ROMEA E GIULIETTO……e i sassi di Verona.
Romea
Giulietto
Montecchi
Madonna Montecchi
Capuleti
Madonna Capuleti
Tibaldo nipote di Madonna Capuleti
Benvolio nipote di Montecchi
Servo senza nervo servo casa Montecchi
Servo con nervo servo casa Capuleti
Balia
Frate Foschia
Casa Montecchi
( Montecchi cammina su e giù per la stanza del suo palazzo. Arredata con 4 sedie stile medievale, un tavolo e un grande arazzo sulla parete principale)
(Servo senza nervo ha un importante tic nervoso ma dal movimento molto lento)
Servo senza nervo Padrone, vostro nipote Benvolio è arrivato.
Montecchi Fallo entrare.
Servo senza nervo Come desiderate Signore
(esce ed entra Benvolio)
Benvolio Buongiorno zio, mi avete fatto chiamare e con premura
giungo a voi. Spero non ci siano nubi all’orizzonte, in tal caso
sapete che sarò al vostro fianco fedele fino alla morte!
La mia spada è ansiosa di servirvi e proteggervi!
Montecchi Caro nipote ti ringrazio per la premura ma, mettiti comodo,
niente nubi.
Benvolio Ditemi dunque come posso servirvi, se di spada non avete
bisogno?
Montecchi Caro nipote, lascia riposare la spada che mi serve la tua mente.
Benvolio Nobile zio con la spada so il fatto mio ma, con la mente ahimè
spero di non deludervi. Comunque, a vostro servizio, ditemi!
Montecchi Suvvia Benvolio, mi auguro di non aver pagato invano i migliori
maestri per te e Giulietto.
Comunque, ti ho convocato perché voglio solo conoscere
meglio mio figlio.
Tu sei suo cugino,compagno di addestramento, di giochi, avete
condiviso la balia….
Benvolio Ci siamo anche picchiati, rotolati giù per i fossati…
Montecchi Va bene, pur sempre di addestramento si tratta!
Quello che voglio conoscere ora sono le pene del suo cuore.
Benvolio Fatemi riflettere….a mio parere Giulietto non è afflitto da pene.
Montecchi Intendi dire che Giulietto non ti ha mai confidato il desiderio di
prender moglie?
Non si strugge per qualche dama di Verona?
Non si chiede chi sarà la madre dei suoi figli?
Benvolio Certo che no! Giulietto è così sereno e beato che mi sale la rabbia.
Non si accorge con che occhi lo guardano le belle
fanciulle di Verona. Ah, magari brillassero così per me!
Montecchi Ma non è interessato nemmeno per la bella Rosina?
Benvolio Caro zio me ne sarei accorto! La bella Rosina aspetta solo un
suo cenno….ma sembra che il cuore di Giulietto non venga
imbrigliato nella rete.
Il mio cuore invece, nella rete c’è già, ma lei non se ne accorge.
( Benvolio si stende sulla sedia con fare sognante)
Benvolio Sarebbe stata la madre perfetta per i miei figli, io si che ci penso.
La mia bellissima moglie, che si affaccia al balcone del mio
palazzo per ammirare il tramonto sui tetti di Verona.
Che avrebbe arricchito il mio letto nuziale e, col fruscio del suo
leggero passo avrebbe creato musica nei saloni.
Montecchi Su, Benvolio non ti ho fatto chiamare per farmi partecipe dei
tuoi sogni.
Mi serve sapere cosa passa per la mente di Giulietto.
Ti fa delle confidenze a riguardo?
Ha l’età per prender moglie. Come può essere che non trapeli
ciò che custodisce nel suo cuore nemmeno agli occhi del suo
migliore amico?
Forse mi nascondi qualcosa?
Benvolio Zio, sapete che ho tanta stima nei vostri confronti.
Mai penserei di tradire la vostra fiducia…mi tagliassero la
lingua!
( entra Madonna Montecchi)
Benvolio ( fa un inchino) Signora zia
Madonna Montecchi Caro nipote a cosa dobbiamo la tua visita?
Montecchi Ho convocato Benvolio per poter capire la fonte di tanta
spensieratezza di nostro figlio Giulietto.
Un giovane, anzi un uomo che non ha tormenti mi inquieta.
Alla sua età voi eravate già nei miei pensieri.
I miei occhi si posavano sui contorni del vostro bel volto di
giorno e soprattutto di notte. Quelle visioni mi avvolgevano
come un’edera al tronco di un albero.
Madonna Montecchi Avete ragione, è tempo che una fanciulla arricchisca la sua
mano come si addice ad un buon cavaliere.
Purtroppo non ha ancora incrociato lo sguardo della sua futura
sposa, o forse non vuole far trapelare chi è la prescelta.
Benvolio Nobili zii, non so come darvi sollievo. Io e Giulietto siamo cresciuti
insieme come due alberi fianco a fianco, con le fronde che,
sfiorandosi, si danno sostegno l’un l’altro affrontando venti
e tempeste. Io gli sono molto affezionato e prometto per il suo
bene che se dovesse avere dei segreti ne avrò conoscenza e
non potrà sottrarsi alle mie insistenze.
Montecchi Nipote, aspetterò le tue nuove.
Benvolio (congedandosi con un inchino) Contate su di me.
Madonna Montecchi Aspetta Benvolio, vengo con te. Un po’ di aria fresca mi farà bene.
Montecchi Nipote, se Giulietto nasconde a noi i suoi battiti di cuore, tu
dovrai scoprirlo.
Benvolio Signora zia prego ( le prende la mano ed escono)
( Montecchi pensieroso rimane nel salone, entra Giulietto)
Giulietto Buongiorno padre, ( si abbandona sulla sedia) ho le braccia
e le gambe così malconce che non riuscirei nemmeno a
raccogliere un ramoscello d’ulivo abbandonato da una colomba.
Montecchi Come puoi essere così stanco, hai combattuto figlio mio?
Giulietto Combattere! Combattere! Certo! Guardate le mie ruvide mani,
sembra abbiano scavato la fossa ad un Guelfo nella nuda creta
di San Bonifacio.
Montecchi Figliolo, ma sei ferito? Racconta a tuo padre tale impresa.
I Guelfi hanno cagione a temere noi Ghibellini perché forti sono
le nostre braccia!
Ora Giulietto se hai ancora fiato per rendermi partecipe racconta!
No, aspetta! Il buon vino di Soave scioglierà la tua
lingua e mi onorerai di tutti i dettagli!
( Montecchi versa a Giulietto un bicchiere di vino)
Giulietto Padre, siete sicuro che avrete la pazienza e il tempo per
ascoltare la mia impresa?
Montecchi Ho compiti che possono aspettare…ora i miei orecchi sono
dedicati a te e così attenti, da sembrare quelli di una lepre
quando deve decidere di abbandonare la sua tana.
Giulietto Sento già il vino che scorre con il sangue nelle mie vene.
Questa mattina, incerto se recarmi a palazzo Scaligero o in
Piazza delle Erbe, imboccai il vicolo corto e mentre
canticchiavo, le mie gambe, come seguissero un disegno, mi
portarono verso l’Adige.
Montecchi Fu li che incontrasti i Guelfi? Figliolo, sono zone dove anche i
cavalieri più esperti temono imboscate!
Giulietto Aspettate padre, più di un incontro feci.
Prima di arrivare sull’Adige, attraversai il boschetto dei Tacca, il
sole splendente filtrava fra quel groviglio di rami.
Montecchi Fu li che vedesti le ombre dei Guelfi?
Giulietto Altro incontro feci. Dicevo, il sole filtrava fra rami e fronde e,
questa luce così vivida creava un arco di stelle. Mentre ero li a
bearmi di tale incanto, quasi accecato da quei bagliori…
Montecchi Il Guelfo!
Giulietto Udii qualcosa, un colpo d’aria sul viso e con forza e insieme
grazia, un falco virò davanti a me e proseguì verso il fiume.
Iniziai a correre, giù, giù, verso le scoscese rive seguendo il suo
volo….lui con il becco in giù, con le ali ferme e aperte, con gli
artigli pronti, si fiondò su quelle acque cristalline e prese il
pesce. Fu li, su quelle rive che vidi…
Montecchi Il Guelfo! E’ per questo che le tue braccia sono spossate?
Ma la tua spada ci ha fatto onore!
I Monticoli hanno braccia forti fra i giovani!
Giulietto Aspettate padre, vi devo raccontare bene le cose come sono
andate, così capirete quanto valgono le mie braccia, che prima
d’ora non immaginavo neppure io.
Dicevo…Con le pupille ancora accecate dai bagliori dei raggi del
sole fra i rami del bosco e il fiato corto per aver corso giù verso
le ripide rive dell’Adige, questo falco catturò il mio sguardo verso
quelle acque e fu lì, mentre il sole riflettendo i suoi potenti raggi
creava una lamina d’argento luccicante, che abbassai lo sguardo.
Montecchi Il morto?! C’era un cadavere nel fiume?!
Verrò io con te a Palazzo della Ragione.
Cangrande pretende trasparenza ovunque ci sia sangue sulle sue
terre, siano di Guelfi o di Ghibellini!
Giulietto Altro incontro feci. Suvvia padre abbiate pazienza…lasciate che
vi racconti.
Come dicevo or prima, abbassai gli occhi e un sasso affiorava dalle
acque quel tanto da farmi capire che si celava una forma familiare.
Mi chinai e lo raccolsi.
Così lucido perché ancora bagnato e così liscio, vi identificai la
curiosa forma di papera.
Montecchi Di papera? Ma che vai dicendo figliolo!?
Giulietto Non proprio di papera quella sgraziata e dondolante, ma sul
genere di germano reale, poi…rapito dall’entusiasmo, guardai giù,
il mio sguardo andava oltre la trasparenza delle acque e vi identificai
fra quei sassi svariate forme di animali, di fiori, ed ancora …oggetti!
Per fortuna con me porto sempre un sacco, come voi caro padre mi
avete insegnato, non sia mai che per della selvaggina possa servire,
ed iniziai a riempirlo.
Montecchi Ma le tue gambe e braccia stanche a cosa sono dovute se da come
pare non hai duellato?
Giulietto Così rapito da tanta bellezza non mi accorsi che riempivo, riempivo,
e riempivo ancora. Come riempire un tino di grappoli d’uva!
Mi accorsi tardi che dovevo risalire quelle ripide rive che poco prima
avevo scese correndo. Issando quella soma, fu molto più faticoso
di quanto pensassi e, la strada del ritorno che con passo tanto
leggero avevo percorso, diventò così lunga da sfinirmi.
( Montecchi più vede il figlio entusiasta più è deluso e rabbuiato)
Montecchi Ora capisco figlio mio tanta stanchezza.
( Giulietto esce e ritorna trascinando un sacco pieno di pietre)
Giulietto Padre, guardate, ho ragione nel dire che hanno forme impensabili!?
Guardate! La papera, l’uccellino, e questo! Guardate questo!
Sembra un pezzo di pane!
Montecchi Vedo vedo figliolo, vedo anche ciò che tu non vedi…
Giulietto Padre col vostro permesso, vado a sistemare queste opere
vicino al mio letto. La spada dovrò spostare ma, ci ragionerò in
seguito. Le metterò così bene allineate che, quando le prime luci
dell’alba mi sveglieranno io le possa vedere come prima cosa e il
buon umore mi riempirà l’animo.
( Giulietto esce entusiasta trascinando il suo prezioso sacco)
Servo senza nervo Padrone, padrone, i nemici, i nemici….è giunto a voi un servo dei
Capuleti e chiede udienza.
Montecchi Servo senza nervo! Non puoi recarti a me in stato di emergenza
parlando come una talpa che si sveglia dal letargo!
Ho in casa mia nemici e tu tardi più di una tartaruga?
Se ci fosse un incendio brucerebbe non solo il mio palazzo ma
tutta Verona prima che tu ne prenda coscienza!
Sbrigati chiama le guardie! Dove sono tutti quanti?
Servo senza nervo Padrone sono mortificato chiedo perdono.
Voi mi conoscete, sapete che sono senza nervo ma non per questo
vengo meno ai miei doveri. Mi tagliassero un braccio piuttosto!
Ci sono nemici in casa vostra ma, Servo con nervo della famiglia
dei Capuleti non porta spada e giura che deve recare un messaggio
personalmente a voi.
Montecchi Fallo entrare e bada che non porti altro ferro con se.
Servo senza nervo Signore hanno già controllato le guardie.
