romeo e giulio
atto unico
di Andrea Monti
Personaggi
Romeo
Giulio
Mercuzia
Tebaldo
I pastori
La scena
Una radura in montagna.
soggetto
Romeo, incalzato dalla sua spasimante Mercuzia, non riuscendo a capire se ne è innamorato, decide di allontanarsi da lei per comprendere l’essenza del proprio amore e ciò che egli vuole veramente dalla vita. Abbandona la città per la montagna, nella quale spera di ritrovare la tranquillità necessaria per prendere una decisione sul suo futuro. Partito con il minimo indispensabile per sopravvivere, decide di fermarsi in un punto della montagna dal quale può osservare sia la città sottostante che la vetta più alta, fonte di ispirazione. Trascorre parecchi giorni in meditazione avendo contatti umani solo con alcuni pastori, finché la sua solitudine non viene piacevolmente interrotta dall’incontro con Giulio, un giovane di buona famiglia rifugiatosi anch’egli in montagna per decidere se accettare o meno la proposta dei genitori di essere dato in sposo ad una ricca e bella fanciulla. I due confrontano i loro destini e le loro insicurezze sul futuro, giungendo, nella pace della montagna, alla consapevolezza che ciò che cercano è lì, davanti ai loro occhi. Ma ciò che lontano dalla civiltà è puro e sincero, al contatto con la società diventa sporco ed impossibile. I due vivono un innamoramento innocente fino al momento in cui sono raggiunti da Mercuzia, la quale innamorata di Romeo, rimane sconcertata nel vedersi sostituita da un uomo. Tornata in città rende nota ai genitori di Giulio la situazione in cui ha trovato i due ragazzi. Questi ultimi, per evitare uno scandalo, mandano Tebaldo, cugino di Giulio, ad impedire il disonore della famiglia, fornendogli, come ultima soluzione, una bottiglia di vino avvelenato, qualora lo spasimante non fosse disposto a dimenticare il loro figliolo.
Romeo, lasciato solo da Giulio, deciso ad urlare il proprio amore per il compagno dalla vetta della montagna, viene minacciato e percosso da Tebaldo. Nella colluttazione interviene Mercuzia che tentando di dividere i due rimane uccisa. Alla vista della fidanzata morta Romeo, preso da un attacco d’ira, uccide l’assassino della sua spasimante, e scappa per trovare la propria verità lontano dai morti.
Giulio dopo aver giurato il suo amore per Romeo dalla vetta più alta della montagna, torna all’accampamento per darsi completamente al suo innamorato, ma trovando Tebaldo e Mercuzia morti, realizza, nella tragedia, che il rapporto con il suo innamorato è diventato impossibile e decide di togliersi la vita. Nella ricerca della maniera più tragica per congedarsi dal mondo, viene raggiunto da un gruppo di pastori che lo esortano a non privarsi di un dono così importante come quello della vita, asserendo che se è possibile, dal loro punto di vista, l’amore tra un uomo ed una pecora, può essere altrettanto lecito l’amore tra due uomini.
I pastori, una volta convinto il ragazzo a perseverare nella ricerca della felicità, lo aiutano a disfarsi dei corpi di Mercuzia e Tebaldo e lo preparano per l’incontro con il suo innamorato. Romeo tornato su i suoi passi in cerca del compagno, trova Giulio pronto per le nozze, che vengono regolarmente celebrate dal pastore più anziano. Non avendo nulla per suggellare il loro amore, i due brindano con il vino di Tebaldo, e dopo aver capito di essere stati avvelenati, consapevoli della loro imminente morte, gridano, dalla montagna, tutto il loro reciproco amore, ed il loro odio per la società che li ha uccisi.
scena 1
OUVERTURE
SCENA 2
Entrano i pastori
i pastori
La città non ci ha rapito,
in montagna siam rimasti,
presso un pascolo pulito,
ben lontan da inutil fasti.
Come vagabondi erriamo
dietro pecore serene,
senza tempo il nostro ramo
che produce frutti e pene.
Nostro compito è guidare
chi nel buio si è perduto,
con saggezza popolare
sollevare chi è caduto.
