S. Martino protettore

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Trama:

S. Martino protettore

Commedia politically s-correct in due atti

di Cristina Ramella Pezza

Personaggi:

Rosarita – moglie abbandonata

Valeria – amica di Rosarita

Giovanni – amico gay di Rosarita

Angela – madre di Rosarita

Giorgio – marito di Rosarita

Luciana – madre di Giorgio

La Guercia – la cecchina

(Casa di Rosarita)

Rosarita - Pronto? Ah, ciao mamma…no nessuna voce strana..va tutto bene…ti dico che va tutto bene.. (singhiozzi). Mi ha lasciata….se ne è andato con un’altra…ha preso la porta e non si è voltato………Come cosa ho fatto per farlo andare via? Ma possibile che debba essere sempre colpa mia? …….Ma cosa vuoi che ne sappia di come farà adesso a mangiare o a lavarsi la roba? Che cosa me ne frega? Ti pare?....Senti la teoria che i mariti bisogna saperseli tenere..sai dove…?......No non venire, per favore. Ho bisogno di stare sola….non venire ti ho detto.. non veni…Ma caz…

(suonano alla porta)

Rosarita -Ciao, grazie di essere venuti subito.

Valeria - Ma figurati, solo non riusciamo ancora a credere a quello che ci hai detto al telefono…ma doveva dirtelo proprio adesso…adesso sotto Natale?

Rosarita -E invece è proprio perché non poteva passare un altro Natale lontano da lei che me l’ha detto.

Giovanni - Un altro?…allora è più di un anno…ma ..ma che por….

Valeria - Ha un’amante?…mi sembra impossibile..solo tu puoi sopportare uno come Giorgio.

Giovanni – Ma dai, poverina...ma ti ha dato delle spiegazioni?...come è potuto succedere? E perché?

Rosarita -Non so…sono tornata a casa e l’ho trovato ad aspettarmi seduto su questo divano con vicino due valigie.

Giovanni - E cosa ha detto?

Rosarita -Non parlava….ma sorrideva…di un sorriso soddisfatto…tranquillo..e io ho capito subito…improvvisamente ho colto tutti insieme i segnali che mi aveva mandato negli ultimi tempi…strani ritardi…il vestirsi ogni giorno con le cose più belle che aveva nell’armadio…il fatto che avesse preferito rimanere a casa negli ultimi week-end…proprio lui che voleva sempre passarli fuori città..

Valeria – Tipico atteggiamento del maschio di mezza età, quando si risvegliano i sensi. Ma tu…tu..non chiedevi spiegazioni per questi cambiamenti?

Rosarita -Me le davo da sola le spiegazioni, per non avere la risposta che in fondo al cuore conoscevo già e non potevo sopportare. E’ lì che ho sbagliato..

Valeria - Dove?

Rosarita -Gli occhi.

Valeria- Gli occhi? Dovevi cavargli gli occhi? Se lo sarebbe meritato.

Rosarita -Ma no. Dovevo guardarlo negli occhi. Per troppo tempo non l’ho fatto. Lo guardavo in faccia, ma era come se non lo vedessi…tanto la sua faccia la conoscevo. E non lo guardavo negli occhi…dentro voglio dire…Non avrei potuto fingere di non sapere.

Giovanni - Forse era lui che sfuggiva il tuo sguardo, proprio per paura che tu potessi leggergli dentro.

Rosarita - Forse. Ma non giustifica il mio peccato di superficialità. Mi guardavo intorno. Ero sempre insoddisfatta. Cercavo cose che potessero placare la mia insoddisfazione. Serate con gli amici, spettacoli, la palestra quotidiana, i libri, i vestiti, le scarpe…

Valeria - Ma... e smettila di colpevolizzarti sempre... guarda che eravate in due…anche lui poteva parlare, prima di agire, no?

Rosarita -Beh, è stato zitto ed ha agito…adesso invece parla..parla fin troppo, mi dice cose che potrebbe evitare.

Valeria - Ma che stronzo!!! Scommetto che ti parla della sua amante come di una dea in terra!

Rosarita -Infatti.

Valeria - Ma che banale…Il solito copione maschile....che delusione Giorgio…potrebbe essere un po’ più originale…sentiamo quanto è meravigliosa la signora…ti ha detto come si chiama?

Rosarita -Carolina …Carolina Del Corso

Giovanni - Accidenti se tutto è come il nome….

Rosarita -Perché com’è il nome?

Giovanni - Mah…senti come suona…CAROLINA DEL CORSO..sembra un nome nobile…è una nobile?

Rosarita -Non lo so, non ne ho idea….e se fosse nobile?

Valeria - Beh…se è nobile, la storia non può durare a lungo. Giorgio non è un pezzente, ma da qui a star dietro al tenore di vita di una donna che ha sempre vissuto in modo principesco ce ne vuole. Lei si sarà presa una pausa di vita medio borghese per divertirsi un po’, ma quando si renderà conto che non riuscirà a star dietro alle spese della signora, tornerà sui suoi passi.

Giovanni - … oppure si è proprio innamorata di lui perché la vita dell’alta borghesia non fa per lei e allora la storia dura.

Valeria - Ma ... è giovane?

Rosarita -L’età esatta non la so…immagino però che sia più giovane di me.

Valeria – Te lo ripeto...il solito copione... uomini...sempre così banali. Giorgio è nella crisi della mezza età e  si è cercato una ragazza molto più giovane per dimostrare a se stesso che è ancora un uomo prestante..ma allora la storia non dura perché non è vero amore..

Giovanni - …o magari invece lei è una di quelle che cercano il padre nel rapporto amoroso…e allora la storia può durare.

Valeria - E’ molto bella?

Rosarita -Non lo so, non l’ho mai vista.

Valeria - Neanche in foto?

Rosarita - Ma no neanche in foto….secondo voi in quel momento pensavo a chiedergli una foto??

Valeria - E’ importante conoscere l’aspetto del nemico per capire se si può sconfiggere facilmente. Se è molto bella la storia non dura, perché tutti sanno che della bellezza ci si stufa in fretta. Bella e stupida…ovviamente e lui ancora di più.

Giovanni - … o la storia continua proprio perché, anche se non si va troppo d’accordo, la bellezza prevale su tutto e magari non è neanche così stupida.

Rosarita -Ma certo che…

Valeria - Ah, un’ultima cosa…la più importante…sai se anche lei è sposata?

Rosarita - Questo lo so. E’ sposata.

Valeria – Ma ci cascate proprio tutte! Figli?

Rosarita -Nessuno, come noi.

Valeria - Accidenti…se ci fossero dei figli, saremmo quasi sicure che tutto finirebbe a breve…comunque sarà sicuramente una crisi passeggera…la ragazza si sfoga un po’ col tuo, ma poi sente che ama il suo di marito e allora la storia vedrai che non dura.

Giovanni - … o potrebbe essere che tra lei e il marito fosse già finita da un pezzo..e allora certo che la storia può durare…anche a lungo…

Rosarita - Ah, beh…adesso mi sento rincuorata…mi avete dato davvero delle certezze…nobile, giovane, bella e pure in odore di divorzio per essere libera di risposarsi con mio marito appena possibile….e come se non bastasse so anche che è del segno dello scorpione….ho già perso!

Valeria - Ma cosa dici? Sei scema? Sarà nata a novembre e i nati a novembre sono dello scorpione…E allora?

Rosarita - Come allora?….pensa all’animale scorpione… è nero, è cattivo.

Valeria - Appunto …è un animale che fa senso, fa ribrezzo. Tu sei del  leone, il re della foresta, forse l’animale più bello della terra, e hai paura di uno schifoso scorpione?

Giovanni – Valeria - ha ragione…sei un leone..lo schiacci con una zampa senza neanche vederlo!

Rosarita - Ma non vi rendete conto? Lo scorpione è subdolo. Certo che non lo vedo!  Mi punge da dietro e mi uccide col suo veleno.

Valeria - Ma tu Giovanni che sei stato in Africa hai mai sentito di un leone ucciso da uno scorpione?

Giovanni - Mai! Neanche uno, neanche un cucciolo, un leoncino. Nessuno.

Valeria - E di scorpioni uccisi da leoni?

Giovanni - Ah, pieno dappertutto. Ne parlavano tutti. Nei parchi non si vedevano altro che scorpioni spiaccicati dai leoni, piatti come delle sogliole.

Rosarita - E smettetela di dire sciocchezze e leggete questo piuttosto, l’ho scaricato da internet.

Valeria - E cos’è?

Rosarita - Il profilo della donna scorpione. Leggete, leggete. “E’ il segno sessualmente più dotato dello zodiaco. La sua sensualità  è insuperabile”..chissà cosa gli fa, cosa è capace di fare a letto??

Giovanni - In effetti io ho avuto un fidanzato dello scorpione e devo dire che aveva un pungiglione così!!!

Valeria - ( verso Giovanni) Ma insomma….

Giovanni - Cioè, volevo dire che era uno molto…pungente …verbalmente…sì ecco verbalmente!!! (sottovoce a Valeria) ma che punture!!!!!

Valeria – (verso Giovanni) Piantala che ti sente!!! Non vedi che è proprio uscita di testa!! Adesso si mette a credere anche all’oroscopo… (verso Rosarita). Senti il problema non è lo scorpione, il cancro o la vergine, che tra l'altro mi sembra che in questo caso non c'entri proprio, ma il fatto che da un uomo non ti puoi aspettare mai niente di buono. Io l'ho capito da un pezzo. Bisogna solo usarli, mai affezionarcisi.

Rosarita -E invece chi posso ringraziare se la mia vita va a rotoli? Le donne, solo le donne.

Giovanni - Veramente Giorgio è un uomo.

Rosarita -Ma io che mi dispero per lui sono una donna..e perché mi dispero? Perché se ne è andato con una donna…

Valeria - Perché se ti avesse lasciata per un uomo non  ti dispereresti?

Giovanni – Ah, beh..io lo capirei il povero Giorgio...ci sono di quei belloni in giro...

Rosarita -Forse sì, ma non in questo modo. Se fra di noi ci fosse un uomo, soffrirei per l’abbandono certo, ma non mi sentirei frustrata come ora, senza più alcuna autostima…non mi sentirei una merdaccia ambulante, un niente. Non potrei fare un confronto con qualcosa di diverso da me. Non sono un uomo. Invece adesso soffro anche perché mi sento una perdente, perché mi ha lasciata per un’altra che è meglio, più bella, più intelligente, più brava a fare l’amore di me. Ed è una donna come me, qualcuno con cui mi posso confrontare e il confronto per me è devastante. E mi fa morire. Vi ripeto..le donne mi hanno rovinato la vita. Per prima io che sono nata donna. Appena ho avuto la facoltà di capire quello che c’era intorno a me, mi sono resa conto che essere uomo era 100 volte meglio.

Valeria – Ah certoche vivono meglio...stupidi come sono non si fanno domande e, anche se il loro cervello riesce ad elaborare un terzo del nostro, si danno sempre ragione. Vorresti essere così limitata?

Rosarita - Intanto non avrei avuto questo nome orribile. ROSARITA!!! Da bambina e adolescente poi mi giravano intorno solo donne, mamma, nonna, zie, cugine, amiche di mia mamma…povera bambina, porta gli occhiali…è davvero troppo piccola per la sua età…

Giovanni - Ma su dai, stai esagerando. Sei sconvolta e stai ingigantendo tutto. Figurati se una mamma può dire certe cose. Nessuna madre può essere così distruttiva con la propria figlia. Se esiste una madre così, allora guarda esistono anche gli alieni con quelle antenne gialle sulla testa!

(dietro il divano su cui sono sedute fra i vari oggetti ci sono due paia di antenne gialle e blu di carnevale)

(suonano alla porta)

Rosarita -Ciao mamma.

Angela – Madonna in che stato…ma sistemati quei capelli che sembri una strega…e che disordine..non mi assomigli proprio.. (si china e raccoglie dei giornali)…

Valeria e Giovanni - Buongiorno signora Angela.

Angela – Buongiorno…hai fatto venire quei due prima di me? Quello tutto strano? E quella così antipatica...così fredda e acida..

Rosarita -Mamma, sono corsi subito. Giovanni sarà anche strano, ma è un vero amico.  E Valeria sarà anche un po' cinica qualche volta, ma intanto fa la volontaria in un centro per donne in difficoltà.

Angela – Ah, bene...primo vedi di non finirci anche tu in quel centro e poi basta con 'sti strani....adesso è pieno dappertutto…in tv, al cinema, in palestra…tutti che si vantano di essere strani.Per me è una malattia.

Rosarita -Ti prego con queste idee reazionarie. E comunque mamma si dice gay.

Angela – Guarda io non sopporto che si usino parole straniere quando la nostra lingua è così bella e ha parole per tutto. Gay, ghei come dici tu…vuol dire strano no?...Ma insomma qui è tutto in disordine e anche tu…sembri scappata di casa…ah beh già è scappato lui.

