Sherlock Holmes ed il culto del Dio Seth

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SHERLOCK HOLMES ED IL CULTO DEL DIO SETH

Adattamento per lo schermo del romanzo Uno Studio in Blu di Andrea Ianniello

Londra, novembre 1928: il dottor Watson, a 14 anni di distanza dal loro ultimo incontro, viene contattato dal famoso investigatore Sherlock Holmes, il quale lo invita a fargli visita nella sua villa di campagna... Ritiratosi dalla sua gloriosa carriera, Sherlock conduce una vita avvolta da un alone di mistero, in completo isolamento e si dice che stia facendo alcuni studi sui quali mantiene un ostinato riserbo. Ed allora: quale sarà mai il motivo di quest’invito, dopo tanto tempo? Forse è perché ha qualcosa in mente e necessita dell’aiuto del suo fidato collaboratore dei tempi di Baker Street?

Il giorno dopo, Watson si mette in macchina e dopo un lungo viaggio attraverso la campagna inglese arriva nel rifugio di Holmes, che lo accoglie, un po’ invecchiato nei lineamenti del viso, nell’ampio salone, dove, dopo alcuni convenevoli, gli comunica che sarà testimone di un caso, il più difficile di tutta la sua carriera: dopo il 1914 il mondo è cambiato. Non ci son più le certezze che c’erano prima della guerra. Qualcosa di terribile sta per accadere e lui, Sherlock Holmes, ha un conto in sospeso con un avversario che è sempre riuscito a farla franca, e che ora, approfittando dell’atmosfera d’insicurezza e paura, sta mettendo in atto il suo diabolico piano per sconvolgere addirittura gli equilibri politici in Europa.

Mentre i due conversano, si fa improvvisamente buio e fuori si scatena una violenta tempesta: Holmes si alza di scatto e riappare dopo conto con un candelabro e una strana statua raffigurante il dio Seth, un essere composto di pezzi di vari animali esistenti in natura. La statua è il simbolo del Male nell’antico Egitto nonché dio della tempesta; e uno dei capi della setta che idolatra Seth vive in Inghilterra. Trent’anni prima Sherlock è stato sul punto d’incastrarlo, ma senza successo; da allora, all’insaputa di tutti, ha continuato a raccogliere informazioni sulla setta, che, a quanto pare sta mettendo in atto un piano diabolico per impadronirsi dell’Europa... Mentre Sherlock pronuncia queste parole, accade qualcosa di terribile: nell’infuriare della tempesta, come un turbine, un nero ammasso globoso ed informe irrompe dalla vetrata, frantumandola in mille pezzi, prende la forma di un lupo gigantesco e si avventa su Holmes, il quale, impugnando una spada, ingaggia una dura lotta contro l’animale ed affonda la lama direttamente al cuore del lupo, il quale di colpo si trasforma nell’animale di Seth, che ghermisce la statua con la bocca, ma Holmes con grande abilità mozza la testa del mostro, che in un baleno ritorna massa informe, dileguandosi attraverso la finestra; d’improvviso cessa la tempesta ed una luce opaca investe il salone...

Watson ha passato una notte insonne, a scrivere la cronaca del suo soggiorno a casa di Sherlock Holmes: Che cosa significa quell’evento straordinario? E se le teorie, apparentemente strampalate di Sherlock, avessero qualche fondamento?

E’ già mattina. Sherlock ha ripulito il salone dei vetri, ha sostituito la finestra ed ha trovato un dettaglio interessante: della sabbia gialla fra i vetri. Sabbia gialla, quella del deserto e non sabbia scura e pesante, tipica del mare inglese. Tutto collima: le influenze erranti nell’universo possono essere manipolate, attraverso rituali magici, ed essere mescolate ad un comune acquazzone, trasformandolo in tempesta, e Seth è proprio il dio della tempesta. E la sabbia? Seth è anche il dio del deserto, nemico della Valle d’Egitto. Comunque, gli adoratori di Seth stanno attaccando Holmes, che sta individuando i poteri di cui si servono per i loro scopi.

