Scuola di gigol napoletano
di Vincenzo Rosario Perrella Esposito
(detto Ezio)
10/08/2011
Personaggi: 11
Antimo Fuggente cassintegrato FIAT
Eros Tupido coinquilino di Antimo
Vita Spericolata fidanzata di Eros
La signora Coscia vicina di casa moglie Mollica
Il signor Mollica vicino di casa marito Coscia
Diana Morbide nuova coinquilina Antimo e Eros (escort)
Elettra Auto cliente di Antimo
Otto Perquattro rappresentante prodotti corpo
Salvo Permiracolo insegnante Gigol
Ruben Tino picchiatore mandato da creditori
Perla Di Ragazza novizia pentita
Il cassintegrato FIAT Antimo Fuggente un uomo che non sa pi che pesci prendere. Con lui vive il coinquilino Eros. Antimo anche costretto a sfuggire ad un picchiatore pagato da un creditore poco di buono, per esigere i soldi di un prestito effettuato poco tempo prima. In mancanza di soluzioni ottimali, ecco che Antimo escogita una idea derivante dalla disperazione: vuol diventare gigol. A suo avviso, chi svolge questo mestiere, vive molto bene economicamente e dunque risolverebbe i propri problemi. Chiama allora in causa linsegnante gigol Salvo Permiracolo che gli insegna determinati rudimenti. Per uno strano scherzo del destino, anche Eros si industria alla stessa maniera e col medesimo insegnante. Ne nasceranno incredibili equivoci, anche a causa della presenza di Vita, fidanzata gelosa di Antimo, che non sopporta i fallimenti del fidanzato e minaccia a pi riprese di lasciarlo. Ad Antimo viene anche data una idea molto pericolosa che cercher di mettere in pratica.
Numero posizione SIAE 233047
Per contatti Ezio Perrella 3485514070 ezioperrella@libero.it
Napoli, salone di casa di Antimo Fuggente. Alla stanza si accede da un ingresso comune centrale. A sinistra, una porta conduce in cucina, camera da letto e bagno. A destra, laltra porta conduce al secondo bagno e altre stanze. A centro stanza c un tavolo con quattro sedie. In stanza anche una credenza, un divanetto e qualche quadro alle pareti.
ATTO PRIMO
1. [Eros Tupido ed Antimo Fuggente. Poi Vita Spericolata]
Entra in casa, dalla comune, al centro, Eros: uno che commenta tutto ci che fa.
Eros: Ecco,sono tornato a casa.Ora poso le chiavi sul tavolo.(Cos fa) E mi siedo. (Si
siede al tavolo) La sedia troppo scomoda, allora mi siedo sul divanetto. (Cos fa)
Ora sbadiglio. Iaaaaauhn! Ora mi gratto in testa. (Cos fa) Ho un po di aria nella
pancia. Ora faccio una No, meglio che non la faccio!
Da sinistra entra Antimo con una serie di bollette ed una calcolatrice.
Antimo: Ma quanta bullette so arrivate!
Eros: Uh Antimo!
Antimo: (Si siede al tavolo, seccato) Ah, tu si turnato. E giacch staje cc, damme na
mana. Dobbiamo calcolare quanto si deve pagare di tasse in questo mese.
Eros: Va bene. Adesso mi alzo in piedi. (Cos fa) Ora vado a sedermi al tavolo. (Cos fa)
Ora faccio uno starnuto. Etci! Ora mi soffio il naso. (Cos fa) Ora sono pronto!
Antimo: Amme fernuto? Menu male!Prendi tu la calcolatrice e digita quello che ti dico.
Eros: Ora digito quello che mi dice Antimo.
Antimo: E la vuoi smettere di commentare? (Legge sui documenti che ha con s) Avanti,
scrivi: 150 Euro la bolletta della luce, pi 70 Euro di acqua, pi 880 Euro di
mutuo, pi 50 Euro di gas, pi 1000 Euro la TV al plasma. Quanto fanno?
Eros: 2.150 Euro.
Antimo: E diviso due quanto fanno?
Eros: 1.075 Euro. Aspetta un momento, ma perch diviso due?
Antimo: Perch dobbiamo pagare io e te.Io ti ho affittato due stanze della mia casa, dunque
devi contribuire a pagare tutte le spese di questa casa.
Eros: Ma la televisione al plasma non lho comprata io.
Antimo: Per la guardi! E se la guardi, devi pagarla come la pago io.
Eros: Ho capito, per ci sta un problema: io non tengo soldi!
Antimo: Ma come? Tu mi hai detto che lavori al comune di Napoli.
Eros: Io non ho detto che lavoro al comune di Napoli, ho detto che lavoro fuori al
comune di Napoli: faccio o parcheggiatore abusivo! E me ne hanno pure cacciato.
Antimo: Azz, allora staje cchi nguajato e me! Io sono un cassintegrato FIAT.
Eros: Ma dico io, perch non ti trovi un altro lavoro? Per esempio, fai il rappresentante.
Antimo: Aspiette nu mumento, ma pecch aggia fatic io? Valla ffa tu o rappresentante.
Eros: Ma io non ci sono portato. E intanto, comme facmme?
Antimo: E che ne saccio? Qua bisogna inventarsi qualcosa. (Sbadiglia) Ci penser dopo
una bella dormita. (Guarda lorario) Adesso luna.
Eros: E stammatina a che ora te si scetato?
Antimo: A mezzogiorno!
Eros: (Ironico) E allora vatte a cucc nata vota. Pecch te vuo stress?
Antimo: Ora vado subito. E se mi cerca qualcuno, digli che sono al lavoro. Ti raccomando!
Torna via a sinistra. Eros allora si alza in piedi e chiama col proprio cellulare.
Eros: Pronto, mamm! Sono Eros. No, mamm, io non ci torno a casa con te e pap. Ora
vivo in unaltra casa con un uomo. (Allarmato) Ma si svenuta? No, no, aspiette,
io non che vivo con un uomo perch sono gay, ma perch sto in affitt! Ha
attaccato. Vabb, penso che devo andare a trovarla per spiegare lequivoco. Del
resto, sono andato via di casa, perch tengo una certa et. E poi possiedo una
fidanzata. La mia Vita che mi ama sopra ogni cosa!
Suonano alla porta.
E chi m? Speriamo che non sia qualcuno dei miei creditori. Io non tengo soldi.
Va ad aprire al centro, torna con Vita Spericolata (imbronciata), in tailleur.
Vita, amore mio! Ma non mi abbracci e non mi baci nemmeno?
Vita: Nun me tucc e nun me vas!
Eros: Ma perch? Che ti ho fatto?
Vita: Io appartengo ad una famiglia ricchissima di Napoli, ho una fabbrica di fuochi di
artificio e armi, e devo dar conto alla mia famiglia di averti vicino da ventanni.
Eros: E perch, non una bella cosa? Dammi un bacio!
Vita: Nun me tucc! Il guaio che ci siamo fidanzati troppo giovani ed io ho giurato alla
buonanima di mio nonno che non ti avrei lasciato mai pi. E chaffare aggio fatto!
Eros: E che fa? Io sono in procinto di trovarmi un lavoro.
Vita: In procinto? E a chi aspiette? Tu mi ami?
Eros: Tantissimo!
Vita: E allora due sono le cose: o mi lasci oppure ti sistemi. Tu mi ami sempre?
Eros: Sempre.
Vita: E perch hai lasciato la casa dei tuoi genitori per venirtene a stare qua?E con quali
soldi paghi laffitto di due stanze?
Eros: Nessun soldo. Ma tanto, il mio amico Antimo non dice niente. Del resto, lui solo
al mondo. Se morisse, questa casa rimarrebbe senza padrone. Cos (Nota il volto
di Vita che lo osserva, occhi spalancati) Che d, Vita? Pecch me guarde accuss?
Vita: La casa di sua propriete alla sua morte non ha eredi?Ma tu mi ami sempre?
Eros: S, certo. Ma perch?
Vita: Sai che ci sono 101 maniere di simulare un incidente domestico mortale?
Eros: Veramente? Allora io e Antimo dobbiamo fare attenzione.
Vita: Non tutti e due, soltanto uno.
Eros: E allora Antimo deve fare attenzione.
Vita: Cretino! Tu devi fare attenzione. Isso invece ha da itt o sango! Cos questa casa
diventerebbe tua e nuje ce putsseme pure spus. Tu mi ami sempre?
Eros: Assolutamente. Allora dovrei cercare qualcuno che facesse morire Antimo.
Vita: Ci devi pensare tu.
Eros: Io?
Vita: S. Devi farlo sembrare un incidente assurdo. Tu mi ami sempre?
Eros: (Perplesso) Abbastanza!
Vita: E fallo morire, poi fammi sapere. Facile, no?! Io ora vado. Tu mi ami sempre?
Eros: (Molto perplesso) Un pochino!
Vita: Allora io aspetto la notizia. Ti raccomando, fai presto. Ciao, bello!
Esce via di casa, beatamente. Eros resta l perplesso.
Eros: E m? Io nun aggio maje fatto mur a nisciuno. Lo faccio? No, dico, lo faccio?
Esce via a destra, perplesso.
2. [Antimo, la signora Coscia e il signor Mollica. Poi Vita ed infine Eros]
Suonano alla porta. Da sinistra, tutto assonnato, entra Antimo.
Antimo: Eros, arpe a porta. Niente, forse sarr asciuto. E m vaco a arap io.
Sbadigliando, va ad aprire la porta. Poi torna osservando i vicini di casa: il
signor Mollica e la signora Coscia che litigano.
Mollica: Uh, tu si a cchi granda malafemmena do munno!
Coscia: E tu si nu grande mandrillo! E o vero, signor Antimo?
Antimo: Aspettate!
Mollica: (Lo ignora) Quanno stongo parlanno io, tu the sta zitta. He capito?
Coscia: No, nun aggio capito. E manco o signor Antimo.
Antimo: Aspett!
Mollica: (Lo ignora) Tu nun tiene o diritto e parl.
Coscia: E pecch? Si puo parl tu, pozzo parl purio.E pure o signor Antimo.
Antimo: Asp!
Mollica: (Lo ignora) No, pecch io aggio raggione e tu haje tuorto.
Coscia: Aggio tuorto? Ma vuje ate ntiso?
Antimo: A!
Mollica: (Lo ignora) Per io
Antimo: Oh, e basta! Cio, praticamente, vuje ve site venute a vappiccic inta casa mia?
Mollica: Signor Antimo, ma vuje o ssapite muglierema che ffa? Ogni volta che torno a
casa, trovo un idraulico, oppure un elettricista, oppure un antennista.
Coscia: E allora? Na vota s scassata a funtana, na vota s scassato o cuntatore da
currente e na vota s scassata lantenna da televisione!
Mollica: E tu me vuo pigli pe fesso a me?
Coscia: Ma io ho ragione. Signor Antimo, invece lo sapete mio marito che fa? Ogni volta
che torno a casa, trovo una stiratrice, oppure una dentista, oppure una baby sitter.
Mollica: E allora? Na vota s scassata o fierro pe stir, na vota s scassato nu dente
Antimo: E la baby sitter?
Mollica: S scassato o criaturo nuosto!
Coscia: E io invece me songo scassata nata cosa!
Antimo: Per piacere, non litigate. Voi siete dei bravi vicini di casa e delle brave persone.
Mollica: S, s, vabbu.
Antimo: Signor Mollica, voi siete un pezzo di pane. E signora Coscia, voi siete una donna
in gamba!
Coscia: Voi ci sfottete? Ma io adesso vi faccio vedere le prove di quello che dico.
Esce via di casa.
Antimo: No, aspetatte, add jate?
Mollica: Sarr juta a pigli cierti fotografie. E allora io vado a prendere le mie prove.
Antimo: No, signor Mollica.
Mollica: Aspettate qua.
Esce pure lui di casa.
Antimo: Signor Molli ca! (Si abbatte sul divanetto, spossato) Adesso ci mancava giusto
la coppia che litiga sempre. Ma io me moro e suonno!
Si assopisce. Dal centro entra Vita. Pare sorpresa.
Vita: A porta steva aperta. Chi sa pecch? (Sottovoce) Eros! Add staje?
Esce a sinistra. Da destra torna Eros con un mattarello da cucina.
