AUTRICE
GIUSEPPINA CATTANEO
http://giusicopioni.altervista.org/
POSIZIONE S.I.A.E. N° 193077
Codice opera Siae 914804A
TITOLO
SHERLOCK HOLMES E L’AVVENTURA DEL
CARBONCHIO AZZURRO
COMMEDIA IN 4 QUADRI
Personaggi
Sherlock Holmes
JOHN WATSON amico di Holmes
CONTESSA DI MORCAR
IDRAULICO
JAMES RYDER capo personale Hotel
CATHERINE cameriera
PETERSON postino
HENRY BAKER
PROPRIETARIO DEL PUB
BRECKINRIDGE mercante
TRAMA
Dal racconto “L’avventura del carbonchio azzurro” di Arthur Conan Doyle.
PRIMO QUADRO
Stanza della Contessa di Morcar all’Hotel Cosmopolitan
CAMERIERA. (Sta sistemando la camera. Canticchia la-la-la-la-la).
CONTESSA. (E’ nella sua camera e si sta pettinando davanti allo specchio) catherine, per favore!
CAMERIERA. Mi scusi Contessa. (Dopo qualche secondo canticchia li-li-li-li).
CONTESSA. Catherine!
CAMERIERA. Le chiedo di nuovo scusa, ma non sono io, è la bocca.
CONTESSA. Allora dì alla tua bocca di chiudersi!
CAMERIERA. (Si morde le labbra).
CONTESSA. (Mentre si sta pettinando davanti allo specchio) specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?
JAMES RYDER. (Affacciandosi alla porta da sinistra) l’idraulico!
CONTESSA. Come? L’idraulico è il più bello del reame?
JAMES RYDER. No Contessa, l’idraulico è venuto per sistemare la perdita d’acqua del suo bagno.
CONTESSA. L’idraulico certo. Fallo entrare.
IDRAULICO. (Entra da sinistra con i suoi attrezzi) ecco l’idraulico … solido, tutto fare per le tubature e le perdite d’acqua che voi non riuscite a sistemare.
CONTESSA. Si, va bene. Si accomodi.
IDRAULICO. (Si siede su una sedia).
CONTESSA. Si può sapere che sta facendo? Vada subito a sistemare il mio bagno.
IDRAULICO. Ah, è vero, il bagno! (Ed esce dalla porta di dietro).
CONTESSA. James, prendi questa (indica a James una valigia) e tu quest’altra (alla cameriera l’altra valigia). Accompagnatemi fino alla hall. James, quando l’idraulico ha terminato il suo lavoro, chiudi tutto (Esce a sinistra).
JAMES RYDER. Tutti questi abiti per un solo giorno?
CAMERIERA. (Mostra che ha la bocca chiusa e che non può parlare).
JAMES RYDER-CAMERIERA. (Prendono le valigie e faranno fatica a portarla fuori scena a sinistra).
IDRAULICO. (Canta una canzone. Poi rientra fischiettando ed esce a sinistra con tutta la sua attrezzatura).
CAMERIERA. (Rientra da sinistra e sistema di nuovo la camera).
JAMES RYDER. Vado a controllare che abbia fatto un buon lavoro. (Esce al fondo e dopo qualche secondo, URLA). Cielo! È sparito!
CAMERIERA. Che è successo? (Esce al fondo) oddio!
SIPARIO
SECONDO QUADRO
Casa di Sherlock Holmes
HOLMES. (Sta esaminando un cappello con la lente).
WATSON. (Entra da sinistra) buongiorno, la sto forse disturbando?
HOLMES. Niente affatto. Questo cappello mi è stato portato dal postino Peterson che lo ha trovato per strada assieme ad un bel pollo.
WATSON. E il proprietario del pollo?
HOLMES. (Prende un bigliettino dalla tasca). Su una zampa del pollo c’era questo (legge e mostra poi al pubblico: PER LA SIGNORA DI HENRY BAKER). H. B. sono anche le iniziali scritte sulla fodera del cappello. (Lo mostra).
WATSON. (Lo prende e lo guarda all’esterno. Holmes lo riprende e gli indica di guardare all’interno. Watson, lo riprende e guarda ancora all’esterno. Holmes, stanco, glielo mette in testa. Watson se lo toglie e guarda l’interno finalmente. E il pollo dov’è?
HOLMES. Se l’è portato via Peterson per una bel pranzetto.
PETERSON. (Entrando di corsa) il pollo! Nel pollo ho trovato questo signore! (Mostra una pietra azzurra).
HOLMES. Era … nel pollo?
PETERSON. Si signore.
WATSON. Il carbonchio azzurro della contessa di Morcar! Ho letto tutto sul Times giorni fa. (Fruga fra i giornali e legge : FURTO DI GIOIELLI ALL’HOTEL COSMOPOLITAN. UN IDRAULICO DI 26 ANNI, E’ STATO RIMANDATO A GIUDIZIO PER AVER SOTTRATTO DAL PORTAGIOIE DELLA CONTESSA MORCAR UNA GEMMA PREZIOSA NOTA COME IL CARBONCHIO AZZURRO).
