Salomè
Scheda copione
Titolo |
Salomè |
Autore ed aventi diritto |
Giuliano Angeletti poetangeletti@gmail.com tel. 3317115597 |
Data pubblicazione |
26 .06.2017 |
Anno di stesura |
2017 |
Genere |
Monologo brillante |
Atti |
1 |
Durata (min) |
20 |
Lingua |
Italiano |
Personaggi maschili |
(voce fuori campo) |
Personaggi femminili |
1 + (voce fuori campo) |
Minimo attori maschili |
( voce fuori campo) |
Minimo attrici femminili |
1 + (voce fuori campo) |
Premi e riconoscimenti |
|
Depositato S.i.a.e. |
Sezione DOR numero posizione SIAE 198563 Codice Opera 928660A |
Reparto proventi : concordato tra gli Aventi Diritto Da effettuarsi dalla SIAE |
100% 100% |
Sinossi: Angeletti in questo avvincente monologo fantasioso e a tratti dissacrante con un linguaggio teatralmente, moderno propone una Salomè inedita, una giovane donna che ama morbosamente se stessa e la madre Erodiade ma non né è succube anzi tende conflittualmente a primeggiare con lei : e a supportare ma solo per “bieco” interesse il padre putativo Re Erode . Entrambe le donne sono affascinate e calamitate dalla bellezza e dalla personalità forte del “ Battista” : ma Salomè rimane perplessa e profondamente dubbiosa quando chiede alla madre il nome del vero padre, ma Erodiade, una donna fragile ma forte nella sua fragilità, nel sentire la richiesta della figlia, piange a dirotto : e ancor di più si dispera quando la figlia le fa notare la sua grande somiglianza con il “ Battista” : la madre non risponde, ma il silenzio è eloquente : ma quest’uomo ora imprigionato nelle segrete del castello di Erode, è considerato da Salomè causa dei loro problemi e della loro infelicità ...
Scena: tanti specchi e una luce che spesso intermittente mette in evidenza e trasmette l’isterismo di Salomè
SALOME’
monologo
di
GIULIANO ANGELETTI
Sezione DOR
Numero Posizione SIAE 198563
Codice Opera 928660A
( con voce maschile e femminile fuori campo )
( Entra Salomè e si posiziona al centro degli specchi ed è alquanto sconvolta a tratti sembra fuori di testa)
( fissa un punto nel pubblico come se guardasse nel vuoto)
( musica)
Forse, non so neppure cosa sta succedendo, o forse sono una donna senza tempo… io sono qui … senza un perché e senza un come
(si specchia)
Come sono belli i miei capelli, sono i più belli, adoro i miei capelli, e il mio viso , sapessi come mi sento bella
( si specchia, ravvivandosi i capelli)
( si tira su la gonna per specchiarsi e vedersi le gambe)
Ma come sono belle le mie gambe, non esistono in tutta la città gambe più belle delle mie, ma anche quelle di mia madre sono belle, almeno così dice il mio padrino:
però vedo che guarda anche le mie e le guarda con tanta insistenza , mi piace sentire i suoi occhi addosso, sembra che lui sia innamorato di me … ma io non sono innamorato di lui
(pausa)
Ma cosa dico, io non posso essere innamorato di lui , perché è l’uomo di mia madre ed è il mio padrino
( pausa)
Ma neppure lei è innamorata di lui, mia madre è innamorata di un uomo quanto affascinante quanto misterioso , un predicatore, lei quando sente parlare di quest’uomo, lei sorride , e le si illumina il viso.
