Militi della Croce Nera di Monte Morto.

49 - SECONDO MILITE - (Entra da destra a passo deciso) “Ma ti peu capi’ se nu t’aciappu !!” (Si blocca a centro scena: decisamente piccato) “Sta otta chi, nu ti me scappi !!”

50 - PRIMO MILITE - (E’ entrato subito dopo di lui, lo ha raggiunto a centro scena) “Dai, su, non te la prendere….” (Cerca di rabbonirlo. Poi, piu’ deciso) “Ma si puo’ sapere perche’ hai voluto tornare anche oggi ??”

51 - SECONDO MILITE - (Lo guarda malissimo) “Perche’ se nu guantemmu Gigiu, l’Uspiaa u nu ne timbra u servisiu e l’ASL a nu ne u paga !!”

52 - PRIMO MILITE - (Scettico) “Ma dai, uno in piu’ uno in meno, che cosa vuoi che cambi ?”

53 - SECONDO MILITE - (Drastico) “Pe ti, ninte….ma poi a-a fin du meize, SUN MI….” (Rafforza le parole alzando il tono della voce) “….che fassu i cunti !!”

Fa’ per ripartire verso l’uscita di sinistra, ma il Primo Milite lo blocca.

54 - PRIMO MILITE - (Lo blocca: sornione) “Di’ la verita’….ti brucia che Gigio te l’abbia fatta in barba, eh…!!!”

55 - SECONDO MILITE - (Sussulta, si gira di scatto: guarda l’altro quasi volesse incenerirlo, poi  scaraventandolo quasi di forza fuori scena a sinistra) “ E mescite….!!!!” (Fa’ per uscire a sua volta, ma e’ bloccato dallo squillare del cellulare: lo prende di tasca quasi con violenza) “Pronto, Cruxe Neigra de Munte Mortu !!!!” (Ringhia  quasi: rimane un attimo in silenzio, poi, rabbioso, uscendo da sinistra, a tutta voce) “Pumpe Funebri n’assidente che te scavesse u collu….!!!!”

La scena rimane vuota per alcuni istanti, poi, da destra, fa il suo ingresso il Dottor Sapienza con Maria Amato.

56 - SAPIENZA - (Fa il suo ingresso da destra precedendo Maria: si ferma a centro scena, la lascia passare, indicandogli la scrivania) “Prego, signora: si accomodi !”

57 - MARIA - (Entra in scena dietro di lui, stringendo la borsetta in maniera esagerata. raccoglie il suo invito con un sorriso. Dirigendosi alla scrivania e sedendosi di fronte) “Grazie, professore: troppo buono…!!”

58 - SAPIENZA - (L’ha seguita a breve: sedendosi a sua volta) “Per carita’, signora….” (Dispensandogli un largo sorriso) “….. e’ mio dovere !!” (Sistema meglio alcune carte, poi) “Allora, mi dica: cosa posso fare per lei…!”

59 - MARIA - (Abbozza un sorriso a sua volta) “Professore…..” (Apre lentamente la borsetta e ne cava un foglietto) “Le ho portato l' assegno….!!!”

60 - SAPIENZA - (Sorridendo ancora e nascondendo a stento la propria soddisfazione) “Oh, ma signora…..non c’era nessuna fretta !!” (Agguanta velocemente l’assegno, facendolo sparire nelle tasche del camice) “Si poteva fare con calma….!!!”

61 - MARIA - (Timidamente, a capo chino) “Profesore..., le posso chiedere una cosa??

62 - SAPIENZA - (Sempre sorridente e lascivo) “Ma certo, signora: la prego !!”

63 - MARIA - (Imbarazzatissima) “Ecco….quando mio marito sarà dimesso....per portarlo a casa...non so come fare..non so guidare..."

64 - SAPIENZA - (Garrulo) “Euh….ma non si preoccupi !!! Ci sono molte Croci nella zona, e tutte dispongono di ottime ambulanze e personale validissimo….” (Si alza) “Giu’ me ho vista giusto una….” (Avviandosi e uscendo a destra) “Aspetti qui solo un momento, vedo se riesco a rintracciarli...."

Maria rimane sola in scena, seduta alla scrivania, per qualche attimo, guardandosi intorno preoccupata.

Poi, da destra, rifa’ il suo ingresso in scena Ivo

65 – IVO – (Rifa’ il suo ingresso da destra: e’ armato di piumino e si mette a spolverare. Velocemente arriva fino a dov’e’ seduta Maria che e’ assolutamente immobile. La guarda perplesso, non nota in lei alcun movimento, fa spallucce e comincia a spolverarla)

66 – MARIA – (Trasalisce) “Eeeeiii…!!!” (Grida, provocando un sobbalzo in Ivo che si allontana velocemente. Irritatissima) “Maleducato, come si permette !?!? Non sono mica un soprammobile !!!”

67 – IVO – (Non replica: la guarda un attimo, fa ancora spallucce, poi, uscendo da sinistra) “Chi a funsiun-a cusci’, ma n’America….!!!

Maria si risiede, ricomponendosi. Passa ancora qualche istante  poi, da sinistra, rifanno il loro ingresso in scena i due Militi della Croce Nera. Arrivano a centro scena senza parlare, sotto lo sguardo sempre piu’ interdetto  di Maria, poi il suono del cellulare li blocca.

 

68 - SECONDO MILITE - (Si blocca di colpo quasi investito dal Primo Milite che gli e’ subito dietro, estrae di tasca con piglio deciso il cellulare) “Pronto, Pumpe Funebri de Munte Mortu !!!” (Abbaia nuovamente. C’e’ un attimo di silenzio, poi chiude la comunicazione. Con un ghigno di soddisfazione) “Cusci’ ti impari, salacca !!”

69 - MARIA - (Ha assistito alla scena decisamente preoccupata: ora scatta con un moto di terrore in viso verso l’uscita di destra) “Professore….aiuto….questi raccolgono i morti….!!!!”

E’ sull’uscita dove e’ corsa sotto lo sguardo attonito dei due militi quando sbatte letteralmente dentro a Sapienza che sta rientrando da destra. 

70 - SAPIENZA - (Sta rientrando da destra: si ritrova Maria letteralmente addosso) “Ehi….Signora, ma….che cosa succede….??”

71 - MARIA - (Agitatissima, con tono concitato) “Professore….quelli non sono della Croce, sono delle pompe funebri….” (Ansimando) “Mio marito é vivo....(Con quanta voce ha in corpo) “…e deve restarlo….!!!!”

72 - SAPIENZA - (La rabbonisce) “Ma no, ma no…..cos’ha capito !!” (Poi, notando gli sguardi stralunati dei due militi che lo osservano increduli scambiandosi poi occhiate di stupore) “Comunque, se loro non le sembrano affidabili, in portineria hanno l’elenco con i numeri telefonici di molte altre….” (Accompagnandola dolcemente fuori a destra) “Venga, l’accompagno…..”

I due militi rimangono qualche attimo soli in scena, esterrefatti: si scambiano una rapida serie di occhiate incredule, poi, contemporaneamente

73 - PRIMO e SECONDO MILITE - (Insieme, assolutamente allibiti) “Gigiu…..!?!?!?!?” (Poi, riavendosi, lanciandosi verso l’uscita di destra e uscendo precipitosamente, a tutta voce) “Gigiu…..!!!

Si precipitano fuori e dopo qualche  attimo rientrano trascinando Sapienza

74 - SAPIENZA - (furibondo) “Insomma, mi lasci….” (A tutta voce) “Lei non sa chi sono io !!!!”

75 - SECONDO MILITE - (Deciso, con veemenza) “U so’ mi chi t’ie: un cun u servellu camuou !!!”

76 - SAPIENZA - (Furibondo, al Secondo Milite che cerca vanamente di prenderlo per un braccio) “Io sono il Professor Sapienza, Primario dell’Ospedale !!!” (Divincolandosi dalla mano allungata sul suo braccio dal Primo Milite e spintonandolo leggermente all’indietro) “E tieni giu’ le mani, zoticone !!!”

77 - SECONDO MILITE - (E’ entrato dietro di loro, li segue a pochi passi: a tutta voce, agitandosi vistosamente) “E mi su un figgiu du re de Ruscia !! Gigiu, vegni chi che te ligu, ostiassa…!!!”

78 - PRIMO MILITE - (Cerca vanamente di recuperare terreno su Sapienza che si avvicina alla scrivania) “Gigio, per favore, calmati !!”

In quel momento, attirate dal bailamme, rifanno il loro ingreeo da destra Michela e Margherita

79 - MICHELA - (Rientrando da destra seguita da Margherita) "Insomma, cosa succede ancora !?!?"

80 - SAPIENZA - (E’ davanti alla scrivania: a Michela, sempre piu’ furioso) “Dottoressa, avrebbe la cortesia di spiegare a questi due imbecilli….” (Si gira di scatto, indicandogli i due Militi con un gesto della mano) “…chi sono e quale ruolo ho in questo Ospedale !?!?” (Dirigendosi alla scrivania e sedendosi dietro di essa, anticipando la risposta di Michela) “E gia’ che ci siamo, vuol farsi cortesemente spiegare chi e’ ‘sto tale Gigio per il quale codesti signori stanno disperatamente cercando di farmi passare ??”

81 - MICHELA - (Si e’ posizionata ad un lato della scrivania: non senza imbarazzo) “Signori, vi presento il Professor Sapienza, primario e direttore della Clinica Pelagalli….”

83 - PRIMO e SECONDO MILITE - (Insieme, increduli) “Gigio….” (Si scambiano un’occhiata: esterrefatti) “Primario…..!?!?!?”

84 - MICHELA - (Ancora in imbarazzo, rivolta a Sapienza) “In quanto a quel Gigio, Professore…."(Si blocca un attimo, non sa che dire: poi s’illumina) “….si tratta di un paziente ricoverato in psichiatria che sono venuti a prendere per riportarlo a casa, ecco.”

85 - SAPIENZA - (Ha visto le cartelle cliniche sul tavolo: ha cominciato a scorrerle e a vistarle. Distrattamente, senza alzare gli occhi dal suo lavoro) “E allora che se lo prendano e se lo portino via, che diamine: noi, qui, abbiamo da lavorare !!!"

86 - SECONDO MILITE - (Deciso, anche se un po’ imbarazzato) “Eeeee….nu puemmu: u nu s’atreua !!!”

87 - SAPIENZA - (S’alza di scatto dal suo lavoro: come morso da una tarantola) “Come non si trova !?!?!?”

88 - MICHELA - (Disperata, portandosi una mano alla fronte) “E nooo….!!”

89 - MARGHERITA - (Rimasta fino ad allora in disparte, con una smorfia contrita) “Sorbole, mo ve’ che ci siamo…..!!!!”

90 - SAPIENZA - (Scatta in piedi: furibondo) “Come sarebbe a dire non si trova….” (A Michela, incendiandola con gli occhi) “Dottoressa Ardenza, mi vuol spiegare cosa….”

91 - MICHELA - (Con un’espressione fra il disperato ed il terrorizzato) “No….e’ che….” (In crisi totale, alzando gli occhi al cielo, a mezza voce) “Stavolta mi scuoia!!” (Poi, a Sapienza, cercando disperatamente di ridarsi un contegno) “E’ che….probabilmente….c’e’ stato uno scambio di cartellini di identificazione….e allora….”

92 - SECONDO MILITE - (Decisamente irritato) “Scangiou in cornu !!” (Si avvicina sostenuto alla scrivania) “Emmu portou chi’ Giggiu pe u ricoveru coatto, l’emmu molou chi’ sinque menuti pe n’urgensa e quande semmu arivee in deree….u nu gh’ea ciu’!” (Agitato) “Prufesu, se l’an persu !!!” (A Michela, quasi ringhiando) “’Sti berodi chi, n’an fetu aspetaa ciu’ de mez’ua : se l’avescimu ricoverou subetu, nu saieiva sucessu ninte !!!”

93 - SAPIENZA - (Scatta in piedi come una furia: a Michela, a tutta voce) “Dottoressa Ardenza, ma e’ inaudito !!!” (Esce da dietro alla scrivania: portandosi a centro scena, sempre verso Michela a muso duro) “La clinica Pelagalli non e’ un qualunque ospedaluccolo mal gestito dalla ASL: qui, efficienza e correttezza sono la base del nostro operare !!!”

94 - MICHELA - (Trattiene a stento un moto d’ira: poi, a mezza voce, verso la platea) “A brutta faccia di bronzo !!!!”

95 - SAPIENZA - (A centro scena, solenne) “Ora vediamo di recuperare il matto: del resto….” (Si rivolge ancora a Michela ) “….ci occuperemo dopo.” (Ai militi della Croce Nera) “Signori, volete essere cosi’ gentili da offrirci la vostra collaborazione ??”

96 - PRIMO MILITE - (Con ovvieta’) “Professore….siamo qui per questo !”

97 - SAPIENZA - (Muovendosi verso l’uscita di destra) “Allora prego: seguitemi !”   

98 - SECONDO MILITE - (Ferma Sapienza poco prima dell’uscita) “Prufesu, scia sa’ na cosa ??”(Fa’ una breve pausa: poi, di getto) “Cun Gigiu, v’asumegei cumme due gusse d’egua !!”

99 - SAPIENZA - (Esita un attimo, poi fa spallucce) “Puo’ essere: tutti al mondo abbiamo un sosia, e’ scientificamente provato !”

 

Esce da destra seguito dai due Militi e da Margherita, sollecitata da Michela che rimane sola in scena per qualche istante.

100 - MICHELA - (Li guarda uscire ingrugnita) “Hai capito, lo scienziato !!” (Commenta acidissima: scuote la testa e si avvia a destra anche lei: prima di uscire) “Efficienza eh…!! Quando c’e’ da squartare un poveraccio per farsi pagare di piu’…. e’ di una efficienza…..!!”

La scena rimane vuota alcuni istanti, poi, da destra, rifa’ il suo ingresso in scena Maria Amato.

101 - MARIA - (Rientra in scena da destra, con passo deciso: ancora da fuori) “Professore, Professore…..” (Nota che Sapienza non c’e, si blocca) “Uhhh….è uscito!”  (Prosegue adagio fino a centro scena: fa spallucce, si siede ad una delle sedie di fronte alla scrivania) “Pazienza. Lo aspetterò.” (Rimane alcuni istanti in silenzio, agitandosi ogni tanto nervosamente sulla sedia: sbuffa un po’ spazientita. Poi, a mezza voce) “Mamma mia, che brutti incontri che si fanno in Ospedale….” (A voce alta) “Come quei due che trasportano i morti. E’ inutile che mi vengono a dire che non e’ vero:  li ho sentiti. Pompe Funebri hanno risposto al telefono !!” (Si ricompone: si agita ancora nervosamente dopo una breve pausa, sbuffa di nuovo) “E’ come se mi volessero far credere che i morti camminano….” (Fa nuovamente spallucce) “Lo so bene che sono storie !!” (Si riquieta: fa un’altra pausa, stavolta un po’ piu’ lunga, poi sbuffa ancora) “Neanche se lo vedo ci credo !!!”

Un istante dopo, da sinistra, rifa’ il suo ingresso in scena Carluso, reduce dalla permanenza nelle celle frigorifere dell’Ospedale: il suo aspetto non e’ rassicurante.

   

102 - CARLUSO - (Rientra da sinistra: ha ancora in mano la siringa, i capelli sono sparati. Cammina tutto d’un pezzo come un robot e parla a scatti con voce metallica)“Pip…po,..idda…ma…pa

…ghi…!!”