Eros: Ma guarda che distratto Antimo. S scurdato o mattarello into bagno! (Nota
Antimo dormire sul divanetto e va da lui) Antimo! Eh, e m se sceta, chisto!
Da sinistra torna Vita, chiedendosi qualcosa.
Vita: Chiss se Eros ha ucciso a? (Lo nota e va da lui, gridando) Bravooooo!
Eros si spaventa e pure Antimo che salta in piedi gridando. Cos grida pure Vita.
Antimo: Nh, ma ch stato?
Vita: No, niente, io pensavo che Eros ti avesse ucciso.
Antimo: A me? (Nota Eros col mattarello in mano) Oddio! Disgraziatone, assassino!
Eros: Ma che assassino? Io tho portato il mattarello perch tu te leri scordato in bagno.
Antimo: Ah, gi. Che distratto che sono. I pensieri, pensieri! A proposito, ma chi lei?
Eros: E la mia fidanzata.
Vita: Vita Spericolata.
Antimo: Piacere, Antimo Fuggente.
Vita: S, lo so, lo so. Eros mi ha parlata di te. Tu sei quello che tiene la casa
Eros: No, no, niente. E un mio grande amico!
Antimo: Un momento, Vita, ma tu come sei entrata? Io non ho sentito il campanello.
Vita: No, niente, ho visto un uomo e una donna uscire di corsa da questa casa.
Antimo: Ah, i miei vicini hanno lasciato la porta aperta. Senti, tu mi scuserai, ma io vado in
bagno a sciacquarmi un poco la faccia, perch ho troppo sonno. Con permesso!
Antimo esce a sinistra e Vita trama.
Vita: Quando il suo compleanno?
Eros: Tra dieci giorni.
Vita: (Esultante al punto da spaventarlo) Bene! Allora compragli tu la torta.
Eros: E pecch?
Vita: Cos ci metti sopra delle candeline, ma in realt sono candelotti di dinamite.
Eros: Ma si scema? Po me scoppia a casa!
Vita: (Dubbiosa) Non scoppia solo lui?
Eros: No. Quanno scoppia a dinamite, nun che primma te dice: Spostati, per favore!
Vita: E allora ho deciso che rimarr un po di tempo in questa casa per aiutarti.
Eros: Ma io dico
Vita: Niente ma. Adesso mi vado a prendere una valigia e poi torno qua. Va bene? Tu
intanto studia qualcosa per attuare il nostro piano. Tu mi ami sempre?
Eros: (Sta per rispondere, poi si placa) Te lo dico quando torni!
Vita: A dopo, allora.
Esce via. Dopodich, Eros vorrebbe commentare, ma poi esce a sinistra, silente.
3. [Antimo ed Eros, la signora Coscia e il signor Mollica]
Da sinistra, torna Eros che tira a s Antimo (una asciugamano gli copre la testa).
Eros: Oddio, Antimo, ma che ffaje? Taddurme cu a capa into lavandino?! E per
giunta, pieno dacqua!
Antimo: Aiuto, soffoco!
Eros: (Gli sposta subito lasciugamano dal viso, lasciandogliela sulla testa) Uh, scusa!
Antimo: Ma tu, accuss, me faje mur affugato!
Eros: (Dopo una breve riflessione) Cio, in un minuto, io ti ho salvato due volte la vita?
Antimo: E certo: prima stavo per morire annegato nel lavandino, poi adesso mi stavo
affogando con lasciugamano.
Eros: E io non ti ho fatto morire. Se mi vedesse Vita me sputasse nfaccia!
Antimo: In che senso?
Eros: No, cio, la vita bella! Questo dicevo. Solo che la Vita che conosco io vuole che
per la vita mia e la vita sua io debbo togliere la vita! E che razza e vita!
Contrariato, esce a sinistra. Antimo dubbioso.
Antimo: Povero Eros, deve essere un poco esaurito! Un momento, ma dove va? Io devo
dirgli una cosa: tra poco in questa casa ci sar unaltra inquilina. Ho affittato
unaltra stanza ad una tale Diana Morbide. Solo che mi sono un po pentito, perch
si tratta di una prostituta. E chaggia fa? A me me servene e sorde! (Squilla il suo
cellulare) Amme fernuto cu a porta e accumminciamme cu o cellulare!
(Guarda sul display) Uh, essa! (Risponde) Ehm pronto! S, sono io. Tu sei la
persona che ha letto linserzione su Internet? Ah, bene. (Poi, allarmato) Che?
Vieni oggi? Ehm s, s, va bene, mi fa piacere. Per ti chiedo un solo favore: se
il portiere del mio palazzo ti chiede dove stai andando, tu fai il nome di Eros
Tupido. Capito? Ti ringrazio, ciao. (Riaggancia) Si Eros me sente, maccide!
Suonano alla porta.
Ma sostanzialmente, se io non apro la porta, nessuno mi pu chiamare scostumato!
Suonano alla porta.
Ma visto che insistono tanto!
Va ad aprire e torna (sbuffando) coi signori Mollica e Coscia che gli mettono
delle foto davanti agli occhi.
Mollica: Guardate coi vostri occhi, guardate!
Coscia: No, guardate le mie.
Mollica: Ma le mie sono pi chiare.
Coscia: E le mie sono pi nitide.
Antimo: Bastaaa! Signori, io sono una persona seria. Non so se si vede!
I due: (Ridono per lasciugamano che tiene in testa) Ahahahah!
Antimo: (Toglie via lasciugamano)Abbiamo finito? E allora, favorite la porta!
Coscia: No, e non vi pigliate collera. Scommetto che vi stavate facendo lo shampoo e
avete bagnato a terra al bagno. E cos? E non vi preoccupate, adesso ci penso io.
Antimo: No, no, ma che vvulte fa?
Coscia: Vado a passare lo straccio per ringraziarvi che mi state dando ragione! Va bene?
Esce a sinistra.
Antimo: Ma non il cas! Niente, gi andata.
Mollica: Meglio, cos ci lascia guardare le foto in pace. Guardate questa foto. (Cos fa) Lo
sapete chi questo? Ve lo dico io: un gigol.
Antimo: Un?
Mollica: Un gigol.
Antimo: Con laccento sulla o?
Mollica: Esattamente. E voi sapete che cos un gigol? Ve lo dico io: un accompagnatore
per donne. Alla fine delle sue prestazioni anche di quel tipo l si fa pagare.
Antimo: Una specie di prostituto, diciamo!
Mollica: Pi o meno. E si fanno pagare anche bene, quei disgraziati. Diventano pure ricchi!
Antimo: (Ci fa un pensierino)E serve una laurea particolare? Penso di no.
Mollica: Serve talento oppure serve un bravo insegnante. E dopo, sono soldi a palate!
Antimo: E i mariti delle donne che vanno con questi gigol non dicono niente?
Mollica: Ma si fa tutto di nascosto. Infatti, non stato facile scoprire mia moglie. Solo oggi
ho scoperto chi il gigol di mia moglie. Si chiama Salvo Permiracolo.
Antimo: Cio, voi lo conoscete?
Mollica: Azz! Tiene pure il sito internet: WWW.Salgigol.com! Ma ora torniamo a noi
Antimo: No, no, tornate a casa, meglio! Avete ragione voi, vostra moglie una traditrice.
Mollica: Avete visto? Finalmente, qualcuno che mi da ragione. Giustizia fatta!
Antimo: Venite, vi accompagno alla porta. (Lo tira via per un braccio, andando al centro)
Mollica: (Uscendo) Ora la porter in tribunale e voi testimonierete!
Antimo: (Tanto per dargli una risposta) S, s!
Ed escono via. Da sinistra tornano la signora Coscia ed Eros.
Coscia: Mio marito crede che io paghi un gigol.
Eros: Un?
Coscia: Un gigol.
Eros: Con laccento sulla o?
Coscia: Esattamente. E voi sapete che cos un gigol? Ve lo dico io: un accompagnatore
per donne. Alla fine delle sue prestazioni anche di quel tipo l si fa pagare.
Eros: Una specie di prostituto, diciamo!
Coscia: Pi o meno. E si fanno pagare anche bene, quei disgraziati. Diventano pure ricchi!
Eros: (Ci fa un pensierino)E serve una laurea particolare? Penso di no.
Coscia: Serve talento oppure serve un bravo insegnante. E dopo, sono soldi a palate!
Eros: E i mariti delle donne che vanno con questi gigol non dicono niente?
Coscia: Ma si fa tutto di nascosto. Infatti, mio marito non mi scopre mai ufficialmente! Oh,
no, cosho detto?! E va bene, voi soltanto saprete il mio segreto. Il mio gigol si
chiama Salvo Permiracolo. Tiene pure il sito internet: WWW.Salgigol.com!
Eros: Sentite, tornate a casa, meglio! Io non dir a nessuno che siete una traditrice.
Coscia: Avete visto? Finalmente, qualcuno che mi da ragione. Giustizia fatta!
Eros: Venite, vi accompagno alla porta. (La tira via per un braccio, andando al centro)
Coscia: (Uscendo) Invece io dimostrer i tradimenti di mio marito e lo porter in tribunale.
E voi testimonierete!
Eros: (Tanto per darle una risposta) S, s!
Ed escono via.
4. [Eros ed Antimo. Poi Otto Perquattro. Infine, Ruben Tino]
Dal centro tornano Eros ed Antimo, entrambi silenziosi. Si siedono sul divanetto.
Eros: (Rompe il silenzio, commenta come al solito le proprie azioni)Ora rifletto! E ora
mi gratto in testa! E ora mi metto a canticchiare: pampampampam!
Antimo: Nun che te puo sta zitto?
Eros: Ora faccio silenzio!
Antimo: Grazie, molto umano!
Eros: (Ma dopo un attimo di silenzio, riprende) Ora chiedo una cosa ad Antimo!
Antimo: Che ?
Eros: La mia fidanzata Vita viene a stare qui da me qualche giorno. Mica ti dispiace?
Antimo: Se non fate troppo rumore, non ci sono problemi. E come mai viene a stare qua?
Eros: Eh, se sapessi! Meglio che non lo sai, altrimenti cambi idea! (Commenta di nuovo)
Ora mi alzo in piedi e vado al computer. (Si alza) Mi serve Internet.
Antimo: Non che potresti usarlo pi tardi? (Si alza in piedi) Per me urgente.
Eros: (Si avvia verso destra) Ma per me urgentissimo!
Antimo: (Si avvia verso destra) E per me questione di vita o di morte!
I due si ostacolano davanti alla porta di destra.
Eros: Devo andare prima io!
Antimo: Nientaffatto!
Suonano alla porta.
Eros: Vai ad aprire!
E sguscia via nella stanza a destra. Invece Antimo sbuffa, seccato.
Antimo: Ma che seccatura, sta porta che sona sempe!
Va ad aprire la porta e torna seguito da Otto Perquattro (ha una valigetta).
Otto: Buongiorno a lei e a tutti gli altri presenti in questa casa. Lei come sta? Sta bene?
Antimo: Un momento, un momento, ma chi lei?
Otto: Otto Perquattro!
Antimo: Trentadue! Ma ora non ci interessa la matematica. Io voglio sapere lei chi .
Otto: Otto Perquattro!
Antimo: Nata vota m?
Otto: Ma Otto Perquattro sono io. E lei?
Antimo: Antimo Fuggente. Scusi, ma cosa vuole da me?
Otto: Io sono un rappresentante di prodotti per il benessere del corpo: la Sto buono!
Antimo: E deve per forza venire in casa mia?
Otto: Io vado in tutte le case. Signor Antimo, diamoci del tu. Guardiamoci in faccia:
tu sei un uomo pulito? Rispondo io al tuo posto: tu credi di esserlo, ma non lo sei!
Antimo: (Si odora addosso) Eppure odoro.
Otto: Ma tu lo sai qual il nostro motto? O pede puzza e a scella fete!
Antimo: Molto significativo!
Otto: (Posa la valigetta sul tavolo, al apre e prende dei prodotti) Questo prodotto per
il viso, questo per le orecchie, questo per lintimo e questo per i piedi. A
proposito, che macchina tieni?
Antimo: Una vecchia Ford Escort. Ma perch?
Otto: Devi sapere che questi prodotti non sono soltanto per la pulizia del corpo umano,
ma pure per la tua macchina!