HOLMES. Dobbiamo rintracciare il proprietario del pollo e del cappello, il signor Henry Baker. E il sistema più semplice è mettere un annuncio su tutti i giornali della sera. (Prende un foglio e scrive. Lo mostra a Watson che lo appallottola e lo getta. Holmes, ne scrive un altro e lo mostra a Peterson che lo appallottola e lo getta anche lui. Holmes ne scrive un altro e fa per porlo ai due quando se lo appollottola e lo butta via lui stesso. Ne scrive un altro e legge: RINVENUTI ALL’ANGOLO DI GOODE STREET, UN POLLO E UN CAPPELLO NERO. IL SIGNOR HENRY BEKER POTRA’ RIENTRARNE IN POSSESSO RECANDOSI QUESYA SERA ALLE DICIANNOVE AL NUMERO 22 DI WALL STREET. Peterson, vada subito a farlo pubblicare.
PETERSON. Subito signore (esce a sinistra).
WATSON. Non ci resta che aspettare che risponda all’annuncio. Tornerò questa sera alle sette come da lei indicato nell’annuncio. (Esce a sinistra).
HOLMES. A più tardi amico. Dimenticavo … acquisti un pollo.
WTSON. Va bene.
HOLMES. (Si siede a leggere il giornale).
NARRATORE. LE ORE TRASCORSERO VELOCEMENTE. 7 RINTOCCHI.
BAKER. (Entra da sinistra).
HOLMES. Prego entrate. Il signor Baker, immagino.
WATSON. (Entrando da sinistra con un pollo in un sacchetto) sono arrivato al momento giusto a quanto pare.
BAKER. (Vedendo il cappello) quello è il mio cappello. E il mio pollo?
HOLMES. Eccolo. (Indica Watson).
WATSON. No, non sono io il pollo che cerca, ma è questo (Lo toglie dal sacchetto).
HOLMES. Non è il suo pollo ma spero non faccia differenza per lei.
BAKER. Assolutamente, l’importante che si lasci mangiare.
WATSON. Sicuramente. (Prende cappello e pollo e lo passa a Holmes che lo passerà a Baker che a sua volta passerà di nuovo tutto a Watson e così per tre volte. L’ultima volta, tutto si fermerà nelle mani di Baker).
HOLMES. Le posso chiedere dove ha acquistato l’altro pollo che abbiamo lasciato a Peterson?
NARRATORE. BAKER RISPOSE CHE LAVORANDO PER IL MUSEO ED ESSENDO REPERIBILE GIORNO E NOTTE, FREQUENTA IL PUB ALPHA INN LI’ VICINO DOVE HA ISTITUITO IL CIRCOLO DEL POLLO, PER CUI, DIETRO VERSAMENTO DI POCHI CENTESIMI ALLA SETTIMANA, A FINE ANNO SI RICEVE UN POLLO.
HOLMES. Grazie signor Baker e buona cena.
BAKER. Le sono infinitamente grato. (Esce a sinistra).
WATSON. È chiaro che è completamente all’oscuro della faccenda altrimenti avrebbe preteso il suo pollo.
HOLMES. Elementare Watson. Andiamo subito all’Alpha Inn.
SIPARIO
TERZO QUADRO
PUB ALPHA INN E AL MERCATO
NARRATORE. Sherlock Holmes, accompagnato dall’amico Watson, si reca al Pub Alpha Inn dove incontra il proprietario. I due ordinano due birre.
PROPRIETARIO. (Versa ai due la birra in due boccali).
NARRATORE. Holmes, nel frattempo, chiede al proprietario da dove provengono queGLi eccellenti polli che i soci del circolo hanno acquistato FRA I QUALI HENRY BAKER.
PROPRIETARIO. I polli non sono nostri, ma li ho acquistati da un mercante di Covert Garden, un certo Breckinridge.
NARRATORE. E così i due, dopo aver bevuto e pagato, escono dal Pub e si recano al mercato di Covert Garden. Giunti nel negozio chiedono al mercante se possono avere un pollo come quelli che di recente ha venduto al Pub dell’Alpha Inn.
MERCANTE. Non ne ho più di quei polli. Se vuole ho quest’altri.
HOLMES. No grazie.
WATSON. Ci potrebbe dire allora dove li aveva acquistati?
MERCANTE. E io non vi dico dove li ho presi. Va bene?
NARRATORE. Holmes e Watson per non irritarlo più di quel che GIà era, finsero di andarsene ma quando il mercante girò le spalle al bancone, i due cercarono di aprire il registro dei fornitori che il mercante teneva sul banco.
MERCANTE. (Si gira di nuovo e si accorge di ciò che i due stanno facendo e si riprende il registro). Giù le mani dal mio registro.
WATSON. (Indica al mercante che ha una scarpa slacciata) la scarpa.
MERCANTE. (Guarda la scarpa) grazie. (Si abbassa per allacciarla).
HOLMES. WATSON. (Appena vedono che si abbassa, prendono il registro, lo aprono e leggono il nome).
WATSON. HOLMES. Signora Ashott, 117 Brixton Road. Andiamo subito da lei. (Si allontano).
