Santi o fantasmi

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SANTI O FANTASMI

Santi o Fantasmi

Commedia brillante

in

due atti

di

Guido Palliggiano

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Napoli, 20 Giugno 1999


PERSONAGGI

Raffaele      Cocorullo                                         Impiegato Comunale

Concetta     Mancuso                                          Moglie di Raffaele

Ispettore     Serretiello                                        Poliziotto

Idea                                                                     Angelo Sindacalista

Suor Rachele                                                      Monaca Questuante

Nello                                                                            Orfanello

Agente Esposito                                                 Agente di commissariato                

Santa Barbara

Santa Lucia

Santa Maddalena

San Pasquale Bajlon

San Pietro

Santa Cunegonda

Angelo cronista

Primo Atto con un quadro

Secondo Atto con un quadro

L’azione Primo Atto si svolge in casa Cocorullo

Il Secondo Atto prima a proscenio – Ufficio della Questura – e poi in “Paradiso” ovvero si ricostruirà la “hall” di una piccola pensione denominata “Paradiso”


Atto Primo

La scena rappresenta una modesta casa di un impiegato comunale cosiddetto “funzionario”, camera da pranzo alquanto stilizzata ambiente moderno. Sulla sinistra dello spettatore porta su fondo scena per accesso camere da letto. Sulla destra sempre fondo scena la comune, sul fondale decentrata sulla destra finestra balcone con piccolo praticabile. Ad apertura sipario la camera sarà a soqquadro tutto vistosamente in disordine, penombra tavolo centrale al quale saranno seduti Raffaele e Concetta, due candele accese: una sul tavolo, l’altra su un buffet.

Musica apertura -      Sipario si apre  a scatti   -  Lo squalo  -   

                                                        I SCENA

(Raffaele, Concetta)

Raffaele parla concitatamente al telefono

Concetta prega freneticamente

Raf  : E allora….scusi….ma avete verificato…..

Con : Gesù, Giuseppe, Sant’Anna e Maria,  Ora pro nobis !

Raf  : Titì….(alterandosi) e aspetta un momento non mi fai capire niente….

Scusate potete ripetere……allora?

Con : (Per timore prega ad intervalli ovvero quando il marito non parla)

Santa Bianca…..

Raf  : Quindi siete sicuri…

Con :  Santa Grazia ! Allontana la disgrazia!

Raf : Un attimo per favore….Titì allora sei scema….se tu parli quando quello parla, io non capisco niente.

Con : E allora io attacco quando attacchi tu.

Raf : Concè…e a vedè addò t’attaccasse… scusate no….lo so che siete in linea e che non avete attaccato….

Con : San Diodato che il pericolo sia scongiurato….

Raf : Nella zona tutto regolare…e nessuna lamentela da parte dei condomini del fabbricato….

Con : Aglie e fravaglie, arecheta e papocchie se non è oggi sarà domani t’hanna ascì e bolle ‘ncoppe  ‘e mani.

Raf  : Titì…zitta…!

Con : Che trionfi la verità e tu subito devi schiattà…

Raf : Mi ha attaccato il telefono in faccia…e tutto per colpa tua….proprio ora dovevi fare gli scongiuri e le giaculatorie. E non si riesce a tirare questo capo a terra…mannaggia a me e quando mi sono lasciato convincere di venire ad abitare di fronte al Vescovato…Siamo al centro.. la chiesa è di fronte…e come vale la messa nel Duomo non vale nelle altre chiese…conoscenze e amicizie importanti…luoghi sacri….e la carriera nel Comune di Napoli…e mannaggia a me, o Comune, a carriera e gli ambienti sacri…

Con: (Piagnucolando) Non bestemmiare…non bestemmiare peccatore…tutto quello che sta succedendo è colpa tua…e poi te la prendi sempre con me, che c’entra la chiesa….(piange).

Raf : Va bène andiamo smettila (Torna la luce) ecco qua vedi, la situazione si sta normalizzando forza dobbiamo farci forza e avere coraggio…

Con : Si ma io non ce la faccio più è da Venerdì che in questa casa non si capisce più niente.

Raf : Ora calmiamoci tra poco dovrebbe arrivare l’ispettore di polizia che ho mandato a chiamare…poi ho anche pensato, vuoi vedere che hanno cominciato qualche lavoro della metropolitana e quindi …(indicando il soqquadro)

Con :Ingenuo…e quelli poi iniziano i lavori di Venerdì e lavorano il Sabato e la Domenica pare che non hai mai lavorato nel Comune di Napoli.

Raf  : Questo pure è vero….ma qua il mistero si fa sempre più mistero…(bussano alla porta) Ecco questa sarà la polizia.

Con  : Aspetta…fammi mettere un po’ di ordine.

Raf  : Ma che…ferma, non toccare niente il quadro deve essere tragico, quelli che constatano, …Concè ferma zitta e fai parlare me (Va ad aprire)

Con : (Concetta nel frattempo tenta di assumere posizione di sconforto)…..

                                              

II SCENA

(Raffaele, Ispettore, Concetta)

Raf  : Prego accomodatevi…

Isp   : (Entrando) In servizio e al servizio…Ispettore Serretiello (vedendo Concetta in posizione da moribonda) Fermi tutti qua c’è un cadavere!

Raf  : Niente paura Ispettò quella è mia moglie!

Isp   : Avete ucciso vostra moglie

Raf  : No! Ma a volte me ne viene la voglia…

Con : Ispettore scusate…voi mi vedete così perché io sono una donna distrutta…io non ce la faccio più, aiutatemi !!!

Isp   : Signora calma sono qua io, la legge è a vostra disposizione…parlate…cosa fa, vi maltratta, vi percuote, vi stupra…?

Raf  : Ispettò e chi so il mostro di Firenze!

Isp   : E che ci fate qui a Napoli?

Raf  : Ispettò era una battuta, se mi lasciate spiegare vi sarà tutto chiaro

Con : Perdonatemi Ispettore…con quello che sta succedendo i nervi crollano, Raffaè, illumina l’ispettore

Isp   : Se permettere la legge sono io e io devo fare luce sui fatti.

Raf  : (A parte) Poi dice non chiamare i carabinieri perché sono carabinieri.

Isp   : Dicevate?

Raf  : Niente Ispettò cercavo di ricordarmi i fatti.

Isp   : Bravo collaborare con la giustizia è cosa buona e giusta

Con : Amen. (L’Ispettore la fulmina con lo sguardo)

Raf  : E’ donna di chiesa! Dunque Ispettore,…ma prego accomodiamoci…Anzi gradite una tazza di caffè?

Isp   : Niente disturbo!

Raf  : Ma quale disturbo…E’ un piacere

Isp   : Se non è un fastidio… poco zuccherato e se possibile un bicchiere di acqua.

Raf  : Ma certo, Concè fai una bella macchinetta di caffè

Con : Ma chi…nooo…io da qua non mi muovo se prima l’ispettore non ci spiega cosa succede, niente acqua, niente caffè, niente di niente, io poi da sola in cucina non ci vado !!!

Isp   : Va bè!!! Lasciamo stare !!! Ditemi che cosa succede!

Raf  : Forse è meglio…il tutto è cominciato Venerdì verso le quattro del pomeriggio. Quando che ti vedo?

Isp   : Che ti vedo?

Raf  : La lampadina del lampadario…indovinate che faceva? Dite…dite…

Isp   : Che faceva la lampadina?

Con : Forza dite….che faceva?

Isp   : Faceva luce?

C e R : Sbagliato!

Isp   : Stava spenta?

C e R : Sbagliato!

Isp   : E fatemi una domanda di riserva !

C e R : Ci dispiace….ve lo diciamo noi…girava !

Isp   : Da sola?

Raf  : Da sola!

Con : Da sola!

Raf  : Come se una mano invisibile la svitasse lentamente.

Con : Lentamente

Raf  : Io ero terrorizzato

Con : Noi eravamo terrorizzati

Isp   : Va bè e poi?

Raf  : Dopo essere rimasta sospesa nel vuoto precipitò sul sottostante tavolo e ruppe il vetro.

Isp   :…Sottostante dove?

Raf  : Chi?

Isp   : Il tavolo!

Raf  : Alla lampadina!

Isp   : La lampadina stava sotto il tavolo?

Con : Dopo!

Isp   : E prima?

Con : Stava sopra!

Isp   : E come era finita sotto?

Raf  : Ispettò il fatto della mano invisibile!

Isp   : Ah già!

Con : Poi cominciò a sbattere la finestra e si ruppe il vetro.

Isp   : Del tavolo?

Raf  : Prima, della finestra dopo!

Isp   : insomma girava come una palla impazzita !!!

Raf  : Ispettò la volete sapere l’ultima?

Isp   : Se sui carabinieri si…dite dite

Raf  : Ispettò voi tenete la testa fresca vi pare il momento di scherzare ? l’ultima informazione utile per le indagini che dovete fare!

Isp  : Perdonate….sapete lo stress…il super lavoro troppa delinquenza in giro, tra un poco saranno più i delinquenti che le persone oneste, pure va a finire che arrestano loro a noi, magari…così chiusi in carcere ci sentiremo al sicuro.

Raf : Ispettò! Noi vi abbiamo chiamato per un conforto;

Isp  : Perdonatemi era un piccolo sfogo.

Con: (Esasperata) Lo sfogo? Ma voi le avete mai viste due Capodimonte camminare da sole?

Isp  : Ma perché Capodimonte non è una!

Con : Due statuette di Capodimonte

Raf  : Il Calzolaio e lo scugnizzo

Isp   : Due fantasmi? (Spaventato)

Raf  : No le due statuette raffiguravano un calzolaio e uno scugnizzo.

Isp   : Ah ecco mo sto capendo!

Con : Cammina – cammina – cammina sulla parete (fa’ uno strillo) e si sono fatte in mille pezzi…e non vi dico i pianti

Isp  : E certo poverini lo scarparo e il guaglione si saranno fatti male!

Raf : Ma no loro. Mia moglie

Isp  : Perché,  pure lei ha sbattuto la testa ?

Raf : Ispettore qua dobbiamo fare luce su queste stranezze!

Isp  : E certo qui il caso non è semplice, questo è un caso misterioso…già vedo i titoli sul giornale: La Polizia brancola nel buio…fornitemi qualche ulteriore indizio.

Con  : Rafè….il cane

Raf   : Brava Ispettò il cane

Isp    : Pure lui di Capodimonte ?

Raf   : No questo è un cane vero…dovete sapere prima che iniziano i fenomeni, si sente un cane abbaiare in lontananza !

Con  : (Alle spalle dell’Ispettore fa il verso del cane)

Isp   : (Impaurito si alza per scappare)…per favore chiudete il cane!

Raf  : No…quella è mia moglie che faceva il verso.

Isp   : Brava! La signora fa il cane in versi…procediamo !

Raf : Dicevo prima dell’inizio dei fenomeni si sente abbaiare un cane in lontananza, poi raffiche di vento e quindi cominciava a ballare tutto, come se fosse un terremoto…Ispettò che ne pensate ?

Isp   :  Eppure in questi giorni, terremoti non ce ne sono stati…

Con : Ecco, bravo e allora di che si tratta ?

Isp  :  Non è facile signora, bisogna indagare come avete detto che faceva il cane?

Con : Bu – bu – bu – bu

Isp   : Sicura

Con : Approssimativamente…

Isp   : E no signora qui ci vogliono indicazioni precise cercate di ricordare. Bu- bu o bau – bau

Raf  : Titì forse bau – bau

Isp   : Allora bau – bau

Con : Ma no: bu – bu (Inizia tra i tre un gioco di abbaiate)

Isp   : (Ferma il gioco) Zitti…ho sentito abbaiare…(Tutti tacciono, silenzio)

…no! Eravamo noi !!!

Con : E’ il castigo per i nostri peccati, sono spiriti malvagi, anime sataniche, fantasmi. Spergiuri che si sono infiltrati per punirci e farci espiare !

Raf  :  Titiii…

Isp : Va bè, io ho preso appunti, quanto ho sentito mi basta per aprire un’inchiesta…ora vado…appena i fenomeni si ripetono una telefonata e zac…arrivo con i rinforzi e zac!

Raf  : (A parte) Ma che viene con una squadra di barbieri

Isp  : Intanto tenete sotto controllo quel cane…

Con : E che c’entra il cane?

Isp  : Signora…come si dice…si rispetta il cane per il padrone e noi dal cane risaliamo al padrone!!!

Raf  : Questa mi è piaciuta!!!