103 - MARIA - (Se lo trova davanti all’improvviso: vede che cammina a scatti, rigido come un baccala’, verso di lei, a centro scena: sgrana gli occhi) “Santa Maria….!!!” (Esclama assumendo una espressione di puro terrore) “Maria Santissima dell’Immacolata…..” (Trasalisce alzandosi lentamente dalla sedia) “Un morto che cammina !!!!!!” (Spara poi a tutta voce scattando terrorizzata all’indietro rovesciando la sedia e arretrando man mano che Carluso avanza) “Santa Madre Benedetta…..!!!

104 - CARLUSO - (Avanza ancora a scatti verso di lei, tentando disperatamente di spiegarsi) “Mo.…quo….motto…e ….motto….: con…ge….la…to…so…no…!!!!”

105 - MARIA - (Arretra ancora verso l’uscita di destra, dalla quale, nel frattempo, stanno rientrando i due Militi della Croce Nera) “Santissima vergine beata….!!!!”

106 - SECONDO MILITE - (Sta rientrando da destra seguito a breve dal collega: proprio un passo oltre l’entrata, squilla il cellulare: si blocca, venendo nuovamente investito dal collega che lo manda a quel paese con un vistoso gestaccio della mano, agguanta il telefono di tasca) “Pronto….” (Risponde rabbioso) “….Cruxe Neigra de Munte Mortu !!”

107 - MARIA - (Non si e’ accorta di avere i due militi alle spalle: sobbalza prorompendo alla parola Mortu in un urlo belluino) “Aaaaaaaahhhh…….!!!!!!!”

108 - SECONDO MILITE - (Trasalisce vistosamente, gridando a sua volta: gli cade il cellulare di mano) “Euuuuhhhh…..!!!!!”

109 - PRIMO MILITE - (E’ subito dietro di lui: lo sopravanza, raccoglie il cellulare cercando nel contempo di calmare Maria) “Si calmi, signora, non….” (Si alza, inquadra Carluso, ormai a pochi passi da lui, trasalisce e grida a sua volta, mollando nuovamente il cellulare) “Ahahaaaa….!!!”

110 - CARLUSO - (Agitatissimo, a tutta voce)

“Quo……ti …gri….di….dammi….una..ma…no….fe….tu….so….!!!”

111 - MARIA - (Rimane impalata come uno stoccafisso: guardando prima Carluso e poi i due Militi) “Il morto….e i beccamorti….” (Scivolando lentamente a terra priva di sensi) “Sono perduta !!”

I due Militi corrono in soccorso di Maria, fra le rimostranze di Carluso al quale non pensa nessuno e, un attimo dopo, richiamate dal bailamme, rientrano in scena da destra Michela e Margherita.

112 - MICHELA - (Rientra per prima: piuttosto seccata) “Ma che diavolo….” (Vede la scena: si avvicina preoccupata ai due Militi e a Maria) “Signori, cosa e’ successo....!?!?"(Il Secondo

 Milite sta per rispondergli ma lei vede Carluso e lo anticipa) “Carluso….ma cos’ha combinato

….!?!?”

113 - MARGHERITA - (Avvicinandosi al collega, venefica) “Mo non lo vede, ve’,

dotoressa: s’e’ rifatto il look !!!”

114 - CARLUSO - (Si agita vistosamente cercando di spiegare)   “Illu….fe…tu…su…di….Pip..po….in…te….celle…fri…go…ri….fe…re…me…chiu….se….!!!” (Indica Maria, gemente a terra fra i Militi che cercano vanamente di rimetterla in piedi) “E …idda…fe…ten…zia…pe…nu…zom..bi.…me…pre…se…!!”

115 - MICHELA -  (Sorpresissima) “Celle frigorifere…!?!? E che ci facevate laggiu’…???”(Scuotendo la testa alzata al cielo, con rassegnazione) “Vabbe’….vabbe’…per ora non indaghiamo oltre e cerchiamo di mettere rimedio…” (Ai due Militi) “Voi: la signora al Pronto Soccorso, ha avuto uno choc nervosso e dev’essere visitata…” (Poi, di scatto, a Margherita) “Lui, visto che e’ stato al freddo, adesso lo mettiamo al caldo….” (Accostandosi a sua volta a Carluso,  prendendolo sottobraccioe avviandosi verso l’uscita di destra con Michela dall’altro braccio e seguendo i due Militi che portano fuori Maria) “All’inceneritore….!!”

116 - CARLUSO - (Si blocca di colpo) “Miii…e...che…vi…vo…mi…vo…le…te…bru…cia…re……!?!?!?”

117 – MARGHERITA – (Velenosa) “Eeh…” (A Carluso, uscendo) “Mo lo sai che sarebbe un’idea ??”

La scena rimane vuota alcuni istanti, poi, da sinistra, fa la sua ricomparsa Gigio tre scarpe.

118 - GIGIO - (Rientra da sinistra: e’ sempre vestito da medico e le uniche cose che lo differenziano da Sapienza sono la scarpa nella tasca del camice e lo sguardo spiritato. Questa volta rientra con baldanza: passo deciso e una mano infilata nel camice all’altezza del cuore. Con voce solenne) “Bungiurnu a tutti, bungiurnu !!” (Arriva a centro scena procedendo con passo marziale: poi, ancora con solennita’) “Gigiu tre Scarpe u l’e’ anetu dai meghi….” (Fa una pausa: di fronte alla platea, con fare quasi maestoso) “Dai meghi, sci…..” (Fa un’altra pausa, poi, di scatto, togliendo la mano dal camice e alzando d’impero l’indice della mano) “E u g’ha ditu…..cu l’ha fetu u megu !!!” (Abbassa leggermente il capo, quasi pensoso: a mezza voce) “U megu….sci….” (Poi scatta nuovamente, alzando al cielo l’indice dell’altra mano: sottolinenado le frasi con continue pause) “E i meghi...…g’an ditu….che oua….u l’ha fetu cariera !!!” (Reclina ancora leggermente la testa, pensieroso. Poi, alzandola di scatto, con voce sottile e piena di soddisfazione) “Cariera, sci….!!!” (Comincia a girare avanti-indietro per la scena: con fare compunto e alzando e abbassando l’indice ogni volta che pronuncia una frase) “E oua….u l’e’ diventou….”  (Si blocca a centro scena: maestoso, alla platea, con le braccia conserte) “….prufessu….!!!!” (Fa una pausa: allarga il viso in un sorriso ebete, con voce quasi melliflua) “Prufesu, sci….!!!!” (Si rimette in posizione austera) “E oua che sun prufesu….” (Si dirige verso la scrivania) “….devu fa-a u prufesu !!” (Si siede dietro di essa. Con fare compassato vi posa sopra le mani: vede le cartelle cliniche abbandonate da Michela e Margherita, s’illumina) “I papee…!!!” (Guaisce quasi: si rida’ immediatamente un contegno) “I papee…!!” (Ripete con tono solenne. Rimane immobile, lo sguardo puntato in avanti, le mani sulla scrivania, per alcuni istanti, poi, deciso) “Tou li cosu fa’ u prufesu: u mia i papee !!!” (Prende la penna ed una delle cartelle sulla scrivania: la osserva pensoso, poi) “Sci ma….u prufesu, cose u ghe scriva in sci papee…..???” (Si chiede perplesso: posa la penna, prende un’altra cartella in mano la guarda e la raffronta a lungo con la precedente, poi s’illumina) “Eccu cosu ghe scive u prufesu in sci papee….!!!!” (Posa le due cartelle sulla scrivania, cancella e scrive qualcosa su entrambe, poi posa la penna soddisfatto) “Aaahhhh….!!!” (Mugola con soddisfazione) “Tou li che Gigiu u l’ha fetu u prufesu !!!” (Conclude: alzandosi di scatto, prima di avviarsi e uscire a sinistra) “Bezeugna che u digghe a tutti che Giggiu u l’ha fetu u Prufesu….!!!!”

La scena rimane vuota alcuni istanti, poi, da destra rifanno il loro ingresso Michela e Margherita.

119 - MICHELA - (Fa’ il suo ingresso da destra precedendo Margherita) “Uffa’….!!!” (Sbotta decisamente contrariata) “Ci mancava che quello stupido di Carluso si facesse chiudere nelle celle frigorifere !!” (Va’ a sedersi dietro la scrivania) “E che fatica, poi, per convincerlo ad entrare nella stanza dell’inceneritore a scongelarsi: manco l’avessimo voluto buttare dentro !!”

120 - MARGHERITA - (E’ visibilmente affaticata pure lei: sprofondando pesantemente su una delle sedie di fronte alla scrivania) “Per quanto mi riguardo, non ce l’ho potuto butare, altrimenti….”

121 - MICHELA - (La guarda in cagneso) “Margherita, per favore! Con la carenza di personale che c’e’, ci manca solo che ci mettiamo a buttare gli infermieri nell’inceneritore….”

122- MARGHERITA - (Sorniona) “Mo ve’, mica tutti: solo qualcuno….”

123 - MICHELA - (La rimprovera bonariamente: scuotendo la testa) “Margherita….!!!” (Poi, raccogliendo le cartelle rimaste sulla scrivania) “Piuttosto, diamo un’occhiata a queste cartelle, prima che scoppi qualche altra rogna….!!”

124 - MARGHERITA - (Raddrizzandosi sulla sedia e poggiando i gomiti sulla scrivania) “Mo bene: voglio proprio vedere, ve’…!!”

125 - MICHELA - (Comincia a scorrere le cartelle: si blocca, ne estrae una, perplessa, mettendola da parte e, poco dopo, ripete l’operazione con un’altra. Stupita…) “Accidenti, avevi ragione….”(Prende le due cartelle e le raffronta) “Giuseppe Parodi detto Pippu e Giuseppe Amato: sono state corrette !!”

126 - MARGHERITA - (Trionfante) “Mo ce l’avevo detto che Carluso l’e’ tut mat: ce lo dovevamo butare davero nell’inceneritore !!”

127 - MICHELA - (Stupita e preoccupata, fa ampi gesti di diniego) “No, no…..non da Carluso: dal Professore !!”

128 - MARGHERITA - (Trasalisce) “Orca, ve’….ma siamo sicuri ??”

129 - MICHELA - (Spazientita) “E guarda qua….” (Gli tira quasi le due cartelle davanti) “….c’e’ la sua sigla !!”

130 - MARGHERITA - (Prende le due cartelle, le osserva in credula: con voce stentorea, legge) “Giuseppe Parodi….ha cancellato unghia incarnita…..e c’ha messo carcinoma …..” (Passa velocemente lo sguardo da una all’altra) “Vincenzo Amato….ha cancellato carcinoma .….e c’ha scritto unghia incarnita !!!” (Posa le due cartelle: a Michela, stravolta) “Ma allora…..non erano le cure invertite….ha sbagliato le malattie al momento del ricovero !!”

131- MICHELA - (Allarga le braccia) “Evidentemente…..deve averle invertite !!”

132 - MARGHERITA - (Con un lampo d’odio negli occhi) “Ad vena ‘n cancher !!” (S’alza di scatto: uscendo a passo rapido da destra) “Ma questa volta ce lo butto davvero nell’inceneritore, sorbole !!!”

133 - MICHELA - (La rincorre con la voce, cercando di fermarla) “Margherita, per favore….non e’ il caso…..” (Margherita esce senza voltarsi: si alza sconsolata e, scuotendo la testa rassegnata raccatta le cartelle prima di avviarsi anche lei e uscire da destra) “Si, siamo proprio in una gabbia di matti !!”

 

La scena rimane vuota alcuni momenti, poi da sinistra, rifa’ il suo ingresso in scena Gigio.

134 - GIGIO -  (Rientra in scena da sinistra, sempre vestito da medico: con aria solenne e impettita, tenendo una mano sotto il camice alla Napoleone, si avvicina alla scrivania e si siede su una delle sedie davanti ad essa. Con voce solenne) “Bungiurnu a tutti, sun Gigiu Tre Scarpe….” (fa una pausa studiata, poi) “Cu fa u prufesuu…!!!” (Rimane assorto in silenzio alcuni istanti, poi, sempre con la stessa aria di prima) “Gigiu u l’ha fetu u prufesu, e oua….”  (Mette le braccia conserte: abbassando la testa in grembo) “….u se posa !!”

Passano alcuni istanti e, da destra, rifanno il loro ingresso i Militi della Croce Nera.

135 - PRIMO MILITE - (Rientra per primo, volgendosi verso il Secondo Milite che lo segue da vicino) “Accidenti, che fatica: quella e’ pazza !!” (Si volta, vede Gigio, si blocca di colpo, trasalisce) “Gigio….!!!”

136 - SECONDO MILITE - (Lo segue da vicino: lo arpiona per un braccio: concitato) “Sssscccttt….!!! U l’e’ u prufesuu…!!!”

137 - PRIMO MILITE - (Si ferma: guarda prima il collega, poi, aguzza lo sguardo verso Gigio) “Il professore …. !?!?” (Ribatte stupito) “Scusa, ma a me….” (Allunga ancora lo sguardo su Gigio)“….non parrebbe proprio !!”

138 - SECONDO MILITE - (Con decisa ovvieta’) “E figurite !!” (Seccato) “L’ha ditu a Duturessa cu l’e’ le: gh’emmu parlou in poo fa’….!!!”

139 - PRIMO MILITE - (Ancora estremamente perplesso) “Sara’, ma a me non pare proprio la stessa persona.”

140 - SECONDO MILITE - (Ancora piu’ seccato) “Ma se s’asumeggen cumme gusse d’egua! E cumme tie fetu a distinguilu, ti ghee miou sutta a cua ??”

141 - PRIMO MILITE - (Non e’ convinto: si gratta la testa) “Eppure a me da l’impressione di essere un altro !!”

142 - SECONDO MILITE - (Assolutistico) “Ma nu ne parlemmu mancu !! E poi, ti vei…u l’e’ vestiu da megu: u nu g’ha miga u pastran de Giggiu !!”

143 - PRIMO MILITE - (Scrolla le spalle) “E con cio’ !?!? Anche prima era vestito da medico e sei stato proprio tu che a momenti gli saltavi addosso !! E poi, scusa, cosa significa ?? Siamo in Ospedale e un camice puo’ esserselo procurato ovunque…!!”

144 - SECONDO MILITE - (Fa spallucce a sua volta) “E in feti, tie vistu che figua da ciculaatee!!

145 - PRIMO MILITE - (Ancora molto perplesso) “Se lo dici tu !”

146 - SECONDO MILITE - (Piccatissimo) “Segu-u che u diggu mi….” (Gli allunga uno scapaccione) “…..testa de rava !!!”

147 - PRIMO MILITE - (Risentito) “Ouh, metti giu’ le mani eh…!!!” (Poi, avviandosi verso Gigio) “Tanto piu’ che verificare e’ semplicissimo.”

148 - SECONDO MILITE - (Lo ferma) “Calma…calma…calma….!!” (Rispondendo poi con un sorriso a tutta bocca  allo sguardo feroce del Primo Milite) “Verifichemmu, sci….ma femmu cun calma…!!” (Con sguardo e voce sornioni) “Ti see, nu se sa’ mai….!!!”

L’altro Milite abbozza e, insieme, si dirigono lentamente verso Gigio. Arrivano a pochi passi da lui ed e’ il Primo Milite che prende l’iniziativa.

149 - PRIMO MILITE - (Si sporge verso Gigio: con assoluta delicatezza) “Pro…professore….ci scusi….” (Non ottiene risposta alcuna da Gigio che e’ rimasto seduto, chino nella sua posizione: si volge verso l’altro milite con un’espressione di stupore, poi, dopo aver confabulato a gesti alcuni secondi con l’altro che cerca inutilmente di dissuaderlo, riprova. Sempre con voce suadente) “Professore…..” (Non ottiene risposta: sporgendosi un po’ di piu’ verso di lui) “Ma….si sente bene !?”

