Ritorno a casa Gori

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RITORNO A CASA GORI

di A. Benvenuti e U. Chiti

Personaggi

Gino Gori (vedovo di Adele)

Danilo Gori (loro figlio)

Cinzia (sua moglie)

Futura (loro figlia)

Bruna Papini (sorella di Adele)

Libero Salvini (suo marito)

Serena Salvini (loro figlia)

Lapo Frittelli (parrucchiere, suo marito)

Samantha Frittelli (loro figlia)

Annibale Papini (padre di Adele e Bruna)

Flavio

Marcello Sottili (spasimante di Adele)

Fosca (amica di Adele)

Faustino (suo figlio ritardato)

Prima (amica di famiglia)

Seconda (amica di famiglia)

Terza (amica di famiglia)

Sonia (lavorante di Lapo)

Ticketurraid (amico di Danilo)

Canna (amico di Danilo)

Maresciallo DeRosa

Operatore delle pompe funebri 1

Operatore delle pompe funebri 2




                   I ATTO

VOCE REGISTRATA: "Estate dell'89. Adele Papini, coniugata Gori, si è spenta ormai da sette ore".

DANILO. (Entra in casa sconvolto, si guarda intorno)

LIBERO. O Gino, o quanti tu n’hai bevuti di questi aperitivi, ma che credi ti faccian bene..

GINO.(Rutto) Almeno moio sano.

BRUNA. Danilo sei te?

DANILO. Si son io..

BRUNA. Ha telefonato la Cinzia dice se tu la vai a prendere. Danilo..?

ANNIBALE. Libero? Che è tornato Danilo

LIBERO. Non lo so.

Danilo nasconde della refurtiva nella bara di Adele, poi si fa il segno della Croce.

DANILO.(Esce velocemente di casa)

BRUNA.(Entra e poi vicino alla bara) La vita è fatta di puntate Adele, e te tu se’ arrivata all’ultima e proprio nel momento meno adatto, quando per me stava per ricominciare tutto. Mi vergogno ma te lo dico subito, sono stata sposata trent’anni con Libero c’avrò qualche ragione se m’è venuto a noia.. certo dirle a te ste cose.. te nella tu vita un tu n’ha fatto che dare dare, dare senza pigliare mai nulla.. (si tocca la faccia e poi cambia tono) ma poi che pelle.. fa proprio bene, si rimettono in circolo gli ormoni, è proprio scientifico, senti io un po’ di rossetto me lo metto, dicano quel che vogliono, gli occhi no un me li rifò tanto poi piango.. un gliel’ho mica detta l’età.. diec’anni di differenza, lui crede 5..

ANNIBALE. Bruna!

BRUNA. Si babbo

ANNIBALE. Icchè tu fai?

BRUNA. Nulla babbo..

ANNIBALE. Vieni a dammi un bacino!

BRUNA. Un tu penserà mica che mi faccia carico di’ babbo invalido..

ANNIBALE. O Bruna! (continua a chiamare in sottofondo)

BRUNA. E di tuo marito..? no mi dispiace, sarò la solita egoista, tanto lo sai che un mi son mai vergognata di ammetterlo.. ma io non rinuncio Adele, non rinuncio ora poi, (cambiando) sarà troppo vivace questo rossetto?

ANNIBALE. Bruna! La valigia piccina l’ho presa ma quella grossa bisogna tu venga te, un ce la fo!

BRUNA. Pe’ fanne cosa delle valigie babbo?

ANNIBALE. Ora che l’Adele, la tu sorellina l’è morta, vengo a sta’ con te no? Oh! Io da solo con Gino, qui, e un ci rimango, m’ha preso anche a cappellate ieri sera.. e m’ha fatto un male a quest’orecchio e m’ha preso di striscio e mi frizza ancora! Senti senti senti come brucia senti .. ecco senti.. quando tu mi porti via Brunina?

BRUNA. Ma con una morta in casa o che fate questi discorsi?

ANNIBALE. Io qui un ci sto’, hai inteso?

BRUNA. Ho inteso ho inteso..

ANNIBALE. O dammi un bacino giù..

BRUNA. O un ve l’ho dato prima.. sennò diventa proprio una fissazione la vostra..

(Lo bacia.) O andiamo su.

ANNIBALE. O che continua ancora a bere quell’aggeggio di là? E n’ha belle bevuti più di dieci di aperitivi.

BRUNA. Un lo so babbo, un gl’ho contati..

ANNIBALE. Proprio come i cammelli… ora un crederà mica perché gl’è rimasto vedovo di scolassi tutta la roba che ci s’ha in casa?

BRUNA. Shhhhh!! Zitto

ANNIBALE. Perché in parte, l’è anche mia!!

GINO. Oh icchè dice? Se unne sta zitto m’arzo, vo di là e lo stronco, giuro!

La se’ ammazzata noi, io e qui’ buco torto di là che starnazza.. questa è la verità vera, altro che storie. Un tu s’è d’accordo eh?

LIBERO. Se vuoi che ti dica di si, ti dico di si Gino..

GINO. No io non è che voglio, è così e basta. Essai, la s’è messa nel mezzo e la s’è stritolata, io e quell’attro buco torto di la. E pe’ avella tutta per noi, e la s’è persa tutt’e due.. bravi! o di’ di no!

LIBERO. Ma se ho detto di si..

GINO. Ma ora, e lo so io sai.. Solo deve restare, chiuso nel suo rimorso: io dentro a i’ mio e lui dentro a i’ suo!! E chiuso in camera sua. Chiuso!! E’ finita l’epoca che si scorrazzava pe’ la casa senza ritegno! Guarda lì, guarda! L’ha strisciato tutte le porte con quella carrozzina di merda! Ma ora lo so io come fare sai.. e imbianco per benino e lo chiudo in camera sua e gli metto anche i’ chiavistello all’uscio, e gli smonto le rote alla carrozzina!! Solo deve restare, solo, fermo e chiuso, per sempre.

ANNIBALE. Ma che lo senti?? Essai se lui lo dice e lo fa eh!! Qui boia!

BRUNA. 'Un vi preoccupate babbino, lo dice ma poi non lo fa; Gino si sa, gliè più coglione che lungo.

ANNIBALE. Eh, lungo non è di sicuro; coglione tanto! Ma io scappo prima e lo denuncio!

BRUNA. Si così succede un’altra tragedia in questa casa, non ve ne basta una?? Ma levatelo piuttosto questo freno a mano di qua!!

GINO. Solo! E chiuso!

ANNIBALE. Che lo sai quante volte l’Adelina la m’ha difeso da qui’ boia assassino di la’!

BRUNA. Non m’angosciate babbo, già e c’ho i’ pensiero della Serena e di Lapo che dovevan esse’ qui tre ore fa! Anche loro avevan bisogno di andare in Ghana proprio in questi giorni..

ANNIBALE. In do’ sono andati tu dici?

BRUNA. In Ghana, babbo, in Africa.

ANNIBALE. Io invece la guerra l’ho fatta..

BRUNA. Su i’ carso babbo lo so.. (lo porta via)

ANNIBALE. E un me la fanno mai raccontare..

BRUNA. (parlando tra se) No Adele! Il sangue a loro non glielo do!

Cucina.

GINO. E mangerò un pezzettino di pane vai.. (sputa in terra) Ovvia e un mi riesce di buttà giù nemmen questo!

BRUNA. O Gino qualcosa tu devi mangiare.. con tutti gli aperitivi che tu’ ha preso, poi ti gira i’ capo.. poi tra un po’ arriva anche gente..

GINO. Se mi facessi una pomarola?

BRUNA. Ma come.. con l’Adele esposta tu ti metti a strogolare tra i fornelli??

GINO. Perché te credi un sia capace di fammi una pastasciutta da solo? Un vu penserete mica che io un sia capace neanche di fammi una pastasciutta?? Perché quando un uomo unn’è più capace di fassi una pastasciutta, ma icchè resta a fare a i’ mondo? (Ad Annibale) A fassi compati’ dagli imbecilli?!?      (Campanello)

BRUNA. (Apre)

SERENA. (Si presenta vestita da safari con le treccine) Si mamma lo so eh! Ma se permetti era più importante venir qua che passare da casa a cambiarsi..

LAPO. (Ha un costume tipico africano) Eh purtroppo s’è anche perso due ore a Fiumicino perché c’hanno perso le valigie.. anzi speriamo che le ritrovino alla svelta perché siamo rimasti con il bagaglio a mano, ed i vestiti...praticamente questi..

BRUNA. Venite dentro, me lo spiegate dopo.

SERENA. S’è fatto il possibile, ma più veloce di così un ci si faceva mamma.. d’altra parte dal Ghana c’è un volo a settimana.. è servito malissimo.. mamma si sa..

LAPO. Veramente si poteva tornare da Avigiàn via Agos.. cambiando poi con l’Etiopian Air Lines ad Adis Abeba.. scusa..

SERENA. Lapo lo sai, non si poteva, è inutile che tu ci torni sopra

LAPO. Serena bastava ricomprare i biglietti…

SERENA. Si.. tre milioni..

LAPO. Ma magari e si tornava un giorno prima e non si perdeva neanche le valigie.. a un dato punto..

BRUNA. Ma che volete smetterla? Qui ci sarebbe anche l’Adelina morta..

SERENA. Tu ha’ ragione mamma scusa.. l’è che noi un ci si raccapezza più di nulla.. ci siamo rimasti malissimo.. (piange)

LAPO. Si che infatti.. tra l’altro quando siamo partiti sembrava che stesse addirittura migliorando.. c’è dispiaciuto moltissimo non esserci quando la povera zia Adele è venuta a mancare..

SERENA. Abbiamo sofferto tanto mamma.. se tu sapessi..

BRUNA. Si lo so.. ora andate di la in cucina, c’è zio Gino che v’aspetta.

LAPO. Come l’ha presa lo Zio Gino?

BRUNA. Come peggio un si poteva.

SAMANTHA. Mamma, babbo ma come vi siete conciati? Futura vieni a vedere??

FUTURA. Carini!!!

LAPO. Samantha ma non vieni a dare un bacio a babbo e mamma che siamo appena tornati?? Ciao tesoro.. vai da mamma! Ciao Futura come stai?

FUTURA. Insomma..

SAMANTHA. Mamma! Che belle treccioline che hai.. Futura si va a vedere se la zia Adele è sempre inteccherita come stamattina?

BRUNA. Samantha!

SAMANTHA. Tanto non ho paura! Ciao Lapone pisellone!

LAPO. Bambine piano!! C'è la zia!!

SAMANTHA E FUTURA. Tanto l’è morta, un sente mica..!

BRUNA. Gino.. guarda sono arrivati Lapo e la Serena..

SERENA. Ci dispiace tanto zio Gino.

LAPO. Siamo arrivati appena s’è saputo..

GINO. Oh bravi, vi siete divertiti?

SERENA. (Si dirige verso la bara piangendo)                 (Camera ardente)

BRUNA. (seguendola) Vien via Serena smettila!

SERENA. (Parlando di Gino) No, non me lo meritavo questo mamma! M’ha fatto sentire come se l’avessi ammazzata io la zia Adele..

BRUNA. E si dice tante cose a caso quando si sta male..

SERENA. E poi chi se l’aspettava una ricaduta così improvvisa.. sennò ti pare che andavo in Ghana mamma..

BRUNA. E c’ha colti tutti di sorpresa..

LAPO. Oh! Condoglianze Annibale eh!!

ANNIBALE. Oh te?! che ti s’è messo i’ pigiama?!?

LAPO. Si Annibale.. o si veniva qui di corsa, o si passava a casa a cambiarsi.. è tanto semplice.. a un dato punto..

SERENA. D’altra parte mamma l’era importante che noi si facesse un viaggio da soli senza la Samantha, a noi ci serviva un momento di verifica del nostro rapporto.. che poi un s’è verificato quasi nulla.. perché appena arrivati e siamo dovuti ripartire quasi subito sicchè.. (piange)

LAPO. Samantha, Futura.. avete sette e sei anni, possibile che non capiate.. state buone su! e sputa il chewing gum..

SAMANTHA. Spu! Tanto un sa’ più di nulla..

LAPO. E te?

FUTURA. Il mio c’ha ancora il gusto sicchè lo sputo dopo..        (Camera Ardente)

SERENA. Se tu sapessi mamma che conforto è stato per me essere buddista in questa occasione.. c’ho pensato tutto il viaggio..