Isp  : In verità non è mia, è una citazione del vice questore Parlato…ma adesso scappo al servizio e in servizio ispettore Serretiello, buona giornata (Esce)

                                              

         

III SCENA

( Concetta, Raffaele)

Con : Eh…buona giornata…ma dico io non ci poteva lasciare una scorta

Raf  : Diamo Titì…non esageriamo…ma chi sei una persona importante

Con : Che c’entra e po’ le persone importanti che se ne fanno della scorta mica hanno i problemi come noi…io poi dico…sono le sei a quest’ora c’e’ sempre stato il putiferio, mo che c’era la polizia non è successo niente…(Non finisce neanche di parlare e si sente ABBAIARE UN CANE)

C e R: (Guardandosi sorridendo reciprocamente l’un l’altro) Sei stata tu? No!...Il cane!!! (BUIO, RUMORI E TREMORI  - Tutto si muove come per un terremoto  - Musica: IONISATION    )

Raf  : Telefoniamo alla polizia (Balbettando) l’ispe…l’ispe…totore…

Con : No, si chiama Serretiello

Raf  : Lo so…lo so…(Va al telefono) Niente non c’e’ linea…mannaggia

Con : Santi del Purgatoro…anime del Paradiso

Raf  : Concè è tutto il contrario

Con : Quelli sono intelligenti capiscono lo stesso.

Ad un tratto termina tutto! Ritorna la luce e si ode una musica soave e all’interno del vano balcone compare “Idea” una giovane donna vestita come un angeli. Concetta e Raffaele non la vedono perché seduti di spalle e faccia al pubblico. “Idea” lentamente e sorridente si avvicina ai due non vista e pone le mani sulle loro spalle, i due credono di essersi abbracciati a vicenda,  poi si guardano ma, accorgendosi di avere le mani sulle gambe lanciano un urlo di spavento.

                                                        IV SCENA

( Raffaele, Concetta, Idea)


Raf  : Tu lo vedi?

Con : Vedo…vedo Santi del Paradiso aiutateci San Gennaro…Beata Vergine di Pompei

Raf  : Anime dei morti parenti e amici proteggeteci.

Idea : Non temete sono qua io…e come se ci fossero loro (MUSICA)

Con : Parla la nostra lingua!

Raf  : Ma perché voi chi siete?

Idea : Permettete…Idea…Cherubino aspirante Serafino, accompagnatore nonché guardia del corpo…si fa per dire…dei Santi appartenenti al SISDE.

Raf  : Ma perché adesso pure i Santi hanno i servizi segreti

Idea : No, per carità! SISDE sta per Sindacato Santi Declassati.

Con : Ma allora anche lei è un Santo…insomma una Santa…, rafè secondo te è uomo o femmina ?

Idea : Calma sorella…non spaventarti sono una via di mezzo lo sai, noi non abbiamo un sesso ben definito.

Con : Insomma un po’ femminello?

Raf  : Concè ma che dici!

Idea : Lasciate, lasciate che dica, in fondo anche loro sono anime di Dio che hanno smarrito la retta via…

Raf  : Beh…diciamo che hanno scelto la via del retto…

Con : Rafè, ma che discorsi…

Raf  : Perdonate…non ci siamo presentati…

Con : Sapete…la forte emozione…non capita tutti i giorni un Angelo in casa.

Raf  : Piacere…io sono…

Idea :Comodi, comodi conosciamo… siete sotto osservazione da diversi giorni…(Indicandoli) Raffaele Cocorullo e la sua signora Concetta Mancuso.

Raf  :  Molto lieto (Le bacia la mano)

Con : Onorata (Fa per baciare la mano ma ambiguamente Idea la bacia a Concetta)

Idea : A chantè…

Con : Ho detto che non si capisce…però  che classe!

Raf : Perdonate dicevamo…rappresentante di che cosa…

Con : Ma come di che cosa Raffaè, perdonatelo lui non è un grande praticante, rappresenta i Santi…diciamo meno importanti.

Raf  : Continuo a non capire, che fa…vende le figurine dei Santi ?!

Idea : No…vede, lassù (Indica il cielo) molti di loro si sono riuniti in associazione ed hanno deciso di venire in terra per far valere i propri diritti con un intervento deciso e risolutivo presso le sedi opportune.


Raf  : Embè ed avete sbagliato, questa è una misera abitazione di comuni mortali e peccatori.

Con : Parla per te!!!

Raf : Dicevo che il Vescovato è di fronte… forse da lassù avete sbagliato qualche coordinata.

Idea : Per carità nessun errore, noi abbiamo bisogno di una sede riservata…di persone perbene e disposte a collaborare, la nostra è una missione quasi segreta, sappiate che la scelta è stata laboriosa, difficile e combattuta. Sono tre giorni che si discute animatamente.

Raf  : Quindi eravate voi a creare tutto quello scompiglio in casa nostra

Idea : Ebbene si… e per questo sono disposto a chiedere scusa…

Raf  : Che possiate passare  un guaio…voi c’avete fatto girare le budella in corpo e scusate fratello – sorella… o quello che siete, perché ancora non ho capito!

Con : Ma Raffaele non bestemmiare, un poco di rispetto!

Idea : Lasci…lasci capisco lo sfogo…ma non avevamo modo di avvertirvi…e poi senza il consenso dei Santi convenuti non mi potevo permettere una iniziativa personale… ma visto che poco fa l’operazione è andata in porto…eccomi a voi.

Raf  : Si ma io continuo a non capire…perché in casa nostra e non in chiesa…

Idea : Lasciamo perdere…dovrei scendere in dettagli poco piacevoli… vede, la nostra missione è così delicata che certi argomenti possono essere trattati solo in territori neutrali, di fronte al Vescovato si corre il rischio di essere boicottati… sa… altri interessi, a volte la politica, la giurisdizione… stendiamo un velo pietoso… a volte è meglio vivere nell’ignoranza! Quanti letti avete in casa?

Raf   : Come? Non ho capito…

Idea : Ma si che ha capito! Quanti letti ci sono in casa? Noi non facciamo problemi, matrimoniali… singoli si tratta di poco, un transito, il tempo che si calmano le acque e poi  torniamo anche noi su!

Raf  : Scusate ma noi chi?

Idea : Noi della delegazione che siamo rimasti sulla terra per la causa… ovvero io, Santa Barbara, San Pasquale, Santa Maddalena e santa Lucia… Insomma ci sono cinque letti ?

Con : Ma si! Ci sono ci sono, noi ci arrangiamo qui... magari facciamo i turni sulla sedia.

Raf  : Ma che dici… e che stiamo in ospedale… questa è casa mia!

Idea : Facciamo così: mentre io do un’occhiata in giro voi vi consultate… con permesso (Esce MUSICA)

Raf  : Io non sto capendo niente. A me la cosa puzza!

Con : Ma che puzza e puzza… non hai visto… ringrazia Iddio che ci ha mandato i Santi e no i Fantasmi…

Raf  : Va bè, ma adesso che viene, gli dico se si vogliono appoggiare per qualche riunione va bene ma a dormire proprio…

Idea : (MUSICA Rientrando) Bene… bene… va proprio bene, mi dispiace che vi dobbiate arrangiare di qua… volendo ci possiamo anche stringere magari Raffaele può dormire con me e Santa Maddalena!

Con : No grazie! Non mi sembra il caso!

Idea : Ma che sbadato, è vero, e lasciamo di qua la signora… Magari può dormire lei con me e San Pasquale.

Raf  : Non credo sia il caso… ci arrangiamo di qua!

Idea: Naturalmente per il disturbo e tutto il resto…come dice il santo evangelo… chiedete e vi sarà dato!

Con : Oh… ci mancherebbe altro!

Idea : Per le prime spese… rimettere un po’ in sesto anche per i danni subiti… dieci milioni, vanno bene… ?

Raf  : Eh?  Dieci milioni?

Idea : E va bene… facciamo venti

Raf  : Venti?

Idea : Va bene… questo è tutto il liquido che ho con me (Gli da un fascio di banconote) quando ci rivedremo, casomai faremo i conti.

Con :  Grazie… grazie… e quando… quando verrete?

Idea : Al più presto…non dubitate… vi saluto! Ave… ad maiorem gloriam dei!

Con : Ora pro nobis… ora pro nobis!

Raf  : Ma… ma che fa? Esce dalla finestra?

Idea : Faccio prima… grazie…non si disturbi! (Idea esce dalla finestra Raffaele si precipita a vedere. MUSICA : CANTATE DOMINO ESULTATE DEO )


                                               V SCENA

(Raffaele, Concetta)

Raf  : Nessuno… non c’è nessuno… sparito nel vuoto… così!

Con : (Contando)… Ventuno, ventidue e ventitre…ventitre mazzette da un milione… fanno ventitre milioni !

Raf : saranno falsi, vedrai !

Con : A me sembrano buoni!  (Prende i soldi e li deposita in un cassetto e lo chiude)

Raf  : Con l’esperienza che hai in carte da centomila!

Con : Anzi… (Riapre il cassetto e prende un milione) scendo e vado a pagare un po’ di debiti in giro… così vediamo subito!

Raf  : E ti mettono in galera! Per spaccio di banconote false! Fa come ti pare! Comunque… acqua in bocca, eh!

Con : Perché?

Raf  : Come perché? Non vorrai andare a dire che abbiamo i… i santi dentro casa!

Con : Ma senti che discorsi! (Va via)

Raffaele rimane solo in casa. Si siede a ricontare i soldi. Suonano alla porta. Nasconde i soldi da qualche parte ma intasca visibilmente una mazzetta di biglietti.

                                              

                                               VI SCENA

(Raffaele, Suor Rachele, Nello)

Raf  : Ha contato male, erano 22. Ecco… arrivo (Esce di scena, si sentono fuori scena le battute) Oh! Suor Rachele… venga, venga, s’accomodi! Stavo pensando giusto a lei…. (Rientra Raffaele seguito dalla suora e da Nello l’orfanello)

Suor : Pace e bene! Pace e  bene…

Nello :  a tutti!

Suor :  Benedica questa casa

Nello : …e i suoi abitanti!

Suor :  (Agitando  la cassettina per la questua) Orfanelli… Orfanelli.(indicando  Nello)

Nello : (pappagallescamente) sono Nello l’orfanello e son brutto e poverello !

Raf  : Benedica, Suor Rachele… benedica! (Apre il borsellino e mette una moneta nella cassetta).

Suor : (Pausa, preoccupata) Ha sentito?

Raf  : Un cane?

Nello : Il cane ? bu bu bu

Suor : A cuccia e stai buono…No… la moneta! Ha fatto “din”!

Nello : Din…din !

Raf  : Che… ha fatto?

Nello : Ha fatto din !

Suor : Non c’è dubbio l’ha sentito anche Nello!

Raf  : Scusi, sorella… che doveva fare? Bum!

Suor : (Ridendo) Ah ah ah … don Raffaele…

Nello : Eh eh eh don Raffaello che fa rima con monello !

Suor : Don Raffaele… una persona come lei… cento lire!

Raf  : Perdoni ma… ne ho messe cinquecento, non cento!

Suor : Ah ah ah … le bugie!

Nello : Eh eh eh …

Raf  : Come sarebbe le bugie?

Suor : Ha fatto “din”! Sente? “din”! che cos’è?

Nello : Che cos’è ?

Raf  : Che cos’è?

Suor : Cento lire! “dan! Che cos’è?

Nello : Che cos’è ?

Raf  : Che cos’è?

Suor : Cinquecento lire! “don” Che cos’è?

Nello : Che cos’è ?

Suor : Mille lire !

Nello : Mille lire !!!

Raf  : Sorella ma il pappagallo non può stare zitto, m’imbroglia…

Nello : (piagnucola) mi ha chiamato pappagallo ahhh (insistente)…

Suor : Buono, buono, ora don Raffaele mette mille lire! E gli orfanelli ringraziano…

Raf  : (Mette altra moneta) Evviva gli orfanelli! ( Nello smette di piagnucolare)

Suor : Sempre viva! E la signora… non è in casa?

Raf  : E’ scesa un momento…

Suor : Perché io le avrei portato il calendario di Padre Pio, so che ci teneva tanto… ecco qui! 20.000…

Raf  : … 20.000!

Nello : Suora ma non costava 10.000 ?

Suor : Zitto tu… questo è il modello pluriaccessoriato ! e poi me lo ha ordinato vostra moglie…

Raf  : E 20.000… molto gentile… (prende il calendario). Eh! Senta… a proposito… qui, in questo calendario… c’è San Gennaro?

Nello : San Gennaro 19 settembre, patrono della città di Napoli, vescovo e martire fu decapitato…visse…tra il mille…

Raf : Basta, basta ho capito, dica un po’ sorella… ma è vero che ci sono Santi… che non sono più tanto Santi?

Suor : Che discorsi!… Ci mancherebbe altro!