150 - GIGIO - (Alzando la testa di scatto) “Sci….u se sente ben…!!!”

151 - PRIMO MILITE - (Ritraendosi a sua volta di scatto) “Parla genovese !!” (Con impeto, all’altro milite) “Ecco, adesso ne hai la prova che e’ lui: parla genovese !!”

152 - SECONDO MILITE - (Spazientito) “Ma dai !! Ma cose eu di….!?!? Su l’e’ de Zena, u parlia ben zeneize, nu ??”

153 - PRIMO MILITE - (Con fare inquisitore) “E allora mi spieghi perche’ poco fa’, parlava ESCLUSIVAMENTE ….” (Sottolinea la parola alzando il tono della voce) “….un ottimo Italiano !?!?”

154 - SECONDO MILITE - (Con ovvieta’) “Ma perche’ gh’ea anche quella berciuella ca ghe fa’ da vice, nu ??

Il Primo Milite abbozza: c’e’ una breve pausa, vorrebbe controbattere ma non fa in tempo, anticipato dalla reazione di Gigio.

155 - GIGIO - (Scatta in piedi come una molla: a tutta voce, con fare cattedrattico e braccia conserte) “U prufesu…u l’ha fetu u prufesu….” (Alzando l’indice al cielo) “E oua u s’aposa….” (Risiedendosi e riprendendo la sua posizione a capo chino) “Sci, u s’aposa …!!!”

156 - SECONDO MILITE - (Scatta come punto da una tarantola: afferrando il Primo Milite per un braccio) “O mue caa….u s’e’ aragiou…!!!”

157 - PRIMO MILITE - (Divincolandosi infastidito) “E  lascia che s’arrabbi !!” (Osserva Gigio con insistenza) “Pero’, a me non sembra proprio un comportamento da primario, questo!!”

In quel momento, da destra, fa il suo ingresso in scena Margherita.

158 - MARGHERITA - (Entra di slancio da destra, con passo deciso: e’ sempre alla ricerca di Carluso) “Mo ve’, quella specie di infermiere da burletta, s’e’ di nuovo nascosto….” (Gracida furibonda attraversando la scena: si ferma un attimo davanti a Gigio) “Mo’ mi scusi, professore…non l’avevo vista…!” (Fa per ripartire: si blocca, si volta verso Gigio, stupita per quella strana posizione. Fa un’espressione interdetta, poi scrolla le spalle e riparte: prima di uscire da sinistra, sempre furiosa) “Carluso, se ti prendo….!!!!”

I due militi osservano la scena interessati, poi, una volta uscita Margherita, e’ il Secondo Milite che si muove.

159 - SECONDO MILITE - (Al collega, mettendogli un braccio attorno alle spalle, con una espressione di compassionevole sarcasmo) “Tie vistu !?!? L’infermea a l’ha cunusciu subetu: oua ti saie cunvintu, nu ??”

160 - PRIMO MILITE - (Per niente convinto, con una smorfia) “Boh…!!” (Poi, ancora perplesso) “Mi domando come ha fatto, pero’: si somigliano in maniera impressionante.."

Il dialogo e’ interrotto da Gigio che si alza in piedi di scatto.

161 - GIGIO - (Si alza in piedi di scatto: a tutta voce, alzando imperiosamente l’indice al cielo) “Oua ben…!!!” (Provoca un sussulto nei due Militi che si voltano anch’essi di scatto verso di lui: dopo una breve pausa, con tono solenne e l’indice sempre sollevato al cielo) “U prufesu….dopu cu l’ha fetu u prufesu….” (Abbassa l’indice, reclina il capo) “U s’e’ aposou…!!!!” (Rialza il capo: avviandosi e uscendo con passo solenne da sinistra) “Bezeugna che u digghe a tutti che u Prufesu u s’e’ aposou …!!!”

162 - SECONDO MILITE - (Al collega, dopo che Gigio e’ uscito, con ovvieta’) “Cose t’aiva ditu mi ….!?!?”

163 - PRIMO MILITE - (Rassegnato) “Beh, si….probabilmente avevi ragione tu….”

164 - SECONDO MILITE - (Con un sorriso di compiacimento) “E me paa ben ca fisse cusci’ !!”

(Poi, sempre sorridendo, scuotendo la testa) “Pero’, se sumeggen davei cumme gusse d’egua !!”

165 - PRIMO MILITE - (Distrattamente) “Puoi dirlo forte: aveva persino la scarpa in tasca come Gigio !!”

166 - SECONDO MILITE - (Trasalisce: agguantando nuovamente il collega per un braccio) “A scarpa in ta stacca ….!?!?!?”

167 - PRIMO MILITE - (Ancora distrattamente) “Ma si, nella tasca del camice: l’ho notata beniss…….” (Si blocca: s’irrigidisce. Con voce metallica e stentorea) “La scarpa…..”

168 - SECONDO MILITE - (Con sguardo impietrito e voce sofferente) “In ta stacca….”

I due Militi, voltano lentamente i loro sguardi, prima guardando verso l’uscita di sinistra, poi guardandosi esterrefatti in volto e poi guardando ancora l’uscita di sinistra: si bloccano per un attimo, poi, insieme….

169 - PRIMO e SECONDO MILITE - (Insieme, a tutta voce, guadagnando di corsa l’uscita di sinistra concitatissimi) “GIGIOOOO…!!!!”

La scena rimane vuota per alcuni istanti, poi, da destra rifanno il loro ingresso Michela Ardenza e l’ingegner Agosto.

170 - MICHELA - (Entra per prima, precedendo agosto di alcuni passi: da segni di insofferenza. Rivolgendosi a lui, con una calma forzata) “Ma ingegnere, deve aver pazienza !"

171 - AGOSTO - (La segue da vicino: e’ decisamente ansioso e preoccupato) “Dottoressa….dottoressa….lei avra’ senz’altro ragione, ma…..” (Desolato) “….non riesco a darmi pace!!”

172 - MICHELA –  (Cercando di essere convincente) “La cura ha bisogno del suo tempo per fare effetto Lei ha appena preso una sola pillola!!”

173- AGOSTO - (Molto imbarazzato) “Veramente….ne ho prese due….” (Indica il numero due con indice e medio di una mano: poi, lentamente, alza anche il pollice. Con un filo di voce) “Tre:”

174 - MICHELA - (Passandosi sconsolata una mano sul viso) “Oh cielo…!!!” (Poi si rida’ un contegno) “Vabbe’, per una volta non succede niente….” (Guardandolo fisso, con aria bonariamente severa) “Comunque, non lo faccia piu’: abusare, a lungo andare puo’ essere pericoloso! Una al giorno basta e avanza.” (Si alza in piedi come per accomiatarlo) “Lei prenda la sua pillola tutti i giotni per almeno quindici giorni e vedra’ che il suo problema sara’ risolto. Intanto, vedro’ di fissarle al piu’ presto la data dell’intervento che forse sara’ meno invasivo del previsto….”

175 - AGOSTO - (Si illumina) “Davvero….!?!?!?”

176 - MICHELA - (Evasiva, muovendosi verso di lui) “Si, vedremo di fare il possibile….”

177 - AGOSTO - (Raggiante) “Dottoressa, l’ho capito subito che lei e’ un angelo…!!!” (Michela lo esorta timidamente a gesti ad alzarsi, ma lui non si schioda. Con garbata insistenza) “Sa, io ho assoluta fiducia in lei e sono sicuro che la sua cura avra’ effetto, ma……”(Nuovamente in imbarazzo) “Ma…ecco….ora io….” (Supplichevole) “Sarei piu’ tranquillo se lei mi visitasse….”

178 - MICHELA - (Piuttosto contrariata) “Ancora…..!?!?!? Ma non puo’ essere cambiato nulla rispetto a poco fa!!!”

179 - AGOSTO - (L’interrompe: implorante) “La prego…..!!!!”

180 - MICHELA - (Sospira pesantemente) “E va bene….!!!” (Gli indica l’uscita a sinistra) “Si accomodi….!!”

181 - AGOSTO - (Si alza: muovendo a piccoli passi verso l’uscita di sinistra, con fare ossequioso e lascivo) “Dottoressa, la ringrazio….!! Lei e’ un angelo….un genio….una santa….”

182 - MICHELA - (Alle soglie dell’esasperazione, spingendolo quasi a forza fuori a sinistra, con decisione) “Va bene: si accomodi, che io arrivo !!!!” (Lo guarda uscire un po’ interdetto dalla sua reazione, poi, alzando ancora gli occhi al cielo prima di uscire a sua volta, a tutta voce) “ Questo non e’ un ospedale, e’ un manicomio….!!!!”

La scena rimane vuota qualche istante, poi, da destra, rifa’ il suo ingresso Pippo.

183 - PIPPU - (Rientra da destra: e’ decisamente avvilito, quasi prostrato) “Nuu so…nuu so…!!!” (Continua a ripetere fermandosi ogni volta: arriva a centro scena, si siede su una delle sedie di fronte ad essa, volgendosi alla platea: totalmente avvilito) “Nuu so….nu l’ea mai sucessu !!!” (China la testa: quasi piangendo) “Nu m’ea mai sucessu che u viagra…....”(Disperato, dopo una breve pausa) “Nu resciu propriu a capii cumme mai….!!!”

C’e’ qualche istante di silenzio, con Pippu che continua a lamentarsi biascicando fra se a bassa voce, poi, da destra, imperiosa, arriva la voce di Carluso.

184 - CARLUSO - (Da fuori a destra, a tutta voce, chiaramente furibondo) “Pippo, grandissimo connuto, unn’e’ che sei….!?!?!?”

185 - PIPPU - (Trasalisce) “Segnuuuu…..ghe semmu….l’an sbrinou….!!!!”

Pippu si avvia verso l’uscita di sinistra: e’ gia’ quasi arrivato all’uscita quando, da destra, entra in scena Carluso.

186 - CARLUSO - (Entra da destra con passo deciso: e’ furibondo e brandisce una siringa enorme!! Lo vede, lo apostrofa malamente) “Aaaaahhhh….acca’ fosti, grandissimo fetuso…..!!!!”

187 - PIPPU - (Si gira verso di lui, vede l’aggeggio, inorridisce) “Madonna caa da Guardia….!!!” (Poi, a Carluso, con decisone) “Sci, sun chi…..ma ancun pe pocu, statene….!!!!”

188 - CARLUSO - (Sarcasticamente affettuoso) “Ma nooo….ma pecche’scappi….!?!?” (Con un ghigno sinistro) “Vieni da Carluso tuo che nu regalu te devo fari…..!!”

189 - PIPPU - (Deciso, riprendendo la sua fuga e zoppicando velocemente fuori a sinistra) “E nu, eh…..sun Pippu, miga scemmu….!!!!”

190 - CARLUSO - (Riprendendo l’inseguimento ed uscendo a sua volta da sinistra) “E stavolta ti pigghiu…e giuro che a tia te ce chiudo in to-o frizzer….!!!!”

Passano alcuni istanti in cui la scena e’ vuota, poi, da sinistra, si sente un grido di donna: e’ Michela.

191 - MICHELA - (Rientra in scena velocemente da sinistra: e’ furiosa e imbarazzatissima. Ad alta voce, rivolgendosi ad Agosto che e’ ancora fuori scena) “Questo e’ troppo. Veramente troppo….!!!” (Arriva a passo spedito fino a centro scena: si appoggia  ad una sedia e comincia a battere nervosamente un piede per terra: fra se, decisamente furibonda) “Questo poi e’ proprio il colmo…..!!!!!”

192 - AGOSTO - (Si sporge appena con la testa da sinistra: e’ imbarazzatissimo) “Dottoressa, la prego…..” (Supplica quasi con un filo di voce) “Giuro che non l’ho fatto di proposito….” (Fa una pausa: desolato) “Io….non so cosa sia successo….!!!”

193 - MICHELA - (Si volta verso di lui: furibonda) “A no !?!? E lo so IO….” (Sottolinea indicandosi con una mano e alzando il tono della voce) “…..cos’e’ successo…!!!” (Poi, a tutta voce, infuriatissi-

ma) “Ed e’ talmente evidente, cos’e’ successo, che lei non puo’ venirmi a dire di non saperlo….!!!!”

194 - AGOSTO - (Avvilito, in tono lamentoso, sempre con la sola testa sporgente da fuori) “Dottoressa….non e’ stato premeditato, glielo giuro….!!”

195 - MICHELA - (Sempre piu’ furiosa) “Non e’ stato premeditato…..!?!?” (Avvicinandosi lenta-mente e minacciosamente all’uscita di destra) “Lei arriva qui, dopo avermi tacchinata in modo sfrontato, a lamentarsi che pur avendo preso  la prima pillola della cura che le ho prescritto ha ancora gli stessi sintomi di prima, insiste per essere visitato a tutti i costi, mi si presenta con un paio di mutande con la patta aperta e, in piena visita, in tutto il suo sfolgorante splendore di uomo virile……” (Fa una pausa, deglutisce pesantemente) “E ha la faccia tosta di venirmi a dire che non l’ha premeditato e non l’ha fatto di proposito….!?!? Ma con chi crede di parlare, con Pippi Calzelunghe !?!?!?”

196 - AGOSTO - (Sempre piu’ angosciato) “Dottoressa, la prego…!!! Lei e’ un medico, capirà che...”

197 - MICHELA - (L’interrompe seccatissima) “Appunto: sono un medico e non sono fessa !!” (Non gli da il tempo di replicare) “Comunque….” (Si ricompone: professionale) “….ha ragione: sono un medico….” (Si avvicina lentamente all’armadietto contenente i ferri chirurgici) “Lei mi ha chiesto di visitarla….e io lo faccio….” (Apre l’armadietto sotto lo sguardo attonito di Agosto) “E le assicuro, ingegnere…(Cerca fra i ferri, prende un grosso paio di forbici) “….che sara’ una visita accurata….” (Si gira verso Agosto brandendo le forbici) “Molto accurata….!!!!” (Avvicinandosi lentamente verso l’uscita di sinistra, sempre brandendo minacciosamente le forbici, con aria feroce) “Quindi, o si sbriga a rivestirsi e sparisce dalla mia vista…..”        

198 - AGOSTO - (Preoccupato) “Dottoressa…..”

199 - MICHELA - (E’ sempre pi’ vicina all’uscita) “O non le garantisco di uscirne tutto intero !!!”

200 - AGOSTO - (Preoccupatissimo, guaisce quasi) “Dottoressaaaaa…….!!!!”(Rimane fermo ancora un attimo, sgranando ulteriormente gli occhi, poi, sparendo di botto fuori scena) “Aiuto, vado via…..!!!!!!!”

201 - MICHELA - (Osserva la repentina fuga di Agosto con sguardo satanico, poi si volta e ritorna sui suoi passi verso l’armadietto: fra se, piccata) “E ti serva da lezione, bavoso !!”(Commenta acida, riponendo le forbici. Bofonchia ancora avviandosi per uscire a destra: scuotendo leggermente la testa, prima di uscire) “Peccato che quelle forbici servano solo per tagliare i cerotti di carta !!”

La scena rimane vuota alcuni istanti, poi, da destra, rifanno il loro ingresso in scena i due Militi della Croce Nera che, ancora una volta, accompagnano il professor Sapienza, quantomai agitato.

