ROMEO vs GIULIETTA
da Verona andata e ritorno
di Vittorio Saccinto
MORSU (GIULIETTA)
Oh Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo … rinnega tuo padre, rifiuta quel nome oh se non vuoi legati a me con un giuramento e io non sarò più una Capuleti; solo il tuo nome mi è nemico, prendi un altro nome … che ce vo’ … cosa c’è in un nome … anche quella che chiamiamo rosa con un altro nome avrebbe il suo profumo … così anche Romeo senza più il suo nome sarebbe caro com’è così perfetto …
RICK (ROMEO)
Perfetto, perfetto credevo che sto cappello non me entrasse e invece me sta perfetto … mannaggia
MORSU
Chi sei tu che difeso dall’ombra della notte entri nel mio pensiero chiuso ?
RICK
Ah … sono io apri
MORSU
Che stai al citofono ? Devi essere aulico, enfatico, metaforico
RICK
Cioè ?
MORSU
Ascolta me …
RICK
Sì
MORSU
Oh Romeo, Romeo, sei tu Romeo ? Perché sei tu Romeo ?
RICK
Guarda che me l’hai detto te … tu a me m’hai detto … io sono Giulietta e tu sei Romeo … mi hai dato il cappello e mi hai mandato di là
MORSU
Va via anima mia !
RICK
Boh me pare matta/matto … va beh … io me ne vado …
MORSU
Ma dove vai … devi essere aulico … vai ma non andare …
RICK
Guarda che non è facile andare senza … ci puoi stare mezza giornata a fare avanti e indietro io te lo dico …
MORSU
Ma tu non puoi andar via … tu sei Romeo e stai vivendo un grande amore
RICK
E’ vero io sono Romeo ndo vado … eh … sto vivendo un grande amore … non un amore così così all’acqua de rose … andà e tornà … alè
MORSU
Oh quali dolci parole … adesso riconosco il mio Romeo … come il piccolo dell’usignolo riconosce da lontano il canto di colei che lo nutre, così il mio cuore riconosce la tua anima cibandosi delle sue parole
RICK
Quando ce vò ce vò
MORSU
Ma che dici ! Devi rispondere alla mia metafora con un’altra metafora !
RICK
Cioè ?
MORSU
Se io dico … Oh Romeo le tue parole sono onde la cui spuma rinfresca le assolate spiagge del mio cuore tu rispondi aulico con un’altra metafora !
RICK
Ho capito, ho capito … senti eh … Oh oh Giulietta Giulietta oh Giulietta le assolate spiagge con gli ombrelloni che riparano dal sole col mare … va bene il mare come metafora ?
MORSU
Adoro il mare !
RICK
Allora tutti al mare … tutti al mare … oh … Giulietta no…no…noccioline cocco bello cocco fresco no oh Giulietta io io ti amo al mattino come il bagnino che prende il pattino che va verso il largo …
MORSU
(alza la mano)
RICK
… che il motoscafo torna a riva che poi il motoscafo per legge dovrebbe stare a più di trecento metri dalla riva perché un amico mio l’anno scorso a Portonovo ha fatto tutto il sangue … lasciamo perdere come la nave lascia la scìa io ti lascio la firma mia !
MORSU
Oh le parole che tu rivolgi a me possano ritornarti come la colomba dopo il diluvio cariche della palma della mia ammirazione !
RICK
Grazie altrettanto a te e famiglia !
MORSU
E che le tue membra possano trovare in questo incontro il meritato riposo che l’acqua è la prova dopo la lunga caccia che vede l’agnello perire sotto i preziosi artigli !
RICK
Ma tu che scola hai fatto ?
MORSU
Oh Romeo Romeo fra queste mille mille stelle quale proteggerà il nostro amore; quale stasera sarà il nostro osbergo ?
RICK
Mo io all’osbergo non c’avevo pensato a dì la verità …
MORSU
Guarda quella stella !