Anche il mio padrino ne è affascinato , tante volte va a sentirlo sulle rive del Giordano
(pausa)
Ma io non sono mai andata, perché non voglio confondermi con il popolo ( altezzosa ) io sono una principessa , io sono la figlia adottiva di Re Erode …
Il mio padrino è temuto, il mio padrino è rispettato, il mio padrino è odiato , il mio padrino è amato …
Ma tutti sono incatenati alla mia bellezza, tutti mi sorridono ed io sono una futura regina , non posso sorridere a tutti …
(musica sottofondo)
Come se ogni cosa , si mutasse in cosa , ricordo mia madre Erodiade , lei si del regno è la vera regina, bella ed austera , lei capisce cosa vogliono gli uomini: la regina tutta vestita d’oro , con le vesti di seta pregiate : la regina che sotto non porta biancheria intima, perché il re non vuole e lo esige e se il re non vuole, lei non ne deve portare … ma a lei piace non portarne , e se ne vanta
(pausa)
Mia madre per un uomo ha pianto una sola volta … una sola volta io l’ho vista disperata forse l’unica volta che un uomo l’ha respinta , l’ha odiata, l’ha rifiutata, anche se ho il dubbio che un giorno l’abbia respinte
(pausa)
Lei le ha dato il cuore e lui ora l’ha rifiutata … ha rifiutato il cuore e il corpo di una regina
( a voce alta e concitata)
Così mia made, mossa dalla gelosia, anche se lei dice di no : anzi continua a dire che l’ha fatto arrestare , solo perché con le sue parole ha offeso la dignità della famiglia reale
(pausa)
Come se a mia madre, importasse qualcosa di Erode e della famiglia reale …
Lei lo ha fatto solo perché lo ha fatto, subito Erode non voleva , ma lo ha fatto solo per fare contenta lei. Ieri il re ha detto alle guardie” imprigionatelo per un paio di giorni poi rilasciatelo , in fin dei conti è un profeta ed ha tanti proseliti , anche tra i miei sudditi , per il mio regno è meglio che sia libero e non incatenato”
(fine musica)
Anche la musica è cessata , come mai?
( fissa un punto nel pubblico)
Stanno portando il vino , il vino, tanto vino… tantissimo vino , sempre più vino …
Stanno portando, le pizzette, i tramezzini
E tanti dolci, ogni tipo di dolci , fino a sfare , fino a stufare , stasera si terrà a corte una grande festa
Allora io mi assento un attimo, voglio andare a vedere il prigioniero
( si specchia)
Mi troverà bella, più bella di qualsiasi altra donna
( Salomè esce di scena)
( musica)
( voce maschile fuori campo): Salomè dove sei! Sono tuo padrino e re che ti cerca
( voce femminile fuori campo) : Salomè, figlia mia dove sei sono tua madre che ti cerca
( musica)
( nessuna risposta)
( entra Salomè piangendo)
( voce maschile fuori campo): Salomè figlia mia perché piangi
( voce femminile fuori campo) : Salomè, figlia mia dimmi cosa ti è successo, qualcuno ti ha forse mancato di rispetto
No mamma, ho solo voglia di piangere, ma senza un perché
( voce femminile fuori campo) : Salomè, allora vai a cambiarti , tuo padre vuole vederti danzare
Si mamma
( Salomè esce piangendo di scena)
( voce femminile fuori campo) : ma cosa è successo a mia figlia, le non ha mai pianto
( voce maschile fuori campo): taglierò la testa a colui che le ha mancato di rispetto
( voce femminile fuori campo) : vado a vedere il perché di questo pianto disperato
( voce maschile fuori campo): vai Erodiade vai ad informarti e poi prendi le decisione opportune
( voce femminile fuori campo) : vado mio re, e ti prometto che farò tornare il sorriso dalle labbra di mia figlia
( voce maschile fuori campo): si Erodiade, vai … sai che io non voglio persone tristi al mio fianco… e voi portatemi del vino …
E voi … cosa aspettate , musicanti suonate
( musica)
( rientra Salomè piangendo)
( parla tra se e se)
Non mi ha neppure guardato, non mi vuole: non vuole me, una principessa e sono molto più bella di mia madre
( pausa )
E un uomo bellissimo, ha dei capelli neri, lunghissimi , un viso regolare , una bocca con due labbra da baciare, e due occhi neri ardenti di fuoco … e la sua voce … possente , tagliente .. . tuonante …
( pausa)
Io volevo parlare con lui , ma lui mi ha offeso, mi ha umiliato … ma io lo ho amato …
Ma cosa dico … io lo odio , si lo odio perché non si può amare chi ti fa soffrire . e poi è venuta mia madre, e mia madre gli ha portato del cibo: ma non del cibo qualunque, il migliore pezzo di agnello della festa e il miglior vino , un vino pregiato, un vino che costava tante “ piastre” un vino che veniva dalle più lontane “ polis” greche.