Nello : Eh eh eh don Raffaello, ma lei è proprio un monello !

Raf  : Ragazzino…il mio nome e Raffaele insomma Suor Rachele sono sempre Santi ? Santi veri ?

Suor : Ma certo! Solo che… sono stati… ecco… diciamo riservati ai culti locali!

Raf  : E che significa?

Suor : Ma a lei che gli interessa,scusi?

Nello : Eh eh eh…curiosello Raffaello…

Raf  : Ah ah ah , ….m’interessa, m’interessa… anche per una questione di devozione… di rispetto… a proposito lei conosce il SISDE?

Suor : Ne ho sentito parlare: i servizi segreti!

Nello : Shhhh…non si dice son segreti !

Raf  : Ma no… il SISDE della chiesa !

Suor : Bè, a noi no è dato sapere però, anche noi abbiamo i nostri servizi segreti, caro don Raffaele, ricordatevi… quello che non si fa non si sa, ma quello che si fa….

Nello :  si sa, si sa !

Raf  : Non pensi a male se le faccio una domanda, ma se uno di questi Santi, che appartiene… diciamo… ai servizi segreti, fa un miracolo. Non so, prende dieci milioni e li lascia su quel tavolo… è un miracolo vero o è un miracolo falso?

Suor : I miracoli sono miracoli…

Nello : Eh eh eh Raffaello ma sei proprio bricconcello !

Raf  :  Insomma secondo lei sono soldi veri o sono soldi falsi?

Suor : Eh… ma questo poi… di fronte ai miracoli non si fanno tante domande. Sono anni che vado in giro per la questua e non ho mai visto miracoli del genere. Tranne questo povero disgraziato che mi porto appresso !

Nello : E’ vero tutti mi dicono che sono figlio della Madonna !

Raf  : (a parte) L’avevo detto io, soldi falsi, e quella cretina è andata in giro…

Suor : In giro a far cosa?

Raf  : No… niente… niente!

Suor : Dica, dica, se posso essere d’aiuto…

Raf  : Sorella a proposito di quel SISDE… lei, che è bene addentrata potrebbe prendermi qualche informazione…

Suor : Certo, certo… cos’è per una raccomandazione?

                                                       

                                                       

VII SCENA

( Concetta, Suor Rachele, Raffaele, Nello)

Con : (Entrando) Erano buone, erano buonissime ! Oh! Suor Rachele… voi qua ! Ah e chi è questo bel giovanottone ?

Nello : Sono Nello l’orfanello, e vado in giro con madre Rachele a spiare nelle case della gente.

Suor : Anima innocente, non sa quello che dice , la verità e che lo porto in giro come campionario, sa com’è con tutta la beneficenza falsa che c’è in giro comunque ero venuta per Padre Pio… la vedo allegra, che c’è, qualche buona notizia?

Con : Si… si! Diciamo di si!

Suor : E mi racconti, mi racconti…

Nello : Ci racconti…ci racconti…

Suor : cos’è, un nuovo arrivo?

Con : Diciamo!

Suor : Siamo in attesa…

Con : Diciamo…

Nello : Madre, perché dice diciamo e poi non dice ?

Suora : smettila Nello non essere curioso e invadente, che stai li a fare sempre domande ! E allora dicevamo, tra quanto ?

Con : A momenti…

Suor : ah ah ah e me l’avete tenuto nascosto per tutto questo tempo…

Nello : Eh eh eh …

Raf  : Bè…beh beh  Concè si è fatto tardi… Suor Rachele certamente avrà da finire il suo giro…

Suor : Questo pure è vero…comunque prima di andare via, donna Concetta, mi permettevo di ricordarle… che sono due mesi che non ci arriva il conto corrente per i materassi degli orfanelli…

Nello : Orfanelli, orfanelli fate un’offerta per gli ofanelli !

Con : Oh… che dimenticanza…, Raffaè, oggi è il giorno giusto!

Suor : Per carità… l’avevo solo ricordato… ma sa, queste povere creature di Dio hanno bisogno, anche loro mangiano, camminano dormono… ed appena abbiamo finito con i materassi, cominceremo con le scarpe, non le dico per impietosire, ma sono costretti a camminare e a dormire a giorni alterni, chi dorme non cammina, chi cammina non dorme…

Nello : io sono tre giorni che non dormo però mi sto facendo delle belle passeggiate.

Suor : Povera anima di Dio lo vedete a volte s’addormenta in piedi come i cavalli 

Con : Mi faccio perdonare subito… (Prende un milione)

Raf  : Sei impazzita! Un milione…

Suor : (Prendendo il denaro) Che Dio vi benedica… ora vado perché ho capito che avete un gran da fare… (Indicando allusivamente al disordine)

Nello : Anche noi abbiamo da fare…sono tre giorni che camminiamo e non mangiamo !

Con : Vi accompagno ! (fanno per avviarsi)

Suor : Signora Concetta… io sento puzza di bruciato…

Nello : Madre corro a chiamare i pompieri ?

Suor : Statte un poco quieto !

Con : Strano eppure non ho cucinato

Suor : Concetta… Concetta … qui gatta ci cova

Nello : madre ma non è la gallina che cova…

Suor : Bello di mamma , tappate due minuti sta bocca e fammi parlà, (Nello si tappa la bocca con forza ) allora Concetta  cosa c’è sotto, anche questi soldi che poco fa mi avete dato… Non per altro… ma sa in giro si dice che è arrivata perfino la polizia in casa vostra… la gente mormora… ma io come donna di chiesa e religiosa mi faccio i fatti miei…

Con :Se è per i soldi abbiamo chiesto un prestito alla banca per la ristrutturazione… ecco la verità! (Si gira di spalle si segna la croce)

 (A parte) Che Dio vi perdoni!

Suor : Va bene, vi credo vi credo ma se avete bisogno di me sapete dove trovarmi… ora vado, buona giornata.  (Ed esce)

Nello : (sbottando e uscendo ) Sono passati i due minuti ?

Suor : (tirandolo per la cordicella che ha in vita) Sono passati, sono passati, andiamo e  ringrazia la Madonnina che per oggi il giro è finito prima !

                                              

VIII SCENA

( Concetta, Raffaele, Idea, Santa Barbara, San Pasquale, Santa Maddalena, Santa Lucia)

Raf  : Secondo me sei pazza, ma come le hai dato un milione… uno lo hai preso per le spese e ne restano 20 !

Con : veramente 21

Raf  : 20

Con : 21

Raf  : 20

Idea : (Entrando dalla finestra si sente la MUSICA DI INGRESSO   - CANTATE DOMINO ESULTATE DEO)….Che fate, giocate?

Raf  : Eh … si è un gioco il “31 tana salva tutti”….eravamo arrivati a 20

Con : 21…

Raf  : (Visibilmente imbarazzato) Ma prego accomodatevi fate come se fosse casa vostra!!!

Idea : Amici, rieccoci come promesso

Con : Oh Santa fede, Dio sia lodato, inginocchiati Rafè

Idea : (Rivolto alla finestra) Avanti venite ecco i nostri collaboratori, Concetta e Raffaele… ecco a voi Santa Barbara (Entra Santa Barbara)

Barb :La lotta è dura e noi saremo uniti carogna chi molla e guai a chi ci imbroglia

Idea : Ed ancora San Pasquale Bajlon

Pas  : Bon soir a tout le monde. Achantè, la femme è comme a nu bignè palpable et adorable…

Idea : Quindi Santa Maddalena

Mad : E meneito e meneito e meneito e son venuta e son venuta e son venuta

R e C : Ora pro nobis

Idea : E per finire Santa Lucia (Si odono dei rumori dal retropalco, è in effetti Santa Lucia che non riesce ad imbroccare l’ingresso)

Lucia: Porco Diavolo, le porte del Paradiso sono più grandi!..

Idea : A nome del SISDE e dei fratelli Santi grazie….. (I Santi benedicono a mo’ di chiesa, con le tre dita, in coro) benediciamo i nostri protettori. Salute e buona notte… (MUSICA: AIDA - Gloria all’Egitto)

R e C: Buona notte    (Buio)

                                              

IX SCENA

Nel buio della notte (Musica: VECCHIO FRACK ) la luna entra dalla finestra ed illumina Raffaele e Concetta che dormono sul divano e s’intravede il fascio di luce di una torcia che viene retta da Santa Lucia, la quale inciampa fa rumore tanto da spaventare Raffaele e Concetta che temono circa il ritorno dei fenomeni.

Raf – Concè sei sveglia ?

Con – Si Raffaè…

Raf – Hai sentito ?

Con – Ho sentito…

Raf – Sei stata tu ?

Con – No io pensavo ch’eri stato tu !

Raf – No, non sono stato io !

Con – E allora chi è stato ?

Raf – E saranno stati loro !

Con – I signori Santi ?

Raf – Concetta, io ancora non riesco a crederci… ma sono Santi o fantasmi ?

Lucia – (nel frattempo si aggira nel buio urta una sedia e si fa male ad un piede e comincia un lamento simile ad un ululato) Uhhhhh…uhhhh…uhhhh…

Raf e Con – (terrorizzati)…I fantasmi !!!

Con – Vai a vedere…

Raf – Chi io ?...ma sei pazza !

Con – Ma sei tu l’uomo di casa !

Raf – Che c’entra…e poi voi donne non volete la parità ? noi uomini siamo buoni solo nelle situazioni di pericolo ! Vai Tu !

Con – Ho capito, vada per la parità…andiamo insieme !!!

Lucia – (smette di ululare, accende la torcia sotto il suo volto tanto da assumere un’aspetto spettrale, Raffaele e Concetta hanno un sussulto) non abbiate paura sono io Lucia, cercavo la cucina ho una sete pazzesca e mi sono persa ! (Tenta di raggiungere i due ma continua ad inciampare e fare danni)

Raf – Per carità di Dio Santa Lucia si fermi ora accendo la luce ! (accende la luce)

Lucia – Ma io non volevo disturbare…volevo passare inosservata…ma chissà perché sulla mia strada trovo sempre le cose fuori posto !

Con – Sono spiacente per il disordine, ma sa in questi giorni non stiamo capendo più niente.

Lucia – ma no per carità forse il disordine l’abbiamo portato noi, ecco ora tutto mi è più chiaro, vado in cucina bevo e torno a dormire…grazie ( e si avvia verso il balcone)

Raf – (correndo per bloccarla) Sorella la cucina è dall’altra parte questo è il balcone !

Lucia – (ridendo stupidamente) eh…eh…eh…da li avrei preso un sorso d’aria…(e va verso l’ipotetica cucina)

Raf – (a Concetta) ma non è la protettrice dei non vedenti ?

Con – Certo ! eh…si vede che avranno declassato anche lei !

Raf – A rifletterci, poi su (indicando l’alto) non hanno tutti i torti !

Con – Non fare il blasfemo come tuo solito, spegni la luce e rimettiamoci a dormire !

Raf – (esegue e si risistema con Concetta per dormire) e speriamo bene…buonanotte !

Passano alcuni secondi e ritorna in scena Lucia con una bottiglia di plastica tra le mani e va di nuovo tastoni con la torcia accesa, questa volta arriva diretta su Raffaele, e tenta di svegliarlo dolcemente con sussurri, piccole moine fischiettini, Raffaele sulle prime godrà nel dormiveglia di tutto ciò, ma poi apre gli occhi e urlerà dallo spavento)

Raf – Che Dio vi abbia in gloria…ancora voi !

Lucia – Mi perdoni signor Raffaele, ma lei non mi sentiva !

Con – Sorella Santa….cos’è che non va?

Lucia – Vede signora ho preso l’acqua ma sento che ha uno strano odore non vorrei che fosse vino…sa io sono astemia !

Con – per amor del cielo che vino e vino…questa è candeggina !

Lucia – Ah allora tutto bene posso bere !

Raf – Ma che dice…è pazza !

Con – Raffaele…rispetto !

Lucia – Scusi candeggina non è forse acqua più candida e quindi più pura ?

Raf – Ma questi dove vivono…stanno fuori dal tempo !

Con – non dimenticare che vengono dal Paradiso e poi… (prendendo in disparte Raffaele) non dimenticare che la Santa è morta nel 300 dopo Cristo…che vuoi che ne sappia della candeggina !

Raf – E va bene, ma prima di scendere potevano fare un aggiornamento !

Lucia – Lei ha ragione, ma sa siamo dovuti venire giù con urgenza e non abbiamo avuto il tempo.