Antimo: Addirittura?
Otto: S! E tutti e quattro i prodotti insieme costano 30 Euro, invece di 35! Sei contento?
Antimo: No, no, non mi interessano.
Otto: E allora facciamo cos. (Prende dei soldi dalla tasca e glieli da) Questi sono 20
Euro. Dammene 50!
Antimo: Ma
Otto: Non discutere, dammi 50 Euro.
Antimo: (Dalla tasca prende 50 Euro e glieli da) E va bene. Per ti sei preso 30 Euro.
Otto: Ma ora i prodotti sono i tuoi. Questa la tecnica per vendere tutto, nella vita. E se
conosci qualcuno che ha bisogno di lavoro, cerchiamo nuovi venditori. Questi
prodotti si vendono come acqua fresca! Ti lascio il mio bigliettino. (Cos fa)
Antimo: Un momento, c un mio amico che cerca lavoro. Lui costretto a lavorare o si
no o struppeo! Sta in quella stanza. Ci puoi parlare un attimo tu?
Otto: Ma certo, ora ci penso io. Con permesso. E ricordati: o pede puzza e a scella fete!
Prende la valigetta, esce a destra. Antimo osserva sul tavolo i prodotti acquistati.
Antimo: Per questi prodotti devono essere interessanti. E se provo a venderli pure io?
Adesso li porto dentro.
Li porta via a destra. Suonano alla porta. Antimo torna.
Uff! Quanno sona a porta, me sfastidio proprio!
Va ad aprire e torna seguito da uno strano tizio: Ruben Tino.
Ruben: Bonasera. Nun ce sta nisciuno?
Antimo: Ci sto io. Scusa, ma tu chi sei?
Ruben: Io sono Ruben Tino.
Antimo: Sei juventino?
Ruben: No, sono Ruben Tino.
Antimo: E a stessa cosa! E allora?
Ruben: (Dalla tasca estrae un taccuino) Dunque, vediamo: il signor Antimo Fuggente?
Antimo: Sono io.
Ruben: Mi mandaGigino o pistolero!
Antimo: Gigino o pistolero? Uh, lo conosco. Io gli dovevo dei soldi, ma non fa niente.
Ruben: No, no, fa qualcosa. Mi dispiace, ma mi devi pagare adesso.
Antimo: Ma in questo momento non sono pronto a pagare.
Ruben: E allora taggia vattere!
Antimo: Ma per forza?
Ruben: E certamente. Nel mio taccuino ci stanno scritti i nomi dei debitori di Gigino o
pistolero. E tu stai nella sezione di quelli che devono abbuscare!
Antimo: (Arretra lentamente) Non mi pare il caso.
Ruben: (Lo segue lentamente) E invece il caso. Fermati, non farti correre appresso.
Antimo: RubenTino,fai il bravo!Mamma e llArco! Aiutooo!
Antimo scappa via a sinistra, inseguito da Antimo. Poi torna sempre da sinistra,
fa il giro intorno al tavolo e torna via a sinistra, sempre inseguito da Ruben.
Mamma miaaaa!
5. [Eros ed Otto. Poi Vita e Diana Morbide]
Da destra tornano Eros ed Otto (con la valigetta).
Otto: O pede puzza e a scella fete!
Eros: Ho capito, ma non mi interessano questi prodotti per il corpo.
Otto: Senti, amico amico non ricordo il nome.
Eros: Eros Tupido!
Otto: Perch, facevi qualcosa di male?
Eros: No, Eros Tupido!
Otto: E adesso?
Eros: Lo stesso! Non sono cambiato, sempre tale e quale.
Otto: E mi dispiace per te. Ma come ti chiami?
Eros: Eros.
Otto: Ecco, voglio dirti che tu, una volta, eri fesso diciamo cos ma ora non pi.
Eros: Ma chi te lha ditto a te chero fesso? Io ho detto Eros Tupido!
Otto: Va bene, non insisto. Insomma, i prodotti che vendo io della Sto buono sono
eccellenti. Vuoi provarli? Non pagarmeli nemmeno. Se ti piacciono, mi dai i soldi,
altrimenti me li restituisci. (Gli da dei soldi) Ora ti do 20 Euro. Tu dammene 50.
Eros: (Esegue) Ecco fatto. Ma perch abbiamo fatto cos?
Otto: Tu non ti preoccupare. Pensa solo a provare i prodotti che ti ho dato.
Eros: Ma tu nun mhe dato ancora niente.
Otto: Te li porto pi tardi.
Eros: Ah, ecco.
Otto: Bene, allora ti lascio. E se vuoi lavorare per noi, sei il benvenuto. (Gli da il
bigliettino da visita) Chiamami quando vuoi. Ciao.
Esce via di casa. Eros commenta come al solito.
Eros: Ora ci penso: cosa faccio? Vendo i prodotti della Sto buono? Secondo me, sono
buoni. Per non voglio fare il rappresentante di quella roba. Tanto, io ho mandato
una mail a quel Salvo Permiracolo. Per ho detto un nome falso: Luca Esposito.
Spero che si guadagna bene facendo il gigol. Intanto non dir niente a Vita.
Suonano alla porta.
Ora vado ad aprire la porta.
Esce al centro e torna seguito da Vita (che ha una valigia trolley).
Vita: E ancora vivo?
Eros: Chi?
Vita: Ma comme, chi? Il proprietario di questa casa.
Eros: Ah, giusto! Ha detto che puoi stare qua da noi.
Vita: (Sbuffa, poi gli chiede supplichevole) Eros, ma tu mi ami?
Eros: In certi momenti, s!
Vita: E allora agisci. Io ti ho portato una cosa che ti aiuter. Si tratta di prodotti per il
corpo della Sto buono. Sotto il tappo c dellesplosivo. Appena apri boom!
Eros: Mamma mia!
Vita: Tranquillo, sono ben chiusi. (Li prende dalla valigia trolley) Tieni!
Eros: E che me naggia fa? Io gi ho comprato dei prodotti. Li ho pure pagati.
Vita: Ma non sono per te.Sono per lui. Tu intanto devi fare finta di essere stato assunto
per la Sto buono e gli devi portare questi prodotti. Hai capito?
Eros: Ua, ma tu si nu genio!
Vita: Adesso per accompagnamia posare la mia valigia. Qual la mia stanza?
Eros: Non c, per noi la facciamo uscire.
Vita: Va bene, grazie. Su, andiamo.
Eros prende i prodotti della Sto buono e con Vita (col trolley) savvia a destra,
quando suonano alla porta.
Eros: A porta. Aggie pacienza, Vita, vuo a arap nu mumento tu?
Vita: Va bene. Io ti raggiungo dopo, allora. Ciao, ciao. Ma tu mi ami?
Eros: In questo momento, un po pi assai!
Vita: Allora io vado.
Vita esce al centro. Eros prende il trolley e come sempre commenta.
Eros: Ora porto i prodotti della Sto buono con lacido muriatico nella stanza di Vita. E
porto pure la sua valigia. Speriamo di non passare un guaio!
Esce a destra. Dal centro torna Vita, seguita da Diana Morbide (in abiti vistosi).
Diana: (Masticando la gomma in modo fastidioso) Ciao cocca!
Vita: Ma tu chi sei?
Diana: Mi chiamo Diana Morbide. E tu?
Vita: Vita Spericolata.
Diana: Ehil, ma lo sai che non sei niente male?
Vita: Senti, Diana Morbide, che cosa ti occorre? Un pacchetto di sigarette?
Diana: (Risata fasulla) Uh uh, che battuta scema! Senti, bambola, io devo venire a stare in
questa casa. Ho parlato personalmente con una persona.
Vita: Chi?
Diana: Un certo Eros Tupido.
Vita: (Sorpresa) Che?
Diana: Ma perch non abita qua?
Vita: S, cio no! Insomma, dipende!
Diana: Da che cosa?
Vita: Da quando lo incontrer, che cosa mi dir!
Diana: Allora lo conosci.
Vita: No!
Diana: Senti, tu mi sembri confusa. Sai cosa faccio? Vado a chiedere al portiere. E se non
mi sono sbagliata, chiamo questo Eros Tupido sul cellulare. Ti saluto, cocca!
Esce via di casa (al centro). Vita sembra sconvolta.
Vita: Ma che gente frequenta questa casa? E soprattutto, che centra Eros? Ora lo sapr.
Esce a destra, dubbiosa.
6. [Antimo e Ruben. Poi Eros e Vita]
Da sinistra, esce di corsa Antimo (tutto trasandato), inseguito da Ruben.
Antimo: Aiuto, aiuto! Alt! (Lo fa fermare) Basta, mi arrendo. Gi mhe vattuto abbastanza.
Ruben: Ma nun passata manco mezora!
Antimo: E con ci?
Ruben: Io aggia giustific a jurnata e fatica!
Antimo: E tu me vulsse vattere tutta a jurnata?
Ruben: (Tira fuori dalla tasca il taccuino) E allora mi devi firmare la ricevuta.
Antimo: Quale ricevuta?
Ruben: Quella condicente che io ti ho picchiato e tu hai abbuscato! Se no il titolare non
paga! (Gli porge il taccuino davanti) Prego, firma!
Antimo: Azz, e chorganizzazione! Tieni una penna?
Ruben: No, nun a tengo.
Antimo: Allora firmo col sangue. (Prende del sangue dal proprio viso e firma) Fatto!
Ruben: E ricordati: hai 48 ore per pagare il debito, se no torno di nuovo io e te spezzo!
Antimo: Eh, ce damme pure lappuntamento!
Ruben: Ci, statte buono!
Esce via per il centro. Antimo comincia a commentare (come fa Eros) ci che fa.
Antimo: Ora mi siedo al tavolo! (Cos fa)E ora mi rilasso! (Realizza) Ma che sto facenno?
Emb, Eros mha nfettato a me! (Si alza in piedi) Io songo cchi esaurito e isso!
Da destra entra di corsa Eros (che commenta) inseguito da Vita attorno al tavolo.
Eros: Ora scappo per non farmi prendere da Vita!
Vita: Fermati!
Eros: (Si ferma dietro Antimo) Salvi tutti!
Antimo: Nh, ma che state facnno?
Vita: Ah, no, niente. Stiamo giocando a Nascondino.
Antimo: Ah, bravi, bravi, giocate. Io vado un momento su Internet.
Eros: Un momento, Antimo, devo chiederti una cosa: sai qualcosa di Diana Morbide?
Antimo: No, mi dispiace, io non fumo.
Ed esce via a destra.
Vita: Chisto cchi scemo e te!
Eros: Ma insomma, io non so niente di questa Diana Morbide. Ma chi ?
Vita: Ha fatto il tuo nome. Non mentire!
Eros: Ma che vuole da me?
Vita: Ha detto che viene a vivere in questa casa. Gi questa cosa mi darebbe fastidio,
ma il fatto peggiore un altro: questa una escort.
Eros: E che roba ?
Vita: Na prostituta!
Eros: Senti, per dimostrarti la mia innocenza, io porter a termine il nostro progetto.
Vita: E cio?
Eros: Eliminer Antimo e la casa sar tutta nostra!Ma tu mi ami?
Vita: No!
Eros: Azz, he cagnato idea? E allora adesso ti far ricredere. Vado a prendere i prodotti
della Sto buono e glieli vendo ad Antimo.
Vita: Va bene.
Eros: Ci, Vita mia!
Esce via a destra. Vita si siede sul divanetto, spossata.
Vita: Pazzesco!Io potrei tranquillamente prendere i miei soldi e andarmene a vivere alle
Seichelles. E invece? Faccio quel che sto facendo adesso. So tutta scema, nun ce
sta niente a fa! (E si rilassa)
7. [Vita e Salvo Permiracolo. Poi Eros, Antimo e Diana]
Suonano alla porta.
Vita: A porta! Apro io? (Non c risposta) Nh, apro io? (Commenta alla Eros) Ora mi
alzo in piedi. (Cos fa) Ora mi sistemo i capelli. Ora vado ad aprire la porta.
Esce al centro. Torna seguito da un figuro in abito scuro e occhiali da sole.
S?
Salvo: Mi chiamo Salvo Permiracolo.
Vita: E con ci?
Salvo: Sono un gigol.
Vita: Un gigol? E che cos un gigol?