RICK
Quale amore mio ?
MORSU
Ci basterà per osbergo quella sola stella ?
RICK
Un osbergo una stella solo ? Ma scherzerai … ma io amore mio ti porterò in un osbergo a quattro stelle lusso … ma io amore mio ma io non bado a spese … ma io per te … io voglio osbergo a quattro stelle lusso … allora … voglio l’accappatoio con il nome dell’osbergo … poi ci voglio le ciabattine … ma perché mai parli di osbergo amore mio non avevi detto che c’avevi casa libera se no famo da me !
MORSU
Oh una marea di brividi mi assale come vorrei unire le mie labbra alle tue
RICK
A chi lo dici mannaggia la pupazza ma da ndo se sale qua non se sale qua
MORSU
Pazzo va via ahimè se mio padre ti trova qui ti ucciderà …
RICK
Io salgo e vengo alla morte tu pensi che io abbia paura di tuo padre ?
MORSU
Ma mio cugino Tebaldo se ti trova qui ti ucciderà
RICK
Io salgo e vengo alla morte tu pensi che io abbia paura di tuo cugino Tebaldo ?
MORSU
Ma mio padre verrà qui con il suo servo e ti ucciderà
RICK
Me fa specie Giulietta … e tu pensi che tre persone soltanto possano affievolire il mio amore aulico ?
MORSU
Oh no amor mio ho paura che Tebaldo arriverà con un manipolo di suoi amici
RICK
Un manipolo ah ah e quanti sarebbero un manipolo
MORSU
Una ventina
RICK
Una ventina ? Più tuo padre, il suo servo e Tebaldo … 23 … che dici vado ? No cielo io rimango e vengo alla morte
MORSU
Oh Romeo io morirei di dolore se ti uccidessero perché tu muori se ti trovano qui
RICK
E ma me ce devono trovà però … orsù scusa la dimanda Giulietta … tuo padre non v’è … il tuo genitore non è in casa pe dasse na regolata quanto tempo ce vo’ affinchè elli aridivenga aridivenisca qua nella sua magione … metti ?
MORSU
Lo stesso tempo che impiegano i raggi del sole a rapire le timide gocce di rugiada che dormono sulle tenere foglie del ginepro nano
RICK
No dico in minuti quant’è ?
MORSU
Il tempo esatto che impiega il piccolo cuculo nell’afoso agosto a costruire tra i cespugli di glicini non ancora il suo tenero nido †che esattamente è la metà del tempo che impiega una arancia e quindi l’esatta metà della arancia …
RICK
†No no per carità Shakespeare straordinario bellissimo romantico ma non devi avere fretta …
MORSU
Ora
RICK
Bene
MORSU
Considerando che il piccolo cuculo porta quattro pagliuzze in un minuto e per costruire un quarto del suo nido ci vogliono 5000 pagliuzze quanto tempo impiegherà per costruirne un terzo se per ogni viaggio di quattro pagliuzze ne perde una e ogni dieci viaggi raccoglie tutte le pagliuzze che ha perduto ?
RICK
Può ripetere per chi è entrato alla seconda ora ?
MORSU
Considerando che il piccolo cuculo porta quattro pagliuzze in un minuto e per costruire un quarto del suo nido ci vogliono 5000 pagliuzze quanto tempo impiegherà per costruirne un terzo se per ogni viaggio di quattro pagliuzze ne perde una e ogni dieci viaggi raccoglie tutte le pagliuzze che ha perduto ?
RICK
Svolgimento … la pagliuzza … la mamma va al mercato e così su due piedi a penna non mi tornano i conti
MORSU
Non cantare Romeo, Romeo, Romeo, perché mai ti chiami Romeo
RICK
Nonno si chiamava così sì
MORSU
E allora rinnega tuo nonno … ricusa il tuo casato o se non vuoi legati a me con un giuramento e io non sarò più una Capuleti solo il tuo nome mi è nemico … ma perché non porti un altro nome ?