Rosarita -Meno male che realizzi che Giorgio mi ha lasciata e che quindi avrò pure il diritto di sentirmi come dire sconvolta, disperata…non è che mi viene proprio da sistemare le riviste..

Angela – In verità non ti è mai venuto…ma non hai nemmeno lavato i piatti?

(Rosarita si mette le mani nei capelli per la disperazione)

Angela – Vai a sistemarti quei capelli ti ho detto! Certo se ti facevi trovare così da Giorgio quando tornava a casa..non è che mi stupisco. Eppure io di cose te ne ho insegnate…ma gli facevi da mangiare? Te l’ho detto al telefono..”se una donna sa come fare, il marito se lo tiene”.

Rosarita -E io al telefono ti ho detto che questa teoria te la puoi ficcare..

Angela – Non essere volgare! Niente giustifica una signora dal diventare volgare! Ma cosa sei diventata..non ti riconosco!

(suona il cellulare di Angela)

Angela – Pronto? Oh, ciao Tiziana. Sì sono da mia figlia…eh sì sta male..l’ha presa proprio male..

Rosarita -Ma l’hai detto già in giro???

Angela – Sì guarda mi fa anche pena..tutta spettinata, sporca, tutto disordinato, la cucina è una fogna…poveretta…

Rosarita - Ma cosa dici????

Angela – Eh, certo che se è trovata un’altra meglio, più giovane, più attraente, più simpatica..

Rosarita -Ma che ne sai? Ma smettila!

Angela – Lo so, ha fatto l’errore di tante. Si è adagiata nella sicurezza e si è lasciata andare…mai mai dare per scontato i mariti…quelli basta che ti vedano un giorno un po’ sciatta e il giorno dopo ne addocchiano una tutta a puntino…tu lo sai bene vero? No cara, mi sa che domani non posso venire ..cercherò di risistemare un po’ mia figlia, per quanto è possibile perché il danno è davvero grande sai…e cercherò di farla distrarre…ah beh..portare anche lei al nostro pranzo? E perché no? Bella idea..però guarda solo se sarà presentabile…non voglio fare una figuraccia con gli altri. Ti faccio sapere domani. Ciao.

Giovanni - (prende le antenne gialle e se le mette in testa) Gli alieni esistono, esistono!!! eccome!

Angela – Allora cosa conti di fare adesso?

Rosarita -Non lo so, sono troppo sconvolta.

Angela – Su avanti..ci vuole grinta…non  devi farti vedere da lui distrutta..

Rosarita -Da lui quando? Non hai ancora capito che E’ ANDATO VIAAAA!!

Angela – Calmati…certo che l’ho capito..ma dovrete ben vedervi davanti al giudice per la separazione.

Rosarita - (Singhiozzi disperati) La separazione…ma io non voglio, non voglio separarmi da lui.

Angela – E smettila di piangerti addosso. Guarda che se non sei lucida capace che ti porta via tutto.

Rosarita -Tutto cosa?

Angela – I soldi in banca, la casa…metti che la sua nuova fidanzata sia già incinta..

Rosarita -Incinta????

Angela – E perché no?..sicuramente sarà giovane e grandulla, quindi più fresca di te…e poi tu non hai voluto figli..

Rosarita -Nemmeno lui li voleva..

Angela – Ma figurati..gli uomini i figli li vogliono sempre…tanto a loro spetta solo la parte ludica, sia per farli che per gestirli..

Rosarita -E quindi?

Angela – Quindi per carità vai a pettinarti…e togliti quel maglione tutto storto…lavati il viso e truccati un po’..

Rosarita -Per stare in casa? Per chi?

Angela – Per te stessa, tesoro mio. Per piacere a te e stare bene con te. Non l’hai ancora capito che se uno si piace poi piace anche agli altri?

Rosarita -Ah….un’altra di quelle teorie..

Angela – Certo..per te sono tutte teorie senza fondamento. Ed ecco il risultato. Fai come ti dice la tua mamma..su su vai…non sarai una stangona, hai poco seno e la faccia troppo tonda, ma se ti sistemi come si deve fai anche tu la tua figura..su vai vai…

(Giovanni prende le altre antenne blu e le mette in testa anche a Valeria )

Rosarita -Va beh, vado, ma solo perché altrimenti…

Valeria - Mi scusi signora Angela, forse in questo momento Rosarita avrebbe bisogno di un po’ di sostegno, come dire…di comprensione..

Angela – Ah, perché secondo voi io non la sto sostenendo? In certi casi si aiuta di più con una bella terapia d’urto!

Giovanni - Sì, però non esageri con l’urto..che non diventi letale.

Angela – Ma figuriamoci. Lo faccio per il suo bene. Comunque adesso che torna vi dimostrerò che non uso solo il bastone ma anche la carota.

( Rosarita ritorna più pettinata )

Angela – Un po’ più decente sei adesso. Comunque quei due non ci stanno troppo col cervello…. se ne vanno in giro con delle antenne in testa! Non so se ti fa tanto bene frequentarli in questo momento sai.

Rosarita -Mamma!!

Angela(La guarda con disgusto) Va beh, lasciamo perdere perché ho cose più importanti da dirti. Prima di tutto tieni questa immaginetta che mi ha dato Don Paolo in parrocchia. Dice che ti proteggerà in questo difficile momento.

Rosarita -Ma lo sai che io non sono religiosa..ma chi è?

Angela – Non  sei religiosa, non sei religiosa…serve essere religiosi ogni tanto. Comunque tienilo nella borsa, è San Martino, il protettore dei cornuti.

Rosarita -Bene così lo sa anche Don Paolo. Ringrazialo tanto. Ha un santo pronto per ogni situazione?

Angela – Ma certo. Però San Martino pare sia quello che va di più!!! Lo cita anche Camilleri. Don Paolo dice che non c’è una sola famiglia che non ne abbia uno appeso in cucina…alcune ne hanno due o tre! La parrocchia sta tirando su dei bei soldi. Don Paolo era proprio contento di darne una anche a me.

Rosarita -Complimenti anche a Don Paolo. C’è proprio da essere soddisfatti di un tale sfacelo della coppia…certo ormai pur di guadagnare….

Angela – Ma insomma, sei sempre negativa. C’è sempre un lato positivo in tutto!

Rosarita -E cosa c’è di positivo nell’essere cornuti come dici tu?

Angela – Primo che adesso hai un santo protettore tutto per te.

Rosarita -Ma se hai appena detto che è il protettore di tutte le famiglie della città.

Angela – Eh, beh…dovrai fare un po’ di coda, ma se tu gli chiedi qualcosa è obbligato ad ascoltarti. E’ una fortuna. Io ad esempio…mica ce l’ho un santo apposta per me.

Rosarita -Sì che ce l’hai. Non so chi è ma ce l’hai. Chiedi un po’ a Don Paolo chi è il santo protettore dei rompi…

Angela – Mi sembra di averti già detto che non posso tollerare le volgarità. E poi Don Paolo mi ha detto che, visto il successo del santo, si è documentato e che in giro per l’Italia il giorno di San Martino, l’11 novembre, fanno un sacco di feste dei cornuti con la proclamazione del cornuto o cornuta dell’anno. Ti consiglio di partecipare alla prossima… magari potresti vincere qualcosa una volta nella vita e aumentare la tua autostima visto che ce l’hai sempre avuta sottoterra!

Rosarita -Chissà come mai?! Mi arrendo…e cosa si vince? immagino un paio di grosse corna da indossare il giro per la città. Che dici, magari mi faccio un selfie e poi lo mando a Giorgio…così sarà contento anche lui.

Angela – Ti ho già detto di non parlare in inglese che non lo sopporto.

Rosarita -Una foto, mamma, una bella foto con tua figlia regina dei cornuti d’Italia!

Angela – Embè? Lo lasceresti senza parole. Visto che ti conosce, lui sicuramente ti immagina a piangere disperata sul letto giorno e notte, e tu invece …tratrannn..gli mandi una bella foto di te che ti diverti e ti prendi in giro da sola in una grande festa, magari sottobraccio ad un altro bel cornuto.

Rosarita -Non posso farcela. Qualche altro aiuto per la mia autostima?

Angela – Devo dirti una cosa importante.

Rosarita -Un’altra teoria.

Angela – No è pura pratica, molto pratica tesoro. Siediti. Sono stata dal dott. Manzana, il commercialista che poi ha lo studio con suo cugino che è notaio.

Rosarita -E ovviamente hai raccontato anche a lui che tua figlia è stata lasciata dal marito. Si sarà fatto quattro risate visto che si fa vedere in giro con quella modella di 30 anni per cui ha piantato la moglie e i due figli.

Angela – Appunto …e chi meglio di lui può consigliarti in questo momento? Visto che, nonostante sia stato lui ad andarsene via di casa, è riuscito…sempre anche grazie al cugino notaio…a tenersi praticamente tutto…vuol dire che conosce i trucchi…e se Giorgio vuole fregarti nello stesso modo…lui sa già come prevenirlo, no?

Rosarita -No, guarda no. Prima di tutto non penso che Giorgio voglia fregarmi come dici tu…e poi davvero mamma in questo momento non me la sento di pensare a soldi, case, conto in banca…che si prenda quello che vuole!

Angela – Ma sei proprio scema!!! Certo che lui da solo non ci arriva a fregarti come dici tu…ma… e la signorina??? Scommetto che ha delle ottime armi sia davanti che dietro per convincerlo a prenderti tutto quello che può.

Giovanni - Meno male che la signora detesta la volgarità.

Rosarita -Quindi io avrei sposato un uomo incapace, limitato, handicappato mentalmente.

Angela – Ma cara, tutti gli uomini lo sono, leggermente, ma lo sono…mi ricordo tuo padre “Ma dove sono i calzini grigi??” mi urlava dalla camera da letto. “Ma nel solito cassetto” gli rispondevo io “Non ci sono, non ci sono!!!! Devo uscire tra cinque minuti!” Allora andavo lì, aprivo il cassetto…i calzini grigi erano sopra tutto in bella vista. E così era per tutto.

Rosarita –Con la roba da vestire qualche volta capita anche a Giorgio.

Angela – Vedi? E pretendi ancora che un uomo gestisca la propria vita e quella di chi gli vive insieme come facciamo noi donne?

Rosarita -Ma se è davvero come dite voi, perché allora ci ostiniamo a cercare gli uomini, a innamorarci, a sposarci…perché adesso sono disperata perché Giorgio se ne è andato?…dovrei essere sollevata.

Angela – Beh, perché abbiamo l’istinto materno. Gli uomini in fondo sono come dei nostri figli grandi. E come con i figli ci realizziamo nell’accudirli, nel curarli, nel farli felici.

Rosarita -Ma se ci sono già i veri figli…che bisogno c’è di considerare i mariti “figli”?

Angela – I figli veri prima o poi se ne vanno. Vanno a vivere in un’altra casa, in un’altra città, si sposano. I mariti-figli restano e più invecchiano più regrediscono all'età infantile.

Rosarita -Beh, io non sono d’accordo come sempre con le tue teorie. Visto che non ho mai avuto l’istinto materno, e infatti non ho fatto figli, volevo un uomo come compagno con cui condividere tutto alla pari. Non un bambino perenne da coccolare.

Angela – E adesso dov’è questo tuo compagno alla pari?

Rosarita -Con un’altra.

Angela – Dimostrata la teoria.

Valeria Beh, noi andiamo un momento in cucina a preparare un the. Credo che farà bene a tutti.

Angela – Brave..cioè bravi...cioè...oh insomma fate bene, andate, andate..

Rosarita -Davvero? Dimostrami che quella, che a quanto dici sarebbe molto più giovane di me, lo tratta come un figlio come dici tu. E’ impossibile.

Angela – Non credevo di averti cresciuto così ingenua. C’è un altro modo di far sentire un uomo importante…devo farti un disegno?

Rosarita -Certo che sei proprio un bell’esempio di rappresentante femminile del ‘68….credevo foste tutte femministe…invece scopro che c’erano anche infiltrate super reazionarie…e una è mia madre!!

Angela – Il femminismo ah, ah….che ridere…sai cosa penso? Che sia stata tutta una montatura architettata per fregare le donne ancora di più.

Rosarita -Ma cosa dici?

Angela – Cosa dico? Prova a pensarci bene. Cosa ci abbiamo guadagnato col femminismo?

Rosarita -Beh, più rispetto, più dignità, riconoscimento che abbiamo gli stessi diritti e ovviamente gli stessi doveri.

Angela – Gli stessi diritti??? Gli stessi doveri??? Ma sei proprio una babbiona figlia mia. Prima del femminismo chi andava a lavorare e portava i soldi a casa e manteneva tutta la famiglia?…pensa alla nostra famiglia.

Rosarita -Era il papà.

Angela – Ecco e io cosa facevo?

Rosarita -La casalinga, come il 90% delle mamme dei miei compagni di scuola. Poverine vi toccava stare a casa e pulire, lavare, stirare, fare da mangiare, accompagnarci a scuola.