Con – Aspetti qua ora le porto io una bottiglia d’acqua (esce)

Restano in scena Raffaele e Santa Lucia, Raffaele è visibilmente imbarazzato, Lucia sorride e va in giro a toccare gingilli , Raffaele le sta dietro per riparare i danni che la Santa inavvertitamente fa)

Con – (rientrando con una bottiglia d’acqua e bicchiere) Ecco a lei Santa Lucia, venga che la riaccompagno in camera…

Lucia – Grazie molto gentile…sogni d’oro !

Raf – Si..si grazie, per quel che ci resta da dormire…spegni Concè spegni e speriamo che sia finita qui.

Con – (spegne la luce) Rilassati, ma tu ci pensi ho dato da bere a Santa Lucia… in parrocchia non mi crederebbero mai !

  

                                              

Si darà l’impressione che sia passata la notte attraverso una dissolvenza di luci, in scena ci sarà Raffaele con i vestiti visibilmente maltrattati ad intendere che ha passato una nottata quasi insonne

X SCENA

(Raffaele, Concetta, Pasquale)

Raf  : Ma guardate un poco, è la terza volta che cerco di andare in bagno ed è sempre occupato (Si muove agitandosi vistosamente)

Con : (Uscendo ed indossando una vestaglia lussuosa ed i capelli sciolti e vaporosi) (Canta molto allegra)   Che bella cosa è na jurnata ‘e sole….

Raf  : Finalmente… stavi tu in bagno… tutto sto’ tempo (E la guarda meravigliandosi per l’atteggiamento della moglie)

Con : Mi sono messa in ordine per gli ospiti!

Raf  : Adesso è libero?

Con : Eh… no è entrata Santa Maddalena.

Raf  : … Mannaggia… io ho urgenza!

Con : E un po’ di pazienza no! Dovere di ospitalità.

Pas  : (Dall’interno) E allora questo caffettino napoletano fatto con le manine della signora Titti?

Con : Uh! Sono imperdonabile arrivo subito… chiedo scusa sono stata trattenuta!

Raf  : La verità è che mi sto trattenendo io!!! Sotto tutti i punti di vista

Con : Ecco che arrivo… un bel caffè espresso per il nostro San Pasquale (Esce)

Raf  : Seh! Servizio in camera… quelle poche volte che l’ho chiesto io… mi ha chiamato parassita  (Fa per uscire) vediamo se si è liberato il bagno. (Incrocia e si scontra con Maddalena)

Mad : Olà… (Entra con i capelli avvolti un un asciugamano) Che cozzo!

Raf  : Mi perdoni signora Maddalena, oh scusi Santa Maddalena, è che ho una necessita impellente di andare alla toilette.

Mad : E perché… perché?

Raf  : Gesù… perché, necessità fisiologica

Mad : Insomma scappa scappa!!!

Raf  : E si molto… molto

Mad : Ma adesso non può, è entrata Barbara

Raf  : Ho capito… rimandiamo!!!

Mad : Visto che deve aspettare, perché non mi dà una mano ad asciugarmi la schiena e poi ho i capelli tutti bagnati, Barbara mi ha detto che potevo usare una specie di pistola che sputa aria calda.

Raf  : Per l’appunto si chiama asciugacapelli

Mad : Volevo, ma ha detto che serviva a lei per fare degli esperimenti con della polvere scura… che lei chiama pirite… pirite…

Raf  : Gesù ! Polvere da sparo… ma questa è pazza…

Mad : Come?

Raf  : Oh mi perdoni, volevo dire che è pericoloso

Mad : Tranquillo Barbara è una esperta di esplosivi.

Raf  : Eh… si capisco ma non vorrei… che… buum, capisce

Mad : Allora… asciughiamo… forza!!!

Raf  : (Imbarazzatissimo)    … Dove?

Mad : Ma dappertutto

Raf  : Aè,,, dappertutto

Mad : E mi raccomando massaggi, massaggi che ho proprio bisogno, sa i reumatismi, tra le nuvole lassù una umidità che non le dico…

Raf  : (Inizia timidamente a sfregare la schiena lentamente e su incitamento di Maddalena la scena prende consistenza)

Mad : Olà che mani vellutate… esperto eh!!!

Raf  : Veramente non tanto, sa con mia moglie siamo molto biblici… !!!

E poi, lei non soffre di reumatismi,…il mio più che altro è arretrato…

Mad : Non direi proprio arretrato, sento che lei usa tecniche nuove, erano secoli che non avevo un massaggio così.

Raf  : (A parte) Rafè controllati, come si dice… gioca coi fanti e lascia stare i Santi!

                                                       

XI SCENA

( Barbara, Raffaele, Maddalena)

Bar  : (Entrando) Per tutti i Santi del Paradiso…

Raf : (Alza le mani per lo spavento) Non ho fatto niente… avevo appena incominciato ma avevo deciso di fermarmi!

Bar  : Bene… bene… bene… (Porta in mano un asciugacapelli)  ancora qualche piccolo accorgimento e sono sicura che funzionerà…

Raf  : (Scoprendo l’asciugacapelli) Sorella… Suora… Madre… e dai! Santa Barbara, veramente quello funziona.

Bar  : Ma che dice… caccia solo aria calda ma non sputa fuoco!

Mad : Ve lo avevo detto… eccola che ricomincia con i suoi catastrofici esperimenti.

Bar  : Catastrofici un corno, se voglio faccio saltare tutto il palazzo, zitta tu… che pensi solo a imbellettarti, ai profumi ed ai capelli e quell’altra poltrona di Lucia che non decide a svegliarsi…

Raf – E grazie abbiamo fatto una nottata in bianco !

Mad : Sai bene che ognuna di noi ha avuto un compito assegnato… io ho avuto quello di proteggere i parrucchieri e i profumieri, quindi do il buon esempio curando principalmente la mia persona in quanto a Lucia sai bene che lei non fa differenza tra il buio della notte e la luce del giorno !

Raf – (tra sé )…di questo me ne sono accorto (poi alle Sante) Va bene… signore Sante, non è il caso di litigare.

Bar  : E chi litiga, sono stata provocata, ma prima di stasera metterò a punto questo esperimento.

Raf  : Ma quale esperimento?

Mad : Vedrà… vedrà, qualcosa di esplosivo, è da quando quel monaco… inventò la polvere da sparo… che lei non si dà pace… le prova tutte… con permesso vado a vestirmi (Ed esce)

Raf  : ma guardate, poi dice i misteri della fede!!! Comunque… Santa Barbara, per il momento si riposi e pensate alla missione… magari io glielo regalo, e quando torna su (indica il cielo) riprende i suoi esperimenti.

Bar  : Corpo di mille cannoni, eppure sono sicura… in fondo qui c’è una specie di girandola con piccole alette, se riesco a fare delle palline di polvere e a metterle sopra, girando le dovrebbe sputare fuori a velocità inaudita.

Raf  : Guardate… che cose del genere sono già state inventate… ora siamo arrivati ai missili intelligenti.

Bar  : Profano… blasfemo, che vuoi dire che io sono una stupida!

Raf  : Non mi permetterei mai!

Bar  : Ora vado in bagno a cercare qualcosa che mi può servire (Ed esce di fretta)

Raf  : E no! Scusate… ora tocca a me, è il turno mio… io sto schiattando!

(Fa per uscire ma urta di nuovo su Maddalena che rientra)

Mad : Olà… ma lei va sempre di fretta?

Raf  : Maddalè, io non corro  (Spazientito)  qua scappa… scappa…

Mad : Ma il bagno è occupato, c’è sua moglie che sta preparando la vasca calda e piena di schiuma per Pasquale!

Raf  : Hai capito la bizzoca, sta facendo la perpetua al Santo farfallone!

Mad : Ma che dice…

Raf  : Niente… niente, vorrei, mia moglie per dirle due parole… sono un po’ preoccupato per lei…

Mad : Nessun problema, quando si sta con Pasquale si sta protette… , in fondo è lui il protettore delle donne… insomma si sta in buone mani!

Raf  : Appunto… io vorrei capire dove stanno queste mani!

Mad : A proposito di mani… lei ha proprio delle mani taumaturgiche…

Raf  : Tauma…che?

Mad : Ma si, mani sante! E visto che ho un dolore alla caviglia perché non me le massaggia?

Raf  : Ma si… (Rivolto all’interno) lei si cura Pasquale… e io Maddalena… prego (Maddalena si siede e lui le si inginocchia ai piedi, nel frattempo entra la moglie e scorge la scena)

                                                       

XII SCENA


(Concetta, Raffaele)

Con : E bravo… e come siamo diventati devoti… hai perso qualcosa?

Raf  : (Imbarazzatissimo) Sto pregando Concè, sto pregando!

Mad : (Alzandosi ed uscendo) Suo marito ha delle mani fantastiche…

Raf  : Concè… perché mi guardi così, che hai capito…

Con : E che devo capire… dimmelo tu, che hai fatto con quelle mani…

Raf  : Le tenevo congiunte e pregavo!

Con : Pregavi… stavo facendo il cascamorto!

Raf  : Ma che dici quella è una Santa… e poi tu non stavi civettando con San Pasquale…?

Con : Io… infame, calunniatore… doveri di…

Raf  : Ospitalità, ospitalità  (Bussata di porta )  (I due si paralizzano, poi si guardano ed insieme)

R e C: (Guardandosi l’un l’altro) E chi sarà?

Con : Vai tu… che vuoi che vado io?

Raf  : (Uscendo)  Poi dice la parità.

                                              

XIII SCENA

( Suora, Concetta, Raffaele)

Suor : Egregio signor Cocorullo, pace e bene e che i Santi vi proteggano (Da fuori)

Con : (Sentendo la frase) … ha scoperto tutto!!!

Suor : La signora c’è?

Raf  : Si… ma… stiamo per uscire!

Suor : (Intrufolandosi)  .. ma io le prendo solo un minuto…

Con : Oh Suor Rachele che piacere…

Suor : Piacere mio… piacere mio, mi ero permessa di disturbare… un attimo… perché, conoscendo la sua generosità, le avevo portato a vedere il depliant dei materassi che ho comprato per gli orfanelli, con la sua offerta…

Con : Ma per carità, non era il caso…come mai oggi sola e Nello.

Suor : Finalmente la povera creatura sta dormendo grazie a lei ed alla sua offerta e certo…che, con un’altra generosa offerta avrei potuto comprare anche                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             qualche paio di scarpe…

Raf  : Suor Rachele… già ci siamo sbilanciati troppo.

Suor : Ma per amor di Dio, la mia era solo… un come dire…

Raf  : Come dire.

Suor : Come dire.

Con : Come dire.

Suor : Va bene, se non ci viene non lo diciamo!

Raf  : Ecco brava

Suor : Ora vado…(Tornando sui suoi passi)…oh, volevo chiedere una cortesia… visto che sono da stamattina in zona per la questua, e non torno in convento prima di sera… posso andare un attimo in bagno?

Raf  : (Scattando) No! Devo andare io… e scusate, da stamattina è sempre occupato…

Suor : E occupato da chi …? Scusate..!

Con : E… mi sono dilungata io, poi… siete arrivata voi…

Suor : Va bene, andate pure, io aspetto…

Raf  : E no! Suor Rachè, la mia è una cosa lunga!...

Suor : E va bene, allora vado prima io  (Si avvia)

Con  : Un momento  (La ferma)  ho lasciato molto disordine…

Suor : Oh! Che importa… io mi faccio i fatti miei, pare che io vada in giro a guardare i fatti degli altri  (Cerca di sbirciare)

Raf  : Nooo!!! Per carità  (Alla moglie) Questa non ha dormito stanotte per venire stamattina!..

                                              

XIV SCENA

( Pasquale, Suora, Concetta, Raffaele)

Pas   : (Entrando)  Eccomi qua, rinfrescato, pimpante e pronto per il mio esercito di donne.

Suor : Ecco perché era occupato il bagno…

Raf   : San pascà e che siete venuto a fare?

Suor : Ah! Signor Raffaele le bestemmie!!!

Con  : Ma no… Suor Rachele nessuna bestemmia, e che il giovane, il signore si chiama… Santo Pasquale, è un mio nipote che viene da lontano.

Suor : Ma perché, voi non fate Mancuso… di cognome?

Con  : Si, ma lui è figlio di una sorella..

Raf   : Ed è chiaro che porta il cognome del padre…

Suor : Brava… complimenti avete questo bel nipote… eppure non mi avevate mai detto di avere una sorella

Pas   : E chi è questa donna vestita come un pinguino?

Con  : Ma come pinguino… Santo Pasquale perché lassù non ci sono suore…

Suor : Lassù? Ma…  perché da dove viene?

Raf   : Eh! Da dove viene?

Pas   : Come da dove vengo, da lassù!!!

Suor : Ma è straniero, non capisce?

Pas   : Ma chi è che non capisce, vengo da lassù… come è  brutta la vecchiaia!...