Salvo: Una specie di escort, per al maschile.
Vita: Ah, ho capito. E cosa le serve?
Salvo: Sono stato contattato da un certo Luco Esposito.
Vita: (Sorpresa) Luco? Caso mai, Luca.
Salvo: Ma perch?Luca finisce per a, quindi un nome femminile. I nomi maschili
invece devono finire con la o? Per esempio, mio fratello maschio.
Vita: (Ironico) O vero? E maschio?
Salvo: E s. Per si chiama Andrea. Ma sbagliato. Se maschio, si deve chiamare
Andreo! Non ti pare?
Vita: Ehm ora devo andare.
Salvo: Senti, cocca!
Vita: No, ora basta con questo cocca. Io mi chiamo Vita. Ma per te, signora.
Salvo: Bene, Vita, sembri simpatica. Sei iscritta a Facebook*? *(letto come si scrive)
Vita: S. Perch?
Salvo: Ti mando la mia richiesta di amicizia. Sul mio profilo c la mia fota!
Vita: La fota?
Salvo: Eh, a fotografia.
Vita: Allora la foto.
Salvo: Va bene. Io intanto vorrei bere. Ho seta.
Vita: Ho seta?
Salvo: S. Ho bisogno di una birra, se no non opero bene!
Vita: Mi dispiace, ma questa non casa mia.
Salvo: Ah, ho capito: sei anche tu una clienta. Allora, appena torno, apriamo le danze!
Vita: Eh?
Salvo: E qualche volta ti porto bruuum bruuum sulla mia mota!Attendimi, cocca!
Le fa locchiolino ed esce a sinistra.
Vita: Sta casa nun me piace cchi! Intanto, devo capire che sta combinando Eros.
Allarga le braccia e poi esce a sinistra. Da destra entrano Eros (coi prodotti
della Sto buono) ed Antimo.
Eros: O pede puzza e a scella fete!
Antimo: Questo motto io gi lho sentito.
Eros: Si tratta dei prodotti della Sto buono, per la cura del corpo e della macchina.
Antimo: Lo so,ma tu che ci azzecchi?
Eros: Io sono un rappresentante della Sto buono e adesso ti vendo questi prodotti.
Antimo: No, ma gi li tengo.
Eros: E no, non ti puoi rifiutare. Coi soldi che guadagno, devo pagarti laffitto.
Antimo: E lo vuoi pagare coi soldi miei?
Eros: Dai, non fare storie.
Antimo: E va bene, metti qua. (Prende i prodotti) Allora, costano 35 Euro?
Eros: No, 30. (Prende i soldi e glieli da)
Antimo: Grazie!
Eros: Prego!
Antimo: Vado a posare un attimo questi prodotti e torno subito.
Esce via a destra. Alliniziale sorriso di Eros, si sostituisce un volto dubbioso.
Eros: Nu mumento, e nun me trovo. Ma e trentEuro nun me leva pigli io?
Suonano alla porta. Eros, come al solito, commenta.
Ora non ci penso pi. Ed ora vado ad aprire la porta.
Cos fa e torna seguito da Diana (che ha un trolley).
Diana: Ciao, cocco!
Eros: E tu chi si?
Diana: Diana Morbide.
Eros: Ah, ma allora si tu?
Diana: E tu conosci un certo Eros Tupido?
Eros: S, sono io.
Diana: Per la tua voce al telefono diversa. Comunque tieni. (Gli da soldi) 500 Euro.
Eros: (Li guarda alla luce, poi limette in tasca) E pecch?
Diana: Cocco, tu fai troppe domande. Dov la mia stanza?
Eros: Ma chisto nun nalbergo.
Diana: Uff, quante storie! Ora me la cerco da sola.
Si avvia a destra, ma si imbatte in Antimo. Diana se ne compiace.
Ah, ma qua ce n un altro! Allora questa la casa degli uomini! E io mi far
chiatta, chiatta! Ciao!
Esce via a destra. Antimo osserva perplesso Eros.
Antimo: Ma chi chella?
Eros: Conosci Diana Morbide?
Antimo: No, non fumo!
Eros: Antimo, chella tizia se chiamma Diana Morbide.
Antimo: Ah, ma essa?
Eros: Allora a cunusce.
Antimo: E la nuova affittuaria.S presa lultima stanza che m rimasta in questa casa.
Eros: Ma tu la sai una cosa? Se ti trovano con una escort, ti arrestano.
Antimo: E che centra la Escort?
Eros: Stammi a sentire, meglio che te ne sbarazzi.
Antimo: Mah Fammi parlare con questa Diana. (Savvia a destra, parlando tra s e s)
(Ma pecch aggia itt a machina mia? A me a Escort me serve! E vabbu).
Esce via a destra. Eros, si appoggia al muro e riflette.
8. [Eros, Vita e Salvo. Poi Antimo]
Appoggiato al muro, Eros commenta come al solito ad alta voce.
Eros: Orafaccio uno starnuto: etci!Ora mi soffio il naso.(Cos fa)Ora accavallo la
gamba. (Ci prova ma non vi riesce) Ora rinuncio ad accavallare la gamba! E
intanto, mi sto pentendo un poco di quello che devo fare ad Antimo. Ma sono
combattuto: pi forte lamore di Vita oppure lamicizia di Antimo?
Da sinistra tornano Vita e Salvo (con una birra) che hanno familiarizzato
(Eros li nota e si nasconde dietro una sedia appoggiata al muro, ascoltandoli).
Vita: Ma si guadagna molto col tuo lavoro?
Salvo: Abbastanza. Dipende dalla clienta!
Vita: Cliente.E sei bravo?
Salvo: (Si vanta)Tu lo sai come mi chiamano nellambiento? Il profeto!
Vita: Profeta!
Salvo: Azz, afforza! Io sono maschio. La profeta donna, io sono il profeto!
Vita: Senti, Salvo, ma veramente ti ha contattato qualcuno in questa casa?
Salvo: E gi: Luco Esposito.
Vita: Ah, Luca Esposito.Eppure strano, in questa casa non c nessun Luca Esposito.
Salvo: Ma come? Lui mi ha contattato via Internet. Mi ha mandato una mela!
Vita: Forse ho capito: deve trattarsi di un nome falso. Vuoi vedere che Antimo?
Salvo: Ma che fai? Parli da sola?
Vita: No, ehm mi capisco io. Bene, allora divertiti pure con questo Luca Esposito. Ma
s! Ormai, oggi si portano le avventure con uomini, donne, animali ! Tutto!
Esce via a sinistra. Salvo la osserva interdetto.
Salvo: Ma che cacchio ha capito, chella? Per questa tizia, Vita mi piace!
Eros viene fuori dal nascondiglio e va da lui.
Eros: Ehm
Salvo: Chi ?
Eros: Salvo Permiracolo?
Salvo: S, songhio. Ma noi ci siamo gi sentiti?
Eros: S. Io sono Eros ehm Luca Esposito. Sono io che ti ho mandato la mail.
Salvo: Ah, sei quello che mi ha mandato la mela? Bene, bene. Se non mi sbaglio, tu mi
hai detto che vuoi imparare a fare il gigol.
Eros: Esattamente. Mi spieghi come si fa?
Salvo: Eh, caro mio. E tutta questione di bacino. E di fascino. Tu puoi tenere una bella
auta, con una bella radia, per se non ci sai fare, le donne scappano.
Eros: Veramente?
Salvo: E certo. Ma tu lo sai chi sono gli amatori pi incapaci? Gli sportivi. E soprattutto
quelli che giocano a pallavla!
Eros: Pallavla?
Salvo: La pallavla, lo sport. Ma pure quelli che giovano la pallacanestra, la
pallanuota e la pallamana!
Eros: Salvo,ti prego, insegnami tutte le cose che sai tu. Io dopo ti pago pure. Non
so con quali soldi, ma ti pago!
Salvo: No, non voglio essere pagato. A me mi pagano solo le donne.
Eros: Allora mi preparo e torno subito da te. Cos cominciamo la lezione.
Salvo: Va benissimo. E dopo ti faccio pure il doposcuolo!
Eros: Pure il doposcuola? Qua la mano!
Salvo: Qua la mana!
Eros esce a destra, fregandosi le mani. Salvo lo osserva con perplessit.
Chiso nun buono, nun buono!
Beve la sua birra. Da destra torna Antimo coi prodotti della Sto buono.
Antimo: Proviamo questi prodott! (Nota Salvo e posa i prodotti sul tavolo) Scusi!
Salvo: (Gli va la birra di traverso e tossisce) Uhm uhm uhm!
Antimo: Uh, scusate! (Picchietta sulla schiena di Salvo) Guardi luccellino, cip cip!
Salvo: Grazie, m passato.
Antimo: Ma cosa fa lei qui? Cosa le serve?
Salvo: Di unaltra birra! (Mostra la bottiglia) Questa finita.
Antimo: Un momento, ma dove lha presa quella? Dal mio frigorifero?
Salvo: No, dal frigorifero di questa casa.
Antimo: E questa casa mia.
Salvo: Nossignore. Questa casa del signor Antimo Fuggente.
Antimo: E sono io.
Salvo: Allora sei tu che mi hai mandato la mela!
Antimo: No, io nun aggio mannato a mela a nisciuno.
Salvo: Ma come? Col computer*. *(letto com scritto)
Antimo: Salvo Permiracolo? Ma molto piacere! Tu mi insegnerai a fare il gigol!
Salvo: Pure a te? Io tengo un altro allievo. Ma non fa niente, vi insegner a tutti e due.
Antimo: Non fa niente, basta che imparo.
Salvo: S, ma prima mi devo fare unaltra birra. Posso?
Antimo: Ma certo, andiamo insieme in cucina. E poi comincia la lezione. Vieni, vieni!
Escono a sinistra.
9. [Ruben, Eros, Diana, Salvo, Antimo e i signori Coscia e Mollica]
Suonano alla porta. Da destra entra Eros.
Eros: A porta. Forse sar una mia nuova cliente! Nu mumento, ma io ancora nun
songo gigol! E nun fa niente, va!
Va ad aprire e torna seguito da Ruben.
Ruben: E voi chi siete?
Eros: Ma piuttosto, chi siete voi che siete entrato qua dentro?!
Ruben: Io sono Ruben Tino.
Eros: Ce mancava sulo o juventino, stammatina!
Ruben: Che juventino? Amico, io tengo abbunamento do Napule. E mi chiamo Ruben.
Eros: Allora cocche vvota jamme o stadio nzieme? E diamoci pure del tu.
Ruben: Schia o cinco!
Eros: S! (Gli d il cinque)
Ruben: E tu come ti chiami?
Eros: Eros Tupido.
Ruben: Eros Tupido? Aspiette nu mumento. (Consulta il proprio taccuino)
Eros: Mi devi far vedere qualcosa?
Ruben: Ah, ci stai pure tu. Questa la lista di Gigino o pistolero!
Eros: Ahia! E allora?
Ruben: Paghi il debito?
Eros: Ehm non tengo ancora i soldi.
Ruben: E allora he abbusc!
Eros: (Arretra) Ma come? Noi siamo tifosi del Napoli. Andremo allo stadio insieme.
Ruben: (Pian piano lo segue) Ma he abbusc o stesso!
Eros: Forza Napoli, forza Napoliiii!
Corre via a destra, inseguito da Ruben. Da sinistra torna Antimo, sorridente.
Antimo: Per simpatico, chillu Salvo Permiracolo. Sulo che veve assaje birra. E proprio
na spugna! Ma comme fa a ffa o gigol? Io nun capisco.
Suonano alla porta.
Ma chi m?
Seccato, va ad aprire. Da sinistra entra Salvo con la sua birra in mano.
Salvo: Ah, comm bella a birra! (Si siede al divanetto in modo scomposto)Sa di vita!
E beve. Intanto da destra entra Diana.
Diana: Ma cc nun se magna e nun se beve? (Nota Salvo) Wow, e chi quello? Ma quanti
uomini ci sono qua dentro! Mi piace tanto questa casa. (Va da lui) Ehi!
Salvo: (Un po brillo) Uh, amica mia, come stai?
Diana: Non c spazio su questo divanetto?
Salvo: No, stretto. Cerchiamo un posto migliore per approfondire i nostri rapporti.