Angela – Poverine tu dici…E nelle famiglie di oggi chi lava, chi stira, chi fa da mangiare, chi si occupa dei figli?

Rosarita -In effetti bisognerebbe dividersi i compiti..

Angela – Appunto..bisognerebbe… Lascia stare l’ipotetico mondo perfetto e guarda la realtà. Sono sempre le donne a fare i lavori di casa, ad occuparsi dei figli e anche dei genitori anziani ormai. Ma con una sostanziale differenza rispetto a prima del’68. Che oltre a fare quello che facevano prima, adesso devono anche andare a lavorare e devono fare

tutto il resto quando tornano a casa la sera. Ecco cosa ci hanno guadagnato le donne a rivendicare i diritti…Io dopo che ti avevo accompagnato a scuola avevo tutta la mattina per rifare i letti, preparare il pranzo, fare un po’ di pulizia…mi rimaneva ancora il tempo per andare dal parrucchiere e farmi fare anche la manicure. Non è mai successo che mi presentassi ad altri nello stato in cui sei tu adesso, con quei capelli..le unghie non farmele neanche vedere.

Rosarita -Ok, domani vado a tagliarmi i capelli..contenta? Comunque il tuo discorso è tutta una contraddizione fin dall’inizio. Prima dici che gli uomini sono un po’ limitati e dipendono in tutto e per tutto da noi donne e poi vuoi convincermi che sono riusciti a fregarci escogitando il  movimento femminista, con tanto di ideologia, leader e manifestazioni in tutto il mondo? L’universo maschile non è così limitato allora, anzi è diabolico e quindi molto intelligente.

Angela – Come al solito non hai capito niente. Ma figurati se gli uomini sarebbero in grado di architettare tutto questo. Ci vuole il genio femminile.

(Valeria e Giovanni rientrano con il the)

Giovanni – Ha proprio ragione, signora Angela....gli uomini sono esseri inferiori..ma come si potrebbe  farne a meno????

Rosarita -Adesso mamma vuoi farmi credere che dietro a questa “fregatura del femminismo” ci siano le donne stesse, contro sé stesse?

Angela – La tua imbecillaggine oggi è arrivata proprio al culmine. Ma non le donne in generale, ma le donne madri di figli maschi, no?! E’ così semplice.

Valeria – Dovrebbero darle la cattedra di filosofia ad Harvard!

Angela – Ma è ovvio! A fine anni ’60 la vita stava diventando un po’ troppo cara e si sono accorte che i loro bambini stavano cominciando a fare troppi straordinari per poter mantenere tutta la famiglia e anche se stessi nello stesso tenore di vita…e così si sono inventate il femminismo..un paio di annetti a perdere tempo nei cortei a gridare “La vagina è mia e me la gestisco io”, cosa che tra l’altro ha fatto divertire ancora di più gli uomini, visto che le donne la davano a destra e a manca, e poi alè rientro nei ranghi come prima, ma con in più un bel lavoro fuori casa e un’altra entrata economica, così i cari figliuoli hanno potuto tirare il fiato.

Rosarita - Ah, ah! Sai quanta credibilità ha questa teoria ? La stessa di quelli che negano che gli americani siano andati sulla Luna. Quelli che sono convinti che in realtà si siano filmati di notte nel deserto tutti bardati da astronauti. Spero solo che tu non la divulghi troppo pubblicamente e ti faccia prendere in giro da mezzo mondo.

Angela – Mah…io non mi stupirei se fosse un falso storico la conquista della Luna. Gli americani non sono forse così bravi a fare i film di fantascienza? Ti ricordo che Orson Welles ha fatto credere che c’era stata l’invasione degli alieni e qualcuno si è anche suicidato per la paura.

Rosarita -Non ce la posso fare.

 (suona il cellulare di Rosarita)

Rosarita -Pronto? Ah, è sei tu Luciana…secondo te come sto? Penso che tu sappia. Sì sono in casa. Ah, sei è qua sotto? Sì, va bene…se vuoi salire un momento..sali, sali pure..(verso Angela) E’ la madre di Giorgio..così facciamo il pieno tutto in una volta e poi spero vogliate avere la grazia di lasciarmi in pace.

Angela – Le hai detto di salire? Ma sistemati quei capelli, insomma…non farti trovare così da lei! Mettiti un po’ di cipria e non farti vedere disperata, non darle questa soddisfazione…sorridi..anzi ridi…ah,ah,ah…sì ridi…Su ridete anche voi….siamo forse tristi?? E perché? Ah, ah,

(entra Luciana, la madre di Giorgio)

Rosarita -Ciao Luciana.

Angela – Ridi ti ho detto…ah, ah, buongiorno.

(Valeria e Giovanni ridono)

Luciana – Beati voi che ridete…non ve la state prendendo troppo visto che vi state già provando i cotillon per capodanno…povera me, che invece sono disperata…povero figlio mio…povero figlio mio…ma cosa gli è preso?

Rosarita -Chiedilo a lui.

Luciana – Ma non mi parla. dice che sono fatti vostri, guarda io sono molto preoccupata. Ieri è venuto a pranzo e non ha quasi mangiato. Ma dove mangia adesso, dove dorme?

Giovanni - Erano nel deserto di notte bardati da astronauti.

Rosarita -Forse a casa della sua nuova fidanzata.

Luciana – Ma no, povero figlio mio. Mi ha detto che questa ragazza sta in un residence, viaggia molto per lavoro..che so roba di foto…video...

Angela – Ecco è una modella. Te l’avevo detto che è più giovane e più fresca di te…non fare quella faccia su ridi, ridi..

Rosarita -Certo con quello che dite voi due c’è proprio tanto da ridere!!!! Ma la città è stata invasa da modelle?

Luciana – …Una modella??….Oddio, quelle non mangiano!!! Povero figlio mio, quindi sarà solo, dovrà prepararsi la cena da solo, lavarsi la roba da solo…ma dov’è questo residence? Potremmo andare a preparargli qualcosa..di sicuro avrà ancora il letto da fare.

Rosarita -Scusa ma non è più un mio problema. Primo non so dov’è e anche lo sapessi se permetti non vengo a fare il letto dove si rotola con qualcun’altra.

Luciana – Come non è un problema tuo? E’ tuo marito e non sai dov’è? E poi si rotola? Così non riposa bene!

Giovanni - Sono stati a lungo in quel deserto secondo me!

Rosarita -Appunto. Mi sembra di essere in un film di fantascienza…ma ti rendi conto che tuo figlio, mio marito, adesso sta con un’altra??…secondo te dovrei andare a cucinargli la cena, magari per tutti e due?

Luciana – Scusa tu cara…ma sai se uomo se ne va, la colpa è sempre della donna. Una brava moglie sa come tenersi il marito.

Rosarita -Ma siete andate alle elementari insieme voi due, con la stessa maestra cresciuta ai tempi del fascio? Scommetto che anche secondo te se una piace a se stessa poi piace a tutti.

Luciana – Ma è ovvio, ci sei arrivata adesso a 50 anni? Un po’ tardi ragazza mia, ecco perché ti vedevo sempre così poco curata. In particolare i capelli..mi domandavo se andavi dal parrucchiere almeno una volta all’anno…non credo fosse un  problema di soldi..mio figlio ha sempre guadagnato così bene.

Angela – Sui capelli ha ragione..gliel’ho appena detto, sul resto le faccio però notare che anche mia figlia portava a casa uno stipendio.

Luciana – Può essere, ma cosa stiamo a discutere del vil denaro, quando c’è una persona che adesso è senza casa, senza la cura di una moglie, senza la sicurezza quotidiana. Chissà se mangia?

Valeria - Non è un film di fantascienza, è un film dell’orrore.

Angela – A proposito…visto che lei è qui affrontiamo subito il discorso.

Rosarita - Mamma ti ho detto che non me la sento adesso.

Angela – Se tu sei stupida e sprovveduta, me la sento io anche per te. A questo servono le mamme. Cara signora, io credo che suo figlio stia mangiando, probabilmente meglio che con la cucina di mia figlia, e come fa? Con il vil denaro. E quale vil denaro? Quello del conto in banca comune. E magari non mangia solo lui, ma anche la signorina che è con lui, perché non si può vivere di solo amore…

Rosarita - Mamma, mi farai morire!

Angela – Ma figurati! Non crede anche lei che sarà necessario al più presto dividere per bene tutto?…di comune accordo naturalmente.

Luciana – Certo, certo... di comune accordo.

Angela – In modo che si divida in due…e non in tre…Sono d’accordo con lei che questa …questa irresponsabile lo ha lasciato andare per colpa..

Giovanni -..dei capelli!!!

Angela – Anche, anche…diciamo che è stata disattenta, distratta…ah, ai nostri tempi venivamo educate ad essere le regine della casa e della famiglia, a tenere tutto sotto controllo, ad avere la responsabilità di tutto.

Valeria - Ed eravate tutte protette da San Martino.

Luciana – San Martino? Quello che in estate girava col mantello? Ma ascolta tua madre che ha ragione. I nostri mariti potevano avere qualche distrazione, ma mai MAI si sarebbero sognati di andarsene di casa. A casa tornavano sempre e non mancavano né alle feste comandate né alle vacanze. Se poi qualche sera d’inverno facevano tardi in ufficio o la domenica la partita era andata ai supplementari, pazienza.

Angela – E’ vero. Adesso le mogli di oggi pretendono che gli uomini dividano con loro certe responsabilità: lavori di casa, cura dei figli, organizzazione delle vacanze e del tempo libero. Ma gli uomini non sono capaci, poveretti. Li confondete. Non sono mica nati per fare queste cose loro. Si spaventano e scappano…

Luciana – Sì come mio figlio. E’ scappato, sarà disorientato, non saprà dove andare..starà vagando per la città in cerca di un fastfood…

Rosarita -Ma sono senza parole…descrivete gli uomini come dei deficienti…e poi tuo figlio Giorgio sapeva anche andare a comprare il pane e il latte sai..mica si perdeva…

Luciana – Ma cosa mi tocca sentire…cosa mi tocca sentire…Io il pane e il latte, anzi il caffelatte, glieli ho fatti trovare sempre pronti sul tavolo. Ma spero fosse vicino ‘sto negozio…A proposito..e il giorno di Natale e la sera di Capodanno? Li passerà mica da solo…magari la modella è impegnata in qualche servizio di moda…oddio vado subito in gastronomia a comprare del salmone, lenticchie, cotechino…povero, povero figlio mio..

Giovanni (corre dietro a Luciana con le antenne in mano) Aspetti, aspetti…prenda anche queste così potrete fare una bella festa!!!!

(Casa di Rosarita. Rosarita è sola, seduta e sconsolata)

(Arriva un sms di Giorgio ) “Posso chiamarti?”

(Rosarita fa per rispondere di getto, poi si ferma, appoggia il telefono….lo riprende, rilegge più volte il messaggio…scrive “tra 5 minuti”…si guarda allo specchio e si sistema i capelli)

(Suona il cellulare)

Rosarita -Ciao.

Giorgio -Ciao, come stai?

Rosarita -Sto. E tu?

Giorgio - Non bene. Sono molto confuso.

Rosarita - Perché mi hai chiamata?

Giorgio - Perché sono confuso e forse sentirti può aiutarmi.

Rosarita - Aiutarti? Come posso proprio io aiutarti?

Giorgio - Siamo ancora marito e moglie, no?

Rosarita - Lo siamo ancora?

Giorgio - Se hai deciso di no…è una decisione tua, non mia.

Rosarita - Ma è incredibile quello che dici….chi se ne è andato di casa? Io forse?

Giorgio -Va bene ho preso una pausa da noi due…diciamo una vacanza. Non ho mai parlato di divorzio.

Rosarita -E se ne parlo io?

Giorgio -Te l’ho detto..allora avrai deciso tu, ma io non volevo. La responsabilità della nostra fine sarà solo tua.

Rosarita - Cosa intendi dire. Che non vi vedete più? E’ finita fra te e la signorina Delcorso?

Giorgio -(silenzio)….

Rosarita - Ho capito, però voglio che tu lo dica chiaro. Rispondi per Dio.

Giorgio - No, non è finita. Sono confuso e anche vedere lei può aiutarmi a capire.

Rosarita -E come ti aiuta a capire? Con la classica posizione del missionario o con posizioni più ardite?

Giorgio -Ti prego di non essere volgare. E poi la cosa non ti riguarda.

Rosarita - Ah, certo. Ma sono più volgare io con le parole o tu coi fatti? Comunque ti chiedo scusa. Hai ragione. Come può riguardarmi che mio marito si sta scopando un’altra?

Giorgio -In questo modo non mi aiuti a farmi capire cosa voglio veramente….adesso mi sembra di essere ancora più confuso di prima. E’ meglio che riattacchi.

Rosarita - (comincia a piangere) No ti prego non riattaccare..ti prego aspetta un attimo…

Giorgio -Scusa ma non riesco a reggere se ti metti anche a piangere. (riattacca)

(Casa di Rosarita. Valeria e Giovanni cercano di consolare Rosarita)

Valeria - Insomma, non riesci a cogliere l'aspetto positivo di questa storia. Ti sei liberata la casa da un essere maschile con le sue noiose manie e le sue spuzze insopportabili. Dobbiamo per forza trovartene un altro.