Con  : Lui dice su perché intende l’Australia

Suor : Embè in Australia non ci sono suore?

Con  : Ma certo che ce ne sono. Ma sa lui viene da una famiglia poco religiosa e noi lo stiamo educando.

Pas   : Ma di chi parlate, io non vi capisco!!! Ah… forse la donna pinguino con la testa fasciata non sta bene e voi l’assecondate…

Raf   : San Pasquale !!! (si tocca una narice come per dire “qui si scopre il gioco”)

Con  : Ma no, vanno con la testa fasciate per rispetto e devozione

Suor : Gesù… Gesù o Sant’Antonio, che nipote sciagurato!

Pas   : Scusi… Sant’Antonio di Padova o Sant’Antonio Abate?

Suor : Sant’Antonio e basta!

Pas   : Eh no! Mi dispiace! Quando si invoca, bisogna essere precisi… Padova o Abate?

Con  : Va bene San Pasquale… non scendiamo nei dettagli

Pas   : Eh no! Non sono dettagli, voi non sapete cosa succede lassù tra i due, quando arriva una chiamata non precisa, succede il putiferio perché Antonio da Padova fa l’arruffone, sa anche noi cominciamo ad avvertire un certo disastro etnico

Suor : Io non sto capendo niente…

Pas  :Antonio da Padova dice di essere più conosciuto, perché è meglio organizzato, ha una segreteria più funzionale; Antonio Abate invece, come dite voi, deve friggere il pesce con l’acqua!

Suor : Ma a questo la religione chi gliela ha insegnata…

Raf   : Ora si imbrogliano le lingue!

Pas   : Ma chi imbroglia? Qui se c’è una che imbroglia è la signora con la testa di pezza!...

Suor : Testa di pezza a me non l’aveva mai detto nessuno.

Raf   : E’ vero perché da noi diciamo capa di pezza!

Con  : Raffaè ma che dici…

Suor : Mi vergogno di lei signor Cocorullo…

Raf  : Ma la mia era una citazione popolare…e poi come si dice…voce di popolo voce di Dio.

Suor : Ah!!! Che devono sentire le mie orecchie… che cose strane stanno succedendo in questa casa.

Con  : Suor Rachele… lasciamo perdere, siamo tutti un po’ confusi.

Raf   : Ecco brava… sapete Suora (A parte prendendola per un braccio) questo è straniero e si stanno imbrogliando le lingue… e poi la verità è che non sta bene e i genitori lo hanno mandato da noi per farlo curare!!!

Suor : insomma sta fuori di testa, come si dice… sta con la testa fra le nuvole.

Raf   : Ecco brava proprio così

Pas   : Allora… abbiamo deciso… Padova o Abate?

Con  : Ma è proprio così necessario?

Pas   : Certo per ristabilire certi equilibri, e non dimentichiamoci che siamo venuti qui per difendere i più deboli, ho capito… c’è l’imbarazzo… (Si avvicina alla suora)  magari ne vogliono parlare da soli…stasera, una cenetta noi due…a lume di candela

Raf   : Accidenti, non se ne fa scappare nessuna!

Pas   : (Si fa più suadente )  Allora mi dica dove, a che ora e lo champagne preferito.

Suor : (Fortemente imbarazzata)  Forse è arrivato il momento che io me ne vada

Raf   : Eh! Forse è meglio (Fa per accompagnarla)

Suor : Queste sono cose dell’altro mondo (Uscendo) Sant’Antonio mio ma voi vedete

Raf   : (Tra sé) E dai con ‘sti Santi!  (Esce)

Pas   : Ma tu guarda un po’, prima ti chiedono protezione, tu gliela vuoi dare, e poi ti lasciano con un palmo di naso, ah! Le donne… le donne…

                                              

XV SCENA

( Maddalena, Pasquale, Concetta, Raffaele, Ispettore, Agente Esposito)

Mad  : (Entrando) Pasquale… ti dispiace venire di là a darmi una mano, ho il vestito che non si abbottona.

Pas    : Eccomi! Ah le donne… le donne, per fortuna ce ne sono tante (Esce)

Con   : Ma che Santo casanova, per fortuna che sono sempre stata devota a San Gennaro.

Raf    : (Rientrando)  Mamma mia e che guaio stava per combinare San Pasquale!

Con   : Pensi che Suor Rachele ha capito qualcosa?

Raf    : Non ci giurerei, ma abbiamo corso un brutto rischio.

Isp    : (Dall’esterno bussa con molta irruenza) Aprite… aprite in nome della legge.

Con  : E chi sarà?

Raf   : Ma come chi sarà… è la voce dell’Ispettore Serretiello!

Isp    : Aprite o sfondo.

Raf   : Un momento sto arrivando… (Alla moglie) tu tieni sotto controllo i Santi e non fare uscire nessuno.

Isp    : (Entrando con irruenza seguito dall’agente) Ah siete ancora qua… pensavo che eravate già scappati !

Raf   : E perché dovevamo scappare?

Isp    : Niente, una mia supposizione !

Con  : Ispettore una bella tazzina di caffè, poco zuccherato e un bicchiere d’acqua?

Isp    : No! Niente caffè, niente zucchero e niente di niente, zac, voi non vi muovete di qua perché tra poco inizia l’interrogatorio e zac !

Agen – Ispettò però prima dell’interrogatorio una bella tazzina di caffè non guasterebbe !

Isp – Esposito, lo sai che in servizio non si beve !

Agen – scusate come non detto ( e fa il saluto militare)

Isp – Riposo…riposo !

Agente – (prende una sedia e si siede) Ah grazie ispettò, ci voleva proprio è da stamattina che corriamo !

Isp – Alzati…ma che fai debosciato…iniziamo l’interrogatorio !

Raf   : Ma quale interrogatorio?

Isp  : Ah! Facciamo finta di niente! (Incalzando) Facciamo finta di niente! Facciamo finta di niente!!!

C e R: … e facciamo finta di niente!

Agente – ispettò…questi fanno finta di niente !

Isp    : E no! Qua dal niente risaliamo al tutto! Come vanno i fenomeni turbolenti?

C e R: … Bene …bene, tutto finito!

Raf   : Ritiro l’esposto.

Con  : Ritiriamo l’esposto.

Isp    : Ah! Ritirate… e il cane?

Con  : (Fingendo palesemente) Quale cane?

Isp    : Come, il cane che facevate così bene in versi, cara signora!

Raf   : (Intuendo) Ah! Si… tutto passato !

Isp  : Eh no! Tutto presente! Il cane è stato trovato e  il padrone pure… eh eh  modestamente il sottoscritto ha il fiuto del cane poliziotto.

Agente – (credendo di elogiare l’ispettore) L’ispettore è un cane poliziotto !

Raf   : Ispettore… ma io non capisco…

Isp    : L’importante è che ho capito tutto io…

Raf   : Ispettore  arriviamo al sodo… avrei una certa fretta.

Isp    : Magari, siamo in partenza…

Agente – ispettò e se stanno partendo possiamo ritornare quando tornano !?

Con  : Bravo agente, appunto, avevamo pensato di fare un viaggetto.

Isp    : (allusivo all’agente e quindi a Raffaele) Illuso e questi quando tornano…visto che oramai qualche soldino ce lo abbiamo…

Raf   : Dobbiamo dare conto alla polizia?

Isp    : Da oggi in poi, Signor Cocorullo, si! A volte anche il piano più ingegnoso ha il suo punto debole… a voi vi ha rovinato il cane.

Raf   : Ma che c’entra il cane?

Con  : Ispettore siate chiaro e facciamola finita, che c’entra il cane!

Isp    : Come detto, dal cane siamo risaliti al padrone, il cane è di proprietà della signora del piano sottostante al vostro, la quale, assente in questi giorni, lo ha lasciato a guardia del suo appartamento.

Raf   : Ma… noi cosa c’entriamo?

Isp  : Coniugi Cocorullo, oramai siete alle strette, confessate… così non ne parliamo più!!!

C e R: Ma che dobbiamo confessare?

Isp   : Continuiamo a fare gli ingenui… persone incensurate… l’esposto di rumori strani come alibi… ma come dice il vice questore Parlato: il Diavolo fa i coperchi ma non le pentole!

Agente   : Ispettore , scusi e che li fa a fare i coperchi senza le pentole?

Isp   : Questo pure è vero, devo chiedere meglio al vice questore…, comunque confessate!

Raf  : Ispettore, continuo ad insistere, non abbiamo nulla da confessare.

Isp   : E il buco nell’appartamento della padrona del cane… chi lo ha fatto?

Con : Lo avrà fatto il cane!

Isp   : Signora… non facciamo spirito di patate, abbiamo anche testimonianze di persone che hanno visto entrare ed uscire dalla vostra finestra un soggetto ambiguo,  vestito in maniera strana.

Raf  : (Sconcertato) Allucinazioni di condomini invidiosi e pettegoli.

Isp   : Non direi, abbiamo anche le prove, dal buco del primo piano si è passati nella banca sottostante, sono stati trafugati ben 230 milioni, questa banconota è la prova schiacciante della vostra colpevolezza.

Raf  : Ma colpevoli di che?

Isp   : Di furto con scasso.

Con : Che c’entriamo noi? Queste sono centomila come le altre.

Isp   : No signori, le banconote erano segnate e questa è una di quelle che lei stessa ha messo in circolazione.

Raf  : Ma non è possibile…quelli erano soldi falsi.

Isp   : Ma quali falsi, buoni – buonissimi, ha visto mai che nella cassaforte della banca vengono custoditi biglietti falsi?

Raf  : Ah! Allora sono buoni

Con : Va bè! Ma… noi che c’entriamo?

Isp   : Allora chi è entrato?

Con : Ma dove?

Isp   : Nella Banca!

C e R: Che ne sappiamo

Isp   : Allora come eravate venuti in possesso di queste banconote trafugate?

Raf  : Che ne so ispettore… me le avrà dato qualcuno di resto.

Isp   : Una banconota da cento non può essere data di resto!

Agente  : E se uno ha cambiato cinquecentomila lire?

Isp   : Esposito ma tu fai il poliziotto o l’avvocato ?

Agente – la verità mi avrebbe fatto piacere fare l’avvocato ma in famiglia eravamo otto e non abbiamo potuto studiare.

Con – Comunque ispettore l’agente ha ragione forse abbiamo cambiato cinquecentomila lire .

Isp - Impossibile, accertamenti fatti presso il Comune hanno dimostrato che suo marito percepisce lo stipendio con tutte banconote da cento.

Raf  : accidenti… vi siete proprio impegnato!

Con : Ispettore credeteci, il fatto è lungo, strano, misterioso e complicato, anche per noi è stata una mitraglia di emozioni (dall’interno si sente una mitraglia)

Isp   : Fermi tutti, che nessuno si muova, (all’agente) tu tieni sott’occhio i coniugi (Corre all’interno gridando🙂 mani in alto!

Agente – (a Raffaele) scusate ma dove stanno ?

Raf – Chi ?

Agente – quelli che ha detto l’ispettore ! I coniugi !

Raf – Esposito…siamo noi…marito e moglie !

Agente – ah…ecco ! (e gli punta la pistola addosso)

Raf  :  E questo voleva fare l’avvocato ??? E’ finita Concè, ora si scopre tutto, ma Idea dove sta?

Con : E’ uscito stamattina, ha detto che andava ad organizzare un incontro ai vertici per la risoluzione definitiva del loro problema.

Raf  : Intanto ha lasciato a noi in mezzo ai problemi…

Isp   : (Entra l’ispettore seguito da Barbara) Avanti, avanti… senza storie e con le mani in alto.

XVI SCENA

(Barbara, Maddalena, Pasquale, Lucia Ispettore, Agente, Raffaele, Concetta)

Bar   : (Entrando) Ha visto che avrebbe funzionato…

Mad : Glielo avevo detto, le sue invenzioni esplosive…, mi ha bucato due paia di                                                                                                      calze e un reggiseno.

Lucia – Stupida mi ha svegliato di soprassalto !

Pas  : (Rivolto a Concetta) Ha visto, glielo dicevo io… Ah! Le donne… le donne.

Isp    : (A Barbara) Lei mi dia le sue generalità.

Bar   : Molto lieta Barbara!

Isp   : Barbara come?

Bar  : Santa… Barbara!

Isp   : (Rivolto a Pasquale) Lei, invece?

Pas  : Pasquale Bajlon.

Isp   : Straniero? Extracomunitario? Immigrato? Clandestino?

Pas  : Ma che! Santo Pasquale Bajlon.

Isp   : Lei? (rivolto a Maddalena)

Mad : Maddalena!

Isp   : Come?

Mad : Santa!