Diana: Ah, tu vai direttamente al sodo. Per me non ci sono problemi. Piacere, Diana!
Salvo: (Si alza in piedi) Salvo Permiracolo!
Diana:Vieni nella mia nuova stanza.
Salvo: Ma quanto mi piace questa casa!
Diana: A chi lo dici!
Escono a destra, mano nella mano. Dal centro torna Antimo (con una mano sulla
fronte per disperazione) e i signori Mollica e Coscia che litigano.
Mollica: Ti ho scoperta, tu stavi venendo in questa casa per incontrare la tua amante!
Coscia: No, no, sei tu stavi venendo in questa casa per incontrare la tua amante!
Mollica: Dove sta il tuo amante?
Coscia: Dove sta la tua amante?
Antimo: Alt! Scusate, col dovuto rispetto, ma sempre a casa mia dovete venire a litigare?
Mollica: Sentite, voi statevi zitto! Sono convinto che nascondete lamante di mai moglie.
Coscia: No, no, non fare il furbo. Il signor Antimo nasconde la tua amante. E basta!
Antimo: Ma come vi permettete? Questa una casa seria e perbene!
Ad un tratto il silenzio: dalla stanza a destra si sente il cigolio di un letto.
Nh, ma che stanne facnno inta stanza e lietto mia?
Coscia: Io lo so benissimo:c lamante di mio marito.
Mollica: No, c lamante di mia moglie. E adesso vado a vedere.
Coscia: E pure io!
I due escono a destra, con fare deciso.
Antimo: E che manicomio! E pensare che questa una casa tanto tranquilla!
Da destra torna Eros trasandato, spettinato: lo insegue Ruben intorno al tavolo.
Eros: Mamma mi!
Ruben: (Lo acchiappa)Preso!
Antimo: Alt!
Ruben: Tu inutile che te miette nmiezo, pecch he abbusc nata vota!
Antimo: Purio? Uh, Mar!
I due fuggono al centro, inseguiti da Ruben. Da destra tornano Diana che
abbraccia il signor Mollica e Salvo che abbraccia la signora Coscia.
Diana: Amore mio! Finalmente ti ho ritrovato!
Mollica: Ehm ma chi ti conosce?
Salvo: Come sono felice di rivederti!
Coscia: Ehm ma forse c uno sbaglio!
Mollica: Allora hai visto che avevo ragione? E lui il gigol che tu paghi coi miei soldi.
Coscia: E lei la prostituta che tu paghi coi coi coi tuoi soldi!
Mollica: Ma io aggia vattere a isso e a te!
Coscia: E io aggia vattere a essa e a te!
Mollica insegue e picchia Salvo, Coscia insegue e picchia Diana. Vanno tutti al
centro. Poco dopo, da l, tornano Ruben che insegue Salvo e Diana.
Ruben: Vaggia acchiapp, vaggia acchiapp! (Li acchiappa) Presi!
Salvo: Nh, ma chi si tu?
Ruben: Ditemi i vostri nomi.
Salvo: Io mi chiamo Salvo Permiracolo.
Ruben: Ma pecch, si gghiuto sotto a na machina?
Salvo: No, sono Salvo di nome e Permiracolo di cognome.
Diana: E io invece sono Diana Morbide.
Ruben: (Controlla nel taccuino) Eccoli qua. Voi dovete restituire i soldi s Gigino o
pistolero. Mi manda lui. Ce li avete i soldi?
I due: No!
Ruben: E allora ata abbusc!
I due: (Spaventati) Noooo!
I tre corrono a sinistra. Dal centro Eros insegue Mollica, Coscia ed Antimo.
Eros: Vaggia accidere, vaggia accidere!
Antimo: Nh, ma pecch ce staje currenno appriesso?
Eros: Ma che ne ssaccio?!
Entrano a sinistra. Poco dopo, da l, Coscia insegue Ruben che insegue Diana.
Ad un certo punto, tutti inseguono tutti. E continuano cos per qualche secondo.
FINE ATTO PRIMO
Casa di Antimo Fuggente, il giorno dopo.
ATTO SECONDO
1. [Eros, Antimo e Salvo. Poi Vita]
Antimo seduto sul divanetto, scomposto, stanco. E al telefono con Diana.
Antimo: Mi dispiace, Diana, ma non posso accettarti in casa mia. Tu fai un tipo di attivit...
come dire un po equivoco. In casa mia non accetto gente che si fa pagare per
fare sesso. Cio la accetto, per devo essere io. Capito? No? Beh, lascia stare.
Fortuna che non mi avevi pagato ancora. Che? Mi hai dato 500 Euro? E quando?
Ma ti garantisco che non cos. (Stufo) Siente, ma tu che vvuo? Io nun aggio
avuto manco na lira. Vabbu? (Riaggancia) E arrivata fresca, fresca, chesta! E
adesso, a proposito di soldi, proviamo a guadagnare qualche soldino. (Digita un
numero) Salve, signora, sono Antimo Fuggente. Si ricorda? Lho chiamata prima
per i prodotti della Sto buono. Cara signora, O pede puzza e a scella fete!
(Stupito) Ma a signora ha attaccato! Questi prodotti non li vender mai. (Si
alza in piedi) Che stanchezza! Spero che Salvo viene presto. Diventer un gigolo!
Esce a destra, fiero. Da destra entra Eros parlando al cellulare.
Eros: Caro signore, O pede puzza e a scella fete! (Perplesso) Ma Pronto, pronto!
Ha attaccato. Questi prodotti non li vender mai. (Si siede al divanetto, stanco)
Oddio e quanto mi ha fatto correre quel Ruben Tino, ieri. Io non ci sono abituato.
Per fortuna tra poco smetto di fare il rappresentante. Diventer un gigol!
Suonano alla porta.
Antimo, va a arap tu.
Antimo: (Da dentro, a destra) Me sto facenno a doccia!
Eros: E allora vaco io. Uff! (Si alza in piedi a fatica) Non ci sta nemmeno Vita
Torna seguito da Salvo, arzillo come non mai.
Salvo: Buongiorno, buongiorno! Caro Luco!
Eros: No, Luca!
Salvo: Sei maschio?
Eros: S.
Salvo: E allora sei Luco! Siamo pronti per la lezione numero uno?
Eros: A verit, no! Guardami in faccia: sembro uscito da un ospedale.
Salvo: Ma che cos questa fiacchezza?Tu mi sembri uno che ha bisogno di unafleba!
Eros: Una flebo.
Salvo: Per me, meglio una fleba! Ma caro mio, tu devi essere un serpente un cobro!
Eros: Un cobra!
Salvo: Se femmina, ma tu sei maschio e devi essere un cobro. E adesso io direi che
Antimo: (Da dentro, a destra, chiama) Eros!
Eros (imbarazzato) guarda Salvo (perplesso), mentre Antimo chiama di nuovo
Eros!
Salvo: Stanno chiamando un certo Eros. Ma chi ?
Eros: Ehm boh, non so. Ah, s, gi: il cameriere di casa.
Antimo: (Da dentro, a destra, insiste) Eros!
Eros: (Gli risponde) Non c, uscito!
Salvo: Luco, ma chi ci sta dentro?
Eros: Ancora cu stu Luco! Niente, l dentro ci sta una persona un essere umano!
Salvo: Va bene, allora possiamo cominciare. Dunque, facciamo finta che io sono il gigol e
tu sei una bellissima donna. Siediti sul divanetto.
Eros: E vabbu. (Esegue)
Salvo: (Si distanzia un po da lui) Ecco,adesso iomi avvicino a te con la mia camminata
sexy. (Cammina verso Eros, con un incedere ondeggiante)
Eros: Chesta fosse a camminata sexy?
Salvo: Le donne impazziscono quando un uomo cammina cos. (Si inginocchia e gli bacia
la mano) Oh, mia dolce Miscela!
Eros: Miscela?
Salvo: E un nome francese.
Eros: Ah, Michelle.
I due: (Allunisono) E femmina? E allora si chiama Miscela!
Eros: Aggio capito gi! E poi?
Salvo: E poi la bellissima donna prende 200 Euro e me li mette tra le labbra. Su, fallo.
Eros: Chaggia fa?
Salvo: Mettimi 200 Euro tra le labbra.
Eros: (Interdetto, prende dei soldi e glieli pone tra le labbra) Ecco qua.
Suonano alla porta.
Mannaggia a miseria, proprio m hanna buss a porta? Scusami un attimo.
Va ad aprire la porta. Salvo si rialza, mette i soldi in tasca e scuote il capo.
Salvo: Non ce la pu fare, non ce la pu fare. A questuomo manca una cosa: il carismo!
Dal centro, torna Eros tutto allarmato.
Eros: Uh, mamma mia, Vita!
Salvo: Che successo?
Eros: No, niente, Vita cio la vita aiuta i sogni e i sogni aiutano la vita!
Salvo: E chi si, Marzullo?
Eros: Salvo, ti chiedo un grosso favore: devi andare in cucina e ti devi bere una birra.
Salvo: (Malizioso) Ho capito: fuori alla porta c la tua prima clienta. Ma le clienta non si
portano a domicilio. Comunque falla entrare e falla aspettare sul letto. Io ti do gli
ultimi consigli e tu
Eros: Va bene, va bene, basta. M vattnne.
Salvo: Aspetta un secondo: tu devi farmi incontrare di nuovo quella ragazza che ho visto
ieri in questa casa. Mi piace troppo. Si chiama come una canzone di Vasco Rossi.
Eros: Alba Chiara?
Salvo: Na cosa e cheste!
Eros: Va bene, va bene, ma adesso sparisci. Io vado ad aprire la porta.
Eros corre via al centro. Intanto Salvo ricorda qualcosa.
Salvo: Ah, ecco, non si chiama Alba Chiara ma Vita Spericolata. Beh, glielo dir dopo!
Adesso andiamoci a fare una bella birra!
Esce via a sinistra.
2. [Eros e Vita. Poi Antimo e Salvo]
Dal centro torna Eros, seguito da Vita.
Eros: Amore mio, tesoro mio, Vita mia!
Vita: Nun me tucc e nun me vas! Voglio sapere solo una cosa: morto?
Eros: Chi?
Vita: Lui! Antimo.
Eros: No, ancora vivo.
Vita: Ecco, addio!
Eros: Aspetta! E come faccio? Io non ci riesco proprio a farlo morire. Devi sapere che
Antimo: (Da dentro, a destra) Eros!
Vita: Ma lui? Allora sta in bagno.
Eros: Si sta facendo la doccia.
Vita: (Spalanca gli occhi)La doccia? Tombola!
Eros: No, ma nun sta jucanno a Tombola sotto a doccia! Se sta sulo lavanno!
Vita: Scemo, questa la nostra occasione. Gli hai venduto i prodotti della Sto buono?
Eros: S, s. Li ho pagati pure 30 Euro.
Vita: Aspiette, nun me trovo. Ma non avrebbe dovuto pagarli lui? Va bene lo stesso.
Limportante che li stia usando. Cos morir sotto la doccia.
Eros: Uh, allora andiamo a sentire se ancora vivo.
I due vanno a destra, davanti alla porta del bagno. Eros lo chiama.
Ehm Antimo, tutto bene? Stai usando i prodotti della Sto buono?
Vita: Uh, non risponde.Allora tutto compiuto.
I due tornano al centro, esultanti.
I due: E vaiii!
Da destra torna Antimo (che si rivestito). I due e lo osservano perplessi.
Antimo: Bravi, bravi, mi fa piacere che siate felici!
Eros: Ehm Antimo, allora tu stai bene. Ma hai usato i prodotti della Sto buono?
Antimo: S, e sono una bomba!
Esce via beatamente a sinistra.
Eros: E se sono una bomba, perch non sono scoppiati?
Vita: Ehm
Eros: (La guarda male) E ancora vivo. Comme mo spieghe?
Vita: (Imbarazzata) Io avrei unaltra idea. (Dalla borsa estrae un pacchetto) Vedi
questo? E esplosivo al plastico.
Eros: Oh, e statte accorta. Avssa scuppi?
Vita: Scoppia in un solo caso. (Va al divanetto e posa il pacchetto alla base di un piede
del divanetto) Quando Antimo si siede. Per cui, attento che nessun altro si sieda.
Eros: No, no, certamente. (Sente voci da sinistra) Eccolo, sta tornando. Nascondiamoci!