Rosarita -Ce l’avevo un uomo.

Valeria - Uno nuovo intendo.

Rosarita -Ma sono talmente disillusa, che mi disgusta solo il pensiero.

 Valeria - Certo se parti già con un tale ottimismo siamo a posto.

Giovanni - Basta che te ne trovi uno sposato…lui vive già con qualcuno e non ti pianta grane!

Rosarita -Ma che bella idea!!! Mio marito mi lascia perché ha un’amante e io mi metto a fare l’amante di qualcun altro, la cui moglie potrebbe a sua volta avere un’amante, e così via all’infinito…un mondo, un universo di traditori e traditrici…

Valeria - Ma non puoi stare zitto una volta tanto…appena apri bocca me la fai innervosire..

Rosarita - Amanti e traditori…corna che vagano nella galassia…avanti, avanti..

Giovanni - Beh, adesso esagera..che sarà mai..per un paio di cornette che si è presa, sembra che sia l’unica al mondo a cui è successo.

Valeria - Lei si sente l’unica al mondo a cui è successo, non capisci? Sarà anche esagerata, ma a quanto pare l’ha presa male…è una di quelli che ci soffrono ancora, poverina. Dobbiamo distrarla. Trovarle qualcuno. (verso Rosarita) Senti adesso calmati. E’ ovvio che non devi trovarti un uomo sposato..troppi casini. Certo alla nostra età uomini liberi non ce ne sono molti.

Giovanni - Infatti, però a quest’età ci sono anche i separati e anche vedovi.

Valeria - Certo…il problema però sono i figli. Se ti trovi un vedovo con figli, quelli te li devi spupazzare anche tu tutto il tempo…meglio un separato che i figli li tiene solo nei week-end.

Giovanni – E poi se un essere umano di sesso maschile è ancora signorino a 50 anni c’è sicuramente qualche problema.

Rosarita -Perché dici di sesso maschile? Per le donne non vale?

Valeria - Per le donne non vale, certo. Guarda me. Sono sola semplicemente perchè sono più furba della media e non mi sono fatta fregare dai pippettoni in assoluta buona fede delle nostre mamme. Della serie, per intenderci “Una donna ha bisogno di un uomo…ecc…”

Rosarita -E gli uomini allora?

Valeria - Ah, quelli? Quelli non sanno stare da soli…ma non vedi che a qualunque età, anche a 80 anni cercano di rimettersi con una donna…per desistere devono essere allettati h24 e con la demenza senile all’ultimo stadio…guarda e forse non basta visti i casi di vecchi rincoglioniti che sposano le badanti 30enni. E il bello è che trovano sempre, sempre…c’è SEMPRE una donna disposta ad andare con un uomo, qualunque età abbia il disgraziato. Per me è un rebus.

Giovanni - Dicono che in Italia ci sono più donne che uomini…sarà per quello.

Valeria - E’ un falso gigantesco. Posso capire oltre i 75 anni che lì siamo 3 a 1, ma prima i numeri sono assolutamente uguali….E allora mi domando: visto che è pieno di 50enni che stanno con le 35enni, i 35enni maschi mica andranno con delle 15enni che li mettono pure in galera. E allora cosa fanno, dove vanno?

Giovanni – Qualcuno viene con te a quanto pare...

Valeria – I più carini ovviamente. Solo che lei ha bisogno di una relazione stabile, non di un toy boy per divertirsi come faccio io. (Rosarita comincia a singhiozzare) Oh, no,no…che fai piangi adesso…

Rosarita -Scusate, ma non so che farmene di tutti questi uomini, 35enni, 80enni….non me ne frega niente…voglio lui, solo lui…

Valeria - Senti piangi se ti serve, urla e spacca tutto quello che vuoi, ma devi accettare quello che ti sta succedendo. Non puoi tenerti vicino le persone a forza. E’ brutto sentirselo dire, lo so, ma….ma se non ti vuole più, non ti vuole più.

Giovanni - E poi ci sono 6 miliardi di persone al mondo…non puoi far dipendere la tua vita da una sola. E per di più che ne vuole un’altra anche se forse è nobile, ricchissima e strafiga.…

Valeria – Mah…Davvero…Giovanni ha ragione. Sei una bella donna, intelligente, indipendente economicamente…non puoi annullarti per un uomo, anzi devi rallegrarti perchè te ne sei liberata.

Rosarita -E dell’amore che sento cosa me ne faccio?

Valeria - Riversalo su qualcun altro che se lo merita. Fai volontariato in una casa di riposo. Prenditi un cane al canile. Vedrai che l’amore ti ritornerà indietro.

Giovanni - (Sottovoce) Ma dove le hai lette ‘ste cose?

Valeria - Su Famiglia Cristiana dal mio hair styling. Se possono servire. E non ridere che ha già cambiato espressione…

Giovanni - Certo che un “hair styling” con Famiglia Cristiana lo puoi trovare solo tu…ci vanno tutte le suore bene di Torino?

Rosarita -In effetti sento che avete ragione.

Valeria - Cretino…hai visto che funziona??

Rosarita -Co me posso disperarmi così per un unico essere umano sulla faccia della terra? E’ vero sono una bella donna, sono intelligente e indipendente economicamente…posso trovarne quanti ne voglio…devo solo superare questo momento difficile…ma voi mi aiuterete vero?

Valeria - Ma certo cero, ti stiamo già aiutando…

Giovanni - Se poi vuoi cambiare genere, io posso aiutarti ancora di più.

Rosarita - Beh, non esageriamo…a me piacciono gli uomini..

Giovanni - Ah, per quello anch'io…però valuta i vantaggi di stare con un'altra donna…niente più noiosissime partite di calcio alla tv e niente più metodi contraccettivi.

(ridono)

Rosarita -Grazie mi state davvero aiutando…non so cosa farei senza di voi adesso..

(suona il cellulare di Rosarita)

Rosarita -…è lui…

Valeria - Non rispondere….lascialo suonare…non risp….

(Rosarita risponde)

Giorgio -Ciao. Come stai?

Valeria - Digli bene…sto bene…

Rosarita -Di merda sto. Ti pare strano?

(Valeria e Giovanni alzano gli occhi al cielo)

Giorgio -Senti non voglio riprendere i toni dell’ultima volta.

Rosarita -Sei meno confuso?

Giorgio - Beh, no…mi sento sempre nello stesso modo.

Rosarita - Neanch’io voglio star male come l’ultima volta..ma se non puoi dirmi cose diverse, perché non mi lasci in pace?

Giorgio  - Come vedi l’ho fatto. Anche se sentivo l’esigenza di parlarti, mi sono fatto forza e non ti ho telefonato per diversi giorni. Credi sono stato davvero male.

Rosarita -Immagino..pensa come sto io.

Giorgio - Lo so. Lo so. Ma siamo responsabili tutti e due di questa situazione.

Rosarita - Due o tre?

Giorgio - Ti prego non ricominciare. Ti ho chiamata perché devo passare da casa e non so se ti fa piacere incontrarmi.

Rosarita - Cosa devi fare?

Giorgio – Devo prendere altra roba..sta cominciando a fare più freddo.

Rosarita – Sì, penso che mi farebbe star troppo male vederti portar via altra roba tua. Vieni domenica dopo le undici. Vedrò di non essere in casa.

Giorgio – E dove andrai?

Rosarita -Perchè ti importa?

Giorgio - Certo che mi importa. Sono tuo marito no? Ti vedi già con un altro?

Rosarita - Mi piacerebbe dirti di sì, ma non è vero e non sono capace di contare balle. Chiederò a Valeria e Giovanni di pranzare insieme da qualche parte.

Giorgio - Ah, bene così. Per un momento mi sono davvero preoccupato. Scusa per tutto. Io ti ho già scusata. Ricorda..solo una vacanza.

(Rosarita si siede e si mette le mani sul viso)

Valeria - Eh, no, no…3 minuti fa dicevi di sentirti forte in grado di affrontare questo momento..non puoi farti abbattere per la telefonata di quello stronzo.

Rosarita - Credevo di farcela, ma quando lo sento e lo immagino con…con..

Valeria - Insomma, smetti di immaginare e invece fai qualcosa di concreto. Ti ricordi della figlia della portinaia del mio palazzo? Quella bruttona, pure antipatica?

Rosarita - (si asciuga gli occhi) Sì era grandullissima, ma sproporzionata con quelle gambe stecche e quel tronco senza vita…sembrava una gallina gigante.

Valeria - Ecco appunto…si è sposata l’altra settimana. E sai dove l’ha conosciuto?

Rosarita  -Dove di grazia? Sarà un bruttone come lei.

Valeria - Invece non è niente male. L’ha conosciuto in una chat..su internet.

Rosarita -Ma per favore..a che punto siamo arrivati. Come ha detto Giovanni, siamo 6 miliardi sulla terra, basta uscire e incontri centinaia di persone e devi trovarti il fidanzato su internet?

Giovanni - Beh, tu stai uscendo no? Vai in ufficio, in palestra, fai la spesa e incontri centinaia di persone tutti i giorni..e quanti fidanzati hai ?

Rosarita - Nessuno, ma..non è che uno lo incontri al supermercato, ti piace e subito gli chiedi di uscire. Ci va del tempo. Bisogna capire se anche tu gli piaci e se…

Valeria - Ecco a cosa servono le nuove tecnologie. A risparmiare tempo. Comunicare tramite PC ti toglie l’imbarazzo di parlarsi di persona. Se capita di incontrare uno come dici tu al supermercato che ti chiede di uscire e per te è urendo, fossi io gli sputerei subito in faccia, ma se fossi tu ti arrampicheresti sui vetri per declinare l’invito senza offenderlo. Invece sulle chat se uno non ti piace chiudi il collegamento e tanti saluti.

Giovanni - Se invece ti ispira, magari dopo mezz’ora vi incontrate e dopo un’ora siete già a letto.

Rosarita - Perdere troppo tempo non sarà il caso, ma anche fare gara a chi ci mette meno ad arrivare alla trombata….

Valeria - Ma che ne sai? Potrebbe poi diventare una storia seria come per la figlia della portinaia. Al peggio ti sei fatta una bella scopata.

Giovanni - Che romanticismo Valeria…a Goethe e Byron gli fai un baffo!

Valeria - Oh, insomma. Dobbiamo o no agire prima che si butti dalla finestra. Su accendi il PC. Ecco..ci sono parecchi siti di incontri..quale ti ispira?

Rosarita - Ma non so..mi sento anche un po’ agitata..? “Meet me soon”? “Love and peace”?

Giovanni - Obbligatorio zoccoli e gonne a fiori?

Rosarita - “Incontri seri”..mah forse questo. Dice che devo descrivermi e mettere una fotografia.

Valeria - Molto bene. Scrivi single ..40 anni meravigliosamente portati..

Rosarita - Ma io sono ancora sposata e poi ne ho quasi 50 !

Valeria - L’hai detto tu prima che le donne mature non hanno più chances..tutti contano balle ormai..

Rosarita -Ma io no. Metto la mia vera età.

Valeria - Inserisci almeno una foto di qualche anno fa.

Rosarita -Nemmeno. Ecco metto la foto della scorsa estate in Grecia.

Giovanni - In costume no!!! Non esagerare con la verità…è un po’ cadente…

Rosarita - Grazie. Ma non sono in costume. Sono alla luce del tramonto a Santorini…in pantaloni lunghi e camicia. Giorgio dice che sono bellissima in quella foto.

(I due si guardano con espressione sconsolata)

Rosarita - Va bene..dice che sono accettata..e adesso…

Giovanni - Adesso guardiamo gli uomini che sono in linea…dai cominciamo con quelli giovincelli…Guarda questo: “carino84” di Parma. Oh...oh...Caruccio davvero in costume da bagno con quel bel ciuffo biondo e i muscoletti addominali ben segnati. Dai dai contattalo. Se poi non ti piace lo passi a me...uh..uh..

Rosarita -E cosa scrivo?

Valeria - Scrivi “Ciao sono di Torino.”  Vediamo cosa risponde..

Rosarita -Figurati se mi risponde.

Valeria - Non cominciare a fare la disfattista…sii positiva una volta nella vita…visto ha risposto..

Rosarita - “Ti prego di non contattarmi mai più”. Molto positivo.

Giovanni - Eh, dai…è solo il primo..un cafone..andiamo avanti..accidenti hai già una richiesta..da “mitico 56”.. “Sei veramente bella…ti va di parlare?”

Rosarita -Non è esattamente un giovincello.

Valeria - Guardiamo la foto…dai…in fondo ha solo 60 anni…

Rosarita - Ma è strabico…col parrucchino..60 anni? Ne avrà 75….

Giovanni - Chiudi chiudi….Prova con questo….”Billy the Kid” giovane e bello.

