ROSA E ROSINA
Una scena
di S.I. ALVAREZ QUINTERO
PERSONAGGI
JUAN LUIS
ROSA
Commedia formattata da
Un salotto in casa Goliardo, a Siviglia.
Juan Luis - Povero Juan Luis! E' venuta la tua ora! Ma via, un uomo come te, a quarant'anni, stanco di correre la cavallina, cadere nel laccio come un passerotto di primo volo!... Ci sei cascato!... Durante la notte non hai chiuso occhio e sei dovuto venire qui per chiedere la « sua » mano, alla tua futura suocera!... (Pausa) Un fruscio di sottane, mio Dio!... (Si apre una porta e appare Rosa). (Questa non può essere mia suocera!... Chi sarà questa magnolia?).
Rosa - Buona sera. Si accomodi.
Juan Luis - Buona sera. Grazie; sto bene in piedi. Scusi... è in casa la madre della signorina Rosina?...
Rosa - Sì, signore; è in casa.
Juan Luis - Me l'ha detto anche la cameriera... E io aspettavo questa signora madre da qualche minuto... quando...
Rosa - (sorridendo) Ma ci... vede così poco, lei? Eppure tutti dicono che assomiglio a mia figlia!
Juan Luis - Come?... Lei?... Lei la madre della signorina Rosina?...
Rosa - Per servirla.
Juan Luis - Signora... voglia scusarmi... ma ci sono case in cui perfino il gatto è bello... come diciamo noi andalusi.
Rosa - Lei è molto gentile... e spiritoso. Ma non si accomoda?
Juan Luis - Appena mi è passata l'emozione, signora... Voglia scusarmi...
(Bisognerebbe mettersi nei piedi di Juan Luis... La madre di Rosina è proprio una magnolia, come ha detto lui; e perché l'illusione sia completa, veste di bianco e ha sulle spalle uno scialletto verde. La parola « suocera » se ne va dalla mente, contemplandola).
Juan Luis - (sedendosi) Con permesso.
Rosa - Ma lei ansa come un mantice...
Juan Luis - Anso, sì... perché... Vuole sapere la verità? Ecco... anche se me lo giurassero i santi padri... io non ci credo che lei sia la madre della signorina Rosina!
Rosa - Ma io sono proprio Rosa Gallardo. Non è il primo lei, del resto, che non ci crede... Mi sono sposata giovanissima, ero quasi una bimba, e mi nacque Rosina nel tempo giusto... e Rosina non ha che quindici anni.
Juan Luis - Quindici soli?
Rosa - La feci ieri l'altro; il primo aprile.
Juan Luis - Ieri l'altro?... Ah, capisco, era il compleanno. Sembra incredibile! Un pezzo di ragazza a quel modo! Io, senza offenderla, signora, le avrei dato vent'anni.
Rosa - Ha sbagliato il conto.
Juan Luis - (preoccupato) Quindici!
Rosa - A che cosa pensa?
Juan Luis - Penso che mia madre non mi deve aver fatto nel tempo giusto, come lei sua figlia, ma un po' prima...
Rosa - Ma cosa dice! E' che gli uomini si conservano di più. Soffrono meno delle donne.
Juan Luis - Certo, non partoriscono... Ma soffrono... Ah, se soffrono! (Il nostro uomo è inebriato di Rosa; gli piace più di Rosina).
Rosa - Ma si levi il mantello, signore; mi dispiace vederlo così accaldato.
Juan Luis - Grazie... Ma non dipende dal mantello... E' che...
Rosa - Mi dica...
(Pausa; Juan Luis ricorda perché è venuto in casa Gallardo).
Juan Luis - E' stato ieri sera, alle nozze di Manolita... Io sono amico di casa... Ed è stato là che ho visto... la signorina Rosina.
Rosa - Lei la conosceva?
Juan Luis - No, signora; ma appena l'ho vista... gli occhi mi si sono come appiccicati alla sua persona, e dove andava lei, essi andavano. E noti che svolazzava di qua e di là come una farfalla, la signorina.
Rosa - Ha l'argento vivo addosso.
Juan Luis - Ella aveva un paio di scarpine lustre, come le sue... e con lo « scricchio»...
Rosa - Sono sorelle: calziamo lo stesso numero.