I due si appostano dietro la comune. Da sinistra entrano Antimo e Salvo.
Salvo: Adesso cominciamo la lezione. Siediti sulla sedia e io mi siedo sul divanetto.
Er&Vi.: (Spaventati)Nooo!
Salvo: (Si guarda a destra e a sinistra)Chi ?
Antimo: (Si guarda a destra e a sinistra) Non lo so.
Salvo: Va bene, allora tu ti siedi sulla sedia e io mi siedo sul divanetto.
Antimo si siede sulla sedia (al tavolo) e Salvo sta per sedersi sul divanetto (Eros e
Vita si coprono gli occhi per non guardare, disperati). Poi Salvo cambia idea.
Salvo: Ma che mi siedo a fare? Caro mio, se vuoi sedurre una donna, devi essere un
farfallone! Su, alzati. Devi fare il farfallone.
Antimo: (Si alza perplesso) Chaggia fa?
Salvo: Il farfallone.
Antimo: (Lentamente, comincia ad agitare le mani come per svolazzare) Cos?
Salvo: E che sto coso?
Antimo: Il farfallone!
Salvo: Ma no, io dico il farfallone, cio lo spaccone, il buffone. Per attrarre le donne,
devi partire dalla camminata. Su, fammi vedere come cammini.
Antimo cammina, ma Salvo non ne soddisfatto.
E chesta fosse na camminata? Tu me pare che te staje facenno sotto. Devi tenere il
sedere rigido, la schiena dritta, la testa in alto e le mani penzolanti! Su, prova tu.
Antimo cammina come un robot.
Fai schifo! Va bene, non camminare. Vai a sederti sul divanetto.
Antimo va vicino al divanetto, mentre Eros e Vita (nascosti) esultano. Ma Salvo
E che fai? Mica ti siedi sul serio? Un vero uomo non si siede mai. Fa sedere prima
la donna. Solo che adesso ce ne vorrebbe una.
Antimo: Mannaggia, che peccato che adesso non ci sta Vita Spericolata.
Salvo: Magari ci fosse! Sicuramente mi ispirerebbe dolci frasi e splendidi gesti.
Antimo: Vabb, facciamo a memoria. Allora io
Squilla il citofono (dietro la comune). Spaventati, Eros e Vita fuggono via (silenti).
Scusami un attimo. (Va a rispondere) Pronto! Ah, s, certo. Tu sei la mia nuova
coinquilina. S, primo piano. Vieni, vieni. (Torna da Salvo) Salvo, una donna.
Salvo: E questa una bella notizia. E una tipa come quella Diana? Una ragazza squilla?
Antimo: Una squillo? No, non la conosco. Ma perch me lo chiedi?
Salvo: Comincia a fare pratica con lei.
Antimo: Ma la mia nuova coinquilina.
Salvo: E che fa? E pur sempre una donna. Io intanto me ne vado in cucina e ti osservo.
Mi siedo sulla sdraia e mi mangio un pezzo di gorgonzolo!
Antimo: Sdraia? Gorgonzolo? Vabbu, m nun tengo tiempo e arraggiun. Vado ad aprire.
Ti raccomando, osservami allopera. Secondo me questa tizia maliziosissima!
Esce via al centro, fregandosi le mani. Salvo lo osserva perplesso.
Salvo: Ma come fanno Antimo e Luco a diventare dei gigol? Questo un bellenigmo! Io
intanto gli ho fatto una sorpresa: ho convocato qui una delle mie clienti. Faranno il
loro esame con lei. Saje che risate!
Esce a sinistra.
3. [Antimo e Perla Di Ragazza. Poi Eros e Salvo. Infine, Vita]
Dal centro torna Antimo (perplesso), seguito da Perla Di Ragazza (novizia).
Perla: (Timidina) Buongiorno!
Antimo: E tu chi si?
Perla: Io sono Perla Di Ragazza. Sono una novizia.
Antimo: E io avssa fa pratica cu te?
Perla: Prego?
Antimo: No, niente. Io sono Antimo Fuggente. La tua stanza l a destra.
Perla: E il bagno?
Antimo: S, ci sta pure il bagno. E ovvio.
Perla: E quanto laffitto?
Antimo: (Prova a farla andar via) 20.000 Euro al mese!
Perla: Eh?
Antimo: No, no, 200 Euro al mese!
Perla: Avevo capito 20.000 Euro! E senti un po, vorrei comprare un inginocchiatoio.
Serve per le preghiere. Ogni giorno io e te faremo il Rosario alle 18.
Antimo: E s, facmme assaje: primma vaco a ffa Rodolfo Valentino e ppo me metto a
preg! Andiamo, ti faccio vederela tua stanza, che meglio.
Dal centro, torna Eros, quatto, quatto.
Eros: (Sottovoce) Vita! Ehi, Vita! Add staje? Ma add s nascosta, chesta?
Pone il cartello sul divanetto. Da sinistra entra Salvo.
Salvo: Luco!
Eros: Chi ? Ah ehm Salvo!
Salvo: Che stai facendo?
Eros: No, niente, osservo questo divanetto che proprio sfizioso assai! E tu?
Salvo: Ti osservo. Ma s, adesso te lo dico: in questa casa sta per arrivare una sorpresa per
te. Si tratta della tua prima clienta.
Eros: Grazie, sei molto gentile.Ma solo una cliente?
Salvo: E quante ne volevi? Tu devi fare pratica. E ti raccomando il gioco di bacino.
Eros: Il gioco di bacino?Laggia vas?
Salvo: No, io gioco di bacino. Adesso ti faccio vedere. (Prende il cellulare e da l si sente
partite la canzone anni 70 Hot stop, cosicch lui balla muovendo il bacino)
Eros: U, si nu mostro!
Salvo: Hai visto? Adesso fammi vedere tu. Io mi siedo sul divanetto. (Sta per farlo)
Eros: Add vaje? (Gli afferra il braccio e glielo impedisce) Il divanetto no. Meglio le
sedie del tavolo, sono pi comode! (E lo fa sedere su una delle sedie) E ora guarda
il mio gioco di bacino. Ti piace?
Salvo: Non c male, Luco. Sai che ti dico? Adesso scendo e torno pi tardi. Mi farai
sapere com andata con la clienta. (Si alza in piedi) E ti raccomando, una chic!
Eros: Fa fa a me, staje nmana allarte!
Salvo: Bravo, allenati, allenati! Ti lascio il mio cellulare con la canzona! A pi tardi.
Gli lascia il cellulare che suona Hot stop, Eros balla, mentre Salvo esce via.
Poco dopo, dal centro, esce Vita, che lo osserva esterrefatta. Eros la nota e smette.
Eros: Ehm ciao Vita!
Vita: Caspita, che gioco di bacino! Chi te lha insegnato?
Eros: Salvo.
Vita: Salvo? Chi Salvo?
Eros: No, Salvo Salvo Salvo imprevisti, me lha insegnato pap quandero piccolo.
Vita: Ah, ecco. Senti, mentre tu eri qui, io ho provveduto a seminare la casa di esplosivo.
Eros: Che?
Vita: Non strillare. Ho messo esplosivi nella doccia, esplosivi negli ombrelli, esplosivi
nel computer e perfino in un profumo.
Eros: Un profumo? E come fa a morire con un profumo?
Vita: Allinterno c lAstrolite, che un tipo di esplosivo molto potente. Appena
Antimo se lo spruzza addosso bum! Ma la chicca finale unaltra.
Eros: E cio?
Vita: Ho messo dellesplosivo anche sotto alcune mattonelle!
Eros: Ma che he fatto? O campo minato?
Vita: S! A proposito, non andare mai in gabinetto. C esplosivo anche l.
Eros: Nenn, ma m nun pozz cchi manco into bagno?
Vita: Solo in cucina non ho messo ancora niente. Ma lo far ora. Vieni con me.
Eros: Uh, mamma mia! So fidanzato cu na piromane!
I due escono a sinistra.
4. [Antimo ed Otto. Poi Elettra Auto]
Suonano alla porta. Da destra torna Antimo.
Antimo: Menu male che ha sunato a porta. Chella tizia vuleva fa o Rusario cu me! Io
nun saccio manco preg!
Va ad aprire e torna seguito da Otto.
Otto: O pede puzza e a scella fete!
Antimo: Ma famme o piacere, Otto, sti prodotte nun so buone proprio.
Otto: (Dalla valigetta estrae un barattolino)Perch?
Antimo: Non si riescono a vendere. Secondo me colpa del motto.
Otto: Ma tu devi insistere. E poi, quando parli coi clienti, devi farti pagare i soldi cash.
Antimo: I soldi?
Otto: Cash! (Gli pone il barattolo di mano)
Antimo: Cash, cash ma cash* a cc ddinto, o petrolio? (cash letto chesc, nel senso di che cosa esce?)
Otto: Ma no, cash significa in contanti.
Antimo: Caro mio, lascia stare. Tra poco io comincio a fare il gigol. E ti saluto!
Otto: Il?
Antimo: Gigol.
Otto: E che rrobba ? Ma venne coccosa?
Antimo: E una specie di escort maschile.
Otto: Ma che scimmit.
Antimo: Ah, s? Siediti sul divanetto.
Otto: (Sta per sedersi sul divanetto, poi ci ripensa) Asp, ma che mi devo sedere a fare?
Antimo: Voglio farti vedere cosa so fare. Su, siediti.
Otto: (Sta per sedersi sul divanetto, poi ci ripensa) Ma io non tengo tempo da perdere.
Antimo: E te vuo assett?
Otto: Antimo, non posso sedermi. (Gironzola) Ti dico la verit: oggi non sono venuto da
te per i prodotti della Sto buono, ma per nascondermi da Gigino o pistolero. Mi
ha mandato un tale Ruben Tino a riscuotere i soldi. E quello mena di brutto!
Antimo: O ssaccio, purio aggio abbuscato a chisto.
Otto: E se lo vuoi sapere, adesso sta girando a casa dei debitori. E di certo verr pure
qua. Tu hai una soluzione?
Antimo: Io? Mah
Suonano alla porta.
Otto: (Preoccupato) Oddio, sarr isso! M abbuscamme, Antimo!
Antimo: Eh, beh! Facciamoci coraggio e affrontiamolo. Aspettami qua. (Corre in cucina,
poi torna con due scope: una la cede ad Otto) Forza, respingiamo linvasore!
Escono al centro. Da l entra Elettra Auto, donna piena di charme, ben vestita.
Elettra: Ma chi mi ha aperto la porta? E permesso?
Dal centro si sente:
Antimo: Attacchiamo senza piet!
I due entrano dal centro con le scope alte. Lei li osserva. I due, imbarazzati,
posano le scope a terra e cominciano a spazzare, facendo finta di nulla.
Otto, spazza vicino a quellangolo.
Otto: E tu spazza a centro stanza, Antimo.
Elettra: Chiedo scusa, volete che io passi un altro giorno?
Antimo: No, no, assolutamente. Ditemi che cosa vi occorre.
Elettra: Mi hanno detto che in questa casa avrei trovato non so se posso parlare
liberamente un accompagnatore per donne insomma, un gigol.
Antimo: Ah, s, s, sono io! Un secondo solo, accompagno Otto fuori e sono subito da voi.
Otto: Me naggia ?
Antimo: E certo. Tu hai detto che te ne vuoi andare.
Otto: Arrivederci.
Lo spinge fuori casa. Elettra, un po perplessa, va al divanetto. Guarda la stanza.
Elettra: Per, devessere grande questa casa! Speriamo solo che il proprietario sia
allaltezza della situazione!
Torna Antimo, frettolosamente.
Antimo: Dunque, eccomi a voi.
Elettra: (Sexy) Cosa fai? Mi dai del voi? Dammi del tu. (Porge la mano per il baciamano)
Antimo: Ma certo: tu! (Le bacia la mano, poi porta una mano sulle labbra, dolorante) Ah!
Elettra: Che successo?
Antimo: No, niente, coi tuoi anelli mhe struppiato o musso!
Elettra: Comunque piacere, Elettra Auto!
Antimo: Sei un elettrauto? Senti, io tengo una Escort che non funziona bene.
Elettra: Una Escort? E ti crea problemi? Si vede che non la paghi bene. Pagala di pi.