Rosarita - Non risponde…che faccio? Aspetto?

Valeria - Ma che aspetti? Riprova…

Rosarita - “Se non rispondo vuol dire che non mi interessi…sei scema?” Bene anche complimenti gratuti.

Giovanni - Va beh..c’è un po’ di tutto in queste chat…non ti scoraggiare..ecco ecco un’altra richiesta. Chi è?

Rosarita - “Volpedeldeserto”. “Uomo maturo piacente” Mamma mia!  Più che una volpe mi sembra un facocero….! Che panza…e ha il coraggio di definirsi “piacente”.  (batte furiosamente sui tasti). Sei un cesso! Sei un cesso!!!!!

Valeria - Calmati, calmati…magari lasciamo perdere..

Rosarita -Ma no, adesso mi sto incistando..dai dai…un altro ragazzo..questo questo.. “Johnny85”. Ciao… sta rispondendo..”Cosa vuoi?” Volevo scambiare due parole….”“Scusa, ma se voglio fare volontariato con gli anziani vado a trovare mia nonna che sta in casa di riposo. Ciao.” …..bene altro grande successo. Chissenefrega…avanti avanti…ecco questo è figo…non è nemmeno giovanissimo…43 anni.. sono poi solo 6 o 7 in meno.. ciao… “Ciao, mi chiamo Marco” ha risposto subito!!!

Valeria - (fa il segno ok col pollice alzato)

Rosarita –”Ciao, ti va di fare due chiacchiere?” “Certo, se sei una di quelle porche tardone che ti sanno fare un lavoretto come si deve, ne faccio anche tre di chiacchiere!”

Giovanni - (gira il pollice in giù). Questi uomini etero....che cafoni!!!

Valeria – Direi che per oggi è meglio lasciar perdere.

(Rosarita spegne il PC con aria sconsolata)

Rosarita– Queste chat non mi sembrano una grande idea...

Giovanni – Dovevamo informarci dalla figlia della portinaia su quali lavoretti bisogna saper fare..

FINE PRIMO ATTO

ATTO SECONDO

(Casa di Rosarita)

Rosarita - (al telefono con Valeria e Giovanni) – Sentite ragazzi....ho bisogno di uscire...in casa mi sembra di soffocare. Portatemi da qualche parte. …...Alle terme? Ma certo..è davvero una bella idea. Mi aiuterà a rilassarmi. Passo a prendervi fra mezz'ora? Ah, volete passare prima voi da me? Ok, va benissimo. Vi aspetto. A dopo.

(Suona il campanello della porta. Rosarita va ad aprire ed entra Luciana con una scatola.)

Rosarita -Ciao, Luciana.

Luciana - Buongiorno, Rosarita. Come sta?

Rosarita - Come sta chi?

Luciana - Lei...lei Rosarita...come sta?

Rosarita - Ma adesso ci diamo del “lei”?

Luciana - Beh, guardi...viste le circostanze forse è meglio che si passi dal “tu” al “lei”.

Rosarita - Ma...come sarebbe viste le circostanze?....non è stato ancora deciso nulla di definitvo ...o tu..cioè lei è venuta a dirmi qualcosa che ancora non so?

Luciana - Nemmeno io so niente di definitivo...però se mio figlio dovesse decidere in un senso ci saremo già abituate ad un rapporto più formale...se invece torna indietro anche noi torneremo al tu come è stata nostra abitudine fino ad ora..mi pare che il mio ragionamento non faccia una grinza. Le pare?

Rosarita - Certo LEI la pietà non sa cosa sia.

Luciana - Pietà? E perchè? Mica le manca niente. Perchè lei forse prova pietà per Giorgio che probabilmente nel caso dovrà lasciarle la casa e cercarsene un'altra....a 52 anni?

Rosarita - Lasciamo perdere.

Luciana - Ecco lasciamo perdere. Dove posso metterle questa scatola?

Rosarita - La metta lì sul tavolo. Ma è per me?

Luciana - Certo, secondo lei mi facevo quattro piani di scale con una scatola per qualcun altro? Dentro c'è roba sua.

Rosarita - Mia?

(Rosarita apre la scatola ).

Rosarita - Ma sono le foto che lei tiene sulla credenza nel salone....quelle del matrimonio e queste quelle del nostro viaggio a San Francisco....e in questa eravamo tutti e tre a quel pranzo a Pasqua cinque anni fa...perchè me le riporta?

Luciana - Ah, non lo capisce? E poi sarei io quella che non prova pietà. Ma le pare che io possa avere in bella mostra dei ricordi così dolorosi per mio figlio che sta attraversando questo momento così difficile?

Rosarita - Ovviamente a lei non passa neanche per la mente quanto possa essere doloroso per me. Non poteva semplicemente metterle in un cassetto?

Luciana – Donna crudele che non è altro...e se Giorgio apre il cassetto per caso...che so per cercare un fazzoletto per asciugarsi le lacrime in un momento di estremo scoramento e le vede? Potrebbe sentirsi male. O forse è quello che lei vorrebbe?

Rosarita - Ma certo che no. Cosa dice? Ma senta...forse le ha già sostituite con altre con un'altra?

Luciana - Cos'è uno scioglilingua? Comunque no, non ancora almeno. Spero che Giorgio decida presto in un modo o nell'altro, perchè la credenza così nuda abbruttisce parecchio il salone.

Rosarita - Veramente un grosso problema.

Luciana - Facciamo anche dell'ironia?

Rosarita - Mi resta solo questa ormai per riuscire a sopravvivere.

Luciana - Mio figlio non è così fortunato. Lui non riesce a riderci su come mi sembra riesca a fare lei. E' troppo sensibile, distrutto da questo suo momento di crisi.

Rosarita - Essere tanto distrutto non gli impedisce però di venire a prendersi della roba ...come crede che mi possa sentire a vedere a poco a poco il suo armadio svuotarsi?

Luciana - E cosa vorrebbe? Che morisse di freddo? Glielo detto io. “Giorgio non puoi continuare ad andare in giro a dicembre col giaccone da mezza stagione...ti prenderai una polmonite!”. Certo tu te ne stai al caldo nella tua bella casa tutta per te adesso....e chissenefrega di un altro essere umano!

Rosarita - Ah, siamo tornati al tu, vedo....

Luciana - Mi scusi mi sono un po' infervorata. Comunque creda mi spiace molto anche per lei.

Rosarita - Stento a crederlo....comunque grazie.

Luciana - Sì mi fa un po' pena in fondo. Starà pure al caldo in questa casa, ma a scaldarla non ci saranno che le coperte....alla sua età, conciata com'è, con quella testa sempre in disordine, il suo destino è rimanere sola. Poveretta.

Rosarita – Allora signora Luciana, sono d'accordo. Abituiamoci ad un rapporto più formale...però che lo sia davvero. Per cui da adesso in poi io passerei dal “lei” al “voi”. Cosa ne pensate?

Luciana - Mah, magari cerchiamo di non esagerare...mi ha...cioè mi hai....anzi... mi AVETE preso alla sprovvista...a darle...(Rosarita fa no no con la testa)....a dargli? (sempre no no)...a darmi.... col “voi” insomma mi confondo....

Rosarita –  Mi spiace molto per voi, signora Luciana. Vorrà dire che dovremo interrompere i nostri rapporti...a meno che le circostanze non ci portino di nuovo a darci del “tu”...Vi accompagno alla porta...prendete la scatola con le foto e fatene quello che volete...Sapete io non ho bisogno di aprire un cassetto e vederle per sentirmi male.....sto già molto, ma molto male....buttatele pure nella spazzatura se credete...così come state buttando me!

(La spinge verso la porta e Angela esce sconcertata)

Rosarita –  ...ma andate a quel paese voi e vostro figlio in un momento di estremo scoramento....ohhh...ci voleva....adesso mi sento meglio...

(suonano alla porta. Entrano Valeria e Giovanni)

Valeria – Abbiamo incontrato per le scale quella megera di tua suocera...aveva una faccia....

Giovanni – Sì sembrava avesse visto lo yeti!

Rosarita – Io mi sono trasformata nello yeti!!!! Non ci crederete, ma mi ha fatto bene. Su Su andiamo alle terme . Due minuti e sono pronta…che dite? Mi metto quel bikini un po’ succinto? Chissà mai chi si può incontrare alle terme..no?

(Giovanni e Valeria si guardano imbarazzati)

Rosarita – Beh, che c’è? Me lo posso ancora permettere no? (si guarda allo specchio con atteggiamento sexy)

Valeria -  No è che non sapevo se dirtelo, ma visto che mi sembri così carica....visto che hai finalmente tirato fuori le unghie con quella stronza di tua suocera…e poi sono tua amica e non posso, anzi non devo, non è giusto nasconderti le cose.

Rosarita -Sì sono una tigre ormai! Ma certo che siamo amiche e ci dobbiamo dire tutto. Dimmi questa cosa presto che ho voglia di infilarmi in una vasca calda con le bolle.

Valeria – Allora riguarda quel gran fedifrago di Giorgio.

(Rosarita cambia immediatamente umore…)

Rosarita –Cosa sai? Li hai visti? Ha ragione mia madre…lei è incinta!

Valeria - Ma no…cosa dici?

Rosarita – Allora il figlio c’è già…quanti anni ha? Due..tre??? L’hai visto? Gli somiglia? O somiglia più a quella?

Valeria - Ma calmati…anche se fosse, come cavolo farei a sapere se somiglia più a quella o a lui? Quella come la chiami tu non l’ho mai vista!

Giovanni - Se non ha il naso a patata…somiglia a quella!!!!

Rosarita -Io lo adoravo quel naso a patata, se vuoi saperlo!

Valeria - Ma vogliamo piantarla di parlare di una cosa che non esiste!!! Non ho saputo di nessun figlio di tre anni con o senza naso a patata, va bene? Cioè non va tanto bene, perché ho saputo un’altra cosa non così grave come l’esistenza di un bambino, ma che di sicuro non ti farà piacere.

Rosarita -Comunque se non ha il naso a patata, magari non è neanche suo.

Valeria - Ma insomma! Non c’è nessun bambino. Chiaro!!!

Rosarita -Scusate appena sento parlare di Giorgio perdo la testa, scusate…dimmi cosa hai saputo.

Valeria – Meno male che avevi tirato fuori le unghie...un micino appena nato, altro che una tigre. Adesso non so se è il caso di dirtelo. Ti vedo troppo agitata. Tanto non ci puoi fare niente e forse non serve nemmeno che tu lo sappia.

Rosarita -Adesso me lo devi dire, però. Vieni qui mi dici che sai una cosa di lui e di quella…

Valeria - Ma chiamala per nome visto che lo sai.

Rosarita -Non la voglio chiamare per nome. Non le voglio dare la dignità di un nome.

Valeria - E invece chiamandola “quella” le dai ancora più dignità. E’ evidente che ne hai paura. Chiamala col suo nome, come una persona qualunque. Tira fuori le palle. Se la nomini perde d’importanza. Dillo..dillo…

Rosarita - Carolina.

Valeria - e Giovanni- Ohh…

Rosarita -Allora cosa mi volevi dire di Giorgio e di quella Carolina?? Va bene così?

Valeria - Insomma... Allora, sai Nicoletta, quella mia amica che lavora all’agenzia di viaggi?

Rosarita -Sì, certo.

Valeria - Li ha visti in agenzia.

Rosarita - Ha visto Giorgio e quella Carolina insieme che compravano un viaggio?

Giovanni - Si vede che QUELLA è il cognome.

Valeria – Sì. Volo e soggiorno.

Rosarita -E dove vanno?

Valeria - Vanno a T…t..

Rosarita - Anche loro alle Terme? Non dirmi che me li trovo nella stessa vasca avvinghiati fra le bolle…nooooo!!

Giovanni - Larallà le mille bolle blu…

Valeria - – Allora!! (verso Giovanni) Ma ti pare che da qui si vada alle terme in aereo! A 50km di distanza!…sei proprio sconvolta, manco un micino...un ornitorinco sei!. Comincia con la T, ma non sono le terme. E’ più giù…a Ta…ta..

Rosarita - A Taranto? Ah, Carol…QUELLA insomma scommetto che ha i parenti a Taranto. Magari non avranno ancora un figlio, ma lui sta andando a conoscere i suoi genitori….magari per dir loro che sta per divorziare e sposarla.

Valeria - Calmati non vanno a Taranto e nessuno sa di dov’è Carolina, se ha dei genitori e dove vivono. Ma possibile che ti fai un film ogni volta che si parla di quei due?

Rosarita - Hai ragione, hai ragione. Se non è Taranto, allora dove andavano?

Valeria - Più giù, andavano più giù. A Ta…ta…

Rosarita - A Taormina, cazzo a Taormina. La porta in vacanza, magari in un hotel a 5 stelle….che banale, che cafonata, vogliono fare i vip. Sicuramente l’ha voluto lei, Giorgio non ha mai avuto velleità di questo tipo.