(Servo senza nervo fa entrare Servo con nervo che come dice il nome un grave tic nervoso
lo disturba “ scuote braccio, testa o gamba in modo veloce giusto l’opposto dell’altro servo)
Servo con nervo Nobile signore ( accenna un inchino)
Montecchi Impensabile che tu sia qui per futile motivo ma, bada bene che
se vieni per spiare o per tesser trame i tuoi occhi faranno ben fatica
a vedere la strada che hai percorso per giunger fin qui.
Servo con nervo Signore mi manda a voi il mio padrone Capuleti…
Montecchi Ah! Già il nome mi crea un prudere di mani e se non stai fermo
soddisferò questa mia esigenza!
I tuoi nobili padroni si dimenticano forse di insegnare alla servitù
come comportarsi a palazzo?
Servo con nervo Nobile Montecchi, sono Servo con nervo e il mio nervo sta fermo
solo se legato ma non potrei più adempiere ai miei doveri.
Montecchi Il tuo nervo non sta a comando ma vedo che la lingua la manovri
bene e, se non vuoi vedere anche i miei di nervi, consegna
ciò per cui sei venuto.
( Servo con nervo porge a Montecchi un rotolo di carta, Montecchi srotola e legge)
Montecchi Mi crea sospetto questo incontro. Un Capuleti che chiede
permesso…mai prima d’ora accadde.
( Montecchi continua a leggere Servo con nervo sta impalato a guardarlo, tranne il tic nervoso)
Montecchi Altre cose devi dire?
Servo con nervo Altro da aggiungere non ho ma il mio padrone mi ordina di star
qui fermo ad aspettare risposta.
Montecchi Ah! Ah! Ah! Dice a te di star fermo! Forse avrebbe dovuto servirsi
di un altro servo!
Comunque sia…( scrive su un rotolo una missiva e lo da al servo)
ti congedo subito, il tuo nervo mi da i nervi e, troppi nervi
innervosiscono.
( Servo con nervo fa un inchino)
Servo con nervo Nobile Montecchi
Montecchi Servo senza nervo!
( entra Servo senza nervo)
Servo senza nervo Dite mio signore.
Montecchi Scorta il Servo con nervo e dopo ritorna subito da me o meglio,
scorta il Servo, vai da Giulietto e dopo vieni da me e, affinché la
notte non arrivi prima di te, muovi le gambe!
Servo senza nervo Che servizio devo portare a Giulietto nobile signore?
Montecchi Ti ho forse detto che devi portare servizio? Tu vai da Giulietto e
nulla aggiungo.
E’ la mia testa che ragiona non quella dei servi! A voi spetta solo
ubbidire! Questa pazienza imposta e l’esplosione dentro di me, mi
fa tremare per tutto il corpo.
( I due servi con i rispettivi tic uno veloce e l’altro lento creano una situazione grottesca e
Montecchi è infastidito sia dai servi che dai pensieri per Giulietto)
Servo senza nervo Perdonate signore, non è mia intenzione farvi adirare, vi
soddisferòcon tutta la velocità che possiedo.
( Montecchi fa un gesto con la mano per incitarli ad uscire poi cammina per la sala pensieroso,
dopo un po entra Madonna Montecchi)
Madonna Montecchi Ho visto un estraneo a palazzo.
Montecchi Era un servo dei Capuleti, propongono un incontro per una
proposta.
Madonna Montecchi Capuleti!? Ma voi vi fidate? Avete accettato?
Ecco perché vi vedo così cupo. Siete più teso voi che le corde
del salterio.
Caro marito, confidatevi, sono vostra moglie. Tirate fuori il
tormento che avete dentro. Sarò degna delle vostre confidenze.
Credete, sono in pena per voi, mai ho visto così il vostro volto.
Montecchi Sto seppellendo un presentimento, ma a nulla serve la terra,
riaffiora sempre con più insistenza.
Madonna Montecchi Siamo forse in pericolo? I Guelfi stanno tramando conflitti?
Se di questo si tratta, vi dico ciò che penso.
Vorrei che queste tensioni si sciogliessero come neve al sole
perché i veronesi sono stanchi. Ogni anima ha il diritto di bearsi
in pace e serenità. Sono disposta a fare ciò che serve, chiudiamo
le porte all’odio e lasciamo spazio alle buone intenzioni.
( entra Servo senza nervo)
Servo senza nervo Padrone, ho fatto quello che voi avete ordinato, ossia, sono
andato da Giulietto e senza nulla aver fatto torno a voi.
Montecchi Hai visto Giulietto dunque. Dov’era e cosa era intento a fare?
Servo senza nervo Padrone, non ho tanti argomenti, era in camera e stava fra i sassi
e pietre.
Montecchi Che faceva?
Servo senza nervo Signore, io non so. Era steso sul pavimento, tirava fuori da un
sacco delle pietre, le avvicinava alla luce della finestra e poi le
posava con cura per la camera.
Mi avete ordinato di non far notte e spero che ciò che ho visto
possa bastare. Altro non ho da aggiungere.
Montecchi Basta e avanza. Lasciaci soli.
( Servo senza nervo si congeda con un inchino)
Servo senza nervo Mia signora, mio signore.
Madonna Montecchi Gradirei capire, voi adombrato, il servo che sorveglia Giulietto,
i Capuleti….santa pace! Se potete illuminatemi, vi prego fatemi
partecipe affinché io possa aiutarvi nel trovar pace.
Montecchi I Capuleti propongono di sospendere i nostri contrasti.
Assicurano vantaggi sia per loro che per noi.
Si valuterà a dovere nel momento giusto ma, il mio tormento è
un presentimento e non c’è spada che possa recar rimedio.
Madonna Montecchi Marito, datemi da capire meglio. Riguarda forse Giulietto?
Vi state ancora tormentando perché non conoscete la sua sposa?
Se fosse così date il tempo necessario al mio bel giovane
gentiluomo cortese.
Montecchi Ecco, lo avete detto! Troppo cortese, troppo!
Avete notato? Non c’è prepotenza in lui, non c’è la grinta che
contraddistingue l’uomo!
Madonna Montecchi Ciò che state dicendo mi inquieta. Oh mio Dio no….( si siede)
Tremo al pensiero, come potete pensare che nostro figlio sia
uomo a metà?!
Montecchi Moglie mia parlate piano. Non sia mai che ci siano orecchi fra
queste mura.
Sto osservando da tempo il giovane, mi danno sospetto le sue
attività. Non vede alcuna fanciulla come madre dei suoi figli e
si dedica a raccogliere pietre al fiume. Gira per i boschi estasiato
dalle bellezze della natura, mi parla del sole e delle stelle.
Troppo, troppo cortese credete!
Madonna Montecchi Oh, Giulietto! Mio caro Giulietto!
Sei il mio orgoglio, rappresenti la gentilezza, il rispetto, l’onestà!
Giovane figlio mio dove ho sbagliato nell’educarti?
Ma voi cosa pensate? Se parlassimo con lui? Forse c’è rimedio!
Montecchi Non servono parole, qui urge passare ai fatti.
Sapete bene come la pensa Cangrande, la tolleranza dei secoli
scorsi non c’è più.
Se gli va bene gli spetta l’esilio altrimenti la morte.
Madonna Montecchi Madre Santissima! Non pronunciate più questa parola.
Che angoscia, le mie mani, guardate, tremano come foglie
al vento.
Non sia mai che il mio povero Giulietto debba pagare con la
vita il fatto di non riuscire ad amare una donna!
Montecchi Parlate sottovoce vi ho detto.
Madonna Montecchi Ma se voi vi sbagliaste? Magari questi turbamenti non hanno
fondamento.
Montecchi Ho confrontato vari fatti e parlato con Benvolio.
Purtroppo la vergogna si abbatterà su Giulietto e sui suoi parenti.
A nulla serviranno le nostre ricchezze e temo per la vita di
Giulietto e la vostra.
Madonna Montecchi Non ho paura, facciano ciò che vogliono di me!
Ma, sarebbe una pena insopportabile veder soffrire Giulietto.
Il solo pensiero mi fa gelare il sangue nelle vene.
Marito, vi prego, troviamo il modo per salvargli la vita.
Montecchi Ho saputo che Rosina ha occhi per Giulietto ma, potrebbe
stancarsi se il suo sguardo non verrà corrisposto.
E’ necessario adoperarci affinchè Giulietto prenda moglie al
più presto.
Madonna Montecchi Ma non l’ama! Verso un triste destino andranno questi sposi.
Montecchi Non serve, l’amerà col tempo.
Questo gli salverà la vita ed è ciò che importa.
Madonna Montecchi Avete ragione, notte dopo notte, la bella Rosina saprà come
entrare nelle grazie di Giulietto. E se faranno un figlio, nulla più
si potrà dire sul suo conto.
( entra Servo senza nervo)
Servo senza nervo I signori Capuleti sono giunti a palazzo con il loro seguito.
Montecchi Falli entrare da soli.
Servo senza nervo Come voi ordinate.
( entrano Madonna Capuleti e Capuleti, fanno un mezzo inchino le due donne)
Capuleti Nobili Montecchi.
Montecchi Nobili Capuleti….confesso che la vostra visita suscita in me
curiosità e stupore.
L’invito portatomi dal vostro servo non lasciava spazi a presagi.
Dunque parlate e sviscerate la natura della vostra visita.
( Monrtecchi fa sedere gli ospiti di fronte a loro)
Capuleti Ciò che mi spinge a voi è l’aver meditato per giorni ed aver
raggiunto la consapevolezza che i nostri antichi rancori,
oggigiorno ci danneggiano reciprocamente.
La famiglia Tacca beneficiando di questa ruggine, sta allargando
le sue proprietà in modo preoccupante.
Montecchi Dunque, voi sostenete che è conveniente stringere un’alleanza
per fermare quegli ingordi?
Capuleti Certamente! Sono assetati di potere!
Mirano ad essere i padroni di Verona e fare i prezzi delle merci.
Se noi Capuleti e voi Montecchi uniremo i nostri intenti, saremo
di grande ostacolo per i loro disegni.
Madonna Capuleti Noi abbiamo Romea in età da marito e voi avete Giulietto in
età da moglie.
Sistemando i due giovani, si placherebbero le acque che fin troppi
dispiaceri hanno portato.
Capuleti E nel contempo bloccheremo le trame del prepotente.
Avremo già dalla nostra parte i Negrelli e i Montanari, stanno
aspettando il nostro accordo.
Montecchi Al viscido Tacca non resterà che abbassare le orecchie!
Capuleti Del resto la sua arroganza non ci lascia altre strade.
Deve essere bloccato per il bene della comunità di Verona.
Madonna Capuleti Romea vi assicuro è una graziosa fanciulla, farà onore a
vostro figlio.
( Montecchi e Madonna Montecchi si guardano, capiscono che questa è l’occasione per
sistemare Giulietto)
Montecchi Vi dirò che simpatie per la famiglia Tacca non ne ho mai avute,
del resto nemmeno per la vostra ma, i loro complotti nei
confronti degli altri nobili di Verona, mi hanno sempre disgustato.
Ma, chi mi assicura sulle vostre buone intenzioni?
Siete sinceri o celate altre mire?
Madonna Capuleti Romea sarà la nostra garanzia. Come potremmo comportarci
da tiranni coinvolgendo ciò che abbiamo di più caro?
Madonna Montecchi Ebbene si, io sono madre come voi e mai metterei in acque
torbide Giulietto.
Se questo accadesse, che non ci sia pietà lassù, al di là delle
nuvole a soccorrerci nella disperazione!
Montecchi Avete idea di come e quando affrontare gli argomenti con i due
giovani sposi?
Capuleti Nostra figlia è stata educata all’obbedienza. E’ suo dovere
accettare quello che per il suo bene è stabilito dai genitori.
Madonna Montecchi Anche nostro figlio ha ricevuto la stessa educazione.
Montecchi Garantiamo per lui.
Capuleti Allora propongo che oggi stesso i due giovani vengano a
conoscenza del fidanzamento.
Montecchi Propongo una stretta di mani e un brindisi.
Che l’armonia entri nei nostri palazzi e che le voci dei nostri
nipoti rallegrino i saloni.
Montecchi Servo senza nervo!
( entra il servo)
Servo senza nervo Comandate signore.
Montecchi Accompagna i nobili Capuleti.
( scambio di inchini fra nobili)
Servo senza nervo Nobili Capuleti prego.
Casa Capuleti
( stessa scena, quattro sedie medievali un tavolo cambia solo il grande arazzo sulla
parete principale per far capire che si è in casa Capuleti)
Madonna Capuleti Suvvia Romea, cosa succede, perché questo cuore di pietra.
Romea Carissima madre, voi mi conoscete. Vi ho mai disobbedito?
Vi ho mai causato angosce? Le buone maniere e il senno non
ho perduto ma, come posso accontentarvi?