Antimo: Di pi? Ma chella vecchia. Io aggio penzato cha voglio rottam.
Elettra: No, e perch? Non si trattano cos le donne.
Antimo: Le donne? Ma io stongo parlanno e na Escort.
Elettra: E allora? Solo perch si tratta di una escort? Pure le prostitute sono esseri umani.
Antimo: Ma io non parlavo di una escort umana, io parlavo di una Escort macchina.
Elettra: E io che centro?
Antimo: Sei un elettrauto!
Elettra: No, non sono un elettrauto. Sono Elettra auto!
Antimo: Uh, piacere, piacere, Antimo Fuggente. Ma prego, accomodati sul divanetto.
Sta per sedersi, ma Antimo cambia idea in tempo utile, prima che lei si accomodi.
Anzi, no, voglio prima mostrarti la mia casa. Poi ti mostro il mio gioco di bacino!
Elettra: Lascia stare la tua casa. Offrimi da bere, poi mi mostri il tuo gioco di bacino.
Antimo: A proposito, come mai sei venuta tu da me? E il gigol che va a casa delle clienti.
Elettra: Sei pazzo? Non sia mai torna mio marito! Io sono una donna piena di classe, ma
ho sposato un uomo sanguinario.
Antimo: Allora hai fatto bene a venire qua. Vieni, seguimi. Ti porto in Paradiso!
La prende per mano, escono a sinistra.
5. [Perla ed Eros. Poi Vita e i signori Coscia e Mollica]
Da destra entra Perla.
Perla: Ave Maria, piena di grazia, il Signore con te Ma in questa casa cos grande
non c nessun altro?... Tu sei la benedetta tra le donne, benedetto il frutto del
tuo seno, Ges... Vorrei domandare come si fa per mangiare qualcosa. (Savvia al
centro, sempre pregando) Santa Maria, madre di Dio, prega per noi peccatori!
Esce al centro. Da sinistra invece torna Eros.
Eros: Ma che sta cumbinanno, Vita? Sta piazzanno ordigni pe tutto parte!(Sta per sedersi
sul divanetto, ma si rende conto e si arresta) Oddio, che stongo facenno? Me stevo
assettanno ncoppa o divanetto. M zumpavo e naria! (Va al mobile, cos prende
un cartello e torna al divanetto) Ora sai cosa faccio? Metto un cartello sul divanetto.
(Cos fa) Ecco qua: Su questo divanetto pu sedersi solo Antimo! Chi vuol
capire, capisca. E intanto, la cliente che mi aveva detto Salvo, non venuta pi. (Si
siede al tavolo) Chillu Salvo nu buciardo!
Dal centro torna Perla.
Perla: Leterno riposo, dona a loro Signore
Eros: Chi ?
Perla: Ah, finalmente qualcun altro. (Va da lui) E questo il modo di far aspettare la gente?
Eros: (Si alza in piedi) Ma perch? Voi stavate aspettando me?
Perla: Non lo so chi stavo aspettando, per so che stavo aspettando qualcuno. Voi chi siete?
Eros: (Dopo un attimo di riflessione) Chesta essa! Ma allora Salvo eva raggione!
Perla: Scusate, ma che state dicendo? Perch parlate da solo?
Eros: (Gli gira intorno, camminando in modo equivoco) Ehi, baby, diamoci del tu!
Perla: Eh?
Eros: Togliamo i freni inibitori e lasciamoci andare al meglio!
Perla: Non capisco.
Eros: Io sono Eros come il dio dellamore e del desiderio. E tu?
Perla: Perla Di Ragazza!
Eros: E non dice niente, tuo marito? Ho capito, non sei soddisfatto di lui.
Perla: Ma io non sono sposata. Per in futuro mi sposer con il Signore.
Eros: (Malizioso) Non voglio sapere come si chiama questo signore. Io sono pronto per te!
Perla: Ma ma
Eros: (Eora mi mette i soldi tra le labbra!). (Le si inginocchia davanti con la bocca aperta)
Perla: Cosa vuoi?
Eros: Riempi le mie labbra.
Perla: Ah, ho capito. Per chiudi gli occhi.
Eros: Subito. (Cos fa)
Perla: (Dalla borsa che ha con s, tira fuori una scatola di biscotti) Io lavevo capito, tu sei
un bambinone che vuol giocare! E allora tieni! (Gli mette un biscotto in bocca)
Eros: (Sorpreso, si alza e si toglie il biscotto di bocca) Ma ma ma cosa fai?
Perla: E io ti ho visto con la bocca aperta.
Eros: E me miette nu biscotto nmocca?
Perla: Ma quelli sono benedetti! E comunque, se vuoi qualcosa in pi, devi meritartelo.
Eros: Ho capito, ho capito tutto. E allora vieni con me. Ti faccio vedere il mio letto.
Perla: No, grazie, io preferirei un inginocchiatoio.
Eros: Te vuo mettere in ginocchio? Ma nun scomodo?
Perla: Bisogna sopportare ogni cosa per avere godimento.
Eros: E vabbu, in fondo che me ne mporta? The inginocchi tu, mica io? Ora andiamo
nella mia stanza e predispongo una specie di inginocchiatoio. Poi tu ti prepari e io ti
raggiungo dopo. Va bene?
Perla: Va bene. Ma fai alla svelta.
Eros: Mamma mia, e comme staje ascarfata! Vieni, vieni, seguimi.
Si avvia a destra. Perla pare contenta.
Perla: Meno male, finalmente ho trovato un compagno di preghiere. Peccato per il nome
peccaminoso: Eros! Ma solo un dettaglio.
Esce via a destra. Da sinistra torna Vita, scandalizzata.
Vita: Che schifo! Antimo ha rimorchiato una donna di facili costumi. Questo vuol dire
che merita la morte grazie ad uno degli esplosivi che ho piazzato io. Speramme
sulo che chillu fesso e Eros nun ce casca isso!
Suonano alla porta.
Chi va ad aprire? (Chiama) Eros Antimo! Vabb, ci vado io. In fondo sar la
futura proprietaria di questa casa!
Va e torna con la signora Coscia, in occhiali da sole, abito scuro e cappello.
Salve! Ci conosciamo?
Coscia: No. Io sono la signora Coscia, la vicina di casa. Ma non lo dite a nessuno. E voi?
Vita: Vita Spericolata.
Coscia: La canzone di Vasco Rossi mia preferita. Comunque, ho spiato il suo arrivo in
questa casa.
Vita: Ma pecch, arrivato Vasco Rossi?
Coscia: No, io parlo di quello l Salvo Permiracolo.
Vita: Un tizio salvo per miracolo?
Coscia: No, Salvo, il gigol. Non mi fate strillare.
Vita: Ah,ho capito. Boh, non lo so dove sta. Non faccio la sua segretaria.
Coscia: E non lo potete cercare un attimo? Gli dite che lo cerco io. Sono la signora Coscia.
Vita: Signora, ma cercatelo voi.
Coscia: Eh, e nun varraggiate. A proposito, se vedete mio marito, ditegli che non ci sto.
Vita: (Ironica) Sentite, mi volete ordinare qualche altra cosa?
Coscia: S.
Vita: E cio?
Coscia: Se viene a bussare mia cugina Carmela, spiegatele come si fa la pasta e patate!
Ed esce via a destra. Vita commenta, mentre dietro di lei le si avvicina, zitto, zitto,
il signor Mollica in occhiali da sole, abito scuro e cappello.
Vita: Ma queste sono cose da pazzi! Entra tutta gente strana, in questa casa.
Mollica: Io chiedo scusa!
Vita: (Si spaventa) Uh! E voi chi siete?
Mollica: Il signor Mollica. E voi?
Vita: Vita Spericolata. Scusate, ma come siete entrato?
Mollica: Dal balcone. Io sono il vicino di casa.
Vita: E che volete da questa casa?
Mollica: Ho visto Elettra. Abbiate pazienza, andatela a chiamare.
Vita: Non faccio la cameriera di questa Elettra.
Mollica: E non la potete cercare un attimo? Le dite che la cerco io. Signor Mollica.
Vita: Signore, ma cercatelo voi.
Mollica: Eh, e nun varraggiate. A proposito, se vedete moglie, ditele che non ci sto.
Vita: (Ironica) Sentite, mi volete ordinare qualche altra cosa?
Mollica: S.
Vita: E cio?
Mollica: Se viene a bussare mio cugino Peppe, spiegategli come si avvita una lampadina!
Ed esce via a destra.
Vita: Invece meglio che io sparisca proprio e non ne parliamo pi.
Esce al centro.
6. [Antimo, Eros e Salvo. Poi Perla ed Elettra]
Da sinistra torna Antimo. E in vestaglia.
Antimo: Mamma mia, me songo scurdato e domand na cosa a Salvo: ma comme se veste
nu gigol? Quando sta con una donna, il gigol deve stare in pigiama oppure
nudo? Quella tizia come si chiama Meccanico anzi, no, Elettra Auto, mi sta
aspettando sul letto. Ora lo chiamo subito (Chiama col cellulare)
Da destra torna Eros. E in vestaglia.
Eros: Mamma mia, me songo scurdato e domand na cosa a Salvo: ma comme se veste
nu gigol? Quando sta con una donna, il gigol deve stare in pigiama oppure
nudo? Quella tizia come si chiama Perla Di Ragazza, mi sta aspettando
inginocchiata sullinginocchiatoio. Ora lo chiamo subito (Chiama col cellulare)
Antimo: E occupato. Ma cu chi sta parlanno? (Riformula il numero e gironzola in attesa)
Eros: E occupato. Ma cu chi sta parlanno? (Riformula il numero e gironzola in attesa)
Antimo: Niente, ancora occupato!
Eros: Uh, libero! Pronto, Salvo, per piacere, corri subito a casa mia. Ah, ma stai fuori
alla porta? Va bene, ti apro subito. (Riaggancia e gironzola nervoso)
Antimo: Uh, libero! Pronto, Salvo, per piacere, corri subito a casa mia. Ah, ma stai fuori
alla porta? Va bene, ti apro subito. (Riaggancia e gironzola nervoso)
Suonano alla porta.
I due: E isso!
Corrono verso il centro e si scontrano.
Antimo: Eros, ma staje sempe nmiezo?
Eros: Antimo, aggie pazienza, m nun tengo o tiempo e te penz. Aggia arap a porta.
Antimo: No, laggia arap io.
Eros: No, io!
Antimo: No, io!
I due vanno ad aprire insieme, spintonandosi. Poco dopo tornano seguiti da Salvo
(che in mezzo a loro). Ognuno dei due lo tiene per mano e lo tira.
Eros: Salvo, ho bisogno un momento di te.
Antimo: Non possibile, perch ho bisogno io di Salvo.
Eros: Ma tu lo vuoi per cose inutili. Io invece sto per diventare un gigol.
Antimo: Allanema da palla! Io sar gigol.
Eros: No, io!
Antimo: No, io!
Salvo: Alt! Ragazzi, fate presto che ho fretta. Ho lasciato la mia Cinquecenta fuori posto!
Antimo: Stai tranquillo, se te la portano via, io conosco il comandante dei vigili del fuoco.
Eros: E che ci azzeccano i vigili del fuoco?
Antimo: E fratello al direttore della Circumvesuviana.
Salvo: E allora?
Antimo: E il cugino dellamico del fratello del comandante dei vigili urbani. Perci, stai in
una botte di ferro.
Eros: Siente, Antimo, io tengo che ffa.
Antimo: E purio.
Eros: Ma io di pi.
Antimo: Ora basta, Eros!
Salvo: Ma che Eros? Questo Luco!
Antimo: Ma che Luco? Questo si chiama Eros Tupido.
Salvo: Eh?
Eros: Salvo, ora non ti posso spiegare. Vieni con me, tengo una cliente nella mia stanza.
Antimo: Che cosa? No, no, nientaffatto. Ce lho io una cliente nella mia stanza da letto.
Per cui, Salvo viene con me.
Salvo: Oh, e basta! Che cos tutta questa tensiona? Quella solo una donna.
I due: E allora?
Salvo: Voi siete uomi! Confermate che siete uomi?
I due: (Perplessi) S!
Salvo: E allora ci dovete pensare voi. Che volete da me? Non mi avete nemmeno pagato.