Valeria - Hai ragione. Vanno in vacanza…ma…ma non a Taormina…è più giù, molto molto più giù.

Rosarita - Ma quale Ta c’è più giù di Taormina? Dai dillo, dillo non farmi impazzire!

Valeria - C’è Ta…Ta..Ta..

Giovanni - Tarattata…

Valeria - C’è Tahiti.

Giovanni - Oh, vanno a ballare l’hula hula!!

Valeria - Piantala.

Rosarita –(Gelida) Non si può andare da Caselle a Tahiti.

Valeria - Infatti, fanno scalo a Parigi.

Rosarita –(sempre gelida) E da Parigi si può andare.

Valeria - Evidentemente sì.

Rosarita -(in un crescendo di rabbia) Dovevamo andarci insieme, era un nostro sogno. Tutte le volte che vedevamo Tahiti, Bora Bora, Moorea in tv ci guardavamo e dicevamo nello stesso momento “Presto ci andremo”. E adesso ci va con Carolina…ci va con quella Carolina, CI VA CON QUELLA!!! BRUTTI BASTARDI!! Visto che mi hai dato una  notizia sciagurata, dammene una buona…dimmi che è periodo di uragani, che ne verrà uno pazzesco che gli porterà via il bungalow mentre staranno scopando, dimmi che ci sarà un’invasione di meduse giganti e non potranno mai fare un bagno in quelle acque meravigliose, dimmi che per tutto il periodo l’oceano sarà infestato da squali…dimmelo, dimmelo..

(Rosarita apre disperatamente gli armadi e i cassetti)

Rosarita – Ecco cosa doveva passare a prendere, brutto bastardo bugiardo ipocrita!……”comincia a fare più freddo”…ecco cosa ha portato via per scaldarsi: costumi, pantaloncini corti, le camicie di lino….il passaporto….avessi saputo..l’avrei tagliato in mille pezzi…ti odio..ti odio…

Giovanni - L’ha presa male.

Valeria - Senti, per Dio, adesso calmati. Cosa cambia se vanno a Tahiti o se vanno a fare una passeggiata in montagna qui intorno. Sono comunque insieme. Qui o a Tahiti. Sono insieme. Devi fartene una ragione. Su adesso calmati un attimo. E poi andiamo a queste terme che di acqua con le bolle ne abbiamo bisogno tutti e tre!

Rosarita -Non so se ho ancora voglia di venire.

Giovanni - Magari si può ballare l’hula hula anche alle terme.

Valeria - Ma la vuoi piantare!

Rosarita - Ma no che ha ragione lui…va bene andiamo e vi farò vedere come si balla l’hula hula col primo che capita nella vasca con le bolle!

BUIO

(Rosarita, Valeria e Giovanni rientrano a casa di Rosarita)

Giovanni - Beh, non hai ballato propriamente l’Hula Hula con quel tipo….però era molto galante..un vero signore...io ci avrei ballato il tuca tuca...

Valeria - Potevi essere un po’ più gentile però….lui ti parlava e tu eri spesso distratta.

Rosarita - Non volevo essere scortese, ma non riesco ad avere la testa del tutto libera…comunque oggi mi sono sentita davvero meglio…

(suona il cellulare di Rosarita)

Valeria -Eh…no…tutte le volte…dammelo che gli rispondo io e vedrai che gli passerà per un po' la voglia di chiamarti.

(Valeria cerca di prenderle il cellulare, ma Rosarita si allontana e risponde)

Rosarita - Cosa vuoi?

Giorgio -Ti prego non usare questo tono. Mi fai star male. Lo so che ti avevo promesso che non ti avrei cercata, ma devo dirti una cosa.

Rosarita - Scommetto che la so già. Se credi che ti auguri buon viaggio, ti sbagli. Spero che cada l’aereo.

Giorgio - Ma perché sei come tutte le altre? Credevo di aver sposato una donna superiore…che accettasse il mio momento di crisi e mi lasciasse libero di capire. Anzi che mi aiutasse a capire.

Rosarita - Ma non ti pare di chiedere un po’ troppo? Come vuoi che ti aiuti? Che ti porti le valigie in aeroporto? Magari anche quelle della signorina Carolina?

Giorgio - Lei lasciala fuori che non c’entra niente.

Rosarita - Scusa…straparlo, ma sto male da morire….forse morirò davvero di dolore….

Giorgio – Che originale!!!Non puoi ricattarmi in questo modo. Se non provo a vivere un po’ con lei, a provare delle esperienze, come faccio a capire? Se ci rinunciassi sarebbe peggio anche per te.

Rosarita - Ah, davvero?

Giorgio – Ma non capisci? Se non vado e torno da te, mi rimarrà sempre il rimpianto di non averlo fatto e il dubbio di come sarebbe andata…mi vuoi di nuovo con te così….dubbioso, incerto, col rimpianto…o mi vuoi sereno, sicuro di me?

Rosarita - Non so più…adesso sono io ad essere molto confusa…ma non mi parlavi solo di una vacanza, di una pausa fra noi?…adesso parli come se potesse essere definitivo….ti potessi rifare una vita con lei..

Giorgio – Ma io sono sicuro che tutto finirà fra me e lei…solo devo andare fino in fondo…altrimenti come ti ho detto mi resterà il rimpianto. Mi tolgo lo sfizio e torno quello di prima. Sono stato sincero con te…ti ho parlato di una vacanza…ecco vado in vacanza.

Rosarita - E mentre tu sei in vacanza con lei…io, io..cosa faccio???

Giorgio – Vivi la tua vita..che so esci con Valeria e Giovanni come stai facendo. Andate al cinema, a cena…

Rosarita - (incomincia  a piangere)

Giorgio –Senti non piangere…ti prego…mi spiace molto che tu stia male…sai spiace anche a lei…ma in fondo rifletti anche sui tuoi comportamenti degli ultimi tempi…eri distratta, lontana…ti comportavi come una sorella, non come una moglie…mi sono sentito molto solo…

Rosarita - E’ vero scusa…ho sbagliato, ma adesso mi sembra di pagare un prezzo troppo alto.

Giorgio –Cosa vuoi …è la vita, Rosarita, è la vita. (chiude)

Rosarita (verso Valeria e Giovanni) - Ragazzi ho deciso: mi suicido.

Giovanni - Adesso, qui davanti a noi? E ce lo dici così?

Rosarita - Non ce la faccio più! Basta! Non riesco più a reggere la sofferenza. Riesco a pensare solo a lui, a lui che mi ha lasciata, a lui che sta con quell’altra, a lui che continua ad essere lui senza di me. Non smetterò mai più di soffrire.

Valeria - Senti, adesso sembra che ti stia cadendo il mondo addosso…ma fra un anno ti farai su una bella risata!

Rosarita - Brava, le tesi di mia mamma ti hanno già convinta. Ma  è inutile che tu mi dica che adesso mi sta cadendo il mondo addosso, ma che fra un anno ci riderò sopra. Il mondo non è solidale, se ne frega di quello che succede alle persone. Nella mia stanza e tutto è rimasto impietoso al suo posto esattamente come prima. I libri non sono caduti dagli scaffali,  il televisore non è scoppiato, i vetri non sono andati in frantumi. Solo io sono in pezzi perché Giorgio mi ha lasciata. Il resto del mondo sta bene come prima! E poi scusa, ma ti pare che mi importi se fra un anno mi verrà da ridere….intanto sto piangendo tutte le mie lacrime…adesso vorrei ridere…Basta mi ammazzo!!!

Giovanni - E in che modo? Guarda che a me il sangue fa senso.

Rosarita - Ma un modo lo trovo…ce ne sono a decine..ce ne sarà uno che va bene per me.

Valeria- Potresti impiccarti. Un bello strattone e sei nell'aldilà...c'è già andata tanta gente simpatica.

Rosarita - Impiccarmi?. Ma non mi piace..dai… pensa che brutta verrei nelle foto del medico legale …lì pendulla con la lingua fuori… Non è che voglio fare proprio la vittima tipo C.S.I… Anche se in effetti, un mio amico una volta mi ha detto che è il metodo più sicuro e meno doloroso.

Valeria - Certo ma devi farlo bene…preciso…se no non è tanto sicuro.

Rosarita  -Lo so, lo so che bisogna fare tutto preciso preciso… il nodo, la corda, il colpo di netto… va beh..so già che non sono capace. Metti che si stacchi il lampadario, con un pezzo di soffitto, io cado, mi rompo una gamba e quel rompicoglioni del piano di sopra mi chiede anche i danni…No, no, no, no…

Giovanni - Mangiati un po’ di amanitae falloidae. Fa molto trendy al giorno d'oggi.

Rosarita - Provare con i funghi velenosi? E’ una bella idea, molto originale…farei un figurone!

Giovanni - Certo non muori subito…ci va un po’.

Rosarita - Ah, non si muore di colpo, ma dopo un bel po’? Meglio! Così lui avrà più sensi di colpa.

Giovanni - E poi fa abbastanza male.

 Rosarita - Ma fa male quanto?

Giovanni - Beh, visto che ti spappola il fegato…direi dolori tremendi alla pancia, anzi dolori lancinanti, insopportabili, mostruosi.

Rosarita - Beh, non è che proprio voglio soffrire da morire..cioè sì voglio morire, ma senza soffrire…no, no pensiamo a qualcos’altro.

Valeria - Devi trovare un metodo più rapido e anche più eclatante se vuoi lasciare il segno.

Rosarita - Giusto Vediamo..che ne direste disotto il treno, come Anna Karenina.  Lì sarei sicura di non sentire niente, migliaia di tonnellate di ferro che ti passano sopra. 

Giovanni - Ti accompagniamo subito alla stazione. Preferisci Porta Susa o Porta Nuova? Scegli in fretta che magari riescono a dare la notizia già al tg regionale di stasera.

Valeria – Sì non per sminuirti, ma non credo che ti reputino così importante per il tg nazionale.

Rosarita - Ma che stazione … lì i treni arrivano piano, c’è il rischio che non muoia, rimanga solo paralizzata. Tutta la vita in carrozzella “diversamente abile” e lui che se la spassa con quella Carolina “più che abile”! Devo andare dove passa l’alta velocità! 300 all’ora: non me ne accorgerò neanche.

Giovanni - Non per scoraggiarti, ma con la sfiga che ti ritrovi in questo periodo, scommetti che proprio quel giorno i NOTAV bloccano la ferrovia?? Starai  ore ed ore ad aspettare al freddo in mezzo alla campagna e ti beccherai pure la polmonite.

Rosarita - Ma che palle anche questi NOTAV, pensano solo ai loro problemi..e al mio? Al mio chi ci pensa?

Valeria - Ma insomma  rassegnati dai….mandalo al diavolo, fatti la tua vita e non pensarci più.

Rosarita - Ma cosa vuol dire “fatti la tua vita e non pensarci più”? Ma non capisci che la mia vita ERA LUI!!! In questi anni tutto aveva un senso solo perché c’era lui. Dove lo trovo adesso il senso per alzarmi al mattino, per mangiare, per uscire, per andare in ufficio? Guarda a pensarci bene non trovo più neanche il senso di ammazzarmi…

Giovanni - Punto primo: prenditi 10 gocce e rilassati. Secondo..perchè vuoi ammazzarti tu e lasciare definitivamente il campo libero alla signora Carolina? Ammazza lei!

Valeria - Ma no cosa dici? Se la ammazza, la signorina Carolina diventa una martire e Giorgio odierà Rosarita per sempre e non tornerà mai da lei. Non le resta che ammazzare lui. Un maschio in meno sulla faccia della Terra non può fare che del bene all'umanità.

Rosarita - Ma come posso volerlo morto? io lo amo.. Sì, hai ragione…adesso basta…mi prendo 10 gocce di psicoqualcosa e mi metto a dormire….oh, ma che scema!….Ho già tutto a portata di mano per farla finita. Le gocce ! Mi basta bere il flaconcino, addormentarmi per sempre, come Marylin Monroe. Ma prima mando a Giorgio un bel messaggio “Hai voluto lasciarmi? Adesso sarà per sempre”. Così si tormenta…magari gli viene il dubbio, mi viene a salvare, si dispera perché volevo morire per lui…e torna. Dai bella idea.

Giovanni - Scritto così non si capisce.

Rosarita - Ah, secondo te non capisce? Ah, beh certo che voglio che venga a salvarmi…pensa se non viene e io muoio.. che nervoso che mi viene!!! Allora aggiungo “..SE NON TI SBRIGHI sarà per sempre”. Chiaro no?

Giovanni - Non ancora abbastanza.

Rosarita - Allora scrivo :“Ho preso TUTTO IL BOCCETTINO delle gocce …tra mezz’ora sarò morta e tu ti tormenterai dal rimorso per tutta la vita…e la grandulla se ne troverà un altro perché tu sarai troppo noioso…” Ecco.

Giovanni - Sì ma aspetta a prenderle…che se poi non arriva in tempo..

Rosarita - Ma certo che poi non le prendo subito…metti che ci sia traffico… aspetto che entri no?