( pausa)
Ma lui sapete cosa ne ha fatto del vino?
Lo ha gettato, e per di più ha spaccato anche la “ bigoncia” e ha gettato l’agnello ai cani , e ha mangiato avidamente “ pane “ e bevuto , la putrida e malsana acqua dei prigionieri.
( pausa)
E non contento ci ha dato delle “ puttane” si proprio delle “ puttane “ a noi due, e specialmente a mia madre che era andata nelle “ segrete” solo per accudirlo, perché preoccupata per il suo stato di salute
( pausa) ( con un singulto)
E lui, quel profeta la causa dei nostri mali , ha fatto piangere mia madre, ha rattristato me .
( musica)
È lui la causa della nostra infelicità
( cessa musica)
Ho ancora addosso il suo odore, il suo putrido odore da carcerato , ho fatto un bano dentro una vasca di marmo, con latte d’asina come le regine egizie: mi sono lavata i capelli con i più pregiati unguenti … ma il suo odore me lo sento addosso, anzi a dire la verità me lo sento dentro , come i suoi occhi e la sua voce forte penetrante , fino al cuore …
( pausa)
Perché devo pensare ad un uomo senza cuore
( pausa)
Perché il mio cuore appartiene ad un uomo senza cuore
( pausa)
( voce maschile fuori campo): Salomè sei pronta per danzare
( voce femminile fuori campo) : Salomè figlia mia, noi vogliamo vederti danzare
Non mi sento, non ne ho voglia!
( voce maschile fuori campo): ma figlia mia, cosa ti prende
( voce femminile fuori campo) : io non voglio vederti triste figlia mia
Ed io non voglio vedere triste te , madre mia
( voce femminile fuori campo) : la mia tristezza non avrà mai fine, e tu Salomè sei la mia unica gioia
Anche tu madre, sei la mia unica gioia, tu vali molto di più dell’oro e del denaro e di tutti i possedimenti del re , il tuo cuore deve essere un pegno di amore , un simbolo, un’icona un qualcosa di talmente grande da definirsi indefinito: perché il mio amore per te è e per sempre sarà infinito
(pausa)
Io non ho mai conosciuto, il mio vero padre: non so se sia stato bello come un principe, o fiero e bellicoso come un guerriero conquistatore di terre e terrore dei suoi nemici, o forse mio padre era un mercante, che con la sua carovana di dromedari colmi di tappeti e stoffe pregiate vestiva i duci achei e i satrapi persiani: o era un povero pastore che con le sue poche pecore portava il latte e i formaggi a vendere al mercato di Gerusalemme .
( pausa)
Tu, Erodiade non mi hai mai parlato di mio padre, né hai mai esaltato le gesta, ma neppure devo dire che mai tu lo hai disprezzato per il male che ti ha fatto e per il male che mi ha fatto e per il male che ci ha fatto…
( pausa)
( voce femminile fuori campo) : Salomè, figlia mia … tuo padre, era ed è un grande uomo, e non mi ha fatto del male, quando mi e ci ha lasciati : tu eri molto piccola e neppure ricordi : era un uomo forte, muscoloso con dei lunghi capelli neri e una barba che lo rendeva molto regale
(pausa)
SALOME’ : (interessata) parlami di lui, non ne hai mai voluto non dico parlare ma accennare la sua esistenza ed ora improvvisamente sei diventata loquace
( voce femminile fuori campo) : tuo padre, ha dovuto lasciarci perché lui era un predestinato , le sue parole, ieri, ora e per sempre sono ascoltate e venerate da molti …
SALOME’ : (interessata) ma se mio padre è un uomo cosi illustre
( voce femminile fuori campo) : si figlia mia, uomo molto noto
SALOME’ : (interessata) più noto del re?