Isp   : Lei? (rivolto a Lucia)

Luc : Lucia!

Isp   : Come?

Luc : Santa!

Isp   : Tutti parenti… se ho capito bene, allora abbiamo: Barbara Santa, Pasquale Santo, Maddalena Santa e Lucia Santa… fratelli e sorelle?

Mad : (Accarezzando l’ispettore) ma certo, siamo tutti fratelli e sorelle.

Isp   : Ferma… a posto con le mani… vi dichiaro in stato di fermo di polizia, a lei (Maddalena) per oltraggio a pubblico ufficiale. (A Barbara) A lei per uso di armi…improprie… da fuoco, (A Lucia che mostra segni di sonnolenza e stanchezza)e lei per atteggiamento reticente !

Pas  : ma mi sembra un’esagerazione… queste signore sono tre Sante donne… permette: Pasquale Bajlon protettore delle donne!

Isp   : Bravo! E me lo dice in faccia! A lei la sbatto dentro per favoreggiamento…

Raf  : Ma Ispettore si calmi, lei sta precipitando le cose, vedrà, con calma… se ci lascia spiegare si accorgerà che i signori sono delle Sante persone.

Isp   : Si, e io sono il Papa…, zitto e da questo momento rispondete solo se siete interrogati.

Con : Ispettore mi permetta di dirle che è venuta Idea…

Isp   : Ho detto silenzio, da questo momento le idee possono venire solo a me.

Pas  : Insomma…se ha da farci delle domande ce le faccia, che avremmo una certa fretta…

Isp   : Certo, di andare dentro!

Pas  : No veramente di andare su.

Luc – Io veramente ho sonno…

Isp   : Ah ecco…condomini nello stesso fabbricato…quindi abitate al piano superiore.

Raf  : In un certo senso…si!

Con : Ma non proprio al piano superiore…un po’ più su…

Isp   : Ho capito…signori Santo

M.B.L e P.: Siii!!!

Isp   : Non tutti insieme.

Bar  : E allora ci dica chi Santo vuole

Isp : Proprio lei, ecco… la pistolera…forse l’elemento più pericoloso del gruppo…abbiamo detto che si chiama Barbara, mi dica il resto delle generalità, nata dove… e quando!

Bar  : Forse in Nicodemia

Isp   : Come forse…e poi in che provincia si trova questo paese?

Raf  : Ispettore, vede… mi rendo conto che le cose le cominceranno a sembrare strane

Isp   : Strane? Qui c’è area di mistero, ma io lo svelerò questo mistero… il mistero è il mio lavoro… procediamo, e quando è nata?

Bar  : Mi festeggiano tutti il 4 Dicembre, di più non so.

Isp   : Ho capito, questa è figlia di N.N. (Rivolto a Pasquale) Passiamo a lei…

Pas  : Je suis Pasquale Bajlon, ricorro il 17 Maggio, l’anno di nascita non lo conosco… sono il protettore di tutte le donne e l’inventore dell’uovo a zabaione.

Isp   : E si capisce…se nò come si fa con tutte queste donne che ha…ma smettiamola di fare gli spiritosi, a che gioco giochiamo!

Con  : Ispettore, vi assicuro che è tutto vero, ci crederà o meno, questi signori sono Santi, lei è Santa Barbara e lui è San Pasquale Bajlon.

Isp   : Ma davvero, e la signorina qua, chi Santa sarebbe? (Indicando Maddalena)

Mad : Io sono Santa Maddalena, prima mi chiamavano Magdalena, mi si onora il 22 Luglio come sorella di Lazzaro…modestamente io sono una delle prime ad avere seguito Gesù, se ha bisogno, io posso guarire dalla meningite.

Isp   : Brava…sfotte pure…anche l’oltraggio, e qui la Santa Bella Addormentata nel bosco chi è ?

Con – Ispettore un po’ di rispetto…non abusi del suo potere !

Isp – Silenzio (rivolto a Lucia) e lei risponda mi dia le generalità o per parlare vuole l’avvocato ?

Age – Ispetto volendo sto qua…

Isp – Imbecille tienili d’occhio !

Age – I coniugi !

Isp – Tutti  (Estrae la pistola) Non vi muovete (Va al telefono) pronto…sono l’Ispettore Serretiello, mandatemi due auto per un trasferimento in Questura…(rivolto ai Santi) e voi in piedi, in fila indiana a mani alzate forza scendiamo e niente scherzi.

Escono tutti, si chiude il sipario, si odono sirene  d’auto della Polizia


                                               Atto Secondo

Alla riapertura del sipario ci sarà l’agente Esposito seduto ad una scrivania ; Raffaele e Concetta di fianco, il tutto a proscenio, e l’Ispettore alle loro spalle. L’agente verbalizza, il resto della scena sarà tenuta al buio.

E’ praticamente la stessa scena del primo atto ma con qualche modifica. Il vano della finestra è turato da un pannello che rappresenti il casellario dell’office di un portiere d’albergo. Avanti questo, un bancone, poi lo stesso salottino, leggermente spostato e niente più tavoli e sedie. L’insieme darà l’idea dell’atrio di un modesto alberghetto. Dal soffitto pende infatti un cartello con su scritto: “AL PARADISO INFINITE STELLE TRATTAMENTO FAMILIARE”.

                                                        I SCENA

(Ispettore, Agente, Raffaele, Concetta)

Isp :Allora ricapitoliamo, con calma…signori Cocorullo cerchiamo di collaborare, agente hai preso le generalità dei signori?

Age  : Tutto fatto Ispettò!!!

Isp   : Ma perché l’altra macchina non arriva, dove sono finiti i finti Santi ?

Age  : Scusate… mi sono dimenticato di dirvelo, ha telefonato la moglie del Commissario, aveva le borse della spesa pesanti, la macchina si trovava in zona e sono andati a soccorrerla un attimo.

Isp   : E quest’è…devo diventare Commissario pure io!!!

Age  : Ispettò, come dice il Vice Questore Parlato: “Il pesce puzza sempre dalla testa”

Isp   : Tu stai a posto e scrivi. Allora…Sig. Cocorullo ripetiamo…

Raf  : Ma che devo ripetere…sono due ore che lo ripeto, siamo innocenti.

Con : Cosa volete che diciamo?

Isp   : La verità…tutta la verità, niente altro che la verità.

Con : L’abbiamo detta…capisco che sembra tutto una favola…ma se solo venisse Idea…

Isp   : Signora qua non ci deve venire nessuna Idea!

Raf  : E no qua Idea deve venire…voi la dovete trovare perché senza Idea, qui non ne usciamo fuori.

Isp   : Per il momento voi restate dentro, le prove nei vostri confronti sono schiaccianti…Agente rileggi il verbale.

Age : Io sottoscritto Cocorullo Raffaele, nonché la mia consorte Concetta Mancuso, io Raffaele nato a Napoli  io Concetta nata a Bergamo…Signò ma siete sicura di essere nata a Bergamo…voi vi chiamate Concetta e pure Mancuso di cognome.

Isp   : Ma insomma come te lo devo dire che devi stare zitto…leggi!

Age : (Tace)

Isp   : leggi, vai avanti

Age : (Tace)

Isp   : Ma allora vuoi leggere, perché stai zitto?

Age : Me lo avete detto voi.

Isp   : Zitto! Che non devi fare commenti…leggi!

Age : Allora ripeto…io Sottoscritto Raffaele…

Isp   : Salta…salta

Age : (Salta sulla sedia e legge a singhiozzi) Io…sotto…scrit…to Ra…ffa…e…le…

Isp   : ma che fai…

Raf : Ispettò, non dite più niente. Per favore è la quarta volta che lo rileggiamo…confermo…confermo…confermo anzi confermiamo io e mia moglie, ora se ci volete credere è bene

Con : Se no lasciamo stare e ognuno rimane delle proprie convinzioni, noi ce ne andiamo e magari domani a mente fresca e animo sereno ne parliamo.

Isp   : Brava…vedo che la signora ha avuto una bella idea, magari ne possiamo riparlare pure tra sette gironi, perché andare di fretta.

Raf  : Ecco…bravo Ispettore, ora si che siete diventato ragionevole e comprensivo.

Con : Giusto! La verità verrà a galla.

Isp   : Io direi…perché nel frattempo non vi andate a fare un viaggetto, magari in Svizzera.

Raf  : Si, non ci siamo mai stati e mi hanno detto che c’è pure l’aria buona.

Isp   : Basta!!! L’aria buona ve la faccio prendere in galera!!!

II SCENA

(Suora, Nello, Ispettore, Raffaele, Concetta, Agente)

(si vedrà di spalle un’agente che blocca l’ingresso della porta è in effetti Idea vestita da poliziotto non la si vedrà di faccia fino a quando l’ispettore e gli altri non saranno usciti di scena)

Suor : (Da fuori) Appuntato, vi prego…solo un attimo, ho da fare dichiarazioni urgenti e riservate sul caso Cocorullo. (Entra) Ispettore scusate…

R e C: Oh! Suor Rachele

Con  : Che vergogna

Raf   : Sorella…trattati come due criminali…

Isp    : Sorella la prego non intralciamo le indagini !

Suor : Era mio dovere di cittadina e religiosa, Ispettore ho rivelazioni importanti da fare sull’inchiesta in corso.

Isp    : Sorella…veloce perché ho poco tempo.

Suor : Vede, conosco da anni la famiglia Cocorullo, sono miei benefattori, e quando l’altro giorno mi hanno dato un milione per i miei orfanelli…

Nello : io sono Nello l’orfanello…abbiamo comprato i materassi ed ora dormo tutte le notti !

Isp    : Sorella i fatti, i fatti.

Suor :conoscendo le possibilità dei Cocorullo mi sono insospettita ed ho tenuto sotto controllo l’appartamento e tutti i movimenti che avvenivano.

Nello: è vero abbiamo spiato tutto il giorno…non abbiamo neanche mangiato… suora io ho fame e mi fanno male i piedi !

Isp    : Sorella i fatti, i fatti.

Suor : Ispettore, i fatti sono strani, ma allo stesso tempo delicati, vede, le mie indagini e pedinamenti arrivano qua in Questura…

Isp    : Che significa?

Suor : Ci possiamo appartare un attimo, ripeto la questione è delicata.

Isp  :Va bene, spostiamoci un attimo nel mio ufficio. Agente… seguimi e verbalizziamo quanto dice la sorella.

Age  : Perché è venuta vostra sorella ?

Isp    : Vieni ignorante, la signora qui è nostra sorella !

Age  : Mia madre non mi aveva detto che avevo una sorella !

Isp : Cammina e stai zitto…e tu volevi fare l’avvocato !!!

Suor : (Uscendo a Raffaele e Concetta) Non vi preoccupate…andrà tutto bene…ve lo avevo detto che anche noi abbiamo i nostri servizi segreti. (Escono Ispettore, Agente, Suora e Nello)

III SCENA

(Concetta, Raffaele,  Idea)

Con  : Ma che avrà voluto dire?

Raf  : E che ne so Concetta, forse una volta tanto hai ragione tu…sarà stata la mano della Provvidenza.

Con  : Però quell’Idea che Angelo strafottente, ci ha lasciato in mezzo ai guai.

Idea : (Togliendosi il cappello e sciogliendosi i capelli, si girerà verso il pubblico) E no cara signora, eccomi qua!  (MUSICA)

Raf  : Idea!

Con : Idea!

Idea : In carne e ossa…o si fa per dire…

Raf  : Ma come lei qui, e perché non è intervenuto prima?

Idea : Non ho potuto, perché sono sorte delle complicazioni.

Con : Ma come ha fatto a diventare poliziotto?

Idea : Per quello nessun problema, anche noi abbiamo amicizie altolocate se no che Santi siamo…

Raf  : Comunque non perdiamo tempo, chiamiamo l’Ispettore e chiariamo tutto!

Idea : E no! Purtroppo non è così semplice.

Con : Va bene…ma noi con lei ce lo spieghiamo con calma, vedrà che finirà col capire…quello…pare tutto scemo…!

Idea : Purtroppo c’è una brutta notizia…noi abbiamo perso i poteri, perché ci è scaduto il tempo di permanenza terrena !

Raf  : Embè, ed ora come si fa, questi ci accusano di rapina, i Santi…sono stati arrestati pure loro…

Idea : Lo so, so tutto, ma loro sono riusciti a mettersi in salvo, ho inventato io la scusa della moglie del Commissario ed ora i poverini sono costretti a latitare…finché…

Raf  : Finché…

Con : Finché…

Idea : Finché non vengono riammessi

Raf  : Ma perché… quante giornate di squalifica hanno avuto…

Con : ma che fanno i giocatori di pallone !