Valeria - Ma vuoi farmi credere che hai lasciato a quel fedifrago di Giorgio le chiavi di questa casa?

Rosarita - Ma sì, sì..ha ancora le chiavi di casa..per metà è ancora sua.

Giovanni - Quindi se muori la casa resta a lui…

Rosarita - Accidenti è vero! Ah, lo so bene poi cosa succede..fa un po’ di scena per un mese, poi ci viene a vivere con quella Carolina!!!! E sai io poi che nervoso!!! Ah, no..no..no…hai fatto bene a dirmelo…che suicidio e suicidio…i funghi li faccio mangiare a lui!!!

Giovanni - Vedi che ho ragione….Non ammazzarti tu…ammazza lui… Non è meglio piangerlo morto che pensandolo vivo a letto con un’altra?

Rosarita - Sì hai ragione… Ma facciamolo prima che vadano in vacanza…alla cara Carolina non deve rimanere il ricordo della passione consumata fra le palme…voglio una vendetta totale!!! Se me lo immagino a letto con lei, mi sento morire io…che muoia lui.

Giovanni - Ma certo. Se muore soffrirai perché non c’è più, ma non perché c’è ma sta con un’altra. Non ti capiterà mai di incontrarlo per la strada abbracciato con lei e nasconderti a singhiozzare nel primo portone.

Valeria - Tutto vero, ma forse hai dimenticato un particolare insignificante. Non le capiterà più di incontrarlo per la strada, perché quando stai scontando l’ergastolo è un po’ difficile passeggiare la domenica in Via Roma.

Giovanni - Ma che cretina che sei. Mica lo ammazza materialmente lei…assolda un killer no?

Rosarita - E dove si trova un killer…?

Giovanni - Ma ti pare che a Porta Palazzo dove trovi di tutto, anche un kalashnikov, non trovi qualcuno disposto a far fuori un altro? Basta che paghi.

Rosarita - Ma quanto mi può costare?

Giovanni - 500 forse 1000 euro.

Rosarita - Così poco?

Giovanni - Boh, magari 1500…forse anche 2000 ma stiamo mica a guardare i 100 euro no? Dai cerchiamo su interent…ci sarà un sito …

Rosarita - Cosa digito?

Valeria - Ma siete impazzite?? Lo sanno anche i neonati ormai che sui Pc rimangono per l’eternità le tracce delle ricerche fatte. Bisogna muoversi con discrezione. Andare sul posto, cammuffandosi per non farsi riconoscere e avvicinare qualcuno con una faccia poco raccomandabile. Proviamo a chiedere in giro.

 

Giovanni - Ah, certo che farsi vedere in giro a chiedere di un killer è meno rischioso che cercare su Internet.!!!!

Valeria - Ragazze..ho un’idea! Giovanni, hai presente la Tina del centro tutela donne, quella che chiamano la Guercia? Quella che mi batte sempre le sigarette e racconta di quando ha combattuto in Afghanistan?

Rosarita - Ma come sarebbe a dire La Guercia? Che non ci vede da un occhio?

Valeria – Così le offriremo la metà no?

Giovanni - Ah, bene…e ci farà anche il lavoretto a metà?

Valeria - Insomma, per quanto possiamo spendere, dobbiamo accontentarci. Comunque pare che prima di perdere l’occhio facesse il cecchino addirittura in Medio Oriente…era uno dei più richiesti…

Rosarita – Il cecchino? Una donna?

Valeria - Certo una donna, ovviamente più brava di tanti uomini. Era diventata una leggenda, stile Che Guevara al femminile. Ed è per il rispetto che si è guadagnata che è ancora viva. Infatti, quando sono riusciti a farla prigioniera, non hanno avuto il coraggio di ucciderla, ma l'hanno accecata da un occhio. Così è dovuta tornare e noi l'abbiamo accolta nel centro visto che ormai è disoccupata. Faremmo anche un’opera buona, trovandole finalmente un lavoro.

Giovanni – Sì, ma se è mezza cieca non è che poi non riesce a centrare Giorgio?

Valeria – Ma se dice che prima riusciva a colpire una moneta a cento metri di distanza, vuoi che non riesca a far secco il bastardo traditore a pochi metri anche con un occhio solo!..... Finalmente!!!...una donna che fa giustizia per tutte le donne tradite e vessate del mondo! Vendetta, tremenda vendetta...come godo!!!!

Giovanni – E se si fa beccare e la polizia risale a noi? Non ci sarà più da godere così tanto...

Valeria - Per questo dobbiamo architettare un piano perfetto....ho già tutto in mente! Non vedo l'ora di vedere un maschio cadere ai piedi di una femmina. Spero che non muoia subito e che Tina debba dargli il colpo di grazia.

Rosarita – Ma non stai esagerando? Mi sembra una follia..arrivare al punto di ucciderlo…

Valeria – Ma prova ad immaginare... Vuoi davvero incontrarlo per strada avvinghiato a Carolina, giovane e bella, che ti ride in faccia, mentre tu stai chiedendo l’elemosina all’angolo perché sei andata fuori di testa, ti sei ridotta a uno straccio e hai perso il lavoro?

Rosarita – Mio Dio..noooo!

(Centro di tutela delle donne. Rosarita e Giovanni sono travestiti in modo ridicolo con parrucche bionde. Valeria li presenta a La Guercia.)

 Valeria - Questi sono i due signori russi che vogliono offrirti un lavoro. Vi lascio soli.

(da adesso Rosarita e Giovanni parlano con accento russo).

Rosarita e  Giovanni- Buongiorno.

La Guercia - Buongiorno, avete una sigaretta?

Rosarita – Ecco pacchetto intero di sigarette russe…

La Guercia - Ma mi sembrano le Càmel che si trovano qui.

Giovanni -  Qui Càmel…a Mosca Camèl..gusto uguale però.

La Guercia - Ahhh…Cosa posso fare per voi?

Rosarita – Tu molto brava sparare…far fuori nemici, vero?

La Guercia - Non brava..la migliore…ho combattuto in Africa, in Asia, in tutto il Medio Oriente…i capi mercenari si contendevano i miei servizi…

Giovanni -  Tu sai ammazzare lontani e vicini…

La Guercia - Certo una volta ho ammazzato due miei vicini perché avevano la musica troppo alta.

Rosarita – Mio amico vuole dire da vicino e da lontano.

La Guercia - (sorride con sufficienza) Riuscivo a colpire un bastardo dell’esercito nemico a 1 km di distanza al buio…figurarsi da vicino….

Rosarita – Charasciò. Charasciò

Giovanni -  ( sottovoce)  Che vuol dire?

Rosarita - (sottovoce) Vuol dire bene, bene in russo…ho guardato qualche parola su internet.

La Guercia - Comunque so colpire da vicino anche senza ammazzare…(guarda Giovanni in modo lascivo). Gli uomini russi mi sono sempre piaciuti.

Giovanni -  Scusa, io altri gusti.

La Guercia - Cos’è? Ti disturba il mio unico occhio?….ho un altro organo unico..e quello vedrai che non ti disturberà.. anch’io di solito ho altri gusti…mi piacciono gli uomini con i capelli più chiari dei tuoi…ma posso fare un’eccezione ogni tanto..

Rosarita –Non perdiamo tempo. Allora tu non avere problema ammazzare uomo…uomo antipatico..come dite in Italia..stronzo.

La Guercia - Se è stronzo per voi e mi pagate bene è stronzo anche per me…e merita la morte!!! (fa segno di tagliare la gola).

(Rosarita e Giovanni- deglutiscono un po’ impauriti).

La Guercia - Così ho fatto con 100 talebani a Baghdad in Afghanistan.

Rosarita - Ma Baghdad è Iraq… In Afghanistan c'è Kabul.

La Guercia - Che importa dove sono Kabul, Baghdad, Pechino, New York, Milano Marittima…l’importante è che ho lasciato il segno ovunque.

Rosarita – Milano Marittima?

La Guercia - Sì, ho fatto secco una sciacquetta che voleva fregarmi la cabina in spiaggia.

Rosarita – Mah…va beh..Allora quanto tu vuoi?

La Guercia - Diciamo 50mila?

Rosarita – 50mila? No possibile. Troppo caro.

La Guercia - E’ vero è un po’ caro, ma potrete dire che il vostro stronzo è stato ammazzato da La Guercia, la donna mito a cui tutti mercenari del mondo vogliono assomigliare.

Giovanni -  No possibile. Troppo anche per rubli.

La Guercia - Facciamo 40? (Rosarita e Giovanni fanno segno di no con la testa) …30? …20mila? Quanto allora?

Rosarita –5mila.

La Guercia – Ma voi russi non siete i nuovi ricchi? (verso Giovanni) Va bene 5mila solo perché tu bell'uomo russo mi piaci….il resto me lo potrai pagare in natura…magari ti tingerai i capelli di bianco e poi…

Giovanni -   (sottovoce) Ce l’ha con ‘sti capelli bianchi…(sottovoce) Ma che strani gusti.

Rosarita –Bene allora accordo noi e te. Dimitri fa vedere foto stronzo a terribile assassina.

(Giovanni  guarda dietro).

Rosarita –TU DIMITRI, io IRINA e allora tu Dimitri fa vedere foto.

Giovanni -  Ah…certo IRINA …ecco foto foto di super stronzo cattivo cattivo..

La Guercia – E dove lo trovo per ….(segno di sgozzamento)

Rosarita – Lui direttore banca..Dopo Dimitri accompagna te davanti banca e ti fa vedere stronzo.

La Guercia – Ah, ma allora non è una questione di cuore, ma di soldi..

Giovanni -  Bravo, sì sì…lui fregato noi tutti soldi di nostro onesto lavoro di estetisti…sai tu…ceretta, manicure, massaggi..

La Guercia – Oh, certo che so. Immagino il tipo di massaggi. (Verso Giovanni, gli tocca il sedere) vedi che anch’io so massaggiare…possiamo farcelo a vicenda…Dimitri.

Giovanni - (si dimentica accento russo) Ma metti giù le mani brutta eterosessuale schifosa..

Rosarita – Ehm..ehm…Certo certo…dopo tu fatto lavoretto tanti tanti massaggi. A Cuba però.

La Guercia – A Cuba?

Rosarita – Sì. Ora noi dare te metà soldi. Quando stronzo… (segno di sgozzamento)…resto dei soldi e biglietto sola andata per Cuba, così tu sparire per sempre.

La Guercia – Ci sto. Mi mancano cubani nella mia collezione di morti stecchiti.

Rosarita – Bene adesso tu andare con Dimitri davanti banca. Quando fare lavoretto?

La Guercia – Datemi il tempo di pulire bene la mia Smith&Wesson…diciamo domani?

Rosarita – Domani??? Così presto?

Giovanni -  Molto bene domani…adesso andiamo davanti a banca e io ti faccio vedere lui ...(La Guercia allunga di nuovo le mani) Ho detto guardare ..solo guardare e non toccare…

Escono La Guercia e Giovanni. Rientra Valeria.

Rosarita – …domani Giorgio sarà morto…

Valeria - Bene. Prima si fa, meglio è. Comunque sarà meglio che Giovanni vada davanti alla banca anche domani a controllare da lontano se tutto fila liscio e se La Guercia non ci frega all’ultimo.

Rosarita - Valeria , ma cosa stiamo facendo? Siamo delle assassine.

Valeria - Il peggior assassino è chi ti uccide lasciandoti in vita. Noi stiamo solo facendo giustizia.

 

(Il giorno dopo Rosarita e Valeria sono a casa di Rosarita visibilmente in ansia. Arriva Giovanni senza fiato)

Valeria - Allora come è andata? E’ bastato un colpo o ha dovuto scaricargli addosso tutto il caricatore??

Giovanni -Ma dove credi che siamo a Caracas? Ha sparato solo un colpo, ma non lo ha centrato…

Valeria - E’ ancora vivo! Cazz….

Giovanni - Lui sì è ancora vivo.

Valeria - Perché lui? Ha preso qualcun altro?

Giovanni - Sì…sua madre.

(Rosarita si accascia sbigottita su una sedia).

Valeria - Sua madre???? Ma non doveva sparargli davanti all’ufficio mentre andava a pranzo?

Giovanni - Infatti Giorgio stava uscendo dal suo ufficio…solo che sua madre era lì davanti.

Valeria – Ma quell’idiota non sa riconoscere un uomo da una donna anziana? Ecco cosa succede quando si vuole risparmiare. Eppure lo sanno tutti che chi più spende, meno spende….dovevamo ingaggiarne un cecchino con due occhi, anche se costava il doppio!!!!.

Rosarita - Ma cosa ci faceva lì sua madre? Insomma cosa hai visto?

Giovanni - Ho visto La Guercia piazzarsi sulla panchina davanti con una mano in tasca con cui sicuramente teneva la pistola …. Poi hanno incominciato a uscire gli impiegati dalla banca. Quando è uscito Giorgio, La Guercia si è alzata, si è avvicinata, ha preso la mira e in quel momento si è sentito “Giorgiooo” e ho visto sua madre che gli andava incontro con una cosa in mano che mi è sembrata un contenitore da frigo e nello stesso momento La Guercia ha sparato e lei è caduta.

