SAN FRANCESCO D’ASSISI
SCRITTO ED ELABORATO
A CURA DI: Lelio Ottorino
E dei giovani della
Scuola Media di Vidor
SAN FRANCESCO D’ASSISI
(sulla piazza arrivano un gruppo di turisti – a lato un gruppo di frati sono occupati a fare dei lavori)
Turista 1 Guardate, guardate che splendore questa città!
Turista 2 Già, sembra di essere ancora nel medioevo.
Turista 3 Si, a parte le macchine che allora non c’erano, ma quassù si respira un’aria diversa.
Turista 4 E’ vero e poi sentite che pace.
Turista 1 Sembra di essere ancora ai tempi di San Francesco.
Turista 2 Già… ma chi era poi, questo San Francesco?
Frate M. (si avvicina) Salve giovani… vorreste davvero sapere chi era Francesco?
Turista 3 Beh, dato che qui tutto parla di lui, penso che ci piacerebbe.
Frate M. Bene, allora sedete qui intorno a me… 8tutti siedono ad ascoltare) Ora cercherò di
esaudire, questa vostra giusta curiosità. Prima di tutto, dovete sapere, che lui è
nato proprio qui ad Assisi, sua madre era una distinta signora, dal carattere dolce e
mite, di nome “Donna Pica”, invece suo padre era un ricco mercante, che si
chiamava “Pietro Bernardone”, era un uomo burbero e duro, abituato a comandare
e a farsi ubbidire da tutti…
CASA FRANCESCO
Donna Pica (entra passeggiando su e giu preoccupata)
Bernardone Ebbene signora moglie! Dove si è cacciato il nostro Francesco?
Donna Pica E’ di la, che si sta preparando per partire.
Bernardone Bene! Da lui mi aspetto molto! Voglio che diventi un vero uomo, e che dia lustro
alla nostra casata.
Donna Pica Non pensate che sia ancora troppo giovane per andare in guerra, usare le armi?
Bernardone Macchè giovane e giovane! Io alla sua età, mi ero già conquistato il ruolo di
comandante e avevo già buttato le premesse, per diventare quel ricco mercante che
ora sono.
Donna Pica Si, ma non è detto che nostro figlio, abbia lo stesso indole e lo stesso spirito che
era in voi.
Bernardone Cosa mi venite a cianciare! Non penserete che mio figlio sia uno smidollato!
Donna Pica No, ma…
Bernardone Chiamatelo! Che prima della sua partenza, voglio dargli gli ultimi consigli e fargli
le ultime raccomandazioni.
Donna Pica Subito, (và alla porta e chiama) Francesco! Francesco!
Francesco (esce con la spada al fianco) Si, signora madre?
Donna Pica Vostro padre vuole parlarvi.
Francesco Eccomi ai vostri ordini signor padre.
Bernardone Allora figliolo, spero che tu sappia apprezzare come si conviene, questa spada che
ti ho consegnato.
Francesco (brandendo la spada fiero) Certo, signor padre.
Bernardone Devi esserne fiero! E’ quella con cui tuo padre ha combattuto e con cui si è fatto
un nome ed un futuro.
Francesco (guardandola) Davvero un’arma splendida.
Bernardone E qui ci sono duecento fiorini, ti saranno utili per le tue prime spese! Poi giù, ti ho
fatto sellare il miglior cavallo delle nostre scuderie. Combatterai per difendere il
tuo paese, contro le mire di conquista, dei nostri acerrimi nemici della città di
Perugia. Và e cerca di onorare il nome che porti! (via con la moglie)
Francesco (solo) Mio padre è stato davvero generoso. Combattere per il mio paese è un
dovere e una gloria! Onorerò come si conviene questa spada. (via)
TORNA IL NARRATORE FRATE
Frate St. …e così, il giovane Francesco, stimolato dall’orgoglio paterno e armato di tutto
punto, cominciava a prepararsi per questa pericolosa avventura.
Turista 4 Ma non era rischioso, partire per affrontare la guerra?
Frate St. Certo, ma dovete sapere, che per i giovani di quel tempo, soprattutto per quelli di
nobile famiglia, andare a combattere era quasi un obbligo, poiché lo si considerava
il modo più appropriato, per passare dallo stato di adolescente a quello di uomo.
Turista 3 E le ragazze?
Turista 1 Già, penso che a quell’età dovessero frequentare anche delle ragazze?