Raf  : insomma questione di ore…

Idea : Purtroppo no!

Raf  : Giorni!

Idea : No!

Raf  : Mesi

Idea : No!

Con : Si può sapere quanto hanno avuto?

Idea : Dieci anni sei mesi e un giorno!

Raf  : E noi nel frattempo che facciamo?

Con : Gesù che facciamo… mi sembri scemo, andiamo in galera.

Raf  : Noo! Non è possibile, Idea fatevi venire un’idea, trovate una soluzione!

Idea : Ecco una soluzione ci sarebbe!

Con : E parlate

Idea : Bisognerebbe andare su e chiedere perdono, fare atto di sottomissione.

Con : Bravo, pentitevi subito, noi vi aspettiamo qui…

Idea : Ma per partire dovrei morire.

Raf  : Come si dice…partire è un po’ morire…

Con : Che fai, adesso parli anche  tu come il Vice Questore Parlato!

Raf : Allora non perdiamo tempo, arrivederci…buon viaggio e tornate presto..

Con : Forza signor Idea, cacciate le ali e decollate.

Idea : Purtroppo è impossibile ve l’ho detto, siamo stati privati dei nostri poteri.

Raf  : E allora come si fa?

Idea : L’ho detto, bisogna morire normalmente…come muoiono tutti gli umani (Estrae la pistola)

Con : E adesso che volete fare, vi volete uccidere qua, non potete andare in un altro posto, perché a me il sangue fa impressione.

Raf  : Noo…non è cosa se torna l’Ispettore, trova il cadavere e ci accusa di omicidio.

Idea : Non vi preoccupate, nessuno vi accuserà andrà tutto liscio.

Raf  : Ma ne siete proprio sicuro?

Con : …e lascialo fare, sicuramente di morte ne capisce più di noi, se proprio lo dovete fare qua…scusate ma io mi giro dall’altra parte.

Idea : Forse è meglio, così non vedete!!!

Si spegne la luce e si odono tre colpi di pistola.


IV SCENA

Dietro il bancone c’è San Pietro. Indossa una logora divisa di portiere d’albergo. Entra Raffaele tutto vestito di bianco: una macchia rossa all’altezza del cuore che lui  tenta di cancellare col fazzoletto che bagna di saliva; ha in mano una valigetta anch’essa tutta bianca, tenta di parlare a San Pietro tutto intento a seguire una radiolina a transistor. A mezz’aria si troverà l’angelo cronista che da dietro una nuvoletta è intento a seguire un’ipotetica partita di calcio e a farne la radiocronaca.

 (Angelo, Pietro, Raffaele, Concetta)

Angelo: Riprendiamo la linea e vi ricordiamo che siete collegati sulle frequenze di Radio Eden Stereo per la radio cronaca della partita di calcio Paradiso-Resto delle religioni, in tribuna sono presenti le più alte autorità della FCR Federazione Cosmica delle religioni, le squadre sono rientrate in campo e si accingono  a dare inizio al 2° tempo di questo incandescente incontro che vede le squadre sull’1 a 1, vi ricordo le reti: al 13° per i bianchi Sant’Antonio, pareggia per i rossi al 17° Belzebù.

Pietro: (Commentando)…il 17 ci ha sempre portato sfortuna!

Angelo: Partono i bianchi con San Ciro che allunga per Ignazio di Lodola, che con una finta inganna Satana, quindi la palla arriva tra i piedi di Francesco d’Assisi, che si distrae per il passaggio di una colomba, quindi i rossi partono in contropiede con Allah che crossa al centro dell’aria, colpisce di testa Lucifero, ma per fortuna il pallone gli resta incastrato tra le corna ed il gioco viene sospeso per sostituire la palla.

Raf    : (Entrando) E’ permesso?

Pietro: (Non lo vede) Che partita…che partita!  …aspetti un po’…

Voce: (Il gioco riprende) Pallone nuovo in campo che viene scodellato dall’arbitro Maometto del Corano, la palla viene recuperata dai bianchi, lungo rilancio di Marco l’Evangelista, la palla finisce a Giuseppe l’artigiano che supera in velocità Budda, Giuseppe allunga la falcata, scambia con San Paolo che richiede palla, Paolo non trova Pietro sulla destra, oggi assente in squadra.

Pietro: E grazie, sto qua a fare servizio!

Angelo: Il tifo incalza, i cori per i bianchi sono sostenuti da Santa cecilia, San Valentino ringrazia inviando baci ai tifosi, intanto Paolo ripassa a Giuseppe che dà una mazzata da fuori area e segna…

Pietro: E vai…ollè le o la là e sono due!

Angelo:E no! Purtroppo no! La rete viene annullata da Maometto perché San Giuseppe avrebbe tirato non di piede ma con la mazza. Comunque avevamo visto bene, la mazzata c’era stata.

Pietro: E va bene…ci rifaremo, allora signore lei è ancora qui…Ah già! Documenti!

Raf   : Prego?

Pietro: Faccia presto che c’è il secondo tempo…la cartella…dov’è la cartella?...

Raf   : Che…cartella?

Pietro: Giù…all’ingresso…dov’è il passaggio a livello…ma com’è arrivato qui, scusi?

Raf    : Eh….boh!!!

Pietro: Ho capito…non c’era nessuno! Evidente…anche loro alla partita…ma questa volta faccio rapporto, quant’è vero che mi chiamo Pietro!!! Passaporto…? Almeno ha il passaporto?

Raf    : Si….credo….ecco  (Gli dà il passaporto)

Pietro: L’ufficio matricola…non le hanno messo il visto? Io come faccio a sapere se lei ha diritto o meno?

Raf    : Scusi…signore…io…io ho come un gran vuoto in testa…non ricordo niente…che diritto…che c’è…

Pietro: Non si preoccupi…non si preoccupi…quello è l’effetto dell’etere! Tutto regolare!!!

Raf    : Che….che etere? Ma che dice?

Pietro: Quando passate per l’etere vi leviamo la memoria…procedimento automatico, così siamo più tranquilli noi, ed è più tranquillo lei…e …intanto io ora come faccio? Non ha la cartella, non ha il visto…

Raf   :  Io…io impazzisco, guardi…chi sono? Chi sono, dove mi trovo! Lei chi è? Chi è?

Pietro: Si calmi…su si calmi…le abbiamo levato la memoria a fin di bene. Tanta gente, nel passato,,,,quando arrivava qui….gli prendeva la nostalgia e voleva ritornare giù.

Raf   : Ma….io….io chi sono?

Pietro: E’ scritto qui, sul passaporto, vede…   Cocorullo Raffaele quando arriverà la cartella potrò esserle più preciso…

Raf    : Cocorullo…..si…..questo nome non mi è nuovo….e lei….lei chi è?

Pietro: Non ha letto il cartello?

Raf   : (Alzano la testa) “AL PARADISO INFINITE STELLE TRATTAMENTO FAMILIARE “ . Paradiso…cos’è?

Pietro: Luogo di riposo di tranquillità…

Raf   : Un albergo?

Pietro: Diciamo…scusi un attimo…

Angelo: Amici ascoltatori che ci seguite sulle frequenze di Radio Eden Stereo, vi ricordo che stiamo trasmettendo la radio cronaca dell’incontro di calcio Resto delle Religioni-Paradiso, il risultato è fermo sull’1 a 1. La diretta è sponsorizzata da Super Ali Arcangelo, ricordate: Con Super Ali Arcangelo, della Sant’Icaro e figli volerete più in fretta. Paradiso sta operando un serrato forcing, mentre i rossi del resto delle Religioni sono tutti asserragliati nella propria area di rigore. L’incitamento è uno: vincere e vinceremo!

Pietro: E vinceremo! Comunque per ritornare a noi, come la mettiamo? Io qui senza cartella, senza matricola, senza visto come faccio a darle la stanza?

Raf   : E… allora, che debbo fare? Mi dica lei… Io poi non mi sento neanche bene… Ho un dolore qui… (si tasta il cuore)

Pietro: Aspetti un po’ eh scusi (Riaccende la radio dalla quale si ode l’urlo della folla allo stadio–Pausa– Quindi per congedarlo velocemente…)…Senta, facciamo una cosa, io non ho visto niente. Lei prende vada su, tanto le stanze del primo piano sono tutte aperte, si dà una rinfrescata e si fa una bella dormita fino a domattina e domani ne riparliamo, vada vada… (Riaccende la radio)

Pietro: (Gridando) Forza Paradiso….Forza Paradiso….

Entra Concetta anche lei vestita di bianco con una valigetta in mano

Con   : E’….è permesso???


V SCENA

(Pietro, Raffaele, Cunegonda)

San Pietro e Raffaele, seduti ad un tavolino, giocano a poker.

Pietro: Allora…cacciate su,, mettete a terra….che c’avete.

Raf    : Eh no! Caro San Pietro, sono venuto io a vedere il punto, dovete abbassare voi!

Pietro: Siete sicuro…non è che m’imbrogliate.

Raf  : Ma come…io qua in Paradiso ho l’onore di giocare a poker con San Pietro… mi metto ad imbrogliare

Pietro: Eh! Ma con voi Napoletani non c’è mai da fidarsi. Ecco, poker d’assi!

Raf    : E no! Caro San Pietro, qua se c’è un imbroglione siete voi, e non voglio sapere neanche dove siete nato.

Pietro: Ma come vi permettete!

Raf   : Non è possibile perché io ho doppia all’asso, e di assi in un mazzo ce ne sono sei?

Pietro: E’ vero…Gesù un miracolo!

Raf    : Un miracolo?

Pietro: Embè! E se i miracoli non succedono qui in Paradiso…dove li facciamo!

Raf    : Sarebbe meglio farne qualcuno di più sulla terra…

Pietro: A quello ci pensano i Santi…e poi, non facciamo polemica.

Raf    : Ora ve ne uscite con la polemica, ora capisco perché con voi ho perso tutte le partite e relative scommesse.

Pietro: Va bene…vi do la rivincita.

Raf    : E no! Questa l’ho vinta io…se no faccio reclamo in direzione per abuso di miracolo in atti di ufficio.

Pietro: Zitto…che strillate…qui il gioco, non è visto di buon occhio,,,,, se ho giocato è per tenervi compagnia…e su col morale!

Raf    : Questa è ipocrisia bella e buona.

Pietro: Ouè! Rispetto…che se no vi caccio dal Paradiso volete vedere

Raf    : E si! Voglio proprio vedere…e che motivazione date?

Pietro: Va bene…ho capito….leviamo le carte di mezzo…e vi do la partita patta.

Raf : No, una volta tanto che vinco io, abbiamo pattato! Voi pagate la scommessa… domani mattina… colazione in camera e servita da due Angeli.

Pietro: Ma che due Angeli… siamo a corto di personale…quelli che ci sono, sono impegnati.

Raf    : E va ben, ma almeno uno!!! I patti erano quelli.

Pietro: Niente…mi dispiace, tutt’al più vedo se è libera Santa Genoveffa.

Raf    : La racchia! Scusate… ma preferisco fare colazione alla mensa, a meno che non me la portate voi…

Pietro: (leggendo su un registro dietro al banco) Ah ecco ecco… posso accontentarvi ho libera Santa Cunegonda

Raf : Cune che ?

Pietro : ve la chiamo…Cunegonda !!!

Cune : (entrando) Ecco qui son Cunegonda per il Pietro sempre pronta ! (ai due) Salute e prosperità !

Pietro : Salute !

Raf    : a dir il vero più prosperità che salute !

Pietro : Cunegonda domani mattina alle sei, colazione premio in camera per il nostro ospite !

Raf   : Alle sei !!! e scusi San Pietro che sto in ospedale… non si può fare ad un’orario più comodo non so verso le dieci.

Pietro : Spiacente massimo alle otto la Cunegonda dopo è impegnata in cucina !

Cune  : Purtroppo è così, siamo a corto di personale… e Cunegonda fa la sponda ed a volte sembro un’onda , furibonda, tremebonda, vagabonda, errabonda, moribonda  mamma mia che baraonda !

Pietro : ha visto ? Un servizio in camera migliore di questo dove lo trova !

Raf    : (non molto convinto a Cunegonda ) Grazie! A buon rendere.

Cune : Prego ! Son giuliva e rubiconda a dir vero anche rotonda, sono semplice e profonda, tutti pensano un po’ tonta…ma son soltanto una gioconda !

Pietro : Visto che tipo allegro, ti mette di buonumore ed una sveglia così… pochi se la possono permettere !

Raf  :  Certo certo, ma facciamo almeno alle otto e mezzo (Fa per andare via…si ferma) scusate Santa Cunegonda, le fette biscottate posso averle col burro e la marmellata già spalmate!