Juan Luis - Ebbene, nel vederle così pie-coline e cosi nere... poi con quello scricchio persistente... le ho paragonate a due grilli.
Rosa - Due grilli?... Mi fa ridere!...
Juan - Ha riso anche sua figlia... E abbiamo attaccato discorso simpatizzando subito. Le ho chiesto allora che venisse alla reja (finestra) stasera, perché avevo da dirle moltissime cose... a lei sola... Ed ha accettato... a condizione che io venissi a parlare prima con lei, signora, perché le desse il permesso. E sono qui.
Rosa - (sospirando) Ah, mio Dio, come passa presto il tempo!... Dover ricevere la visita di un uomo... che viene a parlarmi di mia figlia!... So che lei è un uomo dabbene e con dei mezzi... Le piacciono un po' le sottane, a quanto mi hanno detto.
Juan Luis - A me?
Rosa - Più del necessario, sì, le piacciono proprio le sottane...
Juan Luis - Ma com'è la gente!... Provi a mettere, signora, tre o quattro sottane appese al muro; e vedrà come rimango impassibile.
Rosa - Che uomo!...
Juan Luis - Ha fatto un gesto, che mi è sembrato tutto quello della signorina Rosina...
Rosa - E' nel viso, vero, che ci somigliamo?
Juan Luis - Sì: nel viso. E negli occhi...
Rosa - Anche negli occhi?
Juan Luis - Sì. Solo che i suoi occhi sono cresciuti più di quelli di lei...
Rosa - Hanno più età, è naturale che siano più grandi!
Juan Luis - Deve essere per questo. Loro si somigliano molto... Solo che io, da principio, siccome me l'ero immaginata una madre tutta diversa, mi sono confuso e non l'ho riconosciuta, alla somiglianza... Questo è Vangelo! Ma loro si somigliano come due gocce d'acqua!... Certo la signorina Rosina è un bocciolo che è ancora nel vano in attesa che qualcuno lo spicchi... Lei, invece, è già una rosa... una rosa...
Rosa - Sì, sono una rosa che è nell'acqua da qualche giorno!... Capisco.
Juan Luis - Non se la prenda a male, ma ormai che sono a dire la verità, le dirò che lei vale per lo meno quanto sua figlia.
Rosa - Ma lasci andare la madre e mi parli della figlia, poiché è di lei che voleva parlarmi. Non è vero?
Juan Luis - Sì, signora.
Rosa - Dove ho messo il mio ventaglio?
Juan Luis - Fa caldo anche a lei?
Rosa - Sì, a vederlo con codesto mantello.
Juan Luis - Aspetti che me lo levo. Ecco fatto. (Lo depone sopra una sedia. Rosa trova il suo ventaglio).
Rosa - Torniamo a noi. A me, per dire il vero, lei non mi dispiacerebbe...
Juan Luis - Come?
Rosa - Non mi dispiacerebbe come marito... di Rosina... Ma mi sembra un po' presto, per la bambina, fidanzarsi... Perché non aspetta due o tre anni?... (Ad uno sguardo di lui) Rosina non ha alcuna fretta...
Juan Luis - La signorina, no, ma...
Rosa - Lei sì, eh?... Com'è impaziente!
Juan Luis - Come vuole che non l'abbia, se oggi, prima di venire qui, sono stato mezz'ora a strapparmi i capelli bianchi?
Rosa - Ha i capelli bianchi?
Juan Luis - Li avevo!... Ora non me ne troverebbe neppur uno!
Rosa - Sì, ce n'ha uno, lì. Due! Tre!
Juan Luis - Mi saranno nati durante la visita.
Rosa - Ma nonostante la canizie... lei è un uomo giovine.
Juan Luis - Ho compiuto ieri quarantini anni.
Rosa - Quarantuno? Non gli se ne darebbero più di trentasette.
Juan Luis - Grazie...
Rosa - Non c'è di che.
Juan Luis - Comunque sia... posso essere il padre di... (Si tace a un tratto).
Rosa - Che voleva dire?
Juan Luis - Niente... sciocchezze...
Rosa - Sciocchezze no, perché è impallidito.
Juan Luis - E' stato perché mi son tolto il mantello.
Rosa - Bando agli scherzi. Lei ha qualche cosa. Che cos'ha?
Juan Luis - Io?... Non ho nulla.