Il giorno dopo, i due lasciano la villa e si dirigono verso Londra, in una zona malfamata vicino al porto. Trent’anni prima, lì nei pressi, Holmes ebbe l’occasione di scoprire il covo dei fanatici del culto egizio di Seth. Stando alle sue ricerche, Reginald McKenna, all’epoca collaboratore del governo di Sua Maestà, era già affiliato alla setta, ed oggi ne è divenuto il capo indiscusso in Inghilterra e - particolare assai inquietante - ha già passato la soglia dei cento anni...


Arrivati a Londra che è quasi notte, i due giungono nei pressi di un capannone abbandonato vicino al porto, dove un uomo alto e robusto si avvicina a loro: è Angus McCallum, membro della Fraternità di Heredom, un’Associazione segreta discendente dall’Ordine dei Rosa -Croce. Con lui, arrivato puntuale all’appuntamento, si addentrano nel capannone dove Holmes è certo di trovare qualche interessante indizio. Infilatisi giù per una botola, entrano in un sotterraneo egizio illuminato da una flebile luce. Inoltrandosi scorgono in fondo una pedana, su cui si staglia una gigantesca statua del dio Seth, e lì, ai piedi, un gran disco di pietra sul quale si legge scritta una grande “M”. Di scatto Holmes si avvicina al camino dove brucia il fuoco in onore di Seth, e, con un ceppo, dà alle fiamme tutte le statue ed i simboli del santuario... I tre si danno alla fuga e si accingono a partire per la Scozia: non a caso Holmes ha trovato, accanto al disco di pietra con la misteriosa “M”, un pezzo di tessuto tipico scozzese.

Ma cosa significava quella M misteriosa e soprattutto perché andare fino in Scozia? Sherlock ècerto d’incontrarvi McKenna che non sta aspettando che lui...

A metà strada fra Londra ed Edimburgo, Sherlock ed i suoi compagni si fermano in un luogo misterioso, dove si tiene una riunione dei membri della Fraternità di Heredom. Sherlock, di fronte ad un incredulo Watson, spiega che la misteriosa “M” significa marchio e simboleggia l’Anticristo.

Gli adoratori di Seth hanno i loro centri propulsori in Egitto, in Sudan ed in altre aree orientali, ma sono assai numerosi anche in altre parti del mondo. Gli appartenenti alla setta si dividono in due livelli. Il primo è costituito da veri e propri cultori del dio Seth, che utilizzano riti magici per dominare le influenze erranti del cosmo, e per manipolarle a loro piacimento; il secondo livello, non meno organizzato e pericoloso, ha un particolare legame, al momento, con la Germania, e, intuendo le grandi capacità di Hitler, si è impossessato della sua mente, tentando quindi, per suo mezzo, di giungere al potere, per attuare il piano del Pangermanesimo ed arginare il pericolo sovietico. Proprio mentre gli Heredom si stanno organizzando per contrastarli, in Germania i rappresentanti del secondo livello stanno mettendo a punto una strategia per creare disordine nella società e creare le condizioni per consentire l’ascesa di Hitler: interverranno direttamente su Hitler per mezzo di un aweysha, un pensiero indotto da fonte esterna, ma che sembra essere un pensiero proprio. L’aweysha si manifesta come una falsa fiducia, un entusiasmo per qualcosa, una falsa sicurezza per cose che non sono certe né sicure. L’unico punto da risolvere è come creare le circostanze esterne per consentire a Hitler di muovere alla conquista della Germania e soprattutto dell’est.

McKenna, capo della setta in Inghilterra, viene informato della riunione in Germania ed allerta tutti i suoi alleati sparsi nel mondo per scatenare un evento che destabilizzerà gli equilibri internazionali: potenti uomini d’affari europei e d’oltre oceano affiliati alla setta, fedeli ed insospettabili sudditi di Sua Maestà britannica si mettono in moto accelerando il ritmo della produzione economica...