Cune : Vai tranquillo Cunegonda t’asseconda… Per San Pietro è sempre pronta, lui la chiama e lei si fionda ! (esce)

Pietro: …Ma guardate due assi…cosa mi costano…tutto al di fuori del regolamento.

Raf    : Le scommesse sono scommesse. (Ed esce)

Pietro: (Seguendolo fino alla soglia)   …Si, ma mi dovete la rivincita…(Torna al centro scena quindi ripensandoci)  (Torna all’uscio)  …Stanotte gli farò sognare l’Inferno, almeno capisce la differenza!!! (Spegne la luce…)  (Musica diabolica  – PROFONDO ROSSO)

VI SCENA

(Raffaele,Concetta, Ispettore)

Raf   : (MUSICA, in preda al caldo ed al panico, in mutande e canottiera, entra in scena chiedendo acqua e cercando le chiavi della mensa) E che Diavolo!!! Pure in Paradiso si chiudono le cose (Mentre cerca, entra Concetta: vestaglia e baby doll, truccata ed avvenente - MUSICA: YOU CAN LEAVE YOUR HAT ON  ) (Raffaele vedendo entrare la donna, tenta di nascondersi, ma viene visto e tenta di coprirsi alla meno peggio)

Con   : Oh…scusi disturbo?

Raf    : No, per carità…ero venuto a cercare un po’ d’acqua…

Con   : Ma guarda…che combinazione, anch’io…e l’ha trovata?

Raf   : Veramente non ancora…sa…poi è arrivata lei…e poi mi perdoni sono in desabilleus !!!

Con   : Ma va la! Che importa…e poi…è mica brutto a vedersi, e poi sa quanti uomini ho visto in mutande, vuole che mi scandalizzi…si rilassi e poi io non sono in desabilleus ?

Raf    : (Imbarazzato) Vedo…vedo…

Con   : Venga, sediamoci qui, si fa due chiacchiere…

Raf    : (Borbotta)

Con   : Raffreddato?

Raf    : no, ma se lei mi consentisse, mi andrei a rimettere in ordine…o magari ci si incontra in un altro momento.

Con  : Oh! Ma come è formale, ma non dia retta, le ho detto…non mi scandalizzo e poi (Si avvicina e lo accarezza)…carpe diem!

Raf    : Come? Non capisco!

Con   : Ma si, cogli l’attimo, con quest’aria di clausura che tira qui, cosa vuoi che siano due chiacchiere.

Raf    : Certo…pure è vero, ma sa…due chiacchiere in desabilleus…una parola tira l’altra…e tira…tira.

Con   : E allora? …dica …dica

Raf    : Ahè e che dico?

Con   : Forza dica…!

Raf    : Non ci siamo neanche presentati

Con   : E’ vero!

Raf    : Piacere: Raffaele Cocorullo

Con   : Molto lieta: Concetta Mancuso, ma mi chiami Titti.

Raf    : Siciliana?

Con   : Di sangue, ma di educazione Svedese; e lei?

Raf    : Napoletano, ma il resto non lo ricordo ancora, mi hanno detto che ci vorrà del tempo.

Con   : Per la verità anch’io, ma credo di essere stata un’abile massaggiatrice.

Raf    : Accipicchia…metodo?

Con   : Mi sento portata per quello Tailandese!

Raf    :  Il migliore!!!

Con   : Vuol provare?

Raf    : Magari!!! Ma sa qui…

Con   : Ma venga…chi vuole che qui, a quest’ora…magari un buon massaggio la può aiutare a ricordarsi chi era.

Raf    : Questo mi farebbe piacere!!!

Con   : (Gli si avvicina) E allora si rilassi penso io a tutto!

Raf    : Tutto…tutto…

Con   : Tutto! (Gli inizia a massaggiare la schiena) e allora si rilassi e scavi nella memoria.

Raf : Ecco…ah…forse un grande architetto, no! No!…un chirurgo…nemmeno! Un poeta… un cantante…che bello…ah…

Con   : Dica…dica…le fa bene…si sente il sangue affluire al cervello

Raf    : …Non tanto al cervello …ma sento che…

Con   : Che

(entra non visto l’ispettore che li spia)

Raf    : E’ come se queste mani le conoscessi da tempo…una fusione chimica e bioritmica…un trasporto.

Con   : Anch’io…un trasporto…sa, si dice che uno qui è quello che gli sarebbe piaciuto essere e che non fu !

Raf    :  E’ vero ! Io credo di essermi sentito mai così come adesso

Con   : Tittiiiii!

Raf    : Raffffff ! (PARTE LA MUSICA – LA GAZZA LADRA - i due si abbracciano si baciano, quindi fuggono allontanandosi dalla scena, ridendo di gioia e piacere)

VII SCENA

(Ispettore, Pietro)

Ispet : (Li segue con lo sguardo fino all’uscio – MUSICA)

Pietro : (Nel frattempo è entrato in scena e si è posizionato dietro al banco) …e allora dicevamo ? Siete sicuro di aver visto bene ?

Ispett : Modestamente eccellenza sono un segugio, da quando mi avete affidato l’incarico, qui è tutto sotto controllo, del resto lo sapete che è sempre stato il mio sogno fare l’investigatore…e grazie a voi…

Pietro : lo so, lo so…è inutile ripetere. (a parte) come si vede…chi nasce poliziotto resta poliziotto !

Ispett : Eccellenza dicevate…

Pietro : Niente, una piccola orazione ! E quindi siete sicuro delle violazioni commesse !

Ispett : Certo: tentate fornicazioni in luogo pubblico, approccio carnale con toccamenti conturbanti…(visibilmente eccitato)

Pietro : Va bene, va bene…ho capito…adesso calmatevi…

Ispett : Per carità ! Non vorrei si dubitasse della mia integrità, la mia era semplice narrazione dei fatti, senza alcuna partecipazione sensitiva…eccellenza attaccamento al dovere…nient’altro !

Pietro : Sappiamo, sappiamo tutto, altrimenti come diventavate ispettore capo; se non era per voi, quei due, sarebbero ancora laggiù, ma noi la verità la conosciamo, almeno qui è giusto che trionfi !

Ispett : Parole sante eccellenza, come prevede il codice: tutti i nodi vengono al pettine !

Pietr : Questo è quello che diceva il vice questore Parlato.

Ispett : e chi è…un collega della sezione investigativa ?

Pietro : No ! Purtroppo è uno che esercita ancora laggiù…le posso solo dire che lei ha trovato posto qui per la sua buona fede…vede a volte laggiù una bugia non è sempre una bugia, come una verità non è sempre una verità, per riuscire a vivere è un continuo districarsi…un continuo equilibrio tra il dire e non dire, il fare e non fare, tacere…parlare…, essere non essere, diritto dovere, nascondersi apparire, tutto nella speranza alla fine di arrivare qua, credendo di essere stato il migliore…e noi siamo qua ad aspettarvi, volendo c’è posto per tutti !!!

Ispett : Eccellenza mi sento un po’ confuso…

Pietro : Capisco…capisco, comunque tornando ai soggetti inquisiti, c’è stato un seguito ?

Ispett : Qui non mi sbilancio, restiamo nel campo delle supposizioni…certo io se fossi stato nei suoi panni…

Pietro : Lasciamo stare, e restiamo nel campo delle supposizioni.

Ispett : Agli ordini eccellenza ! Ora vado e se ha bisogno di me, sa dove trovarmi…in servizio e al servizio ( esce).

Pietro : E cosi anche l’ispettore Serretiello ha trovato la sua dimensione, ora bisogna sistemare i coniugi Cocorullo !

VIII SCENA

(Raffaele , Pietro )

Raf : (entrando visibilmente imbarazzato) Buongiorno.

Pietro : Ah ! Ecco…parli del diavolo e spuntano le corna…(rivolto a Raffaele)                  Come abbiamo passato la notte ?...(allusivo)…bene eh!!!

 Raf: Un inferno…un inferno…

Pietro : Ma davvero, non direi, non ci risulta!

Raf : Cosa ? Perché cosa risulta ? Io non ho fatto niente, chiacchiere, invidie, gelosie..

Pietro : Non è possibile, qui queste cose non esistono !

Raf :  ( buttandosi in ginocchio ai piedi di San Pietro) Padre, perdonatemi ho          peccato, ho mancato alla vostra fiducia, non sono degno di alloggiare qui, ho fornicato quattro volte !

Pietro : Raffae..eh le bugie !

Raf : va be ! Saranno state tre…(guarda San Pietro che lo scruta          bonariamente)…due…va be una, ma è stato bellissimo.

Pietro : Non lo metto in dubbio!

Raf  : Confesso, ma non mi sento pentito…perciò sono pronto a trasferirmi.

Pietro : Nient’affatto, puoi restare.

Raf  : Ma come non mi cacciate !?

Pietro : Ma no non ti cacciamo, anzi non vi cacciamo.

Raf : ma come per Adamo ed Eva si scatenò quell’ira di Dio ! Ed io e la Titti,          che… 

Pietro : Primo, i tempi sono cambiati, secondo per voi è tutto regolare.

Raf  : Come regolare ?

Pietro : Vedi Raffaele è arrivato il momento che tu sappia delle cose, in modo che    ti metti l’animo in pace e che non ti faccia prendere dalle manie, e magari          la voglia di tornare giù e metterti a fare il fantasma.

Raf  : Allora…mi direte chi sono ?

Pietro : Un po’ per volta, l’importante è che tu sappia che eri una brava persona.

Raf : E questo è già una cosa, ma che cosa facevo ? Ero un poeta, un artista, un medico…insomma non fatemi stare sulle spine.

Pietro : La cosa non ha una grande importanza, comunque eri un funzionario del comune di Napoli.

Raf  : Ah…un posto importante !

Pietro : Diciamo di si…perché far funzionare il comune di una città come Napoli è una cosa importante.

Raf   : E cosa facevo ?

Pietro : Ecco perché non ha importanza, perché non facevi niente, e quindi non facevi né bene né male, correvi solo appresso agli ideali, fantasticavi insomma…molto fumo e poco arrosto. Sognavi solo la tranquillità il benessere e la carriera, ma sognavi, credevi…credevi molto.

Raf  : Insomma ero un credulone…

Pietro : Per l’appunto, ed un giorno hai perfino creduto che in casa tua fossero arrivati gli angeli e i santi, invece erano una banda di ladri che avevano svaligiato una banca perforando l’appartamento sotto il tuo…e rifugiandosi a casa tua, tua moglie completò l’operazione riciclando ingenuamente il danaro offertovi quale frutto miracolistico.

Raf : Santità, avevo una moglie più credulona di me !?

Pietro : Un ispettore vi accusò, non credendo alle vostre fantasticherie, una suora impicciona scoprì la verità…

Raf :  San Pietro, e questo è un romanzo !

Pietro : La vita di ognuno è un romanzo, con un finale uguale per tutti però !

Raf  : E mia moglie che fine ha fatto ?

Pietro : Vuoi vedere ?...Ecco vieni qua…(qui si rivivrà la scena finale del primo atto, con la lampada stroboscopia, ovviamente Raffaele sarà interpretato da una controfigura, il terzo colpo di pistola sarà destinato all’ispettore. Alla riaccensione della luce Raffaele è alquanto sconvolto…)

Raf : Ma quella è Titti, quindi è mia moglie anche qui, allora tutto regolare…solo che…devo dire la verità mi è sembrata più bella !

Pietro : Qui tutto sembra più bello ! Vedi è giù che facciamo diventare tutto più brutto, volendo si potrebbe vivere meglio, Dio c’ha dato tutto, perché anche giù si possa vivere da Paradiso, basterebbe rispettarsi un po’ di più e capire che l’ultimo capitolo del romanzo è uguale per tutti.

Raf  : Embeh San Pietro, bisognerebbe prima morire e poi tornare a nascere ricordandosi tutto per migliorare il proprio romanzo…comunque se permettete mi vorrei ritirare e rilassarmi un po’, è stata una giornata piuttosto dura, e poi vorrei comunicare a Titti che non dobbiamo sentirci due clandestini.

Pietro : E no ! Figliolo, a quello ci penso io, per ora (tira fuori un foglio) riempi questo questionario attitudinale.

Raf  : E perché ?...A che serve ?

Pietro : Per capire quale lavoro ti si deve affidare !

Raf : Ma perché devo lavorare ?

Pietro : Figlio mio, tu laggiù non hai fatto mai niente…è arrivato pure il momento…e poi Titti ti piace ?

Raf  : E come no !!!

Pietro : Embeh ! Eppoi come si dice: “ Chi non lavora non fa l’amore”

Raf   : Gesù anche qua !!!

                                               (cala il sipario)