Frate St. Certo, e Francesco era uno dei partiti più ambiti della città, anche perché
era un bel ragazzo, quindi, aveva anche lui la sua ragazza del cuore.
Turista 2 Mi pare che si chiamasse Chiara, vero?
Frate St. Esattamente! Era una ragazza splendida e di ottima famiglia.
Turista 3 (alla compagna) Hai sentito? Si chiamava Chiara, proprio come te.
Frate St. E molto probabilmente, come te, era piena di sogni, di illusioni e di aspettative per
il suo futuro…
IN CITTA’ - INCONTRO CHIARA E FRANCESCO
Chiara Francesco, ho saputo che stai per lasciarmi, che stai per per andare a fare la guerra?
Francesco Si, questo è il mio destino e il volere del mio genitore.
Chiara Ma è proprio necessaria questa partenza? Rischiare la tua vita, la nostra felicità?
Francesco Sai che non posso andare contro la volontà di mio padre… e poi… devo crescere,
maturare, solo la guerra può fare di me un vero uomo.
Chiara Ma non c’è bisogno di combattere per essere un vero uomo, io ti voglio bene per
quello che sei.
Francesco Vorresti che passassi per un pauroso davanti agli amici, davanti al mio paese.
Chiara Caro Francesco… cerca di essere almeno prudente, ho dei brutti presentimenti, la
guerra porta sempre con se, lutti e cattive notizie.
Francesco Non temere amica mia, userò la prudenza sufficiente per tornare sano e salvo.
Chiara Si, ma dovrai ferire, dovrai forse uccidere dei tuoi simili, altri ragazzi come te.
Francesco Solo se dovesse essere necessario.
Chiara Probabilmente lo sarà.
Francesco Non è detto… vedrai… (spavaldo) Basterà che io mostri la mia spada e i nemici
fuggiranno come tanti agnellini.
Chiara Il cielo lo voglia! Ma tu sai quanto ti voglio bene e quanto ci tengo a te.
Francesco Così, quanto io tengo a te mia dolce Chiara.
Chiara Addio! E cerca di tornare presto, io ti aspetterò per sempre. (via)
Francesco (solo) Ora posso partire e andare incontro alla gloria. (via)
TORNA IL NARRATORE FRATE
Frate L. …così, Francesco, affrontò una dura guerra, combattuta dai cittadini di Assisi
contro la città di Perugia.
Turista 1 E come finì?
Frate L. Assisi venne sconfitta e Francesco, catturato e imprigionato rimase a soffrire gli
stenti in galera per un anno intero, eravamo a cavallo tra il 1202 e il 1203.
Turista 4 E dopo cosa accadde?
Frate L. Francesco venne scarcerato, ma una volta tornato al suo paese, per causa degli
stenti patiti in prigione, si ammalò e rimase a letto a lungo, ma poi, grazie alle
amorevoli cure di sua madre, guarì. Cosicché suo padre, lo convinse a cercare
maggior fortuna, arruolandosi nell’esercito del Conte “Gualtiero de Brienne”.
Turista 2 Allora ha ricominciato a combattere?
Frate L. Questo, sembrava dovesse essere il suo destino… ma mentre era in viaggio per
raggiungere il suo esercito, passò davanti ad una chiesetta… fuori, il caldo era
insopportabile, così decise di entrare per ristorarsi un poco…
CHIESETTA DI SAN DAMIANO
Francesco (entra accaldato) Uhfff… finalmente un poco d’ombra… è proprio quello che mi
ci voleva per non arrostire… (lascia la spada e si sbottona)
Voce (richiamo - dall’immagine del Cristo) Francesco…
Francesco (si guarda intorno) Chi c’è? Chi mi vuole? (ascolta – breve pausa di suspance
poi si rimette a fare le cose di prima)
Voce Francesco…
Francesco (prende la spada) Chi sei? Vieni fuori se hai coraggio!
Voce Francesco! Perché vuoi diventare cavaliere al servizio di un Conte e non invece al
seguito di un principe?
Francesco Di un principe?
Voce Dimmi Francesco… pensi che possa esserti più utile il servo o il padrone?
Francesco Il padrone, naturalmente.
Voce E allora perché segui il servo e non il padrone?
Francesco (vede il ritratto) Signore…sei… sei tu? Dimmi cosa vuoi che faccia?
Voce Guarda Francesco com’è ridotta la mia casa, riparala e diventerai cavaliere di Dio.