202 - SAPIENZA - (Entra da destra portato quasi a forza dai due Militi: si agita vistosamente) “Ma insomma, la vogliamo far finita con questa storia, porca miseria….!?!?” (Sbraita furioso. Poi, arrivando a centro scena, non appena i militi allentano la loro presa, divincolandosi del tutto) “Io..sono….

il…professor…Sapienza…!!!!” (Sbraita a tutta voce, sillabando le parole) “Come ve lo devo dire, in sanscrito..…!?!?”

203 - PRIMO MILITE - (Sibillino) “Magari in genovese, non crede…??”

204 - SAPIENZA - (Sbigottito) “Genovese…!?!?” (Piccato) “Ma se sono di Milano…!!”

205 - SECONDO MILITE - (Deciso) “In cornu: ti tie Gigiu e tie de Munte Mortu…!!!”

206 - SAPIENZA - (Scatta deciso) “Molto morto….!?!?” (Agita una mano nel segno delle corna sotto il naso del Secondo Milite) “Tie’, gufaccio infame !!”

207 - PRIMO MILITE - (Cerca di ammansirlo) “Suvvia, Gigio, non ti agitare…” (Gli posa bonariamente una mano su una spalla) “….una punturina e passa tutto, eh…!!”

208 - SAPIENZA - (Si divincola dalla mano del Milite) “Punturina un corno !! Con la storia di ‘sto Gigio che sembra essere un fantasma, mi sa che siete voi che avete bisogno di un elettrochok…!!”

209 - SECONDO MILITE - (Intransigente) “Ma pe piaxei…!!” (Si avvicina a Sapienza: a muso duro) “Mia, frenguellu, che l’e’ inutile che ti fasci u furbu: ti tie Gigiu e basta….!!” (Con assoluta sicurezza) “Ti ghe fin-a….” (Allunga la mano verso una tasca del camice dell’esterrefatto medico) “…a scarpa…..” (Non la trova. Lo gira letteralmente, cercandola nell’altra tasca: non la trova nemmeno li’, gli muore la voce in gola) “….in… ta….staccaaaaa…..”

210 - PRIMO MILITE - (Scuote la testa: irrigidendosi, con un filo di voce) “Non….c’e’….!”

211 - SECONDO MILITE - (Con un imbarazzatissimo sorriso ebete) “A nu gh’e’….!!”

I due Militi si allontanano fingendo indifferenza sotto lo sguardo feroce di Sapienza.

212 - SAPIENZA - (Squadra inferocito i due: con un grugnito) “E allora….!?!?”

213 - PRIMO MILITE - (Super imbarazzato) “E allora…..” (Allarga le braccia: con un sorriso tiratissimo) “Allora niente…!!”

214 - SECONDO MILITE - (Si riprende al volo) “Giustu: alua ninte…!!!” (Con ostentata ovvieta’)’“Pasamu de chi’ pe caxu e…..” (Fa una pausa: tossicchia imbarazzato) “E semmu vegnui a saluala, tuttu chi !!”

215 - SAPIENZA - (Girovaga qualche istante corrucciato per la scena, sotto lo sguardo interlocutorio dei due Militi prima di sbottare: dapprima sottovoce) “E’ inaudito….!!” (Poi a tutta voce) “E’ inaudito…..!!!!!” (Girovaga nuovamente alcuni istanti, fermandosi ogni tanto per parlare, bloccandosi e rinunciandovi, quasi non trovasse le parole prima di fermarsi a centro scena ed esplodere nuovamente: a gran voce, ai due Militi sempre piu’ imbarazzati) “E’ inaudito, lo capite….!?!?!?” (Fa un’altra pausa, incendiando con gli occhi prima l’uno, poi l’altro, ed esplodendo poi nuovamente) “Io, Ottavio Sapienza, chirurgo di fama mondiale, etichettato di pazzo schizzoide da due pseudo barellieri di una pseudo Croce Nera di qualche cosa….” (Fa un’ulteriore pausa, poi sbotta nuovamente) “Il vostro fantomatico Gigio cercatevelo altrove, perche’ questo e’ un Ospedale serio, signori: i pazzi vengono tenuti in costante osservazione sotto la massima sorveglianza: Di qua non scappano ne escono in permesso….” (Tuona infine: con la voce al diapason) “MAI…!!!!”

In quel momento, da sinistra, fa irruzione in scena a tutta velocita’ l’ingegner Agosto in fuga: ha camicia, cravatta e mutandoni a mezza gamba,  in una mano ha giacca e pantaloni e un flacone di pillole nell’altra.

216 - AGOSTO - (Fa irruzione in scena da sinistra a tutta velocita’, trafelato, in mutandoni. Si blocca di colpo davanti all’esterrefatto Sapienza: concitato) “Professore, professore, mi aiuti !!!” (Indica l’uscita da sinistra) “La dottoressa…..” (Ansima pesantemente) “…e’ una pazza !!! (Urla a tutta voce, poi, riprendendo la corsa verso l’uscita) “Qui siete tutti pazzi !!”Si ferma di scatto sull’uscita, torna indietro di corsa, prende le scarpe che aveva dimenticato: prima di uscire da destra a tutta velocita’, le sbatte violentemente sotto il naso di Sapienza gridando acidissimo con veemenza) “Manco la polvere mi voglio portare via…!!!”

C’e’ un attimo di silenzio con i due Militi a guardarsi ilari e Sapienza fermo interdetto.

217 - SAPIENZA - (Assolutamente interdetto, a mezza voce) “Mio Dio, quello e’ pazzo !!”

218 - SECONDO MILITE - (Venefico) “Menu male che e-en tutti sutta cuntrollu !!”

219 - SAPIENZA - (Acidissimo, con stizza) “Ma non dica sciocchezze….” (Si dirige velocemente verso l’uscita di destra) “Voglio proprio vedere cosa….”

  

Sta per uscire da destra, ma e’ bloccato dall’irruzione in scena di Maria Amato e Michela Ardenza..

220 - MARIA - (Si proietta in scena da destra, vanamente inseguita da Michela: e’ decisamente alterata. Incoccia quasi in Sapienza: si blocca, si illumina)  “Professore…!!!!” (Lo acchiappa per il camice mentre Michela cerca vanamente di trattenerla, rabbonirla, ridurla alla ragione) “Lei  deve  aiutarmi!!!”

221 - MICHELA - (Cerca vanamente di staccarla dal camice al quale si e’ avvinghiata come una ventosa) “Signora, si calmi per favore….!!!”

222 - MARIA - (Imperterrita, non si schioda: invasata) “Poco fa, qui, c' erano due beccamorti!! E anche un morto che camminava….!!!” (Vede i due Militi, li riconosce, urla….) “Aaaaahhhh…..!!!!” (Si avvinghia disperatamente a Sapienza) “Aiuto,sono loro…” (Isterica, a tutta voce) “Professore, li faccia andare viaaa…..!!!”

223 - SAPIENZA - (Imbarazzatissimo, non sa che fare) “Per favore, signora, si calmi !!” (Ai due Militi, facendo ampi gesti con un braccio) “E voi due cose ci fate li impalati !?!?!? Fate qualcosa, maledizione ….!!!”

224 - SECONDO MILITE - (Blocca il Primo che vorrebbe intervenire: sghignazzando ferocemente) “E brau Cee, me sa che u bellu u vegne oua !!”

225 - MICHELA - (Riesce a staccare Maria) “Su, signora, non faccia cosi’…” (Cerca di condurla a forza fuori a destra aiutata da Sapienza) “Torniamo di la, eh…!!”

226 - SAPIENZA - (Spingendo fuori Maria e Michela a viva forza) “Dottoressa, e’ inaudito…!!! Dei pazzi che girano impunemente in corsia….!!!” (A Michela, trattenendola quasi, mentre Maria e’ gia’ fuori scena e continua a dimenarsi furiosamente) “La riporti in reparto….la faccia legare…”(A Michela che e’ ormai fuori scena) “Con la camicia di forza….!!!!!”

Sapienza rimane qualche istante agitato e perplesso presso l’uscita di destra. Poi torna verso centro scena.

227 - SAPIENZA - (Torna a centro scena) “Non e’ possibile…” (Mugugna fra se) “Non e’ possibile….!!” (Incrocia gli sguardi dei due militi, il Primo interdetto, il Secondo ilare: feroce) “E voi cosa fate li’ impalati !?!?”

228 - SECONDO MILITE - (Trattenendo a stento le risate) “ O ninte, se goodimu u spetaculu !!”

Sapienza sta per ribattere inferocito, apprestandosi a muovere minaccioso verso di loro, quando, da sinistra, rifa’ il suo ingresso Pippu.

229 - PIPPU - (Rientra da sinistra: e’ praticamente piegato sulla stampella, cammina trascinando i piedi, si lamenta vistosamente) “Ahia…ahia…ahia….!!!” (Si trascina letteralmente fino ad una delle sedie davanti alla scrivania: si siede con mille precauzioni, lamentandosi ancora disperatamente fino a toccare la sedia) “Ha…ha…haaaa...….!!!”  (Si siede praticamente reggendosi sulla stampella, emettendo un ultimo lamento piu’ forte degli altri, pallando gli occhi e rimanendo immobile con lo sguardo perso davanti a se) “Haaa….!!!!!”

230 - SAPIENZA - (Gli si avvicina cautamente, preoccupato) “Buon uomo ma….che e’ successo !?!?”

231 - PIPPU - (Con voce meccanica, quasi sillabando le parole) “U m’ha aciapou…!!!”

232 - SECONDO MILITE - (Si e’ avvicinato nel frattempo insieme al collega: interdetto) “Chi..??

233 - PIPPU - (Si rialza Sempre parlando a scatti: indica l’uscita di destra) “Le….!!!”

234 - SAPIENZA, PRIMO e SECONDO MILITE - (Quasi in coro) “Ma chi….!?!?!?”

235 - PIPPU - (Desolato) “Carluso….!!!” Quaranta puntuee u m' ha detu...!!!" (Si rialza tremebondo: si avvia con passo incerto e, prima di uscire da destra, con voce tremante ) “E l’urtima, vistu che e-a di-

stante, u me l’ha tiaa cun u caciafrustu….!!!!”

I due militi si guardano interrogativi, poi guardano Sapienza con occhio torvo.

 

236 - SAPIENZA - (Sente addosso lo sguardo dei due Militi, si rialza a sua volta: preoccupato) “Ehi, ehi, ehi…..un momento: non crederete mica….”

S’interrompe: i due Militi si guardano nuovamente, poi guardano ancora lui e si guardano di nuovo

237 - PRIMO MILITE - (Dubitativo al collega) “Secondo te, e’ Sapienza o…….”

Il Secondo Milite guarda un lungo attimo il collega: tornano a guardare Sapienza, si guardano nuova

mente un attimo poi, insieme, senza esitazioni

238 - PRIMO e SECONDO MILITE - (Decisi, quasi contemporaneamente, cominciando subito dopo a muovere minacciosi verso Sapienza) “Gigio….!!!”

239 - SAPIENZA - (Li vede muovere verso di lui: si alza di scatto, fermandosi fisso davanti a loro) “Signori, non ricominciamo, eh…!!!!”

Tenta di fermarne l’avanzata alzando minaccioso il palmo di una mano aperta: inutilmente. Gli sono quasi addosso quando, da sinistra, arriva la voce disperata di Margherita.

240 - MARGHERITA - (Da fuori a sinistra) “Aiutoooo…..!!!!” (Si catapulta letteralmente in scena un attimo dopo, stringendosi davanti il camice stazzonato e cercando disperatamente qualcuno con lo sguardo: li vede, al professore) “Mo professore, di la’, presto….!!!” (Grida a tutta voce indicando contemporaneamente l’uscita di sinistra) “In corsia c’e’ un pazzo furioso che sta dicendo che lui fa il professore e deve visitare….!!!”

241 - PRIMO e SECONDO MILITE - (Si guardano un secondo, rapidamente, poi, a tutta voce, increduli) “GIGIOOOO…..!?!?!?”

242 - PRIMO MILITE - (Guarda un attimo Sapienza: al collega, indicandoglielo) “Ma allora lui..."

243 - SECONDO MILITE - (Perentorio) “Lascia perde…” (Poi, muovendosi e uscendo da sinistra, portandosi dietro a forza l’interdetto collega) “Tantu ciapemmu questu, ai atri ghe pensemmu doppu !!”

244 - SAPIENZA - (Si riprende: partendo a razzo e uscendo fuori anche lui da sinistra) “Un pazzo in giro in corsia !?!? Stavolta a psichiatria mi sentono !!”

245 - MARGHERITA - (Si avvia anche lei uscendo da sinistra) “Mo ve’, questa non me la voglio perdere !!”

La scena rimane vuota qualche secondo, poi, da sinistra, rifa’ il suo ingresso in scena Ivo.

246 – IVO – (Rientra da sinistra: ha in mano secchio e scopa. Arriva fino a centro scena e comincia a scopare. Solo qualche secondo, poi si ferma, rimane un attimo pensoso poi, rivolto al pubblico con fare meditabondo) “Chi a funsiun-a cusci’….ma n’America !!!”

                                    -  S  I  P  A  R  I  O  -

   

  


·TERZO ATTO -

La scena e‘ rimasta invariata. Ci sono solo alcuni piccoli particolari (nell’abbigliamento degli attori, nella disposizione del materiale in giro per la stessa)  che evidenziano come siano passati almeno un paio di giorni.

Il sipario si apre con Sapienza seduto dietro la scrivania che osserva con attenzione due cartelle cliniche e Michela che, di fronte a lui, in piedi, mostra evidenti segni di nervosismo.

1 - SAPIENZA - (Osserva a lungo le due cartelle, noncurante dell’evidente nervosismo di Michela che si agita in piedi di fronte a lui, con aria professionale, poi fa spallucce) “No….” (Sentenzia categorico) “Non ci vedo niente di strano.” (Deposita le due cartelle, allarga leggermente le braccia)“Le due cartelle sono state corrette da me: evidentemente, al momento del ricovero, all’accettazione erano state compilate erroneamente….”

2 - MICHELA - (Non e’ convinta) “Ma professore….” (Prova ad obbiettare) “….sulle cartelle c’e’ la sua sigla, d’accordo, ma la compilazione e la correzione sono state fatte con calligrafia diverse e ….”

3 - SAPIENZA - (La sta guardando severo) “Dottoressa Ardenza….” (L’interrompe secco) “…se c’e’ la mia sigla significa che sono corrette !” (Si alza: cominciando ad avviarsi verso l’uscita di destra) “I due pazienti, poi, sono di competenza dell’infermiere Carluso e….”

4 - MICHELA - (L’interrompe con stizza: commenta acida) “Carluso….un’autentica garanzia…!”

5 - SAPIENZA - (Si blocca) “Dottoressa….” (Replica piccato) “….per sua norma e regola, l’infermiere Carluso e’ persona scelta da me: scrupoloso e preparato….” (Riavviandosi a destra) “…e gode della mia piena e totale fiducia.” (Si ferma: prima di uscire, perentorio) “Quindi, per cortesia, faccia preparare i due pazienti e domattina proceda agli interventi.” (Uscendo, con aria decisa) “Grazie…!!”

Michela lo guarda uscire con aria perplessa: poi sospira, alza gli occhi al cielo, smoccola un attimo in silenzio, poi….