BRUNA. O Serena, ma se tu sei diventata buddista da venti giorni..

SERENA. Vabbè, ma che c’entra mamma.. ma la consapevolezza che poi ci si reincarna.. quella tu ce l’hai subito.. è alla base mamma.. ora non ti fermare all’apparenza corporea.. ma l’essenza vitale, quella rimane.. su quello non c’è dubbio.. e poi è questione del karma.. ma il karma della zia è talmente a buon punto che secondo me 5-6 giorni al massimo la si reincarna! Oggi è venerdì? Massimo giovedì della prossima settimana lei torna!

BRUNA. Dove?

SERENA. Questo non si sa! Può essere Forlì, può essere Mosca, può essere anche Marakesh mamma.. dove lei inconsciamente ha sempre desiderato andare.. il treno del buddismo è questo mamma, eh.

BRUNA. Serena.. io lo so che tu li fai a fin di bene codesti discorsi.. però,.. non glielo dire allo zio Gino che giovedì la zia Adele si reincarna a Marakesh.. un credo gli faccia piacere saperlo in questo momento..Vien via piuttosto, guardiamo se gli si mette le scarpe all'Adelina (Cercando di infilare le scarpe al cadavere) Le sono un 44. Son della Giulianona quando la si sposò.. se un gl’entra nemmen queste.. l’Adele aveva i’ 36.. comunque un l’ha mai avuti belli i piedi piccina..

SERENA. Ohi ohi, certo spingere così mi fa anche un po’ effetto..

BRUNA. Allora lascia stare.. la starà co’ calcagni di fori.. un si fisseranno mica su’ piedi di una morta.. te piuttosto icchè tu fai con questi capelli?

SERENA. Mamma scusa cosa dovevo fare? Venire qui subito o passare dal negozio di Lapo? No ditemelo voi..

Campanello

SERENA. Ma che ricominciano subito le visite?

BRUNA. Mi pare strano.. ah no saranno Danilo e la Cinzia.. vedrai..

CINZIA. Scusami Bruna siamo arrivati tardi.. ma siamo passati dalla mi’ sorella Marta a lasciagli Arturino.. così stanotte e rimango a fare la veglia insieme a voi.. Futura è stata buona?

DANILO. (Entrando) Scusa zia, ma devo cacare immediatamente.. (corre verso il bagno)

BRUNA. Che parole.. (poi va in cucina)

DANILO. Vuoi che dica popò? Tanto l’odore l’è uguale.. (A Lapo) Oh te come tu se’ conciato? Mah..

CINZIA. Ciao Lapo..

LAPO. Ciao Cinzia..

CINZIA. Quando siete arrivati?

LAPO. Da poco..

CINZIA. Danilo c’ha la diarrea.. gl’ho già spremuto sei limoni..

LAPO. Eh.. t’ha fatto bene..(Entrano Futura e Samantha gridando) Bambine zitte.. ma non potete andare un po’ a giocare sul terrazzo..

FUTURA E SAMANTHA. Nooooo!!

LAPO. E allora per punizione a vedere I puffi!!

SAMANTHA E FUTURA. Siiiiiii

LAPO. Ma a volume basso però!!

                 Rumore di sciacquone

SERENA. (Prega in sottofondo)

ANNIBALE. (A Danilo) Danilo, quando tu me la fai la barba? (Resta in scena)

DANILO.  Dopo.. (alla bara) O questa chi è? Serena!

SERENA. Ciao Danilo..

DANILO. Oh icchè tu fai a sedere costì in terra?

SERENA. E prego pe’ la tu mamma..

DANILO. Con que’ capelli a bischero?

SERENA. Ecco, anche nei momenti più drammatici della vita, voi sempre attaccati all’apparenza.. nessuno che m’avesse chiesto: come stai? Tutti a dire.. o come tu ti sei conciata? Spiritualità zero eh! Tipico di questa famiglia..

DANILO. Oh da’ retta, ma cosa ti incazzi? e un tu s’è mica morta te! (va in cucina)

SERENA. (Andandosene) Comunque ben tornato, eh!
                                Cucina

LIBERO. Gino, ma quanti ne hai bevuti di questi aperitivi?

GINO. Dodici!!

LIBERO. Dodici, ma che sei impazzito? Vien via, mangia qualcosa, giù...

GINO. Mangiatela voi questa roba.. mi fa schifo anche a guardalla.

CINZIA. Io avrei portato delle zucchine lesse

GINO. Ti ringrazio cara Cinzina ma io le zucchine non le mangio.. perché vedi le zucchine son pe’ malati.. e noi in questa casa si sta un pochinino meglio.. vedi.. siamo morti.. comunque questi troiai mangiateli pure.. io ho già deciso. Ho stabilito di fammi una pomarola e mi faccio la pomarola.

         Alzandosi molla un peto – RUMORE DI PETO - Imbarazzo generale

BRUNA. O Gino! O che versi tu fai?

GINO. Oh, icchè tu pretendi da i' culo: una romanza? (guarda un grembiule appeso alla cucina) L’ha fatto da mangiare fino all’attro giorno l’Adelina.. (poi cambiando) e con dimorto zenzero la fo, la pomarola!                      (Salotto, da Annibale)

DANILO. (Entrando dalla cucina con Cinzia) Allora nonno, come va? Guarda, c’è anche la Cinzia!

CINZIA. Buonasera Annibale.

ANNIBALE. Oh quella lì chill’è?

DANILO. Oh come chill’è nonno? L’è la Cinzia, la mi moglie.. o possibile che devo presentattela tutte le vorte..

ANNIBALE. Che dorme co’ i mi’ nipote lei signorina?

CINZIA. Io.. vo’ a a dare una mano in cucina.. buonasera Annibale..

ANNIBALE. In do’ la va ora quella lì? Oh, un la lascià sola a giro pe’ la casa hai capito?!? A nasicare! De’ forestieri e un ci può fidare..

DANILO. Macchè forestieri nonno, l’è la Cinzia, la mi moglie!

ANNIBALE. Sì, e io son Gesù Bambino da vecchio!! Oh, l’è belle tre volte che a me mi pigliano i’ sordi da i’ portafoglio in questa casa ha’ capito.. via dammi un bacino giù..

DANILO. Tieni..

ANNIBALE. Per bene dammelo..

DANILO. O nonno un tu’ se’ mica una donna eh..

ANNIBALE. Ma che mi porteresti a casa tua con te? Ho belle preparato anche le valigie io..

DANILO. Magari.. o un tu lo sai che sto in casa co’ suoceri..

ANNIBALE. Che è una casa grande?

DANILO. Eh! Se allargo le braccia in salotto con questa mano annaffio e fiori in terrazza e con quest’altra mano e tiro la catena di’ cesso.. ( prende una sigaretta)

ANNIBALE. Un fumare in casa! Sennò poi stanotte a me e mi frizza i’ pormoni!!

DANILO. Ascolta.. che me le daresti 50 mila lire.?

ANNIBALE. E te ne do’ dieci.. ma tu mi fa’ la barba però..

DANILO. (Prende il portafoglio sotto la carrozzina) Facciamo una cosa, te ne piglio 50.. così t’avanzi 5 barbe..

ANNIBALE. Oh, come tu facevi a sapere che i’ portafoglio e lo tengo qui dentro io?!

(Annusando) Soffritto.. questo l’è soffritto.. o come.? Con una morta in casa e si mettano a fare i’ soffritto? E sai son tutti di la è, tu vedessi qualcheduno che viene a portatti qualche cosa da mangiare.. Qui’ boia di la, a pane e acqua mi terrebbe, se potesse.. quell’aggeggio...(Via)

                             Suonano

BRUNA. (Apre la porta) Oh Foschina che siete già tornati? Ma non dovevi...

FOSCA. E’ lui, è Faustino che mi da il tormento!! Voleva a tutti i costi rivedere l’Adele..

FAUSTINO. Buonasera.. buonasera Gino, son venuto a vedere l’Adele, è sempre stata così buona con me l’Adele.. le ho portato i gigli bianchi..

GINO. Si, tanto ce n’è pochi di gigli in questa casa..

FAUSTINO. Gli metto io i gigli eh! Ho portato anche il vaso! Me l'hanno dato in omaggio co' i punti di.....co' punti dicchè mamma?

FOSCA. Cò punti di Mulino Bianco.

FAUSTINO. Ah già..Canale cinqueeee...

FOSCA. Faustino!!!

BRUNA. Un ti preoccupare Fosca....Hai visto Faustino com'è bellina l'Adele? Sembra la dorma....non ti fa mica effetto vero Faustino?

FAUSTINO. Noooo....lei non è mica come quelli nella “Notte dei morti viventi” eh!

L'ho visto proprio ieri sera su Canale cinqueeee....quelli sì che fanno effetto!

BRUNA. O Fosca, o che film tu gli fai vedere?

FAUSTINO. Io lo guardo sempre Canale cinque...anche Italia 1...Rete 4...ma Canale 5 è veramente vario.....Canale cinque......

FOSCA. O Faustino o che si ricomincia con Canale 5?

BRUNA. O che vuoi che sia, lascialo fare, vien via! L'era tanto affezionata l'Adele a questo figliolo! Quasi quanto a Danilo....

FAUSTINO. Io e Danilo siamo nati nel medesimo anno. Però lui s'è sposato...e io quando mi sposo mamma?

BRUNA. Ma senti stasera Faustino!

FOSCA. Stasera? Sì, tu la sapessi tutta.. (A Faustino) Vai in bagno vai....va mettere l'acqua nì vaso sennò ti durano poco questi gigli!

FAUSTINO. L'acqua! Ci vuole l’acqua...”Altissima, purissima, Levissima”...Io lo vedo sempre Reinhold Messner su Canale cinqueeee...

FOSCA. Vai in bagno t'ho detto, ma poi chiudi bene il rubinetto, mi raccomando!!

FAUSTINO. Eh! sennò succede come quella volta a casa dello zio Carletto eh?

FOSCA. Appunto.. Ohh! vai piano non correre così forte!!!

BRUNA. Lascialo perdere, è come un bambino..

FOSCA. Bambino?! Si, bambino! Da un po’ di tempo ‘un fa che toccarsi! Ma come un grande eh? Fai conto, la sera siamo davanti alla televisione io, lui e i’ ssu’ babbo, tranquilli…Appena vede una cantante, una valletta, una presentatrice: lui non fa distinzioni! Basta veda un pezzetto di coscia, spalla: via, si sbottona e parte! Ma anche se ci s’ha gente eh! Pare in catalessi!…E l’ha imparata la tecnica vai!…Ora ho imparato anch’io! Tengo lì sul divano uno di questi teli grandi da mare, gli ho fatto un buco ni’ mezzo per infilarglielo in capo tipo poncho…appena comincia, gli butto addosso quello e noi si fa finta di nulla! O icchè si deve fare?

BRUNA. Eh, poere creature, le ci hanno i’ sentimento anche loro!…

FAUSTINO. (rientrando) Li metto io i gigli, mamma?

FOSCA. Basta ‘un tu faccia cascare le corone come stamattina!…

FAUSTINO. No mamma, Paganini non ripete, mamma!!!

Prego un pochino, mamma?

FOSCA. Ecco, bravo, prega e sta zitto!

BRUNA. Però, bravo! Sa anche pregare?

FOSCA. Tze, e dice due o tre parole dell’Ave Maria, ni’ mezzo ci infila icchè sente dire a’ i’ Costanzo Show e alla fine qualche volta dice Amen e qualche volta ‘The End’…Oh senti, Dio lo perdonerà!

BRUNA. Poverino, è già tanto che tenti! Son sicura che alla fine il Signore premierà anche loro…Anzi: soprattutto loro.

FOSCA. Speriamo, perché per ora di premi in casa se n’è visti pochi!…

BRUNA. No no, son sicura…(confidenziale) Piuttosto Foschina, visto siamo sole, avrei bisogno di chiederti una cosa…

FOSCA. (subito curiosa) Dimmi

BRUNA. Fosca, premetto, fo’ conto di parlare a una sorella, è una cosa delicatissima…

FOSCA. (l’anticipa) Allora è vero che la Serena e Lapo si separano?

BRUNA. (esterrefatta) Noooo! Quando?

FOSCA. (spiazzata) Uh!…(minimizza) No ma…io l’ho sentito dire…

FAUSTINO. Però sono scemi a non andare anche loro a “C'eravamo tanto amati”. Oh, diventano famosi! Lo danno tutti i giorni su Canale cinqueee...