RICK
E te l’ho detto nonno si chiamava così … era usanza a casa mia che il primogenito prendesse il nome del nonno da parte de padre e infatti se fossi nata femmina mi sarei dovuta chiamare Adelina come nonna
MORSU
E cambia nome che ce vo’
RICK
E ce vo’ ce vo’ ce vole il tempo suo Giulietta bisogna fare una domanda in carta da bollo con due marche da bollo bisogna andare all’anagrafe di Verona con un testimone e lì è ZTL non si passa e poi l’ufficio anagrafe è aperto dalle 11 e 5 alle 11 e 10 del giorno bisestile della fine … non è mai aperto e se è aperto all’impiegata devi dare una ragione plausibile un motivo valido perché devi cambiare nome e io capirei se di cognome facessi ALFA e di cognome ROMEO … ALFA ROMEO te lo cambiano subito va beh conflitto di interessi ma così non te lo cambiano
MORSU
Perché perché questa ostinazione nel non voler cambiar nome … che importanza ha un nome ?
RICK
E no Giulietta allora mamma mia oh non capisci Giulietta mi te parlo e ti non capisci oh capocciona mamma mia oh non capisci ellora mamma mia mi te digo che non posso Giulietta e mica ellora ciò ciò non lo so che ciò a parlare così sarà il metodo Svaroschi non mi far parlar così Giulietta bella mamma mia oh allora mi non posso cambiar nome Giulietta mi ciò sto nome e me lo tegno
MORSU
E allora vorrà dire che per rendere questo amore immortale dovrò morire
RICK
Cioè ?
MORSU
Ecco questa è essenza di mandragola datami dal fedele cappuccino
RICK
Quale cappuccino ?
MORSU
Quello che era qui fuori mezz’ora fa e si è affrettato
RICK
E lo credo mezz’ora fuori il cappuccino s’è freddato
MORSU
Io lo prenderò e sarò morta per tutti ma non per te … solo ai tuoi occhi non vivrò più e per questo tu morrai
RICK
Non ho capito
MORSU
Questo veleno farà sì che io muoia finchè tu muoia credendo che io sia morta perciò tu ti ucciderai col tuo stesso pugnale
RICK
Ma io che devo fa ?
MORSU
Tu ti devi pugnalare … questa è essenza di mandragola io la bevo e muoio per finta e tu credendo che io sia morta ti ucciderai con il tuo stesso pugnale
RICK
A mò ho capito perché prima come l’avevi detto …
MORSU
Bene allora tu ucciditi per conto tuo
RICK
Non ti preoccupà
MORSU
Mentre io prendo il veleno che mi ha dato il cappuccino
RICK
Muori con comodo Giulietta
MORSU
Prendi il mio veleno
RICK
No
MORSU
E portami via con te
RICK
No
MORSU
Ah (e muore)
RICK
No no no no no Giulietta è morta è morta avvelenata tutta colpa del cappuccino freddo e ora per me vegna la morte e tu fedele pugnale uccidimi ma fai piano … perdona vita mia perdona … scusa me un attimo Giulietta … scusame un attivo Giulietta … Giulietta ?
MORSU
Che c’è ?
RICK
Scusame un attimo ma tu sei morta no ?
MORSU
Sì per finta
RICK
Benissimo … e io invece mo m’ammazzo
MORSU
Per davvero
RICK
Era questo che non avevo capito mannaggia non me volevo mazzà a vanvera capito perché na volta fatta poi … lei è morta per finta e io m’ammazzo per davvero … lei per finta e io per davvero … ma perché sta cosa … perché ?