6 - MICHELA - (Glaciale, alla platea, fra se’) “Scrupoloso e preparato, eh…!!” (Venefica) “Piu’ che altro, e’ il nipote dell’onorevole Clericetti, sottosegretario al Ministero…!!!” (Fa spallucce: rassegnata) “Beh, dopotutto il primario e’ lui….” (Va alla scrivania, raccoglie le due cartelle cliniche)“Li ha pure visitati piu’ volte: sapra’ distinguere se non un tunore da un’unghia incarnita, un’unghia dalla prostata !!” (Uscendo da destra) “Tanto vale, preparare i pazienti….!!”

La scena rimane vuota alcuni istanti, poi, da destra, rientrano Maria Amato e i due Militi della Croce Nera.

7 - SECONDO MILITE - (Entra per primo: voltandosi verso Maria che lo segue a breve tenuta a braccetto dal Primo Milite) “Scignua, a l’ha capiu maa….” (Avanza fino a centro scena, sempre se-guito dalla strana coppia, fino alle sedie davanti alla scrivania) “Au telefunu ho rispostu Pumpe Funebri pe schersu, miga in sciu seriu….!!!”

8 - MARIA - (Si lascia condurre docilmente fino alle sedie dal Primo Milite, seguendo con lo sguardo ed un sorriso ebete il Secondo Milite che le sta parlando) “Aaaahhh…!!” (Gorgoglia con voce assente mentre il Primo Milite la fa accomodare) “Per scherzo....per burla….!!!”

9 - SECONDO MILITE - (Sbuffa: sbotta spazientito) “E oltre nu esse becamorti, nu semmu mancu massachen…!!!”

10 - PRIMO MILITE - (Trattenendo delicatamente Maria che alla parola massachen ha di nuovo pallato gli occhi e sta per alzarsi di scatto, guardando male il collega) “Ma si, per scherzo…per burla….!!!!”

11 - SECONDO MILITE - (Chinandosi verso di lei, piu’ affabilmente possibile) “E sens’atru: pe burla…!!” (Poi, con fare rassicurante e deciso) “Scignua, ca nu se preocupe: quande u bepin….”

(Tossicchia vagamente imbarazzato: si corregge al volo) “….seu maiu, u vegnaa dimissu, ghe pensemmu niatri a riportalu a ca’ cun tutti i imbarassi du caxu…!!”

12 - MARIA - (Continua a guardarlo con sguardo assente: con un sorriso ebete) “Davvero….!?!? Ooooohhhh…..grazie….!!!”

13 - SECONDO MILITE - (La guarda un attimo, poi, con un sorriso forzato) “Euh, e g’amanchieiva: semmu chi a posta…!!” (Poi, di sottecchi, rivolto al collega) “Di, semmu prorpiu segui ca l’agge tutti i serci a postu…!?!?”

In quel momento, da destra, rifa’ il suo ingresso in scena Gigio: transita verso l’uscita di sinistra a testa alta e con passo baldanzoso.

14 - SECONDO MILITE - (Vede entrare Sapienza, si da un contegno: compassato) “Oh, bungurnu Prufesuu….!”

15 - PRIMO MILITE  - (Lo osserva transitare da destra a sinistra con aria perplessa, poi, quando e’ uscito, al collega, ancora perplesso) “Professore…!?!? Ma…siamo sicuri…..!?!?”

16 - MARIA - (Si scuote: la vista di Sapienza sembra averle fatto riprendere vigore e lucidita’. Con veemenza, rialzandosi) “Il professore….!!!!”

17 - SECONDO MILITE - (Con decisa ovvieta’) “E chi, se nu….!?!? Gigiu, l’han ligou vei !!” (Categorico, rafforzando il concetto) “E u Prufesuu u l’ha ditu che chi dentru i matti nu scappen…”(Sottolinea la parola alzando il tono della voce) “….MAI !!”

In quel momento, squilla nuovamente il telefono cellulare del Secondo Milite: mentre il collega prosegue nella sua opera di convincimento di Maria, il Secondo Milite risponde.

18 - SECONDO MILITE - (Sbuffa pesantemente, estrae di tasca il telefono, fa per rispondere alla chiamata) “Pronto, Cru….” (Si blocca: guarda Maria che sta riacquistando controllo e lucidita’ mentre parla con il Primo Milite, si scosta leggermente e, tenendo il cellulare riparato coprendolo con la giacca, a bassa voce) “Pronto, Cruxe Neigra de Munte Mortu…!!!” (Ascolta: poi, rassicurandosi, a tutta voce) “Aaahhh, ma a l’e’ l’ASL…!!!” (Al collega che si e’ voltato stupito da tanta euforia, indicando il telefonino) “A l’e’ l’ASL ca ne serca…!!!” (Poi, all’interlocu-

tore telefonico riprendendo la conversazione) “Sci, scia me digghe….” (Ascolta: stupito) “U ricoveru coatto…!?!? E nu, nu puemmu falu timbraa: u l’ea scapou !!” (Ritorna ad ascoltare: piccato) “Cumme nu ti nou paghi.…!?!? O free, sun palanche, se…!!!!” (Ascolta. Furioso) “Se nu semmu buin a portaa i vivi che anemmu a rabelaa di morti che intantu nu gh’emmu mancu da cangia u numme….!?!?” (Perde ogni ritegno: a tutta voce) “Amia, berodu, che se vegnu li, mi te degollu, se…!!! Cusci’ poi gh’emmu in mortu da rabelaa in davei…!!!” (Chiude la comunicazione: al collega, furibondo) “E tie capiu…!?! U l’ha ditu che anemmu a rebelaa di morti !!”

19 - MARIA - (Stava tornando in se: perde nuovamente il controllo. Scatta in piedi pallando gli occhi: con voce disperata) “I morti….!?!? Ma allora siete beccamorti !!!”

20 - SECONDO MILITE - (Si rende conto della gaffe: avvicinandosi a lei) “Ma nu, ma nu…se fa pe dii….!!!!”

Vorrebbe aggiungere qualcosa, ma e’ interrotto dall’ingresso in scena, sempre da destra, di Sapienza.

21 - SAPIENZA - (Entra in scena da destra e avanza per uscire a sinistra con passo frettoloso, osservando alcuni documenti che ha in mano. Passo davanti a loro e, prima di proseguire deciso e uscire a sinistra, distrattamente, senza degnarli di uno sguardo) “Buongiorno !”

22 - SECONDO MILITE - (Si blocca, si stropicci agli occhi, lo segue per tutto il percorso finche’ non lo vede uscire da sinistra mormorando appena, esterrefatto) “Ou balette, chi….!!!!”     

23 - PRIMO MILITE - (Afferra nuovamente Maria per un braccio: poi, al collega) “Meno male che qui i matti non scappano mai…!!”

24 - SECONDO MILITE - (Trafelato, con voce stentorea) “Quexi mai…!!!”

25 - PRIMO MILITE - (Non sa che fare: al collega) “E ora, che si fa…!?!?”

26 - SECONDO MILITE - (Categorico di rimando) “E ti u dumandi….!?!? Se va in po a vei !!”

27 - PRIMO MILITE - (Perplesso, indica Maria) “Si ma…e lei….!?!?”

28 - SECONDO MILITE - (Agguanta Maria sottobraccio dall’altra parte) “Sa-a portemmu cun niatri: tantu me sa che cun i matti a ghe sta’ beniscimu…!”

29 - MARIA - (E’ nuovamente in crisi: con gli occhi sbarrati, a tutta voce) “Santa Madonna della Guardia, sono posseduta dagli spiriti, vedo due professori….!!!!” (Con voce stridula) “E i beccamorti mi rapiscono…!!!”

30 - SECONDO MILLITE - (Muovendo verso l’uscita di sinistra e trascinando con se Maria ed il collega) “Tranquilla cu l’e’ un sulu: l’atru u l’e’ un cun i babolli in tu servellu…” (Uscendo a sinistra) “E pe oua niatri pensemmu ai vivi, che l’e’ meggiu…!!!”

Passano alcuni istanti e, ancora da sinistra rifanno il loro ingresso in scena Pippu e Carluso.

31 - PIPPU - (Entra per primo: girandosi verso Carluso che lo segue a breve, protestando vivacemente) “Ma ti peu capi’ se me devu mette turna sutta u torciu !! L’e’ na settiman-a che me fregugnee da tutte e parte, oua basta….!!!” (Avanza, fermandosi a centro scena) “Se peu savei pe cose m’ei pigiou….” (Si siede pesantemente su una delle sedie) “pe in saccu veu….!?!?”

32 - CARLUSO - (E’ subito dietro di lui con dei fogli in mano: affiancandolo restando in piedi, flemmatico come sempre) “E te devo preparari, domattina ti operano…!!!”

33 - PIPPU - (Protesta con vigore, agitando le mani) “E va ben ma deve rancame n’ungia incarnaa, miga fame neu….!!!”

34 - CARLUSO - (Lo guarda male, poi sbotta) “Pippo, quo mizzica dici: operari alla prostata te devono…!!”

35 - PIPPU - (Trasalisce: saltando sulla sedia) “Prostata….!?!?” (Si alza in piedi indicando il piede fasciato) “Me deven scistemaa n’ungia du pee, aze…!!”

36 - CARLUSO - (Con aria di compatimento, poggiandogli una mano su una spalla) “Eeeeeehhh, Pippo….sempre cosi’ si fa quando non si vuole spaventari il paziente….”

38 - PIPPU - (Si agita: agro) “Amia bertuellu….” (Rifiata: con rabbia) “Mi…sun chi…” (Scandisce quasi le parole) “….perche’….u megu Paitu….au mee paise….u l’ha ditu….che l’ungia….” (Mima a gesti quello che dice, indicando da prima con un dito il vuoto, poi il piede) “….a l’e’ incarnaa…e bezzeugna rancala…” (Continua a mimare convulsamente quello che dice. Schiumante rabbia) “U l’ha scritu fin-a in sciu papee de ricoveru….” (Solenne, quasi sull’attenti) “Ungia ncarnata:estrasione….!!!!”

39 - CARLUSO - (Con assoluta naturalezza, scimmiottandolo) “E acca’ ci scrissero: caccinoma prostatico….asportazione !!”

40 - PIPPU - (Lo guarda stravolto: con ira) “Cooseee….!?!?!?”

41 - CARLUSO - (Mimando sadicamente il gesto delle forbici) “Asportare…!”

42 - PIPPU - (Agitatissimo) “Ouh, ouh….nu femmu de micce, eh…!!!!”

43 - CARLUSO - (Fa’ spallucce) “No, nessuna miccia….” (Mima ancora le forbici: con ovvieta’) “Tagliano e basta !”

44 - PIPPU - (Va’ in confusione) “E nu eh…e nu eh…chi nu tagemmu propiu ninte, attru che…!!”

45 - CARLUSO - (Lo agguanta e comincia a spingerlo verso l’uscita di destra) “Va bene, Pippo, ma andiamo o taddi facciamo….”

46 - PIPPU - (Si agita convulsamente, tenta di opporre resistenza) “Nu se peu, nu l’e’ giustu: deven rancame n’ungia….” (Si indica il piede) “….g’ho u pee fasciou….!!”

47 - CARLUSO - (Continua imperterrito a spingerlo verso l’uscita) “Va bene, va bene…dopo ne palliamo….ora, dobbiamo andare….!”

48 - PIPPU - (Agitatissimo, si dimena forsennatamente) “Doppu in cornu….euggiu parlaa cun u prufesuu….ciamei Cesira….!!!!” (E’ quasi sull’uscita. Riesce a bloccarsi un attimo: tanto che Carluso lo spinge fuori quasi a forza, uscendo dietro di lui, a tutta voce, disperato) “Cesiraaaa….agiuttuuuu….!!!!!”

La scena rimane vuota qualche istante, poi, da destra, rifanno il loro ingresso in scena Michela e Margherita. Stanno ancora discutendo

49 -  MARGHERITA - (Rientra da destra precedendo Michela) “Mo ve’, dotoressa, io lo posso anche preparare il signor Amato, ma non sono briza tanto sicura che….”

50 - MICHELA - (La interrompe, bloccandosi a centro scena: perentoria) “Margherita, neanch’io sono tanto sicura, ma non siamo noi a decidere.”

Margherita vorrebbe ribattere ma e’ anticipata dal rientro in scena dei due Militi della Croce Nera da sinistra.

51 - PRIMO MILITE - (Rientrando subito dietro il collega) “E qui cosa facciamo ??”

52 - SECONDO MILITE - (Si volta a ripsondergli) “Ghe pensemmu doppu, oua gh’e’ l’emergensa….!”

53 - MICHELA - (Li vede li indica con un gestaccio del braccio) “Toh, i Militi….” (Li apostrofa acida) “….sempre di corsa, eh…!!!”(Interrogativa) “Che e’ successo di nuovo…??”

54 - SECONDO MILITE - (Feroce, con manifesto sarcasmo) “Oh, poca roba….” (Si pianta davanti a lei: a muso duro, contando sulle dita) “Gigiu u l’e’ turna scapou, a mortea a l’ha detu i numeri e niatri gh’emmu n’emergensa da faa….” (Ringhiando quasi) “Ti n’ee a basta…..!?!?”

55 - MICHELA - (Desolata) “O Gesu’….!!!!”

56 - MARGHERITA - (Trasalisce) “Sorbole….!!!!”

57 - SECONDO MILITE - (Al collega, uscendo di gran carriera da destra ed esortandolo ad imitarlo) “Nemmu ce’….e de cursa, anche !!”

58 - MICHELA - (A Margherita, uscendo di gran carriera da sinistra ed esortandola ad imitarla) “Dai Margherita, prima che scoppi un altro pandemomio…!!”

59 - MARGHERITA - (Fermandosi un attimo prima di uscire, alla platea) “Mo ve’, qua siamo tutti matti….!!!!”

La scena rimane vuota per alcuni istanti, poi da destra, trafelato e dolorante, rifa’ la sua comparsa Pippu.

60 - PIPPU - (Rientra da destra: disperato, sta parlando al cellulare) “Cesira, vegni a pigiame….Subetu….!!!!” (Ascolta: arranca fino a centro scena. Schiantandosi su una sedia) “Ma cumme oua nu ti peu….” (Angosciato) “Ti devi….!!!!” (Ascolta ancora) “Duman matin veggne a parlaghe u megu Paitu….!?!?!?” (Strabuzza gli occhi) “Cesira, duman matin…u megu Paitu…” (Assume un’esppressione di autentico terrore) “U nu m’atreua ciu’ tuttu intregu…!!!!” (Resta in ascolto: poi, schiumando rabbia) “E nu che nu-u rimanden !!!! Sta otta, mee caa, nu gh’e’ ciu’ viagra che tegne…!!!”(Ascolta ancora: poi, furioso) “Sun u solitu esagerou…?!?! Ma gh’e’ pocu da esagera….!!!” (Pausa brevissima) “M’han za ‘ preparou….!!” (Ascolta ancora un secondo)“M' han za fetu u cristere, fetu na corba de puntue, man detu na caraa de pillue….de scioppi….de rumenta che nu so’ cosa segge….!!!” (Ascolta qualche secondo: poi, disperato) “Faamelu spiegaa cun calma….!?!?” (Sbotta) “E orieiva vedde ti au mee postu, cumme ti saieisci calma….

In quel momento da sinistra entra in scena il professor Sapienza. Transita da sinistra verso l' uscita di destra con passo rapido. Pippu lo vede e lo saluta.

61 - PIPPU - (Con un sorriso ebete) "Bun...bungiurnu prufesuu...!!"

62 - SAPIENZA - (E' distolto dai suoi pensieri, si ferma un momento e lo guarda interrogativo) Eh?.. Ah, si!! (riprendendo la sua marcia con passo spedito) "Ci vediamo domani in sala operatoria!"