FOSCA. Faustino te prega e stai zitto!

BRUNA. Una separazione! Dammi anche questa di disgrazie! Com’è cattiva la gente! Figurati…io invece son sicura che il prossimo anno mi fanno il bis; che alla Samantha gli regalano un fratellino …

FOSCA. Bello sarebbe!

FAUSTINO. Anche Danilo ha fatto un bambino! E io quando lo fo’ un bambino, mamma?

FOSCA. Faustino, te l’ho già detto: a te te lo devo ordinare!

FAUSTINO. Ordinare?! Ma come ordinare…mamma; ma se prima ‘un trombo non si può ordinare!

FOSCA. (esasperata) Faustino! Ora piglia il tuo giochino elettrico, mettiti a spippolare e zitto.

FAUSTINO. Elettronico, mamma

FOSCA. Si, come gliè gliè! Tanto ‘un ci capisco nulla. Spippola e zitto! …Non da fastidio, vero Bruna.. Non è mancanza di rispetto. E poi lo so, lei avrebbe capito. Bella, la mi’ amica del cuore. S’era fatto il viaggio di nozze insieme…a Rainenthaufer…sulle Dolomiti…Ci sei mai stata? Si trovò brutto tempo. S’era sempre chiuse in camera, te lo ricordi Adele? Io con il mio Waldemaro e te co’ i’ ttu’ Gino. S’era tanto innamorate. Eh si. Poi quando si rimaneva sole ci si raccontava le cose intime, i particolari. D’altra parte era la prima volta per tutte e due. Eh, noi s’è sempre fatto tutto insieme, vero Adelina? La Cresima, la prima Comunione, le prime mestruazioni…siamo rimaste anche incinta assieme…Poi, va beh, Faustino e Danilo non sono nati insieme perché Faustino m’è nato quasi di dieci mesi!

FAUSTINO. (orgoglioso) Dieci! Dieci! ‘Un ce n’è mica tanti che nascon di dieci mesi, siamo in pochissimi! In tutto i’ territorio comunale due, io e Decimo Migliorini: Dieci diviso due, cinque: (canta) Canale Cinqueeeee!!!

BRUNA. Pianino Faustino!…L’Adele non vuole tu urli!

FAUSTINO. (colpito) Ma perché, la sente?

BRUNA. (con un gesto complice a Fosca) Eh sai…finchè non la metton sotto terra, la sente tutte le voci…e i pensieri.

FAUSTINO (con un filo di voce) Allora prego…

FOSCA. Ecco, bravo: prega! (a Bruna) Che mi dicevi, Bruna?

BRUNA. Si, ti dicevo…bisognerebbe tu mi dessi una mano con Gino…

FOSCA. Mah, se posso…

BRUNA. Certo non sembra neanche bello dirlo ora qui…ma io ti parlo come a una sorella…Insomma Fosca…bisognerebbe tu mi dessi una mano a far conoscere a Gino una donnina seria, perbene…

FOSCA. (sorpresa) Con l’Adele ancora esposta?!

BRUNA. A tempo debito, dico! Quando sarà il momento. Fosca, la me l’ha chiesto lei in punto di morte…e l’ha ragione: o come fanno Gino e Annibale da soli in questa casa? Senza una donna ni’ mezzo a far da arbitro, ma lo sai cosa succede qua? Altro che guerre puniche!…E allora pensavo – dimmi se ho pensato bene – o la tu’ cognata? La Wilca? L’è sempre sola, no? Son tre anni ormai che l’è sola, no?…

FOSCA. (improvvisamente interessata) Ah!…La Wilca tu dici, eh? Eh lei sta’ sicura non l’ammazzerebbero! La n’ha belle sotterrati tre di mariti!

BRUNA. Appunto!…Vabbè via Fosca, se ne riparla(sospira. Poi cambia) Senti Foschina, prima che ricominci a venì gente, si riprova a infilargli le scarpe all’Adelina?…

FOSCA. O vien via Brunina!…o che vuoi che si mettano a guardare i piedi di una morta! Sennò veramente non c’è più religione!

                     Entra Danilo

FAUSTINO. Danilo, il mio amico Danilo. Ma che campagna acquisti l'ha fatto quest'anno la Fiorentina, eh? La punta Borgonovo, il centro mediano Dunga....Ma come sta il tuo bambino Arturino? Arturino Arturino Arturino!! Anche io voglio fare un bambino! Un bambino un bambino!!

DANILO. Ohhh! Ma mica con me eh!! Oh!

Salotto

CINZIA. (Passando dal salotto, a Danilo) Ma dove sei stato poi oggi pomeriggio?

DANILO. Perché?

CINZIA. Ha telefonato a casa i’ Borghini che ti cercava

DANILO. E allora?

CINZIA. Un siamo neanche andati a comprare i plantarini per Arturino oggi pomeriggio, perché tu avevi detto che tu andavi da lui per quel lavoro..

DANILO. Si lo so, l’avevo detto e allora?

CINZIA. (Starnutisce) E allora lo chiedo io a te.

DANILO. Con una giornata di merda così e m’è passato di mente va bene?

CINZIA. Va bene, e dove sei stato allora?

DANILO. Da un’altra parte, o mi ci voleva il tuo permesso e quello del Borghini per andarci?

CINZIA.Ma.. (Poi va in cucina)

DANILO. Non mi stressare! (Via)

Camera ardente

FOSCA. Del Sottili l’hai saputo?

BRUNA. Si.

FOSCA. Pensa, anche lui dice che è tornato apposta per dar l’ultimo saluto all’Adele..

BRUNA. Eh già..

FOSCA. Gino ci deve essere rimasto proprio male.. infatti secondo me, sta come sta anche per quello.. certo.. un amore che regge ancora dopo 40 anni a migliaia e migliaia di km di distanza è proprio amore.. ma come avrà fatto a saperlo così da lontano che era morta? Per me gliel’ha detto il cuore.. Se penso alla vita che ha fatto la povera Adele.. e a come è morta.. Certe volte penso che avrebbe fatto meglio a sposare il Sottili.. (Cambiando) Oh Adelina scusa..! ma cosa sto dicendo.. povero Gino ci mancava anche il Sottili.. come se ce n’avesse pochi di rimorsi quello lì.. (annusa, cambiando) ma cos’è quest’odore Bruna..

BRUNA. (Che si era completamente estraniata, riprendendosi) Eh?

Cucina.

BRUNA. Si può sapere cosa state facendo?

FAUSTINO. C’è qualcosa che bruciacchia (indicando il ferro da stiro sulla camicia)

BRUNO. Gino! O che si lascia il ferro rovente sulla.. (vedendo la camicia) t’ha bruciato la manica!

GINO. E vorrà dire che me la metterò a maniche corte da qui innanzi.

BRUNA. Ma senti te che discorsi..  Cinzia posso sapere cosa fai?

CINZIA. M’ha chiesto di fargli le patate a sbuffo..

GINO. Me le faceva sempre l’Adele..

BRUNA. Ora tu fai le patate a sbuffo?! Ci vuole du’ ore minimo..

CINZIA. E me l’ha chiesto lui..

GINO. Pomodori, patate e funghi porcini secchi la ci metteva..

BRUNA. Tra un po’ ricomincia a venir gente e qui si sembra usciti tutti di trattoria...Ma che figure si fa?

GINO. (Bevendo) Senti come va giù.. e sembra in discesa. E tredici....

                          Campanello.

BRUNA. Ecco ricominciano le visite.. Cinzia, lascia sta’ le patate, e vai a aprì le finestre (fa per andarsene, inciampa contro Faustino) Faustino anche te, ora tu m’avresti belle rotto con questo vasino! Libero? ti dispiacerebbe darti una scossa e andare ad aprire?? Forza!!

Ingresso, Libero apre la porta

PRIMA. Condoglianze

SECONDA. Veramente..

TERZA. Come va Libero?

LIBERO. E come va? E siamo nati per soffrire...e infatti lo sente? E si soffrigge...(Via)

PRIMA. Certo Libero, gl'è sempre stato buffo, vero?

SECONDA. Sì, ma dimmi te se gl'era i' momento proprio ora..

TERZA. Sicuro! Comunque c'è puzzo di soffritto per davvero!!

PRIMA. Danilo, un ti si dice nulla...

SECONDA. Tanto, qualunque cosa ti si dica…

TERZA. Un servirebbe a nulla, sicchè..

DANILO. (Tra sè) Sicchè state zitte..

LAPO. Signora Naldoni.. signorine..

PRIMA. Accidenti, come è abbronzato..

SECONDA. E il vestito??

TERZA. Sembra un vu cumprà!

PRIMA. Sono andati persino in Africa a raccattare i cocci del loro matrimonio..

SECONDA. Ma quando gl’è rotto, gl’e rotto..

TERZA. Infatti ora si separano, lo sanno tutti, sicchè..

PRIMA. E voi bambine come state?

SAMANTHA E FUTURA. Così così (si girano indossando delle maschere).

TUTTE. (urlano insieme)

PRIMA. (stizzita) Quelle du’ stronzine m’hanno fatto paura.. Zitte, c’è il vecchio..Annibale..

SECONDA. Poerino..

TERZA. Come vu state?

Annibale. O chi le sono queste tre befane?
                               Camera ardente, continuo brusio di sottofondo.

PRIMA. (Entrando nella camera ardente) Per me è completamente rincoglionito il vecchio.. Ecco la Bruna. Guarda che rossetto la s'è messa anche oggi!

SECONDA. Eh, lei se la un fa la particolare...

TERZA. Gente allegra, Dio l'aiuta!

PRIMA. Ohh.. Brunina.. bellina!

SECONDA. Noi un ci s’aveva neanche i’ coraggio di venire..

TERZA. Sicchè, siamo venute in tre, almeno ci si fa coraggio..

PRIMA. Guarda come l’è tornata bella..

SECONDA. La un fa punto effetto..

TERZA. L’è sempre stata bellina, guarda, pare una diva di Hollywood..

PRIMA. Da ragazze la si chiamava la Lollo di Pontassieve..

SECONDA. Ma anche te ti vedo bene, tu c’ha una bella pelle..

TERZA. Un tu s’è mai stata belloccia così..

BRUNA. E si vede che a me il dolore mi fa bene..

PRIMA. Senti Bruna, noi tu lo sai...

SECONDA. Qualsiasi cosa, mi raccomando.

TERZA. Non fare complimenti eh..

BRUNA. Sì sì lo so, grazie.

PRIMA. Anche per il sor Annibale..

SECONDA. Oppure per Gino.

TERZA. Già.. o Gino?

BRUNA. Gino è in cucina.. non la vuol vedere.. da quando l’hanno vestita un l’ha più voluta vedere..Scusate..

PRIMA. Vai vai...

SECONDA. Noi si sta un po' qui a pregare..

TERZA. Gl'è quello che si può fare..

BRUNA. Grazie (Va all'ingresso).

·  Ave Maria Mater Misericordiae…”

PRIMA. (A Sonia, che nel frattempo è arrivata) O Sonia, che ci sei anche te?

SONIA. Sicuro, la signora Adele l'era così bona con me...

                       Dall'altra parte della camera ardente

FOSCA. Faustino, mi raccomando, ora mettiti bono e fai i' tu giochino elettrico senza dar noia a nessuno, hai inteso?

FAUSTINO. Elettronico, mamma...

FOSCA. E' uguale, basta che un ti senta fiatare. Un tu lo vedi ci sono quelle signore a pregare?

                       Dall'altra parte  

PRIMA. Ma che l'avete visto Faustino?

SECONDA. Che tenerezza, che pena...

TERZA. Ma lo sapete che gliè allergico a' i' bromuro?

SONIA. Davvero?

PRIMA. Allora tu l'hai saputo icchè fa davanti alla televisione?

SECONDA. Sta zitta, quelle le son tragedie vedi: altro che la morte!

TERZA. Che tristezza mi fa su quella seggiolina...

SONIA. Via su, continuiamo a pregare...

PRIMA. Sì, t'hai ragione.

·  Ave Maria Mater Misericordiae…”

PRIMA. Ma che l’avete vista quella corona di fiori tutta di calle e orchidee?

SECONDA. Quale?

PRIMA. La più bella, quella lì tutta di calle e orchidee…

SECONDA. Quale?

PRIMA. Quella lì tutta di calle e orchidee!

SECONDA. Ma quale?