MORSU
Perché è la storia che dice così
RICK
Ah è la storia che dice così … è la storia che dice così … lei per finta e io per davvero … ma a me sta storia mica me piace
MORSU
Te l’ho detto … per vivere un amore immortale devi morire
RICK
Ma che storia è se poi uno more
MORSU
E allora dillo che tu non sei pronto a fare l’estremo sacrificio (e piange)
RICK
E mamma mia però Giulietta bella … e nun se po’ parlà dentra sta casa … non lo so io Giulietta bella indove andremo a finire eh … eh che t’ho detto cotica … io t’ho detto che per amore sono disposto a fare qualche sacrificio … già c’ho sto cappello e non te pare un sacrificio … e qui sotto la mattina presto di inverno entra una giannetta che nemmeno te lo auguro Giulietta bella … e poi dov’è che sta scritto che uno per amore deve morire …
MORSU
E allora dillo … dillo che non mi ami più
RICK
Io non t’amo più … ma se io t’amo più della mia vita stessa … io ti amo ti amo quanto un amore può amare quanto un uomo può amare l’amore io ti amo e mi è prova certa che io farei follie per te io attraverserei il deserto scalzo io guaderei i fiumi non guarderei i fiumi guaderei i fiumi io andrei all’altro capo del mondo io scavalcherei le montagne per te io m’ arrampicherei fino in cielo su in alto
MORSU
E allora amore vieni su
RICK
Io su lassù da te
MORSU
Sì
RICK
A due passi da cielo lassù ma c’è l’ascensore ?
MORSU
No ci sono le scale
RICK
Le scale ma te sei matta
MORSU
(fulmine e si nasconde)
RICK
Oh oh ih Giulietta Giulietta è andata via vanno via tutti non se po’ parlà dentro sta casa
Montecchi e Capuleti
Personaggi
Narratore
Romeo
Giulietta
Frate
Nutrice
Monna Capuleti
Padre Capuleti
Scena 2 castelli ai lati, narratore che parla della storia
Narratore- oggi vi parleremo di due innamorati, due cuori sconvolti dalla
passione, travolti dagli eventi ostacolati dalle famiglie. Due giovani si
cercano, si trovano e si amano di un amore puro ma contrasto dalle loro
famiglie. I Montecchi odiano i Capuleti, da sempre sono in lotta e si
contendono il potere. Per questo si odiano per questo non vogliono avere niente
in comune. Avete mai sentito parlare di Giulietta? Una leggiadra e bella
fanciulla Giulietta, ne avete mai sentito parlare? Allora chi la conosce?
(coinvolgere i bambini) Giulietta ed il suo grande amore che si chiamava
Romolo, no, si chiamava Rinaldo, no…. Come si chiamava? Giusto, si chiamava
Romualdo, no…. Romeo. Romeo era un baldo giovane, sveglio, ardito ed innamorato
eccolo che arriva, pieno di energia e di amore per la sua fanciulla
Entra Romeo, badigliando e grattandosi con uno stereo in spalla.
Romeo- AHHH, mama che sono, scusa del ritardo ma so stà in discoteca ieri sera,
so stà al campionato de Break Dance, varda che roba (accende la radio e
comincia a ballare)
Narratore- Romualdo, no, Rinaldo, no… come si chiama sto qua?... Giusto Romeo
fermati, dobbiamo raccontare la storia, dobbiamo parlare della tua amata
Giulietta. Romeo basta!!! (spegne la radio)
Romeo- proprio deso che iero fluido, sito mato interromparme sol pì beo?
Narratore- ma dobbiamo raccontare la tua storia d’amore con la tua dolce e
appassionata, la tua cara e bella…
Romeo- Giuliana? Asa perdare valà, la me gà piantà proprio ieri… che slandrona,
la me diseva che non gò fascino, a mì, el re della dance (attacca la radio e
prova a ballare ma viene subito interrotto)
Narratore- ma quale Giuliana, qui stiamo parlando del tuo vero amore Giu… Giu…
Romeo- Giusy? No, Giusy la se insieme con Mercuzio, che rasa de amico, el mea
ga portà via da soto i oci, e pensare che la iera na brava tosa..