SIGNORE. (Si avvicina al mercante. Indossa un cappello e da le spalle al pubblico).
HOLMES. WATSON. (Si fermano ad ascoltare i due).
SIGNORE. Posso sapere da dove provengono i polli che ha venduto al pub Alpha Inn?
MERCANTE. Ancora? Ne ho abbastanza di voi e dei polli! Andate tutti al diavolo! Se ne vada! (Gli indica di allontanarsi).
NARRATORE. Holmes, capì che quel signore, aveva a che fare col caso sul quale stava indagando. I due si avvicinarono e Holmes lo chiamò a sè.
HOLMES. Mi scusi …
SIGNORE. Lei chi è? Che cosa vuole da me?
HOLMES. Mi chiamo Sherlock Holmes e il mio mestiere è sapere quello che gli altri non sanno.
WATSON. Lei sta cercando di rintracciare dei polli di cui noi sappiamo tutto.
SIGNORE. Davvero? Come sono felice!
HOLMES. Con chi ho il piacere di parlare?
SIGNORE. Ecco … mi chiamo … Robin Hood.
HOLMES. WATSON. (Lo guardano facendo capire che vogliono il nome vero).
SIGNORE. E va bene … io sono … Giulio Cesare. No anzi … sono … Cristoforo Colombo.
HOLMES. WATSON. (Lo guardano facendo capire che vogliono il nome vero).
SIGNORE. In realtà … io … io mi chiamo James Ryder. (Si gira e si mostra al pubblico).
HOLMES. Esattamente il capo del personale dell’Hotel Cosmopolitan. Venga a casa mia e le dirò tutto.
SIPARIO
QUARTO QUADRO
Casa di Sherlock Holmes
WATSON. HOLMES. JAMES RYDER. (Entrano tutti e tre da sinistra).
JAMES RYDER. Signore, può dirmi che fine ha fatto il pollo?
HOLMES. Il pollo è volato in una bella pentola ma prima ha fatto un uovo. Un bell’ovetto azzurro. (Lo prende e lo mostra a Ryder).
NARRATORE. E così Sherlock Holmes iniziò la sua arringa.
HOLMES. IL GIOCO E’ FINITO RYDER. HO IN MANO TUTTE LE PROVE POSSIBILI, QUINDI HA BEN POCO DA DIRMI. SAPEVA DI QUESTA PIETRA AZZURRA DALLA CAMERIERA DELLA CONTESSA E APPENA L’IDRAULICO SE NE E’ USCITO, LEI HA FINTO DI ANDARE A CONTROLLARE IL SUO LAVORO, HA SVUOTATO IL PORTAGIOIE E POI HA EMESSO UN URLO, FACENDO CREDERE DI AVER TROVATO IL PORTAGIOIE APERTO E HA DATO L’ALLARME.
JAMES RYDER. PER AMOR DI DIO, PIETA’! NON AVEVO MAI FATTO NIENTE DEL GENERE FINO A QUEL MOMENTO! PENSI A MIO PADRE E A MIA MADRE! GLI SI SPEZZEREBBE IL CUORE! NON LO FARO’ PIU’, LO GIURO! NON MI TRASCINI IN TRIBUNALE!
WATSON. E’ FACILE PENTIRSI E INVOCARE PERDONO ADESSO. NON PENSA A QUEL POVERO IDRAULICO CHE ORA E’ IN GALERA DA INNOCENTE?
HOLMES. DI QUESTO NE RIPARLEREMO. E ADESSO SENTIAMO, COME E’ FINITA LA PIETRA NEL POLLO? E COME E’ FINITO IL POLLO AL MERCATO? LA VERITA’ E’ LA SUA UNICA SPERANZA DI SALVEZZA.
NARRATORE. Ryder, raccontò che quando l’idraulico venne arrestato, PREFERì SPARIRE PER paura che la polizia perquisisse lui e la sua stanza. Si recò a casa di sua sorella che aveva sposato un certo Ashott che ingrassava pollame per il mercato. Non sarebbe rimasto da sua sorella ma voleva raggiungere un suo amico oltre frontiera PER ESSERE PIU’ AL SICURO. La paura di essere fermato e perquisito, lo portò a pensare di nascondere la pietra e dato che la sorella voleva regalargli un pollo, quale più bella soluzione se non quella di portare la pietra dentro l’animale? E così afferrò un pollo, gli aprì il becco e spinse dentro la pietra. Ma purtroppo il pollo gli sfuggì e andò a mescolarsi con gli altri. Si allontanò dal pollaio per pensare alla strategia da adottare, ma quando tornò, non c’era più nessun pollo. La sorella li avevi appena venduti a Breckinridge di Convert Garden.
JAMES RYDER. (Scoppia a piangere) la prego, mi aiuti!
HOLMES. Fuori!
JAMES RYDER. Che il cielo la benedica!
HOLMES. Ho detto via di qua!
WATSON. E’ meglio che se ne vada subito prima che cambi idea.
JAMES RYDER. (Se ne va di corsa).
HOLMES. E anche questo caso è stato risolto. Elementare Watson.
FINE