PRIMA. E ce n’è una sola tutta calle e Orchidee! “Quale”! (la indica) Quella! (poi rivolta alla terza) La vedi te quella corona di fioritutta calle e orchidee?

TERZA. Quale?

PRIMA. (sospira spazientita. Poi…) Sonia! Te la vedi quella corona di fiori tutta calle e orchidee?

SONIA. (prestando attenzione) Nh?

PRIMA. Gliel’ha regalatai’ Sottili!

SECONDA. Chi?

PRIMA. Gliel’ha regalata i’ Sottil!

TERZA. Chi?

PRIMA. Si, va beh…Ciao! (fra sè come a convincersi) I’ Sottili…

SECONDA. (a dispetto) Chi?

PRIMA. Hai visto sulla fascia come c’è scritto?“Dove non so ma un di’…” puntini puntini. (Le guarda come per avere consenso) E’ i’ tema di Lara…E’ la canzone di Lara…

SONIA. Di chi?

PRIMA. Di Lara!

SECONDA. E chi l’è?

PRIMA. O come ‘chi l'è’? E’ l’amante di’ Dottor Zivago!

TERZA. Di chi?

PRIMA. I’ Dottor Zivago! E’ famosissimo!

SONIA. Io ‘un l’ho mai sentito! E indò lavora?

PRIMA. O come indò lavora?! All'USL, lavora! Ma siete ignoranti forti eh! Il Dottor Zivago è un film russo famosissimo! Julie Christie…Omar Sharif…

SECONDA. Umh: mi garban poco gli arabi!

PRIMA. I’ tema di Lara è quello famosissimo…suonato a balalaika…

TERZA. A ‘Bala…’ che? (scuotendo la testa) Bada di qui, bada di qui!

PRIMA. E’ la chitarrina russa... fatta a triangolo…

SECONDA. Sì, che dopo la sonata la sì rinfila nì tanga....

PRIMA. Ignorante, volgare e ciuca!! Ma come, non conoscete il tema di Lara? E' famosissimo.. si

SONIA. E come fa?

PRIMA. O come ‘come fa?’ Ma non mi posso mica mettere a cantare ora…qui…ma ti pare, c’è anche una morta! Però mi fa rabbia perché è famosissima! (organizzandosi) Venite qua…fate capannello…quella lì che fa (cantasommessa) “Dooove non..”

TUTTI. SHHHHHT!!!
PRIMA. (Si ricompone, poi ricomincia) “Dooove non soooo”... Dai è famosissimo...

                                     Ingresso

BRUNA. (Scorge fuori della porta Flavio, imbarazzata) Ah.. è venuto anche lei??

LAPO. Scusa Bruna, hai visto la Serena?

BRUNA. Sì, l'è di là in camera.

LAPO. Ah grazie, scusate.

BRUNA. Flavio, ma come ti è venuto in mente?

FLAVIO. (le da un biglietto del treno, poi all’orecchio) Tieni, la freccia dei due mari.. giovedì, alle 17:30.. vado di là a salutare..

SERENA. (Rientrando) Mamma, che ti senti poco bene?

BRUNA. No no nulla vo a pigliare un bicchiere d’acqua..

SERENA. Mah...(va nella camera ardente)

                             In cucina

BRUNA. Gino, ma che fai piangi?

GINO. Lo so e son ridicolo! Mentre son tutti di là a salutarla, io son qui come un vecchio imbecille e vigliacco. L’Adelina la diceva sempre: gli spaghetti nell’acqua vanno interi.. ma io duro.. ho sempre fatto di testa mia.. vedi, gli spezzo.. (getta rabbiosamente gli spaghetti contro il muro).

Camera ardente (brusio continuo e preghiere : Ora pronobis …)

SERENA. (A Flavio) La zia ha sempre sofferto di circolazione alle gambe.. la lo diceva sempre: appena mi rimetto, la voglio fare anche io un po’ di ginnastica nella palestra di Flavio.. aveva visto che alla mamma gli avevano fatto benissimo i corsi di stretching.. ora in settimana se c’è posto vorrei cominciare anche io.. c’è posto?

FLAVIO. Mi dispiace, ma la palestra la chiudo..

SERENA. Perché?

FLAVIO. Ne apro una bellissima a Riccione, con sauna, piscina, solarium.. è una scelta di vita.. condoglianze.. arrivederci.

(A Bruna) Ti desidero da impazzire..

BRUNA. Vai via..

FLAVIO. Bruna.. oggi mi sono toccato due volte pensando a te..

BRUNA. Vai via pazzo! Vai via!! (Flavio esce)

(Arriva Libero nell'ingresso – scambio di sguardi con Bruna – poi Libero va in camera e Bruna va in cucina).

Camera ardente

FAUSTINO. (Urlando) Mamma ho battuto i' record, ho vinto, ho fatto milleseicento punti mamma: ho vintoooo!

FOSCA. Stai bono Faustino..(raggiunge le altre donne).

PRIMA. Certo poera Adele, o come gl'è gonfiato i piedi?

SECONDA. E lo fa eh! Con tutto i’ Cortisone che l’ha preso!

TERZA. Un gli entrano più le scarpe...O che calcagni l'aveva?

PRIMA. O un ce l'avevano un paio di scarpe un po' più grandi?

SECONDA. E le son tre numeri sotto!

TERZA. E gli strabuzza fuori i calcagni!

SONIA. ( A Fosca) M'ha detto la Mercedes che Gino c'è rimasto proprio male male, vero?

FOSCA. E sai, all'inizio un vedovo gl'è difficile eh, che ci rimanga proprio bene bene...

PRIMA. Sarà anche un pò giù per questa storia del Sottili...

SECONDA. E sì, dice che domani viene anche lui.

FOSCA. Si sa... è tornato apposta dall’Argentina..

TERZA. All'epoca le tentò tutte per strappare a Gino la poera Adele, e poi gli toccò andar via senza di lei e senza una lira in tasca. E ora che lei l'è morta e lui gl'è vedovo, torna in compagnia di “un'attrice” e si piazza all'Hotel del Granduca!

SONIA. Attrice?

TERZA. Bellissima, 40 anni più giovane di lui, attrice, cantante..non si sa.. dice che in Argentina è famosa come la Carrà, di nome pare faccia Palomo..

SONIA. O come c’è finito il Sottili con un’attrice?

FOSCA. Gl'era tanto bello da giovane.. e pensare che se l’Adele avesse voluto.. ehhh!

PRIMA. Ti ricordi? Era tanto innamorato.. e poi bello..

SECONDA. Era proprio cotto dell’Adele..

TERZA. Innamorato fradicio…

FOSCA. Mah, che volete che vi dica.. se è tornato qui dopo 40 anni, qualcosa vorrà dire.. o no? Si vede che l'Adele ce l'ha sempre in fondo al cuore..

PRIMA. Certo, se la vedesse ora, con questi calcagni di fòri..

SECONDA. E indoe t'hai detto che sono?

TERZA. All'Hotel del Granduca, come fanno i signori!

PRIMA. Hotel del Granduca? Ma se sono alla Pensione Capinera...

SONIA. Ma chi?

PRIMA. Il Sottili, che è tornato perché dice che abbia perso ogni cosa e poi non sta neanche tanto bene, anzi sembra che sia lì lì per.....

FOSCA. Un me lo dire....

PRIMA. E sì, e con lui anche quella mezza...”attrice”!! Non mi fate parlare....

             Rientra Bruna nella camera ardente

SONIA. Bruna, io vo. Ripasso domani per la funzione.

BRUNA. Sì grazie di tutto.

PRIMA. Sì, anche si noi si va via.

SECONDA. Di già? Un s'è pregato punto...

TERZA. No no, si va, io bisogna che vada a far da cena.

BRUNA. Grazie a tutte. (Via tutte)

FOSCA. O Bruna, anche noi si leva i' disturbo. Vieni Faustino, piglia le tù cose e andiamo.

FAUSTINO. Ma torniamo a trovare l'Adele?

FOSCA. Certo, domani si torna. Che vuoi perdere la funzione per l'Adele?

FAUSTINO. Ah no, basta che non sia alle 2 che c'è Beautiful su Canale cinqueeee...

FOSCA. O stai zitto. Bruna, abbi pazienza...

BRUNA. Un ti preoccupare, ci si vede domani.

FOSCA. (Da un ultimo sguardo alla bara) Ehh...Poera la mì Adelina......(VIA)

                  Passaggio di tempo - sera

        Cucina

LAPO. Samantha, ma come giochi scusa? Così, uno e due.. ovvia..

BRUNA. Qualcuno vuole ancora questi biscotti?

SAMANTHA E FUTURA. No, no grazie.

SAMANTHA. Babbo, ma così ci fai venire sonno..

LAPO. Sono le dieci passate, sarebbe anche l’ora..

FUTURA. Io ho fame..

CINZIA. Ma scusa, c’erano i biscotti..

FUTURA. Ma io ho fame di gelato..

Salotto

GINO. Libero.. l’ha presa la pillola?

LIBERO. Pensa per te piuttosto..

GINO. Per me c’hanno belle pensato vai.. c’ha pensato cosino lassù.. i’ padre eterno. Povera Adelina mia oh.. sai oh.. l’ho portata dai meglio specialisti oh! .. e poi.. e l’è morta uguale. Eh. E si vede che speciali speciali e un dovevano essere anche loro!

LIBERO. Però si fanno pagare come se lo fossero.. Sai Gino, io ti dico una cosa, questa pillola, oggi, io non la prendo. (la butta)

GINO. Se avessi avuto i’ soldi di’ Sottili vedi.. e l’avre’ portata anche in America.. magari chi lo sa.. invece con quelle du’ pensionucce di merda, e m’è riuscito di spedilla si.. ma in paradiso sai! Ammesso che ci sia..

LIBERO. Son 2000 anni che ne parlano.. qualcosa ci sarà no..

GINO. Tu dici eh? O indove l’è quella bottiglia di Montenegro, e m’è tornato sete.

LIBERO. Vien via Gino, o un ti son bastati tutti quegli aperitivi?

GINO. E ci vol'altro per buttarmi giù.

LIBERO. No, vien via Gino, i' Montenegro no... (Via).

Camera ardente.

DANILO. (Fruga nella bara)

SERENA. Danilo vai, se ti vuoi riposare un pochino e ci si sta noi con la mamma..

DANILO. E un c’ho sonno.. semmai e vo’ a fumammi una sigaretta di là vai, e poi torno.

SERENA. Certo Danilo in tutto il giorno un s’è quasi mai staccato dalla su mamma. E un me l’aspettavo sai..

CINZIA. E’ proprio sconvolto si.

Cucina.

BRUNA. (a Lapo) Si sono addormentate.. che faccio le sveglio?

LAPO. No dai tanto tra un po’ le porto via.. sono stanchissimo oggi guarda, tra il viaggio e tutto..

BRUNA. Almeno te, te la sei goduta un po’ d’Africa?

LAPO. Ma sai ormai noi si fa tutto come se ce l’avesse ordinato i’ dottore.. da quando poi la Serena l’è andata a quel seminario della Bartozzini ogni giorno ce n’è una nova e l’ultima è sempre la più importante. Ora per esempio c’è che bisogna uscire dalla propria routine per ritrovare se stessi.. e se io a un dato punto fossi abbastanza soddisfatto del me stesso che sono? Nulla, e bisogna che esca dalla routine uguale.. infatti io in Africa ci sono andato anche perché sennò lei dice sempre che la boicotto.. ma dimmi te se questo era il momento di partire.. eh? E questi vestiti? Ma non c’è stato verso di convincerla di andare a casa per cambiarsi. Lei dice sempre che l’aspetto esteriore non conta. E allora se non conta perché tu fai di tutto per farti notare dico io.. comunque, se questo è l’unico modo per stare insieme a lei.. pazienza. A un dato punto...

Camera ardente.

SERENA. Cinzia, lo sai tenere un segreto?

CINZIA. Che te e Lapo vi separate?

SERENA. Ecco, queste son le cose che a me mi buttano letteralmente di fuori, ancora un s’è detto a nessuno e lo sanno già tutti. Comunque rimangono fregati.. Perché intanto non ci si separa finché la bambina non avrà l’età per accettare il trauma della separazione.. sicché, finché la Samantha non ha 15 anni non se ne parla, ma noi per sicurezza si aspetta i 18.

CINZIA. Ah, sicché tra 13 anni vu vi separate?