Madonna Capuleti Figlia mia, io e tuo padre non vogliamo recarti torto.
Ragazze qui in Verona, più giovani di te, degne persone,sono
già spose e madri.
Io alla tua età ero già madre e tu sei ancora nubile.
Romea Ma si tratta di un Montecchi!
Madonna Capuleti Si tratta di Giulietto! Un uomo quello che figlia mia…
l’estate di Verona non ha un più bel fiore!
Romea Come posso decidere di amare?!
E’ il mio cuore a comandare, nulla posso contro di lui.
Madonna Capuleti Credimi è più facile di quello che pensi.
L’amore arriva, basta dargli tempo.
Non è sempre arrivata la pioggia dopo giorni di secco?
E non è arrivato il sole dopo i giorni di pioggia?
Tutto si aggiusta con il tempo. Pazienza e fiducia ci rende saggi,
felici e, l’amore non tarderà.
Romea Saggi si, ma felici dubito.
Madonna Capuleti Sei giovane ed inesperta, dovresti fidarti!
La felicità si conquista giorno dopo giorno, con l’ubbidienza
e devozione al proprio marito.
Romea Lo so, lo so madre. Scusate l’arroganza sono mortificata, non
era mia intenzione mancarvi di rispetto.
Sono addolorata per questa mia posizione ma del resto, perdonate,
non mi sento ancora pronta per il matrimonio, ancora meno se
lo sposo deve essere Giulietto Montecchi.
( voce fuori scena)
Balia Romea, Romea, posso entrare?
Madonna Capuleti Ti lascio con Balia, lei è riuscita ad educarti da gran dama,
saprà come farti ragionare. Capirai che queste angosce non
hanno motivo d’essere. Entra pure Balia!
( esce Madonna Capuleti ed entra Balia)
Balia Oh, Romea Romea, che succede? Raccontate tutto alla vostra Balia.
Questa mattina, quando le stelle stavano lasciando il posto al sole,
mi trovai a rigirarmi nel letto.
Vi stavo pensando ma, non mi era chiaro se c’erano presentimenti
buoni o cattivi.
Lasciai il caldo letto alle prime luci e fu Tibaldo che mi parlò
delle vostre nozze.
Che sollievo al sentire questa bella notizia di primo mattino.
Il fiorellino che con tanta cura ho allattato e cresciuto, ora è
diventato una bella rosa tanto da far venir gola così presto ad
un bel giovanotto!
Non vedo l’ora di assistervi nei preparativi. Ma dite chi è il
fortunato giovane?
Romea Ti sembro forse una bella rosa?
Balia Bambina mia che succede, perché questo tono e quest’aria
truce? Non si addice ad una sposa.
Romea Sposa, sposa che strana parola, l’avevo sempre associata a felicità.
Quanta gioia ho visto nei volti delle spose, nei volti degli sposi, nei
volti dei parenti. Dov’è la mia gioia? Dov’è la mia felicità?
Balia Non parlate così per l’amor del cielo, non porta bene!
La vostra gioia c’è, dategli tempo, ha bisogno di spazio!
Sposarsi è il sogno di tutte le fanciulle e credete che non tutte
sono belle come voi e vengono scelte. Gioite mia cara, purtroppo la
vita ci riserva altre occasioni per perdere il sorriso!
Romea Ma tu non sai chi è il mio sposo! Capiresti perché non sorrido.
Balia Ve l’ho chiesto ma con i vostri indugi non avete ancora fatto il nome.
Romea La mia famiglia vuole che sposi Giulietto.
Balia Giulietto!? Giulietto proprio quello….!?
Romea Si proprio quello, Giulietto dei Montecchi!
Come possono i miei genitori volere questo da me?
Si tratta di un castigo? Cosa ho fatto di male?
Balia, è forse stata colpa tua? Non mi hai educata con i rigori
che si conviene ad una nobile dama?
Perché mi vogliono dare ad un Montecchi?
Balia I vostri genitori non sono tenuti a farvi partecipe della loro
scelta ma sono certa, che hanno un valido motivo e che tengono
a voi.
Vi assicuro che siete stata allevata ed educata come si conviene
ad una nobile di alto rango.
Su, sorridete! Arricchirete la mano del fortunato sposo in modo
tale che sarà orgoglioso di passeggiare per Verona con voi.
Romea Se dedicassi il mio cuore a Dio? Cosa ne dici Balia?
Magari se mi sforzassi riuscirei a sentire il richiamo del
Signore, dovrei prima di tutto farmi portare in convento,
respirare quell’aria mistica nelle cappelle con le suore.
So già cantare, tu mi hai insegnato bene e, in quanto a pregare
mi preoccupa solo il fatto che stanno ore in ginocchio.
Ma sono sicura che nostro Signore saprà come aiutare una
giovane fanciulla in difficoltà. Balia questa mi sembra la soluzione
migliore.
Balia No, no, meglio sposa.
Romea No, no meglio suora.
Balia Vi dico e ridico sposa.
Romea O suora o morta, un Montecchi non sposo!
( Romea esce dalla stanza stizzita, la balia esita un po’ poi esce anche lei)
( entrano Capuleti e Madonna Capuleti)
Capuleti E’ escluso che nostra figlia rifiuti questo matrimonio!
E’ dovere di una figlia sposare chi decide il padre.
Da sempre si sono suggellate le alleanze con matrimoni e
quindi, Giulietto sarà lo sposo che la farà felice.
E’ di nobile famiglia, gentiluomo, ha tutto ciò che una donna
potrebbe desiderare e poi, questo atteggiamento arrogante
non si addice ad una nobildonna.
Madonna Capuleti Romea è una fanciulla e sapete anche voi che nei giovani
d’oggi fin troppi pensieri moderni passano per la testa.
Capuleti Per questo noi, colonne portanti della famiglia, abbiamo il dovere
di portarla alla ragione.
Che non si venga a sapere della sua riluttanza, sarebbe
un’ onta per la famiglia Montecchi.
Avrebbero ragione a sfidarmi a duello.
Madonna Capuleti Romea ha parlato con Balia, chissà che si sia sfogata e che
sia riuscita a farla ragionare.
Quando si toglie il tappo dalla bottiglia di vino, la pressione è
forte ma poi tutto si acquieta.
Capuleti Balia!
( entra Balia)
Balia Comandate signore.
Capuleti Voglio venire a conoscenza delle confidenze di Romea riguardo
le sue nozze.
Balia Al momento Romea è riluttante. Non capisco, ho sempre vigilato
sulla sua buona educazione ma, ha confidato che piuttosto di
sposarsi si farà suora.
Sono mortificata mio signore. Sfidare la famiglia non si addice
ad una fanciulla del suo rango.
Se mi date la possibilità, confido di riuscire a farla ragionare.
Madonna Capuleti Misericordia, niente contro i religiosi ma, il suo destino è da
tempo stabilito, lo ha sempre saputo.
Forse …il problema sta nel fatto che non ha mai conosciuto
il giovane Giulietto.
Capuleti Anche voi non mi avete conosciuto prima del matrimonio.
L’amore ha trovato la strada comunque!
Madonna Capuleti Dite bene marito, l’amore trova la strada ma, i giovani d’oggi
hanno la presunzione che se non incontrano prima gli occhi
dell’amato, saranno condannati all’infelicità. Il loro romanticismo
a volte mi commuove.
Capuleti E sia come dite voi! In fondo basta poco.
Romea non deve sapere che ho deciso di andarle incontro,
non sarei un buon padre.
Organizzeremo una festa in maschera e faremo in modo che
Giulietto giunga a palazzo.
Madonna Capuleti Benissimo, Romea non ne saprà niente e, quando i loro occhi
si incontreranno tutto si risolverà.
Balia Mi adopererò affinché Romea possa incontrare “ per caso” il
suo sposo, capirà da sola quanto è fortunata.
Madonna Capuleti Balia, avvisa tutti i domestici che inizino i preparativi per la
Festa!
Balia Come desiderate mio signore.
( fa un cenno di inchino ed esce, escono anche i Capuleti dalla parte opposta)
Casa Montecchi
( cambia arazzo, ora siamo in casa Montecchi, entrano Montecchi e Benvolio).
Benvolio Allora zio, posso posare il mio sguardo su Rosina visto che
Giulietto è il promesso sposo di un’altra fanciulla?
Montecchi Caro nipote per quello che mi riguarda puoi posare lo sguardo,
le mani e tutto quello che ti pare sulla bella Rosina, rispettando
però i modi cavallereschi che contraddistinguono i giovani del
nostro casato, non voglio scandali in famiglia.
Benvolio Nel modo più assoluto recherei dispiaceri ai miei adorati zii ma,
ditemi, se non sarà Rosina, la futura sposa di Giulietto chi sarà?
E perché mi avete fatto chiamare con urgenza?
Montecchi E’ una graziosa fanciulla…dicono, con tutte le virtù che si addice
ad una dama di nobile famiglia.
Educata, ubbidiente, discreta, bel portamento…amante dei bimbi,
gentile nei modi, onesta, ricamatrice…quella giovane ha tutto
quello che uno sposo potrebbe desiderare e invece…
Benvolio E invece?
Montecchi Pare che Giulietto abbia altro a cui pensare, il matrimonio dice,
non fa per lui.
Benvolio Che bestemmia! Ma mio cugino è uscito di senno?
Rifiutare una fanciulla con queste doti? Su zio, ditemi chi è
questa amorevole creatura.
Montecchi La prescelta è Romea Capuleti.
Benvolio Romea!? La Capuleti!? Ora capisco Giulietto!
Montecchi Nipote, non ho chiesto il tuo parere!
Sappi che non ti devo spiegazioni su quello che decido e, se
stringo alleanze è a beneficio di tutti i Montecchi, tu compreso!
Benvolio Zio, scusate la mia prepotenza. ( si inchina)
So bene quanto voi vi adoperate per il benessere della
nostra famiglia. Chiedo perdono.
Montecchi Su Benvolio, alzati. Ora mi serve il tuo aiuto.
Se Giulietto continua a rifiutare la mano di Romea, andremo
incontro ad una crisi diplomatica con i Capuleti.
Un disonore questo che segnerà il destino della fanciulla e
più nessuno la vorrà in moglie.
Gelide tempeste si abbatteranno su Verona.
Benvolio Giulietto ha mai visto Romea?
Montecchi Dice che non ha avuto l’occasione.
Benvolio A differenza di Giulietto, io le occasioni per incrociare gli sguardi
delle fanciulle le trovo. La sposa in questione è deliziosa e penso
che fargliela incontrare sia il miglior modo per sciogliere ogni
riluttanza.
Montecchi Credo che tu abbia ragione nipote. Sta anche nei disegni dei
Capuleti un incontro perché stranamente, un loro servo mi
ha fatto arrivare la notizia che a casa loro c’è una festa in
maschera.
Benvolio Quindi, dovremo far sembrare che questo accada per caso…
potrei….Servo senza nervo!
( entra il servo)
Servo senza nervo Ai vostri comandi, ditemi.
Benvolio Avvisami Alfonso e Lorenzo. Devono aspettarmi al Portego
Scuro con le maschere! Vai subito, non c’è tempo da perdere!
Servo senza nervo Ma ditemi ora dove li posso trovare?
Benvolio Li trovi al Cantinon in Piazza delle Erbe….vai vai veloce!
(Servo senza nervo cerca di mettere l’acceleratore ed esce di scena)
Montecchi Sento i passi di Giulietto, nipote vado e lascio fare a te.
Benvolio Non dubitate zio, ho in testa una strategia!
( esce Montecchi ed entra Giulietto trascinando un altro sacco pesante pieno di sassi)
Giulietto Benvolio buongiorno, ho intravisto mio padre, stavi conversando
con lui? Per caso ti ha parlato del progetto che si è messo in
testa?
Benvolio Non so di cosa parli, tuo padre aveva fretta, oggi varie
incombenze doveva sbrigare.
Mi giunge voce che in una nobile famiglia veronese si tiene
una festa in maschera e sono venuto a prenderti.
La vita è troppo breve per farsi scappare qualche
bicchiere di buon vino, bella musica e ballare con le donzelle
di Verona!
Giulietto Cadi male mio caro cugino! Non ti farò compagnia, ho in
testa dei progetti che non lasciano spazi a distrazioni.
( Giulietto ha in mano un sacco e tira fuori un sasso)
Giulietto Guarda la bellezza e l’armonia che traspare da questa forma.
Non ti senti trasportare dall’emozione? Liberiamo le menti
da tutto ciò che è futile
Benvolio Certo! L’emozione di potarti alla festa! Alfonso e Lorenzo ci
stanno aspettando al Portego Scuro. Dai muoviamoci!