Eros: Ma tu ci hai aiutati per amicizia.
Salvo: Ma chi ve sape? Io, fino a ieri, non sapevo nemmeno che esistevate.
Antimo: E quanto ti prenderesti per le lezioni che ci hai fatto?
Salvo: Mille Euro.
Eros: Mille Euro ognuno?
Salvo: A testa.
I due: U!
Salvo: E che volete? Oggi c la crisa! E ci sta pure il carovito*! *(maschile di carovita)
Antimo: Ma la crisa e il carovito ci sta pure per noi.
Salvo: E allora, tanti saluti.
I due: Noooo!
Seguono Salvo che esce al centro, sperando di fermarlo. Da destra entra Perla.
Ha indossato una vestaglia (imbarazzata).
Perla: Non capisco perch Eros mi ha fatto indossare questa vestaglia. Chaggia fa?
Da destra entra Elettra. Ha indossato una vestaglia (lei invece pi a suo agio).
Elettra: Ma che fine ha fatto Antimo?
Perla: (Nota Elettra) E quella chi ?
Elettra: (Nota Perla) E quella chi ?
Perla: (Timidina) Scusa, per caso hai visto Eros?
Elettra: (Pi decisa) No. E tu hai visto Antimo?
Perla: No. Se vedi Eros, gli dici che lo aspetto?
Elettra: Ma io non lo conosco. Piuttosto, se vedi Antimo, gli dici che lo aspetto?
Perla: Non conosco Antimo. Allora sai che faccio? Vado a cercarlo di l.
Esce via a sinistra.
Elettra: No, un momento! Uffa, entrata nella stanza di Antimo. E pure buio, l dentro!
Sai che faccio? Mi nascondo in cucina, cos appena lui entra qui dentro, io spengo
la luce in questa stanza e facciamo tutto qui su quel divanetto!
Esce a sinistra (in cucina).
7. [Antimo, Eros e Salvo. Poi Vita]
Dal centro tornano Antimo ed Eros che scortano sottobraccio Salvo.
Antimo: Salvo, per favore, devi aiutarmi.
Eros: No, Salvo, devi aiutare me.
Antimo: Va bene, fai una cosa: aiuta tutti e due
I due: E non ne parliamo pi!
Salvo: Daccordo. Allora ditemi cosa volete sapere.
Eros: Salvo, come si fa con una donna che non conosci?
Salvo: Come si fa cosa?
Eros: Quel fatto l.
Salvo: Ma voi non dovete andare subito al dunque. Prima di arrivare a qual punto l, voi
dovete giocare con le vostre partner. Avete capito? Dovete giocare.
Antimo: E che gioco dobbiamo fare?
Salvo: Qualsiasi gioco. Per esempio, ci sono donne che amano i giochi violenti.
Antimo: Ma io non sono molto bravo in questo tipo di giochi. Da piccolo ero prepotente,
poi crescendo sono diventato il contrario di prepotente.
Eros: Impotente!
Antimo: Ma perch, il contrario di prepotente impotente?
Eros: Boh! A proposito, Salvo, ma come ci dobbiamo mostrare con le clienti? Nudi?
Salvo: S, denudatevi, ma un poco per volta. E adesso andate. Non bisogna mai far
aspettare le clienti. Piuttosto, io vi ho detto tutto quel che so, ma voi mi dovete
contraccambiare. Lasciate stare i soldi.
Eros: E che tamma da?
Salvo: Come gi detto, ieri ho conosciuto una ragazza splendida. Voglio rivederla.
Antimo: Quella ragazza di ieri? Ma quella se n andata. E poi non ti conveniva.
Eros: Esatto. Quella era una escort.
Antimo: A machina mia?
Eros: No, una escort umana.
Salvo: (Deluso) Ah, ho capito. Va bene, mi siedo. (Va al divanetto e sta per sedersi)
Eros: Add vaje? (Lo fa desistere) Resta in piedi! Non hai letto il cartello?
Antimo: Ma che d chillu cartiello?
Eros: No, niente, quel divanetto solo tuo e basta! E un mio omaggio di stima per te.
Antimo: Ho capito. Va bene, io allora vado allavventura.
Eros: Vai, vai. Poi per torna qua dentro e siediti sul divanetto. E comodo!
Antimo: Bravo, sono daccordo con te. Prendo la mia cliente e me la porto qui. Io vado.
Esce via a sinistra (camera da letto).
Eros: Salvo, allora io vado. Per ti raccomando, non ti sedere sul divanetto. Chiaro?
Salvo: Va bene. Vai, vai, in bocca al lupo.
Eros: Crepi!
Esce via a destra, fregandosi le mani. Invece Salvo si siede su una sedia al tavolo.
Salvo: Vita Spericolata una escort. Come mi dispiace.
Dal centro entra proprio Vita.
Vita: Ma che fine ha fatto Eros?
Salvo: (Sospira) E vab, vab!
Vita: Ah, quel tizio di ieri. (Va da Salvo) Ancora qua?
Salvo: Tu? (Si alza in piedi) Che piacere rivederti.
Vita: Ma non dirmi che sei tornato qui per me.
Salvo: Lo confesso, s.
Vita: E con quali intenzioni?
Salvo: (Le prende la mano e conduce Vita verso il divanetto) Intenzioni belle.
Vita: Senti, Salvo, ma io devo dirti una cosa
Salvo: Lo so, non dirmi nulla. Ma io non ho problemi ad accettare quella che sei.
Vita: Eh?
Salvo: In fondo, io e te facciamo la stessa cosa perch abbiamo lo stesso obiettivo.
Vita: S?
Salvo: E certo. Su, sediamoci.
Vita: No, proprio qua vuoi sederti? Andiamo dove non ci sono cose che esplodono!
Salvo: In che senso?
Vita: Che esplodono in senso di senti, allontaniamoci da questo divanetto, meglio.
Salvo: E va bene.
I due escono a sinistra.
Scena Ultima. [Eros e Ruben. Poi Perla, Antimo, Salvo, Vita, Elettra, Coscia e Mollica]
Da destra torna Eros, perplesso.
Eros: Ma la mia cliente, Perla Di Ragazza, dove sta? Forse si scocciata di aspettarmi e
se n andata. Che peccato!
Suonano alla porta.
Ah, forse lei che ci ha ripensato! Ora la accolgo come si conviene.
Va ad aprire e torna (di corsa) tirando per mano Ruben.
Eros: Vieni qua,a more mio!
Ruben: Oh, ma qualamore mio?
Eros: Che? Tu? Ma che vvuo nata vota cc?
Ruben: I soldi.
Eros: E non li tengo. Adesso lavoro, mi danno i soldi e te li porto.
Ruben: E che lavoro staje facenno?
Eros: Niente, sono un gigol. C una donna che mi deve pagare. Allora, ciao.
Ruben: No, aspiette, aspiette. Ma pe me nun ce stesse niente?
Eros: Cio?
Ruben: Dico, na bella femmenazza pure pe me. Se me la procuri, io dico a Gigino o
pistolero che sei morto e lui non ti chieder pi soldi.
Eros: (Ci pensa) Ma si sicuro?
Ruben: Schia o cinco!
Eros: Perfetto! (Gli da il cinque) Allora ripassa un altro giorno e ti procuro la donna.
Ruben: No, ma che un altro giorno? Io a voglio m. Forza, truveme a na femmena.
Eros: E add a vaco a pisc?
Ruben: E che me ne mporta?
Eros: E va bene. (Chiama) Salvo, dove stai?
Ruben: A chi staje chiammanno?
Eros: A namico mio. (Chiama) Salvo! Lo vado a cercare un momento e torno subito.
Ruben: E va, va!
Esce al centro. Ruben si frega le mani. Da sinistra entra Elettra.
Elettra: E tu chi sei?
Ruben: Ruben Tino. E tu?Sei una donna?
Elettra: (Gli si avvicina con fare sexy) E non si vede? Hai visto Antimo?
Ruben: Nun o cunosco. Aspetta un momento, ma come ti chiami?
Elettra: Mi chiamo Elettra Auto.
Ruben: Devo vedere se ci stai.
Elettra: Dove?
Ruben: Lo so io. (Tira fuori il taccuino e legge) Azz, ce sta! Ha da abbusc pure essa!
Elettra: Cosa?
Ruben: Ehmnon ci stai nel mio taccuino.(Lo butta via) Ma meglio cos!
Elettra: Vieni, facciamo conoscenza.
Ruben: Azz, subito!
Elettra: Aspetta, che spengo la luce.
Buio, poi Elettra va da Ruben. Si sente la voce di Eros che entra dal centro.
Eros: Ma che d cc? Pecch sta o scuro?
Accende la luce e nota Elettra e Ruben mano nella mano a guardarsi innamorati,
davanti alla credenza.
Azz, o juventino gi ha fatto acchiappanza!
Da destra tornano i signori Mollica e Coscia, abbracciati.
Coscia: Salvo, amore mio!
Mollica: Elettra, amore mio!
I due: (Si notano e restano sorpresi) Che?
Da sinistra entrano Salvo e Vita, mano nella mano.
Vita: Ma come gigol sei bravo?
Salvo: Assaissimo!
Eros: (Sconvolto) Vita!
Vita: Oddio! (Corre da lui) Non come pensi!
Eros: Ah, no? M aggio capito pecch vulve accidere a Antimo. Dopo uccidevi a me!
Vita: Ma no, cosa dici?
Da sinistra torna Antimo con Perla.
Antimo: Un momento, chi che mi vuole uccidere?
Eros: Io e Vita. Vabbu? (Nota Perla) Ma quelal la mia donna. Che ci fa con te?
Vita: La tua cosa?
Eros: No, niente.
Antimo: Ma perch non glielo dici? Tu volevi fare il gigol.
Eros: Infame!
I due si afferrano per il collo.
Vita: Oddio!
Perla: Vi prego, non vi fate male.
Antimo: (Lascia il collo di Eros) Io sono giustificato a fare il gigol, perch non sono
fidanzato n sposato. Ma tu no.
Eros: S, per tu sei un escort maschio. E se ti pescano con una escort, ti arrestano.
Antimo: Nun te prioccup da Escort mia. Stammatina laggio menato a mare!
Vita: Hai buttato in mare una donna?
Antimo: No, na machina!
Eros: Eva bene, con te ho chiarito. Ma con Salvo non ancora. Che ci facevi con Vita?
Salvo: Ma a te che te ne mporta? Chi si? O frato?
Eros: No, il fidanzato.
Salvo: E allora perch volevi fare il gigol?
Vita: Appunto!
Eros: Per guadagnare i soldi e poterti sposare. Poi dopo, una volta morto Antimo, ci
saremmo presi la sua casa.
Antimo: Mi volevate uccidere, eh! E in che modo?
Eros: Antimo, vai a chiamare gli artificieri. In questa casa ci sta esplosivo seminato
dappertutto. Perfino into gabinetto tuojo. Accomme tire a catena, boom!
Antimo: Uh, mamma mia! Pazzi, criminali, terroristi! Ma pure qua dentro c lesplosivo?
Eros: E come! Sotto il divanetto.
Ruben: Ammore mio, jammece a assett.
I due si staccano dalla credenza e vanno al divanetto.
Antimo: (Osserva i due) Ma che fanne chilli duje?
Eros: Jamme add lloro primma che sassttano!
Corrono da Elettra e Ruben (che intanto si guardano e non li pensano.
I due: Fermi, fermi!
Elettra: Sediamoci!
I due: Nooooo!
Ma Ruben ed Elettra si siedono. Tutti gli altri si gettano a terra, spaventati e
disperati. Ma lesplosione non avviene. Gli altri si rialzano pian pianino.
Eros: Vita, ma cc nun succieso niente. Lesplosivo ha fatto fetecchia!
Vita: (Avvicinandosi) Ah, ora ho capito: questo un tipo di esplosivo ad innesco. Ci
vuol dire che quando si siedono, lesplosivo non scoppia ma si innesca solo.
I due: Ah, menu male!
Vita: S, per linnesco fa esplodere la bomba quando lo si alzano in piedi!
I due: Che?
Ruben: Tes, cc ddinto ce sta troppo casino. Jammuncenne!
I due si alzano, gli altri urlano di spavento, BUIO e si sente una esplosione.
FINE DELLA COMMEDIA
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