SERENA. Si, così quando la Samantha la c’ha 21 anni si può divorziare.. eh ci vogliono 3 anni. Ora vabbè che c’entra, se Samantha nel frattempo s’è sposata..la un si lascia mica sola, s’aspetta che nasca il bambino..

CINZIA. Ah..

SERENA. Si ma 3 anni, non di più, s’è detto con Lapo, finchè Francesco non va all’asilo.

CINZIA. Francesco?

SERENA. Io dico Francesco perché mi piacerebbe come nome.. poi lo chiameranno come gli pare, figurati se io interferisco.. poi ognuno riprende in mano la propria esistenza e ne fa quello che vuole. Te l’ho detto, rimangono fregati.

CINZIA. Eh sì, così sì....

SERENA. Cinzia, mi raccomando: non sa nulla neanche la mì mamma.

CINZIA. Ah, io per queste cose sono una tomba.

SERENA. (Piangendo) Poera zia Adelina...

Salotto.

LIBERO. Oggi ho visto il maresciallo De Rosa.

DANILO. Bella fica anche lui si..

LIBERO. Io e il maresciallo si parla come se si fosse fratelli; mi dice tante cose a me, anche sul conto dei tuoi amici. Danilo, guarda se tu la smetti di fare i’ bischero …e stai un po’ più vicino a’ i’ ttu’ babbo; specialmente ora che la tu’ mamma…capito?

DANILO. (sincero, a disagio) Si…e ho capito zio…Ma mettiti ne’ mi’ panni: non c’ho un lavoro sicuro…sto in casa de’ suoceri…non posso aprì bocca su Arturino, tanto gli insegnan tutto loro e meglio di me. Se fo’ una cosa, sbaglio…Se non la fo’, sbaglio…Allora icché la fo a fare? Tanto se anche la fo, la sbaglio! Allora ‘un la fo’....Sbaglio uguale? Ok, ma almeno ‘un duro fatica, sbaglio?…Tra l’altro i’ mmi’ suocero è anche juventino!…Uno è teso per forza, zio!

LIBERO. Si, ma te non sei solo teso…tu sei anche dimorto bischero, hai inteso? (lo colpisce con un nocchino sulla testa)

DANILO. (ribellandosi) Ohì zio! Che si ricomincia co’ nocchini ni’ cervello? Zio, so’ sposato ormai!

LIBERO. Proprio perché tu sei sposato, tu sei ancora più bischero se tu continui a frequentare quei mancamentati che tu frequenti!

DANILO. (sulla difensiva) ‘Mancamentati’? Ma chi, i mi’ amici?

LIBERO. Amici?! No: mancamentati…perché vi manca la materia grigia! Lo sai cosa m’ha detto stamattina il maresciallo De Rosa?…

DANILO. Bella fica anche lui!

LIBERO. Bella o brutta è uguale! A te, ‘Cretinetti’, stamattina non t’hanno chiamato in caserma, per rispetto alla tu’ mamma…

DANILO. (spaventato) In caserma?! Come, in caserma?!

LIBERO. Che avete seminato ni’ campo di Bacchino?

DANILO. (in difficoltà) Bacchino?

LIBERO. (incalzadolo) Si, Bacchino…Non fare i’ bischero con me eh? Che avete fatto, l’orto sociale per asociali?

DANILO. (c.s.) Ma mica io zio eh!…Son stati loro…ma per uso personale…

LIBERO. Si, per una divisione di marines! C’era una piantagione, dice, lungo il greto! La marijuana l’ aveva proliferato dappertutto! …Gliera sparito persino i’ frumento in quella parte di campo! I fagiani andavano a beccare e poi direttamente a battere i’ capo ne’ cipressi!…Ti darei tanti di quei cazzotti a te!…(cambia) Zitto, zitto c’è i’ ttu’ babbo…Fa’ finta di nulla…

GINO. Dai dai l'ho trovato i' Montenegro!! Un m'è rimasto che i' bere...O come fo a dormire? Gliè 40 anni che sono abituato ad averla accanto, anche malata, ma ero abituato ad avercela accanto....un' mi si chiude gli occhi; è come se m'avessero strappato le palpebre....M'abituerò...(Guardando il bicchiere) Aveva ragione lo Scopetani...e fa schifo di nulla i' Montenegro!! E gli fanno anche la reclame...queste fave!!! (Via tutti e tre).

Camera ardente

LAPO. Cinzia, si sono addormentate, io le porterei a casa.. che dici?

CINZIA. Si vai, così passo anche dalla Marta e prendo Arturino.

SERENA. Io ti raggiungo tra un po’..(Via di casa Lapo e Cinzia con le bambine).

BRUNA. Serena, parlavo con Lapo prima....di voi due...Gl'è inutile andare dalla Bartozzini.... Sono tutti discorsi... Serena, io spero solo che te con Lapo un tu faccia lo stesso errore mio.. Io con il tu’ babbo son partita in chiudere, i primi anni di fidanzamento in casa, le regole le ho fatte io.. quando s’usciva la sera per esempio.. massimo massimo dell’intimità.. e glielo prendevo in mano! Ecco. Partendo così in un rapporto.. dove vuoi andare?

SERENA. Mamma, ma che dici?!

BRUNA. Col tu’ babbo certe cose.. con la bocca.. e un l’ho ma’ fatte.. non potevo neanche concepirlo.. lui avrebbe voluto.. io con Libero, e un mi son mai sentita libera. Te per esempio quanti uomini hai avuto?

SERENA. Prima di Lapo?

BRUNA. Prima, dopo, durante..

SERENA. 4.. beh 3.. perché uno era platonico..

BRUNA. Tre soli?! Allora tu’ se’ bischera come me..

SERENA. (Ripensandoci) Come durante mamma?

BRUNA. Comunque siamo sempre a tempo.

SERENA. A tempo per cosa?!

BRUNA. Per vivere..

SERENA. Mamma, a me così mi destabilizzi eh..

BRUNA. E poi Serena un s’inganna nessuno.. anche te e Lapo vu potete andare in Ghana, in Alaska, in dove vi pare.. tanto poi si vede.. fratelli.. , compagni di scuola..

SERENA. No mamma! Ora m’offendo eh!

BRUNA. Anche io sai ho avuto una storia co’ i’ Sottili..

SERENA. Il Sottili?! Come il Sottili?

BRUNA. Era il Luglio del ’63.. mi ricordo anche la data: giovedì 3. S’era al mare, a Rosignano Solvay, io e l’Adele. Gino e Libero arrivavano il sabato e io e l’Adele si stava tutta la settimana da sole.. i’ Sottili doveva partire per l’Argentina, era venuto al mare di nascosto per salutare l’Adele.. camminava su e giù sotto la pensione, si strusciava lungo i muri come un gatto in calore.. e noi un si riusciva a chiudere occhio.. l’era parecchio combattuta: vo, un vo’ la diceva, icchè fo?? E io allora: Fermati, un t’azzardare a scendere sai! Ci parlo io. Scesi, lui farfugliava, lo presi pe’ la cintola de’ pantaloni, lascia sta’ la mi sorella sai! Poi icchè ci prese un lo so.. là, su’ i bagnasciuga.. i’ sensi.. e ci travolsero i sensi a tutt’e due. Ti ricordi Burt Lancaster nel film “Da qui all'eternità”? Come si chiamava quell’attrice?

SERENA. Deborah Kerr?

BRUNA. Preciso.. io e lui a rotoloni, uguale.

SERENA. Mamma, te però così sei un’altra, non ti riconosco più..(Via)

BRUNA. (alla morta) Adele te l’ho detto io non rinuncio, il mi’ dovere lo fo fino in fondo, ti sotterro.. ma poi parto, vo a Riccione, seguo la vita. (Via in cucina)

DANILO. (Fruga nella bara)

BRUNA. (Rientra, da dietro) Coraggio..

DANILO. (urla) Ahhhhhhh…

                FINE I ATTO

                     SECONDO ATTO

Ingresso

LAPO.  (Entra da fuori con dei vestiti ritirati in lavanderia).

SERENA. Lapo...che sei stato a parlare con Don Vincenzo per far mettere il Bel Danubio Blu al funerale?

LAPO. Si ci sono stato .. ma Serena.. e dice che l’è un walzer e che non sta bene in chiesa…

SERENA. Ma gliel’hai detto che all’Adele gli farebbe piacere ascoltarla?

LAPO. Si Serena, ma lui dice che, a un dato punto l’è un funerale, e che la unn’è una festa da ballo..

SERENA. Lapo, ma te gliel’hai detto che in Ghana i funerali durano 3 giorni, che suonano, cantano e ballano..?

LAPO. Si e lui m’ha detto che in Ghana hanno a fare quello che gli pare, qui siamo in Italia e il repertorio è questo.. e ha anche ironicamente puntualizzato che alternativamente si potrebbe optare per un bughi-bughi.. così la va più allegra in paradiso..

SERENA. Tanto lo sapevo, voi Cattolici vu’ siete tutti uguali! (Esce)

LAPO. O icchè c'entra ora i Cattolici! Ma io veramente.. Oh Serena.. si lei la va via..

BRUNA. (Entra dalla cucina) S’è chiuso nel cesso..

LAPO. Chi?

BRUNA. Gino..

LAPO. Ma volontariamente?

BRUNA. No, gli s’è rotta la chiave dentro.. (Vedendo i vestiti) Ah bravo mettili di là..

LAPO. Ho preso anche questo perché m’hanno detto era pronto..

BRUNA. Si va bene.. senti pensaci te a lui.. ora.. (Ripiegando i vestiti velocemente) ora ci penso io..

LAPO. (Tra sé) Menomale era di seta..

ANNIBALE. O icchè succede di là?

BRUNA. Babbino ora proprio unn’è i’ caso di uscire eh!

ANNIBALE. O che ha’ belle cominciato a dammi gli ordini anche te ora?

BRUNA. (Entra in camera di Danilo a posare i vestiti)

Cucina.

GINO. Madonna, ora la butto giù a pedate questa porta! Sortite dinnanzi!

LIBERO. Gino! Danilo è andato a prendere il Black and Decker. Io telefono al fabbro.. ma te per piacere stai calmo..

GINO. E’ 60 anni che un mi riesce, figuriamoci se imparo oggi..

LAPO. E invece però zio Gino bisogna tu stia calmo e tu collabori, sennò....

GINO. Levati di costì, sennò butto giù anche te: che hai inteso?

LAPO. Madonnina benedetta e santissima che brilli e rifulgi lassù, nel cielo tersissimo e blu, bisogna che tu ti sforzi Gino...su!!

GINO. Mi sforzo una sega! Siccome per mia sovente stupidità mi sono chiuso nel bagno, piglierò una decisione repentina, mi fo la barba e canto! (Cantando) E tutti mi dicon maremma maremma.. (battendo il piede in terra).

LIBERO. Il fabbro un si trova. Samantha si va di là in salotto si guarda la televisione, però bassa bassa..

LAPO. No, la bambina ha la sua ora precisa per la televisione, non cominciamo..

SAMANTHA. Noo babbo, io voglio restare qui a sentire le parolacce dello zio Gino..

LAPO. Ecco appunto, fila subito davanti alla televisione! Tanto i bambini.. persi pe’ persi.. forza!

SAMANTHA. No! Puzzone carognone!

LIBERO. Non si dicono queste parolacce, dai vai di là..

SAMANTHA. Il programma lo scelgo io..(Via)

GINO. (canta) “Laggiù in Maremma, io c'ho perduto una persona cara....”

LAPO. Gino? Ma questi tonfi, non saranno mica testate per caso?

GINO. I’ tempo e va battuto, no??

LAPO. Ma Danilo dov'è finito?

ANNIBALE. Icchè gl’è successo? che è vero che s’è chiuso ni’ gabinetto quell’aggeggio?

LAPO. Non s'è chiuso, è stato un incidente Annibale: a Gino erroneamente gli s'è rotto la chiave dentro...

GINO. Icchè c'è la tartaruga? O che avete messo i’ capo fuori da i’ guscio?? O che volete che ve lo faccia rientrà dentro con una pedata ni’ culo..

LAPO. Oh Gino, ma gentilmente.. Annibale, perché non tornate in camera vostra che forse è meglio?

ANNIBALE. Già! E c’è i’ mi’ vaso da notte lì dentro.. e se io ho bisogno di fare un gocciolino d’acqua in do’ la fo??!

GINO. Addosso vu ve lo fate!! E spero anche vu c’affoghi....E poi lo voglio vedere chi vi ripulisce, ora che un c'è più l'Adele a farvi da serva...