Siamo erranti che non sbagliano,
saggi antichi che non crollano.
scena 3
Entra Romeo
Romeo
Monte più alto ti devo interrogare
sono Romeo un tuo umile servitore.
Ho bisogno di capire l’essenza dell’amore.
Sono maturo ormai per iniziare a soffrire,
ma il mio cuor non si decide a trovare il suo giaciglio.
SCENA 4
i pastori
Che ci fa un ricco signore
in solitudine tra i monti?
romeo
Cerca il volto dell’amore
per far sbocciare il proprio cuore.
i pastori
Per poter provare amore devi guardare ed aspettare,
finchè i begli occhi di qualcun il tuo cuor faran fermare.
Escono i pastori
SCENA 5
Romeo volge lo sguardo verso la montagna per meditare, entra Giulio con in mano un coltello.
giulio
Non ti amo! Non ti amo! Non ti amo!
Cacciatemi! Ripudiatemi! Uccidetemi!
Se non m’è dato intimare al mio cuor di palpitare
posso comandargli adesso di cessare di pulsare.
Se questo tutti voi bramate tosto glielo ordinerò
e se lui trasgredirà con questa lama l’arresterò.
Si avvede della presenza di Romeo e lo guarda
romeo
Non temere! Sono muto come nella tomba l’oratore.
Anch’io venni come te ad interrogare il cuore.
Non si lascia impietosire da chi lo brama con ardore,
come pietra è freddo innanzi a chi anela con dolore
giulio
Ma tu non sei costretto come me a sposare senza amore,
non ti è dato condivider quel che non sei pronto a donare.
romeo
Presto a questo lungo passo anche io sarò chiamato,
e per evitar di capitare nella stessa situazione,
con anticipo ho deciso porre a me questo quesito,
assistito nell’impresa da pace e da meditazione.
scena 6
giulio
La risposta?
romeo
Tuttora ignota.
giulio
Indizi?
Entra Mercuzia senza farsi scorgere
romeo
Ciò che fa volare gli occhi senza battere le ciglia
giulio
Che ti tiene fisso a lui senza nulla che distolga
romeo
Che ti fa sentire lieve più del solitario passero
giulio
Che ti fa tornar al nido a condivider il tuo pasto
Guardandosi negli occhi
romeo
Se lo vedi, lo senti.
giulio
Se lo senti, lo vedi.
scena 7
Mercuzia prima in un angolo, si fa avanti nella scena.
mercuzia
Un nemico intrattiene il mio signore?
romeo
Mercuzia!
Cosa ha spinto la mia bella
a rompere il suo giuramento?
mercuzia
L’astuzia che da sempre caro amore mi accompagna,
ha intimato di seguire il promesso sposo alla montagna.
E bene ho fatto a non attenderti in città
se qui ti scorgo in compagnia di un uomo,
che tutte le pietre di questo monte
sanno acerrimo nemico della nostra schiatta.
giulio
Tu sei Romeo!
romeo
E tu sei Giulio!
mercuzia
Tradita!
Da un uomo ed un avverso che raddoppian l’afflizione,
su questo monte si infrange il mio sogno e la passione.
Ora nel cuore di Mercuzia solo odio avrà dimora,
fino a quando la vendetta sarà del mio amor l’aurora.
Esce Mercuzia
scena 8
INTERMEZZO STRUMENTALE.
Romeo e Giulio si guardano, poi Giulio va via e Romeo rimane in un angolo in meditazione.
scena 9
Tebaldo
L’odiato Romeo la famiglia mi comanda rinsavire,
per condurlo sulla via opposta del mio familiare.
Il caso può portarci ad un più astuto intervenire
legittimando la mano che brama farlo trapassare.
Tebaldo mostra un coltello
Dove sei vile e folle innamorato?
Occultarti non puoi all’ombra dell’altura!
Se risoluto sei a perire trucidato,
ecco il biglietto che sarà la tua iattura.
Se la lama ti spaventa e brami un indolore accesso all’inferno,
bevi questo vino ed il ricordo del tuo viso, sarà giovane in eterno!
Ah, ah, ah...