Francesco Cosa significa essere cavaliere di Dio? Come posso diventarlo? E quale sarà la
ricompensa?
Voce Spogliati di ogni tuo bene… canta le lodi del signore e porta la sua parola in giro
per il mondo… grande sarà la sua ricompensa.
Francesco (pensa) Cavaliere di Dio. Ebbene si! In guerra ho visto solo odio e dolore,
voglio spezzare questa logica, voglio che tutto sia gioia e amore, nessuno dovrà più
provare invidia, voglio diventare il più povero tra i poveri, solo allora potrò
sentirmi veramente ricco. (via)
TORNA IL NARRATORE FRATE
Frate Si. …deciso su quale dovesse essere il suo destino, Francesco riprese la strada di casa.
Turista 1 Ma quella chiesetta, era davvero così malridotta?
Frate Si. Si… ma non era propriamente questo il vero problema, le parole del signore erano
ovviamente simboliche.
Turista 2 In che senso?
Frate Si. Dovete pensare, che in quegli anni, l’intera chiesa si era un po troppo imborghesita
e quindi non era più molto vicina alle necessità della gente, la quale ne aveva
quasi paura, perciò era necessaria una persona che la riportasse alle origini.
Turista 3 Come sarebbe, alle origini?
Frate Si. Ad essere povera, umile e vicina alle persone deboli, e questo era Francesco.
SCENA DELLA CITTA’
Mendicante (coperto di stracci se ne stà seduto a chiedere l’elemosina)
Francesco (arriva, guardandosi intorno estasiato) Che bella cosa il profumo della natura, il
melodioso canto degli uccelli, il dolce calore del sole. Come ho fatto a non
accorgermi finora, di essere circondato da tanta grazia?
Mendicante Buon signore, vi prego… un po’ di carità! Solo un po’ di carità…
Francesco Caro amico, tieni, (gli dà la borsa di suo padre) tutto ciò che posseggo è tuo.
Mendicante (guarda il denaro incredulo) Grazie! Grazie mio signore! Che il cielo ti
ricompensi!
Francesco Lo ha già fatto. In quanto al resto, sono io che debbo ringraziare te. Addio buon
uomo. (fa per andare, poi ci ripensa e torna indietro) Anzi, vorrei chiederti…
Mendicante Lo sapevo che non era possibile. (va per restituire la borsa)
Francesco (respingendola) No, no, tienila pure, non è questa che voglio.
Mendicante No? Allora cosa?
Francesco Scambieresti il tuo vestito con il mio?
Mendicante Cosa?
Francesco Io ti do il mio vestito e tu in cambio mi dai il tuo.
Mendicante Ma…ma lei è matto, i miei vestiti sono sporchi, laceri, rotti, puzzolenti.
Francesco Ti prego… per me è importante.
Mendicante Ah beh… se per lei è importante… (si scambiano i vestiti) Questo deve essere
tutto matto, comunque, meglio allontanarsi prima che ci ripensi. (via)
Francesco Ecco ciò che voglio! Disprezzare il lusso e la vanità… e donare, donare a chi è
povero, donare a chi è oppresso e soprattutto a chi soffre. (via)
TORNA IL NARRATORE FRATE
Frate M. …Francesco, un poco alla volta si spogliò veramente di tutto, anche dell’abito
cencioso, che già gli appariva una ricchezza superflua. Si mise addosso un misero
sacco, ritagliato a mò di abito, legato con un pezzo di corda.
Turista 4 Doveva essere stata una scelta piuttosto coraggiosa.
Frate M. Una scelta che nessuno riusciva però a capire, tutti pensavano che fosse impazzito.
Turista 3 Credo che anche oggi, uno così verrebbe preso per pazzo.
Frate M. Infatti, inizialmente la gente lo sfuggiva e lui predicava invano perché nessuno
voleva ascoltarlo, fu proprio in quel momento, che… deluso dagli uomini,
Francesco cominciò a dialogare con la natura.
Turista 2 A dialogare con la natura?
Frate M. Certo… ancora oggi è rimasto famoso, il suo suo discorso fatto agli uccelli.