63 - PIPPU - (con voce metallica al cellulare) "Cesira....l' è pasou u prufesuu..."(Sillaba quasi facendo fatica ad articolare le parole) "...u m'ha amiou...u m' ha cunusciu...u m' ha ditu se vedemmu duman...in sala operatoria...!"( Con un moto di angoscia) "Cesira pe piaxei vegni zu subetu...!!"

In quel momento, sempre da sinistra, rientra in scena Gigio.

64 - GIGIO - (Rientra da sinistra: passo cadenzato, andatura solenne, sguardo fisso davanti a se. Nota Pippu, si ferma davanti a lui. Abbassa lentamente lo sguardo, lo osserva un istante, poi, con un ghigno sinistro, prima di proseguire la sua marcia solenne ed uscire da destra) “Hihihihiiii…!!”

65 - PIPPU - (Rimane immobile come una statua, guardando Gigio come se fosse un marziano: non proferisce verbo, limitandosi ad osservarlo con il telefonino a mezz’aria per tutto il tempo finche’ non e’ uscito da destra. Poi, meccanicamente, riavicina il cellulare all’orecchio e, ancora con voce metallica, ricomincia a parlare) “Cesira….” (Inizia con voce metallica) “…n’ho vistu dui….Un a preu a l’atru….sciortii da-a mexima porta…!!!” (Balza in piedi di scatto: agitatissimo) “Oua u so’ cose sun tutte quelle pillue….” (Parte a gran carriera verso l’uscita di destra) “Sun droghe…G’ho za’ i incubi….!!!” (Prima di uscire da destra, agitando furibondo la stampella) “Prufessui…meghi….

Margheritta….nu me puei trasfurmaa in te in crisantemu…!!!”

 

La scena rimane vuota alcuni istanti, poi,  da destra, rientra in scena Carluso: e’ stranamente pensieroso.

66 - CARLUSO - (Rientra da destra: e’ stranamente cupo e pensieroso) “Mah….” (Bofonchia fra se dirigendosi a centro scena e sedendosi su una delle sedie di fronte alla scrivania) “Mi sa che qui, le cose, a schifio finiscono….” (Resta ancora qualche istante pensieroso. Poi, categorico) “Si: lo zio a Roma devo chiamare….”

In quel momento, da destra, rifa’ il suo ingresso in scena Gigio.

67 - GIGIO - (Rientra da destra, con fare sempre solenne ma con passo svelto: attraversa la scena in direzione dell’uscita di sinistra)

68 - CARLUSO - (Lo vede, si alza, scatta verso di lui) “Professore….” (Lo blocca) “Mi scusi, ce posso dire una parola….!?!?”

69 - GIGIO - (Si ferma: rimane qualche istante immobile, con fare pensieroso. Poi, solenne) “U prufessuu….u l’ha ditu de sci’ !!”

70 - CARLUSO - (Trasalisce: rimane per un attimo bloccato davanti a lui, guardandolo con gli occhi pallati. Con un’espressione di sommo stupore) “Booh…!!” (Poi si scuote)“Dunque, professore, ce volevo dire…l’infemmiera….Maggherita….un po’ troppa liberta’ si prenne.” (Con aria desolata “Io….i buoni clienti….quelli che pagano senza storie e senza fattura…..li continuo a mannare…” (Allarga le braccia) “Ma un pochino piu’ di considerazione, ammeno….!!!” (Guarda Gigio, che continua a fissare il vuoto davanti a se come se non lo considerasse proprio,  interrogativo, aspettando per qualche istante una risposta che non arriva, poi prova a rincarare la dose) “Tra sei mesi la convenzione scade….io posso anche chiamare lo zio a Roma ma…..”

71 - GIGIO - (Lo interrompe bruscamente) “U prufessu….u l’ha premua !!(Guardandolo con sguardo serio) “U deve annaa….a fa u prufessu….!!” (Riavviandosi a passo svelto e uscendo da sinistra) “U prufessu….sci….!!!”

72 - CARLUSO - (Lo guarda trafelato uscire da sinistra: con somma meraviglia) “Miiii….e che, il cevello si e’ bevuto…!!” (Fa spallucce) “Boh….!!!” (Avviandosi e uscendo a destra) “Comunque, una telefonatina allo zio, meglio falla…non si sa mai!”

Passano alcuni istanti e, in contemporanea, rientrano Michela e Margherita da sinistra e i due Militi della Croce Nera da destra. 

73 - MICHELA - (Rientra da sinistra seguita a breve da Margherita: e’ decisamente furibonda. Rivolgendosi a lei che le ‘e subito dietro) “Abbandonare uno schizofrenico da solo nel corridoio per andarsi a prendere il caffe’….” (Sbraita a tutta voce) “…. e’ inaudito…!!!!”

74 - MARGHERITA - (Decisamente preoccupata) “Mo ve’, questa volta il profesore li ammazza !!”

75 - SECONDO MILITE - (Entra per primo da destra: decisamente contrariato, volgendosi al collega che lo segue a breve) “E so’ asee perche’ u l’ha cusci’ puia: oua anemmu a sercali e gou dumandemmu…!!!”

76 - PRIMO MILITE - (Piu’ tranquillo, di rimando) “E va bene, non t’agitare….!!!”

Si incontrano a centro scena: il Secondo Milite e Michela si ritrovano faccia a faccia uno di fronte all’altra. Si scambiano uno sguardo , poi, in contemporanea….

77 - SECONDO MILITE - (Con un gestaccio del braccio, al collega) “Tee chi’, mia….!!”

78 - MICHELA - (Con uno sguardo carico d’odio) “Rieccoli….!!!!

79 - SECONDO MILITE - (Con strafottenza, visibilmente piccato) “Cose gh’e’, principessa, scia l’ha di prublemi….??”

80 - MICHELA - (Schiumante rabbia) “E no, belli: prossimamente sarete voi ad avere dei problemi, mi sa !!”

81 - SECONDO MILITE - (Imbufalito) “Sta in poo a sentii, mia….” (Ringhia quasi a Michela) “…se chi dentru gh’e’ quarche d’un cu la za’ di prublemi….” (Fa’ un gesto inequivocabile con l’indice alla tempia) “….me sa’ che sei propriu viatri, se…!!!”

82 - MICHELA - (A muso duro, inviperendosi) “Senti, cafone, se credi di….”

83 - PRIMO MILITE - (Frapponendosi ai due, piuttosto seccato) “Scusate, ma se la smettete un attimo di fare i bambini, ci sarebbe qualcosa di piu’ importante di cui parlare….!” (Riesce ad ottenere un po’ di calma e di attenzione: a Michela) “Dottoressa, il signore che abbiamo soccorso ha chiesto espressamente di essere portato qui affermando di essere un paziente del Professor Sapienza ma sta urlando disperatamente di non voler essere visitato dalla Dottoressa…..”

84 - MICHELA - (Stupita) “Un paziente del Professore…!?!?”

85 - SECONDO MILITE - (Risoluto) “E sci…!!” (Poi spiega, agitando convulsamente le mani) “L’emmu pigiou in emergensa e le u l’ha refuou u ricoveru a l’uspia ciu’ d’arente e u l’ha preteizu che u portescimo chi….” (Poi, deciso) “E saieiva megiu che ve mescesci a daghe n’euggia: u l’e’ de la’ cu se storse cumme na biscia !!”

86 - MICHELA - (Va’ all’armadietto, prende lo stetoscopio) “Arriviamo….” (Poi, al Secondo Milite, con aria professionale) “Che sintomi presenta…??”

87 - SECONDO MILITE - (Categorico) “Figaitu !!”

88 - MARGHERITA - (Si e’ attrezzata a sua volta: non capisce) “Come, ve?…!?!?”

89 - PRIMO MILITE - (Fa da traduttore) “Problemi di fegato, signora….”

90 - MICHELA - (Stupita) “E come fate a dirlo….!?!?”

91 - SECONDO MILITE - (Con ovvieta’) “U l’ha maa de pansa e u l’e’ gianu cumme in limun…!”

92 - MARGHERITA - (Professionale a sua volta) “Sapete il nome ??”

93 - SECONDO MILITE - (Scrolla le spalle: incerto) “Setembre, me paa…”

94 - PRIMO MILITE - (Rassegnato) “Agosto….” (Lo corregge) “….ingegner Agosto….!”

Michela e Margherita si bloccano di colpo: si guardano in faccia, poi, contemporaneamente

95 - MICHELA e MARGHERITA - (Contemporaneamente, con stupore e apprensione) “Lui….!?!?!?”

96 - SECONDO MILITE - (Con un sorriso ebete) “Ma alantun….u cunuscei…!!!”

97 - MICHELA - (Con un ringhio sordo) “Siiii….!!!( tra sè) Se l' avessimo già operato come si doveva...(Poi a Margherita) " Fallo ricoverare d' urgenza!!" (Ai due Militi, che dopo essersi scambiati un cenno interrogativo si apprestano ad uscire a loro volta dietro a Margherita che ha gia’ guadagnato l’uscita di destra tutta velocita’) “Voi due….” (Li blocca: perentoria, quasi ringhiando) “Adesso tornate di la….” (Indica l’uscita di sinistra) “….in psichiatria, e di gran carriera, e non ne uscite finche’ non avete recuperato quel Gigio e l’avete personalmente legato saldamente ad un letto...!! Perchè….” (Conclude prima di avviarsi verso l’uscita di sinistra) “….o voi vi date da fare e recuperate DEFINITIVAMENTE….” (Sottolinea ancora la parola alzando il tono della voce) “….il matto e io mi dimentico di fare rapporto, o chiamo direttamente l’ASL e li prego vivamente di revocarvi la convenzione…” (Fa una brevissima pausa, mentre i due Militi si guardano interdetti e stupiti: poi, caustica) “Se non siete in grado di occuparvi dei vivi, andate a seppellire dei morti…!!!”

Michela parte decisa verso l’uscita di destra, mentre i due Militi rimangono imbambolati a guardarsi a centro scena. Prima di uscire, si accorge che i due non si muovono. Si blocca….

98 - MICHELA - (Si blocca, si gira di scatto: a tutta voce, provocando un sobbalzo nei due Militi) “Marsch….!!!!!!”

Michela esce a destra, lasciando i due Militi in evidente stato di confusione a centro scena. E’ il Secondo Milite a riprendersi per primo.

99 - SECONDO MILITE - (Ancora un po’ confuso, al collega) “Cosa l’ha ditu, scusa…!?!?”

100 - PRIMO MILITE - (Con voce metallica al collega) “Che se non siamo capaci a curarci dei vivi, andiamo ad occuparci di morti….”

101 - SECONDO MILITE - (Trasalisce) “Anche le….!?!?” (Allargando le braccia, desolato) “Ma alantun u l’e’ in visiu…!!!!”

 

C’e’ un attimo di pausa, durante il quale i due Militi rimangono in silenzio, il Secondo Milite passeggiando avanti e indietro abbastanza nervosamente, pensieroso, il collega fermo a seguirlo nella sua marcia con sguardo interrogativo. Poi e’ il Primo Milite che prende l’iniziativa.  

   

102 - PRIMO MILITE - (Esitante , al collega) “Eeeee….adesso ??”

103 - SECONDO MILITE - (Si blocca di colpo: seccato) “Anemmu de la’…” (Indica l’uscita di sinistra) “….e u serchemmu, nu…?!?!” (Invita l’altro a precederlo ed entrambi si avviano all’uscita di sinistra: un attimo prima di uscire, si ferma di nuovo, blocca il collega prendendolo per un braccio e, perentorio quanto acido, prima di uscire entrambi) “Di, quande arivemmu in sede, ricordime in poo de infurmame cose gh’eu pe arvii n’agensia de pumpe funebri, che foscia l’e’ megiu...!!!"

La scena rimane vuota alcuni istanti, poi, contemporaneamente, rientrano in scena Pippu da destra e Maria Amato da sinistra: questa e’ avvolta in un camicione con le mani legate dietro la schiena.

104 - PIPPU - (Rientra da destra con fare circospetto, guardandosi intorno e avanzando lentamente verso il centro scena)

105 - MARIA - (Rientra da sinistra, mani legate dietro la schiena, con fare altrettanto circospetto: anche lei avanza con passo felpato verso il centro scena , tenendo sotto controllo dietro di se)

Avanzano senza vedersi fino a centro scena: si scontrano quasi. Trasaliscono entrambi, lanciando un grido di spavento.

106 - PIPPU e MARIA - (Si urtano, scattano come molle: a tutta voce, quasi contemporaneamente) “Ahahaaaa…..!!!!!”

107 - PIPPU - (Allarga le braccia d’istinto, perde la stampella, la recupera a tutta velocita’ imbracciandola a mo’ di clava: poi, nota Maria, la riconosce. Con voce sollevata ma ancora spaventata) “Ah, a l’e’ lee, scignua….!!”

108 - MARIA - (Salta all’indietro: terrorizzata, a tutta voce) “Mamma mia….i  beccamorti…!!!” (Vede Pippu, lo riconosce. Con un filo di voce, sospirando sollevata) “Oh, meno male….credevo che fossero di nuovo loro…!!”

110 - PIPPU - (Nota che e’ legata: meravigliato) “Ma….beleu chi, chi l’ha ligaa cusci’ ??” (Con un gesto l’invita a voltarsi, comincia a slegarla) “Cose l’e’ sucessu…!?!?”

120 - MARIA - (Si volta per farsi slegare) “Cosa  è successo….!?!?” (Spara a tutta voce: poi, concitata) “Di tutto  è successo, cose dell’altro mondo…!!”

121 - PIPPU - (L’ha liberata) “Va ben ma…” (L’invita a sedersi ad una delle sedie di fronte alla scrivania) “….oua ca s’acarme…!!!”

122 - MARIA - (Si siede: ancora agitata) “Madre Santissima…..” (Riprende fiato: agitando le mani) “Questo….è un manicomio’….!!!!”

123 - PIPPU - (Cerca di rinfrancarla) “Eu va ben ma….curaggiu: saia’ da staghe ancun pe pocu nu….!?!?” (La guarda elargendole un sorriso un po’ forzato: ottiene in cambio un ringhio sinistro. E’ in imbarazzo: tossicchia leggermente, poi riprende) “A prupoxitu, l’an operaou seu maiu…??”

124 - MARIA - (Si incupisce) “E no ! Domattina lo operano. E’ contento…”

125 - PIPPU - (S’incupisce a sua volta) “Eeeehhh….” (Comincia con voce stentorea) “Anche mi, duman matin…..!!” (Abbassa gli occhi, si guarda in grembo: poi, con gli occhi pallati, alla platea, scuotendo lievemente la testa, con voce disperata) “Ma nu sun miga guei cuntentu, se….!!!”(guarda Maria, che nel frattempo si e’ fatta il segno della croce e ha cominciato a pregare come rapita da una crisi mistica, si guarda in grembo, poi, sempre con gli occhi pallati, alla platea) “Tieu in poo vedde che…” (A Maria, piu’ garbatamente possibile) “Scignua, ca scuse, ma…..” (Fa una pausa, tossicchia leggermente come a misurare le parole che sta per usare) “Seu maiu….aaaaa…..che tipu de operasiun deven faghe, insumma….??”

126 - MARIA - (Sempre assorta nella sua preghiera) “Ave Maria, grazia plena….” (Distrattamente, senza distogliere il suo sguardo dalla contemplazione) “Ma, non so esattamente….” (Riprende a pregare) “Dominus teco….” (Ancora distrattamente) “Impianto, trapianto…..qualcosa del genere...."