LAPO. Ma.. o Gino! Cerchiamo perlomeno di non trascendere..

ANNIBALE. Cattivo! Tu se’ cattivo, tu se’ sempre stato cattivo, e tu morirai cattivo!

LAPO. Annibale per favore, gli sta per arrivare gente..

SERENA. (Rientra da fuori) Io sono appena arrivata e non si sente che voi! Vi rendete conto della figura che si sta facendo, si o no?

LAPO. Serena e allora se vuoi essere d’aiuto, piglia e riporta i’ nonno in camera invece di salire subito in cattedra..

SERENA. Io il nonno lo riporto anche in camera, ma il tono della voce potrebbe essere anche un po’ più gentile..

LAPO. Serena, io non lo so se tu ti rendi esattamente conto di che cosa sta succedendo..

SERENA. Siccome sono scema, spiegamelo te..

LAPO. Ipso fatto.. sta succedendo che mentre di là sta ricominciando a venire gente, di qua abbiamo lo zio Gino che, accidentalmente chiuso nel cessetto, canta Maremma Amara, scandendo il tempo battendo il capo contro gli spigoli, mentre il nonnino è qui che fomenta invece di essere laddove, del tutto normalmente, t’ho chiesto di riportarlo, ossia in camera sua, è tanto semplice..

SERENA. No, non me l’hai chiesto normalmente Lapo, sennò da qui in avanti ti registro, così poi tu ti risenti,.

LAPO. Se la mettiamo su questo piano allora vorrà dire che da qui in avanti e mi registro anch'io e poi tu mi risenti.. va bene così?

SERENA. Lapo, i nervi sono già tirati, cerchiamo di non romperli..

LAPO. Serena..se si continua di questo passo noi, non ci s’arriva ai 24 anni della bambina.. io t’avverto…

SERENA. Lapo senti, ora porto di là il nonno, poi si sotterra la zia e poi se ne riparla, va bene?

LAPO. Va bene..

SERENA. No, non va bene..

LAPO. E allora non di’ va bene!

SERENA. Va bene! Non penserai mica che abbia paura di un confronto, anzi non vedo l’ora.. venite Annibale..

ANNIBALE. Dammi un bacino Serena..

SERENA. Annibale, vi sembra questo il momento di baciare? No ditemelo voi.. (sente bussare da dentro il ripostiglio apre)

DANILO. (Entra col trapano) Ma che siete scemi a chiudere la porta di fori? Ma un vu lo sapete che da dentro un si riapre questo ripostiglio? Cazzo di Budda!

SERENA. Io un ti rispondo neanche..

ANNIBALE. (A Danilo) Io t’ho dato 50 mila lire, avanzo cinque barbe!

SERENA. E poi non lo sai che Budda è dentro ognuno di noi? Quindi offendi te stesso..

              Rumore di trapano

BRUNA. Perché hai portato fuori il nonno?

SERENA. Ma che ce l’avete tutti con me oggi? Ditelo, così almeno uno lo sa..

ANNIBALE. Oh e tu mi scanni sai! Se un tu la pigli secca, vedrai questa curva un tu la fai!!

BRUNA. Ma che è ancora chiuso dentro?? Ma allora vu siete proprio degli incapaci.. ma volete fa’ più piano con codesto trabiccolo?! Sta per arrivare gente!

LIBERO. Li senti questi tonfi nel gabinetto? E’ Gino che batte il capo negli spigoli, e bene non gli fa.. sicchè levati dai coglioni in punta di piedi e zitta!!!!!!!!!

DANILO. Vedo tu ha’ ripreso la pillola eh.

BRUNA. (Tra sè) Tra un po’ un te li rompo più sta tranquillo.. e vo a Riccione!

LIBERO. Gino ci siamo eh....Capito?.... Gino?

DANILO. Hai capito babbo? Ci siamo.

LAPO. Gino.. perchè un tu' rispondi??

LIBERO. Fa svelto con questo trapano: sfonda!

LAPO. S’è quasi finito Gino.. eccoci Gino.. (si apre la porta).

DANILO. Oh babbo.. perché un tu’ rispondevi? Ti s’è chiamato tanto..

GINO. Si vede unn’avevo nulla da dire in quel momento.

DANILO. Babbo tirati su, t’ha anche la patta aperta..

GINO. Meglio, gli fa bono un po’ d’aria fresca a queste lande desolate..

Ridono tutti

LIBERO. E tu c’ha fatto piglià paura!

SAMANTHA. Babbo, nonno, zio, guardate mi sono messa il vestito da ballo della nonna Bruna.

FUTURA. Lei è la fatina rossa e io sono la damina nera.. siamo bellissime!

BRUNA. (furente) Dammi quel vestito!! Cattiva, dammi quel vestito (la rincorre) dammi quel vestito! (glielo strappa).

SAMANTHA. Babbo, la nonna è cattiva m’ha fatto male qui..

SERENA. Mamma! Le mani addosso a Samantha no eh!

(Serena porta via le bambine)

LIBERO. O Bruna, ma che sei diventata grulla?! Ma sei te la nipote, o sei la nonna?!

(Bruna va in camera portando via il vestito)

GINO. Quando i’ mondo è così, diventa una presa di culo fin’anco i’ respirare.

LIBERO. Via Gino, anche te, fammi i' favore. Tra un po' ritorna gente, preparati su.

GINO. E se bevessi un Vov?

LIBERO. Vien via un mi far ingrullire...

DANILO. Via, io vo a vedere se l'è arrivata la Cinzia giù...(VIA)

                Camera ardente

SERENA. Lapo, è inutile che tu continui a fare quella faccia, io te lo dico eh..

LAPO. La faccio, perché siccome te tu mi critichi sempre per come mi comporto voglio vedere che cosa hai da dire te oggi sul comportamento della Bruna.

SERENA. Che c’entra oggi, oggi è nervosa, non va criticata.

LAPO. Ecco vedi come sei, te c’hai sempre una giustificazione per tutti, meno che per me.. dimmi se ti sembra normale.

SERENA. Va bene Lapo, allora ripartiamo e andiamo fino in fondo.. no?

LAPO. A due ore dal funerale della zia tu vuoi andare fino in fondo?

SERENA. Lapo diciamocelo, tra noi, c’è stata una caduta del desiderio, ammettiamolo..

LAPO. No!! A te t’è caduto, a me non m’è cascato proprio niente, anzi! Solo che te dici sempre così, alla fine è diventato Vangelo anche per me e prima l’hai detto in privato e va bene, e poi in pubblico, a parenti e amici, e tutti a criticarmi, e tutti a compatirmi, poi la tua amica, la più stronza, l’analista, che c’ha fatto fare la terapia di gruppo lì dalla Bartozzini, con tutti quegli infelici intorno.. m’è presa la cistite per il disagio..

SERENA. Per forza, somatizzavi il rifiuto, perché la differenza tra me e te è questa che io appena vedo un problema non mi sottraggo, non mi proteggo, mi confronto, vo in fondo all’abisso, costi quel che costi.. te invece cosa fai?

LAPO. Si.. o somatizzo o rimuovo.. o un lo saprò, tu me l’avrà detto 50000 volte.. Serena.. a un dato punto.. du’ palle..!

SERENA. Du’ palle.. ecco.. tanto parlare con te è fiato sprecato. Perché se uno non ha la consapevolezza dei propri problemi non li può risolvere, questa è la verità!

LAPO. (a Serena) Ma cosa stai dicendo? Cosa stiamo dicendo?!

SERENA. La verità!

LAPO. Zitta, te devi stare zitta!

SERENA. Che hai detto scusa?

LAPO. Zitta, che devi stare zitta.. va bene?

SERENA. Oh Lapo ma sei impazzito?

LAPO. C’abbiamo dei sentimenti dentro, veri! Per cui non lo so, magari succede che io ti voglio bene e non lo so più dire! Perché te continui a buttarla in parole, frasi fatte, per cui a me mi si mescola tutto. O che siano offese o che siano complimenti, c’hanno tutte lo stesso suono. Il nostro non è un rapporto , è una cantilena.. E uno che sente una cantilena, cosa fa? Gli si chiudono gli occhi e dorme.. Serena ma di che si sta parlando noi mentre ci passa il tempo? La zia Adele è morta l’altro ieri e tra una cosa e l’altra non siamo riusciti a trovare il tempo di piangerla come si sarebbe meritata. Questa è la verità altro che l’Africa. (escono in camera)

BRUNA. (A Serena mentre esce) Serena, tra un po' arriva gente. Torna di qua tra un pochino. (Via in cucina)

                 Ingresso          

DANILO. (Entrando) Hai visto? Vengono tutti ora.. guardali bellini..

CINZIA. Danilo, vien via, un t'arrabbiare...

DANILO. Non t'arrabbiare? Guardali bellini guarda, come sembrano interessati.. ogni dieci persone ce ne sarà uno che gli frega qualcosa della mamma, questi bischeri!

CINZIA. E lo so, t'hai ragione.. (cambiando discorso) Certo, la tu mamma i lampadari di cristallo la gl’avrebbe messi dappertutto.. negli ultimi tempi quello di là in camera stava a guardarlo per delle ore. Lo sai cosa mi disse una volta? Quando sento i cani che mi mordono dentro, per non urlare io mi fisso su quel lampadario lì e dopo un po’ mi sembra che cominci a girare, sento una musica dolce e mi sembra d’essere a corte a Vienna. Ma che vo’ ridere Cinzia? Sogno di ballare i’ valzer con un principe..

DANILO. Certo la mamma l’è sempre stata una romantica..

CINZIA. Bello però no?

DANILO. Sono proprio una testa di cazzo eh Cinzia?

CINZIA. Un po’ si.. anche a Futura, gli s’è messo questo nome, ma se un gli si vole bene, che futuro può avere?

DANILO. Cinzia, ma te mi vo’ bene?

CINZIA. Tu vedrai, se son qui..

DANILO. Abbracciami (escono)

Entra Bruna, poi Libero

BRUNA. (entra) Mi metto queste di scarpe, son più comode, sennò al cimitero con i tacchi, sul ghiaino non ci cammino.

LIBERO. Non ne puoi più di me.. eh?

BRUNA. O Libero, che vuoi leticare?

LIBERO. Ma tu c’hai ragione, c’hai ragione. Ma te ti salvi sempre perché te c’hai.. c’hai l’istinto.

BRUNA. Libero l’hai presa la pillola oggi?

LIBERO. Eccome se l’ho presa.. Vedo tutto lucido, come se fosse giorno fatto. Dimmi la verità Bruna, c’è già qualcuno oppure ci pensi e basta?

BRUNA. Senti che discorsi.. con l’Adele morta di là c’ho giusto il tempo di pensare agl’omini..

LIBERO. No, che tu ci pensi l’ho capito da un pezzo.. sei rifiorita tutto a un tratto.. e merito mio non è di certo...in fondo se tu avessi un altro, io non sarei neanche tanto sorpreso.. magari anche più giovane.. e lo meriteresti.. perché te Bruna, non hai mai smesso di volere.. che cosa poi non l’ho mai capito. E mi rendo conto.. infatti io piglio il Prozac e te ti fai i vestiti rossi! Ammettiamo che è così, che hai un altro, cosa dovrei fare? Prenderti a cazzotti? Non lo so, tu hai una casa, i nipoti, una famiglia.. Nooo! Libera, libera Bruna, primo perché io ti stimo.. e poi anche perché se noi si resta insieme, icchè si fa? Noi ormai insieme siamo solo bravi a ballare.. per forza.. sotto c’è l’orchestra che ci da il tempo. (piange) Libera, libera Bruna. Libero libera tutti. (Via)
                       Campanello

BRUNA. (Va ad aprire) O Fosca, entra. Faustino vieni, oggi bisogna fare i bravi eh?

FAUSTINO. Ma io sono bravo. Oggi non ho portato neanche il mio giochino elettronico...

(Rientrano Danilo e la Cinzia; la stanza nel frattempo si popola di tutti gli altri, chiacchiericcio)

PRIMA. Povera Adele!! Condoglianze Danilo...

SECONDA. Coraggio Bruna…

TERZA. Cinzia, brava tu sei stata, l’Adele la ci teneva tanto ad avere un nipote…A tempo a tempo tu gliel’hai dato…ma tempo a tempo… Tu sarai contenta!

SONIA. O Danilo…oddio che scoramento! Non m’è rimasta neanche una lacrima per piangere…Ma la Serena e Lapo?