BOSCO CON UCCELLI
Francesco Quale immensa felicità, mie piccole creature, gioire dell’onore di essere tra voi. Grazie fratelli per
il dolce cinguettio, che ci rende più lieta la giornata Grazie per la vostra leggiadria e allegria, che ci
riempie di gioia il cuore. E ora insieme a me ripetete: Lodato sii, mio Signore, per tutte le tue
creature, specialmente fratello sole, | che ci illumina e ci scalda; per sorella luna e le stelle; che in
cielo hai formato, così chiare preziose e belle; Lodato sii', mio Signore, per fratello vento, per
sorella acqua; per fratello fuoco e per la nostra madre terra, che ci sostenta e governa! Fratelli,
lodate, benedite e ringraziate in grande umiltà, l’Altissimo onnipotente… (si inginocchia) Amen.
TORNA IL NARRATORE FRATE
Frate St. Secondo Francesco, la ricchezza non stava, nei beni materiali, ma nella gioia di
uniformarsi alla natura, e di vivere, gustando le cose semplici che essa ci donava.
Turista 1 Anche il rapporto con il prossimo?
Frate St. Certo! Soprattutto questo! La gioia di incontrarsi, il piacere di scambiarsi dei
favori, la soddisfazione di aiutarsi nel momento del bisogno, anche con piccole o
con povere cose… come quando chiese ad ognuno di regalargli una pietra.
SCENA PIAZZA ASSISI
Mara (entra con Alessia e si incontra con le altre) Buona giornata a voi signore!
Ilaria (in compagnia di Elena e Maria)E a voi donna Mara.
Alessia (a Elena) Vedo che avete comprato verdure di stagione.
Elena (con cesto spesa) Si, mio figlio ne va matto.
Mara A proposito di matto, avete sentito cosa si dice in giro di Francesco Bernardone?
Nicole Chi, il fidanzato di Chiara?
Mara Proprio lui.
Nicole Cos’ ha combinato questa volta?
Alessia E’ tornato ad Assisi e si è messo a chiedere l’elemosina.
Ilaria Con tutti i soldi che ha suo padre! Deve essere proprio uscito di testa.
Mara Dice che i soldi, gli servono per comprare l’olio perché deve tenere accesa una
lampada, vicino al crocefisso della chiesetta di San Damiano.
Elena Cosa? Quella chiesetta mezzo diroccata?
Alessia E non è tutto, pensate che và in giro a chiedere pietre alla gente.
Nicole Pietre?
Mara Fate silenzio! Eccolo che arriva. (si mettono in disparte a osservare)
Francesco (rivolgendosi a tutti) Ascoltate gente… a chi mi darà una pietra, egli riceverà una
ricompensa! A chi me ne darà due… due ricompense! Tre per altrettante pietre
regalate.
Nicole (ridendo con le altre raccoglie una pietra e gliela da) Tieni, buon uomo.
Francesco Grazie… (la raccoglie e la mette vicino ai suoi piedi)
Tutte (divertite fanno la stessa cosa) Tieni…
Francesco Grazie… grazie… (raduna le pietre)
Mara Avete visto? Cosa vi dicevo.
Ilaria Non credo ai miei occhi.
Elena E’ proprio ammattito del tutto.
Francesco (alla gente) Buona gente… date una pietra… (finge di prenderle e le accatasta)
Grazie… grazie… che il buon Dio vi ricompensi! (osserva il mucchio) Con
queste direi che la chiesetta di San Damiano, può considerarsi finita. (le raccoglie
e se ne va felice)
Ilaria Eppure in lui c’è qualcosa di strano.
Elena Sembra felice.
Nicole E’ vero, guardatelo, sembra il ritratto della gioia.
Alessia Benedette donne! Da che mondo è mondo si sa, che le persone un po’ “tocche”
sono sempre più felici delle altre. (via tutte)
TORNA IL NARRATORE FRATE
Frate L. Quello che stupiva in Francesco, era l’immagine di serenità che trasmetteva.
Turista 2 Ma… amici, compagni, non ne aveva?
Frate L. Beh… nei primi tempi no, ma poi, quando si sparse la voce sul suo modo di essere
e di vivere, molti, soprattutto tra i giovani, accorsero per diventare suoi seguaci.
Turista 4 Ma perché, queste persone erano disposte a perdere i loro beni e a diventare povere.
Frate L. Perché, solo chi non ha niente, sa godere veramente di tutto. Guardate come
viviamo oggi, abbiamo tutto, ma non siamo mai contenti, continuiamo a inseguire
qualcosa, senza renderci conto che il vero piacere della vita non è il bene materiale.
Turista 3 Ah no! E allora cos’è?