Giulietto Se avessi avuto sete di buon vino ci sarebbe stato il motivo.
Se avessi avuto voglia di ballare ci sarebbe stato il motivo.
Se avessi avuto voglia di conoscere fanciulle….
Benvolio Se avessi avuto un cugino meno testardo non sarei ancora
qui a perder tempo. Metti questa maschera e vieni con noi!
( Benvolio mette una maschera a Giulietto)
Giulietto Ma con questa non vedo niente! Dov’è questa festa? Dove
mi stai portando?!
L’ignoto in questa circostanza mi inquieta. Sicuro che hai il
cervello a posto?
Benvolio Giulietto, sono tuo cugino! Lasciati trasportare dalle emozioni!
Vivi le sorprese e liberati dal futile! No, libera la mente con le
sue regole o vivi l’armonia! …insomma, sei tu il poeta! Vieni
con me e basta!
( escono di scena)
Casa Capuleti
( Capuleti e Madonna Capuleti danno disposizioni per la festa a Servo con nervo e Balia)
Capuleti Io vò ( voglio) che la festa sia magnifica, cibo in abbondanza
pietanze raffinate. I musici sono arrivati a palazzo?
Balia Si padrone stanno finendo di mangiare, fra poco inizierà lo
spettacolo e le pietanze sono già disposte come da vostro gusto.
Capuleti E gli ospiti?
Servo con nervo Stanno arrivando mio signore, ora sono nelle stalle a
consegnare i cavalli.
Madonna Capuleti Balia, voglio che Romea sia un incanto, aiutala a prepararsi e
bada di non lasciar trapelare il motivo della festa.
L’incontro con Giulietto deve sembrare un fatto casuale…su…
ora andate alle vostre mansioni!
Capuleti Ma siamo sicuri che Giulietto si presenti?
Servo con nervo Non dubitate padrone, io stesso ho consegnato la vostra missiva…
e il nobile Montecchi vecchia volpe, sa interpretare questo
invito.
Capuleti Or bene, conto su di voi. Che tutto vada per il meglio e che mia
figlia incontri per caso questo giovane Montecchi.
Balia e Servo Certamente signore…si vedranno per puro caso.
( fanno un inchino e se ne vanno. Escono di scena da parti opposte. Uno va nel salone e l’altra va a preparare Romea)
Madonna Capuleti Sono certa che quando Romea vedrà Giulietto, dimenticherà
tutti i suoi turbamenti.
Capuleti Come ci si caverà dall’imbarazzo se ciò non accadesse?
La mia parola ho dato ai Montecchi e non intendo sottrarmi.
In tal caso dovrò punire la sua disobbedienza.
Madonna Capuleti Caro marito, non fasciamoci la testa prima di averla rotta.
Sono fiduciosa, aspettiamo l’incontro e che la luce brilli nei loro
occhi al primo sguardo.
Capuleti Vorrei avere la vostra fiducia. Nostra figlia è giovane, bella,
educata, diligente, rispettosa, premurosa ma,ci sono dei momenti
in cui farla ragionare è un’ impresa più difficile che domare un
cavallo.
Madonna Capuleti Convengo, assomiglia tutta a voi!
Capuleti Mia adorata moglie, non intendo proseguire oltre potrei diventare
sgarbato. Ci sono degli ospiti da ricevere, ricordate?
Madonna Capuleti Certo, aspettano noi non è educato ritardare.
( Capuleti prende la mano della moglie per accompagnarla al ricevimento)
Capuleti Su venite, spazio ai sorrisi e che tutto vada per il verso giusto.
( escono di scena ed entrano Balia e Romea)
Balia Padroncina mia, lasciate che vi sistemi i capelli, avete in casa
vostra i più bei giovani nobili di Verona e i loro occhi saranno
tutti per voi.
Romea Poco importa il mio aspetto, nel mio futuro di suora non c’è spazio
per i cavalieri di Verona.
Nel mio immaginario ci sono già veli, ceri, cappelle….
silenzio e devozione.
Balia Ma cosa dite! Godetevi questa bella festa invece e poi pensate
piuttosto al vostro abito nuziale, al corteo, alle damigelle, al
banchetto!
Su Romea, via quest’aria cupa che segna il vostro volto.
Altro che rughe, vi verranno dei solchi se continuate così.
( Romea accenna un sorriso)
Balia Ora mettetevi questa maschera e aspettate qui, quando sarà il
momento verrò a prendervi che gli ospiti dovranno aspettarvi
con trepidazione. La bimba che ho allattato ora è diventata una
rosa e la fretta rischia di sciupare i suoi petali!
Romea Ma Balia che maschera è questa? Non vedo nulla!
Balia Fidatevi di me, copritevi come vi suggerisco!
( Balia esce di scena e Romea aspetta per qualche istante ubbidiente, si sentono le
musiche che arrivano dalle altre sale e delle voci festose)
Romea Balia….Balia…Balia…su non fatemi aspettare qui tutta sola…
Balia…..
( Romea un po’ alla volta cerca di scostare quella stupida maschera, si alza e piano
piano cerca di avvicinarsi alla porta per scorgere quello che succede alla festa…piano
piano esce di scena)
( Entrano Benvolio, Servo con nervo e Giulietto. Servo con nervo indica a Benvolio una
sedia e fanno sedere Giulietto )
Giulietto Cugino, pretendo delle spiegazioni, perché mi porti in casa
straniera con questa maschera assurda che mi acceca la vista
e non riesco a togliere?
Cugino temo che questa volta mi salirà il dispetto e la rabbia
nei tuoi confronti. Cosa non dovrei vedere?
Benvolio Vedere! Vedere! Che parole grosse usi cugino!
Giukietto Vedere è una parola grossa? Ma sei fuori di senno? Non ti
riconosco più! Sei ancora mio cugino?
( Benvolio fa cenni al servo perché non sa più cosa inventarsi per trattenerlo in
quella stanza per incontrare Romea)
Benvolio Vedere! E’ una parola grossa, grossissima!
Puoi non VEDERE l’ora,
puoi non VEDERE più dalla fame,….però, mi compiaccio,
di solito sei tu il poeta….
puoi VEDERE le stelle…..
Giulietto Le vedrai tu benissimo se la pazienza mi abbandona.
Perché avete accecato solo me?
Benvolio Perché senza occhi a quest’ora saremo tutti in fondo all’Adige!
Su caro Giulietto, la pazienza tienila stretta.
Fidati, facciamo arrivare tutte le fanciulle con ai piedi le
scarpette da ballo e, quando loro avranno adocchiato i
giovanotti pretendenti e saranno pronte per le danze, arriveremo
noi a scombinare le coppie!
Giulietto Noi chi? Mi par di perder la ragione!?
Benvolio Noi! Noi! Tu io Alfonso e Lorenzo!
Lasciami fare, intanto tu te ne stai qui fermo ad aspettare…
ora vado a prendere le nostre maschere.
Strategia, strategia cugino! Questa è la mia arte!
( lasciano solo Giulietto)
Giulietto Strategia, che sfacciato! Mi rapisce in casa mia, mi trascina
in questa casa forestiera, mi acceca, e pazientemente dovrei
sopportare la sua strategia….!?
Forse l’ardore per le fanciulle crea in Benvolio confusione e
spregiudicatezza…
Sono io, che in qualità di cugino dovrei farmi carico della situazione
e riportarlo alla ragione visto che non vado in cerca di
malinconie.
( Mentre Giulietto fa questa riflessione, cerca di sbirciare dalla maschera, si alza e cerca
l’uscita dalla parte opposta da dove è uscita Romea)
( si sentono voci fra le musiche di fondo della festa, sono Balia e Benvolio)
Balia Per l’amor del cielo, vi ho detto di aspettare nella sala, non è
ora il momento, e rimettetevi la maschera!
( Romea rientra indietreggiando e sistemandosi la maschera si siede ubbidiente)
( voce fuori scena)
Benvolio Non è ora il momento di ragionare. Aspetta qui che ti
porto le fanciulle e tieni su la maschera!
( rientra Giulietto sistemandosi la maschera dando le spalle a Romea si siede ubbidiente)
( aspergano seduti dandosi le spalle pensando di essere soli, come sottofondo si
sentono le musiche ed il vociare degli invitati. Romea batte o con il piede o con le
mani il tempo della musica, anche Giulietto batte dei colpi. Romea ripete e Giulietto
ripete gli stessi colpetti si alternano e capiscono di non essere da soli).
Romea Chi …chi…c’è qui? Balia sei tu? Balia…
Giulietto Io sono un giovane veronese trascinato in questa casa da un
folle cugino e voi chi siete?
Romea Io sono una fanciulla veronese che si sta abituando
all’oscurità.
Giulietto All’oscurità!? Oh, questa povera parola che colpa non ha,
cela sempre un’aria malinconica forse perché ricorda l’aria
bruna della sera, quando il mondo tace e la notte copre tutte
le bellezze con il suo manto scuro.
Romea Che belle parole! Proprio un manto scuro mi avvolgerà ma,
ditemi….siete veggente o poeta? Mi date il permesso di vedervi?
( si odono voci concitate fuori scena, entrano Tibaldo , Servo con nervo e Balia)
Servo con nervo Fermatevi, fermatevi! Chiamate vostro zio!
Tibaldo E’ occupato con gli ospiti di riguardo, agli impostori ci
penso io!
( Tibaldo sguaina la spada ed entra Benvolio, anche lui sfodera la spada)
Balia Padroncina mia presto, venite con me!
Romea Balia! Che succede!?
Balia Presto, presto.
( Balia porta via Romea e Giulietto finalmente riesce a togliere la maschera)
Giulietto Chi sono gli impostori!
Tibaldo Come osate voi Ghibellini intrufolarvi in questa casa?!
Nemmeno tutte le maschere di Venezia basterebbero a camuffare
i vigliacchi!
Benvolio Noi vigliacchi? Vi farò assaggiare il ferro della mia spada!
Tibaldo Vergogna! Come avete osato entrare in questa casa?
Mi auguro che abbiate buone gambe perché la mia spada
roteerà sopra le vostre teste senza darvi il tempo di alzar
lo sguardo.
Benvolio Sei fortunato, non intendo duellare in casa altrui e nel mezzo di
una festa.
Altro che roteare, ti avrei fatto mangiare la mia spada in un’altra
circostanza!
Giulietto andiamocene!
(Benvolio tira per il braccio Giulietto e scappano)
( entra Capuleti)
Capuleti Nipote, cosa sta succedendo in casa mia?
Tibaldo Ho bonificato il palazzo! Dei Ghibellini con la scusa delle
maschere sono venuti a spiare!
Vigliacchi! Nascosti dalle maschere sono entrati!
Capuleti Li hai riconosciuti?
Tibaldo Montecchi! Erano i Montecchi!
Capuleti Si trattava di Giulietto con il suo seguito ed era stato invitato!
Tibaldo Quando hanno visto il mio furore sono….Giulietto Montecchi
e’ stato invitato?
Quei bastardi si sono fatti invitare?
Capuleti Frena quella lingua nipote! Giulietto si comporta da degno
gentiluomo e Verona lo esalta come virtuoso giovane cortese.
Sta buono perché questo è l’ordine che ti do io!
Non voglio che riceva mortificazioni fra queste mura.
Tibaldo Ma zio, è un Montecchi! Non li sopporto quei bastardi!
Capuleti Dio mi castighi, vorresti aver scatenato una rissa qui in
mezzo agli invitati?
Ragazzo prepotente, ritorna in te e fai giudizio!
( Capuleti se ne va e Tibaldo fa smorfie non capendoci più niente)
Casa Montecchi
( Giulietto va su e giù per la sala nervoso e pensando alla festa finita male)
Giulietto Servo senza nervo!
Servo senza nervo Eccomi, come posso esservi utile padrone?
Giulietto Hai fatto chiamare il frate?
Servo senza nervo Certamente padrone.
Giulietto E perché non è ancora arrivato?
Servo senza nervo Perché l’ordine me lo avete comunicato solo 2 ore fa.
Giulietto Appunto!
Servo senza nervo Padrone, voi mi conoscete, ho cercato di fare in fretta.
Giulietto Si, va bene, ho capito, è colpa del nervo!
Ma quando arriva il frate, mi raccomando, fallo passare per le
cucine e non fermarti a parlare con nessuno.
E…se la sorte ti è avversa e incontri i miei genitori, tira dritto
dicendo che voglio organizzare una messa di commemorazione.
Servo senza nervo Signore sarà fatto come voi comandate.
Giulietto Ora va a vedere se arriva….ci vuol tempo prima che tu arrivi
al portone, svelto!