DANILO. Ora vengono...

SONIA. Ma che vuoi ridere? La Samantha stamani la m’ha chiesto: “O Sonia, ma i morti che la fanno la pipì?” “No” gli ho risposto…”Allora alla zia Adele gli vien la cistite!” L’è un fenomeno quella figliola! Tutta i’ ssu’ nonno Libero…Via vo’ di là…

FAUSTINO. Mamma, ma hai visto chi c'è giù? C'è gli amici di Danilo, il Canna e il Ticket. Il Canna me l'ha promesso che una volta mi porta a trombare...

FOSCA. Faustino se non stai zitto, questa boccaccia te la cucio.

FAUSTINO. Mamma, ma io c'ho la stessa età di Danilo: voglio un bambino anch'io..Ma se non trombo!!

FOSCA. Forza, ti porto da ì Nonno Annibale, tu gli fai compagnia. Scusate eh...(Via)

PRIMA. No no poerino si capisce---

SECONDA. Mah, io un voglio di' più nulla vero...

TERZA. Ma lo sai icchè la mi diceva quest’inverno l’Adele? Che gli sarebbe tanto piaciuto ricominciare a far ginnastica. Gli piaceva la Signorina di’ bidy body…no il bidy body, il body bidy…No…O come si dice, accidenta all’ inglese, il budy bilding…?

SONIA. ..Insomma quella troia della Mariella! Ecco, almeno in italiano si sa di chi si parla!…(cambia) Eh che tragedia è i’ destino, quando si compie fatalmente!

PRIMA. Via, ora preghiamo un pochino... Ma icchè c’ho sotto a’ piedi? (guarda) Accidenta a’ ciringomma e a chi gli ha inventati!

SECONDA. Certo l’Adele è stata proprio un esempio.

TERZA. E lo sai chi le somiglia tanto? La figliola, la Samanthina…le c’hanno i piedi uguali! Me ne so’ accorta oggi…Poverina

PRIMA. Anche Arturino…ma come gliè bellino?

SONIA. L'Adele la c’ha sofferto tanto per quella voglia sul viso…“Io cosa c’ho da parte di soldi – la diceva sempre – anche in America, se c’è da andare! Anche in America”…

PRIMA. Poera donna, l’ha sofferto tanto…

SECONDA. Almeno, ora la sta tranquilla…

TERZA. O i’ vecchio Annibale?

PRIMA. E’ di là in camera sua, ma lascia fare… stamani m’ha chiesto se poteva venire a vivere con me; e poi m’ha detto che se gli davo un bacio mi dava i’ biscottino! Son sette anni che so’ vedova…e da dieci non mangio i’ ‘biscotto’! Se ‘un ci fosse da piangere ci sarebbe anche da ridere!
SONIA. Ma che la mettono in terra o nel fornino?

SECONDA. No, lei l’ha sempre detto: “In terra, fra l’erba e le radici dei fiori: almeno servo a qualcosa”.

FAUSTINO. (Rientra con il nonno Annibale) A me una donna che mi piace moltissimo è la Serena! O anche tutte quelle che si vedono in televisione.. io le guardo sempre, le guardo.

ANNIBALE. Io invece, le donne più belle l’ho viste in altitalia, su i’ Carso quando ero a fare i’ militare ‘nteso. C’era queste friulane alte, bionde, di gamba svelta, con que’ polpacci sodi.. e poi le ridevano.. l’avean tanta fame poere figliole, ma le ridevan sempre, e come gli ballava le poppe! E sembrava i’ giorno di Pasqua, quande sciolgano le campane a festa capito! Poi tu le stendevi in terra e loro le dicevano “no mi non vojo mi!, ma ti, spingi de più” e intanto l’allargava le gambe..

FAUSTINO. (Inizia a toccarsi)

ANNIBALE. Inteso? Oh, icchè tu fai? O che ti tocchi i’ coso? Rimettilo dentro i’ cimbello sai! Rimettilo dentro!!

FAUSTINO. Annibale devo finire sennò dopo poi mi fa molto male la testolina..

ANNIBALE. Ma guarda icchè mi deve tocca’ di vedere alla mia età! Bruna!!!! Rimettilo dentro!!! Bruna!!!!!!! Che vieni! Corri!!!

FOSCA. (Rientrando) Ohhh scusate signor Annibale, ma qualcosa gli deve avere pur detto! Perché lui si ispira sempre a qualcosa!!

FAUSTINO. (Mentre Fosca lo porta via) Canna! Ciao Ticketturraidd!! Canna, quando mi porti a trombare?

FOSCA. Faustino smettila (Via).

TICKET. (scosso dai tic nervosi) He-he-he-Fa-Fa-Faustino?..He-he-he!

CANNA. (tappandosi una narice e tirando su col naso) Madonna! E c’è un pienone di nulla, oggi, qua…Troviamo alla svelta Danilo e poi leviamoci veloci di culo da questo mortorio… Ticket, chiedilo alla Bruna, guarda, l’è là!

TICKET. Eh? Nh-nh…alla Bru-Ok, alla Bru-Ok…Bru…Oooo Bru…Bru- Bru Bruna-Bru-Bru-Bruna!…Nh-nh…Prima-di-tu-tu-tutto cose lì…con-con…(simula dei colpi di batteria per aiutarsi) citiCon-citiCon…citiCon-citiCon-CoUN-CoUN-CoUNdoglianze …Che-c-che-c…che-c-che-c…che-c’è Danilo?

BRUNA. (spaventata) Eh?!…(fra se) O come parla questo qui? Non c’ho capito nulla! ‘Un so nulla! ‘Un voglio sape’ nulla! C’è Libero, lì, i’ mmi’ marito, chiedilo a Libero gl'è lì, chiedilo a Libero gl'è lì!…

(Nel frattempo Canna tossisce)

TICKET. Libero? Ah si, Li-Libero è Lì-Li-Libero-è-lì! Eh! E io son qui! Nh-nh-Oooo…Li-li-Libero…cioè pri-cioè pri-prima di tutto…cose lì…Co-citi Co-citi-Con-CoUN-CoUNdoglianze! Senti Libero, ch-c-ch-c… Ch-c-che c’è Danilo?

LIBERO. E’ i’ funerale della su’ mamma…Ch-c-ch-c-Ch-c-Che-ci-sarà? (Sentendo Canna che tossisce ancora) Senti questo...i polmoni ce li ha marci, ma la tosse l'è bona..Voi, piuttosto, cosa ci fate qui?

CANNA. (equivocando) Noi ci si fa?! Come, ci si fa?! Nooo! Una volta, forse, ci si faceva! Una volta! No, siamo venuti perché…Cioè…la mamma di Danilo è…voglio dire (fa un gesto come dire: è distesa’)…E’ ufficiale, no? Non ci sono ripensamenti…è ‘Dead’, no? No, ma infatti…ho visto…i manifesti…anzi, belli! Anche molto Dark…E allora, come diceva i’ Ticket, gli s’era portato le cose, lì…le con…le cose, non la roba, un cominciano subito...le con con…(poi ripensandoci) Noi ci si fa?! Una volta forse ci si faceva!…Una volta!…

LIBERO. (paziente) Io so’ stato ragazzo con tutti i vostri babbi…e bischerate se n’è fatte tante anche noi…Ma mica quante voi!

TICKET. E si sa che vu siete stati più bra-bra-più bra-bravi, e si sa!

LIBERO. E tu lo puoi dire forte. Noi, a 14 anni, si lavorava di già!

CANNA. E si vede c’era lavoro. O prova oggi a trovallo, se ti riesce. Scusa eh, Libero…c’è Danilo là, si ragiona meglio con lui…

LIBERO. (sarcastico) Almeno vu v’intendete…

DANILO. (arrivando) Lascia, lascia zio, ci penso io a loro…

LIBERO. Nh…e ci vorrebbe ma l’esercito sai, con questi qua!

CANNA. Madonna, Danilo, certo i’ tu’ zio è proprio pieno di spirito…Quasi quasi una di queste notti gli dò fuoco a quello lì…Che poi Danilo noi e siam venuti per farti le condoglianze...Eh Danilo…Danilo Danilo…la tu’ mamma l’andava a scuola assieme a ì mì babbo…e ora eccola là!…E l’ha smesso d’imparare vai! Eh Danilo Danilo, la vita l’è così, è bene tu lo sappia: quando tu nasci, non sai ancora com’è, e quando tu hai capito che l’è brutta l’è anche belle e finita! Eh?…Eh! Eh oh! Mah. E te come tu stai?

DANILO. Male.

CANNA. Per forza: t’è morta la mamma, ‘un tu vorrai mica star bene! Bah! E il lavoro invece, come va?

DANILO. Ma che mi pigli per ì culo?.

CANNA. Eh?…Ah, vabbè via, allora condoglianze…

DANILO. Grazie Canna. Anzi: va’ a cacare vai, Canna...Ma poi, che siete pazzi a veni’ qui! In caserma sanno tutto, sanno! Me l’ha detto i’ mmi’ zio!…

CANNA. (confermando) Tu vedrai!…a casa mia e di’ Boccia hanno già perquisito…e ora sono a casa di’ Ticket e di’ Rana ma…(con una mano una tasca)…i semi si son salvati…Si son portati a te. Tanto oggi qui non vengon di sicuro a cercarla, con la tu’ mamma in quelle condizioni!…

DANILO. (terrorizzato) Come?!…I semi a me? E c’ho già i’ bottino della rapina!! Ragazzi mi danno l’ergastolo!!

TICKET. Mettili in tasca fa-fa-fava!! Lo-ve-lo-ve…lo-ve-lo-ve-di come ci guardano…i-i-i-i-imbe-bbe-cille, costì!

DANILO. (disperato) No ragazzi!…Ma come i semi a me?…

CANNA. Per oggi tu gli tieni te poi stasera ci si vede tutti a’i’ campino dopo mezzanotte…Oh: qualcosa s’inventerà…

DANILO. No ragazzi! Ma che siete pazzi!!!…

TICKET. A proposito Danilo, io un te l'ho detto ma…citi-con-con…Citi-con-coUN…Doglianze…Cia-cia-cia-cia-cia-ciao…

DANILO. (ansimante) Ma che ‘ciao’, ragazzi…Ragazzi! Teste di cazzo! ma guarda in che casino m’hanno messo queste fave…

LIBERO. (cogliendolo di sorpresa) Mi dici icchè volevan quegli lì?

DANILO. (sobbalza) Eh?!…Oh…zio…Chi, loro? Nulla nulla. M’hanno fatto solo le condoglianze…

LIBERO. Sta’ attento ‘un ti faccian di peggio, uno di questi giorni!…

CINZIA. (Titubante) Gino, c’è i’ Sottili

GINO. (alzandosi, calmo) Datemi una cravatta!

CINZIA. Pe’ fanne cosa della cravatta Gino?

GINO. (Rabbioso, schiumante) C’è i Sottili, lui c’ha i miliardi, per cui se devo incontrare i’ Sottili, datemi una cravattaaaaaaaaaaa!!

LIBERO. Oh bravo Gino! Tieni, ti do la mia!!

GINO. Dov’è Marcello?!

SOTTILI. Gino..

GINO. Marcello.. Marcellino.. (commuovendosi)

SOTTILI. Gino.. mi dispiace tanto.. Gino..

GINO. Marcello!

SOTTILI. Gino..

GINO. (si abbracciano) Lo sai? La t’ha nominato anche a te prima di morire..pensa che memoria..

SOTTILI. L’ho saputo stamattina per caso.. guardavo i’ giornale.. e allora son corso!

GINO. T'hai fatto bene a venire. L’è di là la nostra Adelina..

SOTTILI. Poverina.

GINO. Lo sai, l’è du’ giorni che son chiuso in cucina.. non ho il coraggio d’andare a guardarla! Come fo? Ma ora tu ci sei te, mi fo’ più coraggio. M’accompagni? Andiamo.

PRIMA. Che tenerezza vederli insieme, che tenerezza.

GINO. Libero, che te ne ricordi? Libero.

LIBERO. Marcello..

SECONDA. E pensare che da ragazzi e un si potevano soffrire.. l’hai visti ora? Guardali ora, che dolcezza vederli insieme, mamma mia che dolcezza vederli insieme!

GINO. I’ mi ragazzo Danilo, la mi’ nora Cinzia, c’hanno una bambina: Futura, poi c’è anche un bambino piccino, Arturino.