127 - PIPPU -(Sacramenta fra se sottovoce, mentre Maria continua imperterrita le sue preghiere. Poi si calma, studia a lungo le parole giuste e riparte all’attacco) “Maaaa….e seu maiu….l’han za preparou, veu ?”

128 - MARIA - (Sempre apparentemente distratta, continuando a pregare) “Benedictu fructu ventris tui, Jesus….E certo che si….”

129 - PIPPU - (E’ in agitazione: comincia a muoversi nervosamente sulla sedia) “Ah….!!” (Fa una pausa, scegliendo ancora mentalmente le parole) “Eeeee….l’han preparou ben, veu…!?!?”

130 - MARIA - (S’interrompe di colpo) “Eeeee…..io non lo so !!” (Si gira di scatto verso Pippu) “L’infermiere Carluso ha detto che doveva segnare la parte da operare, ma invece che segnare giu’…”(Fa’ un gesto fuggente verso il basso) “Lei mi capisce, vero…??”(Prosegue il suo racconto) “Gli ha segnato un’unghia dei piedi ….!!!!”

131 - PIPPU - (Trasalisce: terrorizzato, gorgoglia quasi) “In ungia di p…..O mue caa…!! O Segnu…!!! O MADONNA…..!!!!!!!!!!!”

132 - MARIA - (Assume un’espressione ieratica) “Amen..!!”

133 - PIPPU - (Salta sulla sedia: con veemenza) “Amen in cornu….!!!” (Agitando convulsamente le mani) “Scignua, han sbagliou tuttu…!!!!” (Prova a spiegare cercando di mantenere il piu’ possibile la calma) “Quellu de l’ungia….sun MIE…!!!!” (Strepita con voce rauca) “Invece de operame mi de n’ungia e seu maiu zu de suttu, fan u cuntraiu….!!! (Di scatto, afferra Maria per un braccio alzandola quasi di peso dalla sedia) “Fitu, fitu.bezeugna sercaa i meghi, dighelu….fermali….” (La spinge innanzi a se verso l’uscita di destra . Spingendola fuori a destra a viva forza, prima di uscire a sua volta) “E mescite, anghesu….!!!!”

Passano alcuni istanti e, da destra, rifanno il loro ingresso Margherita, Pippu e Maria: stanno discutendo animatamente.

134 - MARGHERITA - (Rientra per prima: volgendosi verso Pippu che e’ poco piu’ indietro) “Mo ve’, te l’ho gia’ detto….” (Si blocca a centro scena: esasperata) “Il profesore e’ impegnato in reparto con le visite: non si puo’ parlarci adesso….!!!”

135 - PIPPU - (Si e’ fermata a raccogliere la stampella abbandonata prima) “E belandi chi, a l’e’ na cosa grave….!!!”

136 - MARIA - (E’ subito dietro di loro: rincara la dose.) “Certamente…..” (Con aria solenne) “Gravissima….!!!!!”

137 - MARGHERITA - (Sospira pesantemente) “D’accordo ma….” (Si avvicina a loro mettendosi nel mezzo) “Mo ne siete proprio sicuri….!?!?”

138 - PIPPU - (Scatta come morso da una tarantola) “E sci, eh…..!!!!!”

139 - MARIA - (Imperturbabile) “Sicurissima ….!!!”

140 - MARGHERITA - (Resta un attimo pensosa, poi) “Mo bene: andiamo a vedere se troviamo il Professore…” (Indica l’uscita di sinistra invitandoli a precederla) “…. intanto controlliamo le cartelle dai letti….”

141 - PIPPU - (Prima di uscire, preceduto da Maria e poi seguito da Margherita) “E saia megiu che e cuntrolemmu ben anche….!!!”

La scena resta vuota. un istante dopo, da fuori scena a destra

142 - SAPIENZA - ( furioso, da fuori a destra) “Cosa!?! Ancora quel matto a zonzo libero per i corridoi: ma adesso a psichiatria mi sentono !! Dottoressa Ardenza….dottoressa Ardenzaaaa….!!!!”

Qualche attimo dopo, Sapienza ritorna in scena insieme a Michela.

143 - SAPIENZA - (Rientra precedendo Michela: furibondo) “Insomma, dottoressa, e’ mai possibile….!?!?” (Si ferma, bloccando Michela che lo segue a distanza) “E’ possibile….” (Sbraita a tutta voce) “…. che da un po’ di tempo a questa parte, in questa clinica regni la piu’ completa anarchia……..!?!?”(Urla ancora) "Un pazzo che  gira libero per i corridoi senza che nessuno riesca a fermarlo!?!?”

144 - MICHELA - (Decisamente seccata, a muso duro) “Professore, ce ne fosse uno solo qui dentro di pazzi che circolano liberi, sarebbe niente….!!”

145 - SAPIENZA - (Acido) “Dottoressa, eviti le facili battute, eh…!!”

E’ interrotto bruscamente dall’ingresso in scena di Margherita da sinistra

146 - MARGHERIA - (Rientra da sinistra con due fogli in mano e con aria concitata, li vede, si blocca. Con veemenza) “Profesore… dotoressa….meno male che ci siete, ve’…!!!!” (Avvicinandosi alla scrivania e mostrando i due fogli, agitatissima “Carluso, l’ha fat grossa…!!"

147 - SAPIENZA - (Scatta in piedi: allibito) “Com’e’ possibile….!?!?”

148 - MARGHERITA - (Gli mette i due fogli sotto il naso) “Mo guardi qua, ve’: erano messi uno al posto dell’altro….!!!”

149 - SAPIENZA - (Sconcertato) “E’ incredibile….!!” (Poi ridandosi un contegno) “Comunque, voglio controllare personalmente….” (si avvia all’uscita di sinistra) “Dottoressa, lei venga con me !

150 - MARGHERITA - (Prima di seguirli a sua volta, con una punta di malcelata cattiveria) “Sorbole, mo lo voglio proprio vedere ‘sta volta Carluso…!!”

La scena rimane vuota qualche istante, poi, da sinistra, rifanno il loro ingresso i due Militi della Croce Nera.

SECONDO MILITE- (Rientra in scena per primo: e’ estremamente agitato. Si blocca a centro scena: al Primo Milite che lo segue da vicino tentando vanamente di rabbonirlo.) “N’assidente, de la’…” (In

dica con rabbia l’uscita di sinistra) “….u nu gh’e’ !!”  (Con stizza, agitandosi convulsamente) “Quelle due oche ne stan pigiandu pe i fundi….!!!!”

PRIMO MILITE – (Si e’ bloccato di colpo, rischiando di investirlo. Sacramenta un po’ fra se’, poi, con calma e pazienza decisamente forzate) “E va bene, d’accordo, ma calmati !!” (Sbuffa ancora, poi riprende) “Se non e’ di la’….” (Indica l’uscita di sinistra) “….probabilmente e’ andato di la’!” (Indica l’uscita di destra: poi, un po’ seccato, perentorio) “Basta calmarsi e andarlo a cercare !!”

SECONDO MILITE – (Ha cercato, non riuscendoci, di seguirne il ragionamento: prova a ripeterlo) “Su nu l’e’ de sa…” (Indica l’uscita di destra, ceffando la direzione) “….u l’e’ sciortiu de l….” (Smor

za la frase: in confusione completa, indica prima una poi l’altra uscita. Non si raccapezza. Di botto, a muso duro, al collega) “Senti in poo….cume tie ditu primma !?!?!?”

PRIMO MILITE – (Sta’ per rimettersi a spiegare:ci rinuncia, scuote la testa) “Niente, niente….” (Indi

candogli l’uscita di destra) “Andiamo va, che e’ meglio !!”

SECONDO MILITE – (Perentorio, con un cenno affermativo del capo) “Sci….!”

Il Secondo Milite scatta perentorio, ma nuovamente verso l’uscita di sinistra: il Primo Milite lo bloc-

ca deciso.

PRIMO MILITE – (Agguantando il collega per un braccio) “No !!” (Poi, perentorio, indicandogli l’u-

scita di destra) “Di la …!!”

SECONDO MILITE – (Si blocca di colpo: guarda un attimo interdetto il collega, poi si illumina. Prima di uscire da destra con passo spedito) “Aaahh…!!”

PRIMO MILITE – (Prima di uscire a sua volta da destra con passo spedito, scrollando la testa) “Eeeehhh….!!!”

Passa qualche istante e, da destra, rifa’ il suo ingresso in scena Gigio.

151 - GIGIO - (Rientra da destra con il suo passo baldanzoso: si blocca a centro scena, rimanendo qualche attimo in silenzio, poi, deciso, guardando fisso davanti a se) “U prufesuu….” (Solenne) “…u deve aposase ancun….” (Fa una pausa) “Ancun, sci….!!!” (Ribadisce. Poi, ancora solenne) “Perche’….a sun de faa u prufesuu…” (Cava la scarpa di tasca e la alza al cielo) “U g’ha e gumme sgunfie….!!!!” (Gigio rimane fermo sulla sedia alcuni secondi, poi, di colpo, si scuote. Alzandosi di scatto) “Oua ben…!!”

Gigio rimane qualche attimo fermo in piedi, poi riprende la sua marcia solenne per uscire a destra ma nel rimettersi la scarpa in tasca sbaglia la mira e la stessa gli cade per terra e lui esce da destra senza accorgersene.

La scena rimane vuota per alcuni attimi, poi, da destra, rifanno il loro ingresso i due Militi della Cro

ce Nera.

PRIMO MILITE – (Rientra per primo: questa volta e’ lui ad essere decisamente piccato. Bloccandosi a centro scena, con stizza) “Ma porca miseria, non puo’ essersi disintegrato !!”

SECONDO MILITE – (Lo segue da vicino. Bloccandosi a sua volta, con rabbia) “E cose t’ieu che ne sacce mi !!” (A muso duro, al collega) “Tie ti che ti fee de l’invexendu….” (Mulinandogli le braccia sotto il naso, indicando le due uscite) “De sa’, dela’, de sutta, de datu….” (Perentorio) “Nu se peu esse cusci’ cunfixunai !! Ti stesci in poo ciu’ carmu, rescieiva a raxunaa…!!!”

PRIMO MILITE – (Strabuzza gli occhi: a tutta voce, al collega) “Tu….!?!? Ragionare !?!?” (Poi, a mezza voce, alla platea) “Lui che ragiona: sarebbe una notizia da prima pagina !!”

SECONDO MILITE – (Dopo essere stato qualche istante in silenzio, senza considerarlo, immerso nei suoi pensieri, s’illumina all’improvviso: al collega, con esultanza) “Su nu l’e’ de la….” (Indica l’usci

ta di sinistra, ovviamente sbagliata) “…tieu scumette cu s’e’ infiou de la’ !?!?” (Indica l’uscita di de-

stra dalla quale provengono)

PRIMO MILITE  - (Con finto stupore) “Ma va….!!! Non l’avrei mai detto !!”

SECONDO MILITE – (Con piglio deciso, partendo a razzo verso l’uscita di destra) “Anemmu….!!!”

PRIMO MILITE – (Se lo aspettava. Non si e’ mosso di un millimetro: lo ferma nuovamente agguantan

dolo per un braccio. Con un sorriso di circostanza indicandogli l’altra uscita) “Di la !”

SECONDO MILITE – (Non capisce: stupitissimo) “Eh….!?!?”

PRIMO MILITE – (Sbuffa nervosamente: Poi, con affranta pazienza, gli indica prima l’uscita di de-

stra) “Non c’e’!” (Sillaba appena: Poi gli indica quella di sinistra e sillaba ancora) “Di la !”

SECONDO MILITE – (S’illumina: partendo a razzo e uscendo da sinistra) “Aaaahhhh…..!!!!”

PRIMO MILITE – (Lo guarda uscire, poi, battendo le mani e smoccolando imbestialito guardando ver

so l’alto e uscendo a sua volta da sinistra con passo stanco) “Ma porcaccia la miseriaccia sozza e ma-

ledetta……!!!!!!”

Passano alcuni istanti e, da sinistra, rifanno il loro ingresso in scena Michela, Margherita e Sapienza.

152 - MICHELA - (Rientra per prima: con malcelata soddisfazione) “Professore, a quanto pare Margherita aveva ragione…..”

153 - SAPIENZA - (La segue a breve: con malcelata irritazione)  “Gia’, sembra proprio che ci sia stato un increscioso equivoco….”

154 - MARGHERITA - (Venefica) “Se vogliamo chiamarlo cosi’….!!”

155 - SAPIENZA - (Stizzito, girandosi di scatto) “Perche’, lei come lo chiamerebbe…!?!?!?”

156 - MICHELA - (Interrompe la discussione sul nascere) “Beh, l’importante e’ che l’equivoco sia stato chiarito, no ?? E che sia stato chiarito in tempo !!” (Dispensa un largo sorriso di circostanza a Sapienza. Poi, a Margherita) “Per favore, dai la bella notizia ai pazienti e vedi di prepararli a dovere, cosi’ domani mattina….”

157 - SAPIENZA - (Che nel frattempo e’ tornato a sedersi dietro la scrivania, l’interrompe secco) “Momento….!!!” (Attira su di se l’attenzione delle due: poi, glaciale) “Dottoressa Ardenza, adesso mi vedo costretto a fare marcia indietro su due interventi, fra l’altro pagati in anticipo….”

158 - MICHELA - (Strabuzza gli occhi: incredula) “Ma….che vuol fare, scusi….fare ugualmente l’operazione sbagliata….!?!?!?”

159 - SAPIENZA - (Si alza dalla scrivania: sornione) “Non e’ necessario, dottoressa…!”

160 - MICHELA - (Sempre piu’ interdetta) “E allora….!?!?!?”

161 - SAPIENZA - (Quasi compassionevole) “Si vede che lei e’ ancora giovane e inesperta…” (Poi, con naturalezza) “Semplicemente, basta eseguire l’intervento giusto dichiarando poi che solo in sala operatoria ci si e’ accorti che non era il caso di intervenire la’ dove si era previsto, bensi’ altrove …”

162 - MICHELA - (Stranita, prima di uscire da sinistra) “Professore, io….stento a crederci.....!!!”

163 - SAPIENZA - (Di rimando) “E fa male….!!” (Poi, bloccando Margherita che si muove a sua volta nella stessa direzione) “Lei no: cerchi l’infermiere Carluso e gli dica di venire qui. Sono certo che sara’ in grado di dare ampie ed esaustive spiegazioni in merito a questo deprecabile errore.”

Sapienza rimane per qualche attimo solo in scena, aspettando impettito che tutti siano usciti. Poi sbuffa pesantemente.

164 - SAPIENZA - (Sbuffa: sedendosi pesantemente su una delle sedie davanti alla scrivania) “Uuufff….!!! Anche questa e’ andata….!!!” (Si rilassa sulla sedia, decisamente provato. Poi, fra se a voce alta) “Certo che quella coppia di signorine, fra medico e infermiera, me ne hanno creato un bel po’ di problemi, accidenti….!! Con la loro mania delle buone samaritane, rischio di perdere un mucchio di soldi…” (Rimane qualche istante in silenzio, pensieroso. Scrolla le spalle)  “Non posso neanche licenziarle…..sono brave !!” (Sentenzia alzandosi in piedi e ridandosi un tono: poi, decisamente ammirato) “Specialmente la Ardenza: come chirurgo e’ veramente brava, mentre io distinguo a malapena un bisturi da una forchetta !!” (Fa per avviarsi, lo sguardo gli cade sulla scarpa di Gigio ancora sul pavimento. Interdetto) “E questa che e’….!?!?!?” (La raccoglie, la osserva, si illumina) “Aaaahhh….e’ la scarpa del matto !!” (Speranzoso) “Vuoi vedere che l’hanno preso…!?!?” (Fa spallucce) “Boh….” (Se la mette nella tasca del camice: uscendo da sinistra) “La portero’ di la in psichiatria….”