Riso sadico di Tebaldo, assetato di vendetta
Romeo, i miei parenti tutti ti danno il benvenuto
rivelati a Tebaldo, di loro, l’assassin più acuto.
scena 10
Romeo ascoltate solo le ultime parole di Tebaldo gli si fa incontro benevolo.
romeo
Cugino, da che nasce tanta ira?
tebaldo
Nessuno ti ha concesso di annoverami tra i tuoi congiunti.
romeo
L’ostilità risale ad onte a noi estranee.
tebaldo
Nulla m’è più familiar di chi appartiene alla nota onta.
Congedati ora dal mondo ed accogli la mia punta.
Tebaldo brandisce il coltello minacciando Romeo. Entra Mercuzia che trova i due in prossimità del duello.
mercuzia
Interponendosi tra Romeo e Tebaldo
Non ucciderlo Romeo, se non vuoi nell’esilio, render raminga la nostra adorazione!
tebaldo
All’inferno il vostro amore
sarà lecito e indolore.
romeo
Allontanati Mercuzia!
tebaldo
Congedati messaggera di sventure, la tua parte è terminata!
Spingendo via Mercuzia ed attaccando Romeo
Soccombi cugino mai acquisito!
Per un litro del tuo sangue,
una lacrima di gioia,
verserò al tuo funerale.
romeo
Eccomi Tebaldo,
se pianto dovrà esserci,
che sia il mio, e di dolore,
per la morte di un congiunto.
mercuzia
Interponendosi ancora tra Romeo e Tebaldo
Bando alla morte, fuggiamo Romeo!
Tebaldo, nel duellare trafigge Mercuzia che cade in terra moribonda, e subito si allontana.
romeo
Mercuzia!
mercuzia
All’altro mondo ti aspetterò mill’anni mio dolce signore,
per dimostrarti, nell’attesa, l’autenticità del mio dolore.
Ti amo Romeo, ti amo
giulio (fuori scena)
La sua voce che viene dalla vetta della montagna si sovrappone a quella di Mercuzia
Si, ti amo, Romeo, ti amo.
Romeo frastornato dagli eventi contempla il corpo di Mercuzia mentre continua a sentire le ripetute manifestazioni d’amore nei suoi confronti, senza capire che non è più Mercuzia, ormai morta, a proferirle, bensì Giulio, dalla vetta della montagna.
Romeo
Rialzandosi con l’ira negli occhi sempre volti a Tebaldo.
Vengo a prendere il tuo cuore
assassino dell’amore
tebaldo
Più agevole sarà per me l’assoluzione
eliminando te, mio unico testimone.
I due tornano a duellare fino a che Tebaldo non muore. Non appena Tebaldo giace, Romeo fugge.
scena 11
Entra Giulio sereno, poi subito triste.
giulio
Con dolore
Mercuzia!
Con più dolore
Tebaldo!
Quasi impazzendo
Sangue!
Sangue torna a scorrer nelle vene dei morti!
Or che al monte avevo giurato la mia passione per il reo,
conduci la mia felicità all’altro mondo con questi corpi,
affogando nel sangue l’innocente amor di Giulio e di Romeo.
Tristemente si accascia senza forze
scena 12
Trovando a stento le forze per alzarsi e poi correndo quasi impazzito alla ricerca di qualcosa che non sa egli stesso concretizzare.
giulio
Un veleno!
Per arrestare il sangue ingiusto che mi scorre nelle vene.
Una corda!
Per ciondolar la carne morta da un solido e robusto ramo.
Una rupe!
Per scagliarla in fondo al mare ed occultar tutte le pene.
Una lama!
Per por fine allo strazio del corpo con quest’illibata mano.
Tirando fuori il coltello e preparandosi al suicidio.
scena 13
Entrano i pastori allegramente prima che Giulio possa affondare la lama nel suo petto.
I pastori
Placa adesso la tua ira bello giovine innocente
porgi noi ciò ch’è acconcio solo a ripartir formaggio
il trapasso dei tuoi cari ha velato la tua mente
conta noi la tua tragedia prima del tuo ultimo viaggio
giulio
Bello e triste è stato oggi il mio destino nero.
La passione mi illuse che tutto era accessibile,
ma ciò che lontano dalla civiltà è puro e sincero,
per la nostra società diventa sporco ed impossibile.