Narratore- ma no Giusy, cosa centra, io parlo del tuo grande amore…
Romeo- la Giovanna? Ma la se na storia vecia..
Narratore- no, la Gi..
Romeo- Gigliola?
Narratore- no G come..
Romeo- Giacinta
Narratore- no
Romeo- Giuditta?
Narratore- no
Romeo- Gisella? Gertrude? Gemma? Genoveffa?
Narratore- no Giulietta
Romeo- mai vista.
Narratore- ma cosa dici, Giulietta è la tua grande passione, la luce dei tuoi
occi la stella polare del tuo cammino, il sole del tuo mattino.
Romeo- o capo, varda che mi non la conoso mia sta Giulietta capio.
Narratore- ma no lei abita in quel castello lo vedi la in fondo?
Romeo- chel casteo li da carton? Proprio on bel partito ciò
Narratore- allora te la presento Giulietta, avvicinati dolce e tenera
fanciulla, il tuo Romeo ti sta aspettando.
Entra Giulietta, molto, molto robusta.
Giulietta- o mio Romeo, sei tu Romeo mio caro Romeo!!!
Romeo- ciò varda che non la ghe stà mia dentro al casteo sta chì!
Narratore- eccoti la tua amata Giulietta.
Romeo- te sì batù in testa tì, la gheto trovaà in svendita prendi una ne sposi
2?
Narratore- e finalmente si trovarono e si conobbero.
Romeo- speta n’atimo che tornno, vo ciamare Mercuzio
Narratore- ma dove stai andando?
Romeo- vo ciamare el me amico mercuzio, stachi la se masa par mì, bisogna esare
in 2 par sposarla.
Giulietta-Oh Romeo Romeo perché sei tu Romeo?
Romeo- mi so nato e i me gha ciamà cusì, non se mia colpa mia seto.
Giulietta- Rinnega tuo padre, rifiuta il tuo nome, o se non vuoi, giura che mi
ami e non sarò più una Capuleti.
Romeo- la se anca na Capuleti, ma ti vuto che so papà ma copa, teo se che nol poe
vedarme!!
Giulietta- Solo il tuo nome è mio nemico: tu sei tu.
Romeo- bea scoperta, mi so mi, ti te si ti, lu lè lu e luri se luri, ma dove la
gheto trovà stachì?
Giulietta- Che vuol dire "Montecchi"?
Romeo- l’è el me cognome, sarà beo Capuleti alora, che rasa de femena.
Giulietta- Non è una mano, né un piede, né un braccio, né un viso, nulla di ciò
che forma un corpo. Prendi un altro nome.
Romeo- va ben, el comune verse doman de matina, ‘ndaro all’anagrafe, gheto
preferenze? Col genere animali, Romeo Gonfiacani o Sbattilupo o Tritavitello?
Oppure Romeo Cavadenti, Saltafosso o Calalebraghe…
Narratore- Romeo abbiamo capito, basta così!
Romeo- e se me ciamase Romeo Polpetta? Non te fa mia vegnere appetito?
Narratore- basta così, Giulietta continua pure.
Giulietta- Ma che cos'è un nome? Quella che chiamiamo "rosa" anche
con un altro nome avrebbe il suo profumo.
Romeo- ancha mi se cambio nome non perdo el me profumo, senti qua ( fa annusare
le ascelle al narratore che sviene e poi si riprende disgustato)
Giulietta- Rinuncia al tuo nome, Romeo, e per quel nome che non è parte di te,
prendi me stessa.
Romeo- te si fora come un squalo ti!
Giulietta- ma io ti amo, non rinnegarmi amore mio
Romeo- mi non vuio mia rinnegarte, solo negarte! E deso vo casa
Giulietta- dove abiti amor mio mia pace?
Romeo- so chealtro casteo de carton.. se vedemo
Romeo esce
Narratore- Giulietta non si da pace e si dispera mentre arriva frate Lorenzo
Giulietta- Frate Lorenzo, ah chiudi quella porta e vieni a piangere con me
Frate- porta, quale porta, non c’è nessuna porta!!