Passano alcuni istanti e, da destra, riappaiono i Militi della Croce Nera che trasportano quasi di peso uno stravolto Agosto.

165 - PRIMO MILITE - (Rientra da sinistra reggendo Agosto, coadiuvato dal collega) “Ingegnere, si calmi per favore….” (Lo esorta) “La burocrazia e’ questa, non possiamo farci niente !!”

166 - AGOSTO - (E’ in pigiama e giacca da camera: agitatissimo, con un filo di voce, quasi rantolando) “Voglio andare via di quiiiii…..!!!!” (Cerca invano di urlare) “Adessooooo……!!!!!!!”

167 - SECONDO MILITE - (Lo trascina reggendolo dall’altro lato) “L’e’ inutile che ti berci, amigu….” (Lo apostrofa stizzito: lo avvicinano ad una delle sedie davanti alla scrivania e lo fanno sedere. Poi, perentorio) “Fin che u megu u nu ne vixita e u nu firma, de chi nu se sciorte…!!”

168 - AGOSTO - (Pallando gli occhi, disperato) “Non il medico…..” (Rantola ancora con un filo di voce) “Il professoreeee…..!!!!”

169 - PRIMO MILITE - (Cerca inutilmente di calmarlo) “Medico….professore…non fa nessuna differenza !”

170 - AGOSTO - (Si lancia uno sguardo fuggente in grembo, poi, disperato, agitandosi sulla sedia) “Per me siiii….eccomeeeee……!!!!!”

172 - PRIMO MILITE - (Sospira profondamente) “D’accordo…!!” (Si muove verso l’uscita di sinistra) “Faccio un salto in corsia e vedo se…..”

E’ fermato dall’ingresso in scena proprio da sinistra di Michela.

173 - MICHELA - (Entra da sinistra con passo sostenuto) “Quello e’ pazzo, bisogna fermarlo…..” (Bofonchia fra se, con rabbia. Poi a tutta voce) “Margherita….Marghe….” (Li vede, si blocca: stupita) “Ma….che succede ancora….!?!?”(Nota Agosto prostrato sulla sedia) “E lui che ci fa qui….!?!? Dovrebbe essere a letto….!!!”

174 - AGOSTO - (Vede Michela, la identifica .Ansima trafelato) “Buon Dio…..sono perduto….!!!!”

Un attimo dopo, da destra, rientra velocemente Margherita.

175 - MARGHERITA - (Rientra da destra: trafelata) “Eccomi, dotoressa, ma….” (Vede Agosto: trasalisce) “Sorbole….!!!!”

176 - MICHELA - (Si avvicina ad Agosto: rivolta a Margherita) “Presto, aiutami: bisogna riportarlo in corsia !!”

177 - AGOSTO - (Vede avvicinarsi Michela: incrocia le dita a mo’ di croce e lanciandole in avanti verso di lei, con quanta voce ha in corpo) “Vade retro satana….!!!!!”

178 - MARGHERITA - (Si avvicina a sua volta ad Agosto) “Mo ve’, ingegnere, stia calmo!!!” (Intanto che traffica convulsamente intorno ad Agosto) “Mo ve’, dotoressa, perche’ mi chiamava…??”

179 - MICHELA - (Continuando anche lei ad armeggiare intorno allo sfinito Agosto) “Il professore e’ pazzo….bisogno fermarlo….!!!”

180 - MARGHERITA - (Trasalisce) “Sorbole…!!”

181 - MICHELA - (Continua il suo racconto) “Per coprire le spalle a Carluso, vuol far credere ai due pazienti di la…” (Indica l’uscita di sinistra con un braccio) “….che la diagnosi iniziale e’ quella per cui verranno operati e che solo in sala operatoria ci si e’ accorti di altre patologie…”

182 - MARGHERITA - (Si ferma) “Perche’ se no ci perde dei soldi….” (Commenta con ovvieta’: rimane un attimo in silenzio guardando fissa Michela che si ferma a sua volta, poi a muso duro) “Dotoressa, le mica mat….l’e’ ‘n lader…!!!”

183 - MICHELA - (Fa’ spallucce: poi, con enfasi) “Comunque sia, bisogna….”

E’ interrotta dall’ingresso in scena di Carluso da destra

184 - CARLUSO - (Entra da destra, con la sua solita flemma) “Maggherita….ca sono !! Cu fu ??”

185 - MARGHERITA - (Lo guarda feroce, poi abbaia quasi) “Carluso, fu ‘n burdel!!”

Sono nuovamente interrotte dall’ingresso in scena di Sapienza da sinistra, seguito da Pippu e Maria)

186 - SAPIENZA - (Entra da sinistra, precedendo Pippu e Maria: ha ancora la scarpa di Gigio nella tasca del camice) “Signori, siamo medici non chiromanti….” (Sentenzia con saccenza)  “….non abbiamo la sfera di cristallo !!”

187 - PIPPU - (Subito dietro di lui con veemenza) “E nu, merlu: mi ho dirittu de savei se poi m’adesciu tuttu intregu…!!!”

188 - SAPIENZA - (Sbuffa leggermente: un po’ in imbarazzo) “Signori, vi prego: certe diagnosi, purtroppo, vista la loro complessita’ possono essere completate solo in sala operatoria…!!”

189 - PIPPU - (Sopravanza Maria che sta per intervenire  spostandola con un braccio) “E brau….!! E ti, in sala operatoria pe cumpletaa a diagnosi ti me fe a fette cumme in salamme….!?!?”

190 - AGOSTO - (Assiste trafelato a tutta la manfrina: passa lo sguardo da uno all’altro con scatti meccanici della testa. Poi, con un urlo disperato, quasi in lacrime) “Voglio andare viaaaaa….!!!”

Nel frattempo, i due Militi della Croce Nera non hanno staccato per un attimo gli occhi di dosso a Sapienza e, lentamente, con circospezione, hanno cominciato a girargli intorno.

191 - PRIMO MILITE - (Al collega, indicandogli la tasca di Gigio) “Hai visto…!?!?”

192 - SECONDO MILITE - (Di rimando, allungando lo sguardo) “Ho vistu…!!!”

Continuano a gironzolargli intorno per un po’, poi si scambiano un rapido sguardo d’intesa e…

193 - PRIMO e SECONDO MILITE - (Assentendo con un cenno del capo, incontemporanea) “Gigio….!!!!”

Balzano su Sapienza da dietro, lo afferrano per le braccia con forza, provocando un sobbalzo e la reazione veemente di Sapienza

194 - SAPIENZA - (Si sente afferrato in malo modo: sobbalza) “Ouhhhh….!!!” (Nota i due Militi, realizza) “Ancora voi….???? Ma siete incorreggibili….!!!”

195 - SECONDO MILITE - (Con un ringhio soddisfatto) “Vegni chi, che oua te curegemmu niatri.….!!!”

196 - SAPIENZA - (Furibondo) “Ma insomma, lasciatemi…!!!” (Agitandosi convulsamente) “Io sono il professor Sapienza….Ottavio Sapienza….primario della clinica Pelagalli….!!!”

197 - SECONDO MILITE - (Canzonandolo) “E ti tee missu a scarpa de Giggiu in ta stacca pe faghe pigiaa in poo d’aia….!!!”

198 - SAPIENZA - (Sempre piu’ furioso) “Insomma, e’ inaudito….!!!!” (Volge lo sguardo verso Michela e Margherita, mentre i Militi cominciano lentamente a portarlo verso l’uscita di destra) “Dottoressa…..infermiera….diteglielo voi chi sono…!!!”

I due Milliti si fermano un attimo, indecisi: poi il Secondo Milite volge lo sguardo verso le due donne, cercando una risposta con un gesto interrogativo dl capo.

Le due si guardano a loro volta, poi….

199 - MICHELA - (Con falsa incertezza) “Mah….non e’ facile da dire….!!”

200 - MARGHERITA - (Venefica, rincara la dose) “Mo e’ vero, sorbole: anche prima mi pareva lui e non lo era….!!”

201 - SAPIENZA - (Si sente perduto: si guarda intorno con terrore, cercando disperatamente un qualche aiuto: vede Carluso che, nel frattempo, si e’ cautamente allontanato dal centro scena spostandosi accanto a Pippu. Con angoscia) “Carluso...glielo dica lei chi sono….!!!!”

202 - CARLUSO - (Sente che e’ arrivato il suo momento: un sorriso tronfio gli illumina il viso. Sta per dire qualcosa, ma si ritrova il manico della stampella di Pippu sotto il mento: il sorriso gli si spegne sulla bocca: Guarda un attimo Pippu che lo osserva con un ghigno sinistro, poi, con voce stentoria) “Io….io ninte sacciu…!!!”

Rinfrancati, i due Militi ripartono verso l’uscita di destra, trascinando via un imbestialito Sapienza che continua a protestare con veemenza. Proprio sull’uscita, squilla il cellulare.

203 - SECONDO MILITE - (Mentre il Primo Milite e Sapienza escono da destra, si ferma per rispondere al telefono)  “Pronto, Cruxe Neigra de Munte Mortu…!!” (Ascolta: poi) “U sentudixeuttu.….!?!? Nu, nu puemmu vegnighe…!!!” (Pausa) “Perche’ semmu a preuu a faa in ricovero coattu !”(Pausa un po’ piu’ lunga) “Nu, nu….nu n’atru: sempre quellu !!” (Poi, con rabbia) “E sta otta ti nou paghi, perche’ nu gou lascemmu chi a-a clinica Peapulli….” (Guarda con sufficienza Michela e Margherita che a loro volta trattengono a malapena uno sguardo ilare. Prima di chiudere la chiamata ed uscire a sua volta da destra) “Staotta, u rabelemmu au manicomiu pruvinciale…!!!”

La scena rimane ferma qualche istante, poi e’ ancora Michela che assume l’iniziativa.

204 - MICHELA - (A Margherita, scattando verso Pippu e Maria) “Presto, abbiamo poco tempo. Al manicomio Provinciale non ci metteranno molto ad accorgersi dell’errore e quando torneranno indietro non saranno sicuramente di buon umore….!!”

205 - MARGHERITA - (Di rimando) “Mo ve’, che facciamo adesso….!?!?”

206 - MICHELA - (Frenetica) “Prepara subito due sale operatorie….” (A Pippu) “Lei entrera’ per primo: un’unghia incarnita e’ un intervento semplice e veloce….” (A Maria) “Quello di suo marito e’ sicuramente piu’ lungo e complesso: entrera’ dopo….” (Esorta Pippu, Maria e Margherita ad uscire da destra. A Margherita, che sta uscendo per ultima) “Mi raccomando, il tempo e’ poco !”

207 - MARGHERITA - (Prima di uscire a sua volta) “Dottoressa, ma poi….cosa facciamo..!?!?”

208 - MICHELA - (Rimane un attimo pensosa, poi, decisa) “Facciamo un salto all’ufficio collocamen

to, che mi sa che e’ meglio !!”

Michela sta per uscire a sua volta, quando e’ richiamata da Carluso.

207 - CARLUSO - (Decisamente contrariato per l’evolversi della situazione, a Michela, interlocu

torio) “Dottoressa….e io….che fazzu…!?!?”

208 - MICHELA - (Si gira di scatto: battendosi una mano sulla fronte) “Uh…Carluso: stavo per dimenticarmi….!!!” (Indica l’infermiere ed Agosto: poi, perentoria) “Riaccompagna l’ingegnere al suo letto e poi precedici al Collocamento….” (Fa per muoversi ed uscire: si ferma e, all’incredulo Carluso) “Gia’ che ci sei, tienici il posto: arriviamo piu’ tardi…!!”

209 - CARLUSO - (Sbigottito, con veemenza) “Dottoressa, quo mizzica di collocamento e colloca-

mento….!!!” (Piccato) “Io, infermiere qualificato assunto a tempo indeterminato sono…!!!”

210 - MICHELA - (Con naturalezza, prima di uscire a sinistra) “Oh, non ti preoccupare: se non ti licenzio io adesso, ci pensera’ il professore quando torna…!!”

Carluso rimane impietrito qualche istante ad osservarla mentre esce, poi si scuote.

211 - CARLUSO - (A tutta voce, con rabbia) “E no, eh…!!!” Lei e l’infemmiera credete di potervi libberare di mia con facilita’, ma io tengo amicizie impottanti….!!!” (Muovendo con decisione verso l’uscita di destra) “Ai sindacati mi rivoggo….ai politici….al Parlamento….vi rovino !!!”

212 - AGOSTO - (Guarda trafelato l’infermiere uscire, cercando disperatamente di richiamarlo) “Infermiere….infermiereeee….!!!!” (Lo richiama vanamente con tutta la voce che ha. Non sortisce effetto. Rifiata, si dispera) “Accidenti….” (Sacramenta fra se) “Accidenti….!!!” (Continua a gesticolare disperatamente per alcuni secondi) “Altro che clinica di lusso….” (Commenta rabbioso fra se) “Questo e’ un ricovero di matti….!!!” (Si alza a fatica dalla sedia) “Ma io di qui me ne vado…” (Riprende a sacramentare) “E anche subito….!!!” Dovessi andare a casa a piedi….” (Comincia quasi a trascinarsi dirigendosi verso l’uscita di destra) “…..e metterci una settimana….!!!!” (Con quanta voce ha in corpo, uscendo da destra)“Taxi…..taxiiiii……!!!!!!”

La scena rimane vuota alcuni istanti, poi, da destra, ricompare Gigio. Ha smesso il camice, ha recuperato il berretto e la pesante marsina che aveva all’inizio.

213 - GIGIO - (Rientra in scena da destra: si muove con passo normale, guardandosi furtivamente intorno. Avanza fino a centro scena e si ferma: Alla platea) “Bungiurnu, sun Gigiu tre scarpe….” (Fa una pausa, poi ribadisce) “Tre scarpe, sci….!!!” (Rimane qualche attimo fermo in silenzio, poi riprende) “A sun de vegnii chi cun i meghi, Gigiu….” (Alza l’indice di una mano: solenne) “…u l’ha fetu u megu !!!” (Fa una pausa) “U megu, sci….!” (Ribadisce convinto. Poi) “E vistu cu l’aiva fetu ben u megu, poi u l’ha fetu….” (Alza ancora il dito al cielo: tronfio, con soddisfazione) “U prufessuu….!!!!” (Fa una pausa, si rabbuia) “Ma Gigiu, u nu l’e’ miga guei cuntentu, nu….” (Ancora pausa) “Cuntentu, nu….” (Ribadisce. Si ferma qualche attimo, poi riprende) “Pe dighe grasie….” (Rialza l’indice: si ferma. Poi parte a mitraglia, agitando convulsamente le mani) “….l’han ciapou, ligou, beugiou, caasou, vestiu….” (Allarga la tasca vuota del suo giaccone: con rabbia feroce) “…e g’an roubou anche a gumma de scorta…!!!” (Sbraita agitando la tasca vuota. Si calma: solenne) “Ma oua, Gigiu….u va’ a sercaa quelli cun a barella….” (Mima il gesto di un portantino) “….e u se fa turna portaa a dormii sutta ai punti….” (Poi solenne) “Perche’ chi….” (Si indica intorno) “…sun tutti matti e Gigiu, cun i matti….” (Sentenzia categorico prima di muovere veloce e uscire da destra “…..u nu l’eu aveighe ninte da faa….!!!!!”

                              - S  I  P  A  R  I  O -