Servo senza nervo Subitissimo!
( esce il servo e Giulietto continua a camminare su e giù, si versa del vino, beve, si
siede e sfoglia un libro, si alza nervoso ecc…entra Servo senza nervo)
Servo senza nervo E’ arrivato il frate.
Giulietto Fallo entrare.
( esce il servo e rientra con il frate)
Giulietto Buongiorno Frate Foschia.
Frate Foschia Oh, mio caro Giulietto! Buongiorno a voi.
( Giulietto si sposta e il Frate ha davanti il servo e parla a lui)
Frate Foschia E’ un piacere essere accolto in questo magnifico palazzo,
sono un umile frate e sono abituato alle celle del convento.
( Frate Foschia non ci vede bene e sta parlando al servo credendo che sia Giulietto)
Giulietto Frate Foschia, spero di non aver interrotto le vostre incombenze.
( il frate sente che la voce di Giulietto arriva da un ‘altra parte e rigira verso di lui)
Frate Foschia Niente affatto! Prima di tutto le anime e poi le faccende!
( Giulietto va a prendere del vino per il frate e si sposta e il frate parla guardando il servo)
Frate Foschia Le anime hanno la precedenza assoluta perché quando Lui
vorrà, saliranno lassù.
Più leggere saranno e più velocemente arriveranno al
Nostro Signore.
( Servo senza nervo cerca di spostarsi perché il frate parla a lui al posto di Giulietto)
Giulietto Servo senza nervo, lasciaci soli ora.
Non ti allontanare troppo che quando sarà il momento dovrai
accompagnare Frate Foschia.
( Servo senza nervo esce, non ne poteva più del frate cieco come una talpa)
Giulietto Fra Foschia, bevete con me un po’ di buon vino, ho bisogno
di sciogliere la lingua per parlarvi meglio di ciò che
mi angustia.
Frate Foschia Avete ucciso qualcuno? Volete confessarvi?
Giulietto Non ho mai ucciso e spero vivamente che non mi capiti, non
e’ di spada il problema.
Frate Foschia Caro Giulietto, allora che sarà mai?
Voi avete la giovinezza dalla vostra parte, siete un nobile
gentiluomo, d’animo dolce e gentile, istruito, una famiglia
deliziosa, credente, praticante….direi che nulla, nulla vi
manca….tranne che una bella moglie che condivida con voi le
belle notti e vi riempia la casa di pargoletti ma, ai vostri piedi,
so già, ci saranno le più belle fanciulle di Verona in fila.
Non dubitate, tirate fuori l’animo gentile come sapete fare
benissimo e vedrete che il Frate in questione non vi
servirà più.
Comunque sia, visto che sono qua, non temete per la vostra
anima, sarà mia premura ricordarvi nelle preghiere serali così
che Il vostro cuore non sia stretto da preoccupazioni.
Giulietto Sapevo che le parole sarebbero uscite con fatica.
Nemmeno il vino mi aiuta.
( Giulietto si versa altro vino e il Frate allunga il suo bicchiere dalla parte opposta per
rifarselo riempire. Giulietto gli riempie il bicchiere)
Frate Foschia Il fatto di non aver duellato e mandato a morte nessuno è una
grande cosa che, vi toglie il pensiero dell’esilio!
Su, su, prima vi confidate e prima vi porterò conforto.
Giulietto Ebbene….non voglio prender moglie.
Frate Foschia No, no, vedo poco e male ma ci sento bene.
Queste parole non possono uscire dalle vostre labbra.
Dite, forse anche l’udito mi tira brutti scherzi?
Voi VOLETE prender moglie, non è così mio caro giovane?
Giulietto No, voi avete capito bene, sento che il matrimonio non
fa per me.
Non voglio pargoli e non desidero condividere le notti e
le mie filosofie con sciocche fanciulle.
Frate Foschia Parlate piano, vi prego, questo si che è un grosso problema.
( Frate Foschia parla sottovoce verso il pubblico, Giulietto beve)
Non desiderare le fanciulle ma desiderare i…..gli costerà
l’esilio, se non la pena di morte!
Ultimamente Cangrande perseguita anche i familiari.
( Frate verso Giulietto)
Frate Foschia Per carità di Dio, non fate parola con nessuno.
( Frate Foschia si guarda in giro preoccupato)
Frate Foschia Ditemi figliolo, oltre a me , chi è a conoscenza di queste
confidenze?
Giulietto I miei genitori sanno benissimo come la penso.
Frate Foschia Nessun altro? E’ molto importante figliolo che ciò che ho
sentito non arrivi a certi orecchi, ne va della vostra vita.
Giulietto Non ho paura, non voglio sposare Romea, e lo sanno.
In questa casa tutti stanno tramando alle mie spalle.
Si sono create imbarazzanti situazioni che mi portano a
credere che perseguiranno nei loro disegni incuranti dei
miei sentimenti.
Ditemi Frate Foschia, perché non posso essere io l’artefice
del mio futuro? Dicono che sarà per il mio bene ma, chi meglio
di me sa cosa si cela dentro questo corpo?
( Frate Foschia fa fatica a seguire con lo sguardo Giulietto che mentre parla si sposta, lui
ha molta foschia negli occhi)
Frate Foschia E no, voi vi sbagliate! Permettetemi di non condividere i vostri
pensieri. I vostri genitori vogliono sicuramente il vostro bene che,
scusate se insisto, si risolverebbe tutto con un bel matrimonio.
Ascoltatemi, siete troppo giovane, ho visto purtroppo cosa
succede a quelli come voi! Quando sarete sposato, nessuno
oserà curiosare diciamo….sulla vostra vita coniugale.
( Il frate pensa che Giulietto sia frocio, in realtà Giulietto non vuole solo sposarsi)
Giulietto Sento l’arrivo di giorni funesti e nuvole grigie che non possono
scaricare il loro carico di pioggia con un temporale.
Tutto questo fardello devo portare appresso solo perché non
mi sposo.
E se mi sposassi? Forse il fardello sarebbe più leggero? Dubito.
No, no, meglio l’esilio. Rinuncio a ciò che possiedo in nome
della libertà!
Oppure….oppure piuttosto che una grama vita infelice, la morte!
Si! Si, la morte libera corpo e anima…viaggerò leggero senza
fardelli!
Salirò! Salirò così in alto che per vedere le stelle guarderò in giù.
Voi Frate Foschia mi ricorderete nelle vostre preghiere?
Frate Foschia Vi parlo da religioso e da amico, per la morte e il vostro viaggio
leggero, c’è tempo.
Piuttosto visto che i fatti sono nebulosi, oserei darvi una
temporanea soluzione.
Giulietto Vi ascolto, so che posso fidarmi di voi.
( Frate Foschia estrae da un borsello che ha in tasca una bottiglietta con un liquido scuro, lo
appoggia sul tavolo)
Frate Foschia Vi regalo questo estratto d’erbe.
Quando vi troverete in difficoltà, bevetene un sorso, badate bene,
solo un sorso di questo estratto vi condurrà in un sonno così
profondo da farlo sembrare MORTE.
Giulietto Incredibile!
Frate Foschia La morte certa…la potrete raggiungere…in modo meno
cruento con quest’ altro infuso.
( Il frate tira fuori dalla parte opposta un altro borsello contenente una identica bottiglietta
della precedente con altro liquido scuro, appoggia anche questa nel tavolo)
Frate Foschia Vi addormenterete prima che il vostro cuore si fermi
definitivamente non patendo dolori ed evitando così torture ..
…e altri accanimenti che ben conosciamo.
( Giulietto si sposta nella stanza, non sta guardando il frate, prende in mano una delle
due bottigliette e guarda il liquido parlando. Poi la ripone vicino all’altra a caso)
Giulietto Frate Foschia, ho fiducia che, non andrò al rogo se non sposo
Romea. Datemi quello che mi farà addormentare.
Se mi troverò alle strette, capiranno che non sono disposto a
compromessi.
( il frate si accorge che non sa riconoscere fra le due il siero mortale e, nell’imbarazzo fa una
veloce conta e ne da una a caso a Giulietto)
Giulietto Grazie Frate Foschia, non fate parola con nessuno.
Affronterò l’ignoto portando con me questo prezioso infuso.
Frate Foschia Mi raccomando solo in caso di estrema necessità!
Giulietto Servo senza nervo!
Servo senza nervo Eccomi a servizio.
Giulietto Frate Foschia ha fretta, accompagnalo.
( Frate foschia fa un inchino di saluto e Giulietto ricambia il saluto. Esce accompagnato
dal servo, Giulietto si intrattiene un momento e recupera un sacco vuoto con l’intenzione di
andare a prendere sassi al fiume mentre sta per uscire arriva Montecchi)
Montecchi Figliolo, ho appena incontrato Benvolio al Cantinon, pare
che in piazza ci siano dei tumulti. Sembra che i Conti San
Bonifacio stiano mettendo alle strette i Monticoli.
Spero proprio che i Monticoli rispondano in modo deciso e
facciano vedere chi comanda…
( Giulietto è distrattola il sacco in mano)
Montecchi Giulietto! Ti sto parlando di Verona! La nostra città, la tua
città, dove vivrai fino alla fine dei tuoi giorni!
Questo sfacciato disinteresse non è pertinente ad un
nobile del nostro rango!
Giulietto La politica or ora non è nei miei pensieri e, vivere a Verona
fino alla fine dei miei giorni, è tutto da vedere.
In quanto a nobile di rango, sono orientato a pensare che
preferisco essere signore.
Signore nei modi, signore negli intenti, nel ricordarmi di chi
mi circonda, del popolo che necessita di guide più che di padroni.
La felicità che è diritto di chiunque calpesti questa terra fino al
momento della morte…..morte che continuiamo a temere ma,
potrebbe diventare fonte di liberazione, di leggerezza, via tutti
gli orpelli e libriamoci nell’infinito!
Montecchi Giulietto, sappi che queste tue filosofie mi disorientano….e
posa quel sacco che mi sale la rabbia!
( entra Madonna Montecchi)
Giulietto Madre, avete fatto spostare i sassi che con tanta cura ho
collocato in camera. Vorrei ritornassero al loro posto.
Madonna Montecchi Ho solo trovato una soluzione per permetterti di avere la
spada a portata di mano mentre dormi, per la tua sicurezza
e della famiglia.
Giulietto Avete fatto male, sono posizionati seguendo un percorso
artistico di giochi di luce e ombre.
Montecchi Questi massi sono proprio pietre indigeste!
Giulietto Non sono pietre, sono sassi padre, anzi, direi opere d’arte!
Montecchi Basta stupidaggini e parliamo delle nozze.
I Capuleti attendono risposte!
Giulietto Oh, Dio mio! Mi fulminassero tutti i Dei dell’Olimpo!
Servo senza nervo! Dimenticavo, SERVO SENZA NERVO !!!
( Giulietto non ha nessuna voglia di parlare con i genitori delle nozze. Il servo sente il suo
nome ed entra)
Servo senza nervo Ditemi!
Giulietto Dimenticavo di portarti soccorso! Il tuo nervo! Il tuo nervo bloccato!
Servo senza nervo Il mio nervo? Ah si! Il mio nervo bloccato, non riesco nei movimenti!
Si attorciglia come un serpente e diventa duro come il piombo!
( il servo fa finta di star male)
Montecchi Ti sblocco io!
Giulietto No padre! Volete azzopparlo per tutta la vita?
Se lo toccate il nervo si innerva!
Montecchi Il nervo si innerva che vuole dire?
Giulietto Sta a dire che serve un medico!
Con i nervi non si scherza!
Su Servo senza nervo appoggiati a me che ti porto a far visitare!
Servo senza nervo Grazie padrone, come siete buono, sono in debito.
Serve una bella tirata da mani esperte!
( escono e rimangono i Montecchi da soli)
Montecchi Anche il nervo che si innerva ci voleva! La festa in maschera dai
Capuleti è stata un fallimento!
Giulietto in questi giorni è più viscido di un pesce.
Schizza via ad ogni occasione! L’ho fatto seguire e va sempre
sulle rive dell’Adige!
Madonna Montecchi Conosciamo il suo problema e questo matrimonio lo spaventa.
Dategli un pò di tempo marito mio!
Montecchi No, non si può aspettare oltre. Le voci girano come i
mulinelli nell’Adige!
Saremo tutti in serio pericolo se si venisse a sapere sulle
sue “tendenze”.
Questo matrimonio si deve celebrare e al più presto possibile!
Venite moglie, chiederò udienza ai Capuleti e decideremo la
strategia migliore.
( esconodi scena)
Casa Capuleti
( Balia sta sistemando le trecce di Romea, Tibaldo è seduto a tavola e sorseggia del vino)
Romea Tibaldo, sono delusa e mortificata!