I pastori
Non è il caso disperare
tu malato sei d’amore,
ma il cuor tutto può mutare
con l’ingenuo suo furore.
S’è legittimo in mancanza di sostanza,
la passione del pastor per il suo gregge,
come puoi tu in presenza dell’essenza,
temer di contrastare la naturale legge?
Ora cessa bello giovine di star qui a sfidar la morte,
ed accetta il nostro aiuto per cambiare la tua sorte.
scena 14
INTERMEZZO STRUMENTALE.
I pastori aiutano Giulio a disfarsi dei corpi di Tebaldo e Mercuzia e lo convincono a preparasi per l’incontro con Romeo che, a detta loro, sicuramente tornerà.
scena 15
La preparazione di Giulio viene interrotta dall’arrivo di Romeo che entra in scena visibilmente affranto.
romeo
Sono qui mio caro Giulio ad implorare il tuo perdono.
Quel che avvenne poco innanzi non è frutto di ragione.
Fui sfidato ed obbligato ad intervenire con ardore,
per osteggiare chi contrasta la passione col livore.
giulio
Sono qui caro Romeo per condividere la pena,
in attesa della condanna, alla qual non mi sottraggo.
Questi amici sono qui per suggellare il nostro incontro,
pronti ad esser testimoni di questo candido confronto.
I pastori danno inizio ad un rito originale, lontano dall’idea comune di matrimonio, ma che in parte la può richiamare.
i pastori
Ciò che il monte unisce in pace,
la guerra non potrà più separare.
Se intorno ai morti tutto tace,
la gioia comincia a trasvolare.
Se nel sangue e nel dolore
trova un posto l’innocenza,
la condanna ha un valore
sol innanzi ad ignoranza.
Or amatevi e partite
depositari del segreto!
Se il legame non tradite
il gaudio non sarà negato.
Si congedano gli erranti, dalla coppia di innocenti,
garantendo nel commiato di obliar gli accadimenti.
Escono i pastori
scena 16
Romeo si guarda intorno, vede la bottiglia di vino lasciata in un angolo da Tebaldo, e visibilmente eccitato corre a prenderla per poi avvicinarsi trionfalmente a Giulio.
Romeo
Ciò che prevede il rituale,
è innaffiare la promessa.
Porgendo il vino a Giulio
giulio
Vino rosso a suggellare
il mio amore che non cessa.
Giulio beve e passa il vino a Romeo. Mentre Romeo beve Giulio, improvvisamente toglie la bottiglia al compagno.
romeo
Che succede?
giulio
Chi ti ha dato questo vino?
romeo
Tebaldo lo portava per simular la pace.
giulio
Nel veleno ha fermentato
questo è vino maledetto.
L’assassino lo ha recato
per uccider il mio diletto.
romeo
La mia vita non rimpiango
ed affretto il mio cammino.
giulio
Col mio amore ti raggiungo
maledetto suo assassino.
romeo
Dammi ancora del buon vino
voglio qui sfidar la sorte!
giulio
Assicuro il mio destino
prima di darti la morte.
Giulio beve prima di passare la bottiglia a Romeo, il quale beve a sua volta.
romeo
Or che nulla ho da temere
voglio urlar il tuo candore.
giulio
In città dovran sapere
che qui su muore l’amore.
Romeo
Ciò che avete generato
vi rimorda per cent’anni.
Possa estinguersi il casato
nell’infamia e nei malanni.
giulio
Se questi corpi nella terra
giaceranno separati,
solo odio, infamia e guerra
farciranno i vostri fati.
romeo
Brindiamo!
giulio
Brindiamo!
Entrano i pastori richiamati dalle urla dei due amanti. Romeo e Giulio se ne avvedono ed a loro si rivolgono.
romeo
Brindate pastori alla fine del dolore!
giulio
Brindate pastori alla morte dell’amore!
I due si stringono e, morendo, si accasciano insieme rimanendo abbracciati.
I pastori
La saggezza popolare non è in grado di capire
ciò che è lecito sperare è che possa compatire.
Due innocenti son spirati senza mai poter gioire
del destino che l’ha uniti prima di farli morire.
Brindiamo pastori alla fine del dolore!
Brindiamo pastori alla morte dell’amore!
fine
finita il 20/9/1997