Valeria - Oddio!!! Che disastro….otterremo l’effetto opposto!!!

Giovanni - Anche La Guercia è caduta….è scivolata sulle lasagne che si sono sparpagliate sulla strada.

Valeria – La mammina gli stava portando il pranzo….Quindi La Guercia non è riuscita a scappare…se l’hanno presa siamo finite…

Giovanni - Ci daranno la pena di morte? Non voglio morire giovane e bello…ho ancora tanto da dare.

Valeria - Come mandanti potrebbero darci l’ergastolo.

Giovanni - Quante storie per una vecchia rompicoglioni.

Rosarita - Con Giorgio sarà finita definitivamente…ho fatto ammazzare sua madre…e volevo ammazzare lui…ma come ho fatto ad arrivare a pensare ad un omicidio..me lo merito proprio l’ergastolo …vado a costituirmi..

Valeria - e Giovanni- Ferma, ferma…sei impazzita??

(arriva di corsa Angela)

Angela – Hai sentito cosa è successo?

Valeria e Giovanni  -Cosa…cosa è successo????

Angela – Giorgio, sua madre…una pazza orba con una pistola…

Rosarita - Mamma, calmati…cosa stai dicendo…??

Angela – Accendi la radio..subito…

Speaker alla radio - La prima ambulanza si è allontanata con l'anziana signora, colta probabilmente da attacco cardiaco per lo spavento, e la seconda ha portato via la squilibrata che ha sparato contro di lei un colpo per fortuna non andato a segno. La pazza che, cadendo su del materiale viscido, ha battuto la testa e perso conoscenza, è stata subito identificata dalle forze dell’ordine come Tina Benetti, conosciuta da tutti come La Guercia per via del fatto di essere cieca da un occhio, che vive fra ricoveri per senzatetto e comunità per donne disagiate da cui spesso si allontana. La Benetti è affetta da gerontofilia, ovvero inclinazione sessuale morbosa per gli uomini anziani, e più volte è stata oggetto di denuncia per molestie a nonni che portavano i nipotini ai giardinetti. Gli inquirenti ipotizzano che abbia cercato di ammazzare appunto l'anziana in questione forse per gelosia di qualche attempato signore, ma per fortuna ha mancato il bersaglio e dall'ospedale è giunta la notizia che la signora si sta già riprendendo.

Rosarita – Non l'ha colpita....oddio che sollievo…

Angela – Sì non è mai bello che una persona muoia, però quella….un po’ se lo meritava.

Rosarita -Mamma!!!

Giovanni – Altro che cecchina, donna-mito!! Ci ha raccontato un sacco di balle! Che imbrogliona!! Appena riprende conoscenza dobbiamo farci ridare i soldi!

Angela – Soldi? Che soldi?

Rosarita - Niente mamma..Ti spiegherò, adesso non è il momento …devo andare subito in ospedale..

Angela – Brava!! In questo stato…con quei capelli…vai vai a metterti di fianco alla sua nuova fidanzata bella e grandulla, così lui avrà modo di convincersi definitivamente della bontà della sua scelta.

Giovanni - Signora Luciana lei dovrebbe tenere un corso di autostima per aspiranti suicidi, così noi li aspettiamo all’uscita con tutti i metodi possibili per farsi fuori e guadagniamo un sacco di soldi.

Valeria - (sottovoce) E’ meglio che tu non vada. Troppo pericoloso. L’emozione di rivederlo potrebbe farti scappare qualcosa…

Rosarita . Hai ragione. ……Mamma…non andrò. Non subito almeno.

Angela – Ohhhh, qualche volta metti la testa a posto….cioè prima di andare vai a farti mettere la testa a posto dal parrucchiere.

(suona il cellulare di Rosarita)

Rosarita - Sì?

Giorgio -Ciao sono io, Giorgio…non so se hai saputo …

Rosarita - Sì..sì..(tremolante) certo che ho saputo…ho sentito la notizia in radio…è terribile…ma…ma..come potrà mai essere successo?

Giorgio - Non so, non so chi fosse quella donna…dicono che ce l’avesse con mia madre, ma non riesco a capacitarmi di chi possa prendersela con una signora anziana così mite e perché poi.

Rosarita - Eh, beh…..una donna così tranquilla, così amabile…davvero non sai perché quella pazza le ha sparato? Beh, la polizia lo scoprirà no? No?

Giorgio - Difficile. E’ caduto e ha sbattuto la testa…quando ha ripreso conoscenza non si  ricordava niente. Si sa solo che era una paziente psichiatrica… magari una vera ragione per cui ha sparato, tra l’altro a salve, non c’è. Pare fosse fissata dagli uomini vecchi…forse ha scambiato mia madre per una rivale, le ha sparato per gelosia. In ogni caso pensa che la chiamano La Guercia perché è cieca da un occhio. Sembra l’abbiano accecata anni fa durante una rissa fra ubriaconi sotto un ponte dove era andata a dormire. Ah,ah... non sarebbe stata in grado di colpire un pugile dei pesi massimi a due metri!

Rosarita – Ah, ma che scema…embè se non si ricorda niente…ah….oh….ma che roba…davvero non riusciranno a scoprire niente?..oh,oh, mamma mia…

Giorgio - Vedo che sei rimasta molto colpita.

Rosarita - Beh, certo…molto….sai com’è …se davvero non scopriranno niente…se il vero motivo non si saprà mai…

Giorgio - Ma non importa guarda, non prendertela …sicuramente è solo una pazza,  la mamma adesso si sta riprendendo…solo un brutto spavento…invece volevo dirti che appena è successo è a te che ho pensato. A nessun altro che a te.

Rosarita - (sospiro)

Giorgio - Non dici nulla? Hai ragione. Non merito niente. Ma in quel momento ho capito a chi tengo veramente, perché eri tu che avrei voluto accanto a me mentre accompagnavo mia mamma in ospedale e mentre aspettavo che uscisse il medico per darmi notizie. Ed è te che avrei voluto abbracciare quando ho saputo che non era in  pericolo di vita. Nessun altro.

Rosarita - Ma la tipa ha proprio perso la memoria? Sai se è matta magari si inventa chissà cosa per giustificare il suo gesto…mica la polizia crederà a qualunque cosa??

Giorgio - Ma hai sentito cosa ti ho detto? Poverina, sento che sei davvero sconvolta per quello che è successo a me e a mia madre…e questo mi convince ancora di più di quanto mi sei vicina e di quanto sono stato cieco negli ultimi tempi. Stavo per perdere un tesoro….

Rosarita - …..

Giorgio - Non l’ho ancora perso vero?

Rosarita - Ma non hai detto che è fuori pericolo? Non sei sicuro???? Oddio, oddio…

Giorgio -  Calmati..calmati…non sto parlando di mia madre..le voglio molto bene, ma il tesoro che stavo per perdere sei tu…almeno spero di avere ancora una possibilità…

Rosarita - ….anch’io lo spero….

Giorgio - Ma te lo sto dicendo….voglio tornare e riprendere la nostra vita come prima…anzi meglio di prima. So di averti arrecato tanto dolore, ma almeno è servito a farmi capire. Starò sempre con te fino alla fine della mia vita.

Rosarita – Fino alla fine...la fine della tua vita??? Ahhh!!!

Giorgio - Amore cosa ti succede??? Non devi dirmelo adesso…capisco…troppe emozioni in un solo giorno…pensaci…ma ti prego non dimenticare i nostri momenti belli…i prossimi saranno meravigliosi! Ti bacio.

(Casa di Rosarita. Angela e Luciana sono sedute di fronte).

Angela - Certo un bello spavento…non letale comunque.

Luciana - Non mi faccia pensare. Quando ho visto quella squilibrata puntare un’arma verso il mio bambino mi sono buttata davanti per fargli scudo..ero pronta a sacrificarmi per lui.

Angela - Davvero commovente…peccato..cioè meno male che era non l'ha copita…giusto uno svenimento..

Luciana - Tutto è bene quel che finisce bene come dice il mio parrucchiere…

Angela - Veramente l’ha detto William Shakespeare.

Luciana - Si vede che anche lui è un suo cliente..fa anche parrucchiere da uomo sa?…comunque si è risolto tutto anche fra i nostri due ragazzi.

Angela - Sì davvero. Mia figlia ha saputo perdonare. Guardi che non è comune. ..e ha imparato bene la lezione.

Luciana – Oh, anche Giorgio. Meno male che si è ravveduto e ha capito che stava perdendo Rosarita, questa perla rara. Una donna come poche: intelligente, colta, spiritosa che in tutti questi anni ha condiviso con lui i momenti belli e brutti, appoggiandolo sempre.

Angela – Però...non credo alle mie orecchie!

  Luciana - A proposito sa cosa ha preparato Rosarita per cena a Giorgio stasera?

(Esce Luciana ed entra Rosarita)

Angela - Guarda io accetto qualunque tua decisione. Se non te la senti più..divorzia. Non sarai né la prima né l’ultima…certo trovarsi sole alla tua età non sarà facile. Semmai ti regalerò un abbonamento dal mio parrucchiere.

Rosarita - In nessun caso è facile, mamma. Sono stata davvero male e sto ancora male…è presto per ricominciare come prima…

Angela - Comunque sappi che anche il commercialista, il dott. Manzana, è ritornato con la moglie.

Rosarita - Ha lasciato la modella?

Angela - Ufficialmente perché si è pentito, ma la mia amica Tiziana mi ha confidato che, a furia di prendere il viagra, gli era salita la pressione a 200 e al pronto soccorso gli hanno detto che, se continuava così, l’infarto non glielo levava nessuno…sicuramente anche Giorgio ci avrà pensato.

Rosarita - Sei sempre rassicurante, mamma…

Angela - E poi la moglie mica era un’ingenuotta come te….si è trovata un avvocato con i fiocchi che, nonostante i consigli del cugino notaio, stava per lasciare in mutande il nostro caro commercialista…e cosa credi? Che la modella al posto dello yacht ai Caraibi si accontentasse di un pedalò ad Andora?

Rosarita -…decisamente vero amore allora…

Angela - Povera me….che figlia…l’amore…quasi 50 anni e non hai ancora imparato niente!

Rosarita – A proposito mamma ho qui il tuo regalo di Natale. Una bella sorpresa!

Angela – Ma manca ancora una settimana.

Rosarita – Lo so, ma devi partire domani.

Angela – Partire? Per dove?

Rosarita – Per Cuba, mamma! Al sole, al caldo, fra gente allegra.

Angela – Ma che bello..grazie...e quand'è il ritorno?

Rosarita – Ah beh....anche quello è una sorpresa...vai pure mamma a preparare la valigia...

(Esce Angela ed entrano Valeria e Giovanni)

Rosarita - Non so come abbiamo potuto architettare una cosa simile….siamo davvero usciti di testa..meno male che abbiamo ingaggiato una povera disgraziata…

Valeria - …che soprattutto non si ricorda niente…

Giovanni - Ma ..e se un giorno di colpo le venisse in mente qualcosa?… paghiamo qualcuno per farla fuori mentre è ancora in ospedale. Come si vede nei film…il killer si traveste da infermiere e le spara una bella iniezione di un qualche farmaco letale.

Valeria - Giovanni, per favore…e poi ingaggiamo qualcuno per far fuori il killer infermiere perché non parli, magari vestito da medico, poi uno per ammazzare il killer medico…così all’infinito..

Giovanni - Oh, quante storie..era un’idea.

Valeria - A proposito di killer con un’arma non convenzionale, hai proprio deciso di riprenderti Giorgio? Sarà un percorso difficile..lo sai vero?

Rosarita - Certo che lo so. Ma non posso dire che lui mi abbia tradita mentre fra noi era tutto meraviglioso….non lo era…io ero distratta, annoiata e poco disponibile … ho la mia parte di responsabilità…

Valeria - Sarà vero, ma forse hai pagato troppo cari i tuoi errori. E poi ricordati...le persone non cambiano...sarai tu che finirai per adattarti a tutto, anche a quello che non ti piace. Hai presente il film “Le piace Brahms?”....

Rosarita - Vagamente...mi pare che la protagonista fosse Ingrid Bergman...

Valeria - Sì con Yves Montand. Noi abbiamo il dvd. Vieni a vederlo...ne vale la pena. Soprattutto il finale.

Giovanni - E c'è anche quel gran figo di Anthony Perkins. Tutte le volte mi fa stracciare le mutande!!! Dai vieni subito da noi che lo riguardiamo insieme.

(Escono tutti e tre)

(Casa di Rosarita. Rosarita si sta vestendo per uscire)

Giorgio (da fuori scena) - Amore, non trovo i calzini grigi..Facciamo tardi.

Rosarita - Sono sempre al solito posto..nel secondo cassetto

Giorgio - Li ho aperti tutti, ma non ci sono. Puoi venire?

FINE