Rosa - Non è vero, lei ha qualche cosa... Da qualche minuto a questa parte... non sa che pesci prendere...
Juan Luis - Questo è vero! Ebbene, sa che cos'ho?... Debbo parlarle francamente? Da quando lei è venuta fuori da quella porta, io non faccio che dirmi: «Questa donna non la chiamerò mai suocera! ». Mi perdoni, sa? E questa battaglia che combatto dentro di me mi ha disorientato.
Rosa - Ma se lei si dovesse fidanzare con mia figlia, come mi vuole chiamare? Mamma?
Juan Luis - Mamma? Questo sarebbe peggio che suocera!
Rosa - E allora mi chiami Rosa.
Juan Luis - Rosa?
Rosa - E' naturale! Per nome.
Juan Luis - Ah, Rosa!
Rosa - Che cosa c'è?
Juan Luis - Ah, Rosa!... Lei mi ha detto che io le piaccio.
Rosa - Le ho detto che non mi dispiace.
Juan Luis - E' eguale.
Rosa - Per la mia bambina.
Juan Luis - Ah, per la sua bambina?
Rosa - Della mia bambina parlavamo, quando le ho detto questo...
Juan Luis - Ebbene; ammettiamo che mi sia piaciuta la figlia per ciò che ha della madre, e che io mi sia strappato i capelli bianchi, nel considerare che la Rosina non era adatta per me. Allora, ho rimpianto che essa non fosse una rosa già sbocciata... Arrivo qui, trovo questa rosa, dello stesso rosaio, con lo stesso profumo, e non mi riguardo a chiederle: « Rosa, che ne direbbe se lasciassimo ancora la rosina sul tralcio, e si mettesse lei stasera alla finestra per profumare la strada? ».
Rosa - Che razza di giardiniere!...
Juan Luis - Lasciando andare le metafore: Vuol fare all'amore con me?... Io sono pazzo di lei e credo che formeremo una bella coppia!
Rosa - (dopo avere pensato e con maliziosa civetteria) Questo lo deve dire a mia madre.
Juan Luis - Ci ha la mamma anche lei?...
Rosa - Ed è tutto il mio ritratto! Vuole che la chiami?
Juan Luis - Non la chiami per carità! Potrebbe piacermi anche lei e mi troverei nell'imbarazzo! (Rosa scoppia in una risata) Allora, passo stasera sotto la sua finestra?
Rosa - Passi pure.
Juan Luis - Ci sarà, lei?...
Rosa - Se non ci sarò io, ci sarà Rosina per chiamarlo... sfacciato!...
Juan Luis - Sfacciato?... Ci avrei più piacere che me lo dicesse lei!
Rosa - Anch'io, signor Juan Luis. Ma c'intendiamo o no, senza offendere nessuno, è bene che lei sappia che per mia figlia ho messo gli occhi sopra un'altra persona.
Juan Luis - Su di un'altra persona?...
Rosa - Senza offendere nessuno, ho detto.
Juan Luis - Ah, signora mia, quanto mi fa piacere questa cosa! Senza offendere nessuno, naturalmente. (Si mette il mantello).
Rosa - Allora rallegriamocene tutti e due!
Juan Luis - Ecco! A più tardi?
Rosa - A più tardi!
Juan Luis - (guardandola dalla porta) Le cose della vita!
Rosa - Ssst... Stia zitto.
Juan Luis - Cosa c'è?
Rosa - C'è che Rosina è di ritorno.
Juan - (diventando serio) Sua figlia?
Rosa - Sì. Non sente la sua voce?
Juan Luis - C'è una porta segreta?
Rosa - No, signore; ma anche se ci fosse, lei uscirà da quella che è entrato, perché non abbiamo commesso alcun delitto.
Juan Luis - In ogni modo, io preferirei non vedere la signorina.
Rosa - E si avviluppi nel mantello: a qualche cosa le deve servire! A stasera?
Juan Luis - A stasera. (Esce).
Rosa - Povero Juan Luis, come ci sei rimasto bene all'amo! Chissà quanto riderà Rosina, quando le riferirò che tutto è andato come avevamo previsto, io e lei, ieri l'altro mattina! Come sono furbi gli uomini!... Ma sempre pronti a cambiare la rosina per la rosa!...
FINE