Frate L. La vita!
CHIESETTA DI SAN DAMIANO
(10 fratelli seduti in semicerchio-poi si aggiungono altri due)
Frate 1 Vedi Francesco, la nostra paura non è di essere inadeguati.
Frate 2 La nostra paura è di perdere durante il cammino la giusta via, così, come già
hanno fatto molti fratelli.
Frate 3 E’ la nostra luce, non la nostra ombra a spaventarci.
Frate 4 A volte ci domandiamo: “chi sono io per essere brillante e pieno di talento?
Oppure: “chi sei tu, per non esserlo”?
Frate 5 Siamo tutti figli di Dio, dobbiamo imparare a sminuire noi stessi, per dare più
sicurezza a chi ci sta intorno.
Frate 6 Siamo nati, per manifestare la gloria del Dio che è dentro di noi.
Frate 7 Ma ora dicci Francesco, qual è la giusta via da seguire, per non smarrirci?
Francesco Non con le mie parole, ma con quelle del signore. (legge il Vangelo) “Se vuoi
essere perfetto, vendi tutto quello che possiedi e dallo ai poveri, poi vieni e
seguimi… (passa il Vangelo)
Frate 8 (legge) “non portare con te nulla nel cammino” (passa il Vangelo)
Frate 9 “chi vuol venire dietro me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”
Francesco Fratelli, questa sarà la nostra regola, e noi andremo a Roma, per farla approvare dal
Papa.
Frate 10 (arriva con Frate 11) Fratelli, possiamo unirci a voi?
Francesco Ma certo! Che siate i benvenuti! Cosa vi porta qui?
Frate 11 Il tuo spirito, si dice che tu sia la persona più felice della terra.
Frate 10 Vorremmo esserlo anche noi.
Frate 11 Insegnaci la via.
Francesco E’ vero, sono felice, felice di essere amato e di amare… volete esserlo anche voi?
Tutti Si… si… dicci come… insegnaci…
Francesco Amate! Amate e ringraziate sempre il nostro padre divino, per tutto quello che ci
ha concesso.
(COREOGRAFIA)
TORNA IL NARRATORE FRATE
Frate Si. Poi, arrivò quello che era il compito più arduo per Francesco, data l’epoca in cui
viveva.
Turista 4 E in cosa consisteva?
Frate Si. Nel fare approvare questa nuova regola e quello stile di vita dal Papa.
Turista 1 Perché? Cosa c’era nella regola che non andava?
Frate Si. A quel tempo, la chiesa era molto ricca, i suoi rappresentanti erano soprattutto
figli di nobili, quindi, poco sensibili ai problemi dei più poveri. La loro
convinzione era che il popolo dovesse seguirli, più per la loro cultura e il loro
rango, che per le loro opere.
Turista 2 E Francesco, mi pare di capire, che andava contro questa loro logica.
Frate Si. Già! Proprio per questo motivo, a Roma ci furono molte resistenze da parte dei
Cardinali, i quali fecero di tutto per non farlo incontrare con il Papa.
A ROMA DAL PAPA
(Il Papa è seduto sul seggio pontificio i cardinali attorno)
Papa Ebbene… quali novità dal mondo?
Cardinale 1 Santità, la situazione è sempre più grave, dobbiamo intervenire con sempre
maggior rigore, le conversioni diminuiscono di giorno in giorno, e il popolo si
allontana dalla fede sempre di più.
Papa Già! E noi non riusciamo a trovare la giusta via, per ricondurlo all’ovile.
Cardinale 2 Il terrore Santità! Dobbiamo far si, che la gente abbia paura!
Cardinale 3 Convincerli che allontanarsi dalla chiesa è peccato e che l’inferno è vicino!
Papa Sono dubbioso, non è con la paura, che riporteremo le anime a credere in Dio.
Altre novità?
Cardinale 1 Si.. è tornato quel Francesco che…
Papa Francesco? Chi sarebbe mai costui?
Cardinale 2 (con disprezzo) Una specie di mendicante.
Cardinale 3 Un povero disgraziato, che vuole fare approvare un’assurda regola.
Cardinale 1 Sono ormai quindici giorni, che bivacca con i suoi compagni, fuori dal cancello,
per essere ricevuto.
Papa E perché non sono stato informato?
Cardinale 2 Si è pensato non fosse il caso di disturbarvi, perché…
Cardinale 3 Quest’uomo vuole sovvertire le nostre regole, cambiare la chiesa!