( voce femminile fuori campo) : un re è temuto ed odiato, tuo padre è solo amato
SALOME’ : (interessata) se è così importante , indicamelo , senza che lui possa notarmi , io mi accontento solo si vederlo
( voce femminile fuori campo) : non si può figlia mia, non si può!
SALOME’ : (interessata) dimmi almeno che somiglianza io ho di lui?
( voce femminile fuori campo) : di lui tu figlia mia, hai la bellezza austera, gli occhi di fuoco e i capelli lunghi e corvini
SALOME’ : (interessata) ma io voglio solo assomigliare a te ed essere come te mamma, io non voglio più essere triste e tu mai più vederti piangere , e se quell’uomo imprigionato laggiù è la causa del tuo dolore io …
( voce femminile fuori campo) : tu non fai niente figlia mia, tu non devi fare niente
SALOME’ : (interessata) ma io non ti capisco : sei stata tu a farlo arrestare e poi sei sempre stata tu a farlo imprigionare nella cella più buia delle segrete, e sei sempre stata tu a farlo fustigare, e a farlo incatenare, mentre re Erode voleva addirittura farlo liberare
(pausa)
Ma nel contempo sei sempre stata tu , a portare a lui del cibo degno della mensa di un re
( voce femminile fuori campo) : figlia mia tu non puoi capire ( piange)
SALOME’ : (interessata) mamma, io non capisco il tuo comportamento, come neppure capisco il mio , perché io quell’uomo sono andato a vederlo e solo alla vista del suo sguardo , mi è venuto un senso di angoscia , ed ho avuto come un presentimento: ho subito verso di lui una malefica attrazione : il Battista mi disprezzava ma sentivo che dentro di lui con me non era sincero
Mi ha fissato lungamente , ha toccato con le sue mani sporche i miei capelli , mi ha fissato con i suoi occhi di fuoco suoi miei occhi di fuoco … occhi per me
( voce femminile fuori campo) 🙁 piange) non guardare più i suoi occhi Salomè … non guardare più i suoi occhi Salomè ti prego …
SALOME’ : (preoccupata) mamma io non voglio più vederti piangere, voglio fare qualcosa per te !
( voce femminile fuori campo) : ( piange) no Salomè, tu non puoi fare niente per me, perché nessuno può fare niente per me …
( Salomè di corsa esce di scena)
( voce femminile fuori campo) : ( piange) perché sei fuggita Salomè! Cosa hai in mente di fare Salomè! Non fare niente Salomè ! Pensa a me e a noi Salomè!
( musica )
( rientra Salomè e si mette al centro palco circondata dagli specchi )
( voce maschile fuori campo, un uomo ubbriaco): Salomè dove sei! Sono tuo padrino e re che ti cerca …
Danza Salomè … danza !
SALOME’: no mio re io non ho voglia di danzare!
( voce maschile fuori campo, un uomo ubbriaco): Salomè danza … è il tuo re che te lo chiede
SALOME’: no mio re io non ho voglia di danzare!
( voce maschile fuori campo, un uomo ubbriaco): Salomè danza … e io ti darò la metà del mio regno …
SALOME’: no mio re , tu lo sai quello che voglio
( voce maschile fuori campo, un uomo ubbriaco): ma Salomè, sai che non posso farlo
SALOME’: mio re tu puoi fare tutto
( voce maschile fuori campo, un uomo ubbriaco): ma non questo, no! Portatemi del vino
SALOME’: chiedo il permesso di ritirarmi mio re
( voce maschile fuori campo, un uomo ubbriaco): no Salomè, danza e ti prometto che avrai quello che brami
(musica)
( Salomè danza , danza e ancora danza )
( infine si getta a terra sfinita )
( entra un servo con la testa sanguinante di Giovanni il Battista)
SIPARIO