Desidero sapere quello che è avvenuto durante la festa!
( Balia fa segno a Tibaldo di star zitto)
Tibaldo Cara cugina, non ne so niente.
Romea Ti conosco e leggo nei tuoi occhi che non è così.
Balia Padroncina mia, è vostro cugino, non può mentirvi.
Romea Il detto “ parenti serpenti” non ti dice nulla? Aih! Mi stai
staccando i capelli!
Balia Scusate, farò più piano.
Tibaldo Come osi offendermi in questo modo?! C’erano degli intrusi e
Io li ho minacciati con la spada sguainata. Ti basta?
Balia Romea, sono cose da uomini! Sicuramente le guardie e vostro
padre avranno preso provvedimenti adeguati. Non è elegante
curiosare in queste faccende.
Romea Non mi basta, aih! Ma la smetti di torturarmi? Che modi
sono questi?
Balia Scusate nuovamente, sono mortificata.
Romea Chiedo troppo se voglio sapere i nomi di questi personaggi
che con la loro spavalderia rovinano le feste altrui?
Sono o non sono la padrona di casa?
Tibaldo Il padrone di casa veramente è lo zio, tuo padre e, dal momento
che prima di tutto rispondo a lui, non mi è concesso di aggiungere
altro se non che si trattava di nobili Ghibellini.
Romea Dei Ghibellini in casa nostra, mai accaduto fino ad ora….
che sfacciati….ma come hanno fatto a passare se non
avevano l’invito!?
Capo delle guardie, siamo al sicuro in questo palazzo?
( Tibaldo sbatte il bicchiere sul tavolo)
Tibaldo Mi sta montando la rabbia.
Balia Romea, vi prego, sono cose che non vi riguardano!
Siete in buone mani e ciò vi deve bastare!
Ci sono le guardie, c’è vostro padre e c’è Tibaldo, loro si
occupano egregiamente della sicurezza vostra e di vostra madre.
Abbiate rispetto e fiducia nei loro confronti.
Ricordate che siete una nobildonna che si sta per sposare.
Dovete contenervi e non dimenticare le buone maniere che vi
ho insegnato.
Tibaldo Sante parole! Io non possiedo l’autorità per fornirti di altri
dettagli!
Cara cugina, tu pensa alle tue nozze che, alla guardia del
palazzo ci penso io.
La mia spada trafiggerà chiunque osi mettere in pericolo questa
famiglia…non ho timore perché Dio protegge i cavalieri che
sfidano la morte per proteggere i loro parenti. Sappi che ho
sempre combattuto con onore!
( Tibaldo seccato vuole chiudere la conversazione, beve l’ultimo sorso e se ne va)
Romea Che cugino insolente! E pensare che da piccoli era il mio
migliore amico.
Balia Lo è ancora vostro amico solo che lui ora è diventato uomo
ed ha altre priorità.
Ecco la vostra treccia è sistemata e questa deve essere la
vostra priorità.
Quando vostro marito la sera accarezzerà questi capelli di seta
sarà invidiato da tutti i nobili di Verona.
Aspettate mia cara un momento, vado a prendere la tiara e faremo
una prova per l’acconciatura nuziale
.
( Balia esce)
Romea Questi lunghi capelli di seta non avranno senso fra poco.
Servo con nervo!
( entra il servo)
Servo con nervo Prego, dite mia signora.
Romea Vai a chiamare Frate Foschia, ho bisogno di parlare con lui!
Preferisco che tu lo faccia passare per l’orto, voglio evitare
occhi curiosi…mi sono spiegata?
Servo con nervo Certamente, non dubitate. Conosco bene il palazzo.
( entra Capuleti con Madonna Capuleti)
Capuleti E’ giunto il momento Romea di fare la conoscenza con il
tuo futuro sposo Giulietto, Servo con nervo, lasciaci soli.
( Romea si sente in trappola, da un calcio alla gamba di Servo con nervo)
Servo con nervo Oh!!
( il servo si contorce dal dolore)
Romea Padre, Servo con nervo ha bisogno di aiuto!
Cosa succede? Hai male alla gamba?
Si tratta del tuo nervo?
( Servo con nervo capisce che Romea non vuole affrontare il padre)
Servo con nervo Si padrona, un dolore improvviso! Il nervo è partito! Oh che
dolore!
Capuleti Cosa sta succedendo al nervo?
Servo con nervo Succede che il nervo si innerva e per calmarlo non bisogna
essere nervosi.
Capuleti Il nervo che si innerva! Mai sentita questa, ma che fra poco
scattino i miei di nervi questo si.
Madonna Capuleti Un medico! Serve un medico!
Servo con nervo Mi basterebbe stendermi, poi lo calmo io, so farmi il massaggio.
Romea Padre, che pena! Non voglio guardare. Per cortesia lo
accompagnate voi?
Capuleti Su Servo, questa volta invertiamo i ruoli, appoggiati a me che ti
porto nelle tue stanze a calmare i nervi.
Servo con nervo Troppo, troppo gentile. Sono in debito. Oh!! Fra poco passerà.
Capuleti Lo spero proprio! Troppi, troppi nervi in questa casa.
Madonna Capuleti Povero servo, mai visto in questo stato.
( Capuleti e il servo escono)
( Romea si trova sola con la madre e non avendo voglia di affrontare l’argomento nozze,
si mette a ricamare)
Romea Madre, mi stavo chiedendo se questo filo è indicato per
questo fazzoletto.
Madonna Capuleti Fammi vedere, io aggiungerei anche un sottilissimo filo dorato.
L’oro da sempre quel tocco di eleganza che contraddistingue la
nobiltà di chi lo indossa.
Pensavo di far ricamare una cascata di fiori dorati sul tuo velo
nuziale.
Romea Ma non è troppo presto? Sono confusa, in questi giorni mi
sembrava di sentire le voci.
Madonna Capuleti Da dove venivano? Erano voci umane?
Romea No, non c’era niente di umano. Sentivo voci lontane, soavi che
mi chiamavano con insistenza. Il loro richiamo era lusinghiero e
non mi sentivo intimorita.
Madonna Capuleti Romea, hai sentito il richiamo di Dio?
Ora non puoi! Tu sei promessa a Giulietto!
Il tuo destino è stato deciso quando eri ancora in culla.
Sarai moglie e madre con la raffinatezza e la grazia che abbiamo
instillato in te giorno dopo giorno.
Romea Ma Dio mi chiama, chi sono io per oppormi alla sua volontà?
Nostro Signore conosce le nostre anime e chiama a se le più
bisognose.
Non è detto siano le più pure, possono essere quelle che hanno
bisogno di liberarsi dalla vanità, dall’invidia, dai peccati mortali
che ci portiamo appresso, nessuno escluso.
Chi è in grado di scagliare la prima pietra? Non credo che al
momento sia su questa terra.
Se entrassi in convento, Giulietto dovrà farsene una ragione.
Madonna Capuleti Ora tu sei suggestionata dal precipitare dei fatti e per questo
si fanno strada in te le voci.
Prova ad immaginarti sposa, madre e moglie.
Sono convinta che quando farai l’ingresso al Duomo con
il tuo sontuoso abito nuziale, con il corteo di damigelle e
tutta la nobiltà di Verona che ti farà da contorno, le voci
saranno un ricordo lontano.
Romea Ora sento i brividi….
Madonna Capuleti Mia cara aspetta, sei un po’ debole, ti faccio portare il mio scialle.
( Madonna Capuleti esce e Romea è nervosa, continua a ricamare ed arriva Servo con
nervo)
Servo con nervo Come avete ordinato, ho portato il frate.
Romea Già arrivati! Vi aspettavo più tardi.
Servo con nervo Ricordate padrona che io sono Servo con nervo, arrivo sempre
prima di subito.
Romea E’ vero, sei il servo più efficiente di Verona!
Su, su, fallo entrare che al momento non ci sono orecchi indiscreti.
Servo con nervo Venite Frate foschia.
( il servo fa entrare il frate, fa un inchino e se ne va)
Romea Servo con nervo, rimani ad aspettare fuori. Dovesse arrivare mia
madre, trova il modo di distrarla.
Frate Foschia Mia giovane fanciulla, vi dovete confessare?
( il frate quando parla non sempre si rivolge verso la persona, non ci vede bene, aggiusta il
tiro quando sente la voce)
Romea Oh, Frate Foschia! Ho bisogno del vostro aiuto. La famiglia
Capuleti, ossia tutti in questa casa, mi stanno costringendo al
matrimonio.
Non posso sottrarmi alla loro volontà, questa sarebbe una grave
disobbedienza che i miei genitori non meritano e non potrebbero
comunque tollerare però, sento che sposandomi, le mie giovani
ali verranno tarpate irrimediabilmente.
Come mi sento triste, scomparirà il sorriso dal mio volto
per sempre.
Frate Foschia Le gioie troppo violente hanno violenta fine, come la polvere e il
fuoco che al loro primo bacio si consumano. Perciò si deve
amare con moderazione, chè allora, si, l’amore dura.
Meglio dunque se il vostro amato non suscita interesse in voi.
Questo è il presupposto giusto per un amore eterno.
Romea Dunque, anche voi la pensate come i miei genitori?
Frate Foschia I genitori vogliono sempre il bene dei loro figli e, i figli
dovrebbero fidarsi della loro saggezza. Il matrimonio è un
accordo che porta benefici per tutti.
Romea Quello che voi dite mi disorienta, voi siete saggio non ne dubito
ma, allo stesso tempo penso che se devo essere come una
pecora, usata per accordi, almeno che possa decidere io con chi.
Frate Foschia La vostra ansia, la vostra disperazione, penso sia dovuta dalla
spavalderia che contraddistingue la gioventù di questi tempi.
Siate più timorosi per il bene vostro e delle vostre famiglie.
Romea Avete ragione, mi sento triste e desolata al pensiero di recare
torto ai miei genitori ma al contempo avverto una forza ignota
che mi impedisce l’accettare queste nozze.
Vi prego, aiutatemi o sarò costretta alla fuga con tutti i pericoli
che ne derivano!
Frate Foschia Posso fornirvi questa scappatoia nel momento in cui ci sia
estrema necessità.
( il frate tira fuori dal solito sacchetto la bottiglietta con il liquido scuro)
Frate Foschia Questo infuso, vi trascinerà in un profondo sonno che apparirà
a tutti come la morte.
Quest’altro invece vi porterà via per sempre.
Romea Potrebbero essere una soluzione, se i miei genitori si
spaventassero forse vedrebbero il mio rifiuto con più
indulgenza.
( il frate ha messo le bottigliette vicine, Romea ne prende una parla e poi la ripone nel tavolo,
anche in questo caso il frate non sa più distinguerle, fa il mimo di come le ha tirate fuori
ma non ne viene a capo. Non sa dove si trova l’infuso mortale)
Romea Magari capirebbero che questi matrimoni sono anacronistici.
Siamo nel quattordicesimo secolo e i tempi cambiano!
Noi giovani abbiamo il compito di accompagnarli alla
modernità, naturalmente con il rispetto che ci è stato insegnato.
Oh, si Frate Foschia, datemi il sonnifero che al momento opportuno
sfrutterò questo profondo sonno per far capire che l’alba appare
ogni giorno sempre uguale ma, ogni giorno riserva situazioni
diverse e solo in questo modo noi progrediamo.
Nulla contro i matrimoni ma, meglio con l’amato del cuore.
( il frate è in crisi, non lo da a vedere a Romea ma, prende a caso una bottiglietta)
Frate Foschia Mia cara, mi raccomando, solo se non ci sono altre soluzioni
e solo un sorso.
Romea Vi ringrazio, ne farò tesoro. Servo con nervo!
Servo con nervo Eccomi!
Romea Accompagna Frate Foschia, passa sempre dall’orto. Fate presto!
( Frate Foschia fa un cenno di saluto, si tira su il cappuccio e se ne va con il servo,
Romea mette in tasca la bottiglietta con il sonnifero, entra Madonna Capuleti con lo scialle)
Madonna Capuleti Ecco, ho tardato perché Balia lo aveva riposto nell’armadio
sbagliato. Su copriti, che si fa presto a prendere i malanni ma,
per guarire tocca interpellare tutti i medici di Verona!
Romea Farò quello che mi dite, anche se i brividi non ci sono più.
Vi ringrazio per la premura.
Madonna Capuleti Sta meglio Servo con nervo? Ho bussato alla sua porta ma,
non ha risposto.
Romea Mi risulta che il suo nervo sta meglio.
( entra Tibaldo)
Tibaldo Se state parlando di Servo con nervo, vi dico io, sembra
proprio che stia meglio.