Papa Fateli entrare.
Cardinale 1 Subito, Santità. (introduce i frati)
Francesco (entra con altri due frati e si inginocchiano con il viso a terra) Santità!
Papa Perché sei qui?
Cardinale 2 Perché vuole che approviate la sua assurda regola!
Papa (a Francesco) E quale sarebbe?
Cardinale 3 E’ molto generica, in fondo non si discosta…
Papa (ai Cardinali) Vi prego! Fate parlare l’interessato.
Francesco (parla in ginocchio) Nessun’altro desiderio che vivere il Vangelo.
Cardinale 3 Prima mi riferivo proprio a quello…
Papa (cenno di tacere – poi a Francesco) Andate avanti.
Francesco Non avremo nessuna proprietà o danaro, niente sfarzi e oggetti preziosi, niente
vanità… solo semplicità…
Cardinale 2 (arrabbiato) E’ un blasfemo!
Cardinale 3 Sta giudicando la nostra condotta!
Francesco No… io non sono nessuno per giudicare gli altri…nessun giudizio… solo povertà.
Gli ultimi… i lebbrosi, i mendicanti… ai nostri occhi saranno i preferiti.
Cardinale 1 Santità, è una regola troppo vaga per poterla approvare.
Papa (si alza e va a sollevare Francesco) Sai, Francesco, questa notte ho sognato che
un piccolo uomo, vestito da straccione, sorreggeva i campanili di San Giovanni in
Laterano che stavano crollando.
Cardinale 2 (preoccupato) Santità… e la regola?
Papa (deciso) La regola della fraternità è approvata. (via tutti)
TORNA IL NARRATORE FRATE
Frate M. Dopo l’approvazione della regola, l’ordine dei francescani, cominciò ufficialmente
ad espandersi e a divulgare le sue opere di carità, in giro per tutto il mondo.
Turista 1 Allora è per questo che Assisi è considerata la città della pace?
Frate M Certo, l’opera di Francesco era di aiutare tutti i fratelli, senza alcuna distinzione di
razza o di religione, per questo egli era amato e considerato, anche da chi non
professava la fede cristiana. E noi, suoi fratelli continuiamo a diffondere questa
sua opera, da ben otto secoli.
Turista 3 Ora capisco, perché si è deciso di riunire qui i rappresentanti delle varie religioni,
per parlare di pace e di tolleranza.
Turista 2 A me piace pensare, che ciò che è nato qui ad Assisi, debba diventare per tutti noi
e per il nostro futuro, un’eredità molto importante.
Frate M Certo, bisogna saper dialogare, come ci ha insegnato Giovanni Paolo II° ,
convertirsi ogni giorno e ricominciare ogni giorno.
Turista 4 Io credo, che per vivere la pace, bisogna anche sapersi mettere in discussione e non
credersi sempre dalla parte della ragione, come fa Giulia.
Frate M Proprio così! Perché la pace non è solo un fatto politico, la pace è fondata sul
diritto alla sicurezza, alla libertà e al diritto di crescita culturale e ideologica.
Turista 1 E… tornando alla storia… Chiara, che fine ha fatto?
Frate M Chiara?
Turista 3 Gia, non deve esserci rimasta molto bene.
Turista 1 Sentirsi lasciata così.
Frate M Dovete sapere che Francesco si incontrò ripetutamente con lei e le parlò con tanto
entusiasmo delle sue intenzioni e del Vangelo, che alla fine la convinse a prendere
una decisione molto coraggiosa.
CHIESETTA DI SAN DAMIANO
Chiara (a fatica vi sale con Sara) Eccoci finalmente alla chiesetta di San Damiano.
Sara Ho tantissima paura, quando i tuoi genitori lo verranno a sapere, per noi sarà la fine
Chiara O l’inizio. Io non ho paura di come reagiranno, sono sicura di quello che faccio.
Sara Ma perché vuoi fare questa pazzia?
Chiara Perché voglio vivere per Gesù e per i fratelli.
Sara Non è che queste idee te le ha messe in testa Francesco?
Chiara No… Francesco mi ha fatto sentire la passione per il Vangelo, la voglia di vivere in
povertà. Ma poi, è stato Gesù a chiamarmi.
(entrano i frati)
Bernardo Guardate, è arrivata Chiara.
Francesco Allora, sei venuta davvero.
Chiara Si, sono qui e il cuore mi batte per l’emozione.