SOTTILI. Bravi!

GINO. Questo l’è Lapo, i’ marito della mi’ nipotina.. Lapo! (Abbracciando Lapo) Abbi pazienza Lapo, e m’ha fatto tanto piacere che vu siete tornati anche voi!!

LAPO. E lo so Gino...

TERZA. Che tenerezza! (a Lapo) bravo, bravo anche te! Bravo!
GINO. Loro dall’Africa, te dall’Argentina.. e gl’hanno voluto bene in tutt’i’ mondo alla mi’ Adelina.. (continuando a presentare) la Fosca.. che te la ricordi??

SOTTILI. O Fosca..

GINO. Questo è i’ su’ figliolo, Faustino..

FAUSTINO. (Toccandosi) Devo finire perché sennò mi fa molto male la testolina. (Poi esce).

SECONDA. Certo i’ Sottili c’avrà anche i miliardi…

TERZA. Ma da’ vestiti un si direbbe davvero!

GINO. Questa è la Serena, la figliola della Bruna, te la ricordi?

SOTTILI. Piacere. (Fissa lo sguardo su Serena).

GINO. Bella la gioventù eh Marcellino.. quella che noi un ci s’ha più.. Marcello.. forza si va a vedere l’Adele forza..

SERENA. (sconvolta dopo aver visto gli occhi del Sottili, uno blu ed uno verde, proprio come i suoi)  Agosto.. settembre, ottobre novembre, dicembre, gennaio, febbraio, marzo.. aprile… nove! Oddio..

LAPO. Che c’è?

SERENA. Aprile! Ad aprile sono nove mesi capito?

LAPO. Capito cosa?

SERENA. Sono nove mesi capito?

LAPO. Serena, ma ti senti bene?

SOTTILI. (Vedendo la Bruna) Bruna… Brunaaaa!!!! (sviene)

SERENA. Lapo portami di la’ per favore mi sento male..

ANNIBALE. Vieni a vedere icchè gl’ha fatto qui’ sudicio di qua!

LAPO. Che vi sembra i’ momento Annibale!

FOSCA. Serena ma cos’hai, ti senti poco bene?

LAPO. Si infatti.. si deve stendere un attimo.. (fa per entrare in camera di Danilo dove c’è Faustino che al solito sta finendo di toccarsi)

FOSCA. (Aprendo la porta) Eh, ma qui dentro non mi sembra proprio il caso… ma gli manca pochino..

LAPO. Eh no, in effetti non è proprio il caso..

FOSCA. Spicciati Faustino forzaaa!!

SERENA. Lapo io non ci capisco più niente, mi sta crollando il mondo addosso! Ma li hai visti gli occhi del Sottili? Sono uguali ai miei! E lo sai che vuol dire questo? Lo sai? Eh?

ANNIBALE. (A Faustino che è uscito da camera di Danilo) Eccolo lì lo schifoso!

FOSCA. (portandolo via) Zitto Annibale, poi vi spiego tutto!

ANNIBALE. C’è poco da spiegare, l’è un segaiolo e basta!

GINO. Marcellino! Ripigliati su! Oh, e un si ripiglia mica! Forza!! O che ti sembra i’ momento di svenire proprio ora!!

PRIMA. Guardali sembran du’ vedovi!

SECONDA. Uniti nel dolore..

TERZA. Il dolore, rende tutti più buoni..

GINO. Marcellino??

SOTTILI. (Si riprende un attimo, poi vede ancora la Bruna) Bruna? Bruna? Brunaaaa (risviene)

SONIA. “Adele” forse vorrà dire.. Bruna l’è la sorella..

GINO. Portatelo fòri via! (Via in cucina con Libero, Seconda e Terza).

DANILO. Zia.. e sono arrivati quelli…parlaci te, voglian uno di casa. Fra l’altro c’è anche uno mi sta su’ coglioni..

CINZIA. Bruna! Ci pensi te a quelli della…

BRUNA. Si..
POMPE 1. Li firma lei questi fogli?

BRUNA. Io? Perché? Non so mica cosa ci si deve fare..

ANNIBALE. (a Fosca) Che mi piglieresti a casa con te? C’ho du’ pensioni, e l’accompagnamento..

BRUNA. Fosca, hai visto Lapo e la Serena?

FOSCA. Li cerco subito.

ANNIBALE. C’ho du’ valigie sole, mi metto in un angolino bono bono, e un do’ noia a nessuno!

FOSCA. (a Faustino che nel frattempo ha visto una donna) Mettiti fermo lì eh! Fermo sai!

POMPE 2. Basta uno scarabocchio Bruna: o te o uno della famiglia.. è uguale.

BRUNA. Non posso.. non vedo.. non c’ho gli occhiali!

LIBERO. Occhiali? Ma se non hai mai avuto bisogno di occhiali.

POMPE 1. Allora, chi mi mette questa firma.?

LIBERO. C’ha una penna? Firmo io.

POMPE 2. Che dici Bruna, si può cominciare a saldare?

BRUNA. Fate quello che dovete fare.

POMPE 1. Allora bisogna che tu faccia uscire un po’ di gente perché questo è il momento più difficile per voi familiari..

GINO. (Che era appena rientrato) Nooooooooooooooooooooooooooo, avete capito ?? Nooooooooooooooooooooooo! (Cercano di calmarlo).

FOSCA. Bruna!! Vien via! Fallo ragionare un pochino te, su!

GINO. Nooooooooooooooooooooooooooooooooo, mandateli via!! Noooooooooooooooooooooo non ne voglio sapere! Mandatelo via!!! Nooooooooooooooooooo!

BRUNA. Ma dove sono Lapo e la Serena?

POMPE 2. Forse è meglio se tu lo convinci a uscire di là, una volta uno c’ha strappato di mano la fiamma ossidrica, porto ancora i segni addosso!

POMPE 1. Questo è anche peggio.

POMPE 2. Bisogna che qualcuno lo porti fuori di là!

LIBERO. Ci pensi te Bruna?

BRUNA. Noo.. nooooo…

SONIA. Coraggio Brunina.

PRIMA. Ormai ci siamo.. ormai ci siamo..

ANNIBALE. Brunina! Portami via Brunina! Brunina! Un tu mi s’è rimasta che te! Attro che te Brunina (cade la valigia)

FOSCA. O Annibale! Ma così vu seminate tutta la roba sul pavimento!!

BRUNA. Noooooo..

FOSCA. Ma siete diventato matto!!

ANNIBALE. Brunina!!

SECONDA. Bruna, ma icchè si deve fare, i’ Sottili un rinviene!

BRUNA. Portatelo a casa sua!! Ma che volete tutti da me, eh?

TERZA. Io c’ho dell’aceto forte da annusare, lo porto sempre con me!

BRUNA. Ecco brava, provate con quello.

LIBERO. E’ tuo questo?

BRUNA. No.

LIBERO. L’ho trovato in terra vicino alla porta, è un biglietto del treno. Guarda, lo lascio lì sopra, così chi l’ha perso lo ritrova, no?

BRUNA. (lo strappa).

LIBERO. Ma perché lo strappi scusa se non è tuo?

BRUNA. Tanto era scaduto. Forza Libero, diamoci da fare.

GINO. Che nessuno s’azzardi a chiudila inteso?? Nessunooooooo!

LAPO. Forza su..Gino..

GINO. Forza una sega!

POMPE 2. E si comincia bene..

POMPE 1. Te l'ho detto. Questo è ancora peggio di quello della fiamma ossidrica!

LAPO. Tu ha ragione Gino, ma d’altra parte cosa si deve fare, cosa??

GINO. L’Adele non va chiusa!

LIBERO. O Gino, non potrà mica rimanere aperta per sempre!

LAPO. Bisogna che tu te ne faccia una ragione Gino, capito?

GINO. E’ 60 anni che me ne fo una ragione ma tanto l’Adele è morta uguale sicchè?

CINZIA. Gino ma che discorsi fai?

GINO. E fo quelli che mi riesce fare! E lasciatemeli dire! E lasciatemi anche fare!

LAPO. Cosa vuoi fare Gino?

GINO. E voglio cercare uno spigolo, così ci batto la tempia contro e vedo se mi levo dai coglioni per sempre!

LAPO. Ginino stai bonino per piacere, forza!!

BRUNA. Ora basta Gino! Basta! Che credi che l’Adele sarebbe contenta se la ti vedesse così?

DANILO. Bisogna che esca sennò mi sento male. (Tra sè vedendo alla porta il maresciallo) Il maresciallo De Rosa? (Scappa)

GINO. Viaaaaaaaaaaaaa ! Viaaaaaaaaaaaaa! Tornate domani!

DANILO. Ma la un si potrebbe chiudere subito questa bara così un ci si pensa più..

POMPE 1. Ah io un l’accendo la fiamma pe’ fammi ribruciare un’altra volta!

FOSCA. Ohhh maresciallo, che piacere di vedervi quiii!!! Che piacere!!! Ha visto com'è ridotto Gino, eh???

GINO. Tutt’i giorno nel nostro letto, zitta, a guardare i’ soffitto, ogni tanto qualche sospiro, ma ogni tanto. Facevo più rumore io stando bene, che lei con tutto il male che l’aveva addosso!

BRUNA. (Assecondandolo) Per questo bisogna prendere esempio da lei..

GINO. Non ha mai dato noia a nessuno quando era viva, figuriamoci ora che è morta! Lei era capace di stare lì, zitta, ferma, bona bona, a i’ buio, anche per tre giorni....(Urlando) Ma dopo però? E dopo icchè la fa??

DANILO. (Urlando anche lui) Macchè dopo!! Ora!!!! Ora la va chiusa capito?!? E anche alla svelta!! Te, vien qua, vieni a chiudere questa bara!

POMPE 1. Gino, noi alla fine si fa il nostro lavoro, cerca di capire..

FAUSTINO. Sono bravi eh!! Zincano molto molto molto bene! Non è mai venuto fuori nessuno da lì!

GINO. Nooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!

DANILO. Babbo!!!

GINO. Nooooooooo io voglio andà via con lei, cosa ci sto a fare a i’ mondo senza di lei???

DANILO. Babbo, sta’ zitto babbo! Babbo! E io babbo? Icchè fo senza di te? Eh? Come fo senza di te? E Futura, Arturino, cosa fanno senza i’ nonno?? Babbo!!

PRIMA. Ha ragione Danilo, Gino! Pensa a quelle poere creature!

DANILO. E noi come si fa senza di te babbo, come si fa?

ANNIBALE. (al maresciallo) Ora che resto solo con Gino, vigilate capito, ogni tanto mandate una volante sotto casa a controllare! Un m’abbandonate..

                       Nel frattempo Serena e Libero si scambiano degli sguardi.

PRIMA. Mamma mia che strazio.

BRUNA. Ora basta Gino, basta, questo è il momento del dolore, e quando arriva bisogna comportarsi come si deve.

GINO. (Convincendosi) Un buco, almeno lasciategli un buco pe’ l’aria! (sviene)

                     Confusione generale

DANILO. Mamma, la roba te la lascio a te. Te n’ho sempre date poche di gioie.. spero che almeno queste ti piacciano. (la bacia)

Si trova di fronte con il maresciallo, che poi se ne va salutando.

Nel frattempo Bruna e Libero si abbracciano.

SONIA. Lapo, i’ Sottili unne sta bene ancora, ci penso io a riportallo a casa.

                       Escono tutti, ad eccezione dei parenti.

CINZIA. Vieni Futura.

Si schierano tutti per vedere la chiusura della bara.

Viene saldata la bara, poi suoni di cacciavite elettrico.

Danubio blu

POMPE 2. Arrivederci..

POMPE 1. Poi si torna per.. buonasera..

LIBERO. (A Bruna, piano) Poi una di queste sere torniamo a ballare..

BRUNA. (Annuisce).

FAUSTINO. (guardando nel lampadario, esterrefatto vede Adele) Cenerentola!! Ah!
SERENA. (vede anche lei Adele nel lampadario) A Vienna?

LAPO. Eh?

SERENA. Ecco dove si rimanifesta, a Vienna!

SAMANTHA. Che? Dove si manifesta?

LAPO. A Vienna, Samantha..

FAUSTINO. Sì, a Vienna. Danilo la vedo....e vedo la tù mamma...(poi sorpreso) Eh?..Gino, e mi dispiace dirtelo, ma...l'Adele di là, la sta ballando i' walzer con un Principe!!!

                       La musica sale

                SIPARIO