Stavo facendo la guardia verso ovest quando vedo due figure
che corrono come lepri attraverso l’orto.
Non ho fatto in tempo a raggiungerle ma ci giurerei che si
trattava di Servo con nervo. Il suo nervo pare stia benone visto
come correva. Farò due parole con lui perché, mi tagliassero la
mano, stava regalando ortaggi a quello straccione!
Se li avessi presi, avrei fatto annusare ad entrambi l’odore del
ferro della mia spada!
( sguaina la spada da buon cavaliere di palazzo)
Romea Se Servo con nervo sta meglio ci fa piacere e, se stava regalando
del radicchio a quel poveraccio, non vedo perché rimproverarlo.
Tu sai che questa famiglia ha sempre aiutato i bisognosi!
Dico bene madre?
Madonna Capuleti Si Romea dici bene. Tibaldo, la famiglia Capuleti non morirà
di fame se diamo del radicchio in regalo.
Tibaldo Il servo si è preso troppa libertà. Cosa sto a fare la guardia se
chiunque entra si serve del nostro orto? Le buone maniere non
si insegnano più alla servitù!?
Doveva chiedere il permesso e poi, con la vostra approvazione,
andava a servirsi!
State attenti che se darete alla servitù una mano, loro si
prendono il braccio!
Romea Cugino, hai proprio ragione. Parlerò con il servo affinché non
si ripeta questa leggerezza. Ora ti puoi calmare!?
( Tibaldo rimette a posto la spada)
Madonna Capuleti Bene, visto che tu Romea ti occuperai del servo, io andrei
al mercato delle erbe. Tibaldo dovresti accompagnarmi tu,
fai preparare una carrozza.
Tibaldo Arrivo dalle stalle, c’è già una carrozza pronta.
Madonna Capuleti Benissimo.
( Tibaldo porge il braccio a Madonna Capuleti)
Tibaldo Venite zia, possiamo partire subito. Romea ricordati del servo!
Romea Sarà fatto cugino!
( escono tutti di scena, zia e nipote da una parte e Romea dall’altra)
( entra Capuleti, si serve del vino e si siede. Entra Servo con nervo)
Servo con nervo Il nobile Montecchi è arrivato padrone.
Capuleti Fallo accomodare.
( entrano Servo con nervo e Montecchi, Capuleti si alza va incontro all’ospite e gli porge
una sedia)
Capuleti Nobile Montecchi, prego accomodatevi.
Montecchi Vi ringrazio.
( Servo con nervo fa un inchino e se ne va)
Capuleti Stavo proprio sorseggiando un po di Trebbiano veronese.
Ah, concordo con Cassiodoro, è soavissimo.
( Capuleti offre del vino a Montecchi)
Montecchi Cassiodoro nelle sue epistole raccomanda di non far mancare
nelle mense reali questi vini veronesi.
Soavissimi e corposi capaci di esprimere chiara purità gioviale.
“ Candidezza e soavità” incredibile! Come dargli torto.
Capuleti Questo è oro! Oro bianco! Queste terre con l’uva garganega e
trebbiano, ci rendono preziosi vini.
Montecchi Ringraziamo pure lo statuto Ezzeliniano che ci ha portato a
questi risultati.
( Capuleti versa ancora del vino al suo ospite)
Montecchi Questo buon vino servirà per rallegrarci l’animo perché,
credetemi, purtroppo non ho buone nuove da portarvi.
Capuleti Anche da parte mia qualcosa che non va per il suo verso c’è.
Suvvia, facciamoci un altro bicchiere che le nostre lingue si
scioglieranno. ( bevono )
Or ditemi Montecchi ciò che vi turba.
Montecchi Sono in pensiero per mio figlio Giulietto. Non si vuole sposare..
…sono mortificato.
Vi assicuro che il problema non è dovuto alla vostra graziosa
figliola. Vi prego di credermi, mai si vorrebbe creare offesa ne
a voi ne alla vostra famiglia.
Ho provato a farlo ragionare ma invano. Dice che è troppo
giovane per prender moglie.
Capuleti Ho da dirvi che anche la mia adorata figlia ha delle reticenze
che non capisco.
Non ha mai fatto trasparire un temperamento così deciso, tanto
che, quasi me ne vergogno. Vi assicuro che le buone maniere
da nobildonna le conosce tutte e si è sempre comportata in modo
ineccepibile.
Montecchi Sono venuto per estrema correttezza nei vostri confronti.
Sta sempre nei miei propositi il farlo sposare con vostra figlia,
propongo con il vostro aiuto di arrivare ad una soluzione.
Capuleti E vostra moglie che ne pensa? Forse è lei a creare delle
confusioni al vostro figliolo?
Montecchi No, vi posso assicurare che lei è preoccupata quanto me e, ha
nei vostri confronti sinceri sensi di colpa per non aver ancora
mantenuto la parola data.
Capuleti Dal momento che per entrambi, le soluzioni diplomatiche non
sortiscono alcun effetto, io propongo una risoluzione del caso
in modo deciso e pratico.
Li rinchiuderemo e porteremo un religioso che li dichiari
MARITO e MOGLIE.
Credetemi, protesteranno ma come ho visto più volte, l’amore
arriverà tanto grande quanto la loro testardaggine!
Montecchi Ne siete sicuro?
Capuleti Più che sicuro! I giovani d’oggi vogliono fare di testa loro, poi
si accorgono che gli anziani hanno vedute ben più lunghe.
Montecchi E arriveranno anche i ringraziamenti con tanto di paffuti pargoli.
Capuleti Potete starne certo!
Montecchi Mi affido dunque a voi, fatemi sapere quando e dove.
Capuleti Sia fatto!
( Montecchi si alza)
Montecchi Mi devo congedare.
Capuleti Servo con nervo!
( entra Servo con nervo)
Servo con nervo Prego padrone.
Capuleti Accompagna nobile Montecchi.
Montecchi Nobile Capuleti vi saluto, scopro con piacere che le nostre
famiglie hanno molto in comune, ci capiamo negli intenti,
sui figli e, anche sulla scelta dei servi riconosco qualche
affinità. Abbiamo tutti a che fare con i nervi!
Capuleti Ah! Dite bene! Con i nervi in questa casa ultimamente non
si scherza!
( i due nobili si scambiano un inchino di saluto)
Giardino casa Capuleti
( cambio di scena, sparisce l’arazzo e le mura di casa diventano le mura del cortile dei
Capuleti. Ideale un balcone che si affaccia sul cortile, è notte)
Benvolio Avanti Giulietto muoviti!
Giulietto Non vedo perché io devo sempre adeguarmi alle tue insensate
strategie. Cosa facciamo sul cortile di questo palazzo?
Strano, ricorda il luogo della festa in maschera.
Benvolio, vuoi che ci prendano per ladri e questa volta ci
infilzino per davvero?
Benvolio Ma la finisci con queste lagne da timida fanciulla?
Sto eseguendo gli ordini che mi vengono impartiti.
Sssss….zitto, sento dei passi.
( sottovoce)
Giulietto Ti ricordo che stavi parlando tu.
Vedi che le tue spavalderie ci cacciano in guai seri?
( Tibaldo sta facendo la ronda passa con la lanterna ma non illumina Benvolio e Giulietto
che nel frattempo si sono accovacciati sotto la scala)
Tibaldo Chi va là! C’è qualcuno?
Qualcuno vuole conoscere la lama della mia spada?
( Tibaldoè in ascolto e si ode un miagolare di gatto )
Tibaldo Ah! Silvestro, ogni sera la stessa storia! Le tue micie vai a
cercartele altrove che se mi scappa la spada ti accorcio la
coda di un palmo!
( Tibaldo esce)
Giulietto Ma ti degni di spiegarmi cosa facciamo in casa altrui
rischiando la testa?
Benvolio Parla piano e ascoltami, Sei qui per volere di tuo padre.
Nessuno ti staccherà la testa, almeno lo spero.
Il padrone di casa non ti torcerà un capello, la guardia non so,
stalle lontano.
Giulietto Ma siamo in casa di Romea Capuleti!?
Benvolio Si e te ne starai qui buono buono ad aspettare che la tua bella
si affacci al balcone. La devi vedere, è il volere di tuo padre.
Giulietto Grazie cugino! Sono commosso per le tue premure!
Benvolio Prego, mi ricambierai quando potrai cugino.
Su dai, non fare tante storie, devi solo guardarla e, ti dirò che quasi
quasi ti invidio. Ora devo andare.
Giulietto No, no, tu non te ne vai! Se ritorna la guardia? Tu ora mi tiri
fuori da questo pasticcio o non ti permetterò più di cavalcare
Fulmine Nero!
Benvolio Non metterci in mezzo il cavallo! Questi sono gli ordini che ho
ricevuto, non so altro, conosci anche tu le regole, è mio
dovere ubbidire.
Giulietto Benvolio!
Benvolio Ssss..guardala!
( Benvolio se ne va, rumore di cancello che si chiude a chiave)
Giulietto Villano di un cugino, lui esegue gli ordini! Quando vuole.
E’ più forte il puzzo di inganno qui che il fetore nella fossa
del pesce morto al porto.
Il mio spirito è oppresso dal presentimento che la situazione
prenda un amaro corso funesto.
Qui non si aspettano solo che io possa vedere la fanciulla!
L’ambiguità del momento mi porta a decidere che con un
lungo sonno, stravolgo i disegni di tutti, Montecchi e Capuleti!
( Giulietto beve un sorso del sonnifero e se ne sta seduto per terra rannicchiato guardando
il balcone, si affaccia balia gli gira le spalle perché sta parlando con qualcuno all’interno)
Balia Vi ho detto che vostra madre ha dato precisi ordini.
Dovete aspettare qui sul cortile. Qualcuno verrà a farvi visita.
Romea Chi?! Non ha aggiunto altro? E’ notte, ci potrebbe essere
pericolo!
Balia Vostro cugino Tibaldo ha tutto il palazzo sotto controllo!
Suvvia, venite al balcone! Prendete la mia lanterna.
( Romea si affaccia timidamente e liscia la sua treccia per farsi coraggio, Balia se ne va)
Romea Un brivido sottile di paura mi corre per le vene che quasi mi
raggela. Lo spettro di ciò che non conosco mi rende così
fragile che la tentazione di rifugiarmi in un sonno è inevitabile.
Dormendo eviterò ciò a cui non sono preparata e l’ignoto non
mi farà paura.
( Romea beve un sorso del liquido di Frate Foschia)
( Giulietto vede Romea e rimane incantato dalla sua bellezza, si avvicina lentamente al
balcone)
Giulietto Oh, notte santa. Quasi ho paura non sia tutto un sogno.
Troppo dolce lusinga per essere vera.
Romea Ma voi chi siete? Protetto dalla notte siete entrato nel mio
cortile ma, se chiamo la guardia vi ucciderà!
Perché siete qui?
Giulietto Non per mia volontà mi trovo sul vostro cortile.
Che meravigliosa luce sul vostro balcone!
Lì è l’Oriente. Romea è il sole!
Levati, o sole bello, a cancellare la gelosa luna sbiancata e
livida di rancore perché tu, vestale sua, sei bella, molto più
bella di lei.
Romea Voi…voi, conoscete il mio nome. Siete dunque Giulietto?
Giulietto Come dite bene il mio nome, mille, mille volte ancora vorrei
sentirlo uscire dalle vostre labbra, questa è musica per i miei
orecchi!
( Romea scende in cortile verso Giulietto, lei tiene la lanterna con la mano, sono illuminati
da questa luce creando una situazione romantica)
Romea Queste dolci parole mi incantano ma, altrettanto dolce è il
vostro animo?
Giulietto No, il mio animo non è così dolce ma, lo splendore che mi trovo
dinanzi non lascia spazio a nulla che non sia sublime.
La luce che avete portato non ha confronto con le stelle…
Permettete che accarezzi la vostra treccia?
Romea Mi fate arrossire dalla vergogna e forse più ritrosa dovrei
mostrarmi ma, confesso che desidero sentire le vostre carezze.
Giulietto Oh, dolce Romea!
( Giulietto accarezza la treccia di Romea)
Romea Oh, Giulietto! Giulietto perché sei Giulietto? Rinnega il tuo nome
e legati a me, no….ora non serve più, le nostre famiglie hanno
abbandonato i rancori.
Giulietto Mia cara Romea, dove sei stata finora? Sei la rosa più bella
di tutta Verona!
Romea E tu Giulietto perché hai tardato così tanto e non sei venuto
a cogliere questa rosa?
Oh, sono mortificata. Pensi che troppo presto ho ceduto?