McKenna attende il suo avversario di sempre. Sherlock ha già raggiunto il Loch Ness. Un freddo pungente ed una nebbia fitta rendono ancor più impressionante quel lugubre luogo: all’improvviso dal lago spunta il leggendario mostro; Angus gli si avventa contro, ma la creatura lo trascina nelle gelide acque del lago, e tuttavia riesce a liberarsi e ricaccia il mostro nelle profondità del lago.

Dopo il regalo di benvenuto da parte di McKenna, i tre si dirigono verso un fiume non molto distante nei pressi del quale sorge un castello di pietra, la residenza di McKenna. Superato il ponte levatoio, entrano nel castello, ed alcuni uomini, che tengono al guinzaglio alcuni feroci dobermann, li accompagnano in una grande sala con un grande camino, sovrastato da una grande “M” rossa. Seduto dietro una bella scrivania, li riceve McKenna.

Watson è sconvolto da tutti quegli eventi terribili, di cui vuole lasciare una testimonianza scritta,


ma quando ascolta la conversazione fra Sherlock e McKenna sta per barcollare al suolo, senonché Angus gli somministra un intruglio che lo fa rimanere lucido. La setta si sta preparando a far precipitare la Terra in una grave crisi: il crollo della Borsa creerà grande scompiglio in tutto il mondo; la Germania finirà nel caos, e, di lì a poco, Hitler potrà conquistare il Reichstag. Ma Hitler non è che uno strumento nelle mani del secondo livello. Se si ribellerà alla setta ed ostacolerà i loro piani, egli verrà abbandonato a se stesso...

Sulla montagna del Ben Nevis Sherlock e McKenna regoleranno il loro conto in sospeso sfidandosi a duello: nel combattimento con la spada entrambi si dimostrano eccellenti maestri, ma McKenna tira fuori la pistola e spara un colpo contro Sherlock, il quale, intuita l’intenzione di McKenna pochi attimi prima, con la lama prontamente para il colpo, rimanendo illeso. Con gran destrezza s’impossessa della pistola di McKenna, e gli spara contro, ma McKenna, misteriosamente illeso, fugge via ridendo beffardamente...

Terminato il duello, che ormai è di nuovo rimandato ad un altro incontro, Watson viene ricondotto via da Angus, che lo accompagna verso la ferrovia che lo riporterà a Londra, insieme ai suoi preziosi fogli, dove ha trascritto i terribili eventi di cui è stato chiamato ad esser testimone.

Passa del tempo, e Watson muore improvvisamente senza sapere nulla del crollo della Borsa e delle vicende dell’Umanità. Il piano della setta è stato attuato con precisione...

Ma dov’è finito Sherlock Holmes?

E’ il 1941. L’Europa è in piena guerra e l’umanità sta vivendo una catastrofe senza precedenti. Sherlock è in Scozia da McKenna. Nel castello del Lupo del Lago i due avversari di sempre si parlano della guerra: il secondo livello non è intenzionato a togliere il suo appoggio a Hitler nonostante la sconfitta ad Est, ma comunque vada gli adoratori di Seth intendono assicurarsi il dominio sul mondo.

Sulla montagna del Ben Nevis, alla fine Sherlock, dopo un aspro combattimento, uccide il suo avversario. Un duro colpo è inferto alla setta degli adoratori di Seth, ma la lotta fra il bene ed il male non avrà mai fine.

La guerra è ormai finita da un pezzo. Il nipote di Holmes riceve il manoscritto di Watson da un mittente sconosciuto. Il caso vuole che in un angolo polveroso di un vecchio baule appartenuto all’illustre zio, il ragazzo ritrovi gli appunti del duello finale fra lui e McKenna: forse la Fraternità di Heredom sta tentando di mettersi in contatto con lui per continuare la battaglia dell’investigatore più famoso del mondo...