Francesco Sei stata molto coraggiosa. (agli altri) Fratelli, ecco la sposa di Gesù!
Egidio Chiara, sei proprio sicura della tua scelta?
Chiara Sicurissima.
Luigi Vivrà con noi?
Francesco No, Chiara diventerà monaca.
Bernardo Ma allora, come farà a vivere la nostra stessa regola se sarà in un monastero?
Francesco Fonderà un nuovo ordine, quello delle Clarisse, e ogni giorno, la loro preghiera,
sarà la nostra forza spirituale. (si inginocchia) Grazie Signore per sorella Chiara.
Tutti (si inginocchiano) Grazie!
TORNA IL NARRATORE FRATE
Frate Nell’anno 1219, Francesco compì un’opera di coraggio e di audacia, che ancora
viene ricordata per comprenderne la grande fede.
Turista Quale?
Frate Assieme ad un suo compagno che si chiamava Illuminato, armato della sua sola
fede, si recò in terra Santa e cercò di convertire, colui che era considerato il più
feroce nemico dei Cristiani, il Sultano Melek-el-Kamel!
Turista Che mi pare fosse soprannominato “ Il Feroce Saladino”.
Frate Già, dovete pensare che tra i guerrieri Crociati, il suo solo nome, metteva i brividi
addosso.
Turista E lì, cosa accadde?
Frate Entrambi vennero catturati e dopo essere stati malmenati e torturati, vennero
portati alla presenza del Sultano…
SCENA SULTANO
(i due frati vengono portati dal Saladino)
Guardia Sultano! Questi due infedeli, si sono inoltrati tra le nostre truppe.
Saladino E per quale motivo li avete portati qua?
Guardia Dicono di dover trattare con voi, in nome del loro Dio!
Saladino Chi siete? Con quale scopo siete venuti? Chi vi ha mandato?
Francesco Non da uomini, sono stato inviato presso il tuo regno, ma da Dio l’Altissimo, per
mostrare al tuo popolo la via della salvezza e della verità.
Saladino Con quale coraggio, ti permetti di parlare a me, in modo così sfrontato?
Francesco Dio ha detto: Io vi darò un linguaggio ed una sapienza a cui nessuno dei vostri
avversari potrà resistere. Grande Sultano, si faccia accendere un’immenso falò, io
e i tuoi sacerdoti vi entreremo e sarà, da colui che uscirà incolume dalle fiamme,
che avrai la risposta, su qual è la religione più Santa.
Saladino Ho molta ammirazione per il tuo credo e per il tuo coraggio, nessuno dei miei
sacerdoti sarebbe disposto al martirio per affermare la propria fede.
Francesco Se prometterete di convertirvi, entrerò da solo tra le fiamme, se verrò bruciato, ciò
venga imputato ai miei peccati, se uscirò sano e salvo, riconoscerete Cristo, come
vero Dio.
Saladino Non posso accettare una tale sfida, che potrebbe suscitare una grave reazione del
mio popolo.Tuttavia, la tua convinzione mi turba e vorrei offrirti grandi ricchezze,
almeno per placare l’eventuale ira del tuo Dio, nei miei riguardi.
Francesco Dio, ci ha lasciato detto: Lascia tutti i tuoi beni e seguimi, solo così entrerai nel
mio Regno.
Saladino Puoi sempre distribuire questi beni, per alleviare le sofferenze dei poveri.
Francesco Dio, ti ha dato la potenza e la ricchezza, perché tu stesso possa compiere
quest’opera. A me, ha dato la fede, perché possa arricchire le genti con la speranza.
TORNA IL NARRATORE FRATE
Frate St. Il 3 ottobre dell’anno 1226 Francesco si toglie la tonaca e così nudo come era
venuto al mondo, chiede ai suoi fratelli di essere disteso sulla terra, per restituire il
suo spirito a quel Dio, da lui tanto amato.
Turista 3 E questa è stata la fine…
Frate St. Tutt’altro! Quello era l’inizio, il seme gettato, oggi è germogliato ed ha portato
innumerevoli frutti. Si, perchè solo riconoscendosi nell’amore per la vita, i
religiosi di tutte le dottrine, hanno accettato di venire ad incontrarsi ad Assisi, la
città dove visse “il più povero tra i poveri”.
Tutti (escono sul palco al pubblico) Fratelli! Siamo qui per parlare di pace!
FINE