Forse volevi supplicarmi?
Giulietto No dolce Romea, forse anch’io potevo mostrarmi più ritroso ma,
è l’amore che ci sta guidando, non ostacoliamo il sentimento
che si sprigiona nell’animo nostro.
Anche la luna e le stelle questa sera testimoni del nostro
incontro sono felici, guarda, mia adorata come brillano lassù!
Romea Brillano! Ma perché un velo le avvolge? Forse le nubi in arrivo?
( Romea si strofina gli occhi)
Giulietto No, il cielo è uno specchio, alza il tuo incantevole sguardo.
Romea Mi sento stanca, le gambe mi reggono a fatica, ho freddo.
Giulietto Anch’io mi sento debole, sta arrivando un capogiro e
ho i brividi.
( Romea e Giulietto si siedono a terra sostenendosi a vicenda)
Giulietto Romea non ti dar preoccupazione, farò un lungo sonno ma,
al mio risveglio la meravigliosa rosa porterò all’altare.
Romea Giulietto, ho preso un sonnifero, perdonami. Farò anch’io un
lungo sonno poi aspetterò impaziente che tu venga a cogliere
la rosa.
( i due giovani sono stesi a terra, la luce della lampada lentamente si spegne)
( si ode rumore di serratura e di cancello che si apre, entrano nel cortile Capuleti, Montecchi,
il Frate Foschia e Benvolio tengono la lampada e cercano di illuminare la zona cercando
Romea e Giulietto, i due giovani sono stesi verso il fondo della scena e loro cercano davanti
non vedendoli)
Capuleti Frate Foschia, avete capito bene la dinamica? Appena i giovani
vi appariranno formulate subito ciò che voi sapete e dichiarateli
MARITO e MOGLIE.
Al resto penseremo io e nobile Montecchi. E’ tutto limpido?
Frate Foschia Proprio limpido limpido, no, non vedo nulla.
Montecchi Giulietto! Sono tuo padre. E’ notte fonda e non è il momento di
giocare a nascondino!
Fatti trovare che il frate deve comunicare con te poi, un caldo
giaciglio ci aspetta.
Capuleti Romea, Romea,fatti vedere, dove sei?
Montecchi Fra poco l’alba dagli occhi grigi sorriderà alla notte!
Benvolio, sei sicuro di aver accompagnato Giulietto in questo
cortile?
Tibaldo Alto là, presentatevi! Chi siete! Siete forse ladri di galline o
di radicchio? Furfanti! Venite avanti!
Benvolio Sarai tu un ladro di galline! Arrogante e presuntuoso!
Capuleti Tibaldo, rimetti a posto la spada! Stiamo cercando Romea,
aiutaci col chiarore della tua lanterna!
Tibaldo Scusate zio, Romea non esce nelle tenebre e al freddo e pure voi
siete esposto, chi sono questi forestieri? L’hanno rapita ?
Capuleti Affinché tu non vada in confusione ti fornirò di specifiche e
dettagli, ma non ora.
Benvolio Laggiù, laggiù, vedo una scarpa!
( tutti si precipitano ad illuminare la zona, vedono Romea e Giulietto stesi a terra)
( appena il frate realizza che hanno bevuto il siero, si mette in un angolo e inizia a pregare,
lì vicino sulla scala Romea ha lasciato la sua bottiglietta con il veleno, il frate la recupera l’annusa, poi la nasconde in una tasca della tonaca)
Capuleti Figlia mia! Romea! Aiuto, serve un medico! Balia!
Montecchi Giulietto! Figliolo! Sei ferito? Chi è stato? Un Guelfo?
( i due genitori sono inginocchiati accanto ai figli, non capiscono, non hanno ferite ma
non danno segni di vita, provano a scuoterli ma invano)
Capuleti Tibaldo! Chi c’era in questo cortile? Sono stati aggrediti?
Tibaldo Garantisco che l’interno di questo cortile da me presidiato
non è stato calpestato da scarpe estranee a questa casa!
( Frate Foschia si inginocchia, prende le mani di Giulietto e nota la bottiglietta nel suo
borsello, lestamente la prende, l’annusa e la nasconde in tasca della tonaca e fa il
segno della croce. Gli altri nella concitazione non si accorgono di nulla)
( Balia si affaccia al balcone)
Balia Per essere qui fuori nel pieno della notte al freddo vi sarete
scolati una bottiglia di buon Soave a testa! Che dite di tornarvene
al caldo dei vostri giacigli e lasciar dormire la gente?
Oh, mio Dio! Romea! Romea!
( si precipita giù in soccorso a Romea)
Balia Vi prego, tornate in voi, sono Balia! Romea guardatemi!
Avete le mani gelide ora vi copro. Cosa è successo?
Frate Foschia Non vi sente, sta viaggiando per altre terre!
Balia Voi sapete qualcosa? Parlate! Diteci che sono svenuti!
I sali! Servono i sali! Misericordia, fate qualcosa!
Benvolio Cugino, cosa è successo?!
Montecchi Come stava Giulietto quando lo hai accompagnato?
Benvolio Come al solito, in ottima salute. Era solo contrariato su i
nostri tramacci.
Frate Foschia Forse i loro cuori non hanno retto alla pressione delle nozze.
Capuleti Si può morire per questo?
Frate Foschia Questi due giovani rappresentano ciò che ha di più bello la
nobiltà di Verona.
Sono nobili, belli, educati, gentili ma altrettanto vero che sono
fragili come cristalli. Preziosi e delicati.
I loro cuori pulsavano e al contempo soffrivano le situazioni.
Portateli al caldo, chissà che non sia cosa temporanea.
Montecchi Cosa intendete dire?
Frate Foschia Ho assistito a dei miracolosi risvegli.
Viaggiano oltre la notte, oltre il giorno, si fanno beatamente
trasportare dalla luce e poi ritornano.
Capuleti Voi dite che succederà anche a loro? Noi aspettiamo, si
prendano tutto il tempo.
Frate Foschia Solo domani si saprà, nessuno è più tornato dopo un giorno.
Pregherò per le loro giovani anime che possano trovare la
via del ritorno.
( il frate fa il segno della croce, cala il buio mentre portano dentro i loro corpi)
( ricompare l’arazzo di casa Capuleti, sparisce la scala e il cortile diventa casa Capuleti)
Casa Capuleti
( i due giovani sono stesi vicini sotto l’arazzo in centro della stanza con dei preziosi cuscini
sotto il capo, la famiglia Monteccchi “ padre, madre, servo e Benvolio” in fianco a Giulietto,
i Capuleti, padre, madre, Balia, Tibaldo e il servo” vicini Romea. Il frate in un angolo a pregare)
Capuleti A nulla sono servite le nostre lacrime, i nostri implori, le nostre
preghiere…il mio cuore è stretto in una morsa che mi toglie
il respiro.
Madonna Capuleti Forse non abbiamo pregato tanto intensamente da far vedere
loro la via del ritorno, inginocchiamoci al cospetto di
Nostro Signore, supplichiamo che li riporti alla vita terrena.
Capuleti E’ tutto invano, sono così da due giorni e Romea ha le
labbra viola.
Se riesci a sentirmi figlia mia ( non si rivolge al corpo ma
guarda il cielo) sappi che eri per me il bene più prezioso.
Sono sentitamente pentito di non aver ascoltato le tue
rimostranze. E’ giusto che il mio dolore sia atroce, devo
pagare per il male che ti ho causato ma, solo un desiderio,
desidero con tutto il cuore che la tua anima sia leggera e
felice lassù fra le stelle.
Balia Padroncina mia, vi ho voluto tanto bene e sarete nelle mie
preghiere per il resto della mia vita.
Montecchi Che tu possa trovare lassù la serenità figlio mio.
Riposa in pace e che il tuo bel sorriso rallegri le anime
del paradiso.
( Montecchi e Capuleti si avvicinano)
Capuleti I nostri figli nonostante la loro giovane età, ci hanno insegnato
che il cuore, l’amore, i sentimenti, non sono sempre disposti a
seguire disegni stabiliti da altri.
Vorrei aver capito questo prima.
Montecchi Concordo con voi, loro hanno pagato con la vita la nostra
stupidità. Propongo in nome dei nostri amati figli di rimanere
vicini affinché non venga vanificato il loro insegnamento.
Capuleti Padre, procedete pure con la benedizione delle salme.
( si abbassano le luci, il frate si avvicina ai due giovani per le procedure religiose, il
sipario inizia a chiudersi, la storia è conclusa)
Madonna Montecchi Si muove! Si muove!
( il sipario si riapre)
Montecchi Moglie, siete sfinita, sono due giorni che non dormite.
Sono i nervi dei servi a muoversi. Non tormentatevi oltre,
vi fate solo del male.
Servo senza nervo Chiedo perdono padrone, forse il mio nervo non ha ubbidito.
Servo con nervo Sono mortificato, pensavo di esser fermo ma, il nervo non mi
ascolta.
Montecchi Sempre! Sempre i vostri nervi si muovono!
Non è ne il momento ne il luogo di pensare ai vostri nervi.
Venite moglie vi accompagno.
Madonna Montecchi Sono sicura, si è mosso il piede di Giulietto!
Benvolio Anche le dita, guardate! Giulietto ! Giulietto! Ci senti?
Montecchi Figlio mio, stai tornando? Sono tuo padre. Ti voglio bene.
( Giulietto si muove sempre di più, il frate fa segni di gioia “ lui sa il perché”)
Giulietto Madre, padre, dove sono, cosa è successo?
Madonna Capuleti Le mani, le mani, guardate! Romea muove le mani!
Capuleti Figlia mia, sia ringraziato il cielo. Ritorna a noi , puoi sentirci?
( Frate Foschia esulta salvi tutti due)
Romea Oh, dolce casa, ho vagato non so dove. Cosa mi è successo
madre?
Capuleti Mia adorata, non sappiamo cosa è successo. So di sicuro cosa
accadrà, sappi che non sposerai Giulietto.
Ora non affaticarti, rimettiti in salute e speriamo tu possa
perdonarci per averti fatto tante pressioni sulle nozze.
Montecchi Giulietto, mio adorato figlio, ti porterò a casa e prometto che
non si parlerà più di matrimonio. Troppo preziosa è la tua vita.
Riuscirai a perdonarmi per il male che ti ho fatto?
Capuleti Romea, tu non sposerai Giulietto, te lo prometto!
Montecchi Giulietto, tu non sposerai Romea, te lo prometto!
( Giulietto si gira e vede Romea)
Giulietto Oh, Romea, mia dolce Romea. Finalmente rivedo lo splendore
dei tuoi occhi, oh, amore, che la musica della tua voce
risvegli i miei orecchi che fin troppo ho dormito.
Dimmi, dimmi che ti sono mancato!
Romea Oh, Giulietto, Giulietto, sei tu che rincorrevo mentre vagavo nel
sogno. Non riuscivo a raggiungerti e ora ti prego, non scappare,
prendi le mie mani fra le tue, così che io possa sentire il
tuo calore.
Giulietto Oh, Romea, mia adorata Romea io ti amo!
Al mattino è il vostro volto che desidero vedere appena
aprirò gli occhi e sia anche l’ultima cosa che vedrò prima di
addormentarmi, basta solitudine.
Via tutti i sassi, ci sarà solo il calore del tuo cuore.
Romea Oh, Giulietto, adorato Giulietto!
Non so di che sassi parli ma, desidero stare con te per
tutti i giorni della mia vita. Sarò la tua sposa.
( tutti sono sbalorditi, non capiscono più niente, Romea e Giulietto si alzano e si
abbracciano)
Capuleti La gioia che provo è così grande che non capisco più niente.
Sono ritornati a noi ed è sbocciato il fiore dell’amore!
Montecchi Penso che voi ed io potremmo far a meno di capire, importante
che siano loro a capirsi e sembra che ci riescano.
Dio ha congiunto il cuore di Giulietto a quello di Romea,
suggelliamo questo amore che legherà le nostre famiglie
per sempre.
Capuleti Avete ragione, brindiamo all’amore che trova sempre la strada.
L’armonia regni per sempre fra le nostre famiglie e la
felicità nei cuori di questi giovani sposi!
Servi!
Unite i vostri nervi per servirci chè brinderemo fino a notte
fonda!
( Frate Foschia ringrazia Dio ed esulta in modo marcato)
E VISSERO FELICI E CONTENTI
Nadia Zanchetta
Sommario
Casa Montecchi pag.1
Casa Capuleti pag.14
Casa Montecchi pag.19
Casa Capuleti pag.22
Casa Montecchi pag.29
Casa Capuleti pag.37
Giardino Capuleti pag.48
Casa Capuleti pag.54