Giulietta- non v’è speranza, non v’è rimedio nessuno che mi possa aiutare..
Frate- ah Giulietta, conosco la tua pena e mi strazia più di quanto le mie
forze possano tenere.
Giulietta- Oh, se non posso andare in sposa a Romeo, mandami a precipitarmi giù
da quella torre, o d’andarmene sola per le strade battute dai ladroni; o
d’appiattarmi in un nido di serpi, o di restare, legata in catene, con degli
orsi ruggenti;
Frate- poveri orsi.
Giulietta- o di rimaner chiusa nottetempo in un ossario pieno zeppo d’ossa
tutte sinistramente scricchiolanti, di stinchi umani marci imputriditi, di
teschi sganasciati ed ingialliti…
Frate- mamma mia che schifo… Toh, prendi questa fiala; e appena a letto, bevi
il liquido in essa contenuto; ti sentirai fluire nelle vene subito un freddo
umore soporifero; il polso perderà il normale ritmo, Non resterà calore, né
respiro a dar segno che sei ancora in vita. Il roseo sulle labbra e sulle gote
si stingerà fino a farsi pallore, Le membra, prive d’ogni movimento irrigidite,
gelide, indurite, prenderanno l’aspetto della morte; ed in questa mortal
rigidità, che sarà solamente artificiale, tu resterai per quarantadue ore,
dopodiché tornerai a svegliarti e al tuo risveglio Romeo, fermo davanti a te
piangendo per la sofferenza della tua perdita ti vorrà sposare e vivrà con tè
per sempre.
Narratore- questo lo stratagemma del frate, far sembrera morta Giulietta così
Romeo scoprirà quanto le vuole bene e al risvegli dell’amata la sceglierà come
sua sposa
Giulietta- ma siete sicuri che il filtro magico funziona?
Frate- ma certo, io non racconto frottole.
Narratore- cosi Giulietta per convincere Romeo a sposarla beve il filtro e cade
in un profondo sonno simile alla morte
Giulietta- eccomi a tè Romeo, lo bevo a te (beve il filtro e cade quasi morta)
Narratore- e così Giulietta cade riversa e adesso Frate cosa facciamo?
Frate- adesso? Adess finchè dorme piano piano…. andiamo via
Narratore- e Romeo, che ne sarà di lei al risvegli se non lo vedra accanto
Frate- ma l’hai guardata bene, non esiste Romeo al mondo che la voglia in
sposa, qui perdiamo solo tempo.
Entra la serva di Giulietta
Nutrice- Padroncina!… Padrona!… Su, Giulietta!…Perbacco, se la dorme della
grossa! Sveglia, agnellino mio,
frate- agnellino, caprone piuttosto
nutrice- madamigella!Ah, dormigliona!… Sveglia, dico, amore!Signora, cuore mio,
signora sposa!Signora, su… signora, su, signora!…Oh, Dio! Oh, Dio! Aiuto!
Aiuto! Aiuto! La mia padrona è morta!… Oh, che disgrazia! Oh, non fossi mai
nata!… Ohilà, voialtri! … Signore mio! Signora!…
narratore- ecco che arrivano la mamma ed il papà di Giulietta
Monna Capuleti- che sono queste grida?
Nutrice- oh che disgrazia
Monna Capuleti- che c’è cos’è stato?
Nutrice- guardate guardate!!
Monna Capuleti- ha sì , boungiorno frate, come và tutto bene?
Nutrice- non lui, di l’à
Monna Capuleti- ho buongiorno lei è il signor?
Narratore- sono il narratore.
Monna Capuleti- piacere sono la mamma di Giulietta, come mai qua?
Nutrice- non lui, lei, sua figlia.
Monna Capuleti- ho poverina, sta dormendo, che carina.
Nutrice- non dorme, è morta.
Monna Capuleti- macchè morta dorve vero frate?
Frate- non è morta
Monna Capuleti- ma è vero narratore?
Narratore- sì purtoppo.
Monna Capuleti- (grida come un maiale sgozzato, parte piano e poi sale sempre
di più) uuuuuuuuuuuuuaaaaaaaaaHHHHHH è morta mia figlia Giulietta ahhhhh ahhhh
marito mio è morta mia figlia haaaaaa!!! Oh me infelice, Misera me Bambina mia!
Mia vita! Torna in vita, riapri gli occhi, guardami o ch’io muoio con te!
Soccorso aiuto aaaaaaaiuto!!!
Entra correndo il padre di Giulietta
Capuleti- Maria santola cosa succede, sio mati sigare in sta maniera?
Nutrice- giulietta è morta!
Capuleto- macchè morta la se drio dormire Giulietta sveiate (la scuote poi la
schiaffeggia in fine la prende a calci poi la tasta) Fermo il polso, le membra
rigide, è scesa la morte su di lei, come una brina fuori stagione sul
fiorellino puù dolce del campo, Ma perchè, perché???
Frate- perché lei ama un Montecchi e voi siete dei Capuleti e le vostre
famiglie sono in lotta perenne.
Capuleti- l’avrei perdonata, non doveva uccidersi per questol la mia povera
Giulietta
Monna Capuleti- la miaaaaaa Giulietta come faro a vivere semza di lei, mi
ammazzo, mi ammazzo (grada come una forsennata)
Nutrice- basta signare senò te copo mì!!!
Frate- ma c’è un rimedio, esiste un modo per far battere ancora il suo cuore.
Capuleti- qual’è, ditemelo, se esiste un modo tentiamolo.
Frate- un bacio, un solo bacio del suo amato e Giulietta ritornerà a vivere
Monna Capuleti- la mia Giulietta morta, ooooohhhh!
Nutrice- basta! Vuto che te copa anca tì?
Capuleti- cerchiamolo, chiamiamolo, troviamolo
Narratore- insieme, in coro chiamiamo Romeo, lui può salvare Gilietta dalla
morte aiutataci a chiamarlo
Romeo, Romeo forza tutti insieme Romeo…
Dal fondo si sente le musica Break Dance ed entra Romeo Ballando
Romeo- so chi chisè che me serca, so er meio del colosseo, no, queo jera
n’altro. Eccome cosa ghe sé.
Narratore- Giulietta è morta.
Romeo- amen, condoglianze e arrivederci.
Frate- nò Romeo no tu puoi salvarla.
Romeo- e come? Portandola a Lourdes?
Frate- con un bacio, un semplice bacio ed il suo cuore ricomincerà a battere e
tornerà in vita…
Romeo- e mì baso sta specie de montagna de lardo? Si mati voialtrì
Monna Capuleti- non vuole baciarla, la mia Giulietta!! È mortaaaaa!!!!
Nutrice- per piacere la basa cusì questa tase!
Capuleti- per piacere Montecchi, baci mia figli ed i nostri casati vivranno in
pace.
Frate- un bacio solo un bacio
Nutrice- Un bacio, ma cos’è poi un bacio? Un giuramento un pò più da vicino,
una promessa più precisa, una confessione che cerca una conferma, u’apostrofo
roseo fra le parole t’amo, un segreto soffiato in bocca invece che all’orecchio,
un frammento d’eternità che ronza come l’ali d’un ape, una comunione che sa di
fiore, un modo di respirarsi il cuore e di scambiarsi sulle labbra il sapore
dell’anima!
Romeo- ma varda che questa la se n’altra commedia comunque mi non la baso
E si comincia una rincorsa dove Romeo scappa perché non vuole baciare Giulietta
e tutti lo rincorrono la scena finisce con tutti che scappano. Giulietta rimane
sdraiata alla fine durente le presentazioni Romeo la Bacia e quindi si alza
anche